sommario

DOLENTIUM HOMINUM N. 6 (ANNO I1 - N. 3) 1987 I1 pensiero di Giovanni Paolo I1 sulla sofferenza RIVISTA DELLA PONTIFICIA COMMISSIONE S.E. Mons. Fiorenzo Angelini PER LA PASTORALE DEGLI I religiosi nel mondo della sofferenza e della OPERATORI SANITARI salute Comitato di Redazione Testimoni e guide morali .m FIORENZO ANGELINI, Direttore P. Pierluigi Marchesi P. JOSÉ LUIS REDRADO MARCHITE O.H. P. FELICE RUFFINI M.I. Partecipazione dei religiosi nella Chiesa e nel DON GIOVANNI D'ERCOLE F.D.P. mondo della salute SR. CATHERINE DWYER M.M.M. Suor Anne Duzun DR. GIOVANNI FALLANI MONS. JESUS IRIGOYEN Amore e competenza PROF. JÉROME LEJEUNE P. Calisto Vendrume P. VITO MAGNO R.C.I. ING. FRANCO PLACIDI I religiosi pionieri nella pastorale della salute e PROF. GOTTFRIED ROTH difensori della vita umana MONS. ITALO TADDEI Suor Catherine Dwyer Collaborano in redazione

P. MURRAY M.ID. MARIA ANGELES CABANA M.ID SR. GABRIELLE MULTIER Dai discorsi del Santo Padre Direzione, Redazione, Intervento alla VI1 Assemblea generale del Sino- Amministrazione: do dei Vescovi Città del Vaticano Tel.: 650793, 6530798 S.E. Mons. Fiorenzo Angelini L'Aids: alcune riflessioni cristiane in copertina: vetrata di P. Costantino Ruggeri Pubblicazione quadrimestrale L'accanimento terapeutico e l'eutanasia Abbonamento L. 30.000 P. Manuel Cuyh S. J. (estero $ 25 o importo equivalente in valuta locale) compresa spedizione Il non ancora nato Una copia L. 10.000 P. Tudeusz Styczen (estero $ 10 o importo equivalente in valuta locale) compresa spedizione Tecnologia: interrogativi della salute e della edu- stampato nella cazione sanitaria Tipografia Poliglotta Vaticana Prof. Franco Splendori Sperimentazione clinica, leggi e comitati etici Le illustrazioni di questo nume- Prof. Sen. Adriano Bompiani ro della rivista rappresentano particolari di vetrate di chiese Un medico santo: Giuseppe Moscati europee e precisamente delle cat- Dr. Giovanni Fallani tedrali francesi di Bourges, Le Mans, A utun, Strasburgo, Chartres e delle chiese di St. De- TESTIMONIANZE nis(Parigi),della Sainte Chapelle (Parigi), di Ndtre Dame di Cha- La depressione, problema del nostro tempo lon sur Marne, della Cappella Reale di Dreux, della chiesa di 40a Assemblea mondiale della Sanità St. Neot in Cornovaglia. Delle chiese inglesi sono presenti le La Commissione Episcopale Sanitaria in Mada- Cattedrali di Canterbury, di Ox- gascar ford, di York, la Christ Church Istituto per la pastorale della salute in Spagna e la cappella del Merton Colle- ge di Oxford, la Chiesa di St. Stephen a St. Peter Port, la Wiekhambreux Church nel Kent, la Al1 Church di Middleton Cheney nel Buckin- Medicina e tecnologia nel primo e nel terzo gamshire, la Chiesa di St.Foy di mondo Conches, la Heaton Bishop Church nellYHerefordshire, la Abbazia di Tewkesbury nel Gloucestershire, la Chiesa di Al1 Hallows di Wellingboroug, la Church in North Street a Viaggio in India Londra. Tra le chiese italiane vi Giappone è la Basilica Inferiore di Assisi e la cattedrale di Arezzo. Tra Congresso internazionale sulla epilessia quelle spagnole la cattedrale di Congresso internazionale dei farmacisti cattolici Toledo. Vi sono poi la chiesa te- desca di St. Lorenz a Norimber- Riunione nazionale dei delegati diocesani di pa- ga e la cattedrale di Ulma e, in storale sanitaria Austria il convento di St. Lam- brecht. Tutte le vetrate sono sta- IIa Conferenza internazionale su "l'umanizza- te riprodotte da "Le vetrate, zione della medicina" tecnica e storia" a cura di Giu- seppe Marchini, edizioni dell'l- Vescovi incaricati della pastorale sanitaria stituto Geografico De Agostini NOTIZIE DAL MONDO di Novara (1977).

il pensiero di Giovanni Paolo 11 sulla sofferenza

La riflessione teologica, negli ultimi decenni, sollecitata da un crescente bisogno di interpretare, alla luce di Dio, il mi- stero del mondo e dell'uomo nella loro concretezza, ha co- nosciuto particolari angolazioni. Si parla di teologia politica, di teologia della speranza, di teologia dello sviluppo, ecc.'. Negli anni più recenti, uno spazio speciale è stato dedicato anche alla teologia crucis. Con l'elevazione all'onore degli altari della carmelitana Scalza , la teologia della Croce ha avuto quasi una consacrazione ufficiale. Infatti, la claustrale messa a morte nel campo di concentramento di Au- schwitz, ha lasciato come testamento del suo pensiero e del- la sua vita l'opera incompiuta Scientia crucis che rappresenta una drammatica lettura, in chiave teologica, della sua espe- rienza di dolore2. Vorrei subito dire che il pensiero di Giovanni Paolo I1 sul- la sofferenza è piuttosto una profonda e straordinaria ela- borazione di una vera e propria teologia della sofferenza. I1 molto che ha scritto, detto e vissuto Giovanni Paolo I1 è in- timamente legato da un costante riferimento al significato cri- stiano della sofferenza umana. Nella sua prima enciclica, Redemptor hominis Giovanni Paolo 11, richiamandosi ad un passo della Gaudium et spes3 che parla dell'intima sofferenza dell'uomo, continuamente combattuto tra l'inclinazione al male e l'aspirazione al bene, dice che proprio questo uomo è «la via della Chiesa~~. Nella lettera apostolica Salvifici doloris, il Papa torna su questo concetto e scrive: «Si può dire che l'uomo diventa in modo speciale la via della Chiesa quando nella sua vita entra la sofferenza)P. E aggiunge: «Dato che l'uomo, attraverso la sua vita terrena, cammina in un modo o nell'altro sulla via della sofferenza, la Chiesa in ogni tempo dovrebbe in- contrarsi con l'uomo proprio su questa via. La Chiesa che nasce dal mistero della redenzione nella Croce di Cristo, è tenuta a cercare l'incontro con l'uomo in modo particolare sulla via della sofferenza. In un tale incontro l'uomo diven- ta la 'via della Chiesa', ed è, questa, una delle vie più im- portanti~~. Mi rendo conto che parlare di teologia, anziché di pensie- ro di Giovanni Paolo I1 sulla sofferenza, impegna ad uno stu- dio arnpnb e profondo del suo magistero e dello stesso suo ministero così emblematicamente segnato dalla sofferenza. Vi è, infatti, nella sua esperienza di Pastore della Chiesa uni- versale, una singolare saldatura tra pensiero e azione proprio con riferimento alla sofferenza. Un legame che crea una coe- renza tra pensiero ed azione che rende straordinariamente cre- dibile il suo insegnamento. Mi limiterò a sottolineare, o meglio, a raccogliere i capi- saldi della teologia di Giovanni Paolo I1 sulla sofferenza in- torno ad una affermazione centrale della Salvifici dolori~, laddove si legge: «Cristo allo stesso tempo ha insegnato al- 17uomoa far del bene con la sofferenza ed a far del bene a chi soffre». Formulato questo aforisma, il Santo Padre subito aggiun- ge: (t In questo duplice aspetto, Egli [Cristo] ha svelato fino in fondo il senso della sofferenza~.~. Parafrasando in termini catechetici e pastorali l'espressio- ne «teologia della sofferenza)), potremo parlare del (t dolore che salva)), del dolore come via alla redenzione totale dell'uomo. Vediamo, quindi, come intorno ai due aspetti così effica- cemente indicati da Giovanni Paolo 11 si possa raccogliere e organizzare sistematicamente la sua teologia della sof- ferenza.

1. Far del bene con la sofferenza Un'intera sezione della Salvifici doloris reca per titolo «I1 Vangelo della sofferenza)P. Vangelo significa buona novel- la, annunzio salvifico di Cristo, proclamazione del Regno di Dio. Se la sofferenza è Vangelo, è perché Cristo si è fatto uomo, ha annunciato il Padre, ha operato la redenzione, at- traverso la sofferenza. Non si tratta di una lettura teoretica, bensì di una lettura storica della missione di Cristo. Infatti, come scrive il Papa, «il Redentore stesso ha scritto questo Vangelo dapprima con la propria sofferenza assunta per amore, affinché l'uomo 'non muoia, ma abbia la vita eterna' (Gv 3, 16). Questa sofferen- za, insieme con la viva parola del suo insegnamento, è di- ventata una fonte abbondante per tutti coloro che hanno preso parte alle sofferenze di Gesù nella prima generazione dei suoi discepoli e confessori, e poi in quelle che si sono succedute nel corso dei se coli^^. Si potrebbe essere indotti a pensare che la teologia della sofferenza è soltanto l'accentuazione di un determinato mo- do di interpretare la missione di Cristo. Mi pare, invece, in- teressante rilevare che la chiave della sofferenza è a tal punto incapace di aprire le porte ad una visione integrale della vita

e del messaggio di Cristo, da includerne tutti gli aspetti. Tanto è vero che il Papa, nell'ottica della sofferenza, legge anche il mistero di Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, affer- mando: «È innanzitutto consolante - come è evangelicamen- te e storicamente esatto - notare che a fianco di Cristo, in primissima e ben rilevante posizione accanto a Lui, c'è sem- pre la sua Madre santissima per la testimonianza esemplare che con l'intera sua vita rende a questo particolare Vangelo della sofferenza. In Lei le numerose ed intense sofferenze si assommarono in una tale connessione e concatenazione, che se furono prova della sua fede incrollabile, furono altresì un contributo alla redenzione di tutti»lO. Far del bene con la sofferenza significa che Cristo ha scel- to il dolore come strumento di redenzione, poiché nella va- lorizzazione del dolore è la sola via per sfuggire alla forza demolitrice. Quando San Paolo insegna che, nell'assumere la condizione umana, Cristo ha assunto la condizione di schia- vo, cioè degli «ultimi» (Fil2, 9), riafferma la verità del Van- gelo della sofferenza. La sofferenza è Vangelo, cioè Buona Novella, annuncio di salvezza, solo e perché può essere ri- volta al bene, farsi operatrice di bene. «I1 Vangelo della sof- ferenza significa non solo la presenza della sofferenza nel Vangelo, come uno dei temi della Buona Novella, ma la ri- velazione, altresì, della forza salvifica e del significato salvi- fico della sofferenza nella missione messianica di Cristo e, in seguito, nella missione e nella vocazione della Chiesa»11. I1 Papa parla della valorizzazione della sofferenza come di rivelazione: l'espressione non vuole essere enfatica, ma teo- logicamente esatta e puntuale. I1 cristiano, quindi, è chiamato a soffrire come Cristo12, a soffrire con Cristo13. «Quanto più l'uomo è minacciato dal peccato, quanto più pesanti sono le strutture del peccato che porta in sé il mondo di oggi, tanto più grande è l'eloquenza che la sofferenza uma- na in sé possiede. E tanto più la Chiesa sente il bisogno di ricorrere al valore delle sofferenze umane per la salvezza del mondo »l4. In passato, la rivelazione del Vangelo della sofferenza po- teva apparire razionalmente inaccettabile e assurda. 11 cam- mino del progresso e della civiltà è un cammino per vincere il dolore e la morte. L'illusione dell'età moderna arrivò ad ipotizzare l'eventualità di una vittoria dell'uomo sul dolore e sulla morte. Oggi è la stessa scienza a riconoscere - come ha ricordato il Concilio - che gli interrogativi fondamentali sull'origine ed il perché del dolore e della morte non solo re- stano inalterati, ma si sono fatti più drammatici e minac~iosi'~.L'intuizione del Cristianesimo rivela la possi- bilità di conciliare una doverosa lotta per vincere la soffe- renza e la possibilità di cogliere la valenza costruttrice e redentrice. Tutto questo, però, non già sulla scia della visio- ne che fu già di Platone, che vedeva dolore e gioia come for- ze che si contendono l'uomo nel tentativo di trascinarlo in opposta direzione, bensì nel riferimento alla Persona di Cri- sto che, assumendo, innocente, le conseguenze del peccato - che sono appunto il dolore e la morte - ne annientò la forza distruttrice e ne svelò la potenza redentrice e sanante. Ecco perché il Papa, sin dai primissimi atti del suo mini- stero, chiese espressamente a coloro che soffrono, nel corpo e nello spirito, il sostegno che può derivare dal dono di una sofferenza accettata come strumento di redenzione e di vita. Una rassegna dei discorsi del Santo Padre registra uno spa- zio enorme dato alla riflessione sulla sofferenza. Ogni suo viaggio apostolico, ogni sua udienza, ogni suo incontro con l'umanità, lo vede privilegiare i sofferenti. Ed il tema di fon- do dei suoi incontri non è primariamente l'espressione di una compassionevole solidarità, bensì la richiesta del sostegno che, all'annuncio del Vangelo, può venire dall'apporto di coloro che accettano la propria croce. Una teologia della croce e della sofferenza che è insieme pensiero e prassi, misura di effica- cia di ogni apostolato.. Se, anzi, mi è consentita una brevissima parentesi, che me- riterebbe particolare approfondimento, vorrei notare che sol- tanto guardando a questa visione teologica del Santo Padre è possibile leggere e interpretare compiutamente tutta la sua azione pastorale. I suoi pellegrinaggi apostolici più difficili ed anche più discussi, vanno letti in questa chiave. Nei suoi richiami, ad esempio, alla riconciliazione dei popoli, egli non esalta la rassegnazione né l'accettazione forzata della soffe- renza, ma chiama quanti soffrono a dare un senso costrutti- vo al loro dolore, premessa di redenzione e di liberazione anche sul piano umano. Non può aversi, infatti, una civiltà dell'amore senza una valorizzazione positiva del dolore.

2. Far del bene a chi soffre Il secondo aspetto che svela fino in fondo il senso della sofferenza è, sull'esempio di Cristo, quello di far del bene a chi soffre. Nel motu proprio istitutivo della Pontificia Commissione per la pastorale degli Operatori sanitari, c'è un'espressione che non sarà mai approfondita abbastanza e le cui conseguen- ze, in sede pastorale, potrebbero farsi decisive della testimo- nianza cristiana. Dice il Papa che la sollecitudine per chi soffre è «parte integrante)) della missione della ChiesaI6. Non aspetto facoltativo, accessorio, bensì co-essenziale in quan- to integrante. Lo è storicamente, e sarebbe assai facile dimo- strarlo, ma lo è guardando alla natura stessa della missione di Cristo e della Chiesa. Fare del bene a chi soffre, è la risposta, o meglio, il risvol- to, la conseguenza della valorizzazione della sofferenza in atto d'amore. Nella Salvfici doloris, Giovanni Paolo I1 ha spie- gato questa verità conducendo una magistrale esegesi della parabola del Buon Samaritano17.Mi si consenta, tuttavia, di riportare una delle più profonde e acute pagine del Santo Pa- dre sull'aspetto propriamente teologico di questa verità. So- no parole che egli pronunciò il 30 marzo 1983, nel corso di un'udienza generale dellYAnnoSanto della Redenzione. Leg- giamole insieme: KÈvero che l'esperienza universale insegna pure i benefici effetti che su molti uomini ha il dolore, come generatore di maturità e saggezza, di bontà, di comprensione, di solidarie- tà, sicché si è potuto parlare della fecondità del dolore. Ma questa costatazione lascia irrisolto il problema di fondo e non elimina la tentazione di Giobbe, che si affaccia anche allo spirito del cristiano, quando si sente spinto a chiedere a Dio: perché? Per molti, anzi, il problema del male e del dolore è un'obiezione contro la Prowidenza di Dio, quando non ad- dirittura contro la sua esistenza. La realtà della croce diven- ta allora uno scandalo, perché si tratta di una croce senza Cristo. La più pesante e la più insopportabile, terribile a volte fino alla tragedia! La Croce di Cristo è la grande rivelazione del significato del dolore e del valore che esso ha nella vita e nella storia... La Croce è la prova di un infinito amore che, proprio in quel- l'ostia di espiazione e di pacificazione ha collocato il princi- pio della restaurazione universale e specialmente della redenzione umana: redenzione dal peccato e, almeno in ra- dice, dal male, dal dolore e dalla morte. Ma la Croce ci invita a rispondere all'amore con l'amore. A Dio che per primo ci ha amati, noi possiamo dare a nostra volta il segno della nostra intima partecipazione al suo dise- gno di salvezza. Noi non sempre riusciamo a scoprire in questo disegno il perché dei dolori che segnano il cammino della no- stra vita. Sorretti dalla fede possiamo tuttavia giungere alla certezza che si tratti di un disegno d'amore, nel quale tutta la immensa gamma delle croci, grandi e piccole, tende a fon- dersi nell'unica Croce18. Far del bene a chi soffre è rispondere con l'amore al dolo- re, valorizzare il dolore attraverso l'amore. Far del bene a chi soffre è la più grande, più decisiva, più sconvolgente rivoluzione che la Chiesa è chiamata a compie- re nella storia. «La parabola del buon Samaritano))- dice il Papa - «ap- partiene al Vangelo della sofferenza, cammina insieme con esso lungo la storia della Chiesa e del cristianesimo, lungo la storia dell'uomo e dell'umanità. Essa testimonia che la ri- velazione da parte di Cristo del senso salvifico della soffe- renza non si identifica in alcun modo con un atteggiamento di passività. È tutto il contrario. I1 Vangelo è la negazione della passività di fronte alla sofferenza. Cristo stesso in que- sto campo è stato soprattutto attivo»19. L'impegno che deriva da questa parte integrante della mis- sione della Chiesa è tale, che proprio sulla misura in cui avre- mo fatto del bene a chi soffre saremo giudicati. «Ero affamato e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.)) (Mt 25, 34-36). Sul binomio: far del bene con la sofferenza e far del bene a chi soffre, si può istruire una compiuta teologia della sof- ferenza o, se si vuole, del significato cristiano della sofferen- za umana. In questa chiave, infatti, può essere letta in profondità tutta la vita, l'insegnamento e l'opera di Cristo, la storia della Chiesa e della sua santità. Entro questo sche- ma, semplice ed essenziale, può entrare ogni programmazio- ne pastorale, non essendo pensabile un7azione pastorale nel significato completo ed esauriente del termine ove manchi l'impegno a far del bene con la sofferenza ed a far del bene a chi soffre. Non è per una forzatura dettata dalla circostanza di que- sto opportuno Convegno, che vorrei aggiungere che la teo- logia della sofferenza è una forma di riflessione teologica particolarmente attuale. Nel corso della storia, provato dalla sofferenza, l'uomo ha sempre cercato una risposta al perché del dolore. Oggi la domanda non soltanto si è fatta più acuta e generalizzata, ma direi più omogenea ed ultimativa. I1 crollo dei miti in- dotti dal positivismo, dal materialismo, dal consumismo, da una fiducia illimitata nelle possibilità della tecnologia, ripro- pone l'interrogativo del dolore in termini più universali e corali. La valorizzazione della sofferenza attraverso l'amore, che ci assimila a Cristo e, come Lui e con Lui, porta a sanare ogni sofferenza, è la sola prospettiva di liberazione per l'uo- mo e per il creato che, insieme ai figli di Dio, soffre in attesa del compiersi definitivo della redenzione.

m FIORENZO ANGELINI

1 AA.VV., Correnti teologiche postconciliari. Roma, Città Nuova, 1974. 2 EDITH STEIN (Suor Benedetta della Croce). Scientia crucis. Opera postuma. Trad. it. Milano, Ancora 1964. Gaudium et spes, 10. Redemptor hominis, 14. Salvifici doloris, 3. 6 Zbidem. Salvifici doloris, 30. 8 Zbidem, numm. 25-27. Salvifici doloris, 25. 10 Zbidem, 25. 11 Salvifici doloris, 25. 12Zbidem, 25. Cf Lc 9, 23; 21, 12-19; Mt 7, 13s.; Gv 15, 18-21.. 13 Salvifci doloris, 26; Cf Col 1, 14; Ef 6, 12. l4 Salvifici doloris, 27. 15 Gaudium et spes, 10; Redemptor hominis, 8; Salvifici doloris, 5. l6 Dolentium hominum, 1 l7 Salvifici doloris, 28-30 18 Cf «L'Osservatore Romano», 31 .O3.1983. 19 Salvifici doloris, 30. i religiosi nel mondo della sofferen- za e della salute

Questo è il titolo di un piccolo libro che la Pontifi- la medicina pone, in questo periodo di rapido e pro- cia Commissione per la Pastorale degli Operatori Sa- fondo mutamento. nitari ha appena pubblicato. Con questo libro inizia Ciò è stato occasione di chiedere a quattro Superiori una serie di argomenti che la Pontificia Commissione Generaìi di Istituti dedicati al servizio dei malati, il loro ritiene validi e presenta a quanti lavorano nel Mondo pensiero circa la presenza dei Religiosi in questo cam- della Salute. po. I quattro Superiori sono Membri della nostra Pon- Era opportuno aprire questa collana, con un discor- tificia Commissione. so molto esplicito, dedicato a uomini e donne che con- Le risposte non sono un commentario al Libro che sacrano tutta la propria vita al servizio della Salute, presentiamo, ma solo la condivisione del pensiero sul- dei malati e a tutti quei valori che questa missione porta l'argomento di alcuni dei Superiori Maggiori, in oc- con sè. casione della sua pubblicazione. Queste opinioni le abbiamo ritenute interessanti e ci sembra molto utile I Religiosi nel campo della Salute, da sempre, se- offrirle ai lettori della nostra rivista. I quattro Supe- gnano tutta la storia della Chiesa, in un servizio di riori sottolineano soprattutto le seguenti idee: i Reli- avanguardia, e si presentano oggi, con una volontà de- giosi nel mondo della salute, devono farsi testimoni cisa di rinnovamento e di vitalità. e guide morali, competenti con una grande capacità Questo lavoro esalta una vocazione piena di gene- di amare. Indicano anche che da sempre hanno parte- rosità, di entusiasmo, di fede e di efficienza, e mette cipato alla vita della Chiesa, come pionieri dell'evan- davanti agli occhi dei Religiosi i numerosi quesiti che gelizzazione e difensori della vita.

re su posizioni di comodo, di sicurezza o di testimoni e malintesa rassegnazione; o di ritagliarci una nicchia in cui svolgere un lavoro professio- guide morali nale magari in competizione coi confratelli o coi collaboratori laici; o, infine, quella di La presenza dei religiosi nel campo sani- delegare ai laici o - peggio - alle sofistica- tario, come in tutti gli altri campi, deve rea- te tecnologie l'assistenza del malato, facen- lizzarsi all'insegna della novità nella do scattare per noi la trappola della perdita continuità. dell'indentità e per lui quella dell'anonimato. Viviamo in un'epoca di profondi, rapidi L'idolatria dell'efficienza a volte si insi- cambi che rischiano spesso di rendere il no- nua anche nelle nostre strutture; e allora è stro stile di vita, il nostro modo di essere non il momento di ribadire con forza, di mani- più all'altezza dei tempi e quindi meno effi- festare con chiarezza l'essenza del nostro ca- cace come segno. risma, la nostra fisionomia di frati L'ospedale di oggi - in cui si affacciano ospedalieri, testimoni dell'amore misericor- anche tipi inediti di pazienti - si caratteriz- dioso nel loro servizio all'umanjtà sofferen- za per una massiccia partecipazione di ope- te. Quindi innanzitutto uomini «scaldati» dal ratori laici e per apporti tecnologici sempre fuoco del Vangelo che si chinano su altri uo- più avanzati. Ciò sovente mette in crisi i re- mini vedendo in essi non astratti e anonimi ligiosi, insinuando in essi complessi di infe- «casi clinici», bensì fratelli da curare e da riorità, quasi una sensazione di inutilità, e confortare nel corpo e nell'anima. Questo si persino frustrazioni per una certa perdita di chiama fare dell'ospedale una struttura uma- potere. nizzata e umanizzante, dove il malato è la Tali cambi impongono l'analisi critica dei nostra università. nostri comportamenti, la ricerca aggiornata In questa chiave, il ruolo di noi religiosi delle nostre collocazioni professionali e dei si definisce più chiaramente come novità nel- nostri rapporti - come religiosi singoli e co- la continuità: siamo infatti chiamati ad es- me comunità - con l'ambiente cui l'obbe- sere TESTIMONI, GUIDE MORALI, dienza ci ha destinati. COSCIENZA CRITICA, INNOVATORI E É necessario renderci conto di tali esigen- ANTICIPATORI. ze se non si vuol rimanere ai margini della Testimoni di come, nel solco di S. Giovan- realtà. Non è facile, certo; talvolta ne siamo ni di Dio, si assiste il malato e il bisognoso come spaventati sotto l'urgenza di tentazio- di oggi, che si presenta sotto forme nuove: ni ricorrenti: quella, ad esempio, di ripiega- è l'anziano, è il malato terminale, è il tossi- codipendente; a loro la cultura emergente, nei loro spiriti o nei loro rapporti sociali. che ha rimosso il concetto cristiano del do- Si è a confronto con la sofferenza che, co- lore, della morte e deil'eternità, pone gravis- me sottolineava lo stesso Santo Padre, resta simi problemi per i quali non esistono ricette «mistero inaccessibile)) (Lettera Apostolica mediche, o quanto meno non bastano. Salvifici Doloris - 11.2.1984). Guide morali più che tecniche, essendo or- Allora ci si pone un interrogativo: «É im- mai la leadership tecnologica prerogativa dei portante per il mondo, per la Chiesa che delle laici. I1 nostro «know-hown attinge al Van- Religiose siano impegnate nel campo della gelo: si tratta di trasmettere ai collaboratori sanità, in questa lotta contro il male, contro la nostra «passione» per il malato e le no- la sofferenza?.. . H. stre motivazioni di fede. La Conferenza delle Superiori Maggiori di Coscienza critica: ogni qualvolta si minac- Francia, nel 1984, ha approvato unanima- cia la sacralità dell'uomo e si cerca di imporre mente questa tesi: «Al centro del loro agire l'etica fluttuante della prassi di moda, la no- professionale, dove esse rinnovano per l'oggi stra voce e la nostra azione devono emerge- i gesti di Cristo Salvatore, le religiose parte- re con coraggio, senza rispetti umani, senza cipano collettivamente alla missione della ammiccamenti o compromessi. Lo impongo- Chiesa nel campo della sanità)). no la responsabilità del nostro stato e la fe- É questa certezza che conduce, anima la deltà alla nostra professione religiosa. nostra missione di diaconia necessaria alla Anticipatori e innovatori: con la rapidità Chiesa. Tre ruoli riassumono, sembra, la no- delle trasformazioni in atto, anche solo l'at- stra testimonianza di Religione apostoliche testarsi sulle posizioni può significare retro- inviate dalla nostra Comunità, dunque dal- cedere. San Giovanni di Dio (e tanti dopo la Chiesa, nel campo della sanità: di lui) nonostante l'indifferenza, il disprez- La nostra FEDE nella vita, «vita che è una zo e l'ostilità dei più hanno saputo individua- perpetua nascita» (Paolo VI) ha l'obiettivo re nuove strade: con il nostro Fondatore è di sviluppare questa vita, e noi ci impegnia- nato l'ospedale moderno, dai suoi figli deve mo a far vivere per mezzo di gesti. Noi dob- modellarsi originalmente l'ospitalità del due- biamo apportare a questa missione non solo mila; per questo occorre pensare e progetta- la competenza della nostra tecnica, della no- re con coraggio, nella logica del Vangelo. stra dedizione, ma soprattutto l'attenzione alla dignità delle persone. P. PIERLUIGI MARCHESI Di fronte ai gravi problemi di etica che si Superiore Generale dei Fatebenefratelli pongono riguardo l'aborto, l'accanimento te- rapeutico, l'eutanasia.. ., la Religiosa nel campo della sanità non deve aver paura di essere il richiamo delle esigenze del Vange- lo, ella deve, in un senso, essere segno pro- fetico, cioè manifestare con i suoi gesti, le partecipazione dei sue parole, talvolta con i suoi rifiuti di agi- re, che la vita presente ha un avvenire che religiosi nella inizia qui e adesso. Non dobbiamo dimenticare che siamo re- Chiesa e nel mondo sponsabili di uno dei «volti della Chiesa)), e le decisioni che prendiamo o che aiutiamo della salute a prendere hanno una portata simbolica, esse rivelano questo ((volto della Chiesa)). Da molto tempo si è definita COInome di 2. Di fronte al malato minacciato dall'a- SALUTE la salute fisica e mentale. Attual- nonimato, dalla solitudine, immerso in un mente si è sempre più coscienti che questa mondo di tecnica e di scienza, dove non è parola ha un orizzonte molto vasto che va più considerato per la sua persona, ma solo dal concepimento fino alla morte. per la sua malattia, noi abbiamo anche un La salute interessa TUTTO l'uomo in ruolo importante da svolgere per stabilire un TUTTE le sue dimensioni: familiare, socia- RAPPORTO VERO, creare un contatto, ac- le, morale, spirituale, fisica, mentale, col- compagnare.. . lettiva.. . Abbiamo molto da inventare nel campo Religiose nel mondo della sanità, OGGI, dei rapporti, di sostegno, di ascolto. Abbia- noi ci troviamo di fronte a quelli che, per mo da dire, di testimoniare la nostra accet- l'appunto, sono colpiti, feriti nei propri corpi tazione della condizione umana nonché quella mortale dell'uomo. dobbiamo inter- risma particolare nella Chiesa, ci è chiesto rogarci e interrogare chi ci è attorno sul RI- di continuare in qualche modo la missione SPETTO DELLA LIBER TA ' dellyU0MO, del Cristo «che è passato sulla terra facen- nella sua duplice dimensione, nella convin- do il bene» (cf. Ac. 10,38). zione che la vita viene prima, ma che in CRI- É alla Vergine Maria, così intimamente uni- STO, SIAMO CHIAMATI A UNA VITA ta al mistero della Redenzione, che doman- NUOVA. diamo di penetrare i nostri cuori e i nostri 3. Infine, la nostra missione si situa in spiriti dello stesso Amore del Salvatore, af- un'EQUIPE: noi operiamo con altri profes- finché apprendiamo ad AMARE il nostro sionisti, con un personale, si tratta di rispet- prossimo, COME DIO STESSO, cioè, a di- tare le competenze mutue. Quest'équipe, ha venire « SACRAMENTO dell' AMORE del una mira comune e ciò esige un ampia soli- PADRE D. darietà, una collaborazione leale e coraggio- sa. Ai quesiti posti e riflettuti in équipe, non Suor ANNE DUZAN apportiamo una risposta quale ripetizione di Superiora Generale delle Figlie della Carità una formula imparata a memoria, ma cer- chiamo, alla luce del Vangelo, di comunica- re con lo stesso zelo. All'interno dell'équipe e al posto che ci è assegnato, dobbiamo, ciascuno di noi, im- amore e pegnarci per difendere la vita umana. Questi punti dibattuti suscitano dei com- competenza portamenti propri della Religiosa nel cam- po della sanità. Ci contenteremo Diversi sono gli Istituti di religiosi e reli- semplicemente di ricordare quelli essenziali: giose suscitati dallo Spirito Santo e dotati di I1 nostro messaggio missionario si trasmet- un particolare carisma per essere testimoni te innanzitutto con la qualità del nostro ES- e punta avanzata di quel servizio amorevole SERE. Noi siamo testimoni della Buona ai malati che distinse l'attività di Gesu e co- Novella, non solo per ciò che facciamo ma stituisce un elemento essenziale della missione anzitutto per ciò che siamo. della Chiesa. Un'altra attitudine corrobora questa linea Sgorgati dal cuore del Vangelo e situati nel direttrice ed è quella della GRA TUITA ' del- cuore della Chiesa, questi carismi dell'amo- l'AMORE, di cui dobbiamo essere i messa- re misericordioso sono destinati a durare per geri. La consegna che Madre Guillemin dava tutto il tempo che esisteranno malati, a pat- nel 1968 è sempre attuale: cavete il compito to che sappiano cambiare per essere gli stes- di umanizzare la tecnica per farne il veicolo si. Sono infatti sorti per essere a servizio dei della tenerezza del Cristo D. La terza esigenza alla quale siamo radical- mente invitati è la COERENZA: coerenza tra Fede e ciò che facciamo, ciò che diciamo, ciò che viviamo. Non dobbiamo mai permette- re che ci sia rottura tra ciò che viviamo e ciò che crediamo. Dobbiamo rendere conto della speranza che è in noi. (cf. l P. 3,15). Questa speranza che abita in noi è Gesu Cristo. «Per mezzo di Lui, che ha preso su Se stesso la sofferenza degli uomini, questa riveste una dimensione nuova, essa è legata all'Amore». .. (cf. Lettera Apostolica Salvi- fici Doloris). La dimensione della Redenzio- ne, ricordata dal Santo Padre, ci incita a volgerci incessantemente verso il CRISTO, riconosciuto, accolto, contemplato, servito, nel malato che avviciniamo. (cf. Mt. 25,31 -46). Per la nostra vocazione di Religiose nel campo della Sanità, in nome di Gesu Cristo, in nome della Chiesa, seguendo il nostro ca- malati nella situazione concreta in cui essi si trovano, per rispondere ai loro bisogni rea- i religiosi pionieri li, che sono diversi e cambiano secondo i tem- pi e i luoghi. É molto diverso ammalarsi in nella pastorale della Europa, in America Latina o nell'Africa; co- me è molto diverso ammalarsi oggi rispetto salute e difensori ai tempi dei nostri fondatori e fondatrici. Sono dinanzi agli occhi di tutti i cambia- della vita umana menti radicali avvenuti e ancora in corso in questi ultimi anni, nel mondo della salute, sia nella società e nel modo di concepire il compito della Chiesa e dello stato. La riduzione drastica del numero di reli- giosi e religiose impegnati nel mondo della salute ha fatto capire tante cose. Lo stato, che un po' frettolosamente ha creduto po- ter fare a meno della loro presneza, si è ac- corto ben presto che una cosa è creare strutture e sfornare tecnici (e questo è in gra- do di farlo), ed un'altra ben diversa è for- mare persone capaci di servire con amore, di guardare più al malato che alle lancette dell'orologio. E anche noi abbiamo capito che è più im- portante la qualità che la quantità della no- stra presenza; che è più importante il servire che il comandare, il testimoniare che il pre- dicare; che ha più valore la persona del con- La missione salvifica di Cristo, mediato- sacrato che il suo ruolo; che l'obbedienza non re tra Dio e gli uomini, deve essere fatta co- sostituisce la competenza. noscere a tutti. (cfr. Ad Gentes). Abbiamo capito che dobbiamo dare il É missione di tutta la Chiesa partecipare massimo di amore e il massimo di professio- all'adempimento di questo mandato. La pro- nalità, se vogliamo essere credibili. Perché fezia di Isaia (61, 1-2) che segnala Cristo co- se la competenza senza amore è come mani me Persona in cui essa si è compiuta (Lc 4,21) senza cuore, l'amore senza competenza è un potrebbe riassumersi nella guarigione di tutti cuore senza mani. i mali umani. Più tardi, Gesù descrive la sua Di qui l'urgenza della preparazione spiri- attività e i suoi effetti positivi: i ciechi vedo- tuale, teologica, pastorale e professionale dei no, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono nostri religiosi e religiose che lavorano in que- mondati e i sordi odono; la Buona Novella sto campo così importante e sofisitcato, do- si proclama ai poveri (Lc. 7,22). ve si confrontano scienza e fede, tecnica e Questo è il Cristo la cui missione è condi- saggezza, morte e vita. L'amore ci spinge a visa da tutti con la propria vita e le parole, conoscere la tecnica e la scienza per meglio nella famiglia, nel gruppo sociale e nell'am- servire. A chi irradia amore ed è competen- bito della loro professione (Ad Gentes 21). te, ogni porta si apre nel mondo della salu- i Religiosi sono chiamati, per il loro carisma te, soprattutto la porta del cuore. specifico, a mettere in risalto i diversi aspet- E la Chiesa continuerà ad essere presente ti della personalità di Cristo (cfr. Lumen nel mondo della salute in modo qualificato Gentium): Cristo in contemplazione sulla e qualificante, senza bisogno di moltiplica- montagna, curando gli infermi e mutilati o re le proprie strutture, perché dovunque c'è facendo del bene a tutti (L.G. 46). 1 Religiosi un uomo che soffre li il religioso e la religio- che operano nel campo sanitario sono chia- sa - portatori di vita e di speranza - han- mati a curare gli infermi senza esclusione al- no assicurato il biglietto d'ingresso. cuna, a lavorare con tutti gli uomini di buona volontà, fornendo loro adeguati mezzi e sfor- zandosi nel promuovere l'integrità dell'uo- mo e del suo ambiente affinché si fomenti P. CALISTO VENDRAME nel mondo l'autentico sviluppo umano e si Superiore Generale Ministri degli Infermi (Carnilliani) rispetti la dignità e i diritti di tutti. Essi proclamano inoltre il carattere sacro necessità del momento; in passato, i religio- della vita, il suo significato nonché quello del- si hanno spesso constatato tali bisogni e da la morte umana affiché «tutti abbiano la vi- bravi pionieri hanno tracciato un cammino, ta» e l'abbiano in abbondanza. In questo seguito successivamente dallo Stato e da al- modo essi sono portatori di quella fiaccola tri Enti. che illumina il cammino dei compagni di pel- Oggi, i religiosi sono chiamati innanzitut- legrinaggio in una Chiesa totalmente pel- to a promuovere la salute ed un sano tenore legrina. di vita, incoraggiando, facilitando ed aiutan- Nei quattro Vangeli troviamo spesso le pa- do la gente affinché essa scopra nuovamen- role: «Sanò gli infermi e proclamò il Regno». te le sue immense risorse interiori e i valori L'esperienza dei missionari conferma la va- spirituali profondamente umani che coinvol- lidità di questa sequenza naturale: curare gli gono tutta la persona. La frattura dell'uo- infermi è testimoniare il Regno. É anche se- mo è universale. La paura e il vuoto insidiano gno dell'amore e della compassione di Cri- il nostro mondo. sto per i poveri, gli emarginati e gli Nel campo sanitario ha assunto grandis- handicappati. sima importanza la pastorale dell'ascolto co- I Religiosi che si dedicano all'assistenza sa- me pure quella di animare, accendere e nitaria lo fanno con una dedizione tale da conservare la speranza non solo del malato aiutare il sofferente ad apprezzare il proprio ma anche quella della famiglia e della co- valore e dignità umana, di raggiungere una munità. piena comprensione del significato e valore A mio avviso, i religiosi, oltre ad essere della sofferenza, nonché dell'autentico sen- missionari medici, devono assumersi un'al- so della vita e della morte. tra missione nei confronti della medicina La storia ci insegna che la maggior parte attuale. delle strutture sanitarie nel mondo sono sta- La medicina tecnologica d'avanguardia, te create dalle chiese, specialmente nelle ter- l'investigazione scientifica e l'ingegneria ge- re di missione in via di sviluppo, le quali, in netica sono tentate di impiegare membri della molti casi, hanno ottenuto l'indipendenza so- specie umana come materiale di sperimen- lo in tempi recenti. tazione, indipendentemente dai diritti e dal- Dove le risorse del paese sono limitate, i la dignità dell'essere umano. Come servizi sociali sono scarsi. professionisti della salute, è imprescindibile I1 missionario guarda al bene comune di che continuiamo ad alzare la voce a difesa tutti e si sforza di favorire incentivi affinché dell'umanità, così ben servita dall'etica cri- la gente soddisfi i propri bisogni. stiana. Nel 1936 la S. Congregazione di Propagan- Lo scopo ultimo dell'assistenza sanitaria da Fide raccomandò la formazione di nuo- è il bene del paziente. La medicina deve ri- ve Congregazioni Femminili, costituite da tornare ad orientarsi prima verso le perso- Medici e da Infermiere altamente qualifica- ne, poi verso i problemi. L'amore di Dio e te al servizio del settore Maternità e negli al- la compassione di Cristo devono essere il tri campi sanitari, soprattutto nelle terre di punto focale su cui centrare l'azione del cam- missione. po sanitario e dell'integrità della persona. La Congregazione rilevò inoltre l'urgen- I Religiosi devono continuare ad appaga- za di un'equipe di base costituita da elementi re quei bisogni trascurati dagli altri, assumen- competenti e personale disponibile offerti da dosi l'onere di escogitare vie e mezzi un Ordine Religioso per poter far fronte ai corrispondenti coinvolgendo in tale risposta bisogni sanitari ed assicurare quella continui- e missione la comunità locale e la società dei tà e stabilità a lungo termine esigita da una nostri giorni. tale assistenza. Questa organizzazione do- In questo modo, la Chiesa darà certamen- vrebbe includere una vasta gamma di servi- te una risposta ai segni dei tempi, ai bisogni zi, dall'educazione sanitaria alla medicina dell'umanità e continuerà ad incarnare la per- preventiva, attraverso la terapia e la cura de- sona di un Cristo amoroso e compassionevole gli handicappati fisici e psichici e i pazienti nel nostro mondo. geriatrici. Essa comprenderebbe inoltre la medicina prevista per le catastrofi, per le ca- lamità quali la fame, le inondazioni, le dif- ficoltà economiche ed altre dei nostri giorni. I metodi da adottarsi nella pastorale sani- Suor CATHERINE DWYER taria devono adeguarsi sempre alle variabili Superioru Generale delle Missionarie Medici di Maria magistero della chiesa

