CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto: Diritto alla tutela della Salute. Giovani Energie di Cittadinanza

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore Assistenza - Area 15 Salute

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto

Il presente progetto è proposto in co-progettazione da CESV, ASL di , e 2 associazioni di volontariato attive nel Frusinate per la promozione del diritto alla sa- lute: Azione Parkinson Ciociaria e Per Noi Donne. La finalità dell’intervento è quel- la di promuovere un processo di trasformazione del sistema sanitario in grado di ri- durre il rischio di esclusione sociale e sanitaria. Il valore aggiunto della co-progettazione tra questi enti risiede nella possibilità di realizzare una sinergia molto positiva tra volontariato e istituzioni sanitarie – in linea con la strategia perseguita dalla Regione con il modello delle Case della Salu- te.

Il progetto avrà una estensione territoriale piuttosto vasta, e verrà realizzato presso le sedi locali di 3 Case della Salute - Pontecorvo, Atina e - - 3 Pre- sidi Ospedalieri - Frosinone-, Sora e – ed il PUA di Frosinone.

Contesto territoriale

Il progetto avrà luogo sul territorio della Provincia di Frosinone. I comuni del territo- rio sono 91, e la popolazione è pari a 492.000 persone – pari al 9 % della popolazio- ne del Lazio.

Comuni 91 Distretti Socio-sanitari 4 Popolazione tot. 492.661 Donne 252.242 (51,2%) Uomini 240.419 (48,8%)

E’ una provincia anziana quella che emerge dall’ultimo censimento Istat svolto nel 2011, con un numero molto alto di ultraottantenni e una fles- sione molto consistente degli under40. Andando ad analizzare i dati, la provincia di Frosi- none è quella con maggior numero di ultraottanten- ni escludendo Roma, - con ben 30.874 individui e 2 una crescita di 10.760 unità (53,5%) rispetto al Censimento 2001.

Uno studio pubblicato su “Organizzazione Sanitaria. Trimestrale di studi e informa- zione sui sistemi sanitari. 1 – 2 /2015” mostra come con l'invecchiamento della po- polazione stia crescendo nella provincia di Frosinone il numero delle persone affette da gravi disabilità e da malattie cronico-degenerative che necessitano di cure conti- nuative.

Stime sull'evoluzione nel medio-lungo periodo della struttura della popolazione pro- vinciale residente, prevedono che nell'anno 2050 il peso della popolazione ultrases- santacinquenne sia non inferiore al 30%. Tenuto conto che gli anziani sono forti con- sumatori di servizi sanitari ed ipotizzando invariati i loro modelli di consumo, è pre- vedibile un drammatico aumento di domanda di prestazioni soprattutto legate alla presenza di malattie cronico degenerative.

La popolazione straniera residente in provincia al 31 dicembre 2013 ammonta a 22.932 unità. Tale popolazione, benché ancora esigua, merita comunque particolare attenzione, sia perché la sua fragilità sociale costituisce un potente fattore di rischio per la salute, sia per il suo trend in costante aumento.

POPOLAZIONE PER CLASSI DI ETA’ Provincia 0-14 15-39 40-64 65-79 Over 80 Totale Frosinone 63.667 153.626 176.259 68.235 30.874 492.661 Latina 77.037 172.515 195.689 72.983 26.508 544.732 Rieti 18.836 44.254 55.874 24.447 11.753 155.164 Roma 560.795 1.164.597 1.463.127 586.827 222.119 3.997.465 Viterbo 39.251 91.607 113.323 48.147 20.536 312.864 Lazio 759.586 1.626.599 2.004.272 800.639 311.790 5.502.886

I distretti sanitari coperti dal progetto e i rispettivi servizi sanitari

Il progetto si svolgerà sul territorio di 3 dei 4 distretti della ASL di Frosinone, e in particolare nei distretti B, C, D. Di seguito entriamo nel merito delle caratteristiche di ciascun distretto, precisando: l’entità della popolazione servita, i principali servizi sanitari (ospedali e Case della Salute), la presenza di volontariato che opera presso tali servizi.

Distretto B Il Distretto “B” è costituito da 23 Comuni che contano complessivamente una popolazione di 163.153 abitanti. A livello di servizi, il distretto comprende la Casa della Salute di Ceccano-Ceprano ed il Presidio ospedaliero di Frosinone-Alatri. La presenza del volontariato nel Distretto B è molto radicata nel presidio ospedalie- ro, e si sta otra estendendo anche alla Casa della Salute.

Distretto C Il Distretto “C” è costituito da 27 Comuni. La popolazione presente in tale bacino di utenza è di 102.591 abitanti. Sono presenti nel Distretto la Casa della Salute di Atina e il presidio ospedaliero di Sora. E’ già stato attivato un percorso per comporre la rete delle Associazioni di Volonta- riato per la Casa della Salute di Atina attraverso incontri e discussioni. 3 Distretto D La popolazione del Distretto è di 115.840 abitanti, distribuiti in 27 comuni. Le strutture sanitarie principali sono la Casa della Salute di Pontecorvo e il Presidio Ospedaliero di Santa Scolastica a Cassino La costruzione della rete delle Associazioni di volontariato della Casa della Salute di Pontecorvo ha rappresentato il punto più alto della collaborazione territoriale tra cit- tadinanza attiva e istituzioni pubbliche. Anche nel Presidio Ospedaliero di Cassino è forte la presenza del Volontariato a par- tire dal reparto di pediatria.

Dotazione posti letto nei presidi ospedalieri attivi(*) previsti P.O. ordina lungode lungod dh/ total ri genza dh/ds totale ordinari egenza ds e FROSINONE/ 369 15 38 422 398 15 26 439 ALATRI SORA 173 21 27 221 193 21 17 231 CASSINO 213 21 228 270 21 18 309

Totale 755 36 86 877 861 57 61 979 (*) secondo i dati NSIS al 30 giugno 2014 che provengono dalle Direzioni Sanitarie dei singoli presidi.

La trasformazione della domanda sanitaria

Anche in conseguenza della trasformazione demografica, negli ultimi decenni anche il contesto sociosanitario della provincia è profondamente cambiato. Una delle prin- cipali evidenze è rappresentata da una transizione epidemiologica per la quale è di- minuito il numero delle malattie acute a fronte di un incremento delle patologie ad andamento cronico. Queste hanno una naturale evoluzione peggiorativa verso la di- sabilità e la non autosufficienza. Si deve evidenziare che a tutt’oggi l’assetto dell'offerta di servizi sanitari risulta as- sai meno rispondente ai bisogni di chi soffre di patologie croniche che possono esse- re seguiti meglio se inseriti in un programma di prolungato monitoraggio delle loro condizioni cliniche, di attività fisica adattata ovvero di educazione sullo stile di vita.

Aumenta, quindi, la necessità di rafforzare il sistema delle cure primarie, considerato come quella componente dei sistemi sanitari in grado di garantire assistenza sanitaria alla popolazione con efficienza ed equità.

Tutto ciò avviene in un quadro di forte sofferenza dei servizi sanitari a causa del de- ficit di bilancio e della necessità di operare severi tagli alla spesa.

La riforma dei servizi sanitari e l’apporto del volontariato

Per far fronte a questa situazione, la Regione Lazio sta mettendo in atto un piano strategico al fine di pervenire ad una politica per la salute sostenibile e che rimetta al centro la persona. In particolare sta rafforzando il sistema delle cure primarie: le azioni chiave di questo piano stanno infatti nel rinnovato ruolo del medico di 4 medicina generale nonché l’introduzione delle Case della Salute nella nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale.

In base alla riforma in corso, l’erogazione dei servizi deve avvenire nel rispetto di quattro caratteristiche chiave: - l’accessibilità ai servizi; - la continuità; - il coordinamento dei servizi; - la completa copertura dei bisogni dei pazienti.

In questo quadro, accanto a misure di tipo più strutturale, una delle priorità strategi- che è la valorizzazione delle realtà del volontariato, della solidarietà e dell’auto-aiu- to, che agiscono con le loro competenze diffuse nei casi di maggiore vulnerabilità e rischio di esclusione socio-sanitaria.

Anche la ASL di Frosinone ha attivato percorsi di partecipazione e di governance condivisa con la comunità. A questo proposito con deliberazione n. 641 del 21.05.2014 è stata attivato il Tavolo Misto Aziendale per la partecipazione che a tutt’oggi vede la collaborazione di numerose associazioni – comprese quelle coinvol- te nel presente progetto. Da questo punto di vista va sottolineata l’esperienza della implementazione della rete delle associazioni per la Casa della Salute di Pontecorvo “Noi ci siamo” che dallo scorso mese di settembre ha attivato il relativo progetto di servizio civile. I risultati sono stati molto positivi, tanto che il “modello operativo” della rete di Pon- tecorvo è in corso di estensione alle Case della Salute di Atina e Ceccano-Ceprano e .

