POLITICA INTERNA Andreotti Tolto il dicastero delle poste, dimezzato quello delle riforme alla Camera i repubblicani non accettano la distribuzione degli incarichi martedì Il leader dell'edera si dimette per protesta da segretario pomeriggio Martedì pomenggio si presenter.'i alla Ca­ Cossiga: «Palazzo Chigi assuma gli interim e vada avanti... » mera per leggere le dichiarazioni programmatiche del suo settimo governo. Il calendario della Camera non i stato an­ cora comunicato dalla presidente lotti (nella foto), e il di­ battito potrebbe cominciare martedì stesso, oppure slittare alla giornata successiva. Sempre martedì, alle 17,;.0, è stala convocata l'assemblea di Palazzo Madama. Andreotti con­ segnerà ai senatori il testo delle dichiarazioni programmati­ nPri sbatte la porta e ritiraiministr i che. ÈdiCraxi è rimasto a Pa­ lazzo Ch igi 1058 giorni, dai 4 il record agosto 1933 al 27 giugno della permanenza 1986. È il record Ci stabilità per i governi repubblicani. La Malfa: «Ci hanno imbrogliati». Ma Andreotti tira dritto a palazzo Chigi Al secondo posto e 'è il terzo governo Moro, un quadri- — —— Nasce il Giulio VII, ma senza i ministri elei Pri: Galas­ incaricato le sue richieste. La Giorgio Bogi a trarre le conclu­ "•^"•""•"• *^^™™""""™ ^ partito senza liberali che du­ prima è quella di insediare il sioni: a La Malfa «la Direzione rò 833 giorni, dal 23 febbraio del '66 al 5 giugno del '68. A so, Maccanico e Battaglia non hanno giurato, per­ rof. Giuseppe Galasso alle chiederà di ritirare le dimissio­ ruota seguono il settimo governo De Gaspen (704 giorni) e chè Andreotti avrebbe «tradito» i patti sulle poltrone Poste e telecomunicazioni, al ni». Nel frattempo anche Batta­ il primo governo Segni (670 giorni). Il governo più breve, in­ conclusi con La Malfa. Il segretario del IM si dimette: posto di Oscar Mamml. La se­ glia e Galasso hanno spedito la vece, è stalo il primo guidato da Andreotti: soltanto nove «Ho comunicato al partito accordi che non sono sta­ conda richiesta ad Andreotti é lóro lettera ad Andreotti. An­ giorni, dal 17 al 26 febbraio 1972. Era un monocolore de. Se­ che sia confermalo il ministro nunciano che al giuramento condo classificato nella gradualona dei governi-lampo è an­ ti mantenuti». Intanto Cossiga e Andreotti tirano drit­ Alfredo Battaglia all'Industria; non ci saranno. E alle 17 Batta­ cora Andreotti: il suo quinto gabinetto si consumò in appe­ to, e il presidente si accolla l'interim dei ministeri la terza, che resti al suo posto glia va a dirlo di persona a Cos­ na 11 giorni: dal 20 al 31 marzo 1979. contestati. Domani si riunisce la Direzione del Pri. anche il consigliere Antonio siga. Maccanico, titolare del mini­ Solidarietà a La Malfa, dun­ stero per gli Affari regionali e la que. Bogi dice che «sono venu­ Per 1848 giorni Andreotti ha iniziato la sua Riforma istituzionale. le meno le condizioni di leale, Andreotti carriera di capo del governo VITTORIO RAQONI Sembrava tutto a posto. E La chiara e costruttiva collabora­ il 17 febbraio del 72. Da al­ Malfa, soddisfatto, lo aveva as­ zione col presidente del Consi­ ha guidato lora, è stato presidente del (H ROMA. Nel giro di 24 ore. il subbuglio di ieri? Secondo Pa­ sicurato alla Direzione del suo glio, ma restano immutale le Consiglio per complessivi tran-tran di una crisi che sem­ lazzo Chigi, :r. dirittura finale partito. Venerdì sera alle 20, raRioni politiche che ci hanno un governo 1848 giorni, poco più di cin- brava risolta è ridiventato c'è sialo poco più di un equi­ invece, sempre stando alla ver­ indotto a contrapporci alle ele­ que anni. Ora è al suo setti- dramma: La Malfa si dimelte voco fra Andreotti e il Pri, do­ sione del Pri, il segretario ac­ zioni anticipate e ad esercitare ^^™••*••"•**"«•>•»«•»•"••»•»•»»»• mo