Monitor - Speciale Saba Saba 2016, offerto da ICE Addis Abeba alle aziende che partecipano alla Fiera ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – [email protected] https://www.infoafrica.it Monitor Tanzania

Speciale Fiera offerto da ICE Agenzia Addis Abeba alle aziende che partecipano alla 40esima edizione della DTIF

Luglio 2016

Periodo di copertura 01 Gennaio-30 Giugno 2016

INFOAFRICA

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Table Of Contents

In Parlamento legge per ridurre tempi procedure di gara ...... 4 Aumentate le tariffe per entrare al Parco Ngorongoro ...... 5 Economia attesa in graduale accelerazione ...... 6 Elio, nella Rift Valley la scoperta del secolo ...... 7 Entro l'anno lavori di asfaltatura di una nuova strada ...... 8 Inaugurata raffineria prodotti petroliferi ...... 9 Oltre 1 miliardo di dollari da ONU per sostenere nuovo Piano di Sviluppo ...... 10 Pronto il prototipo del primo elicottero prodotto localmente ...... 11 Gare: energia, trasformatori per sottostazioni elettriche ...... 12 Presidente Rwanda aprirà ‘Saba Saba 2016’, si rafforzano relazioni con Kigali ...... 13 Turismo, operatori in guerra contro rischio Iva ...... 14 Finanziamento di 200 milioni accelera l’elettrificazione rurale ...... 15 Gare: sistema di posta pneumatica per struttura sanitaria ...... 16 Roberto Mengoni è il nuovo Ambasciatore italiano in Tanzania ...... 17 Cresce il manifatturiero, la Tanzania è nella “top five” del continente ...... 18 Gare: Servizio di consulenza, espressione di interesse nel settore minerario ...... 19 Carenza di zucchero sui mercati, il prezzo sale ancora ...... 20 Banca Mondiale: oltre 300 milioni per programmi di sostegno a giovani e poveri ...... 21 Cresce il valore delle esportazioni: bene turismo, oro e manifattura ...... 22 Annunciati fondi per asfaltare strada verso il Serengeti ...... 23 Merci contraffatte, è falsa il 50% della merce importata ...... 24 Governo pronto a realizzare nuova e strategica dorsale elettrica ...... 25 Uber sbarca a Dar Es Salaam ...... 26 Governo aumenta fondi destinati a Banca nazionale di Sviluppo ...... 27 Il tasso di inflazione annuale resta stabile ...... 28 Mini-rimpasto di governo, cambi all'Interno e all'Agricoltura ...... 29 Cooperazione, Stati Uniti promettono fondi ...... 30 Per proteggere riserva naturale governo sospende progetto bioetanolo ...... 31 Economia: Banca Mondiale, crescita al 7% resta costante ...... 32 Cambiano i carichi fiscali, più tasse su import per favorire industrializzazione ...... 33 Annunciato programma di esproprio e redistribuzione terre incolte ...... 34 Industria, pesca e agricoltura nel Piano quinquennale di sviluppo ...... 35 Governo annuncia nuova centrale a carbone nel 2017 ...... 36 Raddoppiare il settore turistico puntando sulla qualità ...... 37 Un prestito francese per il rifacimento dell’aeroporto di Dar es Salaam ...... 38 Governo scommette sull’acqua e raddoppia gli stanziamenti ...... 39 Porto Dar es Salaam, gara aperta per studio fattibilità nuovo terminal ...... 40 Energia, annunciati investimenti miliardari ...... 41 Stanziati fondi per sviluppo infrastrutture ...... 42 Gas: 3 miliardi per la piu’ grande fabbrica di fertilizzanti dell’Africa ...... 43 Governo punta a 100 MW di energia dal geotermico ...... 44 Creata a Zanzibar Associazione per energie rinnovabili ...... 45 Presentato progetto per raddoppiare la produzione di riso ...... 46 Stabilito ufficio per consulenza su idrocarburi ...... 47 Annunciata costruzione 10.000 abitazioni per esercito ...... 48 Mega progetto ferroviario, la Cina promette sostegno ...... 49

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Governo stanzia fondi per elettrificazione rurale ...... 50 Intesa con la Cina per costruzione ferrovia a scartamento standard ...... 51 A maggio il primo Forum sugli scambi Rwanda-Tanzania ...... 52 A Dar Es Salaam il Russian-African Forum ...... 53 Kampala sceglie la Tanzania per il nuovo oleodotto ...... 54 Presto gara per realizzare nuova autostrada costiera tra Tanga e Bagamoyo ...... 55 Fondi per la giustizia, favorisce il clima degli affari ...... 56 Un cavo sottomarino per collegarsi con l'Europa ...... 57 Progetto per esportare energia verso il Kenya ...... 58 A breve la costruzione della sede dell’Unione postale panafricana ...... 59 Stanziati fondi per costruzione nuovi moli al porto di Dar es Salaam ...... 60 Oltre 200 milioni per asse stradale tra Kenya e Tanzania ...... 61 Fondi giapponesi per la creazione di nuovi posti di lavoro ...... 62 Sospesi aiuti statunitensi dopo elezioni a Zanzibar ...... 63 Scoperto giacimento di Gas a pochi chilometri da Dar es Salaam ...... 64 Economia attesa in crescita del 7%, secondo il FMI ...... 65 Zanzibar, presidente uscente vince elezioni ...... 66 Total pronta a investire in oleodotto verso la Tanzania ...... 67 Stanziati fondi per costruzione nuove strade ...... 68 Presto in produzione nuova miniera d’oro ...... 69 Al via ad agosto i lavori per oleodotto petrolifero ...... 70 Conclusa mappatura idrografica isola di Pemba ...... 71 Oryx Energies inaugura primo stabilimento trattamento bombole Gpl ...... 72 Oleodotto dall'Uganda verso la costa della Tanzania ...... 73 Approvato piano quinquennale: AfDB stanzia oltre 1 miliardo per infrastrutture e governance ..... 74 Gas naturale, scoperte ingenti riserve onshore ...... 75 Il giapponese Sumitomo costruirà centrale a gas vicino a Dar Es Salaam ...... 76 Accelerazione progetti ferroviari nel Corridoio Centrale ...... 77 Governo chiama investitori per sviluppare l’energia geotermica ...... 78 Richieste offerte per piano sviluppo minatori artigianali ...... 79 Progetto per due nuove città satellite nei pressi di Arusha ...... 80 Total entra nel mercato dell'energia solare ...... 81 Fondi cinesi per migliaia di case che andranno alla polizia ...... 82 Possibile quotazione in Borsa per compagnia elettrica ...... 83 Nuovi limiti di pesca nel Lago Vittoria ...... 84 Allo studio sistema distribuzione elettricità con cavi interrati ...... 85 Richieste offerte per nuovo svincolo autostradale ...... 86 Presentato piano di sviluppo, fondi importanti per le infrastrutture ...... 87 Biogas, da Norvegia e Olanda fondi per le aree rurali ...... 88 Turismo, servono più alberghi per soddisfare la domanda ...... 89 Smentita sospensione lavori per megaporto di Bagamoyo ...... 90 Acquisito terreno per impianto liquefazione gas naturale ...... 91 Sospesi i lavori per megaporto di Bagamoyo ...... 92 Una campagna di riforestazione contro il degrado ambientale ...... 93

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In Parlamento legge per ridurre tempi procedure di gara

30 giugno 2016

TANZANIA - Il ministro tanzaniano delle Finanze e della pianificazione economica, Phillip Mpango, ha presentato in Parlamento una legge sugli appalti pubblici che, tra le altre cose, si propone di ridurre i tempi relativi alle procedure di gara.

Secondo i media locali, il provvedimento punta a ridurre da 100 a 56 giorni i tempi necessari alle procedure riguardanti le gare internazionali per forniture, prestazioni di servizi e progetti infrastrutturali. Per quel che riguarda invece le gare d'appalto nazionali, se approvato, il provvedimento dovrebbe consentire di diminuire i tempi dai 91 giorni previsti con il regolamento attuale a soli 49 giorni.

In base a quel che ha dichiarato Mpango, la riduzione dei tempi è legata all'eliminazione dell'obbligo da parte dei funzionari governativi responsabili della contabilità di ottenere l'approvazione dal comitato per gli appalti prima della firma di un nuovo contratto.

Tra le altre misure previste dal provvedimento, figura poi l'intenzione di stabilire un meccanismo che faciliti la partecipazione di aziende locali e "gruppi speciali" (donne, giovani, anziani e persone con disabilità) alle gare pubbliche, nonché di promuovere l'uso di prodotti e servizi 'made in Tanzania' nelle gare internazionali al fine di sostenere lo sviluppo di competenze specializzate per l'imprenditoria tanzaniana.

"Le proposte di modifica vanno tutte a incidere sulle debolezze riscontrate nel Public Procurement Act del 2011 - ha detto Mpango - e introdurre un quadro normativo sostenibile per quel che riguarda le gare pubbliche". [MV]

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Aumentate le tariffe per entrare al Parco Ngorongoro

29 giugno 2016

TANZANIA – Entreranno in vigore il primo luglio prossimo le nuove tariffe d’ingresso per turisti, tour operator e veicoli del Parco naturale del Ngorongoro, una delle più grandi e famose riserve naturali africane.

Lo riferiscono oggi i mezzi di comunicazione tanzaniani, precisando che la Ngorongoro Conservation Area Authority (NCAA) ha diffuso una nota nella quale si precisa che dall’inizio di luglio l’ingresso unico per i cittadini tanzaniani e per quelli dei paesi dell’East African Community (EAC) sarà di 10.000 scellini per gli adulti e 2.000 per i bambini.

Tutti i visitatori stranieri, pagheranno 60 dollari ad adulto e 20 dollari la riduzione per i bambini.

I permessi di ingresso dei veicoli a motore registrati in Tanzania o nei paesi EAC, in particolare quelli di peso compreso tra 2000kg e 7000kg, le nuove tariffe varieranno da 20.000 a 150.000 scellini a seconda del peso. Sotto i 2000 kg i veicoli continueranno a pagare 10.000 scellini tanzaniani (4.59 dollari USA).

Per i veicoli esteri e commerciali di peso compreso tra 2000kg e 7000kg le nuove tariffe saranno varieranno, a seconda del peso, tra 40 e 300 dollari.

La NCAA ha anche fatto sapere che qualsiasi troupe che entrerà nel Parco per effettuare filmati dovrà pagare una tassa di 300 dollari al giorno o un importo equivalente in scellini tanzaniani oltre a tutte le altre imposte previste.

Il Ngorongoro è un patrimonio dell'umanità e una delle otto meraviglie del mondo e attrae oltre 600.000 turisti in un anno.

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Economia attesa in graduale accelerazione

29 giugno 2016

TANZANIA - La crescita dell'economia in Tanzania dovrebbe registrare una graduale ma costante accelerazione, raggiungendo un tasso di incremento del 7,4% nel 2017 rispetto al 7,2% atteso quest'anno e al 7% dello scorso anno.

A sostenerlo sono le proiezioni rese note dalla Banca centrale della Tanzania, specificando che a trainare la crescita saranno soprattutto il settore delle costruzioni, quello delle comunicazioni e dalla finanza.

Nelle scorse settimane, il governo della Tanzania aveva annunciato di voler incrementare del 31% i fondi stanziati per finanziare la realizzazione di progetti infrastrutturali e industriali nel Paese fino a dedicare a tale scopo 13,51 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2016/17.

"Gli obiettivi macroeconomici del governo puntano a raggiungere un tasso di crescita reale del prodotto interno lordo del 7,3% nell'anno fiscale 2016/17 basato su proiezioni di crescita del 7,2% nel 2016 e del 7,4% nel 2017, mantenendo il tasso d'inflazione a singola cifra", si legge nell'ultimo rapporto sulla politica monetaria diffuso dalla Banca centrale della Tanzania.

Nella nota, la Banca centrale sottolinea inoltre il suo impegno nel perseguire una politica monetaria prudente così da poter mantenere invariato il tasso d'inflazione intorno a una percentuale del 5%. [MV]

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Elio, nella Rift Valley la scoperta del secolo

29 giugno 2016

TANZANIA - Un’immensa scoperta di elio, che secondo gli esperti cambierà le prospettive dei bisogni e dei possibili utilizzi per i prossimi anni, è stata effettuata in Tanzania, nella Rift Valley, da un gruppo di ricercatori delle università britanniche di Oxford e di Durham, in collaborazione con la società norvegese Helium One.

L’elio è un gas nobile in via di rarefazione, noto al grande pubblico per essere quello che fa volare i palloncini, molto utilizzato nell’industria (nucleare, elettronica, spaziale, medica) e nella scienza per le sue molteplici proprietà, soprattutto quelle refrigeranti.

“E’ la prima volta che l’elio è stato trovato volontariamente. Finora si erano scoperte piccole quantità e in maniera accidentale” si legge in un comunicato del professore Chris Ballentine dell’Università di Oxford, che si rallegra della notizia.

Grazie a una nuova tecnica, i ricercatori hanno sprigionato il gas dalle antiche rocce vulcaniche della Rift Valley e lo hanno immagazzinato al di fuori. Sono i vulcani, spiegano gli esperti, a giocare un ruolo importante nella formazione di riserve di elio, e l’attività vulcanica quella che aiuta a far uscire il gas dalle rocce.

La quantità di gas stimata dai protagonisti della scoperta è di 54 miliardi di piedi cubici, una quantità sufficiente per alimentare 1,2 milioni di apparecchi per risonanze magnetiche, spiegano gli scienziati.

Il valore del giacimento, considerato il prezzo dell’elio nel 2015 secondo l’istituto statunitense di geofisica, sarebbe di circa 4,5 miliardi di dollari.

Finora le riserve più importanti di elio si trovavano in Texas, in Algeria e in Qatar. Se la nuova tecnica si rivelerà vincente, potrebbero essere scoperte altre riserve di elio in altre parti del mondo. [CC]

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Entro l'anno lavori di asfaltatura di una nuova strada

28 giugno 2016

TANZANIA – Il governo della Tanzania ha annunciato attraverso il Ministero dei Lavori, Trasporti e delle Comunicazioni il prossimo avvio dell'asfaltatura di una strada di oltre 100 chilometri.

Lo riferiscono i media locali e di settore, precisando che il governo ha già stanziato quasi 9 milioni di dollari per la realizzazione dei lavori.

Il progetto prevede l'asfaltatura di una strada di 110 km, che passerà attraverso Njombe-Ndulamo-Makete come ha spiegato il Vice Ministro dei Lavori, Trasporti e delle Comunicazioni, Edwin Ngonyani.

Il ministero ha fatto sapere che attraverso l'agenzia nazionale per le strade (Tanroads) è già stato completato uno studio di fattibilità realizzato dall'azienda M/S Crown Tech Consult Limited.

Non sono ancora noti i termini di gara per la realizzazione dell'opera che consentirà una maggiore mobilità nell'area interessata, facilitando, soprattutto,il movimento delle merci verso i paesi confinanti. .

Secondo il Road Act del 2007, la rete stradale classificata in Tanzania continentale dovrà raggiungere gli 86.472 chilometri di lunghezza e il Ministero dei lavori, attraverso TANROADS, gestisce il sistema stradale nazionale di circa 33.891 mila chilometri che consiste 12.786 km di strade statali e 21.105 km di strade regionali.

I restanti 53.000 chilometri appartengono alla rete urbana e provinciale e sono sotto la responsabilità della Regione del Primo Ministro Ufficio e degli enti locali (PMO-RALG).

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Inaugurata raffineria prodotti petroliferi

28 giugno 2016

TANZANIA - E' costata una cifra pari a oltre quattro milioni di euro la realizzazione della raffineria inaugurata nel parco industriale di Kamala, nella zona economica speciale di Bagamoyo, per produrre localmente olio combustibile, nafta e lubrificanti per automobili.

Lo si apprende dai media locali, i quali sottolineano come grazie al nuovo impianto saranno creati almeno 200 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.

Di proprietà del gruppo industriale Kamal, la raffineria contribuirà a diminuire la necessità per la Tanzania di importare dall'estero prodotti petroliferi e risparmiare così circa 12 milioni di euro ogni anno.

La raffineria, situata nell'area di Zinga, ha la capacità di produrre l'equivalente di 27.000 tonnellate metriche di olio combustibile e 10.000 tonnellate metriche di lubrificanti ogni anno.