L’aumento di fenomeni di esclusione socio-sanitaria

Il tessuto sociale del Frusinate ha subito particolarmente la violenta crisi economica a livello nazionale. Sono aumentati il disagio socio-economico che ha portato a feno- meni di esclusione sanitaria e sociale, coinvolgendo non solo gli strati tradizional- mente più deboli, in particolare gli anziani, ma anche gran parte delle famiglie del ceto medio. Abbiamo visto come il territorio denota elevati indici di invecchiamento della popolazione, cosa che ha modificato fortemente le reti familiari e l’insieme dei bisogni cui esse tradizionalmente facevano fronte. Molto spesso, i figli che si trova- no ad assistere i genitori sono essi stessi anziani. Inoltre, molti nuclei familiari sono costituiti da anziani soli, determinando una situazione di sempre maggiore bisogno di assistenza. In fine, la mobilità territoriale della popolazione giovane – particolarmente evidente in alcune aree (i comuni montani) – rende ancora più difficile la possibilità che la fa- miglia possa far fronte da sola alla necessità di assistenza e tutela.

Per quanto riguarda i dati che riguardano poverà ed esclusione, Istat ha rilevato nel 2015 nella provincia di Frosinone un tasso di disoccupazione pari al 12,7% e che ar- riva addirittura al 37% tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni. La quota di famiglie al di sotto della soglia di povertà è del 9,7%, valore ben supe- riore al dato dell’Italia centrale (5,9%) e del Lazio (6,0%). Ad aggravare il quadro contribuisce inoltre la quota di popolazione in famiglie numerose (Frosinone: 16,5%; Lazio: 14,9%; Italia: 15,7%). Ad aggravare il quadro contribuisce inoltre la quota di 5 popolazione in famiglie numerose (Frosinone:16,5%; Lazio: 14,9%; Italia: 15,7%).

Comportamenti a rischio e necessità di interventi educativi e di prevenzione

Sono in aumento i modelli di consumo alimentare negativi nell’adolescenza, note- volmente condizionati dalla dimensione culturale, dal contesto familiare, dal gruppo dei pari. Oggi i ragazzi fanno una vita troppo sedentaria, praticano poco sport, pas- sano troppe ore davanti a televisione e computer. Queste cattive abitudini si accom- pagnano molto spesso a regimi alimentari sbagliati, diete troppo ricche di grassi e povere di sostanze essenziali per un corretto sviluppo psico-fisico. Sono numerose le malattie in età adulta correlate all’obesità: tumori, ipertensione, iperlipidemia, diabete di tipo 2 e sviluppo precoce di patologie cardiovascolari.

Altro elemento critico riguarda l’alto consumo di sostanze psicotrope, soprattutto al- col, cannabis e cocaina è più alto rispetto alla media dei Paesi europei. Nell’arco del 2011 – rivela una ricerca effettuata dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio na- zionale delle ricerche di Pisa – circa 3,5 milioni di italiani hanno fatto uso di canna- bis. L’8,7% della popolazione, contro il 6,7% della media,europea. Per quanto ri- guarda la cocaina, se la media europea è dell’1,2%, in Italia è di poco superiore, ma a preoccupare è il profilo del “consumatore-tipo”: persone che svolgono una vita normale e che spesso lo fanno per tenere alti i ritmi di lavoro. Cresce anche il consumo di alcolici e di quelle che sono definite “nuove dipenden- ze”: dal gioco d’azzardo, almweb, al cybersex.

Tutti questi comportamenti a rischio sono potenzialmente molto negativi per la salu- te delle nuove generazioni e possono peraltro costituire un fattore in grado di aumen- tare considerevolmente i costi sanitari della collettività per i prossimi decenni. Per questo è fondamentale mettere in atto campagne di prevenzione e sensibilizza- zione sui comportamenti a rischio e sugli stili di vita salutari.

Beneficiari e destinatari

I destinatari diretti del progetto saranno circa 15.000 cittadini e pazienti che accede- ranno ai servizi della ASL di Frosinone nell’anno di realizzazione del progetto. Una particolare attenzione sarà posta a destinatari vulnerabili come anziani, migranti, di- sabili, persone economicamente svantaggiate.

I beneficiari indiretti saranno costituiti dalla popolazione residente nei 91 Comuni della Provincia di Frosinone.

Promotori del progetto

Abbiamo visto come oltre al capofila CESV ed alla ASL di Frosinone partecipano alla coprogettazione 2 organizzazioni di volontariato. Di seguito le presentiamo bre- vemente.

L’Associazione Azione Parkinson Ciociaria Onlus di (FR), è l’unica associazione che nella provincia di Frosinone opera in favore delle persone affette da malattia di Parkinson, con il fine di migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro familiari. Azione Parkinson Ciociaria Onlus opera sia per l’assistenza ai malati che in attività di sensibilizzazione: cicli di attività di gruppo con finalità di riabilitazione 6 fisica, logopedica, sociale, psicologica; condivisione di esperienze e di attività socializzanti con malati e famiglie; organizzazione di convegni di divulgazione scientifica; manifestazioni ed eventi di informazione e sensibilizzazione delle istituzioni preposte alle cure socio-sanitarie e della società. L’Associazione ha stipulato i seguenti protocolli d’intesa mirati alla realizzazione di attività di umanizzazione delle cure e di audit civico ad oggi vigenti: Convenzione con ASL Frosinone per attività di accoglienza, umanizzazione delle cure presso Casa della Salute di Pontecorvo/Cassino; Convenzione con SAN Raffaele Cassino per attività di accoglienza, umanizzazione delle cure. Per Noi Donne. Insieme contro la violenza. L’associazione nasce nell’aprile del 2009, con fini di solidarietà, per promuovere e realizzare iniziative atte a combattere la violenza in genere e sulle donne ed i minori in particolare, attraverso uno sportello di ascolto per chi è vittima di soprusi; attraverso questo sportello è possibile accedere a consulenze gratuite di avvocati, psicologi, assistenti sociali; organizziamo e promuoviamo studi, convegni, iniziative di formazione e culturali. E’ una organizzazione di volontariato iscritta al Registro Regionale. Anche questa associazione ha sottoscritto la convenzione della Rete “Noi ci siamo” e in virtù di questa opera presso la Casa della Salute di Pontecorvo per attività di accoglienza e informazione.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivo generale del progetto è garantire un reale accesso di tutti i cittadini del Frusinate al diritto alla salute, promuovendo l’umanizzazione delle cure, la presa in carico del paziente in modo globale e non “parcellizzato”, la reale integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie.

Questo ambizioso obiettivo sarà reso possibile grazie alla co-progettazione tra l’istituzione sanitaria preposta ai servizi sanitari (ASL di Frosinone) e una serie di organizzazioni di volontariato attive nel settore specifico (CESV, Per Noi Donne, Azione Parkinson Ciociaria).

Gli obiettivi specifici del progetto sono invece 3:

Obiettivo 1. Diffondere informazioni tra i cittadini sull’assistenza primaria territoriale attivata presso la Casa della Salute

Obiettivo 2. Migliorare i servizi di accoglienza e orientamento presso la Casa della Salute e le strutture sanitarie

Obiettivo 3. Promuovere la Tutela della salute favorendo l’adozione di stili di vita corretti.

Risultati attesi e indicatori

A ciascuno dei 3 obiettivi corrispondono una serie di risultati ed indicatori:

Obiettivo 1. Diffondere informazioni tra i cittadini sull’assistenza primaria

7 territoriale attivata presso la Casa della Salute. Nell’anno di implementazione del progetto prevediamo di: - Informare almeno 500 cittadini tramite gli incontri in presenza; - Raggiungere 1.500 utenti iscritti alla newsletter; - Raggiungere i 10.000 contatti sul sito web.

Obiettivo 2. Migliorare i servizi di accoglienza e orientamento presso la Casa della Salute e le strutture sanitarie Prevediamo di: - accogliere, orientare, accompagnare ai servizi almeno 5.000 cittadini e utenti delle strutture sanitarie; - coinvolgere 2.000 utenti nell’indagine sulla soddisfazione dell’utenza e nelle attività di audit civico.

Obiettivo 3. Promuovere la Tutela della salute favorendo l’adozione di stili di vita corretti. - realizzare una indagine conoscitiva sulle abitudini dei cittadini rispetto agli stili di vita ed alle conseguenze sulla salute; - sensibilizzati almeno 500 cittadini sul tema della prevenzione grazie a laboratori e iniziative pubbliche.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Il progetto rappresenta una risposta concreta ai bisogni dei cittadini destinatari del progetto che necessitano di interventi socio-sanitari. Tutte le attività tendono all’inclusione sanitaria e sociale degli utenti, con il coinvolgimento delle famiglie, attraverso l’attivismo delle associazioni di volontariato.

