Periodico di formazione e cultura pastorale dell’Arcidiocesi di

Anno VIII numero 2 (31) Marzo 2008 - www.giornotto.it Voce del seminario Vita della diocesi Occhio al territorio Quaresima Azione Cattolica «Imprese in rosa». “Beata Pina Suriano” Grandi numeri XIII Assemblea diocesana poche tutele di Santi Salvatore Taormina 2 di Francesca Centineo 3 di Confartigianato 7 “CRIST“CRISTOO NOSTRANOSTRA PPASQUASQUAA ÈÈ RISORRISORTTO”O” ratelli e sorelle carissimi. La Pasqua è la festa cristiana per eccellenza. Ci ricorda e insieme F rinnova in noi il mistero della nostra immersione battesimale nel mistero del Crocifisso risorto. È la festa del nostro essere cristiani: del mistero di Cristo Gesù che continua a manifestarsi nella nostra esistenza. Per questo la liturgia, al culmine del cammino austero della quaresima, ci fa come rivivere la passione, la morte e la sepoltura del Signore e ci illumina infine con la rinnovata annua- le notizia della sua risurrezione. Dap- prima, nel santo triduo della Grande Settimana, ci coinvolge, anche emotiva- mente, nei momenti tragici della Passio- ne di Gesù, accomunandoci ai suoi pati- menti e ai suoi sentimenti, sull’onda dei ricordi evangelici richiamati al vivo dai gesti rituali, dal canto, dalla comune preghiera… Ci fa rivivere, poi, lo sbi- gottimento muto per quella morte a cui non è possibile assuefarsi: uno sbigot- timento rischiarato dal quasi ritmato passare nei nostri cuori della testimo- nianza contrita del soldato: «Veramen- te quest’uomo era figlio di Dio!», eco paradossale della duplice proclamazio- ne del Padre (al Giordano e sul Tabor): «Questo è il figlio mio amato nel quale mi sono compiaciuto». E finalmente ci inonda della sfolgorante stupefacente notizia della sua risurrezione: «Il Signore è risorto. È veramente risorto»! Ed anche noi, ancora una volta, morti al peccato, ci sentiamo interamente LA POLITICA: Spazio per la Testimonianza Cristiana pervasi dall’onda della sua Risurrezione, rinnova- entre si avvicina l’election tare. La società deve garantire a ti e risorti con Lui. Alleluia! day e da ogni parte si accen- ciascuno dei suoi membri la possi- Sorelle e fratelli carissimi, come non augurare Mdono le passioni politiche, bilità di realizzarsi in quanto perso- a tutti voi questa “buona Pasqua”? Come non desi- anche noi riteniamo opportuno, dal na, assicurando le condizioni derare che la gioia di questo saluto, che con tanta momento che il nostro periodico si necessarie per l’esercizio “delle spontanea cordialità ci scambieremo durante le prefigge di essere uno strumento di libertà naturali che sono indispen- giornate di Pasqua, scaturisca – superando la formazione cattolica, fare qualche con- sabili al pieno sviluppo della voca- banalità di un puro corrispettivo del consueto siderazione alla luce della Dottrina zione umana”, dalla possibilità di “buon giorno” – dalla consapevolezza forte della sociale della Chiesa. agire secondo il retto dettato della vera Pasqua cristiana? Come non augurarci che, Può, in coscienza, un cristiano coscienza alla salvaguardia della nata e feconda se in essa non è presen- per la grazia di questa Pasqua 2008, Cristo Gesù abdicare “alla politica, ossia alla mol- vita privata e alla giusta libertà te un’autorità legittima che assicuri torni ad essere per tutti i credenti in Lui il centro teplice e varia azione economica, anche in campo religioso; l’ordine e contribuisca all’attuazione 2 il benessere sociale e lo sviluppo della festa sì che i loro cuori risplendano della luce sociale, legislativa, amministrativa e culturale destinata a promuovere orga- del bene comune in grado sufficiente”. dello gruppo stesso, sintesi di tutti della Sua risurrezione? nicamente e istituzionalmente il bene “Bene comune”, secondo Gaudium et i beni sociali. L’autorità deve “farsi Ma forse a molti di Voi questo mio appello a comune che comprende la promozione Spes, la Costituzione pastorale del arbitra, in nome del bene comune, sentire e vivere la Pasqua nel suo significato den- e la difesa di beni quali l’ordine pub- Vaticano II, è “l’insieme delle condi- fra i diversi interessi particolari” ed samente religioso potrà non apparire sufficiente- blico e la pace, la libertà e l’uguaglian- zioni di vita sociale che permettono ai assicurare a ciascuno ciò che serve mente concreto. È comprensibile in effetti che una za, il rispetto della vita umana e del- gruppi, come ai singoli membri, di per una vita dignitosa, come il ricorrenza come la Pasqua, tanto universalmente l’ambiente, la giustizia, la solidarietà, raggiungere il proprio benessere nella vitto, il vestito, l’abitazione, il avvertita nella sua carica di festosità, possa indur- ecc”? misura più piena”. Il Catechismo della diritto a scegliersi liberamente lo re – non fosse altro che per contrasto – a consi- Può la politica essere lo spazio per Chiesa Cattolica, ricalcando il Conci- stato di vita e a fondare una fami- derazioni sui nostri difficili vissuti quotidiani, una vera testimonianza cristiana? lio, prosegue dicendo che il bene glia, il diritto all’educazione, al sociale poggia su tre pilastri: personali, familiari e sociali, così raramente ras- Nella Pacem in terris di Giovanni lavoro, alla reputazione, al rispetto, XXIII leggiamo: “La convivenza tra 1 Il rispetto della persona i cui alla necessaria informazione; segue a pagina 3 gli esseri umani non può essere ordi- diritti fondamentali e inalienabili i segue a pagina 3 pubblici poteri sono tenuti a rispet- 2 VoceVoce del del seminario seminario QUARESIMA…

gni anno la Chiesa celebra il mento. Ognuno vive dello sguardo dell’al- Mistero di Cristo all’interno di tro. Il punto è: da chi vogliamo essere rico- Oun “tempo forte”, la quaresima, nosciuti, davanti a quali occhi stare, se a in cui, mediante la grazia divina e l’os- quelli degli altri o a quelli di Dio? Gesù ci servanza dei precetti evangelici della invita non soltanto ad essere religiosi preghiera, del digiuno e dell’elemosina, facendo elemosine, pregando e digiunando, i discepoli del Maestro di Nazareth sono ma a purificare fino in fondo le intenzioni invitati a volgere il proprio cuore verso del nostro cuore…e del nostro sguardo. una concreta conversione a Dio. Proprio nel primo giorno di quaresi- …IN SEMINARIO ma, il mercoledì delle ceneri, il Gesù Anche noi del seminario diocesano, matteano viene presentato come il Mae- in quanto comunità dei discepoli di stro che istruisce i suoi discepoli sulla Gesù, sentiamo di meditare sugli inse- buona condotta da seguire nella vita spi- gnamenti del Maestro e di rispettare rituale consacrando le opere di carità, la l’osservanza quaresimale che la Chiesa preghiera e il digiuno come motivo di sempre ha proposto come rimedio al lode per noi e, di conseguenza, l’ammo- peccato, e ci esorta: “Sia parca e fruga- nimento per coloro che fanno queste le la mensa, sia sobria la lingua e il cose per ricevere il plauso dalla