gabinetto. Ma nella clas­ da segretario del suo partito, i vuto ai «tempi ristrettì». Secon­ cende il televisore, si sintoniz­ un ruolo di composizione co­ sifica dei presidenti del Consiglio con maggiore ongevilà, tre ministri dell'edera diserta­ struttiva di una difficile crisi». do i repubbicani, invece, la za sul Tal e viene a sapere in Andreotti è soltanto terzo: lo precedono De Gasjjeri (otto no la cerimonia del giuramen­ volpe più longeva della politi­ diretta che le sue indicazioni Che cosa accadrà adesso? È to al Quirinale, il presidente ca italiana ha tirato loro un sono state stravolte! le Poste un distacco definitivo dalla governi per complessivi 2691 giorni) e Moro (cinque gover­ Andreotti decide - su sollecita­ brutto scherza, un vero e pro­ sono passate al socialdemo­ coalizione di pentapartito? E ni per un totale di 2074 giorni). Al quarto posto dopo An­ zione di Cossiga - di assumere prio sfregio. cratico Vizzini, Galasso e stato l'annuncio che il Pri sosterrà dreotti c'è Craxi: due governi e 1272 giorni. Quanto ai tempi lui stesso, ad interim, la re­ Lo sfregio sarebbe stato per­ spedito ai Beni culturali: Batta­ questo governo, ma senza far­ della crisi, quella del sesto governo Andreotti è stai.] relativa­ sponsabilità di due del dicaste­ petrato venerdì mattina, men­ glia trasloca alle Partecipazio­ che la notte prima si sono con­ lini (che più tardi sarà ricevuto sto governo - dice - per i re­ ne parte? A a piazza dei Ca­ mente breve: 13 giorni. Ma non è la più breve (si colloca al ri lasciati vacanti dal Pri: le Po­ tre 1 partiti della maggioranza ni statali. E ad Antonio Macca­ sultati freneticamente, al tele­ da Cossiga) risponde ai croni­ pubblicani non è nemmeno prettari si fa capire che il parti­ quinto posto assoluto): il record spetta inlatti all'interregno ste e le Partecipazioni Statali. contrattavano con Andreotti i nico il ministero è stato dimez­ fono, fino alle due. La Malfa sti: «Sarà la Direzione a stabili­ una scelta politica, è una que­ to non potrà certo rientrare nel fra il governo Tambroni e quello Fanlani, nel '60: appena 7 zato. non c'è. Da casa sua dichiara: re se rimarremo o no nella stione di dignità». governo chinando il capo allo Quali novità hanno oscurato loro candidati alle poltrone di •Avendo comunicato al partilo maggioranza». Fra le due rea­ giorni bastarono allora per varare un monocolore de che ri­ l'orizzonte, fra la pace che ve­ ministro.Alle undici e trenta La Apriti cielo. La Malfa si at­ Passa poco tempo, e l'uffi­ smacco. L'affidamento dei mi­ mase in carica per più di 500 giorni. nerdì appariva certa e il grande Malfa comunica al presidente tacca al telefono, e chiama tut­ accordi intervenuti che non si zioni, c'è tutta la difficoltà del cio stampa del Pri prende le di­ nisteri ad interim - si dice - po­ to il Gotha del partito: i padri sono realizzati, non posso non segretario repubblicano. sianze da Ravaglia: «Esprime trebbe preludere a un rimpa­ nobili, come Visentin! e Spa­ trame le conseguenze, e dun­ Nel frattempo, c'è già chi le solo le sue personali convin­ sto successivo, che consenta ai Il «nuovo» Giulio Andreotti debutta al dolini, il fido vice-segretario que dare le dimissioni dal mio risposte le ha decise per conto zioni». La linea da tenere, infat­ repubblicani di tornare in gio­ presidente governo il 31 maggio 1947, £rr~Wfl Bogi. i candidati ministri, I ca­ incarico». suo. L'on. Gianni Ravaglia, re­ ti, è più cauta: la responsabilità co senza perdere la faccia. Ed come sottosegretario alla pigruppo. Maccanico gli ri­ Lo stato maggiore resta riu­ sponsabile dell'organizzazio­ di quel che è accaduto è solo è questa la strada che Cossiga del Consiglio presidenza del Consiglio del sponde: «Guarda che sto scri­ nito dalle