Supplemento al n. 26 del 3 luglio 2015 di Riforma – L’Eco delle valli valdesi FREEPRESS LUGLIO 2015 NUMERO SETTE reg. Trib. di n. 175/60. Resp. Luca Maria Negro. Poste italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN

Una gita nella fraternità

omenica 19 luglio alle 11, al Colle del- la Croce, le chiese protestanti italiane e Dfrancesi si incontrano per un culto, e questo succede ormai da più di 80 «edizioni». Al Colle si arriva da Villanova, in alta val Pellice, toccando prima la Conca del Pra (possi- bilità di salire in auto, strada a pedaggio) e poi risalendo verso il valico di confine lungo una mulattiera immersa nel verde. Ai 2299 metri del Colle (per la precisione bisogna scendere alcuni metri in Francia, in un caratteristico pianoro, dove è presente una storica croce) ci si incontra fraternamente per un culto e al pomeriggio si sta ancora insieme per una chiac- chierata prima di ritornare verso valle. Il culto è natural- mente aperto a tutti, nel segno di quella fraternità emersa prepotentemente dalla visita di papa Francesco nel tempio valdese di Torino e unisce una bella camminata a un momen- to di riflessione e preghiera.

Culto al Colle della Croce 2014 - foto S. Revel/Riforma

Le vie del turismo sono tante Una professoressa di Torre In molti luoghi del Piemonte, e corrispondono a richieste Pellice, l’impegno di una lunga fra i secoli XVII e XVIII, le e aspettative molto diverse; carriera a favore delle persone prigioni «ospitarono» anche la tradizione e la storia si svantaggiate, perché la scuola quei valdesi che non vollero accompagnano alle nuove sia davvero di tutti e di tutte. abbandonare la propria fede. tecnologie: quello che il Ora questa vicenda diventa Una «rete» per conoscere nostro territorio può offrire ai uno sceneggiato tv. quella storia di sofferenza ma villeggianti. anche di tenacia. «Tutta la comunità dei figli d’Israele partì da Elim e giunse nel deserto di Sin…» (Esodo 16, 1) Giuseppe Platone el suo primo viaggio lungo la storia (l’Eso- nente del viaggio si ammala o deve tornare di do) Israele diventa comunità… E l’aposto- corsa a casa. Per viaggiare bisogna essere pronti lo Paolo racconta d’essere stato «spesso in a tutto. Precarietà e provvisorietà fanno parte del viaggio» (II Corinzi 11, 26). Grazie ai suoi kit del buon viaggiatore. Che è anche un po’ una RIUNIONE DI QUARTIERE Nviaggi oggi si organizzano escursioni «sulle orme di metafora della vita. Sappiamo da dove (e quando) Paolo». L’ho fatto anch’io, negli anni ’80, con il pa- siamo partiti ma non sappiamo dove (almeno su La vita di tutti i giorni modello store Gérard Cadier a cui debbo molto in fatto di questa terra) e quando approderemo. per un turismo umano esperienze indimenticabili. La sua teoria, che ho fat- Il viaggio è anche un po’ un rinviare l’ultimo to mia, è che esiste una chiesa viaggiante. Quella che viaggio. Una volta ho proposto «il viaggio della Mauro Pons si realizza quando si decide in una comunità di par- vita». In effetti ci sono certi viaggi (in questo caso uardo le nostre Valli e, ogni volta, rimango tire per un viaggio, piccolo o grande. Ho organizzato si trattava di un’escursione intercontinentale) che colpito dalla varietà dei luoghi che, in esse, viaggi anche di quindici giorni o semplicemente di ti puoi permettere una volta sola. Ma in conclu- Gsi possono percorrere; alle storie grandi e piccole un fine settimana. Non avrei potuto concepire il pa- sione, dove andare? A un buon valdese suggerirei che, con essi, si intrecciano e, nel mio cuore, storato senza entrare nella parte di un organizzatore almeno tre mete fuori dall’Italia: Gerusalemme, risuonano tra memorie storiche e «narrative di viaggi. Il piacere di scoprire nuove realtà insieme, Valdese nel North Carolina (Usa) e Colonia Val- mitologiche», le quali hanno nutrito la mia in- vivere esperienze forti, anche se limitate nel tempo e dense in Uruguay. Partendo ovviamente al mat- nello spazio, fa crescere la comunità. tino presto dalle valli valdesi, possibilmente la val fanzia. Penso a questi territori percorsi a piedi, Partire è sempre un’emozione ma non ci sono d’. Che è anche un bel posto in cui tor- dietro alle mucche e alle pecore di mio nonno, garanzie assolute che riesca. A volte un compo- nare. Magari per sempre. quando si saliva all’alpeggio; ai sentieri che por- tavano in alto, fino alla parete dove inerpicarsi. Penso alle notti trascorse all’aperto, attorno ai fuochi, a cantare e a bere, all’alba che ci coglie- va abbracciati. Penso: questo patrimonio di terra, storia, tradizioni, cibo, saperi, culture linguistiche e di esperienze spirituali, sono ancora lì, per noi e per tutte e tutti coloro che sono «curiosi» della bellezza, della profondità, della varietà della vita umana. Risorse che, in altri tempi, hanno contribuito a sostenere e a integrare il reddito di una agricoltura di sussistenza per numerose famiglie delle nostre Valli. Penso che, qui alle Valli, bisogna tornare a questo modello di sviluppo turistico, abbando- nando l’idea di un turismo di massa, o di un turismo costruito sugli eventi, mettendo insieme saperi, intelligenze e progettualità, alla cui base ci devono essere delle persone che rischiano in pri- ma persona, con risorse reperite nell’ambito delle proprie famiglie, le quali sono ancora depositarie Foto Anna Lami di significative risorse finanziare, non finalizzate allo sviluppo, ma al semplice risparmio, a cui si potrebbe aggiungere il sostegno politico di ammi- Adesso riabilitiamo i soldati fucilati nistrazioni locali, di istituzioni finanziarie, pre- n articolo di Paolo Rumiz su La una raccolta di firme per chiedere la riabilitazio- senti nel territorio, e perché no!, anche le chiese, Repubblica, l’autunno scorso [31 ne dei militari italiani morti in vari modi. 750 di le quali devono ripartire da una riflessione sul ottobre 2014, ndr], mi ha fatto loro vennero processati, 200 vennero uccisi per lavoro, calibrata sulla dimensione delle necessità venire l’idea: il sindaco di un pa- estrazione a sorte, altri senza un passaggio giu- delle Valli in una dimensione globale. «Uese della Carnia, Cercivento, nel 1996 volle far diziario di alcun tipo. RIUNIONE DI QUARTIERE realizzare un monumento a ricordo dei soldati L’Italia – sostiene il Gruppo, che dopo l’estate farà La sera, nelle borgate delle valli valdesi, la riunione fucilati per diserzione». Naturalmente l’idea del «ripartire» lo spettacolo nelle valli valdesi e nella serve a discutere di Bibbia, storia, temi di attualità sindaco Edimiro Della Pietra non piacque a tut- pianura del Pinerolese – dovrebbe allinearsi agli al- ti, soprattutto non piacque – scrive Rumiz – alle tri Paesi (Francia, Germania, Inghilterra), che hanno autorità militari. Jean-Louis Sappé, invece, parla sottratto alla vergogna i «ragazzi della mala morte». a nome del Gruppo Teatro Angrogna e rilancia Le 162 firme raccolte dopo la rappresentazione l’idea: con la chiusura di una prima serie di rap- torinese sono state inviate al presidente della Re- presentazioni di Vich nella Prima Guerra mon- pubblica, con la richiesta di adoperarsi presso il diale , alla Casa valdese di Torino il 23 maggio Parlamento e il Governo per un’iniziativa legisla- scorso, la compagnia ha deciso di promuovere tiva a favore di questi soldati. [a.c.]

Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi Redazione Eco delle Vall Valdesi Direttore responsabile: Luca Maria Negro Supplemento realizzato in collaborazione Supplemento al n. 26 del 3 luglio 2015 recapito postale: ([email protected]) con Radio Beckwith Evangelica: Simone di Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi, Redazione centrale - Torino via Roma 9 - 10066 (To) In redazione: Alberto Corsani (coord. Eco Benech, Denis Caffarel, Leonora Camusso, registrazione del Tribunale di Torino via S. Pio V, 15 • 10125 Torino tel. 366/7457837 oppure 338/3766560 delle Valli), Marta D’Auria (coord. Centro-Sud), Matteo De Fazio, Daniela Grill, Marco Magnano, ex Tribunale di Pinerolo tel. 011/655278 e-mail: [email protected] Claudio Geymonat, Jean-Jacques Peyronel, Diego Meggiolaro, Susanna Ricci, Paolo Rovara, n. 175/51 (modifiche 6-12-99) fax 011/657542 Samuele Revel, Piervaldo Rostan, Federica Matteo Scali e-mail: [email protected] Tourn (coord. newsletter quotidiana), Sara Stampa: Alma Tipografica srl - Villanova Tourn. Grafica: Pietro Romeo Mondovì (CN) tel. 0174-698335

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l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2 DOSSIER/Turismo Progettare l’attività turistica significa anche capire e rispettare gli stili di vita: puntare sui «grandi numeri» può portare a snaturare la cultura che si è trasmessa nei secoli La montagna da rispettare