Fondato in India dalla famiglia Gupta, il gruppo industriale Kamal si è espanso successivamente negli Emirati Arabi Uniti e in Tanzania concentrando le proprie attività nella siderurgia, i gas medici, l'agricoltura, il settore minerario e lo sviluppo urbanistico. [MV]

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Oltre 1 miliardo di dollari da ONU per sostenere nuovo Piano di Sviluppo

28 giugno 2016

TANZANIA – Oltre 1,3 miliardi di dollari saranno garantiti dalle Nazioni Unite e le strutture ad essa ricollegate al governo della Tanzania per sostenere l'applicazione del nuovo (il secondo) piano di sviluppo quinquennale lanciato nelle scorse settimane.

Lo ha annunciato il responsabile delle attività dell'ONU in Tanzania, Alvaro Rodriguez, durante un incontro tenuta a Dar es Salaam, precisando che i fondi copriranno sia le attività nella Tanzania continentale che quelle nell'arcipelago di Zanzibar.

Presentato ufficialmente ai primi di Giugno il secondo Piano quinquennale di sviluppo (FYDP 2016-2020) della Tanzania prevede diversi miliardi di dollari in investimenti con l'obiettivo di rafforzare il processo di industrializzazione già in corso nel Paese.

Particolare attenzione, ha detto il primo ministro , sarà dedicata oltre che all’industria anche all’agricoltura e alla pesca.

“L’implementazione del piano – ha detto lo stesso Majaliwa – dovrà contribuire a migliorare la situazione del mercato occupazionale, ridurre la povertà e portare da qui ai prossimi anni a un miglior livello delle condizioni di vita, della pace e del buon governo”.

Nel corso della presentazione del piano, il ministro delle Finanze Philip Mpango ha spiegato che per l’applicazione del Piano serviranno 49 miliardi di dollari: 29 di questi saranno investiti direttamente dal governo, i restanti 22 dal settore privato.

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Pronto il prototipo del primo elicottero prodotto localmente

27 giugno 2016

TANZANIA - Il primo elicottero fabbricato in Tanzania è in attesa dell’autorizzazione a volare rilasciata dall’autorità per l’aviazione civile per poter effettuare i primi test di volo.

L’elicottero, un due posti in via di finalizzazione, è il frutto del lavoro degli ingegneri dell’Arusha Tecnical College, fondato nel 1978 nella città settentrionale, sotto la guida di due specialisti, Abdi Mjema e Adisai Msongole.

“I nostri elicotteri voleranno nel 2018 e potranno essere commercializzati per offrire un’alternativa di trasporto ai residenti a un prezzo accettabile” hanno assicurato i leader del progetto, precisando che all’inizio il velivolo era stato pensato per compiti di sorveglianza, di soccorso, e per l’agricoltura, ma che si è evoluto verso obiettivi commerciali.

Secondo gli ingegneri sarà possibile produrre una ventina di elicotteri all’anno.

Il progetto, assicurano i suoi promotori, rientra nella politica di industrializzazione incoraggiata dal presidente .

Se il progetto andrà in porto, la Tanzania potrebbe diventare il primo Paese africano a produrre elicotteri commerciali. [CC]

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Gare: energia, trasformatori per sottostazioni elettriche

24 giugno 2016

TANZANIA - Scadono alle 10:30 del 15 luglio 2016 i termini per presentare la propria offerta per partecipare alla gara per la fornitura di materiale per l'azienda energetica nazionale.

Lo si apprende dal portale ufficiale delle gare pubbliche tanzaniane, nel quale si precisa che la gara è aperta ad aziende nazionali e internazionali e prevede la "fornitura, l'installazione e la messa in opera" di tre trasformatori per altrettante sottostazioni elettriche nel paese.

I lavori sono finanziati da fondi governativi e il cliente è la Tanzania Electric Supply Co Limited. Sotto i dettagli del tender:

Procuring Entity - Code number Tanzania Electric Supply Co Limited - PA/001

Tender Number - Tender Category PA/001/ 2016/HQ/W/30 - Works

Tender Description

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Presidente Rwanda aprirà ‘Saba Saba 2016’, si rafforzano relazioni con Kigali

24 giugno 2016

RWANDA/TANZANIA – Rwanda e Tanzania intendono rafforzare le proprie relazioni e per questo nei prossimi giorni ad aprire la Fiera Internazionale di Dar es Salaam (DTIF, il principale appuntamento fieristico del paese) sarà proprio il presidente del Rwanda, Paul Kagame.

Lo riferiscono i media tanzaniani, precisando il presidente Kagame guiderà a partire dal primo luglio una visita di stato ufficiale che ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione bilaterale.

Il ministero degli Esteri tanzaniano ha anticipato che il presidente della Tanzania, John Magufuli, e Kagame firmeranno una serie di accordi di cooperazione messi a punto dal Comitato misto di esperti di entrambi i paesi.

Lo scorso mese Rwanda e Tanzania hanno deciso di formare un Comitato congiunto di attuazione (JIC) incaricato di monitorare attentamente le principali aree di cooperazione bilaterale come concordato durante l’ultima sessione della Commissione mista permanente (CPM).

In cima all’agenda vi sono le pratiche per dare priorità alla realizzazione delle infrastrutture necessarie a sviluppare il cosiddetto corridoio centrale dell’Africa Orientale, quel complesso sistema di infrastrutture di trasporto e di distribuzione energetica che collega le sponde oceaniche della Tanzania con il Rwanda a da qui con il Burundi, l’Uganda e le regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo.

I capi di stato dovrebbero poi firmare documenti che rafforzeranno le relazioni nel settore del trasporto aereo, in particolare tra le compagnie aeree nazionali dei due paesi - Rwandair e Air Tanzania.

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Turismo, operatori in guerra contro rischio Iva

24 giugno 2016

TANZANIA - Gli operatori del settore turistico hanno avviato una protesta contro il progetto di imposizione dell’iva sui servizi turistici annunciato nella proposta di Bilancio 2016/2017 presentata la scorsa settimana in Parlamento.

Gli operatori turistici, e in particolare i rappresentanti della Tanzania Association of Tour Operators (Tato),temono che il provvedimento sia controproducente e porti via dal Paese numerosi visitatori, che potrebbero scegliere destinazioni dove i servizi sono meno costosi come ad esempio il Kenya.

La proposta del ministro delle Finanze Philip Mpango per l’anno prossimo è in effetti quella di applicare l’imposta sul valore aggiunto sui vari servizi come quelli di guida turistica, di bird e animal watching, di safari , di trasporti e sull’ingresso nei parchi.

La Tato ricorda che i servizi turistici sono già soggetti a 32 differenti tipi di tassazione, di alcune cui legate a registrazioni e licenze, altre al possesso e all’uso di veicoli di veicoli per i turisti.

Il segretario esecutivo della Tato, Sirili Akko, ha ricordato che nel 2015 il Kenya aveva introdotto l’iva sui prodotti turistici ma che il governo di Nairobi ha rimosso il provvedimento quest’anno.

Il turismo è uno dei settori più importanti dell’economia tanzaniana: nel 2014 ha contribuito al 14% del Pil, una tendenza che il World Travel and Tourism Council prevede in crescita fino al 2025. Nel 2015 il settore ha impiegato circa 439 500 persone (un risultato lievemente in calo rispetto all’anno precedente) e dovrebbe contarne 551 000 nel 2025. [CC]

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Finanziamento di 200 milioni accelera l’elettrificazione rurale

23 giugno 2016

TANZANIA - Un prestito di 200 milioni di dollari è stato concesso dalla Banca Mondiale al governo della Tanzania che sarà così in grado di proseguire e accelerare il programma di connessione energetico nelle zone rurali del paese.

Lo si apprende da una nota della Banca Mondiale, nella quale si precisa che i fondi consentiranno di collegare 2,5 milioni di famiglie povere delle zone rurali alla rete elettrica nazionale nel corso dei prossimi cinque anni.

Il programma di espansione dell’elettrificazione rurale della Tanzania ha consentito di ampliare l'accesso a livello nazionale fino al 36 per cento nel 2014.

Il governo della Tanzania sta attuando una politica energetica nazionale il cui obiettivo è quello di aumentare la connettività di energia elettrica complessiva del paese al 50 per cento entro il 2025 e di almeno il 75 per cento entro il 2033.

Il Programma nazionale di elettrificazione rurale (2013-2022), in base al quale sarà attuato il nuovo progetto che ha ottenuto il finanziamento, comprende sia soluzione on-grid che off-grid, ovvero sia quelle collegate alla rete nazionale sia le soluzioni di fornitura di energia elettrica attraverso i cosiddetti impianti ad isola, centri di produzione di energia pensati per fornire elettricità ad aree delimitate e ben precise.

Il piano conta su quattro priorità:

la connessione di nuovi clienti alla rete di insediamenti già elettrificate nuove connessioni alla rete l'elettrificazione attraverso investimenti off-grid sviluppo di tecnologie distribuite, in particolare solare e altre tecnologie rinnovabili off-grid

" Il programma arriva in un momento in cui il governo ha intrapreso un importante piano di ristrutturazione a lungo termine del settore dell'energia, che migliorerà notevolmente la trasparenza, le prestazioni e l'efficienza. Tutti aspetti di vitale importanza per i futuri successi di espansione energetica" ha detto Nataliya Kulichenko, specialista energetico della Banca Mondiale.

Tra i recenti e più significativi risultati registrati nel settore figura il programma di gas-to-power.

Una nuova centrale elettrica a gas 150MW (Kinyerezi I) è stata completato, mentre la costruzione di un'altra centrale elettrica a gas 240MW (Kinyerezi II) è iniziata.

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Gare: sistema di posta pneumatica per struttura sanitaria

23 giugno 2016

TANZANIA - Scadono l'8 luglio 2016 i termini per presentare la propria offerta per la realizzazione di un sistema di posta pneumatica presso il Medicare Center del Fondo assicurativo sanitario nazionale della Tanzania.

Lo si apprende dal portale ufficiale delle gare pubbliche tanzaniane, nel quale si precisa che la gara è aperta ad aziende nazionali e internazionali e prevede la "fornitura, l'installazione e le operazioni di test" del sistema.

I lavori sono finanziati da fondi governativi.

Sotto i dettagli del tender:

Procuring Entity - Code number National Health Insurance Fund - PA/071

Tender Number - Tender Category PA/071/2015 2016/W/05 - Works

Tender Description

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Roberto Mengoni è il nuovo Ambasciatore italiano in Tanzania

23 giugno 2016

TANZANIA – Ha preso servizio solo 24 ore fa, Roberto Mengoni il nuovo ambasciatore d’Italia a Dar-Es-Salaam, in Tanzania.

Lo riferisce la Farnesina in una nota nella quale si precisa che la nomina è stata deliberata recentemente dal Consiglio dei ministri a seguito del gradimento da parte del governo interessato.

Mengoni, che ora dovrà attendere qualche settimana per presentare le proprie credenziali al Presidente della Repubblica della Tanzania, è nato a Bucarest (Romania) nel 1968.

Laureatosi in Scienze Politiche nel 1994 all’Università di Firenze, è entrato in carriera diplomatica nel 1997, avviando il suo percorso professionale alla Farnesina presso la Direzione generale del personale e, successivamente, presso la Direzione generale per gli Affari Politici.

Nel 2000, dopo un periodo la Direzione generale dei paesi dell’Asia, Oceania, Pacifico e Antartide, si è trasferito all’ambasciata a Seul, in qualità di segretario commerciale. Nel 2004 è stato assegnato all’ambasciata a Canberra dove, tra gli altri incarichi, ha ricoperto il ruolo di consigliere, occupandosi principalmente di questioni legate all’emigrazione ed agli affari sociali.

Di rientro a Roma, nel 2008 è stato assegnato alla Direzione generale Risorse e Innovazione all’interno della quale, nel 2012 è diventato capo dell’Ufficio VII.

La sua nomina conferma la nuova tendenza della Farnesina, in atto già da un paio di anni, di inviare alla testa delle rappresentanze africane giovani e dinamici diplomatici.

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Cresce il manifatturiero, la Tanzania è nella “top five” del continente

22 giugno 2016

TANZANIA - La Tanzania è tra i primi cinque paesi dell’Africa che negli ultimi 15 anni ha fatto registrare la maggiore crescita nel settore manifatturiero.

E’ quanto emerge da uno studio realizzato dall'Institute of Chartered Accountants di Inghilterra e Galles (ICAEW) diffuso in questi giorni e nel quale si precisa che i primi paesi per produzione manifatturiera del continente sono l'Etiopia e Repubblica del Congo con una crescita annua del 10% dal 2000 ad oggi, seguiti a ruota da Angola, Tanzania e Rwanda con un 8% di crescita annuo. Lo studio attribuisce la crescita a diversi fattori, tra cui un miglioramento delle infrastrutture, l'apertura agli investimenti esteri, un approccio più favorevole alle imprese nella legislazione, e gli investimenti sulle competenze.

Analizzando in particolare i dati relativi alla Tanzania, emerge che il settore manifatturiero consiste principalmente nella trasformazione dei prodotti alimentari (24%), tessile e abbigliamento (10%), prodotti chimici (8,5%), e altri, tra cui le bevande, cuoio e prodotti in cuoio, carta e prodotti di carta, editoria e stampa, e plastiche.

L’esportazione di beni prodotti in Tanzania include filati di cotone, caffè e tabacco lavorati, prodotti in sisal (fibra vegetale) come filati e spago, farina di frumento, oggetti di plastica, tessile abbigliamento e cemento.

Secondo i dati raccolti, l’esportazione di marci prodotte in Tanzania è triplicata negli ultimi 5 anni, passando dai 497.7 milioni di dollari del 2010 agli 1,4 miliardi di dollari del 2015, rappresentanndo lo scorso anno il 25% del valore totale delle esportazioni della Tanzania.

Tanzania punta a diventare una nazione semi-industrializzato entro il 2025. Per questo, secondo il programma nazionale Vision 2025, il contributo della produzione del manifatturiero all'economia nazionale deve raggiungere almeno il 40% del PIL.

Per raggiungere questo obiettivo, la Tanzania sta lavorando per sviluppare una base ampia e diversificata di industrie manifatturiere, di lavorazione e confezionamento anche spingendo sugli investimenti diretti esteri (FDI).

Per incentivarli, il governo ha lanciato nel 2008 il suo programma delle zone di trasformazione per l’esportazione (Export Processing Zone Program).

La Tanzania Export Processing Zones Authority (EPZA) promuove gli investimenti nelle zone economiche speciali (ZES) e nelle Export Processing Zones (EPZ) con la concessione di incentivi fiscali e non fiscali.

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Gare: Servizio di consulenza, espressione di interesse nel settore minerario

22 giugno 2016

TANZANIA - Scadono alle 10.00 del 30 giugno 2016 i termini per la presentazione di una manifestazione di interesse per la fornitura di servizi di consulenza sulla possibilità di realizzare un modello di piccole miniere per favorire l’evoluzione dell’estrazione mineraria artigianale.

Il progetto è finanziato da un fondo donatore.

Per maggiori informazioni consulta la scheda:

Procuring Entity - Code number Ministry of Energy & Minerals - ME/008

Tender Number - Tender Category ME/008/SMMRP/C/99 - Consultancy Services

Tender Description

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Carenza di zucchero sui mercati, il prezzo sale ancora

21 giugno 2016

TANZANIA – Non sembra destinata a rientrare la crisi dello zucchero in Tanzania, un prodotto che sta vedendo il suo prezzo crescere su tutti i mercati del paese, nonostante la decisione del governo di importare circa 70.000 tonnellate il mese scorso.

Lo riferisce la stampa locale, precisando che a Dar es Salaam i prezzi sono aumentati da Tsh2,000 (1 dollaro) per chilogrammo a Tsh3000 (1.5 dollari) al chilo, al di sopra del prezzo indicato dal governo di Tsh1800 ($ 0,90) al chilo.

A seguito della carenza del prodotto sui mercati nazionali, il primo ministro Kassim Majaliwa ha deciso la scorsa settimana la distribuzione di circa 20.000 tonnellate di zucchero in tutta la Tanzania, mentre altre 35.000 tonnellate saranno fornite a breve.

Il premier ha detto che i commercianti al dettaglio non dovrebbero vendere lo zucchero distribuito del governo oltre i Tsh 2,200 ($ 1,05) per chilo.

Da quasi due mesi, la Tanzania sta sperimentando penuria di zucchero, con i prezzi che sono arrivati anche a 2 dollari al chilo.

La crisi dello zucchero è iniziata dopo che lo scorso Febbraio il presidente John Magufuli ha annunciato una serie di misure rigide per limitare le importazioni del prodotto all’estero, così da favorire e proteggere i produttori locali.

