COMUNE DI Provincia di

COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N. 20 del Reg. 29-09-2020

OGGETTO: TARI - DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER L' ANNO 2020 IN APPLICAZIONE DELL'ART. 107, COMMA 5, D.L. 17.03.2020, N. 18, CONVERTITO IN LEGGE 24.04.2020, N. 27.

L'anno duemilaventi, il giorno ventinove del mese di settembre, alle ore 17:15, nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale, a seguito di invito diramato dal Sindaco in data si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Straordinaria ed in seduta Pubblica di Prima convocazione.

DI CONZA Antonio P VECE Antonio P DAMIANO Giuseppe P LANNUNZIATA Giuseppe P MERCADANTE Antonio P PALLADINO Gerardo A RUBERTI Michele A FUSCO Antonio A PIGNATIELLO Antonello P PATANELLA GIUSEPPE A VISCOVO Raffaele P

PRESENTI 7 ASSENTI 4

Risultano che gli interventi sono in numero legale: Presiede Avv. Antonio DI CONZA nella sua qualità di Sindaco Presidente Assiste il Segretario Comunale Dott.ssa Concettina Romano Nomina scrutatori i Sigg. ______LA SEDUTA E’ Pubblica

Il Presidente dichiara aperta la discussione sull’argomento in oggetto regolarmente iscritto all’ordine del giorno, premettendo che sulla proposta della presente deliberazione, sono stati resi, ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000, I PARERI COME DI SEGUITO RIPORTATI: Favorevole, per quanto concerne la Regolarita' tecnica: Dott.ssa Concetta D'Agostino Favorevole, per quanto concerne la Regolarita' contabile: Dott.ssa Concetta D'Agostino

UDITA la relazione del Sindaco, il quale sottolinea che i Comuni possono approvare per l’anno 2020, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 107, comma 5, del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27, le tariffe TARI già approvate per l'anno 2019 , dando atto che si provvederà entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020 e che l'eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 ed i costi determinati per l'anno 2019 potrà essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021; Contestualmente con la presente deliberazione sono state determinate le rate di pagamento della TARI scadenti la prima il 15 novembre 2020, la seconda il 15 gennaio 2021 e la terza il 15 aprile 2021. Il pagamento in un’unica soluzione potrà avvenire entro il 15 novembre 2020. Come già anticipato nel punto all’ordine del giorno di approvazione del regolamento della TARI le attività commerciali che hanno subito una sospensione potranno ottenere una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa rapportata al solo periodo di inattività; CONSTATATA l’assenza di interventi da parte dei Consiglieri Comunali .

IL CONSIGLIO COMUNALE Visti - la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) che ha stabilito , tra l'altro, l'istituzione dell'Imposta Unica Comunale IUC dal 1 gennaio 2014 e delle sue componenti TASI e TARI, oltre ad una modifica normativa della componente IMU, disciplinate dalle disposizioni contenute nei commi da 639 a 705; - l’art. 1, comma 738, della Legge 27 dicembre 2017, n. 160 che ha disposto, a decorrere dall’anno 2020, l’abolizione dell’Imposta Unica Comunale, ad eccezione delle disposizioni relative alla tassa rifiuti (TARI)

Richiamati i commi da 641 a 668 dell’articolo 1 della legge n. 147/2013 e ss. mm.ii., i quali contengono la disciplina della tassa sui rifiuti e in particolare: - il comma 652, ai sensi del quale “…“… Il , in alternativa ai criteri di cui al comma 6511 e nel rispetto del principio "chi inquina paga", sancito dall'articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate dal comune moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l'anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti. Nelle more della revisione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158, al fine di semplificare l'individuazione dei coefficienti relativi alla graduazione delle tariffe il comune può prevedere, per gli anni a decorrere dal 2014 e fino a diversa regolamentazione disposta dall'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ai sensi dell'articolo 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, l'adozione dei coefficienti di cui alle tabelle 2, 3a, 3b, 4a e 4b dell'allegato 1 al citato regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 1999, inferiori ai minimi o superiori ai massimi ivi indicati del 50 per cento, e può altresì non considerare i coefficienti di cui alle tabelle 1a e 1b del medesimo allegato 1 …” - il comma 654 ai sensi del quale “… In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l'avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente ...”; - il comma 654 bis ai sensi del quale “… Tra le componenti di costo vanno considerati anche gli eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, alla tariffa integrata ambientale, nonché al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) ... - il comma 655 ai sensi del quale “… Resta ferma la disciplina del tributo dovuto per il servizio di gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche, di cui all'articolo 33-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31. Il costo relativo alla gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche è sottratto dal costo che deve essere coperto con il tributo comunale sui rifiuti …”;