dai discorsi del Santo Padre Intervento di mons. Angelini al Sinodo dei Vescovi riflessioni dell'episcopato di vari paesi del mondo sul2 'AIDS Aumentano le malattie, riabilitazione. A voi tutti, compresi nel no- diminuiscono i mezzi me di « operatori sanitari ». Timori per lo stato di salute Prima di tutto, voi cari Fratelli e Sorelle, della società polacca dovreste avere davanti agli occhi il Cristo chiamato presso il servo paralizzato del cen- turione - il Cristo che dice: « io verrò.. . H, « farò il possibile per la tua salute.. . ». Nella Basilica Mariana di Danzica, che è Mentre lo dico, ho davanti agli occhi co- pure concattedrale della diocesi, il Papa si loro che sono qui presenti- medici, infer- è incontrato, venerdi 12 giugno, con gli am- m iere, tutti i rappresentanti degli operatori malati. A dieci di essi ha amministrato il sa- sanitari. Contemporaneamente però tutti i cramento dell'unzione degli infermi. vostri colleghi in tutta la terra polacca. Ho davanti ai miei occhi le istituzioni che ser- vono la salute umana: ospedali, cliniche, lo- calitè climatiche, sanatori, case di cura. Ho sempre nutrito e continuo a nutrire una I. Ecco il Cristo chiamato al letto di un profonda ammirazione per questa vocazio- malato. « Signore, il mio servo giace in ca- ne che sembra essere così tanto radicata nel sa paralizzato e soffre terribilmente D. « Io Vangelo, e allo stesso tempo in tutta la tra- verrò e lo curerò » (Mt 8, 6-7). dizione umanitaria del genere umano, anche Questo è un caso - uno dei tanti, tutto precristiano e non cristiano. il Vangelo è pieno di simili eventi. Cristo, Cristo che dice: « verrò.. . curerò». E cia- chiamato dagli ammalati. Cristo, al servizio scuno di voi dovrebbe dire e dice: « verrò, degli uomini so fferenti. farò tutto ciò di cui sono capace, per la tua Le parole della Sacra Scrittura, lette in oc- salute H. casione dell'odierno incontro, sono rivolte a tutti e a ciascuno di noi quando ci trovia- 3. « Farò il possibile » - cioè avrò la vo- mo faccia a faccia con la sofferenza di un lontà, la disponibilità ed anche la gioia di altro uomo, nostro fratello o sorella. portare aiuto a uno che soffre, di quel « fer- Siamo constantemente chiamati. Tutti, in marsi accanto alla sofferenza dell'uomo D, un certo senso veniamo chiamati, anche se di provare quella sensibilità e commozione ciascuno in modo diverso. La chiamata - per la sofferenza altrui eper il « dono sama- l'invito, che il centurione del Vangelo ha ri- ritano di me stesso » di cui ha tanto bisogno volto a Cristo si ripete incessantemente. un uomo malato. L'uomo soffre in diversi luoghi, a volte Lo stato di salute della società polacca fa « soffre terribilmente ». E chiama un altro sorgere fondati timori. Continuano ad au- uomo. Ha bisogno del suo aiuto. Ha biso- mentare in questa società le malattie dell'ap- gno della sua presenza. parato circolatorio e i tumori, molte persone Quando dunque chiunque di noi, cari Fra- e tra queste i giovani, continuano a manife- telli e Sorelle, ovunque in questa terra po- stare la loro dipendenza dall'alcool, dalla lacca, viene chiamato dalla sofferenza droga e dalla nicotina. Neppure lo stato di umana, si ponga davanti agli occhi questo salute dei bambini è soddisfacente. É un evento del Vangelo. É il Cristo che dice al grande campo questo per l'azione profilat- centurione: « Io verrò e lo curerò ». A volte tica e terapeutica degli operatori sanitari. É ci intimidisce il fatto di non poter « guari- deprimente il fatto che nei reparti ospedalieri re M, di non poter aiutare. Cerchiamo di su- si continuano ad eseguire in modo massic- perare questo imbarazzo. L'importante è cio interventi d'interruzione della gravidanza. andare. Stare accanto all'uomo che soffre. La medicina contemporanea si è molto svi- Egli forse più che della guarigione ha biso- luppata e specializzata. Di conseguenza, per gno della presenza dell'uomo, del cuore uma- poter « far tutto per la salute dell'uomo bi- no dell'umana solidarietà. sogna creare condizioni adatte, come per es.: un numero sufficiente di ospedali e di am- 2. L'evento evangelico si riferisce in mo- bulatori opportunamente attrezzati, di me- do particolare a voi tutti, che con la soffe- dicinali adatti e di altri mezzi l'insufficienza renza umana avete unito la vostra dei quali, purtroppo, in Polonia, si fa risen- professione, la vocazione della vostra vita. tire. Questa insufficienza, la mancanza dipo- A voi, medici. A voi infermiere, lavoratori sti letto negli ospedali, la lunga attesa negli dei laboratori di analisi, degli ambulatori di ambulatori medici, I'attesa per l'intervento chirurgico - tutto questo rende più diffici- le il già non facile lavoro dei medici e già ca- rico di responsabilità. Allo stesso tempo, esso richiede da loro tanto maggiore sensibilità morale, un'altra etica professionale e la com- prensione del loro ruolo di servizio verso il sofferente. Bisogna ad ogni costo sostenere la bella tradizione polacca: l'opera del medico e del- l'infermiere viene trattata non solo come una professione ma anche - e forse prima di tut- to - come una vocazione. La cura per i mi- norati fisici e gli anziani, la cura per i malati di mente - questi settori sono, più di ogni altro settore della vita sociale, il metro della cultura della società e dello stato. Immedesimandomi in questo non facile impegno quotidiano degli operatori sanitari penso « a tutti quegli uomini, che con la lo- ro scienza e la loro capacità rendono multi- formi servizi al prossimo sofferente » - e desidero, a nome della Chiesa, rivolgere lo- ro espressioni di profonda riconoscenza e gratitudine.

4. « I1 mio servo.. . soffre terribilmente P. Cristo non è solo colui che « cura P, crean- do un modello evangelico per tutti coloro che servono i malati. Cristo allo stesso tempo di- ce di sé: « ero malato ». E queste parole ap- partengono all'immagine del giudizio f inale secondo il Vangelo di S. Matteo: « ero ma- lato e mi avete visitato » (cfr. Mt 25, 36). Nel Vangelo noi non vediamo Gesù come ammalato sul letto del dolore - ma lo tro- viamo all'apice della sofferenza: martoria- to, sottoposto alle terribili torture del corpo e del1'anima. Lo vediamo prima durante I'a- gonia della crocifssione. Davvero, Egli è l'Uomo dei Dolori. Davvero, attraversò lo zenit stesso della sofferenza umana: fisica e morale - deriso e disprezzato dagli uomi- ni. Davvero « verme, non uomo, infamia de- gli uomini, rifiuto del mio popolo » (cfr. Sal 21-22, 17). Il figlio di Dio che « umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte H (cfr. Fil 2, 8). E dunque Egli potrà dire nel giorno del giudizio: « ero malato », C ho avuto fino in fondo il calice della sofferenza ... P. Egli può dire così. E quando, sorpresi dalle sue parole, gli uo- mini chiederanno: « ...quando ti abbiamo fatto questo? Quando ti abbiamo visto ma- lato.. . e siamo venuti a visitarti? Risponde- rà: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » (cfr. Mt 25, 39-40). 5. Cari Fratelli e Sorelle, qui riuniti, e voi e agire, tanto più si mettono in evidenza l'in- tutti malati e sofferenti in terra polacca! É teriore maturità e grandezza spirituale, co- straordinario ciò che dice Cristo. E straor- stituendo una commovente lezione per gli dinario quel suo identificarsi con ognuno e uomini sani e normali » (SD 26). ognuna di voi. Questo è insieme una « carta 6. La sofferenza umana è sempre un mi- d'identità » evangelica per ciascuna. E S. stero. Ed è molto difficile all'uomo da solo Paolo, il quale in un certo senso porta fino farsi largo attraverso le sue oscurità. Sull'o- in fondo il pensiero contenuto nelle parole rizzonte della nostra fede rimane questo uni- del Redentore sopracitate, scriverà: « com- co punto di riferimento: la Croce - lo zenit pleto nella mia carne quello che manca ~i pa- della sofferenza umana e della sofferenza di timenti di Cristo / a favore del suo corpo che uno che è ilpiù innocente, dell'Agnello sen- è la Chiesa » (Col 1, 24). za macchia. A questo problema cosi fondamentale per 7. Celebrando l'Eucaristia, al momento il singolo uomo e per tutta la Chiesa ho de- della Santa comunione diciamo: « Ecco I'A- dicato molto spazio nella stesura della « Sal- gnello di Dio, che toglie i peccati del vifici doloris ». mondo... ». « La Chiesa, che nasce dal mistero della E poi la risposta: « O Signore non sono redenzione nella Croce di Cristo, è tenuta a degno di partecipare alla tua mensa D. cercare l'incontro con l'uomo in modo par- Ecco le parole uscite dalla bocca del cen- ticolare sulla via della sua sofferenza » (SD turione. Appartengono all'insieme dell'invito 3) - così dunque sulla via del servizio sa- rivolto al Salvatore a favore del servo che, cerdotale, la Chiesa cerca in vario modo l'in- « paralizzato.. ., soffre terribilmente D. « Si- contro con l'uomo che soffre nelle istituzioni gnore, io non sono degno che tu entri sotto sanitarie e nelle case dei malati. Nella Chie- il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio sa il malato, colui che soffre, « è chiamato servo sarà guarito (Mt 8, 6). a partecipare a quella sofferenza, mediante I giorni del Congresso Eucaristico in Po- la quale si è compiuta la redenzione... In lonia - sono il tempo, in cui ognuno di noi quanto l'uomo diventa partecipe della so f- dovrebbe rinnovare in sé la profonda con- ferenza di Cristo - in qualsiasi luogo del sapevolezza di queste parole, pronunciate per mondo e tempo della storia -, in tanto egli la prima volta dal centurione romano. completa a suo modo quella sofferenza, me- Cari Fratelli e Sorelle! Ammalati e soffe- diante la quale Cristo ha operato la reden- renti. Tutti voi siete inscritti molto profon- zione del mondo » (SD 19, 24). Perciò il damente in questo toccante mistero della sofferente « trova quasi una nuova misura fede: la Croce - l'Eucaristia - il cenacolo di tutta la propria vita e della propria voca- - le parole del centurione. zione D. Su questa via di servizio il sacerdo- Ricordatevi che Cristo « ci amò sino alla te s'incontra con il medico per servire insieme fine » (Cfr. Gv 13, 1) per mezzo della Cro- l'ammalato il cui campo delle sofferenze, è ce, e questo amore permane nell'Eucaristia. diversificato e pluridimensionale, cosi come Ricordate! Sia questa la vostra forza nel- è pluridimensionale l'esistenza dell'uomo. la debolezza. Anche voi siete chiamati ad Questo comune servizio medico-pastorale ha amare « sino alla fine ». un'importanza particolare per il malato che E voi, Cari Fratelli e Sorelle, medici, in- si avvicina al termine dell'esistenza terrena. fermieri, operatori sanitari - anche voi sie- Penso con riconoscimento allY«hospi- te chiamati ad amare « sino alla fine ». ciurn » che ha iniziato il suo servizio a Dan- Meditate che cosa vuol dire questo! zica e si irradia sulle altre città. Esso è nato Che cosa vuol dire questo?! dalla comune sollecitudine della pastorale dei malati e dei medici presenti accanto al letto (DANZICA, venerdì 12.VI. 1987, nella del malato, per il dovuto posto e le condi- Basilica Mariana, agli ammalati) zioni in cui versano i malati al termine della loro vita. Questa sollecitudine si esprime nel chinarsi insieme e vegliare accanto ad un ma- lato nella sua casa, in un cordiale e gratuito « dono di sé ». Però un dono ancora mag- giore è la saggezza e la maturità che si rice- vono da un malato grave: « Allorché questo corpo è profondamente malato, totalmente inabile e l'uomo è quasi incapace di vivere Non la scienza ma la carità trasforma i1 mondo

... L'uomo che da oggi invocheremo come Santo della Chiesa universale, si presenta a noi come un'attuazione concreta dell'ideale del cristiano laico. Giuseppe Moscati, medico Primario ospe- daliero, insigne ricercatore, docente univer- sitario di fisiologia umana e di chimica fisiologica, visse i suoi molteplici compiti con tutto l'impegno e la serietà che l'esercizio di queste delicate professioni laicali richiede. Da questo punto di vista il Moscati costi- tuisce un esempio non soltanto da ammira- re, ma da imitare, soprattutto da parte degli Operatori sanitari: medici, infermieri e in- fermiere, volontari, e quanti, direttamente o indirettamente, sono impegnati nel1'assi - stenza agli infermi e nel vastissimo mondo della sanità e della salute. Egli si pone come esempio anche per chi non condivide la sua .fede. 5. Tuttavia fu proprio questa fede a con- ferire al suo impegno dimensioni e qualità nuove, quelle tipiche del laico autenticamente cristiano. Grazie ad esse gli aspetti profes- sionali, nella sua vita, si integravano armo- niosamente fra loro, si sostenevano l'un l'altro, per essere vissuti come una risposta ad una vocazione, e quindi come una colla- borazione al piano creatore e redentivo di Dio. Per indole e vocazione il Moscati fu innan- zitutto e sopratutto il medico che cura: il ri- spondere alle necessità degli uomini ed alle loro sofferenze, fu per lui un bisogno impe- rioso ed imprescindibile. Il dolore di chi è malato giungeva a lui come il grido di un fra- tello a cui un altro fratello, il medico, dove- va accorrere con l'ardore dell'amore. Il movente della sua attività come medico non fu dunque il solo dovere professionale, ma la consapevolezza di essere stato posto da Dio nel mondo per operare secondo i suoi piani, per apportare quindi, con amore, il sollievo che la scienza medica offre nel lenire il do- lore e ridare la salute. 6. Memore delle parole del Signore: «Ero malato e mi avete visitato» (Mt 25,36), il Mo- scati vedeva Cristo stesso nel malato, che, nella sua debolezza, nella sua miseria, nella sua fragilità ed insicurezza, a lui si rivolge- va invocando aiuto; vedeva chi gli stava in- nanzi come una persona, un essere in cui c'era un corpo bisognoso di cura, ma anche un essere in cui albergava uno spirito pur esso bisognoso di aiuto e di conforto. «Ricordatevi - egli scriveva ad un giova- ne dottore, suo alunno - che non solo del corpo vi dovete occupare, ma delle anime con il consiglio, e scendendo allo spirito, anzi- ché con le fredde prescrizioni da inviare a2 la nota che è la piu tipica del cristianesimo: farmacista». l'amore, che Cristo ha lasciato ai suoi seguaci Infatti - sono ancora parole sue - «il come il suo «comandamento». Di questa sua medico si trova tanto spesso al cospetto di personale esperienza del valore centrale del anime che stanno lì lì per capitolare e far ri- Cristianesimo egli ha lasciato numerose trac- torno ai principi ereditari degli avi, stanno ce nei suoi scritti. Sono parole che a noi, og- lì ansiose di trovare un conforto, assillate dal gi, suonano quasi come un testamento: «Non dolore. Beato quel medico che sa compren- la scienza, ma la carità ha trasformato il dere il mistero di questi cuori e infiammarli mondo, egli osservava; solo pochissimi uo- di nuovo. Beati noi medici, tanto spesso in- mini sono passati alla storia per la scienza; capaci ad allontanare una malattia, beati noi ma tuttipotranno rimanere imperituri, sim- se ci ricordiamo che oltre i corpi abbiamo di bolo dell'eternità della vita, in cui la morte fronte delle anime immortali, per le quali ur- non è che una tappa, una metamorfosiper ge il precetto evangelico di amarle come noi un più alto ascenso, se si dedicheranno al stessi». bene». Per questo, il calore umano con cui il Mo- 8. Come non avvertire in queste parole scati visitava premurosamente i malati, spe- quasi un'eco della pagina evangelica, che ab- cie i più poveri ed abbandonati, avvicinandoli biamo oggi ascoltato? «Mi avete dato da in ospedale e nelle loro stesse abitazioni, era mangiare... mi avete dato da bere.. . mi ave- tale che la gente lo cercava; il SUO tratto era te ospitato.. . mi avete vestito... mi avete vi- ricco di quella bontà rispettosa e delicata, che sitato.. . H. Gesù Cristo diffondeva intorno a sé quan- Quando? Come? do andava per le strade della Palestina fa- Auguro a tutti, amati Fratelli e Sorelle - cendo del bene e sanando tutti (cf. At. 10,38). qui convenuti in Piazza San Pietro o sparsi Fu quindi anticipatore e protagonista di quel- nelle varie parti del mondo - auguro a tutti la umanizzazione della medicina, avvertita che al termine della vostra vita possiate ri- oggi come condizione necessaria per una rin- petere queste domande.. . e ricevere la stessa novata attenzione ed assistenza a chi soffre. risposta di Cristo! 7. Nel costante rapporto con Dio, il Mo- Allora.. . da tua luce sorgerà come l'au- scati trovava la luce per meglio comprende- rora (dice il Profeta).. . e la gloria del Signo- re e diagnosticare le malattie e il calore per re ti seguirà... » (Is 58,8). poter essere vicino a coloro che, soffrendo, La carità «non avrà mai fine... B attendevano dal medico chi li servisse con dapiù grande è la carità» (I Cor 13, 8.14). partecipazione sincera. Amen! Da questo profondo e costante riferimen- (Dalla omelia per Ia canonizzazione di Giuseppe to a Dio, egli traeva la forza che lo sostene- Moscati il 25 ottobre 1987) va e che gli permetteva di vivere con integra onestà e assoluta rettitudine nel proprio de- licato e complesso ambiente, senza addive- nire ad alcuna forma di compromesso. Egli era il Maestro, il Primario di Ospedale che non ambiva a posizioni: se queste gli veni- vano attribuite, era perché i suoi meriti non potevano essere negati, e quando le occupò, seppe esercitarle con assoluta dirittura e per il bene degli altri. Uomo integro e cristiano coerente, non esi- tava a denunziare gli abusi, adoperandosi per demolire prassi e sistemi che andavano a dan- no della vera professionalità e della scienza, a danno degli infermi, come pure degli stu- denti ai quali sentiva di dover trasmettere il meglio delle proprie cognizioni. Gli studen- ti sono i medici del domani. Conscio di ciò, il Moscati pensava alla qualità dei futuri me- dici, prendendo anche pubblicamente posi- zione affinché non venisse in alcun modo mortificata la loro preparazione e formazio- ne. Preparazione e formazione che seppe in- carnare con l'esempio. Anche la morte lo colse mentre stava visitando una inferma. Veramente, ogni aspetto della vita di que- sto laico medico ci appare animato da quel- de, la cultura e la condizione ampio documento pontificio Intervento alla - nella rete della salvezza sul significato cristiano della gettata da Cristo. sofferenza umana - la lette- VI1 assemblea 4. La storia della evange- ra Apostolica « Salvifici dolo- lizzazione del mondo dimo- ri~»(11 febbraio 1984) - ha generale del stra come la pastorale voluto istituire la Pontificia sanitaria non possa in alcun Commissione per la Pastorale sinodo dei modo considerarsi un aspet- degli Operatori Sanitari (Mo- to marginale del mandato ge- tu proprio ~Dolentiumhomi- Vescovi nerale della Chiesa; ne è un num» Il febbraio 1985). aspetto essenziale e, quasi Questa provvidenziale istitu- 1. La fede che accomuna sempre - ne sono autorevo- zione, salutata con unanime tutti gli uomini, sempre e do- li testimoni i missionari - es- e motivato entusiasmo dal va- vunque, è la fede della vita. sa è l'inizio, umile ma effi- stissimo mondo sanitario e Cristo, nel suo ministero sulla cace, della propagazione del non solo cattolico, si è tradot- terra cercò l'incontro con tut- Regno di Dio. ta esclusivamente in strumen- to l'uomo e con tutti gli uo- 5. I1 ministero o diaconia to di servizio a tutta la mini per rispondere alla loro dell'assistenza sanitaria vede Chiesa, dai pastori ai laici, domanda di vita e di salute fi- impegnata tutta la Chiesa. I1 con la piena apertura a quan- sica e spirituale. La Chiesa, sacerdote comune dei fedeli ti, mossi da istanza di giusti- sull'esempio di Cristo «nel trova una nobile ed alta zia, sono per vocazione e corso dei secoli, ha fortemen- espressione nel servizio a co- missione operatori sanitari: te avvertito il servizio ai ma- loro che soffrono nel corpo medici, ricercatori, biologi, lati e ai sofferenti come parte e nello spirito. Tuttavia, il lai- infermieri e infermiere, far- integrante della sua mis- co operatore sanitario, nel macisti, tecnici e amministra- sione » l. partecipare del sacerdozio co- tori di strutture sanitarie 2. Questo aspetto della ri- mune di tutti i battezzati, ha cattoliche, studiosi dei pro- velazione cristiana - che è perciò spesso molti punti di blemi socio-sanitari propri di aspetto di sempre - si è fat- contatto e di rassomiglianza particolari settori di assisten- to oggi particolarmente emer- con l'operato di chi è insigni- za: malati acuti e lungodegen- gente. Giovanni Paolo I1 to del sacerdozio ministeria- ti, malati terminali, affetti di afferma: «la Chiesa che na- le, pur nella sostanziale AIDS, vittime degli effetti sce dal mistero della redenzio- diversità di essenza e di gra- della tossicodipendenza e del- ne nella croce di Cristo, è do. I1 dato storico, come ha le molteplici forme di violen- tenuta a cercare l'incontro rilevato Giovanni Paolo 11, za indotte anche da alcune con l'uomo in modo partico- ne offre una singolare confer- irrazionali espressioni dello lare sulla vita della sofferen- ma. In nessun altro campo stesso progresso della scien- za. In tale incontro l'uomo pastorale, infatti, come in za e della tecnica. diventa "la via della Chie- quello della sanità e della sa- 7. I1 contatto diretto con le sa", ed è, questa, una delle lute, i tre stati - presbitera- Conferenze Episcopali, la vi- vie più imp~rtanti))~. le, religioso e laicale - sono sita dei responsabili del nuo- 3. La pastorale sanitaria, in così costantemente a fianco vo Dicastero a strutture virtù del carisma della soffe- come nell'apostolato del ser- sanitarie in varie parti del renza che la sostanzia si con- vizio a chi soffre4. Affinità mondo, la pubblicazione del ferma assai spesso l'unico rafforzata dal continuo sor- primo Catalogo delle Istitu- momento o mezzo di aggre- gere nella Chiesa di istituzio- zioni Sanitarie Cattoliche, di gazione e di penetrazione tra ni di laici consacrati per il una Rivista, in cinque edizio- tanti nostri fratelli che anco- servizio agli infermi. ni linguistiche, di formazio- ra non hanno accolto l'an- 6. Sensibile come mai era ne e informazione, ed altre nuncio evangelico o che, pur accaduto in precedenza nella iniziative, vogliono essere - avendolo ricevuto, ritrovano storia della Chiesa a questa in rigoroso adempimento del- la via della grazia: è questa la prioritaria istanza pastorale, le finalità assegnate alla Pon- forza del «Vangelo della sof- Giovanni Paolo 11, segnando tificia Commissione5 - al- ferenza~~.Mutuando un'im- un ulteriore cammino in trettante espressioni di servi- magine biblica la sofferenza avanti del processo di ade- zio ecclesiale aperto a tutti. è il più vero e obbligato ri- guamento e rinnovamento del 8. La pastorale sanitaria è chiamo che può spingere gli Concilio Vaticano 11, dopo oggi, purtroppo obbligata a uomini - quale ne sia la fe- aver promulgato il primo ed muoversi nel contesto di una crescente pratica di attentati alla vita: aborto, eutanasia, incontrollata sperimentazio- ne genetica, fame, malattie endemiche, degrado ecologi- co, ecc.; per cui gli operatori sanitari si trovano ad agire in zona di frontiera per la varie- tà e complessità di sempre nuovi problemi di bioetica6. I pastori e i presbiteri so- no chiamati a sostenere in- stancabilmente gli operatori sanitari, dallo scienziato al medico pratico ed i loro col- laboratori, insegnando la dot- trina della Chiesa e curando la loro formazione morale e spirituale. Anche questa è au- tentica evangelizzazione. Giovanni Paolo I1 attuan- do una precisa indicazione del Concilio Vaticano 117, ne ha dato e ne dà l'esempio con il suo magistero e ministero. Non è giusto esigere coeren- za cristiana dagli operatori sanitari, se nei loro confron- ti non siamo, e sempre, gui- de e maestri. È nostro dovere avere fiducia nei laici, essen- do legione quelli che vivono pienamente la sacralità della loro vocazione e missione. Giuseppe Moscati, nell'Albo domanda di vita8. do vivamente di non trovare di Santi, ne è testimonianza Concludendo mi permetto mai chiusa la loro porta. viva: sono molti tuttavia, gli di chiedere che nel documen- A nome di tutti li ringrazio operatori sanitari che ne se- to finale dei lavori di questo fraternamente, sono laici a guono fedelmente l'esempio. Sinodo sia data giusta eviden- servizio direttamente nella 9. Nella pastorale sanitaria za anche alla Pastorale Sani- Chiesa, per la Chiesa. la Chiesa, attraverso l'azione taria, alla presenza, cioè, convergente dei Pastori e dei operativa della Chiesa, oggi 0 FIORENZO ANGELINI laici, si fa promotrice di un in modo particolare, nel 7 servizio a11 uomo, che spesso mondo della sanità e della sa- 1 Motu proprio Dolentium homi- num, 1. per assenza di spiritualità, lute. Di questa presenza i laici 2 Lettera apostolica Salvifci doloris, neppure i maggiori organismi sono struttura portante. -.3. 3 Ibidem, 25-27. internazionali, di sanità pub- Ad alcuni Padri che si so- 4 Giovanni Paolo 11, all'Angelus do- blica sono in grado di assi- no meravigliati perché al Si- menicale del 9 marzo 1987. 5 Motu proprio Dolentium homi- curare. nodo non sia presente nessun num, 6. I luoghi di sofferenza e di uditore medico, ho fatto no- 6 La vocazione e la missione del lai- co. Dichiarazione finale della IV Assem- cura sono il tempio più fre- tare che invece sono presenti blea Plenaria della Federazione della quentato de117umanità, nel con altra responsabilità me- Conferenza dei Vescovi asiatici, 25 set- tembre 1986. quale Cristo assume il volto dici ed infermieri, questi lai- 7 Messaggio agli Uomini di Scienza dei fratelli che soffrono e la ci consacrati ne1170rdine (8 dicembre 1965) in, ~SacrosanctiCon - cili Oecumenici Vaticani 11. Actan, Ro- cui domanda di assistenza è, Ospedaliero di S. Giovanni di mae, Typis Polyglottis Vaticanis, 1966, consapevolmente e inconsa- Dio, sono quelli del servizio pag. 1089. 8 Giovanni Paolo 11, Ai malati e agli pevolmente, domanda di ve- sanitario che nessuno deside- operatori sanitari, Danzica, Basilica Ma- rità, di giustizia e di grazia: ra incontrare, pur desideran- riana, 12 giugno 1987. L'AIDS: alcune riflessioni cristiane

Spesso le Conferenze Epi- Non conosciamo bene la scopali si preoccupano del- SPAGNA sua origine, neanche sappia- l'argomento della salute nei mo bene come difenderci da suoi diversi aspetti: diritti del essa. Le sue visibili conse- malato, umanità della medi- una nota pastorale guenze ci rendono molto ti- cina, temi di bioetica, forma- morosi. dell'Episcopato É zione dei professionisti.. possibile che qualcuno, . davanti a tale situazione, si Ultimamente, il tema del- Spagnolo senta indotto a ribellarsi con- I'AIDS è stato oggetto di di- tro Dio. La paura e la soffe- chiarazioni e suggerimenti renza possono trasformarsi in pastorali, sia da parte delle ostacoli nel confidare in Lui. Conferenze Episcopali, che Alcuni rendono più pesante dai propri vescovi. Diamo il Da un po' di tempo a que- questa difficoltà quando in testo completo della Nota sta parte sta crescendo in tut- maniera eccessivamente sem- dell'episcopato spagnolo e to il mondo la preoccupazione plicistica presentano queste brevi flash di interventi epi- davanti alla minaccia del- sofferenze come un castigo di scopati che hanno preso in 1'AIDS. Così anche in Spa- Dio a causa dei peccati del considerazione il tema. gna. Secondo gli esperti la mondo. immunodeficienza acquisita, Per spiegare l'esistenza di che si sta diffondendo rapi- queste e di altre calamità che damente, ha un indice di ci affliggono, basta conside- mortalità che fino ad ora è rare la nostra condizione stato praticamente del 100%. umana ammirevole per la sua Le caratteristiche di questa grandezza e allo stesso tem- malattia, le sue modalità pe- po vulnerabile per la sua fra- culiari di propagazione, le gilità fisica e morale. reazioni sociali che provoca, Però allo stesso tempo sap- superano di molto gli aspetti piamo che Dio ci ha resi ca- puramente scientifici e medi- paci di dominare il mondo ci, toccando questioni mora- affinché collaborassimo con li intorno alle quali ci Lui nel perfezionamento della sentiamo obbligati a dire una nostra vita e della creazione parola di orientamento ed intera. esortazione. Con ciò voglia- Dio vuole che, con il suo mo aiutare anche coloro che aiuto, cresciamo in sapienza accolgono con benevolenza le e in potere per difenderci da nostre riflessioni. tutte le difficoltà che incon- triamo lungo il cammino del- la vita. 1. I1 dolore, occasione di pu- In tale circostanza concre- rificazione e solidarietà - ta siamo persuasi che Dio vuole che i ricercatori scopra- Nei nostri tempi, tanto la no le cause dell'AIDS, che scienza che il potere dell'uo- appaiano rimedi efficaci con- mo sono progrediti così tan- tro l'infermità, che i Gover- to, che a volte abbiamo ni e le Chiese, le Istituzioni e l'illusione di poter dominare le persone si mobilitino con- interamente la natura, evitan- tro questa minaccia per la vita do tutte le sofferenze e realiz- e la felicità di molti. Questa zando quanto ci proponiamo. convinzione porta gli uomini Ma all'improvviso un'epi- di fede e lottare contro le in- demia come questa dell7A1DS fermità e a mitigare i loro ma- ci pone bruscamente davanti li, ciascuno secondo le sue alla realtà dei nostri limiti. proprie possibilità. L'AIDS: ALCUNE RIFLESSIONI CRISTIANE