gente. cuore; fratelli è tempo di ascoltare la “Quando fai l’elemosina…quando voce dello Spirito”. Come dice San Basilio: “Fratello, non solo la vita materiale, ma anche quel- pregate…quando digiunate…”(Mt 6,1- Anche noi, dunque ci inseriamo in quello che non hai mangiato perché hai la spirituale, l’amore fraterno. A questo 6.16.18): queste tre relazioni dicono che questo impegno “ di penitenza del corpo digiunato, non è più tuo, appartiene ai proposito Benedetto XVI, nel suo mes- tipo di vita viviamo, svelano la verità come medicine dell’anima”, puntando poveri”, doneremo ai fratelli bisognosi saggio per la Quaresima 2008, si soffer- della nostra esistenza. Infatti, ogni nostra particolarmente a vivere questo cammi- quanto risparmiato a conclusione del ma sulla pratica dell’elemosina da parte azione po’ essere compiuta o per aver no in forma comunitaria, perché cresca in cammino quaresimale. del cristiano credente che diventa offerta gloria e riconoscimento davanti agli altri noi e fra di noi, il senso della fraternità. L’elemosina, in questo modo, non è di se stesso, e testimonia, così, che “non o per piacere a Dio soltanto, fatte per A questo riguardo, i nostri formatori solo un gesto di bontà, ma un dovere di è la ricchezza materiale a dettare le leggi amore e in umiltà. sono tornati ad insistere, sui mezzi asceti- giustizia perché è segno di solidarietà col dell’esistenza, ma l’amore. Ciò dunque In ogni attività, anche in quelle ci tradizionali, sebbene rivestiti di nuovi povero, vicino o lontano che sia. Tutti i che dà valore all’elemosina è l’amore”. “buone”, è naturale la ricerca del riconosci- volti e metodi, e in particolare sul digiuno beni della terra hanno per destinazione il Unitamente a questo, abbiamo intensifi- come “cammino” per arrivare alla padro- “bene comune” e la solidarietà garantisce cato i momenti di preghiera comuni dedican- nanza di sé, come segno di giustizia verso doci soprattutto all’ascolto della Parola di il prossimo bisognoso e di una vita vissu- Dio con il libro del Siracide, che stiamo com- ta in Cristo Gesù. Questi sentimenti vengo- mentando insieme lungo questo periodo. no accolti e concretizzati attraverso la pra- La quaresima, in questo modo, diven- tica dell’astinenza nei giorni che per anti- ta un commosso e riconoscente elogio chissima tradizione sono consacrati a tale della bontà di Dio, appello alla conver- scopo: il mercoledì e il venerdì. Il digiuno, sione e, perciò, mutamento dalla tristez- così come lo abbiamo concepito, diviene za alla gioia della vita nella grazia. esperienza religiosa di preghiera, mezzo per una più intensa intimità con Dio. Santi Salvatore Taormina L’Azione Cattolica e la sua Storia a Monreale a lunga storia dell’Azione Cattolica lettuali” di quel piccolo mondo cattolico nella vita della Chiesa. nell’arcidiocesi di Monreale ha i suoi paesano – quali erano i comuni dell’arci- Delle vicende che coinvolse- Linizi nei circoli cattolici giovanili che, diocesi di Monreale - erano appunto i preti. ro, o meglio sconvolsero l’atti- a partire dagli anni venti, iniziarono a fio- I circoli sebbene costituiti perlopiù da vità dei circoli nei loro primi rire anche in tutto il mezzogiorno d’Italia. giovani studenti, destinati a ricoprire in futu- anni di vita, la crisi del ’31 ne Gli scritti dei circoli, attualmente conserva- ro importanti posti nella vita pubblica o a costituisce indubbiamente ti negli archivi di quelle che potremmo donarsi nel servizio totale alla Chiesa come l’evento più drammatico ed definire le sedi storiche dell’Azione Catto- sacerdoti o come religiosi, non ebbero però insieme più significativo, poiché lica, unitamente ai vari numeri del Bollet- un carattere elitario. Ad essi aderiscono gio- mise a dura prova la vita stessa tino ecclesiastico diocesano, costituiscono vani operai - artigiani e contadini - anche dei circoli. una documentazione eccezionale dell’apo- senza alcuna istruzione, persino analfabeti. Il 21 maggio di quell’anno il stolato svolto dall’Azione Cattolica nell’ar- L’associazione propone un’unica esperienza governo guidato da Benito Mus- cidiocesi di Monreale e una testimonianza formativa per questi giovani, seppur distin- solini ordinava la sospensione fondamentale per comprendere che cosa ta e adeguata alle esigenze delle diverse delle attività dei circoli di Gio- questa associazione ha rappresentato per la categorie sociali. ventù Cattolica; il Duce era del- nostra Chiesa locale nel contesto sociale ed I giovani dei circoli mostrano già di l’opinione che l’Azione Cattoli- ecclesiale di quegli anni. respirare una dimensione non localistica ca avesse esteso il proprio raggio (vestizione e tonsura, ordinazione sacerdo- L’Azione Cattolica prende avvio nella del movimento cattolico. Leggono assi- d’azione in questioni politico-sociali. Il tale), il conseguimento di titoli di studio nostra arcidiocesi dall’intraprendenza duamente “Primavera Siciliana” e “L’Av- circolo “Alessandro Manzoni” di , dei soci. I legami affettivi intessuti all’in- pastorale di sacerdoti di grande apertura venire d’Italia” mentre curano con atten- oltre ad essere chiuso, subì l’arresto del terno dei circoli erano conseguenza di una intellettuale e di elevate capacità – come zione la diffusione della “buona stampa” presidente Vincenzo Corso, e per protesta forma intensissima di vita comunitaria. I l’Arciprete Antonino Cataldo di Partinico nelle famiglie. Intime corrispondenze tra i lo seguì l’assistente don Antonino Monte- momenti di vita spirituale, come i ritiri, il e il decano Giovanni Bacile di circoli della diocesi ed il centro nazionale leone. rosario la sera nella sede sociale, la parte- - i quali riusciranno, nel generale clima di e tra i circoli sparsi sul territorio naziona- Su tali esempi, e “contagiati”da queste cipazione unitaria alla messa domenicale, rilassatezza che aveva caratterizzato le le ci danno inoltre la misura dell’esisten- illuminate guide spirituali, i giovani dei accanto agli altri momenti in comune, parrocchie dei numerosi paesi dell’arci- za di un movimento giovanile cattolico circoli cattolici sperimentarono ed intrec- dalle “passeggiate” alla filodrammatica, diocesi fino agli anni venti, a dare il via ad sostanzialmente unitario nell’Italia del ciarono in seno all’associazione saldi e dalle scampagnate al biliardo, dalle “con- un vero e proprio processo di riorganizza- primo dopoguerra. duraturi legami d’amicizia. I verbali mano- ferenzine” con gli applausi alle “bicchie- zione della vita delle comunità parrocchia- L’associazionismo giovanile di Azione scritti delle “adunanze” registrano le par- rate”, costruivano ed esprimevano quel- li secondo un nuovo modello incentrato sul Cattolica, dunque, pur segnato nel suo tenze dei soci per il seminario arcivesco- l’originale esperienza associativa impre- coinvolgimento e sulla partecipazione complesso dal permanere di una mentalità vile di Monreale accompagnate da grande gnata di forme e di valori della tradizione diretta e consapevole dei laici nella Chie- tradizionalista, anticipa per molti aspetti i commozione, la partecipazione dei rappre- cattolica. Tutta una generazione di giova- sa. I giovani si attendevano dal clero un tempi della svolta conciliare proprio in sentanti del circolo ai momenti importan- ni ne risultò segnata. grande aiuto intellettuale. E i pochi “intel- ordine alla partecipazione dei fedeli laici ti della vita seminaristica degli ex soci Antonio Ortoleva 3

