Moncenisio

Giaglione

Bardonecchia

Usseaux

Sauze d'Oulx T O R I N O

Roure Editoriale

Massello Perosa Argentina Sauze di Cesana Salza di

Villar Perosa S . P i e t r o R o l e t t o Val Lemina Piscina None S. Germano Porte Chisone Pinerolo S. Secondo di Pinerolo Osasco Torre Pellice Luserna Bobbio S. Giovanni Pellice Campiglione Fenile Rorà Un’importante Bibiana Villafranca Cavour Piemonte Bagnolo Piemonte

Barge

Crissolo Ostana

disciplina Paesana Oncino Envie

Rifreddo Revello Pontechianale Sanfront

Gambasca Martiniana Po Castellar

Casteldelfino Pagno Bellino Sampeyre Brondello trasversale Isasca Frassino Verzuolo Brossasco Elva Piasco Melle Costigliole Venasca Saluzzo

ochi si rendono conto potremmo dire che sono dotate di Ma non sono solo l’architetto o dei suoi beni nel modo più efficace ed le Valmalaricerche archeologiche, in quanto, di quanto la cartografia coordinate spaziali di cui siamo più l’ingegnere a servirsi (e a doverlo saper efficiente, e per far ciò non può pre- opportunamenteRossana trattate, evidenziano Stroppo Macra Busca Prazzo S. Damiano e le discipline del o meno consapevoli. Laddove il fare bene!) della cartografia e del Accegliorile- scindere da una corretta e completaMacra caratteri quali la differenza nella

rilevamento costituiscano un supporto ‘meno’ dell’uomo comune diventa vamento. Tali strumenti trovano infat- conoscenza del territorioCelle di Macra e delle sue RoccabrunavegetazioneVillar che lasciano intuire la P Marmora Cartignano S. Costanzo fondamentale (e veramente non senz’altro il ‘più’ del tecnico che ha a ti applicazioni alquanto trasversali di risorse.Canosio Lo studio che presentiamo in presenza di strutture sepolte. Andrea Bonomo Dronero trascurabile!) per una larga parte delle che fare, a vario titolo, con la gestione cui in questo numero presentiamo solo proposito propone una metodologia E infine, presentiamo una nuova

testo_ Montemale attività umane. delle risorse del territorio e con la alcuni esempi, per proseguire nelle per la pianificazione territorialeCastelmagno che iniziativadi Cuneo che a dire il vero è all’inizio Argentera Pradleves Caraglio Fin dalle primissime origini, in cui prossime uscite con la pubblicazione pianificazione delle opere pubbliche e parte da un’accurata preparazione Monterosso dellaValgrana sua storia e rappresenta Grana CUNEO l’uomo primitivo incideva sulle pareti private. di una serie di lavori che ci dimostrano all’emergenza per avere poi l’immedia- un’applicazione inedita, a quanto Bernezzo Cervasca delle caverne elementari schizzi che gli Di qui la fondamentale (ma spesso come l’impiego della cartografia per- ta disponibilità di tutte le informazioni ci risulta, della cartografia. Si tratta Briaglia Sambuco Niella Pietraporzio Tanaro Rittana Beinette servivano per localizzare le risorse di trascurata) importanza delle discipline vada la nostra vita... perfino quando e le risorse necessarie quando non c’è di una carta dedicataVignolo a un’area di Roccasparvera Pianfei S. Michele Valloriate Borgo Villanova Vicoforte suo interesse (l’acqua, ma anche una legate alla cartografia e al rilevamento, facciamo la spesa! E ben lo sanno le un momento da perdere.Aisone minoranzaGaiola linguisticaS. Dalmazzo (nella specie Mondovì Mondovì Vinadio Boves Chiusa Monastero Moiola di Vasco zona di caccia o, più tardi, un campo che a nostro parere devono essere grandi catene di distribuzione... Cambiando completamente Demonte alle valli occitane del Piemonte), i di Pesio Torre Mondovì Peveragno coltivato, o un fiume che impediva maggiormente presenti nella Ma torniamo a questo numero per settore, scopriamo come lo sviluppo cui oltre trecentoRoccavione toponimi saranno Frabosa NucettoPerlo Valdieri Roccaforte Sottana Monasterolo Mondovì Montaldo Casotto il passaggio), molte delle nostre formazione universitaria e svolte con occuparci di Protezione Civile, che in delle tecniche di telerilevamento tradotti in lingua locale.Robilante E non potete di Mondovì Roburent iniziative nascono e si sviluppano un grado di approfondimento idoneo caso di emergenza deve intervenire consenta oggi di acquisire da satellite immaginare Roaschiaquanto lavoro ci sia Bagnasco Frabosa in uno spazio determinato, e quindi da docenti qualificati. in salvaguardia della popolazione e immagini che si possono usare per dietro... leggere per credere!Vernante Soprana Entracque Pamparato

5 Priola

Limone Piemonte 4 la Cartografia_15/07 Garessio

Ormea Briga Alta

Caprauna Alto

Triora Molini di Triora

Carpasio

Pigna Castel Vittorio Montalto Ligure Rocchetta Baiardo Badalucco Nervina Apricale Airole Isolabona Olivetta- Ceriana IMPERIA S. Michele Dolceacqua Perinaldo Taggia Castellaro Terzorio Soldano Pompeiana Seborga S. Biagio Camporosso d. Cima

Ventimiglia Vallebona Pianificazione territoriale e gestione delle

emergenze Un mezzo della Protezione Civile.

La conoscenza di una realtà territoriale a Protezione Civile deve Risulta quindi prioritario il rafforza- • previsione e modellizzazione di futu- saper gestire situazioni mento dei tradizionali metodi di inter- ri eventi catastrofici in ambiti terri- nella sua complessità risulta di emergenza nella loro vento e di gestione dell’emergenza, ma toriali particolarmente ‘sensibili’ (in fondamentale per gestire le situazioni Lcomplessità, definendo le modalità soprattutto il testing di nuovi strumen- quanto caratterizzati da grandi con- d’intervento per la salvaguardia ti e nuove metodologie (strettamente centrazioni di persone, beni, servizi, di emergenza in modo più efficace ed della popolazione e dei relativi connessi all’utilizzo delle più recenti attività e infrastrutture in porzioni di efficiente. La metodologia di seguito beni, utilizzando le risorse allocate innovazioni tecnologiche) necessari per territorio caratterizzate da una eleva- sul territorio, sfruttando le le seguenti fasi: ta propensione al dissesto); proposta combina dati geoambientali migliori tecnologie a disposizione e • prevenzione di conseguenze ed effetti • gestire la fase di emergenza vera e relativi alla pericolosità locale, dati formando figure professionali utili al fisici di eventi calamitosi mediante propria, ricorrendo a metodologie superamento delle fasi di crisi. L’analisi opportune misure di mitigazione, e tecniche innovative: sulla base cartografati delle infrastrutture dei rischi che coinvolgono le risorse messa in opera di monitoraggi e delle conoscenze a disposizione di supporto, informazioni socio- naturali e antropiche e la concreta preventiva fase di ‘preparazione’ dovranno essere delineati una serie disponibilità di metodologie finalizzate all’emergenza, a livello di uomini, di scenari di rischio, nell’ambito dei economiche e anagrafiche dei soggetti alla gestione di potenziali eventi mezzi e di ogni altra risorsa dispo- quali occorrerà definire le procedure

Simone Frigerio, Simone Sironi, Simone Sterlacchini, Mattia De Amicis, Marco Deligios, Mario Canziani Simone Frigerio, Sironi, Sterlacchini, Mattia De coinvolti con una serie di procedure di straordinari consentono una corretta e nibile sul territorio per fronteggiare operative da utilizzarsi in fase di

testo_ intervento. adeguata gestione del territorio. l’evento calamitoso; gestione dell’emergenza. 7 6 la Cartografia_15/07 la6 Cartografia_10 Pareti instabili vicino all’abitato Stazione di rilevamento per il monitoraggio di Grosotto (So). del torrente Arlate.

Il caso di studio a sua volta integrati all’interno del sof- La metodologia di tipo collaborativo è la soluzione tware PETer (Globo s.r.l.) con dati di a tale esigenza, prevedendo la Si è deciso di utilizzare una realtà tipo anagrafico, economico e sociale. Il L’organizzazione del territorio, possibilità di costruire sistemi comunale per testare la metodologia risultato ottenuto è stato pertanto quello la descrizione delle procedure di informativi non solo in ambito proposta (comune di Grosotto, provin- di creare una banca dati geografica com- intervento in modo formale, la comunale ma anche in contesti più cia di Sondrio) e di considerare la peri- pleta della realtà territoriale comunale e gestione di risorse, persone ed eventi ampi, quali le comunità montane o colosità da frana come fattore di rischio. definire uno schema procedurale di in- coinvolti sono esigenze integrate nella le province, attraverso l’aggregazione Obiettivo del lavoro è stato quello di tervento in caso di emergenza (sono sta- metodologia proposta, secondo un delle informazioni relative ai piani definire delle linee guida per la gestione te considerate tempistiche, risorse, pro- modello di work flow management. dei singoli comuni. Ciò che viene delle emergenze legate a potenziali rischi cedure e normative coinvolte nella realtà Le competenze di gestione proposto è l’integrazione di un GIS idrogeologici. municipale). La gestione di un’emergen- territoriale in ‘tempo di pace’ (cioè tradizionale, strumento di gestione La banca dati predisposta raccoglie za è un’attività complessa alla quale bi- in situazioni di normalità) e in statica di elementi territoriali una serie di informazioni di natura sogna essere preparati preventivamente, situazioni di emergenza sono legate e descrittivi, con la dinamicità geologico-ambientale di diversa prove- considerando che l’opinione pubblica alla multiutenza sia da un punto di di un work flow, consentendo nienza (Comunità Montana Valtellina richiede all’autorità competente efficien- vista logico sia da un punto di vista il monitoraggio in tempo reale di Tirano, CNR-IDPA, DISAT-UNIMIB) za ed efficacia nei soccorsi. legislativo. Un modello organizzativo di attività, procedure e flussi di informazione. Il risultato è sia un supporto alla pianificazione e alla progettazione territoriale sia un elenco di attività da eseguire in caso di emergenza. La possibilità di importare informazioni relative ad altre realtà territoriali è vantaggiosa e assume un’importanza fondamentale nella definizione del modello concettuale. Di fatto tale fase consente di ampliare il piano con la conoscenza di rischi (che pur non sussistendo direttamente sul territorio di competenza dell’ente nel sistema, a un prototipo di gestione Comunicare attraverso web, possono comunque interessarlo), di real time, dove ogni attività di attraverso telefonia mobile e fax strutturare piani sovracomunali e supporto alle emergenze (reperibilità assume un ruolo chiave nel modo di gestire informazioni che per loro del personale, definizione delle con cui una corretta pianificazione natura non sono relative al territorio aree coinvolte, individuazione degli può interagire con la gestione di un solo comune. elementi vulnerabili, calcolo dei dell’emergenza; fax precompilati, Risorse, persone e attività percorsi, sequenze di interventi) sia rubriche telefoniche aggiornate, programmate devono essere adeguatamente gestita e riferita nel tools di messaggistica e telefonia, archiviate in modo logico e conforme territorio. integrazione con dispositivi alle necessità che sorgono durante Un punto cruciale è la definizione radiomobili sono alcuni tra i possibili un’emergenza. L’obiettivo è giungere, di uno strumento gestionale metodi con cui un SIT dinamico può attraverso i flussi di informazioni e le per la comunicazione con enti e realmente essere legato all’intervento sequenze di istruzioni implementate personale coinvolti nelle emergenze. sul territorio. 9

