dell’ Montana

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Itinerari di bassa difficoltà: Itinerari di media difficoltà: Itinerari di media difficoltà:

estivi 1 Sbarai - Luogo di partenza: Farra d’Alpago - Tempo di percorrenza: 9 Giro del Carota - Luogo di partenza: Parcheggio del Rif. Carota 11 Col Indes e i pascoli di Tambre - Luogo di partenza: Col Indes - 17 Candaglia - Luogo di partenza: Pian Osteria - Durata: 4 ore - Disli- Sentieri ore 2,5-3 (ore 4 per Pojatte e ritorno) - Dislivello: praticamente assente 5 Sommacosta - Luogo di par- Durata: ore 4 - Dislivello: 500 m Durata: ore 4 - Dislivello: 350 m vello: 400 m In questo itinerario si visita una delle zone umide più interessanti della tenza: Valdenogher - Durata: ore 1,5 - Di- Interessante anello che ha come meta il rifugio Dolada, utilizzabile an- Questo percorso è ideale per una mezza giornata e offre degli stupen- Da Pian Osteria sino al Bivio della Val Bona seguiamo l’itinerario prece- provincia di , con partenza dalla spiaggia del lago. Usciti sulla slivello: 150 m che come luogo di ristoro e di pernottamento. Partiamo dal parcheggio di panorami verso il basso Alpago e le lontane Dolomiti. Partiamo dal dente, al bivio però ora proseguiamo diritto lungo la strada sterrata che, Lumy

spiaggia, passiamo dietro il campeggio Sarathei e seguiamo in direzione Partiamo dall’abitato di Valdenogher, presso la Casa dell’Alchi- situato poco distante dal Ristorante Rif. Carota e ci inoltriamo lungo piazzale di Col Indes e seguiamo la strada che sale a Pian Grant e Pian in costante salita, ci porta sino alla casa forestale della Candaglia, lungo Carta ecoturistica Carta nord sino a superare il nuovo e futuristico ponte sul Tesa. Oltrepassata mista del ‘500, e imbocchiamo la strada che si dirige a Sommacosta. la carrareccia denominata di Campon, sino al bivio per il Rif. Dolada. de le Lastre, in ambiente aperto, ai confini della foresta del Cansiglio. la dorsale che divide il Cansiglio dalla pianura friulana. consiglia... Da non perdere l’area pic-nic seguiamo l’ampio sentiero sino a giungere alla località Pe- Dopo un primo tratto pianeggiante il percorso scende con alcuni tornanti Seguiamo in ripida salita lungo una traccia molto evidente che un tempo Da Manteo seguiamo per il percorso principale (IX comune di Tambre) Appena a valle della Casa seguiamo l’itinerario che su comodo sterrato ci porta sino al passo della Crosetta. Da qui scendiamo lungo la strada schiere, dove una comoda traccia ci porta ad un paio di altane che per- fino alla caratteristica chiesetta, posta di fronte alla curiosa “casa degli costituiva una delle numerose vie di collegamento tra Plois e la monta- sino a C.ra Pian dei Tac de sora, scendiamo poi a C.ra Pian de i Tac L’Alpago è un luogo dove perdersi senza meta, dove cercare la propria identità principale che in breve tempo ci porta a Pian Cansiglio. Superato il par- mettono di osservare meglio la fauna del lago presente in questo canneto. oggetti vecchi”. Proseguiamo diritti lungo uno sterrato, anziché seguire gna. Gli spazi aperti offrono sempre notevoli viste soprattutto quando de soto e arriviamo sino al margine superiore della cava del Col delle scrutando i monti, specchiandosi nel lago, vagando nei boschi o nell’immensa foresta del Cansiglio, l’antico “Boscho d’Alpago”. cheggio S. Osvaldo deviamo ora a destra sino a raggiungere il Giardi- Ritornati sul sentiero principale proseguiamo sino a giungere al torrente per Case Piazza e arriviamo a un nucleo di antiche case, ancora ben con- sbuchiamo nella zona antistante il rifugio, utilizzata come decollo per Fratte oramai “consumato” dalla cava stessa. Prendiamo il sentiero XVI Fermarsi nelle borgate, nei paesini di pietra o nelle dimore temporanee della media montagna ci permette di entrare in no Botanico, meritevole di una visita rilassante. Dal giardino possiamo Tesa vecchia. Prima di attraversarlo giriamo a sinistra e proseguendo servate. Da qui volendo possiamo scendere su comodi sentieri a Cornei il volo libero (deltaplano e parapendio). Giunti al rifugio varie sono le di Tambre sino a Stalle Fèdera e di lì avanti per Gastoi e Stalle Sgurlon contatto con la gente e con le radici variegate e cosmopolite di questo territorio. proseguire lungo la traccia che scende alla torbiera e risale al Centro di per un centinaio di metri arriviamo in uno dei luoghi più suggestivi del (e da lì risalire a Valdenogher lungo la Valturcana, Teno e i Benedet) opportunità di escursioni ma, se vogliamo chiudere l’anello, dobbiamo in un ambiente agreste molto suggestivo. Arrivati nel Vallon di Col In- Dall’alto delle Cime o dei rifugi possiamo guardare lontano o semplicemente riposare i nostri pensieri. ecologia e al relativo museo e quindi alla strada asfaltata. In breve da lì percorso. A questo punto possiamo tornare sui nostri passi fino a Farra o a Romascienz. Per il nostro itinerario il ritorno è lungo la strada di prendere la strada asfaltata e scendere sino al primo tornante, da dove des, notiamo la pista di bob; la prendiamo in salita, passando a fianco Di seguito qualche suggerimento su cosa non perdere dell’Alpago: o arrivare su comoda strada bianca sino a Bastia. Da Farra inoltre si può andata. in una mezz’ora di ripida discesa giungiamo sino alla piana di Carioip. della palestra di roccia, fino a sbucare a Col Indes, punto di partenza torniamo al punto di partenza. proseguire lungo il sentiero lungolago che in poco più di mezz’ora porta Per tornare al Carota non dovremo far altro che prendere la strada dietro dell’itinerario. al paesino di Pojatte e al locale “porticciolo”. 