IL BAC8O6 Nuova Giunta Anno Sedicesimo Maggio 2016 per il Sindaco Mazzi Bimestrale Periodico registrato al numero 1918 del12 maggio 2011 Economia a Sona presso il Tribunale di

Contributo di Settant’anni dal primo voto 2 euro femminile nel nostro per aiutarci

Nasce il Sona Food & Wine Festival Via Case Nuove, 63 Lugagnano (VR) Tel. 045514513 Sport e Associazioni

La storia locale La storia (e le storie) a Sona In copertina via Volti a Sona. La foto è tra quelle premiate al Concorso fotografico del Baco di cui parliamo in questo numero. (Foto Sofia Bonomi) Editoriale

L’Odio (e l’Amore) a Sona ai tempi di internet

E pensare che c’è chi dice che l’Odio sia il sentimento di Monia Cimichella più simile all’Amore . Avversione, ostilità, disprezzo, ini - [email protected] micizia, malevolenza, risentimento, rancore, animosità, presente su astio, acredine, livore sono sicura che siano invece il contrario dell’Amore. Il fatto è che odiare è più inte - ressante , più vivace. Insomma odiare è più facile alla fine. Poi è vero che non si odia più come una volta. Si odia smart. Si odia non sapendo nemmeno perché. Ma che odio è? Non siamo più capaci nemmeno di odiare. Ci pensano la rete, internet, i social a proporci come e quando e verso chi farlo. I cosiddetti facilitatori di comunicazione servono moltissimo allo scopo: non stai odiando, sei sul tuo divano, stai guardando un film, e arriva qualcosa: bip. E’ Facebook, è Whatsapp, è Snapchat (a propo - sito, se volete odiare senza responsabilità, Snapchat non lascia traccia). Dietro ad un qualsiasi schermo, qualcuno ha deciso improvvisamente di creare un nuovo obiettivo. Suc - cede anche a Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona , ogni giorno. Solo con la mano destra, scor - riamo lo schermo e solo con brevi movimenti delle dita, avvalliamo, diciamo mi piace, mandiamo un pollice verso e condividiamo con qualcuno che a sua volta condivide. Ecco che la parola condividere una volta evocativa di tavole imbandite, diventa un’arma letale . Un moltiplicatore di sciocchezze. Lad - dove uno scritto su carta, una telefonata, prevedeva un impegno celebrale, ora si intravede un vuoto si - derale riempito di cose d’altri. Di cose che arrivano inaspettatamente sul nostro divano mentre siamo in pigiama da altre culture, con altri linguaggi. Cose che facciamo nostre, appena il tempo di fare un banale ma rovente click. Certo che questo accade anche con cose più romantiche: gattini, frasi di poeti mai letti, cani abbando - nati, citazioni di autori mai sentiti, titoli di canzoni assolutamente sconosciute. Click e condividiamo o diciamo di sì. Peccato che l’amore sia molto meno divertente dell’odio. Il Baco Se chiedete ad esempio a qualcuno di descrivere con tre aggettivi po - sitivi il suo vicino di casa, di banco, di ufficio, vedrete: occorrerà tempo e pazienza. “Ma tre? Non bastano due?” . Se chiedete invece di usare Stiamo crescendo quindici aggettivi negativi che descrivano la stessa persona, vedrete occhi che si abbassano, sospiri di vorreimanonposso, e poi via con la li - Stiamo crescendo. Il Baco sta crescendo. sta. “Quindici e basta? Ma non basterebbe un foglio protocollo!”. Eh sì. Questa realtà indiscutibile è confermata non L’odio, ed è pazzesco, è più di moda. Si abbina bene con l’ignoranza, solo dalle copie della rivista che distribuiamo, con il razzismo, con i libri non letti, con la velocità. Spio a volte chat di ma anche dal consenso che registriamo su in - madri che fanno gruppo contro un bambino e che poi tornano alle loro ternet: il sito www.ilbacodaseta.org conta più attività come se niente fosse, e chat di ragazzi che fanno coalizioni con - di duemila accessi al giorno, sono più di 5500 tro uno di loro e poi tornare magnificamente alle loro cose. Ma niente è gli amici che ci seguono su Facebook e gran - gratis. di numeri li vediamo anche su Twitter, Insta - Tutti i piccoli semi d’odio e di intolleranza che non vengono bru - gram, YouTube e Google+ . ciati subito, che non vengono disattivati cadono nel fertile terreno che i Come interpretare questo fenomeno, che ci mezzi facilitatori ci offrono, e diventano piante, grosse querce che a lo - travolge e ci incoraggia? Credo che tutto sia ro volta produrranno semi e piante e grosse querce ancora. ascrivibile ad una crescente voglia della co - L’amore, non è così contagioso come l’odio, e poi è noioso. Quindi io munità di Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio consiglio di amare a caso, un po’ ogni giorno. Io amo a caso, così come e Sona di partecipare, di esserci, di sapere, di viene. Oggi un libro, domani una pianta, dopodomani un cugino. Conto conoscere. Una comunità che sta riscoprendo che prendendo l’abitudine all’amore , poi verrà da sè. E l’abitudine arri - il piacere (ed il valore) di “essere parte”, non va dopo tanto esercizio. Ogni giorno un po’ d’amore. Aspettando querce solo di stare alla finestra. Un grande stimolo che verranno. E verranno. Io, ne sono sicura. per noi, per le più di trenta Redazione di Sona persone, dai IL BACO DA SETA Mario Nicoli, Enrico Olioso, Franco 15 ai 75 anni, Fedrigo, Marco Bertoncelli Appuntamento che del tutto e Mario Bighelli di Cultura e Società gratuitamente di Lugagnano, Palazzolo, Redazione di Palazzolo e con passione San Giorgio e Sona Luigi Tacconi, Aurora Pernigotti, ogni giorno da Marco Forante, Elisa Tezza sedici anni por - Periodico registrato al numero e Giordano Ambrosi tano avanti 1918 del 12 maggio 2011 l’informazione presso il Tribunale di Verona Redazione di San Giorgio Sede presso Studio Associato targata Baco. Giulio Braggio, Valentino Venturini, Trentini e Zandotti Renato Farina e Gloria Valbusa Un lavoro (che non è il nostro lavoro in quanto Studio Commercialisti tutti noi facciamo altri lavori, oppure frequen - Via XXIV Maggio 1/c Foto e immagini tiamo l’università oppure studiamo alle scuole 37060 Lugagnano (VR) Gaetano Fattori e Aldo Brentegani superiori) che ci impegna spesso fino a notte C.F. 93139380237 P.IVA 03366490237 fonda, oppure nel fine settimana, oppure in Revisioni e correzione bozze Natascia Arduini ogni spazio libero delle nostre giornate. Que - e-mail: sto è forse un aspetto che interessa meno, [email protected] Stampato presso ma ritengo che vada condiviso con i nostri let - www.ilbacodaseta.org Grafiche Aurora srl tori in un panorama editoriale dove il volonta - facebook.com/Ilbacodaseta Via della Scienza, 21 twitter @ilbacodaseta riato latita. Il Baco non paga e non ha mai pa - 37139 Verona Instagram ilbacodaseta Tel. 045 8511447 gato coloro che collaborano a questo progetto Google+ Il Baco da Seta informativo. A dir la verità, il Baco nemmeno LinkedIn Il Baco da Seta Periodico fondato nell’anno 2000 rimborsa spese di nessun tipo. Pure le rare Casella di posta elettronica da Mario Salvetti, Gianluigi Mazzi, pizze che ci concediamo come Redazione ce certificata Gianmichele Bianco [email protected] le paghiamo di tasca nostra. Tutto quello che e Gianfranco Dalla Valentina raccogliamo dalla distribuzione della rivista e Direttore Responsabile dai nostri valorosi sponsor viene utilizzato per Pietro Cristofoli Leggendo questo codice con il tuo smartphome potrai stampare il periodico e per finanziare il sito in - visitare il nostro sito internet ternet. Tutto, fino all’ultimo centesimo . Si fa Direttore di Redazione parte della squadra del Baco perché si ha una Mario Salvetti grande passione per il territorio dove si vive. Redazione di Lugagnano Questo e null’altro. Se in sedici anni siamo ri - Gianmaria Busatta, Monia usciti a dare alle stampe più di diciotto milio - Cimichella, Francesca Tenerelli, ni di pagine e se ogni giorno, sette giorni su Alfredo Cottini, Massimo sette, 365 giorni all’anno , riusciamo a garan - Gasparato, Giovanni Signorato, Chiara Giacomi, Suelen Salvetti, tire l’informazione locale significa che le cose Veronica Posenato, Elia Frinzi, da dire sul nostro territorio sono tante, tantis - Francesco Lorenzini, sime . E sempre interessanti. Importante è Riccardo Chesini, Giorgia Adami, continuare a guardare avanti. Giulia Grigolini, Arianna Bianco Mario Salvetti e Renato Salvetti POLITICA Esce Forante ed entrano Bianco e Catalano: cambia la Giunta Mazzi a seguito della sentenza del TAR sulle quote rosa

derico Zanella e Mara Brutti, di cui parlavamo ad inizio articolo. I tre ricorrenti sostenevano che il reintegro in Giunta di Bianco andava a violare la di Mario Salvetti norma sulle “quote rosa” in quanto in Giunta a [email protected] Sona sedevano sei membri, di cui solo una era presente su donna. Il Comune si era difeso sostenendo che quella di Bianco non era una nuova nomina ma solo il ripristino di una situazione preesistente La vicenda era nata a seguito di un ricorso pre - – quella uscita dalle urne del 2013 – e pertanto sentato dagli allora Consiglieri Comunali Gual - anteriore rispetto alla norma sulle tiero Mazzi (ora diventato Presidente del Core - “quote rosa”. Così non ha però ri - com e quindi dimissionario), Federico Zanella tenuto il Giudice Amministrativo, (dimissionario pure lui) e dalla signora Mara che ha annullato la nomina di Brutti di Palazzolo. Ma per capire i fatti di oggi Bianco . Bianco che, tra l’altro, era La parola bisogna fare un passo ancora più indietro. Il pro - stato in assoluto il più votato nel blema di una possibile incompatibilità dell’As - Comune di Sona alle amministra - “Quote rosa” sessore Gianmichele Bianco, in quanto anche tive del 2013. Il Tar ha quindi co - Dirigente (e docente) dell’Università di Si parla di quote rosa per Verona, era sorto appena dopo le ele - Due settimane di fibrillazioni hanno indicare il numero di po - zioni amministrative di Sona del giu - movimentato il panorama politico a sti riservati alle donne gno 2013 , con l’entrata in vigore di un nell’organico di determi - decreto legge dell’aprile precedente in Sona, tra la sentenza del TAR e la nate strutture pubbliche e priva - tema di “inconferibilità e incompatibili - nomina dei nuovi Assessori te: imprese, istituzioni educative, tà di incarichi presso le pubbliche am - organismi decisionali. Sono misu - ministrazioni e presso gli enti privati in re che vengono introdotte per ga - controllo pubblico”. A seguito di un provvedimen - stretto il Sindaco a rifare la Giun - rantire la rappresentatività fem - to dell’università dove lavora, Bianco si era dovu - ta, favorendo l’ingresso di una se - minile in ogni settore della socie - to dimettere. Facendo però subito ricorso . E con conda donna. Dopo un periodo di tà. In politica, le quote sono defi - buoni motivi, evidentemente: infatti il 7 novem - fibrillazioni politiche, con il contor - nite attraverso regole legali (legis - bre 2014 il Giudice Lara Ghermandi gli dava ra - no di un’ampia discussione sul te - lative o costituzionali) e disposi - gione emettendo l’Ordinanza n. 1644, con la ma delle quote rosa, il Sindaco il zioni interne agli statuti dei parti - quale stabiliva che non sono applicabili ai diri - 12 aprile ha trovato la quadra e ti, che fissano una percentuale genti universitari le incompatibilità previste da con un proprio decreto ha ridise - minima per ogni genere nella quella norma. Il Sindaco Gianluigi Mazzi aveva gnato la Giunta nel senso indica - composizione delle liste elettorali, quindi preso atto del fatto che il giudice aveva ri - to dal TAR . Ad uscire dall’esecuti - al fine di riequilibrare la presenza portato indietro le lancette dell’orologio al mo - vo di Sona è stato l’Assessore dei due generi nelle assemblee mento delle dimissioni e aveva ripristinato nel Luigi Forante, mentre a entrare rappresentative che è, storica - suo incarico l’Assessore Bianco. Ed è qui che è sono stati la Consigliera comuna - mente, a sfavore delle donne. arrivato il ricorso al TAR di Gualtiero Mazzi, Fe - le Elena Catalano e Gianmichele

Bianco Forante Catalano I Commenti Il PD di Sona: “Basta personalismi”

Un commento sulla vicenda della senten - za del TAR è arrivato dal Partito Democra - tico di Sona (nella foto il Consigliere co - munale Enrico Cordioli). “Con la sentenza n. 224/2015 il TAR per il ha annullato il decreto di nomina dell’assessore Bianco per violazione del principio dell’equilibrio di genere. In buona sostanza, la nomina dell’assessore Bianco è illegittima perché, per rispettare la pre - senza minima del 40% di genere femmini - le, al suo posto doveva essere nominata una donna. Come ulti - mamente capita spesso, la battuta di arresto ha scatenato mol - te polemiche provocando alcune dichiarazioni personalistiche decisamente fuori posto. Stupisce prima di tutto l’arroganza di chi, a fronte di una sentenza a dir poco “tranchant” che condan - na il Comune anche a rifondere le spese legali (sic!), rivendica il diritto ad una rivincita senza cogliere che così facendo si fa pas - sare sotto silenzio il principio della parità di genere, unico vero motivo per cui il ricorso è stato accolto. L’errore di valutazione, chiamiamolo così, è già costato caro ai cittadini di Sona (spese legali del Comune, dei ricorrenti, danno alla credibilità dell’ente). Si rispetti dunque la legge e la sentenza - terminano dal PD di Sona - e nell’interesse pubblico si trovi in fretta un’assessora competente per ricoprire le deleghe dell’ex assessore Bianco. Non c’è proprio tempo per i personalismi”. Bianco (nel suo caso è giusto parlare di rientro, visto che dalla Giunta era uscito solo qualche giorno fa). Al posto della Catalano è poi entrata in Consiglio Comunale Laura Stevanoni da San I Commenti Giorgio in Salici , prima tra i non eletti alle ultime amministrative. Le operazioni in entrata ed in Bianco: “Non capisco la politica fatta uscita sono state ufficializzate nel corso del Con - siglio Comunale del 22 aprile scorso. attraverso i ricorsi in tribunale” Su queste scelte abbiamo sentito il Sindaco di Sona. La prima domanda, obbligata, è come si è A commentare il passag - arrivati alla decisione di sostituire Forante con gio politico originato dalla Catalano . “Tutto nasce da un confronto di Giun - sentenza del TAR è anche ta – spiega Mazzi –. Un’analisi di quanto fatto in l’Assessore Gianmichele questi tre anni, a due dalla fine della legislatura. Bianco . “La vicenda del L’Assessore Forante ha sempre lavorato bene, TAR ha mostrato diverse condividendo ogni attività legata alle sue dele - cose. Da un lato accetto ghe con la Consigliera Catalano. Entrambi di Pa - la sentenza anche se non lazzolo, con un’origine e un impegno associativo la condivido. Un po' come molto simile prima di questa esperienza politica: aver ricevuto un rigore i due Amministratori hanno improntato il manda - contro a calcio che secon - to con una modalità unica e fondamentale, la do noi non c'era. Dall'altro condivisione operativa in tutto. Ecco il motivo lato noto che da parte di della scelta, che è diventata quasi naturale”. Ma qualcuno si sono spese qualche frizione ci sarà stata nell’esecutivo… enormi energie da anni a “Come Sindaco la decisione spettava a me, ed io questa parte per combat - ho deciso. La responsabilità è mia e le nomine tere la nostra Amministrazione ricorrendo a ricorsi giudiziari sono mie. Ci sono state anche delle opinioni di piuttosto che ricorrendo a proposte serie sui contenuti. Penso segno contrario, ma alla fine siamo arrivati a che la vecchia politica sia ancora dura da essere eliminata. A questa decisione di cui mi assumo tutto il cari - me interessa lavorare per il mio territorio, dare tutto me stesso co”. E l’ormai ex Assessore Forante, come l’ha sempre per lasciare il Comune meglio di come l'ho trovato. Mi presa? “Luigi Forante è una persona splendida, pare che questa passione dia fastidio, soprattutto a chi non ce ha insegnato a molti il modo di operare azienda - l'ha”. Nella foto la neo Consigliera comunale Laura Stevanoni le del privato, determinazione e costanza sono con il Presidente del Consiglio Comunale Roberto Merzi. state alla base di ogni sua attività e scelta. Ha L’INTERVENTO “Io non sono una quota rosa”

Sul tema delle “quote rosa”, ha scritto al Baco una donna che la politica la fa e la vi - ve in prima persona, Mariafrancesca Sal - zani, Vicesindaco di (nella foto). Ecco il suo intervento. “Sono Vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, Cultura e Pari Opportunità di una Giunta di un Comune vicino. Ho tre figlie, una famiglia, sono titolare di una azienda e sono una donna. Ma soprattutto sono un cittadino che come molti ha la Passione per la politica e un Amore incondizionato per il proprio territorio. Mi sono sempre in - teressata di politica e da tanti anni mi sento coinvolta nella vita del mio paese. Non ho mai pensato di essere una Quota Rosa. Credo che ridurre la partecipazione politica di una donna ad una necessità e condizione senza la quale non si rientra in meri para - metri a garanzia della differenza di genere, sia l’antitesi stessa di una cultura di pari opportunità. Le donne da sempre si sono battu - te per la libertà di essere considerate uguali agli uomini, la libertà di voto, la libertà allo studio, la libertà di lavorare in pari condizioni contrattuali. La parola cardine è Libertà, che esprime da sola e con forza la possibilità di essere considerata in condizioni di pari opportunità rispetto alla manifestazione e all’esercizio della pro - pria volontà. Per me parlare di Quote Rosa e percentuali di parte - cipazione all’interno di una Giunta sono l’umiliazione di un ritorno voluto fare un passo indietro, ha accettato di fa - al Dover Essere non per merito ma per costrizione in ragione di ef - re un passo indietro. Non è da tutti. Comunque è fimeri concetti di femminismo che trovo poco condivisi, ampiamen - una preziosa risorsa che non perdiamo perché te superati e non più riconducibili ad una cultura di genere che si continuerà a far parte del nostro progetto. Pro - è enormemente modificata in questo inizio di nuovo millennio. La getto che ha il grande obiettivo di creare a Sona legge Delrio n. 56 del 2014 ha inserito un provvedimento che im - una nuova scuola politica, un modo diverso di pone la presenza di alternanza di genere all’interno di una Giunta amministrare rispetto a quella modalità asettica comunale stabilendo la partecipazione in una semplice percentua - che era in vigore negli anni passati, con partiti le di attribuzione. Ho trovato questo provvedimento un ostacolo sia che dall’alto manovravano gli amministratori in - alla libertà di un Sindaco di scegliere i propri collaboratori, ma so - dicando cosa andava fatto e cosa non andava prattutto una grave mancanza nei confronti delle donne che ci cre - fatto”. Bianco riassume tutte le deleghe prece - dono davvero e che se sono coscientemente parte di un sistema, denti? “Assolutamente sì. E’ fondamentale la ne sono parte non perché accessorio ma ingranaggio, non per Do - continuità e l’impegno verso la comunità. Sono ver Essere ma per Consistenza. In ultima battuta credo sia retag - state tantissime le persone, i concittadini, che gio della vecchia politica aggredire il proprio avversario su questio - mi hanno chiesto di riportare nel gruppo Giovan - ni formali non di contenuti e sostanza, ma di contenitore e parven - ni Bianco, dopo la sentenza assurda di qualche za, anche se supportati da provvedimenti che ritengo logicamente giorno fa. Ricordo che Bianco è stato il più vota - improponibili. Credo che la Giunta del Sindaco Gianluigi Mazzi stia to di tutto il Comune alle ultime elezioni ammini - lavorando molto bene andando a cogliere soluzioni a problemi che strative, e sta facendo un lavoro straordinario ri - gravano sul territorio da anni, proponendo iniziative e programmi conosciuto da tutti”. Quali sono invece le dele - di intervento innovativi ed efficaci in ambito Sociale, elaborando ghe del nuovo Assessore Elena Catalano? “Le prospettive a lungo termine, ma in primis dando risposte ai cittadi - stesse che aveva Luigi Forante: Tributi, Lavoro, ni. Non è una vittoria politica aver messo in difficoltà una Giunta, aver cercato l’appiglio per mettere in cattiva luce chi invece in as - Attività produttive, Enti-Società-Consorzi (parteci - soluta buona fede e onestà sta governando un territorio. Ma so - pate), Associazioni e Gas. L’Assessore Gianmi - prattutto è una sconfitta per chi donne come me, come noi, credo - chele Bianco avrà le deleghe su Personale, Asso - no di esserci per la perseveranza, il sacrificio, l’impegno e l’amore ciazioni, Cultura, Comunicazione, Innovazione ed con cui ci dedichiamo alle nostre responsabilità. E poi la compagi - Organizzazione, Università del tempo libero e ne di maggioranza di Sona ha un numero consistente di donne da Manifestazioni. Il neo Assessore Catalano è già far invidia a molti altri Comuni. Donne che ho visto all’opera, che preparata e ieri, appena notificato il decreto, era hanno entusiasmo, competenza e bravura, che stimo e rispetto nel già operativa. E’ importante evidenziare questo loro essere valore aggiunto e che come me hanno trovato Uomini aspetto, perché testimonia quanto i nostri Consi - che non le fanno sentire una quota o una percentuale ma parte glieri siano preparati e coinvolti, non come nel integrante e necessaria al raggiungimento di obiettivi comuni e 7 passato quando spesso erano utili solo per alza - fortemente voluti; non uomini e donne ma motore e carburante re la mano in Consiglio. Anzi, aggiungo che que - dello stesso congegno. Io non sono una Quota Rosa”. Volpi e Leoni sta settimana, sulla scorta di quanto successo, di Gianmaria Busatta abbiamo fatto alcune riflessioni per il medio e lungo periodo. Chissà, forse prima di arrivare al - le prossime elezioni potranno esserci dei nuovi Quando regna il sesso civico ingressi in Giunta, in continuità con chi lascerà questa esperienza. Siamo un progetto, non un gruppo di persone arrivate per caso e che com - Le donne sono formidabili. suno dei due sessi può esse - battono per mantenere la poltrona. Quei tempi a No, non sono un lecchino, re rappresentato in misura Sona sono finiti”. E questa questione delle quo - ma constato una verità sa - inferiore al 40%. Insom - te rosa? Che valutazione generale si sente di da - crosanta: nel corso ma, si vogliono rivendi - re? “Sto verificando se siamo l’Amministrazione della storia senza care i diritti delle don - con il maggior numero di donne in maggioranza. l’aiuto di nessuno, ne anche in un am - La cosa certa è che con l’ingresso in Consiglio con le proprie for - bito, quello politico della Stevanoni, siamo in 16 tra Sindaco, Giunta ze, le donne italia - appunto, conside - e Consiglieri, 8 uomini e 8 donne. Ci tengo a sot - ne si guadagnano rato maschile per tolinearlo, 8 uomini e 8 donne. La precedente ruoli in ambiti so - definizione , per Amministrazione del Sindaco Gualtiero Mazzi cio-politici e cultura - tradizione. Umilian - aveva una sola donna, e la seconda arrivò solo li, delle arti e delle te. Le donne devono scienze. E sono plurimi essere considerate una nell’ultimo periodo. Due sole. Un difensore delle i casi in cui si accollano, specie da proteggere? quote rosa come lui perchè ha amministrato nel nonostante qualche brontolio – Perché sbandierare una legge suo mandato a Sona con solo due donne? E so - dobbiamo ammetterlo -, che dall’alto difende un gene - prattutto, visto che oggi è Presidente di un comi - l’ormai noto “doppio lavoro”, re, quasi a sancirne tato regionale composto da soli uomini, perché quello domestico e quello di l’incapacità manifesta a rag - non inserisce una quota rosa? Predica bene ma ufficio o fabbrica. Ripeto: tutto giungere determinati traguardi razzola male, forse i principi valgono solo per gli questo senza l’aiuto di nessu - con le proprie forze? altri. Riguardo alle quote rosa a Sona, ci tengo a no. Ma ecco che da due anni a La politica ha come fine essen - sottolineare che non è una questione solo di ma - oggi, anche in Italia arriva la ziale il benessere della colletti - schi e femmine. Siamo un gruppo coeso e deter - legge sulle quote rosa , e ri - vità. Che questo fine sia rag - minato, maturato e pronto ad ogni sfida. Indipen - guarda anche Sona: la riforma giunto grazie all’operato di dentemente dal genere” . Delrio impone che nelle giunte donne o di uomini , a me non Sembra ormai certo invece che il Comune non ri - dei Comuni con popolazione importa. È questione di senso, correrà al Consiglio di Stato contro la sentenza superiore a 3000 abitanti nes - non di sesso, civico. del TAR. La vicenda, a questo punto, può quindi dirsi definitivamente chiusa.

L’INTERVISTA Gianluigi Furri sostituisce Gualtiero Mazzi come Consigliere della Lega Nord: “I giovani sono il futuro, anche in politica”

tecnico delle Ferrovie dello Stato, Furri risiede da di Gianmaria Busatta sempre a Lugagnano . Nella tornata elettorale del [email protected] 2013 aveva ottenuto 58 preferenze, arrivando per - presente su tanto secondo per la lista “Mazzi Gualtiero Sona – Lega Nord – Liga Veneta”. La surroga in Consi - glio si è tenuta durante la seduta di lunedì 29 feb - L’11 febbraio scorso in Consiglio Comunale Gual - braio. Siamo andati a sentirlo. tiero Mazzi, Consigliere di minoranza della Lega Innanzitutto, com’è stato il primo impatto sulle Nord , presenta le dimissioni dalla carica di consi - sedie della minoranza? gliere a causa della Ho avuto un’impressione positiva, ma, avendo ap - nomina di Presidente pena iniziato, devo ancora avere un riscontro e un “Un mio progetto è quello di del Co.re.com. (Comi - confronto effettivi. realizzare un parcheggio tato Regionale per le Che impressione ha dell’attuale Amministrazio - Comunicazioni), mos - ne? scambiatore a Lugagnano, per so dal senso di “ri - Ritengo che stiano lavorando e stiano dando il me - utilizzare il servizio ferroviario” spetto verso le istitu - glio. Non è sempre facile, infatti, trovare un giusto zioni in considerazio - equilibrio tra i propri obiettivi e le proprie possibili - ne del nuovo ruolo di tà. In questi due anni e mezzo prima delle prossi - garanzia che vado ad assumere.” A lui subentra me elezioni mi piacerebbe lasciare il segno, porta - 8 Gianluigi Furri. Nato a , classe 1963, re qualcosa di nuovo. Botta&Risposta La politica a Sona in quattro domande: Arianna Gambini

Proseguiamo con la rubrica: punto di vista “Botta e Risposta. La politica in storico e cultu - quattro domande”, con la quale rale. Da svi - proponiamo quattro domande luppare il turi - ad un esponente politico locale smo. con obbligo di risposta sinteti - Come sono i ca . In questo numero è il turno suoi rapporti del Consigliere comunale di con i Consi - maggioranza Arianna Gambini. glieri di mino - Nata a Lugagnano , dove vive ranza? da sempre, è sposata con Vitto - I miei rapporti con l'opposizione rio e ha due figli: Giorgia e Ales - sono discreti, mi relaziono so - sandro. Parrucchiera da 25 an - prattutto in sede di commissio - ni, si è sempre interessata alla ne, perché l'approccio in sede vita della comunità. "meno istituzionale " è decisa - Che giudizio dà della politica mente più sereno. a Sona oggi? Se dovesse indentificarlo qua - Per me oggi a Sona si sviluppa le il primo problema sociale una politica nuova che ruota at - oggi a Sona? Gianluigi Furri torno al cittadino e alle sue esi - Come cittadina e Consigliere genze. credo che oggi il cittadino vada Come Consigliere comunale collocato al primo posto. Que - qual è la sua prima preoccu - sto comporta azioni facili e in - Lei che obiettivi vuole proporre? pazione per il territorio? novative (es progetti intercomu - Io propongo la realizzazione di un parcheggio Fra molte, una preoccupazione nali o di relazione come il pro - scambiatore nella frazione di Lugagnano; quest'o - per il territorio è la mancanza getto ABC). A volte diventa diffi - pera consentirebbe la fruizione del servizio ferro - della sua valorizzazione. Ci ren - cile soprattutto a causa dei po - viario in un luogo alternativo alla congestionata diamo poco conto delle bellez - chi fondi a disposizione e dei ze del paesaggio che ci circon - continui tagli della spesa che lo stazione di Verona Porta Nuova, senza richiedere da e di quello che può dare dal Stato impone. la realizzazione di una vera stazione, ma di una sorta di fermata metropolitana. Come dipendente di Trenitalia sostengo quest'opera perché realizza - pagnarli, offrire a lo - bile in tempi rapidi, di costo molto contenuto e so - ro occasioni di espe - stenuto a livello regionale e provinciale. Tutti i cit - rienza nella vita poli - Questo Numero tadini di tutte e quattro le frazioni avrebbero a tica. L’86° numero de disposizione un mezzo rapido, snello ed economi - Il Baco da Seta E cosa si potrebbe è stato stampato in 2000 copie. co sia per raggiungere Milano, sia per raggiungere fare allora prima Chiuso in tipografia il 6 maggio 2016 Verona, Padova e poi Venezia. Ciò costituirebbe delle prossime ele - Stampa Ecologica un’importante risposta alle esigenze di studenti e zioni a favore dei Pubblicazione realizzata impiegando carta lavoratori e un modo per ridurre il traffico su gom - giovani del nostro Fedrigoni Freelife, con marchio europeo di qualità ma e le emissioni inquinanti, a beneficio dell'am - Comune? ecologica Ecolabel - Rif. nr. IT/011/04 e biente. Penso che il Comune certificata FSC Mixed Sources COC-000010 Qual è il futuro della Lega Nord a Sona? debba fare da capo - Recentemente è avvenuto il tesseramento al parti - fila, debba essere il to e c’è stata una buona affluenza. Tuttavia primo ente che offre l’obiettivo principale è il coinvolgimento del mag - possibilità di espe - Il Prossimo Numero gior numero possibile di giovani che abbiano vo - rienza, stage in tutti i Il prossimo numero del Baco sarà in edicola da glia di fare. Per noi i giovani rappresentano una ri - settori. Occorre un sabato 5 agosto 2016 sorsa è fondamentale relazionarsi a 360 gradi: è confronto propositivo fondamentale confrontarsi con le realtà del territo - e reale a livello socia - rio e dei Comuni vicini. le, fare un passo sia Alle scorse elezioni Gualtiero Mazzi era sostenu - verso quelle persone Notizie Ogni Giorno to anche dalla lista Giovani punto! Dopo le am - che hanno bisogno ministrative, però, più nessuna loro notizia. sia verso coloro che Seguite ogni giorno le notizie aggiornate su Ci stiamo lavorando. Penso che i giovani abbiano hanno qualità e ta - Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona un ruolo fondamentale e determinante in futuro, è lento da mettere in su www.ilbacodaseta.org e sulle nostre pagine compito nostro portarli sulla giusta strada, accom - pratica. Facebook, Twitter, Google+ ed Instagram POLITICA Referendum sulle trivellazioni: a Sona alle urne solo il 34,30%. Anche il Sindaco aveva invitato a votare

di Mario Salvetti Norme

Anche nel Comune di Sona si ferma molto lonta - no dal raggiungimento del quorum la percentua - Si raccolgono le firme per le dei votanti al referendum sulle trivellazioni, per il quale si è votato domenica 17 aprile. Solo il la legittima difesa 34,30% dei nostri concittadini , infatti, si è recato alle urne per dare il proprio voto pro o contro il Si raccolgono anche nel Comune di Sona quesito referendario. A livello le firme per cambiare le norme oggi esi - nazionale la percentuale di stenti in Italia sulla legittima difesa . Social votanti è stata ancora più La proposta di legge di iniziativa popolare bassa , fermandosi al è stata lanciata dall’Italia dei Valori e chie - 32,15%. Nel tardo pomerig - Il messaggio del gio della domenica del voto, a fronte dei dati di affluenza Sindaco su Facebook che vedevano al voto nel no - stro Comune percentuali bas - sissime, era arrivato un invi - to ad andare alle urne an - che dal Sindaco di Sona Gianluigi Mazzi , che sul pro - prio profilo facebook scriveva de un aumento della pena per chi si intro - “Cittadini di Sona, votate sì o duce nel domicilio (da 2 a 6 anni). La pro - votate no, ma andate a vota - posta, inoltre, chiede soprattutto che den - re!”. A Lugagnano, Palazzo - tro la propria abitazione ci si possa difen - lo, San Giorgio e Sona ha dere come si vuole e che quindi non sia stravinto il SI indicato possibile essere denunciati per eccesso di dall’83,40% dei votanti legittima difesa. L’iniziativa propone anche (3.728), mentre i NO sono che non sia mai previsto un risarcimento stati il 16,60% dei votanti del danno per il ladro o per la sua famiglia. (742). Voti comunque andati Le firme si raccolgono presso le anagrafi persi proprio per il mancato comunali di Sona e Lugagnano in orario raggiungimento del quorum. d’ufficio, fino al 26 di maggio.

