Omaggio a Vangjush MIO

a cura di_curated by Vladimir Myrtezai (Grosha) Migena Hajdari Dedicato, a mio padre che ho adorato per i suoi valori come uomo, per il talento, con il pennello ha sapu- to trasmettere sulla tela calore e colori diventando il poeta della natura.

Dedicated, to my father which I adored for his val- ues as a man, for talent, with paintbrush he knew to transmit on canvas heat and colors becoming the poet of nature.

Rozeta V. Mio

V a n g j u s h Mio 2 3 V a n g j u s h Mio Omaggio a Ringraziamenti_Thanks to Vangjush MIO Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica d’ Edi Rama Mostra_Exhibition 16 Ma r z o - 22 Ap r i l e 2018 Ministero della Cultura d’Albania Ve n e z i a Mirela Kumbaro Sala Tiziano Centro Culturale Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dei Beni Culturali in Albania Don Orione Artigianelli Silva Breshani Dorsoduro 909/a tel. 0039 041 5224077 Sovrintendenza Beni Culturali di Venezia [email protected] Comune Città di Venezia Sponsor Centro Culturale Don Orione Artigianelli Rozeta V. Mio Galleria dell’Arte, Korce Kristi Ktona

Production & Sale of Electric Energy

Mostra e catalogo a cura di_Exhibition and catalogue curated by Vigilanza_safety Vladimir Myrtezai (Grosha), Migena Hajdari Vaso Ufficio Stampa_Press Office Organizzazione_organization Pierrepi

Crediti fotografici_Photographics credits Rozeta V. Mio

Fotografie opere_Photographics of the works Studio Dori

La mostra è stata realizzata con il Patrocinio di_the Exhibition is under the patronage of Editore_Publisher Ministero Orizzonti Arte PER i beni e le attività Graphic Designer culturali Vittorio Peluzzi

Stampato da_Printed by CITTA’ DI Orizzonti Arte VENEZIA

È mio dovere, per quanto mi è possibile, coltivare l’anima del mio popolo attraverso Rozeta V. Mio, 2018 l’arte. All Rights Reserved. No part of this publication may be It is my duty to cultivate the spirit of my reproduced, stored in a retrieval system, or transmit- people the beat I can through art. ted, in any form or by any means, electronic, mechani- Vangjush MIO cal, photocopying, recording, or otherwise, without the prior written permission of Rozeta V. Mio.

