ROCCA MASSIMA

Mensile dell’associazione culturale “Mons. Giuseppe Centra”

“POSTE ITALIANE - Spedizione in A.P. Tassa Pagata 70% art. 2 L 662/96 DC Latina” “In caso di mancato recapito inviare al CPO di Latina per la restituzione al mittente previo pagamento resi”

Anno 17 numero 3Associazionismo è confronto Sabato 4 Marzo 2017

GIULIANELLO ROCCA MASSIMA VELLETRI Raccolta farmaci Volare libere Festa delle Camelie ROCCA MASSIMA Volare libere: No alla violenza sulle donne! I territori di Rocca Massima, si è dato vita ad un nutrito Giulianello e Cori hanno corteo che è stato accompa- risposto con grande parte- gnato, per tutto il percorso, cipazione all’evento “Vola- dal rullo di tamburo e dal re Libere: no alla violenza suono della tromba degli sulle donne” dello scorso 14 storici sbandieratori Leone febbraio; infatti, come spe- Rampante di Cori. I par- rato ed auspicato, la parte- tecipanti al corteo, giunti cipazione alla parata è stata al Belvedere, si sono entu- PDVVLFFLD ,Q SULPD ¿OD LO VLDVPDWLGLQDQ]LDOOD¿ODGL Sindaco di Rocca Massima scarpe rosse, dominate dalla Angelo Tomei, il Coman- scultura emblema della vio- dante della stazione di Cori lenza sulle donne: “Femmi- Maresciallo Falsetti, il Di- nicidio”, opera del Maestro rigente e Vicequestore del Commis- M.O.M.C.”, l’ASAR, il Gruppo Gio- Guadagnuolo Francesco: artista, pit- sariato di Cisterna dott.ssa Del Pierro vani e tutte le altre autorità ammini- tore, scultore e incisore di rilevanza Lucia, le varie Associazioni presen- strative di Rocca Massima. internazionale; conosciuto per i ri- ti nel nostro come: La Pro /¶DIÀXVVRGLWDQWDJHQWHKDFRPPRV- tratti fatti a Papa Giovanni Paolo II, loco, La “Mons. G. Centra”, La Ca- so ed entusiasmato le donne dell’As- Paolo VI e Benedetto XVI esposti in stagna, l’Ass. Nazionale Carabinieri sociazione “Chi Dice Donna” che da Vaticano. Il Sindaco Angelo Tomei, in congedo sez. “Brig. Ezio Lucarelli anni sono impegnate a sensibilizzare dopo aver dato il benvenuto a tutti e coinvolgere nella lotta contro la vio- e ringraziato tutti coloro che si sono Sommario lenza sulle donne in linea con “One adoperati per la disponibilità offerta Billion Rising”. alla buona riuscita della giornata, nel Volare libere 1-8 Invito alla lettura 2 La distribuzione dei palloncini rossi proseguo del suo discorso ha accen- Gli infusi della nonna 3 ha regalato un momento di condivi- nato, in modo... 4XDVLXQD¿DED  sione e poesia e tutti uniti, insieme A. Angiello L'Olio delle Colline 6-7 alla popolazione di Rocca Massima, (Segue a pag 8) Invasione degli storni 7 Musica a Rocca Massima 9 Raccolta farmaci 10 Le Case della Vita 10-11 Festa delle Camelie 11-14 Lingua e linguaccia 12 Ricordo dei nostri morti 13 “Il Ponte” 14 )ULJJLWHOOLRIULDUHOOL  5LFHWWDGHOODPDVVDLD  Montalbano...mania 16 PAGINA 2 La Biblioteca: invito alla lettura

“Destinatario sconosciuto” di Kressmann Taylor

Volete leggere un libro che vi impe- un certo Hitler sul quale si leggo- mune conoscente, fa recapitare a gna poco più di mezz’ora? Vi pro- no giudizi contrastanti, Max chiede Martin una lettera con la quale gli pongo “Destinatario sconosciuto” all’amico notizie di prima mano. chiede di interessarsi della sorte di Kressmann Taylor. Egli gli risponde manifestando più GHOODVRUHOOD*ULVHOOH LQSDVVDWR¿- 4XDQGR DYUHWH ¿QLWR GL OHJJHUOR di qualche perplessità su questo danzata di Martin). sono sicuro che rimarrete perples- nuovo politico che ogni giorno che Tradendo l’antica amicizia, Martin si con il libro in mano per qualche passa ottiene nuovi consensi. non solo non interviene in aiuto di minuto e con buona probabilità de- ,QVHJXLWRVLIDSLSRVLWLYR¿QRDG Griselle ma in qualche modo giusti- ciderete di rileggerlo. arrivare a esaltarne le qualità e nel- ¿FDODVXDWUDJLFD¿QHLQQRPHGHL Di che si tratta? È un breve episto- la lettera del 9 luglio 1933 dice che principi dell’ideologia nazista. lario che è un vero e proprio con- anch’egli si sta impegnando, in un Max medita la vendetta e, con la centrato di sentimenti che vanno ruolo molto importante, per la buo- certezza che verranno intercetta- dall’amicizia fraterna, alla delusio- na riuscita del progetto di Hitler. te dalla censura, spedisce a Martin ne di un inaspettato tradimento, alla Nella stessa lettera invita l’amico delle lettere che parlano di quadri YHQGHWWDUDI¿QDWDHFUXGHOH ad interrompere la corrisponden- e del mercato dell’arte ma conge- Ecco in sintesi la trama. Martin e za perché l’amicizia con un ebreo gnate in modo tale che possono ap- Max, cari amici di origine tedesca, potrebbe procurargli noie e com- parire come comunicazioni segrete gestiscono insieme un’affermata promettere la sua brillante carriera nascoste dietro un codice segreto. galleria d’arte a San Francisco. politica. 3RWHWHLPPDJLQDUHOD¿QHFKHIDUj Martin decide di ritornare in Ger- Tutto precipita allorché Max, per Martin vittima di un sistema basato mania dove con i suoi dollari, data evitare la censura, tramite un co- su un’ideologia aberrante che egli la disastrata condizione economica stesso aveva contribuito a diffon- in cui vennero a trovarsi i tedeschi dere. dopo la prima guerra mondiale, rie- Una storia che lascia sconcertati se sce a comprarsi una grande e bellis- si considera che è stata pubblicata sima casa e può condurre un tenore per la prima volta nel 1938 quan- di vita addirittura migliore di quello do incominciarono le prime leggi già agiato di quando era in Ame- discriminatorie nei confronti degli rica. ebrei: l’Autrice aveva intuito con L’amicizia consolidata fa si che chiarezza le funeste conseguenze di Martin e Max si tengano in contat- quelle leggi: l’Olocausto. to epistolare e quando nel mondo Non leggo per imparare, leggo per vivere (Flaubert) incomincia a circolare la fama di Remo Del Ferraro

Il 5 x 1000 all’Ass.ne “Mons. Giuseppe Centra”

La legge ti permette di destinare il cinque per mille dell’IRPEF, senza alcun aggravio e senza mutare OD GHVWLQD]LRQH GHOO¶RWWR SHU PLOOH 6H YXRL LQGLFD DO WXR FRPPHUFLDOLVWD R DO &$) LO FRGLFH ¿VFDOH dell’Associazione “Mons. G. Centra”, oppure segnalalo tu stesso nell’apposito spazio del CUD che poi consegnerai all’Agenzia delle Entrate. È possibile destinare il cinque per mille alla nostra Associazione perché essa è inserita nell’elenco della Regione e dell’Agenzia delle Entrate per i suoi meriti culturali, sociali e divulgativi. Ti invitiamo a destinare il cinque per mille all’Associazione culturale “Mons. Giuseppe Centra”; ci conosci DEEDVWDQ]DSHUYHUL¿FDUHHDQFKHFRQWUROODUHO¶XVRFKHQHIDFFLDPR ,OFRGLFH¿VFDOHGHOO¶$VVRFLD]LRQHGDLQGLFDUHqLOVHJXHQWH Se ti è possibile e lo ritieni opportuno, comunicalo anche ai tuoi amici e sollecita anche loro a destinare il cinque per mille all’Associazione “Mons. G. Centra”. PAGINA 3 GLI INFUSI E I LIQUORI DELLA NONNA

