Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

IL RESP. UFFICIO P.C. IL DIRIGENTE Dott. Dario LEONE Dott. Massimo MARINI

Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n° 423 del 03.11.2011

COMUNE DI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Gruppo di lavoro:

1. Responsabile del progetto - Ist. Dir. P.M. Dario LEONE

2. Collaboratore - Ist. Dir. P.M. Pietro MUNNO

3. Responsabile Squadra Manutenzione - Massimo SIMONELLI

4. Responsabile tecnico – Domenico Bracciale

5. Collaboratrice Amministrativo – Mena DE SANTIS

COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Elenco allegati al Piano Comunale di Protezione Civile Release 02 1 Prolusione Sindaco ed Assessore Pag. 3 2 La Protezione Civile nella Città di Fondi Pag. 4 3 Finalità e storia della Protezione Civile Pag. 6 4 L’ufficio comunale di Protezione Civile Pag. 8 4 L’organigramma e l’organizzazione di protezione civile Pag. 12 5 Centro Operativo Comunale (COC) Pag. 14 6 Centro Operativo Misto (COM) Pag. 15 7 Aree pubbliche e private – Ditte – Volontariato Pag. 16 Schede aree di emergenza (Rif. Tav.n°4) 8 Sistemi di allarme Pag. 58 9 Gruppo Comunale di Protezione Civile (GCVPC) Pag. 59 10 Iter procedurale per la somma urgenza Pag. 60 11 Procedure di somma urgenza Pag. 62 12 Modelli d messaggi Pag. 108 13 Modulistica d’intervento e gestione dell’emergenza Pag. 119 14 Norme di auto protezione Pag. 129 15 Procedure per l’organizzazione di esercitazioni Pag. 133 16 Classificazione delle catastrofi Pag. 134

Cartografie allegati al Piano Comunale di Protezione Civile Release 02 1 Perimetrazione territorio comunale Rapp. 1.20.000 Pag.138 2 Individuazione aree a rischio inondazioni Rapp.1:20.000 Pag.139 2a Ingrandimento Individuazione aree a rischio Pag.140 inondazioni 3 Individuazione aree a rischio incendi Rapp.1:20.000 Pag.141 3a Ingrandimento Individuazione aree a rischio Rapp.1:10.000 Pag.142 incendi 4 Individuazioni arre d’attesa e centri di Rapp.1:20.000 Pag. 143 accoglienza 4a Ingrandimento Individuazioni arre d’attesa e Pag.144 centri di accoglienza, centro urbano e zona mare 5 Rete stradale principale (Vie di fuga) Rapp.1:20.000 Pag.145 6 Stradario centro capoluogo e individuazioni Rapp.1:5.000 Pag.146 strutture di interesse pubblico 7 Stradario zona mare Rapp.1:5.000 Pag.147

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Elenchi utili allegati al Piano Comunale di Protezione Civile Release 02 1 All.1 Glossario tecnico-giuridico in materia di Protezione Civile 2 Codice Kemler All.2 3 Acronimi di Protezione Civile All.3 4 Viario della Città di Fondi All.4

NOTA I dati contenuti nel presente documento possono essere utilizzati solo ed esclusivamente per fini istituzionali, nel rigoroso rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs.196/03.

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PROLUSIONE SINDACO ED ASSESSORE

Il Piano di Protezione civile che l’Amministrazione comunale presenta in queste pagine risponde a due logiche parallele: mettere in campo le risorse tecniche e umane presenti sul territorio e divulgare alla cittadinanza le indicazioni e i punti di riferimento nell’opera di prevenzione.

È un documento che guarda lontano, perché oltre ad evidenziare mezzi e metodi messi a disposizione dal Comune, contribuisce a creare la cultura della prevenzione, essenziale nei momenti dell’emergenza.

Per conseguire questo obiettivo, l’Amministrazione comunale ha messo a punto direttive e risorse mirate per conseguire quattro obiettivi:

1° Adeguamento della preparazione professionale degli addetti al servizio;

2° Istituzione della Banca dati necessaria alle attività di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze;

3° Definizione dell’organizzazione generale per la Protezione civile;

4° Attuazione del principio di sussidiarietà, interfunzionalità e collaborazione tra Comune, Volontariato, Enti esterni pubblici e privati.

Su questi precisi “punti” si basa la rivisitazione del Piano di Protezione Civile, un significativo passo in avanti, certamente, non un punto d’arrivo, perché la sicurezza dei cittadini va continuamente aggiornata alle situazioni che mutano, sia in fatto di tipologia delle calamità, sia di innovazione nei mezzi impiegati nelle emergenze.

In questa attività di prevenzione sarà importante, nell’interesse generale, l’apporto dei mass media nella divulgazione di adeguate informazioni alla comunità fondana.

Detto questo, sentiamo il dovere di ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a far nascere questo Piano innovativo, che sarà incluso a pieno titolo tra i riferimenti Regionali per la Protezione civile.

L’Assessore alla Protezione Civile Il Sindaco

Sig. Silvio PIETRICOLA Dott. Salvatore DE MEO

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LA PROTEZIONE CIVILE NELLA CITTA’ DI FONDI (LT)

La Città di Fondi, e in larga parte anche la Provincia, in tempi recenti non ha subìto gravi danni causati da calamità naturali paragonabili ad eventi accaduti in altre località dello Stato Italiano.

Storicamente il rischio maggiore proviene dai fiumi e canali presenti nel territorio (Lago di Fondi, ed altri minori) l’ultimo evento (straripamento di un canale) risale nell’anno 1991 esso venne registrato, in località QUERCE, a seguito delle abbondanti precipitazioni con la conseguente perdita di vite umane.

L’Ordinanza del P.C.M. n. 3274 del 20/03/03 che ha deliberato la “Classificazione Sismica del Territorio Nazionale” ha inserito la Città di Fondi in Classe 2, il rischio sismico, seppur presente, è assai ridotto rispetto alla realtà nazionale e d’altra parte le strutture edili nella nostra città posseggono caratteristiche rassicuranti per qualità di progettazione e costruzione

Maggiori sono invece, attualmente, i rischi derivanti dalle attività antropiche:

1. I disagi dovuti ad incontrollate attività che possono aggregare un elevato numero di cittadini in occasione di importanti manifestazioni (il disagio ed il turbamento alla normale vita sociale della comunità sono oggi inclusi nelle competenze della Protezione Civile);

2. Condizioni meteorologiche estreme (disagi quasi sempre di dimensioni limitate e di ridotta durata, causati da straripamenti di tratti fognari e canali di bonifica,temporali improvvisi accompagnati da forti raffiche di vento).

L’Amministrazione Comunale di Fondi, pur con qualche difficoltà, è sempre riuscita ad intervenire con sufficiente preparazione, ma non è stata esente da critiche per la non rara intempestività dell’azione.

Risale al mese di Maggio 2008 - delibera di Giunta n° 200 del 08.05.2008 - il primo intervento normativo con l’approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile all’interno del quale era previsto un “Nucleo Operativo” che non è stato poi formalmente costituito e disciplinato.

L’attività delle “strutture comunali” è sempre stata improntata sulla “buona volontà di qualche dipendente”, in totale assenza di un coordinamento, ritrovandosi, in una palese condizione di arretratezza rispetto ad altre realtà, ovviamente in rapporto a grandi centri abitati simili o di pari dimensioni.

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Con Ordine di servizio Prot. n° 37258 del 23.09.2010 si è dato concreto avvio alla fase organizzativa di quello che dovrà divenire il “Nucleo di Protezione Civile del Comune Fondi” istituendo una “Unità di Progetto” la cui attività è finalizzata alla predisposizione dell’organizzazione comunale, alla rivisitazione del Piano di Protezione Civile, alla costituzione del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile ed al mantenimento aggiornato dei dati essenziali al Piano citato.

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FINALITA’ E STORIA DELLA “PROTEZIONE CIVILE”

Per “Protezione Civile” si vuole definire il complesso degli organismi pubblici e privati, delle strutture, dei mezzi e delle attività volte a:

1. Prevenire le cause degli eventi calamitosi di provenienza naturale o antropica mediante l’adozione di provvedimenti atti a rimuoverle o, almeno, a ridurne gli effetti; 2. Organizzare i servizi di emergenza (soccorso e assistenza alle popolazioni colpite) predisponendo quanto prevedibilmente necessario e oggetto di adeguata pianificazione; 3. Coordinare gli interventi durante l’emergenza.

Pertanto, il fine ultimo che le attività di Protezione Civile perseguono è quello della tutela dell’incolumità pubblica e dei beni a fronte di una calamità antropica, naturale o catastrofe, operando possibilmente per prevenirla ed intervenire per ridurne gli effetti dannosi quando si verifica.

L’attività di Protezione Civile assume necessariamente priorità rilevante e strategica tra i compiti dello Stato e degli Enti Locali, tant’è che i primi tentativi di regolamentazione, anche senza il riferimento ai termini lessicali oggi usati, risalgono all’indomani del compimento dell’Unità Nazionale.

Il primo intervento legislativo in materia di “governo dell’emergenza” a tutela dei cittadini e dei loro beni può essere rapportato alla Legge 30 giugno 1904, n. 283 “per la difesa delle strade e degli abitanti dalle frane”; a questa, dopo altre normative, ha fatto seguito il Regio Decreto n. 2.389 convertito poi nella Legge 15 marzo 1928, n. 883 “Disposizioni per i servizi di pronto soccorso in caso di disastri tellurici o di altra natura”.

Dopo diversi anni, si è giunti alla prima legge organica di “Protezione Civile”, la Legge 8 dicembre 1970, n. 996 “Interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità”, la cui applicazione è stata disciplinata col Decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66, promulgato dopo dieci anni a seguito di una nuova calamità naturale.

Per giungere all’effettiva “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”, viene emanata la Legge 24 febbraio 1992, n. 225.

Più recentemente, con la Legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni, meglio conosciuta come “Legge Bassanini”, sono stati ridefiniti i ruoli delle Amministrazioni aumentando e meglio precisando i compiti dell’Ente Locale, per giungere al D.L.gs 31.3.1998, n. 112 al D. L.gs 18.08.2000 n. 267 ed infine la legge Regionale n.37/85 e s.m.i.. ”Istituzione del servizio di protezione civile nella Regione Lazio ”.

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Analizzando i testi legislativi citati, non sfuggirà l’evoluzione temporale del “concetto di attività di Protezione Civile” che, dopo le prime norme, è passato da una concezione di intervento di soccorso effettuato da strutture pubbliche successivamente all’evento calamitoso ad una più moderna ed efficace concezione di soccorso e ripristino preceduto da importanti fasi di previsione e prevenzione effettuate da strutture pubbliche con la partecipazione diretta dei cittadini organizzati nelle varie espressioni del volontariato e dell’associazionismo professionale (non escludendo la partecipazione individuale di fronte a specifiche e documentate competenze).

Ai sensi dell’art. 2 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Tipologia degli eventi ed ambiti di competenze”, ai fini dell'attività di Protezione Civile gli eventi si distinguono in:

I. eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; (eventi di tipo “a”);

II. eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria; (eventi di tipo “b”);

III. calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. (eventi di tipo “c”).

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L’UFFICIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

L’Ufficio Comunale sarà costituito da una Unità operativa complessa composto da un funzionario della Polizia Locale di Cat.D , un impiegato amministrativo, un tecnico geometra e tre agenti della locale Polizia municipale, da inquadrare nell’Ufficio di Protezione Civile con sede amministrativa in Piazza Municipio Piano 3°- tel. 0771507425 Fax 0771507442 E-Mail [email protected].

Il personale dovrà possedere competenze specifiche per la gestione ordinaria del servizio che viene attivato anche nelle emergenze con compiti di supporto all’Unità di Crisi. In via ordinaria, curerà l’attuazione del programma organizzativo ed il mantenimento dell’efficienza della struttura, con specifico riferimento al coordinamento degli operatori in organico, del Centro Operativo Comunale, collocato presso la Centrale Operativa del Comando di P.M. in via V. Occorsio n°2 tel. 077151681 Fax 0771517204 e del Gruppo Comunale dei Volontari, la cui sede e magazzino saranno individuati appena costituito.

STRUTTURA DI COORDINAMENTO LOCALE

Il sistema di vigilanza sul territorio prevede, in caso di allerta da parte degli enti preposti, un’attività di ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio, con possibilità di comunicare in tempo reale le eventuali criticità e consentire l’adozione delle conseguenti misure di salvaguardia.

Il Presidio Territoriale è composto da squadre miste, personale dei propri uffici tecnici, del volontariato locale ed eventualmente delle diverse strutture operative presenti sul territorio, saranno disciplinate tramite accordi e protocolli d’intesa ai sensi della normativa vigente per il controllo dei punti critici, delle aree soggette a rischio, dell’agibilità delle vie di fuga e della funzionalità delle aree di emergenza.

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COMPOSIZIONE RIFERIMENTI E COMPITI DEL PRESIDIO TERRITORIALE

Composizione Compiti e funzioni Telefono/Fax Presidio Territoriale

077151681 Comando P.M. Primo Controllo e organizzazione 0771517204

Squadra Reperibilità 077151681 Supporto Comunale 0771517204

3463241530 Croce Rossa Organizzazione Logistica 0771519248

0771511029 Falchi Antincendio 3282782693

3283458305 Nucleo Aereo Pontino Sorveglianza e/o sorvolo aereo 3383333268

EkoClub International Controllo Ambientale 3402928741

Ass. Naz. Polizia di Soccorso in mare 3336761090 Stato

Attivazione del Presidio Operativo

Il Sindaco, o un suo delegato, si avvale già a partire dalle prime fasi di allertamento, di un presidio operativo organizzato nell’ambito della stessa struttura comunale lo stesso è composto dai referente della funzione tecnica di valutazione e pianificazione, che fornisca al Sindaco o suo delegato le informazioni necessarie in merito all’evolversi dell’evento in atto, e inoltre previsto che mantenga i contatti con le diverse amministrazioni o enti interessati e/o nuclei di protezione civile.

Il presidio operativo:

• garantisce il rapporto costante con Regione, Provincia e Prefettura - UTG • attiva la funzione tecnica di valutazione e pianificazione.

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COMPOSIZIONE DEL PRESIDIO OPERATIVO

Nominativo Referente P.O. Sede Telefono Fax

Ag. Mastantuono Carmina Comando P.M. 077151681 0771517204

Ag. Pegorer Rosanna Comando P.M. 077151681 0771517204

3480061970 Geom. Simonelli Massimo LL.PP. 0771507442 3387486997

CENTRO OPERATIVO COMUNALE O INTERCOMUNALE Sede: Via Acquachiara (Interno Mattatoio Comunae)

Funzioni di Supporto Referente Telefono Fax

Tecnica di valutazione e Dario LEONE 0771507425 0771507442 pianificazione

Geom. Bracciale Tecnico urbanistica e pianificazione 3470482304 0771507263 Domenico

Simonelli 3480061970 Materiali e mezzi 0771507442 Massimo 3387486997

Sanità, Assistenza Sociale e Pietro Cacciola 3463241530 0771519248 Veterinaria

Mastantuono Servizi Essenziali 077151681 0771517204 Carmina

Strutture operative locali e viabilità Pegorer Rosanna 077151681 0771517204

Coordinamento Forze di Polizia Dario LEONE 0771507425 0771507442

Assistenza alla popolazione Croce Rossa 3463241530 0771519248

Volontariato Pietro Cacciola 3463241530 0771519248

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VOLONTARIATO E PROFESSIONALITÀ

Associazione Referente

Squadra reperibilità Comunale Sindaco o Delegato

Falchi Mario Marino

Nucleo Aereo Pontino Pino Frattasi

Croce Rossa Pietro Cacciola

EkoClub International Giuseppe Della Corte

Associazione Nazionale Polizia di Stato Danilo Ventola

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L’ORGANIGRAMMA E L’ORGANIZZAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE NEL COMUNE DI FONDI (LT)

L’Amministrazione comunale, prima di attivare un processo organizzativo predefinito, ha ritenuto indispensabile fare un’analisi della situazione trovata al momento dell’insediamento e, quindi, ha provveduto alla definizione di un organigramma tale da individuare la struttura che si sarebbe andati a realizzare, rappresentata dall’organigramma appresso riportato:

L’organigramma rappresenta l’insieme delle funzioni indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Protezione Civile.

Esse sono cosi caratterizzate:

Il Sindaco è la massima autorità locale (art.15 Legge 24.2.1992 n.225) ed è responsabile di tutti gli interventi realizzati nel proprio territorio.

Alla luce dei recenti trasferimenti e chiarimenti apportati dai decreti “Bassanini” sulle competenze del Comune in materia di Protezione Civile si può affermare che il Sindaco, nel tempo ordinario, garantisce le normali attività di prevenzione e previsione

13 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 utilizzando l’apposita struttura comunale prevista dalle legislazioni vigenti a carattere nazionale e regionale, curando particolarmente l’aspetto della pianificazione e del suo puntuale aggiornamento.

In condizioni d’emergenza provvede invece:

1. in qualità di Capo dell’Amministrazione, a dirigere e coordinare le prime operazioni di soccorso nonché la preparazione dell’emergenza, a tenere informati la popolazione e gli altri organi istituzionali, ad impegnare ed ordinare spese per interventi urgenti secondo le procedura di legge utilizzando - se del caso - mezzi e maestranze comunali e ogni altra risorsa per l’organizzazione dell’emergenza nell’ambito della normativa amministrativa speciale esistente e a disposizione per le fattispecie (ordinanze contingibili ed urgenti, verbali di somma urgenza, deliberazioni in sanatoria, liquidazioni di fatture senza impegno di spesa, ecc.);

2. in qualità di Ufficiale di Governo, ad adottare -se del caso - tutti i provvedimenti di carattere contingibile ed urgente che si rendano necessari per garantire la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubbliche, anche ai sensi della legislazione speciale vigente per le singole materie. 3. Ove sia valutata l’opportunità, soprattutto per la gestione politica delle fasi di previsione e prevenzione, il Sindaco può trasferire la delega ad un Assessore.

Rimane comunque nella figura del Sindaco la responsabilità della gestione dell’emergenza, che non è delegabile.

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CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.)

Il Centro Operativo Comunale, che sarà istituito con apposita determinazione Dirigenziale, è collocato presso il Comando di Polizia Municipale con appositi locali ed attrezzature da impiegare nelle situazioni d’emergenza.

Nel C.O.C. trova collocazione quel gruppo di lavoro composto da Amministratori e Dirigenti incaricati di gestire l’emergenza secondo le indicazioni del Piano comunale di Protezione Civile (vedasi Regolamento Comunale di Protezione Civile in corso di redazione).

Le funzioni in esso previste sono:

1. Comunicazioni e Servizi al C.O.C.; 2. Sicurezza e Viabilità;

3. Sanità e Servizi Sociali; 4. Servizi Tecnici Comunali;

5. ITALGAS – ENEL spa; 6. Vigili del Fuoco;

7. Regione e Provincia; 8. Prefettura;

9.Volontariato; 10. Altri Settori dell’Amministrazione;

11. Altri Enti Esterni.

Per una completa disamina delle caratteristiche generali del C.O.C., si rimanda al regolamento di Protezione Civile in fase di approvazione.

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ALTRI ENTI, ASSOCIAZIONI OD ORGANIZZAZIONI

In questo gruppo sono incluse tutte quelle strutture, convenzionate o meno, con le quali l’Amministrazione Comunale intrattiene rapporti utili alla gestione delle problematiche relative alla Protezione Civile.

I rappresentanti di questi Enti possono essere invitati a partecipare alle attività svolte in addestramento ed in emergenza nel Centro Operativo Comunale (C.O.C.).

CENTRO OPERATIVO MISTO (C.O.M.)

Qualora le esigenze non fossero fronteggiabili con i soli mezzi dell’Amministrazione comunale o l’evento dovesse oltrepassare il territorio comunale di Fondi, il C.O.C. sarà integrato, per decisione dell’Autorità statale decentrata di P.C. – il Prefetto, con i rappresentanti degli Enti esterni che forniranno aiuti e supporto.

In questo caso è prevista la trasformazione del C.O.C. in Centro Operativo Misto (C.O.M.) con la presenza del:

1. Sindaco o suo delegato; 2. Sindaci almeno dei comuni limitrofi colpiti;

3. Responsabile dell’U.P.C.; 4. Dirigente Polizia Municipale;

5. Coordinatore del G.C.V.P.C.; 6. Rappresentante della Prefettura;

7. Rappresentante FF.AA.; 8. Rappresentante VV.F.;

9. Rappresentante ASL; 10. Rappresentante Arma dei Carabinieri;

11. Rappresentante P.S. ; 12. Rappresentante Genio Civile Regionale;

13. Rappresentante C.R.I. Locale.

Per una completa disamina delle caratteristiche generali del C.O.M., si rimanda al regolamento di Protezione Civile in fase di approvazione.

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AREE PUBBLICHE e PRIVATE

SCHEDE AREA DI ATTESA

AREA DI ATTERRAGGIO ELICOTTERI

AREA DI AMMASSAMENTO SOCCORITORI E RISORSE

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AREA DI EMERGENZA

AREA DI ATTERRAGGIO ELICOTTERI OCCASIONALI

Scheda 1/07

Ubicazione Via S. Magno “S. Giovanni di Dio”

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’33.44’’ Long. 13°24’56.61’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

Scheda 2/07

Ubicazione Via Gegni Villa Placitelli

Quota s.l.m. 67 m

Coordinate Geografiche Lat. 41°21’08.32’’ Long. 13°26’37.20’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

17 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI ATTERRAGGIO ELICOTTERI OCCASIONALI

Scheda 3/07

Ubicazione Loc. Salto Via Falascosa

Quota s.l.m. 0 m

Coordinate Geografiche Lat. 41°18’52.55’’ Long. 13°20’44.85’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

Scheda 4/07

Ubicazione Via Arnale Rosso Parcheggio stadio Comunale Quota s.l.m. 5 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’21.60’’ Long.13°25’10.82’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

18 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI ATTERRAGGIO ELICOTTERI OCCASIONALI Scheda 5/07

Ubicazione S.S. n°637 Area mercato domenicale

Quota s.l.m. 5 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’38.76’’ Long.13°25’05.03’’

Referenti presidio

G.C.V.P.C.

Scheda 6/07

Ubicazione Loc. Goffa Campo di volo

Quota s.l.m. 0 m Coordinate Geografiche Lat. 41°18’57.89’’ Long. 13°22’17.46’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

19 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI ATTERRAGGIO ELICOTTERI OCCASIONALI

Scheda 7/07

Ubicazione Via Rene Monastero S. Magno

Quota s.l.m. 22 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’37.57’’ Long. 13°23’04.76’’

Referenti presidio G.C.V.P.C.

20 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 1/49

Ubicazione Via Rene Scuola elementare e materne “Rene”

Quota s.l.m. 28 m

Coordinate Geografiche Lat. 41°22’17.86’’ Long.13°22’52.98’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 2/49

Ubicazione Via Ponte Gagliardo Scuola elementare e materne “S. Magno”

Quota s.l.m. 21 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’21.14’’ Long.13°24’22.61’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi) 21 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 3/49

Ubicazione Via Mola S. Maria

Scuola Media “Purificato”

Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’44.52’’ Long.13°25’15.01’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 4/49

Ubicazione Via Mola S. Maria Scuola Media “Garibaldi”

Quota s.l.m. 6 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’46.19’’ Long.13°25’10.34’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

22 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 5/49

Ubicazione Via degli Osci Scuola “Aspri – Amante”

Quota s.l.m. 13 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’34.87’’ Long.13°25’51.31’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 6/49

Ubicazione Via P. Gobetti Istituto “Liceo Classico” A. Pacinotti

Quota s.l.m. 14 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’37.30’’ Long.13°25’50.41’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

23 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 7/49

Ubicazione Via P. Gobetti Tensostruttura

Quota s.l.m. 13 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’36.30’’ Long.13°25’52.69’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 8/49

Ubicazione Via Mola S. Maria Palazzetto dello Sport

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’41.37’’

Long.13°25’15.40’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

24 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 9/49

Ubicazione San Magno Istituto Tecnico Commerciale

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’35.32’’ Long.13°24’51.28’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 10/49 Ubicazione Via Appia Lato Istituto Tecnico Industriale Statale I.T.I.S.”

Quota s.l.m. 14 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’07.56’’ Long.13°26’09.98’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

25 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 11/49

Ubicazione Piazza Domenico Purificato Scuola Elem. Giulia Gonzaga Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’55.76’’ Long.13°25’46.70’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 12/49

Ubicazione Piazza Domenico Purificato Scuola Media “Don Milani”

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’50.67’’

Long.13°25’45.37’’ Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

26 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI Scheda 13/49

Ubicazione Piazza Domenico Purificato Tensostruttura

Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’51.98’’ Long.13°25’50.11’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 14/49

Ubicazione Via Ponte Tavolato Scuole Elementare e Materna “Ponte Tavolato”

Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’20.47’’ Long.13°25’42.08’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

27 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 15/49

Ubicazione S.P. Selva Vetere Scuola Elementare e Materna “Casa Bianca”

Quota s.l.m. 0 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’58.86’’ Long.13°22’43.49’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 16/49

Ubicazione Via Covino Scuola Elementare e Materna “Salto Covino”

Quota s.l.m. 5 m Coordinate Geografiche Lat. 41°18’05.69’’ Long.13°20’12.51’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

28 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 17/49

Ubicazione Via Cesulo Scuola Elementare e Materne “San Raffaele” (plesso dismesso)

Quota s.l.m. 22 m Coordinate Geografiche Lat. 41°18’13.82’’ Long.13°25’50.73’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 18/49

Ubicazione Via Cocuruzzo Scuola Elementare “Cocuruzzo”

Quota s.l.m. 139 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’22.38’’ Long.13°25’11.32’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

29 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 19/49

Ubicazione Via Appia Lato Itri - Centro Disabile Allegra Brigata S.Andrea

Quota s.l.m. 37 Coordinate Geografiche Lat. 41°19’47.36’’ Long.13°28’05.15’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 20/49

Ubicazione Via Flacca Torre Canneto Camping “Torre Canneto”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’25.47’’ Long.13°20’44.21’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

30 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 21/49

Ubicazione Via Flacca Camping “Eden”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’49.72’’ Long.13°18’10.00’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 22/49

Ubicazione Via Flacca Camping “Villa dei principi”

Quota s.l.m. 4 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’53.09’’ Long.13°17’18.96’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

31 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI Scheda 23/49

Ubicazione Via Flacca Camping “Settebello”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’39.21’’ Long.13°19’25.78’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 24/49

Ubicazione Via S. Anastasia Camping “S. Anastasia”

Quota s.l.m. 4 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’25.08’’ Long.13°20’44.59’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

32 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 25/49

Ubicazione Via Guado Bastianelli Camping “Holiday”

Quota s.l.m. 4 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’15.35’’ Long.13°21’22.86’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 26/49

Ubicazione Via Guado Bastianelli Camping “Orange”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’32.22’’ Long.13°22’06.08’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

33 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 27/49

Ubicazione Via Guado Bastianelli Camping “Le Dune”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°16’52.63’’ Long.13°22’51.92’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 28/49

Ubicazione Via Flacca Hotel “Martino Club”

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’38.05’’ Long.13°19’31.88’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

34 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 29/49

Ubicazione Via Rene Monastero S. Magno Casa Mosillo

Quota s.l.m. 22 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’’37.57’’ Long.13°23’04.76’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 30/49

Ubicazione Via San Magno Area Regionale

Quota s.l.m. 20 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’32.84’’ Long.13°23’00.93’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

35 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 31/49

Ubicazione Via Ponte Gagliardo Campo Sportivo

Quota s.l.m. 28 m Coordinate Geografiche Lat. 41°22’33.02’’ Long.13°24’28.66’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 32/49

Ubicazione S.S. n. 637 Frosinone - Gaeta Area Mercato Ambulanti

Quota s.l.m. 5 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’38.76’’ Long.13°25’05.03’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

36 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 33/49

Ubicazione Via Mola S. Maria Parcheggio Teatro

Quota s.l.m. 4 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’43.22’’ Long.13°25’10.17’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 34/49

Ubicazione Via Diversivo Acquachiara Mattatoio Comunale

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’14.65’’ Long.13°24’39.43’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

37 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 35/49

Ubicazione San Magno Parcheggio I.T.C.

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’35.47’’ Long.13°24’53.42’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 36/49

Ubicazione Viale Piemonte Parcheggio M.O.F.

Quota s.l.m. 5 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’21.60’’ Long.13°25’10.82’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

38 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 37/49

Ubicazione Via Arnale Rosso Stadio Comunale “D. Purificato”

Quota s.l.m. 17 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’30.91’’ Long.13°26’14.68’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 38/49

Ubicazione Via Arnale Rosso Parcheggio Stadio Comunale “D. Purificato”

Quota s.l.m. 17 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’30.75’’ Long.13°26’14.02’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

39 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 39/49

Ubicazione Via Querce Piazzale Chiesa “S. Antonio alle Querce”

Quota s.l.m. 56 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’53.43’’ Long.13°27’35.52’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 40/49

Ubicazione Piazza Delle Regioni Piazza Delle Regioni (zona 167)

Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’55.06’’ Long.13°25’50.73’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

40 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 41/49

Ubicazione Piazza D. Purificato Piazza D. Purificato (zona 167)

Quota s.l.m. 7 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’54.99’’ Long.13°25’46.37’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 42/49

Ubicazione Via S. Anastasia Piazza S. Anastasia

Quota s.l.m. 1 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’24.97’’ Long.13°20’31.39’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

41 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 43/49

Ubicazione Via Diversivo Acquachiara Piazzale Distributore Q8 di Massarone Marco

Quota s.l.m. 3 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’53.49’’ Long.13°24’45.61’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 44/49

Ubicazione Via Flacca Piazzale Tahiti Club

Quota s.l.m. 1 m Coordinate Geografiche Lat. 41°17’00.35’’ Long.13°22’23.49’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

42 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 45/49

Ubicazione S.P. Selva Vetere Piazzale Ex Impresa Di Vizio

Quota s.l.m. 2 m Coordinate Geografiche Lat. 41°18’33.02’’ Long.13°23’54.71’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 46/49

Ubicazione Via San Magno Ospedale S. Giovanni di Dio

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’33.44’’ Long.13°24’56.61’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

43 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA,

AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 47/49

Ubicazione Piazza F. Evangelista Piazzale F. Evangelista

Quota s.l.m. 14 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’05.69’’ Long.13°26’13.21’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

Scheda 48/49

Ubicazione Via Appia Lato Itri Area libera Via Appia Lato Itri -Via Ponte Tavolato

Quota s.l.m. 14 m Coordinate Geografiche Lat. 41°20’56.28’’ Long.13°26’22.56’’

Referenti presidio C.R.I. (Sez. di Fondi)

44 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREA DI EMERGENZA

AREA DI AMMASSAMENTO, CENTRI DI ACCOGLIENZA, AREE DI ATTESA, PARCHEGGI TEMPORANEI

Scheda 49/49

Ubicazione Via Vittorio Occorsio Piazza Archimede Amleto Rotunno

Quota s.l.m. 8 m Coordinate Geografiche Lat. 41°21’12.55’’ Long.13°25’29.81’’

Referenti presidio

C.R.I. (Sez. di Fondi)

45 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

AREE DI ACCOGLIENZA DI PROPRIETA’ PRIVATA

N. Nome Indirizzo Posti Recapiti E.mail – siti Web

11 Camping TORRE Via Flacca 1000 077157215 CANNETTO Km.0.500 fax 077157497

12 Camping EDEN Via Flacca, 150 0771599316 www.campingeden.net km.1.500 fax 0771599316 [email protected]

13 Camping TITAN Via 0071599030 VILLAGE Sugarelle,2

14 Camping Via 077157458 COLUMBUS Chianchia- VILLAGE relle

AREE RICETTIVE COPERTE - PUBBLICHE

N° PLESSO UBICAZIONE

1 SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “ RENE” Via Rene

2 SCUOLA ELEMENTARE “ SAN MAGNO” Via Ponte Gagliardo

3 SCUOLA MEDIA “ PURIFICATO” Via Mola Santa Maria

4 SCUOLA MEDIA “ GARIBALDI” Via Mola Santa Maria

5 SCUOLA “ ASPRI – AMANTE” Via degli Osci

6 ISTITUTO “LICEO CLASSICO” A. PACINOTTI Via Piero Gobetti

7 TENSOSTRUTTURA Via Piero Gobetti

8 PALAZZETTO DELLO SPORT Via Mola Santa Maria

9 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “ I.T.C.” Via San Magno

10 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “ I.T.I.S.” Via Appia Lato Itri

46 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

11 SCUOLA ELEMENTARE “GIULIA GONZAGA” Piazza D.Purificato

12 SCUOLA MEDIA “ DON MILANI” Piazza D.Purificato

13 TENSOSTRUTTURA Piazza D.Purificato

14 SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “ PONTE Via Ponte Tavolato TAVOLATO”

15 SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA “ CASABIANCA” S.P. Selva Vetere

16 SCUOLA ELEMENTARE “ SALTO COVINO” Via Covino

17 SCUOLA ELEMENTARE “ SAN RAFFAELE” Plesso Via Cesulo dismesso

18 SCUOLA ELEMENTARE “ COCURUZZO” Via Cocuruzzo

19 CENTRO DISABILE ALLEGRA BRIGATA “ S.ANDREA” Via Appia Lato Itri

AREE RICETTIVE SCOPERTE - PUBBLICHE

N° PLESSO UBICAZIONE

1 MONASTERO “ SAN MAGNO” “ CASA MOSILLO” Via Rene

2 AREA REGIONALE Via San Magno

3 CAMPO SPORTIVO Via Ponte Gagliardo

4 AREA MERCATO AMBULANTI S.S.N.637 Frosinone – Gaeta

5 PARCHEGGIO TEATRO Via Mola Santa Maria

6 MATTATOIO COMUNALE Via Diversivo Acquachiara

7 PARCHEGGIO ISTITUTO TECNICO Via San Magno COMMERCIALE

8 PARCHEGGIO MERCATO ORTOFRUTTICOLO Viale Piemonte

9 STADIO COMUNALE “D.PURIFICATO” Via Arnale Rosso

10 PARCHEGGIO STADIO COMUNALE Via Arnale Rosso

11 PIAZZALE CHIESA “S’ANTONIO ALLE QUERCE” Via Querce

47 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

12 PIAZZA DELLE REGIONI ( zona 167) Piazza delle Regioni

13 PIAZZA DOMENICO PURIFICATO (zona 167) Piazza Domenico Purificato

14 PIAZZA SANT’ANASTASIA Via S. Anastasia

15 PIAZZALE DISTRIBUTORE Q8 di MASSARONE Via Diversivo Acquachiara MARCO

16 PIAZZALE TAHITI CLUB Via Flacca

17 PIAZZALE ex IMPRESA DI VIZIO S.P. Selva Vetere

18 OSPEDALE “SAN GIOVANNI DI DIO” Via San Magno

19 PIAZZALE F. EVANGELISTA P.zza F.Evangelista

AREE PER ATTERRAGGIO DIURNO DI ELIAMBULANZA OD ALTRO ( la scelta dell’area di atterraggio è a scelta del pilota)

N° PLESSO UBICAZIONE

1 OSPEDALE “ S. GIOVANNI DI DIO” Via San Magno

2 VILLA PLACITELLI Via Gegni

3 CAMPO DI VOLO Loc. Salto

4 PARCHEGGIO STADIO COMUNALE Via Arnale Rosso

5 AREA MERCATO DOMENICALE S.S.n°637 Frosinone – Gaeta

6 CAMPO DI VOLO Loc. Goffa

AREE RICETTIVE ATTREZZATE (Celle frigo e impianto elettrico)

N° PLESSO CELLE QUANTITA’ UBICAZIONE FRIGO (mq. circa)

1 MERCATO Viale Piemonte ORTOFRUTTICOLO (MOF)

2 MATTATOIO COMUNALE Via Div. Acquachiara

48 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

ELENCO AUTOMEZZI E MATERIALI IN DOTAZIONE ALLA SQUADRA DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

N Settore di Tipo Targa e/o telaio appartenenza

1 Serv. Istituz. Alfa Romeo 166 Serie 3 V6 24V SP CL*872*TA

2 Servizi Sociali Fiat Panda 1100i CC*661*MS

3 Servizi Sociali Mercedes 416 Autobus CF*365*MT

4 Urbanistica Fiat Panda 110i BD*977*PK

5 LL.PP. Fiat Panda 1100i 4x4 BA*477*PR

6 LL.PP. Fiat Punto 55 3P AX*057*EN

7 LL.PP. Fiat Uno 60 3P MS*230819

8 LL.PP. Fiat Talento LT*450719

9 LL.PP. Fiat Fiorino BD*263*RG

10 LL.PP. Daf Trucks (Camion) CP*199*HT

11 LL.PP. Fiat Panda CTG (Van) AB*001*TT

12 LL.PP. Multitel MJ 19 (Scala Mobile) CT*456*ED

13 LL.PP. Fiat Unic (Ragno) e Cassoni Scarrabili LT*303638

14 LL.PP. Macchina Operatrice ADN 313

15 LL.PP. Ciclomotore 49939

16 LL.PP. Piaggio LT*074460

17 LL.PP. Piaggio BK*47526

18 LL.PP. Piaggio BK*47538

19 LL.PP. Terna gommata WB70 dotata di forche e Benne Mod. KOMATSU WB 70 A

20 Polizia Mun. Fiat Panda 2^ Serie 1.1 Active CP*077*LE

49 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

21 Polizia Mun. Alfa Romeo 147 1.9 JTD 5P i CP*749*XA

22 Polizia Mun. Alfa Romeo 147 1.6 16V T CE*563*MA

23 Polizia Mun. Alfa Romeo 147 1.6 16V T CE*562*MA

24 Polizia Mun. Alfa Romeo 147 1.6 16V T CE*561*MA

25 Polizia Mun. Fiat Punto 60 5P BE*885*SF

26 Polizia Mun. Fiat Punto 60 5P BE*884*SF

27 Polizia Mun. Fiat Scudo BR*728*VN

28 Polizia Mun. Fiat Panda 1100 i BY*788YC

29 Polizia Mun. Fiat Fiorino AD*410*RC

30 Polizia Mun. Vespa Piaggio 48 cc. 29403

31 Polizia Mun. Vespa Piaggio 48 cc. 29404

DITTE PRIVATE DI PRONTO INTERVENTO PER L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO, VERIFICA E DI RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI

Ragione Sociale Telefono Fax

3394962479 Parisella Gaetano 0771502331 Movimento terra e mezzi 0771502331

Cimino Giuseppe Movimento terra e mezzi 0771 567008

Castelli Domenico Movimento terra e mezzi 3357710348

Gival Movimento terra e mezzi nc

Miceli Movimento terra e mezzi 3385887950

0771531812 Soccorso stradale e deposito Gemino Parisella 0771514188 Giudiziario 0771923935

Di Manno srl Materiale di cava e mezzi 0771 504707 0771531113 Cavin Materiale di cava e mezzi 0771 511544

50 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

0773 731131 Guido Costruzioni Piattaforme aeree 348 7904617

La Televisione Ripristino linee elettriche 3479158940

Elettrosud Ripristino linee elettriche 3356556041

La Nuova Luce Ripristino linee elettriche 0771 510822

Fimar Ripristino linee elettriche 3498674205

Siadef Ripristino linee elettriche 3483706148

ELENCO FARMACIE PER REPERIBILITÀ MEDICINALI

N. Farmacia Risorse Telefono Reperibile

1 Ceniccola John Medicinali 0771 500958 Dott. Ceniccola John

2 Fiore Gino Medicinali 0771 512283 Dott. Fiore Gino

3 Grieco Carlo Medicinali 0771 531023 Dott. Grieco Carlo

4 Iacozza Antonio Medicinali 077157544 Dott. Iacozza Antonio

5 Polidori Vittorio Medicinali 0771 531029 Dott. Polidori Vittorio

6 Savelli Immacolata Medicinali 0771 503330 Dott. Savelli Immacolata

7 Medicinali 0771 517134 0771 Dott. Terenzio Daniele Terenzio Daniele 531561

8 Terenzio Patrizia Medicinali 0771 531696 Dott. Terenzio Patrizia

51 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

ELENCO E RIFERIMENTI DELLE AZIENDE PRESENTI SUL TERRITORIO CHE POSSONO OFFRIRE UN VALIDO CONTRIBUTO IN CASO DI CALAMITA’

Aziende - Società Risorse disponibili Telefono Fax

Piazzoli Giorgio Trasporti 0771519067 0771532920

Gruppo Izzi Generi di prima necessità 07715381

Grassi Giovanni Macchine industriali 0771 531513 0771 511150 Cavin Fornitura Laterizzi 0771 511544

Elenco telefonico di strutture sovra comunali quali Vigili del Fuoco,Corpo Forestale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia provinciale, Capitanerie di Porto, Asl, comuni limitrofi per la reciproca comunicazione di situazioni di criticità e per le attività di monitoraggio.

