Natura, storia e tecnica della Valle della Breggia : il Castello di San Pietro : notizie storiche

Autor(en): [s.n.]

Objekttyp: Article

Zeitschrift: Bollettino dell'Associazione archeologica ticinese

Band (Jahr): 1 (1987)

PDF erstellt am: 02.10.2021

Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-320086

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Natura, storia e tecnica della Valle della Breggia Il Castello di San Pietro — Notizie storiche

Come la maggior parte delle numerose centro di raccolta dei prodotti provenienti in un «concilium». In quanto «castel- rocche medievali un tempo distribuite dai loro possedimenti sparsi sul lancia», cioè circoscrizione di un su tutto il Mendrisiotto ed oggi territorio circostante. «castrum» o distretto entro il quale gli purtroppo quasi o completamente Un ultimo ed ulteriore sviluppo si abitanti avevano l'obbligo della sua scomparse, anche quella di Castel San sarebbe poi avuto, sempre secondo il manutenzione e dell'accumulo dei Pietro vede la sua esistenza testimoniata Camponovo, durante il basso Medioevo, raccolti, ottenendone in cambio protezione dall'odierno comune omonimo. In periodo in cui come si vedrà anche in caso di pericolo, CSP venne una situazione un po' migliore rispetto nel caso della rocca di Castel San menzionato per la prima volta nel alle altre rocche oggi ricordate solo nei Pietro, la movimentata situazione 1270. Nell'inventario delle proprietà toponimi locali, essa ci presenta ancora, politica e la conseguente importanza di di S. Fedele di , in cui sono anche se in ben minima parte, alcuni siti derivatane, porterà alla elencati anche beni in località «de alcune delle sue rovine. necessità di altre costruzioni. Castro Sancti Petri», appare anche la D'altra parte, le poco numerose La più antica menzione scritta del «castellancia Sancti Petri». fonti storiche finora conosciute e castello, appare in un atto di permuta Nell'organizzazione economica vescovile erano pubblicate e gli studi condotti sul tema, fra il Capitolo di San Vittore in inclusi anche altri beni, quali quelli siti non danno che una parziale visione e la comunità di Balema. a . Morbio Sup., Sagno ed in della vita del castello in quanto tale, L'atto venne datato «in Castro Sancti tutta la Valle di Muggio, i cui censi senza però definirne con esattezza gli Petri in porticu suprascripti episcopi:» venivano pagati nel castello. Più tardi estremi: fra le altre rimangono tuttora il 4 dicembre 1204. l'intero complesso verrà affittato e sarà sconosciute le date di fondazione e Nel 1214 esso fu nuovamente citato come «fictolitia castri Sancti distruzione. menzionato, in quanto sede del vescovo, Petri». nel monastero Circa la nascita del castello esistono diploma di fondazione del Per quanto proprietà di signori degli sull'odierna isola diverse ipotesi, che come per altri Umiliati ecclesiastici, spesso il castello dovette momenti della vita della rocca, di Brissago, sul Lago Maggiore. Nel adempiere anche alle funzioni militari, 1218 de Sexto de Balerna vorremmo qui elencare. Bregondius per cui era stato costruito. Nel 1280, rinuciò in favore del Il Ballarmi, che ne scrive già nel vescovo