L'ECO DI 12 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 GEMELLI VISTA LAGHI E CUCINA DI QUALITÀ SI SALE DA DUE VALLI A POCO MENO DI 2 MILA METRI, IL RIFUGIO È TRA I PIÙ NOTI E AMATI DISTRUTTO DAI NAZIFASCISTI PER RAPPRESAGLIA, FU RICOSTRUITO RAGGIUNGIBILE DA CARONA, E BAITE DI MEZZENO, OPPURE DA VALCANALE E . NUMEROSE LE ASCENSIONI

orge a poco meno di 2 mila Smetri di quota ed è uno tra i rifugi alpini più noti e amati delle Orobie. Deve il nome ai due laghi che dominavano l’altopiano prima d’essere fusi in un unico bacino artificiale, un invaso di circa 5 mi- lioni di metri cubi d’acqua. La strut- tura è quella dei Laghi Gemelli, inaugurata nel 1948 grazie alla do- nazione al Cai da parte della socie- tà elettrica Vizzola di Bergamo. Si può raggiungere esclusivamen- te a piedi, sia dalla Val Brembana, sia dalla Val Seriana, scegliendo tra diverse vie di salita. Nel primo caso si parcheggia a Carona (sentiero n. 211, 3h), piuttosto che a Branzi (sentiero n. 212, 3h 30’) o alle Baite di Mezzeno (sentiero n. 215, 2h), sopra , con arrivo al rifugio in discesa dall’omonimo Passo. Se, invece, si preferisce par- tire dalla Val Seriana, mettendo evidentemente in conto tempi più lunghi, si può optare per Valcanale (sentiero n. 216, 4h), piuttosto che per Valgoglio, risalendo per la Val Il rifugio Laghi Gemelli (1968 metri) è nel di Branzi, in Valle Brembana, presso l’omonimo bacino artificiale Sanguigno (sentiero n. 232, 5h) o per il Passo Aviasco (sentiero n. Nava, che ai Gemelli è in attività da cotta», addensando la polenta e 228-229-214, 5h). Rifugio Laghi Gemelli un tempo più lungo e si occupa servendola con cioccolato o frutti L’attuale costruzione ha preso il Quota dell’accoglienza. di bosco. posto di un rifugio più antico e più 1968 metri È loro la scelta di puntare sulla Una volta al rifugio, si può compie- piccolo: aperto nel ‘900, primo in Principali accessi ristorazione con specialità, che qui re il giro dei laghi, che è una pas- Val Brembana e terzo più antico Da Carona: tempo 3 ore, dislivel- si chiamano stracotto, selvaggine seggiata in quota, oppure nume- della Bergamasca, fu distrutto per lo 850 metri, per escursionisti e arrosti, nonché stufato di Lenna, rose sono le ascensioni, tra cui la rappresaglia nazifascista durante Da Branzi: tempo 3 ore e 30 mi- un piatto tradizionale, che ricorda più nota è la salita al Pizzo del Bec- il secondo conflitto mondiale; il nuti, dislivello 1100 metri, per quello servito ai viandanti nelle co, arrampicando sulla Parete perimetro originario è ancora visi- escursionisti osterie di valle. «Abbiamo voluto Nord Nord-Est, lungo la Via Cale- bile. Il rifugio odierno è imponen- Da Valcanale: tempo 4 ore, disli- puntate sulla cucina – spiega Ste- gari-Rho, oppure per via normale; te, si sviluppa su tre piani e, forse, vello 1200 metri, per escursioni- fano – e, per distinguerci, offriamo mai banali neppure la salita al è anche un po’ austero; ha un’ot- sti piatti particolari. La pasta è sem- Monte Corte e al Predella, mentre tantina di posti letto, mentre poco Telefono pre fresca, molte sono le varietà di meno impegnative sono quelle al meno sono quelli nella sala da 0345 71212 polenta, che da noi si può gustare Monte Spondone e al Pizzo Farno. pranzo. Mail con salsiccia, funghi o formaggio. Il Rifugio Laghi Gemelli rappre- Proprio la cucina è il punto di forza [email protected] Poi i dolci, particolari anch’essi, senta la prima tappa del Sentiero attuale del Laghi Gemelli. Ai for- Servizi come la torta con farina di segale, delle Orobie orientali; da qui si nelli è impegnato uno dei due so- Posti letto: 80 Pranzo: 70 Tavola cioccolato e arancia, o la polenta può proseguire per il rifugio Calvi ci, Stefano Brignoli, custode del esterni: 20 Locale invernale: 6 cotta», che qui – aggiungono – è (2a tappa, 4h) lungo il sentiero n. rifugio dal 2005 insieme a Maurizio preparata ispirandosi alla «panna 213. L'ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 13 CALVI IMPONENTE CON PANORAMA SULLE CIME BREMBANE

DEDICATO AI FRATELLI MORTI NELLA GRANDE GUERRA E SULL’ADAMELLO AL CENTRO DI UNA DELLE PIÙ BELLE CONCHE DELL’ARCO OROBICO META DI ESCURSIONISTI, SCALATORI, PESCATORI E SCIALPINISTI OSPITA IL TROFEO PARRAVICINI CON LE SALITE SULLE VETTE CIRCOSTANTI

Il lago di Fregabolgia con il Rifugio Fratelli Calvi, che si trova in Valle Brembana nel centro di una delle conche più belle dell’arco orobico

