ROSH CHODESH CHESHVAN | ROMA 18.00 19.02 | MILANO 17.55 19.06 | FIRENZE 18.03 19.06 | VENEZIA 17.56 18.59

INTERVISTA - PAOLO MIELI ECONOMIA LIBRI VI RACCONTO LA MIA STORIA Low cost La rotta dei pirati ebrei dai Caraibi al Messico Le minoranze - afferma il grande direttore dei per Israele quotidiani italiani oggi presidente del colosso Anche il Corsaro nero editoriale Rcs Libri - sono fondamentali, ma solo I nuovi prezzi e sua figlia Iolanda forse a patto di esaltarsi a vicenda e di evitare il rischio appartenevano alla diaspora spiccano il volo / P15 dell’arroganza. / P06 marrana / P17 pagine ebraiche 5770 השון | n. 1 - novembre 2009 Unione delle Comunità Ebraiche Italiane euro 3,00 Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 1 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale Registrazione al Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Poste italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Milano | Stampa: Stem Editoriale S.p.A. Via , 22 - 22063 Cernusco sul Naviglio (MI)

Dalla rinascita ebraica in Meridione alla visita in sinagoga di Benedetto XVI ú– MOKED E LA RASSEGNA STAMPA Portale dell’ebraismo, La sfida del confronto i perché di un successo ono oltre 100 mila gli utenti che in questo l Tevere a gennaio sarà sa Giornata per il dialogo mita e dalle fiamme appic- gli ebrei italiani partecipe- primo anno di vita dell’iniziativa hanno ú– BENVENUTI più stretto. E il giorno fra cattolici e ebrei. cate nel 1793, gli ebrei di ranno dunque con forza e utilizzato il Portale dell’ebraismo italiano 17 non è una data scel- Chi conosce bene il luna- Roma riaffermano la pro- attenzione. Il rabbino capo S Conoscersi I www.moked.it (in ebraico questa parola significa ta a caso. Neanche a farlo rio della Comunità ebraica pria forte determinazione della Capitale Riccardo Di “messa a fuoco”). Molti frequentatori della co- per capirsi apposta, la visita di Bene- di Roma sa che quest’anno di resistere a difficoltà e Segni e il Presidente della stellazione di siti dedicata alle realtà ebraiche detto XVI alla sinagoga ro- nello stesso giorno gli ebrei persecuzioni, di non cede- prima Comunità ebraica italiane sono persone, spesso non ebree, che La rivista mensile Pa- mana, simbolo della più della Capitale celebreran- re alla pressione di chi, più italiana Riccardo Pacifici vogliono comprendere, conoscere la più antica gine Ebraiche, il Por- antica comunità della Dia- no il Moed di piombo. In o meno apertamente, chie- hanno già chiarito al Vati- comunità della Diaspora presente in Italia da tale dell’ebraismo ita- spora, ha cominciato a su- quest’occasione, attraverso de loro di rinunciare al- cano che non potrà trat- oltre due millenni. Se una parte del pubblico liano www.moked.it e il notiziario quotidiano scitare interpretazioni dif- il ricordo gioioso della sal- l’identità. tarsi solo della visita a un vuole consultare i servizi di informazione (ogni online l'Unione in- ferenti già dal suo primo vezza dall’assedio antise- A questa importante visita luogo di culto. Che non settimana si pubblicano oltre cento articoli e forma fanno parte di annuncio. potrà mancare una presa commenti), o vuole leggere gli ultimi scritti un progetto finaliz- Questo avvenimento ecce- d’atto di quanto la Roma dell’ottantina di collaboratori, tutti volontari zato a dotare la mino- zionale è presentato al let- ebraica e la minoranza non retribuiti, che affiancano la redazione, in ranza ebraica in Italia, tore di Pagine Ebraiche (a ebraica italiana siano fatte tanti arrivano quotidianamente al Portale per così antica, così parti- pag. 23) da uno dei prota- di valori, di persone vive. consultare la Rassegna stampa. Sembra incre- RENZO gonisti: il direttore dell’Os- Vivi come vivi sono rima- dibile, ma gli strumenti di ricerca messi a punto GATTEGNA servatore Romano Gio- sti i valori degli ebrei del dalla redazione as- Presidente sieme a Data Stam- vanni Maria Vian non è Sud Italia, mai spenti dopo dell’Unione pa hanno consenti- delle Comunità solo un giornalista e uno cinque secoli di silenzio e Ebraiche Italiane to di classificare in studioso di valore, ma an- oggi di nuovo alla luce, at- pochi mesi oltre colare, così aperta al che una delle voci più traverso una rinascita stra- 120 mila articoli di dialogo e al confronto, ascoltate in Vaticano. ordinaria di cui raccontia- giornale e altri do- di strumenti di comu- Per alcuni la visita cadrà in mo in molti servizi di que- cumenti. La stam- nicazione veloci, flessi- occasione della controver- ste Pagine. bili e interattivi. Una pa italiana, infatti, strategia della cono- parla spesso di scenza che si propone ebrei e di cose u Il mito di Art Spiegelman di presentare l'ebrai- 8X1000 PER IL BURKINA FASO ebraiche, anche se smo e gli ebrei per Contro la povertà Quattro matite per Maus di frequente, per un motivo quello che sono real- o per l’altro, non riesce a com- mente. Di far compren- Impegno umanitario L’omaggio dei grandi illustratori italiani prendere e raccontare questa re- dere la loro vita, le loro altà in modo equilibrato. Leggere tradizioni e le loro spe- per i bimbi africani Quattro grandi autori del La rilettura dell’autore di ranze. Il nostro impe- fumetto italiano, Carlo Maus non è poi il solo spun- e archiviare tutto ciò che fanno i media senza gno vuole essere un Ambrosini, Paolo Bacilieri, to grafico di questo primo utilizzare strumenti sofisticati sarebbe per una Ridurre drasticamente la mortalità infantile mediante una contributo alla vita ci- Alberto Pon- numero. L’in- piccolissima minoranza un’impresa impossibile. campagna di vaccinazione in Burkina Faso (sono stati già vile, sociale e culturale ticelli e Mau- tervista a Paolo Il lavoro dei lettori di Data Stampa, cui si af- del Paese, perché af- vaccinati oltre quattromila bambini contro la meningite), rizio Rosen- Mieli (pag. 6) fianca quello della redazione del Portale, co- fronti e superi le nuove portare acqua potabile, fornire attrezzature sanitarie, co- mincia all’una di notte e si protrae fino alle otto zweig regala- e gli editoriali sfide, consolidando i struire scuole per 50 mila bambini in villaggi che ne sono del mattino. Una rassegna che metta nel mirino princìpi di libertà, di no ai lettori e commenti privi. L’Unione delle Comunità Ebraiche - spiega il Con- i temi scottanti (religione, identità, Memoria, democrazia e di laicità. di Pagine (pag. 23) por- sigliere Federico Steinhaus - ha deciso di aderire alla cam- laicità, diritti civili, minoranze, Medio Oriente) Valori, questi, alla base Ebraiche uno tano infatti il del vivere comune che pagna umanitaria del Lions International per combattere richiede esperienza e attenzione. Quando i let- straordinario segno di un il- sono stati irrevocabil- la povertà sul continente africano, destinando al progetto tori iscritti a Moked vanno al mattino a con- mente scelti e acquisiti parte delle risorse della raccolta Otto per mille. Una scuola omaggio al mitico Art lustratore di fama come sultarla, alcuni operatori del Portale hanno già dagli italiani. ––ú e un nuovo ospedale stanno per essere ultimati. Spiegelman (pag. 34). Giorgio Albertini. alle spalle ore e ore di lavoro. Valerio Mieli Otto per mille LA TUA FIRMA, cultura, memoria, solidarietà IL NOSTRO IMPEGNO

www.moked.it / P2 POLITICA / SOCIETÀ INCHIESTA / UN GIORNO DI SCUOLA Lezioni d’eccellenza Programmi attuali e radici ebraiche. E’ l’obiettivo del Centro pedagogico UCEI che forma e coordina gli insegnanti

oma e Milano. A Torino e fondamentale attualizzare e rendere Trieste. Si trovano qui le il più interessante e stimolante pos- R quattro scuole ebraiche ita- sibile il programma, senza però per- liane. Realtà molto diverse fra loro, dere di vista la necessità di fare cre- se non altro per il numero degli scere i ragazzi con solide basi ebrai- alunni e (di conseguenza) per il li- che”. Programma flessibile, dunque, vello di studi che propongono. Ma pur nel rispetto della normativa. Le il mosaico della proposta educativa scuole ebraiche italiane sono infatti ebraica non si esaurisce qui. Nelle istituti paritari (non privati), con pro- Comunità in cui l’andamento demo- grammi, orari ed attività equiparati grafico non consente più di tenere alle scuole statali. “La nostra offerta in vita un istituto scolastico fiorisco- formativa è la stessa delle altre scuole no infatti asili per i più piccoli, Tal- – spiega la coordinatrice – con l’ag- mud Torah pomeridiani o domeni- giunta di alcune specificità, vita, testi cali, corsi di ebraico, incontri a tema. e storia ebraica, trasversalmente spal- E’ un mondo in costante evolu- mate su varie materie, perché l’ap- zione e fermento che trova un prendimento avvenga attraverso i momento di raccordo nel Centro principi fondanti dell’ebraismo”. pedagogico dell’Unione delle Co- A testimoniare l’efficacia di questo munità Ebraiche Italiane, coordi- lavoro, sempre più spesso le attività nato da Odelia Liberanome e di- del Centro pedagogico richiamano retto da rav Roberto Della Rocca, l’interesse di realtà esterne al mondo responsabile del Dipartimento u Odelia Liberanome u Nella foto in alto Daniela Misan, insegnante d’ebraico nella scuola di Trieste ebraico interessate al materiale di- Educazione e Cultura dell’UCEI. dattico. E i rapporti con il mondo Un ente che svolge il ruolo di “ri- Odelia Liberanome – la posizione intento sono nati il Forum periodico elemento fondamentale del nostro esterno includono anche progetti in- sorsa privilegiata per il conseguimen- geografica della città, abbastanza vi- dei dirigenti scolastici, operativo dal istituto e che in questi ultimi due an- consueti. Come La Stella di Esther, to degli obiettivi concordati” e quindi cina ai principali centri italiani, la 2006, e il Forum coordinatori e vi- ni ha visto la collaborazione a livello fumetto a colori per spiegare la Sho- per gli aspetti collettivi, di interesse rende facilmente raggiungibile dagli cepresidi, istituito quest’anno”. internazionale con la World Ort, con ah ai più piccoli pubblicato in con- generale di formazione della Rete insegnanti. Senza dimenticare la La didattica è protagonista degli in- l’organizzazione di due seminari spe- comitanza con la Giornata della Me- delle scuole ebraiche italiane (che grande collaborazione offerta dalla contri e seminari di formazione, ri- cialistici sulla didattica”. moria, per cui è stato richiesto il pa- nel 2005 hanno siglato un Protocollo Comunità di Firenze per la parte lo- servati soprattutto agli insegnanti di Gli appuntamenti proposti agli in- trocinio del Centro pedagogico. Ri- di Intesa denominato Galgal) e dei gistica e organizzativa degli eventi”. lingua ebraica e materie ebraiche segnanti dal Centro Pedagogico han- chiesta accolta con grande interesse vari Talmud Torah. La sua disloca- Al tempo stesso il fatto di non poter (Torà, ebraismo, storia ebraica) e agli no una duplice finalità: aiutare i do- perché, come dice Odelia, “dobbia- zione può sembrare singolare. L’ente essere continuativamente presente insegnanti di materie dell’area uma- centi ad affrontare al meglio il pro- mo occuparci delle questioni ebrai- si trova infatti a Firenze, realtà che nei vari istituti scolastici ebraici è nistico - espressiva. prio lavoro e allo stesso tempo ri- che ma al tempo stesso essere capaci da tempo non dispone di una scuola una delle principali sfide. “Una delle iniziative più importanti flettere sul contenuto dell’offerta for- di cogliere le opportunità e i segnali ebraica. Ma la location è tutt’altro “L’esigenza di fare network e pren- promosse dal Centro pedagogico - mativa. Un compito non facile. “Il che giungono dall’esterno”. che casuale. “Si tratta di una scelta dere decisioni condivise è sempre racconta Odelia Liberanome – è il fine ultimo – afferma Odelia – è precisa da parte dell’UCEI – spiega stata una delle priorità. E con questo progetto Lingua ebraica, da sempre l’educazione degli studenti. E’ quindi Adam Smulevich

ú– QUI ROMA Il viaggio è parte di un ú– QUI TORINO percorso educativo più u L’ESPERIENZA D’ISRAELE ampio che prevede, u AL GRAN BALLO DEL TEMPO sempre negli anni del liceo, visite negli Stati Tre settimane nel villaggio Goldstein Uniti e, in Europa, nelle Per trasmettere agli alunni i significati a Gerusalemme consentono agli studenti Comunità ebraiche e nei del calendario lunare si lavora in modo luoghi della Shoah del liceo di immergersi interdisciplinare. E ogni Rosh chodesh nella realtà viva del paese appuntamento in palestra, per fare festa tutti insieme

Tre settimane nel villaggio Goldstein a Gerusalemme, per la lingua visitando il paese e trovandosi a contatto con i coetanei. La vita ebraica è scandita con eterna e perfetta regolarità dal un’immersione nella realtà israeliana. E’ la proposta di Tanto che quest’anno si è realizzato un gemellaggio con una calendario lunare. E’ il Tempo la dimensione cui si affida l’ebreo “Esperienza di Israele”, un progetto che coinvolge i ragazzi scuola di Haifa con cui sono previsti scambi culturali e di stu- per impostare la propria esistenza. A Torino un gruppo di lavoro della seconda classe di liceo della scuola Renzo Levi di Roma denti”. L’impegno economico, per la scuola e per le famiglie, formato da insegnanti dei tre ordini di scuola ha costruito un’at- cui possono partecipare anche i giovani che non frequentano è significativo. Il primo anno il progetto è stato sostenuto dalla tività per trasmettere agli alunni l’importanza e la centralità del la scuola o provengono da altre comunità. “L’iniziativa, già famiglia Piperno. Nel secondo anno è arrivata una donazione concetto di Tempo. Un’impresa non facile, specie con i più pic- realizzata in passato con ottimi risultati, è stata ripresa quattro dai amici alla famiglia Piperno mentre il terzo è stato reso pos- coli, a cui non si potevano certo proporre disquisizioni filoso- anni fa grazie alla signora Celeste Pavoncello Piperno allora sibile dal contributo dell’Otto per mille dell’UCEI. fiche. parte del Consiglio d’istituto – spiega il rav Benedetto Carucci “Esperienza di Israele” è parte di un percorso educativo più “Abbiamo pensato – racconta Ruth Mussi, insegnante di ebraico Viterbi, dirigente scolastico della scuola – Si tratta di un ampio che coinvolge i ragazzi del liceo ebraico conducendoli ed ebraismo nella scuola elementare e media – a un approccio progetto a cui tengo molto perché assai formativo”. fuori della scuola. In prima liceo è infatti prevista la visita di multidisciplinare che richiedesse una partecipazione attiva. Così L’obiettivo dell’iniziativa, coordinata dall’insegnante Ester Di una comunità ebraica italiana o europea, in seconda c’è il viaggio quest’anno abbiamo cominciato a celebrare Rosh Chodesh, il Segni, non è infatti una semplice visita turistica ma un contatto in Israele. In terza è in programma un viaggio negli Stati Uniti capo mese”. Lo spunto è venuto dalla partecipazione di Ruth profondo con la vita del paese. “Il piano iniziale – dice rav Ca- o nell’Est Europa, in quarta liceo si visitano i luoghi della Shoah a un seminario organizzato a Roma, grazie al Centro pedago- rucci – prevedeva lo studio della lingua ebraica ‘a tavolino’. Ma mentre in quinta l’appuntamento è con una capitale europea. gico, con il World Ort. In vista del mese che arriva si prepara poi ci si è resi conto che per i ragazzi era più stimolante imparare Lucilla Efrati un’attività basata sulle sue caratteristiche: la stagione, le feste,

www.moked.it POLITICA / SOCIETÀ / P3

Viaggio nelle istituzioni educative ebraiche attraverso alcuni progetti di spicco. Dalle lavagne multimediali delle classi milanesi al me- todo Tal Am per apprendere l’ebraico alle feste per il capo mese allestite dagli alunni torinesi. Senza trascurare l’esperienza di situazioni come quella veneziana, dove le scuole non ci sono e per tenere viva la tradizione ci si organizza in altro modo.

ú– QUI MILANO alcuni, sia studenti che insegnanti, nutrono ancora per ardesia e gessetti. “È comodo ricevere le lezioni a casa, specialmente u IN CLASSE CON IL TOUCH SCREEN se sei malato – dice però Daniel – mi piace anche vedere gli esperimenti di chimica su Youtube: in questo modo si capisce Così dalle elementari alle superiori si sfruttano le molto di più”. “A me piace la ruota”, gli fa eco Carol e tutti infinite potenzialità di internet, si prendono scoppiano a ridere. “Prima di interrogare – spiega – la profes- appunti e si ricevono i compiti per mail soressa di matematica fa girare una ruota virtuale sulla lavagna con i nostri numeri di registro, come in televisione, e così si Suona la campanella. Classe seconda B, diciannove studenti di decide chi deve uscire”. Divertente per chi è ben preparato, liceo si preparano per l’ora di storia. Anche la professoressa forse un po’ meno per chi non ha aperto libro, come dimostrano Kopciowski si organizza. Accende il Pc portatile nell’armadietto le proteste di chi è stato pescato tre volte di seguito. dietro la cattedra e sul grosso schermo bianco con tecnologia Entusiasta della novità è anche Claudia Bagnarelli, coordinatrice touch screen che campeggia al posto della lavagna, compare didattica delle scuole dell’infanzia e primaria. “Queste lavagne il desktop di un computer. Poi ecco la schermata con gli appunti sono una vera rivoluzione. Noi morot abbiamo tantissime nuove del giorno prima, e la lezione può cominciare. possibilità. Usiamo in classe figure e esercizi interattivi, così lo Siamo davanti a una Lim, la lavagna interattiva multimediale studio diventa molto più attraente per i bimbi. Anche perché, che in tutto il mondo rappresenta la nuova frontiera della scuola. di storia e storia ebraica, che qui insegna dal 1977 ed è preside secondo loro, la penna multimediale assomiglia al joystick di In Italia le prime arrivarono nel 2006, ma sono ancora poco da due anni – le Lim rappresentano una risorsa preziosissima. un videogioco”. diffuse. Con la Lim si può utilizzare internet, avvalersi di pro- La visualizzazione aiuta molto lo studio. Possiamo conservare Le Lim sono ormai presenti in tutte le classi delle elementari. grammi mirati alla didattica, mandare agli studenti il materiale ciò che scriviamo sulla lavagna di lezione in lezione e i ragazzi, Al liceo ce ne sono cinque, una per anno, alle medie arriveranno delle lezioni via email. E soprattutto far sentire ai ragazzi che sapendo di averlo a disposizione, seguono con più serenità. presto. “Siamo molto curiosi di provare queste meraviglie tec- la scuola e i professori sono capaci di essere al passo con i loro Senza più l’ansia di perdere qualche parola, fanno molte più nologiche – spiega il preside delle medie rav Roberto Colombo tempi e inseriti nella loro realtà. domande”. – e sarà bellissimo poter contare su uno strumento del genere Alla scuola ebraica di Milano si sono introdotto alcune Lim Intanto in seconda B la lezione di storia prosegue con grande soprattutto per aiutare i nostri ragazzi diversamente abili. Penso alla fine dello scorso anno scolastico, per volontà della preside partecipazione degli studenti. Anche loro sono molto soddisfatti sia questo uno degli aspetti più belli del progresso”. dei licei, Ester Kopciowski. “Ci rivolgiamo a ragazzi cresciuti delle nuove lavagne, e apprezzano l’impegno dei professori per in un mondo di immagini e nuove tecnologie – spiega la docente imparare a sfruttarle bene, nonostante un po’ di nostalgia che Rossella Tercatin

