CHIESA PARROCCHIALE PREPOSITURALE S. ANDREA APOSTOLO - DIOCESI DI

BASILICA ROMANA MINORE

NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI S. ANDREA APOSTOLO IN PRALBOINO (BS) - PASQUA 2017

Il Signore è risorto, alleluia!

La sua presenza sia la luce e la gioia della nostra vita.

Invochiamo da Lui PACE per ognuno di noi e per il mondo intero

Auguri di buona Pasqua 2

SOMMARIO ● La parola del Parroco “Il vero annuncio pasquale: Gesù è risorto” 3 ● La parola del Papa “Dio piange quando ci allontaniamo da Lui e dal suo amore” 4

● Il compleanno del Vescovo “Mons. Monari festeggia tra i bresciani” 5 ● Pasqua 2017 “Quando avvenne la morte di Gesù” 5 "I segni della nostra Pasqua" 6 "La data della Pasqua cristiana" 7 "Il mandorlo: promessa di vita nuova" 8-9 ● Libri per la mente e per il cuore "E. Ronchi, I baci non dati" 10 "S. Franco, Grazie a te, il cielo" 10-11 "R.M. Jana, Perdono e... per dono" 11 "Di Nicola-Dalese, Perdono... per dono" 11

● Pastorale sociale Nella foto di copertina: Paolo Veronese, "Resur- "L'amministratore di sostegno" 12 rezione di Cristo", Gemäldegalerie Dresda, 1570 circa, olio su tela ● L'angolo dell'oratorio "Condividi la felicità" 13 "La nostra prima confessione" 14 "Grest 2017" 14 Visita il sito della Parrocchia Sant’Andrea "Festa di San Giovanni Bosco" 15 Apostolo di Pralboino: www.parrocchia.pralboino.net ● Caritas parrocchiale "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" 15 Contributo normale: € 15,00 ● Luoghi di culto a Pralboino Contributo sostenitore: € 25,00 "Le nostre chiese” 16-17-18 Contributo benemerito: € 50,00 ● A.Ge. Facciamo appello per una maggiore generosità "Scuola-Famiglia: un'alleanza possibile" 19 a coloro che ricevono il Bollettino per posta e li ● Bilancio parrocchiale 20 invitiamo alla puntualità del versamento del con- tributo che vorranno elargire tramite Conto Cor- ● Anagrafe parrocchiale rente Postale n° 11945250 intestato a: "Per ricordare i nostri prevosti defunti" 21 Parrocchia S. Andrea Apostolo "Cinquant'anni fa la morte 25020 Pralboino di don Michele Verzelletti" 21 "I bambini battezzati" 22 Autorizzazione del Tribunale di Brescia "I nostri morti" 22 n° 35/1990 del 14 luglio 1990 "Alla nonna Teresi" 22 Direttore responsabile: Gabriele Filippini ● Calendario liturgico e pastorale 23 Direzione e redazione: Parrocchia S. Andrea Apostolo, Pralboino ● Liturgia pasquale Via XX Settembre, 25020 Pralboino (Bs) "Orarri delle celebrazioni" 24 Tel. 030 954174 . C.F.88005710178 Stampa: Tipo-Lito F.L. (Pralboino) Via Gatti n. 9 3

La parola del Parroco Il vero annuncio pasquale: Gesù è risorto E’ facile ‘sentire’ il Natale. La na- “Buona Pasqua”. Ma facciamo in scita di un bambino, per di più in un modo che abbia il significato vero. contesto di povertà, suscita sem- Sia cioè una Pasqua che apra i no- pre commozione e tenerezza. E’ stri occhi affinché abbiamo a ritro- più difficile ‘sentire’ la Pasqua per- vare accanto a noi la presenza del ché qui siamo di fronte a qualche Signore vivente; una Pasqua che cosa di difficilmente immaginabile. tocchi la nostra vita e la faccia di- Dice l’annuncio pasquale: “Cristo ventare storia di salvezza vissuta in è risorto!”. E per la Chiesa è l’an- Cristo e con Cristo. Il Vangelo del- nuncio fondamentale del Vangelo, la sera di Pasqua termina con una la vera notizia che ha cambiato il scena bellissima che è stata moti- mondo. Ma come immaginare la vo di riflessione nel terzo incontro Pasqua? Nessuno di noi ha espe- quaresimale: i due discepoli di Em- rienza di risurrezione. E anche i maus che hanno riconosciuto il Si- casi di ‘risveglio’ dopo la morte (ad gnore non riescono a tenere per sé esempio nel caso di quanti ripren- la loro gioia, ma debbono correre dono coscienza dopo mesi o anni a Gerusalemme per comunicare la di coma o, nel Vangelo, il caso di menica successiva alla luna piena loro gioia agli altri. Lazzaro) sono tutt’altra cosa dal- dell’equinozio di primavera), sia in Li trovano riuniti con molti altri la risurrezione di Gesù. I Vange- senso spirituale. C’è una vita che mentre stanno scambiandosi, gio- li raccontano della tomba vuota, sprizza, un passaggio (come ricor- iosi e increduli, la notizia: “Davvero delle apparizioni del Risorto, ma da la stessa parola ‘pasqua’) che, il Signore è risorto ed è apparso a non dicono nulla del fatto stesso più determinante di quello del po- Simone”. Non so se la nostra co- della risurrezione. E così rimania- polo ebraico attraverso il Mar Ros- munità possa essere sognata così: mo aridi, senza riuscire a formarci so, fa transitare noi cristiani dal persone che si scambiano con un’immagine che sappia illuminarci mondo delle tenebre a quello della grande gioia questa notizia: “Il Si- e commuoverci. Eppure, senza la luce, dalla situazione di peccato a gnore è risorto, il Signore è vivo”. Pasqua, non si riesce neppure a quella di grazia, cioè da uno stato Un giornalista nel giorno di Pa- capire il Natale in senso cristiano. di morte a una realtà di vita. Dove squa di anni fa aveva scritto pres- Il Natale appartiene agli inizi, la Pa- regnava il peccato si impone la su- sappoco questo concetto: “In que- squa al compimento. Con il Natale periorità della grazia. Qui sta il vero sti giorni, guardandomi intorno, inizia un’avventura che deve por- motivo della gioia. L’opera di Gesù vedo cristiani che pensano molto tare alla Pasqua; con la Pasqua si si travasa nel mondo e nelle per- al traffico del lunedì dell’Angelo e a inaugura il tempo del compimento, sone così che ciò che fu una volta che tempo farà per la passeggiata quando ogni disegno viene porta- divenisse ciò che è una volta per in campagna o al lago, e poco alla to alla perfezione. Scrive S. Paolo tutte. Risurrezione”. Facciamo che non ai Romani come abbiamo letto in Continuiamo pure ad augurarci: sia così per noi. gruppo in canonica in questi gior- ni: “Il Cristo risorto non muore più; la morte non ha più nessun potere sopra di Lui” (Rom. 6,9). Don Carlo, don Mario, Denny “Cristo è risorto!” è anche il fe- stoso saluto che i cristiani d’Orien- e la redazione di “La voce di Pralboino” te si scambiano in occasione della Pasqua. Il contenuto delle parole risulta immediatamente compren- augurano a tutti sibile e molto più espressivo del nostro “Buona Pasqua”. Il saluto, comunque suoni, invita alla gioia. Lo sa bene la sapienza popola- SERENA E SANTA re che ha coniato il detto: “Felice come una pasqua” per esprimere il massimo della contentezza. Pasqua è festa di primavera, sia PASQUA in senso astronomico (cade la do- 4

La parola del Papa Dio piange quando ci allontaniamo da Lui e dal suo amore Nella messa mattutina del 30 mar- danità. Il Signore, ha ribadito Fran- prio in Dio. E a furia di cercare al- zo 2017 a Casa Santa Marta, Papa cesco, “ha un cuore tenero, tenero trove finiamo per allontanarci da Francesco ha invitato i fedeli a non come il cuore di un padre”. Chie- un Dio che ci ha creati e allevati. inseguire fantasie e falsi idoli, per- diamoci quindi se “Dio piange per Ecco perché “occorre fare un ché solo Dio ci ama come padre ed me”, se “è deluso da me” e se “cre- piccolo esame di coscienza”. Un è sempre lì ad aspettarci. de che io mi sia allontanato da esame di coscienza che secondo Il Pontefice, commentando una lui”. il Papa deve passare da una sem- Lettura dal Libro dell’Esodo, ha “Quanti idoli ho che non sono ca- plice riflessione: “Signore, tu che posto l’accento sull’amore che Dio pace di togliermi di dosso? Quan- hai avuto tanti sogni su di me, io prova verso il suo popolo, e che ti idoli ho che mi schiavizzano? che mi sono allontanato, dimmi, prova al di là del fatto che il suo Quell’idolatria che abbiamo dentro come posso tornare da te?”. Po- popolo lo ripaghi dell’amore dato. fa piangere Dio”. nendoci questa domanda, ha detto Perché il Signore ci ama nonostan- Ciò che accade sempre più di Francesco, rimarremo sorpresi nel te talvolta gli siamo infedeli. frequente, a detta del Papa, è la constatare che troveremo Lui ad Anche oggi, ha detto il Papa, fa- tendenza da parte dell’uomo a cer- aspettarci, “come il padre del figliol remmo bene a chiederci se sia il care l’amore e il benessere altrove, prodigo che lo vide venire da lon- caso di allontanarci da Dio per rin- quando invece l’amore più puro e tano perché lo aspettava a braccia correre gli idoli e il mito della mon- disinteressato lo può trovare pro- aperte”.