confezionati, potrebbero rappresentare metterlo nello sciroppo. È ora di assag- un dono gradito in tante occasioni. Per giare il gusto dolce e antico del rosolio! queste preparazioni serve sempre alcool NESPOLINO:  QRFFLROL GL QHVSROH DJUDGLFKHSRLVDUjXQLWRDGXQRVFL- POGLDOFRROPOGLDFTXD roppo di acqua e zucchero. JUGL]XFFKHUR'RSRDYHUOLXQSR¶ Se avete qualche dubbio sulla riuscita schiacciati, tenere i noccioli in infusio- del liquore, vi consiglio di provare con QHQHOO¶DOFRROSHUJLRUQLDJLWDQGRGL dosi dimezzate, che potete poi aumen- tanto in tanto il barattolo. Fare il solito tare, se vi piace. Quelli di cui vi parlerò sciroppo e quando è freddo, dopo avere li ho sperimentati personalmente e sono WROWRLQRFFLROLHDYHUH¿OWUDWRO¶DOFRRO molto gradevoli, però attenzione a non metterlo nello sciroppo. Dopo aver conosciuto insieme alcune esagerare! È un liquore dolce che sa di amaretto ed delle tante piante aromatiche che esisto- GRAPPA ALLA SALVIA: mettere una è particolarmente indicato da bere con i no in natura, ora è il momento di usarle manciata di foglie di salvia nella grappa dolci. per preparare infusi e liquori, quasi fos- per almeno un mese. È un buon rimedio NOCINO: questo liquore è molto cono- simo antichi monaci benedettini. SHUDLXWDUHODGLJHVWLRQHGLI¿FLOH sciuto e facile da fare ma per prepararlo Cominciamo con gli infusi, che sono più LIQUORE AL TIMO SERPILLO: bisogna seguire la tradizione secondo semplici da fare, e per i quali si usano 200 ml di alcool - 20 gr foglioline timo cui le noci con il mallo ancora verde solo le foglie di un tipo di pianta, men- serpillo - 400 ml acqua - 200 gr zucche- vanno raccolte la notte di S. Giovan- tre per fare una tisana si adoperano va- ro. Lavare le foglie e metterle in infusio- ni, il 24 giugno, arrampicandosi scalzi rie parti di una stessa pianta o di diverse ne nell’alcool per circa 10 giorni. Scio- sull’albero e staccando i frutti a mano, piante e la cosa è un po’ più complicata gliere sul fuoco l’acqua e lo zucchero e uno per uno, senza uso di oggetti di me- da realizzare. quando lo sciroppo è freddo, versarlo tallo. Forse la cosa è un po’ esagerata, Per fare un infuso, basta prendere alcu- nel barattolo con l’alcool e il timo. ma non dimentichiamo che la notte di S. ne foglie fresche o secche delle seguenti $VSHWWDUHXQJLRUQRSRL¿OWUDUHHPHW- Giovanni è anche la notte delle streghe e piante e versarci sopra un po’ di acqua tere in una bottiglia. Aspettare circa un quindi la raccolta ha qualcosa di magi- EROOHQWH ODVFLDQGR LQ LQIXVR SHU  mese prima di consumarlo. Utile per raf- co e di misterioso. Tornando alla ricetta: minuti poi, se si vuole, addolcire con un freddori e cattiva digestione. VHUYRQR  QRFL FRQ PDOOR YHUGH GH- po’ di miele: LIQUORE DI ROSE: questa è la ri- vono essere in numero dispari, sempre INFUSO DI ROSMARINO: antin- cetta del famoso e romantico ROSOLIO per rispettare la tradizione) - 800 gr di ¿DPPDWRULR DQWLGHSUHVVLYR VHUYH SHU dei tempi passati, l’unico liquore con- zucchero - 1 litro di alcool - (facoltativi: curare l’ansia. cesso alle signore e alle signorine “per una bella buccia di limone e 300 gr di INFUSO DI SALVIA: dà sollievo nel bene” in visita alle amiche in occasioni acqua). mal di stomaco. importanti. Schiacciare un po’ le noci e mettere tut- INFUSO DI ALLORO: digestivo. Ingredienti: 200 gr di petali di rose, non ti gli ingredienti in un barattolo di vetro INFUSO DI TIMO: utile in caso di tos- WUDWWDWH H SRVVLELOPHQWH URVVH  PO ben chiuso e attendere per circa 60 gior- se e per favorire la digestione. GLDOFRROPOGLDFTXDJUGL ni, mescolando di tanto in tanto per fare Adesso passiamo ai liquori che richie- zucchero. Tenere i petali in infusione sciogliere lo zucchero. Dopo sessanta dono una cura maggiore per realizzarli, nell’alcool per 24 ore. Preparare il solito JLRUQL¿OWUDUHHPHWWHUHLQERWWLJOLD ma che si possono conservare per un pe- sciroppo e fatelo raffreddare. Dopo ave- riodo di tempo abbastanza lungo e, ben UHEHQVWUL]]DWRLSHWDOLH¿OWUDWRO¶DOFRRO Luciana Magini PAGINA 4 QUASI UNA FIABA...

GDPHQWLGHOWUDVFRUVRFRQÀLWWRPRQ- ta e alla via dei Bufali...All’ora dell’A- diale il rifugio di molti sfollati. Ah, vemaria era tutto un corale inseguirsi di il forno a legna...! Ne avverto ancora richiami che all’imbrunire davano luogo i profumi del pane appena sfornato e al frinire dei grilli, al “chiù chiù” dell’ delle lumache cucinate con le patate assiolo e ai dolci richiami di usignoli e o con i cardi di campo. pettirossi. Il buio della notte era da più Era una avventura, dopo una piog- parti rischiarato dai fuochi che nei pressi gia, andare con mia nonna a scovar- dei capanni i contadini accendevano per le tra i sassi delle macere o lungo i scaldarsi al bivacco e per tenere lontani VROFKLGHO¿HQRPDWXURFDQWLOHQDQGR gli animali, specie volpi e faine, sem- XQD SRSRODUH ¿ODVWURFFD URFFKLJLD- pre alla caccia di pollai mal custoditi. na: “ciamma ciammaruga, màmm- Le lunghe notti estive erano propizie ai eta è caduta, è caduta aglió spedale racconti dei vecchi di cui eravamo avidi FR¶ WUH FDQQơOH µPPDQL MjPROD D bambini e ragazzi...fatti di guerra più o C’era una volta..., una piccola casa di YHGqMjPRODDYHGq´ meno inventati o arricchiti di eroici parti- pietra, col tetto di paglia, nella valle lun- C’era nell’aia un sedile in ferro di un colari, complice il tempo che man mano go il corso del fosso Mazzamore, a pochi carro armato, girevole, usato da mio zio velava i veri accadimenti. Fantasmi, lupi passi dalla fonte dei Frumai, fu per tanti Ernesto, detto il Cavaliere, che di tanto in mannari e altre storie erano gli argomenti anni la dimora di campagna di Salivestro tanto ripuliva barbe e capelli dei conta- FKHWHQHYDQREDQFRDYROWH¿QRDWDUGD (Silvestro) e Blandina, miei nonni mater- dini intrattenendoli sulle gesta del Duce notte e nel sonno i ragazzi rifarfugliava- ni. Da bambino vi trascorrevo le vacanze o recitando con straordinaria passione e no i nomi di Cianfarano e Parannanzi estive, dalla chiusura delle scuole sino a fervida memoria Tito Livio, Dante, l’Ilia- che avevano ascoltato nei racconti che settembre. de e l’Odissea. i nonni pedagoghi ammiccavano per la La vigna, i tanti alberi da frutta, la pianta- Quel sedile, ormai alquanto arrugginito, loro disciplina. Al mattino un giornaliero gione del granoturco e del grano occupa- era un residuato bellico, testimone del appuntamento era l’andare agli stazzi per vano le giornate del nonno che io seguivo passaggio dei Tedeschi e degli Alleati nel mangiare la µPSDQDWD, gustosa zuppa di curioso scoprendo sempre cose nuove e 1944 dopo il superamento del fronte di pane raffermo, siero e ricotta appena trat- affascinanti come un piccolo nido di mer- Cassino e lo sbarco di Anzio. ti dal grande callàro sul quale armeggia- li fra i tralci e le uova sparse nella paglia Su di esso io passavo alcune ore del gior- vano le mani e le braccia dell’esperto e dalle galline allevate da mia nonna e go- no a immaginare fantastiche ed eroiche irsuto pastore. Ricordo, come fosse oggi, vernate dal gallo Brenno, sempre con la battaglie contro nemici sempre battuti un fatto terribile accaduto in una torri- cresta dritta e la coda superba come una e in ritirata. Al tramonto la scena si guardia in alta uniforme del Quirinale. arricchiva di suoni e odori mai più Mio nonno, appassionato di storia, Ser- dimenticati che ancora oggi, nella gente Maggiore nella prima guerra mon- mia età autunnale, mi tornano alla diale, gli aveva dato quel nome perché mente con nostalgia: lo scampanio ricordava il capo dei Galli che aveva degli armenti e delle greggi che ri- minacciato Roma col famoso: “guai ai salivano dai Canavicchi, l’odore vinti!”. delle vacche dalle mammelle pre- La grotta in tufo poi, lungo il viottolo che gne, seguite dai neonati giovenchi e conduceva alla vigna e al frutteto, aveva richiamate per nome dai pastori or di per me un fascino misterioso. TXD RU GL Oj GDL ¿DQFKL LQ¿WWLWL GHO- D’estate era ideale per tenere al fresco la Vignola o per l’erta salita che dal acqua, vino e frutta e durante i bombar- Fosso giunge al pianoro della Cunet-