Ente - Struttura Referente Telefono Fax E-mail

Talani Domenico UTG -Prefettura 07736581 0773658408 Romano Alessandro

Centro Funzionale Sala operativa 0644702876 803 555 Regionale regionale

Provincia Centralino 0773 4011 0773401361

Comandante 0771502020 Carabinieri 0771502020 Stazione

Dirigente 07715068232 Polizia 077150681 Commissariato

Comandante 0771510628 Finanza 0771510628 Compagnia

Vigili Del Fuoco Comandante 3494746886 115 Fondi

Polizia Provinciale Comandante 07715068 07715068232

52 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Asl 0771505431 0771500893

Capitaneria di 0771460088 Comandante 0771464724 Porto Gaeta 0771460100

Capitaneria di 0773720061 Comandante 0773720061 Porto Terracina 0773720060

Consorzio di Presidente 800774797 0771512213 Bonifica

Comando Comandante 0771531512 Forestale Stazione

Responsabile sala 0672291463 Anas 0672291000 operativa

Mof (Mercato Ortofrutticolo Stefano Nardone 077152191 0771510737 Fondi )

Monumento lagodifondi@t naturale Lago di Giorgio Biddittu 0771567351 iscali.it Fondi

info@avisfond Avis Fondi 0771500912 0771500912 i.it

monti.aurunci Parco Monte 0771-598114 0771 598166 @parchilazio.i Aurunci t

Comunità Spirito Antonio 077158159 0771589493 Montana

ELENCO HOTEL

N HOTEL LETTI RECAPITI INDIRIZZO SITO WEB

1 ALBERGO DEI 21 TEL.-FAX Via Vitruvio FIORI Vacca n.21 0771-531161

2 HOTEL DEL 25 Tel.0771-51583 Via Appia www.hoteldelconte.it CONTE Km.119,00

53 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Fax 0771-513671

3 HOTEL 90 Tel.0771-57464 SS. Flacca www.hotelmartino.it MARTINO Km.4.150 Fax 0771-57293 CLUB HOTEL

4 HOTEL RIO 11 Tel.0771- 599371 Lido di CLARO Fondi Fax 0771-599371

5 HOTEL DEI 70 0771-57399 SS. Flacca www.villadeiprincipi.co PRINCIPI Km.1,200 m Fax 0771-57624

ELENCO AGRITURISMO

N AGRITURISMO LETTI RECAPITI INDIRIZZO SITO WEB TELEFONICI

1 LE TORRI 6 0771-513501 FAX Località Fianca 0771-513501

2 SARAND TEL.-FAX Via Monte RELAIS ex IL 0771-513445 Calvo snc CASALE 3474184031

BED & BREAKFAST

N BED & LET RECAPITI INDIRIZZO SITO WEB BREAKFAST TI TELEFONICI

1 AL CENTRO 6 320-18111249 Via Benedetto www.bebalcentro.i Croce n.20 t

2 AL VIGNETO 3 Tel.0771-504573 Fax Via Rezzola 0771-501977

3 CASA RO’ 6 335-7303766 Via Capratica n.4/c

4 CASA 6 0771-556210 Via Canale SANT’ANASTA Sant’Anastasia SIA Km.4,500

5 I GLICINI 5 333-2333835 Via Giordano www.iglicini.com

54 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Bruno n.30

6 IL CONVIVIO 5 Tel./ Fax Corso Italia n.148 0771-510276

7 IL PIANO DI 4 Tel./ Fax 0771-513943 Via P. Castaldi SOTTO n.33

8 IL SOLE 2 Tel.-Fax 0771-523717 Via Pietrangelo Leone n.13

9 L’ANTIPAPA 6 Tel.328-6020375 Via Ippolito Fax 0771-517085 dei Medici n.5

10 LA VOLIERA 6 Tel.347-7351564 Via Cristoforo Colombo n.28

11 L’AGRUMETO 2 Tel.0771-503627 Via Gegni n.2/F

12 L’ALBERO 2 Tel.328-8360437 Via Feudo n.38 DELLE FATE

13 MAREA 5 Tel. 338-2603110 Via Giuseppe www.bbmarea.it Ferrari n.1/D

14 MAZZINI ART 4 Tel.328-4728234 Via G.Mazzini n.37

15 MBLO 1 Tel.0771-502385 Largo Luigi http://www.mblo Fortunato,9 .it

16 OTTO 6 Tel.-Fax 0771-555226 Loc. S.Anastasia

17 PODERE 6 Tel.-Fax 0771-599043 Via Covino http://www.pode NOVO renovo.it

18 VICOLO 6 Tel. 0771-512876 Via Ludovico http://www.vicol DELLA PALLA Ariosto,7 odellapalla.com

19 VILLA ANITA 6 Tel.-Fax 0771-510346 Corso Italia http://www.villaa 1 n.83 nita.it

55 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

20 VILLA ANITA 6 Tel.0771-510344 Corso Italia http://www.villaa 2 n.83 nita.it

21 VILLA CAPRI 5 Tel.3355320221 Fax Via Vetrine http://www.villac 0771-514094 n.18/A apri.it

22 VILLA CASONI 6 Tel.0771-515849 Via Casoni n,.72

23 DOMUS 6 Tel./cell. 0771-512200 C.so Appio www.bb- AUREA 3475811249 Claudio n.80 domusaurea.com

COMUNI APPARTENENTI AL C.O.I. (COMITATO OPERATIVO INTERFORZE)

COMUNE REFERENTE TELEFONO E.mail SITO WEB

COMUNE DI FILIPPI ALDO Tel-Fax 0771- Polizia www.comune MONTE SAN 567069/5689218 [email protected] dimontesanbia BIAGIO gio.it

COMUNE DI MASTROBAT Tel.0771-595840 Francescomastro11 www.comune LENOLA TISTA @interfree.it dilenola.it Fax 0771-588181 FRANCESCO

COMUNE DI SPIRITO TEL.0771- comunedicampodi www.comune. CAMPODIME MARIO 598147(Sindaco) [email protected] .l LE 0771-598013 t.it Fax 0771-598126

COMUNE DI PASQUALE 0771-732225 www.comune. ITRI MANZO itri.lt.it

COMUNE DI FAIOLA Tel.0771-557881 segreteria@comune. www.comune. ALESSANDR Fax0771-548224 sperlonga.lt.it sperlonga.lt.it A

STRUTTURE SANITARIE COMUNALI E LIMITROFE

TIPOLOGIA E SEDE LETTI REFERENTE RECAPITI TELEFONICI

OSPEDALE DI 78 Dott. Sergio Cell.328-0414289 - Tel.0771-5051 FONDI PARROCCHIA Fax 0771-505766

56 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

OSPEDALE DI Fax0773-708506 - Tel.0773-7081 TERRACINA

PRESIDIO 186 Dott. Pasquale Cell.328-0414271 - Fax 0771- OSPEDALIERO SUD MONTESANO 320016 - Tel.0771-7791

GUARDIA M EDICA Dott. Isidoro Cell.3387008963 Tel.0771-779023 SCOTTI 0771- 779440 Fax 0771.779311 Resp.Isole Pontine Cell.3298318937 Dott. A. FUSCO Resp.Distretto 5

ELENCO AFFITTACAMERE

N. AFFITTACAMERE LETTI RECAPITI INDIRIZZO SITO WEB TELEFONICI

1 VILLA LUDA 11 TEL.0771-510946 Via Antonio www.villaluda.com FAX 0771-510946 Zara n.17

2 CASA DI ELIDE 8 TEL.0771- Via Piero www.casaelide.it 515941FAX.0771- Gobetti n.19

510349

3 MIRAMONTI 7 CELL.3381134470 Via Mola di Vetere

4 PRIMAVERA 9 0771-513353 Via San Gaetano n.11

5 VICO D’ERCOLE 11 0771-205208 Vico D’Ercole n.4

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SISTEMI DI ALLARME

Nel caso si renda necessario informare la popolazione di situazioni di allarme o di modalità di comportamento, il responsabile della protezione civile, o persona all’uopo delegato, si avvale di tutti i sistemi in dotazione, allertando le radio e tv locali che emetteranno bollettini periodici, predisponendo autovetture con megafono e, se necessario, predisponendo anche un sistema di volantinaggio con l’ausilio di aeromobili nelle zone irraggiungibili dalle autovetture.

Mezzi di Modalità di Allertamento Referente Telefono Comunicazione alla popolazione

Bollettini televisivi e Canale 7 Stefano Nesti 0771500763 annunci

Frequenza 0771 513131 Trasmissioni e bollettini Radio Antenna Fondi 103.500 347 3040185 Radio

0771 513046 Trasmissioni e bollettini Radio Antenna Musica Lorenzo Nallo 330800851 Radio

Comando tel. 0771/51681 – Avviso con Megafono Autovettura con megafono P.M. fax 0771/517204

Ditte varie che già servono il Con autovetture e/o con Volantinaggio comune o tramite la squadra di aeroplani leggeri se reperibilità comunale necessario

58 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

IL GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE (G.C.V.P.C.) NELLA CITTA’ DI FONDI

Tra i compiti dell’Amministrazione Comunale vi è quello di diffondere una cultura dell’autoprotezione e, in generale, promuovere le attività connesse alle esigenze di Protezione Civile.

Accade frequentemente che molti cittadini si rendano disponibili per attività di supporto nelle varie attività previste dal servizio di Protezione Civile e quindi è compito dell’Amministrazione, qualora sia esplicitamente richiesto e ne sussistano i requisiti, il loro inquadramento nel G.C.V.P.C. curandone addestramento, assicurazione, dotazione di attrezzature e mezzi individuali e collettivi nonché la regolamentazione delle loro attività.

Importante strumento a disposizione del Sindaco, poiché questa è l’unica struttura composta da cittadini volontari organizzata direttamente dall’Amministrazione Comunale, il G.C.V.P.C. svolge l’attività in forma gratuita e non soggetta a compensi, salvo gli eventuali rimborsi previsti per legge.

Il Gruppo Volontari del Comune di Fondi verrà inserito nell’Albo Regionale delle Organizzazioni di Protezione Civile con conseguente riconoscimento del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

La complessità e l'importanza che l'operatività riveste nell'ambito di qualunque organizzazione pubblica o privata, a maggior ragione se predisposta ad interventi anche in emergenza, oltre alla responsabilità che comporta l'incarico di un qualsivoglia pubblico servizio, impone che tutti i Nuclei in cui è suddiviso il GCVPC siano dotati di un’efficace struttura organizzativa in grado di espletare tutte le attività del Gruppo al fine di poter conseguire la missione assegnata nel migliore dei modi e far fronte a qualunque tipo d’emergenza utilizzando al meglio le potenzialità insite nei Nuclei stessi onde evitare, per quanto possibile, l’inutile dispendio di mezzi ed energie.

Il G.C.V.P.C elegge liberamente e democraticamente i propri organi direttivi secondo le modalità previste nel regolamento in fase di completamento. Vedi apposito regolamento in corso di redazione.-

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ITER PROCEDURALE PER LA SOMMA URGENZA SCHEMI DI ORDINANZE TIPO PER INTERVENTI DI PROTEZIONE CIVILE

L’art. 6 della Legge n.225 del 1992 configura la Protezione Civile come un vero e proprio "sistema" nel quale le competenze di ogni componente devono armonizzarsi e rendersi complementari, senza sovrapposizioni che inevitabilmente creano ritardi, disservizi e disfunzioni in un settore nel quale è in gioco la vita umana e l'incolumità di persone e beni.

In tale complesso ed articolato sistema si inquadra il potere di ordinanza conferito in via generale, e non solo dalla specifica legislazione di protezione civile, ad alcuni soggetti particolarmente rilevanti del "sistema".

In particolare il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al Prefetto, ove occorra l’assistenza della forza pubblica.

Di seguito si propone un iter che, pur non pretendendo di esaurire tutte le problematiche presenti in emergenza, consente tuttavia di ottimizzare risorse e procedure per una efficace conduzione dell'emergenza. In caso di disastro naturale, una volta appurata la presenza di danni materiali a persone e a cose, di pericolo imminente per l'incolumità pubblica, necessità di rimuovere condizioni oggettive di ulteriore rischio, disagi diffusi alla popolazione colpita, interruzione forzata di pubblici servizi (viabilità, ecc.), si proceda a:

1. Approvare il verbale di somma urgenza, corredato da una stima approssimativa dei fabbisogno finanziario per far fronte alla prima emergenza sotto tutti i punti di vista, dando contemporaneamente il via agli interventi di rimozione dei pericolo e di prima assistenza alle popolazioni. E' consigliabile che le ditte siano incaricate con Ordine di Servizio scritto, precisando località, intervento, tipologia di mezzi e materiali.

2) Approvare un foglio di oneri da far sottoscrivere alle imprese, possibilmente concordando prezzi di solidarietà, scontati di una percentuale da decidersi caso per caso. E' opportuno in tal senso interpellare informalmente qualche ditta per chiarirsi il livello di accettabilità, per un'impresa, di prezzi abbassati. E' da ricordare l'utilità del ricorso a Ditte locali, che non devono sostenere spese notevoli per trasferimenti e installazioni di cantiere, in modo da rendere accettabili i prezzi proposti dall'Amministrazione.

3) Approvare, possibilmente subito ma anche successivamente e in sanatoria, l'elenco delle Ditte cui affidare gli incarichi per interventi o per forniture di beni e servizi. 60 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Ciò legittima amministrativamente il rapporto instaurato con le imprese. Ricordarsi che in questi casi di emergenza ci soccorre sempre in via generale, a parte l'Ordinanza specifica del Ministro dell'Interno, anche l'art. 41 dei R.D. 827124, che disciplina gli appalti pubblici, nonché l'art. 37 del D.L.vo modificato dal D.L.vo del 12.9.1997, contenente norme sui debiti fuori bilancio.

4) Chiudere, con apposito Ordine di Servizio del Responsabile U.T.C. alle Ditte impegnate, la fase degli interventi di somma urgenza, nel momento in cui è possibile stabilire che si è in fase di uscita dall'emergenza (cornicioni bonificati, strutture pericolanti demolite o tamponate, rotture agli acquedotti riparate, detriti già rimossi e stoccati, etc. Questa fase è importantissima affinché la situazione non scappi di mano agli Uffici Tecnici (il rischio è di vedersi produrre fatture inspiegabili da parte di Ditte mai chiamate, che però riferiscono di essere state magari convocate da qualche assessore o genericamente dal Comune per telefono).

5) Rendicontare alla Prefettura allegando le fatture delle Ditte fornitrici.

N.B. Gli schemi di deliberazione seguenti sono indicativi.

Occorre che il Segretario e il Dirigente settore Finanziario ne verifichino, oltre che gli aspetti di regolarità tecnico contabile e di legittimità, la rispondenza alla prassi amministrativa fin qui seguita, nonché alle caratteristiche operative ed amministrative dei propri comuni con particolare riferimento alla normativa regionale.

In caso di disponibilità finanziaria (ad esempio Avanzo di Amministrazione) è opportuno aggiungere un dispositivo che preveda una copertura finanziaria subordinata in caso di insufficienti provvidenze da parte dello Stato (cosa improbabile a giudicare dalle precedenti esperienze).

In caso di assenza assoluta di risorse alternative, si rammenti che qualora lo Stato non coprisse le spese sostenute, il D.L.vo 77/95 sulla nuova contabilità degli Enti Locali, riguardo ai debiti fuori bilancio, prevede la possibilità di coprire le spese effettuate in emergenza e in assenza di disponibilità mediante il riconoscimento successivo del debito fuori bilancio e l'assunzione di un mutuo con la Cassa DD.PP. a copertura dei debiti accertati.

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PROCEDURE DI SOMMA URGENZA

I. SCHEMI DI DELIBERE

Delibere di somma urgenza

a. Approvazione verbale di somma urgenza ed impegno di spesa; b. Approvazione perizia ed elenco prezzi per interventi urgenti; c. Foglio d’onere; d. Approvazione elenco ditte per interventi urgenti.

II. SCHEMI DI ORDINANZE 1. Ordinanza di trasferimento forzoso di famiglie; 2. Ordinanza cautelare di sospensione della produzione o vendita di alimenti e/o bevande; 3. Ordinanza per occupazione di terreni da adibire a tendopoli o campi containers; 4. Ordinanza di requisizione di locali; 5. Ordinanza per la requisizione mezzi di trasporto; 6. Ordinanza di requisizione di materiali; 7. Ordinanza di precettazione di maestranze; 8. Ordinanza di precettazione sugli orari di apertura degli esercizi commerciali; 9. Ordinanza di sgombero di fabbricati; 10. Ordinanza di occupazione temporanea di una porzione di terreno da adibire a piazzola di stoccaggio provvisorio di rifiuti e detriti; 11. Ordinanza di occupazione temporanea d’urgenza; 12. Ordinanza di inagibilità; 13. Ordinanza di non potabilità delle acque; 14. Ordinanza di evacuazione; 15. Ordinanza di demolizione; 16. Ordinanza per la regolamentazione della circolazione stradale; 17. Ordinanza di chiusura di strade pubbliche; 18. Ordinanza di smaltimento rifiuti per motivi di tutela della salute pubblica; 19. Ordinanze di sgombero dei materiale dalla viabilità; 20. Ordinanza di Avvelenamento e/o Tossinfezione Alimentare Sequestro o Distruzione; 21. Avvelenamento e/o Tossinfezione Alimentare - Chiusura; 22. Allevamento infetto;

III. SCHEMI DI CONTRATTI 1) Contratto di locazione provvisorio

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SCHEMI DI DELIBERAZIONI

A) APPROVAZIONE DEL VERBALE DI SOMMA URGENZA ED IMPEGNO DI SPESA

LA GIUNTA MUNICIPALE

PREMESSO

• che il giorno ______un violento ______si è abbattuto su ampi territori del comune di Fondi, provocando danni ingentissimi; • che tale evento ha interessato anche il territorio comunale, dove in varie parti si sono verificati crolli di strutture, distruzioni di infrastrutture e fabbricati, nonché interruzioni di servizi sia pubblici che privati e danni e disagi diffusi alle popolazioni residenti; • che presso la Loc. ______si è costituito un Centro Operativo Comunale, con compiti di coordinamento dei primi interventi e soccorsi alla popolazione; • VISTO il verbale di somma urgenza redatto in data ______dal Dirigente Settore LL.PP.;

CONSIDERATO

• che qualunque indugio potrebbe comportare l'aggravamento dei danni e della pericolosità dei luoghi; • che l'attuale stato di bisogno sopra descritto rende altresì indispensabile tutta una serie di interventi sulle zone interessate e prestazioni di primo soccorso a favore delle popolazioni colpite, siano o non siano evacuate dalle abitazioni; • che stante la situazione di impellente emergenza, si ritiene più opportuno non individuare a priori un elenco di ditte e fornitori per acquisti, forniture di beni e servizi, noli e manutenzioni, affidando tale compito invece ai Dirigenti del Settore LL.PP. e finanziario ognuno per la parte di rispettiva competenza, secondo necessità e richieste degli organi della Protezione Civile;

PRESO ATTO

• che si conteggia pertanto una spesa di stimate €_____ IVA ed oneri accessori inclusi; • che per fronteggiare la stessa, con il presente atto si intendono attivare le previdenze di cui alla normativa statale e regionale in materia, nonché quelle straordinarie che potranno essere disposte dai competenti organi;

VISTE le ordinanze n.____ e ______del ______del Ministro dell'Interno recante norme sugli interventi urgenti da attivare nelle zone colpite dal ______;

VISTE le leggi 8.6.1990 n. 142 (art. 38) e 24.2.1992 n. 225 (art. 15) sulle competenze del Comune e del Sindaco;

63 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

VISTO l'art. 1 del D.M 28 maggio 1993 di modifica del D.L.vo 30/12/1992 n. 504;

VISTO il referto dei pareri espressi ai sensi di legge;

Con voti unanimi e tutti favorevoli

DELIBERA

1) Di approvare il verbale di somma urgenza redatto in data______dal Dirigente settore LL.PP. ,allegato alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, contenente l'individuazione di massima degli interventi indispensabili per fronteggiare la situazione, meglio descritta in premessa, conseguente all'evento calamitoso del ______

2) Di affidare al Dirigente settore LL.PP., per la parte di rispettiva competenza, il compito di individuare le ditte cui affidare lavori e forniture, secondo le necessità e le richieste degli Organi della Protezione Civile e di tutte le forze impegnate nelle operazioni di soccorso;

3) Di prevedere in €______la somma necessaria per far fronte agli interventi di somma urgenza;

4) Di finanziare la somma necessaria con i fondi che verranno assegnati a questo Ente dal Ministero dell'Interno e del Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione e dagli altri Enti in base alle specifiche richieste che gli Uffici Municipali hanno predisposto o stanno predisponendo, con imputazione al competente capitolo che verrà all'uopo istituito, o in subordine, mediante ______;

5) Di dare comunicazione del presente atto ai capigruppo consiliari (ai sensi dell'art. 43, 3^ comma della L.142/90);

6) Di trasmettere il presente atto alla Prefettura (ai sensi dell'ex art. 16 comma 1 bis della L. 19.3.1990 n. 55 come integrato con D.L. 13.5.1991 n. 152, come convertito nella L. 12.7.1991 n. 203);

7) Di dichiarare la presente deliberazione Immediatamente Eseguibile (art. 47 comma 3° legge 8.6.1990 n. 142).

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B) APPROVAZIONE PERIZIA ED ELENCO PREZZI PER INTERVENTI URGENTI

LA GIUNTA MUNICIPALE

PREMESSO

• che il giorno ______un violento ______si è abbattuto su ampi territori del Comune di Fondi, provocando danni ingentissimi; • che tale evento ha interessato anche il territorio comunale, dove in varie parti si sono verificati crolli di strutture, distruzioni di infrastrutture e fabbricati, nonché interruzioni di servizi sia pubblici che privati e danni e disagi diffusi alle popolazioni residenti; • che a seguito dell'evento citato sono stati richiesti numerosi interventi di somma urgenza a ditte di fiducia dell'Amministrazione Comunale, resesi immediatamente disponibili con mezzi meccanici e uomini, per iniziative di sgombero e rimozione, nonché di eliminazione di pericoli di vario genere ed entità, e per altri interventi immediati diretti a garantire la pubblica incolumità;

PRESO ATTO

• che tali interventi sono stati eseguiti tempestivamente secondo le indicazioni date dal Dirigente settore LL.PP. e dai suoi organi tecnici;

VISTA la delibera della Giunta Comunale n.______del______con la quale si approva il verbale di somma urgenza relativa alla calamità in oggetto e impegnando un primo stanziamento di € ______;

VISTA la relazione dell'Ufficio Tecnico in merito;

VISTO lo schema di Foglio di Oneri ed il suo allegato relativo ai prezzi unitari dei noli e della mano d'opera;

RITENUTA detta documentazione meritevole di approvazione;

VISTA la legge 8.6.1990 n. 142

VISTO il referto dei pareri espressi ai sensi di legge;

Con voti unanimi e tutti favorevoli

DELIBERA

1) Di approvare la relazione tecnica redatta dall’Ufficio Tecnico Settore LL. PP. e la procedura indicata per la locazione, liquidazione e pagamento degli interventi in oggetto;

65 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

2) Di approvare lo schema di foglio d'oneri relativo alle prestazioni effettuate o da effettuarsi dalle Ditte chiamate per somma urgenza a seguito degli eventi calamitosi del ______;

3) Di approvare i prezzi unitari, così come indicati nell'allegato "A', relativi alle prestazioni suddette;

4) Di dare atto che al finanziamento e liquidazione delle somme che risulteranno al consuntivo, si provvederà con successivo atto deliberativo ad integrazione di quanto disposto dalla deliberazione della Giunta Municipale n. ______del______(approvazione verbale di somma urgenza)

5) Di dare comunicazione del presente atto ai capigruppo consiliari (ai sensi dell'art. 43, 3^ comma della L.142/90);

6) Di trasmettere il presente atto alla Prefettura (ai sensi dell'ex art. 16 comma 1 bis della L. 19.3.1990 n. 55 come integrato con D.L. 13.5.1991 n. 152, come convertito nella L. 12.7.1991 n. 203);

7) Di dichiarare il presente atto Immediatamente Eseguibile (art. 47 comma 3° legge 8.6.1990 n. 142)

66 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

C) FOGLIO D’ONERE

Il sottoscritto ______, in qualità di legale rappresentante della Ditta ______intervenuta con mezzi meccanici e uomini per lavori di somma urgenza a seguito degli eventi calamitosi del ______in seguito alla chiamata dell'Amministrazione Comunale di Fondi per effettuare i seguenti interventi: ______

Si impegna: a) ad accettare per i lavori in oggetto i prezzi unitari così come indicati nell'allegato "A" del presente foglio di oneri, (da stilare al momento dell’incarico) facente part integrante e sostanziale del foglio di oneri stesso; b) a sottoporre all'Ufficio Tecnico Comunale la distinta dei lavori effettuati come "somma urgenza" con indicazione:

1) Luogo dell'intervento; 2) Durata dell'intervento; 3) Mezzi e mano d'opera impegnati; 4) Importo complessivo.

Tale distinta verrà verificata e confrontata con i dati in possesso dell'Ufficio Tecnico c) a emettere regolare fattura per i suddetti lavori solo a seguito di nulla osta rilasciato dall'Ufficio Tecnico Comunale per ogni singolo intervento così come precedentemente descritto; d) ad assumere completamente in carico ogni onere relativo agli adempimenti: contratto nazionale di lavoro degli operai, oneri previdenziali, assicurativi e sicurezza nei cantieri, nonché a dare atto che i prezzi accettati, come da punto a), si devono intendere comprensivi di ogni onere sopra descritto e di qualsiasi altro anche se non menzionato. li ______

L'IMPRESA p. presa visione: il Tecnico Comunale

______

67 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

D) APPROVAZIONE ELENCO DITTE PER INTERVENTI URGENTI

LA GIUNTA MUNICIPALE

PREMESSO: che in data ______un evento di carattere eccezionale ha colpito il territorio comunale, provocando danni ingentissimi;

• che occorre dar corso agli interventi di somma urgenza per portare i primi aiuti alle popolazioni colpite; • che a tal scopo non si può far ricorso alle maestranze e al magazzini comunali, stante l'enorme consistenza dei danni rilevati; • che è opportuno pertanto procedere all'affidamento di incarichi per forniture dei beni e servizi urgenti alle seguenti ditte:

1. ______; 2.______;

VISTA la delibera n. ____del______con cui è stato approvato il verbale di somma urgenza; VISTO l'art. 41 del R.D. 827/24 VISTE le leggi n. 225/92 e n. 142/90 VISTO il referto dei pareri espressi ai sensi di legge;

Con voti unanimi e tutti favorevoli

DELIBERA

1) di approvare l'elenco delle ditte presso cui attivare forniture di beni e servizi a carattere si urgenza; 2) di stabilire che delle spese sostenute sarà prodotta rendicontazione finale a mezzo apposita modulistica; 3) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.

68 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

SCHEMI DI ORDINANZE

1) ORDINANZA DI TRASFERIMENTO FORZOSO DI FAMIGLIE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA

Ordinanza n. del

IL SINDACO

CONSIDERATO

1. che a causa dell’evento ______verificatosi il giorno ______per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica non è ulteriormente sostenibile la condizione in cui vive la famiglia ______;

2. che il Comune non ha la disponibilità, al momento, di alloggi alternativi di proprietà pubblica da fornire alla famiglia in parola;

3. che la famiglia stessa non ha a disposizione, al momento, soluzioni alternative di alloggio;

VISTI:

• l’articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 • l’articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66: • l’articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225 • l’articolo 38 della legge 8 giugno 1990 n. 142;

VISTA l’Ordinanza Sindacale n. del ;

ORDINA

1) che la famiglia ______trovi temporanea sistemazione abitativa presso l’alloggio posto in Loc. ______di proprietà di ______.

2) La forza pubblica è incaricata della notifica e dell’esecuzione della presente disposizione che, in copia, viene trasmessa al Signor Prefetto di Latina.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

69 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

2) ORDINANZA CAUTELARE DI SOSPENSIONE DELLA PRODUZIONE O VENDITA DI ALIMENTI E/O BEVANDE

IL SINDACO

RILEVATO che in conseguenza del recente evento calamitoso che ha colpito il territorio comunale in località ______si è determinata una situazione di grave pericolo per la popolazione ivi residente, causa la lesione delle strutture e dei fabbricati situati nel territorio interessato, con conseguente rischio di carenza delle minime condizioni igieniche e sanitarie;

VISTO il referto di analisi di prima istanza, pervenuto in data ______da parte del Responsabile del laboratorio di igiene pubblica della USL di Latina, dal quale risulta che gli alimenti/bevande sotto indicati:

1. ______2.______sono stati prodotti dalla Ditta______con stabilimento sito in questo Comune (loc. ______) e sono posti in vendita nel seguenti esercizi commerciali;

1. ______2.______

CONSIDERATO che dal referto risulta che i sopra indicati alimenti/bevande sono ritenuti pericolosi per la salute pubblica per i seguenti motivi :

a. sopravvenuta inidoneità degli stabilimenti a garantire l'apposito ciclo produttivo, secondo le norme igienico – sanitarie stabilite dalla legge;

b. carenze generalizzate della funzionalità degli impianti di conservazione e/o refrigerazione

c. carenza delle condizioni igienico - sanitarie dei locali destinati alla vendita dei sopra elencati prodotti d. limitata percorrenza delle vie di comunicazione, causata dal dissesto della rete stradale, con conseguente impossibilità di garantire il tempestivo trasporto dei prodotti, soggetti a un rapido deterioramento; e. altro ______;

VISTO il vigente piano comunale di protezione civile;

VISTI gli articoli ______dell'Ordinanza n. ______, emanata dal Ministero dell'Interno in data ______;

70 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

• l'articolo 38, comma 2, della legge n. 142/90; • l'articolo 4 del D.L. 18 giugno 1986, n. 282 (convertito in legge 7 agosto 1986, n.462); • l’articolo 32 della Legge 23.12.1978 n. 833; • l’articolo 16 del D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66; • l'articolo 15 della legge 24 febbraio 1992, n.225;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto. al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento

ORDINA al Signor ______, in qualità di ______,

• la sospensione immediata della produzione e /o del commercio, in tutto il territorio comunale, de ____ seguent___ prodott____;

1. ______2.______sino a quando non perverranno i risultati delle analisi di revisione, a cessazione avvenuta dell'emergenza.

La presente ordinanza è resa pubblica con l'affissione all'albo pretorio per la durata di giorni ______ovvero, considerata la grave situazione in atto, con ogni mezzo ritenuto idoneo a dare conoscenza del suo contenuto.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione, vigilanza. controllo ed esecuzione della presente Ordinanza.

Responsabile dei procedimento è il Signor___,presso l'Ufficio ______.

Gli interessati possono chiedere, entro 15 giorni dalla ricezione delle analisi di prima istanza, la revisione delle analisi, ai sensi dell'articolo 1 della legge 30.4.1962, n. 28.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto entro 30 gg, ovvero; • ricorso al T.A.R. entro 60 gg, ovvero; • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg termini tutti decorrenti dalla notificazione o dalla piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

71 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

3) ORDINANZA PER OCCUPAZIONE DI TERRENI DA ADIBIRE A TENDOPOLI O CAMPI CONTAINERS

IL SINDACO

RILEVATO il grave e straordinario evento ______che ha colpito i Comuni della Regione ______il giorno ______;

CHE in conseguenza di ciò moltissimi cittadini residenti risultano non più in possesso di una civile abitazione funzionale ed agibile anche per emissione di ordinanze di evacuazione e/o di sgombero;

CONSIDERATA la estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla pronta accoglienza dei residenti entro strutture (quali tende e roulottes) idonee al soddisfacimento delle più elementari condizioni vitali e di soccorso, nonché alla sopravvivenza in condizioni ambientali anche difficili, quali quelle invernali prossime;

CONSIDERATO che in queste zone, data la grave entità dei danni, sono in azione colonne della Protezione Civile, che cooperano nei lavori;

PRECISATO che è ampiamente dimostrata l'esistenza della grave necessità pubblica di procedere attraverso l'occupazione al reperimento di un terreno da adibire mediante le necessarie ed idonee opere pubbliche ad insediamento civile provvisorio di pronta accoglienza per le esigenze di cui sopra;

VISTO l'art. 835 del Codice Civile, che stabilisce la possibilità per l'autorità amministrativa di requisire beni mobili ed immobili quando ricorrano gravi necessità pubbliche;

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248;

VISTO l'art. 71 della Legge 25 giugno 1865 n. 2359;

VISTO il Piano Comunale di Protezione Civile, approvato con Deliberazione di Giunta n° _____ del_____ ;

ATTESO che l’urgenza è tale da non consentire l’indugio richiesto per avvisare il Prefetto, al quale tuttavia sarà data tempestiva comunicazione del presente provvedimento;

VISTO l'art. 38, comma 21 della Legge 8.6.1990 n. 142 in materia di Ordinanze contingibili ed urgenti;

72 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

ORDINA

1) Per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, con effetto immediato viene occupata in uso ed in via provvisoria una superficie di terreno di circa Mq. in Località individuato catastalmente nel seguente modo:

Area n. 1 foglio ______mappale ______Sup. Mq. ______

Area n. 2 foglio ______mappale ______Sup. Mq. ______

Area n. 3 foglio ______mappale ______Sup. Mq. ______da adibire a insediamenti civili di pronta accoglienza, mediante le necessarie opere di adeguamento;

2) Di disporre l’immediata immissione in possesso mediante redazione di apposito verbale di consistenza, provvedendo con successivo provvedimento alla determinazione e alla liquidazione dell’indennità di requisizione;

3) Di notificare il presente provvedimento ai proprietari di tali aree:

Area n. 1 Sigg. ______

Area n. 2 Sigg. ______

Area n. 3 Sigg. ______mediante notifica diretta o, nell’impossibilità, mediante pubblicazione a termini di legge;

- agli ufficiali ed agenti di polizia ed al personale tecnico del comune al fine di dare esecuzione in ogni sua parte alla presente ordinanza che, in copia, viene tempestivamente comunicata al Signor Prefetto di LATINA;

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

73 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

4) ORDINANZA DI REQUISIZIONE DI LOCALI

IL SINDACO

RILEVATO che in conseguenza del recente evento calamitoso verificatosi in data ______, che ha colpito il territorio comunale in località ______si è determinata una situazione di grave disagio per la popolazione ivi residente, che deve far fronte alla carenza di strutture essenziali per assicurare il normale svolgimento della vita comunitaria, ed in particolare ______;

RITENUTO di dover provvedere in merito, anche e soprattutto al fine di scongiurare possibili rischi per l'incolumità dei cittadini, con la messa a disposizione dei seguenti immobili, e precisamente :

Indirizzo Proprietario Destinazione

VISTI gli articoli n. ______dell'Ordinanza n. ______, emanata dal Ministero dell’Interno in data ______in relazione agli eventi verificatisi;

VISTO l'articolo 7 della legge 20.3.1865, n. 2248, All. E;

VISTO l'articolo38 comma 2 della legge 8.6.1990 n. 142;

VISTO l'articolo 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto, al quale tuttavia sarà data comunicazione dei presente provvedimento

ORDINA di requisire i sopra elencati immobili di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità sopra descritte, a far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando non si sarà provveduto al ripristino delle strutture coinvolte dall'evento calamitoso e comunque non oltre la data del ______, con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione dell'indennità di requisizione, previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale o da un tecnico nominato dal Comune.

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza, che in copia viene trasmessa al Sig. Prefetto di LATINA;

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero 74 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

• ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

75 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

5) ORDINANZA PER LA REQUISIZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA

Ordinanza n. del

IL SINDACO

PREMESSO che a causa dell’evento ______verificatosi in data ______si rende indifferibile ed urgente provvedere al ripristino provvisorio del traffico nelle vie comunali, mediante rimozione delle macerie:

RITENUTO necessario e urgente acquisire in uso per le necessità di cui sopra alcuni mezzi idonei allo scopo, per giorni ______;

VISTO che mezzi più tempestivamente reperibili e prontamente disponibili sono i seguenti, con indicate a fianco le relative proprietà:

Mezzo Proprietario

VISTO l’art. 7 all. E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66

VISTO l'articolo 15 della Legge 24.2.1992 n. 225;

VISTO l'articolo 38 della Legge 8 giugno 1990 n. 142;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto. al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

ORDINA

1) la requisizione in uso in favore del Comune dei mezzi sopra elencati;

2) L'indennità spettante ai proprietari verrà determinata e liquidata con successivo provvedimento.

3) La Forza Pubblica è incaricata della notifica e della esecuzione della presente disposizione che immediatamente, viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di Latina.

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

76 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza, che in copia viene trasmessa al Sig. Prefetto di ______;

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

77 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

6) ORDINANZA PER LA REQUISIZIONE DI MATERIALI

Ordinanza N.______

IL SINDACO

PREMESSO che a causa dell’evento verificatosi il ______e riguardante ______, si rende indifferibile ed urgente provvedere al reperimento di materiale necessario al sostentamento e alla salvaguardia della vita e della salute della popolazione colpita;

RITENUTO necessario ed urgente acquisire in proprietà / uso il seguente materiale:

1. ______2. ______

VISTO che il suddetto materiale prontamente reperibile risulta di proprietà dei sigg.:

1. ______2. ______

RITENUTO assolutamente necessario intervenire mancando il tempo necessario per chiedere l’intervento del Prefetto, e di provvedere successivamente alla comunicazione al medesimo del presente provvedimento;

VISTO l’articolo 7 all. E della legge 20.3.1865 n. 2248;

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981 n. 66;

VISTO l'articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225;

VISTO l'articolo 38 della Legge 8 giugno 1990. n. 142-

O R D I N A

la requisizione in proprietà / uso in favore del Comune a far data dalla notifica della presente ordinanza e per il tempo necessario alla finalità prescritte, e comunque non oltre il______,del seguente materiale:______di proprietà dei sigg.:______

L'indennità spettante al proprietario verrà determinata e liquidata con successivo provvedimento.

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza, che in copia viene trasmessa al Sig. Prefetto di ______; 78 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

79 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

7) ORDINANZA DI PRECETTAZIONE DI MAESTRANZE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del

IL SINDACO

PREMESSO CHE:

• a causa dell’evento ______verificatosi il giorno ______,si rende indifferibile ed urgente provvedere in modo tempestivo alle seguenti opere provvisionali:______med iante l’impiego di maestranze qualificate, delle quali il Comune e gli altri Enti operanti sul territorio risultano sprovvisti:

• che la Impresa ______di ______ha a disposizione maestranze qualificate, prontamente reperibili ed idonee ad eseguire tempestivamente le opere di che trattasi;

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66;

VISTO l'articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225;

VISTO l'articolo 38 della Legge 8 giugno 1990, n. 142;

ORDINA al Signor ______, titolare dell’Impresa ______di______, di mettere a disposizione del Comune di Fondi le seguenti maestranze, per la durata presumibile di gg. ____salvo ulteriore determinazione: n. capo cantiere, n. autista di camion n. palista n. gruista n. operai qualificati n. operai specializzati n. ______

Al pagamento delle merce alle maestranze provvederà direttamente il Comune richiedente, previa nota giustificativa dell’Impresa vistata dal Responsabile, dal dirigente del settore LL.PP. a seguito di Ordine di Servizio di interruzione dei lavori.

80 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

La Forza Pubblica è incaricata della notifica e della esecuzione della presente disposizione che immediatamente viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di LATINA.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

81 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

8) ORDINANZA DI PRECETTAZIONE SUGLI ORARI DI APERTURA DI ESERCIZI COMMERCIALI

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n._____ del ______

IL SINDACO PREMESSO

• che in data ______un evento ______di grandi proporzioni ha causato disastrose conseguenze per la popolazione civile di tutto il Comune; • che presso ______è stato istituito il Centro Operativo Misto sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile, per la gestione coordinata delle attività di soccorso alle popolazioni colpite; • che sempre nel Comune di hanno trovato sede operativa altre strutture facenti parte del Piano della Protezione Civile (varie associazioni di volontariato, CRI, etc.);

PRESO ATTO che occorre provvedere ad acquisti e forniture di beni e servizi di carattere urgente con particolare riferimento al rifornimento di carburanti per i mezzi di soccorso, mesticherie e articoli termo - sanitari per interventi tecnici urgenti, farmacie per urgenze sanitarie, alimentari, bar e ristoranti per servizi di ristoro, supermercati per rifornimento mense, meccanici, gommisti ed elettrauto per interventi di riparazione ai mezzi di soccorso e quant’altro necessario ad una tempestiva opera di soccorso alle popolazioni colpite;

CONSIDERATO che l'attuale stato di disastro e di bisogno rende altresì indispensabile tutta una serie di interventi sulle zone colpite e prestazioni di primo soccorso a favore delle popolazioni terremotate, nonché la necessaria assistenza tecnico - logistica per la costituzione, la gestione ed il funzionamento dell’organizzazione dei soccorsi;

• che stante la situazione di emergenza impellente si ritiene opportuno individuare una serie di Ditte e fornitori, secondo le necessità e richieste degli organi della Protezione Civile; • che qualunque indugio potrebbe comportare l'aggravamento dei danni e della pericolosità dei luoghi ;

RITENUTO che occorra provvedere a porre in reperibilità h24 alcuni esercizi commerciali che, per tipologia e collocazione, possano ritenersi funzionali, e quindi determinanti per il buon funzionamento della macchina organizzativa dei soccorsi, e a tale scopo individuati a cura delle diverse Unità Operative Comunali e dai servizi di emergenza; VISTI l’articolo 15 della Legge 24 Febbraio 1992 n.225 "Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile", in materia di competenze del Comune del Sindaco in caso di emergenza;

82 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

VISTO l’articolo 16 del D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66;

VISTO l’articolo 38 della legge 8.6.1990 n. 142;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto. al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

ORDINA

1. I titolari dei seguenti esercizi commerciali, ed esattamente i signori:

NOME ESERCIZIO LOCALITA’

sono tenuti a garantire l’apertura ed il funzionamento dei rispettivi esercizi con orario continuato per le ventiquattro ore diurno notturno dalle ore ____ alle ore __ e dalle ore ____alle ore ____ fino a nuova disposizione.

2. Tale apertura potrà essere convertita - in caso di contestuale residenza in loco dei titolari - in una pronta reperibilità; 3. I medesimi gestori sono autorizzati a provvedere alla fornitura di beni e servizi al personale degli Enti Locali e territoriali e di Protezione Civile in generale impegnati nei soccorsi; 4. Il gestore esigerà dal richiedente l'esibizione e la successiva controfirma del buono di richiesta vistato dal Comune ove viene prestato il servizio di soccorso, l’eventuale numero di targa del mezzo, il nome dell'Ente o Associazione di appartenenza; 5. All’eventuale onere aggiuntivo di cui alla presente Ordinanza, alla determinazione e alla liquidazione dei rimborsi per le eventuali spese di personale che si renderanno necessarie per l’effettuazione di orari straordinari dei suddetti esercizi, si farà fronte con separato provvedimento a seguito di redazione di verbale di accertamento da parte dell’Ufficio Tecnico e dell’ufficio Economato del Comune.

Copia della presente Ordinanza è inviata al Prefetto di Latina.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

83 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

9) ORDINANZA DI SGOMBERO FABBRICATI

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del IL SINDACO

PREMESSO CHE a causa dell’evento ______verificatosi il giorno ______, si rende indifferibile ed urgente provvedere allo sgombero dei fabbricati e delle abitazioni siti nelle seguenti località:

Loc. ______Via ______Proprietà ______

Loc. ______Via ______Proprietà ______

Loc. ______Via ______Proprietà ______

Loc. ______Via ______Proprietà ______

Loc. ______Via ______Proprietà ______

Loc. ______Via ______Proprietà ______

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981 n. 66;

VISTO l'articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225;

VISTO l'articolo 38 della Legge 8 giugno 1990. n. 142;

ORDINA

lo sgombero immediato dei locali adibiti a ______sopra indicati. La Forza Pubblica è incaricata della notifica agli interessati e della esecuzione della presente disposizione che immediatamente viene comunicata e, in copia, trasmessa al Signor Prefetto di ______.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

84 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

10) ORDINANZA DI OCCUPAZIONE TEMPORANEA DI UNA PORZIONE DI TERRENO DA ADIBIRE A PIAZZOLA DI STOCCAGGIO PROVVISORIO DI RIFIUTI E DETRITI

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO RILEVATO il grave e straordinario evento ______verificatosi nel Comune in data ______; CHE in conseguenza di ciò, risultano presenti sul territorio comunale accumuli di detriti e rifiuti solidi residui dei crolli e delle distruzioni causate dall’evento; CONSIDERATA la estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti solidi al fine di evitare gravi conseguenze sotto l'aspetto igienico - sanitario per la pubblica incolumità e per l’ambiente; CONSIDERATO che in queste zone, data la grave entità dei danni, sono in azione colonne della Protezione Civile, che cooperano nei lavori; PRECISATO che è ampiamente dimostrata l'esistenza della grave necessità pubblica di procedere - attraverso la procedura dell'occupazione d’urgenza - al reperimento di aree da adibire, mediante le necessarie opere di adeguamento, a piazzole di discarica e/o stoccaggio provvisorio per le esigenze di cui sopra; VISTO l'articolo 835 dei Codice Civile, che stabilisce la possibilità per l'autorità amministrativa di requisire beni mobili ed immobili quando ricorrano gravi necessità pubbliche; VISTO l'articolo 7 allegato E della Legge 20 marzo 1865 n. 2248; VISTO l’articolo 71 della Legge 25 giugno 1865 n. 2359; INDIVIDUATE nelle seguenti aree:

Località Foglio Particella Proprietà

quelle idonee alla funzione di che trattasi;

VISTO l'articolo 38, comma 2 a) della Legge 8.6.1990 n. 142 sulle Ordinanze contingibili ed urgenti;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto. al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

ORDINA

1. Per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, con effetto immediato vengono occupate in uso ed in via temporanea, per un primo periodo di ______salvo proroga, le seguenti aree: 2.