Così, per coloro che credo- In Suo Nome esortiamo le poggio. In nome di Cristo no in Dio e confidano in Lui, istituzioni religiose votate alla chiediamo anche ai cattolici, la comparsa dell'AIDS inve- cura dei malati affinché specialmente a coloro che la- ce di essere uno scandalo o estendano il loro amore cri- vorano nel campo della me- una ragione per la disperazio- stiano questi fratelli provati dicina e dell'attività ospeda- ne, è ancor di più uno stimo- dalla disgrazia. Sappiamo che liera, che assistano questi lo al lavoro, alla solidarietà, vi sono alcune iniziative che malati con il meglio della lo- alla purificazione interiore e già si sono avviate. Mancano ro competenza professionale, alla propria salvezza. luoghi adeguati per accoglier- della loro compassione uma- li e curarli. Urge che nella na e cristiana. Chiesa, così ricca nella sua 2. Avvicinarsi al malato e al- tradizione assistenziale, sor- leviare la malattia - gano subito realizzazioni al 3. Lotta integrale contro la servizio di questa grave ne- malattia - La paura del contagio e le cessità. caratteristiche di alcuni grup- Quanti sforzi si faranno in La nostra fede ci porta a pi a rischio stanno provocan- questo campo, potranno con- pensare che rientra nei piani do atteggiamenti di rifiuto nei tare sul nostro più deciso ap- di Dio che gli uomini, con la confronti dei malati di AIDS. loro intelligenza e il loro sfor- É pertanto conveniente cono- zo, spinti da sentimenti di scere con chiarezza cosa può umana solidarietà e assistiti causare il contagio affinché con la sua grazia, vincano non si scatenino reazioni di questo male come hanno vin- panico e i malati non si sen- to tanti altri mali nel corso tano trattati in maniera indi- della storia. Manifestiamo il scriminata e ingiusta. nostro ringraziamento a É giusto che si prendano quanti nel campo della scien- determinate cautele per evita- za e della ricerca lavorano in re rischi, non necessari, di questa impresa ammirabile. contrarre la malattia. E inol- Difendendo la vita dell'uo- tre, a partire da un punto di mo, glorificano la sapienza e vista morale, uno degli obbli- la misericordia di Dio ghi più seri è quello di pren- creatore. dere le misure adeguate per Però mentre non sorgono evitare la propagazione del vi- rimedi efficaci contro la ma- rus. Però nel prendere queste lattia, gli sforzi devono con- misure bisogna tener conto centrarsi nella prevenzione di della dignità umana e delle essa. C'è una antica preven- necessità degli infermi, in mo- zione che si basa sull'infor- do che, nel tentativo di isolare mazione e sulla previa la malattia, non si vengano a conoscenza. La popolazione creare situazioni umilianti né deve essere ben informata. É rifiuti sconsiderati. importante conoscere il nu- Dal punto di vista cristia- mero dei casi rilevati nel no- no tutti i malati, e questi non stro paese, i sintomi più meno degli altri, sono degni facilmenti rilevabili, le più co- di attenzione e di un tratta- muni e pericolose forme di mento pieno di amore e di contagio, le precauzioni che misericordia. Gesù Cristo, il in ciascun caso si devono Buon Samaritano dell'umani- prendere. Tale informazione tà, li avrebbe accolti e curati deve essere fatta dalle auto- con lo stesso affetto con cui rità con prudenza e responsa- trattò e curò i lebbrosi che gli bilità, per eliminare sia la andavano incontro. (Cfr. Mt. falsa tranquillità che la pau- 8, 1-4) ra infondata. I malati stessi devono fare la rivelazione e annunciata ciò che è loro possibile per continuamente dal suo magi- non propagare l'infermità. stero, la sessualità umana si Dal momento in cui sono co- attua solamente d'accordo scienti di averla contratta, o con la dignità personale e la della loro predisposizione per legge di Dio nel matrimonio. trasmetterla, i malati di AIDS Questa è la dottrina cattoli- o semplicemente i portatori ca che i figli della Chiesa con- del virus, devono renderlo dividono e cercano di vivere. noto, sempre che esista pos- Sarebbe giusto riconoscere sibilità di contagio. che il comportamento sessua- Fino ad ora le raccoman- le derivante da questa dottri- dazioni delle autorità sanita- na rappresenta la soluzione rie hanno insistito special- più adatta, nonostante non mente su certe misure preven- sia sufficiente, purtroppo, tive: l'uso dei preservativi nei contro la diffusione della ma- rapporti sessuali e l'utilizza- lattia. La rettitudine morale zione di siringhe nuove quan- forma una parte del bene co- do si tratta del consumo di mune della società. I fatti che droga per via endovenosa. stiamo commentando lo di- Questo modo di procedere mostrano chiaramente. I Go- merita da parte nostra alcu- verni, gli amministratori dei ne osservazioni. beni sociali, devono tenere in Limitare a queste misure, considerazione gli aspetti mo- o insistere esageratamente rali del comportamento al fi- con esse, può dare la falsa im- ne di permettere e di favorire pressione che con esse vengo- certe condotte. no eliminati i rischi di con- tagio e non è necessario cor- reggere i comportamenti con 4. Una parola sui malati e sui i quali, da una parte, si favo- familiari - riscono indirettamente le con- dizioni di propagazione del Non vogliamo terminare male, e dall'altra, volontaria- queste riflessioni senza dire mente o involontariamente, si una parola di conforto a co- possono inculcare nella popo- loro che in questo momento lazione e singolarmente nei stanno sopportando il peso di giovani, alcune forme di con- questa malattia, a coloro che dotta gravemente CONDI- si sentono feriti a morte o si ZIONANTE dal punto di vedono alcune volte rifiutati vista sociale e morale. dai loro propri amici e fa- In realtà, in questo modo miliari. si sta EQUIVOCANDO la Credete che Dio vi ama, necessità di correggere la pro- che dona sempre il suo per- miscuità sessuale e la permis- dono a chi lo cerca, che ci ac- sività rispetto alla droga che, coglie con benevolenza e in questo caso, oltre ad esse- misericordia infinita. La im- re attentati contro la dignità magine e il ricordo di Gesù dell'uomo e peccati contro la Cristo, morto sulla Croce e legge di Dio, risultano veri resuscitato, vi aiuterà ad af- strumenti di distruzione. frontare con coraggio la vo- Come ignorare questi stra prova e a guardare al aspetti morali che toccano tali futuro con speranza. questioni? Secondo la Dottri- Ai familiari di questi ma- na della Chiesa fondata sul- Iati rivolgiamo una parola L'AIDS: ALCUNE RIFLESSIONI CRISTIANE

fraterna e di conforto. Aiu- tateli con il vostro amore e USA BRASILE sollecitudine a vivere con se- renità la prova che sono co- I vescovi cattolici degli Sta- La Chiesa brasiliana af- stretti a sostenere. Fate loro ti Uniti hanno istituito una fronta varie iniziative umane conoscere le consolazioni spi- Commissione al fine di stu- e pastorali per combattere rituali della preghiera e dei sa- diare il tema dell'AIDS, in 1'AIDS: tra queste la realiz- cramenti oltre che il sollievo particolare, riguardo agli zazione di ospedali specia- e l'aiuto dato dalla medicina. aspetti educativi e morali. lizzati. Ricordate che sempre, anche nei momenti più difficili, Dio è al nostro fianco col suo amore e pone nella nostra vi- FRANCIA IRLANDA ta germi di consolazione. Condividere con i vostri fa- «AIDS: dalla paura alla I1 Consiglio Permanente miliari infermi la sofferenza, solidarietà)) è il titolo di un della Conferenza Episcopale vi renderà, senza alcun dub- breve documento elaborato si è pronunciato nei confronti bio, più umani e misericor- dalla Commissione Sociale dell'AIDS e fa un richiamo diosi, più forti di fronte alle deI1'Episcopato francese. alla fedeltà nel matrimonio e difficoltà di questa vita. all'astinenza dalle relazione al di fuori di esso. Dicono inol- tre: ((Rendiamo omaggio ai cappellani, medici, infermie- GERMANIA ri, guardie carcerarie e alle Nella Germania Occidenta- persone che servono coloro le la Chiesa Cattolica insieme che soffrono di AIDS e ai lo- a quella evangelica hanno af- ro familiari)) ed insistono in fermato tra le altre cose, che uno sforzo comune per ri- si oppongono a qualsiasi ti- spondere alle necessità sociali 5. Conclusione - po di discriminazione nei e religiose sorte con I'AIDS. confronti del malato di Mentre offriamo a tutti le AIDS. nostre riflessioni e ai colpiti la solidarietà di tutta la comu- GINEVRA nità cristiana, terminiamo esprimendo il nostro deside- Consiglio Ecumenico delle rio che i servizi sanitari spa- BELGIO Chiese gnoli siano più dotati per l'accoglienza e il trattamento La Conferenza Episcopale I1 Comitato centrale si è dei malati di AIDS. Che i cit- reputa insufficiente l'infor- riunito a Ginevra nel mese di tadini e i nostri fratelli trovi- mazione sulla prevenzione gennaio 1987 e ha emesso il no l'aiuto fisico e spirituale di dell'AIDS che ignora tutta la testo: «l'AIDS e la Chiesa, cui hanno bisogno per anda- preoccupazione etica. comunità di cura», elabora- re avanti e se fosse possibile to nel giugno 1986. I1 testo da per recuperare la salute. un'informazione a livello me- Laddove sopraggiunge il dico e inoltre ribadisce l'ap- dolore abbondi per opera di OLANDA poggio e la solidarietà della ciascuno la consolazione e la Chiesa, invitando a prendere fraternità. Così, ancora una «Un cambiamento della misure concrete nel campo volta si realizzerà la parola di condotta sessuale poteva rap- pastorale, nella educazione Gesù: «Ciò che farete a uno presentare un contributo più preventiva e nel ministero dei miei fratelli l'avrete fatto incisivo per contenere il con- sociale. a me» (Mt. 25,40). tagio dell' AIDS », ha dichia- rato la Conferenza Episco- Madrid, 12 giugno 1987 pale Olandese. argomenti

l'accanimento terapeutico e l'eutanasia

tecnologia: interrogativi della salute e dell'educazione sanitaria

sperìmentazione e comitati etici L'accanimento terapeutico e l'eutanasia

Non posso considerare i de di vista, in qualche caso Un'adeguata assistenza cli- termini del titolo dato al mio disperato, le conseguenze nica all'ammalato, anche nel intervento come due temi da pratiche deplorevoli per tale processo della morte, trasfor- trattare in esso: accanimento ammalato. ma l'eutanasia così intesa in ed eutanasia. Come ho detto Ritenuto non idoneo I'ac- qualche cosa non solo di le- in altra occasione l, nessuno canimento terapeutico come cito, ma anche di meritorio e difende l'accanimento tera- irrazionale volontà di prolun- di molto degno della profes- peutico. Nessun medico vuole gare a qualsiasi costo la vita sione medica. La mia tesi po- tormentare il proprio pazien- di uno che non ha più alcuna trebbe formularsi come te. Mi sento anche in obbli- speranza di guarigione, il mio segue: il medico non deve cer- go di dire che sarebbe intervento si incentrerà sul- tamente aiutare la morte, ma ingiusto spiegare per suppo- l'eutanasia. Nella prima parte la vita; tuttavia egli può e de- sto esibizionismo tecnico- cercherò di giustificare l'at- ve aiutare a morire il più scientifico o per basso interes- tualità del tema, esponendo le umanamente possibile, cioè, se economico, l'apparente tre angolazioni, ovvero le tre secondo le qualità che ci ren- crudeltà di colui che si osti- prospettive successive del dono meritevoli di rispetto. na a prolungare contro ogni problema con le conseguenti Un modo tale di morire può speranza il corso irreversibi- problematiche etiche o giuri- qualificarsi con l'appellativo le di un processo verso la diche; nella seconda rivendi- di degno. Di per se la morte morte. Si spiega piuttosto con cherò il diritto dell'ammalato non può essere degna, ma il fatto che, concentrata l'at- a vivere degnamente gli ulti- uno dovrebbe poter vivere e tenzione del medico sulle pos- mi istanti della sua vita. In- deve vivere la propria morte sibilità tecniche di cui dicherò quindi le condizioni con dignità. teoricamente potrebbe l'am- che devono essere promosse malato beneficiare, egli per- a tal fine. 1 - Attualità del tema non lo sono più e altre, che La ragione prossima del- 10 sono ancora, possono es- l'attualità e dell'accoglienza Ho parlato di una triplice sere prolungate per lunghi pe- che il tema eutanasia trova impostazione del problema riodi di tempo. Valvole nei mezzi di comunicazione eutanasia. Forse non c'è nes- cardiache di plastica, o sot- sociale sta proprio nel prose- sun'altra questione, come tratte ad animali, pace- litismo di queste associazio- quella dell'eutanasia, in cui markers, reni artificiali, ecc., ni, che vedono nell'eutanasia sia tanto necessario iniziare la prolungano indefinitamente l'unico modo di proteggere i dissertazione mostrando la la vita di molte persone. Or- propri adepti dall'accanimen- diversità di presupposti e di gani incapaci di funzionare to terapeutico. Ma già ci tro- concezioni con le quali essa sono stati sostituiti con tra- viamo in una prospettiva viene trattata. pianti di organi di persone, nuova del problema. Ai tempi di FRANCISBACON , vive o morte, o di animali, L'uso del termine eutana- che è ritenuto pioniere quan- oppure con l'applicazione di sia in questa seconda prospet- to all'introduzione del termi- protesi adatte. Le tecniche di tiva del problema, conserva ne eutanasia e benemerito rianimazione hanno reso pos- certamente il significato eti- fautore della sua pratica, in sibile a molti uomini e don- mologico originale incentra- seguito a malattie veramente ne di sopravvivere dopo to sul modo della morte: incurabili o ritenute tali, la morti apparenti, che fino a buona, dolce; ma dalla prima morte sopraggiungeva ineso- pochi anni fa sarebbero sta- metà di questo secolo si pro- rabile. Questo spiega perché te ritenute reali o definitive. clama prevalentemente, nel- lui non contrapponesse l'eu- Ma non ogni tipo o quali- le clamorose rivendicazioni tanasia al prolungamento tà di vita conseguente risulta dei suddetti gruppi, il diritto ostinato della vita, come ac- invidiabile, date le circostanze di eleggere il tempo e il mo- cade oggi, ma all'abbandono di invalidità, sofferenza o de- do stesso della morte. Contro del moribondo di fronte al turpamento della figura che questo allargamento del signi- futuro trionfo della morte, ne seguono; per non parlare ficato e con la volontà espres- quando questa sembrava ine- dei casi nei quali le facoltà sa di condannare quello che vitabile. BACON propugnava mentali hanno sofferto un di- risultava inaccettabile nelle soltanto il dovere medico di scapito irrevocabile, o i ma- pretese eutanasiche, ha reagi- perseverare nelle cure dell'in- lati sono rimasti to la Chiesa cattolica definen- curabile, al fine di vedere se nell'incoscienza. É compren- do l'eutanasia in modo molto risultava che poteva ancora sibile che per molti ammala- restrittivo. Essa riserva il ter- essere salvato, o a rendere più ti non sia desiderabile un mine alle azioni e omissioni soave o lenire almeno la con- modo simile di esistenza e (non dobbiamo dimenticare clusione della vita. I1 termi- preferiscano rinunziare a que- che l'omissione presuppone il ne riguardava soltanto il sto modo di vivere. dovere certo di intervenire), modo di morire (non il quan- Diversi gruppi, all'inizio che «per loro natura o nel- do) e conservava il suo signi- minoratari e giorno per gior- l'intenzione, causano la mor- ficato etimologico. La no sempre più numerosi, si te col fine di eliminare il denominava ((eutanasia este- sono accorti con orrore che dolore)) 3. riore (per distinguerla, sono l'aumento dei «successi » Definire il termine con tan- sue parole, dall'eutanasia che conseguiti dalla medicina sul- ta precisione ha il vantaggio riguarda la preparazione del- la vecchiaia, le malattie incu- di evitare ogni ambiguità. A l'anima) », oggetto quest'ul- rabili e sugli accidenti finora parte l'intenzione tutte le tima delle cure del mortali, si pagavano con un azioni e omissioni, che sono sacerdote 2; della prima do- prolungamento della vita in la causa efficace della morte, vrebbero aver cura i medici. condizione svantaggiosa. Per e soltanto esse sono riprova- Gli straordinari progressi non vedersi sottomessi a que- te dalla Chiesa cattolica con compiuti dalla medicina nel- ste condizioni, essi si sono co- il marchio di eutanasia. Non l'ultimo secolo hanno per- stituiti in associazioni usando il termine in altro sen- messo di intervenire in vari pro-eutanasia, con la finali- so la Chiesa può condannare modi nel processo stesso del- tà di ottenere che le leggi e i in tutte le sue manifestazioni la morte, talvolta stroncando- medici rispettassero il suppo- la eutanasia senza nessuna di- lo, talvolta almeno sto diritto dei propri membri stinzione. Ma la stessa chia- frenandolo o accelerandolo: a scegliere non solo il modo, rezza si trasforma in fonte di malattie fino a pochi anni fa ma anche il tempo della confusione per chi non ha av- ritenute di esito mortale oggi morte. vertito sufficientemente il senso ristretto col quale allu- insistere neppure sulla distin- de al17eutanasia la condanna zione fra eutanasia diretta e ecclesiale, il quale è, d'altra indiretta, perché a più di un parte, conforme all'ethos tra- medico ciò riuscirebbe in- dizionale degli ordini dei me- comprensibile (mi si consen- dici a partire dal giuramento ta questa sincerità) e di ippocratico, fino alle più re- conseguenza in tale distinzio- centi formulazioni dei suoi ne qualcuno potrebbe vedere codici deontologici. una forma di fariseismo o Più di una volta qualche ipocrisia. vostro collega ha scherzato Prima di scendere ad ulte- piacevolmente con me dicen- riori precisazioni mi sia con- do di essersi visto costretto, sentito di ripetere che parlo e per un sano senso di profes- parlerò solo dal punto di vi- sionalità, a praticare l7euta- sta etico. Ho dimenticato di nasia in un determinato caso, sottolineare questo, quando contro quello che supponeva ho dato le prime lezioni sul- la mia confessionale opinio- l'eutanasia in questa acco- ne etica. L'amabilità e lo gliente città di Milano. Pochi scherzo festoso hanno accen- giorni dopo un esperto giuri- tuato il tono quando mi ha sta, con un breve articolo sul sentito dire che, a mio som- Corriere medico (conservo il messo giudizio, avrebbe po- ritaglio a Barcellona) avver- tuto andare più oltre senza tiva che qualcuno avrebbe meritare riprovazione alcuna potuto finire in galera, se nei dal punto di vista etico. Tan- riguardi dell'eutanasia aves- to più che il Sommo Ponte- se proceduto secondo i miei fice PIO XII da molti anni consigli. É possibile che l'al- aveva approvato un modo si- larme fosse ingiustificato, mile di procedere. Soltanto qualora l'interpretazione del che ciò non è chiamato euta- giudice avesse contemperato nasia dal Magistero ufficiale le diverse sfumature dell'art. della Chiesa. 40 del vigente codice di deon- Negli ambienti confessio- tologia medica, approvato il nali sono stato accusato di 7 gennaio 1978. Ma in ogni creare confusione, usando lo caso, lascio agli esperti l'in- stesso termine eutanasia per terpretazione giuridica delle riferirmi a modi di procede- leggi penali e delle norme re inaccettabili e accettabili 4. deontologiche per limitarmi In questi ultimi casi dovrei agli aspetti etici. usare, dicono, i termini «be- Mentre l'antico (e per for- nemortasia)), «ortotanasia D, tuna decaduto) codice italia- ((antidistanasia)),ecc. É pos- no di deontologia medica sibile che essi abbiano ragio- recitava così «dal momento ne, ma la confusione l'ho già nel quale il medico assume la trovata consolidata nel modo cura di un infermo, suo sco- di parlare abituale degli am- po essenziale dovrebbe esse- bienti medici che conosco. re la conservazione della vita: Preferisco accettare il termi- neppure l'azione diretta al ne nella sua accezione vaga e sollievo della sofferenza può corrente per precisare subito contrastare tale principio » il presupposto al quale faccio (art. 47), alla domanda posta- riferimento, senza prestare gli da un gruppo di anestesi- troppa attenzione alla distin- sti PIOXII rispondeva che è zione fra eutanasia attiva e lecito ricorrere ad analgesici passiva (anche perché non at- e narcotici per alleviare il do- tuare, quando si deve attua- lore, quando questo non im- re, è condannabile) e senza pedisce di adempiere un proprio dovere più grave, an- ne soggettiva del paziente: dal come una rinuncia al rimedio corché l'azione di tali farmaci suo modo di comportarsi nel- che potrebbe prolungare la provochi indirettamente l'ac- le sofferenze, dalla disponibi- vita, soprattutto se ciò avve- celerazione del processo del- lità propria rispetto ai mezzi nisse in modo indefinito, non la morte 5. Più in generale, richiesti, ecc. É opportuno equivalga all'eutanasia con- argomentando dalla doppia non dimenticare, d'altra par- dannata dalla Chiesa. riflessione che tutta l'attività te, che le «obbiettività» di al- Non si accorda alcun pri- temporale è subordinata al- cuni elementi di giudizio vilegio al peccato di omissio- l'ottenimento del fine sopran- hanno solo valore statistico e ne. Ma l'omissione presup- naturale (fatta salva qualsiasi che la percentuale calcolata pone il dovere di porre un de- confessione religiosa, tutti dei successi e di tempo di so- terminato intervento. D'ac- conveniamo che il temporale pravvivenza, non determina cordo con la dottrina è subordinato alla realizzazio- se l'ammalato in questione pontificia, e con ciò che la ra- ne personale) e che questo fi- confermerà, a livello di gran- gione ci dice che si può esigere ne (questa realizzazione) si di numeri, la percentuale con- dal comune mortale, nessuno troverebbe alla portata di po- siderata positiva o negativa. è obbligato a sopportare di- chi, se l'obbligo sollecitasse D'altra parte se uno non è sagi sproporzionati, di qual- tutti con urgenza morale al- obbligato a sopportare i mez- siasi specie, per una pretesa l'eroicità, concludeva che non zi straordinari, ciò non toglie possibilità di realizzarsi, siamo oggligati a conservare il diritto a ricorrere a questi quand'egli non vi si senta la salute se non possiamo da parte di chi si sente moti- portato. Non è lo stesso ri- conseguirla con i mezzi vato in questo senso. nunciare a delle aspettative ordinari 6. La citata dichiarazione normali di realizzazione glo- I progressi scientifici e tec- sull'eutanasia 3, pubblicata bale (il che implicherebbe un nici, insieme all'aumento del l'anno 1980 dall'organo com- distogliere il volto dalla so- livello della vita, rendono petente della S. Sede, sovrap- vranità di Dio e dai suoi di- molto insicura, anche per un pone alla considerazione della segni d'amore, disobbedendo determinato luogo e tempo, qualità, ordinaria o straordi- semplicemente all'imperativo la distinzione tra mezzi ordi- naria, dei mezzi l'attenzione etico), e mettere fine alla ser- nari e straordinari. dovuta alla proporzione o vitù di un trattamento parti- In morale non possono es- sproporzione esistente tra le colarmente noioso, o serci formale, né misure, di difficoltà, che la sua applica- rifiutarlo per le sue conse- applicazione universale. Per zione comporta, e i vantaggi guenze, quando l'interessato formarsi un giudizio corret- dei risultati ragionevolmente si sente incapace di dare sen- to sopra il carattere ordina- sperati (il bilancio dell'anali- so alla qualità della vita che rio o straordinario di un si costo-benefici). E precisa potrebbe acquisire. La sop- mezzo in un determinato ca- ancor di più, per facilitare pressione di un trattamento in so, è necessario considerare l'applicazione di questo prin- queste condizioni non impli- diversi fattori e confrontarli cipio generale: se mancasse- ca disprezzo diretto della vi- insieme. I1 giudizio conclusi- ro altre alternative, col ta, ancorché si lasci via libera vo dipende: 1) dalla ragione- consenso dell'ammalato è le- al trionfo della morte. L'ir- vole fiducia nel successo; 2) cito correre il rischio che ruzione di questa è effetto in- dal livello di qualità umana comporta il ricorso a un rime- diretto di un procedere nella vita conservata (soprat- dio in stato sperimentale. Se onesto. Perché un effetto sia tutto della coscienza e del non si raggiungono i risulta- eticamente imputabile a chi si margine di libertà efficace); ti previsti, la terapia iniziata astiene da qualcosa preveden- 3) dal tempo previsto di so- si potrà interrompere, senza do il risultato, ci vuole che ci pravvivenza; 4) dai disturbi 5) abbandonare per questo mo- sia l'obbligo assoluto di evi- dalle spese dell'intervento o tivo le cure abituali. I1 ricor- tare questa conseguenza. terapia in una prospettiva in- so esclusivo ai mezzi normali Quando le più precise e ag- dividuale, familiare, naziona- può essere giustificato ed es- giornate conoscenze scientifi- le e internazionale (qui entra so non equivale in alcun mo- che non permettono di in gioco la ((economia della do al suicidio. Non equivar- assicurare un miglioramento salute))). Alcuni di questi fat- rebbe neppure all'omicidio. i cui vantaggi compensino tori possono essere obiettiva- Queste ultime affermazio- l'ammalato degli inconve- mente ponderati. Altri, ni richiedono di essere giusti- nienti del trattamento, col invece, dipendono dall'ap- ficate, perché al medico permesso di lui o del suo fi- prezzamento o dalla situazio- risulta difficile comprendere, duciario che può decidere per lui, è lecito, dal punto di vi- samente al medico il diritto di cesso che lo porterà all'inevi- sta morale, non soltanto in- imporre un trattamento al- tabile e previsto fine. Questa terrompere l'applicazione dei l'ammalato contro la sua vo- è la volontà chiaramente mezzi straordinari in atto, ma lontà. Soltanto i1 paziente espressa dai membri delle as- anche rinunziare all'applica- può decidere la prosecuzione sociazioni pro-eutanasia nel zione delle terapie che prolun- o l'interruzione di una tera- denominato «testamento bio- gherebbero inutilmente pia che dovrebbe essergli van- logico» e «testamento vita- l'angosciosa situazione di un taggiosa. le». Ma nel loro desiderio di inguaribile e dei suoi paren- Merita di essere ricordato conseguire dai poteri pubbli- ti. Ne consegue che non c'è che la soppressione di una te- ci il riconoscimento di certa obbligo di mantenere indefi- rapia efficace presuppone il legittimità al documento han- nitivamente la respirazione desiderio espresso o ragione- no accentuato tanto il moti- artificiale a un paziente ridot- volmente presunto dell'am- vo di pietà verso se stessi e to a vita meramente vegeta- malato. Quando questi non verso gli altri come giustifica- tiva, o che si trovi in può decidere personalmente, tivo della decisione, da dare condizioni ancora peggiori, e il fiduciario, che legalmente luogo a una terza prospetti- che non è necessario compie- o occasionalmente deve dare va della questione sull'euta- re un intervento chirurgico il permesso a suo nome, de- nasia: quella che la identi- per asportare la metastasi in ve attenersi a quello che con ficava con la morte per pietà. imminente contatto con un ragione suppone vorrebbe de- Non voglio addentrarmi organo vitale, quando il pro- cidere l'interessato, se è da sé nella problematica giuridica e cesso neoplasico è talmente capace, ma si trova al mo- legale. Basta accertare che co- irreversibile che un interven- mento in stato d'incoscienza; sa ci si propone con questa to chirurgico non farebbe che o a quello che si prevede lo terza accezione del termine prolungare le sofferenze del- beneficerà al massimo, se non eutanasia, togliendola dalla l'ammalat+e questi lo rifiuta. si può neppure congetturare competenza propria del me- I medici incontrano una la sua volontà. L'obbligo suo dico. Certo una legge al ri- difficoltà ancora maggiore e dei familiari, d'altra parte, guardo comporta enormi quando si tratta di rinunzia- deve commisurarsi con quel- pericoli. La radice e la fonte re all'esercizio della loro pro- lo dell'ammalato. Di per sé di essi mi pare di scoprirla fessionalità, quando dispon- non sono obbligati se non a nella impossibilità pratica di gono della tecnica necessaria impiegare i mezzi ordinari e tipificare questo supposto di- per prolungare indefinitiva- proporzionati. ritto a disporre della propria mente la vita del paziente. Ma L'opinione di FRANCISBA- vita senza provocare l'insicu- bisogna riconoscere che CON, come l'obiettivo origi- rezza nella tutela del diritto a quando un leucemico o uno nale delle associazioni conservarla. I presupposti che che ha l'insufficienza renale pro-eutanasia - difendere i il minimo morale, nel senso cronica, deve periodicamen- propri membri dall'accani- tecnico di questa espressione, te far ricorso alla trasfusione mento terapeutico - sup- dovrebbe escludere, non con- di sangue o a dialisi, con un pongono che sia presente nel tengono niente di essenzial- margine di autonomia ogni paziente una causa, malattia mente diverso alla luce dei volta più ridotto, può conclu- o lesione, capace da se stessa diritti personali: il permesso dere che non gli conviene pro- di produrre la morte. Non legale per mettere fine alla vi- lungare oltre una vita piena dovremo mai usare il termi- ta dell'ammalato incurabile e di sofferenze per sé e per i ne senza questa prossimità prossimo alla fine pare che propri cari se la sua forma- della fine. É la nota specifi- implichi anche la concessio- zione lo fa incapace di dar ca dell'eutanasia, che la di- ne di far lo stesso nella situa- senso a questo modo di esi- stingue chiaramente dall'omi- zione ancor più triste del non stere e considera ingiustificate cidio e dal suicidio. Con que- ancora terminale, dell'aliena- le spese che il trattamento esi- sti si vuole togliere la vita e to mentale senza rimedio, ge dalla famiglia e dalla so- si cerca la morte. Questa si dell'invalido per il quale la vi- cietà, le cui risorse per la trova già in qualche modo ta non ha più interesse, ecc. salute sono limitate. Non pos- presente nei casi di vera eu- «Se il diritto - in perfetta siamo negare al paziente il di- tanasia. A dire la verità con consonanza con l'etica - ritto, che è un dovere, di am- questa non si sfugge dalla vi- non colpisce questi casi di eu- ministrare ragionevolmente la ta, ma dalla stessa morte, cioè tanasia... ne subirebbe con- propria vita. I codici deonto- dal morire: il paziente vuole traccolpi negativi nella logici di solito negano espres- risparmiarsi l'angoscioso pro- coscienza anche il divieto ge- nerale di non uccidere. Inol- il rendimento e la produzio- tre, sarebbe assai breve il ne sono i valori più conside- passo alla legittimazione della rati, gli anziani vengono soppressione dei soggetti più emarginati, sono considerati gravemente colpiti da malfor- inutili. Sarebbe facile il salto mazioni, dei malati mentali dall'eutanasia espressamente più pericolosi, degli handi- richiesta dal malato, alla ri- cappati, degli inguaribili, dei chiesta solo supposta, negli vecchi, ecc. » 7. incoscienti, nei pazzi e così Una legge che vuole rego- via. lare l'eutanasia, metterà in crisi anche la fiducia richie- 2 - Una morte degna sta nelle relazioni fra amma- lato terminale e medico, dato Avrei voluto dilungarmi che l'intervento di questi non meno nella prima parte del- potrebbe più presentarsi al l'esposizione per poter svilup- malato come indefettibilmen- pare meglio gli aspetti positivi te buono per lui; il malato sa- di una lodevole eutanasia, che prebbe che i mezzi che sempre permetta al moribondo l'eser- erano stati a servizio della sa- cizio del suo indiscutibile di- lute e della vita (iniezioni, me- ritto a morire con dignità. dicine, ecc.) potrebbero Abbiamo visto come il ter- mettersi contro questi beni. E mine «eutanasia» comporti lo stesso medico perderebbe, molteplici variazioni e sfuma- a lungo andare, difese interio- ture. Sintetizzando, il termi- ri che inibiscono oggi la ten- ne «eutanasia» risponde a tre tazione di abbreviare la vita concezioni diverse: quella per non correre il rischio di proclamata da BACON, che si pregiudicare i veri interessi appella al dovere medico di del paziente (primum non no- assistere il moribondo per le- cere!) o di qualche familiare nire, se altro non è possibile, o altro. «Le scelte da parte le sue sofferenze; quella del- della classe medica sono so- le moderne associazioni «pro lo in apparenza libere ed af- eutanasia)), che rivendicano fidate a valutazioni tecniche un supposto diritto di ogni sia pure eticamente motivate. uomo a scegliere il modo e il In realtà la pressione eserci- momento di morire; quella tata dall'opinione pubblica, preferita dai giuristi, tendenti spesso aiutata dall'intervento a privilegiare la morte indot- della magistratura, è notevo- ta per pietà. le» Man mano il medico si Intorno alla seconda ango- troverebbe allontanato dalla lazione ho voluto mettere in sua fedeltà alla sfera che gli chiaro che l'etica più rigoro- corrisponde, d'accordo col sa offre al medico molte pos- modo come è stata fin dall'i- sibilità non solo di evitare nizio concepita la sua pro- l'accanimento terapeutico, fessione. ma anche di risparmiare al Bisogna anche prestare at- malato inguaribile un prolun- tenzione al fatto che la mor- gamento non desiderato del- te comporta di solito anche la vita; ma il medico non vantaggi o inconvenienti di dovrebbe lasciarsi prendere carattere economico, in gra- dalla concezione minimalista do di turbare il giudizio dei e negativa di vedere come e fi- parenti e di condizionare no a che punto accellera di quello del medico. Questo pe- fatto il processo della morte ricolo viene oggi aggravato senza mancare professional- dal fatto che in una società mente ed eticamente. Dimi- sempre più invecchiata, dove nuire il tempo di vita contraddice la sua personale compagnano. I movimenti a re che le sofferenze hanno vocazione e non è d'accordo favore dell'eutanasia hanno una virtualità benefica a livel- con la finalità propria delle ragione nel loro sforzo di ri- lo personale e anche un valo- più importanti tecniche nelle cordare ai medici il secondo re apostolico per chi le vive quali si è specializzato. L'ac- aspetto del loro compito. Lo volontariamente, e con que- cento dell'intervento medico avevano dimenticato troppo sta motivazione, in unione deve essere messo sulla dimi- spesso. con l'amore oblativo di Ge- nuzione del dolore - salvo I1 tema del dolore merita di sù Cristo. Senza il presuppo- volontà contraria del pazien- essere studiato in modo più sto di una vocazione te, per motivi comprensibili approfondito. Io stesso l'ho soprannaturale, il paziente ri- solo dal punto di vista della fatto quest'anno in una lezio- schia di cadere nei pericoli fede - e nel potenziare le ne tenuta all'ospedale S. Raf- etico-psicologici che minac- qualità che rendono dignito- faele il 5 febbraio. La ciano sempre la persona sot- so l'essere umano, frequente- riassumo in breve: toposta al dolore: egoismo mente diminuito nell'ultimo I1 dolore come sintomo è morale, regressione psicologi- tratto della vita per condizio- utile fin tanto che ci aiuta al- ca, concentrazione sterile su namenti indebiti sull'esercizio la diagnosi e alla soppressio- di sé a discapito del prossimo. della sua libertà di coscienza, ne del male che ne è la causa. Ecco dunque le conclusio- per la mancanza di informa- La maturità e altri valori ni: 1) c'è l'obbligo di combat- zione e di facilità nel far va- umani conseguiti da chi ha tere la causa del dolore; 2) è lere la propria iniziativa nelle saputo sopportare la soffe- irrilevante la paura di provo- cose che lo riguardano, per renza con dignità non pro- care la narcodipendenza, al- l'isolamento, che impedisce le vengono necessariamente meno negli ultimi stadi della relazioni sociali. dalle sofferenze stesse e il va- vita; 3) la lotta contro il do- Contro questi impedimen- lore etico della sua esperien- lore giustificherebbe, se fos- ti è necessario rivendicare a za presuppone un maturo se necessario o responsabile favore del moribondo: a) il esercizio della libertà e moti- rivendicato dal paziente, una diritto a non soffrire inutil- vi sufficientemente nobili nel indiretta diminuzione del mente, b) il diritto alla liber- sopportarlo. tempo di vita o di libera co- tà di coscienza, C)il diritto a Al medico, di fronte al do- noscenza; 4) meritano di es- conoscere la verità, d) il dirit- lore, compete l'ineludibile sere ascoltati i fedeli che to a decidere su se stesso e su dovere di eliminare la sua vogliono sinceramente mode- quanto ha a che vedere con causa o di alleviare almeno i rare l'uso degli analgesici e lui, e) il diritto a mantenere suoi effetti. Quando egli non narcotici per autentici moti- un dialogo fiducioso con i può farlo senza diminuire la vi religiosi. medici, la famiglia, i suoi coscienza del malato si veri- b) Diritto alla libertà di co- compagni e successori nel fica una certa «disumanizza- scienza. - Chiaramente for- lavoro. zione)), ma questa viene mulato nell'art. 18 della a) Diritto a non soffrire compensata dal fatto appun- Dichiarazione universale dei inutilmente. - A prescinde- to che si evita l'oppressione diritti umani e inserito nelle re da possibili imperativi con- causata dalla sofferenza Costituzioni della maggior fessionali, nessun'altra consi- stessa. parte degli stati moderni, vie- derazione, per quanto nobi- La dose eticamente ottima ne esigito per la dimensione le ed elevata sia, dovrebbe es- di narcosi dovrebbe combina- etica dell'essere umano e per sere anteposta per il medico re il minimo di dolore con il l'autocomprensione della sua a quella che e propria della massimo di coscienza respon- esistenza come dono e come sua professione e configura la sabilmente. Non si deve pri- compito da realizzare. Uno si sua identità: salvaguardare la vare l'ammalato del diritto a sente obbligato a essere quel- vita con una competente pro- vivere la propria malattia e lo che deve essere, proceden- mozione della salute e del be- anche la propria morte, ma do a questo fine d'accordo nessere, in quanto questo possono esserci ragioni medi- con la sua coscienza in tutte risulta coinvolto con quella. che per sottomettere il pazien- le decisioni della sua vita. La Formulato in negativo, deve te a un sonno profondo dichiarazione Dignitatis hu- il medico, prima di tutto, lot- prima che la morte ponga fi- nzanae del Concilio Vaticano tare, preventivamente etera- ne alla sua vita. 11, dà il fondamento e svilup- peuticamente, contro la Entrando infine nel terre- pa le conseguenze di questo malattia o debilità, e contro no della fede e della teologia diritto. Un proselitismo irri- il dolore o malessere che I'ac- mistica, dobbiamo riconosce- spettoso aumenterebbe le an-