ú– QUI TRIESTE in tutte scuole ebraiche italiane con notevoli con due incontri l’anno, di cui uno in Israe- vantaggi – spiega la morà Daniela Misan, le. “L’unica difficoltà - dice Daniela Misan u UN LEONE IN CATTEDRA che lo ha adottato quattro anni fa – Con - sta nel fatto che il metodo è costruito per Tal Am il bambino viene sottoposto, fin una frequenza di almeno un’ora al giorno. Amatissimo dai bambini, è il protagonista di Tal dalla prima elementare, a una sorta di bom- Ma nelle nostre scuole, per tenere il passo Am, metodo d’avanguardia per l’insegnamento bardamento multisensoriale. Vi sono i po- con il programma ministeriale, dalla terza della lingua ebraica ster e i numerosi materiali che sollecitano elementare in poi si dedicano alla lingua dal punto di vista visivo e abbondano i gio- tre ore a settimana: poche per impadro- Il loro eroe si chiama Ariot. Ha una criniera fluente, un mantello chi e le canzoni”. Assistere a una lezione nirsene davvero”. rosso e uno sgargiante Maghen David sul petto. E’ un leone di questo tipo è un esercizio molto interessante. La classe I risultati sono comunque molto positivi. Il metodo piace tan- che insegna le vocali: detto in ebraico, un ariè che insegna le d’ebraico è infatti tappezzata di manifesti coloratissimi. E fin tissimo agli alunni che attendono con ansia l’ora di ebraico, otiot. E proprio questa è la missione di Ariot, che dalla prima dal principio la morà comunica in ebraico, sottolineando i ter- vero incubo per tante generazioni di scolaretti. E dopo la cura alla quinta elementare aiuta i bimbi della scuola elementare di mini con un’ampia gestualità. S’inizia aggiornando il tabellone di Ariot nessuno rischia di ritrovarsi muto come un pesce quan- Trieste a impadronirsi della lingua ebraica attraverso il gioco, delle presenze, poi si passa a quelli della settimana e del tempo do la conversazione, come sempre più spesso accade in tante il dialogo e le canzoni. Il bel leone, amatissimo dai più piccoli, atmosferico, ripetendo parole già apprese o apprendendone di Comunità, dall’italiano vira sull’ebraico. (Nell’immagine, da si- è infatti il protagonista di Tal Am, metodo didattico d’avan- nuove. Poi è la volta dei libri e degli altri materiali educativi. nistra Gloriana Candusso e Tamar Misan rispettivamente di- guardia nato in Israele e poi migrato in Canada per insegnare Tenersi al passo con Tal Am richiede agli insegnanti un notevole rettrice della scuola dell’infanzia e dell’elementare) l’ebraico ai bambini stranieri. “Questo sistema è oggi utilizzato impegno. Il sistema prevede infatti un aggiornamento costante d.g. le tefillot e il significato simbolico u I NUMERI ú– QUI VENEZIA ebraico del segno zodiacale. Le scuole ebraiche italiane sono una realtà u A Tishrì, il primo mese dell’anno, molto diversificata su base territoriale TRA ASILO E TALMUD TORAH gli alunni della quinta elementare come evidenziato dai dati, riferiti all’anno e della terza media hanno parteci- scolastico in corso, forniti dagli stessi istituti La scuola ha chiuso cinquant’anni fa. Così la pato ad esempio a una sorta di se- preparazione di bimbi e ragazzi passa attraverso MILANO minario sul tema della creazione corsi che spesso coinvolgono anche le famiglie Scuole dell’infanzia 74 alunni 16 insegnanti del mondo. Scuola elementare 155 alunni 23 insegnanti Divisi in gruppi hanno analizzato Sono passati quasi 50 anni dalla chiusura della scuola ebraica Scuola media 149 alunni 28 insegnanti i primi due capitoli di Bereshit con- di Venezia. Ma la Comunità non si è affatto arresa sul fronte Liceo 147 alunni 41 insegnanti centrandosi sull’ordine logico della educativo. Dopo un’annata poco felice tra il 2007 e il 2008 Creazione e cercando di capire per ROMA l’asilo ebraico, riaperto nel 1981 per due giornate a settimana, quale ragione l’Uomo sia stato creato per ultimo. Sull’argomento Scuole dell’infanzia 177 alunni 10 insegnanti è infatti risorto con un orario su cinque giorni. E per la prepa- sono poi intervenuti i diversi docenti: la professoressa di scien- Scuola elementare 423 alunni 44 insegnanti razione ebraica è attivo un Talmud Torah con corsi dai sei anni ze ha spiegato le diverse ipotesi scientifiche sull’origine del- Scuola media 304 alunni 36 insegnanti al bar/bat mitzva e post-maggiorità religiosa. l’universo; i docenti di lettere e storia hanno parlato delle an- Liceo 280 alunni 46 insegnanti Lo studio spazia dalla lingua ebraica allo studio dei Dinim e tiche cosmogonie mitologiche confrontandole con la tradi- della storia del popolo ebraico con Elia Richetti, rabbino capo zione biblica. Al temine, la proiezione di alcune immagini TORINO della Comunità ebraica di Venezia, per poi passare con rav per mostrare in che modo l’uomo ha contribuito a modificare Scuole dell’infanzia 40 alunni 6 insegnanti Avraham Dayan e il morè Akiva Halla ai significati profondi il mondo. E dopo lo studio, la festa, che è il momento centrale, Scuola elementare 103 alunni 11 insegnanti delle tefillot, ai commenti alla Torah e del Talmud. Quest’anno il fulcro vitale di tutta la faccenda. La preside annuncia dagli Scuola media 40 alunni 13 insegnanti si sono organizzati corsi intensivi di una settimana in previsione altoparlanti l’inizio del nuovo mese, gli alunni vengono chia- di Rosh ha-Shana e Kippur, riscontrando un enorme successo mati fuori dalle classi, e in fila per due si recano in palestra TRIESTE tra i bambini e nelle famiglie. Un esperimento riuscito, che sarà tutti insieme, dove ha luogo, nell’euforia generale, il Grande Scuole dell’infanzia 33 alunni 3 insegnanti ripetuto anche in occasione di altre festività di rilievo del ca- Ballo di Rosh Chodesh. Scuola elementare 34 alunni 10 insegnanti lendario ebraico. Manuel Disegni Michael Calimani

www.moked.it / P4 POLITICA / SOCIETÀ Negba, una scommessa vinta verso il Mezzogiorno “Il primo festival di cultura ebraica in Puglia è riuscito a mettere in luce i nostri valori più profondi e universali”

storico impegno nella lotta al pre- ú–– Victor Magiar giudizio e al razzismo utilizzando consigliere UCEI non i linguaggi logori della politica delegato e della retorica ma quello sempre alla Cultura attuale della cultura. Abbiamo espresso i valori più profondi e uni- versali dell’ebraismo per contribuire alla trasformazione del nostro Paese in una società serenamente multi- a troppi anni, nell’opinione culturale e quindi più democratica. pubblica e nel sistema dei Sarebbe stato impossibile pensare e D mass-media, l’immagine realizzare Negba senza il contributo degli ebrei è meccanicamente asso- delle istituzioni pugliesi (la Regione ciata alla Shoah e alle vicende me- Puglia, la Soprintendenza regionale, diorientali, cioè ad eventi luttuosi, le municipalità di Andria, Bari, Lec- drammatici, tragici. Eppure noi ebrei ce, Oria, Otranto, San Nicandro Gar- non siamo questo: al contrario siamo ganico, Trani), senza l’impegno ge- la prova vissuta e vivente di un’ine- neroso di quanti hanno partecipato sauribile vitalità, umana e intellet- e l’entusiasmo e il lavoro degli ebrei tuale, e di una fecondissima creati- di Puglia. La cultura è un luogo di vità. Rovesciare l’immaginario con- incontro: l’esperienza ebraica insegna solidato sul mondo ebraico e mo- u Il concerto all’alba a Otranto del trio Nigun Italyà nell’ambito del festival Negba che uno degli elementi di forza di strare l’esperienza ebraica e la sua un popolo, di una cultura, è proprio solarità, umanità, luminosità, è l’as- La scommessa ci è sembrata total- mozione e di crescita, attardandosi l’inizio di un percorso e molto c’è il saper attingere all’esterno, all’altro sillo che mi ha accompagnato in mente riuscita, non solo per il suc- a spiegare il significato del termine ancora da fare, ma il nostro impegno da sé, restando sempre se stessi, questi anni ed è oggi anche il segno cesso di pubblico e di critica, ma per ebraico. Abbiamo insomma propo- è stato sancito solennemente e nostri pronti a cercare di volta in volta ri- dell’azione culturale che l’UCEI sta l’attenzione ricevuta dalla popola- sto un “contenuto profondo” che ha fratelli di Puglia sanno che non sono sposte nuove. cercando di realizzare. Il festival di zione e dalle istituzioni. Ultima te- lasciato sicuramente un segno e che più soli. Abbiamo dimostrato a noi Nell’era della globalizzazione e della cultura ebraica “Negba-Verso il Mez- stimonianza di questo successo il fat- certo darà i suoi frutti. Contestual- stessi che è possibile iniziare a rea- precarietà, proponiamo la cultura zogiorno” svoltosi a settembre in Pu- to che, a festival terminato, il presi- mente, abbiamo tentato di raggiun- lizzare iniziative di forte impatto che ebraica come esperienza paradigma- glia è stato fondamentalmente que- dente della Regione Nichi Vendola gere altri obiettivi. Il rinascente ebrai- possano incontrare, gradualmente e tica del saper incontrare gli altri sen- sto: portare in dote ad altri un bene ha concluso il suo discorso d’inau- smo pugliese è stato fisicamente ri- genuinamente, l’opinione pubblica za perdere sé stessi. Questa la nostra prezioso, ricevere in cambio amicizia gurazione della Fiera del Levante ci- congiunto al resto dell’ebraismo ita- rompendo cliché negativi. Abbiamo piccola rivoluzione culturale: offrire e vicinanza. tando Negba come esempio di pro- liano e alle sue istituzioni. E’ solo manifestato diversamente il nostro la luce dell’ebraismo.

Alla riscoperta Un progetto innovativo del Sud

Nella Genesi, per ordine di Dio, il cam- per un patrimonio antico mino di Abramo alla volta della Terra promessa si dirige a Gerusalemme: a sud, in ebraico negba. Ha riecheggia- L’impegno è quello di intraprendere un recupero della realtà meridionale a sostegno delle tante identità to questa millenaria suggestione il disperse. Rispondendo al tempo stesso a una domanda, sempre più ampia, di conoscenza e cultura e alla ri- richiamo lanciato quest’anno dalla chiesta di una presenza ufficiale nel dialogo interreligioso e nel mondo universitario Giornata della cultura ebraica che in Italia ha visto come città capofila Tra- zogiorno è stato, nelle intenzioni dell’Unione delle dialogo interreligioso, ma anche nel mondo ac- ni. Qui domenica 6 settembre ha pre- ú–– Rav Roberto Della Rocca Comunità Ebraiche Italiane, quello di esprimere cademico ed universitario. so il via “Negba – Verso il Mezzogior- no”, primo festival della cultura ebrai- direttore del Dipartimento il proposito di intraprendere un impegno di re- E’ importante che l’UCEI rafforzi la propria pre- ca in Puglia. Un’iniziativa promossa Educazione e Cultura UCEI cupero del vasto patrimonio ebraico meridionale senza nell’Italia meridionale per stabilire un con- dall’UCEI e dalla Regione Puglia con che in questi anni sta vivendo momenti di studio tatto diretto tra le regioni del Sud e la leadership il patrocinio del ministero per i Beni e valorizzazione. La presenza ebraica nel Sud UCEI per un’armonica strategia politica, rendendo e le attività culturali, la Soprinten- Italia, contrariamente a quanto si possa pensare, istituzionali e sistematiche le iniziative, di cui al- denza della Puglia e delle provincie non si ferma alla città di Napoli. In Puglia, in Sicilia, cune in corso, di tipo educativo e culturale, incluse di Bari e Foggia per la direzione cul- in Calabria e nel Sud in genere, piccoli e talvolta quelle per la salvaguardia dei beni artistici. Si tratta turale e organizzativa di rav Roberto conclusione di “Negba - Verso il Mez- piccolissimi nuclei ebraici sono sempre più presenti poi di ristabilire la titolarità dell’UCEI in materia Della Rocca e Cristiana Colli, la dire- zogiorno”, il festival di cultura ebraica con una progressiva e crescente domanda di vita di rappresentatività dell’ebraismo italiano in pre- zione artistica di Gioele Dix e la su- svoltosi in sette città pugliesi crediamo e di cultura ebraica. senza di iniziative locali che si autoproclamano pervisione di Victor Magiar. Negba ha A proposto appuntamenti di approfon- di poter dire che le nostre intenzioni sono state Un progetto culturale per il Sud Italia non do- come ebraiche costituendo un punto di riferimento dimento, musica, spettacoli e mostre colte dai partecipanti, dalle istituzioni e dagli ospiti vrebbe avere solo come primo obiettivo quello di religioso e culturale per gli ebrei residenti nell’Italia in alcune delle più belle località pu- che hanno animato gli appuntamenti. Il festival sostenere le identità disperse degli ebrei nel Me- meridionale. Una buona offerta di attività potrebbe gliesi: da Bari a Otranto, da San Ni- ha infatti riscosso successo, consenso e si è con- ridione, ma dovrebbe anche rispondere alla do- avere un’incidenza positiva e aggregante, nonché candro Garganico a Lecce, in una ri- quistato reputazione e autorevolezza non solo in manda, ormai divenuta di largo consumo, di co- di recupero, per i numerosi ebrei - talvolta incon- scoperta emozionante dell’antica sto- Puglia ma anche nel panorama delle proposte na- noscenza della cultura ebraica da parte del mondo sapevoli della loro identità - sparsi oggi nell’Italia ria dell’ebraismo meridionale che ha zionali e internazionali sull’ebraismo soprattutto non ebraico. E’ crescente, infatti, nel Meridione meridionale. (Nell’immagine il Sefer Torah nei vi- riscosso un ampio successo di pub- grazie alla qualità delle proposte culturali. la richiesta di una presenza ufficiale ebraica non coli di Trani in occasione della Giornata della cul- blico e di critica. Il valore del messaggio di Negba - Verso il Mez- solo nella gestione delle relazioni all’interno del tura ebraica)