Foto Anna Lami Matteo De Fazio Il progetto di «Sweet senza il quale nessuna realtà, territori montani – continua Guerra –. Chi vuo- uando dico montagna, Mountains» punta a neanche la più virtuosa, potreb- le partecipare lo fa con una quota annuale, che che cosa vi viene in men- valorizzare le reti di be vivere». è calcolata sul luogo, e gli aderenti a quel luo- te? «Sentieri», mi dirà relazioni che già ci L’idea di montagna che il pro- go possono suddividersela come meglio credo- qualcuno. «Arrampica- getto ha alle spalle è quella di no. Inoltre noi chiediamo agli aderenti di essere Qta, camosci, sciare», qualcun al- sono, senza porsi come «un ambiente complesso, inte- parte attiva: due volte l’anno li invitiamo a To- tro. Oppure: «impianti di risalita, alternativa ma cercando di ressante, da scoprire sotto mol- rino a raccontarci che cosa fanno e noi raccon- cemento, abbandono». Le parole accrescerle e rafforzarle... ti punti di vista, che può esse- tiamo loro come abbiamo promosso il progetto sono diverse a seconda di come re una risorsa importante per e come lo faremo in futuro. In queste occasio- viviamo la montagna, ma non tutta la regione Piemonte – ag- ni nascono sempre nuove idee e voglia di fare». solo: anche di come la intendiamo. In quest’ottica, giunge Guerra –, non un qualcosa di intoccabile In alcune zone, il passato è quello di una mon- una parola da rivalutare potrebbe essere: turismo. da lasciare dentro una teca, ma una realtà da in- tagna «dei grandi numeri», ma «gli studi più re- L’associazione Dislivelli mette la ricerca uni- tendere come parte integrante di una società: per centi dimostrano che quel tipo di montagna non versitaria insieme al lavoro turistico e di gestio- essere tale, però, deve essere rispettata». sta in piedi né dal punto di vista ambientale né ne del territorio montano: nella sua attività di Il progetto punta a valorizzare le reti di re- da quello economico – conclude Silvia Guerra –: studio sulla montagna lavora per favorire una lazioni che già ci sono, senza porsi come alter- tutti i grandi impianti sono in difficoltà econo- visione sostenibile del territorio che parta dal- nativa ma cercando di accrescerle e rafforzarle. mica, e forse non è neanche più tempo di questo le sue reali risorse e dalle sue potenzialità, cre- La promozione delle realtà montane avviene in- tipo di turismo». Oggi lo sviluppo locale non può ando reti tra amministratori locali, operatori e nanzitutto attraverso un sito Internet in quat- più essere separato dal rispetto ambientale, e la ricercatori. In quest’ottica da fine 2014 è nato il tro lingue che è la vetrina con cui vengono pre- tutela di un territorio è vantaggiosa sotto diver- progetto Sweet Mountains, che come suggerisce sentati i luoghi. Il sito è organizzato per luoghi, si punti di vista. il nome propone un approccio alla montagna strutture alberghiere che accolgono il turista, Consultando la mappa sul sito, è evidente che dolce. I capisaldi del progetto sono la sosteni- e per satelliti, realtà che ruotano intorno alla a oggi fra le valli valdesi quella che conta il mag- bilità, la collaborazione tra gli attori che vivo- struttura principale: dal produttore locale al gior numero di adesioni è la val , no la montagna e lo sviluppo locale: ma come piccolo negozio, dalla guida naturalistica al mu- tanto che la terza guida Sweet è stata dedicata è possibile arrivare a questi obiettivi attraver- seo e tutto quello che rende un luogo interes- proprio a questo luogo. Le guide, a cadenza men- so il turismo? sante e appetibile. «Oltre al sito, partecipiamo sile, sono degli strumenti gratuiti a disposizione «Ci si può arrivare perché è il modo più sem- ai seminari, andiamo alle fiere, cerchiamo di av- di chiunque. Valorizzare la montagna attraverso plice per divulgare il rispetto dell’ambiente e del- viare collaborazioni con altre realtà che si oc- il turismo, senza comprometterla o volerla tra- la montagna – dice Silvia Guerra, di Sweet Moun- cupano di montagna, di intessere a nostra volta sformare in città d’alta quota, dunque, è possibi- tains – senza dimenticare l’aspetto economico, una rete sempre più ricca per poter sostenere i le. Naturalmente: doucement. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 3 DOSSIER/Turismo L’area occitana comprende anche, parzialmente, le valli valdesi: ma, oltre al fascino di una lingua che travalica le frontiere politiche, quali elementi la contraddistinguono? Un’identità inconsapevole?

Essere o non essere occitano? e parlando di Occitania si posso- no accendere eterni dibattiti sui suoi confini territoriali o sulla sua stessa esistenza, così non dovreb- be essere per l’occitano. Quest’ultimo in- S Un concerto del cantautore occitano spagnolo Nadau fatti esiste sicuramente, ed è una lingua gallo-romanza parlata nelle sue diverse varietà dalla spagnola Val d’Aran all’alta Samuele Revel tino il nostro sito utilizzando Val di Susa. Se il dirsi occitani può servire a struttura ala- questa lingua, forse qualcu- a creare dei legami o ad accorciare le di- re del calabro- no dal vicino Queyras, dove stanze, talvolta a confondere le acque c’è ne, in relazio- ancora alcuni la parlano, ma un uso improprio dell’aggettivo «occita- ne al suo peso, è soprattutto uno spunto per SCHEDA no», utilizzato per dare un’etichetta iden- «Lnon è adatta al volo, ma lui Tutta la Francia meridiona- imparare qualcosa su di noi». titaria o per produrre gadget. non lo sa e vola lo stesso». le, le valli piemontesi dalla Sandro Paschetto, guida In Italia, l’occitano è difeso come lingua Anche l’Occitania esiste ma val di Susa fin giù verso la alpina del Gruppo «Valli Val- minoritaria dalla Legge 482 del 1999: per non lo sa. O meglio non ne Liguria (val Roja) e la spa- desi» e gestore del rifugio de- gnola val d’Aran: poco meno accedere alla tutela linguistica i Comuni è consapevole. In altre zone di 200.000 Km quadrati di gli Invincibili (in val Pellice), devono dichiararsi occitani e possono farlo d’Italia la particolarità lin- territorio per poco meno di da sempre i suoi nuovi itine- tramite la delibera di un terzo del Consi- guistica e culturale è diven- 16 milioni di abitanti: questi rari di arrampicata li nomi- glio comunale o con l’approvazione dell’ap- tata un’attrazione, mentre i numeri della «nazione-non na in occitano. «Io non sono partenenza, tramite consultazione, del 15% qui ognuno va per la sua nazione» o della «nazione di “madrelingua” occitana, proibita» dell’Occitania. Un dei cittadini. Un modo per definire l’area in strada. Abbiamo gli adesivi territorio vasto accomunato i miei genitori parlavano cui si parla occitano potrebbe essere quella sulle targhe delle automobili, dalla stessa lingua (parla- francese: ma vivendo un pe- di accettare l’autodefinizione dei Comuni e le bandiere, le scritte in occi- ta meno di un tempo) che riodo a Prali ho imparato la dei cittadini: se i Consigli comunali posso- tano ma non un progetto co- abbraccia tre Stati europei. lingua e quando ho iniziato no essere sensibili all’opportunità di otte- mune. I nostri territori non Interessante il rapporto ad aprire vie d’arrampica ho fra le vallate piemontesi nere i finanziamenti che la tutela prevede, sembrano interessati (più e quelle francesi: le Alpi pensato di dar loro un nome la scelta dei cittadini potrebbe discendere di tanto) a «vendersi» come invece di allontanare le due in occitano. E ho continuato da un sentimento di appartenenza identi- occitani. Qualcuno ci prova. popolazioni le hanno sempre e continuo ancora oggi, per taria. Purtroppo nella maggior parte dei Ma forse è giusto così. L’uni- avvicinate, e questo permet- dare un segno particolare casi l’adesione è avvenuta solo per delibera co aspetto che accomuna e te ricchi scambi culturali e alle mie “creazioni” e per- merceologici. Oggi dell’Occi- del Consiglio comunale. smuove qualcosa è la lingua. tania sono rimaste la lingua ché questa lingua mi piace». Forse a questo dato se ne può associare «La lingua occitana non è e le manifestazioni culturali. Alcuni nomi di sicuramen- un altro, riportato in uno studio di Riccar- un’attrattiva turistica in sen- Sono scomparsi i numerosi te incuriosiranno chi arriva do Regis e Matteo Rivoira sulle minoranze so stretto – ci dice Davide (e molto attivi) partiti politici da lontano. «Succede spesso linguistiche storiche in Piemonte del 2014: Rosso, direttore della Fonda- sorti nel dopoguerra con che le persone che non co- intenti nazionalisti e indipen- solo in 74 tra i 109 Comuni che hanno deli- zione Centro culturale val- dentisti e la rotta intrapresa noscono e non parlano l’oc- berato di essere occitani, si parla effettiva- dese –: infatti sul nostro sito è quella di ritrovarsi nella citano mi chiedano, dopo mente una varietà di questa lingua. fra le varie lingue che si pos- nuova Europa unita. aver percorso una via, il suo [matteo de fazio] sono scegliere c’è anche l’oc- significato. E i nomi che do citano, ma perché fa parte hanno sempre un legame o del nostro territorio; in que- un filo logico. La falesia vi- sto modo alle persone che cina al rifugio, a esempio, è da fuori sono intenzionate a tutta dedicata al “pane” e alle visitare la nostra zona pos- sue varianti (Pan mufì, Pan siamo indicare che c’è anche gratà, Pan de succre, etc.) e questa particolarità. Non so in generale l’ironia la fa sem- quante persone da fuori visi- pre da padrona».

