Bollettino del Laboratorio di FONETICA SPERIMENTALE «Arturo Genre» dell’Università di Torino

N. 3 – Giugno 2019 3 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

Sommario

Antonio Romano, La fonetica nell’ambito dell’Open science e transdisciplinarità. Presentazione del n. 3 del Bollettino del Laboratorio di Fonetica Sperimentale «Arturo Genre» ...... 1

Bianca Maria De Paolis, Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones ...... 5

Antonio Romano & Valentina De Iacovo, Dagli studi leonardeschi delle proporzioni del volto alle misurazioni dell’attività labiale e agli effetti acustici della labializzazione nel parlato ...... 35

PhoNEWS – Giornata internazionale di studi «La musica della poesia - La musique de la poésie» (Valentina Colonna) ...... 41 – Giornata mondiale della voce 2019 (Valentina De Iacovo) ...... 51

Norme editoriali ...... 57

4 La fonetica nell’ambito dell’Open science e transdisciplinarità Presentazione del n. 3 del Bollettino del Laboratorio di Fonetica Sperimentale «Arturo Genre» Antonio Romano

«Il passato non scompare, per quanto gli stupidi si sforzino di di- menticarlo e i truffatori di falsificarlo per rivenderlo come nuovo» (C. Ruiz Zafón, Il labirinto degli spiriti, 2016, p. 756) 1. Alti e bassi nella considerazione accor- A distanza di cinquant’anni, in un data alle scienze fonetiche momento che dovrebbe essere di Lo scorso 31 maggio 2019, nel- maggior conforto istituzionale per le pagine del quotidiano portoghese chi lavora in un settore all’incrocio «Público», la sezione di approfondi- tra discipline con ricadute industriali e mento scientifico dedicava un articolo culturali importanti, sentiamo ancora al ricordo del laboratorio di fonetica parlare in continuazione di traslochi, di Coimbra1. Il celebre laboratorio, chiusure, riduzioni di personale. che negli anni ’30 era stato riferimento Il contrasto è evidente: nel momento internazionale, tra l’altro per gli studi in cui si sbandierano grandi prospetti- sulla coarticolazione di Armando de ve di collaborazione interdipartimen- Lacerda (che aveva collaborato con tali, di promozione di reti di eccellen- Paul Menzerath e Martin Joos), era za e di public engagement, si ribadisce la stato infatti chiuso nel 1970. missione dell’Università come luogo Nell’articolo, a cura di Camilo Sol- dell’alta formazione, della ricerca e dado, le cause di quella chiusura sono della cultura (quasi per affrancarsi da imputate a una progressiva diminuzio- dichiarazioni e decisioni politiche che ne di finanziamenti e poi al pensiona- per decenni hanno tentato in tutti i mento del suo fondatore (che riuscì, se modi di aziendalizzarla e ridurla ad non altro, a salvare parte dei suoi stru- agenzia di formazione professionale, menti e dei suoi protocolli disciplinari privilegiando le competenze a scapito nel laboratorio della vicina Lisbona). delle conoscenze). Il contrasto è ancora più forte quan- 1. V. anche online www.publico.pt/2019/05/ do si pensi che le decisioni prese a tutti 31//ciencia/noticia (ultimo accesso 24 giugno i livelli siano sempre a sfavore di labo- 2019). ratori esistenti e produttivi che, come

1 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 A. Romano quelli di fonetica, possono essere sede come quelli dei paesi più virtuosi. d’incontro di diversi profili scientifici Il lettore interessato troverà un ap- in grado di produrre ricadute utili in profondimento di questi temi negli termini sociali, culturali e tecnologici. ottimi volumi di Monica Cini (a cura Ogni giorno apprendiamo come la di), Humanities e altre scienze. Superare la strategia dei migliori manager della disciplinarità, Roma: Carocci, 2017, e competitività sia quella di sospingere Juan Carlos De Martín, Università fu- sempre più i ricercatori che afferisco- tura. Tra democrazia e bit, Codice Ed., no a queste realtà al di fuori della loro 2017 (https://www.codiceedizioni.it/ comfort zone, prospettando loro un libri/universita-futura/). A numerose disinvestimento nella direzione dei idee innovative dell’ordine di quelle loro ‘vecchi’ interessi, anche in quelle discusse nei forum sui temi dell’Open strutture che sono state pilotate fino Access e dell’Open Science, gli atenei tori- a poco tempo fa da figure di rilievo nesi, così come il LFSAG, partecipa- internazionale. Il sistema delle pro- no infatti da tempo, per inclinazione mozioni e degli incentivi si fa inoltre naturale e scelta deliberata. beffa dei laboratori dove, per vocazio- È questo che mostrano, in maniera ne naturale o per forte motivazione, del tutto spontanea (e indifferente alle si svolgono tradizionalmente queste propulsioni orientate), anche il profilo ricerche, incoraggiando cordate ine- di questa pubblicazione, i software, le dite che sorgono all’uopo quando si procedure di analisi con licenza GPL prospettano nuove modalità di finan- o e gli archivi aperti sul suo sito con ziamento su temi interdisciplinari al licenza Creative Commons (www.lfsag. centro delle loro attività. unito.it/ark/)2. All’argomento ho dedicato, non 2. senza qualche tono sarcastico, il mio Gli archivi delle Tramontane e le Voci di Vinca non sono altro che il frutto del conferimento editoriale pubblicato in occasione spontaneo di campioni vocali (e linguistici) di dell’uscita del n. 2 di questo Bolletti- centinaia di donatori desiderosi di contribuire no. Ma il tema si allarga qui a questio- alla conoscenza della loro parlata o, comunque, ni di programmazione nazionale e di di fornire materiali tali da consentire agli specialisti d’indagare la variabilità di strategie concorrenza scientifica tra figure che narrative nella popolazione così definita. dovrebbero collaborare e sorreggersi Anche l’archivio VIP (Voices of Italian mutuamente, riconoscendo l’indispen- Poets), nonostante una selezione a priori, sta sabile contributo di ciascuno in una raccogliendo donazioni volontarie di poeti visione che guarda all’integrazione eu- italiani sulle cui letture è in corso un lavoro di etichettatura e annotazione (in questo caso i ropea dei giovani ricercatori, garanten- dati sono resi disponibili alla comunità anche do loro una formazione in laboratori prima della conclusione del lavoro di ricerca).

2 Fonetica, fonologia, risorse, competenze e transdisciplinarità...

2. Questo numero da stabilire per assumere quando una Il contenuto di questo numero si resa di r in posizione di riduzione pos- concentra su un’esperienza di collabo- sa considerarsi ancora presente (anche razione internazionale e su un breve sottoforma di deviazione formantica resoconto di un’attività di terza mis- o latente dittongazione vocalica) op- sione, nella ricorrenza del cinquecen- pure effettivamente cancellata. tenario della morte di Leonardo da Segue poi il contributo mio e di Va- Vinci, ispiratore di alcuni approfon- lentina De Iacovo dal titolo “Dagli dimenti suggeriti dallo stesso Arturo studi leonardeschi delle proporzioni Genre. del volto alle misurazioni dell’attività Si propongono qui, dunque, il con- labiale e agli effetti acustici della labia- tributo di Bianca De Paolis, « Acqui- lizzazione nel parlato”. L’articolo non sition de la consonne rhotique en presenta nulla di rivoluzionario, ma français L2 par des adultes italopho- propone uno stato dell’arte sull’argo- nes résidant en France », rielaborazio- mento (in diverse prospettive) e i ri- ne dei risultati della ricerca svolta in sultati di alcune misurazioni svolte nel Francia nell’ambito della sua Tesi di corso di consulenze presso aziende Laurea Magistrale, co-diretta dalla col- private nello sviluppo di sistemi TTS lega Laetitia de Almeida, del Labora- (per lingue come il tedesco, lo sve- toire DDL (Dynamique Du Langage), dese o il nederlandese). L’idea è nata UMR 5596 (CNRS & Université de dall’opportunità d’illustrare al grande Lyon). Alle misurazioni acustiche di pubblico (ai Musei Reali Torinesi) i non sempre facile esecuzione, sull’im- progressi storici nell’osservazione del- pulso degli ottimi modelli definiti dai le particolarità anatomiche e del con- colleghi francesi, l’A. affianca una serie trollo articolatorio per la descrizione e di riflessioni sugli indici e sulle soglie la comprensione delle attività di pro- duzione linguistica3. Se l’Università di Torino è stata la prima in Chiude il numero un’ampia sezione Italia ad adottare per regolamento un principio che raccoglie i resoconti di due eventi per cui i risultati della ricerca pubblica devono in parte divulgativi animati dal labo- essere pubblicamente disponibili (www. 3. oa.unito.it/new/open-science), gli obiettivi La presentazione del lavoro è avvenuta in di trasparenza, riproducibilità e condivisione due speakers’ corners a cura di entrambi gli autori rientrano tra le azioni che il LFSAG ha nel corso dell’evento “Pionieri. Esploratori intrapreso ante litteram e che chi scrive ha dell’ignoto da Leonardo ai giorni nostri”, potuto ribadire anche partecipando il 7 maggio organizzato da martedì 7 Maggio a martedì al Focus on Open Science - Turin chapter (www. 18 Giugno 2019 dall’Università di Torino in focusopenscience.org/book/19turin, ultimo occasione della mostra “Leonardo Da Vinci. accesso 31 maggio 2019). Disegnare il futuro”. 3 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 A. Romano ratorio in occasione della Giornata della Giornata Mondiale della Voce, Mondiale della Poesia del 21 marzo quest’anno anticipato al 10 aprile 2019 2019 (a cura di Valentina Colonna) e (a cura di Valentina De Iacovo).

4 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones résidant en France Bianca Maria De Paolis Università di Torino ABSTRACT Cette étude a comme objectif celui d’analyser l’acquisition de la consonne rhotique du français par des italophones résidant en France, qui apprennent le français comme L2. Il s’agit d’une enquête sur corpus, conduite sur un échantillon 18 locuteurs adultes, dont les productions ont été enregistrées entre février et mai 2018 au Laboratoire DDL de l’Université Lyon 2 (France). Les données collectées ont été mises en relation avec certaines variables d’acquisition L2 (âge de l’apprenant, durée de sa permanence dans le pays de la L2, contexte et taux d’usage de la L2, etc.), pour comparer les résultats obtenus aux prévisions fournies par les modèles d’acquisition L2, et aux hypothèses formulées suite à la comparaison des systèmes phonologiques des deux langues concernées. Les résultats montrent une forte hétérogénéité parmi les participants, et souvent des contre-tendances par rapport aux modèles cités, ainsi qu’aux études antécédentes. Introduction citée en tant qu’élément typique de Dans le cadre de l’analyse de l’ac- l’interlangue des apprenants de fran- quisition phonologique en langue çais L2: cependant, aucune analyse seconde, plusieurs études ont été systématique de l’acquisition de cette conduites sur l’interférence entre les consonne n’a été abordée jusqu’à pré- deux systèmes linguistiques italien L1 sent. Nous avons donc décidé d’ana- et français L2, par exemple au sein du lyser spécifiquement cet aspect, avec projet IPFC, Interphonologie du Français une particulière attention aux implica- Contemporain (voir Racine et alii 2012). tions que la structure syllabique de la La plupart de ces études concerne l’ac- L2 peut avoir dans le processus d’ac- quisition des sons vocaliques, ou de quisition d’un son non-natif. Le travail certains phénomènes liés au facteur consiste donc en une étude transver- sociolinguistique, notamment celui de sale des productions de 18 locuteurs la liaison (Bosisio & Murano 2016, Pa- italophones adultes résidant à Lyon, 6 ternostro et alii 2017 parmi d’autres). femmes et 12 hommes, de niveau dé- Dans ces études la tendance des ita- butant-intermédiaire. Notre objectif lophones à remplacer le /ʁ/ uvulaire était de vérifier, à travers l’analyse de par le /r/apico-alvéolaire est toujours ce corpus, plusieurs hypothèses, déri-

5 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis vées des principaux modèles d’acqui- définition certes approximative, mais sition L2 présents en littérature (Best, qui jouit d’un certain consensus au 1995 et Flege, 1995), ainsi que de la sein la communauté scientifique. -Ce comparaison entre les systèmes pho- pendant, si la classification du point nologiques des deux langues consi- de vue de l’articulation ou des traits dérées: (i) la consonne rhotique est ne porte pas vers une définition uni- acquise plus facilement dans certaines forme, il semble que celle des rho- positions syllabiques plutôt que dans tiques peut être considérée comme d’autres; (ii) la facilité dans l’acquisi- une catégorie distincte en raison de tion du son est liée à l’âge du partici- certaines caractéristiques phonolo- pant, à la durée de sa période de rési- giques partagées par les sons qui y dence en France, au taux d’usage qu’il appartiennent. Wiese (2011) montre fait de la L2 au quotidien. que cette classe possède des compor- tements communs à travers les diffé- 1. Une comparaison entre les sys- rents systèmes linguistiques, à savoir: tèmes phonologiques de l’italien et du français • du point de vue phonotactique, les 1.1 Précisions sur le concept de «rho- rhotiques ont un comportement par- ticulier à l’intérieur de la syllabe, pou- tique» vant se trouver entre la voyelle et une Le terme «rhotique» est utilisé pour autre consonne de la même syllabe, indiquer la catégorie de sons illustrés comme en seconde position d’une at- dans le tableau suivant: taque branchante ou en coda; • autant synchroniquement que dia- chroniquement, les alternances pho- nétiques des rhotiques sont fréquentes et n’affectent pas le système phonolo- gique. Tableau 1.1 Les différents phonèmes des langues du monde qui sont généralement clas- sés comme «rhotiques» (Wiese, 2011). Goad et Rose (2004) soulignent le comportement symétrique des La méthode la plus commune pour rhotiques dans plusieurs langues, et définir les rhotiques est de les identi- avancent l’hypothèse que les rho- fier par tous ces sons notés en IPA par tiques constituent une catégorie uni- une lettre ressemblant à ou versellement non-spécifiée du point (Ladefoged & Maddieson 1996) : une de vue phonétique et articulatoire. En d’autres termes, les locuteurs ar- 6 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... riveraient à reconnaître comme «rho- noncés par un speaker radiophonique tique» même les consonnes rhotiques professionnel, enregistrés par Roma- non-natives qui ont un lieu et un mode no (2003) (figg. 1.1 et 1.2). d’articulation très écartés de leur son Les cycles de vibration des sons sont rhotique natif. bien visibles, notamment dans les cas de réalisations polivibrantes (ex. le 1.2 Le plan segmental. Spécificités premier [r] de «raro», ou le [r] long de des consonnes rhotiques dans les deux «carro»). systèmes Les deux sons /r/ et [ɾ] sont sujets 1.2.1 L’italien à une importante variation phonétique Le phonème rhotique italien /r/ est, de nature géographique, mais aussi, du point de vue articulatoire, un son dans plusieurs cas, de nature indivi- alvéolaire polivibrant; son taxophone duelle. Nous allons ici dresser une liste [ɾ], présent dans les syllabes non ac- des principales variations, attestées centuées, est également alvéolaire dans différents dialectes et idiolectes mais monovibrant. Dans les figures d’Italie, sur la base de la description suivantes, il est possible d’observer les plus extensive fournie par Canepari spectrogrammes de 7 réalisations de (1986), et sur la base de l’analyse acous- sons [r] et [ɾ] de l’italien standard, pro- tique conduite par Romano (2003):

