Regione: BORSO Provincia: Superfi cie: 33,00 kmq DEL GRAPPA Abitanti: 5.503 Altezza livello/mare: m 279 Frazioni: Sant’Eulalia. Semonzo Distanza dal capoluogo: 47 km COMUNE DI BORSO DEL GRAPPA

ottocentesco - accoppia le da valli talora profonde ed incassate, altre volte più aperte, e dai versanti ammorbiditi. A cominciare da vaghezze del piano a quelle occidente si trova la Valle di S. Felicita che si addentra profondamente nel Massiccio, poi seguono le varie del colle, ai rigori settentrionali incisioni, più che bacini montani, prodotte da torrenti che, a misurata distanza, scendono sul versante il monte oppone”. Il Grappa, meridionale dei monti. La più profonda e caratteristica di queste incisioni è quella dell’Astego, tra Crespano infatti, si presenta come un e Paderno, che taglia verticalmente la regione pedemontana, andando a sfociare nel Musone presso Riese. imponente bastione eretto Il territorio del comune di Borso del Grappa, collocato sul versante sud- quasi a riparo e difesa delle ovest ai piedi del Massiccio, è considerato un importantissimo centro di regioni sottostanti. La posizione attrazione turistica per tutti gli appassionati del volo libero in Europa e nel geografi ca di Borso permette mondo. La morfologia del suolo, a forte pendenza, che porta in breve allo sguardo di spaziare tratto della frazione di Semonzo in pianura ai siti d’involo, fi no a quota 1500 nella pianura immensa con IL VOLO m. lungo il versante del Massiccio del Grappa, favorisce il formarsi di le sue bellezze, con le sue correnti d’aria ascensionali denominate termiche. La particolarità del volo città all’orizzonte, o di salire, LIBERO sta nel fatto che le termiche sono pressoché costanti, sia durante il giorno, per una successione di verdi per cui assicurano ai piloti lunghe ore di volo, sia nel corso dell’anno, pascoli, su, su verso le cime. eliminando così periodi di sosta. A questo si aggiunga la facilità di accesso ai siti d’involo e un ambiente e Giace Borso annidato ai Le rustiche case, raggruppate un panorama unico e inimitabile: tutta la pianura veneta sta sotto le “ali” dei piloti, con ben visibili le città di piedi del Grappa, sulla fascia in soleggiate contrade od Treviso, Venezia, Padova, Vicenza e a nord le vette dolomitiche. prealpina che va dal Brenta al occhieggianti dietro le siepi Piave, disteso fra il Massiccio di orti e lungo stradicciole calcareo alle sue spalle e campestri, fanno rivivere, CENNI le dorsali collinose che si in qualche caso, il buon smorzano dolcemente verso tempo passato. Le borgate STORICI la pianura. “Piaggia amena, sorgono su coni e formazioni 12 - così si esprime un autore sedimentarie, provenienti 13 Regione: Veneto Nei primi anni del secolo decise di stabilire la sua Provincia: Treviso scorso, Giovanni Lunardi, residenza a Borso del Grappa tenore nato a Padova il 4 in una delle più belle ville. Ivi Superficie: 33,00 kmq gennaio 1872, si permise era frequentemente onorato da Abitanti: 5.503 il lusso di contendere al visite illustri, fra le quali Altezza livello/mare: m 279 grande Caruso molte prime Arrigo Boito, Eleonora Duse, Frazioni: Sant’Eulalia. Semonzo GIOVANNI parti su tutti i palcoscenici Arturo Toscanini e vari grandi Distanza dal capoluogo: 47 km più importanti del mondo, artisti di quell’epoca. Nel LUNARDI soprattutto nel repertorio lirico- 1917 la disfatta di Caporetto spinto e drammatico, anche obbligò anche Lunardi, al dal legno di carpino e di nuove attività produttive se a onor del vero Lunardi pari di tanti altri poveri italiani marasca, intagliata dalle più redditizie e l’avvento vantava un repertorio popolato che abitavano quella zona, abili mani del “Piparo” di nuore tecnologie ne da circa sessanta opere. ormai troppo vicina alla prima nelle dimensioni e nelle provocarono la graduale Nel 1906 il Teatro Reale di linea dei combattimenti, ad forme più diverse, decorata scomparsa. Dal desiderio di Budapest lo preferì a Caruso abbandonare la propria casa sempre ad intaglio con non dimenticare la Pipa di e lo “incoronò” primo tenore ed a sfollare nelle campagne assoluto di quel prestigioso padovane. Dopo la fine del LE “PIPE” figure di fiori e di animali Borso, espressione di una teatro. Due anni dopo il conflitto tornarono a fioccargli delle nostre montagne, se parte della nostra tradizione, DI BORSO Metropolitan di New York, varie proposte di lavoro ma il ne trasformò l’uso per il della nostra cultura, della pur di assicurarsi la sua grande tenore padovano aveva fumo in quello di oggetto nostra storia, è nata l’idea di collaborazione, arrivò ad ormai deciso di abbandonare Dopo gli eventi della ornamentale. Quest’arte riproporla il più fedelmente offrirgli una scrittura da 25.000 per sempre le scene. Pochi Grande Guerra nacque, povera e semplice possibile, sostituendone dollari, scrittura che Lunardi mesi prima di morire desiderò originata dalla creatività, diventò la principale il materiale originario con rifiutò in segno di riconoscenza tornare nella Pedemontana del dalla fantasia e dalle fonte di sostentamento la ceramica. Si tratta di un verso il teatro ungherese, il Grappa e proprio a Bassano, necessità economiche di per molte famiglie di prodotto dipinto e decorato quale per tutta risposta lo poco lontano dalla sua amata qualche nostro concittadino, Borso fino agli anni ‘70, a mano, destinato al trattenne triplicandogli lo Borso del Grappa, si spense la Pipa di Borso. Ricavata quando l’insediamento di mercato dell’oggettistica. stipendio. Nel 1905 Lunardi nel 1932 a soli sessant’anni.

12 13 Adagiato in un incantevole nella tela dell’oratorio. Agli dei Mani. “Caio paesaggio montano, Raggiungibile Vettonio Massimo, della Cassanego è il borgo più comodamente sia da tribù Fabia veterano, suggestivo di Borso. Posto Sant’ Eulalia che da IL tornato dal servizio ad un’altitudine di circa Borso, Cassanego è una SARCOFAGO militare, fece costruire 380 m s.m. gode, grazie meta ideale per chi voglia (questo sepolcro) da LOCALITÀ alla sua posizione ed trascorrere qualche ora di DI CAIO vivo per sé e in propria esposizione, di un’ottima relax, non lontano da casa, memoria e per onorare CASSANEGO visuale che spazia nella immersi nella natura e nella VETTONIO (la propria) sepoltura pianura sottostante dal storia. Facile e accessibile con rose e con offerte, Piave al Brenta; com’era a chiunque è il sentiero che lasciò agli abitanti del nel Medioevo, Cassanego, porta alla Madonna del pago misquilense 800 per la particolare Covolo, mentre da gustare sesterzi, affinchè con la conformazione, appare con calma è il percorso rendita di tale somma, come un autonomo panoramico che collega ponessero non meno di e indipendente, isolato Cassanego a Crespano del sedici sesterzi di rose, e, nella sua quiete, e per Grappa, una vera e propia con il resto, volle che gli questo non è difficile delizia. Per gli appassionati si ponessero ogni anno paragonarlo, con i dovuti di trekking, diversi sono i offerte di rose e d’uva e accorgimenti, all’ sentieri che da Cassanego dispose che il sepolcro della pedemontana. raggiungono Campo Croce, fosse accessibile”. Caratteristica è la chiesa nel e quindi il Massiccio del Luogo di conservazione: cuore del colmello, dedicata Grappa. Chiesa di Sant’Eulalia a Sant’Eurosia,raffigurata (saletta adiacente)

14 15 siti internet Proloco [email protected] www.proborsodelgrappa.it INFORMAZIONI Ufficio Turistico [email protected] www.vivereilgrappa.it Municipio [email protected] www.comune.borsodelgrappa.tv.it Polizia Municipale [email protected] www.comune.borsodelgrappa.tv.it

CONTATTI indirizzi e Ufficio Turistico Piazza al Paradiso n. 11 Tel. 0423.910526 UTILI telefoni Proloco Via Monte Grappa n. 15 Tel. 0423.910526 Municipio Piazza G. Marconi n. 10 Tel. 0423.542036 Polizia Municipale Piazza Marconi n. 10 Tel. 0423.914532 Farmacia Via Piave n. 22 Tel. 0423.561145

Marzo/Aprile Expo Trofeo Montegrappa Atterraggio delta Via Caose MANIFESTAZIONI Gustagiro Sede Alpini Semonzo Maggio Rosales Piazza Sant’Eulalia Mostra mercato del “biso” di Borso Piazza Sant’Eulalia EVENTI Giugno Sagra di S. Eurosia Cassanego Luglio Sagra Patronale della Madonna del Carmine Piazza Borso PRINCIPALI Sagra Patronale di Sant’Anna Piazza Sant’Eulalia Agosto Festa del Grappa Località Campocroce Sagra San Rocco Via Molini Settembre Sagra Patronale Sede Alpini Semonzo Ottobre Vindemiales Piazza Sant’Eulalia I Giardini di Halloween Piazza Semonzo Halloween Cup – Spirits in the Sky Campo di Volo Paradiso Novembre Distribuzione Pan Boenk Piazza Sant’Eulalia

14 15 Lunedì dell’angelo Mostra Mercato I Giardini di Halloween Luogo: del “biso de Borso” 31 ottobre dalle 20.00 alle 24.00 Sede Alpini Semonzo Prima quindicina di giugno Luogo: lungo le vie di Organizzazione: Luogo: Piazza Sant’Eulalia Semonzo del Grappa Gruppo Ana Semonzo Organizzazione: Organizzazione: Comitato FESTA Associazione bisicoltori I GIARDINI Festa di Halloween Informazioni: DEL BISO DI Tel 0423 910526 GUSTAGIRO DE BORSO HALLOWEEN [email protected] Lunedì di Pasquetta, nel solco Festa dedicata al prodotto Dolcetto o scherzetto? La notte della tradizione che voleva più tipico di Borso, il “biso”, delle streghe e dei fantasmi la scampagnata in collina o coltivato sulle pendici diventa puro divertimento per in campagna par buttar alto i del Grappa, offerto al adulti e bambini a Semonzo ovi.E’ una ghiotta occasione per visitatore in tutta la sua del Grappa: mappa alla mano, una passeggiata di sette/otto semplice specificità. La chi avrà il coraggio necessario chilometri, la cui partenza festa, che comprende si avventurerà nella magica può avvenire a qualsiasi ora stand gastronomico ed notte all’ombra del Grappa, compresa fra le 9.00 e le esposizione-vendita alla scoperta di antri, caverne 17.30, attraverso i caratteristici da parte dei produttori, e....dolci segreti. colmelli del grazioso paese si svolge sullo sfondo Per i più affamati ci sarà anche pedemontano, gustando i sapori pittoresco della antica pieve uno stand gastronomico dove dei prodotti tipici che si possono di Sant’Eulalia, frazione di rinfrancarsi dalle fatiche della trovare nelle diverse postazioni. Borso del Grappa. caccia al dolcetto!

16 17 car and the presence in New York. He The sarcofagus of takeoff and landing was born in 1872 in of Caio Vettonio areas considered very Padua but in 1905 he The roman Caio safe. decided to move to Vettonio gave before the quiet and beautiful death 800 sesterzi The “Pipes” of Borso HISTORICAL WHAT Borso. He died in (money) to the “BISO DE A characteristic Bassano del Grappa inhabitants of the NOTES TO SEE ornamental object in 1932. BORSO” realized in Borso area to be used for is the traditional the construction of Borso lies at the foot The free flying Cassanego Festival of the most pipe made by wood his own sarcophagus, of Mount Grappa in The free flying sports Cassanego is a typical product in Borso, and decorated with suggestive medieval now in the church of the pre-alpine zone of paragliding and drawings of flowers the so called “biso” hang-gliding have village in Borso, Santa Eulalia, and to between the rivers and animals. Now (pea), to taste and buy. found in Borso, and separated from the buy roses and grapes it is also realized in Sant’Eulalia, the first Brenta and Piave. From in the area around rest of the town. The to put on it. ceramic. fifteen days of June. Borso people can Mount Grappa, a main monument is reach the Grappa’s perfect location. The the church dedicated Giovanni Lunari peak, where there are main reasons for the (Padova 1872 to Santa Eurosia success of this sport both natural beauty – Bassano del Grappa represented in in the environment and historic mementos, 1932) the painting of the around the Mount or just have a look Giovanni Lunardi oratory. Cassanego Grappa are the is the starting point to the pleasantness peculiar weather was the main of the hills on the personality in Borso. of some beautiful and GUSTAGIRO HALLOWEEN conditions that allow exciting excursions: south. The town and the formation of He was a very famous you can follow the GARDENS the surroundings are thermaling conditions tenor, especially a dramatic lyric tenor, path to the sanctuary also characterized during the entire year, in competition with of the Madonna del A seven – eight km path The night of 31st by valleys, like Valle permitting flights lasting even long Caruso. He worked Covolo or the path to through the “colmelli” October, an interesting Felicita, and by hours, the location in many theatres, like (small hills) tasting local treasure hunt through the streams coming from close to the plains, the Royal Theatre of or you can drive up to products. Easter Monday, streets of Semonzo, the Grappa, like the the ease of access to Budapest and the Campo Croce and to any hour from 9.00 to Astego. takeoff locations by Metropolitan Theatre the Grappa’s peak. 17.30, from Semonzo. 16 17 Ristoranti Ristorante Garden Relais Via Caose n. 22 Tel. 0423 910858 www.gardenrelais.it [email protected] Ristorante Montegrappa Via Monte Grappa n. 2 Tel. 0423 561113 www.locandamontegrappa.it Baita Camol Via Gen. Giardino Loc. Campocroce Tel. 0423 567910 Locanda alla Posta Via Viei n. 13 Tel. 0423 910363 ATTIVITÀ Ristorante Chat Qui Rit Via Molinetto n. 136 Tel. 0423 561405 L’Antica Abbazia Via Cenghia n. 82 Tel. 0423 561150 RICETTIVE Tilly’s Via Casale n. 87 Tel. 0423 561418

Alberghi Campocroce Via Monte Grappa n. 28 Loc. Campocroce Tel. 0423 538400 Canal Via Molinetto n. 187 Tel.0423 561165 Albergo Garden Relais*** Via Caose n. 22 Tel. 0423 910858 www.gardenrelais.it [email protected] Albergo Montegrappa** Via Monte Grappa n. 2 Tel. 0423 561113 www.locandamontegrappa.it Locanda alla Posta Via Viei n. 13 Tel. 0423 910363 Tilly’s** Via Casale n. 87 Tel. 0423 561418

Pizzerie Garden Relais Via Caose n. 22 Tel. 0423 910858 www.gardenrelais.it [email protected] L’Antica Abbazia Via Cenghia n. 82 Tel. 0423 561150 Alla Croce Via Molinetto n. 135 Tel. 0423 561476

B&B B&B “Ai Masaroi” Via Casale Nuovo n. 65/g Tel. e Fax 0423 561006 [email protected] B&B “Al Portico degli Ulivi” Via Madonna dell’Aiuto n. 14 Tel. e Fax 0423 930188 [email protected] B&B “Giovanni Lunardi” Piazza Marconi n. 4 Tel. e Fax 0423 561318 [email protected]

Bar Canal Via Molinetto n. 187 Tel.0423 561165 Acquarius Piazza Canal

18 19 Birrerie Birreria Brasserie Strubbe Via Molini n. 52 Tel. 0423 910864 La Taverna Via Molinetto n. 23 Tel. 0423 561288 Locanda alla Posta Via Viei n. 13 Tel. 0423 910363 Asgard Via Martiri n. 30 Tel. 0423 561268 Capocaccia Piazza al Paradiso n. 1 ATTIVITÀ Trattorie Bongiorno Meridiana s.a.s. Via Italo Girardi n. 75 Tel. 0423 910331 RICETTIVE Alla Pergola Via Crosera n. 17 Tel. 0423 561203 Alla Croce Via Molinetto n. 135 Tel. 0423 561476

Agriturismi Ca’ Fossà Via Molinetto Pistorello Mario Loc. Col Serrai Tel. 0423 542074

Appartamenti Appartamenti Silvia Via Bondoli n. 10/11 Tel. 0423 561113 Fax 0423 910262 [email protected] Brotto Mario Via G. da Semonzo n. 12 Tel. e Fax 0423 561501 [email protected] Dalla Zanna Maria Via Cenghia n.54 Tel. 0423 561394 [email protected] Sporting Star Via Molinetto n. 6 Tel. 0423 561113 Fax 0423 910262 [email protected]

Affittacamere Girardi Andrea Via Molinetto n. 187 Tel. 0423 561165 [email protected] The House Via S. Pio x n. 23 Tel. 0423 561113 Fax 0423 910262 [email protected] Boem Annamaria Via Martiri n. 36 Tel. 0423 561338

Osterie Ziliotto Luciano Via Cassanego n. 43 Tel. 0423 561160

18 19 BORSO DEL GRAPPA

20 21 SANT’EULALIA SEMONZO DEL GRAPPA

20 21 Regione: Veneto Provincia: Treviso Superficie: 8,8 kmq Abitanti: 2.117 Altezza livello/mare: min 113, max 377, media 264 Frazioni: - Distanza dal capoluogo: km 43 PROLOCO COMUNE DI CASTELCUCCO CASTELCUCCO

dei Maltraverso e dei Da Lungo la strada che porta a Paderno, si nota sulla destra Castelli che, preso possesso una piccola borgata nella quale spicca la figura di Villa dei rispettivi feudi agli inizi Perusini, splendido esempio di arte settecentesca. del XII secolo, vi edificarono Dal punto di vista storico, i primi proprietari furono i muniti e possenti manieri. Le Medusa, poi il complesso con l’annesso oratorio passò loro vicende furono legate alle alla famiglia Malfatti, quindi ai Perusini d’Asolo, nel 1739. controversie guelfo ghibelline, VILLA Nel 1801 vi dimorò Napoleone Bonaparte, in seguito la divampate in scontri violenti villa passò di mano tra diversi proprietari: prima Mons. allorché le due famiglie si PERUSINI Pietro Basso, poi schierarono sotto le bandiere i Pivetta, quindi il scaligere, contro il fronte guelfo cav. Lucio Pinarello dei Da Camino e dei vescovi dall’inizio del XX secolo. Successivamente di Feltre e di Treviso. Con la proprietà passò ai Filippin ed infine l’inasprirsi delle lotte e con il all’attuale titolare sig. Andreatta, residente a contemporaneo espandersi San Francisco di California. E’ da ricordare della potenza veneziana, Non molti sono i segni che l’an- che ultimamente dimorava nella villa il tichità ha lasciato sul territorio anche i Maltraverso e i Da Castelli videro svanire le noto giornalista e scrittore Sergio Saviane, di Castelcucco. Generoso, scomparso nel 2001. invece, è stato il Medioevo, il loro fortune, finché verso la cui ricordo è rimasto profonda- seconda metà del XIV secolo mente impresso nei toponimi dei due feudi monfumesi poco CENNI e nella storia di questo lembo rimaneva ed il loro destino di “gioiosa” Marca Trevigiana. veniva indissolubilmente legato STORICI A Castelcucco legarono il loro a quello dei possedimenti 22 nome le due nobili famiglie veneziani di terraferma. 23 Regione: Veneto La prima grande restaurazione è si trova sulle pendici meridionali del predicazione, Bartolomeo riuscì a Provincia: Treviso del 1838-1839. Don Primo Aggio Collalto, in una vasta area a prato, convertire al Cristianesimo intere Superficie: 8,8 kmq dà l’aspetto attuale nel 1941-42. in posizione rilevata e alquanto città, ma dovette per questo subire Il vecchio organo, restaurato dal sperduta, nonostante si trovi a soli un atroce martirio: le iconografie lo Abitanti: 2.117 Piaggia (maestro del Callido) nel 600 m dall’innesto con la strada presentano infatti legato ad un albero Altezza livello/mare: min 113, max 377, media 264 1746, è stato sostituito da uno nuovo provinciale Vallorgana. mentre viene scorticato vivo. La Frazioni: - della ditta Tamburini di Crema. Nel In origine era dedicato ai Santi fondazione della primitiva cappella Distanza dal capoluogo: km 43 1976 si provvede al restauro dell’into- Apostoli, ma in seguito alla caduta è molto antica e risale al secolo nacatura esterna, mentre è del 1998 della tirannide degli Ezzelini, VIII; si tratta con tutta probabilità la pavimentazione del lato nord e la avvenuta nel 1260 proprio nel di un’opera longobarda, in quanto Chiesa e canonica formano un cor- Primo Aggio). La chiesa ha solo due sistemazione della canonica. Il pri- giorno della festa liturgica di San nell’area circostante si ha notizia po unico. Attraverso l’osservazione ingressi per il pubblico. Al principale mitivo campanile non è demolito nel Bartolomeo Apostolo, cioè il 24 di una necropoli con numerose della posizione della canonica e si accede attraverso una scalinata 1838, ma incorporato nella chiesa. agosto, fu dedicato appunto a tale tombe longobarde. L’edificio della chiesa si evince che il muro troncata per la presenza della Al suo posto una struttura lignea che Santo, a ricordo dell’importante fatto venne poi ampliato nel 1763, con sud della chiesa coincide con quello strada e di una casa privata distante dura sino al 1910, anno in cui entra storico avvenuto. Per spendere la costruzione dell’attuale aula nord della canonica. Completano appena tre metri dalla gradinata. in funzione l’attuale torre iniziata solo qualche parola sulla figura del esagonale, progettata e realizzata DA l’edificato sul colle il campanile ed In queste condizioni è impossibile sei anni prima. Ultimo interessante Sant’uomo in questione, basti da Angelo Bastasin , che la volle una casa sul lato nord (sempre ampliare la chiesa di San Giorgio sul intervento è stato compiuto in questi ricordare che era uno dei dodici ricoperta da una cupola a vele, VISITARE della parrocchia, opera di don lato sud ed ovest. Sul lato est c’è il ultimi anni dalla soprintendenza ai Apostoli, più volte citato come semicircolare in corrispondenza presbiterio. Unica possibilità è il lato beni culturali e monumentali, con esempio di persona generosa e dell’abside. Internamente l’aula a monte. Per tali motivi si deve ricor- San Giorgio un’opera di restauro conservativo e discepolo leale. Lo stesso Gesù dare che il principale ampliamento è La chiesa arcipretale di San Giorgio di recupero prima della canonica e Cristo non perdeva occasione di fine sec. XVII con i lavori eseguiti sorge sopra un piccolo colle che si poi della chiesa. di lodarlo perché in lui non c’era a rilento. La chiesa è stata terminata eleva di una decina di metri rispetto falsità, egli rappresentava una come ampliamento nel 1692, ma al piano campagna. Sopra questo San Bartolomeo delle principali esigenze della vita ci sono voluti diversi decenni per si trovano la chiesa, la canonica e il L’oratorio di San Bartolomeo, cristiana, quella di camminare concludere i lavori interni, tanto che campanile. popolarmente detto di San Bortol, sempre nella verità. Con la sua l’altare maggiore è del 1729-30

