L’esempio so, ci sarà chi si sor- prenderà e ci sarà L qualcuno che dirà “cosa ci fa un calciatore sulle pagine di tuttoBICI?”. Ma le critiche, ve lo assicuro, sono assolutamente gratuite e di Roberto di Diego Murari immotivate perché Roberto Baggio è un uomo che non dall’emozione: “Ciao Diego, lasciato dietro di sé. Non ho con il cuore in mano, nel più può essere racchiuso entro i sai dove sono? Ad Amatrice, voluto parlare con le tivù, ma puro spirito che da sempre confini di uno sport, è un non hai idea di quello che sto voglio farlo con te perché so caratterizza Roberto. campione trasversale che guardando con i miei occhi. che hai un cuore grande e giorno dopo giorno dimostra osa posso fare io, pic- il suo valore e la sua grandez- colo uomo costretto za. C ad una lotta quotidia- na contro il nemico più sub- oberto è stato uno dolo che ci sia, la malattia? dei primi atleti a Come posso scendere in R starmi vicino e non cam po se mi trovo inchioda- mi ha mai lasciato: sempre to a questo letto bianco che evitando i riflettori ma con non mi vuole lasciare anda- una presenza concreta, conti- re? nua, capace di darmi la forza Questa è stata la mia prima - di rialzarmi e ripartire ogni penso comprensibile - reazio- volta che cadevo e cadrò. ne alle parole di Roberto, ma Roby è un uomo speciale, un poi ci ho riflettuto con atten- eroe del mondo, un capitano zione e mi sono detto: se di pace e di fede. In questi Roberto mi chiede aiuto, lui lunghi anni di frequentazio- che è da sempre il mio capi- ne, con Roberto abbiamo tano, come posso non farmi parlato di tutto, ma soprat- trovare pronto? E allora ho tutto di quanto sia bella la deciso di cercare nuove forze vita, di quanto la amiamo, di dentro di me, sono arrivato a quanto è importante lottare Roberto Baggio e Diego perché tu conosci la sofferen- scavare dove non l’avevo mai per difenderla e per dare a Murari sono legati da una za e la fatica di lottare ogni fatto e qualcosa ho trovato, tutta la possibilità di affron- amicizia profonda. giorno per la vita. Sarebbe insieme a nuove lacrime. Ho tarla e godersela nel migliore bello che la gente di questa scoperto una energia nuova, dei modi. terra potesse conoscere la tua una voglia di lottare che mi Qui ci sono veramente dispe- voglia di lottare, devi stare consente di affrontare la sfi - a tagliato il traguar- razione e tristezza, le imma- bene perché mi devi aiutare a da giorno dopo giorno, di do dei suoi primi 50 gini che si vedono in tivù trasmettere questi valori, non mollare, di rispondere ai H anni, il mitico Bag - non riescono a far capire il dobbiamo scendere in cam - messaggi e alle chiamate, di gio, e lo ha fatto in un modo senso di distruzione e di tra- po proprio come facevamo restare aggrappato alla vita, davvero eccezionale. Io ero gedia che il terremoto ha da ragazzi”. Una telefonata di pedalare con tutte le forze (e sono, purtroppo) ricovera- che ho per affrontare ogni to in terapia intensiva quan- Per contattare Diego Murari giorno una nuova tappa. do è suonato il mio telefono, www.unico1.it - [email protected] Posso dare ancora qualcosa, ho risposto e dall’altro capo 339.1082481 voglio dare ancora qualcosa. c’era lui con la voce rotta Con Roberto.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 27 scripta manent RaasRaas ee MerckxMerckx