Figure 1.1 Spectrogrammes des réalisations des mots «raro» à /raɾo/ (= rare), «parlare» à /parlaɾe/ (= parler) et «Mario» à /maɾjo/ (= nom de personne). 7 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

• [ɻ] consonne battue alvéolaire laté- • [ɣ] fricative vélaire, [x] fricative ralisée et [ɽ]consonne battue alvéolaire vélaire non-voisée avec sa variante rétroflexe et latéralisée, présentes dans approchante [ɰ], dans les régions de certaines régions du nord-est (notam- Parme, Turin et Alessandria; ment dans la ville de Venise), dans le • [ʀ] vibrante uvulaire, [ʁ] fricative sud-ouest du Piémont et aussi attestées dorso-uvulaire (avec ses variantes dé- dans des idiolectes des Pouilles et de la sonorisées), également dans les ré- côte Adriatique. gions de Parme, Turin et Alessandria, • [ʋ] approchante labiodentale, et [ð] et dans des variantes individuelles. approchante dentale, présentes dans certains idiolectes de Naples, mais 1.2.2 Le français aussi chez des locuteurs qui n’ont ja- En ce qui concerne la consonne rho- mais développé le phonème /r/, no- tique du français, on trouve en littéra- tamment dans les attaques syllabiques ture de nombreuses études qui ont été complexes /pr-/ et /br-/, ou les clus- conduites pour décrire ce phonème ters coda + attaque /-rt-/, /-rd-/, du point de vue articulatoire et acous- /-rl-/ et /-rn-/. tique : cependant, le sujet reste large-

Figure 1.2 Spectrogrammes des réalisations des mots «carro» à /karːo/ (= chariot), «Enrico» à /enriko/ (= nom de personne). 8 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... ment débattu encore aujourd’hui. La sociolinguistique. Les chercheurs af- tractation phonétique de la rhotique firment de manière générale que, en française demeure très stéréotypée, et France métropolitaine, la variation est souvent on ne tient pas compte, dans aujourd’hui assez stabilisée en faveur les transcriptions, des sons réellement de la fricative uvulaire [ʁ] ; cependant, produits : la /ʀ/ uvulaire vibrée, gé- certaines analyses instrumentales plus néralement indiquée comme le son approfondies ont révélé des réalisa- « standard », n’est présente en réalité tions de la rhotique très écartées de que dans des variétés très conserva- la représentation phonologique clas- tives du français, alors que la plupart sique /ʁ/ ou /ʀ/. Par exemple, dans des locuteurs utilisent des sons [ʁ] ou le corpus de parlé spontané recueilli et [ɣ], fricatifs ou approximants (Lade- analysé par Romano (2003), on peut foged & Maddieson, 1996). De plus, observer des cas de vocalisation de la les descriptions «traditionnelles» pré- rhotique, ou d’élimination presque to- sentent une distinction qui est souvent tale du son en faveur de la réalisation basée sur des critères sociolinguis- vocalique (un phénomène déjà obser- tiques : les différentes réalisations sont vé par Carton 1974; Laks 1977; Che- ainsi attribuées à des prononciations vrot et alii 2000.) plus soutenues ou plus populaires, ur- baines ou rurales. Dans Léon (2011) Exemples. Figure 1.3. on distingue trois réalisations de /ʀ/: Dans ce spectrogramme, tiré de Ro- • [ʀ] dorso-uvulaire, typique des pro- mano (2003), on peut observer deux nonciations «standard» parisiennes et réalisations du mot «mère» /mɛʁ/, par de l’Ile de France; deux locuteurs natifs. La rhotique fi- • [ʁ] fricative uvulaire, généralement nale devient dans le premier cas une connotée comme une parlure popu- voyelle à tous égards, et même, dans le laire; deuxième cas, une diphtongue. • [r] vibrante, souvent appelée «rou- lée», présente dans certaines variétés 1.3 Le plan syllabique. Distribution dialectales ou extra-européennes (Al- et statut de la rhotique dans les deux gérie, Sénégal). Dans les études les plus récentes systèmes (voir le projet PFC Phonologie du Fran- 1.3.1 L’italien çais Contemporain, Durand et alii 2002), L’italien contemporain présente une par contre, la classification et la -des structure syllabique du type illustré cription de la consonne rhotique sont dans la figure ci-dessous : moins affectées par le point de vue Le noyau est toujours constitué

9 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Figure 1.3 Spectrogrammes des réalisations des mots «sa mère» et «ta mère» (Romano 2003), par deux locuteurs francophones. ne pas présenter une attaque et un coda consonantique. Le type sylla- bique prédominant en italien est le type CV (Mancini & Voghera 1994), la syllabe la plus simple est celle de type V, constituée par le seul noyau voca- lique (ex. la première syllabe du mot ‘amica’à /amika/, /a-ˈmiː-ka/, «amie»), et la plus complexe est celle de type CCVC1. Les clusters médiaux de trois Figure 1.4 Structure de la syllabe de l’italien. 1. Les études en littérature ne concordent par un segment vocalique, qui peut pas sur la classification des clusters de type être une voyelle seule ou une diph- sC et sCC. Traditionnellement, ces groupes tongue. La syllabe peut présenter ou consonantiques ont été considérés comme 10 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... consonnes sont toujours composés 1.3.2 Le français par une consonne en coda et deux Le français présente la même struc- en attaque, et les attaques complexes ture syllabique que l’italien (voir Figure CC sont toujours composées par une 1.4). Le type syllabique le plus fré- obstruente + une liquide (/l/ ou /r/), quent est également le type CV (Léon comme dans les exemples suivants: 2011 : 135). La syllabe la plus simple est celle de type V, et la plus complexe altro à /al.tro/ «autre» est CCVC. Les codas ne peuvent pré- emblema à /em.blema/ «emblème» senter qu’une seule consonne. Nous espresso à /es.presːo/ «express» reportons la liste faite par Dell (1995) artrosi à /ar.trosi/ «arthrose» des clusters médiaux possibles: • a plupart des clusters CC, exception Les consonnes qui peuvent occuper faite pour les clusters /ɲC/ et pour les la place de coda sont les sonorantes et clusters formés par deux obstruentes les /s/. Comme dans les exemples qui identiques ; suivent, les obstruantes différentes de • Liquide + obstruante et liquide (/l/ /s/ ne peuvent pas occuper la place et /ʁ/) ; de coda, sauf si elles font partie d’une • S + obstruante et liquide ; géminée: • ʁst, ʁstʁ, lst, lstʁ ; *it.flessibile • ptʁ, pst, pstʁ, psk ; *ap.tro • ktʁ, kst, kstʁ, ksk, kskʁ, kskl, ksp, *eg.blema kspʁ, kspl ; *ec.presso

Mais: stɾap-po/, «déchirure»; ‘mostro’ à /mo- labbro à /lab.bro/ «lèvre» stɾo/, «monstre»; etc.). Cette classification, troppo à /trop.po/ «trop» en revanche, n’est pas compatible avec le principe de sonorité (Selkirk, 1984), qui prédit applauso à /ap.plauzo/ «applaudis- que le niveau de sonorité des segments monte sement» progressivement de l’attaque jusqu’au noyau elettricoà /elet.triko/ «électrique» de la syllabe, pour descendre dans lacoda (Itô 1986) (si présente). C’est aussi à cause de cela que d’autres auteurs ont cherché à analyser ce type de cluster de façon différente, en affirmant des attaques complexes possibles; c’est la qu’il doit être considéré comme coda + classification qui en est donnée, entre autres, attaque. C’est le cas, par exemple, de Itô (1986) par Krämer (2009). Par conséquent, le type et Goad (2012), qui analysent les clusters syllabique le plus complexe autorisé dans /sC/ en début de mot comme coda (ou la langue italienne serait CCCVC, ou, plus appendice gauche, selon la langue intéressée). précisément, sCCVC (ex. ‘strappo’ à / Nous adoptons ici la deuxième position. 11 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

• ʁbs, ʁbt, ʁks, ʁkt, ʁkn, ʁts, ʁdz, lpt ; • mst, mps, nst, sʃp.

1.3.3 Codas syllabiques et consonnes en fin de mot Comme nous avons vu, aucune diffé- rence substantielle n’est observable en ce qui concerne la structure générale de la syllabe dans les deux langues, le seul cas dans lequel les deux systèmes Figure 1.5 Classification de la consonne finale comme ont un comportement différent étant attaque de syllabe à noyau vide en français (Goad& celui des consonnes en fin de mot. Kang 2002). D’après Dell (1995), en français les syllabes fermées (avec une consonne Dans les mots qui présentent une en coda, après le noyau) peuvent pa- seule consonne finale, par exemple raître partout, sauf à la fin du mot «comme», la division proposée sera (position finale). Les syllabes en fin également kɔ- (CV), -m(Ø) (attaque de mot qui se terminent par une ou simple de syllabe à noyau vide). Cette deux consonnes doivent, au contraire, division expliquerait pourquoi la dis- être analysées comme: syllabe médiale tribution des consonnes et des clusters (ouverte ou fermée) + attaque (simple consonantiques est, en français, si dif- ou complexe). Cette portion de syllabe férente entre les deux positions : fin qui se crée à la suite de la coupure, de syllabe en milieu de mot et en fin c’est-à-dire une attaque de syllabe sans de mot. noyau ni coda, est dénommée OEHS (onset of an empty-headed syllable), en fran- Exemples. çais «attaque de syllabe à noyau vide». Dans le mot «perdre», par exemple, le Consonnes et clusters autorisés en cluster /- ʁdʁ/ ne peut pas être classé fin de mot: comme coda complexe CCC : en te- /-dʁ/: «per.dre» à /peʁ.dʁ/ nant compte du concept de OEHS, la /-tʁ/: «peintre» à /pɛ̃.tʁ/ bonne division de ce mot sera donc /-pl/: «souple» à /su.pl/ peʁ - (syllabe CVC, avec coda médial, etc. autorisé), -dʁ (Ø) (attaque complexe de syllabe à noyau vide). Consonnes autorisées en coda médial: /-l-/: «altruisme» à/ al.tʁɥism/ /-d-/: «admirer» à /ad.miʁe/

12 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

/-p-/: «subtil» à /syp.til/ finale a les mêmes possibilités et les /-ʁ-/: «armée» à /aʁ.me/ mêmes contraintes. En tenant compte etc. du fait qu’en italien les consonnes en Les clusters possibles en coda final fin de mot sont très rares (il s’agit dans ne sont pas possibles en position de la plupart des cas de formes élidées coda médial: pour raisons d’euphonie), elles res- */apl. tʁɥism/ pectent tout de même les règles distri- */sypl.til/ butionnelles des codas internes. */adʁ.mirer/ /-r/: per («pour») à /per/ Une autre support pour l’analyse des /-l/: mal (forme élidée de male, consonnes finales comme attaques et «mal») à /mal/ non comme codas est la possibilité /-m/: siam (forme élidée de siamo, aléatoire de l’insertion d’un schwa en «nous sommes») à /sjam/ fin de mot, qui aille occuper la position etc. de noyau: «perdre» à réalisé [pɛʁdʁ] ou [pɛʁdʁə]; «comme» à réalisé [kɔm] ou Il n’existe pas de mots présentant [kɔmə]. comme coda final une consonne qui L’italien, au contraire, est une des n’est pas autorisée comme coda in- langues dans lesquelles les consonnes terne: finales rentrent dans une classification * pep de coda. * mat * siag

La distribution des rhotiques en italien et en français dans les diffé- rentes positions syllabiques est donc identique, mais, du point de vue de leur représentation phonologique, il est fort probable que la rhotique en position finale de mot soit analysée différemment par les locuteurs des Figure 1.6 Classification de la consonne finale comme coda en italien (Goad & Kang 2002). deux langues: en français, elle est ca- tégorisée comme attaque de syllabe à À support de cette interprétation, on noyau vide, alors qu’en italien elle est peut remarquer que la distribution des catégorisée comme coda. Nous pro- consonnes en coda médiale et en coda posons ici un tableau récapitulatif de 13 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis la distribution et de la catégorisation apico-dentale /r/ (Bosisio & Mura- syllabique de la consonne rhotique no 2016, Paternostro et alii 2017). Un dans les deux systèmes faisant l’objet autre phénomène intéressant observé de notre étude. chez les apprenants italophones est le

Italien Français Attaque simple initial riforma à /ri.for.ma/ réforme à /ʁe.fɔʁ.m/ Attaque complexe grande à /gran.de/ grand à /ɡʁɑ̃/ initial Coda simple médial porta à /pɔr.ta/ porte à /pɔʁ.t/ Attaque simple médial Ex. merito à /mɛ.ri.to/ Ex. mérite à /me.ʁi.t/ Attaque complexe Ex. concreto à /koŋ. Ex. concret à /kɔ̃.kʁɛ/ médial kre.to/ Fin de mot Ex. perà /per/ pourà /pu.ʁ/

Tableau 1.2 Exemples de consonnes rhotiques dans toutes les positions syllabiques en italien et en français.

