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Progetto grafico e stampa: L6 LITOSEI s.r.l. - Of f i c i n e Gr a f i c h e - - www.litosei.com E , GUAR DI BUDRIO BIBLIOTECA COMUNALE “AUGUSTO MAJANI NASICA” BUDRIO ASSESSORATO ALLA CULTURA via Garibaldi, 39 40054 Budrio tel. 051 801220 piazza Filopanti, 11 - 40054 Budrio [email protected] www.comune.budrio.bo.it http://www.comune.budrio.bo.it SALA DI LETTURA DI MEZZOLARA piazza Baldini, tel. 051 805451

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COMUNE DI MONTERENZIO BIBLIOTECA COMUNALE “BJØRNSTJERNE BJØRNSON” MONTERENZIO ASSESSORATO ALLA CULTURA via Idice, 58/a 40050 Monterenzio - tel. e fax 051 6556104 EVENTI CULTURALI piazza G. De Giovanni 1- 40050 Monterenzio [email protected] www.comunemomterenzio.eu http://www.comunemonterenzio.eu Sul sito internet di ogni Comune trovi l’elenco delle COMUNE DI OZZANO DELL’EMILIA BIBLIOTECA COMUNALE “8 MARZO 1908” OZZANO DELL’EMILIA iniziative per la celebrazione ASSESSORATO ALLA CULTURA piazza Allende, 18 40064 Ozzano dell’Emilia - tel. 051 790130 fax 051 6521365 del 150° dell’Unità d’Italia. via della Repubblica 10 - 40064 Ozzano dell’Emilia [email protected] Ulteriori informazioni sono www.comune.ozzano.bo.it http://www.comune.ozzano.bo.it disponibili ai seguenti indirizzi internet: COMUNE DI PIANORO BIBLIOTECA COMUNALE “SILVIO MUCINI” - PIANORO ASSESSORATO ALLA CULTURA via Padre Marella, 19 40065 Pianoro - tel. 051 774654 fax 051 6517238 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: piazza dei Martiri, 1 - 40065 Pianoro BIBLIOTECA COMUNALE “DON MILANI” - RASTIGNANO http://www.italiaunita150.it/ www.comune.pianoro.bo.it piazza Piccinini, 4/A 40067 Rastignano - tel. 051 6260675 fax 051 6265458 programma-delle-celebrazioni. [email protected] - [email protected] aspx http://www.comune.pianoro.bo.it PROVINCIA DI BOLOGNA: COMUNE DI SAN LAZZARO MEDIATECA DI SAN LAZZARO http://www.provincia.bologna. ASSESSORATO ALLA QUALITÀ SOCIO-CULTURALE via Caselle, 22 - 40068 tel. 051 6228060 fax 051 6228090 it/italia150/Engine/RAServePG. via Caselle, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena [email protected] - www.mediatecadisanlazzaro.it php www.comune.sanlazzaro.bo.it LA BANDIERA ITALIANA

bandiera italiana è il Tricolore verde, bianco e rosso, a Latre bande verticali di eguali dimensioni. Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reg- gio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della 4 Repubblica Cispadana decreta “che si renda universale lo 5 Introduzione pg. 5-7 Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, LA BANDIERA ITALIANA – L’INNO NAZIONALE e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori? Nell’Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate Identità Nazionale pg. 8-15 napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790 (Rivoluzione Risorgimento pg. 16-24 Francese) E fu proprio in quegli anni che la bandiera venne avvertita non più come segno dinastico o Personaggi pg. 25-30 militare, ma come simbolo del popolo, delle libertà conquistate e, dunque, della nazione stessa. Nei tre decenni che seguirono il Congresso di Vienna, il vessillo tricolore fu soffocato dalla Restaurazione, ma continuò ad essere innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, Romanzi pg. 31-33 nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera, nelle sollevazioni nei vari Stati. Dovunque in Italia, il bianco, il rosso e il verde espressero una comune speranza, che acce- Ragazzi pg. 34-38 se gli entusiasmi e ispirò i poeti: “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme”, scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani. DVD pg. 39-44 Nel 1848 Carlo Alberto nel famoso proclama che annuncia la Prima Guerra d’Indipenden- za termina con queste parole: ”(…) per meglio dimostrare con segni esteriori il sentimento dell’unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe (…) portino lo Scudo di Savoia sovrappo- sto alla Bandiera tricolore italiana.” Il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia e la sua bandiera continuò ad essere, per consuetudine, quella della Prima Guerra d’Indipendenza. La foggia della bandiera viene inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale nel 1947. Dal 1996 il 7 gennaio è la Giornata Nazionale della Bandiera tricolore italiana.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_d’Italia (17/02/2011)

Sommario http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/tricolore/tricolore.htm (17/02/2011) Introduzione L’INNO NAZIONALE Fratelli d’Italia Stringiamci a coorte! Michele Novaro (1818-1885). Con- Siam pronti alla morte; vinto liberale, offrì alla causa dell'indi- Italia chiamò. pendenza il suo talento compositivo, obbiamo alla città di Ge- Fratelli d’Italia, musicando decine di canti patriottici Dnova il Canto degli Italia- l’Italia s’è desta; Dall’Alpe a Sicilia, e organizzando spettacoli per la rac- ni, meglio conosciuto come dell’elmo di Scipio dovunque è Legnano; colta di fondi destinati alle imprese Inno di Mameli. s’è cinta la testa. ogn’uom di Ferruccio garibaldine. Di indole modesta, non 6 Scritto nell'autunno del 1847 Dov’è la Vittoria? ha il core e la mano; trasse alcun vantaggio dal suo inno 7 dall'allora ventenne studen- Le porga la chioma; i bimbi d’Italia più famoso, neanche dopo l'Unità. te e patriota Goffredo Ma- ché schiava di Roma si chiaman Balilla; meli, musicato poco dopo a Torino da un altro genove- Iddio la creò. il suon d’ogni squilla se, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel i Vespri suonò. Note di spiegazione dell’inno: clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra Stringiamci a coorte! contro l'Austria. Siam pronti alla morte; Stringiamci a coorte! Italia chiamò. Siam pronti alla morte; a cultura di Mameli è classica e forte è il richiamo alla roma- L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia ne fece- Italia chiamò. Lnità. È di Scipione l’Africano, il vincitore di Zama, l’elmo che ro il più amato canto dell'unificazione, non solo durante Noi siamo da secoli indossa l’Italia pronta alla guerra. Una bandiera e una speranza la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni succes- calpesti, derisi, Son giunchi che piegano (speme) comuni per l’Italia, nel 1848 ancora divisa in sette Stati. sivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo “Inno delle Nazio- perché non siam popolo, le spade vendute; La Vittoria si offre alla nuova Italia e a Roma, di cui la dea fu ni” del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani – e non perché siam divisi. già l’aquila d’Austria schiava per volere divino. La Patria chiama alle armi: la coorte, alla Marcia Reale – il compito di simboleggiare la nostra Raccolgaci un’unica le penne ha perdute. infatti, era la decima parte della legione romana Patria, ponendolo accanto a “God Save the Queen” e alla bandiera, una speme: Il sangue d’Italia Mazziniano e repubblicano, Mameli traduce qui il disegno poli- “Marsigliese”. di fonderci insieme e il sangue Polacco tico del creatore della Giovine Italia e della Giovine Europa. “Per Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l'Inno già l’ora suonò. bevé col Cosacco, Dio” è un francesismo, che vale come “attraverso Dio”, “da Dio” di Mameli divenisse l'inno nazionale della Repubblica Ita- ma il cor le bruciò. Sebbene non accertata storicamente, la figura di Balilla rap- liana. Stringiamci a coorte! presenta il simbolo della rivolta popolare di Genova contro la Siam pronti alla morte; Stringiamci a coorte! coalizione austro-piemontese. Dopo cinque giorni di lotta, il Goffredo Mameli dei Mannelli (1827- Italia chiamò. Siam pronti alla morte; 10 dicembre 1746 la città è finalmente libera dalle truppe au- 1849). Studente e poeta precocissimo, Italia chiamò. striache che l’avevano occupata e vessata per diversi mesi di sentimenti liberali e repubblicani, Uniamoci, amiamoci; L’Austria era in declino (le spade vendute sono le truppe aderisce al mazzinianesimo nel 1847, l’unione e l’amore mercenarie, deboli come giunchi) e Mameli lo sottolinea for- l'anno in cui partecipa attivamente rivelano ai popoli temente: questa strofa, infatti, fu in origine censurata dal go- alle grandi manifestazioni genove- le vie del Signore. verno piemontese. Insieme con la Russia (il cosacco), l’Austria si per le riforme e compone Il Canto Giuriamo far libero aveva crudelmente smembrato la Polonia. Ma il sangue dei degli Italiani. D'ora in poi, la vita del il suolo natio: due popoli oppressi si fa veleno, che dilania il cuore della nera poeta-soldato sarà dedicata intera- uniti, per Dio, aquila d’Asburgo. mente alla causa italiana. chi vincer ci può? Introduzione Fonte: Introduzione http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/inno/inno.htm (17/03/2011) 8 9

