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Giovedì 31 luglio 1997 8 l’Unità IL PAGINONE

Il Luogo Il Caso Monte Bianco Fascino e insidie di una meraviglia

ORESTE PIVETTA

UTTE LE VOLTE che va- DentediGiosuèCarducci,e do a , dopo poi, oltre il versante della un salto in farmacia sot- Brenva, a chiudere la vista, la T to i portici per leggere cresta del Peuterey: le guglie le previsioni del tempo, spesso della Aiguille Noire, le Dames orangeuse, prendo la strada Anglaise, il Pilier d’Angle, lo che dalle torri dell’Ensa, Ecole scivolo finale, un nastro bianco Nationale de Ski et d’Alpini- che conduce al Monte Bianco sme, percorre la valle verso di Coumayeur. La cima italiana destra. Da Le Praz, attraverso il è più bassa di pochi metri. Do- bosco, si scorge la piramide po il Peuterey, la cresta più nera e perfetta dei Drus: lo spi- bella delle Alpi, il Freney, con il golo di destra di chiama Pilier pilone centrale, un monolito Bonatti. Walter lo scalò da solo di granito appoggiato alla pa- nel 1955 e racconta di un pas- rete, dove in un tentativo di Ansa saggio risolto, prendendo al salita nel 1961 nella bufera im- laccio, come nei film i cow provvisa morirono Vielle, Ko- AnchelaGuardiadiFinanza,scate- Ed eccolaquella storiacosìcomeè boy con le mucche, uno spun- hlman, Oggioni, Guillaume, Un’indagine tone di roccia, lasciandosi quando per la prima volta for- nata alla ricerca dell’oro trafugato venuta fuori dalle carte consultate pendolare nel vuoto e risalen- se nella storia dell’alpinismo alla Banca d’Italia dai nazisti, nel dai finanzieri, dalle «bolle di accom- do la corda a forza di braccia. chi doveva essere soccorso 1943. È la prima volta che una inda- pagno», dai racconti lasciati daalcu- della Guardia Ad Argentière lascio la mac- trovò i soccorritori asserragliati gine del genere viene portata a ter- nidei protagonisti,a«futuramemo- china e attraverso il paese. in un rifugio: , mine, dal 1945 in poi, dopo anni di ria» e dagli atti di un processo cele- di Finanza Dietro la grande chiesa sette- che così salvò Roberto Gallieni «voci», racconti parziali e ricostru- brato, nel dopoguerra, contro l’allo- e il francese Pierre Mazeaud, centesca, accanto allo studio zioni fantasiose. L’arresto di Erich ra Governatore della Banca d’Italia ritorna del veterinario, c’è il cimitero. che era un grand commis della A sinistra dell’ingresso sosto Republique di De Gaulle e che Priebke in Argentina e quello di Karl GaetanoAzzolini. sempre alla tomba di Armand divenne anche ministro dello Hass, ha dunque fatto scattare, nei Tuttoebbeiniziol’8settembredel sul mistero Charlet, ritratto in una targa di sport e che ogni fine settima- mesi scorsi, una lunga e difficilissi- 1943,quandolaradioannunciòche bronzo, la faccia magra e sca- na raggiungeva Chamonix da ma indagine sulla fine di quella vera il governo del maresciallo Pietro Ba- delle riserve vata, lo sguardo acuto tra gli Parigi in elicottero. La bufera e propria montagna di metallo pre- doglio aveva ottenuto l’armistizio occhi socchiusi, il basco calato scoppiò un giorno d’agosto zioso che Herbert Kappler e i suoi dagli alleati. In quel momento, al da una parte, la pipa accesa. dopo giorni di sole. Gli alpini- auree italiane Charlet morì settancinquenne sti attesero che finisse. Non fi- uomini fecero spedire verso Nord. Viminale, si trovavano riuniti il mi- vent’anni fa. È stato uno dei nì e si decisero a scendere, Ora, appunto, la Finanza ha conse- nistro delle Finanze Bartolini il Go- di cui il Reich più grandi alpinisti francesi. ma, come spesso capita sul gnato alla Procura militare di Roma, vernatore