Poste Italiane SpA - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comm. 1 pensa positivo Ovini, ilcomparto in Emilia Romagna Gelo emaltempo: idanni sui terreni I beneficidelcolza bolla speculativa Cereali inbalìadella I Giugno 2017-n.7 Anno XX-http://emiliaromagna.cia.it EmiliaRomagna Periodico diinformazioneagricolaetecnicoeconomica attualità

GLI APPUNTAMENTI Tanti soci Cia hanno IMOLA (bo) Interverranno, fra gli altri: contribuito alla mostra sulla 16-18 giugno Giordano Zambrini, presiden- Fiera Agricola del te Cia Imola; Pierangelo Raf- razza Romagnola Santerno fini, assessore all’agricoltura Sono tanti i soci Cia che hanno mandato fotografie di fami- Complesso Sante Zen- Comune di Imola; Elisabetta glia o di lavoro per riempire i 12 pannelli che raccolgono naro, Via Pirandello, 12 Marchetti, assessora alle pari 55 immagini con didascalie esplicative di bovini di razza Imola opportunità Comune di Imo- Romagnola. A loro, infatti, è dedicata la mostra fotografica All’interno della Fiera segna- la; Simona Caselli, assesso- dal titolo “Erti su ‘l capo le lunate corna. I bovini di razza liamo i due seguenti eventi: ra regionale all’agricoltura e Romagnola, orgoglio della famiglia contadina”, curata da altri. Il 17 giugno La Terra Alessandra Giovannini in collaborazione con il Comune di Conduce Alessandra Giovan- Imola in occasione della 7ma Fiera agricola del Santerno delle donne - Storie nini, giornalista. di donne che lavorano che si terrà a Imola dal 16 al 18 giugno 2017 e alla quale in agricoltura “Erti su ‘l capo le partecipa anche la Cia di Imola. Una storia scritta dai con- tadini, dagli allevatori e dai tecnici e che racconta i bovini Si terrà presso il Teatro balle lunate corna. I bovi- di razza Romagnola. Quelli che rappresentano il risultato di paglia un incontro aperto al ni di razza Romagnola, di un processo millenario di adattamento nelle piane e pubblico, organizzato da Cia orgoglio della famiglia nelle colline della Romagna, che si riconoscono per l’a- Agricoltori Italiani di Imola in contadina” spetto massiccio, il manto chiaro e le lunghe corna. Quelli collaborazione con il Comu- Mostra fotografica sui bovini che tiravano l’aratro, i carri, fornivano il concime, il latte, ne di Imola. di razza romagnola. la carne. Una mostra dedicata alla gente della Romagna. Nell’ambito della Fiera verrà organizzata dal Comune di Imola assieme ad Anabic (Associazione nazionale alleva- tori bovini italiani carne) la 26ma Mostra Nazionale dei Bo- vini di Razza Romagnola iscritti al Libro Genealogico na- zionale. La razza Romagnola ha, infatti, come ricorda Ana- bic, origini antichissime. Diffusasi nelle attuali province di Forlì, Ravenna, Bologna, e Pesaro, questa razza ha trovato un ambiente favorevole, ricco di foraggi, con un buon clima. Nel 1953, secondo i dati di Slowfood, questa razza era diffusissima, c’erano mezzo milioni di capi. Oggi, precisa Araer, Associazione regionale allevatori dell’Emi- lia Romagna, ne sono rimasti circa 10.000 iscritti al Libro genealogico, un numero in aumento, così come avviene per gli allevamenti che sono più di 300.

lericette contadine

UGALI Ingredienti: 400 g Farina di mais, 1 lt. e mezzo di acqua e un cucchiaino di sale L’ugali è una polenta di mais piuttosto dura e di colore quasi bianco tipica della Tanzania, in Africa, che viene preparata in acqua nella quale viene sciolta a pioggia la farina che dovrà essere mescolata attentamente per evitare i grumi.

Preparazione Portare circa un litro e mezzo di acqua a bollore, aggiungere il sale e quindi versare a pioggia la farina mescolandola accura- tamente per evitare la formazione di grumi. Mescolare regolar- mente l’Ugali durante tutta la preparazione. Cuocere fino a cot- tura completa per circa 40 minuti. L’Ugali può essere preparata anche con farina di miglio, sorgo o cassava (manioca). Si accompagna a sughi, verdure lesse o pollo in umido, da mangiare rigorosamente facen- do delle piccole palline con le mani.

2 editoriale

l Passator Cortese, penna raffinata del nostro giornale, Iin questo numero parla di ricotta, con menzioni storiche e cinematografiche: vi consiglio la lettura. Come vi suggerisco di dare un’occhiata all’approfondimento di Agrimpresa che esplora, questa volta, la zootecnia ovicaprina. In valore assoluto non è certamente paragonabile a quella bovina in termini di volumi e Plv, ma rappresenta un comparto attivo ed in evoluzione, L’agnello in braccio composto da allevamenti intensivi, ma anche di piccole realtà - tante - che hanno trovato una giusta dimensione che fa audience economica. Dimentichiamo la raffigurazione bucolica del pastore transumante, una immagine che appartiene Claudio Ferri, direttore Agrimpresa al passato (anche se non è scomparsa), per inoltrarci [email protected] nella concretezza dell’attività che pur non esprimendo numeri di rilievo produce valore e consente l’utilizzo sostenibile di tante aree altrimenti abbandonate. Mestiere difficile quello dell’allevatore di ovini che in chiave moderna coglie le richieste di un consumatore alla ricerca di prodotti non standardizzati, sapori intensi generati da latte caprino e ovino. Un mercato di nicchia ma in crescita e apprezzato dai tanti che soffrono di intolleranza al ‘vaccino’. Nonostante la bassa densità del patrimonio ovicaprino, l’Emilia Romagna può contare su alcune razze autoctone che fortunatamente non sono andate perdute: penso alla Cornella o alla , tanto per citarne alcune, un patrimonio che arricchisce la biodiversità del territorio. È Forlì Cesena la provincia in cui è presente il numero maggiore di capi e non a caso la Romagna esprime un ventaglio di formaggi di qualità invidiabile, primo tra tutti il formaggio di fossa, apprezzato dai buongustai. Non mancano le innovazioni elaborate con il latte caprino: un allevatore del riminese produce squacquerone con il latte di capra, morbido e dal sapore intenso. Nella filiera entra a pieno titolo la produzione di carne, in calo ma in linea con le flessioni generalizzate, la cui commercializzazione è concentrata in pochi periodi dell’anno e spesso in competizione con tagli provenienti dall’estero. La componente emozionale inoltre influenza non poco le scelte del consumatore, sensibile alle campagne animaliste che puntualmente scattano nei brevi periodi in cui si consuma per tradizione l’agnello. Ultimamente, poi, danno man forte anche i leader politici armati di biberon che cavalcano i buoni sentimenti in cerca di consenso. Infine, non è meno importante il paesaggio che creano le greggi nei nostri Appennini, un colpo d’occhio che non sfugge al turista attento.

3 in questo numero

editoriale L’agnello in braccio che fa audience pag. 3 Direttore responsabile: Claudio Ferri [email protected] attualità

Vicedirettore: Assicurazioni agevolate: sistema complicato pag. 5 Gianni Verzelloni [email protected] I pastori imprenditori pagg. 6-7

Collaborano: Pecore al pascolo a Ferrara nel Sottomura pag. 7 Erika Angelini, Lucia Betti, Cristian Calestani, Maurizio Del pag. Vecchio, Giorgia Gianni, La razza Cornigliese ricca di storia e biodiversità 8 Alessandra Giovannini, Federica Magnoni, Piero Peri, La qualità nei formaggi ovicaprini romagnoli pag. 9 Giuseppe Romagnoli Benessere animale al centro delle strutture di allevamento pagg. 10-11 Copertina di Mirco Villa Progetto grafico e impaginazione: Brucellosi, malattia pericolosa da controllare pag. 11 [email protected] La bolla speculativa nel mercato cerealicolo pagg. 12-13 Direzione, redazione e amministrazione centrale: In aumento i casi di celiachia pag. 13 Bologna - via Bigari, 5/2 Tel. 051.6314311 La coltura del colza è strategica pag. 14 Fax 051.6314333 E-mail: [email protected] pag. http://emiliaromagna.cia.it Sisma, contributi per la sicurezza delle strutture 15

Redazioni provinciali: I danni da maltempo in Emilia Romagna pagg. 16-17 Bologna - via Bigari, 5/2 Tel. 051.6314411 Giovani agricoltori: decontribuzioni per nuove aziende pag. 18 Fax 051.6314444 Ferrara - Chiesuol del Fosso via Bologna, 592/A Tel. 0532.978550 Futuro con prospettive incoraggianti Speculazioni sui Fax 0532.977103 Forlì - via A. Vivaldi, 11 Tel. 0543.22017 Fax 0543.22041 per gli ovicaprini cereali Imola - via Fanin, 7/A Tel. 0542.646111 Fax 0542.643348 Modena - via Santi, 14 Tel. 059.827620 Fax 059.330555 Parma - via Fratti, 22 6-11 12-13 Tel. 0521.701011 Fax 0521.273801 Piacenza - via Colombo, 35 Tel. 0523.606081 Fax 0523.594542 Ravenna - via Faentina,106 Tel. 0544.460182 Fax 0544.463114 Reggio Emilia viale Trento Trieste, 14 Tel. 0522.514532 Fax 0522.514407 Rimini - via Matteucci, 4 dalle province Tel. 0541.54284 Fax 0541.21768 BOLOGNA Editore: AGRICOLTURA È VITA Scrl Cinghiali nel Parco dei gessi: agricoltori sul piede di guerra pag. 19 Presidente: Cristiano Fini RIMINI Consiglio di amministrazione: Arianna Alberici, Giulio Felicetti, Spettacolo di solidarietà al 1° maggio di Rimini pag. 20 Stefano Calderoni, Cristiano Fini, Fabrizio Rusticali FORLì-CESENA

Iscriz. Reg. Naz. della Stampa Bilancio positivo per la Coop Cac pag. 20 ID/10162 del 04/03/98 Iscrizione al Registro Operatori parma Comunicazione (ROC) n. 8391 del 29/08/2001 Bertoletti pioniere del biologico pag. 21

Registrazione: PIACENZA Tribunale di Bologna N. 6773 del 2 Marzo 1998 In aumento la produzione di asparago pag. 22

Tipografia: MODENA LITO GROUP srl Via dell’Industria, 63 Avvio positivo della campagna cerasicola pag. 23 41042 Spezzano (MO) IMOLA Abbonamenti: 13 numeri 14,00 euro Storie di donne che lavorano in agricoltura pag. 23 Gruppo 1 - 70% Poste Italiane S.p.A. - Spedizione FERRARA in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) ‘Agricoltura insieme’ per diventare imprenditori pag. 24 art. 1, comm. 1 Periodico associato all’Uspi: RAVENNA Unione stampa periodica italiana Tavolo Verde, Cia: più impegno per supportare le imprese pag. 25 Questo numero di Agrimpresa è stato chiuso in redazione REGGIO EMILIA venerdì 26 maggio 2017 e stampato in 20 mila copie Bertinelli alla Cia reggiana: “Ecco le mie proposte” pag. 26 4 in primo piano

Gestione del rischio per le assicurazioni agevolate: sistema complicato e difficoltoso Enrico Bergami, responsabile tecnico Caa Emilia Romagna

omplicazione assurda. Con citato sopra) che normano già la cl’ultima riforma della Pac ed a materia in maniera stringente e poco partire dal 2015, il sistema assi- elastica (soprattutto sulla modalità di curativo agevolato per il raccolto, gli definizione delle rese aziendali); animali e le piante ha assunto carat- decreti ministeriali e conseguenti teristiche gestionali e di procedimen- circolari applicative che hanno to amministrativo profondamente aggiunto notevoli complicanze e diverse rispetto a quanto succedeva passaggi burocratici aggiuntivi come negli anni precedenti. il Pai che non esiste in nessun altro A partire dal 1° gennaio 2015, la paese europeo. Peso determinante copertura assicurativa agevolata dei nella complicazione nazionale l’ha rischi agricoli è effettuata avuto il famoso decreto di gennaio nell’ambito del Programma di 2015 battezzato “agricoltura 2.0”; sviluppo rurale nazionale 2014-2020 procedure informatiche per la (Psrn) e nell’ambito del nell’ambito del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. Sostanzialmente, mentre prima del 2015, a parte la vite, tutto il resto veniva gestito sul “primo pilastro” in modo abbastanza agevole nell’ambito della domanda Pac, oggi viene gestito sul “secondo pilastro” nell’ambito del Psrn con modalità operative estremamente complesse e farraginose. La semplificazione, tanto sbandierata in ogni istanza istituzionale e non, di fatto si è concretamente tradotta in complicanza applicativa estrema. Stante così le cose, in molti è anche sorto il ragionevole dubbio sull’efficacia del principio dell’agevolazione assicurativa. gestione del sistema che si sono Soprattutto i Consorzi di difesa ed rivelate complesse, inadeguate ed in i Caa si sono trovati e si trovano a diversi momenti malfunzionanti. gestire situazioni molto complesse, Due anni di lavoro dentro questo a volte senza la possibilità di dare sistema, tra l’altro, ci hanno anche soluzioni soddisfacenti per l’azienda evidenziato che i diversi rattoppi, assicurata. piccole modifiche, tentativi di In questa sede non ritengo sia il snellimento e “semplificazione”, caso di descrivere tutti i passaggi deroghe e slittamenti di scadenze, burocratici da fare per giungere hanno dato risultati scarsi e poco al pagamento dell’aiuto, ma è un apprezzabili. vero percorso ad ostacoli. Come sta Pertanto, se si vuole snellire, succedendo per l’annualità 2015, tra semplificare e velocizzare in il primo e l’ultimo ostacolo, stanno modo sostanziale l’attività legata passando oltre due anni. all’assicurazione del raccolto, degli Dove è da ricerca la causa di una animali e delle piante, è necessario simile situazione? Chi è il “colpevole”? rivedere in modo sostanziale le Senza stare a pesare, i tre principali norme e la loro applicazione non fattori che hanno determinato questo solo a livello nazionale ma anche stato di cose sono: in ambito di regolamentazione regolamenti Ue (il principale e il 1305 comunitaria.

5 attualità Da pastori ad imprenditori: una tradizione che si rinnova Gianni Verzelloni

DALLA REDAZIONE – L’Emilia Romagna non è certo tra le Lo stato dell’allevamento ovino aree più rinomate e riconosciute per una tradizione pastorale, che tuttavia non manca: l’allevamento ovino ha una lunga sto- in Emilia Romagna vede nel futuro ria che si perde nella notte dei tempi, concentrata in particolare una ripresa nelle aree interne, quindi soprattutto montuose. Come si diceva, nella nostra regione sono le aree interne che oggi raccolgono un allevamento ovino che, pur ridimensionato nei numeri rispetto a qualche decennio fa, sembra ritrovare una nuova energia. Se vogliamo esprimere in numeri la realtà regionale, parliamo di una cifra che supera i 2.000 allevamenti (con la maggiore concentrazione in Romagna, dove primeggia la provincia di Forlì-Cesena, e nel bolognese), con oltre 56 mila ovini, di cui circa 50 mila pecore, per un valore prodotto di 4,2 milioni; questo corrisponde allo 0,2% della plv zootecnica ed allo 0,1% di quella agricola regionale. Si parla quindi di una “nicchia” vera e propria, ma con grandi punte qualitative. Basti pensare – come esempio – al conclamatissimo formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone – nato certamente come pecori- no, anche se esiste anche con formula mista e come vaccino, che è peraltro l’unica Dop che comprende un prodotto ovino. Un mestiere antico quello del pastore, ben radicato anche nel- la nostra realtà regionale. Ce lo confermano – come esempio che esce dalla nostra indagine – alcune specialità presenti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Emilia Romagna, quali l’Agnello da latte, agnel, delle razze sarda e massese che si alleva a Forlì Cesena, oppure il Castrato di Romagna, (castrè, castròn) che si alleva in tutta la Romagna ed in più nel bolognese. Se guardiamo ai formaggi, troviamo invece tre varianti: Pecorino a Rimini, Pecorino del pastore a Bologna e nell’intera Romagna, Pecorino dell’Appennino reg- giano, ovviamente, nell’alto reggiano. Se andiamo a vedere al fatto che questo fosse in tempi di alto medioevo un territorio i piatti tipici del territorio, troviamo l’Agnello alla piacentina e di confine bizantino, infatti sull’altro versante della valle – oc- l’Agnello con piselli alla romagnola. cupata dai Longobardi – si pratica la più diffusa ‘cultura’ del Abbastanza particolare la tradizione di alcune zone del reggia- maiale. no, nell’area a destra del fiume Tresinaro da Carpineti fino a Il prosciutto di pecora (detto Violino o Cushòt), dal colore scu- Viano e Baiso. In queste zone, la carne di pecora è utilizzata ro e molto saporito, è un prodotto tipicamente invernale. Altra sia per produrre prosciutti e salami che per trarne braciole, specialità tipica della zona di Baiso, le barzigole vengono fatte coppa e altre parti da cucinare. Questa tradizione si fa risalire con parti pregiate della spalla o della pancia della pecora, 4 Le pecore della ‘Valle dei Cavalieri’, coop sociale di comunità RAMISETO (Reggio Emilia) - La Valle dizione che forti contenuti innovativi. pecorino. Infine, da segnalare un pro- dei Cavalieri è una coop sociale “di co- Ci piace sottolineare che gli animali getto di crowdfunding lanciato dalla munità”, la prima e la più conosciuta di (circa 220) sono allevati allo stato semi cooperativa, titolo: “adotta una peco- queste coop, nata nel borgo di Succi- brado. Questo significa che durante il ra”; per migliorare la selezione geneti- so nuovo nel comune di Ramiseto, alto periodo della lattazione, che coincide ca del nostro gregge – recita la presen- appennino reggiano. La Cia nel 2013 con la primavera e sino a quando la tazione -, indispensabile per avere una ha premiato questa esperienza con la prima neve non copre i pascoli, le no- produzione minima di latte da ciascun “Bandiera Verde”. Tra le molte attivi- stre pecore provvedono da sole al pro- capo, in modo che il ritorno economico tà che svolge per far vivere il piccolo prio nutrimento, alimentandosi delle sia in equilibrio e si possa continuare paese, c’è anche l’azienda agricola: erbe spontanee e di tutto ciò che trova- con questa difficile attività, è necessa- “I prodotti della nostra fattoria vanno no disponibile in campagna. Correndo rio acquistare un ariete miglioratore dall’agnello al castrato, dal formag- qualche rischio con i lupi, tuttavia ren- della genetica per i nuovi allevi di razza gio pecorino alla ricotta”, poi ci sono dono al latte tutti i profumi di pascoli sarda e 20 pecore di razza “Lacoune” maiali e cavalli. “Da qualche anno la integri. In stalla alla sera trovano, oltre con un suo ariete. “Con la tua offerta li- cooperativa ha avviato un allevamen- alle mungitrici, una palettata di cereali bera, potrai contribuire a raggiungere to stanziale finalizzato alla produzio- (orzo e grano), indispensabili ad inte- questo importante traguardo e soste- ne di formaggio pecorino. Il progetto grare la loro dieta”. C’è poi un casei- nere questa Cooperativa di Comunità”. racchiude in se sia elementi della tra- ficio per la trasformazione del latte in Per info www.valledeicavalieri.it.