Misure che però hanno generato l’ostracismo degli importatori e dei commercianti di zucchero locali che, secondo alcune fonti, starebbero volontariamente limitando la commercializzazione del prodotto per spingere il governo a rivedere le misure introdotte.

Intanto anche l’industria delle bibite analcoliche, uno dei settori a più forte crescita nel paese, ha fatto sapere che la situazione rischia di avere serie ricadute anche sul proprio settore, qualora si prolungasse.

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Banca Mondiale: oltre 300 milioni per programmi di sostegno a giovani e poveri

20 giugno 2016

TANZANIA – Ammontano a oltre 300 milioni i finanziamenti approvati nel fine settimana dalla Banca Mondiale e destinati a sostenere due programmi di sviluppo e di assistenza alle classi più povere in Tanzania.

Lo si apprende da alcune note diffuse dall’ufficio di Dar es Salaam della Banca Mondiale, nelle quali si precisa che l’istituto di credito internazionale ha dato luce verde ad un finanziamento addizionale di 200 milioni di dollari da destinare al Progetto PSSN Productive Social Safety Nets, la cui prima fase (durata dal 2012 al 2016) ha fatto registrare molti successi.

Il progetto prevede una sorta di redditi minimo destinato ai nuclei familiari più poveri in cambio di prestazioni in piccoli servizi e lavori per la comunità, dell’invio a scuola dei bambini e/o della verifica delle condizioni di salute dei propri membri familiari.

Secondo i dati raccolti al termine della prima fase del progetto, oltre 1,1 milioni di famiglie sono state coinvolte positivamente nel programma.

Questa seconda fase dovrebbe raggiungere e portare beneficio ad altri 6,6 milioni di tanzaniani che versano in condizioni di estrema povertà.

Il secondo progetto approvato e che prevede uno stanziamento di 120 milioni di dollari da parte della Banca Mondiale riguarda la formazione professionale di almeno 30.000 giovani.

Il Programma Education and Skills for Productive Jobs (ESPJ) intende finanziare progetti di formazione di particolari capacità tecniche in grado di servire le industrie tanzaniane dal maggior potenziale.

I 30.000 giovani che beneficeranno del programma (iscritti all’università, alle scuole tecniche e a programmi di formazione alternativi) dovranno approfondire studi nei settori del. Turismo, agricoltura, trasporti e logistica, costruzioni, informatica ed energia.

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Cresce il valore delle esportazioni: bene turismo, oro e manifattura

20 giugno 2016

TANZANIA - Il valore delle esportazioni di beni e servizi nei dodici mesi fino a marzo 2016 è aumentato del + 8,7% rispetto all’anno precedente.

Lo ha fatto sapere la Banca della Tanzania (BOT) nel suo Monthly Economic Review pubblicato di recente nel quale si precisa che le esportazioni complessive hanno sfiorato i 10 miliardi di dollari, raggiungendo quota 9,879.1 milioni rispetto 9090.3m nei dodici mesi fino a marzo 2015.

Il miglioramento è stato guidato principalmente da un aumento delle entrate derivanti dal settore del turismo, oro e prodotti dell’industria manifatturiera.

Il turismo ha mantenuto la posizione di leader tra i percettori di valuta estera con quasi 2,3 miliardi di entrate e con un aumento anno su anno del + 8,1%.

Le esportazioni di oro sono aumentate del + 4,3% superando quota 1,3 miliardi di dollari, mentre le entrate in valuta estera derivanti da merci prodotte in Tanzania sono aumentate del 3% toccando quota 1,4 miliardi. In questo ultimo settore la Banca evidenzia i “notevoli miglioramenti registrati nel tessile e nella plastica”.

Tra le esportazioni tradizionali della Tanzania, aumenti spiccano nel caffè (+ 4,9% con 150 milioni di dollari), tè (+ 11,6%, 48 milioni), chiodi di garofano (44.4 milioni, + 39,6%).

La Banca segnala anche un aumento notevole nel valore delle esportazioni di semi oleosi, pelli animali, cacao, cereali, e ri-esportazioni di macchinari, veicoli, grano e pneumatici.

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Annunciati fondi per asfaltare strada verso il Serengeti

17 giugno 2016

TANZANIA - Sono pari a poco meno di 200.000 i fondi stanziati dal governo tanzaniano per finanziare i lavori di asfaltatura della strada tra la città di Tarime, vicino il confine con il Kenya e Mugumu, all'ingresso del parco del Serengeti.

A confermarlo ai media specializzati è stato il vice-ministro dei Lavori pubblici, Edwin Ngonyani, specificando che i lavori dovrebbero essere svolti nel corso del prossimo anno fiscale, che comincerà a luglio.

Lunga circa un centinaio di chilometri la strada tra Tarime e Mugumu passa accanto alla miniera d'oro a Nyamongo, dov'è situato inoltre un importante mercato agricolo.

"Il tratto interessato dai lavori è un collegamento importante per i turisti che dal Kenya si recano a visitare il parco nazionale del Serengeti - ha detto Ngoyani - Attualmente sono stati asfaltati sei chilometri di strada a Tarime, mentre sono in corso i lavori su altri due chilometri: l'obiettivo è completare i lavori di asfaltatura fino a Mugumu entro la fine dell'anno fiscale".

Sempre nel prossimo anno fiscale, ha aggiunto Ngoyani, sulla stessa strada sarà inoltre costruito un ponte sul fiume Mara per i cui lavori il governo ha già stanziato 457.000 dollari. [MV]

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Merci contraffatte, è falsa il 50% della merce importata

17 giugno 2016

TANZANIA – Almeno la metà dei principali beni importati e consumati in Tanzania, tra cui medicine, cibo e materiale per costruzioni, è contraffatta.

Lo scrive oggi la stampa locale, citando i risultati di una ricerca commissionata dalla Confederazione delle Industrie della Tanzania (CTI) e realizzata dalla Mzumbe University di Dar es Salaam.

Presentando i dati il professor Honest Ngowi ha precisato che l’indagine è stata realizzata intervistando 250 consumatori in tutto il paese e 47 produttori, industriali e importatori locali e incrociando poi i dati.

Il presidente della Confederazione degli industriali tanzaniani ha spiegato di aver commissionato la ricerca dopo che analisi interne avevano mostrato in maniera empirica che il fenomeno dei falsi aveva raggiunto livelli “allarmanti”, soprattutto per beni importati da Cina, Bangladesh, Vietnam, Singapore, Kenya, Sudafrica.

Secondo lo studio i principali punti di ingresso dei beni contraffatti sono i porti, gli aeroporti e le porose frontiere nazionali.

Il rapporto evidenzia la nascita anche in Tanzania di un’industria dei falsi e indica in una distorta visione di una libera economia di mercato e nei bassi prezzi dei beni falsi alcune tra le principali ragioni che stanno alimentando il crescente mercato dei prodotti contraffatti nel paese.

Commentando i dati la CTI ha lamentato una scarsa attenzione al fenomeno da parte delle autorità e del governo nazionale.

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Governo pronto a realizzare nuova e strategica dorsale elettrica

16 giugno 2016

TANZANIA – Il progetto per la realizzazione di una nuova, fondamentale, dorsale per la distribuzione di energia elettrica in Tanzania sarà pronto entro pochi mesi e subito dopo partiranno le attività per mettere a punto la sua realizzazione.

Lo ha detto il ministro tanzaniano dell’Energia e dei Minerali, , precisando che il Backbone Iringa-Shinyanga Transmission Investment Project (BTIP) dovrebbe essere completato nel mese di settembre 2016.

Finanziato da varie strutture - tra cui la Banca Africana di Sviluppo (AfDB) e la Japan International Cooperation Agency (JICA) – il progetto rappresenta un’infrastruttura energetica fondamentale per la Tanzania, ma anche per le regioni orientali e meridionali dell’Africa, dal momento che rappresenta un troncone della più vasta dorsale di trasmissione energetica che dal Kenya arriva al Sudafrica.

La nuova linea di alimentazione Iringa-Shinyanga intende rafforzare quella di 220kV già esistente tra le due località, costruendo circa 700 km di linea di trasmissione di energia elettrica a 400 kV e tutte le risorse e le infrastrutture correlate.

La nuova linea di trasmissione Iringa-Shinyanga sarà diviso in 3 sezioni di linea: Iringa-Dodoma (225 km), Dodoma-Singida (227 km), e Singida-Shinyanga (228 km).

L'agenzia incaricata dell’esecuzione è l’azienda energetica di Stato, Tanzania Electric Supply Company (Tanesco).

Secondo la AfDB, il rafforzamento della rete è una componente chiave della cooperazione e dello sviluppo economico regionale oltre che rappresentare un tassello fondamentale per la crescita delle future interconnessioni con i paesi vicini.

Secondo JICA, l'estensione delle sottostazioni che collegano le linee aumenterà la quantità e l'affidabilità della potenza erogata dalle regioni meridionali della Tanzania verso le regioni settentrionali, dove la domanda di energia è in aumento.

Il responsabile dell’ufficio Energia del Ministero, Salum Inegeja, ha sottolineato come il completamento del progetto consentirà alla Tanzania di partecipare attivamente nel commercio di energia elettrica attraverso i sistemi di rete della regione orientale (Eastern African Power Pool, EAPP ) e la regione meridionale (Southern African Power Pool, SAPP).

Ha anche aggiunto che questo progetto è parte di un più ampio progetto di interconnessione elettrica che collega Zambia, Tanzania e Kenya (ZTK), con una rete di 2300 km per la quale i governi dei tre paesi hanno firmato nel 2014 un Memorandum of Understanding (MoU).

La linea ZTK si dovrebbe essere operativo nel 2018, secondo il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa (NEPAD).

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Uber sbarca a Dar Es Salaam

16 giugno 2016

TANZANIA - Continua l’espansione di Uber in Africa con l’attivazione del servizio anche in Tanzania, nella città di Dar Es Salaam, la più grande del Paese, polo economico e sede del principale aeroporto dove atterrano i numerosi turisti che scelgono di visitare le bellezze dei parchi naturali tanzaniani.

Negli ultimi giorni Uber, la compagnia statunitense di trasporto privato che funziona con un’applicazione, aveva annunciato il suo arrivo in Uganda e in Ghana.

Con Dar Es Salaam, il servizio è ora presente in 475 città nel mondo ed è utilizzato da milioni di persone.

« Siamo molto interessati da Dar Es Salaam e della sua rapida urbanizzazione, che va di pari passo con la richiesta di mezzi di trasporto efficienti e accessibili a livello di prezzo » ha commentato Alon Lits, responsabile di Uber per l’Africa sub-sahariana, dove Uber è stato introdotto anche in Sudafrica, Nigeria e Kenya.

In Sudafrica, dov’è stato introdotto dal 2013, il servizio è attualmente al centro di un’aspra battaglia con i tassisti locali. [CC]

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Governo aumenta fondi destinati a Banca nazionale di Sviluppo

15 giugno 2016

TANZANIA - Il governo della Tanzania aumenterà il capitale della Banca per lo Sviluppo della Tanzania (TIB) di altri 100 miliardi di scellini tanzaniani TZS (oltre 40 milioni di euro) per finanziare la realizzazione di progetti di sviluppo.

La notizia è contenuta nel Piano di Sviluppo nazionale 2016-2017 recentemente pubblicato.

I media locali precisano che i progetti di sviluppo finanziabili attraverso la Banca ottengono la concessione di prestiti destinati, principalmente, alle industrie in grado, con le loro produzioni, di aumentano il valore aggiunto locale.

Tra gli altri settori d’interesse per la Banca di Sviluppo nazionale figurano quello minerario e delle infrastrutture, compresa la distribuzione di gas per uso industriale e per la produzione di energia elettrica.

Il governo della Tanzania si è impegnato a rafforzare il gruppo TIB per accelerare l'industrializzazione nel paese.

L’obiettivo del Gruppo è quello di fornire finanziamenti a medio e lungo termine per gli investitori nel settore agricolo, la produzione, il commercio, i trasporti, il turismo, e minerario.

La TIB Development Bank, precedentemente nota come la Tanzania Investment Bank (TIB), è una banca di sviluppo di proprietà del governo della Tanzania.

In seguito alla ristrutturazione della TIB sono state create tre distinte ma collegate istituzioni finanziate: Development Bank TIB, TIB Corporate Finance, e TIB Rasilimali.

Le 3 istituzioni insieme formano il gruppo TIB.

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Il tasso di inflazione annuale resta stabile

15 giugno 2016

TANZANIA – L'Ufficio nazionale di statistica della Tanzania (NBS) ha fatto sapere che il titolo di Tasso di inflazione annuo è rimasto relativamente stabile al 5,2% maggio 2016 rispetto al 5,1% di aprile 2016.

Il tasso di inflazione di alimenti e bevande analcoliche registrato nell’aprile 2016 ha mostrato un leggero calo attestandosi al 7% rispetto al 7,1% registrato nel aprile 2015.

Anche il dato relativo al cibo consumato a casa e fuori casa è sceso leggermente passando dal 7,3% del 2015 al 7,2% del 2016.

Tuttavia, la variazione dell'indice 12 mesi per i prodotti non alimentari ha fatto segnare un aumento passando dal 3,5% dell’aprile 2016 al 3,8% del maggio di quest’anno.

Stabile al 3% invece il tasso di inflazione annuo che esclude alimentari ed energia.

Dopo un picco del 6,8% nel mese di dicembre 2015, l'inflazione in Tanzania è stata in costante diminuzione raggiungendo il 5,1% in aprile 2016.

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Mini-rimpasto di governo, cambi all'Interno e all'Agricoltura

14 giugno 2016

TANZANIA - Il presidente John Magufuli ha nominato due nuovi ministri in quello che è il suo primo rimpasto di governo da quando ha assunto l'incarico di capo dello Stato lo scorso novembre.

Lo si apprende da una nota diffusa dal Direttorato delle comunicazioni presidenziali, in cui viene reso noto che Magufuli ha nominato a capo del ministero degli Affari interni - in sostituzione di , che era stato licenziato il mese scorso dopo essersi presentato a un'audizione parlamentare in condizioni di evidente ubriachezza.

Parlamentare dal 2010, Nchemba ricopriva sinora l'incarico di ministro dell'Agricoltura, del bestiame e della pesca. Al suo posto è stato nominato Charles Tizeba, che era stato vice-ministro dei Trasporti nel governo precedente.

I due nuovi ministri hanno prestato giuramento ieri di fronte a Parlamento e hanno cominciato a operare le loro funzioni. [MV]

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Cooperazione, Stati Uniti promettono fondi

13 giugno 2016

TANZANIA - Il governo statunitense ha promesso alla Tanzania fondi per la cooperazione allo sviluppo per un valore pari a 1,21 miliardi di dollari, due mesi dopo la decisione di sospendere la concessione di uno strumento (il Millennium Challenge Compact-MCC) per presunte violazioni al regolare svolgimento democratico delle elezioni a Zanzibar.

A rendere noto il valore economico dei fondi promessi, che saranno concessi nel corso del prossimo anno, è stato l'ambasciatore statunitense in Tanzania, Mark Childress, dopo aver incontrato il presidente John Magufuli.

In base a quel che ha dichiarato Childress, il governo degli Stati Uniti si accinge a finanziare direttamente progetti di sviluppo in Tanzania per 800 milioni di dollari. Allo stesso tempo, l'Agenzia per la cooperazione internazionale USAID ha firmato un ulteriore patto di finanziamento con il governo della Tanzania stanziando una cifra pari a 410 milioni di dollari.

Commentando la decisione del Congresso di sospendere il MCC, l'ambasciatore statunitense ha sottolineato che "la cancellazione di quello strumento di finanziamento non ha cambiato in alcun modo le nostre relazioni con la Tanzania, come evidenzia l'aumento dei fondi stanziati dal governo".

I contributi statunitensi sono destinati in particolare a progetti destinati a migliorare l'agricoltura, l'istruzione e la sanità in Tanzania.

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Per proteggere riserva naturale governo sospende progetto bioetanolo

13 giugno 2016

TANZANIA – “Ci sono molte altre aree del paese in cui tali progetti possono essere intrapresi senza disturbare la natura e la fauna selvatica”: così il primo ministro della Tanzania Kassim Majaliwa si è rivolto al Parlamento nazionale dopo aver annunciato la decisione di sospendere la costruzione di un impianto per la produzione di bioetanolo che rischiava di minacciare una area naturale protetta e la fauna e la popolazione locale.

Lo riferiscono i media locali, precisando che il governo della Tanzania ha ufficialmente bloccato la costruzione di un impianto per la produzione di bioetanolo e una centrale elettrica da esso alimentata collegata doveva essere realizzato vicino al Saadani National Park.