Internet Sul nostro sito internet una sezione sempre aggiornata sulla TAV a Sona

E’ presente sul nostro sito in - ternet www.ilbacodaseta.org una sezione speciale intera - mente dedicata all’arrivo del - l’Alta Velocità Ferroviaria a Sona. Per accedere alla sezio - ne basta cliccare sul banner presente in home page nella colonna di destra (immagine qui accanto). novità, estratti di mappa, ana - Nella sezione speciale vengono lisi e tutto quanto possibile per inseriti tutti i servizi del Baco rendere meglio conoscibile dedicati a questo argomento, questa complessa vicenda. 10 estremamente attuale e molto sentito, compresi commenti, COMUNE Caserma dei Carabinieri: il Comune deve restituire il finanziamento (con gli interessi)

L’importo che i cittadini del Comune hanno do - cessità per la nostra co - vuto restituire ammonta a ben 333mila e 333 munità – non è stato po - euro. Una cifra enorme, con la quale il Comune sato nemmeno un matto - di Sona finisce quest’anno di ritornare alla Re - ne e l’Amministrazione gione l’intero finanziamento ricevuto. L’importo del Sindaco Gianluigi era stato stanziato ancora nel 2003 (Ammini - Mazzi, che ha ereditato strazione del Sindaco Flavio Bonometti) per la questa patata bollente, si costruzione di una caserma dei Carabinieri sul è trovata a dover restitui - territorio del Comune di Sona . Il finanziamento re l’intera somma. prevedeva la costruzione dell’opera entro il 30 Nel 2014 e nel 2015 so - giugno 2013 (Amministrazione del Sindaco no già stati restituiti com - Gualtiero Mazzi) pena, in caso di mancata rea - plessivamente 222 mila e lizzazione dell’opera, l’obbligo di restituzione 222 euro, a cui si è aggiunto il pagamento di in - della somma con gli interessi legali. teressi per 17.808 euro nel 2014 e di 2.033 eu - In realtà di quella caserma – per la quale nel ro nel 2015. Quest’anno il debito con la Regione corso degli anni sono state spesi, quelli sì, fiumi si salda, con la restituzione degli ultimi di parole per sottolinearne l’importanza e la ne - 111.111 euro. Il Punto Anche a Sona serve un nuovo modo di fare politica

munità che li ha eletti. E Sona spesso non fa diffe - renza, basta essere presen - Renato Farina di ti in Consiglio Comunale o [email protected] leggere qualche delibera sul sito del Comune per render - si conto della povertà dei “Fango e Gloria”, un drammatico messaggi che il Consiglio film/documentario sul periodo più dif - Comunale invia alla comu - ficile del nostro Paese. Quando mi im - nità di Sona. Quando va be - batto in notizie, ragionamenti e appro - ne qualche Consigliere di fondimenti sulla politica oggi mi viene minoranza riesce a fare la alla mente questo film, con la differen - somma da impiegatino del - za che nel film qualche momento di le cifre di una delibera, ma gloria c’era; nella politica difficile tro - idee, proposte, progetti po - varlo . Ogni giorno aumenta sempre di chissimi. Anche dalle parti più la ripulsa verso quella parte di vita della maggioranza il silen - cuore degli elettori . A volte per ripar - sociale che dovrebbe essere invece il zio è quasi assoluto. Credo che di tire bisogna azzerare tutto … qui non piedistallo sul quale si appoggia qualche Consigliere non abbiamo mai si tratta di rottamare ma proprio di eli - l’organizzazione di una comunità. E sentito la voce. La politica amministra - minare un modo di fare politica che purtroppo spesso si assiste all’incapa - tiva a Sona sembra quasi integralmen - non funziona più. Chi, e sono in tanti, cità di chi si impegna nelle Istituzioni te costituita dal Sindaco, dalla Giunta coltiva il desiderio di vedere qualche a lanciare messaggi di coinvolgimen - e dagli uffici. Ma allora mi chiedo: a momento di gloria della politica me - to alla parte (maggioritaria ormai) de - che serve andare a votare per elegge - glio che si prepari alla linea del Piave gli elettori delusi da tutto e da tutti. re sedici persone (con qualche lode - in attesa della ripartenza delle propo - Qualche timido segno a volte i più otti - vole eccezione sia in maggioranza ste progettuali. Se il Sindaco e la Sua misti (fra i quali il sottoscritto) lo vedo - che in minoranza) troppo spesso così Giunta, oltre ad asfaltare le strade, no, ma è subito frustrato dalla valanga silenziose? Meglio fermarsi e prepara - aiuteranno in questo processo forse il di fango quotidiana… una guerra infi - si a una linea del Piave che ci faccia tempo del fango potrà finire prima e la nita, e più si sale nella politica delle intravvedere la riscossa. Non sono politica potrà riprendere il suo ruolo Istituzioni più si percepisce questa dis - mai stato un rivoluzionario ma negli guida di una comunità che ora dà se - fatta di Caporetto con gli uomini più ultimi tempi mi sento molto vicino a gni di smarrimento. Ed il numero sem - inclini a valorizzare (e difendere) se chi presenta le posizioni e le idee più pre crescenti di quelli che non vanno stessi che non a lavorare per la co - audaci che tentino di penetrare nel a votare ne è l’immagine più evidente. ECONOMIA Vincenzo Boccia, un “tipografo” alla guida di Confindustria Una storia che interessa anche Sona. Molto da vicino

prenditore, da cittadino, dal mio vissuto associati - vo e da imprenditore che ama l'Italia.” Questa la di Manuel Posenato motivazione che Vincenzo Boccia , cinquantaduen - [email protected] ne salernitano, tipografo di professione, ha voluto presente su dare alla sua candidatura al ruolo di successore del bergamasco Giorgio Squinzi , il quale, pur la - sciando di se un’immagine complessivamente po - Una delle candidature più accreditate alla sitiva, a suo stesso dire, non è però riuscito ad in - Presidenza dell’Associazione Confindu - cidere quanto avrebbe voluto nel suo ruolo di Pre - striale ci offre lo spunto per fare il bilan - cio in un settore che in passato ha dato lavoro al nostro territorio e che sta vi - Sona, terra di aziende grafiche ma vendo un momento di grande cambia - soprattutto di imprenditori del mento. settore. Che hanno dovuto fare i “Penso sia giusto mettermi a disposizione conti con una crisi senza precedenti in questo momento; la sento come una responsabilità da civil servant. Lo faccio con spirito di servizio, senso di responsa - sidente. Boccia non teme di raccogliere quindi bilità e tanta passione. Desidero esprime - un’eredità pesante che negli ultimi anni ha regi - re la mia idea di Confindustria e di politi - strato la crescita di quasi il 30% del costo del la - ca economica che ho maturato da im - voro per unità produttiva del nostro paese rispetto ai paesi considerati concorrenti (in questo caso la Tre generazioni di imprenditori Germania, visto che siamo il secondo Paese mani - tipografi del territorio: dall’al - fatturiero dopo i tedeschi, con oltre 400.000 im - prese che stoicamente hanno tenuto duro alla cri - to Tarcisio Olivo, fondatore di si). Un dato che “deve innescare una riflessione, e Artimec, Mario Maccadanza e forse qualcosa di più di una semplice riflessio - Giorgio Ferrari di Grafiche ne…” come ha avuto modo di dire Boccia in questi Aurora e Federico Cozza giorni. di Leaderform. Del resto, Vincenzo Boccia, può essere considera - to un vero esperto di change management e di ge - stione della crisi, grazie ad un expertise maturato sul campo dal momento che, con la propria azien - da ha vissuto il travaglio del periodo probabilmen - te più complesso degli ultimi cinquant’anni del proprio settore. Le Arti Grafiche infatti, molto più di altri settori, hanno pagato oltre al pesante da - zio della crisi economico finanziaria dell’ultimo lustro (abbondante!) anche la crisi strutturale spe - cifica del mondo della comunicazione che ha visto l’ingresso pesante del digitale e di Internet che, in molti casi, ha letteralmente soppiantato, in qual - che caso addirittura azzerando, il ricorso allo stori - co mezzo di comunicazione di massa: la stampa. Un fenomeno che anche a Verona e nel territorio di Sona ha lasciato il segno. L’industria grafica ve - ronese infatti si è sviluppata fra gli anni sessanta e settanta al riparo della chioccia Mondadori, ed è cresciuta esponenzialmente fino agli anni novanta anche grazie allo sviluppo dei mercati esteri come quello tedesco prima, francese, inglese ed ameri - cano poi, per poi subire un forte ridimensionamen - to. La stessa Mondadori, per tutto il novecento ri - ferimento internazionale per il mercato editoriale, è giunta al suo apice nel 1992, anno dell’ultimo importante investimento in tecnologia del Gruppo, con l’arrivo di una rotativa rotocalcografica costata circa 40 miliardi delle vecchie Lire , occupando ben 3200 dipendenti . Oggi la stessa azienda, o al - gnano , che oltre ai servizi di stam - meno quanto ne rimane, conta poco meno di 500 pa digitale, offre anche consulen - dipendenti. La perdita di occupazione diretta ed ze editoriali affiancando autori in indiretta, quella causata all’indotto, si stima attor - erba per le prime autopubblicazio - no a 4000 posti di lavoro fra Verona e provincia, in ni mentre a poche centinaia di soli dieci anni. Più d'uno, fra i nostri concittadini, metri di distanza in linea d’aria, al - ha visto sfumare il proprio posto di lavoro e so - l’ombra della Grandemela, un prattutto diventare rapidamente obsoleto un me - paio d’anni fa ha aperto i battenti stiere fino a pochi mesi prima altamente profes - l’ultima nata del settore, Mase - sionale: tipocompositori, fotocompositori, cromisti, press , specializzata nella progetta - tipografi e litografi, hanno visto via via ridursi le zione e stampa di etichette, che opportunità occupazionali. ha già incontrato il favore di im - Per la verità la tradizione tipografica nel nostro ter - portanti marchi del settore vinico - ritorio è fatta più di imprenditori che di imprese. lo ed oleario come Piona, Gorgo, Eccezione fatta per Leaderform Spa di Sona , della Tinazzi e Redoro. Dicevamo però famiglia Cozza , le aziende attualmente presenti che, parlando di arti grafiche, So - sono piccole realtà artigianali, per lo più frutto na è territorio di imprenditori più della recente generazione digitale. Prima di accen - che di imprese . Registriamo infat - narne è doveroso però spendere due parole per ti fra i nostri concittadini impegnati nelle arti grafi - descrivere lo straordinario caso di Leaderfom , che numerosi imprenditori tipografi: Sergio Vacca - Luigi Fumanelli, considerata una delle eccellenze italiane ed euro - ri , titolare di Grafiche Viesse che opera a San che fu Direttore pee nel settore del direct marketing e della stam - Massimo, ma anche Mario Maccadanza e Giorgio della Scuola pa transazionale - per i non addetti parliamo di co - Ferrari , titolari di Grafiche Aurora, altra storica ti - Grafica Salesia - municazione pubblicitaria massiva, ma anche mol - pografia cittadina, trasferitasi prima a Santa Lucia na “San Zeno” ti dei bollettini prestampati personalizzati di enti, e quindi in ZAI Bassona, dove opera tutt’ora con e a cui verrà in - associazioni, e assimilati. Per avere un’idea del vo - una ventina di dipendenti e, tra il resto, stampa lume di stampati prodotti in Via Molina a Sona, anche le nostre pagine. Della speciale categoria fa titolata una dal 1980 , anno della fondazione dell’azienda da parte anche il nostro Sindaco, Mazzi Gianluigi , strada a Luga - parte di Luciano Cozza , in Leaderform si sono che nell’ambito della propria attività professionale gnano. stampati e confezionati più di 3 miliardi di comuni - è socio di Grafiche FAP, di Villafranca. Un pensiero cazioni, e vengono serviti ogni giorno clienti nazio - infine ad un caro amico, anch’egli imprenditore ti - nali ed internazionali, grazie alla più recente tec - pografo, mancato da poco, Tarciso Olivo, che con nologia ma anche al lavoro di circa 140 dipenden - la sua Artimec , nata a Lugagnano e trasferitasi ti . Tornando alle realtà di dimensione artigianale i più avanti a Caselle di , è stato numeri e le dimensioni sono ben diversi, ma non per anni un riferimento nel settore dei moduli con - per questo meno apprezzabili. Studiograph , stori - tinui arrivando ad occupare fino a trenta dipen - ca serigrafia evoluta al digitale, a San Giorgio in denti. Ed il legame con questo mondo sarà prossi - Salici è una solida e ormai consolidata realtà: oc - mamente sancito con l’intitolazione a Lugagnano cupa una decina di operatori e produce cartelloni - di una via a Luigi Fumanelli , salesiano laico, for - stica, insegne, e materiali per la comunicazione matore e quindi direttore della Scuola Grafica Sa - esterna. Nello stesso ambito si impegnano anche i lesiana “San Zeno” , un centro di formazione pro - giovani di Art&Co Srl di Palazzolo , che estende le fessione ed Istituto tecnico Industriale che ha ac - proprie attività anche alla consulenza e progetta - colto numerosi nostri concittadini, dove Fumanelli zione, accompagnando il cliente fin dalle scelte fu insegnante di composizione tipografica e tecno - estetiche. Sorta poco più di quindici anni or sono logia dell’industria grafica dal 1964, anno di fon - la dinamica impresa di Palazzolo sta raccogliendo dazione della scuola, fino al 1985, anno in cui fu consensi ben oltre i confini del territorio. trasferito ad Este. Molti di noi hanno frequentato e A queste si sono recentemente aggiunte due novi - studiato con lui ed ai suoi insegnamenti ed esem - tà: Officina Grafica Editoriale, alle porte di Luga - pi sono affettuosamente legati.

13 ECONOMIA Riaperta l’irrigazione a Sona: il Consorzio di Bonifica eroga nel veronese 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua al giorno

zio prezioso per l’agricoltura ma anche per l’intera comunità. Qualche numero, più di qualsiasi ragio - di Giulio Braggio namento, rende l’idea della capillarità del servizio [email protected] irriguo fornito dall’ente che ha sede in Strada del - presente su la Genovesa a Verona. La rete irrigua artificiale a gravità ha uno sviluppo di 1.400 km su canali a cielo aperto, canalette e tubazioni in cemento ar - E’ tornata la primavera e si è riaperta la stagione mato. A questa si somma la rete irrigua in pres - irrigua per l’agricoltura veronese e quindi anche sione che si articola in circa 1.000 km di condot - per le aziende agricole e gli agricoltori di Sona . Il te. Vi è poi l’irrigazione di soccorso , praticata nel - Consorzio di Bonifica Veronese , che serve una le zone ex Alto Tartaro e Valli Grandi mediante una superficie complessiva di quasi 160mila ettari su rete di canali e fossi promiscui che ha uno svilup - ben 66 Comuni del - po complessivo di circa 1.550 km. la provincia di Vero - “Grande è anche lo sforzo continuo del Consorzio Oltre a permettere la sopravvivenza na, ha riaperto in - per il miglioramento tecnologico della distribuzio - delle aziende agricole, l’acqua fatti i rubinetti da ne dell’acqua – spiega il Presidente del Consor - di irrigazione contribuisce sabato 16 aprile. zio Antonio Tomezzoli – soprattutto attraverso la realizzazione di impianti a pressione che permet - all’incremento delle falde Durante la stagione irrigua, che va da tono un’assoluta razionalizzazione della fornitura aprile a settembre, dell’acqua ai terreni, riducendo quasi a zero i ri - il Consorzio riesce ad erogare ai terreni del verone - schi di spreco di questa preziosa risorsa. Nel me - se circa 3 milioni e mezzo di metri cubi di acqua se di maggio verrà ad esempio inaugurato il nuovo al giorno , 40 metri cubi al secondo. Uno sforzo impianto della Valpolicella, a servizio di circa 200 enorme che, oltre a permettere tramite aziende agricole”. l’irrigazione l’attività e la sopravvivenza di migliaia Importante segnalare poi, in tempi di ristrettezze di piccole e grandi aziende agricole – che altri - energetiche, che il Consorzio di Bonifica Veronese Foto aerea del - menti semplicemente non potrebbero esistere – a fronte di un consumo elettrico medio annuale di la Centrale di porta con sé il grande valore aggiunto di contribui - 9 milioni di kWh (per il 90% assorbito dagli impian - Palazzolo, al re in maniera importante, tramite la filtrazione del - ti irrigui), è in grado di produrre autonomamente Bosco di Sona, l’acqua nel sottosuolo, all’incremento delle falde. circa 3,28 milioni di kWh da fonti rinnovabili , di del Consorzio Falde che senza il lavoro del Consorzio vedrebbero cui 3 milioni di kWh da energia idroelettrica e di Bonifica Ve - un progressivo impoverimento a causa dei cam - 280mila kWh da solare fotovoltaico, mitigando di ronese. biamenti climatici che registrano un aumento delle molto il fabbisogno che l’ente è costretto ad acqui - stagioni siccitose. Quindi l’irrigazione come servi - sire dall’esterno. ECONOMIA Morìa dei kiwi: alleanza tra i produttori e alternative colturali

Si è tenuto presso il mercato ortofrutticolo di nomi Alessio Giacopini e Massimo Vincenzi. Sona e Sommacampagna il convegno sul tema Quanto è uscito dal convegno è, primaria - della morìa dei kiwi: “Apparato radicale e so - mente, l’idea di costituire un gruppo ope - stanza organica presente nei frutteti. Proble - rativo di produttori del Veronese perché matiche dell’actinidia”. Il tema è di grande inte - veicoli le informazioni che man mano resse, e preoccupazione, se si calcola che solo vengono raccolte dai gruppi di ricerca, nella provincia veronese, Comune di Sona com - sulle problematiche dell’actinidia, e per sti - preso, questo morbo ha già colpito mille dei tre - molare l’intervento necessario delle istitu - mila ettari di produzione, con un danno per gli im - zioni. Altra linea da seguire è quella della valuta - prenditori agricoli che complessivamente raggiun - zione delle possibilità di trovare delle alternative ge i cento milioni di euro . La morìa dei kiwi è do - colturali al kiwi. Esempi portati sono stati quelli vuta sia alla malattia Psa sia all’asfissia radicale. del Piemonte, dove alcune coltivazioni sono sta - A questo importante appuntamento per la nostra te riconvertite in uva da tavola, nel nocciolo – agricoltura erano presenti alcuni esperti del Cen - non adatto però alla nostra area geografica – e in tro di ricerca per la frutticoltura di Roma e della un’altra specie di actinidia che presenta però im - Fondazione Agrion Piemonte . Con loro gli agro - portanti costi di produzione.

ECONOMIA Progetto “Commercio 2020”, per rilanciare l’economia dei centri urbani: tempo di primi bilanci

Da più di un anno è attivo e operativo il Progetto anche grazie ad iniziative come “Commercio 2020”, che coinvolge il Comune di questa – sembra di poter registra - Sona assieme a quelli di Castelnuovo del Gar - re una tenue controtendenza po - da, Bussolengo, Valeggio, e Somma - sitiva. Passato il primo anno di campagna . Finalità del progetto è quello di valo - sperimentazione, i Comuni parte - rizzare l’economia dei nostri centri urbani attra - cipanti si sono incontrati a Castel - verso operazioni di promozione e divulgazione nuovo del Garda in un convegno delle attività commerciali presenti e delle tante dal titolo “Commercio 2020 un risorse culturali e naturalistiche del territorio. anno dopo: progetti e risorse”, Quello della progressiva desertificazione dei cen - proprio per fare il punto sui risul - tri urbani è un problema che da anni orma afflig - tati raggiunti e per programmare i prossimi inter - ge i nostri Comuni, anche se negli ultimi tempi – venti. Nella foto il centro di Lugagnano.

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LA NOSTRA STORIA Una vicenda lunga e tormentata, anche a Sona

del voto alle donne. Dopo pochi anni al termine di Renato Salvetti della Grande Guerra, durante la quale le donne avevano sopperito alla carenza di uomini in tut - [email protected] te le attività lavorative , si guadagnarono la legge n. 1176 del 17 luglio 1919 ed il pieno esercizio Fu lungo e tormentato il percorso per la conces - dei diritti civili e di essere ammesse ad esercitare sione del voto femminile in Italia. tutte le professioni e a coprire tutti gli impieghi Quando, con la legge 30 giugno 1912 n. 666, fu pubblici, con esclusione di quelli giurisdizionali, di votato in Italia il suffragio universale maschile , potestà politiche o che attenevano alla difesa del - la Camera dei Deputati respinse la concessione lo Stato, ma non il diritto al voto. Nel 1925 si aprì uno spiraglio con la legge n. 2125 del 22 no - vembre. Il Parlamento modificò l’art. 24, della legge in vigore, sostituendolo con tre nuovi artico - Il Documento Storico li con i quali si previde l'iscrizione nelle liste elet - torali amministrative delle donne, con norme Il Manifesto delle Elezioni a Sona del 1946 più restrittive rispetto agli uomini. Avrebbero potu - to iniziare a votare nelle elezioni comunali e pro - Nella foto il manifesto che indiceva le elezioni amministrative a vinciali successive, il 31 maggio 1926, in sezioni Sona il 24 marzo 1946. Le liste erano tre: Democrazia Cristia - separate. Tale diritto non fu mai esercitato però no, Partito Comunista-Partito Socialista e Partito Socialista per l'entrata in vigore della legge n. 237 del 4 locale . Da notare che le donne potevano votare, ma non vi era febbraio 1926, che soppresse le elezioni demo - alcuna presenza femminile nelle tre liste. cratiche anche per gli uomini.

Nelle prime elezioni del 1946 l’86 % delle donne del nostro Comune si recò alle urne

Si dovette attendere la caduta del Regime fasci - sta per riparlare di voto alle donne. Il 31 gennaio 1945 , venne emanato il decreto legislativo luogo - tenenziale n. 23 che conferì loro il diritto di voto. Il decreto Bonomi tuttavia non fece menzione del - l'elettorato passivo, cioè della possibilità di esse - re anche elette . A distanza di un anno venne concesso il diritto alla loro eleggibilità con decreto n. 74 del 10 marzo 1946 . Da questa data in poi le donne poterono considerarsi cittadine con pie - ni diritti. Le prime elezioni amministrative alle quali le donne italiane furono chiamate a votare si svolsero a partire dal 10 marzo 1946 in 5 tur - ni, mentre le prime elezioni politiche alle quali eb - bero accesso, furono quelle del 2 giugno 1946 , il Referendum Istituzionale Monarchia- Repubblica. A Sona le prime elezioni amministrative comuna - li, dopo la caduta del Regime, si tennero il 24 16 marzo 1946 in quattro seggi, uno per frazione. Votò l’87,6% dei 3.843 elettori e le donne non sfigurarono nel confronto. Infatti votò l’86% delle Giorgio in Salici il 90% degli uomini e l’84,3% 1.848 elettrìci contro l’89% degli uomini. delle donne. A Sona votarono il 90,6% uomini e l’87,2% don - Nello speciale dedicato al primo voto femminile ne, a Palazzolo l’88% degli uomini e l’85,6% del - a Sona che pubblichiamo in queste pagine ripor - le donne, a Lugagnano l’88% degli uomini e tiamo ricordi delle donne che in quegli anni vota - l’88,3% delle donne (che quindi votarono in per - rono per la prima volta e alcuni commenti di don - centuale maggiore rispetto agli uomini) ed a San ne impegnate nel pubblico e nelle istituzioni.

L’INTERVISTA Benedetti Ida di San Giorgio: “Vennero i preti a dirci come votare, e mi fecero litigare con mio marito”

Foto di matri - monio per Ida Benedetti e di Valentino Venturini Alessandro [email protected] Olioso, 22 apri - le 1944. Ho incontrato la Signora Ida Benedetti classe 1922 abitante a San Giorgio in Salici, sposata il 22 aprile 1944 con Alessandro Olioso, che nonostante i molteplici acciacchi con gli arti, cammina appoggiata ad un girello, le mani han - no poca presa, ma con la memoria ancora mol - grande sfilata, una grande festa”. E’ un bel ca - to vigile e sa raccontare con grande prontezza ratterino questa Ida! In conclusione va segnala - le vicende della sua vita. Le ho chiesto di dirmi to che la signora Ida Benedetti ha decisamente qualche cosa della prima volta che ha votato e una buona memoria. Dopo aver preso nota che ben volentieri mi ha parlato della sua esperien - nell’intervista parla della vittoria delle sinistre a za anche se molto singolare. Per la prima volta San Giorgio, abbiamo controllato nell’archivio il voto era se scegliere la monarchia o la re - storico comunale. In effetti nel seggio elettorale pubblica e in questo caso la scelta repubblica di quella frazione le sinistre vinsero alla grande era quasi scontata, anche se più di qualche vo - con un 54,8% di voti alla lista PCI/PSI, più un to era andato alla monarchia. Ma è il sussegui - 7,2% della lista locale del PSI. La DC, che a livel - to voto amministrativo che aveva creato una lo comunale vinse le elezioni con il 56,8% dei serie di contrasti anche forti in seno alla sua fa - voti validi, nella frazione dovette accontentarsi miglia. “C’erano gli incaricati di ogni partito, in di un modesto 38%. lista erano tre: Democrazia cristiana, Partito So - cialista Italiano di Unità Proletaria e Partito Co - munista Italiano che passavano di casa in casa e insegnavano specialmente a noi donne come Donne votare, ma soprattutto ci indirizzavano su cosa votare. Io anche se ero già sposata e con una bambina piccol a - racconta Ida - seguivo Quante donne tra l’indirizzo della mia famiglia di origine, dei miei fratelli più grandi di me che erano piuttosto di i nostri emigrati sinistra. Succede che i preti di allora saputo questo orientamento sono venuti in casa per Fra ‘800 e ‘900 furono farci convinti di cambiare idea. Mio marito, un molti i Veneti che dovette - uomo molto mite, anche se contrariato per que - ro recarsi all’estero in cer - sta intrusione si teneva tutto dentro e non reagi - ca di lavoro. Fra questi, an - va. Io invece, che da sempre mi hanno chiama - che alcuni cittadini del Co - to ‘beta da la lingua sceta’, ho detto le mie ra - mune di Sona. gioni che fosse il caso che i preti facessero i Nella foto che pubblichia - preti e non i portavoce politici. Nacque in casa mo è ritratta, a sinistra, Gu - una piccola incrinatura tanto che mi sono allon - glielmi Carlotta (1886- tanata per qualche giorno perché non ero stata 1959) di Lugagnano , reca - sufficientemente sostenuta. Dopo, ambedue tasi in Svizzera agli inizi del avevamo dato lo stesso voto perchè anche lui la secolo scorso per trovare pensava come me. Mi ha detto che quando la un’occupazione. sinistra ha vinto a San Giorgio hanno fatto una L’INTERVISTA Elda Tacconi classe 1920 e Luigia Ballarini classe 1923, “Primo voto, non avevamo televisioni o giornali per informarci”

di Luigi Tacconi [email protected]

Le donne Elda Tacconi vedova di Guido Be - nali, classe 1920 , ci racconta che al voto a Sona a Palazzolo “Si votava alle scuole 24 marzo 1946 elementari di via 4 Novembre do - ve ora sono i giardini della posta. La strada era bianca, Anni '40 Luigia c’era la cunetta in ciotto - lato (salèso) per l’acqua Ballarini lavora piovana da attraversare e ai “pèrseghi”. alcuni gradini per salire. C’erano gruppetti di per - sone che parlottavano ma non si poteva fare Luigia Ballarini propaganda nelle vicinan - con il fidanzato ze. Non c’erano televisio - Aldo De Beni. ne o radio o giornali per informarsi. Ricordo che Alice Foroni, fervente cat - un altro voto per la Democrazia Cristiana!” tolica, era andata in giro Luigia Ballarini, classe 1923 abita a Palazzolo nelle famiglie per ‘inse - da 35 anni, vive col fratello Giuseppe, vice capo - gnare a votare’. Quando gruppo del gruppo Alpini, dopo la morte del ma - mi avvicinai per entrare rito Aldo De Beni avvenuta vent’anni orsono. Lui - nel seggio, un mio cono - gia racconta che ”Nel 1946 abitavo in aperta scente mi apostrofò: ecco campagna, nella corte Mirandola in comune di

BAR TRATTORIA AI PORTICI di Tacconi Palmarino (da Nino)

Sala del '500 riservabile per pranzi, cene e rinfreschi Via 4 Novembre 48 Palazzolo - Tel. 0456080060 Chiuso il lunedì pomeriggio ma nella parrocchia di Sandrà. Da ragaz - case per insegnare a votare. Io ho ascoltato il za in bicicletta andavo a Domegliara per lavora - nostro sindacalista dei Coltivatori diretti che era re ai pèrseghi. Ricordo che alle elezioni del dalla parte dei democristiani”. 1946, che si tenevano alle scuole comunali di Nella foto sopra , 13 marzo 1969 demolizione del - Lazise, c’erano le liste dei democristiani e dei la scuole elementari in via IV Novembre a Palazzolo. socialisti e i loro rappresentanti giravano per le Qui si votò nel 1946.

19 L’INTERVISTA Leoni Carmela, classe 1921: “Che smarrimento il primo voto, ero stata educata al mito del Duce”

di Mario Nicoli

Le donne Leoni Carmela (classe 1921) è na - ta a Sona ed è sempre vissuta nel al voto a Sona capoluogo, dove si è sposata nel 24 marzo 1946 settembre del 1951 con Giovanni Nicoli. Da piccola frequentò la scuola elementare comunale, dove le fu impartita un’educazione improntata al mito di Mussolini e del Fascismo. Partecipò spesso alle adunate civiche, così frequenti all’epoca, talora so - stenendo il labaro delle Giovani Italiane. Quando nel 1946 fu chiamata alle urne, provò anzitutto un senso di smarrimento. Fino ad allora, infatti, a causa della propaganda del regime, era convinta che il Fascismo fosse sempre esistito, e che tutte le nazioni fossero governate da un Duce . tatura , la lasciò sorpresa. Votò per la Repubblica , La scoperta che potevano esistere altre forme di anche come risposta alle molte sofferenze che la politica, che più partiti avessero il diritto di farsi sua famiglia dovette patire nei lunghissimi anni sentire, che tanti altri Stati avevano la democrazia della guerra: due fratelli al fronte, la paura dei mentre quella italiana era stata una forma di dit - bombardamenti ed il razionamento del cibo.

Il Commento Non è questione di voto, è questione di Donne

modo che ci restino. Monia Cimichella di Perché l’istruzione fa la differenza. Lo è nel Non ne farei una questione di voto. Ne farei una questio - mondo oltre casa no - ne di Donne. Non ne farei nemmeno una questione di stra, ma lo è anche anniversario. Ne farei una questione di futuro. Il passa - nelle nostre case dove to che ha visto le donne senza voto è relativamente vici - ancora le figlie femmi - no. Settantun anni fa, le donne non avevano diritto al vo - ne non vengono spinte to. Non decidevano, non esprimevano consenso politico. verso le facoltà scien - Avevamo potuto vincere il Nobel con Grazia Deledda , tifiche perché da sem - ma votare no. Quando le donne si apprestarono alle ur - pre terreno maschile. ne, Anna Garofalo, allora giornalista, disse: “stringiamo il Lo è nel quotidiano perché spingiamo le ragazze ad es - biglietto per votare come un biglietto d’amore”. E oggi? sere belle, a trovare marito, perché raccontiamo loro che E’ ancora amore quello che lega le donne al voto? Cosa senza figli non sono nessuno. Lo fanno le madri, lo fan - è cambiato con il voto? O meglio: davvero il voto ha re - no le nonne. Lo si fa. Ancora e ancora. Invece da nume - so le donne così visibili? Oggi ci sembra scontato. Oggi rosi studi emerge che nelle società dove le donne posso - le nostre battaglie sono sulle quote rosa (incredibile do - no dire la loro dal punto di vista economico e di governo, ver battagliare per essere ugualmente rappresentate in la stabilità sociale è meno in pericolo. Gran parte del Parlamento o nei luoghi di potere), sono sull’eguale retri - lavoro spetta ancora una volta alle donne: crescere figli buzione nei posti di lavoro, oggi siamo fortunate. Qui ed maschi rispettosi del mondo femminile, dove le parole ora, più o meno, lo siamo. Ma sulla pelle delle donne si abbiano un senso e vengano corrette ogni volta che ab - giocano ancora molte partite in parecchi posti del mon - biano connotazioni sessiste, senza sorrisetti di compiaci - do . Non è un caso che le campagne elettorali di due mento ( “è un maschio e si sa sono fatti così” ), spetta al - first lady come Michelle Obama ed Hillary Clinton metta - le donne non comportarsi da maschi quando sono nelle no tra le priorità i diritti delle donne facendosi dei nemi - stanze dei bottoni, spetta ancora una volta alle donne ci. Partendo dall’istruzione, che è ancora per molte di crescere le donne. E poi portarle al voto. Che sia politico noi un diritto negato. Ci sono nel mondo 62 milioni di o meno. Perché il voto, senza un cervello evoluto rimane donne che non vanno a scuola . La campagna “ 62 mil - un esercizio sterile. Un avvenimento. Il voto, a casa mia, liongirls “ mira a trovarle, a portarle a scuola e a fare in è tutti i giorni. 20 L’INTERVISTA L’Assessore Elena Catalano: “Non bisogna fermarsi a festeggiare un anniversario di settant’anni fa. Le donne possono dare molto”

di Mario Salvetti sazioni che mi porto addosso come i do - cumenti e il portafoglio: diploma, scudet - Le donne to del Verona, il primo voto come elettri - al voto a Sona Sul tema del primo voto alle donne di Sona del ce. Mi sono trovata in una cabina di le - 1946 e, in generale, sulla grande questione del - gno con in mano la matita e la scheda e 24 marzo 1946 la partecipazione delle donne alla vita politica, improvvisamente ti senti ‘grande’, impor - siamo andati a sentire il neo Assessore del Co - tante, cittadino. Non c'era un'idea pro - mune di Sona Elena Catalano. prio sicura. Nella mia famiglia inoltre non esiste - Nata a Bussolengo nel 1967, coniugata con va confronto su questo piano. E molti amici, una figlia, residente prima a Villafranca e poi a compagni di scuola erano catturati da altro. An - L’Assessore Palazzolo, è cittadina zi tutte le ragioni che mi Catalano (con del Comune di Sona da avevano condotto a tale la camicia ormai 10 anni. Conse - “Per noi donne gli esami sembrano idea mi sembravano da veramente non finire mai. Ma bianca) con le guita la maturità classi - rivedere perché non ab - Consigliere Ca - ca si è iscritta all'univer - bastanza ragionate o co - questa non è certo una cosa stioni, Aldeghe - sità di Bologna, facoltà scienziose. Temevo qua - che ci spaventa” ri, Bernardi, di Giurisprudenza. Im - si di perdere il diritto al pegnata da sempre nel - voto! Allo smarrimento è Bonetti e Gam - la scuola, nel sociale e nelle associazioni, “Ho seguita la consapevolezza, per fortuna. E l'idea bini. In Ammi - intrapreso il percorso della politica – ci spiega - è tornata rassicurandomi, accompagnando il nistrazione so - all'inizio senza conoscere veramente l'effettivo mio gesto, che ancor oggi, ha una conseguenza no presenti al - impegno che richiedeva, solo per il piacere dello diretta”. tre due donne: stare assieme al gruppo con cui ancora condivi - Ma cosa significa oggi per una donna fare at - l’Assessore Dal do, talvolta, anche il mio tempo libero. Esperien - tività politica sul territorio? “Non so come fos - Forno e la Con - za impegnativa di donna e di madre, ma occa - se fare politica per una donna nel passato. Chi sigliera Steva - lo racconta la definisce diversa perchè diversi sione di crescita e di confronto con me stessa”. noni. Assessore, che ricordo ha della prima volta erano i problemi. Non ho confronti. Posso dire che è andata a votare? “L'anno della mia mag - cosa è oggi per me e le altre donne della mia giore età, il 1985, è stato un anno ricco di sen - ‘squadra’: è il coraggio di sedere in Consiglio Le donne Comunale in sei. Non ci sono pre - cabili, disponibilità di cedenti a Sona in tale senso. Si - tempo, obiettivi rag - al voto a Sona gnifica, semplicemente, che molti giungibili. Caratteristi - 24 marzo 1946 cittadini di Sona hanno creduto in che e qualità che pre - noi donne. So per certo che nella scindono dal genere, ‘mia politica’ aiuta la passione ma che la sensibilità per il territorio, un attento ascolto, di donna supporta”. risposte chiare e semplici, idee e soluzioni prati - E' ancora difficile per una donna essere ri - conosciuta in certi ambiti da sempre ri - La Nostra Storia servati soprattutto agli uomini? “Sicura - mente lo scorrere del Guglielmi Primetta, nel 1960 prima tempo ha modificato in meglio molte cose. Le ‘suffraggette’ si sono battute per Consigliera comunale a Sona l'emancipazione femminile e ci hanno dato una grossa mano. Abbiamo dimostrato che le donne Le donne in Italia ottennero di possono spazzare via le tante paure di chi teme poter votare, e di essere elette che sia rischioso credere in noi. Basti pensare a nel 1946 ma si dovette però at - Rita Levi Montalcini, Eleanor Roosvelt, Janet L. tendere il 1960 per avere a So - Yallen. Il tempo delle donne è sempre stato un na un Consigliere comunale enigma per gli uomini. E gli esami qualche volta donna, Guglielmi Prima, cono - sembrano non finire mai. Dobbiamo spesso arri - sciuta da tutti come Primetta, vare all'obiettivo spendendo maggiori energie, deceduta nel luglio del 2014. conciliare con la famiglia, lottare per evitare Era nata nel 1927 , si era diplo - disparità salariali. I numeri non garantiscono la mata maestra elementare nel parità però... Non voglio pensare che l'essere 1945 ed iniziò ad insegnare uomo o l'essere donna siano il lasciapassare nelle scuole serali locali per per la consapevolezza democratica. Credo sem - adulti nel dopoguerra e quindi pre ai risultati sul campo e alla correttezza del - in quella pubblica, a San Rocco le azioni”. Secondo lei quello della donna "che di San Giorgio e poi a Luga - può dare qualcosa di più alla politica" è una fra - gnano . Dopo varie esperienze nel campo del se solo retorica o ha un significato reale? “Per volontariato sociale, venne chiamata dal Par - una donna, oggi come ieri, fare politica, essere tito della Democrazia Cristiana a rappresen - parte attiva, non è solo spegnere settanta can - tare la frazione di Lugagnano nella Commis - deline per l'anniversario del diritto di voto. E' in - sione E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza) e vece dare l'impulso, mettere in campo azioni quindi, proposta ed eletta, Consigliere comu - volte ad accompagnare i profondi cambiamenti nale per il quinquennio amministrativo culturali, di stile di vita che hanno attraversato 1960-1965. Essendo la prima donna a rico - società e famiglia. Le donne hanno il dono di prire quella carica, la sua presenza in Consi - cogliere per loro natura ‘le sfumature’ e la capa - glio comunale fu un evento epocale , in cità di trasformarle in operato. Anche questo po - quanto analoghe proposte al femminile, ma - trebbe rendere la politica migliore”. turate nelle altre frazioni, erano state più vol - Cosa le piace e cosa non le piace della politi - te respinte dai politici locali perché ritenute inopportune. Venne ca? “Nella politica è un po' come essere in una inserita nella lista elettorale di Lugagnano perché si stava deci - galleria d'arte ad osservare un quadro d'autore; dendo di costruire la nuova scuola elementare nella frazione, ed io guardo prima con gli occhi di cittadino e di che ormai necessitava di 11 sezioni e che era “sparpagliata” in amministratore poi. Noto i colori cupi che sono tre diversi siti del paese. La presenza di un’insegnante fu ritenu - le pennellate del cittadino sfiduciato nel sistema ta molto utile in quegli anni anche tenendo conto che stava dive - e nel futuro incerto e difficile. Sempre pronto al - nendo obbligatoria per tutti la frequenza alla scuola media ed il le richieste, alla ricerca di quotidiane soluzioni, Comune stava prendendone atto. Durante un’intervista conces - stanco di essere incline alla collaborazione. sa al nostro giornale ci parlò delle sue prime esperienze pubbli - Dall'altro mi colpiscono i colori accesi di quanti che. Ci ricordò dell’imbarazzo iniziale nell’essersi trovata in un come me amministrano e dovrebbero impegnar - consesso istituzionale fra tutti uomini. L’accolsero peraltro, Sin - si con coscienza e buon senso a progettare il daco Carlo Scattolini in testa, con molta simpatia. Al termine benessere della comunità, districandosi fra re - del mandato non si ripresentò al voto - ci fu il matrimonio e mol - gole, autorizzazioni, permessi, tempi biblici. La to presto un figlio - ma coltivò sempre un interesse profondo verità è che io apprezzo i colori tenui di questa per la vita civica e le tradizioni paesane. Sempre molto socie - complessa e articolata tavolozza. I migliori dipin - vole, pur molto riservata al punto di rifuggire l’esposizione pub - ti, a mio giudizio, sono quelli che rappresentano blica, lasciò un ricordo indimenticabile della sua presenza nella la politica del ‘fare’ che incontra la condivisione comunità civica sonese. Nelle foto Primetta con il marito Bruno e l'approvazione, anche se non sempre totale, e in uno scatto di pochi anni fa. della gente capace di scegliere quale direzione Renato Salvetti prendere”. Il Commento Le donne nella letteratura italiana: una faticosa salita

uomini e donne insieme. […] [Il femminismo] parte in - vece dal presupposto che le di Chiara Giacomi donne, benché umiliate, sia - [email protected] no migliori degli uomini. Le donne non sono in realtà né migliori né peggiori degli In Italia oggi le donne intraprendono di frequente professioni uomini. Qualitativamente, nel campo del giornalismo e dominano in quello dell’inse - sono uguali.” Sembra ovvio gnamento, dall’Infanzia alla Secondaria, mentre sono meno e del tutto logico ritenere presenti ai vertici delle università; inoltre, rappresentano la uomini e donne uguali, ma categoria più vasta dei lettori moderni. Tuttavia, se esiste nella realtà di tutti i giorni la un numero elevatissimo di donne lettrici, non si può dire che verità è un’altra . Molte au - lo sia altrettanto quello delle donne scrittrici. Benchè le pa - trici come la Ginzubrg erano gine più belle della poesia italiana siano state ispirate dal fa - consapevoli che i loro scritti non erano considerati allo stes - scino del gentil sesso, il terreno letterario nazionale è stato so livello di quelli prodotti da uomini, che risultavano mag - ampiamente dominato da nomi maschili. Per tantissimo giormente apprezzati e vendevano di più. Molte scrittrici cer - tempo le autrici non solo sono state in inferiorità numerica, carono allora di essere meno sentimentali, perché le loro ma la loro voce è stata fatta passare sotto silenzio. Tuttavia, opere potessero essere stimate tanto quanto quelle dei loro dalla fine dell’Ottocento in particolare, di penne femminili colleghi maschi. Elsa Morante (1912-1985, nella foto), con - che hanno denunciando la condizione di subordinazione al siderata una delle più grandi romanziere del Novecento con maschio ce ne sono state e risultano significative soprattutto capolavori come “L’isola di Arturo”, “Menzogna e sortilegio” perché costituiscono per la società del tempo un modello e “La storia”, indagò soprattutto il ruolo della maternità nella forte di lotta per l’emancipazione. Tra le prime esponenti in vita di una donna. Altra autrice significativa è Dacia Maraini Italia di una letteratura femminista c’è Sibilla Aleramo (1936), che ci ha lasciato figure femminili indimenticabili nei (1856–1960), conosciuta soprattutto per “Una donna” e suoi romanzi più famosi, come “L’età del malessere” o “La “Un amore insolito” . Il suo impegno si concretizzò nella par - lunga vita di Marianna Ucrìa”. Quando le venne chiesto che tecipazione a manifestazioni per il diritto di voto e per la lot - ruolo pensasse avessero avuto le donne nella letteratura, af - ta contro la prostituzione. Cercò anche di svincolare la don - fermò che “per lungo tempo le scrittrici hanno rifiutato di na dal ruolo tradizionale di madre e moglie e dal suo sentirsi parlare di scrittura femminile perché con questa definizione in colpa se rifiutava il matrimonio e la maternità. Matilde si indicava la scrittura della sentimentalità, una letteratura Serao (1856-1927), prima donna in Italia ad aver fondato consolatoria e quindi mancante di energia e profondità. In un quotidiano, fu autrice di novelle e romanzi in cui descrive - realtà non esiste uno stile femminile, esiste semmai un pun - va il problema dell’identità femminile, il rapporto con il mon - to di vista, una soggettività storica (che non ha niente a che do del lavoro e il ruolo della madre. Pur raccontando così be - fare con la biologia) della donna e quindi della donna che ne l’animo femminile, rifiutò l’etichetta di “femminista”. Alcu - scrive”. Ha sostenuto in un’intervista che il momento più dif - ne donne, come lei, divennero personalità di spicco ed ot - ficile arriva per una donna quando entra nel mondo del lavo - tennero anche riconoscimenti importanti, addirittura il No - ro e si costruisce una famiglia. Doveva saperlo bene anche bel, come accadde nel caso di Grazia Deledda (1871- Oriana Fallaci (1929-2006), che lottò per affermarsi nel 1936), la cui produzione dedicata alla Sardegna contiene mondo del giornalismo italiano, superando pregiudizi e dive - una riflessione sull’identità femminile all’interno di quella le - nendo la prima donna italiana inviata di guerra. I suoi repor - gata al mondo degli oppressi. Dopo questa prima generazio - tage la resero famosa in tutto il mondo. Sulla condizione ne di scrittrici, si affacciano sulla scena letteraria italiana fi - femminile si è espressa senza mezzi termini in romanzi co - gure come Natalia Ginzburg ed Elsa Morante . La Ginzburg me “Penelope alla guerra”, “Lettera ad un bambino mai na - (1916-1991) ne “La condizione femminile” scriveva: “Condi - to” e “Il sesso inutile” . Infine, dopo giornaliste, romanziere e vido […] tutto quello che chiedono i movimenti femminili. saggiste, non si può non ricordare Alda Merini (1931-2009) Condivido tutte o quasi tutte le loro richieste pratiche. Non la “piccola ape furibonda” dei Navigli, profonda conoscitrice amo il femminismo come atteggiamento dello spirito… pen - dell’animo femminile, che attraverso le sue poesie fa emer - so che tutte le lotte sociali debbano essere combattute da gere inquieto, libero, anticonformista, irriverente.