esta nostra, profonda- mente nostra, la “San re - 4040 annianni fafa Rmo” di quaranta anni fa. Il 19 marzo 1977, era un San Giuseppe di sabato, di guardia in Ospedale e non potevamo sapere quanto avrebbe se gna to per noi, e per il ciclismo, quella Sanremo del destino. aa Sanremo...Sanremo... Ci ritorniamo, invero con un va - go malincuore, a quel po merig- gio, a quella atmosfera, il televi- di Gian Paolo Porreca sore nella stanza del medico di rampante, poco conosciuto, sia saltare in piedi.... Più in là, mai lontani da quel guardia della Car d iochirurgia, a pure campione di Olanda in “L’occhialuto Raas”, primooo, e trionfo gioioso, avremmo ricono- Largo Ma don na delle Grazie, carica, in quella Frisol che schie- per noi miopi, an che se con le sciuto come nell’angolo di quella nella Napoli più antica, Capona- rava pure Ocaña e Van der lenti a contatto, era uno sberleffo Sanremo di quaranta anni fa, si poli, si chiamava così quel pog- Linden, out sider in un contesto al pronostico altrui, un cin cin fosse consumato un addio silen- gio... E il gentile Mauri zio, un di favoriti che declinava De con gli occhiali e con la benea- zioso. Raas, - “ma chi è questo garbato ironico tifoso del Na - Vlaeminck e Moser, Merckx e mata Olanda. Raas e cosa è la Sanremo?” - ave - poli, a dividere le ore, l’anestesi- Van Linden, Baronchelli e L’amico Maurizio, mediamente va vinto per la nostra età sfronta- sta di turno. Motta, l’iridato Maertens e il indifferente al ciclismo, l’aneste- ta, come un magico bouquet di Ci ritorniamo, recuperando a puledro Saronni.... sista con i baffi curati, ci dava un fiori da consegnare ad un amore stento - come sono passati gli an- complice “gimm’ five”, “e bravo di donna. Ma quel giorno, 96° ni, nel ciclismo e nella vita, span- ià, Jan Raas, un nome Raas...”, e tornava a sorseggiare nell' ordine di arrivo, mascherato dendo silenzio sul cuore - quel- che ci aveva come una un incommensurabile caffè. fra Chinetti e Bouloux, se ne l’attesa del pomeriggio. Già: chi Gschioppettata folgorato No, non l’abbiamo raccontato andava via dal mondo della San - vincerà la Milano - Sanremo? la mente e che avrebbe perforato bene, quel pomeriggio di 40 anni remo Eddy Merckx, lui che Come ogni marzo, ogni primave- il vi deo, quel pomeriggio. Un fa. Altre volte, l’abbiamo con più aveva vinte sette. 96° al traguar- ra, da una esistenza, ma quella contropiede magistrale sul emozione letto in noi e affidato do, lui che era partito con il dor- volta un po’ di più, la classica di Poggio, in scia ad un affondo di agli altri. È disadorno il senti- sale “1”. primavera e della fantasia al co - Saronni e Leman, un saluto mento, anche se non cede la mando... complice al compagno di squa- nostalgia. uella Sanremo 1977 della dra - e cognato... - Priem, rima- vittoria eclatante da gio- hi vincerà la Milano - sto ai margini per una foratura, e se è viva tuttora, ma sen- Qvani, da grandi si sareb- San remo, al di là dell’a- via sul falsopiano, e via col za una extrasistole, la be specchiata, per una inattesa Cdagio sospeso, era diven- vento, quel vento di passione Egioia dell’essere stato al- sanzione del tempo, strada fa - tato infatti un concorso, e per che il ciclismo lo sospingerà lora uno dei 44 appassionati let- cendo, nel ritratto sommesso di noi non so lo un tagliando della sempre, e via via dal gruppo tori della Gazzetta, che indovina- un addio. Cambiava il nostro “rosea” da ritagliare e spedire schiumante e perplesso, via rono “Chi vincerà la Milano - sguardo, forse. O guardava solo con cura, ma una scommessa anche dalla voce cara di De Zan Sanremo?”. più in là. Con una stessa infinita, sentimentale su cui misteriosa- che implorava un ritorno di Nel tempo e nei giorni, non sa- serena tenerezza. mente investire, “Chi vincerà la Moser, se non pure di remmo stati in grado di mettere Milano - Sanremo?”, e noi stori- Vlaeminck... 70, 80 metri, le le cose al posto giusto, nella camente condannati per amore curve in città, una fontana di scacchiera e nella gerarchia della Gian Paolo Porreca, di donna alla passione olandese, acqua benedetta, Raas era ir rag- vita. Ma qual è il posto giusto? E napoletano, avevamo puntato su un nome giungibile, e noi, in quel corri- quel giorno importava solo vin- docente universitario solo: Raas, appunto. doio del reparto di Car- cere, alla faccia degli ordini pre- di chirurgia cardio-vascolare, Raas, Jan Raas, un atleta giovane, diochirurgia ci veniva quasi da costituiti, lo so. editorialista de “Il Mattino”

28 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI UAE Team Emirates, road to number 1 Partner tecnico: De Rosa secondo l’ambizione Protos: Tutto ilresto èambizione! sessant’anni diesperienza. sono unobiettivo,mailnaturalerisultatodi e l’impiegodimaterialirivoluzionarinon Un CXinvidiabile,lareattività deltelaio

derosa.it Main sponsor: Professional Cycling Team FantiniDeRosa Nippo Vini Proud sponsor:

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32 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Ora mi alleno... a vincere

Cover story Svogliato e poco incline a lavorare, ora Fabio Felline è un uomo nuovo, che sogna e ragiona da campione di Giulia De Maio foto di Roberto Bettini e Trek Segafredo

Fabio Felline è nato il 29 marzo 1990 ed è passato professioni- sta nella stagione 2010.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 33 34 Cover story - Felline M assoluto prestigio. corsa ligurechevantaunalbod’orodi 54a edizionedelTrofeo Laigueglia,la solitaria hamessolasuafirmasulla avversari econunabellissimacavalcata Trek Segafredohainfilatotuttigli liana. Ilventiseiennetorinesedella addosso lamagliadellaNazionaleita- F ARZO • 3/2017 della RivieradiPonentecon gusto deltrionfosullestrade 2017 assaporandoildolce abio Fellinehainiziatoil T UTTO B ICI Non vinceva dal settembre 2015 (Gp Fourmies, Francia), e dopo il grave incidente di un anno fa che sembrava avergli compromesso l’intera carriera, nella classica d’inizio stagione ha final- mente ritrovato il sorriso. Primo passo per la ricerca dell’equilibrio perfetto a cui punta come atleta e uomo. Non poteva iniziare meglio il tuo 2017... «È proprio così. In vita mia non mi era mai capitato neanche da giovanissimo di vincere la prima corsa stagionale. È stata un’emozione molto forte quella che ho provato sotto lo striscione del- l’arrivo. È dall’anno scorso che insegui- vo questa vittoria e nonostante avessi disputato un ottimo finale di stagione (con tanto di maglia verde alla Vuelta a España, ndr), mi è sempre sfuggita di mano. Avevo deciso di provare nelle battute conclusive e così ho fatto. Si andava a un ritmo pazzesco, ma non ho avuto paura di attaccare sulla salita di Colla Micheri. Da lì in avanti ho stretto i denti e mi sono difeso bene dal ritor- no degli inseguitori. Mi sono dosato nei 13 chilometri che mi dividevano dal traguardo, in pianura ho tenuto bene e in discesa ho aperto il gas sfruttando le mie doti. È stata una vittoria molto bel - la, cercata per come ho lavorato in que- sto ultimo periodo, inaspettata perché alla prima gara non sai mai come gira- no le gambe e quindi non sai se sei in grado di centrare il successo. Il tutto è stato ancora più speciale perché indos- savo la maglia azzurra e perché a Lai - gueglia erano presenti tutte le persone che avrei voluto lì con me, a partire dai miei genitori, papà Maurizio e mamma Cinzia, separati da anni ma uniti ¢