LUCARELLI ALFERINO s.r.l. Contrada Boschetto, 53 - ROCCA MASSIMA (LT) Tel. (+39) 06.9664152 - Fax (+39) 06.9665388 e-mail: [email protected] web page: www.olivelucarelli.it Da 60 anni, la qualità e la genuinità dei nostri prodotti sulla vostra tavola. PAGINA 5 da estate durante la mietitura. Decine di di “doppietta” in aria e indusse a braccianti all’ora del pranzo si riposava- miglior consiglio i contendenti, no all’ ombra dei pochi alberi di querce ormai ridotti a polverosi fantocci e peri selvatici in attesa che arrivasse la spaventapasseri. Quando si dice Trebbia trainata da coppie di corpulenti tra i buoni cristiani: dacci oggi buoi dal passo cadenzato. Sudati, la testa il nostro pane quotidiano..! Tor- coperta con fazzoletti annodati ai quattro nò dunque la calma nei ribollenti DQJROLPRUGHYDQRDYLGLHV¿QLWLJUDQGL animi, ma ognuno portava i se- fette di pane farcite di cicoria o di frittate gni dell’eroico furore del quale, aiutandosi con frequenti bevute di acqua si può star certi, molti avrebbe- e vino alla cannella dei copellitti tenuti ro raccontato per anni quante ne in fresco all’ombra delle felci. Fu al mo- avevano date tralasciando quelle mento della messa in moto della trebbia- che pure avevano prese. Da quelle cam- HJUDQGLPD]]LGL¿RULHGLVSLJKHGDRI- trice che “esplose il Vesuvio”...Nel deci- pagne, dove da primavera all’autunno si frire alla Madonna o al Santo contadino. dere chi avesse la precedenza, una rabbia trasferivano molte famiglie intende alle Portavano pure ceste di biancheria lavata GLVXPDQDLQYDVHJOLDQLPL¿QRDGDOORUD opere di una agricoltura primordiale, si alle vasche dei Canalicchi (Canavicchi) SDFL¿FL QHOOD VRQQROHQWD FDOXUD &RPH risaliva in poche occasioni, alle feste di e asciugate al sole sopra i cespugli d’in- nel crescendo di un impetuoso libeccio maggio e dell’Assunta oppure per matri- torno. OD GLVFXVVLRQH VL LQ¿DPPz D WDO SXQWR moni o funerali. Specie per Sant’Isidoro Era uno spettacolo vederle, impettite nei che cominciarono a brillare al sole falci e e la Madonna della Pietà le donne sali- bianchi corpetti da cui ansimavano pudi- coltellacci e gli uomini, aizzati dalle iste- vano al paese portando sulla testa con- che e prorompenti doti muliebri. Le mani riche mogli, si gettarono con urla anima- che con l’acqua della fonte dei Formali DL¿DQFKLDVRVWHJQRGHOSHVRHGHOSUH- lesche in una zuffa come neppure i Pirati (Frumai) che si diceva avesse le stesse cario equilibrio, risalivano decise l’im- all’arrembaggio e fu grande e sanguinosa proprietà delle famose acque di Fiuggi. pervio tratturo della Costarella e in quel EDWWDJOLD¿QTXDQGRLO)DWWRUHGHL6LJQR- Altre, con la stessa perizia e solennità, possente incedere, sembravano regine! ri Cherubini, proprietari di molte terre risalivano con ceste piene di frutti da date a mezzadria, non sparò due colpi portare in dono a parenti e vicini di casa (A.C.) AUGURI A DON ANGELO LOPES Il primo marzo Don Angelo Lopes (è monsignore ma per noi è rimasto “don”) ha compiuto novant’un anni! Da Rocca Massima gli giungano gli auguri sinceri e testimonianze di affetto e stima per il bene seminato nella nostra Comunità. Per il nostro paese gli anni in cui è stato parroco non sono stati anni troppo tranquilli ma don Angelo con la sua grande intelligenza e umanità è stato capace di capire l’ambiente e di trovare il modo di porsi in sintonia con gli abi- tanti ascoltando tutti con semplicità e vivendo strettamente ogni momento della vita paesana mantenendo un atteggiamento di equidistanza con tutti ma ascoltando tutti e cercando di capire nel profondo ognuno. Non sono stati tanti gli anni in cui è stato parroco ma ha seminato abbondantemente e i frutti sono stati ottimi perché la nostra comunità pur essendo rimasta per lunghi anni senza parroco non si è smarrita e ha conservato intatti i valori del cristianesimo. Se a distanza di cinquant’anni ancora tutti ricordiamo con affetto don Angelo vorrà dire pur qualcosa! Seppur con qualche acciacco deambulatorio siamo sicuri che nella bella stagione verrà ancora a trovarci e Rocca Massima sarà lieta di accoglierlo anche perché sentiamo la mancanza dei suoi insegnamenti ma anche delle sue barzellette e freddure. Nel prossimo numero di questo giornale ripercorreremo quella sua e nostra esperienza. Auguri, Don Angelo!

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da Oscar (Basso le Case) ha all’ASPOL e al CAPOL che, anche at- vinto il primo premio per l’olio traverso il concorso “L’olio delle Col- extravergine fruttato medio e il line”, hanno fatto notevole opera di secondo premio per la migliore informazione e fornito un importante confezione di imbottigliamen- supporto tecnico. Noi dell’Associa- to; per quanto riguarda l’oliva zione Centra siamo particolarmente da mensa “Itrana” l’azienda contenti perché abbiamo condiviso da Del Ferraro Marco (contrada subito il progetto e, pur con le nostre Macchiarella) ha vinto il primo limitate possibilità, abbiamo dato la premio e l’Azienda La Rocca nostra collaborazione. Con il presi- ha ricevuto una Gran Menzio- dente del CAPOL, Luigi Centauri, il ne. giorno della premiazione ricordava- Anche quest’anno ho partecipato alla Che Rocca Massima fosse una gros- mo come il progetto ha mosso i primi cerimonia di premiazione del con- sa realtà nella coltivazione e com- passi proprio nel nostro comune e in corso provinciale “L’olio delle Colli- mercializzazione delle olive da men- quello di ; molti ricorderanno ne” che si è svolta al Consorzio dello sa era notorio ma il premio ottenuto il concorso organizzato dalla nostra Sviluppo Industriale Roma Latina lo dall’Azienda Oscar sta a dimostrare Associazione con l’ASPOL che ci VFRUVR  H  IHEEUDLR XQ VROR DQQR che anche nella produzione di olio gli metteva a disposizione tutte le sue ri- sono mancato all’appuntamento per- olivicoltori della zona in questi ultimi sorse tecniche e organizzative. ché avevo un impegno improrogabile. annoi hanno fatto notevoli passi in Oggi dobbiamo fare uno sforzo infor- Partecipo sempre perché la premia- avanti eliminando alcuni errori che in mativo simile e progettare azioni di zione dei migliori oli in concorso è passato venivano fatti. Intanto i fran- VWLPROR SHU O¶ROLYD GD PHQVD DO ¿QH inserita all’interno di un interessante toi si sono rammodernati garanten- di attrezzarci a sfruttare al meglio la convegno sui diversi temi dell’olivi- do una qualità d’olio migliore con le DOP per l’Oliva di . L’informa- coltura e ascoltare interventi di esperti nuove tecnologie di estrazione e con zione è essenziale per migliorarci e agronomi o esperti in legislazione che XQ¶RUJDQL]]D]LRQH SL HI¿FLHQWH FKH questa esigenza è emersa anche dalla regola il settore è un’occasione per ha reso possibile la molitura entro le 1a7DYROD 5RWRQGD VXOOD ¿OLHUD ROLYL- approfondire quello che si sa e di ac- 24 ore dalla raccolta; e poi gli quisire nuove conoscenze. agricoltori hanno anticipato la Su Lo Sperone ho scritto più volte su raccolta delle olive destinate questo concorso riportando impres- ad olio, hanno evitato di mo- sioni e informando sui vincitori delle lire olive raccolte a terra, sono diverse edizioni (quest’anno è stata la stati attenti a non mischiare XII edizione); lo faccio anche questa l’olio nuovo con i residui in- volta e con maggiore piacere perché venduti dell’anno precedente. quest’anno aziende della nostra zona Di questo miglioramento qua- hanno avuto importanti riconoscimen- litativo avvenuto in pochi anni ti. Per quanto riguarda l’olio, l’Azien- va riconosciuto un gran merito PAGINA 7 cola pontina organizzata all’interno stica ma non lo è. In occasione della del Concorso: olivicoltori, frantoiani, manifestazione dell’Olio delle Colli- agronomi, tecnici, assaggiatori per ne alcune aziende hanno allestito ban- la prima volta si sono confrontati e chi per presentare i loro prodotti e tra scambiato informazioni, hanno posto questi banchi c’era un tavolo su cui domande, hanno riportato esperienze spiccava il logo del Comune di Roc- positive e negative, si sono interrogati ca Massima fra i prodotti dell’azien- su come adattare le tecniche di coltu- da Oscar e confetture della Locanda ra al cambiamento climatico che pare dell’Arcangelo. Benissimo le due ormai un dato di fatto. Sono sicuro aziende presenti ma le altre aziende che nei prossimi anni con incontri del della zona? Ho chiesto spiegazione al genere modulati di volta in volta su te- sindaco Tomei che è stato presente per matiche ben individuate si otterranno gran parte dei lavori (benissimo!) e mi risultati molto positivi anche perché il ha detto che l’invito era stato rivolto CAPOL e l’ASPOL hanno già dimo- anche alle altre aziende ma hanno la- strato di essere capaci di leggere bene sciato cadere la proposta. Quando ci la nostra realtà olivicola e di saper scrolleremo di dosso questo viziaccio avanzare proposte. di pensare ognuno per sé? È proprio Eppure anche il proverbio antico ce lo Voglio concludere con una nota che a FRVuGLI¿FLOHFDSLUHFKHO¶XQLRQHIDOD ricorda. prima vista può sembrare campanili- forza? Remo Del Ferraro L’INVASIONE DEGLI STORNI LQFULVLJOLROLYLFROWRULDPDUDULÀHVVLRQHGLXQFRQWDGLQR gono anche le olive dolci, quelle bianche, ge, è un uccello protetto e quindi non può quelle nere mature da fare in salamoia essere cacciato cioè non gli si può sparare; (tipo gaeta) e anche quelle affumicate o allora mi domando: chi protegge le nostre sfumate. Come vedete le nostre olive han- ROLYHIUXWWRGLWDQWLVDFUL¿FLVSHVHHIDWL- no un mercato misto, dando così un forte ca? Mi rivolgo ai politici che hanno fatto sostegno all’economia locale; quindi tutti questa legge e gli chiedo: perché sino a QRL FL DGRSHULDPR DI¿QFKp HVVH SRVVDQR qualche anno fa avevano dato i permessi crescere nel modo più sostenibile possi- di caccia agli storni nei periodi di massima bile. Però, purtroppo, non sempre questo maturazione delle olive e ora non più? È è realizzabile: una volta c’è la fumogena, una vera e grande vergogna, vorrei vedere un’altra volta la mosca olearia, poi l’oc- se loro avessero lo stesso problema cosa FKLR GL SDYRQH H DOOD ¿QH WDQWR SHU QRQ avrebbero fatto? Sicuramente gli storni sa- Come tutti noi ben sappiamo a Rocca farci mancare nulla, sono arrivati questi rebbero diventati non protetti! Siamo tutti Massima la maggiore attività è l’agricol- maledetti storni! Sono migliaia e migliaia molto delusi e amareggiati da questi po- tura e circa l’ 80% dei nostri terreni sono HOHGLYRUDQRVHQ]D¿QHROWUHDTXHOOHFKH liticanti, senza fare distinzione di colore, coltivati ad olive. L’oliva cosi detta “Itra- con il loro impeto, fanno cadere per terra e perché sono tutti uguali; sempre pronti a na” è la più prodotta perché il nostro ter- le rendono inservibili per il commercio! Se dare la colpa agli altri, dipende da come se ritorio, roccioso e collinare, è l’ambiente per gli insetti o parassiti la guerra è stata in la rigirano. Speriamo che almeno ci diano ideale per farla crescere e sviluppare. Da parte vinta con l’irrogazione di insetticidi qualche risarcimento in danaro per questo essa si ricava un olio extravergine di pre- sulle piante, per gli storni la lotta è tutta disastro, visto che non hanno fatto nien- giata qualità e, come affermano illustri in salita. È veramente un grosso problema: te per poterlo evitare. Intanto, anno dopo dottori, fa bene alla salute ed è l’ideale per noi poveri contadini coltiviamo e tiriamo anno, continuiamo a dare da mangiare agli una sana e corretta alimentazione sia per i avanti per una stagione le olive solo per storni, che ingrassano a vista d’occhio, a grandi che per i bambini. Però dall’oliva far ingrassare questi uccellacci. Lo storno, spese nostre! Itrana non si estrae solo l’olio ma si otten- dicono gli ambientalisti ma anche la leg- Franco Della Vecchia AVVISO AI LETTORI DI CORI E GIULIANELLO È iniziata la distribuzione alle famiglie di un nuovo kit per la raccolta differenziata. Cambiano gli orari di apertura del Centro Comunale di Raccolta di Cori (martedì e giovedì, ore 14-17; mercoledì e sabato, (ore 8-12) e dell’ eco-sportello di Giulianello WXWWLLJLRUQLGDOOHRUHDOOH ÊSUHYLVWDO¶LVWDOOD]LRQHGLFRQWHQLWRULSHUO¶ROLRDOLPHQWDUHHVDXVWRXQRSUHVVRLO&HQWUR Comunale di Raccolta, uno nel parcheggio dell’Eurospin e gli altri presso i distributori dell’acqua potabile ubicati nel territorio comunale. PAGINA 8