Il premier ha spiegato che l'impianto avrebbe sottratto enormi quantità di acqua da un vicino corso d’acqua, il fiume Wami, fondamentale per l’equilibrio dell’habitat della fauna selvatica nei 1100 km quadrati del parco.

La costruzione dello stabilimento - il cui costo era stimato in 569 milioni di dollari e che avrebbe dovuto produrre etanolo da zucchero coltivata localmente - avrebbe anche richiesto lo sgombero della comunità di 1500 persone che vivono nell’area, una comunità di piccoli agricoltori che lavorano le terre che circondano il parco.

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Economia: Banca Mondiale, crescita al 7% resta costante

10 giugno 2016

TANZANIA - L'economia della Tanzania dovrebbe rimanere stabile nel corso dei prossimi 2 anni, continuando ad espandersi ad un tasso annuo intorno al 7%.

Lo sostiene la Banca Mondiale che nei giorni scorsi ha diffuso il suo ultimo aggiornamento economico sul paese, nel quale si precisa che il tasso annuo di crescita è previsto superiore al 7% nel 2017-2018, mentre quello di inflazione dovrebbe diminuire a circa il 5%.

Il rapporto evidenzia come la crescita economica della Tanzania sarà guidata dai settori dell’ospitalità, costruzioni, finanza e commercio.

La forte crescita in questi settori sarà sostenuta dal lato della domanda da una continua crescita dei consumi privati ??e da un aumento consistente degli investimenti privati.

Queste proiezioni, specifica la Banca Mondiale, si basano sul presupposto che i prezzi mondiali delle materie prime rimarranno più o meno ai livelli attuali e che l'economia cinese non sperimenterà importanti rallentamenti aggiuntivi.

La Cina è uno dei maggiori partner commerciali della Tanzania e tra i primi 5 fornitori di investimenti diretti esteri (IDE) nel paese.

Nel 2014, la Cina ha contribuito per oltre il 10% del valore totale delle esportazioni della Tanzania ed è stato la terza destinazione di esportazioni tanzaniane dopo India e Sudafrica.

Secondo un recente annuncio da parte dell'ambasciatore cinese in Tanzania, Lu Youqing, gli investitori cinesi intendono investire 5 miliardi di dollari nella sola regione di Dar es Salaam nei prossimi 5 anni.

Con un tasso di crescita annuo del PIL in media del 7% negli ultimi 5 anni, la Tanzania è uno dei 20 paesi al mondo con la più rapida crescita economica.

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Cambiano i carichi fiscali, più tasse su import per favorire industrializzazione

09 giugno 2016

TANZANIA - Un piano di austerity in linea con le politiche economiche intraprese dal presidente John Magufuli, è stato presentato ieri dal ministro delle Finanze Philp Mpango. Il piano prevede tagli alla spesa pubblica, eliminazione di esenzioni fiscali considerate improduttive, aumento delle tasse su zucchero, cemento importato e bevande. Obiettivo dichiarato è quello di raggiungere un carico fiscale quanto più equo rispetto alla popolazione.

Il ministro ha così annunciato un maggiore carico fiscale per categorie privilegiate come quella dei parlamentari, mentre sgravi sono stati previsti per i piccoli agricoltorie altre categorie a basso reddito.

Inoltre, allo scopo di favorire ancora di più l’industrializzazione del Paese, il governo ha aumentato le tasse su diversi prodotti di importazione: oltre a zuccehro e cemento, anche semi lavorati in ferro e abiti e scarpe di seconda mano. Non ci saranno invece costi aggiuntivi per il carburante.

Per il 2016/2017 il budget sarà coperto in questo modo: 18,8 trilioni di scellini arriveranno da fonti domestiche (tasse e altro); 3,6 trilioni (equivalenti al 12% del totale) da aiuti alla cooperazione e prestiti dall’estero; 5,37 trilioni da prestiti contratti localmente e da buoni del Tesoro; 665 miliardi dalle autorità governative locali. Il governo ha infine pianificato di prendere in prestito 2,1 trilioni da fonti commerciali internazionali per finanziare alcuni progetti infrastrutturali. [MS]

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Annunciato programma di esproprio e redistribuzione terre incolte

08 giugno 2016

TANZANIA - Il governo della Tanzania ha annunciato l’avvio di un programma di redistribuzione della terra ai contadini. Il programma prevede l’analisi di appezzamenti superiori ai 20 ettari, la terra risultata inutilizzata sarà espropriata e quindi riaffidata. L’obiettivo è anche quello di mettere fine ai contrasti fra agricoltori, allevatori e investitori.

Il provvedimento è stato annunciato dal ministro dello Sviluppo umano, : “La nostra intenzione - ha detto Lukuvi - è quella di identificare quanti, in possesso di ampie aree di terra, non stanno portando avanti progetti di sviluppo; revocheremo i loro titoli di proprietà e distribuiremo la terra a chi ne ha bisogno”.

La Tanzania si è già mossa in questo senso lo scorso maggio con una maxi revoca dei diritti su 1800 ettari di terra rimessa poi a disposizione di una comunità locale.

Secondo stime correnti, circa un quarto dei 48,7 milioni di ettari di terra della Tanzania è attualmente coltivata da contadini. Benché la politica nazionale preveda la salvaguardia dei diritti tradizionali detenuti dalle comunità locali, negli anni la terra di molti villaggi è stata ceduta. L’avvento alla presidenza di John Magufuli sembra però aver portato una ventata di aria nuova in questo particolare ambito con azioni più decise contro inefficienze e corruzione.

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Industria, pesca e agricoltura nel Piano quinquennale di sviluppo

08 giugno 2016

TANZANIA - E’ stato ufficialmente lanciato ieri il secondo Piano quinquennale di sviluppo (FYDP 2016-2020) della Tanzania; sul tavolo diversi miliardi di dollari in investimenti e l’obiettivo di rafforzare il processo di industrializzazione già in corso. Particolare attenzione, ha detto il primo ministro Kassim Majaliwa, sarà dedicata oltre che all’industria anche all’agricoltura e alla pesca.

“L’implementazione del piano - ha detto lo stesso Majaliwa - dovrà contribuire a migliorare la situazione del mercato occupazionale, ridurre la povertà e portare da qui ai prossimi anni a un miglior livello delle condizioni di vita, della pace e del buon governo”.

Nel corso della presentazione del piano, il ministro delle Finanze Philip Mpango ha spiegato che per l’applicazione del Piano serviranno 49 miliardi di dollari: 29 di questi saranno investiti direttamente dal governo, i restanti 22 dal settore privato.

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Governo annuncia nuova centrale a carbone nel 2017

07 giugno 2016

TANZANIA – Potrà iniziare nel 2017, secondo il ministero dell’Energia, la costruzione della centrale elettrica a carbone di Kiwira.

Nel progetto è coinvolta l’azienda statale State Mining Corporation, o Stamico, che investe 500 milioni di dollari nella realizzazione dell’impianto in grado di produrre 200 megawatt di elettricità.

L’alimentazione della centrale sarà garantita dalle riserve di carbone della miniera di Songwe-Kiwira.

Il progetto include l’installazione di una linea di trasmissione di 100 km e di una potenza di 400 kv tra Kiwira e Mwakibete.

Benché il progetto sia a uno stadio avanzato, con il completamento di tutti gli studi di fattibilità, la Stamico è tuttora alla ricerca di un partner per svilupparlo nel finanziamento e nella costruzione.

Nei giorni scorsi, il ministro del Commercio e dell’Industria aveva annunciato l’avvio di un nuovo progetto per lo sfruttamento di carbone a Mchuchuma, da parte della Tanzania China International Mineral Resources Ltd (TCIMRL), una joint-venture tra la National Development Corporation (NDC) e la Sichuan Hongda Group. Lo stesso gruppo darà vita a progetto per l’estrazione di ferro a Liganga. [CC]

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Raddoppiare il settore turistico puntando sulla qualità

07 giugno 2016

TANZANIA - Un milione e mezzo di posti di lavoro che diventeranno tre milioni nell’arco dei prossimi tre anni; e un contributo per le casse dello Stato che dovrebbe di conseguenza salire rispetto all’attuale 20%. A esprimere questi numeri sul turismo è stato il ministro tanzaniano per le Risorse naturali e il Turismo, , in occasione dell’edizione 2016 della Kilimanjaro Tourism and Industry Fair (Kilifair) che quest’anno ha registrato la presenza di 260 espositori, 71 dei quali stranieri (con presenze da Stati Uniti, Canada ed Europa).

Maghembe ha sostenuto che è intenzione del governo promuovere il settore e prestare particolare attenzione a una fascia medio-alta di turisti così da creare un maggiore valore aggiunto. Kilkifair, secondo il ministro, potrebbe da questo punto di vista svolgere il ruolo importante, attirando un maggior numero di operatori.

Il direttore marketing di Kilifair, Dominic Shoo, ha a sua volta ricordato il peso crescente che la fiera sta avendo nel comparto e nello stabilimento di relazioni tra società locali e tour operator internazionali. Lo stesso ha chiesto al ministro di rivedere i costi di accesso ai parchi nazionali da alcuni considerati eccessivi e un ostacolo all’afflusso di un più grande numero di turisti. [MS]

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Un prestito francese per il rifacimento dell’aeroporto di Dar es Salaam

07 giugno 2016

TANZANIA – Un prestito di 65 milioni di dollari è stato messo a disposizione dalla Francia per il rifacimento e l’estensione del principale aeroporto della Tanzania.

A riferirlo sono oggi i media locali, precisando che lo stanziamento francese sarà erogato attraverso l’Agenzia per lo sviluppo internazionale (AFD) di Parigi e servirà a finanziare i lavori di ammodernamento ed estensione del Julius Nyerere International Airport (JNIA) di Dar es Salaam.

Parlando con la stampa locale, il direttore dell’AFD in Tanzania, Emmanuel Baudran, ha spiegato che il governo francese ha già approvato il prestito e che il progetto è stato inviato al governo tanzaniano per verificare i dettagli del finanziamento. La firma dell’accordo è attesa tra Settembre e Ottobre.

Per quanto riguarda i lavori, Baudran ha anticipato che i soldi serviranno ad allargare la hall interna, a costruire due nuove ali dell’aeroporto, un nuovo parcheggio, e al rifacimento delle zone di imbarco e le aree commerciali dello scalo.

Attualmente, l'aeroporto ha un solo terminal per i passeggeri, le cui tre sale (partenza, arrivo e area VIP) sono in grado di servire 200 passeggeri alla volta e 500.000 all'anno.

La AFD è un donatore di recente in Tanzania. Ha aperto il suo ufficio a Dar es Salaam nel 2007. Dal 2009, ha fornito un totale di oltre 360 ??milioni di euro, principalmente sotto forma di prestiti agevolati. In Tanzania, conformemente alla sua strategia regionale per il 2014-2016, AFD sostiene progetti che stimolano una crescita sostenibile e la riduzione della povertà.

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Governo scommette sull’acqua e raddoppia gli stanziamenti

30 maggio 2016

TANZANIA - Il budget destinato a finanziare progetti di distribuzione dell’acqua e di irrigazione per l’anno fiscale 2016/2017 è stato quasi raddoppiato, per sostenere il piano che prevede di aumentare all’85% il tasso di accesso all’acqua nelle zone rurali del paese.

A dirlo, nel fine settimana, è stato , ministro dell’Acqua e dell’irrigazione, parlando di fronte al Parlamento nazionale. Lwenge ha precisato che il proprio budget è aumentato del 90% passando a circa 490 milioni di dollari nel corso dell'esercizio 2016/17 rispetto ai 256,3 milioni di dollari nel 2015/16 finanziaria anno.

"Attualmente 21,9 milioni di persone, ovvero il 72 per cento dei tanzaniani che vivono nelle zone rurali, ha accesso all'acqua pulita. L'obiettivo è quello di raggiungere l’85 per cento entro il 2020" ha detto il ministro alla Camera.

Lwenge ha poi fatto sapere che 424 progetti sono stati attuati nelle zone rurali, aggiungendo che l'obiettivo ora è quello di completare i progetti incompiuti, far ripartire quelli dormienti, espandere le strutture esistenti e continuare con nuovi progetti di sviluppo di acqua.

Lwenge ha poi aggiunto che il governo continuerà ad attuare il programma di sviluppo del settore dell'acqua la cui seconda fase di attuazione lanciata nel 2014 e da completare entro il 2019/20 avrà un costo di 3,3 miliardi di dollari.

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Porto Dar es Salaam, gara aperta per studio fattibilità nuovo terminal

30 maggio 2016

TANZANIA - Uno studio di fattibilità per un terminal nel porto di Dar es Saalam è tra l’oggetto di uno degli ultimi bandi di gara della Tanzania Ports Authority. Il terminal sarà realizzato a Mbwamaji, gestirà navi petroliere da 250 mila tonnellate e prenderà il posto del molo Kurasani.

Secondo l’Authority il nuovo terminal servirà a soddisfare il fabbisogno locale di carburante e i traffici diretti verso Zambia, est della Repubblica democratica del Congo, Rwanda, Burundi e Uganda.

Di recente è stato il Kenya ha lanciare un’operazione simile a Mombasa per creare strutture in grado di gestire petroliere da 200 mila tonnellate.

Kenya e Tanzania sono in competizione per gestire il commercio verso i Paesi dell’interno che non hanno sbocco al mare. Gli ultimi dati certi (risalenti al 2014) indicano che l’Africa orientale ha consumato prodotti petroliferi per 7,9 miliardi di dollari e le stime per il 2016 parlano di una crescita di questo mercato di almeno l’8%.

Per rispondere a queste accresciute esigenze, la Tanzania ha così deciso di ampliare le sue infrastrutture. Per lo studio di fattibilità del nuovo terminal le società interessate potranno presentare un’offerta entro il 13 giugno alla TradeMark East Africa (TMEA). Lo studio dovrà includere raccomandazioni per il sistema di gestione del carburante raffinato e del greggio da navi con capacità comprese tra le 150 e le 250 mila tonnellate.

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Energia, annunciati investimenti miliardari

26 maggio 2016

TANZANIA - E' pari ad almeno 1,9 miliardi di dollari ogni anno fino al 2025 il volume degli investimenti previsti dal governo della Tanzania nel settore dell'energia per ridurre la carenza di elettricità e promuovere la crescita industriale.

A renderlo noto è stato il primo ministro tanzaniano Kasim Majaliwa, ricordando che l'obiettivo del governo è aumentare la capacità installata dagli attuali 1500 MW a oltre 10.000 MW.

"Il settore dell'elettricità in Tanzania si trova davanti un'altra sfida importante - ha detto Majaliwa - Poiché attualmente dipende in larga parte dalla produzione idroelettrica, la fornitura di energia non può essere determinata con certezza durante i periodi di siccità".

A questo scopo, il governo della Tanzania intede realizzare soprattutto impianti alimentati a carbone e gas naturale.

Majaliwa ha inoltre invitato gli investitori del settore privato a impegnare i propri capitali nell'energia, in particolare quelle rinnovabili. [MV]

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Stanziati fondi per sviluppo infrastrutture

24 maggio 2016

TANZANIA - Il governo della Tanzania ha reso noto un piano del valore economico pari a 2,4 miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture nel Paese.

A svelare il piano è stato il ministro per i Lavori pubblici, i trasporti e le comunicazioni nel corso di un'audizione parlamentare a Dodoma durante la quale ha presentato il bilancio del suo ministero per l'anno fiscale 2016/17.

I fondi saranno utilizzati per la costruzione e la riabilitazione di strade, ferrovie, aeroporti, ponti e traghetti, oltre che le acquisto di un nuovo velivolo per la compagnia aerea di bandiera Air Tanzania.

In particolare, Mbarawa ha elencato i progetti per la costruzione di un raccordo anulare intorno a Dar es Salaaam e di una ferrovia metropolitana per decongestionare il traffico nella principale città del Paese; inoltre, i fondi saranno utilizzati per la posa di binari ferroviari tra Lolanguru e Tabora, Dar-es-Salaam e Kilosa, Igalula e Tabora e, infine, tra Tabora e Isaka per un totale di oltre 300 chilometri.

Tra gli altri progetti previsti, figurano anche la riabilitazione degli aeroporti di Kigoma e di Tabora, così come di quello internazionale di Songwe nella regione meridionale di Mbeye e l'espansione dello scalo aeroportuale di Mwanza sul lago Vittoria. [MV]

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Gas: 3 miliardi per la piu’ grande fabbrica di fertilizzanti dell’Africa

23 maggio 2016

TANZANIA – I lavori per la realizzazione di un nuovo grande impianto per la produzione di fertilizzanti, che viene annunciato come il più grande d’Africa, inizieranno quest’anno.