V a n g j u s h Mio 4 Vladimir Myrtezai (Grosha) visioni e differenze che conservano nel tempo una serie se potessimo dirlo, che aveva qualcosa da dare alle ge- di storie lineari di lettura dell’arte, la loro posizione tra- nerazioni dopo di lui. smettitiva in un complesso allo scopo di una espansione La sua creatività va fino ai limiti di un “metodo” fuori dal- delle autostrade di comunicazione, che in qualche modo le cornici imposti dal realismo socialista, testimoniando è onnipresente nella relazione universale tra culture. in questo modo che in un tempo aggressivo e di proibi- La recensione culturale di un fenomeno, che sia l’arte zionismo, ce ne sono spazi in cui è possibile autoisolarsi, o che siano gli spazi più ridotti delle culture, non fa di anche se temporaneamente sia. meno, ma sempre di più e ancora di più rileggere da Letto e riletto all’interno del contesto, Vangjush Mio ri- una nuova prospettiva rigenerante attraverso i dati e le mane uno dei pionieri della luce nel dipinto, o un’espe- indicazioni che accadono e che sono accaduti nelle storie rienza del plein air nelle circostanze di libertà. lineari degli artisti o dei movimenti artistici nei luoghi Nelle pubblicazioni opinionali, fu percepito come un pel- diversi del pianeta, come inevitabili stazioni da dove ha legrino che ha costruito tutte le sue energie sul grande avuto l’origine, l’idea e l’innovazione culturale non solo atto di rinascita dell’immagine nazionale del paese. nel dominio delle arti. Uno scopo misto con gli sforzi di tutte le élite raggrup- Il motivo per cui siamo a Venezia, in questo Centro Cul- pate in piccole unità civiche per aumentare questa sen- turale, è un impulso per rivedere le posizioni culturali a sibilità, che in realtà era un leitmotiv di intellettuali del partire dal “macchinario” che contraddistingue le culture. tempo: scrittori, studiosi, mistici, artigiani, commercianti Vangjush Mio: L’arte della luce in pittura Intermediando il tempo come variabile e le minute circo- sporadici e grandi patrioti. stanze che ci tirano per la giacca, lo strato di questo atto Vangjush Mio: the art of light in painting tende ad essere “attività”, diventa più leggibile, almeno Questo impulso ha spinto tutti gli intellettuali in un credo per ora. personale. Non fu scritto, ma se studi questa fase storica in cui Mio impone la sua influenza pubblica, si sente esattamen- Posizionati nel tempo, abbiamo mirato un’autore che non te questa atmosfera. Con un linguaggio della riproduzione proviene dal futuro, come una previsione, ma dal pas- diretta quasi realistica, lui stava strutturando la ricostru- Interpretando il rapporto delle differenze tra cultura e sato come una lezione_esperienza, dando un significa- zione delle verosimiglianze visive, dove tanti pezzi messi arte, Thomas L. Friedman, editorialista del New York to tempestivo a tale differenza ottenendo una distanza insieme formarono un’immagine intera ottimistica della Times, ha proclamato con gioia che the world is flat - il sufficiente di fronte al tempo come valore condiviso con sua terra nativa. “mondo è piatto” (“A Brief History of the Twenty-first l’altro, e non come un’oggetto da museo. Visto quasi un secolo dopo, Mio ci presenta nei giorni Century“), che ci informa la profezia “del villaggio glo- Naturalmente il pittore scelto da noi, Vangjush Mio, d’oggi come una missione compiuta, che segna una tap- bale“ di McLuhan che si stava realizzando sotto ai nostri dev’essere distinto ed indagato nella mappa degli svilup- pa ben precisa, un territorio che mantiene con dignità la occhi, grazie alle promesse reciproche tra l’economia e pi moderni vissuti. Nell’arte della pittura, Mio rappresen- sua firma. la tecnologia (Francis Balle). ta una luce mediterranea, quasi emblematica nella sua Ovviamente, il mondo non è piatto, ma la tecnologia stessa radiazione. Questa radiazione è indirizzata dalla Stiamo per resuscitare ora l’eredità di Mio, a scopo di e la globalizzazione, strada facendo l’hanno appiattito, critica e dagli atteggiamenti politici di quel periodo, no- poter dare luce alla sua identità del dipinto nel nostro come l’avvertiva il Friedman stesso. Anzi, è proprio l’in- nostante l’interferenza allo scopo di frenare le tendenze paese, ma anche all’arte come valore storico o segno contrario: le civiltà si perpetuano facendo credere che politiche, che colmarono coll’arte all’interno della piatta- regionale che ha la possibilità di entrare in risonanza al- accettano di cambiare, con l’unico scopo di non cam- forma del realismo socialista. Ma, tuttavia, è riuscito a meno in due onde di tempo: ieri e oggi. biare nulla. Un mondo diviso tra queste aree di civil- darci un quadro che puntò verso un contatto diretto con Roma, Firenze, Venezia e Bucarest sperimenteranno ul- tà rimane un meraviglioso “macchinario” che produce la natura, con la maestria e con una forza documentaria teriori comunicazioni, un pezzo “esotico” all’interno della differenze, o diversità, per essere più “corretti” con la di un’immagine di un’arte fattibile... comune mappa europea, che, con i suoi alti e bassi, ren- terminologia convenzionale. In effetti, fu anche l’eco delle idee del Rinascimento Na- de posto anche a Mio, mettendoci in un movimento e in zionale in Albania che ha lasciato il segno su Mio. un dialogo culturale tra popoli e territori. Oggi più che mai, codesto macchinario ottiene diversi strumenti che prima non ha avuto, se ammettiamo di Comparativamente e in armonia con le altre arti del tem- Siamo a Venezia oggi, appunto per marciare insieme con definire la cultura come un sistema di punti di risorse e po, il suo contributo è notevole per la razza degli artisti, le sue testimonianze creative, ritoccando queste aree di riferimento che permette ad ogni individuo e ad ogni dove attraverso l’intuizione e la sopravvivenza incorni- della cultura sotto il cielo della comunicazione comunita- gruppo di pensare, agire ed esprimere liberamente. ciò l’immagine del tempo, come un segno lussureggiante ria. Un irraggiamento senza confini e piccole trame ter- Nel giardino di queste diverse culture, che in qualche che solo randagia. ritoriali, come uno sforzo che esalta la diversità culturale modo sono il repertorio delle regole di comportamen- La sua eredità nel campo delle arti visive, non è che si al servizio del benessere intellettuale ed emotivo. Mio ha to, dei simboli o delle percezioni che incarnano i valori distingue per un eventuale movimento radicale, ma si tutti i numeri per sedurre oltre le convenzioni o le guide espressi in modo diseguale, diamo a noi stessi o ap- inoltra come novità della luce sul dipinto, e, a livello na- culturali e turistiche di Venezia e dintorni. profittiamo di quello che abbiamo chiamato l’identità. zionale rappresenta una “macchia”, che il tempo salva Mio tenta di essere un passaporto valido alla stazione Oggi più che mai, siamo tutti molto vicini ad un numero come un valore. In un senso più ampio dell’impatto, il lin- fuori del confine, come uno dei pellegrini della grande sempre maggiore di culture specifiche, divise tra loro guaggio artistico di Mio prende lo spunto dalle tradizioni notizia di un mondo senza frontiere. regionali o dalle scuole in cui ha studiato. Ancora una volta dimostra di poter stare con onore nei tramite le appartenenze, i riferimenti e vari consensi e Mio fa parte di un piccolo gruppo di artisti che ha mo- più importanti musei, con il giusto carico di un missio- talvolta anche dai contrasti. derato e orientato i gusti estetici ed ha creato l’humus nario della cultura in generale e del suo paese in parti- In questa profezia del “villaggio globale”, dove soffia- necessario per i movimenti futuri. Lasciò un dipinto lirico, colare. no venti di libertà d’espressione, vengono lette suddi-