1.3 L’interlangue des apprenants ita- traitement du «e caduc», de la liaison lophones de français L2. et des consonnes latentes. D’abord, Paternostro et alii (2017) observent Comme nous avons vu dans le pa- une tendance à l’ajout du [ə] épen- ragraphe § 1.2, toutes les consonnes thétique en position finale. Exemple: du système français existent en ita- «titre de gloire» à [titʁədəglwaʁə]. Les lien. La seule différence remarquable mêmes auteurs soulignent aussi les entre les deux systèmes consonan- difficultés des apprenants italophones tiques (à l’exception de la série des concernant le rapport entre graphie et affriquées de l’italien, qui ne fait pas phonie du français, notamment dans partie de notre champ d’analyse) est la réalisation des consonnes muettes représentée par le mode et le lieu d’ar- finales. L’apprenant italophone a ten- ticulation de la consonne rhotique. dance à prononcer ce qui est écrit, En ce qui concerne ce phonème, les même quand il ne devrait pas. Exemple: auteurs observent de façon « impres- «temps» /tɑ̃/ à [tɑ̃p]. Ces deux phéno- sionniste » que la tendance dominante mènes pourraient être liés à la même chez les apprenants italophones est problématique, c’est-à-dire au fait que celle de remplacer le rhotique uvu- ces consonnes qui créent des diffi- laire /ʁ/ du français par la vibrante cultés se trouvent en fin de mot, en

14 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... position d’attaque de syllabe à noyau corpora entre les différents partici- vide : cette position, inconnue à l’ap- pants. Entre la tâche de lecture orali- prenant italophone, pourrait entraîner sée et celle d’écoute et répétition, nous l’émergence d’une structure syllabique avons choisi la tâche de lecture, pour moins marquée à la place de la struc- deux raisons: (i) notre échantillon est ture de la L2, qui se traduit dans ce cas constitué par un groupe d’apprenants spécifique dans la transformation du de niveau débutant/intermédiaire, et OEHS en une syllabe CV «entière» la tâche de lecture oralisée accorde au (attaque + schwa), ou dans l’élision de participant plus de temps entre la ré- l’attaque. ception des stimuli et le moment de la production de l’énoncé. Cela permet Exemple. d’éviter que les énoncés s’écartent ex- «titre de gloire» à / ti.tʁø.dø.glwa.ʁø/ cessivement des stimuli pour des rai- à [ti.tʁə.də.glwa.ʁe] sons d’incompréhension ou de diffi- CV.CCø.Cø.CCVV.Cø à CV.CCV. cultés de mémorisation; (ii) la majorité CV.CCVV.CV des études mentionnées qui analysent les productions des apprenants italo- 2. Méthodologie phones du français L2 ont été effec- 2.1 L’échantillon tuées avec le même type de tâche, ce Notre corpus est constitué par les qui rend la comparaison des résultats productions de 18 adultes italo- plus efficace. Il faut néanmoins garder phones, 6 femmes et 12 hommes, qui à l’esprit que ce type de stimuli peut apprennent le français comme L2, et entraîner un biais sur les données de répondent aux suivants critères : performance des participants lecteurs, • Tranche d’âge: entre 18 et 35 ans; lié à la distance entre l’orthographe et • LOR (longueur de résidence): entre la prononciation de la L2. Cette dis- 1 et 14 mois; tance n’est que plus importante lors • Durée de la formation reçue en L2: que la langue en question est le fran- entre 0 et 3 ans. çais, caractérisée par une orthographe opaque (voir Catach 1991). 2.2 La collecte des données La tâche choisie consiste dans la Pour le propos de cette étude, nous lecture de 10 phrases, créées ad hoc avons choisi de recueillir des données par l’expérimentatrice, contenant le construites, notamment pour des rai- phonème /ʁ/ dans les 5 positions syl- sons de souplesse du matériel obtenu, labiques possibles dans les deux lan- d’économie de temps et d’investisse- gues concernées: ments, ainsi que de comparabilité des 15 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

• attaque simple en début de mot, ex. crites à l’aide du logiciel Phon. L’inter- «rue», 11 occurrences; face de Phon permet de lier le fichier • attaque complexe, ex. «grands», 12 de la transcription au fichier audio de occurrences; l’enregistrement, et d’afficher le spec- • attaque simple médiale, ex. «serrer», trogramme de la parole du locuteur. 12 occurrences; Elle présente aussi une section conte- • coda syllabique médiale, ex. «porte», nant des informations sur le locuteur 11 occurrences; et la session visualisée, ainsi qu’un es- • fin de mot (attaque de syllabe à pace pour insérer les transcriptions. noyau vide), ex. «écart», 12 occur- Une illustration de l’interface du logi- rences. ciel est fournie ci-dessous: (fig. 2.1). Le test de 10 phrases a été proposé Le module de transcription se com- aux participants à travers le logiciel pose de trois sections: l’énoncé en ROCme!, Recording of Oral Corpo- orthographe (Orthography), qui doit ra Made Easy (Ferragne et alii 2013). être rempli par l’utilisateur ; la re- Pour préparer le test, les phrases ont présentation cible de cet énoncé, en été transcrites dans un fichier texte transcription phonétique large, effec- UTF-8, que le logiciel a transformé en tuée par le logiciel à partir du premier stimuli pour les participants. Une fois module (IPA Target); finalement, ce installé devant l’écran, le locuteur pou- que le participant a réellement produit vait avancer en autonomie au cours (IPA Actual), transcrit par l’utilisateur de l’enregistrement, en affichant une en IPA. Nous avons effectué la trans- phrase après l’autre via une touche du cription phonétique intégrale des pro- clavier. Le logiciel annulait automa- ductions des participants; cependant, tiquement la sauvegarde des fichiers une attention particulière a été accor- audio si la qualité de l’enregistrement dée à la transcription des consonnes n’était pas suffisamment bonne (par rhotiques, notre étude reposant exclu- exemple à cause d’un volume de voix sivement sur l’analyse de ces dernières. trop bas, ou trop haut). Le format des Nous avons ouvert et analysé sur fichiers audio obtenu est .wav, vitesse Praat les segments les plus probléma- 705 kbps. tiques. Les cas de doute rencontrés lors de la transcription peuvent être 2.3 La transcription et l’analyse des classés en deux macro-types: (i) doute données entre deux lieux d’articulation: coronal ([ɾ, r, υ, ð]) ou dorsal ([ʁ, ʀ, x, ɣ]); (ii) Les données ont été écoutées à tra- doute entre: vraie élision du rhotique, vers un casque JBL T4750 et trans- ou vocalisation/forte réduction du

16 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... phonème sans vrai effacement. Pour l’utiliser comme critère de distinction les cas de doute du premier type, nous dans les cas d’ambigüité. avons utilisé comme critère de dis- tinction entre les deux lieux d’articu- Exemple. (fig. 2.2) lation la fréquence de la formante F2. Comme illustré par Romano (2003), Dans cette image, nous observons les [ʁ] dorsaux réalisés par les locu- le spectrogramme de la réalisation du teurs natifs de français présentent des mot «prix» /pʁi/ par le locuteur Ita10. valeurs de F2 qui s’attestent autour des La valeur de F2 dans la transition entre

1000 Hz, alors que la fréquence de F2 l’occlusive et la voyelle s’atteste entre dans les taps alvéolaires est générale- 1750 et 1800 Hz, une fréquence qui ment plus haute, autour des 2000 Hz. indique un point d’articulation avancé,

La valeur de F2 peut donc être consi- et qui peut exclure une transcription de dérée comme un bon indice du lieu type [ʁ]. Nous pouvons aussi voir dans d’articulation, et nous avons choisi de le spectrogramme qu’il n’y a aucune

Figure 2.1 Capture d’écran du logiciel Phon.

17 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Figure 2.2 Capture d’écran du logiciel Praat. trace de la vibration typique des sons français (cf. § 1.2). Nous allons voir rhotiques [r] ou [ɾ]. À la lumière de ces des exemples dans les pages suivantes. considérations, nous avons transcrit ce son comme une approchante la- Exemple. (fig. 2.3) biodentale [ʋ]. Pour les doutes liés à l’élision, nous avons décidé de consi- Le spectrogramme montre la réa- dérer que le son a été vraiment élimi- lisation du mot «arrière-droite» à / né seulement s’il n’y a aucune trace de aʁjɛʁdʁwat/ par Ita03, que le locuteur déviation formantique dans la voyelle réalise [aɾjɛɁdɾwa]. Si dans le cas du précédant le rhotique, et s’il n’y a pas /t/ final on peut dire sans hésitation de . Si au moins 20% de qu’il s’agit d’une élision, ce n’est pas la durée totale de la voyelle est intéres- le cas pour le deuxième /ʁ/, qui suit sée par une déviation de F2, ou s’il y a la voyelle [ɛ]. Le locuteur n’élide pas une évidente fermeture glottale (chose le son, mais il le remplace par un coup qui n’arrive pas normalement après de glotte [Ɂ], qui produit également une voyelle finale), nous avons décidé une trace sonore au moment du relâ- de transcrire le son comme une rho- chement. tique vocalisée, ou comme [Ɂ]. Nous avons décidé d’adopter cette stratégie Exemple. (fig. 2.4) de transcription d’autant plus en rai- son du fait que le phénomène de vo- Dans l’image on voit la réalisation calisation existe et est bien visible dans du mot «pour» à /puʁ/ par le locuteur les productions des locuteurs natifs de Ita01. Comme on peut observer dans 18 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

Figure 2.3 Spectrogramme du mot «arrière-droite», réalisé par Ita03. le spectrogramme, après la plosive [p] pouvons voir la transition forman- le locuteur réalise un son vocalique tique qui a lieu à l’intérieur de ce son long au lieu de réaliser un son voca- vocalique, qui est réalisé à tous égards lique + un son consonantique [uʁ]. comme une diphtongue [uor] après la Les formantes de ce son vocalique plosive [p]. Il y a donc un son distinct ne sont pas stables: dans l’image nous après la voyelle [u], et par conséquent

Figure 2.4 Spectrogramme du mot «pour», réalisé par Ita01. 19 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis on ne peut pas parler ici d’élision; il les données soient transcrites et avant s’agit, plutôt, d’une vocalisation de la d’effectuer les recherches, nous avons consonne rhotique, qui donne lieu à manuellement vérifié et altéré lorsque une voyelle rhotacisée [or]. Ces cas ont nécessaire la syllabation et l’aligne- été classés comme des substitutions, ment de tous les registres. où le locuteur a réalisé une voyelle Le module de recherche permet d’ef- rhotacisée au lieu da la consonne rho- fectuer des recherches par traits, seg- tique. ments, types syllabiques, types de mot Bien que la représentation IPA du et de comparer des segments alignés. son rhotique du français «standard» Cette dernière fonction permet de vé- (ou parisien) soit encore débattue en rifier si un segment faisant partie de la littérature, le symbole [ʁ] est celui que transcription cible a été produit, effa- nous avons utilisé pour les annotations cé ou substitué par le locuteur. Les re- et pour la transcription phonétique. cherches peuvent également prendre Nous avons considéré comme réalisa- en considération l’accent syllabique, la tions «cible» les phonèmes [ʁ, ʀ, x, ɣ]. position dans le mot (initiale, médiale, Tous les autres sons produits ont été finale), ainsi que dans l’énoncé. Nous classés comme «substitution: autre». Il avons effectué 3 query sur Phon, l’une s’agit pour la plupart des cas de réa- pour extraire tous les /ʁ/ en position lisations de type [υ, ɹ, ð, ɽ], voire des d’attaque, l’une pour tous les /ʁ/ en allophones de /r/ couramment attes- coda, et la troisième pour tous les /ʁ/ tés dans certaines variétés et idiolectes en OEHS. Nous avons ensuite séparé de la langue italienne. Plus rarement la manuellement les reports des attaques substitution a été faite par le son [l, k, en tableaux différents, pour distinguer n, s, h, Ɂ], ou par une voyelle [ɔ, ɑ]. les trois situations: attaque complexe, Une fois les formes transcrites, elles attaque simple en début de mot, at- ont été annotées à l’aide de fonctions taque simple en milieu de mot. Dans spécialisées du logiciel Phon. Le logiciel les cas où les participants ont répété permet de diviser les mots en syllabes plusieurs fois un mot ou une partie de à travers un algorithme spécifique, qui mot contenant /ʁ/, nous avons déci- varie selon la langue cible de l’énoncé. dé de considérer toutes les réalisations Une fois le français sélectionné, l’al- dans le comptage. gorithme attribue automatiquement un statut syllabique à chaque seg- 3. Analyse des résultats ment produit par le locuteur: Attaque, 3.1 Taux absolu de productions cible Noyau, Coda, Attaque de syllabe à Après une première lecture des résul- noyau vide (OEHS). Après que toutes tats, les participants peuvent être re-

20 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... groupés en trois macro-catégories: les tion, avec beaucoup de variation interne. locuteurs qui ont acquis le phonème, Le premier groupe se compose de 8 par- c’est-à-dire ceux qui présentent un pour- ticipants, présentant un taux de réalisations centage de productions cible dépassant cible entre 82% et 97% (Tableau 3.1): 80% ; ceux qui ne l’ont pas acquis, avec Nous reportons aussi, à titre un pourcentage de réalisations cible en d’exemple, le graphique détaillant les dessous de 10%; et ceux pour lesquels le productions d’un locuteur du groupe phonème est encore en cours d’acquisi- 1, Ita05 (Graphique 3.1):.

taux de taux de taux de taux de taux de taux de Code productions productions productions productions productions productions cible (total) cible (AS) cible (AM) cible (AC) cible (CM) cible (CM) (%) (%) (%) (%) (%) (%) Ita01 80 73 73 92 77 77 Ita02 83 100 100 94 73 58 Ita04 85 91 89 93 79 77 Ita05 91 100 90 93 92 79 Ita12 97 100 100 100 92 92 Ita14 96 100 100 100 85 93 Ita16 90 100 100 85 85 85 Ita17 86 100 100 87 80 69

Tableau 3.1 Les participants qui ont un taux total de réalisations cible du phonème /ʁ/ supérieur à 80%.