8 la Cartografia_15/07 elementi vulnerabili, cancelli di conducono l’operatore attraverso un di richiamare un numero arbitrario accesso); percorso guidato per individuare in di strumenti utili in sede di gestione

• strutture (ricettive, sanitarie, di modo pratico tipologie di evento e dell’emergenza e una funzione di ricovero e raccolta, di smistamento, entità coinvolte, provvedendo alla vi- registrazione delle attività svolte nel di collegamento); sualizzazione e alla stampa di informa- sistema permette di tener traccia

• infrastrutture (viabilità, reti zioni utili alla gestione dell’emergenza. delle azioni eseguite dagli operatori energetiche); Le procedure appaiono in un’intuitiva nel corso degli interventi. È possibile

• risorse tecniche ed umane rappresentazione grafica a diagramma stampare tesserini di riconoscimento (disponibilità, tipologia, stato); di flusso; ad ogni passo sono associati direttamente dalla rubrica, layout • soggetti (enti, aziende, persone istruzioni, soggetti, entità coinvolte cartografici e report di intervento fisiche, squadre e reperibilità); e documenti necessari all’esecuzione. personalizzati o precompilati. La • dati generali del comune (anagrafe, La procedura può essere progettata in comunicazione coinvolge un sistema fasce di età); tempo di pace ed eseguita e monito- di messaggistica per interfacciarsi • procedure operative descritte da rata step by step in fase di emergenza. con gli attori coinvolti nella gestione diagrammi di flusso. Le banche dati, facilmente esportabili dell’emergenza con la possibilità di È possibile associare a ciascuna su dispositivi portatili, consentono agli creare e inviare automaticamente delle entità trattate diversi operatori di accedere ai dati anche sul report e messaggi via fax ai centri strumenti: campo; è in corso di sviluppo l’imple- operativi e SMS a una particolare • rappresentazione cartografica; mentazione di applicativi GPS diret- selezione di record presenti in rubrica; • documenti informatici di qualsiasi tamente nel software: essa consentirà è possibile comporre automaticamente Alcune schermate dell’applicativo elaborato Il supporto informatico • nella versione standard, la base dati tipo (documenti, immagini, filmati, l’acquisizione della posizione geografi- qualsiasi numero telefonico presente in per la gestione delle emergenze (anche nelle è costituita da Microsoft® Access e le relazioni tecniche); ca direttamente sul terreno. rubrica e inviare messaggi attraverso pagine seguenti). PETer è un applicativo GIS dedicato geometrie sono archiviate in forma- • informazioni relative ai soggetti Un archivio di documenti consente posta elettronica. alla gestione dell’intero ciclo di vita di to ESRI®Shapefile™; associati (proprietari, detentori, un Piano di Protezione Civile, secondo • nella versione enterprise, la base responsabili). le direttive ministeriali (Legge 225/92 e dati può essere costituita da Oracle®, Ogni entità è caratterizzata da una metodo Augustus 1996) e le normative SQLServer™, e le geometrie possono scheda anagrafica dettagliata (dati regionali (L.R. 16 del 22/05/04 e D.g.r. essere archiviate in ESRI®Shapefile™ generali, documenti allegati, soggetti 210205 del 24/03/05). Integra dati car- oppure in un database ESRI® e procedure associate); tutto ciò è tografici e alfanumerici in un database ArcSDE™. legato alla scelta di vincolare entità relazionale secondo uno schema che ed eventi in una realtà territoriale e riflette quello del sistema Mercurio. calarli di conseguenza in un work flow I dati geografici sono archiviati in Il coordinamento gestionale. Accanto a semplici ricerche formato ma è stata ESRI® Shapefile delle informazioni sui dati alfanumerici, sono disponibili sviluppata compatibilità con ArcInfo interrogazioni più complesse basate Coverage, ArcSDE, ArcIMS, raster Bitmap Obiettivo primario è il coordina- sulla definizione di una selezione e TIFF, AutoCAD DWG e DXF. L’appli- mento delle informazioni coinvolte nel geografica o di una relazione spaziale cazione è stata sviluppata in Microsoft® Piano di Protezione Civile mediante tra le entità indagate. In questo Visual Basic® 6.0 e il supporto carto- gestione di dati cartografici ed alfanu- modo sono disponibili funzioni di grafico è garantito dal componente merici relativi a: interrogazione applicabili ad ogni ESRI®MapObjects®. La base dati è resa • rischi (naturali ed antropici); tipologia di dato trattato. disponibile su due diverse architetture: • scenari di emergenza (aree coinvolte, Sono stati sviluppati wizard che 11

10 la Cartografia_15/07 disponibilità e altre informazioni Conclusioni tecniche). Ogni informazione è stata legata a soggetti specifici ed è integrata La metodologia qui in una o più procedure di intervento. presentata mostra un Le informazioni organizzate e gestite approccio alla gestione dall’applicativo sono facilmente territoriale e di stesura consultabili, modificabili e integrabili di linee guida per le tra loro (legami tra risorse, strutture, emergenze, combinando scenari, ambiti e personale coinvolto dati geoambientali in fasi differenti). Le modifiche relativi alla pericolosità eseguite su un’anagrafica coinvolgono locale, dati cartografati dunque anche i legami impostati di infrastrutture con le altre entità, consentendo una pubbliche e private, Applicazione locale di elementi ritenuti rilevanti nel contesto comunale e un’integrazione gestione più rapida dei cambiamenti informazioni socio- La metodologia è stata testata informativa di elementi di primo da eseguire. economiche, specifiche su Grosotto, un comune situato interesse in ambito di emergenze Nel lavoro proposto sono state tecniche di materiali all’interno della Comunità Montana (ambulatorio medico, magazzino dei definite alcune linee guida per il e mezzi, informazioni Valtellina di Tirano, in provincia di mezzi del Corpo Forestale dello Stato, piano comunale di Protezione Civile, anagrafiche di Sondrio. Ci si è soffermati su scenari di Protezione Civile e dei Vigili del in ottemperanza alle legislazione soggetti coinvolti potenzialmente pericolosi, basandosi Fuoco, ricovero per anziani, scuole, nazionale e regionale esistente. Esse o potenzialmente sulla carta della pericolosità elaborata sede del Corpo Forestale dello Stato sono rappresentate da una serie di vulnerabili. A questo nel corso della presente convenzione e della Protezione Civile, piazzole di procedure operative dettagliate, va aggiunta una serie di tra la Comunità Montana e il CNR- elicottero ed elementi vulnerabili). adattabili alla realtà locale e a cura dei procedure di intervento IDPA. L’area è caratterizzata da Si è strutturato dunque un database soggetti responsabili del piano; è stata che coinvolgono mezzi, fenomeni d’instabilità particolarmente completo relativo a infrastrutture inoltre effettuata una ricerca di tutti i soggetti e altre entità vicini al centro abitato; per di più private e pubbliche presenti nella documenti inerenti la Protezione Civile territoriali archiviate l’intero paese è già stato distrutto da realtà locale, definendolo sia in (tempi e modalità di emanazione in banca dati. PETer un’esondazione del torrente Arlate, un’ottica gestionale sia per le attività dei messaggi di allerta, documenti ha il compito di gestire che ha seppellito gran parte del in emergenza. divulgati alla popolazione contenenti in modo uniforme tali vecchio abitato. Sono stati aggiunti alcuni elementi le norme e le azioni da compiere informazioni; grazie (codice 2 e colore arancione), e una non prevedibile, si passa direttamente Oltre alle basi dati raster (CTR e supplementari ai database geografici, prima di abbandonare l’abitazione ad esso si gestisce la fase di emergenza (codice 3 e colore alla fase di emergenza. Ad ogni livello foto aeree), è stato implementato un utili ai fini del progetto e riferiti ad in caso di evacuazione, elenchi di parte geometrica, si aggiorna ogni rosso). Le condizioni di normalità, è stata connessa una struttura di database di fondovalle realizzato alla alcune strutture rilevanti nel contesto materiali da portare con sé in caso di specifica informativa e si inseriscono ovvero quando non si verifica e non azione, le entità coinvolte, i mezzi scala di dettaglio 1:2000 da parte comunale di Grosotto. Tra questi evacuazione). È stato strutturato il metodologie di intervento secondo la è previsto alcun evento rilevante, e gli strumenti utilizzabili e i tempi della Comunità Montana Valtellina di si citano: informazioni relative al chart flow procedurale, che definisce i normativa vigente. Difficilmente una vengono definite ‘tempo di pace’. di intervento. Lo schema previsto Tirano. In un secondo tempo è stato personale medico e paramedico tempi e le condizioni che determinano corretta pianificazione territoriale Ovviamente il passaggio tra le varie dall’applicazione offre una notevole utilizzato anche il database in scala operante nell’area; recapiti di il passaggio da una fase all’altra. e il supporto alle criticità potranno fasi coincide con un aumento della semplicità di utilizzo: le procedure 1:10.000, i cui dati coprono l’intero volontari di Protezione Civile; Per la scelta degli step si è seguita prescindere da una minuziosa criticità delle condizioni ed è possibile sono in sessione e la chiusura di territorio comunale, incorporando le dislocazione di persone in fasce di la delibera regionale più recente conoscenza dei fattori critici e solo quando si parla di eventi un’attività determina l’innesco di entità territoriali presenti su entrambe età sensibili; dettagli sui mezzi di in materia, la quale suggerisce di non che intervengono a definire prevedibili; qualora si verifichi un un’attività successiva, strutturata in le sponde idrografiche. Infine è stata Protezione Civile, Vigili del Fuoco e adottare una fase di preallarme (codice una realtà territoriale nella sua evento del tutto inaspettato, ovvero fase di pianificazione. effettuata una digitalizzazione diretta Corpo Forestale dello Stato (stato, 1 e colore giallo), una fase di allarme complessità. 13

12 la Cartografia_15/07 Carta delle

La suggestione di un paesaggio del vino nella

DOC/DOCG Torgiano lungo la valle del Tevere valli occitane (Gregori & Poggioni, 2005).

del Piemonte “La Repubblica tutela con apposi- sufficienti, segnano un cambiamento Il Monviso. te norme le minoranze linguistiche”: storico per la rivitalizzazione lingui- La Carta delle valli occitane sarà la prima così recita la Costituzione Italiana, stica e culturale di queste comunità, pubblicazione di una collana cartografica tra i suoi ‘principi fondamentali’, fin la stessa sopravvivenza della loro Carlo Zoli dal 1948. Ma solo nel 1999 vengo- specificità. E solo dal 2003 iniziano dedicata alle dodici aree di minoranza

testo_ no approvate queste ‘apposite nor- ad essere erogati i finanziamenti per linguistica d’Italia. me’, che, per quanto imperfette e in- attività concrete sul territorio.