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 4 DOSSIER/Turismo In cucina capita uno strano paradosso: erbe e alimenti che sembrano i più semplici si possono trasformare in ingredienti per prelibatezze e piatti raffinati benché tradizionali

Le cagliette della val Chisone (lâ calhètta – gnocchetti di patate)

INGREDIENTI: bucciare le patate e grattugiarle bene il recupero della fecola che si depo- e rotolarle a mano in abbondante farina. in un recipiente dopo aver pre- sita sul fondo del recipiente. Rimettere Quando l’acqua bolle mettere una a una - una quindicina di ventivamente posato un panno l’impasto nel recipiente e aggiungere le le polpette nell’acqua. Queste si adage- patate medie (10 se abbastanza capiente (la rirólë: è il uova, un cucchiaio di farina e sale. Me- ranno sul fondo del recipiente ma piano grandi) panno tipico che i pastori utilizzano per scolare molto bene. piano torneranno a galla. Cuocere a fuo- - 2 uova S - 2 cipolle medie colare l’impasto del formaggio e consen- Preparare a parte il soffritto di cipolla co lento per almeno 45 minuti, rimesco- - cubetti di pancetta o tire la libera fuoriuscita del siero. Se non con pancetta e/o lardo tagliati a picco- lando di tanto in tanto. lardo c’è in casa, utilizzare altro panno equiva- li cubetti. Quando la cipolla incomincia Un tempo le cagliette si mangiavano - 2 foglie di verza o lente che consenta però altrettanta fuori- a rosolare spegnere la fiamma, versare semplicemente con il loro brodo di cot- cavolo uscita del liquido della patata grattugiata. nell’impasto e mescolare ancora molto tura o maionese, ma si possono accom- - 2 porri - sale quanto basta Utilizzare preferibilmente una normale bene. Predisporre una pentola capiente pagnare a piacimento con qualsiasi tipo grattugia (non sono molto adatti i mo- con acqua abbondante, aggiungere le fo- di salsa, salame cotto, spezzatino (ottima derni strumenti elettrici da cucina tipo glie di verza o cavolo, i porri e un pizzico la selvaggina). pimer perché non bisogna ridurre l’im- di sale. Portare a ebollizione. Se avanzano sono ottime in padella, pasto a poltiglia troppo fine). Nel frattempo spargere della farina su tagliate a pezzi e scaldate con olio o bur- Strizzare quindi molto bene le patate un asse da lavoro, preparare delle piccole ro e con un uovo sbattuto. e buttare via il liquido. Può anche andar polpette con l’impasto con un cucchiaio [renzo guiot]

Torta tradizionale valdese alla crema

ormare una fontana con farina, burro, INGREDIENTI: zucchero, uova e vaniglia. Lavorare il Per la pasta tutto velocemente, senza scaldare la - 200 g farina 0 pasta. Avvolgere in pellicola e porre a - 100 g burro riposare per un’ora in frigorifero. Tirare la pa- - 50 g zucchero F - 2 tuorli d’uovo sta in una tortiera. - 1 uovo intero Per il ripieno amalgamare farina “00”, zuc- - vaniglia in polvere chero, cannella e panna. Mettere sulla torta e infornare a 160 gradi per 20 minuti. Sfornare, Per il ripieno lasciare intiepidire, tagliare la torta e servirla, - 350 g panna - 100 g zucchero volendo accompagnata da una salsa in- - 40 g farina 00 glese alla vaniglia. - 1 pizzico cannella in polvere Le plandre (frittelle di borragine)

INGREDIENTI: reparare una pastella con uova, farina, - 3 uova - 50 gr farina latte, sale e pepe. Lavare le foglie di bor- - 250 ml latte ragine e i fiori di zucchina aperti (e privati - foglie di borragine a del pistillo). Passare i fiori e le foglie nella volontà (insieme, o Ppastella e friggerli in olio ben caldo fino a quando in alternativa, fiori avranno acquistato un bel colore dorato. Scolare di zucchine, salvia, menta...) i fritti su carta assorbente, salarli e servirli caldi. - sale e pepe qb [daniela grill]

Le ricette della torta alla crema e delle frittelle di borragine sono state ricavate, pur con qualche elaborzione personale, dal libro di G. Pizzardi e W. Eynard La cucina valdese (Claudiana, 2006) e dal sito «Paneepomodoro» (https://paneepomodoro.wordpress.com).

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 5 DOSSIER/Turismo Un progetto ideato dalla Diaconia valdese consentirà di accedere in modo nuovo anche ai servizi delle Foresterie. E i percorsi storici hanno una loro valenza europea

Luoghi storici e attualità culturali accessibili anche sullo smartphone

Matteo Scali Oltre a quelli valdesi a Torre Pellice, l’appli- stata lanciata il 21 giugno a Torre Pellice. cazione comprende itinerari a Pinerolo, Torino, Si tratta di un’applicazione per smartpho- Milano e Olbia. «Grazie alla geolocalizzazione ne che propone alcuni itinerari turistici tramite Gps – prosegue Ivan Manca – il dispo- legati alla presenza valdese sul territorio. sitivo mobile attira l’attenzione dell’utente solo ÈIl progetto, curato dalla Diaconia valdese in quando necessario, incentivando per il resto collaborazione con il Centro culturale valdese, del tempo un’immersione nel mondo reale nel nasce dalla necessità di considerare in modo quale l’applicazione svolge il solo ruolo di guida nuovo la proposta del sistema e narratore». «L’applicazione delle Foresterie valdesi. – racconta ancora Nicoletta Si inizia con tre itinera- Favout – verrà sperimenta- ri realizzati sul territorio di ta nell’estate e potrà essere Torre Pellice. «La partenza e migliorata alla luce dei com- l’arrivo dei percorsi sono la menti e delle esperienze di Foresteria valdese e il Centro chi la utilizzerà». culturale valdese – racconta Sì, perché online funziona Nicoletta Favout dell’Ufficio così, come ricorda il segreta- “Il Barba” – dove il turista rio esecutivo della Diaconia troverà le indicazioni per sca- valdese, Gianluca Barbanot- ricare gratuitamente l’appli- ti: «Il turismo ha subito l’im- cazione. Quindi potrà inizia- patto pieno della rivoluzione re il percorso, accompagnato tecnologica. Si prenota, si da tre personaggi che in luo- paga, si valuta, si giudica, si ghi definiti racconteranno alcuni fatti storici o leggono i consigli degli altri. Offrire, accanto d’attualità». ai portali e ai siti in continuo aggiornamento, Il servizio nasce dalla collaborazione con un nuovo servizio ci è sembrata un’idea interes- GAIAsmart, startup nata nell’Incubatore Im- sante, in grado di attrarre anche nuovi ospiti». prese innovative del Politecnico. GAIAsmart, Bisogna, insomma, adattarsi ai tempi, cer- racconta Ivan Manca, uno degli sviluppatori, è cando di far convivere tecnologie e tradizionale «un’applicazione e allo stesso tempo un catalo- offerta culturale del territorio, senza che una go online di itinerari che fondono lo storytelling snaturi l’altra. Guardando agli sviluppi futuri, La schermata dell’applicazione (narrazione), il gaming (gioco) e le informazioni Barbanotti precisa come si sia solo all’inizio di legate al territorio in un’esperienza interattiva un percorso piuttosto lungo. «Dopo questo pri- che somiglia a una caccia al tesoro. Una moda- mo esperimento pensiamo di riproporre altri lità di esplorazione urbana che ha come obiet- percorsi legati alle strutture di Venezia, Firenze tivi principali incentivare le passeggiate all’aria e Roma, ripercorrendo la presenza evangelica aperta e far conoscere il territorio al turista, all’interno di queste città e il loro incontro con come a chi ci vive da sempre». le altre confessioni».

Itinerari valdesi al Kirchentag evangelico

Diego Meggiolaro Il Centro culturale sarà anche a Ber- ra calvinista e per chiudere il cerchio tor- i è svolto a inizio giugno a Stoccar- lino nel 2017 per il Kirchentag del 500° nano a Torre Pellice. Intorno all’idea de- da in Germania il XXXV Kirchen- anniversario della Riforma protestante? gli itinerari e di una Riforma che sempre tag, l’assemblea delle chiese prote- «Sì – continua Rosso –. E saremo pre- riforma se stessa, si rinnova e continua stanti tedesche. La Chiesa valdese senti anche nel “circuito” degli itinerari a crescere, abbiamo costruito un pro- Sha partecipato con una variegata delegazio- storici legati alla Riforma, che sono mol- getto europeo insieme alle Chiese tede- ne nella quale oltre al Coro del Collegio val- to più ampi degli itinerari riferiti solo ai sche, che ha superato il primo passaggio dese era presente anche il Centro culturale valdesi, tra Italia, Svizzera e Germania, o all’Unione europea. Speriamo che superi valdese. «Come in altri Kirchentag uno dei di quelli riferiti agli Ugonotti, che com- anche il secondo e ultimo esame a set- momenti fondamentali è stato l’incontro prendono anche la Francia. Gli itinerari tembre perché significherà avere i finan- con le persone, le altre chiese, con i racconti della Riforma partono da Valdo, passano ziamenti certi per attuare questo grande che ognuno di noi porta e lo scambio cultu- dalla Lombardia, approdano a Jan Hus a progetto internazionale al quale saranno rale che si crea» – ci ha detto Davide Rosso, Praga, passano da Wittenberg a casa di correlati molti altri eventi sparsi in tutta direttore del Centro Culturale valdese. Lutero, arrivano a Ginevra e nella Svizze- Europa in un anno di celebrazioni».

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 7 DOSSIER/Turismo Nella città emblema di ogni attività turistica, la presenza degli evangelici (anche metodisti e luterani) riveste dei significati diversi, per una sfida che vale la pena di cogliere

Fondamenta San Lorenzo Fondamenta San Lorenzo Un balcone di Palazzo Cavagnis Valdesi a Venezia Alberto Corsani i concerti (più di 80 all’anno). Organizziamo con- Venezia, o perché non hanno il tempo per creare una he cosa significa dirigere una Foresteria ferenze ed eventi tra cui la proiezione di un film relazione. Ma il nostro messaggio passa anche con valdese a Venezia? Ce lo spiega Mara Bou- con laboratorio/dibattito con l’Associazione pro- l’agire, con il modo in cui gestiamo le persone che nous, responsabile della struttura. testante per il cinema “R. Sbaffi”, con il Segretaria- lavorano in Foresteria, con l’impegno profuso e con «Prima che, quattro anni fa, ci trasferis- to attività ecumeniche e il Consiglio delle Chiese l’attenzione che mettiamo nel gestire il denaro e il Csimo da Milano con i nostri figli, avevo un incarico locali durante il Festival del Cinema». capitale immobiliare. Palazzo Cavagnis è un antico direttivo alla multinazionale “3M” ma i frequenti – Quanti ospiti accoglie la Foresteria? palazzo settecentesco e come molti altri a Venezia è viaggi e gli impegni famigliari non mi permette- «Dai 6000 ai 7000 all’anno: si fermano in me- fragile. Il restauro è iniziato tanti anni fa con corag- vano di dedicare tempo al lavoro nella chiesa. Ho dia 2,5 giorni, e 7 su 10 sono stranieri. Abbiamo gio: poi abbiamo restituito l’androne al suo antico risposto all’annuncio di ricerca del responsabile potenziato la nostra presenza on-line con alcuni splendore e adeguato e messo a norma gli impianti attratta dalla città, dal contatto con gli ospiti, dal strumenti che facilitano la prenotazione dal web elettrici e antincendio. Mi preoccupano le condizio- restauro di Palazzo Cavagnis e dalle opportunità e questo ci ha permesso di essere visibili ed essere ni di alcune zone delle facciate esterne, che neces- che un suo Centro culturale poteva offrire. I val- raggiunti da tante persone». siterebbero di interventi urgenti. È una lotta contro desi sono ben conosciuti in città ma molti non ci – E con gli ospiti è possibile avere un dialogo in l’acqua alta, che rovina alcuni lavori fatti, contro la notano, per poi scoprirci in qualche conferenza o cui raccontare chi sono i valdesi? salsedine e il tempo, che hanno corroso gli intonaci concerto. Vista la risposta positiva di ospiti, pub- «Molti ci conoscono come Chiesa, alcuni sono e i marmi: ci stiamo quindi sforzando di potenziare blico veneziano, concertisti, associazioni musicali molto incuriositi e ci fanno molte domande. Altri ogni opportunità per trovare fondi e intervenire». e Conservatori, abbiamo intensificato sempre più no, o perché semplicemente hanno occhi solo per www.foresteriavenezia.it. Il turismo fa vivere e corrode la città