V a n g j u s h Mio 6 7 V a n g j u s h Mio The cultural review of a phenomenon, be it art or reduced cul- boundaries imposed of the socialist realism, thus proving us that tural space, gives much more regarding the re-reading from a even at aggressive or prohibited times, one can find places to new and regenerative angle, of the clues and signs of what is withdraw himself, even for a while. and what has changed in the linear stories of the artists and art Having been read several times, within the context, Vangjush movements in different countries around the globe, as inevitable Mio remains one of the pionieers of light in painting, or an ex- stations from where ideas and cultural innovation stem from not perience of plain air in the circumstances of freedom. only in the arts domain. In the postings of opinions, he was perceived as a pilgrim, who The reason why we are in Venice, in this museum, is a stimulus to built all his energy on the great act of revival of the national review the cultural positions from that “machinery” which makes image of the country. A mixed purpose in the efforts of all elite the difference between these cultures. By interlinking the time groups gathered into small civic units to increase this sensitivity, as a variable with the “tiny” circumstances that pull us from the which was in fact a motto of intellectuals of the time: writers, ground, the layer of this action that seeks to be an activity, it scholars, mystics, craftsmen, sporadic merchants or great pa- becomes more legible, at least for now. triots. Positioned in time, we draw our attention towards an author This impulse directed all the groups of intellectuals into one of who does not come from the future, but rather from the past, bringing us lessons/experience, thus giving timely meaning to their own creed. It has not been written, but if we are to study this difference by taking sufficient distance in confrontation with this historical phase where Mio has left his public influence, you In one of his interpretations, regarding the differences in cultu- time as a value shared with others, and not as an object being can feel exactly this atmosphere. With a nearly realistic direct re and art, Thomas L. Friedman, editor of New York Times, said museumified. language of reproduction, he was structuring the reconstruction joyfully “the world is flat (A brief history of the Twenty First Naturally, the painter chosen by us, Vangjush Mio, must be di- of the visual likelihood, where part of the piece formed an op- Century). According to him this teaches us that the prophecy stinguished and observed in the light of the time during which he timistic image of his homeland of “the global village” of McLuhan was being accomplished lived. In the art of painting he represents a Mediterranean light, After almost a century, he resembles us today as a fulfilled mis- before our eyes thanks to the common promises of the economy almost emblematic in its own radiation. This radiation has been sion, marking a certain stage, a territory that keeps his signa- and technology. (Francis Balle) addressed by the critics and political stance of that era, despite ture honored. Of course the world is not flat, but as Friedman himself would the curbing interference of political conjunctures, which culmi- We are resurrecting Mio’s legacy today to shed some light on warn us, it would be flattened by technology. On the contrary: nated with the art engaged within the socialist realism platform. the identity of the painting in our country, but also over the art civilizations are eternalized by leading us to believe that they However, he managed in his own way to give us a painting, as a historic value or a regional sign that has the chance to duly accept to change with the sole purpose that nothing in reality which strove towards a direct contact with the nature, skillfully resonate two periods of time: past and present. changes. A world divided between these zones of civilization and with a dominating force of an artifact image. , Florence, Venice and will experience additional remains a wonderful “machinery”, which produces differences, In fact, Mio was also influenced by the echo of the ideas of the communication, a piece of “exotic” within the common Europe- or diversity, to be politically “correct” with the conventional National Renaissance in Albania. an map, which, with its ups and downs, also accomodates Mio, terminology. putting us in motion and in a cultural dialogue between people Today, more than ever, this machinery possesses certain tool Compared to and in tune with the other forms of art of the time, and territories. that has never had before, if we are to accept culture as a his contribution is distinct to the race of creators, where through Today we are in Venice to overtake with his creative testimo- source and system of reference points, which allows every indi- intuition and forms of survival he managed to frame the image nies, reopening these areas of culture under the air of wordly vidual and group to act and express freely. of time, as a lazy sign that just wanders. communication. A boundless irrigation and dividing parcels, an In the garden of these different cultures, which in a way are His legacy in visual arts is not remarkable for any radical move- effort that enhances cultural diversity in the service of intellec- the repertoire of behavior, symbols and images that objectify ment, but rather reminiscent of the novelty of light in painting, values expressed not equally, we give to ourselves or take in and at the national level his work represents a “mark”, which tual spiritual well-being. return the so called identity. Today, more than ever, we are all time is preserving as a value. Mio has all the grace to lure beyond conventions of cultural or closer to a various number of cultures, divided between respec- In a broader sense ragarding the impact of Mio’s artistic lan- tourist guides in a space like Venice. tively, references and different consents and sometimes opposi- guage which takes on some of the regional traditions or the Mio attempts to be a valid passport at the station outside the te to each other. In the prophecy of the “global village”, where schools where he studied. border, as one of the great news pilgrims of a world without the winds of freedom of expression blow, we can read subdivi- Mio is part of a small group of artists who moderated and frontiers and banal bureaucracies. sions and differences that preserve the linear stories of reading orientated aesthetic tastes and made the right fertiliser for fu- He once again proves that he can gracefully stand in some of the works of art, their transmitting position in a complex on ture movements. He left behind a lyric painting, if we could say the most important museums in the world, with the proper com- the expansion of highways of communication, which in some that, which had something to give to generations after him. pletion of a missionary of culture in general and his country in way is ubiquitous in the universal relationship between cultures. His creativity goes to the limits of a new “method” outside the particular.