- il comma 658 ai sensi del quale “… Nella modulazione della tariffa sono assicurate riduzioni per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche …”; Visti inoltre i seguenti commi: - il comma 682 ai sensi del quale " Con regolamento da adottare ai sensi dell'art. 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, il comune determina la disciplina per l'applicazione della IUC, concernente tra l'altro per quanto riguarda la TARI: 1) i criteri di determinazione delle tariffe 2) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti; 3) la disciplina delle riduzioni tariffarie 4) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazione dell'ISEE; 5) l'individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell'obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all'intera superficie su cui l'attività viene svolta; - il comma 683, in base al quale “…Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia ";

Visto quindi, l’art. 1, comma 527, della Legge 205/2017 che assegna all’Autorità di regolazione per l’energia, reti ed Ambiente (ARERA) le funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani ed assimilati, tra le quali specificamente: o “… predisposizione ed aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio ‘chi inquina paga …” (lett. f); o “… approvazione delle tariffe definite, ai sensi della legislazione vigente, dall’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di trattamento …” (lett. h); o “… verifica della corretta redazione dei piani di ambito esprimendo osservazioni e rilievi …”;

Richiamate, - la Deliberazione n. 443/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 di ARERA, con la quale sono stati definiti i “criteri per il riconoscimento dei costi efficienti di esercizio ed investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2021”, ed in particolare l’art. 6, rubricato ““Procedure di approvazione”, che prevede che il Piano Economico Finanziario, predisposto annualmente dal gestore, secondo quanto previsto dal MTR (All. A – delibera n. 443/2019), sia poi validato “… dall’Ente territorialmente competente o da un soggetto terzo dotato di adeguati profili di terzietà rispetto al gestore …”, e quindi, all’esito delle determinazioni assunte dallo stesso ente, trasmesso ad ARERA che, “…verificata la coerenza regolatoria degli atti, dei dati e della documentazione trasmessa …”, in caso positivo, procede all’approvazione; - la Deliberazione n. 444/2019/R/rif del 31 ottobre 2019 di ARERA, recante "Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati" - la Deliberazione n. 57/2020/rif del 03 marzo 2020 di ARERA, rubricata “Semplificazioni procedurali in ordine alla disciplina tariffaria del servizio integrato dei rifiuti e avvio procedimento di verifica della coerenza regolatoria delle pertinenti determinazioni dell’ente territorialmente competente”; - la Determinazione n. 2/DRIF/2020 del 27/03/2020 di ARERA, recante "Chiarimenti su aspetti applicativi della disciplina tariffaria del servizio rifiuti approvata con la deliberazione 443/2019/R/rif (MTR) e definizione delle modalità operative per la trasmissione dei piani economico finanziari";

Considerato che a seguito della citata delibera n. 443/2019 di ARERA è stato elaborato un nuovo metodo tariffario dei rifiuti (MTR) al fine di omogeneizzare la determinazione delle tariffe TARI a livello nazionale e che tale metodo è da applicare già per le tariffe TARI dell'anno 2020;