Azzolini, il sottosegreta- Dalla sua tomba si vede domi- Bianco, la discesa è più diffici- un ampio e dettagliato dossier, co- rio Baratono e alcuni funzionari. In si è appropriato nante la calotta sommitale le, rischiosa, imprevedibile perto dal più rigoroso riserbo. Un precedenza, dopo la caduta di Mus- dell’ e l’uscita del della salita. Morirono di sfini- dossier che potrebbe - secondo voci solini, c’erano stati dei contatti con mento e di follia: Kohlman si Mancano couloir Couturier. Due alpinisti il capo del governo Badoglio per tra- sono precipitati pochi giorni lasciò andare, fuggendo nella non confermate - portare, alla fine fa. Il cimitero, nei nomi incisi nebbia, e precipitò. del prossimo settembre, all’ordine sferire la riserva aurea italiana che si all’appello sulle lapidi, che sono sempre La parete ovest è forse la di scavare, a Fortezza, nei pressi di trovava nella«sacrestia»dellaBanca blocchi di granito appena meno conosciuta e la più isola- Bolzano, tra tunnel e canali crollati di via Nazionale. Qualcuno aveva sbozzati a forma ta e himalayana. per i bombardamenti durante l’ulti- indicato Bolzano e Verona, come circa trenta di vetta, rievoca Alla sua estremità ma guerra, alla ricerca di trenta ton- due città adatte all’occultamento la storia di una sinistra corre lo nellatedilingotti.L’oropotrebbees- dell’oro. Ma Azzolini si era opposto. tonnellate montagna. Da sperone della qui la si vede tut- Tournette, la pri- sere lì o potrebbe essere finito nei ca- Intanto i nazisti erano scesi lungo ta, da sinistra a ma via italiana al paci caveau delle ban- destra, dalla ca- Bianco. Quella or- che svizzere, a Gine- scata del ghiac- mai classica, la vra, Zurigo o Lugano. ciaio di Tour al- normale, sale an- Karl Hass, l’uomo dei l’Aiguille d’Argen- cora più a sinistra servizi segreti nella Ro- tière, la Chardon- per le Aiguilles net, il ghiacciaio Grises. Adesso la ma occupata e che spa- d’Argentière sul grande montagna rò alle Ardeatine con quale si riflettono sembra placarsi e Priebke e gli altri, ha le grandi pareti aprirsi solare ver- notizie di prima mano nord, Verte, Droi- so il lago del Mia- sull’oro e ne tentò ad- tes, Courtes, Trio- ge, i pascoli della dirittura il recupero let, le Aiguilles de e le Pyra- Chamonix con il mide Calcaire, na- negli anni ‘80. Ovvia- Grepon, la Blaitie- nerottoli di calca- mente, né al processo re e via fino all’Ai- re, l’unico calcare né nel corso dei tanti guille de Midi, nel granito rosso interrogatori ai quali è L’oro sulla quale si alza del Bianco. Il stato sottoposto in un’orrenda sirin- Monte Bianco è questi ultimi due anni, ga d’alluminio tante altre cose. l’ex maggiorte delle Ss punto d’arrivo della funivia. E Chi sale sulla funivia a La Palud nehamaifattoparola. poi oltre, in fila, il Monte Blanc (appena fuori ) e Il rapporto della Fi- de Tacul, il Maudit e il Bianco, raggiunge punta Helbronner, nanza è arrivato sui ta- dai pendii dolcissimi che decli- scorge sulla sinistra l’Aiguille nano verso il Dome de Gouter. Noire e poi la Blanche e tutto il voli della Procura mili- La sera, al tramonto, sono do- Peuterey. Attraversando sulla tare proprio mentre le rati. Il granito rosso si alterna cabinovia il mare di ghiaccio, Banche svizzere han- ai ghiacciai, che sembrano a sinistra la , il no cominciato a pub- sempre restringersi. Il caldo e Maudit prima e poi il Tacul e blicare gli elenchi dei lo scarso innevamento consu- sotto un grattacielo famosissi- beni degli ebrei rimasti mano la montagna. mo, il , a destra nella Confederazione Sull’altro versante della val- le Jorasses e tante altre cime