VitaVita della della diocesi diocesi (La politica) segue dalla prima pagina 3 la pace, “cioè la stabilità e la sicurezza di un ordine giu- AZIONE CATTOLICA “BEATA PINA SURIANO” sto” che l’autorità deve garantire, con mezzi onesti. XIII Assemblea diocesana Quanto poi all’esercizio dell’autorità, l’etimologia stes- sa della parola ce ne suggerisce il modo; infatti parola auto- l 16 -17 febbraio 2008, presso il Saracen Center (Isola del delegato nazionale Francesco Campagna. Celebra- rità - dal latino auctoritas - esprime propriamente la capa- delle Femmine), si è svolta la XIII Assemblea diocesa- re i nostri 100e40 anni significa sentirci in comunione cità di stimolare la crescita. Il ruolo di chi esercita l’auto- Ina di Azione Cattolica, dal titolo: “Cittadini degni del con tutti i volti e le storie che in questo tempo hanno rità è quello di far crescere, responsabilizzare, suscitare Vangelo. Ministri della sapienza cristiana per un mondo più composto il grande mosaico dell’Azione Cattolica. partecipazione e rendere protagonisti. Pertanto chi, aven- umano”, per eleggere il nuovo consiglio diocesano di AC, Con la testimonianza di Mons. Luigi Bommarito si done capacità e competenze, desidera impegnarsi nel socia- tracciare le scelte per la vita dell’associazione per il nuovo è rivissuta insieme la storia dell’A.C. di Monreale, le deve mettersi nell’atteggiamento del servizio. triennio e festeggiare i 140 anni dell’Azione Cattolica Ita- seguita dalle varie presentazioni della storia delle sin- I cristiani da sempre hanno partecipato alla vita pubbli- liana. Un momento storico per la nostra associazione, non gole associazioni parrocchiali della diocesi. ca, sia come semplici cittadini, sia come governatori, ne è L’assemblea è stata il prova il grande numero di sovrani e statisti che la Chiesa luogo in cui abbiamo potuto ha dichiarato santi, tra questi S. Tommaso Moro, recente- vivere pienamente due scelte mente proclamato patrono dei governanti e dei politici, il che caratterizzano la nostra quale, rifiutando ogni compromesso, “testimoniò fino al associazione: la partecipazio- martirio la dignità inalienabile della coscienza” e “affermò ne e la democraticità che si con la sua vita e con la sua morte che l’uomo non si può sono esplicitate nell’approva- separare da Dio, né la politica dalla morale”. zione del documento finale e Quello di “animare cristianamente l’ordine temporale, nell’elezione del Consiglio rispettandone la natura e la legittima autonomia e cooperan- diocesano. do con gli altri cittadini secondo la specifica competenza” è I soci presenti, infatti, compito peculiare dei fedeli laici. Sarebbe un grave pecca- to di omissione rinunziare all’impegno politico come tale. hanno dato la loro voce e le La “carità politica e sociale”, che “fa amare il bene comune loro proposte all’interno dei e fa cercare il bene di tutte le persone, considerate non solo Laboratori sulla “Bozza di individualmente, ma anche nella dimensione sociale che le documento finale”, il quale, unisce” è una dimensione del precetto dell’amore. approvato dopo un ampio Alla luce di questi principi, proponiamo alcune consi- dibattito, diventa strumento di derazioni sulla realtà locale. lavoro per il nuovo Consiglio, Nella gente comune si coglie una certa sfiducia verso poiché contiene le scelte pro- grammatiche dell’Azione Cat- privo di emozioni. L’assemblea ha mostrato il volto vivo tolica diocesana, incentrate sul “primato del Vangelo con e pieno di entusiasmo dell’AC monrealese, grazie alla par- la scelta religiosa, sull’attenzione alla promozione del tecipazione della stragrande maggioranza dei delegati e di bene comune, sull’urgenza educativa e sull’impegno tanti soci provenienti da tutta la diocesi. per la formazione, sulla cura del legame associativo e L’assemblea si è aperta con un momento di preghie- sulla priorità data alla missione in tutte le sue forme”. ra iniziale presieduto dall’assistente unitario don Mas- Il nuovo consiglio eletto, formato da 30 membri, simo De Luca e animato dai seminaristi Pietro, Anto- risulta rappresentativo dei settori Adulti e Giovani, del- nio, Francesco e Antonio che hanno condiviso con noi l’ACR ed anche delle varie associazioni territoriali i vari momenti delle due giornate. Il saluto della Pre- attraverso i Coordinatori di Circoscrizione: sidente Ina Aiello a tutti i soci partecipanti, alla presen- Settore Adulti: Aiello Ina, Campidoglio Annarosa, za dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Di Cristina e del Chimenti Gino, Di Dia Sara, La Milia Eduardo, La Vicario generale Mons. Antonino Dolce, ha dato quin- Milia Massimo, Macaluso Dora, Paneduro Mattia. Set- di il via ai lavori assembleari. tore Giovani: Campagna Lucia, Giambanco Rosalin- I vice-presidenti di settore e la responsabile del- da, Lunetto Salvo, Parra Alessio, Parrino Giovanna, l’ACR hanno poi fatto una verifica del triennio trascor- Salvia Francesco. Educatori ACR : Basile Eduardo, la politica perché vista come un campo pieno di compro- so soffermandosi sulla qualità e sull’organizzazione Cassarà Angela, Cossentino Francesco, Di Marco messi e di tornaconti: questo, oltre a portare al disinteres- se e al qualunquismo, non favorisce la partecipazione. della vita associativa della nostra AC diocesana: è stato Daniela, Montalbano Sara, Zagari Giuseppe. Coordi- Tra i politici con sconcertante facilità si passa da un un riguardare con occhi lucidi ma attenti gli obiettivi rag- natori di Circoscrizione: Caiola Roberto, Caldarella gruppo all’altro o da una coalizione all’altra, dando l’im- giunti o mancati in questi ultimi tre anni. Un’emozione Giorgio, Caleca Maria, Cannariato Maria, Ciulla Clau- pressione che ci si svenda al migliore offerente, cosa che forte, data dal rivivere passo per passo tutte le tappe del dia, Genova Lorenzo, Di Leo Vincenzo, Passalacqua denota una professione poco chiara degli ideali politici. cammino associativo, gli incontri, le feste diocesane, i Rosamaria, Randazzo Emanuele, Rotolo Pietro. Nell’esercizio dell’autorità non sempre si ha di mira il campi-scuola,le varie tappe del “Percorso formativo”, i Compito del nuovo consiglio come di tutta l’asso- bene comune, si guarda piuttosto al particola- re e si tende Laboratori della Partecipazione, tutti momenti di gran- ciazione sarà quello di collaborare con la pastorale della a creare legami di dipendenza