Proprio l’interazione tra servizi sanitari professionali e volontariato rappresenta il valore aggiunto reso possibile dalla co-progettazione tra ASL e organizzazioni di volontariato attive sul territorio del Frusinate.

Di seguito riportiamo la descrizione delle attività previste per il raggiungimento di ciascuno degli obiettivi prefissati.

Le attività avranno una notevole diffusione sul territorio provinciale, dato che saranno distribuite su una serie di sedi strategiche:  le 3 Case della Salute della provincia di Frosinone: Atina, pontecorvo, Ceccano  le 3 strutture ospedaliere del territorio: Cassino, Sora, Frosinone  il PUA centrale di Frosinone.

Attività corrispondenti all’Obiettivo 1. Diffondere informazioni tra i cittadini 8 sull’assistenza primaria territoriale attivata presso la Casa della Salute

Attività A.1: CITTADINI, SALUTE E TERRITORIO – PIANO DI COMUNICAZIONE Per favorire la partecipazione attiva dei cittadini al processo di cambiamento socio-sanitario è necessario realizzare un piano di comunicazione pubblica che spieghi le novità introdotte dal nuovo modello sanitario, faccia conoscere in maniera diffusa i nuovi servizi e le modalità di accesso. E più in generale promuova il messaggio che la tutela della salute è un bene . Il piano di comunicazione si realizzerà attraverso: A.1.1 - InformaCittadino Si tratterà di incontri, seminari e laboratori informativi realizzati sia presso la Casa della Salute, che presso le sedi delle associazioni, che nei luoghi di aggrega- zione presenti sul territorio. Il tema sarà ovviamente quello del nuovo modello di assistenza sanitaria, dei nuovi servizi, delle opportunità.

A.1.2 – www.noicisiamo.org Verrà realizzato e aggiornato continuamente un sito web informativo sul tema della salute dedicato ai cittadini, con argomenti mirati suddivisi per fasce di età. Il sito informerà la cittadinanza sulle iniziative realizzate sul territorio dal proget- to (vedi A.1.1 e A.1.2) ma pubblicherà anche notizie e dossier approfonditi su te- matiche legate ai servizi della ASL e alla salute.

L’attività si comporrà delle seguenti sotto-attività:  Definizione del front-end grafico e della strategia di individuazione dei destinatari  Individuazione delle news e dei contenuti da inserire  Redazione delle news e degli altri contenuti  Caricamento on line dei contenuti

A.1.3 - Newsletter La newsletter sarà collegata al sito dell’azione A.1.3, e diffonderà informazioni sulle iniziative della campagna e sui servizi sanitari. La possibilità di inviare la newsletter direttamente via email ai cittadini renderà più immediato l’accesso alle informazioni. Sarà possibile iscriversi alla lista dei destinatari sia attraverso il sito web sia presso appositi banchetti durante le iniziative pubbliche.

L’attività si comporrà delle seguenti sotto-attività:  Definizione del front-end grafico e della strategia di individuazione dei destinatari  Individuazione delle news e dei contenuti da inserire  Redazione delle news  Individuazione dei destinatari e loro inserimento nell’indirizzario  Invio della newsletter ai destinatari

Attività corrispondenti all’Obiettivo 2. Migliorare i servizi di accoglienza e orientamento presso la Casa della Salute e le strutture sanitarie

Attività B.1 – UMANIZZAZIONE E ACCOGLIENZA

9 Questa attività consiste nel rafforzamento delle capacità di accoglienza e informazione all’interno dei presidi sanitari strategici del territorio della provincia di Frosinone: le 3 strutture ospedaliere, le 3 Case della Salute e il PUA (punto unico di Accesso). In tutte queste sedi saranno attivati sportelli in grado di garantire l’accesso unitario ai servizi socio-sanitari, socio-assistenziali e la integrazione funzionale tra la componente sociale e quella sanitaria del sistema dei servizi locali fin dal momento del primo contatto del cittadino. Il servizio è particolarmente prezioso per le persone con disagio derivato da problemi di salute e da difficoltà sociali.

L’approccio metodologico alla base di questo intervento è costituito dall'umanizzazione delle cure, ovvero l'attenzione alla persona nella sua totalità, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali. Le crescenti acquisizioni in campo tecnologico e scientifico permettono oggi di trattare anche patologie una volta incurabili, ma hanno finito per favorire una iper-specializzazione e dunque una frammentazione dei servizi sanitari. E’ invece fondamentale non perdere di vista la quotidianità della pratica clinica e l'importanza degli aspetti relazionali e psicologici dell'assistenza.

Affinché le politiche sociali e sanitarie siano garanti del principio di universalità, equità e pari opportunità nell’accesso, è necessario che le persone e le famiglie in condizioni di fragilità abbiano accesso alle informazioni, e siano messe in grado accedere realmente ai servizi. Gli sportelli avranno dunque la funzione di accogliere le richieste, decodificare il bisogno e orientare la persona verso il percorso più appropriato: se il bisogno risulta di tipo sanitario, verso le strutture sanitarie; se il bisogno risulta socio – assistenziale, verso i servizi sociali. A volte il bisogno espresso è l’uno e l’altro insieme, presenta cioè, una componente sanitaria ed una componente sociale “inscindibili”: è questo il bisogno complesso che richiede risposte integrate alle quali si giunge attraverso un percorso specifico, il sistema dell’accesso ai servizi socio-sanitari integrati.

Questa attività si compone delle seguenti sotto-attività:

B.1.1 Welcome Si tratterà di accogliere il cittadino all’interno delle Case della Salute e delle altre strutture sanitarie e fornire aiuto ad orientarsi, facilitando l'accesso ai servizi. Le attività principali sono:

Accoglienza - rimozione dei disagi determinati da fattori critici semplici - accompagnamento di persone in difficoltà - assistenza ai cittadini stranieri

Informazione - sui percorsi e sugli ambulatori - sul servizio prenotazioni - sui servizi interni - sulle associazioni di tutela e di volontariato

10 pubblicazione Ascolto materiali - raccolta suggerimenti,A.1.3 Newsletter indicazioni, – prepara proposte,- segnalazioni - rielaborazione dellezione informazioni contenuti in funzione della riprogrammazione dei servizi. A.1.3 Newsletter – diffusio- ne contenuti Attività B.1 – B.1.1 Welcome – attività di B.1.2UMANIZZAZIONE Rilevazione della soddisfazione dell’utenza E ACCOGLIENZA accoglienza ParallelamenteB.1.1 all’attivitàWelcome di – attività accoglienza di orientamento, si rileverà la soddisfazione dell’utenza,informazione in modo da poter individuare eventuali criticità e affrontarle per migliorareB.1.1 Welcome il servizio. – attività di La soddisfazione sarà orientamentorilevata tramite questionari anonimi distribuiti agli utenti dell’attività B.1.1.B.1.2 Distribuzione questionari di I dati dei questionarisoddisfazione saranno elaborati per ricavarne report utili alla riprogrammazioneB.1.2 delleElaborazione attività del dati progetto dei e al loro miglioramento continuo. questionari di soddisfazione e realizzazione report Attività C.1 – C.1.1 Indagine conoscitiva – LABORATORI “STILE LIBERO” rilevazione dati C.1.1 Indagine conoscitiva – elaborazione dati C.1.2 Laboratori Educazione alla Salute - programmazione C.1.2 Laboratori Educazione alla Salute - realizzazione C.1.3 Iniziative di prevenzione primaria - preparazione C.1.3 Iniziative di prevenzione primaria - realizzazione

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Di seguito elencheremo le risorse umane messe a disposizione dagli enti che realizzeranno il progetto in co-progettazione per ciascuna delle 3 attività programmate.

11 Attività Risorse umane messe a disposizione

 1 giornalista pubblicista con laurea in lingue e letterature straniere per la comunicazione multimediale per il coordinamento delle attività di comunicazione;  1 esperto di grafica e comunicazione con laurea in lettere;

Attività A.1: CITTADINI, SALUTE E  1 medico per la supervisione dei contenuti (area medica) TERRITORIO – PIANO DI  1 esperta di politiche sociali con Diploma di Assistente COMUNICAZIONE Sociale per la supervisione dei contenuti (area sociale);  1 esperto di informatica per la creazione e gestione del sito e della newsletter;  1 sociologo con Master II livello in “Managment Pubblico e Comunicazione Pubblica”;  5 volontari addetti alle attività di comunicazione.