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Lugagnano (Verona) - Via Cao Prà 39 Tel. 338 2393748 23 Due mesi di notizie da www.ilbacodaseta.org prelevandolo da una tanica. La ketamina è un far - Riportiamo alcune delle più di 100 notizie che abbia - maco principalmente utilizzato come anestetico dis - mo pubblicato sul nostro sito negli ultimi due mesi. An - sociativo (per uso sia umano che veterinario) e più che in questi due mesi abbiamo registrato più di due - recentemente a livello sperimentale contro il distur - mila accessi al giorno da parte dei nostri lettori. Conti - bo bipolare e l’alcolismo. Assunto a piccole doti as - nuate a visitarci. sume le caratteristiche di un potente psicodelico. Davanti al giudice i due hanno patteggiato: il sonese è stato quindi condannato a quattro anni e sei mesi Auto rubata fermata grazie al nuovo misuratore di velocità di carcere, mentre il secondo uomo ha ottenuto una della Regionale 11 condanna a tre anni e otto mesi. 2 marzo 2016 Domenica scorsa, nel pomeriggio, due agenti della Polizia Loca - Lugagnano: oggi i funerali di Michele Toffali. Vedo - le di Sona, grazie alla segnalazione della nuova postazione di vo da due anni, lascia una bambina misuratore di velocità sulla Strada Regionale 11, sono riusciti 9 marzo 2016 ad individuare, inseguire e fermare un’autovettura, una Toyota Il dramma si è consumato nella primissima mattina Yaris, segnalata dal lettore targhe come rubata e priva di assi - domenica scorsa davanti ai cancelli dell’area Perlini, curazione. L’automobile era già sotto osservazione della Polizia a Gambellara, nel Vicentino. Michele Toffali, 42 an - a seguito dei frequenti passaggi registrati nei giorni precedenti ni, era appena arrivato per svolgere il suo servizio di e per alcuni movimenti sospetti. Dopo un breve inseguimento, il sicurezza e vigilanza antincendio in occasione del - fermo della Yaris è avvenuto nel territorio del Comune di Castel - l’assemblea della Banca Popolare di Vicenza quan - nuovo del Garda, nella Piazza Principale. Per questo motivo gli do un fortissimo dolore al torace l’ha portato a chie - agenti della Polizia Locale di Sona hanno chiesto l’ausilio del dere aiuto. I soccorsi, attivati immediatamente da servizio Radiomobile dei Carabinieri della stazione di Peschiera un collega di Michele, sono stati velocissimi ma pur - del Garda, che hanno provveduto al fermo del conducente. troppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare già nel L’uomo alla guida è risultato avere gravi precedenti. tragitto in ambulanza verso l’ospedale di San Boni - facio. L’infarto l’ha stroncato nonostante le cure Un sonese condannato per 18 chili di ketamina prontamente prestate. La notizia ha travolto i colle - 7 marzo 2016 ghi di Toffali, ben consapevoli del dramma che già Dopo cinque mesi dalla data del loro arresto, sono comparsi aveva colpito l’uomo che un paio di anni fa era rima - negli scorsi giorni davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare sto vedovo, con una bambina piccola. Bambina che un quarantunenne residente a Sona e un quarantenne di Du - ora ha perso anche il padre e alla quale rimane or - razzo. Lo scorso 11 settembre i due erano stati notati da una mai solo la nonna paterna. Nella frazione sono gran - pattuglia di Carabinieri in un’area di servizio della tangenziale. I di il dolore, il lutto e l’incredulità per quanto accadu - militari avvicinatisi avevano scoperto gli uomini mentre stavano to. Molti i ricordi degli amici che sono apparsi anche travasando 18 chili di ketamina in alcune bottiglie di plastica, sui social.

Lugagnano: restano in carcere due stranieri autori L’Elzeviro di un furto con scasso 13 marzo 2016 Dopo l’udienza davanti al Giudice Marzio Guidorizzi Veneto - Europa resteranno in carcere i due stranieri, un 36enne del Marocco e un 27enne tunisino, che qualche sera fa hanno sfondato il finestrino di un’Audi A4 parcheg - giata sotto un condominio di Lugagnano. Dopo aver forzato l’auto i due hanno rubato una borsa, che conteneva anche un pc portatile, e un cellulare. I due stranieri poco dopo il furto sono stati fermati dai Carabinieri che hanno riscontrato nella loro auto la presenza della refurtiva e anche di una carta car - burante intestata a un’altra persona. I fermati han - Ha scritto John Nash , la mente brillante del film A beatiful mind no parecchi precedenti e per questo motivo il Giudi - e il teorico dei giochi non cooperativi: "Ottenere il meglio non è ce ha ritenuto che, se rimessi in libertà, avrebbero impossibile, ma richiede cooperazione. Agendo invece indipen - potuto compiere altri furti. Pertanto la decisione è dentemente gli uni dagli altri, i giocatori non possono far di me - stata quella del carcere fino al processo che si terrà glio che evitare il peggio." La similitudine con a metà giugno. l'attuale situazione degli Stati europe i è evidente. Riccardo, undicesimo su trentamila alle Olimpiadi Marco Spazzini di Italiano [email protected] 23 marzo 2016 presente su Qualche giorno fa avevamo parlato di Riccardo Tosi, studente residente a San Giorgio in Salici, il quale Solidarietà Studenti delle superiori un giorno al lavoro per solidarietà. Anche a Sona

Il 15 e 16 aprile scorsi circa duecento studenti del liceo Medi di Villafranca e del liceo Maffei di Verona si sono improvvisati lavo - ratori presso un negozio, una ditta, una associazione. Non è stato facile venire “assunti” dai vari datori di lavoro sparsi per tutta la provincia ma, una volta riusciti nell’impresa, è stato possibile “sporcarsi le mani” e con il frutto del proprio lavoro finanziare un progetto di solidarietà internazionale. Il compenso (offerta libera) per un’intera giornata di attività volontaria come cameriere presso un bar, come giardiniere o co - ha partecipato alla finale delle Olimpiadi di Italiano, me, per esempio, impiegato tenutasi a Roma tra il 17 e 19 marzo. La competizio - in uno studio è finito non nel - ne è organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’U - Coinvolte la Trattoria le tasche dei jeans dei liceali niversità e della Ricerca già da alcuni anni, allo sco - Belvedere di San Giorgio in questione ma nelle mani po di rafforzare nelle scuole lo studio dell’italiano e della Ong “Pro - e El Bareto di Sona sollecitare gli studenti a migliorare la padronanza gettoMondo della propria lingua. Alle finali hanno partecipato 84 Mlal” , che ha de - studenti provenienti dagli istituti superiori di tutta voluto la somma Italia e dalle scuole di italiano all’estero. Per accede - raccolta a tre pro - re alla prova conclusiva era necessario superare tre getti di coopera - fasi di selezione (istituto, regionale e nazionale). Per zione nazionale quanto riguarda la categoria “Senior”, cioè il Trien - ed internaziona - nio, si sono iscritti in partenza più di 30.000 studen - le. Quest’anno il ti di tutta Italia ma sono arrivati a Roma per disputa - ricavato delle re la finale solo in 84. Riccardo (nella foto sopra), giornate di volon - che frequenta il quarto anno del classico presso il tariato degli studenti è destinato prevalentemente (circa il 90%) a Liceo Medi di Villafranca, si è piazzato addirittura “Nuove energie ad Haiti”, un progetto per favorire l’accesso alle all’11° posto, conseguendo un risultato davvero di fonti di energia alternative, ecocompatibili e sostenibili per gli usi tutto rispetto. Congratulazioni! domestici della popolazione rurale haitiana. Il ricavato rimanente cooperativa di giovani siciliani “Rita E’ morto Attilio Braga di Lugagnano. Fu un Consi - sarà destinato a sostenere la Atria” gliere Comunale generoso ed impegnato per la riqualificazione dei terreni confiscati alla mafia. Anche le aziende commerciali di Sona nel 2015 ma anche nel 29 marzo 2016 2016 si sono distinte per essersi messe a disposizione del Proget - Il 26 marzo è scomparso Attilio Braga, residente a to Social Day. Alcuni studenti hanno potuto infatti prestare la pro - Lugagnano dove si era trasferito nel 1973. Era stato pria opera di volontariato presso la Trattoria Belvedere di San Giorgio eletto Consigliere comunale nelle liste del PCI, quale in Salici e presso El Bareto di Sona. indipendente, per due mandati amministrativi con i Il Social Day, realtà nata in Svezia e molto conosciuta fuori dall’Ita - Sindaci Renato Salvetti e Giorgio Gatto tra il 1975 lia ma che nel nostro Paese sta diffondendosi solo di recente, vuo - ed il 1985. Il suo interesse per la politica era nato le essere infatti non solo una semplice raccolta fondi ma un ponte nel periodo del ’68 studentesco che lo aveva porta - di solidarietà che parte dalla scuola, attraverso le nuove genera - to, come lui ci disse in un’intervista rilasciata al Ba - zioni, ed arriva a coinvolgere tutta la cittadinanza. Si tratta di co nel 2006, a privilegiare posizioni di contestazione un’occasione unica di crescita della partecipazione attiva di tutta “dura” al sistema ed a cercare anche nella vita civi - la comunità, al cui centro stanno i giovani, i quali possono aiutare ca un confronto con i singoli, piuttosto che con le qualcuno lontano e che non conoscono secondo lo spirito Istituzioni ed un lavoro di servizio alla comunità at - dell’ “agire localmente, pensare globalmente”. traverso un’attività capillare di base. Ci ricordò, a po - Chiara Giacomi steriori rispetto al periodo dell’impegno diretto in qualità di amministratore, delle difficoltà incontrate essendo solamente uno dei due rappresentanti del PCI. La modesta rappresentanza del Partito in Con - siglio lo impegnò su molti fronti in un periodo duran - te il quale vi era “molta carne sul fuoco”, come lui ci ricordò nell’intervista, dal Piano Regolatore, alle mol - te infrastrutture messe in cantiere, con molto lavoro di commissione, assemblee pubbliche e ripetute ri - unioni di Consiglio. Oltre a svolgere l’attività propria di Consigliere si impegnò anche su problemi concre - ti, come una Scuola serale di recupero della V ele - 25 mentare. Avendo lavorato per anni con lui sui ban - chi consiliari ci fa piacere ricordarlo come si propo - Due mesi di notizie da www.ilbacodaseta.org neva, dentro e fuori dalle sedi istituzionali, generoso scritto più volte, senza che purtroppo il fenomeno si nel manifestare senza riserve giudizi e pareri favore - arrestasse in alcuna maniera. Furti che infatti torna - voli o contrari. I rapporti personali, con chi si trovò no a ripetersi in queste settimane. A testimoniarlo è ad operare con lui, furono sempre improntati a leal - di questi giorni il cartello nella foto, scritto e appeso tà e sincera amicizia. L’amicizia perdurò anche negli al cancello di ingresso principale del cimitero di Lu - anni successivi al termine dell’attività amministrati - gagnano da persone esasperate dagli ennesimi furti va. Ai famigliari le più sentite condoglianze. subiti dalle tombe dei propri cari. “Cari ladri di fiori – riporta amaramente il cartello – noi derubati vi au - Qui sotto il car - Lugagnano: ancora furti al cimitero. E appare un guriamo a modo nostro buona Pasqua. C’è chi ruba tello apparso cartello: “Buona Pasqua ai ladri” nelle case, c’è chi ruba al cimitero. Vergogna”. sul cancello del 29 marzo 2016 cimitero di Lu - Si ripete in questi giorni il triste e sconcertante feno - Lugagnano: scomparso Egisto Gabos, esempio di gagnano. meno dei piccoli furti presso il cimitero di Lugagna - volontariato con il sorriso no. Non si tratta, purtroppo, di un fenomeno nuovo. 1 aprile 2016 Nella foto in Periodicamente capita che ci siano tombe “visitate” E’ venuto a mancare il 29 marzo Egisto Gabos, mol - basso Egisto da persone incivili e senza alcun rispetto che si ap - to conosciuto a Lugagnano per avere vissuto sem - Gabos. propriano dei fiori oppure addirittura dei piccoli og - pre nella frazione, componente di una delle “vecchie getti che parenti ed amici lasciano in ricordo di un famiglie” che avevano visto il paese crescere veloce - proprio defunto. Negli anni ne abbiamo parlato e mente in pochi anni in abitanti, ma anche in attività economiche e soprattutto in iniziative sociali di vo - lontariato. Era nato nel 1938, era sposato con due figli ed aveva un forte legame con la Comunità sone - se. Per questo motivo ed avendo un carattere cor - diale e socievole, quando gli impegni lavorativi ces - sarono, decise di dedicarsi, come lui usava dire, “a dare una mano a chi era più debole”. Nel 2004, as - sieme a dieci concittadini di Lugagnano, cinque di Palazzolo ed uno di S. Giorgio in Salici, in accordo e con il coordinamento dell’Amministrazione comuna - le, ottenne la registrazione presso l’albo regionale dell’Associazione onlus A.MI.CO. Il nome aveva una doppia valenza: senza puntini indicava il desiderio di vicinanza ai destinatari del’impegno e come acroni - mo, Associazione Miglioramento Continuo, mostrava il desiderio di offrire un servizio sempre più efficien - te. L’idea del servizio era nata quando comprese che il Comune non era in grado di fare fronte ad analoghe troppo frequenti richieste provenienti dal territorio. Un’iniziativa di sussidiarietà quindi, per un Tradizioni servizio prezioso e lodevole. Ad oggi il gruppo conta diciassette persone ed è dedito al trasporto anziani e disabili residenti. Fondamentale è l’opera che an - I proverbi dei nostri veci che oggi l’Associazione A.MI.CO. presta a supporto dei servizi sociali del Comune, che spesso si trovano La roba ad operare in gran - di ristrettezze di Mi te la digo. Ci va en miseria perde l’amigo. fondi a causa delle No se pol averghe la bote piena e la dona embriaga. Usèi, pessi e schei quan che i passa ciapèi. sempre più forti li - L’è fato de oro del Giappone ch’en Italia se mitazioni di spesa. ciama otone. Un’opera a cui Egi - La roba robà la va en mona. sto ha preso parte Un scheo risparmià l’è un scheo gua - fino a pochi mesi dagnà. fa, fino a quando Tanto l’è ladro ci roba che ci ghe ten el ha potuto. Ricorda - saco. re Egisto Gabos Tuto l’è al vento, manco l’oro e l’argento. vuol dire ricono - Bisogna contentarse de quel che ghè. scere il valore so - Parchè l’amicissia se mantegna na sporta ciale del volonta - 26 che vàga e una che vegna. riato, all’interno del quale egli è stato un meritevole ed apprezzato esponente per molti anni. Ai famigliari le più sentite condoglianze. Ambiente

San Giorgio: ripetuti atti di vandalismo alla Baita degli Alpini tra sabato e martedì San Giorgio: cittadini, Alpini, Cacciatori 6 aprile 2016 Nella notte di sabato scorso 2 aprile e nella notte e Comune puliscono il paese. tra lunedì e martedì la Baita degli Alpini di San Gior - La vergogna dei rifiuti abbandonati gio in Salici è stata incredibilmente oggetto di alcuni odiosi atti di vandalismo. Ignoti sia sabato che la Si è tenuta sabato 16 aprile nella i Consiglieri comunali Bonetti e scorsa notte hanno deturpato la bella Baita posta in frazione di San Giorgio in Salici Bellotti . Presente anche il Consi - via Tiziano 52 con degli sfregi inqualificabili. Scritte una nuova edizione della Giorna - gliere comunale di minoranza – e segni sono apparsi sia direttamente sulle pareti ta Ecologica. L’iniziativa, promos - di San Giorgio – Maurizio Molet - esterne della Baita che sulle giostrine presenti nel - sa dall’ Assessorato all’Ecologia ta. l’adiacente parchetto. Scritte realizzate con bombo - del Comune di Sona , ha visto i La pulizia ha permesso di rimuo - lette di colore spray. Sul luogo degli imbrattamenti tanti volontari darsi da fare per la vere parecchi rifiuti (anche se for - anche resti di bottiglie di alcolici. La Baita del Grup - pulizia di alcuni fossi della frazio - se qualcosa meno dell’ultima po Alpini costituisce da molti anni un importante ne, in collaborazione con giornata ecologica). Alcune zone punto di ritrovo per la comunità di San Giorgio, ed è l’Associazione Cacciatori ed il si presentavano in condizioni ve - proprio in questa sede che si tengono tante delle ini - Gruppo Alpini di San Giorgio. ramente vergognose . Tanti ad ziative culturali, associative e di solidarietà che ve - Sessanta le persone che hanno esempio i copertoni abbandonati, dono impegnati sia gli Alpini che altre associazioni partecipato a questo bel pomerig - segno di incuria e inciviltà in - del territorio. Un luogo quindi amato e rispettato da gio di servizio per la comunità, comprensibili. tutti. O almeno da quasi tutti, visto quanto accaduto dei quali la metà erano bambini. Al termine un piccolo spuntino nelle scorse notti. Ora spetta ai volontari del Gruppo Per il Comune presenti il Sindaco per tutti i partecipanti, grandi e Alpini di San Giorgio sistemare e pulire quanto van - Mazzi, il Vicesindaco Caltagiro - piccoli, presso l’Azienda Agricola dalizzato, sperando che questi episodi non abbiano ne, l’Assessore Dalla Valentina e Roviaro. a ripetersi. Su chi possa essere stato a compiere quegli sfregi si sa poco, anche se si ipotizza che po - trebbero essere stati gli stessi che qualche tempo fa avevano causato alcuni danni presso il circolo NOI della frazione. Dei due odiosi e stupidi atti di vanda - lismo sono stati avvisati sia i Carabinieri di Somma - campagna che la Polizia Locale di Sona, che hanno già effettuato dei sopralluoghi.

Il Comune va alla guerra contro zanzare e topi a Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona 27 aprile 2016 Il Comune di Sona dichiara guerra a zanzare e topi e mette in campo un’opera di disinfestazione e pre - venzione che andrà ad interessare tutti quattro i paesi: Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio e Sona. Partiamo dalle fastidiosissime zanzare. Inizia oggi una serie di sette interventi antilarvali su circa tremi - la caditoie, che proseguirà fino ad ottobre. Verranno bonificate tutte le strade del Comune che presenta - no caditoie. Gli interventi verranno eseguiti dalla Ratticida Veneta, una ditta specializzata in questo ti - po di bonifiche. Durante la giornata gli operatori del - la ditta collocheranno nei tombini pastiglie o un’ap - posita soluzione liquida che impediranno, o argine - ranno, il proliferare delle larve. Per evitare fraintendi - menti, come già successo, gli operatori saranno identificabili da un tesserino di riconoscimento e si sposteranno per i paesi a piedi, con scooter o con un automezzo. Sono previsti nel tempo anche alcuni interventi nelle aree verdi comunali. “Sempre per il problema zanzare – ha spiegato il Sindaco Mazzi – il Comune metterà in atto a maggio altre iniziative sia informative, attraverso la distribuzione di un pie - ghevole con alcune semplici regole per la prevenzio - ne, sia operative, con la distribuzione gratuita di kit per la bonifica nelle aree verdi private”. Per quanto riguarda i topi, un problema meno evidente e diffuso Internet ma comunque presente, la ditta incaricata effettue - rà un costante monitoraggio di 67 postazioni rat-box Le dieci notizie più lette sul dislocate sul territorio comunale. Lugagnano: forse una bambina avvicinata da uno nostro sito www.ilbacodaseta.org sconosciuto. E la scuola scrive: “state attenti” 29 aprile 2016 Sono giorni di preoccupazione questi per le scuole Di seguito la classifica delle dieci notizie più lette negli ultimi due di Lugagnano. Ieri una bambina di quinta elementa - mesi sul nostro sito internet www.ilbacodaseta.org e sulle nostre re ha raccontato di essere stata avvicinata fuori da pagine facebook e twitter . Continuate a seguirci. scuola da uno sconosciuto che avrebbe tentato di 1) Legittima difesa e possibilità di difendersi in casa. A Sona si farla salire in macchina. Arrivata a scuola ha riferito raccolgono le firme . Letto 10.556 volte. tutto alle maestre che hanno allertato immediata - 2) Lugagnano: forse una bambina avvicinata da uno sconosciuto. mente la Dirigente Scolastica. Risultato? Oggi la scuola ha emanato tramite il proprio sito internet un E la scuola scrive: “state attenti”. Letto 9.787 volte. comunicato siglato come urgente, nel quale si avvi - 3) Il VIDEO. Forte Lugagnano in una spettacolare sano i genitori di prestare prudenza. “Gentili genitori riprese aerea . Letto 9.595 volte. – scrive la Dirigente Cattaneo nella circolare – oggi 4) Lugagnano: annullata la sfilata di carnevale si è diffusa la notizia che sconosciuti avrebbero avvi - causa il maltempo. Letto 9.563 volte. cinato una nostra alunna nel tragitto casa-scuola. Sembra che questo accasa soprattutto se il bambi - 5) Piedibus contro tutti. Una sfida persa con no/ragazzo si trova isolato e in ritardo sull’orario di l’inciviltà. Letto 8.931 volte. entrata a scuola”. “Da parte nostra – prosegue la 6) Auto rubata fermata grazie al nuovo misuratore di velocità del - Dirigente – sono state avvisate le Autorità compe - la Statale 11. Letto 8.558 volte. tenti (Carabinieri e Amministrazione Comunale). A li - 7) La Google Car sta fotografando Lugagnano per Street View. vello di classe i Docenti sono stati sollecitati a parla - Letto 8.318 volte. re ai bambini e ai ragazzi, senza creare allarmismi, ma facendo loro capire l’importanza di essere vigili 8) E’ morto Attilio Braga. Fu un Consigliere Comunale generoso e a tenere comportamenti consoni alle situazioni, ri - ed impegnato. Letto 7.859 volte. cordando che possono rapidamente entrare nei ne - 9) Lugagnano: se n’è andato Giovanni “Gao” Perina . Letto 7.597 gozi che hanno aderito al progetto ‘luogo sicuro per i volte. bambini’ e che hanno esposto sulla vetrina del ne - 10) Riccardo da San Giorgio, che oggi disputa le Olimpiadi gozio l’adesivo di riferimento. Questi offriranno pro - tezione e servizio di collegamento”. In realtà sem - dell’Italiano a Roma . Letto 7.105 volte. brerebbe che i primi accertamenti compiuti non ab - biamo per ora fortunatamente trovato riscontri su quanto accaduto. I Carabinieri di Sommacampagna Pubblicità stanno comunque vigilando. Resta la validità dei consigli dati, che bambini e ragazzi devono sempre tenere presenti. Come si diceva, questa vicenda ha La vostra pubblicità sul Baco e sul creato un comprensibile trambusto e tanta preoccu - pazione fuori e dentro le scuole e nelle famiglie. Tan - nostro sito www.ilbacodaseta.org to che oggi ci ha contattati una mamma di Lugagna - no, Lara Olivo, per raccontarci una sua bruttissima esperienza di tanti anni fa, quando anche lei fre - Volete proporre la pubblicità del vostro negozio o della vostra atti - quentava le elementari di Lugagnano. Esperienza tri - vità sulla nostra rivista sul sito internet del Baco? I prezzi sono as - stemente risvegliata dai fatti di questi giorni. “Ho sa - sai contenuti e la visibilità sul territorio altissima . Per informazio - puto della circolare della scuola in merito al fatto ac - [email protected]. ni scrivete a caduto ieri ad una bambina. Purtroppo queste cose mi fanno accapponare la pelle. A me è successo – racconta Lara, molto turbata -: stavo andando a scuola alle elementari ed ero in ritardo. Io su quella macchina ci sono salita! Mi hanno salvato probabil - mente gli urli delle famose Giocarle che avevano as - sistito a tutto. Mi ricordo ancora l’odore di quell’uo - mo ed il sentirmi prigioniera quando questo con la mano ha abbassato la chiusura della mia porta del - l’auto. Ricordo che mi veniva da piangere e volevo mia madre… E poi mi ha lasciato andare. A scuola già sapevano ed ho trovato i bidelli all’entrata che controllavano se arrivassi. Il vederli per me è stato come essere tornata a casa. Mi ha salvato un’attivi - tà commerciale di Lugagnano e due signore che non dimenticherò mai e che ancora si ricordano di quel fatto”. Società In ogni numero le testimonianze di chi ha vissuto la tragedia dell’alcolismo

Pubblichiamo in ogni numero, in collaborazione con ACAT no, di sera beveva per dormire e i fine settima - Castel Scaligero Villafranca, una sezione dedicata a colo - na li trascorreva nell’oblio dell’alcol. Di sé non ro che vogliono condividere le proprie esperienze perso - si curava, niente abiti nuovi, niente uscite con nali nel durissimo mondo dell’alcolismo . Ci auguriamo amici, totalmente annullata. Ma la famiglia do - che queste testimonianze possano sensibilizzare su un v’era? Cercavano di farle capire che non pote - tema che colpisce la nostra società ogni giorno. va risolvere i suoi problemi ubriacandosi, aveva Qui di seguito la testimonianza di Daniela che frequenta bisogno di essere aiutata, ma Daniela rispon - il club ACAT di Sommacampagna. deva che avrebbe potuto smettere quando vo - Vi vorrei raccontare una favola, che inizia però da una vita leva. Il giorno in cui il figlio arrivò a scassinare l’armadietto vissuta. C’era una volta Daniela, che viveva in serenità dove la madre nascondeva l’alcol e glielo fece trovare vuo - con amici e una bella famiglia. Un giorno a causa di espe - to Daniela capì di aver toccato il fondo. Con la poca lucidi - rienze negative Daniela cominciò ad abbassare la guar - tà rimastale chiamò la sorella Elena, che si fece aiutare dia. Ma cosa era successo? Dobbiamo tornare indietro di da Giovanna ex collega di Daniela. In poco tempo Daniela qualche anno, tra il 2008 e il 2009. Felicemente sposata entrò nel gruppo di Sommacampagna e intraprese un per - da 24 anni e con uno splendido figlio, un giorno scopre corso psicoterapeutico fondamentale per lo svisceramen - che il marito la tradisce. Viene addirittura abbandonata to dei suoi dolori e l’elaborazione del lutto. L’inizio fu duro, perché il marito va ad abitare con un’altra donna. Il dolore mettersi a nudo di fronte a sconosciute non fu facile. Ma è fortissimo, non passa giorno che le lacrime non scenda - con costanza e forza di volontà, insieme all’aiuto degli no, talmente intense da tramutarsi in disperazione. Per amici, Daniela rinacque. Guardava il mondo con occhi di - cercare di alleviare la sofferenza, Daniela pensò che qual - versi, riscopriva il piacere della sobrietà, di guardarsi allo che bicchierino alcolico potesse cancellare il costante specchio. Oggi Daniela, dopo quasi 3 anni di astinenza, pensiero. Iniziò così a bere ogni qualvolta il dolore la assa - ha ritrovato la fiducia in sé stessa, l’ottimismo per affron - liva. Poi qualcosa sembrò cambiare quando seppe che il tare la vita. Daniela è pure diventata presidente del grup - padre Angelo era malato e che avrebbe avuto bisogno del po ACAT. E come nelle migliori favole ha pure ritrovato suo aiuto: e la sua ferita cominciò lentamente a cicatriz - l’amore con un nuovo splendido principe azzurro. zarsi. Ma ancora una volta il destino era in agguato, e nel giro di pochi mesi Daniela subì un’ulteriore colpo: anche il A.C.A.T. VILLAFRANCA “CASTEL SCALIGERO” papà Angelo se ne andò, ma lui in cielo. Di nuovo si ritro - Associazione Club Alcologici Territoriali vò a bere. A quel punto arrivò anche la notizia che Via Fantoni, 1 , Tel. 045.987337. l’azienda dove lavorava era in fallimento. Non le restò che Club 661 “LUGAGNANO”, tornare in quel rifugio che era l’alcol, che divenne suo al - con sede presso il Centro Anziani di Lugagnano. leato. Per tre anni Daniela non fece altro: lavorava di gior - Incontri: ogni martedì alle ore 20,30.

Società Corso di difesa personale per le donne: un successo

Iniziativa interessante quella proposta dall’ Asd Nippon Club Karate, con il patrocinio del Comune di Sona . L’Associazione di Karate di Palazzolo ha organizzato infatti nelle scorse settimane un corso di difesa personale per le donne . Il corso si è sviluppato in cinque incontri teorico/pratici che hanno visto la partecipazione di un nutrito gruppo di donne, giovani e meno giovani. Nella foto le partecipanti con l’attestato rilasciato al termine del corso. 29 COMUNITA’ Sona Food & Wine Festival: valorizziamo il nostro territorio A giugno un evento enogastronomico e culturale di primo livello

di Andrea Grigolini [email protected] presente su

È previsto per giugno l’evento che vuole far risco - prire la qualità dei prodotti e della manodopera del nostro territorio, portando la comunità ad ave - re un contatto diretto con le attività locali. Per farci spiegare esattamente di cosa si tratta siamo an - dati ad intervistare l’Assessore Elena Catalano , che sta coordinando tutti gli attori seduti a questo “tavolo”. Proprio a proposito degli attori che parte - cipano, il principale nonché proponente è la Con - sulta comunale attività produttive e ricettive, con la collaborazione della Pro Loco di So - Ottimo cibo, vini del territorio, musica na . Si tratta di un or - e spettacoli: sei serate dal 15 al 20 ganismo, istituito nel giugno che vogliono diventare 2015, che è nato dal di creare qualcosa che dia identità al nostro terri - un appuntamento fisso “basso”, cioè attra - verso la volontà dei torio, che lo valorizzi, e che metta in “vetrina” i commercianti di commercianti locali. Ecco quindi come nasce, in mettersi in rete e di riunirsi . L’obbiettivo: essere sinergia con la Pro Loco, “Sona Food & Wine Fe - propositivi e consultivi nei confronti dell’ammini - stival”, un evento enogastronomico che sarà reite - strazione. Ma non si limita solo a questo, infatti rato ogni anno, e proporrà piatti tipici della no - per le attività che fanno parte della Consulta il stra cucina e della zona del Lago di Garda . Trop - vantaggio è anche quello di potersi confrontare po spesso consumiamo prodotti “standardizzati”, tra di loro, ed aiutarsi nei problemi che devono af - da supermercato, senza mai andare a ricercare frontare quotidianamente. quelle caratteristiche che rendono unico e specia - Proprio in quest’ot - le un prodotto. Ecco allora la finalità del progetto: tica nasce la far riscoprire i prodotti di qualità del nostro territo - necessità rio, ritrovare il gusto per il cibo genuino e spingere le persone ad acquistare all’interno delle attività locali. L’iniziativa vuole coinvolgere la nostra comu - nità ma non solo, infatti uno degli obbiettivi che si vuole raggiungere è quello di creare interesse ver - so il nostro territorio non solo in un’ottica enoga - stronomica, ma anche per quanto riguarda il turi - smo. Gli organizzatori tengono molto a specificare che questa non sarà una sagra, ma un vero e pro - prio evento culinario che caratterizzerà il territo - rio . La proposta culinaria sarà infatti di un certo li - vello, con prodotti di qualità cucinati, a volte anche in modi particolari e ricercati, direttamente dai commercianti in collaborazione con le associazioni che forniranno i servizi collaterali. Naturalmente i costi saranno proporzionati alla qualità, ma co - munque non mancheranno alcuni piatti più econo - mici e alla portata di tutti, come panini e pizze. Per quanto riguarda la parte enologica saranno pre - senti aziende vinicole locali , importanti anche a livello internazionale. Al fine di informare le perso - ne che parteciperanno saranno allestiti inoltre degli stand, attraverso i quali le attività commer - ciali potranno entrare a diretto contatto con le per - 30 sone, per presentare e vendere i propri prodotti. del Comune, Acque Vive , que - Qui si potranno trovare anche le attività commer - sta struttura è stata dotata di Internet ciali non coinvolte nella parte gastronomica, come tutti gli allacciamenti necessa - gli artigiani e le varie attività ricettive del territorio. ri ed ha una capienza di 800 Una pagina Facebook Queste ultime gestiranno uno stand molto impor - persone, con circa 300 posti tante, che fornirà informazioni sul territorio stes - a sedere. Il programma dell’e - per seguire l’evento so e sui servizi che possono offrire. Oltre agli vento, sia dal punto di vista stand sarà presente anche un palco, che vedrà co - enogastronomico che di intrat - Il menù delle sei serate è già sta - me ospiti una varietà di attori: gruppi musicali, tenimento, si presenta sicura - to studiato, e viene proposto di - piccoli spettacoli e molto altro. mente molto interessante ed rettamente dai commercianti con L’evento si terrà in sei serate, dal 15 al 20 giugno, accattivante . Gli organizzatori simpatici video ed immagini attra - presso la tensostruttura del mercato ortofruttico - meritano quindi un plauso per verso la pagina Facebook uffi - lo di Sona e Sommacampagna, situata in via Ce - l’entusiasmo e l’impegno pro - ciale: “Sona – Food & Wine Fe - sarina a Sommacampagna (vicino all’uscita del - fuso, ed una nostra visita sarà stival” . l’autostrada). Grazie ad una società partecipata certamente un premio gradito.