6 attualità Da pastori ad imprenditori: una tradizione che si rinnova Gianni Verzelloni

4tagliate a fette e conciate con olio, aglio, alloro, salvia, ro- recentemente, due nuclei di smarino e sale. Si possono cucinare in padella o alla griglia. questa razza sono stati in- Oggi si allevano soprattutto le razze Sarda e Massese, per dividuati nella provincia di una questione di produttività – si direbbe – ma sopravvive an- Bologna; la consistenza è di cora l’allevamento di razze autoctone, anche se con numeri circa una ventina di capi. spesso ridotti. : popolazione mol- La dell’Emilia Romagna è antica razza ovina to eterogenea appartenente regionale tuttora sporadicamente presente sul territorio ma in al gruppo appenninico con forte contrazione numerica: promuovendo prodotti quali il pe- probabile derivazione garfa- corino ed insaccati provenienti dalla lavorazione di latte e car- gnina. La sua ubicazione è ne della razza si potrà forse salvarla. L’area di insediamento il Passo della Cisa. Comuni censita considera le province di Bologna e Ferrara e in modo di Monte Lungo (Massa Car- sporadico il Reggiano e il Modenese. È in corso un progetto rara) e Berceto (Parma). La avviato nella Provincia di Reggio Emilia, che ha come obbietti- consistenza è di circa 300 capi in purezza. La Zucca Mode- vo il recupero e la valorizzazione di questa antica razza ovina. nese è una razza poco conosciuta. Deriva con ogni probabi- La pecora Cornigliese (o del Corniglio) è originaria dell’alto Ap- lità da incrocio e successivo meticciamento tra pecore locali pennino parmense, fu ottenuta alla metà del ‘700 dai Borboni, allevate sull’Appennino modenese con arieti di razze venete. che governavano a Parma, mediante incroci fra pecore locali Oggi potrebbe essere estinta anche se osservazioni recenti e la pregiata razza Merinos spagnola, allo scopo di migliorare non escludono la presenza di pochi capi superstiti. la qualità della lana (vedi articolo a pag. 8). Razze minori segnalate sono poi la Borgotarese, la Cornetta La Modenese è originaria dell’Appennino modenese ed è co- e la Reggiana. nosciuta localmente anche con i nomi di Emiliana di Pianura, Il prodotto di punta che sta avendo buon successo per gli ovini Pavullese o Balestra; quest’ultimo nome si riferisce alla parti- è il formaggio, la cui trasformazione avviene per lo più in ca- colare forma delle corna, molto distese, che ricordano appunto seifici aziendali, dato che gli allevamenti sono piuttosto sparsi una balestra. Si riteneva che questa razza fosse estinta ma nel territorio regionale. g Il pascolo? Dalle mura di Ferrara alle malghe della Val Camonica

FERRARA - Fare il pastore, un lavoro antico e affascinante che può dare soddisfazioni e reddito. Massimo Freddi ha scel- to questa attività e oggi si divide tra Bondeno, nel ferrarese, e i pascoli montani del bresciano, sua terra d’origine. A Ferrara i pastori sembrano tornati di “moda” da quando, al- cuni anni fa, greggi di pecore sono state chiamate a falciare l’erba del Sottomura, un’area verde che circonda la città. An- che Massimo Freddi ha partecipato all’iniziativa, ma per lui l’allevamento di ovini e caprini è una scelta di vita, tra passio- ne e difficoltà. Come sei diventato un pastore e quanti capi allevi? Nella mia famiglia c’è una tradizione legata alla pastorizia vi- sto che mio nonno era pastore, anzi “malghese”, e con le sue mandrie di bovini e caprini andava in malga. I miei genitori hanno preso strade diverse e anch’io, inizialmente, lavoravo come perito industriale nel laboratorio di un’azienda. Poi la passione per lo spazio aperto e l’attività di mio nonno hanno prevalso e ho ripreso l’attività pastorizia. Attualmente allevo 200 capre, 800 pecore e 20 bovine da latte, che ogni anno sposto da Bondeno alle Valli montane del bresciano. Ho scelto Si può ricavare un reddito adeguato dalla pastorizia? di spostarmi in Emilia Romagna perché ci sono pochissimi pa- Fare reddito con l’allevamento di ovini-caprini è possibile, an- stori, mentre in Lombardia ci sono diverse greggi e, soprattutto che grazie al sostegno della Pac e dei contributi riconosciuti in inverno, si fatica a trovare spazi adeguati. per la pulizia dei pascoli di montagna, ma non mancano osta- Quali vantaggi porta la transumanza? coli burocratici e logistici, soprattutto in pianura, per trovare Da maggio a settembre ci spostiamo sui pascoli montani dove luoghi liberi e idonei al pascolo. Per pascolare sugli argini del abbiamo dei piccoli caseifici artigianali attrezzati e autorizzati Po, ad esempio - gestiti dall’Aipo (Agenzia interregionale per il alla trasformazione. Il mio è un allevamento estensivo, dunque fiume Po) - serve un’autorizzazione che è difficile da ottenere, lavoriamo non tanto sulla quantità di formaggi prodotti ma sulla perché il divieto di pascolo di ovini è sancito da un Decreto loro qualità. Quindi diventa fondamentale spostare il gregge al regio del 1904, una legge che, forse per inerzia o poca atten- pascolo di montagna, dove può nutrirsi unicamente di erba, zione per il settore, non è mai stata cambiata. che rende i formaggi davvero ottimi. Erika Angelini 7 attualità La pecora cornigliese, viaggio tra storia e biodiversità Cristian Calestani

PARMA - C’è la storia, che senti circa 800 capi suddivisi in corso per vendita ed al- ha origine tra le vette dell’Ap- in una decina di greggi: i due valutare le cuni allevatori pennino parmense nel ‘700, principali tra Monchio e Pa- possibilità di custodi della e ci sono le tradizioni, quel- lanzano, con altre realtà tra utilizzo del- razza. “Poter le delle terre alte, ma anche Neviano e Corniglio. le lane meno acquistare e l’impegno, su più fronti e non Numeri, nel complesso, più pregiate per il gustare le sa- semplice, per garantire la bio- confortanti di quelli di una confezionamento porite carni di diversità e la valorizzazione ventina di anni fa quando la di pannelli isolanti pecora e agnellone – di sapori antichi ed autentici. Fao censì, nel 1994, non più per l’edilizia, destinazione sostengono i promotori del- Racchiude questi valori e di una cinquantina di pecore di grande interesse per la la riscoperta della cornigliese queste sfide l’allevamento cornigliesi. Di sicuro nell’ul- bioarchitettura e il risparmio - è il principale strumento per della pecora cornigliese, ot- timo decennio diversi enti energetico. In via di riscoper- dare continuità all’allevamen- tenuta alla metà del ‘700 me- - Provincia di Parma, Parco ta è la produzione di latte e to di questi animali che, altri- diante incroci fra pecore loca- regionale delle Valli del Ce- la trasformazione in prodot- menti, rischierebbero l’oblio e li e la pregiata razza Merinos dra e del Parma, Associa- ti caseari, ma è soprattutto la scomparsa. spagnola. Poi, agli inizi del zione allevatori e facoltà di nell’utilizzo della carne che è Quanto più verrà conosciuto ‘900 un diverso orientamen- Veterinaria dell’Università di possibile apprezzare le carat- ed apprezzato il loro valore to nelle produzioni indusse Parma – hanno promosso un teristiche uniche della pecora genetico, di sapore e legame a migliorare la razza per la articolato progetto di tutela, cornigliese. Dal 2010, con il con il territorio di provenien- carne attraverso incroci con recupero e valorizzazione di sostegno economico della za, tanto più si potrà assi- arieti bergamaschi. questa antica razza ovina. Camera di commercio, si è curare un sufficiente livello Oggi si stima la presenza Con la lana, grazie alle abili raggiunto l’obiettivo di rende- di reddito agli allevatori e di circa 1.500 capi in tutto mani di alcune tessitrici par- re disponibile ai consumatori pertanto la sopravvivenza di il territorio regionale con la mensi, sono state ottenute finali, con cadenza periodica, questa ed altre antiche razze maggior concentrazione nel stole, tappeti ed originali ac- la carne mediante accor- locali”. Parmense dove sono pre- cessori ed altre azioni sono di diretti tra qualificati punti g Sabbioni, Università di Parma: “Fondamentale la tracciabilità”

PARMA - “Garantire la tracciabilità delle carni della pecora Per Sabbioni bisogna poi tornare ad occuparsi di un efficace cornigliese è fondamentale per dare un futuro agli allevamenti sistema di tracciabilità. “Alcuni anni fa si è avviato un percorso affinché il consumatore possa avere la certezza di acquistare con un unico macello e un unico punto vendita, la macelleria proprio pecora cornigliese”. A sostenerlo è il professor Alberto Le carni di Cascinapiano, per garantire a ristoratori e consu- Sabbioni del dipartimento di Scienze medico veterinarie dell’u- matori l’acquisto della vera pecora cornigliese. Attualmente niversità di Parma. anche Slow food si sta interessando alla cornigliese per co- “Un primo problema – sottolinea Sabbioni – è legato certa- stituire un presidio. Inoltre il nostro dipartimento e la Provin- mente al ricambio generazionale. I pastori attuali sono in cia di Parma hanno compilato un disciplinare di produzione difficoltà per motivi anagrafici e i giovani che si avvicinano a nell’ambito Qc-Qualità controllata con tracciabilità garantita da questo settore sono pochi. Del resto vivere di sola pastorizia un ente terzo. Di sicuro è importante compiere ulteriori passi è molto complicato e quindi si può introdurre la pecora corni- in avanti per un’efficace tracciabilità, senza la quale diventa gliese come forma di integrazione ad un reddito che deriva da difficile avere il riscontro economico e la garanzia sia peril altre attività”. consumatore che per il produttore che ciò che viene proposto è realmente pecora cornigliese”. Razza a triplice attitudine La pecora cornigliese è una razza di grande mole. La te- sta è priva di corna in entrambi i sessi, le orecchie sono lunghe, larghe e pendenti. La testa e l’estremità degli arti sono fortemente picchiettati e/o macchiati di nero. Il vello bianco (a volte macchiato) ricopre anche il ventre, la par- te superiore degli arti e, parzialmente, la parte frontale della testa. La razza è assai longeva e prolifica grazie ai frequenti parti gemellari. Sotto il profilo zootecnico si trat- ta di una razza a triplice attitudine, in cui attualmente pre- vale quella per la produzione della carne e vista la grande mole, le masse muscolari compatte e la scarsa adiposità si presta alla produzione di agnelloni e castrati.

8 attualità Pochi ma buoni, nel riminese i formaggi ovicaprini sono di qualità Francesca Magnoni

RIMINI - Se ne contano davvero una manciata in provincia di le proteine del siero alla massa di formaggio, che così diventa Rimini, di produttori di formaggi di pecora e capra ed è un vero più malleabile. peccato, perché questi prodotti caseari sono di grande valore Tra i pochi associati Cia che si dedicano a questa attività ca- sia per il palato che per le loro proprietà nutrizionali. searia, sulle colline di Rimini, a San Lorenzo in Correggiano, Le differenze, infatti, tra latte di capra, mucca e pecora sono produce formaggi di capra, pecora e vacca, Alberto Capriotti notevoli sia dal punto di vista fisico-chimico che microbiologi- in una piccolissima azienda familiare composta da 4 persone. co, con variazione sostanziale riguardo alla quantità di grassi In azienda si allevano 90 tra pecore e capre, da cui si ricavano e proteine. rispettivamente circa 90 litri di latte ovino e 70 litri di latte ca- Iniziamo dai grassi che, simili in capra e mucca, sono mol- prino al giorno, poi alla fattoria si aggiungono anche 8 mucche to diversi nel latte di pecora. Quest’ultimo infatti contiene una da latte. quantità più che doppia di grassi rispetto agli altri due, che L’allevamento è semibrado basato sullo sfruttamento del pa- varia anche in funzione del periodo di lattazione dell’animale scolo naturale collinare circostante, integrato con un’alimenta- (più elevata dopo il parto, diminuisce poi dopo 50 / 60 giorni). zione a base di cereali misti di orzo, mais, favino e piselli, una In genere comunque si va dal 6 all’8% con punte del 10/11% scelta alimentare che poi, come sottolinea Capriotti, si traduce in più rispetto al latte vaccino e caprino. Ovviamente ciò com- in qualità del formaggio prodotto. porta differenze anche nel gusto: il latte di pecora infatti risulta La giornata inizia sempre alle 5:30 con la mungitura degli ani- decisamente più gustoso e intenso e quantitativamente è an- mali e, il lunedì e il venerdì, con la produzione dei formaggi che che più produttivo nella sua trasformazione in formaggi. vengono poi venduti nello spaccio aziendale, in alcuni negozi Gli acidi grassi più rappresentativi sono il palmitico e l’oleico, e agriturismi della zona e poi anche attraverso il Gruppo di ma presenti sono anche gli acidi a catena medio-corta come acquisto solidale della Provincia di Rimini (Gas). il capronico, il caprinico e il caprilico, presenti in misura mag- I prodotti sono diversi: mozzarella, ricotta, caciotta semi sta- giore rispetto al latte vaccino, e responsabili dell’odore tipica- gionata, pecorino misto; una piccola parte di quello già par- mente animale dei formaggi pecorini. Le proprietà benefiche zialmente stagionato, viene portata anche nelle caratteristi- di questi acidi-grassi che fosse di Sogliano a catena media e al Rubicone, dove le corta sono molteplici: forme riposano per 90 anti-infiammatorie, po- giorni e quando a fine tenzianti delle difese novembre vengono immunitarie, possono sfossate, il formaggio contribuire alla riduzio- che ne esce ha un gu- ne dell’incidenza delle sto forte ed un aroma malattie cardiovasco- intenso, una maggiore lari e di alcune pato- digeribilità e migliori logie tumorali (carci- caratteristiche nutriti- noma della mammella ve. e del colon), infine Alla domanda su quale contribuiscono all’in- sia il prodotto di punta, cremento della massa Capriotti non ha dub- muscolare corporea a bi: “Sicuramente il più discapito dei depositi apprezzato, anche se di tessuto adiposo. non facile da fare, è Dato l’alto contenuto di lo squacquerone fatto grassi, sono presenti anche più vitamine liposolubili del tipo A, con latte di capra.” Questo prodotto, come il vaccino, ha una D ed E. A esplica importanti funzioni protettive per la pelle e le consistenza morbida, ma il sapore è decisamente intenso e cellule, D coadiuva l’assorbimento del calcio da parte dell’or- più amarognolo, non adatto a tutti i palati forse, ma vale la ganismo, E esplica funzioni anti-ossidanti. Quanto alle protei- pena ricordare che un formaggio caprino fresco presenta ca- ne, i tre tipi di latte presentano una composizione ben distinta: ratteristiche di alta digeribilità ed è adatto quindi per chi soffre il latte di pecora contiene quasi il doppio delle proteine del latte di intolleranza al lattosio, ed una bassa percentuale di grassi di vacca e di capra. Inoltre, mentre le proteine del latte vaccino ed è adatto quindi per chi soffre di ipercolesterolemia. sono composte per l’80% da caseine e per il 20% da sieropro- “Il mio lavoro mi piace molto - racconta Capriotti - anche se è teine, il latte di pecora e di capra contengono maggiori quantità molto stancante, delicato e poco remunerativo. La parte più di sieroproteine, con differenze che si traducono anche nella bella della mia professione è la trasformazione del latte in tutte resa e complessità di caseificazione. le varietà di formaggi che faccio. La gente torna ad acquistare Per la produzione del formaggio, la caseina viene fatta coa- da me ed è contenta della qualità e varietà dei miei prodotti. gulare con l’aggiunta di caglio o di batteri di acido lattico, for- Credo di essere diventato bravo, ma per questo devo ringra- mando la cagliata. La proteina del siero non coagula ma viene ziare un casaro piemontese che mi ha insegnato tutti i segreti asportata con il siero. Il formaggio contiene dunque, normal- del mestiere! Ho fatto fatica a scovarlo, ma ne è valsa davvero mente, solo caseina. Fanno eccezione le varietà di formaggi la pena.” freschi e per questi ci sono metodi di produzione che legano g 9 attualità Il benessere animale fulcro delle strutture per l’allevamento degli ovini Paolo Rossi, Crpa