www.moked.it POLITICA / SOCIETÀ / P5

u Folla a Trani per la Giornata La faticosa della Cultura avventura Ebraica Il futuro è nei giovani della rinascita giovani sono il futuro e dunque la ú–– Rav Shalom prima priorità. Ciò è vero per ogni ú–– Claudia Bahbout Iorganizzazione, ma il popolo De Benedetti ebraico ne ha da sempre particolare vicepresidente consapevolezza. La parola ebraica per UCEI “storia” è “toledot”, cioè generazioni; con delega quando intendiamo “per sempre” di- ciamo “ledor vador”, per generazioni ai Giovani e generazioni. Molte attività della li- ssieme a pochi tranesi, fin dall’ini- turgia ebraica esplicitano un’inten- nitori, per il secondo favorire l’attività zio ho vissuto con intensità e con zione pedagogica, dal Seder di Pasqua dei movimenti e la formazione. L’ac- A passione quella che a tutti sem- allo Shema Israel - Ascolta Israele. coglienza, l’accettazione degli altri, la brava un’assurda e utopistica avventura. Questa preoccupazione è ancora più collaborazione, la generosità, il ri- ú– L’ ANALISI In questi ultimi mesi in tanti si sono sof- fermati sulla Giornata della cultura ebrai- importante oggi, in una piccola comu- spetto reciproco, la volontà di ascol- ca. Ma a Trani e in Puglia sono cinque an- nità come quella ebraica che sta attra- tare, di mettersi al servizio della ni che vengono organizzate preghiere versando una crisi di invecchiamento comunità, sono principi imprescindi- Uno sguardo diverso pubbliche nella riacquisita sinagoga Sco- e di decremento demografico. La poli- bili che dovrebbero far parte della vita lanova, eventi culturali per la Giornata della Cultura e quella della Memoria e in tica giovanile dell’UCEI, di cui sono di ognuno di noi e che l’ebraismo ita- occasione di Yom ha - Azmauth, lezioni assessore responsabile, deve contra- liano ha il compito di trasmettere ai di ebraismo e di ebraico, festival musicali, stare le spinte centrifughe inevitabili più giovani. tra presente e passato mostre, incontri con rappresentanti di per una minoranza immersa in una Nel settore della formazione ho realiz- altre religioni e si dà assistenza a tutti gli ebrei della regione per Pesach e per società “liquida” che tende a indebo- zato un progetto con l’obiettivo di for- in merito al passato. Riprendere con- le altre feste. lire ogni identità e ogni appartenenza. nire ai giovani un arricchimento delle Trani si è abituata alla presenza ebraica, Con l’assessorato ho varato un piano competenze utili allo svolgimento ú–– David Bidussa fidenza con il passato in un territorio tanto che oggi è naturale vedere per le per coordinare tutte le realtà del set- delle cariche comunitarie e ho appog- storico sociale la cui memoria è quella della fuga, sue strade un rabbino e gruppi di per- sone con la kippah. E il successo della tore: Ufficio Giovani UCEI, corso di giato i movimenti giovanili ebraici. delle idee significa ritrovare i mille fili di una Giornata della Cultura ebraica non poteva laurea in Studi superiori ebraici, Col- Essi hanno una storia ricca di fascino storia interrotta e che è continuata che essere un legittimo riconoscimento legio rabbinico, Comunità, movimenti e da sempre svolgono un ruolo essen- sotterraneamente. Non solo. Signi- conferito a un territorio dove si è lavo- giovanili. E’ nato così, in collabora- ziale nella formazione delle future rato duramente e con continuità per la fica ritrovare non la “grande storia”, rinascita dell’ebraismo con risultati che zione con gli assessorati ai giovani di classi dirigenti ebraiche. Sono un pa- bensì le storie: quelle di chi da lì non non sarebbero stati possibili senza l’aiuto Roma e di Milano, il progetto trimonio da valorizzare, integrare e e il credito ricevuti per anni dalle ammi- egba, il festival di cultura partì e che ha mantenuto o ha sal- “L’unione per il futuro”: un metodo confrontare con il panorama europeo nistrazioni locali e regionali. Qualcuno di partecipazione e condivisione che altrettanto qualificato. Particolar- ebraica pugliese, ha rap- vaguardato un pezzo di quella ap- ha gridato al miracolo, ma nessun mira- ho esteso poi alle altre comunità. mente significativo è il ruolo del Mac- presentato non solo una partenenza che forzatamente lasciò; colo sarebbe stato possibile se non ci N fosse stata la volontà e la convinzione Obiettivi principali sono: rafforzare cabi, organizzazione sportiva ebraica novità, ma anche una sfida sia per di un insieme di pratiche, di usi, di che we can. l’identità giovanile ebraica, stringere i mondiale. L’ebraismo italiano ha for- l’immagine che il mondo ebraico tra- parole che attraverso le generazioni legami culturali tra movimenti giova- temente voluto i giochi europei del smette di sé, sia per l’immagine che si sono perdute nei loro significati, nili ed enti ebraici, istituzionalizzare Maccabi di Roma 2007. Si è trattato il mondo ebraico ha di sé. Credo ma che hanno una storia. Una storia “Il numero degli ebrei sta la partecipazione dei giovani ebrei ita- del più grande raduno giovanile che almeno tre siano le questioni da che è l’effetto non di una sostituzio- lentamente crescendo: per liani ai seminari europei, formare ec- ebraico che si sia mai tenuto in Italia, richiamare. Tutte e tre hanno a che ne, ma di una contaminazione, di spontanea aggregazione o perchè li cellenze, accrescere l’uso dell’ebraico, un evento entusiasmante. Con esso e fare con la mentalità. Soprattutto ri- un’identità che nel tempo si man- si è andati a cercare uno per uno” favorire la partecipazione a progetti di con tutto il nostro lavoro cerchiamo di scambio universitario con Israele. applicare l’insegnamento contenuto guardano profondamente come gli tiene e cambia. Perché la storia è Concretamente vi sono due situazioni nel libro dei Proverbi: “Indica al gio- ebrei raccontano se stessi. A lungo fatta e vive prevalentemente di di- Il numero degli ebrei pugliesi sta lenta- molto diverse da considerare: i bam- mente crescendo, sia per spontanea ag- vane la via da seguire - Neppure da in Italia il mondo ebraico ha attratto scontinuità, più che di continuità. gregazione sia perché li si è andati a cer- bini e ragazzi in età scolastica e i gio- vecchio se ne allontanerà” lavorando un pubblico a partire da una condi- Un processo che si colloca in un as- care uno per uno. Il gruppo sannican- vani dai 18 ai 30 anni. Per il primo così per il futuro dell’ebraismo ita- zione residuale. E’ la dimensione an- se temporale e che contiene un “pri- drese ha preso coscienza delle sue po- gruppo è essenziale coinvolgere i ge- liano. tenzialità anche per l’appoggio prove- tiquaria di una cultura che evoca i ma” e un “dopo”. Dove non c’è solo niente dall’esperienza di Trani. Ma quale fasti del passato, presenta i motivi la memoria, o il rito o la fedeltà. Ma futuro vorranno e potranno costruire della sua durata nel tempo, e celebra ci sono gli uomini e le donne con per sé gli ebrei pugliesi? Chi sarà davvero al loro fianco? Con quali mezzi? u BENÈ AKIVA: movimento giova- u HASHOMER HATZAIR: movimento la propria tenacia attuale. Il tema è le loro scelte e i loro compromessi; Se si vuole essere onesti fino in fondo (e nile ebraico sionista nato nel 1929. giovanile ebraico fondato nel 1913 gli ebrei pugliesi mi sembra vogliano es- costituito dalla continuità della tra- con ciò che tengono, quello che la- Gli ideali riconducono al motto: in Galizia. Gli ideali sono ebraismo, serlo) mancano ancora alcune cose fon- dizione e dal suo elogio. sciano e le cose che costruiscono damentali perché Trani possa essere con- Torah ve avodah - Bibbia e lavoro. sionismo e socialismo. Ogni mem- per non dimenticare ciò che hanno siderata una comunità a pieno titolo: un Fondamentali sono lo studio della bro dopo le superiori è incorag- mikveh, un Beth hamidrash per adulti e Torah e delle mitzvot, i precetti giato a partecipare allo Shnat lasciato. óúúúó ragazzi, una vita culturale con incontri ebraici. Organizza attività settima- Achsharà, programma di un anno periodici, un rav a cui tutti possano ri- nali, campeggi in Italia ed Europa e in Israele in cui si sperimenta l’in- correre quando hanno bisogno di risol- formazione leadership in Israele. dipendenza e si conosce il paese. óúúúó vere un problema o avere una risposta Tutte le istanze di carattere pubblico sul piano rituale. E non consoli il fatto con cui il mondo ebraico si propone che altre comunità italiane si trovino nel- le medesime (se non peggiori) condizio- u UGEI : l’Unione giovani ebrei u MACCABI: organizzazione spor- nascono poi da un evento o da un Al centro di tutto questo non ci sono ni. Ciò che non manca è invece la volontà d’Italia coordina e unisce le asso- tiva ebraica che nel mondo conta concetto che ruota intorno al tema né solo, né prevalentemente, gli ebrei di continuare a operare nella direzione ciazioni giovanili ebraiche: I gio- 40 mila iscritti. Molti club Maccabi della memoria e del suo lavorio nel che non si convertirono né i loro in- fin qui seguita per fare di più e meglio. vani che vi aderiscono hanno dai funzionano come centri polifunzio- Sarebbe un errore vedere l’esperienza 18 ai 35 anni. nali che provvedono non solo al- tempo. Al centro di questa partita quisitori di allora. Ci sono in gran pugliese come un’esperienza a se stante, Organizza interventi in dibattiti l’educazione sportiva, ma anche a sta di solito un evento o un insieme parte gli eredi di molte figure inter- senza relazione con le altre realtà ebrai- che, sia al Nord che al Sud. pubblici, convegni e manifesta- quella sociale e culturale, promuo- di fatti fondati su un trauma. Il mes- medie che lentamente diventano Le Comunità italiane devono definire in zioni, campeggi e raduni. vendo lo sport come stile di vita. saggio implicito è che la continuità consapevoli che la loro è una storia maniera chiara le proprie priorità e pre- ebraica nel tempo avviene “malgrado ibrida, fatta di conservazione e di parare le persone con cui intendono rea- lizzarle. Nonostante l’ottimismo con cui ú– INCONTRO la storia”. Un principio che è forte- abbandono, di cose che si tratten- si può guardare all’esperienza pugliese, mente segnato da un rapporto in- gono, anche casualmente, e di cose le cose in Italia non potranno cambiare Tra dispersi e lontani una sfida vitale molto, a meno che non venga preso lo quieto con il “fuori” e il cui signifi- che si lasciano. E’ la storia dei mar- spunto da quanto è stato fatto in Puglia, Riccardo Hofmann Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane cato è: “nonostante le avversità”, rani e ancora di più la storia come dove, pur con mezzi sempre limitati, si “contro i disegni periodici e reiterati condizione marrana, ibrida, “sgan- sono avvicinati alla Comunità e all’ebrai- Il futuro delle istituzioni ebraiche, la dipersione degli iscritti e la questione dei cosiddetti smo ebrei lontani da ogni espressione ebrei lontani è stato al centro di un importante incontro-dibattito organizzato alla dell’Amman di turno”, noi siamo an- gherata”, sicuramente incerta, che è di vita ebraica. scuola ebraica di Milano. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione del presidente del- cora qui. la radiografia della storia di tutti. Una Ci sono certamente altre domande cui l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, oltre che di autorevoli dovremo rispondere. A me sembra, tut- rabbini da Roma e da Milano, di istituzioni ebraiche e di professionisti, ha richiamato Negba, consapevolmente o meno, storia che oggi costituisce la scom- tavia, che se si vuole conferire un senso un significativo pubblico di iscritti e non. Circa 350 persone hanno ritenuto importante inaugura un nuovo modo di vivere messa culturale più affascinante in a un’azione ebraica tendente, davvero e partecipare per dialogare e confrontarsi, con numerosi interventi, su questi temi vitali. non solo a parole, a includere ogni ebreo la storia, anzi forse obbliga per la un’epoca in cui molti giurano sulla La finalità della serata era di far comprendere che queste tematiche sono in cima al- in qualsiasi luogo (inteso sia in senso fi- l’agenda delle istituzioni raccogliendo più punti di vista possibili. E l’obiettivo mi sembra prima volta a prendere in carico la purezza e sul carattere incontami- sico che spirituale) egli si trovi, allora sia stato raggiunto. Ora si tratterà di utilizzare lo strumento della statistica (partirà ad storia e ad avere uno sguardo diver- nato del proprio passato come ga- dobbiamo dedicare le nostre migliori ri- esempio a Milano un progetto pilota coordinato dall’UCEI); quello della comunicazione, sorse e le nostre migliori menti all’ebrai- dando visibilità sul nostro portale ai temi dell’avvicinamento degli ebrei lontani; le po- so non solo nel presente, ma anche ranzia di un futuro certo. smo. litiche sociali e la cultura, quest’ultima da sempre potente modalità di aggregazione. www.moked.it / P6 POLITICA / SOCIETÀ

Paolo Mieli: “Giornali, cultura, identità. Adesso vi racconto la mia Storia” Le minoranze sono fondamentali, afferma il direttore dei grandi giornali italiani. Ma devono esaltarsi a vicenda

ú–– Guido Vitale Quella volta ho pensato che questo Italia. La redazione era divisa, Arrigo La Guerra del Kippur ti fece aprire gli se si trattasse di una realtà sempre è un paese strano. Che capisco, ma Benedetti si separò da Eugenio Scal- occhi? esistita. Questo mi incoraggiò a ri- identità, a volte te la scegli, non giustifico. E ho pensato che a fari. E nasceva la questione palesti- Mi resi conto che molti compagni scoprire me stesso e le mie origini. a volte ti ci adatti, a volte maggior ragione mi sento ebreo. nese. della sinistra parlavano sulla base di L’te la sbattono in faccia. Ac- Ero come tanti miei coetanei schie- stereotipi antisemiti. Gran parte delle Puoi descrivere l’atmosfera che si re- cade alla gente qualunque e ai pro- Anche senza il riconoscimento della rato con l’estrema sinistra. Ma non polemiche erano basate su una co- spirava allora fra gli intellettuali e fessionisti di successo. Era la vigilia legge rabbinica? credo di aver mai scritto sulla base lossale ignoranza dei fatti. Cominciai nelle redazioni? del grande turbine, stava per scate- E’ vero, sono ebreo da parte di padre di idee preconcette. Una maggiore a domandarmi come mai la parola Agli ebrei di sinistra si chiedeva, ap- narsi il turbine del ‘68, quando Paolo e non di madre. Ma nel mio cuore comprensione venne per me in oc- “palestinesi” non appariva in nessun plicando la vecchia logica dogmatica, Mieli, giovanissimo ha oltrepassato mi sento ebreo. E’ un sentimento che casione di un nuovo viaggio verso luogo prima del conflitto del ‘67, e di testimoniare contro Israele. Gli sci- per la prima volta la soglia di un nutro nei confronti dell’identità, della l’area del conflitto, nel 1973. subito dopo tutti ne parlavano come voloni lessicali sul terreno dell’anti- grande giornale. comunità. E di Israele. Mezzo secolo di storia a cavallo di due millenni che solo pochi giorna- Torna alla luce l’eredità della tua fa- ú– STORICO E GIORNALISTA listi italiani sono riusciti ad attraver- miglia? sare affrontandone con successo gli La famiglia di mio padre veniva da Le radici, le ragioni, le nuove sfide sconvolgimenti e le sfide. Eppure Alessandria d’Egitto. Lui divenne un l’identità, che a seconda dei casi af- dirigente del Partito comunista ita- La Storia, le storie. Il titolo di uno dei libri di Paolo Mieli rappresenta fiora o si fa sommergere, pone un in- liano. Era un laico convinto e solo bene la sua vicenda di intellettuale impegnato sul fronte dell’attualità gior- terrogativo che non ti lascia tregua. molto più tardi ha voluto riscoprire nalistica e degli studi accademici. Il nostro dialogo, nello studio all’ultimo “Ci sono state mille occasioni – rac- a sua volta le radici. Quando per la piano della sede del gruppo editoriale Rizzoli Corriere della Sera, si dipana conta Paolo Mieli – in cui qualcuno prima volta sono arrivato in Israele alternando considerazioni, memorie, progetti. In una doppia pagina del ha cercato di giustificare i suoi pre- avevo una scarsissima consapevolez- Corriere, Mieli ha offerto quest’autunno ai lettori un saggio di come ricerca giudizi sottolineando le mie origini za della mia identità. rigorosa e giornalismo possano talvolta coesistere e di come i fogli di un ebraiche. Qualche volta è un segno grande quotidiano possano ospitare anche contributi destinati a durare appena percettibile, quasi un tic. Ma Quando è avvenuto questo primo in- nel tempo. L’antisemitismo e le influenze ideologiche pagane che hanno non ci ho mai dato peso”. contro? inquinato l’ideologia cristiana sono al centro di questa sua ricostruzione Avevo cominciato a lavorare in re- meticolosa e densa di spunti, ma sempre ancorata a solide fonti. E mentre Mai? Nemmeno quando eri in corsa dazione all’Espresso nel 1967. Ero il dialogo attraversa il tempo e getta ponti fra informazione e rigore, fra per la presidenza della Rai e i muri di molto giovane, la ferita della Guerra passato e sfide del presente, Paolo Mieli accetta di lasciarsi cogliere dalla Milano grondavano della vernice di dei sei giorni era ancora aperta, non matita di Giorgio Albertini nelle immagini che illustrano queste pagine. slogan antisemiti? solo in Medio Oriente, ma anche in

www.moked.it POLITICA / SOCIETÀ / P7

u PAOLO MIELI ú– QUI ROMA

Entra nel mondo nella carta stampata da Ostia Lido, 2000 anni giovanissimo. A 18 anni è in redazione a L’Espresso, di attesa e il ritorno dove rimane per circa vent’anni. La militanza in Potere Operaio influenza i alla vita ebraica suoi esordi, ma da posizioni estremiste Mieli ú–– Lucilla Efrati passa a toni moderati durante gli studi di Storia moderna all’Università, dove i suoi maestri sono Rosario Romeo e Fino a pochi mesi fa la realtà Renzo De Felice. Nel 1985 è a La Repubblica, nel 1990 ebraica di Ostia stava tutta rin- diventa direttore de La Stampa, due anni dopo prende il chiusa nei libri di archelogia, con timone del Corriere della Sera. Nel 1997 Mieli lascia la le descrizioni della bimillenaria direzione del quotidiano lombardo e diventa direttore sinagoga rinvenuta alla fine editoriale del gruppo Rcs. Dopo la scomparsa di Indro degli anni ‘60 e considerata la Montanelli si occupa della rubrica giornaliera Lettere al più antica della Diaspora. Ma Corriere. Nel 2003 viene indicato dai presidenti di Camera oggi gli ebrei di Ostia tornano e Senato come nuovo presidente della Rai. La sua nomina, dalla storia alla cronaca. Un però, durerà soltanto pochi giorni. Mieli rinuncia subito tempo le migliaia di ebrei che vi- non sentendosi sostenuto, per motivi definiti “di ordine vono in zona erano dispersi, non u Giorgio Foa con la sua famiglia tecnico e politico”, dall’appoggio necessario a una linea sapevano nulla l’uno dell’altro, editoriale. Nel dicembre 2004 torna a non avevano contatti, né occa- munità di Roma, Riccardo Paci- dirigere il Corriere della Sera. Nel marzo sioni di incontro. Molti di essi, la fici”. “Le attività vere e proprie – del 2009 ne lascia la direzione per stragrande maggioranza, pote- continua - sono cominciate su- assumere la presidenza Rcs vano essere definiti ebrei som- bito dopo. Abbiamo organizzato libri. Fra i suoi libri La Storia, le mersi, quelli che non frequentano le due serate del Seder di Pesach storie; Storia e Politica - le sinagoghe, le scuole o altri luo- e la cerimonia di Lag BaOmer in Risorgimento, fascismo, ghi di aggregazione comunitaria una sede provvisoria che ci era comunismo; La goccia cinese e in alcuni casi non sono nean- stata concessa al Borghetto dei (Rizzoli). che iscritti a una Comunità. pescatori e Rosh Hodesh Elul Oggi Giorgio Foa, come molti agli scavi del Tempio di Ostia altri che hanno scelto di vivere antica mentre alcune famiglie semitismo si sprecavano. E arrivam- E’ strano, perché in quanto storico operazioni negazioniste sono colle- sulla riva del mare, ha voglia di con i figli coetanei hanno iniziato mo a quella bara scaraventata all’ini- non sono nessuno e come giornalista gate fra loro. Guai a lasciare appigli cambiare. A Ostia ha trascorso la a frequentarsi”. Il resto è storia zio degli anni ‘80 davanti alla sina- ho raccolto invece forse tutte le sod- ai pregiudizi di chi vede dappertutto sua infanzia, perché suo padre, recente. A metà settembre l’inau- goga di Roma, al terrorismo per col- disfazioni cui in Italia si potrebbe privilegi e complicità. L’arroganza medico militare, vi aveva trasfe- gurazione dello spazio (200 metri pire gli innocenti, all’attentato che aspirare. Eppure devo rispondere delle minoranze costituisce un gran- rito la famiglia per la vicinanza quadri circa) che ospiterà oltre al vide fra le vittime un bambino. che mi sento uno storico. E l’identità de rischio, e misurare il proprio mo- con il luogo di lavoro. Per Gior- tempio Shirat ha Yam, le inizia- dello storico è quella che mi accom- do di proporsi è la sfida maggiore. gio è stato naturale, quando si è tive rivolte ai circa 3 mila ebrei E tu? pagna, essere uno storico è la lingua sposato, rimanere a vivere nella che vivono nel XIII Municipio Mi sentivo più libero di tanti che si nativa in cui sogno. Nei lunghi anni della tua esperienza cittadina, farci crescere i suoi romano, ha reso evidente il con- affannavano a dimostrare plateal- giornalistica ti sei sentito la voce di figli, oggi adolescenti, fare il pen- solidarsi di una nuova realtà mente la loro coerenza politica. Il Cosa ricordi di Renzo De Felice? una minoranza, o hai voluto piutto- dolare ogni giorno per raggiun- moltiplicando le aspettative degli mio approccio era forse meno con- E’ stata una presenza determinante sto farti interprete degli umori col- gere la banca romana in cui abitanti di Ostia. “Il primo dizionato, era una scelta. Molta li- nella mia vita. Ricordo la sua atten- lettivi? Molti hanno interpretato la lavora. “I ragazzi frequentano le giorno del Capodanno ebraico - bertà ed equilibrio nel giudizio ho zione nei confronti del mondo ebrai- tua esperienza professionale come potuto conquistare anche grazie allo co. Mi ha lasciato un grande inse- un processo coerente di semplifica- studio della Storia e ai miei maestri. gnamento. E l’amicizia con un altro zione della stampa italiana, di mag- Dopo due millenni di silenzio, nella cittadina del lito- suo allievo, Giovanni Sabbatucci. giore sintonia con il mondo della te- rale romano torna la vita ebraica. Dalla sinagoga più Direttore per eccellenza dei grandi levisione. Appartieni anche tu a quel- antica della Diaspora alla sinagoga in via di realizza- quotidiani e ora storico, riscoprendo Quanto ti ha condizionato l’esperien- la categoria di direttori che prima di zione, chiamata Shirat Ha-Yam e intolata alla Cantica i tuoi studi di gioventù, l’esperienza za della contestazione? decidere cosa va in prima pagina de- del mare dell’Esodo, le speranze e i progetti di mi- di assistente di Renzo De Felice. Ti I ragazzi del ‘68 sono stati a lungo vono attendere il telegiornale della gliaia di ebrei, prima dispersi e lontani dal centro senti un giornalista o uno storico? fatti passare per una minoranza di sera prima? della Capitale, ora al lavoro, in collaborazione con la O pensi che le due identità possano esclusi che doveva battersi contro il Quando si dirige un quotidiano, il Comunità di Roma, per costruire un futuro migliore. talvolta coincidere? conformismo della massa. In realtà telegiornale bisogna guardarlo. Ma le minoranze erano altre. Gli esclusi proprio per fare poi tutto il contrario, erano altri. per costruire qualcosa di diverso. La carta stampata, si dice spesso, è in scuole locali e le attrezzature osserva Giorgio - un centinaio di Sono importanti, le minoranze? crisi. Ma resto convinto che i giornali sportive della zona - spiega Gior- persone seguivano le funzioni Le minoranze sono la cosa più im- continueranno a svolgere un ruolo gio - gli amici che di solito incon- sotto il tendone che abbiamo alle- portante, sono la linfa di vita che fa insostituibile. Solo che la sfida, con trano sono in questo ambito, stito. Lo stesso è accaduto anche crescere la società. Ma per valoriz- lo sviluppo dell’informazione elet- anche se io e mia moglie ci diamo il secondo giorno, ed erano per- zare il loro apporto devono essere tronica, si fa più difficile, richiede più da fare per farli incontrare con i sone diverse. Gran parte di loro capaci di concepire l’esaltazione del- creatività, più capacità di approfon- coetanei della Comunità”. Da di- non sarebbe mai riuscita a rag- le altre minoranze, comprendere che dimento, più curiosità, più persona- versi anni, infatti, ogni domenica giungere il centro di Roma per le le altre minoranze sono a loro volta lità. Impone di non limitarsi alla rin- mattina Giorgio da Ostia si di- feste. Abbiamo raggiunto un importanti. Non dovrebbero lasciarsi corsa di notizie per forza di cose già rige verso Roma per far frequen- grande risultato”. trascinare dalla tentazione di affer- vecchie al momento di andare in tare ai ragazzi i corsi di La struttura che accoglierà la si- mare la propria identità in maniera stampa. Leggere un giornale oggi è preparazione ebraica organizzati nagoga sarà completata fra un esclusiva. quasi come prendere la tessera di un in città. “A cambiare radical- anno e mezzo.In questi spazi sa- club. Ai giornali è cambiato il terre- mente la nostra realtà - ricorda ranno organizzate le attività so- Puoi spiegarti con un esempio? no sotto i piedi e solo quelli che sa- Giorgio Foa – è stata una serata ciali e centri estivi per i ragazzi A me non sono mai piaciuti quegli pranno scegliere, proporre, indicare organizzata un anno e mezzo fa della zona e della capitale men- ebrei che commisero l’errore di igno- i temi capaci di superare la prova che ha riunito un gruppo di per- tre sono in arrivo anche i primi rare il massacro degli armeni. Quelli del tempo, mettere in risalto, potran- sone con il presidente della Co- prodotti alimentari kasher. che non comprendono che tutte le no sostenere le sfide del futuro.

