GIAMPIERO COMBI

Profilo Nome completo Giampiero Combi Nazione Italia Data di nascita 20/11/1902

Luogo di nascita Torino Data della morte 13/08/1956 Luogo della morte Imperia Ruolo Portiere Juventus Stagioni 13 Primo incontro NOGU: 30/10/1921 Juventus - Spezia 2-2 ufficiale Ultimo incontro CEC: 29/07/1934 Juventus - Admira Vienna ufficiale (AUT) 2-1 Presenze Totali 370

Gol Subiti -363 Esordio 06/10/1929 Juventus - Napoli 3-2 Presenze 160 Gol Subiti -153 Italia Esordio 06/04/1924 Ungheria - Italia 7-1 Presenze 47 (Periodo Juventus: 47) GoGoGolGo l Subiti -63 (Periodo Juventus: -63)

Gianpiero Combi (Torino, 20 dicembre 1902 – Imperia, 13 agosto 1956) è stato uno dei portieri italiani più forti di ogni tempo. Campione del mondo e capitano della Nazionale italiana nel 1934. Insieme a Ricardo Zamora e František Pláni čka, è ritenuto da molti il miglior estremo difensore dell'anteguerra, nonché uno dei più forti portieri europei del XX secolo (16º classificato nella graduatoria stilata dall'IFFHS).

Formatosi nel settore giovanile della Juventus, legò la sua intera attività sportiva e dirigenziale al club torinese, in cui militò durante dodici anni a cavallo degli anni 1920 e 1930 vincendo cinque campionati di Serie A, di cui quattro in maniera consecutiva. Combi formò – assieme ai terzini Virginio Rosetta e Umberto Caligaris, tutti e tre compagni di squadra e Nazionale – quella che è ritenuta dalla stampa specializzata la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel calcio italiano nonché una delle migliori nella storia della disciplina; ha inoltre detenuto per novanta anni (1926-2016) il record assoluto d'imbattibilità (934') nella storia della massima serie italiana.

All’inizio della sua carriera ebbe contatti con il Torino, ma non fu preso in squadra poiché giudicato troppo debole e privo di una degna struttura atletica. Si rivolse allora alla Juventus, che ne intuì la stoffa atletica e lo mandò in campo con la terza squadra. Inizialmente non venne considerato più di tanto dai dirigenti e dall'allenatore, ma in seguito a un malanno del portiere titolare dell'epoca, Emilio Barucco, fu chiamato in prima squadra con cui esordì in Serie A il 5 marzo 1922, durante la trasferta sul campo della Pro Vercelli terminata con la vittoria dei padroni di casa per 7-1: in seguito ai sette gol subiti, Combi si allenò duramente, invitando i compagni a calciare di potenza contro la sua porta negli allenamenti, nel tentativo di parare.

Nel 1931 subì un pesante infortunio in una gara di campionato, una botta alla testa; dopo diversi giorni di convalescenza, tuttavia, si rimise in sesto e tornò a giocare con continuità. Annunciò il ritiro nel 1934, a corollario di tredici anni in bianconero, dopo aver disputato in totale 351 gare e aver vinto cinque scudetti, quello del 1925-1926 e i primi quattro del Quinquennio d'oro (1930-1931, 1931-1932, 1932-1933 e 1933-1934). Proprio nel campionato 1925-1926 mantenne la sua porta inviolata per 934 minuti, più di nove partite (dal 25 ottobre 1925, nella gara Juventus-Milan 6-0 della 4ª giornata, al 28 febbraio 1926, nella sfida Parma-Juventus 0-3 della 12ª giornata): per novant'anni rimase questa la maggior inviolabilità mai fatta registrare da un portiere nella storia del massimo campionato italiano di calcio, prima di essere superata dai 974' di un altro estremo difensore bianconero, Gianluigi Buffon. Con l'Italia esordì il 6 aprile 1924 a Budapest, in un'amichevole contro l'Ungheria (1-7). Con la Nazionale fu un grande protagonista del campionato del mondo 1934 disputato in Italia, il primo titolo mondiale vinto dagli azzurri . A questo torneo avrebbe dovuto inizialmente prender parte solo come portiere di riserva, ma il destino volle che il titolare designato, Carlo Ceresoli dell'Ambrosiana-Inter, durante la preparazione sul campo di Firenze, in una parata un po' azzardata si rompesse un braccio a causa di uno scontro con Pietro Arcari; il commissario tecnico puntò quindi sul trentunenne Combi, ormai a fine carriera per gli standard del tempo, dopo un colloquio di cinque minuti. Il 10 giugno 1934 la finale contro la Cecoslovacchia fu la sua ultima partita in azzurro: Combi alzò la Coppa Jules Rimet da capitano, lasciando così un ulteriore segno prima del ritiro dalle competizioni calcistiche. Durante una militanza di dieci anni, giocò 47 gare con la maglia della Nazionale, subendo in totale 65 reti.