Visti: - l’art. 1, comma 169, della Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) per cui “… Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno …”; - l’art. 1, comma 666, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 e l’art. 19, comma 7, del D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, novellato dall’art. 38-bis del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, ai sensi del quale la misura del tributo provinciale, salva diversa deliberazione adottata dalla provincia o dalla città metropolitana, “… è fissata al 5% del prelievo collegato al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani stabilito da ciascun comune ai sensi delle legge vigenti in materia …”.; - l’articolo 174 del d.Lgs. n. 267/2000, il quale fissa al 31 dicembre il termine per l’approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio di riferimento; - il D.M. Ministero dell’Interno 13 dicembre 2019, pubblicato in G.U. n. 295 del 17 dicembre 2019, che differisce al 31 marzo 2020 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2020/2022 e autorizza sino alla stessa data l’esercizio provvisorio; - Dato atto che detto termine è stato più volte prorogato a seguito dell'emergenza sanitaria originata dal COVID-19; - il D.M. Ministero dell’Interno 28 febbraio 2020, pubblicato in G.U. n. 50 del 28 febbraio 2020, ha differito al 30 aprile 2020 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2020/2022 ed ha autorizzato sino alla stessa data l’esercizio provvisorio; - l’art. 107 del D.L. 17.03.2020 n. 18 (cd “Cura Italia”), che fa differito da ultimo al 30.09.2020 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 degli Enti Locali;

Preso atto che l’art. 107, c. 2, D.L. 17 marzo 2020, n. 18, come modificato dall’art. 106, c. 3-bis, D.L. n. 34/2020, dispone il differimento al 30 settembre 2020 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022, in considerazione “della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia da COVID-19 e della oggettiva necessità di alleggerire i carichi amministrativi di enti ed organismi pubblici anche mediante la dilazione degli adempimenti e delle scadenze”;

Rilevato che l’art. 1, c. 683-bis, L. 27 dicembre 2013, n. 147 disponeva fino al 19 maggio 2020: . In considerazione della necessità di acquisire il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, per l'anno 2020, i comuni, in deroga al comma 683 del presente articolo e all’articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, approvano le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva entro il 30 aprile. Le disposizioni di cui al periodo precedente si applicano anche in caso di esigenze di modifica a provvedimenti già deliberati”;

Visto altresì l’art. 138, D.L. 19 maggio 2020, n. 34 che dispone l’abrogazione dell’art. 1, c. 683-bis, L. 27 dicembre 2013, n. 147, allineando così i termini di approvazione delle tariffe TARI con il termine di approvazione del bilancio di previsione 2020;

Preso atto, inoltre, che l’art. 107, c. 5, D.L. 17 marzo 2020, n. 18 convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, dispone che: “ I comuni possono, in deroga all'articolo 1, commi 654 e 683, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, approvare le tariffe della TARI e della tariffa corrispettiva adottate per l'anno 2019, anche per l'anno 2020, provvedendo entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020. L'eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 ed i costi determinati per l'anno 2019 può essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021”;

Ritenuto quindi, in coerenza con la facoltà di cui al summenzionato art. 107, comma 5 del , D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, di confermare per l'anno 2020 le tariffe TARI già approvate per l'anno 2019 con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 30-03-2019, con riserva di approvare il PEF 2020 entro il prossimo 31 dicembre;

Richiamata la deliberazione di Consiglio Comunale n. 19 in data 05/11/2014 , modificata da ultimo con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 30-03-2017, con la quale è stato approvato il Regolamento per l'applicazione dell'imposta unica comunale (IUC);

Visto l'art. 39, comma 4 del suddetto regolamento che prevede che il versamento della TARI deve essere effettuato in almeno 3 rate le cui scadenze saranno previste nella deliberazione di approvazione delle tariffe e che è comunque consentito il pagamento in un'unica soluzione ;

Considerato che, stante la modifica operata dall'art. 15-bis del D.L. 34/2019 convertito in legge n. 58/2019, all'art. 13, comma 15-ter del D.L. n. 201/2011, i versamenti relativi alla TARI, la cui scadenza è fissata prima del 1° dicembre devono essere effettuati sulla base degli atti applicabili per l'anno precedente.