V a n g j u s h Mio 8 9 V a n g j u s h Mio Paolo Campopiano

I had the honor and pleasure of writing something about This Italian experience broadens its horizons, knows dif- the work of Vangjush Mio, an Albanian painter born in the ferent personalities and frequents artistic environments late nineteenth and twentieth centuries, on the occasion of excellent level: the Academy of San Luca, which at that Vangjush Mio, pittore del popolo of a forthcoming exhibition in Venice. The project was time is a great forge of young talents as Mafai, Scipione, developed thanks to the organization of BluArt events in Antonietta Raphael. He took the diploma of restoration, Vangjush Mio, Painter of the People the person of Mrs. Migena Hajdari, also of Albanian na- turning out to be the only Albanian painter to obtain the tionality and therefore certainly qualified to present the authorization for the restoration of ancient paintings. event. The location chosen and that of the cultural center His painting can be summarized by these three terms: Don Orione alle Zattere, certainly ideal place surrounded impressionist, colourist, clarist: A term that emphasizes by a magical atmosphere, that place, in fact, is witness of his ability in the development of figures more than in Ho avuto l’onore ed il piacere di scrivere qualcosa All’epoca, grazie a borse di studio del governo Albanese the birth of Venetian painting, both of the eighteenth and landscapes, in quick impressions. Colorist, because his sull’opera di Vangjush Mio, pittore Albanese nato tra la numerosi artisti si recarono in Italia, ricordiamo Zef Ko- nineteenth and twentieth centuries. The painters Ales- palette has singular colors but never turned on, and fi- fine dell’ottocento e il novecento, in occasione di una lombi e Kristina Koljaka, per citare i più noti. Vangjush sandro Milesi, Luigi Nono, Emanuele Brugnoli and many nally clarist because the images gives a clear transpar- prossima mostra a Venezia. Mio comunque è il primo ad arrivare in Italia ed è anche others lived there. A few centuries earlier, the painters ent light. It’s difficult to approach his work with some Il progetto si è sviluppato grazie all’organizzazione della il primo a subire il fascino della campagna romana. Canaletto and Guardi had chosen it as a place for viewing known painter, having a well-defined personality, some BluArt eventi nella persona della signora Migena Hajdari, Molti suoi dipinti hanno caratteristiche simili a quei pit- the wide perspective that, from Giudecca to San Giorgio, Sorolla’s landscapes come to mind when he paints the anch’essa di nazionalità Albanese e quindi sicuramen- tori, però i paesaggi sono sempre legati alla sua terra reaches the Lido. beaches of Durres, corners of Korca, similar to those of te qualificata a presentare l’evento. La località scelta è l’Albania, vedute di Korca, Durazzo, Ulquini, . some Tuscan Macchiaiolo, Venice and lake angles I refer quella del centro culturale Don Orione alle Zattere, luogo Perfeziona le sue qualità dando un senso alla sua pittura Vangjush Mio, which of simplicity in the present script to those of the Ciardi. sicuramente ideale circondato da un atmosfera magica, di paesaggio, ma principalmente nel disegno egli eccelle we will call Mio, was born in Korca (Coriza or Corizza) However, in the portraits and in the figures he gives the quel luogo infatti, è testimone della nascita della pittura per la sua straordinaria sintesi. Rimane affascinato ed in 1891, a country located in central-southern Albania, best of himself, knowing how to grasp the expressions Veneziana, sia del settecento che dell’ottocento e no- ammaliato da Venezia e naturalmente da Roma dove Mio bordering with Greece and Macedonia. A century that and moods in the subjects taken back. He returned many vecento. Ci abitavano ed operavano i pittori Alessandro si trova perfettamente a suo agio. was quite hybrid, referring to painting, the nineteenth- times to his native country, which considers him one of Milesi, Luigi Nono, Emanuele Brugnoli e molti altri. Qual- century taste was exhausted and the twentieth century the best Albanian painters, local newspapers talk about che secolo prima i pittori Canaletto e Guardi lo avevano Questa esperienza Italiana allarga i suoi orizzonti, cono- with its new proposals was upon us. his works and his exhibitions. scelto come luogo deputato alla veduta per l’ampia pro- sce diverse personalità e frequenta ambienti artistici di The beginnings tell of a young man with a great predis- spettiva che, dalla Giudecca a San Giorgio arriva fino al ottimo livello: l’Accademia di San Luca, che in quel tem- position for art, but inserted in a context of absolute pov- At his death in 1957, the Municipality of Korca dedicat- Lido. po è un ottima fucina di giovani talenti, Mafai, Scipione, erty, so with little means available to develop his talent. ed a museum to him, cared for by his daughter Rozeta. Antonietta Raphael. Prende il diploma di restauro, risul- The opportunity for a change occurred in 1908, at seven- To conclude this brief memory of the painter Vangjush Vangjush Mio, che per semplicità nel presente scritto tando forse l’unico pittore Albanese ad ottenere l’abilita- teen, when he moved with his brother in , where Mio it is enough to think that we need the simplicity of chiameremo Mio, nasce a Korca (Coriza o Corizza), pae- zione per il restauro dei dipinti antichi. La sua pittura si there was already a certain artistic ferment of Albanian his painting, and that of many like him, a painting that se situato nell’Albania centromeridionale, confinante con può sintetizzare con questi tre termini: impressionista, painters. He enrolled at the Academy in Bucharest and brings us back to the origin of a world that is no longer Grecia e Macedonia nel 1891. colorista, chiarista: Un termine, questo, che sottolinea la showed off his qualities by immortalizing urban corners there. Un Secolo questo abbastanza ibrido riferito alla pittura, sua capacità nello sviluppo delle figure più che nei pae- with an impressionist style, almost always drawings in il gusto ottocentesco si era esaurito e il novecento con le saggi, in svelte impressioni. pencil or china. He left eleven years in the Romanian sue nuove proposte era alle porte. Colorista, perchè la sua tavolozza ha dei risvolti colo- capital, graduating from the National University of Bu- Gli esordi raccontano di un giovane con grande predispo- ristici singolari ma mai accesi, e infine chiarista perchè charest. He organized a first public exhibition in 1919 sizione per l’arte, inserito però in un contesto di assoluta alle immagini dona una chiara luce trasparente. è difficile and later returned to his hometown, and was the first povertà, quindi con pochi mezzi a disposizione per svi- accostare la sua opera con qualche pittore noto, aven- Albanian painter to organize a public exhibition in . luppare questo suo talento. L’occasione per una svolta gli do egli una personalità ben definita, vengono in mente The art of the twentieth century is in full development capita nel 1908, a diciassette anni, quando si trasferisce alcuni paesaggi di Sorolla quando dipinge le spiaggie di and Mio, like many other artists, goes to , precisely con suo fratello in Romania, dove esisteva già un certo Durazzo, angoli di Korca, simili a quelle di qualche mac- in Rome, to complete this artistic journey. He enrolled fermento artistico di pittori Albanesi. Si iscrive all’Acca- chiaiolo toscano, Venezia e angoli lacustri che si rifanno in the Royal Academy of San Luca, having for teachers demia a Bucarest e dà sfoggio delle sue qualità immor- a quelli dei Ciardi. Comunque nei ritratti e nelle figure da Umberto Coromaldi and Ettore Ferrari, artists already talando angoli cittadini con fare impressionista, quasi il meglio di se, sapendo cogliere le espressioni e gli stati known for the views of the Roman countryside. At the sempre disegni a lapis o china. Rimane undici anni nella d’animo nei soggetti ripresi. Ritorna numerose volte nel time, thanks to scholarships of the Albanian government, capitale Romena, diplomandosi alla National University suo paese natale, che lo considera uno dei migliori pittori many artists went to Italy, we remember Zef Kolombi di Bucarest. Albanesi, i giornali locali parlano delle sue opere e delle and Kristina Koljaka, to mention the best known. Howev- Organizza una prima mostra pubblica nel 1919 e succes- sue mostre. er, Vangjush Mio is the first to arrive in Italy and is also sivamente torna nella sua città natale, e risulta il primo the first to suffer the charm of the Roman countryside. pittore Albanese ad organizzare una mostra pubblica a Alla sua morte, nel 1957, il Comune di Korca gli dedica Many of his paintings have characteristics similar to those Tirana. L’arte del novecento è in pieno sviluppo e Mio un museo, curato affettuosamente dalla figlia Rozeta. painters, but landscapes are always linked to his land, come altri numerosi artisti si reca in Italia, precisamente Per concludere questo breve ricordo del pittore Vangjush Albania, views of Korca, Durazzo, Ulqini, Pogradec. He a Roma, per completare questo suo percorso artistico. Mio è sufficiente pensare che abbiamo bisogno della refines his qualities by giving meaning to his landscape Si iscrive alla Reale Accademia di San Luca, avendo per semplicità della sua pittura, e quella di molti come lui, painting, but mainly in his design he excels for his ex- insegnanti Umberto Coromaldi ed Ettore Ferrari, artisti una pittura che ci riporta all’origine di un mondo che non traordinary synthesis. He remains fascinated by Venice già noti per le vedute della campagna Romana. c’è più. and of course from Rome where Mio is perfectly at ease.