Lo ha annunciato, in una nota diffusa nei giorni scorsi, l’ufficio del presidente della Tanzania, precisando che l’impianto di produzione, la cui realizzazione avrà un costo di 3 miliardi di dollari, rientra nella strategia messa in atto dal governo tanzaniano per aumentare la produzione agricola del paese.

La fabbrica, che la Tanzania sta costruendo insieme a un consorzio composto da aziende tedesche, danese e del Pakistan, utilizzerà il gas naturale per la produzione di fertilizzanti.

"Una volta a regime, l'impianto, che diventerà il più grande produttore di fertilizzanti in Africa, avrà una capacità di produzione di 3.800 tonnellate al giorno" si legge nella dichiarazione..

La Tanzania attualmente importa la maggior parte dei fertilizzanti utilizzati per tutte le principali colture, tra cui caffè, zucchero e mais.

Fonti locali precisano che l’azienda statale Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC) ha firmato un accordo di joint venture per la realizzazione dell’impianto con la società tedesca Ferrostaal Industrial Projects, la danese Haldor Topsoe e la pachistana Fauji Fertilizer Company.

Carsten Schneider, a capo del progetto per la Ferrostaal, ha confermato che l'azienda procederà con il progetto e che l'impianto sarà operativo nel 2021.

La nuova fabbrica di fertilizzanti sarà costruita nel sud della Tanzania nei pressi di grandi ritrovamenti di gas off- shore e dovrebbe essere commissionata nel 2020. Il gas naturale può essere utilizzato per la produzione industriale di ammoniaca, un ingrediente chiave nei fertilizzanti.

La Tanzania a febbraio ha annunciato un ulteriore scoperta di 2,17 miliardi di piedi cubi (TCF) di giacimenti di gas naturale in un campo onshore, aumentando le sue riserve stimate di gas naturale a oltre 57 TCF.

L'agricoltura contribuisce a più di un quarto del prodotto interno lordo della Tanzania (PIL) e dà lavoro a circa il 75 per cento della forza lavoro, ma la crescita di questo fondamentale settore è rallentata dalla bassa resa delle colture.

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Governo punta a 100 MW di energia dal geotermico

16 maggio 2016

TANZANIA – La Tanzania mira ad aumentare la produzione di energia elettrica basata su energia geotermica e si è posta l’obiettivo di generare almeno 100 megawatt di elettricità entro il 2023.

Ad annunciarlo è stato Juliana Pallangyo, segretario permanente del ministero dell'Energia e Minerali, precisando che l’obiettivo è frutto della consultazione con alcuni esperti che hanno esaminato nelle settimane scorse i progetti geotermici del Lago Ngozi e di Songwe nella regione di Mbeya (sud-ovest) del paese.

Le autorità tanzaniane ritengono che il Paese abbia un enorme potenziale geotermico stimato in 5.000 MW ancora non sfruttato.

Per favorire lo sviluppo di questa fonte di energia "rinnovabile, sicura ed economica," il governo della Tanzania ha adottato una serie di misure, tra cui l'istituzione della Tanzania Geothermal Development Company Limited (TGDC) nel mese di dicembre del 2013.

"La risorsa geotermica continuerà a svolgere un ruolo importante nel mix energetico nel medio e lungo termine", ha detto la signora Pallangyo.

Nei mesi scorsi il ministro dell’Energia e delle Miniere, Sospeter Muhongo, aveva chiesto alla Compagnia per lo sviluppo geotermico della Tanzania di perforare i primi pozzi nell’area del Lago Ngozi entro giugno 2016. Al momento però le perforazioni non sono ancora iniziate.

Tre compagnie hanno già espresso interesse nell’investire nella produzione di energia geotermica, tra cui la Symbion Tanzania, in collaborazione con la Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC).

Il governo tanzaniano sta cercando fonti di finanziamento e investitori per portare avanti il progetto, a cominciare da quello che riguarda l’area del Lago Ngozi.

Secondo la Compagnia per lo sviluppo geotermico, la Tanzania sarebbe dotata di almeno 50 aree potenziali attraverso il paese.

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Creata a Zanzibar Associazione per energie rinnovabili

09 maggio 2016

TANZANIA - Si propone di promuovere l'uso di energie rinnovabili a Zanzibar, la nuova associazione creata da un gruppo di ricercatori e denominata 'Renewable Energy Zanzibar Association (REZA)' al fine di incrementare l'accesso all'elettricità nell'isola al largo della Tanzania.

Lo si apprende dai media specializzati, che ricordano come attualmente Zanzibar dipenda per le proprie forniture di energia in larga parte dall'importazione dalla Tanzania attraverso cavi sottomarini.

A presiedere l'associazione è Mussa Haji Mussa, che ha evidenziato le enormi potenzialità esistenti a Zanzibar, dove si può produrre energia da diverse fonti, come il solare, l'eolico, le biomasse e le onde del mare.

"Il nostro obiettivo è promuovere la ricerca e l'uso delle energie rinnovabili, tenendo in considerazione la protezione dell'ambiente", ha detto Mussa invitando il governo semi-autonomo di Zanzibar a investire in questo settore per promuovere lo sviluppo socioeconomico dell'isola. [MV]

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Presentato progetto per raddoppiare la produzione di riso

04 maggio 2016

TANZANIA – Il governo della Tanzania ha lanciato un progetto agricolo di cinque con l’obiettivo di raddoppiare la sua produzione di riso.

L’annuncio del progetto è stato fatto dal Ministero dell'Agricoltura, dell'allevamento e della pesca ed è arrivato a pochi giorni dall’avvio di un divieto sulle importazioni di riso, pensato per rafforzare il mercato per la produzione di riso locale.

Il progetto - “già in corso di attuazione” come precisa Magreth Ndaba che ne gestisce il coordinamento - interessa ampie aree della regione di Morogoro, a est, e include l'uso di tecniche agricole e di irrigazione moderne così da aumentare la resa dei terreni.

Tre centri di ricerca sono coinvolti in questo piano per il quale, nella sua fase iniziale, il governo ha stanziato circa 3 milioni di dollari.

Nelle fasi successive, il progetto prevede la costruzione di vari silos e il rifacimento dei collegamenti viari nelle zone di produzione così da collegarle fra loro e con i mercati più agevolmente.

Parallelamente sementi e formazioni sulle migliori pratiche di coltivazione verranno fornite agli agricoltori.

"Vogliamo che la Tanzania diventi il più grande produttore di riso del Africa, perché l'obiettivo è ora quello di superare il Madagascar, attualmente primo produttore africano di riso" ha detto Firmin Mizambwa, direttore generale dell'Agenzia tanzana per le sementi agricole.

Secondo i dati ufficiali, la Tanzania produce oltre un milione di tonnellate di riso ogni anno, il che rende il paese il secondo produttore africano dopo il Madagascar, che produce 4,3 milioni di tonnellate di riso all'anno.

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Stabilito ufficio per consulenza su idrocarburi

03 maggio 2016

TANZANIA - Ha lo scopo di valutare come utilizzare al meglio le risorse di idrocarburi presenti nel sottosuolo in Tanzania il nuovo Ufficio di consulenza sul gas naturale e il petrolio stabilito in seno alla Presidenza della Repubblica.

A dirlo è stato Angella Kairuki, ministro di Stato nell'Ufficio della Presidenza della Repubblica, che sarà responsabile della gestione del nuovo ufficio.

In particolare, l'ufficio si dovrà occupare di fornire consulenze professionali al governo sulle politiche di investimento, sulle normative relative al settore degli idrocarburi e le sue strategie di sviluppo.

Previsto dal Petroleum Act del 2015, il nuovo Ufficio di consulenza su gas naturale e petrolio ha quest'anno a disposizione un budget pari a poco meno di 400.000 euro. [MV]

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Annunciata costruzione 10.000 abitazioni per esercito

02 maggio 2016

TANZANIA – Dichiarazioni rilasciate dal ministro della Difesa della Tanzania, , hanno confermato l’intenzione del governo di dare il via alla costruzione di 10.000 unità abitative da destinare all’esercito. “Il governo è pronto e determinato a cambiare le condizioni di vita della Forze di difesa della Tanzania” ha detto il ministro.

Secondo fonti di stampa locale, il progetto sarà sviluppato in più fasi con la prima che vedrà la realizzazione di 6064 unità abitative in differenti zone del Paese. Una seconda fase prevede la realizzazione di 3034 abitazioni per soldati e ufficiali di diversi gradi.

Per la Tanzania non si tratta di una novità in assoluto. Di recente le forze armate hanno beneficiato di un lotto di 6000 abitazioni. In generale sia a causa dei trasferimenti dalle campagne alle città sia a causa della pressione demografica, la Tanzania ha un forte gap immobiliare da colmare. A muoversi per colmarlo sono stati tra gli altri la National Housing Corporation (NHC) e la Parastatal Pension Fund (PPF).

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Mega progetto ferroviario, la Cina promette sostegno

29 aprile 2016

TANZANIA – La Cina collaborerà con la Tanzania per la costruzione di 2561 km di ferrovie che collegheranno Dar Es Salaam ai paesi limitrofi, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Rwanda.

Lo ha garantito l’ambasciatore cinese in Tanzania, Lu Youging, durante un recente colloqui con il presidente John Magufuli.

Il progetto della ferrovia, che necessiterà circa 6 miliardi di euro di investimento, doveva essere lanciato lo scorso settembre dal precedente presidente, , ma ha subito ritardi.

La prima fase del progetto prevede la costruzione della linea da Dar Es Salaam a Mwanza, nel Nord, via Isaka e Tabora. Non è stata ancora individuata l’azienda che realizzerà i lavori, e che dovrebbe essere selezionata attraverso un bando di gara.

Il presidente Magufuli spera che questo mega progetto “rivoluzionerà” l’economia della Tanzania e dei paesi vicini. [CC]

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Governo stanzia fondi per elettrificazione rurale

28 aprile 2016

TANZANIA - Sono pari a 680 milioni di dollari i fondi stanziati dal governo tanzaniano per promuovere l'elettrificazione rurale in 6000 villaggi attualmente non collegati alle rete elettrica nazionale.

A dirlo è stato il vice-ministro dell'Energia e dei minerali, Medard Kalemani, specificando che il programma sarà portato avanti dall'Agenzia per l'energia rurale (REA).

In particolare, l'obietivo sarà estendere l'acceso all'energia in 13 distretti non ancora collegati alla rete elettrica: Buhigwe, Kakonko e Uvinza nella regione occidentale di Kigoma vicino al confine con il Burundi, Busega e Itilima nella regione centro-settentrionale di Simiyu, Chemba nella regione di Dodoma, Kalambo nella regione di Rukwa, Kyerwa nella regione di Kagera, Mkalama nella regione di Singida, Mlele nella regione di Katavi, Momba nella regione di Mbeya, Nanyumbu nella regione di Mtwara e Nyasa in quella di Ruvuma.

Secondo Kalemani, il governo si propone di garantire l'accesso all'elettricità in tutti i villaggi rurali della Tanzania entro il 2021. [MV]

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Intesa con la Cina per costruzione ferrovia a scartamento standard

28 aprile 2016

TANZANIA - Un'intesa di cooperazione riguardante la costruzione di una nuova linea ferroviaria a scartamento standard lunga 2561 chilometri in Tanzania è stata annunciata dall'ambasciatore cinese nel Paese dell'Africa orientale, Lu Youqing.

In base a quel che viene reso noto dai media specializzati, il governo guidato dal presidente John Magufuli dovrebbe pubblicare presto i bandi di gara relativi alla realizzazione della nuova ferrovia, che in una prima fase collegherà Dar es Salaam con Mwanza passando attraverso Isaka e Tabora.

"Speriamo che questo progetto rivoluzioni la nostra economia e quella di altri paesi in Africa centrale e orientale, inclusi Burundi, Rwanda e Repubblica democratica del Congo - ha detto il presidente tanzaniano Magufuli - E' per questo motivo che non vogliamo perdere tempo in negoziati troppo lunghi e vogliamo cominciare al più presto i lavori".

Secondo quel che viene riportato il progetto ha un costo stimato pari a 6,8 miliardi di dollari, parte dei quali già stanziati nel bilancio statale tanzaniano del prossimo anno fiscale.[MV]

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A maggio il primo Forum sugli scambi Rwanda-Tanzania

28 aprile 2016

RWANDA/TANZANIA - Si svolgerà il 20 maggio a Kigali la prima edizione del Tanzania Rwanda Trade Forum , con l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali e le opportunità di investimenti tra i due paesi.

L’evento è rivolto agli operatori del settore privato e ai rappresentanti delle istituzioni.

L’evento è promosso dalla Federazione del settore privato ruandese, dalla Camera di commercio, Industria e agricoltura della Tanzania, e dall’authority per lo sviluppo del commercio della Tanzania.

Il Forum si svolgerà al Serena Hotel della capitale ruandese.

Lo scorso 6 aprile, il presidente tanzaniano John Magufuli si è recato in Rwanda per l’inaugurazione del posto di frontiera e del ponte di Rusumo. [CC]

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A Dar Es Salaam il Russian-African Forum

28 aprile 2016

TANZANIA – Uomini d’affari e massimi esponenti del settore commerciale e industriale russo sono a Dar Es Salaam per il Russian-African Forum 2016 (Raf 2016), che si sta svolgendo da ieri, fino a questa sera, al Julius Nyerere International Convention Centre (JNICC).

L’appuntamento è un business forum multisettoriale che mira a mettere in relazione gli operatori russi e tanzaniani, oltre che africani.

E’ annunciata la firma di accordi di cooperazione bilaterali tra il ministro tanzaniano del Commercio, , e il suo omologo russo Denis Manturov.

Per la Tanzania, è l’occasione di presentare nel dettaglio le opportunità di investimenti nei settori degli idrocarburi, dell’agricoltura, delle risorse minerarie, della finanza, della pesca, della sanità e in ambito sociale.

Nel 2014, gli scambi tra Russia e Tanzania hanno raggiunto 154 milioni di dollari e sono in netto aumento.

La Russia partecipa anche alla Fiera internazionale dello Zimbabawe di Bulawayo in programma dal 26 al 30 aprile. [CC]

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Kampala sceglie la Tanzania per il nuovo oleodotto

26 aprile 2016

UGANDA/TANZANIA – Passerà dalla Tanzania, e non dal Kenya, l’oleodotto che collegherà i giacimenti petroliferi ugandesi nel Lago Alberto ( nel nord ovest del paese a ridosso del confine con la Repubblica Democratica del Congo) con la costa dell’Africa Orientale.

La decisione è stata annunciata nel fine settimana a termine del 13esimo vertice del progetto d’integrazione infrastrutturale del Corridoio Nord.

La decisione di collegare i pozzi del Lago Alberto con il porto tanzaniano di Tanga è stata presa al termine del vertice che ha riunito i presidenti Yoweri Museveni dell'Uganda, Paul Kagame del Ruanda e Uhuru Kenyatta del Kenya e a cui hanno partecipato anche funzionari governativi di Tanzania, Burundi e Sud Sudan..

Questa decisione mette fine ai negoziati tra Uganda, Kenya e Tanzania sulla strada che l'oleodotto avrebbe preso.

In una dichiarazione rilasciata dopo la loro riunione, durata due giorni, i leader hanno inoltre convenuto che il Kenya costruirà la sua pipeline di Lokichar porto di Lamu.

Data per scontata fino a qualche mese fa, la rotta settentrionale dell’oleodotto che avrebbe portato il petrolio in Kenya collegandosi al progetto infrastrutturale LAPPSET, è stata rapidamente scalzata da quella tanzaniana, ritenuta più economica e sicura dalla Total (una delle compagnie che detiene i diritti sui pozzi ugandesi), considerata di più rapida realizzazione dall’Uganda (impegnata ad accorciare i tempi di commercializzazione del greggio) e rafforzata dalla decisione del governo tanzaniano di entrare con una quota nella realizzazione della raffineria voluta dall’Uganda.

Secondo un documento diffuso il mese scorso dalla Presidenza della Tanzania si specifica che l’oleodotto proposto sarà lungo 1120 chilometri e che i lavori per la sua costruzione dovrebbero essere completati entro metà del 2020.

A portare avanti le attività esplorative di petrolio in Uganda, concentrate soprattutto nel bacino settentrionale del Lago Alberto, sono la francese Total, la China National Offshore Oil Corporation e la britannica Tullow Oil.