Da pag 1 niente vale di più…donale il più VDOLHQWHHGHI¿FDFHDOODFRQ- EHOUDJJLRGLVROH´,Q¿QHWXWWL dizione della donna nella storia uniti nella giornata dell’amore, si e alle tante conquiste ottenute, è dato l’avvio al Flash Mob sulle frutto di una forte volontà, co- note di “Break The Chain” con il stanza e determinazione. Tutto ODQFLR¿QDOHGLSDOORQFLQLURV- ciò ha reso l’universo femmi- si. La manifestazione si è arricchi- nile unico e autodetermina- ta ulteriormente grazie anche alla bile e di questo l’uomo deve dimostrazione di difesa personale SUHQGHUQH DWWR SDFL¿FDPHQWH di Frasca Lamberto che da anni senza sentirsi inferiore o mi- porta avanti il progetto “Rosa è nacciato. Poi ha preso la paro- Forte” insieme ad Andrea Fregu- la il maestro Guadagnuolo che glia istruttore di Judo e M.M.A. KDVSLHJDWRLOVLJQL¿FDWRSURIRQGRGHO- onlus” di Aprilia che hanno sostituito il e a Celeste Tabita istruttrice di difesa la stupenda scultura “Femminicidio”. Il previsto intervento di Stefania Munari personale; e anche all’interessante mo- Maestro ha saputo far arrivare in modo responsabile dello sportello SOStegno stra intitolata “Creatività femminile”. I diretto il messaggio che la violenza ad donna (non presente perché colpita da visitatori hanno avuto la possibilità di una donna è un gesto orripilante, vi- un grave lutto familiare). Emilia ed ammirare due stupendi gioielli nati dal- sto che esse hanno la capacità di dare Anna con semplicità hanno mostrato la la fantasia dell’orafa Cinzia Bagaglini, la vita e di offrire a chi sta loro vicino strada per poter fare qualcosa, per po- le foto più rappresentative della genia- QXWULPHQWR QRQ VROR ¿VLFR PD DQFKH ter essere vicini e di aiuto a chi vive il OLWjGL6R¿D%XFFLJOLVFKL]]LVXLFDYDO- emotivo; esso è la negazione della vita disagio della violenza consegnando un li della giovanissima Eleonora Contuc- stessa, un gesto che gronda di un’ingiu- “quadro-faro” con il logo dello spor- ci Menossi e i singolari lavori di carta stizia che tace oltre ogni possibilità di tello “SOStegno Donna” e il numero di Ilaria Campagna. Tutti i presenti, alla JLXVWL¿FD]LRQH /D 3UHVLGHQWHVVD &LQ- da chiamare per chiedere, esprimere, ¿QHGHOODPDQLIHVWD]LRQHKDQQRDYXWR zia Bagaglini, commossa dalla grande comunicare il disagio della violenza la gradita sorpresa di fare uno spuntino risposta di pubblico, ha dato il proprio che, hanno voluto sottolineare, non è con pane, olio e zucchero, che era, poi, contributo ringraziando Rocca Massi- mai facile esternare. La parola è passa- la merenda di una volta fatta con l’ec- ma che l’ha accolta così calorosamente, WDLQ¿QHDOODSVLFRORJDHSVLFRWHUDSHXWD cellente pane nostrano, cotto a legna presentando, poi, la propria associazio- Valentina Treu che ha concluso il pro- al forno “Leo Pan” di Rocca Massima ne. Ha, come dire, allungato la propria SULR HI¿FDFH LQWHUYHQWR FRQ OD OHWWXUD e condita con l’ottimo olio extraver- mano verso coloro che volessero farne della poesia di Pablo Neruda “Cuore gine d’oliva offerto dalla cooperativa parte perché “Chi Dice Donna” è mol- di donna”, toccando così un argomento ³6DQW¶$QWRQLR´ GL %RVFKHWWR ,Q¿QH to di più che una semplice associazio- delicato e complesso quale quello del- ricordiamo l’omaggio, da parte del ne, è solidarietà tra donne, è vicinanza la violenza psicologica che è non solo Flying in The Sky, di un volo gratuito emotiva, è scambio di idee, creatività; è GLI¿FLOHGDULFRQRVFHUHSHUFKLODVXEL- per le donne che hanno così potuto vi- riscoprirsi persona autonoma, indipen- sce ma è un dramma enorme per colei vere l’ebbrezza piacevolissima di VO- dente, piena e capace; è sentirsi sorelle, che vi si assopisce in una sorta di as- LARE LIBERE! Grazie di cuore a tutti DPLFKHHFRQ¿GHQWL3RLKDQQRSUHVROD suefazione, che poi annienta e svilisce. i partecipanti e un arrivederci all’anno parola Emilia Ciorra e Anna Palombo Allora il messaggio è proprio questo: prossimo! progettiste e responsabili di “Farerete “Non fermare il cuore di una donna, Annamaria Angiello AVVISO GITA A ROMA L’ Associazione “Mons. Giuseppe Centra” sta organizzando una gita socio-culturale a Roma per: domenica 26 marzo 2017 con visita al Santuario Del Divino Amore e al Museo Etrusco di Villa Giulia. Programma ore 7,45: partenza da Rocca Massima in Largo Secondo Mariani; ore 9,30: arrivo al Santuario del Divino Amore; ore 10,00: inizio Santa Messa della Domenica; ore 11,30: partenza per il ristorante; ore 15,45: visita guidata al Museo Etrusco di Villa Giulia; ore 18.00: partenza da Roma. La quota di partecipazione è di € 50 (cinquanta) che comprende: pullman, pranzo e biglietto di ingresso al Museo. La gita si farà solo al raggiungimento di almeno 40 adesioni. Per prenotazioni rivolgersi ai soci: Aurelio Alessandroni e Franco Della Vecchia. Info gita: 348/3882444 - 347/6818408 PAGINA 9 MUSICA A ROCCA MASSIMA di liuteria “R. Scrollavezza”. Ha ticolari condizioni climatiche che li messo occhi e mani a molti stru- rendono famosi in tutto il mondo sin menti osservandoli attentamente, dai tempi di Antonio Stradivari per le ha incontrato maestri esperti che loro alte capacita di risonanza. l’hanno indirizzato, guidato e in- Paolo fa soprattutto creazioni nuove coraggiato ed ora lavora nel suo ispirandosi ai progetti di autori anti- laboratorio a Rocca Massima. chi, esse sono apprezzate dai profes- Stiamo parlando di Paolo Du- sionisti del settore ma anche dagli EOD ¿JOLR GHO GRWWRU *LXVHSSH studenti; ripara strumenti che gli ven- già apprezzato e stimato medico gono portati per qualche rottura o per presso l’Ospedale di Velletri e di essere messi a punto e ottimizzare il Anna Tomei, che per tanti anni è suono e la comodità di esecuzione del Non ci vuole molto per capire che a VWDWDODUHVSRQVDELOHGHOO¶8I¿FLR7HF- musicista. Il lavoro non gli manca ed Rocca Massima la musica è conosciu- nico del Comune di Rocca Massima egli è soddisfatto. Pian piano, senza ta, apprezzata e praticata non solo da- e, da rocchigiana doc, è rimasta molto “manifesti”, ma con competenza e te- gli specialisti ma dalla popolazione. legata al Paese, dove soggiorna mol- nacia, con cordialità e precisione si è In questa paginetta però non voglio to spesso nella vecchia casa paterna. fatto apprezzare da tutti. Non ha di- dare consigli o fare proposte...voglio Considerando un po’ la situazione di menticato il suo violino e lo usa con solo parlare di un giovane di 33 anni, Paolo, dobbiamo dire che la sua scel- gli amici o per qualche cerimonia, da nato a Rocca Massima ivi residente ta è eccezionale e dovuta ai suoi gu- solo o in compagnia. Considerando dopo periodi vissuti in altri luoghi so- VWLDOOHVXHVSHFL¿FKHFDSDFLWjHGXQ un po’ le vicende di questo giovane prattutto per studiare ed imparare. insieme di scelte che ha saputo fare. “artigiano”vorrei che lo imitassero Dopo l’Istituto Tecnico Industriale ha Il suo lavoro richiede molta compe- per il tipo di lavoro, per la costanza, frequentato per un po’ l’Università ma tenza, a cominciare dalla ricerca del per la dedizione e la cordialità con le poi ha deciso di abbandonare quegli legno di abete rosso, ben stagionato e persone, ma soprattutto per l’entusia- studi per dedicarsi alla costruzione di senza difetti, che viene da lui scelto smo e la passione che dedica alla sua strumenti musicali. Cosi si è trasferito e acquistato direttamente in Trentino attività. Auguri, Paolo a Parma dove per quattro anni ha stu- ai piedi della Foresta di Paneveggio, diato presso la scuola internazionale dove maestosi alberi crescono in par- Enrico Mattoccia ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI Cari soci, Quest’anno scade il mandato del Consiglio Direttivo della nostra Associazione e bisogna procedere all’elezione di un nuovo Direttivo. Nella riunione dello scorso 11 febbraio, il Direttivo mi ha dato mandato di convocare l’Assemblea Generale dei soci per questo importante appuntamento statutario e nell’occasione si procederà anche all’approvazione del bilancio. Per quanto in premessa, convoco l’Assemblea Generale dei Soci in prima convocazione per il giorno 17 marzo 2017 alle ore 07,00 nei locali dell’Associazione in piazzetta della Madonnella e in seconda convocazione sabato 18 marzo alle ore 17,00 nei locali del Centro socio culturale “Il Ponte” di Giulianello in piazza della Stazione, per discutere e deliberare sul seguente O.D.G.: 1) Comunicazioni del presidente; 2) Approvazione del bilancio consuntivo 2016; 3) Approvazione bilancio preventivo 2017; 4) Rinnovo cariche sociali; 5) Tesseramento anno 2017; 6) Varie ed eventuali. Mi auguro una presenza numerosa e partecipata dei soci. Al termine dell’assemblea, i soci ed eventuali accompagnatori che lo desiderano possono fermarsi presso il centro per una cena conviviale preparata dalle volontarie de “Il Ponte” al prezzo di € 10,00 (antipastino misto, primo, secondo, contorno, frutta, dolce, acqua e vino). Per ovvi motivi organizzativi si prega di comunicare la partecipazione alla cena al socio Aurelio Alessandroni (348.3882444) entro il giorno 11 marzo. Un cordiale saluto a tutti. Il presidente Prof. Enrico Mattoccia PAGINA 10 Giulianello la Farmacia San Giuliano ha aderito alla Giornata di Raccolta del Farmaco