e di clientelismo per cui ciò de formazione e crescita per l’associazione. La presiden- Chiesa diocesana, animati dalle parole rivolte da Gio- che è dovuto per “diritto” viene elargito come “favore”. te uscente, dopo una breve verifica della situazione asso- vanni Paolo II ai partecipanti all’XI Assemblea Nazio- Inoltre, come amaramente constatano i Vescovi della ciativa in generale, ha presentato alcune delle scelte prio- nale di AC, il 26 aprile 2002: “La Chiesa non può fare nostra Isola in Finchè non sorga come stella la sua giu- ritarie e fondanti dell’associazione ed ha indicato delle a meno dell’Azione Cattolica, di un gruppo di laici che, stizia, nel 50° anniversario dello Statuto della Regione prospettive pienamente condivise dall’Arcivescovo che, fedeli alla loro vocazione e stretti attorno ai legittimi Sicilia (1996) “Il quadro politico è stato ogni giorno sem- pre più appesantito, nella pubblica amministrazione, da nel suo intervento, ha avuto parole di apprezzamento e Pastori, siano disposti a condividere, insieme con loro, una diffusa incompetenza tecnico-dirigenziale, dalla man- di incoraggiamento per l ‘associazione. la quotidiana fatica dell’evangelizzazione in ogni canza di professionalità tecnico-politica, dall’assenza di L’assemblea è proseguita con la relazione sul tema: ambiente”. È questo il nostro distintivo! una moderna cultura organizzativa e gestionale e da una “100 E 40 ANNI DI AZIONE CATTOLICA, Una lunga sto- certa deprecabile permeabilità del sistema ad interessi ille- ria di santità laicale e di amore per la Chiesa” a cura Francesca Centineo citi e illegali”. E infine, soprattutto a livello di comuni, difficilmente è dato di cogliere una progettualità coraggiosa che può (l’Editoriale) segue dalla prima pagina solti problemi sociali e di rispondere ai bisogni più comportare dei sacrifici, ma a lungo termine può produr- urgenti del nostro territorio. re benessere per la collettività. serenanti, quando non inquietanti. E non sarò certamen- Il mio augurio perciò prevede e abbraccia sia le con- Ci piace concludere con le parole di speranza di Giovan- te io a negare a tali considerazioni il loro diritto di cit- divise preoccupazioni sul presente e sul futuro sia la ni Paolo II al Convegno di (1995): “Sappiamo che tadinanza anche nel clima di Pasqua. Al contrario, non doverosa considerazione per chi lotta per dissiparle o all’uomo ferito dal peccato non è possibile costruire un ordi- ne sociale perfetto e definitivo. Ma sappiamo che la grazia posso personalmente non condividere, e con forte inten- per alleggerirne le cause. Esso presume infatti, confi- sità, i più che concreti motivi di preoccupazione – pur- opera nel cuore di tutti gli uomini di buona volontà. […] Cri- dando nella grazia del Signore Gesù Cristo, di essere sto, Signore della storia e redentore dell’uomo non cessa di troppo anche di angoscia – che attanagliano tanti nostri bene incluso nell’appello al rinnovamento della vita di camminare con noi […] Il suo vangelo contiene orientamen- fratelli e tante nostre famiglie; e non posso, sotto que- tutti coloro che, credendo nella Sua risurrezione, ti di vita personale e sociale in grado di salvaguardare la sto aspetto, che apprezzare e benedire l’impegno che i sapranno sperare nella sua potenza. dignità dell’uomo e di promuovere la libertà e la pace”. rappresentanti più sensibili delle pubbliche istituzioni sanno profondere nel tentativo di risolvere antichi irri- In Lui che è la nostra Pasqua, di cuore Vi benedico. Salvatore Di Cristina Antonino Dolce 4 VitaVita della della diocesi diocesi Popolo pellegrinante Le Stazioni Quaresimali

nche quest’anno mons. Arcivescovo ha voluto indire le stazioni quaresimali nelle sei Foranie Adell’Arcidiocesi. La parola stazione, che nel gergo militare degli anti- chi Romani indicava una posizione di combattimento, rende molto bene l’idea di un lotta interiore che il cri- stiano deve condurre fortificato dalle pratiche quaresi- mali. Anche il fatto che è il Vescovo a radunare il popo- lo di Dio e a guidarlo verso il luogo della celebrazio- ne è molto significativo perché, oltre ad esprimere comunione, rende visibile la natura della Chiesa come popolo pellegrinante. I giorni scelti, mercoledì e venerdì, sono quelli che tra- dizionalmente nella prassi ecclesiastica sono stati consi- La prima convocazione è stata a . Nella pro- to dal cristiano, il segno la benedizione dell’acqua e derati giorni penitenziali, il primo in ricordo del giorno in cessione verso la chiesa madre è stata portata la “Croce l’aspersione in memoria del battesimo. cui, presumibilmente, Giuda pattuì il prezzo del tradimen- dei giovani”, in quei giorni nella Forania di Carini. Per la forania di Bisacquino a Chiusa Sclafani con to, il secondo perché giorno della morte del Signore. Tema della catechesi è stato quello della tentazione con una celebrazione lucernale è stato illustrato il tema del In ogni convocazione, la celebrazione presieduta dal il segno del piccolo esorcismo pronunciato dal vesco- Cristo-luce. Vescovo ha avuto inizio con la preghiera nella chiesa vo e da altri sacerdoti su ogni singolo fedele. A e a Monreale per la stazione sono stati colletta quindi, al canto delle litanie dei Santi, proces- A , nella chiesa madre, il tema è stato valorizzati da momenti di devozione popolare: a Cor- sionalmente ci si è recati nel luogo della statio dove quello della vocazione battesimale e alla fine a tutti leone la processione del Cristo della Catena, a Monrea- sono stati celebrati i vespri con l’ascolto della Parola è stato consegnato un cartoncino-ricordo del batte- le la Calata dei veli; nella catechesi mons. Arcivesco- di Dio e l’insegnamento dei Padri; con un segno parti- simo. vo ha focalizzato il tema della morte redentrice di Gesù. colare è stato messo in evidenza il tema illustrato con Nella chiesa madre di il tema della la catechesi. catechesi è stato quello del dono dello Spirito ricevu- A. D. Il missionario fìdei donum non è un “navigatore solitario”