 1 persona con Laurea in Scienze dei Servizi sociali per il coordinamento delle attività di accoglienza;  1 persona con Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità per la supervisione dei volontari addetti all’accoglienza  1 medico legale volontario competente in ambito previdenziale e sociale Attività B.1 – UMANIZZAZIONE E ACCOGLIENZA  15 volontari addetti ad accoglienza ed orientamento dei pazienti nelle diverse sedi locali  1 sociologo per preparare il questionario di rilevazione della soddisfazione dell’utenza e supervisionare la relativa attività;  1 esperto di statistica per l’elaborazione dei dati dei questionari.

 1 educatore per il coordinamento delle attività di prevenzione;  8 volontari esperti di prevenzione primaria, altamente formati e con esperienza rilevante nella gestione di Attività C.1 – LABORATORI “STILE LIBERO” incontri e laboratori;  4 medici  2 infermieri  1 esperto nell’organizzazione logistica di giornate di sensibilizzazione e laboratori

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Come si è visto nel paragrafo 8.1, le attività previste dal progetto sono piuttosto eterogenee – anche se accomunate dal filo giallo dell’accoglienza e dell’umanizzazione. Anche i ruoli specifici previsti per i giovani del servizio civile saranno numerosi e diversi tra loro, contribuendo nel loro insieme a rappresentare una esperienza formativa ricca e significativa, che li vedrà affiancare operativamente gli operatori della ASL e quelli delle organizzazioni di volontariato che realizzeranno il progetto in co-progettazione.

Le diverse tipologie di compiti del servizio civile comprenderanno infatti:  Supporto alle attività di comunicazione e disseminazione;  Supporto nelle attività di accoglienza e socializzazione con i pazienti; 12  Rilevazione interviste per indagini conoscitive;  Organizzazione logistica di attività;  Realizzazione campagne informative di prevenzione.

E’ prevista una riserva di posti per 2 giovani disabili psichici, nelle sedi di Frosinone, dell’ente “Asl di Frosinone”. Questi svolgeranno tutte le attività previste per gli altri volontari del SCN. Vi sarà ovviamente una particolare attenzione al loro tutoraggio ed alla loro supervisione da parte di personale e volontari esperti della ASL e delle associazioni.

Vediamo nello specifico i ruoli dei volontari legati a ciascun obiettivo e attività.

Ruoli legati all’Obiettivo 1. Diffondere informazioni tra i cittadini sull’assistenza primaria territoriale attivata presso la Casa della Salute

Attività A.1: CITTADINI, SALUTE E TERRITORIO – PIANO DI COMUNICAZIONE

A.1.1 - InformaCittadino I volontari del SCN contribuiranno alla preparazione logistica degli incontri, alla preparazione del materiale didattico, all’accoglienza degli utenti. Come si vedrà nel punto 17 i ragazzi utilizzeranno gli incontri anche per portare la loro testimonianza e promuovere così il SCN. A.1.2 www.noicisiamo.org e A.1.3 - Newsletter I volontari, dopo adeguata formazione, supporteranno il gruppo di lavoro nella redazione di articoli e contenuti per sito e newsletter. Inoltre potranno affiancare l’esperto informatico nel gestire la parte tecnica del sito e della newsletter.

Ruoli legati all’Obiettivo 2. Migliorare i servizi di accoglienza e orientamento presso la Casa della Salute e le strutture sanitarie Attività B.1 – UMANIZZAZIONE E ACCOGLIENZA

B.1.1 Welcome I volontari, dopo adeguata formazione e sotto supervisione di operatori esperti, saranno coinvolti nell’accogliere i malati, nel supportarli durante la permanenza nella struttura, nel realizzare attività di informazione, di orientamento e di socializzazione. In particolare.

B.1.2 Rilevazione della soddisfazione I volontari cureranno la somministrazione dei questionari e collaboreranno alla elaborazione dei dati ed alla redazione dei report.

Ruoli legati all’Obiettivo 3. Promuovere la Tutela della salute favorendo l’adozione di stili di vita corretti. Attività C.1 – LABORATORI “STILE LIBERO”

C.1.1 Indagine conoscitiva

13 I volontari cureranno la somministrazione dei questionari e delle interviste. Inoltre collaboreranno con gli esperti del progetto alla elaborazione dei dati ed alla redazione dell’indagine.

C.1.2 Laboratori Educazione alla Salute I volontari si occuperanno di: - Aiutare nella preparazione logistica dei laboratori e nella preparazione dei materiali didattici; - Prendere parte attiva ai laboratori ed aiutare i partecipanti nei lavori di grup- po; - Portare la loro testimonianza di volontari e promuovere così l’esperienza di SCN.

C.1.3 - Prevenzione Primaria I volontari saranno coinvolti nella progettazione, organizzazione e realizzazione delle attività e degli incontri di educazione alla prevenzione.

9)Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 20

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 20

12) Numero posti con solo vitto: 0

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 6

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

I volontari dovranno essere disposti agli spostamenti locali, avere una flessibilità oraria e dare la disponibilità saltuaria per svolgere servizio anche nei weekend in occasione di eventi e manifestazioni.

14 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Nominativi degli Operatori Locali di Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Sede di Cod. N. vol. per Progetto Accreditato N. attuazione del Comune Indirizzo ident. progetto sede Cognome e Data di Cognome e Data di C.F. C.F. nome nascita nome nascita 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

15 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Soprattutto le attività A.1.1, C.1.2 e C.1.3 prevedono nel corso dell’anno una serie di incontri e manifestazioni pubbliche presso Ospedali, Case della Salute, scuole, ecc. Nell’ambito di queste saranno realizzati momenti per pubblicizzare l’esperienza del Servizio Civile. Saranno organizzati banchetti informativi e dibattiti in cui i giovani del SCN racconteranno la loro esperienza, distribuendo il materiale informativo preparato.

La campagna di promozione del progetto sarà inoltre imperniata sull’uso di molteplici strumenti di comunicazione:

 La newsletter e il sito di cui all’azione A.1.2 e A.13  I siti web delle associazioni;  Il sito web del CESV: www.volontariato.lazio.it  Il sito web della ASL di Frosinone, www.asl.fr.it ;  Verranno creati gruppi e pagine sui principali social network;  Organi di informazione del settore no profit e del volontariato;  Giornali locali quali Ciociaria oggi, La Provincia, L’Inchiesta, volantini e brochure;  Teleuniverso.

Data la riserva di 2 posti a disabili psichici, nelle sedi di Frosinone, dell’ente “ Asl di Frosinone”, verrà fatta una promozione specifica tra i giovani disabili che afferiscono alle strutture sanitarie del DSM della ASL. Promozione della partecipazione di giovani disabili, stranieri, con bassa scolarità

Gli Enti della rete Giovani Energie di Cittadinanza aderiscono all’intento della Regione Lazio di intensificare l’accesso a questa importante esperienza formativa per i giovani stranieri, con bassa scolarizzazione e disabili, e hanno stipulato accordi con reti regionali attive nei tre settori. La collaborazione con la Rete delle Scuolemigranti (106 Associazioni aderenti, un sito e una rivista on line), la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, sito e newsletter) e CNCA Lazio (Coordinamento delle Comunità d’Accoglienza), rafforza e garantisce la promozione che la rete Giovani Energie di Cittadinanza farà per facilitare l’accesso di queste categorie di giovani all’esperienza di servizio civile, offrendogli un percorso attivo per uscire dalla marginalità.

Sviluppo del Sistema Regionale

Da sempre promotori di una visione collegiale della presenza di giovani in SC nel Lazio, gli enti della rete Giovani Energie di Cittadinanza si impegnano a favorire la partecipazione dei volontari alle iniziative sul SC organizzate o promosse dalla Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport - Area Impresa Sociale Servizio Civile o sviluppate dagli Enti in collaborazione con essa.

Le ore totali per le attività di promozione saranno 40 nell’anno.

Si allegano gli accordi scritti.

16 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rinvia al sistema di selezione del CESV verificato in sede di accreditamento

Si sottolinea la riserva di 2 posti per volontari disabili psichici, nelle sedi di Frosinone, dell’ente “ Asl di Frosinone”

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Associazione CESV Centro Servizi per il Volontariato NZ00145

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di monitoraggio del CESV verificato dalla Regione in sede di accreditamento

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Associazione CESV Centro Servizi per il Volontariato NZ00145

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Non sono previsti requisiti specifici aggiuntivi a quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 per la partecipazione al progetto.