Ritenuto di stabilire le scadenze per il pagamento della TARI 2020 così come di seguito riportate: 1^ rata 15.11.2020; 2^ rata 15.01.2021; 3^ rata 15.03.2021; Rata unica scadenza 15/11/2020

Richiamati inoltre:

- il DPCM 9 marzo 2020 con il quale, nell'intento di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è stata disposta:

• la sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, quali, a titolo d'esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, contestualmente disponendo la sospensione di ogni attività nei predetti luoghi; • la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche in presenza, nelle scuole di ogni ordine e grado; • la chiusura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura; • la chiusura, nelle giornate festive e prefestive, delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, estendendone anche la chiusura nei giorni feriali in presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; • la sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (ove non funzionali a livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi - il DPCM 11 marzo 2020 che ha poi introdotto ulteriori misure urgenti a carattere nazionale di contenimento del contagio, tra l’altro, stabilendo: · la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell'allegato 1 al medesimo decreto; · la chiusura di mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari; · la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), restando consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio; · la sospensione delle attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell'allegato 2 al decreto in parola; - il DPCM 22 marzo 2020 con il quale sono state sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 al medesimo DPCM, tra le quali, peraltro, figurano le “Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali” (codice ATECO 38) e le “Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti” (codice ATECO 39). Il citato DPCM ha anche precisato che: · “l'elenco dei codici di cui all'allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze” tanto che il citato allegato 1 al DPCM 22 marzo 2020 è stato poi aggiornato con il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 25 marzo 2020; · sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo e le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui al richiamato allegato 1 del DPCM 22 marzo 2020, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l'attività produttiva, comunque chiarendo che “il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni previste”; - il D.L. 19/2020 con il quale è stato tra l’altro stabilito che possano essere adottate, su specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso, e per periodi predeterminati non superiori a trenta giorni successivi al 3 aprile 2020, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020, misure di sospensione delle attività economiche non essenziali prevedendo inoltre che le Regioni, in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio, possano adottare misure più restrittive, nell’ambito delle attività di propria competenza, senza incisione delle attività produttive e di rilevanza strategica per l’economia nazionale;

Considerato che l’elenco delle attività produttive industriali e commerciali escluse all’obbligo di sospensione è stato progressivamente ampliato con i DPCM del 10 e del 26 aprile 2020, i quali hanno comunque disposto che si continuino ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni, relativamente a specifiche aree del territorio regionale. Con i decreti da ultimo citati sono state comunque confermate molte delle misure restrittive sopra richiamate, contestualmente prevedendo:

· con il DPCM 10 aprile 2020 (efficace fino al 3 maggio 2020), che a partire dal 14 aprile 2020, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8, 9, 11 e 22 marzo 2020 (la cui efficacia era stata prorogata fino al 13 aprile 2020 dal DPCM 1° aprile 2020) cessino di produrre effetti; · con il DPCM 26 aprile 2020, che le relative disposizioni si applichino dalla data del 4 maggio 2020 in sostituzione di quelle del decreto del DPCM 10 aprile 2020 e efficaci fino al 17 maggio 2020. Preso atto che in data 24 aprile 2020, con nota di chiarimento, IFEL – Fondazione ANCI aveva risposto ai quesiti posti da numerosi Comuni con riferimento alla possibilità di introdurre riduzioni di tariffe per quelle categorie di utenze non domestiche che avevano dovuto sospendere l'attività o esercitarla in forma ridotta a causa dei provvedimenti governativi sopra citati conseguenti all'emergenza sanitaria determinata dal virus COVID-19; Preso atto ancora che nella nota adesso citata IFEL ricordava ai Comuni la facoltà consentita dall'art. 660 della L. 147/2013 di deliberare “riduzioni atipiche” della tariffa, ovvero agevolazioni che non hanno specifica attinenza al servizio tributi, prevedendone la copertura attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune. Per quanto di interesse, IFEL aveva precisato quanto segue: • “Per quanto attiene alle modalità di attuazione delle riduzioni in questione, si ritiene che esse possano confluire nella delibera di determinazione delle tariffe, che dovrà essere approvata entro il 30 giugno 2020 (NdR: data entro la quale approvare il bilancio di previsione al momento della redazione della nota), in ossequio a quanto disposto dal citato art. 107, comma 4, del dl n. 18 del 2020, e ciò anche nell’ipotesi in cui l’ente intenda confermare per il 2020 le medesime tariffe approvate per il 2019“; • “Infine, si ritiene che le riduzioni tariffarie decise dal Comune possano trovare immediata applicazione. Va in proposito ricordato che l’art. 15-bis del dl n. 34 del 2019, con l’inserimento di un nuovo comma 15-ter all’art. 13 del dl n. 201 del 2011, ha disposto che “i versamenti dei tributi diversi dall'imposta di soggiorno, dall'addizionale comunale all'IRPEF, dall'IMU e dalla TASI la cui scadenza è fissata dal comune prima del 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti applicabili per l'anno precedente. I versamenti dei medesimi tributi la cui scadenza è fissata dal comune in data successiva al 1° dicembre di ciascun anno devono essere effettuati sulla base degli atti pubblicati entro il 28 ottobre, a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno, con eventuale conguaglio su quanto già versato”. Benché la disposizione normativa faccia riferimento agli “atti applicabili per l’anno precedente” si deve ritenere che essa si riferisca solo agli atti relativi alle tariffe ed aliquote applicate per l’anno precedente e non anche alle riduzioni, previste nei regolamenti o direttamente nella delibera tariffaria”;

Rammentato che, in relazione al citato quadro normativo e regolamentare delineatosi con i provvedimenti governativi, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha ritenuto di intervenire con la deliberazione n. 158 del 5.5.2020. L'Autorità di regolazione ha stabilito che “....con specifico riferimento alle utenze non domestiche, ferme restando le prerogative già attribuite dalla legge 147/13 agli Enti locali in materia di riduzioni ed esenzioni tariffarie, sia opportuno - in applicazione del già richiamato principio “chi inquina paga” - declinare selettivamente l’intervento regolatorio”.

Preso atto che con la citata deliberazione, ARERA, “ai fini del ‘Calcolo della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche’ - per l’anno 2020, in considerazione delle misure adottate a livello nazionale e locale per contrastare l’emergenza da COVID-19”, ha stabilito che trovino applicazione taluni criteri di riduzione connessi alla durata del periodo di chiusura delle attività determinatosi in relazione ai provvedimenti governativi già richiamati nel testo della presente deliberazione;

Preso atto ancora che con nota di approfondimento del 31.5.2020 IFEL – Fondazione ANCI ha chiarito alcuni aspetti applicativi della deliberazione ARERA n. 158 precisando, per quanto di rilievo ai fini del presente atto, quanto segue:

• “tutte le agevolazioni previste da ARERA sono già astrattamente ricomprese nell’ampia potestà concessa ai Comuni dall’articolo 1, comma 660, della legge 147/2013, che consente dal 2014 ai consigli comunali di introdurre con regolamento riduzioni non necessariamente connesse alla produzione dei rifiuti, quindi consentendone lo scopo sociale, purché le riduzioni stesse siano finanziate con risorse derivanti dalla fiscalità generale ed il mancato gettito non sia quindi ripartito sulle altre utenze”. • “Appare evidente, in proposito, che qualsiasi scelta che vada oltre il livello minimo contemplato nella Delibera n.158 possa essere liberamente applicata dai Comuni, con l’unica accortezza di comprendere, all’interno delle scelte effettuate, le utenze non domestiche previste dagli Allegati alla delibera in esame. Non esiste infatti alcun divieto di procedere in maniera più generosa, con risorse derivanti dal bilancio dei Comuni, al fine di beneficiare le utenze in difficoltà economica provocata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, ma appare comunque opportuno rispettare il “minimo regolatorio” imposto dalle nuove previsioni ARERA”; • “Si ritiene, in proposito, che in questa prima fase, in cui non si è ancora acquisita una certezza sulle reali perdite di gettito relative al prelievo sui rifiuti, sia possibile deliberare nell’immediato, oltre a proroghe dei tempi di pagamento, anche riduzioni relative alla TARI o alla tariffa corrispettiva da finanziare con mezzi propri dell’ente (avanzi di amministrazione, oneri di urbanizzazione, recuperi di evasione pregressa e altre entrate proprie), comunque nel rispetto degli equilibri previsionali..... Appare invece del tutto non preferibile in questa fase l’ipotesi di finanziamento delle agevolazioni attraverso una “perequazione orizzontale” dell’onere agevolativo a carico di tutti gli utenti del servizio rifiuti..”;