www.moked.it / P8 ERETZ

ROTHSCHILD BOULEVARD Sentiremo parlare di loro

n Israele l’età media della popo- cambio generazionale nella classe impossibile in Israele”, prosegue Leh- lazione è inferiore a 30 anni. I politica israeliana. Si vedono facce man-Wilzig. “Ma questo non significa u ARIEL ATIAS I giovani ricoprono ruoli di primo nuove, aspiranti leader giovani e pro- che da noi manchino completamente piano nell’economia e persino nel mettenti. Ma per loro la strada resta i politici di nuova generazione in gra- Classe 1970, è l’astro nascente del par- mondo accademico, fioriscono le ancora in salita. do di farsi strada”. Prendiamo Tzipi tito religioso Shas. A meno di qua- start-up guidate da imprenditori un- Livni, la leader di Kadima: “Lei è una rant’anni ha già ricoperto due der 40 e non è raro vedere professori óúúúó faccia relativamente nuova e in pra- posizioni di primo piano nel governo: è giovani anche negli atenei più pre- tica ha vinto le elezioni - commenta ministro delle Costruzioni dell’attuale stigiosi. Ma quando si parla di lea- il professore - anche se poi non è riu- esecutivo e aveva il portafoglio delle dership politica l’età media è deci- “Il sistema attuale rende molto dif- scita a formare una coalizione”. Livni, Telecomunicazioni in quello prece- samente alta, proprio come in Italia. ficile per un politico giovane raggiun- del resto, non è l’unico volto nuovo dente. Per il momento la leadership Adesso però si incomincia a intra- gere i vertici in modo rapido a livello che si sta facendo notare: un proces- dello Shas è contesa tra due veterani: vedere qualche segno di ri- nazionale, perché sono i partiti a so di rinnovamento, seppure lento, l’attuale presidente Eli Yishai (46 decidere tutto”, spiega Sam Leh- è in atto in tutto lo spettro politico anni) e il suo predecessore Aryeh Deri man-Wilzig, docente di Scienze israeliano. Esistono molti leader, an- (50). Però Atias, giovane e telegenico, politiche all’Università di Bar cora relativamente sconosciuti al- appare spesso sui media nazionali per Ilan. In Israele non c’è l’elezione di- l’estero, che si stanno affermando in rappresentare il partito e per questo sta retta per i singoli parlamentari: “Que- patria. diventando molto conosciuto tra il sto significa che ogni candidato deve Anna Momigliano grande pubblico. Tra i due litiganti... guadagnare potere all’interno del suo partito, prima di potere emergere”, prosegue il docente. u GERUSALEMME, I RAGAZZI DEL RISVEGLIO

óúúúó Negli ultimi due anni a Gerusalemme sta giocando un ruolo cruciale nella po- litica locale il movimento giovanile Hitorerùt, cioè Risveglio. Sono centinaia di attivisti, soprattutto studenti e quasi tutti sotto i 30 anni, che lottano per Inoltre in Israele si aggiunge un pro- mantenere la città viva, nonostante le pressioni di alcune frange di estremisti blema in più: “Si tratta di un Paese religiosi. Caffé e cinema aperti di sabato, più locali notturni e spazi per i gio- che deve spesso affrontare una serie vani: questo il loro programma. Sembra banale? Sarà, ma intanto il lavoro u Sam Lehman-Wilzig, di problemi seri, o persino esisten- degli attivisti di “hitorerùt” è stato fondamentale per l’elezione del sindaco at- professore del dipartimento di ziali. Dunque anche il pubblico tende tuale, Nir Barkat. I due fondatori del movimento, Meirav Cohen e Ofer Berko- Studi politici alla facoltà a preferire un leader con una mag- vitch, ormai sono diventati personaggi pubblici. “I movimenti come Hitorerùt di Scienze sociali, Università giore esperienza, che sappia come sono molto attraenti per i giovani, ma difficilmente diventeranno dominanti - Bar-Ilan - Tel Aviv affrontare le crisi”. mette le mani avanti il politologo Lehman-Wilzig -Presto però potrebbero otte- “Un fenomeno Obama è pressoché nere qualche seggio di protesta in Parlamento”.

ú– KOL HA-ITALKIM Una famiglia ritrovata, dopo mezzo secolo Dopo la guerra Anna Keller crede di non avere più parenti: finché scopre che la vicina di casa in Israele è sua cugina

ú–– Franca Rodrigues Garcia dono nel vuoto. Come tanti nel do- ha lasciato un’eredità”. trovato questa famiglia straordina- poguerra, il dottor Keller preferisce Anna reagisce con sorpresa e incre- ria”. nna Adorian-Keller nasce tacere, provato dalle vicissitudini e dulità, ma l’investigatore è sicuro di Keller è un nome abbastanza co- a Budapest durante la Se- dall’essere rimasto solo con due “Ruth e io avevamo avere trovato la persona che cerca- mune tra gli ebrei dell’Europa orien- A conda guerra mondiale, bambine piccole. Anna così cresce parlato spesso della va. E le sorprese non sono finite. tale, Anna era convinta che la sua ma trascorre l’infanzia e la giovi- nella convinzione di non avere pa- nostra omonimia Anche la vicina della casa di fronte, vicina non potesse essere anche una nezza in Italia, dove rimane fino al renti, al di fuori della sorella Edith. pensando fosse solo una una certa Ruth Patenkin-Keller, e i sua parente: “Ruth e io avevamo 1964, quando deciderà di emigrare Una volta in Israele Anna conosce suoi sette fratelli e sorelle, hanno ri- parlato un po’ della nostra omoni- coincidenza. Quand’è in Israele. Moshè Adorian, i due si sposano e cevuto la stessa comunicazione dal- mia - racconta - Ma poi avevamo Il padre, un medico ginecologo lau- mettono su casa nella cittadina di arrivata la notizia della lo stesso investigatore. concluso che doveva essere solo reato a Vienna, era stato inviato in Bet El. La donna ora ha una bellis- nostra parentela ci ho Si scopre infatti che Ruth è figlia di una coincidenza, perché io ero con- Italia alla fine della guerra per curare sima famiglia tutta sua, con figli e messo un po’ a un fratello della defunta zia di Anna, vinta che mio padre fosse nato a i superstiti che si trovavano nei nipoti. Ma per più di quarant’anni metabolizzarla. Mina Keller. Dopo la clamorosa Vienna”. campi di raccolta. La famiglia lo se- è convinta di non avere altri parenti Quando mi sono scoperta e il commosso incontro di Invece poi ha scoperto che la fami- gue e a nel 1948 nasce la all’infuori del suo nucleo familiare. tutti i cugini, è stata finalmente ri- glia Keller era polacca: “Mio padre seconda figlia, Edith. Purtroppo la Finché qualche mese fa riceve una ripresa, ho capito di costruita la storia della famiglia. non mi ha mai raccontato nulla del madre si ammala e muore. Edith telefonata da Parigi. essere fortunata: “All’inizio non ci credevo, ci ho suo passato, io avrei così tante do- viene allevata da una famiglia ebrai- Un investigatore privato le chiede pensavo di essere sola e messo almeno una ventina di giorni mande da fare, ma purtroppo ora ca di Modena, Anna e il padre si se il suo cognome da ragazza è Kel- ho trovato questa per metabolizzare tutto”, racconta non c’è più nessuno che può rispon- trasferiscono a Milano. ler e se suo padre si chiamava Hein- famiglia straordinaria”. Anna Adorian-Keller. “Ma quando dermi”. Inutili le richieste di Anna per sa- rich (Enrico) Leo. Risponde di sì, mi sono ripresa, ho capito di essere Qualcosa del passato, però, è stato pere dal padre qualche cosa sulla certo che è suo padre. E si sente di- fortunata: per tutti questi anni avevo svelato. I nonni Keller avevano avu- famiglia di origine, le domande ca- re: “Sua zia Mina Keller di Parigi le pensato di essere sola e invece ho to quattro figli, due maschi e due

www.moked.it ERETZ / P9

u Luigi Mattiolo, da un anno ambasciatore I partiti si preparano al ricambio generazionale. italiano a Tel Aviv, insieme alla Tre facce nuove e un movimento giovanile moglie Stefania

u ANASTASIA MICHAELI

E’ il volto più mediatico del partito nazionalista Yisrael Beitenu. Sarà il suo bel- l’aspetto, o forse il suo passato da giornalista televisiva che le permette di muo- versi senza sforzo nel mondo dei media. O, più probabilmente, sarà che a soli 35 anni ha già sfornato otto figli e che quindi in casa Michaeli ce n’è sempre una da raccontare. Sta di fatto che questa giovane parlamentare, nata in Russia e immi- grata in Israele nel 1997, ha stregato la stampa israeliana. C’è chi la considera una grande comunicatrice e chi invece vede in lei solo un prodotto ad uso e con- sumo delle televisioni. La storia di Michaeli è però senza dubbio affascinante: nata a San Pietroburgo da una famiglia cristiana, da adolescente ha sperimentato una “La vitalità breve carriera di modella ed è stata la fidanzata di un oligarca. Poi si è laureata in ingegneria, all’università ha conosciuto un ragazzo ebreo, si è convertita e ha de- ciso di trasferirsi con lui in Israele. E prima di entrare in politica ha lavorato per di Tel Aviv anni in una tv israeliana di lingua russa. mi ha stregato” ú–– Viviana Kasam u ISAAC HERZOG È entusiasta di Israele. Come la moglie Stefania e il figlio Tommaso, dodici Non è anagraficamente giovanissimo né tanto meno uno sconosciuto. Ma Isaac anni. Luigi Mattiolo, da un anno ambasciatore italiano a Tel Aviv, qui si Herzog, 48 anni e un posto di ministro del Welfare nell’attuale governo, è certa- sente a casa sua. Israele, spiega, ha molto in comune con l’Italia: “Sono mente il simbolo di un tentativo di rinnovamento nella sinistra israeliana. Per due facce di una stessa medaglia”. Infatti, dice, “l’Italia è il primo Paese in Europa e il secondo al mondo per numero di progetti bilaterali a livello quasi 15 anni il partito laburista non ha avuto alcun cambio di guardia: alla sua industriale, scientifico e tecnologico”. Durante l’ultimo incontro tra Ber- guida si sono sempre alternati, salvo una brevissima pausa, Shimon Peres (l’at- lusconi e Netanyahu si è raggiunto un accordo (“che abbiamo con po- tuale presidente della Repubblica, 86 anni) ed Ehud Barak (attuale vicepremier, chissimi Paesi”) per indire ogni anno un vertice governativo bilaterale, 67). Ma nell’ultimo congresso un gruppo di parlamentari ribelli, capitanati da “il livello più alto possibile di dialogo politico”. Il primo è previsto per Herzog, ha cominciato a mettere in dubbio la leadership di Barak, che era già stato l’inizio del 2010. primo ministro un decennio fa. Le primarie non si faranno fino al 2012, ma Her- zog si è già distinto come uno dei papabili successori. “E’ possibile che la sfida di A cosa porterà questo vertice? mente vitale, creativo, la cultura è Herzog porti qualche risultato, ma se ciò avverrà sarà soprattutto grazie alla sua A una collaborazione sempre più vivacissima e l’interesse per l’arte, esperienza”, commenta Lehman-Wilzig. Figlio dell’ex presidente della Repubblica intensa tra i due Paesi. Israele ha la musica, la letteratura, il cinema Haim Herzog e nipote del celebre rabbino irlandese suo omonimo, Isaac Herzog si una grandissima capacità di ricerca d’autore, l’architettura, è un feno- è distinto per le sue posizioni liberali sui temi etici: tra le altre cose, ha promosso scientifica e investe moltissimo; meno di massa. C’è un forte senso una legge favorevole all’adozione per le coppie omosessuali. l’Italia ha un know how unico nel- estetico, ed è un Paese giovane: il la capacità di collocare sul mercato 30% della popolazione ha meno i prodotti della ricerca. Prendiamo di 14 anni. Come l’Italia, poi, Israe- l’agroindustria: Israele è avanzatis- le è piena di tesori. simo nella tecnologia agricola e genetica legata all’agricoltura; l’Ita- Perché allora Israele gode di una lia ha forti capacità nell’ambito del- cattiva immagine anche in Italia? la conservazione, del packaging e Non sono d’accordo. A parte al- della distribuzione dei prodotti. cuni settori davvero marginali, l’Ita- lia è uno dei Paesi in cui è più forte Cosa l’ha colpita di più di Israele? la consapevolezza dei diritti di La sensazione di tornare alle radici. Israele. La questione della cattiva Per me è stato un entrare nel cuore immagine, a livello internazionale, della nostra tradizione giudaico- è però una realtà. Anche qui ci si cristiana. Ho sentito un forte senso chiede perché Israele ha tante dif- di appartenenza. E poi vedo una ficoltà a far valere le sue ragioni di forte cultura comune. sicurezza, addirittura il suo diritto all’esistenza. Ma sta nascendo la Non pare evidente... consapevolezza che è necessario Il gusto della tradizione, il rispetto comunicare meglio. Finora non c’è per la famiglia, il modo di guardare stata una vera strategia di comu- il futuro attraverso i figli, la tutela nicazione. Israele si limitava a ri- della dimensione sociale, l’amore badire che è un paese democratico per la discussione politica, che co- e non ha bisogno di controlli in- me in Italia entra nella vita quoti- ternazionali nell’espletare ciò che diana, l’impegno in grandi dibattiti è necessario alla propria sicurezza. etici, il rispetto della vita indivi- Ma non basta, in un mondo così duale e la capacità dei due Paesi influenzato dai media. di trovare unità emotiva al di là dei contrasti politici, come abbia- Lei intravede qualche nuova spe- femmine. A un certo punto si sepa- lo raggiunse. Mentre delle due so- u Anna e Ruth Keller, mo constatato in Italia con la stra- ranza di pace? rarono. Il nonno con il figlio mag- relle una fu deportata e l’altra visse insieme alla loro famiglia, ge di Kabul, e come avviene in Ne sono convinto, e non per puro giore e padre di Anna abbandonò a Parigi, sposata ma senza figli. An- tengono la fotografia Israele per il soldato Shalit. ottimismo. Mai come ora Stati la Polonia mentre l’altro figlio Shi- na e Ruth vicine di casa ed amiche della loro nonna. Uniti ed Europa sono stati così in mon, padre di Ruth, si stabilì nel scoprono di essere anche cugine e E la vita quotidiana a Tel Aviv? sintonia sul processo di pace. Esi- 1934 in Palestina, dove ebbe otto di avere una nonna in comune. Che, Potrei riassumerla con la parola vi- stono le premesse giuste, spero si figli. non a caso, portava anche lei il no- talità. Questo è un Paese estrema- abbia il coraggio di coglierle. Prima della Shoah, anche la madre me Anna.

www.moked.it / P10 ERETZ Sognando una riforma elettorale Esecutivi fragili, elezioni troppo frequenti: Israele ha un problema di governabilità Ecco qualche proposta per risolverlo. Obiettivo principale: ridurre il numero dei partiti

ú–– Daniel Reichel Elezione diretta del premier? Nel 1992 Israele ha introdotto una i piace votare ogni an- legge che consente, in alcuni casi, no? Trasferitevi in Israe- l’elezione diretta del premier: “Con “V le”. Per quanto sempli- l’introduzione dell’elezione diretta ce, questa barzelletta riassume in sé del primo ministro, Israele ha cessato molti dei problemi del sistema po- di essere una democrazia parlamen- litico israeliano. Che sotto molti tare pura”, ha commentato Paola aspetti somiglia a quello italiano: go- Torretta, ricercatrice di Diritto pub- verni deboli, maggioranze fragili e blico all’Università di Perugia. La risicate, un eccessivo numero di par- legge prevede la possibilità di indire titi e partitini alla Knesset, il Parla- special elections, soltanto per il primo mento unicamerale di Gerusalemme. ministro, in modo da bypassare lo I governi cadono frequentemente, scioglimento contestuale della Knes- tanto che dal 1948 a oggi ci sono set e del governo. Ma il premier con- state ben 18 elezioni e 20 esecutivi. tinua a dovere rendere conto al po- E anche quando riescono a rimanere tere legislativo e deve essere un in carica a lungo, le coalizioni si tro- membro del Parlamento. vano spesso ostaggio dei piccoli par- I DATI DEL VOTO “Le finalità perseguite dalla riforma titi. Finora sono stati redatti molti attuata nello Stato di Israele – spiega progetti di riforma con l’intento di 6.000.000 Torretta – erano quelle di migliorare cambiare e migliorare il sistema. una situazione politica deteriorata e Peccato però che nessuno sia mai –––– AVENTI DIRITTO di aumentare la governabilità”. Pec- 5.000.000 –––– VOTI VALIDI andato in porto. cato però che i risultati delle due ele- 4.000.000 zioni successive, nel 1997 e nel 1999, óúúúó non abbiano dati i risultati sperati: 3.000.000 le coalizioni di governo che ne usci- 2.000.000 rono erano molto variegate e difficili Gli israeliani sono i primi a rendersi da tenere unite. In altre parole, l’in- conto che il sistema va cambiato. Se 1.000.000 trodurre l’elezione diretta del pre- ne rendeva conto già David Ben Gu- mier fu come “andare in Inghilterra rion, al tempo della nascita dello Sta- 0 senza i partiti inglesi”. Conclusione? to: “Non credo che la candidatura 1951 1955 1959 1961 1965 1969 1973 1977 1981 1984 1988 1992 1996 1999 2003 2006 2009 “La modifica del sistema elettorale di ventuno partiti alle elezioni della da sola si è rivelata insufficiente a Knesset in un Paese di sei-settecen- produrre la dialettica bipolare che si tomila abitanti sia espressione di de- riforma avanzate finora. simili e l’accorpamento di alcuni di è l’introduzione del voto su base col- era prefissa”, perché la forma non è mocrazia o di maturità sociale”, disse essi. Inoltre, per ottenere un maggior legiale con la suddivisione del terri- riuscita a modificare la sostanza delle nel 1949. “Come ebreo, mi vergogno Soglia di sbarramento? numero di voti i partiti sarebbero torio in diverse circoscrizioni. “L’in- profonde divisioni nella società israe- di questo fenomeno malato”. E se La priorità, certo, deve essere ridurre costretti ad allargare i propri obiettivi troduzione delle circoscrizioni da- liana. ne rendono conto, oggi più che mai, il numero di partiti nella Knesset: verso interessi più generali e non so- rebbe alle persone una sensazione gli esperti: serve una riforma che as- “eliminare i nanetti”, per utilizzare lo di singole categorie, con evidenti di più stretta connessione con il si- óúúúó sicuri una maggiore governabilità. l’espressione del politologo italiano benefici per tutto il Paese: “Troppo stema centrale”, afferma Asher Come sostiene Sergio Della Pergola, Giovanni Sartori, ossia quei mini- spesso le leggi in Israele vengono Arian, membro dell’Israeli Demo- demografo dell’università di Geru- partiti che a volte hanno il potere di fatte per accontentare alcuni gruppi cracy Institute. Inoltre eviterebbe al- Resta il fatto che di una riforma in salemme: “La democrazia va gove- tenere in ostaggio una coalizione. Il e non per il bene comune”, spiega cune anomalie, fra cui la poca rap- Israele si sente molto il bisogno. Un nata. L’esecutivo non può rimanere professor Della Pergola consiglia di Della Pergola. presentanza locale. Per esempio un governo stabile e forte è una neces- prigioniero di piccoli interessi, biso- alzare la soglia di sbarramento: oggi modello valido è quello utilizzato sità imprescindibile per ogni Paese: gna guardare al bene del Paese “. Re- è al 2%, ma basterebbe alzarla al óúúúó dal parlamento dell’Autorità nazio- sicuramente bisogna dare spazio alle sta da chiedersi, dunque, da dove na- 3,5% per eliminare ben sei piccoli nale palestinese: composto da 132 diverse voci, ma non si può lasciare sca il problema e quali siano le pos- partiti (il comunista Hadash, il so- seggi, di cui metà eletta con il pro- che un partito con il 4% faccia il sibili soluzioni. cialista Meretz, gli arabi Ra’am–Ta’al Come il parlamento palestinese? porzionale in una circoscrizione uni- brutto e il cattivo tempo nella poli- Israele è una democrazia parlamen- e Balad, gli ultra-ortodossi Ha’Ihud Israele poi è uno dei pochi Stati al ca (si vota il partito) e metà nei sedici tica israeliana. tare che utilizza il proporzionale pu- Ha’Leumi e HaBayit HaYehudi). Lo mondo dove le elezioni si svolgono distretti elettorali, dove si vota su L’auspicio è che non sia necessario ro, su un collegio unico e con una sbarramento permette una politica in un collegio unico – quasi tutto il una lista di candidati e a ciascun di- arrivare al disastro per attuare dei soglia di sbarramento assai bassa. Ec- pre-elettorale diversa, a cominciare Paese fosse un’unica grande urna. stretto corrisponde un tot di seggi, cambiamenti. Come si suol dire: co una panoramica delle proposte di da una maggiore coesione fra partiti Un’altra proposta, di conseguenza, variabile in base alla popolazione. “Prima si fa, meglio è”. DIZIONARIO MINIMO