undici fino a ora di ne del Pri, accusa Cossiga di di Andreotti. E nel pomeriggio, suggerisce più tardi ad An­ quarto governo Do Gasperi vendo una lettera ad Andreotti. pranzo. Si valuta come reagire. essere «intervenuto pesante­ fra Palazzo Chigi e il partito di dreotti con una lettera, e che il è al governo (un quadripartito Dc-Psdi- Io a giurare non ci vado». Perchè reazione ci deve esse­ mente» sulla nomina dei mini­ La Malfa, è tutto un puntualiz­ presidente del Consiglio accet­ dal 1947 Pri-Pli). Manterrà l'incarico Ieri mattina, nella sede del re. Dice Visentin!: «Questo è stri, e gli contesta di avere zare e smentirsi a vicenda con ta. Forse c'è ancora un modo ininterrottamente fino al Pri, si é poi riunito il «ponte di uno schiaffo al partito, non «espresso giudizi giustificativi note successive. per rimorchiare il carro repub­ gennaio '54, passando attraverso altri quattro governi De Ga­ DIARIO comando», gli stessi uomini possiamo subirlo». Ma Spado­ sulla P2». «Non entrare in que­ Da piazza dei Caprettari, è blicano. speri e un governo Polla. È stato poi ministro dell'Interno nel DSLPALAZZO primo gabinetto Fanfani ('54), delle Finanze nei governi Se­ gni ('55-'57) e Zoli ('57-'S8). del Tesoro nel secondo Fan­ fani ('58-'59), della Difesa nel secondo Segni ("59-'60), nel OIANFRANCO governo Tambroni ('60), nel terzo e quarto Fanfani ('60-'62 PASQUINO e '62-'63), nel primo governo Leone ('63), nel primo e se­ condo governo Moro ('63-'64 e '64-'66) e nel quinto Rumor Ventinove sedie, si giura lo stesso (74) ; è stato poi ministro dell'Industria nel terzo Moro ('66- '68) e nel secondo Leone ("68), del Bilancio nel quarto e a rompere la monotonia dei quinto Moro (74-76), degli Esteri nel primo e secondo go­ Alla cerimonia «dimezzata» scomparsi completi blu - parla invece già verno Craxi ('83-'87), nel sesto Fanfani (apnle '87). nel go­ CaroCraxi, da ministro. «Credo che sia im­ verno Goria (luglio '87) e ne! governo De Mita (apnle '88). i posti destinati ai repubblicani portante che un rappresentan­ te dei lavoratori entri nei gover­ Vizzini: «Cossiga, sempre con te» no. Io, però, ho appena giura­ Ranieri (Pds): «La conclusione della crisi è ma davvero ti piace to di fare l'interesse generale «Craxi vittima quanto di peggio si potesse aelpaese. Qutndidi tuui... ». attendere. I parati della Marini sarà «fedele» ai lavoratori ]' „ delle proprie maggioranza o sono ciechi. Cirino Pomicino, De Miche­ e non si sono resi conto del questo rimpastane? ma già parla il linguaggio da ministro la. Formica e Bodrato sono in­ incertezze punto cui è giunto il degrado vece inseguili da chi è alla ri­ e ambiguità» delle istituzioni, o sono degli Giulio cerca di notizie «politiche». Ma irresponsabili». Lo afferma •• È stato proprio un bel rimpastone. Ha fatto crescere i STIPANO BOCCONKTTI Andreotti. in tutto si viene a sapere che Umberto Ranieri, dell'esecutivo del Pds. Per Ranieri «il Psi ri­ ministeri di due unita (e diminuire I ministro. Non ha mini­ In allo, «questo comunque non sarà schia di essere vittima delle sue incertezze e ambiguità. La mamente intaccato il potere della Campania che, anzi, ha ("• ROMA. Una manciata di resisterà all'assalto finale - il presidente un governo elettorale» (Pomi­ sua riluttanza a lavorare per un'intesa a sinistra che contrasti un ministro in più (sette in tutto). Ha dato alla Sicilia, in minuti di ritardo. Alle 5 e 15 scambi di saluti e qualche con­ Cossiga ed cino) e che «è importante che gli intenti imrnobilisti della De lo porta a coprire ur 'alleanza previsione delle elezioni regionali di giugno, due ministri in (appena IO minuti dopo fidenza. Ed è forse solo in que­ i componenti politica ormai spenta e senza avvenire». Per Ranieri «a sini­ più (tre in tutto: un democristiano, un