Comune di Castiadas (Ca) Prot. 0004046 del 29-05-2019 - arrivo

COMUNE DI CASTIDAS Provincia Sud Sardegna

PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI

Valutazione Ambientale Strategica

Autorità competente: Provincia del Sud Sardegna Area LLPP - Servizio Pianificazione Territoriale e Urbanistica

Rapporto Scoping R 1.0

Il Sindaco Geom. Eugenio Murgioni

Assessore Assetto del territorio Sig. Sandro Marci

Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio Ing. Franco Schirru

Responsabile Unico del Procedimento Ing. Franco Schirru

Coordinamento VAS Dott. Fausto Alessandro Pani - Geologo Dott. Roberta Maria Sanna Geologo

Castiadas, maggio 2019 Comune di Castiadas (Ca) Prot. 0004046 del 29-05-2019 - arrivo

Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 INDICE 1 INTRODUZIONE ...... 4 2 RIFERIMENTI NORMATIVI ...... 4 3 IL PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI, MOTIVI ED OBBIETTIVI ...... 4 4 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ...... 6 4.1 LA STRATEGIA INTERNAZIONALE E COMUNITARIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE...... 6 4.2 LE STRATEGIE NAZIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE...... 6 5 SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE ...... 7 5.1 ELENCO DEL PUBBLICO E DEL PUBBLICO INTERESSATO ...... 13 5.2 PROPOSTA DI INDICE DEL RAPPORTO AMBIENTALE ...... 13 6 IL PIANO DI UTILIZZO DEL LITORALE DI CASTIADAS ...... 15 6.1 LE UNITÀ AMBIENTALI DI RIFERIMENTO ...... 15 6.2 GLI OBIETTIVI DEL PUL DI CASTIADAS ...... 18 6.3 STRUTTURA DEL PIANO DI UTILIZZO DEL LITORALE DI CASTIADAS...... 20 7 SCHEDE DEGLI INDICATORI PER COMPONENTE AMBIENTALE ...... 21 7.1 SCHEDA N. 1 - QUALITÀ DELL’ARIA ...... 22 7.2 SCHEDA N. 2 - ACQUA ...... 31 7.3 SCHEDA N. 3 - RIFIUTI ...... 38 7.4 SCHEDA N. 4 -SUOLO ...... 40 7.5 SCHEDA N. 5 -FLORA FAUNA E BIODIVERSITA’ ...... 45

7.6 SCHEDA N. 6 -PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE ...... 48 7.7 SCHEDA N. 7 -ASSETTO INSEDIATIVO DEMOGRAFICO ...... 50 7.8 SCHEDA N. 8 -SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO ...... 53 7.9 SCHEDA N. 9 -MOBILITÀ E TRASPORTI ...... 55 7.10 SCHEDA N. 10 - ENERGIA ...... 56 7.11 SCHEDA N. 11 - RUMORE ...... 59 8 I RIFERIMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA COERENZA ESTERNA ...... 61 8.1 COERENZA VERTICALE ...... 63 8.1.1 Strategia tematica sull’ambiente urbano - 2006 (STAU) ...... 63 8.1.2 Nuova strategia dell’Unione Europea sullo sviluppo sostenibile (2006) ...... 63 8.2 COERENZA ORIZZONTALE ...... 65 8.2.1 Piano Paesaggistico Regionale (2006) - PPR ...... 65 8.2.1.1 II PROGETTO ...... 67 8.2.1.2 INDIRIZZI PER IL PROGETTO ...... 68 8.2.2 Piano stralcio di Assetto Idrogeologico - PAI ...... 69 8.2.3 Piano Stralcio Delle Fasce Fluviali - PSFF ...... 69 8.2.4 Piano Gestione Rischio Alluvioni ...... 70 8.2.5 IFFI Inventario Fenomeni Franosi in Italia ...... 70 8.2.6 Progetto A.V.I. - Aree Vulnerate Italiane – CNR GNDCI ...... 70 8.2.7 Piano Forestale Regionale Ambientale ...... 71 8.2.8 Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani (P.R.G.R.) ...... 73 8.2.9 Piano Regionale Gestione Rifiuti Speciali (P.R.G.R.) ...... 73 8.2.10 Piano del Marketing Turistico 2008-2009 ...... 73 Coordinatori VAS: Fausto A. Pani e Roberta M. Sanna Geologi - Collab. Francesco Lecis Naturalista Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio Ing. Franco Schirru 2

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8.2.11 Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile - PRSTS ...... 73 8.2.12 Piano Regionale dei Trasporti – PRT (2008)...... 74 8.2.13 Piano Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.) ...... 77 8.2.14 Piano d’Ambito - PA ...... 77 8.2.15 Piano Tutela delle Acque – PTA (2007) ...... 77 8.2.16 Piano Stralcio direttore di bacino regionale per l’Utilizzo delle Risorse Idriche - PSURI ...... 83 8.2.17 Nuovo Piano Regolatore Generale Acquedotti - PRGA ...... 84 8.2.18 Piano di Distretto Idrografico – PGDI (2009) ...... 89 8.2.19 PIANO DI PREVENZIONE, CONSERVAZIONE E RISANAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA E MONITORAGGI ANNUALI SUCCESSIVI ...... 95 8.2.20 Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 - PSR ...... 96 8.2.21 PROGETTO PILOTA DI LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE NELLE CINQUE REGIONI ITALIANE MAGGIORMENTE A RISCHIO - SARDEGNA ...... 96 8.3 CONTESTO LOCALE ...... 99 8.3.1 Piano di Gestione del SIC Punta di Santa Giusta (Costa Rei) - ITB042233 ...... 99 8.3.2 Piano di Gestione del SIC Sette Fratelli - ITB041106 ...... 103 8.3.3 Piano di Classificazione Acustica ...... 105 8.3.4 Piano Urbanistico Comunale ...... 105 8.4 MATRICE DELLE CRITICITÀ AMBIENTALI ...... 106 9 LA METODOLOGIA ANALITICA DI VALUTAZIONE ...... 108 a) Indice di compatibilità ambientale (ica) ...... 110 b) Indice di impatto ambientale (iia) ...... 111

Allegato: Valutazione di Incidenza Ambientale

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 1 INTRODUZIONE Il presente documento redatto in coerenza con le Direttive regionale per la redazione del PUL, L.R. n. 9 del 12 giugno 2006 Art. 41, D.G.R. n. 10/5 del 21 febbraio 2017costituisce il Rapporto Ambientale della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano di Utilizzo dei Litorali di CASTIADAS in corso di redazione. Il Rapporto di Scoping costituisce la relazione iniziale dell’intero processo di elaborazione e adozione del Piano, dei fattori ambientali che saranno integrati nel processo decisionale, in riferimento agli atti normativi e programmatici per lo sviluppo sostenibile definiti a livello internazionale, comunitario, nazionale e regionale. Il processo di VAS prevede la partecipazione e informazione del pubblico nelle fasi dell’iter procedurale amministrativo. A tal fine, l’applicazione delle disposizioni in materia di Valutazione Ambientale Strategica per il Piano di Utilizzo dei Litorali è prevista espressamente dall’art. 22 delle Linee Guida per la predisposizione del PUL, allegate alla D.G.R. n° 25/42 del 1 luglio 2010, rettificate con D.G.R. n.10/5 del 21.02.2017. In particolare le recenti disposizioni regionali precedentemente citate, in merito alla predisposizione del PUL per finalità turistico ricreative da parte dei Comuni, definendo di fatto una sostanziale indipendenza in termini procedurali, tecnico metodologici e disciplinari del PUL rispetto al PUC. Il presente Rapporto di Scoping è precedente alle Osservazioni delle Autorità Ambientali e degli interessati, comprese le osservazioni interne dell’ufficio di piano e quelle dell’amministrazione comunale di Castiadas operate sulla procedura.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI Costituiscono riferimento normativo per il presente elaborato i i seguenti documenti:

 Decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 08/09/1997 - Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.  Direttiva CE del Parlamento e del Consiglio 2001/42/CE del 27/06/2001 - concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente  Decreto Legislativo n. 152 del 03/04/2006 - Norme in materia ambientale - Parte II – Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione di impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione integrata ambientale (IPPC)  Decreto Legislativo n. 4 del 16/01/2008 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale.  Decreto Legislativo n.128 del 29 giugno 2010 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69''  Delibera della Giunta Regionale n. 34/33 del 07/08/2012 - Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale. Sostituzione della Delib.G.R. n. 24/23 del 23.4.2008  Delibera della Giunta Regionale n. 5/1 del 29 gennaio 2013 con cui sono state adottale le più recenti Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali)  “Linee Guida per la predisposizione del Piano di Utilizzazione dei Litorali con finalità turistico-ricreativa”, approvate dalla Regione Sardegna con D.G.R. n. 25/42 del 1 luglio 2010 e ss.mm.ii., rettificate con D.G.R. n.10/5 del 21.02.2017

3 IL PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI, MOTIVI ED OBBIETTIVI

Il Piano di Utilizzazione dei Litorali (PUL) di cui all’Art. 6 del Decreto Legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito con modificazioni dalla Legge 4 dicembre 1993, n. 494 e ss.mm.ii, disciplina l’utilizzo

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 delle aree demaniali marittime, regolamentando la fruizione a fini turistici e ricreativi del bene demaniale. Alla luce delle disposizioni normative che riguardano il “Conferimento di Funzioni e Compiti agli Enti Locali”, di cui alla L.R. n. 9 del 12 giugno 2006, Art. 41 comma 1, la Regione Sardegna ha attribuito ai Comuni le competenze sul Demanio Marittimo relativamente alle seguenti funzioni:  elaborazione ed approvazione dei Piani di Utilizzazione dei Litorali;  concessioni sui beni del demanio marittimo o della navigazione interna, per finalità turistico - ricreative, su aree scoperte o che comportino impianti di facile rimozione;  le altre funzioni amministrative riguardanti il demanio marittimo ed il mare territoriale non riservate alla Regione o allo Stato. Il trasferimento operativo delle competenze ai Comuni in ordine alla organizzazione dei servizi turistico - ricreativi, è avvenuto con l’adozione da parte dell’Amministrazione Regionale degli atti di programmazione, di indirizzo e coordinamento, attraverso i quali sono esplicitati i criteri di redazione e le finalità degli strumenti di pianificazione e gestione delle concessioni demaniali. Infatti, secondo l’Art. 40 comma 1 della citata L.R. 9/2006, spetta alla Regione la disciplina e l’adozione degli atti generali di indirizzo per la redazione dei Piani comunali di Utilizzazione dei Litorali e per il rilascio di concessioni demaniali da parte dei Comuni.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 4 CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Partendo dai 10 criteri di sviluppo sostenibile indicati nel “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea” (Commissione Europea, DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile – Agosto 1998), riportati nella tabella seguente, verranno definiti gli obiettivi di sostenibilità ambientale contestualizzati alla realtà del Comune di Castiadas.

4.1 LA STRATEGIA INTERNAZIONALE E COMUNITARIA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. Il Consiglio Europeo, prendendo le mosse dalla comunicazione della commissione sullo sviluppo sostenibile, dal sesto programma d’azione per l’ambiente e dalle strategie per l’integrazione ambientale dei vari settori, ha individuato una prima serie di obiettivi e misure come orientamento generale in quattro settori prioritari: cambiamenti climatici, trasporti, sanità pubblica e risorse naturali, integrando le decisioni sociali ed economiche adottate dal Consiglio Europeo di Lisbona. Le priorità ambientali per la sostenibilità sono: lotta ai cambiamenti climatici, garantire la sostenibilità dei trasporti, affrontare le minacce per la sanità pubblica, gestire le risorse naturali in maniera più responsabile, integrazione degli aspetti ambientali nelle politiche comunitarie. La sostenibilità del PUL andrà, quindi, riferita ai principali obiettivi per lo sviluppo sostenibile sanciti in ambito internazionale dai seguenti documenti : Protocollo di Kyoto: prevede un impegno da parte dei paesi industrializzati aderenti al protocollo, per la riduzione nel quinquennio 2008-2012, delle emissioni di gas a effetto serra del 5% rispetto ai livelli di emissione registrati nel 1990; Protocollo di Goteborg: riconferma gli obbiettivi e gli impegni di cui al Protocollo di Kyoto implementando nuovi obbiettivi e misure, relativi a tematiche quali cambiamenti climatici, trasporti, sanità pubblica e risorse naturali; Nuova Strategia Europea in Materia di Sviluppo Sostenibile: prevede lo sviluppo di azioni volte al miglioramento della qualità della vita delle generazioni attuali e conseguentemente di quelle future. Contestualmente propone il raggiungimento di quattro obbiettivi chiave quali la tutela dell'ambiente, l’equità e la coesione sociale, la prosperità economica e la responsabilizzazione internazionale; VI Piano d’Azione Ambientale Europeo: Tale piano propone ai fini della costruzione di una comunità sostenibile cinque obbiettivi principali consistenti nel limitare il cambiamento climatico attraverso il potenziamento dell'uso di energie pulite, nella realizzazione di un più oculato sistema di gestione delle risorse naturali e nel miglioramento della gestione d’uso del territorio finalizzata anche al perfezionamento del sistema dei trasporti e delle infrastrutture.

4.2 LE STRATEGIE NAZIONALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. L’Italia, in linea con indirizzi e azioni comunitarie ha adottato nel 2002 la “Strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” (delibera CIPE n. 57/2002) che rappresenta un primo passo verso lo sviluppo sostenibile garantendo, nel contempo, una continuità d’azione con l’azione comunitaria in tema di piena occupazione, di coesione e di tutela ambientale. Il documento si articola nelle seguenti aree tematiche prioritarie: • Cambiamenti climatici e protezione della fascia dell’ozono; • Protezione e valorizzazione sostenibile della natura e della biodiversità; • Qualità dell’ambiente e qualità della vita negli ambienti urbani; • Prelievo delle risorse e produzione di rifiuti. Per ciascuna delle suddette aree tematiche il documento provvede ad individuare gli obiettivi generali di sostenibilità.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 5 SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE

I Soggetti competenti in materia ambientale che saranno coinvolti nel processo di Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Utilizzo dei Litorali del Comune di Castiadas sono i seguenti: Comune di Via Progresso, 09040 telefono 070737021 – fax 070738846 partita IVA 01331610921 - codice fiscale 80014650925 [email protected]

Comune di Via Nazionale n° 49 Telefono 070/78501 - Fax 070 785143 - P.IVA 01894520921 - C.F. 80011730928 - Email: [email protected]

Comune di Piazza Europa, 1 (09043) Centralino 070 99 000 1 - Fax Generale 070 99 31 204 [email protected]

Comune di Piazza Municipio, 3 (09040) Tel: +39-070-992891 Fax: +39-070-9927971 [email protected]

Comune di Parco delle Rimembranze - telefono 07076901 - partita IVA 01331610921 - codice fiscale 80014650925 [email protected]

Comune di Piazza Gramsci, 9, 09049 Telefono: 070 79301 [email protected]

Provincia Sud Sardegna Area dei servizi ambientali Ufficio tutela delle acque e risorse idriche Ufficio gestione faunistica, agricoltura e pesca Via Argentaria, 14 - 09016 Iglesias Tel. 0781/6726 [email protected]

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Provincia Sud Sardegna Area dei Servizi tecnologici Ufficio viabilità Via Fertilia,40 – 09013 Carbonia Tel 0781/ 6726208 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Direzione generale della difesa dell'ambiente Via Roma, 80 – 09123 Fax 070/6067578

Servizio tutela dell'atmosfera e territorio Servizio tutela della natura e politiche forestali Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi Servizio valutazioni ambientali [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna

Assessorato della Difesa dell’Ambiente Direzione del corpo forestale e di vigilanza ambientale Servizio Territoriale dell'ispettorato ripartimentale di Cagliari Via Biasi, 9 – 09131 Cagliari fax 070/6064812 [email protected]

Ente Foreste Sardegna Viale Merello, 86 – 09123 Cagliari fax 070/272086 [email protected]

Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna Via Mameli, 96 – 09123 Cagliari fax 070/4509707 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Servizio pianificazione paesaggistica ed urbanistica Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 070/6064311 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio tutela del paesaggio e vigilanza province di Cagliari - Carbonia Iglesias Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 070/60693115 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica Servizio centrale demanio e patrimonio Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari fax 070/6064230

[email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio territoriale opere idrauliche di Cagliari Via Zara,1 - 09123 Cagliari fax 070/6066979 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio Opere idriche e idrogeologiche Viale Trento, 69 -09123 Cagliari fax 070/6062100 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Lavori Pubblici Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni

Regione Autonoma della Sardegna

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale Direzione generale dell'agricoltura e riforma agropastorale Via Pessagno , 4 09126 Cagliari fax 070 6066250 [email protected]

Autorità di Bacino Regione Autonoma della Sardegna Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni Via Mameli, 88 – 09123 Cagliari fax 070 0706062560 [email protected]

Autorità di Bacino Regione Autonoma della Sardegna Direzione Generale Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità Via Mameli, 88 – 09123 Cagliari fax 070 6066391 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Industria Direzione Generale dell'Industria Servizio delle Attività Estrattive Via XXIX Novembre, 41 - 09123 Cagliari fax 070 6062092 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei trasporti Direzione generale dei trasporti fax 070/6067309 [email protected]

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio Direzione generale del turismo, artigianato e commercio Via Roma, 233 – 09123 Cagliari fax 0706065299 [email protected]

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Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale Via Roma, 233 – 09123 Cagliari fax 0706065202 [email protected] [email protected]

A.R.P.A.S. Direzione Tecnico Scientifica Servizio Valutazione e Analisi Ambientale Via , 51 - 09123 Cagliari fax 070/67121133 [email protected]

AGRIS SARDEGNA Agenzia per la Ricerca In Agricoltura Strada Statale Sassari-Fertilia, Km 18,600 fax 079 389450 [email protected]

ARGEA SARDEGNA Agenzia Regionale Sarda per l'Erogazione in Agricoltura Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari fax 070 60262222 [email protected]

LAORE - Sardegna Via Caprera, 8 – Cagliari fax 070 6026 2180 [email protected]

ABBANOA S.p.A. (ex E.S.A.F.) Viale Diaz, 77 – 09126 Cagliari fax 070 603 2297 [email protected]

Azienda ASL n. 8 – Dipartimento di Prevenzione S.S.D. Salute e Ambiente Via Romagna, 16/A – 09127 Cagliari fax 070/47443874 [email protected]

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Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Via Dante, 254 09128 Cagliari fax 070/4095340 [email protected]

ENAS (Ente Acque della Sardegna) Via Mameli, 88 – 09123 CAGLIARI [email protected]

Ministero per i beni e le Attività Culturali Segretariato regionale dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Sardegna Largo Carlo felice, n.° 15-09124 Cagliar Fax. 0703428209 [email protected]

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Dipartimento per i beni Culturali e Paesaggistici Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le Provincie di Oristano, Medio Campidano, Carbonia Iglesias e Ogliastra

Via Cesare Battisti n.° 02-09123 Cagliari Fax. 070/2010352 [email protected]

ANAS S.p.a. Direzione Compartimentale di Cagliari Via Biasi, 27 – 09131 Cagliari fax 070/5297268 [email protected]

ARST/FDS Direzione Generale Via Zagabria, 54 – 09129 Cagliari fax 070/4098328 [email protected]