le, in fondo, il Brevent è una ancora, che potrebbero ricor- dalla fine della guerra e d’Italia roccia solitaria, un castello ap- dare tanti nomi ancora: Gerva- mai ritirati da migliaia peso al cielo e trattenuto a ter- sutti, Boccalatte, Bonington, di persone, uccise nei ra dai tiranti della funivia. Le Terray, Lachenal, Contamine, campi di sterminio na- Aiguille Rouges de Chamonix Rebuffat il marsigliese che zisti. Non solo: proprio Quando i nazisti scrisse un libro famoso, «Le sono una terrazza sul Bianco. in questi giorni è ap- La Chapelle de la Gliere è la te- più belle cento scalate del sta di un prete officiante due Monte Bianco», la cui ultima parso il libro del depu- secoli fa. Nel lago Bianco la pagina si apriva così: «Compa- tato socialista e socio- requisirono i lingotti neve scende fino all’acqua, gni miei di tante avventure». logo svizzero Jean Zie- che è uno specchio. Dentro, ri- Il Monte Bianco è una delle gler intitolato:« La flesse, vedi, se non capita la meraviglie del mondo. Chi lo Svizzera, l’oro e i mor- nebbia, le , percorre, magari nella solitudi- ti». Anche in quel libro della Banca centrale con la parete nord, incastona- ne, scopre una irreale bellezza. te dentro un ramo lontano, a si parla dell’assalto na- Pare che la creatura di Fran- zista alla Banca d’Italia sinistra, della . Su kenstein abbia cercato, secon- quella parete disegna una li- e dell’operazione « oro do Percy Bissey Shelley, la pa- WLADIMIRO SETTIMELLI nea perfetta uno sperone di ce tra questi ghiacciai, a volte al Reich» per conclu- roccia interrotta da brevi giac- neri a volte azzurri splendenti dere che mancano all’appello alme- l’Italia occupando una città dopo mento e intestato ad un privato. ciai sospesi. Si chiama Walker a volte verdi, a seconda dell’e- no cinquanta tonnellate di prezioso l’altra. Sin dal mattino del 9 settem- Kappler, ovviamente, era convinto da , figlio di un tà e del colore del cielo, che commerciante di Liverpool, metallo che sarebbe stato occultato bre, Azzolini si era riunito con i fun- che il re e Badoglio, nella loro fuga muta rapido. Il Monte Bianco da qualcuno per appropriarsene zionari ministeriali per decidere il verso Pescara, si fossero portati die- che per primo raggiunse alla è esposto da ogni parte e un fine dell’ottocento quella ci- alito di vento avvertito appena passata la grande bufera della guer- da farsi. In quel momento, a Porta tro il tesoro. Il 12 settembre, il gene- ma, ma salendo dal versante in valle diventa in alto raffica, ra. Ma Hass conoscerebbe (era il suo San Paolo, carabinieri,soldati,parti- rale Calvi di Bergolo, mentre ancora italiano. Riccardo Cassin seppe che solleva la neve contro gli lavoro sapere tutto di tutti) anche giani e civili, stavano morendo a de- a Porta San Paolo e alla Magliana di quel pilastro da un amico occhi e spinge le nubi che tol- molti particolari sulla sparizione di cine per impedire ai nazisti l’occu- eranoincorsoicombattimenti,pro- giornalista, lo vide in una car- gono la vista. Un’amabile con- tolina e una settimana dopo lo Martin Bormann, il braccio destro pazione della capitale. Herbert Kap- clamava la « resa ai tedeschi». In ca si trasforma in un labirinto di Hitler eclissatosi nel nulla, dal pler e Erich Priebke, che si trovava- quelle ore, lo stesso Governatore salì. Rimane una delle più senza tracce, il ghiaccio im- grandi imprese di tutti i tempi. mobile si spacca e precipita, la bunker di Berlino, mentre stavano no già a Roma, nel consolato tede- della Banca d’Italia aveva chiesto a Le Grandes Jorasses fanno neve si scioglie nei cristalli di perarrivareisoldatidell’Armataros- sco