$ The Journal of CESNUR $ L’Archeosofia e la metafisica sperimentale di Tommaso Palamidessi, ovvero la pratica spirituale Daniele Corradetti Candidato PhD, Universidade do Algarve
[email protected] Gina Lullo Dottore di ricerca – Cultrice della materia, Università degli Studi di Siena
[email protected] ABSTRACT: Il centro delle riflessioni di Tommaso Palamidessi, a partire dai primi scritti degli anni 1940, è il fornire delle tecniche spirituali capaci di riportare lo studio delle realtà metafisiche a un piano sperimentale. La piena realizzazione di questa sua “metafisica sperimentale” è costituita dall’Archeosofia intesa quale via sperimentale da lui stesso presentata nel 1968 e sviluppata negli anni a seguire. La base concreta di ogni sperimentazione soprasensibile è per Palamidessi il risveglio di quelli che sono i centri di forza, identificati con i “sensi spirituali” dei Padri della Chiesa e che, come tali, permettono di rendere sensibili i mondi superiori. Nel pensiero di Palamidessi, dunque, la possibilità di una metafisica sperimentale e di una pratica spirituale diventa attuabile una volta fornite le tecniche di risveglio e di sviluppo di questi centri sottili. Pur tenendo conto la vastità tematica delle varie “ascesi” proposte da Archeosofica con relativi metodi, esperimenti ed esercizi, in questo studio presenteremo sinteticamente tre ordini di pratiche spirituali suggerite da Palamidessi nei suoi scritti e largamente diffuse fra gli archeosofi: la meditazione sui centri di forza, gli esercizi spirituali con il “rito dell’eucharistia lucernaris” e la Cardiognosi con la “preghiera alla Sapienza”. KEYWORDS: Archeosofia, Tommaso Palamidessi, Metafisica sperimentale, Tecniche di risveglio iniziatico, Chakra, Sensi spirituali, Centri di forza, Esercizi spirituali, Rito Lucernaris, Cardiognosi, Preghiera di Gesù.