Come ormai da alcuni anni, il secondo tunate tramite le associazioni di volon- Farmaco ha visto coinvolte oltre 3.600 sabato di Febbraio è stata celebrata la tariato che operano sul territorio. Sono farmacie in quasi tutte le province italia- “Giornata di Raccolta del Farmaco”, stati i farmacisti stessi a consigliare il ne. Nella scorsa edizione sono stati ac- ideata dal Banco Farmaceutico per con- tipo di medicinale di cui vi è maggiore quistati e donati a Banco Farmaceutico, trastare la povertà sanitaria. Questo FLUFD  IDUPDFL SHU XQ FRQ- fenomeno è in costante crescita, si WURYDORUHGLROWUH(XUR, calcola che oltre 12 milioni di italia- farmaci raccolti sono stati destinati QLHPLOLRQLGLIDPLJOLHKDQQRGR- a più di 1600 Enti caritativi che assi- vuto tagliare le visite mediche o gli VWRQRROWUHLQGLJHQWLHVHQ]D esami di accertamento per ragioni tetto in tutta Italia che non possono di tipo economico; purtroppo sono permettersi l’acquisto di medici- arrivati nell’angosciante condizione nali. La “Grf” si svolge sotto l’Al- di dover scegliere se mangiare o cu- to Patronato della Presidenza della rarsi. Repubblica, in collaborazione con Lo scorso 11 Febbraio, a Giulianello Aifa, Cdo Opere Sociali, Federfar- presso la Farmacia San Giuliano, dei PD)R¿)HGHUFKLPLFD$VVRVDOXWHH Dott.ri Montecuollo, sita in via Anita BFResearch. L’iniziativa è realizza- Garibaldi, dalle ore 08:30 alle 13:00 ta con il sostegno di Intesa Sanpaolo, e dalle 16:00 alle 20:00, è stato possibile necessità. Da rimarcare che i cittadini di Teva, Doc, EG EuroGenerici, Avvenire, acquistare uno o più farmaci da banco, Giulianello hanno risposto molto positi- TV2000, Mediafriends, Segretariato so- che non necessitavano di prescrizione vamente a questa bella e solidale inizia- ciale Rai e Pubblicità progresso. medica, destinati alle persone meno for- tiva. La XVII Giornata di Raccolta del (M.C.) Le Case della Vita