22 23 esagonale è caratterizzata stesso destino di molte altre, tra proprietari; nel 1715 considerando che si tratta di una della chiesa al XII secolo. Si della sua collocazione da modanature in stucco che venendo adibita ad uso militare apparteneva alla famiglia Santa veramente universale, di sa per certo comunque che discosta dalle principali vie presentano una decorazione a motivi e proseguendo poi nel degrado Dall’Armi, in particolare a grandissima fama e venerata alla caduta della tirannide dei di traffico, questo oratorio floreali e due cherubini. e nell’abbandono. Nel 1944, Girolamo Dall’Armi, considerato in tutto il mondo. La troviamo Carraresi di Padova, avvenuta è stato dimenticato per Nel 1945 fu poi rifatta la copertura, quando era ormai talmente anche nella “Divina Commedia” il 13 dicembre 1388, l’edificio fu parecchio tempo, anche da chi mentre nel 1982 vennero realizzati pericolante da essere a rischio di Dante Alighieri, che fece di lei dedicato a Santa Lucia poiché s’incaricava di scrivere la storia lavori di restauro e consolidamento di crollo, la signora Augusta il simbolo della luce spirituale, in quello stesso giorno ricorreva di Castelcucco. Oggi si cerca ordinati dalla Soprintendenza ai Pinarello la donò alla Parrocchia cioè della Grazia illuminante. la sua festa liturgica. Si parla di rivitalizzarlo e di attribuirgli la Monumenti del Veneto. di Castelcucco. La tradizione narra che a Lucia, dunque di una costruzione giusta importanza al pari degli denunciata come cristiana al risalente all’Alto Medioevo, e altri luoghi di culto paesani. San Francesco San Gaetano proconsole romano, siano stati appare fondata l’ipotesi di alcuni Relativamente alle radici Già annesso alla settecentesca L’oratorio di San Gaetano, detto strappati gli occhi, e per questo studiosi che la considerano storiche dell’edificio, l’atto Villa “Perusini”, è situato alle anche Chiesa della Salute, si è da sempre invocata come l’antica sede parrocchiale. Il notarile più antico che si pendici del Col Muson, a trova lungo la strada principale protettrice contro le affezioni nucleo originario dell’edificio di conosca riguarda la visita mezza distanza fra Castelcucco del paese, seminascosto tra un co-fondatore. Nel 1776 passò della vista; tra l’altro il suo stesso Santa Lucia, ricco di storia, era pastorale del 2 giugno 1467, e . La gli edifici adiacenti. E’ sempre ai Signori Meduna, assieme alla nome evoca la luce. simile a quello vecchio di San ma le origini sono sicuramente costruzione dell’oratorio stata sua caratteristica peculiare preziosa pala dell’altare, mentre Nelle iconografie, gli artisti la Bortolo, ed è citato nella visita più antiche, poiché una piccola castelcucchese è antecedente quella di trovarsi all’incrocio nel 1805 risulta appartenere alla raffigurano nell’atto di presentare pastorale del 2 giugno 1467. In donazione elargita alla chiesa al 12 settembre 1752, data tra reti viarie di una certa famiglia Perusini e nel 1875 alla su un bacile gli occhi divelti, seguito la chiesa fu ampliata e di Santa Margherita è attestata in cui il Vicario generale della importanza, come si evince dalla nobile famiglia dei Colbertaldo, come oggetto simbolo del suo modificata, proprio negli anni fra in un documento del 20 giugno Diocesi di Treviso, Monsignor pianta del graticolato romano che aveva “palazzo” a Treviso martirio. il XVI e l’inizio del XVII secolo, 1316. Qualche anno dopo, Alvise Franzogia, per conto del della zona. La costruzione ed Asolo e “sede rurale” a La tradizione tende a fino a raggiungere l’aspetto che un altro documento certifica il Vescovo Giustiniani, concesse iniziale è ipotizzata all’epoca Castelcucco. sottolineare la presenza di una conserva tuttora, come farebbe lascito di due soldi alla chiesa “licenza” di farvi celebrare dell’evangelizzazione operata comunità di frati, ma la carenza intendere la scritta sull’architrave di Santa Margherita da parte Santa Lucia la Santa Messa tutti i giorni. nel Veneto da S. Prosdocimo, nei di prove documentali lascia più della porta laterale. del fu Giovanni Pessato dei Percorrendo la strada verso Durante la Prima Guerra secoli V e VI. spazio alla leggenda che alla Colli di Paderno. Paderno del Grappa, non si può Santa Margherita Mondiale, la chiesetta subì lo La dedicazione alla Madonna storia, la quale fa risalire l’origine delle Grazie potrebbe riferirsi ad evitare di volgere lo sguardo a Si trova nei pressi uno scampato pericolo, la peste sinistra per ammirare la chiesa dell’acquedotto, nell’omonima del XVII secolo, che non colpì di Santa Lucia, ubicata in amena via di Santa Margherita, una Castelcucco. posizione in mezzo al verde laterale della strada che L’area su cui sorge la Chiesetta, e circondata da un piccolo porta verso il vicino comune sita in località Posa, è stata piazzale a prato con alberi di Paderno del Grappa, in storicamente oggetto di secolari. La patrona non ha posizione isolata e terminante 24 vari passaggi di consegne certo bisogno di presentazioni, in un vicolo cieco. A causa 25 abbondavano l’iniziativa e riconoscimento della sua Resti del Castello lo spirito ai imprenditoria qualità, che pende, ancora degli abitanti di questa ben incorniciato, al muro contrada, come dimostrano della sala di lavorazione i molti opifici come i filatoi,le fin dal 1926. Per una cantine sociali, le fornaci. temporanea conservazione IL Va considerato, quindi, del burro esisteva anche una CASEL come un sia pur tardivo direttamente per la massima “Ghiacciaia” con autonoma artigianale, a quella che riconoscimento a quello parte però trasformata nei tre produzione di ghiaccio, solo qualche decennio spirito, il ripristino a scopi prodotti tipici dell’industria come si usava a quei tempi. dopo sarà completamente Premiata Latteria Soc. Le conservativi e museali di casearia e cioè: burro, La lavorazione del latte meccanizzata e a carattere Coop. Va Lungo Muson questa struttura che, nata nel formaggio e ricotta. Il burro non era invece abbinata industriale. Conservare Castelcucco di Asolo 1921, ha cessato l’attività nel veniva ottenuto scremando all’allevamento dei suini, le vestigia di tale così proclama la scritta 1956, benché la cooperativa superficialmente il latte, per perché ogni socio ritirava trasformazione con tutte le ridipinta di fresco sulla sussista ancora. Il latte cui il formaggio che se ne l’estremo residuo di tutto sue luci e le sue ombre è facciata dell’edificio proveniva dall’allevamento ricavava risultava del tipo il ciclo produttivo, cioè lo opera altamente meritoria da che ospita questo della pezzata nera, di semigrasso, assimilabile “scolo”, per l’alimentazione parte della pro Loco locale esempio di archeologia origine olandese, localmente all’Asiago. Dal latticello si del proprio maiale. Visitando che si è impegnata in questa Bus del Diavol industriale e rurale ad un chiamata “burlina”, buona ricavava infine la ricotta. questi locali e soprattutto iniziativa del tutto originale. tempo: un’attività, quella lattifera, la cui produzione Il formaggio subiva anche il grande salone di Se infatti i musei rurali sono lattiero-casearia, di cui veniva conferita da un una salatura a secco in un lavorazione, ci si rende conto ormai numerosissimi, questo era costellata questa Centinaio di soci, per lo locale apposito, chiamato di un’epoca in cui, anche è forse l’unico dedicato zona collinare tra le più più dello stesso comune “salina”, ed una stagionatura per l’agricoltura, i nuovi alla conservazione delle amene della Provincia di di Castelcucco, altri però che non superava però tempi rappresentavano tracce di una attività lattiero- Treviso fin dagli inizi del anche dai comuni limitrofi. mai i dodici mesi. In un passaggio dalla casearia dei tempi andati. XX secolo. E non è da dire La massa di latte conferita quantitativi minori e a solo tradizionale lavorazione Una visita a Castelucco che qui, tra queste colline, veniva in parte rivenduta uso e consumo dei soci a mano, tipicamente risulta quindi quanto mai l’allevamento delle bovine veniva prodotto anche un istruttiva soprattutto per i più da latte fiorisse in modo formaggio speciale del giovani, per i quali tornare particolare, come poteva luogo chiamato “Morlacco”. indietro di pochi decenni essere nelle più ubertose Ma sembra esser stato il significa entrare in un mondo pianure irrigue. Ma se non burro il fiore all’occhiello del tutto sconosciuto. abbondava il latte, esso era di tale produzione stando 24 di ottima qualità e soprattutto ad un “Diploma” di 25 siti Museo [email protected] INFORMAZIONI internet Municipio [email protected] Polizia Municipale [email protected]

indirizzi e Proloco Viale Montegrappa, 1 Tel. 0423 962069 CONTATTI telefoni Museo Via Ru Tel. 338 2305481 Municipio Viale Giovanni XXIII, 2 Tel. 0423 962069 UTILI Polizia Municipale Viale Giovanni XXIII, 2 Tel. 0423 962069 Farmacia Piazzetta Elio Boito Pronto Soccorso dell’ASL 8

MANIFESTAZIONI Aprile Festa di San Giorgio Casel Festa Country Casel Giugno Commedia teatrale Casel Luglio 20° FESTA DELLA BIRRA Piazzale EVENTI Festa di Santa Margherita Oratorio di Santa Margherita Festa di San Gaetano Oratorio di San Gaetano PRINCIPALI Agosto Festa a San Bortolo Oratorio di San Bortolo Dicembre Festa di Santa Lucia Oratorio di Santa Lucia

26 27 Sede della Pro Loco di Nata nel 1985 e Classiche e Castelcucco . cresciuta di anno in intramontabili sagre Nata come “ Latteria anno fino a diventare paesane , dalle Sociale di Castelcucco “ l’evento più importante SAGRE DI antiche origini che dove veniva trasformato il FESTA del comprensorio. SAN GAETANO si tramandano di latte in burro e formaggi. Punto d’incontro generazione in Dopo lunghi anni di DELLA per le nuove e le E DI generazione immutate abbandono , è stato vecchie generazioni, nel tempo . EL CASEL acquistato e riportato agli BIRRA accomunate dalla SAN BORTOLO Si svolgono nel mese antichi splendori dalla Pro volontà di socializzare. di Agosto presso i Loco stessa ( e grazie Si svolge nel secondo locali oratori , al Santo anche all’aiuto delle varie fine settimana di dedicato . Associazioni paesane ) , luglio e attira migliaia Richiamano tutta la che ne ha fatto la propria di visitatori ( anche cittadinanza che si sede ( e magazzino ) , da fuori provincia) sente partecipe e ristrutturando l’intero edificio richiamati dalle desiderosa di rinnovare , creando in un’area ad preziose birre, dal le antiche tradizioni. esso dedicata , un Museo menu prettamente “ vero e proprio dell’antica bavarese “ , il tutto arte del “ casaro “ . Il tutto allietato da gruppi inserito in un contesto musicali di fama incontaminato , al centro nazionale. di vari percorsi agri - naturalistici ben individuati in loco. Da qualche anno è anche punto d’incontro, di svago e di varie manifestazioni culturali per l’intera comunità , quali rappresentazioni teatrali ( anche e soprattutto in dialetto veneto ) , extempore di pittura 26 27 Villa Perusini shaped structure, a was probably built 1316 and in 1467 but Built in the XVIII truss roof and a semi in the V and VI the construction of the century, the villa – circular apse. It is centuries during the building is probably belonged in 1739 to located on the slopes evangelization of precedent. Situated in the Perusini Family of Collalto and it is was the region by San an isolated location, it HISTORICAL WHAT from Asolo. In 1801 it built in the VIII century Prosdocimo. It was was forgot for a long NOTES TO SEE was the residence of during the Longobard probably dedicated time. Napoleon Bonaparte. presence in the to the Madonna of Now it belongs to Mrs area. The numerous the Health in the XVII The “Casel” The history of the town Andreatta living in San Lombard tombs when Castelcucco was The “casel” was an mainly remembers two Francisco in California. located nearby are fortunately not plague important medieval ancient dairy farming, precious proof of that – stricken. families, Maltraverso controlled by a San Giorgio period. It was originally and Da Castelli, who farmers’ cooperative, The archpriest church dedicated to Saints Santa Lucia were the owners of two that operated from of San Giorgio is Apostles: in 1260, the Probably built in the big feuds in the area. 1921 until 1956 in During the contrast located on a 10 metres 24th of August, the XII century, the church Castelcucco. The between the Guelphs – high hill. Near it the church was dedicated was dedicated to products of the farm and the Ghibellines, presbytery and the to the saint of the day, Santa Lucia in 1388, the two families asked belfry. It was restored San Bartolomeo, to the 13th December, to were essentially butter, for protection to the several times and the celebrate the fall of the celebrate the fall of the cheese and ricotta, Scaligeri, against the present structure dates tyranny of Ezzelini. tyranny of Carraresi a soft white unsalted power of Da Camino and from 1941 – 42 by Don from Padua. Lucia cheese, using the the Bishops of Treviso Primo Aggio. San Francesco is the patron saint of milk coming from and Feltre. Oratory annexed to the the Sight; her name the breeding of the San Bartolomeo Villa Perusini. symbolize also the “burlina”, a black pied The oratory of light. cow of Hungarian San Bartolomeo, San Gaetano origin. The “casel” is traditionally called The oratory of San Santa Margherita now an example of San Bortol, presents Gaetano, also called Documents speak industrial and rural a simple rectangular Church of the Health, about the church in Archaeology museum. 28 29 28 29 Ristoranti Albergo Ristorante Pizzeria Montegrappa Via Montegrappa, 8 tel. 0423 563123 Pizzerie Ristornte Pizzeria Collalto Via Collalto, 26 tel. 0423 563139 Trattoria Pizzeria Da Besse Via S. Lucia, 57 tel. 0423 563145

Bar Bavaresco Fabiana Via S. Gaetano, 54 - ATTIVITÀ Bar Al Portego Via del Portego, 12 tel. 0423 563120 Da Evaristo Via S. Gaetano, 1 tel. 0423 563165 RICETTIVE Rock Cafè Strada dei Colli, 2 - Pasticceria San Gaetano Via Ghedina, 1 tel. 0423 563111

B&B Bavaresco Franca Via Rive, 13 tel. 0423 962039

Agriturismi Azienda Agricola Il Colmello Via Costeselle, 3 tel. 0423 545292 Azienda Agricola Al Pioggio Via Pioggio, 3 - museo Proloco Castelcucco Via Rù tel. 338 2305481 HOTEL-RISTORANTE-PIZZERIA RISTORANTE-AGRITURISMO-PIZZERIA MONTEGRAPPA*** - Gazzola Lina COLLALTO - Forner Walter Via Montegrappa, 19 - CASTELCUCCO - TV Via Collalto, 26 - CASTELCUCCO - TV Tel. +39 0423 563123 Tel. +39 0423 563139 [email protected] - www.hotelmontegrappa.it Posti Letto n° 58 Posti Letto n° 14

AFFITTACAMERE - MUSEO PRO LOCO CASTELCUCCO Via Rù - CASTELCUCCO - TV Tel. 338 2305481 - Fax +39 0423 563177 [email protected] Posti Letto n° 8

30 31 CASTELCUCCO

30 31 Regione: Veneto CAVASO Provincia: Treviso Superficie: 18,96 kmq PRO LOCO DEL TOMBA Abitanti: 2.748 Altezza livello/mare: 248 m CAVASO Frazioni: colmelli: Caniezza, Castelcies, Virago, Costalunga, Granigo, Obledo, Vettorazzi, Capovilla, Pieve COMUNE DI CAVASO Distanza dal capoluogo: km 42 : Obledo, Il documento più antico di germanica, sono scesi in della Repubblica di Venezia Canizza, Paveion, Pieve, tutta la Provincia di Treviso, questa vallata forse già dal e compreso nella Podestaria Vettorazzi, Granigo e scolpito su pietra, data al 750 d.C. di Asolo. Dal 1500 in poi a Virago. Due altre località secondo secolo a.C. ed è Uno dei più famosi dei Da Cavaso comincia a fiorire sono incluse nel territorio conservato nella chiesetta Cavaso fu Waiperto I che tutto un complesso di comunale e sono situate di S. Martino di Castelcies. per circa trent’anni sarà una rinomate attività artigianali a sud della valle: si tratta Si tratta di un piccolo blocco delle figure più importanti di che ne faranno uno dei centri di Bocca di Serra e di roccia che su un lato reca Treviso ricoprendola carica commerciali più importanti Castelciès. Ci troviamo una iscrizione in lingua retica di Giudice. Dopo il 1200 del Pedemonte del Grappa. quindi di fronte ad una e sull’altro una iscrizione in lungo il Pedemonte del Infatti, ancor oggi il mercato situazione geogratica ed lingua latina antica. Sempre Grappa diventa potentissima di Cavaso è annoverato tra urbanistica veramente questa chiesa si trova una la famiglia dei Da Romano quelli tradizionali. Un grave particolare tanto da poter lapide dell’epoca dell’impero con i fratelli Alberico ed colpo a questa ripresa fu giustificare l’affermazione Romano dedicata a Ezzelino IV il Tiranno. quello inferto dagli eventi per cui Cavaso si Calpurnio Saturnino, mentre Con la morte dell’ultimo naturali nel 1695 con un distingue per il numero un’altra, rinvenuta nel 1700 discendente dei Da Romano, terribile terremoto e una Il Comune di Cavaso e l’individualità dei suoi tra le rovine del castello di Cavaso passò prima sotto gravissima alluvione che si stende sul fianco colmelli che assumono Castelcies, è attualmente nel l’influenza di Treviso e poi, furono causa di ingenti meridionale del contrafforte talvolta la sionomiadi paesi Museo Civico di Asolo. nel 1300, sotto il Governo danni alla popolazione, al che dal Monte Grappa si dentro il paese. Dopo la caduta dell’impero spinge verso il Piave, ad La Val Cavasia fu abitata Romano inizia per Cavaso un’altitudine che va dai già 7.000-8.000 anni a.C. un momento di vanto ed CENNI 190 ai 1139 metri, ed è dall’uomo preistorico. orgoglio: il Medio Evoe costituito da una serie di Dal 500 a.C. circa era l’epoca dei castelli. I STORICI località, per lo più allineate abitata datribù di origine Conti, che poi si diranno 32 lungo la direttrice Bassano germanica (Celti). “Da Cavaso”, di origine 33 Regione: Veneto S. Martino del XI secolo è stato messo in luce Provincia: Treviso che sorge in vicinanza un affresco del 1541 Superficie: 18,96 kmq dell’area dei castello ad opera di Francesco Abitanti: 2.748 dei Maltraverso, da Milano: un trittico Altezza livello/mare: 248 m distrutto nel 1284. avente al centro S. Frazioni: colmelli: Caniezza, Castelcies, Virago, Entrambi i siti sono Maria Maddalena con Costalunga, Granigo, Obledo, ARTE stati recentemente Cristo e le Pie Donne, Vettorazzi, Capovilla, Pieve restaurati; di e una pala del1747 Distanza dal capoluogo: km 42 E CULTURA particolare importanza rappresentante Cristo agricoltura ed ai folli per grande rilievo la filanda per Tomba fu l’indimenticabile Da un punto di vista l’intervento realizzato sofferente nell’orto dei la lavorazione della lana, la produzione dei filati di luogo del cruento scontro artistico, il territorio all’interno della Getsèmani. Sempre attività che poi scomparve seta, attiva fin dopo il1950 della I Guerra Mondiale di Cavaso conserva chiesa sugli affreschi nel coltello di Obledo e la Latteria Sociale di dove, il 15 Giugno 1918, lentamente. Nonostante soprattutto delle cinquecenteschi troviamo anche tutto, Cavaso seppe Cavaso, che esiste ancora trovò gloria la IV armata belle chiese. La di Marco Da Mel. due ville contigue, risorgere dalla rovina. oggi. Come per il resto italiana detta “del Grappa”. L’oratorio di S. Giorgio entrambe appartenenti Durante il passaggio d’Italia, anche Cavaso A ricordo di tutti i Caduti Pieve, dedicata alla di Napoleone e dopo il risentì della crisi economica della Grande Guerra è Visitazione della (sec. XV), raggiungibile a discendenti della ritorno sotto l’Austria degli dei mercati europei che stata edificata, nei 1961, Beata Vergine Maria solo attraverso un famiglia Bianchi, Asburgo, il lavoro locale fu negli anni 1880 1910 una chiesetta alpina. che sorge, molto suggestivo sentiero- un tempo unica motivo di vanto per questa ridusse e attività artigianali La grande crisi del1929 probabilmente, sul natura, è situato proprietaria. La Villa terra. Si potevano contare e fece conoscere la dura 1936 aggravò di più la castello dei Conti da invece sul colle più antica, ora Premoli, officine di oreficeria, strada dell’emigrazione. La situazione locale, tanto che Cavaso distrutto nei della Bastia che fu è una costruzione fabbriche di cappelli di Prima e la Seconda Guerra nei successivo periodo la residenza dei Da seicentesca a tre piani. feltro, decine di tintorie, un Mondiale non furono certo ci fu un’altra grande 1283. Al suo interno filatoio, due tessitoi, una un balsamo per questo emigrazione. Dai 4400 si può ammirare una Cavaso. Attualmente Di rilievo è la barchessa fabbrica di acquavite e due paese che si trovò ad abitanti del 1880, si scese tavola del1541 dei è sede dei Museo dei con il loggiato. La cave di pietra. Inoltre, alla essere praticamente sulla cosi ai 3900 del1901 e ai pittore Francesco da percorsi storici della seconda e più recente fine del1800 assunsero un linea del fronte e il Monte 2700 attuali. Milano dedicato a S. Valcavasia. Un altro villa, del XVIII, è in stile Giovanni Battista e oratorio degno di nota palladiana. Si dice due pregevoli dipinti di è quello dedicato a che abbia ospitato un Jacopo da Bassano (il Santa Maria Maddalena Doge, da cui la strada Vecchio). A Casteiciès in Obledo. Di questo vicina avrebbe preso il troviamo la piccola e oratorio si hanno notizie nome: ‘Caldoie” Calle 32 suggestiva chiesetta di dal 1475. Al suo interno del Doge. 33 Monte Tomba Oratorio di San Martino Oratorio San Giorgio e Oratory of San Giorgio and Villa Premoli e Villa Il Monte Tomba, posto In località Castelcies é del XII castello della Bastia Castle of the Bastia Bianchi sopra Cavaso, merita sec. e conserva una lapide In località S. Giorgio The oratory was probably Villa Premoli e Villa una visita.Custodisce bilingue, retico-latina, del II sec l’oratorio fu probabilmente built between the XIV and Bianchi. In località Obledo. una graziosa cappella a.C. e una stele funeraria di eretto tra il XIV e XV sec. the XV century. The castle, La prima del ‘600 é a memoriale della prima Calpurnio Saturnino risalente al Il castello è soggetto a situated on the summit of the tre piani, ha un parco, DA guerra mondiale; qui si I sec. d.C. quale traccia della scavi archeologici ma Col della Bastia, was maybe con un antico pozzo VISITARE concentrò un continuo dominazione romana nel nostro non esistono al momento built during the Longobard veneziano, la scuderia e fuoco di artiglieria e fu territorio. All’interno vi sono notizie precise sull’epoca era, in the VII and VIII century. una bella loggia di epoca proprio su queste cime anche numerosi affreschi risalenti dell’insediamento di anteriore. La seconda del al 1568. In vicinanza sorge un is located che gli Austriaci furono una qualsiasi struttura Chiesa di S. Maria XVIII sec. é anch’essa castello distrutto nel 1283. in a valley, the so called respinti dalla gloriosa IV sulla sommità del Col Maddalena a tre piani, con una Valcavasia. The area has ancient armata “del Grappa”. della Bastia.Si ipotizza In località Obledo é citata in grande sala centrale. Oratory of San Martino origins: in the San Martino la presenza di un catasto nel 1475 e conserva Molto danneggiata nella The little church of Castelcies oratory there is the most ancient Mount Tomba insediamento di epoca all’interno un pregevole 1^ guerra mondiale, fu bilingual document of the houses the Rhaetic – Latin On the summit of Mount longobarda verso il VII - VIII affresco del 1541 opera di parzialmente restaurata. , a memorial memorial tablet of the II century Tomba a memorial sec.; è interessante notare Francesco da Milano. tablet written in Raethic and b.C. and a memorial stone chapel and a symbolic come dal Colle della Bastia Villa Premoli and Villa Latin, pre – roman peoples. After belonging to a certain roman white cross dominate the sia possibile controllare Church of Santa Maria Bianchi the roman period, documented Calpurnio Saturnino of the I landscape. In memory agevolmente il fondovalle Maddalena The first one of the XVII by some memorial tablets, the century a.C. The church was of the historic battles nel tratto di strada che in Church of Obledo, it houses century and the second most documented period of the also frescoed in 1568. Next to during the First Wold epoca romana collegava a fresco realized in 1541 by one of the XVIII century. town life was the Medieval Ages the church are ruins of a castle War. Asolo con Padova. Francesco da Milano. Located in Obledo. characterized by the presence of 1283. of many important families like Da Cavaso of Germanic origins, who became owners for a period of the fortress in Onigo, the Maltraversi, who built the Cies castle, the Counts Da Rover, Da Castelli, Da Onigo, until the annexation to the Republic of Venice. 34 35 indirizzi e Municipio Via San Pio X,4 Tel. 0423 94.23.11 Fax 0423 543288 INFORMAZIONI telefoni Vigili Tel. 0423 94.23.19 Biblioteca Tel. 0423 94.23.25 Pro loco Tel. 0423 94.23.27 Parrocchia Tel. 0423 56.21.12 CONTATTI Farmacia Alla Madonna Piazza XIII Martiri N.26 Tel. 0423562125 Della Salute Dr. Umberto Pianezzola UTILI Scuola Elementare Piazza Pieve Tel. 0423 562123