Agenzia delle Dogane Ufficio dogane di Cagliari Via Riva di Ponente s.c. - 09123 Cagliari fax 070/663043 [email protected]

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 5.1 Elenco del Pubblico e del Pubblico Interessato I soggetti facenti parte del Pubblico e del Pubblico Interessato che saranno coinvolti nel processo di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Utilizzo dei Litorali del Comune di Castiadas sono i seguenti: ▪ Cittadini di Castiadas e loro comitati ▪ Consiglieri Comunali e partiti politici rappresentati ▪ Associazioni di volontariato e simili ▪ Associazioni di categoria: agricoltura, commercio e turismo; ▪ Associazioni sindacali più rappresentative ▪ Associazioni ambientaliste presenti sul territorio ▪ Associazioni di categoria: agricoltura, commercio, turismo, industria: ▪ Camera di Commercio, Industria e Artigianato;

5.2 Proposta di Indice del Rapporto Ambientale 1 Premessa 2 Il quadro normativo di riferimento 2.1 La normativa europea 2.2 La normativa nazionale 2.3 La normativa regionale 3 La Valutazione Ambientale Strategica 3.1 Funzione e contenuti della VAS 3.2 Procedura di VAS 3.3 Modello di valutazione 3.4 Partecipazione e consultazione 4Il Piano di Utilizzo del Litorale 4.1 Quadro di riferimento normativo 4.2 Obiettivi e ruolo del PUL 4.3 Efficacia ed ambito di applicazione 4.4 Il sistema dei vincoli 5 Il Piano di Utilizzo del Litorale di Castiadas 5.1 Contenuti del PUL di Castiadas 5.2 Obiettivi generali, obiettivi specifici, azioni 5.1 Analisi di coerenza interna col PUC 5.2 Analisi di coerenza interna con piani comunali di settore 6 Analisi di coerenza esterna 6.1 Piani e Programmi di riferimento 6.2 Analisi di coerenza del PUL con i Piani a scala Regionale 6.3 Analisi di coerenza del PUL con i Piani a scala Provinciale 6.4 Sintesi dell’analisi di coerenza esterna 7 Analisi ambientale del contesto 7.1 Componenti ambientali di interesse

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 • Qualità dell’aria • Acqua • Rifiuti • Suolo • Flora, fauna, biodiversità, • Paesaggio e assetto storico-culturale • Assetto insediativo e demografico • Sistema economico e produttivo • Mobilità e trasporti • Rumore 7.2 Analisi SWOT 8 Obiettivi di sostenibilità generali e correlati 8.1 Indirizzi per la definizione delle Azioni di Piano 8.2 Azioni di Piano e coerenza rispetto agli obiettivi di Piano 9 Valutazione degli effetti ambientali 10 Mitigazione e compensazione 11 Sistema di Monitoraggio del Piano Allegati All. A - Elenco soggetti competenti All. B – Sintesi non tecnica

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 6 IL PIANO DI UTILIZZO DEL LITORALE DI CASTIADAS

6.1 Le unità ambientali di riferimento Le Linee Guida regionali per la redazione dei PUL, allegate alla Del. della Giunta Regionale n. 10/5 del 21 febbraio 2017, definiscono i principi e le finalità a cui deve mirare tale strumento pianificatorio. In altri termini si tratta di analizzare il litorale del comune di Castiadas individuandone il valore paesaggistico e la valenza ambientale e turistica, senza trascurare le interrelazioni con l’entroterra, con i suoi insediamenti turistico-ricettivi e le attrezzature. Per il conseguimento di tali obiettivi, che sono alla base dei principi delle linee guida regionali, in una logica di gestione integrata, rapportando gli ambiti demaniali al più vasto contesto territoriale circostante, sono stati individuati tre Ambiti o Unità Ambientali di Riferimento Costiero (UARC) di facile lettura geomorfologica dell’intero territorio costiero e delimitate a occidente dalla importante infrastruttura di collegamento nord-sud rappresentato dalla Strada Provinciale 18 in tutta la sua estensione :

Ambito A1, denominato di Costa Rey, comprende la fascia costiera che dal confine comunale con Muravera si estende fino al displuvio avente culmine nel promontorio di Monte Turnu con al suo interno i cordoni sabbiosi denominati di” Costa Rey”, di “su Cannisoni” e di “sant’Elmo”, l’area SIC ITB042233 - Punta di Santa Giusta (Costa Rei), il sistema umido di Santa Giusta e del relativo cordone di spiaggia che, nonostante amministrativamente faccia parte del territorio di Muravera risulta inscindibile con il territorio retrostante, i nuclei turistico residenziali e ricettivi insediati. Modesti tratti di costa rocciosa contrassegnano l’ambito.

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Ambito A2, denominato di “Cala Sinzias”, certamente il più esteso in senso longitudinale e trasversale, comprende il tratto di litorale delimitato a nord dal precedente e suddetto promontorio di Monte Turnu fino al promontorio della punta denominata di “is cappuccinus” con il versante che si affaccia su di esso. Risultano inseriti in tale ambito la spiaggia di Monte Turnu, la spiaggia di “Cala della Marina” e quella di Sinzias fino all’omonima cala. Le presenze antropiche sono caratterizzate da alcuni villaggi vacanza, residence turistici e complessi alberghieri. La presenza di tratti di costa rocciosa la si può rilevare in prossimità del promontorio di Monte Turnu, per il versante che si affaccia sull’ambito, nel tratto che delimita la spiaggia omonima da quella di cala della Marina e, certamente più imponente e articolato, per il tratto di punta di is Cappuccinus.

Ambito A3, denominato di Cala Pira, in cui gioca un ruolo fondamentale la baia omonima e si estende dal confine col precedente ambito fino al confine comunale con Villasimius. Questo ambito è caratterizzato sensibilmente dalla presenza di costa alta e rocciosa, da un indice di antropizzazione rilevabile nel solo tratto di Cala Pira per la presenza di un insediamento turistico- residenziale, dalla torre costiera che domina la baia e l’intero tratto di mare, dalle sue rilevanze naturalistiche, dagli scenari paesaggistici d’insieme che si possono apprezzare nel percorrere la Strada Provinciale n. 18.

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Fatta eccezione per alcuni casi abbastanza limitati (Cala Pira e Costa Rey), le tre Unità Costiere descritte, di specifico interesse per la redazione del PUL, possono caratterizzarsi per una matrice morfologico-ambientale dominante, nelle quali si sono inseriti insediamenti turistico-residenziali e ricettivi senza coinvolgere gli arenili ma, nel contempo, senza una politica di valorizzazione delle attività economiche, di riqualificazione di taluni insediamenti, di salvaguardia ambientale e in modo specifico di fruizione e gestione del litorale nel suo complesso.

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6.2 Gli obiettivi del PUL di Castiadas Il Piano di Utilizzo del Litorale di Castiadas con i suoi obiettivi integra gli obiettivi e i principi posti a base del PPR e definiti all’art 3 delle Norme di Attuazione del Piano medesimo:  il controllo dell’espansione delle città,  la gestione dell’ecosistema urbano secondo il principio di precauzione,  la conservazione e sviluppo del patrimonio naturale e culturale,  l’alleggerimento dell’eccessiva pressione urbanistica in particolare nelle zone costiere,  le politiche settoriali nel rispetto della conservazione della diversità biologica,  le strategie territoriali integrate per le zone ecologicamente sensibili,  la protezione dl suolo con la riduzione di erosioni,  la conservazione e recupero delle grandi zone umide,  la gestione e recupero degli ecosistemi marini,  la conservazione e gestione dei paesaggi storico, estetico ed ecologico,  una più adeguata compatibilità delle misure di sviluppo che incidono sul paesaggio,  il recupero dei paesaggi degradati da attività umana.

In quest’ottica e sul percorso tracciato dalla RAS si inserisce la Delibera del Consiglio Comunale di Castiadas n. 48 del 29/09/2017 con la quale vengono stabiliti gli obiettivi generali (Og) e specifici (Os) da perseguire nella redazione del PUL:

Obiettivo generale

Cod. Descrizione

essere orientato allo sviluppo, alla valorizzazione e alla sostenibilità ambientale in un costante Og1 rapporto sociale, economico e culturale con il territorio di riferimento costituire lo strumento di pianificazione e gestione dell’intero litorale inteso come area Og2 demaniale e fascia retrostante in un costante equilibrio in termini turistico-ricreativi costituire il baluardo di riferimento per la tutela ambientale e paesaggistica non in termini Og3 vincolistici bensì di promozione, sviluppo e salvaguardia dell’intero territorio comunale coinvolgere, per la formazione e per la gestione, tutti gli attori che partecipano allo sviluppo Og4 del territorio prevedere la partecipazione dei diversi Concessionari alla gestione delle aree demaniali non Og5 oggetto di concessione prevedere adeguati spazi per l’esercizio di attività sportive e ludico-ricreative connesse Og6 all’uso del mare e allo sport attivo governare il complesso sistema dell’accesso da parte della moltitudine dei fruitori in rapporto Og7 al trasporto pubblico e privato, singolo o collettivo

Og8 fornire un abaco tipologico di elementi di arredo e per la comunicazione

Og9 caratterizzarsi, dove possibile, per una dimensione uniforme delle aree attrezzate

caratterizzarsi per una assoluta accessibilità senza barriere architettoniche sia nella spiaggia Og10 libera che nelle aree da dare in concessione verificare la sostenibilità antropica dei tratti di litorale più sensibili e attivare un insieme di Og11 azioni volte a limitarne il carico antropico

Og12 verificare la presenza di eventuali ambiti per cui proporre l’Alta valenza turistica

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Obiettivo generale Obiettivo specifico Cod. Descrizione Cod. Descrizione definire azioni sinergiche di sviluppo e di Os1 valorizzazione con le risorse del territorio essere orientato allo sviluppo, alla castiadese valorizzazione e alla sostenibilità ambientale in Og1 un costante rapporto sociale, economico e diffusione dei prodotti locali, degli usi e dei costumi, delle attività culturali e dei culturale con il territorio di riferimento Os2 monumenti al fine di distribuire il carico antropico sull’intero territorio comunale.

costituire lo strumento di pianificazione e pianificare l’area demaniale e la gestione dell’intero litorale inteso come area Og2 Os1 retrodemaniale inserendo le diverse funzioni demaniale e fascia retrostante in un costante dove l’area di riferimento lo consente equilibrio in termini turistico-ricreativi costituire il baluardo di riferimento per la tutela ambientale e paesaggistica non in termini Og3 Os1 vincolistici bensì di promozione, sviluppo e salvaguardia dell’intero territorio comunale coinvolgere, per la formazione e per la promozione di incontri periodici con i Og4 gestione, tutti gli attori che partecipano allo Os1 concessionari, con le forze economiche e sviluppo del territorio con la popolazione in genere prevedere la partecipazione dei diversi pulizia delle spiagge libere, manutenzione dei Og5 Concessionari alla gestione delle aree Os1 servizi pubblici, ecc. demaniali non oggetto di concessione parcheggi e le strutture di facile rimozione prevedere adeguati spazi per l’esercizio di non da assoggettare ai limiti temporali e Og6 attività sportive e ludico-ricreative connesse Os1 compatibili con qualsiasi destinazione di zona

all’uso del mare e allo sport attivo e ai relativi parametri (art. 16 L.R. 11/2017) governare il complesso sistema dell’accesso da parte della moltitudine dei fruitori in Og7 Os1 organica e razioanle distribuzione degli spazi rapporto al trasporto pubblico e privato, singolo o collettivo favorire la conoscenza di tutto il territorio fornire un abaco tipologico di elementi di Og8 Os1 comunale in sintonia con le strategie di arredo e per la comunicazione sviluppo econimiche, sociali e culturali caratterizzarsi, dove possibile, per una Og9 Os1 dimensione uniforme delle aree attrezzate caratterizzarsi per una assoluta accessibilità senza barriere architettoniche sia nella Og10 Os1 spiaggia libera che nelle aree da dare in concessione verificare la sostenibilità antropica dei tratti di Og11 litorale più sensibili e attivare un insieme di Os1 azioni volte a limitarne il carico antropico verificare la presenza di eventuali ambiti per Og12 Os1 cui proporre l’Alta valenza turistica

Coerentemente con quanto indicato nelle linee guida regionali per la redazione dei PUL Il progetto mira ad attrezzare il litorale del comune di Castiadas dotandolo di tutti i servizi a supporto della balneazione in una logica di gestione integrata, che ponga a sistema le differenti componenti al contorno, nel rispetto delle variabili ambientali, e in un rapporto sinergico con le aree retrodemaniali.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 6.3 Struttura del Piano di Utilizzo del Litorale di Castiadas Come più volte ripetuto, il Piano di Utilizzazione dei Litorali è lo strumento con cui i comuni disciplinano l’utilizzazione del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative, regolamentano l'organizzazione dei litorali comprensivi del territorio immediatamentecontiguo, ivi compresa la regolamentazione dell’accessibilità viaria e pedonale delle aree nel lorocomplesso e dei singoli siti. In tale quadro lo scopo del Piano è quello di definire un’organizzazione complessiva dei servizi di supporto alla balneazione per i sistemi di spiaggia, cioè pianificare i sistemi di spiaggia, attraverso il dimensionamento, l’ubicazione, la definizione tipologica delle attività turistico-ricreative e l’infrastrutturazione complessiva per consentire l’accessoe la fruizione sostenibile delle spiagge. I contenuti del PUL verranno declinati secondo il seguente schema: Inquadramento normativo e obiettivi, in cui si rileverà il quadro normativo di governo dei litorali, delle competenze e delle funzioni amministrative ai diversi livelli, in particolare le norme che regolano il rapporto concessorio per finalità turistico-ricreative e le direttive regionali. Fase conoscitiva, in cui si valuterà la componente ambientale del litorale con l’obiettivo di individuarne i processi evolutivi con particolare attenzione al compendio sabbioso, i caratteri fisici, ambientali, degli habitat e le dinamiche delle principali componenti ecologiche del sistema marino; la componente insediativa e l’organizzazione del complesso sistema dei servizi alla balneazione in rapporto all’ecosistema costiero, alla sua infrastrutturazione, alla mobilità e al quadro concessorio in essere.Sostanzialmente si analizzerà la viabilità e le relative infrastrutture, gli insediamenti e i servizi correlati con la fruizione del litorale per definire le Unità di riferimento della proposta di PUL. Quindi l’individuazione degli accessi carrabili e pedonali, le aree per la sosta, il sistema insediativo, il sistema delle concessioni esistenti in rapporto al quadro delle attrezzate per dare servizi alla balneazione. Fase propositiva, in cui il perimetro definito dagli obiettivi dettati dall’Ente e dal quadro normativo di riferimento e l’areale in cui la sovrapposizione tematica delle componenti geo-ambientali, delle criticità e delle opportunità del compendio sabbioso, costituiscono la sintesi del processo di formazione del PUL e la formulazione di un insieme di azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi fissati. Quindi, senza alcuna supremazia tra le varie articolazioni del complesso sabbioso fruibile, le superfici massime programmabili e quelle assentibili in concessione, l’ubicazione e la dimensione, la tipologia dei manufatti per i servizi turistico-ricreativi e la distribuzione delle funzioni assentibili sul complesso del litorale di Castiadas.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 7 SCHEDE DEGLI INDICATORI PER COMPONENTE AMBIENTALE

Di seguito sono riportate le schede di supporto per la conduzione dell’analisi ambientale. Come già detto è stata predisposta una scheda per ogni componente ambientale da esaminare, nella quale sono indicate le informazioni e i dati da reperire per una analisi minima della componente. Per quanto riguarda i dati necessari alla costruzione degli indicatori richiesti nelle singole schede il Servizio Valutazioni ambientali della Provincia di riferimento fornirà tutte le indicazioni in merito alle modalità per il loro reperimento. Purtroppo come accade quasi sempre per la compilazione delle schede con dati direttamente riferiti alle aree di pertinenza o di interferenza con il PUL non è possibile reperire dati appropriatamente riferiti e pertinenti. Elenco delle schede per l’analisi delle componenti ambientali  SCHEDA N. 1 - QUALITA’ DELL’ARIA  SCHEDA N. 2 - ACQUA  SCHEDA N. 3 - RIFIUTI  SCHEDA N. 4 - SUOLO  SCHEDA N. 5 - FLORA FAUNA E BIODIVERSITA’  SCHEDA N. 6 - PAESAGGIO E ASSTTO STORICO-CULTURALE  SCHEDA N. 7 - ASSETTO INSEDIATIVO E DEMOGRAFICO  SCHEDA N. 8 - SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO  SCHEDA N. 9 - MOBILITA’ E TRASPORTI  SCHEDA N.10 - ENERGIA  SCHEDA N.11 – RUMORE

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7.1 SCHEDA N. 1 - QUALITÀ DELL’ARIA ASPETTI ESAMINATI Il Comune di Castiadas non è dotato di rete di rilevamento della qualità dell’aria. Le stazioni di monitoraggio più prossime, a Quartu e Monserrato, sono molto distanti dal territorio comunale. Il carico di inquinante rilevato da esse deriva quindi principalmente dal traffico veicolare e dalle altre fonti d’inquinamento urbano (impianti di riscaldamento, attività artigianali, etc). Stante questa condizione di base, lo studio dello stato attuale della qualità dell’aria nel Comune di Castiadas verrà valutato attraverso i dati relativi alle rilevazioni effettuate nel quadro più generale dello studio della qualità dell’aria del territorio regionale per il sito più prossimo e omogeneo. Nello specifico, si farà riferimento ai dati emersi dal monitoraggio effettuato dalla Regione Sardegna – Servizio atmosferico nell’ambito della stesura del documento sulla valutazione della qualità dell’aria in Sardegna, che rappresenta il “Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente” della regione Sardegna, approvato con D.G.R. n. 55/6 del 29.11.2005. Dall’analisi del Piano emerge che l’area di interesse non rientra nelle zone critiche o potenzialmente critiche per la salute umana e marginalmente per la vegetazione, nel senso che i valori di concentrazione dei principali inquinanti atmosferici risultano notevolmente al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa. Il territorio di Castiadas non è sottoposto a monitoraggio specifico tramite laboratorio mobile pur non essendo coperto dalla presenza di rete di monitoraggio fissa. I valori di concentrazione dei principali inquinanti atmosferici (SO2, NOx, PM10, CO, O3, C6H6), dove stimati o calcolati, paiono risultare considerevolmente inferiori rispetto ai limiti di legge. Tutto il territorio di

Castiads rientra nella cosiddetta “zona di mantenimento”, cioè in una zona in cui occorre garantire il mantenimento di una buona qualità dell’aria e non soggetta né a misure di risanamento né a particolari misure di controllo e monitoraggio. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera si deve inoltre sottolineare l’assenza di insediamenti industriali significativi o altre fonti puntuali di emissione, rilevanti, nell’area.