V a n g j u s h Mio 10 11 V a n g j u s h Mio Migena Hajdari

Vangjush Mio. Retroprospettiva veneziana Vangjush Mio. Venetian retroprospective

Questo nuovo e ambizioso progetto si contraddistingue L’opera di Mio presenta un fenomeno di modernità alba- This new and ambitious project is distinguished by its Mio’s work represents a phenomenon of Albanian moder- per la sua necessità di dare all’artista Vangjush Mio visi- nese già familiare agli scritti teorici della ricerca artistica, need to give the artist Vangjush Mio immediate visibility; nity already familiar to the theoretical writings of artistic bilità immediata; non più isolata a livello nazionale nella tra i dibattiti culturali albanesi che ricordano il suo modo no longer isolated at national level in Albania, but open research, among the Albanian cultural debates reminis- sua Albania, ma aperta alle influenze globali; potenziali- di creare, come metodologo capace di possedere posi- to global influences; potentiality deriving from the devel- cent of his way of creating, as a methodologist capable of tà derivante dallo sviluppo del sistema arte di oggi, che zioni spaziali, conservando tra i suoi attrezzi una cornice opment of the art system of today, which has modified possessing spatial positions, preserving among his tools ha modificato ed aumentato le frontiere dell’arte e del di cartone con cui dirigeva le sue composizioni. and increased the frontiers of art and its public, conquer- a cardboard frame with which he directed his composi- suo pubblico, conquistando nuovi spazi geografici. ing new geographical spaces. tions. Diamo Omaggio a Vangjush Mio al Centro Culturale Don L’idea nasce a Dicembre 2017 con l’obiettivo della figlia Orione Artigianelli per più di un mese, in mezzo a narra- The idea was born in December 2017 with the aim of the We give Homage to Vangjush Mio at the Cultural Center Rozeta di far ritornare suo padre a Venezia dopo quasi zioni di grandi mostre collaterali, in un unico grande con- daughter Rozeta to return her father to Venice after al- Don Orione Artigianelli for more than a month, amidst un secolo, ma anche per far conoscere questo grande testo culturale lagunare, con l’occasione del bicentenario most a century, but also to raise awareness of this great narrations of major collateral exhibitions, in one great patrimonio della nazione albanese nel mercato dell’arte dell’inaugurazione della Gallerie dell’Accademia, dove è heritage of the Albanian nation in the international art lagoon cultural context, with the occasion of the bicente- internazionale, e dove meglio che a Venezia! in corso la mostra “Canova, Hayez, Cicognara. Ultima market, and where better than in Venice ! nary of the inauguration of the Gallerie dell’Accademia, gloria di Venezia”, ed alla Collezione Peggy Guggenheim, where the exhibition “Canova, Hayez, Cicognara. Last Le difficoltà e l’impossibilità di trovare uno spazio espo- dove è in corso la mostra “Marino Marini. Passioni visi- The difficulties and the impossibility of finding an exhibi- glory of Venice “ is in progress in the same time with the sitivo presso le istituzioni culturali a Venezia in così poco ve”. tion space at the cultural institutions in Venice in such exhibition “ Marino Marini. Visual passions “ to the Peggy tempo sembravano insormontabili, ma grazie alla mia a short time seemed insurmountable, but thanks to my Guggenheim Collection. passione ed esperienze organizzative precendenti con A fianco di questi grandi artisti, privilegiamo le passioni passion and previous organizational experiences with altri artisti, ho tentato l’impresa. visive dell’artista Vangjush Mio, in un dialogo serrato tra other artists, I tried the enterprise. Alongside of these great artists, we privilege the visual i suoi paesaggi impressionisti e la comune volontà del passions of the artist Vangjush Mio, in a close dialogue La mostra viene appropriatamente situata nel tranquil- pittore di rendere con grande realismo e dignitosa essen- The exhibition is appropriately located in the tranquil between his impressionist landscapes and the painter’s lo contesto rinascimentale del Monastero dei Gesuati di zialità le fisionomie e le caratteristiche psicologiche dei Renaissance context of the Monastery of the Gesuati di common to render with great realism and dignified es- San Girolamo con annessa la Chiesa di Santa Maria della personaggi nei suoi ritratti. San Girolamo with the Church of Santa Maria della Visi- sentiality the physiognomy and psychological character- Visitazione, ed è strutturata come una sequenza cinema- tazione attached, and is structured as a cinematographic istics of the characters of his portraits. tografica di ricchezze e varietà delle opere, cercando di sequence of riches and variety of works, trying to make far conoscere al pubblico più da vicino la storia dell’ar- the public more closely acquainted with the history of tista Vangjush Mio dal 1919 al 1957, come una ricerca the artist Vangjush Mio from 1919 to 1957, as a research e sviluppo di chi vive questa sequenza, come una rela- and development of those who live this sequence, as zione tra Mio artista, istituzione, collezionista, disciplina, a relationship between the artist, institution, collector, generazioni, processi e forme d’arte, come un raffronto discipline, generations, processes and forms of art, as con artisti già noti scoprendo le trasformazioni e i cam- a comparison with artists already known by discovering biamenti della società in cui Mio ha vissuto. the transformations and changes in the society in which Mio lived.