15

14 la Cartografia_15/07 “La Repubblica tutela la lingua e Che cosa vuol dire prospettiva della (co-)ufficialità, la cultura delle popolazioni albanesi, promuovere una lingua è quello del recupero della catalane, germaniche, greche, di minoranza toponomastica tradizionale. slovene e croate e di quelle parlanti La situazione della toponomastica il francese, il franco-provenzale, il Promuovere una lingua di delle zone di minoranza in Italia è friulano, il ladino, l’occitano e il minoranza, il cui uso si è ridotto di molto differenziata: si va da casi in sardo”. generazione in generazione, eroso cui tutta la toponomastica ufficiale Non è superfluo notare la dalla pressione dell’italiano o dei è in doppia lingua (come nell’Alto peculiarità di questo elenco, che dialetti più forti e dai cambiamenti Adige con il tedesco e l’italiano – col distingue tra popolazioni ‘di lingua’ degli stili di vita e dalla generale paradosso che quando il toponimo e popolazioni ‘parlanti le lingue’: modernizzazione, vuol dire mettere è tradizionalmente usato solo in una questo probabilmente per non in campo una complessa serie delle due lingue, il nome nell’altra riconoscere, neppure implicitamente, di strumenti politici, culturali, è stato inventato a tavolino dalla Borgata Serre in Val Po. l’esistenza di una nazionalità sarda, e addirittura di marketing, per occitana, friulana all’interno dello garantire a queste lingue un uso Stato italiano. Chissà perché il scritto, pubblico, ufficiale e, tramite catalano – unica neolatina – è nella questo, stimolare l’uso privato, prima parte dell’elenco; o forse parlato, per così dire ‘normale’ della si distinguono lingue che altrove lingua. Molte di queste lingue, e le – fuori d’Italia – sono ufficiali, comunità che le parlano, si sono statali, da quelle che invece non trovate quasi improvvisamente sono ufficiali in nessun luogo. Ma catapultate in una situazione in cui la in questo caso non si spiega la loro parlata, da sempre considerata posizione del francese, nella seconda un dialetto dell’italiano, e da sempre parte dell’elenco. valutata come inferiore, inadatta a Come si noterà, l’elenco delle usi prestigiosi, si trova ad avere – lingue minoritarie riconosciute è almeno in teoria – gli stessi diritti piuttosto ricco – dodici in tutto – e dell’italiano, ed anche il dovere di piuttosto stupefacente per il profano, dotarsi di strumenti adeguati per una che al massimo conosce la questione lingua (co-)ufficiale e di alto prestigio Costumi alla Baìa di Sampeyre, si noti che anche culturale. Le minoranze linguistiche tedesca dell’Alto Adige e quella le donne sono interpretate da uomini. d’Italia francese della Val D’Aosta; certo nella maggior parte dei casi si gnora Frutto di una faticosa mediazione che il sardo gode, o potrebbe godere, Recupero della toponomastica e lontana da ogni rivendicazione che di un regime di para-ufficialità in e strumenti cartografici per fosse, o potesse anche solo sembrare Sardegna, così come il friulano in le minoranze linguistiche leghista, la legge 482/99 – ‘Norme in Friuli e che la Lingua d’Òc, la lingua materia di tutela delle minoranze lin- letteraria principale della poesia Uno dei progetti con i quali questi guistiche storiche’ elenca le minoranze cortese medievale, conosciuta e idiomi di nuovo riconoscimento ammesse a tutela, e quindi, di fatto, le usata da Dante, è ancora parlata iniziano tipicamente il lavoro di lingue che hanno un qualche ricono- da almeno centomila persone nel promozione della loro tradizione scimento ufficiale nello Stato italiano. Piemonte occidentale. linguistica e culturale, con la 17

16 la Cartografia_15/07 L’area occitana del Piemonte si estende

principalmente in zone montuose.

abbandonata e frammentata; questo è il caso della lingua d’Òc delle valli piemontesi. Quale variante di quel nome elevare a (co-)ufficialità? Si pensi che lo stesso luogo è noto con nomi diversi – anche molto diversi: in genere si preferisce il nome che danno a quel luogo i suoi stessi abitanti, ma questo criterio non può essere utilizzato per luoghi non popolati (un passo montano, la cima di un monte), o quando il nome locale ha una forma che non si riesce a rendere graficamente (a scrivere) con le regole che quella lingua si è data. Questi problemi generano vivacissime polemiche tra gli abitanti, accendono campanilismi a volte così intensi da indurre le autorità locali a rinviare il problema a un futuro indefinito e a rinunciare al diritto – garantito dalla legge – di recuperare i toponimi tradizionali.

burocrazia e dai cartografi); al Il recupero della toponomastica delle lettere raccomandate, se queste Gli occitani del Piemonte: caso della Val D’Aosta dove la storica pone enormi problemi sono inviate, per fare un esempio, la zona linguistica toponomastica è sostanzialmente pratici, e difficoltà giuridiche a Prajalats anziché a Pragelato monolingue francese (con poche nient’affatto banali. Se appare (un comune dell’Alta Val Susa, in Sono di lingua occitana 14 valli del eccezioni), anche per quelle località abbastanza pacifico che i comuni provincia di Torino, appartenente Piemonte occidentale: 4 in provincia dove il francese non è più parlato da abbiano autonomia totale nella all’area occitana)? di Torino, con l’Alta Valle di Susa, decenni se non secoli; al caso della scelta dei nomi delle strade e Ma il recupero della la Val Chisone, la Val , Sardegna dove la toponomastica è delle frazioni all’interno del loro toponomastica storica non pone la Val Pellice; 9 in provincia di monolingue, e moltissimi toponimi territorio, questo non toglie che solo problemi giuridici e burocratici. Cuneo con l’Alta Val Po, la Val hanno un aspetto linguistico ‘sardo’, si pongano grandi difficoltà, ad Solleva problemi, e ancora più Varaita, la Val Maira, la Val Grana, ma differiscono per dettagli o per esempio, per l’emissione di carte brucianti in questa prima fase, la Valle Stura, la Val Gesso, la Val grossolani fraintendimenti dal nome d’identità, specie in versione culturali e linguistici. Quale Vermenagna, le Valli della Bisalta, tradizionale di quel luogo ‘in lingua elettronica, con font e caratteri ortografia usare per i nomi dei l’Alta Corsaglia; infine si considerano sarda’: classico l’esempio del comune non presenti in italiano e quindi luoghi? Si ricordi che si tratta di occitano-liguri anche due comuni che ha nome ufficiale ‘italiano’ ignoti ai sistemi informativi dei vari lingue che spesso hanno una scarsa della provincia di Imperia, in un’area Perdasdefogu, ma che in lingua sarda ministeri a Roma. O, ancora, qual tradizione scritta, o una tradizione di confine, detta ‘Brigasco’, un tempo è noto come Foghesu. è la validità legale delle notifiche o scritta molto antica ma da tempo territorio unitario 19

18 la Cartografia_15/07 Le valli in cui ancora si parla la lingua

d’Òc si trovano prevalentemente nelle

province di Cuneo e di Torino.

del comune di Tenda e poi smembrato il sud della Francia, dalla Provenza tra Italia e Francia dopo la seconda a Bourdeaux, su un’area che oggi è guerra mondiale. L’uso della lingua abitata da 13 milioni di persone, delle occitana – oggi minacciato dal quali forse 1 o 2 milioni lo usano passaggio al piemontese a volte più ancora. Inoltre, è parlato in una valle che dall’italiano – arriva quasi fino pirenaica (Vall d’Aran) sul versante alla pianura: le frazioni collinari di francese, ma politicamente spagnolo- una città relativamente importante catalana, abitata da circa 10.000 come Pinerolo sono ancora di lingua persone, nella quale è lingua ufficiale. d’Òc. Esiste infine, ancora vitale, una colonia occitana (sfuggita alle persecuzione contro i valdesi nel La realizzazione della carta ‘300, si ritiene) a Guardia Piemontese in provincia di Cosenza, che – Grazie all’opera di un gruppo di naturalmente – sta fuori dell’area studiosi e di promotori culturali coperta da questa carta. L’occitano dell’associazione Chambra d’Òc fuori d’Italia è (o era) parlato in tutto (www.chambradoc.it) che è 21

20 la Cartografia_15/07 Una collana di carte Le 12 minoranze geografiche di tutte linguistiche d’Italia le altre Italie • Albanese La Fondazione Smallcodes – • Catalana • Germanica Tecnologie e Politiche per le Identità • Greca Linguistiche (www.smallcodes.org), • Slovena insieme a Open Lab/Smallcodes • Croata Editore (www.open-lab.com) e a • Francese Globalmap sta curando una collana • Franco-provenzale di carte geografiche che copra tutte le • Friulana dodici zone di minoranza linguistica • Ladina • Occitana d’Italia; questa dell’area occitana • Sarda è la prima realizzazione. Seguirà, speriamo a breve, quella dell’area ladina dolomitica e quella delle aree

germaniche (l’Alto Adige e le altre L’area è caratterizzata da piccole borgate di

isole germanofone del Trentino, del montagna, spesso abbandonate o riabitate da

Friuli e del Piemonte). poco tempo.