Ville e Palazzi Ville e Palazzi Villa Premoli (in località Obledo) Villa Bianchi (in località Obledo) Chiese e SITI DI altri edifici Oratorio di San Martino (in località Castelcies) INTERESSE religiosi Chiesa di Santa Maria Maddalena (in località Obledo) cavasiensi ARTISTICO Monte Monte Tomba

34 35 Trattorie Trattoria Rifugio Da Miet Via General Angelica, 32 tel. 0423 563644 Sartor Valerio Trattoria Da Rosso Via Laste’, 10 tel. 0423 562352 Trattoria Bar Olimpic Via Valcavasia, 30 tel. 0423 562187

Pizzerie Pizzeria Da Volpe Snc Via San Pio X, 69 tel. 0423 562120 ATTIVITÀ Pizzeria Tennis Basso Pietro Via San Pio X, 241 tel. 0423 562228 Spaghetti club pizzeria Da Rodi Via P. Pieve, 6 tel. 0423 562233 RICETTIVE Bar Birreria Olimpic Via Valcavasia, 30 tel. 0423 562119 Bar Bramezza Piazza XIII Martiri, 5 tel. 0423 562390 Bar Allo Stadio Via Guglielmo Marconi, 37 tel. 0423 562207

Ristoranti Corro’ Michele Azienda Agricola Via San Giorgio, 9 tel. 0423 543399 Ristorante Bellavista Locanda e Zimmer Via Castellana, 34 tel. 0423 545123

36 37 CAVASO DEL TOMBA

36 37 Regione: Veneto CRESPANO Provincia: Treviso Superficie: 17,86 kmq DEL GRAPPA Abitanti: 4.731 Altezza livello/mare: m 300 Frazioni: - Distanza dal capoluogo: 43 km COMUNE CRESPANO DEL GRAPPA

il Veneto nel X sec. a.C. non In particolare ebbe vita anche a Crespano una rigogliosissima e caratteristica arte laniera. Crespano e Cavaso erano lasciarono tracce a Crespano, i centri lanieri più importanti in questa regioni: mentre Cavaso si distingueva per il numero rilevantissimo di panni di mentre diversi sono i segni lasciati genere popolare, Crespano primeggiava per la lavorazione di pregio e la qualità dei tessuti che nulla avevano da dalla seguente colonizzazione invidiare a quelli autentici inglesi, olandesi e francesi. Molti sono i documenti scritti di questa importante attività e tante romana. I documenti scritti più sono state le ostilità dei Trevigiani concorrenti. Ma la lavorazione laniera a Crespano riuscì comunque a svilupparsi tanto antichi si riferiscono al XI sec. che i prodotti crespanesi varcarono l’Adriatico, raggiungendo i porti dalmati, albanesi, ionici, ma anche oltre, come quelli in pieno tempo ezzeliniano. lontani dell’Egeo, Costantinopoli, Sallonica, Cipro, Il Cairo e altri ancora. Nella prima metà del Settecento Crespano Dopo la sconfitta di Ezzelino il si trasforma in un generale cantiere di lavoro potendo dare occupazione a molti dei suoi 2146 abitanti che operavano Tiranno, Crespano fu occupata soprattutto a domicilio più che nelle fabbriche dove c’erano pochi addetti a particolari momenti della lavorazione dai Trevigiani. Il paese venne del prodotto. L’attività laniera diede la possibilità a Crespano di affrontare la devastazione portata dal violentissimo escluso dalle scorrerie ed invasioni terremoto del 1695. Fa parte della storia di Crespano anche l’antico mercato sorto inizialmente nel 1787 come fiera barbariche ma subì comunque franca ogni secondo lunedì del mese, per passare poi nel 1799 a mercato settimanale sempre di lunedì. Dal secolo anni di lotte tra i diversi eserciti scorso il giorno di mercato è stato spostato alla domenica ed è presente tutt’oggi. Il mercato si svolge nella piazza in guerra fra loro per il controllo principale di S. Marco occupando anche le vie adiacenti fino alla piazza Martiri del Grappa (antistante il Municipio). A dell’entroterra veneto: gli Scaligeri, testimonianza delle difficoltà nella storia di Crespano ad ottenere il suo mercato si può tutt’oggi ammirare, nella zona a Il toponimo di Crespano i Veneziani, gli Ungheresi, i nord della piazza, una colonna col leone di S. Marco con un’iscrizione celebrativa che porta la data del 1795. La storia sembrerebbe derivare dal nome Carraresi. Nel 1388 Crespano di Crespano è tristemente ricca anche di episodi inerenti alla Grande Guerra vivendo le tragiche vicende legate alle proprio Crispianus, probabile passò sotto la protezione della battaglie combattute sul Monte Grappa e nel paese (in particolare nel periodo della Resistenza). proprietario di queste terre in Serenissima, venendo inclusa epoca romana. I primi insediamenti nella podesteria di Asolo. Questo CENNI umani risalgono all’età Paleolitica. favorì un discreto sviluppo del Da questa, si passa alle paese che raggiunse il suo apice STORICI popolazione dell’età Neolitica. nel XVII sec. grazie soprattutto alle 38 I Paleoveneti che occuparono attività industriali ed artigianali. 39 Regione: Veneto Chiesa di San Pancrazio di Sant’Eulalia. A fianco Provincia: Treviso Viene considerata la prima dell’edificio sorge il parrocchiale di Crespano, campanile che ha la base Superficie: 17,86 kmq pare infatti fosse già del 1400 e una pregevole Abitanti: 4.731 presente nel VI sec. La cupola ottagonale di fattura Altezza livello/mare: m 300 costruzione presenta un successiva (probabilmente Frazioni: - LE pregevole rosone romanico. rinascimentale). Il corpo Distanza dal capoluogo: 43 km All’interno è collocato un centrale è del 1700. CHIESE prezioso crocifisso ligneo di età rinascimentale. Chiesa di San Paolo una pedemontana ed parzialmente dispersa E’ del sec. XII e fu parrocchiale una terza pianeggiante con il violentissimo Vecchia Parocchiale del paese S. Paolo del interrotta da tre rialzi. terremoto avvenuto nel di S. Marco Lastego fino al 1488 quando Le molte strade, e 1695; testimonianza di Le prime tracce questo si unì alla parrocchia i suggestivi sentieri questo è la presenza di documentate di questa di Crespano. Di impianto permettono al villeggiante mulini lungo il suo corso) chiesa risalgono al medioevale, viene considerata di godere e ammirare la e quello della Madonna 1297 la quale risulta alle uno dei luoghi di culto più bellezza del luogo, sia del Covolo. dipendenze della Pieve antichi dell’Alto Veneto. INTRODUZIONE andando verso la pianura Il clima di Crespano è sia verso la montagna ottimo: gli inverni sono Crespano occupa la Dei torrenti che miti grazie all’azione parte centrale dell’alta percorrono il paese protettiva delle pianura veneta. Il territorio sono da prendere in montagne; le estati sono comprende una zona considerazione il torrente moderatamente calde, montana (infatti i suoi Lastego (che un tempo godendo della frescura confini partono dalla si pensa avesse più serotina e mattutina delle Cima del Monte Grappa), acqua probabilmente, Prealpi.

38 39 Chiesa Arcipretale di La Piazza al campanile di piazza di Riposo voluti nel 1860 Casa Don Bosco: San Marco Agli inizi del ‘700, S.Marco a Venezia. da Francesco Aita per Centro don Paolo Il duomo è opera dato l’aumento della Nel lato sud una casa testamento. Chiavacci dell’architetto Giorgio popolazione, la maggior dominicale accoglieva Il lato nord presentava Nata per volontà di Don Massari di Venezia. La ricchezza e il maggior e accoglie tutt’ora la inizialmente una serie di Paolo Chiavacci su una prima pietra fu messa benessere economico canonica. Vicino ad essa botteghe poi demolite casetta di montagna a dimora nel 1732 e fu DA e sociale, i crespanesi nel 1864 su progetto di per dar maggior visibilità proprietà del padre ed consacrata nel 1766. La sentirono la necessità di Giuseppe Segusini una ai palazzi già prima utilizzata inizialmente costruzione è a navata VISITARE una chiesa più capiente vecchia abitazione fece presenti dietro tra cui come casa per gli unica e al suo interno e quindi di una piazza posto ad una serie di l’allora Villa Marangoni- esercizi spirituali ma possiede un pregevole più grande. Venne botteghe. In posizione De Martini-Cassani, divenuta ben presto calco in gesso di Antonio quindi acquistato un centrale venne sistemata ovvero l’attuale “Palazzo centro per corsi di Canova raffigurante la terreno vicino alla chiesa una bottega del caffé Reale”, che ospita orientamento, di studio Pietà, degli affreschi di e alla piazza già presenti (ora “Caffè Canova”) la biblioteca, la Sala o di aggiornamento. Jacopo Guarana (allievo e iniziati i lavori. con portico in stile Consiliare, il Museo della Nel 1972 iniziarono i del Tiepolo) e due Il lato est presenta neoclassico . Grande Guerra e corsi “incontri con la affreschi del De Min. Le costruzioni dall’aspetto Nel lato ovest presenta sede di numerose natura” alternandosi due balconate in legno ottocentesco (è l’attuale un palazzo del associazioni socio- così corsi di formazione sono opera dei nonni di sede della banda settecento sede della ricreative. naturalistica, sociale, A. Canova, gli Zardo detti filarmonica del paese). farmacia; il vicino arco Di fronte alla chiesa è religiosa e culturali. Fantolin. All’esterno, sulla Il ben alto campanile e cancello di entrata a presente una fontana E’ situata a 594 facciate, sono poste le è stato realizzato dal palazzo Aita-Melchiori dalle forme sobrie ed m di altezza sul due statue dei Santi a cui crespanese Angelo divenne l’ingresso del eleganti regalata da Massiccio del Grappa, è dedicata la chiesa: Zardo nel 1900 ispirato nuovo ospedale e Casa mons. Sartori Canova. aprendosi davanti S. Marco e S. Pancrazio. sulla pianura veneta offrendo un panorama eccezionale e godendo di un “microclima” privilegiato. Dotata di una cinquantina di camere, una sala da pranzo, una sala per incontri ed assemblee con capacità di ospitare 40 41 oltre 150 persone, una Santuario della Madonna il progetto di quello che è Cima Grappa Villa Manfrotto con i loro pozzi, due cappellina (dove sono del Covolo poi l’attuale Santuario della I confini del Comune di Canal e Gherla dei quali ancora con presenti le spoglie Si narra che fu proprio Madonna del Covolo. Lo Crespano arrivano fino alla La Gherla, insediamento acqua. A testimonianza di Don Paolo), una per preciso desiderio disegnò sulle fattezze del Cima del Monte Grappa abitativo molto antico del continuo contendersi biblioteca-museo che della Madonna apparsa Pantheon di Roma. A sud (1779 slm). Dal Santuario (alcuni documenti lo della giurisdizione delle spazia dalla religione nel tredicesimo secolo ad del Santuario, lungo la valle della Madonna del Covolo menzionano già nel XI parrocchie di Crespano e alle scienze naturali, una pastorella sordomuta che viene oggi chiamata parte la mulattiera che porta a sec.) si articola lungo Sant’Eulalia della Gherla, un osservatorio che venne costruita la della Madonna si trova la Cima Grappa usata in tempo la stretta stradina che vi è tutt’oggi una pietra astronomico, un Chiesa del Covolo affinché SORGENTE DEI TRE BUSI. di guerra dai nostri soldati. sale verso le montagne, segnante il confine tra i planetario, un divenisse parafulmine In questo luogo sarebbe Sempre dal Covolo ma anche con tante piccole corti. due paesi contrassegnata laboratorio per la e calamità per le genti apparsa per la prima volta da altri punti del territorio di La Gherla, coltello da una croce e da un lavorazine della di Crespano (in quel la Madonna alla pastorella Crespano partono sentieri suddiviso fra Crespano monogramma (punto ceramica, un orto momento Crespano era e avrebbe lasciato questo che portano al Massiccio e Sant’Eulalia, presenta il conosciuto come il botanico, aule di sotto il dominio degli segno mettendo tre dita del Grappa. A Cima Grappa suo aspetto nobile anche confine della croce). E’ botanica, di mineralogia Ezzelini). Tutti i crespanesi nella roccia da cui ancora si trova il noto Sacrario grazie alla presenza documentato che, durante e di chimica, un museo e non solo si misero a oggi sgorga l’acqua che Monumentale (caduti italiani, della villa settecentesca i funerali, il povero defunto di strumenti astronomici lavoro per la costruzione al tempo sarebbe servita austriaci, ungheresi, slavi) con (VILLA MANFROTTO venisse accompagnato del passato e il parco della chiesa. Essa nel per la costruzione della il sacello della Madonnina CANAL) che è ricca di dal parroco di Crespano geologico del Grappa. corso dei secoli subì molte chiesa. A destra dei del Grappa e la Via Eroica, spunti artistici (l’elegante fino alla croce di confine All’esterno è presente modifiche, ampliamenti, “tre busi” vi è una grotta oltre che trovare molte altre foresteria, edifici di linea e poi accolto dal parroco un lariceto con molte ristrutturazioni dovuti a chiamata “GROTTA DELLE testimonianze della Grande semplice interrotti da un di Sant’Eulalia che lo piante conifere e danni causati da massi GUANE”che si rifà ad una Guerra (museo storico elegante e arioso loggiato accompagnava alla latifoglie che costituisce caduti dalla montagna fantasia popolare che della guerra, galleria Vittorio neoclassico, oratorio più vicina chiesa per le il parco nel quale finché nel diciannovesimo racconta la storia delle dee Emanuele III, monumento al seicentesco dedicato esequie. si possono notare secolo Antonio Canova fece aquane così chiamate. Partigiano, etc) all’Assunta, barchessa l’anfiteatro costruito ad ampi archi adibita a manualmente da don vinaia e cantina). La villa è Paolo e un laghetto tutt’oggi proprietà privata realizzato ad opera degli della famiglia Canal. alpini. Da casa Don Oltre la villa si possono Paolo parte il “Sentiero ammirare tre archi: sono Natura” dedicato a Don l’ingresso ai cortili di case Paolo e promosso dalla coloniche conservate Regione Veneto. quasi integre nel tempo 40 41 siti Comune www.comune.crespano.tv.it [email protected] INFORMAZIONI internet Biblioteca [email protected] Pro Loco [email protected]

indirizzi e Municipio Via IV Novembre, 31 tel. 0423 930300 CONTATTI telefoni Biblioteca Piazza S. Marco, 28 tel. 0423 538516 Santuario Covolo Via Covolo, 148 tel. 0423 53206 UTILI Comunità Montana Via Molinetto, 17 tel. 0423 53036 Corpo Forestale dello Stato Via Molinetto, 17 tel. 0423 53243 Protezione Civile - AVAB tel. 118 Soccorso Alpino Via Monte Grappa tel. 0423 538741 Distretto Socio-Sanitario Via IV Novembre tel. 0423 526202 Carabinieri Via Monte Grappa, 49 tel. 0423 53095 Festa Di San Paolo 25 gennaio e week-end vicini Chiesetta San Paolo MANIFESTAZIONI Gennaio “A Brusar A Vecia” 5 gennaio Via 24 Maggio Febbraio Carnevale Dei Bambini Ultimo Sabato di Carnevale Piazza San Marco “A Trar Alt I Ovi” Pasquetta Via Covolo Marzo-Aprile EVENTI Festa Di San Marco 25 Aprile e week-end vicini Piazza San Marco PRINCIPALI Giugno Crespano A Tutta Birra Giardini Pubblici Festa Al “Castegner Dea Meta’ Luglio Localita’ Castegner Luglio Madonetta” Dea Madonetta Serate Danzanti Venerdì e Sabato Giardini Pubblici Cerimonia Commemorativa 1° Domenica Agosto Cima Grappa di Agosto Serate Danzanti Venerdì e Sabato Giardini Pubblici Settembre Sagra Al Covolo 8 Settembre Localita’ Covolo

Ottobre-Novembre “Marronata” Week-end Ottobre e 1° Novembre Piazza San Marco

42 Dicembre Mercatino Di Natale Week-end prima di Natale Palazzo Reale - Piazza San Marco 43 nel loro modo semplice combinato di luci, e simpatico. Durante la suoni, le ombre degli giornata i partecipanti in alberi e le stelle cerchio si lanciavano le del cielo. La birra A TRAR uova e il divertimento stava FESTA CRESPANO fa da padrona alla nel fatto che una o più festa, selezionata ALT uova del bel cesto colorato DI SAN A TUTTA accuratamente e SERATE I OVI erano non sode perciò il MARCO BIRRA accompagnata DANZANTI malcapitato che non aveva da piatti che, a una buona presa e le nostro parere, Le serate d’estate sono di solito Nella tradizione lasciava cadere, quanto Il 25 aprile è festa E’ la neonata delle ben si abbinano: caratterizzate da un clima caldo tramandataci dai nostri meno si sporcava i piedi Nazionale per ricordare la feste della Pro loco churrasco (il nostro e afoso ed è per questo che nonni, genitori e forse con l’uovo. Liberazione; è però anche visto che la prima piatto forte), wrustel l’associazione Pro loco ha pensato vissuta anche da qualcuno Noi con questa festa il giorno di San Marco. edizione è stata e crauti, piadina. di rendere queste serate non solo di noi c’è la classica festa desideriamo ricordare un Questo Santo è il patrono realizzata proprio nel Naturalmente il tutto più sopportabili ma anche divertenti fatta il giorno di Pasquetta po’ quel modo di divertirsi di Crespano del Grappa ed 2007. Una festa della è accompagnato da organizzando in alcuni week end (Lunedì dell’ Angelo). semplice ma coinvolgente, è per questo motivo che la birra a Crespano musica che fa la Festa La tipica domanda che infatti in un prato di una pro loco da anni (è la festa mancava e molti la ancora più festa. di luglio e agosto le così battezzate ci si faceva quando si antica casa gentilmente più “vecchia” realizzata desideravano così Serate Danzanti sotto la frescura avvicinavano quei giorno prestatoci da un illustre dalla nostra associazione) il nostro gruppo ha offerta dagl’alberi dei giardini era (in dialetto): ”dove crespanese (il Conte Canal) organizza una festa con pensato di organizzarla pubblici. La musica in questo vetu stò ano a trar alti situato in Via Covolo, che uno stand enogastronomico ma volevamo dargli contesto è la protagonista e la ovi?” Era infatti usanza offre una bellissima veduta vario e con intrattenimento qualcosa di diverso. pista da ballo dei giardini permette con la famiglia, parenti e dall’alto (circa 500 msl) musicale. Il luogo varia Per questo invece di ad ognuno di noi di diventare amici fare una gita fuori di Crespano e di tutta a seconda dell’annata: organizzarla sotto esso stesso protagonista. Per poi porta, soprattutto nelle la pianura sottostante, nel teatro tenda situato un tendone abbiamo riprendersi dalle fatiche ci sono nostre vicine montagne, allestiamo dei gazebi ed nel cortile posteriore del deciso di realizzarla bevande fresche e qualche piatto per ed organizzare un pic nic una cucina per pranzare Palazzo Reale che si trova nei giardini pubblici uno spuntino veloce. Se non si vuole dove il piatto forte erano all’aperto in compagnia. in Piazza S. Marco oppure conferendogli così ballare si può stare comodamente proprio le uova sode che in Naturalmente non mancano nei giardini pubblici situati un’atmosfera più seduti ad ascoltare la musica: alcuni casi il giorno prima le uova sode colorate……e sempre nel centro cittadino. fresca, nuova e per il venerdì c’è musica moderna, o il giorno stesso i bambini forse anche quelle non Il periodo: il 25 aprile e i certi versi magica commerciale con dj e il sabato ballo si divertivano a colorare sode! giorni vicini a questa data. grazie all’effetto liscio con orchestre varie. 42 43 Museo della Grande Guerra - c/o Palazzo Reale – Piazza San Marco Temporaneamente chiuso. (per informazioni chiamare la sede municipale) Centro di Documentazione Monte Grappa - c/o Palazzo Reale – Piazza San Marco Apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 SITI DI Sacrario Monumentale, Museo Storico della Guerra, Galleria Vittorio Emanuele III Cima Grappa – 0423 544840 INTERESSE Apertura del Museo: tutto l’anno 8-12 e 13.30-18 NATURALE Biblioteca Comunale - c/o Palazzo Reale – Piazza San Marco – 0423 538516 Apertura: dal lunedì la venerdì dalle 15 alle 19 Giardino Vegetazionale Astego - Via Valderoa – Località Castegner Dea Madonetta Apertura: dal lunedì al venerdì 8-12 e 13-17 (il venerdì chiude alle 16) sabato e domenica 9-12 e 13.30 18 Per visite gratuite guidate contattare il 340 4823384 Alveare del Grappa - Fattoria Didattica - Via Covolo - 0423 53555 Per informazioni: 0423 53555 e 347 4478492 [email protected] www. cmgrappa.gov.it/Prodotti/Miele.htm Val De Roa – Fattoria Didattica - Via Valderoa, 32 Per informazioni: 0423 538085 e 334 3346569 [email protected] www.agriturismovalderoa.com Centro incontri con la Natura Don Paolo Chiavacci - Via Santa Lucia Per informazioni: 0423 934111 - www.centronatura.org

