CUNARDO

Cunardo è posto ai piedi dei Monti di Castelvecchio (così detti dal nome di una fortificazione costruita secondo la tradizione dai Longobardi nel 700 d.C.) e alla confluenza di quattro valli prealpine: , Valmarchirolo, Valtravaglia e Valcuvia; si eleva a circa 450 metri di altitudine (Municipio). Nel sottosuolo si ramificano le grotte chiamate “Orrido di Cunardo”, create dal torrente : tale complesso carsico è una vera rarità nell’Italia settentrionale ed è l’unico esempio in Lombardia di traforo naturale di un corso d’acqua quasi totalmente superficiale.

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE CULTURALE

Cunardo è famoso per la lavorazione delle ceramiche che vanta tradizioni antichissime, pare infatti che l’inizio della produzione risalga al tempo dell’imperatore Tiberio. Le ceramiche cunardesi sono note in particolare per il tipico “blu Cunardo”, colore utilizzato per dipingere le più belle ceramiche locali e di cui solo i maestri cunardesi conoscevano il segreto della produzione. Oggi sono ancora attive a Cunardo le Fornaci Ibis, che dagli anni ’60 è luogo di incontro per artisti di livello mondiale, tra i quali Guttuso, Fontana, Milani, Frattini, Ortelli, Arp, Schumacher, Yamagata, Richter, Nes Lerpa, Parisi, Pozzi, Botta. Anche Piero Chiara veniva a dilettarsi alle Fornaci, quando terminava di scrivere un libro veniva qui a dipingerne la copertina. Cunardo vanta anche un antichissimo mulino ad acqua, il Molino Rigamonti, di proprietà della famiglia Rigamonti dal 1787. Ancora oggi tutto l’impianto dell’epoca è funzionante.

La chiesa della Beata Vergine del Rosario

Ma i tesori cunardesi non terminano qui. A Cunardo vi sono anche due chiese. La chiesa della Beata Vergine del Rosario, amatissima dai Cunardesi è destinata alla devozione fin dal 1300. Sulla parete esterna del pronao è dipinto l’affresco della Madonna delle Grazie o delle Rose. L’opera, che raffigura la Vergine con in braccio il Bambino, fu eseguita dal professor Valli di nel 1940. La chiesa parrocchiale di Sant’Abbondio, in stile tardo barocco, fu costruita sullo stesso luogo dove sorgevano edifici di culto precedenti e fu consacrata nel 1779. La tradizione vuole che nella costruzione sia stato utilizzato il materiale del vecchio castello da tempo abbandonato. All’interno vi sono affreschi di Alessandro Valdani da Chiasso e l’organo costruito nel 1833 dagli organisti Arioli & Franzetti, usato regolarmente durante la liturgia per sostenere il canto della corale parrocchiale.

Piazza IV Novembre, con la “Vittoria alata”

Al centro del paese si apre la bellissima piazza IV Novembre, con la “Vittoria alata”, il monumento ai caduti cunardesi delle due guerre. L’opera è stata realizzata negli Stati Uniti dallo scultore locale J. G. Sassi. Il marmo, il bronzo e la modella sono americani e questo è uno dei pochi monumenti in Italia realizzato con marmo statunitense. Cunardo è attraversata anche da un tratto della Linea Cadorna, il sistema di fortificazioni costruito lungo il confine italo-svizzero durante la Prima Guerra Mondiale, ma mai utilizzato. Numerose sono inoltre le cappelle votive e gli affreschi sulle facciate delle vecchie case che si possono trovare passeggiando nel paese. In particolare vi sono due affreschi del pittore locale Antonio da , attivo lungo le sponde del Lago Maggiore e le valli ticinesi tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secolo. Sono la “Madonna in trono”, nella frazione di Raglio e la “Pietà” in via Vaccarossi. Sulle facciate delle case più vecchie, si possono trovare anche diversi motti fascisti risalenti agli anni ’30.

Sci di fondo “Sole e Neve”

SPORT Cunardo è famosa per la pista di sci di fondo “Sole e Neve”. La pista è gestita dallo Sci Club Cunardo, che ogni anno organizza corsi individuali e di gruppo. Numerose sono anche le scuole che sfruttano il centro per proporre ai propri alunni un’attività di avviamento alla pratica dello Sci di fondo. Il percorso parte dalla Baita del fondista, fornita di locale ristoro, spogliatoi, docce, noleggio del materiale tecnico, impianto di illuminazione, impianto di innevamento programmato (il primo realizzato in Italia per l’approntamento di una pista di sci di fondo, nel 1987). D’estate la pista da sci si trasforma in bellissime piste ciclabili, completamente asfaltate, che collegano Cunardo con i paesi vicini. Le piste si addentrano nei prati e nei boschi e permettono di ammirare i tesori cunardesi costeggiando anche il Molino Rigamonti e la Fornace Ibis.

FESTE E SAGRE Numerose sono le manifestazioni organizzate dalle associazioni cunardesi. Le più importanti hanno luogo durante il periodo estivo. Ogni anno, a giugno, la Pro Loco organizza il Palio dei Rioni, una gara dove per tre settimane i 6 rioni di Cunardo (Borgo, Filanda, Ponte Nativo, Pozzo Castelvecchio, Raglio, Sasso Morone) si sfidano in diversi giochi.

Il gruppo folkloristico” I Tencitt”

Nel mese di luglio, il gruppo folkloristico I Tencitt organizza, presso la Baita del fondista, il Festival Internazionale del folklore, che trasforma Cunardo “nell’ombelico del mondo”. Due settimane di danze, canti, musiche e colori da ogni parte dell’Italia e del mondo. Ad agosto arriva invece uno degli appuntamenti più attesi dell’estate cunardese, la Sagra della patata, con un menù ricco di specialità. Il ricavato è donato ogni anno alla Scuola Materna di Cunardo. Sempre ad agosto, i cunardesi celebrano il loro Santo Patrono, Sant’Abbondio. Il gruppo folkloristico I Tencitt a settembre organizza inoltre la Sagra del fungo, un appuntamento fisso per tantissimi appassionati, con un ricchissimo stand gastronomico. La festa più sentita dai Cunardesi è però la Festa della Madonna del Rosario, considerata la vera “Festa del paese”, che ha luogo la prima domenica di ottobre. Ogni anno, dopo le celebrazioni religiose e la processione per le vie del paese con la statua della Madonna del Rosario, si tiene l’incanto dei canestri, dove i doni (solitamente prodotti gastronomici) che i Cunardesi offrono alla Madonna vengono “venduti all’asta”. Il ricavato è destinato al sostentamento della Parrocchia. PERSONALITA’ Fra le personalità cunardesi più influenti vi è sicuramente Vittorio Formentano, fondatore dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue). Formentano acquistò una residenza estiva ottocentesca a Cunardo, dove scelse di trascorre gli ultimi anni della sua vita. A lui Cunardo ha dedicato il parco e l’anfiteatro Formentano, sede di numerose manifestazioni. A Cunardo vive anche il campione Federico Morlacchi, il nuotatore italiano vincitore di tre medaglie di bronzo ai giochi paralimpici di Londra, un oro, un argento ed un bronzo mondiali, cinque ori europei e detentore del record del mondo dei 400 farfalla S9.