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bollettino del gruppo grotte cal novara n.16

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Supplemento a CAll'IDVARA - Anno Xl - n. 21 - secondo semestre 1996 Autorizzazione del tribunale di Novara n. 17-86 del 17-7-1986 Direttore responsabile: SiMo Giarda Spedizione in abbonamento postale - 50% - NO Tipografia San Gaudenzio - via Pigafetta, 24 - Novara

ADDRESS AD RESSE Gruppo Grotte Novara CAI vicolo Santo Spirito, 4 (I) 28100 Novara phone and fax (0)321 - 625.ns E Mali: [email protected]

Fotogralle

Gian Domenico Cella: 3, 15, 20a. 32b, 38, 51 , 52. 73 Vittorio Luzzo: 20b Gianluca Robertell: 32a Roberto Toni: 67, 70b

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00 0 SOMMARIO

LE GROTTE DI MARCELLINARA (CZ) ...... 2 LA GRUTT A DU PALUMMARO (VV) ...... 33 CAMPO INVERNALE, '95 ...... 36 BALMA DELL'UOMO SELVATICO (VC) ....•.•...... •.•...... 42 ROCCAPIETRA: GALLERIA PRESSO LA CAVA DI GRANITO (VC) ...... 44 UNA PASSEGGIATA IN PIAZZA DUOMO ...... 46 BIBLIOGRAFIA GGN lii: 1991-1995 ...... •.•...... •..•...... 52 ... COSA VUOI CHE SUCCEDA?...... 60 IN GROTTA UN GIORNO ...... 62 L'ANGOLO DELLE CHIACCHIERE...... 64 LA NOSTRA GROTTA ...... 67 RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ 1995...... 68 SOCI GGN...... 76 RILIEVO DELLA "GRUTTA DI JIZZI" (MARCELLINARA)...... allegato

REDAZIONE COLLABORATORI Secondino Bellomo Stefano Torri Gian Domenico Cella Vittoria De Regibus Ferdinando Siano

Novara, 24/12/1996

LABIRINTI viene inviato gratuitamente ad enti ed associazioni che si interessano di speleologia, in cambio di pubblicazioni analoghe. I gruppi che non dispongono di proprie pubblicazioni, ma desiderano continuare a ricevere il bollettino sono pregati di segnalarcelo. La riproduzione di articoli. fotografie, disegni è libera se viene citata la fonte.

00 0 LE GROTTE DI MARCELLINARA (CZ)

di G.D. Cella, L. Botta e V. Luzzo1

INQUADRAMENTO guidati da Spartaco che avevano trovato "Istmo di Marcellinara" o "Stretta di Mar­ nelle popolazioni locali rifugio ed inco­ cellinara". È cosl che i geografi chia­ raggiamento. Ancora oggi si trovano mano quella parte d'Italia dove il mare nella Piana di S. Eufemia alcuni topo­ Ionio ed il mare Tirreno sono più vicini. nimi ("mura i grassu") che testimoniano Una fascia di terra larga 40 km circa l'avvenimento. compresa fra il Golfo di S. Eufemia ad Ovest ed il Golfo di ad Est, Dal 1750 si contano vari progetti per lo nella parte centrale della Calabria. Una scavo di un canale navigabile per unire i zona ricca di storia e di leggenda come due mari. L'ultimo, depositato presso il d'altronde tutto il Suditalia. Ministero della Marina Mercantile, è di È questa la mitica terra dei Feaci, se­ pochi mesi. condo la ricostruzione che lo studioso Ma il primo vero collegamento fra lo Io­ tedesco Armin Wolf fa delle peregrina­ nio ed il Tirreno attraverso l'Istmo di zioni di Ulisse. Il Golfo di S. Eufemia alla Marcellinara venne realizzato dal Regno foce del fiume è il luogo dell'in­ d'Italia, fra gli anni 1883-1885, con la contro di Ulisse con Nausicaa; la zona di costruzione di una linea ferrata lunga 45 , posta poco sopra l'abitato di km circa che da Lido sullo Marcellinara, è la residenza di Alcinoo; il Ionio porta a S. Eufemia Lamezia sul Tir­ Golfo di Squillace, alla foce del fiume reno. Corace, è il luogo da cui Ulisse, accom­ pagnato dai Feaci, partì per l'ultima Ed è proprio in questo periodo (11 O anni tappa verso Itaca. fa) che si ha la prima notizia di grotte, o quanto meno di fenomeni carsici, negli Ottocento anni dopo (nel IV secolo a.C.) affioramenti di gessi della "Sella di Mar­ il Tiranno di Siracusa Dionisio I, nel cellinara". momento di massima espansione del suo impero e per mettere in difficoltà la Nella costruzione dei 1750 metri della Lega degli Italioti contro i quali combatté galleria di valico si incontrarono difficoltà due guerre, pensò alla costruzione di a regimentare le acque che nello scavo uno sbarramento proprio in corrispon­ della galleria venivano fuori un po' dap­ denza dell'Istmo di Marcellinara. Ma, se­ pertutto, ma soprattutto sul versante io­ condo quanto riportato da Strabone, non nico. Muri, contromuri, rinforzi, canali di ne ebbe il tempo. L'incalzare delle superficie e quanto altro furono appron­ guerre spostava frequentemente i confini tati per riuscire a regolare le acque che dei territori occupati e certe opere, allora arrivavano in galleria. Ma ancora oggi come oggi, richiedevano un impegno di basta la solita ricorrente alluvione per diversi anni. mettere in crisi il sistema di regimenta­ Ne ebbero invece il tempo qualche se­ zione approntato. Forse sarebbe bastata colo dopo (71 a.C.) i Romani di Crasso un'attenta ispezione di tutto il meandro che, alla fine della terza Guerra Servile, di grotte che gravitano attorno alla galle­ tentarono di isolare i gladiatori ribelli ria ferroviaria per riuscire a risolvere un problema che è ancora oggi l'incubo dei tecnici delle Ferrovie. 1 Gruppo Speleologico CAI Catanzaro e GGN

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L'area carsica di Marcellinara

Collaboratori locali...

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Gli affioramenti di gessi di cui si parla GEOLOGIA costituirono per il periodo che va dagli Nei pressi di Marcellinara vede la luce anni '30 agli anni '50 occasione di occu­ un discreto affioramento di gessi appar­ pazione per i lavoratori della zona. tenenti alla "Formazione gessoso-solfi­ Una cava, aperta sul versante tirrenico, fera", la ben nota formazione evaporitica veniva utilizzata per la produzione di miocenica che interessa numerose re­ gesso da presa. Il gesso, cavato con le gioni italiane. mine, trasportato su binari con carrelli Nel corso del Messiniano, a partire da spinti a forza di braccia fino alla fornace circa 6,3 milioni di anni fa, le imperfette alimentata con legna e segatura, frantu­ comunicazioni con l'Oceano Atlantico mato fino ad essere ridotto in finissima determinarono un grande aumento di polvere nel frantoio ed insacchettato in salsedine nel Mediterraneo occidentale contenitori da 25 kg di robusta carta con e meridionale, con sedimentazione lun­ sopra scritto in molta evidenza "Gesso di go le coste ed i bassi fondali del gesso e Marcellinara", veniva utilizzato nei can­ addirittura, in alcuni bacini interni, del tieri edili della provincia. L'impianto oc­ salgemma. Come conseguenza, per cupava otto operai e rimase in attività questo periodo in tutto il Mediterraneo fino alla metà degli anni '50. non esistono serie marine normali. Il contenuto paleontologico è piuttosto La trasformazione dei sistemi costruttivi povero, ma i caratteri litologici sono ben in edilizia mise in crisi questa produ­ definiti e facilmente riconoscibili. zione. Attualmente sono aperte alcune All'inizio del Pliocene, 5,2 - 5,3 milioni di cave sul versante Ionico ed il materiale, anni fa, l'apertura dello Stretto di Gibil­ frantumato sul posto, viene trasportato terra portò al ristabilimento delle condi­ nel cementificio di Vibo Marina per la zioni marine, ed in breve il mare riprese produzione del cemento. il livello precedente.

IB Affioramenti gessosi Sistemi carsici individuati • Accesso naturale O Accesso artlflclale

Marcellinara

Stazione G•otta del Briganti

• Cimitero Q ·· ..

M. Cocuzzolo Il. 1 Km

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00 0 L'affioramento gessoso principale, vasto I fenomeni più spettacolari sono comun­ poco più di 1 kmq, affiora lungo lo spar­ que rappresentati da una serie di trafori tiacque ionico, poco a Sud di Marcelli­ idrogeologici, tuttora attivi; essi hanno nara e ad Ovest di , nelle origine quando un torrente passa da contrade Stella, La Grotta e Riato. Un af­ rocce impermeabili e friabili (marne, ar­ fioramento più modesto (ca. 0,15 kmq) si gille, ecc.) a rocce solubili (gesso). Nel­ trova lungo lo spartiacque tirrenico, a l'area ne sono stati individuati ben 4, tutti Sud e a Est della stazione ferroviaria di parzialmente o totalmente attraversabili; Marcellinara; la superficie di affiora­ ne verrà data una descrizione dettagliata mento è comunque leggermente supe­ nel capitolo riguardante il carsismo riore rispetto a quanto riportato dalla ipogeo. carta geologica regionale. Risultano invece poco diffuse le morfo­ Per lo più si tratta di gessi discretamente logie di corrosione superficiale, che dif­ puri, stratificati orizzontalmente, in facies ficilmente assumono forme marcate. macrocristallina; intercalati ai gessi, si possono incontrare anche livelli sabbiosi CARSISMO IPOGEO e argillitici. Le favorevoli condizioni geologiche La formazione è delimitata a Sud-Ovest hanno favorito lo sviluppo del carsismo da sabbie e silt pliocenici; nelle altre di­ ipogeo: infatti sono stati finora individuati rezioni da argille e silt con straterelli 12 ingressi naturali e 3 di natura artifi­ gessosi e sabbiosi o da conglomerati ciale, che permettono l'accesso ad al­ poligenici, tutti di età messiniana. meno quattro differenti sistemi sotterra­ nei. GEOMORFOLOGIA La natura geologica del terreno ha forte­ Di seguito presentiamo i principali risul­ mente condizionato l'aspetto superficiale tati conseguiti nel corso di quattro cam­ dell'area. pag ne2 di prospezione organizzate dal Date le modeste proprietà meccaniche GGN: a rigore, le ricerche non sono an­ di buona parte dei litotipi, l'azione di­ cora del tutto concluse, sia perché le sgregatrice degli agenti esogeni ha ori­ condizioni meteorologiche non sempre ginato un paesaggio tipico caratterizzato hanno permesso di completare le esplo­ da colline e dossi molto arrotondati, qua razioni, sia perché in speleologia, si sa, e là interrotto da calanchi e ripidi fossi, non è mai detta l'ultima parola. incisi dal ruscellamento superficiale. Tutte le grotte si aprono e si sviluppano, La formazione gessosa si presenta di alcune solo per qualche metro, all'in­ norma ricoperta solo da un modesto terno del territorio comunale di Marcelli­ strato di terreno di alterazione e/o allu­ nara. Il posizionamento sul terreno è vionale. Bruschi dislivelli sono riscon­ stato effettuato sulla carta tecnica Gual­ trabili unicamente in corrispondenza di tieri a scala 1:5000 e quindi riportato fenomeni carsici o di corsi d'acqua; al­ sulla tavoletta IGM. Per le quote ab­ cune paretine verticali hanno però biamo invece preferito mantenere i rife­ un'origine artificiale, in quanto rimenti derivati dalla cartografia al 5000. rappresentano antichi fronti di cava.

La formazione è interessata da nume­ rose doline, per buona parte doline di crollo, con dimensioni che vanno dal metro alla decina di metri. Esse si con­ centrano nell'area a SE rispetto alla stazione ferroviaria di Marcellinara e nei 2 Campo invernale 1992 (27 dic. - 3 gennaio). dintorni dello sbocco sudorientale della Campo estivo 1993 (14 - 21 giugno). Campo galleria ferroviaria. invernale 1994 (28 dic.- 6 gennaio). Campo invernale 1995 (27 dicembre - 5 gennaio).

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GROTTA DEI BRIGANTI

SPELEOMETRIA nome: Grotta dei Briganti n. catasto: 355 li[)l;Z comune: Marcellinara località: Stazione Ferrovia- ria di Marcellinara cartografia: Tavoletta luM 242 IV NO •Tiriolo·' ag- aiornamento 1958 Ingresso Intermedio: XD 2789 0950 auota s.l.m.: m 188 1 Ingresso 2 Ingresso Inferiore 3 Dolina Ingresso superiore: XD 2791 0951 lauota s.l.m.: m 194 Ingresso Inferiore: XD 2780 0955 DESCRIZIONE 1auota s.l.m.: m 183 Per comodità del visitatore, procede­ sviluooo complessivo: m 152 remo seguendo l'itinerario consigliato svilucoo pianta: m 144 per una visita, che conviene condurre dislivello totale: m 11 dall'ingresso intermedio.

ACCESSI L'ingresso, non molto vistoso, si apre Da Marcellinara seguire la SS 19 bis in alla base di una minuscola parete di direzione della stazione ferroviaria. Al gesso; raccoglie le acque esterne pro­ quarto tornante, parcheggiare la vettura venienti da un fossatello e quelle di una poco oltre due casette sulla destra della vicina sorgente che sgorga da un tubo di strada e risalire il pendio coltivato ad uli­ cemento. veto lungo un tratturo, passando nei Conviene trascurare la larga ma bassa pressi di una baracca di legno, mante­ galleria seguita dal torrentello, in quanto nendosi alla sinistra di un evidente fosso si è costretti o ad immergersi in acqua o (la risorgente della grotta). a strisciare sulle sponde di ghiaia mista Dopo circa una ottantina di metri, un a sabbia, tra residui vegetali di ogni di­ sentierino taglia orizzontalmente il pen­ mensione frammisti a qualche rifiuto. La dio, oltrepassando sulla destra il ru­ morfologia della galleria è comunque scello; l'ingresso basso della grotta si bellissima: tre grossi tubi ora anastomiz­ apre immediatamente a valle, ben na­ zati incidono la volta in gesso macrocri­ scosto dai rovi. stallino ricoperto da cristallizzazioni se­ Proseguendo lungo il tratturo, che co­ condarie. Converrà darvi almeno un'oc­ steggia alcune paretine di gesso, fronti chiata sulla via del ritorno, entrando però di passate cave, dopo circa 150 m si dall'altro imbocco (5). raggiunge un falsopiano lussureggiante; seguendo sulla destra il fosso che lo de­ Si prende pertanto sulla destra un co­ limita, si raggiunge l'ingresso della ca­ modo meandro fossile dal pavimento vità (10 minuti di cammino dal tornante, sabbioso: anche qui le pareti sono rovi permettendo ... ). spesso ricoperte da cristalli di gesso se­ Proseguendo invece frontalmente, in di­ condari. Oltrepassata una grossa radice rezione di una paretina rocciosa, facen­ di una decina di centimetri di diametro, si dosi largo a stento tra la vegetazione, costeggia poi sulla destra una saletta di dopo una ventina di metri si accede alla crollo che ospita qualche pipistrello, ri­ dolina di crollo che dà accesso al settore congiungendosi dopo una ventina di a monte della grotta. Per scendere, tor­ metri con il torrente che scorre lungo la nano utili una decina di metri di corda da galleria principale (5). ancorare ad una vicina pianta. Si prosegue comodi su ghiaie con ciot-

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00 0 toli di ogni dimensione e massi di crollo, Questo si perde a valle in un minuscolo sbucando dopo una ventina di metri di vano dopo circa 1 m, in corrispondenza nuovo all'esterno, al fondo di una della frana (2M). La galleria principale "rovosa" dolina di crollo (SA). Sul lato invece prosegue verso monte piuttosto destro della frana si notano indizi di un larga (2-3 m), ma molto bassa, quasi del forte flusso di acqua in altra direzione ed tutto occupata dal solito deposito di un grosso accumulo di vegetali. sabbia e ghiaia (3M), curvando sulla destra e diventando intransitabile per L'acqua ha aggirato la frana sulla sini­ frana dopo una decina di metri. stra, scavandosi la strada in uno stretto e basso meandro tra la bancata di gessi OSSERVAZIONI compatti e una serie di gessi frammisti La grotta incide il letto di una bancata di ad arenaria (11 ). Dopo una quindicina di gessi macrocristallini puri; le sezioni dei metri di acrobatica progressione al pelo cristalli sono facilmente osservabili sulla dell'acqua, la galleria si allarga e sbuca volta delle gallerie. Il banco dei gessi al centro di una ulteriore dolina di crollo sovrasta una serie di livelletti di gesso e (15), al solito ben difesa da spinute sabbia fittamente alternati, poggianti a verzure. loro volta su un livello di gesso e sabbia intimamente miscelati. La serie si os­ Si aggira un tratto allagato infilandosi tra serva molto bene in corrispondenza alcuni massi sulla destra, ritornando della sezione 113 . dopo poco a costeggiare il torrente; si Frequentemente si notano sulle pareti e prosegue parte carponi parte strisciando sulla volta cristallizzazioni secondarie. sulla sua sponda destra, che presenta il pavimento ghiaioso in alcuni punti ce­ La morfologia delle gallerie, in alcuni mentato. Aggirato un masso di crollo, si punti spettacolare, è quella tipica delle raggiunge un laghetto lungo una decina condotte a pressione di interstrato, poi di metri, ove risulta impossibile prose­ evolute gravitazionalmente, parzial­ guire, in quanto il livello dell'acqua lam­ mente riempite da materiale trasportato. bisce la volta della grotta (22). L'in­ Non è da escludere che alcuni canali gresso inferiore si apre poco oltre il la­ presenti sulla volta siano successivi al ghetto. riempimento della galleria, conseguenza del movimento di acque al contatto tra Ritornati all'ingresso, si può seguire per sedimento e volta. un breve tratto la grotta verso monte. Sono altresì presenti morfologie di Abbandonato dopo un paio di metri il ru­ crollo, specie in corrispondenza delle scello, si piega decisamente a sinistra. doline che mettono in comunicazione la Si incontra una galleria bassa, larga 2-3 grotta con l'esterno. Questi crolli sono m: il lato destro è percorso da un torren­ facilmente spiegabili se si tiene conto tello, che si congiunge con quello pro­ che le gallerie, larghe da 2 a 5 m, si tro­ veniente dall'esterno; quello sinistro dal vano mediamente a soli 3-6 m di pro­ solito accumulo di ghiaie. La galleria fondità rispetto alla superficie. può essere risalita per una decina di metri, fino allo sbarramento di una frana. ldrologicamente la grotta convoglia l'ac­ qua che compare nel settore a monte L'altro lato della frana può venire rag­ (1 M) e quella proveniente da un fosso giunto tramite una dolina di crollo esterno (1 ). L'acqua della sorgentella (accesso superiore). che sgorga nei pressi dell'ingresso de- Questa si presenta di forma ovoidale, circa 5x3 m, orientata SE-NW, profonda 3 Sezione messa a rudo al capos. 11 (dal basso): circa 1,5 m; dal fondo, terroso, si scende - 20 cm di sabbia e gessi Intimamente frammischia­ attraverso uno stretto passaggio tra i ti (letto dell'unità non visibile) massi fino a circa 6 m di profondità, ove - 75 cm di livelletti millimetrici di gesso ed arenaria si incontra nuovamente la cavità, per­ fittamente altematl corsa da un torrentello. - 30 cm di gesso macrocristallno (limite superiore dell'unità non visibile)

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00 0 Tavola intera

lago 21

ingresso basso PIANTA

SEZIONE LONGITUDINALE B dolina i"" · ~~-~ \r- 5A i-.(-..-. ..__- ..-.., -..-_.-..e- ..-: .--....-.. .-. ..-... -. .-... -. .-.. - ...-;.....- ·····-i

6A~ ,6 r+- I 1 dolina "'~'l ·'"''""1 i ,, J I I l I 1 'L : -- C I ', 5 ~~ in ~ ) .!~.. ,, ..~·- ·~-,,~.;...=~ '~:::.~:::;;c.fz-.:::;:;, .•:.i '""'M''''''·'. .·, ··~·· ..,.. ,.,.,... ,,, ,""'~~·r· .... ·:

1- - ~ I L ------.. - -- -·- - ·------dolina D \, -ì;J in!Tesso basso lago -+ --, I _, P 15 -- Il' . ~·4J. 1f'ill,I • - ~ ------··- ....:...... :. = - - -~ ...... , .... -:·~· ...... ,..",;t •.. .,,.._,_ . . ,,. "a. .. _ ·· • ····· •• ·· •••·•T•o•••••,.•••~..::•••••••••••••••O ~ I ~ ~")'·" · · · ~!""· 12

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Rilievo: G.D. Cella. S. Bellomo, L. Botta, A. Cirillo S. Raimondi PIANTA GGN 1995-1996

e B lina 2 1 m~ !J ~ Hm A D E

Q ~ i~ o I SEZIONI TRASVERSALI e""".

ingresso alto B ~··~··················-, ""...... ,. ..,,,:L ~w ..L +4.76 m \ .....- ! 2H l .... ~. .,'.. ·---~:- ? ~> I ~ ' +-

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dolina ---ì ,;--,"~ 7 lfli/,I~:

00 0 riva da una canalizzazione probabil­ presa da poco! mente messa in opera quando la cava di Riteniamo inoltre che la galleria dal cap. gesso era attiva. Complessivamente la 11 in avanti sia relativamente giovane, e portata del ruscello interno si aggira sui che il crollo della dolina SA possa na­ 2 Vs (1.1.1995). scondere il prosieguo della vecchia gal­ leria. Anche in questo caso, solo uno Meteorologicamente la grotta mostra un scavo potrebbe dimostrarlo ... movimento dell'aria a tubo di vento, giustificata dal~ presenza di ingres~i posti a quote diverse. Nel corso del n­ lievo (1.1.1995) abbiamo osservato forti GRUTTA DI JIZZI correnti di aria provenienti sia dall'in­ gresso basso, che dalle doline interme­ SPELEOMETRIA die, in direzione dell'ingresso interme­ nome: Grutta di Jizzi dio. Questo flusso di aria dovrebbe in­ n. catasto: vertire direzione nei periodi estivi. Più contraddittoria la situazione nel set­ comune: tore a monte, ove (31.12.1995) si sono cartografia IGM: Tavoletta I M 242 osservati solo modesti movimenti di aria IV SO Caraffa di con direzione variabile. Catanzaro - aggior­ namento 1957 Dal punto di vista biospeleologico, da Ingresso inghiottitolo: XD 28n 0881 segnalare la presenza di qualche pipi­ ta s.l.m.: m 176 strello e quella di numerosissime caval­ XD 2877 0879 lette, apparentemente troglofile. m 184 XD 2871 0861 Da ultimo, alcune considerazioni di tipo m 180 esplorativo. XD 2886 0853 La presenza di vari ostacoli (acqu~, m 156 frane, rovi ... ) ha rallentato non poco 11 m 1200 ca. procedere dei lavori. La risorgenza a valle non ha potuto es­ m806 sere collegata con una poligonale in­ m771 terna. Un controllo esterno ha permesso dislivello: di verificare che effettivamente il torrente in uscita sifona ad un metro circa dall'in­ ACCESSI gresso; inoltre, la poligonale esterna ha Settore a monte. Si lascia la SS 280 mostrato un ottimo accordo con quella "Due Mari' all'altezza dell'uscita di Mar­ interna, con un errore di chiusura infe­ cellinara dirigendosi verso l'abitato. La riore allo 0,8 %. stradina asfaltata da imboccare è quella che passa davanti al cancello d'ingresso Non capiamo poi se la galleria a monte, del Cimitero di Marcellinara. Si percorre che sicuramente appartiene al sistema in discesa per circa 600 m fino al esplorato, sia il prosieguo della galleria sottopasso del ponte della "Due Mari" principale, che ha cambiato brusca­ dove si può lasciare la macchina. mente direzione, oppure se rappresenta L'inghiottitoio dei "Jizzi" si trova a meno una galleria laterale che confluisce nel di 100 m in direzione SE, al termine di sistema. Lo scavo della frana intermedia, una valletta percorsa da un ruscello. Vo­ oltre a risolvere il dubbio, potrebbe così lendo evitare il bassissimo ed allagato portare ad una piacevole sorpresa. passaggio iniziale, bisogna aggirare il Sicuramente la galleria a monte ha una punto in cui il ruscello si ingrotta: ad una prosecuzione in contatto. con l'e~te,rn~, ventina di metri in direzione Sud, in una come dimostrano le deboli correnti d ana depressione del terreno molto ce- riscontrate. Certo che allargare il pas­ saggio in gallerie così basse non è im- 4 Co"1>1'eso i tratti di natura artrlCiale

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INGRESSI

1 Inghiottitolo attivo 2 Dolina di crollo 3 La Fhlcarazza 4 Botola 5 Tunnel artificiale (uscita acque)

200

160

140

Sezione lungo la direzione N 15° E 120 -50 o 50 100 150 200 250 Distanza In proiezione (m)

