SOMMARIO ISSN 1826-6371

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1 ROMA Nessuna garanzia per l’elezione di uno sloveno nel Parlamento italiano Approvata la legge elettorale per Camera e Senato

3 GLI SCENARI “Prima le circoscrizioni, poi forse un accordo per gli sloveni a Roma” Il senatore del Mdp, Lodovico Sonego, svela il suo piano

4 LJUBLJANA Incontro tra i ministri degli Esteri, Alfano ed Erjavec Il capo della Farnesina ottimista circa la presenza di un eletto di lingua slovena a Roma. Erjavec lo ha ringraziato per aver mostrato comprensione

6 L’INTERVISTA “Dimenticate i tempi in cui i consoli erano una sorta di commissari” A colloquio con il console generale di Slovenia a , Vojko Volk

8 TARVISIO - TRBIŽ Esperti per la scuola plurilingue Bollettino di informazione/Informacijski bilten Slovencev v Italiji Bollettino di informazione/Informacijski Slovencev bilten Sloveni in Italia Sloveni Gli scorsi 26 e 27 ottobre si è riunita la Commissione scientifica internazionale per formulare la proposta di un nuovo sistema scolastico plurilingue

Anno XIX N° 9 (235) 11 TRIESTE - TRST 31 ottobre 2017 I bambini di lingua slovena hanno diritto all’educazione e all’asilo nido! I presidenti delle Consulte rionali del Carso hanno risposto all’assessore comunale Angela Brandi

14 REGIONE Fondi inutilizzati per la ristrutturazione di edifici della minoranza slovena Il sì del Consiglio regionale per 5,3 milioni di euro

20 MUGGIA - MILJE Quindicinale di informazione Direttore responsabile Giorgio Banchig Gli sloveni finalmente nello statuto Traduzioni di Larissa Borghese e Luciano Lister Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo statuto, Direzione, redazione, amministrazione: che per la prima volta cita espressamente gli sloveni Borgo San Domenico, n. 78 - C.P. 85 - 33043 Cividale del Friuli (UD) - Tel e fax 0432 701455 internet:www.slov.it - e-mail: [email protected] 23 Stampa in proprio - STOLVIZZA - SOLBICA Registrazione Tribunale di Udine Inaugurato il “Museo della gente della Val Resia” n. 3/99 del 28 gennaio 1999. Una copia euro 1,00 Approvata la legge elettorale per Camera e Senato ROMA Nessuna garanzia per l’elezione di uno sloveno nel Parlamento italiano Il “Rosatellum bis” stabilisce una soglia del 20 per cento a livello regionale per le liste delle minoranze

l Senato ha approvato lo scorso 26 ottobre la nuo- tito di maggioranza Svp, che senza difficoltà supera il va legge elettorale. Per la normativa, denominata 20% di voti in -Alto Adige. IRosatellum bis (poiché proposta di Ettore Rosato) E inoltre: finora il Svp non è ricorso a questa disposi- hanno votato a favore 214 senatori, 61 i contrari, due zione. I suoi parlamentari e senatori sono stati sempre gli astenuti. eletti nei distretti elettorali in cui i tedeschi e i ladini La Camera dei deputati ha approvato la riforma elet- sono in maggioranza; alle elezioni col sistema propor- torale due settimane fa, così che questa entrerà in vi- zionale il Svp ha stretto una fruttuosa alleanza con il gore subito dopo la pubblicazione nella Gazzetta Uffi- maggior partito italiano, che un tempo era la Demo- ciale. Il Governo del premier Paolo Gentiloni ha messo crazia cristiana, oggi invece è il partito democratico. la fiducia su varie parti della legge elettorale affinché, S. T. nonostante la forte contrarietà da parte dell’opposizio- (Primorski dnevnik, 27. 10. 2017) ne, fosse approvata in tempi brevi e senza modifiche. Oltre ai partiti di maggioranza, la nuova legge eletto- rale è stata appoggiata anche dai partiti di opposizione ROMA Forza Italia e Lega Nord. Fermamente contrari il Movimento 5 Stelle e l’oppo- Rosatellum, come si eleggono sizione di sinistra, a cominciare dal partito Mdp di Mas- simo D’Alema e Pierluigi Bersani. Il Rosatellum gode deputati e senatori anche dell’appoggio del partito popolare del Sud Tiro- È un sistema misto per due terzi proporzionale. lo, come ha sottolineato in Senato Karl Zeller, che è sta- Non ci sono preferenze, ma i nomi dei candidati saranno to più volte interrotto a gran voce dai rappresentanti scritti sulla scheda del Movimento5Stelle. A causa di incomprensioni sulla legge elettorale, il presidente del Senato, Pietro Grasso, Uno su tre sarà scelto nei collegi ha lasciato il gruppo parlamentare del Pd ed è entrato Con il Rosatellum si torna a un sistema elettorale mi- a fare parte del gruppo misto. sto maggioritario-proporzionale, già sperimentato tra Ora nel termine di un mese il Governo deve definire il 1993 e il 2005 con la legge Mattarella, che prevede le circoscrizioni per la Camera e per il Senato. A questo per la Camera 232 seggi uninominali (comprensivi di proposito in dovrà considerare la un seggio per la Val d’Aosta e 6 collegi in Trentino Alto legge di tutela per la minoranza slovena (art. 26), che Adige), 386 seggi assegnati nei collegi plurinominali e parla di facilitazioni per l’elezione dei senatori e dei 12 seggi della circoscrizione estero. deputati che appartengono alla minoranza linguistica Al Senato, i collegi uninominali sono 116, quelli plu- slovena. Questo significa che le circoscrizioni dovran- rinominali 193 e 6 quelli assegnati all’estero. Nei collegi no includere il maggior numero di comuni presenti nel uninominali è eletto il candidato più votato, in quelli territorio di tutela. plurinominali l’assegnazione dei seggi avviene con Si tratta di facilitazioni, che ad ogni modo non garan- metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni che tiscono l’elezione di un senatore o di un deputato slo- hanno superato le soglie di sbarramento. veno anche perché nella circoscrizione di maggioranza viene eletto solo chi vince e non gli altri candidati, fatta L’alternanza uomo-donna nei listini eccezione per i candidati ed eletti nelle liste di partito. Nei listini dei collegi plurinominali, i candidati (mini- Il Rosatellum bis stabilisce una soglia elettorale del mo 3, massimo 5) devono essere alternati per genere. 20% a livello regionale per i partiti delle minoranze lin- Nel complesso delle candidature uninominali presen- guistiche ovvero per le liste minoritarie. Di fatto questo tate da un singolo partito, poi, nessuno dei due generi è possibile solo per i sudtirolesi ovvero per il loro par- può essere rappresentato in misura superiore al 60%. SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 1 Inoltre, né gli uomini né le donne possono essere rap- al 20% nella regione di riferimento. Un tetto che, stori- presentati nella posizione di capolista in misura su- camente, in Italia riesce a toccare soltanto la Südtiroler periore al 60%. Al di là del genere, un candidato può Volkspartei che in Alto Adige fa il pieno di voti, - anche presentarsi in un solo collegio uninominale ma può se questa volta potrebbe eleggere qualche deputato beneficiare di un «paracadute» anche in 5 listini pluri- di meno -, ma che difficilmente può sperare di rag- nominali. Tradotto: i «bocciati» nei collegi poi possono giungere un movimento sloveno all’interno dei confini essere recuperati nella quota proporzionale. del Fvg data anche, se non soprattutto, la composizio- ne numerica del suo elettorato di riferimento. Lo sbarramento e il rischio di liste civetta M. P. La soglia di sbarramento per l’ingresso in Parlamento (Messaggero , 27. 10. 2017) è del 3% dei voti validi a livello nazionale per le singole liste. Mentre le coalizioni, per essere considerate tali, devono superare l’asticella del 10%. Al Senato, comun- que, sono ammesse anche le liste che in una sola re- IL COMMENTO gione superano il 20% dei voti in quel territorio. I voti dei partitini coalizzati che non superano l’1% vanno «Per gli sloveni nessuna rassicurazione, dispersi. Invece, i voti dei «cespugli» che si piazzano tra ma solo facilitazioni» l’1 e il 3% sono distribuiti tra tutti i partiti della coalizio- ne che hanno superato la soglia del 3%. Questo mec- La deputata di lingua slovena Tamara Blažina canismo si traduce nella presenza di liste civetta che, sulla nuova legge elettorale pur non ottenendo seggi, possono rafforzare il risulta- to finale della coalizione. «Questa legge elettorale ha aspetti positivi e nega- tivi. È comunque molto migliore rispetto a quanto già Voto unico: Basta barrare il simbolo abbiamo, se non altro perché introduce le circoscrizio- Se il Mattarellum prevedeva per la Camera due sche- ni elettorali uninominali. Questo permette di formare de (una per l’uninominale e una per il proporzionale), il coalizioni anche perché abbassa la soglia di accesso», nuovo Rosatellum costringe ad un’unica scelta perché afferma la deputata slovena del Partito democratico non si può praticare il voto disgiunto. Ora, sulla scheda Tamara Blažina, che non candiderà più. Il punto do- singola, una volta individuato il partito o la coalizione lente di questa legge è, a suo avviso, il fatto di non che si intendono votare, ci saranno due possibilità: 1) prevedere preferenze, sebbene queste siano a volte a se l’elettore barra solo il nome del candidato uninomi- doppio taglio. «Sarebbe preferibile avere più circoscri- nale il suo voto è trasferito anche al partito collegato zioni uninominali e quindi più parlamentari eletti diret- o, in caso sia appoggiato da una colazione, attribuito tamente, ma purtroppo non è stato possibile ottenere «pro quota» alle liste alleate; 2) se si tracciano due «X», questo», afferma Blažina. sul nome del candidato uninominale e sul simbolo col- La parlamentare slovena è concorde con quanti so- legato, il voto va al partito prescelto e non agli alleati. stengono che il Governo avrebbe potuto evitare così Dino Martirano numerose richieste dopo il voto di fiducia, «nonostan- (Corriere della Sera, 26. 10. 2017) te si sia corso il rischio che anche questa legge subisse la sorte della precedente, che nella Camera dei depu- tati è stata bocciata al voto segreto». La legge, in base ROMA alla quale voteremo il prossimo anno, non è la miglio- re, ma è meglio di quella entrata in vigore con le dispo- La legge elettorale e la minoranza slovena sizioni della Consulta, addirittura con direttive diverse per Camera e Senato. L’impressione è che anche questa volta un esponente E la minoranza slovena? «In questa legge per la pri- della minoranza slovena, per volare a Roma, dovrà ap- ma volta si fa riferimento alla legge di tutela, nello poggiarsi a un partito “italiano” perché, altrimenti, sarà specifico all’articolo sulle facilitazioni per l’elezione dei quasi impossibile eleggere anche un solo deputato. Il parlamentari sloveni. Se si fosse restati con la normati- Rosatellum-bis, infatti, ha lasciato inalterata la soglia di va precedente non avremmo neanche questo, mentre sbarramento da superare per quei partiti o movimen- con circoscrizioni a un mandato sarà necessario impe- ti che decidono di presentarsi in una sola regione. Se gnarsi affinché sia alla Camera che al Senato sia il più generalmente, infatti, il “muro” fissato dalla legge elet- favorevole possibile agli Sloveni. Questo significa che torale è al 3%, l’eccezione è rappresentata dalle liste re- ci permette – ma non ci assicura l’elezione, questo non lative alle minoranze linguistiche per le quali la soglia è lo scrive la legge di tutela – di nuovo la presenza nel

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 2 Parlamento italiano», sottolinea Blažina. Lei stessa si sta Il Governo deve definire le circoscrizioni parlamenta- adoperando affinché queste due circoscrizioni siano il ri e senatoriali entro un mese dalla pubblicazione del- più possibile conformi alla legge di tutela. la legge nella Gazetta Ufficiale. Nella nostra regione ci «Se a Roma verranno nuovamente eletti uno o una saranno probabilmente due circoscrizioni senatoriali e slovena, questo in tutta probabilità accadrà nella lista cinque parlamentari. In conformità alle leggi in vigo- del Partito democratico», è convinta Blažina, che ben re, il Friuli Venezia Giulia continuerà ad essere rappre- sa che la candidatura in un collegio uninominale com- sentato in Senato da sette senatori, mentre il numero porta per gli sloveni grandi rischi, dal momento che a di parlamentari non è definito per legge. Alle elezioni Roma va solo chi vince e non più i non eletti che hanno del 2013 si sono presentati a Roma tredici parlamen- totalizzato più voti, come stabiliva il Mattarellum. Per tari, alcuni dei quali (tra loro anche Tamara Blažina) lo sloveno sarà probabilmente necessario una sorta di sono stati eletti sulla base del cosiddetto premio di “paracadute” (doppia candidatura nella circoscrizione maggioranza, che spettava alla coalizione vincente di e nella lista di partito), ma di questo, specifica Blažina, centrosinistra. La nuova legge non prevede più questo non hanno ancora parlato, nell’attesa dell’approvazio- premio, ma un procedimento abbastanza complesso ne definitiva della legge. per l’elezione dei candidati nella lista di partito (sistema Nei prossimi giorni inizierà il dibattito sulle modalità proporzionale), mentre i vincitori nelle circoscrizioni ad di elezione dello sloveno e anche sui nomi dei candi- un mandato (cinque per la Camera e due per il Senato) dati. «Non è necessario che il candidato o la candida- ricevono il «biglietto diretto» per Roma. ta sia esponente del Partito democratico. Deve, però, Nel comunicato stampa Sonego scrive che il suo par- riconoscersi nei principi e negli orientamenti del cen- tito farà il possibile per rinnovare la presenza di uno trosinistra», ha aggiunto Blažina. Nella prima metà di sloveno in Parlamento. Alla domanda su come pensa novembre saranno evidenziati probabilmente i primi di realizzare ciò, il senatore ha risposto: «Di questo non nomi. abbiamo ancora parlato perché riteniamo che i tempi S. T. non siano ancora maturi. Aspettiamo che il Governo (Primorski dnevnik, 27. 10. 2017) definisca le circoscrizioni poi valuteremo come proce- dere». Il politico friulano, che a suo tempo è stato as- sessore nel governo regionale di Illy ed è stato eletto in Parlamento nella lista del Pd, dopodiché è passato GLI SCENARI al Mdp, non attenderà solo la definizione della circo- scrizione, ma anche gli sviluppi preelettorali a sinistra «Prima le circoscrizioni, poi forse un accordo e nei rapporti tra la sinistra e il Pd. Anche in Friuli Vene- per gli sloveni a Roma» zia Giulia la sinistra (a sinistra del Pd) è frammentata e non è in buoni rapporti con il partito di Renzi. Qualcosa Il senatore del Mdp, Lodovico Sonego, svela il suo piano (anche per quanto riguarda l’elezione di uno sloveno) dovrà accadere, diversamente dobbiamo ritenere che «Il partito Articolo 1-Mdp (Movimento democratico tutte le circoscrizioni senatoriali e parlamentari del e progressista) si impegnerà per rinnovare la presenza Friuli Venezia Giulia, a giudicare dagli esiti delle ultime di uno sloveno in Parlamento», ha riferito al “Primorski elezioni politiche e amministrative, sono già state asse- dnevnik” (quotidiano sloveno di Trieste, ndt.) il senato- gnate al centrodestra (Forza Italia, Lega nord e Fratelli re friulano Lodovico Sonego. Nel comunicato stampa è d’Italia). comunque molto critico verso la nuova legge elettora- S. T. le appena approvata, dal momento che, secondo lui, il (Primorski dnevnik, 29. 10. 2017) nuovo Parlamento verrà controllato dai partiti politici e non dalla gente, dai parlamentari e senatori eletti. «Uno dei rari aspetti positivi di questa legge è la facili- tazione per l’elezione di un parlamentare di nazionalità LJUBLJANA slovena, dopo che la cosiddetta legge Italicum lo im- Soluzione accettabile, ma non la migliore pediva», è convinto Sonego. In questa prima fase ritiene necessario seguire atten- La posizione del ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec, tamente la costituzione delle circoscrizioni elettorali in in merito alla legge elettorale italiana Friuli Venezia Giulia e verificare se il Governo intenda davvero rispettare gli obblighi derivanti dalla legge di Il giorno prima dell’incontro del 10 ottobre col col- tutela per la minoranza slovena, come stabilisce il Ro- lega italiano, Angelino Alfano, il ministro degli Esteri satellum bis. sloveno, Karl Erjavec, si è incontrato a Lubiana coi rap-