Guiliel- nel corso delle guerre fra il vescovo di 1619, non arrischia una data precisa, mus alla «domus quam tenebat per Como Giovanni Avvocato ed i Ghibellini feudum in Castro Sancti Petri. ma si limita ad indicare che il castello ostili alla sua dittatura, esso servi che «fu edificato a tempi antichi e giovò Il vescovo Raimondo, vi da rifugio e baluardo al vescovo ed ai molto ai Comaschi nella guerra contro soggiornò di frequente utilizzando il suoi. Non sembra però che il vescovo Milanesi», supponendo forse così una castello quale residenza temporanea, fosse l'unico proprietario del complesso datazione antecedende al 1118, data di grazie alla sua vicinanza con Como, del castello; egli ne possedeva il nel 1260 inizio della citata guerra, o poco più ingrandì il «Palacium», già palazzo con altri edifici e senz'altro nel tardi, nel corso della stessa. Questa nominato documento del 1218, tutto il terreno su cui era posto il «ala». ipotesi trova punti dì coincidenza con aggiungendovi una nuova complesso. Le case che vi sorgevano quella del Rahn che, visitato Castel Da questi primi documenti, pare appartenessero, almeno in parte, San Pietro nel 1870 e descritte le attestanti l'esistenza del castello, sembra anche ad altri possidenti terrieri della rovine del castello omonimo, ne che esso fu probabilmente costruito in zona e non fossero concesse loro solo ipotizza la data di costruzione negli anni dipendenza dei grossi beni vescovili, in feudo. Coloro che costituirono un fra il 1118 ed il 1126, durante le guerre forse in parte anche allodiali, che si pericolo per il potere feudale del fra Como e Milano. Nessuno dei due riunivano dal punto di vista amministrativo vescovo non furono però questi studiosi ci fornisce però una motivazione in una castellanza, quella di proprietari minori, ma piuttosto le famiglie delle proprie ipotesi. Il Campo- CSP appunto. L'esistenza stessa di un dei Rusca (o Rusconi). Pur non novo ritiene invece che il castello «palacium» e la menzione del 1218 in possedendo beni nella regione, e quindi possa essere sorto in epoca più antica, quanto residenza vescovile, non lasciano non potendo aver preso piede nel nell'XI secolo, «quando il dominio del sussistere dubbi sulla importanza castello quali proprietari, essi lo vescovo era all'apogeo» e quindi che il castello doveva avere assunto depredarono (come già avevano fatto nei necessitava di una roccaforte. almeno a partire da quegli anni. confronti dei granai e dei castelli di Egli osserva inoltre che molti castelli La castellanza di CSP, che sopravvive Lugano e Bellinzona) e già nel 1282 vi sorsero attorno al 1000 in piena età ancor oggi nel nome dell'odierno si insediarono temporaneamente. Non feudale, quando le numerose signorie comune, doveva inizialmente sappiamo però fino a quando. La loro esistenti decisero di concentrare il comprendere anche le località di Obino, posizione avrebbe potuto avere anche proprio potere, riunendo in un unico Loverciano, Corteglia, Gorla, Balerna una origine di diritto pubblico. Il nucleo fortificato, la residenza ed il e Coldrerio, già riunite in precedenza vescovo era signore delle città del Associazione Archeologica Ticinese