44 45 ITINERARIO 1

DALLA GHERLA A CASA DON BOSCO Questo percorso parte dalla località Gherla, al confine con il Comune di Borso del Grappa. Percorrendo Via Gherla ammirando così Villa Manfrotto Canal, si imbocca Via S. Lucia e si arriva fino a casa Don Bosco. Dal capitello di via S. Lucia (restaurato dalla pittrice Dalma Bresolin) si imbocca via Montenero alla fine della quale si trova Villa Favero con un 1 parco lussureggiante. 2 Nella vicina casa colonica 3 abitavano nel 1700 i 4 nonni e la mamma di 5 Antonio Canova dai quali imparò l’arte dell’intarsio 44 e della decorazione. 45 importanti aziende laniere) è passata poi in eredità alla moglie del conte Filippo Canal che ne fece un albergo per così sfruttare le acque termali benefiche che vi si trovavano. ITINERARIO Venne costruito nella sommità della collina un Belvedere 2 (tutt’oggi presente). Nel 1886 divenne sede di un collegio DALLA PIOVEGA 1 proprietà delle suore di S. AL COVOLO 2 Maria Bambina. Ora è sede Partendo dal confine con il 3 di alcune classi della Scuola comune di Fonte (determinato 4 Alberghiera di Castelfranco dalla via Piovega, via 5 Veneto. Salendo sempre pubblica ritenuta di origine 6 verso nord, imboccando romanica) salendo verso 7 prima Via Montegrappa il centro di Crespano, alla 8 e poi Via Madonna del fine della zona industriale si 9 Covolo, accostando i capitelli imbocca via S.Paolo dov’è 10 rappresentanti la Via Crucis, si presente l’antica chiesa 11 arriva prima alla sorgente dei 12 parrocchiale dedicata alla “Tre Busi” e poi al Santuario 13 conversione del Santo. della Madonna del Covolo. Continuando per questa via si arriva a via Acque dove un tempo l’acqua ferruginosa che usciva da una sorgente qui presente veniva bevuta come medicamento. Riprendendo direzione nord si incontra il Collegio Femminile che dopo essere stata una abitazione privata della 46 famiglia Biotti (una delle più 47 imboccando via XI Febbraio si può ammirare l’antico campanile della vecchia parrocchiale di S. Marco. Seguendo 1 la strada principale a 2 ITINERARIO destra si può notare la 3 3 recente realizzazione di un 4 terrapieno sul “Mardjon” 5 dove è presente un 6 PER LA STRADA DEL percorso a piedi che porta 7 MOLINETTO AL CUORE fin sotto il ben noto ponte 8 DELLA CITTA’ sul Lastego. Proseguendo 9 Partendo dalla Gherla per Via S. Pancrazio, 10 si percorre la strada imboccando una piccola provinciale del Molinetto. stradina a destra si và Arrivati in via IV Novembre verso il cimitero e quindi si vede a sinistra il alla chiesa di S.Pancrazio. Municipio, a destra il Continuando a percorrere piazzale “Martiri del Via S.Pancrazio si Grappa” con il monumento attraversa il ponte sul al partigiano. Poco Lastego che segna Il più avanti a destra c’è confine con il Comune di l’ingresso all’ospedale “F. Paderno del Grappa. Aita” e poi il Monumento ai Caduti. Poco più avanti sulla destra un tempo sorgeva la famosa vecchia filanda di seta dei Rossi (di fronte è presente anche l’antica casa). Continuando si arriva a piazza S.Marco con il duomo in centro. 46 Alla fine della piazza 47 che portava tra i rami un quadretto della Madonna del Covolo. Ogni anno a metà luglio viene organizzata una festa da parte ITINERARIO del Gruppo Alpini che diede il nome al luogo. 4 Sempre in questa località si trova il TRA POGGI E BOSCHI Giardino Vegetazionale Partendo da Via S. Astego dove si possono Carlo salendo verso vedere e conoscere nord si incontra a molte specie vegetali destra il palazzo e l’ambiente nel quale Chiavacci (con un queste vivono, dalla ingresso anche da Cima del Grappa fino via Piemonte) nel alla Pedemontana, quale morì nel 1918 grazie ad una Umberto di Savoia successione di 16 Aosta Conte di Salemi. terrazze rappresentanti Proseguendo poi verso in modo schematico la est, immettendosi in via sequenza dei principali S. Pancrazio si trova a ambienti naturalistici. sinistra via Valderoa. Imboccando questa strada che porta alla frescura dei boschi si arriva al “Castegner dea Madoneta” così chiamato perché fin dal 1946 esisteva al centro dell’attuale radura un 48 castagno secolare 49 to the industrial and Old Parish church Antonio Canova’s plaster more than 150 people Mount Grappa (1779 m) artisan activities. The most of San Marco Deposition from the Cross; and presents many useful The sanctuary of the important activity was the Documented for the fist Zardo’s wooden balconies structures like a library Madonna del Covolo is wool working, producing time in 1297, it belonged to ( the Zardos were Canova’s – museum, a planetarium, the starting point of the a lot of high – quality the parish of Sant’Eulalia. grandparents). On the a ceramic laboratory, “mulattiera”, a military HISTORICAL products. Typical and The main body was built in façade the statues of Saint a botanical garden, a mule track used by Italian traditional of the town is the XVIII century, the belfry Mark and Saint Pancras. chapel housing the mortal soldier to reach the top in the XV century. remains of Don Paolo. of the mountain. In Cima NOTES the old market, that takes The square Outside, a larch grove, an Grappa there are now the place every Sunday in the Church of San Paolo Extended in the XVIII amphitheatre realized by Mausoleum built in 1935 centre. The history of the Built in the XII century, it century, it is encircled by Don Paolo and a little lake. to honour the Fallen of the Crespano takes its name town is also characterized from Crispianus, a roman was the parish church of XIX – century buildings First World War, the votive by battles during the First San Paolo del Lastego until on the east side, the The Sanctuary of the chapel built in honour of landowner, even though World War. the first settlement in 1488 when this little town presbytery and many old Madonna del Covolo the Madonnina of The was annexed to the parish shops (in the centre the The first oratory was Grappa, the “Via Eroica” the area dates from the of Crespano. It is one of the coffee shop, now “Caffè founded in the XII century (“heroic way”) that leads Palaeolithic. The oldest oldest place of worship in Canova”) on the south, a to celebrate the apparition from the chapel to the written documents witness Veneto. XVIII - century building on of the Virgin Mary to “Portale di Roma” (“the the period controlled by the west side. Near to the a young deaf – and Rome portal”, the first Ezzelino, in the XI century. Archpriest Church church, the 1900 belfry – dumb shepherdess. The monumental entrance to After the defeat of the of San Marco realized by Angelo Zardo church was to protect the the chapel), the Vittorio tyrant, Crespano was WHAT The cathedral was planned from Crespano an inspired inhabitants of Crespano Emanuele III gallery, and characterized by many TO SEE by the Venetian architect by the belfry of Saint Mark ruled in that period by other monuments. contrasts between the Giorgio Massari. The in Venice. Ezzelini. The present shrine Lords of the area until the works started in 1735 and was built between 1804 Villa Manfrotto Canal and annexation to the Republic Church of San finished in 1762. Works Don Bosco’s house: Don and 1809 and it was a Gherla of Venice. Crespano Pancrazio by world – famous artists Paolo Chiavacci centre. design by Canova, who The “Gherla” is an ancient belonged to the Podesteria Probably still present are to be found inside the On the side of Mount had the roman pantheon in inhabited centre, probably of Asolo (the jurisdiction in the VI century, it church: both the fresco Grappa and originally used mind. South of the church, of XI – century origins. was considered the of a podestà nominated on the nave ceiling and for spiritual exercises, the along the valley, there are Here we find the XVIII first parish church the round – shaped fresco house is now the seat of the Spring “Dei tre busi” – century Villa Manfrotto by Venice). This fact of the town. It has a on the presbytery ceiling different kind of meetings (“of the three holes”), the Canal and some interesting favoured the development Romanesque rosette are by Jacopo Guarana, and studies: naturalistic, place of the apparition, and arches, the entrance of of the town, especially in and a wood crucifix of from Tiepolo’s school; social, religious and the cave “Delle guane”, a the gardens of typical old the XVII century, thanks the Renaissance. frescoes by De Min; cultural. It can house sort of water goddesses. farmhouses. 48 49 SAN “A TRAR MARCO ALT I OVI” DAY PATH N. 1 PATH N. 2 PATH N. 3 PATH N. 4

(“throwing eggs”) The 25th of April, to From Gherla to From Piovega to Covolo Along the street of Through mounds and Easter Monday, in the celebrate the patron saint Don Bosco’s house Starting from Via Molinetto until the hearth of woods garden of the house of of the town. The path starts from the Piovega at the boundary the town Starting from Via S. Count Canal, people Gherla, it follows Via with the municipality of The path starts from Carlo and walking up meet eachother to Gherla, where we can Fonte and going towards Gherla. We walk along Via have lunch together. admire Villa Manfrotto the centre of Crespano, Molinetto and we arrive in to the north, we meet Inevitable are the eggs to Canal, and Via S. Lucia we have to take Via S. Via IV Novembre having a Chiavacci Palace remember the traditional to reach Don Bosco’s Paolo, where there is look at the town hall on the where Umberto of left side and at the “Martiri pic-nic and plays with house. Along Via the Church of the saint. Savoia Aosta in 1918 del Grappa” square with a coloured hard – boiled Montenero, from the We reach Via Acque, monument dedicated to a died. Taking Via San eggs on Ester Monday. S. Lucia chapel, we where in the past people find Villa Favero with its partisan on the right side. Pancrazio and then on drunk the chalybeate big garden. The next We reach the cathedral the left Via Valderoa we water of a spring there XVIII – century villa was with the belfry and we reach the “Castagner present, and we walk take the main road on the the house of Antonio dea Madoneta” where Canova’s grandparents. on the north direction right. We follow Via San having a look to the girls’ Pancrazio and along it we since 1946 there is a BEER DANCING school and reaching Via turn at a certain point again centennial chestnut. FESTIVAL EVENINGS Montegrappa. Then we on the right to reach the We can also visit the take the Via Madonna cemetery and the church Giardino Vegatazionale del Covolo to reach the of San Pancrazio. After the Astego, a garden where In the public park, eating Some weekend in July spring “Dei tre busi” church we can reach the and beer drinking. and August, in the public and the sanctuary of the bridge over the Lastego we can admire different stream. floral species. 50 park, music and dance. Madonna. 51 Rifugi Rifugio Bassano a Cimagrappa Via Madonna del Covolo, 161 Tel. 0423 53101 Rifugio Alpino Arosetta Via Madonna del Covolo Tel. 0423 538615/3683170831

Agriturismi Agriturismo “La Baita” Via S. Lucia, 47 Tel. 0423 930475 Agriturismo Al Covolo Via Madonna del Covolo Tel. 0423 538980 ATTIVITÀ Agriturismo Prà dea Casera Via M. Pertica, 72/A Tel. 0423 539010 Agriturismo Val de Roa Via Valderoa, 32 Tel 0423 538085 RICETTIVE Pizzerie Pizz. Tratt. Piere Rosse Via Madonna del Covolo Tel. 0423 53381 Pizzeria Crespanese Via Toscana, 19 Tel. 0423 53174

Ristoranti Ristorante Perbacco Via Madonna del Covolo Tel. 0423 53147 Ristorante Bar Venezia Via Aita, 1 Tel. 0423 53720

Caffè Caffè Canova Gelateria Piazza S. Marco, 53 Tel. 0423 53355 Caffè Gelateria Azzurra Piazza Martiri, 10 Tel. 0423 538820

Bar May Flower’s Via S. Antonio, 8 Tel. 333 1833057 Bar Girasole Via F. Aita, 28 Lo Chef Via Val d’Aosta Tel. 0423 930496 Pepita Cafè Via Val d’Aosta, 7 Tel. 0423 53450 Osteria S. Marco Piazza S. Marco, 12 Tel. 0423 539217 Burton Pub Via IV Novembre, 24 Tel. 0423 930575

50 51 PIZZERIA RISTORANTINO CAFFÈ CANOVA AL BURANELLO PRODUZIONE ARTIGLIANALE Via Artigianato, 31- CRESPANO DEL GRAPPA - TV Piazza San Marco, 53 - CRESPANO DEL GRAPPA - TV Tel. +39 0423 53071 - Fax +39 0423 53315 Tel. +39 0423 53355 [email protected] - www.alburanello.com

BIRRERIA GIUSEPPE VERDI* RISTORANTE AL COVOLO* Via Roma, 7 - CRESPANO DEL GRAPPA - TV Via Madonna del Covolo, 149 - CRESPANO DEL GRAPPA - TV Tel. +39 0423 53499 Tel. +39 0423 53202

52 53 CRESPANO DEL GRAPPA

52 53 Regione: Veneto FONTE Provincia: Treviso Superficie: 14,62 kmq Abitanti: 5.569 Altezza livello/mare: m 202 max - mt 75 min Frazioni: Distanza dal capoluogo: 40 km COMUNE DI FONTE

stanno ad indicare che apparteneva sicuramente alla centuriazione del “municipium” di Asolo, ciò confermato dai numerosi probabilmente gli antichi ritrovamenti archeologici risalente a quell’epoca. Il più interessante è la famosa “Lapide di Velleio”, abitatori avevano scelto ora conservata nel Museo Civico di Asolo. Nel 1114 Fonte venne ceduta in feudo da Enrico Il a questa zona per la Gerardo Maltraverso che vi costruì un castello. Quest’ultimo sarà ricordato più volte nella storia lavorazione dei propri utensili perché fu centro di numerose battaglie e guerre, soprattutto contro i trevigiani, ai quali i Maltraverso e delle loro armi in pietra, avevano preferito i coneglianesi. In seguito il castello di Fonte passò alla nobile famiglia dei favoriti dalla posizione del Camposampiero, alleata dei padovani, finché Ezzelino Ill da Romano, nel 1229, lo conquistò. Dopo territorio, dall’esposizione la fine della potente famiglia dei Da Romano la roccaforte divenne proprietà dei Castelli, una nobile al sole delle colline e per la famiglia trevigiana, che lo perdette nella lotta contro i Da Camino per la supremazia della città di presenza di numerosi corsi Treviso: il castello subì gravi danni e lentamente perse la sua importanza strategica. In quel periodo d’acqua e sorgenti. Notizie Fonte fu anche un’importante Pieve ecclesiastica. Nel 1339 passò, con l’intera Marca Trevigiana, precisa riguardanti l’attuale sotto il dominio di Venezia e fu sottoposta, amministrativamente al Podestà di Asolo. Altre notizie territorio di Fonte si hanno relative a Fonte, derivate dal Bernardi, riguardano la peste scoppiata nel 1630, con centocinquanta tuttavia solo a partire dal vittime e il terremoto del 1695 con gravi danni subiti da molte abitazioni. Seguirono anni in cui le periodo romano. Lo attestano occupazioni francesi ed austriache si alternarono finché nel 1815 tutto il Veneto venne assegnato anche i toponimi di Fonte agli Asburgo e inglobato nel Regno Lombardo-Veneto. Alla fine della terza guerra per l’indipendenza Numerose testimonianze e di Onè, che l’Olivieri fa italiana (1866) anche la popolazione di Fonte aderì plebiscitariamente al Regno d’Italia di Vittorio giunte fino a noi fanno rispettivamente derivare Emanuele Il e da allora la sua storia si fuse con quella di tutta la Nazione. risalire al periodo Neolitico dalla presenza di diverse (500 - 2500 a.C.) i primi sorgenti e dalla rigogliosa insediamenti umani crescita, nella foresta allora CENNI nell’attuale territorio del esistente, della pianta detta Comune di Fonte. Numerosi in latino “alnus”, in italiano STORICI reperti archeologici e “ontano” e “onèr” in dialetto 54 litici trovati in tutta l’area veneto. In quel tempo Fonte 55 Regione: Veneto alla chiesa tramite una Parrocchiale di Oné Provincia: Treviso misera scala in legno, a Inizialmente la chiesa Superficie: 14,62 kmq settantacinque gradini, più parrocchiale era l’oratorio Abitanti: 5.569 tardi rifatta in mattoni, come della villa Badoer, poi, nei Altezza livello/mare: m 202 max - mt 75 min ricorda lo storico don Carlo primi decenni dell’ottocento fu costruita una chiesetta. Frazioni: Bernardi. L’attuale gradinata Distanza dal capoluogo: 40 km L’attuale chiesa fu edificata che conta 102 gradini, fu fatta in tre anni, dal 1886 al 1889, costruire dal pievano Fusarini per volontà di Mons. Mander, di Castelcucco, Paderno fu ricostruita in due stralci: il nel 1869. Il campanile grazie ai suoi contributi e con e Fietta e sulle sue chiese coro e la parte centrale nel riedificato nel 1712 fu la manovalanza gratuita della campestri di S. Margherita sul 1696 ed il resto, comprese le lesionato nuovamente popolazione di Onè. Col di Pagnano, S. Salvatore, navate laterali, nel 1745. La dal terremoto del 1836. L’odierna parrocchiale, in S. Vito, originariamente pieve fu arricchita, nel 1775, Restaurato da Angelo stile gotico moderno è il frutto nella zona di Via Giolli, con gli altari laterali della Andreatta, capomastro dell’ampliamento fatto dopo DA S. Nicolò, ubicata dentro Beata Vergine della Cintura, la Seconda Guerra Mondiale. l’area castellare e S. Martino di Sant’Antonio da Padova, del luogo, fu inaugurato La pala dell’altare è quella VISITARE posta nel Borgo dei Faveri a di San Giovanni Evangelista solennemente il 20 ottobre dell’antico Oratorio Badoer. Fonte Alto. Intitolata ai santi (dipinto di Jacopo da dell’anno successivo. Parrocchiale di Fonte Pietro e Paolo, la pieve fu Bassano) e della Beata Posta sulla cima del colle, la edificata su preesistenze Vergine del Rosario. Opera chiesa Arcipretale domina risalenti al 1330. Una prima pregevole è il soffitto della Fonte Alto. Essa è detta ricostruzione è documentata navata centrale dipinto da Arcipretale perché era una nell’anno 1467. Distrutta dal G.B. Canal detto il Canaletto. chiesa matrice, esercitava tragico terremoto di Santa Un’ultima nota storica merita cioè una sorta Costanza, che ne causò la scalinata d’accesso alla di giurisdizione sulle filiali anche il crollo del campanile, chiesa. Nel 1640 si accedeva

54 55 Ca’ Badoer Ca’ Malombra Cà Pasini Villa Bacheis-Nervo Villa Rinaldi Ca’ Badoer si trova vicino alla La trecentesca Ca’ (in località Farra a Fonte nella (ad Onè di Fonte) La casa è posta in cima chiesa parrocchiale di Oné Malombra è stata costruita romana via Piovega) L’edificio, costruito nel alla collina che costeggia ed è stata modificata per dai Camposampiero nel E un palazzo tipicamente di ‘600 dai mercanti lanaioli Via San Pio X. Si tratta di ospitare l’attuale sede delle colmello di S.Martino. Divenne stile veneziano. del XVII sec. in feltrini Bacchis, è posto alle una semplice costruzione suore di Maria Bambina. proprietà dei Malombra fino tre piani: al piano terra vi è un pendici della splendida a due piani, armoniosa LE all’Ottocento. Dell’antica grande arco d’ingresso a grossi collina Nervo, sulla sinistra nel suo insieme, ma priva costruzione sono ancora visibili Ca’ Malombra Bellotto conci di pietra bugnata su cui della strada che collega di elementi di particolare le decorazioni del Settecento. VILLE Ca’ Malombra Bellotto è è posto, in chiave, lo stemma Fonte con Paderno del interesse architettonico. Un situata ad Oné. Fu dimora importante porticato, lungo Ca’ Muttoni della famiglia. La facciata Grappa. La struttura è gentilizia della famiglia presenta, ai piani superiori, due quella di un tipico palazzo tutto il perimetro dell’edificio, Malombra nel ‘700. A Santa Margherita è nobilita il piano terra, mentre, situata la trecentesca grandi trifore sovrapposte con veneziano con ingresso poggioli in pietra, la seconda centrale a piano terra e al primo piano, una trifora Ca’ Salomon Pisani abitazione dei Da Crespan. ad archi tondi, di cui il solo L’edificio, che da questa delle quali supera il livello del ampio salone al primo A San Martino si trova questa casa foro centrale è parzialmente famiglia nei secoli passò tetto e forma un basso timpano. piano. Una trifora con risalente al secolo XVI, i cui resti aperto, ed un elegante ai Muttoni e in seguito Il complesso comprende poggiolo in pietra al centro, fortemente modificati , tra i particolari poggiolo in ferro, definiscono ai Bembo, conserva inoltre un piccolo oratorio, ed un frontale rialzato originari, solo lo stemma di famiglia. il prospetto principale. all’interno pregevoli una barchessa e le scuderie con tre pigne decorative Ora è un’abitazione affreschi del XVI secolo. caratterizzano la facciata Villa Persicini attualmente destinate ad rurale, ma nel suo interno uso agricolo. La villa è da principale. Di fianco alla villa Si deve ai Conti Fietta la Staglierona (Prince Resort) conserva ancora elementi costruzione in sita San Pio X generazioni di proprietà della vi è un porticato con pilastri di particolare pregio: un La Staglierona fu villa di nobile famiglia veneziana dei bugnati. Nell’Ottocento la di questa villa in stile rustico campagna dei nobili di Asolo, pregevole camino in pietra Pasini. villa diventò proprietà della che ospitò il re d’Italia, Puppi. Fu eretta a metà del rossa, un’ importante scala in famiglia Nervo e attualmente Vittorio Emanuele III. 1500 e fu più volte risistemata. pietra, soffitti a botte. è sede municipale.

56 57 Le rovine del Castello essere una sorta di disfatta degli Ezzelini, di San Nicolò avamposto, poi vista il castello fu distrutto, Il castello era l’importanza strategica le sue rovine furono posizionato sulla del luogo, nel corso usate per costruire cima del Monte del Medioevo, fu case, e Treviso pose il IL San Nicolò. Le sue fortificato e trasformato vincolo perpetuo che CASTELLO rovine costituiscono in un castello vero e lassù non si dovesse la testimonianza più proprio. Fu prima dei più costruire nulla. importante dell’epoca Maltraversi e poi dei L’area castellare medievale: sono da Camposampiero. comprendeva anche ancora visibili i Le vicende di Ezzelino, la chiesa di San Nicolò resti dell’imponente dal 1228 al 1259, i cui resti sono ancora muraglione di furono le ultime visibili, dono nel 1170, contenimento in pietra, epiche imprese di della contessa Sofia di costruito per creare lotta armata, che Colfosco all’abbazia di la grande spianata a interessarono questa S. Maria della . sud, e , sulla sommità zona: in seguito alla le rovine del grande torrione e di parte delle mura del castello. Un alone di mistero e magia ha da sempre caratterizzato questo sito che ha restituito la stele del romano Nevidio, segno che questo territorio fu abitato fin dall’antichità. Inizialmente doveva 56 57 FONTE IN 25 FESTA FESTA FIORE APRILE S. PIETRO DELL’UVA

Mostra mercato Passeggiata natura- Ultime 2 domeniche di Mostra del Vino. di piante e mostra listica con assaggi giugno presso impianti Ultima domenica di dell’artigianato prodotti tipici locali. sportivi di Fonte Alto. Settembre. artistico. Organizzata Organizzata Organizzata Mostra delle realtà dalla Pro Loco. dalla Pro Loco. dalla Pro Loco. produttive Mercato del territorio. 3° domenica di marzo: Organizzata dalla Pro Loco.

