GIOL TURISMO D’EMOZIONE

TRE PERCORSI ALLA SCOPERTA DI LUOGHI RICCHI DI EMOZIONI CASTELLO - PARCO STORICO - AZIENDA AGRICOLA GIOL TURISMO D’EMOZIONE

CASTELLO PARCO STORICO

CASTELLO GIOL P.zza Papadopoli, 2 San Polo di Piave TV - Italia 0422 855033 - www.castellogiol.it IL PROGETTO DEL CASTELLO CONTI PAPADOPOLI CASTELLO GIOL dal 1192 E DEL PARCO ALL’INGLESE I Papadopoli erano originariamente A San Polo nel 1850 il Bagnara ricchi commercianti dell’isola di Corfù. realizzò un palazzo a pianta quadrata Alla fine del Settecento, trasferitisi a LE ORIGINI Venezia, vi avevano fondato una casa con quattro torri merlate agli commerciale e nel 1821 erano entrati a angoli, immerso in un parco di oltre far parte della nobiltà veneziana. Nel 12 ha, in stile neogotico veneziano. 1814 il conte Angelo Antonio acquistò dai Vivante i terreni dell’ex feudo di San Nel 1859 il conte Spiridione morì senza Polo. Sarà però suo figlio Spiridione a lasciare eredi e i suoi beni passarono in realizzare nel 1850 un palazzo di Nel 1192 i Patriarchi fecero qui costruire un mano ai cugini, i fratelli Nicolò e Angelo forte come difesa; da allora il nome modeste dimensioni, successivamente Papadopoli. ampliato dal cugino Nicolò. “castello” rimarrà nei secoli legato al sito Nicolò, Senatore del Regno, industriale su cui sorgeva questo primitivo fortilizio. Nel marzo del 1919 il castello dei illuminato e grande mecenate, nutrì Papadopoli passò in proprietà a sempre un notevole interesse per la Giovanni Giol, il quale per prima cosa ne Nel 1427 la Repubblica di Venezia tenuta di San Polo. riparò i gravissimi danni subiti durante ripagò i meriti di guerra del suo Nel 1888 commissionò un progetto di la Prima Guerra Mondiale. ampliamento e rimaneggiamento del Capitano Generale, Nicolò Mauruzzi castello all’ingegnere e architetto torinese da Tolentino, con la promessa del godimento del feudo di San Polo. Giovanni Battista Ferrante, a cui è Purtroppo Nicolò morì in battaglia senza godere dei possedimenti concessigli. Venne attribuibile l’aggiunta delle due ali e assegnato a suo figlio Cristoforo, anch’egli distintosi dinnanzi alla Serenissima. l’adattamento allo stile neogotico di Nel 1503 la nobile famiglia dei conti Gabrieli ricevette, attraverso un matrimonio ispirazione inglese, di gran moda GIOVANNI GIOL combinato con le figlie di Lancillotto da Tolentino, il feudo di San Polo e lo governò nell’epoca del “gotic revival”. Giovanni Giol, nato nel 1866 a Vigonovo durante tutto il periodo napoleonico. Dopo la Prima Guerra Mondiale il di Fontanafredda (PN), emigrò nel Quando nel 1805 l’ultimo Conte Gabrieli, 1887 in Argentina nella regione di Angelo Maria, morì senza lasciare eredi, il castello venne restaurato nel 1920 dal Commendator Giovanni Giol. Mendoza. feudo passò prima all’erario del nuovo Regno Nel 1896 si associò con Gargantini, Italico e poi ai fratelli Vivante, che l’avevano Il parco è fortunatamente giunto fino a emigrato nel 1883 dal Canton Ticino da questo acquistato. noi quasi completamente intatto nella costituendo la “Giol y Gargantini”. sua bellezza originaria. In soli 13 anni la produzione vinicola Il nuovo tipo di giardino inglese non della società passò dai 40 mila hl del doveva più essere il teatro di feste e di 1898 ai 420 mila del 1911. Le varie IL CASTELLO E IL PARCO OGGI afflusso di molte persone. Il visitatore tenute si estendevano su 8.850 ha di doveva essere guidato in maniera più L’imponente mole dell’edificio colpisce da terre e la produzione di vino veniva delicata alla scoperta del vero tesoro raccolta in grandi cantine collegate subito l’occhio dell’osservatore, mentre le qui celato: la natura. alte torri merlate con finestre a bow-window, tra loro con “vinodotti” sopraelevati. Nel marzo del 1919, Giol scelse il i camini mascherati da pinnacoli e le bifore Alla regolarità geometrica e archiacute, danno l’impressione di trovarsi momento giusto per acquistare dal alla ossessionante simmetria Conte Nicolò Papadopoli l’intera nel periodo medievale. il Bagnara predilesse Il parco dà la possibilità di vivere dall'interno un paesaggio tenuta di San Polo compresi il castello idilliaco ottocentesco: il patrimonio arboreo è ricco di l'irregolarità e le asimme- con il relativo parco, scelto come notevoli esemplari di specie autoctone ed “esotiche” tra trie imprevedibili; alla dimora della famiglia, e 80 case cui spiccano cedro del libano, faggio, quercia, magnolia, linea retta quella curva; coloniche. Negli anni successivi la liriodendro, ginkgo e tante altre da scoprire durante il alle squadrate peschiere proprietà si estese ulteriormente fino percorso. dai contorni definiti in a coprire gran parte dei comuni di San muratura sinuosi Polo di Piave, , Mareno di I colori usati dal Bagnara sono quelli della natura, le laghetti dalle rive Piave e . forme quelle dell'acqua del grande bacino centrale, fangose di cui non si Tutti gli edifici acquistati, gravemente quelle del cielo che vi si riflette, quelle delle grandi dovevano vedere i danneggiati dalle devastazioni dei superfici erbose e degli alberi sopravvissuti in gran confini; all'ordine ben combattimenti, vennero completamente numero all’impianto ottocentesco. calcolato disordine. restaurati. GIOL TURISMO D’EMOZIONE