Fabio Felline, classe 1990, impegnato nella crono della Vuelta Andalucia.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 35 36 Cover story - Felline M meno diundilettante, quandopedala- mille dubbi.Miallenavopochissimo, tempo permaturare,misono venuti buttato tragliuominiemiè servitodel ragazzino adatleta,sonosubito stato Mi èmancatalafasedicrescita da nato acuisarebbevenutotutto facile. gente chemiconsideravaunpredesti- pronto. Sonopassatoa19anni,con ma semplicementeperchénonero perché menefregassidelmiolavoro «Non facevoilcorridoreal100%,non senso? hai raccontato sbagliavi tutto. che Inche anninellamassimacategoria Nei primi sui giornalidelgiornodopo». della corsaintveneppureunarticolo nonne, manonsisonoperselasintesi cere dalvivo...Mancavanosolole per me.Nonmiavevanomaivistovin- ARZO • 3/2017 testa dica**o, scrivilopureperchéè riusciva adallenarmiperché erouna re dellamiasquadradiallora, chenon parole diFabrizioTacchino, preparato- non sapevofarlo.Ricordobenissimo le primi annimiallenavoincorsa, acasa ho datostimolinuovialmio corpo.Nei Giro, inveceioinquelletresettimane per lafaticachecomportaunGrande na. A22annidovrestimoriresullabici tutti andandofortenellaterzasettima- al mioprimoGirod’Italiahostupito 10 dacasaetornavoalle14.Nel2012 ore, ioguardavol’orologio:partivoalle todo. Semidicevanochedovevofare4 usato ilcontachilometri,nonavevome - la magliadell’Androninonavevomai cosa fosseildislivello,primadivestire segnare sulcalendario.Nonsapevo vo percinqueoreeraungiornoda Fabio Felline, splendidovincito- subito ilgesto deltrionfo per Prima garadellastagione e re del Trofeo Laifgueglia. T UTTO B ICI vero. Mi disse “se continui ad essere potesse fare per me, invece evidente- Kuurne torno in Italia per Strade così naif, nel ciclismo non andrai da mente dà i suoi frutti. Da quando ho Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano- nessuna parte”. All’epoca me la presi iniziato a correre a 11 anni non avevo Sanremo. Poi di nuovo in Belgio per le per questa sua tirata di orecchie, ora mai vinto la prima corsa stagionale, in Classiche delle Ardenne: inizio con capisco che aveva ragione». questo periodo di solito faccio una fati- Harelbeke, Gand-Wevelgem, Giro Dall’anno scorso hai cambiato metodo di ca boia. Il Trofeo Laigueglia è stata delle Fiandre. In Olanda sarò al via preparazione? una gara durissima, anche per la piog- della Amstel Gold Race, quindi in Bel- «Ogni stagione bisogna andare più for - gia. L’ho sempre sognata così ed è ve - gio per la Liegi-Bastogne-Liegi, per fi- te, sacrificarsi un po’ di più per miglio- nuta come meglio non potevo immagi- nire la prima parte di stagione con il rare, da tre anni a questa parte l’ho ca - nare. Alla Ruta del Sol ho dimostrato Giro della Romandia a tappe in Sviz - pito e mi è cambiata la vita. Il peso che ulteriormente di aver lavorato bene in zera poi mi concederò un po’ di merita- mi indica la bilancia ora, una volta lo inverno». te vacanze». raggiungevo ad aprile. Non avevo mai E ora dove sei diretto? Tra tutte quale Classica preferisci? provato l’altura a gennaio e quest’anno «Ho tante corse nel mirino, spero di «Diciamo che l’Amstel Gold Race è sono stato 23 giorni in quota sul Teide essere all’altezza per riuscire a cogliere diventata una gara particolare pe me, ci alle Canarie. Se due anni fa me l’aves- altre vittorie. A tutte quelle che andrò a terrei molto a far bene, vedremo... Un sero proposto avrei detto di no, stare disputare dove avrò il ruolo di capitano anno fa caddi nel tratto di trasferimen- così tanto in un posto tra i lupi, in cui o di battitore libero cercherò di coglie- to procurandomi la frattura della base non c’è nulla a parte rocce e vento, re l’occasione. Dopo la Omloop Het cranica e del setto nasale. Quel nemmeno una nuvola, non pensavo Nieuwsblad e la Kuurne-Bruxelles- maledetto 17 aprile stavo control- ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 37 Cover story - Felline

Fabio Felline impegnato in maglia azzurra sulle strade del Trofeo Laigueglia.

lando la corretta chiusura della ruota anteriore e ancora non riesco a spie- garmi come la mia mano possa essere finita tra i raggi. Poi, tanto sangue sull’asfalto, dolore, spavento e imme- diata corsa all’ospedale per le radio- grafie. Sui social network si sono succedute le voci più allarmistiche sul le mie reali condizioni. Qualcuno ha parlato addirittura di carriera a rischio e francamente è un’ipotesi che non ho mai voluto neanche pren- dere in considerazione. Dopo quella terribile caduta vedo tutto sotto una luce diversa, quell’incidente mi ha cambiato, oggi sono più sereno, tran- quillo, maturo e senza smania del risultato. Corro con il piacere di far - lo, non mi pesa allenarmi e riesco ad esprimermi al meglio. L’Amstel mi ha segnato sotto tanti punti di vista, tor- narci ha un significato particolare». Cosa ti ha colpito dei nuovi capitani Contador e Degenkolb? «La Trek Segafredo ha presentato fin dai primi training camp un gruppo forte e affiatato, i primi risultati del- l’anno lo dimostrano. John è senza dubbio un bravo ragazzo ma non posso giudicarlo come compagno perché non ci ho ancora mai corso insieme mentre con Alberto mi ci sono allenato più a stretto contratto in ottica Tour de . Al Teide