AL HA-ESH על האש MISHPAHÀ משפתה SABABA סבבה

Letteralmente “ok”, “a posto”, “bene”, sababa è un termine slang La famiglia, o mishpahà, ricopre un ruolo fondamentale nella Letteralmente “sul fuoco”. Il barbecue è lo sport nazionale delle che deriva dall’arabo, forse introdotto dagli immigrati iracheni. società israeliana – che in questo risulta molto simile a quella famiglie israeliane, che spesso accompagna le festività e le ri- Per metà degli israeliani (in genere quelli sotto i trenta) è un italiana. correnze più importanti: compleanni, feste di laurea, cene del passepartout per qualsiasi domanda. Come stai? “Sababa”. Co- Spesso i figli vivono in casa fino al matrimonio e mantengono weekend e, forse sotto influenza americana, la Festa dell’Indi- m’era il concerto? “Sababa”. Ci vediamo stasera? “Sababa”. Per rapporti strettissimi con i genitori anche una volta sposati. A pendenza (la prossima cadrà il 20 aprile). Un “Al Ha-esh” non è l’altra metà degli israeliani (in genere i genitori di quelli che lo loro volta, i genitori non considerano strano aiutare economi- un vero “Al Ha-esh” senza spiedini iper-speziati e mille insalate utilizzano) è un intercalare infantile e fastidioso. camente anche i figli adulti. mediorientali di condimento.

www.moked.it ERETZ / P11

u Ada Yonath, premio Nobel Un piano per riportare israeliano per la Chimica 2009 (condiviso con due americani). Yonath i cervelli in Israele ha “mappato i ribosomi a livello di atomi”, aprendo la strada a nuovi Gli stipendi dei ricercatori sono già molto più alti che in Europa. antibiotici. Lavora Fra i migliori, però, molti scelgono l’America. Ora il governo, fiero all’Istituto di un nuovo Nobel, vuole bloccare l’esodo con nuovi incentivi Weizmann.

biettivo: riportare i cervelli loga Ada Yonath (nella foto). E che La stessa Elbit, azienda israeliana La tecnologia da sola rappresenta il Intanto, ancora prima che il pro- a casa. Per raggiungerlo, il negli ultimi ha sfornato due premi considerata tra i leader mondiali 9% del mercato del lavoro israeliano gramma governativo fosse varato, O governo israeliano ha va- Turing (il “Nobel dell’Informatica”), nell’ingegneria aeronautica, ha lan- e il 31% delle esportazioni. Il piano alcuni istituti hanno cominciato ad rato un piano da 1,6 miliardi di she- un premio internazionale Wolf per ciato l’allarme: “La legge della sele- per bloccare l’emorragia dei ricer- affrontare il problema individual- kel, cioè circa 293 milioni di euro. la chimica e quattro per la medicina. zione naturale sta attirando i migliori catori è stato varato nel gennaio di mente. L’istituto Weizman ha speso Insomma, un fondo per attirare in Oppure il Technion di Haifa, da cui all’estero per ragioni economiche”, questo anno dall’esecutivo prece- 30 milioni di dollari per attirare i patria le migliori menti pensanti, che provengono i due Nobel per la Chi- ha detto Chaim Russo, direttore ge- dente, ma ora è stato ampliato dal giovani scienziati israeliani che la- spesso cercano e trovano fortuna mica 2004: Avram Hershko e Aaron nerale della sezione elettro-ottica. governo attuale. Coinvolge i mini- voravano all’estero. Il piano ha fun- all’estero. Sembrerà strano, ma la fu- Ciechanover, premiati per avere sco- Russo partecipa al programma go- steri dell’Industria, del Commercio zionato: 34 ricercatori si sono già ga dei cervelli comincia a essere un perto il funzionamento della proteina vernativo per il “rimpatrio dei cer- e dell’Immigrazione. trasferiti dagli Stati Uniti per lavorare problema anche in quella che è spes- “ubiquitina”, che potrebbe essere velli” in qualità di privato non retri- Prevede percorsi e fondi separati per al centro ricerca di Rehovot. Tra loro so definita (e a ragione) “la Terra cruciale nella cura del cancro. buito. E’ convinto che anche le l’industria privata, per il settore pub- anche la genetista molecolare Maya Promessa della tecnologia” e “il Pae- Anche sul piano della retribuzione, aziende devono essere disposte a so- blico e per la ricerca universitaria. Schuldiner che così come altri suoi se della cuccagna dei ricercatori”. la ricerca è messa molto meglio ri- stenere parte dei costi: “Alla fine, i Se tutto procede come dovrebbe, colleghi ha festeggiato il Nobel con- Un problema che le autorità pren- spetto a quasi tutte le nazioni euro- profitti più alti ci ripagheranno del- Israele dovrebbe riportare 500 cer- quistato dall’istituto. dono molto sul serio e che vogliono pee. In Israele un ricercatore viene l’investimento”. velli a casa nei prossimi cinque anni. a.m. stroncare sul nascere. Anche a costo pagato in media 75 mila euro lordi di investire molto denaro. l’anno. Più del doppio rispetto al- óúúúó l’Italia. E molto di più anche rispetto a nazioni europee considerate terra fertile per la ricerca, come l’Olanda, Per carità, i ricercatori in Israele non la Svezia e la Francia, dove le retri- se la cavano affatto male. Dalle uni- buzioni medie variano tra i 66 e i 50 versità di Haifa, Gerusalemme e Tel mila euro. Aviv escono tra i migliori al mondo, specialmente nel campo dell’inge- óúúúó gneria, dell’elettronica, delle scienze mediche e delle biotecnologie. I cen- tri d’eccellenza per la ricerca appli- Le cifre provengono da uno studio cata non mancano. Per esempio pubblicato nel 2008 dall’Anpri, As- l’Istituto Weizman per le Scienze di sociazione nazionale professionisti Rehovot, che ha sfornato l’ultimo per la ricerca italiani. Che infatti pro- premio Nobel per la Chimica: la bio- nuncia un verdetto netto: “Il Paese della cuccagna è Israele, dove un ri- cercatore guadagna in media più del 120% rispetto all’Italia”. Anche se poi aggiunge: “Ma lì, forse, i tanti soldi non riescono a compensare le tensioni esistenti”. Ma evidentemente le condizioni at- tuali non bastano a trattenere i cer- velli migliori in Israele. Infatti si stima che tra i 15 e i 20 mila israeliani spe- cializzati in alta tecnologia lavorino all’estero. Attratti dagli alti stipendi, soprattutto nel settore privato sta- u Maya Schuldiner al Weizman tunitense.

RICERCATORI: EUROPA E ISRAELE A CONFRONTO

NAZIONE STIPENDIO MEDIO Israele 75.000 Paesi Bassi 65.900 Svizzera 62.300 Svezia 51.900 Francia 50.800 Regno Unito 50.300 Italia 34.200 Grecia 32.00

Fonte: Anpri, Associazione nazionale professionisti della ricerca italiani. Dati 2008, espressi in euro, stipendio anno lordo.

www.moked.it / P12 ORIZZONTI Due sindaci in prima linea per il dialogo tra le religioni Ad Amsterdam e Rotterdam, Job Cohen e Ahmed Aboutaleb lavorano a costruire ponti tra le culture

OLANDA Uno è ebreo, l’altro è niera. Come il suo collega e amico musulmano, entrambi vivono in un Cohen, Aboutaleb propone una po- Paese che recentemente è stato scos- litica del confronto. “Il mio compito so dalle tensioni etniche e religiose. è quello di costruire ponti”, racconta Job Cohen e Ahmed Aboutaleb han- in un’intervista all’inglese Guardian. no molto in comune. A cominciare E aggiunge “Rotterdam si presta be- dal loro lavoro di sindaco: Cohen è ne a questo scopo. Questa è la città il primo cittadino di Amsterdam, dai grandi progetti dove il limite è mentre Aboutaleb è il sindaco di il cielo, ma è anche un posto in cui Rotterdam. Ma c’è dell’altro: su tutti povertà e miseria raggiungono livelli e due grava una condanna a morte, molto alti. Io dovrò essere il sindaco una minaccia lanciata da estremisti di tutti, del ricco uomo d’affari quan- che dicono di agire nel nome del- to del ragazzo del Suriname che cer- l’Islam. La “condanna” risale al 2004, ca di tirare avanti sino alla fine del quando un giovane fanatico uccise mese”. Theo Van Gogh, autore di un film Soprannominato Mr. Allochtoon, di denuncia sulle condizioni delle Signor Straniero, Aboutaleb è il sim- donne nelle società islamiche. Sul bolo dell’integrazione: nel 1976 lascia corpo del regista assassinato fu tro- u Job Cohen u Ahmed Aboutaleb il Marocco con la famiglia e tren- vata una lettera che incitava al jihad t’anni dopo è il sindaco della secon- globale e che stilava una macabra li- è stata una delle pochissime città a tato avanti con forza la sua politica turalità caratteristica di tutta l’Olan- da città olandese. “Se riuscirò nel sta di “sionisti, crociati e traditori” rimanere pressoché indenne da que- inclusiva: “Non vogliamo che la gen- da. “Gli immigranti fanno da sempre mio compito – dice – sarà un ele- da eliminare. gli atti ed episodi di violenza che im- te sia semplicemente tollerante, vo- parte di Amsterdam che era e rima- mento chiave per persuadere le co- Tra questi, figuravano i nomi di Co- perversavano nel resto del Paese al- gliamo che le persone interagiscano ne una città tollerante , – racconta munità di immigrati che qualsiasi hen e di Aboutaleb: il primo allora l’indomani dell’omicidio di Van fra di loro e si conoscano”. il sindaco al Time – Qui gli ebrei non posizione sociale è accessibile”. In- era già sindaco di Amsteram, mentre Gogh: pestaggi, risse, incendi a chie- Il Time lo considera “eroe europeo”. devono aver paura di camminare per sulti, intimidazioni, minacce di morte il secondo era il suo braccio destro, se e moschee. “In questa città non Secondo classificato ai “World Ma- le strade con la kippah, i marocchini non hanno fermato né Cohen né quale consigliere all’Educazione e abbiamo avuto incidenti, probabil- yor Award” del 2006, la classifica possono trovare lavoro e gli omo- Aboutaleb nel proseguire la loro po- all’Integrazione. mente perché abbiamo agito subito annuale in cui vengono nominati i sessuali non sono insultati”. litica per il consolidamento di una Da allora, nonostante le minacce, - sottolinea il primo cittadino di Am- migliori sindaci del mondo, Cohen Di Aboutaleb invece dicono che è società multiculturale e tollerante. Cohen e Aboutaleb hanno continua- sterdam - Ovviamente abbiamo avu- è per le sue capacità nel gestire l’Obama di Rotterdam. Oggi è sin- Non utopia ma pragmatismo: se si to nel loro credo: costruire una so- to dibattiti molto accesi e a volte so- una città come Amsterdam, che con daco del più grande porto d’Europa, vogliono evitare nuove violenze, cietà multiculturale fondata sul dia- no volati insulti, ma qui abbiamo 170 nazionalità diverse per 750 mila che nel 2020 sarà abitato per oltre creare ponti è l’unica strada. logo. Non è un caso se Amsterdam continuato a parlare”. Cohen ha por- abitanti, è epicentro di una multicul- la metà da cittadini di origine stra- Daniel Reichel

Londra New York Un nuovo tatuaggio per Victoria Beckham Negli Usa una nuova scuola che di ebraico ha solo la lingua

in omaggio alle radici di David ’è una nuova scuola glese: in questo caso, l’ebraico. nella Grande mela. La Alcuni hanno contestato la a coppia di celebrities più famosa del Cdirettrice è afro-ame- decisione, sostenendo che una Regno Unito ha festeggiato il decimo ricana, gli studenti sono di tutti scuola in ebraico finirà per for- L anniversario di matrimonio con un nuo- i colori e di tutte le religioni: za per promuovere i valori vo tatuaggio... in ebraico. A ridosso del suo an- neri, bianchi, asiatici, cristiani, dell’ebraismo. Polemiche si- niversario di nozze, l’ex Spice Girl Victoria Bec- musulmani ed ebrei. Le lezioni mili si erano verificate lo scor- kham si è fatta fotografare dai paparazzi con un si svolgono in due lingue: l’in- so anno, quand’è stata inau- il braccio tatuato da una scritta in ebraico: “In- glese e l’ebraico. E’ la Hebrew gurata una charter school che sieme per sempre, fino all’eternità”. Un omaggio Language Academy Charter utilizza l’arabo come seconda a suo marito David, il famoso calciatore, e non School, che ha aperto i bat- lingua. E che non ha nulla a solo per la promessa d’amore eterno. Infatti Da- tenti a Brooklyn con l’inizio di questo anno scolastico. che fare con la religione musulmana, tanto che era stata vid Beckham, che aveva una nonna ebrea, tiene Fa parte di una serie di esperimenti di charter school – dedicata al poeta cristiano libanese Khalil Gibran. Anche molto alle sue radici. Egli stesso si era fatto tatuare un proverbio ebraico: ossia scuole pubbliche finanziate dallo Stato, ma che go- nel caso della Hebrew Academy, il nome della scuola “Non dimenticare i miei insegnamenti, custodisci i miei comandamenti nel dono della stessa autonomia degli istituti privati – re- parla chiaro: il termine “Hebrew” in inglese si riferisce tuo cuore”. Allora alcuni tabloid riportarono che l’ex Spice non approvò per centemente avviati nell’area di New York. Per legge le alla lingua (l’aggettivo adatto alla religione sarebbe “Je- niente la scelta del marito. Sarà. Ma ora deve avere cambiato idea. Anche charter school non possono avere connotazioni religiose, wish”, ma noi in italiano non abbiamo questa distinzione). se a dire il vero il concetto stesso di “tatuaggi ebraici” è controverso: molti visto che ricevono fondi statali. E infatti la Hebrew Lan- “Ogni opportunità di imparare una seconda lingua è un rabbini ritengono infatti che i tatuaggi siano proibiti. guage Academy non dedica alcuno spazio all’insegna- beneficio per gli studenti, che si tratti di ebraico o qualsiasi Ma ora deve avere cambiato idea. Anche se a dire il vero, il concetto stesso mento della cultura e della religione ebraica. Semplice- altra lingua poco importa”, commenta la direttrice Mau- di “tatuaggi ebraici” è controverso: molti rabbini ritengono infatti che i mente, come molte altre charter school, la scuola utilizza reen Gonzalez-Campbell (nella foto). Che, per la cronaca, tatuaggi siano proibiti. una seconda lingua, affiancata in tutto e per tutto all’in- non parla l’ebraico.

www.moked.it ORIZZONTI / P13

u Il cimitero ebraico di Vilnius

Vilnius In salvo l’antico cimitero lituano

on si potrà più costruire sulle rovine del cimitero ebraico di Vilnius. Attivo soprattutto tra il sedicesimo e diciottesimo secolo, l’antico Ncimitero fu in gran parte distrutto dai nazisti, anche se alcune tombe Il presidente Zuma sono rimaste intatte. Nel 2005 le autorità cittadine avevano autorizzato la costruzione di una serie di appartamenti in quel luogo, provocando una dura protesta da parte di tutte le comunità ebraiche d’Europa. Dopo quattro anni di battaglie legali, le autorità lituane hanno deciso di lancia un appello bloccare le costruzioni: secondo il nuovo piano, approvato dalla Commissione per la salvaguardia dei cimiteri ebraici in Europa e dalla Comunità ebraica lituana, gli appartamenti già costruiti rimarranno dove sono ma per il resto l’antico cimitero godrà di uno statuto protetto. Un tempo la Lituania ospitava una delle più attive e vibranti comunità “Ebrei, tornate” ebraiche d’Europa, tanto che ancora oggi si parla di ebraismo lituano per indicare una scuola molto erudita e concentrata sullo studio dei testi, mentre SUDAFRICA In Sudafrica esiste non a caso Vilnius era soprannominata “la piccola Gerusalemme”. Prima una comunità ebraica antica e, fino della Shoah più di 200 mila ebrei vivevano in Lituania più di 200 mila ebrei: a poco tempo fa, numerosa: circa oggi ce ne sono appena cinquemila. ottantamila persone, i primi dei quali si stabilirono a Città del Capo nel 1652. In questi ultimi anni il numero di ebrei presenti in Sudafrica è però calato drasticamente di oltre un ter- zo, a causa di consistenti flussi mi- gratori verso Israele, Australia e Stati Uniti. Un esodo tuttora in corso. Damasco Il rischio che in un tempo piuttosto breve la presenza ebraica in Suda- frica diventi solo un ricordo sembra La soap opera del Ramadan preoccupare molto Jacob Zuma, pre- mentati gli episodi di antisemitismo a dichiararsi pubblicamente contraria sidente della Repubblica e leader del- nel Paese, non sufficientemente alle politiche razziste messe in atto dedicata alla diva Layla l’African National Congress (Anc). osteggiati da una parte dell’Anc. dal National Party nei confronti dei “Dobbiamo impegnarci per invertire Il messaggio di Zuma sottolinea l’im- neri. Oppure ancora la vicenda di dedicata alla vita di Layla Murad, il trend”, ha detto il capo di Stato portanza della presenza ebraica in Ruth First, l’attivista anti-apartheid l’ebrea egiziana che fu la leggenda durante un recente incontro con Ro- Sudafrica, fondamentale per la co- uccisa da un pacco bomba in Mo- E’ della musica e del cinema arabo nald Lauder, presidente del Con- struzione di un futuro migliore. Forse zambico, dove viveva in esilio per negli anni Quaranta, l’ultima delle “soap gresso ebraico mondiale. “Il messag- si tratta di buonismo “politichese”, motivi politici. opera del Ramadan” di successo. Ovvero gio che vorrei mandare agli ebrei ma il contributo dato dagli ebrei al Adesso Zuma, la cui vittoria eletto- le telenovelas che spopolano in tutto il mon- che hanno lasciato il Paese per an- Paese, soprattutto nell’ambito delle rale aveva fatto storcere il naso a do arabo durante il mese sacro dei musul- dare a vivere e lavorare all’estero - grandi battaglie civili che hanno se- buona parte del mondo ebraico, mani, quando amici e parenti si trovano riu- ha proseguito Zuma - è che il Su- gnato e segnano ancora la storia di sembra aver teso la mano in segno niti di sera per rompere il digiuno... spesso dafrica rimarrà per sempre casa loro questa nazione, è un fatto oggettivo. di amicizia. “Uno degli obiettivi prio- davanti alla televisione. Layla Murad (1918- e saranno sempre i benvenuti, qua- Meriterebbero maggiore pubblicità ritari che mi sono posto è quello di 1995) è entrata nella storia della cultura pop lunque contributo possano offrire alcune vicende poco conosciute preservare l’unità del Paese, tutelan- araba con decine di canzoni e film di suc- nella costruzione di un futuro mi- dall’opinione pubblica mondiale. Co- do allo stesso tempo le diverse mi- cesso. La sua vita fu molto travagliata: tre u Layla Murad gliore per questa grande nazione”. me quella della scrittrice Nadine noranze che lo compongono e ar- matrimoni e tre divorzi, tutti con l’affasci- Una presa di posizione importante, Gordimer, premio Nobel per la Let- ricchiscono”, dice il presidente. Le nante attore e regista Anwar Wagdi, e una carriera messa in difficoltà all’inizio utile per cercare di ricucire lo strap- teratura nel 1991, che aiutò a scri- parole, è risaputo, volano. Sarebbe degli anni Cinquanta dalle accuse di essere filo-sionista. A lei è dedicata la po che si è creato negli ultimi anni vere il discorso difensivo di Nelson molto importante che questa volta serieAna Albi Dalili (“Il mio cuore è la mia guida”, una delle sue canzoni tra l’Anc e le comunità ebraica su- Mandela al tristemente celebre pro- venissero seguite dai fatti, è stato il più famose), andata in onda in 14 Paesi arabi durante il Ramadan. La serie dafricana, dopo che sono riprese nu- cesso di Rivonia. Oppure le battaglie commento degli ambienti ebraici. tenta di combattere alcuni pregiudizi contro gli ebrei che ancora sono diffusi merose campagne di boicottaggio contro l’apartheid di Helen Suzman, in molte nazioni musulmane. La regia è di Mohammad Zuhair, mentre la nei confronti di Israele e sono au- che fu una delle primissime persone a.s. parte principale è recitata da Safa Sultan: entrambi sono siriani.