La ricostruzione della toponomastica in lingua attualmente il principale motore in Pragelato, Sestriere), vari grandi abbandonati: i comuni più estesi locale è un lavoro molto difficile e impegnativo ambito associazionistico della lingua parchi nazionali; pochi centri possono arrivare ad avere fino a attualmente ancora in corso. e della cultura occitana d’Italia, si abitati grandi. La carta, prodotta da 90 borgate. A queste difficoltà si sta realizzando per la prima volta Globalmap, comprende su quest’area aggiunge il fatto che sta avvenendo in una carta topografica-stradale di circa 600 toponimi (compresi questi anni un certo ripopolamento quest’area, che per la prima volta idronimi e oronimi). degli insediamenti montani, spesso da viene intesa come un’entità organica L’opera di traduzione e recupero in a parte di famiglie non specificamente unitaria in sé (e non, come finora, occitano, relativamente pacifica per originarie di quei luoghi, e spesso semplicemente come la parte montana i macro-toponimi (cioè per i nomi non di lingua occitana, i quali, se da delle province di Torino e Cuneo), delle sedi comunali) sta procedendo una parte sono in generale favorevoli con tutta la micro-toponomastica/ lentamente a causa delle difficoltà nel ad una valorizzazione delle differenze oronomastica/idronomastica trovare una mediazione tra studiosi culturali e delle specificità delle tradizionale espressa solo in occitano, e cultori locali per quel che riguarda valli, dall’altra non sono portatori mantenendo il bilinguismo ‘ufficiale’ i nomi delle frazioni e delle borgate di una loro variante linguistica occitano/italiano solo per i nomi dei e la forma grafica (la ‘scrittura’) occitana. Anche per questo si ritiene comuni. da utilizzare: non si dimentichi che opportuno trovare una forma scritta Su questa zona insistono 123 la zona è in parte in alta quota e unitaria, standardizzata per tutte comuni, importantissime zone tradizionalmente caratterizzata da le valli e per tutti i toponimi: non turistiche (in queste valli si sono un gran numero di piccoli nuclei per sacrificare le varietà locali, ma svolte le Olimpiadi invernali sparsi, tradizionalmente popolati da per garantire una certa unitarietà e di Torino 2006: , 20/50 abitanti (le ruà) oggi spesso intercomprensione. 23

22 la Cartografia_15/07 ‘scienze dell’architettura’: ma di quali di ‘topografia e cartografia’. il fotogrammetrico”, “vuol vedere il ‘architetture’ si parla?) che non solo La situazione attuale non brilla fotogrammetrico?”. Nemmeno ti dice, i corsi di cartografia, bensì anche di certo per razionalità e, a parte qui che so, ‘la carta fotogrammetrica’, telerilevamento, di fotogrammetria, ogni considerazione sull’introduzione ‘la ripresa fotogrammetrica’: no, tout di geomatica per riassumere, siano del ‘3+2’, ormai piuttosto apertamente court ‘il fotogrammetrico’, come se La cartografia divenuti indispensabili. contestato, non si può ignorare che qualunque carta attuale o meno fosse Purtroppo la realtà è assai diversa. il DPR 382/80 sia considerevolmente ‘il fotogrammetrico’, pur anche se In poco più di vent’anni le facoltà disatteso per le attività di docenza rilevata con la celerimensura digitale di architettura sono raddoppiate; svolte dai professori a contratto, o addirittura, nel caso che si tratti di erano circa una decina ancora laddove si prescinde spesso una carta catastale o ancora IGM, e le facoltà all’inizio degli anni Ottanta, e oggi dalla qualificazione scientifica, acquisita con i tradizionali e variegati sono invece ventitre, tralasciando i largheggiando invece oltre misura metodi della vecchia topografia1. molti ‘poli’ esterni ai singoli atenei sia sulla durata sia sul numero dei Ben più grave è la disinformazione che moltiplicano i corsi. Non solo: le contratti, così elevato da stravolgere, in punto di uso delle carte; e sì che non facoltà si sono disperse su molta parte in molte circostanze, il rapporto con i pochi architetti sono oggi responsabili, del territorio nazionale; valga per tutti docenti strutturati. a livello comunale o regionale, del di architettura il caso del Politecnico di Milano per Ma torniamo ora alla questione tracciamento e dell’esecuzione di cui, a fianco della tradizionale sede di della cartografia e discipline grandi opere. Ma chi di loro sa La conoscenza della cartografia e delle discipline del piazza Leonardo da Vinci nella quale interconnesse, e parliamone in veramente ‘usare’ la cartografia? rilevamento sono fondamentali per la figura professionale insegnarono figure di chiara fama, chiave attuale, ovvero di ‘geomatica Fra le tante osservazioni in materia da Giò Ponti a Vittoriano Viganò, da generale’. valga la seguente: se l’estrazione di dell’architetto, urbanista o paesaggista, e comunque del Piero Bottoni a Guido Canella, da un dato metrico dalla cartografia, tecnico responsabile del tracciamento e dell’esecuzione Angelo Mangiarotti a Carlo Perogalli, analogica o digitale che sia, è cosa vi sono oggi la facoltà di Architettura Poca preparazione su facile per i dintorni di alcune centinaia di grandi opere. Civile e quella di Design alla Bovisa. questioni tecniche complesse di metri, dato che l’unica difficoltà sta Tali materie sono tuttavia poco presenti nei corsi Peraltro, in queste tre facoltà, qualche qui nel rapporto di scala e quindi nella Giorgio Bezoari, Attilio Selvini Giorgio Bezoari, corso di cartografia e rilevamento si La disinformazione, sia in valutazione attenta delle conseguenti universitari, e comunque svolte senza il grado di trova, anche se con denominazioni cartografia che, più genericamente, tolleranze grafiche o numeriche, testo_ approfondimento necessario, in particolare nelle facoltà spesso fuorvianti. Purtroppo, invece, nell’ambito delle discipline del ben più complessa diventa la cosa in quasi tutte le altre università al di rilevamento e della rappresentazione, per le estensioni plurichilometriche, di architettura. fuori di Milano non è così. In generale, regna sovrana nel mondo soprattutto al di fuori del cosiddetto otto la spinta delle nuove e strana alle orecchie di qualunque concluso anche di urbanistica, i corsi che dovrebbero fornire agli dell’architettura italiana (con le ‘campo topografico’. Chi si sovviene contestate lauree triennali, il architetto d’Europa (lasciamo da parte la conoscenza della cartografia e studenti le capacità operative (non debite, poche anche se considerevoli, che le carte sono concettualmente vecchio e tradizionale Ordine il variegato mondo anglosassone, dato delle discipline del rilevamento era diciamo scientifiche!) nell’ambito eccezioni). A chi è capitato di sentir proiettate sulla cosiddetta ‘sfera Sdegli architetti (risalente addirittura che le cose sono in esso assai diverse) ritenuta necessaria e così trattata cartografico vengono tenuti da parlare, sia da parte di funzionari locale’ e che sono altresì deformate alla metà del Cinquecento, allorché ove peraltro gli ‘ordini’ non ci sono, di conseguenza, oggi sembrerebbe, docenti del disegno, sia pure con di enti locali che di docenti di vario dal tipo di proiezione usata? (da noi fu istituito il Collegio degli ingegneri ma ci sono, al loro posto, le potenti vista la nuova denominazione degli denominazioni varie nel richiamare livello ed estrazione, di ‘cartografia quasi sempre il sistema nazionale ed architetti), ha cambiato da tempo ‘associazioni professionali’. ordini, collegata ai molteplici e spesso il rilevamento e la rappresentazione. comunale’, oppure ‘regionale’ o Gauss-Boaga). Chi si rende conto la tradizionale denominazione in Se per la classica figura poco comprensibili indirizzi di studio Razionalità e ragionevolezza più in generale di ‘carte tecniche’? che riprendere dalla carta, analogica quella di ‘Ordine degli Architetti, dell’architetto, che ovviamente si attuali (basti pensare ad ‘architettura vorrebbero che tali insegnamenti Vai in un Comune, ti si presenta o digitale che sia, una distanza ed Pianificatori, Paesaggisti e occupava almeno sino a tutti gli della moda’ e ad ‘architettura della fossero affidati invece ai professori che l’architetto tal dei tali e se chiedi di una direzione per poi riportarle sul Conservatori’ con dizione che suona anni Novanta del millennio testé produzione edilizia’, o ancora a hanno sostenuto concorsi della classe carte tecniche ti dice subito: “abbiamo terreno, comporta per prima 25

24 la Cartografia_15/07 Porzione di foglio della carta numerica di Discrepanza fra carta catastale e carta tecnica

Milano in scala 1:1000 (qui ingrandita). comunale.

Sotto, schema del collaudo della rete di appoggio

per la cartografia numerica di Milano.