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e i C t o n l o m e F ei d Terza Festa dell’Uva 58 59 in 1229. In that period it tower. The main body Ca’ Badoer noble Puppi family from was also an important was rebuilt in 1696 and Near the parish church of Asolo. parish. During the in 1745 the side aisles Onè, now it is the seat of Republic of Venice the were added. A few altars a nuns’ sorority. Villa Persicini town was ruled by the were then added, one Country house in Via HISTORICAL podestà of Asolo. dedicated to the Holy Ca’ Malombra San Pio X that housed Virgin of the Belt, one Built in the XIV century on the king of Vittorio NOTES to Saint Antony from the S. Martino’s colmello Emanuele III. Padua, one to the Holy (hill). Virgin of the Rosary, one Villa Rinaldi The first human to Saint John the Baptist Ca’ Malombra Bellotto Country house on top settlement in Fonte dates (with the altar – piece by In Onè, house of the of the hill near Via San back to the Neolithic. Jacopo da Ponte). The XVIII – century Malombra Pio X. During the roman period nave ceiling was painted family. the town was annexed to by Gian Battista Canal, Ruins of the Saint the Roman Municipium the so called Canaletto. Ca’ Mattoni Nicolo’s castle of Asolo, as the The entrance steps, In Santa Margherita, The castle was situated Velleio’s memorial stone 102 steps, were built by house of the XIV on top of San Nicolo’s witnesses (Museum of Fusarini in 1869. – century Da Crespan hill. It was fortified during Asolo). The name of TO family. the Medieval Ages by the town derives from Maltraversi and then the presence of some VISIT Parish Church of Oné Ca’ Pasini by Camposampiero springs in the area The original parish In Farra, house of the family. After the fall of the (“fonte” means in fact Parish Church of Fonte church of Onè was the XVII – century Pasini tyranny of Ezzelini, the “spring”) while the name oratory of Villa Badoer. In family, in a Venetian style. castle was destroyed of the district Onè comes Alto The sacred building the XIX century the new and the ruins were used from the Latin “alnus”, in church was built. The Ca’ Salomon Pisani for the construction Italian “ontano” and in on the summit of the hill was built on XIV structure of the building In San Martino, house of of houses. It is the dialect “onèr”. In 1114 was modified after the the XVI century. place where the roman Maltraverso family built – century ruins. The first reconstruction dates Second World War. The memorial stone was a castle in the town altar – piece was that of The Staglierona founded. that was conquered by back to 1467. In 1695 an earthquake torn down the oratory Badoer. Country house of the XVI Ezzelino III The Tyrant century belonging to the 58 the church and the bell 59 siti Proloco [email protected] INFORMAZIONI internet Municipio www.comune.fonte.it

indirizzi e Proloco Via Roma, 10 Tel. 339 7165777 telefoni Municipio Via Montegrappa, 17 Tel. 0423 948272 CONTATTI Polizia Municipale Via Roma, 10 Tel. 0423 946162 Farmacia Agostini Via Asolana Tel. 0423 949057 UTILI Biblioteca Via Montegrappa Tel. 0423 949473 Chiesa B.V.Maria del M. Carmelo Via Roma, 56 - Onè Tel. 0423 949236 S. Pietro Apostolo Piazza S. Pietro, 11 - Fonte Alto Tel. 0423 949004 Pronto Soccorso dell’ASL n. 8 Asolo TV Tel. 0423 526301

Fonte in Fiore 3a domenica di Marzo Piazzale Municipio Proloco MANIFESTAZIONI Marzo Mostra Artigianato Artistico 3a domenica di Marzo Piazzale Municipio Proloco Mostra Realtà Produttive del Territorio 3a domenica di Marzo Piazzale Municipio Proloco Aprile Su e do par i Colmei de Fonte 25 aprile Proloco

EVENTI Maggio Sagra in contrada Mattarelli 1° Maggio PRINCIPALI Giugno Festa S. Pietro ultime 2 domeniche di Giugno Impianti sportivi di Fonte Alto Proloco

Luglio Festa Madonna del Carmine Oratorio Onè Settembre Festa dell’Uva Ultima domenica di Settembre Piazzale Municipio Proloco Mostra del Vino Ultima domenica di Settembre Piazzale Municipio Proloco Novembre Festa Madonna della Salute Fonte Alto

60 61 Alberghi Albergo Prince Resort Via S. Margherita tel. 0423 946351 B&B Bed & Breakfast Zia Maria Via Carpenedo tel. 0423 949512 Bed & Breakfast Ca Rinaldi Via Rinaldi tel. 0423 949647 Bed & Breakfast tavola illustrata T. Ceccato tel. 0423 949112 ATTIVITÀ Bar Bar Pasticceria Renato Bizzoto Via S. Zanon tel. 0423 949767 Bar Amico Piazza Onè tel. 0423 949191 RICETTIVE Bar Onè Via Asolana tel. 0423 949161 Il Nostro Bar Via Montegrappa tel. 0423 949469 Capo Horn Via Roma Bar Centro Comm. Famila Via Asolana

dove Trattoria S. Nicolò Via Ma/ombra tel. 0423 949258 mangiare Trattoria all’Alpino da Cioro Via S. Margherita tel. 0423 949221 Ristorante Prince Resort Via S. Margherita tel. 0423 946351 Ristorante Osteria in Contrada Via Matterelli tel. 0423 948236 Ristorante Casa Bianca Via Fontanazzi tel. 0423 949833 Ristorante Vecchio Mulino Via Lastego tel. 0423 948220 Ristorante Pizzeria al Marocco Via Caste/lana tel. 0423 949243 Pizzeria Gola di Ciacco Via M. Kolbe tel 0423 948701 Osteria Fara di Fonte Via D. Luigi Ceccato tel.0423 949015 Trattoria Lucy Bar Via D. Luigi Ceccato tel. 0423 949411 Snack Bar Milady Piazza Onè tel. 0423 946244 Enoteca da Nino Piazza S. Pietro tel. 0423 946289 Harry’s Pub Via Roma tel. 0423 949890 Break and Cofee Via Asolana tel. 0423 949014 Bar Campanea Via M. Kolbe cell. 347 1814083 Ristorante Sale Grosso Via Roma

60 61 Aziende Azienda Agricola da Muncio (vendita formaggi) Via Colli Tel. 0423 949258 Agricole Azienda Agricola De Panni (vendita salumi e carni di coniglio) Via Signoria Tel. 0423 946263 Azienda Agricola Prince Resort (vendita vino) Via S. Margherita Tel. 0423 946351 Azienda Agricola Dal Bello Vini (vendita vino) Via D. Luigi Ceccato Tel.0423 949015 Azienda Agricola Tenuta Baron (vendita vino) Via S. Pio X Tel. 0423 949056 ATTIVITÀ Favero Lorenzo (vendita miele) Via S. Nicolò Tel. 0423 949705 RICETTIVE

62 63 FONTE ALTO ONÈ DI FONTE

62 63 Regione: Veneto Provincia: Treviso Abitanti: 1482 Altezza livello/mare: 220 Frazioni: Castelli Distanza dal capoluogo: km 40

COMUNE DI MONFUMO

nome le due nobili famiglie troviamo, in data 22 Aprile più antico. A riprova di dei Maltraverso e dei Da 1447, in Villa di Monfumo ciò sta il fatto che doveva Castelli che, preso possesso presb. Johannes Rector essere collocata come dei rispettivi feudi agli inizi Ecclesiae Monfumi (p. pietra angolare per del XII secolo, vi edifi carono Giovanni Rettore della chiesa datare e mettere in bolla muniti e possenti manieri. Le di Monfumo). Nella chiesa di l’edifi cio, non dunque loro vicende furono legate alle LA LAPIDE San Nicolò di Monfumo non nella posizione attuale. controversie guelfo ghibelline, divampate in scontri violenti PIÙ ANTICA c’era un parroco fi sso, ma il Comunque sia andata allorché le due famiglie si preposto (di Asolo) a servizio la storia, fatto sta che schierarono sotto le bandiere delle due chiese (di Castelli abbiamo ritrovato la lapide scaligere, contro il fronte guelfo Durante l’ultimo restauro e di Monfumo) delegava uno più antica di Monfumo dei Da Camino e dei vescovi della canonica è o due cappellani secondo (per ora), un piccolo di Feltre e di Treviso. Con stata ritrovata una i tempi. Prima del nostro ma piacevole pezzo del l’inasprirsi delle lotte e con il lapide che recita così: prete Giovanni è nominato mosaico della nostra contemporaneo espandersi HOC OPUS FECIT il presbiter Bonazius (1394) storia. Non molti sono i segni della potenza veneziana, FIERI pb. JOHANNES e dopo di quello, il presbiter che l’antichità ha lasciato anche i Maltraverso e i Da MCCCCXXXXVI (Questa Gabriel (1457), presbiter sul territorio di Monfumo. Castelli videro svanire le costruzione fece fare il Gulielmus (1458/1459), Generoso invece, è stato loro fortune, fi nché verso la presbitero Giovanni nel presbiter Victor da Feltro il Medioevo, il cui ricordo seconda metà del XIV secolo 1446). Dalle indagini è rimasto profondamente dei due feudi monfumesi poco (1467). Suddetta lapide è notarili del dr. Gabriele CENNI impresso nei toponimi e nella rimaneva ed il loro destino riferita all’attuale costruzione? storia di questo lembo di veniva indissolubilmente legato Farronato di Romano Sembra di no. Secondo STORICI “gioiosa” Marca Trevigiana. a quello dei possedimenti d’Ezzelino abbiamo avuto gli esperti sarebbe stata 64 A Monfumo legarono il loro veneziani di terraferma. ulteriori conferme. Infatti recuperata da un edifi cio 65 Regione: Veneto Callegari si trovava nella impressa l’altitudine del punto Provincia: Treviso condizione di non poter centrato. Tutto questo si adeguatamente sviluppare può ammirare nelle giornate Abitanti: 1482 le attività per mancanza limpide. Ma anche la notte Altezza livello/mare: 220 di mezzi sufficienti; per IL NUOVO riserva delle sorprese. Dalle Frazioni: Castelli tale ragione, vennero piccole valli sale il canto Distanza dal capoluogo: km 40 avviate trattative con il OSSERVATORIO delle raganelle, dei grilli e il lanificio Rossi di Schio tintinnio dei campanacci delle cui occorrevano ingenti GEOGRAFICO mucche al pascolo. Chi non è quantità di combustibile superstizioso può soffermarsi La vicenda della miniera qualsiasi attività viene per le proprie attività. Nel E’ un’altra delle attrattive ad ascoltare civette, gufi e allocchi. Non disturbati si svolge in un lasso di abbandonata. Agli inizi marzo ’42 le attività e le turistiche che arricchisce dalla illuminazione pubblica tempo abbastanza limitato degli anni ’30 una ditta, la concessioni passarono il Monte. Forse non tutti si possono ammirare molto e relativamente vicino a ACAI, tentò nuovamente all’industria vicentina che, sanno che da lassù si può ammirare il panorama più bene le stelle, preferibilmente LA noi, tra la fine degli anni lo sfruttamento dei grazie ad una maggiore Trenta e il secondo dopo giacimenti, ma nel 1935 fu vasto, ovviamente nelle sdraiati su una solida panca, disponibilità di capitali, anche se grezza. All’attento VECCHIA guerra. In realtà ci sono costretta ad abbandonare belle giornate. Lo sguardo riprese i lavori. Gli operai ammiratore vengono offerte alcune premesse che a causa delle solite spazia sull’intero versante crebbero a 280 e alla sud del Monte Grappa, dal pure le previsioni del tempo. E’ MINIERA ci conducono al secolo difficoltà. Nel 1939 un fine dell’anno furono 445, Piave al Brenta. La visione sufficiente puntare lo sguardo precedente. Verso il 1842 certo Dario Callegari, per poi raggiungere le della pianura è ostacolata a sud-ovest, cioè in direzione un’impresa austriaca proprietario di una filanda 800 unità. Nelle gallerie dalla catena delle così dette dei Monti Berici: se la pianura iniziò lo scavo della a Casella d’Asolo, decise esistenti si avanzò di 1540 Colline Asolane che scorre appare ben chiara e illuminata, lignite dalla zona di Val di riprendere le ricerche metri. Nel 1944 il cantiere da Pagnano a . Non il bel tempo della giornata Misera, dalla Valle delle e dagli abitanti del luogo Col Pien raggiunse la è difficile scorgere ad ovest successiva è garantito! Fate, dalla Valle di Asolo ebbe indicazioni sulle profondità di 120 metri. il gruppo dei Monti Lessini presso il colle di Monforca. ricerche effettuate a La fine dell’emergenza con la Cima Carega e ad Furono impiegate sia metà Ottocento e agli post-bellica e l’arrivo di est il Cavallo. Tra i colli della maestranze locali, sia inizi degli anni Trenta del combustibile prodotto città di Asolo si intravedono forestiere, in particolare nostro secolo. Nel 1941 dalle miniere dell’Europa in lontananza i Berici e gli soldati dell’esercito gli operai assommavano settentrionale rallentarono Euganei. Per chi non è ancora asburgico di stanza a 150. Nel cantiere di Col sempre più i lavori. La in grado di dare un nome alle nella zona. Le notizie di Pien vennero aperte delle chiusura totale degli varie cime e colli, l’osservatorio questi lavori cessano nuove gallerie. L’anno impianti della Lanerossi dispone di oltre 30 targhette in metallo orientate, con 64 con il 1866, quando successivo l’impresa, il avvenne il 7 maggio 1948. 65 Pro Loco e poco più oltre la sulla sinistra si può notare un sinistra si può continuare a La Valle di Monfumo di scendere verso Maser ed parrocchiale dedicata a San interessante capitello dedicato salire per via Chiesa fino alla figura nei documenti arrivare nelle vicinanze di Nicolò. La chiesa, edificata sulla alla Madonna di Lourdes, sommità del colle, dove nel tardomedievali della Curia di Villa Barbaro, dove Palladio sommità del colle ove sorgeva proseguendo per altri trecento XII secolo vennero edificate le Treviso con l’antico nome di e Veronese seppero far il castello maltraversiano, metri circa si arriva in prossimità due fortezze dei conti Castelli. Collaldior, o Colle dell’Uditore, incontrare lo spirito di queste INFORMAZIONI è di foggia settecentesca di borgo Forner, il più antico Scomparsa ogni traccia cioè proprietà la cui rendita terre con l’ideale bellezza della e conserva al suo interno del paese e già sede del dei manieri, ora vi sorge la era destinata al sostentamento cultura classica di cui erano TURISTICHE un mirabile affresco di Noè Municipio. Continuando su settecentesca parrocchiale del funzionario ecclesiastico portatori. Oltre alla dolcezza Bordignon (1877) con altre via Ca’ Corniani si arriva al dedicata ai SS. Giorgio e nominato appunto Uditore delle colline e dei paesaggi Immerso nelle dolci colline della pregevoli opere fra cui la pala colmello e all’oratorio di San Adalberto. All’esterno, sul di Curia. Da La Valle, il territorio di Monfumo offre pedemontana del Grappa, dell’Argentin (1763) raffigurante Rocco, che conserva alcuni muro meridionale, sono imboccando via Vittorio degli ottimi prodotti alimentari Monfumo sorge nelle immediate il Santo titolare e i due angeli arredi sacri del settecento e una murati i frammenti lapidei del Emanuele, ci si arrampica ed artigianali, fra cui: mele, vicinanze dell’antica città di dell’altar maggiore scolpiti da pala di ottima scuola veneta. monumento funebre del conte fino a Forcella Mostaccin, castagne, nespole, ottimo Asolo. Vi si arriva provenendo Perin Canova, nonno del più A lato dell’oratorio si erge la Baldo Castelli e della moglie dove la vista di tutto il territorio vino bianco, pregiati formaggi, da Treviso, da Vicenza e da celebre Antonio. Dal terrazzo settecentesca villa Corniani Agnese (1255). Dall’ampio pedemontano del Grappa darà dolcissimo miele, funghi Bassano, dopo aver raggiunto prospiciente la parrocchiale si - Scotti con la sua interessante terrazzamento del colle si una significativa conclusione prelibati e manufatti di vario ed oltrepassato Asolo, può ammirare il vasto panorama facciata e i relativi annessi può godere di un incantevole alla visita di Monfumo, prima tipo e natura. proseguendo lungo la strada della pedemontana, delimitato a rustici. Ritornando su via Ca’ panorama, la cui vista spazia Provinciale che conduce a Nord dal massiccio del Grappa Corniani si giunge all’incrocio su tutto il territorio asolano. Cavaso del Tomba. Provenendo e a Sud dai colli asolani con la con via Longon e con via Biss, Ritornando all’incrocio di da Belluno, invece, è necessario famosa rocca. ove si può notare l’interessante via Fagaré con via Biss e prendere dalla Statale n. 348 Sul retro della chiesa sorge oratorio di Sant’Antonio. Da continuando per via Palazzo “Feltrina” la strada Provinciale un capitello dedicato a qui via Biss conduce ai due Neville si giunge alla ripida del Fagaré, che sulla destra, Sant’Antonio, da cui la vista caratteristici ed antichi borghi erta di via Costa Mattia che, poco prima del centro abitato spazia su tutto il territorio di “Le Mandre” e di “Era piegando sulla destra, conduce di Cornuda, conduce prima orientale della pedemontana, Grande”, prima di giungere all’omonimo antico borgo. alla frazione di Castelli e poi al inquadrando in rapida all’incrocio con via Fagaré, Prendendo invece sulla sinistra centro di Monfumo. Percorrendo successione la villa Corniani dove sorge il complesso di via Ca’ Balbi si scende a La la strada Provinciale proveniente Scotti con il colmello di San origine settecentesca di Palazzo Valle di Monfumo, dove negli da Asolo, dopo circa 5 Rocco, l’oratorio di Sant’Antonio Bressa - Neville, ora noviziato anni a cavallo fra ‘800 e ‘900 chilometri si arriva nel centro e la frazione di Castelli con e casa di esercizi spirituali “La vennero edificati i due vicini di Monfumo. Qui si trovano gli la rispettiva parrocchiale. Dimora” dei Padri Canossiani. oratori dedicati entrambi alla Uffici Comunali, la sede della Imboccando via Sassetti, Lasciato Palazzo Neville sulla Madonna di Pompei. 66 67 Historical notes The oldest memorial The new geographical oratories (of Saint The history of the tablet observatory Rocco and of Saint town is similar to the During last restoration On top of the hill the Antony). Interesting history of the next of the presbytery an observatory permits are also Villa Corniani Castelcucco. The interesting memorial to observe the – Scotti and the XVIII HISTORICAL main remains of the WHAT tablet was founded: landscape around: the – century Palazzo past date back to HOC OPUS FECIT Mount Grappa on the Bressa – Neville. The NOTES the Medieval Ages, TO SEE FIERI pb. JOHANNES north, the Asolan hills XVIII – century parish where Maltraversi MCCCCXXXXVI on the south, Mounts church of Saints and Da Castello had (“the presbyter Lessini on the west Giorgio and Adalberto power in the area. Johann realized and the Cavallo hill on presents on the south Many were the battles this construction in the east. wall fragments of the against enemies to 1446”). It probably memorial monument maintain the domain. refers to a preceding The main church of the Count Baldo Quiet was found with church. of the town is the Castelli belonging to the annexation to the church of San Nicolò the family owners of Republic of Venice. The old coal mine built on the ruins of the two fortresses in The old coal mine the medieval castle. the XII century. belonging to Dario It houses a fresco Callegari, owner of by Noè Bordignon La Valle of Monfumo the spinning mill (1877), a painting The ancient name of in Casella d’Asolo, by Argentin (1763) the locality La Valle was operating from and some statues by (“The Valley”) was the end of the 30s Canova’s grandfather. Collaldior or Colle until the end of Through the streets dell’Uditore (“Hears’ the 40s in the XX of the town we can hill”): the income of century. During the see many capitels ) the property of the XIX century many small prayer stations.) hill had to be used were the attempts of dedicated to different to maintain the so dogging the lignite saints (Saint Antony called Uditore di caves in the area but and the Madonna of Curia (“Hearer of the 66 they had no success. Lourdes), and some Curia”). 67 siti Municipio www.monfumo.melograno.net INFORMAZIONI internet Biblioteca Comunale [email protected]

indirizzi e Pro-loco Via Caenere n. 15/a tel. 0423 960004 telefoni Municipio via Chiesa Monfumo n. 12 tel. 0423 545068 fax 0423 545060 CONTATTI Biblioteca Comunale via Chiesa Monfumo n. 12 tel. 0423 545273 Farmacia di Monfumo via Chiesa n. 34 tel. 0423 945012 UTILI

Gara Podistica Ultima domenica di Aprile Corsa individuale non competitiva MANIFESTAZIONI Aprile “de corsa tra e do cesete” Polisportiva Monfumo in concomitanza festeggiamenti MADONNA DI POMPEI presso Località La Valle Della Madonna 1° Domenica di Maggio Tradizionale Festa Paesana presso Località La Valle di Pompei Pro Loco Monfumo EVENTI Saggio di Attività Motoria 1° Domenica di maggio Saggio di psicomotricità presentato Maggio Scuola dell’infanzia dai bambini della Scuola PRINCIPALI Festa della Mamma 2° Domenica di Maggio Concerto presso il Piazzale del Municipio Biblioteca Comunale Maraton Beer-fest 1° Fine settimana di Giugno Maratona di Calcio A5 con 27 squadre con festa della birra Giugno Pro Loco-Polisportiva Presso gli impianti Sportivi -Via Campiel- Monfumo Torneo delle contrade ultima settimana di giugno e Tradizionale torneo delle contrade Luglio prima settimana di Luglio Presso gli impianti Sportivi -Via Campiel- Monfumo Polisportiva Festa della mela mese di settembre Mostra mercato dell’artigianato e vendita di prodotti a base Settembre pro loco-biblioteca di mele pressi la Palestra Comunale-Via Chiesa-Monfumo Festa di San Nicolò 6 dicembre Festeggiamenti del Santo Patrono Municipio presso il Piazzale del Municipio Dicembre Concerto di Natale nella chiesa Parrocchiale di Monfumo Festa della Madonnetta 8 dicembre - Gruppo Alpini tradizionale Sagra Paesana Castelli di Monfumo presso il Piazzale Chiesa Castelli di Monfumo 68 69 Gara Podistica Ultima domenica di Aprile Corsa individuale non competitiva Aprile “de corsa tra e do cesete” Polisportiva Monfumo in concomitanza festeggiamenti MADONNA DI POMPEI presso Località La Valle Della Madonna 1° Domenica di Maggio Tradizionale Festa Paesana presso Località La Valle di Pompei Pro Loco Monfumo Saggio di Attività Motoria 1° Domenica di maggio Saggio di psicomotricità presentato Maggio Scuola dell’infanzia dai bambini della Scuola Festa della Mamma 2° Domenica di Maggio Concerto presso il Piazzale del Municipio Biblioteca Comunale Maraton Beer-fest 1° Fine settimana di Giugno Maratona di Calcio A5 con 27 squadre con festa della birra Giugno Pro Loco-Polisportiva Presso gli impianti Sportivi -Via Campiel- Monfumo Torneo delle contrade ultima settimana di giugno e Tradizionale torneo delle contrade Luglio prima settimana di Luglio Presso gli impianti Sportivi -Via Campiel- Monfumo Polisportiva Festa della mela mese di settembre Mostra mercato dell’artigianato e vendita di prodotti a base Settembre pro loco-biblioteca di mele pressi la Palestra Comunale-Via Chiesa-Monfumo Festa di San Nicolò 6 dicembre Festeggiamenti del Santo Patrono Municipio presso il Piazzale del Municipio Dicembre Concerto di Natale nella chiesa Parrocchiale di Monfumo Festa della Madonnetta 8 dicembre - Gruppo Alpini tradizionale Sagra Paesana Castelli di Monfumo presso il Piazzale Chiesa Castelli di Monfumo 68 69 ospitabilità Agriturismo Al Capitello Via Sassetti n.5 tel. 0423 545167 Agriturismo al Casel Via Chiesa Castelli Agriturismo Casa Rosa Via Collibert n.13 Castelli tel. 0423 543393 Agriturismo Col Maor Via Palazzo Neville n.7 Castelli tel. 0423 560105 Ristoro Col Pien Loc.Forcella Mostacin ATTIVITÀ Pesca sportiva Via Collibert n.11 tel. 0423 543398 (loc.Molino Tempesta)-Castelli RICETTIVE Ristorante da Gerry Via Chiesa n.9 tel. 0423 545077 - 945016 fax 0423 945818 Ristorante Pizzeria Ragno D’oro Via La Valle tel. 0423 960053 Osteria alla Riva Via Chiesa n. 45 tel. 0423 545173 Osteria alla Baracca Via Sassetti n. 23 tel. 0423 545165 Osteria dall’Arni Via Chiesa n.2 - Castelli tel. 0423 560010 Osteria Casa Strachin Via Muson n. 7 tel. 0423 952795

chiese Parrocchia di Monfumo via Chiesa n. 7 tel. 0423 545181 Parrocchia di Castelli via Palazzo Neville n. 8 tel. 0423 560110 “LA DIMORA PADRI CANOSSIANI” SITI DI INTERESSE ARTISTICO

70 71 MONFUMO

70 71 Regione: Veneto PADERNO Provincia: Treviso Superficie: 20 kmq PROLOCO DEL GRAPPA Abitanti: 2.103 PADERNO DEL GRAPPA Altezza livello/mare: m 284 Frazioni: Fietta COMUNE DI Distanza dal capoluogo: km 42 PADERNO DEL GRAPPA

le antiche comunità sono Il territorio comunale di Paderno del Grappa cinque: Coi di Paderno, Farra, Il grande monumento ossario degli Italiani e degli Austro-Ungarici Fietta, Canil, e San Paolo del sulla cima del Monte Grappa, vetta sacra all’Italia e resa famosa dalle Lastego, come risulta nel vicende della prima guerra mondiale, è per una parte consistente in 1314. Nel corso del secolo Paderno. Dal Grappa si stacca una valle, grande valle glaciale che XV, in seguito a variazioni, ITINERARI inizialmente si chiama Val di Melin, quindi Val delle Mure. Il torrente i comuni sono due: Coi di che vi scorre è il Calcino affluente del fiume Piave. Nel punto di Paderno e Fietta che dal 1339 TURISTICI incontro della Val di Melin con Val delle Mure, sul versante destro, si ha una cattura di bacino: è detta il Boccaor perché la fiancata della fino al 1797 rimangono parte montagna si apre con una profonda incisione che precipita verso della Serenissima inquadrati quota 600 metri. Siamo nella valle di San Vitale e Liberale ove nel nella podesteria di Asolo e pieno medioevo c’era il piccolo monastero di San Vial del Lastego. Da qui ha origine il Lastego, un provincia di Treviso. Nel 1806 torrente impetuoso che si è fatto strada nella grande conoide di deiezione. Il comune fa parte della vengono deliberati dal capo provincia di Treviso. Il meridionale del comune di Paderno è segnato dell’antica strada romana della provincia i due comuni: della Piovega (pubblica), mentre ad ovest c’è il torrente Lastego. Il confine è meno definibile con Fietta e Paderno. Nel 1808 Castelcucco e . Dalla Piovega si sale a Paderno lungo una china quasi continua che “Paderno del Grappa, storia Fietta è staccata da Paderno nel settore est va a finire alle Motte, piccolo cordone collinare che separa Paderno da Fietta. Sul delle comunità di Fietta e di e aggregata a Crespano, settore occidentale si notano avvallamenti e colline, le stesse che hanno dato il nome medioevale Paderno” è il libro di storia mentre Paderno è sopresso di Paderno detto I Coi de Paderno. Sono queste colline, con il nome di Col di Canil, che hanno edito dal Comune nel 1999, come comune e unito prima volume dove si raccontano le a Castelcucco e nel 1810 a CENNI vicende di un territorio che ha Possagno. Paderno ridiventa radici molto remote. Di epoca comune autonomo nel 1816 e STORICI romana è la lapide di Lucio nel 1819 Fietta è nuovamente 72 Ragognio e nel medioevo riunito. 73 Regione: Veneto volontà che non è mai Il centro principale di Paderno Provincia: Treviso mancata per ribadire la è la Contrada, ossia San Giacomo con la chiesetta e gli Superficie: 20 kmq propria autonomia. Esclusa la moltiplicazione delle case Istituti Filippin. Si distinguono Abitanti: 2.103 degli ultimi decenni, a Fietta ancora i colmelli di Pedelcol Altezza livello/mare: m 284 si riconoscono tre nuclei (sotto le Motte), Galliera, Frazioni: Fietta principali: Canil, Fusere e mentre a sud dei campi sportivi Distanza dal capoluogo: km 42 la Crosera. Completano le degli istituti ci sono i borghi dei aree del Contà e dei Bassi PADERNO Brunelli e dei Bernardi. Sui colli le strade dei boschi sotto si vedono case sparse, ma un costretto il Lastego a stare i gruppi che possiamo tempo la viabilità era del tutto più in là. Superata la chiesa considerare propaggini la chiesa di S. Andrea e quella della Colombera con diversa ed ancora percorribile ci si trova a Canil, sede di della Crosera. Sul versante a piedi. Lungo la sponda del un antichissimo comune che la chiesa della Madonna ad Est c’è la piatta valle del Lastego c’è il borgo della si trova tra il colle omonimo della Salute. Intorno alla Contà con presenza del Cencia e poi si scende verso e il Col Crudo dover sorge chiesa, costruita in un lungo Toraz e di varie case sparse. Fonte sino ai Lasteghi. Sui Palazzo Fietta. Da Canil Sulle colline al confine con intermedio tra le Fusere e colli delle Motte è possibile una strada quasi rettilinea Possagno sono i Bassi così la Crosera, sono sorte poi rintracciare le rovine del si unisce alle Motte e segna detti perché a quota inferiore FIETTA le (ex) scuole elementari, castello di Col di Muson, sede il confine con Fietta. Il al borgo delle Fusere con la ma non un vero e proprio del Tabarin, un militare che nel territorio di Fietta, fuori dai sua chiesa della Madonna Fietta è la parrocchia della centro. Fietta si vede però 1383 ha fatto un testamento a monti è diviso in due dal delle Grazie. diocesi di Treviso più ad dalla Crosera, vero centro favore della chiesa di Paderno, Fossà di Mezza Fietta, ora Presso la chiesa è il borgo alta quota sul livello del del Paese. La grande Fietta tanto da consentire di avere parzialmente coperto. Tra dei Lovisat e quindi si mare. Per questa gente la è però la Montagna con la due sacerdoti che celebrassero il fossà di Mezza Fietta e il arriva alla Crosera, borgo montagna è vita, conscia valle di San Vitale e Liberale la messa per la sua anima. Lastego è compreso il borgo principale. Più lontano è che per far produrre la di Canil, le case presso in cui è presente una lunga Parte della quadreria di Fietta la chiesa di Sant’Andrea montagna ci vuole coraggio il noto ponte sul Lastego serie di sentieri. e di Paderno è legata a questo disposta lungo un antico e tenacia. Una forza di (Ponte di Crespano) e quindi percorso. personaggio.