STATO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA ASPETTO INDICATORE U.M. FONTI Regione Autonoma Parametro Concentrazione SO2 della Sardegna non rilevato Inquinamento da ossidi di zolfo [SO2] Parametro Emissioni di SO2 non rilevato Assessorato della Concentrazione di Parametro Difesa dell’Ambiente: NO2 non rilevato “Valutazione Inquinamento da ossidi di azoto preliminare della [NOx] qualità dell’aria - Parametro Emissioni di NOx Zonizzazione non rilevato preliminare” e rapporti successivi Inquinamento da particolato Concentrazione di Parametro [PM10] PM10 non rilevato

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Parametro Emissioni di PM10 non rilevato

Concentrazione di Parametro CO non rilevato Inquinamento da monossido di carbonio [CO] Parametro Emissioni di CO non rilevato

Concentrazione di Parametro Inquinamento da ozono [O3] O3 non rilevato

Concentrazione di Parametro C6H6 non rilevato Inquinamento da benzene [C6H6] Parametro Emissioni di C6H6 non rilevato Superamenti dei limiti di legge dei Parametro parametri di qualità dell’aria, ai Superamenti sensi della normativa vigente non rilevato SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA ASPETTO INDICATORE U.M. FONTE

Sistema di rilevamento non presente Stazioni di rilevamento

Localizzazione delle centraline Dotazione di rilevatori per ciascuna centralina ASPETTI CLIMATICI Servizio Condizioni anemometriche Direzione del vento E/W Idrometeoclimatico dell’ARPAS

Fascia 1,5 – Intensità 7,9 m/s

Da Frequenza verificare

CARTOGRAFIA Nel territorio del Comune di Castiadas non sono presenti centraline di rilevamento della qualità dell’aria né fonti di emissioni puntuali di inquinanti.

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Poiché non si ha ancora a disposizione il dato sulla frequenza del vento non è stato possibile riportare il diagramma di intensità e frequenza (c.d. “rosa dei venti”).

Mentre il campo generale dei venti in gennaio soffia prevalentemente da O, e NE Altresì va rammentato il contributo della vegetazione al degrado della qualità dell’aria in occasione degli incendi:

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La mappa rappresenta la classificazione dei comuni in base alla distanza dalle sorgenti inquinanti puntuali significative

Il dato sulla frequenza del vento disponibile è relativo alle stazioni di Capo Carbonara e Capo Bellavista

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Le mappatura maggiormente riguardante il territorio di Castiadas è costituita dalla distribuzione del Benzene, del monossido di carbono, degli ossidi di azoto e del particolato incentrata sull’area di Olbia o Siniscola, siti di emissione e sede di monitoraggio:

Mappatura del Benzene previsto al 2010 sopra e delle polveri PM10 sotto

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Mappatura dell’Ossido d’Azoto misurato nel 2001 sopra e del Monossido di Carbonio misurato al 2005 sotto

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Mappa delle stazioni di monitoraggio presenti nel SUD Sardegna e elencate nella pagina seguente

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Tabella delle stazioni di monitoraggio presenti nel SUD Sardegna e mappate nella pagina precedente

Il comune di Castiadas, posto nel tratto di costa tra Sud Orientale e quindi lontano da sistemi di monitoraggio fisso ed altresì, lontano da fonti di emissione puntuale significativa, è fuori da aree ove sono considerati possibili superamenti dei Valori Limite per numerose sostanze dannose, sia per la salute umana sia per la vegetazione e pertanto il comune di Castiadas non è posto, dal Piano, tra quelli all’attenzione, da mantenere sotto controllo con adeguati sistemi di monitoraggio.

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Mappa della rete di monitoraggio esistente e delle zone aggiuntive da monitorare

(P:\ piano Regionale Risanamento Aria Ambiente 2005)

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7.2 SCHEDA N. 2 - ACQUA ASPETTI ESAMINATI Il territorio comunale di Castiadas è parte del bacino idrografico generale del UIO Picocca ed in particolare del Rio di Corr'è Pruna. Sono altresì presenti alcuni corsi d'acqua con foce a mare. Alcuni di essi es. Stagno di Santa Giusta confluiscono in piccoli stagni costieri, spesso temporanei. L’area del territorio comunale è tipicamente costituita da un settore parzialmente collinare- montano vegetato ed acclive ed un settore pedemontano e vallivo, intensamente utilizzato ed insediato (oggetto di bonifica nella seconda metà del secolo scorso). L’approvvigionamento principale di è costituito dall’approvvigionamento da rete. Le acque di balneazione di Castiadas, regolarmente campionate e analizzate non danno adito a preoccupazioni e sono generalmente di qualità eccellente. (Rapporto ARPAS 2018). Solo localmente, nel 2017 sono stati riscontrati fenomeni temporanei di positività, poi esauritisi nel breve. TUTELA DELLA RISORSA DIRICA

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte m³/a Fabbisogno idrico per uso civile e Consumo idrico civile NPRGA industriale (anno 2016) 970000 Mm³/a > PSURI e uso

Fabbisogno idrico per uso irriguo 10 suolo QUALITA’ DELLE ACQUE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Settori interdetti alla balneazione 4 per motivi normativi e tecnici Luogo metri tipo

Piano di Tutela delle Acque (PTA) -monografia dell’ Unità Idrografica Omogenea (U.I.O.) Qualità delle acque di Tratto di costa interdetta denominata Riu Picocca balneazione 0 km temporaneamente alla balneazione Rapporti annuali sulla qualità delle acque di % di costa interdetta balneazione – ARPAS 0 % temporaneamente alla balneazione anno 2017 Tratto di costa interdetta permanentemente alla balneazione 0 km per motivi d’inquinamento % di costa interdetta permanentemente alla balneazione 0 % per motivi d’inquinamento

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INQUINAMENTO DELLE ACQUE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Carichi potenziali di BOD da attività civili t/a 28.73

Carichi potenziali di BOD da attività t/a 46.24 industriali

Piano di Tutela delle Carichi potenziali di COD da attività civili t/a 52.68 Acque (PTA) approvato dalla Regione Sardegna con D.G.R. n. 14/16 del 4 Carichi potenziali di COD da attività aprile 2006, in attuazione t/a 112.80 industriali dell'art. 44 del D.Lgs. 11 Carico inquinante maggio 1999 n. 152 e s.m.i. e dell'art. 2 della potenziale Carichi potenziali di azoto da attività civili t/a 4.60 L.R. luglio 2000, n. 14. I dati di fianco riportati sono contenuti all’interno della monografia dell’ Unità Carichi potenziali di azoto da attività t/a 8.77 Idrografica Omogenea industriali (U.I.O.) denominata Riu Picocca Carichi potenziali di fosforo da attività t/a 0.72 civili

Carichi potenziali di fosforo da attività t/a 1.12 industriali

DATI AGGIUNTIVI SULL’INQUINAMENTO DELLE ACQUE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Carichi potenziali di azoto da attività t/a 85.34 agricole

Carichi potenziali di fosforo da attività t/a 31.72 agricole

Carichi potenziali di BOD da attività Piano di Tutela delle t/a 232.5 Acque (PTA) -monografia zootecniche Carico inquinante dell’ Unità Idrografica Omogenea (U.I.O.) potenziale Carichi potenziali di COD da attività denominata Picocca t/a 426.3 zootecniche

Carichi potenziali di azoto da attività t/a 39.6 zootecniche

Carichi potenziali di fosforo da attività t/a 7.1 zootecniche

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 SISTEMA DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Interamente Piano di Tutela delle collettato, Acque (PTA) -monografia con Trattamento delle acque Tipologie di trattamenti previsti degli dell’ Unità Idrografica depurazione Omogenea (U.I.O.) reflue impianti di depurazione dotata di fase denominata Picocca di

affinamento

Piano di Tutela delle Acque (PTA) -monografia Popolazione servita dall’impianto di dell’ Unità Idrografica 100% depurazione Omogenea (U.I.O.) denominata Picocca

Piano di Tutela delle Acque (PTA) -monografia Efficienza del sistema di dell’ Unità Idrografica Popolazione servita dalla rete fognaria 100% Omogenea (U.I.O.) gestione delle acque reflue denominata Picocca

Capacità di trattamento dell’impianto di Piano di Tutela delle depurazione: potenzialità impianto (in ab. Acque (PTA) -monografia equivalenti) rispetto a popolazione servita 100% dell’ Unità Idrografica 30.680 ae Omogenea (U.I.O.) (in ab. Equivalenti) della zona servita, denominata Picocca compresa la popolazione fluttuante

CARTOGRAFIA

Le acque destinate alla balneazione nel Comune di Castiadas hanno sempre conseguito l’idoneità, dal 1994 ad oggi.

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L’area non è sede di acquiferi significativi, valutati dal PTA

Il comune di Castiadas ha un servizio di depurazione indipendente .

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Il sistema dei punti di campionamento e delle aree sensibili

L’area del comune di Castiadas che ricade quasi interamente in bacini afferenti ad aree considerate sensibili dal PTA

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Il territorio di Castiadas è tra quelli non significativamente vulnerabili

L’acquifero del sistema Muravera Castiadas è l’unico considerato dal PTA

Acque di balneazione

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Con la Direttiva 76/160/CEE la qualità delle acque di balneazione diventa fondamentale dal punto di vista della salute pubblica, ma anche per la salvaguardia dell’intero ecosistema marino. E’ stata recepita in Italia con il DPR 470/1982. Nel 2006 viene emanata una nuova direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione delle acque di balneazione recepita dallo stato italiano con il D. Lgs. 116/2008 a cui a fatto seguito il Decreto Attuativo 30 marzo 2010. I dati provengono dal monitoraggio annuale effettuato e I dati riferiti al Comune di San Teodoro sono relativi a 6 punti di campionamento. La qualità delle acque in riferimento alla normativa sopra riportata è eccellente. Le località interessate dal monitoraggio sono di seguito elencate

HOTEL VILLA REI SPIAGGIA DI SAN PIETRO CALA SINZIAS CAMPEGGIO COSTA REI - MADRIGALE RESIDENZA S.ELMO CALA PIRA DX CALA SINZIAS

Nel corso dei rilevamenti della stagione balneare 2018 (aprile, maggio, giugno, luglio, agosto) effettuati nei punti indicati nella Circolare Regionale non si riscontrano elementi di criticità in relazione ai parametri richiesti riferiti nello specifico alla presenza di Enterococchi intestinali e Escherichia coli al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Dal 2010 a oggi si sono riscontrati inquinamenti di breve durata solo nelle stazioni di seguito elencate.

Codice Codice Adibite alla Nazionale Regionale Denominazione classificazione Balneazione T020092106001 B016CA HOTEL VILLA REI Eccellente si IT020092106002 B017CA SPIAGGIA DI SAN PIETRO Eccellente si IT020092106003 B018CA CALA SINZIAS CAMPEGGIO Eccellente si IT020092106004 B142CA COSTA REI - MADRIGALE Eccellente si IT020092106005 B143CA RESIDENZA S.ELMO Eccellente si T020092106006 B144CA CALA PIRA Eccellente si T020092106007 B189CA DX CALA SINZIAS Eccellente si

Siti internet http://82.85.20.58/sardegna/cartografia.asp. http://www.portaleacque.salute.gov.it/PortaleAcquePubblico/homeBalneazione.do http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=1475&s=39&v=9&c=8192&es=4272&na=1&n=10

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7.3 SCHEDA N. 3 - RIFIUTI

ASPETTI ESAMINATI Il Comune di Castiadas appartiene all’ambito territoriale A1.

Il dato relativo ai rifiuti attinenti le aree litorali è descritto a fine scheda.

GESTIONE DEI RIFIUTI

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte Produzione rifiuti urbani Produzione di rifiuti relativi alle aree di spiaggia N.D. t/mese Comune (su base mensile)

Sistema di raccolta Porta a porta Comune

E’ prevista la realizzazione di Presenza di isole ecologiche un ecocentro Comune

Rifiuti N.D. t biodegradabili

Vetro N.D. t

Raccolta dei rifiuti Carta e Cartone N.D. t

Quantità di rifiuti differenziati Plastica N.D. t per frazione merceologica Comune Imballaggi (Anno 2017) N.D. t metallici Pericolosi N.D. t Beni durevoli N.D. t Altri materiali al N.D. t recupero Ingombranti N.D. t Rifiuti destinati a impianti di N.D. t recupero

Trattamento dei Rifiuti destinati a impianti di N.D. t Comune rifiuti smaltimento Impianti di Attualmente non è presente trattamento/smaltimento dei nessun impianto rifiuti

CARTOGRAFIA Nel territorio del Comune di Castiadas attualmente non sono presenti impianti di smaltimento e/o recupero dei rifiuti, mentre è prevista la realizzazione di un ecocentro la cui localizzazione deve essere verificata; in seguito a tale verifica sarà possibile riportare su base cartografica la sua ubicazione.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Rifiuti prodotti dalle attività arenili Quantità di rifiuti prodotti dalle attività svolte sugli arenili comunali: mesi:

Ottobre: Settembre: Agosto: Luglio: Giugno: Maggio: Ad ogni concessione demaniale sono stati consegnati n differenziata dei seguenti rifiuti: vetro/barattolame, carta/cartone, plastica, umido e secco residuo;

Le modalità e frequenza di raccolta: Ottobre Maggio-Giugno- Settembre Luglio-Agosto Mezzi utilizzati per la raccolta: Modalità di raccolta: Mezzi utilizzati per la raccolta: Aree di stoccaggio *Posidonia oceanica individuate

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7.4 SCHEDA N. 4 -SUOLO

ASPETTI ESAMINATI L’esame della componente suolo sarà effettuato in modo dettagliato al termine della fase di riordino delle conoscenze prevista dal processo di adeguamento del PUC al PPR. La cartografia, gli studi e le analisi richieste nell’ambito dell’adeguamento del PUC al PPR, quali la “Carta delle unità delle terre”, alla scala 1:10.000, e la “Carta di uso del suolo”, alla scala 1:10.000, necessarie alla valutazione della capacità d’uso e del consumo dei suoli, in corso di completamento,sono indispensabili per lo studio della componente in esame e la definizione dei dati richiesti nella presente scheda.

USO DEL SUOLO

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Rapporto tra la superficie appartenente alla I dati sulla capacità d’uso classe I (secondo la classificazione della dei suoli sono stati estratti

capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – dal Riordino delle zone E) e la superficie comunale Conoscenze a seguito della elaborazione della Rapporto tra la superficie appartenente alla “Carta delle unità delle classe II (secondo la classificazione della terre” alla scala 1:10.000,

capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – come previsto dalla zone E) e la superficie comunale procedura di

adeguamento dei PUC al Rapporto tra la superficie appartenente alla PPR. classe III (secondo la classificazione della La carta conterrà anche capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – l’indicazione delle zone E) e la superficie comunale sottoclassi di capacità d’uso attribuite a ciascuna Rapporto tra la superficie appartenente alla unità cartografica, classe IV (secondo la classificazione della Capacità d’uso secondo la Land capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – dei suoli Capability Classification zone E) e la superficie comunale (Kliengebel and Rapporto tra la superficie appartenente alla Montgomery, U.S.D.A., classe V (secondo la classificazione della 1961, e successive

capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – revisioni). zone E) e la superficie comunale

Rapporto tra la superficie appartenente alla

classe VI (secondo la superficie comunale)

Rapporto tra la superficie appartenente alla classe VII (secondo la classificazione della

capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale Rapporto tra la superficie appartenente alla classe VIII (secondo la classificazione della

capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale

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Superficie urbanizzata: rapporto tra la superficie appartenente alla classe 1 (aree artificiali) e la superficie comunale

Superficie destinata a uso agricolo: I dati richiesti potranno rapporto tra la superficie appartenente alla essere forniti solo a

classe 2 (aree agricole) e la superficie seguito della elaborazione comunale della “Carta di uso del suolo” alla scala 1:10.000, Superficie occupata da boschi e aree come previsto nella fase seminaturali: rapporto tra la superficie di riordino delle Uso del suolo appartenente alla classe 3 (aree boschive e conoscenze del processo seminaturali) e la superficie comunale di adeguamento PUC al PPR. Superficie destinata a verde urbano: non rapporto tra la superficie a verde urbano disponibile esistente e la popolazione residente

Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe I9: non rapporto tra la superficie interessata disponibile dall’espansione e appartenente alla classe I e la superficie comunale

Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe II: non rapporto tra la superficie interessata disponibile dall’espansione e appartenente alla classe II

e la superficie comunale

Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe III: Consumo di non rapporto tra la superficie interessata suolo: suolo disponibile occupato dall’espansione e appartenente alla classe III nell’espansione e la superficie comunale dagli anni ’50 a oggi Superficie occupata nell’espansione dagli relativamente alle anni ’50 a oggi appartenente alla classe IV: non diverse classi rapporto tra la superficie interessata I dati richiesti potranno disponibile d’uso dei suoli dall’espansione e appartenente alla classe essere forniti solo a IV e la superficie comunale seguito della elaborazione della “Carta delle unità Superficie occupata nell’espansione dagli delle terre” alla scala anni ’50 a oggi appartenente alla classe V: 1:10.000, come previsto rapporto tra la superficie interessata non dalla procedura di dall’espansione e disponibile adeguamento dei appartenente alla classe V e la superficie PUC al PPR nella fase di comunale riordino delle conoscenze. Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VI: non rapporto tra la superficie interessata disponibile dall’espansione e appartenente alla classe VI e la superficie comunale

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Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VII: non rapporto tra la superficie interessata disponibile dall’espansione e appartenente alla classe VII e la superficie comunale Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VIII: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe VIII e la superficie comunale

EROSIONE E DESERTIFICAZIONE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Rischio di erosione Lunghezza dei litorali a rischio erosione costiera

Aree potenziali (Indice ESAs 10= 1.17 – non 1.22) disponibile

I dati richiesti fanno non Aree fragili (Indice ESAs = 1.23 – 1.37) riferimento alla Carta delle

disponibile Rischio di Aree Sensibili alla Desertificazione” redatta desertificazione dal S.A.R. La carta, restituita alla scala non 1:100.000 Aree critiche (Indice ESAs = 1.38 – 1.41) disponibile

Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe x m2 Riordino delle conoscenze Hg1

Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe x m2 Riordino delle conoscenze Hg2 Pericolosità da frana Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe x m2 Riordino delle conoscenze Hg3

Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe x m2 Riordino delle conoscenze Hg4

Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi1 x m2 Riordino delle conoscenze Pericolosità idraulica Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi2 x m2 Riordino delle conoscenze

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Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi3 x m2 Riordino delle conoscenze

Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi4 x m2 Riordino delle conoscenze

Aree storicamente soggette a fenomeni di esondazione perimetrate sulla base dell’alluvione x m2 Riordino delle conoscenze del 2008 e 2009

PRESENZA DI CAVE E MINIERE

Riordino delle conoscenze - Tipologia di cave/miniere x cava PRAE n° 1 Cava dismessa storica di inerti

Aree occupate da cave/miniere attive x ha PRAE Cave e miniere

PRAE - Pari al 0.03% del territorio comunale ed il Aree occupate da cave/miniere dimesse x ha 0.02% sulle superfici totali regionali interessate da attività estrattiva CONTAMINAZIONE DEL SUOLO

Siti contaminati da discariche non controllate x Comune

x m2 Comune

Siti contaminati da attività industriali x Comune

Siti contaminati

x m2 Comune

Siti contaminati da amianto x Comune

x m2 Comune

Progetti di bonifica Numero x Comune Bonifica dei siti contaminati Interventi di bonifica avviati Numero x Comune

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Interventi di messa in sicurezza d’emergenza Numero x Comune

Siti bonificati Numero x

CARTOGRAFIA

Carta geo-litologica (Dati giaciturali, coperture detritiche, presenza di geositi secondo metodi e legende standardizzati – scala 1:10.000)

Carta geologico-tecnica (scala 1:10.000):