38 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI c’era anche lui e nella tranquillità di un ritiro lontano dalle gare ho avuto modo di conoscerlo bene, è davanti a un caffè in un bar o facendo una pas- seggiata all’aria aperta che capisci davvero una persona. È un vero cam- pione, un professionista in ogni par- ticolare e altruista nel dispensare consigli, dal rapporto da utilizzare in salita alla posizione più aerodinamica da adottare, passando per i semplici suggerimenti che possono fare la dif- ferenza nella vita quotidiana. Da lui imparo qualcosa ogni giorno. Mi pia- ce lo spirito con cui fa le cose. Con lui si lavora e si molla, ti fa vedere il momento in cui massacrarti di fatica in bicicletta e quello in cui ci si può rilassare. Ci siamo trovati subito». Tornerai al Tour de France dopo la breve esperienza del 2010 da neoprofessionista in maglia Footon Servetto. Cosa ti aspetti? «Che sia molto diverso dalla mia prima volta, che mi fece un male ca - ne. Come all’Amstel, per altre ragio- ni, è una corsa a cui vado con l’idea di sfidare me stesso. Ricordo come ho sofferto in quegli otto giorni (si ritirò prima della 9a tappa, ndr) così come il dolore provato dopo la cadu- ta di un anno fa. Non sono bei ricor- di, ma spero di tramutarli in espe- rienze piacevoli e cancellare così i fantasmi del passato. Il Fabio atleta di oggi è diverso da tre anni fa ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 39 Cover story - Felline

perché è cresciuto tantissimo. Ho sof- classiche e che può nutrire ambizioni ferto tanto ad emergere. La gente si importanti anche nelle corse di più sarà chiesta perché e per come non giorni. La Ciclismo Cup? Non è un andassi come speravano, ma il ciclismo mio obiettivo, o meglio, dipenderà da non è matematica. Tornassi indietro quante corse disputerò in Italia. Non non so se affronterei il grande salto dovrebbero essere molte». nella massima categoria così giovane, La tua colonna sonora in questo periodo? non lo farei se avessi la garanzia di pas- «Il mio amico Moreno Moser (si cono- sare più in là ma chi ce l’ha oggi gior- scono dalle categorie inferiori e attual- no? Quando ti offrono un’occasione la mente vivono entrambi a Montecarlo, cogli al volo, anche se non hai ancora ndr) mi ha regalato l’abbonamento 20 anni. Altri ragazzi sono riusciti ad a Spotify Premium perché diceva ottenere tutto subito, io sto crescendo che ero scandaloso con la tec- gradualmente anno dopo anno e non nologia, in ef fetti non sono mi pento di nulla». bravo a scaricare la musi- Cosa chiedi al tuo 2017? ca. Sto ascoltando alcuni «Mi piacerebbe crescere ancora di più best di cui non ci si può e diventare sempre più completo. Nelle mai stancare come gli categorie minori tanti mi dicevano che album dei Depeche correvo solo perché vincevo, a furia di Mode e degli U2. Ogni sentirmelo ripetere quasi iniziavo a tot esce un pezzo ritma- crederci anche io, invece quando ho to che fa sognare e mi dà dovuto affrontare le prime difficoltà ho la giusta carica prima di capito che non erano solo i risultati a montare in sella. Rispet - mandarmi avanti, ma l’amore per la to agli ul timi tre anni in bici, per me una vera valvola di sfogo. cui ero fidanzato e convi- Ho mosso le prime pedalate a 3 anni, a vevo, ora ho più tempo li - 10 anni papà e nonno Donato mi bero e la musica mi fa hanno iscritto al Pedale Rostese, da compagnia, se una volta quando ho inforcato quella piccola mentre preparavo la valigia Boeris rossa fornita dalla squadra, a chiacchieravo con la mia cui è seguita a 12 anni una Olmo gialla ragazza ora mi rilasso ascol- e nera, la prima veramente mia, il cicli- smo è parte integrante della mia vita. Sogno di diventare un corridore alla Valverde, consapevole che a oggi tra Fabio Felline me e lui c’è un abisso, vorrei raggiun- in allenamento gere un alto livello sia nelle corse di un nel lungo ritiro giorno che in quelle a tappe. Vorrei im- al Monte Teide pormi come un uomo pericoloso per le durante il mese di gennaio.

40 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI tando belle canzoni. E quando non ho voglia di stare in ca sa esco con gli amici». Alla fine della stagione sarai felice se...? «Se mi sentirò realizzato in tutti gli aspetti della vita. Il mio sogno è poter dire che sono contento come atleta e sereno come uomo. Sarà banale come dire che i soldi non comprano la feli- cità, ma ciò che più mi interessa è tro- vare l’equilibro perfetto. Mi sento sulla strada buona, di certo ho iniziato con il piede giusto».

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 41 L’inch

Ciclismo Cup È giusto che la Nazionale schieri corridori professionisti di WorldTour alle corse italiane? O dovrebbe avere solo Under 23 per non condizionare i risultati della classifica che vale un posto al Giro? Parola a Reverberi, Pelosi, Savio, Citracca, Cassani e Ghigo di Giulia De Maio foto di Roberto Bettini

42 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI hiesta Sìo No?