Graphique 3.1 Réalisations du phonème /ʁ/ dans les différentes positions syllabiques par Ita05.

21 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Le deuxième groupe se compose de Le troisième groupe se com- 5 participants, qui ont un pourcentage pose de 4 participants, qui ont de réalisations cible entre 2% et 7%, un pourcentage de productions et un pourcentage de substitutions par cible entre 52% et 67%, et un [r] ou [ɾ] dominant, entre 82% et 95%. pourcentage de substitutions par Nous pouvons les voir regroupés dans [r] ou [ɾ] entre 18% et 32% (Ta- le tableau suivant (Tableau 3.2): bleau 3.3)

taux de taux de taux de taux de taux de taux de Code productions productions productions productions productions productions cible (total) cible (AS) cible (AM) cible (AC) cible (CM) cible (OEHS) (%) (%) (%) (%) (%) (%) Ita08 3 9 0 7 0 0 Ita11 7 27 0 0 0 8 Ita13 2 0 10 0 0 0 Ita15 3 0 0 8 0 8 Ita18 2 0 10 0 0 0 Tableau 3.2 Les participants qui ont un taux de réalisations cible du phonème /ʁ/ inférieur à 10%.

Graphique 3.2 Réalisations du phonème /ʁ/ dans les différentes positions syllabiques par Ita08. Nous reportons, à titre d’exemple, le Ce troisième groupe présente beau- graphique détaillant les productions coup de variation interne, non seule- d’un locuteur du groupe 1, Ita08 (Gra- ment entre un locuteur et l’autre, mais phique 3.2) aussi à l’intérieur des corpora individuels :

22 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... nous reportons à ce propos le graphique xième, une approchante labiodentale détaillant les productions d’un locuteur [ʋ] ; et la troisième, [ʁ], une fricative du groupe 1, Ita06, ainsi que le spectro- uvulaire, qui est bien le son cible, mais gramme de sa réalisation du segment qui ne devrait pas apparaitre dans cette «rue Charrier» (Graphique 3.3): position de OEHS, vu que la dernière

taux de taux de taux de taux de taux de taux de Code productions productions productions productions productions productions cible (total) cible (AS) cible (AM) cible (AC) cible (CM) cible (OEHS) (%) (%) (%) (%) (%) (%) Ita06 67 73 50 92 57 58 Ita09 57 73 80 43 46 50 Ita10 53 64 90 62 21 42 Ita19 62 36 60 79 77 54 Tableau 3.3 Les participants qui ont un taux de réalisations cible du phonème /ʁ/ entre 50% et 70%.

Graphique 3.3 Réalisations du phonème /ʁ/ dans les différentes positions syllabiques par Ita06.

Comme l’on peut observer dans le consonne du mot «Carrier» est muette. spectrogramme, Ita06 réalise dans l’es- Enfin, le seul participant se ré- pace de quelques secondes trois dif- vélant difficile à classer dans un férents types de consonne rhotique : des trois groupes est Ita03, qui la première, [r], une polivibrante api- présente des pourcentages assez co-alvéolaire (dont on voit très claire- écartés par rapport à ceux des ment les cycles de vibration) ; la deu- autres locuteurs: 28% de produc- 23 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Figure 3.1. Spectrogramme des mots « rue Charrier » réalisés par Ita06. tions cible et 40% de substitutions 3.1 Taux de productions cible et va- avec [r] ou [ɾ]. riables d’acquisition Dans l’histogramme suivant nous pou- Nous allons voir maintenant les ré- vons observer les trois regroupements sultats des productions des partici- de participants: la différence entre les pants par rapport aux variables d’ac- performances est très évidente. quisition L2 citées en introduction :

Graphique 3.4 Les résultats des participants regroupés dans les 3 catégories: /ʁ/ > 80%, /ʁ/ <10%, 50% < /ʁ/ < 70%. 24 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

âge d’arrivée du locuteur en France écartées de cette tendance moyenne, (AOA), longueur de sa période de ré- qu’il est difficile d’établir une réelle re- sidence en France au moment de l’en- lation entre cette variable et les résul- registrement (LOR), taux d’usage de la tats observés. L2 dans sa vie quotidienne. 3.1.2 La période de résidence ou LOR 3.1.1 L’âge d’arrivée ou AOA (age of (Length of residence) arrival) Le graphique suivant (Graphique Le graphique suivant (Graphique 3.6) montre la distribution des résul- 3.5) montre la distribution des résul- tats des participants par rapport à leur tats des participants par rapport à leur taux de productions cible et la durée taux de productions cible et leur âge de leur résidence en France au mo- d’arrivée en France. ment de l’enregistrement.

Graphique 3.5 Taux de productions cible des participants (%) en relation avec leur AOA (années).

La ligne de tendance est légèrement La ligne de tendance est légère- descendante: la direction est la même ment ascendante: la direction est la que celle observée au cours d’autres même que celle observée au cours recherches similaires (Flege 2007), d’autres recherches similaires (Flege c’est-à-dire celle d’une proportion- 2007), c’est-à-dire celle d’une propor- nalité directe avec constante néga- tionnalité directe entre LOR et taux tive entre AOA et taux d’acquisition d’acquisition du phonème étranger. du phonème étranger. Cependant, le Cependant, le coefficient de la ligne coefficient de la ligne de tendance est de tendance est tellement bas, et les tellement bas, et les performances in- performances individuelles des par- dividuelles des participants tellement ticipants tellement écartées de cette 25 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Graphique 3.6 Taux de productions cible des participants (%) en relation avec leur LOR (mois). tendance moyenne, qu’il est difficile contexte dans lequel le locuteur dé- d’établir une réelle relation entre cette clarait utiliser le français comme deu- variable et les résultats observés. Le xième langue de communication, et positionnement des deux participants 0 point pour chaque contexte dans Ita01 et Ita08, en haut à gauche, est à lequel le locuteur déclarait utiliser le ce sujet assez significatif: avec un seul français comme troisième langue de mois de LOR, ces deux locuteurs ont communication (Graphique 3.7). réalisé respectivement 82% et 92% de La ligne de tendance est clairement consonnes cibles; un résultat opposé descendante: elle montre une pro- est celui de Ita11, qui, avec 13 mois de portionnalité directe avec constante LOR, n’a achevé que 7%. négative entre les deux variables. Ce résultat contraste avec nos prévisions 3.1.3 Taux d’usage de la L2 et avec les études conduites précé- Le graphique suivant montre la dis- demment sur le même thème (Flege tribution des résultats des participants 2007). Cependant, même si la ligne par rapport à leur taux de réalisations de tendance présente un coefficient cible et au taux d’usage de la L2 dans de -5,60 (bien plus haut que ceux des leur vie quotidienne, et plus spécifi- deux premiers graphiques, AOA et quement dans trois contextes: école/ LOR, respectivement - 0,46 et 0,18), travail, maison/famille, temps libre. les performances réelles des locuteurs Pour calculer le score, nous avons at- sont souvent très écartées de cette tribué 2 points pour chaque contexte moyenne. Sur 10 participants qui ont dans lequel le locuteur déclarait utiliser un taux de réalisations cible supérieur le français comme première langue de à 60%, 4 déclarent ne pas utiliser le communication, 1 point pour chaque français comme première ni comme

26 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

Graphique 3.7 Taux de productions cible des participants (%) en relations avec leur taux d’usage du français (points de 0 à 6). deuxième langue de communication, tions cible de la consonne rhotique en dans aucun des trois contextes de leur position d’attaque de syllabe à noyau vie quotidienne. vide est plus bas que dans les autres positions pour 10 participants sur 18, 3.2 Taux de productions cible et po- et la moyenne calculée sur la totalité sition syllabique des enregistrements confirme cette Nous avions formulé en amont l’hy- proportion. Mais ce qui est encore plus pothèse que la structure syllabique de évident est la quantité des consonnes l’italien influencerait l’apprentissage rhotiques élidées dans cette position; des consonnes rhotiques du français nous pourrons constater cette dispro- qui se trouvent en position d’attaque portion dans le tableau suivant (Ta- de syllabe à noyau vide. Le phonème bleau 3.4):. /ʁ/ serait donc mieux réalisé dans les Comme nous pouvons voir dans ce autres positions (attaque initiale, coda tableau, il n’y a que trois cas (Ita09, médial, attaque médiale). Les appre- Ita13, Ita16) où le taux d’élision est nants italiens modifieraient plus fré- plus haut dans une autre position syl- quemment les attaques de syllabe à labique; pour le reste, tous les parti- noyau vide que les attaques et les co- cipants ont tendance à élider plus en das initiales et médiales, ces derniers position d’attaque de syllabe à noyau possédant la même représentation vide qu’ailleurs. syllabique dans les deux langues. Du point de vue quantitatif, cette hypo- thèse est vérifiée: le taux de produc-

27 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Taux d’élision dans les différentes positions syllabiques (%) AS AC AM CM OEHS

Ita01 0 0 0 0 0 Ita02 0 0 0 20 42 Ita03 0 0 8 15 69 Ita04 0 0 0 0 0 Ita05 0 0 7 0 21 Ita06 0 10 0 0 33 Ita08 0 0 0 7 14 Ita09 0 0 14 0 8 Ita10 9 0 31 20 33 Ita11 0 0 7 8 23 Ita12 0 0 0 8 8 Ita13 0 0 0 15 7 Ita14 0 0 0 8 7 Ita15 0 0 15 0 23 Ita16 0 0 8 15 8 Ita17 0 0 13 20 23 Ita18 0 0 8 0 8 Ita19 0 0 7 8 23 Moy 1 1 7 9 12 Tableau 3.4 Taux d’élision de /ʁ/ dans les différentes positions syllabiques.

4. Conclusions et perspectives minuer progressivement au cours de 4.1 Les variables d’acquisition la vie, même après la puberté (Flege Tous les participants de notre échan- 2007). Pour ce que nous avons pu ob- tillon sont adultes, c’est-à-dire qu’ils server dans notre corpus, cette dernière ont dépassé la période de la puberté, hypothèse n’est pas validée: la relation considérée par un grand nombre d’au- entre le taux de productions cible du teurs comme le tournant décisif dans participant et son âge d’arrivée en l’acquisition d’une L2 (Lenneberg et France ne sont pas liées par une rela- alii 1967). Néanmoins, les résultats de tion de proportionnalité directe. certaines études suggèrent que la fa- La même conclusion peut s’appli- cilité dans l’acquisition phonologique quer à l’hypothèse qui concerne la d’une langue étrangère continue à di- longueur de résidence. Comme mon-

28 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones... tré dans le graphique 3.6, les perfor- communication, dans aucun des trois mances des 18 locuteurs analysés ne contextes de leur vie quotidienne. se distribuent pas autour d’une ligne de proportionnalité directe, les valeurs 4.2 La position syllabique réelles étant très écartées de cette ten- En ce qui concerne l’impact de la dance hypothétique. L’hypothèse n’est structure syllabique, l’analyse des donc pas validée par les données que données a mis en évidence que les nous avons recueillies. Les valeurs de participants ont tendance à élider les LOR des participants qui composent consonnes rhotiques qui se trouvent notre échantillon, toutefois, varient en fin de mot, c’est-à-dire en position entre 1 et 14 mois : il s’agit donc d’une d’attaque de syllabe à noyau vide. Ce amplitude assez limitée, et il est aus- phénomène est observable chez la si possible que la variation de temps quasi-totalité des locuteurs (15/18). prise en considération ne soit pas suf- Les résultats semblent donc confirmer fisante pour apprécier la relation. La l’hypothèse avancée à propos de l’im- proportion entre LOR et taux d’acqui- pact de la structure de la syllabe dans sition phonologique pourrait se sta- l’acquisition phonologique en L2. biliser avec des valeurs de LOR plus Mais de quelle nature est cette éli- hautes. sion, pratiquée si souvent par les lo- La dernière hypothèse liée aux va- cuteurs? Deux réponses à cela: (i) le riables d’acquisition L2, celle du taux son est élidé parce que sa syllabation d’usage, n’a pas été validée par les don- est différente de celle de la L1, et nées collectées. Comme nous avons donc l’apprenant italophone doit ac- montré dans le graphique 3.7, un taux quérir une nouvelle syllabation pour d’usage plus important de la L2 de la la consonne rhotique dans cette posi- part de l’apprenant n’entraîne pas de tion; (ii) le son est élidé dû à une hy- plus grandes rapidité et efficacité dans percorrection de l’apprenant, qui sait l’acquisition de la consonne analysée. que les consonnes finales du français Contrairement aux résultats observés sont souvent «muettes», est par consé- en littérature, les performances de quent évite de les prononcer même nos participants ne montrent pas de quand il devrait le faire. Nous avons lien direct entre taux d’usage et taux déjà vu, dans des études effectuées de productions cible. De plus, sur 10 précédemment, que les italophones participants qui ont un taux de réalisa- ont des difficultés dans l’identification tions cible supérieur à 60%, 4 déclarent des consonnes finales qui doivent être ne pas utiliser le français comme pre- prononcées et celles qui ne doivent mière ni comme deuxième langue de pas l’être (Paternostro et alii 2017).