socialista, un social- quanto previsto dal program­ ste occasioni che si parla dei del nuovo la legislatura si concluda alla governo dopo sua scadenza...» (De Miche- stra è più che mai giunto il momento di smetterla con i reci­ democratico). Non è affatto servito ad eliminare i ministri ma che solerti e - un po' - bur­ repubblicani. Perchè per il re­ lis). Alle domande dei cronisti, proci sospetti che avvelenano i rapporti e favoriscono il pre­ meno efficienti (onorevole Andreotti, che velo ha dato mai rascosi funzionari di Cossiga sto, la «diserzione» del partito il giuramento valere della De. I fatti confermano che la svolta è possibile a Lattanzio?). Ciò nonostante ha conseguito più effetti che avevano distribuito ai cronisti) di La Malfa è pressoché igno­ di ieri si concede anche Cossiga. Di­ ce d'essere «sempre pessimi­ solo a condizione che l'intera sinistra assuma dirette respon­ né Cossiga, né i socialisti, che hanno aperto in tandem la si apre il «Salone, delle Feste». rato. Gira solo un comunicato al Quirinali) sabilità di governo». crisi, lontanamente si aspettavano. Tutto è pronto peni giuramen­ nel quale si diceche Andreotti sta», il che gli permette «dopo La Democrazia cristiana si è ampiamente ricompattata. to del nuovo governo. Tutto è a prenderà ad interim i dicasteri d'essere soddisfatto», sottoli­ La sinistra democristiana ritoma al governo, in maniera in­ posto: compreso il (atto che vacanti. E anche gli addetti al scono ad ascoltare quello che i mezzi termini sui nuovi Ingres­ nea che lui «non è il presidente Adi polemiche: «La conclusione della crisi di dolore e in forze (cinque ministri piuttosto Importanti più qualcuno ha fatto sparire tre cerimoniale evitano accurata­ ministri dicono al presidente si: Margherita Boniver e Franco di una repubblica presidenzia­ governo lascia aperta la crisi l'ormai fuori quota Rognoni). 01 riforme istituzionali si par­ sedie. Nello spazio dedicato ai mente di mettere in imbarazzo della Repubblica e al presiden-. Marini. La prima - talleur blu, le», per cui «seguirà solo lo «Sbagliato istituzionale»: è l'opinione di lerà poco, e solo per completare quello che non è molto, e ministri ce ne sono solo venti- i protagonisti. Elencano solo te del Consiglio dopo il giura­ dicono, di una firma famosa - svolgimento dei fatti», si «ac­ rimandare Giovanni Bianchi, presiden­ che non e neppure buono, gii iniziato. Se una strada pro­ nove. Quelle che dovevano es­ ventlnove dicasteri e ne indica­ mento. Si sente solo Carlo Viz­ dispensa qualche giudizio nel­ certerà» e poi prenderà le «de­ te delle Adi, secondo il qua­ cedurale si dovesse perseguire, allora la materia è nelle sere occupate dai repubblica­ no i responsabili. A turno i mi­ zini che dice: «Presidente, por­ la sua nuova veste di ministro cisioni». La cerimonia si sta le riforme» le «rimandare non è mai una mani dell'autorevole . Da un lato, questi ni, sono state semplicemente nistri si alzano, vanno davanti tami sempre con te...». E di per l'immigrazione (come la spegnendo. Qualcuno avverte ^^^^^^^^^^^^^ politica vincente, soprattutto è alquanto scettico riguardo alla praticabilità e utilità di ri­ tolte. E cosi, la squadra del- a Cossiga e Andreotti (guarda­ si ascolta solo chiamano tutti): «Ora che per Marini che bisogna andare a ™™"""•"•••^^"••""""""^ quando cresce l'estraneità forme istituzionali; dall'altro, ha avanzato hi proposta del­ l'Andreotti VII dà un'immagine ti a vista dal segretario genera­ un : «Vabbè», accompagnato gli albanesi è finita l'emergen­ Palazzo Chigi. L'ex segretario fra le prospettive della gente e i luoghi del potere». Bianchi l'elezione di un'Assemblea costituente, condivisa fra i so­ di compattezza. Sorrisi, strette le della Presidenza, Berlinguer da quel