www.moked.it / P14 ECONOMIA / SCIENZA NEWS

GOOGLE, MADE IN ISRAEL Google, il leader mondiale delle ricerche su internet, ha sviluppato un nuovo strumento per “ricercare all’interno delle ricerche”, cioè per scoprire i trend delle stesse ricerche in rete. Allo sviluppo dello strumento, denominato Google Insights, ha contribuito non poco il centro di sviluppo e ricerca u u di Google in Israele. Google Un laboratorio dello stabilimento di Intel a Kiryat Gat, nel Sud del Paese Il parco tecnologico di Gav Yam, Haifa. Uno dei distretti d’eccellenza del Paese Insights è disponibile anche in italiano e sono ben 38 le lingue utilizzabili. Tra queste, ironia della sorte, non figura però l’ebraico. La ripresa israeliana riparte dalla tecnologia Le esportazioni di elettronica s’impennano. Ma mentre i primi segnali di crescita fanno STRAUSS, ben sperare la Banca centrale invita alla cautela: il mercato del lavoro è ancora in crisi MANAGER a ripresa finalmente si in- senta il 52% delle esportazioni in- rato nel luglio del 2008 il nuovo sta- zione israeliana ha toccato il record IN ROSA travede, anche in Israele. dustriali. All’interno del settore tec- bilimento Fab 28 a Kiryat Gat, una di 8,4%. Ma la scorsa estate l’agenzia C’è un’israeliana tra le 50 L L’economia di questo pic- nologia, ha registrato una crescita cittadina nel sud del Paese. per i servizi occupazionali ha an- business women più influenti colo Paese dipende in larga misura relativamente lenta l’esportazione Dunque anche in Israele, come in nunciato che gli di israeliani in cerca del pianeta. Ofra Strauss, dalle esportazioni e per questo era delle apparecchiature mediche e Francia e in Germania, si può tor- di lavoro sono diminuiti di circa il presidente dell’omonimo gruppo alimentare, si è stata messa a dura prova dalla con- scientifiche: “soltanto” 8,5 punti per- nare ad essere ottimisti sull’econo- 2%. classificata dodicesima nella trazione dei mercati internazionali, centuali. mia. Ma davvero la crisi economica Un segnale incoraggiante, che non prestigiosa lista stilata dal e in particolare dal calo dei consumi Invece le esportazioni dell’elettro- sta volgendo al termine? Il gover- deve però portare a facili illusioni. Financial Times, che ogni negli Stati Uniti. Oggi invece l’eco- nica hanno avuto una crescita dav- natore della Banca di Israele Stanley Tanto per iniziare, il fatto che meno anno elenca le 50 manager e nomia israeliana ricomincia a cam- vero record: + 136,6%. L’impennata Fischer si dice fiducioso, ma invita israeliani cerchino lavoro non signi- imprenditrici più importanti minare proprio grazie all’export, so- è in gran parte dovuta alla perfor- anche alla cautela: “Stiamo comin- fica automaticamente un pari calo del pianeta. La Strauss, classe 1960, controlla prattutto nel settore della tecnologia. mance positiva del colosso interna- ciando a vedere segnali di ripresa, della disoccupazione: molti dei neo- l’azienda di famiglia dal 1996 L’Ufficio centrale di statistica ha in- zionale Intel. Leader mondiale nella specie per quanto riguarda le espor- disoccupati, probabilmente, aspet- e da allora ha perseguito una fatti reso noto che nel trimestre fabbricazione di processori, Intel ha tazioni. La disoccupazione conti- tano semplicemente un momento politica di espansione, maggio-luglio del 2009 le esporta- diverse fabbriche e centri di sviluppo nuerà a crescere nei prossimi mesi”, migliore. Il timore velatamente all’estero così come in zioni israeliane sono cresciute in Israele: tra le sedi di Haifa, Petah ha avvertito. espresso da Fischer infatti è che la patria. “Abbiamo cominciato dell’11,3% rispetto agli stessi mesi Tikva, Yakum e Kiryat Gat, dà la- “Sono ottimista sull’economia israe- ripresa economica guidata dal set- come una piccola fattoria negli anni Trenta e oggi dello scorso anno. Un ottimo risul- voro a 6 mila 470 impiegati. Inoltre liana, ma non esagererei - prosegue tore hi-tech sia, almeno nella sua fa- siamo un brand conosciuto tato, specie se paragonato ai dati del sta riprendendo a fare nuove assun- Fischer - Dovremo affrontare di pet- se iniziale, una jobless recovery. Ov- in tutto il mondo”, racconta trimestre precedente: tra febbraio e zioni, dopo una serie di licenzia- to il problema della disoccupazione. vero un periodo di crescita del Pil l’imprenditrice. A livello aprile l’export aveva registrato un menti effettuati nel periodo peggiore Da questo punto di vista, le cose cui non corrisponde una crescita internazionale Strauss calo di oltre il 15%, con molte ri- della crisi economica israeliana, lo non vanno bene, anche se comun- equivalente nel mercato del lavoro, lavora tramite accordi con percussioni negative anche sull’oc- scorso marzo. La capacità produt- que ce la stiamo cavando meglio di come già avvenuto negli Stati Uniti altri gruppi alimentari, inclusa la Danone, mentre in cupazione. Guida della ripresa è l’al- tiva di Intel in Israele è di molto au- molti altri Paesi”. Nel periodo di dopo la crisi del 2001. Israele ha acquisito la ta tecnologia, che da sola rappre- mentata da quando è stata inaugu- massima crisi il tasso di disoccupa- a.m. concorrente Elite. SIEMENS Il commento ENTRA IN ARAVA Il colosso tedesco Siemens ha acquisito per 15 milioni di Perché l’hi-tech si è sviluppato proprio qui dollari il 40% di Arava Power, produttore leader di sistemi li straordinari risultati conseguiti da Da un lato, numerose società statunitensi attive cezioni, Israele crea capitale umano (ricercatori, fotovoltaici in Israele. Il kibbutz Ketura detiene un Israele nel campo delle alte tecno- nel settore high tech (tra queste la Intel e la scienziati) ma poi “esporta i talenti” a uno sta- altro 40% della società e G logie affondano le loro radici negli Microsoft) hanno aperto dei centri di ricerca dio troppo iniziale della cosiddetta catena del ospita il suo quartier anni Novanta e riflettono il concorso di diversi e sviluppo in Israele. Dall’altro lato, molti israe- valore aggiunto. In una prospettiva di medio generale. L’accordo tra fattori: le esigenze di sviluppare tecnologie di liani che si erano trasferiti negli Stati Uniti per periodo, un altro elemento di debolezza è rap- Siemens e Arava prevede la telecomunicazione in campo militare, una serie compiere gli studi universitari o per lavoro so- presentato dal fatto che negli ultimi due de- costruzione di una serie di di misure di politica industriale mirate a inco- no rientrati in Israele portando con sé un ba- cenni il settore ha prosperato “cavalcando” il impianti, per un totale di 40 megawatts: il primo sarà raggiare la piccola imprenditoria e l’innova- gaglio di conoscenze e una “imprenditorialità” boom di Internet ma, secondo gli esperti, le costruito proprio nel kibbutz zione tecnologica, un’ondata di immigrazione americana. grandi innovazioni del nuovo millennio avver- Ketura. Siemens starebbe a elevata scolarizzazione dall’ex-impero sovie- Non a caso Israele è il terzo paese (dopo Usa ranno nel campo delle biotecnologie, delle na- inoltre considerando tico e, infine, il processo di pace dei primi anni e Canada) per numero di società quotate al notecnologie, dei materiali “intelligenti” e delle l’acquisizione di un’altra novanta, che aveva favorito l’afflusso di inve- Nasdaq, il mercato azionario statunitense ri- energie alternative, tutti settori ai quali i centri azienda, attirata dalle prospettive dell’energia stimenti e capitali esteri. servato alle società del settore high tech. Il set- di ricerca militari, che ricevono ingenti finan- solare in Israele. Secondo le Oltre all’importante ruolo svolto dalle politiche tore high tech non è immune da fattori di de- ziamenti pubblici e che hanno finora svolto un indiscrezioni, si tratterebbe pubbliche di sostegno all’istruzione e alla ri- bolezza: Israele eccelle nel creare le cosiddette ruolo trainante nell’innovazione tecnologica, di Solel Solar Systems, che cerca, parte del successo del settore è ricon- start-up ma poi non riesce a trasformarle in non sono interessati. produce collettori termici. ducibile agli stretti rapporti con gli Stati Uniti. grandi imprese. A parte alcune fortunate ec- Aviram Levy, economista

www.moked.it ECONOMIA / SCIENZA / P15 Le low cost sbarcano a Tel Aviv Al via la sfida tra compagnie aeree EasyJet e AirBerlin inaugurano una rotta. Ryanair ci sta pensando. El Al ed Eurofly rispondono a colpi di offerte

ú–– Rossella Tercatin le, che pur essendo un Paese di soli sei milioni di abitanti, rimane uno a guerra delle low cost è co- dei mercati più dinamici del settore. minciata. Le compagnie ae- Dall’aeroporto Ben Gurion, attivo 24 L ree si sfidano a colpi di of- ore su 24, nel 2008 sono passati oltre ferte, sconti e opzioni “senza fron- undici milioni e mezzo di passeggeri, zoli”, per offrire voli verso Israele al il dieci per cento in più dell’anno pre- prezzo più competitivo. La prima cedente. Se più del 60% di questi so- delle low cost che ha aperto una rot- no israeliani in giro per il mondo (gli ta verso Tel Aviv è stata l’inglese Easy israeliani, si sa, adorano viaggiare), il Jet. La compagnia arancione inau- resto del traffico è costituito da pel- gura il 2 novembre una rotta che col- legrini cristiani, da ebrei che si recano lega London Luton e l’aeroporto in Israele per turismo o in visita ai Ben Gurion sei volte alla settimana. parenti, e naturalmente da uomini Prezzo base: 72 Sterline (circa 90 Eu- d’affari. ro), per un volo di oltre cinque ore. Precedentemente, aveva valutato óúúúó un’opzione simile la concorrente Ryanair. Che tuttavia ci ha ripensato, almeno per il momento. Le autorità israeliane, che stanno L’avvento di EasyJet segna una rivo- puntando molto sul business del tu- luzione nelle possibilità di viaggiare rismo internazionale, si augurano di in Israele per il pubblico inglese e foto: James Emery aumentare ulteriormente il traffico non solo. proporre Tel Aviv anche da altre cit- za fronzoli” molto simile a da Malpensa e aereo dai Paesi europei, anche grazie tà. Stiamo considerando tutte le pos- quello delle low cost: “At- uno da Roma e all’ingresso delle compagnie low cost. óúúúó sibilità”. Dopo EasyJet, ha seguito tualmente abbiamo anche , a partire Ma attenzione a non farsi ingannare l’esempio Air Berlin, compagnia low allo studio una tariffa basic, che offra da 225 euro per dalla pubblicità. cost tedesca, che vola in Israele dalla l’essenziale, ossia il trasporto aereo, andata e ritorno. Il mercato israelia- Il low cost deve essere scelto con “Abbiamo deciso di inserirci in que- Germania con un prezzo di partenza e preveda servizi e accessori a parte, no, insomma, si fa sempre più com- consapevolezza, o si rischia di spen- sta rotta perché è operata attualmen- di 99 Euro a tratta. con l’opportunità di viaggiare a costi petitivo. Anche perché è sempre più dere più del previsto: il bagaglio spes- te solo da compagnie tradizionali e Alla concorrenza delle low cost, la molto contenuti, garantendo sempre affollato. Dall’Italia, per esempio, il so non è incluso, pasto e bevande noi siamo in grado di offrire prezzi compagnia di bandiera israeliana El sicurezza e affidabilità”. numero dei voli che collegano varie non lo sono mai. Talvolta ci sono molto più convenienti”, racconta Al risponde con una serie di offerte città italiane all’aeroporto Ben Gu- differenze di quasi dieci euro a se- Thomas Meister, marketing manager speciali last minute, da una serie di óúúúó rion è in continuo aumento. Alle conda della modalità di pagamento della compagnia inglese, che non grandi città europee (Roma e Milano compagne di bandiera Alitalia ed El e spesso le tariffe minime non sono esclude la possibilità di replicare incluse). “La concorrenza è fonda- Al, in seguito alla modifica dell’ac- disponibili nelle date desiderate. Per l’esperienza anche da altri hub euro- mentale per incrementare il traffico Dall’Italia mancano ancora i colle- cordo bilaterale fra Italia e Israele gli aspiranti viaggiatori, dunque, la pei, compresa Malpensa. “L’anda- verso Israele”, commenta Yechiel Ey- gamenti a Tel Aviv con una vera dell’aprile 2008, si sono aggiunte altre parola d’ordine deve essere cautela. mento delle prenotazioni fino a que- ni, general manager di El Al per l’Eu- compagnia low cost . Anche se al- due compagnie con voli di linea, Me- Tuttavia se la competizione sul mer- sto momento è molto positivo. Ci ropa centrale e meridionale. La stra- cune offerte si avvicinano alle tariffe ridiana-Eurofly e Israir, affiancate da cato israeliano continuerà a crescere, aspettiamo un riempimento medio tegia della compagnia israeliana, rac- delle compagnie “senza fronzoli”. Per un’abbondante offerta di voli charter. è facile prevedere che il futuro avrà del volo dell’85%”, dice Meister. Che conta il manager, consiste nell’offrire esempio Eurofly organizza tre col- La crisi mondiale del comparto aereo in serbo offerte sempre più allettanti poi aggiunge: “Siamo interessati a biglietti scontati per un servizio “sen- legamenti settimanali per Tel Aviv ha colpito solo marginalmente Israe- per chi viaggia.

www.moked.it è il portale dell’ebraismo italiano מוקד moked il portale dell’ebraismo italiano

u INFORMAZIONI u DIBATTITO u CULTURA u DOSSIER u COMUNITÀ u RASSEGNA STAMPA u NOTIZIARIO QUOTIDIANO

www.moked.it / P16 MEDIA

ú– DIETRO LE PAROLE / MULTICULTURALISMO E MULTICULTURALITÀ

Fra le parole che dominano il dibattito politico-cultu- non predicati, sostanze e non attributi, è come pen- dietro viaggiando. Applicare la Halakhah e il codice rale vi è il multiculturalismo. Sembrerebbe che si sare le differenze genetiche in termini di razze: falso e civile per commerciare; diventare cittadini leali e ap- debba assolutamente essere multiculturalisti e “acco- dannoso. Gli individui sono certamente culturali, passionati dei paesi senza perdere l’identità ebraica. gliere” le altre culture. E’ una ricetta assurda, perché portatori di regole, valori, gusti, abitudini. La storia Scrivere romanzi o saggi in italiano e leggere la le culture in sé non si mescolano e chi si può davvero dell’ebraismo mostra che proprio gli individui, non le Torah in ebraico: il lavoro degli ebrei per integrarsi, ú–– Ugo Volli accogliere sono gli individui. Le culture sono astra- società, possono anche farsi multiculturali: parlare non l’ibridazione dell’ebraismo. La multiculturalità semiologo zioni, sistemi di regole e valori, reali solo nel con- più lingue, conoscere più sistemi di regole o di abitu- delle persone, non il multiculturalismo della società. creto modo di vivere delle persone, con mille varianti dini, imparare ad adattare i propri gusti al contesto. Richiede lo sforzo di imparare e di integrarsi, ma in- locali, di età, di classe, di professione. Irrigidire que- Mangiare il gefillte fish in Polonia, i carciofi in Ita- vece di produrre scontri di civiltà arricchisce le so- ste differenze, credere che le culture siano soggetti e lia, i felafel in Medio Oriente; e magari portarseli cietà in cui si realizza.