6 Sentiero di S.Anna - Luogo di partenza: S.Anna di Tambre - Durata: l’edificio e seguire le indicazioni in direzione sud. 18 S. Daniele - Luogo di partenza: Mont - ore 2 - 2,5 - Dislivello: 150 m 12 Vallorch Durata: 2-2,5 ore - Dislivello: 400 m Natura e Paesaggio 2 Il Castel - Luogo di partenza: Alpaos - Tempo di percorrenza: ore 2 - Partiamo presso il Lamaraz, interessante laghetto endorreico che ospita 10 Pojatte-Runal - Luogo di partenza: Farra d’Alpago - Durata: ore Luogo di partenza: Parcheggio del Rif. S. Osvaldo - Durata: ore 4-5 - L’itinerario parte dal parcheggio del 1. Sbarai (389 m s.l.m.): area del lago di S. Croce (Sito di tà carsiche del Cansiglio, profonda 187 metri. La più cono- Dislivello: praticamente assente una variegata fauna e flora acquatica, e la vicina Casa del Libro. Pren- 4 – 4,5 - Dislivello: 400 m Dislivello: 100 m borgo di Mont, raggiungibile comoda- InteresseComunitario) con ampia distesa di canneti e bo- sciuta del Cansiglio. (Cansiglio). Si parte dalla frazione di Alpaos, nei pressi di Lamosano, che ha, con diamo in direzione nord lungo una carrareccia che attraversa ambienti Partenza dal centro del capoluogo Farra o direttamente dal lago, fronte Si tratta di un percorso che permette di ammirare parte della bellissima mente da Chies d’Alpago. Da qui scen- schetti di salici e ontani, habitat prezioso per molte specie 10. Spiaggia di Lastra (400 m s.l.m.): gradevole sito posto ogni probabilità, dato il nome all’intera vallata e si raggiunge, lungo un diversificati e sempre gratificanti. Superiamo il Pian de le Beate e -se campeggio. Da qui prendiamo il sentiero lungolago sino a Pojatte, con faggeta della foresta del Cansiglio. Partiamo dal Rif. S. Osvaldo e pren- diamo in direzione S. Daniele e Bastian di uccelli stanziali e di passo (Farra d’Alpago) in riva al lago, presso l‘omonimo paesino. (S. Croce di Far- breve percorso, un pianoro dove sorgono alcune stalle e dove un tempo guiamo sino alla località Saline. Da qui ascendiamo sino al Pian de le suggestivi scorci del lago. Da Pojatte, all’interno della borgata, seguia- diamo la strada asfaltata che costeggia l’ex base militare, ora di proprie- in uno scenario mozzafiato! Dal bivio 2. Dorsale Dolada-Col Mat (1739 m s.l.m.): splendide fiori- ra d’Alpago) si erigeva l’antico castello di Bongaio. Si tratta di un luogo particolar- Mosche e lungo una strada forestale di recente costruzione raggiungia- mo le segnalazioni di colore giallo e imbocchiamo la salita tra sentieri tà regionale, che in breve tempo sale sino a un camminamento apposito seguiamo in ripida salita sempre a fianco ture dei prati aridi (gigli, orchidee, genziane) con eccezio- 11. Casere Cate (1022 m s.l.m.): ambiente caratterizzato da mente panoramico dal quale si possono ammirare tutte le più alte cime mo Pian Grandt. Lo sguardo spazia lontano, tra la valle, le pendici del e strade forestali, che sale sino a raggiungere la strada comunale Farra - grazie al quale attraversiamo il pascolo e ci inoltriamo nella foresta. del torrente Borsoia. Arriviamo quindi alla con- nale panorama su tutto l’Alpago, la pianura Veneta e il lon- alcuni edifici rustici e da estesi pascoli, all’imbocco della stu- che proteggono la conca dell’Alpago. Per il ritorno è consigliabile ri- Monte Guslon e la vicina Foresta del Cansiglio. Scendiamo ora a Col Mezzomiglio. Dalla strada principale svoltiamo in direzione Madonna Seguiamo ora verso sud, girando a sinistra, lungo il sentiero naturalisti- ca di Caotes, da dove nasce il torrente in un anfiteatro di rara bellezza. Ci tano mare Adriatico. (Pieve d’Alpago). penda Val Salatis, ancora oggi utilizzati. (Chies d’Alpago) prendere il percorso di andata. Indes e di lì, lungo la pista di slittino, torniamo a Pian de le Beate e al della Runal al rispettivo bivio e, poco prima della suggestiva chiesetta, co S camminando in un fiabesco bosco misto. Il sentiero ci porta a Val- troviamo alle pendici del monte Messer e ai margini del 3. Venal di Montanes (1500 m s.l.m.): valle glaciale che 12 Fagheron di Pian Formosa (1280 m s.l.m.): l’albero mo- luogo di partenza. prendiamo un evidente sentiero in discesa che, in poche centinaia di lorch, villaggio Cimbro della fine del 700. Dal villaggio scendiamo sino bosco delle Fratte, lembo settentrionale dell’an- ospita varie specie animali (marmotta, tetraonidi, aquila) in numentale più grande e conosciuto dell’Alpago meta di nu- 3 Giro di Cate - Luogo di partenza: Cas. Pal - Durata: ore 2-3 (4 con metri, ci porta all’attraversamento delle forre del Vallon Runal e del Val- alla Capanna Genziana su strada asfaltata e deviamo a destra, su strada tica foresta di faggio che un tempo non ambiente carsico (campi solcati, inghiottitoi), ai piedi del merosi ammiratori. (Chies d’Alpago) deviazione al Fagheron) - Dislivello: 200 m 7 Sentiero di Pieve - Luogo di partenza: Pieve d’Alpago - Durata: ore lon di Spert tramite due bellissimi ponti di origine romana. Il sentiero bianca sino ai “Bech”, uno dei siti dove in autunno si può assistere conosceva soluzione di continuità con Col Nudo, la cima più alta dell’Alpago (Pieve d’Alpago). 