72 73 Per chi ha voglia di arrivare a Cima Grappa Vittorio Emmanuele che camminare tra i poggi e visitare i luoghi della corre sotto l’ossario per e le colline non ha che grande guerra. un chilometro e mezzo, l’imbarazzo della scelta, Non occorre faticare tanto ma con le diramazioni certo che può andare perché sulla cima della ha uno sviluppo tre volte DA ovunque, sia lungo dorsale che dal Grappa tanto. Si rivivono quei l’antica Pista dei veneti va al Col dell’Orso e momenti terribili in cui il VISITARE che dai Vivai del Lastego, ai Solaroli sono visibili Grappa è stato la chiave da cui entra in zona ampi squarci di trincee. di volta per prendere di Fietta, a Farra, per Le strade sono quelle la rincorsa e vincere la puntare verso la chiesa della grande guerra guerra. A Cima Grappa di S. Andrea, antico 1914-1918, compresa si trovano souvenirs e edificio documentato nel quella panoramica delle notizie. Finito il giro ci secolo XIV. Di pregio e Meatte, fra strapiombi si può fermare in uno da non perdere è il suo e nuove finestre di dei vari agriturismi e poi altare ligneo del 1602 osservazione. In tempo riprendere a camminare come ricorda il cartiglio si trova il Capitel Vecio di vede quasi al centro, sereno è possibile vedere fra i pascoli. della predella. Lasciata San Liberale, omaggio presso il Santurio (forma tutta la pianura veneta Il cuore di Fietta è detto la chiesa di Sant’Andrea dei Fiettesi al vescovo locale per Santuario), e Venezia. Segni della la Crosera. Da qui si c’è la possibilità di di Treviso per aver poco lontano dal Buso passata guerra sono dirige verso la chiesa compiere varie escursioni concesso e benedetto di Refoss, un sacello ovunque. In particolare della Santissima Trinità di dentro la Valle di San la chiesa Fietta. detto Capitel Novo occorre fermarsi a visitare Fietta, costruita dal 1762 Vitale e Liberale o risalire Superate le seconde del 1895 su progetto l’ossario monumento. Da al 1773, che merita una l’ardita strada che sale case del fondovalle si di Augusto Zardo con non perdere la galleria visita. La particolarità a congiungersi con la statue di Francesco di questa chiesa è che strada di arroccamento Rebesco. Ricorda l’antico alcuni altari di pregio Monfenera-Archeson.Per monastero di San Vial del furono tutti acquistati chi vuole gustare boschi Lastego. da altre chiese e quindi e ambienti compresi Salendo oltre il sacello essi hanno più anzianità tra gli strapiombi e si inizia l’era che porta della chiesa stessa. improvvise radure al Cei o bordo che limita Il grazioso campanile conviene proseguire. il Pia della bala in Val è opera di Francesco Superata qualche strettoia di Milin. Da qui si può Zardo detto Fantolin 74 75 deve proseguire. Subito terremotato nel 1695. sulla croce del 1686. - Nel Nel 1902 si è posta una attira subito l’attenzione appare sulla sinistra, Il presbiterio è stato soffitto del presbiterio nuova parte finale. In del passeggero. Nei seppure in lontananza, costruito sul versante affresco di Francesco canonica, antico edificio pressi c’è la chiesa di il Palazzo Fietta sopra opposto (sicchè l’attuale Trivellin del 1709 ed altre del secolo XIV, ci sono San Giacomo che era il Colcrudo ora ridotto entrata era quella del importanti opere. tracce di affreschi del stata sede di un antico ad istituto educativo e a presbiterio antico). Il In parrocchia si primo cinquecento ed altri ospitale ossia luogo di scuola privata. L’edificio progettista dei lavori conservano due paesaggetti di fine secolo ricovero per viandanti è stato ampliato, ma eseguiti nei primi due quietanze autografe di XVII. Qui era la sede curato da pie persone. conserva molta parte decenni del sec. XVIII Jacopo Da Ponte detto il del municipio. Lasciata Scendendo verso di come ha voluto è Paolo Mistrotto da Bassano del 1570 e del la chiesa, il viaggiatore Castelcucco si nota una l’architetto Massari. Oltre . Tra le 1572. Non va dimenticato può recarsi a visitare lunga fila di case dalle ad una visita alla villa si maestranze, gli antenati infatti che il conte Lazzaro varie case che recano quali emerge una bella da Crespano del 1793. veda la quadreria della del Canova Pietro con i Dal Corno, ben noto affreschi del secolo XVII, entrata che è l’antica Dalla chiesa si scende famiglia Fietta. Più a nipoti Benetto e Pasin. nel mondo di Jacopo, è come si riportano nel dimora dei Compagnoni, e ci si reca alle Fusere monte del Palazzo Fietta Le opere da asservare nato e vissuto in questo libro di Storia di Paderno una famiglia di Paderno con la bella chiesetta da poco restaurata della e prendendo la strada sono: - Altare maggiore comune col cognome del 1999, oppure ci sono che ha avuto molti Madonna della Grazie per Fietta si incontra un del 1729-1730 dei di Fietta. Alcune pale le chiese minori. Un notai ed anche uno dei posta presso Palazzo Zon palazzo semidiroccato bassanesi Antonio sono state sovradipinte posto particolare sono fondatori del convento di fine secolo XVII. Scesi che fu dei nobili Dal Pedon e Bernardo ossia, per esigenze dei gli Istituti Filippin con il di San Girolamo di Asolo sulla strada provinciale, Corno e poi di Fietta: Busato compresi i fedeli, sono state inserite loro grande edificio che del 1463. si punta ad ovest per accanto c’è la chiesa due angeli. - Nicchia nuove figure negli spazi arrivare alle Quattro della Madonna della dell’altare maggiore di quadri originali. E’ il Strade, un incrocio nato Salute edificata dalle dell’Annunciazione di caso di San Giovanni nell’ottocento con la fondamenta nel 1831. Giuseppe Bernardi detto Battista in quello di san costruzione della nuova La strada del Molinetto il Torretto del 1753. Si Francesco e dei Santi strada del Molinetto. si unisce al tratto conserva il disegno Rocco e Sebastiano Da qui ci sono due crespanese mediante il approvato dalla curia in prima e di San Francesco possibilità: prendere la ponte di Crespano, opera tale data. - Ex altare di S. poi in quello di San strada dei Bassi o quella ardita sul Lastego. Antonio del bassanese Giovanni Evangelista. delle Motte per fare Il punto di partenza per Bernardo Tabacco del Usciti dalla chiesa si vede una bella camminata, visitare Paderno deve 1728, opera di grande il campanile opera di mentre se si vuole vedere essere la chiesa di Santa pregio. - Crocifisso ligneo Giorgio Massari del 1735 qualcosa di artistico si Maria Rossa, edificio assai antico con data e concluso nel 1775. 74 75 Paderno). On Canil’s hill Church of S. Andrea Palazzo Fietta we can see Palazzo Fietta. Documented in the XIV Original project by the In the locality “Fusere” we century, it houses a Venetian architect Giorgio can admire the church wooden altar of 1602. Massari. of the Madonna of the HISTORICAL THE Graces and in the località WHAT Valley of San Vitale and Church of Madonna of the “Crosere” the church of S. Liberale Health in Fietta Beautiful place for walking. Built in 1831. NOTES TERRITORY Andrea. TO SEE Path to the Old Chapel of San Liberale and to Church of Santa Maria Fietta Paderno del Grappa The territory of Paderno del the “Capitel Novo” (new Rossa in Paderno Grappa The main centres in Fietta chapel) by a project by Destroyed because of has ancient roots and are Canil, Fusere and comprises two little The territory of Paderno Augusto Zardo of 1895 the earthquake in 1695, Crosera. The town presents with statues by Francesco it houses the main altar villages: Paderno del Grappa holds some beautiful valleys: Val di also other interesting areas Rebesco to remember the realized in 1729 – 30 and Fietta. The Lucio such as Contà and Bassi, old monastery of San Vial by Antonio Pedon and Ragonio’s memorial Melin and Valle delle Muse, along Mount Grappa (one the wooded streets near del Lastego. Another path Bernardo Busato from stone witnesses the reaches Grappa’s peak Bassano, statues by part of the monument of the church of S. Andrea roman period. During the where we can visit the Giuseppe Bernardi called the Grappa’s top belongs and Colombera street near Medieval Ages there were places and the remains of The Torretto, a wooden to Paderno), where the the church of the Madonna five little centres: Coi di the Great War. crucifix of 1686 and a Calcino stream passes; of the Health, the valley Paderno, Farra, Fietta, fresco by Francesco the Valley of San Vitale of San Vitale and San Canil and San Paolo del Church of SS. Trinità in Fietta Trivellin of 1709. The and Liberale where in Liberale. Lastego. They became Built between 1762 and presbytery conserves two the Medieval Ages there 1773 with older altars autographed quittances only two in the XV Paderno was the monastery of San coming from other by Jacopo Da Ponte called century: Coi di Paderno Vitale del Lastego where The main centre of the churches. The bell tower the Bassano of 1570 and and Fietta, belonging to the starting point of the town is the “Contrada”, is a work of 1793 by 1572. The belfry is a work the Podesteria of Asolo Lastego stream is; the the area of San Giacomo Francesco Zardo from by Giorgio Massari of 1735 during the Venetian Motte between Paderno with the church and the Crespano. and finished in 1775. Republic. Paderno and Fietta; on the west Filippin Institutes. We can became an independent some valleys and hills distinguish some colmelli Chuch of Madonna of the Church of San Giacomo in municipality in 1810 which gave the medieval and the motte with the ruins Graces Paderno Annexed to the XVII It was the seat of a and in 1819 Fietta was name to the town, “Coi of the ancient castle “Col di Muson”. – century Palazzo Zon. hospital. 76 annexed to it. de Paderno” (hills of 77 municipio Municipio Piazza Madonnina del Grappa Tel. 04235393 - Fax. 0423539333 INFORMAZIONI Polizia municipale Il vigile è disponibile su appuntamento il mercoledì dalle 17.00 alle 18.00 Biblioteca Comunale Orario di apertura: martedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 18.00; CONTATTI sabato mattina dalle ore 09.00 alle ore 13.30; Tel. 0423539323 UTILI farmacie Farmacia Via Roma, 9 Tel. 042353083 Garbuio Dr. Federico

MANIFESTAZIONI Gennaio Prima domenica dopo epifania Festa in montagna alla malga Vedetta - organizzazione del gruppo M.E.L. Febbraio 12 febbraio Madonna di Lourdes nella contrada dei Colli.

Aprile/Maggio Terza domenica dopo Pasqua, Patrocinio di S. Giuseppe nel piazzale del Municipio EVENTI PRINCIPALI Maggio 1 maggio festa del 1°Maggio, organizzata dagli Alpini di Fietta presso la casera S.Liberale Giugno Festività della SS.Trinità a Fietta. Sagra del paese con varie manifestazioni

Luglio 25 Luglio, festa di S. Giacomo. Sagra a Paderno del Grappa.

Agosto 15 Agosto festa della Montagna in Val Vecia, organizzata dal gruppo M.E.L.

Settembre 12 Settembre a Fusere di Fietta. Festa della Madonna delle Grazie, sagra di Colmello.

Novembre 21 novembre festa della madonna della Salute a Fietta. (sospesa) Dicembre 24 e 26 dicembre. Chiesa Parrocchiale di Paderno del Grappa, (sospesa) 76 Sacra rappresentazione del Presepio. 77 Alberghi Hotel San Giacomo Piazza Martiri, 13 tel. 0423 930366 Albergo Da Romano Via Piave, 1 tel. 0423 930329

Trattorie Trattoria Canciani Dai Fruts Via Piovega, 1 tel. 0423 949310 Trattoria Al Ponte Via Europa, 18 tel. 0423 53255 ATTIVITÀ Taverna Al Gallo Via Sant’andrea, 66 tel. 0423 53090 RICETTIVE Ristoranti Ristorante Sant’Andrea Via Sant’andrea, 99 tel. 0423 930660 Ristorante San Liberale Via San Liberale, 3 tel. 0423 53308 Ristorante Bellavista Via San Liberale, 5 tel. 0423 53250 Ristorante Da Romano Via Piave, 1 tel. 0423 930329

Pizzerie Pizzeria Al Sole Piazza Madonnina Del Grappa, 9 tel. 0423 538541 Gasparini e Andreatta S.N.C. Alimentari Bar Via Sant’andrea, 4 tel. 0423 53220 Pizzeria Da Romano Via Piave, 1 tel. 0423 930329

Agriturismi Basso Antonio Agriturismo Via Fusere, 7 tel. 0423 930573

ALBERGO RISTORANTE PIZZERIA BAR RISTORANTE S. LIBERALE DA ROMANO Via S. Liberale, 3 FIETTA DI PADERNO DEL GRAPPA - TV Via Piave, 1 - PADERNO DEL GRAPPA - TV Tel. +39 0423 53308 - 561771 Tel. +39 0423 930329

HOTEL SAN GIACOMO *** - FIVE SEASON Piazza Martiri, 13 - PADERNO DEL GRAPPA - TV Tel. +39 0423 930366 - Fax +39 0423 939567 [email protected] - www.hotelsangiacomo.com Posti Letto n° 52

78 79 PADERNO DEL GRAPPA

78 79 Regione: Veneto PEDEROBBA Provincia: Treviso Superficie: 29,32 kmq Abitanti: 7.322 Altezza livello/mare: 174 Frazioni: Onigo, Covolo, Curogna, Levada Distanza dal capoluogo: km 36 COMUNE DI PEDEROBBA

da queste parti Pievi di Pederobba e Onigo. Sui colli di Onigo troneggiano ancora le passava la Claudia mura di un castello diroccato: quello della famiglia nobiliare degli Onigo, Augusta Altinate, che determinò gran parte delle vicende politiche e sociali del paese. un’importante arteria Con l’arrivo della Repubblica Veneta ripresero sviluppo l’agricoltura e il viaria che doveva commercio, tanto che a Pederobba si svolgeva uno dei principali mercati collegare la pianura di biade del 1500. Un secolo d’oro per Pederobba fu il ‘700: poeti, letterati veneta al Feltrino. e giuristi sono l’espressione di questo nuovo slancio sociale che vede tra i La stessa presenza protagonisti di Pederobba il pittore Giacomo Piazzetta, il senatore Giuseppe di alcune chiesette Bianchetti, il Pietrarossa, predicatore di papi e di re, il Ghirlanda, fondatore ancora esistenti dell’Ateneo di Treviso. I secoli successivi furono segnati dall’emigrazione di (S.Giacomo, S.Elena e intere generazioni. Tra le vicende di tanti nostri emigranti, c’è quella di Jack S.Giovanni) dedicate Dalla Costa, un pederobbese di umili origine diventato ricco in pochi anni, ai santi dei pellegrini grazie alla scoperta di un filone d’oro nella lontana Alaska. Ma anche le sue medievali, situate pepite d’oro furono spazzate via dalla grande guerra, che devastò case, Il paese prende lungo la Feltrina, chiese e cuori umani. il suo nome dalla confermano l’antichità pietra rossa del luogo di questa strada. “Petrarubla”, utilizzata La penetrazione del per costruire le prime Cristianesimo non CENNI case in pietra. I si fece attendere primi insediamenti si a lungo e già STORICI ebbero già in epoca attorno al 1000 si 80 romana giacchè costituivano le prime 81 Regione: Veneto dal Quartier del Piave e avvolte, quasi vellutate Provincia: Treviso da ; mentre all’interno dei ricci. Se un Superficie: 29,32 kmq il ponte di Fener, situato tempo le castagne venivano utilizzate per produrre farina, Abitanti: 7.322 poco più a nord, collega alla tanto che venivano chiamate Altezza livello/mare: 174 I MARRONI parte settentrionale del il “pane dei poveri”, oggi Frazioni: Onigo, Covolo, Curogna, Levada comune. Una via di DEL vengono gustate come Distanza dal capoluogo: km 36 accesso scorrevole e MONFENERA caldarroste. Si possono veloce per raggiungere assaporare queste delizie autunnali appena tolte Situato nelle Prealpi comune è facilmente il comune di Pederobba Sul Monfenera, 709 m. sul dal fuoco, magari da una trevigiane ai confini raggiungibile dalla è la Provinciale 26, che mare, l’arrivo dell’autunno gigantesca “rostirola” come con la provincia di statale Feltrina 348, che mette in collegamento la ci regala un’esplosione quella che usa la Pro loco Belluno, Pederobba è un lo attraversa in direzione Valcavasia con Bassano di colori e di profumi di Pederobba per rendere importante centro della nord-sud. Pederobba si e la Valsugana. Due che coincidono con la BENVENUTI ancora più gustosi i preziosi provincia di Treviso e trova infatti sulla strada di altre strade provinciali maturazione delle castagne. marroni, apprezzati anche A fa parte della Comunità chi dalla pianura (Padova, collegano il comune di Qui i pascoli hanno lasciato dai Dogi della Serenissima Montana del Grappa, Treviso, Venezia) sale Pederobba ai comuni il posto ai secolari boschi di Repubblica Veneta. PEDEROBBA di cui è il comune verso il Feltrino, a metà limitrofi: la provinciale che castagno, che popolano i demograficamente più tra Montebelluna (15 km) collega Montebelluna a fianchi di questa montagna consistente. Il territorio e Feltre (20 km). Il ponte Covolo, la frazione più sin dal Medioevo. In autunno si estende dalla fascia di , che collega il a sud est del comune, portano a maturazione collinare del Monfenera, territorio pederobbese e la provinciale, che da i loro frutti: i marroni del ultima propaggine del alla sinistra Piave, Asolo arriva a Onigo, Monfenera. Ottime castagne Monte Grappa, fino permette di raggiungere attraversando gli riconoscibili per il colore al corso del Piave. Il Pederobba a chi proviene incantevoli Colli Asolani. acceso della loro buccia,