L’INTERVISTA Pro Loco Sona: dietro le quinte dell’Associazionismo del nostro territorio. Con un occhio al Sona Food & Wine Festival

di Francesco Lorenzini [email protected] presente su

All’interno del variegato panorama delle associa - zioni del nostro Comune, esiste un’associazione che si differenzia da tutte le altre per la sua fun - zione unica e specifica. Non organizza eventi propri, ma gioca un ruolo strategico nel supporto e nella coordinazione di molti progetti e iniziative delle altre realtà associative. Parliamo della Pro Loco Sona , che dal 2003 ad oggi, ha avuto modo di affermarsi e consolidarsi, ed ora può contare numerosi ottimi risultati raggiunti nel corso di questi anni. Giusto qualche settimana fa, si è te - nuta l’Assemblea Annuale dei Soci della Pro Lo - co e negli stessi giorni è anche stato redatto un documento di resoconto delle iniziative portate avanti nell’ultimo quinquennio. Con l’occasione, abbiamo incontrato l’attuale Presidente della Pro Loco Sona Luca Foroni. Con lui abbiamo discusso di questa realtà che ancora resta poco conosciuta a molti dei cittadini, anche tra coloro che si rendono più attivi nel mondo delle associa - zioni. La Pro Loco Sona, come spiega Luca Foroni, fa parte di una struttura territoriale organizzata a livello nazionale: insieme ad una dozzina di altre Pro Loco costituisce il Consorzio del Baldo Garda, che fa riferimento a sua volta ad un ente provin - ciale. Questo tipo di struttura naturalmente, im - plica un forte controllo da parte degli organismi Alessandro Molon, Presidente della superiori e determina un percorso abbastanza Consulta comunale attività produttive e preciso da seguire come associazione. Tale per - ricettive e Luca Foroni, Presidente della corso prevede che la Pro Loco diventi un centro Pro Loco Sona (Foto Pachera) organizzativo al servizio delle altre realtà, con l’obiettivo di promuovere il territorio e di metterne assolutamente che non abbiano riscosso il loro in risalto le potenzialità e le ricchezze. Tuttavia, notevole successo. Tra queste merita di essere nonostante il forte legame con gli enti pubblici, menzionato il “Concorso dei Vini Passiti del accedere ai finanziamenti della Regione, della Bianco di Custoza”. Tra i diversi progetti ve ne Provincia o del Comune, di questi tempi, non è sono alcuni che hanno una valenza che va addi - più facile come una volta: la tendenza è quella rittura al di là dei confini del nostro Comune e che vede limitare sempre più i finanziamenti e al - che coinvolgono l’intero territorio circostante. In lo stesso tempo prediligere i contributi a progetto particolare il “Food and Wine Festival” (che vede piuttosto che i cosiddetti contributi a pioggia, in quest’anno la sua prima edizione), il progetto di modo tale da evitare sprechi di denaro pubblico. Partenariato delle Terre di Custoza e la manife - Proprio per questo motivo la Pro Loco Sona ha da stazione “Garda tra gli Ulivi”. Mentre invece so - poco deciso di aprire un nuovo canale di finan - no risultate certamente più rilevanti all’interno del ziamento attraverso il 2x1000. Con il Presidente nostro Comune altre iniziative come il supporto Foroni abbiamo quindi ripercorso brevemente, at - dato all’amministrazione comunale durante traverso il documento di resoconto del quinquen - l’Estate Teatrale ; i soggiorni estivi a Cattolica nio, gli ultimi importanti progetti finanziati e so - per gli over 60 (da quando la Pro Loco gestisce il stenuti dalla Pro Loco Sona. Alcune di queste ini - progetto, si è avuto un notevole aumento di iscri - ziative, per diversi motivi, non sono state più ri - zioni oltre che un cospicuo risparmio per casse proposte negli ultimi anni, ma ciò non significa comunali); la Cena Natalizia per gli over 60 (an - che in questo caso il trend della partecipazione è molto positivo); la festa di San Vincenzo, che è l’unica manifestazione sportiva che riunisce tutte Economia le società podistiche del nostro territorio; il “So nà in Giro”, che si fonda sulla collaborazione tra Hanno chiuso le filiali della Banca Popolare diverse attività commerciali e un gruppo di giova - ni di Sona; il progetto “5x1000 alle Associazio - di Sona e Palazzolo. Tante le proteste ni” , che valorizza soprattutto le realtà più piccole e non ancora strutturate; la “Lotteria delle Asso - E’ arrivata sul no - ciazioni”; l’acquisto delle nuove luminarie natali - stro territorio la noti - zie; l’acquisto di diverse attrezzature (registratori zia dell’ennesima di cassa) a disposizione delle associazioni; la chiusura di sportelli “Pizza in Piazza” con il NAL di Lugagnano. bancari. Stavolta, Prima di lasciarci, il Presidente Luca Foroni ci tie - dopo le due chiusu - ne a sottolineare un ultimo aspetto: “Ormai sono re di Lugagnano di diversi anni che lavoriamo, ma ci rendiamo conto altri istituti bancari, che la Pro Loco ha ancora delle enormi potenzia - sono la filiale della lità inespresse. Per riuscire a concretizzarle ab - Banca Popolare del biamo assoluta necessità che la cittadinanza sia capoluogo (nella fo - consapevole del lavoro che svolgiamo e che ci so - to), posizionata proprio accanto al Municipio, e la filiale sempre stenga”. della Banca Popolare di Palazzolo a chiudere i battenti. Data di cessazione del servizio lo scorso 16 aprile. La notizia, che è stata comunicata ufficialmente solo qualche giorno prima della chiusura, in realtà aveva già fatto il giro degli esercenti di Sona che non hanno preso bene questa decisione della Banca Popo - lare, che crea sicuramente difficoltà alle realtà commerciali ed imprenditoriali del territorio. Tra l’altro lo sportello di Sona svolge anche la funzione di tesoriere per il Comune, ed è lo stesso Sin - daco Gianluigi Mazzi ad avere manifestato ai vertici della Banca Popolare il suo sconcerto per questa decisione. Sia per la scelta di abbandonare Sona e Palazzolo sia per le modalità con le quali è stata a suo dire mal comunicata questa scelta. “Posso capire che si debbano fare dei tagli e che sicuramente la Banca Popo - lare è libera di perseguire le politiche aziendali che ritiene, ma forse si è dimenticato che svolge anche un ruolo sociale”, ha commentato il Sindaco. Ben altre erano state le dichiarazioni rilasciate proprio al Baco un paio di mesi fa da Giordano Simeoni, Direttore Divisione Banca Popolare di Verona , residente tra l’altro proprio a Palaz - zolo. Nell’ampia intervista che ci aveva rilasciato, Simeoni nel tratteggiare prospettive e futuro della Banca Popolare aveva an - Via Betlemme, 15 che sottolineato come “noi i piedi li vogliamo tenere sempre ben 37060 Lugagnano (VR) piantanti nel territorio”. Tel. 045 8680653 Evidentemente qualcosa da allora è cambiato nelle strategia dell’istituto bancario. Almeno per il territorio di Sona. ASSOCIAZIONI Progetto “Legami in rete”: alimentare relazioni per ricostruire legami di comunità

di Enrico Olioso progetto “Legami in rete”, a par - tire dalla constatazione dell’at - Il tema delle relazioni di comunità trova frequen - tuale livello di relazioni sociali, è te evidenza in queste pagine, ed il progetto “Le - proprio quella di accompagnare la gami in rete” fornisce un nuovo spunto per parlar - creazione di reti di famiglie che ne. Pensare di bastare a sé stessi sia come indi - esprimano l’esigenza di valorizzare lega - vidui che come famiglie, fa parte di un moderno mi tra loro e far emergere occasioni di modello sociale ed economico che mostra sem - accoglienza e disponibilità verso altre pre più le proprie debolezze. In contesti come famiglie. Questo obiettivo, che non fa - quelli del nostro territorio che hanno visto raddop - cile da realizzare quando si va piare la popolazione negli ultimi vent’anni, e la oltre la spontanea attitudine delle conseguente forte presenza di nuovi residenti, persone a mettersi in relazione, è questo fenomeno del - sostenuto dalle espe - la mancanza di rela - rienze svolte in diversi zione è ancora più evi - L’intenzione è quella di accompagnare territori vicini e lontani: dente. Quando poi la la creazione di reti di famiglie in particolare durante mancanza di relazioni la serata sono state ci - incrocia i bisogni di tate le esperienze di famiglie, e quindi di bambini, in temporanea dif - Montebelluna e di Bussolengo . I primi passi del ficoltà, il disagio che ne consegue coinvolge di progetto hanno visto un percorso di tre incontri. frequente anche una dimensione di tipo sociale Martedì 26 aprile il dott. Giorgio Bertini ha trat - con conseguenti campanelli di allarme che si atti - tato il tema “Il progetto delle reti di famiglie: le - vano. gami e occasioni possibili”. Giovedì 5 maggio la Evidenze queste che nascono dalle esperienze dott.ssa Cristina Galli ha parlato de “Il ciclo di vita dove le famiglie incrociano le istituzioni, a partire della famiglia tra bisogni e ricchezza sociale” e marte - dalla scuola la quale non può far altro che fare dì 10 maggio la dott.ssa Daniela Luppi ha pre - una segnalazione ad un‘altra istituzione, i servizi sentato il tema “Accoglienza: i significati e le sociali del Comune. Ma, come sappiamo, le istitu - esperienze” portando alcune testimonianze di fa - zioni non possono supplire a tutti i bisogni , se miglie. Il percorso proseguirà ora con degli incon - non a quelli più gravi ed evidenti, e quindi a que - tri a cadenza mensile coordinati dalle responsabi - sto livello per il principio della sussidiarietà, do - li del progetto, al fine di far maturare una progres - vrebbe essere la comunità che si attiva. Se però siva consapevolezza ed una modalità di agire al - mancano le connessioni, le relazioni, questa non l’interno della propria comunità. Un progetto quin - funziona. Con questi esempi non si sta facendo di importante e da seguire con particolare inte - riferimento a problemi radicati o particolarmente resse. problematici, ma più semplicemente a piccole Per informazioni è possibile contattare: Educatri - difficoltà temporanee che con delle normali rela - ci Francesca Faccincani ed Alessia Pelanda al te - zioni di comunità potrebbero risolversi. Citiamo lefono 045-6080115, oppure l’assistente sociale un semplice esempio, giusto per focalizzare Martina Antolini al telefono 045-6090198. l’attenzione. Il bisogno di portare i figli a scuola o alle attività sportive e culturali del pomeriggio, è normalmente seguito dai genitori, ma può acca - dere che per qualche giorno problemi di salute o di lavoro, impediscano a questi di assolverlo. In una normale relazione di comunità, si prende contatto con una famiglia che più si conosce e si chiede un temporaneo supporto. Soluzione naturale per i più, ma se ci si pensa, questo può avvenire solo se si ha avuto l’attenzione di curare relazioni in momenti possiamo dire di normalità. Questo semplice esempio può creare invece una difficol - tà se queste relazioni di comunità non esistono. Di tutto questo si è parlato giovedì 14 aprile nel - l’incontro di presentazione del progetto “Legami in rete” condotto da Martina Antolini, assistente sociale del Comune di Sona , assieme ad Alessia Pelanda e Francesca Faccincani, educatrici so - ciali sempre del nostro Comune. La finalità del 33 COMUNITA’ Manca qualcosa a San Giorgio in Salici? E’ nata “ViviSanGiorgio”, per promuovere lo stare assieme

raggiungere questo scopo se non con il gioco? Es - so diventa quindi un punto fondamentale di colle - di Gloria Valbusa gamento , un elemento capace di unire senza pre - [email protected] giudizi e pretese più persone, anche le meno pre - presente su senti. L’associazione, nata ufficialmente il 25 febbraio 2016, attualmente conta sedici membri di varia Manca qualcosa a San Giorgio? Forse un occhio età (dai 18 ai 55 anni) , tutti affiatati e determinati Nelle foto sotto esterno non vede la vitalità adatta a un paese di a far sì che il progetto duri nel tempo, guidati dal i cinque fonda - provincia, ma la neonata associazione no profit consiglio direttivo, rinnovato ogni tre anni: il presi - tori dell’Asso - “ViviSanGiorgio” sembra pronta a compensare dente Massimo Barichello, il vicepresidente Fe - ciazione Vivi - questa mancanza. derico Venturini, il se - gretario Moris Vantini e SanGiorgio ed Il 15 marzo 2016 ha E a giugno si parte con il logo ufficiale. debuttato nella prima le due consigliere Ele - riunione di presentazio - “Sangio in Palio”, con il paese che na Brentegana e Ralu - giocherà assieme diviso in Contrade ca Iancu. In collaborazione con le altre società del paese ne, proponendo le come le associazioni d’arme o la Polisportiva, so - proprie idee. no pronti a movimentare San Giorgio in Salici non L’obbiettivo è quello solo in luoghi chiusi come può essere il campo di promuovere lo sta - parrocchiale, ma anche per le strade del paese, re insieme in modo in modo da comprendere la maggior parte della creativo con varie at - popolazione. Non richiede vincolo di tesseramen - tività, coinvolgendo to, basta solo richiedere l’adesione ai vari eventi e tutto il paese e tutte avere tanta voglia di partecipare e, perché no, le fasce d’età. Quale anche di organizzare, in quanto l’associazione è modo migliore per sempre in cerca di nuovi collaboratori disposti ad aiutare e a mettersi in gioco. Questa associazione ha in mente tante proposte: dalle più semplici della durata di un giorno o di un pomeriggio (o una mattinata) dedicate a una ben precisa fascia di età, oppure qualcosa di più in grande come il pri - mo evento che darà il via effettivo a tutta l’iniziativa. Le attività verranno svolte, a distanza di tempo, durante tutto il periodo dell’anno. Alla pri - ma riunione di marzo il riscontro da parte della cit - tadinanza sembra aver dato risultati positivi, so - prattutto dopo la proposta dell’evento: “Sangio in palio”. L’obbiettivo di questa attività è quello di suddividere in gruppi, o contrade, la cittadinanza (comprendendo anche anziani e bambini) e farli partecipare a vari giochi, come singoli o in gruppo, dalla sera dell’ 11 giugno al pomeriggio del 12 coi sacchi o far rotolare le balle di fieno sul ponte giugno. Partendo dalla sera del sabato, la cittadi - di via Belvedere; oppure ancora la gara di torte o La prima serata nanza avrà modo di scoprire i propri rivali con la la gara di bocce per i più anziani, culminando poi di incontro per presentazione delle varie squadre , potendo usu - le due giornate con l’elezione di Miss e Mister l’Associazione fruire anche dei diversi stand gastronomici e resta - San Giorgio in Salici. Per parteciparvi basta solo ViviSanGiorgio. re in compagnia ascoltando la musica, mentre co - dare comunicare il proprio nominativo all’associa - minceranno i primi giochi giusto per mettersi alla zione. prova, come singoli e non come squadre, ad L’obbiettivo è quello di stare insieme , fare nuove esempio freccette o tiro a rigore. La domenica in - conoscenze e magari nuove amicizie, rivalutando vece è completamente dedicata al vero e proprio le persone che ci abitano vicino e che prima ma - palio. È necessario quindi tenersi pronti ai più sva - gari si conosceva solo di vista o per sentito dire. riati giochi: dalla semplice e conosciuta gara di bri - Vale la pena partecipare a questa nuova esperien - scola allo “sbranabigoli” dove i concorrenti do - za, provare a stringere nuovi legami che vadano ol - vranno mangiare un piatto di spaghetti senza l’uso tre i due giorni di palio e continuino a resistere col di posate… e mani; oppure ancora percorsi a osta - passare del tempo. coli adatti ai bambini e ai ragazzi, come la corsa Che i giochi di San Giorgio abbiano inizio!

L’ARTISTA Giovanni Genesini, la “panara” di Morandi e i ringraziamenti del grande cantante

Di Giovanni Genesini di Lugagnano e della sua quale lo ringrazia e gli fa i grande arte nella realizzazione di panare artisti - complimenti. Che dire, che abbiamo già parlato. Va però sicuramente se - bravo Giovanni: missione gnalata la sua ultima opera, una bellissima pana - compiuta! ra dedicata a Gianni Morandi. Nelle foto Giovanni con la Morandi, assieme a Claudio Baglioni, ha attraver - sua opera e la lettera arri - sato l’Italia con il trionfale concerto “Capitani Co - vata da Morandi. raggiosi”, che ha chiuso proprio in Arena a Verona sa - bato 23 aprile. Bel - lissimo, meritato (e tempestivo) quindi l’omaggio che Gio - vanni Genesini ha dedicato a Moran - di. La bella notizia è che Giovanni ha mandato la pana - ra in regalo a Mo - randi, e che il fa - moso cantante gli ha prontamente ri - sposto, inviandogli una lettera nella 35 SOCIETA’ Lugagnano: il comitato di quartiere di Via Volturno inaugura un’altalena. E crea comunità

di adolescenti che “vivono” il parco e partecipano di Mario Salvetti attivamente e da protagonisti a tutte le attività. Il comitato di quartiere “Mancalacqua Project” è na - Sabato 16 aprile nel parco Tortella di Via Voltur - to ufficialmente lo scorso 20 gennaio, data in cui no a Lugagnano il neonato comitato di quartiere è stato depositato lo statuto, ma le basi si sono “Mancalacqua Project” ha inaugurato la nuova poste già dalla primavera con l’apertura del pro - altalena acquistata con il fondo di quartiere e alla getto ABC fortemente voluto dall’Amministrazio - cui installazione ha partecipato anche un gruppo “Mancalacqua Project è nato ufficialmente lo scorso 20 gennaio, e ha moltissimi progetti in cantiere”

ne Comunale . Da lì sono nati dei piccoli ma signi - ficativi eventi: la grigliata di quartiere con oltre 100 partecipazioni tenutasi in un clima familiare all’interno del Parco Tortella, e ripetuta poi durante la serata finale del primo “memorial Tortella”, tor - neo di calcio a 6 organizzato sempre dal gruppo in collaborazione col progetto ABC. “Oltre ad ottenere consensi favorevoli da parte dei cittadini – ci spiega Fabio Caprini del comitato di quartiere ‘Mancalacqua Project’ – abbiamo an - che avuto delle donazioni durante questi eventi che abbiamo parcheggiato nel fondo di quartiere e che abbiamo poi deciso, raccogliendo anche le proposte della comunità con la quale ci siamo ri - trovati nel periodo natalizio per i consueti ‘auguri di quartiere’, di usare per l’acquisto dell’altalena che oggi inauguriamo. Con la nascita ufficiale ab - biamo potuto proporci al Comune per l’acquisizione della gestione e manutenzione del - l’area verde di via Ticino e intendiamo continuare ad operare, collaborando con il gruppo Instabili al - l’interno del parco Tortella. Abbiamo cercato di in - staurare un buon rapporto con chi il parco quoti - dianamente lo ‘vive’ – prosegue Caprini – cioè i giovani ragazzi e bambini, non solo, stiamo cer - cando di responsabilizzarli rendendoli partecipi at - tivamente a piccoli lavori di manutenzione, alle pu - lizie di quartiere, giornate nelle quali ci si trova tut - ti insieme per ripulire marciapiedi e aree verdi li - mitrofe. I ragazzi hanno voluto organizzare una se - rata di musica partecipando al bando di gara ‘bando alle ciance’ e che si terrà la prossima esta - te”. Ma non è finita. Un’azienda che ha sede nel quartiere ha creato una rete wi-fi gratuita all’in - terno del parco Tortella. All’inaugurazione ha pre - senziato in forze l’Amministrazione Comunale, per sottolineare quanto si creda in questo progetto che permette di dare nuova vita al popoloso quar - tiere. Presenti al taglio del nastro il Sindaco Gian - luigi Mazzi, il Vicesindaco Simone Caltagirone, l’Assessore Gianmichele Bianco e i Consiglieri Tatiana Bonetti e Paolo Bellotti. Al termine risotto per i tanti residenti presenti al momento di festa, nel segno di una comunità vera. Sul prossimo numero del Baco andremo a cono - scere il nuovo Comitato di quartiere “Mancalac - qua Project”.

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Fabbrica serrande avvolgibili - Cancelletti riducibili - Porte basculanti Motorizzazione serrande Via Lugagnano 4 - Caselle (Verona) - Tel. e Fax 045 8581194 37 SOLIDARIETA’ Inaugurata la scuola materna di Cavezzo, ricostruita dopo il terremoto con il contributo anche dei cittadini di Sona

do in maniera esponenziale lo stupore, il disorien - Uno striscione ap - di Alfredo Cottini tamento, l’incredulità nel popolo emiliano e la sen - parso a Cavezzo e sazione, in tutti gli italiani, che nessuno possa es - foto di gruppo. Da 20 Maggio 2012, ora 04:03: una violenta scossa sere esente dall’imprevedibilità degli eventi natu - sinistra, l’ex Asses - di terremoto di magnitudo 5,9 gradi della Scala rali. Ma anche in questa occasione (come in altre sore Forante, il Sin - Richter con epicentro nel territorio comunale di Fi - nella lunga storia dei disastri naturali del nostro daco di Cavezzo nale Emilia scuote l’Emilia Romagna . La scossa paese) e dopo il disorientamento dei primi giorni Luppi, Foroni Presi - molto violenta viene post terremoto, la vo - dente Proloco, Cotti - avvertita in maniera glia di ricostruire e di ni vice Presidente nitida in tutta l’Italia Dopo il terremoto nella nostra ritornare alla normali - SOS, Tietto Presi - Settentrionale facen - comunità si è messo in moto uno spirito tà ha immediatamente dente dei NAL, Bari - do subito presagire di solidarietà, coordinato dal S.O.S. preso il sopravvento chello della Prote - che qualcosa di grave nel popolo emiliano. E era accaduto. A que - da qui è partito zione Civile, Ferrian sto evento ne seguirono altri nei giorni successivi, l’ennesimo miracolo italiano che, pur tra mille Gruppo Nicaragua e portando con sè una scia di difficoltà, ha visto una comunità intera rimboccarsi Marchi presidente vittime (alla fine 27) e dan - le maniche mettersi in marcia verso un nuovo fu - FIDAS San Giorgio. ni ingenti al patrimonio abi - turo. tativo, industriale e culturale Tramite delle amicizie di lunga data tra cittadini di del territorio. Eventi di que - Lugagnano e di Cavezzo in provincia di Modena, sto tipo hanno la capacità di un comune molto colpito dal sisma, siamo venuti farti sentire, in una frazione a conoscenza delle difficoltà che questa comunità di minuto, quanto fragili stava vivendo. Abbiamo potuto constatarle anche possano essere le nostre di persona facendo loro visita. Una giornata che esistenze e le fondamenta non dimenticheremo facilmente. Abbiamo chiesto su cui poggiano i nostri biso - loro: in che modo vi possiamo aiutare? gni primari. Si è sempre sen - Parlando con gli amici Gabriella Mai e Marco Ca - tito (e probabilmente anche rione siamo venuti a conoscenza che la scuola detto) che la Pianura Pada - dell’infanzia San Vincenzo de Paoli era diventata na è una zona a basso ri - inagibile, avendo riportato gravi danni infrastruttu - schio sismico e che la map - rali. I bambini nel frattempo erano stati spostati in pa delle zone a rischio è no - strutture di emergenza ma la voglia di poter ritor - ta. Il terremoto in Emilia ha nare un giorno in quella scuola dove c’erano la spiazzato tutti, amplifican - storia, i ricordi e gli affetti di una intera comunità era molto forte. Ecco quindi dove po - tevamo impegnarci per sostenere Ca - vezzo: aiutando questa comunità a trovare le risorse e il sostegno per ri - dare un luogo sicuro e confortevole ai propri figli . Un ponte di speranza gettato sul futuro. Tornati a Lugagna - no non abbiamo esitato un istante e ci siamo messi subito in pista per at - tivare una raccolta fondi per questo obiettivo. Non si doveva perdere tempo. L’evento era appena accadu - to, la sensibilità collettiva e il traspor - to emotivo erano ai loro massimi li - velli. E la risposta della nostra comu - Piazza di Sona: Antonino De Paola in partenza per Capo Nord, con gli amici. nità è arrivata: partecipata, collettiva, generosa e... fantasiosa! Il S.O.S. di Sona si è assunto molto volentieri il ruolo di capo - tante iniziative che sono nate in fila della raccolta e si è immediatamente attivato maniera spontanea e con le per sollecitare la propria rete di conoscenze e con - tappe di Antonino verso Capo La parola tatti. Una prima risposta molto bella, particolare e Nord che via via davano spinta soprattutto originale è arrivata da Antonino De e carburante alla macchina del - Paola, un ragazzo di Sommacampagna che aveva la raccolta fondi. Il 4 Novembre “Solidarietà” programmato un viaggio in bicicletta fino a Capo 2012, a conclusione della cam - Nord denominando l’iniziativa Verona-Nordkapp . pagna, ci siamo recati in visita Solidarietà è un sostanti - Nella sua intenzione originale la volontà di dedica - agli amici di Cavezzo ai quali vo che deriva dalla pa - re il suo viaggio alla sensibilizzazione verso l’uso abbiamo consegnato il frutto rola francese solidarité di strumenti di trasporto salutari, ecologici e ri - del nostro impegno: nella mani che ha come suo signi - spettosi dell’ambiente. Essendo venuto a cono - di un emozionato Don Giancar - ficato principale una forma di im - scenza della nostra iniziativa Antonino non ha esi - lo parroco di Cavezzo è stato pegno etico-sociale a favore di al - tato a dedicare la sua impresa ai cittadini di Ca - consegnato un assegno di tri. Il termine indica un atteggia - vezzo . Una sorta di gemellaggio tra una avventura 6.652 euro. Un grande risultato mento di benevolenza e com - sportiva e una storia di difficoltà di una intera co - di Comunità! Nel ricordare quel prensione che si manifesta fino munità, accumunate da sforzo, impegno, tenacia, periodo, a distanza di 4 anni, ri - al punto di esprimersi in uno sfor - fiducia, voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo, affiora l’emozione dei ricordi. Al zo attivo e gratuito, teso a venire speranza. La sua è diventata una precisa volontà: nostro primo incontro con Ca - incontro alle esigenze e ai disagi stimolare iniziative di raccolta fondi tramite social vezzo il mio pensiero va ad uno di qualcuno che abbia bisogno di networks, donazioni private, passaparola, banchet - striscione che campeggiava un aiuto. ti di beneficienza. E i risultati sono arrivati. Il S.O.S. davanti ad un cumulo di mace - ha seguito il viaggio di Antonino con una telecrona - rie. Allora mi ero fermato da - ca delle sue tappe, ed è stata un’avventura che ha vanti a questo simbolo di distruzione non per con - appassionato molte persone. Per la cronaca il 9 templare o riflettere sulla debolezza e fragilità del - Agosto 2012 Antonino approda a Capo Nord vin - le strutture umane di fronte alla forza della natura, cendo la sua sfida personale. Come vedremo in ma per riflettere sulla forza dirompente di quello seguito la sua vittoria personale non sarà la sola. striscione. Una frase di una nota canzone di Lucio Nel frattempo la Gelateria Il Gelato di San Massi - Battisti citava “come può uno scoglio arginare il mo degli amici Sabrina ed Andrea , venuti a cono - mare” . In quel momento sembrava un urlo dispe - scenza di questa singolare iniziativa, ha avuto rato lanciato nell’Universo, alla ricerca di un appi - una idea stupenda: hanno creato il Gelato Capo glio di speranza per non soccombere. Ripensando Nord (buonissimo!) e durante tutta l’estate del a quello striscione sabato 9 aprile 2016 mentre 2012 per ogni pallina di questa prelibatezza 1 € è partecipiamo all’ inaugurazione della nuova, lumi - stato destinato alla nostra raccolta fondi. Nello nosa ed accogliente Scuola dell’Infanzia San stesso periodo i Negozi Associati di Lugagnano , Vincenzo de Paoli ho pensato: quella era in realtà appoggiati dalla Proloco di Sona , erano alla prese la manifestazione di una inconscia consapevolez - con l’organizzazione della tradizionale Pizza in za. L’Universo non abbandona mai chi mette in Piazza sulla via principale del paese. La destina - campo forza e voglia di reagire e di farcela. E zione del ricavato al progetto è stata naturale e l’Universo ha risposto! La scuola, grazie all’aiuto di sentita. Anche gli amici della FIDAS Verona sez. di tante persone e di tante organizzazioni e tra que - S. Giorgio in Salici, il Gruppo Nicaragua e la ste la Comunità di Sona, è potuta tornare ad ospi - Scuola Materna Don Fracasso di Lugagnano , con tare i bambini di Cavezzo. Emozionante. Chiudo ci - grande slancio di generosità, hanno raccolto tando una frase di uno grande scrittore brasilia - l’appello, destinando una parte del frutto del loro no, Paulo Coelho , dal quale traggo ogni tanto impegno alla ricostruzione della scuola. E’ bastato semplici ma profonde riflessioni: “Ogni essere accendere la miccia: ed il fuoco della solidarietà umano ha dentro di sè qualcosa di più importante si è acceso! Sono stati mesi belli ed intensi, con di se stesso: il proprio dono” . 39 SOCIALE “Primo Lavoro”: da Palazzolo sta diffondendosi in tutto il Comune il progetto per impiegare dei giovani nelle scuole

Lugagnano e a San Giorgio in Salici. A Palazzolo è attivo ormai da due anni. Due anni nei quali è di Giorgia Adami subentrata la figura di Emily Carcereri , giovane [email protected] ragazza di 25 anni, laureatasi in Tecniche della presente su Riabilitazione Psichiatrica. La storia di Emily è molto semplice: terminato il suo percorso di studi si è ritrovata letteralmente a piedi. Non trovando In questo momento di crisi economica , dove chi un’occupazione si è rivolta a Don Zocca, il quale perde il lavoro a cinquant’anni non viene assunto le ha fatto sostenere un colloquio per accertarsi perché troppo vecchio e i ventenni scartati in delle sue capacità e successivamente le ha pas - quanto inesperti, c’è chi si preoccupa di trovare sato il contatto di Milena Biasi, insegnante di re - un’occupazione almeno a quella fetta di ragazzi ligione nella scuola di Palazzolo. Milena e Don che, da poco laureati o diplomati, non riescono Zocca sono in contatto da molti anni nonché a mettere in pratica la loro qualifica professiona - compaesani, quindi è stato molto facile per lei ac - le. E così in questo pezzo ci preoccuperemo di cettare questa sfida da parte del parroco. portare alla luce un’attività che forse in molti L’arrivo di Emily è stato una boccata d’aria fre - ignorano e che al contrario avrebbe bisogno di sca , tutte le maestre sono state ben felici e acco - essere sponsorizzata e supportata. Stiamo par - glienti verso la nuova arrivata. Il suo ruolo consta lando del progetto “Primo Lavoro” che già da nell’affiancarsi alle docenti durante le ore di le - due anni viene promosso dalla scuola primaria zione e supportarle nella funzione che svolgono. di Palazzolo. Ad esempio i bambini più grandi vengono seguiti Nella foto sotto Ma facciamo un passo indietro e scopriamo come è nato il progetto. L’idea è stata durante i corsi di informatica, quelli più piccoli in - un momento concepita da Don Renzo Zocca , attualmente par - vece li accompagna nelle fasi di apprendimento dell’estrazione roco di Santa Lucia di , il quale nel cor - di lettura: molto semplicemente, se durante l’ora della lotteria di so della sua carriera ha sempre sostenuto pro - di italiano la maestra non riesce a sentirli leggere Pasqua. grammi e attività di raccolta fondi. Ha pensato uno ad uno, Emily si presta a prelevarne un grup - In basso, le poi di investire questi soldi facendo del bene in po così da dedicare maggior tempo ad ogni singo - mamme pronte due ambiti: il primo quello dei giovani senza lavo - lo bambino. Il suo ruolo però non è da confonde - a vendere i pa - ro , il secondo quello della scuola bisognosa di re con quello di una “tradizionale” maestra di so - nini per la “Me - personale aggiuntivo per seguire in modo più stegno (come pensavo io in principio), bensì rap - renda solidale”. adeguato ogni singolo studente. Da qui è nato il presenta una figura con specifiche capacità e progetto “Primo Lavoro” tramite il quale Don Zoc - con un elevato livello di autonomia. Emily ha un ca si premura di seleziona - obbligo di lavoro di 20 ore settimanali che le ven - re giovani ragazzi e ragaz - gono retribuite grazie alle attività di Don Zocca (in ze, qualificati alla forma - particolar modo l’Associazione Ancora fondata zione primaria, da asse - dallo stesso sacerdote), ma anche tramite le in - gnare alle scuole e intro - tense raccolte fondi organizzate dalle rappresen - durli così al loro primo la - tanti dei genitori della scuola. Complice il fatto voro. Nel nostro Comune il che la scuola non conti un numero cospicuo di progetto è partito inizial - studenti, i genitori sono molto affiatati tra di loro mente da Palazzolo , ma lo e con il corpo docenti e questo ha portato ad una si sta avviando anche a collaborazione efficace tra le due parti. Come prima iniziativa è partita la “Merenda Solidale” ovvero una volta al mese le rappresentanti, insie - me a tutti genitori che si rendono disponibili, pre - parano panini farciti con la marmellata e li vendo - no ai bambini durante la ricreazione al costo di 1 euro. La vendita ottiene sempre grande successo e gli studenti molte volte acquistano i panini an - che solo per contribuire allo scopo che la distribu - zione ha. Infatti le maestre, così come i genitori, si impegnano molto a far capire che i soldi raccol - ti vanno a sostenere un progetto di enorme im - portanza come quello di primo lavoro e i bambini, ormai affezionati anche ad Emily, sono ben felici di esserne partecipi. È interessante anche sottoli - neare che i prodotti utilizzati per realizzare i pani - ni provengano dalle aziende del Comune le quali si prestano a contribuire e a fornire le materie pri - me come pane e marmellata. Credo che questo zione di un bambino a distan - sia un’ulteriore prova di come il lavoro di gruppo za e le spese vengono soste - sia sempre molto fruttuoso. Ma non finisce qui. nute da genitori e insegnanti, La parola Infatti quest’anno è stata realizzata anche una ciascuno totalmente libero di grande lotteria di Pasqua che ha coinvolto tutti versare ciò che preferisce, in i cittadini di Palazzolo . L’idea è partita pensando occasione della comunione dei “ABEO” a quale potesse essere il primo premio. La scelta bambini di quarta elementare. Associazione Bambino è ricaduta su un gigantesco uovo di cioccolato, In sostanza invece che pensa - Emopatico Oncologico, decorato ad arte da un nostro pasticcere del Co - re al classico regalo alla clas - associazione onlus nata mune. Da lì si è andati alla ricerca degli altri pre - se, il regalo lo fanno loro pren - nel 1988 che si occupa mi, ricavati dalla disponibilità di tutti i compaesa - dendosi cura di un bambino di sostenere le famiglie ni. Chi offriva buoni spesa, chi ingressi a parchi bisognoso. La scuola di Palaz - di bambini malati di tumore e leu - divertimenti, chi addirittura un corso per sub. In - zolo ha fatto in pochi anni pas - cemia e di seguirli nelle fasi di pre - somma molta varietà per un totale di circa 150 si da gigante e continua a ga - venzione, trattamento, riabilitazio - premi! La vendita dei biglietti è stata poi fatta da - loppare senza freni occupan - ne e socializzazione. Le loro raccol - gli stessi studenti. Le maestre hanno preparato dosi di tantissime attività, una te fondi vanno ad aiutare il reparto una busta per ciascun bambino con all’interno lo fra queste “primo lavoro” che di Oncoematologia del Policlinico stesso numero di biglietti da vendere, sempre al banalmente aiuta in maniera G.B. Rossi di Borgo Roma. costo di 1 euro, ai loro genitori, nonni, zii e paren - concreta chi è senza lavoro. ti tutti. La lotteria ha ottenuto un grande succes - Siamo tutti felici che questo so e si è conclusa prima di Pasqua con progetto si stia diffondendo a macchia d’olio anche nelle altre scuole del l’estrazione dei premi. Per concludere vorrei rac - nostro Comune e ci auguriamo che possa essere d’aiuto per giovani co - contare della grande propensione e passione me Emily che hanno bisogno di essere introdotti nel mondo del lavoro. che la scuola di Palazzolo ha per le attività di so - Il 29 aprile la compagnia Tiraca ha portato in scena "Ricette d'Amore", stegno. Essa infatti collabora da anni con ABEO uno spettacolo divertente che ha contribuito a sostenere il progetto del - e da un po’ di tempo è nato anche un nuovo pro - la scuola di Palazzolo . E' il secondo anno che la compagnia si presta ad getto chiamato JENEBA , che consiste nell’ado - aiutare e come sempre ha ottenuto un gran successo!

Associazioni Bilancio economico e sociale per il S.O.S. di Sona

di Giorgia Adami tiva la spending review del 5% applicata dal - l’ULSS22 a tutti i Il S.O.S. di Sona vigila sul nostro territorio ormai da più di 25 parametri di anni, ma per chi ancora non lo conoscesse si tratta di un’as - calcolo dei rim - sociazione costituita da volontari che si occupa di servizi di borsi spettanti (rim - emergenza ivi compresi quelli di Protezione Civile. Annual - borso chiamata, mente il S.O.S. redige il bilancio economico e sociale e lo rimborso a KM percorso, tariffa oraria del medico). condivide non solo con i soci, ma anche con chiunque sia in - L’attenzione ai costi e soprattutto la notevole capacità di au - teressato a conoscerne l’operato e a sapere come vengano tofinanziamento attraverso la raccolta fondi fa sì che S.O.S. impiegati ed investiti i fondi pubblici che l’ente riceve dai rim - sia comunque in grado di non far mancare qualità di servi - borsi dei servizi prestati o dai finanziamenti privati. Sul sito zio, investimenti sui presidi e preparazione dei volontari. Il dell’associazione www.sos-sona.it è possibile accedere a volume economico che l’associazione muove si aggira attor - tutti i bilanci degli ultimi anni. Un bilancio sociale è uno stru - no ai 350.000 €. Si parlava di raccolta fondi: S.O.S. è riusci - mento che permette una rendicontazione delle responsabili - ta a sviluppare una rete di relazioni positive su cui contare tà, dei comportamenti, ma anche dei risultati che nei momenti di bisogno come la necessità di dover intra - l’associazione ottiene nel corso di un anno. E’opportuno ri - prendere investimenti importanti quali l’acquisto di una am - cordare che l’Associazione rinnova, da ben sette anni con ca - bulanza o di un monitor multiparametrico. In questi casi è denza biennale, un marchio di qualità denominato “Merita fondamentale che l’Associazione sia in grado di sviluppare Fiducia”, un’emanazione del Centro Servizi per il Volontaria - campagne di raccolta fondi importanti . La capacità di auto - to della Provincia di Verona. Attraverso questa “certificazio - finanziamento di S.O.S. si aggira mediamente su un 20% del ne” l’attività caratteristica dell’Associazione viene sottoposta valore totale dei proventi , con punte del 30% negli anni in ai raggi X da parte di un esperto. Parliamo ora di alcuni nu - cui si effettuano investimenti consistenti. Pur con il grande meri del bilancio 2015 . I soci iscritti risultano 179 , di cui aiuto del Comune di Sona che mette a disposizione a titolo 159 attivi, mentre i restanti 20 sono soci sostenitori. I servizi gratuito la sede, tante sono le spese che il S.O.S. deve soste - erogati alla comunità sono in aumento a 1.113 totali (983 nere. Un ruolo importante nell’autofinanziamento viene svol - nel 2014). Di questi 767 quelli di emergenza sanitaria terri - to dalla raccolta del 5x1000 , che S.O.S. persegue da 7 an - toriale (733 nel 2014). Il bilancio chiude con una leggera ni. Non costa nulla e non è difficile da mettere in pratica, bi - perdita (6.000 €) in contrapposizione ad una chiusura posi - sogna solo impegnarsi a fare qualcosa, anche se piccolo, per tiva nel 2014. Su questo risultato incide in maniera significa - la comunità. La Lettera

“Caro Baco, perchè giudicare solo da una scollatura?”

Caro Baco, gerato ovviamente, semplicemente te le più implacabili) che magari se ti scrivo per provare a raccontarti una qualcosa di molto femminile. Ecco, ne girano sempre accollatissime ma riflessione che sto covando da tempo capita spesso che solo per questo poi sono le prime a provarci con i ra - e che mi piacerebbe venisse cono - motivo qualcuno si permetta (ovvia - gazzi delle amiche. Ecco, questo è so - sciuta da tanti miei coetanei. So - lo uno degli esempi che potrei no una ragazza di circa diciotto farti, ma penso ti faccia capire anni che abita nel comune di di cosa parlo. Io proprio questa Sona (spero perdonerai se non ti moralità finta e di superficie dico il mio vero nome, ma capi - non riesco più a reggerla. Quale rai…). Ho il mio giro di amici fuo - l’effetto che ottengono su di me ri e dentro il paese dove abito, (e su tanti miei amici) queste ho la scuola, faccio le cose che cose? Che sempre più spesso fanno tutti. Ma una cosa vera - forte è la tentazione di lasciare mente ma veramente non la il paesello e di frequentare solo sopporto più. Capisco il paese ed unicamente nel tempo libero piccolo, capisco tutto ma certi Verona. Che certo non è il para - giudizi che vengono tranciati addosso mente su facebook e non di persona) diso ma dove sicuramente è meno alle persone con troppo superficialità di definirmi con aggettivi pesanti, facile trovarsi i fucili (dell’ipocrisia) hanno il potere di farmi infuriare. quasi che indossare una scollatura spianati addosso. Provo a farti un esempio. A me piace, significhi essere una poco di buono. Ti ringrazio per la pazienza e per aver quando c’è l’occasione giusta, indos - E magari a farlo sono le stesse per - ascoltato il mio sfogo. sare qualche scollatura. Nulla di esa - sone (ragazze, noi donne siamo a vol - Silvia

La Risposta

“Cara Silvia, è importante l’equilibrio. Ma cammina a testa alta”

ta con aggettivi piuttosto pesanti. Eb - solo perché limitata sotto alcuni bene, prima di tutto, lascia perdere aspetti. Penso che anche il nostro chi si nasconde dietro ad uno scher - piccolo mondo abbia i suoi pregi e mo, chi ti giudica in maniera così su - possa offrire molto. Perciò, non scar - Giulia Grigolini di perficiale solo perché si sente forte tare un intero insieme solo perché al - [email protected] protetto da un mondo virtuale. Penso cune persone ti fanno sentire sba - che ogni ragazza sia libera di vestirsi gliata. Prendi il lato positivo di ciò che Cara Silvia, come vuole, indossando il tipo di ca - fa parte della tua vita e fai tuo il me - la tua lettera tocca certamente un te - po con il quale si sente più a suo glio di ognuna di queste. Infine, il mio ma sul quale si è sempre dibattuto. agio. Credo anche, però, che ogni consiglio è quello di essere sempre te Proverò a spiegarti, per quanto possa ambiente ed ogni circostanza richie - stessa in qualunque luogo e con contare la mia opinione, come la ve - dano uno specifico tipo di abbiglia - chiunque, tenendo però sempre pre - do io. Innanzitutto, dobbiamo pensa - mento, oltre che di comportamento e sente in che ambito ti stai muovendo. re che i pregiudizi esistono da sem - modo. Ambienti come scuola, univer - Con questo non voglio far passare pre e che sempre permarranno non sità, lavoro, esigono un abbigliamen - l’idea che tu debba annullarti e pie - solo nella nostra piccola comunità, to più formale; mentre nei momenti garti all’ambiente in cui ti trovi; cre - ma dappertutto. Inoltre, come dicevi di vita sociale abbiamo più libertà di do, invece, che tu debba trovare il tu, in un Comune di modeste dimen - vestirci in maniera meno formale e giusto equilibrio tra l’esprimere libe - sioni, risulta molto più semplice esse - maggiormente rispecchiante i nostri ramente la tua personalità e re frettolosamente giudicati e ritrovar - gusti. A mio parere, però, dobbiamo l’adeguarti, in un certo senso, a quel - si fuori dalla cerchia, soprattutto se anche saper mantenere la nostra di - lo che esige quel determinato luogo o non si fanno determinate cose, se gnità sia nel vestiario che nelle ma - quel determinato gruppo in un dato non si frequenta quel determinato niere e negli atteggiamenti. In riferi - momento. E comunque elevati al di posto, se non ci si veste in un deter - mento alla tua tentazione di abban - sopra dei pregiudizi e continua per la minato modo. A proposito di vestiti, donare il tuo paese per dedicare le tua strada, camminando a testa alta, accennavi al fatto che per aver indos - tue attenzioni unicamente a Verona, fiera dei vestiti che hai scelto e, ra - sato una scollatura più profonda del penso che non sia del tutto corretto gionando in un contesto più ampio, solito, qualcuno sui social ti ha defini - allontanarsi dalla propria comunità dei tuoi ideali.

