COPERTINA POF 2015_2016_Layout 1 22/09/15 10:22 Pagina 1
istituto comprensivo MOLARE
PianO dell’OffeRTa fORMaTiva annO SCOlaSTiCO 2018/2019 scuola dell’infanzia scuola primaria scuola secondaria di 1° grado plessi di Molare, Mornese Castelletto d'Orba Cassinelle, Cremolino Trisobbio, Rocca Grimalda, Silvano d'Orba, Tagliolo Monferrato.
Via Santuario - Loc. Camporotondo - 15074 Molare (AL) Tel: 0143 886003 [email protected] [email protected] • www.icmolare.gov.it MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Comuni di: Cassinelle, Castelletto d’Orba, Cremolino-Trisobbio, Molare, Mornese, Rocca Grimalda, Silvano d’Orba, Tagliolo M.to Via Santuario Località Camporotondo – 15074 MOLARE (AL) Tel. 0143/886003 Codice fiscale: 84001690068 e-mail: [email protected] – [email protected]
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Prot. n.3243 Molare, 10.10.2018
OGGETTO:Atto di indirizzo del dirigente scolastico al Collegio dei Docenti per l’adeguamento del PTOF (a.s.2018-2019) e per la predisposizione del PTOF triennale (2019-2020 /2020-2021 / 2021-2022)
Al Collegio dei Docenti
All'albo della scuola e sul sito web
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997 che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche VISTO il DPR 275/1999 che disciplina l’autonomia scolastica VISTO il D. L. vo 165 del 2001 e ss. mm. e integrazioni VISTA la circolare 13/5/2010, n. 7 della presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento della funzione pubblica; VISTO il comma 4 dell’art. 3 del DPR 275/1999 come modificato dall’art. 1, c comma 14 della L.107 del 13/7/2015; VISTA la Nota MIUR 1830 del 6.10.2017;
TENUTO CONTO
• delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del primo ciclo 2012 e del documento Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento di cui al D.M.1/8/2017, n.537,integrato con D.M.16/11/2017, n.910; • delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati; • degli elementi di continuità e sviluppo della progettazione curricolare, formativa e organizzativa declinata nel PTOF Triennio 2016-19;
PREMESSO
• che la formulazione della presente direttiva è attribuita al dirigente scolastico dalla Legge n.107/2015; • che l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; • in attesa del previsto format standardizzato nazionale per l’elaborazione del PTOF
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO PERLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA E DETERMINA LE SEGUENTI SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE PER IL TRIENNIO 2019-2020 /2020-2021 /2021-2022
• CONSIDERATO CHE
1. Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, meglio conosciuta come La buona scuola, mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. 2. Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 stabiliscono che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, provvedano alla definizione del Piano dell’Offerta Formativa per l’a.s. 2015/16 e per il triennio 2016-19.
• RISCONTRATO CHE
1. Il Dirigente Scolastico attiva i rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali per definire gli indirizzi del Piano dell’Offerta Formativa. 2. Il Collegio dei Docenti elabora Piano dell’Offerta Formativa Triennale e il Consiglio di Istituto lo approva. 3. Il Piano può essere rivisto annualmente entro ottobre. 4. Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel Piano le Istituzioni Scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione.
• VALUTATE come prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della elaborazione e la lettura comparata del RAV “Rapporto di Autovalutazione”;
• TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri emersi dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale della scuola, con i rappresentanti dei genitori e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio;
DETERMINA
di formulare al Collegio dei Docenti i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa per il presente anno scolastico 2018/2019 e per il triennio 2019/22, tenendo in considerazione i seguenti ambiti di intervento:
-ADEGUAMENTO DEL PIANO OFFERTA FORMATIVA AL PIANO TRIENNALE DELL’O.F. previsto dai nuovi Ordinamenti; Il Piano dell’offerta formativa triennale deve comprendere le opzioni metodologiche, le linee di sviluppo didattico-educativo, le opzioni di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia
- PRESA D’ATTO E ACQUISIZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, ai fini dell’implementazione del Piano di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti nonché della valutazione dell'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286.