13. Casera Palantina (1508 m s.l.m.): conca glaciale in un Partiamo dall’ampio parcheggio pubblico di Cas. Pal, presso l’agrituri- 1,5 - 2 - Dislivello: 100 m sbuca poco a valle della frazione di Case Tomas, lungo la strada comu- al bramito dei cervi. Proseguiamo per il sentiero naturalistico O il Cansiglio. Prendiamo ora la strada 4. Venal di Funes (1200 m s.l.m.): maestoso anfiteatro ca- ambiente che conserva i segni dell’antica attività di alpeg- smo di Malga Cate, prendendo la strada sterrata che nasce dal parcheg- Dal centro di Pieve d’Alpago prendiamo il sentiero, in parte pedonale nale Buscole – Spert. Imbocchiamo la strada in discesa e prendiamo la all’interno di un camminamento sino al bordo del bosco. Qui che si inoltra a destra nel bosco e in ratterizzato da una ricca fauna (capriolo, cervo, camoscio, gio, con visione spettacolare sulle Dolomiti e sul Cansiglio. gio e che prosegue inoltrandosi nella faggeta verso nord. Sempre per ed illuminato, che scende ai campi sportivi e seguiamo poi sino a Villa, segnalata deviazione sulla sinistra che, tramite un suggestivo sentiero prendiamo il sentiero naturalistico M che ci porta al Bus de la breve tempo giungiamo a Pianon. marmotta, aquile) e, a quote inferiori, dal pascolo ovino. (Tambre) ampia traccia, dopo una mezz’ora dalla partenza, arriviamo a Pian For- Torch e all’antica chiesa di S. Pietro. Ritornati sui propri passi, da Torch in costa, ci porta in breve tempo al Torrente Runal e di qui all’abitato Lum: luogo ricco di fascino e di storia. Da qui scendiamo sino Dal paese proseguiamo in salita (Chies d’Alpago) 14. Valturcana: vallata quasi disabitata: evacuata dopo l’al- mosa ove un grande faggio ci annuncia il pianoro e l’agriturismo. Dalla scendiamo lungo la strada che porta al borgo di S. Nicolò e al centro di Buscole. Seguiamo poi la strada principale tornando velocemente al alla strada asfaltata che in breve ci riporta al Rif. S. Osvaldo sino alla strada che, superate due 5. Albero della bicicletta (515 m s.l.m.): un albero straordi- luvione del ’66 ha il fascino del passato e dell’esuberanza casera proseguiamo per la strada bianca di Garna. Proseguiamo poi in direzione Pieve e deviamo per l’attrezza- punto di partenza dell’itinerario. cave tuttora attive, porta alla Mal-

nario che nel suo accrescimento ha inglobato una biciclet- della natura (Cornei-Tambre).

sino a superare un paio di tornanti ta area di atterraggio del volo libero dove c’è una zona adibita a sosta ga Cate. Dalla Malga proseguia- www.alpago.bl.it ta. (Sitran di Puos d’Alpago) 15. Col Indes (1200 m s.l.m.): gradevole quadro ambien- e prendiamo un comodo sen- camper. Siamo all’interno di una conca di origine glaciale che presenta mo lungo la strada asfaltata che 6. Forcella Laste (2036 m s.l.m.): ambiente d’alta quota, tale, in cui si sono tradizionalmente inserite attività umane, tiero che ritorna in direzione una rarità botanica di tutto rispetto: il Geranio palustre. Il sentiero torna scende in direzione Chies d’Alpago caratterizzato da conche glaciali, fenomeni carsici, sugge- come il pascolo e l’utilizzo del bosco. (Tambre) sud-est. Da qui merita fare quindi ad incrociare quello di andata in località Villa per risalire al punto Itinerari impegnativi: e che ci riporta al punto di partenza. Itinerari di bassa difficoltà: stivi panorami e straordinarie fioriture (geranio argentino, 16. Castel (618 m s.l.m.): luogo panoramico e ricco di sto- una variazione per ammi- di partenza. raponzolo delle rocce, alisso ovirense, ecc) (Tambre) ria: qui, infatti, sorgeva il castello medievale di Endrighetto rare il maestoso “Faghe- 7. Piano di Valmenera (890 m s.l.m.): depressione carsica da Bongaio. (Chies d’Alpago) ron di Pian Formosa”. Per 8 Il percorso del Mezzomiglio - Luogo di partenza: Agr. Mezzomiglio ricca di animali (cervo, capriolo, volpe) che frequentano gli 17. Colle di San Daniele (880 m s.l.m.): rilievo arrotondato L’Alpago il nostro percorso, dopo la - Durata: ore 2-2.5 - Dislivello: 100 m 13 Dal Dolada al Col Mat - Luogo di partenza: Rifugio Dolada - Dura- 15 Valmenera - Luogo di partenza: Pian Osteria del Cansiglio - Durata: ambienti di “lama” e le radure. Luogo famoso per le rigide dal quale la vista spazia su tutto l’Alpago. (Chies d’Alpago) deviazione, proseguiamo Il percorso proposto si snoda all’interno degli splendidi pascoli del “mez- ta: ore 3-4 - Dislivello: 500 m 2 ore - Dislivello: 200 m Itinerari impegnativi: temperature invernali (-36 nel 2004) (Cansiglio). 