10 CRONACA Giovedì 23 aprile 2015 ‘NDRANGHETA. Le motivazioni delle sentenze di condanna della Cassazione Deposito di sedie a rotelle Iaria, «il padrone di Cuorgnè» distrutto dalle i amme

La ‘Ndrangheta al Nord esiste dal denunciante» e non alle co- MAPPANO — È mistero sull’incendio che martedì sera, intorno alle e nel Canavese ha contaminato sche calabresi. Ma anche fatti 20, ha completamente distrutto il deposito di sedie a rotelle e attrez- l’economia, ini ltrandosi nei can- apparentemente più banali, co- zature per disabili in via Palazzetto. Il deposito di proprietà della tieri, la politica, scambiando voti me l’episodio delle pizze non pa- ditta Nuova Blandino di Roberto Gravina si trova in via Palazzetto e la tranquillità di molti residen- gate da Bruno Iaria ad una piz- proprio di fronte all’azienda di produzione, nell’area industriale di ti, soggetti a richieste di “pizzo” zeria di Cuorgnè, rientrano per Mappano di Borgaro. Il rogo sulle cui cause stanno indagando i ca- o estorsioni. Così la Corte di Cas- la Corte tra le “vicende esempli- rabinieri del nucleo radiomobile di Venaria e i vigili del fuoco di To- sazione descrive i territori delle i cative dello stato di assoggetta- rino, prontamente intervenuti con due squadre, in meno di mezzora locali di e di Cuorgnè, mento e di omertà dei titolari di ha distrutto ogni cosa e fatto crollare le strutture in lamiera. Da via che comprendono il Ciriacese, attività economiche». Una delle Palazzetto si è alzato un fumo nero e acre che ha creato preoccu- nelle motivazioni che confer- bische più importanti per i ma- pazione tra gli abitanti di Mappano che ancora ricordano il terribi- mano la condanna di Bruno Ia- lavitosi era “Il pivello sportivo” le incendio che nel luglio 2003 distrusse la vicina Castrol. Roberto ria, Antonio Agresta e altri boss di Leinì, in via , che Gravina, fratello del compianto Francesco, ex consigliere e asses- arrestati nel giugno del 2011 Antonio Agresta «gestì nel 2008 sore di Borgaro è subito arrivato sul posto con alcuni responsabili quando scattarono le manette con Giuseppe Gioffrè, capo del- dell’azienda e dipendenti. «Cosa è successo? Non riesco proprio a dell’operazione Minotauro. Era- la locale di Natile di Careri a To- capire – commenta – e neppure come sia potuta succedere una cosa no i nite in carcere 150 persone rino e Aldo Cosimo Crea». del genere». In quanto a minacce, Gravina smentisce: «mai ricevu- non solo per il 416 bis ma anche Non esistono motivi per acco- te». Sarà un caso, ma da qualche tempo la zona di Caselle, Borgaro e per altri reati tipici delle mai e, gliere, secondo la Cassazione, il Mappano è troppo spesso colpita da incendi inspiegabili ad attività relativi a trafi ci di armi, stupe- ricorso della difesa di Iaria. «Si commerciali. L’ultimo, o meglio gli ultimi due la scorsa settimana ai facenti, ma anche estorsioni, se- dichiarava capo della locale di danni del New happy Days di Caselle. questri di persona e minacce. Cuorgné – riassumono i giudi- «Bruno Iaria - scrivono i giudici A giugno del 2011 erano finite in carcere 150 persone e non solo per il 416 bis ci - descriveva la storia e l’orga- — NADIA BERGAMINI della Suprema corte - si dei niva nizzazione della ‘ndrangheta nel il padrone di Cuorgnè e impone- nomica e politico amministrati- coli imprenditori. Tra gli «epi- Torinese, discuteva delle doti in va ai soci del Kiss One di Bor- va, perché la mai a può vivere sodi signii cativi dell’avvenuto atto…e di quelle attribuibili… giallo il pagamento di una tan- “sott’acqua” o “mimetizzando- concreto esercizio del metodo partecipava numerose