Il padre misericordioso accoglie il figliol prodigo con una grande festa 5

Il compleanno del Vescovo Pasqua 2017 Mons. Monari festeggia tra i bresciani Quando avvenne la morte di Gesù Gesù muore il 7 aprile anno 30. Era il 2 aprile dell’anno 30 quando un certo "rabbi" (maestro) della Gali- lea, di età tra i 35 e i 37 anni, entra- va nella città santa per celebrare la Pasqua ebraica con i suoi discepoli, accolto da una folla che sembrava acclamarlo come nuovo re. Già: Gesù di Nazareth non è morto a 33 anni, come ci ha abituato a cre- dere una lunga tradizione. Lo dicono gli storici, che sono riusciti a determi- nare la possibile data della sua morte partendo dagli scarni dati riportati dai Vangeli. Lo dice anche il Credo: il Messia fu crocifisso “sotto Ponzio Pilato”, il ma- gistrato romano che fu procuratore della Giudea dal 26 al 36 d.C. Altri conteggi sugli eventi di S. Gio- vanni Battista e sull’inizio della pre- dicazione di Gesù permettono di re- stringere il campo fra l’anno 27 e il 32. Siccome poi la crocifissione avven- ne un venerdì corrispondente al 14 o al 15 del mese ebraico di Nisan, si Monsignor Monari martedì 28 E per quasi dieci anni (trasferito può dire che gli unici anni in cui ciò marzo ha festeggiato il suo ultimo alla Diocesi di Brescia il 19 luglio avvenne sono stati il 30 e il 33, meno compleanno tra i bresciani con la 2007 inizia il suo ministero pasto- sicuramente il 27 d.C. consueta semplicità. Il vescovo Lu- rale il 14 ottobre) il vescovo Mona- Complicato? Beh, certamente sì… ciano sta bene e i suoi settantacin- ri ha testimoniato con parole, gesti Però, fondandosi su calcoli sia degli que anni li porta a spasso con la e opere la «misura dell’amore». antichi lunari sia della probabile data disinvoltura dell’anziano che consi- Adesso che anche per lui è giunto di nascita di Gesù (6 a.C.), oggi la dera la «vecchiezza» una natura- il tempo di consegnare nelle mani maggioranza degli studiosi ritiene le incombenza a cui far caso, ma di papa Francesco il mandato ri- come data più verosimile per la morte senza eccessiva preoccupazione: cevuto, come ha fatto domenica del Messia quella del 7 aprile dell'an- per lui il giorno che verrà sarà bel- 26 marzo salutando la gente che no 30, mentre la Risurrezione avven- lo almeno quanto quello che se n’è gli augurava tanti altri anni da vi- ne nella notte tra l’8 e il 9 aprile. andato. vere insieme, gli bastano un ab- E perché allora i cristiani d'oggi non Declina ogni invito a guardarsi in- braccio, qualche stretta di mano e celebrano la Pasqua in questa data dietro con lo scopo di fare bilanci, infiniti sorrisi. per rassicurare chi fissa, come succede per il Natale, e perché - lascia intendere - i bilanci lo ha conosciuto ed ascoltato. hanno scelto invece di andare su e più belli e veritieri non sono quelli Si sa che la prossima dimora del giù per il calendario fino alla prima dettati dall’interessato, ma da colo- vescovo Luciano, che tale diverrà domenica dopo il plenilunio di prima- ro che hanno condiviso il suo impe- solo quando papa Francesco avrà vera? gno e misurato giorno dopo giorno accettato le sue dovute canoniche Semplice: il Vangelo dice che Gesù il valore e l’intensità della sua pre- dimissioni e provveduto a nomina- risorse “il primo giorno dopo il saba- senza pastorale. re il successore (il che avverrà nei to” e fin dall’inizio esso gli fu dedica- Monsignor Luciano ha più volte prossimi mesi), sarà Sassuolo, la to come “dies dominica” cioè “giorno ribadito che «l’amore è ciò che fa città dove è nato e che ha già pre- del Signore”. Per questo è indispen- vivere e aiuta gli altri a vivere» e parato per il figlio che ritorna una sabile che la Pasqua - il primo e più che «l’unica misura dell’amore è parrocchia da accudire. Nel frat- grande dei “giorni del Signore” - cada quella di non avere misura». tempo, lui resta «uno di noi» sempre di domenica. 6

Pasqua 2017 I segni della nostra Pasqua I segni della Pasqua del Signore li possono vedere anche coloro che non credono: ma i segni della no- stra Pasqua dove sono? Perché essi appaiano e ognuno li veda, è necessario che i cristia- ni «compiano» in se stessi ciò che manca alla passione di Cristo. Noi siamo tuttora nella fase del rifiuto: Allontana da me questo cali- ce. Quando avremo la forza da ag- giungere: Però, non la mia, ma la tua volontà sia fatta (Lc. 22,42)? Questa è la prima condizione, convalidata dall’esempio del Ma- estro, la quale può portare i segni nel giorno che il Signore ha fatto. Ogni rifiuto di bere la nostra sor- sata di dolore comporta fatalmente la legittimità del soffrire degli altri e l’aggravamento di esso. La mia croce va a cadere sulle spalle di questi e di quelli; e quan- do li vedo a terra gravati dal mio carico, ho persino la spudoratezza d’incolparli dell’andar male di ogni cosa. Chi rifiuta il Calvario, non fa la Pasqua. Fa la Pasqua e aiuta a fare la Pasqua chi porta la propria croce e dà mano alle spalle degli altri. Dove vuoi che prepariamo la Pasqua? (Mt. 26, 17) gli chiedono i discepoli il primo giorno degli az- zimi. Non c’è più bisogno di chie- derglielo. Ora, sappiamo dove si fa la Pasqua, e ne sappiamo anche la É risorto come aveva detto... (Mt 28,6) - Alleluja! strada, che passa attraverso i se- gni dei chiodi. Non ce n’è un’altra. dito, è fuori della Pasqua. si spalanca ugualmente, e l’alleluia Noi cristiani abbiamo fretta di Chi fa le sue opere per richiamare della vita esulta perfino nell’aria vedere i segni della Pasqua del l’attenzione della gente, invitando e nei campi; ma chi sulle strade Signore, e quasi gli muoviamo stampa e televisione, non vede la dell’uomo, questa mattina, sa cam- rimprovero di ogni indugio, che fa Pasqua. minargli accanto e, lungo il cammi- parte del mistero della Redenzio- Chi chiude il Regno dei Cieli in no, risollevargli il cuore? ne. I non-cristiani hanno fretta di faccia agli uomini per mancanza di Una cristianità che s’incanta die- vedere i segni della nostra Pasqua, misericordia, non sente la Pasqua. tro memorie e che ripete, senza che aiutano a capire i segni della Chi paga le piccole decime e tra- spasimo, gesti e parole divine, e a Pasqua del Signore. scura la giustizia, la misericordia e cui l’alleluia è soltanto un rito e non Un sepolcro imbiancato, che di la fedeltà, rinnega la Pasqua. ha trasfigurante irradiazione del- fuori appare lucente, ma dentro è Chi lava il piatto dall’esterno, la fede e della gioia nella vita che pieno di marciume, non è un sepol- mentre dentro è pieno di rapina e vince il male e la morte dell’uomo, cro glorioso. d’intemperanza, non fa posto alla come può comunicare i segni della Chi mette insieme pesanti fardelli Pasqua. Pasqua? per caricarli sulle spalle degli altri, Oggi è Pasqua, anche se noi non senza smuoverli nemmeno con un siamo anime pasquali: il sepolcro Don Primo Mazzolari 7 La data della Pasqua cristiana La Pasqua è una festività co- siddetta mobile: la sua data varia di anno in anno perché è correla- ta con il ciclo lunare. La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana cele- brano eventi differenti e non posso- no cadere mai nello stesso giorno pur cadendo approssimativamente nello stesso periodo.

La prima grande questione che ha agitato il mondo cristiano fu di carattere liturgico e cioè la data della celebrazione della Pasqua. Fin dal 1° secolo tutta la Chiesa era concorde nel celebrare gli an- niversari della morte e risurrezione di Gesù, ma riguardo alla data non c’era uniformità. Due erano gli usi: quello asiatico e quello romano. Richiamandosi alla tradizione degli apostoli Filippo e Giovanni, le comunità dell’Asia minore celebravano la Passione del Signore al 14 nisan (mese tra marzo e aprile) esattamente come gli Ebrei, in qualunque giorno della settimana cadesse (festa fissa). Le Chiese occidentali, invece, secon- do il costume romano che si faceva risalire a san Pietro, tenevano con- to del 14 nisan per commemorare la Passione, ma celebravano la Risurrezione sempre la domenica successiva. E’ evidente che Roma 2) la Pasqua cristiana non deve Chiesa in Occidente avesse rag- dava maggior rilievo alla Risurre- mai essere celebrata nello stesso giunto l’unanimità sulla data della zione, le Chiese asiatiche alla Pas- giorno della Pasqua ebraica poiché Pasqua. sione. sono correlate ad eventi differenti; Questa diversità di usi liturgici die- 3) la data della Pasqua va fissata de origine a dissidi che durarono a nella prima domenica dopo il 14 ni- lungo e che si risolsero solo intorno san, ovvero nella prima domenica La regola tradizionale al 790 quando Papa Vittore, che in che segue il plenilunio dopo il 21 La Pasqua va fissata nella precedenza aveva adottato energi- marzo e in modo che non possa prima domenica che segue il che misure contro le Chiese asia- essere anticipata all’equinozio del tiche, acconsentì a non procedere 21 marzo. plenilunio dopo il 21 marzo oltre e gli asiatici, in cambio, adot- Gli sforzi dei Padri conciliari non (data dell’ equinozio di pri- tarono l’uso romano. Tutti d’accor- diedero i risultati sperati, anzi le mavera). do, quindi, nel celebrare la Pasqua divergenze continuarono e questo La sua data può essere com- di domenica. stato di cose durò fino all’inizio del Ora, però, restava da determina- VI secolo. Fu Dionigi il Piccolo a ri- presa quindi tra i termini re in quale domenica. Dopo molte solvere l’annosa questione compo- estremi del 22 marzo (quando controversie per appianare le di- nendo nel 526 una tabella pasqua- il plenilunio cade di sabato) e vergenze, intervenne il Concilio di le che fu subito accettata a Roma del 25 aprile (quando il primo Nicea (325) che si espresse in que- e in Italia, successivamente in In- sti termini: ghilterra e nelle Chiese evangeliz- plenilunio di primavera cade 1) la Pasqua deve sempre cadere zate dai missionari romani. Nell’VIII il 18 aprile). di domenica; secolo si può ritenere che tutta la 8