Alberto Bragaglia le lavorare nel centro storico. Il turismo sostiene, di sinistra, personalità vivace e irascibile, che si bitare a Venezia. Molti lo sognano, dopo ma anche corrode Venezia, la sua struttura fisica e proclama indipendente dai partiti, ma è riuscito una breve visita. A me e alla mia fami- la sua struttura sociale. Eppure non si può farne a comunque a farsi sostenere dalle diverse anime glia è capitato circa quattro anni fa. Un meno, in questa fase storica. del centrodestra. Che ha promesso molto, ma luogo difficile da interpretare per i citta- Città particolare, che un anno fa si è scoperto deve fare i conti con un buco di bilancio di deci- diniA moderni. Non solo per l’assenza totale delle essere sede di uno dei fenomeni di corruzione ne di milioni di euro. automobili. Una città che rischia di farsi travolge- più estesi in Italia. Nato, guarda caso, da una Una città in cui credo abbia comunque senso la re dalle sue contraddizioni. Spostarsi non è facile, “grande opera”, quel Mose che dovrebbe di- nostra testimonianza, per quanto piccola. La Fo- né lo è abitarci: le case hanno prezzi alti, spesso fendere la città dagli allagamenti causati dalle resteria, legata al vituperato e però provvidenziale proibitivi per giovani o per famiglia. Se noi siamo maree eccezionali. Opera la cui inaugurazione turismo, può essere un luogo di soggiorno diverso. dei privilegiati (la Foresteria valdese comprende continua a spostarsi in avanti, che ormai ha con- Ma può essere anche un luogo di lavoro diverso, che anche un appartamento per il suo direttore), mol- sumato sei o sette miliardi, e forse non troverà valorizzi le persone evitandone lo sfruttamento, ti- ti non lo sono. E la città si spopola, tra vivaci la- mai le risorse per la manutenzione. Una città pico delle località turistiche. Che assicura condi- mentazioni di chi ne teme una sempre più rapida senza sindaco da un anno, perché arrestato in zioni di impiego e contratti più favorevoli rispetto deriva verso la «mummificazione turistica» e chi quello scandalo, un luogo che dalle recentissime al settore, che propone ai dipendenti tutele migliori invece, giudicando tale deriva inevitabile, tenta di elezioni potrebbe ricavare una scossa salutare, rispetto alla legislazione vigente. Che testimonia ricavarne un congruo utile. per quanto traumatica, visto che dopo vent’anni nel concreto quella diversità tante volte invocata Eccolo qua, il nodo avvelenato per i più: i turi- il centrosinistra non è più riuscito a esprimere il nelle nostre predicazioni e nei nostri documenti. sti, o «il turismo». L’attività prevalente di Venezia, primo cittadino. Ulteriore rottura con il passato, Venezia per me è anche questo. Penso sia un sempre più difficile da coordinare. Le polemiche si che ha consegnato la città a un figlio della ter- buon motivo, oltre ai tramonti sulla Laguna, per sprecano, ma c’è ben poca alternativa per chi vuo- raferma, imprenditore di successo con genitori continuare a sostenere la scelta di Mara. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 7 Che cosa andiamo a vedere oggi?

ECOMUSEI Guarda la mappa dei beni a Pinerolo 1 Ecomuseo Feltrificio Crumiere e nelle Valli Valdesi 2 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 7 Inquadra il codice QR qui accanto con 3 Museo scuola Odin-Bertot la fotocamera del tuo cellulare oppure visita 4 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice www.rbe.it/untesorodaproteggere 5 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 6 Fornaci ed Ecomuseo della pietra “Cava del Tupinet” 7 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 8 Miniera della Miandassa 9 Ecomuseo della Carbonaia 10 Percorso "Di filo in filo" 11 Mulino Fassi 12 Scopriminiera 2 13 Sentiero "La Ruota e l'Acqua" 1 2 LUOGHI STORICI 10 9 Perosa 3 1 Coulege dei barba Argentina 3 7 8 2 Gueiza 'd la tana 13 3 Monumento di Chanforan 5 4 Monumento di Sibaud 11 10 11 5 Castello di Miradolo 4 6 Palazzo degli Acaja 12 8 7 Forte di Fenestrelle 29 MUSEI 5 9 1 Osservatorio di Apicoltura Don Giacomo Angeleri 13 14 2 Museo del Costume 6 San Germano 12 15 e delle Tradizioni delle Genti Alpine 1 Chisone 3 Museo della Balsiglia Prali 26 6 4 Museo dei Salsin 4 2 3 16 5 Museo di Rodoretto 17 6 Museo valdese di Prali 3 Pradeltorno 18 7 Collezione Ferrero – Scuola latina 4 27 28 Pinerolo 8 Museo "Abitare in Valle" 9 Museo Valdese 10 Museo del Gusto 5 11 Museo Regionale dell'Emigrazione Angrogna 12 Museo Storico del Mutuo Soccorso 2 20 13 Museo Diocesano 5 14 Collezione Civica d'Arte di Palazzo Vittone 22 7 15 Museo Etnografico del Pinerolese 4 Torre Pellice ITINERARI Luserna S.G 16 Museo Storico dell'Arma di Cavalleria 25 1 17 Civico Museo Didattico di Scienze Naturali 1 23 18 Museo Civico di Archeologia e Antropologia 1 Colle della Gianna 21 19 Museo Archeologico Caburrum 2 Sentiero della "Glèiza dî Barbèt" 20 Museo della Resistenza 3 Anello dei 7 ponti Bibiana Cavour 21 Museo del Gioco e del Giocattolo 4 Viol da Mnistre 22 Centro Culturale Valdese 5 Sentiero Arturo Genre 6 24 23 Gianavella 24 Museo valdese 19 25 Centro Culturale di cultura alpina 26 Museo delle donne valdesi Rorà 27 Museo delle Unioni Giovanili Valdesi 28 Museo dei Pons 29 Museo valdese sull'istruzione

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 8 DOSSIER/Turismo Una serie di possibili mete per il turista: sono luoghi su cui si trovano informazioni in siti web e sportelli ufficiali, ma ce ne saranno molti ancora da scoprire, anche con il vostro aiuto

ECOMUSEI Guarda la mappa dei beni a Pinerolo 1 Ecomuseo Feltrificio Crumiere e nelle Valli Valdesi 2 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 7 Inquadra il codice QR qui accanto con 3 Museo scuola Odin-Bertot la fotocamera del tuo cellulare oppure visita 4 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice www.rbe.it/untesorodaproteggere 5 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 6 Fornaci ed Ecomuseo della pietra “Cava del Tupinet” 7 Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice 8 Miniera della Miandassa 9 Ecomuseo della Carbonaia Pragelato Fenestrelle 10 Percorso "Di filo in filo" 11 Mulino Fassi 12 Scopriminiera 2 13 Sentiero "La Ruota e l'Acqua" 1 2 LUOGHI STORICI 10 9 Perosa 3 1 Coulege dei barba Argentina 3 7 8 2 Gueiza 'd la tana 13 3 Monumento di Chanforan 5 4 Monumento di Sibaud 11 Pomaretto Pinasca 10 11 5 Castello di Miradolo 4 6 Palazzo degli Acaja 12 8 7 Forte di Fenestrelle Villar Perosa Frossasco 29 MUSEI 5 9 1 Osservatorio di Apicoltura Don Giacomo Angeleri 13 14 2 Museo del Costume 6 San Germano 12 15 e delle Tradizioni delle Genti Alpine 1 Chisone 3 Museo della Balsiglia Prali 26 6 4 Museo dei Salsin 4 2 3 16 5 Museo di Rodoretto 17 6 Museo valdese di Prali 3 Pradeltorno 18 7 Collezione Ferrero – Scuola latina 4 27 28 Pinerolo 8 Museo "Abitare in Valle" 9 Museo Valdese 10 Museo del Gusto 5 11 Museo Regionale dell'Emigrazione Angrogna 12 Museo Storico del Mutuo Soccorso 2 20 13 Museo Diocesano 5 14 Collezione Civica d'Arte di Palazzo Vittone 22 7 15 Museo Etnografico del Pinerolese 4 Torre Pellice ITINERARI Luserna S.G 16 Museo Storico dell'Arma di Cavalleria 25 1 17 Civico Museo Didattico di Scienze Naturali 1 23 Bricherasio 18 Museo Civico di Archeologia e Antropologia 1 Colle della Gianna 21 19 Museo Archeologico Caburrum 2 Sentiero della "Glèiza dî Barbèt" 20 Museo della Resistenza 3 Anello dei 7 ponti Bibiana Cavour 21 Museo del Gioco e del Giocattolo 4 Viol da Mnistre Bobbio Pellice Villar Pellice 22 Centro Culturale Valdese 5 Sentiero Arturo Genre 6 24 23 Gianavella 24 Museo valdese 19 25 Centro Culturale di cultura alpina 26 Museo delle donne valdesi Rorà 27 Museo delle Unioni Giovanili Valdesi 28 Museo dei Pons 29 Museo valdese sull'istruzione