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Presto gara per realizzare nuova autostrada costiera tra Tanga e Bagamoyo

26 aprile 2016

TANZANIA – Inizierà nella seconda metà del 2016 la costruzione di una nuova grande autostrada in Tanzania che collegherà le città costiere tanzaniane di Tanga, nord del paese vicino al confine con il Kenya, con Bagamoyo, sede di un nuovo porto nel sud della Tanzania non lontano dal confine col Mozambico.

Lo ha annunciato il ministro per le Opere, Trasporti e Comunicazioni , Makame Mbarawa, in una recente visita a nella regione di Tanga dove ha ispezionato alcuni progetti che sono sotto la giurisdizione del suo ministero.

L'autostrada che collegherà le due città sarà lunga 242 km.

Il progetto prevede la riqualificazione della strada a livello di asfalto e la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Pangani.

La costruzione della strada è parte del Progetto East African Road, una nuova infrastruttura viaria che collegherà le principali città della costa di Kenya (Mombasa, Malindi, Lunga Lunga) e Tanzania

Il ministro ha detto che il tracciato del progetto è pronto e verrà presto avviato il processo di selezione dell’azienda incaricata di realizzarlo.

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Fondi per la giustizia, favorisce il clima degli affari

13 aprile 2016

TANZANIA – Un credito della Banca mondiale del valore di 65 milioni di dollari è stato approvato per favorire l’accesso dei cittadini ai servizi legali. I fondi serviranno al progetto governativo dedicato alla modernizzazione dell’apparato di giustizia, teso a migliorare l’efficienza e la trasparenza dei servizi al cittadino.

I fondi saranno erogati dall’Associazione per lo sviluppo internazionale (International Development Association, Ida), un ente della Banca mondiale creato nel 1960 per sostenere i paesi più poveri con prestiti a tasso zero o donazioni per progetti che stimolino la crescita economica, riducano la povertà e migliorino la vita delle persone.

“Per troppi tanzaniani l’accesso ai servizi giudiziali sono un lusso (…) Con una crescita così veloce come quella tanzaniana, il sistema giudiziario, che è anche parte integrante del clima degli affari, degli investimenti, è confrontato a una domanda sempre più elevata” ha commentato Bella Bird, direttrice della Banca Mondiale per la Tanzania, il Burundi, la Somalia e il Malawi. [CC]

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Un cavo sottomarino per collegarsi con l'Europa

12 aprile 2016

TANZANIA - Dovrebbe essere posato al largo delle coste dell'Africa orientale e nel mar Rosso in modo da consentire di migliorare la velocità di accesso a internet in Tanzania, il cavo sottomarino allo studio da parte della società panafricana Liquid Telecom.

A rendere noto il progetto è stato l'amministratore delegato del gruppo, Sam Nkusi, al termine di un incontro con i responsabili della Comunità dell'Africa orientale ad Arusha.

Secondo Nkusi, il cavo utilizzerebbe una rotta meno congestionata verso l'Europa, interconnettendosi con reti e altri cavi sottomarini già esistenti: in questo modo la società riuscirebbe a incrementare la velocità d'accesso a internet per gli operatori della telefonia mobile.

Non sono stati resi tuttavia noti i dettagli economici o le specifiche tecniche del progetto, né tanto meno i tempi previsti per la sua realizzazione. [MV]

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Progetto per esportare energia verso il Kenya

11 aprile 2016

TANZANIA - Ha come obiettivo riuscire entro i prossimi due anni ad avviare l'esportazione di energia dalla Tanzania verso il Kenya, il progetto reso noto dalla Compagnia di fornitura elettrica Tanesco.

A dirlo è il vice-direttore esecutivo della compagnia, Deckian Mhaiki, specificando che il progetto a un costo stimato in 300 milioni di dollari finanziato dalla Banca africana di sviluppo (AfDB).

Il progetto include la costruzione di 2000 chilometri di linea di trasmissione elettrica verso il Kenya, che dovrebbe essere terminata entro il 2018.

In base a quel che ha detto ai media locali Mhaiki, Tanesco si accinge a pubblicare nelle prossime settimane il bando di gara relativo alla progettazione e alla costruzione della linea di trasmissione. [MV]

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A breve la costruzione della sede dell’Unione postale panafricana

08 aprile 2016

TANZANIA – Inizierà entro la fine dell’anno il cantiere del nuovo quartier generale dell’Unione Postale panafricana (Upap),un progetto da 20 milioni di dollari che sarà realizzato ad Arusha grazie alla collaborazione tra la stessa Upap e l’Autorità delle Comunicazioni della Tanzania.

Fondata nel 1980 dall’allora Organizzazione dell’Unione africana (Oua), l’Upap mira a coordinare lo sviluppo dei servizi postali in Africa. La sua sede ufficiale è sempre stata ad Arusha, ma manca finora un edificio che funga da quartier generale.

Negli ultimi anni il lavoro dell’Unione, che conta 43 membri, è stato organizzato in Comitati, che s’interessano tra l’altro allo sviluppo delle Tic e alla modernizzazione dei servizi postali e finanziari, al miglioramento della qualità del servizio, allo sviluppo delle risorse umane o ancora alla promozione della filatelia in Africa.

La nuova sede dell’Upap è pensata per comprendere spazi congressuali in grado di poter ospitare riunioni ed eventi, e consentire all’organizzazione di realizzare il suo mandato di base. [CC]

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Stanziati fondi per costruzione nuovi moli al porto di Dar es Salaam

05 aprile 2016

TANZANIA - Sono pari a 690 milioni i fondi stanziati a favore dell'Autorità portuale della Tanzania (TPA) nell'anno fiscale 2016/17 per finanziare i lavori di costruzione dei moli 13 e 14 del porto di Dar es Salaam.

Lo si apprende dai media locali, che ricordano come il progetto di espansione delle infrastrutture portuali sia in discussione da quasi cinque anni.

"Una società di consulenza tedesca è sul sito - ha detto il responsabile per la pianificazione e gli investimenti della TPA, Gladson Urioh - Se tutto va come previsto, avremo a breve il progetto esecutivo per i due terminal container".

I fondi stanziati alla TPA garantiranno inoltre anche la ricostruzione del molo 12, che è stato temporaneamente spostato al Kurasini Oil Jetty a Kigamboni.

L'Autorità portuale è riuscita poi ad assicurarsi ulteriori fondi per 350 milioni di dollari, che saranno invece utilizzati per migliorare le infrastrutture ferroviarie e stradali del porto di Dar es Salaam, oltre ad aumentare la profondità dei moli da 1 a 7 fino a un massimo di 14,5 metri.

I lavori - che dovrebbero cominciare tutti nel corso del prossimo anno - permetteranno di raddoppiare la capacità di gestione dei container del porto di Dar es Salaam entro il 2019. [MV]

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Oltre 200 milioni per asse stradale tra Kenya e Tanzania

01 aprile 2016

KENYA/TANZANIA – Un prestito da 228 milioni di dollari è stato approvato mercoledì dal Consiglio di Amministrazione della Banca di sviluppo africana (AfDB) per finanziare la riabilitazione di un’importante asse stradale di collegamento tra il Kenya e la Tanzania.

Lo si apprende dalla stessa AfDB la quale precisa che i soldi serviranno a sistemare i 172 chilometri di strada che collegano le città di Isebania e Ahero, un asse situato a sud est del Lago Vittoria. La ristrutturazione di questo percorso faciliterà gli scambi tra Kenya e Tanzania.

Le opere di miglioramento, che sono da intraprendere nel periodo 2016-2019, prevedono una riduzione della metà del tempo e delle spese di viaggio per i trasporti che dalla città di Isebania, al confine con la Tanzania, sono diretti alla città di Ahero.

La strada Isebania-Kisii-Ahero fa parte del Corridoio Sirari, un’importante via di collegamento tra Tanzania, Kenya e Sud Sudan. Viene utilizzata come principale rotta commerciale tra il porto di Mwanza (in Tanzania), quello di di Kisumu (Kenya), e poi a Juba (Sud Sudan).

“L'area di attuazione del progetto è al crocevia di diversi corridoi stradali. Una volta completata, la strada faciliterà il commercio locale e internazionale, rafforzare l'integrazione regionale” si legge in una nota dell’AfDB.

Il progetto prevede anche la costruzione di 77 km di strade secondarie.

Il costo totale stimato del progetto è di 280,26 milioni di dollari, ed è co-finanziato dal Bank Group (81,4%), dal Fondo per le infrastrutture UE-Africa (4%) e dal governo del Kenya (14,6%).

Per approfondire:

Lo studio di impatto sociale e ambientale del progetto

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Fondi giapponesi per la creazione di nuovi posti di lavoro

01 aprile 2016

TANZANIA - E' dedicato al finanziamento di un programma per migliorare l'ambiente d'affari e sviluppare una politica per lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, l'accordo firmato tra Tanzania e Giappone per un valore economico pari a 48 milioni di euro.

A darne notizia sono i media locali, specificando che i fondi saranno utilizzati per promuovere un programma destinato a ridurre i costi del lavoro basato su tre pilastri: semplificazione degli aspetti normativi, miglioramento del mercato del lavoro e maggiore attenzione ai settori dell'agribusiness e del turismo.

L'accordo è stato firmato dal segretario permanente del ministero delle Finanze e della pianificazione, Servacius Likwelile, e dall'ambasciatore giapponese, Masaharu Yoshida.

"Il governo del Giappone è pienamente impegnato a sostenere il presidente John Magufuli e la sua chiara strategia governativa per le industrie ad alta intensità di lavoro e attirare gli investimenti straniere", ha detto Yoshida sottolineando come la cooperazione bilaterale tra i due Paesi rafforzerà la crescita economica e sociale della Tanzania. [MV]

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Sospesi aiuti statunitensi dopo elezioni a Zanzibar

30 marzo 2016

TANZANIA - Un'agenzia governativa statunitense incaricata della cooperazione allo sviluppo, la Millennium Challenge Corporation (MCC), ha deciso di sospendere il proprio partenariato con il governo della Tanzania, in seguito allo svolgimento lo scorso 20 marzo delle elezioni nell'isola di Zanzibar definendole "né inclusive né rappresentative".

La decisione implica che il governo della Tanzania non riceverà aiuti economici previsti per un valore complessivo pari a 472 milioni di dollari, che erano destinati a finanziare progetti energetici.

In base a quel che viene reso noto attraverso un comunicato diffuso dalla MCC, l'agenzia statunitense cita "gli arresti fatti durante il periodo elettorale" a Zanzibar come un'indicazione che il governo tanzaniano ha "intrapreso uno schema di azioni non compatibili con i criteri di idoneità della MCC".

"Il modello della MCC vede l'impegno di un Paese partner alla democrazia e allo svolgimento di elezioni libere ed eque al suo centro", si legge ancora nella nota dell'agenzia governativa statunitense.

In precedenza, la Tanzania è stata un beneficiario privilegiato degli aiuti allo sviluppo statunitensi, avendo ottenuto accesso dal 2008 a fondi per un valore complessivo pari a quasi 700 milioni di dollari per progetti di sviluppo infrastrutturale, idrici ed energetici. [MV]

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Scoperto giacimento di Gas a pochi chilometri da Dar es Salaam

29 marzo 2016

TANZANIA – La scoperta di un nuovo grande giacimento di gas naturale è stata annunciata in Tanzania, da uno dei gruppi impegnati nelle prospezioni.

Lo riferiscono i media locali e internazionali, citando comunicazioni del Dodsal Group - un conglomerato con sede a Dubai e attivo nella regione Mena, in Africa Orientale e in India – il quale ha fatto sapere di voler investire altri 300 milioni di dollari nel paese entro i prossimi due anni per sostenere esplorazione e produzione di idrocarburi in Tanzania.

Secondo quanto riferito dal gruppo Dodsal, un giacimento da 2,7 trilioni di piedi cubi (TCF) di gas naturale on- shore, con un valore che ai prezzi di mercato attuali si aggira tra gli 8 e gli 11 miliardi di dollari, è stato scoperto nel bacino Ruvu, a solo una cinquantina di chilometri dalla principale città del paese: Dar es Salaam.

L'azienda ha descritto la scoperta come la più grande scoperta di gas onshore della Tanzania. La maggior parte delle scoperte di gas della Tanzania finora sono stati realizzate in blocchi offshore in acque profonde.

Il gruppo Dodsal ha avviato le esplorazioni nel 2009, due anni dopo aver firmato un accordo di prospezione e produzione con il governo tanzaniano.

Secondo i vertici dell’azienda la nuova scoperta ha il potenziale di cambiare le regole del gioco nel paese, essendo in grado di fornire energia stabile ed economica al cuore economico della Tanzania.

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Economia attesa in crescita del 7%, secondo il FMI

24 marzo 2016

TANZANIA - Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha concluso una missione in Tanzania, sottolineando come i dati preliminari dimostrano che la crescita economica in questo Paese nel 2015 è stata pari al 7% e resterà tale anche nell'anno in corso.

Nel corso della loro missione, i funzionari del FMI hanno incontrato i ministri delle Finanze e dell'Energia, il governatore della Banca centrale, così come rappresentanti del settore privato e della comunità dei donatori internazionali.

Impressionanti sono state definite le prestazioni registrate nei settori delle costruzioni, delle comunicazioni, della finanza e dei trasporti.

Il FMI ha poi evidenziato come il tasso d'inflazione sia rimasto stabile nel 2015 intorno al 5,6%, nonostante la significativa svalutazione della valuta locale registrata nella prima metà dell'anno scorso, e che l'inflazione è attesa in calo nei prossimi mesi per restare intorno al valore del 5% fissato dal governo come proprio obiettivo a medio termine.

La missione ha infine salutato con soddisfazione gli sforzi portati avanti dal governo contro la corruzione, annunciati dal presidente John Magufuli, che contribuiranno a migliorare la percezione degli investitori internazionali sulle capacità di governance domestiche. [MV]

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Zanzibar, presidente uscente vince elezioni

22 marzo 2016

TANZANIA - Il presidente del governo semi-autonomo di Zanzibar, Ali Mohamed Shein, candidato del partito di governo (CCM), è stato dichiarato vincitore delle elezioni svoltesi domenica 20 marzo con il 91,4% delle preferenze espresse.

Il voto di domenica è stato la ripetizione delle elezioni svoltesi lo scorso ottobre, che erano state annullate dopo che la Commissione elettorale di Zanzibar (ZEC) aveva segnalato gravi irregolarità.

La ripetizione dell'esercizio elettorale è stata boicottata dall'opposizione riunitasi nel Fronte civico unito (CUF), il cui candidato Seif Sharif Hamad aveva invece sostenuto di aver vinto le elezioni dello scorso 25 ottobre.

Lo svolgimento delle elezioni presidenziali nell'arcipelago di Zanzibar è stato criticato dai rappresentanti diplomatici di 16 paesi e organizzazioni occidentali, i quali hanno diffuso una dichiarazione deplorando la decisione del governo tanzaniano di voler procedere al voto nonostante il boicottaggio dell'opposizione.

"Le elezioni non avrebbero dovuto avere luogo senza una soluzione reciprocamente accettabile e negoziata all'attuale impasse politica - si legge nelle dichiarazione dei diplomatici occidentali - Per essere credibili, i processi elettorali deve essere inclusivi e realmente rappresentativi della volontà popolare".

In base ai dati resi noti, il candidato del CUF Seif Sharif Hamad avrebbe ottenuto l'1,9% di tutte le preferenze espresse.

Circa il 68% dei 503.000 cittadini di Zanzibar aventi diritto al voto si è recato alle urne per eleggere il presidente del governo semi-autonomo per i prossimi cinque anni. [MV]

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Total pronta a investire in oleodotto verso la Tanzania

17 marzo 2016

UGANDA / TANZANIA - La compagnia petrolifera francese Total ha annunciato di essere pronta a finanziare i lavori di costruzione dell'oleodotto per esportare il greggio estratto in Uganda nel bacino di Albertine verso il porto di Tanga in Tanzania.

A dirlo è stato il vice-presidente di Total East Africa, Javier Rielo, assicurando il presidente tanzaniano John Magufuli che "la compagnia comincerà la costruzione del progetto di oleodotto per trasportare il petrolio dall'Uganda verso Tanga il prima possibile, non appena saranno disponibili i fondi per realizzare il progetto".

Secondo quel che viene riportato in un comunicato diffuso dall'Ufficio della Presidenza della Repubblica della Tanzania, Total sarebbe intenzionata a spendere circa quattro miliardi di dollari nel progetto.