80 81 da un bellissimo arco a La città degli aironi Chiesa di S. Antonio La chiesa di S. tutto sesto. E’ un prezioso Si tratta di un’ampia area L’oratorio fu eretto da Sebastiano esempio di casa con un verde di importanza Antonio Covolan e La chiesetta di S. portico a loggia. Salendo Europea per l’avifauna, figli nel 1700, come lo Sebastiano, sul Monfenera, verso il Monfenera si situata sulle grave del ricorda la lapide ancora ricostruita dopo la grande impone al nostro sguardo Piave, tra la stretta di esistente che si trova guerra, è simbolo e il complesso di Villa DA Quero e Pederobba, all’interno della bella testimonianza di eroici Berengan, dimora di dove nidifica l’airone chiesetta a vedetta sul avvenimenti. Da qui nel ’48 L’ARTE famiglie patrizie, tra le VISITARE Cenerino. Al sentiero Piave. E’ stata proprio alcuni patrioti rovesciarono quali quella del poeta si accede dalla statale l’attività del porto e dei dei massi sulla strada L’arte a Pederobba si veneziano Francesco Fetrina all’altezza del barcaioli a tenere viva sottostante col tentativo esprime soprattutto Negri, che qui soggiornò Cementificio Rossi o dal questa piccola contrada di fermare il generale nell’architettura dei decantando le bellezze centro Lipu, ex stazione in riviera al Piave, NUGENT. All’arrivo dei palazzi. Ne è un esempio di Pederobba. Di FS di Pederobba. “Barche”, divenuta soldati, una giovane Villa Onigo, costruita pregevole fattura artistica oggi un grazioso centro pederobbese prese attorno al XVII secolo, è il Monumento al soldato L’ Ossario francese storico, che ruota attorno in mano la corda della e ora sede delle Opere d’Italia, scultura in bronzo Lungo la Feltrina è alla settecentesca campanella della chiesetta Pie, è a forma di ferro di dell’artista Gianni Aricò nel visibile un maestoso chiesetta di S. Antonio. suonando a distesa, ma cavallo e si affaccia, con 1988 sulla riva del Piave, monumento di l’operazione costò la un bell’orologio a sfondo tra Onigo e Pederobba. straordinaria vita ai due Stramare. La azzurro e numeri romani, L’incomparabile panorama compostezza, che quattrocentesca Chiesa sulla via principale di dello sfondo con il evoca la gloria di S.Sebastiano subì poi Pederobba. Un arco di Grappa, il Monfenera, il dei combattenti: il una totale distruzione con stile romanico ne favorisce Cesen e il Montello fa da Monumento ossario la prima guerra mondiale. l’accesso al parco scenario ideale a questa francese. In questo Interamente rifatta, oggi è retrostante dove si trova il tragica rappresentazione. sacrario, inaugurato diventata simbolo di pace Mausoleo di Guglielmo e Volti segnati dal dolore del il 27 giugno 1937, e di amore, grazie anche Teodolinda d’Onigo, ultima distacco, della partenza, al recupero delle vecchie contessa della casata. della morte, altri che riposano più di mille Pregevole per le sue ricordano l’incontro con soldati francesi, le cui trincee che la serpeggiano sette logge è invece Villa i profughi, fino al librarsi spoglie mortali furono intorno. Da qui il visitatore Sanguinazzi, situata lungo in alto della colomba, trasportate dai diversi può godere uno splendido la strada principale di simbolo della pace cimiteri di guerra panorama su tutta la valle Pederobba. Vi si accede collocati in terra italiana. del Piave. 82 ritrovata. 83 Santa Fosca La cappella fu “riscoperta” Grappa. Ma l’origine della S. Antonio a Pederobba S. Sebastiano sul La pietà popolare verso Costruita sulle fondamenta con le rogazioni primaverili, chiesetta risale addirittura La chiesa, che sorge quasi Monfenera S.Sebastiano, ormai della cappella medievale processioni campestri all’epoca medievale, all’ingresso dell’abitato di La chiesa di invocato come un vero precedente, la nuova che precedevano la allorché si diffuse il culto a Pederobba, apparteneva S.Sebastiano fu santo taumaturgo, chiesa di Santa Fosca festa dell’Ascensione S.Giacomo di Compostela. alla famiglia Tovena. Essa eretta in seguito alle non venne mai meno sorge su un suggestivo lungo particolari itinerari L’ospedale di S. Giacomo ha una certa importanza continue epidemie di perché le epidemie colle di Pederobba, quasi della pieve parrocchiale, delle Brentelle a Pederobba artistica per il paliotto peste che colpirono di peste, purtroppo, a confine con la pieve di divenendo tappa di si trovava infatti lungo una dell’altarino che porta bei la pedemontana del si ripresentavano con Cavaso. Il culto di Santa preghiera e di celebrazione direttrice di pellegrinaggio. fronteggi nitidamente Grappa nel XIV secolo. intensità più o meno Fosca nella comunità di liturgica. E’ per questo Il collegamento al toponimo intagliati e due bambini Al piccolo oratorio, maggiore fino all’800. Pederobba è di antica data motivo che a Pederobba la “Brentelle” deriva invece di pregevole fattura. che godeva di una La bianca chiesetta, e risale quasi alle origini santa viene ricordata con dal fatto che poco distante All’interno sono visibili due piccola rendita di tre dal campaniletto rosso della Pieve dei Santi Pietro particolare devozione nel da lì fu realizzata la prima pale: una dedicata a S. campi, venne affidato e aguzzo, come la e Paolo di Pederobba. E’ mese di maggio. canalizzazione del Brentella Antonio da Padova e l’altra un prete sul finire del definì il Paladini, fu però probabile che la devozione con la presa di derivazione a S. Valentino. Sono pure ‘400. Le questue dei distrutta dagli intensi alla santa si sia diffusa L’ospitale di S. Giacomo dal Piave nel 1436, mentre esistenti delle sculture pederobbesi, che si bombardamenti della a Pederobba proprio da delle Brentelle già prima scorrevano le lignee, scolpite a fogliame e erano affidati al santo grande guerra. La Treviso da parte di qualche Il tempietto ottagonale di “fontane” di S. Giacomo, a teste d’angioletti, attribuite martire, permisero chiesetta attuale, che fedele pederobbese o di S. Giacomo sulla strada acque risorgive sul letto alla scuola del Brustolon, di conservare intatta voleva rappresentare il qualche uomo d’armi, di feltrina segna il confine tra del Piave. La presenza che segue lo stile del la chiesetta nel corso tempio ai caduti di tutte commercio, di politica, la pianura trevigiana e la d’acqua assicurava quindi ai Piazzetta, artista del ‘700, dei secoli. La cura e le guerre, fu costruita forse al seguito degli montagna bellunese. S. pellegrini e ai mercanti una nativo proprio di Pederobba. la devozione verso oltre trent’anni fa con le stessi Imperatori, per una Giacomo era invocato come ristorante ospitalità dopo Il Paladini aggiunge che la piccola cappella offerte della popolazione grazia ottenuta, un ex voto, protettore dei Templari, ma lunghe camminate. in una loggetta attigua crebbe dopo il Concilio pederobbese. o comunque un atto di anche dei malgari che il all’oratorio vi erano i resti di di Trento, prova ne sia culto alla santa martire. La giorno 25 luglio effettuavano un affresco con uno sfondo che qui si celebrava una devozione alla santa deve la pesatura del latte per architettonico a colonnami messa ogni mese fin avere avuto il suo apice quantificare la produzione intrecciati da arborature. dal 1625, e, poco dopo, tra il XV e il XVI secolo, lattiero-casearia da Ogni anno, in ricorrenza del sul finire del secolo, giacché nelle visite pastorali suddividere con i proprietari santo patrono che cade il la cappella venne figura sempre presente delle mucche. Da qui 13 giugno, la contrada si annessa, assieme agli tra i cinque oratori della l’edificazione del tempietto riunisce organizzando una altri oratori, alla chiesa parrocchia di Pederobba. alle estreme pendici del festa dal sapore antico. pievana di Pederobba. 82 83 The name of the The marrons of the It is situated near the chapel, the church town derives from Monfenera Piave between Quero was dedicated to the local red stones, Monfenera is the last and Pederobba. Santa Fosca probably offshoot of Mount Grappa after the salvation “Petrarubla”, used and it is covered by The French Ossary of an inhabitants of for the construction HISTORICAL WHAT chestnut trees. In autumn Along the Feltrina road, Pederobba thanks to of the first stone they offer a great many the monument was intervention of the saint. NOTES houses. The first TO SEE chestnuts, originally used inaugurated in the 1937 sure settlements to produce flour and for and it houses the French San Giacomo delle date back to the this reason called “Poor fallen in Italy during the Brentelle’s hospital roman period and bread”, and now eaten First World War. The medieval octagonal they are witnessed as roast chestnuts. temple was dedicated Church of San Antonio to San Giacomo, the by the roman In Pederobba we can Church erected by patron saint of the Claudia Augusta visit the XVII – century Antonio Covolon and his milkmen working in the th Altinate road passing Villa Onigo, the sons in the XVIII century shepherd’s huts: the 25 through Pederobba. mausoleum of Guglielmo (see the memorial tablet of July was in fact the In the XI century and Teodolinda from inside). day of the milk weighing. the first parishes Onigo, Villa Sanguinazzi, Initially it was dedicated of Pederobba and Villa Berengan along Chuch of San Sebastiano to San Giacomo from the street to Monfenera The XV – century church Compostela. Onigo were born. (residence of the of San Sebastiano, on The XV century Venetian poet Francesco the Monfenera, was Sant’Antonio in was characterized Negri), the bronze destroyed during the Pederobba by the agricultural Monument to the Italian First World War. It was The church of and commercial Soldier by the artist rebuilt and now it is a Sant’Antonio houses development and the Gianni D’Aricò and the symbol of peace and two altar – pieces, one XVIII century by the French military memorial love. Around the church dedicated to Saint social and cultural chapel. many restored trenches. Antony and the other to San Valentino, and some development thanks The herons’ city Santa Fosca wooden statues from the to the work of many A big green area where Built on the ruins of a Brustolon’s School. local personalities. the heron Cenerino lives. preceding medieval 84 85 MANIFESTAZIONI Maggio Sbandando pa i colmei 1 maggio tra le contrade di Pederobba Giugno Festa di S.Antonio La domenica prima del 13 giugno

Agosto Festa degli Alpini sul Monfenera La prima domenica di Agosto EVENTI PRINCIPALI Ottobre Mostra mercato dei marroni del Monfenera A Pederobba a partire dalla seconda domenica di ottobre per tutto il mese

dove Pizzeria L’Oasi Via Piave, 13 tel. 0423 648368 mangiare Azienda agricola Zanella Cesario Via S. Fosca, 8 tel. 0423. 69213 Agriturismo Croda Rossa Via S. Martino, 10 tel. 0423 69091 Agriturismo da Genoveffa Via Berengan 27 tel. e fax 0423 69940 [email protected] Agriturismo Zanella Franco Via S. Fosca, 4 tel. 0423.69214 ATTIVITÀ Dall’Armi Lucia Via Monfenera Agriturismo I Zappà Via Visnà, 5/a tel. 0423 69204 RICETTIVE Trattoria “Al pescatore” Via S. Giacomo, 13 tel. 0423 69771 Bar Bar alla Posta Via Roma, 116 tel. 0423 69311 Bar Fox Via S. Pio X°, 1 tel. 0423 688225 Bar Jolly Via IV Novembre, 2 tel. 0423 69110 Bar La Terrazza Via IV Novembre, 15 tel. 0423 69796 Bar Trattoria Paninoteca Vittoriana Via Cal Luset tel. 0423 688134 Trattorie Trattoria Casa Rossa Via Roma, 134/A tel. 0423 689055 Trattoria San Bastian da “Vecia” Via Monfenera, 22 tel. 0423 69042 Trattoria Da Cialt Via S. Michele, 34 tel. 0423 64089

84 85 PEDEROBBA

86 87 LEVADA COVOLO

CUROGNA ONIGO

86 87 PROLOCO DI POSSAGNO COMUNE DI POSSAGNO Regione: Veneto POSSAGNO Provincia: Treviso Superficie: 12 kmq Abitanti: 2.034 Altezza livello/mare: 270 m Frazioni: - Distanza dal capoluogo: km 44

reperti paleontologici recentemente ritrovati, fa risalire al periodo Orario delle Messe (festive): 8.30; 10.30; 19.00 medievale le prime (estivo); 18.00 (invernale). documentazioni scritte. Sabato: 19.00 (estivo); 18.00 (invernale). Il loco Possagno è, Durante le funzioni religiose non sono ammesse le visite. infatti, attestato nel 1076, Orario di visita del Tempio e della Gipsoteca: anche se è confermata la tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (estivo) IL TEMPIO o dalle 14.00 alle 17.00 (invernale). Lunedì chiuso. presenza di un ‘castrum Telefono della Parrocchia di Possagno: + 39 0423.544.040. romanum’ e di un ‘castelar’. Possagno è, La sua candida mole è chiaramente distinguibile da diversi chilometri di tuttavia, universalmente distanza, conferendo a Possagno il suo inconfondibile profilo. Edificato in famosa in quanto diede posizione sopraelevata rispetto al paese, è collegato alla casa natale dell’artista i natali, il 1° novembre tramite un ampio stradone in salita. La sua imponente struttura è la sintesi 1757, al celebre scultore di due tra le massime espressioni dell’architettura classica riproposte nella Posto ai confini nord neoclassico Antonio moderna era cristiana: il colonnato dorico è una copia perfetta di uno dei lati occidentali della provincia Canova, uno dei più del Partenone, mentre il corpo centrale si richiama alla struttura del Pantheon. di Treviso, Possagno apprezzati artisti del suo è un piccolo borgo tempo. Della sua presenza adagiato sulle verdi e dell’impegno da lui CENNI pendici delle prealpi profuso a favore del paese venete. Frequentato già natale restano a noi due STORICI in epoca preistorica, preziose testimoníanze: il 88 come testimoniano Tempio e la Gipsoteca. 89 Regione: Veneto con rito solenne lo Cristo nell’Orto, opera ad Antonio Canova Provincia: Treviso consacrò con dedica di Palma il Giovane. fratello dolcissimo e Superficie: 12 kmq alla Santissima Trinità, L’altare maggiore è a se stesso vivendo Abitanti: 2.034 la prima domenica di arricchito dalla più pose”. A destra del Altezza livello/mare: 270 m maggio dell’anno 1832. importante opera di nicchione l’Autoritratto Frazioni: - Il frontone, che reca la pittura del Canova, in marmo del Canova, Distanza dal capoluogo: km 44 scritta DEO-OPT-MAX- la Deposizione di a sinistra il ritratto del UNI-AC-TINO (a Dio Cristo dalla Croce, fratellastro Vescovo Ottimo Massimo Uno dipinta nel 1798-99 e Sartori Canova, opera e Trino), è decorato da collocata nel tempio del Baruzzi. Al centro, Fu lo stesso Canova poté ammirare l’opera conferirono sabbia, 7 metope modellate nel 1830. Nell’altare a tripode bronzeo opera che ne curò il progetto, finita a causa della calce, pietre e altro dallo stesso Canova. sinistra, S. Maria della del Poliaghi posto coadiuvato dagli sua prematura morte, materiale”. Giovanni All’interno, quattro Mercede e penitenti, nel centenario della architetti Pietro Bosio, avvenuta il 13 ottobre Battista, vescovo di cappelle contengono opera del Pordenone, sua morte. Nell’ultimo Antonio Selva, Rossini, 1822 a Venezia. Recita Mindo, suo fratello gli altari minori. A da alcuni attribuita a altare, tela attribuita ad Diedo, nonché il la lapide posta sopra ed erede, portò a destra di chi entra Moretto da Brescia. Nel Andrea Vicentino (per finanziatore volendo la porta centrale: compimento questo vi è l’altare di S. nicchione è collocata altri Palma il Giovane) donare al suo paese “Quella che state per edificio, rispettando Francesco di Paola, la tomba di Antonio raffigurante Maria una nuova chiesa, visitare è la chiesa che fedelmente le volontà con tela di Luca Canova, che qui riposa e quattro santi. Gli in sostituzione della Antonio Canova, nutrito del fondatore, e lo Giordano. Nel grande assieme al fratellastro. affreschi degli apostoli vecchia parrocchiale di fede in Dio e di abbellì con opere di nicchione è posta la L’urna, eseguita dagli sulle pareti verticali di San Teonisto, poi amore per la sua terra, scultura e pittura e per Pietà, modellata dal allievi per il conte sono opera di Giovanni demolita. Il celebre cominciò a costruire la sua manutenzione Canova e fusa dallo Berio di Napoli e qui De Min, seguace del scultore vi pose la con la collaborazione mise a disposizione scultore Bartolomeo reimpiegata, riporta Canova. Dalla cupola prima pietra L’11 dei suoi compaesani beni immobiliari. Il Ferrari. Segue l’altare la scritta: “Gio. Batta del tempio si gode di luglio 1819, ma non di Possagno che vescovo di Treviso con la tela di Gesù Vescovo di Mindo un ampio panorama.

88 89 Orari le Danzatrici, Amore e la luce le 34 tempere È aperta tutti i giorni (tranne il lunedì non festivo): Psiche stanti, la Naiade su carta a fondo nero orario estivo/invernale: 9.00 - 12.30 / 15.00 - 18.00 giacente, l’Autoritratto di soggetto mitologico, domeniche estive: 9.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00 domeniche invernali: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00 dell’artista, il Busto di composizioni di (la biglietteria chiude un quarto d’ora prima della fine di Napoleone e i bozzetti ispirazione pompeiana. ciascun turno) in terracotta. Nella Nella casa natale sono LA Per informazioni: scuderia sono raccolti visitabili alcuni locali tipici Telefono: + 39. 0423.544.323. Fax: + 39. 0423.922.007. alcuni gessi e il grande dell’abitazione veneta (il GIPSOTECA Posta elettronica : [email protected] tinello e lo sbrattacucina). http://www.museocanova.it cavallo. Attigua alla Gipsoteca sorge la bella Il grazioso giardino Alla base dello stradone Vi è conservata una ricca soggetti mitologici, tutte casa natale dell’artista, settecentesco, chiuso che porta al tempio collezione di materiali opere neoclassiche i cui da un elegante cancello, del minotauro; imponente conservata com’era sorge, affacciata sulla appartenuti all’artista, tra originali in marmo sono è ombreggiato ancora è il monumento funebre negli anni della sua vita. piazza, la Gipsoteca. i quali figurano modelli nei musei e nelle collezioni oggi dalla chioma di un a Maria Cristina d’Austria L’edificio accoglie la L’edificio fu costruito e calchi in gesso, statue private di tutto il mondo. pino marittimo piantato e Napoleone, raffigurato pinacoteca, in cui sono nel 1835 a fianco della in marmo, bozzetti in Fanno parte della raccolta dallo stesso Canova. II come Marte pacificatore. esposti dipinti a olio (tra casa natale dell’artista su terracotta e cera. Nell’atrio Adone incoronato da museo è stato allargato Alcune delle opere, tra cui le Grazie, la Sorpresa progetto dell’architetto sono disposti i calchi delle Venere, Dedalo e Icaro, con un nuovo settore cui Paolina Borghese, e la Citareda) tempere, Francesco Lazzari e sette metope preparate la Venere Italica, Ebe, (progettato da Luciano che furono danneggiate incisioni, disegni, cimeli fu adibito a museo per per il tempio, raffiguranti la Maddalena e opere Gemin nel 1992) destinato durante la Prima Guerra ed attrezzi da lui usati, volontà del fratellastro G. Storie del Vecchio e gigantesche quali Ercole a convegni e a mostre Mondiale, sono state in rilievi in cera, e monete Battista Sartori Canova. Nuovo Testamento, il e Lica e Teseo vincitore d’arte. seguito sottoposte ad commemorative. gruppo Venere e Marte un meticoloso lavoro di Al primo piano nella e l’Endimione dormiente. restauro. La Gipsoteca stanza in cui nacque, Da qui si passa alla venne ampliata nel 1957 è collocato un ritratto maestosa sala basilicale su progetto dell’architetto eseguito da Thomas ottocentesca, in cui sono Carlo Scarpa con un Lawrence, durante il suo conservati bassorilievi, nuovo spazio che si soggiorno a Londra nel stele funerarie e numerosi coniuga perfettamente 1815. La torretta-studio, modelli originali in gesso con l’ala ottocentesca in stanza contemplativa in e calchi raffiguranti cui è esposto il celebre cui l’artista dipingeva, grandi personaggi storici, è il luogo in cui artistici, religiosi e molti gruppo delle Grazie, oltre 90 a numerose opere, quali probabilmente videro 91 traduzione nel marmo, soltanto molto parziali, argilla la Giacomo, in località Canova approdò ma resta indubbio chiesetta di S. Giustina, Zan di Sotto, dove si con successo a che lo scultore considerata la più antica conserva un affresco immagini `decantate’, di Possagno fu il della pedemontana; del XVI sec. raffigurante trasposte dal piano più alto interprete presenta l’abside rivolta una Madonna del dell’esperienza delle tensioni dei a oriente, come le più Latte. Vicino al Tempio ANTONIO sensoria a quella principi informatori COLMELLI antiche chiese cristiane. il colle di S. Rocco, iperuranica del del neoclassicismo. Una visita merita il raggiungibile da una CANOVA pensiero. La sua Del resto Stendhal, E CHIESETTE colmello Vardanega, un strada molto ripida fortunata critica fu in parlando di Canova tempo luogo di sosta costruita sulla scaglia Fu uno dei massimi verità alterna: i suoi e idealmente Nel territorio di per gli animali durante rossa, ora tutta a gradini. protagonisti della contemporanei gli collegandolo Possagno si trovano la transumanza. Vi Dominano il colle la fortunata stagione tributarono entusiastici all’epopea un gran numero di sorge anche la chiesetta chiesa di S. Rocco, neoclassica e consensi (che ne napoleonica (che colmelli, piccole di S. Bartolomeo. cappella seicentesca sicuramente il fecero uno degli in Canova trovò comunità a sé stanti, Nell’antico colmello di a forma ottagonale, il massimo esponente artisti più acclamati alti esiti artistici), con usi civici collettivi Masiére, la cui presenza campanile ottocentesco italiano: le sue opere della sua epoca, ben rilevò come al e una vita comunitaria. è attestata ancora a forma di torre sono tutt’oggi radicate una vera “star”); grande successo si Caratterizzati da una nel 1192, si trova la medievale, la suggestiva nell’immaginario nell’800 ricevette accompagnino critiche tipologia di case chiesa di S. Francesco, grotta della Madonna di collettivo e talvolta invece stroncature ancora più grandi, a schiera, archi recentemente Lourdes eretta fra le due rappresentano, in un o apprezzamenti nella contemporanea e sottopassaggi, restaurata. Da ricordare guerre. corto circuito di arti, consacrazione alla offrono lo spunto per la chiesetta di S. secoli e culture, una posterità. piacevoli passeggiate. delle più apprezzate Una curiosità: quei I più antichi sono raffigurazioni “chiodini” che si quelli di Rover, Cunial, dell’ideale di bellezza trovano conficcati Vardanega e Masiére, classico. Attraverso sui modelli in gesso ma altri sono sorti la successione degli delle sculture sono in seguito. Vicino al schizzi, dei bozzetti, le “repere”, i punti di colmello di Cunial, fino al modello in riferimento impiegati in prossimità del gesso delle stesse dallo scultore nella valico tra Possagno e dimensioni dell’opera definitiva trasposizione Castelcucco, sorge tra e alla sua definitiva in marmo. boschi, valli e cave di 90 91 dal Gruppo Alpini di CENNI STORICI della zona). Egli stesso Possagno, anche da Il Monte Palon con i suoi citava il Monte Palon come altri Gruppi e sezioni 1306 metri s.l.m. sovrasta il osso duro da espugnare Alpine e da altri Enti Monte Tomba, il Monfenera conferendogli l’attributo di ed Associazioni hanno e domina la linea del Piave “spina dorsale” della linea di dato il loro generoso fino al Montello. In particolare difesa italiana in quel tratto apporto sia in ore di la stretta di Quero, che fu di fronte: infatti la posizione Per informazioni e visite, TRINCEE Sig. Finato Marino - cell 338.2303195. lavoro (oltre 15.000 ore zona strenuamente contesa strategica del Monte Palon www.alpinipossagno.it - [email protected]. di volontariato) che in durante la Battaglia d’Arresto permetteva di tener sotto contributo economico nella Prima Guerra Mondiale, costante osservazione le A nord di Possagno, IL PERCORSO “DELLA che dal rifugio porta (più di 100.000) e diede modo al Monte Palon posizioni nemiche integrando sul Monte Palon, MEMORIA” alla cima del Monte con essi anche gli di far valere la sua posizione l’azione delle artiglierie di si possono visitare Il percorso “della Palon da quota 1.205m ultimi muli provenienti strategica: venne trasformato cima Grappa su zone, non le trincee risalenti memoria” è stato s.l.m. a quota 1.306m dai reparti Alpini e in una vera fortezza, con viste e non battibili da questa, alla prima guerra voluto sul Monte s.l.m. con la riapertura ancora in attività, postazioni d’artiglieria in del tratto Tomba - Monfenera mondiale recuperate Palon dal Gruppo di 1000m di trincee, simboli di tenacia caverna, postazioni di e dell’intera valle dell’Ornic, grazie all’intervento Alpini Possagno per 300m di gallerie e e attaccamento al mitragliatrici fortificate, oltre che alla stretta del Piave. del gruppo Alpini di ricordare e onorare la sistemazione di dovere di quel binomio postazioni di bombarde e di Per questo motivo intere Possagno; raggiungibili la memoria di quanti alcuni baraccamenti e inscindibile costituito fotoelettriche, importantissimi divisioni Austro-Tedesche in macchina dal centro su queste cime del appostamenti. dall’Alpino e dal mulo. osservatori e molto altro. nella Battaglia d’Arresto di Possagno in 30’ circa, massiccio del Grappa Alpini, Amici degli Visitate questi luoghi Erwin Rommel (meglio noto nel novembre-dicembre mentre a piedi 1h e 30’ hanno combattuto, Alpini, appassionati con amore e rispetto come la volpe del deserto del 1917, seguendo varie dal Tempio lungo strade hanno sofferto e sono provenienti, oltre che memori di quanti nella Seconda Guerra direttrici, cercarono di o sentieri. caduti nei tragici hanno combattuto Mondiale), era impegnato prenderlo invano. Raggiunto il rifugio eventi della Prima e sono morti per un allora proprio in questo settore “Monte Palon” sulla Guerra Mondiale e per ideale di patria, di come tenente di un reparto cima, sono indicate riaffermare, soprattutto fratellanza e di pace della Wúltenberg e tentò le zone recuperate. per le giovani per dare a noi un ripetutamente e inutilmente di Dalla stessa zona generazioni, il valore futuro migliore. prendere questa importante sono raggiungibili le primario della pace linea fortificata (come si malghe dove ancora si e della fratellanza tra Il capogruppo può apprendere dalle trovano alcuni prodotti e i popoli. Il recupero Alpini Possagno dettagliate relazioni nei suoi formaggi tipici. ha interessato il tratto Favero ing. Sebastiano diari corredati da schizzi 92 93 The temple by sculptor Torretti, the museum built in 1992 In Possagno there The white mass of Canova’s grave. The and used for conferences are many of Medieval the temple on top walls are covered with and contemporary wards, independent of a hill stands out frescoes depicting the exhibitions. We can communities with clearly against the Apostles by Giovanni admire plaster casts, terraced houses, HISTORICAL WHAT green mountains Demin. sketches, paintings (oils arches and which surround it. The on canvas, temperas) underpasses. The NOTES TO SEE neoclassical building is Visiting hours and many other works most ancient are characterised by a Doric Every day from 9.00 to of art. Rover; Cunial, where colonnade inspired by 12.00 and from 15.00 to there is the church 18.00 (summer time) or from Nestling at the foot that of the Parthenon Antonio Canova of S. Giustina, the of Mount Grappa, 14.00 to 17.00 (winter time). in Athens, by a central Monday closed. Antonio Canova was oldest church of the little village of body inspired by the born in Possagno on the Pedemontana Possagno has a typical Pantheon in Rome and The Gypsotheca or Plaster Novembre 1, 1757. area; Vardanega, Medieval layout. It is by the main apse which Introduced to sculpture where there is documented in 1076 Cast Gallery recalls ancient Christian The Gypsotheca was built by his grandfather when the church of S. even though it was basilicas. The first stone he was very young and Bartolomeo; Masiére, just inhabited in the by the architect Francesco was set in place on Lazzari as a museum after a period of time with the church of prehistory and then 11th July 1819 and the spent at the Torretti’s S. Francesco. In the in the roman period. devoted to Canova. The temple was finished in client was the popular studio in Pagnano locality Zan di Sotto, Possagno is important 1830. Inside the building d’Asolo, he first moved the church of S. because on November sculptor’s brother, Mons. we can see the altar of Giovanni Battista Sartori. to Venice to attend the Giacomo with a fresco 1, 1757, the famous Saint Francis of Paola Arts Academy, and of the XVI century neoclassical sculptor The museum now holds with an altar – piece by several exhibition areas: then to Rome where his depicting Madonna Antonio Canova was Luca Giordano (1634 valuable works earned of the Milk. Near the born. the XX – century Wing by – 1705), the Canovian Lazzari, which is a three him immediate popularity. temple, the S. Rocco metopes, the large niche – arch large basilica; He is known as one of the hill with the octagonal with Canova’s Piety, the Scarpa Wing by the best Italian neoclassical church of the saint, an altar with canvas famous architect Carlo sculptors. He died in the XIX - century bell depicting by Palma Il Scarpa in 1955; the former Venice on October 13, tower, the cave of the Giovane (1544 – 1628), stable which is now used 1822. Madonna of Lourdes. Canova’s Deposition for exhibitions; Canova’s “Colmelli” (Medieval altar – piece, two angels wards) and churches 92 house; the New Wing of 93 siti Proloco [email protected] www.prolocopossagno.it INFORMAZIONI internet Museo [email protected] www.museocanova.it Municipio [email protected] www.comune.possagno.tv.it Istituto Musicale Canoviano www.istitutomusicalecanoviano.it Alpini Possagno [email protected] CONTATTI indirizzi e Proloco Via Canova, 11 Tel. 0423 544423 UTILI telefoni Museo Via Canova, 84 Tel. 0423 544323 Municipio Via Canova. 70 Tel. 0423 544001