85 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Area n. 1 Foglio Superficie mq. Proprietà Area n. 2 Foglio Superficie mq. Proprietà Area n. 3 Foglio Superficie mq. Proprietà da adibire ad aree per stoccaggio e discarica di detriti, macerie, fango, ramaglie, legname e quant'altro venga asportato dai luoghi dei dissesto;

2) Di stabilire che in ogni caso tali aree verranno riconsegnate ai legittimi proprietari nello stato di fatto e di diritto esistente al momento della occupazione, dopo che saranno venuti meno i motivi della urgenza ed indifferibilità conseguenti all'evento verificatosi;

3) Di rinviare a successivo provvedimento la determinazione e la liquidazione dell’indennità di occupazione spettante, a seguito dell’approvazione dell’apposito verbale di consistenza da redigere in occasione dell’esecuzione della presente ordinanza.

4) Di notificare il presente provvedimento ai proprietari di tali aree:

Area n. 1 Proprietà Area n. 2 Proprietà Area n. 3 Proprietà

• agli ufficiali ed agenti di polizia ed al personale tecnico del comune al fine di dare esecuzione in ogni sua parte alla presente ordinanza;

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

5) Di trasmettere copia del presente provvedimento al Prefetto di ______;

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

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11) ORDINANZA DI OCCUPAZIONE TEMPORANEA D’URGENZA

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n._____ del ______

IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento calamitoso verificatosi in data ______, che ha colpito il territorio comunale in località ______si è determinata una situazione di grave disagio per la popolazione ivi residente, la quale deve far fronte alla carenza di strutture essenziali per assicurare il normale svolgimento della vita comunitaria ; VISTA la relazione redatta dai tecnici incaricati della verifica delle condizioni strutturali e di sicurezza relativa alle arterie ed alle opere d'arte stradali interessate dall'evento sismico, e le relative conclusioni in ordine ai provvedimenti ritenuti più idonei ai fini della prevenzione e del ripristino delle medesime ,

CONSIDERATA l'estrema necessità e l'urgenza di ripristinare le vie di comunicazione interrotte o intransitabili per lesioni e/o ingombri registrati della rete stradale del territorio comunale. anche al fine di tutelare l'incolumità della popolazione, bisognevole, nello stato di emergenza attualmente in atto, dei soccorsi prestati dagli organismi coinvolti nelle operazioni di risoluzione della crisi

PRESO ATTO che per l'esecuzione dei lavori è necessario procedere con urgenza all'occupazione temporanea dei seguenti beni immobili:

Proprietario Dati catastali Superficie da occupare

VISTO il vigente piano comunale di protezione civile; VISTI gli articoli ______dell'Ordinanza n. ______, emanata dal Ministero dell'Interno in data ______relativamente all’evento verificatosi;

VISTO l'articolo 835 del Codice Civile, che stabilisce la possibilità per l'autorità amministrativa di requisire beni mobili ed immobili quando ricorrano gravi necessità pubbliche;

VISTO l'articolo 71 della legge 25 giugno 1865 n.2359 VISTO l’articolo 7 allegato E della legge 20 marzo 1865 n. 2248 VISTO l’articolo 38, comma 2, della legge n. 142/90 VISTO l'articolo 15 della legge 24 febbraio 1992, n.225;

ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto, al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

87 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

ORDINA l'occupazione temporanea d'urgenza dei sopra elencati beni immobili, di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità sopra descritte a far tempo dalla data di notificazione della presente ordinanza e sino a quando noi si sarà provveduto al ripristino delle strutture coinvolte dall'evento calamitoso e, comunque, non oltre la data del ______con riserva di procedere, con successivo provvedimento, alla determinazione dell'indennità di occupazione, previa compilazione di apposito verbale di consistenza, redatto da un Funzionario del competente Ufficio Tecnico Comunale o da un tecnico nominato dal Comune. Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale;

Copia della presente Ordinanza verrà trasmessa al Prefetto di Latina.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

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12) ORDINANZA DI INAGIBILITÀ

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO VISTO il rapporto dei VV.FF. inviato a mezzo fax in data ______, con il quale si informa dell'avvenuto intervento su di un fabbricato ad uso civile abitazione posto in Località ______, via ______n.___, a seguito della presenza di lesioni al tetto/solaio del pavimento del piano 1°/2°/3°, tali da far sussistere un potenziale residuo pericolo nell’uso dei locali interessati; PRESO ATTO che in data ______si è svolto un sopralluogo del personale dell’UFFICIO TECNICO Settore LL.PP., al fine di verificare più dettagliatamente la situazione determinatasi, e da cui è emerso che i locali posti al Piano ______ad uso ______in cui risiede il nucleo familiare ______, risultano presentare lesioni strutturali tali da non consentirne l'uso; DATO altresì atto che della situazione accertata si è data verbale ed immediata informazione diretta agli interessati affinché evitino l'utilizzo dei vani non più idonei sotto il profilo statico all'uso preposto; RITENUTO necessario, a seguito di quanto sopra, inibire formalmente l'utilizzo dei locali che presentano lesioni strutturali, a seguito della perdita dei requisiti di stabilità statica;

VISTI gli artt. ______del vigente Regolamento Edilizio;

VISTO l’art. 38 comma 2 della Legge 8.6.1990 n. 142;

DICHIARA la totale / parziale inagibilità per i locali posti al piano _____ destinati ad uso abitativo, dell'edificio sito in Loc. ______, via ______al numero civico ______, di proprietà dei Sigg.ri ______residenti in ______, inibendone l'utilizzo sino al perdurare delle condizioni rilevate; O R D I N A il non utilizzo di detti locali sia ai proprietari che a chiunque, a qualunque titolo, occupi gli alloggi in questione;

D I S P 0 NE

• che i proprietari summenzionati, procedano ad un urgente intervento di ripristino delle condizioni di stabilità dei locali stessi mediante la realizzazione dei lavori di consolidamento statico delle parti lesionate, riconducendo l'edificio alle norme di sicurezza per la funzione che esplica; • che copia della presente ordinanza sia notificata agli interessati nonchè, per quanto di competenza, al Comando di P.M. ed alla Ripartizione LL.PP. del Comune oltre,

89 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

per conoscenza, alla Questura ed alla Prefettura di Latina, ciascuno per le proprie competenze.

Responsabile del procedimento è il Sig. ______presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza.

Contro la presente Ordinanza sono ammissibili:

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. della Regione Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

90 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

13) ORDINANZA DI NON POTABILITÀ DELLE ACQUE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO

CONSIDERATO:

• che a causa dell’evento ______verificatosi il giorno ______si sono verificate interruzioni, guasti e rotture nell’acquedotto comunale; • che per motivi di igiene, sanità e sicurezza pubblica l’acquedotto comunale non è da ritenersi utilizzabile, fino a verifiche tecniche avvenute sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano;

RITENUTO di dover sospendere l’erogazione del servizio di acqua potabile del Comune, in attesa di controlli e accertamenti analitici sulla potabilità delle acque destinate al consumo umano;

VISTI:

• gli artt. 3 e 12 del D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 • l’articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 • l’articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66: • l’articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225 • l’articolo 38 della legge 8 giugno 1990 n. 142;

ORDINA

E’ sospesa fino a nuovo ordine l’erogazione del servizio di acqua potabile degli acquedotti comunali di:

1.______2.______3.______

2) La Polizia Municipale e l’ufficio Tecnico Comunale sono incaricati, ciascuna per propria competenza, dell’esecuzione del presente provvedimento______;

3. Di trasmettere la presente ordinanza al Sig. Prefetto di Latina;

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

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14) ORDINANZA DI EVACUAZIONE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO PREMESSO

• che in data ______un evento ______di grandissimi proporzioni ha causato feriti tra la popolazione e danni ingentissimi su tutto il territorio comunale; • che in conseguenza di tale fenomeno si e verificata una grave situazione di emergenza nel territorio comunale; • che a causa dei crolli verificatisi sono si sono registrati danni alla viabilità, agli impianti e agli edifici, sia pubblici che privati; • che esiste il pericolo di un diretto, ulteriore coinvolgimento della cittadinanza ed in generale delle persone nei crolli che potrebbero ancora verificarsi; • che ad una prima approssimativa stima dei danni la maggior parte degli edifici pubblici e privati appare danneggiata in modo spesso molto grave e suscettibile di ulteriori fenomeni di crollo;

RITENUTO di dover tutelare la pubblica incolumità vietando temporaneamente ed in via del tutto provvisoria l'agibilità di tutti gli edifici ricadenti nel perimetro del Comune, tutto interessato dal fenomeno sismico, in attesa di rilievi tecnici e stime di danno più dettagliati ed accurati;

VISTO l'articolo 15 della legge 24 febbraio 1992 n. 225; VISTO l’articolo 16 del D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66; VISTO l'articolo 38 comma 2 della legge 8 giugno 1990 n.142;

ORDINA

e' fatto obbligo alla popolazione civile del comune di ______di evacuare le abitazioni e tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro che siano stati interessati dall’evento ______del ______.

1. e’ fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile. 2. la polizia municipale e’ incaricata di curare la tempestiva diffusione, con ogni mezzo, della presente ordinanza, che in copia viene immediatamente trasmessa, per le vie brevi, al signor Prefetto di Latina.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

92 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

15) ORDINANZA DI DEMOLIZIONE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. ______del ______IL SINDACO RILEVATO che in conseguenza del recente evento ______verificatosi in data ______, che ha colpito il territorio comunale in località ______si è determinata una situazione di grave pericolo per la popolazione ivi residente, causata dalla lesione e dal danneggiamento delle strutture e dei fabbricati situati nel territorio interessato, con conseguente rischio di distacchi e/o di crolli sulle aree pubbliche o private; VISTA la relazione redatta dai tecnici incaricati della verifica delle condizioni statiche e di sicurezza strutturale e degli impianti, relativi agli immobili interessati dall'evento, e le relative conclusioni in ordine ai provvedimenti ritenuti più idonei ai fini della prevenzione e del ripristino; RAVVISATA l'opportunità e l'urgenza di provvedere in merito, anche e soprattutto al fine di scongiurare evidenti pericoli per la circolazione e l'incolumità dei passanti, con la transennatura e l'abbattimento d'ufficio e senza spese a carico dei proprietari dei seguenti immobili, per i quali resta esclusa qualsivoglia possibilità di ripristino.

indirizzo ******************* proprietario**********************

VISTO il vigente piano comunale di protezione civile VISTI gli articoli n. ______dell'Ordinanza n. , emanata dal Ministero dell'Interno in data ______;

VISTO l'articolo 15 della legge 24 febbraio 1992 n. 225; VISTO l’articolo 16 del D.P.R. 6 febbraio 1981 n. 66; VISTO l'articolo 38 comma 2 della legge 8 giugno 1990 n.142; ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto, al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

ORDINA

1) La transennatura e l'abbattimento d'ufficio e senza spesa alcuna a carico degli interessati dei sopraelencati immobili, di proprietà delle persone ivi indicate e per le finalità sopra descritte, da effettuarsi a cura di:

• Vigili del Fuoco; • U.T.C. ; • Ditta Incaricata 2) Responsabile dei procedimento è il Sig. ______presso I’Ufficio Tecnico Comunale.

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della notificazione e della esecuzione della presente Ordinanza. 93 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

3) Contro la presente Ordinanza sono ammissibili

• ricorso al Prefetto, entro 30 gg , ovvero • ricorso al T.A.R. Lazio, entro 60 gg, ovvero • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg,termini tutti decorrenti dalla data di notificazione o della piena conoscenza del presente provvedimento.

Comune di Fondi, li IL SINDACO

94 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

16) ORDINANZA PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA

Ordinanza n. _____ del ______

IL SINDACO

RILEVATO che in conseguenza del recente evento ______verificatosi in data ______, che ha colpito il territorio comunale in località ______si è determinata una situazione di grave pericolo per la popolazione ivi residente, causa la lesione delle strutture e dei fabbricati situati nel territorio interessato, con conseguente rischio di distacchi e crolli sulle aree pubbliche e private, a rischio della circolazione e della pubblica incolumità; VISTO il referto del Comando di Polizia Municipale, con cui vengono segnalati inconvenienti alla circolazione stradale, causati dalla situazione sopra descritta e le relative conclusioni in ordine ai provvedimenti ritenuti più idonei ai fini della prevenzione dei rischi per l'incolumità e del ripristino del transito; RITENUTA la necessità e l'urgenza di provvedere in merito, anche e soprattutto al fine di scongiurare evidenti pericoli per l'incolumità pubblica e di consentire, per quanto possibile, il normale e rapido flusso dei mezzi di soccorso operanti nella zona interessata dall’evento; VISTO il vigente piano comunale di protezione civile ; VISTI gli articoli dell'Ordinanza n. , emanata dal Ministero dell'Interno in data ______in relazione all’evento verificatosi; VISTO l'articolo 38, comma 2, della legge 8.6.1990 n.142; VISTO il Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 recante il nuovo codice della Strada; ATTESO che l'urgenza è tale da non consentire l'indugio richiesto per avvisare il Prefetto al quale tuttavia sarà data comunicazione del presente provvedimento;

ORDINA

1) di vietare, con decorrenza immediata e fino a quando permarranno le condizioni attuali, la circolazione di qualunque veicolo, esclusi quelli di servizio pubblico e di soccorso nelle seguenti strade e piazze:

Via ****************indicazione toponomastica……*********

2) di istituire il senso unico nelle seguenti strade: indicazione toponomastica 3) di istituire il divieto di sosta dei veicoli lungo le seguenti strade:

Via *********indicazione toponomastica *********

95 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della esecuzione e dell'osservanza della presente Ordinanza, provvedendo in collaborazione con l’Ufficio Tecnico alla apposizione dei prescritti segnali stradali.

Copia della presente Ordinanza viene trasmessa al Signor Prefetto di Latina.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

La presente ordinanza è stata pubblicata all'albo pretorio comunale dal______al ______;

96 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

17) ORDINANZA DI CHIUSURA DI STRADE PUBBLICHE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA

Ordinanza n. del IL SINDACO

PREMESSO CHE a causa dell’evento ______verificatosi il giorno ______risulta pericolante il fabbricato posto in:

Loc. ______Via ______Proprietà ______, prospiciente la pubblica strada;

RITENUTO che tale situazione possa pregiudicare la vita e la pubblica incolumità;

VISTO il Decreto Legislativo 30.4.1992 n. 285;

VISTO l'articolo 16 del D. P. R. 6 febbraio 1981, n. 66;

VISTO l'articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225;

VISTO l'articolo 38 comma 2 della Legge 8 giugno 1990, n. 142;

ORDINA la chiusura al traffico pedonale e veicolare delle strade seguenti:

1.______

2.______

3.______

DISPONE che le strade suddette vengano all'uopo transennate a cura dell’Ufficio Tecnico / Provincia /Astral e che vengano apposti i prescritti segnali stradali; La presente disposizione viene trasmessa al Signor Prefetto di Latina.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

97 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

18) ORDINANZA DI SMALTIMENTO RIFIUTI PER MOTIVI DI TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______

IL SINDACO

RILEVATO il grave e straordinario evento ______che ha colpito il Comune di Fondi il giorno ______; CHE in conseguenza di ciò risultano presenti sul territorio comunale accumuli di detriti e rifiuti solidi, residui dei crolli e delle distruzioni causate dall’evento stesso; CONSIDERATA la estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti solidi al fine di evitare gravi conseguenze sotto l'aspetto igienico - sanitario, per la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della pubblica incolumità; ATTESO che non esiste al momento soluzione tecnicamente e logisticamente migliore e alternativa - neanche in via provvisoria - allo smaltimento di detto materiale in tempi ragionevolmente accettabili per la pubblica incolumità, la tutela delle condizioni igienico - sanitarie e per un compiuto e sicuro svolgersi delle attività di soccorso e di prima assistenza alla popolazione colpita; RITENUTO OPPORTUNO provvedere, come si è provveduto mediante Ordinanza sindacale n. __ emessa in data odierna, occupare un'area in Località ______di superficie totale pari a circa mq. _____ , da adibire allo stoccaggio provvisorio di detti detriti solidi in attesa di poterli conferire nelle discariche che la Regione (Provincia) metterà a disposizione; VISTO l'articolo 32 della Legge 23.12.1978 n. 833; VISTO l'articolo 13 del D.vo n. 22 del 5.2.1997; VISTO l’articolo 15 della legge 24 febbraio 1992 n. 225 VISTO l'articolo 38, comma 2 lett. a) della Legge 8 giugno 1990 n. 142 in materia di Ordinanze contingibili ed urgenti;

ORDINA

1) Il ricorso temporaneo a forme speciali di smaltimento dei detriti solidi, conseguenti all'eccezionale evento sismico, che verranno attuate nel Comune di Fondi con le seguenti modalità:

1. carico di rifiuti nelle varie zone del Comune colpite dall'evento e trasporto degli stessi alla piazzola di stoccaggio provvisorio con l'utilizzo di operatori e mezzi che di volta in volta dovranno essere espressamente autorizzati dall'Ufficio Tecnico Comunale;

98 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

2. stoccaggio dei rifiuti medesimi nella piazzola ubicata in Località ______, via______n. _____, meglio individuata catastalmente nell’'Ordinanza sindacale n. ___ del ______, ai fini dei loro successivo smaltimento definitivo nelle discariche che verranno messe a disposizione dalla Regione (Provincia);

3. Quanto sopra con decorrenza immediata e sino alla completa rimozione di tutti i rifiuti conseguenti all’evento del ______e comunque fino alla completa normalizzazione della situazione attualmente vigente; 4. Di provvedere, di concerto con la Azienda U.S.L. n. 6 a garantire quotidianamente la protezione, la disinfezione e la disinfestazione dei siti di stoccaggio provvisorio mediante adeguate tecniche di intervento (sali di ammonio quaternario, calce, piretro, piretroidi e quant’altro suggerito dal competente servizio) sui materiali stoccati e sui siti medesimi; 5. L’U.T.C. e il Comando di Polizia Municipale sono incaricati dell’esecuzione e della notifica della presente Ordinanza, copia della quale viene inviata al Prefetto di Latina. 6. Che copia della presente Ordinanza venga trasmessa al Ministero della Sanità così come previsto dall’art. 13 dei D. vo 5.2.1997 n. 22 per quanto di competenza.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

99 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

19) ORDINANZE DI SGOMBERO DEI MATERIALI DALLA VIABILITÀ

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO

CONSIDERATO che, a seguito dell’evento calamitoso del ______, occorre assicurare l’incolumità pubblica con particolare riguardo alla viabilità statale, in adiacenza alla quale ci sono fabbricati crollati o parzialmente rovinati; CHE si rende pertanto necessario rimuovere con urgenza ogni impedimento alla circolazione ed ogni pericolo per l’incolumità pubblica, determinato dagli edifici adiacenti al piano stradale con evidente minaccia di crollo;

VISTO l’art. 16 del D.P.R. 6.2.1981 n. 66; VISTO l’art. 15 della legge 24.2.1992 n. 225 VISTO l’art. 38 della legge 142/90;

ORDINA

• al Compartimento ASTRAL di ______di provvedere allo sgombero del materiale franato lungo la S.S. n°...... nonché alla puntellatura o demolizione, se necessario, degli edifici pericolanti posti lungo la strada suddetta; • per la verifica delle condizioni di staticità dei fabbricati il personale dell’ANAS sarà affiancato dal Corpo dei Vigili del Fuoco, il cui intervento verrà richiesto d’urgenza. • di trasmettere il presente provvedimento al Comando Corpo dei Vigili del Fuoco tramite Prefettura/C.O.M.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

100 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

20) AVVELENAMENTO e/o TOSSINFEZIONE ALIMENTARE SEQUESTRO O DISTRUZIONE

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO

• Premesso che in data ………….. (descrivere l’evento: avvelenamento da vegetali o animali tossici e da agenti chimici ovvero tossinfezione alimentare in pubblici esercizi, in collettività infantili, di adulti, di anziani e nella popolazione in genere) ha determinato una situazione di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica nel territorio comunale; • Considerato che la situazione è tale da aver causato la dichiarazione di emergenza nazionale e l’emanazione di ordinanza ex art. 5 della L. 225/92; (1); • Ritenuto di dover provvedere in merito, stante l’esigenza di tutelare la salute pubblica; • Vista la relazione del Responsabile del Servizio veterinario – Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. LT5 dalla quale risulta che presso lo stabilimento di produzione/lavorazione/deposito o l’esercizio di somministrazione/vendita ………………, sito in Via/Piazza ………………….. n. ……. gestito da ………………. ed il cui titolare è ……………. è stato riscontrato che le sostanze destinate all’alimentazione ………….. (descriverle) ………. ivi prodotte/lavorate/depositate/somministrate/vendute, sono in cattivo stato di conservazione, così come indicato dall’art. 5, lettera b) della legge 30.04.1962, n. 283; OVVERO

• è stata accertata, mediante indagini biotossicologiche e/o chimiche, la nocività delle sostanze destinate all’alimentazione ……………. (descriverle) …………. ivi prodotte/ lavorate/depositate/somministrate; • Vista la legge 30.04.62, n. 283; • Visto il D.P.R. 26.03.80, n. 327; • Ai sensi dell’art. 32 della legge 23.12.78, n. 833 e dell’art. 38 della legge 08.06.90, n. 142; ORDINA

• Al personale di vigilanza e di ispezione del Servizio Veterinario – Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. LT5 il sequestro e/o l’immediata distruzione, sussistendo grave ed imminente pericolo di danno alla salute pubblica, ai sensi dell’art. 16 della legge 283/62 e dell’art. 20 del DPR 327/80, delle sostanze destinate all’alimentazione descriverle**************************************************** )…, prodotte/lavorate/depositate/somministrate/vendute presso ………………….sito in Via /Piazza ………………n.…., gestito da …………. ed il cui titolare è ………………………; RENDE NOTO

101 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

• Che a norma dell’art. 6 della L. 07/08/1990 n. 241 il responsabile del provvedimento è il sig. …………………………….. il quale provvederà all’adozione di tutti gli atti successivi e conseguenti;

AVVERTE

• Che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto del presente provvedimento, saranno a carico del Sig. ……………….. che ne risponderà in via civile, penale ed amministrativa; • Che contro la presente ordinanza quanti hanno interesse potranno fare ricorso al Prefetto entro 30 giorni, al TAR Lazio entro 60 giorni ed entro 120 giorni al Capo dello Stato, termini tutti decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento o della piena conoscenza dello stesso; • Copia del presente provvedimento è pubblicata all’Albo del Comune e notificata a …………………. e verrà trasmessa alla Regione Lazio, alla Prefettura di Latina ed al COM territorialmente competenti.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

(1) Senza questo capoverso lo schema di ordinanza è utilizzata anche nel caso l’evento sia di proporzioni più limitate

102 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

21 AVVELENAMENTO e/o TOSSINFEZIONE ALIMENTARE - CHIUSURA

COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO

• Premesso che in data ………….. (descrivere l’evento: avvelenamento da vegetali o animali tossici e da agenti chimici ovvero tossinfezione alimentare in pubblici esercizi, in collettività infantili, di adulti, di anziani e nella popolazione in genere) ha determinato una situazione di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica nel territorio comunale; • Considerato che la situazione è tale da aver causato la dichiarazione di emergenza nazionale e l’emanazione di ordinanza ex art. 5 della L. 225/92; (1); • Ritenuto di dover provvedere in merito, stante l’esigenza di tutelare la salute pubblica; • Vista la relazione del Responsabile del Servizio veterinario – Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. LT5 dalla quale risulta che presso lo stabilimento di produzione/lavorazione/deposito o l’esercizio di somministrazione/vendita ………………, sito in Via/Piazza ………………….. n. ……. gestito da ………………. ed il cui titolare è ……………. è stato riscontrato che le sostanze destinate all’alimentazione ………….. (descriverle) ………. ivi prodotte/lavorate/depositate/somministrate/vendute, sono in cattivo stato di conservazione, così come indicato dall’art. 5, lettera b) della legge 30.04.1962, n. 283; ovvero è stata accertata, mediante indagini biotossicologiche e/o chimiche, la nocività delle sostanze destinate all’alimentazione ……………. (descriverle) …………. ivi prodotte/ lavorate/depositate/somministrate; • Vista la legge 30.04.62, n. 283; • Visto il D.P.R. 26.03.80, n. 327; • Ai sensi dell’art. 32 della legge 23.12.78, n. 833 e dell’art. 38 della legge 08.06.90, n. 142;

ORDINA Al personale di vigilanza e di ispezione del Servizio Veterinario – Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. LT5 il sequestro e/o l’immediata distruzione, sussistendo grave ed imminente pericolo di danno alla salute pubblica, ai sensi dell’art. 16 della legge 283/62 e dell’art. 20 del DPR 327/80, delle sostanze destinate all’alimentazione (descriverle ) …………, prodotte/lavorate/depositate/somministrate/vendute presso ………………….. sito in Via /Piazza ……………………n.…., gestito da ……………………. ed il cui titolare è ………………………;

103 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

RENDE NOTO

Che a norma dell’art. 6 della L. 07/08/1990 n. 241 il responsabile del provvedimento è il sig. …………………………….. il quale provvederà all’adozione di tutti gli atti successivi e conseguenti;

AVVERTE

Che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto del presente provvedimento, saranno a carico del Sig. ……………….. che ne risponderà in via civile, penale ed amministrativa; Che contro la presente ordinanza quanti hanno interesse potranno fare ricorso al Prefetto entro 30 giorni, al TAR Lazio entro 60 giorni ed entro 120 giorni al Capo dello Stato, termini tutti decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento o della piena conoscenza dello stesso; Copia del presente provvedimento è pubblicata all’Albo del Comune e notificata a …………………. e verrà trasmessa alla Regione Lazio, alla Prefettura d Laina ed al COM territorialmente competenti.

Comune di Fondi, li ______

IL SINDACO

(1) Senza questo capoverso lo schema di ordinanza è utilizzata anche nel caso l’evento sia di proporzioni più limitate

104 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

22 ALLEVAMENTO INFETTO COMUNE DI FONDI Provincia di LATINA Ordinanza n. del ______IL SINDACO

• vista la denuncia di ………nell’allevamento condotto dal Sig. ……….. in ………; • vista la Legge 23.12.1978, n. 833 e le successive modificazioni; • vista la L.R. 26.10.1982, n. 30; • vista la Legge 02.06.1988, n. 218 e le successive modificazioni; • visto …………… (disposizioni specifiche relative alla malattia diagnosticata); • sentito il Servizio Veterinario della A.S.L. LT5;

ORDINA

Nell’allevamento indicato in premessa, infetto da ………….., devono essere immediatamente applicate le seguenti misure:

• numerazione, per specie e categoria, degli animali esistenti: per gli animali sensibili deve essere precisato il numero dei soggetti di ogni categoria: morti, infetti, sospetti di infezione, sospetti di contaminazione; il censimento deve essere mantenuto costantemente aggiornato; • sequestro di rigore degli animali nei ricoveri, con la prescrizione tassativa di: • divieto di entrata e di uscita di animali; • impedire l’accesso a persone ed automezzi estranei; il movimento di persone e di veicoli da e per l’azienda deve essere subordinato alla autorizzazione del Servizio Veterinario della A.S.L. ed attuato con le necessarie precauzioni; • tenere a catena i cani, sotto custodia i gatti e rinchiusi in appositi spazi riservati gli animali da cortile, lontani dai luoghi infetti; • tenere chiusi i ricoveri e spargere largamente sulla soglia e per un conveniente tratto all’esterno, nonché agli accessi dell’azienda, sostanze disinfettanti e porre in atto appropriati metodi di disinfezione; • impedire ogni contatto del personale di custodia con altri allevamenti; • non trasportare fuori dall’azienda animali, loro carcasse o carni, foraggi ed altri alimenti, attrezzi, letame e deiezioni ed altre materie od oggetti che possono trasmettere la malattia; • non abbeverare gli animali in corsi d’acqua o in vasche con essi comunicanti; • eseguire accurate disinfezioni dei ricoveri e degli altri luoghi infetti, secondo le indicazioni del Servizio Veterinario dell’A.S.L.; • la distruzione delle carcasse degli animali morti è subordinata all’autorizzazione del Servizio veterinario della A.S.L. che ne dispone i tempi ed i modi di attuazione. Le contravvenzioni alla presente ordinanza sono punite a norma di legge.

Comune di Fondi, li ______IL SINDACO

105 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

SCHEMI DI CONTRATTI

1) CONTRATTO DI LOCAZIONE PROVVISORIO ex art. 11, comma 2^, L.359/92

1) Con la presente scrittura privata, redatta in duplice originale più la copia per l'Ufficio Registro, da valere ad ogni altro effetto di legge, tra i sigg:______nato a ______il ______e residente in ______, Via ______n._____Cod. Fisc. ______concede in locazione per uso abitazione al Sig:______nato a ______il ______residente in ______via ______n. ______, Cod. Fisc. ______che accetta, l'Unità Abitativa sita in ______via ______n. _____,composto da ______vani, di cui ______camere, _____ servizi igienici, cucina, soggiorno e ______. 2) L'immobile dovrà essere destinato esclusivamente ad uso civile abitazione del conduttore. 3) La locazione avrà durata di ______mesi, con decorrenza a far data dal ______. 4) Previa certificazione di agibilità, rilasciata dalle Autorità Competenti, sull'edificio precedentemente utilizzato dal locatore, il conduttore dovrà entro 15 gg. dalla data di tale certificato, disdire il contratto e rendere libero e disponibile l'immobile. 5) Senza il preventivo assenso della parte locatrice, il conduttore non potrà sublocare, anche parzialmente, l'immobile e comunque concedere ad altri il contratto ed i locali a qualsiasi titolo. 6) Il prezzo di locazione viene convenuto ed accettato dal conduttore in € ______(diconsi €______) mensili, somma che il conduttore si obbliga a pagare mediante versamento mensile da effettuarsi presso Istituto di Credito che la parte locatrice indicherà o mediante altre forme di pagamento, precedentemente concordate tra le parti e comunque certificate. 7) Il pagamento del canone e quant'altro dovuto, anche per oneri accessori, non potrà essere sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo. Il mancato pagamento, per qualunque causa, anche di una sola rata, costituisce in mora il conduttore. 8) Il conduttore dichiara di aver esaminato i locali affittati e di averli trovati adatti al proprio uso, in buono stato di manutenzione, privi di difetto che ne possa impedire l'utilizzo, obbligandosi, pertanto, a restituirli nello stesso stato al momento del rilascio. 9) Restano a carico del conduttore le riparazioni di piccola manutenzione nonché l'ordinaria manutenzione e tutte quelle previste dagli artt. 1576 e 1609 del Codice Civile. Il conduttore è tenuto altresì al pagamento degli oneri accessori ai sensi dell'art. 9 della Legge 359/92.

10) Il conduttore esonera espressamente la parte locatrice da ogni responsabilità per danni diretti o indiretti che potrebbe causare a terzi. 106 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

11) Ogni aggiunta e/o miglioria ai locali ed ogni altra innovazione non potrà essere fatta dal conduttore senza il preventivo assenso scritto della parte locatrice. Qualora venissero compiute delle migliorie e/o addizioni, anche con la tolleranza della parte locatrice, questa avrà facoltà di ritenerle senza obbligo di corrispondere indennizzo o compenso alcuno, rinunciandovi espressamente il conduttore sin d'ora. In caso contrario, il conduttore avrà l'obbligo, a semplice richiesta della parte locatrice, anche nel corso della locazione, della reimmissione in pristino a proprie spese. 12) Il presente contratto viene stipulato in conseguenza degli eventi ______in atto o successivi alla data del ______, che hanno interessato la regione ______, e costituisce titolo per attingere alle provvidenze economiche di cui all'art. _____ dell'Ordinanza Ministeriale n. __ del ______. 13) L'inosservanza delle disposizioni di cui alle clausole n. 2, 5 e 8 produrrà ipso jure la risoluzione del contratto. 14) Per quanto non previsto dal presente contratto si fa rinvio alle disposizioni vigenti in materia di locazioni ad uso abitativo. Letto, approvato e sottoscritto dalle parti a ______Li ______

IL LOCATORE IL CONDUTTORE

______

107 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLI DI MESSAGGI

Modello Oggetto Compilazione e/o distribuzione

A MESSAGGIO DI ALLERTAMENTO DA Uso interno ( Sala Operativa Protezione Civile e P.M. centralino , segreteria COMUNE A POPOLAZIONE Sindaco )

B ESEMPIO DI MESSAGGIO AUDIO - Sala operativa Protezione Civile ZONA CIRCOSTANTE L’AREA ALLUVIONATA/O…. C MANIFESTO/VOLANTINO Compilato dal Servizio Protezione Civile e divulgato da P.M. tramite automezzo con impianto di amplificazione

D MESSAGGIO DI ALLARME DA Compilato dal Servizio Protezione Civile e divulgato da P.M. COMUNE A POPOLAZIONE

E TIPO DI MESSAGGIO PER Compilato dal Servizio Protezione Civile e divulgato da P.M. INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE NELLA FASE DI PREALLARME PER IL RISCHIO DI ALLUVIONE F TIPO DI MESSAGGIO PER Compilato dal Servizio Protezione Civile e divulgato da P.M. INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE NELLA FASE DI ALLARME PER IL RISCHIO DI ALLUVIONE G TIPO DI MESSAGGIO PER LA Compilato dal Servizio Protezione Civile e divulgato da P.M. RICHIESTA DELLO STATO DI EMERGENZA H SEGNALAZIONE SITUAZIONE DI Sala operativa Protezione Civile PERICOLO I CENSIMENTO RESIDENTI EVACUATI Compilato da P.M. - LL.PP. - Servizi Sociali

L VERIFICA AGIBILITA’ EDIFICI Settore LL.PP. e Urbanistica PRIVATI

108 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO A

MESSAGGIO DI ALLERTAMENTO DA COMUNE A POPOLAZIONE

Il giorno ………. alle ore ………. in concomitanza con le abbondanti piogge, si è verificato un pericoloso aumento del livello idrometrico del fiume/fosso ……………

Si esclude per il momento che il fiume possa esondare arrecando danni agli edifici e ai cittadini residenti in vicinanza.

Le squadre d’intervento ed i Vigili del Fuoco sono impegnati a ripristinare le normali condizioni.

Le Autorità locali forniranno ulteriori notizie ed informazioni non appena queste si rendano disponibili ed informeranno tempestivamente la popolazione se si dovessero rendere necessarie ulteriori misure protettive.

La popolazione è invitata a non telefonare alle Autorità per lasciare libere le linee e a non avvicinarsi al fiume ed alla zona allagata per non intralciare le operazioni di ripristino delle forze in campo. Si invita inoltre a sintonizzarsi sulle stazioni radio/televisive, ……………………….. per ricevere ulteriori informazioni ed istruzioni.

109 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO B ESEMPIO DI MESSAGGIO AUDIO Zona circostante l’area alluvionata

(Suono di allerta) Attenzione! Attenzione

Il fiume ………………………… ha rotto gli argini il loc. ……………… Le zone più basse sono allagate. Per disposizione del Comune è vietata la circolazione dei mezzi privati nelle zone ………………….. (PAUSA) (Suono di allerta) Attenzione! Attenzione! Il fiume ……………………………….. ha rotto gli argini il loc. ……………… Per facilitare l’opera di soccorso alle zone colpite il Comune invita la popolazione a non circolare e lasciare libere le strade nelle zone adiacenti (PAUSA) (Suono di allerta) Attenzione! Attenzione! Il fiume ……………………… ha rotto gli argini il loc. ………………Per chiedere soccorsi e segnalare situazioni di pericolo chiamare il numero ……………………

110 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO C

MANIFESTO/VOLANTINO Comune di FONDI (LT)

ESONDAZIONE DEL ………………… Il fiume ……… ha rotto gli argini in località ……….. Le zone più basse sono allagate

E’ VIETATA LA CIRCOLAZIONE dei mezzi privati nelle strade …… Per richiedere soccorsi e segnalare situazioni di pericolo chiamare il numero 0771/********

Nelle località …… è temporaneamente interrotta l’erogazione dell’acqua. LA DISTRIBUZIONE DI ACQUA POTABILE È garantita da un servizio di autobotti posizionate in Piazza …………… ed in Piazza ……………

Comunicato n° … del …….., ore ……

111 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO D

MESSAGGIO DI ALLARME DA COMUNE A POPOLAZIONE

Giorno :……………….. ora ………………

ASCOLTARE FINO IN FONDO QUESTO MESSAGGIO PRIMA DI INTRAPRENDERE QUALSIASI INIZIATIVA

La popolazione residente a Fondi nelle vie ………….……… deve:

• Procedere all’evacuazione nel modo seguente: 1.Raggiungere i luoghi sicuri di attesa 2. Chi non possa raggiungere autonomamente i luoghi sicuri di attesa deve contattare il seguente numero di telefono 0771………… La popolazione residente a Fondi nelle vie ………………… deve:

• Rifugiarsi ai piani alti delle proprie abitazioni • Non circolare e lasciare libere le strade Le squadre d’intervento ed i Vigili del Fuoco sono impegnati a ripristinare le condizioni nell’area danneggiata.

Le Autorità locali forniranno ulteriori notizie ed informazioni non appena queste si rendano disponibili ed informeranno tempestivamente la popolazione se si dovessero rendere necessarie ulteriori misure protettive.

La popolazione può telefonare al numero 0771………… per chiedere soccorsi e segnalare situazioni di pericolo.

La popolazione, inoltre, è invitata a lasciare libere le strade e a non avvicinarsi allo al fiume per non intralciare le operazioni di ripristino delle forze in campo. Si invita inoltre a sintonizzarsi sulle stazioni radio/televisive, ……………………….. per ricevere ulteriori informazioni ed istruzioni.

112 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO E

Tipo di Messaggio per informazione alla popolazione nella fase di preallarme per il rischio di alluvione

1. La vostra abitazione è ubicata in una zona soggetta a rischio di ………., pertanto si possono verificare: mancanza di energia elettrica, gas, acqua ed interruzione delle linee telefoniche; 2. Per far fronte alle citate carenze è opportuno rifornirsi preventivamente di candele, torce elettriche a pila, fornelli a gas con bombole da campeggio, scorte di acqua potabile, medicinali prescritti per cure particolari, pile per pace-maker (per i portatori). 3. Dopo l’inondazione/ o ……….. non rimettere subito in funzione apparecchi elettrici che siano stati bagnati; 4. Mettere in un luogo sicuro le sostanze che potrebbero essere fonte d’inquinamento, come insetticidi, pesticidi, medicinali; 5. Tutti i cittadini delle zone a rischio devono comprendere che, nel momento del…………., è necessario comportarsi con senso di solidarietà, per cui gli abitanti dei piani più alti dovranno accogliere quelli dei piani inferiori; 6. In caso di alluvione tutte le cose personali che si trovano all’aperto, potrebbero essere asportate dalle acque fluenti, pertanto vanno ancorate o sistemate in locali chiusi e, se trattasi di contenitori vuoti, vanno riempiti; 7. Prendere tutte le precauzioni necessarie per mettere in salvo i beni di maggior valore; 8. Quanti hanno la possibilità di trasferirsi presso altre abitazioni di proprietà o presso parenti o amici, in zone non a rischio, sono invitati ad abbandonare la propria abitazione ed a raggiungere le sistemazioni prescelte prima che le Autorità vietino la circolazione dei mezzi privati per l’attuazione dei piani di protezione civile; 9. Chi sceglie di restare nelle proprie abitazioni deve, comunque, abbandonare i piani bassi e rifornirsi di viveri non deperibili (latte a lunga conservazione, biscotti, insaccati, scatolette) per le esigenze presumibili di una settimana; 10. Dove è ancora possibile l’erogazione di energia elettrica, sintonizzarsi su TV ed altre reti locali e sulle radio nazionali, per conoscere le notizie diramate dalla Protezione Civile in merito all’evolversi della situazione.

113 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO F

Tipo di Messaggio per informazione alla popolazione nella fase di allarme per il rischio di alluvione.

1. Non mettersi in alcun modo in movimento con automezzi in quanto tutti gli itinerari interessati saranno riservati esclusivamente ai mezzi di soccorso;

2. Spostare immediatamente le autovetture parcheggiate lungo gli itinerari principali destinati ai mezzi di soccorso;

3. Interrompere l’energia elettrica, qualora ancora in atto, e gli impianti pericolosi, posti in luoghi allagabili, ma non bisogna eseguire tale operazione se il luogo in cui si trova l’interruttore generale è già inondato;

4. Attuare, nei limiti del possibile, sbarramenti sulle probabili vie di penetrazione dell’acqua ed agevolarne lo scarico ed il deflusso;

5. Man mano che il livello dell’acqua aumenta, guadagnare i piani più alti, portando con sé coperte, medicinali indispensabili, alimenti non deteriorabili, torce, radio o TV portatili a pile per ascoltare le notizie diramate dalla struttura di Protezione Civile;

6. Se l’acqua potabile presenta odore, colore o gusto che inducono a credere che sia contaminata, è consigliabile non berla, per gli altri usi domestici bisogna sterilizzarla facendola bollire o utilizzando sistemi appropriati (uno o due cucchiai di cloruro di calcio per ogni litro d’acqua e lasciarla riposare per almeno trenta minuti).

114 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO G

RICHIESTA DELLO STATO DI EMERGENZA

1. Il Sindaco invia tramite fax, la richiesta dello stato di emergenza alla Prefettura, alla Regione ed al Dipartimento della Protezione Civile, secondo lo schema seguente:

Al Prefetto di Latina Piazza della Libertà,48 04100 Latina Alla Regione Lazio Servizio Protezione Civile Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 - 00145 Roma Al Dipartimento della Protezione Civile Via Ulpiano, 11 00193 Roma OGGETTO: Richiesta stato di emergenza. 1) Attesa gravissima situazione determinatesi, causa …… di cui all’art. 2 lettera c) della L. 225/92, che ha interessato il territorio comunale, e riscontrata l’impossibilità di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri ordinari, si manifesta l’urgente necessità di richiedere al competente organo la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 , comma 1, L. 225/92; 2) L’area interessata comprende le frazioni di ………………………………………..; 3) In attesa di ulteriori determinazioni da parte degli Organi superiori, si richiede di avvalersi dei mezzi messi a disposizione dal Prefetto, ai sensi dell’art. 15 comma 4 della L. 225/92; 4) Si comunica altresì di aver provveduto, ai sensi dell’art. 15 comma 3 L. 225/92 ai primi interventi di soccorso e di assistenza a favore delle popolazioni colpite. Fondi Lì, …………………….

IL SINDACO

115 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO H

COMUNE DI FONDI – UFFICIO DI PROTEZIONE CIVILE SEGNALAZIONE SITUAZIONE DI PERICOLO

Compilatore______qualifica______data__/__/___foglio_____di_____

SEGNALAZIONE

ORA Pervenut Zona, EVENTO Popolazione Trasmessa R Note a da Via ( entità, da soccorrere a: ore i (Cognom Civic livello e c e,nome,te o estension . l.) e del o fenomen r o) e

116 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO I

COMUNE DI FONDI – UFFICIO DI PROTEZIONE CIVILE

CENSIMENTO RESIDENTI EVACUATI

STRUTTURA DI RICOVERO ______

data__/__/___foglio______di______/ora______COMPILATO ORE______SETTORE______

SEGNALAZIONE

N° COGNOME NOME ETA’ RAPPORTO RESIDENTE NECESSARI Note DI IN VIA A V A PARENTELA L I S

L T S.

O T S.