cosa di riportare la distanza al piano quindi che, pur in teoria e per legge ‘medio’ del terreno (se questo non è inquadrata nel sistema nazionale, troppo tormentato altimetricamente, di fatto ed in molte parti del Paese sennò le cose si complicano), quindi è ancora riferita alla proiezione di applicare la correzione dovuta al originaria di Cassini-Soldner, modulo di deformazione lineare e poi quindi con riferimenti geodetici, di fornire la correzione delle direzioni deformazioni e caratteristiche delle per la riduzione alla corda, non solo, coordinate tutt’affatto diverse da ma anche in aggiunta la correzione quelle del sistema nazionale Gauss- del riferimento direzionale per la Boaga. Le differenze sia di posizione convergenza del meridiano, rispetto che di dimensione fra carta catastale all’azimut della rete2? a carta tecnica comunale sono sempre Gli autori della presente nota, a rilevanti, così come dimostra, a puro prescindere dalla loro esperienza titolo di esempio, la figura a lato. didattica e scientifica (hanno E non ci si venga a dire che ormai entrambi rivestito cariche nella SIFET, tutte le trasformazioni, tutti i calcoli, Società Italiana di Fotogrammetria tutte le variazioni e le modifiche le fa e Topografia, oltre che in altre il computer: l’elaboratore è solo una organizzazioni nazionali ed macchina, un mezzo: se non si hanno internazionali) hanno avuto incarichi le idee chiare, se non si padroneggia professionali piuttosto importanti. per l’alta velocità, linea TAV in presente la complessità di tali lavori? la materia, vale il vecchio detto A parte i molti collaudi cartografici questo 2007 in fase avanzata di Del continuo scambio fra coordinate originario dell’informatica: ‘rubbish (valga per tutti quello della carta realizzazione con la formazione cartografiche (come più sopra in, rubbish out’. Non si dimentichi numerica della Città di Milano3.), delle numerose opere d’arte, la posa detto, legate alla cartografia nel inoltre che molte, diremmo quasi hanno collaudato oppure calcolato e dei binari, delle linee elettriche di sistema nazionale, quindi riferite tutte le carte catastali del nostro compensato reti geodetiche per lunghe alimentazione e di tutti gli ulteriori alla sfera locale e deformate dal Paese sono paurosamente arretrate tratte di tracciati ferroviari ad alta servizi connessi. In entrambi i casi sistema proiettivo) e le cosiddette in fatto di aggiornamento: si veda velocità4. Circa il collaudo, basterà citati, le operazioni stradali e più in ‘coordinate rettilinee locali’, in proposito la figura nella pagina ricordare quello della tratta Roma- generale edilizie, hanno dimostrato necessarie al progettista prima successiva, che mostra il confronto Napoli, di circa 190 km, la cui rete era la bontà delle operazioni sia di e al costruttore dopo, che deve fra un foglio della carta tecnica stata rilevata da altro collega, fra le calcolo sia di collaudo. Ebbene: chi ovviamente lavorare al piano di comunale e il corrispondente foglio prime in Italia, con metodi satellitari; dei molti docenti di ‘rilevamento e campagna, non sulla ideale ‘sfera della mappa urbana, nel caso non di mentre il collaudo venne eseguito rappresentazione’ della facoltà di locale’? L’opera va poi per intero uno sperduto comune isolano, bensì con operazioni di celerimensura architettura, se non appartenenti riportata sulla carta catastale, ai del comune di Somma Lombardo, informatizzata. Per il calcolo, ci si al gruppo concorsuale ‘ICAR/06’ fini giuridici del ‘frazionamento’ e a solo qualche migliaio di metri dal riferisce alla tratta Milano-Bologna (Topografia e Cartografia), ha dell’accatastamento; su di una carta famoso hub di 27

26 la Cartografia_15/07 fini progettuali, vuoi di massima che Nathan Rogers a Lodovico Barbiano per l’ambiente ed il territorio; LM-3, anche se le lunghezze non erano esecutivi da una carta sia analogica, di Belgiojoso per non citarne che architettura del paesaggio; LM-10, ridotte alla sfera locale, nessuno si ovvero disegnata su di un tradizionale una manciata, frammisti a caso, che conservazione dei beni architettonici ed accorgeva che i punti delle reti IGM supporto cartaceo, sia numerica, mai si sarebbero sognati di arrogarsi ambientali… e fermiamoci qui. Altre e catastali sui quali le predette reti ovvero archiviata debitamente su di il diritto di improvvisarsi cultori e molte considerazioni a parte, che si ‘chiudevano’ avevano coordinate una memoria informatica? Quante della cartografia, chiamando invece titolo avranno i laureati per esempio riferite non al piano medio su cui volte siamo rabbrividiti, di fronte quando era necessario dei veri esperti della classe L-23? Forse ‘dottori in si misurava, bensì sul riferimento a tesi di laurea aventi come relatori in materia. Oggi no: oggi “un Marcel edilizia’, cosa che renderebbe non poco cartografico corrispondente. L’uso docenti di conservazione o di restauro diventa ogne villan che parteggiando perplesso un tedesco, un francese, un dei primi distanziometri elettro- o ancora di composizione e spesso viene”, direbbe Dante, se fosse al belga, un polacco, tenendo conto fra ottici, da noi in Italia innanzitutto il di urbanistica, vedendo progetti nostro posto, vedendo tanti incauti che l’altro dei soli tre anni di università? E Distomat D10 Wild, mise in luce la redatti su orrendi ingrandimenti tengono dotte concioni su carte e sul poi, tutte queste ‘scienze’ a dismisura: differenza fra le misure sul terreno e delle tavolette IGM, passate rilevamento, senza aver mai digerito quali metodi di indagine ‘scientifica’ le chiusure sui vertici delle reti. Col vergognosamente dalla scala con un testo serio o almeno decente. si possono apprendere in tre anni di distanziometro sopra ricordato, una denominatore 25.000 ad altra con O, ancora peggio: oggi si cerca in studio, nella pratica ridotti a ‘semestri’ delle storiche aziende di cartografia denominatore cinque o più volte ogni modo di cancellare le discipline di tre mesi l’uno? aerofotogrammetrica milanese (allora minore? E a proposito di scala, non cartografiche ed affini dalle facoltà di Ma lasciamo perdere l’italica in Italia tali aziende in tutto erano pochi sono gli architetti che dicono architettura che bene o male ne hanno fantasia, e ritorniamo alla questione quattro o cinque!) si rese conto delle (e scrivono!) di carte ‘a grande attivato un qualche corso. della cartografia e del suo uso corretto, considerevoli differenze nelle chiusure scala’ riferendosi al denominatore (e Il Decreto Ministeriale 270 del 2004 intimamente legato alle modalità planimetriche fra poligonali con lati viceversa di carte ‘a piccola scala’), e l’altro del 16 marzo 2007 hanno del rilevamento topografico (e aventi incertezza intrinseca di qualche dimenticando che nella realtà la introdotto variazioni nelle ‘classi’ fotogrammetrico) ma soprattutto al centimetro anche per distanze di molte scala è piccola o grande o media, per di laurea. È interessante passare in riferimento geodetico. centinaia di metri, ed i vertici delle reti. rispetto all’inverso del denominatore, rassegna le varie tabelle allegate, La cosa venne subito compresa: sino per cui la scala 1:1000 è grande nelle quali la ‘L’ contraddistingue la ad allora, per quote medie di qualche

(o grandissima) mentre la scala 1: cosiddetta laurea triennale, mentre Le incertezze nelle misure centinaio di metri sul livello medio del 100.000 è piccola! ‘LM’ sta per ‘laurea magistrale’ delle distanze mare, come è per la Pianura Padana (nuova designazione di quella che in genere, il non riportare le misure sino a ieri era la ‘laurea specialistica’). Sino a tutti gli anni Sessanta, in alla sfera locale, e il non correggerle Confronto fra carta tecnica e carta catastale: in Malpensa 2000 che insiste per gran I nuovi corsi di laurea Interessante perché vi si trovano epoca, cioè, appena toccata dai nuovi per le deformazioni del sistema 5 rosso ed in verde, i molti elementi mancanti nel parte sul suo territorio . Si pone una le denominazioni più varie; per sistemi di misura delle distanze per via cartografico prescelto, avevano poca foglio del catasto urbano di Somma Lombardo, domanda retorica: cosa può fare, Abbiamo ricordato alcuni nomi limitarci al settore che qui interessa, vi optoelettronica e dalla misura degli influenza sui risultati, date le incertezze rispetto al corrispondente foglio della carta professionalmente, un urbanista, un di grandi predecessori degli attuali troviamo fra l’altro: L-21, scienze della angoli con i teodoliti che saranno decimetriche delle misure stesse. Tutto tecnica comunale. ‘pianificatore’ un ‘paesaggista’ se docenti della facoltà di architettura pianificazione territoriale, urbanistica, poi detti ‘digitali’, le incertezze nelle cambiava ora, con le insolite incertezze non sa come nasce una carta, sia a del Politecnico di Milano. Potremmo paesaggistica ed ambientale; L-23, misure delle distanze, generalmente centimetriche tipiche dei nuovi media che a grande scala (le carte a aggiungere decine di nomi di scienze e tecniche dell’edilizia; L-17, ottenute per via ottica coi tacheometri, strumenti. Però, ridotte le distanze alla piccola scala, dal 25.000 in su, sono valenti architetti usciti da questa scienze dell’architettura; L-32, erano dell’ordine mediamente carta, le chiusure risultarono subito prevalentemente a fini militari e ben facoltà e passati alla notorietà per scienze e tecnologie per l’ambiente e decimetrico sino al centinaio di metri. notevolmente diminuite: ecco un fatto pochi servigi rendono al tecnico civile, le loro opere: da Vittorio Gregotti a la natura… LM-11, conservazione e Nelle lunghe poligonali di appoggio sino ad allora dimenticato; una cosa se non per progetti di larga massima Richino Castiglioni, da Gae Aulenti restauro dei beni culturali; LM-75, al rilevamento fotogrammetrico è la misura estratta dalla carta (e dai o di fattibilità), se non conosce come a Giuseppe Terragni, da Franco scienze e tecnologie per l’urbanistica aereo, le chiusure dell’ordine di alcun tabulati delle coordinate dei punti delle estrarre le informazioni necessarie ai Albini a Ignazio Gardella, da Ernesto e d il territorio; LM-35, ingegneria metri non spaventavano nessuno: reti) ed altra cosa sono 29

28 la Cartografia_15/07 A sinistra, la correzione d’orientamento.