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 3 presentanti della minoranza slovena in Italia, coi quali Walter Bandelj, che non ha potuto parteciparvi per im- ha parlato delle questioni aperte attinenti la minoranza pegni di lavoro. Erjavec e Žmavc erano accompagnati e dei rapporti tra Italia e Slovenia. Una delle questio- dall’ambasciatore italiano a Roma, Bogdan Benko, e ni chiave è la nuova legge elettorale italiana, in merito dal console generale sloveno a Trieste-Trst, Vojko Volk. alla quale la Camera dei deputati inizierà proprio oggi Quella del 10 ottobre è stata la sesta riunione del la discussione. Come ha detto Erjavec, c’è l’accordo coi comitato di coordinamento dei ministri di Slovenia e rappresentanti della minoranza slovena circa il fatto Italia. Oltre ai capi delle diplomazie di entrambi gli stati, che sia necessario assicurare che essa abbia un proprio hanno collaborato alla riunione anche i più alti rappre- rappresentante in Parlamento a Roma anche in futuro. sentanti dei ministeri delle Infrastrutture; dello Svilup- «Quindi è molto importante che sia approvata la nuova po economico e della Tecnologia; della Formazione, legislazione», ha sottolineato. della Scienza e dello Sport; dell’Agricoltura, delle Fo- La deputata Tamara Blažina ha spiegato come la reste e dell’Alimentazione nonché dell’Ambiente e del legge attuale (che si basa sulle sentenze della Corte Territorio. Alla riunione di quest’anno è stato per la pri- costituzionale, per la Camera il cosiddetto Italicum mo- ma volta coinvolto anche l’ambito degli Affari interni. dificato e per il Senato il cosiddetto Consultellum) non Sta-S. T. dia agli sloveni in Italia molte possibilità di continuare (Primorski dnevnik, 10 10. 2017) ad avere un proprio rappresentante a Roma. «La leg- ge in questi giorni al Parlamento, che dovrebbe essere approvata nelle prossime due settimane, apre solo al- LJUBLJANA cune possibilità», ha detto Blažina. Secondo lei la legge non è la soluzione ideale. Incontro tra i ministri degli Esteri Dopo l’eventuale approvazione in Parlamento, ha spiegato la parlamentare del Partito democratico, mol- Alfano ed Erjavec to dipenderà dal Governo, che dovrà delimitare le cir- Il capo della Farnesina ottimista circa la presenza coscrizioni elettorali in cui gli sloveni dovrebbero eleg- di un eletto di lingua slovena a Roma. gere un proprio rappresentante. Blažina ha aggiunto Erjavec lo ha ringraziato per aver mostrato comprensione che la minoranza slovena conta soprattutto sui collegi elettorali uninominali e si è augurata che una circoscri- «Il governo italiano è intenzionato a provvedere a zione per la Camera dei deputati e una per il Senato una rappresentanza della minoranza slovena in Par- siano delimitate in modo da includere anche la mino- lamento», ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, ranza slovena in Italia. A ogni modo, Erjavec ha annun- Angelino Alfano, all’incontro del 10 ottobre col collega ciato che avrebbe parlato di questo con Alfano a Brdo sloveno, Karl Erjavec. Evidenziando la nuova proposta pri Kranju, «anche se è bene sapere che la legge è già al di legge elettorale, che prevede una particolare cir- parlamento italiano e non più al Governo». coscrizione per il Senato e la Camera sul territorio del L’incontro coi rappresentanti della minoranza – cui Friuli-Venezia Giulia in cui risiedono gli sloveni, Alfano ha partecipato anche il ministro per gli sloveni d’oltre- si è mostrato convinto della «possibilità di eleggere confine e nel mondo, Gorazd Žmavc – ha rappresen- rappresentanti della minoranza sia alla Camera dei de- tato secondo il ministro anche un momento per veri- putati sia al Senato». ficare quale sia la situazione e quali siano i problemi Erjavec ha ringraziato l’interlocutore «per aver com- aperti. In alcuni ambiti, come quelli del finanziamento preso quanto sia importante che la comunità etnica della comunità etnica slovena e dell’istruzione, è stato slovena continui ad avere un proprio rappresentante a riscontrato «un buon progresso», ha ritenuto Erjavec. Roma». L’intervento, secondo il capo della diplomazia La deputata Blažina ha concordato con la valutazione slovena, «faciliterà l’elezione di un rappresentante del- del ministro. Anche lei ritiene che al momento non ci la comunità etnica slovena in Parlamento; questo, in siano grossi problemi nei singoli ambiti, eccetto la rap- base alla legislazione esistente, quasi non è possibile». presentanza nel Parlamento italiano. Il ministro sloveno spera che la nuova legislazione elet- In rappresentanza degli sloveni in Italia erano pre- torale italiana, incluse le determinazioni a favore della senti all’incontro, oltre a Blažina, il segretario regionale minoranza slovena, venga approvata. del partito Slovenska skupnost, Igor Gabrovec, il presi- Erjavec e Alfano si sono incontrati martedì, 10 otto- dente dell’Unione culturale-economica slovena-Skgz, bre, nell’ambito della sesta riunione del Comitato di Rudi Pavšič, e la presidente del Comitato istituzionale coordinamento dei ministri di Slovenia e Italia. Dopo paritetico per la minoranza slovena, Ksenija Dobrila. la riunione il ministro degli Esteri sloveno, Karl Erjavec, All’incontro era stato invitato anche il presidente del- ha evidenziato «gli ottimi rapporti d’amicizia» in tutti la Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, gli ambiti tra i due Stati. Nell’ambito dei colloqui bilate-

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 4 rali, i ministri e i sottosegretari di Slovenia e Italia han- genzia europea per i medicinali (Ema), che, dopo l’usci- no trattato temi chiave della collaborazione bilaterale ta della Gran Bretagna dall’Ue, lascerà l’isola. in diversi campi, tra cui: economia ed energetica; am- Sta biente e spazio; agricoltura; infrastrutture; affari interni; (Primorski dnevnik, 11. 10. 2017) istruzione e ricerca scientifica e comunicazioni elettro- niche. Alla conferenza stampa anche Alfano ha eviden- ziato il legame «particolare, quasi di sangue» tra i due Stati – la presenza della minoranza slovena in Italia e di LJUBLJANA quella italiana in Slovenia. Risorse aggiuntive dai bandi europei Il ministro degli Esteri sloveno ha ricordato come Slo- venia e Italia celebrino quest’anno il venticinquesimo Riunione della Commissione del Parlamento sloveno anniversario dell’instaurazione di rapporti diplomatici con l’Ufficio per gli sloveni nel mondo e come, in tutto questo tempo, abbiano condotto «un elevato dialogo politico, che è estremamente necessa- Nella riunione dello scorso 11 ottobre, la Commis- rio ai fini di buoni rapporti d’amicizia». Ha ritenuto i col- sione parlamentare della Repubblica di Slovenia per loqui della giornata «approfonditi, molto precisi, molto gli sloveni nel mondo, quale organo parlamentare in- concreti e anche di grande successo». teressato, è stata informata in merito alla proposta di Altrettanto soddisfatto si è detto Alfano. Come ha modifica del bilancio preventivo statale per il prossimo dichiarato, gli incontri tra Governi sono spesso una sor- anno e alla proposta di bilancio preventivo per il 2019. ta di seminari di studio, convegni, ma si possono an- L’ufficio governativo per gli sloveni d’oltre confine e nel che trasformare in lavoro concreto. «I nostri due Paesi mondo riceverà nel 2018 e nel 2019 circa 8,6 milioni di hanno un lungo confine comune e la storia ci insegna euro di fondi di bilancio. La sinistra alla riunione della che i confini possono separare o unire. Questo nostro Commissione (guidata da Ivan Hršak del partito De- confine ci unisce, lo dimostra anche quest’incontro», sus) con la parlamentare Violeta Tomič ha proposto di ha detto. Una novità della riunione congiunta dei mi- destinare all’ufficio governativo ulteriori 70 mila euro, nistri del 10 ottobre è stata di avere, per la prima volta, desunti da altre poste di bilancio. Ma la proposta è sta- riguardato l’ambito degli affari interni. ta respinta con sei voti contrari e due favorevoli (coali- «Si ritiene che i problemi legati ai migranti siano così zione di governo). importanti, che sia necessario trattarli anche nell’am- Nel corso della riunione il ministro per gli Sloveni bito di tale forum», ha motivato il passo Erjavec, evi- oltre confine e nel mondo, Gorazd Žmavc, ha sotto- denziando come i due Stati collaborino bene nella lineato che, per quanto riguarda i fondi di bilancio, la gestione delle migrazioni. Rispetto alle progettate situazione dell’Ufficio è stabile e ha aggiunto che nel modifiche al codice sui confini di Schengen, le parti frattempo è alla ricerca di risorse aggiuntive soprattut- italiana e slovena si sono trovate d’accordo nel ritenere to attraverso fondi europei. In questo modo nei prossi- che l’introduzione del controllo sui confini interni sia mi anni l’Ufficio potrebbe avere a disposizione ben 8,9 solo «un intervento estremo», cui ricorrere solo in caso milioni di euro, mentre nel 2019 sono previsti 8,8 mi- di necessità. Alla conferenza stampa Alfano ha parti- lioni di euro. All’Ufficio che annovera circa 300 fruitori colarmente ringraziato la Slovenia per il suo sostegno delle sue risorse, nel 2014 rispetto all’anno precedente in merito alla ricollocazione dei profughi tra gli stati i fondi sono stati ridotti del 20% e aveva a disposizione membri dell’Unione Europea, nonché la sua collabo- ben 8,2 milioni di euro di fondi di bilancio. La propo- razione con la nave Triglav nell’ambito dell’operazione sta di modifiche al bilancio preventivo per il prossimo Mare Nostrum. anno assegna all’Ufficio 8,68 milioni di euro, 8,61 milio- La buona collaborazione tra i due Stati potrà essere ni per il 2019. ulteriormente rafforzata, motivo per cui all’incontro di La segretaria di Stato dell’Ufficio, Aleksandra Pivec, Brdo pri Kranju sono state sostenute tutte le iniziative ha annunciato che l’Ufficio nei prossimi due anni si in tal senso. Una di queste è l’istituzione di un Consiglio dedicherà soprattutto alla collaborazione economica d’affari sloveno-italiano in Slovenia; sarebbero felici tra sloveni d’oltre confine e nel mondo e la Slovenia, dell’istituzione di un consiglio affine anche in Italia. In al lavoro con i giovani, al settore della conoscenza e particolar modo e sono stati ricordati l’interesse per gli della formazione e ai fondi e bandi europei. Quest’o- investimenti italiani nel turismo sloveno e l’importanza rientamento dell’Ufficio ministeriale (maggiore è quin- della ripresa del collegamento ferroviario tra Venezia di anche l’attenzione finanziaria a iniziative e progetti e Lubiana. Sebbene il Governo sloveno non abbia an- economici) è stato annunciato recentemente dal se- cora preso in esame la tematica, Erjavec si è mostrato gretario di Stato a Trieste al Forum economico degli incline alla candidatura di Milano a nuova sede dell’A- sloveni in Italia, Austria, Ungheria e Slovenia, che in oc-

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 5 casione di Slofest, la festa degli sloveni in Italia, è stato Anche a Trieste nota cambiamenti? ospitato dall’Unione regionale economica slovena-Sd- «Sì noto cambiamenti anche perché torno in città gz. dopo dodici anni. È naturale che avverta maggiormen- (Primorski dnevnik, 12. 10. 2017) te i cambiamenti rispetto a chi vive la città ogni gior- no».

L’INTERVISTA All’incontro organizzato dal circolo Virgil Šček, del quale è stato ospite, ha detto che Trieste po- «Dimenticate i tempi in cui i consoli trebbe diventare Montecarlo e il Carso la Provenza. Cosa intendeva con questo? erano una sorta di commissari» «Trieste e il suo retroterra, in cui includo anche l’Istria, A colloquio con il console generale sono stati una regione unica fino alla prima guerra di Slovenia a Trieste, Vojko Volk mondiale. Da allora sono passati cento anni, durante i quali, nel secolo scorso, questo territorio è stato tea- Il nuovo console generale Vojko Volk afferma che i proble- tro di eventi tragici. Abbiamo vissuto in sistemi, Stati mi vanno affrontati e risolti subito e che è necessario guarda- e mondi ideologici diversi. Non abbiamo potuto gu- re in faccia la verità. È per natura improntato all’ottimismo, stare a pieni polmoni le bellezze del territorio, al quale come emerge anche dall’intervista che segue. ora viene offerta una straordinaria opportunità di svi- luppo. Questo futuro comune è prodigo di occasioni Signor console generale, quale clima l’ha accolta sociali, economiche e culturali. Ogni turista che visita a Trieste? Montecarlo sa quanto sia difficile trovarvi parcheggio «Ho trovato un clima del tutto diverso dai tempi in anche solo per la bici e quanto siano proibitivi i costi cui visitavo la città nelle vesti di ambasciatore a Roma. degli immobili. La Provenza è una meta molto ambita Alcuni problemi sono risolti, altri sono gli stessi e altri dai turisti e il Carso non ha nulla da invidiarle. Trieste ancora non cambieranno mai. A Trieste e in regione offre molte opportunità di sviluppo, per esempio la avverto molti meno pregiudizi rispetto ad un tempo zona franca, per non parlare della costruzione prevista e meno problemi. Guardi i confini. Quando tornai da del secondo binario sulla tratta ferroviaria Divaccia-Di- Roma nel 2005 erano state appena introdotte le nor- vača/Capodistria-Koper e di quando verranno final- mative europee ai valichi, dove c’era ancora la polizia. mente collegati a livello ferroviario i porti di Capodi- Ora i confini non esistono più». stria e Trieste. Quanto all’ottimismo vorrei aggiungere ancora qualcosa». Anche tra i politici nota un clima diverso? «Posso dire che con i politici italiani a livelli istituzio- Prego! nali più alti gli argomenti affrontati sono diversi rispet- «Oggi sono ottimista anche perché so com’era quan- to al passato. Ora si parla di questioni molto più con- do nel 1990 sono stato per la prima volta nell’area d’ol- crete». tre confine a chiedere appoggio per il processo di indi- pendenza della Slovenia. “Lei è un grande ottimista se E quali sono? pensa che la Slovenia conquisterà l’indipendenza dalla «Parliamo di come procedere insieme e di come mi- Jugoslavia. Non sarà così semplice”, mi dissero in molti. gliorare la vita. Non ci occupiamo più, per esempio, di Faticavano ad accettare la decadenza della Jugosla- esuli e di che ne sarà di questa tragica storia di mas- via perché non avvertivano, come noi, il peso di una sa. Su questo piano abbiamo fatto un enorme passo federazione decadente e il desiderio d’indipendenza. in avanti soprattutto grazie allo straordinario concerto Certamente non è stato facile, noi sloveni abbiamo ge- dell’amicizia che anni fa si svolse a Trieste alla presenza stito egregiamente, con coraggio e in tempi maturi, il dei presidenti di Italia, Slovenia e Croazia. Noi sloveni, e percorso che ha portato all’indipendenza. E di questo a questo proposito penso anche alla minoranza, stia- vado molto fiero». mo diventando il popolo che supera la storia. Perché il popolo che non supera il passato, non ha un futuro». La minoranza slovena a volte lamenta che l’opi- nione pubblica in Slovenia non sia sufficientemen- Dalle prime due risposte emerge un grande otti- te informata sulla realtà degli sloveni nei Paesi mismo. Ne deduco che lei è ottimista per natura? confinanti. Personalmente credo che anche noi fac- «Lo sono e se guardo alla minoranza slovena sono ciamo troppo poco per farci conoscere in Slovenia. ottimista rispetto al passato. La situazione è notevol- Lei che ne pensa? mente migliorata e auspichiamo migliori ancora». «Sono d’accordo con lei. Più che la Slovenia il fattore