ici rifugio e pensi al Calvi, po’ di preparazione; più facili le chi d’acqua, sia naturali sia artifi- Dperché è uno di quelli che i Rifugio Fratelli Calvi escursioni ai laghetti del Poris, ciali. Ma addirittura nutrito è bergamaschi amano di più e fre- Quota dei Curiosi e Cabianca, nonché quello degli scialpinisti, in inver- quentano da sempre. L’accesso i Passi Portula e di Reseda. no e in primavera, perché qui c’è 2020 metri più battuto è sicuramente quello Il rifugio, di proprietà del Cai Ber- molto da fare, da salire e da scen- da Carona, lungo la strada sterra- Principali accessi gamo, fu inaugurato nel 1935 alla dere. Non è un caso che la conca ta o sull’attiguo sentiero estivo, Da Carona presenza dell’allora presidente del Calvi ospiti da sempre il Tro- fino al lago di Fregabolgia (7 km), Telefono Antonio Locatelli; è dedicato ai feo Parravicini, tra i mesi di aprile poi una manciata di minuti su sen- 0345 77047 quattro fratelli Calvi di Piazza e di maggio, in base all’inneva- tiero più stretto, che costeggia il Mail Brembana, tre dei quali (Attilio, mento: si tratta di una gara scial- lago. In questo caso si è attorno [email protected] Santino e Giannino) morti nella pinistica a squadre, amata dai alle 3 ore di camminata tranquilla, Servizi Grande Guerra e Natale morto locali ma con un buon richiamo mentre la si allunga e la si compli- nel ’20 sulla Nord dell’Adamello. di team stranieri. Prevede la salita Posti letto: 75 Pranzo: 70 Tavola ca un po’ se si arriva dalla Val Nelle ultime due decadi è gestito delle cime che fanno da cornice esterni: 8 Locale invernale: 8 Seriana ( San Marino) per dai fratelli Claudio e Valentino al Calvi, che sono appunto Gra- il Passo Portula. Va da sé che qual- Bagini. È un rifugio imponente, biasca, Reseda, Madonnino e Ca- cuno sia impegnato nella traver- con qualcosa come 75 posti letto; bianca: quest’anno il Trofeo si è sata dal Rifugio Laghi Gemelli, belle conche dell’arco orobico, gli interventi di ristrutturazione concluso con il passaggio obbli- lungo il sentiero 213, dai dislivelli delimitata dalle cime più alte del- più massicci risalgono agli anni gato proprio sul piazzale anti- contenuti perché quasi tutto in la Val Brembana. Spicca la cuspi- Ottanta e hanno conferito stante il rifugio. quota. de del Pizzo del Diavolo di Tenda, l’aspetto attuale. Per chi desiderasse trascorrere al Quando si giunge qui qualche la più rappresentativa, ma di fron- In questo anfiteatro di vette, gli Calvi qualche giorno da dedicare momento dev’essere dedicato te al rifugio sfilano Cabianca, Ma- escursionisti in estate non man- alla natura e al relax, sono dispo- ad ammirare il panorama, perché donnino, Poris e Grabiasca, tutti cano mai. Buono pure il numero nibili alcune camere da due e da ci si trova al centro di una delle più da raggiungere solo se si ha un dei pescatori, attirati dagli spec- quattro posti letto. L'ECO DI BERGAMO 14 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 BRUNONE FU IL PRIMO ED È IL PIÙ IMPERVIO UNA META ALPINISTICA

SORTO NEL LUOGO DI UNA BAITA DI MINATORI DEL 1879: VI TROVÒ RIPARO UN GRUPPO DI SOCI DEL CAI BERGAMO. COSTRUITO IN SOLI TRE MESI, È IL PIÙ FATICOSO DA RAGGIUNGERE: RIPIDO IL SENTIERO DA FIUMENERO, SI ARRIVA ANCHE DAL CALVI O DAL COCA. BASE PER SCALATE IMPEGNATIVE

Il rifugio Antonio Baroni al Brunone si trova nel comune di , a 2295 metri di altitudine: sorse nel luogo di una baita di minatori del 1879

er citare le parole esatte del sito natori. Seguirono alcune ristruttu- le invernale. Oltre che meta di Pinternet ad esso dedicato, il Rifugio Baroni al Brunone razione e, nel 1968, la dedica alla escursioni, fedele alla vocazione Rifugio Brunone si caratterizza per Quota guida alpina Antonio Baroni. alpinistica che, da sempre, lo con- l’ospitalità che offre con le sue «so- 2297 metri Il rifugio sorge su una terrazza er- traddistingue, è vissuto come ba- lide mura». Perché, appunto, è la Principali accessi bosa sotto il Passo della Scaletta, se per ascensioni di tutto rispetto. sua solidità che balza all’occhio, Da Fiumenero a 2297 metri: a chi qui si ferma offre Infatti si può salire al Redorta (3038 svettando tra il Cervino bergama- Telefono una visuale senza uguali, che spa- m) per via «normale», la cosiddet- sco – com’è chiamato il Pizzo del 0346 41235 zia dalla vetta del Redorta alla pa- ta via del canalone, da qui traver- Diavolo di Tenda – e il Pizzo Redor- Mail rete est del Pizzo del Diavolo di sare allo Scais, di pari altezza; op- ta. [email protected] Tenda. pure più semplici sono la salita alla Può vantare almeno un paio di Servizi L’altro primato di cui il Brunone si Cima Soliva (2710 m) o al Pizzo del primati. Per esempio, è il rifugio Posti letto: 60 Pranzo: 60 Locale può vantare è quello di essere il più Salto (2665 m). più antico delle Orobie, se si consi- invernale: 8 faticoso da raggiungere e, di con- Siamo sul Sentiero delle Orobie dera il riparo risalente al 1879, una seguenza, di essere meta selezio- Occidentali, di cui il Brunone rap- vecchia baita di minatori in servizio nata. Qui, infatti, si incontrano solo presenta la 3a t a p p a : d a q u i s i p u ò al Passo della Scaletta. Qui, per semblea sociale e l’assegnazione i veri appassionati della monta- procedere alla volta del Rifugio sfuggire al maltempo, nel luglio dei lavori che, svolti a ritmo soste- gna, che, peraltro, risulta in que- Coca (4a tappa), raggiungibile in 1890 si rifugiò un gruppo di soci nuto, portarono alla consegna del st’area sempre selvaggia. Si sale, 5h circa, seguendo il segnavia n. del Cai Bergamo, impegnati nella «Rifugio della Brunona» nel giro di per ripido sentiero, da Fiumenero 302. salita al Pizzo Redorta: fu loro l’idea soli tre mesi. Era il settembre del (tempo Cai stimato 4h 30’), oppu- La gestione è affidata da qualche di migliorare quello spartano ripa- 1894: il progetto portava la firma re si arriva dal Calvi o dal Coca. anno a Marco Brignoli, che ne con- ro, ormai in stato di abbandono. dell’ingegner Albani, che fece sor- Di proprietà della sezione Locatel- divide la cura con la compagna Seguirono i passaggi di rito, come gere il rifugio un poco più in basso li, ha 60 posti letto e altrettanti Alessandra Giolo e il loro piccolo l’approvazione da parte dell’as- rispetto all’antica capanna di mi- posti a sedere. È dotato di un loca- Ernesto. L'ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 15 COCA RIPIDA SALITA AL NIDO D’AQUILA DEDICATO A MERELLI COSTRUITO NEL 1919 PER RICORDARE SOCI CAI CADUTI IN GUERRA GESTITO COME UNA CASA DA SILVANA RODIGARI E FABRIZIO GONELLA ARRAMPICATE, ESCURSIONI E LAGHETTO DELLA «CONCA DEI GIGANTI» CON LA «VERTICAL» SI CORRONO MILLE METRI DI GARA DA VALBONDIONE