Infografica:Ronal Mirabile

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 9 SOCIETÀ La Regione Piemonte si è dotata di due Piani che potranno servire a migliorare l’ambiente, e quindi la vivibilità per cittadini e cittadine: oltre al Piano rifiuti, atteso da molti anni, quello relativo alla bonifica da amianto prevede le strutture per i necessari controlli Via l’amianto da qui

Cannabis: al via l’uso terapeutico

L’uso dei cannabinoidi in ambito medico in Italia è legale in tutte le Regioni, alcune si fanno carico dei costi attraverso il Servizio sanitario regionale e il Piemonte è l’undicesima regione ad ap- provare questo provvedimento, ponendo rimedio agli alti costi che queste terapie prevedevano a carico dell’utente. Le tera- pie si basano sull’uso del delta 9-tetraidrocannabinolo, detto comunemente THC, il principio attivo principale contenuto nella canapa, pianta probabilmente originaria dell’Asia centrale, del- la famiglia delle Cannabinacee, commons.wikimedia.org che comprende diverse varietà e sottospecie. Alcune di queste, per esempio la , Diego Meggiolaro Cs (Carmagnola selezionata) e di trattamento già presenti in regione, come a esem- Fibranova, erano comunemente l Piemonte ha due nuovi piani che potranno mi- pio il metano prodotto da Acea. coltivate nelle campagne italia- gliorare il suo ambiente in futuro: il nuovo Piano Così si cerca di aggiungere gli obiettivi del 65% di ne fino a qualche decennio fa. Il rifiuti che mancava dal 1997 e il nuovo ambizioso raccolta differenziata e del 50 % di riciclaggio, stabiliti principio attivo combinato con quanto necessario Piano di bonifica dall’amian- nel Piano, limitando a non più di 670.000 tonnellate i il cannabidiolo, CBT, metabolìta della Cannabis Sativa, è usato a Ito dell’intera Regione. L’assessore Alberto Valmag- rifiuti urbani indifferenziati che a livello regionale do- scopo medico: infatti, secondo gia esulta, ma non troppo: «Siamo contenti – dice ai vranno essere gestiti nel 2020. gli studi, i farmaci cannabinoidi microfoni di Radio Beckwith evangelica –: entrambi i Amianto. «C’è la mappatura e il censimento dei siti agiscono sui recettori del cervel- piani mancavano da oltre quindici anni, ma non sono con amianto, lo smaltimento e gli indirizzi per age- lo, combattendo e prevenendo ancora definitivi. Ora passeranno nelle commissioni, volarne il processo, bonifica dei siti di interesse na- le infiammazioni cerebrali. La sua efficacia è riconosciuta nel saranno migliorati, verranno ascoltate le associazio- zionale e dei manufatti che lo contengono», ci spiega contrastare i sintomi di alcu- ni competenti e speriamo di portarli Valmaggia. Le bonifiche di interes- ne patologie come la sclerosi alla votazione finale del Consiglio se nazionale di Casale Monferrato e multipla, mielo-lesioni, dolori entro settembre, mi auguro anche dovranno essere comple- neuropatici, artrite reumatoide prima della pausa estiva». tate entro il 2020, grazie alle risorse, e Parkinson. Viene utilizzata per controllare la rigidità muscolare Piano rifiuti. Il documento ha recentemente stanziate dal Gover- e infiammazioni cerebrali, per superato la Valutazione ambientale no, di 80 milioni di euro. contrastare la nausea durante i strategica e «rispetto al Piano pre- Il Piano prevede che si giunga a cicli chemioterapici, per trattare esistente del 1997 – ha continuato una graduale eliminazione dei ma- i disturbi alimentari e del sonno. Valmaggia – le molte novità consen- nufatti contenenti amianto, definiti- Il Consiglio regionale ha appro- vato all’unanimità la proposta tono di raggiungere tutti gli obiettivi va entro il 2025. La priorità è rappre- di Sel: il capogruppo Marco espressi dalla disciplina nazionale e sentata dalla bonifica degli edifici Grimaldi spiega che «il decreto comunitaria, che negli ultimi anni si pubblici, partendo dalle scuole. I Co- è innovativo perché la Regione è evoluta al punto di trasformare la muni, singoli o associati, si dovran- dà la disponibilità a lanciare gestione dei rifiuti in uno strumento no attivare nei servizi di raccolta e progetti pilota con tutti i sog- getti autorizzati. La speranza di natura economica e ambientale, nel solco tracciato smaltimento manufatti contenenti amianto nell’am- è che nel frattempo ci siano dal legislatore europeo». bito del Sistema regionale di gestione dei rifiuti. aziende italiane, cooperative, Il Piemonte cerca l’autosufficienza regionale nella L’Arpa mapperà le attività, in collaborazione con le associazioni e utenti che voglia- gestione dei rifiuti urbani non destinati alle operazio- Asl, con la pubblicazione e l’aggiornamento costante no aprire un’interlocuzione con ni di riciclaggio e recupero. Il termovalorizzatore del delle informazioni. La quantità di coperture in cemen- i ministeri della Difesa e della Salute per cominciare la produ- Gerbido, nella cintura torinese, non viene messo in di- to-amianto rilevata in tutta la Regione è di 50 milioni zione». Grimaldi ricorda anche scussione, anzi, rimane parte integrante della gestione di metri quadri. Quindi il lavoro è appena all’inizio. che l’autoproduzione di cannabis dei rifiuti sabaudi. Però si punta a ridurre i rifiuti e alla La situazione peggiore per il nostro habitat però è rimane illegale perché regolata raccolta differenziata di qualità, finalizzata a produrre ancora rappresentata dalla qualità dell’aria. Una nor- dal Codice penale e dalle leggi sostanze che potranno essere utilizzate in alternativa mativa del Parlamento europeo ci impone, giustamen- nazionali. [Susanna Ricci] alle materie prime. Per gli organici, viene incentivato te, il rispetto di limiti che stiamo sforando, pena una l’auto-compostaggio in loco e il recupero energetico a multa milionaria. La prossima strada dell’assessorato monte del compostaggio presso i tradizionali impianti all’Ambiente dovrà essere questa.

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 10 SOCIETÀ Inizieranno a breve le riprese di uno sceneggiato Rai che ha per protagonista Mirella Antonione, insegnante e poi preside, residente a Torre Pellice, che ha dedicato molto del suo lavoro all’inserimento degli alunni con disabilità nella scuola pubblica

Piervaldo Rostan a Rai ha deciso di de- dicare una serie di film ad alcune don- Donne coraggiose ne che, nei rispettivi Lcampi, hanno contribuito a costruire l’Italia. E fra queste la professoressa Mirella An- tonione , insegnante, preside, donna impegnata nell’affer- mare i diritti di chi ha meno opportunità, causa disabilità fisiche o mentali, ormai da anni cittadina di Torre Pelli- ce, dove è stata anche ammi- nistratrice comunale. In lu- glio sono previste le riprese, nel Torinese; volto e voce di Mirella Casale sarà Vanessa Incontrada. Probabile messa in onda, su Raiuno, all’inizio del nuovo anno. «Sono stata contattata nei mesi scorsi – racconta Mirella Antonione – e mi hanno an- Foto Anna Lami che invitata un pomeriggio a Torino dove ho avuto modo di incontrare Vanessa Incontra- bili (o handicappate, come si ALCUNE TAPPE miglioramento di quegli stu- ri quarant’anni fa e che han- da. In questi giorni sto rileg- diceva un tempo)..., come ri- Il Decreto 3/12/1923 denti. Centrale poi il ruolo no contribuito a rendere mi- estende l’obbligo gendo il copione di un centina- percorrerla? scolastico a «ciechi e delle famiglie: c’è chi tende a gliore la vita ai ragazzi e alle io di pagine, così come è stato «Ho iniziato a insegnare sordomuti che non pre- rimuovere il problema ovvero loro famiglie; senza negare le scritto dagli autori, per potervi a cavallo degli anni ’60 e ’70 sentino altra anorma- chi assume un atteggiamento difficoltà ma affrontandole. apportare eventuali corre- – ricorda la prof. Antonione lità che ne impedisca eccessivamente protettivo. In Mirella Antonione ci racconta zioni. Sono stati molto carini –: quattro anni a Gattinara e l’ottemperanza». 1928: ogni caso si tratta di approcci quelle esperienze con sereni- istituzione delle classi con me, venendomi a prende- 92 Km. da fare ogni giorno. differenziali. La Comm. negativi; bisogna credere nel tà, con la consapevolezza di re a casa e riportandomi dopo Quando mi si presentò l’oc- Falcucci (1975) stabilì recupero, sempre. Ovviamen- aver cercato di svolgere il pro- l’incontro». Rimborsi o cachet casione accettai l’incarico di che «anche i soggetti te i risultati saranno diversi, a prio lavoro nel miglior modo per questa esperienza? «Ov- preside: era nella periferia con difficoltà di svilup- seconda della gravità del caso possibile. In fondo quello che viamente nulla, se non l’invito torinese delle Vallette e c’e- po, di apprendimento e ma anche della qualità e del- dovrebbe fare ogni buon citta- di adattamento devono alla presentazione del film o a rano anche dei corsi serali, essere considerati pro- la tempestività dell’intervento dino. Forse anche per questo eventuali futuri incontri...». per cui uscivo da scuola in- tagonisti della propria terapeutico ed educativo». la Rai ha pensato di racconta- Ma conosciamola meglio, torno alle 22,30». Poi arrivò crescita». Concetti quasi rivoluziona- re la sua storia. questa professoressa che ha l’istituto «Olivetti», dove la destato l’interesse della Rai, preside precedente andava e che, dopo aver dedicato la in pensione... «Lì davvero ho sua vita a cercare di afferma- passato una vita; all’inizio re i diritti dei meno fortuna- c’era una forte divisione: se- ti, nella società e nella scuo- zione A i più bravi; sezione B la dove ha tanto lavorato, è un po’ meno e via decrescen- da tempo in pensione senza do. Altro che integrazione. aver rinunciato all’impegno A proposito dei ragazzi con nel sociale. Il fatto di aver difficoltà, la divisione era avuto una figlia diventata ancora più netta. Mi accorsi dopo pochi mesi disabile a ben presto però che le classi causa della «febbre asiatica» differenziali non erano asso- altro non ha fatto che accre- lutamente la soluzione, anzi scere la sua volontà e il suo si acuivano i problemi». impegno, insieme al marito Ogni ragazzo è un caso a Leo Casale, nel cercare vie sé e certamente il lavoro nelle possibili di inserimento e di classi non era facile... recupero, come auspicò lei «Le risorse anche economi- stessa a uno dei tanti conve- che non erano tante, il coin- gni cui è stata invitata, «con volgimento dei ragazzi non tenerezza infinita ma con semplice – sottolinea Mirel- costante fermezza». la Antonione –; non sempre Tutta una vita trascorsa a era tutto bello ma davvero sostegno delle persone disa- emozionante riscontrare il