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 6 determinante in questo contesto è la minoranza slo- respirare a pieni polmoni. Ad un certo punto, però, è vena, che deve impegnarsi a tutti i livelli per farsi co- necessario intervenire insieme, avere un progetto co- noscere e per migliorare la collaborazione con Slove- mune e dimenticare le differenze. Da questo dipende il nia. La minoranza slovena potrebbe avere a Ljubljana futuro della minoranza, se vuole restare vitale e contri- un suo luogo di rappresentanza, come lo è a Trieste il buire allo sviluppo di Italia e Slovenia». Centro librario triestino-Tks. Voglio dire un centro di promozione di ciò che offrono oggi Trieste e : Il ruolo del console generale sloveno a Trieste tra- le aree a libera circolazione doganale, le opportunità valica i confini diplomatici. Il consolato rappresen- occupazionali, le manifestazioni culturali, le forme di ta la Slovenia e il popolo sloveno. Come si immagi- collaborazione tra agricoltori, agriturismi e operatori na il suo lavoro? del turismo in uno territorio sempre più unito. È neces- «Sono qui per aiutare la minoranza slovena, per sario essere ambiziosi, occuparsi del futuro e lasciare il ascoltarla e sostenerla quando si tratta di affrontare passato agli storici. Amo citare San Basilio il Grande, se- determinati passi. Dimenticate, però, i tempi in cui i condo il quale, considerata la brevità della nostra vita, consoli avevano un altro ruolo ed erano una sorta di la forza della dimenticanza è molto più importante di commissari che indirizzavano la minoranza, alla quale quella del ricordo». dettavano iniziative. Sono tempi superati».

Nella minoranza molti sono preoccupati per il fat- Quindi qual è il ruolo del console generale e del to che alle prossime elezioni a Roma non ci sarà più consolato? una parlamentare o un parlamentare sloveno. Che «Il compito del console generale è esprimere il futu- ne pensa? ro, verso il quale è orientata la Slovenia. E la minoran- «Tutti gli sloveni, che finora sono stati eletti in Parla- za slovena in Italia, purtroppo, non se ne rende molto mento, hanno contribuito notevolmente alla vita po- conto. La Slovenia è uscita dalla crisi economica e ha litica e allo sviluppo della minoranza slovena e anche riacquistato considerazione sia sui mercati che nei rap- del più ampio territorio. Da Maria Bernetič a Tamara porti internazionali. L’economia slovena ha dimostra- Blažina. Il loro impegno ha superato le barriere ideo- to la sua dinamicità e registra una proficua ripresa. La logiche e le differenze politiche. Personalmente non Slovenia sta diventando un fattore attivo delle riforme riesco proprio ad immaginare che gli sloveni in un Par- dell’Unione europea. Come l’Italia anche la Slovenia lamento di quasi mille componenti non possano avere desidera fare parte del nucleo più forte dell’Unione un loro rappresentante, che segua ogni giorno diretta- europea e questo è un’ulteriore ragione che dovrebbe mente gli sviluppi della situazione. La questione però indurre la minoranza slovena ad essere maggiormente richiede un’approfondita riflessione sullo stato attuale partecipe a questi processi». da parte di tutte le componenti della minoranza slove- Sandor Tence na. Nel caso in cui da questo confronto emerga insod- (Primorski dnevnik, 26. 10. 2017) disfazione si dovrà considerare il fatto che, attraverso gli statuti regionali, lo Stato italiano consente ai - si in Val d’Aosta e ai tedeschi nel Sudtirolo facilitazioni qualitative in termini di elezione dei parlamentari. Fa- UNIONE EUROPEA cilitazioni di cui, però, non dispongono gli sloveni in Italia. Se per questo sarà necessario integrare qualche Un milione di firme legge o statuto, lo si faccia sulla base di un’attenta e op- per le minoranze linguistiche portuna analisi. La Slovenia garantisce alla minoranza italiana un seggio in Parlamento e non vorrebbe che la Nata nel 1948 a Parigi, l’Unione federalista delle co- minoranza slovena in Italia restasse senza un suo par- munità etniche europee-Fuen conta oggi quasi 90 lamentare o senatore». membri e rappresenta circa 400 comunità etniche e linguistiche. A maggio ha intrapreso l’iniziativa civica Lei crede che la minoranza riuscirà in questo? Minority SafePack. Si tratta della raccolta di un milione Dipende dalla minoranza, naturalmente. Non spetta di firme di cittadini europei per spronare l’Unione Euro- a me dare disposizioni a riguardo. La Slovenia ricono- pea a un impegno più attivo in merito alla tutela delle sce la pluralità politica della minoranza, che rispetta e minoranze etniche e linguistiche. L’iniziativa è in prepa- considera. In più occasioni ho detto che l’Unione cul- razione dal 2011 su proposta di un gruppo composto turale economica slovena-Skgz e la Confederazione dai soci fondatori della Fuen, dall’Alleanza democratica delle organizzazioni slovene-Sso sono i due polmoni degli ungheresi in Romania-Rmdsz, dal Partito popo- della comunità nazionale slovena e la minoranza deve lare sudtirolese –Svp e dalla Gioventù delle comunità

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 7 etniche europee-Yen. ne a Cividale (via Borgo San Domenico 78), dal lunedì Dopo averla respinta nel 2013, la Commissione eu- al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30. ropea si è trovata davanti alla Corte europea. Questa Luciano Lister ha ritenuto l’iniziativa ammissibile, dandole il via libe- (Dom, 31. 10. 2017) ra nell’aprile di quest’anno. È stata registrata il 3 apri- le, proprio nel giorno in cui, in Friuli, viene celebrata la festa della comunità friulana Fieste de Patrie dal Friûl. A suo tempo l’iniziativa è stata sostenuta da persona- TARVISIO - TRBIŽ lità di spicco afferenti a varie comunità etniche, che ri- vestono funzioni di spicco in giro per l’Europa. Tra essi, Esperti per la scuola plurilingue anche lo sloveno carinziano Valentin Inzko, alto rap- Gli scorsi 26 e 27 ottobre si è riunita la Commissione presentante per la Bosnia e Erzegovina; l’ex governa- scientifica internazionale per formulare la proposta tore dell’Alto Adige/Südtirol, Luis Durnwalder; l’unghe- di un nuovo sistema scolastico plurilingue rese romeno Hunor Kelemen, ex ministro della Cultura in Romania, e la danese tedesca Anke Spoorendonk, Nell’ambito del progetto di istituzione di una scuola ex ministro della Cultura nel Land tedesco dello Sch- plurilingue in Valcanale è stata costituita una commis- leswig-Holstein. sione scientifica internazionale, su iniziativa congiunta In Europa il sostegno all’iniziativa è in continua cre- degli assessori alla cultura dei Comuni di Malborghet- scita. Bisogna considerare che nei 47 paesi dell’Europa to-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas e Tarvisio-Trbiž, Alber- vivono oltre 340 minoranze autoctone, per un totale di to Busettini e Barbara Lagger. 100 milioni di appartenenti. Un cittadino europeo su Nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 ottobre la sette è membro di una minoranza autoctona o di una Commissione si è riunita per lo svolgimento dei lavo- comunità etnica. ri, atti a definire un modello di curriculum plurilingue Nella sola Unione Europea sono parlate oltre 60 verticale e flessibile per le scuole di ogni ordine e grado lingue regionali o minoritarie – da circa 40 milioni di dell’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio, da presen- persone – ovviamente accanto a 23 lingue ufficiali. tare al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca a L’iniziativa Minority Safepack conta sostenitori, ma an- Roma. che oppositori: ad esempio la Romania e la Slovacchia Nella giornata del 26 è stato visitato il plesso scolasti- hanno citato in giudizio la Commissione Europea per co di Ugovizza/Ukve, mentre in quella del 27 quello di avere registrato l’iniziativa. La raccolta di firme prevista Tarvisio. I membri della commissione hanno assistito a dall’iniziativa civica Minority SafePack si svolge fino al lezioni dimostrative nelle lingue tedesco e sloveno, alla 3 aprile 2018. presenza dei rappresentanti delle associazioni culturali È importante che la comunità etnica slovena in Italia del territorio. si impegni con decisione al fine di raggiungere, insie- Nella mattinata del 27 ottobre, nel municipio di Tar- me alle altre minoranze etniche d’Europa, uno spazio visio hanno, inoltre, portato il proprio saluto alla Com- adeguato nella comune casa europea. Si tratta di un’ir- missione i sindaci di Tarvisio, Renzo Zanette, e Malbor- ripetibile occasione di solidarietà tra le comunità etni- ghetto-Valbruna, Boris Preschern, alla presenza degli che e linguistiche europee, per non restare isolati. assessori all’Istruzione Lagger e Busettini, della consi- Tra le organizzazioni e gli enti della minoranza slo- gliere di maggioranza al Comune di Pontebba, Arianna vena in Italia che hanno aderito all’iniziativa Minority Donadelli, del dirigente dell’Istituto omnicomprensivo SafePack ci sono il partito Unione slovena-Slovenska di Tarvisio, Antonio Pasquariello, dei presidenti delle as- skupnost (tra l’altro socio della Fuen), la Confedera- sociazioni Don Mario Cernet e Kanaltaler Kulturverein, zione delle organizzazioni slovene-Svet slovenskih Anna Wedam e Alfredo Sandrini, nonché del vicepre- organizacij, l’Unione culturale-economica slovena-Slo- sidente del Centro culturale sloveno Planika, Rodolfo venska kulturno-gospodarska zveza, il quotidiano in Bartaloth. lingua slovena «Primorski dnevnik», il settimanale cat- I componenti della Commissione presenti alla prima tolico in sloveno «Novi glas» e il quindicinale cattolico sessione di lavoro, la professoressa Alexandra Krause in italiano e sloveno «Dom». dell’Università di Vienna, il professor Walter Tomada Per aderire all’iniziativa, potete firmare tramite inter- del Centro di documentazione per la scuola friulana di net al link https://ec.europa.eu/citizens-initiative/32/ Udine e la professoressa Mihaela Knez dell’Università public/#/. Qui potete anche scegliere di compilare l’a- di Ljubljana, si sono dichiarati entusiasti e disponibili desione in sloveno; nel farlo dovete obbligatoriamente a supportare i comuni di Val Canale e Canal del Ferro scegliere lo stato in cui risiedete. in questo ambizioso progetto, unico nel suo genere in Potete firmare anche negli uffici della nostra redazio- Italia.

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 8 Gli assessori Lagger e Busettini presenteranno il pri- nità slovena?), non mancando, tuttavia, di pubblicare mo elaborato della Commissione scientifica nel corso la bacchettata della deputata Pd, Tamara Blažina, la di un incontro previsto al Ministero dell’Istruzione, Uni- quale, in perfetto politichese, ha affermato che dell’in- versità e Ricerca a Roma nel mese di novembre. segnamento plurilingue in Valcanale «si discute – tra- (www.dom.it) duciamo – molto superficialmente, si pongono alcune richieste troppo generiche e più volte emergono an- che informazioni imprecise». SOTTO LA LENTE In ogni caso, questo comportamento non fa altro che confermare quanto il quindicinale Dom sia fonda- Quegli strani silenzi che la dicono lunga mentale per gli sloveni di Valcanale, Resia e Benecia. Con buona pace di quanti si adoperano per farlo chiu- Ripreso l’insegnamento dello sloveno nelle scuole dere attraverso proposte di razionalizzazioni e fusioni. della Valcanale. Ma c’è qualcosa che non quadra oggettivamente irrealizzabili. Ma, a ben pensarci, il di- segno diventa sempre più chiaro... Lo scorso 2 ottobre sono riprese le ore di sloveno (Dom, 15. 10. 2017) nelle scuole della Valcanale e saranno garantite per tutto l’anno scolastico 2017-2018 ai 293 alunni degli asili e delle elementari, una quarantina dei quali, grazie all’amministrazione del Comune di Malborghetto-Val- UGOVIZZA - UKVE bruna, ha la fortuna di godere dell’esperienza dell’inse- gnamento trilingue italiano-sloveno-tedesco. I metodi della nuova esperienza plurilingue Questo è avvenuto dopo l’incontro che si è svolto Per i bambini più grandi della scuola dell’infanzia venerdì, 29 settembre, nella sede dell’associazione e le classi prima e seconda della scuola primaria «Don Mario Cernet» a Valbruna-Ovčja vas, cui hanno avviato il progetto «Cresco in più lingue: friulano, partecipato il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e sloveno e tedesco» nel mondo, Gorazd Žmavc, la segretaria di Stato, Alek- sandra Pivec, il responsabile per l’ambito degli sloveni Nel solco delle tante esperienze nelle locali lingue d’oltreconfine presso l’Ufficio governativo della Re- minoritarie già attuate nelle scuole della Valcanale, nel pubblica di Slovenia per gli sloveni d’oltreconfine e nel plesso scolastico di Ugovizza-Ukve è partito, il 2 otto- mondo, Robert Kojc, la presidente dell’associazione bre scorso, il progetto di esperienza plurilingue dal ti- Don Mario Cernet, Anna Wedam, il vicepresidente del tolo «Cresco in più lingue: friulano, sloveno e tedesco». centro culturale sloveno-Sks Planika, Rudi Bartaloth, il Nell’ambito del progetto, che durerà fino all’inizio presidente della Confederazione delle organizzazioni del 2018, per i bambini dell’ultimo anno della scuola slovene, Walter Bandelj, e il presidente dell’Unione cul- d’infanzia e delle prime due classi della scuola prima- turale economica slovena, Rudi Pavšič. ria l’approccio a alcune materie avrà luogo in slove- Ancor prima era intervenuto con un’interrogazione il no, tedesco e friulano. Ricordiamo che l’esperienza vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec, è finanziata dal Comune di Malborghetto-Valbruna/ e aveva preso una forte posizione il presidente del- Naborjet-Ovčja vas e che vede insieme nel raggiungi- la Confederazione delle organizzazioni slovene-SSO, mento degli obiettivi anche l’Istituto omnicomprensi- Walter Bandelj. vo di Tarvisio, l’Arlef, il circolo tedesco Kanaltaler Kultur- Ma all’inizio della mobilitazione, che ha portato alla verein e i sodalizi sloveni Don Mario Cernet, Planika e felice soluzione del problema, c’è la denuncia della Don Eugenio Blanchini. presidente dell’associazione «don Mario Cernet», Anna L’attuazione del progetto è appena iniziata e, per la Wedam, rilanciata con evidenza dal nostro giornale. Il sua novità, sta avvenendo gradualmente. Al momento fatto che 250 bambini fossero restati senza lezioni di ai bambini stanno venendo offerte le ore in presenza sloveno è stato immediatamente ripreso dalla Rai re- delle insegnanti che parlano sloveno e tedesco, men- gionale in lingua slovena e rilanciato in Slovenia dal tre in una fase successiva partiranno anche le attività in quotidiano Delo, da Rtv Slovenija e da Rtv Koper-Ca- friulano. Dello sloveno di occupa Elisa Kandutsch, che podistria, suscitando grande scalpore nell’opinione sta per terminare gli studi all’Università di Udine, men- pubblica. tre del tedesco Teresa Coianiz, che studia all’Università In questo stride il sostanziale silenzio di altri media di Klagenfurt. L’esperienza prevede moduli in lingua della minoranza slovena, che hanno dato spazio alla negli ambiti di matematica, scienze, geografia, storia, scandalosa vicenda praticamente solo a soluzione musica, scienze motorie. Le due insegnanti lavorano avvenuta (è così che si difendono i diritti della comu- facendo uso veicolare della lingua, gestendo le ore di