Pino Aprile Arianna Arisi Rota, Monica Ferrari, Alberto Mario Banti Aldo Cazzullo Terroni. Matteo Morandi Sublime madre nostra. L’Italia de noantri. Tutto quello che è stato fatto Patrioti si diventa. Luoghi La nazione italiana dal Come siamo diventati tutti perché gli italiani del Sud e linguaggi di pedagogia Risorgimento al fascismo meridionali diventassero “meridionali” patriottica nell’Italia unita Laterza, 2011 Mondadori, 2011 Piemme, 2010 Angeli, 2009 La nazione non è un dato di natura. Non emerge “Noantri” è la parola chiave dell’Italia di oggi. Fratelli d’Italia... ma sarà poi vero? Perché, nel L’interesse recentemente dimostrato da più dalle più lontane profondità dei secoli. Né L’Italia dei clan, delle famiglie, delle fazioni. momento in cui ci si prepara a festeggiare i 150 parti nei confronti dei meccanismi e delle accompagna da sempre la storia d’Italia, dal Del dominio dei rapporti personali. Della anni dall’Unità d’Italia, il conflitto tra Nord e Sud, strategie di ”costruzione della nazione” intesa Medioevo a oggi. L’idea che una comunità di politica divenuta prosecuzione degli affari con fomentato da forze politiche che lo utilizzano più come prodotto culturale che non come uomini e donne, uniti da una serie di elementi altri mezzi. Un paese mai così frammentato, spesso come una leva per catturare voti, pare dato fisico e biologico sta alla base di questo condivisi, possieda la sovranità politica che eppure mai così uguale dal Piemonte alla aver superato il livello di guardia. Pino Aprile, libro, nel quale studiosi nel campo della fonda le istituzioni di uno Stato, è molto recente Sicilia: unificato dall’egemonia di Roma e del pugliese, interviene con grande forza polemica contemporaneistica, della storia dell’educazione e basa la sua capacità di attrazione sul lessico Mezzogiorno. in un dibattito dai toni sempre più accesi, per e della storia dell’arte si confrontano su alcune usato, sulle parole per nominare questa nazione. Aldo Cazzullo parte dalla sua città, Alba, fare il punto su una situazione che si trascina delle principali esperienze del processo di Quando sulla scena politica compare il discorso dove ancora trent’anni fa “i miei nonni non da anni, ma che di recente sembra essersi nazionale, le forme comunicative scelte sono avrebbero mai mangiato una pizza”, e dove radicata in uno scontro di difficile composizione. elaborazione di una imagerie civique in chiave nazionale, non trascurando di focalizzare alcuni estremamente seducenti. Le narrative nazionali ora si vive di turismo quasi come a Taormina. Il Percorrendo la storia di quella che per alcuni è sanno emozionare. Sanno comunicare. Sanno viaggio prosegue nella Roma del Palazzo e dei conquista, per altri liberazione, l’autore porta importanti problemi metodologici. Incentrati toccare il cuore di un numero crescente di Vanzina, del Vaticano e dei Cesaroni, capitale de alla luce una serie di fatti che, nella retorica rispettivamente sui luoghi e sui linguaggi della dell’unificazione, sono stati volutamente pedagogia patriottica nell’Italia unita, i saggi persone. Banti in questo volume indaga qual è noantri di un’Italia sempre più romanocentrica. rimossi e che aprono una nuova, interessante, qui pubblicati, si soffermano su due aspetti stato l’eccezionale potere comunicativo della Conduce al Sud, che nel costume e nel a volte sconvolgente finestra nella facciata del fondamentali della questione educativa in ottica retorica nazionale nell’Italia risorgimentale e linguaggio, dalla mafia a Padre Pio, ha ormai trionfalismo nazionalistico. Terroni è un libro identitaria: quello dei contesti e dei laboratori indica in alcune “figure” del discorso usato le imposto il suo primato culturale al Nord. sul Sud e per il Sud, la cui conclusione è che, se e quello delle formazioni discorsive, nel senso immagini, i sistemi allegorici e le narrative che Racconta come i nuovi italiani, i figli degli centocinquant’anni non sono stati sufficienti delle principali strutture narrative, retoriche e hanno avuto un maggiore impatto sulle donne immigrati, stiano scalzando gli italiani “veri”, che Identità Nazionale a risolvere il problema, vuol dire che non si è argomentative del post-Risorgimento. e gli uomini che fecero l’Italia. hanno sempre meno voglia di lavorare. Identità Nazionale voluto risolverlo. 10 11

Aldo Cazzullo Alberto De Bernardi, Luigi Canapini Guido Formigoni Carlo Fruttero, Massimo Granellini Viva l’Italia! Storia dell’Italia unita L’Italia dei cattolici. La Patria, bene o male Mondadori, 2010 Garzanti, 2010 Dal Risorgimento ad oggi Mondadori, 2010 “Viva l’Italia!” oggi è un grido scherzoso, Esattamente un secolo e mezzo fa l’Italia Il Mulino, 2010 Carlo Fruttero e Massimo Gramellini hanno ma per molti italiani del Risorgimento e è diventata una nazione. Dopo l’Unità, ha unito le loro intelligenze per offrire ai lettori Fin dagli anni del Risorgimento i cattolici della Resistenza furono le ultime parole iniziato un percorso che l’ha portato tra le un libro sulla storia del nostro Paese in italiani avevano incontrato l’idea di nazione, pronunciate. Si dimentica che nel 1848 maggiori potenze economiche del pianeta. occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. pur rimanendo estranei a uno Stato nazionale insorse l’Italia intera. Ma l’Italia è una cosa Sul fronte della modernizzazione e della costituitosi contro il potere temporale del papa. Hanno scelto 150 giornate significative dal seria: è molto più antica di 150 anni. È nata ricchezza, i successi dell’Italia unita sono Il libro mette in luce una visione “guelfa” che 1861 a oggi, distribuendole equamente tra nei versi di Dante e di Petrarca, nella pittura dunque numerosi e innegabili. Tuttavia la attraversa tutta la storia d’Italia, ispirandosi a i quindici decenni dell’Italia unita. In ogni di Piero della Francesca e di Tiziano. Ed è storia recente del nostro paese resta segnata un’idea alternativa di nazione, centrata sulla capitoletto di questa lunga narrazione diventata una nazione grazie a eroi spesso da due grandi tragedie come il fascismo tradizione religiosa. Ne discute gli effetti e le nazionale hanno evidenziato un personaggio, dimenticati. L’autore ne racconta la storia e e la distanza tra Nord e Sud. Il volume è manifestazioni non sempre omogenee. All’inizio un episodio, partendo dal particolare più avanza l’ipotesi che in fondo gli italiani siano articolato in cinque narrazioni parallele, del Novecento il guelfismo contribuì a tenere vivido per illustrare una pagina di storia intimamente legati all’Italia più di quanto loro che approfondiscono altrettanti aspetti lontani i cattolici dalle degenerazioni nazionaliste. più grande e per evitare ai lettori la noiosa stessi pensino. fondamentali: la politica internazionale; Durante il fascismo, se da un lato li avvicinò al impressione di un testo scolastico. Il risultato l’evoluzione del sistema politico e gli eventi regime nazionale che aveva risolto la questione sono 150 racconti ridotti all’essenziale e che l’hanno segnato, a cominciare dalle due romana, dall’altro li indusse a distanziarsi dalle molto godibili che risvegliano l’interesse guerre mondiali; il modello di sviluppo, con sue tendenze totalitarie. Nel dopoguerra si palesò per la recente storia d’Italia e il gusto di una i due miracoli economici; l’evoluzione della un nuovo paradosso: mentre l’affermazione lettura a tratti impegnata e per certi versi società; l’identità del paese attraverso la politica della DC pareva sancire il successo anche frivola. cultura. della sempiterna “Italia cattolica”, si veniva consumando la secolarizzazione della società. Questa nuova edizione dà conto del risveglio del mito guelfo, dell’attuale protagonismo pubblico della Chiesa e della nuova, ambigua funzione

Identità Nazionale che il richiamo alla tradizione cattolica nazionale Identità Nazionale assume, in un’Italia sempre più pluralistica. 12 13

Emilio Gentile Emilio Gentile Mario Isnenghi La morte per la Patria. Italiani senza padri Né stato, né nazione. I luoghi della memoria La celebrazione dei caduti Laterza, 2011 Italiani senza meta Laterza, 2010 dal Risorgimento alla Una riflessione sul rapporto che la società Laterza, 2010 Una storia d’Italia, scritta a più voci, che a Repubblica italiana ha con il Risorgimento e il suo centocinquant’anni dall’Unità riafferma Il mondo in cui viviamo è diviso in Stati patrimonio ideale, a 150 anni dall’atto di nascita l’identità della nazione attraverso la nostra Donzelli, 2008 nazionali. Ma l’Italia va controcorrente: alla dello Stato italiano. Ne esce un ripensamento memoria collettiva. Lo spirito animatore del Quali sono gli elementi portanti del discorso vigilia del 150° anniversario dell’Unità, il complessivo dell’esperienza risorgimentale libro è l’intento civile di reagire a quella sorta sulla morte per la patria e del culto dei nostro paese sembra afflitto da una grave che investe totalmente l’atteggiamento di distruzione del passato e di riaffermare caduti in Italia? Quando e in quale contesto crisi di sfiducia nella propria esistenza. Molti degli italiani verso la Nazione. La mancata con forza l’identità della nazione italiana. nascono? Dal Risorgimento a oggi in Italia cittadini pensano che la nascita dello Stato coscienza nazionale e civile è stata sostituita dal Un grande viaggio dentro il patrimonio di il culto dei caduti e il morire per la patria unitario sia stato un errore e che una Nazione generico senso di italianità, che costantemente memorie diffuse accumulato dagli italiani hanno rappresentato un fattore essenziale italiana non sia mai esistita. E vorrebbero oscilla tra miseria e nobiltà, in un processo di dall’Unità a oggi. Isnenghi, e i diversi autori dei nella sacralizzazione della nazione, la cui prendere un’altra strada; ma non sanno smarrimento collettivo, accentuato da una saggi che compongono il volume, ci provano apoteosi trovava la sua espressione più quale. In un mondo di Stati nazionali, gli disordinata modernizzazione rimasta priva di indagando luoghi e tappe rappresentative marcata nella legittimazione nazionale della italiani rischiano di vagare, litigiosi e divisi, una guida politica. Il libro-intervista propone della storia patria. Si va dalla storia della morte in guerra, sacrificio del singolo per la verso un futuro incerto e senza meta. Emilio un punto di vista che scardina gli stereotipi parrocchia, a quella delle osterie e dei caffè, comunità politica. Gli autori, storici dell’età Gentile invita a riflettere su oltre un secolo diffusi nel discorso pubblico odierno, dalla al rapimento e uccisione di Aldo Moro, alle moderna e contemporanea, attraverso di storia, per comprendere le ragioni di tanto cosiddetta ‘anomalia italiana’ al ‘carattere degli memorie settoriali e contrapposte delle le rappresentazioni simboliche del lutto, smarrimento. E, con l’immaginazione, apre italiani’. È la fotografia di un movimento fatto guerre: la resistenza, la prigionia, la ritirata di analizzano le forme che il tentativo di uno spiraglio al miracolo della speranza. essenzialmente di giovani con grandi ideali Russia. nazionalizzazione delle masse ha di volta in collettivi, oggi definitivamente sepolto da un volta assunto. Dall’esaltazione ottocentesca paese condannato a invecchiare andando alla degli eroi, immortalati nei monumenti, il più deriva. Un Risorgimento, appunto, senza eredi. vistoso dei quali il Vittoriano, si passa alla commemorazione delle vittime di guerra. L’elogio dell’individuo si trasfigura nella