Carta geomorfologia (Rilevamento delle forme del territorio, processi di morfogenesi, acclività, esposizione, presenza di morfositi - scala 1:10.000)

Carta idrogeologica (Permeabilità, altezza falda, grado di fatturazione - scala 1:10.000) Carta pedologica o Carta delle Unità delle Terre (acquisizione di parametri relativi ai suoli - granulometria, porosità, contenuto di sostanza organica, fertilità, presenza di strati impermeabili, attitudine dei suoli ad usi diversi -, individuazione dei processi di pedogenesi, processi di degradazione, presenza di pedositi - scala 1:10.000)

Carta dell’uso del suolo (scala 1:10.000)

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7.5 SCHEDA N. 5 -FLORA FAUNA E BIODIVERSITA’

ASPETTI ESAMINATI Il territorio comunale di Castiadas presenta delle importanti e numerose peculiarità ambientali costituite principalmente dal sistema dello rilievo dei Sette Fratelli. All’interno del territorio di Castiadas sono presenti il SIC ITB042233 Punta Di Santa Giusta (Costa Rei) ZSC ITB041106 Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus ZPS ITB043055 Monte dei Sette Fratelli inserite nella Rete Natura 2000

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte Numero 0 Aree protette nazionali

Aree protette regionali – Numero 0

Aree SIC - SIC ITB042233 Numero 1 “PUNTA DI SANTA GIUSTA (Costa Rei)” 0.055 km2 Tot 0.048 km2 Castiadas

Aree ZSC – ITB041106 Numero 1 Monte dei Sette Fratelli e Piano Paesaggistico Sarrabus 92.96 km2 Tot Regionale della 13.08 km2 Castiadas Regione Autonoma Aree ZPS – ITB043055 Numero 1 della Sardegna; Aree sottoposte a tutela Monte dei Sette Fratelli 404.74 km2 Tot Piani di Gestione delle 13.71 km2 Castiadas aree Natura 2000 - schede SIC e ZPS Numero Da Natura 2000 Zone umide d’importanza verificare internazionale (Ramsar) km2 Da verificare

Oasi di protezione faunistica Numero 3 50.60 km2 Tot Oasi Sette Fratelli 17.55 km2 Castiadas

Oasi Costa Rei 6.38 km2 Tot 0.63 km2 Castiadas

Oasi fascia litorale orientale 28.06 km2 Tot 0.011 km2 Castiadas I Piani di Gestione delle aree Natura 2000 prevedono le Misure di gestione per la seguenti tipologie di interventi: - tutela di flora fauna e Interventi attivi -Misure habitat regolamentari e amministrative - Incentivazioni -Monitoraggi e ricerche -Programmi didattici, di

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 educazione e di comunicazione - Valorizzazione economica e fruizione sostenibile. Gli interventi previsti sono di seguito elencati:

Interventi attivi IA2: Ricostituzione dell’habitat originario nell’area immediatamente a ridosso del perimetro del SIC compresa tra villaggio turistico e ginepreto; IA4: Recupero, rigenerazione e protezione del ginepreto; IA8: Ripristino degli habitat dunali e costieri dell’area; IA13: Eradicazione delle specie vegetali alloctone invasive

Misure Regolamentari ed Amministrative IA3: Modificazione del tracciato del percorso didattico naturalistico– botanico – faunistico – geomorfologico (ex azione AC2);IA5: Attivazione servizio di vigilanza all'interno del sito nelle varie stagioni; IA6: Aggiornamento della rete di cartellonistica esplicativa; IA10: Realizzazione del sito internet a supporto della Comunicazione e dell'operatività dell'Ente Gestore; IA14: Costituzione e messa in esercizio dell'Ente Gestore. Incentivazioni

La composizione floro-faunistica e gli habitat presenti Piani di Gestione - nella scheda della Rete Natura 2000 schede Natura 2000 Presenza di specie floro- presente scheda. faunistiche Vicinanza ad aree di tutela naturalistica (distanza dalla più vicina area naturalistica rispetto ai confini del Da determinare territorio comunale) ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte Il dato potrà essere fornito al termine della fase di riordino delle Foreste Superficie forestale km2 Da determinare conoscenze prevista dal processo di adeguamento del PUC al PPR 9 specie di Uccelli -8 specie di Rettili -1 specie di Mammifero - 2 specie di Specie di fauna Anfibi - 1 Pesce. minacciate La tipologia delle specie di Piano di Gestione del fauna è riportata nella SIC ITB042233 "Punta Santa Giusta", Minaccia delle specie scheda Natura 2000 approvato con D.R n. animali e vegetali Numero 1 Specie di flora 69 del 30/07/2008. minacciate Tipologia: Linaria flava Formulario SIC Natura 2000 Habitat prioritari (secondo Habitat particolarmente la Direttiva“HABITAT” sensibili presenti 94/43/CEE) -2250* -Dune costiere con Juniperusspp. Indice di frammentazione da strade km di strada Dato deducibile dalla Accessibilità relativa alle che attraversano le km/ha Da determinare cartografia dell’area zone protette superfici sottoposte a sottoposta a tutela tutela

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Dato deducibile dalla Livello di cartografia relativa impermeabilizzazione (% all’area sottoposta a di strade tutela e dalle impermeabilizzate % Da determinare informazioni in rispetto al totale delle possesso del comune strade presenti all’interno relativamente allo della zona protetta) stato delle strade CARTOGRAFIA

Carta della copertura vegetale in scala 1:10.000: in allegato (Allegato 3) Carta di sovrapposizione dei vincoli: in allegato (Allegato 4)

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7.6 SCHEDA N. 6 -PAESAGGIO E ASSETTO STORICO CULTURALE ASPETTI ESAMINATI

PAESAGGIO

ASPETTO INDICATORE U.M. FONTE Caratteristiche del % di area antropizzata rispetto “Carta di uso del suolo” alla scala paesaggio Da all’estensione totale del territorio 1:10.000 in elaborazione (riordino determinare comunale delle conoscenze per l’adeguamento del PUC al PPR) % di aree naturali e subnaturali “Carta di uso del suolo” alla scala Da rispetto all’estensione totale del 1:10.000 in elaborazione (riordino determinare territorio comunale delle conoscenze per l’adeguamento del PUC al PPR) % di aree seminaturali rispetto “Carta di uso del suolo” alla scala Da all’estensione totale del territorio 1:10.000 in elaborazione (riordino determinare comunale delle conoscenze per l’adeguamento del PUC al PPR)

% di area ad uso agroforestale “Carta di uso del suolo” alla scala Da 1:10.000 in elaborazione (riordino rispetto all’estensione totale del determinare territorio comunale delle conoscenze per l’adeguamento del PUC al PPR) BENI DI INTERESSE STORICO-CULTURALE

La rappresentazione su base cartografica (carta digitale 1:10000) di tutti i beni paesaggistici e identitari presenti Beni paesaggistici nel territorio comunale di San e identitari Teodoro, così come richiesta nell’ambito del processo di adeguamento del PUC al PPR, è in corso di elaborazione. Viabilità di epoca: -romana - medioevale -moderna e In Viabilità storica contemporanea riportate su base elaborazione cartografica

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 La rappresentazi one su base cartografica del centro storico, così come Perimetrazione del centro storico Centri di antica e richiesta relativo all’abitato del comune di prima formazione nell’ambito Castiadas del processo di adeguamento del PUC al PPR, è in corso di elaborazione. Abaco contenente le tipologie Insediamenti edilizie, le tecniche e i materiali In sparsi costruttivi dell’abitato sparso elaborazione storico, le aree recintate e i fondi agricoli di riferimento CARTOGRAFIA

Carta digitale 1:10.000 per l’intero territorio comunale con l’individuazione dei beni paesaggistici e identitari: in elaborazione Carta 1:2.000 per la rappresentazione dell’insediamento urbano e delle frazioni: in elaborazione Carta 1:5.000 per la rappresentazione del centro storico: in elaborazione

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7.7 SCHEDA N. 7 -ASSETTO INSEDIATIVO DEMOGRAFICO

ASPETTI ESAMINATI Il Comune di Castiadas si estende su un territorio di superficie pari a 102.70 km2 circa con una popolazione residente di 1665 unità al 2017 (dato aggiornato al 1° Gennaio 2018). L’andamento demografico della popolazione residente (nel periodo 2001 – 2017) mostra una lieve costante crescita. L’età media è andata progressivamente aumentata raggiungendo i 45.1 anni.

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ASSETTO INSEDIATIVO

ASPETTO DA INFORMAZIONI DA REPERIRE ESAMINARE

Individuare i centri di antica e prima formazione In fase di elaborazione, Individuare le aree edificate relative secondo quanto previsto Edificato urbano all’espansione fino agli anni ‘50 Individuare le dal processo di aree edificate relative a espansioni recenti adeguamento del PUP (successive agli anni ’50) al PPR In fase di elaborazione, secondo quanto previsto Individuare le aree relative all’edificato urbano Edificato diffuso dal processo di diffuso adeguamento del PUP al PPR Individuare le aree relative all’edificato urbano In fase di elaborazione, diffuso secondo quanto previsto Edificato in zona extra urbana dal processo di Individuare le aree relative all’edificato in zona adeguamento del PUP agricola (edificato sparso) al PPR

DEMOGRAFIA

ASPETTO INDICATORE U.M. FONTE Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Total

/Nubili /e /e /e 0-04 58 0 0 0 32 26 177 55.2% 44.8% 05-09 57 0 0 0 31 26 197 54.4% 45.6% 10-14 79 0 0 0 40 39 195 50,6% 49,4% 15-19 66 0 0 0 30 36 190 45,5% 54,5% 20-24 67 3 0 0 31 39 200 Struttura demografica 44,3% 50,6% 25-29 70 10 0 1 40 41 243 49,4% 52,3% 30-34 77 23 1 0 66 34 289 66,0% 34,0% 35-39 62 53 0 2 71 46 344 60,7% 39,39% 40-44 50 78 1 5 62 72 432 46,3% 53,7% 45-49 38 86 1 3 62 66 492 48,4% 51,6% 50-54 31 105 1 5 71 71 419

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50,0% 53,1% 55-59 21 115 2 7 68 77 398 46,9% 48,2% 60-64 12 107 4 7 73 57 317 56,2% 49,2% 65-69 9 106 7 4 64 62 329 50,8% 52,0% 70-74 8 79 17 4 60 48 270 55,6% 44,4% 75-79 4 39 9 3 32 23 225 58,2% 41,8% 80-84 4 16 2 0 12 10 128 54,5% 45,5% 85-89 0 5 16 1 3 19 47 13,6% 86,4% 90-94 1 2 6 0 3 6 32 33,3% 66,7% 95-99 0 3 3 0 3 3 6 50,0% 50,0% 100+ 0 0 0 0 0 0 2 0,0% 0,0%

Totale 714 830 69 42 854 801 4.932 1 51,36 48.4%

ISTAT – Sardegna 16.21 ab./km2 Densità demografica Statistiche (Sito internet (2018) Regione) Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. ISTAT – Sardegna È il rapporto percentuale tra il Indice di vecchiaia 179,4% Statistiche (Sito internet numero degli Regione) ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Rappresenta il carico sociale ed ISTAT – Sardegna economico della popolazione non Indice di dipendenza strutturale 48,7 % Statistiche (Sito internet attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) Regione) su quella attiva (15-64 anni).

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7.8 SCHEDA N. 8 -SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO

ASPETTI ESAMINATI Dall’analisi dell’ Annuario dei dati ambientali redatto dall’ARPAS, si rileva che nel Comune di Castiadas non sono presenti impianti industriali a rischio di incidenti rilevanti.

ATTIVITA’ TURISTICHE

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

esercizi alberghieri x Comune alloggi privati in affitto (case per ferie) x Comune campeggi x Comune B & B x Comune Infrastrutture turistiche capacità degli esercizi alberghieri x Posti letto Comune capacità degli alloggi privati in affitto x Posti letto Comune capacità del campeggio x Posti letto Comune capacità del B. & B x posti letto Comune Popolazione fluttuante x Abitanti Comune

ATTIVITA’ PRODUTTIVE E INDUSTRIALI

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

x auto-officine Presenza di aree produttive (PIP, PIP: Tipologia di attività presenti xautotrasporti x lavori Comune NI, ASI, ZIR) stradali

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NI: Tipologia di attività presenti Da verificare

ASI: Tipologia di attività presenti Nessuna

ZIR: Tipologia di attività presenti Nessuna APAT - Impianti a rischio di incidente rilevante Annuario (stabilimenti soggetti agli obblighi previsti Nessuno dei dati dagli artt. 6/7 e 8 del D. Lgs 334/99 suddivisi ambienta per tipologia di attività) li 2005 Rischio industriale x impianto di Autorizzazione Integrata Ambientale (impianti trattamento e soggetti ad autorizzazione integrata recupero di rifiuti Comune ambientale (D.Lgs. 59/05), suddivisi per speciali contenenti tipologia di attività) amianto APAT, N. imprese dotate di sistema di gestione Sincert Gestione ambientale Nessuno ambientale certificato (EMAS e/o ISO 14001) (siti internet) CARTOGRAFIA

La rappresentazione su base cartografica dell’ubicazione delle aree produttive (PIP, NI. ASI, ZIR) presenti nel territorio comunale di Castiads sarà fornita al termine della fase di riordino delle conoscenze prevista dal processo di adeguamento del PUC al PPR.

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7.9 SCHEDA N. 9 -MOBILITÀ E TRASPORTI

ASPETTI ESAMINATI Non sono stati reperiti dati sufficienti per poter analizzare lo stato del sistema di mobilità e trasporti nel territorio comunale di Castiadas.

ASPETTO INDICATORE U.M. Fonte

Parco veicolare totale 1559 veicoli tot Utilizzo del mezzo privato ISTAT, ACI Tasso di motorizzazione auto 68 auto/100 ab

Sviluppo di piste ciclabili km Comune

m 2 Da verificare Alternative all’utilizzo del mezzo Aree chiuse al traffico Comune pubblico Passeggeri/anno Azienda locale di Tasso di utilizzo del mezzo pubblico Da determinare trasporto

Strumenti di Pianificazione dei Piano urbano del traffico e/o della trasporti mobilità NO Comune

CARTOGRAFIA

Il Comune di Castiadas non possiede un Piano urbano del traffico e/o della mobilità. La rappresentazione cartografica delle piste ciclabili e delle eventuali aree chiuse al traffico potrà essere fornita solo al termine della fase di riordino delle conoscenze prevista dal processo di adeguamento del PUC al PPR.

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7.10 SCHEDA N. 10 - ENERGIA ASPETTI ESAMINATI Gli aspetti legati alla tematica energia sono strettamente connessi con la questione dei cambiamenti climatici. Come noto, infatti, il consumo di energia “tradizionale”, ovvero da fonti combustibili, è il principale responsabile delle emissioni di anidride carbonica, uno dei principali “gas serra”. I consumi derivanti dal settore civile, in particolare, hanno un forte peso sulle emissioni di anidride carbonica e in tal senso molto può essere fatto attraverso gli strumenti urbanistici; nell’ambito dei regolamenti edilizi, infatti, è possibile introdurre l’adozione di specifici criteri costruttivi finalizzati al risparmio energetico. A tale proposito si ricorda che l’art. 9 del D. Lgs. 192/2005, come modificato dal D. Lgs. 311/2006, stabilisce al comma 5-bis, che gli Enti Locali, nella predisposizione dei propri strumenti urbanistici, devono tenere conto delle norme contenute nello stesso decreto “ponendo particolare attenzione alle soluzioni tipologiche e tecnologiche volte all’uso razionale dell’energia e all’uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all’orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare e con particolare cura nel non penalizzare, in termine di volume edificabile, le scelte conseguenti”. Nella predisposizione del PUC, inoltre, sarebbe opportuno provvedere alla definizione di appositi regolamenti per l’installazione degli impianti solari termici e/o fotovoltaici, specie se ubicati ll’interno dei centri storici, al fine di conciliare le esigenze di tutela paesaggistica e dei beni storico-culturali con quelle di incentivazione all’utilizzo di fonti rinnovabili. STATO DEI CONSUMI ENERGETICI

ASPETTO INDICATORE U.M. FONTI Consumi finali di energia elettrica nel kWh/anno Enel settore civile Consumi finali di energia elettrica nel kWh/anno Enel settore industriale Consumi finali di Consumo energetico energia elettrica nel kWh/anno Enel settore agricolo Consumi finali di energia elettrica nel kWh/anno Enel settore dei trasporti Consumo pro capite di energia elettrica kWh/anno Enel (settore civile) Potenza installata da fonti rinnovabili kW 829.835 Atlasole – GSE (08/2018) (settore civile e PMI) Impianti solari Atlasole – GSE (08/2018) Produzione di energia elettrica da installati N°95 fonti rinnovabili Superficie comunale destinata a impianti per la produzione di m² Comune energia da fonti rinnovabili

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Edifici pubblici che si Risparmio energetico sono dotati di impianti N° Comune fotovoltaici Piano di illuminazione pubblica (conforme alle linee guida SI/NO Comune Strumenti di pianificazione regionali (DGR 60/23 comunale DEL 5/4/2008) % di tratti di impianto adeguate alle Linee Comune guida regionali (DGR % 60/23 DEL 5/4/2008) Edifici pubblici che si Risparmio energetico sono dotati di impianti N° Comune fotovoltaici

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CARTOGRAFIA

Non si ritiene necessaria la predisposizione di cartografia specifica

PIANIFICAZIONE DI SETTORE

Piano Energetico Ambientale Regionale

RELAZIONE CON IL PPR

Nessuna delle informazioni prevista nella presente scheda è richiesta nella fase del riordino delle conoscenze. Tutte le informazioni pertanto sono da intendersi come aggiuntive

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7.11 SCHEDA N. 11 - RUMORE ASPETTI ESAMINATI Le problematiche relative alla rumorosità ambientale sono divenute negli ultimi anni sempre più rilevanti. In ambito urbano, in particolare, rumore è uno dei principali indici della qualità della vita. La prima definizione di inquinamento acustico viene fornita dalla L. 26.10.95 n. 447, nella quale l’inquinamento acustico è definito come “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana,deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”. Sussiste una situazione di inquinamento acustico nei casi in cui non siano rispettati i livelli sonori ammissibili definiti dalle norme di legge. Successivamente il D.P.C.M. 14.11.1997 ha previsto che tutti i comuni si dotassero di un proprio Piano di classificazione acustica il quale, coerentemente con le destinazioni d’uso previste dagli strumenti urbanistici e sulla base delle classi individuate dallo stesso decreto, dovrebbe stabilire, per le diverse zone del territorio comunale, i livelli di rumore ammissibili. Il D.P.C.M. 14.11.1997, infine, prevedeva che fino all’adozione da parte del Comune, del Piano di classificazione acustica, si dovesse fare riferimento ai limiti previsti dal D.P.C.M. 01.03.1991, il quale stabilisce i livelli di rumore da non superare relativamente alle zone classificate come A e B ai sensi del D.M. del 2 aprile 1968 n. 1444 e relativamente alle zone esclusivamente industriali. Oltre alla valutazione degli indicatori proposti nella presente scheda, si evidenzia l’opportunità di includere il Piano di classificazione acustica Delibera di Consiglio Comunale n° 55 del 19/12/2008.