gosce dell'ammalato mento medico non indispen- rapia in corso e la prognosi, terminale e potrebbe pregiu- sabile; deve piuttosto il rischio che corre, la proba- dicarlo gravemente. Nessun facilitare I'accesso a lui di bilità di guarire e il tempo moralista dubita che il buon persone capaci di dargli aiu- prevedibilmente necessario Dio premierà quello che to, come diremo in altra par- che occorrerà. muore sinceramente riconci- te. L'ultimo servizio a una Senza la verità è impossi- liato con la propria coscien- vita consiste nell'aiutarla a vi- bile percepire ciò di cui ha bi- za, ancorché si trovi vere la sua fine, cioè la mor- sogno il malato senza nell'errore, obiettivamente te, in modo personale e speranza. Risulta funesta, per parlando. Potrebbe perderlo, responsabile, sia che l'interes- una corretta relazione col ma- al contrario, un salto alla ve- sato pensi di mettere così lato, il lasciarsi prendere da rità obiettiva contro il suo punto fermo alla sua esisten- quello che è chiamato «il cir- proprio sentire e capire. Ne za, sia che viva la sua morte colo infernale della menzo- consegue l'obbligo di facilita- come apertura alla trascen- gna», una fonte d'inganni e re l'accesso al malato dei mi- denza. Dà un senso alla mor- di ingiustizie. L'opzione per nistri religiosi o altre persone, te solo chi ha saputo dare un la verità apre enormi possibi- che possano aiutarlo a trova- senso alla vita. lità per umanizzare anche re la pace con se stesso e a da- I1 beneficio dell'intervento l'ultimo arco della vita. re un senso al processo della medico è sempre una perso- 11 diritto dell'ammalato sua malattia e della stessa na, che ha diritto di crescere terminale alla verità può cer- morte, quale che sia la sua fino alla fine, anche nel pro- tamente entrare in conflitto sincera confessione e cesso della morte davanti a se col motivo primo della sua re- ideologia. stesso, davanti agli altri e da- lazione attuale col medico: il Ripugna alla sensibilità vanti allo stesso Dio, quando sollievo dei suoi dolori. La odierna la presentazione me- crede in lui. soluzione non consiste nell'e- dievale del momento della C) Diritto a conoscere la ve- liminare uno dei due valori morte, come quello dal qua- rità. - La conoscenza delle co- contrastanti - alleviamento le dipende il destino per se che riguardano un malato o verità - ma nel superare la ognuno, ma non possiamo e il corrispondente obbligo di tensione tra i due mediante privare il moribondo del di- informarlo su di esse, deriva una progressiva e pedagogi- ritto a optare negli ultimi mo- dalla dignità della persona ed ca rivelazione della situazio- menti della vita, correggendo è alla base della convivenza ne. in tal modo il medico può gli errori o coronando la sua sociale, come condizione in- rendere il malato capace di collaborazione a quegli idea- dispensabile per l'esercizio conoscere ogni giorno un po' li che hanno dato semso al della propria responsabilità di più di verità e può arriva- suo lavoro. Al compito etico nella realizzazione integrale di re a svelargliela tutta quando di realizzarsi e perfezionarsi se stesso. Non soltanto la sa che è in grado di assumer- solidalmente durante la vita, menzogna, anche la scarsa la in modo positivo. corrisponde il diritto di com- sincerità distruggerebbe la fi- Nel dubbio, deve conside- pletarlo, determinando, d'ac- ducia necessaria al dialogo in- rarsi prioritario il diritto del cordo con la propria terpersonale e in modo morituro a conoscere la veri- coscienza, il processo della particolare alla relazione del- tà, dato che nella sua situa- propria morte. l'ammalato con il suo medi- zione questa può richiedere Sulla soglia della morte tut- co. Di qui l'importanza che decisioni di particolare im- ti ricorderemo la vita e la ha la credibilità di questi e, portanza. I1 criterio ultimo morte nella cornice della no- come prerequisito di tale cre- deve essere il bene della sua stra ideologia e delle nostre dibilità, la sua opzione per la persona integralmente consi- credenze. Non sempre sarà il verità, anche quando questa derata, la quale non può es- medico il più adatto ad aiu- comporta di dover svelare sere ridotta al massimo tare il morituro nella neces- fatti di alta incidenza psico- benessere possibile qui e ades- sità di assumere la realtà dello logica per l'ammalato, come so, senza tener conto della stadio terminale dal punto di un pronostico funesto. Pro- trascendenza propria di tut- vista della propria concezio- prio in questo caso urge di to l'essere umano, quale che ne del mondo e della vita. più, a mio modesto avviso, sia il modo come la compren- Perciò il medico non può seguire la norma rintenuta de il paziente d'accordo con chiudere al malato il venta- retta nelle circostanze norma- la sua propria concezione del glio di possibilità di essere li: il paziente ha il diritto di mondo e della vita (la sua aiutato per esigenze di tratta- conoscere la diagnosi, la te- « Weltanschauung»). vo. Lasciargli qualche ca, centrata sul processo speranza («un pezzo di cielo biologico, spersonalizzando aperto)), come lo chiamano l'ammalato e perdendosi lo- alcuni) suole aiutare, ma non ro stessi nella spersonalizza- possiamo dimenticare, che ta equipe che assiste il togliere una falsa speranza, malato. può aprire il passo ad altro ti- d) Diritto a decidere perso- po di speranza, che permetta nalmente. Da quando la cul- al malato di assumere la ve- tura moderna ha preso rità con maggiore sollievo e coscienza dell'accesso dell'u- realizzarsi così pienamente manità a una ((maggiore come uomo. Questo ha luo- età)), il diritto a decidere per- go anche nel caso di persone sonalmente in ciò che attiene che non credono nella vita fu- a ognuno è ogni volta più ri- tura, ma che hanno saputo vendicato nei diversi campi dare qualche senso alla loro dell'attività sociale, e non vita e alla loro relazione con senza ragione: quello che ren- gli altri. L'espressione ambi- de degni e rende umano un gua, {(diritto del paziente a procedere è proprio che ven- morire)), ha un senso vero: ga deciso per la volontà libe- nessun essere umano deve es- ra dell'attore. I codici sere privato del diritto che ha deontologici dei diversi colle- a vivere la sua propria mor- gi dei medici, promulgati re- te, coronando così la propria centemente, e ancor di più i realizzazione con la morte. cataloghi che sintetizzano i Eviteremo, di conseguenza, diritti dell'ammalato, correg- di comunicare questa verità gono la tendenza del medico soltanto quando ci consta che a imporre la sua volontà al- l'altro è incapace di soppor- l'ammalato, per il suo bene tarla. I1 diritto alla verità spa- certamente, ma con uno stile risce, quando immergerebbe paternalistico già squalifica- il malato nella disperazione to nel mondo delle relazioni fatalista e nell'annullamento del lavoro. É necessario ave- dell'essere personale, quando re particolare cura di sensibi- la verità potrà essere percepi- lizzare i medici circa il valore ta solo come una condanna a della decisione personale, Ogni medico che ha espe- morte senza ragione e senza perché la tecnica, con l'accu- rienza si mostra umile e di- senso. L'obbligo di comuni- mularsi di apparecchi, la re- screto nel formulare un care la verità sparisce, quan- gistrazione dei dati e con il parere rispetto alla situazio- do sappiamo di certo che farà lavoro di equipe, rompe il ne senza speranza dell'amma- solo del male. contatto medico-ammalato, lato. Sarebbe crudele Mai sarebbe onesto tacere crea una distanza da sogget- esagerare il significato della semplicemente, o delegare, to a soggetto. Ma questo con- prognosi e più ancora presen- per sfuggire alla propria dif- tatto risulta necessario per tare come conclusione solida- ficoltà. Questa proviene dal- provare più facilmente inte- mente fondata il timore o il la ripugnanza che tutti resse per la persona come mero sospetto, non confer- abbiamo di fronte al volto tale. mato. Ma la conoscenza mo- della morte, e dal fatto che Penso che non possa giu- ralmente certa di una morte non conosciamo la nostra stificarsi la pratica di alcuni inevitabile e prossima deve es- morte, futura, se non attra- medici, che procurano di sere comunicata all'ammala- verso quella d'altri, presente. mantenere il morituro nell'i- to, affinché questi possa Forse ciò spiega perché i me- gnoranza e curano soltanto di realizzarsi anche nell'ultimo dici tendono a sfuggire di af- informarne i familiari per te- atto della sua vita. Questo frontare la morte e a non ner conto del loro parere, su dovere presuppone la capaci- parlarne col paziente in peri- che cosa sia conveniente. Non tà del soggetto di assumere e colo imminente, quando non hanno capito che il titolare rappresentare bene il suo ruo- si trincerano dietro a una as- del diritto a conoscere e de- lo in questo momento decisi- sistenza esclusivamente tecni- cidere è la persona, al cui ser- vizio si mette la medicina. gici e psicologici. Ci vuole del La liberrà dell'infermo, in- tempo per vincere le proprie formata e pronta a decidere, resistenze e anche per «ascol- urge soprattutto quando tare», grazie alla ripetizione, l'ammalato deve decidere su quello che talvolta è stato già affari importanti o definitivi, detto; il suono dapprima sci- come accade frequentemente volò impercettibilmente nel nel terminale. Perché il ma- suo orecchio. lato possa essere protagonista Lasciando da parte i1 pro- responsabile di ciò che ha re- blema se interrompere o lazione con la sua malattia, si mantenere un trattamento suppone che conosca i dati ri- normale, la situazione del- levanti della diagnosi, della l'ammalato terminale invita prognosi e delle alternative te- frequentemente a provare un rapeutiche possibili. Soltanto farmaco o una tecnica in pe- così si può scegliere e accet- riodo di sperimentazione. tare o rifiutare il trattamen- Ogni cambiamento nell'inter- to con cognizione di causa. vento medico, che non É compito del medico in- debba considerarsi im- formare obiettivamente l'am- plicitamente accettato da malato personalmente, o per parte dell'ammalato per la mezzo di altri più adatti al ca- sua normalità in circostanze so, dei dati sopraindicati. Sa- simili, esige il permesso del- rebbe un abuso di fiducia l'interessato o di chi lo rap- servirsi del potere che confe- presenta. Se l'ammalato risce la situazione di dipen- prendesse l'iniziativa (rifiu- denza, nella quale si trova il tando per es. un trattamen- paziente, per influire sulle sue to), farà bene il medico ad decisioni e ancor più sostituir- assecondare i suoi desideri, si a lui. Ingannerebbe se stes- quando è eticamente d'accor- so, nonostante la pretesa di do con questo modo di pro- aiutare l'ammalato e forse cedere e non c'è ragione per anche i suoi familiari o rap- sospettare che la decisione sia presentanti legali, se l'infor- dovuta alla coazione altrui o mazione sottolineasse di più di circostanze che possono alcuni dati che altri, condo- modificarsi. Si tratta in que- zionando così la decisione nel sto caso di salvaguardare la senso desiderato. Sarebbe lui sua libertà, condizione neces- l'unico responsabile della de- sario perché l'opzione serva cisione, con l'aggravante del- al perfezionamento etico del- l'inganno. l'essere umano. Ma tutelare Aiutare a optare responsa- la libertà altrui mai deve si- bilmente non significa deter- gnificare abdicare alla pro- minare il senso dell'opzione, pria responsabilità. Quando ma offrire all'ammalato tut- il medico considera eticamen- ta l'informazione e, se possi- te inaccettabile la decisione bile, tutto il tempo necessario dell'ammalato, deve cercare perché lui capisca gli elementi un collega che prenda il suo che possono influire sul risul- posto nella cura di lui, dato tato. Nel far riferimento al che il rispetto di una tale de- tempo, siamo coscienti della cisione non giustificherebbe scarsità di tempo che ha spes- la sua collaborazione forma- so il medico; vogliamo sol- le a una azione o omissione tanto richiamare l'attenzione che egli considera obiettiva- di questo sul ritmo lento di mente non onesta. Non si assimilazione delle idee, al può esagerare il valore del quale soggiace l'ammalato consenso. Ciò che giustifica terminale per motivi fisiolo- un intervento chirur~icoo un trattamento non è il permes- saria e manifesta, e che oggi straordinariamente il dialogo so del paziente, ma la causa gli è stata sottratta, per un ec- interpersonale di cui l'amma- che 10 motiva e l'indicazione cesso non di tecnica scienti- lato ha bisogno. Essa permet- del metodo adottato. Non è fica, bensì di freddo terà anche ai medici di lecito l'omicidio perché il ma- tecnicismo accademico. Nien- avvertire i familiari più pros- lato lo consente. te tranquillizza tanto in que- simi che le reazioni di indif- e) Diritto al dialogo fidu- sti momenti difficili come il ferenza e aggressività, di cui cioso. - L'essere umano si dialogo fiducioso e aperto sono vittime, non vogliono e realizza in solido. L'ammala- con l'esperto nelle cause del non devono offenderli. Sa- to terminale ha il diritto, ed malessere. Niente aggrava rebbe fuori luogo sentirsi col- è anche suo dovere, di com- tanto il dolore e l'ansietà co- pevoli, perché esse non sono pletare il suo contributo so- me la solitudine e la sensazio- motivate dal loro comporta- ciale e di non mancare ne che lo si sia voluto per la mento. Appartengono a una dell'aiuto degli altri prima mera interposizione dei soli- tappa del processo, come na- della fine. Meritano speciale ti diligenti che stabiliscono turale espressione del disagio attenzione le relazioni col me- una separazione, o di appa- che l'ammalato avverte. Ve- dico, con lafamiglia e con gli recchi che rendono impossi- dere soffrire i suoi, aumenta amici più prossimi, e con il bile il dialogo, o per la il disagio interiore del mala- mondo della sua professione creazione di zone sterili con to terminale e si manifesta co- o attività lavorativa. accessi vietati. sì. Ne diventano vittime quelli I1 medico, cosciente del- É necessario sottomettere a ch'egli ama di più. In loro l'importanza che ha per la giudizio critico l'impego di presenza si lascia andare, e buona riuscita delle misure te- certi controlli che, per proteg- perde qualsiasi freno inibito- rapeutiche e sedative la fidu- gere dai germi nocivi l'amma- rio, non si controlla. cia dell'ammalato in lui, lato terminale, lo sottraggono I1 medico non deve riserva- procura che essa ci sia fin dai ai suoi familiari e amici e lo re gelosamente per sé la co- primi contatti mediante una lasciano nella fredda compa- municazione personale con relazione interpersonale di gnia della macchina. Merita l'ammalato, neppure rispetto comprensione e accoglienza, compassione lo stato di umi- alle questioni della salute. I1 che invitano il paziente a ma- liazione e di abbandono che sollievo, che egli deve sempre nifestare i suoi timori e so- offrono alcuni malati termi- offrire, il paziente può cercar- spetti. Questa attitudine e la nali col volto e l'organismo lo e sentirlo meglio con altra comunicazione con gli infer- succhiellati di tanti tubi e son- persona, alla quale risulta più mi vanno conservati soprat- de, obbligati a mantenersi facile manifestare i suoi de- tutto nello stadio finale. vincolati a strumenti morti sideri intimi. Facilitando a I1 progresso tecnico, con per continuare in vita. Se si questa persona il contatto con l'interposizione di meccani- può chiamare vita uno stato l'ammalato e procurandogli i smi, grafici e cartelle fra il di prostrazione tanto degra- dati e consigli convenienti a medico e l'ammalato, per dante. In tali condizioni non questo fine, il medico compi- nondir nulla della lontanan- può fare a meno di sentire la rà nel modo migliore possibi- za che suggeriscono e impon- sua dignità vilipesa, soprat- le il suo dovere di assistere il gono la veste bianca, gli tutto se desidera esprimere il moribondo e di aiutarlo ad ambienti sterilizzati e l'intro- SUO parere, comunicare con accettare la morte come qual- nizzazione del primario alla qualcuno, e non gli è pos- cosa di proprio, di persona- vetta dell'equipe che gli dà i sibile. le, che nessuno deve dati, rendono difficile la sin- Vincendo la naturale ripu- sottrargli, che ha diritto a vi- tonia umana e rendono im- gnanza alla prossimità con vere come consumazione del- possibile la vicinanza cor- lui, alcuni medici hanno stu- la propria vita in solidarietà porale tra i due. La indigen- diato il corso delle emozioni, con gli altri. za del malato, radicalizzata non sempre identiche, che si Nel gruppo di lavoro con- verso la fine della vita, gli fa succedono, dopo la cono- vocato dal Consiglio Pontifi- desiderare molto il contatto scenza di una prognosi, che cio Cor unum con la finalità fisico che gli dia sollievo. E punta con maggiore o mino- di studiare alcune questioni necessario che gli interventi re immediatezza al fatto del- etiche relative agli infermi sanitari, e particolarmente la la morte (9). La conoscenza gravi e ai moribondi (12-14 prsona del medico, recuperi- di queste reazioni e del loro novembre 1976) i rappresen- no la vicinanza corporale col profondo significato da par- tanti del Terzo mondo richia- malato, che prima era neces- te dei medici, faciliterebbe marono l'attenzione dei loro colleghi su «l'importanza che certa familiarità con la mor- prospettiva sociale. Dalla po- ha per l'uomo finire i suoi te facilita l'incontro con essa vertà delle sue possibilità può giorni, per quanto possibile, e, se desideriamo che la stes- gridare: consummatum est, nell'integrità della sua perso- sa ci faccia meno paura e la tutto è compiuto (Giov. nalità e delle relazioni che ha possiamo vivere con più na- 19,30). con il suo ambiente, in parti- turalezza vale la pena di evi- Dei tre concetti dell'euta- colare con la sua famiglia» tare l'occultamento di quello nasia che ho trattato, si po- (10). che risulta inevitabile. Dare trebbe trarre come Fino al secolo scorso, il morte al «tabù» della morte, denominatore comune l'im- processo della morte e la stes- mettere fine all'autoinganno perativo di avere pietà del sa morte avevano luogo an- faciliterà all'uomo il ritrovar- moribondo durante il suo tra- che da noi, in tutta si e lo farà capace di dare una passo, cosa molto diversa dal naturalezza, in famiglia. I nuova dimensione al suo pro- dare a lui la morte per pietà. progressi tecnici e la maggiore prio senso di responsabilità Ma questo non basta. Una vi- facilità di usarli nelle istitu- davanti alla morte. sione positiva dell'eutanasia zioni meglio attrezzate, han- Di solito costa molto al deve permettere al medico e no allontanato la presenza moribondo l'abbandono del- a chiunque collabora con lui della morte dalla vita quoti- le sue attivitàprofessionali e di procurare al moribondo la diana e hanno creato un au- delle sue responsabilità socia- possibilità di morire con di- tentico «tabù» della morte. li. Gli è particolarmente di gnità, cioè alleviato nelle sof- Sarebbe ingiusto dare sollievo rendersi conto che i ferenze e nell'esercizio della esclusivamente colpa ai medi- suoi sono e saranno oggetto propria responsabilità perso- ci del fenomeno culturale che di attenzione. Non possiamo nale e sociale. allontana dalla convivenza fare a meno di pensare alla sociale questo fattore morte, sollecitudine con la quale Ge- P. MANUEL CUYAS, S.J. tanto quotidiano quanto lo è sù Cristo, dall'alto della cro- Cattedratico di Bioetica nella Facoltà di Medicina dell'università di la nascita, ma non si può ce, affidò sua madre al Barcellona mettere in dubbio il loro in- discepolo prediletto, e nello flusso sulla sistematizzazione stesso tempo affidava alla sua Note delle strutture sanitarie dove materna protezione i suoi di- M. Cuyis, L'eutanasia dalpunto di lavorano, e anche sulla crea- scepoli e tutta la sua opera vista deontologico, in Nuovi saggi di Me- dicina e Scienze Umane, Istituto Scien- zione della scala di valori che nella persona di Giovanni. tifico San Raffaele, Milano 1984, pp. segna il modo comune di sen- La previsione della morte 437-447. Advancement of Learning, Book tire circa quanto si muove at- a media e a breve scadenza 11, pp. 356-357 e De dignitate et augmen- torno alla malattia e anche permette all'ammalato di ras- tisscientiarum, Liber IV, cap. 2, p. 595, The Works of Francis Bacon, London alla morte. Anche i ministri segnarsi ad essere sostituito 1859 e 1858, unverandert Neudruck, della Chiesa osano oggi me- nelle sue responsabilità socia- Stutgart 1963, voll. 3 e l. no che nel passato parlare del li. Se l'ammalato può pren- SACRA CCONGREGATIOPRO DOCTRI- NA F1~~1,Declaratiode euthanasia, 5 termine della vita e hanno ab- dere contatto con quello che Maggio 1980, AAS 72 (1980) 542-552. bandonato quasi del tutto di lo sostituirà e sa che questi (4) Vedi Néeutnasia né accanimento te- rapeutico, Editoriale, La civiltà Catto- promuovere atti di pietà per procederà secondo la sua li- lica 138/1 (1987) 313-326. preparare a una buona mor- nea, egli si sentirà alleviato di PIO XII. Discorso su delle questioni riguardanti l'anestesia, 24 Febbraio te, nonostante la funzione molto. Risolvere, prima del 1957, AAS 49 (1987) 129-147. chiave che questa possiede suo decesso, alcuni dei pro- PIO XII,Discorso su delle questioni riguardanti le nuove tecniche di rianima- per comprendere le verità del- blemi che la sua assenza com- zione, 24 Novembre 1957, ASS 49 (1957) l'aldilà e della dimensione porterà per la sua famiglia, e 1027-1033. trascendente dell'essere uma- altri che dipendono dalla sua GIACOMO PERICO, Problemi di eti- ca sanitaria, Ancora, Milano 1985, no, alla cui promozione con- attività professionale, gli per- p. 124. sacrano la loro vita. mette di superare l'egoismo ANGELO FIORI, Problemi medico- Essendosi perduto il senso che facilmente accompagna legali dell'eutanasia, in Il valore della vi- ta. L'uomo di fronte al problema del do- della vita, si perde anche il l'istinto di conservazione e gli lore, della vecchiaia, dell'eutanasia, Vita senso della sua fine. L'euta- facilita il piacere del lavoro e Pensiero, Milano 1985, p. 197. ELISABETH KUBLER-ROSS, On Death nasia diretta attiva è una «fu- finché può gestirlo bene. Tro- and Dying, Macmillan Publishing, New ga in avanti» dalla stessa va anche sollievo in relazio- York 1973. morte e deve la sua attualità lo Algunas cuestiones éticas relativas ne a timori e angosce che a 10s enfermos graves y a los moribun- alla paura che si sente della affioravano incerte. Egli può dos, Pontificium Consilium Cor unum, morte. Anche dal punto di vi- Città del Vaticano 1981, p. 5. Vedi En- coronare il compito della sua chiridion Vaticanum, vol. 7, nn. sta meramente umano, una propria realizzazione in una 1234-1281. I1 « non ancora nato D

È mia intenzione mostrare dell'agire etico, del nocciolo cuno non avesse tale senso, il nesso indissolubile che esi- stesso dell'etica e della mo- allora bisognerebbe indicare ste fra la difesa della vita rale. ed eliminare l'unico motivo dell'uomo non ancora nato e Presupponendo che la di ciò, quel motivo che - l'amore del prossimo. L'a- questione sia per noi chiara, seguendo il principio del more del prossimo, chiama- dovremmo considerare la personalismo - può essere to anche il riconoscimento domanda: « Perché ricono- così immaginato: il non ac- dell'uomo, costituisce il con- scere l'uomo? come una corgersi del legame fra il ri- tenuto essenziale della nor- domanda semplicemente su- conoscimento dell'uomo e il ma etica chiamata anche perflua e retorica. E, se è co- riconoscimento dell'uomo norma personalistica, la sì, dovremmo dimostrare non ancora nato. Questo le- quale dichiara che è necessa- come necessario il nesso lo- game, infatti, non sempre è rio riconoscere la persona gico fra l'affermazione della riconosciuto da tutti, per per se stessa; in altre parole persona e la difesa della vita non dire che talvolta viene che ciascuno ha in se stesso il dell'uomo non ancora nato, semplicemente negato. E ciò motivo sufficiente per essere cambiando la domanda appunto rende chiaro il peso riconosciuto. Questo, ap- « Perché la difesa della vita etico e l'importanza morale punto, esclude la possibilità dell'uomo non ancora na- dell'interrogativo: « Perché di riconoscere una qualsivo- to? » in qualcosa di pari- difendere la vita del non na- glia persona a prezzo di menti retorico. Penso che ta- to? D. Per fortuna quel che un'altra. Si tratta del fonda- le domanda ha in realtà tale fa in modo che il suddetto mento stesso del pensare e senso per noi. E se per qual- interrogativo costituisca un problema, indica anche in tale movimento soprattut- sti beni essenziali dell'uomo espressamente la via per la to un segno della costante ed assicurare ciò che per lui è quale è possibile con succes- sensibilità moraIe dell'uomo così indispensabile, devono so vincere la difficoltà che d'oggi, specialmente se con- possedere esattamente la da essa emerge, anziché sideriamo l'enorme tecniciz- stessa forza vincolante della cambiare la domanda in zazione della vita che condi- norma principale - la nor- qualcosa di puramente reto- ziona la coscienza umana. ma personalistica - e quin- rico. In questo, appunto, ve- Meraviglia qui Ia resistenza di la forza di norma nella do il mio compito di studio- della coscienza dell'uomo al- maniera assoluta, cioè vin- so di etica. La via per adem- la tentazione di ridurre la colante senza eccezioni. piere tale compito è quindi moralità dell'agire solo alla Qualsiasi tentativo di am- semplice e comporta due sua efficacia. L'uomo è qui mettere un'eccezione della momenti: mostrare anzitut- sempre una persona, un norma che difende un tale to che è impossibile il rico- « per se stesso », un qualcu- bene, costituirebbe - da un noscimento dell'uomo se no che è necessario in modo punto di vista morale - non si riconosce la sua vita, assoluto affermare per se un'operazione assurda: la come pure - ed è la seconda stesso, di cui non è mai lecito negazione dell'uomo in no- tappa - mostrare che l'uo- servirsi come di una cosa. me della sua affermazione. mo non ancora nato è.. .. uo- Ciò significherebbe forse La dichiarazione degli ina- mo. che in nome della moralità lienabili diritti dell'uomo, Prima, tuttavia, di entrare dell'agire non si tiene conto pertanto, è la proclamazione in merito, desidererei volge- della sua efficacia? Affatto! anzitutto della inviolabilità re l'attenzione a ciò che in Si vuole soltanto indicare la di tutto ciò su cui è fondata relazione a tale via dicono le primarietà del criterio della la sua dignità: la sua struttu- dichiarazioni contempora- moralità dell'agire su quello ra esistenziale; proclamazio- nee dei diritti dell'uomo. degli effetti, o - in altre pa- ne, in altre parole, della vali- role - la secondarietà del dità assoluta e dell'inviolabi- 1) La dignità personale del- criterio della efficacia dell'a- lità del diritto morale natu- l'uomo e le condizioni per il gire (della tecnica) nei con- rale. suo riconoscimento nelle Di- fronti della moralità (dell'e- Non deve allora meravi- chiarazioni dei Diritti del- tica). Si tratta semplicemen- gliarci che nell'elenco dei di- l'uomo. te di indicare il limite oltre il ritti inalienabili dell'uomo L'opinione comune, fosse quale il criterio efficacia si figurino in primo piano: il pure uniforme nelle vedute, rivolge contro la persona ed diritto dell'uomo alla libertà non è né condizione suffi- insieme il limite entro il qua- della coscienza e della reli- ciente né necessaria della ve- le l'effettività dell'agire è ri- gione, cioè il diritto alla fe- rità. Basta pensare al giorno chiesta dalla stessa logica in- deltà alle proprie convinzio- in cui Copernico da solo, teriore del riconoscimento ni; il diritto al segreto, a cui contro l'opinione comune, della persona reale. si lega la riprovazione asso- « fermò il sole e mise in mo- Per l'appunto questo vuol luta delle turture; ed infine il to la terra D. L'opinione co- esprimere la « inalienabili- diritto alla vita, diritto che mune è tuttavia indice non tà D così spesso sottolineata qui particolarmente ci inte- banale della verità, un indice nel contesto della difesa dei ressa. che non è lecito ignorare, diritti dell'uomo. Che cosa specialmente in quella situa- significa, infatti, la inaliena- 2) I1 diritto alla vita è un di- zione nella quale si cerca in bilità di tali diritti? Significa ritto inalienabile dell'uomo. mille modi di offuscare quel- che il riconoscimento del- La vita biologicay non è il la verità. Da questo punto di l'uomo reale senza contem- bene più alto dell uomo, e vista merita particolare at- poraneamente riconoscere tuttavia è un bene fonda- tenzione l'attuale proclama- ciò chey costituisce quel bene mentale. La vita non è il va- zione della dignità della per- dell uomo così strettamente lore più alto. Già Socrate ri- sona umana. Essa si esprime legato con il suo « essere o cordava ai suoi contempora- in modo particolarmente non essere » che il lederlo nei: « Non si tratta tanto di eloquente nel movimento, colpisce nell'essenza stessa vivere, quanto di vivere be- che cresce in tutto il mondo, l'essere uomo, è impossibile, ne D. Si ha la vita per testi- per la difesa dei diritti inalie- semplicemente illusorio. Ec- moniare con essa i valori a nabili dell'uomo. co perché le norme morali, il lei superiori, valori per i Lo studioso di etica vede cui compito è difendere que- quali, come nel caso di una tragica scelta, si deve essere camente grazie all'interven- capaci di sacrificarla. Per to diretto, creativo del Dato- scelta. Appunto il servire fe- re Personale della vita, l'uo- delmente ai valori superiori mo comincia ad esistere, ad alla vita ci fa capire che la essere uomo. L'uomo co- vita nostra è degna della vi- mincia a vivere - e vive - ta, è una vita degna, una vita come colui che Dio in modo degna di ciò che noi siamo. creativo chiama e in cui con- L'uomo è, tuttavia, quello tinua a chiamarlo creativa- che è in quanto è; èpertanto mente per nome. Per questa - almeno nelle dimensioni chiamata e per questa pre- del mondo terreno - in senza creativa l'uomo sem- quanto vive. « Viventibus plicemente ' è '. Vive come vivere est esse D ricorda S. teofania. Vive partecipando Tommaso dYAquino.Per gli al ' sacrum ' ed insieme rive- esseri viventi vivere è l'esi- landolo. stere. La vita risulta, quindi, Per questo motivo non so- per l'uomo i1 valore fonda- lo ai Giudei, fratelli nella fe- mentale. È quel bene sul cui de, ma ai Greci poté S. Pao- fondamento si innalza tutto lo dire: « In Lui viviamo, ci il ' resto '. Ne consegue che muoviamo e siamo » (Atti un ' sì ' sincero per l'uomo degli Apostoli 17, 28). - per tutto il ' resto ' dei Chi tratta con la vita del- beni per l'uomo e dell'uomo l'uomo ha da fare con Dio. stesso - èpossibile solo con I1 Creatore è là dove è l'uo- il dire ' sì 'alla sua vita. I1 mo: ecco perché è impossibi- riconoscimento della vita è, le il ' sì ' dell'uomo, se non in altre parole, la condizione attraverso il ' sì ' per il suo necessaria del riconoscimen- Creatore Personale. Ciò che to dell'uomo in quanto uo- da parte sua non può espri- mo. I1 riconoscimento della mersi diversamente, se non vita umana diventa, dicia- attraverso il ' sì ' per la vita mo, il testo della verità del umana come per eccellenza vero rapporto morale del- ' dono di Dio ', dono nel l'uomo con l'altro, cioè veri- quale si rende presente lo fica della autentica moralità, stesso Datore della vita « in dell'amore autentico del actu et in Persona D. Da qui, prossimo. quindi, il riconoscimento A questo punto è necessa- della vita diventa contempo- rio, tuttavia, fare un ulterio- raneamente « il test della ve- re passo avanti: l'analisi fi- rità », cioè la verifica del losofica dell'esistenza uma- rapporto vero dell'uomo na ci manifesta, infatti, che con ogni altro uomo e con essa non è necessaria, e at- Dio: verifica del sincero traverso ciò ci manifesta la amore di Dio e del prossimo. sua radicale gratuità. L'uo- I1 modo in cui ci si rapporta mo è: comincia ad esistere ed con la vita umana diventa in esiste in quanto è dono. Do- maniera indissolubile ' mi- no di chi? Non solamente dei sura ' dell'autentica morali- genitori, giacché sempre tà e religiosità; dice S. Gio- qualche genitore piange vanni: « Chiunque, amando sconsolato la morte dei pro- Colui che dà la vita, ama pa- pri figli. Dono di chi, allora? rimenti colui che ha ricevuto Di Colui che, essendo lYAs- da Lui la vita » (1Gv. 5, 1). soluto Personale dell'esi- Impossibile, probabilmente, stenza, è in grado unicamen- esprimere ciò in un modo te di far dono dell'esistenza più profondo e conciso! personale ad un altro. Uni- È opportuno notare che la moderna proclamazione dei va che coloro che votano me della logica del processo diritti dell'uomo mette in usurpano il potere di stabili- - il momento dell'inizio evidenza - in forza di una re con la propria decisione della vita umana al momen- logica interiore - questa chi è uomo o non è uomo! to del concepimento. Dal posizione fondamentale del- punto di vista biologico esso la vita nei confronti di tutti i 3) L'uomo non nato è uomo avviene al momento dell'in- valori rimanenti: significati- Eccoci così arrivati all'inter- contro dello spermatozoo va in merito è la richiesta rogativo centrale del proble- del padre con l'ovulo della spesso avanzata - e nelle le- ma del non ancora nato: esi- madre. Ogni altro tentativo gislazioni di molti paesi ac- ste una qualche differenza di collocare nel tempo l'ini- cettata - dell'eliminazione essenziale fra l'uomo che zio dell'esistenza dell'uomo della pena di morte con il ri- aspetta ancora di nascere e ha contro di sé il principio di ferirsi appunto « alla logica l'uomo che è nato? Non esi- ragione sufficiente, ed insie- dei beni per l'uomo D; è im- ste alcuna differenza essen- me con esso il principio di possibile conseguentemente ziale; dal punto di vista del- non contraddizione e d'iden- difendere il diritto di chiun- l'esistenza ciò costituisce un tità. L'embriologia come que, in particolare di se stes- problema in cui non ha un scienza empirica ci fornisce si, a una qualsiasi cosa come significato essenziale se colui una descrizione più precisa diritto dell'uomo, se si è che ormai è vivo ha il mo- del concepimento. Spiega il messo in discussione, in rife- mento della sua nascita da- ' come ' inizia la vita umana rimento a chiunque, il fon- vanti a sé o dietro di sé. Da e riesce in modo abbastanza damento stesso per cui l'uo- questo punto di vista acqui- preciso a collocarlo nel tem- mo ha diritto ad una cosa sta esclusivamente significa- po. Nota bene: la legislazio- qualsiasi: il suo diritto alla to essenziale il momento in ne cinese, come quelle di al- vita. cui l'uomo comincia ad esi- tri paesi dell'Estremo Orien- Ed allora, in questo cam- stere e ad essere uomo, te, del giorno della nascita po, non è forse necessario ri- quando, in altre parole, è sono solite aggiungere al conoscere come contriiddit- concepito. A tale domanda neonato nove mesi di vita. toria l'azione di quei parla- esiste solo una risposta ra- La filosofia si trova qui, mentari che - con l'appel- gionevole - che rispetta invece, di fronte ad un ulte- larsi al diritto inalienabile cioè i dati dell'esperienza e riore problema: partendo dell'uomo alla vita - si pro- della logica: al momento del dall'affermazione della spi- nunciano per l'eliminazione concepimento. ritualità dell'uomo (e si arri- dell'uso della pena di morte Questa sembra l'espres- va a ciò per altra via) si ri- nei confronti dei criminali sione più concisa di ciò che chiede per la sua spiegazione dei quali è stato provato il qui è evidente. In rapporto un diretto intervento di una delitto, ma contemporanea- al processo unitario, che ha causa che sia rispondente al- mente legalizzano giuridica- carattere continuativo, il l'esistenza di un tale effetto mente l'omicidio di massa di principio di ragione che spie- quale è l'esistenza spirituale persone del tutto innocenti ga sufficientemente tale pro- dell'uomo; e questo inter- ed indifese, delle persone cesso, esclude la possibilità vento avviene appunto nel non ancora nate? Impossibi- di identificare in modo non momento in cui l'esistenza le immaginare un assurdo contraddittorio tale proces- dell'uomo ha il suo inizio, logico ed etico maggiore di so (come il nostro appunto), cioè nel momento del conce- questo; si è cercato, quindi, senza riconoscere che esso è pimento. Tale intervento di sottrarsi ad una simile ac- lo stesso nel punto nel quale può essere solo quello diret- cusa decidendo che il non è cominciato e poi per tutto to dell'Assoluto Personale nato non è uomo. Ma su il tempo - ininterrottamen- dell'Esistenza. Intervento quale fondamento ci do- te - dal momento nel quale creativo per eccellenza. Ecco mandiamo? Forse non esclu- è cominciato. Non sembra perché dal momento del sivamente sul fondamento che sia necessario convincere concepimento di una nuova della potenza dei nati sui alcuno che la vita dell'uomo vita umana, chiunque ha da non nati che non tiene conto costituisca un simile proces- fare con tale vita, ha da fare della verità? Pretesa davvero so, continuativo e contem- con l'uomo e con il suo fatale: il cosiddetto referen- poraneamente identico e Creatore. dum sulla legalizzazione del- omogeneo grazie all'identità Una conclusione necessa- la « interruzione della ma- del suo soggetto. È necessa- ria delle nostre riflessioni è ternità » implica in definiti- rio pertanto fissare - in no- quindi la seguente: dal pun- to di vista strettamente logi- l'inventiva ed alla volontà di co non vi è bisogno di co- coloro da cui dipende. Si struire una etica della vita può anche non vedere in lui del non ancora nato, separa- ciò che è nella realtà: un ta dall'etica della vita in sé. qualcuno che deve essere ri- Giacché tutto ciò che riguar- conosciuto per se stesso. Ed da il riconoscimento - o la è possibile sopprimerlo non difesa - della vita dell'uo- rendendosi conto - a volte mo come condizione ' sine - che si uccide e si elimina qua non ' del riconoscimen- un uomo dalla società. Nel to dell'uomo e di Dio, si rife- caso di una tale ignoranza - risce alla vita dell'uomo spesso terrificante - è pos- ' tout court ' dal momento sibile allora ucciderlo perfi- del concepimento fino alla no senza attribuirsene o ad- morte. I1 momento della na- dossarsene la colpa, pur uc- scita svolge qui un ruolo es- cidendo un uomo. ' Inno- senziale ed esiste per princi- cens sed nocens! ' Ecco pio una stessa ed unica etica, quindi il motivo ed il luogo quella del rispetto per l'uo- dove la voce del moralista mo tramite il rispetto della deve risuonare in modo par- sua vita, come il fondamen- ticolarmente forte in nome tale valore dell'uomo, e dell'uomo indifeso e del quella del rispetto per l'e- Creatore che in lui tace. sclusivo datore del dono del- L'etica deve fare ogni co- la vita: per il Creatore Perso- sa per mettere a nudo e così nale. Ciò tuttavia che dal eliminare il paradosso del punto di vista logico non ri- pericolo massimo di vita del- chiede di essere messo in evi- le persone da parte di aggres- denza, è richiesto in modo sori pienamente pericolosi, particolare per motivi psico- giacché ' armati ' di man- logici e pedagogici e ciò in canza di senso di colpa. Lo riguardo alla particolare mi- studioso di etica deve in mo- naccia all'uomo non nato da do deciso uscire in difesa di parte dell'uomo nato, come coloro che pagano con la pure riguardo alla particola- propria vita per l'ignoranza re minaccia in tale situazione non considerata colpevole o in questo quadro - cosa dei loro uccisori. In caso della quale ci si ricorda di contrario l'etica negherebbe meno - dell'uomo nato ciò a cui dovrebbe servire: il contro se stesso. Soffermia- riconoscimento dell'uomo. moci quindi ancora un mo- Quando, invece, l'ucciso- mento su questo punto che re sa cosa fa e, nonostante costituisce una verifica par- questo, fa ciò che fa contan- ticolarmente indicativa della do sui privilegi che nel no- sua sensibilità morale. stro caso ha l'assassino ano- nimo, oppure contando sul- 4) Chi è particolarmente mi- la non imputabilità legale nacciato? del suo agire, allora l'etica L'uomo nello stato prenata- deve indicare, seguendo So- le è quasi del tutto non con- crate, il principale danneg- siderato e pienamente indi- giato in tutta questa questio- feso. Non sa difendersi con i ne. Cito le parole del grande mezzi con cui si difende a Ateniese: << È meglio essere suo modo l'uomo già nato, vittima dell'uccisione che sia pure servendosi solo dei operarla D. sensi dell'udito e della vista, Non è possibile uccidere ad esempio con il pianto: è qualcuno fisicamente senza completamente in mano al- nel contempo uccidere mo- ralmente se stesso; senza co- stringere con ciò il proprio ambiente, anzitutto i più vi- cini, a convivere necessaria- mente con un assassino. Con l'eliminazione dal proprio seno silenziosamente delle persone non ancora nate, di- ventiamo noi stessi una so- cietà di persone moralmente morte. Per chi suona la cam- pana? Forse in realtà non suona affatto e per nessuno: in ogni caso l'essenziale è non sentire le campane a stormo di coloro che parto- no. Gli omicidi hanno inte- resse, infatti, al silenzio e ad eliminare qualsiasi traccia che potrebbe ricordare l'esi- stenza di tante vittime. Ma come non sentire in questo mortale silenzio la voce del- l'allarme e quella dell'avver- timento? Con tale voce parla appunto l'etica della vita del non ancora nato; per tale vo- ce essa è indispensabile. In presenza della vita minaccia- ta dell'uomo non nato, l'eti- co filosofo grida: « Rispar- mia! D ed aggiunge: « Te stesso soprattutto! Salva il non nato per salvare te stes- so! ». Mentre l'etico teolo- go, da parte sua, non può non ricordare in merito le parole del Cristo, parole che possono atterrire e nondime- no affascinare: « Qualun- que cosa avrete fatto ad uno di questi miei piccoli, l'avre- te fatto a me » (Matteo 25, 40). E saranno appunto essi, i più piccoli, a giudicarci un mostrare in primo luogo che vato si riconduce in definiti- giorno in nome dello stesso il vero amore del prossimo, va solamente all'unico pro- Cristo. cioè il riconoscimento del- blema antropologico per ec- l'uomo come uomo, è possi- cellenza: il non ancora nato bile attraverso il riconosci- è uomo, è questo l'« u- All'inizio ho detto di voler mento della sua vita come num » necessario del nostro mostrare il legame necessa- valore fondamentale per argomento, l'unica cosa che rio fra l'amore del prossimo l'uomo; come pure mostra- è necessario e sufficiente qui e la difesa della vita del non re, poi, che l'uomo non an- guardare, a cui è necessario e ancora nato. La via per rea- cora nato è semplicemente sufficiente pervenire. lizzare questo compito appa- uomo. Da qui è chiaro che P. TADEUSZ STYCZEN re lineare e breve, compren- veramente tutto il problema Consulfore deI Pon ftficio Consiglio de soltanto due passaggi: etico dell'argomento solle- per la Famiglia Tecnologia: interrogativi della salute dell'educazione sanitaria