L’allevamento degli ovini oc- cupa una posizione rilevan- Le tipologie variano a seconda della loro te nel panorama zootecnico di molte regioni d’Italia. In destinazione, latte o carne, e devono proteggere Emilia Romagna, secondo gli ultimi dati disponibili (Ana- le pecore dai predatori grafe nazionale zootecnica al 31/12/2016), gli allevamen- ti con ovini sono 2.137, dei quali 1.232 da carne, 138 da latte, 62 misti e i rimanenti per autoconsumo; il numero totale degli ovini censiti am- monta a 56.822, di cui circa 50.000 femmine. Gli alleva- menti ovini si distinguono in due categorie principali: quelli destinati alla produzio- ne di latte (e carne) e quelli destinati alla sola produzione di carne. I primi allevano raz- ze con riconosciute attitudini lattifere (Sarda, Massese, , ecc.), mentre i secondi si rivolgono a razze specializzate da carne (Ap- penninica, Bergamasca, Ber- richon du Cher, ecc.). • garantire condizioni igieni- sibile la distinzione dell’area mangiatoia di 0,6 m, mentre Sebbene l’allevamento ovi- co-sanitarie ottimali al fine di alimentazione, ponendola alle pecore da carne asciutte no faccia largo ricorso alla di preservare la salute degli a un livello maggiore rispet- si attribuiscono 1,2 m2/capo tecnica del pascolo, i ricoveri ovini e la qualità dei prodotti; to al pavimento della zona a di superficie e 0,4 m/capo di di stabulazione (per l’alleva- • assicurare all’uomo il mas- lettiera. mangiatoia. Infine, gli agnelli mento stanziale) sono co- simo comfort nelle operazioni In corrispondenza della man- da ingrasso destinati a rag- munque importanti, perché di routine e le migliori condi- giatoia, è prevista la rastrel- giungere un peso vivo finale devono ospitare gli animali zioni di sicurezza; liera, in genere metallica o in di 30 kg abbisognano di una durante i periodi di indisponi- • garantire una buona orga- legno, che può essere dotata superficie di stabulazione di bilità dei pascoli (inverno) e, nizzazione aziendale, che di dispositivi per l’autocattura 0,6 m2/capo e di un fronte in molti casi, devono fornire limiti i tempi morti e agevoli degli animali. La mangiatoia mangiatoia di 0,25 m. 4 riparo agli ovini durante la l’esecuzione delle diverse può essere del tipo sospeso, notte, specialmente in quel- attività (alimentazione, mun- oppure può essere realizzata le aree geografiche che si gitura, trattamenti, interventi “a terra” sul pavimento del- caratterizzano per la presen- veterinari, pulizia, ecc.). la corsia di foraggiamento, za consistente di predatori. Se tutto ciò è assolto nel mi- adottando materiali di rivesti- Inoltre, per le aziende ovine gliore dei modi, il risultato è mento resistenti all’aggres- da latte è anche possibile l’al- il miglioramento del reddito sione chimica (resine, fogli di levamento in regime stallivo, dell’allevatore. Pvc, lamiera d’acciaio inox, senza impiego del pascolo, ecc.). come avviene comunemente Tecniche di stabulazione e Per le pecore da latte si con- in molti allevamenti di vacche parametri dimensionali sigliano superfici utili d’alle- da latte. In generale, gli ovi- Gli ovini sono per lo più alle- vamento di 1,2 m2/capo e un li – così come tutti i ricoveri vati in ricoveri dotati di lettie- fronte di mangiatoia di 0,4 m/ zootecnici – devono assol- ra permanente; spesso non capo; tali parametri scendo- vere alle seguenti principali si prevedono aree funzionali no rispettivamente a 1,05 m2/ funzioni: distinte e l’area a lettiera è capo e 0,35 m/capo per le • fornire agli animali le con- unica e omogenea, svol- agnelle da rimonta. dizioni ambientali idonee a gendo le funzioni sia di area Ogni pecora da carne allat- valorizzare le produzioni e a di riposo, sia, in prossimità tante con il rispettivo redo garantire elevati livelli di be- della mangiatoia, di area di ha bisogno di una superficie nessere; alimentazione. È però pos- utile di 1,8 m2 e di un fronte 10 attualità

Brucellosi, una zoonosi molto Il benessere animale fulcro delle strutture per pericolosa per animali e uomini l’allevamento degli ovini Paolo Rossi, Crpa

4Allevamento da latte sto caso le pecore sono mun- DALLA REDAZIONE - La brucellosi è una zoonosi causata da In questo allevamento le te per metà del latte, perché batteri appartenenti al genere Brucella. È presente in tutto il pecore vengono munte per l’altra metà sarà consumata mondo, ma particolarmente nei Paesi del Mediterraneo. Col- la produzione di latte, ma la dall’agnello, e i giovani ovini pisce diversi tipi di animali, fra cui mucche, produzione di agnelli non è iniziano già a 1 mese l’ali- pecore, capre, cervi, maiali, cani. secondaria e può apportare mentazione solida. I responsabili delle infezioni sono sei benefici economici all’azien- A titolo esemplificativo, si ri- specie di batteri gram negativi, di da. Si prevedono edifici per porta di seguito il dimensio- cui quattro sono in grado di con- la stabulazione degli animali namento di progetto di un tagiare anche l’uomo. e una zona specifica per la allevamento di ovini da latte La malattia rappresenta un mungitura, ed è importante con 640 pecore in produzio- importante problema di sanità che la collocazione reciproca ne: pubblica per le infezioni uma- agevoli lo svolgimento delle • pecore in lattazione: 384 ne ed è causa di gravi danni operazioni di mungitura e ri- capi economici, particolarmente nel- duca i tempi di trasferimento • pecore asciutte: 256 capi le aree agricolo-pastorali per le delle pecore. • agnelle gravide: 76 capi infezioni negli animali da alleva- I modelli progettuali possono • agnelle vuote: 136 capi mento. essere molti e differenti, ma • agnelli in pre-svezzamento: Gli uomini possono contrarre la ma- i più comuni prevedono 2 file 75 capi lattia entrando in contatto con animali o di box collettivi con corsia di • arieti: 18 capi prodotti di origine animale contaminati. foraggiamento centrale; nei La superficie coperta totale Molti mammiferi sono sensibili alla malattia, ma il germe rico- box vengono ospitate sepa- dei ricoveri e della zona di nosce nella pecora e nella capra i suoi ospiti principali. È og- ratamente le pecore in latte, mungitura (compresi i loca- getto di un piano nazionale di eradicazione dal 1992; in Emilia le pecore asciutte e le agnel- li di servizio e un locale per Romagna questa infezione viene considerata eradicata. le da rimonta. I box per le parto-infermeria) ammonta a pecore da mungere devono 2.368 m2, per un valore unita- avere una capienza pari al rio di 3,7 m2/pecora. Il costo numero di poste di mungitura di costruzione può essere sti- o a suoi multipli. mato nel seguente modo: Si devono inoltre prevede- • 1.100-1.200 euro/pecora re i box singoli per gli arieti per gli ovili destinati a tutte le (con paddock esterno) e i categorie ovine box collettivi per gli agnelli in • 250-290 euro/pecora per la pre-svezzamento; questi ulti- zona di mungitura mi non sono previsti quando • 70-80 euro/pecora per le gli agnelli rimangono con le opere esterne di stoccaggio madri fino allo svezzamento, effluenti. all’età di circa 2 mesi. In que- g

11 attualità I cereali in balìa del mercato globale e soggetti a nebulose speculazioni Claudio Ferri

BUDRIO (Bologna) - È un argo- mento spinoso, quello dei cereali, Il perchè delle dinamiche che condizionano se non altro alla luce dei prezzi di mercato – alla produzione - che da i prezzi della granella in un convegno promosso anni sono ai minimi storici. I margi- ni per ottenere un reddito dignitoso dalla Cia a Budrio per chi investe in questo comparto sono esigui e tutti i fattori produt- tivi vanno analizzati e soppesati: con questo spirito è stato promos- so e realizzato a Budrio, dalla Cia di Bologna, un convegno che ha preso in esame i nuovi scenari a livello internazionale delle colture cerealicole. Aggregazioni, quali- tà del prodotto, controlli e analisi della materia prima sono stati i temi affrontati da esperti che han- no spiegato i dettagli della filiera. Dopo il saluto del sindaco Giulio Pierini e del direttore della Cia di Bologna e Modena, Gianni Raz- zano, Andrea Villani della Borsa merci di Bologna ha presentato le stime produttive a livello A condizionare i mercati, ha sottolineato la Pellati, sono stati globale dei cereali, dati che vengono resi noti dal Consiglio innanzitutto le alte produzioni di granella che grazie alle condi- internazionale dei cereali e che fanno intravedere una crescita zioni meteorologiche favorevoli degli ultimi anni hanno riempi- anche per il 2017/2108, con giacenze in lieve calo. Se la pro- to letteralmente i granai determinando elevati stock mondiali. duzione di frumento tenero, per uso zootecnico e umano, è in Ma il sospetto dei produttori è che gravi il peso di una diffusa Italia di circa 3 milioni di tonnellate (ne arrivano da altri Paesi speculazione ad opera dei grandi traders, gruppi internazionali produttori 4,8 milioni di tons), il fabbisogno è più del doppio e che commercializzano derrate e che intrecciano con la finanza arriva a circa 7 milioni. operazioni capaci di incidere sui prezzi mondiali dei cereali, Lo stesso vale per il grano duro, di cui produciamo circa 4,5 ormai definiti oltreoceano e per buona parte dalla Borsa di Chi- milioni di tons (l’import è pari a 2,8 milioni di tons) contro le cago, negli Stati Uniti. 6 consumate: è evidente che il nostro paese importa grandi A ciò si aggiunge il rafforzamento del dollaro e la politica4 quantitativi dall’estero, grani di for- za che sono molto richiesti dalla in- Qualità da valorizzare, partendo dalla dustria di trasformazione, pastai in primis. Per rendere l’idea, su 10 pa- distinzione dei cumuli nei centri di ritiro gnotte di pane, 5 vengono prodotte BUDRIO (Bologna) - Un centinaio di agricoltori hanno partecipato al convegno di Bu- con grano importato, e non va me- drio che si è svolto nella sala delle Torri dell’Acqua, un pubblico che al termine dell’i- glio per soia e mais, il cui consumo niziativa è intervenuto e ha fatto osservazioni su un comparto che specialmente nel è quasi esclusivamente zootecnico: tessuto economico agricolo della pianura bolognese riveste un ruolo di primo piano. in questo caso l’importazione è ve- È stato sollevato il tema della destinazione d’uso dei cereali da granella, in particolare ramente massiccia. quelli destinati alle centrali da biomassa e in stretta relazione con la lievitazione del La tendenza all’aumento della ‘di- costo degli affitti dei terreni. Da più parti è stata sollevata, con enfasi, la necessità di pendenza’ dell’Italia da altri Paesi riaffermare il peso dell’agricoltura in sede governativa, come peraltro il bisogno di far l’ha confermato anche Valentina valere le reali esigenze dei produttori negli organismi cooperativi o consorziali che Pellati, agenzia specializzata nel- sono preposti al ritiro ed alla commercializzazione delle produzioni. A conclusione del le informazioni di mercato, che ha convegno il presidente della Cia di Bologna, Marco Bergami, prendendo come rife- evidenziato una progressione negli rimento il contratto di filiera sul grano tra la Barilla e le Op, ha sottolineato come sia ultimi anni. Tra le cause, probabil- importante “verificare i termini contrattuali e la loro reale applicazione”. mente, la disaffezione dei cerea- “Occorre poi pensare realmente ad una programmazione delle produzioni – ha detto licoltori per via di quotazioni molto ancora Bergami – e sottoscrivere un patto tra Cooperative, Op, Consorzio agrario, in basse, che non soddisfano le basi- cui vengono concordate varietà e relative quantitativi da produrre, al fine di indirizzare lari condizioni economiche per col- il cerealicoltore su varietà più richieste dall’industria molitoria”. Infine, il presidente tivare frumento e mais. Tant’è che della Cia di Bologna ha lanciato l’idea di valutare la possibilità di predisporre, nelle anche le superfici a livello naziona- strutture di ritiro, dei cumuli di frumento, distinguendoli a seconda della qualità com- le sono in calo (tabella Pellati nella merciale”. pag. seguente). 12 attualità I cereali in balìa del mercato globale e soggetti a nebulose speculazioni Claudio Ferri

4dell’Argentina che ha, tra le altre cose, eliminato i dazi all’e- sportazione di grano e mais. Il focus sull’aspetto contrattuale lo ha fatto Claudio Perrella, le- gale dello Studio LS Lexjus Sinacta, sottolineando l’importan- za della giusta formulazione di un contratto. Portando un caso reale, ha spiegato come in caso di contenzioso, in una transa- zione sia importante la stesura dei contratti internazionali e la loro struttura, che devono essere precisi in tutti i dettagli al fine di evitare perdite economiche. Qualità del prodotto alla consegna: questo capitolo è stato af- frontato da Gianni Baccarini del Consorzio Quadra Bologna che ha precisato come controllare la qualità dei cereali alla consegna significa verificarne la conformità a requisiti definiti, che sono essenzialmente quelli legislativi (regolamenti euro- pei e normativa nazionale) e contrattuali (contratti tipo, disci- plinari). Quelli legislativi riguardano la destinazione d’uso del cereale (produzione e commercializzazione di alimenti o per la mangimistica). E qui entrano in campo le specifiche richieste dalla normativa sulla possibile presenza – e quantità - di afla- tossine che la granella evidenzia all’analisi. Baccarini ha poi ricordato i requisiti contrattuali che devono essere soddisfatti al momento del conferimento del prodot- to (come ad esempio il peso specifico e l’umidità), fornendo inoltre indicazioni su certificati ed etichette. Infine, ha sotto- lineato l’importanza di una buona campionatura del cereale che è sempre una garanzia dell’effettiva qualità del prodotto consegnato. g In aumento i casi di celiachia (veri e falsi) Anche l’aspetto nutrizionale delle di oltre 600 mila), molto facile da do. In conclusione, Volta ha elencato farine è stato affrontato nel corso individuare con un semplice esame i motivi per cui è in crescita la celia- dell’incontro che ha ospitato l’inter- del sangue. Volta ha poi segalato che chia, che in sintesi sono il maggior vento di Umberto Volta, professore i prodotti alternativi e privi di glu- carico di glutine in seguito alla affer- del Dipartimento di Scienze medi- tine ‘fanno tendenza’ e c’è una alta mazione della dieta mediterranea che e chirurgiche dell’Università percentuale di consumatori, special- come stile di vita in tutto il mondo, di Bologna e membro del board mente negli Stati Uniti, che ricorrono il miglioramento delle tecnologie scientifico dell’Associazione italia- ad altri prodotti. Insomma, una quota diagnostiche e maggior attenzione na celiachia. Intolleranze al glutine rilevante di persone segue una dieta della classe medica verso queste e prevenzione sono gli argomenti di aglutinata per moda. problematiche. attualità che il medico ha portato a In America quindi c’è stato un gran- Inoltre, la meccanizzazione e la pro- sintesi: disturbi legati al consumo di de incremento della dieta priva di duzione industriale hanno favorito farine e al contenuto di glutine, alla questa sostanza. Il mercato del glu- la crescita di nuove qualità di grano frazione proteica principale del fru- ten free ha presentato una crescita (modificate più per ragioni tecnolo- mento e di altri cereali (orzo, segale, annuale del 28% dal 2004 al 2009 e giche che nutrizionali), più ricche di farro, kamut). Non esiste il glutine le vendite a base di questi prodotti peptidi tossici delle qualità di grano come composto naturale, ha spiega- hanno raggiunto la cifra di 1,6 mi- prodotte nel secolo scorso. C’è da to Volta, ma si forma quando la farina liardi di dollari nel 2010. Alla fine aggiungere che le analisi in immu- viene impastata con acqua: alcune del 2015 si presume che le vendite noblotting di coltivazioni di grano proteine (gliadine e glutenine) si del senza glutine abbiano superato i con anticorpi monoclonali hanno di- organizzano in un reticolo protei- 3 miliardi di dollari. mostrato che le colture di grano del co tridimensionale che conferisce Di qui l’impennata di semi alternati- secolo scorso erano meno dannose elasticità e resistenza all’estensione vi e privi di glutine, che possono es- di quelle attuali. Infine incide anche dell’impasto. In molti Paesi viene sere consumati senza effetti dannosi la riduzione, sempre più marcata, diagnosticata questa intolleranza per chi è affetto da celiachia, ovvero dei tempi di lievitazione del pane, che è raddoppiata negli ultimi sette oltre a riso, mais e grano saraceno, che comporta un significativo incre- anni (in Italia 190 mila casi diagnosti- anche semi di quinoa, amaranto, soia mento della concentrazione di pep- cati, ma le previsioni di attesa sono e tef, il cereale più piccolo del mon- tidi tossici.