STATO DELL’INFORMAZIONE SUL RUMORE ASPETTO INDICATORE U.M. FONTI

Strumenti di pianificazione Piano di zonizzazione acustica Vigente

Percentuale di territorio ricadente in Classe I di cui al D.P.C.M. % 14.11.1997 Percentuale di territorio ricadente in Classe II di cui al D.P.C.M. % 14.11.1997 Percentuale di territorio ricadente Comune Classificazione acustica del in Classe III di cui al D.P.C.M. % 14.11.1997 Territorio Percentuale di territorio ricadente in Classe IV di cui al D.P.C.M. % 14.11.1997 Percentuale di territorio ricadente in Classe V di cui al D.P.C.M. % 14.11.1997 Percentuale di territorio ricadente in Classe VI di cui al D.P.C.M. %0 14.11.1997 Percentuale di territorio ricadente in Zona A di cui al D.M. 1444/68 % Classificazione acustica del Percentuale di territorio ricadente in Zona B di cui al D.M. 1444/68 % Territorio (Se presente Piano di Comune classificazione acustica) Percentuale di territorio ricadente in Zona classificata come “esclusivamente %0 industriale”

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Percentuale di popolazione Popolazione esposta al rumore esposta ad emissioni acustiche > %2-3 Comune 60 Leq dBA

CARTOGRAFIA

Si ritiene opportuno allegare alla documentazione cartografica relativa alla zonizzazione acustica del territorio comunale, qualora il Comune sia dotato di relativo Piano di classificazione. Se, invece, il Comune non è dotato di un proprio Piano di classificazione acustica può comunque risultare utile predisporre una carta in cui siano evidenziate le zone A e B (di cui al D.M. 144/68) e le zone classificate come “esclusivamente industriali”.

PIANIFICAZIONE DI SETTORE

Valutazione della coerenza del PUL con le disposizioni del Piano di zonizzazione acustica del comune

RELAZIONE CON IL PPR

Nessuna delle informazioni prevista nella presente scheda è richiesta nella fase del riordino delle conoscenze. Tutte le informazioni pertanto sono da intendersi come aggiuntive

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8 I RIFERIMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA COERENZA ESTERNA

L’analisi di coerenza esterna costituisce uno dei passi fondamentali del processo di Valutazione Ambientale Strategica (D.Lgs 4/2008. L’allegato VI, lett. a), infatti, specifica che nell’ambito del Rapporto Ambientale è necessario provvedere alla illustrazione ”[…] dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani o programmi”). Nel caso di rapporto tra piani e programmi sovraordinati si parla di coerenza esterna verticale. L’analisi di coerenza verticale è resa necessaria al fine di verificare che le finalità perseguite dal nuovo PUC non siano in contrasto con le strategie e la normativa di tipo internazionale, europeo e nazionale ma soprattutto che siano coerenti con obiettivi di sostenibilità, sociale, territoriale ed economica da essi desumibili. A tale verifica di coerenza verticale si affianca la verifica di coerenza orizzontale, demandata all’accertamento delle compatibilità tra gli obiettivi generali del PUC e quelli desunti da piani e programmi di settore agenti sul medesimo ambito territoriale. In questo caso la coerenza esterna orizzontale viene operata avendo in considerazione piani e programmi che pur ponendosi ad un livello di governo superiore a quello comunale (regionale e provinciale) vanno ad incidere sull’ambito territoriale comunale non solo con indicazioni strategiche di assetto del territorio ma applicando il regime vincolistico la cui previsione ad essi compete. Tali piani e programmi svolgono un’azione prescrittiva che condiziona i contenuti del PUL. In particolare, oltre al PPR e al PAI dovranno essere esaminati almeno i seguenti Piani: Coerenza verticale  Strategia tematica sull’ambiente urbano (2006)  Nuova strategia dell’Unione Europea sullo sviluppo sostenibile (2006)  Schema di sviluppo dello spazio europeo – SSSE (1999)  Sesto programma di azione per l’ambiente della Comunità Europea (2002)

Coerenza orizzontale Contesto regionale  Piano Paesaggistico Regionale (PPR);  Piano Stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico (PAI);  Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF);  Piano Gestione Rischio Alluvioni (PGRA);  Progetto IFFI;  Progetto A.V.I.;  Piano forestale regionale ambientale;  Piano di gestione dei rifiuti;  Piano dell’attività estrattiva;  Piano del marketing Turistico 2008-2009;  Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS);  Piano regionale dei Trasporti;  Piano energetico-ambientale;  Piano di Tutela delle Acque;  Piano stralcio di bacino per l'utilizzo delle risorse idriche;  Piano regolatore generale acquedotti;  Piano d'ambito;  Piano di distretto idrografico;

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0  Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria;  Progetto pilota di lotta alla desertificazione nelle cinque regioni italiane maggiormente a rischio - Sardegna;  Programma di sviluppo rurale (PSR) 2007-2013; Contesto locale  Piano di zonizzazione acustica;  Piano di Gestione SIC, ZSC e ZPS;  Piano Urbanistico Comunale.

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8.1 COERENZA VERTICALE

8.1.1 Strategia tematica sull’ambiente urbano - 2006 (STAU)

La Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia tematica sull’ambiente urbano (2006/2061(INI)) si pone all’avanguardia nel definire l’obbiettivo della sostenibilità urbana, mettendo alla base di esso la definizione di un documento pianificatorio denominato Piano di Gestione Urbana Sostenibile. Tale documento integra al suo interno una serie di obbiettivi costituiti da:  Gestione urbana sostenibile  Trasporto urbano sostenibile  Urbanistica sostenibile  Costruzione urbana sostenibile  Finanziamento, ricerca e scambio di migliori prassi

Il PUL è stato redatto in coerenza con tali presupposti, così come manifestato dagli obbiettivi di Piano esplicitati nel paragrafo precedente.

8.1.2 Nuova strategia dell’Unione Europea sullo sviluppo sostenibile (2006)

Il Consiglio della UE, al fine di ottimizzare le proprie azioni nell’intento di rendere maggiormente sostenibile il proprio sviluppo, ha emanato una nuova SSS che ha come obbiettivi chiave: - TUTELA DELL'AMBIENTE - EQUITÀ SOCIALE E COESIONE - PROSPERITÀ ECONOMICA - ASSUMERE LE NOSTRE RESPONSABILITÀ A LIVELLO INTERNAZIONALE

Di tali obbiettivi viene perseguito il conseguimento attraverso una serie di sfide con obbiettivi di scala più mirata:

Cambiamenti climatici e energia pulita Obiettivo generale: limitare i cambiamenti climatici, i loro costi e le ripercussioni negative per la società e l'ambiente.

Trasporti sostenibili Obiettivo generale: garantire che i nostri sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull'economia, la società e l'ambiente.

Consumo e Produzione sostenibili Obiettivo generale: Promuovere modelli di consumo e di produzione sostenibili.

Conservazione e gestione delle risorse naturali

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Obiettivo generale: migliorare la gestione ed evitare il sovrasfruttamento delle risorse naturali riconoscendo il valore dei servizi eco sistemici.

Salute pubblica Obiettivo generale: promuovere la salute pubblica a pari condizioni per tutti e migliorare la protezione contro le minacce sanitarie.

Inclusione sociale, demografia e migrazione Obiettivo generale: creare una società socialmente inclusiva tenendo conto della solidarietà tra le generazioni e nell'ambito delle stesse nonché garantire e migliorare la qualità della vita dei cittadini quale presupposto per un benessere duraturo delle persone.

Povertà mondiale e sfide dello sviluppo Obiettivo generale: promuovere attivamente lo sviluppo sostenibile a livello mondiale e assicurare che le politiche interne ed esterne dell'Unione siano coerenti con lo sviluppo sostenibile a livello globale e i suoi impegni internazionali.

Gli obbiettivi di Piano ed i presupposti sulla base del quale è stato elaborato il PUL sono in linea con detta strategia comunitaria

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8.2 COERENZA ORIZZONTALE

8.2.1 Piano Paesaggistico Regionale (2006) - PPR

Con Delibera del 5 settembre 2006, n. 22/3 L.R. n. 8 del 25.11.2004, art. 2, comma 1, la Giunta Regionale ha adottato il Piano Paesaggistico Regionale relativo al primo ambito omogeneo – Area Costiera.

Mappa – La zonizzazione del PPR nell’edizione adottata il 05/09/2006 descrive il settore di Castiadas, rilevando le emergenze naturalistiche e culturali ed includendolo parzialmente nell’Ambito Costiero

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Mappa – Dall’Atlante del PPR il sistema insediativo ed infrastrutturale includente Castiadas

Dal PPR leggiamo, dalla scheda d’ambito, i due paragrafi salienti che evidenziano Valori e Criticità e gli indirizzi progettuali auspicati.

Mappa – Stralcio del PPR nelle tavole di progetto de Paesaggio per il settore di pertinenza

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8.2.1.1 II PROGETTO Il progetto d'Ambito assume le relazioni fra le stratificazioni sequenziali insediative e l'anfiteatro naturale, chiuso tra i sistemi sabbiosi e le pendici montane, come guida all'interpretazione per la definizione degli indirizzi di riqualificazione. L'idea progettuale identifica i suoi capisaldi nei sistemi sabbiosi e nelle aree umide produttive, cosi come nei sistemi di bonifica e nelle emergenze orografiche. Il progetto si attua attraverso: 1 La definizione di azioni necessarie per la promozione e regolamentazione delle attività rurali ed eventuali inlegrazioni di queste con funzioni agrituristiche . 2 La valorizzazione dei servizi e delle attività, compatibili con la funzione agricola, utili allo sviluppo delle attività turistico-ricreative e della fruizione naturalistica del paesaggio, anche in relazione alla presenza del Parco Regionale dei Sette Fratelli. 3 Il mantenimento della funzionalità del sistema idraulico delle acque di bonifica, per garantire l'apporto idrico alle aree umide costiere ed il corretto assetto idrogeologico della piana costiera. 4 La gestione conlrollata degli accessi e del carico antropico, nell'area di Feraxi e Coloslrai, finalizzata a non compromettere l'intero funzionamento delle zone umide e delle attività produttive esistenti (acquacoltura e allevamento ittico). 5 l 'individuazione delle possibili aree di connessione ecologica tra le coperture a bosco delle fasce pedemontane e montane e i sistemi vegetazionali costieri di Monte Ferru, Monte Nai e Promontorio di Cala Pira, attraverso la piana agricola di Castiadas. 6 La conservazione delle "connessioni ecologiche" Ira le piane costiere e le aree interne attraverso i corridoi fluviali del Rio Picocca. In particolare, attraverso la riqualificazione della fascia di pertinenza del corso del fiume, finalizzata ad integrare le aree rurali con il sistema fluviale. 7 Favorire un ordinamento colturale diversificato, attraverso lo sviluppo di coltivazioni biologiche, come elemento caratterizzante della produttività agricola legata al territorio, intervenendo nel

mantenimento di un habitat favorevole alla sopravvivenza della fauna. 8 La riqualificazione e il miglioramento degli habitat vegetazionali costruendo un sistema interconnesso e collegato sia con le formazioni boschive contigue, sia con i corsi d'acqua, al fine di recuperare il carattere naturalistico, attraverso la connessione ecologica tra nodi, la creazione o il mantenimento di corridoi o di limiti ecosistemici e paesaggistici (conservazione delle bonifiche storiche e dei sistemi rurali storici). 9 La riqualificazione della copertura vegetale degradata al fine di contribuire alla riconoscibilità dei caratteri strutturali del paesaggio e del suo mosaico, intervenendo quindi, nel miglioramento della difesa del suolo, della qualità dei corpi idrici mantenendo gli habitat naturali. 1O Il mantenimento del sistema insediativo policentrico del Comune di Castiadas costituito dai centri di Oliaspeciosa, Camisa, Annunziata, assicurando la complementarietà tra i nuclei e il mantenimento delle differenze dei ruoli e dei servizi rispettivamente offerti. 11 Possibilità di cambio di destinazione d'uso in strutture ricettive alberghiere, mediante trasformazione dell'edificato esistente negli insediamenti turistici, attraverso incrementi volumetrici localizzati nei centri di Qliaspeciosa, Camisa, Annunziata. 12 La connessione tra i centri insediativi di Annunziata, Olia Speciosa e Camisa attraverso la realizzazione di un sistema continuo di spazi verdi e di connessioni pedonali che colleghino le diverse parti dell'insediamento al contesto ambientale e paesaggistico. 13 Il miglioramento delle condizioni di accessibilità e di fruizione delle aree destinate alla balneazione, mediante:  la preliminare valutazione della capacità di carico delle risorse a prevalente fruizione balneare:  l'organizzazione e regolamentazione dei servizi di supporto alla fruzione turistico-ricreativa dei litorali quali viabilità, parcheggi, accessi alla spiaggia, aree attrezzate, e servizi di spiaggia. coerentemente con i caratteri paesaggistici dell'Ambito;

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0  la definizione di un sistema di connessione con i centri dell'entroterra mediante modalità che consentano di ridurre l'uso del mezzo meccanizzato a ridosso delle aree balneabili (piste ciclabili, trasporto pubblico di linea, servizi a chiamata, convenzionamento con trasporti privati, ecc.); 14 Promozione e valorizzazione del sistema degli empori costieri strutturato sulla centralità del sito di Sarcapos in connessione con le aree archeologiche di Colostrai, Prenu de Monti Nai, Cala Pira e Villasimius, considerando parte integrante del sistema i collegamenti viari storici e l'area del Saltus di Castiadas.

8.2.1.2 INDIRIZZI PER IL PROGETTO Il progetto d'Ambito assume le relazioni fra le stratificazioni sequenziali insediative e l'anfiteatro naturale, chiuso tra i sistemi sabbiosi e le pendici montane, come guida all'interpretazione per la definizione degli indirizzi di riqualificazione. L'idea progettuale identifica i suoi capisaldi nei sistemi sabbiosi e nelle aree umide produttive, così come nei sistemi di bonifica e nelle emergenze orografiche. Il progetto promuove le azioni necessarie alla regolamentazione delle attività rurali ed eventuali integrazioni compatibili di queste con funzioni agrituristiche, che permettano di costruire un sistema di fruizione sostenibile e duraturo della risorsa mare, bonifica storica e Parco Regionale dei Sette Fratelli. Per raggiungere complessivamente questo obiettivo, è necessario che le azioni siano rivolte al mantenimento della funzionalità del sistema idraulico delle acque di bonifica, per garantire l'apporto idrico alle aree umide costiere ed il corretto assetto idrogeologico della piana costiera , che siano individuate e riqualificate nella la piana agricola di Castiadas le aree di connessione ecologica tra le coperture a bosco delle fasce pedemontane e montane e i sistemi vegetazionali costieri di Monte Ferru, Monte Nai e Promontorio di Cala Pira. Le fasce fluviali , in particolare del Rio Picocca, svolgono un ruolo strutturale nella conservazione delle "connessioni ecologiche" tra le piane costiere e le aree interne, come pure le trame storiche della maglia della bonifica, contrassegnata da canali, siepi e filari può garantire il raggiungimento dello scopo. Il mosaico del paesaggio dell'Ambito si completa con un ordinamento colturale diversificato, attraverso lo sviluppo di coltivazioni biologiche, come elemento caratterizzante della produttività agricola legata al territorio, intervenendo nel mantenimento di un habitat favorevole alla sopravvivenza della fauna. Le previsioni di riqualificazione del sistema insediativo policentrico del Comune di Castiadas offre condizioni di accessibilità e di fruizione delle aree destinate alla balneazione, completato dalla razionalizzazione di un sistema di connessione con i centri dell'entroterra, mediante modalità che consentano di ridurre l'uso del mezzo meccanizzato a ridosso delle aree balneabili (piste ciclabili , trasporto pubblico di linea, servizi a chiamata, convenziona mento con trasporti privati, ecc.). Sono parte integrante del sistema i collegamenti viari storici dell'area del Saltus di Castiadas, di cui fanno parte la risorsa storico culturale degli empori costieri , strutturata sulla centralità del sito di Sarcapos in relazione con le aree archeologiche di Colostrai, Pranu de Monti Nai, Cala Pira e Villasimius. Il settore nel quale ricade il territorio di Castiadas e gran parte dell’area circostante è compreso nell’Ambito Costiero 26. Il PUL è coerente con gli indirizzi delineati nel PPR così come espresso nelle tavole riassuntive che si riferiscono all’area di piano.

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8.2.2 Piano stralcio di Assetto Idrogeologico - PAI Nel corso del marzo 2005 è entrato definitivamente in vigore il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, P.A.I., che prevede una serie di limitazioni sulla pianificazione per le aree a pericolo di frana e/o di inondazione e di tutele e limitazioni sulle aree a rischio di frana e/o di inondazione. Il territorio del comune è interessato da alcune perimetrazioni di pericolo idraulico del PAI che tuttavia, verificate e riperimetrate e approvate, ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 19/2006, la variante al P.A.I. in corso di redazione, in conformità all’art. 37, comma 3, lett. b delle Norme di Attuazione del P.A.I., dal Comune Castiadas per le aree a pericolosità idraulica dei corsi d’acqua che interessano il centro abitato, approvate con la D.G.R. 40/8 DEL 1.10.2013. Gli obbiettivi del PAI sono: 1 Garantire adeguati livelli di sicurezza di fronte al verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare le attività umane, i beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti a potenziali danni; 2 Costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto; 3 Evitare la creazione di nuove situazioni di rischio attraverso prescrizioni finalizzate a prevenire effetti negativi di attività antropiche sull’equilibrio idrogeologico dato, rendendo compatibili gli usi attuali o programmati del territorio e delle risorse con le situazioni di pericolosità idraulica e da frana individuate dal piano; 4 Definire le situazioni a rischio esistenti e le priorità di messa in sicurezza. Attualmente è in iter il Progetto di Variante ex Art. 37 per tutto il territorio comunale, che sostanzialmente non si discosta dallo Studio ex Art. 8 c. 2 già operato e non interferisce con le pericolosità di frana e di piena.