Identità Nazionale celebrazione del Milite Ignoto. Identità Nazionale 14 15

Giorgio Napolitano Silvana Patriarca Filippo M. Battaglia e Paolo Di Paolo Piero Trifone Il patto che ci lega Italianità. La costruzione Scusi, lei si sente italiano? Storia linguistica dell’Italia Il Mulino, 2009 del carattere nazionale Laterza, 2010 disunita La raccolta di alcuni dei principali discorsi Laterza, 2010 Quando ai sondaggi per il 150° dell’Unità Il Mulino, 2010 tenuti da Giorgio Napolitano nel corso della nazionale, due italiani su tre sono orgogliosi Dai primi anni Novanta del secolo scorso Un ritratto ironico e leggero della grammatica prima metà del suo mandato al Quirinale, di essere tali. Quando però si tratta di spiegare l’interesse degli italiani per la questione e del vocabolario della disunione italiana, a rende evidente al lettore l’itinerario perché, tutto si fa più complicato. “Cosa ci tiene dell’identità nazionale non accenna a cominciare dalle aggressive formule usate straordinariamente coerente seguito dal Capo insieme?” è la domanda che meno invecchia, diminuire. Le preoccupazioni per la fragilità da italiani contro altri italiani. Di questi e di dello Stato, il senso profondo della sua azione. in questo Stato ancora giovane. Per non dell’assetto nazionale si accompagnano alla tanti altri stereotipi negativi (da “terrone” In una stagione così difficile, contrassegnata fermarsi a monumenti o stereotipi, due giovani questione della modernità, o della scarsa a “polentone”, da “sudici” a “lumbard”, da da forti tensioni nella politica e nelle autori, che fanno mezzo secolo insieme, si modernità, del paese e della qualità della sua “beduino” nel senso di ‘meridionale’ a “baluba” istituzioni italiane, oltreché da mutamenti e sono guardati alle spalle. Hanno messo il naso cultura civile. Questo libro mette a fuoco i vizi, nel senso di ‘settentrionale’) è ricostruita crisi nel quadro internazionale, Napolitano si dentro quotidiani e riviste pubblicati tra il 1900 le virtù, le autorappresentazioni, gli stereotipi una storia divertente oltre che istruttiva. Il adopera senza interruzione per richiamare, al e i primi anni Duemila e hanno raccolto le voci ricorrenti del nostro paese e la loro presenza libro discute anche della faziosità attribuita di sopra delle divisioni, i principi di coesione di giornalisti, scrittori e intellettuali, come in nel discorso di intellettuali e politici nel corso a Dante; confronta i problemi linguistici e identità del paese, la fedeltà alle istituzioni un’inchiesta a ritroso. Da Gramsci a Bobbio, da della storia dell’Italia contemporanea, dal della giovane Italia unita del 1861 con quelli dello Stato e soprattutto alla sua Costituzione: La Capria a Veronesi, passando per Scalfari e periodo della lotta per l’indipendenza e per di oggi, spiegando perché gli italiani non quel “patto che ci lega” che sta alla base Montanelli, si sommano indizi e giudizi, rabbie l’unificazione nazionale, quando il carattere capiscono le parole dell’inno nazionale; dell’Italia repubblicana e speranze. I tic, le eterne maschere italiane, degli italiani cominciò a essere percepito come descrive Roma come capitale “alla matriciana”, da Arlecchino a don Abbondio; i momenti un problema politico, attraverso le varie fasi anzi come “capoccia”; tratteggia le diverse drammatici o felici della storia unitaria, la della storia politica e culturale postunitaria, immagini del paese che emergono dai memoria e le memorie; la vita quotidiana. Tutto fino agli anni più recenti quanto si è riproposto neologismi di origine dialettale. entra in gioco nel rispondere alla domanda come una questione di riflessione pubblica. “Scusi, lei si sente italiano?”. Per approdare a una risposta razionale e sentimentale insieme, però ferma. Cercata lontano, ma proietatta al

Identità Nazionale futuro.. Identità Nazionale 16 17

Mario Bussoni Antonio Caprarica Isabella Dal Fabbro Franco Della Peruta L’Unità d’Italia. Guida ai C’era una volta in Italia Il contro Risorgimento. Il giornalismo italiano del luoghi del Risorgimento Sperling & Kupfer, Rai Eri, 2010 Gli Italiani al servizio Risorgimento Mattioli 1885, 2010 Come nasce l‘Italia? Qual è il suo volto, imperiale Angeli, 2011 mentre si affaccia sulla scena della Storia? Il 17 marzo 1861 il Parlamento di Torino, Uno strumento insostituibile per scoprire i E soprattutto, come vivono e cosa pensano Gaspari, 2010 capitale del Regno, proclamò Vittorio fermenti che attraversavano la società e la i milioni di italiani che stanno diventando L’autrice presenta una storia che evita i Emanuele II, re d’Italia “per grazia di Dio e fisionomia dell’opinione pubblica negli anni tali senza nemmeno saperlo? Spinto da contrapposti clichés nazionalisti, che tanto volontà della Nazione”. Fu l’atto di nascita della costruzione dell’Italia unita. Il volume queste curiosità, il giornalista si sposta hanno pesato sulle storiografie italiana della Nazione. L’Unità d’Italia e il Risorgimento costituisce un imponente censimento dei lungo lo stivale. Lungo il viaggio gli incontri e austriaca. Da un lato il pregiudizio sono stati senza alcun dubbio un’epopea giornali e periodici pubblicati in quel periodo, sono tanti: nobildonne che passano dai risorgimentale che i veri italiani non potevano straordinaria. La guida vuole condurre il analizzando le leggi sulla stampa e la censura, salotti agli ospedali da campo; uomini „di che essere dei patrioti e che, se militavano lettore sui luoghi in cui si sono compiuti i le tecniche di produzione e i problemi del penna e d‘azione“ che lasciano gli studi e sotto l’aquila bicipite, alcuni – gli ufficiali – lo loro destini, alla conoscenza degli eventi mercato, i giornali dell’emigrazione e la stampa imbracciano i fucili e ragazze che si uniscono facevano per prepararsi meglio alla rivoluzione storici e politici e dei personaggi che li hanno clandestina. Il volume costituisce un imponente ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro nazionale, erano tutti, in potenza, dei determinati: la Torino di Vittorio Emanuele II e censimento, esemplare per ricchezza e rigore, vicende e le registra con la consueta vivacità, Pierfortunato Calvi, mentre gli altri – i soldati di Cavour, le Regge dei Savoia, le battaglie di dei giornali e periodici pubblicati negli anni che per comporre un quadro completo e veritiero – portavano la divisa austriaca unicamente Solferino e Custoza, la Firenze breve capitale, coincisero con la costruzione dell’Italia unita. dell‘Italia nei suoi primissimi mesi di vita. perché costretti da una rigidissima disciplina la Roma finalmente conquistata e la Napoli Oltre a fornire concisi ma precisissimi ragguagli Un racconto utile oggi che l‘Italia compie che approfittava anche della loro passività dei Borbone; e ancora musei e Sacrari, e sulle esperienze giornalistiche fiorite nella centocinquant‘anni, ma non ha più troppe favorita dall’ignoranza. Una storia piena di altri luoghi particolari ed importanti o solo penisola, il testo analizza le leggi sulla stampa certezze sui suoi prossimi compleanni. episodi di reparti e di personaggi finora tenuti curiosi. Completano l’opera luoghi “sicuri’ e la censura, le tecniche di produzione e i ai margini della storiografia militare. dove soggiornare, assaggiare le tipicità del problemi del mercato, i giornali dell’emigrazione territorio o fermarsi con il proprio camper. e la stampa clandestina. Circa 300 le principali testate censite, che figurano anche nell’elenco inserito in appendice; oltre 700 quelle citate a vario titolo nell’opera. Risorgimento Risorgimento 18 19