I percorsi del Baco 1- Località Camminando attorno Barbarago a Palazzolo Prosegue con questo numero una rubrica attraverso la quale proponia - mo alcuni percorsi pedonali e ciclabili lungo il territorio del nostro Co - mune. Gli itinerari sono pensati e disegnati per permettere di gustare appieno la bellezza di un territorio che sa ancora offrire scorci e pae - saggi straordinari. l’anfiteatro morenico , che degrada giù fino al vil - lafranchese e più a sud nel territorio di Volta Mantovana. A sud-est la torre di Solferino, mentre verso ovest si nota il basso lago, la torre risorgi - mentale di S. Martino e la penisola di . di Giuliano Turrini Ritorniamo indietro e ci dirigiamo verso l’abitato [email protected] di Palazzolo. Percorriamo via Monte Paul, via 4 novembre, via Cavecchie, via S. Giustina , oltre - passiamo la Pieve del decimo secolo , e conti - Il percorso (in rosso nella cartina) che nuiamo verso nord per circa due chilometri, in andiamo a proporre parte dalla leggera salita tra ulivi e frutteti. Si gira a sinistra La Scheda chiesa parrocchiale di Palazzolo. Da lì in via Valpanin , la strada sale ancora sempre tra si scende verso il Bosco di Sona, attra - ulivi e roverelle, e arrivati in fondo (circa un chilo - Il percorso verso via degli Alpini, via Cavalier An - metro) troviamo alcune case, teniamo la destra, e tonio Girelli, via Bellevie. Per i ciclisti, dopo poche curve ci ritroviamo in località Cà Questo percorso, a forma in fondo a via degli Alpini, seguire il Ventretti. Anche da questa posizione si può go - di otto , ha una lunghezza senso unico a destra per via 4 Novembre dere di una geografia molto ampia. A nord il Cor - di circa dieci chilometri, e via Prele. Superata la baita degli Alpi - no d’Aquilio, il monte Pastello, il monte Baldo, non presenta difficoltà, ni, si gira a destra su uno sterrato, si quindi spostandosi verso sinistra incontriamo il ma occorre prudenza in prosegue per circa 300 metri tra vege - Denervo, il Caplone e il Tombea (tre cime del par - discesa (se in bici, meglio tazione selvatica e si sbuca in via Gra - co Alto Garda Bresciano), dietro a queste cime, il usare una mountain-bike) zia Deledda. Si svolta a destra e dopo gruppo dell’Adamello, e ancora un po’ a sinistra e in alcune strettoie. Ci si 30 metri giriamo ancora a destra tra il Monte Pizzoccolo. Sempre a nord ma in primo può rifornire d’acqua vici - capannoni industriali. Dopo qualche piano si possono osservare due costruzioni au - no all’ufficio postale. minuto la strada si restringe e ci ritro - striache del territorio di Pastrengo: forte Nugent e viamo d’un tratto dentro un tunnel ar - forte Leopold. Ancora un po’ a destra si nota il boreo fatto di roverelle e edere rampi - paese di Cavaion, il monte Moscal, la rocca di canti, alla fine del quale si arriva in campo aper - Garda e ampie zone del lago. Ripartiamo svoltan - to, con seminativi alla nostra sinistra e ulivi a de - do a sinistra in via Bragati, la strada è stretta (at - stra. Si arriva così in località Barbarago , nei tenzione alle auto) e molto panoramica. Qui si pressi dell’azienda agricola Manzati. Si piega a può osservare verso est tutto il territorio collinare destra, e all’altezza del cartello stradale di Palaz - del d.o.c. che degrada verso il lago di zolo, giriamo a sinistra salendo una stretta erta Garda, i paesi di Sandrà e di Colà e oltre il lago i tra gli ulivi, e alla seconda curva possiamo sosta - rilievi montuosi del Bresciano. Proseguiamo anco - re ed ammirare un panorama sorprendente. Ci ra per circa 1,5 Km, la strada prende salita fino appare in tutta la sua ampiezza e bellezza ad arrivare allo scollinamento. Qui siamo sulla li - nea di dorsale, il punto più alto del nostro percor - so (circa 220 m s.l.m.). Se saliamo sulla scarpata a sinistra possiamo ammirare un panorama me - raviglioso a 360 gradi. A est la pianura pedemon - tana veronese e all’orizzonte il Vicentino con i Monti Berici (nelle giornate più limpide si rendono visibili anche i colli Euganei), a nord il gruppo del Carega, l’altopiano della Lessinia e l’intera Valpo - licella. A nord ritroviamo tutte le sopracitate cime, anche a ovest si rivede il lago e a sud-ovest il ter - ritorio del Lugana. Il nostro percorso volge al ter - mine, inizia la discesa e dopo 2 chilometri attra - verso via Olmo, via Ghiaia e via 4 Novembre , sia - mo in centro a Palazzolo. Ed infine a destra si ri - torna in piazza della chiesa. 3 3- Cà Ventretti

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1 2 - Scollinamento da via Bragati

Via Cao del Prà, 86 - 37060 Lugagnano (VR) Orari Tel. 045 8680778 - Cell. 3458319293 Dal lunedi al giovedì orario continuato dalle 8 alle 18 P.Iva 04558810237 Venerdì orario continuato dalle 10 alle 20 [email protected] Sabato dalle 8 alle 13 Chiuso il martedì www.benesserequintaessenza.it 45 COMUNITA’ Commemorazioni del 25 aprile a Lugagnano, Palazzolo, San Giorgio in Salici e Sona: l’importanza della Memoria

Sono tornate con il 25 aprile anche nel nostro sa delle ore 11. Al termine commemorazione Comune le commemorazioni in memoria dell’an - presso il Monumento ai Caduti. niversario della Liberazione, al termine della Se - A Palazzolo alle 10 raduno degli Alpini e delle al - conda Guerra Mondiale, il 25 aprile 1945. tre Associazioni d’Arma in piazza Vittorio Veneto A Lugagnano Alpini, Fanti e Bersaglieri si sono e sfilata fino alla Chiesa. Quindi è stata celebrata dati appuntamento con la cittadinanza alla mes - la messa e al termine commemorazione presso il

Lugagnano

San Giorgio in Salici Monumento ai Caduti. A se - guire pranzo presso la Baita Sona degli Alpini. Nella frazione di San Giorgio in Salici le celebrazioni si so - no tenute al pomeriggio. Alle 16.45 ritrovo per l’Associazione Combattenti e Reduci, Alpini ed Associazio - ne Ex Internati in piazza della Chiesa con deposizione della corona al Monumento ai Ca - duti, quindi sfilata fino al cip - po in piazza Tonidandel. A seguire messa presso il Cippo e, al termine, rinfresco in occasione del terzo anni - versario dell’inaugurazione del Cippo. A Sona il ritrovo è stato la mattina con le Associazioni d’Arma presso la Baita degli Alpini, sfilata fino alla piazza, alzabandiera, Santa Messa e Palazzolo a seguire pranzo in Baita. Sono stati tantissimi i cittadi - ni che si sono dati appunta - mento presso i Monumenti ai Caduti, assieme alle Associa - zioni d’Arma e alle istituzioni rappresentate dal Sindaco Mazzi, dagli Assessori e dai Consiglieri comunali di mag - gioranza e di minoranza, per ricordare i Caduti del nostro Comune. Dimostrazione più che tangi - bile che si ripete ogni anno in ricorrenze come questa del forte valore che le nostre co - munità ancora danno alla Memoria. Urban effects Il territorio di Sona in un click FOTOGRAFIA “La bellezza del nostro territorio”, premiate le foto vincitrici del Concorso Fotografico del Baco e del Club LUnART Photo

“Grazie a tutti i giovani fotografi per averci ricor - del Concorso Fotografico organizzato da Il Baco dato quanto è bello il nostro territorio. E’ una co - da Seta con il Club LUnART Photo di Lugagnano sa che dico sempre ai nostri cittadini: spesso non e con il patrocinio del Comune di Sona. ci rendiamo nemmeno conto delle bellezze che ci La semplice cerimonia si è tenuta sabato 23 aprile circondano”. E’ con queste parole che il Sindaco presso la sala NOI della Parrocchia di Lugagnano, di Sona Gianluigi Mazzi ha chiuso la premiazione alla presenza dei ragazzi vincitori, con le loro fa - miglie, di alcuni appassionati di foto e dei membri del Club LUnART Photo di Lugagnano. Il Concorso “Urban Effects. Il Territorio di Sona in un click” era rivolto ai ragazzi di medie e superiori del nostro Comune. “Tema era il nostro territorio, in ogni sua forma ed espressione. Abbiamo voluto invitare i nostri ragazzi a usare le loro macchine fotografiche, ma anche i loro cellulari, non solo per scattarsi dei selfie ma anche per aprire gli occhi sul territorio che li circonda.” – ha spiegato Stefano Ferrian del Club LUnART Photo aprendo le premiazioni. Dopo un saluto dell’Assessore alla Cultura Gian - michele Bianco , che ha puntato molto su come il territorio debba diventare sempre più una risorsa, le sei foto vincitrici sono state presentate una ad una, assieme ai loro giovani autori, ed illustrate dal fotografo professionista Mario Pachera dello Studio Fotografico Pachera di Lugagnano (consu - lente tecnico del Concorso), che ne ha indicato pregi tecnici e qualità estetiche. I premiati sono stati per le medie Emma Fanciul - lo, Sara Turrini, Benedetta Ferrian e Sofia Bono - mi e per le scuole superiori Alberto Bellè e Davi - de Rudari . Le loro foto verranno esposte all’inter - no della mostra LUnART nel corso della sagra paesana di Lugagnano il prossimo luglio. A consegnare ai sei giovani fotografi un attestato di merito per il risultato ottenuto l’Assessore alla Cultura e il Sindaco, il fotografo Pachera, i rap - presentanti del Club LUnART Photo e Giorgia Adami per Il Baco da Seta. “Quella del Concorso fotografico è un’iniziativa – ha spiegato Mario Salvetti, direttore del Baco – che come giornale vogliamo portare avanti anche nei prossimi anni, assieme al Club LUnART Photo e al Comune di Sona, magari aprendola alla par - tecipazione di fotografi di tutte le età”.

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Per appuntamenti chiamare il 3496214425 Comunità Il Comitato Carnevale di Lugagnano in trasferta in Macedonia

Importante trasferta per il Comitato Carnevale Benefico Lo Tzigano di Lugagnano . In marzo, infatti, una delegazione del carnevale di Lugagnano, guidata dal Presidente Eliseo Merzari e dallo Tzigano Tiziano “El Piombi” Zocca si è recata in Macedonia. Scopo del viaggio era la partecipazione al rinomato carnevale di Strumica . Il Comitato Carnevale di Lugagna - no non è assolutamente nuovo a queste iniziative, ed ogni anno gli Tzigani si spostano in tutta Europa per partecipare alle diverse rassegne che costellano il calendario carnevalesco europeo. Villa Eire: pizzeria e cucina in un ambiente da sogno a t e S

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del Consiglio Direttivo Avis di Lugagnano no giovani, che la gioia che si prova a donarsi è in - descrivibile. L’ansia e la preoccupazione vengono In questo numero del Baco desideriamo pubblica - sicuramente ripagate! E se siete spaventati (come re la lettera di una giovane donatrice di sangue lo ero io), trovate un compagno d’avventura come apparsa su Famiglia Cristiana del 6 marzo scorso un amico. Laura nella rubrica “Colloqui con il Padre”. Ci ha colpito questa testimonianza così semplice ma profonda La tua testimonianza, cara Laura è così sponta - allo stesso tempo. Nella risposta del direttore don nea ed entusiasta che sono certo farà molti “pro - Antonio Sciortino sono ben descritti i sentimenti seliti” per un gesto gratuito che può salvare la vita di generosità e di fede che caratterizzano il gesto delle persone. Papa Francesco ha appena cele - del dono . brato a Roma il Giubileo dei donatori di sangue, che in Italia sono un milione e settecentomila. E Così cresce una cultura della donazione ha rivolto loro parole dolci, definendo le donazioni Ho vent’anni e vorrei condividere con i lettori la “piccoli gesti di amore, di tenerezza, di cura”. “Il mia gioia! La settimana scorsa, io e una mia ami - dono del sangue: un gesto per la vita”: era uno ca abbiamo fatto la nostra prima donazione di dei tanti slogan in piazza San Pietro, a significare sangue. La sera precedente la donazione erava - una cultura della donazione che si fonda molto mo entrambe molto agitate. Una volta andate al sull’esempio, sul passaparola tra la gente. “Nelle centro trasfusioni ci siamo sedute vicine e ci sia - situazioni di maggior bisogno” ha detto il Papa, mo incoraggiate a vicenda. Il prelievo è durato die - “portiamo la misericordia di Dio attraverso un im - ci minuti ed è difficile descrivere la nostra felicità pegno di vita, testimonianza di fede” per questo gesto. Vorrei dire a tutti, giovani e me - Don Antonio Sciortino Solidarietà Le attività della Sezione AVIS di Lugagnano

In questo periodo alcuni componenti po l’attivazione del sistema di preno - sa. Per questo ci farebbe piacere co - del Direttivo con l’aiuto di donatori tazione per le donazioni iniziato nel noscere il loro parere riguardo il si - che hanno dato la loro disponibilità, settembre 2015. La risposta dei do - stema di prenotazione e sono impegnati nel servizio di acco - natori è stata abbastanza soddisfa - l’organizzazione al centro trasfusio - glienza e coordinamento dei dona - cente e ad oggi le prenotazioni supera - nale. Chi vuole può contattarci alla tori al Centro Trasfusionale di Bus - no il 50% , ma contiamo su una conti - nostra E-mail solengo . Si tratta di un servizio ri - nua crescita. Si nota comunque un [email protected] , chiesto dalle Associazioni Avis, Fidas incremento nel numero delle dona - critiche, osservazioni, consigli saran - e Ansfa ai gruppi della provincia do - zioni e soprattutto una migliore e più no ben accetti. razionale disponibilità di sangue, in termini di Vendita colombe pasquali quantità e tipologia di Anche quest’anno eravamo presenti gruppi sanguigni, tutto con il nostro gazebo sul piazzale del - ciò a vantaggio delle ne - la chiesa per la vendita delle colom - cessità degli ospedali. be pasquali a nome dell’ADMOR . Il nostro impegno è faci - Come sempre la generosità dei citta - litare il più possibile i dini di Lugagnano non è mancata. donatori in modo che Ringraziamo tutti per la loro offerta vengano rispettati gli che permette di finanziare borse di orari della prenotazione studio a giovani medici impegnati con conseguente ridu - nella ricerca per sconfiggere le terri - zione dei tempi di atte - bili malattie oncoematologiche. Comunità Uscita a Tenno per il Ciclo Club Luigi Tezza di Lugagnano

Domenica 24 aprile il Ciclo Club Luigi Tezza di Lugagnano si è recato a Tenno per un’usci - ta sociale. Alcuni dei ciclisti sono saliti fino a Tenno in bi - cicletta mentre gli altri, assieme a famigliari ed amici, li hanno raggiunti in pullman. Un ottimo pranzo in un ristorante tipico ha suggellato una bella giornata vissuta assie - me. Nella foto i membri del Ciclo Club a Tenno, con il Baco.

55 Una foto con il Baco 1 Mandateci i vostri scatti Inviateci vostre foto con il Baco, e con una riga di descrizione, all'email [email protected]

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3 1) Federico Mazzi e Mirco Storti in viag - gio in Andalusia (in questa foto presso il ponte di Ronda).

2) Mara Isolani e Salvatore Cona presso il museo Guareschi a Brescello, dove sono stati girati i film di Don Camillo e Peppo - ne.

3) Anche il Baco presente alla 150° edi - zione di Vinitaly.

4) La festa della tribù dei Beghini di Palazzolo, con il Baco.

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A CURA DEL DOTT. MARCO CASTELLANI Come proteggere i denti permanenti dei bambini dalla carie?

La sigillatura dei denti consiste nell’applicare una pellicola protettiva di materiale composi - to sui solchi profondi dei denti permanenti in particolare i primi molari che erompono a 6 anni. Queste sostanze proteggono le superfici masticanti dei denti posteriori, frequentemen - te soggette nei bambini alla carie dentale per vari motivi: i bambini a sei anni hanno scarsa

applicate, in genere però durano diversi anni. Il costo è di molto inferiore alla cura di un dente e soprattutto evita la carie quindi si pa - ga meno per avere denti più sani. Tutti i bam - bini possono trarre giovamento dalla sigillatu - ra, anche chi non ha mai avuto carie e già ef - fettua prevenzione con il fluoro. Statistica - mente nei pazienti di età inferiore ai 15 anni l’80% delle carie si sviluppano proprio su queste superfici. La sigillatura è diventata og - gi un’arma indispensabile nella lotta contro la manualità nel lavare correttamente i denti, i carie, ma è molto importante che venga ef - molari sono più difficoltosi da detergere bene fettuata precocemente , subito dopo sia per la loro posizione sia perchè i solchi di l’eruzione del dente permanente, altrimenti questi denti appena erotti sono molto profon - potrebbe essere troppo tardi. Durante le varie di. L’applicazione è veloce, indolore ed è un settimane che il dente impiega per erompere ottimo modo per iniziare un bambino alle cu - completamente, se i genitori non aiutano il re odontoiatriche. Le sigillature vanno control - bambino a pulire perfettamente questo den - late periodicamente e se si staccano vanno ri - te, succede spesso che si formi la carie.

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58 INIZIATIVE Progetto Gutenberg: dieci giovani a servizio della cultura

letteratura e i dieci volontari hanno potuto iniziare di Elena Tommasi a conoscersi. Ciascun ragazzo si rende disponibile da aprile a Nel settembre del 2015 un gruppo di ragazzi si dicembre per un totale di ottanta ore tra gestione offrì di tenere aperta la biblioteca comunale di della biblioteca e organizzazione degli eventi, che Sona, nelle ore serali e nei giorni festivi, per verranno retribuite al cinquanta percento. Le soddisfare un’esigenza comune a molti, quella di aperture serali, due a settima - un luogo vicino a casa, tranquillo e allo stesso na finora, aumenteranno di tempo condiviso, per lo studio serale e domenica - mese in mese, in relazione an - Il Servizio le. Ogni lunedì, sulla pagina Facebook “Bibliote - che alle sessioni d’esame uni - ca di Sona. Aperture straordinarie” e sulla porta versitarie. Ogni quindici giorni i della biblioteca, comparivano gli orari delle aper - ragazzi insieme ai responsabili Gli orari di apertura ture serali della settimana. Alle 20.30 le luci si ri - del progetto, l’educatrice Fran - Nel corso del mese di maggio accendevano e i tavoli iniziavano ad ospitare stu - cesca Faccincani e il coordi - gli orari di apertura serali e nei denti e lettori di libri e quotidiani. I ragazzi si sono natore di progetti sociali giorni festivi della Biblioteca dati il turno per tutto l’inverno, finché, a febbraio Gianni Martari, si ritrovano per sono i seguenti: 2016, l’Assessore alle politiche giovanili e aggiornarsi reciprocamente sul Martedì e Giovedì: 20.30-23. l’Associazione Cavalier Romani hanno promos - proprio lavoro, svolto in equipe. Sabato: 15-18. so il bando Volontariato giovani e territorio. Sco - Attualmente un gruppo si sta Facebook: bibliosonaextra po del bando era selezionare dieci giovani fra i di - concentrando sull’evento di ciotto e i trent’anni residenti nel co - mune di Sona, per l’animazione e per la gestione della biblioteca nel - le ore serali e nei giorni festivi. Nasce così il progetto Gutenberg che prevede l’ideazione e l’organizzazione di iniziative ed eventi atti a ravvivare la biblioteca, per avvicinare la struttura stessa e la cultura che essa rappresenta ai cittadini. L’iniziativa comprende an - che un servizio di apertura serale e festiva, in cui la biblioteca si trasfor - ma in aula studio e in sala di lettu - ra. Ventun giovani si sono candi - dati durante lo scorso febbraio, compilando un modulo in cui han - no spiegato a quali attività di volon - tariato e a quali iniziative culturali abbiano partecipato in passato. Hanno indicato anche il proprio per - corso di studi e la propria esperien - za professionale e hanno allegato alla domanda il inaugurazione delle aperture straordinarie, un proprio curriculum. In base a queste informazioni aperitivo con musica per illustrare il progetto e ce - I ragazzi del ne sono stati selezionati dieci che, all’inizio di lebrarne l’inizio, un altro sul bookcrossing e un progetto Guten - marzo, hanno sostenuto un colloquio orale per terzo sulle letture animate per i bambini. Alcuni berg assieme ai parlare del proprio profilo e delle proprie idee in dei componenti in particolar modo curano la pa - responsabili. merito ai progetti culturali da realizzare. Il proget - gina Facebook e il suo piano editoriale , tutti in - to Gutenberg mira infatti a promuovere la cultura, sieme affrontano qualsiasi nuova questione, an - proprio come fece Johannes Gutenberg inventan - che con l’aiuto del giovane Consigliere comuna - do la stampa a caratteri mobili. I dieci ragazzi di le Mattia Leoni e dell’ Assessore Giovanni Mi - Gutenberg hanno poi usufruito di quindici ore di chele Bianco . Alle riunioni prendono parte talvol - formazione , tenuta da esperti in materia di orga - ta anche il Sindaco Gianluigi Mazzi e il Vicesin - nizzazione eventi e di comunicazione e social net - daco Simone Caltagirone , convinti dell’importan - works, acquisendo nozioni indispensabili per la za del progetto e coinvolti dall’entusiasmo dei gestione della pagina Facebook e per la pubbli - suoi partecipanti. Nell’ambito del progetto Guten - cizzazione degli eventi relativi al progetto. In un berg, ragazzi con passioni e interessi simili, ma terzo incontro ai ragazzi sono stati illustrati la sto - con abilità ed idee differenti collaborano per ren - ria, i servizi e il ruolo della biblioteca sul territorio, dere alla propria comunità un servizio indispen - e i progetti già realizzati in passato. In questa se - sabile e per arricchire le proprie competenze e il de si è anche parlato di gusti personali in fatto di proprio animo in modi imprevedibili. 59 L’INTERVISTA “Anche nel nostro piccolo possiamo cambiare il mondo” Andrea Chesini di Lugagnano torna da un’esperienza nel Togo

Cosa ti ha spinto ad accettare? di Gianmaria Busatta Dentro di me sapevo che sarebbe stata un’occa - sione che non mi sarebbe più ricapitata. È una di “A volte ci sono quelle occasioni che possono quelle situazioni in cui ci diciamo: ‘Non è un ca - cambiare la nostra visione della vita.” Esordisce so’. Sono sicuro, inoltre, che, se non avessi accet - così Andrea Chesini di Lugagnano, reduce da tato, me ne sarei pentito per tutta la vita. un’indimenticabile esperienza missionaria in To - Come hai proceduto allora? go, nel cuore del continente nero . Negli occhi di Ho sparso un po’ la voce per cercare aiuto perché Andrea convivono sentimenti di intensa vitalità e non sapevo come mettere in funzione gli inverter profonda emozione, entusiasmo e, allo stesso e le batterie dell’impianto fotovoltaico presenti in tempo, nostalgia. Percepisco chiaramente e fin da missione, e mancava del materiale da acquistare. subito che non sarà un’intervista canonica e con - Mi sono venuti in aiuto il mio amico Ilario che mi venzionale, in cui ci soffermeremo solamente sul ha spiegato tutto a livello tecnico, e molte perso - mero racconto di fatti ed eventi; verranno tra - ne che grazie alle donazioni raccolte mi hanno smessi ricordi ancora vivi, concetti e pensieri permesso di comprare il materiale necessario. esprimibili solo parzialmente con le parole, perce - Quali sono state le reazioni delle persone che ti pibili solamente dall’animo di chi ascolta e di chi stanno più vicino? legge. Ti racconto la reazione di mia moglie Elisa: subito “Sono andato a dare una mano ad “È iniziato tutto a era un po’ preoccupata per via della situazione metà gennaio, attuale in Africa, ma dopo lunghi istanti di silenzio installare pannelli fotovoltaici in una quando il mio ami - mi ha detto: ‘è la cosa giusta da fare’. Mi ha so - scuola. Ed ho scoperto la vita” co Fausto mi ha stenuto e aiutato nel preparare il necessario. Eri già stato in Africa? Sì nel 2005 avevo fatto un’esperienza di un mese in missione in Uganda con il VOICA (Volontariato Internazionale Canossiano), ero poco più che ven - tenne ed ero spinto dal desiderio di aiutare e so - prattutto di conoscere. A distanza di dieci anni ho affrontato la missione in modo più consapevole. Come hai affrontato la missione in Togo? Prima di partire sapevo che la missione Cuori Grandi Onlus avviata da Suor Patrizia e dalle mis - sionarie laiche Maristella e Federica era iniziata da circa quattro anni presso il villaggio Amakpa - pé, a circa 80 km dalla capitale Lome, e aveva già portato a termine una scuola e un’infermeria. Mi aspettavo, però, che l’attività missionaria fosse più organizzata e programmata: agivano invece giorno per giorno, a seconda delle opere di carità necessarie, pensa che l’infermeria accoglie circa 30 persone al giorno! D’altra parte, la situazione in Togo è difficilissima: si tratta di un Paese del Quarto mondo, ovvero in cui la popolazione vive chiamato dicendomi che era stato contattato da con meno di un dollaro al giorno e l’indice di svi - madre Patrizia che ha iniziato da pochi anni una luppo umano è bassissimo; vi è un unico centro missione in Togo e aveva bisogno di una mano medico (e senza acqua corrente!) nel raggio di per l’installazione di pannelli fotovoltaici, impor - trenta chilometri a disposizione di oltre venti mila tantissimi per dare corrente all’infermeria, alla persone. Tuttavia, tutto ciò che è stato realizzato scuola e alla pompa del pozzo” fino ad ora è stato grazie a cospicue donazioni Come hai reagito di fronte a questa chiamata? provenienti dall’Italia, o, per usare le parole di Sono rimasto molto colpito: ho incontrato suor Pa - madre Patrizia ‘la concretizzazione dello Spirito trizia, madre canossiana, solo un paio di volte nel - Santo’. la mia vita quando ero andato a Brescia ad aiuta - Ovvero? re a caricare un container per le missioni, la sua Se le persone si adoperano il più possibile per fa - chiamata è stata del tutto inaspettata. Inoltre, io re del bene, il bene arriverà in vari modi e mo - sono ingegnere dell’automazione e l’installazione menti. Si tratta di tante piccole tessere di un mo - di impianti fotovoltaici non rientra nemmeno tra le saico che, nel complesso, costituiscono un’opera meravigliosa. Maristella mi ha passato questo 60 mie competenze di lavoro. concetto: il mondo è fatto da bene e male, lo sap - piamo tutti; e ognuno di noi può scegliere come trascorrere la propria vita. Tuttavia, anche se ci comportiamo bene e facciamo il nostro dovere, lasceremo il mondo che conosciamo così come l’abbiamo trovato. Se, invece, aiutiamo chi è in difficoltà, ci mettiamo a disposizione per gli altri, dedichiamo il nostro tempo per il prossimo, la vita delle persone cambia in meglio, e a loro volta possono agire così verso altre persone. Immagina un effetto domino, come potrebbe davvero miglio - rare il mondo. Tu come hai riscontrato questo messaggio? In Togo io non ho fatto nulla di eclatante: ho sem - plicemente applicato le mie conoscenze, ho svol - to il mio lavoro in un altro contesto, ho acquistato il biglietto aereo come se fossi andato in vacanza, ho preso ferie dal lavoro. I frutti del mio lavoro mi sono stati mostrati dagli altri: dopo aver installato tangibile e dettagliato l’impianto fotovoltaico, infatti, Chiara e Cristina, le del mio vissuto. Que - due infermiere volontarie, mi hanno profonda - st’estate mi piacereb - Solidarietà mente ringraziato poiché avrebbero potuto utiliz - be tornare anche con zare lo sterilizzatore. Prima che i pannelli funzio - mia moglie. nassero, infatti, gli strumenti medici non potevano Ecco come aiutare la Che messaggio lasci essere sterilizzati. E adesso la pompa del pozzo a chi ti sta leggendo? può funzionare giorno e notte grazie alle batterie. missione in Togo Spesso siamo nel tur - Raccontaci la tua giornata tipo in Togo. bine dei nostri impegni Per contribuire in modo concreto alla Le mie giornate iniziavano con la sveglia alle quotidiani e non ci ac - missione di Amakpapè è possibile fare 5.15. Insieme a madre Patrizia, Maristella, Chiara corgiamo della facilità una donazione a Cuori Grandi Onlus. IBAN: e Cristina andavo a messa al villaggio: non c’era di poter aiutare gli al - IT98T0335901600100000118595, una chiesa, ma una capanna, come tutte le case tri. Bisogna approfon - Codice fiscale per devolvere il 5x1000: del villaggio. Poi alle 6.30 tornavamo alla missio - dire ogni contesto, es - 93032880150. ne e facevamo le lodi fino alle 7. Seguiva la pre - sere curiosi, aprire gli ghiera con gli operai, addetti alla costruzione del - occhi, allargare gli oriz - la nuova chiesa inaugurata il 3 aprile. Io iniziavo il zonti. Tutti noi possiamo vivere la nostra missione mio lavoro insieme al mio amico Donè e altre quotidiana: nel nostro piccolo dobbiamo solo sa - operazioni svolte spalla-spalla con i togolesi. Sono per cogliere l’occasione e mettere in pratica ciò contento di far passare il messaggio che anche che sappiamo fare, i nostri doni e le nostre quali - se ero da solo, sono riuscito a fare tutto grazie tà per il prossimo. Nulla di impossibile, ma con ri - agli abitanti del posto, e posso sfatare con con - sultati di straordinario valore. vinzione il luogo comune che gli africani non sono capaci di lavorare: ho insegnato a loro a lavorare così come è stato insegnato a me. Intanto Mari - stella, Chiara e Cristina si adoperavano tra l’infermeria, il trasporto di medicine ai malati in ospedale a Lome (in Togo spetta al paziente pro - curarsi le medicine), la scuola materna ed ele - mentare e varie opere di carità. Alla sera recitava - mo il rosario e la preghiera dei vespri. Si pregava tanto, e non ero abituato! Poi, con il passare del tempo, mi sono reso conto che quelle due ore e mezza di preghiera al giorno erano la fonte da cui attingere l’energia e la forza necessarie per af - frontare innumerevoli situazioni. Alla sera non di - menticherò mai le incredibili stellate e la visione della luna rovesciata per la vicinanza all’Equatore. Com’è stato il viaggio di ritorno? Qualche giorno prima della partenza provavo una grande nostalgia sia per la mia famiglia, mia mo - glie, sia per l’esperienza missionaria. Ho vissuto i dieci giorni di missione in modo intenso, mi sono adoperato al massimo; certo, hanno comportato molta fatica, ma so che il mio piccolo contributo è stato molto utile. Durante il viaggio di ritorno ho scritto un diario, per poter avere anche un ricordo SOCIETA’ Forum delle Associazioni: il percorso è iniziato ed i primi (buoni) risultati già si vedono

una traccia. A dicembre è stata attivata una nuova edizione della “Lotteria delle associazio - ni del Comune di Sona”, di Enrico Olioso una modalità centraliz - zata ricordiamo che consente con i biglietti in [email protected] distribuzione sia all’associazione di autofinan - presente su ziarsi per una parte, sia di alimentare un fondo condiviso dedicato ad una selezione di progetti. I dettagli li trovate sul nostro sito Per coloro che seguono il tema dell’associazio - www.ilbacodaseta.org oppure sulla pagina Face - nismo nel nostro territorio , l’argomento delle book dedicata. A gennaio ha iniziato il suo servi - associazioni in rete non è certamente nuovo. zio lo sportello delle associazioni. Presso la bi - Dopo una gestione di quasi due anni infatti nel - blioteca di Sona, il martedì pomeriggio ed il sa - Riccardo e l’ottobre scorso è stato costituito il Forum delle bato mattina due giovani ( Riccardo e Chiara ) Chiara, dello associazioni portando con sé una serie di impor - svolgono funzioni di segreteria per il Forum ed sportello delle tanti obiettivi da raggiungere. E nei mesi suc - accolgono le richieste che arrivano dalle asso - associazioni. cessivi i primi passi hanno iniziato a lasciare ciazioni. A marzo ha avuto inizio il percorso for -

mativo per volontari di associazioni finalizzato Cultura a fornire conoscenze e competenze sugli aspetti operativi ed organizzativi di una associazione (in Nel sito del Baco una sezione dedicata ai libri collaborazione con il CSV Verona) e sulle compe - tenze più trasversali di capacità dei volontari di Il sito del Baco ha inaugurato creare e gestire dinamiche di relazione positive una nuova rubrica , a cura della dentro e fuori le associazioni (in collaborazione Chiara Giacomi professoressa con l’esperto Massimo Merlini). Temi caldi en - di Lugagnano, che insegna let - trambi che vengono proposti con cadenza quin - tere nei licei veronesi. In questo dicinale presso la sala civica dell’ex-canonica a spazio, che trovate cliccando Sona. Sempre a marzo è stata attivata la nuova sul banner (immagine accanto) modalità di presentazione progetti con richie - presente sulla nostra home pa - sta di contributo che prevede la definizione di ge nella colonna di destra, la una graduatoria basata sul nuovo regolamento professoressa Giacomi propone uscite e di grandi classici che che premia qualità e partecipazione attiva. trama e recensione di nuove meritano di essere riletti. Come si può notare, è quindi partita una nuova stagione di potenziamento delle relazioni tra as - to sulla bontà del servizio reso, quanto più sulla sociazioni, sia tra loro che con le istituzioni. Tut - intensità di impegno che esso richiede. Da que - to questo per dare più valore al prezioso lavoro sto punto di vista possiamo dire che, vero che è che ogni volontario offre non solo alla propria partito un piano di azioni sostenuto ed a tratti associazione, ma alla comunità intera. impegnativo, ma altrettanto vero che, con la do - Una nuova stagione di fiducia quindi che non vuta progressione, l’impegno richiesto può esse - può che migliorare ancora di più l’efficacia del - re ben gestito se visto in modo decentrato sui l’agire dei volontari. Ed i primi riscontri sono più diversi volontari attivi in ogni associazione. Una che positivi. Molti infatti sono stati gli apprezza - valutazione quindi di questa prima fase più che menti all’Assessorato alle associazioni ed ai positiva e che fa ben sperare per un futuro nel responsabili del Forum delle associazioni. E le quale l’azione integrata delle nostre associazio - attese non mancano come ad esempio arrivare ni di volontariato potrà creare una rete forte e Sotto, Pippo a definire un kit dell’associazione che consenta solidale con tutti. Per informazioni contattare la Franco con il a loro di svolgere la propria azione ed i relativi segreteria del Forum scrivendo all’indirizzo mail Vicesindaco di atti formali e burocratici in modo sempre più [email protected] , Chiara e Sona Simone semplice e senza perdite di tempo. Alcune per - Riccardo saranno contenti di fornire il loro servi - Caltagirone. plessità inevitabilmente non mancano, non tan - zio.

SOCIETA’ Ludopatia, nuove strategie in un convegno a Verona Ha partecipato anche Sona

Si è tenuta il 20 aprile scorso presso l’Hotel San Marco a Verona la penultima tappa italiana dell’i - niziativa “Vedo ma non vedo, gioco ma non gio - co. Il gioco da intrattenimento come contrasto alla ludopatia” promossa dall’Agcai, con il patro - cinio dell’Associazione nazionale di azione socia - le, in vista della conferenza Stato-Regioni ed enti locali del 30 aprile. Il gioco d'azzardo patologico (definito anche az - zardopatia o genericamente ludopatia) è un dis - turbo del comportamento rientrante nella catego - ria diagnostica dei disturbi del controllo degli im - pulsi. Ha una forte attinenza con la tossicodipen - denza; infatti il giocatore d'azzardo patologico mo - stra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi e copren - dosi di debiti) e trascurando gli impegni che la vi - ta gli richiede. Scopo dell’iniziativa promossa dall’Agcai è quella di proporre modifiche normative al fine di sostitui - re le slot machine con apparecchi più innocui , da intrattenimento e piccole vincite, limitando le perdite orarie medie del giocatore compulsivo, an - ziché circoscriverne la diffusione alle sole sale gioco. È la soluzione proposta dall’Associazione gestori e costruttori apparecchi da intrattenimen - to per contrastare la ludopatia. Alla serata hanno partecipato anche gli Amministratori dei Comuni che si battono contro la piaga del gioco, tra i qua - li Sona che era presente con il Vicesindaco Si - mone Caltagirone. Testimonial della serata l’attore comico Pippo Franco che ha tenuto uno spettacolo sulla temati - 63 ca del gioco, interloquendo anche con ammini - stratori e autorità presenti. COMUNITA’ Athena, Cane Lupo Cecoslovacco (di Palazzolo) Campionessa italiana di bellezza, e amica di vita

di Chiara Giacomi no) era solo il primo passo. L'ultimo passo per chiudere e quindi diventare campionessa italia - Nel Comune di Sona vive una reginetta di bel - na l’abbiamo affrontato a Vercelli il 7 febbraio, lezza. Si chiama Athena Shadow of the Phoe - giornata in cui non solo abbiamo vinto la cate - nix, per gli amici solo Athena, ed è una femmi - goria, ma anche contro tutte le altre femmine e na di Cane Lupo Cecoslovacco di poco più di 2 contro i migliori maschi in classifica. In sostan - anni. Athena è figlia di Nanà e vive a casa di za abbiamo conquistato il cosiddetto BOB ("Best Alessia Pasquali, a Palazzolo, dove sono con - of Breed"),ovvero il miglior soggetto assoluto di servati i titoli vinti in diverse competizioni. ogni razza. Partecipare alle esposizioni per me “Da qualche anno con la mia migliore amica è una grande soddisfazione ma anche per il ca - partecipiamo ad Esposizioni di Bellezza sia in ne è molto istruttivo. Deve infatti imparare a sta - Italia che in Europa. Athena è Giovane Campio - re tranquillo in mezzo alle persone, ad avere pa - nessa Slovena, Campionessa Croata e Campio - zienza e capacità di adattamento, cosa non così nessa Italiana di Bellezza. Abbiamo iniziato – ci facile e scontata. Le esposizioni non sono sola - dice Alessia - anche il campionato Sloveno e mente bellezza; il cane forma il carattere e per Austriaco , non ancora conclusi per tempi tecni - noi umani c’è la possibilità di stringere amicizie, ci, e sicuramente andremo anche in altri stati basate sulla comune passione per gli animali. europei. Per fare un campionato bisogna vince - Alessia ha iniziato molti anni fa ad amare i cani. re la propria classe, ovvero la propria categoria, “La persona che devo ringraziare più di tutte è il per un numero di volte che varia in base allo mio nonno paterno, Attilio. Ho purtroppo pochi stato in cui si compete. In Italia servono 5 primi ricordi perché è scomparso quando io avevo so - Alessia Pasqua - posti nella propria categoria in Esposizioni Na - lo sette anni, ma è solo grazie a lui che mi porto li con il suo ca - zionali, Internazionali e in un Raduno specifico dentro questa grande passione e dedizione per ne Lupo Cecos - della razza (sempre il più difficile da fare). Con i cani e gli animali in generale. Il rispetto, lovacco Athena determinazione abbiamo cominciato il Campio - l'amore e la gratitudine che un cane sa dare so - Shadow of the nato Italiano, andando a vincere nella nostra no qualcosa che va oltre ogni logica spiegazio - Phoenix. categoria con una trasferta decisamente lunga: ne e questo sono certa che sia qualcosa di ma - da Palazzolo a Taranto nell'agosto 2015! Inizia - gico che il nonno mi ha lasciato in eredità.” re con la Mostra Speciale (equivalente al radu - Alessia dice di dover anche ringraziare la sua

64 migliore amica , senza la quale probabilmente che di Athena e Nanà mi hanno aiutato a non non sarebbe stato possibile far raggiungere ad perdermi d’animo e a recuperare.” Il legame Athena questo grande risultato. “Dopo aver subi - che lega Alessia ad Athena è davvero speciale to un infortunio, non ho potuto camminare per e sicuramente farà loro raggiungere altri tra - un po’ di tempo e la mia migliore amica è stata guardi importanti. Chi volesse ammirare più da un aiuto preziosissimo, in quanto ha allenato il vicino la bellezza di Athena e conoscere il suo cane al posto mio. Durante la lunga convale - mondo può visitare la pagina facebook: “Sha - scenza, la vicinanza non solo degli amici ma an - dow of the Phoenix Cane Lupo Cecoslovacco”.