gesto, con le braccia za, bisogna trovare soluzioni della Cisl ha come un gesto di polemizza con «la maniera plateale» con cui «si è dato fiato cialisti soltanto da Formica e subito respinti:, con il sorriso di mano, capannelli. Metà del e dal generale Jean) e leggono allargate, che in tutto il mondo complete». Alle note di colore insofferenza: pensa che «l'in­ ad un processo di riforme», salvo poi «soffocarlo rei giro di sulle labbra, da Martelli. Adesso, Martinazzoli dovrà preci­ salone (che una volta era la la formula di rito. Brevissima: indica sconsolazione. si presta anche Rosa Russo Jer- vestitura» abbia un'appendice poche ore». Per il leader delle Adi, che ieri ha concluso i la­ sare la sua proposta, senza fretta, s'intende Infatti, deve «Sala del Concistoro», tutto ri­ «Giuro fedeltà alla Costituzio­ Finita la cerimonia, la foto di volino che si fa fotografare con nella sede del governo. Si cal­ vori del Consiglio nazionale, «il problema delle regole non sovrintendere ad una materia che è stata ufficialmente ac­ latto dopo l'unità d'Italia) è ne., alle sue leggi., mi impegno gruppo. Poi, neanche più i «co­ la figlia e dispensa frasi del ti­ ma solo quando lo informano può essere affare esclusivo delle segreterie di partito». cantonata. La Democrazia cristiana sembra avere supera­ occupato dal giornalisti e dai a rispettarle...». Il primo è Re­ razzieri» ce la fanno a bloccare po: «Sono contenta che la rap­ che invece si tratta della prima to, come accade nelle occasioni importanti, i suoi contrasti fotografi. Tra i due «settori» - mo Gaspari, l'ultimo è Antonio i giornalisti. La caccia comin­ presentanza femminile al go­ riunione del nuovo consiglio Interni e si prepara a completare l'unica legislatura degli divisi da un improbabile bar­ Ruben!. Mezz'ora ed è tutto cia. É di due «tipi». Chi è alla ri­ verno sia duplicata...». Franco dei ministri. Del consiglio dei GREGORIO PANE ultimi vent'anni che riusciràa d arrivare alla sua fine natura­ riera di corda, che, Infatti non fatto. I cronisti non sempre rie­ cerca del «colore» punta senza Marini - uno dei pochi, in nero ventinovc. le, avendo sempre tenuto la presidenza del Consiglio. Le contraddizioni del governo si scaricano, invece, su quegli alleati che hanno tentato una qualche caratterizza- alone politica: repubblicani e socialisti. Sgraditi al presi­ C'è il fianco scoperto delle mancate riforme. Elezioni anticipate: Craxi sperava nell'iniziativa di Cossiga? dente della Repubblica, i repubblicani vengono scossi dal­ la ripartizione dei ministeri e si rivelano un partito di cor­ renti come gli altri che non riesce ad incidere sul suo terre­ no preferito: la politica economica (l'allegra troika econo­ mica rimane invariata, con presumibile licenza di spende­ re) e che. invece di programmi, fa un.» drammatica Un governo zoppo che resta sotto il tiro del Quirinale questione di posti. La crisi della segreteria Li Malfa è la cri­ si della politica del Pri. I socialisti debbono fare buon viso a cattiva gestione della crisi. Non hanno ottenuto assoluta­ Ha già rischiato di nascere morto il governo di «Giu­ elezioni anticipate, aggravan­ di elezioni anticipate. chiesto brutalmente con quale Difesa, e la sinistra de insisteva gio sulle riforme istituzionali». mente nulla tranne l'impegno, a futura memoria, di affron­ do cesi lo stalo confusionale in Ma non c'è solo l'incognita «spirito» gli alleati avrebbero sulla conferma dei suoi cinque E, a quel punto, con il Pri luori tare le tematiche istituzionali nella prossima legislatura. lio VII». È comunque mutilato. Potrebbe crollare già cui versa il partito. Né il segre­ repubblicana lungo la strada sostenuto il governo. «Lo spiri­ ministeri, tanto da minacciare, dal governo, il fragile patto a 5 Fra un anno