Gigi Di Fiore Gigi Di Fiore Christopher Duggan Giovanni Fasanella, Grippo Antonella Controstoria dell’Unità Gli ultimi giorni di Gaeta La forza del destino. 1861. La storia del d’Italia Rizzoli, 2010 Storia d’Italia dal 1796 a oggi Risorgimento che non c’è BUR, 2010 La sera del 6 settembre 1860, all’avvicinarsi Laterza, 2011 sui libri di storia delle truppe garibaldine, il re Francesco II di L’Unità d’Italia è un valore indiscutibile, Italia figlia benedetta della Provvidenza, o Borbone lascia Napoli con la sua corte e si Sperling & Kupfer, 2010 ma come è stata raggiunta? Dei 22 anni piuttosto Italia incorreggibile pecora nera del stabilisce nella roccaforte di Gaeta, facendone L’Italia non è cambiata. È diventata quello che dall’esplosione rivoluzionaria del 1848 alla Vecchio Continente? Da quando è nata tra alti la sua capitale. Dopo l’incontro di Teano oggi è perché è nata così ed è stata raccontata breccia di Porta Pia nel 1870, molti episodi clamori sconvolgendo l’equilibrio geopolitico tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, manca in un certo modo. La retorica risorgimentale, rimangono nell’ombra: il bombardamento europeo - la più giovane delle grandi nazioni solo Gaeta per completare l’annessione piena di nobili intenti, eroi senza macchia, piemontese di Genova del 1849, i plebisciti occidentali è una fucina di ambizioni e del Sud a quello che sta per diventare il politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto combinati per le annessioni del Centro frustrazioni, slanci e sconfitte. “Fin dal principio, regno d’Italia. Così il 5 novembre le truppe sotto cui abbiamo nascosto la polvere della Italia, le agitazioni manovrate da carabinieri la nazione italiana è stata difficile da definire piemontesi, guidate dal generale Cialdini, nostra storia per centocinquant’anni. E così, infiltrati, la corruzione e gli appoggi mafiosi e e ancora più difficile da costruire; e malgrado stringono d’assedio la città. È un attacco se oggi si vuole capire questo Paese “malato”, camorristici alla marcia trionfale di Garibaldi, gli sforzi di poeti, scrittori, artisti, pubblicisti, brutale, che porta alla morte di migliaia affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, la guerra civile del brigantaggio, le leggi rivoluzionari, soldati e politici di vario colore, e migliaia di militari e civili a causa delle forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni anti-cattoliche. Con il piglio narrativo del la fede nell’ideale dell’Italia non ha avuto lo cannonate e dell’epidemia di tifo scoppiata della sua vita. E ciò che fa questo libro, andando giornalista e basandosi su una ricca scelta di sviluppo auspicato da tanti patrioti. Al principio per le precarie condizioni igieniche. Gigi Di a riannodare un filo rosso fatto di intrighi, documenti inediti, Gigi Di Fiore sfata i miti del del nuovo millennio, l’Italia continua ad apparire Fiore lo ricostruisce sulla base di documenti malavita e malaffare che ha il suo capo proprio Risorgimento, portando alla luce fatti troppo a un’idea troppo malcerta e contestata per poter e testimonianze inedite, e mette in risalto le nel modo in cui l’Unità fu prima realizzata lungo rimossi. fornire il nucleo emotivo di una nazione, o contraddizioni (e le sopraffazioni) su cui si e poi gestita. Il trasformismo in politica, la almeno di una nazione in pace con se stessa e fonda la nostra unità nazionale. corruzione, la tendenza a scendere a patti con i capace di guardare con fiducia al futuro. poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l’opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola

Risorgimento su cui intere generazioni si sono formate, Risorgimento semplicemente non c’è. 20 21

Domenico Fisichella Gianluca Formichi Giordano Bruno Guerri Giuseppe Maria Mioni, Marco Poli Il miracolo del Risorgimento Italia Unita. Il sangue del Sud. Il Risorgimento a Bologna Carocci, 2010 Il Risorgimento e le sue Antistoria del Risorgimento Costa, 2010 Il volume ripercorre, con linguaggio chiaro storie e del brigantaggio Libro scritto per ricordare avventure e e non accademico, le vicende che condussero protagonisti della città di Bologna durante il allo sviluppo di un profilo unitario - sul piano Giunti, 2010 Mondadori, 2010 periodo risorgimentale: persone ed episodi culturale (religione, lingua, tecnologia) e Una ricostruzione nitida, articolata e ricca In questo libro, ricco di un’avvincente oggi dimenticati dai più, ma testimoniati da materiale (commercio, produzione, tecnica) del di immagini del nostro Risorgimento, quel documentazione, Giordano Bruno Guerri lapidi e toponomastica. A memoria non si popolo italiano. Il Risorgimento italiano viene processo che culmina nell’Unità italiana e rilegge la vicenda del Risorgimento e del sa dire con precisione quanti monumenti visto come il risultato di un lungo processo nella presa di Roma del 1870. Gli eventi e i brigantaggio come una “antistoria d’Italia”: e lapidi, palazzi e piazze parlano del di incubazione e di selezione: un risultato personaggi che hanno reso la storia d’Italia per liberare i fatti dai troppi luoghi comuni Risorgimento, nel nome che portano, o condizionato dai passaggi precedenti e a essi anche una storia europea, in cui la penisola della storiografia postrisorgimentale (come per gli episodi di cui sono stati testimoni. inevitabilmente legato, ma insieme frutto è trasformata dagli influssi della Rivoluzione la pretesa arretratezza e miseria del Regno Basti pensare che l’ intera cerchia dei viali dell’iniziativa perspicace di quanti, superando francese prima e dal Romanticismo poi, delle Due Sicilie al momento della caduta) è dedicata a eroi risorgimentali. Da Marco robusti ostacoli, riuscirono a conseguire e dove si diffondono i valori liberali della e per evidenziare invece le conseguenze, Minghetti che fu Presidente del Consiglio credibilità e vigore militare nell’arena europea. borghesia ma anche idee più autenticamente purtroppo ancora attualissime, della scelta e più volte Ministro, fino alla dimenticata L’ultima parte del saggio esplora il contributo democratiche e rivoluzionarie.Alla narrazione di affrontare la “questione meridionale” quasi Carolina Tattini Pepoli, neanche trentenne, rispettivo di alcune personalità (Carlo Alberto, degli eventi si affianca la presentazione di esclusivamente in termini di annessione, nobile, madre di due figli, che guidò il popolo Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini) temi, personalità, testi letterari e dipinti degli tassazione, leva obbligatoria e repressione sulle barricate durante la cacciata degli e degli elementi elitari, popolari, dinastici, artisti che hanno plasmato l’identità culturale militare. Il Sud è stato trattato come una Austriaci da Bologna l’8 agosto del 1848. internazionali che condussero al 1861 (nascita del nostro paese. colonia da educare e sfruttare, senza mai del Regno d’Italia), con la sua ineludibile cercare davvero di capire chi fosse l’”altro” appendice di Porta Pia (1870). italiano e senza dargli ciò che gli occorreva: lavoro, terre, infrastrutture, una borghesia imprenditoriale, un’economia moderna. Così, le incomprensioni fra le due Italie si sono

Risorgimento perpetuate fino ai nostri giorni. Risorgimento 22 23

Ippolito Nievo Arrigo Petacco Marco Scardigli Enrico Verdecchia Diario della Spedizione O Roma o morte, 1861-1870: Le grandi battaglie Londra dei cospiratori. dei Mille la tormentata conquista del Risorgimento L’esilio londinese dei padri Mursia, 2010 dell’Unità d’Italia BUR, 2011 del Risorgimento L’autore delle Confessioni d’un italiano, Mondadori, 2010 L’unificazione italiana è passata più per i campi Tropea, 2010 democratico convinto e devotissimo a di battaglia che per le aule parlamentari, i Era il 1861. L’Italia non era ancora fatta, anche Nel corso del XIX secolo, mentre l’Europa Garibaldi, racconta in queste pagine sparse gabinetti dei ministri o gli scrittoi dei letterati, se era già stata proclamata Regno. Sfumato è incendiata dai moti rivoluzionari, Londra i suoi stupori e i suoi entusiasmi al contatto eppure nelle ricostruzioni di questo periodo il progetto federalista di Cavour, il sogno offre rifugio a gruppi di esuli provenienti da con la Sicilia del tempo. Dallo sbarco a storico l’interesse è sempre stato centrato unitario di Garibaldi e di Mazzini tardava a ogni focolaio di lotta contro la Restaurazione. Marsala alla presa di Palermo è in effetti un sugli aspetti politici, ideali e culturali del realizzarsi. Per tutto il decennio successivo il Patrioti, avventurieri e massoni, propugnatori susseguirsi di pensieri non sempre positivi. Risorgimento. Per questo motivo, seguendo un neonato Regno d’Italia, privato della lucida dell’indipendenza nazionale o di una Non a caso i siciliani che fiancheggiano i Mille modello storiografico brillante, che guarda gli guida del “tessitore”, morto anzitempo, fu società utopistica, sono accolti nel grembo spesso vengono ritratti alla stregua di “semi- eventi “dal basso”, Scardigli racconta gli eventi affidato a uomini che non erano all’altezza di una città che offre libertà e anonimato, briganti”. Altrettanto critico il giudizio su quei bellici cercando il più possibile di far vedere del grande statista. Invece di attuare l’ampio ma produce anche isolamento, povertà palermitani da cui si sente assediato quando cosa succedesse sul campo, privilegiando il decentramento regionale da lui auspicato, e spleen. Lungo le sponde del Tamigi, tra diventa il numero due dell’intendenza punto di vista del soldato rispetto a quello del si preferì rinviarlo “provvisoriamente” e taverne fumose e alberghi economici, salotti garibaldina. generale e utilizzando spesso fonti poco usate “piemontesizzare” il paese. Le insorgenze aristocratici e quartieri popolari, si dipanano dalla storiografia tradizionale (diari, articoli che seguirono nell’Italia meridionale furono le esistenze in fuga dei protagonisti del di giornali, dipinti). Si mette in luce la vita dei scambiate per mero brigantaggio da liquidare Risorgimento italiano e dei costruttori di militari, i complessi cambiamenti che questi con la forza, ignorando le motivazioni sociali immaginari paradisi socialisti. In particolare aspetti subirono nell’arco del Risorgimento, per che le alimentavano. Ne derivò una sorta di è su Giuseppe Mazzini, sconfitto dal mondo ottenere una visione nuova, libera dalla retorica, guerra civile che insanguinò per anni il paese. eppure mai domato nell’animo, che si di come effettivamente si fece l’Italia. Inoltre la rozza campagna anticlericale, pur appunta lo sguardo del narratore. “Londra giustificata dalla stolta politica temporale di dei cospiratori” è il risultato di una ricerca Pio IX, divise gli italiani anche nel campo della durata quarant’anni, un testo che inserisce

Risorgimento religione, l’unico collante che avrebbe potuto il Risorgimento italiano in un movimento di Risorgimento tenerli insieme. passioni e ideali organicamente europeo. 24 25