ono passati poco più di quattro mesi da quando, ramente molto elevata anche per le nostre pos- nella meravigliosa cornice della nostra cattedra- sibilità. Non ci viene però chiesto di farcene Sle, ho avuto la gioia di conferire il mandato mis- carico per intero. La nostra diocesi potrebbe sionario ad gentes al giovane Antonio Di Lisi di Cari- contribuire anche con la quota necessaria alla ni, partito come missionario laico in Tanzania. realizzazione (più urgente) di alcuni pozzi e di La recente nota pastorale Dalle feconde memorie un grosso serbatoio di raccolta acque, lascian- alle coraggiose prospettive, della Commissione episco- do ad altri contributi il compito della incanala- pale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazio- zione delle stesse. ne tra le Chiese, afferma al n. 16 che «il missionario Scrive Antonio nella sua lettera: «La Vostra fìdei donum non è un “navigatore solitario”, ma l’in- condivisione fraterna nell’impegno a realizza- viato di una Chiesa ad un’altra, che lo accoglie in nome re questo progetto sarebbe per noi missionari della cooperazione, della comunione e dello scambio». di Migoli, e soprattutto per la popolazione Ora, non c’è dubbio che una cooperazione che si locale, motivo di conforto morale e spirituale, esprime attraverso l’invio di un nostro fratello, che vi e di ulteriore rafforzamento del nostro Il 24 gennaio l’Arcivescovo ha nominato il sac. mette la sua fede e le sue energie, possa essere anche sentimento di amore per la nostra Chie- Francesco Terrasi, direttore diocesano per i beni la forma più alta della cooperazione stessa. Ma questa sa, che è cattolica, cioè universale, e Culturali Ecclesiastici. non esclude ovviamente, anzi comporta quasi necessa- che, quindi, è madre di tutti gli uomini, riamente, altre forme di cooperazione. E saranno pro- in qualsiasi angolo del mondo essi si Nella stessa data, ha concesso al sac. Francesco prio queste altre forme a dimostrare che l’invio di uno trovino». Carlino, di esercitare il ministero di esorcista nel dei nostri non intendeva equivalere a una delega tanto Bene: le parrocchie che accetteranno territorio dell’Arcidiocesi di Monreale per la dura- perché ci sentissimo sollevati dal dovere di fare la di partecipare all’iniziativa potranno ta di tre anni. nostra parte. farlo nella forma che crederanno la Molto probabilmente ha avuto in mente queste con- migliore, anche dopo la Quaresima, pur- Il 28 gennaio l’Arcivescovo ha nominato il sac. Gia- siderazioni il nostro Antonio quando, facendosi corag- ché non al di là del prossimo mese di giu- como Maniaci delegato diocesano della FACI. gio, si è voluto fare portavoce dei sacerdoti missiona- gno (per motivi legati alle caratteristiche ri della sua nuova parrocchia a Migoli per segnalarmi metereologiche del luogo). L’11 febbraio Mons. Arcivescovo ha nominato il una urgenza di quel territorio. Coraggio dunque! Facciamo la nostra sac. Francesco Amante, amministratore parroc- Si tratta della realizzazione di una rete idrica che parte con la generosità che ci distingue. chiale della Parrocchia-Santuario Maria SS. del dovrebbe servire circa diecimila persone. Il costo del-

dalla Curia Rosario in Tagliavia – Monreale. l’opera è previsto in 60.000 euro, una cifra che è sicu- Il vostro Arcivescovo 5 VitaVita della della diocesi diocesi Servizio diocesano per la pastorale giovanile Nel vortice del mondo: NOI-giovani nuovi-CRISTO”

n preparazione alla Giornata Mondiale della Gio- data la coincidenza con l’imminenza della Pasqua – per ventù di Sydney (Australia), che si celebrerà dal 15 un’animazione missionaria più intensa. Subito dopo Ial 20 luglio, il Servizio diocesano per la pastorale Pasqua la Peregrinatio arriverà anche nelle altre parroc- giovanile sta realizzando la Peregrinatio Crucis attra- chie della forania di Partinico e quindi il 1° maggio pros- verso le parrocchie delle foranie di Carini e Partinico. simo, a dove si terrà la terza edizione del Gio- Il pellegrinaggio è già iniziato nel mese di gennaio vaninmarcia, con il raduno diocesano dei giovani il cui e ha toccato le parrocchie di Carini, , , tema quest’anno è Nel vortice del mondo: NOI-gio- , , e Borget- vani nuovi-CRISTO. La manifestazione per l’arcidio- to. Dovunque la Croce è stata accolta dalle comunità cesi di Monreale è l’ultima tappa in attesa della GMG ed è stata occasione per incontri di preghiera soprattut- di Sydney cui parteciperà una delegazione di nostri gio- to a livello giovanile. vani. In diocesi in coincidenza con la Giornata mondia- E’ da segnalare l’esperienza delle parrocchie di le si terrà un campo-scuola e una veglia di preghiera. Montelepre e di Giardinello che ne hanno approfittato – A.D. PARABOLE MEDIATICHE (a cura di Mario Campisi) Una nuova rubrica per una “conversione pastorale”

soprattutto quando manca la predisposizione interio- che vivono la fede in Dio, e in particolare i cattolici? re. Annunciare la presenza e nello stesso tempo la tra- Una prima condizione per affrontare questa sfida cul- scendenza del regno di Dio è compito, da sempre, di turale è quella di non essere passivi; non ce lo permet- uesta nuova rubrica, “Parabole mediatiche”, quanti abbracciano la sequela di Cristo e intendono te la fede che professiamo, non corrisponde alla tra- appare nella nuova edizione grafica e conte- comunicare la fede nel contesto in cui si trovano a dizione dei cattolici italiani, non ce lo consente il Qnutistica di Giornotto volendo prendere a tito- vivere. Le parabole di Gesù ci testimoniano che è pos- tempo presente segnato da profondi e rapidi cambia- lo il tema del Convegno organizzato dalla CEI nel sibile dire l’eterno nella caducità del vissuto quotidia- menti. Nella Chiesa italiana ci sono tante persone novembre 2002, appunto, “Parabole mediatiche: fare no, che è possibile raccontare la verità assoluta nella desiderose di servire il Vangelo impegnandosi su cultura nel tempo della comunicazione”. In questo precarietà della cultura che muta, che il tutto può quella frontiera avanzata dell’annuncio che passa senso la nuova rubrica si prefigge, di volta in volta, risplendere nel frammento della vita. Ancora oggi, attraverso la cultura mediale. Impresa certamente non di curare un tema inerente alle comunicazioni socia- seguendo la sapienza del Verbo fatto carne siamo facile, anzi ardua, per la quale servono energie nuove, li nella missione della Chiesa, aiutando così il letto- chiamati a comunicare il Vangelo, come suggerisco- competenze specifiche e, soprattutto, un cambiamen- re ad entrare in dialogo con tutto ciò che l’uomo oggi no gli orientamenti pastorali per il decennio, innestan- to di mentalità da parte di tutta la comunità ecclesia- pensa, dice e fa in questo “primo areopago del tempo do la nostra testimonianza nelle pieghe della storia le. Dal Convegno di Palermo (novembre 1995) ad moderno” in cui l’universo dei media sta unificando contemporanea, il cui codice interprativo è da ricer- oggi, è stata tracciata una strada fatta di riflessione e l’umanità rendendola un “villaggio globale”. Si rima- care nella cultura mediale che ci avvolge. La molti- di iniziative concrete, sul versante dei media e su ne un po’ incuriositi, a primo acchito, per questo lin- plicazione dei mezzi di comunicazione e la loro accre- quello della cultura, promuovendo sinergie e prestan- guaggio inusuale ed emblematico nello stesso tempo sciuta potenza possono favorire la conoscenza della do attenzione ai profili nazionali delle problematiche per l’espressione utilizzata “Parabole mediatiche”. verità e del bene dell’uomo, ma il più delle volte come anche alle realtà locali e alla presenza viva La duplice referenza del termine parabole, che richia- rischiano di essere usati in modo indiscriminato con- della Chiesa nel territorio. Contrariamente a quanto ma sia