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 11 CULTURA Il locale di culto nel centro di Torre Pellice va a sostituire, nel 1852, quello situato nel quartiere più alto dei Coppieri: doveva servire anche per il culto annuale di inaugurazione del Sinodo

Il «temple neuf»

ABITARE I SECOLI Marco Rostan sentò a Beckwith una bambina la quale, on la scorsa puntata (vedi n. 6, giu- porgendo la moneta (tutti i suoi averi) al Valdo e Francesco gno 2015) abbiamo iniziato a parla- colonnello, chiese: «Pensa che questa mo- Piercarlo Pazè re dei templi edificati nell’800, per neta possa aiutarla a costruire il suo tem- el convegno storico del molti dei quali fu determinante il pio?». «Sì – rispose Beckwith –, il tuo pen- Laux (, alta val Cben noto benefattore Charles Beckwith, ny, murato insieme al tuo nome nella pietra NChisone) che si svolgerà il 1° colonnello inglese che si appassionò ai val- angolare, testimonierà ai posteri che tu nei agosto prossimo studiosi di diverse apparte- desi e ne sostenne in modo determinante sei stata la fondatrice». Abbastanza simile nenze metteranno a confronto due figure, le istituzioni scolastiche e culturali. Na- a quello di Rodoretto, costruito pochi mesi Valdo di Lione e Francesco di Assisi, che nel turalmente Beckwith aveva la sua testa, prima sempre grazie a Beckwith, il tempio e intervenendo anche personalmente per di Rorà venne inaugurato il 9 marzo 1845. Medioevo hanno animato e interpretato Il temple neuf a Torre Pellice (quello nella cristianità delle esperienze religiose dei Coppieri era stato edificato ancora straordinarie. dentro i limiti consentiti) fu anch’esso Valdo era un prestatore di denaro, oggi costruito grazie alle collette di Gilly e diremmo banchiere, che verso il 1173 si con- Beckwith e inaugurato il 17 febbraio 1852, vertì, si liberò di ogni ricchezza lasciando alla presenza di molti protestanti euro- gli immobili alla moglie e ai figli e distri- pei. In questo grande tempio a tre navate, buendo tutto il denaro ai poveri, si fece egli con l’abside rialzata e un’ampia galleria, stesso povero mendicando il sostentamento fu collocato presto un harmonium a due tastiere di origine scozzese, mentre dal e diede origine a un movimento fondato 1921 esiste il grande organo. La decisione sulla Bibbia tradotta e letta in lingua volga- fu della Tavola valdese, anche in vista del re, che si sviluppò con immediatezza nella culto di inaugurazione del Sinodo che, a Francia del Sud e nella pianura padana. differenza di altre chiese riformate, che Nello stesso anno 1206 in cui Valdo morì, tengono i loro Sinodi in località diver- Francesco ruppe con il padre mercante, si se, per l’Unione delle chiese metodiste convertì alla povertà e aggregò attorno a sé e valdesi si tiene sempre a Torre Pellice. dei «fratelli» che, come lui, volevano vivere Curiosa anche la storia delle campane: secondo le indicazioni del Vangelo. solo nel 1927 se ne poté installare una e di qui il detto «l’Eglise de la Tour a deux Valdo e Francesco non si sono conosciuti temples, trois clochers et deux sans clo- e le loro identità storiche sono talmente ches», il che pronunciato suonava come originali da non essere assimilabili, ma in deux-cents cloches, ovvero «la chiesa di comune hanno la risposta a un bisogno di Torre ha due templi, tre campanili (com- religiosità diffuso fra le masse e la proposta preso quello dei Coppieri) e due senza di modelli di povertà e penitenza che tro- campane, cioè duecento campane». vavano fondamento in una rilettura della Parola di Dio. Gli esiti sono stati diversi, perché la Chiesa ha prima approvato e poi pagare i lavori, di fatto impose la sua vi- sione protestante-anglicana, modificando condannato il movimento di Valdo, mentre sensibilmente l’interno degli edifici tradi- ha approvato il francescanesimo e persegui- zionali, non sempre in accordo con la Ta- tato la sua ala radicale dei fraticelli. vola valdese. Di queste importanti modifi- Poi i due movimenti si sono incrociati. che liturgiche parleremo in una prossima Il francescanesimo si è impegnato contro puntata. le «eresie» e dei francescani sono diventati Sull’esempio di quanto era successo ad inquisitori dei valdesi. Per contro, l’espe- Angrogna, anche a Rorà la popolazione rienza dei fraticelli aveva «contaminato» prese l’ardire di costruirsi un piccolo lo- alcuni barba valdesi dell’Italia centrale che cale di culto che probabilmente sorgeva a monte del quartiere Salvagiot. Rorà è uno visitavano le nostre Valli. dei paesi più volte raso al suolo o bruciato: ABITARE I SECOLI nel 1561 (Pasque piemontesi), nel 1655 dopo Pagine di storia nelle valli valdesi e nel Pinerolese la strenua difesa di Gianavello (126 abitanti passati per le armi, altri presi in ostaggio, *Piercarlo Pazé magistrato, è fra gli organizzatori fra cui la moglie e le tre figlie di Gianavel- dei Convegni storici estivi presso il lago lo) e poi ancora nel 1665 e nel 1686. del Laux in alta val Chisone Facendo un salto in avanti nel tempo ar- Il tempio valdese di Torre Pellice, nel disegno di Marco Rostan e in una foto riviamo all’800, a Stephen Gilly e Beckwith. tratta da G. Tourn, I templi delle valli Fu decisa costruzione del tempio a monte valdesi, Torino, Claudiana, 2011. della casa del pastore. Molti conoscono la storia del penny. Si racconta che, in uno dei suoi giri di collette in Inghilterra, si pre-

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 12 CULTURA Nell’epoca delle persecuzioni, molte furono le prigioni dove vennero reclusi dei valdesi. Oggi si può costruire un percorso storico, per salvare una memoria fatta di sofferenza e di tenacia