V a n g j u s h Mio 12 13 V a n g j u s h Mio Il Centro Culturale Don Orione Artigianelli si trova nel sestiere ad un chiostro quattrocentesco con annessa la Chiesa di Santa CENTRO CULTURALE DON ORIONE ARTIGIANELLI di Dorsoduro, che è conosciuto per essere una sorta di para- Maria della Visitazione; per la sua vastità, la sua architettura, Centro Congressi e Casa religiosa di ospitalità nel centro storico di Venezia diso per gli artisti e gli amanti di Venezia, grazie soprattutto i suoi giardini ed il suo silenzio, rappresenta un’oasi all’interno ai musei presenti in questo sestiere. Qui infatti si trovano le della città: qui, anche gli ambienti parlano, creano atmosfera Gallerie dell’Accademia, che dividono in due il quartiere: a est e suscitano emozioni. All’interno del complesso si trova, fra le la parte più residenziale mentre ad ovest, verso Campo Santa altre, la prestigiosa Sala Tiziano, che nel corso degli anni ha Margherita, la parte più animata, punto ideale per gli itine- ospitato numerose ed importanti Mostre d’Arte, e dal 16 mar- rari a Venezia. è proprio la vitale Campo Santa Margherita zo al 30 aprile 2018 è la sede scelta a Venezia per ospitare uno dei luoghi da non perdere a Dorsoduro, dove si trovano la mostra Omaggio a Vangjush MIO. buoni ristoranti e una banchina chiamata le Zattere, ideale Il Centro nasce nel 1423 come convento dei Gesuati, dei frati per una passeggiata. Dorsoduro è paragonata da alcuni al laici dediti alla cura degli infermi, così chiamati per la loro fre- Greenwich Village di New York, soprattutto per la presenza quente invocazione del nome di Gesù; questi alla fine del 400 delle bellissime Gallerie dell’Accademia, la più grande colle- iniziarono anche la costruzione della chiesa di “Santa Maria zione di arte veneziana esistente (Campo della Carità) e della della Visitazione”. Il Centro ospita gruppi, singoli e famiglie, Collezione Peggy Guggenheim (Palazzo Venier dei Leoni). Da offrendo loro la possibilità di soggiornare in un ambiente riser- vedere anche la Scuola Grande dei Carmini, dove si trovano vato e sereno nel centro storico di Venezia, proprio dietro alle nove dipinti di Tiepolo e lo splendido palazzo di Ca’ Rezzonico. Gallerie dell’Accademia, con un affaccio diretto anche alle Fra i gioielli archittettonici ed artistici di Dorsoduro, troviamo il Zattere sul Canale della Giudecca. Il Centro è aperto a tutti: Centro Culturale Don Orione Artigianelli, immerso in un’atmo- donne e uomini di ogni età e condizione socio culturale, laici e sfera d’altri tempi, dove si possono trovare ambienti d’incontro religiosi, singole persone e gruppi organizzati; credenti e non per la cultura e l’ospitalità, all’interno di un antico convento ri- credenti aperti all’ascolto, al dialogo, al confronto; approdati strutturato ed attrezzato con le più moderne tecnologie. L’inte- o in cammino, desiderosi di comunicare, attratti dalla pace e ro complesso si sviluppa attorno a tre chiostri settecenteschi ed dalla serenità del luogo oltre che dalla fraterna accoglienza.