La notizia che Total sarebbe pronta a finanziare il progetto di oleodotto verso la Tanzania arriva poche settimane dopo l'annuncio dell'accordo tra il presidente ugandese Yoweri Museveni e il suo omologo tanzaniano Magufuli di voler sviluppare l'infrastruttura in alternativa al tratto settentrionale attraverso il Kenya.

Uganda e Kenya avevano infatti siglato nel 2013 un memorandum d'intesa per costruire l'oleodotto dal bacino di Albertine attraverso le regioni settentrionali del Kenya, passando attraverso il bacino di Lokichar - dove sono in corso le attività per avviare la produzione petrolifera - fino al costruendo porto di Lamu.

L'oleodotto rappresenta uno dei progetti infrastrutturali strategici per lo sviluppo delle attività petrolifere in Uganda e la decisione se costruirlo attraverso il territorio del Kenya oppure attraverso quello della Tanzania è oggetto di intensi negoziati tra i governi della regione. [MV]

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Stanziati fondi per costruzione nuove strade

14 marzo 2016

TANZANIA - Sono pari a più di 140 milioni di euro i fondi stanziati dall'Autorità tanzaniana delle strade (Tanroads) per costruire nuove arterie stradali e finanziare i lavori di mantenimento nell'anno fiscale 2016/2017.

A segnalarlo sono i media locali, specificando che lo stanziamento rappresenta un incremento del 20% rispetto ai fondi previsti nel precedente anno fiscale.

Secondo quel che viene riportato, la maggior parte dei fondi sarà utilizzata per finanziare la costruzione di nuove strade nell'area metropolitana di Dar es Salaam.

In particolare, almeno 27 milioni di euro saranno destinati a progetti infrastrutturali da realizzare nel distretto di Ilala (centro città di Dar es Salaam); 28 milioni di euro andranno ai progetti nel distretto di Temeke (quartieri meridionali di Dar es Salaam); mentre 32 milioni sono stati stanziati per il distretto di Kinondoni, dove si concentrano le zone residenziali più sviluppate della metropoli tanzaniana. [MV]

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Presto in produzione nuova miniera d’oro

09 marzo 2016

TANZANIA - Inizierà tra maggio e giugno prossimo la produzione presso la nuova miniera d’oro della regione di Mara, detenuta dalla compagnia Cata Mining. Lo ha riferito il direttore della Cata Mining, Mahuza Mumangi Nyakirang’ani, al ministro dell’Energia e delle Miniere, Sospeter Muhongo.

La nuova miniera, situata a Kataryo nel distretto di Butiama, può potenzialmente diventare la seconda miniera d’oro della regione di Mara, dopo la North Mara Gold Mine gestita dal più grande produttore d’oro del paese, la Acacia Mining.

I lavori di preparazione sono durati circa un anno e l’investimento della compagnia Cata Mining ammonta fino ad ora a 54 milioni di dollari. Al ministro delle Miniere, il dirigente della Cata Mining ha assicurato di aver già iniziato a contribuire allo sviluppo delle comunità locali, con la ristrutturazione di alcune strade, e donazioni per la creazione di laboratori nelle scuole. La manodopera autoctona, sostiene ancora l’azienda, sarà privilegiata nelle assunzioni alla miniera. [CC]

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Al via ad agosto i lavori per oleodotto petrolifero

08 marzo 2016

UGANDA / TANZANIA - Potrebbero cominciare già a partire dal prossimo mese di agosto, in modo da essere terminati nel 2019, i lavori per la costruzione dell'oleodotto tra i campi petroliferi situati in Uganda e le coste della Tanzania.

A dirlo è stato il direttore esecutivo della compagnia petrolifera statale Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC), James Mataragio, rivelando che il progetto ha un costo stimato in circa quattro miliardi di dollari e garantirà l'accelerazione dello sviluppo socio-economico nei due Paesi dell'Africa orientale.

Il nuovo oleodotto sarà lungo 1403 chilometri e collegherà i campi petroliferi nel bacino del lago Albert, nel distretto occidentale di Hoima in Uganda, al porto di Tanga nella parte settentrionale della Tanzania, nei pressi dei confini con il Kenya.

In base a quel che viene rivelato dal direttore della TPDC, i lavori saranno portati avanti dalle tre compagnie petrolifere che sono impegnate nelle attività esplorative in Uganda: la britannica Tullow Oil, la francese Total e la cinese CNOOC.

Una volta costruita, la nuova infrastruttura avrà la capacità di trasportare più di 200.000 barili di greggio al giorno.

Secondo i media tanzaniani, i lavori per il nuovo oleodotto porteranno inoltre alla costruzione di almeno 200 nuovi km di strade e ponti e alla riabilitazione di 150 km di strade già esistenti. [MV]

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Conclusa mappatura idrografica isola di Pemba

04 marzo 2016

TANZANIA - E' stata consegnata alle autorità tanzaniane, che si accingono nelle prossime settimane a renderla pubblica, una mappatura completa realizzata tramite sondaggio idrografico dell'area dell'isola di Pemba, nel nord del Paese.

A segnalarlo sono i media locali, specificando che il progetto è stato portato avanti dalla nave oceanografica indiana Sutlej nel quadro della cooperazione tra India e Tanzania.

Secondo il segretario permanente del ministero tanzaniano per le Terre, le abitazioni e lo sviluppo degli insediamenti umani, Moses Kusiluka, la mappatura idrografica dell'isola di Pemba consentirà di promuovere in modo più efficiente e sostenibile lo sfruttamento delle risorse della pesca e minerarie sottomarine, garantire la protezione e la gestione ambientale, favorire una corretta delimitazione dei confini nazionali.

La mappatura assicurerà inoltre lo sviluppo delle risorse a fini turistici e una maggiore sicurezza per le navi che viaggiano nella zona situata ai margini del confine marittimo con il Kenya. [MV]

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Oryx Energies inaugura primo stabilimento trattamento bombole Gpl

04 marzo 2016

TANZANIA - Il primo stabilimento della Tanzania dedicato alla manutenzione, alla certificazione e al rinnovo delle bombole a gas naturale liquefatto (Gpl) è stato inaugurato dalla compagnia Oryx Energies, leader del mercato tanzaniano per la fornitura di bombole a Gpl.

Finora, spiega la Oryx in un comunicato, le bombole dovevano essere spedite in Kenya per la certificazione di garanzia e di sicurezza. Nel nuovo stabilimento lavorano 10 persone in grado di convalidare 200 bombole al giorno.

“Il nostro obiettivo è quello di aiutare la gente a sostituire il legno e il carbone con il Gpl, una soluzione più pulita, più comoda, e più semplice per cucinare” ha spiegato Nick McAleer, direttore di Oryx Energies in Tanzania.

La nuova fabbrica fa parte del piano di sviluppo della Oryx che prevede di rendere disponibile il Gpl in tutte le regioni della Tanzania. Nel paese dell’Africa orientale, la compagnia svizzera, filiale del gruppo AOG, è presente dal 1999. [CC]

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Oleodotto dall'Uganda verso la costa della Tanzania

02 marzo 2016

TANZANIA / UGANDA - Il presidente ugandese Yoweri Museveni si è accordato con il suo omologo tanzaniano, John Magufuli, sul progetto di costruire un oleodotto per trasportare il greggio estratto in Uganda verso l'Oceano Indiano.

A segnalarlo è una nota diffusa dall'ufficio della Presidenza della Tanzania, in cui viene specificato che il collegamento proposto sarà lungo 1120 chilometri e che i lavori per la sua costruzione assicureranno la creazione di 15.000 nuovi posti di lavoro.

La Tanzania contende al Kenya la costruzione di un oleodotto che dai campi petroliferi in sviluppo in Uganda consentano il trasporto del greggio verso l'Oceano Indiano.

La decisione sulla progettazione e il finanziamento dell'oleodotto e di una raffineria che dovrà servire alle necessità locali in Uganda è stata di volta in volta rinviata, nonostante i primi giacimenti di petrolio siano stati scoperti circa una decina di anni fa.

A portare avanti le attività esplorative di petrolio in Uganda, concentrate soprattutto nel bacino settentrionale di Albertine, sono la francese Total, la China National Offshore Oil Corporation e la britannica Tullow Oil.

Tullow Oil detiene concessioni per l'esplorazione e la produzione del greggio anche nelle regioni settentrionali del Kenya e spinge perciò per la realizzazione del progetto del corridoio infrastrutturale di Lamu, che prevede la costruzione dell'oleodotto attraverso il Kenya.

Al contrario, la francese Total ha espresso il proprio interesse per l'opzione tanzaniana ritenendola più conveniente dal punto di vista economico.[MV]

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Approvato piano quinquennale: AfDB stanzia oltre 1 miliardo per infrastrutture e governance

26 febbraio 2016

TANZANIA – Un pacchetto di assistenza finanziaria da oltre 1,1 miliardi di dollari è stato approvato ieri dalla Banca Africana di Sviluppo (AfDB) per sostenere opere di sviluppo infrastrutturale ed economico in Tanzania nei prossimi cinque anni.

Lo riferisce la stessa AfDB in una nota nella quale si precisa che Il pacchetto di supporto è contenuto nel Country Strategy Paper 2016-2020 della Banca, il documento di strategia nazionale che guiderà le operazioni della AfDB nel paese nei prossimi cinque anni.

Pur elogiando la crescita del PIL robusta della Tanzania, che ha superato il 6% a partire dal 2001, l’AfDB ha evidenziato che i fondi messi a disposizione serviranno ad “affrontare le sfide più urgenti per la trasformazione economica e per il miglioramento della governance del settore pubblico”.

In sintesi il Country Strategy Paper Tanzania è basato su due pilastri di intervento complementari: “lo sviluppo delle infrastrutture per una crescita inclusiva e verde e rafforzamento della governance”.

La maggior parte dei fondi verranno destinati soprattutto al settore infrastrutturale, dando priorità alle infrastrutture per il trasporto e a quelle per l'energia, in un’ottica di sviluppo della connettività nazionale e regionale. Il secondo pilastro dà priorità al rafforzamento della gestione finanziaria e al miglioramento del clima per gli affari, così da favorire gli investimenti del settore privato e della finanza per la creazione di posti di lavoro sostenibili.

Oltre all’ammontare di 1,1 miliardi previsti dal CSP approvato nei giorni scorsi, l’AfDB si riserva di mobilitare ulteriori risorse per il finanziamento di specifici progetti, anche in partnership con altri soggetti.

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Gas naturale, scoperte ingenti riserve onshore

26 febbraio 2016

TANZANIA - Potrebbe contenere depositi per almeno 2,17 trilioni di piedi cubici (tcf) di gas naturale il nuovo giacimento scoperto dalla compagnia emiratina Dodsal nel bacino onshore di Ruvu, nei pressi di Dar es Salaam.

A rendere nota con ampia evidenza la possibile nuova scoperta è il quotidiano locale 'Daily News', specificando che se la notizia fosse confermata le riserve recuperabili di gas naturale in Tanzania aumenterebbero a 57 tcf.

"Abbiamo imparato che esiste un immenso potenziale di idrocarburi in Tanzania - ha dichiarato l'amministratore delegato della Dodsal, Pilavulathill Surendran - ci attendiamo di realizzare ulteriori scoperte nel prossimo futuro".

La maggior parte delle scoperte di gas naturale in Tanzania sono state realizzate in giacimenti offshore in acque profonde al largo delle coste meridionali del Paese, vicino al Mozambico, dove il governo sta pianificando la costruzione di un impianto di liquefazione. [MV]

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Il giapponese Sumitomo costruirà centrale a gas vicino a Dar Es Salaam

18 febbraio 2016

TANZANIA - Il gruppo giapponese Sumitomo, che ha da poco annunciato la costruzione di una centrale a energia termica in Mozambico, sarà anche a capo di un progetto in Tanzania, dove costruirà una centrale a gas in grado di produrre 240 megawatt di elettricità.

La centrale sarà la più grande del genere del paese e sorgerà nei pressi della capitale, Dar es Salaam, entro il 2018.

Il costo stimato del progetto è di 308 milioni di dollari.

Finora il Mozambico e la Tanzania generano la maggior parte dell’energia elettrica a partire da fonti idriche, ma la richiesta, in linea con la crescita economica, ha superato la capacità produttiva.

La Sumitomo sta attualmente lavorando, tra l’altro, per una centrale a ciclo combinato in Ghana, per una centrale a carbone in Marocco e per un parco eolico in Sudafrica.

Nei giorni scorsi, il Giappone ha annunciato l’intenzione di intensificare i progetti in Africa, in particolare nei settori delle infrastrutture e dell’energia. [CC]

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Accelerazione progetti ferroviari nel Corridoio Centrale

17 febbraio 2016

BURUNDI/RWANDA/TANZANIA - I progetti infrastrutturali previsti dai Paesi del cosiddetto Corridoio Centrale dell'Africa orientale (Burundi, Rwanda e Tanzania), tra cui la costruzione di una rete ferroviaria, saranno accelerati in seguito all'approvazione di un accordo multilaterale.

In particolare, i ministri dei Trasporti dei tre Paesi coinvolti hanno deciso di impegnarsi nella realizzazione di un progetto ferroviario destinato a collegare tra loro Dar es Salaam con Isaka, Kigali, Keza e Musongati.

L'accordo è stato firmato dal ministro dei Lavori pubblici, dei trasporti e delle comunicazioni della Tanzania, Makame Mbararwa, dal titolare del dicastero dei Trasporti ruandese James Musoni e dal suo omologo del Burundi, Jean Bosco Ntunzwenimana.

In base a quel che viene reso noto, l'accordo stabilisce l'adozione di un quadro normativo e operativo comune per garantire l'avvio del progetto.

I media che riportano la notizia ricordano che la tratta ferroviaria tra Dar es Salaam e Isaka, in Tanzania, pur essendo già operativa, necessita di essere riabilitata. Devono invece essere ancora approvati i progetti per la costruzione dei tratti che dalla Tanzania si dirigeranno verso Burundi e Rwanda. [MV]

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Governo chiama investitori per sviluppare l’energia geotermica

12 febbraio 2016

TANZANIA - Sviluppare l’energia geotermica per tentare di colmare il deficit di energia di cui soffre il paese:è l’ambizione del ministro dell’Energia e delle Miniere, Sospeter Muhongo, che ha chiesto alla Compagnia per lo sviluppo geotermico della Tanzania di perforare i primi pozzi nell’area del Lago Ngozi entro giugno 2016.

“Non possiamo più aspettare, abbiamo livelli di produzione energetica molto bassi allorché ci troviamo nell’area della Rift Valley, dove la temperature dell’acqua è elevatissima e può permettere la produzione di energia” ha detto il ministro, sottolineando che l’elettricità geotermica è utilizzata in 24 paesi e il riscaldamento a base di geotermia lo è in 70 paesi.

Nella regione, il Kenya e l’Etiopia hanno già fatti grossi sforzi per lo sviluppo di questa fonte di energia, “mentre noi non produciamo nemmeno un megawatt, il che è inaccettabile per i nostri cittadini” ha detto il ministro.

Tre compagnie hanno già espresso interesse nell’investire nella produzione di energia geotermica, tra cui la Symbion Tanzania, in collaborazione con la Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC).

Il governo tanzaniano, ha aggiunto il ministro, sta cercando fonti di finanziamento e investitori per portare avanti il progetto, a cominciare da quello che riguarda l’area del Lago Ngozi. Secondo la Compagnia per lo sviluppo geotermico, la Tanzania sarebbe dotata di almeno 50 aree potenziali attraverso il paese, in grado di produrre 5000 megawatt di energia. [CC]

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Richieste offerte per piano sviluppo minatori artigianali

11 febbraio 2016

TANZANIA - Consiste nella fornitura alla Società mineraria statale (STAMICO) della Tanzania di servizi di consulenza per redigere un business plan strategico per finanziare le attività necessarie al recupero imprenditoriale dei minatori artigianali, l'avviso per manifestazioni d'interesse pubblicato dal ministero dell'Energia e dei minerali della Tanzania.

In base a quel che viene reso noto, il progetto è stato finanziato dall'Associazione per lo sviluppo internazionale (IDA) del gruppo della Banca Mondiale.

Il consulente dovrà occuparsi di sviluppare un business plan comprensivo e strategico e fornire assistenza tecnica per promuovere il recupero imprenditoriale delle attività minerarie artigianali.