AZIENDA AGRICOLA

AZIENDA AGRICOLA GIOL Viale della Repubblica, 1/6 San Polo di Piave TV - Italia 0422 855032 - www.giolitalia.com L’ANTICA LATTERIA Nel caseificio di questa azienda AZIENDA agricola, già attivo nel XIX sec., si procedeva alla raccolta e AGRICOLA GIOL lavorazione del latte conferito dalle stalle delle mezzadrie di San Polo, Ceggia e Gorgo al Era il fiore all’occhiello di tutte le tenute dei Papadopoli. Monticano. Qui cercarono sempre di ottenere produzioni di altissimo livello San Polo di Piave era qualitativo e questo attraverso ingenti investimenti, necessari alla La consegna avveniva 2 volte al già nel XV secolo creazione delle infrastrutture necessarie e attraverso l’assunzione giorno: i contenitori venivano un importante centro di di personale altamente specializzato. immediatamente immersi nella produzione vitivinicola fontana per abbassarne la Tutto ciò fu indispensabile per far funzionare al meglio le cantine, i granai, la e lo sviluppo economico temperatura e conservarne al latteria, le stalle, la filanda, le serre e le altre fabbriche che componevano la legato a questo settore meglio il prezioso contenuto. macchina produttiva dell’Agenzia Agraria di Sampolo e che, unitamente al castello si è tramandato nel tempo Vi era anche uno spaccio dove i e ai dodici ettari di parco occupavano, e occupano tuttora, l’intero centro del . giungendo fino a oggi mezzadri potevano ricevere i Nel 1919 Giovanni Giol acquistò dal Conte Nicolò Papadopoli l’intero contado di San e allargandosi anche formaggi lavorati con maestria Polo. ad altri ambiti (dalla dal casaro come compenso per il La tenuta di San Polo venne descritta all’epoca come “razionalmente condotta coltivazione dei cereali latte consegnato. con moderna tecnica di opera e tanto sapientemente organizzata”. alla filatura della seta). Giol realizzò la più grande azienda agricola della Provincia di tra le due guerre (3.000 ha, 200 famiglie mezzadrili e 5.000 persone alle sue dipendenze tra San Polo, Ormelle, Mareno, Cimadolmo, Colfrancui, Rai, ) con sede amministrativa a San Polo. Nel 1927 fece costruire a San Polo un setificio che diede lavoro a 350 operaie, dedite alla essicazione e trasformazione dei bozzoli, producendo 100 chili di ottima LE ANTICHE CANTINE seta al giorno che passò sotto il nome di Friulana. Nella parte più antica delle cantine, Di animo estremamente gentile, nel 1912 Giovanni Giol finanziò in Friuli la documentata già nel 1427, si trovano le costruzione dell’asilo di Vigonovo (nominato Giovanni Giol) e in la riapertura di quello di San Polo (nominato Aida Giol). 5 “Cripte” di invecchiamento. Sono da sempre utilizzate per la conservazione dei vini più pregiati, protetti da soffitti a volta in pietra e pareti spesse oltre un metro che garantiscono una temperatura costante durante tutto l'anno. IL GRANAIO e decorative. Il primo piano della “Cantina Granda” Da ammirare la splendida orditura La “Cantina Granda”, risalente al XVIII sec., ospita al ospita un magazzino enorme: misura del sotto tetto a campata unica: piano terra un anfiteatro di 80 botti di diverse capacità 2 ben 1320 m (più della Sala del Maggior davvero un capolavoro di progetta- (le più grandi addirittura da 220 hl); tra queste una botticella Consiglio in Palazzo Ducale a Venezia) zione e capacità artigiana. dove venivano stoccati fino a 3000 q di del 1871 dedicata a Nicolò Antonio Papadopoli. mais oltre a frumento e bachi da seta. La scala che porta al primo piano A testimonianza delle vicende che vide Per sostenere questo peso furono è assolutamente evocativa del previste massicce pareti di pietre lavoro umano: i gradini consumati San Polo coinvolta durante la Grande e sassi del Piave, spaccati a ci raccontano la fatica e il sudore Guerra, sono ancora mano con grande maestria e che comportava portare a spalla ben visibili su due botti i segni fatica da esperti artigiani. sacchi da 101 Kg di mais. di alcuni proiettili austriaci e Per il solaio fu prevista una fitta Solo successivamente di una scheggia di granata italiana travatura di sostegno con travi infatti fu inserito l’utilizzo “uso Trieste”: ogni trave un albero di uno scivolo per far scendere che sfondò il tetto con l’inserto di mensole di rinforzo i prodotti con più facilità. della “Cantina Granda”. BIGLIETTI INGRESSO PERCORSI TURISMO D’EMOZIONE