8.2.3 Piano Stralcio Delle Fasce Fluviali - PSFF Il Piano definisce in dettaglio, le aree di inondabilità e le misure di tutela per le fasce fluviali relative ai principali corsi d’acqua della Sardegna. Il PSFF è approvato con il D.P.R. Sardegna n. 3 del 12.01.2016 e con la deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino n.2 del 17.12.2015, con la quale è stato approvato in via definitiva, ai sensi dell’art. 9 della L.R. 19/2006 come da ultimo modificato con L.R. 28/2015. Gli obbiettivi del PSFF sono: 1 Garantire adeguati livelli di sicurezza di fronte al verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare le attività umane, i beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti a potenziali danni; 2 Costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto; 3 Evitare la creazione di nuove situazioni di rischio attraverso prescrizioni finalizzate a prevenire effetti negativi di attività antropiche sull’equilibrio idrogeologico dato, rendendo compatibili gli usi attuali o programmati del territorio e delle risorse con le situazioni di pericolosità idraulica e da frana individuate dal piano; 4 Definire le situazioni a rischio esistenti e le priorità di messa in sicurezza. Il territorio del comune di Castiadas interessato da alcune perimetrazioni di pericolo idraulico del PSFF che sono state verificate e rivalutate del riordino delle conoscenze anche alla luce degli eventi recenti e considerate nella proposta di uso, rendendola coerente.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8.2.4 Piano Gestione Rischio Alluvioni Il Piano di Gestione del Rischio di alluvioni, previsto dalla Direttiva 2007/60/CE e dal D.Lgs. 49/2010 è finalizzato alla riduzione delle conseguenze negative sulla salute umana, sull’ambiente e sulla società derivanti dalle alluvioni. Il Piano, approvato con Delibera del Comitato Istituzionale n.2 del 15.03.2016 è prodotto in Attuazione della Direttiva 2007/60/CE e del D.Lgs. 23 febbraio 2010 n. 49. Con esso sono stati modificati alcuni articoli delle NTA PAI ed introdotto il capo V delle stesse. Il settore in studio è interessato da aree del PGRA

8.2.5 IFFI Inventario Fenomeni Franosi in Italia Il Progetto I.F.F.I. (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), ha lo scopo principale di fornire un quadro sinottico ed omogeneo sulla distribuzione dei fenomeni franosi sull'intero territorio nazionale e di offrire uno strumento conoscitivo ai fini della valutazione del rischio da frana, della programmazione degli interventi di difesa del suolo e della pianificazione territoriale a scala nazionale e locale. I Soggetti istituzionali, che hanno attuato il Progetto IFFI, sono il Dipartimento Difesa del Suolo dell’APAT, le Regioni e le Province Autonome d’Italia. Il Dipartimento Difesa del Suolo – Servizio Geologico d’Italia dell'APAT, ha svolto una funzione di indirizzo e coordinamento delle attività, e la verifica di conformità dei dati alfanumerici e cartografici alle specifiche di progetto ed ha contribuito, inoltre, alla redazione delle specifiche tecniche e alla realizzazione di applicativi a supporto delle attività del progetto. Le Regioni e le Province Autonome hanno svolto la funzione essenziale di raccolta e analisi dei dati storici e d’archivio, di individuazione e mappatura dei dissesti franosi mediante fotointerpretazione e controlli di campagna, di validazione ed informatizzazione dei dati.

Con le Deliberazioni della Giunta Regionale n° 46/27 del 13.11.2000 e n° 27/68 del 07.08.2001, la Regione Sardegna ha aderito all’iniziativa per la realizzazione dell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (I.F.F.I.), organizzato in un Sistema Informativo Territoriale Unico, promossa nel gennaio 1997dal Comitato dei Ministri per la difesa del suolo, ex lege 183/89. Il lavoro contiene i risultati derivanti dalle attività, condotte tra febbraio e settembre 2005 ed ha inventariato 1523 fenomeni franosi. Gli obbiettivi dell’IFFI sono: 1 Il censimento degli eventi franosi a fini inventariali; 2 La predisposizione di attività finalizzate alla riduzione del pericolo; 3 La predisposizione di eventuali attività finalizzate alla messa in sicurezza; 4 La definizione di un quadro più approfondito che consenta una pianificazione più sicura. Il settore in studio non è interessato da fenomeni censiti.

8.2.6 Progetto A.V.I. - Aree Vulnerate Italiane – CNR GNDCI Il progetto attuato nei primi anni ‘90 ha consentito la ricostruzione del quadro conoscitivo de complesso di catastrofi naturali che ha interessato l’intera Italia tra il 1918 e la data di redazione. Il lavoro prodotto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche, per conto della Protezione Civile Nazionale, ha portato alla costruzione di un data base in formato DBF che ha costituito il primo inventario sistematico di tali eventi in tutta Italia. Gli obbiettivi del progetto AVI sono: 1 Effettuare il censimento degli eventi disastrosi a fini inventariali;

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 2 Costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto; 3 Evitare la creazione di nuove situazioni di rischio attraverso prescrizioni finalizzate a prevenire effetti negativi di attività antropiche sull’equilibrio idrogeologico dato, rendendo compatibili gli usi attuali o programmati del territorio e delle risorse con le situazioni di pericolosità idraulica e da frana individuate dal piano; 4 Definire le situazioni a rischio esistenti e le priorità di messa in sicurezza. Per Castiadas non sono censiti eventi franosi

8.2.7 Piano Forestale Regionale Ambientale Il Piano Forestale Regionale Ambientale è stato approvato con Delibera della Giunta Regionale D.G.R. n. 3/21 del 24 gennaio 2006.. Il Piano analizza il territorio regionale dividendolo in 25 distretti ed interessa la gestione delle aree forestali a fini vegetazionali ed idrogeologici e mette in risalto la sensibilità alla desertificazione del territorio sardo.

Mappa – L’area è costituita prevalentemente da paesaggi su granitoidi (in rosa) e su metamorfiti (in verde) e solo marginalmente da paesaggi su formazioni quaternarie (in celeste)

Il territorio ricade nel distretto n° 23 che comprende interamente il territorio di Castiadas. Le aree interessate dalle trasformazioni o comunque, le aree valutate sensibili dal piano, non subiscono significativi effetti dall’attuazione del PUL proposto.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Le destinazioni d’uso di PUL non interferiscono con quelle proposte nel PFRA. L’area d’intervento oggetto del presente studio ricade all’interno del distretto “n. 23 – Sette Fratelli”. I dati d’analisi del distretto sono piuttosto generali e si fermano all’area comunale di Castiadas che, con una superficie di 10.270 ha, ricade totalmente all’interno del distretto di 97.423 ha (4,04% della superficie regionale).

Mappa – Il territorio è caratterizzato da un pericolo di degrado del suolo generalmente non elevato (colori chiari)

Mappa – Il sistema delle formazioni vegetali è ricondotto alle unità 19 e 1

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8.2.8 Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani (P.R.G.R.) Il Piano mira a due obbiettivi principali: una gestione integrata dei rifiuti, in accordo col D.Lgs. n°22/97, attraverso un processo che curi la riduzione dei rifiuti; il recupero dei materiali (e la loro valorizzazione) e l’allontanamento dalle frazioni pericolose per uno smaltimento distinto e specifico; trattamenti tesi al massimo recupero dei materiali anche in funzione della produzione di energia, lo stoccaggio in discarica definitivo delle parti residuali dei rifiuti non più recuperabili o valorizzabili energeticamente e quelle frazioni di risulta dal trattamento in forma inerte per l’ambiente (a tal fine risulta determinante il ruolo della raccolta differenziata); il superamento dei Bacini con l’articolazione di Ambiti Territoriali Ottimali, per evitare la frammentarietà e gli squilibri di forze e di risorse all’interno di tutto il territorio regionale. Una sorta di Piani Provinciali di Gestione intergrati fra loro ed eventualmente, a seconda di rilevanti realtà precedenti, delle Gestioni Sub-Provinciali (Comuni) convenzionate in consorzi. Nel caso specifico del Comune di Castiadas, è operato attraverso la raccolta differenziata.

8.2.9 Piano Regionale Gestione Rifiuti Speciali (P.R.G.R.) Tale strumento è costituito da un elaborato di base e tre allegati: 1) i dati relativi alle produzioni di rifiuti speciali secondo le denuncie MUD dal 1996 al 1997; 2) la stima delle produzioni effettive dei rifiuti speciali in Sardegna suddivise per tipologie di attività economica; 3) le schede tecniche degli impianti di recupero-trattamento-smaltimento dei rifiuti speciali in Sardegna. La generalità dei comparti produttivi è riassumibile nelle tipologie seguenti: - il comparto metallurgico del Polo Industriale di Porto Vesme, e relativa produzione di energia;

- l’industria chimica dei Poli Industriali di Cagliari, Porto Torres e Ottana; - Il Polo Petrolifero di Sarroch; - l’Industria Alimentare e le numerose aziende di settore lattiero-caseario; - la lavorazione dei Minerali Non Metalliferi della vecchia provincia di Nuoro; Sono dati generali e derivanti dall’analisi dei territori corrispondenti alle vecchie Province regionali, in cui Nuoro appare al 3° posto (seguita da Oristano e preceduta da Sassari) per la produzione dei rifiuti speciali. Fra i vari tipi di smaltimento dei rifiuti speciali il sistema più utilizzato a livello regionale è quello a discarica, pari al 78%, che invece in territorio extra-regionale non raggiunge l’1%. Gli obbiettivi del Piano sono i seguenti: - intervenire con azioni mirate alla prevenzione, minimizzazione e recupero o riutilizzo dei rifiuti speciali, tramite i loro principali produttori; - ridurre al minimo anche la movimentazione di tali rifiuti, tenendo conto del contesto geografico e della necessità di impianti specializzati a seconda sia del tipo di rifiuti sia delle previsioni a breve termine.

8.2.10 Piano del Marketing Turistico 2008-2009

Nel piano non sono considerate aree o attività interessanti esplicitamente il territorio di Castiadas

8.2.11 Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile - PRSTS Il Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS), approvato con Deliberazione n. 19/1 del 09/05/2007, si pone l'obiettivo, in un’ottica di lungo periodo, di individuare soluzioni operative ai problemi che limitano le possibilità di sviluppo turistico della Regione e quindi all’incremento della competitività di lungo periodo del sistema turistico sardo, attraverso l’individuazione, anche a

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 regime, di una serie di dispositivi di valutazione che supportino il decisore pubblico nelle scelte di governo. Il PRSTS si caratterizza quale strumento teorico e operativo per la tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell’isola, per lo sviluppo sostenibile del territorio e la relativa coesione. Gli OBIETTIVI prevalenti di questo Piano sono: 1) Costruire una base informativa integrata con la contabilità turistica in senso stretto (domanda e offerta); 2) Determinare i criteri per la realizzazione di un sistema di contabilità ambientale e per l’implementazione di strumenti di valutazione della capacità di accoglienza turistica del territorio; 3) Individuare strumenti di valutazione dell’impatto socio-economico e ambientale delle varie forme di turismo; 4) Definire gli obiettivi quantitativi della politica di sviluppo turistico sostenibile; 5) Determinare il posizionamento competitivo del prodotto e dell’offerta turistica sarda nel mercato globale e individuare i segmenti di domanda più sensibili attraverso il piano di marketing.

Il piano non è stato portato a compimento e comunque, nelle linee che ne definivano le finalità non sono considerate aree o attività interessanti il territorio di Castiadas. Nella base di riferimento della valutazione dell’incremento del turismo balneare in modo sostenibile, nel PPR è stato incluso l’Atlante dei lidi sabbiosi, che interessa anche il comune di Castiadas.

8.2.12 Piano Regionale dei Trasporti – PRT (2008) La Giunta Regionale ha adottato con Delibera n. 30/44 del 2 agosto 2007 lo Schema preliminare di Piano, predisposto dall'Assessorato Regionale dei Trasporti tenendo conto della programmazione delle Autonomie locali. La proposta di Piano Regionale dei Trasporti è stata approvata con deliberazione n. 66/23 del 27 novembre 2008. Il Piano Regionale dei Trasporti si basa sul riconoscimento della valenza strategica del Sistema della mobilità, nel quadro delle politiche di sviluppo economico, sociale ed ambientale del territorio isolano, in linea con una pianificazione strategica complessiva, che comprende il Documento Strategico Regionale 2007- 2013, il Programma Regionale di Sviluppo 2007- 2009, i Piani Paesaggistico, Energetico e di Sviluppo Turistico Sostenibile.

Mappa – La rete viaria classificata dal PRT

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 La nuova stesura del PRT si inquadra nella più ampia attività di pianificazione strategica nazionale e regionale, in coerenza con gli obiettivi prioritari del nuovo Piano Generale dei Trasporti, degli Accordi di Programma Quadro Mobilità e Viabilità e degli altri documenti programmatori che fanno riferimento al Quadro Comunitario di Sostegno (PON trasporti e POR) La presente stesura del Piano Regionale dei Trasporti, elaborata anche con riferimento alla stesura del dicembre del 2001 che, unitamente al Piano Regionale delle Merci, ha ricevuto l’approvazione della Giunta Regionale nell’Aprile del 2002 (del. G.R. 12/26), costituisce il nuovo Piano Regionale dei Trasporti della Regione Sardegna. Al di là dell’aggiornamento fisiologico dei fenomeni a cui un piano dei trasporti è doverosamente soggetto, trattando tematiche come quella della mobilità delle persone e delle merci in continua evoluzione qualitativa e quantitativa, con l’attuale l PRT si intende cercare di superare anche le difficoltà che nella pratica la pianificazione dei trasporti ha incontrato in Sardegna (l’ultima approvazione in Consiglio Regionale di un PRT risale al 1993 su elaborazione del 1989). In questa prospettiva il PRT si pone come obiettivo strategico quello della costruzione di un “Sistema di Trasporto Regionale”, attraverso l’adozione di azioni decisive e mirate ad affermare un diverso approccio culturale alla mobilità, una pianificazione integrata di infrastrutture e servizi ed un innalzamento del livello complessivo degli interventi regionali nel settore. Il nucleo di Castiadas è leggermente discosto dalla SS 125 che lo connette alla rete regionale, mentre lungo di essa si è invece sviluppato un sistema di centri secondari che hanno reso necessaria l’adozione d strategie viabilistiche adeguate e di appropriati strumenti di regolazione del traffico. Da quando il nuovo tracciato della SS 125 var è stato completato, il vecchio tracciato della SS 125 è stato declassificato. Il volume di traffico mette Castiadas in una condizione neutra, con 300 uscenti e 260 entranti e con il 50% del traffico diretto .

Mappa – Isocrone dal porto di Arbatax e dal Porto di Cagliari

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0

Mappa – Isocrone dal porto di Arbatax lungo strada (sn), Isocrone dal porto di Cagliari lungo strada (ds), con in celeste i tempi di 45 – 60 ‘

Mappa – Isocrone dell’aeroporto di Cagliari

Il porto e l’aeroporto di riferimento sono ovviamente quelli di Cagliari da cui dista un tempo di percorrenza circa 50 minuti. Il comune gravita principalmente sul capoluogo provinciale , su cui si riversa meno del 50% circa del traffico intercomunale generato. I flussi lungo la SS 125 ed oggi la ss125 var che attraversano il territorio sono incrementati del 100% in estate rispetto all’inverno, in quanto comprendono anche il traffico generato dalle aree turistiche attorno ad essa

Coordinatori VAS: Fausto A. Pani e Roberta M. Sanna Geologi - Collab. Francesco Lecis Naturalista Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio Ing. Franco Schirru 76

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8.2.13 Piano Energetico Ambientale Regionale (P.E.A.R.) Il Piano fornisce delle indicazioni per tutti i settori di sviluppo del territorio regionale, in particolare, per quanto riguarda il settore urbanistico-civile e quello turistico alberghiero. Il Piano Urbanistico conterrà indicazioni progettuali anche in osservanza alle normative sull’uso dei materiali in ambito edilizio (L. n.10/91).

8.2.14 Piano d’Ambito - PA Commissionata dal Presidente della Giunta della Regione Sardegna, con Ordinanza Commissariale n.286 del 2 maggio 2002, la proposta di Piano d’Ambito Sardegna si configura come lo strumento di regolazione tecnica ed economica della gestione del servizio idrico integrato da adottarsi da parte dell’Autorità d’Ambito della Sardegna. Il Piano d’Ambito è stato articolato nelle seguenti fasi:  Ricognizione delle opere e delle infrastrutture esistenti, relative al servizio idrico integrato, comprensiva della verifica dello stato attuale dei livelli di servizio (attività propedeutica);  Identificazione delle aree sottoposte a maggiore rischio di crisi idrica;  Programmazione degli interventi;  Piano degli investimenti, costituito dalla descrizione degli interventi programmati con un rilevante livello di definizione in termini di obiettivi prefissati, aspetti previsionali (effetti attesi, arco temporale, costo), priorità di intervento;  Piano gestionale ed organizzativo, con la definizione delle linee guida del modello organizzativo e gestionale (organizzazione sul territorio, attività da espletare, stima dei costi operativi, dimensionamento dell’organico;ecc)  Definizione delle risorse disponibili e articolazione della tariffa.

Il Piano d’Ambito, approvato con Ordinanza del Commissario Governativo dell’Emergenza idrica in Sardegna n. 321 del 30/09/2002 è stato adottato dall’Autorità d’Ambito nel 2003 . Da esso è stato estratto un Programma Operativo Triennale (POT) con annualità per il 2003/04 per l’impegno dei fondi della programmazione comunitaria POR del periodo 2003-2006 , e dei fondi della Delibera CIPE 36/2004 . Dai materiali informativi supportanti il Piano d’Ambito è stato investigato sia lo stato di fatto dell’utilizzo delle risorse per fini irrigui che il futuro assetto previsto ed entrambi non confliggono con il progetto proposto, sia geometricamente che in quanto all’utilizzo delle risorse idriche disponibili. In entrambi le situazioni, attuale e futura non ci sono interferenze tra il Piano d’Ambito ed il PUL proposto.

8.2.15 Piano Tutela delle Acque – PTA (2007) Il Piano di Tutela delle Acque (PTA) approvato con Delibera della Giunta Regionale D.G.R. n. 14/16 del 4 aprile del 2006, è stato redatto, ai sensi dell'Art. 44 del D. Lgs. 152/99 e s.m.i., dal Servizio di Tutela delle Acque dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con la collaborazione di un R.T.I. esterno e del Gruppo Tecnico Scientifico dell'Università di Cagliari, con la partecipazione dell’Autorità d’Ambito e delle Province.

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Mappa - Nel P.T.A. l’area di progetto nel bacino di riferimento del Rio Picocca comparto depurativo Castiadas

Il PTA costituisce un piano stralcio di settore del Piano di Bacino Regionale della Sardegna, ai sensi dell’art. 17, c. 6-ter della legge n. 183 del 1989 e s.m.i.. Nella redazione del documento si è tenuto conto delle prescrizioni dettate dalla Direttiva 2000/60/CE che disciplina la redazione del Piano di Gestione dei bacini idrografici e che, pur non ancora recepita dallo Stato Italiano, non esonera le Regioni dall'applicazione della stessa. In realtà, il D. Lgs. 152/99, anticipando in larga parte il contenuto della Direttiva, all'epoca dell’emanazione dello stesso in avanzata fase di definizione, ha individuato nel Piano di Tutela un documento già pienamente rispondente al Piano di Gestione, a meno di alcuni elementi aggiuntivi che, in questa redazione, sono già stati in gran parte presi in considerazione.

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Mappa – La vulnerabilità intrinseca degli acquiferi dell’area di Castiadas dal PTA

Mappa – La rete di smaltimento reflui prevista nel Piano d’Ambito e nel PTA

Il documento, che segue una prima versione adottata dalla Giunta Regionale con D.G.R. 17/15 del 12/04/2005, è redatto sotto forma di linee generali, come previsto dalla L. R. 14/2000, ed è stato oggetto sia di un confronto col Piano Stralcio per l'Utilizzo delle Risorse Idriche e col Piano Regionale Generale Acquedotti, sia di una consultazione pubblica rivolta a tutte le istituzioni pubbliche e private interessate all'argomento.

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Tabella – Riassunto della depurazione nel settore di Castiadas

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L’area interessata dal PUL, sulla base delle cartografie facenti parte del PTA, è caratterizzata da una vulnerabilità da media ad alta, ma le attività previste, non sono tipicamente significativamente inquinanti e quindi non influenzeranno la qualità delle acque presenti.