29 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis

Dans notre corpus aussi, les cas d’ajout acquis le son du français (c’est-à-dire de consonnes en fin de mot, là où il y ceux qui ont un taux de réalisations a une consonne muette à l’écrit, sont cible inférieur à 80%), la substitution nombreux (57 cas). Ces doutes, liés de [ʁ] par [r] ou [ɾ] est la stratégie do- à la non-correspondance du français minante ; mais le phénomène est éga- entre graphie et phonie des consonnes lement observable, quoi que de façon finales, pourraient donc entraîner une moins systématique, dans les produc- indécision de la part du locuteur, qui se tions des autres locuteurs. Cela est il- traduit soit par un ajout, soit par une lustré dans le tableau suivant (Tableau élision du son final. Le phénomène de 4.1). l’élision de la consonne en position de Comme nous pouvons observer, OEHS pourrait donc être fruit de l’in- quand les locuteurs n’arrivent pas à terférence de l’orthographe dans l’in- produire le son cible, le résultat le plus terlangue des apprenants italophones fréquent est le remplacement par [r] de FLE, comme l’est par exemple le ou [ɾ]. 10 participants sur 10 mettent phénomène de la gémination non-na- en pratique cette stratégie plus fré- tive (Mairano et alii 2018), et non une quemment que les autres (l’élision ou question de différente catégorisation la substitution par un son non-rho- du son au niveau de position sylla- tique). Cela démontre que les locu- bique. teurs perçoivent l’identité de catégorie Toutefois, pour pouvoir attribuer ce des deux sons, en dépit de la diffé- résultat à un des deux processus, et rence substantielle de traits et de lieu exclure l’autre avec certitude, il fau- d’articulation qui les caractérise. Ce drait envisager une analyse de donnés résultat coïncide avec les observations collectées à travers de tâches orales faites sur les rhotiques par Ladefoged sans médiation de l’écrit, comme par & Maddieson (1996) et Wiese (2011), exemple une tâche d’écoute et répéti- et il supporte l’hypothèse que les rho- tion, ou bien avec un corpus de don- tiques constituent une catégorie uni- nées spontanées. versellement non-spécifiée du point de vue phonétique et articulatoire, 4.3 La classification des consonnes avancée par Goad & Rose (2004). rhotiques Un aspect qui émerge nettement dans notre corpus est l’identification, de la part des locuteurs, de la consonne /ʁ/ avec la consonne /r/ de l’italien. Chez les participants qui n’ont pas

30 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

Taux de Substitutions Substitution Élision réalisations par [r] ou [ɾ] par un son cible (%) autre Non-acquis

Ita08 3 92 0 5 Ita11 7 82 3 8 Ita13 2 94 0 5 Ita15 3 87 2 8 Ita18 2 95 0 3 En cours d’acquisition Ita03 28 40 12 20 Ita06 67 18 7 8 Ita09 57 32 7 5 Ita10 53 22 7 20 Ita19 62 30 0 8 Tableau 4.1 Résultats des réalisations de /ʁ/ chez les participants qui n’ont pas acquis le son (cible < 80%). Références bibliographiques Chevrot, J.P. & Beaud, L. & Varga, R. Best, C.T. (1995). «A direct realist (2000). «L’apprentissage des unités view of cross-language speech per- phonologiques variables : l’exemple ception», in Strange, W. (ed) Speech du /R/ post-consonantique final en perception and linguistic experience: Issues in français», Linx, 89-100. cross-language research, 171-204. Dell, F. (1995) «Consonant clusters Bosisio, C. & Murano, M. (2016). and phonological syllables in French», «Un nouveau terrain d’enquête: la in Lingua, Volume 95, Issues 1–3. compétence phonologique des futurs Ferragne, E. & Flavier, S. & Fressard, enseignants», in Galazzi, E. & Jamet, C. (2013). «ROCme! software for the M. C. (ed), Actes du colloque Les z’oraux, recording and management of speech Les français parlés, entre sons et discours, corpora», proc. of Interspeech, Lyon. Università Ca’ Foscari, Venezia. Flege, J.E. (1995). «Second Language Canepari, L. (1986) Italiano standard e Speech Learning. Theory, Findings pronounce regionali. Padova, CLEUP. and Problems», in Strange, W. (ed) Carton, F. (1974) Introduction à la Speech Perception and Linguistic Expe- phonétique du français, Coll. «Etudes» n. rience: Issues in Cross-language research, pp. 303, Paris. 233-277. Catach, N. (1991) L’orthographe. Paris, Flege, J.E. (2007) «Language contact PUF. in bilingualism: Phonetic system in- 31 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 B.M. De Paolis teractions», in Cole, J. & Hualde, J. I. Lenneberg, E. & Chomsky, N. & (ed.), Laboratory Phonology 9, Mouton Marx, O. (1967) Biological foundations of de Gruyter, Berlin/New York, pp. language. New York: Wiley & Sons. 353-381. Léon, P. (2011) Phonétisme et prononcia- Goad, H. & Kang, H. (2002) tions du français. Paris, Armand Colin. «Word-final syllabification in L2- ac Mairano, P. & Santiago, F. & De- quisition with emphasis on Korean lais-Roussarie, E. (2018). «Gémination learners of English», in Proceedings of non-native en français d’apprenants the 6th Generative Approaches to Second italophones», XXXII Journée d’études Language Acquisition Conference (GAS- sur la Parole, Aix-en-Provence. LA2002), Somerville, MA, Cascadilla Mancini, F. & Voghera, M. (1994) Proceedings Project, pp. 122-129. «Lunghezza, tipi di sillabe e accento in Goad, H. & Rose, Y. (2004) «Input italiano», in Archivio glottologico italiano, elaboration, head faithfulness and 79, pp. 51-77. evidence for representation in the ac- Paternostro, R. & Didelot, M. & Ra- quisition of left-edge clusters in west cine, I. (2017). «Quelques traits stylis- Germanic», in Kager, R. & Pater, J. tiques chez les apprenants italophones & Zonneveld, W. (ed), Constraints in de FLE», in Galazzi, E. & Jamet, M.C. phonological acquisition, 109-157. Cam- (ed), Repères DoRiF n.12 - Les z’oraux bridge: CUP. – Les français parlés entre sons et discours, Goad, H. (2012). «sC Clusters are (al- Roma. most always) coda-initial», in The Lin- Racine, I. & Detey, S. & Zay, F. & guistic Review, 29(3), pp. 335-373. Kawaguchi, Y. (2012). «Des atouts Itô, J. (1986) Syllable Theory in prosodic d’un corpus multitâches pour l’étude phonology. PhD Dissertation, Univer- de la phonologie en L2 : l’exemple du sity of Massachusetts. projet « Interphonologie du Français Krämer, M. (2009) «The phonology Contemporain » (IPFC)», in Kamber, of Italian», in The Phonology of the Wor- A. & Skupien Dekens, C. (ed), Re- ld’s Languages. Oxford, Oxford Univer- cherches récentes en FLE, Peter Lang. sity Press. Romano, A. (2003). «A contribution Ladefoged P. & Maddieson, I. (1996) to the study of phonetic variation of The Sounds of the World’s Languages. /r/ in French and Italian linguistic Oxford, Blackwell. domains», in r-atics2: 2nd International Laks, B. (1977) «Contribution empirique Workshop on the Sociolinguistic, Phonetic à l’analyse socio-différentielle de la chute and Phonological Characteristics of /r/, des /r/ dans les groupes consonantiques Université Libre de Bruxelles, Bel- finals», in Langue française, 34, pp. 109-125. gique.

32 Acquisition de la consonne rhotique en français L2 par des adultes italophones...

Romano, A. (2008). Inventarî sonori https://www.phon.ucl.ac.uk/re- delle lingue: elementi descrittivi di sistemi e source/sfs/wasp.php; dernier accès: processi di variazione segmentali e sovraseg- 13/07/2018 mentali. Alessandria, Dell’Orso. http://cblle.tufs.ac.fp/ipfc; dernier Romano, A. (2011) «A preliminary accès: 25/09/2018 contribution to the study of phonetic https://www.phon.ucl.ac.uk; dernier variation of /r/in Italian and Italo-Ro- accès: 25/09/2018 mance», in Spreafico, A. & Vietti, L. (ed). Rhotics. New data and perspectives, Annexe Bolzano, Bozen University Press. Corpus intégral Romano, A. (2014). «R uvulari (non 1. Le Rhône et le Rhin sont deux des mosce) in Piemonte: uno studio pi- plus grands fleuves qui traversent en- lota sulla r mandrogna», in Cugno, tièrement la France. F. & Mantovani, L. & Rivoira, M. & 2. En faisant un écart pour éviter une Specchia, M. S. (ed) Studi linguistici in voiture qui allait me couper la route, onore di Lorenzo Massobrio, Torino, Is- j’ai tapé la bordure d’un trottoir avec tituto dell’Atlante linguistico Italiano. la roue arrière-droite. Selkirk, E. (1984). Phonology and syn- 3. Ferme la porte, s’il te plait, elle est tax. The relation between sound and struc- ouverte depuis une heure et j’ai froid. ture. Cambridge, MA, The MIT Press. 4. J’ai ramené du Roquefort et de la Troubetzkoy, N. S. (1939). Principes liqueur de Chartreuse de ma dernière de phonologie (Grundzuge der Phonolo- visite en France. gie). Klincksieck. 5. La réforme de la loi du travail se Wiese, R. (2011). «The phonology of heurte à une forte résistance de la part /r/», in Hall, T. A. (ed) Distinctive fea- des syndicats. ture theory. Berlin, New York: Mouton 6. L’adresse marquée sur le courrier de Gruyter. était «rue Charrier», alors que j’habite rue Carrier. Sitographie 7. J’oublie très souvent de verrouiller http://www.lfsag.unito.it; dernier ac- la porte à clé. cès: 14/06/2018 8. Je voulais lui serrer la main, mais je http://www.jimflege.com; dernier n’arrêtais pas de trembler. accès: 14/06/2018 9. Je pense que tu as bien mérité ce https://www.projet-pfc.net; dernier prix, et je n’arrive pas à tolérer que tu accès: 13/06/2018 le rejettes. http://www.praat.org; dernier accès: 14/06/2018

33 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

34 Dagli studi leonardeschi delle proporzioni del volto alle misurazioni dell’attività labiale e agli effetti acustici della labializzazione nel parlato Antonio Romano & Valentina De Iacovo LFSAG, Dip. di Lingue e L,S e C.M. - UniTO

[da: http://mostre.bibliotecareale.beniculturali.it/]

[da: https://www.rct.uk/collection/912601]

In questi schizzi Leonardo ha indaga- to i rapporti di misura delle varie parti del volto su un piano frontale e in un altro – depositato presso il Royal Col- lection Trust insieme ad altri che forni- scono una descrizione anatomica della laringe e delle vie aeree – ha dettagliato una parametrizzazione sul piano latera- [tratti da: Abry Chr. et alii (1980). Labialité et le (https://www.rct.uk/collection). Phonétique, Grenoble: Pub. ICP.] 35 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 A. Romano & V. De Iacovo

Risulta abbastanza sorprendente la somiglianza nei dettagli delle descrizioni anatomiche tra i primi studi pionieristici, come quello di Leonardo, appunto, e quelli condotti con gli approcci sperimentali consentiti dai progressi tecnologici (v. Abry et alii, 1980; cfr. figg. segg.) Gli studi articolatori, oltre a valutare i distinti contributi di attività dei [Georges Demenÿ. Pionnier du cinematographe (by muscoli buccinatore, orbicolare e Alice Guy Jr 1992); filmato visibile al Museo Nazio- risorio, si sono basati in particolare nale del Cinema di Torino] Questi studi dettagliati e affidabili hanno anticipato un interesse sviluppatosi nel XIX sec. e poi concretizzatosi in alcune ricerche degli anni ’70 del Novecento, sulle attività muscolari e gli effetti delle attività articolatorie delle labbra sulla pronuncia dei suoni linguistici. Lo studio dell’attivazione labiale è stato studiato soprattutto per quelle lingue in cui è possibile opporre suoni vocalici procheili e aprocheili (come il greco antico, da cui vengono, appunto, questi due termini), in particolare lo svedese o il francese, per le quali si parla solitalmente di arrotondamento labiale. Tuttavia anche le opposizioni tra contoidi labializzati e non labializzati sono state indagate in termini di protrusione con metodi sperimentali che hanno messo [Boucet A. & Cuilleret J. (1972). Anatomie topographique descriptive et fonctionnelle. in rilievo le proprietà articolatorie e Villeurbanne (Lyon): SIMEP; tratto da Abry acustiche di queste distinte strategie Chr. et alii (1980). Labialité et Phonetique, articolatorie. Grenoble: Pub. ICP] 36 Dagli studi leonardeschi delle proporzioni del volto alle misurazioni dell’attività labiale...

questi è stato possibile stabilire la correlazione tra attività labiale e schemi di opposizione tra suoni come quelli della figura seguente (suoni procheili in alto a sinistra e aprocheili in basso a destra sulla base del parametro c, che misura la protrusione).

I muscoli delle labbra (e alcuni muscoli della faccia): 1. orbicolare; 2. elevatori: a) grande zigomatico; b) piccolo zigomatico; c) elevatore del labbro sup.; d) elevatore dell’ala del naso e del labbro sup.; e) canino; 3. depressori: f) triangolare delle labbra; g) quadrato del mento; h) mentalis; 4) risorio; 5) buccinatore; 6) massetere; 7) trasversale del naso [Romano A. (in prep.), Manuale di fonetica] su alcune misure geometriche che tengono conto proprio di dimensioni già rilevate nello schizzo, come la distanza tra le commissure (a), la [Abry Chr., Boë L.J., Gentil M., Descout R. & massima distanza interlabiale (b), l’area Graillot P. (1979). La géométrie des lèvres en français. della sezione di apertura del condotto protrusion vocalique et protrusion consonantique. Actes (S, in visione frontale) e l’avanzamento des 10e JEP (Grenoble, 1979), 101-110; tratto da delle labbra (c, in visione laterale). Abry Chr. et alii (1980). Labialité et Phonétique, Sulla base di rilevamenti quantitativi Grenoble: Pub. ICP] e analisi statistiche su parametri come Allo stesso modo sono stati descritti i meccanismi di coarticolazione tra contoidi labiali e non con vocali procheile e aprocheile. La figura seguente mostra gli scarsi effetti di labializzazione, per un parlante di italiano, di un vocoide seguente di tipo [u] su un contoide labiodentale e, al contrario, gli effetti visibili su un contoide postalveolare già intrinsecamente labializzato (v. Romano & Badin 2009; cfr. Giannini [Parametri labiali definiti sulla scorta di Abryet alii (1979)] & Pettorino 1992). 37 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 A. Romano & V. De Iacovo

ottimale nel caso di alcune opposizioni vocaliche (come hanno mostrato Schwartz et alii 1997). Gli effetti dell’attività labiale si

vedono ad es. nei diagrammi F2-

F3 di quelle lingue con contrasti di arrotondamento, come il tedesco.