Due delle persone selezionate, nelle sedi di Frosinone, dell’ente “ Asl di Frosinone”, dovranno essere disabili, data la riserva di posti di cui al punto 48.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Verranno messe a disposizione risorse aggiuntive per un tot di euro 19.100,00 così suddivise: Azioni Risorse finanziarie aggiuntive Attività A.1:  Dominio del sito web www.noicisiamo.org– 50,00 euro CITTADINI, SALUTE E  Aule e locali per incontri e iniziative pubbliche – 1200,00 TERRITORIO – euro PIANO DI COMUNICAZIONE  PC – 300,00 euro  Stampante e toner – 250,00 euro;  ADSL – 100,00 euro;  Cancelleria – 500,00 euro Attività B.1 –  Spazi da utilizzare come punti informativo – 10.000,00 euro UMANIZZAZIONE E ACCOGLIENZA  Stampe di brochure informative – 2.000,00 euro;  Stampe del questionario di soddisfazione – 200,00 euro. Attività C.1 –  Aule e locali per laboratori e incontri– 2.000,00 euro LABORATORI “STILE LIBERO”  Materiale didattico e stampe per laboratori e incontri – 17 300,00 euro  Proiettore e PC portatile - 500,00 euro  Stampe questionari per indagine – 200,00 euro Formazione specifica  Aula x Formazione 72 ore: 500 euro  Formatori x 72 ore: 1.000 euro Totale 19.100,00 euro

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Nome partner Attività del Apporto del partner Tipologia di progetto alla partner quale il partner contribuisce Rete Promozione del Promuoverà tramite i suoi Non profit Scuolemigranti progetto presso canali informativi la fasce con riserva possibilità di partecipare per di posti: Stranieri i giovani Stranieri regolarmente residenti CNCA Lazio Pubblicizzazione Promuoverà tramite i suoi Non profit presso fasce con canali informativi la riserva di posti: possibilità di partecipare per Bassa i giovani con Bassa scolarizzazione Scolarizzazione e svilupperà posti di tirocinio formativo presso le proprie strutture. FISH Lazio Pubblicizzazione Promuoverà tramite i suoi Non profit presso fasce con canali informativi la riserva di posti: possibilità di partecipare per Disabilità i giovani con Disabilità PAIR Pubblicizzazione fornirà ai volontari di SCN Non profit e orientamento al posti di tirocinio formativo lavoro presso le proprie strutture. Associazione Pubblicizzazione fornirà ai volontari di SCN Non profit Città Visibile e orientamento al posti di tirocinio formativo lavoro presso le proprie strutture. SOUL Pubblicizzazione Promuoverà le competenze Università e orientamento al dei giovani e possibilità di lavoro tirocinio formativo presso le proprie strutture. Associazione Attività C.1.3 – L’associazione fornirà del Non profit Famiglia Futura Iniziative di personale per le attività sulle Prevenzione prevenzione primaria per Primaria mettere a disposizione dei ragazzi del SCN le esperienze acquisite dai volontari nel corso delle attività dell’associazione Laboratorio per Attività A.1.1 Mettere a disposizione Università la diffusione INFORMACITT locali per incontri, riunioni, della cultura ADINO attività di progetto

18 scientifica Partecipare alla definizione Sezione di delle proposte migliorative Antropologia Collaborare alla storico-visuale progettazione e allo di Cassino svolgimento delle attività di ricerca e/o sperimentazione di nuove risposte Associazione Attività A.1.1 Diffusione obiettivi del Non profit Diritto alla INFORMACITT progetto sul proprio sito Salute ONLUS ADINO internet: http//www.dirittoallasalute.c Attività B.1.1. om/it WELCOME Messa a disposizione di personale per attività Welcome e InformaCittadino dove i volontari dell’associazione aiuteranno i volontari di SCN ad avere un altro punto di vista per comprendere e riuscire a rispondere alle esigenze dell’utenza Tipografia G. Attività A.1.1: Fornitura gratuita o scontata Profit Zirizzotti di INFORMACITT di materiali necessari allo Celani G. & C. ADINO svolgimento delle attività s.n.c. A.1.1 e B.1.2 del progetto Attività B.1.2: del Servizio Civile RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZION E DELL’UTENZA

Si rimanda alle lettere di partnership firmate dai partner (allegate).

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Verranno messe a disposizione le seguenti risorse tecniche e strumentali

Azioni Risorse finanziarie aggiuntive Attività A.1:  sito web www.noicisiamo.org CITTADINI, SALUTE E  Aule e locali per incontri e iniziative pubbliche TERRITORIO –  PC PIANO DI COMUNICAZIONE  Stampante e toner;  ADSL;  Materiale di cancelleria Attività B.1 –  Spazi da utilizzare come punti informativo; UMANIZZAZIONE E ACCOGLIENZA  Stampe di brochure informative;  Stampe del questionario di soddisfazione. Attività C.1 –  Aule e locali per laboratori e incontri 19 LABORATORI  Materiale didattico e stampe per laboratori e incontri “STILE LIBERO”  Proiettore e PC portatile  Stampe questionari per indagine Formazione specifica  Aula x Formazione 72 ore  Formatori x 72 ore

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Grazie alla qualità degli interventi e alla riconosciuta valenza formativa consolidata negli anni dai percorsi di servizio civile di CESV, il presente progetto permetterà ai volontari di vedersi riconosciuti crediti formativi.

In particolare, l’Università La Sapienza di Roma riconosce crediti formativi per la Facoltà di Medicina e Psicologia, e in particolare per i seguenti Corsi di Laurea: - Scienze dell’Educazione e della Formazione (triennale) 12 CFU - Pedagogia e scienze dell’Educazione e Formazione (magistrale) 12 CFU

Si allega la convenzione

27) Eventuali tirocini riconosciuti:

La Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma riconosce il progetto ai fini dei tirocini universitari per i Corsi di Laurea in: - Scienze dell’Educazione e della Formazione (triennale) - Pedagogia e scienze dell’Educazione e Formazione (magistrale)

Si allega la convenzione

28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: I giovani in Servizio Civile presso i progetti della rete Giovani Energie di Cittadinanza curata dal CESV acquisiranno una serie di competenze sia di tipo tecnico che trasversale importanti e spendibili in termini di occupabilità futura, che verranno attestate sia dallo stesso CESV che da un ente di formazione per adulti come il CPIA 3 di Roma:

1) Il CESV, rilascerà a fine servizio un attestato relativo alle competenze acquisite durante i percorsi di formazione generale e specifica e alle mansioni svolte durante l’espletamento del servizio.

Nello specifico le competenze acquisite e riconosciute sono: Elementi di Comunicazione Elementi di Gestione del conflitto Il lavoro in gruppo Leadership Attività svolte nello specifico progetto. 20 2) In base a una convenzione stipulata con CESV, il 3° CPIA di Roma – Centro provinciale per l’Istruzione degli Adulti , rilascerà ai volontari una attestazione che individua per ogni volontario e ogni progetto specifico le competenze operative e trasversali acquisite nello svolgimento del percorso di servizio civile, che li preparino all’entrata nel mondo del lavoro.

Nello specifico le competenze acquisite e riconosciute attraverso questi due percorsi sono: Competenze Organizzative: - programmazione delle attività - problem solving - gestione attività di amministrazione e contabilità - gestione attività di raccolta fondi - organizzazione e gestioni eventi - utilizzo piattaforme e sistemi informatici

Competenze Relazionali: - capacità di mediazione - saper gestire i rapporti interpersonali - saper lavorare in equipe

Competenze Emozionali: - capacità di prendere iniziativa - capacità decisionale - fiducia in se stessi - senso di responsabilità - propensione al cambiamento e sapersi adattare ai contesti

Oltre alla attestazione delle competenze acquisite, i progetti della Rete, si avvarranno di una serie di convenzioni e protocolli di intesa con Istituzioni educative, l’Università e Reti di Terzo Settore che offriranno ai giovani in servizio civile la possibilità di veder valorizzata e certificata la propria crescita in termini di competenze trasversali e specifiche e sviluppare esperienze formative on the job e tirocini lavorativi presso più di 40 strutture in tutta la regione.

Il Sistema Orientamento al Lavoro dell’Università La Sapienza – SOUL – ed il CESV Lazio hanno stipulato una convenzione riguardante l’orientamento al lavoro e la realizzazione di bilanci di competenze a favore dei giovani del Servizio Civile.

La convenzione in oggetto garantisce in particolare ai giovani del servizio civile impiegati nel progetto: - Segnalazione ai giovani del SCN di opportunità di lavoro offerte dalle aziende e dalle associazioni partner di SOUL e della rete Giovani Energie di Cittadi- nanza; - Promozione di iniziative di orientamento al lavoro dei giovani del SCN curate da SOUL e CESV Lazio; - Possibilità di realizzazione di colloqui e comunicazione diretta con le aziende as- sociate a SOUL; - Valorizzazione delle competenze sviluppate nel corso dell’anno di servizio civi- le.