GROTTA DI JIZZI Correlazioni interno-esterno

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00 0 spugliata, alla base di una paretina roc­ Ramo prlnclpale ciosa si apre un pozzetto che pennette di Il ruscello esterno scompare alla base di raggiungere nuovamente il torrentello una ripida paretina di gesso, in una all'Interno della grotta. larga ma bassa galleria, parzialmente allagata (4C). che obbliga ad un penoso Ingresso da "Fhlcarazza" avanzamento strisciando completa­ (Ingresso usuale). mente immersi in acqua. Dopo una de­ Dal sottopasso della •oue Mart• si risale cina di metri, in prossimità di alcuni la stradina per circa 200 m fin dove essa massi di crollo, la galleria si restringe, ri­ incrocia una sterrata. SI gira a sinistra e sultando Interamente occupata da un la­ dopo altri 200 m si gira a destra fer­ ghetto, e la volta si alza; superato Il ba­ mando la macchina, dopo altri 100 m cino grazie ad alcuni grossi massi, si circa, In un'ampia curva su uno spiazzo perviene finalmente ad una ampia gal­ di cava. leria. A piedi ci si porta al secondo livello del piano della cava Nord, dove, a sinistra, Questo primo tratto può essere evitato si trova una stradina sterrata che aggira scendendo una dolina di crollo che si una depressione del terreno molto ce­ apre a una ventina di metri dall'ingresso spugliata, al centro della quale si può (1 ); alla base di un pozzetto di 4 m, una notare un pozzetto di mattoni, che costi­ strettoietta dà su uno scivolo terroso che tuisce un altro accesso artificiale alla termina in prossimità del laghetto (4). È grotta. opportuno ancorare ad un vicino albe­ Aldilà della depressione c'è un ulteriore rello qualche metro di corda (ca. 1O m) spiazzo di cava dove, sull'unica paretina per superare al ritorno con facilità il rocciosa, cresce una pianta di fico primo saltino. selvatico (Fhicarazza) dietro cui è situato l'accesso alla grotta La galleria prosegue con una piccola biforcazione. A sinistra il tratto è interes­ Settore a valle. In corrispondenza dello sato da crolli, ghiaie e terriccio, e una sbocco sudorientale della galleria ferro­ poderosa radice della lunghezza di al­ viaria si apre un cunicolo artificiale lungo cuni metri fa bella mostra di sé; il primo 150 m, comodamente percorribile, da cui tratto è pure interessato da numerose fuoriescono le acque della grotta. cristallizzazioni secondarie di gesso. Il Per raggiungere la sede ferroviaria o ci torrentello si infila invece a destra, ove il si porta al di sopra della galleria e ci si soffitto evidenzia splendidi condotti a cala verticalmente per 3+7 m utilizzando pressione (6A). Le due gallerie si riuni­ la retè di protezione a mo' di scaletta scono dopo una quindicina di metri, ove (attenzione!), oppure si costeggia il l'ansa del torrente genera un ulteriore bordo della sede ferroviaria, che va len­ laghetto. tamente degradando, per qualche centi­ naio di metri. Questa alternativa, più La galleria assume ora una forma tipica lunga, è però più sicura. che manterrà per un centinaio di metri; un ovoide schiacciato di larghezza va­ DESCRIZIONE riabile fra i 5 e i 1O m, altezza 1-2 m, con Per motivi di unitarietà, abbiamo prefe­ soffitto piano inciso da spettacolari ca­ rito descrivere la grotta seguendo il per­ nali di volta; il pavimento presenta fondo corso delle acque dall'inghiottitoio ove ghiaioso o ricoperto da grossi ciottoli. Il vengono catturate fino alla loro risor­ torrentello genera numerose pozze e la­ genza, piuttosto che quello effettuato nel ghetti. corso delle usuali escursioni. Non preoccupatevi se nel corso della Dopo una quindicina di metri si incontra visita udrete un preoccupante frastuono un secondo basso passaggio, che con­ avvicinarsi: la parte finale della grotta viene superare strisciando in corrispon­ scavalca la linea ferroviaria Lamezia denza di uno dei canali di volta, rime­ Tenne - Catanzaro! diando cosl un ulteriore bagno (1 O).

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00 0 Si procede ancora curvi per una trentina rande ed arrampicando i vari cumuli di di metri, fino ad un grosso masso di massi che vi si incontrano. Dopo una crollo ove ci si può rialzare (34 ). Paralle­ cinquantina di metri si raggiunge la sala lamente alla galleria principale, sulla si­ delle traversine (62), ove il torrente si nistra un bel condotto a pressione dal perde in un ammasso di pietre, gettan­ fondo melmoso comunica in più punti dosi a cascata in una galleria più pic­ con essa. cola. Sulla destra, una struttura lignea Dopo altri 30 m la galleria curva a destra semidiroccata testimonia un maldestro (W) e la volta si innalza a 4-5 m, in tentativo di rinforzo del cunicolo, visto corrispondenza di un evidente percorso che a quota più bassa passa la galleria fossile (28). In zona si osserva prima una ferroviaria serie di corrosioni verticali che portano la roccia ad apparire come stalattiti, e Volendo, poco oltre il Quadrivio è possi­ quindi un livello sopraelevato di ghiaie, bile abbandonare il torrente innalzan­ che rappresenta un antico livello del dosi sulla destra per raggiungere una torrente. galleria parallela, parzialmente adattata dall'uomo, che porta sempre alla strut­ Continuando a seguire il percorso del tura appena descritta (62). torrente, incontriamo poco dopo una grossa sala di crollo (27) alta 7-8 m, ri­ Si scende alla base del caos di blocehi coperta da grossi massi ed accumuli di sfruttando alcuni passaggi tra i massi. Al argilla ed abitata da una nutrita colonia fondo ritroviamo il torrentello scomparso, di pipistrelli. Un passaggio tra i massi di che, percorsa una galleria di dimensioni sinistra, permette di proseguire lungo la più ridotte rispetto alla precedente, dopo galleria attiva, che si riduce a circa 2 m una quindicina di metri si immette in un di larghezza, delimitata sulla sinistra da ventoso condotto artificiale (149); la grossi massi di crollo; le morfologie della galleria naturale presenta lateralmente volta e del pavimento, la lucentezza numerose piccole condotte, alcune co­ delle pareti, unitamente alla presenza municanti tra di loro. del torrente rendono questo angolo della Dopo 154 m il tunnel sbuca all'aperto in grotta particolarmente suggestivo. corrispondenza dell'imbocco SE della Dopo una cinquantina di metri, la galle­ galleria ferroviaria. ria sfocia nel Quadrivio (20), un salone di crollo (ca. 15 mdi diametro per 10 di altezza) ove convergono l'arrivo del Dall'Ingresso della Fhlcarazza al ramo fossile intravisto prima ed il ramo Quadrivio che porta all'ingresso della Fhicarazza. Si tenga presente che il settore com­ preso tra l'ingresso, il Quadrivio ed i rami Innalzandosi sulla sinistra in corrispon­ di Sud-Ovest è piuttosto complesso da denza di alcuni ciclopici massi ricoperti percorrere, da descrivere e da rappre­ da guano (attenzione!) si entra in un'am­ sentare graficamente, in quanto crolli e pia galleria fossile dal fondo sabbioso e interventi umani mettono in comunica­ molti massi, asciuttissima, che dopo una zione tra di loro numerosi ambienti. cinquantina di metri ritorna sull'attivo (attenzione!), diramandosi in corrispon­ Superati i massi e le fascine presenti denza dei cap. 28 e 29. Il ramo di sinistra nell'atrio dell'ingresso (100), si prende a oltrepassa l'attivo con un sinuoso mean­ sinistra il ramo dal fondo sabbioso in dro occluso da frane (126); verso il ter­ leggera discesa; attenzione a non infi­ mine si incontrano prima un pavimento larsi nella prima fessura di sinistra, che di fango secco crepato, indicatore di un dà su un pozzo sovrastante la sala del­ antico laghetto, poi alcuni piccoli aggre­ l'incontro. Dopo una quindicina di metri gati di gesso a mo' di rosa del deserto. la galleria si allarga notevolmente; si tra­ Tornati dunque al Quadrivio (20), con­ scura un evidente passaggio in discesa viene seguire il torrente verso valle, in in corrispondenza della seconda salet­ un susseguirsi di saloni di crollo, aggi- tina, si prosegue diritto e, dopo qualche

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00 0 discesa, anche la volta si innalza. In 2. Cercando i passaggi giusti tra i massi questo tratto è opportuno trascurare i di frana presenti poco dopo l'ingresso vari saloni inclinati che spingono ad (103). Da qui è possibile scendere sia andare verso il basso, mantenendosi in­ alla Sala dell'Incontro sia a quella vece nella galleria principale dal pavi­ delle Traversine. mento sabbioso. Dopo una settantina di metri, si sbuca Si attraversa la sala ovunque ricoperta nell'ampia sala di crollo del Quadrivio da massi: sulla destra si osserva anche (20), Il cui fondo può essere raggiunto una serie di pozzetti. Da una fessura seguendo un sentierino ricavato sulla posta al termine proviene una piccola cresta di una duna di sabbia, qui rico­ venuta di acqua che, unendosi con perta da una discreta quantità di guano. quella generata da alcuni stillicidi, ori­ gina un minuscolo ruscello che dopo Settori di Sud-Ovest pochi metri va a perdersi tra I massi. Dalla Sala delle Traversine (62), una L'ampia galleria che si sviluppa subito grossa galleria, In parte artificiale, si dopo ospita un camino che porta ad una dirige verso Sud, immettendo dopo una minuscola galleria freatica, ricoperta di quindicina di metri in una condotta in terriccio, che presto diviene impercorri­ calcestruzzo (63), utilizzata in passato bile. Dopo una quindicina di metri, i per lo scarico delle acque. clasti scompaiono ed il pavimento di­ Sulla sinistra si apre una stanza con due viene sabbioso, mentre poco avanti la grossi massi di crollo; vi converge una galleria si divide in tre condotti: a sinistra galleria dal fondo argilloso ben presto un arrivo impercorribile, al centro un impercorribile a causa dell'intasamento condotto con clasti in cui convergono le che raggiunge quasi la volta (47). acque di tre arrivi presenti nella galleria Il tunnel, ventosisslmo, prosegue invece di destra. rettilineo in direzione SSE: dopo una trentina di metri si incontra una scala Si prosegue, comunque, lungo la galle­ (64) che permette di salire all'esterno ria principale e, superate tre venute di (attenzionelll) nella depressione spinosa acqua provenienti da destra, si rag­ prospiciente l'ingresso della Fhicarazza. giunge un'ultima saletta (90). Anche qui Il tunnel prosegue per varie decine di incontriamo un bivio: a sinistra un con­ metri intasandosi progressivamente a dotto in forte salita, che materiale di causa dell'argilla. crollo alloctono rende presto Impercor­ ribile; a destra un basso cunicolo Il cui Una seconda galleria .. seminatura1e•, originario fondo di ciottoU e sabbia viene non molto alta, parte dalla sala delle progressivamente sostituito da materiale Traversine In direzione Ovest; dopo una di crollo fino ad intasare la galleria, ren­ decina di metri, un passaggio tra i massi dendo così impossibile la progressione. permette di entrare nella Sala dell'Incon­ È probabile che tutti questi riempimenti tro (83). siano in relazione con il marcato fossato situato ad Ovest della cava. Alla Sala dell'Incontro è possibile per­ venire direttamente dalla Fhicarazza at­ Ramo del Barbagianni traverso 2 vie: Costituisce il ramo fossile di livello più elevato. Il nome deriva dal fatto che un 1. Calandosi nel pozzo che si apre un esemplare di Barbagianni ha preso di­ paio di metri a sinistra del fico di mora nel primo tratto di grotta. ingresso (102); il pozzo dà diretta­ mente sulla volta della sala (si tratta Dall'ingresso della Fhicarazza (100) della finestrella che entrando nella prendere il ramo sabbioso che sale a sala scorgete in alto a sinistra). Serve destra; alla sommità si osserva un bel li­ una corda di una quindicina di metri: vello di sedimenti ghiaiosi lasciato dal ancoraggio naturale su massi, da vecchio torrente che percorreva la grotta. migliorare. La galleria ora si restringe e gira a de-

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00 0

Grotta di Jizzl: galleria attiva

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00 0 stra, abbassandosi progressivamente. Si stanza dal terreno esterno, con la ovvia procede carponi sulla sabbia, facendo eccezione delle zone site negli imme­ attenzione ad evitare le vespe che a diati dintorni degli ingressi. volte si incontrano sul pavimento. Dopo Il ramo attivo scorre mediamente a 15-25 una quindicina di metri il cunicolo si bi­ m di profondità (la profondità massima è forca, ma entrambi I rami chiudono dopo di 35 m); il ramo fossile si trova media­ pochi metri su riempimento (53a, 54A). mente 20 m al di sotto della superficie, il Nei pressi del bivio, belle cristallizza­ ramo di Sud-Ovest a 15, mentre la sua zioni secondarie di gesso. parte terminale si colloca a circa 7 m. Il ramo a quota più elevata, quello del Pochi metri prima del bivio, si prende Barbagianni, corre a 5-10 m dalla sulla sinistra un basso cunicolo fangoso, superficie. con belle morfologie sulla volta. Dopo Quindi, dal punto di vista della staticità, una quindicina di metri si incontra una non pare al momento che la grotta possa grossa frattura ortogonale alla gallarla: si ingenerare crolli esterni. percorre per un paio di metri il ramo di destra, fino ad incontrare uno stretto Geologla, morfologia passaggio, aperto in fase di esplora­ L'aspetto dei litotipi gessosi visibili in zione, che permette di riprendere la grotta si presenta abbastanza uniforme. galleria principale, alta qui un paio di Si tratta di aggregati macrocristallini che metri. frequentemente presentano in superficie Lasciati sulla destra due minuscoli ca­ una leggera patina argilloso-sabbiosa; mini, si prosegue nella galleria che via ma in numerosi punti delle pareti e dei via va riducendosi di altezza a causa soffitti si possono osservare bellissime degli imponenti depositi argillosi pre­ ed estese sezioni perfettamente levigate senti. Infatti, dopo una ventina di metri dall'acqua. questi raggiungono quasi la volta, impe­ dendo la prosecuzione (59). Dal punto di vista morfologico, buona parte dei vani è costituita da gallerie OSSERVAZIONI scavate a pressione, evolute poi gravi­ Con i suoi 806 m di sviluppo, la grotta di tazionalmente; in molti casi parte dell'e­ Jizzi è la più lunga rinvenuta nell'area di voluzione è nascosta da un forte spes­ Marcellinara; a livello regionale, costitui­ sor~ di depositi, spesso in corso di ulte­ sce anche la grotta più estesa che si riore asportazioni. Meno comuni sono gli apre nella provincia di Catanzaro, la 5• ambienti in cui la dissoluzione ha ope­ della Calabria dopo Grave Grubbo rato in direzione verticale, originando (1995 m), la Grotta Inferiore di S. Angelo camini (578, 85) e inghiottitoi (55, 84). (13255 m ), quella Superiore (12385 m), In un solo punto del ramo fossile (126) la grotta di Serra del Gufo (1345 m) e abbiamo individuato un meandro di pre­ l'abisso di Bifurto. valente origine gravitazionale. Frequenti sono pure gli ambienti di Topografia crollo, che hanno generato sale anche I dati del rilevamento interno sono stati molto vaste, ampie gallerie o ambienti posti a confronto con quelli ottenuti da particolarmente complessi (si pensi a una poligonale esterna tra i vari ingressi. tutta l'area sottostante la Fhicarazza); L'errore di chiusura della poligonale è usualmente, una parte consistente del risultato molto contenuto, pari allo 0,6 %; materiale collassato è ancora presente l'errore sulle quote è di 0,61 cm. Di con­ alla base. seguenza, la poligonale interna non è stata corretta Tra le morfologie di dettaglio, merita se­ Una correlazione con l'esterno (vedi gnalare la presenza di spettacolari relitti piantina e sezione) ci mostra che la di gallerie a pressione a livello del sof­ grotta si sviluppa ad una discreta di- fitto (5, 6A, 8, 36), vari canali di volta, belle canalizzazioni a livello del pavi­ mento (20-22), originali forme di corro- 5 SvlkJppo planimetrico

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00 0 sione (30), cupole di dissoluzione (30). bito un ulteriore abbassamento. Le ac­ que che lo percorrevano, dotate di ele­ Estesi riempimenti interessano in più vata energia cinetica come testimoniano punti la cavità. le dimensioni dei sedimenti trasportati, In particolare, il pavimento del ramo at­ avevano una portata superiore a quella tivo, quando non è interessato da crolli, attuale. Vi si riconoscono almeno due risulta in buona parte occupato da cicli. Sono intervenuti contemporanea­ ghiaie, sabbie ed argille recenti. Spesso mente vari crolli, anche a seguito delle è inoltre presente un discreto spessore dimensioni raggiunte da alcuni ambienti. di ciottoli disomogenei, dai 4 ai 15 cm ed oltre: questi potrebbero costituire il resi­ ldrologla duo di disgregazione della sovrastante Il ramo inferiore della grotta è percorso formazione di conglomerati miocenici per tutta la sua lunghezza da un torren­ ora affiorante a breve distanza in dire­ tello perenne, con portate dell'ordine di zione NE. 20-200 Vmin., a seconda della stagione. Invece, nei rami a quota superiore i riem­ Ci viene riferito che nei periodi di siccità pimenti sono costituiti da grandi depositi il torrente va in secca. Il torrente genera di sabbia o di argilla non recenti. all'interno qualche laghetto (4, 6A, 34), In alcuni punti sopraelevati del ramo at­ delle pozze e delle modeste rapide. Si tivo (27-29, 76-77) dell'ingresso della tratta di un torrente esterno, che racco­ Fhicarazza e del ramo di Sud-Ovest (90) glie i tributi di due fossi e che si ingrotta si osservano anche degli antichi livelli all'inghiottitoio 4C fuoriuscendo nuova­ stratificati di ghiaie e sabbie. mente all'esterno in corrispondenza di Tra i riempimenti di origine secondaria un tunnel artificiale parallelo alla galleria troviamo cristallizzazioni secondarie di ferroviaria. All'inizio del tunnel è pre­ gesso (1, 5, 52, 124), ed in rari punti (22- sente una forte perdita. 24, 78) un modesto fenomeno di con­ crezionamento che ha saldato i ciottoli Un secondo modesto ruscello è pre­ del pavimento. sente nella Sala dell'Incontro; raccoglie una venuta proveniente da una fessura Speleogenesl ed un modesto stillicidio; quindi si perde Allo stato attuale delle conoscenze, è tra i massi della sala. possibile abbozzare solo a grandi linee Tre piccole sorgentelle si rinvengono poi una ipotesi speleogenetica. nel tratto finale della galleria di Sud­ Ovest; il rigagnolo che ne deriva si perde In un primo tempo, un modesto flusso di in una piccola galleria parallela. acqua percorreva il ramo del Barba­ Come si può rilevare dalla planimetria gianni, occupandone quasi completa­ interno-esterno, è probabile che questi mente la sezione. Una diminuzione della contributi siano in relazione con il fossa­ velocità ne ha comportato il pressoché tello esterno localizzato ad ovest della completo riempimento da parte di argille. cava. Un successivo modesto ringiovanimento ha portato alla formazione dei canali di Nel corso delle visite non abbiamo rile­ volta e ad una parziale rimozione dei vato altra attività idrica. Indizi (fango più sedimenti ivi depositati. o meno secco) di una certa attività si rin­ vengono comunque nel Ramo del Bar­ In una seconda fase acque inizialmente bagianni (55) e nei tratti finali della gal­ a pressione e successivamente a pelo leria fossile intermedia (124). libero hanno dapprima scavato il settore fossile a quota intermedia (100-20-28), Meteo lasciandovi successivamente una serie La complessità della grotta, unitamente di depositi. Forse è intervenuta anche ai numerosi ingressi (noti ed ancora una serie di crolli. ignoti) posti a quote differenti determi­ Nella terza fase la grotta ha raggiunto la nano un complesso movimento dell'aria fisionomia attuale. Il ramo attivo ha su- interna. Sporadiche osservazioni, del

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00 0 TEMPERATURE RILEVATE

Interno zona data esterno aria acqua (oC) (oC) (oC)

Barbagianni (51) 01/01/1993 10,4 15,4 - Traversine (BOA) 02/01/1993 0-2 °C 4,3 - Tunnel (147) • 0-2 °C 9,5 8,3 Quadrivio (20) 15/06/1993 24,4 13,4 13,5 Tunnel alto (63) • 24,4 15,4 - Barbagianni (55) 16/06/1993 28,0 20,4 - Barbagianni (57) 18106/1993 28,0 ca 16,4 -

R. Barbagianni

B(ltola

-- Tunnel -- Circolazione dell'aria nel periodo invernale

R. Barbagianni 20.4 "C 18.4 "C Botola --

Tunnel 15.4 •e

,.,.-- Tunnel

Circolazione dell'aria nel periodo estivo Sezione schematica della grotta L'-deDa allazze è arnplfflclllo rispetto a quello delle dlltanz& - Direziona daO'arla @ Collegamento con rastamo

GROTTA DI JIZZI - Osservazioni meteorologiche

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00 0 tutto insufficienti per descrivere in ma­ estate la direzione del flusso si inverte. niera soddisfacente la meteorologia Tenuto conto che il ramo in questione è della grotta, pure permettono di trarre al­ quello a quota più elevata, e che il com­ cune interessanti informazioni (vedi ta­ portamento presentato è esattamente bella e schemini). opposto a quello che ci si aspetterebbe se il ramo avesse un ingresso superiore, Per comodità ci conviene suddividere la si avanzano due ipotesi: grotta in tre settori. La parte inferiore, cioè il sistema idrolo­ 1) Esiste un ulteriore ingresso scono­ gicamente attivo ed il sistema fossile a sciuto, a quota inferiore rispetto a quota intermedia, costituiscono il cuore quello della Fhicarazza. del sistema. Questo settore si comporta come un classico tubo di vento: in in­ 2) Il ramo comunica con la galleria prin­ verno l'aria calda della grotta, più leg­ cipale ove preleva od invia aria se­ gera, fuoriesce dal settore dell'inghiotti­ condo la stagione. toio (ingresso alto) richiamando aria fredda esterna dal tunnel adiacente la La temperatura di equilibrio della grotta galleria ferroviaria (ingresso basso) e si colloca tra i 14 ed i 16 °C, valore molto generando una forte corrente che per­ prossimo alla temperatura media locale, corre la galleria attiva riscaldandosi pro­ 16,4 °C, dedotto dai dati di letteratura; gressivamente. Parte dell'aria entrata si ma nei settori ove transitano fluidi perde nell'intricato settore sottostante provenienti dall'esterno abbiamo rilevato l'ingresso della Fhicarazza. temperature che oscillano tra i 4 ed i 20 In estate la circolazione si inverte: l'aria °C, secondo la stagione e la distanza fredda della grotta fuoriesce dal tunnel, dall'ambiente esterno. richiamando aria calda esterna dai set­ tori dell'inghiottitoio. Biologia La temperatura dell'acqua, misurata in Non è stata finora condotta nessuna ri­ zone abbastanza interne, si differenzia cerca sull'argomento. molto a seconda della stagione: 8,3 °C Tra i vertebrati merita segnalare la pre­ in inverno, 13,5 °C in estate. senza di una nutrita colonia di pipistrelli Il sistema di gallerie che fa capo all'in­ (qualche centinaio di esemplari), sor­ gresso della Fhicarazza rappresenta un presi a svernare in una sala (27). Qual­ settore piuttosto complesso da inter­ che altro esemplare isolato è stato rin­ pretare visti i pochi e contraddittori dati venuto in altri ambienti. raccolti. Parrebbe che in inverno correnti Un barbagianni ha posto la sua dimora di intensità abbastanza variabili prove­ all'accesso del ramo omonimo. Questo nienti dalla galleria di Sud-Ovest, dal ramo è pure frequentato da numerose tunnel intermedio (ingressi bassi) con­ vespe selvatiche. Pensiamo che la vergano in direzione dell'ingresso della scelta sia dowta alla temperatura parti­ Fhicarazza. Ma nella stessa stagione colarmente mite che vi si riscontra nei abbiamo anche osservato una lieve cor­ mesi invernali, a seguito dell'uscita di rente di aria muoversi dall'ingresso in di­ aria calda. rezione dei rami interni. Coerentemente, anche in estate la direzione dei flussi non sempre è interpretabile. AIJ esempio abbiamo osservato una corrente irrego­ lare in ingresso dal tunnel artificiale intermedio.