G. O

117 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODELLO L

COMUNE DI FONDI SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE VERIFICA AGIBILITÀ EDIFICI PRIVATI

Il Signor______in qualità di ______(1)nato a ______il ______residente a Fondi in via______n°______in edificio di tipo ______(2) con:______

Cognome e nome Rapporto di Età Condizione di salute parentela

DICHIARA:

1. di aver dovuto evacuare la propria abitazione in data ____/____/____alle ore_____ 2. che al momento dell’evacuazione risultavano inagibili i seguenti vani: ______al piano ______causa ______

(3)______al piano ______causa ______

(3)______al piano ______causa ______

3. che risultano danneggiati / fuori uso i seguenti impianti:

[ ] impianto termico [ ] rete gas [ ] rete idrica [ ] impianto elettrico [ ] ascensore N FEDE

______

(1) proprietario e residente, usufruttuario, altro titolo.

(2) casa singola, condominio, casa schiera

(3) Piano Interrato, Piano Seminterrato, Piano Terra, Piano Primo, Piano Secondo.

118 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

MODULISTICA D’INTERVENTO E GESTIONE DELL’EMERGENZA

Al manifestarsi dell’evento, qualora l’intensità della scossa fosse tale da superare il quinto grado della scala Mercalli, Cancani, Sieberg (MCS) ed il conseguente effetto sul territorio Comunale, determinasse danni anche se di lieve entità, tutti i Responsabili delle funzioni di supporto che compongono il COC, vista la possibile interruzione dei collegamenti telefonici, si recheranno, automaticamente, presso la sala operativa, sede del Centro Operativo Comunale e presso il Comitato Comunale di Protezione Civile.

RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE CIVILE

1. Avverte la Prefettura, il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione dell’accaduto. 2. Attiva la Sala Operativa Comunale.

SALA OPERATIVA + C.O.C.

• E’ attivata con la presenza dei seguenti Responsabili: • Responsabile della Protezione Civile Coordinatore del COC; • Tecnico Scientifica e Pianificazione; • Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria; • Volontariato; • Materiali, Mezzi e Risorse Umane; • Servizi Essenziali e Attività Scolastiche; • Censimento Danni a Persone e/o Cose; • Strutture Operative Locali e Viabilità; • Telecomunicazioni; • Assistenza alla Popolazione; • Segreteria e gestione dati; • Addetto Stampa.

119 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

RESPONSABILE PROTEZIONE CIVILE E COOD. C.O.C.

• Avvisa il Prefetto, il Presidente della Provincia ed il Presidente della Regione. • Dirige tutte le operazioni, in modo da assicurare l’assistenza e l’informazione alla popolazione, la ripresa dei servizi essenziali, delle attività produttive, della viabilità, dei trasporti e telecomunicazioni. • Sulla base delle direttive del Sindaco, garantisce la riapertura degli uffici comunali e dei servizi fondamentali. Qualora l’emergenza fosse di notevole entità, predispone l’apertura d’UCL – Unità di Crisi Locale – presso la sede Comunale. Gestisce il Centro Operativo, coordina le Funzioni di Supporto e predispone tutte le azioni a tutela della popolazione. • Valuta di concerto con la Funzione Tecnica e Pianificazione l’evolversi dell’evento e le priorità d’intervento. • Mantiene i contatti con i COC limitrofi delle altre città, per monitorare l’evento e l’eventuale richiesta o cessione d’aiuti. • Gestisce, altresì, i contatti con i dirigenti comunali per garantire i servizi e la funzionalità degli uffici comunali (Anagrafe, URP, Uffici tecnici, ecc.).

120 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

FUNZIONI DI SUPPORTO 1 TECNICO SCIENTIFICA E PIANIFICAZIONE

• Sulla base delle prime notizie e dai contatti mantenuti con le varie realtà scientifiche, analizza lo scenario dell’evento, determina i criteri di priorità d’intervento nelle zone e sugli edifici più vulnerabili. • Convoca il personale tecnico e fa eseguire sopralluoghi sugli edifici per settori predeterminati, in modo da dichiarare l’agibilità o meno dei medesimi; • Lo stesso criterio sarà utilizzato per gli edifici pubblici, iniziando dai più vulnerabili e dai più pericolosi; • Invia personale tecnico, di concerto con la funzione volontariato, nelle aree d’attesa non danneggiate per il primo allestimento delle medesime; • Determina la richiesta d’aiuti tecnici e soccorso (es. roulotte, tende, container), con l’ausilio della segreteria, annota tutte le movimentazioni legate all’evento; • Con continuo confronto con gli altri enti specialistici, quali il Servizio Sismico Nazionale, la Difesa del Suolo, la Provincia, la Regione, determina una situazione d’ipotetica previsione sul possibile nuovo manifestarsi dell’evento sismico; • Mantiene contatti operativi con il Personale Tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

121 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

FUNZIONI DI SUPPORTO 2 SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA

• Allerta immediatamente le strutture sanitarie locali per portare soccorso alla popolazione. Crea eventuali cordoni sanitari composti Medici Avanzati (PMA); • Mantiene contatti con le altre strutture sanitarie in zona o esterne per eventuali ricoveri o spostamenti di degenti attraverso le Associazioni di Volontariato Sanitario e Pubbliche Assistenze, ecc..; • Si assicura della situazione sanitaria ambientale, quali epidemie, inquinamenti, ecc. coordinandosi con i tecnici dell’ARPA o d’altri Enti preposti. Il servizio veterinario farà un censimento degli allevamenti colpiti, disporrà il trasferimento d’animali in stalle d’asilo, determinerà aree di raccolta per animali abbattuti ed eseguirà tutte le altre operazioni residuali collegate all’evento; • Il Dirigente o Funzionario preposto coinvolge tutto il personale disponibile per portare assistenza alla popolazione; • Agirà di concerto con la funzione sanitaria e di volontariato, gestendo il patrimonio abitativo comunale, gli alberghi, gli ostelli, le aree di attesa e di ricovero della popolazione; • Opererà di concerto con le funzioni preposte all’emanazione degli atti amministrativi necessari per la messa a disposizione dei beni in questione, privilegiando innanzi tutto le fasce più deboli della popolazione assistita; • Qualora l’evento fosse di dimensioni rilevanti, predisporrà l’apertura di appositi uffici presso le frazioni, per indirizzare le persone assistite verso le nuove dimore.

122 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

FUNZIONI DI SUPPORTO 3 VOLONTARIATO

• Il Dirigente o Funzionario preposto coadiuva tutte le funzioni per i servizi richiesti. • Cura l’allestimento delle aree di attesa e successivamente, secondo la gravità dell’evento, le aree di ricovero della popolazione e quelle di ammassamento soccorsi, che gestisce per tutta la durata dell’emergenza. • Mette a disposizione squadre specializzate di volontari (es. geologi, ingegneri, periti, geometri, architetti, idraulici, elettricisti, meccanici, muratori, cuochi, ecc.) per interventi mirati. FUNZIONI DI SUPPORTO 4 MATERIALI, MEZZI e RISORSE UMANE

• All’interno del Piano di Emergenza, è necessario creare una banca dati relativa alle risorse umane e materiali che rappresentano il complesso di personale, mezzi e materiali a cui fare ricorso per poter attuare interventi di soccorso tecnico, generico e specializzato ma anche di previsione e prevenzione rispetto alle ipotesi di rischio. Le risorse umane da censire sono i dipendenti degli Enti Locali che hanno competenze e/o conoscenze specifiche sul territorio comunale, il personale sanitario logistico tecnico delle ASL o di strutture private, i volontari singoli non appartenenti ad Organizzazioni o gruppi comunali di volontariato, in possesso di particolari specializzazioni (tecnico-ingegneristiche, unità cinofile, sub, monitoraggio aereo, ecc.), i volontari appartenente ad Associazioni di volontariato e i professionisti locali (geologi, ingegneri, ecc.). I materiali e i mezzi oggetto di censimento sono quelli di proprietà pubblica o in gestione attraverso convenzioni. In particolare il censimento dei mezzi di proprietà o in gestione a Enti Locali, Organizzazioni di Volontariato, Croce Rossa Italiana, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, aziende pubbliche e private, presso i cui magazzini sono custoditi unità prefabbricate, roulotte, case mobili, tende, effetti letterecci, vestiario ecc., deve rivolgersi in particolare a mezzi di trasporto, macchine operatrici, autobotti per trasporto liquidi alimentari e combustibili, macchine per movimentazioni a terra, trattori, autocarri, carri frigo, materiale sanitario, sacchetti di sabbia, ecc.. I depositi/magazzini di mezzi e materiali possono essere individuati dal Sindaco o funzionario preposto (che gestirà tutto il materiale, gli uomini e i mezzi precedentemente censiti con schede, secondo le richieste di soccorso, secondo la scala prioritaria determinata dalla funzione Tecnica e Pianificazione) nel territorio di propria competenza, tenendo conto che devono essere:

• di dimensioni e caratteristiche idonee al materiale stoccato ed al tempo di permanenza dello stesso;

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• adeguatamente dotati in funzione della tipologia del materiale stoccato (es. scaffalature Porta pallet, celle frigorifere, ecc.), possibilmente espandibili. Il numero dei depositi è funzione delle dimensioni e tipologia degli eventi prevedibili e conseguentemente delle necessità di approvvigionamento, ferma restando la facoltà del Comune di costituire convenzioni con altri Enti o ditte private per le forniture di “somma urgenza” (es. generi alimentari, mezzi per la movimentazione di terra, sacchetti di sabbia, ecc.). Per questo, è opportuno che ogni Comune (o associazione di Comuni, in caso di Piano Intercomunale), in funzione delle dimensioni e tipologie dei rischi, sottoscriva con gli Enti e/o privati protocolli di intesa, convenzioni, o atti ufficiali similari, che disciplinino preventivamente i rapporti tra i soggetti coinvolti a diverso titolo nelle attività di protezione civile e nella fornitura dei generi di somma urgenza.

Protocolli d’intesa

• Questi atti ufficiali vanno ad unirsi alle Ordinanze, che gli Enti quali Comuni, Prefetture, ecc. possono comunque emettere in situazione di emergenza, allo scopo di definire criteri e modalità per l’utilizzazione di risorse, materiali e mezzi, per lo sgombero di aree a rischio, per la requisizione di beni necessari al salvataggio della popolazione ed al suo ricovero, ecc. La pianificazione di modelli d’intervento così strutturati, secondo le peculiarità locali e sulla base delle risorse concretamente disponibili, infatti, può creare i presupposti per una risposta più pronta in emergenza. In tali protocolli i contraenti si impegnano, in funzione della propria specificità e del tipo di coinvolgimento, a: • partecipare attivamente alla stesura ed all’aggiornamento del piano di emergenza; • rendere disponibili con prontezza risorse, materiali e mezzi; • assicurare la fruibilità delle aree per l’attesa o il ricovero della popolazione e per l’ammassamento dei soccorritori; • stilare propri modelli di intervento; • coordinarsi con gli altri Enti interessati nelle attività di pianificazione e gestione delle emergenze; • istituire le strutture di protezione civile “di legge”.

124 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

FUNZIONI DI SUPPORTO 5 SERVIZI ESSENZIALI ed ATTIVVITA’ SCOLASTICHE

• Il Dirigente o Funzionario preposto contatta gli enti preposti, quali ENEL, Bonifica, Gestori carburante, ecc., per garantire al più presto il ripristino delle reti di pertinenza e nel più breve tempo possibile la ripresa dei servizi essenziali alla popolazione. • Attinge, eventualmente, per opere di supporto squadre d’operatori dalle funzioni volontariato e materiali e mezzi. • Il Dirigente o Funzionario preposto dispone, in accordo con le autorità scolastiche, l’eventuale interruzione e la successiva ripresa dell’attività didattica. • Provvede altresì a divulgare tutte le informazioni necessarie agli studenti e alle loro famiglie durante il periodo di crisi. • Mette a disposizione, qualora pervenisse richiesta, gli edifici individuati come aree di attesa.

FUNZIONI DI SUPPORTO 6 CENSIMENTO DANNI A PERSONE e/o COSE

• Il Dirigente o Funzionario preposto gestisce l’ufficio per la distribuzione e raccolta dei moduli regionali di richiesta danni. • In tale situazione raccoglie le perizie giurate d’agibilità o meno degli edifici pubblici, dei privati, delle infrastrutture, delle attività produttive, dei locali di culto e dei beni culturali, da allegare al modulo di richiesta risarcimento dei danni. • Raccoglie verbali di pronto soccorso e veterinari per danni subiti da persone e animali sul suolo pubblico da allegare ai moduli per i risarcimenti assicurativi. • Raccoglie, infine, le denunce di danni subite da cose (automobili, materiali vari, ecc.) sul suolo pubblico per aprire le eventuali pratiche di rimborso assicurative. • Qualora l’emergenza fosse di notevoli dimensioni verifica la necessità dell’apertura d’uffici decentrati o circoscrizionali.

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FUNZIONI DI SUPPORTO 7 STRUTTURE OPERATIVE LOCALI E VIABILITA’

• Il Dirigente o Funzionario preposto mantiene contatti con le strutture operative locali (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Volontariato, ecc.), assicurando il coordinamento delle medesime per la vigilanza ed il controllo del territorio quali, ad esempio, le operazioni antisciacallaggio e sgombero coatto delle abitazioni. • Predispone il servizio per la chiusura della viabilità nelle zone colpite dall’evento. • Predispone azioni atte a non congestionare il traffico in prossimità delle aree di emergenza e comunque su tutto il territorio comunale. • Assicura la scorta ai mezzi di soccorso e a strutture preposte esterne per l’aiuto alle popolazioni delle zone colpite. • Fornisce personale di vigilanza presso le aree di attesa e di ricovero della popolazione, per tutelare le normali operazioni di affluenza verso le medesime.

FUNZIONI DI SUPPORTO 8 TELECOMUNICAZIONI

• Il Dirigente o Funzionario preposto garantisce, con la collaborazione dei radio amatori, del volontariato ed eventualmente del rappresentante delle Azienda Poste e Telecom il funzionamento delle comunicazioni fra i COC e le atre strutture preposte (Prefettura, Provincia, Regione, Comuni limitrofi, ecc.). • Gli operatori adibiti alle radio comunicazioni opereranno in area appartata del COC, per evitare che le apparecchiature arrechino disturbo alle funzioni preposte.

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FUNZIONI DI SUPPORTO 9 ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE

• Il Dirigente o Funzionario preposto coinvolge tutto il personale disponibile per portare assistenza alla popolazione. • Agirà di concerto con la funzione sanitaria e di volontariato, gestendo il patrimonio abitativo comunale, gli alberghi, gli ostelli, le aree di attesa e di ricovero della popolazione. • Opererà di concerto con le funzioni preposte all’emanazione degli atti amministrativi necessari per la messa a disposizione dei beni in questione, privilegiando innanzi tutto le fasce più deboli della popolazione assistita. • Qualora l’evento fosse di dimensioni rilevanti, predisporrà l’apertura di appositi uffici presso le circoscrizioni, per indirizzare le persone assistite verso le nuove dimore. • Gestisce i posti letto per gli evacuati e i volontari in accordo con la Funzione di Supporto numero 3 – Volontariato. • Gestisce le persone senza tetto. • Gestisce la mensa per la popolazione, gli operatori ed i volontari. • Attiva la raccolta di alimenti e generi di conforto in arrivo e razionalizza l’uso e distribuzione, in collaborazione con la Funzione di Supporto numero 4 – Materiali, Mezzi e Risorse Umane. • Collabora all’attività dell’Ufficio di Relazioni con il Pubblico. • Acquista beni e servizi per le popolazioni colpite anche tramite il servizio economato, in collaborazione con la Funzione di Supporto numero 4 – Materiali, Mezzi e Risorse Umane. • Attiva il supporto ed il sostegno alle persone colpite in collaborazione con le Funzioni si Supporto numero 2 e numero 3 – Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria e Volontariato. • Avvia la risoluzione di particolari casi singoli in accordo con le altre Funzioni di Supporto.

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FUNZIONI DI SUPPORTO 10 SEGRETERIA E GESTIONE DATI Il personale di segreteria operativa svolge tutte le pratiche del caso, annotando prima manualmente (diario operativo) e successivamente registrando con sistemi informatici il susseguirsi degli interventi dall’apertura alla chiusura del COC.

• Raccoglie quindi tutte le richieste di aiuto, sopralluogo, soccorso, ecc. dalle varie funzioni e relativo movimento di uomini e mezzi. • Fa da filtro telefonico indirizzando le varie chiamate alle funzioni preposte con ordine stabilito di priorità.

FUNZIONI DI SUPPORTO 11 ADDETTO STAMPA

• Il Dirigente o Funzionario preposto cura l’informazione alla popolazione attraverso gli strumenti più idonei, avvalendosi, qualora ve ne fosse bisogno, anche di squadre della Polizia Municipale. • Collabora con i Servizi Sociali per indirizzare i primi senza tetto verso le aree di attesa predisposte e successivamente verso quelle di ricovero della popolazione. • Una volta ripristinate tutte le reti di informazione, sia locali sia nazionali, emette comunicati stampa aggiornati sull’evolversi della situazione e sulle operazioni in corso.

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NORME DI AUTO PROTEZIONE

Come chiamare un numero dei Vigili del Fuoco che si trova nelle prime pagine dell'elenco telefonico e corrisponde al 115 valido su tutto il territorio nazionale: La richiesta di soccorso deve essere chiara e completa, descrivere con poche parole quanto succede fornendo i seguenti dati:

1. Indirizzo esatto ed indicazioni per raggiungerlo; 2. Numero telefonico dal quale si sta chiamando per consentire la richiesta ulteriori informazioni se necessarie; 3. Piano in cui si è sviluppato l'incendio e tipo di edificio; 4. Persone eventualmente in pericolo e intrappolate in piani alti, se possibile caratteristiche apparenti dell'incendio; 5. La chiamata deve essere in ogni caso tempestiva evitando valutazioni superficiali dell'evento che vanno a scapito della celerità dei soccorsi; 6. Si ricorda che su tutto il territorio nazionale il servizio di soccorso urgente di qualsiasi natura reso dal Corpo nazionale Vigili del Fuoco è gratuito; 7. È sempre meglio una chiamata (anche se inutile), che un ritardo dei soccorsi.

INCENDIO DI UN EDIFICIO:

1. Mantenere la calma e pensare alla conformazione dell'edificio, se esistono delle scale di sicurezza utilizzarle altrimenti cercare una via d'uscita; 2. Se ci si trova intrappolati all'interno dell'appartamento il luogo più sicuro è il bagno in quanto provvisto di acqua e rivestimenti non infiammabili, entrarvi aprendo tutti i rubinetti facendo defluire l'acqua sotto la porta, bagnarla così da ritardare il calore e chiudere le fessure con asciugamani bagnati per evitare l'introduzione del fumo. Aprire la finestra, chiamare aiuto. Si tenga conto che in città il soccorso è in grado di arrivare entro 10-15 minuti; 3. Non riparatevi in ambienti privi di aperture, non fuggite in zone al di sopra dell'incendio (gallerie, teatri); 4. Non usare mai l'ascensore, in caso di blocco è esposto al calore e ai fumi nocivi presenti all'interno del vano, se possibile raggiungete l'appartamento contiguo scavalcando il divisorio del balcone, valutare la possibilità di scendere al piano inferiore con lenzuola annodate facendo attenzione al grado di tenuta. Se non avete abilità per questa operazione rimanete in attesa sul poggiolo; 5. Se i vestiti prendono fuoco rotolarsi sul pavimento avvolgendosi in un cappotto o altro per soffocare le fiamme, se disponibile usare l'acqua; 6. Se dopo aver chiamato il 115 la situazione richiede un intervento a persone in pericolo si eviti di entrare in un edificio nel quale l'incendio è ormai attivo e le fiamme sono fortemente sviluppate, così pure non entrare dove si ritiene siano

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presenti sostanze tossiche derivate dalla combustione di plastiche, gommapiuma ed oggetti sintetici, in questi casi il personale di soccorso è attrezzato adeguatamente con gli auto protettori; 7. Prima di avventurarsi in un edificio legarsi con una fune e chiedere l'ausilio di personale esterno al fabbricato così da avere un contatto con l'esterno, bagnarsi gli abiti e la testa, fissare un fazzoletto bagnato sul viso contro il fumo; 8. Prima di aprire una porta verificare se filtra del fumo e se sfiorando, con il dorso della mano, la maniglia risulta calda in questi casi la stanza potrebbe essere invasa dal fumo o dal fuoco, in questo caso dalla stanza non è possibile passare. In caso contrario aprire leggermente tenendola con il piede per evitare possibili vampate di fuoco e fumo, una volta passati richiudete la porta per evitare correnti d'aria tali da alimentare l'incendio ed il passaggio di fumi nocivi, stesso discorso per le finestre. 9. In caso di presenza di fumo strisciare sul pavimento in quanto l'aria a pavimento risulta più respirabile con minore concentrazione di tossicità. 10. Tenere in casa un estintore per i casi d'emergenza.

INCENDI BOSCHIVI :

1. Segnalate subito la presenza dell'incendio al numero verde; 2. Attenersi alle disposizioni delle autorità per il divieto di accensione di fuochi nei periodi di maggiore siccità; 3. Non gettare sigarette e non bruciare stoppie nei campi, non abbandonare nei boschi rifiuti o materiale infiammabile; 4. Durante un incendio attenzione a non rimanere intrappolati dalle fiamme, proteggersi dal fumo con un fazzoletto umido; 5. Non ripararsi in anfratti o cavità del terreno, battere il fuoco con frasche o pale, se c'è disponibilità d'acqua gettarla su foglie secche erba, arbusti alla base delle fiamme; 6. Sui pendii non salite verso l'alto, il fronte del fuoco si propaga più velocemente in salita che in discesa.

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TERREMOTO :

1. Ancorare bene l'arredamento ed altri oggetti di arredamento alle pareti, avere a disposizione uno o più estintori; 2. Avere una scorta di cibo ed acqua potabile per l'emergenza, tenere una borsa con i medicinali più frequenti, tenere una radio funzionante con le batterie di scorta; 3. Conoscere la posizione delle utenze domestiche per poterli manovrare facilmente; 4. Tenere un elenco aggiornalo dei numeri del soccorso corredato da una cartina stradale della Città di residenza; 5. Discutere in famiglia i comportamenti da tenere, assegnando dei compiti ben precisi e simulando le situazioni; 6. Partecipare ai corsi ed esercitazioni della Protezione Civile, iscriversi alle organizzazioni di volontariato; 7. Durante le scosse restare in casa, ripararsi sotto un solido tavolo, il letto, il vano di una porta o gli architravi interni alla struttura di cemento armato. Aprite la porta per evitarne il blocco; 8. Allontanarsi dai vetri, spegnere stufe, caminetti, ed utilizzatori elettrici possibili veicoli d'incendi, così pure chiudere il contatore del gas e disattivare l'energia elettrica; 9. Se dovete abbandonare l'edificio non usare l'ascensore o montacarichi per evitare di rimanere bloccati all'interno; 10. Lasciare le linee telefoniche libere, seguire le istruzioni fornite dalla radio; 11. Se vi trovate all'esterno non passate sotto cornicioni o muri pericolanti, mantenersi lontano da palazzi ed edifici sostare solo in luoghi aperti. non rifugiarsi nelle cantine, nei sottopassi, nella metropolitana, le uscite potrebbero essere bloccate; 12. Non usare l'auto, se vi trovate a bordo evitate di percorrere ponti, gallerie, strade franate. Allontanarsi da argini, ponti, dighe e spiagge, attenzione alle linee elettriche.

ALLUVIONE :

1. Individuare aree sicure al di sopra dei livelli di esondazione, avere disponibili ed efficienti gli indumenti e le attrezzature necessarie (come sacchi di sabbia, teloni impermeabili, ecc), tenere una scorta di acqua potabile, il bagaglio di emergenza. Sigillare le fessure delle porte con sacchi di sabbia o paratie orizzontali, così pure i serbatoi ed i locali dell'impianto di riscaldamento; 2. Mantenere funzionante una motopompa ed un gruppo elettrogeno; 3. Disattivare le utenze elettriche, energia elettrica, gas, acqua, portarsi oltre il livello massimo dell'acqua, salendo ai piani superiori o sul tetto.

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4. Se siete sorpresi per strada arrampicarsi sopra un albero, su un palo, non cercare di attraversare una corrente dove l'acqua è superiore al livello delle ginocchia; 5. Non guidare in strade allagate, se il veicolo si impantana abbandonarlo subito; 6. Ispezionare locali al buio con lampade a batterie, non usare cibi alluvionati e bere acqua minerale.

RADIAZIONI NUCLEARI:

1. Allontanarsi subito dalla zona interessata; 2. Rifugiarsi al chiuso, possibilmente in ambienti sotterranei; 3. Chiudere ermeticamente gli infissi meglio se protetti con lastre metalliche o strati di terra, fermare gli impianti di areazione o i condizionatori d'aria per diminuire la contaminazione; 4. All'aperto respirare attraverso filtri in grado di trattenere la polvere; 5. Se investiti da polvere o pioggia radioattiva, gettare i vestiti e lavarsi accuratamente, non indossare biancheria esposta all'aria aperta: 6. Usare cibi conservati, bere bevande imbottigliate e latte in contenitori, non mangiare alimenti prodotti nella zona interessata all'inquinamento radioattivo ed attenersi alle istruzioni delle autorità competenti; 7. Ricoverare gli animali in stalle o recinti chiusi, non somministrare foraggio fresco o fieno conservato all'aperto, o acqua di superficie o di pozzo; 8. Informarsi e prendere conoscenza dei piani locali d'emergenza, partecipare alle riunioni di protezione civile.

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PROCEDURE PER L’ORGANIZZAZIONE DI ESERCITAZIONI

L’esercitazione o simulazione di emergenza è il mezzo fondamentale per tenere aggiornate le conoscenze del territorio, l’adeguatezza delle risorse (uomini e mezzi) e per verificare il modello d’intervento.

Gli elementi indispensabili per l’organizzazione di un’esercitazione sono:

1. La premessa logico funzionale per l’attività da svolgersi; 2. Gli scopi da perseguire; 3. Il tema, ovvero lo scenario (luogo / evento) in cui ci si deve muovere; 4. Gli obiettivi da raggiungere; 5. Il territorio d’incidenza dell’evento simulato; 6. La Direzione dell’esercitazione; 7. I soggetti coinvolti; 8. Avvenimenti ipotizzati. 9. Le esercitazioni di Protezione Civile possono essere di livello nazionale, regionale,provinciale e comunale. Sono classificate in:

A - Per posti comando;

B – Operative;

C – Dimostrative;

D - Miste

A = Esercitazioni per posti di comando e telecomunicazioni, quando coinvolgono unicamente gli organi direttivi e le reti di comunicazione. B = Esercitazioni pratiche, quando coinvolgono solo le strutture operative con l’obiettivo specifico di testarne la reattività o l’uso dei mezzi e delle attrezzature tecniche d’intervento. C = Esercitazioni dimostrative, ovvero movimenti di uomini e mezzi con finalità insita nella denominazione. D = Esercitazioni miste, quando sono coinvolti uomini e mezzi di Amministrazioni ed Enti diversi.

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CLASSIFICAZIONE DELLE CATASTROFI

La catastrofe è un evento dannoso per la collettività che lo subisce, con sconvolgimento dell’ordine delle cose, ed è un avvenimento in seguito al quale si verifica un’inadeguatezza brutale, ma temporanea, tra i bisogni delle persone coinvolte e i mezzi di soccorso immediatamente disponibili. Ciò significa che un evento improvviso, il più delle volte inatteso, ha provocato un certo numero di vittime, intendendo con tale termine non solo i feriti e i morti, ma anche tutti coloro che sono stati in qualche maniera colpiti nella salute mentale, negli affetti o economicamente. Non va dimenticata la possibilità che un evento traumatizzante possa dare luogo a sequele psichiche, anche in assenza di eventi di natura fisica. I mezzi di soccorso disponibili, insufficienti all’inizio, possono aumentare in seguito, dando la possibilità al personale di controllare la situazione in un tempo che dipende dal tipo di evento verificatosi e dall’efficienza dei dispositivi di soccorso. La catastrofe può essere paragonata ad una bilancia, i cui piatti tornano in equilibrio rapidamente se il sistema dei soccorsi (Protezione Civile) è efficiente. Nel lessico comune, si utilizzano alcuni termini, più o meno corretti e simili tra loro, che hanno però etimologicamente origini diverse, anche se il significato pratico è identico:

1. Sinistro: evento dovuto alle forze della natura, ma scatenato dall’uomo; 2. Cataclisma: evento dovuto alle forze della natura senza intervento dell’uomo;

3. Calamità: evento inteso come disgrazia pubblica con numerose vittime;

4. Disastro: evento imputato all’influenza sfavorevole di un astro;

5. Catastrofe: evento dannoso per la collettività che lo subisce ovvero sorte contraria

Catastrofi naturali

1. Fenomeni geologici: terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche, caduti di meteoriti e asteroidi; 2. Eventi meteorologici: piogge estese, siccità, trombe d'aria, uragani, neve, ghiaccio, grandine, nebbia; 3. Fenomeni idrogeologici: alluvioni, esondazioni, frane, valanghe, slavine; 4. Varie: epidemie animali;

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Catastrofi tecnologiche o antropiche a) Collasso dei sistemi tecnologici: black-out elettrico o informatico, interruzione rifornimento idrico o condotte di gas o oleodotti; b) Incidenti nei trasporti: aerei, ferroviari, di navigazione, stradali, rilascio di sostanze tossiche o radioattive; c) Incidenti rilevanti in attività industriali: incendio, esplosione, rilascio di sostanze inquinanti o tossiche, rilascio di radioattività; d) Varie: crollo di immobili civili o pubblici;

Catastrofi conflittuali e sociologiche Atti terroristici, sommosse, conflitti armati, uso di armi chimiche, uso di armi biologiche, epidemie, carestie, migrazione forzata di popolazione, incidenti durante spettacoli pubblici.

Scala Mercalli

Livello Effetto Definizione

1 Strumentale Sisma molto lieve non percepito dalle persone

2 Leggerissima Percepito da persone a riposo nei piani superiori delle case o solo nelle immediate vicinanze

3 Leggera Percepito nelle case con oscillazione di oggetti appesi, vibrazioni simili al passaggio di autocarri leggeri

4 Mediocre Oscillazione di oggetti appesi, movimento di porte e finestre, tintinnio di vetri e vibrazione di vasellami

5 Forte Spostamento o rovesciamento di piccoli oggetti instabili, movimento di imposte e quadri, sveglia di persone dormienti, fermata, avviamento, cambiamento del passo di orologi a pendolo.

6 Molto forte Rottura di vetri, piatti, vetrerie, caduta dagli scaffali di libri ed oggetti, spostamento di mobili, barcollare di persone in moto screpolature di intonaci deboli. Sisma distruttivo su un' area > 20 Km2

7 Fortissima Tremolio di oggetti sospesi, difficile stare in piedi, rotture di mobili. Danni alle murature, rotture di comignoli deboli situati sui tetti. Caduta di intonaci, mattoni, pietre, tegole, cornicioni. Formazione di onde sugli specchi d'acqua. Piccoli

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smottamenti e scavernamenti in depositi di sabbia e ghiaia. Forte suono di campane. Risentito dai guidatori di automezzi.

8 Rovinosa Danni a murature, crolli parziali. Caduta di stucchi e di alcune pareti in muratura. Rotazione e caduta di camini, monumenti, torri, serbatoi elevati. Risentito nella guida di automezzi, rottura di rami di alberi, variazioni di portata o temperatura di sorgenti o pozzi. Crepacci nel terreno e sui pendii ripidi.

9 Disastrosa Panico generale, distruzione di murature, gravi danni ai serbatoi, rottura di tubazioni sotterranee, rilevanti crepacci nel terreno.

10 Distruttrice Distruzione di gran parte delle murature e delle strutture in legname, con le relative fondazioni. Distruzione di alcune robuste strutture in legname e di ponti, gravi danni a dighe, briglie, argini, gran di frane. Traslazione orizzontale di sabbie e argille sulle spiagge e su regioni piane. Rotaie debolmente deviate.

11 Catastrofica Rotaie fortemente deviate, tubazioni sotterranee completamente fuori servizio.

12 Ultracatastrofica Distruzione pressoché totale. Spostamento di grandi masse rocciose. Linee di riferimento deformate, oggetti lanciati in aria.

I danni variano notevolmente in funzione della distanza dall'epicentro, dalla natura del terreno e dal tipo di materiali usati nella costruzione degli edifici.

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Scala Richter

Livello Definizione

0 Sisma molto lieve

2,5 – 3 Scossa avvertita solo nelle immediate vicinanze

4 – 5 Può causare danni localmente

5 L'energia sprigionata è pari a quella della bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945

6 Sisma distruttivo in un'area ristretta 10 Km2 di raggio

7 Sisma distruttivo in un'area di oltre 30 Km2 di raggio

7 - 8 Grande terremoto distruttivo magnitudo del terremoto di S. Francisco del 1906

8,4 Vicino al massimo noto energia sprigionata dalle scosse 2 x 1025 ergs

8,6 Massimo valore di magnitudo noto, osservato tra il 1900 e il 1950, l'energia prodotta dal sisma è tre milioni di volte superiore a quella della prima bomba atomica lanciata su Hiroshima nel 1945.

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Allegato 1

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Glossario tecnico-giuridico in materia di Protezione Civile

COMUNE DI FONDI 1

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A

ACCENSIONE E‟ la temperatura alla quale il combustibile prende fuoco; al di sotto di tale temperatura il medesimo non può accendersi.

AEROFOTOGRAMMETRIA Rilievo topografico della superficie terrestre eseguito mediante aerofotogrammi.

ALEA Dicesi del rischio e/o dell‟eventualità; correre l‟alea, sta per tentare la sorte, affrontare il rischio.

ALLARME Scatta al verificarsi dell‟evento calamitoso od anche nell‟ipotesi del pericolo grave ed imminente per l‟incolumità delle persone, di danni gravi ed irreparabili agli abitati nonché a strutture ed impianti di prima necessità o che, se danneggiati, possono costituire fonte di ulteriori e più gravi conseguenze dannose; consiste nel darne immediata notizia all‟autorità competente per territorio.

ALLUVIONE Eccesso di acqua dovuto a piogge abbondanti, a straripamento di corsi d‟acqua, di bacini. Deposito di detriti trasportati da un corso d'acqua. Porzione di terreno che, a causa dei depositi fluviali, si aggiunge ad un fondo agricolo rivierasco e che per legge appartiene al proprietario del fondo stesso.

ANTROPICHE Di calamità dove si evidenzia l‟intervento dell‟uomo nella determinazione dell‟ordine fisico dell'ambiente naturale.

ANTROPIZZAZIONE Opera di modificazione e trasformazione dell'ambiente naturale attuata dall‟uomo per soddisfare le proprie esigenze e migliorare la qualità della vita, spesso, però, a scapito dell‟equilibrio ecologico e dell‟incolumità stessa dell‟uomo.

AREA DI RACCOLTA Area localizzata nell‟area di sicurezza, destinata al concentramento delle vittime. Corrisponde al posto medico avanzato (PMA) nei casi in cui non sia disponibile una struttura dedicata (tende o containers)

COMUNE DI FONDI 2

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AREA DI SICUREZZA Zona immediatamente circostante l‟ area dell‟ evento, di dimensioni commisurate all‟ entità del pericolo residuo, da mantenersi sgombra.

AREA MEZZI DI SOCCORSO Area adiacente al posto medico avanzato (PMA) od all‟ area di raccolta riservata all‟ afflusso, alla sosta ed al deflusso delle ambulanze e degli altri mezzi di soccorso.

AREE AMMASSAMENTO SOCCORRITORI E RISORSE Luoghi, non soggetti a rischi ambientali, dove dovranno trovare sistemazione idonea i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza. Tali aree dovranno essere ubicate nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche ed avere possibilità di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza di tali aree sarà compreso tra poche settimane e qualche mese.

AREE ATTESA DELLA POPOLAZIONE Luoghi, non soggetti a rischi ambientali, di ricongiungimento dei nuclei familiari e di prima accoglienza. In tali aree la popolazione riceverà le prime informazioni sull‟ evento ed i primi generi di conforto. Il periodo di permanenza di tali aree sarà compreso tra poche ore e qualche giorno.

AREE DI EMERGENZA Aree destinate, in caso di emergenza, ad uso di protezione civile. In particolare le aree di attesa sono luoghi di prima accoglienza per la popolazione immediatamente dopo l‟ evento; le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse rappresentano i centri di raccolta di uomini e mezzi per il soccorso della popolazione; le aree di ricovero della popolazione sono i luoghi in cui saranno istallati i primi insediamenti abitativi o le strutture in cui si potrà alloggiare la popolazione colpita.

AREE FUNZIONALI Trattasi di aree comuni a tutti i tipi di rischio e che individuano le funzioni fondamentali che consentono, una volta confrontate con gli organismi, di risolvere i problemi di coordinamento e di indirizzo; queste sono: la tecnico-scientifica, l‟ informativa, la sanitaria, delle relazioni esterne, dei trasporti mezzi e materiali, delle telecomunicazioni, del volontariato, dei servizi supplementari, della cooperazione internazionale.

AREE RICOVERO DELLA POPOLAZIONE Luoghi, non soggetti a rischi ambientali, in cui saranno installati i primi insediamenti abitativi. Tali aree dovranno essere ubicate nelle vicinanze di risorse idriche, elettriche ed avere possibilità di smaltimento delle acque reflue. Il periodo di permanenza di tali aree sarà compreso tra pochi mesi e qualche anno. COMUNE DI FONDI 3

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ARGANO Macchina per sollevare o spostare pesi formata da un tamburo in metallo o legno , sul quale si avvolge la fune a cui è legato il carico. Verricello.

ATTIVAZIONI IN EMERGENZA Rappresentano le immediate predisposizioni che dovranno essere attivate dai centri operativi.

ATTIVITÀ ADDESTRATIVA La formazione degli operatori di protezione civile e della popolazione tramite corsi ed esercitazioni.

ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Le attività volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l‟ emergenza connessa agli eventi calamitosi.

AUGUSTUS Il metodo Augustus consiste in linee guida per la pianificazione di emergenza, varate per uniformare gli indirizzi, i protocolli ed i termini, di guisa da rendere più efficaci i soccorsi che si pongono in essere in un sistema complesso. Deriva la denominazione dall‟ imperatore Ottaviano Augusto che, duemila anni fa, ebbe ad affermare che “il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”, una frase che raccoglieva una visione del mondo unitaria fra il percorso della natura e la gestione della cosa pubblica; in buona sostanza, Augusto coglieva pienamente l‟ essenza della moderna pianificazione di emergenza che si impernia proprio su concetti come semplicità e flessibilità.

AZIMUT Angolo formato dal piano verticale passante per un astro con il piano meridiano del luogo d‟ osservazione. B BACINO Bacino idroelettrico, lago sorto da una diga e utilizzato per produrre energia elettrica. Bacino idrografico o imbrifero o di raccolta,territorio delimitato da linee di spartiacque che raccoglie le acque di precipitazione facendole confluire in uno stesso corso d‟ acqua. Bacino orografico, porzione di superficie terrestre, per lo più alluvionale, compresa tra rilievi. Bacino montano, tratto superiore del corso di fiumi e torrenti e dei loro affluenti.

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BAILEY Ponte di rapida montatura, costituito di elementi metallici congiungibili in modo da formare una struttura prefabbricata, usato per attraversare fiumi o riaprire altre vie di comunicazione interrotte per diverse cause.

BIOCLASTICO Del sedimento formato da resti organici (gusci, scheletri di animali, piante); anche, del processo di corrosione e disgregazione delle rocce ad opera di organismi animali o vegetali.

BLACK OUT Interruzione, in genere imprevista e imposta dall‟ emergenza, nell‟ erogazione di energia elettrica; blocco di un impianto o di un servizio: blackout elettrico, blackout telefonico, blackout televisivo.

BOARD GAMES Sono “giochi da tavolo” che simulano i problemi che verrebbero a configurarsi nel corso di una reale emergenza.

BOCCA DI PRESA Punto di utilizzo degli idranti stradali. Ai sensi dell‟ art. 27 della legge 27 dicembre 1941, n. 1570, le Amministrazioni comunali sono tenute a provvedere alla istallazione ed alla manutenzione delle bocche da incendio stradali, secondo le possibilità dei rispettivi acquedotti.

BORRO Canalone torrentizio prodotto dallo scorrimento delle acque di superficie su una parete ripida; canale di scolo di una palude: canale che raccoglie le acque di scolo dei campi.

BRADISISMO Innalzamento o abbassamento regolare e lento della crosta terrestre con conseguente modificazione della linea di costa.

BRAINSTORMING E‟ una tecnica utilizzata nella redazione dei programmi di previsione e prevenzione e dei piani di emergenza, nonché nelle simulazioni ed esercitazioni; consiste nell‟ ipotizzare scenari catastrofici probabili su un dato territorio, area di teatro, in relazione ai quali si decidono gli interventi necessari, fingendo di utilizzare le risorse disponibili, le funzioni operative in attività di soccorso, il tutto coordinato in ambiti di competenza normativamente previsti.

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BRIEFING Insieme di istruzioni che un gruppo di lavoro da ad altri collaboratori affidandoli degli incarichi ben precisi. Riunione di gruppo in cui un incaricato del gruppo da istruzioni e informazioni a diversi collaboratori.

BUNKER Costruzione difensiva semi sotterranea in cemento armato con feritoie per sparare; luogo difeso con eccezionali misure di sicurezza.

BY-PASS Qualunque deviazione di un condotto o circuito principale che ne escluda un tratto; conduttura secondaria; deviazione stradale temporanea che permette di superare un tratto ostruito. c CABLAGGIO Complesso dei cavi che collegano le varie parti di impianti o apparecchiature elettriche ed elettroniche; la loro messa in opera.

CALAMITÀ Si evidenzia in ogni fatto (evento, accadimento) dal quale conseguono effetti dannosi per una pluralità di persone, con riferimento alla loro vita ed ai loro beni.

CALAMITÀ ANTROPICA E‟ quella che trova nell‟ uomo l‟ agente provocatore, che può essere consapevole od inconsapevole, per commissione od omissione di attività, di calamità.

CALAMITÀ NATURALE E‟ quella dovuta a cause insite strutturalmente in natura (es. terremoto, tsunami, alluvione, nubifragio, tifone, ciclone, bufera, mareggiata, nevicata, ecc.) che per intensità ed estensione può richiedere di essere fronteggiata con mezzi e poteri straordinari.

CANADAIR E‟ un velivolo anfibio, bimotore, progettato e costruito dalla ditta Bombardier per essere impiegato nella lotta agli incendi boschivi.

CANCELLI Punti obbligati di passaggio per ogni mezzo di soccorso, particolarmente se provenienti da territori confinanti, per la verifica dell‟ equipaggiamento e l‟ assegnazione della zona di operazioni. Sono presidiati preferibilmente da uomini delle forze di polizia (municipale o dello Stato) eventualmente insieme ad operatori del sistema di soccorso sanitario, ma COMUNE DI FONDI 6

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comunque in collegamento con le Centrali Operative 118 o le strutture di coordinamento della protezione civile attivate localmente (C.C.S., C.O.M., C.O.C.).

CANTIERE Area che costituisce l‟ unità elementare di intervento, individuata, a seconda dei casi, sulla base di criteri topografici o funzionali in modo da consentire una ottimale distribuzione delle squadre di soccorso (Es. le macerie di uno stabile crollato, un troncone di fusoliera di un aeromobile precipitato, una carrozza ferroviaria di un convoglio deragliato, un piano di uno stabile incendiato, ecc.). Più cantieri possono essere raggruppati in un unico settore.