In particolare valori bassi di F2 corrispondono generalmente anche

[Outline tracings ottenuti da rilievi MRI su un parlate italofono; cfr. Romano & Badin (2009)]

Notoriamente gli effetti acustici della protrusione e dell’arrotondamento si manifestano nell’abbassamento delle formanti che definiscono il timbro dei suoni (in particolare quelli vocalici). Nel dettaglio, tuttavia, questi effetti [Diagrammi F1-F2 e F2-F3 dei vocoidi del tedesco dipendono da complesse interazioni (misurazioni disponibili presso il LFSAG, ottenute tra le cavità risonanti che conducono nell’ambito di una ricerca coord. da A. Romano nel a una qualità acustica percettivamente 2008 sui dati sonori offerti da K. Kohler 1999)] 38 Dagli studi leonardeschi delle proporzioni del volto alle misurazioni dell’attività labiale...

valori più bassi di F3 (per via della • Abry Chr. et alii (1980). Labialité et convergenza che migliora la forma phonétique. données fondamentales et études percettiva). Tuttavia, in opposizione expérimentales sur la géométrie et la motricité a vocoidi articolati con labbra stirate labiales, Grenoble: Pub. ICP. (come [i], in basso a sinistra nel • Giannini A. & Pettorino M. (1992). grafico di destra) o a vocoidi «non La fonetica sperimentale. Napoli, Ed. focalizzati» (come [ɐ], quadrato più in Scientifiche Italiane. alto a sinistra), i valori di F3 tendono • Kohler K. (1999). «German». ad avvicinarsi a F2 (come per i vocoidi Handbook of the International Phonetic anteriori di tipo [y], [ø] o [œ], in alto Association. A Guide to the Use of al centro) oppure restano piuttosto the International Phonetic Alphabet. alti, mentre sono proprio quelli di F2 Cambridge, Cambridge Univ. Press, che si appiattiscono su quelli di F2 per 86-89. i vocoidi posteriori ([u], [o] all’estrema • Romano, A. (in prep.). Manuale di destra) determinando la convergenza Fonetica, in prep. che ottimizza la perspicuità di questi • Romano, A. & Badin, P. (2009). suoni. «An MRI study of the articulatory properties of Italian consonants». Riferimenti bibliografici Estudios de Fonética Experimental, XVIII, • Abry Chr., Boë L.-J., Gentil M., 2009, 327-334. Descout R. & Graillot P. (1979). • Schwartz J.-L., Boë L.-J., Vallée «La géométrie des lèvres en français. N. & Abry Chr. (1997). «The protrusion vocalique et protrusion Dispersion-Focalization Theory of consonantique». Actes des 10e JEP vowel systems». Journal of Phonetics, (Grenoble, 1979), 101-110 25, 255-286.

39 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

40 PhoneWS - Phonetic WorkShop

Giornata Internazionale di Studi «La musica della poesia – La musique de la poésie» (realizzata grazie al finanziamento del Bando Cassini Junior) Dipartimento di Lingue e L.S e C.M. – Circolo dei Lettori, 21 marzo 2019 Valentina Colonna

Lo scorso 21 marzo 2019, in occa- Sono intervenuti difatti docenti, au- sione della Giornata mondiale della tori e differenti esperti del panorama Poesia, si è tenuta a Torino la Giorna- italiano e francese, che hanno dato ta Internazionale di Studi «La musica vita per la prima volta a un dibattito della poesia – La musique de la poe- mirato sulla questione della «musica sie», che si è svolta nella Sala Lauree della poesia», in grado di inglobare del Dipartimento di Lingue Straniere e non solo approcci teorici tradizionali Culture Moderne dell’Università degli ma anche dimensioni sperimentali e Studi di Torino (Palazzo Badini-Con- relative al recente mondo dell’archivi- falonieri, Via Verdi, 10). stica digitale. La manifestazione è stata resa pos- Dopo i saluti istituzionali curati dal sibile grazie alla sinergia di più forze, Direttore della Scuola di Dottorato che hanno contribuito a dare alla gior- Prof. Alberto Rizzuti, dalla Direttrice nata un maggiore respiro: più in parti- del Centro Linguistico di Ateneo Prof. colare, preziosi sono stati il sostegno e ssa Marie Berthe Vittoz e dal Diretto- il patrocinio dell’Università degli Studi re del Dipartimento di Lingue e L.S. e di Torino, dell’Ambassade de France C.M. Prof. Matteo Milani, la giornata en Italie, dell’Institut Français – Italia, ha avuto inizio, articolandosi in una dell’Alliance Française, del Diparti- sessione mattutina e una pomeridiana. mento di Lingue e L.S. e C.M. dell’U- La sessione del mattino è stata mode- niversità di Torino e dell’AISV Asso- rata dalle dottorande Luana Doni e ciazione Italiana Scienze della Voce. Valentina Colonna, che hanno intro- Nel corso della conferenza si sono dotto gli ospiti e mediato tra loro e le alternati studiosi e poeti che hanno domande del pubblico. permesso di approfondire, seguendo Il primo intervento è stato curato da differenti linee di studio e ricerca, Nicoletta Polla-Mattiot, che, fondatri- la tematica della dimensione sonora ce dell’Accademia del Silenzio insieme della poesia. a Duccio Demetrio, ha curato l’inter- 41 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 vento Il bianco che resta sulla carta, nel ca/piede, utile poi alla descrizione del- quale ha trattato il tema del silenzio lo studio che, dopo uno stato dell’arte, nella scrittura e nella sua didattica e, in ha messo in luce il differente funzio- particolare, nella pedagogia. namento del parlato poetico, distinto È seguito poi l’intervento di Ida Tra- dalla rappresentazione fonologica e vi, che ha approfondito la tematica dal modello metrico, in alcune letture della voce nella sua poetica, a partire di Montale, Ungaretti, Saba e Pasolini, dai protagonisti della sua saga poeti- dove sia modelli metrici tradizionali sia ca, i Talki, i parlanti. Si è evinta l’im- non tradizionali sono stati osservati portanza del suono della parola e del su un piano fonologico. Lo studio si suo silenzio nella poesia, visti a partire afferma come osservazione nuova e dalle origini della letteratura (si pen- sperimentale, che tiene conto di una si ai riferimenti fatti alla poesia orale tradizione antica che, a partire da una dell’epica e alle tecniche mnemoniche prassi academica consolidata, è andata dei rapsodi…), a cui anche la com- poi affermandosi nel Novecento, con il posizione dell’autrice si rifà: la parola futurismo e con gli happening poetici, viene descritta dalla poetessa come diffuse a partire dalla beat generation. azione, all’interno di una lingua che è Oliviero Corbetta, attore di lunga indicante. La sua scrittura si intende esperienza nel teatro e anche nella sua come un unico lavoro compositivo, didattica, ha invece parlato, nel suo in- fitto di rimandi interni da una raccolta tervento dal titolo «In accordo col cuore», all’altra. A ulteriore dimostrazione di dell’importanza della scrittura poetica questo approccio è stata la sua lettura anche nel teatro, e di come il suo ruo- di un testo, che, a chiusura della sua lo coincida con quello della massima relazione, ha incantato il pubblico con espressione all’interno di una forma il suo riconoscibile stile interpretativo. parlata (ad esempio si veda la scrittura A seguire, ha preso parola Giancar- in versi di Molière di una parte dell’An- lo Schirru, ordinario dell’Università fitrione di Plauto oppure il ruolo del L’Orientale di Napoli, che ha curato puparo nella tradizione siciliana, che un intervento dal titolo Proprietà proso- sceglie per i momenti di apice emotivo diche e metrica poetica, che ha permesso di un racconto, l’espressione in versi). di presentare un approccio fonologi- Il ruolo dell’attore nella lettura dei ver- co relativo ad alcune letture di alcuni si appare quindi centrale, anche in un grandi poeti del Novecento italiano. panorama come quello italiano, che Con lui si è delineata una distinzione appare più a una abitudine di terminologica tra sintagma intonativo, lettura silenziosa del testo poetico: tut- sintagma fonologico, parola fonologi- tavia, come per la lettura dello spartito

42 musicale, anche la lettura di un testo la musica si lega all’infanzia, al piano poetico può assumere valore aggiunto e alla figura del padre: spiega infatti il grazie a una buona interpretazione, sia poeta che il suo rapporto con la poesia essa del poeta e dell’attore. L’esperien- inizia quando cessa quello con la mu- za di un buon attore è in grado infatti sica e la musica si fa inudibile agli altri di valorizzare il ritmo che è connatu- ma continua a scorrere in lui. È però rato all’uomo, seppure il verso libero con il raggiungimento della polifonia contemporaneo porti a una certa diffi- che evolve la musica della poesia, che coltà per l’attore di commisurarsi con il poeta ha fatto ascoltare anche grazie il metro. ad alcune sue letture interne all’inter- Nel corso del coffee break che ha in- vento: la poesia per cantare non deve tervallato la prima e la seconda parte perdere però la sua musica silenziosa, della mattina ha avuto luogo una in- che si annuncia sotto le parole. Il de- stallazione sonora a cura di Gabriele siderio della musica che abita il testo è Colombo che, nel cortile di Palazzo difatti l’attesa di un’armonia e insieme Badini Confalonieri, ha permesso di la sintesi che vi si trova dentro. ascoltare il Congedo del viaggiatore cerimo- A seguire, è stato trasmesso il filmato nioso di Giorgio Caproni attraverso un L’infinito, realizzato da Infinito 200, in processo di spazializzazione del suo- collaborazione con Rai Teche (che si no, in una lettura in grado di unire le ringrazia per la gentile concessione in voci dell’autore (gentilmente concessa occasione della giornata di studi): tra- dall’ICBSA) a quelle di poeti contem- smesso per la prima volta nello scor- poranei. so autunno, in occasione della Festa A seguire, ha ripreso la sessione mat- del Cinema di Roma, ha permesso di tutina, moderata in questa sua secon- ascoltare voci storiche del teatro e del- da parte da Antonio Romano e Pao- la poesia italiana in una lettura corale la Baioni. Ha dapprima avuto luogo della poesia leopardiana, in occasione l’intervento del poeta francese Jean dei suoi 200 anni, e di riflettere sull’im- Pierre Lemaire, intitolato «La musique portanza della voce nella lettura poeti- silencieuse de la poesie», che è stato ac- ca e di questo testo nello specifico. compagnato dall’intervista di Luana L’intervento successivo è stato quel- Doni, che ha sostituito il poeta Davide lo curato da Eleonora Tallone, che ha Rondoni, sfortunatamente assente per presentato la storia della casa editrice un disguido improvviso, in un dialo- fondata da Alberto Tallone nel 1938, go-intervista con l’autore francese. Il che ha visto succedersi numerose poeta ha raccontato il suo percorso di generazioni nell’eredità dell’atelier scrittura poetica, dove il rapporto con tipografico più antico d’Europa. At-

43 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 traverso un piccolo excursus storico nel cambio della nostra concezione di che ha ripercorso anche l’invenzione poesia e della sua storia, dovuta alla manuziana del corsivo, si è arrivati a trasmissione attraverso la prassi di re- parlare dell’importanza della sua pre- gistrazione: difatti il nuovo mezzo di senza nella stampa, in quanto utile per comunicazione (non un nuovo gene- descrivere un elemento fluido e con- re) ha cambiato le nostre fonti, le rac- tinuo di pensiero. Per questo anche colte e anche il modo di usufruire in il carattere Tallone, dedicato alla mu- generale della poesia, per quanto ap- sicalità della poesia, nasce negli anni punto la registrazione della poesia non ’40 del Novecento, ispirato a una villa voglia sostituirsi a quella stampata. Al- Palladiana, per riprodurre uno stile ita- cuni dei più significativi archivi citati liano riconoscibile. La composizione sono Ubuweb e Les archives sonores de la tipografica manuale e l’effetto grafico, poésie française, curati dalla studiosa, che che tenga conto anche degli spazi della sono stati presentati nella loro notevo- pagina e della lunghezza dei versi nello le potenzialità ancora inesplorata, che spazio bianco, appaiono un processo richiede anche il supporto di studi che fondamentale per la riproduzione del- possano valorizzarne l’utilità e possa- la musica della poesia, che apprende no servirsi anche di software in grado anche dalla delicatissima e rara stampa di approfondirne alcuni aspetti utili, dei canti gregoriani che, per una buo- come ad esempio l’applicativo Praat. na qualità di stampa, richiedono una Con il poeta Lino Angiuli il tema è prima impostazione dei pentagram- tornato poi alla percezione e alla teo- mi, poi delle note allineate al testo e ria che sviluppa un poeta riguardo alla una scelta specifica del carattere, che musica della sua poesia: con un inter- racchiude in sé stesso un ritmo e una vento dal titolo «Poemusica», Angiuli ha musicalità specifici. spiegato come da principio sia stato o Con Abigail Lang il tema si è spo- il suono o la parola o, ancora più pro- stato invece sugli archivi sonori digitali babilmente, esse siano nate insieme, di registrazioni di poesia. Quelli consi- dal silenzio, a generarsi. L’idea però di derati sono stati quelli bilingui francesi una musica come forza primordiale, e inglesi: l’importanza della tecnologia madre di tutti gli altri linguaggi, fa an- di registrazione sonora e l’eterogenea che collocare il verbo nella sua oralità quantità di materiale registrato, tutta- iniziale e cioè nella sua prima forma le- via spesso estromessa dalle bibliogra- gata all’ascolto (e non all’occhio, come fie relative ai poeti, hanno costituito il sarà poi nella scrittura, con la conse- centro dell’intervento. Cruciale è stata guente perdita della fisicità del dialogo anche la questione relativa all’influsso e la crisi della dimensione orale). Tut-