Le gallerie superiori (Ramo del Barba­ gianni) si comportano in maniera parti­ colare. In inverno una modesta corrente di aria preveniente dall'interno esce dall'ingresso della Fhicarazza, mentre in

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00 0

Grotta di Jizzi: Sala delle Traversine

A valle dell'inghiottitoio

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00 0 L'ingresso inferiore della grotta si apre GROTTA DEL TRENO lungo-la linea ferroviaria Catanzaro-La­ mezia Terme, 30 m prima dell'imbocco SPELEOMETRIA della galleria. Per raggiungere la sede ferroviaria, ci sono due possibilità: nome: Grotta del Treno n. catasto: 354 CDCZ 1) Ci si porta al di sopra della galleria e comune: Marcellinara ci si cala verticalmente per una frazione: Rocca Pietra decina di metri utilizzando la rete di località: ualleria ferroviaria protezione a mo' di scaletta cartografia: Tavoletta IGM 242 (attenzione I). IV SO - aggior- 2) Si costeggia il bordo NE della sede namento 1957 ferroviaria, che va lentamente degra­ ingresso Inferiore: XD 2889 0851 dando, per un centinaio di metri, fino auota s.l.m.: m 156 a raggiungere il piano ferroviario, che Ingresso superiore: XD 2890 0853 si segue in direzione opposta fino auota s.l.m.: m 171 all'accesso della grotta. Questa sviluDDO comolesslvo: 92 alternativa, più lunga, è però più sviluooo in pianta: m85 sicura. dislivello globale: m 14 L'avvicinamento, a piedi, da dove si lasciano le macchine richiede una quindicina di minuti. ACCESSI Dal cimitero di Marcellinara seguire la S.S. 280 - vecchia sede - in direzione di Catanzaro per circa 1,4 km, quindi prendere sulla destra una stradicciola che conduce ad una fabbrica di sottaceti (cartello). Dopo circa 200 m, la strada supera con un soprapassaggio la su­ perstrada per Catanzaro; immediata­ mente dopo, la strada si biforca: pren­ dere a destra e seguire la strada per un centinaio di metri fino ad un piccolo piaz­ zale, nei pressi di un impianto di frantu­ mazione, ove conviene parcheggiare l'autovettura.

Ad una cinquantina di metri, in direzione Ovest, un rivo di acqua, canalizzato nel suo ultimo tratto, si perde in un fitto can­ neto, alla base di una paretina di gesso: 1 Ingresso superiore 2 Ingresso Inferiore si tratta dell'inghiottitoio attivo, ma ina­ 3 Inghiottitolo gibile, della grotta. •. _. - • - • • P&re0rso delle acque Si prende ora la stradicciola di destra che risale costeggiando una vasta cava attiva. Il lato nordoccidentale della cava è delimitato da due impressionanti do­ DESCRIZIONE line di crollo, marcatamente riportate Settore Inferiore dalla carta al 5000; esse si aprono in La parte iniziale è interessata da una corrispondenza della parte fossile della serie di lavori volti ad incanalare le ac­ grotta. Per accedervi, conviene sfruttare que in uscita ed a consolidare la volta un passaggio che si trova lungo il mar­ della grotta. gine della cava.

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00 0 SETIORE SUPERIORE dolina Nord-Est \

.,.,,,cr--____Nm ___,,,/ ~ 7

Ingresso basso SETTORE INFERIORE (sede ferroviaria)

GROTTE DEL TRENO 354 Cb PIANTA Rlllevo: G.D. Cella, L Botta, S. Bellomo, S. Ralmondl 5m GGN1993

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00 0 Con facile arrampicata si abbandona la Girando sulla sinistra si raggiunge facil­ sede ferroviaria e ci si cala, 2 m più in mente il fondo della dolina di SW, rico­ basso, nella galleria artificiale che si perto da crolli ciclopici. Tra i massi si inoltra nella collina; il ruscello che esce aprono vari pozzetti, alcuni ciechi, altri in qui si unisce con quello proveniente probabile comunicazione con il settore dalla sovrastante Grutta di Jizzi. inferiore. Dopo pochi metri, nei pressi di una pozza, la galleria svolta bruscamente a Portandoci verso E si accede invece alla sinistra e dà accesso ad una vasta sala, base della dolina NE, pressoché Imper­ dal fondo ghiaioso, parzialmente occu­ corribile a causa dell'intrico di rovi che la pata da un laghetto. Sul lato destro spic­ ricopre. cano strutture murarie di consolida­ mento. La volta si presenta piuttosto In direzione N il pavimento, costituito da bassa, piatta, ricoperta da ghirigori di terriccio frammisto a crollo, decHna bru­ gesso. Il pavimento di questo primo tratto scamente raggiungendo il punto più è costituito da una serie continua cli va­ profondo del settore 9, in corrispon­ schette di calcite beige, variamente sal­ denza di un caratteristico tetto, pochi date tra di loro. metri al di sopra del ramo attivo (9B). A Oltrepassato il laghetto, lungo una de­ breve distanza si apre una fessura se­ cina di metri, si incontra nuovamente il miostruita dal terriccio, da cui filtra una torrentello, che può essere risalito per 1O discreta corrente d'aria; stimiamo che metri circa, fino alla pozza che lo genera, questa dia accesso ad un ambiente 6-8 alla base di grossi massi di crollo. m a monte rispetto al limite finora rag­ giunto. Al termine del laghetto è anche possibile salire sulla sponda destra, ove si avanza Ritornati nei pressi dell'ingresso, girando tra crolli via via di maggiore dimensione; sulla destra si incontra presto un bel me­ superato alfine un grosso masso (9B), ci andro fossile; si supera prima un saltino si cala in uno slargo ove si incontra nuo­ parzialmente ricoperto da sfasciume, poi vamente il torrente (10B), alimentato da alcuni massi che ostruiscono la galleria, una pozza irraggiungibile. fino ad incontrare dopo una ventina di metri un grosso muro, con relativa fine­ Per accedere al settore superiore, oc­ strella, che tronca la grotta in corrispon­ corre riportarsi nei pressi di 9B; alcuni denza della scarpata ferroviaria. Sul lato stretti e pericolosi passaggi tra massi di opposto dei binari un muro analogo in­ crollo permettono di sbucare dopo pochi dica la probabile prosecuzione della metri nei pressi di 9. I percorsi sono cavità. In questo tratto si possono osser­ almeno due: conviene comunque per­ vare belle cristallizzazioni secondarie di correrli dall'alto. gesso, nonché alcune stalattiti sulla volta. Settore superiore L'accesso più facile si trova sull'orlo OSSERVAZIONI della dolina di Sud-Ovest. In corrispon­ La grotta si apre in un grosso banco di denza della scarpata che delimita la gessi macrocristallini, che si possono os­ cava, si apre un piccolo foro, che per­ servare in sezione sulla volta e sulle pa­ mette di scendere con facile arrampicata reti di molte gallerie. Il banco, che gene­ al fondo. ralmente presenta giacitura orizzontale, qui è interessato da una minuscola La prima parte della grotta è costituita da piega, che può essere osservata sul un unico grosso ambiente compren­ soffitto del settore inferiore (4B) oppure dente il fondo delle due doline ed una nei pressi di 9. sorta di grosso ponte naturale che le Questa discontinuità tettonica ha pro­ collega; il pavimento è quasi ovunque ri­ babilmente favorito il crollo delle volte coperto da massi di crollo di ogni di­ sia della grotta attiva, sia della sovra­ mensione. stante galleria fossile, fino ad interessare

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00 0 I Cb Raimondi 5m S. 354 CJ:rr I basso ferroviaria) Bellomo, SUPERIORE S. (sede Ingresso TRENO 7 B Botta. TRASVERSALI L DEL SETTORE Cella, '1A4 G.D. SEZIONI §i Rilievo: GGN1993 GROTTE c4 INFERIORE B 6B SETTORE A alto LONGITUDINALE SEZIONE (cava) Ingresso ---· SUPERIORE .--- Sud-Ovest SETTORE cf( dolina (\1; Nord-Est dolina ~ 00 0 la superficie esterna con due spettaco- Misure meteorologiche raccolte lari doline. Stante l'adiacenza con la sede ferroviaria, sono state erette varie Data 18-06-'95 opere murarie al fine di stabilizzare l'e­ T. aria T ,SllYll •8 Portata vento franoso. 'C 'C Vs lnahiottitoio - - Si osservano essenzialmente tre tipi di Risoraente 14.5 14.5 ca4 morfologie, che contraddistinguono set­ tori della grotta completamente diversi tra di loro: Data 28-12-'95 T.aria T.acaua Portata 'C 'C Vs 1) Alti meandri gravitazionali, ora com­ lnahlottitolo - - ca2 pletamente fossili, con cristallizzazioni Risoraente 14.3 14.2 ca3-4 secondarie di gesso e addirittura con­ crezioni calcaree (3-7). Si riconoscono sulla volta gli originari condotti freatici, e Data 29-12-'95 addirittura la frattura generatrice, al­ T. aria T. At'll'.a •a Portata largata dal transito di acque di percola­ 'C 'C Vs zione. lnahlottitolo - 15.3 ca2 Risoraente 14.4 14.8 ca3 2) Basse condotte di interstrato, origina­ riamente a pressione, con approfondi­ mento gravitazionale ridotto rispetto alle Dalle misure delle portate si deduce che condotte precedenti (1B-7B ed oltre). la grotta raccoglie anche afflussi esterni Rappresentano le gallerie attive del si­ all'inghiottitoio, a meno che a monte stema. Da notare che le acque in questo dello stesso non si verifichino delle con­ settore stanno depositando sul letto sistenti perdite. Un'altra cosa che si os­ grosse quantità di carbonato di calcio serva è che la temperatura dell'acqua sotto forma di gours; ciò potrebbe essere non varia moltissimo nel corso delle dovuto al forte movimento di aria esterna stagioni (14,2-14,8 °C), cosa che sta­ in controcorrente rispetto al deflusso rebbe a indicare un discreto effetto dell'acqua, con conseguente riduzione stabilizzatore ad opera della grotta, in del tenore di anidride carbonica. accordo con un tempo di permanenza non proprio brevissimo. 3) Crolli che hanno interessato indiffe­ rentemente i due tipi di gallerie (7B-10B; La temperatura dell'aria si colloca in­ 4-9), fino a giungere all'esterno. torno ai 14,4 °C, mantenendosi abba­ stanza costante nel corso delle stagioni. L'acqua che percorre il ramo attivo pro­ La parte inferiore della grotta è interes­ viene da un inghiottitoio distante circa sata da una discreta corrente di aria che 200 m in direzione NNE6. Una colora­ va a perdersi tra i massi della frana fi­ zione con 150 g di fluoresceina sodica nale; anche tra i massi della dolina su­ effettuata il giorno 28.12.1995 ne ha periore, a monte del limite raggiungibile confermato il collegamento a vista: il lungo il tratto attivo, spira una certa cor­ tempo impiegato dal colorante risulta rente di aria. compreso tra le 2 e le 15 ore. Siccome dopo tale periodo di tempo si scorge­ Dal punto di vista biologico, da segna­ vano comunque solo poche residue lare nel ramo attivo la presenza di alcuni tracce del colorante transitato, è lecito pipistrelli (dubitativamente Rhinolophus ritenere che il tempo di transito si collo­ ferrumequinum) e di un granchio acqua­ chi all'incirca tra le 3-7 ore, cioè con una dulcicolo avente dimensioni 5x4 cm ca. velocità di transito dell'ordine dei 50 m/h. (pensiamo Potamon fluviale) all'interno del lago. Purtroppo al momento dell'av­ vistamento il granchio è fuggito senza lasciarci il tempo di fotografarlo. Nei 6 Coordinate UTM: MR 2902 0867 • q. 173 slm

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00 0 pressi del cap. 7b abbiamo comunque zano o che scendono fino ad entrare in rintracciato un carapace. un vasto piano di cava, ora inattiva. Si Nel meandro fossile sono stati osservati parcheggia la vettura e si retrocede per nei pressi del muro di sbarramento (7), una ottantina di metri: sul lato settentrio­ piume di volatili, residui organici e resti nale della strada alla base di una evi­ di cibo trasportati da un vertebrato. dente collinetta, si apre un'ampia dolina, del diametro di circa una cinquantina di Per ultimo, le solite considerazioni metri, entro cui si getta un torrentello: è esplorative. Come stanno a indicare il l'ingresso della grotta. test di colorazione, il movimento dell'aria e semplici osservazioni morfologiche, è molto probabile che la galleria attiva, e forse anche quella fossile, proseguano a monte delle doline per almeno un centi­ naio di metri. Anche a valle la grotta pro­ segue oltre i binari ferroviari; l'accesso è però murato. Questo tratto dovrebbe es­ sere piuttosto breve, in quanto, stando alla carta geologica, l'affioramento ges­ soso termina qualche decina di metri dopo.

INGHIOTTITOIO IN CONTRADA RIATO

SPELEOMETRIA nome: Inghiottitoio in con- trada Riato n. catasto: 356 GDCZ comune: Marcellinara locaBtà: Riato cartografia: Tavoletta luM 242 IV SO Caraffa di 1 Inghiottitolo 2 Risorgente Catanzaro - aggior- namento 1957 3 Meandro fossile ingresso: XD 2979 0823 ~·-·-·-·-·- Percorso acqua auota s.l.m.: m 142 sviluDDO soaziale: m45ca SVilUDDO pianta: m40ca dislivello: m 8 (-2, +6) ca DESCRIZIONE7 Dal piano di campagna si scende in una ACCESSO classica dolina imbutiforme di circa 3 x 3 Dal cimitero di Marcellinara seguire la m di diametro, profonda 8-1 O m; nelle S.S. 280 - vecchia sede - in direzione di stagioni umide torna comodo aiutarsi Catanzaro per circa 1,4 km, quindi con una corda lunga una decina di metri, prendere sulla destra una stradicciola da ancorare su una pianta poco a monte che conduce ad una fabbrica di sottaceti della ripida scarpata fangosa. (cartello). Il lato NE della dolina raccoglie durante Superata la superstrada per Catanzaro, seguire la sterrata di sinistra e prose­ guire relativamente in piano per circa 7 La descrizione è stata redatta sulla base della 800 m, trascurando i bivi che si innal- relazione di Alberto Buzio

26 Labirinti 16

00 0

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2° Ingresso A -e-"... -... :i-.1

INGHIOTTITOIO IN CONTRADA RIATO 356 Cb Schizzo esplorativo di A. Buzlo e G.L Robertelll 2m GGN 29.12.1996 -

RISORGENTE Rilievo: G.D. Cella e A. Clrtllo GGN 4.1.1996 IN CONTRADA RIATO 1m

Sifone

PIANTA Ingresso SEZIONE LONGITUDINALE

Nm

Ingresso

Labirintl16 27

00 0 la stagione piovosa un ruscello (portata OSSERVAZIONI 2 Vsec ca. il 29.12.1995) che, attraversa­ La grotta si apre in gessi macrocristallini. to il fondo della dolina, prosegue nella Le gallerie risultano essenzialmente direzione opposta per inoltrarsi in un scavate a pressione in interstrato, con laminatoio largo circa 2-3 m e alto circa limitato approfondimento gravitazionale. 40 cm di cui la metà di destra è occupato Non mancano tratti interessati da feno­ dal ruscelletto. meni di crollo. Per Inoltrarsi nel laminatoio è necessario scavalcare un masso di ca. 1x1 x1 m. Le acque del sifone vengono a giorno in Dopo circa 4 m si supera il laminatoio e una risorgente situata nei pressi del si giunge In una piccola saletta di ca. ponte ferroviario ad un centinaio di metri 2x2 m Invasa dalracqua, dove ci si può in direzione Sud, come ha provato una rialzare per un istante. Sulla sinistra si colorazione effettuata il giorno 1.1.1996 noterà una condotta in brusca risalita Impiegando 100 g di fluoresceina so­ che porta ad un secondo ingresso occul­ dica. tato da alcuni alberi. Temperatura all'ingresso della grotta Proseguendo invece verso l'interno (1.1.1996): della grotta dovremo superare un breve - aria 13,9 °C ma bagnatissimo passaggio (bagno to­ - acqua 15,7 °C tale!) oltre il quale si giunge in una se­ conda saletta simile alla precedente; Le avverse condizioni meteorologiche sulla destra si può risalire lungo un non hanno permesso la stesura di una piano inclinato fangoso che termina a poligonale strumentale: il rilievo riportato circa 2 m d'altezza contro una parete ha pertanto valore indicativo. Sarebbe rocciosa. opportuno rifarlo in un periodo di secca, quando dovrebbe essere possibile se­ Se invece proseguiamo lungo l'acqua guire l'intero percorso delle acque, fino dovremo scendere un piccolissimo sal­ alla risorgente. tino (1 m) percorso ovviamente da una cascatella, dopo aver aggirato una masso che rende un po' stretto il pas­ saggio. A questo punto entreremo in una RISORGENTE galleria non tanto alta (1,5 m) ma abba­ IN CONTRADA RIATO stanza larga (2-2,5 m) pavimentata da graziose vaschette di concrezione. SPELEOMETRIA In fondo a questa galleria la grotta svolta nome: Risorgente in con- decisamente a sinistra in un ambiente trada Riato abbastanza ampio (larghezza 4 m, al­ comune: Marcellinara tezza 2 m) parzialmente invaso da de­ località: Riato, cava abban- trito di varie dimensioni e da un masso donata più grosso (1,5 m x 1 ,5 m). L'acqua cartografia: Tavoletta IGM 242 scorre in un ruscello sul lato destro, na­ IV SO Caraffa di scosta per un breve tragitto da un'ansa Catanzaro - aggior- del meandro. namento 1957 coordinate: XD 2983 0803 Siamo alla fine: la galleria non è più in­ I auota s.l.m.: m 133 gombra di detrito però purtroppo chiude sviluDDO soaziale: m 10 su di un sifone che si suppone supera­ svilucoo Dianta: m 10 bile durante una stagione più siccitosa. crofondità: mo Durante i periodi piovosi bisogna pre­ ventivare vari bagni completi in acqua ACCESSO nonché immersioni in vasti depositi fan­ gosi. Dal cimitero di Marcellinara seguire la S.S. 280 - vecchia sede - in direzione di

28 Labirinti 16

00 0 Catanzaro per circa 1,4 km, quindi prendere sulla destra una stradicciola MEANDRO che conduce ad una fabbrica di sottaceti IN CONTRADA RIATO (cartello). SPELEOMETRIA Superata la superstrada per Catanzaro, seguire la sterrata di sinistra e nome: Meandro in con- proseguire relativamente in piano per trada Aiato circa 800 m, trasa.irando i bivi che si in­ n.catasto: 357 CbCZ nalzano o che scendono fino ad entrare comune: Marcellinara in un vasto piano di cava, ora inattiva. Si località: contrada Riato parcheggia la vettura e si avanza In di­ cartografia: Tavoletta IGM 242 rezione della ferrovia, puntando al ponte IV SO Caraffa di che supera un torrentello. La grotta si Catanzaro - aggior- apre dopo circa 30 m, alla base di una namento 1957 paretina di gesso, nei pressi di un coordinate Ingresso: XD 2973 0821 canneto originato dalle acque in uscita. 1n11nta s.l.m.: m 147 sviluooo mazlale: m33 DESCRIZIONE svlluooo Dlanta: m29

All'ingresso della grotta è stata innalzata ! profondità: m 12 una piccola diga per drenare le acque in uscita: probabilmente l'invaso veniva ACCESSO utilizzato in passato dalla cava stessa. Dal cimitero di Marcellinara seguire la S.S. 280 - vecchia sede - in direzione di La galleria, molto bassa, è occupata Catanzaro per circa 1,4 km, quindi parte dal torrentello, parte da un depo­ prendere sulla destra una stradicciola sito di limo fine ed inconsistente. Dopo che conduce ad una fabbrica di sottaceti circa 6 m, la volta sfiora il livello del­ (cartello). l'acqua; immergendosi completamente è Superata la superstrada per Catanzaro, possibile proseguire ancora per 3-4 m, seguire la sterrata di sinistra e prose­ fino a dove la galleria inesorabilmente guire relativamente in piano, trascu­ sifona. Si awerte distintamente il rumore rando le deviazioni che via via si incon­ provocato dalle bolle di aria imprigionate trano: dopo circa 700 m si incontra sulla sotto la volta. sinistra della strada una evidente dolina di crollo con copertoni, bidoni ecc. La OSSERVAZIONI grotta si apre al fondo della dolina. La sorgente è originata dalle acque cat­ turate dall'inghiottitoio descritto antece­ DESCRIZIONE dentemente. Si discende al fondo della dolina tra la verzura. Superati alcuni copertoni, ci si Temperature rilevate il giorno 1.1.1996 infila tra la paretina rocciosa ed un - aria 14,5 °C grosso bidone metallico scendendo ver­ - acqua 15,6 °C ticalmente fino ad un piccolo ripiano: una lamiera piegata facilita la discesa e, Nella grotta non è stato osservato alcun specialmente, la risalita. movimento di aria. Un secondo angusto passaggio verticale immette in uno stretto meandro semifos­ Abbiamo deciso di non assegnare, al­ si le. Questi passaggi sono stati resi meno prowisoriamente, un numero ca­ agibili nel corso dell'esplorazione. tastale, in quanto riteniamo che, in sta­ gione opportuna, l'intero sistema sotter­ Il lato a monte del meandro è presto raneo potrà essere facilmente percorso. ostruito da crollo; vi perviene però un modesto ruscelletto, che dopo qualche metro scompare. A valle, il meandro prosegue alto, ma

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00 0

PIANTA

~/ Nm ' \ 7''. B

Ingresso

SEZIONE LONGITUDINALE

Ingresso

B A SEZIONI TRASVERSALI -1m MEANDRO IN CONTRADA RIATO 357 Cb

Rlllevo: G.D. Cella e S. Ralmoncll 2m GGN 29.12.1995 - 30 Labirinti 16

00 0 assai stretto; si scavalca prima un grosso sia grande l'animo calabro. masso, poi si prosegue strisciando ora in basso ora in alto ove il meandro risulta Innanzitutto gli amici della Biblioteca Ci­ più largo. Poco oltre un masso, rimosso vica -r. Scalise• di Marcellinara ed i si­ durante la visita, si incontra un camino gnori ing. Francesco A. Fagà del Coor­ verticale, stretto pure lui, ove almeno ci dinamento Interdisciplinare di Lamez!a, si può alzare in piedi. Achille Colacino, geom. Filippo De Sa­ La galleria piega ora bruscamente verso lazar, Prof. Franco Mancuso, Luigi Pe­ Sud. Dopo penoso strisciare, si rincontra tullo, Avv. Antonio Vero, la famiglia nuovamente il ruscello: il meandro pro­ Scalzo e la famiglia Scerbo per l'acco­ segue sinuoso facendosi ancora più glienza e le segnalazioni ricevute, non­ stretto ... ché la famiglia Luzzo che da anni mette a disposizione la villetta che ospita il OSSERVAZIONI campo. La roccia Inglobante è costituita da gesso macrocristallino, qua e là rico­ Un particolare ringraziamento va al perto da fini cristallizzazioni secondarie. Comune di Marcellinara, in particolare al Sig. Sindaco dott. Giovanni Scerbo, che Le sezioni trasversali evidenziano una ha contribuito a sostenere le spese di morfologia derivata da approfondimento pubblicazione di questa nota. gravitazionale, probabilmente operata dal ruscello che ancora vi si rinviene; vi Buoni ultimi, gli speleologi che hanno si possono riconoscere almeno quattro condiviso il piacere di frequentare que­ fasi distinte. Durante una di queste, la ste lontane terre: Secondino Bellomo, grotta ha intercettato la superficie Vittoria De Regibus, Federigo Gianotti, esterna, originando la dolina di crollo Daniele Mannella e Silvia Raimondi del iniziale. GGN; Alberto Buzio (Gruppo Grotte Mi­ Appare tuttavia poco chiaro come una lano), Agostino Cirillo (Unione Speleo­ galleria con sezione cosi ridotta abbia logica Pordenonese) e Gianluca potuto originare una dolina di tali di­ Robertelli (Gruppo Speleogico CAI mensioni! Catanzaro).

Il pavimento, se si esclude il tratto ini­ BIBLIOGRAFIA ziale interessato da materiale di crollo, è - Almagià R.: Isoterme annue, in L'Ita­ costituito principalmente da terriccio, lia, UTET Torino sabbiolina e rari ciottoli. In un breve tratto emergono elementi arrotondati di - Botta L., Cella G.D., 1993: •Ancora grosse dimensioni (conglomerati degra­ Calabria .. :, in Labirinti, 13. pp. 82-85. dati?). - Botta L., Bellomo S. e Cella G.D., Vi si rinvengono inoltre alcune ossa di 1995: "Calabria •94•, in Labirinti, 15, vertebrati, alcune fossilizzate, in pp. 46-49. particolare una bella mascella di Canis - Buzio A., Cella G.D., Cirillo A., Rai­ vulpss (Linné). La grotta è popolata da mondi Robertelll G., 1996: ·01ario un gran numero di cavallette, forse S., cavernicole, e crostacei biancastri. del campo invernale 1995•, In Labi­ Il giorno della visita (29.12.1995) la rinti, 1§. in stampa. grotta era percorsa da una lievissima - Cassa del Mezzogiorno, 1973?: Carta corrente di aria in direzione dell'uscita. geologica della Calabria a scala 1: 25.000, tavolette Tiriolo e Caraffa di RINGRAZIAMENTI Catanzaro. Dawero lungo è l'elenco delle persone che dobbiamo ringraziare per l'ospitalità - Cita M.B., Corselli C., 1993: e la collaborazione che ci è stata offerta, •Messiniano, vent'anni dopo•, in confermandoci ancora una volta quanto Mem. Soc. Geo/. ltal., §. pp. 145-

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00 0

- Desio A., 1978: •Geologia dell'Italia·. - Perna G., 1994: ·esempi di carsismo UTETTorino profondo correlati con il livello del Mediterraneo nel Messiniano• in An­ - Gualtieri, 1987: Carta tecnica a scala nali Musei Civici, Rovereto 1994 (10), 1 :5000, Comune di Marcellinara. Ag­ pp. 327-378. giornamento 1992 a cura dell'uffico tecnico del Comune di Marcellinara. - Pezzotta G., Burton A. N., Hughes D. O., 1973: •Note illustrative delle tavo­ - Mennella D., Raimondi S., 1993: lette appartenenti al foglio 242 - Ca­ ·campo speleo Calabria ·92•, in La­ tanzaro•. Cassa del Mezzogiorno. birinti, !a. pp. 78-81.