CAPACITÀ ANTINCENDIO Quantità di acqua disponibile al punto di presa sufficiente a far fronte alla necessità antincendio senza dover ricorrere a vasche di riserva.

CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Dirige il Dipartimento della protezione civile; assicura l'indirizzo, il coordinamento e il controllo delle attività del medesimo; ha funzioni di vicepresidente, che sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento, in seno alla Commissione nazionale per la previsione e prevenzione; presiede il Comitato operativo della protezione civile; secondo le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero del Ministro dell'interno da lui delegato, il Capo del Dipartimento della protezione civile rivolge alle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, degli enti pubblici nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente nel territorio nazionale, le indicazioni necessarie al raggiungimento delle finalità di coordinamento operativo in materia di protezione civile. Alle dirette dipendenze del capo Dipartimento operano: il consigliere giuridico; il Servizio di segreteria, relazioni con il pubblico ed organi collegiali, di livello dirigenziale; il Servizio ordinanze, di livello dirigenziale; il Servizio piani d'emergenza e incarichi speciali, di livello dirigenziale; due consulenti, dirigenti generali di prima fascia, per lo svolgimento di attività di studio. I prefetti, per assumere in relazione alle situazioni di emergenza le determinazioni di competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, ove necessario, invitano il Capo del Dipartimento della protezione civile, ovvero un suo delegato, alle riunioni dei comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica.

CATASTROFE Evento che per intensità ed estensione è tale da dover essere fronteggiato con mezzi e poteri straordinari (legge n. 225/92 art. 2 lett. c). Coinvolge un numero elevato di vittime e le infrastrutture di un determinato territorio, producendo una improvvisa e grave sproporzione tra richieste di soccorso e risorse disponibili, destinata a perdurare nel tempo (oltre 12 ore).

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CATASTROFI NATURALI Sono eventi meteorologici quali: nubifragi, nevicate, grandinate, siccità (grave riduzione delle scorte idriche e perciò delle possibilità di approvvigionamento sia per i centri abitati che per le attività produttive, quali l‟ agricoltura e l‟ industria) e trombe d‟ aria. Sono eventi geologici ed idrogeologici quali: terremoti, frane e smottamenti con coinvolgimento di centri abitati e/o infrastrutture importanti, quali dighe e bacini artificiali. Sono catastrofi biologiche quali: inquinamenti marini, epidemie umane (influenza, diffusione di malattie infettive determinata dalla riduzione o dalla alterazione temporanea delle condizioni igienico–sanitarie delle nostre città, ad es.: contaminazione accidentale delle acque della rete di distribuzione idrica cittadina, distribuzione accidentale o dolosa di alimenti contaminati, riduzione delle condizioni igieniche conseguente ad altro evento straordinario, ecc.), epidemie animali: con o senza rischio di trasmissione della malattia infettiva all‟ uomo (si tratta di situazioni dove vi è comunque la necessità di interventi straordinari di polizia veterinaria e di esecuzione di provvedimenti eccezionali di sanità pubblica) ed invasioni di cavallette o altri insetti potenzialmente dannosi per la collettività a causa degli ingenti danni che risultano capaci di procurare alle attività agricole.

CATASTROFI SOCIOLOGICHE Sono atti terroristici (da prevedere in occasioni di particolari congiunture socio-politiche nazionali ed internazionali), ricadute sul territorio di conflitti internazionali, migrazioni di massa di profughi, rifugiati o immigrati irregolari, incidenti durante spettacoli, feste e manifestazioni sportive ed accoglienza straordinaria di cittadini italiani evacuati da territori sinistrati (es. applicazione del Piano Vesuvio ed altre situazioni similari).

CATASTROFI TECNOLOGICHE Sono incidenti rilevanti in attività industriali, quali:

incendi; esplosioni; rilascio di sostanze inquinanti o tossiche; rilascio di radioattività con limitati rischi di irraggiamento diretto ed indiretto ma con considerevole pericolo per i più probabili fenomeni di contaminazione diretta ed indiretta di cose e persone.

Sono incidenti nei trasporti, quali:

Incidenti stradali rilevanti per l'entità dei danni agli uomini ed alle persone - Rilascio di sostanze tossiche o infiammabili e pericolose in conseguenza di incidenti nei trasporti.

Sono il collasso di sistemi tecnologici, quali: COMUNE DI FONDI 8

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Black-out elettrico; Black-out informatico (millennium bug); Interruzione dei rifornimenti idrici a causa di guasti importanti sulla rete idraulica; Interruzione dei rifornimenti di gas ed oleodotti.

Sono gli incendi:

1. Boschivi; 2. Urbani (immobili ed infrastrutture). Sono inoltre i crolli di immobili in centri abitati, per cedimenti strutturali od altre cause.

CATENA DEI SOCCORSI E‟ la sequenza di dispositivi, funzionali e strutturali, che consentono la gestione del complesso dei sinistrati. Consiste nell‟ identificazione, delimitazione e coordinamento di vari settori d‟ intervento per il salvataggio delle vittime, l‟ allestimento di una noria di salvataggio tra il luogo dell‟ evento ed il PMA e l‟ allestimento di una noria d‟ evacuazione tra il PMA egli ospedali.

CATENA STRAORDINARIA DEI SOCCORSI E‟ una catena di soccorsi più complessa per via delle dimensioni dell‟ evento o per alcune particolari caratteristiche ambientali; si differenzia per l‟ interposizione di uno o più centri medici d‟ evacuazione (CME) lungo la noria d‟ evacuazione. Sinonimi od equivalenti funzionali dei CME sono gli ospedali da campo, le navi ospedale, le unità mobili medico- chirurgiche.

CENTRALE OPERATIVA 118 E‟ la centrale operativa del servizio urgenza ed emergenza medica 118 istituita a livello regionale.

CENTRO APPLICAZIONE E STUDI INFORMATICI (CASI) Fa patte del servizio emergenze del Dipartimento della p.c. e cura la gestione dei collegamenti via terminale di banche dati necessarie ad affrontare efficacemente eventi calamitosi.

CENTRO ASSISTENZIALE DI PRONTO INTERVENTO (CAPI) Consiste in un deposito di materiale vario da utilizzarsi in caso di calamità. Ve ne sono 14 in tutta Italia e fanno capo alle seguenti prefetture: Alessandria, Ancona, Bologna, Cagliari, Caserta, Catania, Catanzaro, Firenze, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Terni e Trieste.

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CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS) Viene costituito presso ogni Ufficio Territoriale del Governo (ex prefetture) una volta accertata la sussistenza di una situazione di pubblica calamità. Rappresenta il massimo organo di coordinamento delle attività di protezione civile a livello provinciale: Insediato in una sala attrezzata con apparecchi telefonici, telematici e radio ricetrasmittenti sintonizzabili su frequenze utili, è composto dai responsabili di tutte le strutture operative presenti sul territorio provinciale. I compiti del CCS consistono nell‟ individuazione delle strategie e delle operatività di intervento necessarie al superamento dell‟ emergenza attraverso il coordinamento dei COM.

CENTRO MEDICO DI EVACUAZIONE Dispositivo strutturale di trattamento sanitario delle vittime che in genere viene attivato in caso di catastrofi coinvolgenti un territorio particolarmente esteso. E‟ localizzato lungo il percorso della noria di evacuazione per permettere di stabilizzare il trattamento dei feriti ed ottimizzare su più ampia scala, l‟ utilizzazione delle risorse di trasporto sanitario e quelle di cura definitiva. Ad uno stesso CME possono afferire più PMA. E‟ sinonimo di ospedale da campo.

CENTRO OPERATIVO E‟ in emergenza l‟ organo di coordinamento delle strutture di protezione civile sul territorio colpito, ed è costituito da un‟ Area Strategia, nella quale afferiscono i soggetti preposti a prendere decisioni, e da una Sala Operativa, strutturata in funzioni di supporto. La DI.COMA.C. (Direzione Comando e Controllo) esercita sul luogo dell‟ evento il coordinamento nazionale; il C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) gestisce gli interventi a livello provinciale attraverso il coordinamento dei C.O.M. (Centro Operativo Misto) che operano sul territorio di uno o più Comuni in supporto all‟ attività dei Sindaci; il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), presieduto dal Sindaco, provvede alla direzione dei soccorsi e dell‟ assistenza della popolazione del comune.

CENTRO OPERATIVO AEREO UNIFICATO (COAU) Fa parte del servizio emergenze del Dipartimento della p.c. e svolge l‟ attività di coordinamento operativo essenzialmente in missioni di volo per la lotta agli incendi boschivi, a favore delle regioni.

CENTRO OPERATIVO COMBINATO E‟ costituito a livello centrale presso il Ministro per il coordinamento della p.c., per la direzione ed il coordinamento in emergenza degli interventi di p.c..

CENTRO OPERATIVOCOMUNALE (COC) Centro operativo a supporto del Sindaco per la direzione ed il coordinamento degli COMUNE DI FONDI 10

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interventi di soccorso in emergenza.

CENTRO OPERATIVO EMERGENZE IN MARE (COEMO PROCIPILMARE) Fa parte del servizio emergenze del Dipartimento della p.c. e si occupa del soccorso aereo in mare in prossimità di aeroporti costieri, della lotta all‟ inquinamento marino e della nave della p.c..

CENTRO OPERATIVO INTERFORZE(COI) E‟ costituito presso lo stato maggiore dell‟ esercito per la pianificazione ed il coordinamento specifico degli interventi delle forze armate in concorso.

CENTRO OPERATIVO LOCALE (COL) E‟ una struttura costituita localmente (stazione del Corpo Forestale dello Stato o Carabinieri) nell‟ ambito del sistema integrato di lotta agli incendi boschivi; controlla un‟ area più o meno estesa del territorio comunale od intercomunale; ad esso sono collegate diverse stazioni fisse di rilevamento ed é predisposto a ricevere comunicazioni (AIB) da aerei, finalizzate all‟ avvistamento.

CENTRO OPERATIVO MISTO (COM) Può essere istituito presso i comuni a cura del prefetto competente per territorio per la gestione ed il coordinamento degli interventi esecutivi di p.c. in sede locale, intercomunale o comunale; i COM fanno capo al CCS.

CENTRO OPERATIVO PROVINCIALE(COP) E‟ una struttura costituita a livello provinciale nell‟ ambito del sistema integrato di lotta agli incendi boschivi; provvede al coordinamento dell‟ attività di tutti i COL di competenza, al controllo ed alla gestione dell‟ intervento e delle risorse a livello provinciale, al collegamento operativo con il COR.

CENTRO OPERATIVO REGIONALE(COR) E‟ una struttura costituita a livello regionale nell‟ ambito del sistema integrato di lotta agli incendi boschivi; provvede al coordinamento di tutte le attività in materia.

CENTRO POLIFUNZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE E‟ una struttura di supporto ad ogni attività di p.c.; trovasi in Castelnuovo di Porto (Roma) e dipende dal Servizio Emergenze del Dipartimento di p.c..

CENTRO SITUAZIONI (CESI) Fa parte del servizio emergenze del Dipartimento della p.c. e funziona ininterrottamente per qualsiasi evenienza o segnale di emergenza; provvede agli interventi più importanti ed immediati. COMUNE DI FONDI 11

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CENTRO TELECOMUNICAZIONI(CT) Fa parte del servizio emergenze del Dipartimento della p.c. e si occupa delle telecomunicazioni in emergenza.

CICLONE Spostamento di masse d'aria che convergono verso un punto di pressione minima. Vortice di masse d'aria accompagnato da piogge torrenziali; è detto anche uragano o tifone.

CLAUDIUS E‟ il modello per la valutazione dei contratti di assicurazione territoriale (CAT).

COMBURENTE E'la sostanza che mantiene la combustione ovverosia, l‟ ossigeno e l‟ aria.

COMBUSTIBILE E‟ la sostanza capace di bruciare in combinazione con l‟ ossigeno e di sviluppare energia termica; si distinguono combustibili solidi naturali, da solidi artificiali, da liquidi naturali, da liquidi artificiali, da gassosi naturali, da gassosi artificiali. La bontà della combustione è direttamente proporzionale alla migliore mescolanza con l‟ aria, che avviene benissimo con i gas.

COMBUSTIONE Reazione tra un combustibile e un comburente con produzione di energia termica e luce: combustione del carbone, del legno, della benzina. Combustione lenta: quella che si verifica senza sviluppo di calore e di luce. Combustione spontanea: autocombustione. Incendio.

COMITATO CONTROLLO EMERGENZA (CCE) Ha il compito di assistere e coadiuvare il prefetto nella prima emergenza; dà altresì indicazioni per la costituzione del CCS suggerendone l‟ articolazione ritenuta più adatta all‟ emergenza da fronteggiare.

COMITATO NAZIONALE DI VOLONTARIATO Istituito dall‟ art. 12 del D.P.R. 8 febbraio 2001, n. 194, impone un rappresentante in seno alla Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi ed un rappresentante in seno al Comitato operativo della protezione civile, nominati entrambi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

COMITATO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE Il Comitato operativo della protezione civile, che si riunisce presso il Dipartimento della protezione civile, assicura la direzione unitaria e il coordinamento delle attività di

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emergenza, stabilendo gli interventi di tutte le amministrazioni ed enti interessati al soccorso. E'presieduto dal Capo del Dipartimento della protezione civile ed è composto da tre rappresentanti del Dipartimento stesso, da un rappresentante per ciascuna delle strutture operative nazionali di cui all'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, non confluite nel Dipartimento e che sono tenute a concorrere all'opera di soccorso, e da due rappresentanti designati dalle regioni, nonché da un rappresentante del Comitato nazionale di volontariato di protezione civile, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Alle riunioni del Comitato possono essere invitate autorità regionali e locali di protezione civile interessate a specifiche emergenze, nonché rappresentanti di altri enti o amministrazioni. I componenti del Comitato rappresentanti dei Ministeri, su delega dei rispettivi Ministri, riassumono ed esplicano con poteri decisionali, ciascuno nell'ambito delle amministrazioni di appartenenza ed altresì nei confronti di enti, aziende autonome ed amministrazioni controllati o vigilati, tutte le facoltà e competenze in ordine all'azione da svolgere ai fini di protezione civile e rappresentano, in seno al Comitato, l'amministrazione di appartenenza nel suo complesso. Opera nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è costituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero del Ministro dell'interno da lui delegato; con il medesimo decreto sono stabilite le relative modalità organizzative e di funzionamento.

COMITATO OPERATIVO PER L'EMERGENZA (EMERCOM) E‟ un organo collegiale interdisciplinare che affronta problemi organizzativi e si riunisce in sede operativa presso il Dipartimento della P.C. in occasione delle emergenze. Vi fanno parte i rappresentanti delle seguenti amministrazioni: interno, difesa, sanità, lavori pubblici, trasporti e marina mercantile, risorse agricole alimentari e forestali, poste e telecomunicazioni, C.R.I..

COMITATO PARITETICO STATO-REGIONI-ENTI LOCALI Per la determinazione delle politiche di protezione civile, di promozione ed il coordinamento delle attività delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni, degli enti pubblici nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale, finalizzate alla tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri grandi eventi, che determinino situazioni di grave rischio, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Comitato paritetico Stato-regioni-enti locali, nel cui ambito la Conferenza unificata, istituita dal decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, designa i propri rappresentanti. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono emanate le norme per la composizione e il funzionamento del Comitato medesimo.

COMITATO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE E‟ istituito in ogni capoluogo di provincia, presieduto dal presidente dell‟ amministrazione COMUNE DI FONDI 13

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provinciale o da un suo delegato; dello stesso fa parte un rappresentante del prefetto competente per territorio.

COMITATO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE Viene istituito affinché la regione se ne avvalga per assicurare lo svolgimento delle attività in materia di p.c..

COMMISSARIO DELEGATO E‟ un organo straordinario nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Ministro per il coordinamento della p.c. per l‟ attuazione degli interventi necessari e conseguenti alla dichiarazione dello “stato di emergenza”.

COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PREVISIONE E LA PREVENZIONE DEI GRANDI RISCHI La Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi, che si riunisce presso il Dipartimento della protezione civile, è articolata in sezioni e svolge attività consultiva tecnico-scientifica e propositiva in materia di previsione e prevenzione delle varie situazioni di rischio; è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Ministro dell'interno da lui delegato ovvero, in mancanza, da un delegato del Presidente del Consiglio dei Ministri ed è composta dal Capo del Dipartimento della protezione civile, con funzioni di vicepresidente, che sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento, da un esperto in problemi di protezione civile, da esperti nei vari settori di rischio, da due esperti designati dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici e da due esperti designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonché da un rappresentante del Comitato nazionale di volontariato di protezione civile, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Opera nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è costituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero del Ministro dell'interno da lui delegato; con il medesimo decreto sono stabilite le relative modalità organizzative e di funzionamento.

COMPONENTI DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Sono le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni e le comunità montane che, secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive competenze, provvedono all‟ attuazione delle attività di protezione civile.

COMUNE Ente locale territoriale che può dotarsi di una struttura di p.c.; resta componente comunque del S.N.P.C. dovendo provvedere all‟ attuazione delle relative attività. Sono attribuite ai comuni le funzioni relative: 1) all'attuazione, in ambito comunale, delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali; COMUNE DI FONDI 14

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2) all'adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione all'emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; 3) alla predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dal Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e, in ambito montano, tramite le comunità montane, e alla cura della loro attuazione, sulla base degli indirizzi regionali; 4) all'attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza; 5) alla vigilanza sull'attuazione, da parte delle strutture locali di protezione civile, dei servizi urgenti; 6) all'utilizzo del volontariato di protezione civile a livello comunale e/o intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali.

COMUNITÀ MONTANA E‟ una componente del S.N.P.C. e provvede in base al proprio ordinamento ed in funzione delle proprie competenze all‟ attuazione delle attività di p.c..

CONSIGLIO DEI MINISTRI (O GOVERNO) E‟ un organo collegiale costituzionale complesso costituito dal Presidente del Consiglio e da tutti i Ministri; rappresenta il potere esecutivo che formula ed attua l‟ indirizzo politico è responsabile nei confronti del Parlamento di cui deve godere la fiducia. E‟ competente su proposta del Presidente del Consiglio o per sua delega, del Ministro dell‟ interno, a deliberare lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale ed a revocarlo al venire meno dei relativi presupposti.

CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA Il mantenimento delle attività amministrative fondamentali volto a garantire l‟ organizzazione sociale in situazioni di emergenza.

COORDINAMENTO OPERATIVO E‟ la direzione unitaria delle risposte operative a livello nazionale, provinciale e comunale.

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Trae origine dai corpi comunali dei pompieri; venne istituito con legge 27 dicembre 1941, n. 1570 e posto alle dipendenze del Ministero dell‟ interno presso cui vi è la direzione generale della p.c. e dei servizi antincendi. Nell‟ ambito delle strutture operative nazionali del servizio della p.c. è componente fondamentale.

CORRENTE IGNEA Trasmissione di calore e/o dell‟ incendio da un fabbricato o da una parte dello stesso, ad un altro, per effetto dell‟ irraggiamento termico.

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CRUSHING E‟ la sindrome da schiacciamento legata al seppellimento a seguito di crolli di edifici, esplosioni, valanghe, intrappolamenti tra rottami ecc.. Consiste in lesioni da compressione compatibili con la sopravvivenza, escluse le lesioni irreversibilmente mortali. In base alla durata del seppellimento od intrappolamento, si distinguono: 1. Forme lievi -inferiori a 4 ore di seppellimento; 2. Forme medie -tra le 4 e le 8 ore di seppellimento; 3. Forme gravi -superiori alle 9 ore di seppellimento. Detta sindrome comporta che le parti contuse divengano ematosi, compaia oligo -anuria, le urine assumano un colore bruno per la presenza di mioglobina liberata dai muscoli, aumenti l‟ azotemia, la potassemia ed il quadro clinico evolva poi verso l‟ insufficienza renale acuta, l‟ acidosi metabolica e lo stato di shock.

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DICHIARAZIONE DEI GRANDI EVENTI Le disposizioni di cui all‟articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, si applicano anche con riferimento alla dichiarazione dei grandi eventi rientranti nella competenza del Dipartimento della protezione civile e diversi da quelli per i quali si rende necessaria la delibera dello stato di emergenza.

DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA Interviene successivamente alla deliberazione dello stato di emergenza da parte del Governo, con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.

DIFESA CIVILE E‟ il complesso delle attività rivolte a garantire la continuità, a livello centrale e periferico, dell‟ azione di governo, a salvaguardare e mobilitare l‟ apparato finanziario, economico- produttivo e logistico della Nazione, ad assicurare la protezione e la capacità di resistenza della popolazione, a dare sostegno alla difesa militare; unitamente a quest‟ ultima costituisce la difesa nazionale. La p.c. è parte della difesa civile. Al Ministero dell‟ interno sono attribuite le funzioni di difesa civile, nel cui settore è autorizzato a varare un piano straordinario di interventi per la manutenzione straordinaria degli edifici sede delle attività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle strutture afferenti alla difesa civile.

DIFESA NAZIONALE E„ il complesso delle predisposizioni, misure ed azioni, militari e civili, che consentono alla Nazione di prevenire e fronteggiare situazioni di crisi e di emergenza, interne ed internazionali, nonché di conflitto armato. Essa si articola in difesa militare e difesa civile. COMUNE DI FONDI 16

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DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Venne istituito nel 1982 nell‟ ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stata l‟ organizzazione amministrativa di cui si avvalso il Capo del Governo o per sua delega il Ministro dell‟ interno, per lo svolgimento dell‟ attività richiesta dall‟ esercizio della funzione di p.c.. Il Dipartimento della protezione civile, nell'ambito degli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Ministro dell'interno da lui delegato, esercita le funzioni allo stesso attribuite dal decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, e dalla vigente normativa in materia di protezione civile. Il Dipartimento della Protezione civile provvede inoltre: a) ad organizzare e coordinare al proprio interno tutte le attività già di competenza del Servizio sismico nazionale; b) a garantire il supporto alle attività della Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi, del Comitato operativo della protezione civile nonché del Comitato paritetico Stato-regioni-enti locali; c) a curare le attività concernenti il volontariato di protezione civile; d) a sviluppare e mantenere relazioni con tutti gli organismi istituzionali e scientifici internazionali operanti nel campo della protezione civile, partecipando attivamente a progetti di collaborazione internazionale. Il Dipartimento della protezione civile si avvale, per i propri compiti, della collaborazione dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici sulla base di apposito accordo.

DIPARTIMENTO DI EMERGENZA Aggregazione funzionale di diverse unità operative ospedaliere, deputate alla gestione dei pazienti con patologie acute in grado di provocare una minaccia per la sopravvivenza. Spesso comprende la centrale operativa 118 ed il servizio di urgenza ed emergenza medica. Può fornire uomini e mezzi per integrare le risorse dei servizi di soccorso medico, in particolare per quanto riguarda il direttore dei soccorsi sanitari.

DIRETTORE AL TRASPORTO Infermiere od operatore tecnico incaricato di gestire la movimentazione dei mezzi di trasporto sanitario in funzione delle priorità emerse durante le operazioni di triade. Si rapporta al direttore del triage.

DIRETTORE DEI SOCCORSI SANITARI Medico appartenente ad una unità operativa afferente al dipartimento di emergenza (non necessariamente alla centrale operativa 118) con esperienza e formazione adeguata, presente in zona operazioni e responsabile della gestione in loco di tutto il dispositivo di intervento sanitario. Opera in collegamento con il medico coordinatore della centrale operativa 118. Si coordina con il referente sul campo del soccorso tecnico (VV.F.) e con quello delle forze di polizia.

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DIRETTORE DEL TRIAGE Medico od in sua assenza infermiere incaricato di coordinare le operazioni di triade sulle vittime a livello del PMA. Si rapporta al direttore dei soccorsi sanitari.

DIREZIONE COMANDO E CONTROLLO (DICOMAC) Rappresenta l‟ organo di coordinamento nazionale delle strutture di protezione civile nell‟ area colpita. Viene attivato dal Dipartimento della protezione civile in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza.

DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE E DEI SERVIZI ANTINCENDI Trovasi presso il Ministero dell‟ Interno ed ha inglobato il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Concorreva: alla redazione dei piani di emergenza; al coordinamento degli interventi di p.c.; alla tutela ecologica e dell‟ ambiente; ai comitati regionali ed agli uffici regionali della p.c.; all‟ unità di soccorso; alle unità ausiliarie e volontarie di p.c.; alla protezione radiologica: ricoveri e sistemi di allarme; ai rapporti con organizzazioni di p.c. ed antincendi.

DIREZIONE GENERALE IX (E.U.) E‟ la direzione generale che nell‟ ambito dell‟ Unione Europea si occupa di protezione civile e di sicurezza.

DISASTER MANAGEMENT E‟ una disciplina che si occupa prevalentemente della pianificazione delle emergenze provocate da calamità naturali od antropiche.

DISASTER MANAGER E‟ un esperto “direttore delle emergenze”, deputato alla gestione delle crisi da calamità, a cui provvede coordinando i soccorsi direttamente o fornendo una consulenza in tempo reale alle autorità chiamate all‟ intervento.

DISASTRO Effetto dannoso che interessa più persone e deriva da un evento di non comune gravità, idoneo a costituire pericolo per l‟ incolumità pubblica ma non danno rilevante o morte o lesione di persone, suscitando pubblica commozione.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Sono attrezzature che servono a proteggere i soccorritori, dagli eventi incidentali che si possono verificare nelle emergenze. Tali dispositivi devono essere contrassegnati da marchi di omologazione.

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DISPOSITIVO DI INTERVENTO Complesso di risorse umane e materiali utilizzate globalmente per la risposta all‟ evento.

E ECOLOGIA Scienza che ha per oggetto di studio i rapporti intercorrenti tra gli esseri viventi e l‟ ambiente. Nel linguaggio odierno, indica anche, sia pure impropriamente, la necessità di difendere la natura, la sensibilità per i problemi dell'ambiente.

ELENCO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PRESSO IL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E‟ istituito presso il Dipartimento della p.c. per consentire al Ministro di avvalersi delle prestazioni di uno o più gruppi associati all‟ attività di previsione, prevenzione (formazione, addestramento ed esercitazioni) e soccorso.

EMERGENZA Ogni attività di soccorso posta in essere al verificarsi di eventi calamitosi e finalizzata al loro contenimento. Lo stato di emergenza è deliberato dal Consiglio dei Ministri che ne determina durata ed estensione territoriale.

ENDOGENO Che ha la sua genesi o che si sviluppa all‟ interno di qualcosa. Termine geologico o geografico: che ha origine o si trova nelle zone profonde della Terra; che ha origine internamente alla crosta terrestre ma produce effetti rilevabili in superficie. Forze endogene: quelle che causano i terremoti, i bradisismi, il vulcanismo, i movimenti orogenetici.

ENVIRONMENT Termine inglese che sta ad indicare l‟ ambiente.

EPICENTRO E‟ la proiezione verticale dell'ipocentro sulla superficie terrestre interessata dall‟ evento sismico (area del cratere). E‟ all‟ origine di un incidente di tipo antropico, che può evolvere in maniera più o meno grave in funzione dell‟ energia mobilitata, del numero di persone e cose coinvolte, dei tempi di percezione dei premonitori dell‟ evento, della prontezza di risposta del dispositivo d'intervento.

EROSIONE Sgretolamento della superficie terrestre emersa dovuta ad agenti fisici, disgregazione, corrosione. Azione abrasiva delle acque di scorrimento superficiale, come i fiumi e simili.

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ESERCITAZIONI Sono disposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dal Ministro dell'interno da lui delegato; ci si avvale del Dipartimento della protezione civile che promuove, altresì, esecuzioni periodiche, di intesa con le regioni e gli enti locali, al fine di consentire verifiche della efficienza dei programmi nazionali di previsione e prevenzione in relazione alle varie ipotesi di rischio, dei programmi nazionali di soccorso, e dei piani per l‟ attuazione delle conseguenti misure di emergenza.

ESOGENO Che ha origine all‟esterno, che proviene da fuori. Di forze, fenomeni, agenti che operano o si verificano sulla superficie terrestre provocando trasformazioni chimiche, meccaniche.

ESONDAZIONE Il traboccare, lo straripare soprattutto dell‟acqua dei fiumi o dei torrenti.

EVENTO Fenomeno di origine naturale o antropica in grado di arrecare danno alla popolazione, alle attività, alle strutture e infrastrutture, al territorio. Gli eventi, ai fini dell‟ attività di protezione civile, si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con l‟ attività dell‟ uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l‟ attività dell‟ uomo che per loro natura ed estensione comportano l‟ intervento coordinato di più enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari (art. 2, L.225/92).

EVENTO ATTESO Rappresenta l‟ evento, in tutte le sue caratteristiche (intensità, durata ecc.), che la Comunità Scientifica si aspetta possa accadere in una certa porzione di territorio, entro un determinato periodo di tempo.

EVENTO NON PREVEDIBILE L‟ avvicinarsi o il verificarsi di tali eventi non è preceduto da alcun fenomeno (indicatore di evento) che consenta la previsione.

EVENTO PREVEDIBILE Un evento si definisce prevedibile quando è preceduto da fenomeni precursori.

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F FASI OPERATIVE E‟ l‟ insieme delle azioni di protezione civile centrali e periferiche da intraprendere prima (per i rischi prevedibili), durante e dopo l‟ evento; le attivazioni delle fasi precedenti all‟ evento sono legate ai livelli di allerta (attenzione, preallarme, allarme).

FATAL ACCIDENT FREQUENCY RATE E‟ l‟ indice di misura del rischio calcolato in base al numero di vittime per ore di esposizione a ciascun rischio. Detto indice é il dato di supporto necessario ad individuare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) indispensabili.

FONDO PER LA PROTEZIONE CIVILE Il fondo per la protezione civile venne istituito con l'articolo 2 del decreto-legge 10 luglio 1982, n. 428, convertito con modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 547, abrogato poi dall‟ art. 13 della legge 21 novembre 2000, n. 353, reintrodotto dalla legge 9 novembre 2001, n. 401.

FOTOGRAMMETRIA Riproduzione della dimensione di una zona per mezzo di fotografie da diverse prospettive.

FOTOINTERPRETAZIONE Tecnica di interpretazione delle immagini fotografiche mediante speciali strumenti; è applicata soprattutto per scopi militari.

FRONTE DELL'EVENTO Zona estesa comprendente più aree anche non contigue, su cui si è manifestato l‟ evento.

FUNZIONI DI SUPPORTO Costituiscono l‟ organizzazione delle risposte, distinte per settori di attività e di intervento, che occorre dare alle diverse esigenze operative. Per ogni funzione di supporto si individua un responsabile che, relativamente al proprio settore, in situazione ordinaria provvede all‟ aggiornamento dei dati e delle procedure, in emergenza coordina gli interventi dalla Sala Operativa. Attivate in emergenza ed organizzate già in fase di pianificazione a supporto del S.N.P.C., le funzioni di supporto sono attualmente 14: 1) Tecnico scientifica -Pianificazione; 2) Sanità, assistenza sociale; 3) Mass media ed informazione; 4) Volontariato; 5) Materiali e mezzi;

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6) Trasporti e circolazione -viabilità; 7) Telecomunicazioni; 8) Servizi essenziali; 9) Censimento danni, persone e cose; 10) Strutture operative S.A.R.; 11) Enti locali; 12) Materiali pericolosi; 13) Logistica evacuati -zone ospitanti; 14) Coordinamento centri operativi.

FUOCO E‟una reazione chimica che comporta emissioni che possono essere tossiche ed addirittura letali. La reazione avviene quando si combinano il combustibile, il comburente e la temperatura di accensione, elementi che costituiscono il triangolo del fuoco, che altro non è se non una reazione chimica di ossidazione.

G GATEWAY Nel linguaggio informatico, sistema telematico che consente ad un utente di connettere le proprie banche dati a una banca dati centrale.

GAUSSIANO Del matematico K.F.Gauss (1777-1855). Curva gaussiana: curva a forma di campana, detta anche curva degli errori o distribuzione normale; costituisce la più comune distribuzione di probabilità.

GENERATORE Apparecchio o macchina in grado di generare energia utilizzando energia di altra natura: generatore elettrico, di corrente, di suono, di segnali, di corrente alternata (alternatore), di corrente continua (dinamo), di vapore (caldaia).

GEODESIA Scienza che studia la conformazione e le dimensioni del globo terrestre e ne cura la rappresentazione grafica.

GEODINAMICA Studio degli agenti naturali, esogeni ed endogeni, che modificano continuamente la crosta terrestre.

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GEOFISICA Scienza che si occupa dei vari fenomeni fisici che si verificano sulla Terra e nell‟ atmosfera terrestre; è detta anche fisica terrestre.

GEOFOTOGRAMMETRIA Studio geologico di una zona geografica per mezzo di fotografie prese dall‟ aereo e osservate mediante la tecnica della stereoscopia.

GEOIDE Solido ideale, la cui superficie risulta in ogni punto perpendicolare alla direzione della gravità; la sua forma corrisponde a quella che avrebbe la Terra se fosse priva di rilievi montuosi.

GEOLOGIA Scienza che studia l‟ origine, la morfologia, la costituzione della Terra e le trasformazioni in essa avvenute.

GEOMORFOLOGIA Scienza che studia la forma della superficie terrestre in rapporto all‟ azione di forze esogene.

GEOMORFOSI Il cambiamento della forma e della disposizione interna di un organo vegetale determinata dalla forza di gravitazione terrestre.

GEOSCOPIO Strumento ottico per l‟ ispezione della superficie terrestre da un aeromobile.

GEOSINCLINALE Grande depressione del fondo marino, allungata e instabile, in vicinanza dei continenti, in cui si è avuta un‟ intensa sedimentazione; per deformazione e corrugamento da origine a una catena montuosa.

GEOTECNICA Studio delle caratteristiche del suolo e del sottosuolo soprattutto in funzione della possibilità di realizzare opere edilizie.

GESTIONE DELL'EMERGENZA Consiste nell‟ attivazione del modello d'intervento, messo a punto nell'attività di pianificazione che ne stabilisce linguaggi e procedure, che assicurano l'impiego coordinato delle risorse effettivamente disponibili sul territorio.

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GESTORE DI IMPIANTO E‟ la persona fisica o giuridica che detiene o gestisce uno stabilimento od un impianto.

GIS Geographical Information System (Sistema Informativo Territoriale). Sistema che identifica le tecnologie informatiche per l'elaborazione di dati geografici.

GLACIOLOGIA Settore della geofisica che studia i ghiacciai, la loro formazione e l‟ influenza che esercitano sul clima e sulla morfologia della superficie terrestre.

GRUPPI NAZIONALI DI RICERCA SCIENTIFICA Sono gruppi del CNR che attraverso la loro opera, supportano il S.N.P.C. nel perseguimento delle finalità in materia di previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio; si occupano in particolare dei rischi: chimico-industriale, idrogeologico, nucleare, sismico e vulcanico. H

HABITAT Complesso delle condizioni ambientali in cui vive l‟ uomo in maniera congeniale, mutate dall‟ evento calamitoso e che si tendono a ripristinare superando l‟ emergenza.

HACKER Dilettante appassionato di informatica, che usa la sua competenza soprattutto in modo improprio e illegale, introducendo anche virus capaci di danneggiare o distruggere la memoria del computer cui accede. Pirata informatico.

HANDICAP Condizione di svantaggio cui può andar soggetta una popolazione ed un territorio colpiti da un evento calamitoso.

HANDOUT Testo, appunti, ciclostilati diffusi in occasione di convegni, conferenze stampa per favorire la miglior comprensione di un intervento, di un annuncio.

HANGAR Capannone per il ricovero di aeromobili. Aviorimessa.

HARDWARE La macchina, i componenti elettronici, i dispositivi, la struttura rigida di un elaboratore o COMUNE DI FONDI 24

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di un personal computer (si contrappone al software).

HERTZ Unità di misura della frequenza, simbolo Hz, corrispondente ad un ciclo al secondo.

HINTERLAND Regione alle spalle di un grande porto, dai cui traffici trae beneficio l‟ intera area. Territorio che economicamente, socialmente, culturalmente è collegato a una metropoli, a un centro di cui subisce l‟ influenza.

HUMUS Terreno molto fertile, contenente sostanze organiche formatesi in seguito alla decomposizione di esseri animali o vegetali. I IDRANTE ANTINCENDIO Attacco unificato, dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegato a una rete idrica. Un idrante può essere a muro, a colonna soprasuolo oppure sottosuolo.

IDRAULICA Scienza che studia teoricamente e sperimentalmente i fenomeni inerenti al moto e all'equilibrio dei liquidi e in particolare dell‟ acqua.

IDROCARBURO Composto costituente solo da carbonio e idrogeno, solido, liquido o gassoso, generalmente incolore e insolubile in acqua, usato come combustibile, carburante, solvente e come materia prima in numerose sintesi industriali.

IDRODINAMICA Ramo dell‟ idraulica che studia il moto dei liquidi e in particolare dell‟ acqua.

IDROGEOLOGIA Branca della geologia che studia le caratteristiche fisiche e chimiche delle acque profonde e di superficie in relazione ai fenomeni geologici.

IDROGRAFIA Branca della geografia fisica che studia l‟ origine e l‟ evoluzione delle acque superficiali delle terre emerse e la loro azione sul paesaggio terrestre: idrografia marina, idrografia fluviale, idrografia lacustre. Rappresentazione cartografica delle acque marine e terrestri.

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IDROLOGIA Scienza che studia le proprietà chimiche e fisiche delle acque.

IDROMECCANICA Settore della meccanica che studia i liquidi.

IDROPLANO Tipo di carena che sfrutta la reazione dell‟ acqua come sostentazione, riducendo, insieme con l‟ immersione, la resistenza al moto / alette idroplano: superfici alari immerse, grazie alle quali lo scafo riceve una spinta verticale. Qualsiasi imbarcazione dotata di carena o alette del tipo suddetto che le consentono di sollevarsi sulla superficie dell‟ acqua.

IDROPNEUMATICO Dispositivo o congegno messo in azione dal contatto tra due fluidi, uno dei quali liquido, l'altro aeriforme.

IDROREPELLENTE Che non assorbe acqua o che conferisce tale caratteristica. Idrofugo.

IDROVIA Seguito di corsi d‟acqua, bacini, opportunamente collegati e predisposti per la navigazione.

IDROVOLANTE Velivolo a motore capace di decollare e ammarare sull‟ acqua grazie ad appositi galleggianti e alla forma a carena della fusoliera.

IDROVORA Macchina atta a sollevare e aspirare acqua grazie a un sistema di pompe, usata, tra l‟ altro, nelle opere di bonifica.

IMPIANTO Un‟ unità tecnica all‟ interno di uno stabilimento, in cui sono prodotte, utilizzate, manipolate o depositate sostanze pericolose. Comprende tutte le apparecchiature, le strutture, le condotte, i macchinari, gli utensili, le diramazioni ferroviarie particolari, le banchine, i pontili che servono l'impianto, i moli, i magazzini e le strutture analoghe, galleggianti o meno, necessari per il funzionamento dell'impianto.

INCENDIO Consta di 4 fasi: ignizione, propagazione (falsh–over), incendio generalizzato, estinzione.

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INCIDENTE MAGGIORE Incidente che coinvolge un numero elevato di vittime in uno spazio confinato, con infrastrutture circostanti conservate. Sinonimo di catastrofe ad effetto limitato.

INCIDENTE RILEVANTE Un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l'attività di uno stabilimento di cui all'articolo 2, comma 1, e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose.

INDICATORE DI EVENTO E‟ l‟ insieme dei fenomeni precursori e dei dati di monitoraggio che permettono di prevedere il possibile verificarsi di un evento.

INDICATORI DI RISCHIO Sono i segnali premonitori che informano dell‟ approssimarsi di un evento calamitoso.

INFIAMMABILITÀ E'definita come la minima temperatura alla quale i combustibili liquidi emettono vapori infiammabili, è inoltre una caratteristica dei liquidi infiammabili.

INFILTRAZIONE Lenta e costante penetrazione di un fluido attraverso un mezzo permeabile. Acque d'infiltrazione: acque presenti nel sottosuolo, che provengono dalla superficie attraverso strati permeabili.

INFORMATICA Scienza applicata che studia le modalità di raccolta, di trattamento e di trasmissione delle informazioni mediante elaboratori elettronici.

INFORTUNIO Si ha quando effetti dannosi derivanti da evento grave investono singoli individui, nella loro vita o nelle loro capacità.

INFRASTRUTTURA Impianti che costituiscono la base indispensabile per l‟ abitabilità di un luogo; in particolare l‟ insieme dei servizi pubblici (rete stradale o ferroviaria, scuole, acquedotti. Infrastrutture urbane.

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INONDAZIONE Afflusso strabocchevole di acqua in un luogo, dovuto a straripamento di corsi d'acqua o a intenzionale allagamento. Alluvione, piena.

INQUINAMENTO Alterazione e contaminazione di un ambiente, di una sostanza, indotte da cause esterne, specialmente dall'opera dell‟ uomo: inquinamento atmosferico, delle acque, del suolo. Inquinamento acustico: eccessiva rumorosità che danneggia l‟ udito. Inquinamento radioattivo: diffusione di radiazioni dovuta a esplosioni o a guasti di impianti nucleari.

INTENSITÀ SISMICA E‟ la misura degli effetti che il terremoto ha prodotto sull'uomo, sugli edifici insistenti nell'area colpita dal sisma e sull'ambiente; la misurazione avviene di solito attraverso l‟ utilizzazione della nuova scala Mercalli.

IPOCENTRO Punto sottomesso alla crosta terrestre da cui ha origine il terremoto; è un punto di debolezza, dal quale inizia la nuclearizzazione della frattura.

IPOGEO Sotterraneo. Essere vivente che vive anche solo periodicamente sotto terra o in caverne o nel terreno. Di vano o ambiente che si trova sotto terra.

IRRAGGIAMENTO Trasmissione del calore prodotto da un incendio nell‟ ambiente circostante.

ISOBARA In geofisica e cartografia, linea che unisce tutti i punti a quota prefissata aventi in un dato momento uguale pressione atmosferica.

ISOTOPO Riferito ad atomi di un elemento che hanno lo stesso numero atomico ma diverso numero di massa atomica; occupano lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi. Isotopo radioattivo.

ISOSTATICO Che presenta sollecitazioni statiche di uguale valore. Nella scienza delle costruzioni, che possiede i vincoli necessari a garantire l‟ equilibrio.

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JEEP Camionetta fuoristrada molto solida e resistente, a quattro ruote motrici, adatta a percorsi su terreni difficili e impervi.

JOULE Fenomeno per cui, quando una corrente elettrica percorre un conduttore, si ha la trasformazione di una parte dell‟ energia elettrica fornita dal generatore in energia termica.

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K

KELVIN Unità di misura della temperatura; è pari a 1 grado centigrado ma il suo zero è -273,14 gradi, cioè lo zero assoluto. Dal nome del fisico irlandese W. Thomson (1824-1907), noto come lord Kelvin.

KNOCK OUT (KO) Situazione riferita ad una popolazione colpita da una calamità che la privi di qualsiasi capacità di reazione. L LAND USE PLANNING Indica uno strumento di programmazione e pianificazione territoriale; dal medesimo si traggono le coordinate nell‟ utilizzazione del territorio, ovverosia la politica del territorio che tiene conto dei rischi esistenti, sia dal punto di vista propositivo (Enti Locali con l‟ attività di pianificazione), sia dal punto di vista ispettivo (controllo e vigilanza sui luoghi da parte delle Istituzioni centrali).

LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE Individuano gli obiettivi da conseguire per dare una adeguata risposta di protezione civile ad una qualsiasi situazione di emergenza e le competenze dei soggetti che vi partecipano.

LIVELLI DI ALLERTA Scandiscono i momenti che precedono il possibile verificarsi di un evento e sono legati alla valutazione di alcuni fenomeni precursori o, in alcuni casi, a valori soglia. Vengono stabiliti dalla Comunità Scientifica. Ad essi corrispondono delle fasi operative.

LIVELLO DI ALLARME CENTRALE118 E‟ lo stato di allertamento della centrale operativa 118. Il livello di allarme è lo stato di attivazione delle risorse aggiuntive rispetto a quelle ordinarie. Si possono distinguere 4 livelli di allarme.

LIVELLO DI ALLARME O (ZERO) E‟ il normale livello di funzionamento della centrale operativa; sono attivate le risorse ordinarie e si utilizzano le normali procedure di gestione.

LIVELLO DI ALLARME 1 (UNO) Il livello è attivato quando sono in corso situazioni di rischio prevedibili, quali gare automobilistiche, concerti, manifestazioni sportive, manifestazioni con notevole affluenza. COMUNE DI FONDI 30

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E‟ attivato in loco un dispositivo di assistenza, dimensionato sulla base delle esigenze ed in adesione a quanto previsto da specifici piani di intervento. La centrale operativa dispone di tutte le informazioni relative al dispositivo, monitorizza l‟ evento ed è in grado di coordinare l‟ intervento.

LIVELLO DI ALLARME 2 (DUE) Viene attivato quando vi è la possibilità che si verifichino eventi preceduti da fenomeni precursori, quali ad esempio: allagamenti, frane, ecc.. Le risorse aggiuntive vengono messe in preallarme, in modo che possano essere pronte a muovere entro 15 minuti dall‟ eventuale allarme. Il medico coordinatore della centrale operativa può disporre eventualmente l‟ invio di mezzi sul posto per monitoraggio o per assistenza preventiva.

LIVELLO DI ALLARME 3 (TRE) Viene attivato quando è presente una situazione di maxiemergenza. Il dispositivo di intervento più appropriato viene inviato sul posto e vengono attivate le procedure per la richiesta ed il coordinamento di risorse aggiuntive anche sovraterritoriali.

LOGISTICA E‟ una attività che pone in essere tutti i provvedimenti idonei a rendere possibili la vita ed i movimenti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. Le attività logistiche sono l‟ approvvigionamento, il rifornimento, il mantenimento (inteso come manutenzione e riparazione di mezzi e materiali, cura per gli uomini) ed i trasporti.

M

MACROEMERGENZA E‟ quell‟ evento naturale o connesso con l‟ attività dell‟ uomo che per natura ed estensione comporta l‟ intervento coordinato di più enti od amministrazioni competenti in via ordinaria e che non necessita per essere fronteggiato, di mezzi e poteri straordinari (legge n. 225/92 art. 2 lett. b).

MAGMA Massa costituita da silicati completamente o parzialmente allo stato fuso e a temperatura elevatissima, situata nelle zone profonde della crosta terrestre; se si solidifica all‟ interno della Terra genera le rocce intrusive, se si solidifica sulla superficie terrestre genera invece le rocce effusive.

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MAGNETE Corpo in grado di generare, in forma permanente o temporanea, un campo magnetico. Calamita. Magnete d‟ accensione: generatore di corrente elettrica alternata usato per alimentare il circuito di accensione di un motore a combustione. Magnete volano: sui motori dei motocicli, quello che, oltre a regolarizzare il moto, fornisce la tensione per la scintilla di avvio e per le esigenze elettriche dell‟ impianto.

MAGNITUDO Parametro che si utilizza per misurare l'intensità della sorgente sismica da un lato strumentale oggettivo ed indipendente dalla presenza o meno di persone e strutture; la misurazione avviene di solito attraverso l‟ utilizzazione della scala Richter.

MAPPA Rappresentazione grafica in dettaglio di una zona di terreno; carta topografica, pianta, carta geografica. Mappa catastale: quella in cui sono riportati i confini delle proprietà fondiarie e il valore fiscale delle stesse proprietà. Fogli di mappa: quelli che riproducono le piantine degli immobili registrati al catasto. Descrizione dettagliata di una determinata realtà in seguito a minute ricerche.

MAREOGRAFO Strumento atto alla registrazione delle variazioni del livello del mare in rapporto alle maree.

MASS-MEDIA L‟ insieme dei mezzi di comunicazione e di divulgazione (televisione, cinema, radio, giornali, manifesti) che informano il vasto pubblico. Mezzi di comunicazione di massa: il condizionamento dei mass media.

MAXWELL Unità di misura, simbolo Mx, del flusso di un campo uniforme di induzione magnetica nel sistema CGS. J.C.Maxwell 1831-1879. Oggi è detta anche abweber (sinbolo: abWb).

MAYDAY In radiotelefonia, segnale internazionale con cui si chiede soccorso, equivalente al SOS in telegrafia; richiesta di assistenza.

METAL DETECTOR Rilevatore di metalli. Particolare congegno elettromagnetico usato in alcuni luoghi pubblici (aeroporti, banche, tribunali) per segnalare gli oggetti metallici nascosti nelle valigie, borse o su persone.

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METAMORFISMO L‟ insieme dei mutamenti di minerali e rocce causati da azioni chimiche, dal calore e dalla pressione.

METEOROLOGIA Scienza che ha per oggetto di studio l'atmosfera terrestre e i fenomeni ad essa legati.

MICROEMERGENZA E‟ quell‟ evento naturale o connesso con l‟ attività dell‟ uomo che riguarda una parte L imitata del territorio comunale e che può essere fronteggiata mediante interventi attuabili dai singoli enti ed amministrazioni competenti in via ordinaria (l. n 225/92 art. 2 lett. a).

MINISTRO DELL'INTERNO Il Ministro dell'Interno si avvale del Dipartimento della protezione civile: per le attività di cui all'articolo 107, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Al Ministero dell'interno sono attribuite le funzioni ed i compiti spettanti allo Stato in materia di garanzia della regolare costituzione e del funzionamento degli organi degli enti locali e le funzioni statali esercitate dagli enti locali, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, difesa civile, politiche di protezione civile e prevenzione incendi, salve le specifiche competenze in materia del Presidente del Consiglio dei Ministri, tutela dei diritti civili, cittadinanza, immigrazione, asilo e soccorso pubblico. Per consentire una più adeguata organizzazione strumentale, finalizzata all'accrescimento della capacità operativa, anche nel settore della difesa civile, il Ministero dell'interno è autorizzato a varare un piano straordinario di interventi per la manutenzione straordinaria degli edifici sede delle attività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle strutture afferenti alla difesa civile.

MODELLO DI INTERVENTO Consiste nell‟ assegnazione delle responsabilità nei vari livelli di comando e controllo per la gestione delle emergenze, nella realizzazione del costante scambio di informazioni nel sistema centrale e periferico di protezione civile, nell‟ utilizzazione delle risorse in maniera razionale. Rappresenta il coordinamento di tutti i centri operativi dislocati sul territorio.

MODELLO INTEGRATO E‟ l‟ individuazione preventiva sul territorio dei centri operativi e delle aree di emergenza e la relativa rappresentazione su cartografia, e/o immagini fotografiche e/o da satellite. Per ogni centro operativo i dati relativi all‟ area amministrativa di pertinenza, alla sede, ai responsabili del centro e delle funzioni di supporto sono riportati in banche-dati.

MODEM Nella tecnica delle telecomunicazioni, dispositivo che converte i segnali digitali di un COMUNE DI FONDI 33

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computer in segnali atti a essere trasmessi su una normale linea telefonica e viceversa.

MODULISTICA Schede tecniche, su carta e su supporto informatico, finalizzate alla raccolta e all‟ organizzazione dei dati per le attività addestrative, di pianificazione e di gestione delle emergenze.

MODULO DI INTERVENTO Struttura organizzativa composta da uomini e mezzi con una specifica funzione, che costituisce un elemento attivabile per la formazione del dispositivo di intervento.

MOVIMENTO SISMICO E‟ il prodotto di tre termini: lo scorrimento della faglia, l'area interessata dalla frattura e la rigidità delle rocce lungo la faglia.

MULTIPROCESSING Modo di funzionamento contemporaneo di più unità su parti diverse di uno stesso processo di elaborazione.

N NASPO Attrezzatura antincendio costituita da una bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida collegata ad un'estremità, in modo permanente, con una rete di alimentazione idrica in pressione e terminante dall'altra estremità con una lancia erogatrice.

NAUFRAGIO Disastro marittimo che si verifica quando per un qualsiasi motivo una nave affonda o va completamente distrutta, riducendosi a relitto. Affondamento.

NETWORK Rete di stazioni emittenti radiotelevisive che operano in collaborazione tra loro; in Italia indica per lo più le reti radiotelevisive private.

NORIA DI EVACUAZIONE Movimento delle ambulanze e degli altri mezzi di trasporto sanitario dal PMA agli ospedali e viceversa al fine dell‟ ospedalizzazione delle vittime.

NORIA DI SALVATAGGIO Insieme delle operazioni effettuate da personale tecnico, anche sanitario, volte al trasporto di feriti dal luogo dell‟ evento al PMA e viceversa. COMUNE DI FONDI 34

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NOSOCOMIO In usi letterari o burocratici, ospedale (disporre il ricovero presso il nosocomio provinciale).

NUCLEARE Che riguarda il nucleo dell‟ atomo. Chimica nucleare:settore della chimica che si occupa dello studio della struttura del nucleo atomico e delle sue trasformazioni. Fisica nucleare: settore della fisica che si occupa del nucleo dell'atomo. Energia nucleare: l'energia liberata dalle reazioni di fusione e fissione del nucleo atomico (sommergibili, navi a energia nucleare). Che produce, usa e sviluppa energia nucleare: centrale, impianto nucleare; armi nucleari, esperimento nucleare.

NURSING La professione di infermiere e l'assistenza prestata da chi è abilitato a svolgere tale professione.

NYLON Denominazione commerciale, che costituisce marchio registrato, di una fibra sintetica e del tessuto che se ne ricava, di largo impiego, nell‟ industria: calze, corda di nylon. O

ONLUS Acronimo (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) utilizzato per indicare le associazioni appartenenti al "terzo settore" (detto non-profit), ovverosia forze sociali "non istituzionali".

ORDINANZA E‟ uno strumento giuridico che viene utilizzato in caso di azioni indifferibili ed urgenti da porsi in essere anche in deroga a norme di legge, ma nel rispetto dei principi generali dell‟ ordinamento giuridico. Ove emanata per l‟ attuazione degli interventi conseguenti alla dichiarazione dello stato di emergenza, è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e trasmessa ai Sindaci interessati per la pubblicazione negli Albi Pretori dei Comuni.

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Ogni organismo liberamente costituito, senza fini di lucro, ivi inclusi i gruppi comunali di protezione civile, che svolge e promuove, avvalendosi prevalentemente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti, attività di previsione, prevenzione e soccorso in vista od in occasione di calamità, nonché attività di formazione ed addestramento, nella stessa materia.

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OROGENESI Insieme dei processi che determinano la formazione delle catene montuose e dei rilievi.

OROGRAFIA Settore della geografia che studia i rilievi del terreno (colline, montagne, sistemi montuosi). Insieme di rilievi montuosi in una determinata zona terrestre e, anche, la relativa descrizione e rappresentazione cartografica.

OSMOSI INVERSA Principio fisico di desalinizzazione dell‟ acqua, che permette, in particolari impianti di potabilizzazione, di ridurre composti inquinanti quali nitrati e cromo.

OSPEDALE Istituto pubblico o privato destinato all‟ assistenza sanitaria, nel quale si provvede al ricovero e alla cura dei malati: ospedale civile, ospedale militare, ospedale psichiatrico.

OSPEDALI DA CAMPO Dispositivi di intervento composti da uomini e mezzi in grado di assicurare alle vittime della catastrofe un livello di cure intermedio tra il primo soccorso ed il trattamento definitivo. Offrono la possibilità di effettuare interventi chirurgici di urgenza, assistenza intensivistica protratta per più ore e degenza di osservazione clinica. Sono sinonimi del centro medico di evacuazione (CME).

OSSERVATORIO Costruzione, luogo attrezzato per l‟ osservazione a distanza, di tipo scientifico o militare: osservatorio astronomico, astrofisico, meteorologico. Posizione privilegiata, istituzione apposita per l‟ osservazione di fenomeni di vario tipo: osservatorio dei prezzi, dei comportamenti umani.

P PACK Insieme di grandi lastre di ghiaccio che si sono staccate dalla banchisa polare e che galleggiano sul mare.

PALIFICAZIONE Insieme dei pali, lignei o di altro materiale, che sostengono le fondamenta di un edificio o di altra costruzione. Palificata. Operazione consistente nella posa di pali. Insieme dei pali che sostengono linee telefoniche o elettriche sospese.

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PARAFFINA Miscela di idrocarburi saturi, costituente una sostanza bianca, grassa e solida, combustibile, presente nei petroli grezzi, negli oli di scisto e nel catrame di lignite bituminosa; viene utilizzata nella produzione di candele, fiammiferi e detersivi, in cosmetica, per l‟apprettatura dei tessuti, per la preparazione di cere da scarpe. Prova del guanto di paraffina: mezzo di accertamento usato dalla polizia per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani degli indiziati. Olio di paraffina: miscela di idrocarburi liquida e oleosa, utilizzata come lubrificante, riscaldante e per la preparazione di unguenti e vaseline. Ogni idrocarburo saturo della serie del metano; deve il suo nome alla scarsa reattività ai comuni reagenti chimici.

PARAVALANGHE Struttura di sostegno o galleria artificiale che serve a proteggere strade o ferrovie da valanghe o slavine.

PARTE GENERALE E‟ la raccolta di tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio e ai rischi che incombono su di esso, alle reti di monitoraggio presenti, alla elaborazione degli scenari.

PASSWORD Serie di caratteri alfanumerici che costituisce la parola d'ordine, il codice di accesso ai programmi di un computer.

PERICOLO E‟ la proprietà intrinseca di una sostanza detta pericolosa o della situazione fisica esistente in uno stabilimento atta a provocare danni alla salute umana od all'ambiente.

PERICOLOSITÀ (H) E‟ data dalla imprevedibilità e dall‟ indomabilità da parte dell‟ uomo dell‟ evento calamitoso ipotizzato. E‟ la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità (I) si verifichi in un dato periodo di tempo ed in una data area.

PIANIFICAZIONE D'EMERGENZA L‟ attività di pianificazione consiste nell‟ elaborazione coordinata delle procedure operative d‟ intervento da attuarsi nel caso si verifichi l‟ evento atteso contemplato in un apposito scenario. I piani di emergenza devono recepire i programmi di previsione e prevenzione.

PIANIFICAZIONE PER LIVELLI ORGANIZZATIVI Pianificazione a livello personale: organizzazione di comportamenti improntati alla tutela personale;Pianificazione a livello familiare: organizzazione di comportamenti improntati COMUNE DI FONDI 37

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alla tutela del proprio nucleo familiare;Pianificazione a livello di aggregati umani: organizzazione di comportamenti improntati alla cooperazione all‟ interno del gruppo;Pianificazione alivello sociale: organizzazione di comportamenti improntati alla cooperazione tra i gruppi;Pianificazione a livello globale: organizzazione di comportamenti improntati alla cooperazione tra diversi gruppi.

PIANI NAZIONALI DI EMERGENZA Sono predisposti dal Dipartimento nazionale di p.c. per far fronte ai rischi che per le modalità del loro verificarsi possono interessare il territorio nazionale, ovvero fasce territoriali di limitata estensione ed omogenee per categoria di rischio.

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E‟ redatto a cura dei comuni allo scopo di gestire adeguatamente l‟ emergenza ipotizzata per il territorio considerato in relazione ai vari scenari; questi ultimi dovrebbero essere ricavati dai rischi considerati nell‟ ambito dei pertinenti programmi di previsione e prevenzione di livello provinciale c regionale.

PIANO DI BACINO E‟ lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d‟ uso finalizzate alla conservazione, alla difesa ed alla valorizzazione del suolo, all‟ utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio.

PIANO PER FRONTEGGIARE L'EMERGENZA SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA E‟ predisposto e curato dal Presidente della giunta provinciale per tutto il territorio della provincia di competenza, sulla base del programma provinciale di previsione e prevenzione.

PIANO STRAORDINARIO DEGLI INTERVENTI DI DIFESA CIVILE Per consentire una più adeguata organizzazione strumentale, finalizzata all'accrescimento della capacità operativa nel settore della difesa civile, il Ministero dell'interno è autorizzato a varare un piano straordinario di interventi per la manutenzione straordinaria degli edifici sede delle attività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle strutture afferenti alla difesa civile.

PICK-UP Camioncino, perlopiù fuoristrada, con cassone scoperto, sponde laterali fisse e posteriore ribaltabile, per il trasporto leggero e rapido.

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PIENA Aumento della portata di un corso d‟ acqua rispetto alla media annuale, dovuto alle piogge abbondanti o al discioglimento delle nevi e dei ghiacciai. Inondazione, alluvione.

PIEZOMETRICO Relativo alla pressione in un punto generico di una massa fluida: carico, pozzo piezometrico, linea, pendenza, torre piezometrica. Altezza, colonna, quota piezometrica, altezza che una colonna liquida dovrebbe raggiungere per esercitare, in condizione di stasi, una pressione pari a quella esistente nel punto del fluido considerato.

PLURETANO Materia plastica ottenuta per poliaddizione di isocianati con alcoli polivalenti che, per la sua resistenza agli agenti esogeni e le sue buone qualità fisiche chimiche, viene usata nella fabbricazione di vernici, adesivi o rivestimenti protettivi. Poliuretano espanso: solido a struttura spugnosa, usato come isolante termico o acustico e per gli imballaggi; più comunemente è detto polistirolo espanso.

PLUTONIO Elemento chimico transuranico (simbolo Pu), chimicamente molto affine all'uranio, prodotto nei reattori nucleari; particolarmente adatto come materiale fissile, viene usato nelle armi termonucleari e come combustibile per i reattori nucleari.

POLIAMMIDE Polimero la cui molecola contiene gruppi ammidici, impiegato, per la sua elasticità, intaccabilità e resistenza, nella fabbricazione di fibre sintetiche speciali, come quelle usate per tute antincendio, giubbotti antiproiettile, elmetti. La più nota è il nylon..

POLLUTION E‟ un termine inglese che sta ad indicare l‟ inquinamento e/o la contaminazione.

POMPA Apparecchiatura utilizzata per sollevare o trasferire fluidi.

POMPA CENTRIFUGA Particolare tipo di pompa presente sui mezzi di soccorso che consente di erogare acqua aumentando notevolmente la pressione tra il punto di presa e il punto di utilizzo.

PORTATA Quantità di liquido che attraversa una sezione nell‟ unità di tempo.

POSEIDON E‟ un sistema finalizzato alla sorveglianza sismica sui terremoti e sui vulcani della Sicilia COMUNE DI FONDI 39

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orientale ed alla ricerca dei relativi precursori. E‟ uno strumento per misure, in tempo reale, dei fenomeni geologici di detta regione.

POSTO COMANDO SOCCORSO SANITARIO Struttura mobile che consente al direttore dei soccorsi sanitari di coordinare l‟ attività del dispositivo di intervento e di mantenere i contatti con la centrale operativa 118.

POSTO MEDICO AVANZATO (PMA) Dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell‟ area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell‟ evento. Può essere sia una struttura (tende, containers), sia un‟ area funzionalmente deputata al compito di radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento ed organizzare l‟ evacuazione sanitaria dei feriti.

PREALLARME Si realizza attraverso l‟ attivazione di un ufficio competente in relazione al tipo di evento calamitoso, per fornire tutte le indicazioni e valutazioni di carattere tecnico, necessarie a seguire l‟ insorgere e l‟ evolversi del fenomeno che interessa la p.c..

PRECAUZIONE Il principio è stato introdotto dal trattato di Maastricht e consiste nel dovere di ridurre le emissioni inquinanti alla fonte indipendentemente dall‟ accertamento della sussistenza di un effetto ambientale negativo e cioè anche in assenza di prove sufficienti a dimostrare l‟ esistenza di un nesso causale tra le emissioni e gli effetti negativi.

PREFETTO E‟ autorità di livello provinciale in emergenze di p.c.; al verificarsi di eventi calamitosi rilevanti o gravi: informa il Dipartimento della protezione civile, il presidente della giunta regionale e la direzione generale della protezione civile e dei servizi antincendi del Ministero dell‟ interno; assume la direzione unitaria dei servizi di emergenza da attivare a livello provinciale, coordinandoli con gli interventi dei sindaci dei comuni interessati; adotta tutti i provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi; vigila sull‟ attuazione, da parte delle strutture provinciali di p.c., dei servizi urgenti, anche di natura tecnica. A seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, opera quale delegato del Presidente del Consiglio dei Ministri.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Nominato con decreto del Presidente della Repubblica è Capo del Governo ed ha poteri di direzione e vigilanza sui singoli Ministri; per il conseguimento delle finalità del S.N.P.C., promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche delle regioni, delle province, dei comuni, degli enti pubblici nazionali e territoriali e di COMUNE DI FONDI 40

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ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale; per lo svolgimento di dette finalità si avvale del Dipartimento della p.c.. Al fine di consentire opportune verifiche della efficienza dei programmi e dei piani nazionali, dispone l‟ esecuzione di periodiche esercitazioni, promuove, d‟ intesa con il Ministro dell‟ università e della ricerca scientifica e tecnologica, studi sulla previsione e prevenzione delle calamità naturali e delle catastrofi ed impartisce indirizzi ed orientamenti per l‟ organizzazione e l‟ utilizzazione del volontariato. Nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri operano il Servizio sismico nazionale, la Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi ed il Comitato operativo della protezione civile. E‟ istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Comitato paritetico Stato-regioni-enti locali, nel cui ambito la Conferenza unificata, istituita dal decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, designa i propri rappresentanti. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono emanate le norme per la composizione e il funzionamento del citato Comitato.

PRESSIONE Grandezza fisica normalmente individuata per stabilire il dislivello che può superare una certa quantità di acqua.

PREVALENZA Dislivello tra il pelo dell'acqua di aspirazione e quello di mandata.

PREVENZIONE Consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la probabilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. E‟ la seconda attività di p.c..

PREVISIONE Consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. E‟ la prima attività di p.c..

PROCEDURE OPERATIVE E‟ l‟ insieme delle attivazioni-azioni, organizzate in sequenza logica e temporale, che si effettuano nella gestione di un‟ emergenza. Sono stabilite nella pianificazione e sono distinte per tipologia di rischio.

PROGETTO “MERCURIO” E‟ una raccolta di dati conoscitivi di strutture e mezzi pubblici e privati, operata sul territorio dalle prefetture tramite i comuni e rimessa poi dalle stesse al superiore Ministero dell‟ interno che lo detiene e ne promuove periodicamente l‟ aggiornamento. COMUNE DI FONDI 41

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PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE E‟ redatto a cura delle amministrazioni provinciali partendo dalla ricognizione delle problematiche afferenti il territorio provinciale e prevedendo l‟ individuazione delle possibili soluzioni alle prefigurate calamità, con specifico riferimento ai tempi ed alle risorse disponibili; è posto dai prefetti a base del piano per fronteggiare l‟ emergenza su tutto il territorio della provincia.

PROGRAMMA REGIONALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE E‟ redatto a cura delle regioni e rappresenta il punto di riferimento per la determinazione delle priorità e delle gradualità temporali in attuazione degli interventi di p.c., in funzione della pericolosità dell‟ evento calamitoso, della vulnerabilità del territorio, nonché delle disponibilità finanziarie.

PROGRAMMAZIONE L‟ attività di programmazione è afferente alla fase di previsione dell‟ evento, intesa come conoscenza tecnico scientifica dei rischi che insistono sul territorio, nonché alla fase della prevenzione intesa come attività destinata alla mitigazione dei rischi stessi. Il risultato dell‟ attività di programmazione sono i programmi di previsione e prevenzione che costituiscono il presupposto per la pianificazione d‟ emergenza.

PROTEZIONE CIVILE Politica dei pubblici poteri finalizzata alla tutela dell‟ integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell‟ ambiente, dai danni o dal pericolo di danni, derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

PROVINCIA Ente locale territoriale che rileva nella protezione civile quale componente del Servizio nazionale, partecipando all‟ organizzazione ed attuazione del medesimo ed assicurando lo svolgimento dei compiti relativi alla rilevazione, alla raccolta ed alla elaborazione dei dati interessanti la p.c.; predispone il programma provinciale di previsione e prevenzione ed il piano di emergenza. Sono attribuite alle province le funzioni relative: 1) all'attuazione, in ambito provinciale, delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali, con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi; 2) alla predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali; 3) alla vigilanza sulla predisposizione da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in caso di eventi calamitosi di cui all‟articolo 2, comma 1, lettera b) della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

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PSICOSI DELLE CATASTROFI Panico, forte paura, di carattere collettivo, conseguente al manifestarsi di eventi calamitosi.

Q

QUALIFICAZIONE Caratterizzazione in base a precise qualità; in particolare conseguimento di requisiti, attribuzione di titoli, che rivelano o riconoscono in qualcuno una speciale qualità, una specializzazione professionale, una qualifica: conseguire una buona qualifica; mancanza di qualifica. Corsi di qualifica professionale: per la preparazione tecnica dei lavoratori che opereranno in uno specifico settore.

QUANTO Valore minimo, finito e indivisibile, di grandezze variabili solo in modo discontinuo, secondo i propri multipli: quanto di energia. Teoria dei quanti: la teoria formulata da M. Planck secondo cui le grandezze fisiche possono assumere un numero discreto di valori. Quanto di luce: il fotone.

QUARK Ognuno dei vari possibili costituenti fondamentali della materia.

QUARZO Minerale molto diffuso costituito da biossido di silicio, presente in natura sia come cristallo allo stato puro, incolore e trasparente (cristallo di roccia), sia in diverse aggregazioni di varia colorazione causata dalla presenza di impurità (quarzo rosa, affumicato, ametista, rubino). Il quarzo è uno dei componenti essenziali di molte rocce eruttive, metamorfiche e sedimentarie; viene largamente utilizzato per la fabbricazione del vetro, dei materiali refrattari e degli abrasivi; trova largo impiego nell'industria elettrotecnica e radiotecnica e, per le sue proprietà piezoelettriche, in orologeria.

QUORUM Numero legalmente necessario perché sia valida l‟ adunanza di un qualsiasi organo collegiale di protezione civile.

R RADAR Strumento radio usato per localizzare oggetti mobili o fissi, basato sulla proprietà di emettere radioonde e di riceverle dopo che sono state riflesse dall‟ oggetto ricercato. Radar nautico: utilizzato dalle navi per la navigazione notturna o in casi di scarsa visibilità per evitare collisioni. Radar ottico: che impiega un fascio di raggi laser. Radio detection and COMUNE DI FONDI 43

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ranging: voce inglese rilevamento e localizzazione (per mezzo di) onde radio.

RADARMETEOROLOGIA Utilizzazione di apparecchiature radar per rilievi e misurazioni meteorologiche.

RADIAZIONE Emissione e propagazione di energia sotto forma di onde elettromagnetiche o di particelle che si propagano lungo traiettorie ad andamento rettilineo; l‟ insieme degli elementi irradiati: radiazioni nucleari, radiazioni alfa, radiazioni beta, radiazioni gamma, radiazioni elettromagnetiche, radiazioni luminose, radiazioni termiche, radiazioni sonore, radiazioni solari, radiazioni cosmiche. Radiazione ionizzante : quella di energia sufficiente a ionizzare la materia che attraversa.

RADIOATTIVITÀ Emissione di radiazioni da parte dei nuclei atomici; proprietà di alcune sostanze di emettere radiazioni; nel linguaggio comune la quantità di radiazioni presente nell‟ aria, nell‟ acqua e in generale in un corpo che ha subito contaminazione radioattiva.

RADIOCOLLEGAMENTO Collegamento tra due punti distanti per mezzo di onde radio, detto anche collegamento radio.

RADIOCOMUNICAZIONE Sistema di comunicazione a distanza per mezzo di onde hertziane o radioonde.

RADIOMETRO Strumento per il rilevamento di radiazioni, in particolare di microonde.

RADIOMICROFONO Microfono collegato con una radiotrasmittente tascabile che permette di evitare l‟ uso del cavo di collegamento.

RADIOMOBILE Veicolo dotato di una radio ricetrasmittente. Autoradio. Reparto radiomobile della Polizia.

RADIOONDA Onda elettromagnetica con frequenza compresa fra 10 Kilohertz e 300 Megahertz usata per le radiotrasmissioni.

RADON Elemento chimico radioattivo dal simbolo Rn, appartenente al gruppo dei gas nobili; si forma per disintegrazione del radio e trova applicazione in medicina. COMUNE DI FONDI 44

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Rapporto di sicurezza E‟ un elaborato trasmesso dalle aziende industriali a rischio, alla regione nel cui territorio l‟ opificio ricade, affinché si provveda alla vigilanza sullo svolgimento dell‟ attività ed al prefetto competente, per la predisposizione del piano di emergenza esterna all‟ impianto (da redigersi sulla base delle conclusioni dei ministri dell‟ ambiente e della sanità) per l‟ opportuna informazione da dare alla popolazione, attraverso il sindaco.

RAZ Corrente marina particolarmente violenta che si forma negli stretti o è causata dalla marea. Ondata che si alza all‟ improvviso in mare aperto risultando particolarmente pericolosa per le piccole imbarcazioni.

REAL TIME Simultaneità con cui i dati immessi nel computer vengono immediatamente elaborati; in tempo reale.

REGIONE Ente locale territoriale costituzionale; partecipa all‟ organizzazione ed all‟ attuazione delle attività di p.c., assicurando, nei limiti delle competenze proprie o delegate dallo Stato e nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge n.225/92, lo svolgimento delle attività di p.c.; provvede all‟ ordinamento degli uffici ed all‟ approntamento delle strutture e dei mezzi necessari per l‟ espletamento delle attività di p.c., avvalendosi di un apposito Comitato Regionale di p.c.. Favorisce nei modi e con le forme ritenuti opportuni, l‟ organizzazione di strutture comunali di p.c.. Sono attribuite alle regioni le funzioni relative:

1) alla predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali; 2) all'attuazione di interventi urgenti in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge 24 febbraio 1992, n. 225, avvalendosi anche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 3) agli indirizzi per la predisposizione dei piani provinciali di emergenza in caso di eventi calamitosi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 225 del 1992; 4) all'attuazione degli interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi; 5) allo spegnimento degli incendi boschivi, fatto salvo quanto stabilito al punto 3) della lettera f) del comma 1 dell'articolo 107; 6) alla dichiarazione dell'esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica, ivi compresa l'individuazione dei territori danneggiati e delle provvidenze di cui alla legge 14 febbraio 1992, n. 185; 7) agli interventi per l'organizzazione e l'utilizzo del volontariato.

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REGOLAMENTO DELLE ISPEZIONI E DELLE VERIFICHE Disciplina il sistema di ispezioni sugli atti e di verifiche delle procedure poste in essere per l‟ attuazione delle attività amministrative relative agli interventi di emergenza. E‟ stato emanato con DPR 30 gennaio 1993, n. 51.

RELIEFPLAN E‟ un piano di emergenza redatto per soccorrere popolazioni e realtà esterne al territorio di competenza.

REMOTIZZAZIONE EVENTI INCIDENTALI Rappresenta uno degli obiettivi della pianificazione di emergenza nei luoghi di lavoro; consiste nel dilatare l‟ intervallo degli incidenti sul lavoro, attraverso la formazione e l‟ informazione del personale addetto al processo produttivo, la conoscenza delle procedure di funzionamento dell‟ impianto, delle procedure operative e dei rischi della lavorazione. Attiene alla sicurezza degli ambienti di lavoro.

RICERCA OPERATIVA Disciplina che studia le conseguenze delle decisioni; ottimizza la “corsa contro il tempo” che caratterizza la gestione di ogni emergenza.

RISCHIO (R) Si intende in qualsiasi evento il rapporto fra pericolosità e salvaguardia; una maggiore salvaguardia fa diminuire il rischio in un determinato territorio. E‟ il valore atteso delle perdite umane, dei feriti, dei danni alle proprietà e delle perturbazioni alle attività economiche dovuti al verificarsi di un particolare fenomeno di una data intensità. Il rischio totale è associato ad un particolare elemento a rischio E e ad una data intensità I è il prodotto: R (E;I) = H (I) V (I;E) W(E). Gli eventi che determinano i rischi si suddividono in prevedibili (idrogeologico, vulcanico) e non prevedibili (sismico, chimico-industriale, incendi boschivi).

RISPOSTA OPERATIVA E‟ l‟ insieme delle attività di protezione civile in risposta a situazioni di emergenza determinate dall‟ avvicinarsi o dal verificarsi di un evento calamitoso.

ROLE PLAYING E‟ un gioco in cui si simula uno scenario calamitoso ipotetico in un dato territorio; i partecipanti devono assumere un ruolo ed una nuova identità ed agire in modo conseguente, come meglio possono.

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ROVINA Effetto dannoso che pregiudica parzialmente o totalmente una costruzione, senza incidere su persone, altrimenti sarebbe un “disastro”.

RUOLINO DEI VOLONTARI E‟ istituito su base provinciale presso ogni prefettura per iscrivervi nominativamente cittadini volontari che chiedano di essere inseriti in interventi di p.c..

S

SAFETY Cercar scampo nella fuga. Sicurezza, salvezza. Dispositivo di sicurezza.

SAFETY ENGINEER Responsabile della sicurezza sul lavoro.

SALA OPERATIVA E‟ l‟ area del centro operativo, organizzata in funzioni di supporto, da cui partono tutte le operazioni di intervento, soccorso e assistenza nel territorio colpito dall‟ evento secondo quanto deciso nell‟ Area Strategia.

SALVAGUARDIA L‟ insieme delle misure volte a tutelare l‟ incolumità della popolazione, la continuità del sistema produttivo e la conservazione dei beni culturali.

SALVATAGGIO Operazione di soccorso a persone, animali o cose, in occasione di incidenti, naufragi o disastri naturali.

SALVAVITA Che può salvare dalla morte. Cani sottoposti a uno speciale addestramento per la ricerca di persone ancora vive tra le macerie di edifici crollati. Denominazione commerciale, che costituisce marchio registrato, di un dispositivo automatico di sicurezza applicato agli impianti elettrici; è in grado di interrompere istantaneamente l‟ erogazione di energia in caso di pericolo.

SATURO Che ha raggiunto il punto di saturazione; in particolare di soluzione che ha raggiunto il massimo grado di concentrazione; di composto organico in cui gli atomi di carbonio sono uniti agli atomi con un solo legame; di vapore quando è in equilibrio con la fase liquida. COMUNE DI FONDI 47

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Che contenere altro; che è eccessivamente pieno di qualche cosa. Impregnato, pieno, carico: terreno saturo d‟ acqua; stanza satura di fumo; aria satura di umidità. Atmosfera , ambiente saturo di elettricità.

SCALA MERCALLI E‟ una scala di misurazione dei danni causati da un terremoto, legata all'intensità ovverosia alla misurazione degli effetti sull'area, sulle persone, alle strutture ed all‟ ambiente colpiti da un evento tellurico.

SCALA RICHTER E‟ una delle scale di misurazione della magnitudo ovverosia dell'intensità della sorgente sismica indipendente dalla presenza o meno di persone e strutture.

SCENARIO DELL'EVENTO ATTESO E‟ la valutazione preventiva del danno a persone e cose che si avrebbe al verificarsi dell‟evento atteso.

SCUOLA SICURA E‟ il primo progetto educativo e culturale sulla sicurezza finalizzato a difendersi dai rischi nella scuola, a casa e sul territorio nel quale si vive; coinvolge Uffici territoriali del Governo, Provveditorati agli studi, Comandi Provinciali dei VV.F., CRI, amministrazioni locali, organizzazioni di volontariato di P.C., e tende alla diffusione della cultura di protezione civile e della sicurezza nell‟ ambito delle istituzioni scolastiche. Nasce a seguito del D.M. 26/08/1992 riguardante le "norme di prevenzione incendi per l‟ edilizia scolastica" e del D.lgs. n. 626/94. Obiettivi del progetto sono: Osservazione e conoscenza dell‟ ambiente scolastico; Conoscenza e rispetto delle regole; Acquisizione degli strumenti di prevenzione.

SELF SAFETY PLAN E‟ un piano di autoprotezione che tiene conto delle difficoltà di attivazione della macchina dei soccorsi coinvolgendo unità colpite dall‟ evento medesimo.

SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Già istituito al fine di tutelare l‟ integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l‟ ambiente da danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

SERVIZI TECNICI NAZIONALI Istituiti nell‟ ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri in apposito dipartimento, i servizi tecnici nazionali sono quattro: sismico, idrografico e mareografico, geologico, dighe. Il servizio sismico nazionale opera nell‟ ambito della Presidenza del Consiglio dei COMUNE DI FONDI 48

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Ministri, mentre gli altri sono stati trasferiti all‟ Agenzia per la protezione dell‟ ambiente e per i servizi tecnici.

SICUREZZA Prevenzione, eliminazione parziale o totale dei danni, pericoli, rischi; condizione di essere al sicuro: osservare le norme di sicurezza stradale; dare garanzie di sicurezza. Sicurezza pubblica: tutela dell‟ ordine pubblico e dei diritti dei cittadini.

SIFONAMENTO Complesso delle opere idrauliche poste in atto per incanalare l‟ acqua nel sottosuolo di una città. Infiltrazione d‟ acqua alla base di una costruzione o di un terrapieno, che può causare frane o smottamenti.

SINDACO E‟ autorità comunale di p.c.; al verificarsi dell‟ emergenza nell‟ ambito del territorio comunale assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e provvede agli interventi necessari, dandone immediata comunicazione al prefetto ed al presidente della giunta regionale. Chiede l‟ intervento di altre forze e strutture quando la calamità o l‟ evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune. In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, le ordinanze con tingibili ed urgenti sono adottate dal Sindaco quale rappresentante della comunità locale. In caso di emergenza che interessi il territorio di più comuni, ogni Sindaco adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti competenti.

SINISTRO Termine genericamente usato per indicare un grave incidente.

SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO E‟ il sistema per esercitare la direzione unitaria dei servizi di emergenza a livello nazionale, provinciale e comunale e si caratterizza con i seguenti centri operativi: DI.COMA.C., C.C.S., C.O.M. e C.O.C..

SMOTTAMENTO Scivolamento verso il basso di terreni imbevuti d‟ acqua. Smossa, cedimento, frana: zona soggetta a smottamenti.

SOCCORSO Consiste nell‟ attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza. E‟ la terza attività di p.c..

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SOFTWARE Insieme dei programmi e delle procedure che fanno funzionare un computer. software di base è dato dai programmi fondamentali (sistema operativo e programmi di utilità) che consentono all‟ utente di utilizzare l‟ hardware del sistema. software applicativo è dato dai programmi per il computer che servono ad automatizzare la gestione di uno specifico problema o settore.

SOGLIA E‟ il valore del/i parametro/i monitorato/i al raggiungimento del quale scatta un livello di allerta.

SOSTANZE PERICOLOSE Sono le sostanze, le miscele ed i preparati pericolosi, che sono presenti sul territorio come materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi, ivi compresi quelli che possono ragionevolmente ritenersi generati in caso di incidente.

SQUADRE DI SOCCORSO Unità comprendenti operatori sanitari che provvedono alla gestione delle vittime sul luogo dell‟ evento ed al loro trasporto fino al posto medico avanzato (P.M.A.).

SQUADRE SANITARIE Unità comprendenti personale sanitario e mezzi che operano all‟ interno del posto medico avanzato (P.M.A.) e seguono il paziente sino al suo ricovero in ospedale.

STABILIMENTO Tutta l'area sottoposta al controllo di un gestore di impianto, nella quale sono presenti sostanze pericolose all'interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse.

STATO DI CALAMITÀ Prevede il ristoro dei danni causati da qualsiasi tipo di evento, alle attività produttive e commerciali.

STATO DI EMERGENZA E‟ deliberato dal Consiglio dei Ministri su proposta del suo Presidente o del Ministro per il coordinamento della p.c. al verificarsi di calamità naturali, catastrofi od altri eventi che per intensità ed estensione debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. Allo stesso organo compete la revoca al venire meno dei presupposti citati. Tale stato prevede la nomina di un Commissario delegato con potere di ordinanza.

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STRARIPAMENTO Riferito a fiumi, atto di traboccare oltre le rive o gli argini. Tracimazione, alluvione, inondazione.

STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E‟ data da un ufficio di coordinamento capace di coinvolgere l‟ intero organico comunale o parte di esso, sia in attività poste in essere a scopo preventivo, sia in attività di soccorso; rientra nel potere di autorganizzazione dell‟ ente locale cui è riconosciuta una potestà statutaria ed una regolamentare verso i propri uffici in modo da rispondere alle esigenze della comunità, ivi comprese quelle di tutela da eventi calamitosi.

STRUTTURE EFFIMERE Edifici presso i quali di regola si svolgono attività ordinarie (scuole, palestre ecc.), mentre in emergenza diventano sede di centri operativi.

STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Svolgono, a richiesta del Dipartimento omologo, le attività previste dalla legge n. 225/92 nonché compiti di supporto e consulenza per tutte le amministrazioni componenti il S.N.P.C.. Costituiscono strutture operative: a) il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (componente fondamentale); b) le Forze armate; c) le Forze di polizia; d) il Corpo forestale dello Stato; e) i Servizi tecnici nazionali; f) i gruppi nazionali di ricerca scientifica di cui all‟ art. 17 della legge n.225/92 l‟ istituto nazionale di geofisica ed altre istituzioni di ricerca; g) la Croce Rossa Italiana; h) le strutture del Servizio sanitario nazionale; i) le organizzazioni di volontariato; j) il Corpo nazionale soccorso alpino – C.N.S.A. (C.A.I.).

SUPERAMENTO DELL'EMERGENZA Consiste nell‟ attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. E‟ la quarta attività di p.c..

SUSSIDIARIETÀ Il principio è stato introdotto dall‟ Atto unico europeo nell‟ ordinamento comunitario in riferimento all‟ ambiente, in seguito è divenuto principio generale con l‟ art. 3B del trattato di Maastricht. L‟ azione comunitaria viene dunque configurata come l‟ eccezione rispetto alla regola costituita dall‟ azione dei singoli Stati: l‟ azione comunitaria interviene però quando la singola azione non sia adeguatamente realizzabile a livello nazionale e sia effettivamente realizzabile in modo adeguato a livello comunitario.

T

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TASK FORCE Formazione navale in grado di compiere azioni belliche in piena autonomia operativa; unità militare o di polizia preparata a intervenire in situazioni d'emergenza. Gruppo di esperti e tecnici costituito per prendere decisioni di tipo operativo in campo economico, industriale e politico.

TECNICA DEL DELFI Consiste nel selezionare un gruppo di esperti in varie discipline che sono di volta in volta consultati separatamente sulla credibilità di scenari ad essi prospettati e sulle eventuali modifiche da apportare al piano sottoposto al loro vaglio.