di Villa Wolkonbsky, erano su- Calvi di Bergolo soldati per proteg- da confine con l’Italia. Di là una granita al limone. Ci si sa. Bormann, ovviamente con un bito entrati in azione. Priebke, armi gere l’oro italiano, ma aveva ricevu- sulla scendono cre- può stendere al sole caldo su suo tesoro personale, sarebbe stato in pugno, insieme ad un folto grup- to soltanto un rifiuto. A Roma, in ste selvagge e lunghissime, un terrazzo di roccia a sud e sepolto a Roma. Il condizionale è po di Ss, era già entrato nel ministe- quelle ore, era il caos. Azzolini, con des Hirondelles, Pra Sec, Tron- sentirsi gelare dal freddo gi- ro dell’interno e aveva personal- alcuni funzionari, aveva allora deci- chey. Precipitano nella valle d’obbligo perché i vecchi nazisti co- rando oltre uno spigolo sul mente arrestato il capo della polizia so di far costruire, da alcuni operai, verdissima, tra le prime gira- versante nord. Bastano pochi me Hass e Priebke e tanti loro came- volte della Dora, tra paludi, metri di roccia così perché le rati, non raccontarono mai tutta la Carmine Senise. Kappler, invece, un muro dietro il quale nascondere prati, boschi. Vederla fuori sta- mani si induriscano nel gelo. Il verità sulle loro operazioni in Italia: aveva subito preso contatto con la almeno una parte del «tesoro». In- gione, in una giornata cupa e rischio è una tentazione, forse né agli alleati né tantomeno ai servi- Banca d’Italia annunciando una vi- somma, una intercapedine dietro la ventosa, dimenticata dai turi- infantile forse primordiale, for- zisegretiitaliani. sita entro poche ore. Poi, si era reca- quale erano state spostate almeno sti, è l’emozione di scoprire la se naturale. Ma uscire al sole La vicenda dell’oro della Banca to a Palazzo Baracchini, sede dello sessanta tonnellate di lingotti. Poi, natura, aspra, dura, che com- dalla fatica polare di una pare- d’Italia è stata più o meno racconta- Stato maggiore, dove aveva portato su un tavolo, erano stati lasciati di muove e affascina. Su un iso- te nord o il filo rosso all’oriz- lotto in mezzo alla Dora, pro- zonte di un’alba lontana spie- ta, ma senza troppi particolari e con via tutto quanto i generali in fuga proposito dei documenti dai quali tetto da uno spuntone di roc- gano perché, malgrado le tra- molte indicazioni di proposito sba- avevano abbandonato. Azzolini, al- risultava che, parte dell’oro della cia, sorge una baita antica. Re- gedie, il Bianco continui a gliate o camuffate. Insomma, c’era e la Banca d’Italia, aveva intantoordi- Banca d’Italia, era stati trasferito, fin siste da tre secoli, circondata chiamare, come chiamò due c’è ancora molto da nascondere. Per nato l’immediato trasferimento dei dal 1942, nella filiale di Potenza. Il da alcuni abeti, contro la mon- secoli fa i suoi primi salitori, questo, la Procura militare aveva af- preziosi della Corona che erano di 20 settembre tutta l’operazione si tagna nera. Balmat e Paccard, che lo rag- fidato le indagini alla Guardia di Fi- proprietà dello Stato. Con un grup- era conclusa. Proprio quel giorno, Guardando verso Cour- giunsero una sera dell’8 ago- mayeur, seguendo in alto le sto 1786 e che continuano ad nanza. Proprio per avere un quadro po di fedelissimi di Casa Savoia, il « Kappler si era fatto nuovamente vi- Jorasses e i Rochefort, l’obeli- ammirarlo, statue in bronzo in più esatto della situazione e decide- tesoro» era stato trasportato alla fi- vo, avvertendo che se la banca non sco del Dente del Gigante, il una piazza di Chamonix. re,così,ildafarsi. liale della banca di Piazza del Parla- cedeva l’oro in giornata, le Ss lo