a via per il Coca è tutta in della Punta di Scais (3038 m) o Lsalita. Forse il bello del rifugio del Pizzo Porola (2981 m). sta proprio in questo: fin dall’ini- La filosofia dei gestori di questo zio è sempre ben visibile, là in rifugio, da più parti definito «ni- alto sulla sinistra, mentre il sen- do d’aquila», non si può che tiero dà poco respiro, facendosi condividere. Fortemente legati più o meno verticale. E così l’ar- alla loro terra – entrambi sono rivo da Valbondione si gusta an- della Val Seriana – e alla loro cor di più. prima esperienza da rifugisti, Al rifugio si è accolti dalla fami- Silvana e Fabrizio si definiscono glia dei gestori: Silvana Rodigari come «due ragazzi che aprono e Fabrizio Gonella, con i loro la loro casa, con semplicità», piccoli Neva e Achille, di 6 e 2 perché sentono davvero il rifu- anni. Sono al loro ottavo anno gio un po’ loro e desiderano come custodi di questa struttura lasciare la propria impronta. sul tetto delle Orobie. Il rifugio Il rifugio Mario Merelli al Coca è stato intitolato all’alpinista scomparso su Hanno partecipato quasi per sorge a 1892 metri e venne origi- queste montagne nel gennaio 2012. Si trova a quota 1892 metri di quota scherzo al bando Cai e ora si nariamente costruito nel 1919 trovano a proprio agio in questo per ricordare una decina di soci ruolo un po’ speciale. Lui è l’ad- del Cai caduti nella Grande detto al bar e il tuttofare, perché Guerra; del ’57 l’ampliamento nei rifugi i piccoli lavori di manu- successivo. È intitolato a Mario tenzione non mancano mai; lei Merelli, il celebre alpinista sta in cucina, tra arrosti e brasati. scomparso nel gennaio 2012 Hanno imparato il mestiere sul sulla Punta di Scais e così tanto campo e la loro allegria è conta- innamorato delle sue monta- giosa. gne. Ecco perché alcune foto- Per saperne di più, come per grafie lo ritraggono qua e là, tutte gli altri rifugi, c’è il geopor- mentre un grande barometro a tale Cai, ma anche il bel sito che, corda portato sin qui l’anno in apertura, recita così: «Una scorso a spalla dagli amici del montagna di passione, la nostra, Cai di lo ricorda co- che vorremmo condividere con stantemente a chi passa, con voi». E allora piace quell’imma- quel «Namastè» che lo saluta in I gestori del rifugio Coca, Fabrizio Gonella e Silvana Rodigari, con i loro gine in movimento che spazia tra lingua nepalese. piccoli Achille e Neva, rispettivamente di 2 e di 6 anni i giganti sovrastanti il rifugio e Novanta i posti a sedere e 70 i che richiama alla «Vertical», di posti letto, distribuiti in camere tappa del Sentiero delle Orobie cui si è disputata qui la sesta che appaiono da quest’anno an- Rifugio Mario Merelli al Coca orientali – parte dal Coca per edizione il 2 giugno scorso: una cora più accoglienti, grazie a Quota arrivare al Curò (n. 303, 5a tap- classica del panorama, corsa quel tocco femminile di Silvana, 1892 metri pa). E, ancora, chi ha la propria «only up» dal paese fino al rifu- che ha sostituito tutte le austere Principali accessi meta nella «Conca dei Giganti», gio, per mille metri di salita pura. coperte di lana con piumini fo- Da Valbondione per regalarsi una sosta al laghet- Tra le manifestazioni in calenda- derati in tinta con i coprimate- Telefono to omonimo, sovrastante il rifu- rio, da ricordare il concerto del rassi. 0346 44035, 347 0867062 gio. Chi, invece, viene qui per 3 settembre, inserito nel cartel- Una volta al Coca, molte sono le Mail arrampicare tra canaloni e «cou- lone «I sentieri della musica». possibilità. Naturalmente c’è [email protected] loir». C’è, infatti, da salire il Pizzo Per chi volesse salire anche con anche chi vi arriva stando in quo- Servizi Coca (3050 m) per la normale, la neve, il rifugio è dotato di un ta, provenendo dal Brunone, dal Posti letto: 70 Pranzo: 90 Locale conquistare il Dente (2924 m) locale invernale con 10 posti let- sentiero alto (n. 302) o basso (n. invernale: 10 per l’impegnativa cresta Nord to, non accessibile durante il 330), chi – usandolo come 4a Ovest, oppure toccare la vetta periodo di normale apertura. L'ECO DI BERGAMO 16 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 CURÒ È QUI IL CUORE DELLE ALPI OROBIE ESCURSIONI INFINITE IL SECONDO RIFUGIO INAUGURATO DAL CAI DI BERGAMO NEL 1886 LE VETTE SONO NUMEROSE, BELLISSIME E MAI TROPPO IMPEGNATIVE A TAVOLA SI SERVONO GLI «SCARPINOCC». BEN 150 I POSTI IN SALA IL SENTIERO DIRETTO DA VALBONDIONE PERCORRIBILE IN UN PAIO D’ORE