Risorgente di Rlato

Grotta Inferiore del Treno

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00 0 LA GRUTTA DU PALUMMARO (VV)

di A.Cirillo, S.Raimondi, G.Robertelli1 e G.D.Cella

La grotta ci era stata segnalata da amici del prof. Leonardo Ariosto, abituale commensale, come d'altronde noi, dell'osteria al Monte S. Elia. L'anno scorso era andata buca, causa il mare in burrasca. Anche quest'anno la scena andava ripetendosi, ma Silvia, sfuggita al nostro controllo, si gettava in mare in mutandine e maglietta (4 gennaio ... ) trascinandosi dietro una sagola che permetteva successivamente di recuperare un canotto con sopra il malcapitato Agostino.

SPELEOMETRIA di Pizzo Calabro, si colloca poco al di nome: Grutta du Palummaro sopra del livello marino. Superato il n. catasto: 358 CbVV tratto iniziale, ingombro di massi di crollo comune: Pizzo Calabro {VV) di grandi dimensioni, la cavità procede località: Chiesa di Piedigrotta restringendosi progressivamente {in cartografia IGM: IGM 241 lii SE "Vibo questo tratto sono visibili sulle pareti Valentia" - rilievo 1959 numerose piccionaie, alcune delle quali coord. geograf.: 8°44'39"N - 3°43' 33"E tuttora utilizzate dai legittimi inquilini), quota s.l.m.: m3 fino ad una strettoia di circa 40 cm. di sviluppo spaziale: mn,s altezza per 3 m. di larghezza che dà dislivello totale: m9 sulla sala finale, anch'essa abitata da terreno geolog.: arenarie del Calabriano colombi {attenzione in questo punto a medio poco piacevoli "scontri" con i suddetti). Dalla saletta {dimensioni approssimative ACCESSO m 3 x 8 x 7), nella quale sono presenti La grotta è accessibile unicamente via tra l'altro alcune notevoli concrezioni, si mare. diparte da destra una galleria più La grotta si apre nella insenatura modesta, anch'essa concrezionata, che, immediatamente a meridione della retrovertendo di 180 gradi, in un paio di chiesa ipogea di Piedigrotta, che punti {lungo il tratto iniziale e presso richiede un avvicinamento a piedi di l'ingresso), si ricollega alla galleria circa 1O minuti. Il percorso più breve, un principale. La cavità è totalmente priva di braccio di mare di una ottantina di metri, correnti d'aria e non presenta pro­ .rimane quello che parte dal lato opposto; secuzioni visibili. si accede alla base della scogliera grazie ad una comoda scalinata che Pare che nei periodi estivi la grotta ospiti parte dietro un vistoso condominio che si un bar. erge a valle della statale. Attenzione allo scarico fognario ... In caso di mare mosso, l'approccio richiede una certa attenzione.

DESCRIZIONE L'ampio ingresso {m 1O di altezza per 20 di larghezza circa), sottostante l'abitato

1Gruppo Speleologico CAI Catanzaro

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00 0

(j:) o o Ingresso o

i· oo (] mare o PIANTA

10m

GRUTTA DU PALUMMARO Rlllevl e disegno A. Clrfllo, S. Ralmondl e G.D. Cella 358CbW GGN5.1.1996

SEZIONI TRASVERSALI

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e t h J ò y! ò -+--dl 9 ltl t' I.

00 0 Cella G.D. ~' e I Ralmondl t S. disegno m • 5.1.1996 5 Clrllo, Rlllevl GGN A. I settentrionale Ramo xi t meridionale ------Ramo r b '- hl ~ .._ • ! r a PALUMMARO LONGITUDINALE L DU lnmeeeo mare SEZIONE 358CbW GRUTTA

00 0 CAMPO INVERNALE, CALABRIA '95

Mercoledl 27 dicembre casa per una doccia e la cena In una Ore 1o. Eccoci qua, ancora una volta a delle nostre trattorie preferite del S. Elia. caricare la "Trippon machine•, destina­ [GDC] zione la consueta villetta di messacl a disposizione da Vittorio. Il Si­ Venerdl 29 dicembre gnore gll renda merito In eterno ... La mattinata si presenta bene, appunta­ Dovevamo essere In tre, ma cl ritrove­ mento alla 1O a Marcellinara con Gianlu­ remo in quattro: purtroppo non è stato ca. possibile accettare altre due persone per Alle 1O spaccate sotto la torre di Marcel­ mancanza di mezzi di trasporto in loco. linara non si vede nessuno, quindi di Partiamo con un'ora di ritardo, un altro corsa via ad acquistare i viveri per il paio ne perdiamo a recuperare la Con­ mezzogiorno. tessa ora abitante a Novi Ugure. Poi Al ritorno incontriamo Gianluca sulla sbagliamo strada e ci troviamo presso strada: il ritardo è dovuto al fatto che ha Brescia che sono le 13 abbondanti. Ne­ cucinato apposta per noi delle frittate vica, le catene cl sono si, ma a casa di· speciali. Come non giustificarlo? qualche socio, purtroppo a me ignoto, Come un sol uomo ci dirigiamo alle del GGN. Dopo un'ottima pizza in piedi a grotte. Ci dividiamo: io e Gianni alla ri­ Cosenza, alle 24 siamo alla villa di Vit­ cerca del famoso inghiottitoio visto da torio: scavalchiamo il cancello, recupe­ Lia, mentre Gianluca ed Alberto recupe­ riamo le chiavi al solito posto, quindi rano i fluocaptori alla grotta del treno. subito a nanna. [GDC] Tra campi di ulivi con la palta che via via Glovedl 28 dicembre aumenta di spessore sulla suola degli Alberto mi sveglia alle 9: Vittorio è ve­ stivali, Gianni impavido procede alla ri­ nuto a trovarci, in compagnia di Gian­ cerca di qualche particolare riconosci­ luca, uno speleo di Catanzaro che sta bile. Saltellante come un giullare mi preparando la tesi in geologia proprio viene incontro esclamando con sorriso sull'area di Marcellinara. Sul tavolo fa giulivo. •Trovato, trovato i•. E poi ·vai bella figura una enorme cassa di arance Silvietta, vai a dare una occhiata mentre e mandarini, apparsi misteriosamente io vado a recuperare la macchina.• per dissetarci. Scambio di convenevoli e Dopo quattro chiacchiere con un pastore doni, quindi rapidi a montare il campo di capre (che se ne approfitta per pas­ base. sarmi un paio di zecche) ed un giretto Alle 14 eccoci in azione a Marcellinara: esplorativo ci raggiungono anche gli al· Alberto e Silvia colorano l'inghiottitoio tri. presso la fabbrica di inerti, io e Gianluca Decidiamo di mangiare qualcosa nono­ scendiamo alla grotta del treno a porre i stante la dura opposizione di Gianni. fluocaptori, rilevare parametri meteoro­ Dopo un'ora di pasteggiamento inco­ logici e a fare alcune foto. Cerchiamo di­ mincia a piovere. speratamente il granchio che l'anno Strip-tease e ci dividiamo, io e Gianni a scorso viveva nel lago Interno, senza rilevare l'inghiottitoio fossile, Buzio e purtroppo riuscire a trovarlo. Gianluca a esplorare quello attivo. Ad operazioni finite, passiamo in località Do un'occhiata al buco: incominciamo a Riato per raggiungere l'inghiottitoio fos­ scendere facendoci spazio tra copertoni, sile individuato l'anno scorso da Lia. Alle pannolini, bottiglie e bidoni arrugginiti. 17 è praticamente buio, e ripariamo a Si infila Gianni. Mi invita a venire avanti

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00 0 che c'è un'autostrada. Meandrino stretto entrare e non mi ci portanolll [GR] invaso da cavallette e spazzatura Co­ minciamo le misurazioni e avanti tutto si Sabato 30 dicembre stringe. Passo avanti lo che Gianni non Per oggi appuntamento con la miste­ ci passa, ancora una decina di metri riosa Grave Grubbo. È una grotta di cui sempre più stretti e decidiamo di lasciare si favoleggia da tempo, ma che nessuno ai posteri l'onore di continuare. di noi ha mai visto direttamente. Usciamo e ritorniamo a casa per fare Approfittiamo quindi della presenza di una doccia calda. Gianluca per farci guidare in questa vi­ Dopo una difficile operazione di estra­ sita, poi rivelatasi estremamente Interes­ zione di una zecca dalla palpebra del sante, come avrò modo di raccontare. mio occhio, eseguita con benzina e una La trasferta crotonese è in realtà al­ pinza da elettricista, ripartiamo per la quanto lunga, ma già dall'ampio antro stazione di Lamezla per recuperare d'Ingresso si intuisce che ne vale la Agostino che arriva con Il treno. Anlamo pena. cosl la giornata in trattoria da Gino a pa­ steggiare con specialità calabre. [SA] Iniziamo quindi il tour con una visita ai rami a monte, splendide zone fossili che Durante la mattinata, mentre Gianni e sicuramente contengono un campiona­ Silvia andavano In perlustrazione, con rlo di quanto di meglio Il gesso pub cre­ Alberto, chiacchierando, con molta are sotto terra. calma siamo andati a recuperare I due Abbandonate poi queste cristalline me­ rilevatori posizionati alle risorgive vicino raviglie, ci tuffiamo (a volte nel vero all'imbocco della galleria FF.SS.; alcune senso della parola) a valle seguendo il pozze erano ancora di un bel colore corso del fiume, ed ancora la grotta ci verdolino, a conferma del passaggio del sorprende con ambienti che, quanto a colorante. dimensioni ed estetica, nulla hanno da Dopo esserci rifocillati tutti insieme, si è Invidiare a moltissime e più famose ca­ deciso di andare a perlustrare: lo ed Al­ vità calcaree. Purtroppo constatiamo che berto un inghiottitoio attivo (per gentile I traversi lungo Il percorso sono stati di­ omaggio di Gianni), Gianni e Silvia un sarmati, per cui dobbiamo Interrompere altro inghiottitoio fossile, entrambi In lo­ anzitempo la nostra scorribanda. calità Alato. La gita è stata comunque bellissima, Armati di falce ci siamo fatti strada nella certamente consigliabile allo speleologo dolina e giunti sull'Inghiottitolo eravamo che si trovasse a passare da queste 11 n per tornare indietro, non vedendo al­ parti. Grazie cl cuore, Infine, agli amici cuna entrata, quando dietro una folta Gianluca e Vittorio, senza la cui dispo­ vegetazione ho Intravisto il pertugio dal nibilità non sarebbe stata possibile que­ quale era possibile entrare (non l'avessi sta visita. [AC] mai fatto). Dentro, non solo le dimensioni ridotte per cui bisogna strisciare, ma anche Domenica 31 dicembre l'acqua che scorre su di un letto di E mentre Il resto dell'umanità passava la melma Lo spirito esplorativo di Alberto, mattina di S.Silvestro tra sedute dai par­ non certo Il mio, ha voluto che si en­ rucchiere e maschere di bellezza a base trasse .... ahi quanto è fredda e fastidiosa di fanghi miracolosi in vista della sera l'acqua che ti entra dappertutto. ballereccia, lo sparuto gruppo di Speleo, Saranno stati una sessantina di metri, In In trasferta calabra, non trovava nulla di pochi punti si poteva stare comodi. Non meglio che compiere Immersioni in 9fan­ ho mai avuto l'idea di fare una cosa del ghi veraci• nel corso di esplorazioni in genere però l'ho fatto; grazie Alberto, Marcellinara. grazie ragazzi. Per ora comunque cerco di farli mangiare In abbondanza, cosl, Sappia Giovanni Badino, fiore all'oc­ belli gonfi e pasclutelli, •spirito esplora­ chiello della Speleologia Italiana, che tivo• o meno, nei pertugi non ci possono d'ora In avanti potrà evitarsi sfibranti

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00 0

Accesso alla Grotta del Palummaro (4 gennaio... )

Grotte di Amantea: altro comodo accesso

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00 0 viaggi negli antri amazzonici: basterà vamo tentati di tornare indietro. che giunga in provincia di Catanzaro Eppure, arrivati là, miracolosamente la armato di machete e troverà davanti a sé pioggia cessa. Buttiamo il colorante, po­ inestricabili boschi di rovi, sciami di ca­ sizioniamo i fluocaptori e andiamo a vallette (alla piaga d'Egitto), erbe ad al­ casa. tezza uomo, sabbie mobili ed Immobili a Aprendo la porta d'ingresso Gianni, con sazietà. orrore, si accorge che mancano due fluocaptori già usati (di cui uno era risul­ Mentre, astutamente, Silvia ed il mila­ tato positivo e uno negativo). Natural­ nese Buzio facevano finta di prendere mente Il aveva presi la sottoscritta cre­ distratte e inaffidabili misurazioni all'e­ dendo, Ingenuamente, che fossero sterno (risultate, com'è ovvio, clamoro­ buoni. samente sbagliate) I •professionali• Agostino di Pordenone ed Il nostrano Urla cosl disarticolate non le avevo mai Cella rischiavano di perdersi in una do­ sentite: eravamo a 1200 km da casa, lina zeppa di fango. Al raduno, i due non avevamo più ftuocaptorl per· ripetere •esterni• apparivano come nuovi, mentre il test, bisognava ripartire Immediata­ gli •interni• sembravano omini di argilla ... mente per Marcellinara (40 km ... ) per rimpiazzare I fluocaptori prima che il co­ Chiusa la doverosa parentesi per finire lorante uscisse dalle sorgentill bene l'anno speleologico, il gruppo è Già saliti In macchina, mi viene un'idea: tornato umano, dedicandosi ai festeg­ dico a Gianni di provare se il rilevatore giamenti di S. Silvestro, consumati da­ rimasto in saccoccia era per caso pro­ vanti ad una cena davvero superba, il prio quello positivo. cui piatto forte era il •risotto speleo•. Ebbene, tanto culo cosi io non l'ho mai Spiego: in realtà avrebbe dovuto essere avuto. Vedendo il carbone prendere la il mitico Risotto Blu (ricetta •Mamma di luminescenza verde non credevo ai miei Silvia•) il cui azzurro era il risultato di occhi. Scarichiamo di nuovo tutto e ci qualche goccia di blu di metilene ma, il fermiamo un'oretta per mangiare qual­ grottarolo-a-tutti-i-costi Agostino, met­ cosa. tendoci la zampa, ha suggerito la va­ riante -Verde• alla Fluoresceina, che ha Alle 15 ripartiamo per Amantea per effet­ trasformato il risotto turchese in un •ba• tuare un sopralluogo alla grotta in parete nalissimo• risotto fluorescente. onde studiare l'armo da fare. E, mentre nel cielo nuvoloso, nel ven­ In serata giunge Gianluca con specialità taccio schifido, sul mare arruffato esplo­ calabre preparate per noi dalla mamma: devano i nostri fuochi d'artificio, tutto il pasta al funghi, trippa, torroni, paste alle gruppo espletava, chi qua chi là, le pro­ mandorle. Tutto sembrava non avere prie funzioni fisiologiche ... (esperimento mai fine. Satolli cosl di cibo, dopo una riuscito ... ) in assoluta fluorescenza lii (SR, passeggiata sulla spiaggia, finalmente a GRJ] nanna. [SR]

Lunedl 1 gennaio 1996 Martedl 2 gennaio Il 1° di gennaio fummo svegliati da Al­ Tanto per proseguire l'anno com'era berto che fremeva per essere accompa­ cominciato, anche il secondo giorno di gnato all'aeroporto. gennaio piove, anzi, diluvia. Al nostro ritorno a casa il tempo non pro­ Giocoforza la prevista esplorazione ad metteva bene. Nonostante ciò deci­ Amantea salta e si ripiega sulla visita ad demmo di partire subito per Marcellinara una grotta locale, la qual cosa ridesta per effettuare una colorazione e avere seduta stante la •strega• di Gianni, che poi il pomeriggio a disposizione. lui afferma essere in procinto di titillargli Gianni, impegnato nella manutenzione pericolosamente la schiena (in parole di alcuni strumenti, diede a me l'incarico povere, lui non aveva la seppur minima di preparare fluocaptori e fluoresceina. voglia di Infilarsi in antri poco stuzzi­ Pioveva come Dio la mandava ed era- canti).

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00 0 Gli altri, ovvero Silvia, Gianluca e Ago­ balzare con una sorpresa che ci ripa­ stino, morsi dal solito desiderio grottifero, gherà delle fatiche della giornata: alcuni si fidano ciecamente del verbo del locale cocci di ceramica apparentemente molto Francesco La Carbonara e su sua indi­ antichi (età del Bronzo?) occhieggia­ cazione si precipitano, vogliosi, sull'orlo vano in diversi punti della grotta, semise­ dell'Avis (che non c'entra niente con la polti da un sottile strato di terriccio e donazione di sangue ma In greco signi­ ciotoli. fica •abisso•). Ma la ciliegina su questa inaspettata E intanto piove, tanto che il pozzo d'in­ torta è un piccolo vaso pressoché inte­ gresso assume le sembianze di un pic­ gro che sorride beato ad un Gianni in colo Niagara: ma quando i nostri eroi adorazione ululante di gioia. Calmati gli stanno per lasciare ogni speranza d'en­ entusiasmi, si procede ad un accurato ri­ trare, ecco il sole, nonché la drastica ri­ lievo, con uno splendido tramonto sul duzione della portata d'acqua del ru­ mare di Calabria che fa da sfondo all'e­ scello. vento. Ci si può dunque fiondare ad esplorare, godendo di una sorprendente visuale: Al ritorno, si decide (non senza soffe­ un meandro continuo come un nastro, renze ... ) di lasciare armata la via d'ac­ costellato di cascatelle, pozze d'acqua, cesso per un nuovo raid all'indomani, fontane. cosl da poter fotografare i reperti, e, Stringendo però i tempi di rientro, si pos­ dopo un parere telefonico di un esperto, sono intravedere appena le gallerie oltre procedere, al campionamento di qual­ la cascata... e gli esploratori si sentono che frammento. [AC] come Ciacco davanti ad una meringata alle fragole ... Glovedl 4 gennaio Passate le ire della Contessa, decisa­ Fuori, un risanato Gianni Cella (che mente contrariata dai ritardi conseguenti aveva riposto in tasca l'infida •strega•) agli Inaspettati ritrovamenti, ritorniamo preparava l'epigastrio ad un festoso ad Amantea; il nostro archeologo, vista banchetto Innaffiato da ottimo vino lo­ la scomparsa di precedenti reperti già ri­ cale, e con quel che è riuscito ad in­ trovati in passato nella stessa grotta, ci goiare ha nutrito la •strega• per mesi: ci ha pregato di prelevare i campioni di su­ auguriamo che essa a lungo riposi, nel perficie previo posizionamento, marca­ meritato letargo invernale. [SA, GRJ] tura, fotografia ecc. ecc....

Mercoladl 3 gennaio Muniti di tutto il necessario per il tra­ Si parte, questa volta decisissimi ad sporto in parete (leggasi giornali, pen­ avere la meglio sulla grande caverna tole e padelle prelevate dalla casa di che dall'alto di una strapiombante parete Vittorio) svolgiamo il delicato incarico sovrasta l'abitato di Amantea. Giunti sul senza danni, dimenticando semplice­ posto, si studia un attimo la via di calata mente nel prato sottostante prima un di­ per raggiungerlo dall'alto e subito ini­ scensore, poi una maniglia (entrambi ziano i lavori per l'attrezzamento della miei. .. ), che gentilmente Silvia recupera medesima, che, in verità, non risulte­ all'insaputa del proprietario per futuri ranno molto agevoli a causa della pes­ biechi ricatti. sima qualità della roccia. Comunque, in un modo o nell'altro, dopo qualche ora, Dopo un lauto spuntino in riva al mare, una bella campata nel vuoto ed un breve impegnati a scheggiare selci per rica­ traverso permettono ai nostri di violare vare dei coltelli onde tagliare pancetta, l'agognata apertura. salame, ecc. (agli uomini del Bronzo riu­ sciva sicuramente meglio ... ), di corsa a Immediatamente ci rendiamo conto del­ Marcellinara, alla risorgente Riato. l'assoluta assenza di prosecuzioni visi­ Il livello dell'acqua, anzichè essere dimi­ bili, ma, subito dopo un accurato esame nuito, è forsanche salito un po'; con un del fondo, la grotta decide di farci sob- freddo becco, in un gelido vento col sole

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00 0 già tramontato, mi tocca entrare In ac­ Facciamo un giro nella cavità e poi lui si qua; dopo una quindicina di metri con prepara a rilevare. l'acqua a 20 cm dalla volta, la galleria Tomo Indietro a nuoto e mi sdraio al sole sifona e buonanotte ai suonatori. Topo­ per asciugarmi. Finite le misurazioni grafiamo velocemente, quindi di corsa a cominciamo a recuperare Agostino e il casa a scaldarei [GDC]. canotto. Ma un'ondata improvvisa rischia di ca­ Venerdl 5 gennaio povolgere il gommone sugli scogli. Mi sveglio con la luna storta a causa di Gianni urla agghiacciato al pensiero una notte alquanto agitata Do una oc­ degli strumenti topografici bagnati o, chiata alla finestra: vedo che il tempo peggio, perduti. Ma niente paura: la si­ promette bene e che Il mare è piatto tuazione viene risolta abilmente da come una sogliola. Agostino. Con gli altri facciamo due conti in cucina Asciugati e rivestiti facciamo una visita e optiamo per rilevare la grotta del Pa - alla vicina chiesetta ipogea di Piedi­ lummaro a Pizzo. grotta (un vero gioiello) e poi torniamo a Prepariamo Il canotto per la traversata casa per un buon tè. [SR] via mare, avvertiamo Gianluca per un appuntamento e partiamo. Sabato 6 gennaio Gianni effettua una sosta sulla strada per L'ultimo giorno di campo è sempre estrarre alcuni fossili delle arenarie lo­ quello più triste. Scartata la folle idea di cali. Silvia di alzarsi alte 5 (voglio essere a Novara nel tardo pomeriggio ... ), pas­ Giunti al mare mi rendo conto con pre­ siamo la mattinata nella rituale corvè di occupazione che vi sono onde che si in­ pulizia della casa, e, lasciate le chiavi al frangono contro la roccia, che il fondo è solito posto, Intorno alle 11 partiamo per basso e spuntano degli scogli e che l'in­ Il Nord, che voci allarmistiche (le solite ... ) gresso alla grotta non permette nessun ci descrivono bloccato sotto metri di attracco. La soluzione alternativa è neve. quella di armare un traverso esposto e scivoloso. Tot ore dopo slamo a Novara, volendo ancora In tempo per partecipare al ri­ Tra me e me penso che si perderebbe tuale Kus-Kus di casa Torri. Ma i pro­ troppo tempo per una grotta che quasi blemi non stavano qui: la chiave di In­ sicuramente finisce Il. E cosl decido di gresso al palazzo ove abita la contessa buttarmi a nuoto fino all'ingresso con un era stata sostituita a sua insaputa: Im­ capo della sagola. maginatevi le comiche, specie se losco­ Esclamazione di disappunto e di per­ prite all'una del mattino, e voi vi trovate plessità da parte degli altri, ma la mia da sole In strada con tutti i bagagli del testardaggine ha la meglio. campol [GDC]

Si gonfia cosl il canotto e Agostino si Partecipanti al campo: prepara per salirci con gli strumenti di ri· Gianni Cella, Silvia Ralmondi, Alberto lievo. Mi spoglio, mi caccio In acqua e Buzio (GGM), Agostino Cirillo (USP), nuoto fino alla grotta. Arrivata comincio a Vittorio Luzzo (GGN e GS Catanzaro), recuperare sagola e canotto con Ago Gianluca Robertelli (GS Catanzaro), dentro. Gioia Raimondi Jelenkovich (in spirito ... ).

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00 0 BALMA DELL'UOMO SELVATICO (VC)

di Stefano Torri

SPELEOUETRIA spiegabile. La zona è tormentata da nome: Balma dell'uomo salvati- enormi massi che accavaHandosi hanno CO lasciato del vuoti. Alcuni sono ostruiti, n.cataalO: PI ve 2112 altri non accatestabll. comune: Quarona Solo la cavità rilevata assume l'aspetto locallà: Monte Tovo di una vera grotta anche se, a tutti gli ef­ anyafla IGM: 30 Il NO Varallo, aggior­ fetti, non è scavata nel vivo della nata nel 1933. montagna coord. geograf.: 4°14'1&•; 45°15'10·; 32TMR39076713 ITINERARIO DI ACCESSO quota s.l.m.: m 1335 Da Fel o da Foresto raggiungere per svnuppo: ma strada In parte bitumata il colle di San dlsllvelo tolale: m1 Bernardo (m1200), dove è possibile terreno geolog.: granulite (quarzo, gra­ parcheggiare la macchina Direttamente nato, plagioclasio, biotite dal colle salire verso nord la dorsale con tracce di sillimanite meridionale del Monte Tovo. Per tracce e andalusite) di sentiero sempre evidenti in 30 minuti si raggiunge la cima. INTRODUZIONE Scendere verso sud-ovest lungo una Una vecchia leggenda, che ormai solo le dorsale fino a raggiungere alcune rocce persone più anziane della zona affioranti. Da qui piegare decisamente ricordano, racconta le vicende di un sulla propria destra In direzione di un uomo selvatico. Costui aveva eletto a ben visibile saliente roccioso. Poco sotto propria dimora una grotta esistente sulle Si trova la grotta descritta. pendici meridionali del Monte Tovo (m 1386) poco sotto la vetta. Da questo nascondiglio l'uomo selvatico solava scendere verso valle per corteggiare le pastore che accompagnavano gli armenti ai pascoli. Un bel giorno le pastore, stanche di essere infastidite, arroventarono una roocia dietro la quale era solito appostarsi l'uomo selvatico. Quando questi vi giunse si scottò parti delicate. Spaventato fuggl verso i monti e di lui non si ebbe più nessuna notizia.