L'esplosione della Centra- spesso la cultura dominante che addirittura possono por- le nucleare dellYUnioneSo - anche di questi secoli. tare alla distruzione e rendo- vietica ha destato paure, Duemila anni di storia del no impotenti intere popola- preoccupazioni e timori per Cristianesimo sono serviti a zioni, interi continenti ri- la salubrità dell'ambiente e far fruttificare questa intui- spetto a fenomeni che si veri- per la salute delle popolazio- zione in mille esperienze di- ficano e che invece si ritene- ni di una vastità eccezionale verse ma sempre significati- va di poter tenere costante- paragonabile solo a gravissi- ve. mente sotto controllo. Non mi momenti di epidemia o di Non sono riusciti, però, possiamo in questa sede di- guerra che l'umanità aveva ad eliminare questo dato di lungarci in una storia della sperimentato in passato. fondo della natura umana: pastorale della sanità attra- Proprio questi fatti ci in- la tentazione sempre ricor- verso i secoli trascorsi. ducono ad alcune riflessioni rente di mettere il debole ai La breve considerazione circa la pastorale degli ope- margini della società, della che tentiamo di fare ha solo ratori sanitari nei nostri tem- cultura, ai margini della vita un valore di riflessione del pi su un programma di lavo- stessa e di premiare il forte, passato e cioè dobbiamo ro che debba affrontare fatti il potente, il vincitore. constatare che rispetto al nuovi e nuovi eventi, che ri- È quindi una problemati- mondo antico la cultura cri- propongono, sia pure sotto ca che si rinnova continua- stiana, la fede cristiana ha vesti nuove, archétipi e si- mente, una sfida che noi cri- voluto influire non solamen- tuazioni antichissime. stiani dobbiamo accettare e te con le parole, con le predi- La pastorale della sanità è riprendere di epoca in epoca cazioni, ma con gli atti e sempre stata per il mondo sulla base delle radici anti- quindi nel corso di duemila cristiano un punto centrale, che ma con risposte sempre anni ha inventato e reinven- una esperienza determinan- nuove, sempre adeguate ai tato costantemente risposte te, perchè è stata la pastorale diversi momenti storici. per i sofferenti: parliamo della sofferenza. Ci dobbiamo allora inter- sempre di risposte pastorali, I1 mondo cristiano, che rogare su come impostare di tipo assistenziale, non di con l'esperienza di Cristo, una pastorale della sanità, in quelle religiose che sono ri- ha messo al centro della sal- questo scorcio del XX secolo maste quelle di 20 secoli fa, e vezza proprio la sofferenza, che porta alle soglie del che consistono naturalmente ha rappresentato una novità 2000. E qui le problematiche nel messaggio della salvezza. così eccezionale per l'Uomo e i quesiti si affollano, le do- Le risposte umane, invece che è valutabile solo in ter- mande e i dubbi senza rispo- si sono espresse in mille mo- mini religiosi. sta cominciano ad aumenta- di e in tutti i campi: dalla Proprio l'aver messo al re, a dispetto della cultura costituzione di ordini e di centro dell'esperienza del- razionalistica e scientifica luoghi per curare i malati, l'uomo il valore salvifico che credeva invece di dare ri- alle manifestazioni artisti- della sofferenza ha avuto ed sposte rassicuranti al posto che, alle manifestazioni di ha un profondissimo influs- della fede, alposto della sal- solidarietà verso la povertà, so sul comportamento del vezza. alla creazione di numerosis- cristiano verso i malati, i de- Proprio il recente episodio simi ordini, di numerosissi- boli, gli emarginati, gli op- ci ha richiamato alla mente me confraternite, tutta una pressi. che l'umanesimo, che pure serie cioè di comunità, di Un comportamento che è aveva suscitato forze umane gruppi, di persone dedite a opposto a quello che era la importanti, verso il governo lenire la sofferenza, ma nel cultura dominante dell'epo- razionale della natura ha pe- lenirla a dare ad essa anche ca ed è purtroppo molto rò anche scatenato pericoli un significato. Questo impegno ha creato sessamento come se i cristia- una organizzazione articola- ni vedessero nelle istituzioni ta ramificata e presente in pubbliche che si occupavano tutti i campi tradizionali del di sanità una struttura estra- mondo cattolico soprattutto nea a loro e quindi per molti sotto l'aspetto sanitario tan- decenni hanno convissuto to da creare un momento due sistemi: un sistema pri- quasi indissolubile tra pre- vato di tutela della salute ge- senza cristiana visibile nel stita spesso da istituzioni re- mondo e presenza nella tute- ligiose e un sistema pubblico la della salute degli infermi, che si andava e si è andato dei malati, degli anziani, dei sempre più accrescendo. Og- vecchi, dei moribondi. gi il discorso è molto più Alle soglie del '900 questo aperto, è molto più incerto. messaggio è stato recepito Infatti lo stato sociale ba- anche istituzionalmente dal- sato unicamente su interven- le società moderne, le quali ti istituzionali comincia ad hanno prodotto una serie di avere dei costi enormi, pro- istituzioni che si pongono a gressivamente crescenti che tutela della salute e di qui la non danno proporzionali ri- nascita prima della mutuali- sultati in termini di efficacia tà per gruppi o categorie di economica. lavoratori, e poi man mano, Ecco quindi porsi l'inter- dell'intervento dello Stato rogativo per il cristiano di per tutta la società. come intervenire anche e so- È l'era del cosiddetto prattutto di fronte alle cor- « Stato Sociale » che assu- renti tendenze di riprivatiz- me su di sé le prestazioni di zare questi delicati settori. tutela della salute degli in- Non vogliamo nel corso di fermi, degli handicappati e questa nota programmatica degli emarginati che prima approfondire specificamen- erano affidate al Volontaria- te questo tema: ci limitiamo to e all'iniziativa solidaristi- a dire che proprio il proble- ca e comunitaria locale, di ma della presenza all'interno ordini e confraternite reli- delle strutture pubbliche di giose o laiche, ma sempre tutela della salute dei cristia- ispirate a valori religiosi. ni deve e può svolgersi non In questi anni il mondo concorrenzialmente ma ap- cattolico ha dunque raggiun- portando soprattutto un di- to un traguardo, quello di verso calore, un diverso con- vedere uno dei suoi ideali tenuto al funzionamento di preso a punto di partenza queste strutture. per dei diritti civili cioè ac- Infatti oggi il grave limite cettato da tutta la società. di questi enormi megasiste- Questa accettazione non può mi della tutela della salute è che essere vista come un suc- duplice: uno burocratico ed cesso, ma a sua volta, pro- uno tecnocratico. prio perché la storia umana è Da un lato quello tecno- storia della salvezza, questo cratico, che pensa solamente fatto all'apparenza tutto po- di risolvere i problemi della sitivo ha le sue ombre e le salute, i problemi angosciosi sue luci e cioè pone alla cul- della malattia, con il poten- tura cristiana, al mondo cri- ziamento degli strumenti, stiano, alla pastorale cristia- delle macchine, dei compu- na nuove sfide e nuovi pro- ter; dall'altro l'incontrolla- blemi. bile esplosione della spesa In particolare c'è stata che tende a moltiplicare i quasi una sindrome da spos- controlli burocratici i quali però non riescono a raggiun- indispensabili interventi tec- mente delicati, particolar- gere il traguardo del control- nici ma è anche indispensa- mente difficili che pongono lo della spesa medesima anzi bile creare un clima favore- interrogativi immensi. molto spesso raggiungono vole, uno slancio, un entu- Lo sforzo anche intellet- l'obiettivo di appesantire siasmo che superi i momenti tuale di responsabilizzare proprio gli adempimenti di impazziti della burocrazia o coloro che operano in questi chi è più bisognoso, fino a del tecnicismo. campi è uno sforzo, quindi, renderli quasi impossibili, e L'altro aspetto è quello gravissimo perché come le ritorcersi così contro l'intui- dell'educazione sanitaria. recenti catastrofi dimostra- zione iniziale di dare aiuto ai Occorre aiutare i poveri, i no la scienza sta raggiungen- più deboli. deboli coloro che non capi- do quei confini oltre i quali il I1 rischio è di tornare a ri- scono e che possono essere singolo, o un piccolo grup- privilegiare alcune categorie, milioni di persone; che non po, può produrre danni per e gravare con le sue forme sanno bene cosa fare di fron- tutta l'umanità, all'improv- non sempre umane con un te a oscure minacce, come viso, in un attimo, come le sistema troppo elefantiaco, quelle della nube tossica, co- antiche pestilenze, o le anti- proprio i malati, i poveri, gli me quelle del disastro di Se- che catastrofi, ineluttabili, emarginati, gli anziani. veso, come quegli attentati in cui l'uomo era impotente Ecco quindi che primo molteplici che si hanno alla di fronte agli elementi. punto di un impegno per la salute da parte di agenti tos- Ecco allora che si riprodu- pastorale nel mondo sanita- sici, di inquinamenti etc.; ce una situazione che richie- rio odierno consiste, secon- che non sanno, che si inter- de il massimo impegno di do noi, nel reintrodurre 1'U- rogano spaventati e chiedo- tutti noi: impegno culturale, manesimo Cristiano nelle no lume alla scienza e non impegno pastorale, impegno strutture pubbliche o private sempre l'ottengono. di ciascuno nel luogo in cui che tutelano la salute. Allora con un profondo si trova anche nella frontiera Le forme, i metodi le tec- sforzo di educazione sanita- avanzata della scienza, in cui niche quantitative sono utili, ria occorre dare loro al tem- bisogna introdurre una ri- possono dare efficienza, po stesso nozioni indispen- flessione sull'uso degli stru-

possono servire ad organiz- sabili sulla salute, sulla pre- menti, dei maxistrumentiy da zare reparti, turni di lavoro, venzione, ma anche un nuo- parte dell Uomo affinché bilanci, tutte cose importan- vo profondo senso di solida- non finiscano col distrugge- tissime; ma se all'interno rietà. re l'Uomo stesso. È questa la non portiamo un contenuto È su questi due cardini se- riflessione in cui possono es- e un contenuto specifico in condo noi che si deve giocare sere validi non limiti forma- cui scatti la molla della vo- il primo momento della pa- li, ma limiti imposti dalla co- lontà, la scelta profonda di storale della sanità negli an- scienza, dalla fede, dalla fi- considerare il momento del- ni prossimi. nalizzazione di qualsiasi at- la malattia come un momen- Ma abbiamo dinanzi an- to, compreso la ricerca che to di salvezza, queste mac- che altri traguardi impegna- deve sempre tenere al centro chine burocratiche rischiano tivi. di tutta l'esperienza umana. di impazzire su se stesse, di Un campo nuovo, straor- Un quarto immenso fron- non produrre più i benefici dinario, è quello aperto delle te dopo quello della forma- che si attendono. biotecnologie. zione, dell'educazione sani- Ecco quindi uno stermina- Le biotecnologie in sé e taria e delle biotecnologie è to primo compito per la pa- per sé non sono un fattore per noi la lotta alla fame, al- storale sanitaria, compito antiumano anzi, come è sta- la mortalità nel terzo mon- che ha almeno due risvolti: to autorevolmente ricorda- do. Questo è un altro grande uno formativo consistente to, biotecnologie l'uomo ne obiettivo della pastorale sa- nell'introdurre nella forma- applica da secoli quando fa nitaria precisando che a pa- zione del personale sanitario fermentare il vino e la birra rer nostro esso non viene dei valori molto più profon- con dei batteri. In qualche raggiunto con le modalità di che non semplicemente modo a quell'epoca applica- con cui oggi viene perseguito quelli di pura professionalità va delle biotecnologie ma gli e cioè trasportando sempli- cioè di esattezza tecnica de- ultimi interventi in questo cemente la medicina occi- gli adempimenti. campo che tendono a influi- dentale in questi paesi del Infatti nel momento della re sul patrimonio genetico terzo mondo. mancanza della salute sono sono interventi particolar- Questo metodo ha avuto come effetto quello di guari- re sì da certe malattie, ma poi di creare ulteriori squili- bri, gravissimi, quali sono le morti per fame, la desertifi- cazione, il rapido inurba- mento di grandi masse del terzo mondo che hanno creato sconquassi e violenze anche peggiori di quelle che pensavano di fermare. Occorre favorire, invece, lo sviluppo di una cultura lo- cale legata ai valori storici locali che faccia crescere ar- monicamente tutta la società nella tutela sì delle malattie, ma anche nella tutela com- plessiva del proprio equili- brio perché altrimenti si ot- terrà solo l'effetto e lo scopo di curare alcuni malanni con tecniche occidentali ma di aggravarne spaventosamen- te molte altre sotto il profilo dell'igiene mentale, dell'igie- ne e della prevenzione del- l'ambiente, mettendo nel conto tragedie come quelle di Bophal nellYIndiae che potrebbero pericolosamente ripetersi negli anni prossimi se non ci sarà tutto il nostro impegno culturale, scientifi- co a far sì che questo scam- bio di esperienze, di tecni- che, di prodotti anche della scienza e della tecnologia oc- versi antichissime e radicate il cammino della tecnica, il cidentale rispetto ad altri tradizioni, esperienze di pa- cammino dellYUomovenga - paesi ad altre realtà avvenga storale sanitaria, di pastora- no riunificati e non divisi, sotto una luce di umanesimo le della sofferenza, di pasto- spezzettati, frantumati come cristianamente ispirata inve- rale nella tutela dell'ambien- avviene oggi con i rischi che ce che sotto mero scambio te che sono tipiche della ra- sono davanti a tutti. mercantile e commerciale dice cristiana nelle quali già La Pontificia Commissio- come oggi avviene. S. Francesco indicava lo ne per la Pastorale degli Ci rendiamo conto che ab- stretto legame tra natura e Operatori Sanitari deve ri- biamo così delineato dei uomo. spondere a tutte queste esi- campi enormi di impegno Ma richiederanno anche, genze e ad altre, sanzionan- per gli anni prossimi, campi probabilmente, di inventare do così una rinnovata pre- forse che superano le forze strumenti nuovi, organismi senza della Chiesa per la di- dei singoli individui, che ri- nuovi, movimenti nuovi che fesa della,salute dell'uomo chiedono una collettiva e ge- sensibilizzino l'opinione - nell'intero Universo. nerale mobilitazione del pubblica e intervengano non mondo cattolico, una mobi- per fatti basati su elementi FRANCO SPLENDORI litazione per l'anno 2000, puramente meccanistici o ra- Professore di Statistica Medica e che dovrà assumere necessa- zionalistici bensì su una pro- Biomefria Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del riamente forme diverse. fonda e nuova solidarietà in Sacro Cuore ~AgostinoGemelli>> di Forse manterrà per alcuni cui il cammino della scienza, Roma Sperimentazione clinica, leggi e comitati etici

Mi sembra opportuno nee guida » per la ricerca cli- La sperimentazione mettere a fuoco il rapporto nica (ad es. Francia). clinica sotto il profilo che intercorre fra la speri- In altri Paesi, invece, da etico-giuridico mentazione condotta sull'uo- tempo sono stati attivati co- mo, le leggi e il possibile svi- mitati ospedalieri di natura Sotto il profilo giuridico, il luppo di comitati etici nel si- multidisciplinare, con lo sco- problema si presenta sotto stema giuridico-sanitario ita- po di tutelare le persone una duplice angolazione: liano. dall'utilizzazione in ricerche a) della posizione etica e Un recente Convegno, te- prive di requisiti etici (come giuridica in cui si trova colui nutosi a Milano dal 23 al 25 ad es. negli Stati Uniti, ove che si sottopone all'esperi- maggio 1986, presso il « Cen- gli Institutional Review mento; tro Internazionale Studi Fa- Boards, IRBS, sono stati resi b) del profilo etico- miglia », con la partecipazio- obbligatori da parte del Di- giuridico che assume lo speri- ne altresì della Federazione partimento per la salute, mentatore nei confronti di Internazionale Fatebenefra- l'educazione ed il benessere colui che è sottoposto telli, ha « fatto il punto » sul- del Governo). all'esperimento. le esperienze internazionali, In Italia non esistono - I principi giuridici che si per fornire un confronto, attualmente - che sporadi- incontrano sono sostanzial- idee e proposte valide che iniziative a livello locale, mente quattro: all'eventuale organizzazione sopratutto correlate alla ri- l) diritto alla ((tutela della salute D; 2) diritto alla « integrità fi- sica » e correlato diritto alla « disponibilità del proprio corpo D; 3) diritto all'accettazione- rifiuto consapevole (consen- so informato); 4) definizione del rapporto sperimentatore-soggetto sot- toposto sotto l'aspetto civili- stico e penalistico. di Comitati Etici anche negli cerca farmacologica clinica a In forma molto sintetica, Ospedali Italiani. carattere innovativo. mi propongo di esaminare la In alcuni Paesi esistono Vale la pena di ricordare, natura di questi diritti e le modelli centralizzati di comi- peraltro, che alcuni ricerca- conseguenze che ne derivano tati etici nazionali che hanno tori italiani partecipano per il problema che ci interes- la supervisione obbligatoria all'attività del Comitato di sa. delle ricerche condotte revisione etica europeo, il sull'uomo mediante finanzia- quale da 9 anni pratica una mento pubblico (ad es. 1'Au- verifica sotto il profilo etico dei protocolli di ricerca clini- stralia: vedi il Report by the 1) I1 diritto alla «tutela della Medical Research Ethics Co- ca che - spontaneamente - salute D mittee of the National Health vengono sottoposti per un and Medical Research Coun- giudizio preliminare da parte I1 diritto alla «tutela della cil, del 6-7 novembre 1985), o o di singoli ricercatori, o di salute)) si è sviluppato, nella il compito di elaborare «li- industrie farmaceutiche. società moderna, in forma sempre più estesa e giuridica- (purché tale sacrificio sia impostato il ragionamento, è mente vincolante. obiettivamente necessario) è possibile esaminare alcuni Anche nel nostro Paese, principio che, nell'ambito aspetti più specifici dei due derivandone i fondamenti dell'individuo, si applica « punti chiave »: la « disponi- dall'articolo 32, primo com- dall'inizio della pratica chi- bilità del proprio corpo» (co- ma, della Costituzione, il rurgica. me principio speculare al di- concetto di salute come L'evoluzione della norma- ritto all'integrità fisica) e la « fondamentale diritto tiva, in parallelo con il varia- tematica giuridica del « con- dell'individuo ed interesse re del « sentimento comune » senso informato ». della comunità » si è espanso ha messo in evidenza che, a sino a comprendere non sola- condizione che non venga di- mente lo stato di ((integrità satteso il valore della « salu- 2) La disponibilità del pro- fisica » ed il relativo principio te D, il principio dell'integrità prio corpo di diritto, che tutela la perso- fisica non è inviolabile ma na sotto il profilo di un valo- può subire rilevanti attenua- Di per sè il principio della re essenziale, ma a ricom- zioni anche ove non ricorra « disponibilità D del proprio prendere anche lo «stato di un bene diretto ed immediato corpo a fini di progresso benessere » collegato ad per la salute del soggetto: ma scientifico e di utilità per la un'armonia di espressione un « bene traslato » (psichi- comunità sembra così scon- fra i fattori individuali (età, co, affettivo, morale, eccete- tato, che tutte le norme eti- malattie, sesso, eccetera) e ra), per di più se inquadrabile che e giuridiche si preoccupa- fattori ambientali e sociali. nel principio di solidarietà no solo di contenerne i limiti: in tal modo rafforzano il principio generale della di- sponibilità, ma fissano nor- me di garanzia affinchè non vengano lesi diritti impre- scindibili della persona. Nel diritto italiano, questo è valido: a) per l'articolo 50 del co- dice penale, sul « consenso dell'avente diritto », che san- cisce la disponibilità non cer- to della vita (l'omicidio del consenziente è punito a nor- La controfigurabilità della sociale. ma dell'articolo 579 del codi- salute come « diritto soggetti- Ma la preminenza del prin- ce penale), ma della incolu- vo » strettamente inerente al- cipio di solidarietà su quello mità e sanità personali attri- la persona è ammessa in mo- della tutela della integrità fi- buendo efficacia discrimi- do sempre più aperto ed sica non può debordare dai nante al consenso del sogget- esplicito anche sul piano giu- limiti dovuti al rispetto della to passivo qualora la lesione risprudenziale. persona umana, incidendo non offenda altri interessi del In ogni caso va affermato sull'integrità fisica dell'indi- pari non disponibili; che questa « tutela » non rap- viduo in mancanza del con- b) per l'articolo 5 del codi- presenta un diritto della co- senso. In questa fattispecie ce civile ove gli atti di dispo- munità, ma un interesse della può inquadrarsi anche l'atti- sizione del proprio corpo so- stessa. vità di « sperimentazione » no non punibili in assoluto, Occorre riconoscere - scientifica, cui non può ne- ma rigorosamente disciplina- inoltre - che « salute indivi- garsi il fine di solidarietà so- ti; duale » non strettamente si ciale (se correttamente impo- C)per l'articolo 728 del co- identifica con « integrità fisi- stata) ma che a sua volta, dice penale, sul ((trattamento ca individuale D: vi è una ge- comportando rischi poten- idoneo a sopprimere la co- rarchia di valori che pongono ziali per l'integrità fisica del scienza e la volontà altrui)), (da tempo) la salute come soggetto, deve sottoporsi alla ove appare chiaramente pre- preminente sull'integrità: ad previa manifestazione del vista la efficacia discriminan- esempio il sacrificio della consenso di colui che è sotto- te dello «scopo scientifico » parte a vantaggio del tutto posto all'esperimento. Così (oltre che di « cura »); d) nei disposti sulla regi- della utilità conseguita). zione dell'integrità personale strazione delle specialità me- Non si può negare, in as- non solo a carattere « perma- dicinali (articolo 162 del testo soluto, che le diverse finalità nente D - nell'accettazione unico sulle leggi sanitarie; ar- che danno luogo alla classi- medico-legale corretta del ticolo 14 del regio decreto 3 ficazione spesso risultino fra termine - ma anche con ri- marzo 1927, n. 478) ove l'ob- loro correlate ed interdipen- flessi funzionali dannosi ed bligo che la domanda di regi- denti; ma è sembrato utile in apprezzabili; strazione sia corredata dalla dottrina e sopratutto nell'ap- d) ove - a prescindere da idonea documentazione della plicazione medico-legale insi- ogni danno permanente e di sperimentazione scientifica stere nella distinzione, poiché cui sopra - dal fatto derivi clinica costituisce l'ammis- notevolmente diverse sono le una fenomenologia di natura sione che la sperimentazione conseguenze derivanti. od entità tale da realizzare clinica sull'uomo è indispen- Quando viene meno l'inte- (nella valutazione penalisti- sabile. resse personale e diretto ca) un delitto di lesione per- Infine va ricordato che lo del soggetto passivo, la di- sonale punibile non a querela stesso articolo 32 della Costi- sponibilità (da parte di dell'offeso, bensì d'ufficio: tuzione, secondo comma, è quest'ultimo) del proprio quindi nell'ipotesi « dolosa H stato formulato proprio in corpo a fine sperimentale ap- (quanto mai rara, invero, previsione della necessità del- pare disciplinata da alcune nella pratica sperimentale) la sperimentazione sull'uo- norme legislative che limita- una malattia che superi il de- mo, ma con l'intendimento no in misura rilevante la cimo giorno; in quella «col- di vietare esperimenti scienti- « portata D dell'articolo 50 posa », una malattia che su- fici sul corpo umano che non del codice penale sul consen- peri il quarantesimo giorno; / siano volontariamente accet- so dell'avente diritto. in entrambe le ipotesi, una tati dal paziente (fissando In definitiva, l'esperimen- malattia che metta in perico- cioè il principio della inam- to « scientifico » o « biologi- lo la vita oppure un'incapaci- missibilità etico-giuridica del- co D o « non-terapeutico » tà d'attendere alle ordinarie la « cavia umana))), con sull'uomo sarebbe da ritene- occupazioni per un tempo esclusione tuttavia dei tratta- re giuridicamente illecito, e superiore ai quaranta giorni menti sanitari che siano resi l'operatore potrebbe rispon- od infine (se la persona offe- obbligatori per legge nell'in- derne in sede penale (even- sa è una donna incinta) l'ac- teresse pubblico, sempre che tualmente, con la circostanza celeramento del parto o non siano violati i limiti im- attenuante prevista dall'arti- l'aborto non voluto. posti dal rispetto della perso- colo 62, numero 1, dell'aver Invece, nel caso in cui ri- na umana. agito «per motivi di partico- corra l'interesse personale e Ciò premesso, è però vero lare valore morale e diretto (ossia, l'esperimento che il ((principio » della di- sociale D), nei casi seguenti: risulta promosso dal fine di sponibilità del proprio corpo a) quando venga espletato un vantaggio tangibile per la ha limiti diversi a seconda senza (o perfino contro) il vita, per la salute o per l'inte- delle circostanze. consenso del soggetto passi- grità del soggetto passivo), la È necessario puntualizzre vo od ove tale consenso risul- disciplina di cui all'articolo 5 le diversità esistenziali fra ti « non valido » per incapaci- del codice civile e del delitto contenuti di « sperimentazio- tà naturale o legale o perchè di lesione punibile d'ufficio, ne biologica e non terapeuti- estorto con violenza, minac- non appare più vincolante. ca D sull'uomo e contenuti di cia o suggestione o carpito Cioè, quando si ravvisi la « sperimentazione clinico- con inganno; giusta causa di ordine sanita- terapeutica »; nella prima b) nonostante il valido rio (identificabile ma non non ricorrendo alcun interes- consenso del soggetto stesso: sempre - si pensi ad esem- se personale attuale o futu- se sia contrario «alla legge D, pio, alla sperimentazione ro del soggetto passivo del- «all'ordine pubblico », o al nell'ambito della chirurgia l'esperimento; nella secon- «buon costume»: estetica - con lo «stato di da ravvisandosi un interesse C) qualora produca «una necessità »), è consentito su- personale, per lo più diret- diminuzione permanente del- perare i limiti sinora discussi; to ed in atto, ma talvolta an- la integrità fisica » (espressio- anzi, il pericolo attuale di un che a distanza, del soggetto ne da intendersi, a nostro pa- danno grave alla persona stesso (rimanendo ovviamen- rere, in senso lato, compren- (specie se di morte), non al- te implicita la possibilità di sivo pure dell' « integrità psi- trimenti evitabile, rende a una generalizzazione ad altri chica D), cioè una menoma- volte superfluo perfino il consenso dell'avente diritto, subisce molte attenuazioni fossero intenzionalmente re- qualora - ben inteso - i1 nella fase di C sperimentazio- ticenti o false.

Un medico Santo: Giuseppe

Quando era in vita, Giuseppe Moscati più la sua carriera universitaria, ma Moscati era già chiamato, dalla gen- non volle abbandonare, per essa, il te di Napoli, «I1 dottore santo)). La contatto vivo con la gente comune. Chiesa ha solennemente conferma- E tuttavia è autore, in campo uni- to questa voce popolare proclaman- versitario di 32 studi, ottenne due li- dolo beato nel 1975 e santo il 25 bere docenze e partecipò a congressi ottobre 1987. internazionali di fisiologia.- La sua Un medico, un laico sale così - preoccupazione all'università, era come si dice - alla gloria degli al- quella di formare dei medici che po- tari a far compagnia ai grandi fon- tessero esercitare la loro professio- datori di ordini religiosi ospedalieri. ne come una missione. La particolarità di Moscati - se- «I1 dolore - scrisse una volta - condo quanto scrivono di lui i bio- va trattato non come una contrazio- grafi - non sta tanto nella sua ne muscolare, ma come il grido di serena testimonianza della fede in un'anima, a cui un altro fratello, il ogni occasione e senza alcun timo- medico, accorre con l'ardenza del- re, né nelle sue pratiche religiose e l'amore, la carità, occupandosi del devozionali, quanto nell'avere lumi- corpo e dello spirito, senza limitar- nosamente dimostrato che la stessa si alle fredde prescrizioni da invia- professione medica è un esercizio di re al farmacista)). vita religiosa. Egli trasformò così «Beati noi medici - scriveva an- una professione di pur grande va- cora - tanto spesso capaci di allon- lore sociale quale è quella del me- tanare una malattia, beati noi se ci dico, in una missione, caratterizzata ricordiamo che oltre i corpi abbia- non soltanto da «parole buone)) ed mo di fronte delle anime immorta- edificanti prese dal linguaggio reli- li, divine, per le quali urge il gioso, ma dalla totale dedizione al- precetto di amarle come noi stessi)). 1'~omoche egli incontrava sul suo Le biografie raccontano molti cammino professionale. Per questo episodi in cui risplende questa «bea- aveva scelto la professione medica: titudine)) del medico. Conosceva a per stare vicino a chi soffre. Ma an- perfezione tutte le viuzze e i vicoli che qui c'è un di più, un salto di della parte vecchia di Napoli dove, qualità che solo un amore eccezio- per la maggior parte si trovavano i nale può far fare: quello di sapersi suoi più poveri amici e vi si aggira- inchinare di fronte alla maestà di va con una sicurezza che sorprende- ogni singola anima. va chi era con lui. Tutti gli riconoscevano la straor- E nell'ambiente professionale, nel dinaria capacità di fare diagnosi ra- quale in quegli anni prevalevano at- pidissime e sempre giuste e precise. teggiamenti di positivismo e di atei- Crediamo che, a differenza di altri smo dichiarato, la sua franca medici, che si fermavano ai sinto- testimonianza di fede cristiana ot- mi somatici, egli avesse intuizioni teneva sempre il massimo rispetto. più profonde che lo mettevano in Quando, presenti gli studenti, ini- comunicazione diretta con quello ziava una autopsia, davanti al cada- che lui scherzosamente chiamava vere si faceva il segno della croce. «la padrona di casa» e cioè l'anima Nella sala anatomica aveva volu- del paziente. to mettere un crocifisso con la scrit- La vita di Moscati è breve: appe- ta: «Io sarò la morte tua, o morte)). na 47 anni. Nato il 25 luglio 1880 Quando chiamò i colleghi e i giovani a Benevento, morto improvvisa- studenti ad inaugurare la sala, un mente a Napoli il 25 aprile 1927 a medico, in seguito, raccontò: «Noi metà di una densa e dura giornata eravamo stati invitati a rendere di lavoro come tutte le altre, comin- omaggio a Cristo, alla Vita che tor- ciata all'alba con la messa e la co- nava, dopo troppa lunga assenza, in munione, proseguita con le visite quel luogo di morte)). all'ospedale degli Incurabili, di cui Medico dunque per vocazione fin era primario dal 1919, un'ora di in- dalla giovinezza, Moscati dimostra segnamento all'università e quindi, che la santità può stare nel mondo, dopo un pasto frugale, visite medi- nella vita comune, nel lavoro, nella che nel suo studio, visite che per i professione, senza subire adatta- poveri erano gratuite, quando non menti riduttivi ma ardendo quieta- accompagnate, nei casi di miseria, mente come una luce nella notte. da una somma di danaro. Avrebbe potuto, da quell'eccel- Dr. GIOVANNI FALLANI lente scienziato che era, curare di Direttore de1l;lnenzia S.I.S. testimonianze

la depressione, problema del nostro tempo la 40a assemblea mondiale della sanità la commissione episcopale per la sanità in Madagascar

istituto universitario per la pastorale della salute in Spagna doti, i religiosi e il personale curan- psicanalisti che si arrogano il dirit- La te (medici, infermieri, assistenti so- to di giudicare tutto, per i quali la ciali, psicologi) impegnati in psi- psicanalisi è una filosofia, e altri chiatria, sentono il bisogno di ri- più vicini aiia realtà che lasciano la depressione, flettere e studiare insieme. Questo psicanalisi nel suo campo: la psico- è Io scopo che si è prefissa l'asso- logia. ciazione francese « Cristiani in sa- I due ultimi congressi hanno ten- problema lute mentale » fondata nel 1947. tato di dare una prospettiva cristia- Quest'associazione è legata organi- na ai grandi interrogativi di oggi: del nostro camente alla filiale « Salute » del- « L'uomo problema dei nostri 1'Episcopato francese. Questa riu- tempi » e « La depressione, pro- niva all'inizio i cappellani degli blema dell'uomo dei nostri tem- tempo ospedali psichiatrici. In seguito le pi «. (La seconda parte di questo religiose si riunirono tra loro e infi- testo dà un resoconto dettagliato ne tutti gli operatori sanitari cri- della sessione del 15-19 settembre stiani o gli interessati ai problemi 1986). La sessione precedente è sta- cristiani proposti dalla malattia ta di estrema importanza: ha stabi- mentale vennero ad ingrossare le lito i principi di antropologia cri- fila dell'associazione. Essa infatti, stiana come base di giudizio sui è aperta alle confessioni cristiane malati mentali e sui trattamenti di nel loro insieme: la composizione questi malati. Il malato considera- del direttivo lo dimostra. ' to come un uomo, un uomo reden- Questo gruppo di cristiani ha se- to da Gesù Cristo e che ha un desti- guito passo per passo l'evoluzione no eterno è diversamente giudicato della psichiatria e della pastorale e curato. che la concerne. I temi presi in con- A questi congressi si iscrivono da siderazione ne sono l'esempio: il 150 a 200 operatori sanitari (cap- senso di colpa, l'umanizzazione pellani, medici, infermieri e psico- degli ospedali, la sessualità, il suici- logi) e sempre hanno un grande dio, psicoterapia e libertà degli in- prestigio. dividui, l'apostolato ecclesiastico, L'ASSOCIAZIONE: ecc. L'antropologia crisiana con le « CRISTIANI IN esigenze etiche che ne derivano ani- Una sessione recente sulla depressione PSICHIATRIA P mano costantemente queste ricer- che. L'associazione si è dotata dei mezzi necessari per realizzare gli I1 problema della crescente im- Psichiatria e igiene mentale, scopi prefissi. Organizzare ogni portanza della depressione nelle un problema planetario due anni delle sessioni nazionali nostre società ha giustificato un in- per riflettere sulle questioni enu- contro dal 15 al 19 settembre 1986. Via via che i problemi fonda- merate. Ha fondato anche una rivi- La depressione, conosciuta fin mentali quali le malattie della nu- sta: Présences et perspectives en dai primordi dell'umanità, è de- trizione, le malattie infettive, l'i- santè mentale; nell'ottobre 1980 è scritta abbondantemente nei trat- giene generale stanno per essere su- stato pubblicato il 103" numero. tati di psichiatria. Sotto questo vo- perati, l'igiene mentale appare co- Periodicamente ci sono riunioni di cabolo sono raggruppate sofferen- me un fattore importante in tutte le formazione per i nuovi cappellani. ze d'intensità e di etiologia diverse, società. Questa preoccupazione Diverse regioni pastolari organiz- dalla grande psicosi melanconiche che ha radici di ordine medico, zano ogni anno giornate a livello alle depressioni nevrotiche e a quel- concerne molti campi: psicologia, regionale. le legate a turbamenti di origine di- sociologia, cultura sono coinvolte Su iniziativa di uno dei suoi fon- versa come la vecchiaia o le malat- nel dramma delle turbe mentali. datori, il P.A. Gebus, una sessione tie gravi e dolorose (cancro, ecc.). internazionale si realizza regolar- Una riflessione cristiana mente nella città simbolo di Stra- sburgo. I1 5" congresso interna- Progressi e limiti della Nel 1947, sette cappellani si sono zionale ha avuto luogo a Strasbur- medicina uniti con P. Auguste Besnard è il go dal 15 al 19 settembre 1986. Dottor Suzy Rousset rispettiva- A questi congressi internazionali Da 40 anni la medicina ha messo mente cappellano e primario del- si sono iscritti rappresentanti di no- a punto dei trattamenti medici o l'ospedale psichiatrico di Rennes ve paesi d'Europa che hanno stu- psicoterapici che mostrano grandi per gettare le basi di un'associazio- diato i grandi temi della psichia- progressi. Tuttavia il fenomeno ne di cappellani di ospedali psichia- tria. Specialisti di fama danno ai della depressione non è monopolio trici. La pastorale dei malati di congressisti insegnamenti molto della medicina, anzi siamo lungi da mente presenta problemi delicati; utili. ciò; gli insuccessi terapeutici non bisogna imparare ad avere relazio- I soggetti più importanti presi in sono rari. ni profittevoli con i malati spesso considerazione sono stati innanzi- Non siamo dunque in parte di così mutevoli, bisogna conoscere i tutto la vita religiosa dello psicoti- fronte ad un enigma esistenziale, malati e le malattie. co. Questo soggetto non e;a mai vedi spirituale? Ma molto presto si è visto che stato oggetto di ricerca. E stata bisognava unire in quest'associa- lanciata una grande inchiesta. Su zione tutti gli operatori sanitari de- 7000 questionari distribuiti in di- I1 materialismo ambientale gli ospedali psichiatrici e che biso- versi paesi ci sono state 500 rispo- gnava instaurare una seria rifles- ste che hanno permesso di farsi È un'affermazione facile .. . mal- sione cristiana sui problemi, nume- un'idea sulle difficoltà della vita grado ciò .. . risultati alla mano, il rosi e delicati, posti dalla malattia, religiosa dei malati psicotici. Professor Staehelin di Zurigo, pro- attraverso le cure e le dottrine ela- La psicanalisi e la fede sono state pone una vera crociata, essendo, a borate dai medici psichiatri e psia- l'argomento di un'altra sessione. suo awiso, molti dei depressi vitti- canalisti sulla malattia mentale. Soggetto delicato che suscita sem- me dell'ondata di materialismo che E per questa ragione che i sacer- pre grande interesse. Ci sono degli ci sommerge. Egli ha messo a pun- to un metodo di cura che attinge ca e della genetica. In questa as- dallo Zen, dal rilassamento di semblea di Strasburgo il P. Kam- Schultze e dagli esercizi di Sant'I- merer ha ricordato Ie ipotesi attuali gnazio uniti all'attività fisica per fondate notoriamente sui neuro- invigorire il corpo, ad invocazioni mediatori intersinaptici. Egli ha pie, poetiche ritmate e a tempi di messo in guardia contro le illusioni ascolto musicale. in nome delle quali si vorrebbe fare Su un altro piano i1 professor a meno dei farmaci, anche nei Lukas, seguendo il suo maestro grandi depressi, a rischio di lasciar- Frankl, cerca di ridare un senso al- li soffrire, deperire e perfino di ve- la vita di questa folla di giovani derli suicidarsi. depressi, vittime di una vita mate- riale troppo facile o indifesi ma af- fascinati dall'esuberanza dell'am- Forze morali e fede in biente; desiderano avere ma non pericolo. Una pastorale sanno essere. Tutta l'arte del tera- appropriata. peuta consiste nel fargli scoprire che la vita aspetta qualche cosa da L'abbattimento delle forze mo- loro. rali e psichiche nel melanconico fa perdere, qualche volta, a quest'ul- timo il contenuto emozionale, per- Esistono differenze secondo le sonale della sua fede (P. Hohle). religioni? L'antico fondamento della sua de- vozione è certamente un freno in Un'altra interessante ricerca è lo questo naufragio passeggero; ma studio comparato delle depressioni la forza della depressione può an- e dei suicidi in funzione della reli- nientare tutto. Da ciò l'importanza gione predominante in una società, per il pastore e per le persone del in un gruppo. suo ambiente di conoscere bene I1 nobile faccia a faccia dei pro- questi fenomeni e di saper lasciare testanti ha forse per prezzo un agire le cure mediche prima di ri- maggiore rischio depressivo o di prendere il dialogo. A partire da suicidio, a giudicare dai rigorosi tutte queste conoscenze di cui la studi sociologici (Dr Prinz). La di- sessione ha fatto una panoramica, rezione pastorale, la confessione, il ruolo del sacerdote (o dei pastori la dinamica del perdono presso i in generale) di fronte al depresso cattolici sarebbero più rassicuran- appare più specifico. L'apporto di ti. I1 vissuto della colpa, i deliri me- un cappellano francese e di uno ita- lanconici sono un po' differenti tra liano, esperto canonista alla Rota le confessioni cristiane. Ulteriori Romana per di più, - i Reverendei differenze per il depresso ebreo. Jardiné e Paolo - più quello di Anche il Talmud e l'attitudine delle una équipe di infermieri psichiatri- comunità ebraiche offrono delle ci, hanno permesso di delineare particolarità (Dr Jablon). meglio le modalità dell'assistenza Uno schema più vasto è tentato pastorale. Ecco i 5 punti ritenuti da coloro che intravedono le mo- essenziali: dalità delle depressioni in funzione - Che tipo di incontro, di com- delle grandi categorie di sistemi so- passione intelligente adottare? ciali e religiosi: l) Società animisti- - Non utilizzare il sacramento che, politeistiche. 2) Monoteistiche della confessione che in caso di col- a forte coesione di gruppo. 3) Mo- pevolezza. noteistiche individualiste. 4) Tec- - Saper analizzare il senso di nologiche individualiste (Dr Mous- colpa del paziente. saoui). - Importanza dell'immagine di Questo affresco sociologico del- un Dio-padre - in riferimento a la depressione va di pari passo con quello scritto nella storia del de- lo studio storico, con le sue tre presso. componenti, eredità del passato: - I1 senso della sofferenza di punto di vista medico, organico, quest'ultimo. sostenuto dal tempo di Ippocrate; Tale sessione ha voluto invitare i punto di vista filosofico (vedi Sene- partecipanti, anche i più scettici, ca o Cicerone) che sfocia nella dire- ad avere più ottimismo, ad avere zione della coscienza poi nelle psi- meno aridità tecnica e ad essere so- coterapie; punto di vista religioso prattutto più accorti. promosso dal cristianesimo: l'«a- cedia» degli eremiti non ha forse delle reviviscenze moderne (Dr Hu- bert)?