21 Il CESV ha inoltre stipulato tre convenzioni con: - il CNCA Lazio Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza del La- zio; - il Consorzio di Cooperative Sociali - Associazione Città Visibile Onlus e - la Rete di piccole associazioni non lucrative – PAIR per lo svolgimento presso gli enti associati di tirocini lavorativi aperti ai giovani in servizio civile presso la rete coordinata dal CESV. Le convenzioni citate hanno le seguenti caratteristiche: - fornire ai giovani associati di CESV e in particolare ai volontari che svolgono il servizio civile nei progetti della rete Giovani Energie di Cittadi- nanza e negli enti collegati al CESV la possibilità di svolgere un periodo di ti- rocinio/stage presso le proprie strutture e le strutture associate; - si stima che le strutture adatte ad accogliere i giovani del servizio civile nei campi educazione, formazione, tutela dei diritti, immigrazione, ambiente, cultura, salute siano almeno 20 per una media di 5 inserimenti nel corso dell’anno, per un totale di 100 posti di tirocinio/stage; - rilasciare una certificazione dell’avvenuto tirocinio/stage valida ai fini curriculari ed inseribile nella certificazione delle competenze.

Relativamente alle convenzioni citate il CESV si impegna a: - utilizzare il percorso di valutazione delle competenze previsto nel progetto per indirizzare i giovani in servizio presso le opportunità di tirocinio più adatte al singolo giovane; - organizzare i percorsi di tirocinio/stage in relazione alle disponibilità delle sin- gole strutture di accoglienza; - fornire un tutor e l’assicurazione dei giovani inseriti nei tirocini/stage.

Si allegano le convenzioni

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

La formazione generale avrà luogo presso la sede centrale e le sedi provinciali del CESV Centro Servizi per il Volontariato.

Tutti i progetti della rete Giovani Energie di Cittadinanza sono svolti con Formazione Generale Condivisa sia all’interno dei progetti della Rete che con Enti esterni autonomamente iscritti.

Si allega l’accordo.

30) Modalità di attuazione:

La formazione sarà fatta in proprio dal CESV - accreditato come Ente di 1^ classe - secondo il sistema di formazione presentato al momento dell’accreditamento e 22 recependo le specifiche contenute nelle Nuove Linee Guida del 19/07/2014, Decreto n. 160/2013.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI Associazione CESV Centro Servizi per il Volontariato

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Si rinvia al sistema di formazione generale verificato dalla Regione Lazio in sede di accreditamento.

Ci si atterrà alle novità introdotte dalle nuove Linee Guida sulla formazione generale, anche con riferimento alla suddivisione del monte ore tra formazione frontale, dinamiche non formali e formazione a distanza.

Nella realizzazione dei diversi moduli formativi sarà utilizzata la Metodologia Attiva che alterna diverse situazioni e tipi di coinvolgimento da parte dei volontari. L’equipe formativa ha a sua disposizione un’ampia gamma di strumenti didattici più o meno strutturati tra cui possiamo citare: - il lavoro in piccoli gruppi per la discussione e il confronto rispetto a esperienze personali; - la lezione frontale per il passaggio di informazioni e di conoscenze su tematiche di interesse generale - comunicazione in plenaria per i momenti orientativi e di informazione specifica nonché per la gestione dei momenti di discussione; - lo studio dei casi per l’approfondimento di situazioni specifiche sulla base di esperienze realmente vissute da altri Volontari; - il gioco di ruolo (roleplay) e le simulazioni per provocare processi di immedesimazione in situazioni verosimili e che, per analogia, possono ampliare la consapevolezza delle risorse e dei limiti personali nei diversi contesti.

Uno spazio e un tempo appropriato vengono dedicati ad attività ed esercizi di conoscenza dei partecipanti al fine di poter strutturare agende formative il più possibile attinenti alle risorse e alle difficoltà presentate dai partecipanti: il contatto con la realtà dei volontari aumenta la possibilità di apertura e lo scambio di informazioni fra i partecipanti. I Per armonizzare le dinamiche interne al gruppo in formazione, vengono proposti:  esercizi di movimento e attivazione (energizer);  attività creative che stimolano l’utilizzo di altri codici comunicativi e arricchiscono la qualità delle informazioni a disposizione del gruppo.

Ogni formatore si propone come “facilitatore dei processi di apprendimento” alternando nuovi stimoli/esercizi a momenti di condivisione e debriefing delle attività proposte: Tale approccio è in grado di moltiplicare la capacità di analisi e il riconoscimento delle proprie risorse da parte dei partecipanti.

Piattaforma di E – learning

23 Per la gestione delle attività formative il CESV si avvarrà inoltre del supporto di strumenti e metodi di formazione in rete a distanza (eLearning). L’ente dispone di una piattaforma informatica che integra e supporta alcuni dei processi caratteristici della formazione, e cioè:  gestione dell’anagrafica utenti  gestione di percorsi formativi (piano formativo individuale/di gruppo)  gestione dei materiali didattici/informativi (erogazione)  gestione delle attività di comunicazione sincrone e asincrone (tramite i tool di messaggistica, chat e forum, videoconferenza)  gestione delle attività di monitoraggio e valutazione (tramite questionari, test, sondaggi)  gestione delle attività di lavoro cooperativo/progettazione collaborativa (tramite un’area di condivisione di documenti)  gestione delle statistiche di sistema e reporting sulle attività svolte dagli utenti  monitoraggio ed interazione costante con il Tutor

33) Contenuti della formazione: Si rinvia al sistema di formazione generale verificato dalla Regione Lazio in sede di accreditamento.

I Moduli formativi saranno quelli previsti dall’UNSC, Determina 4/4/06 integrati dalle specifiche contenute nelle nuove Linee Guida del 19/07/2014, Decreto n. 160/2013.

Una particolare attenzione sarà posta alle indicazioni delle Linee Guida rispetto al modulo “Difesa della Patria” intesa come salvaguardia e promozione dei valori costituzionali con richiami diretti alla Repubblica e alle sue Istituzioni così come promosse dalla “Costituzione”; in questa ottica il Servizio Civile diventa per i volontari in servizio una palestra di “Cittadinanza attiva”

(si veda lo SCHEMA MOMENTI FORMATIVI e di Monitoraggio dei Progetti della rete Giovani Energie di Cittadinanza, al punto 42 della presente scheda progetto)

34) Durata: I Progetti della Rete Giovani Energie di Cittadinanza, realizzano la Formazione Generale con la seguente scansione: 80% delle ore entro il 180° giorno dall’avvio del progetto e il restante 20% dal 210° ed entro e non oltre il 270° giorno.

La Formazione Generale ha una durata complessiva di 45 ore.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Presso le sedi di attuazione del progetto

24 36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica sarà attuata in proprio, presso gli enti che realizzano la co- progettazione e con l’utilizzo di formatori di tali enti.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Giorgi Francesco, 28.05.1959, Roma (RM) Tarquini Cesare Guetti 25.04.1957, Frosinone (FR) Evangelisti Bianca Maria 22.04.1960, Civitavecchia (RM) Rocco Iacovella 08.08.1980, Cassino (FR) Quattrociocchi Antonio 15.01.1957, (FR) Gabriele Angela 25.10.1965, Sora (FR) Baldanzi Maria Grazia 17.11.1963, Frosinone (FR) Maciocia Lucio 13.03.1957, Isola del (FR) Tersigni Ivan 01.12.1953, Sora (FR) Patrizia Monti 21.04.1956, Napoli (NA) Martini Maria Lucia 14.09.1969, Ferentino (FR) Moscatiello Rossella, 03/03/1973, Cassino (Fr) Levi della Vida Maria, 24/09/1953, Roma (RM) Gianrico Rossi, 01/10/77, Formia (LT) Gilberto Fulvi, nato a Roma il 23/2/1974

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Di seguito riassumiamo titoli di studio e anni di esperienza dei formatori, precisando quali moduli formativi affronterà ciascuno di loro.

Moduli formatore titolo esperienza formativi sul tema Modulo 1 Francesco Giorgi Laurea in Sociologia e Scienze Politiche, 16 anni Comunicazione Master in “Managment Sanitario e Pubblica e Comunicazione Pubblica, Master in Partecipazione Economia e Managment Sanitario, Qualifica di Comunicatore Pubblico,Direttore Struttura Complessa“URPComunicazione, Accoclienza, Tutela e Partecipazione” Martini Maria Laurea specialistica in Scienze del Servizio 10 anni Lucia Sociale, Master II Livello in Mangment delle Reti per lo Sviluppo Sociale. Assistente Sociale presso il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze della Asl di Frosinone. Competenze in Sviluppo e gestione delle Reti territoriali.

25 Modulo 2 Cesare Tarquini Laurea in Medicina-Psichiatria, Dirigente 15 anni Legge Guetti Responsabile UOSD Servizi Socio Sanitari, 328/2000; Master in Managment delle Reti per lo L’integrazione Sviluppo, Progettista Case della Salute, Socio Sanitaria specializzazioni e perfezionamenti in nella Asl di metodologia formativa, managment in Frosinone sanità, psicoterapia, psicologia analitica. La Riforma Bianca Maria Laurea in Psicologia, Laurea in Scienze del 15 anni della Regione Evangelisti Servizio Sociale, psicoterapeuta, Lazio Coordinatore dell’Ufficio di Piano c/o Distretto Socio Assistenziale A a tutt’oggi, operatrice PUA.