A destra, la riduzione alla corda.

ciò equivale ad uno spostamento sparuta minoranza: nonostante la Note bibliografiche laterale, sul terreno e alla distanza recente introduzione della laurea predetta, di ben 49,43 metri! Se ora in ingegneria dell’ambiente e del 1 SELVINI A. - Il rilevamento del si trattasse di tracciare, ad esempio, territorio, siamo ancora ben lontani territorio ed il “3+2”. Bollettino SIFET, una strada o un elettrodotto o ancora dalla figura dell’ingegnere topografo Milano, n. 4/2001. una ‘pipeline’ senza tener conto degli altri paesi europei, anche 2 BEZOARI G., MONTI C., della convergenza del meridiano, fra di quelli di recente adesione alla SELVINI A. - Topografia generale con Somma Lombardo e Borgomanero, comunità dopo il sonno al di là della elementi di geodesia. UTET, Torino, 2002. si arriverebbe ad un punto che cortina di ferro. E gli architetti? 3 BEZOARI G., MONTI C., SELVINI A. - è scostato, rispetto a quello di Come già detto all’inizio, molti, La cartographie numérique de la ville de progetto, di mezzo ettometro! assai di più degli ingegneri e anche Milan. Geomatik Schweiz, n. 8 /2005. La riduzione alla corda è in questo dei geometri, sono gli architetti 4 BEZOARI G., GALLIVANONE M., caso modesta, data la situazione delle occupati, spesso con mansioni SELVINI A. - Cartografia numerica a due località; risulta infatti (secondo dirigenziali, negli uffici tecnici dei grande scala, per il tracciamento di una le formule riportate nel volume citato vari enti pubblici. Parecchi, volente linea ferroviaria. Documenti del Territorio, in 2) di soli 0,2”, con un possibile o nolente, si sono dovuti adattare Roma, nn.30-31/1995. spostamento laterale, sempre alla all’autodidattica, dovendo condurre 5 BEZOARI G., SELVINI A. - Un test le misure semplicemente ridotte al corde, che alle forti distanze e per La distanza (cartografica!) fra i due distanza suddetta, di appena 18 uffici urbanistici o di lavori pubblici di confronto fra cartografia catastale e livello medio del terreno. particolari orientamenti possono vertici si trova facilmente col teorema centimetri circa. o ancora di edilizia privata. Ma carte tecniche. Geomedia, Roma, Riportiamo qui qualche dato portare a spostamenti di metri sulle di Pitagora applicato alle coordinate la formazione autodidattica non n. 2/2006. aggregato, seguito da un modesto decine di chilometri (figura sopra, E e N e risulta essere di 17.671,3 solo è pesante, bensì spesso non è esempio. Fra terreno e carta, vi sono le a destra). metri. La distanza ‘topografica’ sul Conclusioni completa, anzi in genere è piena di 2 seguenti correzioni da tenere in conto : Ed ecco l’esempio numerico. Il piano medio di circa 300 metri di lacune. • per le distanze, la più volte trigonometrico IGM della già citata quota, relativo ai due comuni, risulta In Italia, di cartografia (e del Non sarebbe più serio, quanto ricordata riduzione alla sfera locale cittadina di Somma Lombardo, di 17.672, 13 se non corretta del rilevamento generale) si interessano meno nei corsi di architettura che e l’applicazione dei moduli di comune ove si trova l’aeroporto modulo di deformazione medio fra ingegneri, architetti, geologi, periti hanno contiguità con l’urbanistica, deformazione lineare tipici della intercontinentale di Malpensa, ha le le due località (m = 0,999613) ed edili, periti agrari e forestali, ed con l’ambiente ed il territorio, con proiezione usata (nel caso generale seguenti coordinate cartografiche nel invece di ben 17.678,97 se corretta e infine geometri. Lasciamo stare, per la conservazione e con la famosa italiano, per le carte ufficiali, la sistema italiano IGM 40 (in metri): quindi corrispondente a quella che si carità di patria, questi ultimi, che ‘paesaggistica’, istituire corsi di proiezione già indicata di Gauss- misurerebbe sul terreno, ridotta come pure hanno nell’etimologia del nome cartografia seri, accompagnati da Boaga, con l’eccezione di molte carte N = 5 059 027,45 si dice ‘all’orizzonte’ (ovvero senza professionale la misura della Terra. qualche buona esercitazione e da catastali purtroppo ancora nella E = 1 477 277,49 tener conto delle quote: altrimenti Diciamo per carità di patria, dato almeno una visita ad una delle ormai proiezione di Cassini- Soldner!); diverrebbe ‘distanza di posizione’, che nonostante le 19 ore settimanali molte aziende italiane di produzione • per le direzioni, la correzione dovuta Invece, il trigonometrico Hotel San ovvero vettore spaziale che collega i di topografia negli anni di corso cartografica? alla convergenza del meridiano: Francesco in Borgomanero, cittadina due vertici). 3°, 4° e 5° i geometri (al solito con Certo, i corsi andrebbero in ogni una cosa è il Nord del reticolato piemontese a qualche decina di La correzione di orientamento, le lodevoli ma scarse eccezioni) caso affidati a docenti qualificati, cartografico, altra cosa il Nord chilometri da Somma Lombardo, ha le ovvero la correzione da apportare nulla o quasi sanno di rilevamento ovvero a studiosi che ben conoscono geografico! (escludendo invece coordinate qui avanti riportate: all’azimut cartografico per riferirlo, e rappresentazione cartografica. In non solo la parte teorica, ma anche il Nord magnetico, quello della invece, ad esempio con un teodolite altre parole, i geometri si stanno, come si produce e come si collauda bussola, in quanto ‘ballerino’ ed N = 5 061 283,01 giroscopico oppure con osservazioni e non da oggi, trasformando in una cartografia numerica, cosa sia altamente impreciso); di orientamento astronomico al periti edili. Gli ingegneri esperti in un DB topografico e che cosa siano i E = 1 459, 750,75 • per gli angoli, le riduzioni alle Nord geografico, è di ben 9’ 37”; rilevamento e cartografia sono una sistemi informativi cartografici. 31

30 la Cartografia_15/07 Il telerilevamento da satellite: un utile strumento per prospezioni archeologiche e immagini acquisite è reso possibile acquisire scansioni Saranno presentati alcuni dei dai satelliti sono state satellitari ad alta risoluzione che risultati sviluppati all’interno di diversi

1 Le immagini da satellite, opportunamente finora poco utilizzate per sembrano un’alternativa interessante. progetti a più ampio respiro condotti Lindividuare strutture sepolte nelle Nel caso di seguito illustrato, si sotto la guida del prof. Evaristo trattate, sono di ausilio nelle ricerche ricerche archeologiche. dimostra come tecniche di image Ricchetti2, afferente all’Università archeologiche perché permettono di Solitamente, a causa della bassa processing applicate su immagini di Bari, sul sito archeologico di risoluzione delle immagini satellitari, ottiche ad alta risoluzione acquisite da Hierapolis circa 250 Km a Est di Mauro Palombella individuare strutture sepolte senza dover per tali prospezioni si sono utilizzate satellite hanno dato buoni risultati per Smirne in Turchia, dove da diversi

testo_ intervenire in modo invasivo con gli scavi. le foto aeree, ma negli ultimi anni si tali prospezioni archeologiche. anni svolge ricerche 33

32 la Cartografia_15/07 archeologiche una missione italiana Tale località, uno dei principali conosciuta per i suoi bagni termali, affioranti in maniera estesa nell’area diretta dal prof. Francesco D’Andria, siti dell’Asia Minore nel periodo le cui sorgenti di acqua calda e, in particolare, originato spettacolari direttore della Scuola di Specializzazio- ellenistico-romano, è attualmente carbonatica, localizzate lungo vasche di travertino bianco presenti ne in Archeologia Classica e Medioe- compresa nel territorio di Pamukkale, diversi allineamenti di faglie, hanno lungo le colline che circondano vale dell’Università di Lecce. una rinomata stazione turistica prodotto sottili depositi di travertino Hierapolis.

A sinistra, fratture nei pressi di resti archeologici.

A fianco, dettaglio delle cascate.

Sotto, visione prospettica 3D su Hierapolis,

estratta dalle immagini Ikonos pan.

In basso, foto panoramica delle cascate di

Pamukkale.

35

34 la Cartografia_15/07 A fianco, a sinistra, particolare dell’immagine

Ikonos pan in cui ricade l’area del teatro romano.

A destra, particolare dell’immagine multi-

spettrale in cui ricade l’area del teatro romano.