l decano dei team-manager non cumulano grazie alle Continental, ma vuole azzurri alla Ciclismo Cup. non portare i big a rovinarci la festa”. Bruno Reverberi, intervenuto L’anomalia del settore dilettanti italia- I telefonicamente nella puntata di no è risaputa - prosegue Reverberi -, Radiocorsa (Raisport) del 16 febbraio, vedere i giovani più promettenti al con- ha manifestato tutto il suo disappunto fronto con la massima categoria è utile per la partecipazione delle squadre anche a noi per scegliere su chi investi- nazionali alla Ciclismo Cup: «Così si re ed è un’ottima scuola, ma è inaccet- portano via punti ai team Professional tabile che Davide schieri atleti di e non trovo che sia assolutamente giu- World Tour a febbraio. Va bene 15 sto» dice in sintesi Reverberi senior. giorni prima del mondiale per rendere «Il CT Cassani sta svolgendo un lavoro coeso il gruppo alla vigilia della sfida eccezionale con la nazionale e i giova- iridata, ma lontano dagli appuntamenti ni, come pochi altri in passato hanno più importanti non è ammissibile. Non fatto, ma già all’assem blea di novembre c’è niente di male che Albanese vinca a Salsomaggiore gli avevo esposto la tra i pro anche se è ancora dilettante mia idea. “Vieni a correre con gli Un- come accaduto al Trofeo Matteotti un der 23 le corse italiane, concedi loro anno fa, ma se per lui lavorano fior fior l’esperienza che i coetanei stranieri ac - di professionisti per chiudere sulla ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 43 44 Inchiesta - Ciclismo Cup M mo finitisecondoeterzodietroaNiz - Reverberi -:allaCoppaBernocchisia - la classificafinale-proseguesempre ria abbiamoancherischiatodiperdere «L’anno scorsoproprioperquestasto- ditamente ilsuopensiero. chiediamo diesprimerepiùapprofon- manager dellaBardianiCSFquandogli vimento tricolore»aggiungeilteam italiane ecosìfacendodanneggiailmo - gazzi cheneanchemilitanoinsquadre nazionale ciportaviarisultaticonra - un mondiale...Nonsosemispiego.La quale vincereaPescaraècome de gioiaallaNippoFantini,perla co eavrebbepotutoregalareunagran- ma pensoaIuriFilosicheeraall’attac- aveva giàfirmatoconnoiperil2017, giorno erocontentoperchéVincenzo fuga c’èqualcosachenonva.Ioquel ARZO • 3/2017 card” aprescinderedallaCoppaItalia, ci rassicuranodimeritarela“wild 100%, letappevintenegliultimianni getto giovane,validoeitalianoal stare tranquilliperchéabbiamounpro- so DavidecomeBardianipossiamo Giro d’Italia,comemihadettolostes- conquistarsi lacertezzadicorrereil ma tappa...Ilproblemaperònonèsolo logo, perfortunaabbiamovintol’ulti- in Toscana èaccadutounepisodioana- nino azzurrochelavoravaperMoscon, Trentino Pirazzièstatoripresodaltre- zolo inmagliaazzurra,alGirodel T UTTO B ICI Giochi Olimpici.SeDavidevuolevin- Campionato delMondo,l’Europeo,i sto. Lanazionaleservepervincereil cere ilTrofeo Laigueglia?Nonègiu- chiedo, acosaserveallanazionalevin- che potremmoconquistarenoi.Iomi arrabbiano perchéperdiamorisultati ma dipunteggio.Inostrisponsorsi più generale.Ilproblemanonèilsiste- ma lamiavuoleessereunariflessione cere altre corse che faccia una squadra mentalmente sono d’accordo con quan- sa, studiando meglio il sistema dei pun- e paghi lui i corridori. Se continuiamo to affermato da Reverberi» dice dal teggi che decretano la squadra vincitri- così con la nazionale italiana che dan- canto suo Francesco Pelosi, team ma - ce della Ciclismo Cup. Per come è neggia il ciclismo italiano, ci rifiutere- nager della Nippo Vini Fantini Cicli De strutturato oggi, è giusto che in maglia mo di partire e gli organizzatori si Rosa. azzurra vengano schierati Under 23 arrangeranno». «Cassani sta svolgendo un lavoro enco- promettenti che godranno di un’espe- E i suoi colleghi che ne pensano? miabile, aver portato la Nazionale a rienza unica e preziosa per il loro futu- «Per i team Professional Italiani la correre tutto l’anno è eccezionale e bi - ro, senza portare via visibilità e possi- Coppa Italia è strategica perciò fonda- sogna continuare sulla strada intrapre- bilità di risultato a noi in corse alla nostra portata, ma non è accettabile che al via ci siano campioni di team World Tour o di squadre nostre pari con cui siamo in “lotta”. Capisco anche che, in vista degli appuntamenti ¢