contado, oltre che importante feuda- castelli della regione, compresi quelli appezzamento di terreno appartenente rio. Comune e signorie, che gli successero privati. Sembra che già da allora, egli alla comunanza di Balema. al potere, avrebbero acquistato o avesse mantenuto dei diritti anche Più tardi, nel 1335, nell'ordinanza dei CSP. usurpato diritti sui suoi castelli. In Nel corso del Quattrocento, i riguardante le strade non viene specificato seguito alla difficile situazione in cui suoi successori li conferirono poi ai il comune di Balema, ma nei tre veniva a trovarsi una zona dilaniata loro favoriti. Il vescovo non fu allontanato, paragrafi si menziona la castellanza di dalle lotte tra le varie fazioni, è facile ma il castello smise di essere CSP utilizzando la formula: «castel- pensare che per dominare fosse luogo di residenza regolare e già a lantia de castro Sancti Petri cum indispensabile stabilirsi in un centro partire dal 1350 ca. i tributi vennero Balema». Se ne deduce che sia ora fortificato, che avesse anche una certa consegnati ora a CSP ora a Como. Si Balema ad aggregarsi alla castellanza i autonomia economica. ignora se Rusca abbiano conservato di CSP, la quale, grazie alla sua Nel 1340 il castello ritornò nelle qualche diritto sul castello, dopo che funzione prima di residenza vescovile, mani della Curia, che riordinò la ne erano stati i proprietari per un poi della famiglia Rusca, era andata residenza rimasta danneggiata dai periodo di tempo non ben definito, o acquistando prestigio e potere. Da disordini attorno al 1330. se, come accadse ad altri vassalli dei queste diverse citazioni, ora di CSP, Il vescovo di Como Bonifacio di Visconti, lo ottennero in dono. Certo è ora di Balema, quale centro principale, Modena, vi fece erigere nel 1343, una che già nel corso del Trecento essi ne risulta che le due località dovettero chiesa, la seconda, a detta del Campo- ridivennero gli unici signori. Il castello costituire a lungo una unica comunità, diventò sede della novo e del Martinola, fuori dalle mura. famiglia, il cui nominata ora secondo l'uno, ora La chiesa verrà consacrata nel 1345. potere politico era incentrato su secondo l'altro sito. Con ciò non si Como. Una lastra di fondazione, murata nella Accanto all'antico nome del esclude però che ognuno avesse castello anche facciata esterna, sopra l'ingresso, apparve quello di possedimenti propri. Un documento del 15 «castrum che rappresentante Bonifacio in veste di maestro Ruschonum», il sta a maggio 1210, distingue una «peciola in di diritto, in atto di ammaestrare comprovare il ruolo che esso ebbe territorio de Gorla de castro Sancti due scolari, ne indica la data di nella storia della famiglia Rusca. Petri ubi dicitur ad Lavellum» da costruzione e la dedica della chiesa a Sono proprio di quegli anni alcuni un'altra «peciola in territorio de Balerna S. Pietro. Un'altra chiesa, la prima, fu documenti che indicano chiaramente ubi dicitur Arbosta». Più tardi, nei costruita nel 1323 all'interno delle l'importanza di CSP anche rispetto concili generali del 1424 e del 1467 mura del castello. Di essa oggi non alle altre zone del Mendrisiotto. Nel CSP non verrà più nominato. Durante rimane più alcuna traccia evidente. 1335 venne definita la suddivisione la messa di Natale del 1390 i Rusca Potrebbe forse trattarsi della chiesetta dell'odierno distretto nelle pievi di R. furono assaliti dai Busioni di di S. Giovanni, che il cistercense S. Vitale, Zevio e Balerna, suddivisione nella chiesa del castello. A questo Roberto Rusca, nel 1610 vide accanto che doveva già eistere in tempi più fatto il Baroffio ed il Lavizzari farebbero alle rovine del castello, ma che nessun remoti. Nella pieve di Balerna erano risalire in nome di «chiesa rossa» viaggiatore diocesano menziona mai. compresi «il borgo di Mendrisio, i dato alla medesima, in ricordo del Allo stato attuale delle nostre territori di Genestrerio e Coldrerio, i molto sangue versato. Non esistono conoscenze, questi due riferimenti alle comuni di , Sagnio, Cabio, documenti a testimonianza dello scontro chiese del castello poco contribuiscono Mugio, Bruzella, Morbio Sup., Morbio fra le due famiglie e sull'episodio alla ricostruzione del suo complesso. Inf., Canegio, Stabio, Colderario, No- della chiesa. Il Martinola riferisce che La prima chiesa edificata nel 1323, vezzano, Luguno, Pontegano, Pedena- il Volpi, il quale nel 1578 visitò la non è ancora localizzabile, la seconda, te, Sycilio, Sellorino» e la castellanza chiesa, prescrisse diverse modifiche datata al 1343, esiste ancora oggi, ma di CSP. inteme e ordinò di dipingere la facciata la sua posizione rispetto al castello non In una pergamena datata nell'865 di rosso. Forse per ricordare i fatti del è del tutto ben definita. Solo ulteriori già citato Obino, località che, rispetto 1390? ricerche condotte intorno alla chiesa e a Balerna, si trova oltre il territorio di Pur omettendo l'episodio del 1390 sull'area del castello potrebbero forse CSP. Nel documento non vengono anche il Ballinari scrive che il castello fornire dati più precisi a questo proposito. menzionati né il castello né l'abitato di «venne successivamente in potere dei CSP. A quell'epoca era Balema il Rusconi, i quali lo ristoromo e gli fu Nel 1346 lo stesso Bonifacio fece centro più importante all'interno del di gran giovamento nella loro avversa erigere un nuovo palazzo, ma di nuovo «concilium» che riuniva le località fortuna, quando ch'in quello in quel periodo il potere del vescovo circostanti. L'importanza di Balema frettolosamente si ritirò Franchino Rusca, non era più assoluto. Nel 1335, all'inizio risulta anche dall'atto datato da CSP signor di Como, dopo d'havere inteso della sua signoria su Como, Azzo del 1204: un «ombardus de Balema» l'infelice successo della giornata dei Visconti pretese la consegna di tutti i scambiò col Capitolo di S. Vittore un suoi soldati, per la rotta datagli da Associazione Archeologica Ticinese