Dato atto che nel Regolamento TARI, l’articolo 20, dedicato alla disciplina delle riduzioni di cui al comma 660 dell'art. 1 L. 147/2013, dispone: “Per il solo anno 2020, in considerazione della eccezionale condizione di pandemia da Covid-19 e dei conseguenti gravi effetti sulle attività economiche, è riconosciuta una riduzione dei kd (parte variabile della tariffa), approvati dal Comune per l’anno 2019 nella misura del 25%. Tale ultima riduzione sarà concessa: - per il solo periodo della sospensione obbligatoria per le attività economiche, in applicazione dei criteri previsti dall’ art.1 della Delibera di ARERA del 5/5/2020 n.158; - per le utenze non domestiche in regola con i pagamenti TARI fino al 2019;

Rammentato ancora che le predette riduzioni comportano una minore entrata da TARI quantificata dall'ufficio tributi in presunti € 2.500,00 e che nel bilancio di previsione 2020/2022 in corso di elaborazione, sarà previsto una stanziamento di pari importo al fine di ottemperare all'obbligo di copertura finanziaria delle riduzioni riconducibile alla previsione del comma 660 dell'art. 1 della L. 147/2013;

Verificato che la riduzione del 25% del kd (parte variabile della tariffa) a favore delle utenze non domestiche interessate dall’obbligo della sospensione dell’attività, rispetta ed eccede quel “minimo regolatorio“ imposto dalla deliberazione ARERA n. 158/2020;

Osservato, nel merito, che la misura della citata riduzione appare coerente con la necessità di tenere ragionevolmente conto degli effetti economici generati dai provvedimenti governativi di chiusura delle attività finalizzati a contenere l'epidemia da COVID-19, oltreché degli effetti di riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani ed assimilati da parte delle utenze non domestiche interessate dai predetti provvedimenti;

Ritenuto pertanto, in attuazione della nuova disposizione regolamentare, di applicare per l'anno 2020, la descritta riduzione sul totale della TARI delle utenze non domestiche interessate dall’obbligo della sospensione dell’attività dai vari provvedimenti emanati;

Rammentato che la disciplina della legge di stabilità per il 2014 precisa che: “E' fatta salva l'applicazione del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. Il tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull'importo del tributo” e che è stata deliberata dalla Provincia di Avellino nella misura del 5,00% per l'anno 2020;

Dato atto che l’art. 38-bis del D.L. 124/2019 dispone che il tributo per l’esercizio delle funzioni fondamentali (TEFA), sia decurtato direttamente dall’Agenzia delle Entrate dagli importi pagati dai contribuenti a titolo di TARI e, successivamente, riversato direttamente alle Province, al netto dell’aggio spettante ai Comuni;

Dato atto, altresì, che le utenze non domestiche identificate quali “studi professionali” vengono comprese, in sede di applicazione della presente delibera, in categoria “11” (così come per il 2019), mentre in sede di calcolo delle tariffe definitive 2020 per tale categoria di utenze le tariffe saranno determinate tendendo conto della nuova classificazione di cui al decreto fiscale 2020 (D.L. 124/19), art. 58-quinquies, ovvero inserendo le stesse in categoria “12” andandole, quindi, ad equiparare, in termini di coefficienti da utilizzare per il calcolo della tassa, alle banche e agli istituti di credito, con il calcolo del relativo saldo d’imposta 2020 che terrà conto della nuova classificazione;