La riforma del Rossella Laurea in Scienze del Servizio Sociale. 9 anni terzo settore e Moscatiello Lavora presso il Consorzio dei Comuni il ruolo del del Cassinate per la Programmazione e Volontariato in Gestione dei Servizi Sociali del Distretto Sanità socioassistenziale D Modulo 3 Angela Gabriele Laurea in Medicina e Chirurgia, 15 anni Accoglienza e specializzata in oncologia, Dirigente Medico Umanizzazione Casa della Salute di Pontecorvo numerose delle Cure; pubblicazioni e docenze in vari corsi e Le Case della Master. Salute Patrizia Monti Laurea in Psicologia con indirizzo 20 anni applicativo, Master in Managment delle Reti per lo sviluppo sociale. Dirigente Responsabile Centro Diurno DSM Asl di Frosinone Modulo 4 Maria Laurea in Scienze del Sevizio Sociale, 18 anni Educazione Grazia Baldanzi Responsabile del Consultorio Multietnico Interculturale della Asl di Frosinone, specializzazioni e perfezionamento in tutti i capi afferenti all’attività lavorativa e professionale a partire dalla prevenzione. Modulo 5 Lucio Maciocia Laurea in Psicologia, psicoterapeuta, 20 anni Prevenzione Coordinatore Area Disagio, Devianza, Dipendenze Dipendenza Asl Frosinone, Dirigente/Responsabile struttura Semplice Disagio, devianza Dipendenza, specializzazione e perfezionamento nell’ area lavorativa di riferimento, progettista e coordinatore attività di prevenzione. Modulo 6 Rocco Iacovella Laurea in Filosofia, Master in 6 anni Back e Front Comunicazione Pubblica, qualifica di Office URP e Comunicatore Pubblico, Collaboratore Trasparenza Amministrativo Back Office URP Aziendale. Antonio Infermiere professionale, operatore URP 15 anni Quattrociocchi qualificato con corso in base alla legge 150/2000. Modulo 7 Ivan Tersigni Laurea in Medicina e Chirurgia, 25 anni Educazione Epidemiologo, Master in Managment alla Salute Sanitario, perfezionamento in Statistica ed Informatica nelle Aziende Sanitarie, Direttore UOC Controllo di Gestione, più volte Direttore Sanitario Ospedaliero. Levi Della Vida Laurea in medicina 25 anni Maria Presidente Associazione Azione Parkinson Ciociaria Modulo 8 Gianrico Rossi Laurea in Scienze giuridiche. Esperienza 15 anni Tutela della oltre che decennale sulla formazione 26 Salute e riguardo a questo tema sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs 81/2008 con rilascio di un attestato Modulo 9 Gilberto Fulvi Laurea in Psicologia del lavoro e master 10 anni universitario in gestione delle risorse umane. Vasta esperienza come formatore ed esperto di orientamento al lavoro.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste

All’interno del progetto, la formazione specifica è considerata come parte integrante del percorso educativo rappresentato dal servizio civile. Nell’approccio adottato, il percorso di formazione non avrà infatti solo lo scopo di fornire ai giovani le conoscenze pratiche necessarie per il lavoro operativo, ma anche quello di motivare i giovani e stimolare la loro sensibilità rispetto a temi come la solidarietà, i diritti fondamentali delle persone, l’impegno sociale e civico e a mettere alla prova competenze trasversali necessarie alla futura entrata nel mondo del lavoro.

In considerazione di questo, la formazione non sarà strutturata solo sulla base di “lezioni frontali”, ma prevederà invece metodologie interattive e che rendano possibile la partecipazione attiva da parte dei giovani del servizio civile, in un contesto di lavoro di gruppo e di presa in carico responsabile dell’elaborazione delle tematiche proposte., con attenzione al compito da svolgere e alla gestione del tempo e degli strumenti a disposizione.

Alla luce dello sviluppo di queste competenze di “metalivello” le giornate formative – che avranno una durata di almeno 4 ore – dovranno prevedere per lo meno 2 ore di coinvolgimento attivo dei giovani in discussioni, gruppi di lavoro, laboratori.

40) Contenuti della formazione:

27 La formazione avrà una durata complessiva di 72 ore suddivise in 9 moduli. Lo scopo della formazione non sarà solo quello di fornire ai giovani del servizio civile nozioni sulle conoscenze tecnico-teoriche necessarie al lavoro, ma anche quello di dare ai giovani stessi strumenti in ambito relazionale, e di renderli pronti a cogliere certe necessità di comunicazione con gli utenti e i loro famigliari, di interpretarle nel modo più corretto, di rispondere in maniera adeguata. Presentiamo di seguito il programma dei moduli.

Modulo Contenuti formativi Monte ore MODULO 1 MODULI DIDATTICI 10 1. La Comunicazione La Comunicazione I principi generali I principi generali della pubblica e comunicazione Partecipazione L’importanza dell’ascolto Parlare in Parlare in pubblico La comunicazione scritta

2. La comunicazione attraverso i media L'addetto stampa e la comunicazione; Comunicazione interna ed esterna; L'ufficio stampa online; Comunicare al tempo dei social network; Come scrivere in modo corretto ed efficace. MODULO 2 La legge n° 328 del 2000 “Legge quadro per la 5 realizzazione del sistema integrato di interventi e Legge 328/2000: servizi sociali” ha ridefinito il profilo delle politiche L’integrazione sociali ed in parte sanitarie apportando tutta una serie sociosanitaria di elementi di novità. Essa ha innanzitutto segnato il passaggio dalla concezione di utente quale portatore di un bisogno specialistico a quella di persona nella sua totalità, costituita anche dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale; quindi il passaggio da una accezione tradizionale di assistenza, come luogo di realizzazione di interventi meramente riparativi del bisogno, ad una di protezione sociale attiva, luogo di rimozione delle cause di disagio ma soprattutto luogo di prevenzione e promozione dell’inserimento della persona nella società

MODULI DIDATTICI: 1. La 328/2000 e il sistema dei servizi sociali ad oggi. - Elementi di novità; - I servizi per la famiglia; - I servizi per gli anziani; - Genesi Progettuale della Casa della Salute di Pontecorvo 2. Welfare territoriale e Terzo settore - I Servizi sociali del Distretto La nuova Legge Regionale 3. La Legge di Riforma del Terzo Settore - Il ruolo delle Associazioni;

MODULO 3 Accoglienza e presa in carico del paziente 10 ore 28 Accoglienza e - Il primo colloquio e l’analisi della richiesta del umanizzazione delle paziente. cure - La definizione di un percorso condiviso. - Dare le risposte giuste in maniera efficace - Le Case della Salute

MODULO 4 - Abitudini alimentari e stato nutrizionale; 15 ore - Prevenzione del rischio di patologie psicofisiche Educazione alla correlate ad una non corretta salute alimentazione; - Consapevolezza per le scelte alimentari di oggi come presupposto del benessere di domani; - Sviluppo delle patologie come cancro, diabete e patologie cardiovascolari dall’alimentazione errata; - “Comportamenti a rischio” e conseguenze sulla salute da essi; - Consapevolezza del rischio connesso all'uso e abuso di sostanze psicoattive, alcol, fumo; - Influenza sullo sviluppo neurobiologico del cervello e quindi le funzioni cognitive, comportamentali ed emotive dall’uso precoce nell’adolescenza di alcol, fumo e cannabis; - Prevenzione delle dipendenze da queste sostanze; - malattie correlati all’obesità: ipertensione, iperlipidemia, diabete di tipo 2 e sviluppo precoce di lesioni arteriosclerotiche; - prevenzione dell’obesità e l’insorgimento di patologie psico-fisiche correlate ad una non corretta alimentazione; - Adozione di uno stile di vita sano; - Educazione alla salute attraverso della cultura sportiva per l’acquisizione di un corretto stile di vita; - Acquisizione del benessere psicofisico attraverso la pratica sportiva; - Prevenzione dei dismorfismi e dei difetti posturali attraverso la promozione della corretta attività fisica;

29 MODULO 5 L’intercultura non è una disciplina statica, bensì un 5 ore processo complesso e multidimensionale che va Educazione analizzato e sperimentato in ogni sua espressione sia interculturale. essa sanitaria, sociale, educativa o psicologica. Gli obiettivi del modulo sono: - comprendere l’aspetto sociale e giuridico dell’evento migratorio in Italia come in Europa; - conoscere e riconoscere atteggiamenti di pregiudizio o discriminazione per prevenirli o superarli; MODULI DIDATTICI: 1. Stranieri e inclusione sociale - Il D.Lgs. 286/98 (Testo Unico sull’Immigrazione) e sue modificazioni; 2. Stranieri e salute - Il diritto all’assistenza sanitaria - Religione e salute MODULO 6 MODULI DIDATTICI: 10 ore 1. Cosa sono le Dipendenze. La prevenzione delle - Il punto di vista sanitario dipendenze. 2. Uno stile di vita - La pubblicità ingannevole; - Alcol e giovani; - Alcol e farmaci; - Alcol e donna; - Tabagismo; - Vecchie e nuove droghe