Pasqua 2017 Il mandorlo: promessa di vita nuova Una leggenda greca narra che Fillide, principessa Tracia, si inna- morò di Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno mentre na- vigava verso Troia. Acamante era al seguito degli Achei e combatté la guerra di Troia. La guerra durò die- ci anni, durante i quali Fillide attese l’amato Acamante. Conquistata e distrutta la città di Troia, i greci co- minciarono a fare finalmente ritorno in patria. Man mano però che i su- perstiti ritornavano alle proprie case e alle proprie donne, non vedendo fra essi Acamante, Fillide ritenne CRISTO NELLA MANDORLA che il proprio amato fosse scompar- so, e per la disperazione ne morì. La dea Era (Giunone per i Latini), mossa a pietà per la fine tragica della giovane principessa, trasfor- mò Fillide in un albero di Mandorlo. Acamante era solo stato trattenuto da un’avaria della sua nave, non era morto e quando giunse e seppe della morte di Fillide e della sua tra- sformazione, andò verso l’albero di Mandorlo e lo abbracciò amorevol- mente. Fu così, che all’improvviso, i nudi rami del mandorlo si ricopri- rono di fiori anzichè di foglie, quasi a voler ricambiare il tenero abbrac- cio di Acamante. Da quel giorno il mandorlo è il primo fra tutti gli alberi a fiorire. Per gli Ebrei era sinonimo di vita nuova. Dice Geremia: «Mi fu rivol- ta questa parola dal Signore:” Che cosa vedi Geremia”, “Vedo un ramo di mandorlo” risposi. Il Signore sog- giunse: “Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzar- la”». (Geremia 1, 11-12 ss). Anche Mosè incontrò il Signore sotto un mandorlo del monte Oreb; Giacobbe era solito porre verghe di mandorlo nell’acqua dove si ab- beveravano le sue pecore “affinché i greggi concepissero guardandole: e così avveniva che le pecore, ac- coppiandosi con quei rami davanti agli occhi, partorissero agnelli mac- chiettati e variegati”. Nel libro dei Numeri si narra che il Signore ordinò a Mosè di scegliere segue a pagina 9 → 9

Pasqua 2017 i sacerdoti in questo modo: “Parla agli Israeliti e fatti dare da loro dei bastoni, uno per ogni casato pater- no: cioè dodici bastoni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone, riporrai quei bastoni nella tenda del convegno dove io sono solito dar- vi convegno. L’uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone fiorirà”. Così avvenne: Mosè ripo- se i bastoni davanti al Signore nel- la tenda della testimonianza dove fiorì quello di Aronne della tribù di Levi: “Aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e matu- rato mandorle. Nell’arte medievale anche San Giuseppe è spesso raffigura- to nell’atto di reggere in mano un ramo di mandorlo fiorito per ricor- dare la sua paternità putativa. Il frutto, la mandorla, ha rappre- sentato fin dall’antichità un simbolo

divino perché interpreta l’essenza nascosta sotto l’apparenza. Infatti non è facile raggiungere il frutto: prima si deve aprire il mallo carno- so, poi rompere il guscio e infine levare la pellicina dentro la quale è racchiuso il candido frutto. Perciò, in ogni tradizione, rompere il gu- scio della mandorla significa alle- goricamente giungere alla fine del cammino che porta a scoprire il te- soro invisibile che è dentro di noi. Nel mondo cristiano la man- dorla allude all’interiorità nascosta dall’esteriorità, il mistero della luce interiore. Il riflesso luminoso a forma di mandorla che spesso cir- conda il Cristo o la Madonna nelle opere d’arte medievali simboleggia l’emanazione della luce divina. La mandorla è il Cristo perché la sua natura divina è nascosta da quella umana. Nel Medioevo era frequente rappresentare, racchiusa in una mandorla, anche la vergini- tà di Maria. In San Rocco ad Ostiano, Maria e il Bambino sono ornati da una mandorla con i colori dell’arcoba- leno. Anche nella Pieve di Santa Maria della Formigola a Corticel- le di Dello la mandorla in cui è cir- Foto in alto: la Madonna nella mandorla; foto sopra: Madonna in pre- coscritta la Madonna è sorretta da ghiera (Pieve della Formigola - Corticelle di Dello) quattro angeli. 10 Libri per la mente e per il cuore Consigli di lettura per le famiglie Le ‘relazioni’ d’affetto erano generalmente durature in passato. Oggi però queste relazioni non funzio- nano più: finiscono, si frantumano e ci spezzano il cuore. La metà dei nostri matrimoni si conclude con il divorzio, e chissà quanti altri amori di prova, di pratica e ‘part-time’ naufragano sugli scogli. Nessuno di noi può dire di essere passato indenne attraverso il tunnel dell’amore. Alla luce di questa considerazione offriamo alcune letture suggestive non solo per curare le ferite ma anche per imparare a comunicare meglio con noi stessi e con l’altro, a comprendere e accettare le nostre e le altrui zone d’ombra, e a riconoscere e gestire le nostre e altrui emozioni. Solo così ognuno di noi può davvero aiutare sé stesso e sostenersi nel difficile ma entusiasmante percorso che è la re- lazione affettiva

E. Ronchi, I baci non dati, Ed. S. Franco, Grazie a te, il cielo, Paoline Effatà Editrice L’amicizia è il tema chiave di que- Un percorso per coloro che cre- sto testo. Essa è parte costitutiva dono ancora nell’amore e vogliono del cammino di Bernardo, Fran- affrontare le difficoltà che può pre- cesco, Teresa, là dove umanità sentare la loro relazione di coppia, e santità si saldano strettamente ma anche per chi desidera prepa- tra loro. Protagonisti determinan- rarsi al matrimonio in modo consa- ti della storia della Chiesa, essi ci pevole. La prima parte racconta la aiutano a tracciare un’altra storia, storia d’amore di Adir e Avigail, al meno ufficiale ma non meno reale tempo delle «Nozze di Cana» nar- ed importante: una storia che non rate dal Vangelo (Gv 2,1-11). La si svolge nei palazzi del potere, ma crisi che segue l’evolversi del loro è fatta di incontri, di affetti, di emo- rapporto li condurrà a fare, ognuno zione reciproca. Senza paura della a suo modo, un percorso interiore passione. La Chiesa avanza anche nel quale cercare il significato di ciò mostrando, nei suoi uomini e nelle che hanno vissuto e gli errori com- sue donne migliori, una nuova ar- piuti. chitettura dei rapporti umani. Non La seconda parte propone degli si tratta di amicizia spirituale, o fun- «esercizi», spunti per la riflessione zionale a una riforma o a un pro- e per il dialogo, volti a ripercorre- getto ecclesiale, bensì di amicizia re i passaggi decisivi del cammino umana, emozionale, viva. Perché descritto nel racconto, per adattarli l’amore e l’amicizia compongono dall’autore come parte costitutiva all’esperienza personale e di cop- una parte decisiva di una “scienza del cammino di tre protagonisti de- pia. Un ulteriore aiuto viene dalle pratica” del vivere, una spiritualità terminanti della storia della Chie- tavole di Marcela Ferrero, che im- che non è sottrazione, ma addi- sa: san Bernardo, san Francesco mergono nel mistero e nel fascino zione d’umano. Una riflessione sul e santa Teresa. Santi che con la di ogni tappa. tema della “salute spirituale” che loro esperienza personale aiutano Conclude Salvatore Franco: “Ho l’amicizia protegge e custodisce, a tracciare una storia fatta di incon- scritto questo testo alla luce della riserva di vita sana e gioiosa. tri, di affetti, di emozione reciproca. mia esperienza di servizio presso il Torna in libreria, a dieci anni dalla Senza paura della passione. consultorio Familiare Cana di Paler- prima edizione, un successo edi- Padre Ermes Ronchi non parla mo. Il suo scopo è quello di nutrire toriale di padre Ermes Ronchi, I di amicizia spirituale, o funzionale e riaccendere l’amore in una cop- baci non dati. Presentato ora nel- a una riforma o a un progetto ec- pia ed è particolarmente dedicato a la collana “Tascabili Paoline” (che clesiale, ma di amicizia umana, coloro che soffrono per le difficoltà raccoglie voci importanti - filosofi, emozionale, viva. Perché l’amore della loro relazione ma anche a chi letterati, teologi ecc. - dell’epoca e l’amicizia compongono una par- desidera prepararsi al matrimonio moderna e contemporanea in pic- te decisiva di una scienza pratica in modo maggiormente consape- coli ed economici volumi), il libro del vivere, una spiritualità che non vole. La crisi di un rapporto, se ben offre un breve ma intenso viaggio è sottrazione, ma addizione d’uma- vissuta e curata, può essere infatti al centro dell’amicizia, mostrata no. l’occasione propizia per un passo → 11

monianza che...quando ci sem- bra di non trovare soluzioni ma solo ostacoli, se guardiamo bene ci rendiamo conto che nei muri si creano dei varchi ed è sempre possibile andare oltre!! Un libro da leggere tutto d’un fiato, con un finale commovente. La protagoni- sta ci insegna o ci ricorda che la nostra felicità dipende anche da noi, e lei lo dimostra sfidando pe- ricoli e rischi, senza mai tirarsi in- dietro, lottando tenacemente per quello in cui crede e spera; e la vincitrice è lei.