LA GROTTA La grotta in effetti esiste ed è utilizzata dalle capre che vanno a ripararsi in caso di pioggia, poiché, per loro natura, non tollerano l'acqua. L'esistenza di una cavità in un terreno geologico cosl insolito per una grotta è

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00 0 BALMA DELL'UOMO SELVATICO STEFANO TORRI Gruppo Grotte Novara PI ve 2112 ROMANO UGUEITI CAI sez. Novara NORD 6 maggio 1996 si ·"' .. I I

'A'

INGRESSO A ••••• ~------···· ····.-..---" SEZIONE A·A' SEZIONE 8-B'

SEZIONE LONGITUDINALE

INGRESSO B

00 0 ROCCAPIETRA: GALLERIA PRESSO LA CAVA DI GRANITO (VC)

di Stefano Torri

SPELEOMETRIA con la sola raccomandazione di non nome: Galleria presso la cava sporcare l'acqua, perché utilizzata di granito di Roccapietra dall'acquedotto locale. Pochi metri a n. catasto: in assegnazione monte della menzionata casa si apre la comune: Varallo galleria raggiungibile sia a piedi che con frazione: Roccapietra fuoristrada. località: Cava di granito di Roccapietra DESCRIZIONE cartografia IGM: 30 Il NO Varallo, aggior- La lunghezza complessiva della galleria nata nel 1933 è di 75 m. A 1O m dall'ingresso si in­ coordinate: 4°09'56"; 45°47'53"; contra una porta in ferro semplicemente 32TMR44607214 accostata. A 30 m circa, sempre dall'in­ quota s.l.m.: m 515 gresso, la galleria è stata sbarrata con sviluppo pianta: m75 un muro in cemento alto 1, 1O m che con­ dislivello totale: mo sente di raccogliere l'acqua di intensi terreno geolog.: quarzite stillicidi. Il bacino pieno ospita una riserva di 90.000 litri d'acqua e solo in ITINERARIO D'ACCESSO caso di lunghi periodi di siccità si riduce Dalla parte opposta del cimitero di notevolmente di livello. Da informazioni Roccapietra prendere una strada che assunte sul posto la galleria è stata percorre il fianco della montagna. scavata per fare brillare una mina per la Questa strada, bitumata nel primo tratto, vicina cava di granito. L'esito sterrata successivamente, finisce in dell'operazione è stato negativo. prossimità di una casa isolata. Occorre Successivamente, in considerazione fermarsi per chiedere il permesso, a chi dell'entità degli stillicidi esistenti, è stato vi abita, di visitare la galleria. Il per­ costruito il muretto di contenimento messo viene accordato senza problemi, menzionato.

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00 0 GALLERIA PRESSO LA CAVA DI GRANITO DI ROCCAPIETRA (VALSESIA}

TORRI STEFANO Gruppo Grotte NOVARA UGUETTI ROMANO CAI sez. Novara 6 maggio 1996

PIANTA

ACQUA DI RACCOLTA

DIGA DI CONTENIMENTO PORTA D'INGRESSO ACQUA

\ PELO ACQCJA ~~~~~ar--~~~~~-0~...... - .....- ...... - ..... -...... - ...... - .....- ...... ~ .. /~2.- ...... - ..... -...... - ...... - .....- ...... - ...... - .....- ...... - .....- ...... - .....- ...... - .....- ..... -...... --...... 1 SEZIONE LONGITUDINALE

0 SEZIONE TRASVERSALE

5 ~1::::==1::::=1:===1::±} Q======-~~ETRI SCALA METRICA Labirinti 16 45

00 0 UNA PASSEGGIATA IN PIAZZA DUOMO

di Gian Domenico Cella

Riportiamo una breve relazione circa due ispezioni effettuate rispettivamente nell'ex ospfzio per i poveri e in Duomo .. La prima ispezione ci è stata richiesta dagli archeo­ logi che stanno seguendo 11 recupero dell'edificio, a noi indirizzati dalla Soprintendenza di Torino. L'ispezione al Duomo ci è stata invece commissionata dalla Curia Vescovile.

I POZZO PRESSO L'EX OSPIZIO I cm evidenzia un marcato scollamento DEI POVERI del rivestimento. -1.7 m. Un lato della parete si presenta SPELEOMETRIA ben conservato, mentre dal lato opposto nome: Pozzo presso l'ex ospi­ il legante, presumibilmente calce, è zio dei poveri scomparso. n. catasto: Pi No CA48 -2.8 m. Alcuni mattoni sono mancanti. Si comune: Novara osservano vuoti dietro il rivestimento in località: Piazza Duomo laterizio. Il terreno risulta costituito da cartografia: Carta tecnica comunale argilla. 12 E.I.A.A. rilievo aero- -3.5 m. Si riscontra una diminuzione di fotogrammetrico sistema diametro. Santoni - Anno 1975 -5.20 -5.60 m. Copiose venute di acqua coordinate: 1470323E, 5032582 N; dal lato N-W. quota s.l.m.: m 160 -6.3 m. Lato N ben conservato; lato op­ dislivello totale: m-9 posto senza legante, con vasta percola­ zione di argilla. ACCESSO -7 m. Altri mattoni mancanti mettono in Si accede al pozzo dal n° 5 di Piazza vista l'argilla dietro il rivestimento. della Repubblica. Percolazione di argilla frammista ad ac­ Il pozzo si trova in un piccolo vano, qua. appena dietro l'ambiente che dà sulla -8.48 m. Livello dell' acqua (25.10.1993). piazza. Necessaria una corda da 10-12 -9.18 Fondo del pozzo, costituito princi- m per scendere. palmente da materiale di crollo e mate­ riale più fine. La torbidità dell'acqua non DESCRIZIONE ha permesso una comprensione mi­ Il pozzo era celato da una colata di cal­ gliore. cestruzzo, rimossa dal cantiere che stava procedendo al restauro degli am­ CONSIDERAZIONI bienti. Ci troviamo in presenza di uno dei nu­ Le pareti del pozzo sono completamente merosi pozzi per accedere alla falda costituite da mattoni in laterizio collocati freatica, ricavati direttamente all'interno di punta nella parte superiore, di fianco degli edifici cittadini. nella zona più profonda. La pianta delle Case Parochiali de S.S. Il diametro, pur con varie irregolarità, si Curati del Duomo del 1725, gentilmente mantiene intorno a 90-95 cm. fornitaci in visione dall'arch. Del Mastro, Procedendo nella discesa osserviamo: elenca alla lettera F il pozzo in que­ -0.6 m. Una crepa circolare di qualche stione. Ai tempi era di pertinenza di un

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00 0 SEZIONE PIANTA Crepa D 1----1 1m I I Mattoni mancanti 0.78m

E ~ Ol

~~ Venuta di acqua J: POZZO OVEST Ex OSPIZIO DEI POVERI Mattoni mancanti PiNO CA48 Rilievo: G.D. Cella, V. Botta e F. Glanottl GGN ~10-1993

Pozzo

Piazza Duomo

N Vicolo della Canonica

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00 0 certo S. C. Martinelli. coeva alla costruzione delle pareti, una Sul lato opposto del Vicolo della serie è. sicuramente successiva, in Canonica veniva segnalato alla lettera C quanto st è proceduto all'asportazione di un ulteriore pozzo, di pertinenza di un parte del laterizio presente: i detriti certo S. C. Boffalora. I lavori di recupero derivati da questo intervento ricoprono il dell'edificio hanno permesso di piccolo deposito che si è formato sulla confermare anche la presenza di questo pavimentazione originale. ulteriore pozzo. Il pavimento si presenta ricoperto da un uniforme straterello di polvere nera, più POZZO SOTTO L'ALTAR spessa ai bordi, che ricopre a sua volta MAGGIORE DEL DUOMO uno strato di calcinacci spesso circa 1 o cm, che poggia direttamente sull'origi­ SPELEOMETRIA nario fondo in laterizio. nome: Pozzo sotto l'altar mag­ Sul fondo sono stati notati: resti mummi­ giore del Duomo ficati di un topo, frammenti lignei, una n. catasto: Pi No CASO scatola integra in materiale ligneo o in comune: Novara carta, un'ampolla in vetro incolore sof­ localtà: Altare maggiore del fiato con orlo leggermente sbreccato, Duomo una candela, frammenti vitrei, frammenti cartografia: Carta tecnica comunale di tessuto o di spugna. 12 E.I.A.A. rilievo aero- L'ampolla è stata consegnata al geom. fotogrammetrico sistema Francesco Cerruti. Santoni - Anno 1975 Al momento della visita (11.12.1993) coordinate: 1470312 E, 5032549 N l'ambiente si presentava piuttosto secco, quota s.l.m.: m 162 ma le pareti del pozzo, specie in pros­ dislivello totale: m-3 simità del pavimento, presentavano tracce di umidità. ACCESSO Il pozzo si apre all'interno dell'altare CONSIDERAZIONI maggiore del Duomo. L'accesso avviene Alla luce delle informazioni in nostro dal lato posteriore: oltrepassata l'artistica possesso, l'attribuzione cronologica e cancellata, risulta necessario rimuovere funzionale dell'opera non appare facile. dal centro del pavimento un grazioso Il grandioso altare maggiore è stato di­ tombino traforato in pietra. segnato dall'Antonelli, ma nei sui dise­ gni non compare traccia del pozzo sot­ DESCRIZIONE tostante1. Uno stretto imbuto del diametro di 60 cm Sicuramente non si tratta di un pozzo dà accesso ad un ambiente circolare di per il rifornimento idrico, come stanno ad diametro 1.85 m, profondo 3.05 m, con indicare la scarsa profondità, insuffi­ volta a tutto sesto. ciente a raggiungere la falda, ed il fondo L'ambiente risulta completamente rive­ in laterizio. stito da laterizio: i mattoni, posati "di L'ottimo stato di conservazione ed il mo­ punta", sono ricoperti nel passaggio di desto livello dei sedimenti fanno optare accesso da uno strato di intonaco, da per un'opera relativamente giovane, latte di calce nella rimanente area. In forse di poco precedente alla costru­ prossimità del pavimento la pittura si zione dell'altare. Molte le ipotesi avan­ presenta progressivamente assente e zabili: riempimento di un vuoto prece­ poco aderente al substrato, forse a se­ dente, scavo di saggio, spia ed aera­ guito di infiltrazioni di umidità provenienti zione del basamento destinato a reg­ dal basso. gere il peso dell'altare.

Sulle pareti sono presenti alloggiamenti a probabile sostegno di impalcature, 1La notizia ci è stata gentilmente fornita dal geom. effettuati in periodi diversi. Una serie è Francesoo Cerruti.

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00 0 DUOMO DI NOVARA POZZO ALTARE MAGGIORE PINO CA48

······ ...... Interno altare ·.. Planimetria ·········... ··.. Pozzo ...... ~ezione A-A' .____ Cencella1a In bronzo \ .. ··..... Pozzo Planimetria fondo

< A'

1.85 < A

Rilievo: G.D. Cella, V. e L. Botta, F. Glanottl GGN 11.12.1993 I 1 m I

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00 0

VANI ALLA BASE DEL La ricognizione in Duomo è stata pos­ CAMPANILE DEL DUOMO sibile grazie all'interessamento dei si­ gnori Vittorio Gabbani, presidente della La visita ivi effettuata non ha evidenziato Sezione di Novara del CAI, e Francesco la presenza di vani agibili. E ciò nono­ Cerruti della Curia Vescovile, che rin­ stante le promettenti anticipazioni per­ graziamo per la disponibilità e la corte­ venuteci, che segnalavano la presenza sia. In particolare, il geom. Cerruti ci ha di mani mummificate, ecc. ecc. accompagnato per tutto il periodo della visita, fornendoci anche notizie circa i di­ RINGRAZIAMENTI segni dell'Antonelli. Ringraziamo l'architetto Del Mastro per averci dato l'opportunità di ispezionare Un grazie anche ai soci del GGN gli edifici dell'ex Ospizio dei Poveri, non­ Federigo Gianotti, Lia e Valerio Botta ché per la documentazione fornitaci in che hanno collaborato alle ispezioni. visione.

L'ampolla recuperata

Duomo di Novara: interno dell'altare maggiore

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00 0

Èfolleltino

Grup po Grott o CAt No~ara

'

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00 0 BIBLIOGRAFIA GGN lii: 1991-1995

di G.D. Cella e S. Torri

Dicono che gli speleo preferiscano di gran lunga maneggiare corde, maniglie e di­ scensori piuttosto che la penna. Sfogliando i 245 articoli che accompagnano i nostri 18 anni di attività comincio a nutrire seri dubbi cilCS tale affermazione. Le altre due rassegne bibliografichs ch8 ci riguardano sono apparse su Labirinti 1O e 11[GDC].

ISPELEOLOGIA REGIONALE D. Mannella, S. Raimondi: CAMPO SPE­ LEO CALABRIA '92. Labirinti 13.. 78-91, Calabrla 1993 S. Raimondi, G. Francese e G.D. Cella: Diario del campo 1992, ove venivano rinvenuti va­ sti fenomeni carsici nella piana di Marcellinara (CZ). CALABRESELLA BELLA. Labirinti 11. Poco fruttuosa ricognizione anche ai gessi di Lat­ 10-13, 1991 tarico (Cs). Cronistoria del C8fl1>0 Invernale 1990: esplora­ zione degli ambienti oltre Il Magnificat In L. Botta e G.D. Cella: ANCORA CALA­ 'Ntonlmaria 245 CbCz e delle grotte di Manlchelll, da Sgangata e du Purtunl sul S. Elia 246, 247 e BRIA ... Labirinti 13.. 82-85, 1993 248 CbCz (Lamezia, CZ). Diario di un mini campo (giugno '93), ove viene completata l'esplorazione alla_grotta principale di Maroeinara (CZ). G.D. Cella: FENOMENI CARSICI AL MONTE S. ELIA (CZ). Labirinti 12.. 2-19, T. Gariano: LE GROTTE C'ERANO MA 1992 NESSUNO LO SAPEVA. Calabria, XXII, Inquadramento, accesso, speleometria, leg­ gende, storia esplorativa, descrizione e rilievo del 106.. pp. 139-140, luglio 1994 Burrone del Colonnello 66 CbCz (non reperita), Piacevole presentazione delle grotte scoperte dal Grotta ·eu Saracino" 202 CbCz, Grotta presso La GGN nel gessi d Marceli1ara (CZ). Vecchia Cava 203 CbCz, Grotta sopra la Vecchia Cava 204 CbCz, Antro sotto La Vecchia Cava 205 Lia (Botta), Seco (S. Bellomo) e Gianni CbCz, Grutta du Crlsllarlellu 244 CbCz, 'Ntonimarla (Cella): CALABRIA '94. Labirinti ~. 46- 245 CbCz, Grutta di Manichelli 246 CbCz, Grutta 49, 1995 da Sgangata 247 CbCz, Grutta du Purtuni 248 Diario del campo invernale 1994. Topografate al­ CbCz, Grulla d Muschi. cune grotticelle ad Amantea (CS). Battute, rico­ gnizioni e scavi neU'area cli Marcellinara: rinvenuta G. Gemone: GRUTTA DI MANICHELLI. e topografata una Interessante grotta suUa Statale Labirinti 12.. 20-21, 1992 delle Calabrie ed alcuni ingressi da verificare in lo­ Inquadramento culturale e sommaria descrizione calità Alato. Visitata inoltre una interessante galle­ delle ceramiche rinvenute alla 246 CbCz ria artificiale presso un frantoio sull'Amato. (Lamezla, CZ). G.D. Cella: NOTIZIE ITALIANE: CALA­ Anonimo (L. Botta, V. De Regibus, G.D. BRIA. Speleologia, .3a, 98, 1995 Cella, G. Gernone, V. Luzzo, S. Bel­ Sintetica presentazione deUe grotte rinvenute dal lomo): SANrELIA ULTIMO ATTO? Labi­ GGN nel'area d Maroellnara (CZ). rinti 12.. 22-25, 1992 Resoconto del cafl1>0 Invernale 1991: esplora­ Frlull zione di alcuni rametti laterali in 'NtoniMaria 245 C. Quaglia: TRA I MISTERI DELLA CbCz, ricognizione archeologica alla grotta di Ma­ GROTTA - MERAVIGLIE DI VALORE nichelll 246 CbCz, rinvenimento e rilievo della GEOLOGICO. Messaggero Veneto, 21 grotta di Muschi (Lamezia, CZ). agosto 1994

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00 0 Dettaglialo e romanzato resoconto della scoperta F. Gianotti: GEOLOGIA E GEOMORFO­ e deU'esplorazione del Magico Alverman a Verze­ LOGIA DEL PIAN DELL'OGLIO(SV). Tesi gnis {UD). Descrizione deHa grotta. di laurea, Facoltà di geologia - Univer­ sità di Pavia, Pavia 1994 G.D. Cella e R. Mazzilis: IL CARSISMO NEL TERRITORIO DI VERZEGNIS. Labi­ Lombardia rinti 15. 2-4, 1995 G.D. Cella, V. Di Siero e B. Guanella: I requisiti necessari ano sviluppo del carsismo, loro presenza nel territorio di Verzegnis {UD), sintetica DUE NUOVE GROTTE IN VAL SAN storia esplorativa. avanzamento delle conoscenze GIACOMO (SO). Labirinti ll. 26-32, sull'area. 1991 Inquadramento, accesso, speleometria, storia R. Mazzilis e G.D. Cella: MAGICO AL­ esplorativa, descrizione e rilievo del Prataccio VERMAN: ALLA RICERCA DI UNA GROTIA 3080 LoSo e della grotta dell'Orso 3081 LoSo. CHE ESISTEVA SOLO NEL PENSIERO. Labi­ rinti 15. 5-1 O, 1995 G.D. Cella, L. Botta e B. Guanella: Storia esplorativa del Magico Alverman PIANO DEI CAVALLI (SO): NUOVE CA­ (Verzegnis, UD), rilievo aggiornato della grotta. VITÀ. Labirinti ll.. 33-42, 1991 Inquadramento, accesso, speleometria, storia S. Bellomo, L. Botta, Ghiàt Gnau (G.D. esplorativa, descrizione e rilievo della Grotta del Settimo Metro 3082 LoSo, del Crot del Boe Bianc Cella) e G. Teuwissen: VERZEGNIS '95. 3083 LoSo, della Grotta delle Pettegole 3084 Labirinti 15. 11-16, 1995 LoSo, della Crepa Marcia 3085 LoSo, deUa Grotta Resoconto del campo estivo al Verzegnis (UD): di Taak 3086 LoSo. trovati alcuni rami laterali In Alverman ed alcune nuove grotticelle nei dintorni di Assais. G.P. Pasquale, M.R. Carina, G. Francese e G.D. Cella: ABISSO GUGLIELMO: IL G.D. Cella: SPELEOLOGI A VERZE­ RAMO DELLO SPELEO SFIGATO. Labirinti GNIS. Qui Verzegnis, V, 2. 1-3, giugno ll.. 43-51, 1991 1995 Storia esplorativa, descrizione, osservazioni locaH Chi sono gli speleO, cosa cercano, cosa Hrruove. I e generali, rilievo del ramo dello Speleo Sfigato motivi delle ricerche sul territorio di Verzegnis che si stacca alla sommità di un pozzo nel com­ (UD), le princlpaH grotte finora scoperte nell'area. plesso 801 - Guglielmo 2221 LoCo (CO). SpeleO­ metria aggiornata del complesso. G. Raimondi Jelenkovich: SPELEOLOGI NOVARESI AL MONTE VERZEGNIS. G.O. Cella, B. Guanella, S. Bellomo e Corriere di Novara, 118, ZQ., 2 ott. 1995 M.R. Carina: LA GROTTA DEL NIDO IN Resoconto delle esplorazioni condotte dal GGN al ALPE POIANA... Labirinti 11. 52-60, M.Verzegnis (UD). 1991 Storia delle esplorazioni, descrizione, rilievo, In­ G.D. Cella e R. Mazzilis: NOTIZIE ITALIA­ terno-esterno, idrologia, osservazioni sul nuovo NE: MONTE VERZEGNIS. Speleologia, ramo scoperto oltre la strettoia finale e che si con­ aa. 101-102, 1995 clude in corrispondenza di un pericoloso sifone al Sintetica presentazione delle grotte rinvenute dal Buco del Nido 2184 LoSo (Campodolcino, SO). GGN nelrarea d Verzegnis (UD). M. Airoldi, V. Di Siero: UN FERRAGO­ Liguria STO TRA RELAX E BUCO DEL NIDO. C. Vaselli, P. Gianoglio, M. Serratto: CO­ Labirinti 11. 14-17, 1991 VO DEL GUFO. Labirinti .li, 13-15, 1994 Battute esterne In Valle S. Giacomo (SO) ed Inquadramento, accesso. speleometria, storia esplorazioni al Buco del Nido 2184 LoSo. esplorativa, descrizione e rilievo del Covo del Gufo (Isola del Cantone, Ge. N° di catasto richie­ G. Francese: MEGLIO TARDI CHE MAI. sto, ma non ancora pervenuto). Labirinti 11. 61-62, 1991 La scoperta dei nuovi rami oltre il sHone al Buco F. Gianotti: GROTTA PRESSO IL del Nido 2184 LoSo (Campodolcino, SO). CAMPO SPORTIVO DI RANZI. Labirinti li. 16-17, 1994 G. Francese: P I E N A I , Labirinti ll.. 63- Inquadramento, accesso, speleometria, storia 64, 1991 esplorativa, descrizione e rilievo della 1391 LiSv Esplorazione all'adrenalina nel Buco del Nido (Ranzl, SV). 2184 LoSo (Campodolcino, SO), specie quando i

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00 0 nostri corrono Il rischio di rimanere travoni da una deUe Pettegole (100 in ca). piena Improvvisa. R. Torri: GEOLOGIA E GEOMORFOLO­ C. Mariani: NEL BUCO DEL NIDO CON GIA DEL QUATERNARIO DEL PIANO GLI SPELEO NOVARESI. Il Quotidiano DEI CAVALLI (SO). Tesi di laurea, Facol­ 9.. 11 febbraio 1992 tà di Geologia - Università di Milano, Breve resoconto delle esplorazioni effettuate dal Milano 1995 GGN al Buco del Nido 2184 LoSo ed al Plano del Caval(SO). Piemonte Anonimo (G.D. Cella): CINQUE ANNI IN G.D. Cella e M. Ricci: PRIMO RITROVA­ VALLE SPLUGA. Cainovara, 13.: 44-45, MENTO DI EPSOMITE NELLE GROTTE 1992 DEL PIEMONTE. Atti XVI Cong. Naz. ColTl.lnlcazione presentata dal GGN in una tavola Spel. - Le grotte d'Italia, (4) XV, 107-115, rotonda a Chiavenna (SO). Breve Inquadramento 1990-1991 geologico, presentazione delle principali grotte Viene descritto il ritrovamento di elle stazioni di presenti neU'area, prospettive per il futuro. epsomite (un solfato di magnesio eplaidrato) neUa grotta di MontlceUo d'Alba 19 PICn (CN). Inqua­ G.D. Cella: ABISSO GUGLIELMO: dramento geologico e geografico, presentazione della grotta, analisi DSC, e compositiva del mi­ ANCORA DUE RIGHE SUL NUOVO RAMO. Rx la­ nerale prelevato. Discussione circa la meteorolo­ birinti .1Z. 38, 1992 gia deH'amblente che la osptta, ~tesi circa la ge­ Utteriori considerazioni circa la possibile correla­ nesi. zione tra la gaHeria dello Speleo Sfigato all'Abisso Guglielmo-BO! 2221 LoCo ed una sorgentella G.D. Cella e S. Torri: NOTE IDROLOGI­ esterna che si apre nel pressi (M. Palanzone, CO). CHE SULL'AREA CARSICA DI ARONA G.D. Cella: IL PATRIMONIO SPELEO­ (NO). Labirinti 11. 18-25, 1991 Inquadramento geologico, posizionamento degli LOGICO DELLA VALLE SAN GIACOMO. Inghiottitoi e delle sorgenti Individuate nell'area Labirinti 13.. 56-57, 1993 carsica di Arona. Temperature, portate, esito di ai­ Descrizione delle prirq>ali grotte aprentisi In Valle QJne colorazioni e bilancio Idrologico dell'area. Di­ s. Giacomo (SO). Storia delle esplorazioni e pro­ scussione dei risuttatl. gressione delle conoscenze. C. Mariani: CON GLI AMICI DEL V. Botta, G.D. Cella, R. Torri ed altri: GRUPPO GROTTE NELLA CAVERNA BUCO DEL NIDO (SO): NUOVE DELLE STREGHE. Il Quotidiano, 21 sett. ESPLORAZIONI. Labirinti 13.. 58-65, 1993 1991 Storia delle nuove esplorazioni condotte dal GGN Leggende e storie Che circondano le grotte della ana 2184 LoSo (Campodolcino, SO). Planimetria Valle Strona (VB), il loro Interesse geologico, pa­ aggiornata. leontologico e naturalistico, la loro distruzione ad opera di una cava, proposte per un loro utilizzo. M. Scaramellini: ESPLORATA LA GROTTA DENOMINATA ·suco DEL C. Vaselli e G.D. Cella: LE GROTTE NIDO". Eco delle Valli, XLIV ~. 12 apr. DELLA SBERZULERA (AL) 8 e 9 Pi. La­ 1994 birinti .1Z. 30-35, 1992 Breve presentazione del Buco del Nido 2184 Inquadramento, accesso, speleometria, leg­ LoSo e delle scoperte uttimamente effettuate dal gende, storia esplorativa, descrizione e rilievo GGN al Plano dei Cavali (SO). della Sberzulera Inferiore 8 PiAI, Sberzulera su­ periore 9 PiAI e della Sberzulera Vecchia, non re­ G.D. Cella e R. Torri: FENOMENI CARSI­ perita (Bandlla, AL). CI NELLA SINCLINALE DELLO SPLU­ GA (SO): IL PUNTO DELLA SITUAZIO­ C. Vaselli: GROTTINO DI MA. Labirinti NE SULLE RICERCHE IN CORSO. .12. 26-27, 1992 Grotte di Lombardia, 11.. 25-34, 1995 Accesso, speleometria, descrizione e rilievo della Sintesi delle conoscenze sulle aree carsiche com­ grotta 18 PiAI (Pareto, AL). prese nella formazione denominata Sinclinale dello Spluga: Piano del CavalH, Pizzo Marcio, An­ R. Mazzetta, GROTTA KIROVA (Grotta dossi, Valle di Lei (Chiavenna, So). 18 le grotte dei Partigiani di Massiola). Labirinti 12.. conosciute, tra aJi Buco del Nido (4 km ca), Ciai­ 28-29, 1992 rina (230 m ca), Fil dal Redlcim (300 m ca), Grotta Accesso, speleometrla, descrizione e rilievo della