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8.2.16 Piano Stralcio direttore di bacino regionale per l’Utilizzo delle Risorse Idriche - PSURI

Commissionato dal Presidente della Giunta della Regione Sardegna, con Ordinanza Commissariale n. 327 del 10 ottobre 2002, il Piano Stralcio Direttore di Bacino Regionale per l’Utilizzo delle Risorse Idriche si configura come uno strumento di pianificazione, preposto ad intervenire, almeno nel medio termine, nel contenimento delle situazioni di squilibrio nel sistema idrico dovute all’instaurarsi di un regime di emergenza. Tale strumento ha il compito di individuare tali situazioni di squilibrio e definire una serie di interventi, gestionali ed infrastrutturali, compatibili con la vincolistica ambientale e la disponibilità economica, al fine di ristabilire una condizione di equilibrio del sistema idrico.

Mappa – Centri di domanda irrigua

L' area irrigua è interna al territorio di competenza del Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 8.2.17 Nuovo Piano Regolatore Generale Acquedotti - PRGA Nell’ambito degli strumenti di pianificazione delle risorse idriche, il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti disciplina l’uso della risorsa destinata al soddisfacimento del fabbisogno idropotabile e la realizzazione delle necessarie infrastrutture di trasporto e potabilizzazione delle risorse idriche recepisce l’evoluzione di tutti quei parametri che contribuiscono a definire la domanda di risorsa del territorio e contemperarla con l’offerta della stessa risorsa, in rapporto al grado di realizzazione delle opere previste. La Regione Autonoma della Sardegna, in forza dell’art. 68 del D.P.R. 19.06.1979, n° 348, che contiene la delega alla stessa R.A.S. delle funzioni concernenti le modifiche del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti sulle destinazioni e nell’utilizzo di risorse idriche per esigenze del proprio territorio regionale, fin dal 1997 con deliberazione di Giunta Regionale n° 9/31 disponeva di affidare all’E.S.A.F. la revisione del nuovo piano regolatore generale degli acquedotti (il provvedimento venne, poi, rideliberato in data 02.07.1999 con delibera di Giunta n° 29/24). Dal confronto dei fabbisogni previsti dal Piano vigente al 2031 con quelli che scaturiscono dalla revisione con orizzonte al 2041, si rileva una contrazione del valore atteso a causa di una riduzione della popolazione residente stimata e della riduzione delle dotazioni attribuite ai maggiori centri (Cagliari e Sassari). Il fabbisogno complessivamente previsto al 2031 dal Piano 1983 era pari a 456,633 Mmc (a cui corrispondeva una portata del giorno di massimo consumo pari a 24.633,37 l/sec) di cui appena 40,749 Mmc provenienti da risorse locali. La revisione del Piano prevede al 2041 un fabbisogno complessivo pari a 325,807 Mmc con una contrazione dei volumi impegnati pari a complessivi 130,83 Mmc.

Tabella – Fabbisogni idropotabili previsionali

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Tabella – Acquedotti in esercizio

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Tabella - Stato di fatto

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Tabella – Acquedotti dello schema 27 in esercizio

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Mappa - Lo schema futuro relativo a Castiadas

Il PUL non prevede evoluzioni o incrementi della popolazione o dei fabbisogni idropotabili significativi o incongrui con il Piano, ma è indirizzato all’ottimizzazione della risorsa.

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8.2.18 Piano di Distretto Idrografico – PGDI (2009) Il Piano di Gestione, previsto dalla Direttiva quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE) rappresenta lo strumento operativo attraverso il quale si devono pianificare, attuare e monitorare le misure per la protezione, il risanamento e il miglioramento dei corpi idrici superficiali e sotterranei e agevolare un utilizzo sostenibile delle risorse idriche. Il principale riferimento normativo per il Piano di gestione è rappresentato dalla Direttiva quadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE) e da una serie di direttive figlie (es la Direttiva 2006/118/CE sulle acque sotterranee). A livello nazionale il principale riferimento normativo è la parte terza del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. La Direttiva 2000/60/CE ha istituito un quadro uniforme a livello comunitario per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee con lo scopo di: - impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico; - agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; - mirare alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie; - assicurare la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e impedire ulteriori inquinamenti; contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.

L'obiettivo fondamentale della Direttiva 2000/60 è quello di raggiungere lo stato buono per tutti i corpi idrici entro il 2015 e a tal fine individua nel Piano di Gestione lo strumento per la pianificazione, la attuazione e il monitoraggio delle attività e delle misure necessarie per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità nell'uso delle risorse idriche. Le scadenze fondamentali del percorso di approvazione del Piano di gestione, oltre che dalla Direttiva quadro, sono dettate in Italia dalla Legge 13/2009 che indica nel 30 giugno 2009, la data cui le autorità di bacino di rilievo nazionale provvedono a coordinare i contenuti e gli obiettivi dei piani all'interno del distretto idrografico di appartenenza, con particolare riferimento al programma di misure. Per i distretti idrografici nei quali non e' presente alcuna Autorità di bacino di rilievo nazionale, provvedono le regioni ed il 22 dicembre 2009, quale termine ultimo per l'adozione dei Piani di gestione da parte dei comitati istituzionali delle autorità di bacino di rilievo nazionale. Il percorso di approvazione dei Piani di gestione è in realtà molto più articolato e i tempi sono in parte dettati, oltre che dalle scadenze suddette, anche dalle procedure di consultazione pubblica che prevedono dei tempi minimi a disposizione del pubblico per poter fornire osservazioni sui documenti preliminari del Piano. La delibera del Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale n.1/2009 ha dato mandato alla Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico - Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione della siccità, di svolgere tutte le attività necessarie per l'adozione del Piano di gestione.

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Mappa – La pressione da carichi diffusi nel settore incentrato su Castiadas

Mappa – La qualità preliminare dei corpi fluviali nel settore incentrato su Castiadas

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Mappa – La qualità definitiva dei corpi fluviali nel settore incentrato su Castiadas

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Mappa – La qualità dei corpi di transizione, nel settore incentrato su Castiadas

Tabella – La qualità delle acque marine antistanti la costa

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Mappa – Il livello di rischio dei corsi idrici interagenti con il territorio di Castiadas

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Mappa - Il rischio di desertificazione dal S.I. sul rischio di Desertificazione del S.A.V.I.

Il Piano reso pubblico è attualmente esposto alle osservazioni. L’analisi di coerenza, relativamente ai settori di competenza del PGDI, mostra congruità di obbiettivi e di attività.

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8.2.19 PIANO DI PREVENZIONE, CONSERVAZIONE E RISANAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA E MONITORAGGI ANNUALI SUCCESSIVI L’EU ha emanato le direttive 1996/62/EC, direttiva madre e la successiva 199/30/EC atte a definire la base legislativa per la valutazione e la gestione della qualità dell’aria negli stati Membri. La direttiva Madre è stata recepita in Italia con il D. Lgs. 351/99 e le direttive per elaborare le informazioni sulla qualità dell’aria sono contenute nel D.M. 261/2002. Il Piano, comprendente la Realizzazione dell’inventario regionale delle sorgenti di emissioni in atmosfera, si pone l’obbiettivo di effettuare la valutazione della qualità dell’aria e individuare le aree potenzialmente critiche per la salute umana. Nel contempo, individua le possibili misure da attuare ai fini del miglioramento della qualità dell’atmosfera per conseguire raggiungimento degli obbiettivi definiti nel D. Lgs. 351/99.

Il comune di Castiadas pur essendo prossimo all’area di Cagliari non è incluso nelle aree interessate da necessità di monitoraggio.

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8.2.20 Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 - PSR ll Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020 della Regione Sardegna è il principale strumento di finanziamento per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell’Isola. Il PSR è anche lo strumento di programmazione della politica di sviluppo rurale finanziata dal FEASR, che definisce, in coerenza con gli obiettivi della strategia Europa 2020, l'Accordo di Partenariato nazionale e i Programmi nazionali (PSRN), gli interventi regionali per il periodo di programmazione 2014/2020. Il Programma è articolato in base a sei Priorità generali, con relativi "settori d'interesse" (Focus Area) più specifici, che riguardano:  Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali (priorità orizzontale);  Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole;  Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo;  Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste;  Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;  Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Le risorse finanziarie a disposizione del PSR Sardegna 2014/2020, per i sette anni di programmazione, sono pari a 1.308.406.250 euro. Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna è stato formalmente approvato dalla Commissione Europea il 19 agosto 2015 con Decisione di esecuzione C(2015) 5893 e successivamente modificato con la Decisione di esecuzione C(2016) 8506 dell'8 dicembre 2016. L’analisi di coerenza, relativamente ai settori di competenza del PGDI, mostra congruità di obbiettivi e di attività, in conseguenza della univocità connessa al target delle pianificazioni.

Gli obbiettivi del PSR possono essere fatti coincidere con gli assi di azione: 1. Asse 1: Miglioramento della competitività del sistema agricolo e forestale nel rispetto della sostenibilità ambientale e della salvaguardia del paesaggio rurale; 2. Asse 2: Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale.

8.2.21 PROGETTO PILOTA DI LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE NELLE CINQUE REGIONI ITALIANE MAGGIORMENTE A RISCHIO - SARDEGNA Il Progetto Pilota si sviluppa in due parti principali. La prima parte, realizzata dal Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna, tende a completare ed aggiornare la cartografia finalizzata alla individuazione delle aree sensibili alla desertificazione in scala 1:100'000 (metodologia ESAs) su tutta la Sardegna, considerando le specificità ambientali della regione, ma garantendo allo stesso tempo una cartografia completa e facilmente comparabile con documenti simili delle altre regioni interessate da processi di desertificazione. La necessità di una cartografia regionale di sensibilità alla desertificazione quanto più completa e aggiornata, come utile strumento per la pianificazione territoriale e per la

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 salvaguardia ambientale, è confermata dai riferimenti alla stessa che già si trovano in vari documenti ufficiali della Regione Autonoma della Sardegna, quali il Piano di Tutela delle Acque, Piano di Sviluppo Rurale, ecc. Nella seconda parte si dà spazio alla presentazione dei possibili interventi diretti sul territorio, con l’applicazione di tecniche di monitoraggio e di lotta alla desertificazione. L’attività si svolgerà su due aree pilota che, seppur differenti nella caratteristiche geografiche e per le problematiche di desertificazione, sono di notevole interesse per gli studi sul degrado del suolo e sulla salvaguardia dell’ambiente. Uno studio sarà portato avanti dal Nucleo Ricerche Desertificazione, Centro Interdipartimentale dell’Università degli studi di Sassari, sull’area pilota della Nurra, nel nord-ovest della Sardegna, in collaborazione con i Dipartimenti dell’ARPA Sardegna allo scopo di produrre “sistemi innovativi di rilevamento e di norme tecniche per la prevenzione e/o definizione dei processi di degrado delle Risorse Idriche Sotterranee ed in particolare da inquinamento da nitrati nell’area pilota”. L’altro studio, portato avanti dalla Progemisa, riguarderà la “rivegetazione e bonifica di siti contaminati da attività estrattive con applicazioni di zeoliti naturali e biofertilizzanti su specie vegetali resistenti in condizioni geopedologiche e ambientali estreme”. L’area di intervento del progetto pilota è stata individuata

presso la zona mineraria di Montevecchio, zona di esondazione del rio Sitzerri, località Pauli giuncus. L’area selezionata può considerarsi rappresentativa di situazioni ad alto tasso di inquinamento da metalli pesanti principalmente Pb e Zn. Nella redazione del progetto finale si è cercato di mettere in evidenza la riproducibilità delle attività promosse dai vari partner, sia in altre aree della regione sia in altre regioni. Inoltre, si è cercato di individuare i beneficiari del progetto pilota e, in base alle necessità di tutti i partner, si è proposto un unico piano di comunicazione che si spera potrà essere efficace nell’informare sugli obiettivi dei programmi di lotta alla desertificazione a scala locale, nazionale e comunitaria.

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Le mappature del Progetto Pilota evidenziano la sensibilità alla desertificazione

L’area comprendente il settore costiero di Castiadas mostra una elevata sensibilità, che non pare essere coerente con le risultanze della carta del Rischio di desertificazione elaborata dalla RAS nel Piano Gestione di Distretto Idrografico.

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8.3 CONTESTO LOCALE

8.3.1 Piano di Gestione del SIC Punta di Santa Giusta (Costa Rei) - ITB042233 La struttura del Piano di Gestione riprende lo schema individuato dal decreto del Ministero dell’Ambiente e delle Linee Guida della RAS.

Mappa – Il SIC Punta di Santa Giusta in perimetro rosso ed il territorio di Castiadas in viola

All’interno del piano, oltre numerosi aspetti interagenti con il PUL è da evidenziare l’obbiettivo generale: Il Piano di Gestione si propone come obbiettivo generale la conservazione delle tipologie ambientali che caratterizzano il SIC ed in particolare il mantenimento del mosaico di tessere naturali e seminaturali, grazie anche alla corretta frequentazione a fini turistico- ricreativi. In modo particolare si propone di incentivare le seguenti attività: a) Conservazione degli habitat Scogliere marittime e spiagge ghiaiose 1210 e 1240. Gli habitat costieri sono caratterizzati da un buono stato di conservazione anche se alcuni fattori di pressione (forte idrodinamismo, frequentazione delle rocce, pulizia della spiaggia). Coordinatori VAS: Fausto A. Pani e Roberta M. Sanna Geologi - Collab. Francesco Lecis Naturalista Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio Ing. Franco Schirru 99

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 b) Conservazione degli habitat Dune marittime delle coste atlantiche 2110 e 2120. c)Conservazione degli habitat Dune marittime delle coste mediterranee. La conservazione di tali habitat 2210, 2230, 2240 e 2250* è strettamente connessa con la corretta gestione della pulizia delle spiagge e della sua frequentazione soprattutto durante la stagione turistica. g)Colmare la lacuna di conoscenza riguardante una parte significativa della fauna presente nel sito. L’inadeguatezza del quadro conoscitivo non consente l’esatta definizione dello stato di conservazione delle specie. Indispensabile quindi la pianificazione di monitoraggi della fauna vertebrata ed invertebrata del sito,con particolare attenzione per le specie di maggior pregio conservazionistico e interesse gestionale; h)Evitare il disturbo alla nidificazione e la riduzione del successo riproduttivo delle specie di uccelli marini e non solo che nidificano nello specchio acqueo retrodunale.Per garantire uno stato di conservazione soddisfacente delle specie è fondamentale attivare un programma di sorveglianza specifico per verificare e prevenire danni alla fauna, specialmente in periodo riproduttivo,all’interno del sito e nei tratti di mare adiacenti; i)l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione locale e dei maggiori fruitori del territorio sulla rete Natura 2000;

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Coordinatori VAS: Fausto A. Pani e Roberta M. Sanna Geologi - Collab. Francesco Lecis Naturalista Responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio Ing. Franco Schirru 101

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Sito Ministero rev 0 2015 febbraio

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8.3.2 Piano di Gestione del SIC Sette Fratelli - ITB041106

Il sito dei Sette Fratelli, pur coinvolgendo il territorio del comune di Castiadas, non è interessato dalla Pianificazione proposta nel Piano di Utilizzo dei Litorali.

Il territorio comunale di Castiadas in viola e le aree Natura 2000

La scheda descrittiva delle caratteristiche principali del SIC dice:

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 “Codice identificativo Natura 2000 ITB041106 Denominazione esatta del sito MONTE DEI SETTE FRATELLI E SARRABUS Estensione del sito e confini geografici 9296 ha. Il sito è ubicato nella regione geografica del Sarrabus della Provincia di Cagliari nella Sardegna sud-orientale, confinante a nord con il Gerrei e l’altopiano di Quirra, a ovest con le fasce vallive del Parteolla e del Campidano di Cagliari, a est con il sistema costiero lungo la fascia tirrenica tra e Castiadas e a sud lungo il tratto orientale del golfo di Cagliari. Coordinate geografiche Longitudine 8.474722 Latitudine 39.281667 Altitudine minima 61 m s.l.m.m. media 538 m s.l.m.m. massima 1016 s.l.m.m. Comuni ricadenti Maracalagonis, Sinnai, San Vito, Castiadas, Burcei Provincia/e di appartenenza Cagliari Caratteristiche generali del sito (descrizione generale e sintetica dell’area interessata, e principali vie di accesso al sito) L’area in esame è una zona prevalentemente montuosa; in generale si presenta con forme del rilievo ben articolate in valli, allineamenti montuosi e con una rete idrografica molto ramificata. Tra i rilievi principali si annoverano: Punta Sa Ceraxa (1016 m), le cime dei Sette Fratelli (992 m) e Punta Su Baccu Malu (923 m). Gli altri rilievi si presentano ben elaborati dagli agenti esogeni e sono molto articolati da numerosi incisioni fluviali che creano valli approfondite e strette. I versanti hanno un andamento per lo più acclive con pareti rocciose scoscese e talvolta subverticali. Il territorio assume un aspetto rilevante per le sue caratteristiche geologico-litologiche e paesaggistiche, che conferiscono all’area delle peculiarità specifiche sia per la bellezza del paesaggio che per l’interesse specifico che esse rivestono. Internamente all’area è presente l’aggregato abitativo denominato Villaggio delle Mimose, intensamente popolato perlopiù nel periodo estivo, oltre ad una molteplicità di case e insediamenti agricoli sparsi. La formazione forestale maggiormente diffusa è la lecceta (Quercus ilex) associata a seconda delle situazioni al corbezzolo (Arbutus unedo), alla fillirea (Phillyrea latifolia), all’erica (Erica arborea) e al viburno (Viburnum tinus). A quote medio basse si trova anche la sughera (Quercus suber) che costituisce soprassuoli anche estesi soprattutto in prossimità della zona prossima a Nuraghe San Gregorio. La vegetazione arboreo-forestale è riferibile alla suballeanza Clematido cirrhosae-Quercenion ilicis. Le macchie sono assai ben rappresentate. Le formazioni più evolute sono quelle a dominanza di erica e corbezzolo (Arbutus unedo), molto diffuse nella porzione nord orientale, riferibili all’alleanza Ericion. Sono diffuse anche altre fitocenosi arbustive di degradazione con fillirea (Phillyrea latifolia) e lentisco (Pistacia lentiscus). In condizioni di maggior degrado si nota l’ingresso dello sparzio spinoso (Calicotome villosa, C. spinosa). Sono presenti, anche se in modo sporadico, macchie basse con olivastro (Olea europaea var. sylvestris) e leccio allo stato cespuglioso. Tutte queste formazioni derivano per lo più dalla degradazione della lecceta, verso la quale possono potenzialmente evolvere. Dal punto di vista fitosociologico queste formazioni rientrano nell’alleanza Oleo-Ceratonion. L’elevata degradazione alla quale sono giunti parte dei soprassuoli preesistenti è evidente dalla presenza e diffusione delle lande a cisti (Cistus salvifolius, C. monspeliensis) e lavanda (Lavandula stoechas), inquadrabili nell’alleanza Teucrion mari. Sui crinali più alti, verso le cime dei Settefratelli, si trova una vegetazione a pulvino con ginestra corsa (Genista corsica), Armeria sardoa, timo (Thymus herba-barona), lavanda (Lavandula stoechas), inquadrabili ugualmente nell’alleanza Teucrion mari. Incluse nella macchia o nella gariga sopravvivono, in aree più o meno grandi, cenosi erbacee temporanee costituite prevalentemente da terofite e riferibili, fitosociologicamente, alla classe Tuberarietea guttatae. Lungo gli alvei e in special modo sui principali torrenti è presente la vegetazione riparia con oleandro (Nerium oleander), salici (Salix sp.pl.), pioppi (Populus sp.pl.) e ontano (Alnus glutinosa), riferibile fitosociologicamente alle suballeanze Populenion albae e Hyperico hircini-Alnenion glutinosae.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 La flora del SIC possiede un unico taxon elencato nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE, ovvero Carex panormitana Guss., specie endemica di Sardegna e Sicilia, che vegeta in ambiente ripariale e che nel sito risulta poco diffusa. Nel sito sono inoltre presenti 25 specie endemiche. Sono presenti 13 habitat di interesse comunitario di cui 3 prioritari. Il sito presenta un diversificato ed interessante sistema di ambienti naturali che accolgono una altrettanto ricca e significativa zoocenosi di cui si riportano le principali emergenze. Il sito è sicuramente uno degli areali di eccellenza per il cervo sardo che qui ha trovato rifugio ed è oggi presente in gran numero, grazie alle azioni mirate per la sua protezione e conservazione portate avanti dall’Ente Foreste della Sardegna. Nelle cime dei Sette Fratelli è stato di recente reintrodotto il muflone. La foresta demaniale di Sette Fratelli ospita anche cinghiali, martore, lepri, conigli, gatti selvatici, l’aquila reale, il falco pellegrino e l’astore sardo nidificanti. Dal punto di vista faunistico l’importanza del sito è evidenziata dalla presenza di 15 specie inserite nell’Allegato II della Direttiva Habitat e 10 specie inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, cui si aggiungono altre 63 specie indicate come “importanti”. Le principali vie di accesso sono la SS.125 var a sud e il vecchio tracciato della SS.125 a nord. Da queste arterie principali si dirama il sistema delle vie di accesso secondarie costituito da strade di pertinenza comunale o dell’Ente Foreste Sardegna, sia asfaltate, sia sterrate.”