Lucio Villari 1861. Giovanni Belardelli Casa Savoia. Storia di una Bella e perduta. I pittori del Risorgimento Mazzini famiglia italiana L’Italia del Risorgimento Skira, 2010 Il Mulino, 2010 Electa, 2009 Laterza, 2009 Catalogo della mostra di Roma – L’azione politica e le idee di Giuseppe Mazzini Catalogo di una mostra storica sulla casa reale contribuirono in maniera decisiva alla nascita d’Italia: Casa Savoia racconta la storia, non Dal 1796 al 1870 vi è stato un tempo della Scuderie del Quirinale, 7 ottobre dello Stato italiano anzitutto affermando l’idea tanto quella millenaria che si perde nei secoli, nostra storia nel quale molti italiani non hanno 2010 – 15 gennaio 2011. che l’Italia dovesse essere “una” dalle Alpi alla ma quella più vicina che comincia dall’Unità avuto paura della libertà, l’hanno cercata e I due anni, dal 1859 al 1861, in cui l’Italia, Sicilia. Membro inizialmente della Carboneria, d’Italia con Vittorio Emanuele II, della celebre hanno dato la vita per realizzare il sogno della divisa per secoli, è diventata una nazione, la sua attività cospirativa lo costrinse a rifugiarsi dinastia. Dal 1861, anno di nascita del Regno nazione divenuta patria. È stato il tempo del sono stati memorabili anche per la storia a Marsiglia, dove organizzò nel 1831 la Giovine d’Italia, si sono succeduti quattro sovrani e Risorgimento quando la libertà significava verità. dell’arte, in particolare per la pittura. Artisti Italia, allo scopo di unire gli stati italiani in tre regine, che diventano i protagonisti di Anzitutto sentirsi partecipi di una Italia comune, come Giovanni Fattori, il pittore soldato un’unica repubblica. Dopo il fallimento dei un’esposizione che ne celebra e ripercorre la non dell’Italia dei sette Stati, ostili tra loro e Gerolamo Induno, Federico Faruffini, moti del 1848-49, e la breve esperienza della vita senza entrare in polemiche politiche, ma strettamente sorvegliati da potenze straniere. Eleuterio Pagliano, Michele Cammarano Repubblica romana, la maggioranza dei patrioti con il solo scopo di offrire al visitatore uno La conquista della libertà “italiana” è stata la s’impegnarono a narrare la dinamica e lo italiani si allontanò dagli ideali repubblicani spaccato reale ed autentico di questa famiglia, rivendicazione dell’unità culturale, storica, ideale spirito delle celebri battaglie della Seconda mazziniani e vide in Vittorio Emanuele II e composta da uomini e donne come altri. Al di un popolo per secoli interdetto e separato, Guerra di Indipendenza ma anche a rendere Cavour le uniche guide possibili del movimento di fuori della vita di corte e del cerimoniale l’affermazione della sua indipendenza politica, la passione che animò Garibaldi e le sue di unificazione. Considerato a lungo come il imposto dalle contingenze, la “prima famiglia la fine delle molte subalternità alla Chiesa leggendarie Camicie rosse. È ancora la vita grande sconfitto del Risorgimento, Mazzini in d’Italia” infatti viveva in una sorta di genuina del potere temporale, l’ingresso nell’Europa del popolo a risaltare nei dipinti, in cui i realtà è l’influente vate di gran parte delle culture semplicità, che la rendeva vicina e amata dal moderna delle Costituzioni, dei diritti dell’uomo macchiaioli Fattori, Silvestro Lega, Odoardo politiche del paese, il cui lascito ideale è tra i più popolo intero. e del cittadino, del senso della giustizia e Borrani, ma anche i romantici lombardi pervasivi e duraturi. Dal repubblicanesimo al del valore dell’eguaglianza ereditati dalla Francesco Hayez, Domenico e Gerolamo socialismo, dal fascismo e la resistenza all’oggi la Rivoluzione francese. Un’Italia dolente, notturna, Induno, o il siciliano Giuseppe Sciuti, hanno forte carica moralistica associata alla lotta politica divisa, risvegliata alla libertà. Le armi, le parole saputo rappresentare l’altro volto del contraddistingue tuttora tutte quelle posizioni di un popolo che scopre se stesso dopo secoli Risorgimento, quello intimo e privato, in che “mazzinianamente” individuano “un’altra di servitù. Giovani che hanno combattuto per Risorgimento capolavori unici per intensità emotiva o Italia” composta da minoranze virtuose che Personaggi l’unità e l’indipendenza della nazione. drammatico pathos. devono rigenerare moralmente gli italiani. 26 27

Italo De Feo Oscar Gaspari, Renato Forlenza, Le italiane. I luoghi di Garibaldi. Cavour. L’uomo e l’opera Sante Cruciani Dal Risorgimento ai nostri Viaggio in Italia sulle traccce Mondadori, 2011 Storie di sindaci per la storia giorni, centocinquant’anni dell’eroe risorgimentale Convinto che la conoscenza del passato d’Italia di storia nazionale raccontati Touring Club Italiano, 2007 fosse strumento imprescindibile per guidare attraverso le biografie delle Una guida ai luoghi che videro l’eroe dei la condotta del presente, Italo de Feo ha Donzelli, 2009 Due Mondi ideatore e protagonista di una dedicato a Camillo Benso conte di Cavour L’intento del volume è ricordare l’apporto protagoniste della politica, delle più stupefacenti imprese militari del questa classica biografia. Soprattutto, egli alla storia nazionale dei sindaci, donne e della cultura e della scienza, XIX secolo e degli eventi storici e politici che sottolinea la coerenza e la fermezza dei uomini, compresi tra la fine dell’Ottocento e portarono all’unificazione dell’Italia. Uno principi che ispirarono lo statista piemontese: il Duemila, tratteggiandone profili personali dell’economia e dello sport strumento di viaggio che, lungo 33 itinerari, una grande passione per il progresso civile e politici, senza nostalgie e idealizzazioni. I Castelvecchi, 2010 accompagna a scoprire le innumerevoli e una profonda fede nei valori liberali, sindaci vengono qui presi in esame in quanto Con la loro determinazione, il loro coraggio e testimonianze della vita di Garibaldi, spesso poste in secondo piano, nell’opinione parte fondamentale della classe dirigente la forza con la quale si sono opposte al luogo “muovendo” attraverso la storia del nostro corrente, rispetto all’abilità e alla flessibilità che ha governato l’Italia con proprie e comune che dipinge la donna come “angelo Paese tra grandi vittorie e cocenti sconfitte, del politico. Dalle pagine di questa vivace, specifiche caratteristiche che venivano dalla del focolare”, le italiane di cui parla questo collegando paesaggi ed avvenimenti, edifici minuziosa biografia emergono quegli rappresentanza e dall’appartenenza a realtà libro hanno lasciato un segno indelebile e personaggi, raccontando di lui e delle elementi della politica cavouriana che ancora locali. In prossimità delle celebrazioni del nei campi della politica, della cultura, della esperienze coraggiose quanto dolorose di oggi appaiono attuali: lo spirito laico, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia questa scienza, dell’economia e dello sport. Dalla quei civili, volontari e soldati, che cedettero e patriottismo, l’apertura ai motivi migliori della pubblicazione sottolinea l’importanza Contessa Lara, “poetessa maledetta” di inizio parteciparono al nostro Risorgimento. cultura europea, e infine una spregiudicatezza di affrontare, anche sul piano storico, la secolo, a Rita Levi Montalcini, scienziata nell’azione che non si degradò mai a questione locale mettendola in rapporto con geniale, da Matilde Serao, illustre letterata trasformismo, restando sempre fedele alle quella nazionale. e pioniera del giornalismo, a Sara Simeoni, ragioni ideali e al compito storico che Cavour campionessa olimpionica, passando per si era prefisso. grandi innovatrici come Maria Montessori o imprenditrici del calibro di Luisa Spagnoli. Il libro racconta le storie di donne che, con Personaggi la loro passione e il loro ingegno, hanno Personaggi cambiato - in positivo - le sorti di un Paese. 28 29