nserito nella riserva naturale Bel- Iviso-Barbellino, il rifugio Curò sor- ge a quota 1915 metri, in un’area decisamente interessante dal pun- to di vista escursionistico. A farla da padrone sono una fauna e una flora alpine tra le più pregiate: quest’ul- tima si fa addirittura abbondante quando si giunge nelle conche ap- partate. Il Rifugio Curò ha una lunga storia: è stato il secondo inaugurato dal Cai di Bergamo, nel 1886, dopo quello di Cà Brunona; il nome deri- va dall’ingegner Antonio Curò, al- lora presidente del Cai di Berga- mo, mentre l’attuale struttura è del 1973. La conca assolata in cui si erge è, senza dubbio, l’area escursionisti- camente più interessante di tutte le Alpi Orobie: le vette sono nume- rose, bellissime e mai troppo im- pegnative, molte delle quali sfiora- no i 3000 metri. Ci tengono a sotto- linearlo i due rifugisti, Fabio Arizzi e Angelo Ghilardini, all’undicesi- ma stagione di gestione: «Il nostro Il rifugio Curò (1915 metri) è conosciuto anche per l’immediata vicinanza alle famose cascate del Serio rifugio è un punto di partenza e non di arrivo. La sua posizione è 8-10 persone; due le docce a get- m (1h 45’ dalla partenza), anziché unica ed è la ragione principale del Rifugio Antonio Curò tone. Una serie di proposte culina- proseguire per la mulattiera, si può suo fascino». Da salire ci sono il Quota rie fanno dimenticare d’essere in prendere il cosiddetto scarico, una Recastello, il Monte Gleno, le Cime 1915 metri un rifugio alpino: selvaggina in te- sorta di sentiero piuttosto faticoso del Lago Gelt e il Pizzo Tre Confini. Principali accessi sta, seguita dagli «scarpinocc» di ma in cui la salita, che permette di Può bastare anche una passeggia- Da Valbondione: tempo 2 ore 30 , tanto che anche qui – grazie guadagnare quota facilmente, è ta lungo la Valle Cerviera, abitata minuti, dislivello 1000 metri, per a un gemellaggio con il paese di stata facilitata dalla presenza di da numerosi camosci e marmotte. escursionisti fondovalle – si tiene la tradizionale alcune catene. Siamo nel cuore del parco delle Da Lizzola: tempo 3 ore, escur- sagra degli «scarpinocc», originari Un po’ più lunga la salita da Lizzola, Orobie bergamasche, in una zona sione in quota della cucina popolare ma apprez- che allunga la camminata di una di laghi naturali e artificiali; di fronte Telefono zati oggi anche sulle tavole più raf- trentina di minuti: nonostante il svettano le creste del Recastello e 0346 44076 finate. dislivello sia minore, rallentano il del Pizzo Coca, alle spalle la dupli- Mail L’accesso diretto è da Valbondione passo i saliscendi e il fondo a tratti ce cima del Monte Torena. Snodo [email protected] e permette di raggiungere il rifugio sconnesso. Numerosi anche i ci- fondamentale del Sentiero delle Servizi in circa 2 ore e 30 minuti. Dopo un clo-escursionisti che decidono di Orobie, una volta al rifugio Curò si Posti letto: 88 Pranzo: 150 Locale breve tratto su asfalto, si prende la raggiungere il Curò in sella: da Val- può scegliere se proseguire per il invernale: 6 mulattiera (segnavia Cai n. 305), bondione, infatti, la mulattiera è Tagliaferri o l’Albani. Gli 88 posti letto del rifugio sono che si snoda in boschi di faggi e di sempre ben pedalabile. Ben 150 i posti in sala da pranzo, distribuiti in camere da 4, 6, 8 e abeti nella prima parte e continua, Quest’anno il rifugio resterà aperto 88 i posti letto, distribuiti tra came- 10 persone poi, in luoghi più aperti e dalla ve- in modo continuativo fino al 1° ot- re da 4-6 persone e cameroni da getazione più bassa. A circa 1600 tobre. L'ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 17 OSTELLO AL CURÒ COMFORT DA HOTEL AL BARBELLINO

INAUGURATO NEL 2013 PER I 140 ANNI DELLA SEZIONE CAI DI BERGAMO LE CAMERE DA 4 E 6 POSTI, TUTTE CON BAGNO PRIVATO E DOCCE L’OSTELLO PIÙ ALTO D’EUROPA. ACQUA CALDA DAI PANNELLI SOLARI POSIZIONE IDEALE PER ANDARE AD AMMIRARE LE CASCATE DEL SERIO