riunio- gente, così come imponeva pre- si”. La mai a silente “non ricor- mai oso», per la Cassazione c’è ni con altri esponenti di spicco stiti usurari con persone da lui re a forme eclatanti come omi- «la richiesta estorsiva ai dan- della ‘ndrangheta…in cui si as- presentate. Sempre Bruno Iaria cidi…ma avvalendosi di quella ni di Antonio Sinisgalli, in occa- sumevano importanti decisioni – proseguono - utilizzava armi e forma di intimidazione, per certi sione della quale due esponenti su questioni rilevanti per l’inte- minacciava di morte i gestori dei aspetti ancora più temibile, che dell’associazione, Vincenzo Ar- ro sodalizio ‘ndranghetista ope- locali che avessero provato a re- deriva dal non detto... dall’evo- girò e Francesco D’Agostino, ri- rante in , come quelle sistergli e partecipava ad incon- cazione di una potenza criminale chiedevano a Sinisgalli una som- relative alla suddivisione dei su- tri al vertice con altri esponenti cui si ritenga vano resistere...». ma di denaro perché i lavori di bappalti delle società del gruppo mai osi». Per tutti questi moti- La ‘Ndrangheta tra Volpiano e sistemazione idraulica dello Stu- Coral». vi, a un geometra del Canavese Cuorgnè ha compiuto soprattut- ra di Lanzo erano stati appaltati che doveva riscuotere un credi- to estorsioni nei confronti di pic- a al consorzio di imprese diretto — ELISA SOLA Il deposito della ditta Nuova Blandino di Roberto Gravina si trova in via Palazzetto to di 750mila euro, Iaria era stato presentato come “il boss nume- ro uno in Calabria”. Ora questa affermazione è stata suffragata . L’ex sindaco: «È stato creato un clima infamante e il mio paese è stato ferito» dalla giustizia che si è espressa “Caro estinto”, interrogatori in terzo grado. Iaria è, secondo la Cassazione, la dimostrazio- ne che al Nord la mai a c’è e che finiti: ora la richiesta del pm La procura archivia le indagini su Davide Brunasso esistono «legami con la casa ma- dre reggina, emergenti dai mol- Fine degli interrogatori, in procura ai , sull’in- VALPERGA — Una conferenza stam- teplici conferimenti di doti ad af- dagine del “caro estinto” che ha coinvolto numero- pa insieme ai legali di i ducia, Giada i liati di un locale, dalle frequenti se agenzie di pompe funebri che operano in Cana- Caudera e Gianluca Garaffo, per an- riunioni tra esponenti dei diversi vese, in particolar modo all’ospedale di Cuorgnè. nunciare l’archiviazione di due inda- locali» e da molti altri elementi. Nei prossimi giorni sono attese le richieste del gini quantomeno spinose sul suo conto Proprio Iaria non avrebbe mai pubblico ministero. L’indagine è stata coordinata e per denunciare il clima di “terrore” nascosto una certa «gelosa pro- dalla guardia di i nanza: 14 gli indagati. Tra loro an- che sta rapidamente emergendo a Val- tezione delle zone di inl uenza che due persone i nite agli arresti domiciliari: Giu- perga in vista delle nuove elezioni am- dei singoli locali da possibili al- seppe Pavese, 63 anni, di Forno (titolare dell’omo- ministrative. Abbandonato per un atti- trui invasioni di campo», ricor- nima azienda) e Mauro Colmuto, 56 anni, di Casci- mo il suo consueto “basso proi lo”, Da- dando spesso di essere «il ca- nette, in servizio all’obitorio dell’ospedale di Ivrea. vide Brunasso, ex sindaco di Valperga, Davide Brunasso della locale di Cuorgnè» e di Sono tutti accusati, a vario titolo, di corruzione. Le torna pubblicamente a farsi sentire. con i legali spadroneggiare su un territorio indagini, coordinate dal procuratore capo di Ivrea, Non conferma la volontà di ricandidar- di fiducia, esteso. «Sempre a