I fondamenti biologici della depressione. DR. P. BROUSSOLLE Psichiatra al C.H.S.P. Vinafier, Bron Ma uno studio generale sulle de- pressioni non potrebbe fare a meno CANONICO A. GEBUS dell'apporto considerevole della Cappellano al C.H.S.P. Stephansfeld, neurofisioIogia, della neurochimi- Brumath (France) prattutto che, nello studio della pre- è soltanto contrario a quanto inse- $0 a assemblea venzione di essa e nello sforzo per gna la storia dell'umanità e delle più estirparla, sia tenuto conto delle di- nobili tradizioni culturali, è dare li- mondiale della mensioni psichiche, etiche e sociali bero corso ad un controsenso antro- del problema. pologico. Sanità. Se, oltre una tecnica fisiologica, Come ha ricordato Giovanni la medicina è d'arte di curare e gua- Paolo I1 in una serie di riflessioni L'intervento della rire gli uomini», sul momento dun- recenti, i rapporti sessuali sono uniti que di cercare i mezzi più efficaci essenzialmente all'esistenza del ma- Santa Sede per combattere I'AIDS, sarà bene trimonio, la cui caratteristica fon- situare l'uomo - tutto l'uomo con damentale è di essere l'espressione il suo corpo ed il suo spirito, con le di se stesso come dono, senza il qua- sue certezze ed i suoi misteri, con le le l'unione carnale perde il suo sen- sue energie e le sue debolezze - al so profondo ed originale. centro di ogni nostra riflessione. Una delle lezioni morali del t( fe- E, in una tale prospettiva, un da- nomeno AIDS» - ed è stata posta to confermato dalla scienza è che le in evidenza, un mese fà a Roma, da relazioni interpersonali, per essere Mons. Fiorenzo Angehni, Pro- corrette e per evitare traumi psichi- Presidente della Pontificia Commis- ci, esigono un clima di confidenza sione per la Pastorale degli Opera- e di rispetto reciproco. Altrimenti, tori Sanitari - è che «il nuovo virus i rapporti fisici o morali che posso- interroga, non solo la scienza, ma no costituirne l'espressione sociale, anche la coscienza degli uomini». saranno falsati e - secondo i casi Effettivamente non si può passare - condurranno alla diffidenza, al- senza danno da un puritanesimo tal- la manipolazione, alla oppressione, volta nevrotico ad una permissività alla riduzione del partner ad un og- suicida il cui fine sarà la ricerca di getto privo di personalità realmen- un piacere anarchico e privo di ogni te umana. Ciò accade connotazione morale. particolarmente nel settore della ses- Lottare contro il virus dell3AIDS Pubblichiamo il testo dell'interven- sualità, i meccanismi d'azione del- è giusto: I'OMS può essere fiera di to che S.E. Mons. Justo Mullor, ca- la quale sono intimamente collegati essere, in questa lotta, all'avanguar- po della Delegazione della Santa all'affettività ed alla fertilità uma- dia. Considerare le vittime quali Sede, ha svolto 1'8 maggio scorso. na. L'assenza di confidenza - d'in- malati che abbisognano di una at- timità autentica - rendono i tenzione e di interessamento parti- La Delegazione della Santa Sede rapporti sessuali artificiosi e privi di colare è necessario: a fianco delle esprime, prima di tutto, le sue feli- quel «senso» che Viktor Frank - istituzioni civili direttamente impe- citazioni [al Presidente di questa As- il grande maestro viennese della psi- gnate, anche le Chise - e io penso semblea], per la nomina, e al chiatria moderna - considera co- alle iniziative promosse, fra le altre, Direttore Generale del170MS per me la base stessa di ogni atto dai Cardinali Arcivescovi delle me- l'attività intelligente e paziente che umano. galopoli di New York e di San Pao- l'Organizzazione ha continuato a Dunque nel ricercare le misure di lo - che donano in questo settore sviluppare durante questo anno per sicurezza per evitare la diffusione l'esempio di un impegno le cui ra- migliorare lo stato della sanità nei dell'HIV - al di fuori dei vaccini dici stanno nell'amore evangelico e diversi continenti. e dei medicamenti necessari per cu- nella grande tradizione ecclesiale di Fra i temi proposti allo studio di rare le vittime attuali - appare lo- una carità attiva che nasce da quel- questa Assemblea, la mia Delega- gico che i responsabili politici e l'amore. Trovare dei vaccini e dei zione ha scelto - seguendo anche tecnici della sanità pubblica, ai di- medicamenti efficaci è urgente: tutti l'esempio di molte altre - quello versi livelli, s'impegnino a rendere i grandi laboratori vi consacrano le dell'AZDS come oggetto del suo in- tutti gli interessati - ed in partico- più impegnate delle loro ricerche. tervento nella adunanza plenaria. Si lare i giovani che debbono affron- Ma è ugualmente giusto, necessario tratta, realmente, di una epidemia tare le grandi scelte affettive che li ed urgente chiarire le idee e tornare che, al di sopra di ogni superficiale condurranno ad una giusta eman- ad orientare verso un autentico nord considerazione e particolari circo- cipazione ed alla costituzione di un la bussola dell'uomo che deve esse- stanze, solleva problemi di fondo - focolare domestico - coscienti de- re padrone, e non schiavo, dei suoi problemi sociali - che richiedono gli impegni che dovranno assolvere istinti più degni e più sacri. La me- un'attenzione meditata. per la realizzazione di queste scelte dicina e la politica non possono es- Ne è la prova lo sforzo di chiari- fondamentali. Si tratta di accettare sere o restare neutrali dinanzi alla mento e d'informazione condotto l'idea del bisogno di una formazio- valanga delle aggressioni ideologi- dal Consiglio Esecutivo e dal Diret- ne integrale di tutto l'essere umano. che che pretendono di ridurre il ses- torio Generale. Ugualmente ne è Appare necessario, in particola- so ad un semplice meccanismo di prova l'inserimento del tema nel re, restituire al matrimonio - per piacere libero e incontrollato. Programma Generale di Lavoro per meglio intenderci - all'unione sta- Chiudere gli occhi dinanzi a que- il periodo 1990/1995 che prevede la bile e giuridicamente riconosciuta sta valanga equivarrebbe a compiere necessità di adottare alcune misure tra un uomo ed una donna - la di- un attentato contro la sanità mora- sociali e psico-sociali per arginare gnità che ad esso appartiene. Que- le e fisica di grandi aree della popo- l'ulteriore espansione della malattia sto è imposto dal buon senso e, lazione mondiale e, in particolare, (cfr doc. A 40/6, 13.13 - 612). prima ancora, dalla psicologia ele- quelle dei giovani. Basterebbe esa- La mia Delegazione manifesta mentare dove i precetti delle religio- minare con occhio obiettivo e libe- prima di tutto il suo accordo con l'i- ni più estese pongono nel ro da pregiudizi una certa dea che non sia sufficiente prende- matrimonio Ia condizione normale letteratura che pretende informare re solo misure cliniche per porre un in cui l'affettività e la fertilità uma- ma che in realtà forma sui compor- freno a questa malattia. Lo stretto ne trovano il loro corretto soddisfa- tamenti sessuali, per giungere alla rapporto che esiste fra la sua diffu- cimento. Pretendere d'ignorare il conclusione che è necessario pro- sione e la sfera della sessualità uma- valore psicologico e sociale del ma- muovere una « ecologia umana)). na - fra quella e il dominio delle trimonio, o ridurlo ad una unione Non basta occuparsi e preoccupar- relazioni interpersonali - esige so- stabile in altri possibili modi, non si della flora e della fauna. Senza ca- dere in moralismi sterili o ipocriti, I1 Terzo Mondo ha anche il dirit- è anche necessario occuparsi e to di essere informato e di informar- preoccuparsi del deterioramento si con cura su questo tipo di morale dell'uomo, sottomesso a sviluppo che gli viene offerto dalI'e- pressioni esteriori e talvolta bassa- sterno e di scegliere altri schemi ca- mente interessate che sfruttano la paci di offrire alle masse d'Africa, paura, il dubbio, l'ignoranza, la vio- d'Asia, d'America Latina e di altri lenza, la sessualità o l'egoismo, sia Paesi, un avvenire libero da timori personale che collettivo e che pro- per l'integrità fisica, mentale e mo- vocano per conseguenza traumi psi- rale dei loro figli. chici o fisici difficili ad essere Si tratta di un diritto che si asso- controllati. cia a quello di utilizzare anche del- L'AIDS costituisce una sfida for- le elevate somme, che i paesi indu- se provvidenziale. Lungi dal consi- strializzati saranno obbligati a de- derarlo come un castigo stinare per il controllo e la preven- apocalittico, bisognerebbe conside- zione dell'epidemia dell'HIV. rarlo come un invito ad una giusta Questo diritto appare ancora più le- rivalorizzazione di una sana mora- gittimo se si considera che, in ma- le riguardante la vita intima dell'uo- teria sanitaria, i paesi meno avanzati mo e della donna, come il devono sopportare il difetto di al- superamento di una fase di cieca ri- tre epidemie provocate dalla malnu- cerca del piacere. Si potrà così su- trizione e dal sottosviluppo. Lottare perare le soglie di una nuova epoca, contro I'HIV e nel medesimo tem- più in armonia con la dignità di una po contro l'oncocercosi, la malat- generazione che ha conquistato la tia del sonno, la malaria o le luna e che getta il suo sguardo ver- gastroenteriti provocate dalle acque so gli orizzonti cosmici. contaminate, è obbligarli a lottare I1 rapporto del Direttore Generale su due fronti. Ciò impedirà di otte- è convalidato dalle più recenti sta- nere un giusto successo per salire i tistiche riguardanti la ((geografia gradini di una sanità e di una pub- dellYAIDS».Esse dimostrano che, blica salute capaci di donare l'acces- malgrado l'aumento dei casi segna- so al mondo sviluppato. lati in Africa fra il marzo 1986 e il Con il suo abituale giusto crite- medesimo periodo di quest'anno, rio, il Direttore Generale dell'OMS l'insidiosa epidemia è presente so- ha osservato nel suo rapporto che prattutto nelle Americhe e in Euro- il problema dell'AIDS deve essere pa, censiti 41.514 malati fra i 45.597 studiato in una prospettiva globale attualmente registrati nei cinque che comprende i suoi aspetti logisti- continenti. ci, epidemiologici, economici, lega- Si potrebbe dire che I'AIDS è una li, politici ed etici. La mia malattia endemica nelle regioni ove Delegazione applaudì questa saggia regna l'opulenza. Per quelli - e tale proposizione: la sola capace di ga- è il caso della mia Delegazione - rantire la vittoria sulla malattia e di che hanno l'obbligo di occuparsi so- stabilirne una eziologia profonda. prattutto degli aspetti etici delle real- Essa coincide oltrettutto con quel- tà umane, questa constatazione la dell'opinione pubblica più illumi- impone un significato profondo. nata che, attraverso la voce di un E vero che si deve analizzare il prestigioso organo di stampa geno- problema in modo obiettivo e sen- vese, che non può essere certo ac- za pregiudizi. I1 metodo scientifico cusato né di bigottismo né di intenti esige di rinunciare a stabilire «a moralizzatori, il medesimo giorno in priori)) i rapporti di causa ed effet- cui si aprivano i nostri lavori, ci ha to fra la società del consumo e la ricordato che I'AIDS pone un pro- grave malattia. Ma il linguaggio blema elevato di etica, che esso «è freddo delle cifre mostra l'esisten- la più colossale sfida mai lanciata ad za di un problema obiettivo e rea- una società liberale in tempo di pa- le. E questo dato permette di ce» e che «come diceva Paul-Henri formulare l'ipotesi, che uno svilup- Spaak, bisogna volere le conseguen- po ignaro degli imperativi della mo- ze di ciò che si vuole». rale la più elementare, e sottomesso Per altro, il Dr. Maheler, nella lu- alla legge del consumo stesso delle cida e schietta allocuzione introdut- esigenze naturali degli istinti i più tiva al suo rapporto per il 1986, ha nobili dell'uomo, è uno sviluppo affermato: «certi Stati membri so- falso e solo quantitativo. no vincolati da una filosofia politi- La mia Delegazione è dell'opinio- ca, altri da una filosofia economica, ne che nello studio interdisciplina- altri da una filosofia culturale ed al- re del Nfenomeno AIDS» intrapreso tri ancora da una filosofia religio- in seno a1I'OMS e altrove, i paesi sa. Credo che la nostra filosofia meno evoluti dovrebbero esigere che sanitaria può impregnarle tutte, non si prenda in considerazione questa per modificarle ma per donare ad ipotesi. Questi paesi hanno spesso esse una dimensione supplementa- fornito le riserve delle materie pri- re». Così per quel che riguarda me necessarie - ma non sempre so- I'AIDS, appare necessario che si no stati ripagati in modo equo - giunga a studiare il modo di com- per giungere a un tipo di sviluppo batterlo tenendo conto di tutte le di- che, per certi aspetti, si rivela ades- mensioni del fenomeno planetario so come sterile e negativo. che il virus HIV ha scatenato. nanzi tutto per renderci più forti malattia, la sofferenza e la morte. MADAGASCAR nella convinzione del valore del no- Questo settore dunque pone que- stro impegno: stioni delicate ed inevitabili che ri- guardano non solo l'aspetto sociale l) É noto il vivo interesse che la ed organizzativo ma anche il setto- Allocuzione del Chiesa ha sempre espresso per il re squisitamente etico e religioso, mondo della sofferenza. In ciò es- perché qui sono implicati gli avve- Pro-Nunzio sa ha solo seguito l'esempio elo- nimenti «umani» fondamentali quentissimo del suo Fondatore e quali sono le sofferenze, la malat- alla Maestro. Nella Lettera Apostolica: tia, la morte, con i problemi conna- «Salvifici doloris» dell'l l febbraio turati alla funzione della medicina Commissione 1984, ho posto in rilievo che: «nel- e la missione del medico verso il la sua attività messianica in seno ad malato. Episcopale Israele, il Cristo si è senza riposo av- Conseguentemente le nuove fron- vicinato al mondo della sofferenza tiere per il progresso della scienza e per la Sanità umana. Egli è passato 'facendo il delle sue possibili applicazioni tec- bene' e la sua attività lo portava, in niche e terapeutiche, toccano il set- primo luogo, verso quelli che sof- tore più delicato della vita nel suo frivano e coloro che aspettavano stesso inizio e nel suo senso più pro- aiuto)) (n. 16). fondo. (Per esempio, le prese di po- Concretamente la Chiesa, nel cor- sizione su questo argomento da so dei secoli, ha fortemente conce- parte della Santa Sede, nella Istru- pito il servizio verso i malati ed i zione sul rispetto della vita umana sofferenti come parte integrale del- nascente e della dignità della pro- la sua missione e non solo essa ha creazione). incoraggiato in mezzo ai cristiani la Questo richiede una risposta fioritura di varie opere di misericor- coordinata sia a livello internazio- dia, ma essa ha ugualmente fatto nale (per questo l'istituzione della sorgere numerose istituzioni religio- Pontificia Commissione) sia a livel- se con la specifica finalità di pro- lo nazionale (Commissione Episco- muovere, organizzare, perfezionare pale). In effetti, già nel 1982 (3 ed estendere l'assistenza ai malati. ottobre), nella sua Allocuzione ai Io vi ringrazio, Monsignor Zeva- Da parte loro i missionari hanno co e Monsignor Vollaro, per l'invi- medici cattolici, il Papa aveva au- nell'opera della evangelizzazione, spicato la necessità di un migliore to a partecipare a questa riunione associato costantemente l'annuncio d'informazione e di riflessione de- coordinamento di tutti gli organismi della Buona Novella all'assistenza cattolici al servizio del mondo del- stinata a mettere delle basi solide al- ed alla cura dei malati. la Commissione Episcopale la sanità. Malgasictiper la Pastorale dei Ser- 2) In questo avvicinare i malati al «Per questo fine - affermò Sua vizi della Sanità recentemente costi- mistero della sofferenza, la Chiesa Santità - una azione individuale tuita. Grazie anche a Voi tutti, qui è guidata da una concezione preci- non è sufficiente. E necessario un presenti, per quello che siete e per sa della persona umana e del desti- lavoro d'insieme, intelligente, pro- quello che fate. no di essa nel piano di Dio. Essa grammato, costante e generoso.. . in Sono felice di essere in mezzo a considera che la medicina e le cure seno ad ogni Paese.. . e su scala in- Voi non soltanto perché vedo che terapeutiche hanno per obiettivo ternazionale~. così si realizza un desiderio del San- non solo il bene della salute del cor- Un tale coordinamento deve, in to Padre a proposito della istituzio- po, ma la persona in quanto tale, primo luogo, servire a favorire e dif- ne, nel mondo intero, delle che nel suo corpo è colpita dal ma- fondere una sempre più adeguata Commissioni Episcopali per la Sa- le. In effetti, la malattia e la soffe- formazione etico-religiosa di tutto nità, ma anche perché è nella linea renza non sono soltanto delle il personale sanitario cristiano nel dell'attenzione e sollecitudine par- esperienze che riguardano esclusiva- mondo, tenendo conto delle situa- ticolare, sotto varie forme, che la mente la componente fisica dell'uo- zioni e dei problemi specifici che Nunziatura ha sempre mostrato per mo, ma l'uomo nella sua totalità e questo medesimo personale deve af- questo mondo della Sanità. nella sua unità somatico-spirituale. frontare nell'esercizio della sua pro- In effetti, se io stesso e il mio col- Del resto si sa come talvolta la ma- fessione. Esso sarà destinato in laboratore facciamo quasi ogni do- lattia che si rileva nel corpo trova avvenire a meglio sostenere, pro- menica una visita agli ospedali, non la sua origine e la sua vera causa nei muovere e intensificare le attività di facciamo che continuare con gioia recessi della psiche umana. studio indispensabili, d'appronfon- una tradizione inaugurata dal mio Malattia e sofferenza sono feno- dimento e di proposte in rapporto predecessore, forse dopo l'esperien- meni che, scrutati a fondo, presen- ai problemi specifici del servizio sa- za del suo ricovero a Girad e Robic. tano sempre degli interrogativi che nitario sopra citati, nella visione cri- Voi mi avete domandato alcune vanno oltre la medicina stessa per stiana del vero bene dell'uomo. In idee sulla organizzazione e gli sco- cogliere l'essenza della condizione questo settore sorgono dei delicati pi della Vostra Commissione che umana in questo mondo (cf. F.S. e gravi problemi di natura etica, in inizia la sua attività. Trovo utile, a 10). Si comprende dunque, facil- merito ai quali la Chiesa e i cristia- questo proposito, d'ispirarmi, «mu- mente, l'importanza che assume, ni devono, coraggiosamente e con tatis mutandis)), alla lettera Aposto- nei servizi socio-sanitari, la presen- chiarezza, intervenire per salvaguar- lica, sotto forma di Motu Proprio: za non solo dei pastori delle anime, dare i valori e i diritti essenziali con- ((Dolentium Hominumn con la qua- ma anche del personale sanitario naturati alla dignità e al destino le Giovanni Paolo I1 ha costituito, che sia guidato da una visione inte- supremo della persona umana. 1'11 febbraio 1985, la Pontificia gralmente umana della malattia, e Insieme all'assistenza spirituale si Commissione per la Pastorale degli sappia conseguentemente realizzare deve dunque inserire uno sforzo per Operatori Sanitari. un avvicinamento pienamente uma- la formazione di una coscienza eti- I1 documento richiama, al suo ini- no verso il malato che soffre. Per ca degli agenti della sanità e - io zio, le ragioni della sollecitudine il cristiano, la redenzione di Cristo credo - l'impegno per aiutare i cri- permanente della Chiesa per la Pa- e la sua grazia salvifica abbraccia- stiani e i credenti, che ne abbiano storale della Salute. no tutto l'uomo nella sua condizio- desiderio, la realizzazione concreta, Ascoltiamo dunque il Papa, in- ne umana, compresa dunque la e non soltanto alla enunciazione dottrinale, della paternità responsa- bile, nel sostenere la vera libertà e nel difendere la vita. Un aItro problema che richiama la nostra attenzione oggi può esse- re il recupero dei drogati, conti- nuando nell'impegno immenso d'aiuto ai denutriti per la fame (ope- ra di supplenza anche e di aiuto al- le strutture dello Stato, dunque). In tutto questo, permettetemi di esprimervi la convinzione che io ho che il ruolo dei Religiosi è fonda- mentale. Alla luce di queste considerazio- ni, stimo di potervi dire che i com- piti della vostra Commissione potrebbero essere i seguenti: - stimolare e promuovere l'ope- ra di formazione, di studio e di azio- ne nel mondo della sanità; - coordinare le attività, in rela- zione ai servizi della sanità ed ai pro- blemi di essa; - diffondere, spiegare e difende- re gli insegnamenti della Chiesa in materia di sanità e favorirne la pe- netrazione nella pratica sanitaria del Paese; - stabilire un dialogo con il Mi- nistero della Sanità e dei contatti per una collaborazione fruttuosa con i nostri fratelli cristiani che non so- no ancora in piena comunione con noi, coscienti, anche loro, che nel settore della morale alcuni principi veramente importanti non sono co- nosciuti; - seguire con attenzione e stu- diare gli orientamenti programma- tici e le iniziative concrete della politica sanitaria al fine di conoscer- ne l'importanza e il coinvolgimen- to per la pastorale della Chiesa; - segnalare le nuove richieste, frutto di nuove situazioni, alla sol- lecitudine della Chiesa nei settori dove gli organismi dello Stato non intervengono o non possono operare. Nel compimento della sua missio- ne, naturalmente, la Commissione Episcopale potrà richiedere la col- laborazione di esperti e costituire gruppi di lavoro «ad hoc» su alcu- ne questioni speciali, e cercare la collaborazione di altre Commissio- ni Episcopali e di altri Organismi della Chiesa. Con tutto il cuore buon lavoro!

AGOSTINO MARCHETTO Arch. Tif. di Boseta Nunzio Apostolico nel Madagascar profondimento antropologico... in SPAGNA base aIle nuove scoperte sull'uomo. IUPASA è vincolata alI'Univer- sità Pontificia di Salamanca. Si reg- ge sui suoi propri Statuti approvati Istituto dalla Giunta del Rettorato dell'U- niversità, il 24 giugno 1986. Universitario per I suoi fini in generale sono: a) preparare Agenti di Pastorale la Pastorale della della Salute che sviluppano la loro azione evangelizzatrice in qualsiasi Salute ambito del settore della salute; b) preparare responsabili per l'a- zione evangelizzatrice nel campo della salute. La Università Pontificia di Sala- manca rilascerà i1 Diploma corri- spondente agli alunni ufficiali che avranno superato le prove, i semi- nari e le pratiche del Piano di Studi. Documentazione di ammissione: 1. Certificato in cui si attesta di aver superato l'Esame di Selezione, per tutti quegli alunni che non pro- vengano da corsi universitari iniziati o terminati. 2. Qualsiasi titolo universitario ottenuto nell'Universita civile o equivalente. (Si include anche quello di Infermeria ottenuto dal Corso di Università Pontificia di Parificazione.) Salamanca (Spagna) Il Piano di Studi termina in 3 cor- si accademici. Le lezioni si tengono L'Istituto Universitario per la Pa- presso la Pontificia Università di Sa- storale della Salute (IUPASA) na- lamanca, dal lunedì al giovedì, il po- sce per iniziativa della Federazione meriggio dalle 17 alle 19,30. Spagnola Religiose Sanitarie (FERS).