Maria Teresa Mori Arrigo Petacco Marco Pizzo Giuseppe Scaraffia Figlie d’Italia. Poetesse La principessa del nord. Lo stivale di Garibaldi. Femme fatale patriote nel Risorgimento La misteriosa vita della Il Risorgimento in fotografia Vallecchi, 2009 Carocci, 2011 dama del Risorgimento: Electa, 2011 Tra i tanti miti nati nell’800, dal vampiro al dandy, quello della donna fatale è il più Nel processo di unificazione nazionale la La fotografia, che a metà dell’Ottocento stava Cristina Di Belgioioso vivido e tenace. La femme fatale è una donna poesia ebbe un’importanza straordinaria, muovendo i primi passi, si rivelò ben presto inafferrabile. Più si concede e più sfugge a chi contribuendo a formare l’immaginario Mondadori, 2009 uno strumento di comunicazione di massa cerca di possederla. La sua irresponsabilità patriottico, costruendo miti, alimentando Eroina del Risorgimento, liberale e particolarmente efficace, e per tale motivo fu amorosa ricorda agli uomini che la vita è emozioni e passioni. Molte furono le donne antiaustriaca, colta, intelligente, pragmatica, piegata alle nuove esigenze della propaganda breve e solo chi si abbandona alla passione che parteciparono all’elaborazione di questa coraggiosa riformatrice, sostenitrice della patriottica per costruire un immaginario può sperare di averla veramente vissuta. sorta di “romanzo popolare” in rima: alcune parità dei sessi, giornalista di successo, visivo del Risorgimento. Garibaldi comprese Questo libro racconta la storia di donne fatali, destinate ad una discreta e duratura fama, autentica “prima donna d’Italia” come la subito la portata rivoluzionaria di questo delle loro civetterie, delle loro eccentricità, altre scrittrici improvvisate e solo occasionali. definirono Giuseppe Garibaldi e Carlo nuovo mezzo e ne seppe sfruttare l’enorme della loro spregiudicatezza, degli amori La loro presenza, che svela una volta di più Cattaneo, Cristina Trivulzio principessa di potenzialità attraverso i suoi numerosi ritratti, disperati che hanno suscitato, della bellezza il protagonismo femminile tra le pieghe Belgioioso scandalizzò la società di metà che lo fecero diventare un’icona popolare con cui hanno illuminato il loro tempo. della storia, non è qui trattata attraverso Ottocento con il suo spirito brillante, in rafforzandone la connotazione eroica. Un intero capitolo è dedicato a Cristina di gli strumenti della critica letteraria, bensì un’epoca in cui alle donne era consentito Anche Mazzini fu molto attento alla propria Belgioioso, una delle poche figure femminili come espressione della partecipazione delle al massimo confezionare coccarde tricolori. immagine pubblica, posando sempre vestito risorgimentali di statura europea. donne alla lotta per l’unità e l’indipendenza Fu una vera “madre della patria”, ma è di nero in segno di lutto per l’oppressione nazionali. La documentazione presa in esame, stata cancellata dalla storia: le donne non subita dal Paese e favorendo in seguito ricca e vivace, non si limita alle testimonianze le perdonavano la bellezza, gli uomini la diffusione delle sue foto per sostenere poetiche ma comprende memorie e l’intelligenza. Quella che era stata la regina la causa repubblicana. E i Mille, conclusa corrispondenze, facendoci così entrare dei salotti politico-culturali parigini, la cui l’impresa garibaldina, furono immortalati nel vivo di un Risorgimento in cui la voce misteriosa sensualità affascinò tra gli altri uno per uno in formato tessera, dando vita al primo album di figurine, una sorta di “galleria femminile è tutt’altro che inerte e silenziosa. Balzac, Liszt, Chopin e Hugo, fu in seguito di eroi”, per ricordare a posteriori le loro gesta calunniata e dimenticata. Personaggi e farle conoscere in tutto il territorio dell’Italia Personaggi unita. 30 31

Alfredo Venturi Vite per l’Unità. Simonetta Agnello Hornby Anna Banti Sotto la camicia rossa. Artisti e scrittori La monaca Noi credevamo Un ritratto indiscreto di del Risorgimento civile Feltrinelli, 2010 Mondadori, 2010 Garibaldi Donzelli, 2011 Messina, 15 agosto 1839. In casa del maresciallo È il 1883. Chiuso nella sua casa torinese, Peppino Padellani di Opiri, fervono i preparativi l’ormai settantenne don Domenico Lopresti. Ci sono tanti modi per celebrare i 150 anni Hobby & Work, 2008 per la festa dell’Assunzione della Vergine. È gentiluomo calabrese di incrollabile credo dell’Italia unita e ricordarne gli artefici; uno Un saggio divulgativo che ci racconta Garibaldi l’ultimo giorno sereno nella vita di Agata, repubblicano, inizia a scrivere le proprie dei più suggestivi e ripercorrere gli eventi com’era prima che una colata di retorica lo tra- innamorata del ricco Giacomo Lepre e da memorie, ripercorrendo l’attività politica attraverso l’agire e lo spirito, la passione e sformasse in una statua di bronzo. E subito una lui ricambiata. Agata deve rinunciare al suo clandestina, i dodici anni trascorsi nelle carceri gli stati d’animo di alcuni grandi testimoni prima grandissima sorpresa: fare scendere l’Eroe amore: le famiglie non trovano un accordo e, borboniche, l’impresa dei Mille vissuta a e protagonisti. È quanto avviene in queste dei Due Mondi dal piedistallo non lo diminuisce alla morte del maresciallo, la madre di Agata, fianco di Garibaldi, infine l’impiego presso pagine, che tratteggiano dodici profili affatto, esalta invece quell’irresistibile umanità donna Gesuela, decide di portarla a Napoli, dove le dogane del Regno unitario. Scrive con di letterati, politici, scrittori e musicisti che l’enfasi patriottica si è sempre preoccupata spera di ottenere una pensione dal re. L’unico rabbia, di nascosto, quasi se ne vergognasse, all’insegna di un’unica dimensione della di nascondere e mortificare. “Sotto la camicia piroscafo in partenza è quello del capitano spinto dalla necessità di frugare nel proprio vita e dell’opera: quella di patrioti e patriote. rossa” non è l’ennesima biografia quanto piutto- James Garson. Dopo un tempestoso viaggio, passato per “rovesciarsi come un guanto”: ne Con i versi o con le spade, nei teatri o nelle sto il tentativo di condurre un’inchiesta, sull’uo- James e Agata si ritrovano sul ponte e qui lei gli trae amarezza e disillusione. Antimonarchico, piazze, in patria o in esilio, queste figure si mo Giuseppe Garibaldi, nello sforzo di cogliere confida i propri tormenti. A Napoli, Agata viene assiste al crollo dei suoi ideali risorgimentali muovono sul palcoscenico infuocato di anni e raccontare la persona celata dal personaggio, forzata a entrare in convento. Un mondo in cui e si abbandona ai ricordi di una vita raminga turbinosi. Molti lo sanno e agiscono con illustrare le ragioni della simpatia e dell’antipatia si intrecciano amori, odi, rancori, passioni illecite fitta di amicizie, tradimenti, speranze e piena consapevolezza, altri meno, e però che ha sempre suscitato e ancora suscita. Di- e vendette. Ma Agata sembra guardare oltre si delusioni: una vicissitudine umana di grande tutti quanti tessono i fili invisibili di una strusse il Regno borbonico, dunque lo attaccano appassiona allo studio e alla coltivazione delle fascino che si fonde con le vicende di tutta stessa trama: fare l’Italia che non c’era. i nostalgici dell’assetto pre-unitario. Contribuì erbe mediche, impara a fare il pane e i dolci. una nazione dall’inizio dell’Ottocento ai primi C’è un teatro musicale, apprezzato in all’Unità nazionale, dunque lo detestano i fautori Legge tutti i libri che James Garson le manda anni del governo unitario, dando vita a un tutto il mondo, che fornisce un potenziale di un’Italia divisa. Mosse guerra al Papa, dunque con regolarità e segue le sorti dei movimenti grandioso affresco tratteggiato con prosa di “italianità” pronto ad accogliere le non lo sopportano i cattolici tradizionalisti. Ma che aspirano all’Unità d’Italia in casa della compatta dalla leggera mimesi ottocentesca. sollecitazioni della storia e ad assumere un allora perché tre italiani su quattro lo giudicano sorella Sandra. Ha accettato la vita monastica, significato politico. Personaggi con favore? Qual è il segreto del suo fascino? Per ma è combattuta tra il sentimento religioso e il Romanzi capirlo è necessario studiare l’uomo. desiderio di vivere nel mondo. 32 33

Matteo Collura Giancarlo De Cataldo Valerio Evangelisti, Antonio Moresco Claudio Fracassi Qualcuno ha ucciso il I Traditori Controinsurrezioni Il romanzo dei Mille Generale Einaudi, 2010 Mondadori, 2008 Mursia, 2010 TEA, 2008 Da Palermo a Londra, da Roma a Torino, Valerio Evangelisti e Antonio Moresco hanno Per le cancellerie europee erano “una banda di da Venezia alla Transilvania, nelle carceri unito i loro talenti per esplorare l’evento filibustieri”. Per Cavour la loro era un’impresa Chi era Giovanni Corrao? Di lui sappiamo inglesi e nei boschi della Calabria, tra storico che è stato l’atto di fondazione di un “folle”. Quando, nel maggio del 1860, solo che combatté al fianco di Garibaldi e pittori preraffaelliti e camorristi promossi paese, l’Italia, che sembra averlo dimenticato sbarcarono a Marsala 1089 garibaldini - senza venne nominato generale. Sarebbe stato un poliziotti, tra mercanti di carne umana e lord se non tradito: il Risorgimento. Nelle due divise, con vecchi fucili quasi inservibili, poche fulgido eroe del Risorgimento, se il silenzio irrequieti, giovani uomini e donne sognano, storie (una ambientata negli ultimi giorni munizioni, pochissimi soldi - la loro vittoria non l’avesse sottratto ai libri di storia? E chi lo combattono e amano. E tradiscono. Ognuno della Repubblica Romana del 1849, l’altra sull’esercito borbonico delle Due Sicilie uccise, in un agguato con due colpi di lupara? va incontro al suo destino. A qualcuno tocca che si svolge durante il cruciale anno 1848) pareva una missione impossibile. Con gli Per farsene un’idea ci si avventuri in questo in sorte una nuova vita. Alcuni diventano Evangelisti e Moresco fanno rivivere il rumore occhi stupefatti dei volontari venuti dal Nord, romanzo, basato su una cronaca indiziaria che faccendieri e delinquenti. Alcune donne e il colore delle lotte risorgimentali. Eroismi e attraverso i loro racconti, il libro ripercorre elabora in modo visionario documenti reali, guardano più avanti, più lontano. Gli ideali folli, lampi di ferocia, lunghe attese nelle quelle ore e quei giorni: il finto sequestro regalando a chi legge l’emozione di sentirsi più puri si fanno gretta convenienza. Le barricate, feriti rantolanti, malinconia, paura, delle navi a Genova, la tumultuosa traversata, trasportato in uno scenario di fine Ottocento, organizzazioni criminali si innervano nella amore: una verità fatta di carne e sangue che la fredda accoglienza iniziale e il crescente in una Palermo brulicante di congiure e nazione che nasce. I mafiosi intraprendono. lo storico non può permettersi, e che solo la entusiasmo di una popolazione sconosciuta, sospetti. In una Sicilia fatta anche di “siciliani I tagliagole tagliano gole. E Mazzini tesse narrativa può far rivivere. la fame e le pene degli accampamenti, le onesti” che qui rivendicano il loro posto nella la sua tela di sangue e utopia. Eppure, tra paure e il sangue delle lotte corpo a corpo, storia. battaglie e cospirazioni, tra vite leggere e le barricate di Palermo. Sullo sfondo, gli amori complicati, si compone potente e netto intrighi della diplomazia, lo sgretolamento il disegno di una stagione e di un ideale che del regime dei Borboni, il febbrile interesse è sempre possibile. E che di nuovo ci attrae, dell’opinione pubblica europea. Un’originale con l’innocenza di una forza giovane che non ricostruzione dell’impresa che fece l’Italia possiamo dissipare. L’epica eroica, torbida, unita, documentata come un resoconto di idealista e ribalda dell’Italia che nasce: dal viaggio.