13 attualità Fiore giallo e seme nero: il colza strategico nelle colture estensive Lucia Betti

RAVENNA - Non manca mol- za. Si procede con la trebbia- to: ormai cominceremo a ve- Poche, semplici e necessarie tura quando il seme ha anco- dere nei campi appezzamenti ra un certo grado di umidità di un giallo intenso, luminoso, pratiche colturali per una buona per ridurre le perdite nel cor- vivace, solare… quegli im- so di questa fase. Il raccolto patti che sbalordiscono. Nel- resa si realizza entro metà giugno. la nostra provincia non sono Questi aspetti sono fonda- numerosi, ma si notano. È il fitto e circa 600 soci, da una pre un po’, abbiamo raggiun- mentali per ottenere rese re- colza, Brassica napus, la cui decina d’anni dedica circa to il periodo giusto: fra fine munerative. coltivazione in Europa è parti- una sessantina di ettari alla agosto e metà settembre. Le Alcuni vantaggi – Le ope- colarmente diffusa in Francia coltivazione del colza. Dalle rese sono aumentate del 10- razioni colturali necessarie e in Germania. Nel territorio rese iniziali di circa 28 q/ha 20%. Tutti i cereali da anni si svolgono in tempi in cui i ravennate gli ettari destinati la Bonifca Lamone è giunta registrano prezzi alla produ- lavori in agricoltura non sono al colza nel 2016 sono stati a rese migliori e consolidate zione molto bassi: questo è congestionati. Poi, questa circa 246, il doppio rispet- negli ultimi 4-5 anni con una un motivo in più per prendere coltivazione permette di mi- to a quelli del 2015, mentre produzione media di circa 34- in considerazione il complessivamente in Italia la 35 q/ha (con punte anche di colza nella rotazione campagna 2016 ne ha visti coltivati 17 mila. Chi conosce il colza sostiene che nel no- stro territorio non abbia rag- giunto l’interesse che merita. “Si tratta di una coltura van- taggiosa per diversi aspetti - sottolinea Maurizio Milanesi, direttore tecnico della Coo- gliorare l’aspetto fisico del perativa Bonifica Lamone di terreno con benefici per le Ravenna - Gli accorgimenti colture che seguono, come colturali da seguire per una ad esempio il grano. “La buona produzione e un buon rotazione avviene per cicli raccolto sono pochi, ma as- quadriennali o quinquennali - solutamente necessari se si spiega Milanesi - Il colza può vogliono evitare rese scarse. reggere anche rotazioni trien- I costi di produzione sono nali, dipende dalle caratteri- contenuti. Permette il miglio- 39-40 q/ha). Il prezzo medio aziendale. Le rese del colza stiche del terreno”. E ancora: ramento delle caratteristiche riconosciuto ai produttori, e sono vicine a quelle del gra- ha un limitato bisogno idrico fisiche del terreno con van- definito dal Mercato a termi- no, pagato mediamente 16 anche in fase di maturazione, taggi anche per le colture in ne di Parigi (Matif), è di circa euro a quintale, con un 30% in maggio, mese in cui le altre rotazione”. 35-36 euro a quintale e la Plv in meno di costi e pratica- colture cominciano ad avere Cerchiamo di approfondire al- per ettaro è intorno ai 1.250 mente senza problemi fito- maggiore necessità di acqua cune caratteristiche di questa euro. I costi di produzione per sanitari perché è una pianta e a volte questa è carente. pianta il cui olio, ad esempio, un ettaro di colza si aggirano rustica”. Non da ultimo, la remunera- veniva utilizzato già nel 1200 intorno agli 800-850 euro e Operazioni colturali - Ser- tività connessa ai contenuti nei paesi del nord Europa al netto delle spese risulta vono poche e semplici, ma costi di produzione, alla resa per l’illuminazione. Le possi- una marginalità di circa 400 assolutamente necessarie, e alla marginalità, come pre- bilità di utilizzo del colza nel euro per ettaro, alla quale si operazioni colturali: la se- cedentemente indicato. settore industriale oggi sono aggiungono i contributi Pac, mina, eseguita nel giusto La Coop Bonifica Lamone molteplici: dalla spremitura per chi ne ha fatto richiesta. periodo (fine agosto-metà ha sperimentato anche il co- dei semi si possono ottenere “L’esperienza delle tante pro- settembre), deve avvenire in riandolo, poi abbandonato oli per uso alimentare; oppor- ve tecniche realizzate ci ha previsione di pioggia, la rulla- perché negli anni successivi tunamente trattato può esse- condotti a questi importanti tura del terreno deve essere alla produzione diventa infe- re trasformato in biodiesel e risultati. Studiando le reazioni eseguita prima della semina stante. Per il 2017 la novità utilizzato come biocarburante della pianta abbiamo capito e occorre un diserbo in pre è il cece, con 22 ettari. Dopo e speciale. Il panello di risulta qual è, nel nostro territorio, il emergenza. La concimazio- la raccolta, che avviene fra può essere destinato all’ali- periodo giusto per la semina - ne azotata deve avvenire en- metà e fine luglio, si potran- mentazione del bestiame. spiega Milanesi -. Inizialmen- tro il mese di febbraio. Inoltre, no iniziare a valutare i pro e La Coop Bonifica Lamone, te seminavamo nella prima si effettua un trattamento in i contro. con 500 ettari di estensione decade di ottobre, poi, anno prefioritura contro il Meligete, fra terreni in proprietà e in af- dopo anno, anticipando sem- il fitofago primaverile del col- g 14 attualità Sisma 2012 e sicurezza: contributi per le strutture produttive Piero Peri

DALLA REDAZIONE – Un bando che gato 1 all’ ordinanza (sono i comuni de- dovrebbero ammontare a poco meno di finanzia gli interventi di rimozione delle limitati dal Dl 74/2012 e dal Dl 83/2012, 20.000.000 euro, pertanto si ritengono carenze strutturali e di miglioramento questi ultimi non prioritari.) congrue per soddisfare tutte le doman- sismico, per i fabbricati produttivi delle Va sottolineato che con quest’ordinan- de che saranno presentate nei comuni imprese insediate nei territori colpiti dal za vengono finanziati esclusivamente del cratere (prioritari) e quelle dei comu- sisma del maggio 2012: è già operativo interventi di miglioramento sismico o ni limitrofi. dopo che nei giorni scorsi il presidente eliminazione delle carenze e non di ri- La valutazione dell’ammissibilità delle della Regione, Stefano Bonaccini, in parazione dei danni. Sugli interventi domande e delle caratteristiche tecni- qualità di Commissario delegato al si- realizzati saranno effettuati controlli a che finanziarie dell’intervento, sarà ef- sma, ha firmato l’ordinanza del così det- campione. Le risorse disponibili, sono fettuata seguendo l’ordine cronologico to “Bando Inail”. quelle residuate dai precedenti analoghi di arrivo. In estrema sintesi questi sono gli ele- interventi sugli altri settori produttivi e g menti principali: - Vengono finanziati gli interventi di eli- minazione delle carenze e miglioramen- to sismico, sino al raggiungimento del 60%, delle strutture produttive agricole e agroindustriali. - Sono finanziabili esclusivamente i la- vori eseguiti dopo la presentazione delle domande, da farsi sino a tutto il 16 otto- bre 2017. - Gli importi finanziabili vanno da un mi- nimo di 4.000 euro di spesa ammissibile sino a un massimo di 149.000 euro per Serve un sostituto dei voucher, singola impresa beneficiaria, nel caso in agricoltura e non solo d’interventi, anche su più immobili, fina- lizzati alla sola rimozione delle carenze Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna torna su un tema sul quale si strutturali, così come anche per gli in- sta riaprendo un confronto, non proprio sereno: si discuta nel merito, non terventi finalizzati al solo miglioramento con secondi fini sismico. - Oppure, fino a 200.000 euro, comples- BOLOGNA - “A suo tempo – ricorda il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emi- sivi per singola impresa beneficiaria, nel lia Romagna Antonio Dosi – avevamo affermato come eliminare totalmente i voucher caso d’interventi, anche su più immobili fosse una decisione non condivisibile e molto deludente, nonostante per l’agricoltura e anche attraverso più domande, riguar- non costituissero un elemento essenziale, anche se di una discreta importanza per danti entrambi gli interventi, di rimozione un certo numero di aziende”. delle carenze strutturali e di migliora- “Oggi – prosegue il presidente Cia – mentre si pensa di inserire nella manovra eco- mento sismico. nomica uno strumento sostitutivo ed a fronte di uno scontro che si sta riproponendo - Nel caso di miglioramento sismico il in termini quasi da “guerra di religione”, si segue l’intenzione di qualche sindacato e parametro definito per quantificare l’im- forza politica di far valere una sorta di “diritto di veto” rispetto a tematiche che atten- porto del contributo è di 6,50 euro mq gono il lavoro. Tematiche del lavoro sulle quali è bene che tutti quanti si torni a ra- per ogni punto di miglioramento, sino al gionare di ‘strumenti’ e di loro utilità, discutendone nel merito e non con secondi fini”. raggiungimento del 60% di quello previ- “L’agricoltura – ricorda Dosi - pur essendo stato il primo settore a sperimentare i sto per le nuove costruzioni. voucher nel 2008, ha dimostrato sempre un uso corretto dello strumento che non si - Le fatture relative agli interventi di ri- poneva in contrapposizione con i rapporti di lavoro subordinato e ciò è dimostrato mozione delle carenze strutturali e di dai dati, che dal 2008 al 2015, ci dicono che il settore ne ha utilizzati il 4,8% rispetto miglioramento sismico dovranno essere al totale di quelli venduti, con un calo drastico nell’ultimo anno, che si è attestato emesse entro il 30 giugno 2018 ed inte- all’1,8%. ramente rendicontate entro il 31 agosto La cancellazione dei voucher sta però provocando delle conseguenze negative, in 2018. Dovranno riferirsi a prestazioni, particolare per le realtà produttive meno strutturate e con più difficoltà a gestire la forniture o acquisti iniziati e conclusi en- programmazione di attività stagionali che richiedono flessibilità, come nel caso delle tro i termini di ammissibilità, pena il non raccolte dell’ortofrutta che stanno partendo in diverse aree della nostra regione”. riconoscimento delle spese effettuate. “Riteniamo utile e ragionevole che si adotti un nuovo strumento che possa sostituire - Per le imprese agricole, il contributo i vecchi voucher, anche in agricoltura, settore per il quale erano nati e che, dati alla sarà erogato fino all’80% delle spese mano, ne ha fatto un uso pertinente ed appropriato. ammesse per singola impresa benefi- “Va poi considerato che la mancanza di una norma rischia di riportare al nero una ciaria, che ha sede legale e/o sede ope- serie di lavori come quelli domestici ed i cosiddetti “lavoretti”, cosa che costituisce rativa e/o unità locale in uno dei Comuni un danno per alcune fasce deboli della popolazione quali studenti, pensionati e per- dell’Emilia Romagna elencati nell’alle- cettori di prestazioni a sostegno del reddito”. 15 attualità Gelo e maltempo hanno flagellato la regione causando danni importanti

DALLA REDAZIONE – Alcune notti di basse temperature mentre molte varietà di piante erano in fiore o comunque in fase attiva, hanno causato danni significativi un po’ in tutta la regione. A questo si sono aggiunte localmente grandinate e fenomeni di mal- tempo che hanno aggravato ulteriormente la situazione. Di seguito un quadro della situazione nelle diverse province.

Ferrara Imola e comprensorio temperatura tra fine aprile ed inizio mag- Nel ferrarese l’andamento climatico non Disastrosa la grandinata che ha colpito gio. ha provocato danni rilevanti a pesche, le campagne bolognesi nella sera della A fine mese diverse grandinate a mac- albicocche e ciliegie. Nessun problema domenica di Pasqua alla quale hanno chia di leopardo hanno colpito la Bassa particolare nemmeno per le pomacee, fatto seguito gelate estese. Rilevanti e la collina. In quegli stessi frangenti c’è pera in primis, anche se, in alcune aree, sono stati, infatti, i danni nelle campa- stato anche un brusco calo delle tempe- si sono abbattute forti grandinate e trom- gne in pieno risveglio primaverile con rature, con gelate notturne che hanno be d’aria che hanno divelto gli impianti prodotti orticoli e seminativi nei campi e danneggiato soprattutto le coltivazioni di anti-grandine. Anche la fragola coltivata alberi da frutta in fioritura. I danni hanno pomodoro da industria e di mais e la vite in pieno campo ha anticipato le fasi col- coinvolto circa 80 aziende agricole per in collina. Dalle prime stime – in base turali a causa delle temperature di apri- una superficie segnalata di circa 700 et- alle segnalazioni giunte agli uffici di Cia le, per poi subire, sempre a causa delle tari. Colpiti soprattutto i territori di Ozza- Parma - si ipotizza un danno su circa il temperature rigide di inizio maggio, un no, Osteria Grande, Castel San Pietro e 5% della produzione di pomodoro da in- danno nel momento della fioritura. Per in parte la vallata del Santerno. Proprio dustria con possibili ritardi nella matura- la fragola sono dunque previsti dei cali quest’ultima ha visto, in particolare in zione, mentre il mais dovrebbe riuscire produttivi, dovuti anche alle piogge, che alcune zone, distrutte il 100% delle al- a riprendersi. hanno allagato i campi facendo marcire bicocche e delle ciliegie, il 70% dei kiwi. parte del raccolto e provocando danni Ovunque frutti distrutti, rami spezzati, Ravenna qualitativi. fiori caduti. Le brinate diffuse in diverse località della provincia hanno provocato ulte- Campagna albicocche Imola riori gravissimi danni. Le zone più col- La grandine di Pasqua ha fortemente pite sono state il faentino e in partico- compromesso la raccolta delle albicoc- lare Pieve Corleto, Reda, Albereto, San che nelle vallate del nostro territorio par- Giovannino, Basiago, San Pier Laguna, ticolarmente vocate a questo frutto. Granarolo, Pieve Cesato, Fossolo; il ter- I mercati in questo momento sono pie- ritorio lughese in particolare San Potito, ni di prodotti che arrivano dall’estero, Bagnacavallo, Villa San Martino, Volta- soprattutto Spagna, e dalle regioni me- na e, nel ravennate, San Pietro in Cam- ridionali e si prevede che, fino al loro piano. Anche i fondovalle di Brisighella esaurimento, non ci sarà posto per le e Casola Valsenio potrebbero essere nostre produzioni locali. Ma tutto potreb- stati interessati da abbassamenti termici be cambiare se tornasse il caldo e, di in grado di provocare danni a frutteti e conseguenza, si tornasse a consumare vigneti. Le colture colpite maggiormente Andamento di mercato il nostro prodotto. sono state la vite ed il kiwi dove sprov- Le quotazioni delle due principali coltu- visti di impianti antibrina. In certi casi la re primaverili del ferrarese, asparago e Modena produzione è stata azzerata, il altri casi fragola, sono state condizionate dall’an- Dopo le grandinate e le forti raffiche di vi saranno danni da valutare. Visiva- damento climatico. I prezzi dell’aspara- vento che si sono susseguite a metà mente l’impressione peggiore è data dai go, immesso sul mercato in anticipo e aprile a compromettere parte della pro- vigneti, con tutti i germogli “lessati” dal in contemporanea al prodotto spagnolo, duzione agricola della stagione, si sono gelo. hanno avuto un esordio insoddisfacente: aggiunte le gelate del 20, 21 e 22 apri- Le previsioni di mercato il prodotto confezionato in mazzi da 500 le che in diverse aree hanno provoca- Dal quadro previsionale del frutticolo gr. è pagato in media 1,60 €/kg e l’aspa- to danni soprattutto a vigneti e colture nella provincia di Ravenna emerge che ragina appena 0,80 €/kg. I prezzi sono frutticole. le ciliegie, in termini di quantità, potreb- poi risaliti nel corso della campagna di Le temperature sono andate sotto zero bero raggiungere il record di produzio- circa 10-15 centesimi al kg, per salire causando ‘allessature’ ben visibili ai tral- ne. Le albicocche sono ancora in cresci- ancora a fine campagna di 50 centesi- ci di vite in vegetazione avanzata, che ta, per l’entrata in produzione degli ettari mi. Anche il mercato della fragola non adesso non sarà più produttiva. Lam- in allevamento. Per pesche e nettarine, ha dato soddisfazioni ai produttori nella brusco e pignoletto a rischio quindi in nonostante le conseguenze delle brina- prima fase di commercializzazione, con molte zone. te, si prevedono buone quantità. Il previ- prezzi medi attorno a 1,50 – 1,60 €/kg. I sto calo di produzione per l’actinidia, di prezzi sono poi gradualmente risaliti e a Parma un 10-15 per cento, non dovrebbe inci- metà maggio sono arrivati a 2,20-2,50/ Prima un’insolita siccità all’inizio di apri- dere in maniera determinante sul mer- kg, con punte di 3 €/kg. le, poi grandinate e brusco calo delle cato. Prudenza sulle previsioni di pere 4 16 attualità Gelo e maltempo hanno flagellato la regione causando danni importanti

4e mele: c’è il timore che alla recente de da Correggio sino all’intera fascia cascola possa seguirne un’altra con l’ar- della pedecollina. Se non bastasse, il rivo del caldo. primo maggio una violenta grandinata Complessivamente, il mercato potrebbe ha colpito un’area della Bassa pianura rivelarsi un po’ difficoltoso a causa delle comprendente i comuni di Boretto, Gua- conseguenze sulla qualità dei prodotti. stalla, Gualtieri e Novellara, causando danni consistenti. Reggio Emilia Alcune notti in cui le temperature sono Rimini scese sotto lo zero hanno messo in allar- Fortunatamente fino ad ora nel nostro me gli agricoltori, che dopo la siccità ora territorio non ci sono stati danni legati sono alle prese con le brinate che hanno al maltempo. La produzione si mantie- causato danni importanti. L’anticipo della particolare mais da poco seminato), or- ne stabile sui livelli dello scorso anno, a stagione primaverile ha fatto anticipare i ticole come pomodoro da industria, ma parte le albicocche. Il freddo infatti le ha cicli vegetativi delle piante, rendendole anche su meloni e angurie. Secondo gli colpite durante il periodo della fioritura perciò più esposte all’improvviso calo di accertamenti di Confcooperative sulle e ne ha compromesso la produzione. temperatura. Secondo le informazioni 8 cantine sociali del nostro territorio, le Durante il riposo vegetativo, l’albicocco raccolte dalle associazioni aderenti ad gelate causeranno una perdita di quasi supera senza danni temperature di 10- Agrinsieme Reggio: ci sono zone dove il 40% sul prossimo raccolto rispetto alle 15°C sotto zero. Diversamente i fiori e i danni sono evidenti, altre dove potreb- quantità del 2016. Le gelate, pur essen- soprattutto i frutti appena formati sono bero manifestarsi con qualche ritardo. In do estese all’intero territorio provinciale, molto sensibili agli abbassamenti termici ogni caso, ci sono – a sprazzi – perdite hanno particolarmente e diffusamente e bastano poche ore sotto lo zero per evidenti su vite, fruttiferi, seminativi (in colpito soprattutto la zona che si esten- provocare perdite di produzione.