BIGLIETTO RIDOTTO GIOL PER MINORI DI 16 ANNI ingresso gratuito per TURISMO D’EMOZIONE bimbi fino a 4 anni

GRAND TOUR (3,5 h) INTERO € 20,00 VENEZIA RIDOTTO € 10,00

HISTORIC TOUR (2 h) INTERO € 15,00 RIDOTTO € 10,00

GOTHIC TOUR (1,5 h) INTERO € 10,00 RIDOTTO € 5,00

AGRI TOUR (2 h) INTERO € 13,00 San Polo di Piave RIDOTTO € 3,00

TREVISO BOTANIC TOUR Provincia di Treviso INTERO € 5,00 RIDOTTO € 2,00

VENEZIA WINE TOUR (1,5 h) Regione Veneto INTERO € 10,00

PERCORSI PERSONALIZZABILI PER GRUPPI CON OFFERTE GASTRONOMICHE. PERCORSI SCOLASTICI CON LABORATORI SU RICHIESTA. MATRIMONI, EVENTI PRIVATI, MEETING AZIENDALI.

INFO E PRENOTAZIONI: ANTICA TERRA DI VINI 0422 855033 – [email protected] - www.castellogiol.it 0422 855032 – [email protected] - www.giolitalia.it Si ritiene che la vite fosse presente in Veneto allo stato selvatico già a partire da molti secoli prima di Cristo e l'uva era utilizzata dalle popolazioni di quei tempi L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone soprattutto come alimento. e cose che si venissero a verificare durante lo svolgimento Si dovrà attendere fino al VII secolo a.C. per poter trovare le prime testimonianze delle attività su indicate. della produzione enologica in Veneto per opera delle popolazioni Etrusco-Retiche. Si raccomanda di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1 metro dalle sponde del lago Ancora oggi tra le varietà maggiormente allevate compaiono: Prosecco, Raboso e di rispettare le norme di sicurezza Piave, Verduzzo trevigiano, Pinot grigio, Chardonnay, Merlot e Cabernet sauvignon. per l'uso della barca. QUI LA STORIA E LA NATURA SONO PROTETTE GIOL TURISMO D’EMOZIONE

Vi aspettiamo!

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