chi si ricorderà più, fra gli elettori, di quella nella prossima settimana se i repubblicani dovesse­ tario, né coloro che (scoperta­ del «Giulio VII». Il governo non to è impalpabile», aveva rispo­ con Ciriaco De Mita, di non sull'accantonamento di ogni che l'ineffabile senatore Fabbri definisce «una prova d'a­ ro tirarsi fuori anche dalla maggioranza. È più pro­ mente o meno) contestano solo nasce mutilato, ma so­ sto abilmente Craxi. Non si era rientrare al governo. Lunghe scelta rischia di finire a bran­ l'attuale guida, sono in grado prattutto si ritrova sotto tutela. scoperto, dunque. Contando trattative, e comunque quella delli. more per la stabilita»? La stabilità della De e di Andreotti al­ babile che la resa dei conti si sposti sulla finanziaria, di esporre il partito al rischio Il presidente della Repubblica, che le castagne dal fuoco le to­ alla fine letta davanti alle tele­ la guida del governo non sembra proprio un obiettivo rifor­ provocando elezioni anticipate a ottobre. Ma se an­ della campagna elettorale in iniatti, ha detto pubblicamente gliesse Cossiga? Fatto è che camere, l'altra sera, non è «Nella peggiore delle ipotesi mata. L'accantonamento delle riforme istituzionali non si queste condizioni. Semmai, il che la soluzione concordata Andreotti era andato subito al esattamente la lista con cui - dice il ministro socialista Car­ qualifica come componente dinamica di una strategia ri­ che superasse questo ostacolo, resta l'incognita del Pri avrà bisogno di qualificare dai cinque partiti non l'entu­ Quirinale a sciogliere la riser­ Andreotti era entrato nello stu­ melo Conte - passiamo al Giu­ formista. La presenza immarcescibile, per fare due soli no­ semestre bianco: comincia il 3 gennaio e Cossiga... gli equilibri intemi, che scaturi­ siasma affatto. Prima che fosse va, proprio per scoprire se una dio di Cossiga: è stato il capo lio Vili...». Perchè cambiare? È mi, di Caspari e Lattanzio non fornisce al governo caratura ranno dalla resa dei conti dei ratificata, nel vertice di merco­ carta truccata era ancora rima­ dello Stalo a volere lo sposta­ un governo indebolito, e di (at­ prossimi giorni, con il recupe­ ledì a palazzo Chigi, Cossiga sta. Cossiga, infatti, avrebbe mento del repubblicano Alfre­ to già elettorale, quello che si riformista. L'aumento di numero dei ministri campan-sici- appresta a muoversi su una liani non tranquillizzerà affatto l'elettorato lombardo e ro di un immagine credibile chiamò Andreotti al telefono: ancora potuto avvalersi del do Galasso dalle Poste (una PASQUALICASCILLA sul plano elettorale. E, para­ «Siete proprio sicuri - pare che mandato assegnatogli, quello indicazione contro cui a metà strada tortuosa e zeppa di mi­ quello potenziale della Lega Nord. dossalmente, l'attuale colloca­ abbia chiesto - che non con­ che includeva Te riforme istitu­ mattina Craxi aveva minaccia­ ne. Oltre che con la finanziaria A questo punto, Inevitabilmente, rientrerà dalla finestra •i ROMA Non aveva ancora quella stampella dell'interina­ zione del Pri può facilitare un venga concordare uno sciogli­ zionali, per respingere il «pic­ to una •controffensiva... arma­ e il dibattito p lamentare sulle la necessità di tenere alto un profilo socialista uscito un po' giurato il «Giulio VII», che già si to che aveva appena messo da tale compito. Quando il gover­ mento anticipalo delle Came­ colo accordo». In tal caso, sa­ ta») ai Beni culturali, oltre che riforme, «Giulio VII» dovrà fare i ammaccato dal rimpastone d'Egitto. Forse, servirà la «fles­ erano riaperte le scommesse: parte. Ma non è detta che cosi no dovrà colmare il buco di 12 re? Se lo fate, io firmo il decre­ rebbe stato il capo dello Stato a suggerire di sottrarre le rifor­ conti con l'-ingorflo istituzio­ sibile