Il Centro Culturale Don Orione Artigianelli si trova nel sestiere ad un chiostro quattrocentesco con annessa la Chiesa di Santa di Dorsoduro, che è conosciuto per essere una sorta di para- Maria della Visitazione; per la sua vastità, la sua architettura, diso per gli artisti e gli amanti di Venezia, grazie soprattutto i suoi giardini ed il suo silenzio, rappresenta un’oasi all’interno ai musei presenti in questo sestiere. Qui infatti si trovano le della città: qui, anche gli ambienti parlano, creano atmosfera Gallerie dell’Accademia, che dividono in due il quartiere: a est e suscitano emozioni. All’interno del complesso si trova, fra le la parte più residenziale mentre ad ovest, verso Campo Santa altre, la prestigiosa Sala Tiziano, che nel corso degli anni ha Margherita, la parte più animata, punto ideale per gli itine- ospitato numerose ed importanti Mostre d’Arte, e dal 16 mar- rari a Venezia. è proprio la vitale Campo Santa Margherita zo al 30 aprile 2018 è la sede scelta a Venezia per ospitare uno dei luoghi da non perdere a Dorsoduro, dove si trovano la mostra Omaggio a Vangjush MIO. buoni ristoranti e una banchina chiamata le Zattere, ideale Il Centro nasce nel 1423 come convento dei Gesuati, dei frati per una passeggiata. Dorsoduro è paragonata da alcuni al laici dediti alla cura degli infermi, così chiamati per la loro fre- Greenwich Village di New York, soprattutto per la presenza quente invocazione del nome di Gesù; questi alla fine del 400 delle bellissime Gallerie dell’Accademia, la più grande colle- iniziarono anche la costruzione della chiesa di “Santa Maria zione di arte veneziana esistente (Campo della Carità) e della della Visitazione”. Il Centro ospita gruppi, singoli e famiglie, Collezione Peggy Guggenheim (Palazzo Venier dei Leoni). Da offrendo loro la possibilità di soggiornare in un ambiente riser- vedere anche la Scuola Grande dei Carmini, dove si trovano vato e sereno nel centro storico di Venezia, proprio dietro alle nove dipinti di Tiepolo e lo splendido palazzo di Ca’ Rezzonico. Gallerie dell’Accademia, con un affaccio diretto anche alle Fra i gioielli archittettonici ed artistici di Dorsoduro, troviamo il Zattere sul Canale della Giudecca. Il Centro è aperto a tutti: Centro Culturale Don Orione Artigianelli, immerso in un’atmo- donne e uomini di ogni età e condizione socio culturale, laici e sfera d’altri tempi, dove si possono trovare ambienti d’incontro religiosi, singole persone e gruppi organizzati; credenti e non per la cultura e l’ospitalità, all’interno di un antico convento ri- credenti aperti all’ascolto, al dialogo, al confronto; approdati strutturato ed attrezzato con le più moderne tecnologie. L’inte- o in cammino, desiderosi di comunicare, attratti dalla pace e ro complesso si sviluppa attorno a tre chiostri settecenteschi ed dalla serenità del luogo oltre che dalla fraterna accoglienza.

V a n g j u s h Mio 14 15 V a n g j u s h Mio Opere_Works

V a n g j u s h Mio 16 17 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 18 19 V a n g j u s h Mio Lake of Cismigiu Bucharest 1918 cm 47 x 36 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 20 21 V a n g j u s h Mio Church of San Vidal 1922 cm 58 x 49 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 22 23 V a n g j u s h Mio Venice 1922 cm 36 x 46 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 24 25 V a n g j u s h Mio Sitting nude 1923 cm 137,5 x 95,5 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 26 27 V a n g j u s h Mio Grand Canal 1923 cm 85 x 64 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 28 29 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 30 31 V a n g j u s h Mio Bagpiper player Rome 1923 cm 100,5 x 80 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 32 33 V a n g j u s h Mio Portrait of an elderly man Retro_Back Rome 1923 cm 59 x 50 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 34 35 V a n g j u s h Mio Gondolas and tannery 1923 cm 56 x 61 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 36 37 V a n g j u s h Mio Venice 1923 cm 78 x 62 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 38 39 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 40 41 V a n g j u s h Mio Grand Canal 1924 cm 59 x 50,5 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 42 43 V a n g j u s h Mio Venice 1924 cm 61 x 56 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 44 45 V a n g j u s h Mio Nude Standing nude woman 1924 1924 cm 98 x 98 cm 146 x 78 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 46 47 V a n g j u s h Mio Haystack Mosque of Tirana 1925 1927 cm 64 x 75 cm 89 x 98 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 48 49 V a n g j u s h Mio Still life 1929 cm 60 x 46 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 50 51 V a n g j u s h Mio Lake of Pogradec Vase with flowers 1929 1929 cm 49 x 62 cm 43,5 x 33,5 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 52 53 V a n g j u s h Mio Tushemisht Alley in Pogradec 1930 1930, cm 30,5 x 25,5 cm 62 x 76 olio su tavola_oil on board olio su cartone_oil on cardboard