44 tavia, l’originaria connessione parola- mente concentrata sulla questione me- suono è andata perdendosi nel tem- trica, prendendo in rassegna le forme po: se da un’unica realtà sono andate della poesia nell’ultimo secolo e par- creandosene di frammentate, eppure tendo dal tentativo di definizione del la forza amorosa che le tiene insieme verso libero italiano. Partendo da una vive nella continua tensione al ricon- citazione di Contini, relativa all’abili- giungimento. Frutto dunque di questo tà sonettistica legata a una tradizione è anche l’elaborazione di una scrittura diffusa un tempo in Italia tra qualsiasi che affonda nella musica della lingua parlante e attualmente in disuso, si è parlata e, in particolare, del dialetto, giunti a individuare una sorta di pas- come nel caso del poeta, che denun- saggio interno all’italiano che, da lin- cia anche l’attuale situazione orfana gua isossillabica quale è, si è avvicinata di molta della poesia contemporanea, invece a una forma isoaccentuale. Se non in grado di rifugiarsi neanche nel- l’italiano difatti vede nell’endecasilla- le griglie metriche che hanno accom- bo la forma prosodica primaria, soli- pagnato come supporto una consoli- tamente composta da 3-5 parole fo- data tradizione letteraria. La poesia di nologiche, è avvenuta una evoluzione Angiuli, come egli stesso spiega, rap- della musica del metro italiano, come presenta tuttavia una eccezione nel pa- mostra anche l’evoluzione nell’ambito norama contemporaneo e proviene da del , che porta la nostra un sermo planus del quotidiano, che lingua a comportarsi in un modo più trae dalla strada i suoi suoni e tutta la vicino alle lingue isoaccentuali germa- sua musica. niche e a mostrarsi anche nel compor- Nel corso della pausa pranzo ha avu- tamento dell’endecasillabo. Dallo scrit- to di nuovo luogo l’installazione sono- to, tuttavia, risulta difficile delle volte ra curata da Gabriele Colombo, che comprendere questi fenomeni di cam- stavolta ha permesso di fare ascoltare, biamento, in quanto l’interpretazione oltre al Congedo caproniano, anche al- può essere soggettiva. A tal fine Zulia- cune poesie di poeti contemporanei, ni ha menzionato come utili e partico- estratte dall’archivio Voices of Italian larmente d’aiuto i supporti delle regi- Poets e combinate con un’associazione strazioni originali dei poeti (tra quelle musicale specifica. proposte vi sono letture di Magrelli, La sessione pomeridiana è stata inte- Orelli, Lamarque, Buffoni, Corsi), da ramente moderata e introdotta da Be- consultare per studi di questo tipo. noît Monginot e Valentina De Iacovo. Con Philippe Martin il tema si sposta Con Luca Zuliani la conferenza si è sui comportamenti a livello neuronale spostata su una tematica sostanzial- nel corso della lettura. A partire da una

45 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 messa in evidenza della relazione che ne tra due arti sorelle come la musica lega la camminata al marciare della pa- e la poesia a dialogo tra loro: l’intro- rola e del verso (in quanto la parola è duzione di carattere storico dell’arpi- movimento), la relazione si è concen- sta Zitello, relativa all’utilizzo dell’arpa trata sulla questione della memoria a nella poesia e, in particolare, dell’arpa breve termine, che porta alla necessità celtica e del suo legame con la lingua di individuare gruppi accentuali e che, gaelica, ha costituito un momento im- nel caso della lettura non svolta ad portante per l’armonia dell’intervento. alta voce (ma intima), si associa a una Se per Neri la centralità dell’orecchio è subvocalizzazione, che rende dunque determinante nella scrittura, in quanto sonora la cosiddetta lettura silenziosa. si tratta di una musica parlata, le sue Attraverso anche l’ascolto di alcuni letture hanno reso possibile l’ascolto frammenti di letture di poesia di epo- dal vivo di un poeta che ha segnato la che storiche diverse, italiani e francesi, nostra storia della letteratura. Infine i l’analisi del linguista si è concentrata temi della natura e della storia, centrali sull’importanza dell’intonazione nella nella poetica di Neri, sono stati pre- lettura, non svincolata dall’emozione sentati nella loro forma di composi- del parlante né dai vincoli imposti dal- zione prosastica e poetica insieme, che le onde cerebrali. mantiene comunque centrale la que- Con il poeta novantaduenne Giam- stione argomentativa della natura e, in piero Neri, in dialogo con Elisabetta particolare, degli animali, che si fanno Motta, e con le immagini di Luciano specchio della propria vita. Ragozzino, spiegate dall’artista stesso, Con Rodolfo Delmonte l’interven- e la musica di Vincenzo Zitello, si è to si è poi spostato sul rapporto tra passati nuovamente a discutere della poesia e voce sintetica, ovvero sulla tematica attraverso la voce di un poeta centralità di un linguaggio informati- con una lunga esperienza e attraverso co in grado di avvicinarsi alla poesia il connubio di un’arte insieme a un’al- attraverso una sua educazione: l’essere tra. Tematica centrale dell’intervento umano ha difatti in questo caso inter- è stata quella della prosa poetica, che pretato la poesia e istruito la macchi- rappresenta in centro del lavoro di na sugli aspetti prosodici relativi. Il Neri, ispirato all’ di Rimbaud e software presentato è stato quello di Gadda, tra gli altri elementi ispiratori. SPARSAR, che costituisce un lavoro Anche il dialogo con la musica dell’ar- di molti anni, approdato nel tempo pa dal vivo ha permesso un approfon- al machine learning: la prosodia, con dimento non solo del tema della musi- la sua ricca variabilità, così come la ca nella poesia ma anche della relazio- pragmatica, rappresentano elementi

46 particolarmente importanti per lavori tura poetica, è apparso difatti centrale come questi. Con questa relazione è nella ultima poesia di Rilke, a partire stato dunque possibile vedere la con- dalle Elegie duinesi e dai sonetti a Or- nessione tra l’educazione di una mac- feo, per arrivare sino alle poesie scritte china e la poesia, attraverso lo studio in prossimità della sua morte. Interes- della lettura poetica, in particolare in sante il parallelismo tra l’esperienza ambito inglese. del poeta e quella di Saussure che lega La tavola rotonda che ha seguito l’in- l’intera ricerca di Rilke, impregnata an- tervento più tecnologico del convegno che del mondo esoterico caro anche ha visto presentare tre differenti realtà a Antoine Fabre d’Olivet, relativa alla italiane di studio legate alla raccolta ar- posizione del soggetto poetico davanti chivistica e a studi legati alle registra- al fenomeno linguistico. zioni di letture di poesia. Più in parti- A chiusura della sessione si è tenuto colare, si sono alternate in un confron- l’intervento di Gaia Bertoneri, dedica- to le presentazioni del gruppo torinese to al poeta portoghese Luís Quintais e di Voices of Italian Poets (Valentina Co- all’Ecolalia. In questa poetica avviene lonna e Mikka Petris), di Phonodia – Ve- un trasferimento da un piano materia- nezia (Alessandro Mistrorigo) e di Va- le a uno di senso, che tenta di tradurre lentina Panarella dell’Università degli la sofferenza della vita nella scrittura: Studi di Siena. Particolarmente utile è l’elemento dell’ecolalia è stato pre- stata la possibilità di dialogo tra realtà sentato come l’idea secondo la quale che, nell’occasione, oltre che presentar- ogni parola è un eco di altre parole. In si vicendevolmente e al pubblico con questo dunque la musica della poesia i propri progetti, si sono impegnate a del poeta contemporaneo portoghese collaborare insieme in progetti futuri. si delinea attraverso le tracce scritte Particolarmente stimolante e fruttuoso amorose che rimangono e hanno a che è stato l’incontro tra i due progetti e ar- vedere con ciò che si è perso e risuona chivi sonori delle università di Torino e ancora nella poesia. La parola dunque, Venezia, che hanno suscitato ulteriori in questa prospettiva poetica, chiama, curiosità e stimoli in sala. rievoca il mondo in un eco, in un dia- Michele Bordoni, con il suo inter- logo che è solitudine e sintesi tra l’io e vento «Come un suono nella natura. Po- il mondo. esia e rumore primigenio nell’ultima poesia La giornata internazionale di studi ha rilkiana» ha affrontato invece la sensi- permesso, con una grande partecipa- bilità che aveva il poeta per la lettura zione del pubblico in sala e dei confe- ad alta voce: la ricerca del rumore pri- renzieri, di fare il punto della situazione mordiale, visto nella fisicità della -let su una realtà ancora delicata e alquanto

47 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 inesplorata dal panorama italiano. L’in- Lino Angiuli, Mario Baudino, Michele tenzione di creare una rete internazio- Bordoni, Valentina Colonna, Riccardo nale, radicata nell’idea iniziale di questa Frolloni, Francesco Granatiero, Jean giornata di studi sin dal momento della Pierre Lemaire, Beppe Mariano, Vale- sua ideazione e progettazione, in grado ria Rossella, Ida Travi, Joël Vernet, che di valorizzare la tematica con il con- ha dialogato con la musica dell’oboe fronto e darle una continuazione attra- della figlia. verso un aggiornamento e un appro- Nel complesso, la giornata ha per- fondimento dettato da una comunità messo di ascoltare la musica della po- scientifica e artistica in grado di dialo- esia raccontata da culture e tradizioni gare e collaborare, si è concretizzata in diverse, con approcci e strumenti dif- una manifestazione che ha raggiunto il ferenti, in un dialogo propositivo e suo obiettivo iniziale. ricco, che ha permesso di aprire nuovi A chiusura della giornata di studi, orizzonti attraverso l’ascolto, la cu- dopo la cena sociale che ha raccolto riosità e anche il coraggio di varcare in un momento conviviale non solo la soglia di una sola tradizione conso- gli intervenuti della conferenza, ma lidata. La possibilità di raccogliere in anche altri poeti impegnati nella mani- questo modo materiale di ricerca utile festazione serale e uditori del pubblico ci lascia dunque fiduciosi, affinché si interessati, si è svolta infine una -soi possa storicizzare nel tempo, almeno rée poétique, che ha costituito un mo- in una sua parte, questa giornata nuo- mento di condivisione dell’arte e della va per l’ateneo torinese e il panorama sua bellezza, fulcro della discussione italiano, così da lasciare di questa im- scientifica dell’intero giorno. portante opportunità di incontro al- Ha così avuto luogo una lettura co- meno una traccia per futuri studiosi e rale, che ha permesso di riunire in- innamorati della poesia. Parte del pro- sieme 12 poeti italiani e francesi e di getto di Ricerca VIP – Voices of Italian vedere anche la partecipazione stra- Poets, l’iniziativa è stata ideata e guida- ordinaria dell’ospite della delegazione ta da Valentina Colonna e organizza- del Quebec Emile Proulx Cloutier, ta insieme al Laboratorio di Fonetica al pianoforte e al canto. Nella lettura Sperimentale «Arturo Genre» dell’U- serale, che ha avuto luogo nella Sala niversità degli Studi di Torino, grazie Gioco del Circolo dei lettori (Tori- al comitato organizzatore composto no, Via Bogino, 9), e ha raccolto un da Valentina Colonna (Università de- numero straordinario e inaspettato di gli Studi di Genova e Torino), Antonio persone riunite per ascoltare poesia, Romano (Direttore del Laboratorio di si sono alternati nelle letture i poeti: Fonetica Sperimentale «Arturo Gen-

48 re», Università degli Studi di Torino), Comunicazione (UniGe-UniTo), Rai Benoît Monginot (Università degli Teche, Infinito 200-Una Poesia, Le Studi di Torino – Institut Français) e printemps des poètes e, soprattutto, Mikka Petris (Università degli Studi Marta Di Vincenzo e Gabriella Mat- di Torino). Si ringraziano inoltre, in tio (Dipartimento Cultura e Comuni- qualità di partner dell’evento: il Dot- cazione), Margot Guesdon (stagista) e torato in Digital Humanities – Tecno- Fabrice Placet (Direttore) dell’Alliance logie digitali, Arti, Lingue, Culture e Française di Torino.

49 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

50 Giornata mondiale della voce 2019 Valentina De Iacovo LFSAG, UniTO

Il 10 aprile 2019 si è svolta la orale, attraverso piccoli accorgimenti Va edizione torinese della Giornata quotidiani che ciascuno di noi Mondiale della Voce. Le attività si sono dovrebbe adottare per migliorare la concentrate nell’Aula informatica LL1 comunicazione verbale. e nell’Atrio principale del Campus Classroom environment and Luigi Einaudi dell’Università degli teacher’s voice: friendship or fight? Studi di Torino. Come per le precedenti - Baiba Trinīte (Liepāja University & Dip. edizioni, anche quest’anno si è cercato Scienze Chirugiche, UniTO) di dare spazio a più aspetti legati alla fonazione, le lingue del mondo, la L’ergonomia della voce studia voce animale e la voce professionale. come gestiamo il parlato in qualità Ecco di seguito una breve descrizione di locutori e ascoltatori in relazione di ogni intervento1: all’ambiente comunicativo. In particolare, ci si è focalizzati sul La cura della voce: il ruolo del contesto scolastico, nel quale occorre logopedista - Fiammetta Fanari & rispettare alcuni parametri per ottenere Dario Strangis (Dip. Scienze Chirugiche, una comunicazione più efficace tra gli UniTO) studenti e l’insegnante, attraverso la La voce rappresenta uno strumento presentazione di uno studio condotto comunicativo indispensabile che tra l’Università di Torino e quella di esprime informazioni sul nostro Liepāja (Sala & Rantala, 2019). stato d’animo, la nostra personalità, il Scrivo, leggo, interpreto nostro stato di salute. La conoscenza (comunico). Come trovo la «mia della voce va approfondita voce»? - Max Giardini (Voice coach) specialmente, se ci troviamo ad interagire quotidianamente con un Il tema scelto quest’anno ha pubblico (insegnanti, attori, cantanti). consentito di ricordare in apertura Il ruolo del logopedista è anche alcuni momenti dialogici che quello di sensibilizzazione all’igiene Stanislavskij ebbe con alcuni artisti del teatro Bolšoj di Mosca tra il 1918 e il 1922. Il fulcro relativo alla scrittura, 1. Ringraziamo la Dott.ssa Alice De Vicariis, per aver fornito alcune note a supporto della lettura, interpretazione e a come stesura finale di questa sinossi. individuare la propria voce ha trovato 51 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 risposta negli approfondimenti che antenato comune, ma una risposta alla il grande ha lasciato come pressione evolutiva e all’ambiente in testimonianza artistica e culturale cui queste specie vivono. nell’arte attoriale e non solo. La parte Scherzi percettivi e CSI effect. centrale e conclusiva dell’intervento Realtà e prospettive dell’analisi è stata destinata ai campi semantici: della voce per il settore forense - professionalmente, il campo Sonia Cenceschi (Digital Forensics Service semantico principale relativo ai cinque – DTI SUPSI, Svizzera) sensi ha un’importanza prioritaria per un professionista della voce in Questo intervento si è focalizzato quanto gli consente di richiamare tutti sulle principali applicazioni forensi i valori, elaborarli con misura e totale dell’analisi del parlato umano. È stato padronanza. A sostegno di ciò sono affrontato il tema della percezione stati prodotti alcuni esempi di lettura dell’utilità dello scienziato nelle interpretata, con i quali si è potuto indagini penali, smontando l’idea evidenziare un possibile percorso per errata fornita negli ultimi anni da serie trovare l’auspicata voce, aggiungendo, televisive sensazionaliste come CSI, come chiosa, che ogni persona è fornendo i principali input riguardo la dotata di unicità, alla quale non deve realtà, la fattibilità e lo stato dell’arte rinunciare. (Carrada 2005, Romito & Galatà, 2004, 2007). Parlare di analisi del parlato Una canzone da geni. Strategie al servizio della sicurezza significa vincenti di comunicazione nel fornire indizi realistici e non falsati mondo animale - Valeria Torti (Dip. (Becker et alii, 2008), tenendo conto Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, di un’ingente serie di problematiche UniTO) legate alla manipolazione effettiva del Gli indri, lemuri endemici del parlato spontaneo sommato a rumore Madagascar, sono un ottimo modello di fondo spesso irremovibile (Fraser, di studio per comprendere l’evoluzione 2003, Wolfe, 2002, Martire et alii, della comunicazione vocale nel regno 2014). animale. Tra i lemuri infatti sono gli Voci teatranti. Il linguaggio unici a cantare. Sono filogeneticamente scenico nell’Enrico IV di Pirandello: molto distanti dagli altri primati analisi ritmico-intonativa -Stefano «cantanti», callicebi, gibboni e tarsi, ma Dalla Costa (Dip. StudiUm & LFSAG) sono estremamente simili per struttura sociale e comportamento territoriale. La voce ha una natura ibrida e liminale, Il canto non è l’eredità di un lontano essendo legata tanto alla corporeità