IUPASA vuole * essere il punto di incontro per quelle persone che desiderano dare una risposta cristiana ai grandi in- terrogativi che oggi affliggono il Mondo della Salute; * una risposta nuova per una nuova situazione ecclesiale, socio- sanitaria e culturale, al fine di ap- profondire una autentica formazio- ne e le proprie motivazioni, per un efficace servizio pastorale; * tener presente l'uomo, tutto l'uomo e più concretamente l'infer- mo, reale o potenziale; * esercitare sulla società alcune attenzioni pastorali che devono es- sere sostenute da fonti biblico- teologiche, antropologiche, sociolo- giche e dai nuovi aspetti teologici- morali, umani e giuridici, ecc.; * formare membri della Pastora- le della Salute secondo le nuove esi- genze della Chiesa e della società stessa. (Conf. Bollettino Ufficiale dello Stato del 21 dicembre 1985, Accordo sull'Assistenza Religiosa Cattolica nei centri pubblici del 24 luglio 1985); * un ordine del giorno dei piani pastorali che il mondo della salute sta portando a termine al momen- to attuale. Ciò rende necessaria una ricerca di nuovi metodi di approfon- dimento dottrinale e di ulteriore ap- medicina e tecnologia nel primo e nel terzo mondo attività della Pon tifiia Commissione giudizio della nostra fedeltà alla cristiana, terzo Mondo è ovunque Medicina ed sua sequela. Dovere di giustizia e di l'uomo soffre l'emarginazione e quella cosiddetta « carità » che non vede riconosciuti di fatto i suoi spesso, e riduttivamente, interpre- diritti fondamentali. In questo sen- alta tiamo come dovere di « elemosi- so il Concilio Vaticano I1 ha allar- na » affidato a discrezionale senso gato la nozione di Chiesa « missio- di pietà. naria D, affermando che la Chiesa tecnologia Come vuoIe il tema che avete è in missione ovunque, e non sol- scelto per questo vostro incontro, il tanto nei territori cosiddetti mis- nel primo e problema dello squilibrio tra risor- sionari. ' se mediche e giustizia sociale, è tra Ai fini, quindi, dell'impegno i più urgenti e drammatici del no- della Chiesa, il riferimento al pri- nel terzo stro tempo. mo e al terzo Mondo non va inteso Si tratta di problema urgente e come contrapposizione, ma piutto- gravissimo, sia in termini qualitati- sto come interazione. E vorrei ac- mondo vi che quantitativi. Infatti, mai co- cennare, per tornarvi più tardi, ad me oggi, scienza e tecnologia, al un sottosviluppo dello spirito che servizio della medicina, hanno rag- facendosi vera e propria patologia, giunto lusinghieri traguardi. Tutta- sia individuale che sociale, deve en- via, il loro servizio all'uomo cono- trare in causa allorché si parla di sce vuoti smisurati in intere aree primo e terzo Mondo. del mondo e persino nei paesi che Anche il concetto di alta tecnolo- da secoli sono a stragrande mag- gia - se consideriamo la tecnolo- gioranza cristiana. gia nella sua applicazione - non Ciò premesso, mi sia consentito deve intendersi in maniera univoca cedere, per un attimo, al saggio cri- e quasi meccanica. terio di scolastica memoria, del « Se ci si colloca in una prospet- « distingue frequenter v, per fare tiva materialista, sia essa marxista alcune precisazioni introduttive o capitalista, la tecnica è regina, circa i concetti e termini di medici- l'infrastruttura prevale sulla sovra- na preventiva, di alta tecnologia e struttura e la condiziona. Tecnolo- In apertura dell'incontro di 150 di primo e terzo Mondo. Sappia- gie identiche si imporranno al vescovi americani riuniti il 9 feb- mo bene che quanto più i termini Nord e al Sud del mondo e impor- braio scorso a Dallasper studiare il sono comprensivi, tanto più ri- ranno presto o tardi identici rap- tema « risorse mediche e giusti- schiano di farsi ambigui. Anche porti sociali D.~ zia », il Pro-Presidente della Com- perché sono espressioni ormai ste- Ma se ci si colloca in una pro- missione ha pronunciato il discor- reotipe e, quindi, logorate dall'u- spettiva culturale, lo scenario mu- so che qui pubblichiamo. so. Per tale motivo ho sempre con- ta. Se il genio umano è così diverso siderato non solo utile, ma necessa- nelle sue manifestazioni - per cui Mi sia innanzitutto consentito di ria la « explicatio terminorum D abbiamo varietà di culture -, per- esprimere viva gratitudine agli or- ogni qualvolta ho voluto porre con ché non dovrebbe esserlo anche in ganizzatori di questo importante chiarezza il cosiddetto « status quello delle tecnologie? La sempli- incontro, non soltanto per avermi quaestionis v. ce esportazione di tecnologie nei invitato a parteciparvi, ma per l'o- paesi del terzo Mondo, ad esem- nore assegnatomi di aprire i vostri pio, non colma lacune, ma può lavori. Precisazioni introduttive esasperare gli squilibri L'adozio- L'invito fattomi ed il tema di ne della tecnologia, e soprattutto questi giorni di studio, dimostrano Vorrei cominciare dalle due ulti- dell'alta tecnologia, richiede di- che l'episcopato statunitense ha me espressioni: primo e terzo Mon- scernimento, saggezza e graduali- perfettamente recepito il significa- do. « Terzo Mondo » ha giusta- tà. I1 dramma dell'assenza, ad to ed i compiti della pastorale sani- mente sostituito l'espressione esempio, dei « pezzi di ricambio H taria e, quindi, del nuovo Dicaste- « Paesi sottosviluppati »: essa è ri- nei paesi nei quali sono state espor- ro pontificio che qui rappresento. duttiva e lesiva nei confronti dipo- tate in blocco tecnologie avanzate, Tra le finalità ed i compiti della poli che, pur vivendo nella povertà ha avviato queste ultime al museo Pontificia Commissione per la Pa- derivante dal sottosviluppo econo- dei sogni non realizzati. ' storale degli Operatori sanitari è mico, sono tuttavia depositari di I1 concetto di alta tecnologia, quello di « seguire con attenzione e grandi valori culturali ed etici; po- quindi, va rapportato alle determi- studiare orientamenti programma- poli che rifiutano, perciò, di consi- nate fasi di crescita delle condizioni tici ed iniziative concrete di politica derare esemplare ed auspicabile sociali ed economiche di un paese sanitaria, a livello sia internaziona- una nozione di progresso « legata del terzo Mondo. Sarei quindi ten- le che nazionale, al fine di coglier- all'attuale concetto di primo mon- tato, pur senza indulgere a giuoco ne la rilevanza e le implicazioni per do ». Ma c'è di più. Pur essendo di termini, di parlare di tecnologia la pastorale della Chiesa. » ' emblematica di condizioni di disa- all'altezza delle attuali esigenze di Pastorale che è tale, nel senso gio, la nozione di terzo Mondo non un paese, più che di alta tecnologia compiuto del termine, soltanto se si applica esclusivamente nelle aree in senso assoluto. si fa carico di quella sollecitudine geografiche e politiche del sottosvi- Infine, veniamo al concetto di per i sofferenti che « è parte inte- luppo. I1 terzo Mondo è anche al- medicina preventiva. Si tratta di grante della missione della Chie- l'interno dei paesi più industrializ- una nozione riflessa. I1 suo arco si sa. »Z zati della terra, sia per i crescenti estende quanto l'arco della nozio- La domanda di salute e, quindi, flussi migratori del nostro tempo, ne di salute. Ed è venuto il tempo di assistenza sanitaria, che sale dal sia in conseguenza di sistemi eco- in cui soprattutto i cristiani si fac- mondo interpella direttamente il nomici che per loro natura sono di- ciano promotori di un concetto di dovere umano e cristiano della giu- scriminanti. Anche nel vostro ric- salute che non si limiti a intendere stizia. Dovere cui risponde un chia- chissimo Paese si può parlare di assenza di malattie né indichi un ro diritto dei nostri fratelli. Dovere presenza del terzo Mondo. benessere meramente fisico, bensì gravissimo, che il Signore ha indi- Per chi guardi, quindi, al proble- di una nozione di salute che si cato come criterio fondamentale di ma con visione soprattutto etica e estenda a tutta la persona umana. Una salute che sia davvero l'oppo- sultati delle conquiste dell'alta tec- gi su campagne demografiche che sto di ogni patologia, fisica, psichi- nologia per favorire l'espandersi prevedono il sacrificio di vite uma- ca e dello spirito. della medicina preventiva, si ridur- ne. E quasi incredibile che si sia Aldilà di distinzioni necessarie, rebbe a semplice calcolo economi- giunti, in molti ambienti, ad ipotiz- ma pur sempre schematiche, va ri- co, se tale programma non rien- zare un miglioramento delle condi- conosciuto che tutta la medicina, trasse nella nozione di un servizio zioni sanitarie nei paesi del terzo per se stessa, è preventiva, potendo che affonda le sue radici nel rico- Mondo, sopprimendo al nascere la assicurare un benessere, almeno di noscimento concreto dei diritti vita di futuri esseri umani che sa- ordine psichico e morale, persino umani fondamentali di tutti gli uo- rebbero condannati all'infermità, all'infermo terminale. mini. Sotto questo aspetto, la me- alla denutrizione, all'emarginazio- I1 rapporto medicina preventiva- dicina preventiva, nel suo signifi- ne. alta tecnologia può e deve divenire cato più tecnico, è momento suc- Ho visitato innumerevoli strut- parametro per verificare fino a che cessivo. Può considerarsi concomi- ture sanitarie cattoliche in paesi del punto il progresso della scienza e tante, soltanto se intesa nel suo terzo Mondo. In alcuni paesi, esse della tecnica è progresso dell'uomo rapporto con il concetto integrale sono le uniche o almeno le prevale- e della civiltà. di salute. ti istituzioni sanitarie esistenti. Le riflessioni che seguono verto- È questo, del resto, il senso del L'urgenza di introdurre tecnolo- no su due punti: 1. Medicina pre- vostro recente intervento in merito gia, soprattutto per favorire la me- ventiva ed alta tecnologia nel terzo al sistema economico del vostro dicina preventiva è avvertita ovun- Mondo; 2. Medicina preventiva ed paese: la tecnologia deve essere al que. I1 problema prioritario, tutta- alta tecnologia nel primo Mondo. servizio di tutti, proprio perché la via, non è quello dell'introduzione conquista tecnologica non è fine, di alta tecnologia, bensì di una tec- ma strumento di progresso civile. nologia che solleciti e accompagni Lo avete scritto riferendovi alle fa- uno sviluppo omogeneo e graduale 1. Medicina preventiva ed sce di terzo Mondo che vivono in dell'assistenza sanitaria possibile e alta tecnologia nel primo questo paese, che è il più avanzato in atto. Mondo. del mondo. Avete scritto: « Che E qui viene di proposito una così tanti uomini siano poveri in considerazione che non mi pare L'inversione dei termini - pri- una nazione ricca come la nostra è sufficientemente approfondita. mo e terzo Mondo - rispetto al- uno scandalo sociale e morale che Nei paesi del terzo Mondo, la l'assunto, è voluta. non può essere ignorat~.))~ popolazione è prevalentemente Un'errata abitudine, favorita da Lo stesso giudizio, anche se ro- giovane. Secondo l'Annuario stati- criteri solitamente adottati dai vesciato deve essere formulato nei stico dell'unesco del 1981, in Ame- mezzi di informazione di massa, riguardi dei paesi strutturalmente rica Latina, nel 1980, soltanto il induce a considerare la condizione ed economicamente facenti parte 39% della popolazione superava i sanitaria largamente diffusa nel del terzo Mondo. L'importazione 25 anni di età, contro una percen- terzo Mondo nelle sue espressioni di alta tecnologia deve essere gra- tuale del 60% in Europa. che direi più vistose. Presenza, in duata alle condizioni culturali e so- È vero che la giovinezza « può larghissimi strati della popolazio- ciali dei paesi destinatari e deve es- ridursi soltanto ad una parola » e ne, di malattie endemiche da tem- sere applicata non selettivamente, che essa rappresenta « un dato bio- po scomparse nei paesi del primo ma per creare le condizioni di uno logico socialmente manipolato e Mondo, carenza di strutture sani- sviluppo autonomo, generalizzato manipolabile. »'O Infatti, la valen- tarie e parasanitarie, mancanza di e non forzato. za di molti giovani del terzo Mon- assistenza sociale. Lo ha affermato anche Giovanni do non è paragonabile a quella dei Raoul Follereau che dedicò l'in- Paolo 11, nel suo recente messaggio giovani del primo Mondo. Tutta- tera vita a combattere la malattia per la celebrazione della Giornata via, proprio la stragrande maggio- della lebbra, insisteva senza stan- Mondiale della pace. « In riferi- ranza di giovani può consentire e carsi sulla necessità e l'urgenza che mento alla scienza e alla tecnologia favorire un più rapido colmarsi si combattano tutte le lebbre. - ha detto il Papa - stanno emer- dello scarto tra domanda di medi- E sterile parlare di medicina pre- gendo nuove e marcate divisioni cina preventiva e valorizzazione ventiva per il terzo Mondo e di in- tra coloro che sono forniti di sup- della tecnologia. Basterà preoccu- troduzione di alta tecnologia per porti tecnologici e quel!i che non lo parsi che la tecnologia entri nel ter- combattere determinate malattie o sono. Tali disuguaglianze non pro- zo Mondo non esclusivamente con per creare le condizioni affinché muovono la pace e lo sviluppo ar- i suoi prodotti finiti, ma come ap- non esplodano, se poi non si va alla monico, ma piuttosto aggravano le prendimento, come awio di giova- radice di questa oggettiva ingiusti- già esistenti situazioni di disugua- ni generazioni allo studio, onde ab- zia. glianza. Tuttavia, il Papa ag- biano a divenire protagonisti, nei Educazione sanitaria e progresso giunge: « Se gli uomini sono il sog- rispettivi paesi, dell'applicazione tecnico comportano, in via pregiu- getto dello sviluppo e la méta a cui generalizzata della medicina pre- diziale, l'assunzione di un chiaro esso tende, una più ampia condivi- ventiva. concetto dei diritti fondamentali sione dei progressi delle applicazio- Perché si possa lavorare in que- ed inalienabili della persona uma- ni tecnologiche con i paesi meno sta direzione, occorre che si crei na: dal diritto alla vita al diritto avanzati tecnologicamente diventa una mentalità tuttora carente an- all'educazione, alla nutrizione, alla un imperativo etico di solidarietà, che nei nostri ambienti. Da sempre libertà, alla salute, eccetera. I valo- come lo è il rifiuto di fare di tali sono convinto che assistenza medi- ri non si elidono a vicenda, si som- nazioni il campo di prova per espe- ca e pastorale sanitaria non si muo- mano. rimenti assai dubbi o un luogo di vono su piani diversi, ma conver- Non si provvederà alla salute di scarico per prodotti discutibili. » gono nella sollecitudine e nella cu- nessun uomo, se la sollecitudine Sappiamo che proprio la medici- ra di chi soffre. Si tratta, dopotut- non sarà rivolta a tutti gli uomini na preventiva può allungare l'a- to, di un aspetto del binonio evan- ed a tutti i loro diritti. La medicina spettativa di vita che, nei paesi del gelizzazione-promozione umana: preventiva non è concetto separa- terzo Mondo - salvo rarissime ec- mai l'una separatamente o contro bile. E la riprova discende proprio cezioni - tocca livelli bassissimi. l'altra, ma entrambe insieme, poi- dal suo riferimento all'alta tecno- Ma è cristianamente assurdo e, per ché unico è l'uomo da salvare. logia. legge naturale, contraddittorio che Due idee, quindi, devono gui- Dotare il terzo Mondo, anche at- una programmazione destinata ad darci nel guardare al problema del traverso aiuti straordinari, dei ri- allungare l'aspettativa di vita, pog- rapporto tra medicina preventiva ed alta tecnologia in riferimento al questa valutazione di ordine gene- terzo Mondo. rale, sia necessario tenere presente Innanzitutto, non potr8 aversi un altro aspetto del problema. sviluppo, estensione, efficacia del- Medicina preventiva ed alta tec- la medicina preventiva, se alla base nologia, nel primo Mondo, cono- non è l'impegno del riconoscimen- scono possibilità straordinarie ed to e della difesa dei diritti umani inesauribili. Ma proprio queste fondamentali della persona. Quan- possibilità, mentre aprono strade to alla partecipazione di alta tecno- sempre nuove alle conquiste tecno- logia, essa va intesa come sostegno logiche, sperimentano rischi soven- graduale, proporzionato e rappor- te molto gravi. Le tentazioni solle- tato ai reali bisogni dei destinatari citate dalla sperimentazione scien- e mirato a produrre risultati dura- tifica hanno portato alle note esa- turi e risolutivi, sia nel medio che sperazioni legate alla manipolazio- nel lungo termine. ne genetica, ad una disumana pro- grammazione demografica, alla diffusione della prassi dell'eutana- sia. 2. Medicina preventiva e alta Contestualmente, nei paesi stessi tecnologia nel primo Mondo del primo Mondo si assiste all'al- largarsi delle aree sociali di emargi- Nel condurre alcune riflessioni nati, di intere masse di popolazione su questo aspetto, vorrei muovere che non possono usufruire delle da una considerazione sconcertan- conquiste dell'alta tecnologia e te. E soltanto un esempio, ma è neppure della più elementare assi- indicativo. stenza tecnica. Ed è abbastanza Pensando alla situazione sanita- malinconico, per non dire tragico, ria dei paesi del terzo Mondo viene che nel cuore di una città del primo spontaneo richiamarsi, come ac- mondo che ha problemi vastissimi cennavo, alle grandi malattie ende- tipici del terzo Mondo, l'opinione miche sociali. Se spostiamo lo pubblica sia chiamata a rallegrarsi sguardo al primo Mondo, è inevi- del successo della predeterminazio- tabile una constatazione. Proprio ne del sesso di un nascituro. Anche dai paesi del terzo Mondo arriva a prescindendo per un attimo da una quelli del primo Mondo la droga, valutazione scientifica ed etica del- divenuta ormai malattia sociale nei l'evento, basterebbe la valutazione paesi ricchi e industrializzati. sociale ad offrire la misura di come Questa specie di misteriosa ne- l'alta tecnologia possa arrivare a mesi o vendetta dei paesi poveri, calpestare ogni gerarchia di urgen- viene a creare nei paesi del primo ze in campo medico e sanitario. Mondo, in materia di medicina Questo paradosso, non ultima preventiva, i medesimi problemi causa del malessere sociale e fonte che, al riguardo, hanno i paesi del di disordine morale, sia sul piano terzo Mondo relativamente ad al- individuale che su quello colletti- tre malattie sociali. Per non dire vo, chiama direttamente in causa della minacciosa diffusione del- l'impegno pastorale della Chiesa. I'AIDS, delle molteplici forme di Credo che su questo punto sia ipertensione, nevrosi. opportuno essere molto chiari. L'alta tecnologia che, nei paesi Proprio nei paesi del primo del primo Mondo, ha portato la Mondo la Chiesa è chiamata a farsi medicina a conquiste assolutamen- carico della medicina preventiva, te lusinghiere, sembra tuttora im- che è quella della difesa e della pro- potente o quasi davanti al male del- mozione dei diritti umani fonda- la droga. mentali della persona. Dobbiamo Pur senza esasperare la contrap- essere grati a Giovanni Paolo I1 di posizione, potremmo dire che alla averci dato, al riguardo, alcuni te- patologia fisica del terzo Mondo sti fondamentali tutti ispirati al corrisponde una patologia psichica principio irrinunciabile della difesa e spirituale del primo Mondo. Tale integrale dell'uomo. Dalla « Re- constatazione, in rapporto alla me- demptor hominis » alla « Dives in dicina preventiva, costringe alla misericordia D, dalla « Laborem prudenza al momento di parlare di exercens » alla Lettera apostolica alta tecnologia quale privilegio « Salvificis doloris D, è un pressan- esclusivo del primo Mondo. te invito a guardare all'uomo nella Torna allora il problema di fon- sua integralità ed all'azione reden- do, che è quello del ricupero o della trice e sanante come ad un aposto- salvaguardia dei valori etici e mo- lato prioritario che deve raggiunge- rali quale condizione per l'avvio di re tutto l'uomo e tutti gli uomini. una medicina preventiva veramen- Un errore di ottica, a mio mode- te al servizio di tutto l'uomo e di sto giudizio, spinge sovente, anche tutti gli uomini. all'interno della Chiesa, ad esaspe- Nel vostro ultimo e citato docu- rare questioni etiche particolari. mento, avete giustamente sostenu- Conosciamo da sempre la saggia to che le questioni economiche so- distinzione tra verità di fede e di- no parte di una più vasta visione rettiva disciplinare; mentre la pri- della persona e della famiglia uma- ma è immutabile, almeno nel suo na. Credo tuttavia che, a parte oggetto, se non necessariamente nelle parole che l'esprimono, la se- squilibrio verso l'alto nei paesi del da sanitaria che sale dall'umanità. conda è ispirata a criteri di saggez- primo Mondo. Si apre così alla Chiesa un campo za pastorale e soggetta a graduali La pastorale sanitaria è chiama- non nuovo, ma nel quale è chiama- adeguamenti. Considero surretti- ta a promuovere un costante equili- ta ad operare con novità di spirito zia e fuorviante certa polemica su brio tra medicina e tecnologia. Ma e creatività di iniziative. Tutto que- particolari direttive disciplinari, i criteri operativi di questo equili- sto, però, sarà possibile ed efficace tanto più che essa può trascinare brio - come avranno modo di illu- soltanto se condotto in spirito di nel dibattito costruttivo verità di strare i relatori che si avvicende- piena collaborazione. Cristiana- fede che non possono essere messe ranno in questi giorni - non pos- mente parlando, la colIaborazione in questione. Una morale illumina- sono che discendere da una visione si chiama comunione. Un'azione ta non è illuminismo, come la ne- integrale della dignità dell'uomo. ispirata a fraterna cooperazione è cessaria razionalità non va confusa Ha rilevato Giovanni Paolo I1 per se stessa testimonianza credibi- con il razionalismo. nella Lettera apostolica Salvifici le. Noi Pastori, per primi, dobbia- Da sempre il necessario accordo doloris n: « Può darsi che la medi- mo essere convinti che il massimo tra scienza e fede è faticoso da ac- cina, come scienza ed insieme come che potremmo fare da soli sarebbe quisire e da rispettare nella prassi. arte del curare, scopra sul vasto sempre meno del minimo che pos- Ma è una convergenza necessaria e settore delle sofferenze dell'uomo siamo fare insieme. feconda. Può talvolta sembrare il settore più conosciuto, quello Il primo censimento provvisorio che l'ossequio della fede ed il. ri- identificato con maggiore precisio- condotto dalla Pontificia Commis- spetto delle direttive dell'autorità ne e, relativamente, più controbi- sione per la Pastorale degli Opera- della Chiesa siano frenanti per la lanciato dai metodi del « reagire N tori sanitari, ha dimostrato quanto scienza e la tecnologia. Non è così, cioè, della terapia. Tuttavia, que- vasta e capillare, in ogni parte del e non può essere così, poiché la vi- sto è solo un settore. I1 terreno del- mondo, sia la presenza della Chie- sione dell'uomo offertaci dalla ri- la sofferenza umana è molto più sa in questo prioritario campo di velazione cristiana amplia gli oriz- vasto, molto più vario e pluridi- apostolato. zonti della scienza, non li restringe mensionale. L'uomo soffre in mo- In termini consuntivi, ogni lacu- né li comprime. di diversi, non sempre contemplati na persistente nel settore dell'assi- Se il sodalizio scienza-fede - e dalla medicina, neanche nelle sue stenza sanitaria e, soprattutto, del- quando parlo di scienza mi riferi- più avanzate specializzazioni. La la medicina preventiva, è anche de- sco qui anche alla tecnologia - sofferenza è qualcosa di ancora più merito nostro. Mi riferisco proprio fosse stato, anche per nostro dove- ampio della malattia, di più com- alla medicina preventia, poiché la roso impegno, più stretto e conti- plesso ed insieme di ancor più pro- Chiesa, in campo sanitario, è pre- nuo, forse non conosceremmo oggi fondamente radicato nell'umanità sente anche con vaste funzioni di l'incubo della catastrofe nucleare, stessa. » " supplenza, proprio nei paesi del dell'inquinamento ecologico e di Questa profonda riflessione tro- terzo Mondo e, all'interno del pri- altre possibili tragedie cosmiche. va un riscontro puntuale nel con- mo Mondo, nelle aree più trascura- cetto di medicina preventiva e, di- te ed emarginate. Vi è un dato, nelle direttive della rei, individua un momento som- Nell'interrogarci su cosa dobbia- Chiesa, che sovente viene dimenti- mamente convergente e costruttivo mo compiere, urge che ci esaminia- cato soprattutto nei paesi del pri- tra-medicina e pastorale sanitaria. mo su cosa abbiamo omesso e con- mo Mondo. Questo dato è lo sfor- E muovendo da questa riflessio- tinuiamo ad omettere. zo costante del magistero della ne che il Papa parlerà, nel medesi- L'approccio alla sofferenza è il Chiesa di rispettare, alla luce della mo documento, della professione primo ed il più immediato canale di rivelazione di Cristo, le leggi fon- medica come di una vocazione. Ma comunicazione con l'uomo. Non damentali della natura. Una pru- vocazione è anche l'impegno pa- avviciniamo l'uomo che soffre per dente attesa, come pure una sospen- storale rivolto a coloro che soffro- discutere sul suo dolore, ma per sione di giudizio - inopportuna- no. Vocazioni diversificate, come amarlo e, amandolo, diventiamo mente considerata frenante - si diversificata è la sofferenza, ma sono spesso confermate provviden- uniche nel loro trend sanante, pro- ziali. prio perché loro oggetto è solo Tornando al tema specifico della l'uomo e tutto l'uomo. medicina preventiva, è dovere prioritario di noi cristiani e, in ma- niera particolare dei pastori, insi- Conclusione stere affinché l'assistenza all'uo- mo, anche in campo strettamente L'argomento che avete scelto sanitario, si ispiri ai principi della per questi vostri giorni di studio e dignità della persona umana.* di riflessione dimostra lo sforzo in Cristo che, nella sua predicazio- atto, nella Chiesa degli Stati Uniti, ne e nel suo ministero, si rivelò per un'azione pastorale concreta, « medico dei corpi e delle anime n attenta ai problemi del nostro tem- - secondo la felice espressione dei P0 Padri della Chiesa - affermò di Mi sia consentito concludere con essere venuto per dare la vita e dar- un invito. Ebbi a dire ed a ripetere la in abbondanza. La medicina che l'attuale Pontefice, intervenen- preventiva, che noi dobbiamo so- do per la prima volta nella storia stenere, promuovere, difendere, è della Chiesa con un documento SO- medicina per la vita. lenne ed ampio sul tema della sof- Nulla sarebbe piia pericoloso, nei ferenza, ed istituendo il dicastero paesi del primo mondo, che illu- pontificio per la pastorale degli dersi che le grandi conquiste della Operatori sanitari, ha compiuto tecnica abbiano già offerto all'uo- una iniziativa di portata « stori- mo assai più di quanto avrebbe po- ca n. Una pastorale integrale è tale tuto attendersi. Lo squilibrio verso se è anche pastorale sanitaria. Uno il basso tra medicina preventiva e sguardo ai problemi del primo e del alta tecnologia nei paesi del terzo terzo Mondo mette in evidenza la Mondo, non può trasformarsi in gravità e l'ampiezza della doman- capaci di raccogliere la sua doman- da di aiuto. La tecnologia, in tutte le sue espressioni, è strumento di incalco- labile valore ed efficacia; ma resta uno strumento. La spinta iniziale, anzi, la vocazione è di servire l'uo- mo, immagine perfettissima del Creatore. E il Figlio di Dio incar- nandosi, ha scelto di assumere la condizione degli « ultimi D. Gesù - mi sia consentita l'immagine - si è fatto « terzo Mondo » per farsi interamente umanità, e per ricor- darci anche oggi che le nostre clas- sificazioni sono da interpretarsi se- condo un'ottica più vasta. Terzo Mondo è ovunque l'uomo soffre, ovunque, nella Persona di Gesù Cristo che ha voluto personificar- lo, noi incontriamo il nostro fratel- lo.

m FIORENZO ANGELINI

NOTE

l Motu proprio « Dolentium hominum » (11.02.1985), 6. ' Ibidem , l.

Mt XXV; cf 2 Cor 5,lO. 'Cf FELICIAN A. FOY Ofm - ROSE M. AVATO, 1985, Catholica Almanac, Huntington, Indiana, 278. Decreto conciliare « Ad gentes », 2. RENE LENOIR, Il Terzo Mondo può nutrirsi. Rapporto ai Club di Roma, Vita e Pensiero, Milano 1984, p. 108.

Documento conclusivo dell'assemblea generale della National Conference of Ca- tholic Bishofs, USA (10-14 novembre 1986). Cf. Origins, 30.11.1986, 4. GIOVANNI PAOLO 11, Messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 1987, 8.

'O Pierre BURDIEU, La jeunesse n'est qu'un mot. In Questions de Sociologie », Paris, Editions de Minuit, 1980, p. 143-154.

" Lettera Apostolica « Salvifici doloris n, 5.

EDWARD M. SULLIVAN, Applied re- search and planning for mission: the expe- rience of Catholic dioceses. Washington D.C., Cara, 1976; DOLORES LIPTAK, L'Eglise catholique américaine: à la croisée des chemins. Bruxelles, Pro Mundi Vita, Bull. 94, 1983/3; AA.VV., La Jeunesse dans les anndes 80. Unesco, New York, 1981; ID., Statical Digest 1981; AA.VV., Juventud, Iglesiay cambio. Bogotà Ed. CELAM, 1985; ANGELINI E., L'uomo P misura di tutte le cose. In AA.VV. La scienza e l'uomo. Ro- ma, Ed. Orizzonte Medico 1979, 27-35; ID. Medicina dei trapianti: un servizxo all'uomo , ibidem, 1983, 43-51; ID. La droga, la realtà e oltre. Ibidem, 1981, 15-26; R. LENOIR, Il Terzo Mondopuò nutrirsi. Rapporto ai Club di Roma, Milano 1984. attività della pontificia commissione

luppo, l'intensità della presenza del- visite realizzate KERALA (India) la Chiesa e il bene che la Chiesa apporta. L'incontro con le tre co- istituzioni sanitarie munità religiose, al di fuori dell'ar- gomento sanitario, è stato occasionale ma ci ha permesso di apprezzare la forza vocazionale del- la Chiesa nello Stato del Kerala. Di Per una presenza più efficace del- essi alleghiamo una relazione. 1. CENTRO DIOCESANO DI SA- la Chiesa nel campo sanitario il Del nostro viaggio è doveroso ri- NITA' (Palauam), dispensario- «RADIOGIORNALE» Vaticano conoscere la preparazione, coordi- consultorio, in costruzione. del 3 1 luglio 1987 annunciava così namento e presenza dei PP. 2. MISSIONARIE DELLA CARI- il nostro viaggio nello Stato del Ke- Ferdinand Kayavil e George S. Pe- TA' (Madre Teresa di Calcutta), Si- rala (India): reira, rispettivamente Presidente shu Bhavam, Kunnukuzhi, Centro «I1 Pro-Presidente della Pontificia dell'Associazione degli Ospedali per bambini di madri nubili e scuo- Commissione per la Pastorale degli dell'India e del Kerala. le per adolescenti. Operatori Sanitari, Aricvescovo Con essi abbiamo scambiato più 3. RELIGIOSE DEL DIVINO Fiorenzo Angelini, insieme con il ampiamente le nostre impressioni su SALVATORE, Deepa Sadam, Pul- Segretario della detta Commissione, gli obiettivi della nostra visita; ne luvila, Karumkulam, Trivandrum, P. Redrado, si recheranno dal 2 al abbiamo ricevuto precise spiegazio- Quartiere dei pescatori: dispensario, 12 agosto nello Stato indiano del ni tali da farci comprendere situa- medicina preventiva, prestazione a Kerala ed incontreranno i vescovi zioni concrete, ragioni, ambienti.. . domicilio. locali ed i responsabili civili nel carn- Se potessimo esprimere, in sinte- 4. RELIGIOSE MISSIONARIE po sanitario, visiteranno ospedali e si, e mettere in risalto ciò che più ci DELLA CARITA' (Madre Teresa lebbrosari, e parteciperanno ad un ha colpito, potremmo dire: di Calcutta), Kochuthura (Trivan- Congresso di Operatori Sanitari cat- - abbiamo visto molta dedizione, drum), Centro anziani e bambini tolici a Cochin, dal 7 al 9 agosto)). generosa e silenziosa dei religiosi denutriti (sotto peso). Le pricipali tappe di questo lun- - molto sacrificio (credono in ciò 5. RELIGIOSE CARMELITANE, go itinerario di Mons. Angelini e di che fanno) Kochuveli, Dispensario e prestaio- P. Redrado sono state Bombay, - un lavoro che non ha mai fine ne sanitaria a domicilio. Trivandrum, Quilon, Ernakulam, - segni evidenti di evangelizzazio- 6. RELIGIOSE DELLA SANTA Cochim, Trichur, Calicut, Kot- ne mediante la presenza nelle opere CROCE, (St. Anne's Nursing Ho- tayam, Kanjirappally. A Cochin, sanitarie me), Pettah, Trivandrum, Materni- come già detto, Mons. Angelini ha - una fede fresca, giovane tà (12 posti letto), Dispendario e presieduto un importante congres- - un vivaio di vocazioni, un gran- prestazione a domicilio. so di operatori sanitari cattolici sul de bosco di giovani piante per la 7. RELIGIOSE DELLA SANTA tema: «Per una salute migliore)), Chiesa che ha bisogno di orienta- CROCE ( Bernarda Nursing Home, pronunciando un discorso su d'ef- mento, crescita, trapianti e comu- Sankumughom, Trivandrum, Di- ficacia della presenza della Chiesa nione con la Chiesa universale spensario, Domicilio: 12 gruppi, nel campo sanitario, specialmente in Con questo scritto esprimiamo la Parrocchia con vari sacerdoti terra di missioni». nostra riconoscenza alla gerarchia anziani. Sono state giornate di intenso la- ecclesiastica incontrata per la sua 8. RELIGIOSE CANOSSIANE, voro ma impregnate di entusiasmo amabile ospitalità e generosa acco- Poonthura, Trivandrum (Dispensa- crescente, di speranza tramutata in glienza. Molti ringraziamenti a tante rio Santa Filomena), 50 persone al realtà. comunità religiose, a tanti sacerdo- giorno, 375 famiglie per il control- Abbiamo visitato ventiquattro ti, cappellani o rappresentanti del lo settimanale dei bambini, scuola centri sanitari, incontrato dieci ve- Vescovo negli Ospedali. elementare. scovi nelle loro rispettive sedi e no- 9. RELIGIOSE CANOSSIANE, ve comunita religiose. Fatima Hospital Maternity Home), I centri sanitari visitati apparten- Thumba - St. Xavier's College Tri- gono all'Associazione di Ospedali vandrum, Orfanotrofio C 57 bam- Cattolici dell'India, nello Stato del bine), Maternità (20 posti letto), Kerala. Centri di salute dal più sem- Visite a domicilio e dispensario. plice e concreto, a quelli con svilup- 10. RELIGIOSE DI BETANIA (St. po tecnico come nella nostra John's Hospital - appartiene alla Europa. Non grandi opere: attività diocesi di rito orientale malabarese), di base, medicina preventiva, igie- LEBBROSARIO, Pirappencode - ne, problemi sociali di urgente ne- Trivandrum, Lebbrosario con 40 cessità.. . posti letto. Assistenza a domicilio; In tutti i centri abbiamo incontra- sotto controllo nella zona circa to una comunità religiosa, a volte 2.790 lebbrosi. molto numerosa. Abbiamo apprez- 11. BENZIGER HOSPITAL. Ap- zato il grande interesse dei Vescovi partiene alla diocesi di QUILON. per il problema sanitario: il suo svi- Ospedale Generale (350 posti letto), Consultorio, Scuola Infermiere, O.I.C. (Arcivescovo di TRIVAN- GIAPPONE Comunità religiosa. DUM, rito siro-malabarese) 12. HOLY CROSS (Religiose San- 4. S.E.R.Mons. G. FER- ta Croce) Kottiyama, Ospedale Ge- NANDEZ (Vescovo di QUILON, Come già indicato nel numero nerale 400 posti letto, di proprietà rito latino) precedente, la visita fatta dalla Pon- delle religiose. Dispensario. 5. S.E.R.Mons. Peter M. CHENA- tificia Commissione nello scorso 13. RELIGIOSE SANTA CROCE PARAMPIL, (Vescovo di ALLEP- mese di giugno in Giappone riveste (St. Joseph's Hospital), Thanky Jn, PEY, rito latino) speciale significato per i seguenti Shertallai, Alleppey, Ospedale 6. S.E.R.Mons. Cornelius ELAN- motivi: si tratta di un paese di mi- materno-infantile (80 posti letto). JIKAL, (Arcivescovo di VERAPO- noranza cattolica - 0,35% -; con 14. RELIGIOSE DI MARIA IM- LI, rito latino) una numerosa popolazione: 120 mi- MACOLATA, Greengardens, Sher- 7. S .E.R.Mons. José KUREETHA- Iioni di abitanti; inoltre e un paese tallai, Ospedale Generale (200 posti RA, (Vescovo di COCHIN, rito dove il lavoro, la tecnica, l'industria letto), Lebbrosario (200 posti letto). latino) e lo sviluppo sociale è più di una 15. ST. JOSEPH'S POOR HOME, 8. S.E.R.Mons. Francis KALLA- semplice realtà. "MADE IN JA- Punnapra ALLEPPEY, Ospedale RACKAL, (Vescovo eletto di KOT- PAN" è qualcosa che la stessa so- Generale, Anziane. TAPURAM, rito latino) cietà di consumo pone sempre alla 16. LISIE HOSPITAL, Ernaku- 9. S.E.R.Mons. Kuriakose KUN- sua attenzione. lam, Cochin, Ospedale Generale NASSERRY, (Vescovo di KOT- Queste realtà avrebbero potuto (650 posti letto) proprietà della Dio- TAYAM, rito Siro Malabarese) ostacolare e rendere difficile il no- cesi di Ernakulam di rito cattolico 10. S.E.R.Mons. Mathew VATTA- stro viaggio; è risultato felicemente Siro-Malabarese, 100 religiose. CUZHY, (Vescovo di KANJIRA- il contra~io.Ci son servite da termo- 17. SISTERS OF CHARITY (Ma- PALLY, rito Siro Malabarese) metro per misurare - precisamen- ria Bambina), Lourdes Hospital- te lì - in quell'ambiente, il vasto Appartiene all'Arcidiocesi di VE- spazio che ha la Chiesa per l'evan- RAPOLY (Cochin), 350 posti letto gelizzazione e la necessità di un lin- - Ospedale Generale. Scuola infer- comunità religiose guaggio appropriato. Abbiamo miere, 42 religiose (Maria Bambina; constatato e palpato che la nostra 10 carmelitane). In tutti gli ospedali abbiamo in- presenza si realizzava con normali- 18. LITTLE FLOWER HOSPI- contrato Religiose, grandi comuni- tà; che le parole salute, infermità, TAL, Angarnalli, Ospedale Genera- tà in generale. ospedale, morte, infermo.. . sono le, 600 posti letto. Appartiene alla Abbiamo inoltre visitato alcune nel dizionario universale dell'uma- diocesi di Ernakulam, rito Siro- case Generalizie e noviziati: nità e riguardano il cattolico e il pro- Malbarese - Scuola Infermiere. l. ST.BRIDGET'S CONVENT, testante, il musulmano e il buddista, 19. CARITAS HOSPITAL, Thel- Vellayambalam, TRIVANDRUM il credente e il non credente. In al- lakon, Kottoyam, Ospedale Gene- 2. FRANCISCAN SISTERS OF tre parole; ci siamo capiti con tutti. rale (250 posti letto). Appartiene THE IMMACULATE HEART OF Pertanto, è attraverso questo lin- alla diocesi. Scuola Farmacia - MARY, Pattathanam, QUILON guaggio e segni comuni che la Chie- Istituto Secolare, 70 membri. 3. MISSIONARY SISTERS OF ST. sa può penetrare con i suoi valori, 20. LITTLE LOURDES MISSION THERESE, Cherupushpa Nivas può andare più in là, evangelizza- HOSPITAL, Kidangoor, Kot- Convent, Umayanalloor, Industrial re, essere presente; cioè, desideria- tayam, Ospedale Generale (100 po- Estate KOTTAYAM mo sottolineare l'importanza di sti letto); proprietà della diocesi - 4. MOUNT CARMEL GENERA- questo Dicastero della Sanità nella Scuola Ausiliarie Infermiere. LATE, ALWAYE Chiesa quale mezzo universale di 21. MERCY HOSPITAL, Chenga- 5. ST. JOSEPH'S GENERALATE, penetrazione, di dialogo e di evan- larn, Kottayam, 125 posti letto, pro- S.H. Mount gelizzazione. prietà delle religiose ospedaliere 6. VISITATION CONGREGA- Nonostante sia una piccola mino- della Misericordia. TION - Generalate House Nattas- ranza, il popolo giapponese tiene in 22. HIGH RANGE MEDICAL sery, S. H. Mount KOTTAYAM grande stima le attività spirituali e CENTRE, Pallikunnu Peermade, 7. CARITAS SECULAR INSTI- intellettuali dei cattolici, soprattu- Idukki - Piccolo ospedale per i col- TUTE, THELLAKOM to nel campo dell'educazione, me- tivatori di té della zona - Comu- 8. COLEGIO NINO JESUS - dicina ed infermeria. nità religiosa. 1.700 alunni In genere la gente apprezza mol- 23. Ospedale San Giovanni di Dio 9. CANOSSIAN CONVENT, to gli attenti servizi di assistenza so- (KATTAPPANA) - 250 posti let- «Nirmalashram» Nahakali Caves ciosanitaria prestati dal personale to, Ospedale Generale, dispensario. Road, ANDHERI (East) - dei centri cattolici. Proprietà dellYOrdineOspedaliero BOMBAY La maggior parte degli ospedali San Juan de Dios, 11 religiosi, co- cattolici di antica data di fondazio- munità femminile e noviziato. ne prestarono le loro cure alle vitti- 24. ASSISI HOSPITAL, Mukkoot- JOSÉ L. REDRADO me dell'infermità di Hansen e della Segretario deila Pontificia Commissione tubercolosi. Sowennero bene ai pri- tuthara, Kottayam, Ospedale Gene- per la Pastorale degli Operatori Sanitari rale, 100 posti letto. Proprietà delle mi bisogni sociali e medici delle epo- Religiose Francescane di Todos 10s che anteriori e posteriori della prima Santos (Ognissanti). e seconda guerra mondiale. Attualmente, la maggior parte di essi si sono trasformati in Ospedali Generali che servono i residenti del- vescovi la zona, con speciale enfasi nel ri- spetto della persona umana, con 1. S.E.R.Mons. Simon Ignatius PI- tutti i bisogni spirituali, medici, so- MENTA, (Arcivescovo di ciali e psicologici, e il rispetto alla BOMBAY) vita è ben conosciuto e stimato nel- 2. S.E.R.Mons. ACHARU- le nostre cliniche di maternità. PARAMBIL, (Vescovo di TRI- Le città che abbiamo visitato so- VANDRUM, rito latino) no state Tokyo e Nagoya. 3. S.E.R.Mons. Benedict Varghese A Tokyo siamo stati ospiti di Gregorios THANGALATHIL, S.E.R. Mons. Peter Seiichi Shiraya- nagi, Arcivescovo della Diocesi e GERUSALEMME Presidente della Conferenza Episco- AVIGNONE (Francia) pale del Giappone. Abbiamo visita- to tre centri sanitari: S. JohnJs Home Hospital, Befania Hospital e XM Congresso Seibo Home Hospital. Fummo ri- cevuti con grande rispetto e frater- congresso Internazionale nità e tanta unione. Ci siamo interessati alla loro salute, all'orga- internazionale della Federazione nizzazione e ai mezzi di cui dispo- nevano. Ci siamo recati al capezzale sulla epilessia dei Farmacisti di ogni infermo ed anziano, e visi- tato alcuni missionari dell'ospeda- Cattolici le Seibo. Una breve visita all'università Nei giorni 6-11 Settembre 1987 si Circa quattrocento Congressisti Sofia dei PP. Gesuiti ci mise in con- è tenuto a Gerusalemme il 17th Epi- della Federazione dei Farmacisti tatto con l'infermeria dove salutam- lepsy International Congress. La Cattolici si sono riuniti ad Avignon mo alcuni religiosi anziani ed Pontificia Commissione per la Pa- dal 5 a11'8 settembre 1987. infermi. storale degli Operatori Sanitari è Presenti al Congresso S.E.R. Inoltre ci siamo recati a far visi- stata invitata dagli organizzatori del Mons. Fiorenzo Angelini, Pro- ta al Nunzio di Sua Santità, S.E.R. Congresso a partecipare alla sessio- Presidente della Pontificia Commis- Mons. William Aquin Carew con ne ((Epilessia e Religione))ed ha in- sione per la Pastorale degli Opera- cui scambiammo ampiamente le no- caricato il Dr. Gian Luigi Gigli, tori Sanitari, e P. Redrado, Segre- stre impressioni sul significato e neurologo della I1 Università di Ro- tario della medesima. contenuto del nostro viaggio. ma, di rappresentare il punto di vi- I1 tema era veramente suggestivo: Ed infine, in un ricevimento allo sta cattolico nel dibattito «Mass-media - Comunicazione - Sa- Hotel Edmont, ci siamo incontra- interconfessionale. lute». Parole chiavi che la Federa- ti con vari membri del Direttivo dei I1 Dr. Gigli ha sviluppato il tema zione ha voluto ricordare eviden- Medici Cattolici del Giappone. Fu- delineando anzitutto l'immagine del ziando il seguente principio «Una rono messe in risalto le seguenti paziente epilettico che traspare dai buona pratica di comunicazione fat- idee: importanza della nostra pre- vangeli. Egli ha affermato che, dal ta dal farmacista all'infermo, com- senza, valore dell'Associazione dei racconto degli evangelisti, il pazien- porta una sua maggiore respon- Medici Cattolici, il positivo apprez- te epilettico non appare tanto alla sabilità per un buon uso del farma- zamento degli ospedali cattolici nel stregua di un indemoniato, come co e un progresso della sanità)). Giappone e la necessità di lavorare potrebbe superficialmente sembra- In tale contesto ideologico si so- con i non cattolici. re, quanto piuttosto come un testi- no svolte le Relazioni e le Comuni- A Nagoyu siamo stati ospiti del mone privilegiato della passione, cazioni. La relazione tenuta da Vescovo della diocesi, S.E.R. morte e risurrezione di Cristo, pre- MonsAngelini all'inizio del Con- Mons. Aloysius Nobuo Soma, e ab- figurate nelle varie fasi della sua cri- gresso è stata su «Il Farmacista cat- biamo visitato un centro di minorati si. Ciò appare particolarmente tolico: presenza vitale nel mondo fisici e l'Ospedale Santo Spirito, di- nell'episodio che segue la Trasfigu- della sofferenza)). retto dalle Religiose dello stesso razione. I1 Dr. Gigli ha poi trattato L'ambiente, autenticamente fra- Ordine. l'evoluzione storica dell'atteggia- terno, faceva trasparire la vitalità I1 primo scopo della nostra pre- mento della Chiesa verso i candida- crescente della suddetta Federazio- senza a Nagoya era dovuto fonda- ti al sacerdozio affetti da epilessia, ne, nonché l'entusiasmo e la ricer- mentalmente alla celebrazione del alla luce soprattutto del Codice di ca di un luogo propriamente Congresso Nazionale di Istituzioni Diritto Canonico. Infine il Dr. Gi- cristiano per gli operatori sanitari. Sanitarie Cattoliche, al quale par- gli ha parlato del contributo che la Nel corso del Congresso, il Dr. tecipammo attivamente, dall'inizio Chiesa può dare per rompere la bar- Jean Dréano ha rassegnato le dimis- alla fine. Alla fine del Congresso riera di pregiudizio e discriminazio- sioni da Presidente della Federazio- Mons. Angelini mise in risalto la no- ne che ancora avvolge il paziente ne della quale era stato grande biltà della missione a servizio del epilettico ai nostri giorni. animatore per un periodo di sei an- malato, la necessità di preparazio- Le altre relazioni della sessione, ni. E subentrato in detta carica il Sr. ne per trattare la vita umana, l'uni- che il nostro rappresentante ha mo- Edwin Scheer Magister. A lui i no- versalità della salute e derato insieme ad un alto magistra- stri più sentiti auguri di buon dell'infermità, dimostrando speciale to israeliano, hanno trattato lavoro. gratitudine al Papa, così solidale dell'atteggiamento del protestante- con il campo sanitario, per aver isti- simo verso i pazienti epilettici, del- tuito questa Pontificia Commissio- la epilessia nelle antiche fonti ne chiamata ad animare, coordinare ebraiche, della epilessia nella lette- e diffondere questi nobili ideali. ratura araba medioevale, della epi- MADRID (Spagna) lessia nel buddismo, della epilessia JOSÉ LUIS REDRADO nelle religioni dell'estremo oriente e, infine, della influenza sulla storia umana delle manifestazioni epilet- XII Riunione tiche a carattere religioso (presenta- ta da un neurologo australiano). Nazionale dei Quella su ((Epilessiae Religione)) è stata la sessione inaugurale del Delegati Diocesani Congresso e ad essa ha partecipato la gran parte dei 1.500 Congressisti. di Pastorale Nel pomeriggio dello stesso giorno vi è stata un'altra sessione di comu- Sanitaria nicazioni libere sullo stesso tema. Gli atti del congresso verranno pub- Nei giorni 27, 28 e 29 settembre blicati sul volume 17 di ((Advances u.s. si è svolta a Madrid la «XII in Epileptology» (Raven Press). Riunione Nazionale dei Delegati diocesani di Pastorale Sanitaria di CITTÀ DEL vo ospedale a Pietralata; presenza Spagna)). Ha inaugurato la riunio- di Mons. Angelini e di P. Redrado ne S.E.R.Mons. Javier Osés, Vesco- VATICANO nella commemorazione del centena- vo Responsabile della Pastorale rio della nascita di P. Pio; celebra- Sanitaria in Spagna; insieme con lui zione della Giornata della presiedevano il P. José Luis Redra- sofferenza al Centro Garbatella; in- do, Segretario della Pontificia Com- IL Conferenza contro all'Ambasciata di Francia missione, i due presidenti della presso il Quirinale con i responsabili FERS - P. Adriano Yugueros e Internazionale su della Sezione di bioetica sul tema dei Suor Antonia Azpilicueta - e il de- Comitati; riunione con i membri dei legato nazionale, D. Rude Delgado. d'Umanizzazione Segretari generali della Pastorale e I1 tema centrale è stato: «Gli in- del Laicato della Curia Generalizia fermi più bisognosi e abbandonati)). della Medicina» dei Fatebenefratelli; presenza e dia- Le relazioni e comunicazioni ri- La Pontificia Commissione per la logo nella nostra Sede dell'Equipe guardo questo tipo di infermi - Pastorale degli Operatori Sanitari Nazionale di Pastorale Sanitaria di cronici, anziani, terminali, menta- ha organizzato e realizzato la IIaa Spagna e vari delegati diocesani; in- li, tossicomani, invalidi psichici pro- Conferenza sul tema «L'UMANIZ- fine, partecipazione della nostra fondi e affetti dell'AIDS - sono ZAZIONE DELLA MEDICINA)). Pontificia Commissione all'inaugu- state estremamente chiarificatrici, Si è tenuta nell'Aula del Sinodo. In razione ufficiale del CAMILLIA- facendo da stimolo ai lavori di grup- quella stessa Aula dove per tutto il NUM tenuta il 7 novembre, Istituto po, e messo in evidenza le interpel- mese di ottobre i Padri Sinodali si di Pastorale Sanitaria che prepare- lanze che vengono poste alla società sono riuniti per studiare il ruolo oc- rà i nuovi Operatori mediante il e alla chiesa spagnola. cupato dai Laici nella Chiesa. conseguimento di Licenza e di Dot- Inoltre ci sono state otto testimo- Per alcuni giorni (10-12 novem- torato in Teologia Pastorale Sa- nianze circa esperienze molto simi- bre), eminenti personalità prove- nitaria. li a questo tipo di malati che hanno nienti dalle diverse parti del mondo dimostrato ancor più l'inquitudine si sono incontrate per confrontarsi * La preparazione e celebrazio- e l'avvio di soluzioni, benché sem- su alcuni temi riguardanti «La vita ne della I1 Conferenza «Umanizza- plici. Un'interessante relazione del e il diritto alla vita», «L'uomo e la zione della Medicina - organizzata Prof. Juan Antonio Pagola ha con- salute)), «L'uomo e la medicina)). dalla Pontificia Commissione - è tribuito ad orientare e a tracciare le A presiedere i lavori sono stati chia- stata preceduta da una serie di in- grandi linee dell'attenzione a que- mati tre eminenti Premi NOBEL: contri con i diversi Comitati e le Se- sti infermi. .. * Prof. K. SUNE BERGSTROM, greterie organizzative. I Delegati Diocesani hanno pre- (Svezia), Premio Nobel di Fisiolo- sentato un abbozzo di progetto del gia e Membro dell'Accademia Pon- * La canonizzazione del medico è ((Giorno dell'infermo 1988))ed han- tificia Giuseppe Moscati (25 ottobre) sta- no informato circa i progetti delle * Prof. GAJDUSEK CARLETON ta inoltre un'occasione di impegno e di lavoro a vari livelli, particolar- diverse Commissioni che hanno ini- (USA), Premio Nobel della Me- ziato a lavorare nell'ambito della dicina; mente del nostro Pro-Presidente Delegazione Nazionale: Commissio- * Prof. RITA LEVI MONTALCI- Mons. Angelini, infaticabile ani- ne della Pastorale ospedaliera, Pa- N1 (Italia), Premio Nobel di Medi- matore. storale sanitaria nelle parrocchie, cina e Membro del17Accademia * Sinodo dei Vescovi. Il mese di Salute Mentale, Formazione e Com- Pontificia. missione di operatori sanitari cri- La I1 Conferenza Internazionale ottobre ha il primato di intensità di stiani. Lavoro preparato in una ha avuto il suo momento più alto lavoro. Mons. Angelini, nominato precedente riunione dell'Equipe Na- nell'incontro col Santo Padre. Nel dal Papa, ha partecipato al Sinodo. è zionale. discorso, rivolto ai Congressisti ha Da questo ne scaturito un effetti- Seguendo da vicino tutti i lavori, posto in rilievo la centralità dell'uo- vo aumento di lavoro ma salutare possiamo dire che in Spagna si sta mo, facendo riferimento al signifi- e gratificante. Gli infermi e il mon- facendo molto progresso nel cam- cato che assume oggi l'umaniz- do dei laici a servizio della salute po della Pastorale Sanitaria. C'è zazione della medicina. hanno avuto nell'Aula del Sinodo una forte presa di coscienza dei pro- Questi giorni sono stati tempo di un autentico portavoce, non solo blemi, si consolida sempre più l'e- intensa ricerca, studio e di vero con- nel giorno del discorso o del dono quipe nazionale e la responsabilità tatto tra professionisti venuti da nu- del libro «I laici nel mondo della dei Delegati diocesani; i problemi merose parti del mondo e che sofferenza e della salute))ai Padri Si- nodali, ma anche nell'incontro per- sono molti ma c'è una ottimista spe- ricoprono diverse responsabilità nel ranza di risolverli. In questa riunio- campo sanitario. sonale di ogni giorno con essi. ne è stato presentato il libro Gli Atti di questa IIa Conferen- Inoltre molti Padri Sinodali, su in- ((L'assistenza religiosa nell'ospedale za saranno pubblicati nel n. 1/1988 vito di Mons. Angelini, hanno visi- Orientamenti pastorali)), frutto di della nostra rivista Dolentium tato singolarmente o in gruppo la studio e riflessione di molti; un ve- Hominum. nostra Sede. E stata un'occasione ro strumento non solo per i cappel- che abbiamo vissuto con autentica lani degli ospedali, ma anche per gioia e fraterno dialogo, centrato quanti vi lavorano, specialmente per negli obiettivi e attività del nostro le direzioni e i responsabili di ogni Dicastero, nell'importanza attribui- Servizio ospedaliero. Da quanto so- ITALIA ta dal Papa a tali temi, nella neces- pra descritto si può felicemente de- sità di ampliare la visione pastorale durre che la Pastorale Sanitaria in in questo campo e sui nuovi inter- Spagna gode di buona salute. altre attività rogativi posti oggi dalla medicina e dalla biologia alla coscienza dei pro- * Intenso è stato il lavoro all'in- fessionisti della salute. Incontri e terno della propria casa - come si dialoghi veramente positivi. suo1 dire - durante l'estate ed all'inizio del corso: attenzione alla richiesta di celebrazioni per atti commemorativi di ospedali; benedi- zione della prima pietra di un nuo- Most Rev. JAMES OWUSLJ Bishop of Sunyani P.O. Box 9712 vescovi incaricati della ACCRA Ghana Africa Occid.