18. Malolt (718 m s.l.m.): ameno pianoro, in parte abita- L’Alpago è un territorio affascinante, un angolo di montagna bellunese che ar- lungo un sentiero pregevole zomiglio” di Farra, amena località che in pochi chilometri si raggiunge Lungo questo itinerario, consigliato solo ai camminatori preparati che Partiamo dal parcheggio di Pian Osteria di fronte al Museo 8. Giardino Botanico Alpino del Cansiglio “G. Lorenzoni” to, sospeso tra la Valturcana e il Fossal di Rispen altamen- riva a lambire le pianure pordenonese e trevigiana. Una corona di cime, dal e giungiamo poi alla strada della dal lago attraverso l’abitato di Pianture. Partiamo dall’agriturismo omo- non soffrono di vertigini, possiamo godere di splendide fioriture, in dell’Uomo in Cansiglio, saliamo sino a Campon e prendia- Dolada al M.Cavallo, lo cingono da nord ad est; verso sud si erge l’altopiano gestito da Agricoltura (1000 m s.l.m.): un piccolo te paesaggistico (Tambre) Val Salatis, che presa in discesa, ci ri- nimo e seguiamo in direzione sud per una strada bianca che ci porta sino particolare nella tarda primavera, sempre con la vista che spazia tra le mo la strada per Pian Rosada. Costeggiamo la Riserva del Cansiglio, dove morbidi rilievi circondano un vasto pianoro centrale. Alle tesoro di biodiversità, dedicato alla flora del Gruppo montuo- 19. Gate Orbe (1050 m s.l.m.): località alle pendici del M. porta in breve tempo al punto di partenza. ad incrociare il sentiero segnavia CAI 949 denominato “del Gaviol”. Di Dolomiti e il mare Adriatico. Partiamo dal Rif. Dolada e imbocchiamo il Naturale Orientata di Pian di Landro-Baldassare, uno 19 Anello di Cornei - Luogo di partenza: Cornei - Durata: 2 pendici delle montagne si adagia la conca, digradante verso il Lago di Santa so Col Nudo-Cavallo aperto al pubblico in estate (Cansiglio). Guslon, con edifici rustici inseriti in modo armonico tra pra- qui procediamo sino a Casera Prese e a un crocevia di sentieri. sentiero Cai 905. Lo manteniamo sino ad un bivio, prendendo la traccia degli angoli più belli dell’intero Cansiglio e al ore - Dislivello: 400 m Croce. Questa ospita i principali centri (Chies, Farra, Pieve, Puos e Tambre), Per info e prenotazioni di gruppi tel. al 347 7043445, nei giorni ti e boschi. (Tambre) 4 Palughetto - Luogo di partenza: Campon - Durata: ore 2 - Se proseguissimo verso sud ci inoltreremmo dopo una di destra: siamo ora lungo il tracciato che fiancheggia la dorsale e che si bivio, proseguiamo sulla destra lungo uno L’itinerario ha inizio a Cornei e procede in salita lun- ma anche numerosi piccoli villaggi, ricchi di tradizioni e storia e capaci di of- feriali dalle 17.00 alle 19.00, nei giorni prefestivi e festivi dal- 20. M. Costa (1375 m s.l.m.): piccola dorsale in vicinanza Dislivello: praticamente assente decina di minuti nella Riserva Integrale Piaie avvia verso la Forcella prossima al Col Mat. Tale percorso denomina- sterrato che ci porta sino all’incrocio go il versante destro della Valturcana (valle evacuata frire piacevoli scorci paesaggistici. Il territorio dell’Alpago si contraddistingue le 9.30 alle 15.30 dei pascoli del Mezzomiglio di Farra, con vista panoramica Partiamo dal parcheggio di Campon e imboc- Longhe-Millifret e arriveremmo al Monte to Sentiero Naturalistico Val Galina-Dolada dispone di alcuni pannelli della Val Bona. Da qui scendiamo dopo l’alluvione del’66), attraverso piccoli borghi per la grande varietà di ambienti che vi si incontrano: da quello severo dell’al- 9. Bus de la Lum (1000 m s.l.m.): una delle numerose cavi- sulle Dolomiti Bellunesi (Farra d’Alpago) ta quota, dominato dalle pareti rocciose, alla fascia collinare, dove l’uomo ha chiamo la strada asfaltata che porta in 10 Pizzoc e al Rif. Città di Vittorio Vene- informativi presenti lungo il tracciato che illustrano le caratteristiche decisamente sino al fondo del- quasi disabitati ma ricchi di fascino: Saviane, Ber- sviluppato nel corso dei secoli le sue attività; allo specchio lacustre di Santa minuti alla loc. Palughetto (segnavia to, lungo il sentiero di Pian de la naturalistiche della zona. Il sentiero termina in Val Galina e , la depressione di Valmenera nardet e Facchin. Lo stesso nome Valturcana ri- Croce, che ospita un’interessante zona umida, alla conca del Cansiglio, dove sentiero naturalistico E). Ci troviamo Pita. Noi, invece, proseguiamo noi però ci limitiamo a giungere alla forcella. Per tornare al rifugio ri- dove la natura sembra porta indietro nel tempo suscitando non poca Luoghi, Cultura e Tradizioni regna una maestosa foresta. Il ventaglio di proposte che l’Alpago offre a chi di fronte ad una zona paludosa, in salita lungo la dorsale che prendiamo ora il sentiero Cai 905 che segue sul lato nord portandoci alla aver dato il meglio di se! curiosità negli storici. In prossimità di Case vuole vivere una vacanza indimenticabile è ampio: si possono praticare diver- dove gli archeologi hanno rin- in pochi minuti ci porta al- Forcella Dolada. Dalla forcella, sempre in mezzo a splendidi fiori, scen- Per tornare al punto di Coleta seguiamo la strada sulla sinistra che se attività in natura, dalle passeggiate fino agli sport estremi oppure ci si può 21. Staol di Curago (938 m s.l.m.): aggregato rurale un tem- 28. Casa dell’Alchimista del ’500 a Valdenogher (843 m venuto i resti di un importante la cima del monte Costa, diamo al Rifugio in una ventina di minuti. Suggestivo è anche il percorso partenza basta risalire giunge allo splendido pianoro di Malolt da dedicare alla scoperta della storia e della cultura di questo territorio, dove so- po frequentato durante il pascolo estivo e lo sfalcio primave- s.l.m.): edificio storico adibito a museo dell’alchimia. (Tambre) sito