52 che la forgia quanto all’astrazione Le lingue in pericolo: il caso delle linguistica che la articola. Eppure, lingue sudarabiche moderne - Fabio allo stesso tempo, non appartiene né Gasparini (Dip. StudiUm) all’una, né all’altra. Inoltre, generata L’intervento si è incentrato sul nei corpi interni, ha la funzione tema delle lingue in pericolo. A primaria di mettere in relazione fronte delle 7111 varietà linguistiche l’intimità degli individui, costituendo documentate e parlate attualmente nel così l’identità unica del soggetto e la mondo, si calcola che circa il 30% di sua natura socializzante. Partendo da queste siano a rischio di scomparsa questo presupposto, è nato il lavoro (Morris, 2017). Si è voluto fornire di ricerca su cui è stata imbastita la un’introduzione alla questione di mia tesi di laurea: un’analisi ritmico- carattere prettamente sociolinguistico intonativa di voci artistiche tesa a con l’intento di spiegare brevemente i rintracciare quella serie di elementi processi graduali e gli eventi traumatici identificativi del profilo melo- che possono portare una comunità dinamico, caratteristico di ogni voce linguistica a non utilizzare più una data individuale, così eloquente da secoli varietà e, successivamente, proporre nell’atto performativo del rito teatrale. il caso delle lingue sudarabiche Il relativo metodo di conseguenza moderne (Semitico Occidentale, elaborato è, in generale, finalizzato Afroasiatico) parlate nella penisola a far emergere il non detto vocale, Araba meridionale e in particolare del nel complesso di una precisa poetica Baṭḥari, la varietà sudarabica studiata d’attore, mentre la realizzazione della (Simeone-Senelle, 2011). Il Baṭḥari è struttura informativa, all’incontro oggi parlato da solamente 13 anziani con il livello prosodico, si costituisce appartenenti alla tribù dei Baṭāḥira, come relativo pre-testo. Si tratta, in stanziata nell’estremità orientale definitiva, di sondare la dimensione a della provincia omanita del Dhofar, un tempo mitica e intima della lingua. ed è inevitabilmente destinato alla A questo scopo, mi sono avvalso scomparsa. I grandi cambiamenti delle voci di tre attori, nelle rispettive sociali e politici degli ultimi decenni interpretazioni dell’Enrico IV di che hanno coinvolto l’area hanno Pirandello: Ruggero Ruggeri, Memo portato alla diffusione dell’arabo, Benassi e Salvo Randone (Dalla il quale sta progressivamente Costa, 2019). rimpiazzando le varietà minoritarie dell’area (Gasparini & Bettega, in c. di p.). Fattori di costruzione

53 Bollettino LFSAG 2019, n. 3 identitaria spingono inoltre le nuove • T. L. De Victoria (attr.) - Jesu dulcis generazioni verso l’identificazione con memoria la tradizione araba beduina, portando • C. Janequin - Chantons, sonnons a un’ulteriore marginalizzazione della trompetes cultura tradizionale delle generazioni precedenti. Questo caso di studio • D. Elder - Twinkle, twinkle, little star rappresenta quindi una lampante • F. De Andrè (arr. F. De Angelis) - dimostrazione della correlazione tra Dolcenera fattori sociali e vitalità di una varietà di lingua (Gasparini, 2018, 2019). Bibliografia Voce e carisma - Patrizia Mottola Becker T., Jessen M. & Grigoras C. (Pulsart Academy) (2008), Forensic speaker verification using formant features and Gaussian L’intervento ha l’obiettivo di svelare mixture models. Proc. of the 9th Annual le tecniche e gli strumenti dei grandi Conference of the International Speech maestri, degli eccellenti comunicatori Communication Association (Interspeech, e come essere d’ispirazione agli altri Brisbane), 1505-1508. mantenendo le proprie caratteristiche, perché ogni oratore è unico così Carrada G. (2005), Comunicare la come ogni discorso. Si esploreranno scienza: kit di sopravvivenza per ricercatori le caratteristiche della voce che (Vol. 12). Milano, Alpha Test. utilizziamo nel nostro parlato Dalla Costa S. (2019), «Il linguaggio quotidiano, sottolineandone gli aspetti scenico nell’Enrico IV di Pirandello: che presentano maggiore criticità analisi ritmico-intonativa». Tesi di durante il discorso pubblico. Alla luce laurea magistrale, Dip. Studi Umanistici di quanto emerso, si analizzeranno le & LFSAG, Univ. di Torino (resp. R. migliori strategie di eloquio volte a Scarpa & A. Romano), a.a. 2017-18. ottenere una comunicazione chiara, efficace e carismatica. Fraser H. (2003), Issues in transcription: factors affecting the reliability of Rosa mystica Coro - Dir. Barbara transcripts as evidence in legal cases. Sartorio Forensic Linguistics, 10, 203-226. Il coro si è esibito in una lezione- Gasparini F. (2018), «The Baṭḥari concerto nell’atrio del Campus Language of Oman: Towards a Einaudi con i seguenti brani: descriptive grammar». Unpublished • W. Byrd - Sing joyfully PhD thesis, Naples: University of Naples «L’Orientale».

54 Gasparini F. (2019), An Ethno- AISV - Associazione Italiana di Scienze anthropological archive concerning della Voce, ITC-IRST Povo - Trento, the Batahira tribe of Oman. Torino: 29 Nov. - 1 Dic. 2006), Torriana (RN): Laboratorio di Fonetica Sperimentale EDK, 223-242. «Arturo Genre» (www.lfsag.unito.it/ Sala E. & Rantala L. (2019), Voice ark/bathari/main_it.html). Ergonomics: Occupation and Professional Gasparini F. & Bettega S. (forth.), Voice Care, Cambridge, CUP. «Contact between Arabic and the Simeone-Senelle M.C. (2011), Modern South Arabian languages». «Modern South Arabian». In S. In C. Lucas, S. Manfredi & I. Hanadi Weniger, J. Khan, M. Streck & J.C.E. (eds.), Arabic and contact-induced change. Watson (eds), The Semitic Languages: An Berlin: Language Science Press, International Handbook, Berlin: Walter forthcoming. de Gruyter, 1073-1113. Martire K.A., Kemp R.I., Sayle Wolfe J. (2002), «Speech and music, M., & Newell B.R. (2014), «On the acoustics and coding, and what music interpretation of likelihood ratios in might be ‘for’». In Proc. 7th International forensic science evidence: Presentation Conference on Music Perception and formats and the weak evidence effect». Cognition, 10-13. Forensic science international, 240, 61-68. Morris M.J. (2017), «Some thoughts on studying the endangered Modern South Arabian languages». Brill’s Journal of Afroasiatic Languages and Linguistics, 9(1-2), 9-32. Romito L. & Galatà V. (2004), «Towards a protocol in speaker recognition analysis». Forensic science international, 146, S107-S111. Romito L. & Galatà V. (2007), «Speaker recognition: stato dell’arte in Italia valutazione dei corpora, dei metodi e delle professionalità coinvolte». Scienze vocali e del linguaggio - Metodologie di valutazione e risorse linguistiche (Atti del III Convegno Nazionale 55 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

56 Norme editoriali

La formattazione dell’articolo invia- risultati ottenuti, anche questo in rife- to (25000 battute massimo, comprese rimento a risultati simili di altre fonti note e bibliografia, spazi inclusi) deve (o in disaccordo con queste). avvenire in pagine di formato A5 con Il riferimento alle fonti avviene l’impiego del carattere Garamond nel testo con l’indicazione del nome Unicode,1 corpo 11; interlinea sempli- dell’autore (data) (es: «nella descri- ce, senza sillabazione. Dopo il titolo, zione riservata a questo fenomeno da indicare nome e cognome dell’autore e Mereu (2004), Vayra et alii (2007)...»). affiliazione corrente. Testo indentato: Le citazioni testuali vanno virgolet- rientro 0,5 cm. tate (con l’indicazione della fonte: tra La numerazione (e il formato) dei parentesi il nome dell’Autore Data: titoli dei paragrafi (senza punti finali, Pagina). non indentati) deve uniformarsi ai se- Es.: 1. Xxxxx guenti esempi: , 1.1. Xxxxy, «In queste condizioni, ci si può chiedere ..., 1.2. Xxxyy, 1.2.1. Xxyyy, 1.2.2 Xyyyy, quale spazio sussista per effettuare indagi- 2. Yyyyy... ni fonetiche circa la realizzazione e la rice- I grassetti nel testo vanno usati con zione degli elementi prosodici» (Bertinetto molta moderazione; i corsivi solo per 1981: 37). simboli isolati e forestierismi. Figure e tabelle devono essere corre- Il testo dev’essere articolato in pa- date da una didascalia (nella quale, se ragrafi. In generale: un’introduzione l’immagine o i dati non sono frutto di al tema, trattato con rimando ai prin- un lavoro originale, si rinvia alla fonte). cipali contributi di fonti autorevoli Le immagini, rigorosamente in bianco sui diversi argomenti attinenti con la e nero, non devono essere inserite nel ricerca presentata (stato dell’arte), un testo ma allegate separatamente. secondo paragrafo di presentazione degli strumenti e dei dati usati nell’am- bito della tesi per arricchire le cono- scenze in quel dato settore (protocollo Figura 1. Immagine raffigurante uno schema delle fun- d’indagine) e un terzo di presentazio- zioni dell'accento (tratta da Bertinetto 1981: 43). ne, commento e interpretazione dei Traduzioni, commenti e rimandi bi- bliografici ritenuti secondari vanno in 1. Scaricabile gratis, e.g., dal sito https://www. nota a piè di pagina (di cui è consiglia- wfonts.com/font/garamond. to l’impiego con moderazione). 57 Bollettino LFSAG 2019, n. 3

Accorgimenti tipografici: evitare spa- to E. (1993). Ritmo e intonazione, In zi doppi e tabulazioni; l’apostrofo (’) è A.A. Sobrero (a cura di) (1993a), 141- diverso dall’apice (‘) e dalla virgoletta 192. semplice aperta (‘); le virgolette sono Cho T. & Ladefoged P. (1999). Varia- di diverso tipo, ma devono essere usa- tions and universals in VOT: evidence te coerentemente (aperta-chiusa: “ ” o from 18 languages, Journal of Phonetics, « » etc.); l’aferesi e l’elisione si indicano 27, 207-229. con (’). I ganci semplici (‹ ›) possono Levinson S.C. (1983). Pragmatics, Cam- essere usati per evidenziare le forme bridge, Cambridge University Press grafiche, mentre le rappresentazioni (trad. it. La Pragmatica, Bologna, Il Mu- fonologiche sono precedute e seguite lino, 1985). da una barra obliqua (/) e le forme fo- Mereu L. (2004). La sintassi delle lingue netiche racchiuse tra parentesi quadre del mondo, Roma-Bari, Laterza. ([ ]). Evitare pseudo-eufonismi come Sobrero A.A. (a cura di) (1993a). ‹ad›, ‹ed›, ‹od› (riservandoli solo al ne- Introduzione all’italiano contemporaneo: le cessario; es. «ed eventuali», «ad altri», strutture, Roma-Bari, Laterza. «od opportuni»). Si noti ancora che Sobrero A.A. (a cura di) (1993b). si ha ‹perché› e non *‹perchè›, ‹cioè› e Introduzione all’italiano contemporaneo: la non *‹cioé›, ‹po’› e non *‹pò› etc.; il ma- variazione e gli usi, Roma-Bari, Laterza. iuscolo di ‹è› non corrisponde a *‹E’›, Vayra M., Avesani C. & Fowler C. ma a ‹È›... (1984). Patterns of temporal compres- sion in spoken italian. Proceedings of the Riferimenti bibliografici (in fondo al 10th ICPhS (Utrecht, The Netherlands, testo). 1983), 2, 541-546. Esempi: Sitografia Bertinetto P.M. (1981). Strutture pro- AMPER-ITA - Atlas Multimédia sodiche dell’italiano. Firenze, Accademia Prosodique de l’Espace Roman: http:// della Crusca. www.lfsag.unito.it/amper-ita (ultimo Bertinetto P.M. & Magno Caldognet- accesso 20/03/2018).

58