a stampa italiana è faziosa, e il ‘67. Ancora: si isola la morte dei autoreferenziale, sovrecci- bambini a Gaza dal fatto che si sono L tata, propagandistica e di trovati in mezzo a un combattimen- conseguenza noiosissima. Probabil- to che Hamas ha programmato ap- mente la peggiore del mondo occi- posta in mezzo alle città, usandoli dentale. I grandi quotidiani, Repub- come scudi umani. Eccetera. blica in testa, hanno preso una di- Infine vi sono le parole. Gli insedia- rezione paradossale imitando nei to- menti diventano “colonie” e i loro ni e nel carattere militante gli inven- abitanti, “coloni”. Ma per il dizio- duti giornali di partito. Le opinioni, nario di De Mauro colonia significa le prediche, le scomuniche, gli ap- “in età moderna, territorio distinto pelli diretti ai lettori perché sotto- e solitamente lontano dalla madre- scrivano un appello, o vadano a una patria, assoggettato a essa da vincoli manifestazione; e poi ancora gli in- militari, politici, economici e giuri- sulti e le “domande” dedicate a svil- L’Osservatore dici, e in cui la popolazione indigena laneggiare qualche personaggio pub- non gode degli stessi diritti civili di blico, sovrastano di gran lunga le in- chi proviene dallo stato dominante”. formazioni. Esse, quando ci sono, due temi. A parte qualche eccezione centuato a seconda delle apparte- possibile risalire ogni giorno alle Usando questa parola si dà già per sono sempre imbottite di propagan- veramente marginale, il mondo po- nenze politiche, ma quasi sempre cause effettive ma remote degli scontato che il West Bank e magari da. Mai, anche sulle vicende più ba- litico italiano esclude ogni posizione presente (a parte alcune firme au- eventi, né la grande maggioranza lo stesso territorio di Israele sia “di- nali, il lettore riceve le notizie da so- esplicitamente antisemita e così la torevoli ma poco numerose, da Mo- dei lettori ne ha una conoscenza suf- stinto” se non “lontano” da una “ma- le; sono sempre avvolte in un fitto cultura almeno nel suo corpo uffi- linari a Ostellino e Battista, da Me- ficiente per inquadrarli autonoma- drepatria” (forse europea?) dei “co- involucro di morali, manipolazioni, ciale. Quindi quasi sempre anche la otti a Nirenstein a Pezzana e pochi mente. Dunque l’opinione del pub- loni” e che gli ebrei essendo “coloni” propaganda. L’ultima variante sono stampa italiana ha un atteggiamento altri). blico viene influenzata prima di tutto non siano “indigeni”. Essi dunque i pettegolezzi sessuali usati come positivo nei confronti della tradizio- con la scelta di quali episodi regi- dovrebbero andarsene e chi li com- materia di ricatto personale contro ne culturale ebraica che si estende óúúúó strare, o come raccontare la sequen- batte, anche col terrorismo, ha ra- gli avversari politici: una mossa ri- a una grande reverenza per la Sho- za degli eventi. Per esempio se, co- gione. Che i dati storici siano assai dicola e controproducente in un ah. Lo spazio per il negazionismo me accade spesso, l’esercito israe- diversi, che la popolazione ebraica paese che consuma con ammirata è davvero scarso, per tutto l’arco Cerchiamo di capirne il come, se liano al confine di Gaza scopre degli sia stata estromessa da quelle terre avidità pettegolezzi sulla vita dei politico/giornalistico. Il che è posi- non il perché. Di solito non si tratta attentatori che si preparano a spa- con la violenza senza abbandonarle personaggi dello spettacolo. tivo. Il rovescio della medaglia di di editoriali che prendono posizioni rare razzi o posano mine o scavano del tutto o che non vi sia mai stata Il risultato di questo modo di (non) questo atteggiamento è una certa per una delle parti. I sistemi sono tunnel per attaccare Israele, normal- una “Palestina” autonoma non conta fare giornalismo è una crisi deva- museificazione dell’ebraismo: gli ar- molto più umili e banali. In primo mente reagisce sparando sui terro- nulla. Gli ebrei sono “coloni” e tanto stante di credibilità ma anche di dif- gomenti ebraici vanno bene soprat- luogo vi sono delle scelte di “agen- risti. A partire dalle agenzie di stam- basta per demonizzarli. Chi li assale fusione. Escludendo i giornali spor- tutto se possono essere fatti rientrare da”, come si chiama l’organizzazio- pa (l’Ansa in questo è particolar- invece è spesso un “militante”, non tivi, i quotidiani vendono quest’anno nella categoria della memoria. Fan- ne del menu delle notizie. Al Medio mente pervicace) per finire coi gran- un “miliziano” o un “terrorista”. An- in Italia solo 3,7 milioni di copie, la no parziale eccezione gli artisti israe- Oriente, e in particolare al conflitto di quotidiani, episodi del genere ven- che quando non si ricorre alle defi- metà di una trasmissione televisiva liani, scrittori, cineasti, pittori, can- israelo-palestinese è destinato fra le gono sistematicamente raccontati nizioni più estreme e insussistenti, decorosa. Repubblica ha il record tanti, in genere trattati con giusto cento e le mille volte lo spazio di come “Israele uccide tot palestinesi”. come il paragone spesso usato fra delle perdite con il 17 per cento in entusiasmo, ma sempre con la ri- altre guerre ben più gravi e persi- Il che è fattualmente vero, ma con- Gaza e i Lager nazisti, il pregiudizio meno di copie vendute. Il fatto è chiesta di distaccarsi dalle politiche stenti, dal Sahara Occidentale oc- temporaneamente è anche una de- negativo si fa strada attraverso le che i giornali non cercano lettori, di Israele. cupato dal Marocco alla Cecenia al formazione dei fatti. parole. ma fedeli da convertire, militanti da Veniamo così al punto critico. Se gli Turkmenistan cinese al Kashmir in- Allo stesso modo si parla degli in- Non sempre, naturalmente, la colpa mobilitare; e gli italiani interessati a ebrei morti sono in genere trattati diano passando per il Darfur, l’Iran, sediamenti ebraici a Gerusalemme, è dei giornalisti. Ormai il senso co- pagare perché qualcuno dica loro bene e se l’immaginario museo del- l’Afghanistan. Ciò occulta la lunga a Hebron o in Cisgiordania come mune si è sedimentato, facendo di chi odiare o disprezzare sono sem- l’ebraismo è visitato con rispetto e faglia conflittuale fra l’Islam e tutte fossero sempre “nuovi” e non il ri- Israele uno stato sospetto. Ma que- pre di meno. ammirazione unanime, gli ebrei vivi, le società circostanti, isolando al torno, che spesso risale a trent’anni sto è un altro discorso. Per ora non Questa vocazione comiziante riguar- il loro Stato e la loro attività politica centro il conflitto palestinese, come fa, a luoghi in cui sinagoghe e case si può fare a meno di riaffermare da anche l’informazione sul mondo sono trattati in maniera assai diversa. fosse la causa di tutto. ebraiche erano state distrutte: non che il giornalismo italiano sul con- ebraico e Israele. Il paradosso italia- Vi è qui in generale un opposto pre- Poi c’è la scelta degli episodi. Nella dai romani venti secoli fa, ma dai flitto israeliano è quasi tutto schie- no qui è la netta dissociazione fra i giudizio negativo, più o meno ac- cronaca del Medio Oriente non è palestinesi e dai giordani fra il 1948 rato contro Israele.

ú– COVER TO COVER di Cinzia Leone

t TIME OUT t MOMENT t TRIBUNE JUIVE

Tarantino, una faccia da schiaffi. Un bastardo Una donna e tre abiti. I primi Un piccolo sforzo in più avrebbe giovato. senza rispetto come dice il titolo. Un regista due contrapposti e il terzo una Sulla stampa ebraica internazionale Tel Aviv e scorretto per un film con la stessa cifra. Un fusion. Un cambio di identità o il grande centenario della città bianca che pizzico del Lubitch di “Vogliamo vivere”, il pro- una mutazione? Il costume e la non dorme mai l’hanno fatta da padrone per fumo di epopea western, e molto maccheroni- moda registrano senza scampo mesi e mesi. Anche riconoscendo il fascino kombat. Glorious bastard è piaciuto i cambiamenti. Rigorosa e au- straordinario di quella spiaggia mitica dove all’Osservatore Romano e ha raccolto ovazioni stera, in pieno stile Toscani, la tutti noi vorremmo passeggiare al mattino ri- di pubblico e di critica in Israele. Splatter copertina è un vero editoriale proponendola in copertina un’ennesima quanto basta, sia il film che la copertina. visivo. volta si corre il rischio di annoiare.

Voto 10 Voto 8 Voto 4

www.moked.it STORIA / P17 Nei mari dei Caraibi lungo le rotte di pirati ebrei Anche il Corsaro nero e sua figlia Iolanda forse appartenevano alla variegata diaspora marrana che in fuga dai roghi della Santa Inquisizione trovò riparo nel Nuovo mondo. A sostenerlo è lo storico americano Edward Kritzler in un libro di lettura appassionante. Anche se forse non raccomandabile per un convegno accademico

ú–– Anna Foa l’esilio nella penisola iberica una terra nuova, che offrisse loro la libertà ne- strano come gli ebrei, pur ap- gata in patria. Che è poi l’interpre- partenendo ad una religione tazione di Wiesenthal. Di qui l’afflus- Èpiuttosto restia ad accettare so, proibito sovente e altrettanto so- proseliti, siano affascinati dalla pro- vente contrastato con processi e ro- spettiva di scoprire dappertutto ebrei, ghi, dei conversos spagnoli e porto- o mezzi ebrei, o remoti discendenti ghesi nel Nuovo mondo, la loro pre- di ebrei. A sollecitare l’entusiasmo senza numerosa nelle nuove terre nostalgico del mondo ebraico sono americane, Messico, Perù, sempre soprattutto le vicende dei marrani, sotto la copertura formale del catto- cioè degli ebrei convertiti perseguitati licesimo. Di qui, nel corso del Sei- dall’Inquisizione nella penisola iberica cento, la guerra contro la Spagna e i e nelle Americhe. Questa vera e pro- suoi traffici commerciali nell’Atlan- pria epopea romanzesca, di vite du- tico, portata avanti dai mercanti ebrei plici, di identità celate e disvelate e di Amsterdam insieme con gli inglesi, di persecuzioni non smette di affa- attraverso la pirateria. E’ una storia scinarci, e leggiamo con entusiasmo romanzesca, in cui spesso la realtà i libri che sostengono la presunta ap- supera la finzione, come nella storia partenenza marrana di questo o di di Sinan, il famoso pirata ebreo che quello. Qualche anno fa, ad esempio, conquistò Tunisi, un rifugiato spa- andava molto di moda sostenere che gnolo in Turchia divenuto negli anni Cristoforo Colombo era di origine Trenta del Cinquecento il luogote- ebraica, anche in seguito nente del Barbarossa, o come Samuel all’uscita di un libro, Palache, il rabbino pirata, originario storicamente assai de- di Fez, sempre intento a tessere stra- bole ma emotivamente ne alleanze tra l’Olanda, l’Inghilterra, convincente, nienteme- la Spagna e il Marocco, in un gioco no che di Simon Wie- che più che duplice potremmo chia- senthal. Che illustri per- mare molteplice. Le sue esequie, nella sonaggi della storia e Amsterdam del 1616, videro il carro della cultura passata fos- funebre trainato da sei cavalli bardati sero discendenti di con- di nero seguito dall’intera comunità versos, lo si sapeva bene ebraica di Amsterdam, e dal principe del resto. Non contenti Maurizio di Nassau, con tutte le au- di avere Spinoza, Heine, liano e dispo- Jewish Pirates of the Caribbean, tratta degli ebrei in Inghilterra nel Seicento. torità cittadine. O come nella storia Marx, Freud, Einstein e nibile solo non solo dei corsari della Tortuga, Insomma, con la storia dei paesi che dei pirati ebrei della Giamaica che Schonberg, per non no- nell’originale come il titolo ci potrebbe far suppor- attuarono un’attiva politica parteciparono attivamente minare che i nomi più inglese, che re, ma in genere della diaspora mar- coloniale in funzione anti- alle imprese di Henry grandi, gli ebrei sono an- ci mette addirittu- rana, o più specificamente, anche se spagnola. L’idea che Morgan. Tutti a leg- cora alla caccia affannosa nella storia ra sulla pista dei pirati della Tortuga. non solo, di quei conversos spagnoli è alla base del libro gere questo libro, di ebrei “nascosti”, dei discendenti Tutti o quasi marrani, o almeno filo- e portoghesi che emigrarono nelle è che la colonizza- dunque, chissà che degli anussim. giudaizzanti, naturalmente, compresi Americhe, dal Messivco al Perù, fu- zione americana, non salti fuori qualche altra Meglio se pii ed osservanti come il Corsaro Nero e sua figlia Iolanda, rono perseguiti anche là dall’Inqui- fin dai suoi esor- meraviglia! Non me la sen- Shlomo Molho, il compagno dell’av- che tanto hanno fatto sognare la mia sizione e diedero un notevole appor- di, abbia obbedi- tirei di raccomandarlo ventura messianica di David Reubeni generazione (oggi sono quasi dimen- to allo sviluppo economico e com- to al proposito di in un convegno ac- nel primo Cinquecento, ma in man- ticati, ma non sarebbe male recupe- merciale del Nuovo Mondo. cercare per i di- cademico, ma per canza di questi si accettano anche gli rare anche Salgari in questa infornata Il libro intreccia questa storia, assai scendenti degli una lettura piace- eretici e i mercanti di schiavi, i laici di filogiudaizzanti). poco conosciuta dal vasto pubblico, ebrei sefarditi co- vole davanti al ca- e le spie. Scherzi a parte, il libro del giornalista con quella della Comunità di Am- stretti alla con- minetto è proprio Ed ecco un libro, non tradotto in ita- e storico americano Edward Kritzler, sterdam, e con le vicende del ritorno versione o al- l’ideale.

gonista un capitano Jack Sparrow che nulla ha tore della Giamaica su cui ha scritto quistandosi Con la Kippah più delle mirabili fattezze di Johnny Depp. Ma centinaia di articoli e dove per dieci ruoli chiave con il nome di Sparrowitz e inalbera una kippah anni ha lavorato al Tourist board orga- nella coloniz- a tricorno a tricorno.Il libro di Ed Kritzler ha suscitato nizzando visite e tour per stampa e tivù zazione. molte facili ironie per una certa vaghezza nelle straniere, è riuscito a sviluppare con ori- Chissà quanti Una storia di cappa e spada che ha il merito fonti storiche e qualche approssimazione nelle ginalità. Spetta agli specialisti decidere della furono i pirati di schiuderci un’ottica nuova tesi. Sta di fatto che l’autore, atletico signore dal fondatezza di questo libro. Ma certo l’autore ha ebrei che davvero capello brizzolato , ha stuzzicato molte fantasie. il merito di riportarci a una seria riflessione sul veleggiarono alla conquista delle navi della Co- La storia è senz’altro irresistibile. Un’epopea di Merito di un titolo, I pirati ebrei dei Caraibi, fatidico 1492. In quell’anno, che vide la scoperta rona di Spagna. Ma certo ha un senso rove- cappa e spada in salsa ebraica che, secondo il che anche i critici più acerrimi riconoscono dell’America e la cacciata degli ebrei dalla Spa- sciare l’ottica con cui, quanto meno Washington post, potrebbe essere d’utile ispira- come azzeccatissimo. E soprattutto di un filone gna cattolica, molti dei fuggiaschi alimentarono dall’Europa, siamo avvezzi guardare a quello zione per il prossimo film di Mel Brooks. Prota- nuovo di racconto che Kritzler, grande conosci- le file dell’emigrazione nel Nuovo mondo con- spartiacque storico.

www.moked.it / P18 CULTURA EBRAICA ú– LUNARIO

u Il mese di Cheshvan 5770 ha inizio con il novilunio del 19 ottobre 2009 e dura quest’anno trenta giorni.

u La preghiera “Tal uMatar” (“Dispensa pioggia e ru- giada”) si aggiunge alle 19 Benedizioni a partire dal setti- mo giorno del mese (il 25 ottobre) in Israele e a partire dall’inizio di dicembre nella Diaspora.

La pioggia, ú– PAROLE

u CHI È UN RABBINO i babilonesi Anni fa una collega all’istituto del Cnr dove lavoro mi disse, parlando di un conoscente del marito con cui stavano trat- tando un affare, che quel tale si comportava “proprio da rabbino”. Dopo un attimo di pausa, le manifestai il mio estremo disappunto. La collega si scusò abbondantemente, fino quasi a mettersi a piangere per l’imbarazzo. L’episodio, e il calendario per quanto spiacevole, è indicativo della percezione che si ha del rabbino, di qualcuno che è considerato la figura più ú–– Rav Riccardo Di Segni che in ebraico è yerach sheni, secondo ne, quella della seconda benedizione rappresentativa degli ebrei. Rabbino Capo di Roma mese. Nella Bibbia il nome antico ed dell’Amidà non è ancora una richiesta La parola “rabbino” deriva da rav, o meglio da rabbenu (no- stro rav), e rav a sua volta deriva da una radice ebraica che ebraico era Bul, carico di significati. di pioggia, è solo una lode al Signore vuol dire “molto”. Il rav, quindi, è qualcuno che è “maggiore” urante la Guerra del Golfo, e Perché proprio nei primi capitoli della che la fa scendere. La richiesta di “dacci rispetto agli altri. Un rabbino è, innanzitutto, qualcuno che fino ad oggi durante l’occu- Torah si parla di diluvio, mabul. Che la pioggia e la rugiada” si fa nella nona ha compiuto approfonditi studi sui testi tradizionali ebraici, D pazione americana dell’Iraq, comincia il secondo mese e dura nella benedizione. Ma non subito a Sukkot, come la Bibbia, il Talmud, i codici legali e altre opere. E’ i rabbini cappellani militari dell’esercito prima fase 40 giorni. neppure alla sua fine, solo qualche gior- quindi in grado di dare una risposta ebraica alle domande. Usa distaccati in Iraq hanno ironica- no dopo. E’ qui che entra in gioco il Fra i suoi compiti ci sono l’insegnamento, l’ascoltare e ri- solvere i problemi della gente, l’assicurarsi che i servizi pub- mente notato di essere i rabbini per cui settimo giorno di Marcheshvan. óúúúó blici di tipo religioso siano conformi alla regola. Spesso il mondo ebraico prega di più. Questo funge da interfaccia fra la comunità e la società o il mondo perché nel minhag ashkenazita il Sa- óúúúó politico. Grazie alla sua conoscenza, il rabbino può verificare bato mattino, dopo la lettura della To- Il secondo mese potrebbe appunto ri- che eventi come la nascita, il matrimonio, la fine della vita, rah, si legge una preghiera speciale (Ye- ferirsi a Bul - Marcheshvan, mentre la seguano la normativa ebraica ma la sua presenza, se pur qum Purqan) per i “signori rabbini della mem iniziale di mabul vale 40 in ghe- Che cos’ha di speciale? Il fatto che dista raccomandata, non è, in questi casi, strettamente neces- saria. Il matrimonio, ad esempio, se svolto alla presenza di terra d’Israele e di Babilonia”. Oggi, per matria. Diluvio in ebraico è quindi 40- 15 giorni dalla fine di Sukkot. Il tempo testimoni legittimi, con la procedura richiesta e l’opportuna trovare dei rabbini in Babilonia, bisogna Bul. I suoi principali riferimenti simbo- necessario, per i pellegrini che venivano documentazione, sarebbe comunque valido anche senza ricorrere ai cappellani militari Usa, ma lici sono collegati all’acqua, in partico- dalla Babilonia a Gerusalemme, per ar- la partecipazione di un rabbino. Il rabbino in genere presiede secoli fa la stragrande maggioranza dei lare a quella che scende dal cielo, la rivare alle rive dell’Eufrate. Un viaggio al culto sinagogale, ma pure in questo caso la sua presenza rabbini era concentrata in quella regio- senza pioggia era certamente preferi- non è vincolante. Lo è invece quando il problema richiede ne, che dettò legge e ancora continua bile. Per questo si aspettava il 7 di Mar- un giudizio da parte del Tribunale rabbinico: in questo caso, il rabbino deve avere anche la qualifica di dayan (giudice). a farlo su tutto il mondo ebraico. Al cheshvan per chiedere la pioggia in punto tale che anche un’antica preghie- Ci troviamo nel mese di Israele. Se la pioggia non era arrivata Rav Gianfranco Di Segni, ra per qualcuno che non c’è più, con- in Eretz Israel entro altri 10 giorni la Collegio Rabbinico Italiano tinua ad essere recitata ancora. Questa Mar-Cheshvan, l’unico situazione diventava preoccupante e storia della leadership babilonese e dei senza una festa, lieta o scattava la procedura di preghiere e di- suoi influssi a lungo termine ritorna nei triste, da ricordare. I giuni. La situazione era diversa altrove. ú– PERCHÉ giorni autunnali del calendario ebraico, suoi riferimenti In molti luoghi della Diaspora l’acqua evocando riflessioni sui meccanismi di simbolici si collegano scende più che abbondante e non c’è u trasmissione, sviluppo e mantenimento bisogno di affrettarsi nella richiesta. Di LANA E LINO, UNIONI PROIBITE dei riti ebraici. Vediamo alcune parti di all’acqua, in particolare qui il principio per cui ogni regione do- Non vestirai shatnez cioè lana e lino assieme (Deut. 22, 11). questa storia, centrata sul mese dell’an- a quella che scende dal vrebbe cominciare a chiedere la pioggia Il divieto di indossare abiti di lana e lino si estende anche alla proibizione di possedere stoffe composte da tale me- no di cui si parla meno, Marcheshvan. cielo. E proprio nel suo se e quando le serve. Ma nei primi se- scolanza. La norma è apparentemente priva di logica, i Mae- settimo giorno si chiede coli dell’era volgare la maggioranza de- stri, però, ritengono che le motivazioni possano essere óúúúó la pioggia in Israele. gli ebrei e la sua leadership spirituale varie. Tra queste ne citeremo solo una piccola parte. Rabbi Moshè ben Maimon (1138-1204), scrive “il motivo Richiesta che, in base a erano spostata verso la Babilonia, i cui tempi e necessità dettavano legge. Lì del divieto dipende dal fatto che i sacerdoti idolatri usavano Triste sorte quella di Marcheshvan, cor- regole antichissime, la data giusta per chiedere la pioggia prendere dei vegetali e pelli animali e dopo averli mescolati nella Diaspora avviene ne facevano dei vestiti che indossavano durante i loro riti” rispondente a ottobre - novembre del era il sessantesimo giorno dopo l’equi- (Guida degli smarriti 3,37). Evitando di indossare abiti di calendario solare. Secondo mese del- il 2 dicembre. nozio autunnale: il 22 novembre se- lana e lino si sottolineerebbe, dunque, l’assoluto divieto l’anno, se si cominciano a contare i me- condo il calendario giuliano. Con la ri- più volte espresso nella Torà di seguire le usanze idolatre si da Tishri, o ottavo, se il conto co- forma del calendario di papa Gregorio, dei Gentili. mincia da Nisan. Tutti i mesi ebraici nel 1582, si decise di continuare a dire Joseph ben Isaac di Orleans (XII secolo) nota invece che se- condo la Torah i Sacerdoti del Tempio, tra i loro abiti rituali, hanno una festa, lieta o triste che sia, pioggia. Una pioggia che in Eretz Israel la benedizione nel giorno gregoriano dovevano avvolgersi con tuniche stranamente intessute tranne Marcheshvan, che non ha nep- si fa desiderare. La festa di Sukkot che corrispondente al 22 Novembre giulia- di lana e lino e proprio da ciò avrebbe origine il divieto. Egli pure un giorno speciale da ricordare. precede di poco l’inizio di Marche- no, il 2 dicembre, cominciando dall’Ar- scrive infatti: “Gli abiti usati dai Sacerdoti erano di lana e O forse sì, come vedremo poco avanti. shvan ha come tema centrale la richie- vit della sera prima. Che si trattasse di lino. La Torah ha vietato tale mescolanza affinché non si Forse è una rivalsa rispetto al mese pre- sta della pioggia. un calcolo non preciso, già lo si sapeva; adoperasse un abito sacro per svolgere delle pratiche pro- cedente, Tishri, che di feste ne ha fin Proprio alla fine di Sukkot, a Shemini l’errore viene mantenuto perchè in de- fane”. Il valore simbolico del divieto è dunque comprensibile. E’ vietato indossare abiti, cioè assumere ruoli in campo sa- troppe. Eccolo dunque questo mese un Atzeret, nella seconda benedizione del- finitiva si tratta di una convenzione, di cro, a colui che non ha veri meriti. Il Midrash Pirkè De-Rabbi po’ grigio, piovoso, in cui le giornate la Amidà, che celebra le prodezze di- una data più simbolica che reale, di un Eliezer, infine, ritiene che il primo omicidio della storia ac- si accorciano, in cui comincia a far fred- vine, si comincia a parlare di Colui che compromesso per mantenere l’unità cadde proprio a causa della lana e del lino. Secondo la tra- do ma non è neppure inverno. Non a “fa soffiare il vento e scendere la piog- della preghiera nel mondo ebraico. Ma dizione, l’offerta di lino che Caino portò a Dio fu rifiutata caso il suo nome può essere diviso in gia”, e lo si farà fino all’inizio di Pesach. è interessante e motivo di curiosità che mentre la lana portata da Abele fu accolta. Ciò generò due, Mar – Cheshvan, dove Mar in Ma perchè alla fine di Sukkot e non al- si continui a mantenere una data giu- invidia e violenza che portò alla morte uno dei fratelli e ge- nerò punizione per il secondo. Il shatnez, che ricorda l’in- ebraico può significare “signore”, e an- l’inizio? Perchè a Sukkot a Gerusalem- liana. Piccoli misteri del mese “signore” capacità di uomini a stare assieme senza prepotenza e ag- drebbe ancora bene, o “amaro”. me ci sono moltitudini di pellegrini, e “amaro” e di quello che lo segue, do- gressività, fu così vietato dalla Torà. Il nome però non è di origine ebraica, certamente interessati all’irrigazione dei ve l’attenzione è tutta per Hanukkah. è come per gli altri babilonese. Forse loro campi, che vorrebbero godersi i (Il testo integrale di questo intervento è Rav Roberto Colombo Scuola Ebraica Milano, Progetto Kesher deriva da una deformazione di quello giorni di vacanza all’asciutto. Attenzio- pubblicato su www.moked.it)