e si punta a un modo nuovo usata già nelle stratificazioni dei Sdi vivere la montagna, l’alter- precedenti interventi di amplia- nativa non può che essere mento sovrappostisi nel tempo, l’Ostello al Curò, inaugurato nel qui lasciata a vista accanto al 2013 per i 140 anni della sezione ferro scuro e ossidato: un contra- Cai di Bergamo. Per intenderci sto che appaga non poco la vi- è il vecchio invernale, rinato in sta. una veste in cui la qualità è offer- Il suo record è quello di essere ta dai materiali di pregio, dalle l’ostello più alto in Italia e pure linee architettoniche rigorose e in Europa, capace di offrire moderne, da un’atmosfera di un’ospitalità innovativa a quanti comfort diffusa, che dall’esterno amano questo genere di am- continua negli ambienti interni. bienti. Basti pensare che le camere da Una buona occasione per un letto sono tutte realizzate con soggiorno in ostello possono rivestimenti in rovere massello sicuramente essere le cascate e sono tutte dotate – un aspetto del Serio che, scendendo dai certamente non comune per un laghi di Barbellino (Superiore e rifugio d’alta quota – di bagno Inferiore) con un triplice salto di privato con docce a disposizio- oltre 315 metri, detengono an- ne degli ospiti; alcune di esse ch’esse il record delle più alte hanno pure raffinati sanitari scu- d’Italia, seconde del vecchio ri. Insomma, la struttura è ciò che continente. Il prossimo spetta- serve se si vuole trascorrere una colo delle cascate, che, scari- mini vacanza nella conca del cando a valle 10 mila metri cubi Barbellino, ma non si è troppo d’acqua, lasciano ogni anno a abituati a dormire nei tradizio- bocca aperta migliaia di escur- nali cameroni da rifugio. sionisti, sarà quello di sabato 15 E così lo si potrebbe chiamare luglio, in cui il salto sarà visibile alberghetto di alta montagna, sotto le stelle (ore 22-22,30); a in grado di ospitare, a 1895 me- seguire il 20 agosto, il 17 settem- tri, anche eventi e convegni le- bre e il 15 ottobre (ore 11-11,30). gati al tema della natura. Questo L’Ostello al Curò presenta materiali di pregio e comfort unici in Lombardia Come il vicino rifugio, anche è possibile grazie alla sala del l’Ostello si trova sull’Itinerario piano terra, una sorta di biblio- naturalistico Antonio Curò, un teca destinata allo studio, e alla Ostello al Curò percorso didattico-naturalistico sala incontri del piano più alto, Quota che punta a diffondere la cono- un spazio che si presenta come 1895 metri scenza e il rispetto dell’ambien- una vera e propria sala conferen- te naturale delle Alpi, così parti- Principali accessi ze. colari in questo lembo orientale I materiali, insomma, sono natu- Da Valbondione, da Lizzola delle Orobie. rali, la tecnologia avanzata, per- Telefono Oltre alle ascensioni classiche a ché l’acqua calda è assicurata 0346 44076 Coca, Recastello, Monte Gleno dai pannelli solari, l’energia for- Mail e Torena, dal Curò – ostello o nita è idroelettrica e le stanze, meno – si può proseguire per il [email protected] tutte autonome (4 e 6 posti cia- Rifugio Coca sul sentiero 303, scuna, per un totale di 26), sono Servizi per il Passo della Manina (sentie- riscaldate tramite pannelli di fi- Posti letto: 26, distribuiti in camere ro 304), il Passo di Caronella bra di carbonio. La pietra chiara da 4 e 6 persone Una camera dell’Ostello al Curò (sentiero 308) e il Tagliaferri è quella del vicino Recastello, (sentiero 321). L'ECO DI BERGAMO 18 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 ALBANI L’ABBRACCIO DELLA PRESOLANA QUI NON FINISCE MAI PASSAGGIO OBBLIGATO PER GLI ALPINISTI DIRETTI ALLA «REGINA» DAL SENTIERO DELLE OROBIE ALLA FERRATA DEL PASSO DELLA PORTA RICCO IL PROGRAMMA DI INIZIATIVE PER L’ESTATE PROPOSTO DAI GESTORI RAGGIUNGIBILE ANCHE D’INVERNO GRAZIE ALLE PISTE DA SCI DI

il rifugio scalvino sul versante ÈNord della Presolana, un pas- saggio obbligato per gli alpinisti che da qui scalano su vie di tutto rispetto. La più ripetuta è sicura- mente lo Spigolo Nord, ma sono note anche «Placido», «Miss Scali- na» o la «Via del cuore», solo per citarne alcune. Ultima tappa del Sentiero delle Orobie, è anche transito per la fer- rata del Passo della Porta; attraver- so il Passo di Scagnello collega alla Val di Scalve, mentre dalla selvag- gia Valzurio si scende dalla Val di Scalve alla Val Seriana Superiore. Dedicato al primo scalatore della parete Nord della «Regina», l’Al- bani (quota 1939 metri) fu inaugu- rato nel 1967 dal Cai di Bergamo, che lo volle qui in sostituzione del- l’ormai vecchia Capanna Trieste. Frequentato d’estate, è amato non meno d’inverno, quando si rag- giunge dalle vicine piste da sci di Colere. Dall’anno scorso è condot- to da Sandra Bottanelli e Chicco Zani, originari della Valcamoni- Al Rifugio Luigi Albani (a quota 1939 metri), nel territorio di Colere, si assapora da vicino il fascino della Presolana ca, che se ne sono innamorati e hanno portato gusti e sapori nuovi, presenti saranno accompagnati Periplo della Presolana o anche un creando un mix tra piatti bergama- Rifugio Luigi Albani alla scoperta dell’antica vita in mi- tratto del sentiero, potrà parteci- schi, valtellinesi e trentini. Quota niera. Fitto anche il calendario di pare a «Emozionaci con il tuo ab- Ricco il programma estivo propo- 1939 metri agosto: festa dell’arrampicata il braccio»: in questo caso non ci so- sto dai due gestori. Fino a metà Principali accessi primo fine settimana, ancora no record da battere, ma a chi pas- mese, per esempio, è visitabile la Da Carbonera: tempo 2 ore e 30 escursione con «Il Mago» domeni- sa dall’Albani è offerta la possibilità mostra allestita in collaborazione minuti, dislivello 900 metri, per ca 13, suoni irlandesi lunedì 14; a di lasciare una frase o una parola con lo Speleo Club: si tratta di pan- escursionisti seguire, cene a tema, giornate di dell’emozione che si vorrebbe tra- nelli sulle aree carsiche lombarde, Da Baite del Moschel: tempo 3 musica, fiaccolate, falò e incontro smettere abbracciando la Regina orobiche nello specifico. Il 22 sarà ore, dislivello 1200 metri, per con l’Associazione Insegnanti per delle Orobie. A fine stagione è la volta di un’escursione in compa- escursionisti il Nepal, la Onlus voluta in ricordo garantito un premio alle migliori gnia di Manfredo Bendotti, studio- Ultima tappa del Sentiero delle di Roby Piantoni, che qui era di emozioni espresse. Tra le molte so scalvino guadagnatosi l’appel- Orobie orientali casa. ascensioni o traversate possibili, se lativo di «Il Mago». Il giorno dopo, Telefono Per tutta l’estate inoltre – per fare ne può suggerire una forse meno con recupero sulla data di giugno 0346 51105, 349 3901953 in modo che i riflettori sulla Preso- nota: la salita alla Cima Verde (2120 annullata per maltempo, si correrà Mail lana rimangano accesi anche dopo m): è una cresta della Presolana la gara podistica non competitiva [email protected] la manifestazione del 9 luglio e caratterizzata dall’unicità della sua Colere-Rifugio Albani: 5,2 km di Servizi offrire continuità all’Abbraccio – morfologia geologica. Qui l’emer- sviluppo per 900 m di dislivello. Posti letto: 40 Pranzo: 50 Tavola i rifugisti hanno pensato a un’inizia- sione ha prodotto un’incredibile Luglio si chiuderà il giorno 30 con esterni: 40 Locale invernale: 6 tiva singolare. Fino al termine della varietà di forme rocciose, diverse «Racconti sotto la Nord», in cui i stagione, chiunque percorrerà il ma concentrate in un unico luogo. L'ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 19 TAGLIAFERRI CUCINA A CINQUE STELLE LASSÙ IN ALTA QUOTA IN VAL DI SCALVE A 2328 METRI IL RIFUGIO PIÙ ALTO DELLE OROBIE RAGGIUNGIBILE PER LA LINEA «CADORNA» DELLA GRANDE GUERRA INTITOLATO A NANI, MORTO NEL 1981 SUL PUKAJIRKA CENTRAL GESTITO DAL FRATELLO FRANCESCO, QUALITÀ A TAVOLA E IN CANTINA