nuovo di crescita personale e di ri- che vive l’esperienza del perdono flessione su sé stessi, necessario contribuisce in modo efficace a rin- per il costante rinnovamento della novare il mondo e a costruire la ci- vita di coppia”. viltà dell’amore. Scrive Sergio Nicolli nella sua pre- R.M. Jana, Perdono e … per sentazione: “Alla base della neces- dono, Editrice Youcanprint sità di perdonare c’è l’inevitabile liti- Una meravigliosa ed emozionante gio tra persone che sono e restano avventura per le vie celesti, vissuta differenti. In tutti i rapporti umani, da una donna senza fede alcuna... non c’è chi non si senta prima o poi L’incontro tra il sacro ed il profano offeso dalle parole, dai gesti, per- da cui scaturisce la sua conversio- sino dal silenzio di un amico, tanto ne... Segnali dal cielo. Un angelo più se è persona amata, di cui si custode si presenta tutte le notti con conosce «il tallone di Achille». Ap- la sua luce dorata e segue passo a partiene alla libertà della persona passo tutto il suo nuovo e faticoso Giulia Paola Di Nicola e Attilio il potere di donare all’altro la gioia percorso. La scienza medica con il Danese, Perdono… per dono, Ef- come pure di fargli del male, volon- e doloroso iter dell’inse- fatà Editrice tariamente o involontariamente. minazione assistita. Il grande mira- Ugualmente nel rapporto di cop- colo di una nuova vita e, con essa, Il perdono è l’unica scelta corag- pia, su cui in modo particolare - ma di un altra vita ritrovata. Un viaggio giosa in grado di ravvivare una non esclusivo - ci soffermeremo, fantastico, che porta il lettore ateo relazione umana compromessa non esiste una sintonia irenica, a porsi qualche domanda, il lettore dall’offesa e dall’umiliazione, ca- eros senza thanatos, che ne è qua- credente ad una riflessione più pro- pace di riunire una famiglia al di là si l’altra faccia. Se così fosse, vi fonda... per quello di fede convinta, della povertà quotidiana, di ridare sarebbe solo appiattimento su una una ulteriore conferma! speranza alla condizione del falli- posizione dominante, forse perchè Leggere questo commovente libro mento e del peccato. uno dei due è succube bell’altro, è una grande esperienza. Immede- In queste pagine gli Autori si rivol- ha una personalità debole, oppure simarsi nei personaggi, vivere con gono in modo privilegiato all’espe- è meno dotato di risorse finanziarie loro il cammino percorso, percepir- rienza della famiglia, perché è in o intellettuali. Non è il tu che gli sta ne gli stati d’animo è un susseguirsi essa che si impara l’alfabeto del- di fronte con una prospettiva altra e di forti emozioni! Un libro così merita la comunicazione; e la vita della stimolante. davvero di essere letto perché è un famiglia — cantiere quotidiano di Non basta che due fidanzati pre- messaggio di speranza, gratitudine, santità — diventa scuola perma- videnti mettano in conto il conflitto scoperta... di non essere mai soli! Lo nente di perdono. Ma dalla fami- e si preparino a gestirlo, pattuendo consiglierei, soprattutto, a chi pensa glia lo sguardo si allarga a tutti i alcune regole condivise; occorre che sia sempre necessario vedere rapporti sociali, alle società intere, che si promettano il perdono, se e toccare per credere! La vita che alle relazioni tra i popoli e gli Stati. vogliono progettare una lunga vita questo libro rappresenta è la testi- Potremmo dire che una famiglia insieme”. 12

Pastorale Sociale L'amministratore di sostegno Parrocchie e Movimento Cristiano Lavoratori insieme per un approfondimento sui temi sociali che rispondono a domande fondamentali della vita

Resoconto del primo incontro di pastorale sociale avvenuto a Got- tolengo il 26 gennaio 2017.

Persona disposta a “mettersi in gioco” in un ruolo speciale. Con la Legge 6/2004 il Legislatore ha introdotto nel nostro ordinamen- to una nuova misura di protezione giuridica: l’«Amministratore di So- stegno» con l’obiettivo di dare tute- la alle persone che possono avere necessità di protezione momenta- nea o illimitata senza privarle total- mente della capacità ad agire. sentare chi, per effetto di una me- sulente ecclesiastico nazionale, ha L’obiettivo principale dell’Ammini- nomazione fisica o psichica, si trovi concluso la serata guardando la fi- stratore di Sostegno è la persona, nell’impossibilità, anche parziale o gura dell’AdS da un punto di vista la sua integrità fisica e psichica, di- temporanea, di provvedere in tutto evangelico, invitando a riflettere ritti fondamentali e cardine di ogni o in parte al compimento delle fun- sull’etica del volto. intervento che la riguardano. zioni della vita quotidiana. In una società nella quale predo- La persona come “valore centra- ►Per poter procedere alla nomi- minano l’individualismo, la compe- le” cui fare riferimento è un tema na di un amministratore di soste- tizione e i rapporti sociali improntati caro alla commissione di Pastora- gno non è sufficiente che la perso- all’utilitarismo e all’omologazione, le Sociale Zonale e al Movimento na sia incapace, ma occorre che la persona con disagio può aiuta- Cristiano Lavoratori; per questo, vi sia pure un interesse attuale e re gli altri a ripensare al valore in- volutamente ed insieme, hanno concreto al compimento di atti per trinseco della persona umana, alla organizzato un incontro dal tito- i quali è fondamentale l’AdS e che qualità e al senso della vita se, chi lo “L’Amministratore di Sostegno” il soggetto interessato non sarebbe la soccorre, riconosce nella per- che si è tenuto il 26 gennaio presso in grado di compiere da solo. sona che necessita d’aiuto, il suo l’Oratorio di . ►L’AdS può essere designato volto, la sua unicità, la sua irridu- Luca Pezzoli ha introdotto l’in- dallo stesso interessato, in previ- cibilità. contro sottolineando che MCL, da sione della propria eventuale futura L’art. 404 del C.C. evidenzia an- lui presieduta, è una realtà ispirata incapacità, mediante atto pubblico che che la persona in difficoltà può, alla solidarietà, al volontariato e alla o scrittura privata autenticata. In ma non necessariamente deve, es- promozione sociale senza alcuna mancanza, ovvero in presenza di sere assistita da un amministratore finalità di lucro e che si differenzia gravi motivi, il giudice tutelare può di sostegno. Quando un individuo dalle altre associazioni per aver designare con decreto motivato un in condizioni di fragilità ha una rete incluso nello statuto la clausola di AdS diverso. familiare e/o sociale che lo sostie- fedeltà alla dottrina sociale della ► L’AdS, una volta nominato, ne in modo adeguato, non sempre Chiesa secondo l’insegnamento presta giuramento di svolgere il risulta necessaria la nomina di un del suo magistero. proprio incarico con fedeltà e dili- AdS. L’avvocato Margherita Scarabelli, genza. Nello svolgimento delle sue Concludendo, quello che diventa consulente legale di MCL, è inter- funzioni deve tenere conto delle sostanziale è che ci siano sempre venuta fornendo informazioni utili aspirazioni e dei bisogni del bene- più persone disposte a prendersi a chiarire le finalità e le modalità ficiario e informarlo delle decisioni cura dell’altro, ruolo che richiede dell’agire dell’Amministratore di So- che intende prendere e, in caso di energie personali e ciò che abbia- stegno. Di seguito i punti principali: disaccordo, informarne il giudice mo di più prezioso da poter dedica- ► L’AdS è la persona nominata tutelare. re agli altri, il nostro tempo. E’ solo con decreto dal giudice tutelare al Don Francesco Poli, assistente una questione di scelte. fine di assistere, sostenere, rappre- api-colf, neoeletto dalla CEI con- Delia Milzani 13

L'angolo dell'oratorio - Campo invernale 2016 Condividi la felicità La felicità è un dono che se non è condiviso si sciupa e a poco a poco svanisce. Il desiderio di felicità è la spinta che, con più o meno consa- pevolezza, ci muove in ogni azione delle nostre giornate. Da queste provocazioni è partita la riflessione e l’esperienza del Campo Inverna- le a Paline di Borno che ha visto protagonisti un gruppo di ragazzi della nostra parrocchia. Condivide- re un’esperienza di qualche giorno con delle regole, con un obiettivo e con un pizzico di allegria è la scuo- la migliore per poter portare nella vita di tutti i giorni quel che si è con- quistato. Il grazie va a chi, in diver- so modo, ha reso possibile questo momento, da chi ha acquistato le a quei ragazzi che si sono lascia- essere protagonisti nella storia non torte per finanziare l’iniziativa, a chi ti sfidare, che hanno accettato la serve fare gli eroi; basta un piccolo ha fatto le spese, ha cucinato, ha proposta e hanno vissuto questa ‘sì’ quotidiano e la partita della vita organizzato e condotto i giochi e le esperienza che senza di loro non si apre davanti a noi! attività. Ma soprattutto il grazie va avrebbe avuto alcun senso. Per Buon cammino! - Denny 14