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 9 lezione in autonomia sotto la supervisione delle do- ossia nelle scuole d’infanzia di Camporosso, Tarvisio e centi del plesso. Tarvisio Centrale, nonché nelle scuole primarie di Tar- Per i bambini dell’ultimo anno della scuola d’infanzia, visio e Tarvisio Centrale. In tutti questi plessi, la mae- sia le attività in sloveno sia quelle in tedesco si svolgo- stra Alma avvicina i bambini allo sloveno soprattutto no per cinque ore a settimana. L’insegnante esperta in tramite il canto, il gioco, la recitazione e metodologie lingua si rivolge ai bambini in lingua, facendo ampio intuitive: se per insegnare i nomi degli ortaggi sarà una uso di espressività e mimica. Le attività vengono svolte buona idea portarne una borsa e mostrarli uno a uno stimolando la comunicazione tramite il canto, il ballo ai ragazzi, per insegnare ai più piccoli il suono “h” potrà e il disegno e anche con poesie che vengono gradual- ritornare utile riscaldare una caffettiera. In generale, coi mente imparate a memoria in più lingue. Non appena bambini è molto importante mantenere un approccio i piccoli hanno assunto padronanza dei contenuti di positivo. un modulo (per esempio i colori dell’autunno), se ne Rispetto alla propria esperienza dell’insegnamento tratta un altro. Per facilitare l’interazione dei bambini in del tedesco, la maestra Annamaria Tributsch, che inse- lingua, li si stimola a parlare facendo uso di pupazzi con gna soprattutto alla scuola primaria di Tarvisio diverse cui è possibile comunicare solo in lingua. materie, tra cui anche il tedesco, spiega come sia ne- Alla scuola primaria, sia in prima sia in seconda le atti- cessario creare situazioni in cui i bambini parlino il più vità in sloveno e in tedesco si svolgono per sei ore a set- possibile, anche attraverso giochi. Circa l’approccio timana. L’attuazione dell’esperienza va a aggiungersi all’insegnamento della lingua, ha da diverso tempo alla programmazione portata avanti dalla scuola, sen- scelto di affrontare in tedesco specie argomenti rela- za prevedere ore aggiuntive. Così, dopo una quaranti- tivi all’ambito delle scienze. Questo perché lo ritiene na di minuti di lezione in compresenza con una delle un ambito adatto, sia per il lessico impiegato, sia per la insegnanti che svolgono il programma in italiano, ne possibilità di esperimenti. Così, all’interno del curricu- segue una decina in cui le insegnanti dell’esperienza lum scolastico ha previsto moduli relativi a fotosintesi, trattano contenuti o svolgono attività che riprendono alimentazione, animali... in cui insegna la disciplina in- gli argomenti già trattati in italiano. Sono previste an- sieme alla lingua. Ma i bambini non sempre parlano in che circa due ore non in compresenza, in cui l’immer- tedesco, perché sanno che lei parla italiano. sione nelle due lingue è totale. Ovviamente nel plesso Rispetto al friulano, invece, ogni anno ci sono difficol- è insegnato anche l’inglese. tà a reperire personale da inizio anno scolastico. Luciano Lister Ricordiamo che negli anni sono stati attuati sul terri- (Dom, 31. 10. 2017) torio molti progetti relativi a sloveno, tedesco e friula- no, in particolar modo alla scuola d’infanzia di Tarvisio Centrale e primaria di Tarvisio. Tra questi, segnaliamo TARVISIO - TRBIŽ «Sentieri» e «Casa, Cjase, Hiška, Haus», con percorsi in- tegrati in quattro lingue. Anche tali attività forniranno Nelle scuole del comune dati per ottenere la sperimentazione ministeriale di un curriculum plurilingue. le lingue hanno il loro spazio Luciano Lister (Dom, 31. 10. 2017) Anche nelle scuole del comune di Tarvisio, anch’esse attive nell’ambito dell’Istituto omnicomprensivo di Tar- visio, da molti anni viene prestata attenzione al plurilin- guismo del territorio. TRIESTE - TRST Come in tutti i plessi scolastici della Valcanale, an- che qui nelle scuole d’infanzia e primarie vengono in- È necessario garantire l’istruzione precoce segnati sloveno, tedesco e friulano. Spesso i bambini dei bambini sloveni provengono da famiglie in cui si parla solo italiano e le insegnanti si avvalgono di vari metodi per fare ap- Incontro sulle supplenze negli asili sloveni prendere loro le lingue tipiche del territorio e dei paesi e sulla necessità di asili nidi sloveni sul Carso vicini. Per quanto riguarda lo sloveno, sono ormai note le difficoltà di copertura finanziaria che si ripresentano La questione delle supplenze nelle scuole dell’infan- all’inizio di ogni anno scolastico negli ultimi anni, do- zia comunali con lingua d’insegnamento sloveno e la vute alla scarsità e all’incertezza degli stanziamenti sta- necessità di aprire asili nido sul Carso sono stati i temi tali. Come a Malborghetto-Valbruna, la maestra Alma principali dell’incontro che ha avuto luogo lo scorso Hlede insegna in tutti i plessi sul territorio comunale, 3 ottobre nella sede dell’Unione culturale economica

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 10 slovena su iniziativa dei consiglieri comunali di Trieste munale, come è già prassi consolidata con la Casa dello Valentina Repini (Pd) e Igor Švab (Slovenska skupnost) studente «Srečko Kosovel». e che ha offerto lo spunto per un successivo incontro Tutti i punti affrontati all’incontro saranno oggetto di con il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. una riflessione approfondita nel corso del tavolo di la- All’incontro hanno preso parte: il presidente dell’U- voro sulla scuola, che stanno organizzando Sso e Skgz nione culturale economica slovena-Skgz, Rudi Pavšič, e e che rappresenta una buona base per l’incontro con il il segretario organizzativo Marino Maršič, per la Confe- sindaco Dipiazza. derazione delle organizzazioni slovene-Sso, Igor Švab, (Primorski dnevnik, 4. 10. 2017) la presidente del comitato istituzionale paritetico, Kse- nija Dobrila, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per le scuole slovene, Igor Giacomini, i presidenti del Consiglio circoscrizionale del Carso orientale e occi- TRIESTE - TRST dentale, Maja Tenze e Marko De Luisa, e il direttore del- I bambini di lingua slovena hanno diritto la Casa dello studente, Gorazd Pučnik. Per quanto riguarda le supplenze nella scuola dell’in- all’educazione e all’asilo nido! fanzia con lingua d’insegnamento slovena, già da anni l’amministrazione comunale invia personale docente I presidenti delle Consulte rionali del Carso ausiliario e abilitato all’insegnamento della lingua ita- hanno risposto all’assessore comunale Angela Brandi liana, dal momento che in graduatoria mancano in- segnanti di lingua slovena. Nell’anno 2017-2018 l’am- «La risposta della signora Angela Brandi esprime ciò ministrazione comunale di Trieste incrementerà, negli che pensa della comunità nazionale slovena, dal mo- asili nido e nelle scuole dell’infanzia comunali sloveni, il mento che nega l’importanza della lingua madre, già numero degli insegnanti con conoscenza della lingua nell’infanzia, per l’identità e l’etica di ogni persona. Per slovena, grazie all’apertura di una graduatoria aggiun- questo motivo è nostro dovere rispondere brevemen- tiva al di fuori di quella ufficiale, per la quale i candidati te alla lettera che Brandi ha indirizzato ai presidenti dei interessati possono già fare domanda di inserimento. Consigli circoscrizionali del Carso». Queste soluzioni permettono di incrementare nell’an- Lo hanno scritto i presidenti delle Consulte dell’alti- no scolastico in corso le graduatorie con supplenti piano est ed ovest del Carso, Maja Tenze e Marko de sloveni dagli elenchi aggiuntivi. Non si tratta però di Luisa, all’inizio del documento con il quale hanno ri- una soluzione a lungo termine, dal momento che la sposto alla lettera che lo scorso 15 settembre è stata in- graduatoria ufficiale viene sfruttata da anni. In merito viata loro dall’assessore comunale alla Cultura, Angela alla soluzione di questa questione il direttore dell’Uf- Brandi. Nella missiva Brandi rispondeva a due distinte ficio scolastico regionale, Igor Giacomini, analizzerà la richieste delle Consulte rionali del Carso in merito all’i- questione e preparerà un documento che i consiglieri stituzione di asili nido comunali con lingua d’insegna- comunali Švab e Repini consegneranno al sindaco Di- mento slovena ovvero bilingui. piazza. I Consigli circoscrizionali hanno presentato le risolu- La seconda questione affrontata riguarda l’apertu- zioni qualche mese fa, facendo riferimento alla legge ra di un asilo nido sloveno sul Carso. Si è parlato del- 65 del 13 aprile del 2017, che negli articoli 1 e 14 ga- la risposta negativa data dall’assessore comunale di rantisce il diritto dei bambini fino ai 6 anni d’età a pari Trieste Angela Brandi alla risoluzione dei presidenti opportunità formative ed educative. Il Consiglio cir- dei Consigli circoscrizionali occidentale ed orientale coscrizionale dell’altipiano ovest del Carso ha chiesto del Carso, Maja Tenze e Marko De Luisa, e di una più l’istituzione di asilo nido con lingua slovena e bilingue, ampia riflessione all’interno della nostra società sulle mentre quello dell’altipiano est del Carso l’istituzione necessità legate all’offerta prescolare. Si è sviluppato sul proprio territorio di asilo nido sloveno. L’assesso- un interessante dibattito al quale tutti gli intervenuti re Brandi ha risposto ad entrambi in modo negativo, hanno collaborato attivamente e hanno assunto una avanzando motivazioni alle quali Tenze e de Luisa han- posizione comune, il cui obiettivo è perseverare nella no risposto. richiesta di un asilo nido comunale con lingua d’inse- In apertura alla missiva, Brandi si è appellata alla leg- gnamento slovena sul Carso, per la quale il sindaco ge 12/1961 e ha detto che il Comune di Trieste non è Dipiazza ha espresso la volontà politica. Nel contempo obbligato a istituire scuole slovene e tantomeno asi- nella comunità nazionale slovena si potrebbe iniziare li nido sloveni per bambini fino ai tre anni di età. Ha a pensare ad un asilo nido privato sul Carso, caratteriz- aggiunto che lo sottolinea anche la legge di tutela zato da un’offerta moderna e di qualità, e per il quale 38/2001. Tenze e de Luisa hanno risposto che la legge stringere una convenzione con l’amministrazione co- del 1961 non prende in considerazione i bambini fino

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 11 ai tre anni di età perché all’epoca gli asili nido non esi- zione comunale aveva già previsto di aprire l’asilo nido stevano (sono stati introdotti negli anni Ottanta nella nell’edificio che sarà costruito sul terreno in cui sorgeva regione Emilia Romagna). la sede della polizia stradale. Nel caso non ci sia un nu- Per quanto riguarda la legge di tutela 38/2001 e la mero sufficiente di richieste per istituire un asilo nido legge 65/2017, per l’attuazione di quest’ultima è ne- bilingue autonomo, sarà sufficiente aggiungere all’asi- cessario attendere il decreto ministeriale, «le ammi- lo nido italiano una sezione bilingue. nistrazioni comunali hanno comunque l’obbligo di Il documento riporta in dati numerici la situazione offrire servizi a tutti i cittadini e – nello specifico per la relativa all’offerta dei nidi e ai potenziali fruitori dei nidi minoranza slovena – nella lingua madre», hanno sot- bilingui. tolineato Tenze e de Luisa. Di seguito l’assessore Brandi La discussione è stata breve, senza troppe contra- ha aggiunto che il numero dei bambini sloveni non è rietà, come ha evidenziato la presidente del Consiglio così consistente e che l’offerta dell’amministrazione rionale Laura Lisi (Movimento 5 Stelle). Solo tre consi- comunale è adeguata e sufficiente. I presidenti hanno glieri della lista Dipiazza hanno proposto di posticipare ribattuto evidenziando il principio generale secondo la data della discussione per avere modo di confron- il quale le minoranze hanno diritto alla tutela indipen- tarsi, prima della votazione, con l’assessore comunale dentemente dai numeri. Non è casuale che per quanto all’Istruzione, Angela Brandi, che «disporrebbe di altri riguarda il numero degli alunni iscritti valgono le ec- dati sulla richiesta di asili nido bilingui». Il Consiglio cir- cezioni per le scuole pubbliche con lingua d’insegna- coscrizionale ha respinto questa richiesta e ha deciso mento slovena. per l’immediata votazione sulla risoluzione, che è stata Maja Tenze e Marko de Luisa sottolineano infine che approvata con dieci voti (da cinque consiglieri del Par- la legge 65/2017 rappresenta comunque una svolta, tito democratico, quattro del Movimento 5 Stelle e dal dal momento che garantisce il diritto per tutti i bam- consigliere di Forza Italia, Gianluca Parisi). bini fino ai 6 anni d’età a pari opportunità educative Il consigliere di Forza Italia, Gianluca Papallo, si è aste- e formative e garantisce il diritto dei bambini sloveni nuto, come anche le consigliere di Lega nord, Cristina (tedeschi e francesi) all’insegnamento nella propria lin- Maria Birolla e Antonella Rinaldi, mentre i tre consiglieri gua. La legge 65/2017 stabilisce che l’offerta formativa della Lista Dipiazza (Lorenzo Alberti, Alessandro Gava- è obbligatoria per tutti i bambini fino ai 6 anni d’età e gnin e Riccardo Lipartiti) hanno votato contro addu- che è necessario considerare i diritti delle comunità na- cendo come motivo il fatto che non è stata accolta la zionali. loro richiesta di posticipare la discussione sulla risolu- A. G. zione. (Primorski dnevnik, 7. 10. 2017) M. K. (Primorski dnevnik, 21. 10. 2017) ROIANO - ROJAN SCUOLA Risoluzione per l’istituzione dell’asilo nido Concorso per dirigenti delle scuole Il Comune di Trieste istituisca l’asilo nido bilingue con lingua d’insegnamento slovena nello spazio dov’era la caserma della polizia stradale a Roiano-Rojan. È questo l’invito espresso nella risolu- Il ministro all’Istruzione ha accolto l’emendamento zione che nel corso della seduta del 20 ottobre è sta- della deputata Tamara Blažina ta approvata dal Consiglio rionale per Roiano-Rojan, Gretta-Greta, Barcola-Barkovlje, Cologna-Kolonja e La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto con Scorcola-Škorklja. Il documento è stato votato a favore il regolamento del concorso per dirigenti scolastici, da dieci consiglieri, tre i contrari e tre gli astenuti. compresi quelli per le scuole con lingua d’insegna- La risoluzione è stata presentata dal consigliere del mento slovena. Partito democratico Daniele Vatta. Ispirato da una ri- La notizia della pubblicazione ci è stata trasmessa soluzione simile sull’istituzione dell’asilo nido bilingue dalla parlamentare Tamara Blažina, che aveva richia- sul Carso occidentale, che è stata approvata un mese mato l’attenzione del ministro all’Istruzione, Valeria fa dal locale Consiglio rionale, Vatta ha specificato che Fedeli, sulla questione del concorso in occasione della l’istituzione dell’asilo nido bilingue rappresenterebbe recente visita del ministro a Trieste. Il regolamento è un ulteriore offerta per le famiglie locali e per i pendo- stato oggetto di una verifica preventiva da parte della lari che ogni giorno vanno in città e che usufruirebbero Corte dei conti, che in merito ha emesso parere positi- dell’asilo nido bilingue. Ha aggiunto che l’amministra- vo, precondizione per la pubblicazione nella Gazzetta