Romanzi lato oscuro del Risorgimento, un racconto sul Romanzi nostro presente. 34 35

Janna Carioli Lia Celi Cecilia Gobbi, Nunzia Nigro Anna Lavatelli, Anna Vivarelli Il tamburino di Garibaldi Anita Garibaldi La Traviata Senza nulla in cambio Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Einaudi Ragazzi, 2008 di Giuseppe Verdi San Paolo, 2010 2009 Età di lettura: da 9 anni Curci, 2010 Età di lettura: da 12 anni Età di lettura: da 10 anni Le ragazze perbene non sanno domare Età di lettura: da 7 anni Dedizione fraterna, passione romantica e i cavalli. Le ragazze perbene non osano lotta per la giustizia: un romanzo per ragazzi Tutto inizia il 29 giugno 1849 a Roma, durante Giochi, esercizi, rappresentazione scenica prendere a schiaffi un corteggiatore nel cuore delle passioni dell’Ottocento. la battaglia campale che decreta la sconfitta ed arie celebri per imparare a conoscere La prepotente. Le ragazze perbene non sanno Francesco Morselli è giovane, bello, ricco e della Repubblica Romana. Elia, scugnizzo Traviata, una delle composizioni operistiche caricare un fucile. Le ragazze perbene spensierato. Suo fratello Jacopo, maggiore ebreo di 12 anni, diventa amico di Lorenzo, più appassionanti di Giuseppe Verdi, con non si innamorano di un rivoluzionario di quindici anni, ha un passato di fallimenti tamburino di Garibaldi, nonché figlio di la tormentata storia d’amore di Violetta e straniero povero in canna, anche se biondo politici e privati, e un destino da esule. Il loro Ciceruacchio, il popolano che si è unito ai Alfredo sullo sfondo di una scintillante e e affascinante, e non pretendono di seguirlo. ricongiungimento porterà entrambi a una volontari. Fra i due ragazzi nasce una intensa festosa Parigi dell’Ottocento. In allegato Le ragazze perbene stanno a casa, apettano rivoluzione totale delle loro esistenze: Jacopo, amicizia che ha come tramite il tamburo. al libro un cd musicale con le arie celebri e pregano. Ecco perché difficilmente le attraverso sua figlia, riscoprirà la passione Durante la marcia delle truppe garibaldine dell’opera cantata dai cantanti più famosi e ragazze perbene diventano leggende, mentre politica e tenterà di trasformare il fallimento verso Venezia, quella che per gli adulti è suonate dalle orchestre più prestigiose del Aninha Ribeiro da Silva, la figlia di un povero in nuove sfide. Francesco, dopo l’incontro un’impresa disperata, viene vissuta dai due mondo. ragazzi come una grande avventura. mandriano, oggi è l’eroina nazionale di due con l’affascinante Eugenia e il trasferimento a paesi, il suo Brasile e l’Italia, con il nome di Torino, si confronterà con i sogni e le speranze Anita Garibaldi. di un’Italia che vuole essere nazione. Ragazzi Ragazzi 36 37

Giulio Levi Lia Levi Daniela Morelli Agata Reitano Barbagallo Mille lire La scala dorata Ragazzi delle barricate C’era una volta… Coccole e Caccole, 2010 Piemme, 2010 Mondadori, 2009 il Risorgimento. Età di lettura: da 7 anni. Età di lettura: da 9 anni Età di lettura: da 11 anni La storia in versi raccontata La Lira fa parte della storia d’Italia: non a Parigi, 1858. Doriano e Alessandro sono figli di Si chiama Enrico e più di tutto gli preme caso fu creata come moneta nazionale 150 un diplomatico del regno di Sardegna deciso stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Il suo ai bambini anni fa. Però fu sostituita dall’Euro nel 2002 a convincere Napoleone III ad appoggiare la sogno è diventare giudice, ma per il momento Effatà, 2010 e i bambini di oggi, che conoscono Euro e causa italiana contro gli austriaci. Tra feste, è solo un povero ragazzo del collegio dei Età di lettura: da 5 anni centesimi di Euro, niente sanno della Lira nuovi amici e piccoli segreti, anche i due Martinitt, e quando si trova nei guai è la Quarantacinque filastrocche, molte e dello storico biglietto da mille. In questa ragazzi saranno coinvolti in questa delicata coraggiosa Serafina, la fioraia di Piazza della illustrazioni e tante pillole di storia per divertente favola, il protagonista (Millelire) è missione. Scala, a salvarlo. E poi c’è Malachia, il rampollo conoscere vicende e personaggi (tra i quali proprio uno degli ultimi biglietti rimasti e il di una nobile famiglia, in eterno confronto Cavour, D’Azeglio, De Amicis, don Bosco, co-protagonista è un bambino che lo trova con l’eroico fratello maggiore. Tre orfani nati Mazzini, Pellico, Verdi, Vittorio Emanuele II) in una bottiglia portata dal mare. Millelire sotto la dominazione austriaca. Tre amici che di un momento fondamentale per l’Italia. Un racconta la sua avvincente storia al bambino sfidano il pericolo e lottano per qualcosa che modo divertente per incuriosire i bambini e che lo tempesta di domande, e alla fine gli ancora non conoscono: la libertà. invitare gli adulti – genitori e insegnanti - a riserba una inattesa sorpresa! raccontare la storia. Ragazzi Ragazzi 38 39

Allonsanfàn Arrivano i bersaglieri regia di Paolo e Vittorio Taviani regia di Luigi Magni (Italia, 1980) (Italia, 1974) 01 Distribution, 2004 Cecchi Gori Home Video, 2008 Dopo la conquista di Roma un principe della Annalisa Strada, Gianluigi Spini Gian Carlo Tusceri, Giovannella Nell’Italia del nord, in piena Restaurazione, un nobiltà papalina, deciso oppositore dei Savoia, 1861. Un’avventura italiana Monaco aristocratico lombardo che ha aderito ad una accoglie in casa uno zuavo e scopre che suo figlio è morto con la divisa di bersagliere, Paoline, 2011 Il sarto di Caprera. setta segreta, viene liberato dagli austriaci e torna a casa. Malato e scoraggiato, soprattutto ucciso proprio dal suo ospite che intanto Età di lettura: da 8 anni Garibaldi lavora a casa convinto dell’impossibilità di modificare lo s’è innamorato di sua figlia. Al melodramma La storia comincia nella casa del principe Taphros, 2007 stato delle cose, si adagia nel tepore della fanno da coro una servetta, depositaria Fabrizio Salina, il Gattopardo, mentre il famiglia ritrovata e tradisce la causa. di antiche virtù popolari, e un pretaccio, nipote gli annuncia l’arrivo dei garibaldini. Età di lettura: da 8 anni emblema della classe dirigente forchettona Ad ascoltare, dietro una tenda, c’è Giuseppe, Sappiamo che Giuseppe Garibaldi era un che farà l’Italia. il dodicenne figlio della sarta-rammendatrice marinaio, un condottiero, un agricoltore, un che presta servizio presso casa Salina. muratore, un allevatore, un parlamentare, uno Dallo scambio di battute fra i due adulti, scrittore, ma nessuno si è accorto che tra le Giuseppe viene a conoscenza dello storico pieghe di una complessa storia risorgimentale sbarco e del sopraggiungere delle camicie si cela anche un Garibaldi sarto, che tagliava rosse; tormentato dal desiderio di ritrovare e cuciva pantaloni, camicie per sé e per i suoi suo padre, mazziniano, partito alla volta di uomini. A volte persino li rammendava. Ce lo Roma per prendere parte ai moti poi falliti, svela questo meraviglioso albo illustrato. il ragazzo si accoda alle truppe di Garibaldi, risale la penisola, fa incontri che mettono a nudo le mille facce e le diverse intenzioni di chi ha voluto l’Unità d’Italia. Una narrazione appassionante, con tanta avventura; fatiche, Ragazzi ansie e sentimenti per uno spaccato di storia DVD e di umanità. 40 41