preistorico e vari tronchi dove un vecchio faggio in cresta tra le due forcelle, ma essendo molto esposto è consigliabile lungo la strada prima cui lo sguardo spazia lontano. Proseguiamo no ancora vive le tradizioni e le feste di un tempo. D’estate il lago si colora di rile e autunnale. (Pieve d’Alpago) 29. Chiesetta di S.Pietro (584 m s.l.m.): edificio sacro che o parti di piante risalen- secco custodisce un solo agli escursionisti esperti. sterrata, poi asfaltata lungo la strada asfaltata e scendiamo ripi- vele ed il cielo di deltaplani, è il momento adatto per le escursioni in montagna 22. Museo di Storia Naturale di Chies (703 m s.l.m.): ospi- sorge su una collina, in posizione panoramica. (Puos d’Al- sino all’ex caseificio e damente in direzione nord-ovest all’ombra e per godersi le fioriture. In autunno e primavera il paesaggio si carica di tinte ti a più di 10.000 anni fa monumento dedicato ta diorami, collezioni di animali, fossili, rocce ed altre, mol- pago) 14 Il Rifugio Semenza e dintorni - Luogo di partenza: Malga Pian La- di lì a Pian Osteria. di freschi boschi di latifoglie. Oltrepassata nuove e sorprendenti: è questo il periodo ideale per le uscite in mountain-bi- perfettamente conservati. ai partigiani caduti in to originali, riguardanti i funghi e i diversi tipi di legno. (Chies 30. Plois (691 m s.l.m.): sito immerso in un tipico paesaggio stre - Durata: 5 ore (6 se si passa da Cas. Palantina, 8 per il giro della Val ke o a cavallo e per le tranquille passeggiate nella conca, al lago o in Cansi- Dietro la torbiera scende questa zona il 31 ago- la località Coccoline raggiungiamo la strada d’Alpago) agreste, da cui si gode un ampio panorama. (Pieve d’Alpago) Salatis) - Dislivello: 800-1000 m 16 Sbarai- Paludi- glio. Infine la magia dell’inverno, oltre che dai silenziosi amanti dello scialpini- una strada che conduce sto 1944 per mano provinciale e, svoltando a sinistra, torniamo 23. Degnona (1100 m s.l.m.): nucleo di edifici rurali posti 31. Museo Regionale dell’Uomo in Cansiglio “Anna Vie- Stupenda ascensione all’unico rifugio alpino dell’Alpago raggiungibile Sitran-Puos - Luogo di smo, può essere apprezzata appieno da tutti, con un paio di sci da fondo, di alla Madonna della Runal, dell’invasore nazista. a Cornei. In questo tratto si osservano estesi in amena posizione che sono stati recentemente ristrutturati celi”- Centro Etnografrico e di Cultura Cimbra gestito da solo a piedi. Partiamo da Malga Pian de Lastre, Pian Grant o anche dal partenza: Centro Sportivo racchette da neve, o semplicemente camminando sulla neve cristallina. Mol- suggestiva e principale via Lo sguardo qui spa- affioramenti di Flysch, un tipo di roccia assai mantenendo la tipologia costruttiva tipica dell’Alpago. (Chies Veneto Agricoltura (1030 m s.l.m.): sorge a Pian Osteria ed tissime sono le manifestazioni a cui partecipare durante tutto l’anno per entra- comodo piazzale di Col Indes e prendiamo la strada prima e il sentiero Comunità Montana - Dura- di comunicazione sino dal zia verso il Visentin diffusa in Alpago e formata da strati di arenarie e d’Alpago) è dedicato al legame tra Uomo e territorio dalla preistoria ad re nel vivo della cultura , che ha radici profonde ed antiche. L’estate è medioevo tra il Cansiglio e il e le cime dell’Alpago cai 926 dopo. Attraversiamo prima i pascoli di Pradosan e poi ci inol- ta: 2 ore - Dislivello: 150 m marne. Rocce che tanti problemi creano alla stabilità costellata di sagre paesane: la Sagra delle S’ciosele di Lamosano, la festa del 24. Casa del libro (1080 m s.l.m.): curioso edificio con par- oggi nella Foresta del Cansiglio, con particolare riguardo al- lago di S. Croce. Proprio die- o le lontane Dolomiti triamo nel bosco, sempre in salita decisamente ripida. Ad un certo punto Partiamo dal parcheggio del idrogeologica della conca! Villeggiante a Spert, la sagra di S. Anna a Pieve, la sagra dei Osei a Tambre, ticolari costruttivi che richiamano i libri e gli oggetti utilizzati la cultura dei Cimbri dell’altopiano (Cansiglio). Per informa- tro la torbiera, imbocchiamo il (Pelmo, Civetta,ecc). Da si entra decisamente in un vallone (alta Val de Piera) su sentiero Centro Sportivo Comunità Montana la Viking Fest, la Madonna della Runal a Farra e le numerose feste del Cansi- nella scrittura. (S.Anna di Tambre) zioni e prenotazioni di gruppi tel. al 347 7043445, nei giorni sentiero (segnavia CAI 922) e lo qui in pochi minuti pietroso, dove bisogna prestare attenzione. Lasciata sulla destra di Puos d’Alpago e prendiamo la pista 20 Casera Mezzomiglio - Luogo di partenza: Campon del glio quali la festa dei Cimbri a Pian Osteria o l’autunnale festa della montagna 25. Pojatte (397 m s.l.m.): paesino raccolto verso la spon- feriali dalle 17.00 alle 19.00, nei giorni prefestivi e festivi dal- la traccia in salita che giunge dal Sasson de la Madonna, dopo ciclopedaonale che, lungo l’argine del Tesa, Cansiglio - Durata: 3 ore - Dislivello: 350 m in Pian Cansiglio. Da giugno a settembre Veneto Agricoltura propone Cansi- seguiamo sino al parcheggio di S. scendiamo all’agri- da orientale del lago: presso il molo sono attraccate le bar- le 9.30 alle 15.30 circa 2,5-3 ore dalla partenza (dipende dal passo) arriviamo al