Ducali vicino a Montorfano, l'anno venne occupato fra il 1416 ed il 1422 ultime notizie risalenti ad un periodo 1403. D'altro avviso è invece il Liebenau, dal duca di Milano, dopo che esso gli in cui il castello esisteva ancora come secondo il quale il castello appartenne fu ceduto da Lorario Rusca il 16 tale. Nel 1475, Mendrisio si staccò fin dalla metà del XIV secolo settembre 1416, in cambio di altre dalla pieve di Balerna, la castellanza di alla famiglia Russ, che lo ricevette in dipendenze. Questa versione dei fatti CSP venne smembrata ed il castello feudo da Como e che lo riebbe, anche sembra però poco probabile, in quanto distrutto o abbandonato. Come ci sono se solo per breve tempo, nel 1403, lo stesso Lotario Rusca, che avrebbe ignote le origini del castello, cosi non durante la guerra fra guelfi e ghibellini. ricevuto dal Visconti il castello nel ne conosciamo con precisione nemmeno Numerosi documenti giuridici 1416, vi fece testamento nel 1419 e, vi la fine. Il Baroffio, senza documentare reclamanti il suo possesso o un indennizzo mori, forse già nello stesso anno. CSP la sua affermazione ritiene sia alla sua perdita, redatti dagli stessi, fu ereditato dal cugino Franchino stato demolito nel 1518. Di esso però provano l'occupazione del castello da Rusca, il quale molto probabilmente, non si fa più cenno alcuno già al tempo parte dei Russ, già borgomastri di vi stabili la propria residenza. Il Rusca della conquista da parte dei confederati Lucerna nel XV secolo. Si era riaccesa fu però privato del castello, poco nel 1516. Per questa ragione è facile intanto la lotta fra i Rusca ed i tempo dopo. Come risulta da una supporre che esso andò in rovina o fu Visconti di Milano, fino al 1416. Il 25 missiva ducale al podestà, al capitano, distrutto già prima di questo momento luglio di quell'anno Lotario Rusca, ed al referendario di Como, datata 15 e quindi non molto dopo le ultime due figlio di quel Franchino ricordato del gennaio 1420 tale possessione finì notizie citate. Ed in rovina lo vedrà Ballarmi, fu creato conte di Como e nelle mani di Tommaso de GAbellerij. infatti parecchi anni dopo, nel 1610, il divenne feudatario del duca di Milano. Nel 1468 il castello era già governato Rusca, che scrisse: «or si vede il Dell'I 1 settembre 1416 sono datati il dei De Albricis, comaschi, che dovrebbero cadavere suo tutto guasto giacere nelle documento di rinuncia da parte di averlo ricevuto in dono dai rovine sue...». Lotario alla contea di Como e quello Visconti, in quanto loro alleati. Al della nuova investitura. Filippo Maria vescovo rimasero sempre i possedimenti Visconti, concesse a Lotario Rusca privati attorno al castello, in una signoria feudale nel Sottoceneri, parte ancor oggi appartenenti alla garantendogli pieno potere su «totam Curia. plebem Baiente, cum castro Sancti In un documento privo di data certa, Petri, dicto castro Ruschono» e ipotizzato però al 7.9.1477, risulta, promettendogli protezione contro le pretese anche, fra le altre cose, che il castello «L'INFORMATORE» del vescovo e degli altri feudatari appartenne in precedenza ad un De spossessati. Stando al Rahn, il castello Albricis di Como. Sono queste le 19 settembre 1986 - N. 38 Tip Tettamanîi -