L'angolo dell'oratorio La nostra prima confessione Domenica 19 marzo nella nostra Basilica si sono tenute le prime confessioni di noi bambini del IV anno di I.C.F.R. La nostra cerimonia è iniziata sin dal mattino. Dopo aver partecipato alla Santa Messa, ci siamo ritirati in oratorio dove il nostro Denny ci ha fatto fare la lavanda dei piedi, il ba- cio alla croce e abbiamo ricordato il triduo pasquale. Dopo il momento del pranzo e del gioco siamo tornati in Basilica dove i nostri genitori ci attendevano ricordando così, tutti insieme, il nostro Battesimo. Suc- cessivamente si è svolta la prepa- razione alla confessione. A turno ci siamo confessati e al termine, pri- ma della penitenza finale, ci è stata consegnata una mano di cartone che è stata incollata su un cartello- ne con sotto il nostro nome. Per noi bambini è stata una bella giornata ricca di emozioni; agitati sì, ma leggeri. Abbiamo compiuto un altro passo nel nostro cammino cristiano. I bambini e le catechiste

Alcuni nostri pensieri… Jacopo: “Ho avuto molta ansia!” Federico: “Gesù mi ha tolto tutti i peccati” Goodluck: “Quando abbiamo scritto il nome nel foglio sotto la mano” Alessandra: “Quando abbiamo detto i peccati al prete e ci siamo tol- Il tuo oratorio ti un peso sulle spalle” Rebecca: “Quando ho fatto la con- ha bisogno anche di te! fessione mi sono sentita purificata. Ero libera dai miei peccati” Oratorio in Festa 14 – 18 giugno 2017 15

Festa di San Giovanni Bosco Camminate con i piedi in terra e con il cuore abitate in cielo

La Caritas parrocchiale ringrazia “...Dacci oggi il nostro pane quotidiano....” Il 4 marzo, primo sabato di qua- resima, presso il supermercato Italmark si è svolta la “raccolta alimentare” a favore della Caritas parrocchiale di Pralboino. Quest'anno hanno partecipato all'evento, con grande entusiasmo, alcuni ragazzi di prima media e dell'oratorio, che hanno così po- tuto concretamente sperimentare la gioia nel fare gesti di carità e di amore verso il prossimo. A loro un grazie per la disponibilità e l'impe- gno: sono stati bravissimi! boinesi e no, che hanno parteci- quando ascolta la La generosità di quanti hanno vo- pato generosamente alla colletta, Parola di Dio, ma anche quando luto condividere la loro spesa con grazie anche a coloro che, durante trasforma questa Parola decidendo le famiglie bisognose, ha permes- tutto l'anno, sostengono la Caritas unitariamente e so di raccogliere parecchi scatolo- con le offerte nel cesto in fondo alla concretamente di servire i più po- ni con generi alimentari vari e con chiesa e grazie anche a tutti colo- veri. A cominciare dai più vicini. La prodotti per la pulizia personale e ro che avrebbero voluto contribui- Parrocchia deve difendere i diritti della casa. re ma, per vari motivi, non hanno dei poveri di essere ascoltati e ac- Tutto ciò servirà per confezionare potuto farlo; chiediamo loro che ci colti. i pacchi mensili da destinare alle sostengano con la preghiera, tanto Ci affidiamo alla Provvidenza e, persone e alle famiglie locali in dif- importante per noi e per tutti. ricordiamoci sempre che “donare è ficoltà. Una comunità cristiana è tale non gioia”. Un grazie a tutte le persone, pral- solo quando celebra le lodi di Dio e I volontari Caritas 16

Luoghi di culto a Pralboino Le nostre chiese Riprende con questo articolo l'escursus su Pralboino proposto dal collaboratore (Nino) Domenico Piovani sulla base del libro di Bruna Viscardi Ritengo di generale interesse por- del Poisa e furono donati nel 1939 tare alla vostra attenzione alcune da don Paolo Barchi e sorelle. informazioni relative alla nostre Altare 2 dedicato alla Beata Paola chiese, luoghi di culto nel quale i : tela sovrastante di Luigi pralboinesi, per vari motivi, hanno Campini del 1867 (lo stesso autore sostato e pregato. Anche se la no- della Via Crucis). stra chiesa principale è stata molto Altare 3 dedicato alla Vergine Ma- ben presentata sia con scritti che ria: in marmo delle Apuane con effi- con immagini sul numero speciale ge in nicchia alla quale fanno coro- del bollettino, edito in occasione na tavolette raffiguranti i misteri del della elevazione a Basilica il 24 santo rosario, dipinte da ignoti. Gennaio 2016, a completamento Altare 4 dedicato a S.Girolamo: del mio lavoro esplicativo non pos- tela sovrastante del Moretto data- so esimermi dal presentare anche to 1540-1545. La Madonna che, il più importante edificio religioso in piedi, piegando leggermente la del nostro paese. Meglio due volte gamba sinistra, regge in braccio il che nessuna. piccolo Gesù è ritenuta una tra le più belle Madonne dipinte dal Mo- La Chiesa parrocchiale dedicata zione. La prima pietra della attuale retto. a S.Andrea viene menzionata, per chiesa venne posta nel 1724, ma la Altare 1 da sinistra) dedicato alla la prima volta, negli Atti della causa costruzione iniziò soltanto nel 1782 Sacra Famiglia con tela sovrastante del 1195 fra l’Abate di Leno Gon- e terminò nel 1790. La consacra- dipinta da A.P.Morelli datata 1878. terio ed il vescovo di Brescia Gio- zione della chiesa avvenne il 15 In precedenza, l’altare era dedica- vanni e sembra ormai indipendente ottobre 1910 da parte del vescovo to a S.Carlo: un quadro con l’effige dalla giurisdizione della Pieve di Giacinto Gaggia.Ultimo importante del santo, di autore ignoto, era qui Comella. Nel Catalogo queriniano evento l’elevazione a Basilica Ro- posto; quindi fu spostato nella chie- del 1532 dove vengono citate le mana Minore il 24 gennaio 2016. sa del Suffragio. chiese bresciane con il loro valore Il progetto della chiesa è stato, sin Altare 2 Altare di S.Rocco: porta fiscale, troviamo scritto che la chie- qui, comunemente attribuito all’aba- in alto una tela del Moretto. Il qua- sa parrocchiale di S.Andrea di Pral- te G. Turbini, invece da recenti do- dro che potrebbe essere datato in- boino è retta dal sacerdote Brunoro cumenti si evince che l’autore è torno al 1528, fu ivi trasportato nel Gambara, per donazione dell’abate stato l’arch. Carlo Groppi. L’inter- 1869 dalla chiesa di S.Rocco e rap- di Leno, per 120 ducati. La storia di no, ad una sola navata in stile ba- presenta la Madonna col Bambino questa chiesa risulta chiaramente rocco, è suggestivo ed austero; vi in trono e i santi Rocco e Sebastia- documentata solo a partire dal 1566 sono nove altari. Le pareti e la volta no. dalle relazioni delle visite pastorali splendidamente decorate da Sante Altare 3 del SS. Sacramento: tela post-tridentine. Dal documento del Cattaneo. L’Altare maggiore di sti- di Pietro Salvini detto Il Balestra vescovo Bollani sappiamo che la le neoclassico è stato eseguito su datato 1815. La cornice è in marmo primitiva chiesa medioevale, ormai disegno di Rodolfo Vantini. I lavori giallo di Siena. troppo vecchia è stata abbattuta e iniziarono nel 1840 e terminarono Altare 4 dedicato a S.Flaviano: ne sta nascendo, nello stesso luo- nel 1845. L’altare, completamente nell’altare, con colonne in marmo go, una nuova. Purtroppo il docu- pagato dal , fu dedicato verde di grande valore, fu collocato mento non ci dà l’anno in cui sono all’Imperatore Francesco Giuseppe fin dal 1673 il corpo di S.Flaviano iniziati i lavori (non deve tarrre in d’Austria. martire. Una tela raffigurante il inganno la data 1555 scolpita sul Illustrare tutte le opere di pregio “Martirio di S.Flaviano” di Sante fonte battesimale donato da Bruno- contenute nella chiesa richiedereb- Cattaneo ricopre l’urna del santo. ro Gambara Prevosto di Pralboino be un libro intero, segnalerò solo le Nell’altare sono conservate in un in quell’anno) e neppure della fine opere e gli autori. Da destra: prezioso reliquario in legno dorato della fabbrica. Possiamo solo sa- Altare 1 dedicato al Sacro Cuore: ed argento, le reliquie offerte da Al- pere che nel periodo 1566-1572 la la statua in legno, come pure il Cro- fonso Gambara nel 1677. I cande- chiesa di S.Andrea era in costru- cifisso sull’altare maggiore, sono labri in legno dorato del 700 furono 17