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00 0 grotta 2705 PiNo (Valle Strona, VB). Considera­ carsismo della Valle Strona (VB), ordinato per ar­ zioni sul rlcoldl dei vecchi partigiani. gomenti: archeologia e preistoria, folclore e leg­ gende, geologia, Idrologia, meteorologia, paleon­ S. Torri: GROTTA RIO PIANALE. Labirinti tologia, divulgazione, biologia, speleologia. .12 36-37, 1992 Accesso, speleometrla, descrizione e rilievo deUa G.D. Cella e S. Torri: PIEMONTE SU­ grotta 2704 PIVc (Val Sesia, VC). DORIENTALE: AGGIORNAMENTO CA­ TASTALE. Labirinti 1a, 66-71, 1993 F. Bionda: IL GRUPPO DEL CAI NELLE Dati catastall delle 20 grotte che si aprono nel GROTTE DI ORNAVASSO. Corriere di Piernontè sudorientale (CN, AT, AL). Blbllografla. Novara, 115, 26,, Novara 6 aprile 1992 Breve resoconto delle esplorazioni effettuate dal G.D. Cella e V. lndellicato: LA GROTTA GGN nele grotte cl Ornavasso (VB). DEI PARTIGIANI DI VILLADOSSOLA 2706 PiNo. Labirinti 13.. 74-n, 1993 P. erosa Lenz: LE GROTTE DI ORNA­ Inquadramento, accesso, speleometrla, leg­ VASSO. Eco Risveglio Ossolano, 47, .22. gende, storia esplorativa, descrizione e rilievo Domodossola 20 febbraio 1992 della 2706 PINo (VIiiadossoia, VB). Dettagliato resoconto delle esplorazioni effettuate dal GGN nelle grotte di Ornavasso (VB). S. Bellomo, G.D. Cella e S. Raimondi: contributi su CAVERNA DELLE STRE­ R. Mazzetta: LA GROTTA DELLE STRE­ GHE, GROTTA GHIACCIATA DEL MON­ GHE. Scenari, IV, 25,: 8-11, 1992 DOLE, GROTTA DI MONTICELLO in Le Breve presentazione della grotta 2501 PINo (Val Grotte del Piemonte, Cassolnovo (PV) Strona, VB), inquadramento storico, geografico e 1993 geologico, leggende, I resti degli animali preisto­ Inquadramento, descrizione e rilievo dettagliati rici, i rischi legati ad una riapertura delle cave. della Caverna delle Streghe 2501 PINo, Balma del Mondolé 102 PINo, Grotta di Montleello 19 PICn. c. Vaselli: TANA DEL LACELLO. Labi­ rinti i.a. 72-73, 1993 C. Vaselli: GROTTA DEL PINETO. Labi­ Accesso, speleometrla, descrizione e rilievo della rinti li. 10-12, 1994 grotta artificiale PiAI CA2 (Cassine, AL). Inquadramento, accesso, speleometrla, storia esplorativa, descrizione e rilievo della 21 PIAI G.D. Cella: SAMBUGHETTO 1949... La­ (Strevi, AL). birinti ia. 9-30, 1993 Le esplorazioni condotte dagli scout omegnesi S. Torri, M. Castaldi: TANE DELLO SPE­ nella grotta di Sambughetto 2501 PiNo (Val LEO SOLITARIO. Labirinti li. 18-20, Strona, VB): questi rami sono andati successiva­ 1994 mente distrutti ad opera di una cava. Riproduzione Inquadramento, accesso, speleometria, storia del diario, di l"l.lmerose fotografie e del rilievo ori­ esplorativa, descrizione e rilievo della 2728 e ginali, ipotesi circa la coUocazione spazlale. 2729 PiVc (Val Sesia, VC).

G.D. Cella e M. Ricci: CAVITÀ MINORI P. erosa Lenz: A VILLADOSSOLA UNA DELLA VALSTRONA - SECONDO GROTTA ESPLORATA NEL SECOLO CONTRIBUTO. Labirinti .la, 31-46, 1993 SCORSO. Eco Risveglio Ossolano, 12.. Inquadramento, accesso, speleometria, leg­ gende, storia esplorativa, descrizione, meteoro­ 24 marzo 1994 logia, Idrologia e rilievo della Grotta presso la di­ Breve descrizione della Grotta del Partigiani 2706 scarica di Strona 2697 PINo, Le Stanze cli Asrno­ PINo (Villadossola, VB). Storia esplorativa; brevi deo 2695 PiNo, Gallerie della Ghlttina 2727 PINo, cenni sul complesso cli Ornavasso. Balma della Volpe 2707 PiNo, Grotta della Viulanta 2708 PiNo, Pozzetto Emilio Praga 2709 PiNo, G.D. Cella e V. De Regibus: LE STRADE Balma dal Diau 2696 PiNo, Balma dai Fai cl lnuggio DELL'ACQUA E DEL VENTO - LA 271 o PiNo, Grotta dei Partigiani 2724 PiNo, SPELEOLOGIA NOVARESE. Le Rive, 8, li Pozzo del Faggio 2725 PiNo, Sorgente sotto l'Alpe Ravinella 2726 PiNo (Val Strona, VB). 65-76, 1994 Le motivazioni degU speleologi, breve storia della speleologia novarese, le principaU aree carsiche G.D. Cella, M. Ricci e V. Di Siero: BI­ della provincia: Arona, Fenera, Orta, Valle Strona, BLIOGRAFIA SPELEOLOGICA DELLA Candoglia, Valle Anzasca, Val Dlvedro, Valle Cai­ VALSTRONA. Labirinti U, 47-55, 1993 rasca, Devero, Formazza. Vademecum per lo spe­ Estremi e riassunto di 95 pubblicazioni inerenti il leologO escursionista. Numerose foto e disegni.

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00 0 G.D. Cella e M. Ricci: GROTTE DELLE vara, 114, 26, 4 aprile 1991 NOSTRE PARTI: LA VORAGINE DEL L'autore prende spunto dalle esplorazioni effet­ POJALA. Labirinti ~ 17-25, 1995 tuate nel sotterranei del castello e del sotterraneo Il punto della attuazione sulla grotta del Pojala nei pressi cl Piazza Puccini per avanzare una pro­ 2510 e 2519 PINo (Ossola, VB): accesso, speleo­ pria ipotesi in merlo e per un Invio ad uno studio metrta. l'llOVI rami, rMlew topograflcO aggiornalo. sislemalico del sotterranei cltadlnl. C. Vaselll, R. Vinottl: LA GROTTA DI M. Airoldi: POZZO NAPOLEONICO. La­ GUARDAMONTE. Labirinti ll, 35-38, birinti 1.2. 44-46, 1992 Acce88o, speleometrla, rilievo e descrizione di un 1995 pozzo a C&vaglà (BI) che si elce costruito in epoca lnquadramenlo, accesso, speleometrla, leggende napoleonica e che funziona da cavlà barometrica. e storia esplorallva, descrizione e rilievo della 22 PIAI (Gremiasco AL). F. Gianotti: POZZO PRESSO IL CHIO­ S. Torri: GROTTA DEL FUMO. Labirinti STRO DELLA CANONICA DI S. MA­ ~ 39-40, 1995 RIA. Labirinti 1.2. pag. 47-50, 1992 Inquadramento, acce880, speleometria, storia Speleometrla, rilievo e descrizione del pozzo esplorativa, descrizione e rilievo della 2711 PIVc PINo CA35 (Ctiostro della Canonica - Novara). (Val S88la, VC). F. Gianotti: POZZI E SOTTERRANEI G.D. Cella, L. Botta e G. Teuwissen: PRESSO IL PALAZZO VESCOVILE DI eocc 'DI TWERGI D'LA KALMATTA NOVARA. Labirinti 13.. 86-93, 1993 (VB). Labirinti ~ 26-34, 1995 Speleornetrla, ubicazione, descrizione e rilievi di Inquadramento, accesso, speleometrla, leg­ tre pozzi e una ghiacciala (PINo CA 36, 37, 41, 42) gende, storia esplorativa, descrtzlOne, Idrologia, ubicati nel pressi del Palazzo Vescovile di Novara. correlazione Interno-esterno e rilievo della 2730 PINo (Omavasso, VB). G.D. Cella e F. Cappelletto: I RIFUGI ANTIAEREI DEL CASTELLO DI NO­ G.D. Cella: VORAGINE DEL POJALA - VARA. Labirinti li. 28-45, 1994 VAL STRONA- MONTICELLO D'ALBA - Descrizione del rifugi antiaerei ricavati dai sotterra­ ZONA DI ACQUI TERME. In Atlante nei del castello cittadino (PiNo CA2, CA5, CA6): delle grotte e delle aree carsiche pie­ evidenze, testimonianze, documentazione sto­ rica, rlllevi topografici. montesi. Torino 1985 Breve presentazione e descrizione della Grotta del Pojala 2510-2519 PiNo, Caverna delle Stre­ G.D. Cella, M. Zanola e P. Roato: LE CI­ ghe 2501 PINo, Grotta di Monticello d'Alba 19 STERNE PER LA PROTEZIONE ANTI PICn, Pozzo del Negrin 10 PIAI, Tana di Morbello AEREA DI NOVARA. Labirinti~ 50-63, 4 PIAI. 1995 Inquadramento, storia, localizzazione, speleome­ trla, desalzlone e rilievo di una serie di cisterne di protezione antiaerea ubicate nel centro di Novara ICA VITA ARTIFICIALI (PiNo CA33, CA38, CA39, CMO, CA44, CA45 e CA46). G.D. Cella e M. Airoldi: UN INTERES­ SANTE POZZO A CASTELLETTO SO­ G.D. Cella: CASTELLO DI NOVARA: IL PRA TICINO (NO). Labirinti 11. 65-67, CUNICOLO DELLA GHIRLANDA. Labi­ 1991 rinti~ 64-65, Novara 1995 Inquadramento, accesso, speleometrla, descri­ Inquadramento, accesso, speleometrla, descri­ zione e rilievo di un pozzo aprentesi a Castelletto zione e rilievo di un cunicolo aprentesi a livello del Sopra Ticino (PINo CA29). fossato esterno del castello di Novara (PiNo CA47). Ipotesi costruttive. M. Airoldi: I POZZI DELLA CASCINA TABACCHEI. Labirinti .11. 68-72, 1991 Esplorazione cl aleunl pozzi (PiNo CA 30, 31 e 32) aprentisi alla cascina Tabacchei e Vela (Suno, ITECNICA NO): Inquadramento, accesso, speleornetria, de­ saizlone e rilievi. S. Torri: PROGRESSIONI A CON­ FRONTO. Cainovara, .11. 32-35, 1991 R. S. Crivelli: RICERCHIAMO LA NO­ Confronto fra le tecniche di progressione nell'ar­ VARA SOTTERRANEA. Corriere di No- ra1J1>icata in montagna e in grotta.

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00 0 G.D. Cella e B. Guanella: DETERIORA­ IBIOSPELEOLOGIA MENTO DI PLACCHETTE E MO­ SCHETTONI IN GROTTA. Labirinti .1Z.. M. Ricci e G.D. Cella: MATERIALI PER UN 39-43, 1992 MUSEO NATURALISTICO DELLA VALLE Test sul materiale utilizzato nell'armo del'Ablsso STRONA: REPERTORIO DELLA FAUNA Guglielmo hanno evidenziato la pericolosità nel breve-medio periodo di 1uttl I materiall In lega leg­ CAVERNICOLA DELLA VALLE. Labirinti gera, quali moschettoni, placchette ecc. Solo Il 15. 41-45, 1995 vecchio teno pare coll1)0r1arsl bene. Attuali conosc:enze circa la fauna cavemicola della Valle Strona di Omegna (No). R. Torri: IMPRESSIONI TECNICHE E NON SULLA MANIGLIA POMPE. Labi­ !CAPRICCI LETTERARI ... rinti li, 21-23, 1994 Analisi e confronto del metodi di risalita DED, MAO, POMPE alla luce della maniglia munita di G.D. Cella: BIBLIOGRAFIA GGN 1985- carrucola recentemente Introdotta sul meroalo da 1990. Labirinti 11. 73-80, 1991 Petzl. Estremi e sintetico sunto di quanto pubblicato dai soci o sul GGN negli anni 1985-1990 P. Gianoglio: SPELEOINTRUDER 2.0. Labirinti 15.. 70-73, 1995 R. Mazzetta: UN'ATTIVITÀ UN PO' Tecnica costruttiva di una telecamera per esplo­ SPORCA ... Labirinti 11. 81-83, 1991 rare cunicoli inaccessbili allo speleologO. Tra l'al­ Spassosa comparazione fra alpinismo e speleo­ tro, funziona benissimo! logia con particolare rHertmento alle sensazioni nella visita d una grotta. G. R. Jelenkovich: QUELLA DOMENICA DIVERSA NELLA GROTTA DEL TRENO. !SALVAGUARDIA E PROMOZIONE Corriere di Novara, 115 .32, Novara 1992 Cosa succede quando una giornalista si Iscrive ad un corso di speleologia organizzato dal GGN. G.D. Cella, M. Ricci e A. Marzi: UN MU­ SEO NATURALISTICO PER LA VAL­ R. Mazzetta: UN'USCITA TIPO. Labirinti STRONA - IL PATRIMONIO SPELEOLOGICO 12. 50-52, 1992 DELLA VALLE - MOTIVI E VALIDITÀ DEL Descrizione In veste satirica di una tipica uscita In MUSEO - LA RISTRUTTURAZIONE DEL­ grotta. L'EDIFICIO. Labirinti U, 2-8, 1993 Descrizione delle principali grotte aprentisi in Valle S. Torri: SPELEOLOGIA ULTIMA AV­ Strona. Storia delle esplorazioni e progressione VENTURA, SPELEOLOGIA ULTIMA delle conoscenze. Le motivazioni che hanno por­ tato a formulare un progetto per un museo natura­ RAGIONE. Labirinti .la. 94-95, 1993 listico. Linee guida nel recupero dell'edilicio della Analisi della speleologia come ultima possbUilà di scuola di Sambughetto da destinare a edHicio avventura e di scoperta, analisi dell'ambiente multilunzionale. speleologico nei rapporti umani. R. Mazzetta: UN'USCITA TIPO - Parte M. Ricci: PER UN MUSEO NATURALI­ Terza. Labirinti .i.a. 96-97, 1993 STICO IN VALLE STRONA: LE NOSTRE Prosegue, in chiave satirica, Hresoconto sulla vi­ PROPOSTE. Labirinti li, 2-9, 1994 sita In una grotta. Proposte espositive per un museo naturalistico a Sambughetto (Valle Strona di Omegna - VB) nei Stefano Torri: LA LEGGENDA DEI VISI locali della ex SQJOla. Piante e prospetti ilkJstratM. PALLIDI. Cainovara li, 28-29, 1993 Aspetti e fisionomia di un gruppo speleologico (Il A. Marzi: UN MUSEO A SAMBU­ Gruppo Grotte Novara ... ). GHETTO. Le Rive VIII U. 95-100, marzo-giugno 1994 G. Raimondi Jelenkovich: UN'USCITA Breve storia dell'ediliclo che ospiterà Umuseo na­ INSOLITA ... IN MINIERA. Cainovara, 15., turalistico della Valle Strona. Illustrazione dei criteri 25-26, 1993 espositivi adottati. Resoconto di un'uscita col Gruppo Grotte Novara nella miniera di Brusson alla ricerca del'oro.

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A. Orrico: GROTIE? SI GRAZIE! Labirinti V. Di Siero: L'ANGOLO DELLE CHIAC­ li. 46-47' 1994 CHIERE. Labirinti ll. 53-55, 1992 Impressioni d un'allieva del Corso di Speleologia Notizie, Informazioni, pettegolezzi, sul soci suUe uscile In grotta. Gruppo Grotte Novsa e non.

R. Mazzetta: UN'USCITA TIPO - Parte Com. Dir. GGN: RELAZIONE SULL'AT­ quarta. Labirinti li. 48-49, 1994 TIVITÀ 1992. labirinti 13. 102-11 O, 1993 Prosegue l'analisi In chiave satirica di un'uscita In Relazione del CD del Gruppo Grotte Novara SUi­ grotta. i'attività del 1992.

R. Mazzetta: CHE SCRIVERE? Labirinti V. DI Siero: L'ANGOLO DELLE CHIAC­ 15.. 74-75, 1995 CHIERE. labirinti 13. 99-101, 1993 Divertenti mediazioni penionall deU'autore, che ri­ lmnnszlonl, notizie, pettegolezzi sul soci e sul­ tiene di avere perso l'Ispirazione, sull'andare In rattivlà del Gruppo Grotte Novara. grotta.

S. Torri: LA GROTTA MISTERIOSA. O&l­ Com. Dir. GGN: RELAZIONE SULL'AT­ novara, 16. 34-37, 1994 TIVITÀ 1993. Labirinti li. 55-62, 1994 Racconto della scoperta d una grotta legata ala Relazlonl del CD aul'altivltà 1993. Guerra di Ll>erazlone, I cui Ingresso è stato suc­ cessivamente fatto salare. V. Di Siero: L'ANGOLO DELLE CHIAC­ CHIERE. labirinti .li. 51-54, 1994 S. Torri: DALL'ALPINISMO ALLA SPE­ Notizie, Informazioni, pettegolezzi sul soci del LEOLOGIA. Cainovara, li. 11-14, 1995 Gruppo Grotte Novara ed altro. Radiografia dele dlscipllne della montagna con particolare riferimento aUa speleologia. Com. Dir. GGN: RELAZIONE SULL'AT­ TIVITÀ 1994. Labirinti 15. 79-86, 1995 Relazione del CD sul'attlvltà 1994. IATTIVITA' DI GRUPPO

Com. Dir. GGN: ATTIVITÀ 1990. Labirinti V. DI Siero: L'ANGOLO DELLE CHIAC­ 11. 2-9, 1991 CHIERE. Labirinti 15. 76-78, 1995 Altra dose di notizie, lnfonnazlonl, pettegolezzi SUI Relazioni del CD del Gruppo Grotte Novara sulle Gruppo Grotte Novara ed I suoi soci. attività 1990.

V. Di Siero: L'ANGOLO DELLE CHIAC­ Anonimo (S. Torri): NOTIZIE E ATTIVITÀ CHIERE. Labirinti 11. 84-86, 1991 DELLA SPELEOLOGIA NOVARESE. Notizie, Informazioni, pettegolezzi sul soci del Cainovara, .l.&. 15, 1995 Gruppo Grotte Novara e alrl. l\Jbrica fissa del GGN nel notizlalto sezlonale

Com. Dir. GGN: RELAZIONE SULL'AT­ Red. labirinti, A. Orrico: 3° INCONTRO TIVITÀ SVOLTA NEL 1991. Labirinti ll, DEGLI SPELEOLOGI PIEMONTESI. 56-64, 1992 STRONA '95: cosi È SE VI PARE. labirinti Relazione da parte del CD del Gruppo Grotte No­ vara suU'altlvltà 1991. 15.. 66-69, 1995 Progranvna e resoconto suH'lncontro te11Jtosi in Valle Strona (VB) nel 1995.

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••• COSA VUOI CHE SUCCEDA?

di Roberto Torri

Mi sembra strano scrivere questo arti­ Effettivamente anche se, quando finii il colo esattamente in occasione del primo corso, non ero molto abile avevo capito vero incidente del Gruppo Grotte No­ che la tecnica era sicura, ma che biso­ vara, che è avvenuto fuori dalla grotta gnava esserne perfettamente padroni e, (naturalmente!), e di cui avrete letto o cosa ancor più importante, che era indi­ starete per leggere nelle pagine di que­ spensabile conoscerne i limiti. sto bollettino. E strano perché è il tipico atteggiamento degli italiani che sempre Narcotizzato dall'euforia post-corso mi critico quando mi capita di osservarlo. sono buttato a capofitto nell'attività del Eccolo Il il miserabile che si dispera per­ GGN seguendo nelle esplorazioni quelli ché gli è successa una disgrazia che che fino a pochi giorni prima mi avreb­ non si aspettava; si dispera chiedendosi bero tagliato le mani se, per un solo me­ perché proprio n e proprio a lui doveva tro, avessi tolto il casco o la longe. Ogni capitare. Qualcuno dirà con linguaggio tanto mi capitava di chiedermi perché un po' colorito che era uno sfigato e non costoro non sempre erano così attenti poteva che capitare a lui. Probabilmente come lo erano durante il corso. Queste è vero; e intanto altri si interrogano con domande rimanevano spesso senza ri­ una caterva di se e di ma che non sposta; d'altra parte ero solo un novel­ stanno né in cielo né in terra. lino, come potevo capire certe cose.

È strano che stia per scrivere delle con­ Il tempo passava e i dubbi restavano. Ho siderazioni e degli interrogativi che non iniziato poi a frequentare l'ambiente spe­ sopporto quando altri in queste situa­ leologico anche al di fuori del Gruppo e zioni lo fanno. Probabilmente avevo bi­ vedevo che le cose non erano molto di­ sogno di uno stimolo per tirare fuori verse, anzi spesso erano peggio. quello che già meditavo da tempo, an­ Quando facevo osservare, come giusta­ che se quello che è successo quest'e­ mente mi era stato insegnato, che certe state non può rientrare nelle critiche di manovre andavano fatte in un certo questo articolo. So che non sarò allegro, modo perché fossero sicure, normai­ ma è giusto che si dicano le cose che me nte mi sentivo rispondere: leggerete, che tutti sanno ma che nes­ MEsageratol Cosa vuoi che succeda?". suno (o pochi!!) hanno il coraggio di ammettere. Devo dire che mi sentivo un po' mortifi­ cato a sentire certe parole, ma, dal Quando mi sono presentato per iscri­ basso della mia ignoranza tecnica, vermi al corso di introduzione alla spe­ prendevo atto. MD'altra parte•, pensavo, leologia, chiedendo informazioni, sono Mse speleologi che hanno più esperienza stato rassicurato, più per mio padre di me mi rispondono così ci sarà un mo­ (vecchio alpinistall) che per me, che la tivo·. Intanto gli anni sono passati e un tecnica che veniva insegnata era poco di esperienza sono riuscito ad ac­ Massolutamente" sicura. Così tutto tran­ cumularla: molto poca, ma quanto basta quillo mi butto in questa avventura del per scrivere queste poche stupide righe. corso, ignaro di cosa mi stava per acca­ E vero che ho anche dovuto sbattere la dere. testa per capire quello che sto per dire,

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ma, purtroppo, questo vale più di tante molto male o addirittura per morire. So parole! già che state pensando che sono un po' esagerato. Bravi, non avete capito pro­ Adesso capisco che tutti quelli che mi prio niente. Non ci si fa mai male su pas­ snobbavano quando facevo notare che saggi tecnicamente difficili, ma su quelli non erano sicuri nella loro progressione •banali". erano degli illusi. Quello che mi avevano Allora credo che sia lecito porsi questo detto prima di iniziare era la pura verità, quesito: "Perché non usare la nostra ma pare che a volte lo si dimentichi. Ab­ tecnica anche su passaggi facili? In biamo tra le mani degli strumenti e una fondo basta poco". Forse non ci vuole tecnica che ci permette di superare poco: ci vuole un po' di cervello! Ma so­ quasi qualsiasi ostacolo in sicurezza, si vente ci dimentichiamo di averlo, o forse tratta solo di saperli usare! Spesso, ad­ non l'abbiamo proprio! dirittura, pur sapendoli usare, si fa di Bene, ora che ho bacchettato un po' tutti tutto per dimenticarli. con questo articolo, anche me stesso, Quante volte per fare in fretta non avete spero si rifletta di più quando entreremo armato un saltino pensando: •ranto è la prossima volta in grotta. banale, è inutile perdere tempo e corda per questa scemata!". Sembra che non sia il solo a pensarla a Eccolo Il lo stolto che sta per scivolare e questo modo, dal momento che mentre se gli va bene rompersi solo poche ossa! sto scrivendo è uscito l'ultimo numero di È stupido conoscere una tecnica sem­ GROTTE dove uno "sconosciuto• GB plice e tanto efffcace e poi quando serve tratta lo stesso argomento. Comunque non utilizzarla. E vero che sono pochi un come solevano dire gli antichi: "Repetita paio di metri, ma sono sufficienti per farsi iuvantr.