l’innovazione tecnologica sia uno dei linguag- tro l’uomo e la verità: invece di unire dividono, inve- emerge dalla pubblicistica più diffusa, l’attitudine gi usati da Gesù nel suo insegnamento, vuole indica- ce di illuminare oscurano e confondono, invece di far della Chiesa non è certo di conservazione; per sua re, in primo luogo, che la comunicazione del Vange- risplendere e comunicare la bellezza delle cose indu- natura, infatti, ossia per l’opera instancabile del suo lo, oggi, non può essere pensata e non può avvenire giano sul male e ne amplificano gli effetti. I nostri Signore, che fa “nuove tutte le cose” (Ap 21,5), la senza tener conto dei nuovi linguaggi e della nuova giorni non sono così diversi da quelli in cui l’umani- comunità ecclesiale è chiamata a dare risposte ade- cultura generata dai media. Ma l’accostamento, volu- tà affrontò l’impresa della Torre di Babele, sperimen- guate e originali all’altezza dei tempi e della missio- tamente intrigante, non è solo estrinseco e occasiona- tando, in modo tragico, la confusione delle lingue. ne che ha ricevuto. Si tratta di una vera e propria con- le o dettato dalla singolare convergenza dei termini, L’uomo che pensa di farsi come Dio e pensa di poter- versione pastorale che dinanzi alla frantumazione e intende piuttosto evidenziare una dimensione profon- lo fare oscurando Dio stesso, resta disorientato e fini- alle forze centrifughe dell’attuale cultura, sappia da del comunicare iscritta nello stesso linguaggio sce per smarrirsi. L’umanità ha bisogno di recupera- riconoscere in essa «un terreno privilegiato nel quale parabolico, ampiamente utilizzato da Gesù. Questo re lo spirito della Pentecoste, di ritrovare una comu- la fede si incontra con l’uomo» (Giovanni Paolo II). genere letterario, infatti, evidenzia l’eccedenza del nicazione fondata sulla dignità inviolabile della per- Accogliere le sfide della contemporaneità e rispon- messaggio che va oltre le parole e le immagini usate. sona, sulla promozione della pace e della giustizia, dere a esse significa «essere partecipi della vita La parabola esalta la forza evocativa del linguaggio sull’apertura ai valori spirituali. E’ questa una delle della città, senza esenzioni, portando in essa una ma nello stesso tempo ne palesa i limiti. Risponden- principali componenti della sfida culturale che siamo testimonianza ispirata dal Vangelo e costruendo con do ai discepoli che gli domandano la ragione di tale chiamati ad affrontare e a cui la Chiesa italiana ha gli altri uomini un mondo più abitabile» (Giovanni scelta Gesù risponde: “Perché a voi è dato di cono- messo mano da qualche anno con determinazione e Paolo II, Discorso all’Assemblea del Convegno). La scere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è con senso profetico. Il progetto culturale vuole esse- coscienza credente del singolo e della comunità dato” e prosegue “perché pur vedendo non vedono, re, infatti, la risposta alle domande che emergono con diviene pertanto luogo del discernimento per una e pur udendo non odono e non comprendono” (Mt 13, sempre più insistenza nella nostra società: quale senso inculturazione che è «tanto lontana dall’archeologi- 10-13). Con il loro linguaggio narrativo e metafori- dare alla convivenza civile? Quale destino attende smo passatista quanto dal mimetismo intramondano» co, le parabole di Gesù esprimono la trascendenza del l’uomo diventato così potente, ma anche cosi tragica- (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cam- regno di Dio che non a tutti è dato di comprendere, mente fragile? Quale contributo possono dare coloro bia, 2001, n. 50).

7 OcchioOcchio al al territorio territorio Non smettiamo di sognare... la Speranza non muore…

el quartiere S. Caterina da Siena, anche di quella organizzata… Alla luce per sé fa per tre”, nella poca fiducia nella ra, cittadini di Partinico, ed in modo alla periferia di Partinico, lo scor- di questa denuncia generale dei parroci forza dell’educazione. Troppe volte particolare del quartiere di S. Caterina, Nso 12 febbraio, il sole, appena si aggiunge, ridandogli nuova forza, abbiamo messo chiusure al dialogo; pro- se ancora oggi succedono tali atrocità. sorto, non aveva più voglia di continua- questa particolare, in nome della comu- pinato, solamente, critiche distruttive Abbiate Fede in Dio lavorando per la re ad illuminare quella giornata. nità ecclesiale, che vuole dare un annun- senza accendere fiammiferi, piccole luci, Giustizia, per una società più giusta, per Un delitto atroce! Sproporzionato, cio di Speranza e di Perdono. di rinnovamento, di speranza. Troppe un paese che ha bisogno, urgentemente, del resto lo è sempre davanti ad una vita Prima di ciò, però, è bene che ci rim- volte abbiamo taciuto di dire la vita di mettere in sinergia le forze, tutte, e umana, sia nel movente che nell’esecu- proveriamo su alcuni punti. La Chiesa facendo dilagare la cultura della morte. non di disperderle in “lotte”futili. Non zione. L’intero quartiere per un paio di deve saper fare autocritica! Come anche Troppe volte la forza d’Amore, la forza stanchiamoci di sognare, mai! Piccoli secondi, dopo gli spari e la sgommata chi non si sente Chiesa! della Fratellanza, del Perdono e della passi, ma facciamoli! È questa la logica. della vettura, fu immerso in un silenzio Non mi scandalizza il fatto che proba- Pace propria del Vangelo si è fermata Piccoli segni anche nel segreto, ma non angoscioso, sconcertante. Solo la madre, bilmente gli assassini fossero “cristiani”, davanti alle porte delle nostre Parroc- fermiamoci! dopo una manciata di secondi, ruppe il nel senso di battezzati nel nome della chie. Troppe volte la forza della Giusti- Un annuncio di Perdono. Fissiamoce- silenzio con urla, ripetendo: «Giuseppe! Santissima Trinità, ma che hanno perso zia sociale, della Politica vera, della Sin- lo bene in mente che chi ha sparato - è Giampaolo!». Una madre che già, dieci di vista l’orizzonte evangelico, seppure cerità nell’amministrazione della Cosa questo il vero scandalo - è uno dei nostri. anni prima, aveva visto il marito acca- mai, questo, lo hanno ri-conosciuto. Pubblica si è persa in vie tortuose. Trop- Un uomo, una persona, un cittadino, sciato a terra senza vita. Chi ha sparato è forse, anche, un con- pe volte abbiamo assistito ad aste truc- forse anche un “cristiano”. Un gran chiacchierio fra i cittadini cittadino: è uno di noi! Cittadino e “cri- cate, a tangenti sottobanco, a concorsi Si deve fare Giustizia secondo la alla notizia e, nello stesso tempo, una stiano”! pubblici manovrati. In fondo tutti, il legge, questo sì, ma non si deve puntare grande voglia di ritornare alla normali- La responsabilità, almeno di un gra- nostro mondo, è assetato di profitto e di il dito del giudizio che uccide ma biso- tà, subito, come se nulla fosse successo nello di polvere da sparo, è anche nostra. potere… È anche colpa nostra! È colpa gna aprire sempre