Bruno Reverberi, team mana- ger della Bardiani Csf, ha scate- nato la polemica sulla Nazionale alla Ciclismo Cup.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 45 46 Inchiesta - Ciclismo Cup M Chi nonèd’accordoinveceGianni domani». vetrina etestperilciclismodioggi promesse nellecorseitaliane,ottima giovani, iofaccioiltifoper“rodare”le questo, sempreWl’Italiaeilprogetto sulla qualehasensodiscutere.Detto cretizzare. Èunaquestionecomplessa, un’idea, manonsocomesipossacon- ricoperte dagliazzurripotrebbeessere Epurare laclassificadalleposizioni be piùcorrettononattribuirepunti. azzurro ingara,maquelcasosareb- senso prenderelemisuredelgruppo più importantiperlaNazionale,ha ARZO • 3/2017 un teamWorld Tour che partecipaalla Etruschi l’havintoUlissi,checorreper quella delsuoteam?IlGpCosta se Fellinevinceinmagliaazzurraocon che dàlustroalcircuito.Cosacambia World Tour ebenvenga laNazionale siano aperteasquadreProfes sional e nostro orticello,ègiustochelecor se strada. Nondobbiamochiudercinel piccolezze siamodestinatiafarepoca problemi, secisoffermiamosuqueste stanza. Ilciclismoitalianohabenaltri e fuoriluogo,piùdiformacheso - dermec: «Permeèunapolemicasterile Savio, storicaguidadellaAndroniSi - T UTTO B ICI Ciclismo Cup.LasquadradiCassani Ciclismo falsa ilrisultatodellaclassifica conto mioaveregliazzurriingaranon per noielaNippo,maperché ro delCentenarioperavereunospazio scorso diunasquadranazionalealGi - non perchéstoportandoavantiildi - favorevole allaNazionaleItalianae tro (sorrideamareggiato,ndr).Iosono ormai siamoquattrogatti,giustoquat- re dasoli.Ahno,nonsipuòperché nal, aquestopuntochiediamodicorre- falsare lasfidatralesquadrePro fes sio - capisco comegliazzurripotrebbero Coppa Italia,dov’èilproblema?Non non andrà a tutte le corse con corridori tratta di una questione complicata da quanto sia stato importante prima della di spicco e anche se così fosse per me è risolvere, è il classico caso in cui se tiri sfida iridata che Bennati, Guarnieri, la benvenuta perché dà prestigio a la coperta da una parte scopri i piedi Sabatini, Nizzolo e gli altri abbiano tutto il movimento. Non sminuisce i dall’altra. Se la lotta per la conquista corso insieme... Ho provato personal- risultati delle squadre Professional, che della wild card per il Giro d’Italia va mente l’emozione di vestire la maglia in tutte le corse si trovano al cospetto tutelata, d’altro canto la presenza azzurra da dilettante e so bene che è di varie squadre World Tour. Starà a dell’Italia nelle corse del nostro calen- così forte da farti tremare le gambe, noi essere bravi a conquistare più punti dario è un bel vedere per il movimen- stemperare la tensione in qualche ap - possibili e chi sarà bravo meriterà l’am- to» aggiunge Angelo Citracca, numero puntamento precedente ad Europei e bito premio». uno della Wilier Triestina Selle Italia. Mondiali è importantissimo. Dovrem - «Capisco che Bruno un anno fa sia «L’attività in maglia azzurra va promos- mo metterci attorno a un tavolo con il rimasto “scottato” e condivido le sue sa per far fare esperienza agli Under 23 Commissario Tecnico per illustrare le preoccupazioni, la Coppa Italia nella massima categoria e nel periodo nostre perplessità e pianificare insieme è molto importante per tutti premondiale per amalgamare il gruppo al meglio il calendario, ma alla fine se noi. Premesso questo, si azzurro. Abbiamo visto l’anno scorso un team merita alla lunga nel corso ¢

Gianni Savio è il team manager della Androni Sidermec. Nella pagina a fian- co, Francesco Pelosi che guida la Nippo Vini Fantini De Rosa.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 47 48 Inchiesta - Ciclismo Cup M ARZO • 3/2017 Enzo Ghigo. professionistico Lega Ciclismo presidente della Italia. A fianco, il Triestina Selle della Wilier il numero uno Angelo Citracca è T UTTO B ICI faccio correre ragazzidilettantioco - isolati, ancheperchéilpiù delle volte vante inclassifica,levittorie sonocasi non determininouncambiamento rile- «Penso cheirisultatidella nazionale tenti, alriguardocheideasi è fatto? za im portante aigiovanipiùpromet- re ilgruppoefaraccumulareesperien- ra nellegareitalianealfinedicementa- speso perfarcorrerelasquadraazzur- E ilCTDavideCassani,chetantosiè per tutti». italiane permeèunvaloreaggiunto a 360°.Vedere l’Italiaalviadellecorse nali interessiperguardarelaquestione che dovremmosuperareinostriperso- glio prendereposizione,maritengo freddo. Siachiaro,nonèchevo - la delsuoteam,nonfanécaldo corso inmagliaazzurraenonconquel- oggi cisiaalcomandoFelline,cheha dell’anno emerge,perciòameche munque elite che devono fare esperien- Ciclismo Professionistico e promotore za tra i big. Per le corse penso sia im - della Ciclismo Cup, conclude annun- portante avere al via anche la naziona- ciando che è allo studio un meccani- le, che deve sempre essere vista come smo compensativo per evitare qual- un valore aggiunto e non un fastidio. siasi handicap alle squadre in lotta Bisogna avere una visione completa del per l’invito “garantito” al Giro ciclismo. Le classifiche sono importan- d’Italia. ti, il premio in palio per un team che «L’opinione di Reverberi è quella sogna di avere la sicurezza di parteci- legittima di un ds che ha il diritto pare alla corsa rosa dell’anno successi- di dire la sua, ma non mi sembra vo è giusto che sia assegnato nel modo che abbia trovato grande con- più trasparente possibile, perciò se senso tra i suoi colleghi. Ab bia - verrà ritenuto necessario apportare mo il dovere di dare la giusta qualche modifica al punteggio in que- considerazione a tutte le opinioni sto senso non ci vedo nulla di male. che possono emergere dal gruppo Per la mia posizione io devo essere che rappresentiamo, ma non possiamo super partes e resto convinto che schie- che essere contenti di avere campioni rare le maglie azzurre nelle corse del come Felline al Laigueglia al via in ma- nostro calendario sia un’occasione di glia azzurra perché danno lustro al cir- crescita per il nostro movimento che cuito che abbiamo voluto rilanciare. non ammette discussioni». Con gli organizzatori e PMG Sport, Enzo Ghigo, presidente della Lega società specializzata nella produzio- ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 49 50 Inchiesta - Ciclismo Cup M ARZO • 3/2017 T UTTO B ICI missario tecnicodella Davide Cassani, com- nazionale italiana. ne di format multimediali live e on- demand, stiamo lavorando per dare dignità alle nostre gare e in quest’otti- ca avere alla partenza italiani di riferi- mento che militano in squadre World Tour è un vantaggio. I tifosi e gli spet- tatori vo gliono che vincano i campioni di casa nostra, nel meccanismo com- plessivo di comunicazione perciò a noi va bene così. Per quanto riguarda i punti, ho chiesto al segretario della LCP Stefano Piccolo di studiare il si- stema punteggi per valutare possibili migliorie. Di certo non vogliamo pe- nalizzare i team che si contendono la wild card per il Giro, concessa da un accordo tra RCS Sport e la FCI alla migliore nella classifica finale, ancor di più dopo le polemiche che ci sono state per i team esclusi dal #Giro100. In questo senso, abbiamo tentato di proporre l’idea di una squadra mista per far felici sia Androni che Nippo, ma l’UCI non ce l’ha concessa. Tor- nan do al tema di questa discussione, per il tifoso italiano che guarda in strada o in tv il Gp Larciano secondo voi è più importante che in gara ci siano Nibali, Aru, Scarponi e altri big italiani o che vinca un atleta dell’est pseudo sconosciuto? La risposta è scontata quanto l’importanza di avere al via la squadra azzurra nelle corse di casa nostra per il bene del ciclismo italiano, che resta la nostra priorità».