ri- porta al sentiero di Sbarai. Da qui seguiamo il sentiero L’itinerario ha inizio a Campon del Cansiglio, dove imbocchiamo la glio-Estate, un’ampia scelta di escursioni guidate sia naturalistiche che stori- Antonio Tiriton. Costeggiando la pro- turismo, chiudendo il che degli ultimi pescatori. Ospita inoltre il Centro velico. (Far- 32. Borgo di Sommacosta (813 m s.l.m.): antico nucleo ru- fugio Semenza, posto poco sotto la forcella Lastè. Per naturalistico che arriva a Bastia in un ambiente di notevole suggestione. che, in foresta, al Giardino Alpino, ai villaggi cimbri, al Museo dell’Uomo, con- vinciale arriviamo alla vecchia segheria, percorso. strada per Palughetto attraverso un bosco misto di abete rosso, bianco ra d’Alpago) rale ben conservato, formato da edifici disposti attorno ad un il ritorno possiamo riprendere il sentiero di andata o Da Bastia proseguiamo lungo la pista che costeggia il canale Cellina ferenze, laboratori, spettacoli e discese in grotta. seguiamo il sentiero naturalistico D e giun- e faggio. Si prosegue in salita sino alla strada del Taffarel dove ad un 26. Madonna della Runal (779 m s.l.m.): antico luogo di cul- cortile centrale. (Puos d’Alpago) imboccare, dalla deviazione appena citata, il sentiero (immissario artificiale del lago di S. Croce) e arrivati in località Case giamo alla strada Campon- Pian Rosada: di lì in bivio prendiamo la strada che sale ai pascoli del Mezzomiglio di Farra. to dedicato ad un grande faggio dove ora sorge un santua- 33. Pian Canaie Vecio (1050 m s.l.m.): antico insediamen- cai 923 che scende al Sasson e alle Baracche Mognol. Da Caneve (dove un piccolo ponticello attraversa il canale) giriamo decisa- pochi minuti torniamo al punto di partenza. In questa zona è notevole la presenza di maestose piante di abete bianco. rio, posto al margine della foresta del Cansiglio e dedicato al- to cimbro, abbandonato alla fine dell’800 e riportato alla luce qui in un percorso di sottobosco si torna al punto di parten- mente a destra salendo lungo una pista forestale che, su ripida salita, in Seguendo l’indicazione per Prese (lungo la Val Faldina), giungiamo al la protettrice dei boscaioli e dei pastori. (Cansiglio). pochi anni or sono, ospitante un tipico “casone cimbro” a sco- za. In alternativa si può scendere per il sentiero cai 922 breve tempo ci porta alle porte di Tignes. Dal bivio seguiamo a destra e crinale del M. Costa e quindi a Casera Mezzomiglio, agriturismo tuttora 27. Ponti romani di Runal e Spert (700 e 660 ms.l.m.): due po didattico. (Cansiglio). e Cas. Palantina o attraverso la splendida e selvaggia giunti al centro di Sitran prendiamo la deviazione a sinistra che in discesa utilizzato per alpeggio estivo. Da qui è possibile scendere verso la locali- ponti ad arco di probabile epoca romana, costruiti in pietra a 34. Sitran (510 m s.l.m.): paese di pietra posto in una fortu- Val Salatis. ci porta alla località Viola. Sul piano riprendiamo la ciclopedonale che tà Peterle e S. Anna, collegandosi poi al percorso di andata, che si segue secco, che sorgono sui Valloni di Runal e di Spert lungo l’an- nata posizione che ospita un’esposizione permanente di ope- ci porta al centro di Puos d’Alpago e quindi per strada, ora veicolare, in discesa fino a Campon. tica strada che scendeva dal Cansiglio al lago di S. Croce re artistiche. (Sitran di Puos d’Alpago) torniamo al punto di partenza. (Farra d’Alpago)

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Lunga percorrenza: La natura: La storia e la cultura:

Comunità Montana 0437 454358 Museo dell’Uomo in Cansiglio “Anna Vieceli” Alta Via n° 6 – Noto come “Alta Via dei Silenzi”, questo itinerario, Alpago Natura -itinerario che abbraccia tutto il territorio dell’Alpago, Centro Etnografico e di Cultura Cimbra In Alpago, la natura è la protagonista assoluta: geologia, flo- sono note anche per la spettacolarità delle fioriture: il geranio gestito da Veneto Agricoltura 0437 4333654 L’incontro dell’uomo preistorico con l’Alpago sembra risali- patate e foraggio; dalla lavorazione della canapa e della lana che percorribile in 10 giorni, inizia presso le sorgenti del Piave sul M. Pe- attraverso ambienti sempre diversi e con scorci suggestivi. Dalla zona ra e fauna sono un patrimonio prezioso, alla portata di tutti. Il argentato è tra le specie di maggior prestigio. Il Cansiglio è Veneto Agricoltura 0438 581757 re a parecchi millenni or sono. Durante il Paleolitico superio- in Alpago ha un’antica tradizione, si ricavavano biancheria e ve- ralba e si conclude a Vittorio Veneto. Il percorso si mantiene ad una pianeggiante di Paludi, il percorso conduce al paese di Arsiè e alla fra- nostro viaggio ideale comincia dal lago di Santa Croce, inca- dominato dal fenomeno carsico, dovuto alla capacità dell’ac- re e il Mesolitico (10.000 – 8.500 anni fa) l’altipiano del Cansi- stiario. Infine, lungo la fascia di mezza montagna vi erano nu- quota media di 2000 metri e presenta frequenti tratti attrezzati o su ter- zione di Plois, alle pendici delle montagne. Molto interessante il tratto Centro educazione ambientale Vallorch stonato nella stretta piana dove anticamente correva il fiume qua di “sciogliere” le rocce calcaree. L’altopiano è, infatti, co- di