tenacia» di , se gode ancora tutta la fi­ quanto durerà il nuovo gover­ conciato possa compiere mila (secondo i calcoli più ot­ to in 24 ore». Andava a parare ad assumersi la responsabilità me istituzionali al repubblica­ nale» della doppi,ì scadenza ducia del capo. Potrebbe tornare più utile, i>erO. un vero e no? Anzi, a un certo punto si è grandi passi avanti. Lo stesso timistici: in realtà pare sia di 20 a questo, allora, la clamorosa dello sbocco traumatico della no Antonio Maccanico (che della legislatura e del mandato corso il rischio che nascesse capo dello Stato si i: riservalo mila) miliardi dell'attuale fi­ sortita compiuta il giorno pri­ X legislatura. A tan'o non è ar- per questo ineanco tre anni fa del presidente della Repubbli­ proprio ripensamento della strategia politici e istituzionale morto: che, cioè, la gran ceri­ di valutare la situazione dopo nanziaria e preparare per il '91 ma da Bettino Craxi con la pro­ nvato. ma ha comunque avver­ rinunciò alla presidenza di Me­ ca. Ha detto Cossiga: «Spero (In qui seguita dal Psl. Se non avviene nessuno sfondamen­ monia del giuramento, guasta­ la Direzione repubblicana di una legge che, in teoria, do­ posta di modificare la forma di tito Andreotti che da quel mo­ diobanca) per assegnarle a che il Parlamento lo risolva, al- to, anzi se. oggettivamente, questa e stata una'leglslatura di ta dalla defezione dei ministri lunedi. Tutto è condizionato vrebbe essere di «lacrime e referendum prevista dall'arti­ mento in poi avrebbe esercita­ Mino Martinazzoli. Disposto a tnmenlo lo posso risolvere an­ stallo, e le elezioni rischiano di registrare il blocco dell'a­ repubblicani, fosse soltanto un dalla permanenza del Pri nella sangue», i repubblicani potran­ colo 138 della Costituzione? to «ogni facoltà». tutlo, Andreotti ha accettato, ch'io». Come? Il capo dello Sta­ vanzata socialista, peraltro mai impetuosa, che non ci sia atto formale, giusto per dare maggioranza. Allo stato il par­ no tornare a sventolare la ban­ Sapeva, Andreotti, che in mat­ ma si è ntrovato impelagato lo può sempre sciogliere le Ca­ qualcosa da ricalibrarc? Nel frattempo, il cinquantesimo esecuzione al decreti firmati tito dell'edera è con un piede diera del rigore e del risana­ tinala, il capo dello Stato aveva Ha cominciato a farlo, il ca­ nella faida repubblicana. Que­ mere lino a quando non inizia govemotti dell'Italia repubblicana inizia la sua marcia non l'altro giorno dal presidente dentro e uno fuori. M.i la scelta mento economico fino a sgan­ visto a quattr'occhi Bettino po dello Stato, sulla lista dei sta l'ha superata con l'interina­ il semestre bianco: il 3 gen­ della Repubblica. Ma i repub­ del Pri è in un certo senso ob­ ministri. Già giovedì mattina to, per ora, grazie alla copertu­ tanto baldanzosa, ma piuttosto sicura verso un'altra finan­ ciarsi dalla maggioranza. E Craxi. E deve aver sospettato Andreotti ha corso il rischio di naio. E le elezioni sarebbero ziaria elettorale: ce n'è abbastanza per esser} preoccupati. blicani hanno messo nero su bligata. Se dovesse decidere di questione di mesi. Tra settem­ un gioco di sponda tra i due vi­ ra di Cossiga. Quando durerà? indette per apnle. bianco solo li loro ritiroda l go­ votare contro Andreotti, fini­ bre e ottobre, insomma, po­ sto che, nel bel mezzo della di­ doversi nuovamente dimette­ Cossiga ha annunciato l'invio verno e ciò ha consentito a rebbe di fatto per assumersi la trebbe tornare a soffiare vento scussione a cinque, aveva re: Cossiga era contro la rimo­ al Parlamento di un «messag­ Tre giorni, tre mesi o otto, Giulio Andreotti di ricorrere a responsabilità di provocare le zione di della ma sempre un «governicchio».

l'Unità Domenica 14 aprile 1991 3

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