Le manifestazioni d'interesse devono essere inviate alle autorità competenti entro il 19 febbraio 2016.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la richiesta delle manifestazioni d'interesse pubblicato in lingua inglese. [MV]

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Progetto per due nuove città satellite nei pressi di Arusha

10 febbraio 2016

TANZANIA - Si estenderanno su una superficie complessiva di oltre 400 ettari le due nuove città satellite che saranno costruite nella regione turistica del Northern Circuit, non distante dalla città di Arusha.

A dirlo è stato il vice-ministro per le Terre, l'abitazione e lo sviluppo degli insediamenti umani, Angelina Mabula, che si è recata in visita nei siti dove sarà realizzato il progetto immobiliare.

La prima città satellite denominata 'Safari City' sarà costruita nell'area di Matevesi, non distante dall'autostrada Arusha-Dodoma, su una superficie di circa 250 ettari di proprietà della società statale di sviluppo immobiliare National Housing Corporation (NHC).

La seconda città, denominata invece 'Usa-River', sorgerà nel distretto di Meru lungo la strada che collega Arusha con Moshi.

In base al progetto immobiliare della NHC, le due città satellite offriranno edifici di edilizia sociale per i residenti, oltre a case di lusso, resort turistici, centri commerciali e impianti produttivi. [MV]

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Total entra nel mercato dell'energia solare

05 febbraio 2016

TANZANIA – La Total ha acquisito quote di due start-up tanzaniane dell'energia solare attarverso la Total Energy Ventures. Il gigante petrolifero francese ha ora il controllo di circa il 15% della Off Grid Electric e della Powerhive; l'ammontare dell'investimento non è chiaro ma in totale non dovrebbe essere superiore ai 6 milioni di dollari.

“Questi sistemi accelereranno l'elettrificazione dell'Africa – ha detto l'amministratore delegato di Total, Patrick Pouyanne – e potrebbero giocare lo stesso ruolo che i cellulari hanno giocato” nel settore telefonico e dei servizi finanziari.

Entrambe le start-up offrono energia solare in zone dove l'accesso alla rete elettrica è scarso o completamente assente.

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Fondi cinesi per migliaia di case che andranno alla polizia

04 febbraio 2016

TANZANIA – La Exim Bank cinese fornirà copertura finanziaria al governo per il progetto di costruzione di abitazioni destinate alla polizia e da costruire in tutta la Tanzania. Lo ha riferito il vice ministro per gli affari interni, Hamad Yusuf Masauni, rispondendo a un’interrogazione parlamentare.

Masauni ha detto che il governo ha già firmato un accordo con la banca per la realizzazione di 4136 unità abitative in 17 regioni del paese, compresa Zanzibar. Il finanziamento prevede inoltre la realizzazione di una stazione di polizia a Tunduma, località dove la popolazione sta aumentando a un ritmo superiore alle attese.

Il progetto va incontro a richieste in questa direzione avanzate da più parti. Il coinvolgimento della Exim Bank porterà molto probabilmente al coinvolgimento di aziende cinesi che saranno incaricate della fase realizzativa.

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Possibile quotazione in Borsa per compagnia elettrica

03 febbraio 2016

TANZANIA - Dopo la ristrutturazione aziendale prevista per la compagnia elettrica nazionale Tanzania Electric Supply Company Limited (TANESCO), il governo potrebbe valutare la possibilità di quotare alla borsa di Dar es Salaam le nuove società che saranno costituite.

A segnalarlo è la stessa TANESCO attraverso un comunicato stampa, ricordando che il governo tanzaniano intende scorporare la compagnia elettrica costituendo entro il 2017 una società responsabile della produzione dell'energia ed entro il 2021 una serie di società responsabili per la distribuzione dell'elettricità.

In base a quel che viene reso noto, la TANESCO continuerà a esistere almeno fino a giugno 2021 come azienda responsabile dei segmenti della trasmissione e della distribuzione.

Le nuove società saranno inizialmente controllate al 100% dallo Stato, ma il governo sta valutando se quotare parte del loro capitale alla Dar es Salaam Stock Exchange entro il 2024. [MV]

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Nuovi limiti di pesca nel Lago Vittoria

01 febbraio 2016

KENYA-UGANDA-TANZANIA – I governi di Kenya, Uganda e Tanzania hanno introdotto nuovi regolamenti per limitare la pesca nel Lago Vittoria, il bacino più grande d'Africa. Le misure sono state decise per proteggere gli stock di pesce da un depauperamento che secondo un comunicato congiunto dei ministri dell'Agricoltura dei tre paesi rivieraschi è diventato eccessivo.

Secondo stime correnti sono i particolare gli stock di persico del Nilo ad aver subito una riduzione evidente a causa soprattutto di operazioni di pesca illegale.

Entro marzo di quest'anno, i tre paesi dovrebbero provvedere a un censimento dei pescatori e dei vari attori della filiera, centralizzare il rilascio delle licenze, aumentare i controlli e promuovere l'acquacoltura. Le decisioni sono state prese al nono vertice del Lake Victoria Fisheries Organization Secretariat di cui fanno parte anche Burundi e Rwanda: benché questi ultimi non si affaccino sul lago, fanno parte dell'organizzazione in quanto membri della Comunità dell'Africa orientale.

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Allo studio sistema distribuzione elettricità con cavi interrati

01 febbraio 2016

TANZANIA - Al fine di assicurare una più efficace distribuzione dell'elettricità a Dar es Salaam ed evitare i frequenti black-out, in particolare nel Central Business District, il governo tanzaniano sta definendo una strategia d'intervento che include l'installazione di cavi elettrici interrati.

A renderlo noto è stato il ministro dell'Energia, Sospeter Muhongo, specificando che il progetto dovrebbe essere cominciare a partire dal prossimo mese di aprile a partire nella Dar es Salaam, capitale commerciale del Paese.

Il ministro ha annunciato il prossimo inizio del progetto di installazione dei cavi elettrici interrati nel corso di un'interrogazione parlamentare a Dodoma, durante la quale ha evidenziato gli sforzi messi in atto dal governo per assicurare forniture efficienti e continue di energia.

Muhongo ha inoltre che la compagnia elettrica nazionale Tanzania Electric Supply Company (TANESCO) si accinge a sostituire in tutto il Paese i trasformatori a 100 KV con apparecchi moderni a 200 KV in modo da garantire una frequenza pi elevata e minori oscillazioni di corrente. [MV]

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Richieste offerte per nuovo svincolo autostradale

28 gennaio 2016

TANZANIA - L'Autorità nazionale tanzaniana delle strade (Tanroads) ha invitato le aziende interesse a inviare le offerte per i lavori di costruzione del nuovo svincolo autostradale nella circoscrizione di Ubungo, nel distretto di Kinondoni a Dar es Salaam.

A darne notizia sono i media locali, specificando che i lavori riguardano la costruzione di un ponte sopraelevato a sei corsie lungo 1 chilometro all'incrocio tra Sam Nujoma e Nelson Mandela Road, oltre alle relative rampe d'accesso.

In base a quel che viene riportato i lavori includono anche la costruzione di un secondo ponte sopraelevato per il traffico proveniente dall'intersecazione delle due strade sottostanti, che includa una piattaforma servita da otto rampe a doppia corsia e la realizzazione di una stazione per gli autobus.

Le aziende interessate possono presentare le proprie offerte inviandole alla sede di Tanroads a Dar es Salaam entro il 29 aprile di quest'anno. [MV]

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Presentato piano di sviluppo, fondi importanti per le infrastrutture

27 gennaio 2016

TANZANIA - Prevede una spesa equivalente a 2,6 miliardi di euro, il nuovo Piano di sviluppo nazionale per il prossimo anno fiscale 2016/17 presentato dal governo della Tanzania al Parlamento, il 6,7% del quale riservato al finanziamento di importanti progetti infrastrutturali.

A segnalarlo sono i media locali, specificando che i fondi necessari all'implementazione del piano di sviluppo proverranno al 77,8% da fonti interne mentre la pate restante sarà concessa dai partner internazionali.

In base a quel che viene reso noto, la maggior parte dei progetti infrastrutturali sarà realizzata attraverso forme di partenariato pubblico-privato.

Tra questi progetti si segnala la realizzazione delle zone economiche speciale presso il porto di Bagamoyo - la cui costruzione dovrebbe riprendere nei prossimi mesi -, a Mtwara e Kigoma, che serviranno per diversificare l'economia nazionale attirando industrie manifatturiere, della trasformazione agro-alimentare e per la creazione di una catena di valore aggiunto.

Il governo intendo inoltre creare un centro logistico e commerciale a Kurasini, nei pressi di Dar es Salaam di fronte alla penisola di Kigamboni, e di un'industria chimica e vetraria vicino ai depositi di carbonato di sodio sul lago di Natron e nel bacino di Engaruka, oltre alla costruzione di una ferrovia a scartamento standard che attraversi le regioni centrali del Paese. [MV]

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Biogas, da Norvegia e Olanda fondi per le aree rurali

26 gennaio 2016

TANZANIA - Dovrebbero garantire l'acquisto e l'installazione di almeno 10.000 mini-impianti a biogas nelle aree rurali tra il 2016 e il 2017, i fondi concessi a governo della Tanzania dall'Ambasciata della Norvegia e dal governo dei Paesi Bassi.

A darne notizia sono i media locali, specificando che i fondi saranno destinati all'Agenzia per l'energia rurale (REA) e al suo Tanzania Domestic Biogas Programme (TDBP), che negli ultimi cinque anni ha già consentito l'installazione di 12.000 mini-impianti a biogas.

Secondo quel che riporta il quotidiano 'Daily News', il governo dei Paesi Bassi contribuirà al programma con un finanziamento pari a 1,25 milioni di euro, mentre non è stato reso noto il valore del contributo stanziato dall'Ambasciata della Norvegia.

"Grazie a questi finanziamenti è possibile lanciare la seconda fase del TDBP - ha detto il coordinatore del programma, Lehada Cyprian Shila - La rivoluzione del biogas contribuirà a incrementare l'accesso a forme di energia pulite e moderne nelle abitazioni rurali e peri-urbane in Tanzania". [MV]

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Turismo, servono più alberghi per soddisfare la domanda

20 gennaio 2016

TANZANIA - Nuovi alberghi di lusso potrebbero presto spuntare sulle rive dei laghi Victoria e Tanganica per rispondere alla domanda crescente di infrastrutture in grado di accogliere i visitatori della Tanzania.

Il progetto fa parte di un piano d’espansione voluto dal governo, nel quale verranno coinvolti investitori privati. Secondo il ministro del Turismo Jumanne Maghembe, nuove aree saranno identificare per l’espansione di strutture alberghiere.

Negli ultimi anni la Tanzania ha accolto una media di 1,1 milioni di turisti all’anno e il suo obiettivo è di raggiungere i due milioni nel 2017. Nel paese mancano però le infrastrutture adeguate: solo 174 alberghi vi sono censiti , di cui 91 nelle aree di safari, per un totale di poco meno di 22.000 camere.

Di recente, il Tanzania Tourist Board aveva lamentato un budget troppo ristretto - 5,4 miliardi di scellini per il 2015/2016, pari a 2,3 milioni di euro - per promuovere al meglio la destinazione. A titolo di paragone, il Kenya spende circa 45 milioni di euro e il Sudafrica il triplo, per la promozione dei turismo nazionale.

Nel 2014 il settore ha fatto guadagnare due miliardi di dollari e impiegato circa 600.000 persone. [CC]

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Smentita sospensione lavori per megaporto di Bagamoyo

19 gennaio 2016

TANZANIA – E’ stata smentita la notizia, circolata nei giorni scorsi, della sospensione dei lavori per la costruzione di un nuovo grande porto a Bagamoyo, inaugurati lo scorso ottobre nell’omonima località 75 km a nord di Dar es Salaam, annunciata la settimana scorsa dal ministro tanzaniano dei Lavori pubblici, Makame Mbarawa.

In una nota diffusa ieri il Ministero dei Lavori Pubblici, dei Trasporti e delle Comunicazioni, ha chiarito lo status del progetto i cui lavori entreranno nel vivo a Luglio, spiegando che in questi mesi è in corso un negoziato con la China Merchants Holding International (CMHI) e con il sultanato dell'Oman sul ?la parte relativa al finanziamento. I negoziati, precisa la nota, termineranno a marzo.

La settimana scorsa era stato lo stesso titolare del ministero, Makame Mbarawa, a parlare di “temporanea sospensione dei lavori”, aggiungendo che la decisione di sospendere i lavori era legata alla volontà del governo di concentrarsi sulle opere di espansione dei porti già esistenti di Dar es Salaam e di Mtwara.

Il progetto di Bagamoyo ha un costo stimato pari a 10 miliardi di dollari e prevede che il porto sia in grado di gestire meganavi, con una dimensione di navi container di 8000 (TEU).

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Acquisito terreno per impianto liquefazione gas naturale

12 gennaio 2016

TANZANIA - La compagnia petrolifera statale Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC) ha realizzato un ulteriore passo in avanti verso la costruzione di un impianto per la liquefazione del gas naturale acquisendo la proprietà di un sito nella città costiera di Lindi, nel sud del Paese, dove costruire l'infrastruttura.

A darne notizia è stata la stessa TPDC pubblicando un comunicato sui media locali, in cui si dà conto dell'acquisizione di 2000 acri di terreno a Lindi.

In base al progetto reso noto, l'impianto di liquefazione del gas si estenderà su una superficie complessiva di 6800 acri, dove sarà realizzato anche un parco industriale per le attività connesse.

Secondo quel che ha dichiarato il direttore per le attività esplorative della TPDC, Kelvin Komba, l'acquisizione della proprietà del terreno rappresenta il via ufficiale alla realizzazione del progetto che servirà a favorire lo sfruttamento delle risorse di gas naturale individuate nei blocchi 1, 2, 3 e 4 al largo delle coste meridionali della Tanzania, dove sono state scoperte riserve per 55 trilioni di piedi cubi di gas naturale. [MV]

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Sospesi i lavori per megaporto di Bagamoyo

11 gennaio 2016

TANZANIA - I lavori per la costruzione di un nuovo grande porto a Bagamoyo - inaugurati lo scorso ottobre nell'omonima località 75 km a nord di Dar es Salaam - sono stati temporaneamente sospesi dal ministro tanzaniano dei Lavori pubblici, Makame Mbarawa, e riprenderanno a giugno.

A darne notizia sono i media locali, aggiungendo che la decisione di sospendere i lavori è legata alla volontà del governo della Tanzania di concentrarsi sulle opere di espansione dei porti già esistenti di Dar es Salaam e di Mtwara.

"Non voglio rivelare troppi dettagli o i piani del governo sul futuro del progetto di Bagamoyo - ha detto Mbarawa - Quel che posso dire è soltanto che ora ci stiamo concentrando sui porti di Dar es Salaam e di Mtwara".

In base a quel che viene reso noto, il programma del governo per queste altre due infrastrutture portuali prevede l'espansione dei moli da 1 a 7 e la costruzione di altri due nuovi moli a Dar es Salaam, mentre è in fase di studio un progetto di sviluppo per quello di Mtwara.

Secondo Mbarawa, la sospensione del progetto di Bagamoyo è dovuta al fatto che si tratta di un progetto troppo grande, che necessità di più attenzione, pianificazione e finanziamenti. La ripresa dei lavori il prossimo mese di giugno è subordinata alla definizione di un nuovo piano di finanziamento.

Il progetto di Bagamoyo aveva un costo stimato pari a 10 miliardi di dollari e prevedeva che il porto fosse in grado di gestire meganavi, con una dimensione di navi container di 8000 (TEU). [MV]

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Una campagna di riforestazione contro il degrado ambientale

04 gennaio 2016

TANZANIA – Il governo tanzaniano lancerà questo mese una campagna di piantumazione di alberi a livello nazionale.

Lo ha detto il ministro delle Risorse naturali e del turismo Jumanne Maghembe. La campagna, condotta in accordo con il ministero dell'Ambiente, è pensata come risposta a deforestazione e degrado ambientale legati a loro volta allo sviluppo del paese.

Il ministro ha sottolineato che l'obiettivo è quello di difendere le risorse idriche e fermare fenomeni di deforestazione registrati in alcune zone della Tanzania. A questo proposito ampie fasce di terra sono già state individuate per ospitare le nuove piante.

Non è chiaro quale sia l'entità dell'operazione legata alla campagna, ma il governo ha mobilitato le amministrazioni locali perché si facciano carico delle attività più operative, facendo ricorso anche a volontari.

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Speciale Fiera offerto da ICE Agenzia Addis Abeba alle aziende che partecipano alla 40esima edizione della DTIF

Luglio 2016

Periodo di copertura 01 Gennaio-30 Giugno 2016

PDF generato automaticamente il 30 June 2016

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