he il rifugio sia speciale, e non Csolo per quel suo svettare a 2328 metri di quota, aggiudican- dosi così il primato di struttura più alta delle Orobie, si percepisce subito: perché qui gli escursionisti sono accolti sempre da «Capitan Cesco». Al secolo lui è Francesco Tagliaferri, fratello di quel Nani Tagliaferri a cui il rifugio è intitola- to, morto tragicamente nel 1981 sul Pukajirka Central, tra i ghiacci delle Ande peruviane, insieme a Italo Maj e Livio Piantoni. Il pro- getto, infatti, è suo e anche la gestione, giunta alla 32a s t a g i o n e , è sempre stata sua. L’inaugurazio- ne risale al 1985, anche grazie alla volontà degli scalvini, che inten- devano realizzare il sogno di Nani di dotare la Val di Scalve di un rifugio, e al contributo economico della Comunità Montana e del Cai Il Rifugio Nani Tagliaferri si trova nel comune di , in Valle di Scalve, a 2328 metri di quota; a destra, Bergamo. L’anno dopo, però, la Francesco Tagliaferri, fratello di Nani, morto tragicamente nel 1981 sul Pukajirka Central, cui il rifugio è intitolato struttura subì un devastante in- cendio, che portò all’immediata sco quando accoglie in cucina, sco se il calendario del rifugio pre- ricostruzione di quello che è l’at- Rifugio Nani Tagliaferri sempre aperta per mostrare che vede iniziative particolari, fa capi- tuale rifugio. Quota al Tagliaferri non ci sono pentole re immediatamente che alla sua Francesco ne individuò la zona di 2328 metri Il Rifugio Tagliaferri, nere o angoli da nascondere. «A quota non si scherza mai: «Non edificazione, in una conca a oltre il più alto delle Orobie, è situato tutti io offro il mio vino, che faccio prevediamo programmi – spiega 2300 metri di quota. Grande è al Passo di Venano nell’alta Valle realizzare personalmente nell’Ol- – perché non possiamo. Ci abbia- stato il suo l’impegno per la co- del Vò trepò pavese». E poi c’è la whiske- mo provato, ma che cosa faccia- struzione e particolare l’impronta Principali accessi ria, con qualche chicca presa di- mo se piove? Qui non si arriva con conferita alla gestione, soprattut- Da Ronco: tempo 4 ore, dislivello rettamente in Scozia a primavera. l’ombrello, com’è possibile, inve- to in cucina, che rende questo 1300 metri, per escursionisti Ma la punta di diamante è la cuci- ce, a quote inferiori». rifugio un vero e proprio ristoran- esperti na, che ripaga della fatica della Il rifugio è bello così com’è, per- te a cinque stelle, dove qualcuno Dal lago di Belviso: tempo 2 ore salita: carne al Venà, in del ché arrivarci vuol dire ripercorre arriva persino in elicottero. Certo, e 30 minuti, dislivello 800 metri, vicino Passo di Venano, cucinata l’antica strada militare della terza si tratta di qualche fortunato per escursionisti esperti con trito di timo selvatico, aglio, linea difensiva, la «Cadorna». Gli buongustaio, che trova ciò che Dal Rifugio Antonio Curò: tempo limone e aceto, stracotto d’asino escursionisti possono così calcare cerca persino in cantina; al Taglia- 5 ore, dislivello 500 metri, per o Cuz, bocconcini d’agnello bolliti le orme dei militari della Grande ferri la selezione dei vini è di tutto escursionisti esperti nel burro. Guerra, ma anche quelle dei con- rispetto e contempla pure qual- Telefono A differenza di strutture più acces- trabbandieri, che qui, nelle loro che riserva: champagne d’annata 0346 55355 sibili, al Tagliaferri non ci si passa gerle, portavano sulle spalle sale, invecchiato nel mare, rosso cor- Mail mai per caso: le distanze fanno la caffè, sementi e armi da fuoco. poso della Franciacorta o di Ca’ [email protected] selezione. Qua l’elicottero sale Il prossimo futuro prevede l’inse- dei Frati, piuttosto che Morellino Servizi con il carico circa ogni due setti- rimento del Tagliaferri in un per- di Scansano, solo per fare qualche Posti letto: 50 Pranzo: 50 Tavola mane: c’è da programmare in an- corso di mountain bike realizzato nome. «Niente Tavernello da esterni: 100 Locale invernale: 9 ticipo, per poter offrire da man- dalla Valtellina sulle antiche vie noi»: è fiero il vocione di France- giare a tutti. Se si chiede a France- militari, in fase di completamento. L'ECO DI BERGAMO 20 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 OLMO L’IMPRESA È IL GIRO ATTORNO ALLA PRESOLANA