Il brigante di Tacca del Lupo Le cinque giornate Correva l’Anno di Grazia I Vicerè regia di Pietro Germi (Italia, 1952) regia di Dario Argento (Italia, 1974) 1870 regia di Roberto Faenza (Italia, 2007) Dolmen Home Video, 2008 Eagle Pictures, 2007 regia di Alfredo Giannetti (Italia, 01 Distribution, 2008 Lucania, 1863. Compiuta l’Unità d’Italia, Le cinque giornate sono quelle di 1971) A metà dell’Ottocento, negli ultimi anni della il governo piemontese invia a Melfi la Milano ma raccontate alla rovescia: un dominazione borbonica in Sicilia e alla vigilia compagnia dei bersaglieri guidata dal piccolo delinquente, Cainazzo, ed un Sony Pictures Home Entertainment, della nascita dello stato italiano, le esequie capitano Giordani per liberare la città dai panettiere, Romolo, si trovano coinvolti 2011 della principessa Teresa sono l’occasione saccheggi del brigante Raffa Raffa, fedele a involontariamente nei moti di quel Roma, 1870. La città si trova ancora sotto il per riunire i membri della famiglia Uzeda, Francesco II. periodo, constatando di persona le governo pontificio, ma si appresta a diventare discendenti dei Vicerè di Spagna. Attraverso Il capitano si trova a dover fronteggiare grosse contraddizioni di questo periodo. capitale d’Italia. Nelle carceri si trovano gli occhi di un ragazzino, Consalvo, l’ultimo l’omertà e la paura della popolazione e Assistono ad una galleria di personaggi folli, rinchiusi numerosi prigionieri politici, accusati erede degli Uzeda, si svelano i misteri, gli solamente con l’aiuto di una donna, Zita doppiogiochisti, personaggi sanguinari, di tramare contro il potere della Chiesa. Tra intrighi, le complesse personalità degli Maria, violata e offesa dai ribelli, riuscirà ad avventurieri senza scrupoli con i quali i prigionieri c’è Augusto Parenti, che, pur appartenenti alla famiglia, tutti dominati da avere la meglio sul capo dei briganti. Film vengono in contatto e pur di non rimanere essendo gravemente malato, si ostina a tener grandi ossessioni e passioni e dalla lotta per tratto da un racconto di Riccardo Bacchelli. emarginati, decidono di “partecipare” anche fede ad ogni costo ai propri principi e rifiuta l’eredità della principessa defunta. loro opportunisticamente ai moti di ribellione. di chiedere la grazia al Papa come hanno invece fatto molti dei suoi ex compagni di lotta. Sua moglie Teresa, fedele alle stesse idee liberali, cerca coraggiosamente di andare avanti, contro la povertà e la fame, decisa a tener duro per amore del proprio figlioletto Mario. Nel frattempo si avvicina il momento della liberazione di Roma e Augusto, dal carcere, sogna il giorno del trionfo al quale, a causa della prigionia, non potrà partecipare. DVD DVD 42 43

Piccolo mondo antico Il Gattopardo Senso Vanina Vanini regia di Mario Soldati (Italia, 1941) regia di Luchino Visconti (Italia, regia di Luchino Visconti (Italia, regia di Roberto Rossellini (Italia, Cecchi Gori Home Video, 2006 Francia, 1963) 1954) 1961) Franco, un giovane di nobili natali, decide di Twentieth Century Fox Home Dolmen Home Video, 2007 Sony Pictures Home Entertainment, sposare Luisa, figlia di un modesto impiegato, Entertainment, 2004 Nel 1866, alla vigilia della battaglia di Custoza, 2011 contro il volere della dispotica nonna, la La figura del protagonista del film, il la contessa Livia Sarpieri, un’ardente patriota, Roma, 1823. Fuggito di prigione il giovane quale decide di diseredarlo. Ma una terribile Gattopardo, si ispira a quella del bisnonno si innamora perdutamente di Franza Mahler, carbonaro Pietro Missirilli trova rifugio in casa tragedia si abbatte sulla coppia di sposi dell’autore del libro, il Principe Giulio Fabrizio un vile ufficiale austriaco, che finge di amarla della principessa Vanina Vanini. Tra i due nasce novelli: Ombretta, la loro unica figlia, annega Tomasi di Lampedusa. Nel maggio 1860, dopo ma in realtà mira solo al suo denaro. Per un’ardente storia d’amore ma quando Pietro nel lago di Como. Luisa è sconvolta dalla lo sbarco di Garibaldi a Marsala, Don Fabrizio amor suo Livia arriverà a tradire la causa della tenta di abbandonare la nobildonna per perdita. Soltanto quando il marito parte assiste con distacco e con malinconia alla liberazione nazionale. Quando scoprirà che raggiungere i suoi compagni in lotta, la donna volontario per la guerra di Crimea, ritrova una fine della sua piccola borghesia. La classe dei l’uomo l’ha ingannata la sua vendetta sarà cerca di trattenerlo con un gesto estremo che ragione per ritornare ai suoi doveri di moglie. nobili capisce che ormai è prossima la fine terribile. avrà conseguenze terribili. Il film ha avuto vari seguiti e rifacimenti. della loro superiorità: infatti approfittano della nuova situazione politica gli amministratori e i latifondisti per la nuova classe sociale in ascesa. Don Fabrizio, appartenente ad una famiglia di antica nobiltà, viene rassicurato dal nipote Tancredi che, pur combattendo nelle file garibaldine, cerca di far volgere gli eventi a proprio vantaggio. Quando il principe con tutta la famiglia si reca a Donnafugata, trova come nuovo sindaco del paese Calogero Sedara, un borghese di umili origini che si è arricchito ed ha fatto carriera in campo politico. Tancredi si sposerà con Angelica, la figlia di don Calogero, DVD sicuramente attratto dalla sua bellezza e dal DVD suo notevole patrimonio. 44 45

In nome del Papa Re Nell’anno del Signore O’Re La Tosca regia di Luigi Magni (Italia, 1977) regia di Luigi Magni (Italia, 1969) regia di Luigi Magni (Italia, 1989) regia di Luigi Magni (Italia, 1973) Medusa Home Entertainment, 2006 Minerva Video, 2004 Sony Pictures Home Entertainment, 01 Distribution, 2009 Sullo sfondo dei moti romani del 1867 il Nella Roma del 1825, sotto Papa Leone XII, 2010 Nel 1800 il patriota Angelotti evade dal giudice ecclesiastico Monsignor Colombo cardinali e sbirri opprimono il popolo. I due Il Re Francesco II di Borbone, soprannominato carcere di Castel Sant’Angelo e si rifugia dal da Priverno, giudice della Sacra Consulta carbonari compiono un attentato contro un Franceschiello per la sua inettitudine, e la compagno Cavaradossi e dalla sua donna, o tribunale penale supremo dello Stato delatore e vengono arrestati, nonostante sua bella moglie Maria Sofia, insieme al Floria Tosca. I gendarmi papali arrestano tutti Pontificio, già critico verso il potere temporale i tentativi del popolo di salvarli, mentre fedele servitore Rafele, si trovano in esilio a e tre. I fatti della popolare vicenda d’amore della Chiesa, scopre di avere un figlio di nell’ombra rimane Cornacchia, strano Roma. Qui la ex regina cerca di organizzare e di morte ci sono tutti, ma Magni li volta in vent’anni. Il ragazzo è accusato, insieme ad ciabattino che è in realtà Pasquino, un poeta un esercito, con a capo il Generale Coviello, chiave ironica e in cadenze di opera buffa in altri due, dell’attentato a una caserma di zuavi: satirico anonimo che mette alla berlina per riconquistare il trono. L’ex Re è sfiduciato romanesco. Non è esattamente una parodia è in carcere ma il prelato riesce a ottenerne il potere papalino con frasi irriverenti e e in preda a mania religiosa, mentre Maria perché “porta in primo piano l’elemento la liberazione mentre gli altri due verranno satireggianti. Sofia è ossessionata dal desiderio di avere che in Sardou e in Puccini è soltanto uno condannati a morte e decapitati. un erede, che garantisca la successione; ma sfondo, un pretesto scenico: l’oppressione il matrimonio fra lei e lo sposo non è ancora politica della Roma papalina che cerca di stato consumato, perchè Francesco, che estirpare con tutti i mezzi la ‘mala pianta’ del non ha mai desiderato regnare, non vuole giacobinismo” ora mettere al mondo un altro spostato. Questo argomento è causa di continui e aspri contrasti fra i coniugi. Intanto giunge dal Sud un affascinante avventuriero spagnolo, Don Josè, che si innamora della regina e si offre di comandare un esercito per riconquistarle il trono. DVD DVD 46 47

L’ussaro sul tetto Il Generale Falstaff di Giuseppe Verdi Nabucco di Giuseppe Verdi regia di Jean-Paul Rappenau regia di Luigi Magni (Produzione regia di Tony Britten regia di Ernst Marzendorfer (Francia, 1995) televisiva, Italia, 1986) Jupiter Classic, 2009 Ducale Music, 2007 Medusa Home Entertainment, 2004 Warner Home Video, 2009 Falstaff è l’ultima opera di Giuseppe Verdi. Il Questa emozionante presentazione all’aperto Provenza 1832: Angelo Prado è un coraggioso La stagione del Risorgimento. Il sogno di libretto di Arrigo Boito fu tratto da “Le allegre del Nabucco è stata messa in scena nel 2007 rivoluzionario piemontese, rifugiatosi in un’Italia unita. Le gesta di un eroe. Il mito di comari di Windsor” di William Shakespeare, all’Opera Festival di St. Margarethen (Austria), Provenza dopo la restaurazione monarchica un uomo. È il 1987 quando la Rai trasmette le ma alcuni passi furono ricavati anche da nel mezzo di uno sfondo romano, rustico e seguita alle guerre napoleoniche. Angelo quattro puntate di Il Generale. Dopo diverse “Enrico IV”, il dramma storico nel quale per la romantico che ha fornito un’ambientazione ha lasciato la tranquilla Aix-en-Provence trasposizioni cinematografiche, questa volta prima volta era apparsa la figura di Sir John unica per questa registrazione dal vivo. per raggiungere un gruppo di compagni Giuseppe Garibaldi ha il volto di Franco Falstaff. Il Nabucco narra la storia di Nebuchadnezzar, carbonari e avvisarli che la polizia segreta Nero in questo sceneggiato intenso ed In questo DVD, Tony Britten ha prodotto un antico re di Babilonia, che divenne pazzo austriaca è sulle loro tracce. Tre agenti nemici appassionato film basandosi sulla versione del 2005 del dopo essersi autoproclamato Dio. tentano in ogni modo di fermarlo. Sfuggendo Falstaff di Verdi. Il film è stato registrato nei È una delle opere più famose della storia e alle loro imboscate, Angelo si trova nel pieno pressi di un club di golf reale e il club agisce quella con cui Giuseppe Verdi divenne famoso di una epidemia di colera che imperversa come ambientazione per la maggior parte nel 1842 grazie anche alla famosissima aria nella regione. Invece di fuggire gli orrori della delle scene. Il DVD Include un documentario “Va, pensiero...”. malattia, egli si prodiga generosamente per del back-stage come contenuto extra. Questo DVD presenta il magnifico evento salvare numerose vite. filmato con nuovissime tecnologie video e audio. DVD DVD