dimostrazione Giuseppe Ferrando, hanno portato alla luce un si- si ma pone l’accento su due inchieste, Giada Caudera – puntualizza la Corte - del carat- stema di favori con mazzette da 50 e 100 euro per sollecitate dagli esposti del consigliere e Gianluca Garaffo tere mai oso, è stata tenuta pre- ogni defunto. Dagli obitori, infatti, partivano spe- di minoranza Corrado Marocco, che si sente la vastità del campo di in- cii che “indicazioni” ai familiari delle persone de- sono rivelate un l op. «Con riferimento disposto l’archiviazione perché il fatto politico personale. Sperando nei tempi teresse dell’associazione, tutt’al- cedute nei due ospedali, circa le imprese a cui ri- alle denunce di Marocco presso la Pro- non sussiste». 2-0 e palla al centro. Re- lunghi della giustizia si è giocato sulla tro che limitato al mero controllo volgersi per ottenere un buon servizio funebre per cura di Ivrea è con grande piacere che sta aperta, per ora, solo l’indagine sulla buona fede delle persone». di attività commerciali, ma este- il caro estinto, oppure, allo stesso tempo, segnala- per quanto riguarda il discorso dei ta- nota vicenda dell’allevamento dei ma- «Non sono stato ferito io è stata fe- so a quello dell’edilizia: si veda zioni ad alcune aziende del settore dei decessi av- bulati telefonici il procedimento è sta- iali. Ma, al momento, la procura è an- rita Valperga – dice ancora Brunas- la vicenda della costruzione del venuti all’interno della struttura sanitaria per con- to archiviato perché il fatto non sussi- cora nella prima fase. «È stato creato e so – la politica del fango e della calun- cantiere di tre palazzine in via sentire un “pronto intervento” al i ne di avvicinare ste – annuncia soddisfatto Brunasso - alimentato un clima infamante e deni- nia sono una vergogna e dimostrano Lanzo a Ciriè». Cuorgnè, Volpia- per primi i parenti del defunto. In alcuni casi, inol- l’amministrazione ha infatti risposto gratorio nei confronti dell’avversario la pochezza delle persone che le por- no e le locali del Canavese sono tre, la vestizione delle salme da parte dei sanitari correttamente e l’assenza di dolo nella politico – dice Brunasso - tutto questo tano avanti e la loro incapacità di con- la prova quindi che la cosiddet- veniva curata con più attenzione se accompagnata condotta dei prevenuti è altresì dimo- dimostra oggi con chiarezza quanto le frontarsi non avendo argomentazioni ta «mai a silente» è pericolosa da somme di denaro elargite dall’impresa incari- strata dalla consegna effettuata al Ma- battaglie politiche condotte contro di serie». Sulla sua eventuale discesa in quanto quella con la lupara in cata del servizio funebre. In un caso un dipenden- rocco di 48 fatture in possesso del Co- me siano state solo incivili, infaman- campo se ne saprà di più in settimana. mano. «Anche senza atti di inti- te dell’Asl To4 (già sospeso) in servizio alle camere mune». Non solo: «Con riferimento al- ti, calunniose e pretestuose al solo i ne «Tutto questo dovevo ai tanti elettori, midazione», spiegano i giudici, le mortuarie di Ivrea e Cuorgnè, avrebbe anche indi- la denuncia per peculato per l’utilizzo di destabilizzarmi e crearmi un’imma- amici, cittadini – conclude l’ex sindaco mai e al Nord riescono comun- rizzato i famigliari di un defunto a servirsi di una del Qubo del Comune – aggiunge l’ex gine non veritiera e distorta. Si è pre- - a mia mamma e alla mia famiglia che que «ad inquinare la realtà eco- precisa azienda di pompe funebri. (al.pre.) sindaco - la Procura di Ivrea ha altresì so in giro la gente per puro interesse mi hanno sostenuto». (al.pre.)