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 12 Ufficiale. La mancanza di dirigenti ha già, comunque, TRIESTE - TRST fortemente segnato l’attività ordinaria di tutte le scuo- le, anche di quelle slovene. Eduka 2 – progetto per una governance Il regolamento, pubblicato nell’articolo 23, prevede specifici dettami per l’istruzione slovena in Friuli Ve- transfrontaliera dell’istruzione nezia Giulia. In questo senso è stato approvato intera- Kick off meeting del progetto Interreg, di cui l’Istituto sloveno mente il provvedimento della deputata Blažina, che, in di ricerca-Slori è il partner guida accordo con gli interlocutori competenti e con il mini- stero dell’Istruzione, ha collaborato alla stesura del te- Lo scorso 12 ottobre, nella sala Tessitori del Consi- sto inerente la realtà slovena. «Di particolare rilevanza glio regionale a Trieste, è stato presentato il progetto è il fatto che il concorso per dirigenti delle scuole slove- Eduka2, la naturale continuazione del primo progetto ne sarà bandito e organizzato dall’Ufficio scolastico re- Eduka, che poggiava sulla costruzione del sapere e de- gionale, che dovrà considerare la nostra specificità sia gli strumenti opportuni per l’educazione alla pluralità sul piano linguistico che su quello formale», sottolinea ovvero alla multiculturalità in ambito scolastico e uni- la parlamentare slovena. Questo a suo giudizio rappre- versitario sul piano transfrontaliero. Il progetto Eduka senta una garanzia ulteriore che l’intero procedimen- 2, che è stato avviato il 1° settembre, e si concluderà il to sarà conforme alle attese della comunità nazionale 28 febbraio 2019, è orientato alla gestione transfron- slovena e naturalmente del sistema scolastico sloveno. taliera dell’istruzione, vale a dire al rafforzamento della Il numero dei posti a bando coprirebbe attualmente i cooperazione transfrontaliera sul piano dell’istruzione posti a disposizione e quelli che si libereranno nel pros- attraverso lo sviluppo di strumenti didattici unitari e di simo triennio a causa del pensionamento. A questo modelli formativi. Il progetto – il costo complessivo è proposito va sottolineata la necessità di provvedere a di 755.500 euro – è stato cofinanziato dal bando per la un sufficiente numero di candidati con le caratteristi- presentazione di progetti standard nell’ambito del Pro- che richieste. gramma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia «La collaborazione continuativa e sistematica tra la 2014-2020 e dal Fondo europeo di sviluppo regionale. deputata slovena e il solo ministro all’Istruzione ha già A nome del partner guida – l’Istituto di ricerca slo- prodotto risultati abbastanza incoraggianti. Restano veno Slori – i project manager Maja Bertok e Matejka però irrisolti alcuni problemi che sono stati illustrati in Grgič hanno presentato il progetto e le attività previste occasione della visita del ministro Fedeli a Trieste an- nonché i partner coinvolti, e cioè la Società filologica che con la consegna alla stessa di un promemoria del Friulana “Graziadio Isaia Ascoli”, l’Università di Nova Sindacato della scuola slovena», fanno notare dal gabi- Gorica, l’Università Ca’Foscari di Venezia, l’Università netto della deputata del Pd. del Litorale – Facoltà di Pedagogia, l’Ufficio scolastico A questo proposito Blažina ha incontrato lo scorso 28 regionale del Friuli Venezia Giulia e i ministeri dell’Istru- settembre il capo gabinetto del Ministero dell’Istruzio- zione italiano e sloveno. ne, Sabina Bono. All’incontro la deputata ha evidenzia- Nell’ambito del progetto verrà realizzata una rete to la necessità di portare a termine nei prossimi mesi di cooperazione transfrontaliera formata da scuole, alcuni interventi indispensabili per le scuole slovene. università, centri di ricerca ed enti delle minoranze Dall’insediamento di personale aggiunto all’Ufficio nazionali e linguistiche; verranno predisposte linee scolastico regionale (legge statale 923/73, nota come guida, metodi e contenuti condivisi su temi sia cultu- legge Belci-Škerk), dall’istruzione plurilingue in Valca- rali e linguistici, sia ambientalistici e naturalistici per nale all’assegnazione specifica di cattedre per le scuole l’armonizzazione dei sistemi di istruzione e formazio- slovene, al fine di evitare un eccessivo numero di sup- ne; è prevista la formazione condivisa di docenti sul plenti. «Anche questo intervento della deputata slove- trasferimento di modelli didattici nell’ambiente scola- na rientra nel suo impegno affinché in questo periodo stico e universitario; verranno predisposti strumenti si superino alcune difficoltà che gravano sull’attività informativi sulle procedure di riconoscimento dei titoli ordinaria delle scuole slovene», hanno evidenziato dal e delle qualifiche professionali per studenti e laureati gabinetto di Blažina. transfrontalieri. (Primorski dnevnik, 29. 9. 2017) Nell’ambito del progetto verranno realizzati: unità didattiche e «classi transfrontaliere» per materie diver- se; materiale didattico per l’insegnamento delle lingue Su Internet potete leggere il bollettino Slovit minoritarie e delle letterature dell’area transfrontaliera; all’indirizzo: www.slov.it strumenti e azioni pilota condivisi di insegnamento di Siamo anche su Facebook e in digitale! sloveno e italiano, come lingua del vicino, nelle scuole;

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 13 piattaforma web per materiali didattici ed e-learning; entra in campagna elettorale, durante la quale, anche corsi di formazione congiunti per docenti e professori; in merito alla minoranza slovena, non è da attendersi strumenti di supporto a studenti e laureati nelle proce- decisioni importanti. dure per il riconoscimento dei titoli e delle qualifiche Le delegazioni Glasbena matica e Komel (rappresen- professionali acquisite nel Paese confinante: manuale, tati dal vicepresidente Davide Clodig e dal presiden- orientamento, corsi di formazione congiunti. I princi- te Blaž Kerševan) hanno di fatto ribadito le posizioni pali target group del progetto sono: scuole d’infanzia, espresse via lettera a inizio settembre in risposta alla primarie e secondarie in Italia e in Slovenia; dirigenti e richiesta di Torrenti. docenti scolastici, alunni, studenti; università, incluse Nei documenti si fa riferimento alle riunioni dei di- le segreterie studenti, le segreterie didattiche e i centri rettivi delle due scuole di musica, che non hanno pro- di orientamento; centri di ricerca; studenti universita- dotto risultati concreti, nonostante sulla carta nessuno ri, ricercatori, docenti universitari ed esperti; enti delle sia contro una sola scuola di musica della quale, come minoranze nazionali e linguistiche; enti e associazioni sembra, non disporremo per diverso tempo. E questo nel settore della formazione, formatori, operatori di- nonostante la convinzione dell’assessore (lui stesso lo dattici; famiglie con figli inseriti nel processo formati- ha ribadito alla riunione della Commissione), che sono vo; rappresentanti istituzionali, politici ed enti pubblici maturate le condizioni e i tempi per costituire una nuo- e privati. va istituzione nello spirito della decisione del Consiglio L’importanza fondamentale della collaborazione nel regionale. costruire nuove strade comuni, che potrebbero conso- I membri della Commissione hanno posto numerose lidare ulteriormente i rapporti tra gli Stati, è stata sotto- domande agli ospiti su aspetti giuridici, pedagogici e lineata dall’assessore regionale all’Istruzione, Loredana legati all’assunzione del personale che subentrereb- Panariti. bero nel caso si giungesse alla fusione o all’istituzione Sas di una nuova scuola di musica. Si tratta di questioni al- (Primorski dnevnik 13. 10. 2017 quanto complesse (è stata espressa anche l’eventualità www.slori.org) di istituire una fondazione o un circolo) e resta irrisolta la questione dei 150 mila euro del contributo regionale straordinario, che, come abbiamo detto, Komel ha ri- REGIONE cevuto due anni fa in prospettiva di una fusione con la Glasbena matica. L’assessore Torrenti a suo tempo dis- Dovremo attendere ancora se che, in caso di mancata fusione, questi fondi avreb- bero dovuto essere restituiti alla Regione. Il centro Ko- per un’unica scuola di musica mel, invece, ha specificato che il contributo finanziario Audizione con la Commissione consultiva regionale straordinario gli è servito per sanare le proprie casse. dei rappresentanti della Glasbena matica e del centro Komel S. T. (Primorski dnevnik, 6. 10. 2017) Entro la fine dell’anno sarà forse chiaro se nei pros- simi anni noi sloveni in Italia avremo una sola scuola di musica regionale. L’audizione delle scuole di musi- ca Glasbena matica ed Emil Komel di fronte alla Com- REGIONE missione regionale consultiva non è, infatti, servita a risolvere vecchi e nuovi problemi, che caratterizzano la Fondi inutilizzati, destinati alla ristrutturazione questione. di edifici della minoranza slovena Due anni fa il Consiglio regionale aveva destinato 150 mila euro al Komel per risanare le casse della scuola di Semaforo verde del Consiglio regionale musica e in prospettiva della fusione con la Glasbena per 5,3 milioni di euro matica. Quest’estate, invece, i consiglieri regionali han- no deciso che i contributi statali verranno assegnati ad Dopo l’ok dato il 21 ottobre dalla Commissione re- un’unica istituzione musicale, o nuova o il frutto della gionale consultiva per la minoranza slovena, lo scorso fusione di Komel e Glasbena matica. Dall’audizione dei 25 ottobre il Consiglio regionale approvato definitiva- rappresentanti della Glasbena matica e del Komel e mente la destinazione di 5,3 milioni di euro alla ristrut- anche dal dibattito che ne è seguito è emerso che nes- turazione degli edifici sportivi, culturali e polifunzionali suno ha premura che si giunga alla fusione. L’assessore della minoranza slovena. Gianni Torrenti ha fissato a fine anno il termine per as- L’importo maggiore (2 milioni 500 mila euro) spetta sumere una decisione in merito. Con il 2018 la Regione all’associazione sportiva Bor per la ristrutturazione del-

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 14 lo Stadio 1° maggio a Trieste; un milione di euro andrà ministrazione regionale a non destinare neanche un al Teatro stabile sloveno per il Kulturni dom di Trieste, euro agli sloveni nel bilancio finanziario preventivo per il circolo cattolico della stampa riceverà 700mila euro il 2018. per il rinnovo dell’edificio polifunzionale in località Pla- S. T. cuta a Gorizia, l’associazione Kulturni dom riceverà 600 (Primorski dnevnik, 26. 10. 2017) mila euro per interventi di ristrutturazione. Alla società per iniziative editoriali-Prae andranno 500 mila euro per la ristrutturazione dell’edificio in via Montecchi a Trieste, dove ha sede il Primorski dnevnik GORIZIA - GORICA (quotidiano sloveno di Trieste. ndt.). Quasi un milione e mezzo L’integrazione da parte della Regione al bilancio pre- ventivo (ma nel secondo capitolo questi fondi erano per Kulturni dom e Piazzutta già nel bilancio regionale) assegna anche 1.114.000 euro alla Biblioteca Nazionale e degli Studi per il com- Una parte dei fondi inutilizzati e stanziati in base alla pletamento dei lavori di ristrutturazione dell’edificio legge di tutela per gli sloveni – complessivamente 5,3 Trgovski dom a Gorizia, dove avrà sede la biblioteca. milioni di euro – che le amministrazioni e istituzioni I fondi per la ristrutturazione degli edifici della mino- pubbliche non hanno utilizzato per la valorizzazione e ranza slovena verranno attinti dalla Regione dal fon- l’uso della lingua slovena, verrà investita anche a Gori- do statale inutilizzato della legge di tutela, che è sta- zia. Come già riferito, su delibera del Consiglio regiona- to destinato alle amministrazioni locali per il servizio le, ancor prima del Governo e poi della Commissione bilingue (sportelli bilingui, servizi di traduzione, ecc.). regionale consultiva per la minoranza slovena, i fondi Secondo Igor Gabrovec la minoranza slovena dovreb- saranno utilizzati per la ristrutturazione di edifici della be riflettere attentamente sul perché non siano stati comunità slovena in Italia. (…) Di questi fondi 600 mila utilizzati i fondi statali per il bilinguismo e per lo slove- euro verranno impiegati per la manutenzione del Kul- no. Gabrovec considera favorevolmente la decisione di turni dom, in via Brass, a Gorizia e 700 mila euro per devolveli alla ristrutturazione degli edifici. La modifica la ristrutturazione dell’edificio a Piazzutta-Placuta, ab- di destinazione di questi fondi (che sono stati trasferi- bandonato a sé stesso già da 15 anni. ti dalle casse dello Stato a quelle della Regione) ha ri- Come intendano investire questi fondi lo abbiamo chiesto grande impegno, in merito al quale il vicepresi- chiesto al presidente del Kulturni dom, Igor Komel, e a dente, Gabrovec (della Slovenska skupnost) menziona Marjan Markežič, presidente della Fondazione Gorizia, l’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, e la deputata che ha rilevato l’edificio storico a Piazzutta dal Centro Tamara Blažina. stampa cattolico. Il consigliere regionale Stefano Ukmar (Pd) ha esor- «Finalmente riusciremo a risolvere i problemi più cri- tato Torrenti ad un impegno maggiore della Regione tici, che ci assillano già da anni. Dopo 36 anni di attività, per il futuro del Narodni dom di Trieste in relazione alla il Kulturni dom necessita, infatti, di radicali interventi normativa della legge di tutela. Ukmar si è agganciato di manutenzione, che non possiamo più rimandare», alla delibera sul contributo di 100 mila euro alla comu- afferma Komel. Secondo lui è prioritario soprattutto il nità croata di Trieste per proporre a Torrenti il coinvolgi- risanamento del tetto in rame, che spande in diversi mento dei croati di Trieste nella questione del Narodni punti e richiede un intervento radicale. Tra le priorità dom, che prima dell’incendio ospitava anche i circoli annovera anche il ripristino del riscaldamento e l’in- croati. Secondo Ukmar il fatto che a Roma abbiano ac- stallazione di climatizzatori nelle sale grande e piccola. consentito ad una diversa destinazione dei fondi stan- «Negli anni Ottanta il riscaldamento era a basso costo, ziati in base alla legge di tutela dimostra l’attenzione oggi non più. Non possiamo permetterci di riscaldare che questo Governo, come prima quello di Renzi, di- contemporaneamente la palestra e altri spazi dell’edi- mostra alla minoranza slovena. ficio, se non vengono utilizzati contemporaneamente. L’opposizione di centrodestra non ha contestato la È necessario ammodernare il sistema di riscaldamento proposta di indirizzare i 5,3 milioni di euro allo Stadio in modo che, a seconda della necessità, potremo uti- 1maggio e ad altri edifici sloveni. Non ha avuto nulla lizzarlo per singole parti dell’edificio», specifica Komel. da ridire neanche il consigliere di Forza Italia, Roberto «Abbiamo in programma anche altri interventi, dal Novelli, secondo il quale il sistema di finanziamento rifacimento dell’intonaco del Kulturni dom all’acquisto della minoranza slovena a causa dei fondi inutilizzati di nuove luci per l’aula magna, dall’ammodernamen- per il bilinguismo è «evidentemente in un grave stato to di apparecchiature tecniche alla sistemazione della di crisi». piccola sala. Sono interventi che affronteremo gra- Il consigliere di destra ha comunque esortato l’am- dualmente in base ai fondi a disposizione. Non credo