Most Rev. FELIX ALABA pastorale sanitaria Bishop of Ibadan P.M.B. 5057 IBADAN Nigeria Africa Occ.

S.E.R. Mgr. LUCIEN MONSI- ABBOKA Eveque d'Abomey Eveché, B.P. 18 ABOMEY Benin Africa Occ.

S.E.R. Mgr. ANSELME TI- TIANNA SANON Eveque de Bobo-Dioulasso Eveché, B.P. 312 BOBO-DIOULASSO Burkina Fa- so Africa Occ.

hfost Rev. ALLAN CHAMG- WERA Zomba Diocese P.O. Box 115 Zomba, Malawi.

S.E.R. Mgr. PIERRE ZÉVA- CO, C.M. Eveque de Fort- Poco tempo dopo la costituzione In varie occasioni ci siamo messi Dauphin B.P. 47 614 TOLAGNA- della Pontificia Commissione per la in contatto con questi Vescovi inca- RO Madagascar Africa S. Pastorale per gli Agenti Sanitari ci ricati, sia per iscritto, che persona- siamo messi in relazione con tutte lemtne durante i nostri viaggti o qui le Conferenze Episcopali. Un cen- in Roma, in occasione della loro vi- Most Rev. JOHN NJENGA tinaio in tutto. sita «ad limina)). Bishop of Eldoret P.O. Box 842 Tra le cose richiesta c'era la no- E nostro desiderio articolare be- ELDORET Kenya Africa Sud. mina di un Vescovo che, in nome ne questo rapporto e, mentre stia- della Conferenza Episcopale, si as- mo completando l'elenco, stiamo Most Rev. MANSUET D. BI- suma la responsabilità del settore pensando a diverse formule di con- YASE P.O. Box 941 0002 PRETO- della Pastorale Sanitaria nelle ri- tatto che serviranno, senza dubbio, RIA South Africa Africa Sud. spettive nazioni. a una migliore conoscenza della Anche in altre occasioni abbiamo realtà, ad uno stimolo più efficace Most Rev. HELMUT RECKE- insistito su questo aspetto, soprat- e ad un fruttuoso scambio di espe- TER, S.J. P.O. Box 680 tutto quando ci siamo recati invisi- rienze. CHINHOYI Zimbawe Africa Sud. ta nelle diverse nazioni. In questo Qui di seguito diamo gli indirizzi momento, a distanza di poco più di di questi Vescovi: due anni di vita della Commissione Most Rev. ADOLPH FURS- Pontificia, la risposta delle Confe- TENBERG Bishop of Mbala renze Episcopali supera il 50%, in Africa Bishop's House, P.O. Box 55 MBALA Zambia Africa Sud. totale sono 58 i Vescovi nominati: Most Rev. MATHIAS ISUJA Africa 18, America 16, Europa 15, Bishop of Dodoma P.O. Box 922 S.E.R. Mgr. BAKOLE ZA Asia 6, Oceania 3. DODOMA Tanzania Africa. Speriamo di completare, a poco ILUNGA Archeveque de Kananga a poco, l'elenco delle nomine che B.P. 70 KANANGA, KASAI Occ. mancano. S.E.R. Mgr. JACQUES de Zaire Africa Sud. La finalità di queste nomine, per BERNON Eveque de Maroua- S.E.R. Mgr. EVARISTE NGO- quanto ci riguarda, è riuscire a co- Mokolo Eveché, B.P. 49 MA- YAGOYE B.P. 1390 D.S. 213 BLi- noscere la Pastorale Sanitaria attra- ROUA Cameroun Africa C. JUMBURA Burundi Africa Sud. verso un concreto interlocutore in ciascuna Conferenza Episcopale e S.E.R. Mgr. CHARLES VAN- América stimolare le stesse a un lavoro di or- DAME Archeveque de N' Djamena ganizzaizone e di coordinamento Archevechè, B.P. 456 N'DJAME- S.E.R. Mons. HECTOR M. RI- della presenza delle Chiesa in que- NA Tchad Africa C. VERA Obispo Aux. de San Juan sto settore. In molte nazioni, non Arzobispado, Apartado 8-1967 solo è stato nominato un Vescovo S.E.R. Mgr HUBERT SAN JUAN, 00903 Puerto Rico incaricato della Pastorale Sanitaria, MICHON Archeveque de Rabat 1 America C. ma anche un direttore nazionale o rue Abou Inane, B.P. 258 RABAT è stata costituita una piccola Com- Maroc Africa Nord. S.E.R. Mons. PRIAMO TEJE- missione o un Segretariato che pro- DA ROSARIO Obispo Aux. de gramma e coordina tutte le attività Santo Domingo Arzobispado, che si portano avanti nella pastora- S.E.R. Mgr. CHRETIEN MA- TAWO BAKPESSI Eveque de So- Apartado 186 SANTO DOMIN- le sanitaria. GO Rep. Dominicana America C. Tutto ciò è degno di elogio e di kodé B.P. 55 SOKODÈ ~ogoAfri - congratulazioni e farà nascere, sicu- ca Occ. ramente, un nuovo movimento, un S.E.R. Mons. CARLOS M. nuovo stile e una presenza sempre Most Rev. Dr. BONIFACE DA- ARIZ Apartado 343 COLON Pa- più numerosa nel mondo dei mala- LIEH Bishop of Cape Palmas nama America C. ti dei professionisti sanitari e di tutti Catholic Mission, P.O. Box 11 i valori che contiene la salute e la HARPER - CAPE PALMAS Li- S.E.R. Mgr. RODRIGO O. malattia. beria Africa Occ. CABRERA Obispo de Santiago de Maria Obispado SANTIAGO DE Most Rev. P.S. HARDJOSO- S.E.R. Mons. ANTONIO BAL- MARIA Usulutan E1 Salvador EMARTO Bishop of Malang JI. TASAR MARCELINO Apartado America C. Cut Mutiah 10 l0002 JAKARTA 441 - 3808 AVEIRO Codex Portu- Indonesia Asia. gal Europa. Rev. Mgr. CARLOS M. DE CESPEDES Apartado 105 CA- Most Rev. JOSEPH COR- S.E.R. Mons. JAVIER OSES MAGUEY Cuba America C. DEIRO Archbishop of Karachi St. Apdo. de Correos 2 22080 HUES- Patrick's Cathedral KARACHI 3 CA Espafia Europa. S.E.R. Mons. CARLOS TALA- Pakistan Asia. VERA RAMIREZ Apartado 118- S.E.R. Mgr. JEAN TCHOLA- 055 07050 MEXICO México Ame- His Eminence Card. KIAN Sakizagaci cad. 31, B.P. 183 rica Nord. MICHAI KITBUNCHU Archbi- BEYOGLU-ISTAMBUL Turchia shop of Bangkok Assumption Europa. His Erninence Card. JOHN Cathedral 51, Orienta1 Ave. O'CONNOR Archbishop of New BANGKOK 10500 Thailand Asia. S.E.R. Mgr. HENRI SCH- York 1011 First Avenue NEW WERY Eveque de Sion Avenue YORK, N.Y. 10022 U.S.A. Ameri- S.E.R. Mgr. KAP- Moleson, 30 1700 FRIBOURG ca Nord. SOU LEE Bishop of Pusan 4-81 Suisse Europa. Dae Cheong Dong 600 BUSAN S.E.R. Mgr. ROGER Korea Asia. BOURRAT EvEque de Rodez 1, S.E.R. Mgr. JOHN A. O'MA- rue Frayssinons 09000 RODEZ RA Bishop of Thunder Bay 1306 France Europa. Ridgeway Street, P.O. Box 756 Rev. Fr. GIUSEPPE DALLA Ont. P7C 4V5 THUNDER BAY RICCA, MI Respons. Sub. Canada America Nord. Comm. for Medica1 Matters Chi- S.E.R. Mgr. MAXIMILIAN nese Bishops Conf., P.O. Box. AICHERN Herrenstr. 19, Post- fach 251 4010 LINZ Austria Euro- S.E.R. Mons. RODRIGO ES- 36603 TAIPEI Taiwan. COBAR Obispo de Girardot Calle pa. 19, n. 11-65 GIRARDOT, CUN- Europa DINAMARCA Colombia America Oceania Sud. S.E.R. Mgr. GUY HERBULOT Eveque de Corbeil Cours Mgr. Most Rev. PETER JAMES Romero B.P. 170 9 1 O06 EVRY Ce- CULLINANE Bishop of Palmers- S.E.R. Mons. AUGUSTIN R. dex France Europe. ton North P.O. Box 8003, 36 Iha- ALVAREZ Obispo tit. de Nasbin- ka Street PALMERSTON ca Plaza Bolivar MACHIQUES NORTH New Zealand Oceania. 4021 - Est Zulia Venezuela Ameri- Most Rev. JOSEPH MER- ca Sud. CIECA Archbishop of Malta P.O. Box 29 VALLETTA Malta Euro- Most Rev. PETERO MATACA pa. Archbishop of Suva Box 393 SU- S.E.R. Mons. JAVIER PRADO VA Fiji Oceania. ARANGUIZ, SS.CC. Obispo de Iquique Casilla 18D, Bolivar 588 Most Rev. CZESLAW DOMIN IQUIQUE Chile America Sud Bishop of Katowice ul. Jordana 39 Most Rev. ERIC G. PERKINS - skr. Pocztowa 33 1 40-043 KATO- Bishop aux. of Melbourne 383 Al- WICE Poland Europa. bert Street East MELBOURNE S.E.R. Mons. CARLOS PAR- Victoria 3002 Oceania. TELI Avda. Millan 3279 MONTE- VIDEO Uruguay America Sud. S.E.R. Mgr. THEODOR HUBRICH H.H. Weihbischof Max-Tosef-Metzger-Str. 1 3010 S.E.R. Mons. OSCAR PAEZ MAGDEBURG Deutschland GARCETE Alberdi 782, Cas. Europa. Correo 1436 ASUNCION Para- guay America Sud. S.E.R. Mgr. ELMAR KREDEL Erzbischof von Bamberg Obere Emo Rmo Card. PABLO MU- Karolinenstr. 5 8600 BAMBERG NOZ VEGA Av. America 1866 y Deutschland Europa. La Gasca, Ap. 1081 QUITO Ecuador America Sud. Most Rev. PHILIP HARVEY Aux. Bishop of Westminster 4 S.E.R. Mgr. JESUS A. DE LA- Egerton Gardens NW4 4BA HEN- MA C.E.B. Casilla 2309 LA PAZ DON England Europa. Bolivia America Sud. Most Rev. DONALD BREN- S.E.R. Mgr. ALFONSO FELI- DAN MURRAY Bishop aux. of PE GREGORY Rue Benjamin Dublin St. Kevin's, St. Agnes' Ro- Constant, 23 20241 RIO DE JA- ad CRUMLIN - DIJBLIN 12 Ire- NEIRO Brasil America Sud. land Europa

S.E.R. Mons. UGO DONATO Asia BIANCHI Piazza Pascoli 2 61029 Most Rev. DIOSDADO A. TA- URBINO Pesaro Italia Europa. LAMAYAN Archbishop. of Tu- guegarao Archbishop's Residence S.E.R. Mgr. ANTE BOGETIC TUGUEGARAO - CAGAYAN Prilaz Jurja Dobrile 3 51440 PO- Philippines Asia. REC Jugoslavia Europa. informazioni dal mondo

STATI UNITI INDIA le, specialmente in zone rurali e povere. L'impegno centrale sta nel Formazione di Medici Associazione degli trovare metodi da indicare agli inte- ressati nel processo di responsabiliz- in Bioetica Clinica Ospedali Cattolici zazione affinché prendano decisioni, dell' India per il proprio benessere, assistiti, op- portunamente, da specialisti ottenen- do così che acquisiscano coscienza analitica dei fattori che incidono sul- la lora salute e dei rimedi che sono a loro disposizione. L'assunzione di operai provenienti dagli strati sociali I1 Centro di Bioetica Clinica del- * Prospetto informativo (At a più poveri e l'esperienza democrati- l'università di Chicago ha istituito Glance): Fondata dall'australiana ca della partecipazione a livello po- un programma nazionale per la for- Dott.ssa Mary Glowrey, la prima re- polare, sono per essi fondamentali. mazione di medici promotori di ligiosa medico che ha esercitato in Un altro numero della rivista si oc- Bioetica Clinica. A partire dal luglio India, nel 1943, l'Associazione con- cupa dello sviluppo di una politica 1987, per tre anni consecutivi, que- ta oggi quasi 2000 membri effettivi. orientata verso il popolo. sto programma innovatore mette a Esistono vari organi di governo, però disposizione tre borse di studio ogni la maggior parte della direzione or- anno, per formare medici con alcuni dinaria è sostenuta dal Direttore Ese- anni di esperienza, come dirigenti di cutivo. Alcune importanti attività programmi di Bioetica Clinica nel- sono: destinare il materiale sanitario le rispettive Istituzioni di prove- proveniente dal Catholic Medical nienza. Mission Board (New York), fare da CILE I medici borsisti riceveranno S tramite fra i membri e gli organismi Servizio di Assistenza 45.000, più S 7.000 per le spese per- statali, realizzare pubblicazioni, aiu- sonali durante il primo anno di for- tare nell'inserimento professionale, ai Malati mazione nel Centro. Durante i tre promuovere una pianificazione fa- anni successivi, quando i medici so- miliare (un grande problema per no ritornati alle Istituzioni di origi- l'India) suddividere alcuni fondi a ne, continueranno la propria favore della assistenza di base, va- formazione tramite una rete di as- lutare ed appoggiare i diversi progetti L'assistenza ai malati è un impe- sistenza coordinata dal Centro di che vengono proposti, ottenere ma- gno continuo della Chiesa cilena, Bioetica Clinica. teriale di buona qualità, in collabo- che ha difatti istituito allo scopo una Ogni Istituzione di origine riceve- razione con il governo nazionale. Un Pastorale Sanitaria. rà S 45.000 (15.000 S allanno per i forte impegno per il prossimo futu- tre anni) per il sostegno del medico Questa Pastorale s'interessa del- ro ricadrà sulla salutepubblica e sul- la evangelizzazione e della prepara- e per lo sviluppo di un programma l'assistenza primaria. istituzionale di Bioetica Clinica. zione dei malati a ricevere i Recentemente il Centro ha richie- * Dipartimento della Salute Pub- Sacramenti. sto la presentazione di candidati per blica dell'Associazione. Tra le prin- Agisce presso gli ospedali e altri il primo anno (Luglio 1988-Giugno cipali attività primeggia l'organiz- enti sanitari sotto la responsabilità 1989) ai Presidi delle Facoltà di Me- zazione dei corsi, dei seminari, delle del Delegato Episcopale del Dipar- dicina del Nord America, e ai re- tavole rotonde per la formazione del timento della ((Pastorale Ospedalie- sponsabili delle maggiori personale sanitario in campo pubbli- ra e degli Infermi» e presso il organizzazioni sanitarie e Istituti di co, così come la valorizzazione di domicilio degli infermi, a carico del Etica. La corrispondenza relativa va progetti con medesime finalità e la rispettivo parroco. inviata al: promozione di forme terapeutiche in La Crociata del Servizio Volon- sintonia con le necessità e le possi- tario della Caritas Cilena ha orga- Dr. Mark Siegler nizzato il ((Servizio di Assistenza Professor of Medicine bilità locali, (per esempio: le erbe mediche), l'Associazione agisce an- agli Infermi» in collaborazione con Director, Center for Clinica1 Medi- il citato Dipartimento, al fine di cd Ethics che quale punto d'incontro per le di- verse organizzazioni nazionali ed contribuire alla promozione e allo University of Chicago Hospitals sviluppo della Pastorale tra i volon- 5841 S. Maryland Avenue, Box 72 internazionali che lavorano con la medicina pubblica, facendo si che es- tari laici, mediante il loro inserimen- CHICAGO, Illinois 60637 (Tel. to nei Gruppi Ospedalieri e 312-702-1453) U.S.A sa si sviluppi, con serietà, in attività soprattutto nel19AsiaMeridionale. nell'equipe parrocchiale di assisten- za ai malati. Precedentemente la * Tre numeri della rivista dell'As- Scuola Nazionale li prepara con cor- sociazine - Medical Service: «Salute si specializzati, e continuamente li epoterepopolare~preparato dall'é- perfeziona affinché il loro aposto- quipe per la Salute e lo Sviluppo lato sia frutto di amore a Dio e ai Pubblico, traccia la teoria e la pra- loro fratelli e permetta l'incontro tica della promozione sanitaria loca- del malato con Dio. ITALIA za della malattia; zione, come è stato ricordato nel * sostiene la necessità di modifi- Convegno, e I'ACOS chiede a tutti Associazione Cattolica care i programmi di insegnamento i suoi aderenti di assumere in pieno al fine di formare operatori che pen- e sempre più coerentemente questa Operatori Sanitari sino ed agiscano: in termini di sa- responsabilità. (ACOS) lute piuttosto che di malattia, applicandosi a prevenire la malat- Il Convegno di studio e la XXX tia e promuovere la salute così co- INGHILTERRA Giornata Nazionale dell'ACOS, me a curare e riabilitare; a vantaggio svoltisi a Rapallo nei giorni 22/23 della famiglia e della collettività e LONDRA - «AIDS: e 24 maggio 1987 sul tema «AMO- non soltanto del singolo individuo Meeting the comunity RE E SALUTE», hanno visto riu- malato; come membri di una «equi- niti oltre 300 partecipanti pe» sanitaria; contribuendo e ricer- challange ». provenienti da tutta Italia. cando l'utilizzazione più efficace É il titolo di un libro sulla pasto- Secondo gli orientamenti indica- delle risorse finanziarie e materiali rale tra ,i malati che soffrono di ti dal I11 Congresso Nazionale del- disponibili; in considerazione della AIDS. E pubblicato dall'Editrice l'Associazione dell'ottobre 1986 situazione sanitaria del paese e del- San Paolo. Si tratta di una serie di «Per una diversa cultura della salu- la scala di priorità che essa impone. esperienze e opinioni di professio- te», sono state approfondite le te- * Considerando essenziale una nisti e cerca di colmare la lacuna che matiche relative all'impegno degli educazione permanente di tutti gli esiste sul tema. operatori sanitari per un servizio al- operatori sanitari, perché siano in- l'uomo nella sua globalità e per la formati e capaci di informare ed promozione di una vita più umana agire nel campo dell'igiene persona- e più cristiana. le e ambientale e della medicina pre- SPAGNA L'ACOS attenta e sensibile alle ventiva, nelle istituzioni sanitarie, MADRID: «No a I'e- più recenti raccomandazioni, che nelle famiglie, nelle scuole, nei luo- vengono dalle istituzioni mondiali e ghi di lavoro e nella collettività in stensione dell'aborto comunitarie, in ordine allo sforzo genere, invita i centri regionali e i legale H. da compiersi in tutti i paesi per una gruppi locali ACOS a promuovere ((politica dell'ambiente come com- e a partecipare attivamente ad ini- I1 Tribunale Supremo Spagnolo ponente essenziale delle politiche ziative (corsi-convegni-dibattiti- ha respinto la proposta del gover- economiche, industriali agricole e campagne-interventi radio e TV), no socialista di estendere la legge sociali» e per «una presa di coscien- miranti a sviluppare l'educazione dell'aborto anche ai casi economi- za di una delle più grandi sfide del sanitaria. ci. Resta in vigore la legge appro- nostro tempo, intesa a mobilitare * Si propone di agire nelle sedi vata nel 1985 che consente l'aborto cittadini e responsabili per la ricer- competenti, sindacali, politiche, nei casi di pericolo di vita per la ma- ca di soluzioni adeguate)), facendo parlamentari, affinché il Piano sa- dre, malformazione del feto e gra- proprio il magistero della Chiesa, nitario nazionale, non ancora reso vidanza dovuta a violenza carnale espresso nei documenti conciliari e operante, sia finalmente varato e o incesto. dai numerosi appelli di Giovanni possa promuovere gli obiettivi che, Paolo I1 circa i rischi, che gravano in armonia anche con gli obiettivi sull'umanità intera per il modo di- dell'OMS Europa, impegnano i ser- ARGENTINA storto di intendere e di usare il pro- vizi sanitari per il raggiungimento gresso tecnologico, che dovrebbe della meta «salute per tutti». ((Bienvenido Juan Pa- invece mirare al perfezionamento * Ritenendo il funzionamento dei blo 11)). dell'uomo nelle due direzioni del- distretti di base e dei servizi di pre- l'essere e dell'operare; intendendo venzione, strumento essenziale per Uno dei manifesti affissi a Bue- però evitare il rischio di una visio- l'attuazione della difesa della salu- nos Aires, in occasione dell'arrivo ne ristretta ed unilaterale, che po- te e l'educazione sanitaria, incorag- del Papa nella Capitale, il 6 aprile trebbe portare verso una semplice gia e intende appoggiare ogni azione 1987 era così titolato. esaltazione utopistica del ritorno al- periferica tendente a denunciare ca- Con questo saluto, molti profes- la natura o ad una condanna senza renze, inadempienze, ed a promuo- sori, dottori e consiglieri della facol- riserve della tecnica, considerata co- vere lo spazio di intervento degli tà di medicina dell'università di me nemica della natura e dell'uomo, operatori sanitari nella programma- Buenos Aires, esprimevano il loro si propone in concreto: di portare zione e gestione dei servizi stessi. appoggio ai seguenti principi di eti- il suo contributo, partecipando, a li- ca medica: vello locale, regionale e nazionale, Convinta che il miglioramento l) Si alla vita fin dalla concezione all'azione che mira ad eliminare le degli aspetti relativi alla salute, ai 2) Si alla persona umana e in ogni cause del deterioramento ambienta- modelli di vita, alle condizioni am- momento, con uguale dignità dei le, a richiedere interventi sui proces- bientali, all'assistenza sanitaria ri- due sessi. si produttivi con tecnologie pulite e chiede l'intervento di altri settori 3) Si alla famiglia responsabile sicure, a suggerire indirizzi di una della pubblica amministrazione, dei della educazione cultura della salute, fondata sulla gruppi intermedi e l'ampia diffusio- 4) Si al controllo naturale delle prevenzione, sulla educazione alla ni di informazioni per la partecipa- nascite responsabilità dei singoli, delle fa- zione attiva dei singoli e della 5) Si alla fecondazione naturale miglie, delle comunità per compor- informazioni per la partecipazione della donna tamenti sani e equilibrati riguardo attiva dei singoli e della collettività, 6) Si alla purezza e alla castità di all'igiene personale, domestica, cit- I'ACOS dichiara la sua disponibili- vita e di costumi tadina e ad uno stile di vita più so- tà per una fattiva collaborazione 7) Si alla dignità e alla sicurezza brio e rispettoso dei beni naturali. con associazioni professionali pub- nel lavoro Considerando le responsabilità bliche e private, sindacati, volonta- 8) Si alla ricerca entro i limiti della specifiche delle categorie che 1'As- riato, gruppi e movimenti ecclesiali morale sociazione raggruppa: interessati al problema ambiente e 9) Si alla dignità della morte na- * ritiene che la formazione degli salute. turale operatori sanitari di ogni tipo e li- 10) Si alla «immagine e somi- vello è ancora oggi troppo o quasi Educare ed agire per l'annuncio glianza di Dio» di ciascun uomo e solo centrata sulla cura e l'assisten- della salute è azione di evangelizza- ciascuna donna. Due pubblicazioni del nostro dicastero

- mentre la semplice professio- - a livello individuale (testimo- I laici nel ne tende ad un lavoro, la vocazio- nianza); ne eleva all'esercizio di un - a livello comunitario (coordi- «servizio», questo a un ministero, nazione, cooperazione, mezzi mondo della che la tradizione cristiana chiama tecnici); anche «diaconia» .. . che con il pro- - a livello ecclesiale (integrazio- gresso e la tecnica diventa spesso più ne nella pastorale organica della sofferenza e specializzato. Chiesa in armonia coi diversi cari- smi e ministeri) 3. Vocazione e missione dei Laici - apertura, dialogo, comunione della salute con tutti i gruppi. - ha origine dalla sua condizio- ne di battezzato 5. Funzioni professionali dei laici - la testimonianza dei laici avrà Sintesi del documento come campo d'azione più comune Lo sviluppo della scienza e della e significativo, il lavoro, la tecnica, tecnica esige dal laico la formazio- 1. Salute e salvezza le professioni specializzate ne professionale continua; - la vocazione e missione del lai- - onestà e competenza profes- - La vita è un dono di Dio; co sanitario si accosta allo stesso mi- sionale sono condizioni indispensa- - curare l'uomo è porsi al servi- nistero di Cristo, il quale preferisce bili per l'apostolato; zio della vita lavorare nella conversione del cuo- - la funzione del laico nell'assi- - la salute e l'infermità nella vi- re dell'uomo, producendo la guari- stenza agli infermi ha varie espres- sione integrale gione prodigiosa delle sue infermità sioni: - essere sano comporta equi- fisiche. I1 suo apostolato, per tan- . investigazione scientifica librio to, si potrebbe dire ministero parti- . educazione sanitaria colarmente qualificato. . prassi dell'assistenza agli am- 2. Ii ministero o diaconia dell'assi- malati stenza sanitaria 4. I laici e la sollecitudine per gli Infermi 6. Professione e missione dei laici - attenzione particolare, quali- ficata della Chiesa nella sollecitudi- - la sollecitudine verso gli am- - il laico sanitario, con la sua ne verso gli infermi (è una malati è un obbligo per ogni cri- stessa professione, esercita una ve- vocazione) stiano; ra diaconia della carità; - sta al servizio della vita (pro- - sfide nell'attività profes- blemi di eutanasia, aborto, esperi- sionale: mentazioni, obiezione di coscienza - qualifica professionale ecc.. .) - rinnovamento - prende con coscienza i proble- - adattamento, rapporto, re- mi della salute (nuove malattie ali- sponsabilità, disponibilità mentazione.. .) - il grido dei poveri e il - accompagnamento dell'am- carisma malato nella fase finale (servizio con - i propri doni: spirito di fede). - confronto con il Vangelo - revisione 7. Le speranze della Chiesa - identità - credibilità - ricerca, prevenzione, riabili- - relatività tazione; - ampiezza di orizzonti - nella preghiera e nell'eucaristia i laici sanitari troveranno un aiuto 5. Luce sul cammino insostituibile per l'assistenza sanita- ria, che si ispira alla medesima sol- - lo stile di Cristo verso gli lecitudine che Cristo ha per coloro infermi che soffrono. - i religiosi chiamati come Gesù - il laico sanitario deve imitare ad essere presenti nel mondo sa- Maria nella dedizione e nella gene- nitario: rosità; Ella è salutata dalla Chiesa, - annunziare la buona novel- la «Salus Infirmorum)). la ai poveri - sono venuto perché abbia- no la vita - ogni volta che avete fatto queste cose...... - l'avete fatto a me - Va' a anche tu fa lo stesso.

6. I1 segno della vita religiosa - Testimoni di Dio: convertiti a I religiosi nel Dio, trasformati in uomini nuovi, hanno intrapreso questa missione mondo della insieme con gli infermi. - Testimoni di comunione fra- terna: esperienza di Dio, comunio- sofferenza e ne, servizio. 7. Il mondo della salute, luogo di della salute consacrazione

- Consacrati a Dio per il servi- zio agli uomini. Sintesi del documento - Non si tratta di una semplice attività terapeutica. - L'uomo è il centro della vita 1. Interpellanze ai Religiosi (sensibilità, compromessi concreti): - promuovere la vita - una grande schiera di uomini - lottare per la giustizia e donne consacrati nell'arco della - educare alla salute storia al servizio degli infermi. - catechizzare i sani - Data la propria missione si - rendere umana l'assistenza chiedono suggerimenti sul modo di - opzione per i più deboli viverla oggi e come suscitare nuove forme di presenza. 8. Servire gli infermi vuol dire evan- 2. Nuove situazioni gelizzare - Complessità del mondo della - Testimonianza della carità salute: contraddizioni, esperienze. - Annuncio della parola - i1 mondo della salute coinvol- - Celebrazione della fede ge tutta la persona e i suoi valori. - Edificazione della comunità

3. Trasformazioni profonde 9. Compromessi prioritari - maggior dominio della salute - Promuovere un'adeguata for- - nuova visione della salute mazione (teologica, pastorale, - secolarizzazione della società tecnica). - l'ospedale: un crocevia - Rendere più ecclesiale il servi- zio agli infermi: 4. Problemi e sfide per i religiosi - collaborazione dei laici e con i laici - interrogativi: come aiutare og- - coinvolgere la comunità ec- gi l'uomo? clesiale - perdita di protagonismo - Rivedere la propria attività.