DEDICATO AL PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI CADUTO NEL 1987 UN RIFUGIO MAI DI PASSAGGIO, MA RAGGIUNGIBILE DA LUOGHI DIVERSI CHI CI ARRIVA PUNTA A SALIRE IN VETTA OPPURE A COMPIERE IL PERIPLO IN ESTATE APPUNTAMENTI A TAVOLA E UNA GARA NON COMPETITIVA

iamo sul versante Sud-Ovest Sdella Presolana: è qui che sorge il Rino Olmo, che la sezione di Clu- sone ha voluto per ricordare il pro- prio presidente, caduto sulla «Re- gina» nel 1987. Fu inaugurato nel 1991, costruito sulle rovine di una precedente struttura, la vecchia Malga Olone; il territorio è quello di Castione. Una ventina i posti letto, una set- tantina quelli a tavola: incombenza a cui – da sei anni a questa parte – provvede Elisa Balduzzi, la moglie di Simone Castelli, il rifugista uffi- ciale. Se le si domanda quale sia il suo piatto forte, lei risponde che sono le torte, anche se poi, con un po’ di modestia, aggiunge che for- se sono la quota e la fame che le fanno apprezzare. In realtà ci sono da aggiungere le tagliatelle al «pa- rucc»: la pasta è rigorosamente fatta in casa e il «parucc» a chilo- metro zero, raccolto proprio in questa stagione, quando è tenero e sfuggito alle mucche, poi conge- lato per averlo all’occorrenza, Il Rifugio Rino Olmo, situato nel comune di , a 1819 metri, gode di una bella posizione pronto per giocarselo la domeni- ca, quando ci sono i picchi di pre- tocco di femminilità con le tendine 630 metri), oppure a coprire il peri- senze. Rifugio Rino Olmo rosse alle finestre e le decorazioni plo della Presolana, decisamente La famiglia è di Clusone e assicura Quota con candele lignee all’interno. Al ben più impegnativo (7h, 1430 apertura continuativa nei due mesi 1819 metri Rifugio Rino Olmo non si è mai di metri). Partendo dall’Olmo si scen- di luglio e agosto; solo i fine setti- Principali accessi passaggio, pur potendo giungere de in Valzurio, poi al Rifugio Albani, mana dal 25 aprile al 1° novembre. Da Rusio: tempo 2 ore e 30 minu- da luoghi diversi. Ci si sale da Rusio per affrontare la ferrata del Passo Qui tutto va portato, perché si arri- ti, dislivello 1000 metri, per in 2 ore e 30 minuti, superando della Porta; sul versante sud, si sca- va solo a piedi. L’elicottero fa il escursionisti; da Valzurio: tempo circa 1000 metri di dislivello; in 3 lano il Passo di Pozzera e il Passo carico grosso a inizio stagione, poi 3 ore, dislivello 900 metri, per ore, ma con un centinaio di metri degli Agnelli, prima di tornare al- al trasporto provvede Bepa, una escursionisti; dal Passo della Pre- in meno di dislivello, se si parte da l’Olmo. cavalla avelignese, quest’anno in solana: tempo 3 ore, dislivello Valzurio, località Spinelli; per la sa- Tra gli appuntamenti estivi, vener- alpeggio con la puledrina Celeste. 800 metri, per escursionisti lita dal Passo il medesimo tempo, dì 21 luglio raviolata in rosa per Chi scende a valle due volte la set- Telefono ma forse è un po’ meno faticosa. sole donne, domenica 23 festa timana, solitamente il mercoledì e 0346 61380 Piccolo, ma apprezzato: chi ci è già della montagna, in collaborazione il venerdì, è Simone, che provvede venuto ci torna. Nella clientela so- con Avis-Aido Clusone, e sabato Mail agli acquisti. Elisa rimane in quota prattutto i locali, ma qualcuno an- 12 agosto cena con Marco Zaffaro- per tutta la stagione. Con loro an- [email protected] che dalla città (da Milano o «sotto ni, che racconterà il suo Himalaya. che i tre figli: Nicola di 20 anni, che Servizi Bergamo», come si dice qui), com- Da non perdere la manifestazione dà una mano, Martina e Tamara, di Posti letto: 20 Pranzo: 70 Tavola preso pure qualche tedesco. Chi del 27 agosto: gara non competiti- 15 e 13 anni. Sono loro i custodi del esterni: 30 Locale invernale: 10 qui passa, punta a salire in vetta alla va su tre diversi percorsi, con par- Rino Olmo, a cui Elisa ha dato un Presolana per via normale (2h 30’, tenza da Donico, Rusio e Spinelli. L'ECO DI BERGAMO LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 21 CASSINELLI LA BAITA PROMOSSA RIFUGIO SOTTO LA PRESOLANA

PRIMA CASERA PER I MALGHESI, POI BASE PER IL SOCCORSO ALPINO IL PROGETTO DEI NUOVI GESTORI: ACCOGLIENZA SEMPLICE MA MODERNA LABORATORI SULL’ECONOMIA MONTANA, YOGURT E GELATO DOC UNA TAPPA DELLA SALITA PER LA VETTA E DOPO IL SENTIERO DELLA PORTA