La Psicologa

Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo?

al collo per Natale per far felici i bam - l’iPhone “Messaggio da Fido” (Fido è bini. Ma col passare dei mesi ovviamente un nome di fantasia che di Paola Spera l’animale perde quell’aspetto da cuc - uso per proteggere l’anonimato delle [email protected] ciolotto indifeso e il padrone perde persone in questione… D’altra parte l’entusiasmo per la novità: il peso di nessun cane si chiama più così!). Que - doversi occupare del nuovo arrivato sto modo di vivere l’animale domesti - Si sente parlare spesso di pet inizia a farsi sentire. Se abbiamo pre - co, pur avendo degli effetti positivi sul therapy . La regione Veneto, nel suo so un cane, per esempio, dopo qual - breve termine, ha purtroppo effetti Manuale Operativo Regionale, la defi - che mese portarlo fuori tutti i giorni, negativi sul lungo termine. Mi è già nisce “una terapia che integra, raffor - d’estate come d’inverno, inizia a pe - capitato di veder arrivare, in terapia, za e coadiuva le tradizionali terapie e sarci. Quando poi arrivano le vacanze persone che si rivolgevano a me per può essere impiegata su pazienti af - estive e ci rendiamo conto che in quel - elaborare il lutto causato proprio dalla fetti da differenti patologie con obietti - la spiaggia in cui siamo sempre andati morte del proprio animale domestico. vi di miglioramento comportamentale, è vietato l’ingresso ai cani… bè quello Forse questo ci può suonare eccessi - fisico, cognitivo, psicosociale e psico - che succede purtroppo è sotto gli oc - vo, ma se pensiamo che per alcune logico-emotivo. Nei bambini con parti - chi di tutti, tutte le estati. persone l’animale domestico diventa, colari problemi, negli anziani, in alcu - All’estremo opposto troviamo ne categorie di malati e di disabili fisi - invece chi considera l’animale ci e psichici, il contatto con un anima - non solo qualcosa che contri - le può aiutare, infatti, a soddisfare buisce ad aumentare il nostro certi bisogni (affetto, sicurezza, rela - benessere e a migliorare la zioni interpersonali) e recuperare al - qualità della nostra vita, ma cune abilità che queste persone pos - qualcosa da cui il nostro be - sono avere perduto”. Diverse ricerche nessere e la qualità della no - dimostrano l’efficacia di questo tipo stra vita dipendono totalmen - di terapia soprattutto nel trattamento te . Il cane non è solo un mem - di disturbi gravi come l’autismo nei bro a tutti gli effetti della fami - bambini o la demenza negli anziani , glia, ma ne è il membro princi - in cui i pazienti hanno difficoltà rela - pale, quello attorno a cui tutta zionali e comunicative molto importan - la famiglia ruota. Spesso ha ti. La pet therapy è utile anche a ridur - nomi esotici o veri e propri no - re leggeri sintomi ansiosi o depressivi: mi di persona. Ha una cuccia occuparci di qualcuno ci fa sentire più all’aperto, ma non ci ha mai efficaci, tornare a casa e trovare il gat - dormito perché quando era to che ci fa le fusa ci fa sentire meno piccolo era troppo piccolo, soli, portare fuori il cane ci permette quando fa freddo fa troppo di fare un po’ di movimento all’aria freddo, e quando fa caldo fa aperta e talvolta di socializzare. Avere troppo caldo. Mangia solo le crocchet - come dicevamo, qualcosa da cui il no - un animale domestico è indubbiamen - te di una certa marca, perché quelle stro benessere e la qualità della no - te qualcosa che può contribuire ad dell’altra marca non gli piacciono, ma stra vita dipendono totalmente… Beh, aumentare il nostro benessere e a a volte è il padrone stesso che gliele è facile intuire che cosa possa succe - migliorare la qualità della nostra vita. prepara perché “con il bimby si fa pre - dere quando questo viene meno. Co - Come si può immaginare, l’ingresso di sto, spendi uguale e sono più sane” . A me evitare di cadere in questo tranel - un animale domestico in casa e in fa - volte ha un suo profilo facebook, e in lo? Forse, prima di cercare il nostro miglia può essere vissuto in diversi ogni caso è il protagonista indiscusso migliore amico in un animale, sarebbe modi. di quello del padrone. Il suo nome e la meglio cercarlo in noi. Ad un estremo troviamo chi considera sua foto vengono usati anche su what - Paola Spera l’animale poco più di un oggetto , sapp. Mi è capitato diverse volte di ri - Psicologa Psicoterapeuta e Dottore di Ricerca qualcosa a cui mettere un bel fiocco cevere un messaggio e di leggere sul - tel. 3493499369 SCUOLA Piccoli campioni di scacchi crescono Le elementari di Sona alle finali provinciali e regionali

di Gianmaria Busatta

A novembre presso l’Istituto Comprensivo Sta - tale Virgilio di Sona è stato introdotto per le classi elementari quarte e quinte un corso di scacchi organizzato dall’ Associazione Dilettan - tistica Scacchi Valpolicella . L’istruttore Luca Menini ha guidato con massi - ma disponibilità i ragazzi in un percorso costi - tuito da dieci incontri, conclusosi con un torneo interno alla scuola. “Questo progetto non è stato fine a se stesso - ci spiega la maestra Clara Tedeschi, - poiché i ragazzi hanno sviluppato passione e interesse verso questa attività: a scuola più volte capitava, ad esempio, che diversi di loro trascorresse - na e la nostra squadra sonese si è piazzata ad La frase ro la ricreazione giocando a un meritatissimo quinto posto. scacchi. ” “Il gioco degli scacchi ha una valenza educativa I risultati del torneo conclusivo - continua la maestra -. La competizione intel - “Scacchi” ha permesso a due squadre, lettuale del gioco comporta uno sviluppo del - una maschile e una femminile, l’attenzione, della previsione e della pianifica - “Grazie agli scacchi ho tempra - di ragazzi di quinta di partecipa - zione, riflessi che abbiamo riscontrato anche to il mio carattere, perché que - re alla gara provinciale di scac - durante le lezioni scolastiche: non possiamo sto gioco ci insegna ad essere chi a Valeggio il 15 marzo scor - obiettivi. Non si può diventare non constatare un netto miglioramento educati - so. La squadra femminile ha un Grande Maestro se non si vo relativamente alle capacità decisionali degli impara a conoscere i propri raggiunto un’ottima posizione, studenti, all’autocontrollo e al silenzio. La rea - errori ed i propri punti deboli, mentre i ragazzi hanno raggiun - lizzazione di questo progetto è avvenuta grazie così come nella vita”. to il terzo posto sul podio e la anche al contributo e alla partecipazione del A. Aleckine qualificazione alle regionali. La Comune e di tutti i genitori dei ragazzi. Auspi - competizione regionale si è te - chiamo che questo corso possa essere ripropo - nuta il 21 aprile a Montebellu - sto in futuro.” La parola “Scacchi”

Originatisi in India at - torno al VI secolo, gli scacchi sono giunti in Europa attorno all'anno 1000, grazie probabilmente al - la mediazione degli Arabi; dif - fusisi nell'intero continente, hanno raggiunto una forma pressoché moderna nel XV se - colo in Italia e in Spagna. Il gioco degli scacchi è piuttosto complesso: si stima che il nu - mero di combinazioni ammes - se dei 32 pezzi sulle 64 case della scacchiera sia compreso fra 1043 e 1050 e il numero di possibili diverse partite a scacchi è stimato essere circa 101050. ASSOCIAZIONI SonArtisti, una realtà che sa animare il Carnevale di Sona

di Giulia Grigolini

Da qualche anno a questa parte, il Carnevale a Sona è decisamente più animato e vivo grazie al gruppo SonArtisti. Abbiamo intervistato il refe - rente Gianluca Zuliani per saperne di più. Quando è nato questo gruppo? E su iniziativa di chi? Il nostro gruppo nasce spontaneamente nel 2010 con lo scopo di animare la sfilata di Carnevale nel nostro paese. Eravamo un gruppo di genitori di bambini tutti della prima elementare, che, gra - zie ai nostri buoni rapporti e alla nostra voglia di dar vita a qualcosa di nuovo che unisse gli adulti e i più piccoli, ci siamo messi insieme per costrui - re il nostro primo carro. Successivamente, nel 2014, abbiamo ufficializzato il gruppo iscrivendo - Ci sono dei momenti di riunione ci al coordinamento carnevalesco provinciale, co - per discutere di qualche evento in sì da rendere la questione più formale e seria. programma o altro? Qual è il motivo della scelta del nome “SonArti - Solitamente ci riuniamo ogni anno sti” al gruppo? per decidere innanzitutto il tema SonArtisti si riferisce chiaramente al luogo in cui del carro e poi per accordarci su è nato e opera il nostro gruppo, ovvero Sona. Arti - eventuali date ed orari da rispetta - sti perché crediamo che per realizzare un carro di re nelle varie manifestazioni. Inol - Carnevale ci sia bisogno di creatività, meccanica, tre, facciamo molti altri incontri per costruire e adornare il car - tecnica e fantasia, e quindi, di veri artisti. ro e per smontarlo alla fine del periodo carnevalesco. Ci sono, Come e dove operate? infine, riunioni più formali ed ufficiali con il comitato carnevale - Come già accennato, il nostro gruppo opera a So - sco provinciale, a cui alcuni di noi devono obbligatoriamente na, ma sfiliamo anche in altri paesi della provin - partecipare. cia, e, in alcune occasioni, anche fuori. Ad esem - Che tipo di manifestazioni avete già organizzato? pio, quest’anno abbiamo partecipato a circa una Quello che abbiamo fatto finora è stato, essenzialmente, ani - quindicina di sfilate, tra cui due fuori Verona. mare ogni anno, a partire dal 2010, la sfilata di Carnevale di Come viene realizzato il carro? Sona, ma anche partecipare ai festeggiamenti in altri paesi. Di La costruzione del carro è piuttosto impegnativa: solito, quando sfiliamo siamo sempre tra i trenta e i quaranta una volta scelto il tema, la seconda cosa è fare tra genitori e figli. un progetto della struttura, e successivamente la Quali sono i vostri progetti futuri? si realizza; dopodiché si colora il carro di bianco, Il nostro obiettivo è quello di mantenere attivo questo gruppo e e a questo punto siamo pronti per iniziare la pit - di riuscire ad allargarci sempre di più, includendo bambini e tura e la realizzazione delle sagome in carta pe - ragazzi e le loro famiglie, e di migliorare ancora il nostro già ot - sta per decorarlo; infine, ci occupiamo di tutto timo rapporto con il gruppo carnevalesco di Palazzolo, al quale l’aspetto elettronico, meccanico e musicale. Il tut - chiediamo spesso consigli, in quanto ha più esperienza perché to deve essere certificato da un ingegnere che esiste da più tempo. Infine, ciò che è più importante è regalare verifica la staticità e l’affidabilità della struttura il nostro tempo ai nostri figli in un contesto sereno e giocoso. per motivi di sicurezza. Sul piano organizzativo, quanti sono i membri di questo gruppo e quali sono i ruoli assegnati? Io sono il capo gruppo, ma in fin dei conti siamo tutti solo stesso livello. I membri effettivi del no - stro gruppo sono circa una decina; ognuno svolge un ruolo particolare, ma ciò che è importante è la collaborazione tra tutti i componenti: tutti ci aiu - tiamo per decidere il tema, per costruire il carro, per contribuire alla sua buona realizzazione e per organizzare al meglio la sfilata. Di fondamentale importanza è certamente il tema: gli scorsi anni ci agganciavamo sempre al tema che i bambini trattavano a scuola con le insegnanti, ma da que - st’anno, che i nostri figli sono in prima media, lo abbiamo deciso in autonomia, creando un carro a tema Whatsapp. Il Questionario del Baco Risponde Mario Pachera, storico fotografo di Lugagnano

In questo numero La qualità che preferisci in una donna? risponde al questio - La dolcezza. nario del Baco Ma - Quel che apprezzi di più nei tuoi amici? rio Pachera. Nato a La lealtà e la disponibilità. Sona il 10 Maggio Il tuo principale difetto? 1953, vive da sem - Il timore e l'incertezza. pre a Lugagnano. Il tuo sogno di felicità? Fin da giovane si Essere in salute. occupa di fotografia Quale sarebbe, per te, la più grande disgra - e, dopo i primi anni zia? come dipendente, La morte del figlio. dal 1980 diventa ti - La nazione dove vorresti vivere? tolare di un negozio Italia. di materiale foto - Il colore che preferisci? grafico in centro a I colori caldi. Lugagnano , che da La bevanda preferita? qualche tempo ge - Birra. stisce in collabora - Il piatto preferito? zione con il figlio Lasagne e bisi. Mattia. E’ da sem - I tuoi eroi nella vita reale? pre impegnato nel Papa Francesco. mondo associazio - La tua canzone preferita? nistico e nelle attivi - “A modo tuo” di Ligabue. tà che contribuisco - Il tuo libro preferito? no al miglioramento “Gioia di Vivere” di Vittorino Andreoli. del paese. Il giorno più importante della tua vita? La nascita di mio figlio. Il tratto principale Quel che detesti più di tutto? del tuo carattere? L'ipocrisia. Il piacere di stare con gli altri. In che città vorresti vivere? La qualità che preferisci in un uomo? Verona. La correttezza. Cosa ti piace di più di Lugagnano? La posizione geografica. Cosa ti piace di meno di Lugagnano? Il Gioco La mancanza di parcheggi e di una vera piazza. Il personaggio storico che disprezzi di più? I dittatori in genere. Il Questionario del Baco Il dono di natura che vorresti avere? Più coraggio. Liberamente ispirato al famoso cese si limitò a fornire le pro - Come vorresti morire? questionario di Proust , il Que - prie risposte. Non si tratta di In pace con tutti. stionario del Baco consiste in un test psicologico, poiché non Stato attuale del tuo animo? una serie di domande volte a è corredato di interpretazioni Mediamente sereno. conoscere i gusti e le aspira - di alcun genere; ha il solo sco - Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza? zioni personali di chi vi rispon - po di conoscere meglio se Quelle commesse in buonafede. de. Malgrado la denominazio - stessi e gli altri. Di volta in vol - Il tuo motto? figure note ne possa indurre a pensare ta viene proposto a "Non sono stupido, sono mentalmente libero”. che sia stato creato da Marcel e meno note che risiedono Proust, il grande scrittore fran - nel nostro Comune TEATRO Un trionfo per “La Polvere Magica” al Concorso “Le Contrà” di

di Mario Nicoli

Un nuovo e prestigioso riconoscimento è stato ottenuto il 19 marzo scorso dalla Compagnia Teatrale “La Polvere Magica” di Palazzolo . La storica Compagnia Teatrale ha infatti trionfa - to al Concorso “Le Contrà” di Sanguinetto con la commedia, apprezzatissima ad ogni nuova rappresentazione, “Ricominciamo con le Sorel - le Stramassi”. Il premio “Le Contrà”, giunto alla 16esima edizione e dedicato al teatro dialettale amatoriale, è organizzato dal Comune di San - guinetto e dalla locale Pro Loco, ed il ricavato dello spettacolo finale è stato devoluto in bene - fra le partecipanti, ha due motivazioni: i migliori ficenza all’Associazione Italiana contro le Leuce - costumi ed il testo più originale. I costumi sono mie Linfomi e Mieloma-AIL. stati realizzati grazie alla collaborazione di Silva - Il premio conferito a “La Polvere Magica”, na Rossi, di Palazzolo , mentre il testo è del re - riconosciuta come migliore compagnia teatrale gista della compagnia, Sandro Borchia.

PAESI Inaugurata a Palazzolo la “Caffetteria La Pieve”

di Luigi Tacconi

E’ sempre bello quando nei nostri paesi prende il via una nuova attività , è segno di vita, di spe - ranza nel futuro e anche di ricchezza. Un bar è un servizio per tutti, abitanti e gente di passag - gio compresi i turisti. A Palazzolo sabato 27 feb - braio con la benedizione del Parroco e un pic - colo rinfresco è iniziata ufficialmente l’attività della “Caffetteria La Pieve” , in un locale rinno - vato e abbellito, situato proprio nella piazza del paese in fondo a via 4 Novembre. Un nome sto - rico, un riferimento all’antica Pieve di Santa Giustina , testimonianza di un passato lontano e prestigioso, quando Palazzolo era il centro reli - ma poi l’abbiamo trovata nel gioso ed economico di una vasta zona. Già nel vicino Castelnuovo, ora ab - 966 , cioè esattamente millecinquanta anni fa, è biamo avuto l’occasione di scritto in una pergamena “Iura Sancte Iustine prendere in gestione questo posidet” e nel 1145 , nella bolla di papa Eugenio bar”. III “Plebem de Palazzolo cum decimis” . A capo Come avete scelto il nome della Pieve c’era un sacerdote che aveva il titolo “La Pieve”? “La Pieve di S. di Arciprete , istruiva i chierici per le chiese e Giustina è il monumento sto - cappelle a lui soggette, amministrava il battesi - rico più importante della zo - mo, riscuoteva le decime sui prodotti della terra na, a noi piace la storia, e per il mantenimento della chiesa e dei numerosi poi anche il nome Caffette - preti di allora. ria è di vecchio uso, inoltre abbiamo allestito gli Abbiamo chiesto a Laura perché ha intrapreso interni in stile vintage che adesso va di moda” questa attività “E’ il mio mestiere, ho lavorato Quali sono le vostre specialità e quali i vostri con la mia famiglia che sul lago d’Iseo gestisce clienti? “Facciamo delle colazioni molto ricche, una pasticceria-gelateria. Ho conosciuto Marco pause pranzo e anche piatti vegani. Fra i clienti che mi ha dato la possibilità di gestire un am - frequentano la nostra Caffetteria anche nume - biente in prima persona”. rose donne e ragazze, un’abitudine che un tem - Ma perché avete scelto Palazzolo? “Conoscia - po non c’era ma che oggi si sta diffondendo”. mo Palazzolo perché ci piaceva il paese e sei Auguriamo a Laura e Marco un buon futuro per anni fa eravamo venuti qui per cercare casa, la loro attività. 69 COSTUME A TeleArena e Miss Mondo dopo un’esperienza a Lugagnano

di Gianmaria Busatta grande per me, non lo faccio per lavoro. Ho ini - ziato questo tipo di esperienza grazie ad una sfi - Giulia Mazzi di Lugagnano , diciannove anni, lata organizzata da Germana Hairstyles presso il frequenta l’indirizzo di scienze umane presso bar Almadè a Lugagnano. l’Istituto Seghetti ed è stata sotto i riflettori di E poi? Miss Mondo e Telearena , dopo un’esperienza Poi ho semplicemente caricato le foto su Face - di sfilata presso un locale a Lugagnano. Vale la book per condividere quell’esperienza per me pena di andare a conoscerla per farci racconta - nuova. In seguito ho ricevuto una chiamata da re queste esperienze. Telearena e mi hanno invitato a partecipare ai Com’è iniziata la tua carriera da modella? programmi ‘Quelli della domenica sera’ e ‘Diret - “Modella” è, innanzitutto, una parola troppo ta Gialloblu’. Cosa ti ha spinto ad accettare? Ho accettato per provare un’esperienza nuova. Per me è una soddisfazione aver partecipato al programma tre volte. L’esperienza a Telearena è stata un piccolo trampolino per la sfilata di Miss Mondo. Hai anche recitato come comparsa in un film. Sì, esatto. Il film si chiama Infernet ed è stato presentato alla 72esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e al Giffoni Film Festival. Il film racconta dei pe - ricoli dell'uso indiscriminato di Internet ed è sta - to girato interamente a Verona. Le scene in cui ho partecipato come comparsa sono state girate all’interno della mia scuola. Il film verrà distri - buito nelle sale a partire dal 28 aprile. Hai altre sfilate in programma? Mi hanno proposto di sfilare per Miss Lessinia quest’estate, ma ho rifiutato perché preferisco concentrar - mi al massimo sulla maturità. Recentemente, invece, ho po - sato per un servizio fotografi - co organizzato da Cristian Ve - ronesi Photography. La tua famiglia e il tuo fi - danzato cosa pensano di queste tue esperienze? Il mio ragazzo è molto con - tento e orgoglioso di me; i miei genitori sono un po’ scettici, non vogliono che prenda questa attività troppo sul serio. Cosa che, comun - que, non sto facendo (sorri - de). Questa esperienza si scon - tra con i momenti della tua vita privata? No, non è mai successo, poi - ché non l’ho mai considerata una priorità: verrà sempre do - po il mio ragazzo, la mia famiglia e la scuola. Penso siano un ottimo mezzo di comunicazione, Raccontaci un momento positivo e uno che utilissimo ed efficace, ma dipende sempre da non ti è piaciuto. chi e come lo utilizza: ci sono persone che ne Considero quest’esperienza bella in generale. abusano, e non è mai positivo. La nostra perso - Ecco, i momenti più coinvolgenti sono la prepa - nalità reale non dev’essere sostituita da quella razione alla sfilata, il confronto con le truccatrici virtuale, e internet non può costituire il punto di e le altre modelle, l’attesa di salire sul palco. Ciò riferimento principale per la socializzazione. che, invece, mi ha fatta sentire più a disagio è Cosa pensi di Alice Sabatini, Miss Italia 2015? stato il costume per Miss Mondo: molto scian - Penso che sia una bella ragazza, rappresenta la crato e troppo aperto. bellezza italiana di oggi. Era inevitabile che le Che farai dopo la scuola? sue dichiarazioni avessero sollevato critiche, ma Proseguirò gli studi: proverò ad entrare al corso queste non dovevano diventare un caso mediati - di laurea di Igiene dentale a Trento. Come se - co, non era il caso. conda scelta, invece, penso al corso di Beni cul - Qual è il tuo motto? turali a Verona. ‘Never back down’, mai arrendersi. A mio pare - Per te Facebook è stato uno strumento impor - re, è fondamentale perseguire i propri obiettivi, tante per venire a contatto con nuove espe - vincere le critiche degli altri, non vergognarsi di rienze. Che idea hai dei Social Networks? ciò che si è orgogliosi di fare.

Cinema Internet Sul nostro sito le spietate recensioni del Baco Anche il Baco ha un canale Il sito del Baco ha inaugurato una nuova rubrica cinemato - grafica. In questa sezione il no - stro critico Gianmaria Busatta , grande appassionato di cine - Il Baco da Seta non poteva certo manca - ma, recensisce ultime uscite re sulla piattaforma YouTube , l’immenso sul grande schermo e film più e sterminato serbatoio di video rintraccia - datati ma che hanno segnato significati, una critica dell’ope - bile su internet. tappe della cinematografia ra, una valutazione del film in Oltre al sito www.ilbacodaseta.org e alle mondiale. Per accedere alla se - stelle (da una a cinque) e la ri - pagine Facebook, Twitter, Instagram, zione potete cliccare sul ban - proposizione del trailer ufficia - Google+ e LinkedIn abbiamo, infatti, ner (che riproduciamo in alto) le della pellicola. Accanto ai ca - aperto su YouTube un canale di video , presente nella barra laterale polavori non mancano recen - tutti dedicati al nostro territorio. del sito. Ogni recensione preve - sioni di film che sono stati au - Visitatelo. de un’analisi della trama e dei tentici flop. 71 ASSOCIAZIONI Iniziata alla grande la nuova stagione 2016 dei NAL, Negozi Associati di Lugagnano

di Il Direttivo NAL

Dopo il successo delle precedenti edizioni, co - me da tradizione anche quest'anno e precisa - La Pizza in mente il 13 Luglio , il NAL organizza la sesta edi - giare una buona pizza chiacchierava con gli ami - Piazza della zione dell'evento più atteso, "La Pizza in Piazza" ci, conversava e osservava i propri figli giocare. scorsa estate. che verrà riproposta nel piazzale davanti alla Una tradizione, quella delle Serate in Piazza, (Foto chiesa di Lugagnano. che è diventata un appuntamento sentito e at - Pachera) Manifestazione che tanto è stata gradita da tut - teso da tutti i Lugagnanesi. Le persone hanno ti, in un bel clima dove chi era in attesa di man - piacere ad incontrare altre persone, a condivide - re tra di loro momenti di ag - gregazione ed allegria, a rin - novare la conoscenza e l’amicizia , a passare una serata in compagnia al di fuori delle mura di casa, che spesso diventano luoghi di chiusura e di distacco dal mondo esterno. Cogliamo l'occasione di in - formare i nostri soci che è iniziata la raccolta delle quote associative 2016 con la consegna anche dei bi - glietti della lotteria delle As - sociazioni. La vendita dei suddetti bi - glietti contribuirà all'acquisto di nuove luminarie per il prossimo Natale.

Lavanderia Fasoli Ferramenta Giornali & Tabacchi Il Baco da Seta Via Pelacane, 2 Ragazzo Bruno di Brian Raissa lo puoi trovare Tel: 045 984296 Via Prele, 11 Via Bosco, 1/a Panificio Bendinelli Tel. 045 6080042 Tel. 045 6080850 presso... Panearte Panificio Tacconi f.lli Macelleria Via XXVI Aprile, 21 Via 4 Novembre 29 Massagrande LUGAGNANO Tel. 045 514130 Tel. 045 6080055 Via Vallecchia 4 Cartoleria SoleLuna Via Studio Fotografico Pizza time Pizza al taglio Tel. 045 6080811 XXVI Aprile 31 Mario Pachera Via Castello n. 2, Motoscooter service Tel. 045.514284 Via Cao del Prà, 20 Tel. 349 1368941 di Tacconi S. Cartoleria Quintarelli Tel. 045 984068 Via Bosco 25/A Via Cao Prà 26 Ottica Lucido SAN GIORGIO IN SALICI Tel. 045 3194018 Tel. 045 514189 Via Case Nuove, 63 Alimentari Oliosi Ortofrutta da Sergio Edicola Castioni Sergio Tel. 045514513 Via Santini, 14 Via Salieri, 31 Via Cao Prà, 30 L’Arcobaleno Tel. 045 6081810 Tel. 045.514268 PALAZZOLO di Zaramella Nadia La Tabacheria Edicola Mancalacqua Snc Alimentari Via Celà, 5 San Giorgio Via Roma 5/1 di Zocca Nadia Carnielli Ornella in Salici Tel. 045 7190000 tel 045 8680107 Via Mancalacqua Via 4 Novembre 9 Tel/fax 045 8680991 tel. 045 6080524 SONA VERONA La Cornice Agriturismo Manzati Alimentari Cherubini Edicola di Salvetti Elena Via Barbarago 9, Piazza Vittoria, 1 Lo Scarabocchio Via di Mezzo, 8 tel. 3294764333 Tel. 045 6080957 di Bombieri Nicola Tel. 045 514456 Cartolibreria Villaboni Edicola Mary Via Bassone 46, L’Edicola Grande Mela Via IV Novembre, 24 Piazza Roma 3 a Tel/Fax 045 8510653 Via Trentino 1 Tel. 045 6080402 Tel 045 6081749 3 L’INCONTRO Paolo Pachera del ristorante pizzeria Villa Eire: istruzioni per l’uso!

di Mario Bighelli [email protected]

Nato 39 anni fa, abita a San Giorgio in Salici. E’ papà di Chiara , una bambina di quattro anni, che è un vero tesoro. Paolo è, assieme al fratello Renzo , titolare e nel contempo gestore della Piz - zeria-Ristorante “Villa Eire” di Sona , e fin qui tutto sembrerebbe normale; il bello è che quando inizi a parlare con lui e cerchi di conoscerlo me - glio, per quante domande tu gli possa fare non fi - nisce mai di stupirti. Le sue regole di vita sono “semplici” e qui sorge la prima difficoltà: una co - sa complicata si può scindere in elementi più “Emera”: chi ordina una pizza “Emera” contribui - semplici, per spiegarli, ma se l’elemento, in anali - sce al fatto che il ricavato di tale pizza vada ad Paolo Pachera si, è già semplice, il gioco finisce! Paolo ad esem - una O.N.L.U.S. che realizza progetti di sviluppo (al centro) as - pio non è favorevole alle vaccinazioni. Egli sta la - in Africa, più precisamente in Tanzania. sieme ad alcuni vorando sulla sua personale alimentazione e an - Parlando, a volte si commettono errori fatali, rivol - suoi collaborato - che qui il suo pensiero è altrettanto lineare, non gendomi a Paolo gli attribuisco il termine di “im - ri del Ristorante ha ancora raggiunto il suo obiettivo, in quanto è prenditore” e qui mi blocca subito, è lui a ripren - Pizzeria Villa Ei - ancora in fase di transizione, Paolo segue un’idea dere il dialogo: “Preferirei essere chiamato ‘dato - re. che aveva già enunciato il grande Pitagora: la die - re’, datore di lavoro e di cibo sano” ; poi precisa: ta deve essere a basso contenuto proteico ; qui, “E’ una questione etica, io mi impegno nel dare il in realtà, mi ha spiegato i passaggi fondamentali massimo ai miei dipendenti, e da loro mi aspetto (mi ha anche spiegato, in breve tempo, un intero che facciano altrettanto! Il cibo poi è per me una trattato di biologia, ma ahimè dopo pochi minuti questione fondamentale, non darei mai da man - io ero già KO! Spero che, per questo, i lettori del giare ad un mio cliente un cibo che non mange - Baco mi usino la cortesia di non accusarmi di rei tranquillamente anch’io in massima sicurez - non essere stato all’altezza del difficile compito za” ; e qui bisogna aprire un discorso a parte: affidatomi). Vi ho già spiegato che Paolo è sempli - “Con i miei fornitori mi faccio guidare da due cri - ce in tutto, e il suo stile di vita è improntato a tre teri, l’etica e l’onestà, a cui aggiungo una filiera il regole basilari: “Conosci te stesso, conosci il co - più corta possibile, onde non introdurre elementi smo e non chiedere nulla in più di ciò che anche che andrebbero a falsare la qualità del cibo che tu puoi dare”; queste regole, mi ha confidato di poi porto in tavola”. averle prese in prestito dal grande Umberto Ga - Stiamo per congedarci, anche perché i primi limberti. A questo punto posso svelarvi che esiste clienti stanno arrivando, quando tra i vari conve - anche una tesi di laurea dal titolo: “Villa Eire e nevoli spuntano le parole “fato” e “destino” ; an - gestione imprese (2010–11)” depositata presso che qui Paolo interviene con la sua semplicità: l’Università di Verona, Anno Accademico: 2010- “Vedi, il destino è immutabile come il corso dei 2011. Secondo Paolo, vista la “Scuola di Igiene pianeti, mentre il fato rientra nelle nostre possibi - Naturale”, esiste un triangolo naturale tra “Cor - lità”. A questo punto chiudiamo il dialogo aperto po, Mente e Cibo” . Oltre a ciò esistono altre cose tre ore prima, esco e, mentre mi avvicino all’auto, da farsi: guardare poco la televisione, non utilizza - mi assale una domanda che mi blocca per alcuni re troppo internet e mezzi similari, perché noi (da istanti: ma Paolo chi è? soli) non abbiamo nessuna possibilità di mante - Paolo durante il nostro dialogo è felice di farmi nerli sotto controllo. Paolo è alquanto distaccato partecipe di una notizia che anch’io ritengo im - dalla politica , poiché troppo spesso si abbando - portante riportarvi: il 14 marzo 2016 il pizzaiolo na il dialogo, pacifico, del tavolo delle trattative, che era giunto a “Villa Eire” al quarto anno delle per passare all’uso delle armi, apparentemente superiori, lavorando e studiando si è laureato in più sbrigativo, ma dagli effetti catastrofici; lui vor - Medicina e Chirurgia , all’Università di Verona rebbe, a livello locale, più piste ciclabili, e poi a li - con 110 e lode, e quindi oggi a preparare le pizze vello nazionale un ministero dell’economia asso - di Villa Eire vi è il Dr. Nicolò Marchesini : questo a ciato al ministero della cultura, secondo un mot - testimoniare che i giovani vanno sempre e co - to: “Ben comune, doppio gaudio”! Tra i prodotti munque incoraggiati, perché rappresentano una che “Villa Eire” offre alla sua utenza c’è la pizza risorsa per noi tutti! 73 L’INTERVISTA Irma, Bortolo, Corte Beccarie, la cavalla Stella e ottantaquattro anni di ricordi di una Lugagnano che non c’è più