Raoul Wallenberg (1912-1947?) era un Budapest fu chiamato presso il coman- Lubianka, sarebbe morto nel 1947 (?). Il commerciante svedese che nel momen- do sovietico, fu arrestato e scomparve 17 ottobre 1989 l’URSS ha riconosciuto to della necessità non si tirò indietro o nel mistero sovietico: rinchiuso nella l’arresto di Wallenberg come un «tragico girò gli occhi dall’altra parte. La Svezia errore», restituendo tutti gli effetti per- lo accreditò come diplomatico presso la sonali alla sorella invitata appositamente sua ambasciata a Budapest ed egli mise a Mosca. Il suo nome è in benedizione il suo ruolo, le sue risorse, la sua vita al in tutto il mondo, ed è ovunque ricorda- servizio dei perseguitati dal Nazismo, to con una lapide, un monumento, una in quanto ebrei. Si calcola che insieme strada o con iniziative umanitarie. Il a Perlasca abbiano salvato oltre 10.000 Congresso americano, nel 2012, gli ha persone, con il sistema dei “passaporti di concesso la medaglia d’oro “in ricono- protezione”. scimento delle azioni eroiche durante il Quando le truppe sovietiche entrarono a VHFRQGR FRQÀLWWR PRQGLDOH´ ,O JUDQGH PAGINA 11 sopravvissuto e scrittore Elie Wisel, lo Giuseppe-De Merode di Roma ha GH¿Qu³XQXRPRVWUDRUGLQDULR´ riportato nel luogo del nascondi- La Fondazione Internazionale “Raoul glio alcuni rifugiati d’allora anco- Wallenberg”, fondata nel 2012 da Eduar- ra viventi, (Fausto Zabban, Gianni do Eurnekian, negli Stati Uniti, ha la Polgar); presenti esponenti della missione di sviluppare programmi edu- comunità ebraica di Roma (Ruth cativi e campagne di sensibilizzazione Dureghello, Sandro Di Castro, del pubblico sulla base dei valori della Noemi Di Segni, Mario Venezia). solidarietà e del coraggio civico, capi- Il momento più “drammatico e saldi etici dei salvatori dell’Olocausto e distensivo” sono state le testimo- della convivenza. La Fondazione sta re- nianze, raccontate dai presenti o cuperando quei luoghi che custodiscono lette dagli alunni: “Frequentavo la gesti eroici dai tempi della persecuzione terza elementare sotto falso nome razziale. e non mi ricordavo il mio nome: Fr. Pa- avvenire e avviene ogni volta che uno In questa ottica il 14 febbraio ha dichia- squalino andò a chiederlo a mio fratello si volge dall’altra parte a fronte di di- rato il Collegio S. Giuseppe-Istituto De in classe quinta” (Polgar). “Le suore del- scriminazioni brutali o sottili delle varie Merode “Casa di Vita”, per aver salvato la cucina, non sapendo dove mettere mio forme di bullismo. Poi in ogni famiglia gli Ebrei durante la persecuzione nazi- padre, lo nascosero dentro un pentolone” si conserva e vive la memoria, oltre che VWD ³3HU QRQ GLPHQWLFDUH LO VLJQL¿FDWR (Dennis Walter). LOGQD¿VLFRGLJHVWLYDORULD]LRQLFKH di questi rifugi, spesso aperti da uomini La attenzione maggiore è stata riservata orientano moralmente e spiritualmente e donne di chiesa ai fratelli maggiori,la al direttore dell’epoca, fratel Sigismon- le nuove generazioni. targa Casa di Vita rinnova gesti, recu- do Ugo Barbano, ricordato tra i Giusti Ai più giovani il collegio S. Giuseppe - pera tasselli di storie, libera memorie nel museo YadVashem di Gerusalemme. Istituto De Merode di Roma dice poco o individuali e collettive, trasforma pietre Tutti i presenti ne hanno onorato lo spi- nulla, ma a quelli di una certa età ricor- in simboli. Non si tratta solo di colloca- rito umano e cristiano, il coraggio nella da il “Collegio” di Albano Laziale, dove re targhe, in questo o quel luogo, rinno- opposizione al comando tedesco a Roma tanti rocchigiani hanno studiato prima e vando gratitudine, ma, ancor prima, di e nell’ospitare i perseguitati di ogni fede dopo la guerra. ULFRUGDUH¿DPPHOOHDFFHVHGD*LXVWLUL- R SDUWH SROLWLFD /D SUHVHQ]D GHO ¿JOLR Fratel Venanzio Vari, era di Rocca Mas- conosciuti come tali, o ancora anonimi Paolo Emilio, con la signora Maria Gio- sima, fu provinciale dei Fratelli delle - nel tempo delle tenebre” (Osservatore vanna ha arricchito la cerimonia con par- Scuole Cristiane di Albano, di Roma e Romano, 8 febbraio 2017). ticolari inediti di ieri e di oggi sulla sua delle isole del mar Egeo, fu fondatore Questo il senso della targa assegnata al S. attuale professione di insegnante negli del collegio La Salle di Benevento e di Giuseppe-De Merode, in onore dell’allo- Stati Uniti. altre istituzioni educative. Giuseppe il ra direttore Sigismondo Ugo Barbano. Un “generoso” lettore dello Sperone (se ³0ROLQDUR´HLVXRL¿JOLFHUWDPHQWHQH /D TXDOL¿FD +RXVH RI /LIH KD RQRUDWR c’è!), si domanderà: “Ma a me, di Rocca hanno sentito parlare perché era parente molte comunità religiose, come la curia Massima...?” La “Giornata della Memo- di sua madre: fu un grande! Un grande generale dei Cappuccini, il monastero di ria” della Shoah, il “Giorno del Ricordo” rocchigiano, un grande educatore, con Santa Brigida, il convento di nostra Si- delle Foibe, non sono celebrazioni reto- una grande eredità educante! gnora di Sion, il collegio Villa Mondra- riche, ma memoria vivente, ripensamen- gone di Frascati. Il riconoscimento al S. to di ciò che avvenne:potrebbe ancora Virginio Mattoccia VELLETRI al via la 23 a edizione della festa della camelie Nei giorni 1 e 2 APRILE si terrà a Velletri la 23a edizione della ormai tradizionale FESTA DELLE CAMELIE; in quei giorni le vie della città ed i giardini pubblici saranno occupati da tanti vivai- VWLSURYHQLHQWLGDWXWWRLOWHUULWRULRFKHSUHVHQWHUDQQROHLQ¿QLWH qualità di camelie con i loro sgargianti colori e le loro delicate sfu- mature. Le camelie attecchiscono con molta facilità nel territorio YHOLWHUQR¿QRDGLYHQWDUHYHULHSURSULDOEHULHOHWURYLDPRLQTXDVL tutti i giardini in città e in campagna. Una delle iniziative più simpatiche del Comitato Festeggiamenti è quella di con- durre i visitatori nelle campagne di Velletri (con pulmini del Comune, gratuitamente) a vedere queste bellissime piante ¿RULWHQHLJLDUGLQLSULYDWLGHLFLWWDGLQLFKHSHUO¶RFFDVLRQHDSURQRLFDQFHOOLGHOOHORURSURSULHWjSHUSHUPHWWHUHDWXWWLGL ammirare camelie meravigliose dai vivaci colori. L. Magini (Continua a pag 14) PAGINA 12

LINGUA E LINGUACCIA Rubrica del prof. Mario Rinaldi per parlare e scrivere correttamente la nostra lingua

DA CHI CI PUÒ a chi non vuol capire; con “essere un un dottore morto” (la salute è più im- VENIRE L'AIUTO asino calzato e vestito” si suole indi- portante anche dello stesso sapere). care un grande ignorante; “qui casca Si può dire che tutte o quasi tutte le fa- Fino alla metà del secolo scorso la l’asino” si dice quando per qualcuno miglie dei contadini avevano anche le maggior parte della popolazione ita- c’è il pericolo di fare errori. galline che garantivano uova e carne liana viveva nei paesi e la loro occu- Con “un asino risalito” si vuole qua- per la famiglia. La piccola testa della pazione principale era l’agricoltura OL¿FDUH XQD SHUVRQD LJQRUDQWH FKH VL gallina ha suggerito il detto “avere un che permetteva ad ogni famiglia di è arricchita; “avere la bellezza dell’a- cervello di gallina” pronunciato spes- garantire almeno il cibo per un anno. sino” si dice per indicare quella della so per chi si mostra poco intelligente; Il lavoro dei campi era duro e conti- gioventù; “il calcio dell’asino” espri- le galline che razzolano liberamente, nuo e non sempre i prodotti che si ri- me l’atto vile di chi colpisce una per- quando comincia a imbrunire si ri- cavavano erano soddisfacenti, anche sona prima riverita quando è decaduta; tirano nel pollaio e ciò spinge a dire perché talora le condizioni climatiche “legare l’asino dove vuole il padrone” che chi va a letto molto presto, è so- non erano favorevoli. è obbedire per quieto vivere a chi co- lito ”andare a letto con le galline” e il Solo dopo la seconda guerra mondia- manda ed è segno di poca indipenden- modo con cui esse cercano il cibo ha le le cose nelle campagne sono mu- za. dato origine all’espressione “predica- tate. Si è iniziato a lavorare con le “Fare, essere come l’asino di Buri- re bene e razzolare male” che si dice macchine con grande vantaggio per le dano” si dice di chi rimane indeciso di chi si comporta bene solo a parole. persone; nello stesso tempo in Italia TXDQGRGHYHIDUHXQDVFHOWDGLI¿FLOH Può capitare di “avere la pelle di gal- c’è stato un notevole sviluppo indu- %XULGDQR ¿ORVRIR PHGLHYDOH GHO VH- lina” quando si rabbrividisce per la striale e molti contadini, specie del colo XIV, sosteneva che le azioni non paura o per l’emozione; la “scrittura sud si sono trasferiti al nord (e spes- sono determinate da stimoli esterni, a zampa di gallina” è quella irregola- so erano malvisti) impiegandosi nelle perché se fosse così, anche un asino re (come le impronte delle galline) e varie industrie. messo a uguale distanza tra due muc- poco intellegibile; con “zampe di gal- Poiché per tanto tempo la popolazio- FKLXJXDOLGL¿HQRQRQVLGHFLGHUHEEH lina”si indicano pure le rughe che si ne era vissuta nei piccoli centri e nel- e morirebbe di fame. fanno agli angoli degli occhi. le campagne, le varie condizioni della Già Dante per una situazione parti- “La gallina dalle uova d’oro” non è ORURYLWDKDQQRLQÀXLWRQHOORURPRGR colare, preso da due dubbi, incerto mai esistita, ma con questo detto si in- di pensare e di parlare e tutto poteva su quale prima chiedere la soluzione, dica chi garantisce buoni e facili gua- dare spunto al modo con cui esprime- dice “Intra due cibi distanti e moventi GDJQL³HVVHUHFUHGHUVLLO¿JOLRGHOOD vano le loro idee. - d’un modo, prima si morria (si mori- gallina bianca” si dice di chi si ritiene Molti detti che noi oggi possiamo rebbe) di fame - che liber’ uomo l’un privilegiato, esente da certi doveri. usare per dire ciò che pensiamo ri- recasse ai denti” (Par. IV, 1-3). La gallina ha dato origine ad alcuni chiamano quei tempi. 3URYHUELVLJQL¿FDWLYLVRQR³DODYDUHOD proverbi: “gallina che canta ha fatto Spesso diciamo espressioni con rifer- testa all’asino si perderanno tempo e l’uovo” si ripete quando uno si affan- mento agli animali anche se non c’è sapone”(è inutile ragionare con chi è na a discolparsi, ma forse è per lo più stato nessun contatto con loro e non ignorante, “meglio un asino vivo che colpevole; “chi gallina nasce convien se ne è avuta la possibilità di servir- FKHUD]]ROL´FKHVLULIHULVFHDTXHL¿- sene; sono detti che derivano molto gli che seguono i genitori nel malco- spesso dall’esperienza di vita fatta da stume; “meglio un uovo oggi che la chi ci ha preceduto nel passato con gallina domani”, è meglio contentarsi quegli animali e a seconda del loro del poco che è sicuro invece di aspet- WLSRVRQRHVSUHVVLRQLVLJQL¿FDWLYHDQ- tare qualcosa molto incerta; “gallina che delle nostre idee. vecchia fa buon brodo” si dice di una Per il contadino di allora era di gran- persona avanti negli anni, utile per la de aiuto l’asino che spesso trasporta- sua esperienza o di una cosa antica va carichi pesanti o soma e per questo che è migliore di quelle più nuove. detto pure somaro. Talora assumeva Due soli animali ci sono di aiuto in- DWWHJJLDPHQWL GL UL¿XWR H TXHVWR QH consapevolmente per esprimere le no- ha fatto il simbolo della testardaggi- stre idee, i nostri giudizi. ne e abbiamo il detto “Duro, testardo come, più di un asino”, spesso riferito Mario Rinaldi PAGINA 13