TELE RILEVAMENTO Misurazione a distanza dell‟ energia elettromagnetica emessa dagli oggetti. Analisi della configurazione della superficie terrestre o della situazione meteorologica, compiuta per mezzo di particolari satelliti.

TETTONICA Trattasi di un‟ ipotesi scientifica che spiega il movimento tra i grandi blocchi continentali (detti “ zolle” ), causa di terremoti.

TRACIMAZIONE Straripamento di corsi e masse d‟ acqua: tracimazione del fiume in piena.

TRIAGE E‟ una tecnica organizzativa utilizzata in medicina dei disastri, nata per ottimizzare le operazioni di carattere sanitario. Il termine e di derivazione francese e si traduce “ scelta” .

TSUNAMI Onda anomala di maremoto (nami = onda / tsu = sul porto); termine di origine giapponese mutuato nel linguaggio tecnico dell‟ emergenza. U

UFFICI E SERVIZI DEL DIPARTIMENTO DI P.C. Il Dipartimento della protezione civile si articola in non più di otto uffici, di livello dirigenziale generale, e non più di quarantatre servizi, di livello dirigenziale. Il Dipartimento comprende i seguenti uffici, di livello dirigenziale generale: Ufficio pianificazione. valutazione e prevenzione dei rischi; Ufficio gestione delle emergenze; Ufficio grandi eventi, infrastrutture e logistica; Ufficio interventi strutturali ed opere di emergenza; COMUNE DI FONDI 52

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Ufficio servizio sismico nazionale; Ufficio volontariato e relazioni istituzionali; Ufficio amministrazione e finanza; Ufficio organizzazione ed attuazione; A) L‟Ufficio pianificazione, valutazione e prevenzione dei rischi si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: a1) Servizio metodologie di pianificazione e previsione; a2) Servizio rischio vulcanico; a3) Servizio rischio idrogeologico e idrico; a4) Servizio rischio incendi boschivi; a5) Servizio rischio industriale e nucleare; a6) Servizio rischio ambientale e sanitario; a7) Servizio rischio trasporti e attività civili. B) L‟Ufficio gestione delle emergenze si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: b1) Servizio unità di crisi; b2) Servizio organizzazione nuclei operativi emergenza; b3) Servizio coordinamento impiego mezzi e materiali; b4) Servizio centro situazioni unificato; nell'ambito di tale servizio operano il servizio COAU ed il servizio COEM. C) L‟Ufficio grandi eventi, infrastrutture e logistica si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: c1) Servizio linee guida e progettazione grandi eventi; c2) Servizio pianificazione e gestione grandi eventi; c3) Servizio telecomunicazioni; c4) Servizio sistema informatico centrale; c5) Servizio centro polifunzionale. D) L‟ufficio interventi strutturali ed opere di emergenza si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: d1) Servizio eventi sismici e vulcanici; d2) Servizio dissesti idrogeologici; d3) Servizio gestione crisi idriche; d4) Servizio calamità meteorologiche. E) L‟ufficio servizio sismico nazionale si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: e1) Servizio sismo genesi e vulnerabilità ambiente fisico; e2) Servizio di vulnerabilità delle costruzioni e delle infrastrutture; e3) Servizio vulnerabilità dei sistemi antropizzati; e4) Servizio dinamica delle costruzioni; e5) Servizio sistemi di monitoraggio; e6) Servizio indirizzi classificazione sismica e normativa. COMUNE DI FONDI 53

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F) L‟Ufficio volontariato e relazioni istituzionali si articola nei seguenti servizi di livello dirigenziale: f1) Servizio volontariato; f2) Servizio formazione; f3) Servizio rapporti con le autonomie; f4) Servizio relazioni internazionali; f5) Servizio informazione e diffusione dati; f6) Servizio studi, ricerche e statistiche. G) L‟Ufficio amministrazione e finanza si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: g1) Servizio politiche contrattuali; g2) Servizio affari amministrativi; g3) Servizio affari finanziari; g4) Servizio contenzioso; H) L‟ufficio organizzazione ed attuazione si articola nei seguenti servizi, di livello dirigenziale: h1) Servizio gestione del personale e organizzazione; h2) Servizio coordinamento monitoraggio e attuazione; h3) Servizio ispettivo; h4) Servizio controllo interno.

UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO Denominazione che sta ad indicare gli uffici che a livello provinciale supportano i prefetti.

UNITÀ DI CRISI Ove introdotta od istituzionalizzata, consiste in uno staff di consulenti che nell‟ emergenza supporta il decision maker (Presidente del Consiglio, Commissario delegato, Sindaco, ecc.) nelle scelte più rischiose.

UNITÀ MOBILI DI SOCCORSO Struttura mobile con caratteristiche di mobilitazione immediata, attrezzata per funzionare come posto medico avanzato (PMA), comprendente 2 (massimo 3) tende pneumatiche; barelle leggere per 50 feriti; generatori di energia (elettricità e gas compresso); materiale sanitario suddiviso in casse di colore corrispondente alla destinazione d‟ uso: 1. rosso infusioni -giallo materiale non sanitario –verde medicazione/immobilizzazione -blu ventilazione.

UNITÀ MOBILI MEDICO-CHIRURGICHE Dispositivi di intervento composti da uomini e mezzi in grado di assicurare alle vittime della catastrofe un livello di cure intermedio tra il primo soccorso ed il trattamento definitivo. Offrono la possibilità di effettuare interventi chirurgici di urgenza, assistenza intensivistica protratta per più ore e degenza di osservazione clinica.

URAGANO Ciclone tipico del Mar delle Antille, delle zone costiere degli Stati Uniti Meridionale e dell'Australia, detto anche ciclone tropicale. Vento di fortissima intensità, corrispondente COMUNE DI FONDI 54

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al massimo grado della scala Beaufort; anche, nel linguaggio corrente, tempesta molto violenta con vento e pioggia.

URANIO Elemento chimico dal simbolo U, appartenente alla famiglia degli attinidi; è radioattivo e ha proprietà metalliche ed elevata densità; gli isotopi a peso atomico 235 e 233 sono fissili e possono essere impiegati direttamente come combustibili nucleari, mentre l‟ isotopo più abbondante, a peso atomico 238, deve essere trasformato preventivamente in plutonio 239.

V

VALANGA Massa di neve che scende precipitosamente per un pendio, aumentando progressivamente di dimensioni e trascinando con se quanto incontra sul cammino; cane da valanga: addestrato per la ricerca delle persone travolte da valanghe. Con specificazione di ciò che cade, massa imponente, straripante che, precipitando, fa danni; valanga d‟ acqua, di pietre, di terra; una valanga di fango.

VALORE ESPOSTO(W) Rappresenta il valore economico o il numero di unità relative ad ognuno degli elementi a rischio in una data area. Il valore è in funzione del tipo di elemento a rischio: W = W (E).

VERRICELLO Macchina per sollevare pesanti carichi, simile ad un piccolo argano, costituita da un cilindro orizzontale rotante, attorno a cui si avvolge, mediante una manovella, la fune legata al peso.

VICE CAPO DIPARTIMENTO Il vice capo Dipartimento coadiuva il capo Dipartimento nello svolgimento delle sue funzioni e lo sostituisce in tutti i suoi compiti e responsabilità in caso di vacanza, assenza od impedimento di qualsiasi natura e durata. Con apposito decreto ministeriale ne verrà istituito il relativo ufficio.

VIGILPRO E‟ un metodo di elaborazione e di costruzione di ipotesi e sinergie operative, che si propone come obiettivo principale quello di dare impulso all‟ integrazione del sistema di protezione civile, attraverso anche il necessario coinvolgimento del Corpo Nazionale dei VV.F. nella programmazione e pianificazione.

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VISCOSA Soluzione fluida di cellulosa in soda caustica, dall‟ aspetto simile alla seta, utilizzata per la preparazione di tessuti artificiali come il rayon, anche, tessuto ottenuto sottoponendo tale soluzione a vari procedimenti chimici.

VITTIMA Persona coinvolta nell‟ evento. Comprende: feriti, illesi e deceduti.

VOLONTARIATO E‟ costituito da cittadini che sono dediti a prestazioni aliene e gratuite e che in genere si organizzano in associazioni.

VULCANO Fenditura profonda della crosta terrestre, in comunicazione con depositi di magma situati nella litosfera, dalla quale fuoriescono lava, lapilli, ceneri, acque, vapori e gas ad alta temperatura: vulcano attivo, in eruzione, quiescente, spento. Nel linguaggio comune il cono vulcanico, la montagna costituita dai detriti vulcanici solidificati.

VULNERABILITÀ (V) E‟ il grado di perdita prodotto su un certo elemento o gruppo di elementi esposti a rischio risultante dal verificarsi di un fenomeno di una data intensità. È espressa in scala da 0 (nessuna perdita) a 1 (perdita totale) ed è in funzione dell'intensità del fenomeno e della tipologia di elemento a rischio: V = V (I; E).

VULNERABILITÀ SOCIO-SISTEMICA E‟ data dal carente dominio degli eventi che alterano il raggiunto equilibrio del sistema socioambientale-territoriale.

W WALKIE -TALKIE Apparecchio di comunicazione radio a due vie utilizzato frequentemente in emergenze di p.c..

XENOBIO Elemento estraneo ad un determinato ambiente nel quale si è insediato, trasportato da altro luogo.

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XEROGRAFIA Procedimento di stampa a secco, con speciali macchine fotoelettriche, per riprodurre documenti, disegni e simili su carta speciale.

XILENE Idrocarburo aromatico ottenuto dal benzene per sostituzione di due atomi di idrogeno con due gruppi metilici, usato come solvente o nella sintesi di varie resine e materie plastiche.

Y

YARD Unità di misura lineare inglese, suddivisa in 3 Feet e 36 inches ed equivalente a mt. 0,914.

Z ZENIT Punto di intersezione con la sfera terrestre con la perpendicolare passante per il luogo di osservazione posto sulla superficie terrestre (si contrappone al nadir): sole sullo zenit, direttamente sopra la testa dell‟ osservatore.

ZINCO Elemento chimico dal simbolo Zn; è un metallo presente in natura nei suoi minerali (silicati, blenda, calamine), duttile e malleabile, trova largo impiego industriale per rivestire superfici e oggetti metallici contro la corrosione, per la tecnica della zincografia e per la preparazione di molte leghe, tra cui l‟ ottone.

ZOLFO Elemento chimico, dal simbolo S; è un metalloide solido presente in natura allo stato puro, dal colore giallo intenso, o combinato in minerali quali i solfati e i solfuri, o nelle acque sulfuree e in alcune sostanze organiche; bruciando all‟ aria emana un caratteristico odore molto acre, dovuto alla formazione del biossido di zolfo; viene largamente utilizzato nell‟ industria chimica per la produzione di acido solforico, nell'industria di coloranti e dei fiammiferi, in agricoltura per ricavarne antiparassitari e fertilizzanti, nella vulcanizzazione della gomma e in medicina per la cura della pelle.

ZONIZZAZIONE In pianificazione per l‟ emergenza è la suddivisione in zone del territorio osservato, soggetto ad eventi calamitosi, tenendo conto dei rischi e della loro maggiore o minore incidenza. In attività di soccorso la zonizzazione del territorio cittadino può costituire variante urbanistica.

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Allegato 2

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

CODICE KEMLER

1 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

ACCORDO EUROPEO RELATIVO AL TRASPORTO INTERNAZIONALE DI MERCI PERICOLOSE SU STRADA

Ginevra 30/9/1957

Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti su strada o ferrovia. Le indicazioni fornite riguardano: dannosità alla salute del soccorritore, equipaggiamento minimo consigliato per la protezione dei soccorritori; precauzioni da prendere in attesa dei Vigili del Fuoco. Ai sensi dei DD.MM 25/2/86 e 21/3/86 la codifica delle materie pericolose è riportata su un pannello arancione (30 X 40 cm) apposto su cisterne e contenitori trasportati su strada. Su tali mezzi vengono collocati due tipi di cartelli segnaletici ovvero:

Pannello dei codici di pericolo Etichetta romboidale di pericolo

COSA FARE IN CASO DI INCIDENTE

 Non avvicinarsi;  Allontanare i curiosi;  Portarsi, rispetto al carro o alla cisterna, sopravvento;  Non fumare;  Non provocare fiamme né scintille;  Non toccare l'eventuale prodotto fuoriuscito;  Non portare alla bocca mani o oggetti "contaminati";  Non camminare nelle pozze del prodotto liquido disperso;  Contattare subito il 115 (Vigili del Fuoco.

PANNELLO DEI CODICI DI PERICOLO

Il pannello dei codici di pericolo è di colore arancio ed ha forma rettangolare.

2 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Codice di pericolo

Codice della materia (numero O.N.U.)

Al suo interno riporta due numeri:

1. Il codice di pericolo E' riportato nella parte superiore ed è formato da due o tre cifre: o La prima cifra indica il pericolo principale. o La seconda e terza cifra indica il pericolo accessorio.

2. Il codice della materia (numero O.N.U.) E' riportato nella parte inferiore ed è formato da quattro cifre.

SIGNIFICATO DEI CODICI DI PERICOLO

Pericolo Pericolo principale accessorio

PERICOLO PRINCIPALE

2 Gas

3 Liquido infiammabile

4 Solido infiammabile

5 Comburente

6 Tossico

7 Radioattivo

8 Corrosivo

9 Pericolo di reazione violenta spontanea

3 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

PERICOLO ACCESSORIO

1 Esplosione

2 Emanazione gas

3 Infiammabile

4 Comburente

5 Tossico

6 Corrosivo

7 Reazione violenta (decomposizione spontanea)

Note:

Quando il pericolo può essere sufficientemente indicato da una sola cifra, essa è seguita da uno zero. Le prime due cifre uguali indicano un rafforzamento del pericolo principale. La seconda e terza cifra uguali indicano un rafforzamento del pericolo accessorio.

N. Descrizione N. Descrizione

1001 acetilene 1223 kerosene 1005 ammoniaca anidra 1230 alcool metilico 1011 butano 1267 petrolio 1016 ossido di carbonio 1268 olio lubrificanti motori 1017 cloro 1381 fosforo 1027 ciclopropano 1402 carburo di calcio 1028 freon 12 1428 sodio 1038 etilene 1547 anilina 1040 ossido di etilene 1613 acido cianidrico 1045 fluoro 1654 nicotina 1049 idrogeno 1680 cianuro potassio 1050 acido cloridrico 1710 trielina 1053 acido solfidrico 1779 acido formico 1072 ossigeno 1791 ipoclorito di sodio 1075 gpl 1805 acido fosforico 1076 fosgene 1823 soda caustica 1079 anidride solforosa 1869 magnesio 1089 acetaldeide 1888 cloroformio 1090 acetone 1971 metano 4 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

1114 benzolo 2015 acqua ossigenata 1134 clorobenzene 2209 formaldeide

1170 alcool etilico 2304 naftalina

1202 gasolio 2761 ddt 1203 benzina 9109 solfato di rame

La X davanti al codice di pericolo indica il divieto di utilizzare l'acqua in caso di incidente, salvo il caso di autorizzazione contraria da parte degli esperti.

Casi particolari:

22 Gas fortemente refrigerato;

44 Materiale infiammabile che, a temperatura elevata, si trova allo stato fuso;

90 Materie pericolose diverse.

IL NUMERO O.N.U.

Codice della materia (numero O.N.U.)

COLLOCAZIONE DEI CARTELLI DI PERICOLO SUI MEZZI DI TRASPORTO

Di seguito vengono indicate le posizioni dei cartelli di pericolo sui mezzi di trasporto. Questa posizione è determinata dalle norme A.D.R. e valgono anche per i containers.

Cisterna montata su semirimorchio trasportante un'unica materia prima.

5 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Cisterna a comparti separati montata su motrice o semirimorchio, trasportante nei vari comparti differenti materie pericolose.

Cisterna montata su semirimorchio trasportante un'unica materia prima.

Cisterna a comparti separati montata su motrice o semirimorchio, trasportante nei vari comparti differenti materie pericolose.

CARTELLO ROMBOIDALE DI PERICOLO ESPOSTO SUI VEICOLI DA TRASPORTO MERCI

DPR 895 del 20/11/79 - Appendice A.9 G.U. n. 120 del 3/5/1980 - Supplemento Ordinario

Esplosivi

Esplodibili

Gas non tossici non infiammabili

6 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Infiammabili (Gas o Liquidi)

Infiammabili (Solidi)

Accensione spontanea

Sviluppo di gas infiammabili a contatto con l'acqua

Comburenti (favoriscono l'incendio)

Tossici

Nocivi

Corrosivi

Radioattivi

7 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Materie pericolose diverse

Rifiuti speciali tossici nocivi

8 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Allegato 3

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

ACRONIMI DI PROTEZIONE CIVILE

1 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

A.C.I. Automobile Club Italia A.E.A. Agenzia Europea per l’ambiente A.I.E.A. Agenzia internazionale per l’atomica A.P.A.S.T.. Agenzia per la protezione dell’ambiente A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani A.V.I. Aree Vulnerate Italiane A.F.T.N. Rete fissa di telecomunicazione Aeronautiche ARGO Rete via satellite BEACON Radiotrasmettori di pericolo usati nel sistema Cospas- Sarsat C.A.P.I. Centro assistenziale di pronto intervento C.A.S.I. Centro applicazione e studi informatici C.C.C. Commissione centrale carburanti (Difesa Civile) C.C.E. Centro Controllo emergenza C.C.S. Centro Coordinamento soccorsi C.di P. Capitaneria di porto C.E.M.E.C. Centro Europeo medicina delle catastrofi C.I.B.C. Commissione Interministeriale per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto bellico C.I.E.R. Commissione interministeriale evacuati e rifugiati (difesa Civile) C.I.R.E. Commissione Interministeriale per la riparazione di emergenza (Difesa Civile) C.I.TLC Commissione Interministeriale delle telecomunicazione (Difesa Civile) C.M.E. Centro Medico di Evacuazione C.M.R. Centro mobile di rianimazione C.N.M.C.A. Centro Nazionale meteorologia e climatologia aeronautico C.N.R. Consiglio Nazionale delle ricerche C.N.S.A. Corpo Nazionale Soccorso Alpino C.O.A.U. Centro operativo aereo unificato C.O.C. Centro operativo comunale C.O.E.M. Centro operativo emergenze in mare C.O.I. Centro operativo interforze C.O.L. Centro operativo locale (Stazione CFS o CC per le comunicazioni AIB)

2 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 C.O.M. Centro operativo misto C.O.P. Centro operativo provinciale (per la gestione dei mezzi AIB) C.O.R. Centro operativo regionale (per la gestioni dei mezzi AIB) C.P.C. Comitato di Protezione Civile C.P.D.C. Comitato provinciale di difesa civile C.P.I. Certificato di prevenzione incendi C.R.I. Croce Rossa Italiana C.S.E. Centro studi emergenza C.T. Centro telecomunicazioni CB Radioamatori city band CE.SI Centro situazioni CL50 Concentrazione letale 50% COSPAS Sistema satellitare di ricerca e soccorso (acronimo russo: Cosmichheskaya Sistema Poiska Avariynich Sudov) COST. Costituzione Italiana D.E.A. Dipartimento di emergenza e di accettazione D.G.P.C. Direzione generale della protezione civile e dei servizi antincendi D.I.U. Diritto internazionale umanitario D.P. Dipartimento di prevenzione (Sanità) D.S.S. Direttore dei Soccorsi Sanitari DATAPAC Rete pubblica di trasmissione dati a pacchetto X.25 DI.COMA.C. Direzione Comando e controllo DI.MA Disaster manager (Direttore delle emergenze) DL50 Dose letale 50% DPC Dipartimento della Protezione Civile DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri DPGR Decreto del Presidente della Giunta Regionale DPR Decreto del Presidente della Repubblica E.L.T. Emergency Locator Trasmitter (Beacon di pericolo Aeronautico) EMERCOM Comitato operativo per l’emergenza FAO Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura FF.O Forze dell’ordine FORMIDABLE Friendly Operational Risk Management trough interoperabile Decision Aid Based on local Events 3 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 G.C. Genio Civile G.I.S. Geographicy information system G.N.D.C.I. Gruppo nazionale per la difesa delle catastrofi idrogeologiche (del CNR) G.N.V. Gruppo nazionale per la vulcanologia (del CNR) GEF Strumento globale a favore dell’ambiente GEOLUT Stazione ricevente terrestre nel sistema Geosar GEOSAR Satellite geostazionari per la ricerca e il soccorso operante nel Cosps-Sarsat GNDRCIE Gruppo Nazionale per la difesa dai rischi chimico- industriale ecologici (del CNR) GNDT Gruppo Nazionale per la difesa dai terremoti (del CNR) GPS Sistema globale di posizione H Pericolosità H.R.C. Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati HTML Hyper Text Mark-up language Hz Hertz (unità di misura della frequenza) I Intensità I.G.M.I. Istituto Geografico Militare Italiano I.N.G. Istituto nazionale di geofisica I.R.P.I. Istituto di ricerca per la protezione Idrogeologica (del CNR) I.R.R.S. Istituto di ricerca sul rischio sismico I.T.A.V. Ispettorato telecomunicazione e assistenza al volo ICVA Consiglio Internazionale delle agenzie volontarie IDNDR Decennio internazionale per la riduzione dei disastri naturali (1990/2000) IGM Istituto Geografico Militare ILRCC Centro Coordinamento Soccorso terrestre italiano IMMARSASAT Sistema Satellitare IMRCC Centro Coordinamento Soccorso Marittimo Italiano ITMCC Italian Mission Control Centre KE Abilitazione alla guida di veicoli adibiti a servizi di emergenza L.Z. Laboratorio zooprofilattico LEOLUT Stazione ricevente terrestre nel sistema Leosar LEOSAR Satelliti per la ricerca ed il soccorso operanti in un sistema ad orbita polare bassa LIFE Strumento finanziario comunitario per l’ambiente LL.PP. Lavori Pubblici 4 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 LUT Local Uswer Terminal (Stazione ricevente terrewste Cospas-Sarsat) M.A.P.I. Modulo abitativo di pronto impiego M.C.S. Scala macrosismica Mercalli Cancani Sieberg MCC Mission Contr Centre MHz Megahertz (radio frequenza) MORTEO Container di pronto impiego MRAAF Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali MRCC Centro Coordinamento Soccorso Marittimo MURST Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica NBC Nucleare batteriologico chimico NOTAM Avviso ai naviganti ( a cura dell’Aeronautica Militare) NP Non profit (Associazione di volontariato) O.N.L.U.S. Organizzazione non lucrativa di utilità sociale OMS Organizzazione Mondiale della Sanità ONU Organizzazione delle nazioni unite ORA X Ora di inizio dell’intervento P Pericolosità P.A.M. Word food programme P.C.S.S. Posto Comando Soccorso Sanitario P.E.E. Piano di emergenza Esterno P.E.I. Piano di emergenza Interno P.M. Polizia Municipale P.M.A. Posto medico avanzato P.M.P. Presidio multizonale di prevenzione P.N.U.E. Programma delle nazioni unite per l’ambiente P.S.S.S. Pronto soccorso sanitario stradade PLB Persona local Beacon PROCIV Protezione civile R Rischio R.S.N.C. Rete sismica nazionale centralizzata (dei SS.TT.NN.) R.S.U. Rifiuti solidi urbani RC Responsabilità civile RH Simbolo del sistema di gruppi sanguigni (Rhesus rhesus) ROC Comando operativo di regione (aerea) S Grado di sismicità S.A.I.R.A. Casa Telescopica S.A.R. Search and rescue 5 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011 S.C. Sala comunicazione S.C.A.I. Studio Centri abitati Instabili S.I.P. Servizio igiene pubblica S.S.N. Servizio Sanitario nazionale SARSAT Satellite di ricerca e soccorso SISAM Società Italiana servizi aerei mediterranei (gestore dei Canadair) SITOGEO Sistema informativo territoriale Operativo per la Gestione delle emergenze e organizzazione dela pianificazione SNPC Servizio nazionale della protezione civile SPOC Punto di contatto (SAR) SRR Regione di ricerca e soccorso SS.TT.NN. Servizi tecnici nazionali T.O.T.E. Test operating test exit TLC Telecomunicazioni U.C.L. Unità di crisi locale U.C.M. Unità coronarica mobile U.E. Unione europea U.M.S.S. Unità mobile di soccorso sanitario U.N.P.D. United nation development programme U.O.P.C. Unità operativa di Protezione Civile U.T.G. Ufficio territoriale del Governo (Prefettura) U.T.P. Ufficio tecnico provinciale UHF Ultra high frequencies UNDRO Ufficio della Nazione unite per i soccorsi in caso di catastrofe UNEP Programma della nazioni unite a favore dell’ambiente V Vulnerabilità V.I.A. Valutazione di impatto ambientale VHF Very high frequencies VV.F. Corpo nazionale dei vigili del fuoco W Valore esposto WCED Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo

6 COMUNE DI FONDI Piano Comunale di Protezione Civile Comando Polizia Municipale - Nucleo Protezione Civile Release 02/2011

Allegato 4

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

VIARIO CITTA’ DI FONDI

COMUNE DI FONDI 1

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VIA INDIVIDUAZIONE CSO ALIGHIERI DANTE DA VIA B. TERENZIO A C.SO APPIO CLAUDIO CSO APPIO CLAUDIO DAL CASTELLO FINO A VIALE DELLA LIBERTA' CSO ITALIA DAL CASTELLO FINO INCROCIO VIA STAZIONE L.GO DELLE FORME TRAVERSA DI VIA S. MAGNO L.GO BIXIO NINO TRAV. DI VIA F. FILZI L.GO CICERONE CENTRO STORICO DA VIA C. AUGUSTO TRAV. DI C.SO APPIO CLAUDIO L.GO COLOMBO CRISTOFORO IV TRAV SX DI VIA DELLA STAZIONE L.GO DA SALA BERNARDO TRAV DI VIA VESPASIANO GONZAGA ( IMBOCCARE TRAV. DEL NEGOZIO MONACELLI) L.GO FORTUNATO LUIGI ADIACENTE AUDITORIUM S. DOMENICO L.GO FRANCESCO A. NOTARIANNI ENTRARE IN VIA GINESTRA (TRAV DI VIA QUERCE) L.GO FRATELLI CAIROLI ALLE SPALLE DI P.ZA DUOMO L.GO MENOTTI CIRO PIAZZALE PORTELLA L.GO PROPERZIO DA C.SO APPIO CLAUDIO E VIA VIRGILIO L.GO RUFO AURILIO IL LARGO ALL'OLMO PERINO DA P.ZA DELLE BENEDETTINE L.GO SORGENTI VETRUVIO A TERMINE DI VIA LUCREZIO CARO L.GO VARRONE TERENZIO C.SO APPIO CLAUDIO PIAZZETTA ALLE SPALLE DELL'EX UFF. ANAGRAFE L.GO TRAIANO FINE C.SO APPIO CLAUDIO PRIMA DI V.LE DELLA LIBERTA' P.ZA ROTUNNO ARCHIMEDE AMLETO P.ZA NEI PRESSI DEL COMANDO DI PL P.ZA DE SANTIS GIUSEPPE P.ZA VI NOVEMBRE 1860 INGRESSO C.SO APPIO C. A DX (TIFFANY) P.ZA PURIFICATO DOMENICO PIAZZA ANTISTANTE L'ASILO GIULIA GONZAGA P.ZA PADRE PIO INTERS. DI VIA ARNALE ROSSO CON VIA FUCITO E CATANIA P.ZA FONTANA DELLA VOLPE DA VIA PROV. FONDI-SPERLONGA A VIA PANTANELLO P.ZA JONS MELVIN P.ZA DI VIA N. SAURO-BRESCIA-GAETA PLE DELLE REGIONI ZONA 167 TRA VIA TRENTINO ALTO ADIGE E VIA LIGURIA P.ZA RISORGIMENTO P.ZA ALLE SPALLE DI MAXI SIDIS PLE PORTELLA TRA VIA DEI VOLSCI E VIA DEGLI AUSONI PTA DEI MONACI TRAV DI VIA MANZONI (ZONA PIAZZA DELLE BENEDETTINE) P.ZA BECCARIA CESARE DA VIA S. BARTOLOMEO P.ZA CARDINALE I TRAV DX DI VIALE R. MARGHERITA DIR. CASTELLO P.ZA DE GASPERI ALCIDE TRA VIA TONIOLO E VIA PONTE NUOVO P.ZA DELLA REPUBBLICA CORSO APPIO CLAUDIO DOVE E' UBICATA CHIESA SANTA MARIA P.ZA DUOMO DOVE E' UBICATA LA CHIESA DI SAN PIETRO P.ZA DI VITO MARCELLO PIAZZA SU VIA DEGLI AUSONI (MAXI SIDIS) P.ZA MATTEOTTI GIACOMO P.ZA CASTELLO

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P.ZA PORTA VESCOVO TRA VIA F. FILZI E VIA D. CHIESA P.ZA QUATTRO NOVEMBRE PIAZZA DOVE ERA UBICATO IL COMUNE P.ZA RINASCIMENTO DA VIA A. ROSSO E VIA GENOVA P.ZA SANT'ANTONIO DA PADOVA V° TRAV. A SX DI VIA QUERCE P.ZA UNITA' D'ITALIA CASTELLO VCO ALIGHIERI DANTE DA VIA B. TERENZIO A C.SO APPIO C. VCO ALIGHIERI DANTE I TRAV. A SX DI C.SO D. ALIGHIERI VCO ALIGHIERI DANTE II TRAV. A SX DI C.SO D. ALIGHIERI VCO ARIOSTO LUDOVICO TRAV. DI VIA L. ARIOSTO VCO BATTISTI CESARE I I TRAV SX DI VIA C. BATTISTI VCO BATTISTI CESARE II II TRAV SX DI VIA C. BATTISTI VCO CARAFA ANNA TRAV. DI VIA A. MANZONI C.SO APPIO CLAUDIO VCO CARDINALE I TRAV DX DI VIALE R. MARGHERITA DIR. CASTELLO VCO CARDINALE I I TRAV DX DI VIALE R. MARGHERITA DIR. CASTELLO VCO AUGUSTO CESARE I TRAV. DX DI CORSO APPIO CLAUDIO IMBOCCATO DA VIALE DELLA LIBERTA' VCO DEGLI AUSONI TRATTO DI STRADA DOPO VIA DEGLI OSCI FINO ALLA PORTELLA VCO DEI VOLSCI II TRAV SX DI VIA DEI VOLSCI DIR VIA DEGLI AUSONI VCO DELL'AQUILA RICCARDO I ENTRARE NELLA GIUDEA E PROSEGUIRE VCO DELL'AQUILA RICCARDO II ENTRARE NELLA GIUDEA E PROSEGUIRE VCO DELL'AQUILA RICCARDO III ENTRARE NELLA GIUDEA E PROSEGUIRE VCO DI SANTAROSA SANTORRE I PIAZZETTA DI VIA GARIBALDI VCO GAETANI ONORATO II TRAV. DI C.SO APPIO CLAUDIO CHE COSTEGGIA P.ZA DELLE BENEDETTINE VCO IMPERATRICE LIVIA TRAV DI CORSO APPIO CLAUDIO (BAR VACCARO) DPO LARGO TRAIANO VCO MANZONI ALESSANDRO I VIII TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO (FARMACIA GRIECO) VCO MANZONI ALESSANDRO II VIII TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO (FARMACIA GRIECO) VCO MAZZINI GIUSEPPE IV TRAV SX DI CORSO APPIO CLAUDIO VCO PERINO OLMO LA GIUDEA QUARTIERE EBRAIO VCO PORTELLA INIZO DI VIA VITRUVIO VACCA VCO SAN BENEDETTO II TRAV DX DI VIA ONORATO II GAETANI VCO SAN GAETANO TRAV DI VIA ONORATO II GAETANI VIA ABRUZZO TRAV. DI VIA MARCHE DA VIA MADONNA DELLA GRAZIE E VIA EMILIA VIA ACQUACHIARA DA VIA ROMA VERSO IL MATTATOIO VIA ACQUACHIARA DIVERSIVO DALL'INCROCIO DI VIA APPIA ROMA FINO ALLA PROV. FONDI SPERLONGA VIA PILO ALBERTELLI TRAV. DX DI VIA APPIA LATO ITRI PRIMA DEL SEMAFORO VIA ALESSANDRIA TRAV. DI VIA DELLA STAZIONE PRIMA DI VIA COLETTA VIA PERTINI ALESSANDRO III° TRAV. A SX DI VIA ARNALE ROSSO VIA ALGHERO VIII° TRAV. A DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE

COMUNE DI FONDI 3

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VIA BRUTO AMANTE TRAV. DI P.ZA DUOMO VIA AMANTE ERRICO DA L.GO F.LLI CAIROLI VIA AMANTE GIUSEPPE TRAV. DI VIA MOLA DELLA CORTE VIA AMENDOLA GIOVANNI TRAV. DI VIA PIERO GOBETTI VIA AMENDOLA GIOVANNI TR.SX. TRAV. DI VIA PIERO GOBETTI VIA ANAGNI TRAV. DI VIA SAN BARTOLOMEO VIA ANGELONE TRAV. DI VIA FOSSO CALABRESE DA VIA DELLA FERROVIA VIA APPIA LATO ITRI DAL SEMAFORO DI CORSO ITALIA FINO AL KM 122 VIA ARTURO TOSCANINI ex III TRAV. DX VIA APPA LATO ITRI VIA OTTORINO RESPIGHI ex IV TRAV. DX VIA APPA LATO ITRI VIA PORTONE DELLA CORTE ex V TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA GIGLI BENIAMINO ex VI TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA PAMPANINI ROSETTA ex VII TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA LAURI GIACOMO ex VIII TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA ROTA NINO ex IX TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA CALLAS MARIA ex X TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA MODIGLIANI AMEDEO ex XII TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA DE CHIRICO GIORGIO ex XII TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA LIGABUE ANTONIO ex XIV TRAV.DX VIA APPIA LATO ITRI VIA CAPOGROSSI GIUSEPPE ex I TRAV. DX STRADA INTERNA DI VIA APPIA LATO ITRI VIA ALBERTELLI PILO ex I TRAV. SX STRADA DI VIA APPIA LATO ITRI VIA GALIMBERTI DUCCIO ex II TRAV. SX STRADA DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SERAO MATILDE ex III TRAV. SX STRADA DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SVEVO ITALO ex IV TRAV. SX STRADA DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DELEDDA GRAZIA ex I TRAV. SX DI VIA ITALO SVEVO VIA SABA UMBERTO TRAV. DI VIA ITALO SVEVO VIA LIBERO DE LIBERO ex V TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA UNGARETTI GIUSEPPE TRAV. VIA LIBERO DE LIBERO VIA MONTALE EUGENIO TRAV. DI VIA G.UNGARETTI VIA DEL TEMPIO DI ISIDE ex I TRAV. DX DI VIA MONTEVAGO VIA DELLE MURE VARRONIANE ex VIII TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA ALERAMO SIBILLA ex IX TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA QUASIMODO SALVATORE ex X TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA PAVESE CESARE ex XII TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA VITTORINI ELIO ex XIII TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA MORANTE ELSA ex XIV TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA CALVINO ITALO ex XV TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA GADDA CARLO EMILIO TRAV. DI VIA ITALO CALVINO VIA LANDOLFI TOMMASO TRAV. DI VIA ITALO CALVINO VIA LEVI CARLO ex XVI TRAV.SX VIA APPIA LATO ITRI VIA MANTEGNA ANDREA AL TERMINE DI VIA GENOVA

COMUNE DI FONDI 4

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VIA APPIA LATO M. SAN BIAGIO DAL PONTE SELCE FINO ALL'INCROCIO CON IL BIVIO DI MONTE SAN BIAGIO VIA ARGANTE TRAV. DI VIA G.B. VICO DA VIA GARIBALDI VIA ARIOSTO LUDOVICO TRAV. C.SO APPIO CLAUDIO VIA ARNALE ROSSO DALL'INCROCIO DI CORSO ITALIA FINO A VIA QUERCE VIA ASTI TRAV. DI VIA STAZIONE VIA BALBO CESARE TRAV. DI VIA PONTE NUOVO VIA BARATTA GIACOMO TRAV. DI VIA VETRUVIO VACCA VIA BARI TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO VIA BARILONE DA VIA PROV. PER LENOLA DOPO VIA S. OLIVA VIA BASILICATA DA VIA MADONNA DELLA GRAZIE A VIA EMILIA VIA BATTISTI CESARE DA VIA DEGLI OSCI VIA BEATO ANGELICO TRAV. DI VIA CATULLO VIA BELGIO II° TRAV. A SX DI VIA SPINETE I° VIA BELLINI VINCENZO TRAV. DI VIA STAZIONE VIA BENEVENTO TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO DOPO PEDEMONTANO A DX VIA BENEVENTO (1 TRAV.) TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO DOPO PEDEMONTANO A DX VIA BIXIO NINO TRAV. DI VIA F. FILZI VIA BOITO ARRIGO TRAV. VIA C.A. DALLA CHIESA DA VIA DELLE FORNACI VIA BORSELLINO PAOLO II TRAV. A SX DI VIA FABIO FILZI VIA BRENTA TRAV. DI VIA 24 MAGGIO VIA BRESCIA TRAV. DI VIA N. SAURO E V.LE DELLA LIBARTA' VIA BROFFERIO ANGELO TRAV. DI VIA DEI LATINI VIA BRUNELLESCHI FILIPPO III TRAV. DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA BULGARIA III TRAV. A SX DI VIA SPINETE I° VIA BUONARROTI MICHELANGELO TRAV. DI VIA G. AMENDOLA (DA PIETRO GOBETTI) VIA BUOZZI BRUNO TRAV. DI VIA A. PACINOTTI DA VIA CASETTA UGO VIA CABOTO GIOVANNI TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO PRIMA DEL SEMAFORO DIR. QUERCE VIA CAGLIARI TRAV. A DX DI VIA OCCORSIO DIR. VIA SASSARI VIA CALABRIA ENTRANDO DA VIA STAZIONE DIR. VIA UMBRIA LA PRIMA A DX VIA CALLAS MARIA X TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA CAMPANIA DA VIA MADONNA DELLA GRAZIE TRA VIA EMILIA E VIA ROMAGNA VIA CAMPO LOMBARDO INTERSECA VIA CAPRATICA VIA CAMPODIMELE TRAV. DI VIA ITRI VIA CANNETO (DEL SORGENTE) XVII TRAV.DX DI VIA QUERCE DIR. ZONA LE CROCETTE DOPO LA CHIESA A SX VIA CANOVA ANTONIO II TRAV. A SX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA CANTARANO GUGLIELMO TRAVERSINA DI VIA CAVOUR VIA CAPO D'ACQUA TRAV. A DX DI VIA PONTE GAGLIARDO DIR. PROV. PER LENOLA COMUNE DI FONDI 5

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VIA CAPOCROCE TRAV. DX E SX DI VIA DIV. ACQUACHIARA DIR PROV. FONDI-SPERLONGA VIA CAPOGROSSI GIUSEPPE I TRAV. A DX DAL N. 24 DI VIA APPIA LATO ITRI VIA CAPPELLALTO I TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI VIA CAPPELLALTO II TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI DI FRONTE SANT'ANDREA VIA CAPRATICA ZONA MARE VIA CAPRATICA (1 TRAV. SX) ZONA MARE VIA CAPRATICA (2^TR.SX) ZONA MARE VIA CAPUA TRAV. A DX DI VIA A. ROSSO DIR. QUERCE VIA CARACCIOLO FRANCESCO TRA. A SX DI VIA FEUDO DIR. QUERCE VIA CARAFA ANNA TRAV. DI VIA A. MANZONI C.SO APPIO CLAUDIO VIA CARBONIA VI TRAV. A DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA CARDI NICOLANTONIO TRAV. A SX DI VIA SORGENTI VETRUVIO STRADA VIA CARDUCCI GIOSUE' TRAV. A SX DI VIA L. CARO VIA CARUSO ENRICO III TRAV. A SX DI VIA PORTONE DELLA CORTE VIA CASA DI PALMA TRAV. A SX DI VIA PROV. FONDI-SPERLONGA DOPO SEMAFORO CASOTTO ROSSO DIR. FLACCA VIA CASABATANDREA TRAV DI VIA APPIA LATO M.S. BIAGIO NEI PRESSI DEL KM. 113 VIA CASETTA UGO I TRAV DX DI VIA DELLE FORNACI (proseguo di via sassari) VIA CASONI TRAV. DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI VIA CASONI DI VETERE DALLA PROV. FONDI-SPERLONGA DA VIA FASANA (zona San Raffaele) VIA CASONI DI VETERE (TRAV.) DALLA PROV. FONDI-SPERLONGA DA VIA FASANA (zona San Raffaele) VIA CASTALDI PANFILO TRAV. DI VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA CASTELFORTE III TRAV. A DX DI VIA FUCITO VIA CATANIA I TRAV. A SX DI VIA FUCITO VIA CATULLO PROSEGUO DI VIA P. GOBETTI VIA CAVA DELLE RENE TRAV. DI VIA RENE VIA CAVOUR CAMILLO TRAV DX DI VIA GONZAGA (EX OSPEDALE) VIA CELLINI BENVENUTO TRAVERSA DI VIA P. GOBETTI VIA CERRETO TRAV. DI VIA PROV. FONDI-SPERLONGA VIA CESARE AUGUSTO I TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO IMBOCCATA DA VIALE DELLA LIBERTA' VIA CESARELLE II TRAV. A SX DI VIA RIPA (ZONA QUERCE) VIA CESULO TRAV. DI VIA S. VINCENZO ZONA S. RAFFAELE VIA CESULO I TRAV. DI VIA S. VINCENZO ZONA S. RAFFAELE VIA CHIANCARELLE TRAV. DI VIA SUGARELLE ZONA TORRE CANNETO VIA CHIANCARELLE (1^TRAV.) TRAV. DI VIA SUGARELLE ZONA TORRE CANNETO VIA CHIARASTELLA TRAV. DI VIA PROV. FONDI-SPERLONGA VIA CHIEPPA SABINO I TRAV. A DX DI VIA SAN PAOLINO DA NOLA VIA CHIESA DAMIANO TRA CORSO ITALIA E VIA F. FILZI VIA CILEA FRANCESCO III TRAV. A SX DI VIA PORTONE DELLA CORTE COMUNE DI FONDI 6