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 15 che con questo contributo riusciremo a fare tutto ciò GORIZIA - GORICA che abbiamo progettato, ma almeno faremo in modo che l’edificio non presenti problemi per i prossimi dieci Il civico 18 di Piazzutta abbandonato anni. Ritengo positivo che siamo riusciti a persuadere la Regione e le due organizzazioni di raccolta della mi- già da quindici anni noranza slovena (Skgz e Sso) sull’effettiva urgenza di questi fondi e li ringrazio per questo». L’edificio a tre piani al numero 18 di Piazzutta rap- La stessa soddisfazione non emerge dalle parole di presenta una parte importante del patrimonio storico Marjan Markežič, il quale sottolinea che per la ristruttu- degli sloveni di Gorizia-Gorica. La casa di Mazzenchi è razione dell’edificio di Piazzutta-Placuta «ci aspettava- stata acquistata nel 1923 dalla Società tipografica cat- mo e abbiamo bisogno di più fondi». tolica su iniziativa del segretario Virgil Šček. La Societa «L’edificio è abbandonato dal 2002, quando in Piaz- tipografica cattolica vi ha, in seguito, aperto la Tipogra- za della Vittoria si trasferirono anche il “Novi glas” (set- fia consorziale, che più tardi ha assunto il nome di Ka- timanale sloveno di Gorizia, ndt.) le editrici “Goriška toliška tiskarna (Tipografia cattolica). Mohorjeva” e “Pastirček”. Iniziammo subito a pensare Nell’edificio ha trovato spazio anche la casa editrice a come ristrutturare l’edificio e a quale sarebbe stata goriziana Goriška Mohorjeva, che oggi è attiva in Piaz- la sua nuova destinazione d’uso. Nel 2004 abbiamo za della Vittoria-Travnik. Nel periodo fascista la pro- istituito la Fondazione Gorizia, composta da tutte le prietà è passata a privati, per sottrarre l’edificio al se- nostre organizzazioni, dalla Confederazione delle or- questro, ma nel 1934 la questura ha tolto alla Katoliška ganizzazioni slovene-Sso all’Unione culturale cattolica tiskarna l’autorizzazione allo svolgimento delle attività. slovena-Zskp, da entrambe le arciparrocchie slovene, La tipografia vi è tornata – allora già come tipografia quella di Gorizia e quella di Aurisina; la fondazione ha Budin – nel 1947. rilevato la proprietà dell’edificio dal Centro stampa cat- Qualche anno fa un’interessante storia in merito alla tolico, perché pensavamo di evitare in questo modo al- Katoliška tiskarna a Piazzutta è stata riportata su que- cuni ostacoli burocratici nel presentare le richieste per sto giornale da Erika Jazbar: Nel 1943 il materiale dei i contributi. Incominciammo a bussare a tutte le porte: tipi è stato portato a Vojsko presso Idrija, dove stava abbiamo chiesto aiuto alla Regione, a varie istituzioni e cominciando a operare la tipografia partigiana Slove- anche alla Slovenia, ma ad eccezione di cordiali visite nija, che fino all’1 maggio 1945 ha stampato il quoti- non abbiamo ottenuto nulla. Di progetti ce ne erano diano “Partizanski dnevnik” (predecessore dell’attuale molti – tra questi anche l’istituzione di una scuola di Primorski dnevnik, ndr.), anche coi tipi della Katoliška musica transfrontaliera -, ma sono svaniti tutti», affer- tiskarna. ma Markežič. Nel secondo dopoguerra l’edificio di Piazzutta è di- Markežič considera ingiusta la suddivisione dei fon- ventato un centro culturale e educativo. L’edificio è di stanziati in base alla legge di tutela: «Tre quarti dei diventato luogo d’incontro di giovani, vi ha operato fondi va a Trieste; il resto dobbiamo dividerlo con il anche un asilo mariano. A Piazzutta si sono svolti gli Kulturni dom, che però recentemente ha già ricevuto incontri costitutivi della Polisportiva Olympia e del Cir- aiuti per interventi di ristrutturazione. Da calcoli som- colo culturale cattolico sloveno. Nel 1954 a Piazzutta mari, per il restauro dell’edificio a Plazutta avremmo ha iniziato a funzionare una scuola di musica, che nel bisogno di almeno 980 mila euro. L’edificio è vincolato, 1988 ha cambiato nome in Centro per l’educazione è composta da tre piani e ha una superficie utilizzabile musicale-Center za glasbeno vzgojo Emil Komel. di 600 metri quadrati. Cosa faremo con questi 700 mila A Piazzutta hanno operato anche il Circolo sloveno euro? Ristruttureremo quel che riusciremo e per il resto di beneficenza, la redazione del settimanale cattolico attenderemo tempi migliori». “Katoliški glas” e più tardi del “Novi glas” e della rivi- Markežič afferma che a Plazzutta vorrebbero trasfe- sta “Pastirček”; dal 1973 anche la Federazione dei cori rire le sedi dello Sso, dell’Unione dei cori parrocchia- parroccchiali-Zcpz. AL Ktd hanno iniziato a riflettere li-Zcpz, dell’Unione culturale slovena-Zskp e il circolo sul trasferimento al centro culturale “Lojze Bratuž” e in «Anton Gregorčič», dal momento che al centro cultu- piazza della Vittoria negli anni Novanta, dopo che all’e- rale «Lojze Bratuž» manca lo spazio per il centro Komel. dificio di Piazzutta erano cominciati a sorgere problemi «Credo che le attività della scuola di musica non possa- per la sua usura e le nuove norme di sicurezza e antin- no essere trasferite facilmente nel Trgovski dom, i cui cendio. Si è trasferita anche la tipografia Budin, che spazi non sono adeguati e mancano fondi per la loro ha costruito un nuovo stabile nella zona industriale di sistemazione», conclude Marjan Markežič. Sant’Andrea-Štandrež. Aleksija Ambrosi ale (Primorski dnevnik, 19. 10. 2017) (Primorski dnevnik, 19. 10. 2017)

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 16 GORIZIA - GORICA Sono intervenuti Roberta Demartin, presidente dell Fondazione della Cassa di risparmio di Gorizia, che per L’obiettivo resta la fiducia transfrontaliera il simposio ha messo a disposizione la sala della pro- pria sede in via Carducci (in sloveno Gosposka ulica); Incontro in memoria di Darko Bratina la senatrice Laura Fasiolo e, con un videomessaggio, anche l’assessore regionale Loredana Panariti, che ha La giornata organizzata lo scorso 20 ottobre, in me- correttamente evidenziato come la fiducia rappresen- moria di Darko Bratina da un’ampia cerchia di enti è ti una questione chiave in un’area di confine nonché stata serrata, ma soprattutto ispirante. Questo grazie uno scopo che va perseguito, il che in passato non si è ai contenuti che i quindici relatori hanno esposto nella sempre verificato. parte del simposio «Fiducia oltre il confine», che è stato Il simposio è entrato nel vivo quando Davorin Deve- ben lungi dall’essere una carrellata di ricordi, piuttosto tak, socio fondatore del Kinoatelje, ha disegnato una la ricerca di ciò che è viva eredità di Bratina. traccia biografica di Darko Bratina tra Gorizia, Trie- A organizzare l’evento sono stati il Kinoatelje, Il Cir- ste-Trst, Trento, Torino e Lubiana. (…) Si tratta del frutto colo-Društvo Darko Bratina, il Dipartimento di lingui- di due anni diricerca. È partito dall’infanzia di Bratina stica, letteratura, comunicazione, formazione e società vissuta «sul confine, nel bel mezzo della guerra, sui dell’Università di Udine e il Dipartimento di scienze campi lavorati tra l’Isonzo e Solkan. Lì si parlavano li- politiche e sociologiche dell’Università di Trieste-Trst, beramento sloveno, italiano e friulano. Bratina era nato l’Unione culturale-economica slovena-Skgz, l’Istituto in una famiglia slovena, che oltre alla coscienza etnica sloveno di ricerche (Slori) e la rete regionale d’istituti di coltivava anche l’apertura verso entrambi gli ambien- sociologia Fvg Sociologia 2020. ti». Devetak ha elencato le tappe nella vita di Bratina A nome degli organizzatori sloveni hanno portato il accompagnate da modifiche al suo nome: alla scuola proprio saluto Aleš Doktorič, Rudi Pavšič e Devan Jago- slovena si chiamava Božidar, per i compagni di scuo- dic; in rappresentanza delle Università hanno salutato la al liceo italiano era Diodato, con gli anni 1967-1968 Nicola Strizzolo e Moreno Zago, mentre per entrambi aveva assunto il nome sloveno Darko. Devetak ha evi- i rettori anche Nicoletta Vasta dell’Università di Udine. denziato come Bratina alternasse l’uso di sloveno e ita- Strizzolo ha notato l’eredità di Bratina nel collegamen- liano in continuazione a seconda del contenuto. to di due università a vantaggio di Gorizia, mentre Il tema dell’incontro è stato, succesivamente, affron- Zago ha detto di fare ancora oggi uso delle chiavi per tato in due tavoli, uno politico e uno sociologico, con la comprensione dei periodi di svolta, che ha appre- otto relatori – Miran Komac, noto politologo di Lu- so da Bratina durante i suoi anni universitari. Jagodic biana, non ha potuto essere presente. L’evento è sta- ha evidenziato come Bratina fosse «un mediatore tra to moderato dal presidente dell’ordine regionale dei il mondo sloveno e quello italiano; le sue idee hanno giornalisti, Cristiano Degano, che ha iniziato con un caratterizzato lo Slori e ispirano anche l’odierno nucleo ricordo tratto dal suo periodo alla Regione: «Quando di giovani ricercatori dell’Istituto». Pavšič ha detto che da Strasburgo è giunta la notizia della morte di Bratina, Bratina ha seminato molto e che è per questo che il suo abbiamo interrotto la seduta del Consiglio regionale». lavoro ha generato molti frutti. «Sapeva vedere lonta- La deputato Tamara Blažina ha notato come la legge no, per questo non sempre lo abbiamo capito, ma ci ha di tutela della minoranza slovena sia stata uno dei temi aperto gli occhi. Ne avremmo ancora bisogno, perché centrali dell’impegno di Bratina, collegato alla sua rifles- intorno a noi c’è un pantano di idee». sione sulla nazionalità e sul superamento del confine. Hanno parlato anche i sindaci di Gorizia-Gorica e (…) La prima proposta di legge di tutela è stata depo- . Rodolfo Ziberna ha ricordato l’intelligen- sitata nel 1993, un’altra due anni dopo. (…) L’ex parla- za e la raffinata cultura di Bratina: «Tra noi due c’era mentare e sottosegretario del Governo Miloš Budin ha molto rispetto, sebbene avessimo posizioni diverse. detto che Bratina aveva ben chiaro il doppio approc- Oggi sentiamo la mancanza di persone che riflettano cio, che una qualche comunità può coltivare rispetto come Darko Bratina. Che col Gect-Ezts la zona di Gori- alla questione di cultura e lingua: deve scegliere tra le zia sia considerata un modello d’integrazione europea, posizioni di identità chiusa o aperta. (…) Il due volte è un risultato di cui possiamo essere riconoscenti an- presidente della provincia di Gorizia, oggi deputato e che a Bratina». presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin, con- Matej Arčon ha aggiunto: «Il Gect è nato sulla fiducia serva ancora il pezzo di carta su cui Bratina, nel 1997, delle nostre amministrazioni cittadine. E la nostra co- aveva disegnato tre cerchi davanti a lui, allora candi- mune attività gode di grande fiducia da parte dell’U- dato al presidente della Provincia: rappresentavano il nione Europea. Oggi realizziamo una visione di Brati- goriziano e le valli della Vipava e dell’Isonzo. Li aveva na». poi circondati con un cerchio più grande, cancellando