contrada Pomari di San Francesco, Comune di Ro - verè Veronese. Nelle vene di Irma scorre quindi sangue di origine Cimbra. Guglielmo e Pierina si Alfredo Cottini di trasferirono a S. Lucia Verona avendo acquistato [email protected] una casa, presso la quale avevano trasferito la loro già numerosa famiglia. Marino classe 1921, Livia Incontriamo Irma Valle nella sua casa di via Mes - Classe 1923, Riccardo classe 1924, Aldo classe sedaglia a Lugagnano. Siamo alla ricerca delle me - 1926, Tullio classe 1928 e Rita classe 1930. Nel morie di vita di una concittadina che da ben 84 an - 1932 la nascita di Irma , a cui seguirono poi Maria ni vive a Lugagnano. Sono racconti, a cavallo di (1933) e Dario (1939). Una famiglia di altri tempi due secoli , che ci riporta - composta da mamma, papà no alle nostre radici forte - e ben nove figli. Con una fa - mente legate al territorio, “Il trasloco delle poche cose che miglia così numerosa non alla tradizione contadina possedevamo venne fatto con c’erano tanti slarghi, si cer - delle cose semplici, alle carretto e cavallo” cava di arrivare a sera alla relazioni sociali vissute a meglio e riempire la pancia stretto contatto giorno per e del domani... non v’era giorno e, ahinoi, alla Seconda Guerra Mondiale e certezza! Nel 1932 (Irma aveva 6 mesi), causa dif - all’ingombrante e terrificante presenza delle truppe ficoltà economiche, la famiglia Valle dovette vende - tedesche. re la propria casa per trasferirsi a Lugagnano , Irma ci racconta che è nata il 24 Maggio del 1932 avendo trovato il papà Guglielmo una sistemazione in località Moreschi a S. Lucia di Verona . I suo ge - e un lavoro da mezzadro presso la famiglia di Fran - nitori, Gugliemo Valle (classe 1892) e Pierina Po - cesco “Checco” Vallicella in corte Beccarie. Il tras - mari (classe 1898), erano originari il papà dalla loco delle poche cose che possedevano venne ef - contrada Valle di , la mamma dalla fettuato con “carretto e cavallo e cane attaccato con la catena dietro il carro” (Irma era troppo pic - cola per ricordare ma riporta in maniera vivida quello che i suoi genitori le raccontavano). Gli ulti - mi due fratelli, Maria e Dario, sono nati proprio in corte Beccarie. Per i Vallicella la famiglia Valle coltivava i campi di peschi e frumento e accudiva le mucche , dalle quali si ricavava il prezioso latte con il quale sfa - marsi, alternandolo alla polenta. “Ricordo ancora quando salivo sulla macchina da mietitura a taglia - re le code del frumento” - ci dice Irma. Metà di quanto prodotto veniva tenuto per la famiglia e me - tà veniva dato al proprietario. Ricorda ancora il no - me delle mucche: Binda e Mora. “Bindaaaa! Mo - raaaa!” - Le chiama ancora come allora quando, assieme alla sorella Rita, alla quale è sempre stata molto legata, le portava a pascolare nei campi di fronte alla corte. - “Quante frustate con la coda e quante cornate ci prendevamo!” - ci racconta Irma. - “Mia sorella Rita diventava matta io invece cerca - vo di fare buon viso a cattivo gioco e tenere buone sia le mucche... sia la Rita!”. A quei tempi corte Beccarie era un rettangolo abi - tativo immerso nei campi . Attorno non c’erano ca - se. L’altro nucleo abitativo lì vicino era corte Mes - sadaglia , sito a poco meno di 500 metri. Le strade erano tutte bianche e i mezzi di locomozione erano le biciclette (poche e non per tutti) e... i piedi. Per il tragitti lunghi, ad esempio per andare in città, si usavano carro e cavallo . Un portone delimitava l’accesso alla corte (fino a non molti anni fa i cardi - ni erano ancora presenti sui muri) e la sera, a tur - no, si provvedeva a chiuderlo. Nessuno poteva en - trare se non i residenti o qualcuno accompagnato dai residenti. Nella corte la vita prosperava. Sem - bra strano a dirsi, ma prosperava . Nella semplicità delle cose veramente necessarie. Le famiglie erano tutte mediamente numerose, ma non mancavo di certo l’allegria e qualcosa da mangiare in tavola la sera. La tavola appunto. Tutti e undici i componenti della famiglia Valle seduti attorno e nel mezzo una distesa infinita di polenta fumante con l’aringa su Nella pagina precedente Irma e Bortolo in viaggio di nozze a Venezia. Qui so - cui “pocciavi” la polenta. La carne si vedeva con il pra, dall’alto, la famiglia Cottini in occasione della consacrazione a sacerdote lanternino. Mangiare semplice, ma quanta allegria! di Don Igino Cottini ed Irma e Bortolo nei campi dietro la loro abitazione “I miei fratelli cantavano continuamente. Ogni volta che ci trovavamo a cena era una festa! In partico - Walter lare Livia e Dario avevano una voce stupenda!” . mandante era un certo , che si era sistema - Tolta la guerra e a confrontare i diversi periodi stori - to proprio in casa dei Valle. “L’era catio come na ci: chi stava meglio tra loro e noi? Mah. brespa! - ci dice Irma. - Pretendeva di essere servi - Un ricordo nitido nella mente di Irma è il Sabato to e riverito. Voleva l’acqua calda per lavarsi e vole - Fascista , quando tutti i bambini venivano portati in va mangiare sempre per primo”. I fratelli più gran - piazza vestiti con la divisa da piccoli balilla a fare di, che erano ormai dei giovani uomini, non tollera - ginnastica. Per la cronaca, la piazza in questione è vano bene questa presenza in casa e avevano le l’attuale piazzetta Battaglione Alpini al centro di “mani che prudevano” . Ma la mamma Pierina, con Lugagnano, di fronte alla pasticceria. Al posto dello un bel “Stè calmi butèi, stè calmi”, riportava i bol - stabile dove c’è la filiale di Unicredit era situata la lenti spiriti nei ranghi. Walter si era innamorato di vecchia chiesa, che poi è stata abbattuta a favore Livia, sorella della Irma, allora ventenne. “Era una di una nuova struttura posta nell’attuale posizione. bellissima ragazza”. Il papà Guglielmo decise che Un altro ricordo impresso a fuoco nella memoria di doveva sottrarla in tutti i modi da queste attenzioni. Irma riguarda l’otto settembre 1943 : dopo la resa Una notte nascose Livia sul carro, attaccò la caval - dell’Italia, anche i Lugagnanesi, alla pari di tutti gli la di nome Stella ( “era una cavalla matta come italiani, si trovarono a subire la dura rappresaglia una cesta! Scalciava e mordeva continuamente stazione delle truppe tedesche, che da alleate erano diven - mio padre” ) e in fretta e furia la portò alla di Verona. tati nemiche. In corte Beccarie era situato il co - La fece salire su un treno diretto a Fi - mando del battaglione di stanza nella zona. Il co - renze dove ad attenderla c’era il papà del balio del - 75 granoturco. E il fuoco in breve tempo divampò. Mio fratello Riccardo, che era lì con noi, chiamò aiuto. Mio papà corse in nostro soccorso, salì le scale in mezzo alle fiamme, ci avvolse nel suo tabarro e ci portò fuori in salvo. Era bruciacchiato dappertutto ma le sue figlie erano salve”. La casa era diventata inagibile. La famiglia Valle era in grave difficoltà . “Eravamo messi male” - ci dice Irma. La solidarietà dei vicini venne loro in soccorso. Irma doveva an - che fare la prima comunione, ma il vestitino si bru - ciò nell’incendio. Il parroco di allora, Don Andreoli la portò con sé e gli prese un vestito nuovo. Duran - te il filò Irma, mente ascoltava le storie del papà, lavorava la maglia per preparare le calze per i suoi fratelli. E tra una storia e l’altra ecco comparire un baldo giovanotto, dal nome un po’ strano... Bortolo . “Il nome non era il massimo - dice Irma - ma lui era proprio un bel giovanotto. Io avevo 16 anni e lui 21…”. Tra una storia e l’altra, un sorriso Corteo nuziale "a piedi" in Via San Francesco per il matrimonio di Irma. Sotto, tira l’altro, sotto l’attento controllo della mamma Irma oggi ed Irma sposa che esce dalla casa di famiglia accompagnata dal Pierina, diventano morosi . Lui, dopo anni di ap - papà Guglielmo. prendista garzone in aziende e botteghe di artigia - nato della città, aveva imparato l’arte della lavora - la mamma Pierina. Il balio era zione del ferro . Aveva aperto un’officina di fabbro il fratello di latte di Irma, che nella casa dove ora abita Irma, di proprietà della era stato allattato in tenera età sua famiglia. “ Passava con la bicicletta davanti alla dalla Pierina. Livia fece ritorno nostra casa e con la scusa di salutare mia madre solo quando i tedeschi in ritira - in realtà passava a vedere la Irma” . In quegli anni ta lasciarono Lugagnano. Irma e la sorella Rita lavoravano ai Magazzini Gene - In corte Beccarie c’era una ve - rali in città. “Tutte le sere Bortolo mi veniva a pren - ra e propria comunità autono - dere con la moto. Mi attaccavo con la mano alla ma. “A fianco a casa mia (dove sua spalla e mi trainava fino alle Beccarie” . Nel c’è il locale ora chiuso dove a 1959 si sono sposati e dalla loro unione sono nati Maggio si diceva il rosario) quattro figli. A sposarli fu un’icona della comunità c’era un pozzo da cui attinge - di Lugagnano: l’indimenticato Don Enrico Brunelli. vamo l’acqua per le nostre esi - Ci racconta che il giorno del matrimonio, assieme genze”. agli invitati e sotto braccio al papà Guglielmo, si La “televisione” era nella stal - era recata a piedi fino alla chiesa. la, dove la sera ci si ritrovava a Irma ci racconta anche che per arrotondare le fi - fare il filò. “Mio papà era un nanze familiari, portava a domicilio delle famiglie le raccontastorie incredibile! Se bombole del gas propano . Come mezzo di traspor - le inventava anche al momen - to una vecchia bicicletta con un cesta sul retro. Pia - to. Di tutti i generi. Quando no piano i ricordi riaffiorano nella sua mente. aveva l’attenzione totale dei L’emozione è tanta. Ce ne sarebbero ancora molti bambini, che pendevano lette - di aneddoti da raccontare, ma ci vorrebbe una vita ralmente dalle sue labbra, si intera per narrarli. Può bastare così. Scrivere que - lasciava andare a esclamazioni sto racconto è stato per me fonte di grande emo - a voce alta e urla tipo ‘E zò zione . Irma infatti è mia madre, il ragazzo Bortolo barba! E zò barba!’ e tutte le “dal nome strano” è mio padre, Guglielmo e Pieri - persone presenti sobbalzavano na i miei nonni. Rappresentano gli affetti e i ricordi sulle sedie, per poi esplodere più cari della mia vita. Sono racconti che ho sentito in risate fragorose”. Mentre in - tante volte, ma è come se li ascoltassi per la prima dugia in questi ricordi i suoi oc - volta. Ho fatto tanti viaggi con la fantasia mentre la chi si illuminano , come se sentivo parlare: mi immaginavo la corte piena di te - questa scena la vedesse anco - deschi, la stalla con le persone attorno al nonno ra di fronte a se in questo mo - che raccontava storie, la corte Beccarie di quei mento. “Ero ancora piccola tempi (lo stesso luogo dove avrei poi giocato da quando una sera, mentre gli bambino), una tavola con undici persone che can - adulti facevano il filò, noi bam - tano mangiando della semplice polenta, il nonno bine eravamo a casa a dormi - alle prese con la cavalla Stella che lo morde e lo re. Mio papà, per scaldare i let - scalcia mentre sta tentando di mettere in salvo sua ti, aveva messo le braci nel figlia. Un mondo che proprio non esiste più, e nel preo e ad un certo punto una quale è dolce perdersi per quanto ci fa assaporare scintilla era caduta sul mate - stili di vita e valori che in parte rischiamo di aver rasso, fatto con le foglie del dimenticato. PARROCCHIE Tenda della Carità: una bella iniziativa del Gruppo Adolescenti della Parrocchia di San Giorgio in Salici

Grande successo per la Tenda della Carità, la raccolta di generi alimen - tari a lunga con - servazione per le famiglie bisogno - se del paese , or - ganizzata dal gruppo Adole - scenti di San Giorgio nelle gior - nate del 2 e 3 aprile scorso. Gra - zie alla generosità di tutti, sono state raccolte grandi quantità di pasta, sughi, riso, latte, uova, farina, zucchero e molto altro . Il Commento Non sono mancate offerte con cui saranno com - prati nei prossimi mesi altri alimenti deperibili (co - me burro e surgelati) o che saranno utilizzati, in La Ricetta della Solidarietà collaborazione con l'Assistente Sociale del Co - mune , per il pagamento di alcune bollette di fami - glie in difficoltà economica del nostro territorio, una realtà triste ma sempre più presente. Come ci raccontano gli animatori del gruppo adolescenti , "l'idea è nata durante un percorso di Marco Bertoncelli educativo su misericordia e carità, durante il qua - [email protected] le, con i nostri Ado, abbiamo potuto comprendere realmente il significato profondo di queste parole. Per ‘carità’ non s'intende la semplice elemosina Scrivere una ricetta è semplice sto quando la tavola è imbandi - fuori dalle chiese o ai semafori... significa donare come bere un bicchier d’acqua, ta, il pane è nel cestello e basta aprire il frigorifero e prendere la amore gratuito al prossimo! Per dare concretezza e poi provarla e proporla a un prima cosa che ti viene in mano a queste parole, alcuni di noi hanno avuto la pos - tavolo di commensali è ancora più semplice, tutto è molto per cucinarla, in questi casi è sibilità di vivere l'esperienza della Ronda della Ca - semplice. Quando si possiedo - semplice fare festa insieme, rità a Verona, che consigliamo davvero a chiun - no gli ingredienti giusti, realizza - magari anche pensando che il que abbia un pizzico di tempo e curiosità. Saliti re una ricetta è semplice, molto cibo che abbiamo nel piatto è sui furgoncini dell'associazione, ci si divide in va - semplice. Più difficile invece, è un nostro diritto e non ci si ren - rie zone per distribuire pasti caldi, coperte (ma averli a portata di mano gli in - de conto che da qualche parte soprattutto compagnia e conforto) ai senzatetto gredienti giusti, senza di loro nell’universo esiste un moltipli - di Verona. Il resto di noi si è adoperato per pensa - non puoi cucinare niente! Se catore che consente a tutti, ma re e organizzare la Tenda della Carità”. per fare il pane non hai la fari - dico a tutti, di cibarsi quotidia - “L'idea - spiegano gli animatori degli Adolescen - na, è difficile che ti riesca una namente. O forse non a tutti, in ti di San Giorgio - è nata dopo il racconto della buona pagnotta. Noi associamo qualche caso, anche oggi, an - pluriennale esperienza di aiuto alle famiglie biso - il sedersi a tavola a mille belle che in Italia, anche a Sona, non gnose da parte del nostro inimitabile Guerrino occasioni: quando ci sediamo sembra essere così facile e Bordignon, che nell'ultimo periodo aveva riscon - stanchi dopo una giornata di la - scontato trovare un po’ di pane trato scarsa partecipazione alla raccolta di generi voro, quando la domenica fac - e di companatico . Per questo alimentari da parte dei compaesani. Ci siamo su - ciamo festa insieme alla fami - sono importanti queste iniziative bito rimboccati le maniche per organizzare al me - glia, quando ci ritroviamo con gli che premiano la solidarietà e glio la raccolta: volantini distribuiti per le case del amici, quando andiamo in pizze - l’assistenza (assistere significa paese, cartelloni colorati, preparazione della ten - ria, quando siamo invitati a un “stare insieme” ), anche per que - da/gazebo e quant'altro potesse servire per la banchetto di matrimonio di Cre - sto ci sono donati i beni e i cari - buona riuscita dell'impresa. Il resto... è storia!” sima o di Comunione (è umano, smi che possediamo: per condi - Un ringraziamento davvero speciale a tutte le per - è così dai tempi antichi, da viderli e farli diventare patrimo - sone che si sono mostrate sensibili a questa ini - quando si celebravano riti che fi - nio di tutti. ziativa, contribuendo personalmente alla donazio - nivano regolarmente con un’e - Grazie ragazzi! Proseguite sem - ne di alimenti, e condividendo con gli adolescenti catombe, che dalla “mistica” si pre con rinnovato entusiasmo, di San Giorgio questo bell'esempio di carità. passa alla “mastica” ). Ma que - in questo vostro condividere. MUSICA Banda di Sona: un traguardo raggiunto a suon di musica

di Giorgia Alessandrini lix Hauswirth. Dopo l’apertura riservata al corpo bandistico G. Puccini di Bologna, a dare inizio al - Il 19 marzo scorso segna la conclusione di un la competizione è l’entrata in scena dei musici - percorso intrapreso dal corpo bandistico di So - sti di Sona . I brani in gara sono due: il primo ob - na che si è esibito sul palco della Sala 1000, al bligatorio, Frost Rhapsody di Federico Agnello Palazzo dei Congressi di . Si (presente in sala quel giorno) ed il secondo scel - tratta della 18ª edizione del Concorso Bandisti - to dalla banda, The witch and the saint di Ste - co Internazionale Flicorno D’Oro , il secondo in ven Reineke. Il palcoscenico sembra scomparire Europa per importanza dopo il World Music Con - quando Sabrina Casagrande inizia a dirigere. test (Olanda). Organizzato dall’omonima Asso - Cala il silenzio e il pubblico è catapultato in un ciazione, dal Corpo Bandistico Riva del Garda e paesaggio di montagna. Gli alberi, i prati verdi e in collaborazione con la Federazione dei Corpi gli uccelli che volano si sostituiscono alle vetrate Bandistici della Provincia di Trento, il prestigioso e al soffitto della sala. In lontananza si scorge concorso ha l’obiettivo di offrire un importante un ruscello dall’acqua limpida. La camminata è momento di formazione per le bande parteci - faticosa a causa degli ostacoli naturali quali panti. La seconda occasione per la banda di So - massi giganti, terreni instabili e la stanchezza, na, che vi aveva preso parte già nel 2005. La che inizia a segnare il corpo. L’aria fresca punge Sotto, la Ban - giornata soleggiata inizia all’alba per i musicisti la pelle scoperta; il torrente non riflette più il so - da di Sona sul veronesi che essendo fra i primi concorrenti a le, coperto dalle nuvole, arrivate quasi improvvi - palco di Riva suonare si svegliano molto presto. Le bande in samente. L’atmosfera diviene cupa ; si alza il del Garda. gara provengono da diversi Paesi così come i vento e gli animali che poco prima erano usciti membri della giuria fra cui Jean Cober, nonché dalle tane per cercare cibo vi ritornano, consa - Presidente, Bert Appermont, Thomas Doss e Fe - pevoli del cambiamento atmosferico. Piccoli ba - tuffoli bianchi cadono dal cie - lo. I passi si fanno sempre più rapidi, sfi - dando le raffi - che di vento e infine giungo - no in un paesi - no. Le nuvole sono meno pe - santi e più ra - de, l’azzurro ri - torna a illuminare la strada e i cristalli di neve Tradizione brillano. Le voci dei bambini interrompono il si - lenzioso scendere della neve. Scivolano sulle slitte giù da una discesa e poi cadono, ridono, si La Banda di Sona, una storia rotolano nel manto fresco. Un luogo caldo in cui che ha inizio nel 1831 recuperare le forze è ciò che ci vuole: il viaggio di ritorno potrà essere altrettanto faticoso. La In un documento conservato presso l'archivio comunale si legge magia della montagna svanisce con la conclu - che il Corpo Bandistico di Sona "ebbe il suo principio nel 1831 sione del brano. La banda di Sona suona allora con alcune regole date dall'allora parroco Don Luigi Cremonese". il secondo: The witch and the saint, diretto que - Nel secolo scorso conobbe un periodo di buon rilievo artistico gra - sta volta da Giulia Favari. La situazione è tene - zie soprattutto al lavoro di Anselmo Ferrari, messo comunale, che brosa, si sente il suono delle campane. I timpani svolgeva le funzioni di vice maestro e di organizzatore dell'attività si impongono e rompono il silenzio. Ambientato musicale. All'inizio del '900 la banda ebbe come guida Vittorio Tu - nel 1588 , in un paese medievale disperso fra le rata , già organista parrocchiale, che negli anni '30 passò la bac - campagne tedesche, il brano racconta la tragica chetta prima al maestro Giovanni Tacconi e successivamente a storia di due sorelle gemelle, dotate di un potere Severino Ridolfi . Il maestro Severino condusse la banda ininterrot - straordinario: la previsione di eventi futuri. Il po - tamente per 40 anni, superando le difficoltà sociali ed economi - polo del villaggio le accusa di stregoneria e in - che del secondo conflitto mondiale e del periodo della ricostruzio - duce Elena, devota alla religione, a suicidarsi ne. Negli anni '70 lo sostituirono i maestri Castagnedi, D'Amico, bevendo una pozione. Sibylla, la seconda, leva - Damoli e, dal 1985, Fabrizio Olioso . Oggi il Corpo Bandistico di trice di professione, dopo aver seppellito la so - Sona è composto da più di 60 elementi ed è presieduto da Bene - rella scompare nel nulla riempiendo le nostre detti Doriano. orecchie di mistero. La banda di Sona esce di scena accompagnata da un caloroso applauso e si guadagna il settimo posto nella Terza cate - Musica e Storia goria, con il punteggio: 79,54/100. Soddisfatta o no del risultato ottenuto, la grande famiglia ve - ronese si è inserita con classe fra le migliori Angelo Brunelli di San Giorgio bande a livello internazionale. e la Banda degli Alpini

Angelo Brunelli, di San Giorgio in Salici, fu as - sessore del Comune di Sona nel 1920 . Nella foto di fine ‘800 lo ve - diamo ( quarto da sini - stra nella seconda riga dal basso) quando face - va parte della Banda musicale degli Alpini a Belluno , durante il ser - vizio militare.

Mario Nicoli

GIOVANI Le Guide del reparto degli Scout di Lugagnano ed il loro Expo... nei campi del paese

Nel mese di marzo, noi Guide del reparto femmi - Verso le 13 nile La Fenice del gruppo Scout di Lugagnano hanno comin - abbiamo portato a termine il progetto dell'impre - ciato ad arri - sa di reparto che, con l'aiuto dei nostri capi, sta - vare i primi in - vamo organizzando da tempo: l'Expo di reparto. vitati mentre Abbiamo preso spunto dal ritrovo mondiale tenu - noi abbiamo tosi a Milano la scorsa estate e ci siamo divise in presentato le cinque "continenti" (Europa, Africa, Asia America portate ai ca - e Oceania) ognuno dei quali doveva preparare dei pi. In seguito piatti tipici da condividere poi col resto del repar - c’è stato il to e i capi. Oltre a dover cucinare però abbiamo buffet per mo - dovuto anche costruire una struttura pionieristica strare i vari che fungesse da tavolo. Sabato 19 marzo siamo piatti, che so - partite a piedi verso il borgo di Lugagnano , nei no stati molto campi di una guida, con i camion carichi di tende, apprezzati vi - pali e pentole che ci precedevano. Il posto era sto che nel gi - stupendo; ci trovavamo tra un filare a l'altro di pe - ro di poco schi in fiore. Ci siamo subito messe al lavoro divi - tempo erano già finiti. Successivamente, sebbene dendoci i compiti e mentre alcune montavano le a malincuore, abbiamo smontato la costruzione e tende , in cui avremmo dovuto dormire, le altre messo apposto il disordine che avevamo fatto se - iniziavano a preparare i tripiedi. Quando si è fatto guendo la frase di Baden Powell, “...Cercate di la - buio, una buona parte della struttura del tavolo sciare questo mondo un po' migliore di quanto era già pronta così ci siamo dedicate ad altre atti - non l'avete trovato...”. L’impresa che per varie set - vità. La domenica ci siamo alzate di buon’ora per timane ci aveva tenute occupate è terminata nel terminare gli ultimi preparativi e alle 11 abbiamo giro di poco e alle 16 di domenica 20 marzo, sa - acceso i fuochi per iniziare a cucinare. lutandoci, ci siamo ritenute molto soddisfatte del Divise nei continenti ci siamo destreggiate con i lavoro svolto. Dopo questa esperienza, possiamo piatti tipici di essi come il cous-cous per l’Africa , dire che partendo anche solo da una fantasiosa e il porridge per l’Europa , gli hamburger per ambiziosa idea, se c’è collaborazione, coopera - l’America , gli spaghetti per l’Asia e la zuppa di zione e voglia di mettersi in gioco, tutto si può zucca, mele e noci macadamia per l’Oceania . realizzare. Pattuglia Diario 79 SPORT Nicola Danieli, duecento partite con l’AC Lugagnano Premiato il capitano della società gialloblù, che guarda avanti

di Chiara Giacomi 2007) ed è stato di recente premiato dalla diri - genza con una targa che ricorda le oltre 200 pre - Centrocampista e capitano del Lugagnano, classe senze in Prima Squadra. 1990 , Nicola Danieli è ormai un giocatore storico “E’ stato molto emozionante – ci racconta Nicola della Prima Squadra. – ricevere questo attestato di stima direttamente Ha infatti disputato il suo primo incontro durante la dalle mani del presidente Giovanni Forlin e dal suo prima giornata del Campionato di Eccellenza vice, Massimo Gasparato (nella foto in basso ). So - 2007/08 (Lugagnano-Adriese del 16 settembre no legato a questa società fin dalle giovanili e or - mai la sento come una grande famiglia.” Nicola Danieli è stato infatti l’unico giocatore a passare direttamente dagli Allievi a titolare in Eccellenza . “In quella prima stagione ho giocato da titolare. Nella mia carriera calcistica ho avuto vari allenato - ri, ma indubbiamente Massimo Gasparato è quello a cui sono più affezionato: a lui sono legati i miei ricordi più belli sul campo.” Di strada, dal 2007, Ni - cola ne ha fatta molta, dal momento che è pian piano divenuto un importante punto di riferimento per i compagni, portando la fascia di capitano per vari anni. “Non è facile rivestire questo ruolo ma ne sono ovviamente orgoglioso. Quando ho iniziato, mi confrontavo con tanti giocatori più esperti, che erano la maggioranza. Ora la società sta cercando di valorizzare molto i giovani, quindi cerco di esse - re un esempio per loro. Conta molto per me l’impegno costante e metterci passione, anche quando i risultati positivi non arrivano e la motiva - zione tende a calare. Si gioca per divertimento ma è necessario farlo con la serietà dei professionisti. Per me due valori fondamentali sono da sempre il rispetto ed il sacrificio perché indubbiamente ce ne vuole molto per portare avanti questa attività, che oltre alle partite prevede tre allenamenti setti - manali, quindi sottrae tempo alla famiglia e allo svago. Quest’anno la squadra ha anche buone possibilità di ottenere la Coppa Disciplina e di ciò sono orgoglioso”. Chiediamo al capitano quale sia il suo ricordo più bello . “Sicuramente la vittoria del campionato 2012/2013 è il traguardo personale più importan - te per me. In particolare, ricordo con grande emo - zione il gol segnato contro l’Ambrosiana. Si tratta - va di uno scontro fondamentale per il titolo ed il mio gol era stato decisivo.” A Nicola chiediamo infi - ne se si diverte ancora , se dopo tanti anni nel Lu - gagnano ha ancora qualche sogno ed obiettivo im - portante da raggiungere. “Chiaramente penso al campionato attuale, in cui stiamo giocando bene ed abbiamo buone possibili - tà di raggiungere la vetta. Poi spero di giocare an - cora molto tempo in questa squadra. Certo, un grande obiettivo sarebbe quello di eguagliare il re - cord storico di Raffaello Bendinelli, ma credo sia quasi irraggiungibile.” Auguriamo allora al capitano Danieli di poter vesti - re ancora per tanto tempo la maglia gialloblù nel - l’AC Lugagnano , di continuare a divertirsi in cam - po e a farci divertire sugli spalti. SPORT Fare squadra e diciassette anni. Alla scoperta dei ragazzi dell’AC Lugagnano dell’annata ‘99

di Arianna Bianco [email protected]

di Suelen Salvetti [email protected]

Nel nostro percorso alla scoperta dello sport gio - vanile del Comune di Sona siamo andati ad in - contrare gli Allievi Provinciali dell’AC Lugagnano . L’occasione è nata anche a seguito di una partita disputata ad Arbizzano nella quale, per comportamenti scorretti tenuti nei confronti dell’arbitro, tre atleti della squadra hanno subito una lunga squalifica . Ci siamo incontrati con sei in campo (ci dicono con un sorriso). ragazzi della squadra, negli spogliatoi degli im - Influisce mancare ad uno o più allenamenti, in Una foto assie - pianti sportivi di via Barlottini, prima di un loro al - vista soprattutto di una partita? me al termine lenamento . Nel corso della chiacchierata ci han - Se non si è presenti a uno o due allenamenti non dell’intervista. no fatto capire cosa significa veramente per loro si perde molto… Se però le assenze sono costanti “fare sport” a diciassette anni e quindi impegnar - e iniziano ad essere abituali, la preparazione si in una squadra, andare a scuola, trovare nel scarseggia e non si è più al passo con il resto del - frattempo il tempo per studiare e divertirsi. la squadra. L’intervista è iniziata con una semplice domanda: E avete tempo di uscire anche con gli amici? Quanti allenamenti fate a settimana? Oltre ad essere una squadra, tra di voi siete an - Ci alleniamo per tre o quattro ore a settimana, che un gruppo di amici? spalmate in due allenamenti: ogni allenamento è Tutti hanno differenti compagnie ma comunque di un’ora e mezza ma può variare fino a due ore, andiamo d’accordo e siamo legati fra di noi. Sia - a seconda dell’esigenza del mister… mo tutti amici e, a volte, usciamo tra di noi, ma in Quanti siete in squadra? generale ci troviamo poco fuori dal campo. Quest’anno siamo partiti numerosi: eravamo in E con le ragazze? sedici ma, dopo la partita di Arbizzano, siamo ri - I ragazzi ci hanno risposto con sarcasmo: “Eh eh masti in 13. I ragazzi che hanno subito la squalifi - magari fossero sempre al nostro fianco in cam - ca partecipano ugualmente agli allenamenti per - po…” ché sono comunque parte integrante della squa - Sorgono problemi tra di voi? Discutete spesso? dra. Il capitano della squadra è Gianmarco Poie - A volte discutiamo ma per sciocchezze che avven - ga ed i nostri allenatori sono Francesco Capuzzo gono in campo o dopo le partite. Comunque poi e Gianluca Bonato. si risolve sempre tutto. Usciamo un attimo dall’aspetto sportivo. Con Potreste darci un giudizio su quanto successo tutti questi impegni come fate a trovare il tem - nella partita di Arbizzano? A parole vostre, pen - po per studiare? sate di aver sbagliato oppure no? Studiamo prima o dopo allenamento. Ma va con - Inizialmente eravamo abbastanza arrabbiati con i siderato che gli incontri sono sempre verso sera, ragazzi della nostra squadra che sono stati squa - lo studio non è un problema. lificati, anche perchè la conseguenza delle loro L'intervista si è poi articolata su domande sem - azioni è stata che si sono rovinati l’anno calcisti - pre più personali, chiedendo quindi impegno nel - co e hanno, in un certo senso, oscurato il buon le risposte da parte di tutti i ragazzi. clima che si era instaurato nella nostra squadra C’è qualche momento in cui vi pesa negli anni. Hanno sbagliato nelle loro azioni, pur l’allenamento? Oppure preferireste vivere pe - considerando che forse hanno subito anche delle rennemente in campo? provocazioni, che forse spiegano in parte il loro L’allenamento non pesa quasi mai, ovviamente comportamento. Comunque pensiamo che ora si tutti vorrebbero essere sempre in campo e mai in possa ripartire, anche insieme a loro e con l’aiuto panchina. Comunque, piuttosto di stare a casa a del mister, in modo che certi comportamenti non studiare, tutti preferiremmo essere sempre qua si ripetano più. 81 SPORT (R)Incontriamo Giorgia Strazieri, campionessa italiana di arrampicata e promessa dello sport nazionale

alla palestra di arrampicata “King Rock” di Palazzi - na dove per molto tempo mi sono allenata, visto che ora ho scelto di andare a Modena e a Trento, di Riccardo Chesini dove posso concentrarmi meglio sullo Speed (ar - [email protected] rampicata veloce), che è la specialità in cui ho otte - nuto il primo posto in Italia. Com’è stata l’esperienza dei campionati italiani? Ti aspettavi di vincere? L’esperienza dei campionati, che si sono svolti ad Arco (TN) alla fine di maggio dello scorso anno, mi ha dato grande emozione ma allo stesso tempo molta determinazione: certo non mi aspettavo di vincere ma sapevo che ce la saremmo giocata. Alla fine degli esercizi nelle tre specialità (Speed, Lead e Boulder) ho ottenuto il primo posto assoluto nello Speed e anche il primo posto in combinata! Davve - ro una grande soddisfazione. In più il 10 Aprile ho ottenuto il secondo posto nazionale in coppa Italia, a Roma. Ci puoi spiegare in breve in cosa consistono que - ste specialità, per lo più sconosciute per chi non è del settore? Certo! Come già anticipato lo Speed è l’arrampicata in velocità: bisogna scalare una certa altezza, che varia a seconda delle categorie nel più breve tempo possibile. Il Lead è la più classica ar - rampicata con corda e imbrago: vince chi arriva più in alto. Il Boulder consiste invece in una serie di percorsi segnati che portano al Top ( la presa che sta più in alto): vince chi riesce a raggiungere il top chiudendo il maggior numero di percorsi tracciati. Quali aspettative hai sull’arrampicata, tra nuovi impegni sportivi sempre più ambiziosi e i tuoi fu - turi impegni scolastici di studentessa alle scuole superiori? Sono convinta che per me l’arrampicata resterà al primo posto, prima e al di là di tutto: so bene che Qualcuno si ricorderà forse di Giorgia sarà dura conciliare tutti i miei impegni e che que - Strazieri, ragazzina di tredici anni di sto costerà molti sacrifici, in particolare con lo stu - Lugagnano che abbiamo già intervi - dio e con gli amici, ma sono determinata a prose - stato in passato. Ebbene, se l’anno guire questo cammino fino al livello professionisti - scorso l’abbiamo incontrata perché co. Già ora mi alleno quattro-cinque volte a setti - era niente di meno che campionessa mana e so che in futuro dovrò allenarmi di più, in veneta di arrampicata sportiva, oggi sostanza ogni giorno. Per quanto riguarda i prossi - abbiamo ancor più piacere a incon - mi impegni sportivi sarò impegnata dal 15 Aprile al trarla perché ha ottenuto il titolo ita - 18 Aprile con i campionati europei di arrampicata a liano nella sua specialità. Avete capi - Tarnow, in Polonia, dove spero di togliermi altre to bene, campionessa italiana. soddisfazioni.

Giorgia, raccontaci il cammino che ti ha portato L’arrampicata è forse uno sport ancora poco cono - a iniziare ad arrampicare. sciuto e che chiede di avere più spazio e visibilità È iniziato tutto all’età di nove anni, quando quasi tra la gente. Quello che è certo è che questo sport per caso ho deciso di iscrivermi a una gara di ar - è molto faticoso e richiede molti sacrifici, che so - rampicata, senza alcuna preparazione precedente. lo una grandissima passione riesce a superare. È stato lì che ho capito che fino a quel momento Congratulazioni ancora per il titolo di campionessa non c’era stato nessuno sport che mi aveva fatto italiana e in bocca al lupo per l’esperienza europea innamorare così tanto come quello, e ne avevo che ti prepari ad affrontare con la nazionale italia - sperimentati parecchi! Da lì ho deciso di iscrivermi na! Sognare in grande non costa nulla! 82 SPORT Il Volley Palazzolo ritorna in Prima Divisione Un’annata sportiva indimenticabile

Un’annata sicuramente da incorniciare quella che ha visto protagonisti i ragazzi dell'ASD Volley Pa - lazzolo. Quest'anno, infatti, dopo tre anni di Se - conda Divisione capitan Melloni e compagni so - no riusciti a centrare la tanto sospirata promozio - ne dominando il campionato , finendo al primo posto in regular season (una sola sconfitta in sta - gione) e annientando ogni avversario nei pla - yoff! La definitiva consacrazione è avvenuta ve - nerdì 29 aprile. Un palazzetto stracolmo e cari - co di entusiasmo ha letteralmente trascinato i ra - gazzi di mister Zambelli e del vice Alberto Ber - gamini alla vittoria contro il Dual Volley, dando la certezza matematica della promozione in Prima Divisione. “Un traguardo importante e un gruppo fantastico che ci ripaga di tutti i sacrifici e gli sfor - zi fatti durante l'anno” - sottolinea Alessandro Zambelli , che oltre ad essere il mister è anche uno dei pilastri di questa società. Un ruolo centrale che divide con il duo presiden - ziale composto da Mario Zorzi e Barbara Bonfi - chi i quali sono impegnati costantemente dietro le quinte nella crescita di tutto l'ambiente pallavo - listico di Palazzolo, soprattutto in ambito giovanile promozione. Palleggiatori Maicol Vesentini; Da - L’ASD Volley Pa - dal minivolley fino alla prima squadra. Un movi - miano Stanzial, Opposti Edoardo Soprali e Gia - lazzolo dopo la mento che da anni sta dando i suoi frutti e que - como Bagnara; Centrali Matteo Bertolo, Cri - partita che ha st'anno ha prodotto una settantina di iscritti e si stian Costa, Francesco Vantini e Riccardo Ta - sancito la pro - rocchi; Laterali Davide Melloni, Michele Manza - impegna a far aumentare stagione dopo stagione mozione in Pri - questo numero con passione ed estrema dedizio - ti, Damiano Maccacaro, Simone Bigagnoli e Da - ma Divisione. ne. Ecco qui la rosa che ha centrato la fantastica vide Scattolini; Libero Alessio Sartorelli.

Isolamenti a cappotto garantiti 83 CALCIO Pasqua in Alsazia per gli Esordienti dell’United Sona Psg

di Lucio Purgato talvolta tornei internazionali in Italia. La società, di conseguenza, ha acquisito anche a livello fe - L’United Sona PSG ha nella sua tradizione la derale una specifica dimensione che la fa ap - partecipazione ad un torneo internazionale di prezzare proprio per queste meritevoli iniziative. calcio giovanile nel periodo pasquale. La prima Quest’anno, dopo alcuni anni di riflessione, volta fu nel lontano anno 2000 per poi prose - l’opportunità di viaggiare si è ripresentata. Il tor - guire per una dozzina di volte, non consecutive, neo scelto: uno dei più prestigiosi nel circuito or - in giro per l’Europa in tutte le direzioni. Più volte ganizzato dalla Fondazione Euro Sporting, in Francia, in Germania, in Austria, in Croazia, l’Alsace Cup , giunto nel 2016 alla 24° edizione. Una vecchia conoscenza, in quanto già nel 2001 e nel 2007 aveva visto brillanti protagoni - sti i ragazzi di Sona. Una manifestazione affasci - nante che si svolge nell’ondulata campagna ad ovest di Strasburgo , in tre villaggi uno più in - cantevole dell’altro: Imbsheim, Monswiller e Dettwiller, dove le tre società e comunità del luogo uniscono le loro forze per organizzare un evento di portata europea. La società in questa edizione era rappresentata dagli esordienti Under 13 , dei giovani mister Federico Bellé e Federico Cordioli , formazione che nonostante i costanti problemi di organico, si è sempre ben comportata nelle varie fasi del - la stagione. Un gruppo di genitori e due dirigenti particolarmente coinvolti e motivati come Maria Teresa Bonini e Renato Ganassini hanno reso possibile la realizzazione del progetto, che è sta - to vissuto fin da subito con il giusto spirito che deve sempre caratterizzare eventi di questo ti - po, dove più che il risultato finale da valorizzare è il clima di festa e di universalità. Dove trascor - rere tre giorni mescolati ed in solidale unione con centinaia di ragazzi e famiglie provenienti da sei differenti paesi permette di respirare un’atmosfera unica, ricca di valori formativi e costruttivi. “Abbiamo visto crescere i nostri gio - vani atleti e non solo sul piano sportivo. Questo per tutti noi che eravamo al loro seguito è so nel cuore dei ra - gazzi. “La consape - volezza di aver loro regalato un sogno dà un significato unico e impagabile a tutto il nostro la - voro” , chiudono dallo United Sona PSG. l’aspetto più gratificante” - dichiarano dalla so - Sport cietà. Va certamente sottolineato il più che onorevole comportamento della squadra. Guidata dai mi - Il Premio Cangrande a Giampaolo “Papo” ster e sempre sostenuta dai dirigenti e dai geni - tori è riuscita a superare tutte le difficoltà, rag - Bendinelli di Lugagnano, per le sue giungendo il traguardo finale con soddisfazione. La correttezza e la generosità in campo dei ra - eccezionali imprese sportive gazzi unite al costruttivo rapporto che fin dai pri - Si è tenuta il primo marzo sco - più dura rispetto alle Olimpiadi mi momenti la delegazione ha tenuto con la so - so in Gran Guardia a Verona la del Triathlon, perché prevede cietà organizzatrice ha portato alla conquista cerimonia di consegna del Pre - 19 chilometri complessivi di della Coppa Fair Play. Un risultato importante, mio Cangrande nelle categorie nuoto, 900 chilometri in bici - mai raggiunto in passato, che riempie di gioia e scuola, giornalista sportivo, car - cletta e 211 chilometri di cor - che fa apprezzare il valore che nel mondo dello riera sportiva, sponsor, dirigen - sa. Unico italiano presente, si è sport si dà alla correttezza dei comportamenti, alla sensibilità e all’appartenenza sociale , sia in campo che fuori. Sono state giornate impe - gnative, ricche di eventi. Ciò non ci ha impedito di completare il programma con la visita del ter - ritorio che ospitava le squadre. L’Alsazia, tra l’altro, è una terra ricca di fascino e di storia ed aver avuto la possibilità di conoscerla, anche se limitatamente, è stato per ragazzi ed allenatori un indubbio privilegio. Vedere i ragazzi, nella loro elegante divisa socia - le, camminare col naso all’insù in grandi città come Strasburgo o in cittadine dal forte richia - mo turistico-culturale come Saverne, Riquewihr te sportivo, squadra ed allena - piazzato addirittura terzo rag - e Colmar è un’emozione indescrivibile che appa - tore sportivo. L’evento, giunto giungendo un traguardo mai ga la società di tutti gli sforzi compiuti per rea - alla 20ª edizione, va ogni anno raggiunto da nessun atleta ita - lizzare quest’avventura. Nulla vale più del sorri - ad aggiudicare i più importanti liano. Ed ora è arrivato il meri - riconoscimenti sportivi vero - tatissimo riconoscimento del nesi. Questo premio assume Premio Cangrande, che sanci - quest’anno un sapore del tutto sce e incorona il percorso spor - particolare per il nostro territo - tivo unico di un atleta veramen - rio in quanto ad essere insigni - te incredibile. Tra l’altro Giam - to con il premio “Cangrande paolo era oggi in ottima com - Specialità” è stato il lugagna - pagnia in quanto ad essere nese doc Giampaolo “Papo” premiati, tra gli altri, sono stati Bendinelli per le eccezionali anche Luca Toni (a cui è anda - imprese compiute in ambito to il massimo riconoscimento, il sportivo nell’anno 2015. Dal Cangrande d’Oro), la Pellegri - 19 al 23 ottobre scorsi, infatti, ni, Mandorlini e Giani. Giampaolo – panettiere molto “Che emozione fortissima!” , le noto a Lugagnano – è stato im - poche, ma appassionate parole pegnato nella gara della gare: il di Giampaolo quando ha sapu - Quintuple Ultratriathlon a to di essere stato insignito del León in Messico , a duemila premio. metri d’altitudine. Si tratta di Nella foto Giampaolo con il una incredibile prova di resi - Cangrande e con la maglietta stenza e tecnica, quindici volte del Baco. FEDE In occasione dell’Anno Santo rinnovata la Croce della Pieve di Santa Giustina a Palazzolo

di Luigi Tacconi sione dell’Anno Santo . Il cucuzzolo dove è po - sta è una costruzione di sassi e malta, una spe - Nei popoli cristiani è consuetudine esporre la cie di cupola semidiroccata, probabilmente un Croce alla vista di tutti, per ricordare la Crocifis - piccolo osservatorio militare. Da almeno qual - sione di Cristo e la propria fede religiosa. Le Cro - che secolo in quel punto esiste il simbolo cristia - Sotto, Alpini, ci sono poste sui campanili, nelle chiese, sulle no, visto che nella grande Topografia del comu - don Mascalzoni cime delle montagne e ne di Palazzolo in data nei luoghi sopraelevati 1725-1793 e don Bellesini , che si trova perché siano visibili da E’ stata sostituita quella ormai in municipio a Sona, è se - davanti alla nuo - lontano. Domenica venti gnato un monticello con va croce. cadente che era stata posta marzo, nel pomeriggio, è una Croce. Nella pagina se - stata inaugurata a Palaz - nell’Anno Santo del 1950 Dopo la celebrazione del guente, partico - zolo la nuova Croce di le - Vespero nella Pieve affol - lare della map - gno posta su un cucuzzolo vicino al cimitero e lata di fedeli, con una breve cerimonia don An - pa di Palazzolo alla Pieve di S. Giustina. Quella precedente era drea Mascalzoni assistito dal Parroco don An - del 1793. ormai cadente avendo la bella età di sessanta - gelo Bellesini ha benedetto la croce e i fedeli. sei anni, essendo stata posta nel 1950 in occa - Perché il padrone di casa ha ceduto l’aspersorio a un altro sacerdote? Perché don Andrea oltre ad essere nato e vissuto a Palazzolo ha una storia familiare legata alla Croce. Quella prece - dente, infatti, era stata posta - come si diceva - per l’Anno Santo 1950, per iniziativa del padre Angelo Mascalzoni con la Compagnia del San - tissimo Sacramento , quando era Priore Giu - seppe Bonvicini (Barba dai Monti ) cui è seguito Luigi Tacconi (Bigi Sèsaro ) e Angelo stesso che fu anche l’ultimo Priore prima dell’estinzione della Confraternita negli anni ’80. In quell’occa - sione la Croce era stata benedetta nella chiesa parrocchiale dal parroco don Pietro Fattori e trasportata sul luogo con una suggestiva pro - cessione notturna che i più anziani ricordano ancora. Il legame dei Mascalzoni con le Croci è antece - dente e risale agli anni ’40, quando Angelo e il fratello Achille vollero costruire una Croce sul vi - cino monte dei Beni o monte Romoldo , di pro - prietà di Ugo Motta , che si trova un chilometro oltre la Pieve in comune di Bussolengo, in segno di ringraziamento al Signore per essere tornati dalla guerra sani e salvi. I Mascalzoni erano i mezzadri del Motta e abitavano nei pressi, in lo - calità Lughino con il padre Gaetan o la sorella Lina , lo zio Paolo con la moglie Assunta e la lo - ro figlia Celestina , mentre la madre Teresa era morta all’età di soli trentaquattro anni. Una cu - riosità: Assunta era detta La Toscana perché ori - ginaria di quella regione e naturalmente parlava la sua lingua, cioè l’italiano, ma per questo era presa in giro perché era “diversa” da tutti gli al - tri che parlavano il nostro dialetto. A Palazzolo nel secondo dopoguerra era abitudi - ne, il lunedì di Pasqua, fare una scampagnata e mangiare le uova colorate sul quel monte. La Croce però nei primi anni ‘60 fu abbattuta per far posto al deposito per l’acquedotto del Co - mune di Bussolengo , nella zona dove sorsero poi alcune lussuose ville panoramiche. Il buon Angelo si diede però da fare per ricostruire nel 1967 una Croce in cemento alta sei metri e mezzo , ancora esistente, nella vicina località Valpanin, sui terreni di Angelo Ederle (Strùssia ). Fu realizzata dall’impresario edile Pietro Tacco - ni (Pierin Pelà ), con i suoi operai Armando Moli - narelli e Renato Tacconi e il contributo di Anto - nio Tacconi e Igino Ambrosi . Per tornare alla nostra Croce di S. Giustina, poi - ché era cadente quella esistente, il parroco di Palazzolo con il gruppo Alpini guidati dal capo - gruppo Franco Tacconi e altri volonterosi hanno provveduto a sostituirla. I due legni, offerti da Giorgio Scattolini , sono stati uniti nella corte Portegoni dai fabbri Bruno Pinali, Nicola Rigo e Giovanni Rubele che hanno poi restaurato la vecchia corona di spine e costruito le due lance; ferventi di un tempo, ma nella sostanza credono Elpidio Scattolini lattoniere ha realizzato il gallo ancora nel Signore. Abbiamo chiesto a don An - e la targa con la scritta INRI ( Iesus Nazarenus drea di esprimere un pensiero in merito: “La Rex Iudaeorum ), mentre Emanuele Scapin del - Croce continua ad attirare con il suo strano fa - l’impresa Cordioli e Angelo Manzati , hanno scino. Ricordiamo che il Vangelo dice: quando provveduto al trasporto, alla costruzione della sarò innalzato, attirerò tutti a me; e ancora: vol - base in cemento e alla messa in opera. E’ stata geranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. È posta anche una targa per ricordare da provare: tornare ai piedi della Croce sul cu - l’avvenimento con la scritta: “ Anno Santo della cuzzolo vicino al cimitero e alla Pieve di S. Giu - Misericordia 2016 - La comunità di Palazzolo” . stina, in silenzio, lì vicino, a tu per tu col legno, Si continua così per gli abitanti di Palazzolo la alzare lo sguardo verso il cielo e poi allargare al - tradizione cristiana della devozione alla Croce di l’orizzonte abbracciando tutti nel panorama di Cristo, anche se i credenti sembrano oggi meno lassù”.