romossa al rango di rifugio sulla carta. E fin da subito si Palpino nel dicembre 2013, ipotizzano laboratori sull’eco- dopo anni di indicazione come nomia montana, magari legati Capanna sociale, la Baita Cassi- al mondo del fieno e del bosco, nelli è posta alla base della pare- e collaborazioni vere con il vici- te Sud della Presolana, che la no malgaro, per prodotti finali sovrasta maestosa. da offrire all’escursionista a me- La struttura sorge a quota 1568 no di km0, se si pensa che la metri ed è di proprietà del Co- materia prima è fornita a una mune di Castione della Presola- manciata di metri. Sono già in na, alla cui sottosezione Cai è realizzazione yogurt e gelato affidata. Fino a un passato non doc. troppo lontano era adibita a ca- L’idea di partenza dei nuovi ge- sera, occupata dai malghesi nel stori è quella di proporre un mo- periodo estivo; quindi fu asse- do nuovo di vivere la natura, gnata al Cnsas di Clusone negli tenendo aperto il rifugio conti- anni Settanta, per stoccarvi il nuativamente, perché davvero materiale necessario per il soc- la Baita risulti un presidio attivo corso alpino sulla «Regina delle della montagna. Un’opportuni- Orobie». tà favorita anche dalla relativa Da poco più di un mese la sua facilità di accesso dal Passo del- vita quotidiana è affidata alle la Presolana, da cui partono i cure di Mariagrazia Tomasoni e sentieri n. 315 e n. 316 per la Claudio Trentani, di Bratto lei e Grotta della Presolana e la cima di origini milanesi lui. Una cop- stessa. Se risulta una tappa ob- pia che ha già alle spalle la ge- bligata in salita per la vetta, lo stione del Rifugio Porta in Gri- è altrettanto per quanti scendo- gna, l’ultima esperienza matura- no dal Visolo dopo il sentiero ta da Claudio in questo settore. attrezzato della Porta o quanti Dopo l’evento del 9 luglio, che arrampicano sulla parete Sud. ha posto la Cassinelli al centro A solo poco più di una mezz’ora dell’attenzione mediatica grazie la Baita Cornetto; più lunghe, all’Abbraccio della Presolana, invece, le traversate al Rifugio ora la Baita è pronta per pro- La Baita Cassinelli si trova ai piedi della Presolana, a 1568 metri Albani (3 ore) o al Rino Olmo (2 grammare un futuro tutto da ore e 30). costruire, le cui parole d’ordine Baita Cassinelli Più adatto a un’accoglienza saranno accessibilità e sosteni- Quota giornaliera, soprattutto per un bilità. «Il nostro intento – spiega- 1568 metri problema reale di approvvigio- no – è quello di essere sobri e Principali accessi namento d’acqua, la Baita di- diversi al tempo stesso. I rifugi Dalla Cantoniera della Presolana, spone, comunque, di una stanza non sono e non devono essere dal Passo della Presolana con 5 posti letto e di un’antistan- degli alberghi, bensì devono Telefono za con 8 posti. essere accoglienti nella loro 339 5655793 Per il pranzo i posti all’interno – semplicità, anche – e perché no Mail dove la stufa a legna è spesso – in chiave moderna». [email protected] accesa e il clima ospitale – sono Mariagrazia ha in tasca una lau- Servizi quaranta, ottanta quelli a tavola rea in scienze ambientali, men- Posti letto: una camera da 5 posti esterni. Il rifugio è aperto tutto tre Claudio vanta un trascorso e un’anticamera con altri 8 posti I rifugisti Claudio Trentani e l’anno: nella stagione invernale da rifugista: insieme l’accoppia- Pranzo: 40 Tavola esterni: 80 Mariagrazia Tomasoni la Baita è una buona meta per ta sembra essere vincente già scialpinisti e ciaspolatori. L'ECO DI BERGAMO 22 LUNEDÌ 10 LUGLIO 2017 MAGNOLINI OMAGGIO DI ALL’EROE DELLE DUE GUERRE NATO NEL 1948 DEDICATO AL COMBATTENTE DISTINTOSI PER MERITI D’ONORE OGGI RAGGIUNGIBILE DAI VICINI PARCHEGGI DEGLI IMPIANTI DEL PORA RESTA DI TUTTO RISPETTO LA SALITA DAL COMUNE DELL’ALTO SEBINO TAPPA DI ESCURSIONI AD ANELLO PER APPASSIONATI DI MOUNTAIN BIKE

Il Rifugio Leonida Magnolini si trova in località Pian della Palù a quota 1635 metri, a cavallo tra la conca di Clusone e la Valle Camonica

aperto tutto l’anno, continua- ricordano ancora quel tempo, in verità qui non scontate vista l’umi- Ètivamente dall’ultima domeni- Rifugio Leonida Magnolini cui salivano da Lovere con gli sci dità che sale dal lago) lascia intra- ca di giugno alla prima di settem- Quota in spalla, per raggiungere quel vedere più oltre, dall’Adamello al bre, nei fine settimana nei mesi 1635 metri rifugio che sentivano come loro. Monte Rosa. restanti. Perché nella zona in cui Principali accessi Senza contare l’accesso sul sen- Recentemente il Magnolini si tro- sorge c’è sempre gente, in tutte Da Lovere, Ceratello, , tiero turistico da Valzelli o dalla va citato anche in numerose le stagioni. Siamo al Pian della , Malga Alta di Pora Malga Alta di Pora (40’), ancora di escursioni ad anello per appas- Palù, a quota 1635 metri, a cavallo Telefono tutto rispetto è, dunque, la salita sionati di mountain bike: qualcu- tra la conca di Clusone e la Valle 0346 65145 da Lovere per il sentiero 551, che no, per esempio, vi sale da Verto- Camonica, nel territorio del Co- Mail conduce al rifugio in circa 3 ore e va, seguendo la ciclabile fino a mune di . Qui la [email protected] mezza. Un po’ più veloce (2 ore e Clusone, quindi toccando San Lo- sezione Cai di Lovere lo volle su- Servizi mezza) la salita da Ceratello, tra renzo, Dorga, Pian del Termen; bito dopo la guerra: del 1948 è Posti letto: 22 Pranzo: 80 malghe e pascoli. C’è, poi, chi discesa da San Fermo di Bossico l’inaugurazione, con tanto di de- arriva qui da Bossico, località (anello completo 5h, 72 km). dica a un ex combattente, distin- «Sette colli» (2 ore e mezza), piut- L’idea di realizzare il rifugio risale tosi per meriti d’onore. Lui era su un pianoro. Oggi i suoi fre- tosto che da San Vigilio di Rogno. agli anni Venti; del ’36 la donazio- appunto Leonida Magnolini, già quentatori giungono senza trop- Una volta al Rifugio Magnolini, è ne del terreno alla sezione Cai di militare nella Grande Guerra e pi problemi dai vicini parcheggi tappa obbligata la veloce salita al Lovere da parte del Comune di richiamato poi alle armi nel Grup- degli impianti del Pora, anche so- Monte Alto, la vetta erbosa a quo- Costa Volpino. L’arrivo della guer- po Bergamo della 2a Artiglieria lo per un caffè o un pranzo, ma in ta 1723 metri, ottimo punto di ra fermerà la realizzazione, com- Alpini: venne spedito sul fronte realtà la vocazione di vero rifugio osservazione di tutta la dorsale piuta soltanto dopo la fine del russo e vi morì in un valoroso atto alpino c’era e c’è tutta. I vecchi prealpina, del lago sottostante e conflitto. di resistenza, nel gennaio del ’43. soci del Cai Lovere – lo testimonia della zona del Sebino, ma che La famiglia che si incontra al rifu- Bianco e isolato, il rifugio sorge la presidente Luisa Bianchi – se lo nelle giornate più limpide (per la gio lo conduce da oltre trent’anni.