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Bala100. Balla ancora. Un tra- Il traguardo guardo, quello delle Cento vit- #torie, che per Alejandro Val ver - de non è però un punto di arri- Il 19 febbraio, conquistando la Vuelta vo, perché per il murciano, nonostante al suo attivo abbia già quattordici anni Andalucia con un secondo di vantaggio di professionismo e appunto Cento successi a risplendere sul petto e sul su Contador, il murciano è entrato nel groppone, alla pensione non ci pensa minimamente. club dei centenari. Storia di un corridore «Mi sento giovane - dice lui con quel sorriso da eterno ragazzo - e come il predestinato che continua a pedalare con primo giorno mi diverto come un paz - zo a correre in bicicletta. Fin quando l’entusiasmo di un ragazzino e che non avrò questo entusiasmo, io andrò avan- ti. Non mi pesa allenarmi, semmai mi pesa dover pensare che un giorno tutto parte mai solo per onor di firma questo possa finire. Ma di tempo ce n’è di Pier Augusto Stagi ancora…». Pensa positivo e soprattutto a vince- foto di Roberto Bettini re, BalaVerde. «Bala» sta per proiettile, a significare il ¢

52 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Alejandro Valverde ha ini- ziato la sua sta- gione firmando tre vittorie in meno di un mese.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 53 54 Il traguardo di Valverde M ARZO Vuelta Andalucia ed Vuelta Andalucia Valverde firmacon ecco che Alejandro rabbia lasuavitto- Prima tappa della ria numero 99. • 3/2017 T UTTO B ICI suo scatto, la sua progressione, le sue che a imporsi fosse stato il compagno rasoiate che in questi anni sono diven- Davide Rebellin. Invece il fotofinish tati un marchio di fabbrica. Un segno dis se: Alejandro Valverde - racconta distintivo di una carriera luminosa e Scognamiglio -. Quasi quattordici anni ricca, costellata appunto da Cento vit- dopo, lo stesso nome ha partorito la torie di cui alcune luminescenti come classifica finale della Vuelta Andalusia: poche. Alejandro Valverde». Primo, per un Come qualche settimana fa ha ricorda- secondo, su . to Ciro Scognamiglio sulla Gazzetta Alejandro per anni si è considerato il dello sport, la prima vittoria era arrivata migliore, se non proprio «el imbatido», per un centimetro. Per la centesima è «l’imbattibile». Non ha mai avuto pro- bastato un secondo. «Al Giro del Paesi blemi a considerarsi lo spagnolo più Baschi, il 9 aprile 2003, il tedesco Weg - grande di tutti, nonostante tra le mura mann alzò le braccia perché credeva di casa, la Spagna appunto, debba ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 55 56 Il traguardo di Valverde M ARZO • 3/2017 Val verde? Perfavore,nonfatelocorre- «Ma domenicac’èancheAlejan dro lia diognicorsacongliorganizzatori: versari siinformavanosempreallavigi- squadre, lefamiglie,isuoigiovaniav - rio ibericolafamadell’imbattibile.Le quando hacostruitointuttoilterrito- È cresciutocosì,sindaragazzino, forte ditutti. ancora oggi,ilcorridorespagnolopiù carriera. EppureValverde siconsidera, que, conqueiSetteGrandiGirivintiin re eunpalmaresdafararrossirechiun- me volete,hatemperamentodavende- Alberto Contador, unochegiratelaco - un tipettonientemalechedinomefa fare icontietenerelacontabilitàcon T UTTO B ICI 19 febbraio2017,undatachedifficil- inizia araccoglierevittoriesuvittorie. dalla secondacorsainpoi-aYecla - rio chelobeffainvolata:secondo.Ma di vittorias’infrangecontrounavversa- Puente Tocinos aJumilla,ilsuosogno di noveannieconlamagliadella prima apparizioneinunacorsa,all’età terzo ditremaschi.Ancheseallasua Llumbreras, figliodiJuaneMaria, altri. ÈfattocosìilmurcianodiLas no difesta,sì,epoilafestafaagli numero sullaschienaperluièungior- oggi ècosì,ogniqualvoltasispillail battaglia esiesaltavaconessa.Ancora autentico portento,unocheamavala re. Quellolìètroppofor te». Eraun Anche al Giro d’Italia, Alejandro Valverde ha lascia- to la sua firma d’autore. mente sarà dimenticata da Alejandro Valverde: entra nel club dei centenari, di quei corridori in attività che posso- no dire di aver vinto in carriera più di ritrovare le moti- cento corse. È in buon compagnia vazioni, la voglia di mi - #Bala100: dopo André Greipel, Mark gliorarmi dopo tutti questi Cavendish e Tom Boonen c’è lui. Ma anni - spiega Valverde -. Spesso con tutto il rispetto per questi tre fuori- resto basito davanti a chi mi pone que- classe, che dispongono o hanno dispo- sta domanda. Mi sorprende il fatto che sto di doti da velocisti puri, capaci di sia io a sorprendere loro, non capendo vincere volate anche a ranghi compatti, che con la passione si può tutto. La i successi di Valverde sono perle di mia passione è il mio lavoro: quindi la acume tattico e guizzi d’autore, firmate mia gioia. La mia fortuna. Ci vuole da un campione capace di primeggiare forse qualcosa di più per cercare di fare nelle grandi classiche così come nei bene il proprio lavoro? Non credo, ba - Grandi Giri. sta la consapevolezza di sapere che so - «Mi chiedono spesso dove io vada a no un uomo fortunato», così parla ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 57 58 Il traguardo di Valverde M ARZO suo palmarès: Vuelta AndaluciaRutadelSol.Eccoil Alejandro Valverde conquistandola 1 tappaVuelta aAragon 1 tappaClasicadeAlcobendas 1 tappaTour deRomandie 1 tappaTour Down Under Agos Trofeu tappe 2 2 tappeVuelta Valenciana 2 tappeCriteriumduDauphinée 2 tappeParigi-Nizza 3 tappeVuelta aMurcia 4 tappeVuelta aBurgos 4 tappeVolta Catalunya 3 tappeChallengedeMallorca 5 tappeVuelta alPais Vasco 8 tappeVuelta Andalucia 7 tappeVuelta CastillayLeon 4 tappeTour deFrance 1 tappaGiro d’Italia 9 tappeVuelta España 1 RomaMaxima 1 Pr8ebaVillafranca 1 Paris-Camembert 1 GpMiguelIndurain 1 Campionatospagnolocrono 2 Vuelta aMurcia 2 Campionatospagnoloinlinea 2 ClasicaSanSebastian 3 Liegi-Bastogne-Liegi 3 Klasika Primavera 4 Freccia Vallone 1 Volta CastillayLeon 1 Volta aCatalunya 2 ChallengedeMallorca 2 Vuelta aBurgos 2 Vuelta Valenciana 2 CriteriumduDauphinée 3 Vuelta aMurcia 5 Vuelta Andalucia 1 Vuelta España 100 • 3/2017 *