Luoghi di culto a Pralboino sostituiti, per furto, nel 1981 e fu- co Martini e del Sindaco Piovani. prof. Battista Gatti, è giunto alla per- rono acquistati presso il laboratorio L’intera sacrestia della chiesa fu sonale conclusione che essa fosse dei Poisa. affrescata da Sante Cattaneo. Nella la base per il campanile. Mancando Altre opere di interesse artisti- sacrestia si trovavano quattro gran- però i mezzi economici, il progetto co: di tele del Morelli, datate 1903-4 venne abbandonato. Per cui si pen- -Tempera su tela datata 1524 –27 (ora tolte da tale collocazione) raf- sò, come ripiego, di porre la torre che rappresenta la S.Famiglia con figuranti le virtù teologali, il Trittico sul contrafforte del tempio come lo S.Elisabetta, S. Giovanni Battista del Morelli rappresentante la Visita- vediamo oggi (anno1804, altezza fanciullo ed un devoto, è opera di zione della Madonna a S.Elisabetta 35 mt.) Altra motivazione plausibi- Alessandro Bonvicini detto il Moret- fra i santi Faustino e Giovita, un ri- le, secondo Acerbi, sulla decisione to. Si trova di fronte al 1°ingresso tratto di S.Carlo del Campi e una di non proseguire nell’opera fu che, di sinistra, sopra il battistero. tela raffigurante S.Giovanni Nepo- sia il prevosto don Giovanni Maria - Una tela di autore ignoto raffigu- muceno di autore ignoto. Treccani (uomo colto e preparato) rante la primitiva urna di S.Flaviano, Il campanile della chiesa portante sia i progettisti, considerarono che proveninte dalla chiesa del Suffra- un concerto di 5 campane, venne la staticità dell’enorme mole (fuori gio si trova sulla terza porta di si- costruito nel 1804. terra 700 tonn.+ 340 di fondazio- nistra. Nel piazzale antistante la chiesa ne) fosse precaria trovandosi la - Un quadro del Romanino rap- si trova una elegante fontana del costruzione in zona (allora) sog- presenta la Madonna col Bambino, Vantini. Poco distante dalla stes- getta a facile presenza d’acqua, S.Lorenzo, S.Stefano e si trova di sa, come affermato su un recente per la vicinanza a zone di risorgive fronte al !° ingresso da destra. scritto pervenutomi dall’arch. Ri- o fontanili. Probabilmente il pozzo La tela con l’ Imposizione del naldo Acerbi (che ringrazio), nel centrale rinvenuto e poi ricoperto nome a Giovanni Battista di Camil- 2013 durante lavori edili per il tetto (su indicazione dell’intendenza del- lo Pellegrini datata 1584 si trova della chiesa, eseguendo uno scavo le belle Arti) aveva proprio la fun- sopra la seconda porta di destra. nella piazza per posizionare la gru, zione di convogliare e drenare le Alle lesene laterali del presbite- venne alla luce una imponente fon- eventuali infiltrazioni d’acqua, o di rio, sulla destra, stanno due tele di dazione in mattoni con in centro un permetterne l’asportazione tramite uguale misura che, molto probabil- pozzo (così sembrava). secchi. Dopo 200 anni, in modo as- mente, devono aver avuto, all’origi- La datazione poteva essere rite- solutamente casuale, è venuta alla ne, la parte superiore circolare. La nuta tra la fine del 1790 ed inizio luce una testimonianza storica che “Caduta della manna” è attribuita a 1804. un giorno ( chissà) potrebbe torna- G.Battista Trotti detto il Malosso,“Il Detto importante ritrovamento re alla luce, magari protetta da un sacrificio di Melchisedech” è attri- era un grosso parallelepipedo di pavimento in vetro che ne permet- buito a Giulio Campi il Giovane. mt. 8,80X8,80 alto mt.2,50. Il poz- ta la visione ai posteri. Sarebbe un - Una splendida icona del ‘500 at- zo interno, di 2,00 mt. E profondo ulteriore tassello del poderoso mo- tribuita al Borgognone raffigurante mt.1,80. (Peso complessivo stima- saico di Pralboino! il volto di Cristo, fu donata alla chie- to 340 tonnellate). L’arch. Acerbi, sa dalla signora Maria Luisa Mail- tramite sia foto da lui eseguite sia Chiesa di S.Lorenzo lard nel 1991 e si trova nel secondo cenni storici tratti anche dal libro del Questa chiesa , situata nella con- altare di sinistra, sotto il quadro del Moretto. L’organo, potente nei suoni dei suoi 80 registri, fu acquistato a Varese presso la ditta Bernasconi e collocato nella parrocchiale nel 1873. All’organo furono apportate opere di riparazione e ammoderna- mento nel 1926 da parte di Arman- do Maccarinelli di Brescia. L’ultimo, importante lavoro di manutenzione e riparazione totale, avvenne nel 2006 ad opera della ditta Mascioni di Varese, sopratttutto grazie al fi- nanziamento, pressoché totale, da parte della Camera di Commercio di Brescia, ottenuto grazie alla me- diazione con il Presidente Franco Bettoni, dell’allora assessore Fran- 18

Luoghi di culto a Pralboino trada di S.Lorenzo ( attuale via XX si afferma: ”Confirma la promessa ancora nel 1942 a cura di p. Vin- Settembre) , viene menzionata per per lei fatta de scudi dieci alla fa- cenzo Zazio. Sulle pareti, affresca- la prima volta negli Atti della visi- brica ché per farsi a S.to Rocho di te dal pittore Cominelli, è raffigurata ta pastorale del vescovo Bollani a Pralboino”. la Madonna protettrice dei soldati Pralboino, nel 1566. Negli Atti della visita pastorale di parlboinesi ed il Cristo. Nel registro Molto probabilmente questo ora- Giorgio Scrina, prevosto di Gamba- del Catasto napoleonico del 1810 torio (luogo di preghiera-ndr) subì ra, nel 1624, si fa riferimento ad una è indicata sotto il titolo della Beata nel tempo delle modifiche; forse “pittura bellissima” posta sull’altare Vergine del Rosario. era dotato di un campanile, poiché ma un po' nascosta agli occhi dei nel 1580, S.Carlo, dopo la sua visi- fedeli da una trave che dovrà es- Oratorio del Suffragio ta, ordina che un campanile venga sere tolta. Risulta,dal progetto della chiesa costruito in questa chiesa (“campa- Si tratta della tela del Moretto raf- con allegato il permesso di costru- nile quam primum fieri potes perfi- figurante S.Rocco e S. Sebastiano zione, conservato presso l’Archivio ciatur”). commissionato originariamente in Vescovile di Brescia, che la chiesa La chiesa, tuttavia, deve aver quella chiesa e collocato nel 1868 sotto il titolo di S.Maria del Suffra- avuto origini molto antiche. Vi è un nella parrocchiale di S.Andrea. gio venne costruita nel Borgo di decreto di Benedetto XIII, datato 1 mezzo nel 1684, per concessione aprile 1727, per la direzione della Chiesa del Vedetto al Consorzio del Suffragio dei morti Confraternita che concede indul- Prende il nome probabilmente da e viene menzionata , per la prima genza e loda l’opera dei France- “ Vedét”, cioè luogo che si trova so- volta, negli atti della visita di Mons. scani in difesa della Immacolata pra un rialzo del terreno di “vedet- Marco Dolfin nel 1704. Dal 1781 al Concezione di Maria. ta”. 1790 l’oratorio del Suffragio ospitò Caduta in disuso, nel 1870 fu La chiesa, ad una sola navata, le funzioni religiose della chiesa occupata dalla “Scuola infantile”. linee barocche, dal tono sempli- parrocchiale di S.Andrea che sta- Sembrava questa una situazione ce e popolare, sorge a oriente del va per essere ricostruita. Di stile provvisoria ma , nonostante le pro- paese. Nel 1727 la chiesa era già barocco, ad una sola navata, la teste del parroco di allora, C.Vanini, esistente e, sull’altare maggiore fu chiesa possiede cinque altari, tutti la chiesa, complici i consiglieri co- collocata una tavola con l’immagine in marmo con numerose statue in munali, non tornò più a svolgere le della Madonna, forse della scuola gesso. Le ancone in stucco e lavori proprie funzioni. del Foppa. d’intaglio in legno provennero dal- Le cure per la chiesetta furono la bottega di Prospero Calabrese , Chiesa di S.Rocco completate, con la sagrestia e con l’artista di Pralboino, che continuò Della chiesa sorta a est del cen- l’acquisto di un terreno circostante la tradizione delle vecchie botte- tro abitato di Pralboino lungo l’an- nel 1780. Fu restaurata nel 1880 e ghe del xvi° secolo. (Parte prima) tica via Francesca, non rimane più traccia. Esiste tuttavia, nell’Archivio parrocchiale, un bel progetto per la sua ricostruzione nello stesso luo- go della precedente, datato 1756. Eretto per accogliervi i devoti di S.Rocco contro il flagello della pe- ste, a quei tempi molto ricorrente. Dell’oratorio di S.Rocco abbiamo le prime notizie solo nel 1566, dagli atti della visita del vescovo Bollani. La chiesa era dotata di un solo alta- re e ad essa era aggregata la Con- fraternita dei Disciplini di S.Rocco. Molto probabilmente fu ricostruita o modificata intorno al 1630 in segui- to alla buona disponibilità finanzia- ria derivata dai lasciti testamentari così numerosi durante la peste. Ci induce a pensare ciò il testa- mento della M.to Ill.ma S.a. Hisa- bella Rocha r.qm. S. Pavolo Ma- nerba, rogato dal notaio Camillo Foto sopra: ingresso chiesa del Suffragio; Preti il 12 ottobre 1630, nel quale foto a lato: portale chiesa del Videtto 19