17 attualità Allarme pensioni: in fascia minima 3 donne su 4 sotto i 500 euro

GATTATICO (Reggio Emilia) - Anche sul fronte pensionistico del movimento del volontariato in Italia, dove rappresentano le disuguaglianze di genere nel nostro Paese non sono supe- più del 51% del totale. rate. I dati Inps confermano come gli assegni percepiti dalle Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, il presidente nazionale ex lavoratrici siano proporzionalmente più bassi di quelli degli dell’Anp-Cia Vincenzo Brocco e la vice Giovanna Gazzetta; uomini. Addirittura nella fascia più bassa, quella entro la soglia la presidente dell’Istituto Alcide Cervi Albertina Soliani; la pre- dei 500 euro al mese, ci sono 3 donne su 4. sidente nazionale di Donne in Campo-Cia Mara Longhin; la Da questi numeri inequivocabili parte un ragionamento più complesso e articolato che ha trovato spazio in una grande Assemblea al femminile promossa a Gattatico (Re), all’Istituto Alcide Cervi, dall’Associazione nazionale pensionati e dall’As- sociazione Donne in Campo aderenti alla Cia-Agricoltori Ita- liani. L’iniziativa ha chiuso un percorso fatto di più incontri sul terri- torio, con l’obiettivo di ascoltare e raccogliere le istanze delle donne e, al tempo stesso, favorire la crescita e la loro maggio- re partecipazione alla dirigenza dell’Associazione, rendendole più protagoniste nella società e nelle decisioni. L’Anp conta oltre 400 mila tessere, in gran maggioranza a firma femminile: il 59% sono donne e il 41% uomini. Eppure la rappresentanza di genere è ancora insufficiente in ogni settore - hanno sotto- lineato Anp e Donne in Campo Cia - e non ci sono giustifica- zioni di sorta quando cresce, peraltro, l’imprenditoria rosa e, ormai in tutte le sfere di attività, le donne sono presenti con capacità inusuali. parlamentare della commissione Lavoro alla Camera Antonel- Specificità che le donne conservano anche dopo il periodo la Incerti. Le conclusioni sono state affidate al vicepresidente lavorativo, rimanendo fondamentali nell’impegno e nella cura vicario della Cia Cinzia Pagni. della famiglia, ma soprattutto costituendo l’ossatura portante g Decontribuzione per giovani Cd e Iap, secondo Inps spetta solo ai titolari di nuove aziende

DALLA REDAZIONE - Lo scorso 11 si iscriveranno, nel periodo 1° gennaio tre eventualmente già esistenti. A tal fine maggio Inps ha finalmente emesso la – 31 dicembre 2017, negli elenchi Inps l’Istituto accerterà che il nucleo del Colti- propria circolare sul provvedimento di con la posizione di Titolari di nucleo Cd vatore Diretto che richiede l’ammissione cui già parlammo sulla Rivista a dicem- ovvero di Iap, e che, alla data di inizio all’incentivo non sia composto, anche se bre scorso. La circolare appare purtrop- dell’attività, non hanno ancora compiu- con ruoli diversi, dai medesimi soggetti po molto restrittiva, limitando di fatto il to i 40 anni, e non risultano iscritti negli e non eserciti l’attività sui medesimi fon- beneficio solo a giovani titolari di nuo- elenchi Cd o Iap nei 12 mesi precedenti di di altro nucleo Cd esistente”. ve aziende: infatti, la semplice sostitu- la data di inizio dell’attività. zione del titolare Cd con altro compo- Nelle sole zone montane e/o svantag- Misura del beneficio e non cumulabilità nente del nucleo già iscritto e di giate (le stesse per le quali è Le misure del beneficio sono quelle indi- età inferiore ai 40 anni non prevista la riduzione “tradi- cate dalla legge e riportate nella circola- può comportare, secon- zionale” dell’aliquota Ivs re Inps: a) esonero del 100% per i primi do Inps, l’ammissione al dei contributi dovuti), 36 mesi di attività; b) esonero del 66% beneficio. Contiamo sul il beneficio si appli- per gli ulteriori 12 mesi; c) esonero del fatto che ulteriori ap- ca, sempre a valere 50% per gli ulteriori 12 mesi. profondimenti possano dall’anno 2017 e a L’esonero riguarda solo la contribuzione allargare le maglie per domanda, agli stes- Ivs. Quindi, restano dovuti il contributo l’accesso al beneficio. si soggetti anche nel per maternità (sia per i Cd che per gli Nel frattempo, chi è inte- caso in cui si siano Iap) e il contributo Inail (solo per i Cd, ressato può rivolgersi agli iscritti nel periodo 1° poiché gli Iap non sono assicurati contro uffici della Confederazione. gennaio – 31 dicembre gli infortuni e le malattie professionali). 2016. La legge ha stabilito che questa “decon- Destinatari Comunque, deve trattarsi, se- tribuzione giovanile” non è cumulabile La decontribuzione, a valere dall’anno condo Inps, di “nuove aziende”. Nella con altri esoneri o riduzioni delle aliquo- 2017, si applica, a domanda, a prescin- circolare si precisa che: “per ‘nuova te di finanziamento previsti dalla norma- dere dalla collocazione territoriale dell’a- realtà imprenditoriale’ va considerata tiva vigente. zienda: ai soggetti che si sono iscritti o quella ulteriore e diversa rispetto ad al- Corrado Fusai 18 dalle province bologna Troppi cinghiali nel Parco dei Gessi: agricoltori sul piede di guerra

BOLOGNA - Si è interrotto il dialogo “Prendiamo atto dell’inerzia degli organi decisionali dell’area protetta”: con il Parco dei gessi bolognesi e dei è lo sfogo di Cia, Coldiretti e Confagricoltura calanchi dell’Abbadessa, lamentano le rappresentanze agricole. La gestione del territorio è questione troppo com- le, sono arrivati anche dalla Città me- suide danneggia le altre specie animali, plessa per essere affidata ad un solo tropolitana che “pur riconoscendo i ledendo quella biodiversità la cui tutela ente, per quanto motivato e opportu- significativi progressi fatti rispetto alle è compito precipuo e istitutivo di questo namente strutturato. Occorre collabo- annate precedenti, sottolinea di raffor- come di qualsiasi altro parco. razione tra coloro che usufruiscono a zare ancora di più la limitazione dell’im- L’impegno del Parco, pur presente, non diverso titolo di un’area che presenta patto sulle strade da parte dei cinghiali, basta perché sono cambiate le condi- molteplici aspetti socio-economici; essa incrementando strumenti e interventi di zioni: una volta sui 4.000 ettari protetti è indispensabile per assicurare la pace contenimento”. c’erano poco più di un centinaio di cin-

sociale, la sicurezza e, da ultimo ma di Non solo. Pure il Piano faunistico-ve- ghiali, mentre adesso stime attendibili certo non meno importante, la tutela natorio regionale dell’Emilia Romagna, ne segnalano 1.500/2.000! È palese la della biodiversità. riprende il tema, dove si legge che “nel sproporzione tra le forze in campo. È quindi con profondo malessere, scri- Parco regionale dei gessi bolognesi e Per raggiungere un equilibrio soste- vono in una nota Cia, Coldiretti e Con- dei calanchi dell’Abbadessa, il cui terri- nibile tra la presenza del cinghiale, le fagricoltura provinciali di Bologna, “che torio rientra in modo massiccio nell’area attività umane e la tutela ambientale, denunciamo, nostro malgrado, la rottu- critica per i danni causati dal cinghiale, gli agricoltori hanno offerto tutto il loro ra di un rapporto che è stato per anni risultando pesantemente interessato appoggio, sulla base di passate espe- molto proficuo, soprattutto per scarsa da impatti alle produzioni agricole (…) rienze quando lo sfalcio dei fossi e altre volontà del Parco dei gessi bolognesi e risulta opportuno l’avvio dell’attività ve- operazioni di manutenzione del territo- dei calanchi dell’Abbadessa”. natoria (…)”. rio erano svolte volontariamente, con I rappresentanti degli agricoltori non ne A questi ed altri appelli purtroppo poco effetti positivi non solo in termini econo- conoscono i motivi, ma ne subiscono gli o nulla è seguito: le gabbie di cattura mici ma anche sociali. effetti. E con loro tutte le categorie pro- non sono attive, i grandi recinti di con- A ciò si aggiunga la disponibilità dei cac- duttive, come anche i semplici cittadini tenimento sono dismessi, di conse- ciatori - arrivata per il tramite dell’Am- che transitano a proprio rischio e peri- guenza gli incidenti stradali continuano bito territoriale di caccia Bo2 - pronti a colo all’interno del Parco e che non pos- a verificarsi, i danni alle colture sono intervenire, nei limiti che le vigenti leggi sono far altro che prendere atto dell’i- stati così ingenti da provocare la chiu- impongono, con operatori volontari pre- nerzia degli organi decisionali dell’area sura di 2 aziende agricole e, beffa che parati allo scopo. protetta. s’aggiunge al danno, i risarcimenti sono Ma queste offerte di aiuto e collabora- Eppure, stimoli e offerte d’aiuto e colla- corrisposti solo se i campi sono recinta- zione continuano a cadere nel vuoto, borazione non sono mancate da parte ti, quasi che la colpa fosse di chi non si purtroppo. delle rappresentanze agricole. difende e non di chi causa danni, senza Se è facile capire le difficoltà del Par- Suggerimenti per porre rimedio al pro- considerare che questi recinti avrebbe- co che denuncia risorse finanziarie e di liferare del numero di cinghiali, con ro sul territorio del parco un impatto vi- personale risicate, ben più difficoltoso - impatto devastante sulle produzioni sivo molto discutibile. magari adombrando preclusioni ideolo- agricole (all’interno e fuori dei confini Inoltre - e qui la quantificazione è dif- giche - risulta comprendere il perché di del Parco) e sulla circolazione strada- ficile ma significativa - la voracità del tale comportamento. 19 dalle province rimini Primo maggio agricolo a Rimini fatto di solidarietà, economia e spettacoli Giorgia Gianni

RIMINI - “Sono stanco ma felice: è stata La festa è partita già al mattino con “L’a- portando filati e lavorati di lana tinti con la più bella festa del Primo maggio che gricoltura in piazza”, evento promosso colori naturali – racconta il presidente di Santarcangelo e la Cia di Rimini abbia- da Cia Rimini con il patrocinio del Co- Cia Rimini -. Abbiamo deciso di sposare no mai visto. Un grande ringraziamen- mune di Santarcangelo. Inaugurata dal un progetto di solidarietà con Cia Mar- to va a tutti i collaboratori di Cia, che si corteo di mezzi agricoli lungo le vie del che per aiutare gli allevatori dei territori sono dati da fare per la riuscita dell’ini- centro del paese - “numerosi come non danneggiati dal sisma. L’idea è promuo- ziativa”. Non nasconde il suo entusia- mai”, evidenzia Falcioni - la giornata è vere la conoscenza della pecora Sopra- poi proseguita in piazza Ganganelli con , un ovino che produce latte di il saluto delle autorità. Ospiti d’eccezio- qualità, carne ottima e la cui lana è con- ne il presidente Cia nazionale Dino Sca- siderata il cachemire italiano. La resa navino e Mirella Gattari, presidente Cia è al massimo di 45-46 kg di filato per Marche, che ha portato la testimonianza ogni quintale di lana grezza, ma molto delle terre e degli agricoltori colpiti dal più fine e pregiato. L’obiettivo è realiz- sisma. zare un progetto di filiera con allevatori, Proprio la solidarietà nei confronti delle artigiani e canali dell’istruzione (come i zone del centro Italia devastate dal ter- corsi di moda dell’Università di Rimini e remoto è stata al centro degli eventi del di Ancona), per attivare volani economi- Primo maggio. Con l’operazione “Cuore ci che possano permettere ai territori di Verde”, infatti, Cia Rimini ha contribuito ripartire”. alla raccolta fondi sul “conto corrente Grande la partecipazione di pubblico della città” aperto dalla Pro Loco san- anche alle iniziative ludiche e convivia- smo Lorenzo Falcioni, presidente di Cia tarcangiolese per aiutare i comuni dan- li organizzate da Cia per celebrare la Rimini, al termine della lunga giornata a neggiati. E insieme a Cia Marche, l’as- giornata, come il mercato agricolo a km Santarcangelo di Romagna, dove anche sociazione riminese parteciperà ad un zero, il mercato ambulante, la “ligaza” (il quest’anno, come da tradizione, gli agri- progetto a sostegno della pecora Sopra- pranzo condiviso al sacco) in piazza, le coltori riminesi associati hanno festeg- vissana, razza autoctona del territorio di degustazioni di vino e ciambella, l’ani- giato il lavoro. Macerata. “Mirella Gattari è intervenuta mazione per i più piccoli e i concerti di forlì-cesena La Cooperativa agricola cesenate ha ‘seminato’ bene: bilancio 2016 positivo FORLì-CESENA - Quella appena tra- Con oltre 2.000 agricoltori associati Il nuovo Cda ha confermato Giovanni scorsa sarà un’annata da ricordare per è leader in Italia nel settore della Piersanti quale presidente della Co- la Cooperativa agricola cesenate. Il bi- moltiplicazione di sementi operativa e Claudio Pastocchi quale lancio della Cooperativa, presentato alla vice presidente. Sono stati confermati assemblea dei soci lo scorso 23 aprile, Stefano Balestri nel ruolo di direttore è risultato infatti ottimo, nonostante il dif- Il presidente Giovanni Piersanti ha sot- commerciale e di produzione, e Andrea ficile andamento economico del settore tolineato i risultati ottenuti negli ultimi Maltoni quale direttore finanziario e del agricolo degli ultimi anni: il valore della tre mandati: sono stati effettuati oltre personale. produzione del 2016 è stato di oltre 35 23.500.000 euro di investimenti, il pa- L’Emilia Romagna è il cuore della ripro- milioni di euro e la liquidazione ai soci trimonio della Cooperativa è passato duzione di colture sementiere, con una supera i 20 milioni di euro (+27% rispet- da 16.062.000 a 21.306.000 euro, sono produzione di oltre 60.000 ettari, pari a to al 2015). stati aggiornati i listini, i premi e le inte- circa il 26% della produzione nazionale. La produzione delle sementi del 2016 grazioni e rispettate sempre le liquida- La regione è leader di riferimento con è da considerarsi nettamente positiva: zioni ai soci. un distretto sementiero in Romagna, l’annata appena trascorsa è in assoluto Con il bilancio 2016 sì è concluso anche con oltre 12.000 ettari di colture orticole quella con il maggiore numero di ettari: il mandato triennale del Consiglio di am- da seme ed il 100% delle produzioni di il totale, sia per quanto riguarda la col- ministrazione, e durante l’Assemblea è bietola da zucchero portaseme, ancora tivazione in conferimento che sotto la stato nominato il nuovo Cda. ben consolidata e professionalizzata. forma contrattuale di Organizzazione Si è deciso di lasciare invariato il nume- Prima regione in Italia nella moltiplica- produttori, ammonta ad oltre 6.100 etta- ro dei membri del Consiglio a 25, e no- zione di foraggere (15.000 ettari di erba ri (+20% rispetto al 2015) e sono stati minate 6 nuove proposte, tra cui due im- medica, che rappresentano il 50% del più di 77.000 i quintali di seme conferiti prenditrici, garantendo un rinnovamento prodotto in Italia) oltre ad altre eccellen- (+40% rispetto al 2015). superiore al 20% del Consiglio stesso. ze come grano tenero ed oleaginose. 20 dalle province parma La ‘Favola’ dei pionieri del biologico: la storia della famiglia Bertoletti Cristian Calestani PARMA - È un racconto, di quelli con il lieto fine, la storia della famiglia Berto- letti. Il nome dato all’azienda agricola, La Favola, deriva da una vacca di alcuni anni fa a cui tutti in famiglia erano affe- zionati, ma allo stesso tempo riconduce alla storia di un sapere tramandato per tre generazioni ed oggi fiorito in una convinta produzione all’insegna del me- todo biologico. La favola incominciò negli anni ’40 Oreste con la vacca La Favola Cristina Bertoletti quando Gino Bertoletti, discendente di una famiglia di agricoltori, avviò la pro- menti in diversi concorsi del settore. ni. Ci sono Oreste e la moglie Sandra pria attività. Si partì con poche vacche a “Nel 1996 – spiegano i Bertoletti – ab- Ferrari, sposati da 46 anni, con i figli Sivizzano di Traversetolo. Poi la crescita biamo avviato la produzione vegetale Paolo e Gianemilio ed i nipoti pronti a e un primo trasferimento, sempre a Si- con il supporto di Progeo e nel 2002 an- portare avanti l’azienda di famiglia: il vizzano, ed il passaggio delle terre da che l’allevamento bio”. 19enne Davide e la 15enne Alessia, fi- Gino al figlio Oreste. Oggi in azienda – 180 i capi in latta- gli di Paolo, e la 18enne Cristina e la Nel 1990 l’espansione nell’attuale fondo zione per la produzione del parmi- 17enne Francesca, figlie di Gianemilio. a Santa Maria del Piano, nel comune giano reggiano biologico al caseificio Operativi anche tre dipendenti, mentre di Lesignano, e, sempre negli anni ’90, Val Parmossa di Tizzano della ditta il tecnico dell’azienda è Gino Rossi del- la scelta del nome La Favola, in onore Montanari&Gruzza e coltivazione di la Progeo ed il veterinario, da 45 anni, è di una vacca che in azienda è nata e circa 100 ettari tra frumento, orzo, ce- il dottor Giuseppe Rossi. cresciuta ottenendo decine di riconosci- reali e prato – operano tre generazio- “Crediamo fermamente nella produzio- ne di qualità – spiega Oreste -. Siamo Taglio del nastro della nuova stalla stati tra i primi a sposare la produzione bio. All’iniziò sembrò essere una scelta azzardata, di sicuro impegnativa e fonte di sacrifici. Ma oggi stiamo raccoglien- do i frutti di una produzione al naturale, senza l’uso di diserbanti e fitofarmaci e rispettosa dell’ambiente che ci circonda ed il cui mercato è in continua crescita”. Tra le passioni dei Bertoletti anche quel- la per le gare dei capi. Lo testimonia un ufficio pieno zeppo di gagliardetti, medaglie e riconoscimenti, frutto della partecipazione a decine di manifestazioni organizzate negli anni dall’Araer, l’associazione regionale degli allevatori dell’Emilia Romagna. Tra i titoli più prestigiosi quelli del miglior giovane europeo nel 2015 conquistato da Davide, i riconoscimenti per le prove di conduzione e per la più giovane pro- duttrice di latte bio, ottenuto da Cristina. I dati tecnici A riconoscere l’impegno della famiglia Bertoletti, un mese fa, è stato anche Oggi nella stalla di Santa Maria le vacche vengono alimentate in regime bio- l’assessore regionale all’Agricoltura Si- logico con il carro Unifeed secondo il disciplinare di produzione del parmi- mona Caselli, che ha partecipato alla giano reggiano. In stalla viene praticata la fecondazione artificiale sul 100% grande festa per l’inaugurazione della degli animali, seguendo con attenzione i piani di accoppiamento forniti dagli nuova stalla per la produzione del par- esperti delle associazioni di razza. “Da sempre – spiegano i Bertoletti – pre- migiano reggiano biologico. stiamo grande attenzione al benessere degli animali e alla qualità dei pro- “Quella dei Bertoletti – ha dichiarato dotti utilizzati nella razione alimentare, mantenendo un giusto rapporto tra l’assessore – è un’azienda modello terreni coltivati e bestiame allevato. La produzione vegetale è costituita da perché punta alla qualità ed ha scelto il prati polifiti, pascoli e da medicai in rotazione con cereali quali frumento te- biologico quando, vent’anni fa, in pochi nero, frumento duro ed orzo”. credevano nelle sue potenzialità”. 21 dalle province piacenza Nel piacentino cala la coltivazione del melone Giuseppe Romagnoli PIACENZA - Un dato di fat- dine, una di collina fino a 600 to: oggi comanda il mercato metri e una di montagna oltre (Gdo) ed ogni scelta coltura- i 600 metri. Le coltivazioni le, ogni strategia aziendale caratteristiche della provincia deve essere commisurata ai sono rappresentate da coltu- costi ed alle richieste com- re erbacee cerealicole, cere- merciali. L’agricoltore ogni alicolo-zootecniche, erbacee anno deve prefigurare i propri industriali, orticole e arboree. investimenti in modo atten- Accanto alle tradizionali ci to ed anche un po’ originale. sono poi quelle “di nicchia”, Anche l’agricoltura piacenti- alcune, come quella dell’a- na, ha palesato un momento glio che è in costante cresci- di particolare difficoltà legata, ta (dopo un decennio di crisi come facile immaginare, al nel quale ha quasi rischiato di momento economico particolarmente critico non solo per la scomparire causa la concorrenza cinese), altre, come quella filiera agroalimentare, ma per tutti i comparti produttivi a livello dei meloni, in questi ultimi due anni ha subito un decremento europeo e mondiale. Oggi alcuni dati paiono fortunatamente in sensibile. La causa? Costi troppo elevati e prezzi bassi. lieve controtendenza e lo stato di salute dell’economia agrico- Corsi e ricorsi storici! La coltivazione del melone è dunque oggi la del territorio sembra manifestare leggeri segnali di ripresa, modesta, concentrata nella fascia lungo il Po o nella Bassa. “Il anche se prudenzialmente potremmo definirla “stazionaria” o mercato - precisa Salvatore Gorra del Consorzio Bristol (nato “in linea” con l’andamento dell’intera agricoltura nazionale. nel 1999, con l’obiettivo di commercializzare meloni e angurie Il comparto agricolo piacentino è caratterizzato da produzioni di alta qualità, prodotti con le migliori tecniche e con rispetto che rappresentano al meglio la composizione e la natura del per la sanità del frutto e per l’ambiente) in questo momento va territorio: c’è un’agricoltura di pianura fino a 200 metri di altitu- poco bene, un po’ per la produzione piuttosto elevata e la ri- chiesta per ora scarsa, causa anche le basse temperature nei primi 15 giorni di maggio. Nel piacentino si coltiva quasi esclu- Asparago in salita sivamente il retinato, ma è così un po’in tutte le regioni (so- prattutto nel vicino mantovano); quelle del Sud sono in grado Bene invece l’asparago sui mercati, anche se il freddo di di anticipare il mercato, mentre nella provincia di Piacenza la fine aprile, inizio maggio ha condizionato la produzione. produzione è concentrata in luglio ed agosto con un prodotto Intanto con l’ingresso di un nuovo socio di Piacenza, l’a- di discreta qualità, 20-50 ettari in base agli anni, una media di zienda Gandini, il Consorzio dell’asparago piacentino fon- 40, con 15 produttori. Ma è evidente che, in questi mesi dove dato dalla presidente Emanuela Cabrini nove anni fa, con la produzione è al top, i prezzi inevitabilmente diminuiscono”. otto soci e 17 ettari complessivi, triplica la produzione. Si Ha le idee chiare Luigi Dattilini produttore di Caorso:” unica passa infatti dai 20 ettari dello scorso anno ai 70 previsti possibilità di “strappare” prezzi adeguati è quella dell’export; quest’anno, il che consentirà una presenza costante anche all’estero il melone ha un mercato ben diverso (soprattutto sui mercati della Gdo e nei supermercati, anche se si pro- Germania) da quello italiano. I miei investimenti sono in calo; seguirà con lo “zoccolo duro” caratterizzato dalla vendita quest’anno solo un ettaro e mezzo. Ci troviamo a fronteggiare diretta e le consegne presso i ristoranti, trattorie ed agri- un mercato italiano difficile, poco regolamentato, che varia in turismi della provincia, a sottolineare il forte legame con il base alle stagioni. Per la coltivazione utilizziamo pacciamatu- territorio per un prodotto che, grazie all’azione del Con- ra biodegradabile, irrigazione a goccia e tessuto non tessuto sorzio, è divenuto in questi anni, uno dei fiori all’occhiello, per l’impollinazione contemporanea con le api. Questa meto- seppur di nicchia, della produzione agricola piacentina. dica garantisce una certa uniformità di pezzatura così come Insomma un “salto di qualità” organizzativo, perché oggi richiede il mercato estero, tra il Kg e Kg e mezzo. Se il peso sui mercati non si può più improvvisare e com’è noto, al sale, scende il prezzo. Le api sono dunque per noi indispen- di là dell’indiscussa qualità dell’asparago piacentino, il sabili e non potendole più tenere a causa di un’allergia, mi confezionamento standardizzato ed un’adeguata logisti- sono accordato con un vicino che ha collocato le arnie vicino ca, sono un supporto fondamentale per un prodotto che, alle coltivazioni. Una sinergia indispensabile tra noi agricoltori! non dimentichiamolo, va consumato il più possibile fresco, Produco la tipologia di melone retinato, con scanalature, una per poter godere di tutte le sue straordinarie proprietà coltivazione che predilige il caldo, possibilmente ventilato per organolettiche che si esaltano in cucina e che fanno bene evitare odio e peronospora. Pochi i nemici dunque, ma per all’organismo per le sue peculiarità diuretiche, depurative queste patologie è necessario il trattamento per via aerea con e la ricchezza di vitamine e sali minerali. prodotti rispettosi dei pronubi! Per gli afidi è invece possibile Dunque attenzione al consumatore e possibilità di una utilizzare il prodotto tramite gli irrigatori. produzione più costante nella stagione, il che ci consenti- La pacciamatura è dunque fondamentale. Se piove in modo rà di fronteggiare la concorrenza di altre regioni e quella non eccessivo evita penetrazione eccessiva. La raccolta è ne- straniera, perché l’asparago piacentino, in quanto a sapore cessariamente manuale e questo è uno dei costi più rilevanti e qualità, non deve temere confronti. per questa coltivazione”.