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 17 il confine al punto di contatto tra i tre cerchi più piccoli. TRIESTE - TRST Erano diventati, sono diventati una cosa sola. (…) «Gorizia non ha sfruttato tutte le opportunità legate Resta presidente Breda Pahor, alla caduta del confine. Il Gect è un mezzo per prova- nel direttivo torna lo Sso re a recuperare il tempo perso, deve però avere grandi sogni, grandi progetti e investire nella conoscenza», ha Nuovo direttivo per il Teatro stabile sloveno aggiunto Brandolin. Il senatore di Trieste Francesco Russo ha avuto Brati- L’assemblea dei soci costituenti del Teatro stabile slo- na come professore universitario. Accanto a Beniami- veno di Trieste ha eletto lo scorso 27 ottobre il nuovo no Andreatta, lo ha collocato a modello di accademico Consiglio direttivo e Comitato di revisione. Breda Pahor prestato alla politica: entrambi docenti, entrambi sena- è stata riconfermata all’unanimità quale presidente del tori. «Per la loro capacità di vedere lontano, che è anco- teatro principale della comunità slovena in Italia, a vice ra attuale, quasi profetica; con il coraggio delle idee e presidente è stato eletto Rado Race. Nel Consiglio di- il loro straordinario profilo etico hanno caratterizzato rettivo torna la Confederazione delle organizzazioni un’intera generazione». (…) slovene-Sso. A fare luce sul Bratina sociologo è stato per primo Ogni socio fondatore del Teatro stabile sloveno ha Bruno Tellia, suo compagno di scuola a Trento, che con ,come noto, il diritto di proporre un candidato; a causa Bratina ha condiviso la carriera di professore universi- della soppressione della Provincia di Trieste, l’ammi- tario. Rispetto alle discussioni attuali inerenti una cir- nistrazione regionale, che ne ha assunto le compe- coscrizione elettorale che renda possibile l’elezione di tenze in ambito culturale, ha proposto due candidati. un cittadino di lingua slovena al Parlamento di Roma, è All’assemblea l’assessore regionale alla cultura, Gianni caduto a pennello il racconto di Tellia su come Bratina Torrenti, ha detto che i suoi candidati sono l’avvocato lo avesse pregato di disegnare insieme una circoscri- Rado Race e Livia Amabilino, presidente del teatro ci- zione che gli permettesse l’elezione, cosa che si è avve- vico “La contrada”. Il Comune di Trieste, rappresentato rata nel 1992. (…) in assemblea dall’assessore all’Attività teatrale, Serena Il sociologo dell’Università di Teramo, Daniele Un- Tonel, ha proposto nel direttivo Giuliano Caputi. Lo garo, ha affermato che Bratina ha collocato la propria scenografo e regista italiano sostituirà così il contabile riflessione sociologica sull’identità al centro della pro- Paolo Marchesi, che lavora nell’edificio di via Petronio pria azione politica. dal 2009, dove ha iniziato come amministratore straor- Con l’aiuto di Bratina, Maria Cristina Novelli Quadrifo- dinario delegato (con Andrea Berdon) e dopo lo stato glio ha preparato la propria tesi di laurea su una regio- di crisi di allora è stato nominato anche nel direttivo. ne di confine; con questa tesi si è laureata e è diventata Soci fondatori del Teatro stabile sloveno-Ssg sono assistente di Bratina all’università. Durante il simposio, anche entrambe le organizzazioni di raccolta della co- di Bratina ha evidenziato soprattutto la feconda im- munità slovena in Italia, l’Unione culturale economica pronta da lui lasciata alla «Scuola superiore di lavoro slovena-Skgz e la Confederazione delle organizzazioni sociale» di Trieste. (…) slovene-Sso. A nome delle due organizzazioni di rac- L’unico oratore di lingua slovena tra i sociologi è stato colta i rispettivi presidenti hanno proposto ciascuno Milan Bufon dell’Università del Litorale, geografo socia- un nominativo per il direttivo del Teatro stabile: il presi- le e per tanti anni presidente dello Slori. Ha fatto luce dente della Skgz, Rudi Pavšič, ha proposto la presiden- sul rapporto di Bratina col mondo scientifico sloveno te attuale Breda Pahor; il presidente dello Sso, Walter e l’Istituto di ricerche. Il particolare interesse di Bratina Bandelj, ha proposto Maja Lapornik. Pavšič, su delega verso la questione della minoranza e i rapporti slove- dell’associazione Teatro stabile, ha proposto Adriano no-italiani deriva dal fatto che fosse un uomo che ve- Sossi, già membro del direttivo uscente. niva da fuori. Si è formato al di fuori di una minoranza L’assemblea era presieduta dalla presidente uscente che era molto diversa da quella di oggi. Lo Slori stava Breda Pahor, che non aveva diritto al voto. I rappre- allora sorgendo e Bratina non ne era socio fondatore, sentanti dei soci fondatori hanno confermato all’una- ma vi fu subito coinvolto. Inaspettatamente ne diven- nimità tutti i candidati citati e hanno anche eletto la ne il direttore e vi apportò le proprie vedute nuove e presidente e il vicepresidente, che, come detto, per il innovative. (…) “Le sue riflessioni sull’identità multipla, prossimo triennio saranno Breda Pahor e Rado Race. sulle politiche di integrazione attive, sul modello d’in- L’assemblea ha inoltre nominato i revisori dei conti, che tegrazione goriziano restano attuali, le sue visioni però sono tutti sloveni. Il ministero italiano alla Cultura (Mi- sono ancora irrrealizzate”, ha concluso Milan Bufon. bac) ha nominato a suo rappresentante Boris Valentič, ide che sarà affiancato dai revisori Giuliano Nadrah e Mara (Primorski dnevnik, 21. 10. 2017) Petaros.

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 18 A margine dell’assemblea, Walter Bandelj si è detto contratti nominativi, moduli ed elenchi del personale soddisfatto per il fatto che lo Sso sia rappresentato nel docente) scritti senza segni diacritici. Il problema della direttivo del Teatro stabile (la sua partecipazione era mancanza di segni è presente anche sul sito internet stata “congelata” tre anni fa per contrarietà al decorso del ministero all’Istruzione con conseguenti difficoltà a delle elezioni del direttivo di allora). Ha sottolineato di capire il testo e la dicitura corretta dei nomi. Giacomini aver convintamente appoggiato l’elezione della presi- si è impegnato a informare a riguardo le autorità com- dente Breda Pahor e che entrambe le organizzazioni di petenti, ma ha anche puntualizzato che attualmente raccolta sono concordi sulla necessità di ravvivare l’o- sul sito del ministero in molti casi lo sloveno è presente: perato dell’associazione Teatro stabile. così è già possibile presentare alcune richieste in slo- La riconfermata presidente del Teatro stabile ci ha veno e lo stesso vale anche per altri ambiti del sistema detto di auspicare che la stagione avviata sia quanto contabile del ministero all’Istruzione. più proficua, mentre il nuovo direttivo dovrà risolvere Sempre in merito all’istruzione, il Comitato ha di- alcune questioni amministrative e sindacali. Ha esorta- scusso anche sulla necessità di attuare i decreti mini- to i soci fondatori ad accordarsi in merito a necessarie steriali inerenti l’educazione prescolastica, in cui si fa modifiche statutarie (per il quale il Teatro attende già riferimento anche all’educazione in lingua slovena. Da da mesi). Ha, infine, ringraziato a nome del Teatro, per un lato la questione riguarda le supplenze nelle scuo- la collaborazione pluriennale negli organi direttivi, Pa- le dell’infanzia comunali a Trieste, dove accade che olo Marchesi, Marta Verginella e l’attuale presidente eventuali assenze di insegnanti vengano coperte da dei revisori Pierluigi Canali. personale docente che non parla lo sloveno. Dall’altro Pd canto si è parlato soprattutto di rafforzare l’offerta di (Primorski dnevnik, 28. 10. 2017) asili nido in lingua slovena: nel territorio del Comune di Trieste ci sono infatti solo 24 posti negli asili nido di lin- gua slovena, mentre sono circa 230 i bambini che nel TRIESTE - TRST territorio comunale frequentano le scuole dell’infanzia con lingua d’insegnamento slovena, ha detto Dobrila. Ancora difficoltà con i caratteri sloveni Ha aggiunto che i membri del Comitato hanno preso in esame anche l’eventualità di un necessario rafforza- In ambito scolastico e nella motorizzazione. Se ne è parlato mento dell’attività del servizio socio-psicopedagogico alla riunione del Comitato istituzionale paritetico in lingua slovena a Trieste, mentre a Gorizia questo ser- per la minoranza slovena vizio manca.

La questione della corretta grafia di nomi e cognomi Patenti di guida con la grafia errata nella forma slovena e dell’uso degli accenti diacritici Il Comitato paritetico ha ascoltato anche i rappre- è stata il filo conduttore della riunione del Comitato sentanti dell’Ufficio per la motorizzazione civile, dove istituzionale paritetico per la minoranza slovena che si verificano difficoltà con la scrittura di segni diacriti- ha avuto luogo nel palazzo della Regione a Trieste lo ci: spesso capita che ciò che è scritto sulla patente di scorso 16 ottobre. Lo ha riferito la presidente del Comi- guida non corrisponde di fatto al nome e cognome tato paritetico, Ksenija Dobrila, che ha diretto la riunio- del possessore del documento. Per questo motivo i ne, nell’ambito della quale in merito alla questione e membri del Comitato hanno approfondito la questio- ai problemi che continuano a manifestarsi soprattutto ne del procedimento mirato alla correzione degli errori nei settori di istruzione e motorizzazione (emissione grafici. La difficoltà sta nel fatto che il sistema informa- di patenti che riportano una scorretta grafia slovena) tico centrale non prevede segni diacritici, per questo sono stati ascoltati sia il direttore dell’Ufficio scolastico motivo a suo tempo si sono anche recati a Roma al regionale, Igor Giacomini, che è anche presidente del- ministero competente, dove sono stati informati sul la commissione regionale per le scuole slovene, come procedimento: questo prevede che per la correzione anche i rappresentanti dell’Ufficio per la motorizzazio- del documento ogni guidatore debba rivolgersi per- ne civile. sonalmente all’ufficio per la motorizzazione. A questo proposito i membri del Comitato hanno proposto la I documenti del ministero ancora senza segni dia- stesura di adeguati moduli bilingui. critici Come ha dichiarato ai giornalisti, a riunione conclusa, Quando l’Ufficio regionale per la lingua slovena? la presidente Ksenija Dobrila, il Comitato ha informato Il Comitato ha anche preso in esame la questione Giacomini che sono numerosi i documenti provenien- dell’Ufficio regionale centrale per la lingua slovena, ti dal ministero all’Istruzione (si tratta per esempio di che non è stato ancora avviato: la legge è del 2015,

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 19 mentre nel 2016 l’amministrazione regionale ha rile- un’età compresa tra i cinque e i diciotto anni, e 10 anni vato il numero necessario di figure professionali (oltre per i maggiorenni. L’importo da pagare per il nuovo al direttore dell’ufficio, tre traduttori, un collaboratore documento d’identità elettronico è di 22 euro. amministrativo e un tecnico informatico) e quest’anno A.G. è stato pubblicato il bando per l’impiego di tre tradut- (Primorski dnevnik, 21. 10. 2017) tori, che però non è ancora terminato. La Regione non ha ancora nominato un collaboratore amministrativo e un tecnico informatico. La questione verrà trattata MUGGIA - MILJE anche alla conferenza regionale per la minoranza slo- vena, che avrà luogo a novembre. Gli sloveni finalmente nello statuto Ivan Žerjal (Primorski dnevnik, 17. 10. 2017) Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo statuto, che per la prima volta cita espressamente gli sloveni

Gli sloveni di Muggia-Milje hanno finalmente il loro DUINO - AURISINA/ posto nello statuto del Comune. Nel corso dell’assem- DEVIN - NABREŽINA blea straordinaria dello scorso 17 ottobre, il Consiglio comunale di Muggia ha, infatti, approvato il nuovo sta- Carte d’identità bilingui e trilingui tuto che fa riferimento alla presenza storica degli slove- ni nel comune, alla legge di tutela 38/2001 e alla tradu- L’amministrazione comunale di Duino-Aurisina/De- zione slovena dello statuto nonché ad altri documenti vin-Nabrezina inizierà a gennaio 2018 ad emettere le previsti dalla legge di tutela. Si tratta di un «grande pas- nuove carte d’identità elettroniche. I nuovi documenti so per gli sloveni del territorio e la conferma ufficiale saranno redatti in lingua italiana e inglese, su richiesta che ne siamo parte integrante», come l’ha definito saranno anche trilingui italiano, inglese e sloveno. Mirna Viola, che negli ultimi mesi si è impegnata molto Dopo Trieste, Duino-Aurisina sarà il secondo Comu- affinché venissero accolte tutte le proposte inerenti la ne in provincia di Trieste ad emettere la nuova carta presenza slovena. d’identità elettronica (abbreviativo Cie), ha dichiarato L’assemblea ha approvato quasi all’unanimità il nuo- con orgoglio il sindaco di Duino-Aurisina, Daniela Pal- vo statuto. Si è astenuto solo il consigliere comunale lotta. Ora inizierà il procedimento per l’emissione delle del movimento 5Stelle, Emanuele Romano, dopo che carte d’identità elettroniche. A novembre si terranno nel corso del dibattito l’assemblea ha respinto due i corsi di abilitazione per gli impiegati comunali, a di- suoi emendamenti che chiedevano l’inserimento nel- cembre verranno installati gli strumenti e i programmi lo statuto del cosiddetto bilancio partecipativo. Il ter- informatici necessari. Dopo questa prima fase, l’ammi- zo emendamento, che era di natura tecnica ed è stato nistrazione comunale potrà emettere le nuove carte presentato dalla presidente della Commissione comu- d’identità elettroniche. nale per lo statuto, Anna De Marchi, è stato approvato. La carta d’identità in questione è di plastica e delle Il Consiglio comunale ha quindi approvato all’unani- dimensioni di una carta di credito; è munita di micro- mità il regolamento. processore con frequenza radio per conservare le in- Gli sloveni hanno quindi finalmente ricevuto il rico- formazioni necessarie per la verifica dell’identità del noscimento formale nello statuto del Comune di Mug- possessore del documento. gia, che era ormai un documento obsoleto. Basti con- Un’importante novità sta anche nel fatto che la siderare che la parte storica era ferma al 1921, come ha stampa della carta d’identità sarà di competenza del sottolineato il sindaco di Muggia, Laura Marzi, a mar- ministero agli Affari interni. Per questo motivo il docu- gine dell’assemblea e ha aggiunto che l’approvazione mento verrà emesso nell’arco di 6 giorni dalla richiesta. del nuovo statuto rappresenta un traguardo importan- Dal Comune di Duino-Aurisina fanno sapere che per la te, per il quale si era impegnata anche la precedente richiesta del documento sarà necessaria la prenotazio- amministrazione comunale. Per il rinnovo dello statuto ne. Gli uffici comunali stanno lavorando per rendere si sono impegnate tutte le forze politiche presenti nel possibile la prenotazione on-line. consiglio comunale. Lo statuto non è stato solo aggior- Sarà possibile richiedere il nuovo documento di nato al passo con i tempi e con le nuove normative, ma identità solo nel caso in cui si tratti della prima carta d’i- è stato anche arricchito con nuove disposizioni. Il nuo- dentità, in caso di furto o smarrimento del documento, vo statuto, che fa espresso riferimento agli sloveni, ver- di danneggiamento o scadenza dello stesso. La carta rà anche ufficialmente tradotto in lingua slovena. (…) d’identità avrà una validità di 5 anni se il titolare ha «Oggi è per noi sloveni, che viviamo nel territorio co-