In carcere per fede

Davide Rosso in dal 25 aprile 1686 il duca MIRALH/SPECCHIO «Faveva annunciato al governa- tore della Provincia di Saluzzo, conte Donne di legno Rovero, la sua intenzione d’inviare in quel castello circa 500 eretici del- Valeria Tron le Valli valdesi per esservi custoditi. ella casa del glicine, al L’ordine era di predisporre un distac- di là delle grandi vetrate, camento di 200 uomini armati del- le «donne» diN Enrico spiano il fondo valle la città e della Provincia. Al primo fiorito e in quello spazio di luce, immobili, scaglione, che arrivò già il 26 aprile, attendono d’esser ammirate. Il laboratorio ne seguirono altri per una cifra com- è un turbine di trucioli, di scalpelli affilati, plessiva di 1400 “religionari”. La vi- di grossi tronchi in attesa. Le mani di Enrico cinanza alle Valli, e la custodia non proprio ferrea, fece sì che nei mesi hanno il dono dell’intaglio ma sono i suoi successivi alcuni riuscirono a fuggi- occhi d’artista a intravedere nel legno quelle re anche se diversi furono ricatturati figure femminee che chiedono d’uscire. e confinati o persero la vita in altre La Castiglia o fortezza di Saluzzo Ed ecco apparire, nella rigidità del legno, carceri. Molti invece furono quelli la sagoma flessuosa di una donna, prigio- che morirono nella prigione saluz- inquisitoriali a quelle dei Savoia. Tra LA CANZONE niera negli anelli induriti dagli anni e final- «À travers le grillage/ zese dove le condizioni di prigionia i luoghi di reclusione ora musei sono mente libera. Il desiderio di generare bellez- erano drammatiche, e al principio coinvolti nella rete anche ex-carceri je vois de ma prison/ reverdir le feuillage/ za, la capacità di un artigiano talentuoso, il del gennaio 1687 il censimento diede più recenti come le «Nuove» di To- fleurir le vert gazon…»: rispetto per la materia e la proiezione verso come superstiti a Saluzzo circa 400 rino o ancora la Castiglia saluzzese i primi versi della can- persone dei quali 344 si dichiararono stessa. zone «Le prisonnier de l’immagine. Di questo sono intrise queste disposti a espatriare e 87 ad andarse- Anima della rete è Claudio Sar- Saluces» si inseriscono figure snelle, vivaci, sorprese. Hanno nomi di ne a Vercelli». zotti, professore di Sociologia del di- in una tradizione di canti regina, di condottiera, a volte evocano mon- popolari che evocano Queste poche righe dello storico ritto all’Università di Torino e cura- lo struggimento di chi coni di poesia, perché è da quest’ultima che Arturo Pascal (1887-1967) ci parlano tore scientifico tra l’altro del Museo è prigioniero per i più Enrico trae ispirazione… La ritrovi ovunque della Castiglia di Saluzzo e in parti- della memoria carceraria di Saluz- diversi motivi, fra cui in quell’angolo meraviglioso di borgata. anche quelli legati alla colare del suo ruolo come prigione zo. La collaborazione tra il Comu- Basta varcare l’arco d’ingresso per sentir- all’epoca delle persecuzioni contro ne di Saluzzo e il museo valdese ha fede. Tale era la situazio- ne dei valdesi incarcerati si invasi da un profondo senso di quiete. Il i valdesi da parte del duca di Savo- allo studio la possibile istallazione a Saluzzo dopo la revoca sorriso generoso di un amico sempre all’ope- ia Vittorio Amedeo II a seguito della nell’area della Castiglia di pannelli (1685) dell’Editto di Nan- revoca dell’editto di Nantes (1685). che raccontino l’esilio dei valdesi del tes sulla libertà religiosa, ra, con le braccia sfumate di polvere di legno Saluzzo fu una delle 14 prigioni pie- 1687. L’esilio partì anche da Saluzzo: a cui seguì l’anno dopo e lo sguardo acuto di chi sta creando. Ad montesi che accolsero le 8000 perso- i prigionieri valdesi furono scortati un analogo provve- accoglierti, quasi sempre, c’è una «donna» dimento in Piemonte ne catturate in val Pellice, Chisone e dall’esercito verso la Svizzera. Pri- da parte di Vittorio di legno, magari appena abbozzata o, se si è Germanasca e imprigionate a causa ma della partenza però c’erano stati i Amedeo II. La canzone, fortunati, da ammirare mentre si completa del loro rifiuto ad abbracciare la re- nove mesi di prigionia alla Castiglia, piena di malinconia, vie- o si «trucca» con un filo di rossetto o un pic- ne attribuita a un Buffa ligione cattolica. Di loro nove mesi mesi terribili che segnarono i reclu- colo monile dorato. Perché le donne di legno dopo solo 2700 poterono partire per si sopravvissuti e in cui quasi 1000 (cognome valdese) ma i suoi versi potrebbero che Enrico sa creare sono talmente naturali l’esilio, scortati dai soldati del duca e persone persero la vita. riguardare qualunque da disarmare anche l’occhio meno pronto. A poche centinaia di convertiti furono uomo o donna privato deportati nel Vercellese, dove molti della sua libertà. tratti, la pelle del legno assume pieghe vive, trovarono poi la morte a causa della il vestito si gonfia, le braccia si tendono, il malaria. corpo danza come in attesa di riscatto. Raccontare questa memoria car- Un’artista dedito al mondo complesso ceraria, riflettere sulle carceri ieri della femminilità, che valorizza la vita di un e oggi è uno dei compiti che si pro- tronco inerme dandogli spazio e voce. Dietro pone la «Rete della memoria della la vetrata, nella casa del glicine, c’è un nido penalità» che sta nascendo in questi di bellezza che si rivela. mesi in Piemonte. A promuoverla l’Università di Torino e la Regione MIRALH/SPECCHIO Piemonte insieme a diverse realtà In lingua occitana «specchio» si dice «miralh». museali piemontesi che si occupano *Valeria Tron di memoria carceraria, tra cui ov- Artigiana e cantautrice della val Germanasca viamente il Museo della Castiglia di Saluzzo; nel Museo valdese di Torre Pellice invece si parla poco di carce- ri ma si narra la vicenda dei valdesi che a causa della fede provarono a Il castello di Saluzzo in una cartolina d’epoca diverse riprese le prigioni, da quelle

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 13 CULTURA «Benedizione», un romanzo che descrive un microcosmo per certi versi simile a quello delle piccole realtà valdesi; come quella che si racconta al Museo di Bovile, da poco inaugurato

Tre letture per l’estate Il Museo delle Diaconesse segnalate dalla libreria a Bovile Claudiana di Milano

roponiamo per le vostre vacanze Bovile si può visitare il primo tre letture che, pur utilizzando di- Museo delle Diaconesse, allesti- versi registri, sono unite dall’inte- to nella scuoletta Beckwith del- resse verso il testo biblico. Indipen- la frazione di Vrocchi-Bovile nel Pdentemente infatti da quanto uno conosca tAerritorio di , in val Germanasca. Il la Bibbia o da quanta importanza le venga Museo è inserito nel circuito museale val- data, sovente è una presenza costante della dese grazie al coinvolgimento con il Cen- nostra esistenza. tro culturale valdese di Torre Pellice, fa Il primo libro è Benedizione (NN Edito- parte del progetto «Il bucato delle nonne» ri) scritto dal scrittore nordamericano Ha- e deve il nome a suor Ida Bert, diaconessa ruf Kent, dalla scrittura sobria e precisa. Si nativa della borgata Vrocchi, di cui viene tratta del primo romanzo di una trilogia ricostruita la camera. recentemente tradotta in italiano, la Trilo- Il Museo è stato ideato dall’Associazione Silversnake Michelle a gia della pianura. La vicenda del protago- Amici di Bovile, nata nel 1975 da un grup- partire dal teatro dà nista Dad Lewis, titolare della ferramenta po di giovani residenti nella zona che aveva corpo al proprio rock locale, è ambientata nell’America delle pic- avviato una serie di attività sportive e cul- cole città: in una cittadina del Colorado si muove un microcosmo di uomini, donne, Denis Caffarel giovani e anziani che vivono una vita de- ietro al nome d’arte Silversnake corosa, molto lavorativa e conformista..., Michelle si cela una creativa arti- dove però tutti hanno dei segreti. Un mon- sta torinese, Micaela Battista, che do che somiglia un po’ a quello valdese del- nasce come attrice teatrale, ma le nostre piccole realtà. Lo stesso protago- Dche evolve nel suo cammino di sperimen- nista conduce una vita quasi perfetta, con tazione e approda alla musica concretiz- la moglie e la figlia, è credente e frequenta zando nel primo album So In My Mind una una chiesa evangelica quando scopre di visione particolareggiata e multiforme del avere una grave malattia che lo porterà alla suono e della voce stessa, utilizzando un morte in breve periodo... rock-rock pieno e corposo come base sulla quale costruire strutture più complesse e La seconda proposta è Il libro di tutte le intricate. cose (ed. Salani) dell’autore olandese Kujier Nel lavoro di Silversnake Michelle l’e- Guus. Un breve romanzo per ragazzi di 94 stetica quasi corporea della musica viene pagine che racconta le vicende del piccolo resa tangibile con un uso originale e per- Thomas, che vive in una famiglia del do- sonale degli strumenti che, pur rimanendo poguerra con le difficoltà del periodo e ha generalmente fedeli alla forma canzone, l’ambizione di scrivere un libro che par- parlano un linguaggio proprio, indipen- li di tutte le cose. E quando gli chiedono dente. «Che cosa vuoi diventare da grande?» lui Il nuovo album Her Sneakness, anticipa- risponde «Voglio diventare felice». Anche to dal singolo Drops Of Time, si spinge oltre in questo caso la famiglia frequenta una turali ed è supportato anche dalla chiesa e ricorrendo a soluzioni stilistiche come piccola chiesa evangelica fondamentalista valdese di Chiotti-Villasecca. Grazie ad al- cambi di ritmo, di registro e tempi dispari, e chiusa, il padre è molto autoritario e se- cuni finanziamenti pubblici e alla donazio- rende ancora più visuale la musica, teatra- vero, crede in un Dio altrettanto rigido ed ne di 300 oggetti etnografici della famiglia lizzando gli stati d’animo che l’artista pro- è un fedele lettore della Bibbia. Ma Thomas Ferrero, l’Associazione ha realizzato un pone senza nascondere nulla, con energia, imparerà a volare con le sue ali per inse- percorso ad anello con cartellonistica che ma senza mai sacrificare lo stile in favore guire i suoi sogni. ripercorre le borgate di Bovile e la ristrut- di un’eccessiva irruenza. Infine chiudiamo con Gli angoli nascosti turazione degli ambienti della scuoletta. della Bibbia (ed. Morcelliana) di Paolo de Il Museo delle Diaconesse è entrato nella Benedetti. Il libro raccoglie le vicende e le rete museale valdese, tappa fondamentale storie di personaggi della Bibbia di cui si sa per dare una continuità ai percorsi turistici nulla o quasi. Personaggi appena accenna- del territorio e mettere in collegamento le ti, di passaggio, di contorno di cui sovente varie proposte. Per organizzare le visita è viene citato appena il nome: Abacuc, Enoc, quindi necessario contattare l’ufficio turi- Nathan... Ma se sono citati significa che la stico Il Barba: il.barba@fondazionevalde- loro presenza ha un senso e diventa quindi se.org. [daniela grill] curioso conoscere la loro storia. Letture consigliate da Samuele Bernardi- ni – libreria Claudiana di Milano.

l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 14 SERVIZI Proseguono le rassegne cinematografiche e teatrali estive, ma anche le passeggiate, verso mete storiche o legate ai prodotti enogastronomici. E ripartono le rassegne librarie