Veneto Agricoltura 0438 585494 glio, come altri nelle Prealpi, era frequentato da gruppi di uomini merose casere e malghe, a testimoniare l’importanza dell’alleva- reno accidentato. Il tratto finale si snoda in Alpago attraverso il gruppo che da Staol di Curago raggiunge il Cansiglio. Collegando tra loro di- Piave. Numerose specie di uccelli vivono qui, tra canneti e bo- stellato di cavità superficiali e grotte, ma anche “lame”, picco- Veneto Agricoltura - Centro Forestale che dalla primavera all’autunno, vi salivano per cacciare cervi e mento del bestiame, sia bovino che ovino. del Col Nudo – Cavallo, il Cansiglio e la dorsale del M. Millifret. verse casere e malghe. Superata la conca del Cansiglio, il percorso torna schetti riparali, oppure vi si fermano per ristorarsi durante le le pozze d’acqua che in primavera ospitano tritoni, rane rospi. di Pian Cansiglio 0438 581757 stambecchi. Negli ultimi decenni le attività agricole sono state in gran parte ad avvicinarsi al lago di Santa Croce, passando dal crinale di Mezzomi- lunghe migrazioni. Altrettanto ricca è la fauna ittica: tra le va- Nella Foresta del Cansiglio, la caccia è bandita da oltre un se- C.F.S. (Museo Zanardo) 0438 585301 La storia dell’Alpago è legata alle vicende di popoli antichi, che abbandonate, ma l’allevamento, soprattutto ovino, si è mantenu- Alta Via n° 7 – È un itinerario riservato ad escursionisti amanti glio all’ambiente palustre di Sbarai. L’itinerario, realizzato dalla Comu- rie specie, quella più interessante ed esclusiva di questo lago è colo e sicuramente anche a questo è dovuta la ricchezza fauni- Scuola di volo libero (Dolada) 338 3390070 hanno lasciato traccia nei nomi: Farra è di sicura origine longo- to in alcune località. L’allevamento della Pecora Alpagota, razza dell’avventura, che si snoda interamente lungo la cresta rocciosa del nità Montana dell’Alpago, ha una lunghezza complessiva di 50 Km e si il sampierolo, detto in loco “sanpierol” in quanto è più facile stica della zona. Tra le specie più significative vi sono il cervo, Scuola di Windsurf (Bay Watch) 328 1645524 barda, mentre Puos o Cornei sono più probabilmente di origi- autoctona, oggi in via di estinzione, avviene tuttora con metodi Col Nudo – Cavallo. Il percorso si sviluppa ad una quota media di snoda in prevalenza su strade sterrate, con alcuni tratti percorribili a ca- pescarlo verso la festa di S. Pietro a fine giugno. il cui bramito risuona durante la stagione degli amori, ma an- Scuola di Kitesurf (Camping Sarathei) 0437 46996 ne romana. Furono i Romani a costruire le prime grandi opere: tradizionali, che ne garantiscono la qualità e la genuinità. Proprio 2000 m, con difficoltà su roccia fino al II grado e frequenti tratti espo- vallo e in mountain-bike. Può essere suddiviso in 3-4 tappe giornaliere di Saliamo ora verso la conca, incisa in più punti dall’azione dei che l’orso bruno, avvistato di recente e un tempo presente in- Scuola di vela (G. vela lago di S. Croce) 349 3681760 in prossimità del lago di Santa Croce si ergevano due castelli; per questo, l’Agnello d’Alpago è stato inserito nella lista dei cen- sti e attrezzati. L’itinerario è suddiviso in 5 tappe giornaliere dal Rifu- cammino. È comunque possibile compiere percorsi di una o mezza gior- corsi d’acqua su terreni facilmente erodibili. Questa appare sieme al lupo e alla lince, il picchio nero e i rapaci notturni tra Scuola di Mountain Bike 348 3351800 una strada saliva da Conegliano al Fadalto e, costeggiando il la- to prodotti tipici che meglio rappresentano l’Italia, secondo l’As- gio Dolada a Col Indes. nata, con ritorno al punto di partenza per la stessa via oppure utilizzando come un mosaico di boschi, prati, coltivi e filari alberati, che i quali il raro Allocco degli Urali. go, portava a . Risalgono all’epoca romana an- sociazione Internazionale “Sloowfood”. la rete di sentieri e stradine che intersecano il tracciato principale. Soccorso Alpino 118/112 incornano i paesi. In un contesto ambientale così vario, non è che i primi tracciati di collegamento col Cansiglio. Storicamen- CAI sottosez. Alpago 346 9436546 difficile incontrare lo scoiattolo, mentre corre tra i rami, oppu- te importante fu la dominazione Veneziana, volta soprattutto allo Guide Alpine 380 7027563 re la volpe e il capriolo, che si muovono abilmente al confine sfruttamento della Foresta del Cansiglio. Dal 1420 la Serenissi- La cucina: 348 3135070 tra prato e bosco. Lunga percorrenza: L’arte: ma iniziò a rifornirsi di legname idoneo alla costruzione di remi Il passaggio all’ambiente d’alta quota è segnato prima dalla 347 2456597 da galere, da cui il nome di “Gran Bosco da reme di S.Marco”. comparsa dei boschi di abete rosso e larice, poi dagli arbusti Guide Naturalistiche 338 6886554 L’utilizzo della foresta fu col tempo razionalizzato: la sorve- La cucina dell’Alpago è semplice e 329 2170918 e infine dal dominio dei pascoli e delle rupi. Nelle montagne L’arte dell’Alpago si può scoprire nelle tante chieset- 100 Km tra Alpago e Cansiglio in MTB - Questo tracciato, adatto sia gustare i prodotti tipici della conca. In un alternarsi di viste verso il Col Andrea De Pasqual, Giorgio Zampieri, Roberta Min, Claudio Dal Borgo Testi: Giorgio Zampieri Foto: Intermedia (BL) Cartografia: Fabio Padovan glianza era compito dei “capitani del bosco”, mentre per il ta- genuina, in quanto fa uso di ingre- Ufficio Turistico Tambre 0437 49277 sono racchiusi milioni d’anni di storia: antichi ghiacciai han- te disseminate nella conca, che spesso custodiscono ai tranquilli cicloturisti che ai più esigenti cicloescursionisti, è stato ide- Visentin, il Monte Serva e le sottostanti borgate dell’Alpago che incorni- glio erano impiegate le “compagnie dei remeri”. I tronchi veni- dienti poveri come le erbe sponta- no modellato conche e valli dal profi- piccoli capolavori, come il bellissimo altare ligneo ato per trascorrere le giornate più piacevoli di una vacanza alternativa, ciano il lago di Santa Croce, il percorso raggiunge il Rifugio Carota, alle Previsioni meteo 0436 780007 vano trasportati sulle vie d’acqua fino alla laguna. Verso la fine nee, i funghi, i cereali, le patate e i lo arrotondato, mentre il gelo in- seicentesco di S. Vigilio oppure le sculture lignee in sella ad una bici da montagna. Il percorso parte dall’area del Centro pendici del Monte Dolada, sopra il paese di Pieve d’Alpago. Dal Rifugio Emergenza Sanitaria 118 del 1700, il territorio dell’Alpago si arricchì di una nuova pre- legumi. Minestroni di fagioli o di orzo, risotto di funghi, gnoc- vernale ha sgretolato le pareti e il crocifisso della chiesa di Farra che, insie- Sportivo della Comunità Montana dell’Alpago posto fra i paesi di Puos Carota, alle pendici del Monte Dolada, sopra il paese di Pieve d’Alpa- senza: alcuni nuclei di Cimbri provenienti dall’altopiano di Asia- chi di zucca o pasta con la ricotta affumicata sono i tradizio- rocciose, formando i me al Cristo di Plois, sono attribuiti al cele- Realizzazione grafica e stampa: go si insediarono in Cansiglio, fondando i villaggi di Pian dei nali primi piatti: più elaborati invece i “casunziei” ravioli con e Farra. Dopo un primo tratto della nuova pista ciclopedonale che con- go. Dal rifugio, con una lunga ed entusiasmante discesa, si raggiungono ghiaioni. Qui non è ra- bre scultore Andrea Brustolon, la chiesa di Lovi, Valbona, Campon, Pian Osteria, Canaie e Vallorch. I Cim- ripieno di spinaci o zucca. Fra i secondi piatti troviamo il pre- duce a Farra, si sale lungo la strada asfaltata per Pianture - Mezzomiglio, le frazioni dell’Oltrerai in Comune di Ponte nelle Alpi. Dalla frazione ro scorgere il ca- Pieve conserva una preziosa tela raffigu- bri, popolazione di origine germanica, erano valenti boscaioli giato Agnello d’Alpago Presidio Slowfood, ma anche selvaggi- raggiungendo ben presto il noto tracciato detto “Strada del Taffarel”. Da di Soccher, ormai in piano, si segue l’argine destro del canale Cellina moscio o senti- rante la Madonna col Bambino e risalen- e avevano sviluppato un fiorente artigianato legato alla lavo- na, pollame, coniglio pesce di lago e insaccati (ogni anno si fan- qui, attraverso la magnifica foresta del Cansiglio, il percorso si snoda fra (ENEL): si passa per la frazione di Paiane e presto si raggiunge l’area re il fischio della te alla metà del 1700. I motivi bizantini razione del legno. no le “salamiadi” per premiare i migliori); fra i prodotti caseari le località di Villorch, La Crosetta e per varianti alternative raggiunge di Paludi. Attraversato il ponte si prosegue ora sull’altro argine, fino marmotta; i più degli affreschi nella chiesetta di Santa La storia più recente dell’Alpago è comune a quella spiccano i formaggi locali, come il “frit”, tipico formaggio frit- Candaglia, il piano di Valmenera e Pian osteria. Una comoda stradina, alla frazione di Bastia, dove ci si addentra nell’oasi naturalistica del fortunati po- Croce e i noti santuari della Madon- dei territori montani limitrofi: fino a qualche decennio to. Un altro piatto caratteristico è dato dalle “s’ciosele” piccole che attraversa la riserva naturale “Pian di Ladro, Baldassare” porta alla lago di Santa Croce. Ripresa, nei pressi del ponte nuovo, la ciclabile tranno assiste- na del Runal e della Madonna della fa, la vita della popolazione si basava su un’economia chiocciole di montagna che vanno condite con aglio, prezzemo- frazione di Sant’Anna di Tambre. Usciti dalla Foresta del Cansiglio il lungo l’argine del T. Tesa, la si segue fino all’arrivo, presso il Centro re al volo silen- Salute di Irrighe sono alte opere de- di sussistenza legata all’utilizzo delle risorse naturali. lo e olio e servite con la polenta. Da non dimenticare il prezioso percorso si snoda alle pendici dei monti dell’Alpago (Guslon, Messer, Sportivo della Comunità Montana dell’Alpago. zioso dell’aquila. gne di nota. Dalla terra si ottenevano frumento, granturco, ortaggi, miele (di tarassaco, acacia, tiglio, castagno, rododendro e mille- Teverone...), raggiungendo malghe e locali agrituristici dove si possono Ma le montagne fiori) che ha di recente ottenuto la certificazione D.O.P.

Questa cartina ha scopo solamente informativo e descrive gli itinerari più frequentati. Gli autori raccomandano prudenza e prima di ogni uscita consigliano di consultare le Guide Naturalistiche del posto e le previsioni meteo. Gli autori di questa cartina non si prendono alcuna responsabilità sulle indicazioni in essa contenute.