22 dalle province modena La campagna cerasicola è partita bene nonostante l’incertezza del clima Claudio Ferri VIGNOLA (Modena) – “Le brinate hanno mediamente a 11.000 tonnellate, ma è colpito a macchia di leopardo un po’ in la Puglia che esprime i volumi maggio- tutta l’Emilia Romagna con intensità e ri con circa 32.000 tonnellate di duroni incidenze diverse. La nostra valutazio- raccolti ed una superficie di oltre 18 mila ne, pur riscontrando mancanze dovute ettari, a cui segue la Campania che ha alle avversità atmosferiche, è che l’ele- un bacino produttivo di 3 mila ettari. Gli vata allegagione ha consentito di man- impianti di ciliegio in Emilia Romagna tenere buoni quantitativi di prodotto nei negli ultimi anni sono cresciuti di nume- ceraseti. Tuttavia, a tutt’oggi nessuno ro, a riprova che la coltura suscita inte- è in grado di stimare se ci sono state resse tra i produttori. “Il nostro Consor- incidenze fortemente negative dovute zio – conferma Bernardi - ha certificato al gelo. Sono tuttavia fiducioso e se il produzioni frutticole. I tecnici conferma- circa 450 ettari a marchio Igp - Indica- clima non farà pazzie ritengo che sarà no infatti che l’anticipo vegetativo ha fa- zione geografica protetta a cui ne vanno una buona annata in termini di qualità vorito una buona allegagione dei frutti, aggiunti altri 100 non ancora inseriti nel e quantità”. Andrea Bernardi, presidente anche se le gelate mattutine del 20 e 21 circuito dell’Igp ma che esprimono alta del Consorzio della Ciliegia e della susi- aprile hanno allarmato i coltivatori. Il ne- qualità e che hanno una propria rete di na tipica di Vignola, non si sbilancia ma mico principale per duroni e ciliegie re- vendita. Per il prossimo anno l’auspi- fa trasparire un cauto ottimismo per la sta infatti la pioggia prolungata, che può cio è che entrino altre imprese perché campagna iniziata con le varietà super dar luogo a fenomeni di marcescenza e dalla campagna in corso sono state in- precoci a metà maggio. Come sempre fessurazione dei frutti prossimi alla ma- cluse nel disciplinare anche altre dieci le condizioni climatiche hanno condizio- turazione. “Nell’area della ciliegia tipica varietà, che non vi erano inizialmente nato la maturazione delle drupe. Il van- fortunatamente ci sono già 200 ettari di ricomprese”. Si tratta delle varietà early taggio produttivo accumulato nei mesi ciliegie protetti con i teli antipioggia – star, sweet aryana, sweet early, marysa, eccezionalmente caldi di marzo e buona osserva ancora Bernardi – investimenti sweet gabriel, sweet lorenz, kordia, so- parte di aprile è svanito con l’abbassa- che consentono di preservare qualità e nata, sweet saretta, sweet valina “che mento delle temperature di inizio mag- quantità di frutti”. In Emilia Romagna, completano - conclude Bernardi - il pa- gio, riportando alla consueta stagionali- con 2.300 ettari di superficie, la pro- norama varietale a marchio europeo del tà la maturazione delle ciliegie e di altre duzione esitata sui mercati ammonta comprensorio”. imola “La Terra delle donne. Storie di donne che lavorano in agricoltura”

IMOLA - “La Terra delle donne. Storie di È il titolo dell’ncontro organizzato pera è femminile e che essa apporta un donne che lavorano in agricoltura”, è il dalla Cia in collaborazione con il importante contributo al raggiungimento titolo di un incontro aperto al pubblico Comune dell’obiettivo dell’azienda agricola”. An- organizzato dalla Cia Agricoltori Italiani che i numeri ci raccontano un vissuto. di Imola in collaborazione con il Comune Elisabetta Marchetti, dalla presidente Una presenza di 314 imprenditrici a Imo- di Imola e previsto alla Fiera Agricola di dell’Anp Cia Imola, Marta Brunori e dal- la, secondo i dati della Camera di com- Imola nel Teatro Balle di Paglia sabato la presidente di Donne in Campo dell’E- mercio di Bologna al 31 dicembre 2016, 17 giugno alle ore 17. milia Romagna, Sofia Trentini. Saluti e attive nel settore Agricoltura, silvicoltura L’intenzione è quella di riproporre la considerazioni anche dal presidente e pesca. Dati che salgono a 3.245 se giornata dedicata alle donne che lavora- della Cia, Giordano Zambrini. Condu- consideriamo la provincia di Bologna, a no in agricoltura presentata il 4 marzo in ce l’iniziativa Alessandra Giovannini. 20.592 se le contiamo in regione Emi- occasione della Giornata internazionale Un’occasione, questa, per conoscere lia Romagna e a 267.035 in Italia. Nel della donna. A raccontare la loro espe- un’attività che troppo spesso è ricordata 2016 erano, invece, 180 le tessere della rienza e le loro scelte di vita ci saranno e presentata da uomini. Cia di Imola intestate a donne. Lavorare Alessandra Gentilini, Loretta Mascagna, Oggi il ruolo di queste donne è molto di- la terra con le proprie mani e seguire il Luana Tampieri. Riflessioni saranno ag- verso da un tempo, infatti, sempre più ciclo della natura è qualcosa di nobile giunte dall’assessora regionale all’agri- spesso troviamo giovani figure femminili che ripaga della fatica fatta e che dà la coltura, Simona Caselli, dall’assessore mediamente più qualificate degli uomini, possibilità di vedere giorno dopo giorno all’agricoltura del Comune di Imola, diplomate o laureate, a capo delle azien- crescere il frutto del proprio lavoro. Una Pierangelo Raffini, dall’assessora alle de stesse. Inoltre, è importante sotto- sensazione che vorremmo far conosce- pari opportunità del Comune di Imola, lineare che circa il 40% della manodo- re a tutti”. 23 dalle province ferrara Diventare imprenditori con il servizio “agricoltura insieme”

FERRARA – Accedere alla terra, ottenere fondi dai Psr – Piani con Monia Mingozzi, 36 anni, di sviluppo rurale e fare un progetto d’impresa innovativo e di- che da dieci gestisce un versificato. Sono solo alcuni deglistep che devono affrontare i circolo ippico a Portomag- giovani che vogliono diventare agricoltori, un percorso spesso giore e vorrebbe integra- a ostacoli che Cia Ferrara ha l’obiettivo di semplificare, per re la sua attività, aprendo favorire il ricambio generazionale e dare nuova linfa al setto- una fattoria didattica e un re. Per farlo, oltre all’abituale consulenza dei tecnici dell’asso- agriturismo. “Parteciperò ciazione, nasce il servizio “agricoltura insieme”: uno speciale alla Festa dell’agricoltura “affiancamento” da parte degli agricoltori Cia nei confronti di di Portomaggiore insieme chi vuole diventare agricoltore ed ha bisogno di un sostegno, agli agricoltori e ai tecnici ma anche della preziosa esperienza di chi agricoltore lo è già. di Cia come testimonial del Lo sportello ha aperto ufficialmente nel corso della Festa servizio ‘agricoltura Insieme’, dell’Agricoltura di Portomaggiore, come spiega Gianfranco che per me è stata una realtà an- Tomasoni, ed è già una realtà sul territorio. cora prima della sua ‘nascita’ ufficiale “L’idea di aprire questo servizio di supporto ai giovani che vo- – spiega la giovane imprenditrice. Quando ho deciso gliono entrare nel settore - spiega Tomasoni - è nata lette- di coniugare la mia attuale attività alla didattica per i bambini ralmente sul campo. Capita sempre più spesso di incontrare e all’agriturismo, pensando che fosse un ottimo modo di ren- ragazzi che hanno la passione per l’agricoltura e buone idee, dere fruibile il mondo rurale, ho trovato molti ostacoli e diverse ma non sanno da dove cominciare o hanno ricevuto risposte porte chiuse, un coro di ‘non si può fare’. vaghe e non soddisfacenti. Un’esperienza che credo capiti a molti giovani, soprattutto se Il compito di chi è già agricoltore e ha un’esperienza alle spal- parliamo di agricoltura non tradizionale, quella definita multi- le è, a mio avviso, quella di dare un indirizzo e spiegare dove funzionale. andare e cosa fare concretamente. Non è un servizio che vuo- Il caso ha voluto che incontrassi Gianfranco Tomasoni del- le sostituirsi a quello dei tecnici della nostra associazione. Ma la Cia, un allevatore che mi ha indirizzata e aiutata nel mio il primo approccio al nostro lavoro è spesso molto burocratico percorso, dandomi quello che nessuno mi aveva dato prima: e credo, invece, sia importante trasferire ai più giovani la pas- ascolto e interesse reale per la mia idea. sione, il bello di fare agricoltura anche in maniera diversa e Grazie al supporto suo e dell’associazione, a settembre ini- innovativa”. zierò il percorso di formazione per diventare imprenditrice Un obiettivo di supporto e sostegno che sta dando i primi frutti agricola e farò un investimento per acquistare del terreno”. flash Chiusure estive de- gli uffici Cia Ferra- ra Ferrara - Come di consuetudine e ne- cessità, gli uffici Cia Ferrara a partire dal 31 luglio seguiranno uno schema di chiu- sure come da tabella pubblicata. Si ricorda ai soci che solo il 14 agosto tut- ti gli uffici saranno chiusi, dal 16 ago- sto Argenta, Ferrara, Copparo, Massafi- scaglia, saranno a di- sposizione dei soci. In caso di urgenze gli agricoltori posso- no far riferimento ai numeri di cellulare aziendale di Cia Fer- rara.