V a n g j u s h Mio 54 55 V a n g j u s h Mio Market in Pogradec 1930 cm 68 x 57 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 56 V a n g j u s h Mio 58 59 V a n g j u s h Mio Perugia Rome 1921 1921, cm 29 x 42 cm 29 x 42 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 6060 61 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io Ducal Palace Nude 1921 1921, cm 29 x 42 cm 29 x 42 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 6262 63 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io Rome Venice 1921 1922 cm 29 x 42 cm 29 x 42 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 6464 65 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io Rome Church of Santa Maria Maggiore 1922 Rome 1922 cm 29 x 42 cm 29 x 42 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 6666 67 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io Church of San Francesco Venice Fiesole 1922 1922 cm 29 x 42 cm 29 x 42 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 6868 69 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io Rome Portrait of a Woman 1922 1923 cm 29 x 42 cm 34,5 x 44 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 7070 71 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io V a n g j u s h Mio 72 73 V a n g j u s h Mio Perugia Church of Santa Chiara 1923 Assisi 1923 cm 29 x 42 cm 34,5 x 44 matita su carta_pencil on paper matita su carta_pencil on paper

V aV na g n j g u j su hsh M Mioio 7474 75 VVaa n n g gj uj su h s hM Mio io V a n g j u s h Mio 76 77 V a n g j u s h Mio Dishnice’s Stream 1931 cm 40 x 32 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 78 79 V a n g j u s h Mio Countryside path 1932 cm 32 x 39,5 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 80 81 V a n g j u s h Mio Countryside alley 1932 cm 29 x 35 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 82 83 V a n g j u s h Mio Dishnice Mosque 1932 cm 39 x 33 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 84 85 V a n g j u s h Mio Towards the valley 1932 cm 40 x 33 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 86 87 V a n g j u s h Mio Return to the country 1932 cm 29 x 35,5 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 88 89 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 90 91 V a n g j u s h Mio The Brewery 1932 cm 38 x 28,5 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 92 93 V a n g j u s h Mio Qatrom 1932 cm 35,5 x 29 olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 94 95 V a n g j u s h Mio Malavec Mosque Path to Ravanik 1932 1932 cm 26 x 31 cm 26 x 31 olio su tavola_oil on board olio su tavola_oil on board

V a n g j u s h Mio 96 97 V a n g j u s h Mio Autumn 1933 cm 32 x 40 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 98 99 V a n g j u s h Mio Self-portrait 1933 cm 98 x 80 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 100 101 V a n g j u s h Mio Cypresses at 1936 cm 60 x 46 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 102 103 V a n g j u s h Mio Dunavec 1937 cm 50,5 x 61 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 104 105 V a n g j u s h Mio Alley in Korce 1938 cm 68 x 58 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 106 107 V a n g j u s h Mio Dunavec river 1940 cm 76,5 x 66 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 108 109 V a n g j u s h Mio Church of Shen Naum 1941 cm 69 x 81 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 110 111 V a n g j u s h Mio Ulcin 1941 cm 75,5 x 65 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 112 113 V a n g j u s h Mio Ulcin 1941 cm 55 x 65 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 114 115 V a n g j u s h Mio Dishnice In the painter’s studio 1942 1942 cm 65 x 56 cm 98,5 x 80,5 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 116 117 V a n g j u s h Mio Portrait of the wife The painter’s house garden 1942 1942 cm 98 x 80 cm 75 x 63 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 118 119 V a n g j u s h Mio Alley of Boboshnice 1942 cm 67 x 53,5 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 120 121 V a n g j u s h Mio Alley in Ulcin 1942 cm 65 x 49 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 122 123 V a n g j u s h Mio Still life Still life 1943 1944 cm 65 x 55 cm 49,5 x 34,5 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 124 125 V a n g j u s h Mio The painter’s sons in the studio 1944 cm 76 x 96 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 126 127 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 128 129 V a n g j u s h Mio At the fountain 1945 cm 68 x 40 olio su cartone_oil on cardboard

V a n g j u s h Mio 130 131 V a n g j u s h Mio Still life 1945 cm 46,5 x 37,5 olio su cartone_oil on cardboard

V a n g j u s h Mio 132 133 V a n g j u s h Mio Portrait of the son 1947 cm 90 x 70 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 134 135 V a n g j u s h Mio Pastor with sheep 1947 cm 77 x 67 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 136 137 V a n g j u s h Mio Tends and gypsies 1947 cm 55 x 65 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 138 139 V a n g j u s h Mio Autumn 1948 cm 39 x 29 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 140 141 V a n g j u s h Mio Tardy Autumn 1949 cm 61,5 x 47 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 142 143 V a n g j u s h Mio The Painter’s Daughter 1949 cm 40 x 30,5 olio su cartone_oil on cardboard

V a n g j u s h Mio 144 145 V a n g j u s h Mio The harvest Winter in the Korce’s valley 1951 1951 cm 88 x 66 cm 64,5 x 59 olio su tela_oil on canvas olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 146 147 V a n g j u s h Mio V a n g j u s h Mio 148 149 V a n g j u s h Mio Olive groves in Tirana 1951 cm 60 x 50 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 150 151 V a n g j u s h Mio Still life 1952 cm 30 x 21 olio su cartone_oil on cardboard

V a n g j u s h Mio 152 153 V a n g j u s h Mio View of 1955 cm 65 x 55 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 154 155 V a n g j u s h Mio Cypresses to Himare 1955 cm 54 x 63 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 156 157 V a n g j u s h Mio 1957 cm 65 x 55 olio su tela_oil on canvas

V a n g j u s h Mio 158 159 V a n g j u s h Mio La natura, per me è stata e rimane il miglior maestro Nature has been and still remains the best teacher in my life Vangjush MIO

Omaggio a Vangjush MIO Edizioni Orizzonti Arte

Finito di stampare marzo 2018 ISBN 978-88-942020-3-8

V a n g j u s h Mio 160