- SVILUPPO E POTENZIAMENTO del sistema e del procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi;
- PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE FINANZIATE CON FONDI COMUNALI, REGIONALI, NAZONALI, EUROPEI con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.
- CURA NELLA PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE DELLE SEGUENTI PRIORITÀ INDIVIDUATE MEDIANTE IL RAV E CONSEGUENTI OBIETTIVI DI PROCESSO: Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di Miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del POF-T. Proprio l’analisi del RAV ha consentito infatti di individuare alcune criticità relative agli esiti scolastici degli alunni dell’Istituto ed ha portato alla definizione di alcuni traguardi inerenti agli esiti stessi in una più ampia prospettiva di innalzamento dei livelli di preparazione. Si dovrà implementare il sistema di valutazione previsto dal DPR 80 del 2013:
- prevedendo un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT - raccogliendo ed elaborando dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico, sia sul versante dei risultati scolastici che su altre voci del rapporto di autovalutazione, migliorando le forme di ascolto delle esigenze delle famiglie e del territorio.
INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’
P A R T E P R I M A ASPETTI GENERALI
1) FINALITA’ E PRINCIPI ISPIRATORI
Gli indirizzi e le scelte che seguono sono finalizzati alla elaborazione e ottimizzazione del PTOF 2019-2022 in conformità con le disposizioni normati ve richiamate di seguito: a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della L.107 del 13.07.2015 b) art. 3 del D.L. 275, 03.08.1999 c) art. 6 DPR 80 (RAV) 28.03.2013 d) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore; e) vigente CCNL comparto scuola
Indirizzi e scelte si conformano inoltre ai criteri della trasparenza, flessibilità, semplificazione, valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’istituto e nel suo contesto.
Ne consegue che il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo dell’Istituto.
P A R T E S E C O N D A
I CONTENUTI DEL P. T. O. F.
2) INDIRIZZI RIGUARDANTI LA MISSION DI ISTITUTO (RAV, Area Orientamento strategico e organizzazione della scuola); Il PTOF, nella sua parte iniziale o, in caso di emanazione di un format standardizzato nazionale, nella parte destinata alla caratterizzazione identitaria, conterrà la descrizione della “mission” di istituto, ossia il manifesto che esplicita:
• le finalità strategiche quali fattori identitari dell’impresa formativa (“vision”); • le coordinate di riferimento di tipo organizzativo e realizzativo (“mission”).
Qui si riporta, quale base non vincolante di riflessione e di lavoro, una traccia articolata in 5 ambiti:
1) sviluppo delle competenze di cittadinanza degli studenti quale criterio strategico-organizzativo generale e identitario dell’Istituto. Tale ambito è articolato nelle seguenti istanze rispetto alle quali innovare la progettazione formativa: • la definizione dei “tempi” dell’insegnamento in ragione dei tempi dell’apprendimento, favorendo l’articolazione delle attività antimeridiane e pomeridiane in un’ottica orientativa; • l’impiego innovativo degli “luoghi” dell’apprendimento intesi come utilizzo ottimale delle strutture dell’istituto e dei laboratori ;
2)Sviluppo della comunità educativa mediante l’alleanza scuola-famiglia-territorio, quale criterio strategico-organizzativo generale e identitario dell’istituto;
3) promozione del benessere degli alunni/studenti quale criterio strategico-organizzativo generale e identitario dell’istituto;
4) attenzione al benessere organizzativo, rivolto al personale dell’istituto e a tutti i soggetti che interagiscono con esso, quale criterio strategico-organizzativo generale e identitario dell’istituto;
5) cura della comunicazione interna ed esterna e trasparenza quale criterio strategico-organizzativo generale e identitario dell’istituto
ESITI DEGLI DESCRIZIONE DESCRIZIONE DEL STUDENTI PRIORITA' TRAGUARDO
1) Risultati scolastici Riduzione della variabilità tra le Portare la variabilità dei classi punteggi tra le classi dal 10% al 7% nel corso dei tre anni successivi
Riduzione dell'abbandono Portare il dato del 0,3% di scolastico abbandoni/trasferim. nella S. Prim. allo 0. Per la SSIG passare dal 4% allo 0,6% dato provinciale