le braccia della mise- quella mattina. Ammettiamolo! della nostra leggerezza, negligenza, apa- ricordia. Preghiamo affinché questi fra- Ma il tutto è successo! E tale cicatri- È la responsabilità di chi guida il nostro tia nelle cose personali e sociali. telli che hanno impugnato le armi per ce, sia nel quartiere che nella cittadina paese, dei politici ed in modo particolare Il cristianesimo è portatore, anche fare “giustizia” forse per questioni di tutta, rimane e non va via! quelli di matrice cristiana, degli educatori, nelle grandi difficoltà, di un annuncio di egemonie sul nostro territorio o forse per Ho letto, come molti hanno fatto, il dei fedeli in Cristo ma anche di coloro che Speranza e di Perdono! altro, possano ritrovare Pace nella Giu- messaggio per la Quaresima che i parro- professano un altro credo! È mia ed è tua! Un annuncio di Speranza: «Non sia stizia. A noi solo il compito di non diser- ci di Partinico avevano diffuso a fedeli La responsabilità di quel granello di polve- turbato il vostro cuore. Abbiate fede in tare dalle nostre responsabilità di citta- e non. Essi mettevano a fuoco alcuni re da sparo, dunque, è nostra! Perché? Dio e abbiate fede anche in me» ci ripe- dini e cristiani autentici. problemi della nostra comunità: fra que- Perché troppe volte ci siamo adagia- te Gesù. sti, quello della violenza a tutti i livelli, ti nella paura, nel silenzio, nel “chi pensa Non sia turbato il vostro cuore, allo- Francesco Giannola «Imprese in rosa». Grandi numeri poche tutele

Il nostro è il Paese europeo con la mag- te che si attesta attorno al 7,4% (dati gior incidenza di lavoratrici autonome. Eurostat del 2006). Sulle 9.049.000 di Purtroppo, a causa di una legislazione donne occupate in Italia nel 2006, insufficiente e della carenza di servizi 1.851.000 (il 20,5%) sono lavoratrici essenziali come gli asili nido, difficil- indipendenti. Se i numeri del lavoro mente riescono a conciliare la vita lavo- autonomo femminile in Italia sono da rativa con quella famigliare. Una ricer- primato europeo, lo stesso non si può ca di Anap-Confartigianato Persone dire delle tutele sociali e previdenziali di mette in evidenza questa anomalia tutta cui esso può disporre. italiana La percentuale di donne lavoratrici Per le lavoratrici autonome italiane il italiane che usufruiscono di un lavoro numero non fa la forza. Sono tante, ma part-time e di 6,5 punti inferiore rispet- poco tutelate. Il loro diritto alla maternità to alla media europea. In Italia la spesa è messo in discussione da condizioni d’ac- per la protezione sociale si attesta sul cesso al congedo parentale svantaggiose. 18,1% del Pil, contro il 21,9% della Ger- L’endemica carenza di asili nido, diffusa mania e il 22,6% della Francia (dati in tutto il Paese con qualche rara eccezio- Eurostat del 2004). In particolare, sul ne, fa il resto. Risultato: fanno meno figli fronte spesa sociale per la voce “Fami- ed hanno più difficoltà a conciliare la vita glia e maternità”, l’Italia è fanalino di Se il lavoro dipendente consente sia a 1,7% in regioni ad alta densità di popo- lavorativa con quella famigliare. coda rispetto agli altri paesi europei. alla madre che al padre di avere accesso lazione 0-3 anni come la Campania. Questo è il quadro che emerge dalle Secondo la classificazione per funzioni al congedo parentale – per 6 mesi per la “Gli Enti Bilaterali dell’Artigianato analisi compiute da Enrico Quintavalle Seproso 96 l’1,1% contro il 3,9% della prima, per 7 per il secondo – nel lavoro fanno molto per supplire alla mancanza dell’Ufficio Studi Confartigianato e pre- Danimarca, il 3% di Austria, Germania autonomo il diritto di congedo spetta di congedi parentali e di previdenza. sentate dal Segretario dell’Anap-Confar- e Svezia. Solo la Spagna con lo 0,7% fa solo alla donna. E anche in questo caso Nell’artigianato in fondo – ha detto tigianato Persone, Fabio Menicacci, in peggio (dati Mef). Le prospettive non averne il diritto sulla carta non significa Fabio Menicacci alla tavola rotonda sul occasione del seminario di studio pro- sono rosee se si continuerà a seguire il l’esercizio concreto di questo diritto. “Ruolo delle parti sociali nella costru- mosso dal Dipartimento per le politiche trend degli ultimi anni. Dal 1997 al Solo lo 0,25% delle lavoratrici autono- zione di una politica della conciliazione” della famiglia della Presidenza del Con- 2006, infatti, la spesa destinata al soste- me è nelle condizioni di andare in con- – l’unica conciliazione possibile tra sigio dei Ministri - svoltosi lunedì scorso gno delle famiglie è scesa dal 3,5% al gedo parentale, percentuale 37 volte lavoro e figli sono… i nonni. Altrimen- presso la Biblioteca Nazionale Centrale 3% del Pil. inferiore rispetto alle lavoratrici dipen- ti le donne artigiane o autonome sono di Roma - intitolato “L’evoluzione delle Se a quesi dati si aggiunge che un’im- denti private. costrette a crescere i loro figli a bottega. politiche di conciliazione tra vita familia- prenditrice e una lavoratrice autonoma A rendere la situazione ancora più La Confartigianato propone di estende- re e vita lavorativa: azioni e prospettive”. lavora mediamente 7-8 ore (il 24,2%) in critica, l’insufficienza del numero degli re la figura del sostituto d’impresa anche Sul totale delle donne lavoratrici di più di una lavoratrice dipendente (dati aisili nido. In Italia il rapporto tra uten- nel mondo dell’artigianato ed è pronta a età compresa tra i 15 e i 39 anni, l’Italia Istat), non è difficile immaginare le dif- ti del servizio all’infanzia e popolazio- sedersi al tavolo della concertazione per è il paese europeo con la maggiore inci- ficoltà a progettare una maternità. Tra i ne da 0 a 3 anni è solo del 11,4%. Per- dare alle lavoratrici autonome le stesse denza di lavoratrici autonome (il 15 e i 49 anni il rapporto tra figli e donne centuale che si avvicina all’obiettivo di garanzie previdenziali di cui usufruisco- 16,6%): il 2,5% in più della Grecia lavoratrici autonome (1,8%) e in proprio Lisbona del 33% solo in regioni model- no le dipendenti”. (secondo tra i paesi europei) e più che (1,4%) è infatti inferiore rispetto a quel- lo come Valle d’Aosta (56,5%) ed Emi- doppia rispetto alla media del continen- lo delle lavoratrici dipendenti (3,1%). lia Romagna (27,1%), ma che precipita Fonte: Anap-Confartigianato Persone 8 OcchioOcchio al al territorio territorio Notizie dalla zona montana Memoria e Pastorale II BISACQUINO te anche una particolarità dell’opera che Archivio storico del Duomo di Monreale e di alcune Matrici Dopo più di mezzo secolo torna a suo- presenta il capo completamente piegato e Istituzioni Ecclesiastiche dell'Arcidiocesi di Monreale. nare l’organo a canne della Chiesa all’indietro al punto che quasi non si Madre di Bisacquino, realizzato tra il scorge il viso. ebbene siano passati diversi anni dell'archivio in oggetto; quindi, dopo 1861 e il 1877 da Antonino