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00 0 IN GROTTA, UN GIORNO

di Roberto Mazzetta

Ore 6,30, appuntamento al solito posto. mai anziana Sarah, azionano dapprima i La destinazione per questo fine prosciugatori e quindi i defangatori. La settimana è una bella grotta dei Pirenei. grotta ora è agibile: chi mai sarebbe en­ I più puntuali arrivano alle 7, 15: posteg­ trato a strisciare nel fango e a bagnarsi giano le loro ali-macchine negli appositi completamente? Eppure, si narra, un spazi, i vigili elettronici sono sempre più tempo era proprio così; Gidicì sussulta e, implacabili. per mezzo del decodificatore di altissime frequenze, comunica ai giovani speleo Ultima ad arrivare è Sarah, proprio come antiche e ormai dimenticate sensazioni. suo papà: già, chissà che fine avrà fatto; Si montano gli antigravitazionali ventrali fagocitato, come tanti altri, da un compu­ e i riduttori di peso specifico così da su­ ter. Buon per lui che era una versione perare pozzi e strettoie in modo agevole: femminile! si approntano i diffusori di luce spray Si nicchia e ci si attarda: bisogna atten­ inondando di luce quei meandri oscuri. dere l'entità spirituale, vuole venire an­ che lui questa volta. "Sapete cosa ho trovato in cantina?" Eccolo che arriva nell'apposito conteni­ dice, con vago accento francese eredi­ tore a campi magnetici. tato dal nonno belga, un altro ragazzo Lo chiamano tutti Gidicì, ma nessuno ri­ del gruppo, "un vaso pieno di sassi che corda più il nome completo e nessuno a contatto con l'acqua hanno sprigionato osa domandarglielo; pare abbia visto le una puzza terribile; erano di nonna Lia, grotte nascere, anzi, pare le abbia gene­ deve essere carburo, un sistema vec­ rate lui stesso durante la sua ormai re­ chissimo di illuminazione. Roba da inco­ motissima gioventù. scienti andare in grotta in quel modo! Il gruppo è finalmente pronto: un allievo Pensate che, per un atavico istinto di mette a disposizione l'ultimo modello di fame ancestrale, me ne sono infilato in ali-macchina velocissimo, ultra spazioso bocca un pezzo cosparso di maionese e e a guida completamente computeriz­ marmellata: buono!" zata. I preparativi stancano i ragazzi e una Venti minuti di comodo viaggio ed eccoli atmosfera di scazzo generale serpeggia a destinazione proprio davanti all'entrata nel gruppo. della grotta. "Pensate che una volta, i pionieri della Sguardi di intesa ed ecco che dalle sac­ speleologia, l'avvicinamento lo facevano che autoportanti vengono estratti i visori a piedi. a realtà virtuale. Sì, la pigrizia trionfa e "Pazzesco!", "Sì, ma una volta avevano viene accettata la proposta di Quintino, degli arti inferiori molto più sviluppati e un ricciuto ragazzo di antiche origini più lunghi", "Mica tutti, guarda Gidicl che pugliesi. Si rimonta sulle ali-macchine e gambine corte che ha", "No, papà Da­ in pochi secondi si raggiungono le asso­ niele diceva che anche Gidicì era altis­ late spiagge di Perpignan. simo, si dev'essere accorciato in questi Eccoli là, tutti beatamente sdraiati sulla ultimi decenni". spiaggia, ognuno col suo visore sintoniz­ La grotta è umida e anche fangosa, così zato sulla grotta preferita. Quintino si im­ i ragazzi, sotto l'occhio attento della or- merge nel complesso di Antonio e Maria,

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00 0 un sistema carsico della Repubblica del dioso i campi magnetici. I ragazzi, che Sud. sanno come comportarsi, gli sommini­ Sarah, pensando a papà, fa la traversata strano un programma dal sicuro effetto integrale e in solitaria Bui-Guglielmo. inebriante, cosl da tenerlo buono per il C'è chi, in simultanea, si sintonizza sulla resto della giornata. Lo spediscono là stessa grotta e fa nascere una piccola dove ha sede il suo regno: la Val Strona. bagarre, in quanto ognuno vuol vivere Gidicì si scatena in conferenze, lezioni, l'esperienza ipogea senza intromissioni. proiezioni, misurazioni, sprofonda nel­ Un giovane barbuto con lentiggini e ca­ l'ormai inesistente grotta di Sambu­ pelli rossi si immerge in una grotta ormai ghetto svanita in un'azione di disostru­ scomparsa di nome Scondurava: va alla zione troppo efficace tanti anni orsono. ricerca delle mitiche chiavi colà perse dalla nonna. Potenza della realtà virtuale! Cosa aprivano quelle chiavi? A cosa servivano? Un mistero mai chiarito che Il tempo vola e un altro componente del lui vorrebbe svelare e che sarà il sog­ gruppo, denominato "direttore tecnico", getto di un suo prossimo articolo per il in relazione al titolo ereditato dal nonno, numero 1365 di Labirinti. chiama tutti all'ordine. Bisogna tornare: il gruppo è atteso per la cena in una vetu­ L'entità spirituale non ha mai digerito sta locanda gestita da entità coeve di questa decisione così statica e dà segni Gidicì, note come le "pie donne". Questa di nervosismo alterando in modo fasti- è la tradizione.

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00 0 L'ANGOLO DELLE CHIACCHIERE

a cura di Valeria Di Siero & C.

Angolo delle chiacchiere... è una parola, quando ci sono poche chiacchiere ed awe­ nimenti come in questi ultimi mesi; ma orsù non scoraggiamoci e spulciamo tra l'atti­ vità, e non solo, del nostro Gruppo:

- Scarseggiano nuovi adepti: è un ap­ - L'ultimo corso d'armo è stato organiz­ pello rivolto a tutti i Soci del Gruppo. zato nel migliore dei modi, le grotte sono Fate tanta pubblicità: parlate di speleo­ state scelte tenendo conto di tutte le diffi­ logia a tutti coloro che ne hanno solo coltà tecniche, gli Istruttori hanno dato il una vaga idea e non è detto che qual­ meglio di se stessi ... gli allievi? L'unico cuno decida di fare il passo ed Iscriversi. iscritto aveva un piede ingessato ...

- C'è fermento culturale a Crodo, ove il - La scorsa primavera siamo stati alla Centro Studi •Piero Ginocchi• ha deciso palestra ricavata nell'orrido di Cunardo di allestire un Museo sulle scienze della per studiare una valida alternativa a terra e ci ha chiesto di preparare la sala Sambughetto qualora il tempo brutto im­ che sarà dedicata alla Speleologia. pedisca di utilizzarla. Divertente e, a Non contenti, lo scorso 7 luglio abbiamo detta di chi ha armato, cioè Gianni, Va­ allestito, sempre a Crodo, una mostra lerio, Luciano e Roberto, anche gli armi dal titolo ·uoMINI CAVERNE ED ABISSI promettono bene. Ne abbiamo approfit­ - oggetti ed immagini dall'esplorazione tato anche per ripassare alcune tecni­ sotterranea delle grotte•, che si affianca che. a quella intitolata •MINIERE E GIACI­ Era una giornata aperta a tutti i Soci MENTI - Le risorse minerarie della Sviz­ vecchi e nuovi, allievi recenti ed ex, ma zera centromeridionale e della fascia devo dire che, come in molti casi di italiana confinante•. Anche in questo questi tempi, il Gruppo recepisce un po' contesto il GGN ha collaborato con il pochino ... Centro Studi e se avete intenzione di scoprire cosa abbiamo architettato non - Alcune note rosa: Lia e Guy, Silvia ed dovete far altro che recarvi a Crodo e Agostino sono le nuove coppie che in visitare la Mostra che resterà aperta fino questi mesi sono nate. al 30 Novembre. Lia ha atteso un belga per decidere che Vi riporto solo un'idea molto simpatica, la vita a due poteva avere i suoi lati po­ ma non accettata, non si sa perché: si sitivi, Silvia invece non contenta di lavo­ pensava di esporre un VERO speleo­ rare lontano da Novara ha pensato bene logo, magari un po' attempato, vestito di che l'amore poteva benissimo essere tutto punto, come reperto storico, ma il trovato in quel di Pordenone, ossia lon­ possibile candidato - immaginate chi tano da Novara e lontanissimo da Novi. fosse - ha detto NOI Secondino ha scelto aria di casa e ci au­ guriamo tutti che in quest'aria si senta - Le cose vanno invece maluccio per il ancora una brezza di grotta. costituendo Museo di Sambughetto: da oltre un anno non se ne sa più nulla. - Altra nota delicata: il 1° giugno si sono Una coltre di silenzio pare calata sul sposati nel Municipio di Bellinzago Ro­ progetto. berta ed Agostino. I nostri auguri sono

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00 0 stati Immediati, per il regalo l'attesa può per il Museo di Crodo cl ha riportato essere al limite dell'eternità (l'esperien­ dopo 13 anni nuovamente al passo S. za Insegna). Giacomo (VB). In un ambiente montano spettacolare, con I laghi Boden ancora - Altro Incontro informale degli speleo­ ghiacciati (la superficie ricordava la ban­ logi piemontesi, questa volta organizzato china artica), abbiamo approfittato per per conto dell'AGSP dal Gruppo di Gia­ qualche battuta e per rivisitare alcune veno. Una scuola ridipinta per l'occa­ piccole cavità a suo tempo catastate da sione è servita allo scopo di ospitare gli Silvestri. Ne è uscita una nuova grotti­ . oltre 150 speleologi piemontesi e non, cella, la Grotta del Codirosso, che cosl si che sono giunti per scambiarsi, come è affiaiica all'Introvabile grotta della Mar­ ormai consuetudine da alcuni anni, Idee, mOtta. proposte e novità. Si è consolidata poi la Due spettacolari inghiottitoi attivi, uno tradizionale partita tra speleo sotto e so­ con portata dell'ordine del 20 l/s, sono pra I trenta. Non possiamo far altro che stati finalmente trovati senza l'abituale attendere il prossimo anno per celebrare tappo di neve: peccato però che l'acqua con un nuovo Incontro lo scambio tra i penetri in pertugi Impraticabili. Stiamo Gruppi piemontesi. ora cercando qualche Maciste che ci possa aiutare. - Fiocchi rosa ed azzurri a non finire per Abbiamo poi scoperto che anche i Biel­ il Gruppo: sono infatti nati Davide da Se­ lesi hanno avuto la stessa idea, trovan­ condino e Rosa, Marco da Luciano e doci un pozzo sotto una grotta che ave­ Silvia. Viene il sospetto che sia stato vamo rilevato una settimana prima. Non scelto questo metodo per aumentare le che fossimo orbi: solo che il pozzo era file dei Soci e soprattutto creare le future celato da un deposito di neve che si è leve della speleologia [Anche la scri­ giusto sciolto in settimana. Per Il futuro, vente pare aver abbracciato questa vedremo se presidiare l'area... strategia: al momento di andare in stam­ pa apprendiamo della nascita di Martina. In uno dei rientri dal Passo di San Gia­ Cosl anche Roberto è sistemato per un como, Sonia, la simpatica (ed anche ca­ po'I N.d.r.] rina ... ) bibliotecaria del Centro •Ginoc• . chi• di Crodo, ci ha permesso di rava­ - Sabato 14 settembre il Comune di No­ nare tra le carte del compianto don Sil­ vara ha organizzato l'ormai tradizionale vestri. •sport in Piazza•. Come nel 1994, il Che cl abbiamo trovato? Accesso, de­ GGN ha preso parte alla manifestazione scrizione, fotografie e piantine di avvici­ piazzando una gru alta 36 m, avvolta in namento alla introvabile Grotta della una ragnatela di corde, in piazza Martiri. Chiesa di Colmo (Val Vigezzo), copia di Anche se per la stampa locale il Cai e gli una pubblicazione del 1912 che tratta speleologi non esistono, abbiamo cer­ delle grotte di Ornavasso e di Colmo, cato di dare una dimostrazione delle una planimetria dei dintorni della ca­ tecniche di risalita e discesa alla cittadi­ scina Vescovo (Arona) ove si trovano al­ nanza novarese. La novità quest'anno è tre due grotte Introvabili, una relazione stata dare l'opportunità ai bambini ed ai sulla Tana dei Cucltt (Val Antigorio). Non ragazzi di salire sulle scalette assicurati male, eh? Ricci già freme dalla voglia di con le corde: alle 19, quando tutti gli altri partire ... stand erano oramai chiusi, c'era ancora una bella coda di persone che volevano Che novità dal Monte Verzegnis (Ud)? cimentarsi nella salita. Mettendo il naso nel lato settentrionale In questo modo abbiamo creato molta at­ del monte in una grotta già vista da Ro­ tesa nel bambini: abbiamo forse gettato berto Mazzilis, abbiamo appurato che un seme? La realtà cl dice di non farci questa prosegue, mentre si sente lon­ prendere da facili entusiasmi. tano il rombo di un torrente (la Plere?). Grotta perennemente bassa, of course in La necessità di campionare delle rocce media 50 cm, con molte pozze di acqua

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00 0 fredda e ... bagnata. Fermi dopo 60 m su zione opposta. niente, causa materiale inadatto all'e­ Era evidentissima, Dio solo sa come mai splorazione (leggi calzoni corti). prima non l'avevamo vistai Numerosi Gianni si è cimentato in una ricognizione ragni morti e mummificati hanno im­ primaverile a bassa quota con un delta­ pedito il completamento del rilievo, plano a motore, ma nessun pozzo pare causa cedimento neuropsichico di uno sia stato capace di perforare il manto dei rilevatori. Ritorneremo con il nevoso. lanciafiamme I Luciano, aiutato da Silvia, Gianni e Ago­ stino (Pn) ha praticamente quasi termi­ Il duca di Ornavasso, nonché conte della nato la raccolta di materiale video per la Valle Spluga, è diventato dottore in geo­ preparazione di un film sulle grotte del logia, discutendo la tesi •Geologia del Verzegnis; non rimane che aspettare, Quaternario e geomorfologia del Piano speriamo non troppo a lungo! dei Cavalli (Sondrio)9. Congratulazioni Nelle nostre peregrinazioni abbiamo tra Roberto I l'altro scoperto una serie di denti di pe­ scecane e di altri pesci vissuti nel Giu­ Troppa grazia, Sant'Antoniol Ecco il rassico superiore, circa 160 milioni di commento di Gianni, al ritorno da Roma anni fa; il ritrovamento è inedito e stiamo dopo un corso di lii livello sulla speleo­ studiando il da farsi. logia urbana. Acquedotti, terme, ninfei, catacombe, mitrei e chi più ne ha più ne Il duca di Ornavasso (R.T.) è finalmente metta, etruschi, romani, paleocristiani. E riuscito a individuare una lente di marmo buona parte di questi ambienti sono con relativa grotta di cui si favoleggiava pure splendidamente decorati o affre­ da anni; si trova molto in alto, presso scati; ... proprio come da noil Cortevecchio. Secondo le migliori tradi­ zioni ornavassesi, ovviamente al mo­ I consoci acquesi hanno rallentato il mento di rilevarla mancava il parco ri­ ritmo delle loro uscite nelle miniere auri­ lievo, dimenticato in macchina. fere della valle Scrivia. Solo la Contessa Si tratta dell'unico affioramento noto (S.R.) prosegue imperterrita nei rileva­ della formazione Ivrea-Verbano con menti, seguita dal sempre meno domo spiccate morfologie carsiche epigee: Agostino. Comunque ne sta uscendo un campi solcati, vaschette, percolazioni. lavoro sempre più ciclopico, che spe­ Alla base una sorgente ghiacciata, 4 °C, riamo di vedere presto pubblicato. da cui fuoriesce una violenta corrente di aria, che raffrèdda la valletta per una Un originale artista, Luigi Piras, ha riatti­ decina di metri. Gli scavi, già iniziati, si vato parte dei sotterranei del castello presentano duri ... genovese di Novi Ligure. È possibile Più in basso, una segnalazione ci ha visitare alcune cisterne e parte dei cuni­ portato ad una cava sotterranea di coli. I lavori (i tratti più interessanti sono quarzite, che intercetta però una vena di addirittura illuminati elettricamente) sono marmo, da cui fuoriesce, attraverso un stati portati avanti personalmente da lui minuscolo meandro, un ruscello. Altro e da amici che venivano poi pagati parte lavoro ciclopico in prospettiva. con le sue opere d'arte parte con mo­ Sul riale S. Carlo, in gennaio Silvia e desti finanziamenti reperiti sempre da Gianni hanno rilevato la grotta del Tede­ questo signore. sco; uscendo dalla grotta, Silvia ha tro­ Caro Piras, complimenti vivissimi per la vato la prosecuzione, proprio nella dire- tenacia mostrata e per i risultati ottenuti!

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LA NOSTRA GROTTA di Roberto Mazzetta

"E' proprio piccola questa grotta, sembra sepolto DEi REGIBUS o la regina di una CELLA, passami la MAZZETTA, do SABA". una BOTTA e così da questa strettoia "Caspita, roba da restare a BOCCA possono passare tutti, anche i GRASSI". aperta". "Qualche BELLOMO deve aver già ten­ "Si vede che sei emozionato, hai i tato di forzare il passaggio". POMONI rossi". "Sì, deve essere stato un BALDO "Che sala immensa! Sarà lunga un giovane, forse u_no dei BRESCIANI. Ora MIGLIO. lo qui ci TORNO di sicuro. provo a passare BIANO SIANO, perché Anche se c'è da infangarsi. Mi sono se qui viene giù una frana mi RANZA via; insozzato i miei bei RICCI"! ecco, sono passato, vieni anche tu ora. "Povero PUCCIO! Per i SOLDAN faresti Attento CAPRONE, non essere così di tutto". INDELUCATO!". "Brindiam con le bottiglie di VINOTII che "Che noioso quando fai così, mi fai ci siamo portati dietro. Con quello che venire il DI SIERO alle ginocchia. Forza, abbiamo trovato, diventeremo ricchi. lo procediamo nella strettoia". "Accidenti mi acquisterò un castello con due si è incastrato un CALCAGNO". splendide TORRI". "Dai, non fare storie, vieni, qui c'è una grossa sala perbacco! Ci sono degli Per questa esplorazione si ringraziano antichi VASELLI e sono pieni di tutti i soci del GGN che, anche se non FRANCHINI che risalgono, forse, ai hanno mosso un dito, hanno fornito un tempi dei GALLI. Probabile che abbiano elemento essenziale: i loro cognomi.

Grotta Ercole (TS): amlchevoll Incontri ••• (fondo a -130 m)

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00 0 RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ 1995

COMITATO DIRETTIVO 1994

STEFANO TORRI presidente ROBERTO TORRI direttore tBC11ico GIAN DOMENICO CELLA direttore scientifico FERDINANDO BIANO segretario amministrativo SECONDINO BELLOMO segretario economo

Incarichi funzlonall VITO INDELLICATO biblioteca FEDERIGO GIANOTTI speleologia urbana

RELAZIONE DELLA PRESIDENZA La riunione di Strona è stata indetta dal- La cosa più importante ed anche più im­ 1' AGSP, era quindi a questo ente, nella pegnativa, dal punto di vista organizza­ sua qualità di ente promotore, che spet­ tivo, che il Gruppo ha realizzato nel 1955 tava fare gli inviti, non certo al GGN è stata il 3° Raduno dei Gruppi Speleo­ quale responsabile dell'organizzazione logici Piemontesi indetto dall'AGSP<*> a pratica del raduno. L'AGSP non è una Strona. organizzazione CAI, di essa fanno parte È doveroso ringraziare i nostri amici di gruppi speleo, parte affiliati CAI, parte Acqui Terme: senza il loro apporto, che è non affiliati CAI. L'AGSP non ha effet­ poi risultato determinante per la buona tuato inviti trattandosi di una riunione in­ riuscita della manifestazione, probabil­ formale. Questa tesi è stata portata alla mente non ci saremmo mossi. Un rin­ Sede Centrale CAI e, grazie anche al­ graziamento particolare al cuoco per l'intervento di Vittorio Gabbani, nostro l'ottima cucina. La riunione è stata coro­ amico e Consigliere Centrale, è stata nata da successo. Il presidente del- accettata. 1' AGSP congratulandosi per la nostra organizzazione mi ha detto: ·siete stati Successivamente il GGN faceva pubbli­ meravigliosi". Abbiamo ottenuto anche il care su •Lo Scarpone" un trafiletto nel plauso della stampa locale e dello quale, alla luce di quanto esposto, si ri­ stesso •Lo Scarpone". batteva punto per punto quanto affer­ mato da Antonio Rossi. Purtroppo c'è stato uno strascico pole­ mico che ha rischiato di coinvolgere il Il problema più importante che il Comi­ GGN. Antonio Rossi, già responsabile tato Direttivo, insediatosi lo scorso anno, della Commissione Centrale di Speleo­ ha dovuto affrontare è stato quello di in­ logia del CAI, considerando la riunione crementare l'attività del Gruppo. Se di Strona una manifestazione di organi esaminiamo le ore-grotta effettuate, il tecnici periferici, criticava, su •Lo Scar­ numero delle uscite, i risultati scientifici pone", il fatto che il GGN non avesse in­ ottenuti, la pubblicazione del nostro formato la Sede Centrale né effettuato bollettino, ci troviamo di fronte ad un'at­ gli opportuni inviti. tività che farebbe gola a non pochi gruppi speleo. Però se la confrontiamo con gli anni d'oro in cui iniziavamo le ri­ cerche al Buco del Nido, ad Ornavasso, <•> Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi

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00 0 in cui parecchi nostri soci superavano della scelta, tante sono le possibilità che tranquillamente le 200 ore grotta al­ si offrono: dall'equitazione alla canoa, l'anno, l'attuale situazione ci va un po' dalla bicicletta allo sci, dal parapendio stretta. all'escursionismo eoc... eoc•.. L'organizzazione di una gita sociale al Dobbiamo quindi Intensificare la pub­ mese ha portato ad un modesto Incre­ blicità mettendoci in concorrenza con mento delle ore grotta e delle uscite, ma tutte le altre attività sportive. Dobbiamo non ha risolto il problema. Come del re­ penetrare capillarmente in tutti gli am­ sto non hanno risolto il problema le ini­ bienti dove è ragionevolmente possibile ziative che sono state prese con gli scout arrivare, la reclama non deve essere poi di Trecate e Cerano e con l'uscita in limitata alla sola zona di Novara, ma grotta con Trekking Galliate. dobbiamo estenderci in un comprenso­ rio più vasto. A questo proposito ho già A questo proposito c'è seriamente da preparato un Piano Pubblicità che vi chiedersi se valga ancora la pena di propongo di vedere assieme, per met­ continuare con iniziative del genere terlo definitivamente a punto, in una quando l'esito, dal punto di vista del delle prossime riunioni del venerdl sera. Gruppo, è stato nullo. I fatti hanno dimostrato ancora una volta Stefano Torri che il "reclutamento• di nuovi soci si fa attraverso i corsi di speleologia. Se valu­ RELAZIONE DEL D.T. tiamo l'età media dei soci del Gruppo, Prima di accingermi alla stesura di que­ escludendo dal conteggio, per non fal­ ste righe, per curiosità, ho voluto rileg­ sare i risultati, il giovanissimo Riccardo gere quanto avevo scritto l'anno scorso Boria e quella vecchia cariatide del Torri al riguardo. Stefano, l'età media sta scivolando verso i 40 anni. Se non fosse per qualche dettaglio, po­ Il Gruppo ha quindi bisogno di forze gio­ trei riutilizzare esattamente le stesse pa­ vani, nuove, fresche, le sole che pos­ role. La situazione non è affatto cam­ sono vivacizzare l'ambiente, garantendo biata. Non vorrei passare per pessimista la continuità nel tempo del GRUPPO ma mi sembra ulteriormente peggiorata; GROTTE NOVARA. è pur vero che le ore totali sono rimaste pressoché identiche, ma se andiamo a E allora esaminiamo la scuola di speleo­ vedere bene noteremo alcune fonda­ logia, ed esaminiamola da due punti di mentali differenze col bilancio del 1994. vista, quello degli istruttori e della pub­ blicità ai corsi. Le ore di visita si sono drasticamente ri­ I nostri istruttori sono In grado di realiz­ dotte, come quelle di didattica, nono­ zare corsi ad un livello medio-alto, cono­ stante Il XIV Corso, per non parlare delle scono bene la loro materia e sanno spie­ esplorazioni che non raggiungono garla altrettanto bene sia nelle lezioni nemmeno le 200 unità. Solo l'attività in pratiche, come In quelle teoriche in cavità artificiali è rimasta praticamente sede. Inoltre sanno infondere agli allievi costante. Come facciamo allora ad arri­ la voglia di speleologia, e questo è molto vare ad un totale di ore di poco inferiore importante. a quello dell'anno passato? L'attività di Da questo punto di vista, almeno per il accompagnamento è stata la fornace di momento, possiamo dormire sonni tran­ quasi un migliaio di ore. quilli. La situazione non è quindi particolar­ Per il 14° Corso di Speleologia è stata mente incoraggiante dal punto di vista fatta, più o meno, la stessa pubblicità tecnico, se si considera anche il fatto che che veniva realizzata nel corsi prece­ solo 26 uscite sono state fatte in grotte di denti. Però quest'anno si è rivelata del un certo impegno tecnico. tutto insufficiente. I giovani che vogliono A questo punto ognuno può trarre le pro­ praticare dello sport hanno l'imbarazzo prie conclusioni. lo spero solo che il

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Sambughetto: uscita con gll scout Novaresi

A spasso in Piazza Cavour

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1996 ci riservi un'attività a più alto livello, più attenzione nell'uso di queste ultime, magari sotto la spinta dei nuovi arrivati vista la loro delicatezza. (anche se pochlll). Tra gli acquisti principali c'è quello di due scatole da 100 pezzi cad. di SPIT SCUOLA DI SPELEOLOGIA RQ9K e SPIT FIX (ormai per un po' di Nel 1995 la Scuola ha organizzato il XIV anm saremo a posto, vista l'attività che Corso di introduzione alla Speleologia, svolgiamo li). che quest'anno ha assunto una nuova Roberto Torri veste. Si è voluto provare un nuovo si­ stema organizzativo: invece del solito Corso diviso in prima e seconda parte, si ATTIVrTA' GLOBALE 1114 1115 è partiti con un week-end di Introduzione Ricerca •documentazione .•• ore 419,5 576,5 alla Speleologia per poi proseguire con il Corso vero e proprio in un'unica solu­ Dldaltica •••••••••••••••••••••••••••• • 1.055,5 817 zione. La nuova formula ha riscosso un PlOfeZlone. dlfeu ambiente • 18 o discreto successo tra gli allievi (otto In tutto). A detta di tutti è stato un ottimo Visite ••••••••••••••.•.•.•••••••.•.•.• . 785 556,5 momento di aggregazione. • Al Corso hanno partecipato sette degli Att. cavità artlllclall •••••••••••••· 62,5 58 allievi del week-end, con risultati •nel Totale ore 2.320,5 2108 complesso• soddisfacenti. Vedremo se questi giovani speleologi sapranno e Totale uscite 125 110 vorranno esprimere il loro grande po­ tenziale ...