La Foto Storica La quarta elementare sezione A di Lugagnano della classe 1966

87 COMUNITA’ Inaugurato a San Giorgio il restauro del monumento ai Caduti

di Giulio Braggio fessato che “l’emozione, il nodo in gola e l’orgoglio di avere una persona speciale tra i Sabato 9 aprile a San Giorgio in Salici, all’inter - propri avi iscritta sul monumento questa matti - no delle celebrazioni per i cento anni dall’inizio na mi ha fatto commuovere”. Presenti alla ceri - del primo conflitto mondiale, è stato inaugurato monia anche i Corpi d’Arma e gli Alpini delle il restauro del Monumento ai Caduti , eseguito altre frazioni. con passione e straordinario impegno dal Grup - I festeggiamenti sono proseguiti alla sera presso po Alpini e dal Comune di Sona , con la consu - la chiesa parrocchiale, con un bellissimo con - lenza del Gruppo Storico del Comune , di cui certo con la Corale degli Alpini “La Preara” di fanno parte anche gli storici del Baco da Seta. Il Lubiana e la Corale degli Alpini “Amici della monumento fu originariamente inaugurato il 22 Baita” di Lugagnano . ottobre 1922 . L’inaugurazione si è aperta con la solennità dell’inno di Mameli, cantato dagli scolari della frazione . Durante la cerimonia so - no stati letti i nomi di tutti i caduti inscritti sul monumento e gli scolari hanno portato un fiore per ognuno, fiori bianchi rossi e verdi a formare un cusci - no tricolore. Un mo - mento sicuramente molto toccante. Du - rante l’evento è in - tervenuto anche Gianluigi Mazzi, Sindaco di Sona, che nel commemo - rare i nomi dei nostri caduti si è detto “fie - ro di rappresentare questa comunità”. A margine dell’inau - gurazione il Consi - gliere comunale di San Giorgio Mauri - zio Moletta ha con -

88 ASSOCIAZIONI Tante soddisfazioni per il Coro Alpini di Lugagnano

“...tenere vive e tramandare le tradizioni degli Al - divertimento, dan - pini...”. Così recita l'art. 2 dello Statuto Naziona - no sfogo all'ugola. le dell'Associazione Alpini. Così il gruppetto Con questo spirito un gruppo di alpini di Lugagna - iniziale è via via no, Stefano Bergamin, Luigi Bonesoli, Roberto aumentato, oltre - Cristini, Lucio Favari, Aldo Gozzi, Vincenzo Guar - passando anche dini, Fausto Mazzi, Alessandro Recchia e Luca le 35 unità, ma so - Tomelleri, poco più di un anno e mezzo fa, ha prattutto ha dato vita ad un sodalizio assolutamente nuovo coinvolto alpini che non frequentavano la baita, nella tradizione non solo alpina di Lugagnano, un che grazie al coro hanno avuto il desiderio di ri - coro che potesse intonare le cante alpine legate spolverare il vecchio cappello alpino nascosto in alla naja e ai momenti dolorosi della guerra, con qualche angolo remoto dell'armadio. ogni tanto una spruzzata di qualche motivo più Ma a proposito del cappello alpino è doveroso fa - prettamente legato alla tradizione cantora italia - re un inciso; buona parte dei componenti del coro na. Unica eccezione a questo coro di voci esclusi - non sono alpini nel loro servizio militare, ma lo vamente maschili rappresenta anche il faro che sono nel loro Dna, condividono lo spirito alpino, guida il gruppo, ovvero il maestro, la bravissima quindi a pieno titolo partecipano al coro e all'atti - Giulia Favari, laureata in conservatorio, prepara - vità del gruppo, secondo anche le indicazioni del ta e tanto paziente, come una maestra che deve Consiglio Nazionale dell'ANA nell'ottica di aper - guidare una delle prime classi delle elementari, e tura dei gruppi agli amici degli alpini. E in questo allo stesso tempo rigorosa nel guidare gli studenti il Gruppo di Lugagnano è più indisciplinati. stato un precursore. I componenti sono rapidamente aumentati, arri - Se si condividono gli Internet vando già alle prime uscite importanti ad un bel ideali di solidarietà, di gruppo di 25 persone che si sono esibite durante amicizia, di legame con Il coro degli Alpini anche su una messa solenne dello scorso Natale nella Ba - la nostra terra e le no - silica di San Zeno in Verona e poi in Arena duran - stre tradizioni tipici degli te le celebrazioni che ricordavano il centenario alpini, come pure se si dell'inizio della Grande Guerra. condivide la passione per Ma la cosa che colpisce di più sono l'impegno e il bel canto in compagnia, Anche il Coro degli Alpini di Lugagnano si l'entusiasmo contagioso che i componenti met - le porte della baita sono è dotato di un canale YouTube , sul quale tono in questa nuova avventura. Non passa occa - sempre aperte. E il coro, vengono pubblicati i video delle varie sione che in baita o nelle feste si intonino queste sotto la guida della mae - cantate del Coro. struggenti cante, e così attorno ai due tre che stra Giulia, si ritrova ogni Visitatelo e non perdetevi le splendide in - danno il “la” si sviluppa rapidamente un capan - martedì sera in baita per terpretazioni degli Alpini di Lugagnano. nello di persone che seriamente, ma anche con provare. GDV MEMORIA E’ scomparsa Suor Rosalia Andretta. Testimone della Missione vissuta giorno per giorno

scorso 12 febbraio. Suor Rosalia nasce a Poiana Maggiore (VI) il 10 Aprile del 1940. Sceglie di farsi missionaria comboniana, e il 24 settembre del 1962 inizia il Postulato. Un anno dopo viene inviata a Londra dove continuerà la sua formazione come Novi - zia, e il 3 maggio del 1965 fa la sua professione religiosa. Sempre a Londra inizia la preparazio - ne come infermiera professionale e ostetrica. Terminati gli studi, nel 1970 parte per l'Uganda dove presta servizio in vari Ospedali e dispensa - ri, lavorando specialmente nei reparti di mater - nità. Vi resterà fino al 1986, anno in cui le viene chiesto di dare un periodo di tempo alle molte necessità dell'Italia. Suor Rosalia accetta con serena disponibilità la volontà di Dio, e sono va - ri i servizi che le vengono chiesti anno per anno. Un primo incarico lo svolge nella parrocchia di Lugagnano, passaggio obbligatorio che le con - sentirà di "inculturarsi" nuovamente nella sua terra, dopo ventitré anni vissuti lontano. Il suo carattere mite, gentile e la sua predisposizione all’accoglienza fanno sì che le vengano affidati incarichi delicati: eccola quindi prima nel pen - sionato di Casa Comboni a Verona, poi in varie case delle nostre sorelle anziane e ammalate e infine nella casa Provinciale di Brescia, come responsabile di comunità. Sono tante le testimo - nianze che possiamo raccogliere su di lei. In tante di noi e nella gente che ha incontrato in varie parti del mondo, ha lasciato il ricordo di una donna umile, semplice, generosa, forte, con un sorriso disarmante e una profonda spirituali - Qualche mese fa è scomparsa Suor Rosalia An - tà. Amante della parola di Dio vi sapeva entrare Suor Rosalia dretta , che per un periodo visse e operò anche semplicemente con intelligenza, profondità, per Andretta in presso la Comunità delle Suore Comboniane di poi calarla e attualizzarla nella vita quotidiana. una foto scat - Lugagnano. La sua alta spiritualità è stata un continuo riferi - tata a Luga - A suo ricordo e memoria pubblichiamo il com - mento nella quotidianità e in modo speciale nei gnano. movente saluto che Suor Dorina ha pronunciato momenti più difficili della vita. Aveva un dono in apertura del funerale di Suor Rosalia, lo particolare: sapeva tessere relazioni umane. In tutti gli ambiti dei numerosi ministeri svolti, con gli ammalati, con le sorelle anziane, con le so - relle ammalate, sapeva conquistare per la sua umanità, semplicità, tenerezza, attenzione, con - fidenzialità. Anche nella vita comunitaria sapeva privilegiare e dare attenzione alle sorelle che vi - vevano maggiori difficoltà, diventando l'amica, la sorella e la madre a seconda della necessità, credendo nelle sorelle e nelle loro potenzialità. Con gli ammalati è stata una presenza attenta, amorevole, professionale, tenera e per questa ragione molto amata e ricercata. Aveva un forte spirito missionario comboniano che la portava ad essere vicina alla gente soprattutto ai più po - veri. Quando in Uganda scoppia la tragedia del - l'AIDS, sarà tra le prime a scegliere la vicinanza con persone vulnerabili, fragili, stigmatizzate e rifiutate. Fa un corso per imparare come stare al loro fianco, affinare sensibilità, conoscere la stata accanto senza far malattia, saper ascoltare, vivere la compassio - rumore. Il tuo sorriso, la ne, insomma umanizzare l 'incontro con la per - tua disponibilità, la tua La parola sona e facilitare l'incontro con Dio. In Italia nelle discrezione sono state per parrocchie privilegerà il contatto con gli anziani, molte di noi, balsamo e persone sole, in ricerca di una luce, e lei con la sostegno vero. Siamo cer - “Comboniane” sua premura e grande umanità, sapeva conqui - te che ora continuerai ad La congregazione delle Suore starle e portarle a conoscere un Dio che è amo - accompagnarci, come Comboniane venne fondata re e tenerezza. Ogni occasione era buona per sempre, in punta di piedi. da Daniele Comboni trasmettere la sua passione missionaria e per Grazie Suor Rosalia. Pre - (1831-1881). Il primo gen - raccontare l'Africa che portava in cuore. Amava ga e intercedi per noi tut - naio 1872 Comboni diede inizio a molto la sua famiglia di origine dalla quale rice - te, per questa Provincia all'istituto delle veva anche molto affetto. Amava la sua famiglia che hai amato e servito, Pie Madri della Nigrizia. La Congrega - religiosa. Nell'avvicinarsi della morte ricordava per la tua Uganda che zione trovò poi rapido sviluppo sotto ad ogni incontro con la superiora provinciale non hai mai dimenticato, il quasi trentennale governo di Maria tutto il suo amore per la nostra famiglia, per la per questo mondo asseta - Bollezzoli. L'8 dicembre 1874 il ve - missione, la sua riconoscenza per quanto le so - to di Dio e di pace, quella scovo di Verona Luigi di Canossa con - relle stavano facendo per lei e per la missione, pace che tu ora puoi chie - segnò alle prime otto aspiranti le co - e assicurava la sua speciale intercessione e dere con forza a Dio. stituzioni da lui riviste e approvate e protezione dal cielo. Carissima Suor Rosalia, an - permise loro di iniziare il noviziato. Le che noi siamo grate al Signore di averti avuta Suor Dorina e tutte le prime religiose raggiunsero l'Africa come sorella e madre e per averci aiutato a vi - tue consorelle nel 1877. vere la nostra consacrazione missionaria. Ci sei

Le Foto Storiche Ragazze di Lugagnano negli anni ‘50

Pubblichiamo alcuni scatti di ragazze di Lugagna - no, scattate negli anni ’50 in Corte Briggi. Le ragazze nelle foto sono Cordioli Marisa, Cor - dioli Graziella, Briggi Anna, Briggi Luigina e Tur - ri Graziella. (Foto archivio Betty Fior)

91 MEMORIA Palazzolo: è mancata Clara Fiorini, vedova Recchi

ronni (1867-1957), che poi, ormai anziano, ospitò nella sua villa al Belvedere. Nel 1958 Clara sposò Luigi Tacconi di Gianni Recchi (1924-2004) che era presidente [email protected] diocesano dell’Azione Cattolica e andò ad abitare a Verona in zona Borgo Milano. Fu per molti anni atti - Il 3 marzo scorso, nella sua casa di Verona, è sere - va nel gruppo UNITALSI di Verona (Unione Naziona - namente spirata nella notte Clara Fiorini all’età di le Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari quasi novantun’anni . Era nata a Palazzolo nel Italiani) prodigandosi per gli ammalati nella sua 1925 e a soli due anni rimase orfana della madre qualità di farmacista. Nell’anno giubilare 2000, do - Luigia Strapparava . Con il fratello Alberto (1923- nò assieme al fratello Alberto alla Diocesi di Vero - 2002), maggiore di due anni, ereditarono i beni del na, la corte Barattere con cinquantadue campi di padre Giacinto Giuseppe Fiorini (1880-1956) che terreno con lo scopo di creare la “Comunità allog - fu Assessore comunale di Sona. La famiglia aveva gio Giubileo 2000” con venti camere per disabili molte proprietà di terreni, della locanda al Bosco di psichici; è entrata in funzione nel 2004 e, a fian - Sona e della villa Spolverini-Schizzi vicina alla co, lo scorso venti dicembre è stata inaugurata una chiesa parrocchiale. Il nonno Achille Antonio seconda struttura per ulteriori dieci camere con (1842-1893) fu sindaco di Pescantina dal 1873 al tutti i servizi accessori, denominata “Casa della 1878 e di Sona dal 1885 al 1893, quando morì al - Speranza”. l’età di cinquantun anni. La famiglia Fiorini era ori - I funerali sono stati celebrati a Verona nella chiesa ginaria di e si era trasferita dap - di S. Maria Regina in via Leone Pancaldo, concele - prima a S. Giovanni Lupatoto poi a S. Giorgio in Sa - branti con il parroco don Simone Bellamoli anche lici, quindi a Palazzolo. In tempi in cui era assai ra - don Angelo Bellesini, parroco di Palazzolo , e ro proseguire negli studi, si laureò in Farmacia a mons. Giancarlo Agnolini, responsabile della Comu - Padova , come pure il fratello Alberto. Nella sua gio - nità Giubileo 2000. L’omelia è stata tenuta dal par - vinezza fu molto vicina al parroco don Pietro Fat - roco emerito Monsignor Gianni Ballarini, ora abate Clara Fiorini e il tori (1900-1961) come presidente delle Giovani di di S. Zeno, che ha ricordato l’attaccamento di Clara Sindaco Gian - Azione Cattolica e punto di riferimento delle ragaz - alla famiglia, la sua profonda religiosità e luigi Mazzi all'i - ze di Palazzolo. Dopo l’arrivo all’Asilo infantile delle l’assiduità alla messa e inoltre il suo aiuto per molti naugurazione Suore Carmelitane, nel 1950, ben tredici ragazze anni nei viaggi a Lourdes con l’Unitalsi. Al termine della Casa della del paese si fecero suore e Clara partecipava spes - della messa mons. Agnolini ha letto una lettera in - Speranza della so come madrina alle cerimonie di Vestizione e al - viata dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe la Professione dei primi Voti Zenti , per ricordare Clara e ringraziarla per il suo comunità Giubi - che si tenevano a To - rino. Fu madrina all’inizio anche Maria Berzacola impegno nell’attività prestata ai malati e la grande leo 2000. (1885-1962), figlia del segretario comunale di So - generosità dimostrata con la donazione alla dioce - na Michelangelo Berzacola (1853-1918), molto si. Clara Fiorini lascia la figlia Luisa con il genero e religiosa e anche lei vicina al parroco; era stata di - riposa ora nella tomba di famiglia nel cimitero di rettrice in Milano dell’albergo Italia di Giovanni Ca - Palazzolo.

92 Memoria Se n’è andato Daniele Zamuner di Sona, padre dello “Champagne veronese”

Se n’è andato Daniele Zamuner, definito nel mondo dei viticoltori il padre dello “Champagne veronese”. Un’intelligente visione spinse Daniele Zamuner nel 1970 a piantare, al posto di Bardolino e bianco di Custoza, i vitigni di Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay e Cabernet Sauvignon , per ottenere uno spumante di tipo francese, realizzato con il me - todo champenoise. Un’intuizione, la sua, che ha origine da quando deci - se di prendersi un anno sabbatico dalla ditta dove lavorava come responsabile commerciale e di anda - re nella terra dello Champagne, la Francia, per ap - prendere le migliori tecniche di coltivazione dai maestri vinificatori d’oltrealpe. Il risultato? Vini che sicuramente non temono con - fronti con gli Champagne francesi, e che ottengono ogni anno riconoscimenti in tutto il mondo. con il suo “Champagne veronese”. Ora la morte, so - zona Monte Spada A Sona, in , area praggiunta lo scorso marzo. Lascia i figli Francesco, adatta per la caratteristica calca - Alessandra e Cristina e raggiunge la moglie Ga - rea del terreno, Daniele briella , che l’ha preceduto nell’ultimo viaggio. Zamuner piantò vigneti Sona sicuramente non dimenticherà questo suo cit - Pinot Nero e Pinot di tadino che seppe veramente fare tesoro di capacità, Meunier . E da lì, ap - impegno e passione non comuni. punto, inizio la scala - Nella foto sopra Daniele Zamuner ad un evento di ta al mondo dei mi - Vinitaly. gliori vini del mondo,

Memoria In memoria di Giovanni “Gao” Perina, scomparso il 10 aprile

di Raffaele Tomelleri

Lo scorso 10 aprile ci ha lasciati Giovanni Perina, classe 1934 di Lugagnano . Maglia numero 5, fa - scia di capitano al braccio, grinta e classe, tempi - smo e carattere, personalità e carisma da leader ve - ro. Una sola maglia per venti campionati, 327 pre - senze sempre e solo col Lugagnano, debuttando nel 1951 per finire nel 1970. Mai come stavolta bastano le cifre a fotografare un uomo e un calciato - re. Partito come mediano, venne portato al centro della difesa per l’infortunio di un compagno e da lì non si mosse più. È stato la bestia nera di tutti i centravanti dell’epoca, è stato un baluardo, lungo stagioni in altalena per la squadra, ma vissute da lui sempre come protagonista. È difficile per un difen - sore diventare un simbolo, così lontano come è dal gol e dalla gloria. Lui lo è stato, entrando al volo nel cuore della gente grazie al suo indomito coraggio. pronunciato da chi lo ha conosciuto sui campi di tut - Un esempio di serietà e, sia pure nel piccolo di una ta la provincia con l’affetto e il rispetto che lui si è storia con la s minuscola, come è quella del Luga - guadagnato. gnano, un autentico idolo. Ancora oggi, “Gao”, il so - Nella foto Giovanni Perina con la moglie , premiato prannome che divenne il suo nome di battaglia, è dall’Ac Lugagnano nel 2011. 93 LA NOSTRA STORIA Un sonese a Palazzo Barbieri: il conte Luigi Marenzi, podestà di Verona dal 1930 al 1932

di Mario Nicoli

Qualche anno fa un cittadino originario di Sona, Michele Bertucco , aspirò alla carica di Sindaco del Comune di Verona. Come è ben noto, non ci riuscì, perche alle elezioni fu battuto da Flavio Tosi. Se fosse accaduto, molti avrebbero pensa - to al primo sonese della storia alla guida della città scaligera. Invece era già accaduto in pas - sato che un nostro conterraneo fosse riuscito a insediarsi su quella poltrona di primo cittadino. Si tratta del conte Luigi Marenzi che aveva la residenza di campagna a Sona in località Gar - dino , curiosamente a pochi metri da Ca’ Tripoli, proprietà dei Bertucco. Di professione avvocato, rivestì la carica di po - destà di Verona dal 1930 al 1932 : a quell’epo - ca, infatti, era stato abolito il titolo di Sindaco, sostituito con quello di podestà, e non si veniva eletti dal popolo ma nominati dal prefetto. Nelle foto , Luigi Marenzi durante alcuni impegni della sua attività di primo cittadino di Verona. LA NOSTRA STORIA Quando a Palazzolo nel 1949 arrivò il telefono Una storia d’altri tempi

di Luigi Tacconi

Nel 1949 fu istituito a Palazzolo il primo posto di telefono pubblico , tutt’ora esistente, presso l’ Osteria Tacconi cioè “Da Bepi de Palmarino” e per telefonare bisognava chiedere il numero 10. Quando qualcuno voleva telefonare ad un abitante di Palazzolo chiamava il posto pubbli - co e il gestore andava ad avvisare l’interessato . Arrivavano anche i telegrammi, visto che l’ufficio postale è arrivato solo dopo qualche anno. Nel 1959 alcuni artigiani indu - striali e commercianti si riunirono per cercare di avere il telefono in casa. Il parroco don Pie - tro Fattori si interessò presso la SIP dove aveva qualche conoscenza e fu così concordato il La parola prezzo da pagare per portare la linea: 29.000 li - re per chi aveva un’attività, corrispondenti ad attuali € 400 e 23.000 lire per le abitazioni pri - “Telefono” vate (attuali 320 €) ai primi quindici abbonati. La prima introduzione pratica del telefono in Italia ebbe Emanuele Fiorini , perito industriale elettrotecni - luogo a Milano il 30 dicembre 1877 quando fu attivata co classe 1931, ricorda l’avvenimento e ha rita - la linea tra due apparecchi costruiti dai fratelli Gerosa gliato e conservato l’elenco del 1961 che conta - che metteva in contatto una caserma dei pompieri con va ventisette abbonati. Molti non hanno il no - la stazione di Porta Venezia della tranvia interurbana per Monza. me della via e le abitazioni, in tutto sette, sono La successiva linea univa le stazioni ferroviarie di Varese e Galla - segnate con (a), mentre delle venti aziende di rate. Nel 1879 tutti gli uffici del telegrafo di Roma furono uniti alla allora ne sono sopravissute una decina, anche linea telefonica che dall'anno precedente univa Roma a Tivoli. Il con attività similari, e un paio hanno gli stessi ti - primo vero servizio telefonico ebbe però inizio nel 1881 con tolari di allora. Riportiamo l’elenco con i nomi l'attivazione della linea al signor Giovanni Uberti (che ebbe il nu - dei 27 abbonati del 1961: mero 1 ) di Roma. Entro la fine dell'anno gli abbonati erano 900. Ambrosi Augusto e Igino, calzaturificio Ambrosi Umberto (a) Calzaturificio Farex di Fasoli Renzo, v. Gatta Calzaturificio TMG Calzaturificio “Valentina” di Fasoli Luigi, v. Belve - dere Fiorini prof. dr. ing. Angelo (a) 35 v. IV Novembre Fiorini p.i. Emanuele (a) Manzati Ester Renata (a) Manzati f.lli calzaturificio Manzati Giuseppe (a) Marani geom. Renzo (a) Contrada La Cà Molinarelli Guido, noleggio di rimessa, v. Ghiaia Negri Amelio, costruttore edile Parrocchia Pinali Sergio, calzature Righetti Attilio, officina meccanica Scattolini Carlo (a) Scattolini Valerio, costruttore edile Tacconi Antonio, commerciante Tacconi Eliseo, alimentari Tacconi f.lli, concimi Tacconi Leone, mobili e serramenti Tinelli Dario (a) Tommasi Angelo, legna da ardere pali per viti Ventura Luigi e Dario, alimentari Villaboni f.lli, mercerie Zardini Arturo, autotrasporti. 95 Fregole de Storia LA NOSTRA STORIA San Francesco del Marano Storia della corte che risale ad inizio settecento

pubblica veronese, che in antichità si estendeva dalle mura cittadine fin quasi a Macalacqua, per quel che riguarda la nostra zona, viene alienata a di Massimo Gasparato vari privati. È il periodo in cui anche Lugagnano tro - [email protected] va slancio e risorse per dotarsi della prima chiesa , proprio sull’onda della nuova disponibilità economi - ca, generata dalla possibilità di coltivare terreni fi - Posta circa tre chilometri fuori da Lugagnano, è no ad allora, almeno ufficialmente, riservati solo a La settecentesca una grossa corte edificata nei primissimi anni del pascolo e bosco pubblico. Concepita al centro di corte del Marano, Settecento (oggi di proprietà della famiglia Montre - una tenuta assai vasta, ha mantenuto pressoché sullo sfondo La sor), il cui lungo viale di in - intatto il suo maestoso iso - Grande Mela e Sun gresso sbocca sulla ex Sta - lamento fino a una trentina Oil. tale 11 per Peschiera. La Al termine della Seconda di anni or sono , quando i Nella pagina se - creazione della corte si in - Guerra Mondiale la corte è suoi attuali proprietari sono guente, l'ingresso serisce in un periodo di rimasta nella memoria collettiva riusciti a far modificare dal - del bunker antiae - stabilità politica, con la Se - l’Amministrazione Comunale reo, ora inglobato renissima Repubblica av - per “el sgancio del Maran” di Sona la destinazione agri - nell'aiuola del par - viata al suo placido tra - cola di una notevole area monto e i sommovimenti della campagna della corte. cheggio presso il della rivoluzione francese ancora di là da venire. In Dal 1995 il Marano si è visto così quasi addossare distributore. questo contesto la parte residua della campagna un enorme centro commerciale , che ha ovviamen - te compromesso in via definitiva la sua tranquillità da si trasformava via via in un tappeto sdruccioloso (e non solo la sua, considerato il generale intasa - di margarina e di sigarette, su cui ormai non ci si mento delle strade intorno a Lugagnano). poteva più reggere in piedi, con una scena che ri - La corte era stata costruita su incarico di Ser Fran - cordava l’assalto ai forni di manzoniana memoria . cesco Marani , da cui infatti prende il nome, che Alla fine l'ubriacatura collettiva diminuì e cessò, as - nel 1728 l’aveva pure dotata di una chiesetta, an - sieme alle scorte dei depositi, senza che nessuno cora esistente, dedicata a S. Francesco di Assisi. si fosse favolosamente arricchito, ovviamente. Ma Al medesimo santo, omonimo del Proprietario, era - “el sgancio” restò nella memoria collettiva a se - no dedicati anche i particolari capitelli cilindrici gnare, simbolicamente, la fine della miseria e della posti sui confini della tenuta. I due sul lato nord so - guerra e l'inizio di un futuro di benessere. no ancora visibili, rispettivamente all’altezza dei Crocioni di Bussolengo e, sempre sulla ex statale 11, poco dopo l'immissione della strada provenien - te da Lugagnano in direzione Verona e poco prima La Curiosità Storica dello svincolo per la Città Mercato, semi nascosto ormai fra la vegetazione. Sul finire dell’Ottocento, il municipio di Verona ave - “El bunker del Maran” e la sua origine va trasferito nella corte “l’istituto educativo-corre - (non da Guerra Fredda) zionale per i giovanetti discoli e traviati, con scuola, arti e mestieri secondo le attitudini e le condizioni Nelle scorse settimane, “el bunker del Maran” a Lugagnano è degli individui per tutti avviarli ad una vita morale, salito agli onori delle cronache locali. In quel contesto si è ipotizza - operosa e civile” (citazione da una pubblicazione ta soprattutto una sua origine ai tempi della guerra fredda , in ca - della metà del XIX secolo), sorto nel 1855 in Locali - so di attacco russo quindi. Ma l’ipotesi non trova nessun riscontro, tà Filippini. Affidato alla congregazione dei Figli di né sotto il profilo delle testimonianze, né sotto quello delle caratte - Maria, I'istituto era nato per volere di don Giusep - ristiche della struttura. Infatti la poca profondità, la cimata di ciot - pe Turri , “che soffriva nel vedere tanti monelli, i toloni, la mancanza di caratteristiche idonee ad una lunga perma - quali crescono nelle piazze, sulle strade e vengono nenza (come sarebbero state garantite almeno l’indispensabile su nell’ignoranza, nell’ozio e nei vizi” e, al tempo scorta di acqua ed il ricircolo di aria?) fanno pensare ad un manu - stesso, per fortuna, “escludeva l’idea di un istituto fatto più vecchio e destinato appunto ad un uso per permanenze penitenziario” che, all’epoca, era da molti ritenuto più brevi. Anche la tipologia è assolutamente uguale a quella di al - invece il sistema migliore per raddrizzare quel tipo tri rifugi indubbiamente della Seconda Guerra Mondiale . E inoltre di giovinetti miserabili. più persone, anche fra quelle partecipanti allo “sgancio del Ma - Un altro momento particolare la corte del Marano ran” (v. articolo a lato), ricordano bene il rifugio sotterraneo, realiz - lo visse negli ultimi giorni dell'aprile 1945. Giunta zato presso una postazione di artiglieria antiaerea. Federica Val - ormai la fine della guerra, i depositi di vario genere busa ( che scrive su L’Arena e che è fra l’altro anche collaboratrice all’interno del Marano e il bunker antiaereo costrui - del Baco) ha poi trovato censito il rifugio in un sito – bunkerhun - to dai tedeschi nei campi presso la corte erano ri - ters.altervista.org - dedicato appunto ai rifugi antiaerei della se - masti sguarniti. Soprattutto gli abitanti delle vicinis - conda guerra mondiale. Nessun mistero, dunque: niente guerra sime Canove di Sona ben conoscevano le grandi fredda, niente russi, niente atomiche. Ma la paura dei bombardie - quantità di generi alimentari, soprattutto burro e ri alleati era stata, ed a ragione, sicuramente la stessa. margarina, stivate in vari locali della corte e perfino Massimo Gasparato nel rifugio. La tentazione, dunque era forte, ma altrettanto forte era il timore di beccarsi una fucilata proprio in que - gli ultimi giorni di anarchia, con militari sbandati e disperati a farla da padroni. Alla fine prevalse il bisogno e, dopo al - cuni giorni di cauti ma incessanti pre - lievi da parte di quelli delle Canove, la notizia giunse in qualche modo anche a Lugagnano e vi si sparse fulminea - mente. Cominciò così quello che è pas - sato alla storia del paese come “el sgancio del Maran” . Per diversi giorni una fila ininterrotta di di donne, uomi - ni, vecchi e bambini si snodò verso quel Bengodi da sopravvissuti alla guerra. Ogni mezzo era buono per por - tare via la roba: carretti, carriole, perfi - no carrozzine venivano spinte dai sac - cheggiatori sulla stradina che conduce - va ai depositi. La smania dell'accapar - ramento faceva credere a ciascuno che gli altri avessero prelevato chissà cosa - e comunque di più - cosi la stra - SCUOLA Tempo per pensare ed essere creativi alla Scuola dell’Infanzia don Fracasso di Lugagnano

Il tempo per pensare consente a ciascuno di noi tante cose.” di dire “io penso”, quindi “io sono”, ed acquisire P: “Io preferisco quello della sabbia perché a un pensiero critico e creativo. Per stimolare i volte lavoriamo da soli ed altre insieme; poi si bambini a pensare, ponendo loro delle doman - usano i giocattoli e facciamo la casa degli ani - de, le insegnanti della Scuola dell’Infanzia don mali.” Fracasso di Lugagnano hanno chiacchierato E: “A me non piace perché mi stanco.” con i bambini sul concetto tempo. All’inizio le A: “Io mi diverto molto nel laboratorio di arte ipotesi e le risposte dei bambini mostravano che perché osservo opere di artisti famosi e uso ma - la maggioranza faceva riferimento al tempo inte - teriali naturali (come sassi, sabbia, corteccia, fo - so come meteorologico (“Tempo è… la neve glie e rami) per creare dei piccoli capolavori.” che scende” ) e in qualche caso evolutivo (“Tem - S: “Nel laboratorio di pittura è divertente perché po è… il crescere degli alberi” ). Poi durante le usiamo tanti oggetti strani (per esempio spu - conversazioni è emerso il legame tra il tempo e gne, spazzole da bucato, palloncino, cucchiaini, l’azione (“…andare al mare”; “…andare fuori a forchette e coltelli, spazzolini da denti) e ci spor - giocare”; “…giocare a pallone con il papà” ). chiamo tanto.” Quando le insegnanti hanno chiesto loro di ri - D: “Poi c’è quello della gallina faraona: abbiamo flettere sul tempo che passano a scuola, le loro letto una storia di una gallina che non aveva le risposte entusiaste riguardavano le attività labo - macchie e noi le abbiamo fatte. Con un pezzo di ratoriali del pomeriggio. cartone abbiamo fatto finta di fotografare e di - Ecco l’intervista fatta ai bambini. segnato quello che abbiamo visto. E’ stato bello Insegnante: “Cosa fate nel tempo che passate a quando siamo andati in gita alla fattoria.” scuola il pomeriggio?” I bambini non avevano mai visto una gallina fa - P: “Il pomeriggio ci sono i laboratori. Abbiamo raona e per favorire questa conoscenza le inse - una medaglia colorata e in base a quella andia - gnanti hanno organizzato un’uscita presso mo con diverse maestre.” l’Azienda Agricola Corte Allegra di Luigi Resi - Insegnante: “Quali laboratori fate? Vi piacciono? dori e Gianluigi Mazzi . A tale proposito il colle - Perché?” gio docenti e i bambini ringraziano per M: “C’è il laboratorio di musica dove mi diverto l’accoglienza e la disponibilità dimostrata. tantissimo perché suoniamo, balliamo e cantia - Anche i nonni hanno dedicato il loro tempo pre - mo; facciamo e sentiamo i rumori delle cose; zioso quando sono andati a scuola per aiutare a facciamo il direttore d’orchestra; usiamo le ma - fare gli gnocchi. Muniti di schiacciapatate, cap - La scuola del - ni per i giochi e balliamo la musica del castello.” pelli da cuochi e grembiuli hanno, con i bambini, l’Infanzia don V. : “A me piace il laboratorio di psicomotricità schiacciato e impastato le patate per preparare Fracasso di perché giochiamo a bowling e si fanno i giochi il succulento pranzo del giorno. Lugagnano. di squadra; giochiamo a golf con un bastone ed E per dedicare del tempo a sè stessi è iniziato a una pallina; i materassi li usiamo per costruire scuola un percorso al fine di educare i bambini all’igiene orale e alla pre - venzione. Il Dottor Massimo Spezie e la sua assistente , con l’aiuto di marionette ed una bocca gigante, hanno spiegato ai bambini come prendersi cura dei denti la - vandoli a lungo e quali sono gli alimenti più salutari per il nostro sorriso. Alla fine ai bambini è stato lasciato uno zainetto contenente un diplo - ma per la partecipazione e un depliant da colorare. De - dicare del tempo alla cura di sè vuol dire anche volersi bene. “Aver fatto riflettere il bambino su un concetto così astratto come quello del tem - po - spiegano le insegnanti - li ha resi consapevoli della loro capacità di pensare in modo critico e creativo”. Lavorazioni quali: apertura di serrature (porte blindate, ecc...), sostituzione di serrature di qualsiasi genere, controllo di cancelli automatici, preventivi per automatizzare cancelli automatici, costruzione di cancelli e cancellate, costruzione di inferriate lavorate e semplici, costruzione di serramenti in alluminio, costuzione di scale d'arredamento, manutenzione di condomini.

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