2) Risultati nelle prove Miglioramento degli esiti nelle Innalzamento degli esiti del 3% standardizzate nazionali prove standardizzate Nazionali nella Scuola Primaria e SSI°G in Matematica rispetto alla media nazionale per la Matematica e per la Lingua italiana. Miglioramento degli esiti nelle Innalzamento degli esiti del 5% prove standardizzate Nazionali nella Scuola Primaria e SSI°G in Italiano rispetto alla media nazionale per la Lingua italiana
Miglioramento nei risultati Innalzamento del 5% nei della Prova Nazionale risultati della Prova nazionale dell'Esame di Stato nella classe d'esame da qui a tre anni, III della SSI°G. riferendosi agli allievi uscenti quest'anno dalle classi terze 3) Competenze chiave e di Sviluppo delle competenze Diminuzione del numero dei cittadinanza sociali degli studenti della provvedimenti disciplinari del scuola primaria e SSI°G 20%. Sviluppo dell'autonomia di Aumento in percentuale del iniziativa e la capacità di 20% nella corrispondenza tra orientarsi consiglio orientativo e scelta effettuata. Il Collegio è pertanto chiamato ad attivare specifiche iniziative didattiche finalizzate al miglioramento delle performances scolastiche degli studenti, con riguardo sia alle situazioni di debolezza, sia alle situazioni di eccellenza che devono essere opportunamente valorizzate.
AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO
1) Curricolo, progettazione e valutazione Uso costante di tecniche didattiche e strategie metodologiche innovative (attività laboratoriali, flipped classroom, giochi di simulazione, cooperative learning...) Attività di recupero e consolidamento finalizzate principalmente al miglioramento dei risultati delle Prove standardizzate nazionali Affinamento di forme comuni di verifica degli apprendimenti e introduzione di appropriate modalità e strumenti per la valutazione delle competenze 3) Inclusione e differenziazione Aprire uno sportello per il recupero e monitorarne gli esiti Incrementare l'utilizzo e/o la sperimentazione di metodologie e strategie didattiche volte all'inclusione. Aprire uno sportello per gli alunni stranieri e le loro famiglie con l'aiuto di mediatori culturali e linguistici Monitorare il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli alunni attraverso criteri condivisi Implementare e organizzare meglio le collaborazioni con associazioni ed enti specializzati nel settore 5) Orientamento strategico e organizzazione Specificare in modo chiaro ed inequivocabile i della scuola compiti e i ruoli delle figure impegnate nell'organizzazione della scuola Monitorare in modo sistematico i processi e i risultati attesi dall'organizzazione con adeguati strumenti. Riorganizzare l'orario flessibile in funzione del curricolo per competenze Potenziare la formazione e l'aggiornamento professionale dei docenti con percorsi formativi Gli obiettivi di processo individuati contribuiscono al raggiungimento delle priorità scelte in quanto:
1. l'uso costante di tecniche didattiche e strategie metodologiche innovative, come già constatato con attività di ricerca-azione con le Nuove Indicazioni nazionali, può condurre ad un innalzamento della motivazione allo studio con conseguente miglioramento negli esiti di apprendimento e contrastare l'indice di dispersione scolastica, attualmente ancora registrato al 2,7 %, soprattutto nella scuola secondaria di I° grado. 2. attraverso l'individuazione di criteri condivisi per la formazione delle classi si intende pervenire ad un sistema di autovalutazione di scuola chiaro a tutti; 3. utilizzando criteri di valutazione omogenei e comuni si potranno raggiungere gli standard in termini di percentuale indicati nelle priorità; 4. specificando i compiti e i ruoli delle figure di sistema dell'organizzazione e monitorando in maniera sistematica i risultati di volta in volta rilevati, si potranno evidenziare tempestivamente le criticità ed apportare gli opportuni aggiustamenti in itinere.
Il POFT dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:
COMMI 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): 1.“Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza…… la presente legge dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche…” 2.“Le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture,all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale…”; 3.“La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26……sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica ed organizzativa, in particolare: a.l’articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina (…) b.il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari (…) c.la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo (…)