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 20 munale, un grande giorno», ha sottolineato l’assessore 2010 è stato caporedattore del periodico quindicinale comunale Mirna Viola. Il nuovo statuto rappresenta, «Dom», testata con la quale tuttora collabora. Cultore infatti, un grande passo storico verso la reciproca co- di storia, è autore di innumerevoli articoli per diverse noscenza e convivenza. Per diversi mesi la Commissio- pubblicazioni e libri, nonché di interventi a convegni di ne per la stesura dello statuto si è spesso riunita e ha carattere storico in Italia e all’estero. È autore dei volumi rivisto il vecchio statuto. Mirna Viola ha partecipato ad «Slavia-Benečija. Una storia nella Storia» e «Benečija. Ko alcune riunioni e ha presentato le proposte formulate se mala in velika zgodovina srečata» (2013) nonché di dalla comunità slovena di Muggia e appoggiate dalla «Al suono della remonica/Ob zvoku remonike» (2016), coalizione di maggioranza di centrosinistra. (…) «Padre Antonio Banchig gesuita di frontiera» (2007) e Il dibattito sul nuovo statuto è stato seguito in Consi- «Pegliano-Ofijan e la chiesa di San Nicolò» (1998). Inol- glio comunale dallo storico Štefan Čok, che ne ha ela- tre ha curato la prima (1985) e la seconda (2013) edi- borato la parte storica in collaborazione con lo storico zione dei diari di don Antonio Cuffolo «Moj dnevnik. La Piero Debello. seconda guerra mondiale vista e vissuta nel ‘focolaio’ Nell’introduzione storica del documento si evidenzia della canonica di Lasiz». In campo culturale è presiden- la plurisecolare presenza degli sloveni sul territorio e vi te dell’associazione «Don Eugenio Blanchini» e dell’Isti- sono riferimenti sia al periodo austroungarico che ai tuto per la cultura slovena-Isk. decenni successivi. Si fa riferimento alle diverse lingue (www.dom.it) ovvero dialetti che erano parlati nel territorio comuna- le. Si sottolinea la lotta contro fascismo e nazismo, si parla dell’attività portuale, dei paesi sloveni nel territo- rio comunale, di plurilinguismo e multiculturalità che CIVIDALE - ČEDAD da decenni caratterizzano la realtà locale. Si sottolinea, inoltre, che Muggia rappresenta un collante naturale Quello che unisce friulani e sloveni del Friuli con Slovenia, Croazia e Istria. Convegno sul possibile ruolo e sulle prospettive Aljoša Gasperlin per le minoranze linguistiche locali (Primorski dnevnik, 18. 10. 2017) nell’ambito dell’autonomia regionale

La comunità slovena della provincia di Udine e quel- la friulana hanno molto in comune e possono fare MINORANZA SLOVENA molta strada insieme. Questo è emerso all’incontro dal Giorgio Banchig nel Consiglio nazionale titolo «Coinvolgimento attivo delle comunità linguisti- co-nazionali nella pubblica amministrazione ed il loro dell’Ordine dei giornalisti ruolo nella tutela e valorizzazione dell’autonomia re- gionale», organizzato dal partito Unione slovena-Slo- Sono il professionista di lingua tedesca Markus venska skupnost in collaborazione con l’Associazione/ Perwanger e il pubblicista di lingua slovena Giorgio Združenje Blanchini di Cividale e svoltosi venerdì 20 ot- Banchig i primi consiglieri nazionali dell’Ordine dei tobre, nell’ambito del ciclo «Protagonisti sul territorio». giornalisti eletti nel Collegio unico nazionale in attua- Moderati dal vicepresidente del Consiglio regionale zione dell’articolo 2, comma 4, della legge 26 ottobre e segretario dell’Unione slovena, Igor Gabrovec, sono 2016, n. 198. intervenuti il caporedattore del quindicinale Dom, Ezio Le regioni interessate al Collegio Unico nazionale Gosgnach, il sindaco di Carlino e presidente dell’As- sono state 12: Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Sarde- semblea della comunità linguistica friulana, Diego gna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Molise, Basilica- Navarria, il professore di geografia economico-politica ta, Calabria, Piemonte, Veneto e Campania. Da quattro all’Università di Trieste, Igor Jelen, il presidente dell’U- di esse, però, non è pervenuta alcuna autocertificazio- nione Italiana della Slovenia e della Croazia, Maurizio ne, pertanto, nelle circoscrizioni elettorali di Basilicata, Tremul, e il consigliere comunale di Udine, nonché pe- Campania, Molise e Puglia non è stato istituito il seggio diatra e pneumologo, Mario Canciani. per il Cun. Seggio istituito sia per i giornalisti professio- Se Maurizio Tremul ha constatato il buon livello di nisti sia per i giornalisti pubblicisti nelle regioni Friuli tutela di cui gode la comunità italiana in Slovenia (che Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, nonché limitata- rappresenta il 3% della popolazione nella zona della mente ai giornalisti pubblicisti nelle regioni Calabria, Primorska), con 2 deputati su 90 riservati a membri del- Piemonte, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto. le comunità nazionali italiana e ungherese, ha spiegato Banchig è direttore responsabile di «Slovit», bolletti- come i diritti minoritari siano tutelati anche con altre no di informazione degli sloveni in Italia. Dal 1980 al modalità.

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 21 Diego Navarria si è detto convinto che lo statuto spe- somma di tutti i «sejmì», feste patronali, di cui era disse- ciale del Friuli-Venezia Giulia si fondi sulla presenza del- minato l’anno nelle innumerevoli parrocchie dedicate le minoranze linguistiche, ancor più a Cortina di ferro a qualche santo? caduta. Quella friulana rappresenta la maggioranza in Ricordo invece il lavoro cui una famiglia numerosa regione, ma per Navarria non ha coscienza del proprio come la mia si dedicava fino a che l’imbrunire permet- status. Lo status delle minoranze linguistiche può es- teva di distingue tra l’erba il prezioso frutto, la «burja». sere migliorato finanziando a dovere le leggi di tutela; Al ritorno da scuola, altro che compiti o divertimento richiedendo la competenza primaria sulla scuola, con con gli amici; papà e mamma ci attendevano a Ko- una qualche forma di protezionismo per gli insegnan- stanjove, Na japne, Par robu, Zavarhan – per citare gli ti; ottenendo la potestà su uffici e enti regionali e sta- appezzamenti dove i castagni davano maggior raccol- bilendo una quota di personale con conoscenza delle to. Decine di quintali che fin nella lontana Casarsa veni- lingue minoritarie. Le assemblee di comunità linguisti- vano scambiati per pannocchie. Era la polenta il cibo di ca potrebbero ottenere maggiori competenze. base. Ma i tempi sono cambiati: mia nonna mai avreb- Igor Jelen si è soffermato sull’esigenza di trasmettere be potuto immaginare che 1 kg di castagne potesse le lingue locali alle nuove generazioni, nel suo caso lo valere 2 kg di pane. Troppi castagni si sono ammalati sloveno. Personalmente l’ha soddisfatta tramite l’in- del cancro della corteccia; i prati, su cui una volta domi- segnamento di sloveno per bambini curato a Udine navano, si sono trasformati in boschi e, soprattutto, si dall’associazione Blanchini. è tremendamente ridotta qualsiasi cura dell’ambiente Richiamando le proprie origini slovene e tedesche con cui, in perfetta simbiosi, la gente delle Valli ha vis- dei Sudeti, Mario Canciani ha notato la forte presenza suto per secoli. slovena proveniente dalla Slavia a Udine e presentato i Ben venga dunque il Burnjak! Tempi addietro la poli- corsi di sloveno da lui promossi in città, che ogni anno tica se ne fregava altamente, non solo delle castagne… registrano il tutto esaurito. Le interessava togliere l’identità della gente, la sua lin- Ezio Gosgnach ha notato la somiglianza dello status gua, la sua cultura e le tradizioni che le caratterizzava e degli sloveni della provincia di Udine e dei friulani, che distingueva. E oggi cosa fa? Nonostante i cambiamen- dovrebbero entrambi uscire dall’analfabetismo (tra- ti epocali di un’Europa senza confini, c’è ancora chi in mite l’istruzione nella propria lingua) e liberarsi di un ogni occasione, specie nei periodi preelettorali, cerca il complesso d’inferiorità (tramite l’uso pubblico della pretesto per seminare zizzania. lingua). Premetto, purtroppo al Burnjak 2017 di Gorenji Tarbì Al convegno sono intervenuti molti amministratori non ho potuto partecipare e me ne dolgo scorrendo locali, tra cui i sindaci di Taipana, Alan Cecutti, Pulfero, pagine di Facebook, guardando con interesse foto e Camillo Melissa, San Leonardo, Antonio Comugnaro, video e rileggendo le cronache. Savogna, Germano Cendou, e Monrupino, Marko Pi- Una festa incredibile, festa di gente in un ambiente sani, nonché il consigliere provinciale di Patrie Furlane, plurilingue, senza conflitti e contestazioni di sorta, con Federico Simeoni e il membro del gruppo Manovali o senza «frika». per l’autonomia, Francesco Fontanini. Con l’organizza- Ho seguito ed ho cercato di capire – mi si permetta zione politica Patto per l’Autonomia, Patrie Furlane e i – la montatura del caso. Un produttore di cibarie indi- Manovali per l’autonomia stanno lavorando alla candi- gnato, magari anche a ragione, e subito dietro la «solita datura in solitaria di un polo autonomista, in vista delle politica» di chi rivorrebbe o vorrebbe mantenere il ca- elezioni regionali del 2018. dreghino. Per un no al frico friulano uscito su un blog (Dom, 31. 10. 2017) si chiedono le dimissioni del sindaco, vengono messe in discussione le associazioni slovene accusate di «de- siderio isolazionista»; si riporta alla ribalta la stupida L’OPINIONE solfa provocatoria affermando: «Siamo di fronte a un processo di condizionamento da parte della minoran- Lunga vita al vero «Burnjak» za nazionale slovena, che sta cercando di isolare sem- pre più la popolazione slava delle Valli del Natisone, la La grande partecipazione a Tribil quale invece andrebbe tutelata e difesa». Difesa da chi? è la migliore risposta ai seminatori di zizzania Naturalmente dal politico a caccia di preferenze! C’è qualche differenza tra quelli che il consigliere Burnjak, è una parola che da piccolo non conosce- regionale Novelli chiama «minoranza nazionale slove- vo, probabilmente non c’era nel gergo comune anche na», – i quali almeno una identità certa la manifestano perché, chi mai si sarebbe aspettato una festa a base – e la popolazione «slava» delle valli? Di slavi si abbon- di castagne con canti, balli, degustazioni e quant’altro, da; si decida una buona volta il sapiente e, senza dire

SLOVIT n° 9 del 31/10/17 | pag. 22 castronate, per favore, scelga dove mettere i suoi pro- zie al sostegno finanziario, in particolare, della Regione tetti. Tra gli slavi occidentali (Cechi, Slovacchi, Polacchi, Friuli-Venezia Giulia, del Governo della Repubblica di Casciubi e Sorabi); gli slavi orientali (Russi, Bielorussi, Slovenia, della Provincia di Udine, del Bacino imbrifero Ucraini e Ruteni) o, giustamente, tra gli slavi meridio- montano e dell’ex Comunità montana del Gemonese, nali (Serbi, Bulgari, Croati, Macedoni, Montenegrini, Canal del Ferro e Val Canale, è stata restaurata la Casa Bosniaci e Sloveni)? Può sbagliare una persona in buo- Buttolo Ploc, nuova sede dell’associazione culturale na fede? Talmente lapalissiana e becera è la strumen- Museo della gente della Val Resia. Finalmente questo talizzazione politica di questo fatto banale da far torto storico edificio, una tradizionale casa resiana del XVIII all’intelletto; senza contare poi il benevolo apporto alla secolo, è diventato la sede idonea ad ospitare gli innu- diatriba dell’organo di stampa che il caso l’ha ritenuto merevoli manufatti e oggetti etnografici che il museo degno di divulgazione. resiano conserva nei suoi magazzini da parte di nume- Non di questo hanno bisogno le Valli del Natisone, rosi valligiani. le Nediške doline o Benčija. E il pubblico presente alla La casa Buttolo Ploc diventerà, a breve, un vero e pro- gran kermesse l’ha dimostrato infischiandosene delle prio polo culturale a sostegno del grande patrimonio diatribe, pubblico che parlava la lingua che sapeva, tradizionale, materiale e immateriale, che la Val Resia senza che italiano, friulano, sloveno si scontrassero col ancora oggi fortunatamente conserva. Il progetto di neonato natisoniano di pulferese memoria. Un tantino ricerca e valorizzazione di una delle case meglio con- di serietà e buon senso, per piacere! servate del caratteristico paese di Stolvizza, pertanto, Il Burnjak come tante cose nostrane, dalle feste alle non sarà affatto concluso con l’inaugurazione dei nuo- sagre, ai prodotti caseari o altro, hanno il diritto-dovere vi spazi espositivi, ma sarà, invece, il momento di avvio di qualificarsi. E se finalmente la smettessero di dime- di tutta una serie di attività che vi avranno luogo, so- narsi e sbraitare i falsi difensori dei nostri interessi, forse prattutto per far conoscere la Val Resia, i suoi dialetti e noi sloveni riusciremmo a trovare una strada comune la sua cultura. per recuperare quello che la politica nazionalista ci ha In ottemperanza al progetto regionale «Zverinice tolto in oltre 150 anni di «premurosa assistenza». tu-w Reziji», nel museo è stata predisposta una sezione Da cittadini italiani siamo stati trattati come o molto permanente del percorso espositivo, dedicata alle fa- peggio dei nostri vicini; proviamo a sfruttare le oppor- vole resiane, raccolte e studiate in passato grazie, quasi tunità che ci offre l’identità linguistica. Mica abbiamo esclusivamente, all’Accademia slovena delle scienze solo il Burnjak! Facciamolo vedere, perché i tempi son e delle arti, nella persona del prof. Milko Matičetov, e cambiati. Anche per non fare torto alle nostre nonne e oggi del prof. Roberto Dapit, docente presso l’Univer- a un millennio e mezzo di grande storia nella piccola sità di Udine. banale storia europea. (www.dom.it) Riccardo Ruttar (Dom, 31. 10. 2017)

Slovit/Sloveni in Italia Quindicinale di informazione

STOLVIZZA-SOLBICA Direttore responsabile: Giorgio Banchig Editrice: Most società cooperativa a r.l. Inaugurato il «Museo della gente di Val Resia» Presidente: Giuseppe Qualizza Direzione e amministrazione: Alla presenza del ministro per gli Sloveni d’oltreconfi- 33043 Cividale del Friuli, ne e nel mondo, Gorazd Žmavc, del vicepresidente del Borgo San Domenico, 78 Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Igor Ga- Tel./Fax 0432 701455 brovec, del presidente della Provincia di Udine, Pietro e-mail: [email protected] Fontanini, e del sindaco di Resia, Sergio Chinese, saba- Stampa in proprio to 14 ottobre, a Stolvizza è stato inaugurato il «Museo Reg. Trib. Udine n. 3/99 del 28 gennaio 1999 Associato all’Unione stampa della gente della Val Resia». In tale occasione sono stati periodica italiana presentati il progetto di restauro e il progetto di alle- stimento della prima mostra temporanea dedicata al Una copia: 1,00 euro patrimonio orale, in particolare ai racconti tradizionali Abbonamento annuo: 20,00 euro della vallata. c/c postale.: 12169330 Dopo un iter di restauro e di adeguamento funziona- Most società cooperativa a r.l. - 33043 Cividale le protrattosi per circa cinque anni e reso possibile gra-

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