Immagini ad alta risoluzione Caratteristiche tecniche Il satellite ikonos e multispettrali dei satelliti Nell’aprile del 1999 il lancio dell’IKONOS1 fallì. Le immagini studiate sono state Qui di seguito sono brevemente Successivamente, il 24 settembre acquisite da due diversi satelliti e da descritte le caratteristiche tecniche dei dello stesso anno fu lanciato con sensori differenti; queste sono differenti satelliti dei quali sono state utilizzate successo l’IKONOS2. sia per la quantità e l’ampiezza delle le immagini. Esso è dotato di: lunghezze d’onda registrate, sia per il uno scanner pancromatico che dettaglio spaziale con cui sono state Il satellite QuickBird registra dati in lunghezze d’onda che acquisite. Il primo lancio del QuickBird fallì variano da 0.45 µm e 0.90 µm, con Si è ipotizzato di utilizzare immagini nel 2000. una capacità di acquisire le immagini da satellite per verificare la possibilità Il 18 ottobre del 2001, fu lanciato ad una risoluzione di 1 m; di avere buoni risultati visivi combinan- con successo Il QuickBird2. uno scanner multispettrale che do le informazioni delle immagini prese Esso è dotato di: acquisisce con una risoluzione fino a La fusione delle immagini problemi legati alla distorsione immagini acquisite in tempi diversi. da sensori differenti. Nel caso in esame, uno scanner pancromatico che re- 4 m. Gli intervalli di λ per ogni banda del colore nell’immagine risultante Il metodo sviluppato da Zhang ha le ad esempio, si sono utilizzate immagini gistra le lunghezze d’onda tra 0,45 e sono: La ‘fusione delle immagini’, detta dalla fusione; ciò è dovuto sia al seguenti caratteristiche: pancromatiche (pan) e multispettrali 0.90 µm, con una capacità di acquisire anche ‘pan-sharpening’ è una tecnica diverso intervallo di lunghezza (XS): le prime perché hanno una mag- le immagini ad una risoluzione di Blue: 0,45 ≤ λ ≥ 0,52 µm; usata per integrare il dettaglio acquisito dallo scanner pancromatico • utilizza una relazione basata giore risoluzione spaziale, le seconde 0,61 m; Green: 0,51 ≤ λ ≥ 0,60 µm; geometrico dell’alta risoluzione dell’Ikonos rispetto all’intervallo sui minimi quadrati per la ricerca perché registrano diversi intervalli di uno scanner multispettrale che ac- Red: 0,63 ≤ λ ≥ 0,70 µm; delle immagini pancromatiche e le di lunghezza d’onda acquisito della miglior approssimazione dei lunghezza d’onda. quisisce con una risoluzione di 2,44 m. Near-IR: 0,76 ≤ λ ≥ 0,85 µm; informazioni derivanti dai colori dallo scanner del QuickBird che DN dell’immagine prima della Nelle prospezioni archeologiche è Gli intervalli di λ per ogni banda sono: delle immagini multispettrali a bassa provoca una diversa distribuzione fusione. L’algoritmo stabilisce una utile disporre di un’immagine che sia Il sensore è capace di una risoluzione. dei ‘digital number’, sia all’influenza relazione tra le immagini originali contemporaneamente multispettrale e Blue: 0,45 ≤ λ ≥ 0,52 µm; visualizzazione fino 60 gradi Secondo la definizione di Van dell’operatore. pan e XS, e l’immagine risultante ad alta risoluzione spaziale in ragione Green: 0,52 ≤ λ ≥ 0,60 µm; sull’azimut acquisendo le immagini Genederen e Pohl (1994), si intende Pertanto, nello studio in questione, fusa per raggiungere la migliore del tipo di informazione che si deve Red: 0,63 ≤ λ ≥ 0,69 µm; sia in cross-track che in along-track per fusione delle immagini “la è stato utilizzato un metodo di rappresentazione del colore; estrarre, in quanto le eventuali strutture Near-IR: 0,76 ≤ λ ≥ 0,89 µm; pointig. combinazione di due o più differenti fusione elaborato da Zhang nel 2002. sepolte che si cercano di distinguere Il satellite orbita ad una quota di immagini, allo scopo di formarne Questo ricercatore ha elaborato • applica una serie di relazioni attraverso anomalie che possono essere Il satellite orbita ad una quota di 450 681 Km con un tempo di ritorno che una nuova mediante l’utilizzo di un metodo di fusione specificamente statistiche rendendo il processo visibili sull’immagine multispettrale Km, con un tempo di ritorno che varia varia da 1,5 a 3 giorni. determinati algoritmi”. I metodi di sviluppato per migliorare la indipendente dall’eventuale potrebbero sfuggire a causa della loro da 1 a 3 giorni. Le immagini utilizzate in image fusion sono numerosi; tra le risoluzione spaziale preservando le inserimento di ulteriori bassa risoluzione, mentre potrebbero I dati di QuickBird sono disponibili questo studio hanno le seguenti tecniche più conosciute rientrano: informazioni spettrali. informazioni. Questo processo essere visibili sulle stesse immagini por- sostanzialmente secondo due tipologie caratteristiche: la IHS (Intensity, Hue, Saturation), In questo metodo si fondono, automatico, riducendo a zero tate a una risoluzione più alta. di prodotto: il PCA (Principal Component su base statistica, immagini l’influenza dell’operatore, elimina In sostanza, partendo dalle due diver- • Basic QuickBird acquisite il 30 aprile 2002: Analysis). pancromatiche ad alta risoluzione l’intervento manuale per tutta la se fonti (pan eXS), tramite l’utilizzo di • Standard un’immagine ad alta risoluzione Queste tecniche, utilizzate con con immagini multispettrali, creando durata del processo. metodologie di ‘fusione delle immagini’, Il prodotto Basic, al quale sono ap- pancromatica (0.7 m), risultati soddisfacenti per alcuni così un’immagine multispettrale ad si è proceduto per ottenere una nuova plicate solo correzioni radiometriche e un’immagine multispettrale (2.8 m) tipi di immagini, non risultano alta risoluzione. Il risultato della fusione ottenuto immagine sintetica che presentasse di sensore, è basato sulla singola scena efficienti nel caso in cui l’analisi L’algoritmo, ottimo per immagini utilizzando questa tecnica è illustrato entrambe le caratteristiche desiderate, di circa 16.5 x 16.5 Km. La dimensione Ikonos acquisite il 24 aprile 2004: sia svolta sulle immagini ad alta acquisite contemporaneamente, dalla figura nella pagina successiva. nonché un’elevata risoluzione spaziale del pixel è variabile, e dipende dall’an- una stereocoppia multispettrale (4.0 m) risoluzione acquisite dai satelliti consente di ottenere risultati Partendo dalle figure in alto a assieme a una informazione spettrale. golo di acquisizione della scena. una stereocoppia in pancromatico (1.0 m) Ikonos e QuickBird, a causa dei altrettanto soddisfacenti anche per sinistra (immagine Ikonos 37

36 la Cartografia_15/07 Particolare dell’immagine fusa, in cui ricade l’area del teatro romano.

pan) e in alto a destra (immagine stato infatti quello di integrare Per una visione ancora migliore, si Variazioni nella vegetazione immagini ‘pan-sharpened’ mirata Veduta panoramica dell’area monumentale in Ikonos multispettrale), che mostrano i dati complementari ricavati è effettuato un miglioramento delle all’individuazione di alcune strutture cui si è ricostruito il reticolo stradale. l’area in cui è ubicato il teatro romano dai diversi sensori per ottenere immagini agendo sugli istogrammi Le immagini sottoposte a questo sepolte di interesse archeologico. nel sito archeologico di Hierapolis, un’immagine che fornisca maggiori di frequenza delle singole bande, processo sono state acquisite in Particolarmente significativo è si ottiene la sintesi riportata informazioni e soprattutto modificandone i contrasti per stabilire primavera perché in questo periodo stato lo studio effettuato, nell’area nell’immagine qui sopra. informazioni più complete. In un’adeguata luminosità al fine di le eventuali strutture archeologiche monumentale della città dentro le I risultati del processo di fusione sostanza, un’elaborazione di sintesi mettere in risalto le caratteristiche sepolte potevano essere meglio mura bizantine, sul reticolo stradale sono particolarmente evidenti nella che conserva l’elevato dettaglio desiderate. evidenziate da una differenza nella (foto sopra). visione di dettaglio di questa foto, in geometrico delle immagini pan e Quindi, i dati QuickBird e Ikonos crescita della vegetazione, ben visibile In questo caso, il drenaggio cui si nota come i contorni del teatro comprenda le informazioni spettrali sottoposti a questi procedimenti nella lunghezza d’onda del vicino- sotterraneo determinato dalla presenza e della strada mostrino un’analoga proprie delle immagini multispettrali, hanno acquisito una qualità spaziale infrarosso. delle strade sotto la copertura definizione sia nell’immagine in modo da consentire una maggiore paragonabile a quella delle fotografie La differenza di colore determinata del suolo ha determinato una pancromatica che in quella fusa. capacità di interpretazione e ottenere aeree, ma con migliori informazioni da questo fenomeno aiuta diminuzione accentuata della crescita L’obiettivo della fusione è risultati più affidabili. spettrali. nell’interpretazione visiva delle della vegetazione, evidenziata nella 39

38 la Cartografia_15/07 Immagine QuickBird ‘pan-sharpened’.

Sotto, immagine Ikonos ‘pan-sharpened’.

Pertanto, lavorando in ambiente GIS, si è potuto facilmente sovrapporre alla base raster il layer del reticolo strale ipotizzato in precedenza (fig. pagina a fianco, in alto a sinistra) e nelle zone in cui non c’era perfetta corrispondenza fra il reticolo stradale ipotizzato e quello visualizzato sulle immagini ‘pan-sharpened’ si è potuto digitalizzare il nuovo reticolo stradale (fig. pagina a fianco, in alto a destra). Questo ha permesso di evidenziare, come si vede nella figura di pagina 41 in basso, che le strade, in particolare quelle che sulla collina al di sopra del teatro romano avevano direzione N-E, non seguono un reticolo rettangolare come supposto inizialmente dagli tecniche di tipo invasivo (scavi). archeologi. Inoltre, non è di poco conto il vantaggio determinato dall’elevato numero di satelliti ormai in orbita e Conclusioni di conseguenza la grande quantità di immagini già disponibili e ottenibili in Dai satelliti è possibile acquisire, tempi rapidi e a costi molto accessibili. grazie al posizionamento su di essi di Infine, tramite le immagini satellitari diversi sensori, immagini che hanno un è possibile superare il problema a volte alto contenuto informativo in termini determinato dal non poter organizzare geometrici e contemporaneamente campagne di volo in determinate aree altre con informazioni spettrali molto geografiche a causa di situazioni geo- alte. Queste, tramite l’‘image fusion’, grafiche e/o politiche difficili. possono essere sintetizzate in nuove immagini dalle quali si possono estrarre informazioni di buon dettaglio Note geometrico con un alto contenuto

spettrale. In alto a sinistra, sovrapposizione 1 Ministero Italiano Università

L’utilizzo di immagini ottiche ad del vecchio reticolo stradale e Ricerca Scientifica (MIUR) – alta risoluzione acquisite da satellite, sull’immagine Ikonos ‘pan-sharpened’. Programma COFIN 01 e Agenzia se opportunamente trattate può In alto a destra, mappatura del nuovo reticolo Spaziale Italiana (ASI), contratti di essere considerato un utile strumento stradale sull’immagine Ikonos ‘pan-sharpened’. ricerca n. I/R/173/01 e n. I/R/195/02. banda del vicino-IR, definendo al di immagini ‘fuse’ QuickBird e Ikonos A fianco, in rosso è riportato l’andamento del 2 di ausilio alla ricerca archeologica Ad Evaristo Ricchetti (†) mio sopra di esse la direzione delle strade, riportate rispettivamente nelle figure nell’individuazione di strutture reticolo stradale mappato sull’Immagine Ikonos mentore indimenticabile. come si può vedere in entrambe le qui sopra. sepolte, riducendo l’applicazione di ‘pan-sharpened’. 41

40 la Cartografia_15/07 ttorniata da cime che l’Adamello e la Presanella a Ovest e superano i 3000 metri di il Brenta a Sud. Meta famosa per gli altitudine, la Val di Sole sport invernali, è frequentatissima Quarant’anni Asi sviluppa nella parte occidentale del anche nelle altre stagioni grazie alle Trentino lungo il bacino del fiume sue risorse naturali. Noce, affluente destro dell’Adige. La La valle è rappresentata in valle si estende longitudinalmente cartografia fin dal Cinquecento, in da occidente a oriente, e presenta un un disegno del naturalista senese Pier per la fondo stretto tra le montagne che Andrea Mattioli. Mattioli, trapiantato 40 la delimitano. Spesso citata insieme a Trento, la disegnò prima del 1542, alla Val di Non, sua continuazione periodo nel quale soggiornò presso naturale lungo il Noce, ne è Cles, e riportò sulla carta anche geograficamente e paesaggisticamente numerose annotazioni relative alle Val di Sole distinta. specie vegetali e animali presenti Da piccola associazione di cultori I confini che coronano la valle sono nell’area, testimoni del suo interesse La prima carta della Val di Sole fu disegnata il gruppi montuosi dell’Ortles a Nord, naturalistico. nel Cinquecento. della memoria storica a vivace punto di riferimento della vita culturale del territorio trentino: storia e attività del Centro Studi per

Marcello Liboni, Monica Naef la Val di Sole a quarant’anni

testo_ dalla sua fondazione.