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VIA CIMAROSA DOMENICO TRAV DI VIA MARZABOTTO VIA CIRILLO DOMENICO TRAV DI VIA ACHILLE GRNDI (ZONA CASETTA UGO) VIA CISTERNOLE ZONA SAN MAGNO VIA COCURUZZO DALL'INCROCIO CON VIA S. VETRUVIO ALL'INCROCIO CON VIA PASSIGNANO VIA COLETTA TRAV VIA STAZIONE (DEPOSITO UFF. POSTALE) VIA COLETTA (TRAV.) TRAV VIA STAZIONE (DEPOSITO UFF. POSTALE) VIA COLLE TROIANO ZONA RENE VIA COLETTA PIETRO COSTEGGIA LA PIAZZA DELLE BENEDETTINE VIA COLOMBO CRISTOFORO IV TRAV SX DI VIA DELLA STAZIONE VIA CONFALONIERI TERESA TRAV DI VIA LUIGI PUNZI VIA COSTA ANDREA IV TRAV SX DI VIA FEUDO VIA COSTA ANDREA (TRAV.) IV TRAV SX DI VIA FEUDO VIA COVINO DALL'INCROCIO DI VIA FLACCA ALL'INCROCIO CON VIA SUGARELLE E VIA S ANTONIO FINO ALL'UFF. POSTALE VIA CRISPI FRANCESCO VI TRAV DI VIA LANZA (DI FRONTE ACQUALATINA) VIA CROCE BENEDETTO TRAV SX DI VIA GRAMSCI VIA CUNEO PROSEGUO DI VIA SASSARI DIR. VIA STAZONE VIA CUNEO (TRAV.) PROSEGUO DI VIA SASSARI DIR. VIA STAZONE (DOVE ABITA IL CAPO) VIA CURTIGNANO VIA PROV. X LENOLA DAL KM 50,700 AL KM 48,100 VIA DA VERRAZZANO GIOVANNI I TRAV SX DI VIA DON MINZONI (NEGOZIO DI TUTTO GIOCATTOLI) VIA DA VINCI LEONARDO TRAV DI VIA AMENDOLA (ALLE SPALLE DI VIA SAN PAOLINO DA NOLA) VIA D'ACQUISTO SALVO IV TRAV DX DI VIA SASSARI (TRAV PRIMA DELLA STAZIONE CARABINIERI) VIA DEL PIOMBO SEBASTIANO IV TRAV DX DI VIA VETRUVIO VACCA DIR CORSO APPIO CLAUDIO VIA DALLA CHIESA CARLO TRAV DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI ALBERTO VIA DANIMARCA IV TRAV. A SX DI VIA SPINETE I° VIA D'ANNUNZIO GABRIELE V TRAV. A DX DI VIA F.LLI BANDIERA VIA D'AQUINO TOMMASO V TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO DIR CASTELLO VIA D'AZEGLIO MASSIMO I TRAV DX DI VIA CAVOUR VIA DE CHIRICO GIORGIO XIII° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA de LIBERO LIBERO V TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DE PRETIS AGOSTINO I TRAV SX DI VIA F. FILZI (BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA) VIA DE SANCTIS FRANCESCO III TRAV SX DI VIA CAVOUR DIR CORSO APPIO CLAUDIO VIA DE SANTIS PASQUALINO I° TRAV. A SX DI VIA PIETRO GOBETTI VIA DE SONNAZ GENERALE TRAVERSA DI VIA CAVOUR VIA DEGLI AURUNCI TRAV A DX. DI VIA DEI VOLSCI DOPO PORTELLA VIA DEGLI AUSONI TRATTO DI STRADA DOPO VIA DEGLI OSCI VIA FINO ALLA PORTELLA

COMUNE DI FONDI 7

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VIA DEGLI EQUI TRAV. A DX DI VIA DEI LATINI DIR. ASPRI VIA DEGLI ETRUSCHI I TRAV SX DI VIA DEI LATINI DIR VIA DEI VOLSCI VIA DEGLI OSCI PROSEGUO DI VIA DEGLI AUSONI ( ED. SCOLASTICO) VIA DEGLI ULIVI I TRAV. A SX DI VIA TARANTONE (III° TRAV. DI VIA RIPA) VIA DEI BAFFONI VI TRAV. A SX DI VIA QUERCE VIA DEI BRETTONI I TRAV SX DI VIA CAVOUR DIR CORSO APPIO CLAUDIO VIA DEI COLONNA TRAV DI VIA ONORATO I GAETANI (SCUOLA ISAS) VIA DEI BAFFONI VI TRAV SX DI VIA QUERCE VIA DEI GALLI III TRAV SX DI VIA DEI LATINI DIR. VIA DEGLI AUSONI VIA DEI GRACCHI SUBITO DOPO LARGO TRAIANO (DIETRO BAR VACCARO) VIA DEI GRECI I TRAV DX DI VIA DEI GRECI (MURE VARRONIANE) VIA DEI LATINI PROSEGUO DI VIA ROMA DIR. VIA DEI VOLSCI VIA DEI MEDICI IPPOLITO PIAZZETTA DIETRO UFFICIO POSTALE VIA DEI MOI TRAV DI VIA D. ACQUACHIARA PRIMA DEL KM 3 DIR. FONDI SPERLONGA VIA DEI SERPENTI XVI TRAV DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR ITRI VIA DEI VOLSCI PROSEGUO DI VIA DEI LATINI VIA DEL CANALE DI S.ANASTASIA LOCALITA' SANT'ANASTASIA VIA DEL CANNETO DEL SERGENTE XVII TRAV DX DI VIA QUERCE DOPO LA CHIESA VIA DEL CARRUBO XV TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL CASTAGNO VIII TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL CERRO V TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL CONCLAVE TRAV PARALLELA ALL'UFF. POSTALE DI PIAZZA MATTEOTTI VIA DEL CORBEZZOLO IV TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL FAGGIO XIV TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL FRASSINO XII TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL GIGLIO ZONA SALTO COVINO ALL'INCROCIO CON VIA S.ANTONIO VIA DEL GINEPRO II TRAV. A SX DI VIA QUERCE VIA DEL LAGHETTO I TRAV DX SUBITO DOPO IL CIMITERO DIR. LENOLA VIA DEL LECCIO III TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL LENTISCO XVI TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL MIRTO IX TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL SORBO XI TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DEL TEMPIO DI ISIDE I TRAV. A DX DI VIA M.TE VAGO TRAV. DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DEL TIROZZO XVII TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DELLA CARPINELLA I TRAV A SX DI VIA RIPA VIA DELLA FARNA TRAV. DI VIA APPIA LATO M. S. BIAGIO (FRONTE STOCH HOUSE) VIA DELLA FARNIA I TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DELLA FERROVIA PARALLELA AI BINARI DELLA FERROVIA VIA DELLA FORMA TRAV DI VIA DELLA FERROVIA COMUNE DI FONDI 8

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VIA DELLA GINESTRA VII TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DELLA PESCHIERA TRAV DI VIA SANT'ANASTASIA AL KM 4 VIA DELLA ROVERELLA X TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DELLA SCAFA TRAV DI VIA SANT'ANASTASIA KM 5 VIA DELLA SCALA STAZIONE DEI CARABINIERI A SX VIA DELLA SELCE I TRAV. A SX DI VIA S. MAGNO VIA DELLA TORRE TRAV DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE ( A FIANCO IL RISTORANTE CARRERA) VIA DELLA TORRE (1^ TR.SX) TRAV DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE ( A FIANCO IL RISTORANTE CARRERA) VIA DELL'ACERO III TRAV. A SX DI VIA QUERCE VIA DELL'AGRIFOGLIO XIII TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DELL'ANGELO I TRAV. A SX DI VIA ARNALE ROSSO VIA DELL'AQUILA GIOVANNA TRAV CHIUSA DI VIA RICCARDO DELL'AQUILA VIA DELL'AQUILA RICCARDO ENTRARE NELLA GIUDEA E PROSEGUIRE VIA DELLE CAVE ZONA SAN RAFFAELE VIA DELLE FORNACI PROSEGUO DI VIA SASSARI VIA DELLE GROTTE TRAV DX DI VIA APPIA LATO M. S. BIAGIO LATO DISTRIBUTORE VIA DELLE MARNE STRADA CHIUSA DI VIA DELLA FERROVIA VIA DELLE MURA VARRONIANE VIII TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DELLE QUERCE DI GIRARDELLO VII TRAV SX DI VIA QUERCE VIA DELL'ERICA II TRAV. A DX DI VIA QUERCE VIA DELL'ISOLA DI FRONTE A REMO SULLA SELVAVETERE VIA DELL'ONGARO FRANCESCO TRV VIA S. BARTOLOMEO (EX CARCERE) VIA DELL'ONTANO IV TRAV. A SX DI VIA QUERCE VIA D'ETTORRE MASSIMILIANO I TRAV DX DI CORSO D. ALIGHIERI DIR. VIA B. TERENZIO VIA DI SANT'ELIA IV TRAV. A SX DI VIA SAN MAGNO VIA DI PETRULO VI TRAV. A DX DI VIA F.LLI BANDIERA VIA SECONDA DI POSANO III TRAV SX DI VIA SAN MAGNO VIA DI PONSANO II TRAV. A SX DI VIA S. MAGNO VIA DI PONTE SELCE TRAV DI VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA DI SANTAROSA SANTORRE PIAZZETTA DI VIA GARIBALDI VIA DI SANTA MARIA DELLA ROSA TRAVERSA CHIUSA DI VIA PONTE TAVOLATO VIA DON GIUSEPPE DOSSETTI II TRAV. A SX DI VIA MOLA DELLA CORTE VIA DON LUIGI STURZO III TRAV SX DI VIA ARNALE ROSSO VIA DON MINZONI III TRAV DX DI VIA ARNALE ROSSO VIA DON MOROSINI II TRAV DX DI VIA A. ROSSO VIA DONIZETTI GAETANO II TRAV DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DONIZETTI GAETANO TR. II TRAV DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA DORIA ANDREA I TRAV SX DI VIA FEUDO VIA EDIFICIO SCOLASTICO STRADA CHE COSTEGGIA L'EDIFICIO ASPRI LATO ASILO VIA MAZZANTI ELISABETTA F. VI TRAV. DX DA VIA QUERCE

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VIA EMILIA VI TRAV DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA ERCOLE I° TRAV. A SX DI VIA L. ARIOSTO VIA ESTONIA TRAV. DI VIA DELLA TORRE VIA EVANGELISTA FRANCESCO PIAZZALE ANTISTANTE IL COMMISSARIATO VIA F.LLI BANDIERA TRAV. DI VIA DEI VOLSCI VIA FALASCOSA TRAV DI VIA COVINO VIA FALCONE GIOVANNI II° TRAV. A DX DI VIA CASETTA UGO VIA FARMA TRAV DI VIA DELLA FERROVIA VIA FARNETE TRAV DI VIA DELLA FERROVIA VIA FASANA TRAV DI VIA PROV. FONDI/SPERLONGA che si collega con via della Rinchiusa) VIA FEMMINA MORTA TRAV. DI VIA FLACCA VIA FERMI ENRICO TRAV. DI VIA ROMA VIA FERRANTE IV TRAV SX DI VIA D. ACQUACHIARA A PARTIRE DALL'INCROCIO CON VIALE PIEMONTE VIA FERRARI GIUSEPPE TRAV DI VIA PONTE NUOVO VIA FEUDO TRAV. TRA VIA GOBETTI E VIA CATULLO VIA DORIA ANDREA I TRAV. SX DI VIA FEUDO VIA S.ONORATO III TRAV. SX DI VIA FEUDO VIA MAGELLANO III TRAV. DX DI VIA FEUDO VIA NEGRI ADA VII TRAV. SX DI VIA FEUDO VIA FIANCA PROSEGUO DI VIA CAPPELLALTO II (VIA APPIA LATO ITRI) VIA FILZI FABIO TRATTO DI STRADA DA Via D. CHIESA A Via N. SAURO VIA FINLANDIA IV° TRAV. A SX DI VIA SPINETE I° VIA FIORE LUIGI II° TRAV. A SX DI VIA ARNALE ROSSO VIA FIORE MENENIO TRAV. DI VIA A. MARZANO VIA FLACCA DA TORRE CANNETO FINO AL LAGO DI SAN PUOTO (RIST. MIRALAGO) VIA GAETANI ONORATO II TRAV. DI C.SO APPIO CLAUDIO CHE COSTEGGIA P.ZA DELLE BENEDETTINE VIA GALBA SERGIO TRAV. DI VIA A. MANZONI, TRAV DI C.SO APPIO CLAUDIO VIA GALILEI GALILEO TRAV. DI VIA N. SAURO VIA GARIBALDI GIUSEPPE TRAV. DI C.SO APPIO CLAUDIO VIA GAVIO NAUTA TRAV. SAN MAGNO VICINO "PIANETA BENESSERE" VIA GEGNI TRATTO DI STRADA SUCCESSIVO A VIA VETRINE VIA MATARAZZO GENNARO III° TRAV. A DX DI VIA SASSARI VIA JOVANE GENNARO DA VIA C. AUGUSTO E VIA TACITO VIA GENOVA TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO VIA GENTILE GIOVANNI III° TRAV. A SX DI VIA MOLA DELLA CORTE VIA GENUARDO TRAV. A DX DI VIA PONTE GAGLIARDO DIR. PROV. PER LENOLA VIA GENUARDO (1 TRAVERSA) TRAV. A DX DI VIA PONTE GAGLIARDO DIR. PROV. PER LENOLA COMUNE DI FONDI 10

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VIA GERMANIA I° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA GIANNONE PIETRO TRAV. DI P.ZA DELLA REPUBBLICA (CHIESA S. MARIA) VIA GIGLI BENIAMINO VI° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA GINZBURG LEONE TRAV. DI VIA ARNALE ROSSO VIA GIOBERTI VINCENZO TRAV. DI VIA PONTE NUOVO VIA GIOLITTI GIOVANNI INTERSECA VIA DE PRETIS VIA GIORDANO BRUNO TRAV. DI VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA GIORDANO LUCA TRAV. DI VIA SAN PAOLINO DA NOLA COSTEGGIA UFF. COMUNALI VIA GIOTTO TRAV. DI VIA PONTE NUOVO A DX DOPO SEMAFORO DIR. ASPRI VIA GOBETTI PIERO DA VIA CATULLO FINO AD ARNALE ROSSO VIA GOFFA ZONA QUARTO IANNOTTA VIA GONZAGA GIULIA DA VIA DEI COLONNA FINO A PIAZZA PORTA VESCOVO VIA GONZAGA VESPASIANO ENTRANDO DA PIAZZA DEL CARDINALE (NEGOZIO MONACELLI) VIA GORIZIA TRAV. SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE oltre ristor. Carrera VIA GRAMSCI ANTONIO DALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO FINO A VIA B. CROCE VIA GRANDI ACHILLE TRAV. DI VIA CASETTA UGO VIA DELEDDA GRAZIA I° TRAV. A SX DAL N. 2 DI VIA APPIA LATO ITRI VIA GRECIA III° TRAV. A DX DI VIA SPINETE I° VIA GUADO I-II ZONA TUMULITO VIA IMPERATRICE LIVIA TRAV DI CORSO APPIO CLAUDIO (BAR VACCARO) DPO LARGO TRAIANO VIA INGHILTERRA II° TRAV. A DX DI VIA SPINETE I° VIA IOMMELLI NICCOLO' TRAV DI VIA MARZABOTTO VIA IRLANDA I° TRAV. A DX DI VIA SPINETE I° VIA CALVNO ITALO XVI TRAV SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA ITRI I TRAV DX DI VIA DEI VOLSCI VIA LAGURIO I TRAV SX DI VIA APPIA L. M. SAN BIAGIO DOPO LA CHIESA VIA LAGURIO 1'TR.SX I TRAV SX DI VIA APPIA L. M. SAN BIAGIO DOPO LA CHIESA VIA LANDOLFI TOMMASO I° TRAV. A DX DAL N. 15 DI VIA APPIA LATO ITRI VIA LANZA GIOVANNI I TRAV SX DI VIA D. CHIESA (ACQUALATINA) VIA LAURI VOLPI GIACOMO VIII° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA LAZIO ZONA 167 CASE POPOLARI VIA LAZIO 14/B ZONA 167 CASE POPOLARI VIA LAZIO 14/C ZONA 167 CASE POPOLARI VIA LAZIO 14/A ZONA 167 CASE POPOLARI VIA LENOLA II TRAV SX DI VIA ITRI VIA LEONE PIETRANGELO PRIMA DI VIA SAN FRANCESCO D'ASSISI VIA LEOPARDI GIACOMO III TRAV DX DI VIA F.LLI BANDIERA VIA LEVI CARLO XVI° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI COMUNE DI FONDI 11

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VIA LIGABUE ANTONIO XIV° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA LIGURIA DA VIA TRENTINO ALTO ADIGE A VIA TOSCANA VIA LOMBARDIA DA VIA CUNEO A VIA MARCHE VIA LONGOBARDI VITULLIO II TRAV DX DI VIA CESARE BATTISTI VIA CARO LUCREZIO TRAV DI FRONTE LA PORTELLA VIA CARO LUCREZIO (3 TRAV.) STRADA VICINALE AMANTE VIA LUISA TETRAZZINI II TRAV SX DI VIA PORTONE DELLA CORTE VIA LUSSEMBURGO IV° TRAV. A DX DI VIA SPINETE I° VIA MADONNA DELLE GRAZIE TRAV. DI CORSO ITALIA CHE PORTA A VIALE PIEMONTE VIA MADONNA DELLE GRAZIE II TR. PROSEGUO DI VIA V. EMANUELE ORLANDO SX VIA ZARA ANTONIO III TRAV. SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA CUNEO IV TRAV. SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA VENETO V TRAV. SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA EMILIA VI TRAV.SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA ROMAGNA VII TRAV.SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA VALLE D'AOSTA VII TRAV.DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA SALANDRA ANTONIO I TRAV.DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA MADONNA DEGLI ANGELI DA VIA PONTE GAGLIARDO (CHIESA) FINO AL BIVIO DI SANT'OLIVA - COLLE TRAIANO VIA MADONNA DELLA ROCCA ZONA SAN MAGNO VIA FRIULI VENEZIA GIULIA IX TRAV.SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA MAGELLANO IV TRAV SX DI VIA FEUDO VIA MAGINOTTI ZONA QUARTO IANNOTTA VIA MALANOTTE XXIV TRAV SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA MALTA II° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA MAMELI GOFFREDO II TRAV DX DI VIA GARIBALDI VIA MANIN DANIELE III TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO (SOTTO IL PONTE ) VIA MANTEGNA ANDREA (ARNALE ROSSO) DA VIA GENOVA A P.ZA RISORGIMENTO VIA MANTOVA I TRAV DX DI VIALE MARCONI VIA MANZONI ALESSANDRO VIII TRAV DX DI CORSO APPIO CLAUDIO (FARMACIA GRIECO) VIA MARANGIO DALL'INCROCIO DI VIALE PIEMONTE I TRAV SX DI VIA D. ACQUACHIARA VIA MARCHE VIA DELLA STAZIONE IMBOCCANDO VIA UMBRIA I TRAV SX VIA MARCONI GUGLIELMO FINE CORSO APPIO CLAUDIO A SX VIA MARTIRI DELLE ARDEATINE TRAV DI VIA F.LLI CERVI VIA MARZABOTTO I TRAV DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA MARZANO ANTONIO TRAV DI VIA XXIV MAGGIO (Uff. collocamento) VIA MASCAGNI PIETRO TRAV DI VIA C.A. DALLA CHIESA (CARABINIERI) VIA MAZZINI GIUSEPPE IV TRAV SX DI CORSO APPIO CLAUDIO VIA MELVIN JONES SITUATA TRA VIA N. SAURO - VIA BRESCIA - VIA GAETA COMUNE DI FONDI 12

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VIA MERCADANTE SAVERIO TRAV INTERNA DI VIA F. FILZI VIA MERCANTINI LUIGI II TRAV DX DI VIA SAN BARTOLOMEO VIA MINGHELLA IV TRAV DX DI VIA SAN MAGNO VIA MINGHETTI MARCO TRAV DI VIA F. FILZI (II TRAV SX PARTENDO DA PORTA VESCOVO) VIA II° TRAV. A DX DI VIA FUCITO VIA MODIGLIANI AMEDEO XIII° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA MOLA D. CORTE III TR.SX VICINANZE DEL CASEIFICIO BUONANNO VIA MOLA DELLA CORTE STRADA DEL CASEIFICIO BUONANNO VIA MOLA DI SANTA MARIA STRADA PALAZZETTO DELLO SPORT VIA MOLA DI VETERE ZONA SETTE ACQUE (SAN RAFFAELE) VIA MOLA DI VETERE TRAV. ZONA SETTE ACQUE (SAN RAFFAELE) VIA MOLELLE TRAV. TRA VIA CASULO I E VIA RAFFAELE VIA MOLELLE I TRAV. TRA VIA CASULO I E VIA RAFFAELE VIA MOLELLE (TRAV.) TRAV. TRA VIA CASULO I E VIA RAFFAELE VIA MOLISE TRAV. DI VIA PUGLIA DA VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA MONTALE EUGENIO I° TRAV. A DX DAL N. 6 DI VIA APPIA LATO ITRI VIA MONTE BIANCO TRAV. DI VIA L. PUNZI DA VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA MONTE CALVO PROSEGUO DI VIA S. RAFFAELE-VIA MOLA DI VETERE- VIA FIANCA VIA MONTE GRAPPA TRAV. A DX DI VIA L. PUNZI DA VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA MONTE NERO TRAV. DI VIA A. GRANDI DA VIA CASETTA UGO VIA MONTE ROSA TRAV. DI VIA A. VOLTA DA VIA APPIA LATO ROMA E VIA E. FERMI VIA MONTE ROTONDO DALLA PROV. FONDI/SPERLONGA E VIA CERRETO VIA MONTE SAN BIAGIO TRAV. DI VIA DEI LATINI VIA MONTE VAGO TRAV A SX DA VIA APPIA LATO ITRI DOPO COMMISSARIATO PS VIA MONTEVERDE GIULIO I° TRAV. A SX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA MONTICCHIO DEI MONACI TRAV. DI VIA SETTE ACQUE (PROV. FONDI/SPERLONGA) VIA MONTICCHIO DELLA REGINA TRAV. DI VIA DELLA RINCHIUSA (PROV. FONDI/SPERLONGA) VIA MORANTE ELSA XIV° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA MORAVIA ALBERTO I° TRAV. SX DI VIA MOLA DELLA CORTE VIA MORDOREI TRAV DI VIA S.ANASTASIA DIR. FLACCA VIA MORELLI E SILVATI TRAV. DI VIA SORGENTI VETRUVIO VIA MUCCETE TRA CAMPO LOMBARDO E CERRETO DIR. CAPRATICA VIA NEGRI ADA TRAV. DI VIA FEUDO DIR. QUERCE VIA NITTI FRANCESCO SAVERIO TRAVERSA DI VIA STAZIONE DOPO VIA ASTI VIA NORVEGIA III° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA NOVARA II° TRAV. SX DI VIA FUCITO DOPO SEMAFORO VIA NUORO TRAV. DI VIA CAGLIARI DA VIA V. OCCORSIO VIA OBERDAN GUGLIELMO TRAV. DI C.SO ITALIA DIR. CASTELLO

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VIA OCCORSIO VITTORIO TRAV. DI VIA SASSARI VIA OLBIA TRAV. DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA OLMO PERINO DA P.ZA DELLE BENEDETTINE (GIUDEA) VIA ORAZIO FLACCO TRAV. DI VIA B. TERENZIO DA VIA F. FILZI VIA OSTIA TRAV. DI VIA ROMA VIA PONTE BARATTA I PROL. TRAV. A SX DI VIA SANT'ANASTASIA DIR. MARE VIA PONTE BARATTA I TR.DX PROL. TRAV. A SX DI VIA SANT'ANASTASIA DIR. MARE VIA PONTE BARATTA I TR.SX PROL. TRAV. A SX DI VIA SANT'ANASTASIA DIR. MARE VIA PACINOTTI ANTONIO TRAV. DI VIA CASETTA UGO VIA PAESI BASSI IV° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA PALERMO I° TRAV. A DX DI VIA ARNALE ROSSO VIA PAMPANINI ROSETTA VII° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA PANTANELLO TRAV. DI VIA PROV. FONDI-SPERLONGA DIR. VIA MOLA DI VETERE VIA PASCOLI GIOVANNI TRADA A DX DOPO VIA DEI VOLSCI DA VIA ITRI VIA PASQUALINO DEL SANTIS I TRAV SX DI VIA P. GOBETTI VIA PASSIGNANO TRAV. DI VIA SETTE CANNELLE E VIA SAGLIUTOLA VIA PAVESE CESARE XII° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA PELLEGRINO NICOLA VESCOVO TRAV A DX DI VIA G. B. VICO DIR VIA DEGLI AUSONI VIA PELLICO SILVIO TRAV. DI VIA C. CAVOUR VIA PERITO TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI VIA PETRARCA TRAV. DI C.SO DANTE ALIGHIERI VIA JACOPO DELLA QUERCE VI TRAV. SX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA PIAVE TRAV. DI V.LE REGINA MARGHERITA VIA PICO TRAV. A DX DI C.SO ITALIA PRIMA DEL SEMAFORO VIA PIETRA GROSSA TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI DOPO S. ANDREA VIA PIMENTEL FONSECA ELEON. TRAV. A DX DI VIA N. SAURO DIR. ITRI VIA PIRANDELLO LUIGI TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI VIA PLACITELLI GUGLIELMO TRAV. DI VIA XXIV MAGGIO VIA PLINIO TRAV. DI C.SO APPIO CLAUDIO PRIMA DI C.SO DANTE ALIGHIERI VIA POERIO ALESSANDRO TRAV. A DX DI VIA N. SAURO DIR. ITRI VIA POERIO CARLO TRAV. DI VIA GARIBALDI DA VIA CAVOUR VIA POLA TRAV. DI C.SO ITALIA DIR. VIA D. CHIESA VIA POLO MARCO TRAV. DI VIA CARACCIOLO DA VIA L. CARO VIA POLONIA V° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA PONCHIELLI AMILCARE STRADA CHE INTERSECA TRA. CASETTA DA VIA CASETTA UGO VIA PONTE BARATTA TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA I TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA I (TRAV) TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA II TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO)

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VIA PONTE BARATTA III TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA III(TRAV.) TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA (2 TRAV) TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE BARATTA (3^ TRAV.) TRAV DI VIA SELVAVETERE DIR. MARE (RIST. REMO) VIA PONTE GAGLIARDO DA VIA SAN BARTOLOMEO A VIA MADONNA DEGLI ANGELI VIA GENUARDO I TRAV. DX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA SANT'ANDREA SU VIA APPIA LATO ITRI DAL KM 123,500 AL 125,100 VIA FILIPPO BRUNELLESCHI III TRAV. SX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA CAPO D'ACQUA I TRAV. DX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA PONTE NUOVO TRAV. A SX DI VIA A. ROSSO DIR. QUERCE VIA PONTE PERITO TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI VIA PONTE ROTTO TRAV. DI VIA S. MAGNO PRIMA DI VIA RENE VIA PONTE SELCE TRAV. DI VIA FOSSELLE S. ANTONIO VIA PONTE TAVOLATO TRAV. A DX DI VIA DELLA STAZIONE FRONTE SCALO FERROVIARIO VIA PONZA DA VIA MINZONI A VIA FUCITO VIA PORTATURO TRAV. DI VIA DELLA FERROVIA VIA PORTOGALLO VI° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA PORTONE DELLA CORTE V° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA PROVINCIALE PER LENOLA DALL'INCROCIO DI VIA ROMA FINO COMUNE DI LENOLA VIA PUGLIA DA VIA BASILICATA A VIA EMILIA (ZONA VIA STAZIONE) VIA PUNZI LUIGI TRAV. DI VIA FOSSELLA S. ANTONIO VIA PURPURALE TRAV. A SX DI VIA QUERCE SALENDO FRONTE VIA VETRINE VIA QUARTO DELLA CALCE TRADA A DX PRIMA DEL SEMAFORO CASOTTO ROSSO DIR. FLACCA VIA QUARTO IANNOTTA STRADA A DX DEL SEMAFORO CASOTTO ROSSO DIR. FLACCA VIA QUASIMODO SALVATORE X° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA QUERCE DA VIA A. ROSSO INTERS. CON VIA SOSSIO FINO A LOCALITA' CAMBIALARDO VIA QUERCE DI GIRARDELLO VII° TRAV. A SX DI VIA QUERCE VIA RATTAZZI URBANO IV TRSV SX DI VIA F. FILZI VIA RATTAZZI URBANO (1'TR,DX) TRAV CASETTA UGO VIA RENE DALL'INCROCIO VIA FONTANELLE SAN MARCO ALL'INCROCIO CON VIA VARDITO VIA REPUBBLICA CECA DOPO VIA ROMANIA TRAV. A SX VIA RESPIGHI OTTORINO IV° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA REZZOLA LOC. FONDI/SPERLONGA DA VIA FIANCA - VIA PONTE PERITO VIA RICASOLI BETTINO TRAV. DI VIA F. FILZI DIR. C.SO ITALIA VIA RINCHIUSA LOC. FONDI/SPERLONGA DA VIA FASANA A VIASETTE ACQUE

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VIA RIO CLARO I TRAV. DI VIA FLACCA VIA MAGNOLIE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA MARGHERITE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA PIAZZA DE GERANIRIO - CLARO INTERNO RIO CLARO I I VIA PRIMULE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA ROSE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA VIALE QUERCE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA VIALE DEI PINI - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA VIALE MIMOSE - RIO CLARO I INTERNO RIO CLARO I VIA MANZONI ALESSANDRO TRAVERSA DI C.SO APPIO CLAUDIO (FARMACIA GRIECO) VIA RIPA TRAV SX DI VIA QUERCE VIA ROMA DALLA ROTATORIA DI VIA SAN BARTOLOMEO ALL'INCROCIO CON VIA PROV. PER LENOLA VIA ROMAGNA DA VIA MADONNA DELLE GRAZIE A PROPRIETA' PRIVATA VIA ROMANIA VII° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA ROMANO ANTONIAZZO PIAZZA FELICE CHIUSANO (VIA VETRUVIO VACCA) VIA ROSA SALVATORE TRAV DI VIA MAZZINI (CORSO APPIO CLAUDIO) VIA ROSMINI ANTONIO TRAV SX DI VIA ARNALE ROSSO (SUBITO DOPO IL SEMAFORO) VIA GIOTTO I TRAV.DI VIA ROSMINI ANTONIO VIA ROSMINI ANTONIO (2 TR.DX) PROSEGUO DI VIA B. CROCE VIA ROSSINI GIOACCHINO III TRAV SX DI VIA MARZABOTTO VIA ROTA NINO IX° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA RUFFINI ANTONIO TRAV DI PIAZZA MATTEOTTI VIA RUGGIERO GUIDO I° TRAV. A SX DI VIA LEONARDO DA VINCI VIA RUSSIA VIII° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA I° TRAV. A SX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA SAGLIUTOLA ZONA CUCURUZZO VIA SALANDRA ANTONIO TRAV DI VIA TRENTO VIA SALERNO TRAV DI VIA A. ROSSO (STADIO COMUNALE) VIA SALOMONE ORESTE TRAV DX DI CORSO ITALIA DIR SEMAFORO VIA SALTO DI FONDI COMPRENDE RIO CLARO I - II FINO ALL'INCROCIO CON VIA SANT'ANTONIO VIA SALVEMINI GAETANO TRAV. DI VIA ANDREA COSTA (LICEO) VIA SAN BARTOLOMEO DALLA ROTATORIA FINO A PONTE GAGLIARDO VIA SAN BENEDETTO II TRAV DX DI VIA ONORATO II GAETANI VIA SAN BONIFACIO V TRAV SX DI VIA APPIA LATO M.S. BIAGIO VIA SAN CLEMENTE TRAV DI VIA AMENDOLA VIA SAN DOMENICO TRAV DI VIA CAVOUR VIA SAN FELICE CIRCEO TRAV DI VIA FUCITO VIA SAN FRANCESCO DA VIA P. LEONE A VIA XXIV MAGGIO VIA SAN GAETANO TRAV DI VIA ONORATO II GAETANI COMUNE DI FONDI 16

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VIA SAN GIOVANNI TRAV DI VIA APPIA LATO M.S. BIAGIO VIA SAN LIBERTINO TRAV DI VIA FEUDO VIA SAN MAGNO DALL'INCROCIO CON VIA PROV.LE PER LENOLA ALL'INC. CON VIA COLLE TRAIANO VIA SAN MARINO TRAV. DI VIA UCRAINA CON VIA SPINETE I° VIA SAN MAURO DA VIA ED. SCOLASTICO A VIA SAN PAOLINO DA NOLA VIA SAN PAOLINO DA NOLA TRAV DI VIA AMENDOLA VIA SAN PATERNO' TRAV DI VIA AMENDOLA VIA SAN RAFFAELE DALL'INCROCIO DI VIA PROV.LE FONDI SPERLONGA CON VIA MOLA DI VETERE VIA SAN SEBASTIANO TRAV DI VIA G. B. VICO VIA SAN SOSSIO TRAV DI VIA VETRINE VIA SAN SOTERO PAPA TRAV DI VIA CAVOUR VIA SAN VINCENZO TRAV DI VIA CESULO (ZONA SAN RAFFAELE) VIA SANTA MARIA DELLA ROSA TRAV DI VIA PONTE TAVOLATO VIA SANT'AGATA ZONA MADONNA DELLA ROCCA VIA SANT'ANASTASIA DAL CASOTTO ROSSO FINO ALL'INCROCIO CON LA S.R.FLACCA VIA SANT'ANDREA DALLA CASA CANTONIERA DI VIA APPIA LATO ITRI FINO ALL'ALTEZZA DELLA I CURVA ITRI VIA SANT'ANTONIO ZONA COVINO SUBITO DOPO L'UFF. POSTALE VIA SANT'ANTONIO EREMITA TRAV DI VIA ONORATO II GAETANI VIA SANT'OLIVA TRAV DI VIA PROV. FONDI LENOLA DI FRONTE RISTORANTE IL BOSCHETTO VIA FOSSELLA TRAV. DI VIA SANT'OLIVA VIA SANT'ONORATO TRAV DI VIA FEUDO VIA SANTOPADRE VINCENZO TRAV DI VIA SORGENTE VETRUVIO VIA SANZIO RAFFAELLO TRAV DI VIA AMENDOLA VIA SARATTA ALBINO TRAV DI VIA TOMMASO D'AQUINO VIA SARDEGNA TRAV DI VIA STAZIONE FINO A VIA SICILIA VIA SASSARI II TRAV DX DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA SAURO NAZARIO III TRAV DX DI VIA ROMA CHE SI COLLEGA CON VIA F. FILZI VIA SCACCO DA VERONA CRISTOF. TRAV DI VIA G.B. VICO VIA SCIOBACO II TRAV SX DI VIA PROV. FONDI LENOLA VIA SECONDA DI PONSANO III° TRAV. A SX DI VIA S. MAGNO VIA SELCIALTO 1 TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO M.S. BIAGIO VIA SELCIATO 2 TRAV DX DOPO CASA CANTONIERA APPIA LATO M.S. BIAGIO VIA SELVA VETERE COMPRENDE VIA PONTE BARATTA I - II - III FINO ALLA FLACCA VIA SERAO MATILDE III° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SETTE ACQUE LOC SAN RAFFAELE VIA SETTE CANNELLE PROSEGUO DI VIA MOLA DELLA CORTE VIA SETTEMBRINI LUIGI II TRAV SX DI VIA G. MAZZINI

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VIA DE SONNAZ TRAV. DI VIA L.FORTUNATO VIA S.FELICE CIRCEO TRAV DI VIA FUCITO VIA SIBILLA ALERAMO IX° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SICILIA DA VIA UMBRIA A VIA LOMBARDIA VIA SLOVENIA IX° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA SORGENTE S. ARCANGELO XXI TRAV SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SORGENTI VETRUVIO A TERMINE DI VIA LUCREZIO CARO VIA SOSCIA ALESSANDRO II TRAV DX DI VIA TONIOLO VIA SOTIS BIAGIO TRAV DI VIA SORGENTE VETRUVIO VIA SPAGNA X° TRAV. A SX DI VIA SPINETE II° VIA SPERI TITO TRAV DI VIA NAZARIO SAURO VIA SPERLONGA TRAV DI VIA BRESCIA /VIA GAETA VIA SPINETE I I TRAV DI VIA DELLE FORNACI VIA AUSTRIA I TRAV. SX DI VIA SPINETE I VIA FRANCIA I TRAV. DX DI VIA SPINETE I VIA BELGIO II TRAV. SX DI VIA SPINETE I VIA BULGARIA III TRAV. SX DI VIA SPINETE I VIA DANIMRCA IV TRAV. SX DI VIA SPINETE I VIA LUSSEMBURGO IV TRAV. DX DI VIA SPINETE I VIA GRECIA III TRAV. DX DI VIA SPINETE I VIA INGHILTERRA II TRAV. DX DI VIA SPINETE I VIA IRLANDA I TRAV. DX DI VIA SPINETE I VIA SPINETE II II TRAV DI VIA DELLE FORNACI VIA GERMANIA I TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA MALTA II TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA NORVEGIA III TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA PAESI BASSI IV TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA POLONIA V TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA PORTOGALLO VI TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA ROMANIA VII TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA REPUBBLICA CECA TRAV. DI VIA ROMANIA VIA RUSSIA VIII TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA SLOVENIA IX TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA SPAGNA X TRAV. SX DI VIA SPINETE II VIA SVIZZERA II TRAV. DX DI VIA SPINETE II VIA UNGHERIA III TRAV. DX DI VIA SPINETE II VIA SANTI COSMA E DAMIANO IV° TRAV. A DX DI VIA FUCITO VIA STAZIONE DA INCORCIO CON CORSO ITALIA A SCALO FERROVIARIO VIA ASTI I TRAV. SX DI VIA STAZIONE VIA TOSCANA IV TRAV. SX DI VIA STAZIONE VIA SUGARELLE B.GO S. ANTONIO

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VIA SVEVO ITALO IV° TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA SVEZIA III° TRAV. A SX DI VIA TORRE VIA TACITO TRAV DI VIA C. AUGUSTO VIA TARANTONE III° TRAV. A SX DI VIA RIPA VIA TASSO TORQUATO TRAV DI VIA VESP. GONZAGA VIA TERENZIO BENEDETTO TRAV DI VIA F. FILZI VIA TERRACINA TRAV. A SX DI VIA D. MINZONI DIR. VIA FORMIA VIA DI TERRUTA XI° TRAV. A DX DI VIA STAZIONE VIA TIBERIO TRA VIA VIRGILIO E VIA IMPERATRICE LIVIA VIA TITO LIVIO TRAV DI VIA ORAZIO FLACCO VIA TIVOLI TRAV DI VIA SAN BARTOLOMEO VIA TIZIANO VECELLIO TRAV DI VIA V. VACCA VIA TOMMASEO NICCOLO' TRAV DI VIA MANIN VIA TONIOLO GIUSEPPE DA VIA DEGLI OSCI A P.ZA IV NOVEMBRE VIA TORINO DA VIA STAZIONE A PROPRIETA' PRIVATA VIA TORRE CANNETO VIA FLACCA AL TERMINE DEL CONFINE DI FONDI VIA TORRICELLA TRA VIA SANT'OLIVA E VIA COLLE TRAIANO VIA TORRICELLI EVANGELISTA TRAV. DI VIA ROMA VIA TOSCANA ZONA 167 TRAV. DI VIA DELLA STAZIONE VIA TOSCANINI ARTURO III° TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA TRENTINO ALTO ADIGE DA VIA LAZIO A VIA LIGURIA VIA TRENTO TRAV. DI VIA SASSARI VIA TRIBUZIO TRAV. DI VIA S. OLIVA (PROV. PER LENOLA) VIA TRIESTE TRAV. DI VIA A. ROSSO PRIMA DEL SEMAFORO DIR. STAZIONE VIA TURATI FILIPPO TRAV. DI VIA DEGLI AUSONI (P.ZA M. DI VITO) VIA UCRAINA III° TRAV. A DX DI VIA SPINETE I° VIA UDINE TRAV. DI FRIULI VENEZIA GIULIA IN VIA M. DELLE GRAZIE VIA UMBERTO SABA TRAV DI VIA I. SVEVO( APPIA LATO ITRI) VIA UMBRIA DA VIA STAZIONE A VIA CALABRIA VIA UNGARETTI GIUSEPPE I° TRAV. A DX DAL N. 5 DI VIA APPIA VIA UNGHERIA III° TRAV. A DX DI VIA SPINETE II° VIA VALLE D'AOSTA VIA M. DELLE GRAZIE TRA VIA F.V. GIULIA E VIA ROMAGNA VIA VALLE ROCCO TRAV. DI VIA VETRINE VIA VALLE SAN PIETRO PROSEGUIMENTO DI VIA CARLO LEVI VIA VALLE VIGNA TRAVERSA DI VIA SAN MAGNO VIA VALLECORSA TRAVERSA DI C.SO ITALIA PRIMA DEL SEMAFORO VIA VALLEROTONDA TRAVERSA DI VIA GRECI VIA VALMAIURA TRAV. DI VIA APPIA LATO ITRI DIR. ITRI (PRIMA DI S. ANDREA) VIA VANVITELLI LUIGI TRAVERSA DI VIA G. LANZA

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VIA VARDITO PROSEGUO DI VIA S. OLIVA VIA VENETO DA VIA LOMBARDIA A VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA VENTIQUATTRO MAGGIO TRAV. DI C.SO ITALIA VIA VENTOTENE I° TRAV. A DX DI VIA FUCITO VIA VERCELLI TRAV. DI VIA STAZIONE VIA VERDI GIUSEPPE TRAV. DI VIA CASETTA UGO VIA VERONA TRAV. DI VIA BRESCIA VIA VESCOVO TRAV. A DX DI VIA APPIA LATO M.S. BIAGIO DIR. TERRACINA VIA VESPUCCI AMERIGO TRAV. DI VIA DELLA STAZIONE CON VIA CUNEO VIA VETRINE COMPRENDE L'AREA DA VIA FUCITO FINO AL CANALE PEDEMONTANO VIA VICINALE AMANTE PIAZZALE DI VIA L. CARO TERMINE VIA VICINALE CIMA TRAV. DI VIA APPIA LATO M. S. BIAGIO - VIA VESCOVO VIA VICO GIAMBATTISTA TRAV. DI C. SO APPIO CLAUDIO (FARMACIA) VIA VIRGILIO TRAV. DI C. SO APPIO CLAUDIO ALLA FINE PRIMA DI VIALE DELLA LIBERTA' VIA ORLANDO VITTORIO TRAV. DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE EMANUELE VIA VITTORINI ELIO XIII TRAV. A SX DI VIA APPIA LATO ITRI VIA VOLTA ALESSANDRO TRAV. DI VIA E. FERMI VIA ZARA ANTONIO TRAV. DI VIA MADONNA DELLE GRAZIE VIA DELLA QUERCIA JACOPO VI TRAV. A SX DI VIA PONTE GAGLIARDO VIA INCALICCHIO GIUSEPPE SI TROVA TRA VIA U. RATTAZZI E GIOLITTI (F.FILZI) VIA JOVINE GENNARO DA VIA CESARE AUGUSTO A VIA TACITO (CS) VIA PANTANELLO1 I TRAV. A DX DI VIA PANTANELLO VIA PANTANELLO2 II TRAV. A DX DI VIA PANTANELLO VIA RODARI GIANNI P.ZA ADIACENTE IL PALAZZETTO DELLO SPORT VIA BORGO SANT'ANTONIO DALL'INCROCIO CON VIA FLACCA E BORGO S. ANTONIO ALL'INCROCIO CON VIA CHIANCHIARELLE VIA COCURUZZO DALL'INCROCIO DI VIA SORGENTE VETRUVIO ALL'INC. DI VIA PASSIGNANO VIA DELLE FORME TRAV DI SAN MAGNO VIA PANTANELLO I I TRAV DX DI VIA PANTANELLO VIA PANTANELLO II II TRAV DX DI VIA PANTANELLO VIA GIORDANO BRUNO TRAV. DI VIA FOSSELLE S. ANTONIO VIA DELLA LIBERTA' DALLA ROTONDA DI VIA SAN BARTOLOMEO A INIZIO CORSO APPIO CLAUDIO VIA PIEMONTE MOF VIA REGINA MARGHERITA DALL'EDIFICIO SCOLASTICO AL CASTELLO VIA VITTORIO EMANUELE III ISOLA PEDONALE ANTISTANTE LA CASA COMUNALE VIA SANTA MARIA CORSO APPIO CLAUDIO DOVE E' UBICATA LA CHIESA SANTA MARIA

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