SCUOLA-FAMIGLIA: UN'ALLEANZA POSSIBILE Nel febbraio scorso il dr. Mario Maviglia, che per semplicità de- finirò Provveditore agli Studi di Brescia, ha incontrato Genitori ed Insegnanti a sul tema dei rapporti Scuola Famiglia e qui esporrò una breve sintesi dei concetti fondamentali da lui sotto- lineati. Essere genitori è un mestiere difficile da imparare perché lo si impara sulla propria pelle; oggi è ancor più difficile perché mancano punti di riferimento e diventa fatico- so conciliare i tempi del lavoro con l’esigenza di seguire i figli. bambini sono enormi ma il rappor- possano fare nella Scuola. Ma anche essere Insegnante non to Scuola-Famiglia è questione di La Scuola resta una realtà miste- è facile: un tempo era una figura competenze. riosa ed i Genitori non la conosco- stimata, ora ha perso prestigio. Le nuove tecnologie sono in gra- no e non sanno ciò che vi avviene. La crisi che vivono Genitori ed In- do di dare all’allievo tutto ciò che dà La fiducia nella Scuola non è un segnanti deve servire a costruire l’Insegnante e pertanto la Scuola punto di partenza ma è un proces- qualcosa. sembra aver perso la sua autorità so al temine del quale viene con- Scuola e famiglia sono entità di- cognitiva, ma resta fondamentale quistata da parte dei Genitori : per verse e tali devono restare perché la chiave interpretativa della real- questo un pizzico di diffidenza fa rappresentano contesti diversi ed tà che essa deve dare; comunque, bene, in quanto obbliga entrambe i rispettivi confini vanno ben peri- senza relazione non vi può essere le Istituzioni ad impegnarsi mag- metrati perché un conto è lo spazio apprendimento e di conseguenza giormente nell’interesse del figlio- privato della famiglia ed un conto è l’Insegnante amato dal suo allievo allievo. lo spazio pubblico della Scuola. fa sì che l’allievo ami la materia che Nel dibattito seguito alla relazione Nella famiglia si possono assume- insegna. è emersa la necessità di recepire re atteggiamenti e manifestazioni Nel rispetto dei ruoli si possono la Scuola come bene comune ed a affettive che nella Scuola non sono costruire alleanze: mai parlare male tal proposito il dott. Maviglia riporta ammessi né permessi e questo i dell’Insegnante davanti al bambino l’esperienza della Scuola giappo- bambini lo capiscono ed imparano e nel contempo l’Insegnante deve nese, nella quale non vi sono i bi- subito. stare attento a parlare della fami- delli: sono gli allievi stessi a curare In casa il bambino ha due genito- glia del bambino in sua presenza. la pulizia della propria scuola! An- ri tutti per lui, nella Scuola invece Qualora sorgessero problemi, il che questo è apprendimento ed è deve condividere l’Insegnante con Genitore deve parlarne a quattroc- un metodo pratico che insegna ad tanti fratellini compagni di banco e chi con l’Insegnante, che resta il aver rispetto degli ambienti pubbli- questo i Genitori faticano a com- primo interlocutore privilegiato nei ci. prenderlo. rapporti Scuola-Famiglia. Vi immaginate se la Scuola Italia- La condivisione di uno spazio Purtroppo i Genitori sono spes- na dovesse fare una cosa simile? pubblico comporta atteggia- so sindacalizzati, nel senso che si Questi brevi spunti da così auto- menti e comportamenti diversi ergono sempre a difesa dei propri revole voce ci obbligano ad una se- ed esige regole da rispettare e figli e talvolta non esitano nemme- ria ed onesta riflessione. Una profi- l’adulto deve essere un esempio no a perseguire le vie legali quando cua alleanza Scuola -Famiglia, nel positivo. Quale esempio può esse- reputano che il proprio figlio abbia rispetto dei relativi ruoli, può solo re per un bimbo vedere genitori che subito un torto. giovare ai nostri figli. si insultano o vengono alle mani a Per creare un’alleanza Scuola- bordo di un campo di calcio? Famiglia è necessario parlarsi ed Il Presidente dell’A.Ge. Pralboino Le aspettative della famiglia sui organizzare attività che i Genitori Andrea Decca 20

BILANCIO PARROCCHIALE DALLA CASSA ORDINARIA

Dicembre 2016

Entrate: (elemosine) festive: 1.116,46 – (elemosine della) settimana: 598,47 – (per la celebrazione di) sacra- menti: 200,00 – elemosine a S. Maria: 99,38 – candele: 828,93 – cassette varie (P. Pio – S. Flaviano): 24,38 – per bollettino (consegnati a don Carlo): 715,00 – Iscrizione dei defunti del Sacro Triduo: 2.380,00 – per fiori: 34,90 – dagli ammalati: 580,00 – per bollettino sul C/C Postale (anno 2016): 824,63 – Interessi bancari (anno 2016): 140,62.

Uscite: Elettricità: 676,09,94 – metano: 853,86 – fiori: 230,00 – collaboratori: 1.000,00 – bollettino (S. Flaviano) con spedizione: 1.034,00 – ai sacerdoti: 120,00 – Abbonamenti “Dossier catechista”: 126,50 – manutenzioni: 200,00 – rivista della diocesi: 35,00 – Tasse, interessi passivi, ritenute fiscali (banche): 558,09.

Gennaio 2017

Entrate: festive: 1.080,46 – settimana: 579,31 – sacramenti: 1.200,00 – candele: 763,19 – cassette varie: 19,33.

Uscite: elettricità: 115,31 – telefono: 107,68 – ai sacerdoti: 120,00 – cera: 1.680,00 – particole: 57,00 – contri- buto alla zona pastorale: 280,00.

Febbraio 2017

Entrate: festive: 763,38 – settimana: 478,17 – sacramenti: 570,00 – candele: 546,70 – cassette varie: 22,20 – candele miniate: 261,33 – ceroni al SS.: 396, 51.

Uscite: Metano: 677,04 – acqua: 155,61 – ai sacerdoti: 370,00 – vino: 40,00 – Bollettino (S. Natale) e spedizio- ne: 1.014,00 – manutenzione estintori: 488,00.

DALLA CASSA STRAORDINARIA

Dal 1 dicembre 2016 al 28 febbraio 2017

Entrate: Buste festive a dicembre: 647,84 – a gennaio: 593,02 – a febbraio: 851,56 – offerte N.N.: da 2.500,00 (1) – da 1.500,00 (1) – da 1.000,00 (1) – da 800,00 (1) – da 600,00 (1) – da 500,00 (1) – da 350,00 (1) – da 300,00 (2) – da 100,00 (2) – da 50,00 (1) – dagli agricoltori (benedizione di S. Antonio): 480,00 – cedole: 777,00 – dall’oratorio: 1.500,00 – prato Tessere: 120,00 – dal Comune per 8% oneri di culto: 997,50 – Dal GSD di Pral- boino: 400,00 – Iscrizioni (consorella del SS. Sacramento): 645,00 = per un totale di euro: 15.111,92=

Uscite: Mutuo bancario (3 rate): 10.207,64 – Rata del mutuo per mobili: 1.941,96 – Pavimentazioni: 2.500,00 – mat- tonelle (sala biliardo e TV): 2.753,07 – manutenzioni: 9.810,00 – geologo Castalia: 1.357,72 – F. 24: 260,00 – progetto elettrico: 748,16 – F.24: 140,00 – Steeldel (pilastri d’acciaio): 2.580,60 = per un totale di euro: 32.299,15=

Il debito residuo del mutuo per il tetto della chiesa (presso il Credito Bergamasco) al 28.02.2017 ammon- ta a €. 199.857,41. E quello per i mobili (da restituire senza interessi a Finlombarda entro il 2020) è ora di €. 15.945,74= 21 Anagrafe parrocchiale

PER RICORDARE I NOSTRI PREVOSTI DEFUNTI 50 ANNI FA LA MORTE DI DON MICHELE VERZELETTI Senz’altro qualcuno di voi avrà sati nel marmo accanto a quelli già notato la lapide nella cap- invece sepolti nella stessa cap- pella del Cimitero in memoria di pella cosi da mantenere anche due nostri prevosti defunti don per loro il ricordo e la riconoscen- Giuseppe Lama e don Emilio za dovuta, soprattutto con la pre- Treccani che non sono sepolti a ghiera di suffragio. Pralboino. La lapide è stata offerta alla par- E’ parso giusto che i nomi anche rocchia dall’artigiano concittadi- di questi sacerdoti, e per altri in no Maurizio Filippini al quale va futuro, pastori della nostra comu- la riconoscenza della nostra co- nità parrocchiale, venissero fis- munità.

Don Michele era nato a Tra- vagliato nel 1901, sacerdote dal 1926. Fu curato a S. Fau- stino in città dove, aiutato dalla dinamicità pastorale e le tante iniziative di Mons. Luigi Gheda, maturò nel suo essere valido sacerdote. Nel 1934 rifiutò la proposta di diventare Segre- tario della Giunta di ‘Azione Cattolica’ e assistente dioce- sano degli uomini optando per la parrocchia di Pezzaze. Ebbe momenti difficili specialmente durante la guerra e la libera- zione. Questo non gli impedì di lavorare proficuamente. Nel 1946 fu trasferito a Pral- boino dove visse e lavorò per un ventennio. Si curò del rin- novamento delle strutture, ma soprattutto della formazione cristiana dei fedeli. Aveva un carattere gioviale, immediato e anche franco, che qualcuno scambiava per rudezza e scor- tesia, generando crisi di com- prensione e di collaborazione. Negli ultimi anni la salute andò deperendo. Lo stroncò improv- visamente un’embolia. Morto il 20 aprile 1967 è sepolto nel nostro cimitero di Pralboino.