Numero unodelleclassificheUCI A

nel 2006,2008,2014e2015

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e j 19 corseatappe *

del Mondialestrada

21 gareinlinea a #Bala100 Sei volte sulpodio

straordinario tagliatoda vittorie, untraguardo n

60 tappe

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e T UTTO B ICI maglia dellaKelme CostaBlanca. aprile del1980edhaesordito tra Lumbreras deMonteagudo il25 Alejandro Valverde ènatoaLas i professionisti nel2002conla l’uomo delle Cento vittorie, che può grazie al decisivo intervento del Coni. sommare ad esse almeno 150 piazza- Un incidente, diciamo così, che gli è menti tra secondi e terzi posti. costato diciotto mesi di squalifica, oltre La sua quadreria ciclistica è di assoluto a cinque successi cancellati. valore, da restare a bocca aperta: una Poi è tornato, e la cosa che ha lasciato Vuelta (2009, più altre 5 volte nei primi esterrefatti e a bocca aperta, sono le 3), 4 Freccia Vallone, 3 Liegi-Bastogne- Cento vittorie in 928 giorni di competi- Liegi ma anche i podi finali a Tour de zione: insomma, tra vittorie e piazza- France (3° nel 2015) e Giro d’Italia (3° menti di prestigio una percentuale rea- nel 2016). Tutto bello, tutto lindo, co- lizzativa degna di Cristiano Ronaldo. me dicono gli spagnoli? Certo che no, È un uomo che trasmette serenità e anche lui come ogni uomo ha avuto i professionalità. Abbiamo imparato a suoi alti e bassi, e in un’occasione è conoscerlo bene un anno fa al Giro anche finito pesantemente al tappeto, d’Italia. Sempre pronto a dare batta- rimanendo pesantemente coinvolto glia, ma altrettanto disponibile a conce- nell’inchiesta antidoping Operacion dersi ai tifosi, senza fare il dio, ma sa - Puerto (appellativo in codice Valv-Piti, pendoci fare da dio con chi lo conside- dal nome del suo cane, ndr), scoperto ra a ragione una delle bandiere del ¢

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 59 ciclismo degli ultimi quindici anni. Un que vada io già oggi sono felice di quel- uomo famigliare, che ha due famiglie: lo che ho fatto nella mia carriera». dalla attuale moglie, Natalia, ha avuto Niente Giro d’Italia «che io avrei fatto due figli, Pablo e Natalia. E sempre più che volentieri: che bello è stato un due - i gemelli Ivan e Alejandro - ne anno fa. Peccato solo il Colle delle aveva avuti dalla prima. «Ecco quello Finestre, io oltre i duemila soffro trop- che mi pesa di più, l’unica vera cosa po». Quest’anno c’è da aiutare Nairo che davvero mi pesa: stare lontano da Quin tana al Tour de France e poi da casa, allontanarmi dagli affetti». Però non temete, Alejandro Valverde, «el imbatido», #Bala100, chiamatelo come vi pare, non ha assolutamente in - tenzione di cedere il passo. Lui è pron- to ad accelerare e a prendersi quello che fin qui non gli è riuscito ancora di prendere. Cosa? Intanto l’Amstel Gold Il traguardo di Valverde

Race («Sì, mi manca e mi piacerebbe un giorno poter iscrivere il mio nome nell’albo d’oro di una corsa che sento profondamente adatta a me»), e poi quel mondiale che l’ha visto per ben sei volte sul podio ma mai sul gradino più alto. Quest’anno si correrà il 24 set- correre una Vuelta da capitano: «Vin - tembre a Bergen, in Norvegia, pare che cerla? Non voglio apparire presuntuo- possa essere adatto a corridori veloci e so o spaccone, ma io sono così: quando scattanti come il murciano. «Certo che parto per una corsa, non parto mai con la maglia iridata mi piacerebbe un sac- l’idea di fare un buon risultato, ma solo co, ma non voglio che questa diventi con l’intento di fare risultato». per me un’ossessione. Darò il massimo Sembra una differenza da poco, ma per fare il meglio possibile, ma comun- non lo è.

60 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Testa a testa sulle stra- de del Tour de France con il rivale di sempre, Alberto Contador.

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