24 dalle province ravenna Tavolo Verde, Cia: necessario impegno corale per supportare le aziende

RAVENNA - Le Organizzazioni agricole riunite nel Tavolo Ver- Stando così le cose il Tavolo Verde ha avanzato la richiesta de hanno affrontato recentemente due questioni che in questo al Consorzio di Bonifica della Romagna di sospendere la ri- momento hanno un peso rilevante: la richiesta al Consorzio scossione di tutte le cartelle con incrementi sproporzionati sul della bonifica della Romagna di sospendere la riscossione del settore irrigazione con scadenza 30 maggio; di adottare, con- pagamento dei contributi irrigui e lo studio di interventi di sup- frontandosi con le organizzazioni agricole, un sistema pro- porto per quegli agricoltori particolarmente in difficoltà anche gressivo di aumenti come viene realizzato in tutti i Consorzi in seguito al maltempo di Pasqua e del dopo Pasqua. di bonifica limitrofi. Consorzio di Bonifica della Romagna – In base a un nuovo Calamità - Il Tavolo Verde ha trattato anche il tema delle ca- sistema di calcolo i contributi di irrigazione per le aziende agri- lamità. La questione è stata posta dalla Cia, con l’obiettivo cole sono lievitati fino a dieci volte: il Tavolo Verde ha chiesto di capire se sia possibile concretizzare interventi di al Consorzio di Bonifica della Romagna la sospensione della supporto rivolti a quegli agricoltori che soffrono riscossione e l’adozione di un sistema progressivo di aumenti maggiori difficoltà in seguito all’ondata di mal- per contenere ulteriori difficoltà delle aziende. tempo che a Pasqua, e nei giorni seguenti, Le Organizzazioni aderenti al Tavolo Verde di Ravenna, già ha portato grandine, forti raffiche di vento nel corso del 2016, avevano più volte richiesto al Consorzio di e brinate. bonifica della Romagna di monitorare gli effetti sulle aziende Sui prodotti assicurabili non sono possibili del nuovo sistema di calcolo delle tariffe irrigue e di calmiera- di fatto altri interventi. re le situazioni con aumenti sproporzionati rispetto agli anni Molti nostri associati sono sì assicurati, precedenti. ma il danno non è mai coperto per intero, anche se le polizze agricole sono a tutti gli parma effetti l’unico strumento concreto che gli agri- coltori possono utilizzare per tutelare almeno in Rinnovato il contratto parte le produzioni. È noto, però, che il sistema italia- no presenta gravi ritardi nell’erogazione dei contributi statali provinciale operai agricoli previsti, incertezze normative e ostacoli burocratici. Questi sono alcuni elementi che disincentivano le domande e nel Parmense il settore agricolo resta in balia delle avversità atmosferiche e degli eventi calamitosi. PARMA - È stato rinnovato, lo scorso 17 maggio, il contratto di I recenti danni vanno ad incidere di circa il 20 per cento sulla lavoro per gli operai agricoli della provincia di Parma, scaduto Plv delle aziende: per talune può non essere significativo, ma il 31 dicembre 2015, in base ad un accordo tra Cia, Confa- per altre, che si trovano in situazioni di equilibrio già precarie, gricoltura, Coldiretti, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. L’accordo può fare la differenza ulteriormente in negativo. Le valutazioni prevede aumenti salariali per il personale dipendente pari al sulla fattibilità, ancora in corso e in fase di approfondimento, 2% con decorrenza da maggio 2017 e un importo a titolo di portano a pensare che si potrebbero attivare, ad esempio, “una tantum per rinnovo contrattuale” differenziata per livel- interventi di supporto alle aziende anche con Agrifidi. li. Per quanto riguarda la parte normativa, è stata recepita la modifica introdotta dal Contratto collettivo nazionale elevando a 300 ore il limite massimo individuale di lavoro straordinario nell’anno, a fronte di un limite precedente di 250 ore. Sono state altresì recepite le modifiche introdotte dal Contrat- to collettivo nazionale per il rapporto di lavoro part time. Importanti novità nel capitolo classificazione, in particolare è stato confermato il livello Comune B,estendendolo alle opera- zioni di raccolta di tutti i prodotti orticoli. Relativamente al capi- tolo delle relazioni sindacali si è convenuto sulla costituzione dell’Ente bilaterale agricolo territoriale, che assorbirà tutte le funzioni attualmente distribuite tra vari organismi. In materia di Welfare contrattuale–previdenza e assistenza sono state individuate prestazioni aggiuntive nei confronti dei lavoratori e delle aziende che saranno rese operative mediante stipula di appositi protocolli. “Le trattative per il rinnovo – hanno commentato i sottoscrit- tori - sono risultate lunghe e laboriose ma, tenuto conto della peculiarità del settore agricolo, si è riusciti comunque a rag- giungere un accordo che, pur con innegabili sacrifici per le imprese agricole, coniuga le aspettative dei lavoratori con le esigenze delle aziende stesse”. c.cal.

25 dalle province reggio emilia Accordi internazionali e gestione di squadra: le proposte di Bertinelli

REGGIO EMILIA - Ha fatto sicuramen- Al via anche una te un’ottima impressione, nell’affrontare sperimentazione la traduzione in pratica del programma dei robot di stalla: su cui è stato eletto alla presidenza sono alcune delle del Consorzio di tutela del Parmigiano novità annunciate dal neo presidente Reggiano. Nicola Bertinelli da poco è del Consorzio stato in sede di Cia – Agricoltori Italiani di Reggio Emilia per un incontro (molto partecipato) con la Direzione provincia- le dell’organizzazione. Un incontro cor- diale che ha visto numerosi interventi e spunti di discussione per quanto riguar- da la valorizzazione del Re dei formag- gi, ma anche una festa (con brindisi fi- nale) per un associato Cia (Bertinelli è ne sull’innovazione, con la decisione di condizioni perché le imprese abbiano iscritto alla confederazione di Parma), dare il via alla sperimentazione sui robot nuovi spazi di mercato, assorbendo gli che infatti ha esordito nel suo intervento di stalla, che durerà due anni. aumenti produttivi e mantenendo prezzi dichiarando di sentirsi a casa propria. Tema su cui ha molto calcato la mano remunerativi. Introdotto dal presidente provinciale An- Bertinelli è la distintività del prodotto Cervi, nell’introdurre l’ospite, ha rico- tenore Cervi, Bertinelli ha dato il senso Parmigiano Reggiano, una Ferrari dei struito le fasi che hanno portato alla del ritmo con cui i nuovi organismi che formaggi, che come tale va presentata sua candidatura, in specie nella sezione dirigono il Consorzio si stanno muoven- in Italia ed all’estero. Sull’export che si di Reggio, dove ad un accordo di pro- do: due mesi di tempo per tradurre in vuole aumentare fino al 50% della pro- gramma non ha corrisposto un accordo azioni le indicazioni programmatiche su duzione, ha ricordato le potenzialità di sul candidato. La nascita quindi di una cui il nuovo presidente ha riscosso una- alcune aree su cui si punterà fortemen- seconda lista ha portato poi i produttori nime consenso; la rinuncia alla facoltà di te; ad esempio, l’accordo Ceta consen- ad esprimere a maggioranza una prefe- attuare senza comunicazione agli organi tirà di quadruplicare l’importazione in renza per un’impostazione non calata dirigenti azioni con spesa fino a 100 mila Canada dei formaggi europei, un’oppor- dall’alto; una frattura sulla quale è op- euro, ora tutte le iniziative passeranno tunità che il Parmigiano Reggiano deve portuno che le diverse rappresentanze dall’esecutivo, dando quindi il segno di saper cogliere. Compito del Consorzio svolgano una riflessione seria ed appro- una gestione ‘di squadra’; l’accelerazio- – secondo il presidente – è di creare le fondita. Cia e Confagricoltura Reggio Emilia: bene la revisione delle tariffe per gli scarichi in pubblica fognatura degli allevamenti suinicoli Le due Associazioni hanno raggiunto un accordo e Veneto, con il duplice vantaggio di assicurare un corretto positivo con Iren. Dal prossimo anno le tariffe saranno smaltimento degli effluenti zootecnici, a costi accessibili per decise da un’autorità nazionale gli allevatori. Non va dimenticato poi che tradizionalmente gli allevamenti suini smaltiscono il siero, residuo dalla lavorazio- REGGIO EMILIA - Cia - Agricoltori Italiani e Confagricoltura ne del Parmigiano Reggiano. di Reggio Emilia, hanno raggiunto con Iren un accordo che Per gli anni 2016 e 2017 era però sorto un problema dovuto soddisfa le associazioni e gli allevatori di suini alla revisione delle tariffe che erano schizzate molto in alto. interessati da scarico di effluenti zootecnici La verifica attuata dalle due associazioni con Iren (ente in pubblica fognatura. Si tratta di diver- gestore del servizio di depurazione) ha messo in rilievo si e consistenti allevamenti nei comuni che da un lato vi era un errore nei coefficienti di calco- di Bibbiano, Cavriago e San Polo (6 lo, dall’altro erano state utilizzate specifiche tipiche allevamenti per circa 18 mila capi), degli impianti industriali, che ora sono state ricon- aderenti alle due Organizzazioni, ma siderate. Pertanto, agli allevamenti interessati sarà anche ad altre sigle. inviata una bolletta di conguaglio che provvederà Lo scarico in pubblica fognatura fu a dedurre i maggiori costi imputati; così le tariffe convenuto anni fa, consentendo agli applicate avranno aumenti di entità limitata. allevamenti in questione di inviare i li- Cia e Confagricoltura, contemporaneamente, hanno quami alla depurazione, adottando da teso a sensibilizzare le rispettive strutture nazionali, parte loro un trattamento biologico prima- in quanto dal 2018 la definizione delle tariffe di depura- rio per ridurre alcune componenti dei reflui. Si zione non sarà più a livello regionale, ma sarà accentrato tratta di una situazione specifica di alcune aree sen- presso l’Aege (Autorità nazionale per l’energia elettrica, il gas sibili come la Val d’Enza nel reggiano, ma anche di Lombardia e il sistema idrico). 26 attualità

Bretagna: disperazione e speranza

Maurizio Del Vecchio

Una cosa è certa: che sia a capo di una grande, me- L’ESTATE È PRONTA dia o piccola azienda, nessun agricoltore è oggi al sicuro. Ci riferiamo alla Bretagna ma è ovvio che il grave problema si può estendere a tutti. Ce ne parla A PARTIRE!!!! Pierre-Henry Allain in un articolo su Liberation. FERRAGOSTO 2017 L’allarmante numero di suicidi nel settore traduce in maniera brutale la miseria economica ma anche mo- 12 - 15 AGOSTO rale che si è abbattuta sulle campagne. Dice Frank Guehennec, responsabile del settore latte della - BASILEA, STRASBURGO, SCIAFFUSA, Fdsea (Fédération départementale des syn- dicats d’exploitants agricoles): “Non vo- FORESTA NERA E FRIBURGO gliamo una gestione alla giornata ma Un itinerario nel cuore dell’Europa € 355,00 un grande Ministero dell’agricoltura e dell’alimentazione che consideri - BUDAPEST, LAGO BALATON e LUBIANA l’agricoltura come arma strategica Fra natura e arte € 315,00 per il futuro del Paese”. I più vulnerabili sono spesso vit- time di quello che Solidarité Paysans (Associazione nata per salvare gli agricoltori dalla dispe- 11- 15 AGOSTO razione) chiama “la doppia condan- na”. Vale a dire le penali e gli aggi - BUDAPEST e VIENNA che possono essere applicati dalle Sulle magiche rive del Danubio € 390,00 banche, dalle assicurazioni e altri centri contabili ai cattivi pagatori, trasformando - PRAGA, ROSENHEIM e i CASTELLI del- delle situazioni finanziarie difficili in impasse la BOEAMIA Konnopiste e Karlstein inestricabili. L’atteggiamento dei creditori nei con- fronti delle persone in difficoltà si è irrigidito molto. € 390,00 “Non siamo dei salvatori, spiega Elisabeth Chambry La quota comprende: Trasporto in pullman Gran Turismo, di Solidarité Paysans, il nostro ruolo è prima di tutto sistemazione in hotel come da programma con servizi pri- rimettere al centro del loro progetto persone che vati e trattamento in mezza pensione. Visite guidate ed non vengono ascoltate. Ridare loro fiducia e possibi- escursioni come da programma. Nostro accompagnatore. lità di ricostruirsi la vita”. Assicurazione medico bagaglio.

Tratto da un articolo di Pierre-Henry Allain, su Libe- Per prenotazioni contattate: ns booking ration del 7/4/2017 n. tel. 0573 534153/0573 534152 fax 0573 534242 (v. Agrapress Rassegna Stampa Estera n° 1201) Web: www.crazy-tour.it e-mail: [email protected]

L’antica ricotta, Pasolini e Orson Welles

Ricotta (dal latino “recoctus”, cotto due volte), alimento rurale, povero ma buonissimo, da solo o per ripieni. La cono- scevano già gli antichi greci, buongustai. La si ottiene dal riscaldamento del siero, residuo del latte che ha già subito la cottura per la produzione del formaggio. La ricotta è un derivato del latte di vacca, pecora, capra, bufala. Ampia e spet- tacolare è l’antologia di ricotte nel nostro Paese, ognuna con un suo sapore peculiare, tipico. La ricotta fresca ha l’antica forma conica (da stampi un tempo in vimini, oggi in moderni materiali), struttura a fiocchi, omogenea, sapore variega- to, profumo di latte crema. Se stagionata, o salata, è condimento strepitoso. Anche in termini culturali: basti pensare ad un film di Pier Paolo Pasolini, gioiello della storia del cinema, oggetto di culto tra i cinefili di tutto il mondo, intitolato, appunto e non per caso, “La ricotta”, con attori come Orson Welles e Laura Betti, insieme a comparse delle borgate ro- mane. La trama: vicino a Roma si sta girando un film sulla Passione di Cristo. Il vero protagonista del racconto è Stracci, un sottoproletario romano che fa la parte di uno dei due ladroni. Stracci, e la sua famiglia, hanno sempre fame: difatti il “ladrone” i cestini di vivande per le comparse li porta ai suoi che lo aspettano fuori dal set. Quando finalmente riesce a mangiare lui, dal tavolo di un banchetto di scena, mangia tanta di quella ricotta che morirà di indigestione quando, sul set, lo metteranno in croce. Se volete rivederlo, lo troverete nelle cineteche o nelle biblioteche pubbliche con videote- ca: è uno dei quattro episodi del film (del 1963) RO.GO.PA.G. Vale a dire le iniziali degli altri registi, Rossellini, Godard, Gregoretti, oltre a Pasolini: con fior di attrici e attori. Buona e gustosa visione. Il Passator Cortese

27 ambiente e attualità

Internazionalizzazione: Bando sulla ristrutturazione dalla Regione pronti 6 milioni e riconversione vigneti di euro per le imprese

Sei milioni di euro per progetti di penetrazione sui La data di scadenza per la presentazione delle do- mercati internazionali e la partecipazione alle più mande sul bando regionale per la ristrutturazione importanti manifestazioni fieristiche del mondo. e la riconversione vigneti è fissata per il 30 giugno È quanto stanzia la Regione Emilia Romagna a fa- prossimo. Lo comunica l’ufficio tecnico della Cia vore delle imprese per progetti di internazionalizza- Emilia Romagna, sottolineando che per accedere ai zione con le risorse del Por Fesr 2014-2020 dedicate contributi la superficie minima di richiesta deve es- alla competitività del tessuto produttivo. sere di minimo 5.000 metri quadrati e occorre esse- Il bando finanzia le singole imprese, non esportatrici re in regola con la normativa sul potenziale viticolo, o esportatrici non abituali, ed anche le reti formali oltre ad avere situazioni di regolarità contributiva di imprese di piccola e media dimensione con due nei confronti di Inps e Inail. tipologie di interventi: In proposito la Cia ricorda che i tecnici sono a dispo- A) Progetti finalizzati a realizzare un percorso strut- sizione per eventuali richieste o chiarimenti. turato, nell’arco di massimo due annualità, costruito a partire da un piano export, su un massimo di due paesi esteri scelti dall’impresa, con un contributo massimo fino a 100.000 euro per singola impresa e 400.000 euro per i progetti di rete. B) Partecipazione ad un programma costituito da almeno 3 fiere svolte in paesi esteri, con un contri- buto a fondo perduto fino a 30.000 euro per singola impresa a fino a 120.000 euro per i progetti di Rete.

Social, il Mipaaf risponde in tempo reale ai cittadini

Il Dicastero agricolo ha attivato il nuovo servizio ‘chatbot’ attivo su Facebook Messenger per rispon- dere in tempo reale, 24 ore su 24, alle domande degli utenti su notizie e indicazioni pratiche. “Le risposte in un click”: cliccando, infatti, “invia un messaggio” sulla pagina Facebook del Ministero, sarà possibile attivare la chatbot, selezionare l’ar- gomento desiderato e ricevere immediatamente le informazioni necessarie. Dagli ultimi comunicati stampa alle misure adotta- te in favore dei giovani, dai fondi e strategie della Politica agricola comune al settore della pesca, alle norme e ai decreti in vigore. Chi non troverà imme- diatamente la risposta potrà inviare comunque un messaggio diretto a cui risponderà l’Ufficio relazioni con il pubblico del Ministero.

Aiuti primo insediamento giovani, c’è tempo fino al 29 settembre

Fino al 29 settembre 2017 sarà possibile presentare domanda sul terzo bando della programmazione 2014- 2020, con cui la Regione Emilia Romagna sostiene l’insediamento di nuovi imprenditori agricoli e lo sviluppo dei loro progetti nell’ambito del Programma di sviluppo rurale. A disposizione oltre 28 milioni di euro che si distribuiscono tra i due tipi di operazione del bando “integrato”, 16,3 milioni di euro per l’aiuto all’avviamento d’impresa e 12,5 milioni per l’ammodernamento delle imprese agricole. Il contributo per gli investimenti di ammodernamento aziendale può arrivare fino al 50% della spesa ammissibile, mentre il premio per il primo insediamento aziendale è di 30 mila euro per ogni giovane, cifra che può salire a 50 mila euro se l’azienda si trova in una zona svantaggiata. Novità dell’attuale bando è la dimensione economica delle aziende agricole, elemento di ammissibilità, che sarà valutata sulla base del piano colturale che il giovane imprenditore deve avere già presentato per l’annata agraria 2017. Il pacchetto è destinato ad agricoltori che al momento della domanda non abbiano compiuto 41 anni.

28 ambiente e attualità

Il periodo di divieto assoluto continuativo di spandimento liquami sarà ridotto

Piero Peri

Sono state introdotte infatti modiche al Regolamento liquami di 90 giorni possa essere frazionato anziché regionale in materia di utilizzazione agronomica degli essere, com’è sino a oggi, un periodo continuativo. È effluenti zootecnici certamente questa una possibilità che ha un notevole impatto sull’organizzazione aziendale e che, una volta DALLA REDAZIONE - Liquami: Il periodo di divieto recepita nel Regolamento regionale, potrà facilitare assoluto continuativo di spandimento sarà ridotto. Il una più efficiente utilizzazione agronomica degli- ef vigente Regolamento regionale in materia di utilizza- fluenti. zione agronomica degli effluenti zootecnici e dei di- Il positivo confronto che nelle settimane scorse si è gestati verrà infatti, entro breve tempo, modificato. sviluppato con i competenti uffici regionali ha contri- Pur essendo stato aggiornato con l’inizio dello scorso buito a formulare una proposta di nuovo regolamento anno, le modifiche si sono rese necessarie a seguito che, quando sarà approvato, semplificherà l’applica- della pubblicazione, avvenuta il 25 febbraio 2016, del zione della normativa. Sono state apportate modifi- nuovo Decreto ministeriale che è andato a sostituire il che e correzioni a diversi articoli del regolamento e precedente e superato Dm del 7 aprile 2006. agli allegati per rendere meglio aderente alla realtà Le novità introdotte con il nuovo provvedimento sono e all’operatività delle aziende una norma che, ricor- numerose, alcune per il vero già contenute nel vi- diamo, si prefigge l’obiettivo di tutelate le acque su- gente Regolamento dell’Emilia Romagna, altre inve- perficiali e sotterranee dall’inquinamento dai nitrati di ce rilevanti, che necessitano di un recepimento nella origine agricola e zootecnica. norma regionale. In particolare il nuovo Dm prevede Per quanto riguarda il periodo di divieto assoluto allo la distinzione del digestato in base alle matrici uti- spandimento dei liquami in Zvn, rispetto agli attuali lizzate, digestato agrozootecnico e agroindustria- 90 giorni, la proposta prevede un periodo continuati- le. Sommariamente, il primo è prodotto utilizzando vo di 62 giorni, dal 1° dicembre al 31 gennaio, mentre esclusivamente materiali agricoli e forestali oltre che i restanti 28 giorni (per raggiungere il totale di 90) si gli effluenti da allevamento. dovranno individuare nei mesi di novembre e febbraio Il secondo è ottenuto utilizzando acque reflue, resi- in base all’andamento meteorologico, in considerazio- dui dell’attività agroalimentare, acque di vegetazione ne di previsioni settimanali che la Regione renderà dei frantoi o sottoprodotti di origine animale, da sole pubbliche sull’apposito sito. Così operando sarà più o anche in miscela con materiali e sostanze indicate semplice ed efficace l’utilizzazione agronomica degli prima. effluenti, in particolare in questo periodo caratterizza- Altra novità rilevante è la possibilità data alle Regioni to da evidenti cambiamenti climatici che condizionano di prevedere, per le Zone vulnerabili ai nitrati (Zvn), i cicli colturali e le conseguenti fasi lavorative, conci- che il periodo di divieto assoluto allo spandimento dei mazioni comprese.