RICORDO DEI NOSTRI MORTI Marina Stirpe Lo scorso 31 gennaio, proprio mentre stavamo andando in stampa per il numero di febbraio, DEELDPRDSSUHVRODWULVWHQRWL]LDGHOODLPSURYYLVDPRUWHGL0DULQD6WLUSHGLVROLDQQL1RQ avendo avuto il tempo materiale di ricordarla la volta scorsa, ci sembra doveroso commemorarla ora. Nel nostro piccolo paese ci conosciamo tutti e quando (ahimè) muore una persona del posto è come se venisse a mancare una cara parente. Marina era donna solare, sempre disponibile al dialogo, ogni volta che la incontravo era la prima a salutare e sovente mi intratteneva per scam- biare due parole, in modo particolare mi chiedeva notizie relative all’andamento meteorologico di Rocca Massima. Come lo ha ricordato anche il Parroco, nell’omelia del funerale, Marina era molto devota alla no- stra Madonna Della Pietà ed era solita andare in processione a piedi nudi come segno imprescin- dibile della sua devozione. È deceduta improvvisamente per una complicanza respiratoria, dopo XQDEUXWWDHSHUVLVWHQWHLQÀXHQ]DODVFLDQGRVJRPHQWLHFRVWHUQDWLLOPDULWR1DQGR/LEHUDWLL¿JOL Angelo e Gianluca, le nuore, i nipoti, i famigliari e noi tutti. Il nipote Enrico ha voluto ricordare la zia Marina, alla quale era molto legato, con un piccolo pensiero che riportiamo di seguito: “Ecco che improvvisamente mi torna in mente zia Marina che scende, con passo lesto, la discesa del Monumento, la saluto e lei di rimando mi dice - PDVWD¶JLjMHFFRDOOD5RFFDD&RULSUzSULRQRQFL abbùzzi -. Era fatta così, sempre con il sorriso sulla bocca e se qualche volta mi riprendeva lo faceva con benevolenza, senza farmelo pesare. Ora mi è impossibile non pensare a lei, il macigno che pesa sul mio cuore è enorme! Soltanto il suo bel ricordo può alleviare il mio dolore. Ecco, voglio ricordare così mia zia Marina, sorridente e buona d’animo. Voglio ancora regalare un forte abbraccio a zio Nando e ai miei cugini. Ciao zi’, riposa in pace!”. Dopo questo bel ricordo di Enrico, anche noi della Redazione ci uniamo al dolore di Nando e di tutti i famigliari, esprimendo loro le nostre più vive e sincere condoglianze. (A.A.) Gismondo Lucarelli Caro Gismondo, ci hai lasciati silenziosamente, come era tua abitudine nella vita per non distur- bare nessuno. Chiamarti amico è poco, perché sei stato come un fratello. Ricordo i nostri primi incontri e giochi, prima ancora di andare a scuola, quando correvamo da una casa all’altra, quan- do le nostre mamme lavavano la biancheria vicine al pozzo, come pure quando i papà facevano qualcosa insieme e noi eravamo gli spettatori. Tu sei andato a scuola prima di me perché sei più grande, ma non abbiamo smesso di incontrarci. Le nostre famiglie si volevano (e si vogliono) bene e si aiutavano in tutto ciò che potevano. Finita la scuola ci siamo visti di meno ma non dimenticati, anche perché le nostre case erano vicine e per raggiungere la tua la strada passava di- nanzi alla nostra. Col cambiamento di residenza siamo andati un po’ distanti gli uni dagli altri, ma non è diminuito l’affetto che c’era tra le nostre famiglie; abbiamo continuato sempre così, anche GRSRLOPDWULPRQLR+RYLVWRFUHVFHUHLWXRL¿JOLFKHPLKDQQRYROXWREHQHHTXDQGRqDUULYDWRLO momento hanno benvoluto al mio. Tutti gli eventi delle nostre famiglie ci hanno sempre riuniti insieme tutti; ogni festa ci hai voluti presenti e noi ci siamo sentiti come persone di una medesima famiglia; così ti pensiamo e così continueremo a ricordarti: lavoratore, cordiale, preciso, onesto, come un membro di famiglia; continueremo a volerci bene come tu ci hai insegnato. Hai sempre lavorato sodo sia per i tuoi terreni, sia quando sei stato responsabile di quelli degli altri che ti hanno rispettato ed apprez- zato; la mia famiglia (mio fratello compreso) ti pensa sempre ed ammira la tua schiettezza, unita al rispetto degli altri, alla cordialità. /DWXDPDQFDQ]DFLDGGRORUDPDVLDPRRUJRJOLRVLGLSHQVDUWLDQRLYLFLQRJHQHURVRSDFL¿FRDOWUXLVWDULVSHWWRVRGLWXWWL Assieme alla tua famiglia, a tutti quelli che ti hanno conosciuto, ti ricorderemo con affetto e ammirazione. Enrico Mattoccia

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Da pag 11 Poco si sa su come questa pianta, originaria della Cina, si sia acclimatata così bene in Europa e in particolare in Italia. La Camelia Japonica, cioè la camelia che conosciamo noi, appartiene alla stessa famiglia della Camelia Sinensis, cioè la pianta del tè. Fatta questa premessa, possiamo dire che l’introduzione della camelia in Europa avvenne quasi per...scherzo! Un gruppo GLPHUFDQWLEULWDQQLFLUHFDWLVLLQ&LQDQHOHEEHPRGRGLDVVDJJLDUHLOWqSLDQWDVFRQRVFLXWDLQ2FFLGHQWH7URYD- tolo molto gradevole e desiderosi di importare la nuova pianta in Inghilterra, ne chiesero alcuni esemplari, accorgendosi solo al loro rientro in patria che i cinesi avevano dato loro piante di FDPHOLDMDSRQLFDPROWREHOOHDOOD¿RULWXUDPDFRQ foglie coriacee e prive di qualsiasi aroma. Il nuovo tipo di pianta ebbe comunque un enorme successo anche se diverso GDTXHOORSHUFXLHUDVWDWRLPSRUWDWRLQ(XURSD$OOD¿QHGHO6HWWHFHQWRYHQQHSRUWDWDLQ,WDOLDODSULPDSLDQWDGLFDPHOLH esemplare tuttora esistente nel parco della Reggia di Caserta, messa a dimora nel cosiddetto Giardino Inglese. Durante i due giorni della Festa delle Camelie, sarà visitabile da parte del pubblico anche il “Sito Archeologico delle Stimmate”, vero e proprio gioiello archeologico della città di Velletri. Il Gruppo Archeologico Veliterno ne cura l’apertura, la custodia e l’informazione al pubblico con i seguenti orari: sabato 10,00-12,30 / 16,30-18,30 domenica 10,00-12,30 / 16,30-18,30. Luciana Magini CENTRO SOCIO CULTURALE “IL PONTE” Momenti di vita associativa

contributo potrà coprire solo una pic- venute anche dai paesi vicini, ha reso cola parte delle tante esigenze che ci la festa ancor più interessante sono in quei luoghi sconquassati dal terremoto ma abbiamo voluto manda- 3 - Il giorno 18 è trascorso all’inse- re loro un messaggio di solidarietà e gna del Carnevale con molti soci che di vicinanza. si sono fatti coinvolgere in pieno dal- lo spirito del Carnevale che vuole che 2 - Il giorno 16, come da antica tra- ognuno esca un po’ dallo schema e dizione paesana, si è festeggiato san che si abbandoni all’allegria anche Giulianitto. Una gustosissima pasta cambiando aspetto attraverso il trave- e fagioli ha fatto da prologo all’ac- stimento. La cena in maschera è sta- censione della “matticella” preparata ta un’occasione di sano divertimento nella piazza antistante la sede sociale. HGqVWDWDDQFKHULSHWXWDLOJLRUQR “Il Ponte” non poteva non contribu- quando ormai il Carnevale era agli ire a rinverdire questa festa proprio sgoccioli. perché gli anziani sono quelli che più sono legati alle tradizioni perché più 4 - Il giorno 8 marzo, festa della don- Eccoci all’appuntamento mensile con a lungo le hanno vissute e desiderano na, “Il Ponte” sarà presente nella scuo- le attività del Centro “Il Ponte”. YHGHUOHYLYHUHDQFKHGDLORUR¿JOLHQL- la per partecipare alla manifestazione Sono quattro gli eventi che vogliamo poti quasi come un passaggio di testi- SHUVRWWROLQHDUHOD¿JXUDGHOODGRQQD segnalarvi: mone. Queste feste vanno veramente nella nostra società, per riconoscere le salvaguardate perché in questa società FRQTXLVWHIDWWHHSHUULÀHWWHUHVXTXDQ- 1 - /D FHQD GL EHQH¿FLHQ]D RUJDQL]- moderna che ci spinge a chiuderci to ancora c’è da fare! zata il giorno 11 per raccogliere nel recinto casa- in favore delle popolazioni del Centro lingo davanti a uno Italia colpite dal terremoto. Vista la schermo o un video ¿QDOLWj L VRFL FKH KDQQR SDUWHFLSDWR possono rappresen- alla cena sono stati piuttosto numerosi tare una occasione e si è riusciti a raccogliere la somma di socializzazione e di 400 euro che è stata inviata ai ter- rinsaldare il senso UHPRWDWL FRQ XQ ERQL¿FR EDQFDULR OD di appartenenza a FXL FRSLD q DI¿VVD DOOD EDFKHFD GHO una comunità. Centro. Le necessità di questi nostri La partecipazione connazionali sono tante e il nostro di molte persone, PAGINA 15