MODULO 7 Il Front office è il punto cruciale di incontro tra il 5 ore Back e Front-office cittadino portatore di richieste e l'operatore che, accoglie la domanda per la struttura sanitaria e crea una prima percezione dell'immagine aziendale. Questo primo contatto può avvenire tramite una telefonata, un incontro, un breve scambio di battute, un ricovero, durante il quale il personale del Front office deve trasmettere quel senso di fiducia, professionalità, affidabilità ed umanità, perché il cliente possa sentirsi compreso e preso in carico in maniera globale ed efficace. Durante questa interazione l’utente valuta in prima battuta la qualità del servizio e, se ne è soddisfatto, non solo la percezione positiva condizionerà efficacemente il proseguimento del suo rapporto con l’ospedale ma questo cliente sarà disposto, in seguito, a superare eventuali difficoltà o incomprensioni, qualora dovessero insorgere.

MODULI DIDATTICI: 1. La segreteria organizzativa - Organizzare il back office; - Organizzare il front-office. MODULO 8 - Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute con- 4 or nessi all'attività dell'Ente in generale e dei compiti as- Formazione e segnati ai giovani in servizio civile nello specifico. informazione sui rischi connessi all’impiego dei 30 volontari ai progetti di servizio civile MODULO 9 - Legislazione sul lavoro e i soggetti del mercato del 8 ore Orientamento al lavoro lavoro - La ricerca di un impiego - La scrittura del CV - Il colloquio di lavoro - La certificazione delle competenze informali Totale monte ore 72 ore

41) Durata:

Come previsto dal Decreto sulle Linee Guida per la formazione del 2013 i progetti della Rete Giovani Energie di Cittadinanza realizzano la Formazione Specifica con la seguente scansione: 70% delle ore entro il 90° giorno dall’avvio del progetto e il restante 30% entro il 270° giorno.

Prevedere una parte di formazione specifica dopo il terzo mese di servizio, offre ai volontari la possibilità di acquisire delle informazioni utili al loro percorso, con una consapevolezza maggiore, sui temi, linguaggi e significati connessi alla loro azione nell’ente che li ospita, perché già inseriti a pieno ritmo nelle fasi del progetto.

La Formazione Specifica ha una durata complessiva di 72 ore.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Le forme di documentazione che verranno utilizzate per poter seguire dettagliatamente la risposta individuale e complessiva dei volontari alle varie fasi formative e di inserimento nel programma, sono varie e diversificate:  questionari strutturati che possono essere letti e confrontati in maniera scientificamente rigorosa;  forme libere di documentazione individuale, tese a restituire le impressioni dei singoli e stimolare la condivisione dell’esperienza tra i vari volontari da condividere utilizzando il nostro sito e il social network.

Tutti i materiali utilizzati per il monitoraggio vengono confermati o rimodulati e aggiornati alla luce delle risposte registrate nelle prime somministrazioni:

DETTAGLIO DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE All’inizio del percorso verrà somministrato un questionario iniziale (QI) di presentazione e consapevolezza sul ruolo da assumere, che ci servirà da punto di riferimento per monitorare il percorso fatto dal singolo. A seguire, ogni due mesi il Questionario Bimestrale raccoglie il parere dei giovani e dei loro OLP sull’andamento del progetto sia relativamente alla crescita formativa e personale che all’autonomia nello svolgimento delle attività e al grado di efficacia e riscontro nei destinatari dell’azione svolta. Al termine di ogni momento formativo verranno somministrati appositi Questionari

31 di Soddisfazione (QS) per raccogliere in forma sintetica, indicazioni sugli aspetti logistico - organizzativi della formazione, nonché sulla congruenza delle tematiche, delle agende e delle metodologie didattiche utilizzate.

Al sesto mese viene effettuato un incontro di medio periodo, Focus Group, su base provinciale, con i volontari delle sedi coinvolte e i loro Olp, guidati da esperti facilitatori messi a disposizione da Cesv, per condividere i risultati dei questionari bimestrali, valutare il percorso svolto fino a quel momento ed impostare i mesi a venire. Dal sesto mese verranno calendarizzati i MPI Micro Progetti Individuali, sviluppati durante la formazione generale e validati dall’ente, per sperimentare innovazione e autonomia di gestione da parte dei giovani. A inizio del dodicesimo mese verrà somministrato il Questionario Finale e di Orientamento QFO nel quale si rileveranno valutazioni sul servizio svolto e futuri scenari di ogni volontario. A questi percorsi di monitoraggio sul progetto e le sue fasi formative si affianca il percorso di Certificazione delle competenze con tre rilevazioni, l’analisi delle acquisizioni di ogni ragazzo in servizio e la stesura dell’attestato finale.

Il complesso di dati e scambi tra tutti gli enti della rete Giovani Energie di Cittadinanza coordinata dal CESV, i giovani in servizio e loro OLP permetterà di nutrire la Manifestazione finale di comunicazione e valutazione dell’esperienza offrendo al territorio locale e all’intera Regione non solo i dati, ma le impressioni, le emozioni, la documentazione provenienti da tutte le realtà e gli operatori coinvolti nel progetto.

Si riporta lo SCHEMA MOMENTI FORMATIVI e di Monitoraggio dei Progetti.

32 SCHEMA MOMENTI FORMATIVI e di Monitoraggio dei Progetti della rete Giovani Energie di Cittadinanza coordinata dal CESV

Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese 10 Mese 11 Mese 12 G) Incontro E) Fine 70% M) Fine For- N) Incontro F) Formazio- con OLP e D) Forma- Formazione mazione gene- OLP e P) Accoglienza ne generale e tuning specifica al rale al SCN presentazione Valutazione finale QI zione ge- al SCN progetto nerale al servizio QS3 secondo dell’esperienza presentazione QS6 QS4 Report SCN primo Report QS2 A) Formazione generale al Progetto di SCN svolto in modo autonomo SCN /QS1

H) Fine B) Formazione O) Reg Formazione Questionario specifica al L) Avvio Progetto individuale o di gruppo Orientamento Specifica al Finale QFO servizio al Lavoro servizio QS5

C) Questionario Questionario I) Verifica Questionario Questionario Q) Certificazione Rilevamento Questionario Bimestrale Medio termine delle Bimestrale Bimestrale delle delle Bimestrale QB4 QB1 QB2 Competenze QB3 QB5 Competenze Competenze

 Il progetto prevede varie attività di Formazione così suddivisa: 45 ore generale centralizzata: moduli Accoglienza, A, D, F,M; 72 ore di formazione specifica nelle sedi di attuazione di cui 70% iniziale. Moduli B, E, H; Tra il 6 e il 10 mese si realizza il Micro Progetto Individuale e la Formazione Regionale con le 8 ore di Orientamento al Lavoro: moduli L,O Il progetto prevede, inoltre, due Report di presentazione dei risultati e un evento di chiusura/valutazione finale: moduli G, N, P.

 Numero verifiche previste e relativi strumenti utilizzati anche per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti: QI QS1, QS2, QS3, QB1, QS4, Tuning e primo Report, QB2, QS5, QB3, QS6, QB4, OrientaLav, II Tuning e Report, QB5, QFO.

 Percorso di Certificazione delle Competenze: Rilevamento / Verifica/ Certificazione: moduli C, I, Q.

3 Parte integrativa alla scheda di progettazione del Dipartimento della gioventù e del servizio civile (Barrare la voce per cui si chiede il punteggio aggiuntivo)

43. Il progetto è in Coprogettazione:  NO  SÌ, tra 2 enti di servizio civile X SÌ, tra 3 o più enti di servizio civile 43. Numero di volontari richiesti: Inferiore a 4 per ente singolo Inferiore a 6 per enti in coprogettazione

44. Formazione generale condivisa: NO  SÌ, tra 2 enti di servizio civile X SÌ, tra 3 o più enti di servizio civile

45. Formazione specifica, presenza modulo formativo di almeno 8 ore sul tema dell’orientamento lavorativo: NO X SÌ

Impegno alla sviluppo del sistema regionale NO X SÌ

Promozione delle Pari Opportunità e integrazione sociale, richiesta riserva posti: NO X SÌ

Data 15 ottobre 2016

Il Responsabile legale dell’ente Paola Capoleva

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente Claudio Tosi