Festa di Carnevale Sabato grasso San Rocco [email protected] MANIFESTAZIONI Febbraio Carnevale dei bambini Martedì grasso Sala Pio X [email protected] Marzo/aprile Sagra di Pasquetta Lunedì di Pasquetta San Rocco [email protected] Concerto Banda Canoviana 1 Maggio Palestra Comunale www.istitutomusicalecanoviano.it EVENTI Maggio Lucciolata Maggio Possagno [email protected] Passeggiata tra i colmei Maggio Possagno [email protected] PRINCIPALI Giugno Possagno Rock 1° sabato di giugno Parco San Rocco [email protected]

Luglio Sagra San Giacomo 25 luglio Contrada Pastega [email protected] Festa dei Omeni 2 Agosto Loc. Alla Croce Solito posto, solita ora Agosto Sagra di San Rocco 14-15-16 Agosto Parco San Rocco [email protected] Sagra di San Bortolo 24 Agosto Contrada Vardanega [email protected] Settembre Ritrovo Monte Palon 2° domenica di Settembre Rifugio Monte Palon [email protected] Sagra San Francesco 4 Ottobre Contrada Masiere [email protected] Ottobre Sagra Santa Giustina 11 Ottobre Contrada Cunial [email protected] Albero di Natale 2° Sabato Dicembre Loc. Alla Croce [email protected] Dicembre Concerto Banda Canoviana Santo Natale 25 dicembre Palestra Comunale www.istitutomusicalecanoviano.it

94 95 Bar Snack Bar Alle Fornaci Via Olivi, 87 Tel. 0423 544236 Fax 0423 544236 Joe’s Snack Bar Impianti sportivi, 7 Cell. 333 4741000 Bar Pizzeria Alla Pesa Viale Canova, 81 Tel. 0423 544039

Pizzerie Pizzeria Trattoria Olivi Via Olivi, 22 Tel. 0423 544711 ATTIVITÀ Pizzeria Alla Croce Loc. Alla Croce Tel. 0423 544089 Pizzeria Ristorante Caffè Canova Via Canova Tel. 0423 544459 RICETTIVE Agriturismo Agriturismo Da Ernesto Via Steggio, 5 Tel. 0423 544257 Fax 0423 544257

Osterie Osteria Roer Via Molinetto, 42 Tel. 0423 544484 Fax 0423 920235 Osteria “Da Ico” Via Molinetto

Pasticcerie Pasticceria Gelateria Aurora Via Roma, 2 Tel. 0423 544137 Bruschetterie La Galleria Bruschetteria Via Canova, 88 Tel. 0423 5444010

B&B B&B Le Tre Grazie Via Antonio Canova, 80 Tel. 0423 544208

Albergo Albergo Ristorante Stella D’oro Via Canova, 46 Tel. 0423 544107 Fax 0423 544427 Ristorante Ristorante Bar Valleverde Via Cioppe, 1 Tel. 0423 538698 Fax 0423 939791

94 95 PIZZERIA TRATTORIA OLIVI BRUSCHETTERIA LA GALLERIA* Via Olivi, 22 - POSSAGNO - TV Via Canova, 488 - POSSAGNO - TV Tel. +39 0423 544716 Tel. +39 347 7541777 la [email protected]

AGRITURISMO DA ERNESTO ALBERGO RISTORANTE STELLA D’ORO** Via Steggio, 5 - POSSAGNO - TV Via Canova, 46 - POSSAGNO - TV Tel. +39 0423 544257- Fax +39 0423 544257 Tel. +39 0423 544107 - FAX +39 0423 544427 www.albergostelladoro.com Posti Letto n° 20

OSTERIA ROER RISTORANTE VALLEVERDE Via Molinetto, 42 - POSSAGNO - TV di Bozzolan Matteo Tel. +39 0423 544484- Fax +39 0423 920235 Via Cioppe, 1 - POSSAGNO - TV [email protected] - www.roer.it Tel. +39 0423 538698 - Fax +39 0423 939791 [email protected]

PIZZERIA RISTORANTE PASTICCERIA GELATERIA AURORA “CAFFÈ CANOVA” Via Roma, 2 - POSSAGNO - TV Via Canova, 13 - POSSAGNO - TV Tel. +39 0423 544137 Tel. +39 0423 544459

96 97 POSSAGNO

96 97 Regione: Veneto SAN ZENONE Provincia: Treviso Superficie: 19,97 kmq DEGLI Abitanti: 7.243 EZZELINI Altezza livello/mare: min. 76 m - max 244 m Frazioni: Liedolo, Cà Rainati Distanza dal capoluogo: km 39 COMUNE DI SAN ZENONE DEGLI EZZELINI

attestano numerosi di una lega di feudatari, venne trucidato con tutta la famiglia. Dell’antico castello, reperti archeologici ricostruito e nuovamente distrutto, rimane la torre, simbolo del paese. Nei pressi della appartenenti a diverse torre sorge l’ottocentesco Santuario della Madonna del Monte (meglio conosciuto epoche preistoriche come “Chiesetta Rossa”) dal cui colle si gode di un incantevole panorama. Una e storiche. Parte della pala di Jacopo da Ponte, un crocifisso ligneo rinascimentale, statue dello scultore marca trevigiana, dal sanzenonese Francesco Rebesco ed affreschi del pittore Noè Bordignon adornano la sec. X il territorio di S. chiesa parrocchiale di S. Zenone. Del patrimonio architettonico di S. Zenone risalgono Zenone appartenne ai al cinquecento la villa Tedesco e la villa Vignola, rimaneggiata nel settecento come la vescovi di Treviso ed alla villa di Rovero, che è collocata al centro del paese di fronte al Municipio, mentre nella fine del XII sec. divenne località Sopracastello si può ammirare l’esterno di villa Rubelli.Con una popolazione possesso di Ezzelino da di poco più di seimila abitanti, San Zenone vanta l’attività di più di 400 ditte nel proprio Romano il Monaco, che territorio, a conferma di una vitalità economica in continua evoluzione, concentrata lo trasmise nel 1223 al inizialmente nei settori manifatturiero, metalmeccanico ed artigianale (ceramiche e figlio Ezzelino III detto mobili in stile) ma con un occhio di riguardo anche per il commercio ed il turismo. Più il Tiranno. Questi, a di cinquanta associazioni operanti negli ambiti sportivo, sociale, ricreativo e culturale Situato nella pianura ad causa della sua politica contribuiscono inoltre a rendere particolarmente ricco il calendario delle manifestazioni ovest di Asolo, S. Zenone espansionistica, ebbe ed appuntamenti di folclore locale. degli Ezzelini si estende molti nemici a nel 1259 su una superficie di fu sconfitto a ferito a circa 20 kmq tra rilievi morte; il fratello Alberico, CENNI collinari, piccole valli suo alleato, si rifugiò ed aree pianeggianti. II nel castello di San STORICI suo territorio fu abitato Zenone dove, dopo 98 in tempi remoti, come aver subito l’assedio 99 Regione: Veneto del Colle Castellaro sorge particolari anche se negli particolare interesse Provincia: Treviso il santuario dedicato alla ultimi anni, nella zona naturalistico e ambientale è Madonna della Salute, a nord del paese, tra le Superficie: 19,97 kmq l’oasi San Daniele, ubicata chiamato comunemente colline, si è assistito alla nella frazione di Liedolo, Abitanti: 7.243 “Il Monte” o chiesetta piantumazione di numerosi frutto di una battaglia Altezza livello/mare: min. 76 m - max 244 m Rossa, per il colore della olivi che vedranno il loro popolare e di un impegno Frazioni: Liedolo, Cà Rainati tinteggiatura della chiesa, rigoglio nei prossimi anni. dell’Amministrazione Distanza dal capoluogo: km 39 meta di pellegrinaggio alla Circa 700 sono le “Partita comunale che ha permesso madonna protettrice di San iva” assegnate in questo di evitare l’instaurarsi di Zenone e dei suoi abitanti. comune con attività una discarica di fanghi Tra la direttrice che vera zona di confine tra del nome raggiunto, tanto Oggi San Zenone degli legate prevalentemnente industriali che avrebbe attraversa le rinomate montagna, collina e pianura che il potente casato degli Ezzelini è un paese che all’edilizia, alla produzione deturpato il territorio di San cittadine quali Bassano di rilevante interesse Ezzelini eresse proprio conta quasi 7243 abitanti, di mobili in stile ed un del Grappa ed Asolo, storico-architettonico, qui uno dei suoi castelli, Zenone degli Ezzelini. Un suddivisi tra San zenone contorno di disparate altro contributo a valenza Montebelluna e Conegliano naturalistico e ambientale. il più importante della centro, e le frazioni di Cà attività economiche. turistica viene offerto dalle (S.S. n. 248 “Schiavonesca E’ nel paesaggio che Marca Trevigiana. Molte Rainati, Liedolo e la località Ben sviluppato è anche il due attività di maneggio, in – Marosticana”) e quella si percepisce questo sono le testimonianze denominata Sopracastello. settore commerciale, mentre una delle quali si svolgono che in senso nord sud connubio tra uomo e natura, archeologiche riscoperte Il 10% della popolazione è in continua evoluzione anche dei concorsi ippici da Crespano del Grappa un’impronta indelebile e appartenenti al Colle è straniera, appartenente anche il settore turistico. si collega al Comune di della storia che raffigura il Castellaro, dove sorgeva a oltre 35 nazionalità Molti sono gli amanti nazionali, e dalla presenza e via, presente come un insieme il castello. A testimonianza diverse. Ciò significa che della tranquillità e dell’aria di numerose ville prestigiose via al cuore della Marca di “invarianti” cognitive e del periodo citato è stata da un paese prettamente buona che vengono a come Villa dei Conti di Trevigiana (Sp. n. 129), il materiali da preservare appunto eretta una torre, agricolo, che fino agli visitare il nostro territorio. Rovero, Villa Vignola, Villa Comune di San Zenone e valorizzare. Nel 1152 ricostruita più volte, simbolo anni ‘50 ha assistito ad A tal proposito, negli ultimi Rubelli e altre di minor degli Ezzelini, per la sua una bolla papale parlava ed emblema di San Zenone, un’imponente emigrazione, venti anni, grazie ad un interesse. Numerose particolarissima ubicazione, della pieve di San Zenone dalla cui altura si può si è trasformato come tutta interessante e profiquo sono le manifestazioni e cerniera tra la pianura – “Plebem Sancti Zenonis” ammirare tutto il panorama la realtà di questo Nord lavoro dell’Associazione le ricorrenze di questa veneta e le prealpi, è un a conferma della dignità e circostante. Sulla sommità Est a zona artigianale con sentieri natura del Parco comunità, oggi aperta ad attività economiche di livello degli Ezzelini, sono stati una società multietnica, nazionale e mondiale. aperti ben quattro sentieri a scambi culturali, L’agricoltura impegna l’8% naturalistici, ultimo quello conoscenze tra le varie dell’attività, con il rammarico dedicato “all’handicap” nazioni, da poco gemellata di uno scarso sviluppo di percorribile anche da con Marzling comune della coltivazioni ed allevamenti disabili. Altra meta di Baviera. 98 99 dissimile dall’attuale, almeno Villa era divenuta cenacolo Gli Ezzelini in Belluno e a Lentiai dell’Alta Italia, ossia il per la parte centrale, ma era di cultura e scienza. In essa Re Zalín, forma locale (Cesana), incluse le vicario dell’imperatore meno sviluppato in lunghezza. soggiornarono personaggi per indicare Ezzelino avogarie per conto del Federico II, ma anche A questo primo complesso di spicco quali i Fratelli il Tiranno (1194-1259), vescovo di Belluno, del dopo la morte di questi appartenevano una chiesetta, Riccati di Castelfranco è il personaggio che Patriarca di Aquileia e continuò la sua politica, posta quasi all’estremità Veneto, celebri matematici, identifica tutta la famiglia, del Monastero del Pero osteggiato dalla chiesa e DA orientale della spianata del l’architetto Francesco Maria nota ai piú come i Da (Monastier). da Venezia. Contro di lui colle, successivamente Preti, lo storico bassanese Romano, presente Da qui, Ezzelino farà fu indetta una crociata, VISITARE inglobata, le due barchesse Giambattista Verci, il famoso per circa tre secoli splendere la sua stella ufficialmente perché non poste ad est e ad ovest, il editore Giuseppe Remondini, in territorio asolano, di abile stratega che lo perseguiva gli eretici, ma Villa Rovero cortile posteriore della villa e la il poeta bassanese Jacopo infeudata dall’imperatore vedranno impegnato praticamente perché era Giunti in centro a San Zenone, colombara a nord-est. L’interno Vittorelli. Il palazzo costituiva dei castelli di Onara e di contro i nobili di casa ghibellino. L’abbandono sarà impossibile non vedere è conforme alla tradizione il fulcro della vita sociale, Romano. Camposampiero, del lombardo Pelavicino l’imponente complesso di classica veneta, con un doppio mondana, ma soprattutto Nel 1223, Ezzelino il Estensi, Sambonifacio dopo la conquista di Villa Rovero 10, posto al salone centrale al piano terra economica: all’interno dei Monaco spartisce i suoi e poi dominatore delle Brescia, lo rese meno termine della lunga scalinata e al piano superiore, dove suoi locali venivano stipulati beni tra i figli Alberico città del Veneto come forte, tanto che nella che taglia in due l’ampia sono visibili degli affreschi i contratti di affitto delle terre ed Ezzelino il Tiranno. Padova, Vicenza, marcia di avvicinamento cedrera*. Essa è composta e delle decorazioni tipiche da lavorare e delle case e Il castello di S. Zenone Verona, Treviso, a Milano, in favore di da un corpo principale a tre del XVIII secolo raffiguranti si stimavano i raccolti. Subì venne assegnato Belluno, Trento, con fuoriusciti milanesi, si piani con poggiolo, dal quale paesaggi, figure simboliche le ultime trasformazioni a ad Ezzelino. Da S. sconfinamento nella scontrò ad un guado si staccano su ambo i lati due e mitologiche, simili a quelle metà Novecento, quando Zenone dipendevano Lombardia, dove occupò dell’Adda, dove fu lunghe ali, con grandi logge a realizzate da Paolo Veronese venne demolita la barchessa i beni familiari ubicati Brescia. Divenne cosí ferito e fatto prigioniero. sette arcate rette da colonnine, per i Barbaro a Maser. Le torri orientale per costruire l’attuale in Liedolo, Crespano, il principale ghibellino Tradotto a Soncino vi alle cui estremità si collocano vennero erette tra il giugno del Peschiera** Bessica, Pietrafosca, due torri a pianta quadrata. La 1728 e il 175 0, l’Oratorio fu Loria, Ramon, Spineda di famiglia di Rovero, proprietaria completato nell’estate del 1735 Ríese, Pagnano, Medolo, della Villa, apparteneva a quel e la barchessa occidentale , Fontanelle, gruppo di casati di origine fu ricostruita e allungata Valdobbiadene, Godego, feudale che fecero la storia verso nord. I lavori furono Castion, S. Martino di della Marca Trevigiana sin definitivamente completati a Lupari e tutto quanto sta dall’XI secolo: non si sa che fine ‘700 con l’edificazione a mattina del torrente forma avesse in origine la della nuova cedrera ai piedi Cismon, coi beni nel dimora. Il palazzo principale del palazzo. Nel frattempo, la Feltrino e a Fonzaso, 100 non doveva essere molto 101 morì perché, come si league of vassals. The The Ezzelini excommunicated racconta, si strappò only part remaining of The Ezzelini, or by Pope Innocent le bende dalle ferite. the castle is the tower, better known IV, who also Alberico, personaggio the symbol of the as Da Romano, launched a crusade di taglia politica minore, town. Near the tower were lords of the against him. He pagò con la strage di HISTORICAL is the Modonna of WHAT Marca (the actual was defeated along S. Zenone le colpe del the Mountain, or Little province of Treviso) the way to Milan, fratello. Politicamente NOTES red Church, a sacred TO SEE and Northern Italy in Sancino, where aveva fallito la sua building on the top from the XIII to he died. Alberico grande occasione: il of a hill covered with the XV century. In was initially an ally Papa, con varie bolle, San Zenone has cypresses. The parish Villa Rovero 1223 Ezzelino The of the Pope, then lo aveva scelto come prehistoric and church of San Zenone The XVIII – century Monk divided up he passed to the strumento per oscurare historical origins. houses an altar – piece villa is on top of a his proprieties to Ghibelline party Ezzelino, ma Alberico Important was the X by Jacopo Da Ponte, a long set of steps his sons Alberico and he reconciled capì troppo tardi il gioco century a.C. period Renaissance wooden and it is composed and Ezzelino The with Ezzelino. He e si riconciliò col fratello. under the jurisdiction crucifix, statues by of a main three Tyrant. The last one was involved in the Dopo le spartizioni of the bishops of the local Rebesco – storey body with received the castle massacre of San dei beni, gli Ezzelini Treviso and, at the and frescoes by Noè balcony and by of San Zenone Zenone because divennero sinonimo end of the XII century, Bordignon. Interesting two long wings with which controlled of the brother’s di diabolico e delle under the power of are the XVI – century large seven – arch a wide territory. negligence. The nefandezze commesse Ezzelino The Monk Villa Tedesco and Villa loggias propped He was one of the Ezzelini became nel secolo XIII. Nacquero from Romano and Vignola and the XVIII up by thin columns. staunchest member a synonyme of cosí fantasmi, storie then under the son - century Villa Rovero. Both wings end of the Ghibelline cruelty because atte a demonizzare, Ezzelino III The tyrant. In Sopracastello with a square plan party in northern of the tyranny of corredate da mille Ezzelino III had a lot area is Villa Rubelli. tower. The building Italy and always Ezzelino III and particolari. Nonostante of enemies and in Naturalist paths belonged to the Di a faithful ally of many are the ciò, sei secoli dopo, 1259 was defeated. permit to admire the Rovero family, one Frederick II. He stories and the il primo consiglio His brother and ally beautiful landscape of the noble families conquered many legends about that. comunale di S. Zenone Alberico took refuge of the territory. For who had played cities in Veneto Some centuries decideva di optare per in the castle of San horse lovers is worth a crucial role in and Lombardy. In later the city l’attributo “degli Ezzelini”, Zenone but he was visiting the two horsing the history of the 1254, four years decided all the riabilitando di fatto la killed with all his family schools present in San province of Treviso after Frederick II’ same to entitle the famosa famiglia. after the siege of a Zenone. since the XII century. s death, he was city to the family. 100 101 siti Proloco [email protected] INFORMAZIONI internet

indirizzi e Segreteria del Sindaco 0423968478 CONTATTI telefoni Biblioteca comunale di San Zenone 0423968450 UTILI

Aziende Agriturismo Cà Roer Via Vallorgana agrituristiche Agriturismo Al Portego Via T. Rubelli, 29 Agriturismo Da Paradiso Via Vollone, 34 Agriturismo Al Sole Via Nogarazze, 17 Tel. 0423 567414 Agriturismo Dai Caroni Via Bosco.24 ATTIVITÀ Agriturismo “Da Paradiso” Via Vollone, 38 Tel. 0423 567456 Carron Renzo Agriturismo Via Bosco, 24 Tel. 0423 964903, 0423 567891 RICETTIVE Mazzaro Tarcisio Agriturismo Via Rubelli, 29 Tel. 0423 968409 B&B Luisa Via Fogal Ezzelino Via degli Alpini

Aziende Monteverde Via Mezzociel Agricole Azienda vinicola

Maneggi La Staffa Via Rovai La Valgrande Via Cime

102 103 Alberghi Albergo al Girasole Via Marconi Albergo Volpara Via Carlo Eger,6

Ristoranti Ristorante Alla Torre 25, Castellaro tel: 0423 567086 - fax: 0423 567086 Trattorie Ristorante Tifany 6, Via Rovai tel: 0423 968144 ATTIVITÀ Ristorante Da Sandro Via S. Lorenzo Di Liedolo tel: 0423 567054 RICETTIVE Ristorante Martini 1, Via Perosina tel: 0423 567096 Bergamin Italo Trattoria Cappellari 10, Via Beltramini tel: 0423 567057

Bar Bar Al Girasole 45, Via Guglielmo Marconi tel: 0423 968458 Bar Caffe’ Centrale 25, Via Roma tel: 0423 567024 Bar Toko S.R.L. 24, Via Montegrappa tel: 0423 964595 Bar Vendrasco Angelina 8, Via Teresa Rubelli tel: 0423 567009 Green Bar 2, Via Beltramini tel: 0423 567876 S.G.A. Bar 4, Via Alcide De Gasperi tel: 0423 968118 Bar S. Martino 57, Via S. Martino tel: 0423 567161 Many’ Cafe’ Sas 74, Via Guglielmo Marconi tel: 0423 968241 Punky Reagge Pub 15, Via Beato Gregorio Barbarigo tel: 0423 969625 Osteria Bordignon 5, Via Montegrappa tel: 0423 567046

Pizzerie Pizzeria “Alle Acque” 5, Via Acque tel: 0423 948229 Pizzeria Ca’ Bembo 4, Via Ca’ Bembo tel: 0423 567235 Pizzeria Da Vincenzo 2, Via Antonio Vivaldi tel: 0423 969120

Gastronomie Gastronomia Re Beato 113, Via Roma tel: 0423 968633

Gelaterie Gelateria Artigiana La Primula 1, Via Giuseppe Verdi tel: 0423 567206

102 103 104 105 SAN ZENONE DEGLI EZZELINI

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