FRIGGITELLI O FRIARELLI? - Attenzione alla “i”

Nel frattempo entra Aurelio che VSHVVR YHQJRQR IULWWL LQ XQ ¿OR G¶ROLR H vedendoci indaffarati con Lo Spe- questo determinerebbe il loro nome tra- rone tra le mani si incuriosisce e, ducibile come “che si friggono”; anche una volta appreso di che stavamo ³IULDUHOOR´KDORVWHVVRVLJQL¿FDWRSHUFXL parlando, sostiene che sicuramen- vengono chiamati in un modo o nell’altro te avrà ragione la signora Cirino indifferentemente. Ma le cose si compli- perché veramente esperta e appas- cano perché al Sud chiamano “friarielli” sionata di cucina...Segue un breve FRQXQD³L´LQSL OHLQ¿RUHVFHQ]HDS- Il mese scorso la ricetta proposta dalla scambio di battute (anch’io avevo sempre pena sviluppate delle cime di rapa che signora Antonella Cirino, nella rubrica sentito chiamare questi peperoni friggitel- anch’esse spesso vengono cucinate fritte. che cura su questo giornale ormai da al- li) e subito mettiamo mani ai telefonini; Al dunque la nostra massaia Antonella cuni anni, ha suscitato una discussione fra ormai con i telefonini, che sono dei veri e Cirino nella sua ricetta “Friarelli ripieni “forchettoni”. propri computer e utilizzando Internet, si alle acciughe” è stata precisa perché non Il giorno dopo dell’uscita de Lo Sperone possono ottenere notizie in pochi minuti. ha usato il termine “friarielli”. entro nel bar di Rocca Massima e trovo Una volta digitato “friarelli” ci appaiono 0DODFRVDQRQq¿QLWDOuODGLVFXVVLRQHVL il dottor Franco Coriddi che mi fa: “Su una serie di foto: alcune con i peperoni è allungata sulla bontà di questi prodotti; Lo Sperone c’è un errore!”. Naturalmente piccoli e altre con le cimette di rapa. Le ognuno raccontava come li aveva gustati chiedo di che errore si tratta, e lui: “Que- verdure appartengono a famiglie vegetali e in che zona d’Italia e mentre raccontava sta mattina due signore di Cori che stava- diverse e allora: come era possibile che SDUHYDVWHVVHOHFFDQGRVLLEDI¿HRJQXQR no leggendo Lo Sperone hanno fatto no- venivano indicate con lo stesso nome? pensava in cuor suo: “Ma come saranno tare che sulla ricetta della massaia di pag Qualche altro “clic” e troviamo una serie i friggitelli preparati dalla signora Anto- YHQLYDQRFKLDPDWL³IULDUHOOL´LSHSHUR- SLXWWRVWROXQJDGLGH¿QL]LRQLHVSLHJD]LR- nella?” perché per i noi “forchettoni” i ni piccoli verdi mentre con quel termine ni leggendo le quali pare che la differenza nomi sono secondari: quello che conta è si indicano le cime di rapa tipiche della la faccia la lettera “i”. il gusto! cucina napoletana e barese; i peperonetti Leggiamo e scopriamo che i “friggitelli” verdi si chiamano “friggitelli”. sono i piccoli peperoni verdi allungati che Remo Del Ferraro LE RICETTE DELLA MASSAIA Finocchi al pecorino Ingredienti¿QRFFKLJUGLPDQGRUOHJUGLSHFRULQRJUDWWXJLDWRXRYDIHWWHGL pancarré - Farina- olio extravergine di oliva - sale. Preparazione3XOLWHL¿QRFFKLHOLPLQDQGROHIRJOLHHVWHUQHSLGXUHODYDWHOLDVFLXJDWHOLHWD- gliateli a fettine sottili. Scaldate abbondante acqua in una pentola e quando inizierà a bollire scot- WDWHYLL¿QRFFKLSHUXQPLQXWR6JRFFLRODWHOLIDWHOLUDIIUHGGDUHHDVFLXJDWHOLFRQXQWHOR3DVVDWH al mixer le fette di pancarré private della crosta insieme alle mandorle, trasferite il mix ottenuto in una ciotola e mescolatevi il pecorino grattugiato. Sbattete le uova in un piatto con un pizzico di VDOH,QIDULQDWHL¿QRFFKLSDVVDWHOLQHOO¶XRYRHSRLQHOFRPSRVWRGLSDQHIDFHQGRDGHULUHLQPRGR XQLIRUPHTXLQGLIULJJHWHOLLQDEERQGDQWHROLRFDOGR¿QFKpULVXOWHUDQQRGRUDWL6JRFFLRODWHOLVX carta assorbente da cucina, salateli e serviteli caldissimi. Antonella Cirino PAGINA 16

EDITRICE ASSOC. CULTURALE “MONS. GIUSEPPE CENTRA” MONTALBANO….MANIA Piazzetta della Madonnella,1 Il commissario Salvo Montalbano: personaggio straordinario ideato da Andrea Camil- 04010 Rocca Massima (LT) leri e poi diventato anche trasposizione televisiva attraverso i seguitissimi episodi della ¿FWLRQ Cosa ha di così affascinante da essere tanto amato ed apprezzato dal vasto pubblico letterario e televisivo? Cosa lo rende così carismatico? Perché così tante persone lo seguono da anni e sempre con rinnovato piacere? Si tratta sicuramente di un personaggio dalle molte sfaccettature, fatto di luci e di om- bre proprio come l’umanità più vera e sincera. È un uomo imperfetto, con le proprie www.associazionecentra.it paure o rigidità e a volte sbaglia. Non è un supereroe E-mail: [email protected] irraggiungibile arrivato da un altro pianeta o con su- Tel. 06.96699010 - Cell. 348.3882444 per poteri per rimettere tutte le cose al giusto posto: C.F. 91056160590 fa del suo meglio, è arguto, intelligente e molto ri- Direttore Responsabile: ÀHVVLYRPDFRPXQTXHXQHVVHUHXPDQRHSHUWDQWR Virginio Mattoccia soggetto anch’egli ad errore. Le persone lo apprez- zano perché ne colgono proprio l’aspetto più vero Responsabili - Redazione, Sviluppo e Diffusione: HDYROWHUXYLGRHVFRPRGR/H¿VVD]LRQLGHOFRP Aurelio Alessandroni missario, come ad esempio quella di voler mangiare Remo Del Ferraro senza essere interrotto per nessun motivo, diventano amabili e il pubblico le accoglie Enrico Mattoccia rivedendo in esse anche le proprie debolezze. Un altro aspetto molto importante è che Salvo Montalbano non è un’icona immutabi- Questo numero è stato inviato in tipografia per la stampa le sempre uguale a sé stesso: al contrario il personaggio si evolve nel tempo, cresce, 28 FEBBRAIO 2017 matura, acquisisce nuova consapevolezza e anche i suoi stati d’animo sono spesso un ISCRIZIONE AL N° 1017 DEL 15 / 01 / 2002 ULÀHVVRGLTXHVWDHYROX]LRQH DEL REGISTRO NAZIONALE DELLA STAMPA Il commissario inoltre possiede punti di riferimento stabili e rassicuranti: innanzitutto DEL TRIBUNALE DI LATINA la sua terra con l’amore e l’attaccamento per le sue tradizioni, il mare linfa vitale, il Stampa: Nuova Grafica 87 srl gusto per il buon cibo. In un mondo che cambia continuamente e vorticosamente, c’è Via del Tavolato, 2597 - (LT) bisogno di punti di riferimento che offrono certezza come fossero dei “porti sicuri” Tel. 0773.86227 GRYH DSSURGDUH DQFKH QHL PRPHQWL SL GLI¿FLOL 0RQWDOEDQR KD XQ senso profondo Questo numero è stampato in 1.500 copie di giustizia, basato non solo sul rispetto della Legge ma anche su valori e principi di e distribuito gratuitamente buon senso che si adattano caso per caso, perché il commissario di Vigata soprattutto I manoscritti anche se non pubblicati non si restituiscono comprende l’uomo e la sua natura: non condanna a priori, cerca prima di comprendere e quando possibile di aiutare. Sono proprio queste caratteristiche che gli permettono La testata de “Lo Sperone” si riserva il di affacciarsi verso l’abisso della malvagità, delle cattive azioni o dei soprusi, ma di pieno ed esclusivo diritto di pubblicazio- rimanere sostanzialmente integro: Montalbano possiede una morale molto forte, co- ne e stampa a propria insindacabile di- screzione senza alcun preavviso ne auto- struita su valori universali e saggia. Il commissario, dopo anni di esperienza sul campo, rizzazione. La collaborazione, a qualsiasi rimane ancora “sconvolto” dalle brutture del mondo, mai indifferente. livello e sotto qualsiasi forma, è gratuita Nelle storie raccontate da Camilleri, e anche nella trasposizione televisiva, c’è tanta salvo esplicito e scritto diverso accordo. bellezza: l’incanto dei luoghi, del mare, dell’arte, tutto ambientato nella splendida Si- Manoscritti, foto ed altro anche se non cilia, terra dalle tinte forti e di grande bellezza. Le persone cercano questa bellezza che pubblicati non si restituiscono. Ripro- invita ad essere migliori e che regala immediato benessere e senso di appagamento. duzioni e citazioni sono lecite, purché La “Montalbano mania” allora, lungi da essere una malattia, può essere una piacevole si citi, espressamente e in forma com- cura per l’anima. pleta la fonte, autore dell’articolo, titolo dell’articolo, numero, data e pagina della Dott.ssa Nicoletta Agozzino • Psicologa Psicoterapeuta testata. [email protected]