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42 la Cartografia_15/07 Lo scorso settembre il Centro Studi per Il Centro Studi negli anni ha promosso ricerche primo presidente la Val di Sole ha celebrato i quaranta anni sulla storia dei singoli paesi della valle divenute del Centro Studi della sua attività. poi pubblicaziini distrinuite ai soci. per la Val di Sole) Sotto, una copertina del periodico ‘La Val’ In basso, la copertina del 1° quaderno del Museo dona un’altra parte dedicata all’anniversario. di Pejo. cospicua della più assumendo le caratteristiche di biblioteca privata un foglio formativo, di una voce del grande storico. trasparente e chiara (ed impegnata) In coincidenza si nell’attuale dibattito culturale della rendono disponibili valle”, continua Fantelli. nuove sale presso Nei primi anni Ottanta si realizza il palazzo della il ‘sogno’ del Museo della civiltà Torraccia (sale solandra di Malè che raccoglie a questo punto testimonianze ormai perdute della vita indispensabili). È scritta con la sua civiltà montanara allora che, fatto dal piccolo popolo della Val di Sole. il punto della Il museo ci tramanda le usanze, situazione, si decide gli strumenti di vita e di lavoro, le di formulare un forme di artigianato della valle che nuovo progetto ne testimoniano un’economia di per rilanciare in sussistenza, come spesso avveniva maniera definitiva (e in qualche caso avviene ancora) la biblioteca. E nelle località di montagna. Una oggi è a questo che si sta lavorando, Amore e impegno per tempo hanno dato maggior prestigio avvia subito una produzione editoriale ricostruzione particolarmente attenta Attorno alla metà degli anni inseguendo l’obiettivo di rendere la propria terra all’istituzione, sono stati illustrati volta a dare alle stampe documenti è dedicata al piccolo regno e difesa Novanta, alla biblioteca fu dedicato i diversi settori e strutture in cui si significativi per il territorio; oggi dell’uomo: la casa. uno sforzo notevole per renderla non vivo e realmente accessibile il Centro È dalla passione per la propria articola la sua attività. la raccolta ‘Edizioni Centro Studi’ solo luogo della memoria, e quindi Bibliografico e il suo patrimonio. terra che alla fine degli anni Sessanta “Da piccola associazione di cultori conta oltre 90 titoli. Nel 1973 il di conservazione e testimonianza, alcune personalità del luogo tra cui della memoria storica, il Centro Studi Centro Studi si dota di un periodico La Biblioteca alla Torraccia: ma anche realtà viva, accessibile Quirino Bezzi, storico solandro, è diventato una notevole forza di denominato ‘La Val’, a tutt’oggi una realtà viva agli studenti, agli appassionati, Il museo della Grande Guerra Italo Covi, Bruno e Angelico Kessler, aggregazione culturale, che anima vero foglio di collegamento con gli ai ricercatori, a quanti in buona costituiscono l’associazione senza non solo la valle, ma anche buona oltre 2000 soci, ma che “sta sempre Un ruolo molto importante tra sostanza iniziavano a riconoscere L’ultima struttura creata dal Centro scopo di lucro ‘Centro Studi per la Val parte del territorio trentino” afferma le attività del Centro Studi è oggi nella stessa una straordinaria miniera Studi per la Val di sole è un piccolo di Sole’ con la finalità di raccogliere il prof. Udalrico Fantelli, presidente svolto dal Centro Bibliografico alla di conoscenza per il territorio di documentazione sulla vita della dell’associazione da venti anni e Torraccia, biblioteca che deve il suo riferimento. Tuttavia, limiti connessi valle e promuovere varie iniziative presente al suo interno fin dalle prime nome al prestigioso palazzo storico anche alla natura del volontariato a sostegno della sua cultura, quali battute. di Terzolas in cui è collocata. Essa (forza sulla quale a tutt’oggi si basa la pubblicazione e la distribuzione Il Centro Studi organizza vari costituisce la realizzazione di un il Centro Studi) non permisero di di opere di interesse locale e la eventi e momenti di riflessione su progetto incluso sin dall’inizio tra raggiungere gli obiettivi prefissati e costituzione di un museo. Aderivano aspetti significativi della storia e gli obiettivi del Centro Studi e alla la biblioteca, benchè perfettamente all’associazione al tempo una dozzina dell’attualità della valle, oltre a sua inaugurazione, nel ‘91, sfoggiava riordinata, rimase chiusa, di persone. convegni su tematiche quali l’identità parti di due patrimoni eccezionali sostanzialmente ‘miniera inaccessibile’. Lo scorso settembre il Centro solandra, la metamorfosi del territorio di altrettanti storici della valle Un anno fa l’evento – inatteso – che Studi per la Val di Sole ha celebrato i alpino, l’interdipendenza tra cultura, (Quirino Bezzi e Giovanni Ciccolini); probabilmente segna la svolta decisiva: quaranta anni di vita. Nell’occasione, istruzione e progresso, sul Parco dello il tutto calcolabile, assieme ad altri la famiglia Bezzi (di Quirino Bezzi, dedicata giusta memoria ai fondatori Stelvio, sull’agricoltura di montagna. documenti sulla realtà locale, in circa personaggio di cui si è detto sopra e del sodalizio e alle figure che nel Costituitasi nel ‘67, l’associazione 1500 titoli. che tra l’altro fu tra i fondatori nonché 45

44 la Cartografia_15/07 quanto interessantissimo museo una realtà isolata, ma come parte di è la mera raccolta di armi e reperti costruire una cartina tematica Voci nella tormenta, 1994. Una raccolta di della Grande Guerra situato a Pejo, un itinerario che comprende varie di guerra, ma la testimonianza della che indichi tali emergenze e i immagini e diari inediti dai fronti di guerra e paese ai confini dell’antico Impero emergenze relative alla Grande vita quotidiana dei soldati. percorsi per poterle visitare. Non dai campi di prigionia. Asburgico e posto tra montagne che Guerra quali i cimiteri (Pejo e “A conclusione di un’opera di conosco ancora i tempi necessari negli anni 1915-1918 furono teatro Ossana), i forti (Strino, Mero, inventariazione capillare delle per completare il progetto, posso di alcuni degli eventi più significativi Presanella, Zacarana e Barbadifiori) emergenze del primo conflitto solo dire che ci stiamo lavorando”, della così detta Guerra Bianca. le trincee e gli altri musei presenti sui mondiale presenti sul nostro conclude il presidente del Centro Il museo non è concepito come territori vicini. Scopo del museo non territorio, abbiamo in animo di Studi Fantelli.

Il patrimonio del Centro Bibliografico intende rilegare (Studi Trentini di Bollettino La Val. scienze Storiche, Cives, Judicaria, Raccolta d’archivio Strenna Trentina…). Rilegata l’intera raccolta del giornali- no del Centro Studi, nell’archivio del Centro Bibliogra- Edizioni Centro Studi fico saranno depositati un certo numero di ogni sin- Per quanto scontato, anche la conservazione ‘tute- gola pubblicazione dal lontano 1973 ad oggi. Il tutto, lata’ dell’intera produzione editoriale del Centro Studi ordinato e facilmente individuabile, potrà soddisfare richiede il suo intervento. Delle prime pubblicazioni negli anni a venire specifiche richieste di arretrati. (edite sul finire degli anni Sessanta), ad esempio, esi- stono solo copie fotostatiche, ma negli anni non po- Documentazione fotografica che sono state le lacune. Completare la raccolta è atto Inseguendo un sogno ‘antico’, si avvierà un lavoro dovuto. di riordino di un certo quantitativo di materiale foto- grafico presente in archivio. L’obiettivo è quello di Elenco tesi ‘non pertinenti’ giungere prima o poi ad attivare in maniera definitiva Oltre ad un patrimonio di oltre 180 tesi di laurea con il settore fotografico. oggetto la Valle di Sole (tesi raccolte grazie ad un ap- posito bando promosso dal Centro Studi a partire dai Documentazione cartografica primi anni Settanta), da qualche anno la biblioteca Tra le edizioni del Centro Studi esistono anche le Alcune copertine raccoglie gli studi di quanti, residenti in valle, inten- ristampe anastatiche di alcune cartine storiche della di pubblicazioni realizzate dono lasciare testimonianza della propria fatica. Det- valle e cartine militari dell’epoca del primo conflitto dal Centro Studi. to patrimonio, ormai formato da quasi cinquanta tesi, bellico. Detto materiale merita giusta registrazione ed sarà catalogato e reso disponibile. eventuale riproposizione in formati atti allo studio. Il Centro Bibliografico conserva un importante patri- colini annovera anche la bellezza di oltre 160 buste di monio di opere che riguardano, a vario titolo, la valle. manoscritti che dovranno essere analizzate e raccolte Materiale documentaristico video A volte, di fronte a problemi e progetti come quelli Attualmente la Biblioteca è interessata da un lavoro con particolare attenzione. Sulla valle sono stati prodotti numerosi documenti su esposti, e al dato di fatto che il tutto è basato sulla complessivo di riorganizzazione e sistemazione per video. È importante realizzarne una raccolta il più com- straordinaria risorsa del volontariato, sorgono spon- giungere ad un’apertura al pubblico che consenta la Completamento e rilegatura delle varie collezioni pleta possibile e accostarla ai documenti cartacei. tanee domande sul senso di tanto operare. Nel caso consultazione e lo studio di quanto conservato. Un altro obiettivo è quello di raccogliere e rilegare specifico della biblioteca e dell’importanza di non di- tutti i bollettini della Valle di Sole. Ne esistono di comu- Revisione del rimanente patrimonio librario sperdere la documentazione sulla storia della Valle di Vediamo le principali linee d’intervento: nali, di parrocchiali e di altri enti di diversa competen- Circa 1500 testi sono stati negli anni depositati Sole, ci paiono calzanti queste poche parole: Fondi Bezzi e Ciccolini za territoriale. Vere e proprio miniere di notizie, la loro presso il Centro. Questi sono libri a volte attinenti alla “Non siamo certi, è vero, che la storia sia maestra di Il Centro conta parti straordinarie delle biblioteche scomparsa sarebbe un danno imperdonabile. Il Centro realtà locale, altre a realtà limitrofe. In alcuni casi la vita. Ma non esistono dubbi che l’ignoranza in fatto private dei due grandi storici solandri. Se il patrimonio Bibliografico inoltre annovera tutta una serie di raccol- loro pertinenza agli obiettivi della biblioteca è da valuta- di storia sia cattiva compagna”, come si dice in bi- Bezzi è costituito prevalentemente da testi, quello Cic- te di bollettini – in particolare a carattere storico – che re, eventualmente provvedendo ad altre destinazioni. blioteca.

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46 la Cartografia_15/07