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Tribunale di a rischio chiusura: l’APPELLO degli avvocati ai sindaci / FOTO-PARTICOLARI

di Luca Simoncelli – 28 Aprile 2012 – 11:09

"Abbiamo bisogno di un impegno politico, abbiamo bisogno di farci ascoltare a Roma. Noi abbiamo trovato sempre porte chiuse, ed è un problema insormontabile": questo è quanto stato chiesto oggi, sinteticamente, da Elvira Lombardi, presidente dell’Ordine sanremese degli avvocati ai sindaci del comprensorio che fa capo al palazzo di Giustizia di Sanremo. L’Incontro era finalizzato a decidere eintraprendere iniziative comuni atte a scongiurare la tanto temuta chiusura del Tribunale sanremese, con contestuale

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accorpamento a quello di .

Presenti al ‘summit’ vi erano, nell’aula udienze del primo piano in Palazzo di Giustizia, rappresentati dai rispettivi sindaci e amministratori, i comuni del ‘comprensorio giudiziario sanremese’: Sanremo, , , Molini di , , , Soldano, e .

Alla fine dell’incontro, riassumendo, si è programmato quanto segue: un’Odg ‘pro Tribunale’ unico da approvare, alla stregua di Sanremo, per i Comuni coinvolti; fondare un comitato ‘circondariale’ che intraprenda iniziative di protesta e sensibilizzazione; l’appoggio dei sindaci delle città che orbitano attorno al Tribunale di Sanremo; chiedere un incontro al Ministro di Grazia e Giustizia Severino, al Prefetto Fiamma Spena e , se alla fine non verrà dato seguito a queste iniziative “riempire 5 pulmann è andare a Roma sotto Ministero e restarci finchè non ci ricevono”: parole del Sindaco Maurizio Zoccarato.

L’APPELLO AI SINDACI

Parla Elvira Lombardi , presidente dell’ordine avvocati del Foro di Sanremo: "Abbiamo bisogno di un impegno politico, abbiamo bisogno di farci ascoltare a Roma. Noi abbiamo trovato sempre porte chiuse, ed è un problema insormontabile – e continua – Vi chiediamo di unirvi a noi, anche su esempio di quello che è stato fatto dal Comune di Sanremo con un ODG apposito. Dobbiamo però sensibilizzare i cittadini perché quest’ultimi non hanno percezione di quello che sta accadendo. C’è poi il discorso dell’indotto che coinvolge centinaia di persone negli studi e fuori. Ci sono gli avvocati giovani che non potrebbero supportare i costi del trasferimento. Si parla tra tutto di un migliaio di famiglie"

5 PULMANN A ROMA…

E’ questo, tra le altre cose , quello che propone il sindaco sanremeseMaurizio Zoccarato, per evitare la chiusura del Tribunale. Nle suo discorso parla anche di aiuti da parte del Comune e di come, quella degli avvocati, non sia una ‘lotta di casta’: "Non credo che gli ordini del giorno possano avere incidenza su Roma, si deve agire con degli atti concreti, anche che diano fastidio. Parlando con Gorlero si pensava di dare gli uffici della ex stazione ai Giudici di pace, per risparmiare, aumentare la quota dei 250mila euro che il Comune versa al Tribunale. La soluzione unica sarebbe però quella di accorpare il Tribunale di Imperia a quello di Sanremo. Non funziona il discorso armiamoci e partite, dobbiamo togliere dall’immaginario collettivo che è una lotta di casta, è una battaglia di tutti i cittadini. Dobbiamo scrivere al Ministero fino a quando non ci da un appuntamento. Se poi non verrà data una risposta prendiamo 5 pulmann e andiamo fino Roma e rimaniamo davanti al Ministrero finché non ci ricevono. Si potrebbe pensare anche a un’autotassazione degli avvocati. I numeri sono dalla nostra parte e in democrazia chi ha i numeri prende le decisioni. Purtroppo le decisioni politiche dal dopoguerra sono sempre state prese a Imperia.

Vincenzo Genduso, sindaco uscente (e ricandidato) del Comune di Taggia, frena sui "pulmann a Roma", considerandola come un "extrema ratio" e definendo prima alcuni passi che potrebbero essere intrapresi: "Se verrò rieletto darò volentieri una mano al sindaco Crespi per fare da collegamento. Prima di andare in pulmann a Roma sarebbe opportuna una lettera al ministro firmata da tutti i Sindaci. Serve poi un’audizione dal Prefetto. Se poi nessuno ci ascolta si può sempre andare "a domicilio"

IL PROBLEMA CHIUSURA TRIBUNALE COME ‘DETONATORE’ PER LE ISTANZE

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DELLA PROVINCIA

E’ questa la metafora che Marcello Vallini, sindaco di Santo Stefano al Mare, usa per sottolineare come il problema Tribunale sia da intendere per portare all’attenzione di Roma le gravi problematiche che , a suo dire al pari di altri colleghi oggi presenti, gravano sulla Provincia: aumento dell’IMU, paventata chiusura degli ospedali, mancanza di presidi sul nterritorio, solo per fare alcuni esempi: "Bisogna portare il problema del territorio in senso globale – dice Vallini che aggiunge -. Nei prossimi mesi avremo il problema dell’IMU. Nei prossimi mesi per fare pagare questa tassa avremo dei problemi di ordine sociale. Quello del Tribunale deve essere un detonatore per posrtare a Roma tutti i problemi della Provincia. Non considerare il Tribunale di Sanremo in un quadro più grande sarebbe snaturare il problema.

Prima di Vallini era intervenuto Armando Biase, sindaco di , sottolineando come quella del Tribunale è una questione che va vista in un’ottica più grande: "Non basta l’OdG, noi siamo letteralmente esacerbati (ma Biase usa un termine più forte). Mi offro io come portavoce. Portare a Roma una sommatoria di problemi che questa Provincia ha è lo strumento migliore per sensibilizzare tutti".

IL SENATORE GABRIELE BOSCETTO COME PORTAVOCE AL MINISTERO

E’ questa la proposta che ha avanzato il sindaco di Ospedaletti, Eraldo Crespi. Il senatore infatti è membro della Commissione di Grazia e Giustizia :"Non servirà molto un Odg, ma è un passo che va fatto. Proporrei anche di sensibilizzare , al di la del ministro, il sottosegretario o chi ha la delega al decreto. Qui a Sanremo c’è un senatore che in commissione si incontra spesso con ministro e sottosegretari. Questo è Boscetto, che è in commissione giustizia e che dovrebbe andare e interessarsi per noi.

Ribatte Elvira Lombardi: "Boscetto, bravo avvocato, è in commissione giustizia, ha già interpellato il Ministro, ma non ha ricevuto risposta"

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