Vista la Circolare del MEF 2/DF del 22 novembre 2019; Visto il D.lgs n. 267/2000; Visto il D.lgs n. 118/2011 Visto lo Statuto Comunale; Visto il Regolamento generale delle entrate tributarie comunali;

Visti i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile del responsabile del Servizio Finanziario, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

Presenti n. 7 consiglieri comunali Con voti favorevoli unanimi

DELIBERA

1. per le motivazioni espresse in premessa, da intendersi integralmente richiamate, di approvare per l’anno 2020, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 107, comma 5, del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27, le tariffe TARI già approvate per l'anno 2019 con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 30-03-2019, allegate al presente provvedimento sotto la lettera A), quale parte integrante e sostanziale;

2. di dare atto che si provvederà entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020 e che l'eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal PEF per il 2020 ed i costi determinati per l'anno 2019 potrà essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021;

3. di fissare relativamente all'anno 2020 le scadenze per il pagamento della TARI come segue: 1^ rata 15.11.2020; 2^ rata 15.01.2021; 3^ rata 15.03.2021; Rata unica scadenza 15/11/2020

4. di applicare per l'anno 2020 una riduzione pari al 25% del kd (parte variabile della tariffa) a favore delle utenze non domestiche interessate dall’obbligo della sospensione dell’attività dai vari provvedimenti emanati. Tale riduzione sarà concessa: - per il solo periodo della sospensione obbligatoria per le attività economiche, in applicazione dei criteri previsti dall’ art.1 della Delibera di ARERA del 5/5/2020 n.158; - per le utenze non domestiche in regola con i pagamenti TARI fino al 2019;

5. di dare atto che, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 660 dell'art. 1 L. 147/2013, la copertura finanziaria delle predette agevolazioni, determinata in presunti € 2.500,00 e che nel bilancio di previsione 2020/2022 in corso di elaborazione, sarà previsto una stanziamento di pari importo al fine di ottemperare all'obbligo di copertura finanziaria delle riduzioni riconducibile alla previsione del comma 660 dell'art. 1 della L. 147/2013;

6. di dare atto che sull'importo dovuto a titolo di TARI si applica il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali (TEFA) di cui all'art. 19 del D. Lgs. 504/1992, all'aliquota deliberata dalla Provincia di Avellino pari al 5,00% ;

7. di trasmettere telematicamente la presente deliberazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze, ai sensi dell' art. 13, comma 15-ter del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 come introdotto dall'art. 15 bis del D.L. n. 34/2019, convertito in legge n. 58/2019; 8. Di dichiarare il presente atto, con separata ed unanime votazione, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma. D. Lgs. 267/00.

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE

F.to Avv. Antonio DI CONZA F.to Dott.ssa Concettina Romano

RELATA DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio,

ATTESTA

CHE copia delle presente deliberazione:

- Viene affissa all’Albo Pretorio Comunale On-Line, come prescritto dall’art. 124, comma 1, D.Lgs. n. 267/2000, per quindici giorni consecutivi dal 13-10-2020 al 28-10-2020 ( n. 443 del reg. Pubbl.)

LACEDONIA, LI’ 13-10-2020 IL SEGRETARIO COMUNALE

F.to Dott.ssa Concettina Romano

ESECUTIVITÀ DELLA DELIBERAZIONE

Il Segretario Comunale, visti gli atti d’ufficio

ATTESTA

CHE la presente deliberazione:

E’ DIVENUTA ESECUTIVA IL GIORNO 29-09-2020

Perché dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000)

Dalla Residenza Comunale, lì 13-10-2020 IL SEGRETARIO COMUNALE

F.to Dott.ssa Concettina Romano

E’ copia conforme all’originale per uso amministrativo

Dalla Residenza Comunale, lì 13-10-2020 IL SEGRETARIO COMUNALE

Dott.ssa Concettina Romano