PS - Quanti volessero ricordare don Miche- le con articoli, testimonianze o ricordi pos- sono inviarli o consegnarli a don Carlo o a Domenico Filippini. Saranno pubblicati sul prossimo bollettino di giugno. 22

Alla nonna Teresi Anagrafe parrocchiale Sei nata sotto un albero di pesche il 15 agosto 1923, a É DIVENTATO CRISTIANO NEL BATTESIMO Pralboino. Ti hanno dato il nome Maria ma per tutti sei sempre 02 - Christian Frigerio di Claudio e di Simona Soldi stata Teresi, in ricordo della tua sorellina Teresina battezzato il 19.02.17 che ti ha preceduto ed è mancata prematuramente. Il soprannome “Usilina” derivava dal tuo papà Bor- tolo, che cacciava gli uccelli per i signori della zona. Hai iniziato a lavorare molto presto da bambina, pri- I NOSTRI MORTI ma come “mondina” nelle risaie a Vercelli, poi come “O Dio concedi domestica in Svizzera, a Milano e a Brescia: parten- a questi za in bicicletta all’alba da Pralboino e ritorno nel tar- do pomeriggio con il pranzo “al sacco” preparato da nostri defunti, mamma Rosa. fratelli nella fede, il perdono Poi l’incontro con Enrico, il matrimonio (non ben vi- sto perchè tu venivi da una famiglia “meno abbiente”), di tutti i peccati, i figli Luigia e Angelo, la passione per la cucina ed perché ottengano infine la grande avventura delle “Tre Lance”, l’Oste- la misericordia ria che tanto amavi e nella quale hai messo tutte le tue e la pace energie. Numerosi gli aneddoti sulle corse di ciclismo che organizzavi la passione per in cui hanno 11 - Mario Orlandi (“...el mé Dancelli...”), la “Comparsita”, al venerdì il “Bertagnì” e tante altre sempre sperato”. di anni 52 storie di vita vissuta pienamente. † 01-03-2017 Quando sei rimasta sola, nemmeno le tue amate galli- ne ti davano più la voglia di andare avanti. Gli ultimi 10 anni sei stata amorevolmente accudita alla Casa di Riposo e non hai mai perso fino all’ultimo il tuo brio.

Ci hai dato tanto nonna. Noi ti ricordiamo così. I tuoi nipoti

Enrica - 21 febbraio 2017 12 - Rosina Spotti 13 - Lorenzo Merigo di anni 94 di anni 83 † 01-03-2017 † 22-03-2017

Enrico Orsi 10 - Maria Fostini di anni 73 -† 03-01-1995 di anni 93 -† 20-02-2017

14 - Paola Bresciani 15 - Frea Fantuzzi Dopo 22 anni vi siete ricongiunti nella pace eterna di anni 94 di anni 102 Figli e nipoti vi ricorderanno per sempre † 23-03-2017 † 01-04-2017 23

CALENDARIO LITURGICO E PASTORALE APRILE 2017 Mar. 18 ore 20,30 Inizio del Corso per fidanzati a Leno Gio. 20 ore 09,00 S. Messa in memoria di don Michele Verzeletti nel 50° anniversario di morte. ore 20,30 Incontro in casa canonica con ospitanti e moderatori per i prossimi Centri di Ascolto Dom. 23 II domenica di Pasqua (o della Divina Misericordia) Mar. 25 Festa di S. Marco, evangelista Mer. 26 Memoria di S. Giovanni Battista Piamarta, sacerdote bresciano ore 09,00 S. Messa in Basilica Dom. 30 III domenica di Pasqua ore 15,00 Incontro genitori dei ragazzi del IV e V anno di I.C.F.R. in oratorio MAGGIO 2017 Lun. 01 Memoria di S. Giuseppe lavoratore ore 16,30 S. Messa in Basilica Mar. 02 Memoria di S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa Inizio del mese mariano ore 20,15 S. Rosario e S. Messa al Vedetto (La data e il luogo della recita del S. Rosario sarà comunicata nei giorni precedenti il mese mariano) Mer. 03 Festa dei Santi Filippo e Giacomo, apostoli Ven. 05 Primo venerdì del mese ore 15,00 Adorazione (Via Lucis) e Benedizione eucaristica al Suffragio Dom. 07 IV domenica di Pasqua 54a giornata mondiale per le vocazioni e giornata nazionale di Sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica ore 15,00 Incontro genitori dei ragazzi del I, VII e VIII anno di I.C.F.R. in oratorio Lun. 08 Festa della B.V. Madonna di Pompei ore 12,00 Supplica alla Madonna di Pompei in Basilica. Gio. 11 Memoria della B. Annunciata Cocchetti, suora bresciana Sab. 13 Memoria della B. V. Maria di Fatima ore 09,00 S. Messa nel 100° anniversario dalla 1ª apparizione. Dom. 14 V domenica di Pasqua e Festa della mamma Lun. 15 Giornata internazione della famiglia Mar. 16 Memoria di S. Riccardo Pampuri, religioso Gio. 18 Memoria delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa Dom. 21 VI domenica di Pasqua ore 15,00 Incontro genitori dei ragazzi del II, III e VI anno di I.C.F.R. in oratorio Lun. 22 Memoria di S. Giulia, vergine e martire Dom. 28 Solennità della Ascensione del Signore 51ª giornata mondiale per le comunicazioni sociali ore 17,00 Canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica. - Conclusione anno catechistico Mer. 31 Festa della Visitazione della B.V. Maria Conclusione del mese mariano ore 20,15 S. Rosario e S. Messa al Vedetto GIUGNO 2017 Ven. 02 Primo venerdì del mese ore 15,00 Adorazione e Benedizione eucaristica al Suffragio Dom. 04 Solennità di Pentecoste ore 17,00 Vespri e Benedizione eucaristica in Basilica Ven. 09 Memoria del B. Mosè Tovini, sacerdote Dom. 11 Solennità della Santissima Trinità Mar. 13 Inizio delle S. Quarantore e memoria di S. Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa Dom. 18 Solennità del Corpus Domini ore 17,00 Canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica

* Gli orari delle celebrazioni e della recita del S. Rosario nel mese mariano (maggio) saranno comunicati in seguito, tramite fogli ciclostilati, da ritirare alle porte della chiesa.

* Le S. Quarantore, di solito celebrate alla vigilia del Corpus Domini, anche quest’anno saranno da martedì 13 a giovedì 15 giugno. La processione eucaristica sarà giovedì sera cioè nel giorno tradizionale in cui si celebrava la solennità del Corpus Domini. Gli orari precisi delle Sante Quarantore saranno comunicati sul prossimo bollettino (di maggio/giugno). ORARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DELLA SETTIMANA SANTA APRILE 2017

CONFESSIONI:

Mar. 11 ore 16,30 - ospiti della Casa di Riposo Ven. 14 ore 09,00 - fino alle ore 11,00 (è presente un P. Comboniano e don Carlo) ore 15,45 - fino alle ore 16,45 (è presente don Carlo) Sab. 15 ore 09,00 - fino alle ore 10,00 (è presente don Carlo) ore 15,00 - fino alle ore 19,00 (è presente un P. Comboniano e don Carlo) Dom. 16 ore 07,45 - fino alle ore 11,00 (confessa don Mario)

CELEBRAZIONI

Sab. 08 ore 20,30 - Veglia di preghiera col Vescovo in cattedrale a Brescia. Dom. 09 DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE ore 08,00 - S. Messa ore 10,15 - Al Suffragio: distribuzione e benedizione dei rami d’ulivo - processione verso la Basilica. ore 10,30 - S. Messa solenne ore 17,00 - Vespri e benedizione con la reliquia della Santa Croce ore 18,00 - S. Messa vespertina Gio. 13 GIOVEDÌ SANTO ore 09,30 - S. Messa crismale del Vescovo con tutti i sacerdoti in Cattedrale ore 16,00 - S. Messa alla Casa di Riposo (solo per gli ospiti) ore 20,30 - S. Messa in ‘Coena Domini’ in Basilica Al termine: adorazione all’altare dell’Eucaristia Ven. 14 VENERDÌ SANTO (giorno di magro e di digiuno) (per tutta la giornata possibilità di adorazione del SS. Sacramento) ore 15,00 - Via Crucis in Basilica ore 20,30 - Solenne Azione liturgica (presieduta da S.E. Mons. A. Vincenzo Zani) Sab. 15 SABATO SANTO (per tutta la giornata, possibilità di adorazione del Cristo morto). ore 16,00 - Benedizione delle uova (in oratorio) ore 20,30 - Veglia Pasquale nella Risurrezione del Signore (celebrata da S. E. Mons. A. Vincenzo Zani). Dom. 16 SOLENNITÀ DELLA PASQUA DI RISURREZIONE ore 08,00 - S. Messa ore 10,30 - S. Messa solenne (condecorata dalla nostra Schola Cantorum) ore 17,00 - Vespri solenni con benedizione eucaristica ore 18,00 - S. Messa vespertina (discepoli di Emmaus) Lun. 17 LUNEDÌ DELL’ANGELO ore 08,00 - ore 10,30: S. Messe (Non c’è la S. Messa vespertina) ore 16,00 - S. Messa a S. Maria degli Angeli

* Procurate di confessarvi negli orari proposti, anticipando il più possibile, per fare le cose meglio e senza fretta. Non è possibile confessare tutti all’ultimo momento.

* Siete tutti attesi, puntuali e attivi, ai Riti liturgici della Settimana Santa.