a cura di Lorenzo Meyer Con i campioni di basket a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi dell’Olimpia Milano Da Herrera a Mancini, mezzo secolo di coach nerazzurri Oltre 300 tra cestiste e cestisti alla palestra del “Bertrand Russell” per l’evento organizzato dalla Parte quinta: 1990 -1997, Orrico e Bagnoli società Azzurri Niguardese Basket. tifosi nerazzurri spe - soprattutto per la con - mmaginatevi oltre 300 tra cestiste e cestisti, dai 6 ai 17 anni, che gio - Irano che lo scudetto quista dello storico scu - Icano a “ruba la coda” con Macvan e Mantas Kalnietis, ala e dei record dell’Inter di detto del Verona nella neovincitori con l’Olimpia Armani Jeans Milano della Trapattoni sia il prelu - stagione 1984-85. . Tutto ciò si è visto lo scorso 4 febbraio nella palestra del dio ad un “ciclo” interi - Figlio di operai, Osval- liceo Bertrand Russell nell’ambito del progetto “Olimpia gioca con te”, sta. Purtroppo non sa- do Bagnoli, classe ideato dall’Olimpia Armani Jeans Milano all’interno dell’Armani rà così anche se il 1935, è l’esempio del Junior Program e giunto alla quinta edizione. Un pomeriggio entusia - Trap, prima di tornare milanese serio e prag - smante per i giovani atleti che hanno potuto palleggiare fianco a fian - alla Juventus, regalerà matico che ha vissuto co ai due campioni dell’Olimpia, con il sogno, perché no, di diventare un al presidente Pellegri- la sua infanzia durante giorno bravi come loro. Oltre ai cestisti della società Azzurri ni la Coppa Uefa a 26 il periodo di guerra. Niguardese Basket, perfetta organizzatrice dell’evento, hanno parteci - anni dall’ultimo suc - Timido, di poche paro - pato gli atleti dell’Osal Novate, Sportlandia Bresso, San Pio X Milano, cesso europeo. Al posto le, ai complimenti per i San Luigi Milano, Sanga Milano e Polis Senago. suo, sull’onda dei suc - suoi successi spesso ar - cessi del calcio a zona rossiva. Non certo un di , viene uomo di comunicazione chiamato nel 1991 dal - Corrado Orrico come lo intendiamo og - la Lucchese Corrado gi ma con il suo bellis - Orrico. Pellegrini vuole simo dialetto milanese riusciva a spiegare molto bene il suo pensiero. Ed è proprio raggiungere nuove vittorie con un caGlciiov emraosdaenrndor ica he privi - legi la fase offensiva al dogma trapattoniano “primo non badando alla sostanza che compie il suo capolavoro a Verona prendere gol”. Orrico si presenta con gli slogan “più ginna - schierando giocatori considerati mediocri o scartati dalle al - stica e meno soldi” e “l’obiettivo è l’idea non il risultato”. Il tre squadre. I difensori Silvano Fontolan e Tricella (ex In- pressing è la sua ossessione e per allenare i giocatori fa co - ter), il fantasista Di Gennaro (ex Fiorentina) e gli attaccan - struire una “gabbia” ad Appiano Gentile. I risultati sono ti Fanna e Galderisi (ex Juventus) diventano protagonisti di però un disastro e il tecnico di Massa lascia la panchina una stagione memorabile. Insieme a loro il portiere Garella dell’Inter alla fine del girone d’andata: “È stata un’esperien - scaricato da Lazio e Sampdoria, Volpati e gli stranieri za più negativa che positiva, quindi tolgo il disturbo”. Se Briegel ed Elkjaer. Un vero e proprio miracolo se pensiamo Orrico ne esce sconfitto sportivamente non così, a parere no - che in quel momento nel campionato italiano giocavano fe - stro, ne esce la sua immagine. In un calcio dove le interviste nomeni come Maradona, Platini e Rummenigge. Trasferisce ad allenatori e giocatori sono più soporifere di una boccetta subito questo suo spirito pratico sulla panchina nerazzurra. di Lexotan le parole di Orrico prima da allenatore e oggi da Quando arriva non trova più il trio tedesco delle meraviglie commentatore in qualche trasmissione televisiva non sono Matthaus, Brehme e Kilinsmann. Al loro posto Sammer, che mai state banali. Grande appassionato di filosofia, in una resta per pochi mesi, Manicone a centrocampo e in attacco recente intervista a Dagospia ha citato la “verità velata” di Pancev, Schillaci e Sosa; tutti giocatori non all’altezza di una Heidegger per spiegare che l’allenatore di una squadra deve grande squadra. Bagnoli però non si perde d’animo e riesce essere in grado di comprendere le sfumature e mantenere portare l’Inter a un grande secondo posto alle spalle del Milan una mentalità di medio carattere. di Capello che schiera tra gli altri campioni come Baresi, Inoltre ha confessato che ai tempi dell’Inter parlava di arte Maldini, Rijkard e Savicevic. L’annata successiva l’acquisto di con Klinsmann e di finanza con Matthaus anche