Piante aromatiche, Gestione rifiuti, l’adesione ai consorzi scatta l’aliquota Iva Polieco e Conoe solleva i soci della Cia mista nelle vaschette dall’iscrizione

DALLA REDAZIONE - L’Agenzia DALLA REDAZIONE - Gestione rifiuti: con il collegato agricolo ap- delle Entrate comunica che le provato lo scorso 28 luglio 2016 si sono introdotte diverse sempli- aliquote Iva da applicare alle va- ficazioni. Tra queste la possibilità che le organizzazioni agricole si schette/buste trasparenti compo- associno ai consorzi obbligatori per lo smaltimento dei rifiuti sosti- ste da più piante aromatiche, van- tuendosi ai propri associati, sollevandoli così dall’oneroso adempi- no così ripartite: mento sia in termini economici sia, soprattutto, di tempo. La Cia, - rametti di salvia+ rosmarino op- in proposito, è regolarmente associata ai consorzi obbligatori per la pure salvia + rosmarino + basili- gestione di determinate tipologie di rifiuti, Polieco e Conoe. Polieco co, oppure solo una delle tre re- è il consorzio obbligatorio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei ferenze, va applicata l’aliquota del beni a base di polietilene. Per le imprese agricole si fa riferimento in 5%; particolare per teli e reti a uso agricolo, quali i film per copertura di - rametti di salvia+ rosmarino+ al- serre e tunnel, film per la copertura di vigneti e frutteti, film per la tra essenza, l’aliquota è del 22%. pacciamatura, film per insilaggio, film per la protezione di attrezzi e Nei casi in cui vi siano composizioni prodotti agricoli, film per pollai, le reti ombreggianti, di copertura e in vaschetta con essenze aromati- di protezione. Il Conoe è il consorzio obbligatorio nazionale di rac- che diverse da salvia, rosmarino o colta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti. basilico, l’aliquota è del 22%. leggi tutto su www.agrimpresaonline.it

29 attualità

tutti gli annunci su Mercato delle occasioni www.emiliaromagna.cia.it Quotazioni dei principali prodotti agricoli dell’Emilia Romagna BOLOGNA pleto di doppio rullo di larghezza VENDESI motozappatrice FM, nuova, 2,50 mt prezzo euro 4.500. Tel. 338- 30 ore di lavoro. Tel ore pasti 051- 3395891. 801806. Vendo fossatore semi nuovo, span- VENDESI terreno fianco tangenziale diconcime 3,5 q.li semi nuovo, pala foraggi e paglia corsia est prezzo 11,00 al mq., am- 2 mt per sollevatore, pala caricatri- Bologna euro min max bito infrastrutturale, a richiesta pos- ce ribaltabile per sollevatore, ara- Erba medica di pianura 1a qualità sibilità edificatoria. Mail alfonso@ tro monovomere per trattore 50 cv, 2° taglio in cascina (in rotoballe) n.q. n.q. Erba medica di pianura 1a qualità ropa.it tagliaerba laterale per fossi 1,80 mt 3° taglio in cascina (in rotoballe) n.q. n.q. VENDESI scava patate tipo Carlotti tutto in buono stato. Per informazioni Modena Spring 750/35 revisionata recente- tel. 059-925640 Azienda Tori Franco euro min max mente, ottime condizioni; stazione via Olmo, 31 Gaggio in Piano. Paglia di frumento pressata in rotoballe 4.00 4.50 Paglia di frumento pressata in balloni 4.80 5.30 di filtraggio nr. 2 filtri a graniglia PARMA Paglia di orzo pressata in rotoballe 4.50 5.00 completi + 1 filtro a calza; spandi- Vendo portaballone mangiatoia Reggio Emilia concime contenitore 3 q.li zincato + completo di 12 autocatture pratica- euro min max convogliatore laterale; ala piovana mente nuovo (usato solo 2 anni) a 900 Fieno 1° taglio 2016 (in rotoballe) 8.00 10.00 perfettamente funzionante, carrello euro; telefonare 0524-583050. Fieno di erba medica 2° taglio 2016 7.50 9.50 Paglia in rotoballe 2016 4.50 6.00 con doppie ruote, mt. lavoro 40. Cell. VENDO pompa Udor a cardano per Parma 348-3192441. allevamenti 60 Bar 200 litri minu- euro min max FERRARA to con 100 metri di tubo. Info 348- Fieno di erba medica 1° taglio 2017 n.q. n.q. VENDO motore Ruggerini diesel bi- 2625763. Paglia di frumento pressata 2017 n.q. n.q. cilindrico 30cv raffreddato a liquido piacenza completo di carrello traino che fa VENDO pali in cemento per impian- da serbatoio gasoglio. Disponibile a to vigneto da mt. 4,00. Prezzo da con- qualsiasi prova 1.200 euro trattabili a cordare. Tel. 327-7859776. Ostellato (Fe). Tel. 349-4589176. ravenna VENDO spandiletame usato marca VENDO falciacondizionatrice Kuhn F.lli Annovi specifico per vigneto/ m 2.40; ringhinatore Kuhn m 4.5 frutteto con turbina laterale - portata come nuovo; spandifieno Kuhn m ql.25,00. Telefonare 340-5722812. 3.7; rotolone Spring m250 tubo del VENDO trattorino tagliaerba West- 90 torretta girevole piedi idraulici; wood Limited Edition motorizzato rimorchio appendice q 7.5 lungh m Honda bicilindrico 20 hp. Funzionan- 2.5; Ciak Malaguti 50 cc come nuovo. te a 800 €. Tel.349-4589176. Tel 339-5981946. VENDO paranco professionale a ca- VENDO Ford Transit 190 in buono tena a 380 v frizione regolabile com- stato, atto anche al trasporto animali. pleto di pulsantiera. Usato solo per Tel. 347-1093712. prova 200 € in provincia di Ferrara VENDO tino in vetroresina ottimo 349-4589176. stato capacità 9 q.li. Telefonare ore FORLì-CESENA pasti allo 0545-77360. VENDO per non utilizzo motopompa VENDESI compressore 200 Lt moto- per irrigazione con motore Fiat Iveco re trifase (380 V) da revisionare. Per 100 cv e pompa Rovatti mod S3K100- info tel. 331-5003183 Stefano. 3E da lt 2000 con 12 bar ore lavorate REGGIO EMILIA 1100, con serbatoio da lt 200 e aspi- VENDESI terreno agricolo a Reggio razione con valvola di fondo tubo, e 2 Emilia – località Gavasseto con an- mt di gomma, il tutto era stato com- nesse ex-porcilaie cedibili anche perato nuovo. Mauro 348-2444087. separatamente. Il terreno agricolo si VENDO trattore cingoli Fiat 411c estende su una superficie di circa 10 del 1960 non a norma di sicurezza biolche reggiane (circa 2.92 ettari ) per pezzi di ricambio o d’epoca a ed è servito da acqua della bonifica. 1.500 euro. Per informazioni tel. 392- Le ex-porcilaie hanno una superficie 3027551. di circa 798 mq. Trattativa privata: IMOLA 338-1988528 (Valentina) oppure 347- VENDO pali precompressi 8x8 e 6062472 (Prospero). braccetti per GDC traliccio e tubola- VENDESI muletto per uva, 800 lt Inox. re usati in buono stato. Marca Valen- Tel. 347-8151647 (Catellani Albino). te. Telefonare al 370-1307274 oppure RIMINI mail [email protected] AFFITTASI 7 ettari di cui 5 coltivati MODENA a frutta. Piante giovani e produttive, VENDESI motofalciatrice con sedu- impianto di irrigazione, situato vici- ta e senza, traina carro, con 4 falci di no ad un fiume. Possibilità di cedere scorta euro 700 tratt. Tel. 051-383369. tutti i mezzi per la coltivazione. Con- VENDESI estirpatore “Colari” com- tattare 333-9340351.

30 attualità

Quotazioni dei principali prodotti agricoli dell’Emilia Romagna

pollame, conigli e uova bestiame bovino ortofrutta Forlì Modena Bologna euro min max euro min max euro min max Galline a terra pesanti 0.22 0.30 VITELLI DA MACELLO Asparagi extra 2.80 3.00 Polli a terra bianchi pesanti 1.06 1.08 Razze e incroci da carne 6.00 6.50 Mele Fuji 70+ (bins) 0.70 0.77 Anatre mute femmine 2.35 2.39 Pezzati neri polacchi n.q. n.q. Conigli (oltre 2.5 kg) 1.87 1.93 Pezzati neri nazionali 4.65 4.95 Faraone 2.05 2.15 VITELLONI DA MACELLO Piccioni 6.40 6.60 Limousine 2.81 2.90 ortaggi biologici Pollastre 18 settimane 3.95 4.05 Charolaise ed incroci francesi 2.38 2.44 Tacchini 1.26 1.28 Incroci nazionali 1a qualità 2.36 2.42 Bologna Simmenthal ed altri pezzati rossi 2.15 2.21 euro min max Modena VITELLONI FEMMINE DA MACELLO Asparagi verdi (in mazzi 500 gr) 5.20 5.60 euro min max Limousine 2.90 3.05 Carote (casse da 10 kg) 1.70 1.90 Faraone allevamento specializzato 2.05 2.15 Simmenthal 2.08 2.23 Cipolla dorata 40/60 (sacchi) 1.70 1.80 Galline allevamento a terra pesanti 0.22 0.30 Razze pezzate nere 1.36 1.51 Patate (casse) 1.55 1.75 Polli allevamento a terra leggeri 1.06 1.08 VITELLI DA ALLEVAMENTO E DA RIPRODUZIONE Peperoni verdi (casse 5 kg) 2.90 3.10 Conigli allevamento a peso vivo leggeri 1.80 1.84 Baliotti razze pregiate carne-extra 5.79 6.45 Conigli allevamento a peso vivo pesanti 1.87 1.93 Baliotti razze pregiate carne 4.08 4.75 Pezzati neri 1a qualità extra 1.40 1.60 uva da vino, vini, mosti Uova (uso alim. cat. “A”) euro min max Piacenza forlì-cesena 73 gr e più 0.11 0.12 euro min max euro min max da 63 gr a 73 gr 0.11 0.10 Vacche da latte 1a scelta (a capo) 670.00 790.00 Vino Albana di Romagna Docg (Etgd) 5.00 7.00 da 53 gr a 63 gr 0.10 0.10 Vacche da latte 2a scelta (a capo) 590.00 700.00 Vino Sangiovese di Romagna Docg (Etgd) 5.50 6.30 meno di 53 gr 0.09 0.09 Manze gravide oltre 6 mesi (a capo) 1.050.00 1.130.00 Vino Trebbiano di Romagna Docg (Etgd) 3.80 5.20 Manzette fino a 12 mesi (a capo) 450.00 500.00 Manzette oltre 12 mesi (a capo) 550.00 630.00 frutta biologica Bologna suini di modena bovini da allevamento euro min max ALLEVAMENTO INTENSIVO GRASSI DA MACELLO Forlì-Cesena Lattonzoli di 15 kg 7.92 da 115 a 130 kg 1.51 euro min max Arance Valencia 8 (casse) 1.70 1.90 Banane (cartoni da 18 kg) 1.95 2.30 Lattonzoli di 25 kg 10.26 da 130 a 144 kg 1.52 Vitelli da ristallo 3.80 4.40 Banane equosolidali (cartoni) 2.20 2.50 Lattonzoli di 30 kg 11.40 da 144 a 156 kg 1.56 Vitelli baliotti 1a qualità 1.80 4.00 Lattonzoli di 40 kg 12.55 da 156 a 176 kg 1.63 Limoni 58/67 (casse da 10 kg) 1.90 2.30 Magroni di 50 kg 13.60 da 176 a 180 kg 1.61 bovini da MACELLO (peso vivo) Mele Fuji 70/75 (casse 13 kg) 2.40 2.60 Magroni di 65 kg 14.59 da 180 a 185 kg 1.55 Forlì-Cesena Magroni di 100 kg 16.40 euro min max Magri da macelleria Vacche romagnole 1a qualità 1.40 1.60 ORTAGGI da 90 a 115 kg 1.75 Vacche pezzata nera 1a e 2a qualità 1.10 1.30 Scrofe da macello 0.68 Vitelloni romagnoli 1a qualità 2.80 3.00 forlì-cesena Vitelloni romagnoli 2a qualità 2.60 2.80 euro min max Carni suine fresche Vitelloni Limousine 1a qualità 2.80 2.90 Carciofi (pieno campo) 0.10 0.20 Coppa fresca kg 2,5 e oltre 4.27 Vitelloni Limousine 2a qualità 2.60 2.70 Piselli freschi (pieno campo) 0.90 1.00 Spalla fresca (disossata e sgrassata) 3.08 Vitelloni Charolais 1a qualità 2.50 2.55 Lombi Modena interi 2.70 Vitelloni Charolais 2a qualità 2.55 2.00 Prosciutto da 10 kg a 12 kg (*) 3.06 Vitelloni incroci 2a qualità 2.40 2.50 Prosciutto da 12 kg a 15 kg (*) 4.12 Vitelloni Simmenthal 1a e 2a qualità 2.05 2.15 cereali Prosciutto produzioni tipiche da 10 kg a 12 kg (*) 4.89 Vitelloni extra romagnoli 2.90 3.20 Bologna Prosciutto produzioni tipiche da 12 kg a 15 kg (*) 5.21 Vitelloni extra di altre razze e incroci 2.30 2.40 Vitelle extra romagnole 2.90 3.30 frumento tenero di produzione nazionale (*) i prezzi effettivi di mercato possono oscillare fino al Vitelle extra di altre razze e incroci 2.70 3.00 euro min max 10% in più o in meno rispetto ai prezzi unici indicati N. 1 21.90 22.20 N. 2 18.40 18.60 N. 3 18.20 18.50 bestiame suino frumento duro di produzione nazionale Reggio Emilia euro min max DA ALLEVAMENTo dA MACELLO PESO VIVO Fino 20.60 20.90 da 15 kg euro 5.11 da 115 a 130 kg euro 1.59 Buono mercantile 19.20 19.50 da 25 kg euro 3.94 da 130 a 144 kg euro 1.63 da 30 kg euro 3.73 da 144 a 156 kg euro 1.64 CEREALI MINORI da 40 kg euro 3.10 da 156 a 176 kg euro 1.70 euro min max da 50 kg euro 2.64 da 176 a 180 kg euro 1.70 Avena rossa n.q. n.q. da 80 kg euro 1.72 da 180 a 185 kg euro 1.67 Orzo nazionale - p.s. 62/64 16.80 17.00 PARMIGIANO REGGIANO da 100 kg euro 1.60 oltre 185 kg euro 1.61 Orzo estero (nazionalizzato) 17.10 17.30 LISTINO PARMAREGGIO E GRANTERRE DEL 15/5/2017 quotazioni in euro Parma Bollettini Cciaa prodotto GRANOTURCO DA ALLEVAMENTo dA MACELLO PESO VIVO euro min max min max da 15 kg euro 5.09 da 130 a 144 kg euro 1.55 Modena P.R. 12 mesi 9.60 10.15 Nazionale comune 18.40 18.60 da 25 kg euro 3.96 da 144 a 156 kg euro 1.59 Farina di granoturco integrale 20.00 20.20 Lunedì P.R. 18 mesi 10.25 10.70 da 30 kg euro 3.75 da 156 a 176 kg euro 1.64 15-5-2017 P.R. 24 mesi 10.75 11.40 da 40 kg euro 3.15 da 176 a 180 kg euro 1.64 P.R. 30 mesi 11.70 12.70 da 50 kg euro 2.75 da 180 a 185 kg euro 1.64 Zangolato di creme 2.80 da 80 kg euro 1.84 oltre 185 kg euro 1.58 Reggio Emilia P.R. 30 mesi e oltre 11.80 12.00 I prezzi di riferimento dell’ortofrutta biologica pro- Martedì P.R. 24 mesi e oltre 10.65 10.95 vengono dall’ultimo aggiornamento dell’apposita 9-5-2017 P.R. 18 mesi e oltre 10.15 10.40 I prezzi pubblicati e aggiornati mensilmente, fan- sezione della Borsa merci di Bologna. P.R. 12 mesi e oltre 9.35 9.75 no riferimento ai bollettini ufficiali delle Camere di Si riferiscono a prodotto conforme Reg. Cee Zangolato di creme 2.80 commercio delle rispettive province. 2092/91 etichettato; prezzi per merce lavorata e Parma P.R. 24 mesi e oltre 10.70 11.25 Le date di riferimento non espresse si intendono confezionata a norma Cee di prima qualità, franco Venerdì P.R. 12 mesi e oltre 9.50 9.90 riferite alla settimana precedente alla chiusura del grossista e di provenienza varia nazionale, quando 12-5-2017 Zangolato di creme 2.80 giornale. non sia specificata la provenienza regionale (ER).

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