Ragonese. Il Il restauro, curato da Giada Gambino e ricordo ancora una conversazione una premessa storico giuridica, viene restauro è stato realizzato dalla ditta Alice Gentile, ha riportato alla luce l’ori- Savuta con il compianto professore presentata la struttura documentaria del- “Artigiana organi s.n.c.” di Francesco ginario aspetto del Crocifisso, che risa- Schirò il quale, dopo avere appassiona- l'archivio, In appendice l'autore inserisce Oliveri con il finanziamento della Pro- le alla fine del XV o ai primi del XVI tamente illustrato la funzione pastorale un piccolo Dizionario di termini rari o vincia regionale di Palermo. L’inaugura- secolo, e che era stato interamente rico- degli archivi ecclesiastici, mi esprimeva caduti in disuso, ma ricorrenti nella zione si è svolta lo scorso 23 febbraio perto da una tela nel corso di un prece- con la benedizione dell’antico strumen- dente restauro, probabilmente eseguito la sua documentazione to e un concerto del maestro organista nell’Ottocento. Il simulacro è custodito profon- archivistica. Diego Cannizzaro. Presenti alla cerimo- nella chiesetta di S. Bernardo tra le reli- da ama- La pubblica- nia l’arcivescovo di Monreale mons. quie del Santo corleonese. rezza zione fa parte Salvatore Di Cristina, il decano di Bisac- per il della collana quino don Pasquale Di Vincenti, la GIULIANA fatto che Ertcta della Pro- Soprintendente dott.ssa Adele Mormino, Il 2 marzo si è aperto a Giuliana, ad molti di vincia Regionale l’assessore provinciale Giuseppe Colca opera di Vincenzo Campo, Grazia questi di Palermo. e il musicologo Paolo Emilio Carapezza. Cacioppo e Giovanna Antonina Catala- sono Con la pub- Come ha ben affermato il Concilio Vati- notto, col consenso dell’arciprete don disordi- blicazione di cano II, il suono dell’organo a canne non Mariano Giaccone, uno dei circa 200 nati e in Memoria e solo dà maggiore splendore alle celebra- Cenacoli di preghiera legati alla spiritua- stato di Pastorale l'Ar- zioni liturgiche ma è anche in grado “di lità della Comunità Nuovi Orizzonti, abban- chivio Storico elevare potentemente gli animi a Dio e fondata da Chiara Amirante e approvata dono. diocesano, anzi- alle cose celesti”. nel 1997 dal card. Ruini. La nascita del Storico tutto ha voluto Cenacolo di Giuliana è stata stimolata attento e onorare la CHIUSA SCLAFANI E CORLEONE dalla testimonianza di un giovane sacer- puntua- memoria dell'au- Il 5 e il 7 marzo si sono svolte le stazio- dote della diocesi di Frosinone, don ni quaresimali, rispettivamente nella Davide Banzato, che nella Comunità è le, egli tore che per tanti Chiesa Madre di Chiusa Sclafani e nella responsabile dell’evangelizzazione di ha molto anni ne fu il Chiesa di Sant’Agostino di Corleone. strada. Il gruppo sosterrà con la pre- lavorato direttore e lo ha Fare statio, sostare con l’Arcivescovo ghiera le iniziative di Nuovi Orizzonti, per il reso fruibile dai nella preghiera e nella meditazione della che ha la sua sede centrale a Piglio (FR) riordino tanti studiosi Parola è stato da stimolo per rinnovare e il cui principale obiettivo è quello di di quelle che lo visitano e l’adesione al Vangelo e per ricordare intervenire con azioni di solidarietà nei che lo consultano che la Quaresima è un tempo favorevo- vari ambiti del disagio sociale, portando apparen- (anche da altre le alla conversione. I due momenti a tutti la gioia della Risurrezione. temente nazioni, persino hanno coinvolto i fedeli delle Foranie di potevano sembrare delle carte vecchie e dagli USA) entrando nel sito www.archi- Bisacquino e Corleone. Erano presenti polverose che insieme ai tanti registri di viomonreale.sicilia.it, sito particolar- anche il Vicario Generale mons. Antoni- Il 15 marzo Tavulata di San Giuseppe battesimo, di matrimonio o di morte mente apprezzato dall'UNESCO che lo no Dolce e il Vicario Episcopale per la organizzata a Prizzi dalla Parrocchia rimanevano chiusi in vecchi armadi o, ha inserito nel suo portale; inoltre, ha zona montana don Castrenze Cannella. Santa Rosalia, guidata da don Francesco peggio ancora, buttati in un angolo a inteso esprimere allo storico prof. Giu- Carlino. Pur affondando le sue radici nel muffire. Questo lavoro certosino di seppe Schirò la gratitudine di quelle isti- CORLEONE mondo pagano, dagli antichi culti esote- ricerca e di riordino dell'archivio della tuzioni e parrocchie dell'Arcidiocesi di Restaurato l’antico Crocifisso della rici alle celebrazioni in onore di Dioni- Chiesa di S. Andrea davanti al quale era sio e della Gran Madre Demetra, il tra- Curia, di istituzioni ecclesiastiche e par- Monreale per l'opera meritoria da lui solito pregare Mastro Filippo Latino e dizionale banchetto allestito per i pove- rocchie dell'arcidiocesi normanna è stato compiuta di avere ridato dignità di che, secondo la tradizione agiografica, ri ci richiama all’importanza della cari- fissato in Memoria e Pastorale. Archivio Storico a tante carte polverose dopo il duello con Vito Canino, avrebbe tà cristiana. Condividere ciò che si ha L'opera che da principio era stata e a tanti registri squinternati e malconci. piegato il capo in segno di assenso alla con i bisognosi è certamente il modo concepita in tre volumi, adesso è stata sua richiesta di perdono e al suo deside- migliore per festeggiare il Santo della pubblicata solo in due per renderne più A. D. rio di diventare frate cappuccino. Ad ali- Provvidenza. agevole la consultazione. Lo scorso anno mentare questa tradizione probabilmen- Vincenzo Campo l' Archivio storico della Diocesi di Mon- reale, col patrocinio della Provincia regionale di Palermo, ha pubblicato il primo volume: Memoria e Pastorale. L'Archivio Storico diocesano di Mon- Periodico di formazione e cultura pastorale dell’Arcidiocesi di Monreale reale. Adesso, ecco il secondo: Memoria e Pastorale II Archivio storico del Direzione, Redazione e Amministrazione: Via Arcivescovado, 8 Monreale Duomo di Monreale e di alcune Matrici Tel. 0916402424 - Fax 0916400619 e Istituzioni Ecclesiastiche dell'Arcidio- email [email protected] cesi di Monreale. Direttore Responsabile: L'opera passa in rassegna ben 14 Mons. Antonino Dolce archivi storici, prima quelli delle parroc- Editore e Proprietà: chie Santa Maria Nuova, San Vito, Col- Ente Opere Religione e Culto legiata del SS. Crocifisso, del Seminario dell’Arcidiocesi di Monreale Autorizzazione Tribunale di Palermo diocesano e dell'Istituto del Sacro Cuore n. 5/2001 Decr. 28.3.2001 che si trovano nella città capodiocesi e Stampato presso: poi quelli delle Matrici di Bisacquino, Tipografia Puccio di Fiorello Paolo e C. s.n.c. Carini, Chiusa Sclafani, , Corleo- via Castiglia, 69/71 Partinico (PA) ne, Giuliana, Partinico, Prizzi, San Giu- seppe Jato. Ad ogni archivio viene dedi- Conto corrente postale n. 87650735

cata una sezione del libro. All'inizio di Associato: ogni sezione c'è una bibliografia che riporta i titoli di altre opere che parlano