se Lothar , annunciato come grande campione, si ri - non gli dava mai retta. Coerente con i suoi principi si è qua - velerà un fallimento. Per Pellegrini però la colpa dei risultati si sempre dimesso da allenatore quando non arrivavano i ri - negativi è di Bagnoli che viene esonerato. Al suo posto per la sultati o non si trovava in sintonia con la società. In questo fine della stagione arriva dalla Primavera modo ha spesso rinunciato ai soldi dell’ingaggio, comporta - salvando l’Inter dalla retrocessione all’ultima giornata. In mento più unico che raro. Un’integrità morale che oggi pur - Coppa Uefa invece trionfa battendo il Salisburgo. Ottavio troppo paga vivendo da solo con una pensione bassa e dopo Bianchi sarà l’ultimo allenatore della gestione Pellegrini. aver vissuto gravissime tragedie familiari. acquista l’Inter quando in panchina c’è an - Orrico lascia l’Inter al quinto posto. Gli subentra Luis cora il tecnico che ha vinto il primo scudetto con il Napoli ma Suarez che guiderà i nerazzurri fino a fine stagione chiu - dopo però i primi risultati negativi della stagione 1995-96 dendo in ottava posizione. Nella stagione 1992-93 arri - viene sostituito da . Considerato un allena - va dal Genoa il Mago della , Osvaldo Bagnoli. tore gentiluomo l’inglese detiene però il primato di Il soprannome gli deriva per la semifinale di aver fatto infuriare , sostituito duran - Coppa Uefa raggiunta con il Genoa eliminando il te la finale di Coppa Uefa 1997 persa contro lo Liverpool dopo aver espugnato Anfield Road e Schalke 04 ai calci di rigore. Inaugurata la piscina Iseo Giorgio Meliesi opo tredici mesi di lavori, è stata riaperta la piscina del centro Dsportivo Iseo di . “Restituiamo uno spazio importante per la a cura di Franco Bertoli zona - ha dichiarato l’assessore allo Sport Chiara Bisconti - rinnova - to e più accogliente. Completiamo così la ricostruzione di un luogo strappato alla criminalità organizzata dopo aver rimesso a nuovo il Alla Bicocca boom di costruzioni, mentre a Segnano… palazzetto, oggi un impianto bellissimo e già molto utilizzato dal quartiere. Abbiamo anche realizzato un giardino esterno che potrà inalmente! Dopo anni di discussioni, pro - piani adiacente alla torre piezometrica (ser - mato così come il passaggio pedonale che essere utilizzato durante la bella stagione per tante attività”. Fgetti contestati, rinvii, sembra che alla batoio idraulico) di Sarca ang. Chiese, al con - collegherà Via Pirelli a Viale Sarca trami - I lavori hanno portato al completo rifacimento della vasca, a nuovi spo - Bicocca ci si avvii alla conclusione dei lavori fine con il costruendo Parco delle Magnolie, te il Giardino dell’ Esplanade congiunta - gliatoi dedicati al fitness, il rinnovo completo della palestra adiacente e di sistemazione nel rispetto del progetto. In che conterrà una sala congressi da 72 posti e mente alla riqualificazione della Piazza della tribuna. Sono state eliminate le barriere architettoniche e instal - via Pirelli ang. Stella Bianca sono partiti i la - una sala multifunzionale espositiva (foto 2), stessa. Peccato che, a pochi metri di distan - lato un braccio meccanico per l’accesso in vasca delle persone disabili. vori per la costruzione della famosa Casa del - sta per essere completata la demolizione del za, a Segnano, resti sempre abbandonata lo Studente con annessi edifici residenziali e vecchio fabbricato di via Chiese che contene - la casa, testimone qualche anno fa del ri - commerciali (foto 1), sono molto avanti i lavo - va un trasformatore (foto 4) e, alleluja, in trovamento di un cadavere, in Via Pianell ri di ristrutturazione del fabbricato di due Piazza Dei Daini (foto 5) l’asilo è quasi ulti - angolo Via Ugolini (foto 3). a cura di Franco Massaro Il gioco delle bocce

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iguarda era piena di trattorie e osterie e tutte avevano il gioco del - Nle bocce, con campi ben tenuti, lisci come biliardi. Ne cito alcune: “Osteria del Cecc”, “Dopolavoro Santagostino”, “Curt di Pisett”, “Trattoria del Riccardo”, “Circolo Verdi” e la “Trattoria del Sasett”, così chiamata perché il proprietario, Serafino Pellegrini, gran giocatore, se sbagliava un tiro dava sempre la colpa ad “un sasett” che avrebbe de - viato la boccia. Ora i campi non ci sono più, tutto è cambiato nella vita di questa parte di città, e non solo, ogni spazio costa troppo! Ma la pas - sione è rimasta e in Zona 9 abbiamo la fortuna di avere i campi al Parco 4 5 Nord, campi che non sono mai vuoti, anche nella stagione invernale. ([email protected] )