Abbiamo poi organizzato una specie di RELAZIONE DEL D.S. microcorso per gli scout di Trecate L'attività volta alla ricerca si è mantenuta prima, di Cerano poi. Il dibattito circa sul livello dell'anno precedente, anche l'utilità di queste uscite tutt'ora infuria, se nell'ultimo quadrimestre si è notata specie quando alla disponibilità degli una leggera flessione. L'entropia asso­ istruttori non fa riscontro una risposta a ciata (il grado di disordine... n.d.r.) ri­ tono. mane discreta, ma oramai ml sono ras­ Alcuni nostri istruttori hanno poi collabo­ segnato, al punto da ritenerla una co­ rato al bel corso di Acqui Terme, sia a li­ stante congenita agli speleo novaresi. vello di direzione che di lezioni. Poco più di una decina di uscite sono MAGAZZINO state dedicate alla nostra cara vecchia Quest'anno Il nuovo acquisto, Guy, si è provincia di Novara. dimostrato subito molto volenteroso ed Cinque le uscite al sistemone di Orna­ efficiente, visto che si è subito offerto per vasso, il cui rilievo passa a 2138 m (659 la gestione del magazzino. m in settori artificiali): una colorazione ha Siamo cosl riusciti finalmente a gestire in permesso di individuare una sorgente modo più razionale il materiale. Quasi esterna, un troppo pieno. Topografata e tutte le corde sono state infatti revisio­ colorata anche la Tana dei Twergi della nate, rimarchiate ed appese, riuscendo Kalmatta: la risorgenza è la stessa del ad ottenere una miglior distribuzione di sistema di Ornavasso. tutto il magazzino. Cosl facendo siamo Lungo il Riale S. Carlo, abbiamo final­ anche riusciti a recuperare del materiale mente individuato ed esplorato la grotta che sembrava perso, tanto che ora ab­ del Tedesco. Nel corso del rilievo biamo quasi un centinaio di metri di (gennaio 1996), Silvia R. ha pure trovato corda in più. una prosecuzione! A tal proposito vorrei far notare a tutti i Una promettente segnalazione, raccolta soci che le uniche corde lesionate e dall'attivissimo Vittorio Gabbani, in quindi tagliate erano del diametro di 9 prossimità del rifugio di Chesio (Valle mm. Prego quindi tutti di prestare molta Antrona) non ha fornito l'ennesima

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00 0 grotta, ma in compenso ha permesso di Grotta dei Briganti e sono state esplorate individuare una probabile incisione ru­ e topografate tre grotte sifonanti a Riato, pestre inedita. facenti probabilmente parte di un unico Tre invece le uscite per individuare e to­ sistema (300 m di sviluppo circa). Ese­ pografare la Balma dal Diau (Valle An­ guite pure tutte le colorazioni in pro­ zasca), per poi scoprire che il rilievo era gramma: qui dovremmo avere oramai palesemente errato. concluso. Chiuso anche il conto con la Grotta du In provincia di Alessandrla abbiamo Palummaro (Trad.: dei colombi) di Pizzo verificato alcune vecchie segnalazioni al Calabro, grazie agli audacissimi Silvia di sopra della Tana di Morbello: pur­ R. e Agostino C.: essa è risultata lunga toppo nullal I consoci acquesi stanno in­ una settantina di metri. vece conducendo una sistematica ri­ Una occhiata alle sorgenti di Calderara cerca sulle miniere d'oro del parco delle (Cz) ci obbligherà a ritornare con le do­ Capanne di Marcarolo. vute autorizzazioni. Ottimi I risultati ad Amantea, anche da un In Lombardia, Roberto T. ha concluso i punto di vista archeologico: qua dob­ lavori di tesi al Piano dei Cavalli ed ora biamo decidere se impegnarci, oppure abbiamo un nuovo geologo! noi Al Buco del Nido dovremmo aver con­ cluso con le colorazioni, anche se i risul­ Per ultimo, la speleologia urbana. Leggo tati non ci hanno convinto del tutto di interessanti uscite a Massafra, Matera, (credo fermamente che non abbiamo forti di Genova, e specialmente a varie ancora individuato la sorgente princi­ miniere delle nostre Alpi. pale... ). Questo anno il rilievo è rimasto Come lavoro di ricerca da segnalare due fermo (3724 m). uscite al palazzo Borromeo di Arona, Scene divertenti alla Grotta delle Pette­ ove abbiamo rilevato un pozzo ed un gole. Dovevate vedere due strani indivi­ cunicolo, una ricognizione alla ghirtanda dui, accucciati in acqua, campionare mi­ del castello di Novara (la telecamera si è crovaschette da inviare al prof. Forti di guastata sul più bello!}, una ricognizione Bologna con in una mano uno strano a 2 pozzi all'Angolo delle Ore (mancano recipiente da cui uscivano mefitici vapori i dati). (-80 °C) e nell'altra spatoline e pinzette. Federigo G. è ora il rappresentante del Anche quest'anno è rimasta senza esito Piemonte presso la SSI. la caccia al sistema che dovrebbe svi­ lupparsi presso il lago di Spluga. Forse Marco R. ha rilanciato In gruppo un pro­ dovremmo osare di più. getto nazionale di censimento dei pipi­ strelli: sono giunte oltre una trentina di Non molte le uscite in Frlull, cui è stato segnalazioni. Ne seguirà probabilmente dedicato il campo estivo, ma remunera­ una pubblicazione. tive. Possediamo ora una documenta­ zione foto-video abbastanza completa Come pubblicazioni, oltre al consueto su Alverman, che si è rilevato piuttosto numero di Labirinti voglio ricordare la avaro come rami laterali: il rilievo nel collaborazione alla stesura dell' •Atlante frattempo è passato a circa 1200 m. delle grotte e delle aree carsiche pie­ Scavi e battute nei pressi di Assais montesi• ed articoli scientifici su •Grotte hanno fruttato solo poche grotte di svi­ di Lombardia• e "Qui Verzegnis•. Ro­ luppo non eccelso. Salvo sorprese berto T. ha concluso il suo iter universi­ (leggasi qualche acrobatica e fruttuosa tario presentando una tesi di laurea in­ risalita di Roberto M.), abbiamo in pro­ centrata sull'area di Pian dei Cavalli. getto di pubblicare il tutto sul prossimo Stefano T. ci ha dedicato alcuni racconti bollettino. sulla rivista seziònale CAINOVARA.

Passiamo ora alla Calabria. A Marcel­ Numerose anche le conferenze scienti­ linara è stato completato il rilievo della fico-divulgative tenute: Grotte e carsismo

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00 0 a Marcellinara (Biblioteca di Marcelli­ RELAZIONE DELLA SEGRETERIA nara, 4 gennaio), Carsismo e grotte del Rispetto al 1994, anno nel quale si era M.te Verzegnis (VIII agosto archeologico, registrato il massimo storico d'iscrizioni Verzegnis, 11 agosto), Grotte del medio con ben 51 soci, quest'anno il numero novarese (Convegno speleologico pie­ degli iscritti ha subito un leggero calo, montese, 27 maggio), Speleologia siamo infatti scesi a 46, dei quali 14 ade­ (Biblioteca di Bellinzago, 1o novembre), renti e 32 effettivi. Carsismo in Valle Spluga (Convegno speleologico lombardo, 12 novembre), Principali iniziative cui abbiamo parteci­ Esplorazioni in Calabria (Novara, 20 di­ pato: cembre). - Il 22 febbraio 1995 abbiamo tenuto, Luciano G. ha presentato il suo primo vi­ nella palestra dei pompieri di Novara, deo, Mosaico Speleologico, in occa­ una lezione divulgativa di tecnica di sione del convegno Nebbia '95. grotta. - Il 27-28 maggio 1995 il GGN ha orga­ BIBLIOTECA nizzato in Val Strona il 3° Incontro Spe­ Puntualmente aggiornata, grazie soprat­ leologi Piemontesi con un esito alta­ tutto all'opera dell'ottimo bibliotecario mente positivo. Ben 22 sono stati i soci Vito I. Stiamo tra l'altro procedendo alla che hanno collaborato. schedatura su computer di tutte le riviste; - Un discreto numero di soci (1 O) ha ricordo che quella dei libri, sempre ag­ partecipato dal 1° al 5 novembre a giornata, è in funzione da alcuni anni. Nebbia 1995. I libri presenti sono passati a 405, le ri­ - Il 19 novembre 1995 ha avuto luogo viste a 1717. I prestiti ufficiali assom­ l'assemblea della scuola nazionale di mano a 73, quelli ufficiosi superano il speleologia alla quale ha partecipato centinaio. anche un nostro rappresentante.

CATASTO Buoni i rapporti con CAI, AGSP, SSI. Nessuna nuova, buona nuova. F. Biano ARCHIVIO La nuova sezione, nata nel 1995 per volere dell'Assemblea, attende un radi­ cale riordino. G.D. Cella

Attori e regista raggiungono Magico Alverman (Ud)

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00 0 ATTIVITÀ DI CAMPAGNA 1995

01.01 Grotta dei Briganti - Marcellinara (CZ) - Rilievo 01.01 Grotta Holloch - Svizzera - Trasporto materiali 03.01 Grotta di Valdemino - Borgio Verezzi (SV} - Visita 05.01 Marcellinara WZ) - Esplorazione e visita cavità artificiali 06.01 Marcellinara CZ) - Battuta esterna 07.01 Calderaro (C ) - Battuta esterna alle prese d'acqua 13.01 Grotta Ciota Ciara- Monte Fenera (VC) -Visita 13.01 Grotta degli Olmi - Ferrania (SV} - Visita 05.02 Grotta Masera - Careno (CO) - Visita 05.02 Torrenti sopra Pian Mujè - Morbello (AL)- Battuta esterna 12.02 Buranco di Bardineto - Bardineto (SV} - Visita 15.02 Grotte Antro delle Gallerie e dell'Alabastro- Val Ganna (VA) - Visita e battuta esterna 19.02 Buranco della Paglierina - Bardineto (SV} - Visita 22.02 Grotta bassa e alta del Bocchetto di Guardabosone - Borgosesia (VC) - Visita 22.02 Locarno (VC) - Battuta esterna 26.02 Grotte dell'Intaglio e caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Ricerca pipistrelli 03.03 Cava di Qranito di Rocca Pietra - Rocca Pietra (VC) - Visita 05.03 Grotta d1 Ornavasso - Ornavasso (VB) - Rilievo 07.03 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Visita 10.03 Miniere di Nichel - Fei (VC) - Battuta esterna 12.03 Balmun dul Oiaul - Vanzone San Carlo (VB) - Battuta esterna 12.03 Forti a N di Genova - Genova - Visita 18.03 Balmun dul Oiaul - Vanzone San Carlo (VB) - Battuta esterna 19.03 Abisso di Valcadur - Dossena (BG) -Visita 19.03 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Corso scout 26.03 Balmun dul Diaul - Vanzone San Carlo (VB) - Rilievo 26.03 Grotta del Treno - Bergeggi (SV} - Corso Scout 30.03 Miniere di Grafite - Coggiola (BI) - Battuta esterna 02.04 Grotta degli Scogli Neri - Giustenice (SV) - Visita 05.04 Miniere di pirite - Val Bagnolo (VC) - Battuta esterna 08.04 Grotte di Ornavasso - Ornavasso (VB) - Risalita salone 05.05 Miniere di Fe di Prà - Locarno (VC) - Battuta esterna 07.05 Alpe Castuaga - Valstrona (VB) - Visita 07.05 Grotta di Bercovei - Sostegno (VC) - Visita 13.05 Grotta di Rio Martino - Crissolo (CN) - Visita 21.05 Ornavasso (VB) - Battuta esterna 23.05 Grotta di Ornavasso - Ornavasso (VB) - Visita e colorazione 28.05 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Visita 28.05 Ornavasso (VB) - Disposizione fluocaptorl 30.05 Valle della Calmatta - Ornavasso (VB) - Recupero fluocaptori 04.06 Grotta dei Tedeschi - Ornavasso (VB)- Esplorazione 04.06 Grotta dell'Alpe Motta - Premosello (VB) - Visita 04.06 Grotta di Rio Martino - Crissolo (VB) - Accompagnamento escursionisti 11.06 Grotta dei Twergi della Calmatta - Ornavasso (VB) - Colorazione e rillevo 16.06 Magico Alverman - Verz~nis (UD) - Foto 17.06 Grotta Noè - Aurisina (TS) - Visita 18.06 Abisso di Trebiciano -irebiciano (TS) - Visita 25.06 Buco del Nido - Campodolcino (SO) - Accompagnamento escursionisti 25.06 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Corso scout 01.07 Pozzi Palazzo Borromeo -Arona (NO)- Esplorazione e rilievo 02.07 Buco del Nido - Campodolcino (SO) - Colorazione 09.07 Grotta Guglielmo - Palanzone (CO) - Recupero materiali

74 Labirinti 16

00 0 15.07 Maaico Alverman - Verzegnis (UD) - Foto e video 16.07 M. 9erzegnis (UD) - Documentazione esterna 16.07 Diga dello Spluga (SO) - Esplorazione 17.07 Buco del Nido - Campodolcino (SO) - Colorazione 20.07 Grotta Tsemker - Monti Altai (Mongolia) - Visita 31.07 Grotta Gigante - Borgo Grotta Gigante (TS) - Visita 01.08 Grotta 12 - Padriciano (TS) - Visita 02.08 Buco del Nido - Campodolcino (SO) - Colorazione e foto 02.08 Grotta dei Pastorelli - Markovscina (Slovenia) - Visita 03.08 Grotta Martinska - (Slovenia) - Visita 05.08 Monte Prsivec - Bohinl (Slovenia) - Battuta esterna 06.08 Pista sci - Sella Chlanzutan (UD) - Battuta esterna 06.08 Pozzo sotto la cava - Monte Verzegnis (UD) - Disostruzione 07.08 Magico Alverman - Verzegnis (UD) - Uscita interrotta causa incidente 08.08 Alverman basso - Verzegnis (UD)- Ricognizione 08.08 Grotta sotto stavolo Zuf -Assais (UD) - Disostruzione 09.08 Magico Alverman - Verzegnis (UD) - E:splorazlone e rilievo nuovo ramo 10.08 Verzegnis (UD) - Battuta esterna g_alleria cava 11.08 Pian dei Cavalli - Campodolcino (SO~- Rilievo 12.08 Grotta sotto stavolo Zuf - Assais (UD - Rilievo e disostruzione 12.08 Magico Alverman - Verzegnis (UD)- ilievo e disostruzione 13.08 Grotta delle Arenarie - Monte F='enera (VC) - Visita 14.08 Magico Alverman - Verzegnis (UD) - Allievo 17.08 Pian dei Cavalli - Campodolcino (SO) - Rilievo 19.08 Cava Vinadia - Vinadia (UD) - Verifica presenza cavità 24.08 Pian dei Cavalli - Cami><>dolcino (SO) - Rilievo 27.08 Grotta di Ornavasso - Ornavasso (VS) - Verttica quote ingressi 02.09 Lago del Cavalli - Alpe Cheggio (VB) - Battuta esterna 05.09 Grotta di Castellana - Castellana (BA) - Visita 05.09 Sassi di Matera - Matera - Visita 06.09 Cavità rupestri di Massafra - Massafra (TA) - Visita 07.09 Grotta della Porcinara - Castrignano del Capo (BA) - Visita 07.09 Grotta della Zinzulusa - Castromarina (BA) - Visita 15.09 Grotta San Martino - San Martino (VA)-Vlsita 27.09 Buco della Sondacela - Fenera (VC) - Visita 01.10 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Visita 02.10 Buco del Nido - Campodolcino (SO) - i=oto 07.10 Galleria Laaazuol - Dolomiti Bellunesi - Visita 08.10 Grotta di c5rnavasso - Ornavasso (VB) - Rilievo 14.10 Palestra Sambughetto - Sambughetto (VB) - Week-end speleo 15.10 Caverna delle Streghe - Sambughetto (VB) - Week-end speleo 22.10 Grotta delle Giare - Toirano (SV) -Visita 23.10 Palestra Sarnbughetto - Sambughetto (VB) - XIV Corso speleo 28.10 Grotta Ornavasso - Ornavasso (VB) - XIV Corso Spelo 29.10 Grotta Caerna - Val Brembana (éG) -Visita 12.11 Grotta della Bondaccia - Fenera (VC) - Visita 19.11 Laca del Roccolino - CBtremerio (BG) - XIV Corso speleo 26.11 Arma Pollera - Finale Ligure (SV) - Corso GGA 26.11 Grotta delle Giare - Toirano (SV) - Accompagnamento escursionisti sezione 26.11 Grotta San Martino - San Martino (VA) - Visita

03.12 Grotta Stoppani - Piani del Tivano ~CO) - XIV Corso speleo 08.12 Arma Pollera - Finale Ligure (SV) - Visita 16.12 Cunicolo Palazzo Borromeo - Arona (NO) - Esplorazione e rilievo 17.12 Abisso di Val Cadur - Dossena (BG) - XIV Corso speleo 17.12 Grotta dell'alpe Madrona - Cernobbio (CO) - Visita 28.12 Grotta del Treno - Marcellinara (CZ) - Colorazione e foto 29.12 Marcellinara (CZ) - Recupero fluocaptori, esplorazione grotte area Alato 30.12 Grave Grubbo (KR) - Visita 31.12 Sistema versante tirrenico - Marcellinara (CZ) - Esplorazione e rilievo

Labirinti 16 75 00 0 SOCI GGN

Secondino BELLOMO Via Lanza 9, Novara 0321-622560 Giorgio BERTERO C.so Divisione 179, Acqui Terme (Al) 0336-512666 Ferdinando BIANO Via Pansa 2, Novara 0321-628398 Umberto BOCCA fraz. Villareale, Cassolnovo (Pv) 0381-928169 Riccardo BORLA Via Bollati 16, Novara 0321-456658 LiaBOTIA Via Piave 15, Novara 0321-398422 SaraBOTIA Via G. Ferrari 7, Bellinzago (No) 0321-986933 Valerio BOTIA Via G. Ferrari 7, Bellinzago (No) 0321-986933 Maria Micaela CALCAGNO P.za Porta Romana 13, Firenze 055-220169 Enrico CAMASCHELLA V.le Giovanni XXIII 65, Novara 0321-450740 Marco CAMASCHELLA V.le Giovanni XXIII 65, Novara 0321-450740 Roberto CAPRONE Via Fillppetti 30, Canelli (At) 0141-824550 Maurizio CASTALDI Via S.Rocco 14, Novara 0321-476253 Gian Domenico CELLA Via Minghetti 1, Novara 0321-472989 Giuseppe CODINI Via Della Noce 51, Novara 0321-472316 Vittoria DE REGIBUS Via Massaia 2, Novara 0321-462091 Franco DI CESARE Via Spreaflco 51, Novara 0321-450167 Valeria DI SIERO Via Scavini 4, Novara 0321-450323 Mariarosa FRANCHINI V.le P.zza d'Anni 24/F, Novara 0321-461120 Luciano GALIMBERTI Via Momo 5, Alzate (No) 0321-925013 Cesare GALLI V.lo Canonica 15, Lumellogno-Novara 0321-469448 Paolo GIANOGLIO Regione Cassaroglia, Acqui Terme (Al) 0144-323070 Federigo GIANOTII Via Palladio 9, Novara 0321-457804 Giorgio GRASSI Via Prati 2, Novara 0321-629446 Bruno GUANELLA Via $.Ambrogio 54, Romentino (No) 0321-860584 Vito INDELLICATO Via Privata Stangalini 4, Novara 0321-629269 Luca LOMBARDI Via Roma 122, Confienza (No) 0384-64057 Vittorio LUZZO Via XX Settembre 75, Lamezia T. (Cz) 0968-23446 Roberto MAZZETIA Via Scavini 4, Novara 0321-450323 Roberto MAZZILIS Via Unussio 8, Tolmezzo (Ud) 0433-44426 Daniele MENNELLA V.le P.zzad'Armi 24/F, Novara 0321-461120 Agostino MIGLIO Via Ticino 29/A, Bellinzago (No) 0321-927809 Alessandra ORRICO Via Biglieri 3, Novara 0321-629469 Marco PIROLA Via Perazzl 43, Novara 0321-410164 Liliana POMONI Via Bagarotti 44, Milano 02-4531640 Silvia POMONI Via Momo 5, Alzate (No) 0321-925013 Francesca PUCCIO Via Perazzl 43, Novara 0321-410164 Silvia RAIMONDI Via Mazzini 56, Novi Ligure (Al) 0143-322588 Andrea RANZA Via Fara 62, Novara 0321-471093 Marco RICCI Via Fra Dolcino 19, Novara 0321-399841 Luigi SABA Via Montegrappa 17, Novara 0321-463156 Claudio SIVIERO Via Monte Rosa 47, Novara 0321 -35739 Guy TEUWISSEN Via Piave 15, Novara 0321-398422 Roberta TORNO Via Bezzecca 14, Castano Primo (Mi) 0331-880150 Stefano TORRI Via Varallino 21, Galliate (No) 0321-862320 Roberto TORRI Via Varallino 21, Galliate (No) 0321-862320 Claudio VASELLI Via Berlingeri 84, Acqui Terme (Al) 0144- 58226 Roberto VINOTII C.so Divisione 83, Acqui Terme {Al) 0144-323516 Claudio VULLO Via Valsesia 26/F, Novara 0321-398944 Mauro ZANOLA Via Valsesia 45, Novara 0321-625898

76 Labirinti 16

00 0

aMNIA llDIT s.r.l.

28078 ROMAGNANO SESIA (NO) - VIA DEI MARTIRI 170 - (S.S. PER BORGOMANERO) TEL 01831834542 - FAX 0183l832011

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00 0 Tavola fuori testo

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GROTTA DI JIZZI 353 CbCZ

sezioni trasversali ~

sezione longitudinale

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