Per comunicare i vostri eventi inviate Appuntamenti di luglio entro il 18 del mese una mail a [email protected] Giovedì 2 Bélier» del 2014 diretto da Éric Lartigau. Sabato 18 : Festa annuale Luserna San Giovanni: Per la rassegna Alle 21 al Rifugio Re Carlo Alberto in Fenestrelle: «Il Racconto delle Antiche del Rifugio Re Carlo Alberto in località cinematografica Mi Rifugio al cinema, località Musset 1. Mura»: suggestiva visita itinerante di am- Musset 1. proiezione del film «Anime nere» di F. Pinerolo: Per la rassegna l’Isola dei bientazione nel Forte San Carlo e lungo le Munzi, con cena calabrese prima del Tenaglie Occidentali. Inizio alle 21, durata Giovedì 30 Bambini, spettacoli teatrali con animazio- : Per la rassegna film. Alle 21 al Rifugio Re Carlo Alberto in 2 ore e 30 minuti. Luserna San Giovanni ne per i più piccoli. Dalle 20,30 al parco cinematografica Mi Rifugio al cinema, località Musset 1. del Civico Istituto musicale Corelli, in via : Serata folk Sud America, con proiezione del film «Pride» con la regia di Sabato 4 Dante Alighieri. animazione del gruppo America Unida, Matthew Warchus, ambientato nell’e- alle 21 alla pista coperta. Prarostino: Serata medioevale con 40a Sabato 11 state del 1984. Alle 21 al Rifugio Re Carlo edizione del Palio del Pappagallo tra i Perrero: Partenza alle 8 per la passeggia- Giovedì 23 Alberto in località Musset 1. balestrieri di Prustin d’Amunt e Prustin ta storica «Da Bovile al Col Clapier», alla Luserna San Giovanni: Per la rassegna Pinerolo: Per la rassegna l’Isola dei d’Aval. Sbandieratrici e tamburini si esibi- riscoperta di vicende storiche del periodo cinematografica Mi Rifugio al Cinema, Bambini, spettacoli teatrali con animazio- ranno all’arena per la gara con la balestra del Rimpatrio dei valdesi. Per informazio- proiezione del film «Trash», adattamento ne per i più piccoli. Dalle 20,30 al parco antica da banco. Dalle 20 in frazione San ni o prenotazioni: il.barba@fondazione- cinematografico del romanzo omonimo del Civico Istituto musicale Corelli, in via Bartolomeo. valdese.org. per ragazzi scritto da Andy Mulligan. Alle Dante Alighieri. Luserna San Giovanni: Giornata dedicata Fenestrelle: Passeggiata enogastronomi- 21 al Rifugio Re Carlo Alberto in località alla storia della frazione San Giovanni. Dal Musset 1. Sabato 1° agosto ca tra i borghi con degustazioni culinarie Passeggiata storica «Dal mattino mercato di produttori locali, nel Bobbio Pellice: dei prodotti tipici. Partenza da Mentoul- Pinerolo: Per la rassegna l’Isola dei centro alla Comba dei Carbonieri». Par- pomeriggio esibizione di artisti di strada. les alle 9 e arrivo al lago del Laux. Lungo il Bambini, spettacoli teatrali con animazio- tenza alle 10 dalla piazza del Municipio Alle 19,30 merenda sinoira medievale per percorso i gruppi saranno accompagnati ne per i più piccoli. Dalle 20,30 al parco con rientro previsto alle 16 con 4 ore di le vie del borgo e alle 21,30 sul piazzale da una guida locale. del Civico Istituto musicale Corelli, in via cammino totali su un dislivello di 300 me- del tempio valdese rappresentazione Dante Alighieri. tri. Informazioni o prenotazioni: il.barba@ teatrale del Gruppo Teatro con la parteci- Giovedì 16 fondazionevaldese.org. pazione del Coro «Turba Concinens». Luserna San Giovanni: Per la rassegna Sabato 25 cinematografica Mi Rifugio al Cinema, Luserna San Giovanni: Festa annuale Giovedì 6 agosto Domenica 5 proiezione del film «Amore, cucina e cur- del Rifugio Re Carlo Alberto in località Per la rassegna Presentazione con l’autore del Luserna San Giovanni: Pinerolo: ry» di Lasse Hallström. Alle 21 al Rifugio Musset 1. cinematografica Mi Rifugio al cinema, libro «Catalisi cosmica» alle 17,30, di e con Re Carlo Alberto in località Musset 1. proiezione del film «Timbuktu» di Sissako, Piero Iulita. Domenica 26 Pinerolo: Per la rassegna l’Isola dei Osasco: Apertura del castello per visite con cena africana. Alle 21 al Rifugio Re Giovedì 9 Bambini, spettacoli teatrali con animazio- guidate attraverso gli interni, il giardino e Carlo Alberto in località Musset 1. Luserna San Giovanni: Per la rassegna ne per i più piccoli. Dalle 20,30 al parco il parco, con la rievocazione storica. Avvio cinematografica Mi Rifugio al Cinema, del Civico Istituto musicale Corelli, in via dei percorsi guidati: 10,30; 14,30; 16. proiezione del film francese «La famiglia Dante Alighieri.

Torre Pellice e Prali per passare le settimane estive a contatto con gli autori e i loro libri

ome ogni anno, ritornano nel sull’amore, al Parco delle betulle Pralibro: Agli incontri si affianca periodo estivo le rassegne li- (v. D’), ore 21,15. L’indoma- l’attività della libreria insediata nella brarie «Una Torre di libri» ni alle 11,30 Davide Ruffinengo, in sala valdese adiacente al tempio per a Torre Pellice e «Pralibro». p. Libertà, presenta Il libraio suona tutta la durata della manifestazione. CQuest’ultima si protrae anche nella sempre due volte. Dopo l’incontro Venerdì 24 luglio (ore 21), lo spetta- prima metà di agosto e vi torneremo con la scrittrice torinese Marghe- colo del Gruppo teatro della chiesa sul prossimo numero. Ecco dunque rita Oggero (Parco delle betulle ore valdese di Pinerolo dedicato a Willy una prima ricognizione fra i pro- 17,30), alle 19,30, nello stesso luogo, Jervis. L’indomani alle 18 si presenta grammi. la pastora e teologa Letizia Tomas- il libro della collana Spiritualità della sone parla del suo Crisi ambientale Claudiana La senti questa voce?, con Torre di libri: La rassegna si apre Stefano Benni ed etica. Un nuovo clima di giusti- l’autore Giampiero Comolli. sabato 11 luglio (p. del Municipio) zia (ed. Claudiana). Infine, alle 21,15, Giovedì 30, alle 17,30, presentazio- con un incontro alle 15,30 fra An- te Maurizio Maggiani, lo scritto- Roberto Vecchioni parla del suo ro- ne della mostra La Grande Guerra: gelo Del Boca e WuMing. A segui- re che citò nel suo Il coraggio del manzo Il mercante di luce. storia e memorie valdesi a cura di re Mauro Corona, alpinista, artista pettirosso le traduzioni della Bibbia Sabato 1° agosto, alle 11,30, al Davide Rosso e Samuele Tourn Bon- del legno e narratore intervistato da realizzate dagli italiani esuli nel Parco delle betulle, incontro con coeur; e alle 18, sullo stesso tema, Alessandro Barbaglia. Alle 19, nella ’500 (h. 17,30. piazza Libertà). Andrea Bouchard autore di nar- incontro con Walter Cattoni, a cura piazzetta della Scuola mauriziana Sabato 25 due incontri presentati rativa per ragazzi; sempre al Parco del Gruppo Alpini. (v. Repubblica 17), «Eretici, viandan- da Luca Crovi, studioso italiano di alle 17,30 il regista Pupi Avati parla Venerdì 31, alle 18, lo chef Walter ti, partigiani, montanari»: aperitivo giallistica e noir, che incontra in piaz- del suo romanzo Il ragazzo in sof- Eynard e Manuel Kromer, direttore con autori e artisti, con gli illustra- za Municipio Matteo Strukul e Mar- fitta e alle 21,15 si tiene un reading editoriale della Claudiana, interven- tori Daniele Gay e Stefano Allisiardi. co Vichi (alle 15,30) e Eric Emmanuel dell’attrice Teresa de Sio dal titolo gono sul tema La cucina valdese. «Progetto Khorakhanè» e Assem- Schmitt (17,30). Alle 21,15, alla Gal- L’attentissima. Domenica 2 agosto, In agosto, sabato 1°, alle 18, la teo- blea teatro propongono lo spettacolo leria «F. Scroppo», Andrea Tornielli C’è del dolce in Danimarca, di Eva loga Letizia Tomassone dialoga con Oltre la collina, omaggio a Edgar Lee viene intervistato da Mauro Pianta. Valvo (9,30 in p. Libertà) e alle 15,30 Graziella Romano sul tema Crisi Masters e Fabrizio De Andrè alle 21 Ricco e «lungo» il week end finale. e 17,30, incontri con Darwin Pasto- ambientale ed etica. Martedì 4, alle in piazza Municipio. Si comincia giovedì 30 con lo spet- rin, giornalista sportivo, e Philippe 18, Davide Rosso parla del libro Sui Sabato 18, alle 17,30, sarà ospi- tacolo di Stefano Benni 5 racconti Claudel (Parco d. Betulle). sentieri dei valdesi. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 14 l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 15 SERVIZI Quando la nostra capacità di sopportazione viene messa a dura prova: l’umidità delle giornate afose rende più problematico smaltire un calore che così ci sembra ancor più torrido e insostenibile

Ma che cosa significa, in pratica, «temperatura percepita»? estate è iniziata e con rando sottrae calore al corpo vi riportiamo qui la tabella disagi e conseguenti malori. essa sono arrivati anche raffreddandolo. Questo processo del più usato, il Heat Index Ovviamente tutto questo L’i primi caldi, anche piuttosto è tanto efficace in caso di bassi (Steadman, 1979) che prende in viene strumentalizzato, per intensi per essere a stagione tassi di umidità quanto difficile considerazione temperature su- mancanza di conoscenza o per appena iniziata. Quello che quando l’umidità è elevata e periori ai +27 °C. Come potete marketing, dai media. Per proveremo a fare in queste associata ad alte temperatu- vedere, all’aumentare contem- cui le temperature «apparenti» righe è spiegarvi (e di conse- re. Il sudore evapora con più poraneo della temperatura e (termine più corretto che non guenza mettervi in guardia difficoltà e il corpo fa molta più dell’umidità relativa (o anche «percepite») vengono proposte da quello che sentirete dire in fatica a regolare la sua tempe- una sola delle due) l’indice di come temperature effettiva- proposito) l’ormai fantomatico ratura interna. disagio aumenta. Più i due mente registrate dalle stazioni concetto della temperatura Sono stati studiati ed ela- valori salgono di pari passo, meteorologiche, mentre non è percepita. Partiamo dal fatto borati diversi indici di calore: maggiore aumenta il rischio di assolutamente così. che la temperatura percepita, chiamata in gergo tecnico Indice di Calore, non esiste come grandezza fisica ma è un modo empirico (cioè basato su una statistica) di esprimere quanto «sente caldo» il corpo di una persona. Il nostro corpo infatti perce- pisce una temperatura mag- giore di quella reale in caso di alte temperature e un elevato tasso di umidità, poiché esso fa più fatica a raffreddarsi. Per regolare la temperatura cor- porea il corpo umano usa la sudorazione, la quale evapo-

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