8.3.3 Piano di Classificazione Acustica

Il piano di classificazione acustica del territorio del Comune di Castiadas, è in fase di redazione.

8.3.4 Piano Urbanistico Comunale

Il piano è in corso di redazione.

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8.4 MATRICE DELLE CRITICITÀ AMBIENTALI La matrice delle criticità ambientali è finalizzata ad evidenziare i principali ambiti di criticità emersi dall’analisi del contesto ambientale del settore litorale del Comune di Castiadas.

CRITICITÀ AMBIENTALI RILEVATE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CASTIADAS  I valori di concentrazione dei principali inquinanti atmosferici nel territorio comunale risultano notevolmente al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa. Aria  L’area di interesse non rientra nelle zone critiche o potenzialmente critiche né per la salute umana né per la vegetazione.  Nella stagione estiva si verifica un aumento considerevole delle emissioni nelle borgate marine per effetto dei flussi turistici.  Le aree sottoposte a speciali regimi di salvaguardia normativa sono assentite con adeguate tutele nel PUL;  In relazione al consumo idrico nel settore civile e alla gestione delle acque Risorse idriche non si rilevano criticità in relazione all’approvvigionamento della risorsa.  Il Piano stralcio di Assetto Idrogeologico evidenzia la presenza di alcune aree a rischio esondazione che saranno prese in considerazione dal PUL unitamente a nuove aree perimetrate in sede di adeguamento al PAI e PSFF (Art. 8 c 2 NTA PAI);  La produzione di rifiuti urbani nel Comune di Castiadas è in costante aumento; Rifiuti  Il comune opera la raccolta differenziata;  I rifiuti prodotti nelle borgate turistiche, dovute ad un utilizzo sporadico da parte di non residenti, è sicuramente da assoggettare ad una più attenta programmazione e sorveglianza.  Il settore delle falde di retro costa dell’area dunare è a rischio salinizzazione;

Suolo e sottosuolo  Le zone di ricarica della falda sono spesso esposte ad attività potenzialmente inquinanti;  Vegetazione alofila e psammofila: transito senza controllo per l'accesso alla spiaggia, pulizia della spiaggia. Natura e  Ginepreti: calpestio del piede della duna,taglio ed eradicazione di piante; biodiversità  Aree perimetrali ai sistemi stagnali: eccessiva frequentazione con calpestio e disturbo della flora e della fauna;  Aree dunari e di retrospiaggia; eccessiva frequentazione con calpestio e disturbo ella flora e della fauna;  Le invarianti paesaggistico-territoriali saranno debitamente trattate per unità Paesaggio e di paesaggio e trattate nel Piano e quindi sottoposte a distinte discipline di assetto storico tutela, culturale  Esistono luoghi sottoposti a specifica tutela ed altre componenti storico culturali e identitarie che costituiscono criticità in relazione alla componente Paesaggio.  La vastità connessa particolarmente alla lunghezza del territorio di Mobilità e trasporti Castiadas, unitamente all’assenza di uno strumento di pianificazione del trasporto a livello locale, costituisce un elemento di criticità ne rendere non facile la gestione della mobilità; Ambiente marino e  L’analisi della sensibilità ambientale del litorale costiero individua quale area costiero maggiormente sensibile il settore di Punta Santa Giusta per la presenza del SIC omonimo. Tabella - Matrice delle criticità ambientali

Gli ambiti di criticità sono costituiti da situazioni localizzate di compromissione ambientale o situazioni di rischio elevato. Per gli ambiti di criticità, la valutazione dei potenziali impatti del PUL di Castiadas assume sostanzialmente l’obiettivo di verificare che gli interventi previsti dal Piano non peggiorino, ma, ove possibile, contribuiscano a risolvere tali criticità.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 L’incrocio fra i potenziali impatti associati agli interventi previsti dal PUL di Castiadas e la matrice sintetica delle criticità ambientali consente di evidenziare i punti di attenzione più rilevanti. Appare evidente che, in fase di attuazione del Piano, attraverso il monitoraggio ambientale e con il concorso delle nuove pianificazioni settoriali, la matrice di criticità sarà periodicamente aggiornata.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 9 LA METODOLOGIA ANALITICA DI VALUTAZIONE

L’Allegato VI del D.Lgs 4/2008, alla lettera f), stabilisce che tra le informazioni da fornire all’interno del RA siano considerati i “possibili impatti significativi sull'ambiente” e, in particolare, “tutti gli impatti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi”. Nella descrizione del contesto ambientale del territorio comunale di Castiadas sono stati individuati i fattori e le componenti ambientali sulle quali sono ipotizzabili effetti significativi derivanti dall’attuazione del Piano dell’Utilizzo dei Litorali quale parte integrante del Piano Urbanistico Comunale. La valutazione che ne è scaturita è volta a fornire, ove possibile, indicazioni preliminari in merito a possibili elementi/aspetti da considerare ed approfondire nelle successive fasi di valutazione per eliminare o mitigare gli impatti potenzialmente negativi e valorizzare quelli positivi ed assicurare il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità selezionati durante il procedimento VAS. Come già anticipato, lo strumento utilizzato per la valutazione ambientale del PUL è una matrice di verifica degli impatti che correla le componenti ambientali con gli interventi previsti dal PUL attraverso una valutazione “pesata” degli effetti ambientali generati, che consente una rappresentazione dell’intensità con la quale una determinata componente ambientale è sollecitata dalla realizzazione di un certo intervento. L’interpretazione della matrice è facilitata dalla predisposizione di due indici sintetici: a) l’Indice di compatibilità ambientale (Ica) b) l’Indice di impatto ambientale (Iia)

Nella definizione dei due indici si è tenuto conto anche degli impatti cumulativi e sinergici attraverso un fattore di cumulabilità degli impatti. Si è in presenza di impatti cumulativi quando gli effetti di un’azione si aggiungono o interagiscono con altri effetti, in tempi ed in luoghi particolari. Un impatto cumulativo è la combinazione di questi effetti e di una qualsiasi degradazione ambientale, oggetto di analisi degli impatti cumulativi e, in generale, di tutti i disturbi passati e presenti ragionevolmente prevedibili. L’impatto cumulativo può, quindi, essere inteso come l’insieme degli effetti di un determinato progetto su una risorsa, su un ecosistema o su una comunità umana e di tutte quelle altre attività che influenzano quella o quelle stesse risorse, indipendentemente da chi intraprende l’azione. Il fattore di cumulabilità degli impatti viene definito sulla base di quattro pesi così come riportato nella tabella seguente.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 Tabella - Fattore di cumulabilità degli impatti

La natura degli interventi esaminati è tale da non determinare, sulla Impatti cumulativi componente ambientale considerata, impatti cumulativi e/o sinergici 1 inesistenti con quelli, ragionevolmente prevedibili, generati da altre attività/progetti realizzati o previsti nel territorio oggetto di verifica. La natura degli interventi esaminati è tale da determinare impatti cumulativi e/o sinergici modesti sulla componente ambientale considerata. Ovvero, esiste una moderata probabilità che gli effetti ambientali negativi sulla componente ambientale considerata, dovuti Impatti cumulativi 1,2 agli interventi analizzati, si cumulino con quelli, ragionevolmente modesti prevedibili, generati da altre attività/progetti realizzati o previsti nel territorio oggetto di verifica. Le modificazioni apportate alle caratteristiche della componente posso pertanto ritenersi di lieve entità. La natura degli interventi esaminati è tale da determinare impatti cumulativi e/o sinergici elevati sulla componente ambientale considerata. Ovvero, esiste un’alta probabilità che gli effetti ambientali Impatti cumulativi negativi sulla componente ambientale considerata, dovuti agli 1,5 elevati interventi analizzati, si cumulino con quelli, ragionevolmente prevedibili, generati da altre attività/progetti realizzati o previsti nel territorio oggetto di verifica, determinando sensibili modificazioni alle caratteristiche della componente esaminata. La natura degli interventi esaminati è tale da determinare impatti cumulativi e/o sinergici molto elevati sulla componente ambientale

considerata. Ovvero, è quasi certo che gli effetti ambientali negativi Impatti cumulativi sulla componente ambientale considerata, dovuti agli interventi 2 molto elevati analizzati, si cumulino con quelli, ragionevolmente prevedibili, generati da altre attività/progetti realizzati o previsti nel territorio oggetto di verifica, determinando un notevole peggioramento delle caratteristiche della componente esaminata.

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 a) Indice di compatibilità ambientale (ica) La lettura in orizzontale della matrice - per riga - indica l’intensità, su tutte le componenti ambientali considerate, dell’impatto generato da un determinato intervento previsto dal Piano L’indice di compatibilità ambientale è determinato dalla somma algebrica normalizzata dei pesi riportati sulla colonna e rappresenta il grado di compatibilità ambientale dell’intervento rispetto alle componenti ambientali. L’Allegato F illustra le relazioni tra il valore dell’indice e la categoria di appartenenza per il giudizio di valutazione. Tabella – Illustrazione della Matrice di verifica degli impatti. Costruzione dell’Indice di compatibilità ambientale

Tipologie di interventi previsti dal PUL

Fattori e componenti ambientali

Sottrazione ex aree D estrattive D ex aree Sottrazione guida progetti con C espansione aree Nuove D aree Riassetto x componente per Totale normalizzato Indice impatti degli cumulabilità di Fattore impatto Indice di impatto di dell’indice Classe - Aria e rumore -7 -1.4 IV -2 -1 -1 x 1.2 1.2 -1 - Acqua -2 -1 x -8 1.2 -1.6 IV eso eso 1.3 tt e a

l -

Suolo -9 a -1.5 IV -2 -1 -2 x t 1.5 1 en

bi - Biodiversità IV -11 -1.8 -2 -1 -2 x 1.8 1 o am UL tt e -- l P x x x Lettura verticale x x x x x x Eff interventi degli dall’attuazione de

Totale per azione -22 -11 -15 x Questo indice, dato dalla Effetto ambientale atteso sul complesso delle somma algebrica dei pesi componenti ambientali per azione riportati sulla riga, e pesato, rappresenta Indice di compatibilità -2.00 -1.00 -1.36 x l’intensità del potenziale impatto, su tutte le Classe indice di componenti ambientali compatibilità ambientale IV IV IV x considerate, generato dagli interventi relativi alle nuove edificazioni previste dal PUL per il settore “Servizi di VETTORE DI COMPATIBILITÀ ristorazione”. AMBIENTALE

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Comune di Castiadas – Piano di Utilizzo dei Litorali Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Scoping R 1.0 b) Indice di impatto ambientale (iia) La lettura in verticale della matrice - per colonne - indica l’intensità, su ciascuna delle componenti ambientali considerate, dell’impatto generato dall’insieme degli interventi previsti dal Piano. L’indice di impatto ambientale è determinato dalla somma algebrica normalizzata dei pesi riportati in colonna moltiplicata per il fattore di cumulabilità degli impatti e rappresenta l’intensità dell’impatto dell’insieme degli interventi sulla componente considerata. L’Allegato G illustra le relazioni tra il valore dell’indice e la categoria di appartenenza per il giudizio di valutazione.

Tabella - Matrice di matrice di verifica degli impatti. Costruzione dell’Indice di impatto ambientale

Tipologie di interventi previsti dal PUL

Fattori e componenti ambientali

Sottrazione ex aree D estrattive D ex aree Sottrazione guida progetti con C espansione aree Nuove D aree Riassetto x componente per Totale normalizzato Indice impatti degli cumulabilità di Fattore impatto Indice di impatto di dell’indice Classe - Aria e rumore -7 -1.4 IV -2 -1 -1 x 1.2 1.2 - Acqua -2 -1 -1 x -8 1.2 -1.6 IV eso eso 1.3 tt

-9 e a IV l -

Suolo a -1.5 -2 -1 -2 x t 1.5 1

en VETTORE DI -2 bi - Biodiversità IV IMPATTO -11 -1.8 Lettura-1 orizzontale-2 x 1.8 1 AMBIENTALE o am UL tt e -- x x x x x l P x x x x Eff interventi degli dall’attuazione de

Totale per azione -22 -11 -15 x

Effetto ambientale atteso sul complesso delle componenti ambientali per azione Questo indice, dato dalla somma Indice di compatibilità -2.00 -1.00 -1.36 x algebrica pesata dei pesi riportati in colonna moltiplicata per il fattore di cumulabilità, rappresenta l’intensità Classe indice di dell’impatto generato dall’insieme compatibilità ambientale IV IV IV x degli interventi previsti dal PUC, sulla componente ambientale “Biodiversità”.

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PESI

GRADO -2 -1 0 3 5 7 DELL’IMPATTO

Impatto Impatto Impatto Impatto Impatto Impatto molto molto leggermente positivo “neutro” negativo negativo COMPONENTE positivo negativo AMBIENTALE

La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi comporta un interventi comporta una interventi non altera in interventi comporta una interventi comporta una interventi comporta una notevole miglioramento miglioramento alcun modo la qualità lieve compromissione compromissione della grave compromissione della qualità dell’atmosfera locale dell’atmosfera locale della qualità qualità dell’atmosfera della qualità dell’atmosfera Aria dell’atmosfera locale rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. dell’atmosfera locale locale determinando un locale determinando un rispetto allo scenario “0”. determinando un leggero peggioramento della notevole peggioramento peggioramento della situazione rispetto allo della situazione rispetto allo situazione rispetto allo scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina una interventi determina una interventi non comporta interventi determina un interventi determina un interventi determina un notevole riduzione della riduzione della quantità e nessun tipo di lieve incremento della incremento della peggioramento significativo Rifiuti quantità e della della pericolosità dei modificazione nella quantità e della quantità e della della quantità e della pericolosità dei rifiuti rifiuti rispetto allo gestione dei rifiuti pericolosità dei rifiuti pericolosità dei rifiuti pericolosità dei rifiuti rispetto allo scenario “0”. scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina un interventi determina un interventi non altera la interventi determina un interventi determina un interventi determina un notevole miglioramento miglioramento qualità dei parametri lieve peggioramento peggioramento notevole peggioramento dell’ambiente idrico dell’ambiente idrico chimico-fisici ed dell’ambiente idrico dell’ambiente idrico dell’ambiente idrico locale, locale, generando locale, generando idromorfologici locale, generando locale, generando generando modificazioni modificazioni molto modificazioni positive dell’ambiente idrico leggere modificazioni modificazioni negative fortemente negative della Risorse idriche positive della qualità dei della qualità dei locale, rispetto ai valori della qualità dei della qualità dei qualità dei parametri parametri chimico-fisici parametri chimico-fisici normalmente associati parametri chimico-fisici parametri chimico-fisici chimico-fisici ed ed idromorfologici ed idromorfologici allo stesso ecotipo nello ed idromorfologici ed idromorfologici idromorfologici rispetto ai

rispetto ai valori rispetto ai valori scenario “0”. rispetto ai valori rispetto ai valori valori normalmente normalmente associati normalmente associati normalmente associati normalmente associati associati allo stesso allo stesso ecotipo nello allo stesso ecotipo nello allo stesso ecotipo nello allo stesso ecotipo nello ecotipo nello scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina un interventi determina un interventi non altera la interventi determina un interventi determina un interventi determina un Suolo e notevole miglioramento miglioramento delle qualità delle lieve peggioramento peggioramento delle notevole peggioramento delle caratteristiche del caratteristiche del suolo caratteristiche del suolo delle caratteristiche del caratteristiche del suolo delle caratteristiche del sottosuolo suolo e del sottosuolo e del sottosuolo rispetto e del sottosuolo suolo e del sottosuolo e del sottosuolo rispetto suolo e del sottosuolo rispetto allo scenario “0”. allo scenario “0”. associate allo scenario rispetto allo scenario “0”. allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. “0”. La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina un interventi determina un interventi non comporta interventi determina un interventi determina un interventi determina un Natura e notevole miglioramento miglioramento del variazioni del sistema live peggioramento del peggioramento del notevole peggioramento del del sistema naturale e sistema naturale e del naturale e del grado di sistema naturale e del sistema naturale e del sistema naturale e del biodiversità del grado di biodiversità grado di biodiversità biodiversità rispetto allo grado di biodiversità grado di biodiversità grado di biodiversità rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”.

La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina un interventi determina un interventi non comporta interventi determina un interventi determina un interventi determina un Paesaggio e notevole miglioramento miglioramento delle nessun tipo di lieve peggioramento peggioramento delle notevole peggioramento delle caratteristiche del caratteristiche del modificazione delle delle caratteristiche del caratteristiche del delle caratteristiche del patrimonio patrimonio paesaggistico patrimonio paesaggistico caratteristiche del patrimonio paesaggistico patrimonio paesaggistico patrimonio paesaggistico e e storico-culturale e storico-culturale patrimonio paesaggistico e storico-culturale e storico-culturale storico-culturale dell’area culturale dell’area rispetto allo dell’area rispetto allo e storico-culturale dell’area rispetto allo dell’area rispetto allo rispetto allo scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. dell’area rispetto allo scenario “0”. scenario “0”. scenario “0”. La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli La realizzazione degli interventi determina un interventi determina un interventi non comporta interventi determina un interventi determina un interventi determina un notevole miglioramento miglioramento nel variazioni nel sistema di lieve peggioramento nel peggioramento nel notevole peggioramento nel Mobilità nel sistema di mobilità sistema di mobilità locale mobilità locale rispetto sistema di mobilità locale sistema di mobilità locale sistema di mobilità locale locale rispetto allo rispetto allo scenario “0”. allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. rispetto allo scenario “0”. scenario “0”.

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