www.moked.it / P19

DOSSIER/Sud EBREI PER SCELTA Viaggio a Sannicandro Garganico nel cuore di un risveglio antico

In principio è solo un mormorio. Sono le cinque e mezza del mattino e di là della ú–– Daniela Gross porta una donna conversa in pugliese stretto. Le risponde una voce d’uomo e il dialogo piano piano cresce di tono. Poi come per magia il dialetto si trasforma in Le due voci sono quelle di Ester e un ebraico fluente e animato che spegne sul nascere ogni rimostranza. Eliezer Tritto. Entrambi sulla soglia E’ il mio benvenuto a Sannicandro Garganico. Come in un film il mio viaggio sulle degli ottanta sono nati e cresciuti a tracce di un mondo ebraico unico comincia da qui, dalla magia di queste due voci Sannicandro, al fianco di Manduzio. all’alba che incarnano la straordinaria epopea di un altro viaggio: quello che Hanno compiuto il loro mikve nelle nell’immediato dopoguerra da questo piccolo borgo sperduto nel verde portò in acque aperte dell’Adriatico, sulla Israele oltre settanta uomini, donne e bambini. Ebrei per scelta e non per na- spiaggia di Torre Mileto, e una volta scita, frutto di un risveglio delle coscienze ispirato alla lezione visionaria di Do- sposi sono partiti ancora adolescenti nato Manduzio, bracciante, guaritore e cantastorie dal carisma ancor oggi per costruire lo Stato d’Israele. Dal 1946 la coppia è tornata a Sannican- indimenticato. dro quattro o cinque volte appena. Da Biria vicino a Zefat, dove abitano da quasi cinquant’anni e gestiscono un chiosco di falafel celebre in tutta la Galilea, il tragitto è infatti lungo e molto stancante. u IL PAESE

Questa volta però l’occasione è di Sannicandro conta oggi oltre 18 mila quelle da non perdere. Nella piazza abitanti. Si trova in collina, nella zona del paese - in occasione di “Negba nord est del Gargano, a un quarto - Verso Mezzogiorno”, il primo fe- d’ora dall’Adriatico dove, sulla spiag- gia di Torre Mileto, nel ‘46 avvenne stival di cultura ebraica in Puglia - l’immersione rituale dei primi conver- si presenta infatti in anteprima Il titi. Dai tempi di Manduzio il paese ha viaggio di Eti, film del giovane regi- cambiato radicalmente volto. Solo il centro storico mantiene i vicoli sta Vincenzo Condorelli che attra- stretti e le case candide d’un tempo. verso una serie incrociata d’interviste Altrove la cementificazione ha can- ricostruisce la vicenda di tre gene- cellato le tracce del passato. Soltanto qui e là s’intravedono i segni razioni di ebrei sannicandresi. Così della storia ebraica del Gargano: nella ad accompagnare Ester e Eliezer casa, ancora intatta, da cui la quindi- Tritto sono arrivati i due nipoti che cenne Ester Tritto partì alla volta portano il loro stesso nome. Ester d’Israele o negli slarghi tra i vicoli do- ve ancor oggi le donne siedono insie- detta Eti, capelli ricci neri neri e un me a chiacchierare o mondare le ver- sorriso dolce ed Eliezer piccolo, co- dure. me lo chiamano i nonni. Lei ha 25 anni. Ha studiato cinema a Tel Aviv e sogna di lavorare alla regia. Per ora, nel film di Condorelli mostra una notevole capacità di bucare lo schermo. Lui ha 22 anni, studia in una yeshiva a Bnei Beraq e ha una voce angelica che strappa le lacrime ai commensali quando a tavola in- tona i Salmi. óúúúó

Due giovani israeliani e due sanni- La sfida invitante della cucina kasher candresi in età che per una manciata u LA SINAGOGA di giorni intrecciano passato, pre- A prima vista sembra un’im- sher. “I prodotti che ci servono – figli e mariti nelle vicine acque sente e futuro in un fiume di incontri La porta, velata da una tenda in pizzo, si affaccia sulla trafficatissima via Gar- presa ai limiti dell’impossibile. spiega Grazia Gualano – li fac- dell’Adriatico e servito, marinato con i paesani, passeggiate, chiacchie- gano. La sinagoga di Sannicandro è Ma vista da Sannicandro la que- ciamo arrivare da Roma o da Mi- con sapienza, in mille varietà. Le re al fresco sulle sedie davanti casa, una piccola sala, arredata con sem- stione della kasherut assume tut- lano. Poi si fa la spesa nelle verdure e la frutta che lo accom- pranzi e cene con la porta spalancata plicità e tenuta con ogni cura, che t’altro aspetto. Qui la botteghe del paese tenendo sotto pagnano arrivano di solito dalle conta poco più di trenta posti. A iden- sul vicolo e visitatori che vanno e tificarla, dall’esterno, solo una targa consuetudine delle donne con i mano il libriccino con le liste terre di famiglia. Quanto ai dolci vengono, tavolate che si chiudono affissa a fianco della porta. fornelli non è ancora stata tra- degli articoli consentiti”. Ma a e al pane si fanno in casa. E, per in allegria con i canti antichi di Do- E’ di proprietà del gruppo ebraico solo da una decina d’anni. Prima le pre- volta dalla modernizzazione e risolvere il problema è innanzi lunga tradizione, il venerdì è de- nato Manduzio. supplisce in modo egregio all’as- tutto un’abitudine alimentare dicato alla confezione di fragranti ghiere si svolgevano in un apparta- Per caso o per destino sono Ester e meno nei pressi allestito all’uopo. Poi, senza di macellerie e spacci ka- che privilegia il pesce pescato da e deliziose challot. Eti, Eliezer e Eliezer piccolo a gui- dopo molti sacrifici, si è finalmente giunti all’acquisto. Nella foto il nipote di Eliezer Tritto che si prepara alla segue a pag. 20 funzione. www.moked.it / P20

DOSSIER/Sud EBREI PER SCELTA segue da pag. 21 dal lavoro per l’intera giornata dello u LA CASA Shabbat e darsi appuntamento nella dare i miei primi passi nel delicato sinagoga per una tefillah di solito ri- microcosmo della Sannicandro “Un’unica stanza spaziosa, quasi qua- dotta, perché monca delle parti che drata, dai muri imbiancati a calce; il sof- ebraica di oggi in un vortice spesso fitto, anch’esso imbiancato a calce, è richiedono la presenza di dieci uo- incomprensibile di traduzioni tra pu- molto alto”. Elena Cassin, autrice del li- mini. E’ organizzare le grandi feste gliese, ebraico e italiano. L’accoglien- bro San Nicandro, ricorda così la dimora con mesi d’anticipo per assicurarsi di Donato Manduzio. Oggi la sua casa, za del gruppo ebraico è infatti calda a pochi passi dalla sinagoga, è stata tra- il minian (adesso, per mettere insie- e affettuosa. Ma le diffidenze non sformata da uno degli eredi in un’ano- me il quorum maschile, si sta lavo- mancano. nima palazzina a due piani. Nulla ricorda rando alla pianificazione di qualche Negli ultimi anni la storia degli ebrei la storia del carismatico capostipite de- Shabbat con il gruppo che fa capo gli ebrei del Gargano. del Gargano è rimbalzata più volte a Trani). E’ preparazione e studio, su tivù e giornali e la cosa qui non u IL MUSEO con il rav Mino Bahbout che da anni è piaciuta troppo. Un po’ per una veglia sulla situazione o sotto la gui- naturale riservatezza, un po’ per i to- Il documento d’identità di Manduzio, una manciata di foto, lettere e alcuni oggetti rituali. A ospitare, in una saletta, alcuni da del maestro Vito Perugia che da ni troppo spesso urlati nel raccontare frammenti della memoria ebraica di Sannicandro è il Museo storico archeologico e della civiltà contadina realizzato da Michele Roma sbarca a Sannicandro a mesi Grana. Il piccolo settore ebraico è stato allestito grazie a Eliezer Tritto che negli anni ha donato molti suoi preziosi documenti una vicenda. “La stampa fa i suoi in- e conta numerose visite di scolaresche dall’intera regione. alterni per due settimane di studio teressi e costruisce le sue storie. Ma intensivo che coinvolgono grandi e non è detto che noi si debba stare a piccini. Ed è anche fare gruppo, sce- questo gioco”, riassume Lucia Di della realtà ebraica di Sannicandro zione si declina al femminile. “Sono ha superato le previsioni più ottimi- gliere di stare insieme per condivi- Maggio, una delle colonne del grup- e uno degli assi portanti delle nu- state le donne ad accostarsi per pri- stiche. Tanto che oggi il gruppo dere e rinnovare una tradizione in po, diretta discendente di quella Lu- merose attività che coinvolgono tutti me a Donato Manduzio e a costi- ebraico comprende quasi quaranta un susseguirsi d’appuntamenti che cia Gravina che fu una delle prime i componenti, dagli anziani ai più tuire l’embrione del gruppo – spiega persone, dagli ottant’anni ai due mesi in questo borgo assumono toni e sa- fedeli di Manduzio. In altre parole, piccoli. Un’imminente laurea in Let- Grazia – Ed è grazie a loro che oggi del piccolo Lorenzo. Quasi tutti in pori assai diversi da quelli cittadini. sintetizza la figlia Maria, 30 anni, tere moderne all’università di Foggia nel nostro paese vi è una realtà attesa del suggello definitivo e uffi- Qui l’ebraismo appare un collante “non siamo qui per fare teatro”. e per il futuro il sogno di una secon- d’ebraismo”. ciale al loro ebraismo. Sono in gran- portentoso, capace di stemperare Il risultato è che prima di parlare o da laurea al Collegio rabbinico di de maggioranza donne, gli uomini perfino il fisiologico attrito tra le ge- farsi fotografare ci si deve conoscere Roma e di un viaggio in Israele, Gra- óúúúó si contano a stento sulle dita di due nerazioni in un’atmosfera che per e soprattutto riconoscere in un ri- zia coltiva con dedizione la causa mani. “Anche se – garantisce Grazia molti versi rimanda a un’Italia antica, spetto reciproco. Altrimenti può ac- dell’ebraismo sannicandrese. Guida Gualano – la situazione si sta piano tramata di gesti ospitali e abitudini cadere quel che si dice sia successo le visite nella minuscola sinagoga af- “Dopo la grande migrazione in piano riequilibrando”. semplici. Madri, figlie e nonne lavo- di recente alla troupe di una tivù te- facciata su via Gargano, accoglie le Israele tra il ‘48 e il ‘49 – racconta – Per loro l’ebraismo non è un rituale rano insieme senza un velo di ten- desca che dopo qualche giorno di scuole, tiene i contatti con la stampa, del gruppo di Donato Manduzio so- da riservare alle feste o un’astrazione sione. La divisione dei compiti è peregrinazioni tra porte chiuse e gestisce le preziose memorie di Do- no rimaste al paese solo quattro si- culturale. Ma vita quotidiana, che quasi matematica: le signore alla cu- bocche cucite ha dovuto tornarsene nato Manduzio e organizza le diver- gnore. Sono state loro a tenere viva coinvolge nel profondo. “La fede è cina, le ragazze col cellulare incollato indietro a mani vuote. Fatta ecce- se manifestazioni. Il tutto con una la tradizione ebraica e a trasmetterla il motore di tutte le nostre azioni” all’orecchio ad accogliere ospiti, spie- zione per i cacciatori di scoop e forza gentile che non trascura mai ai figli e ai nipoti”. spiega Sara Leone, 25 anni, studen- gare e guidare visite. Gli uomini chicche etnografiche la tendenza è il sorriso o la battuta per la squadra “Tramandare i nostri principi di ge- tessa di Biologia. “Vogliamo amare compaiono di tanto in tanto con il però verso l’apertura, spiega Grazia affiatatissima di amiche (Sara, Maria, nerazione in generazione – sottoli- il Signore con tutto il cuore”, aggiun- melone appena colto (quasi tutti Gualano. Anche perché la presenza Patrizia e tante altre) che la affianca nea infatti Lucia Di Maggio, madre ge la sorella Maria, laureanda in fi- possiedono un pezzo di terra), il pe- ebraica, all’inizio passata quasi inos- no o per la madre Lucia. di Maria, Sara e Patrizia – è la cosa losofia. sce appena pescato o qualche enor- servata agli occhi degli abitanti della A chi viene da fuori fa strano che a più importante, l’unico modo che Nella pratica quotidiana ciò significa me zucca. zona, da tempo è divenuta motivo reggere il gruppo, per quanto ridotto, abbiamo per non andare dispersi”. mangiare kasher, preparare le challot “Collaboriamo tutti allo stesso pro- d’interesse e curiosità. sia una donna. E per di più così gio- Sorretta da un buon trend demogra- al venerdì e al tramonto accendere getto – sorride Maria – non ci sono A 24 anni Grazia è la rappresentante vane. Ma qui l’ebraismo per tradi- fico, la forza di quell’insegnamento le candele di Shabbat. E’ astenersi conflitti tra le generazioni perché ve-

u DONATO MANDUZIO, LA CONVERSIONE DI MASSA E L’EMIGRAZIONE IN ISRAELE Una visione tra luce e tenebre destinata a mutare il corso della Storia

“Mi trovavo nell’oscurità e scopre, grazie a un venditore paese. Gli ebrei di Sannican- Ma a quel punto la storia de- sentivo una voce che mi dice- ambulante, che gli ebrei non dro attraversano dunque sen- gli ebrei del Gargano si avvia va: ‘Ecco io vi porto la luce’. sono scomparsi da secoli ma za troppi problemi gli anni a conclusione. Ho visto, nelle tenebre, un uo- che le città sono “piene di delle persecuzioni e nell’au- Manduzio muore nel 1948 e mo che teneva in mano una quel popolo”. tunno del ‘43 hanno occasione tra il ‘49 e il ‘50 la piccola co- lanterna spenta che non illu- Scrive subito ad alcuni ebrei d’incontrare i soldati della munità migra in massa in minava”. Così Donato Mandu- residenti a Torino e Firenze Brigata ebraica. E’ il primo se- Israele dove si stabilisce pre- zio descrive la visione desti- poi si mette in contatto con me di un altro radicale cam- valentemente al Nord, tra Bi- nata a rivoluzionare la sua vi- il rabbino capo di Roma, An- biamento. Il gruppo già sape- ria e Zefat. Al paese rimango- ta e quella di un gruppo di gelo Sacerdoti, che all’inizio va cos’era il sionismo e cosa no solo quattro donne che sannicandresi. Siamo nel 1930. pensa a uno scherzo. Il grup- stava accadendo. Ma i militari non hanno potuto affrontare Manduzio ha 45 anni, viene da po di Sannicandro insiste e a palestinesi schiudono per la la conversione. Sembra l’inizio una modesta famiglia di brac- quel punto il rav inizia a in- prima volta la prospettiva af- della fine. Ma le quattro si- cianti, è infermo e da poco ha teressarsi alla questione, pur fascinante dell’emigrazione. gnore non s’arrendono e ten- imparato a leggere e scrivere. mettendo bene in chiaro che La svolta decisiva avviene nel- gono viva la tradizione di Spinto dal desiderio di con- “l’ebraismo è assai poco incli- la prima settimana dell’ago- Manduzio trasmettendola alle quistarsi la luce vista in sogno ne al proselitismo e solo ec- sto 1946, quando Donato nuove generazioni. Il resto è si accosta all’Antico testa- cezionalmente accetta prose- Manduzio vede finalmente i storia di oggi. mento e inizia a diffondere la liti”. suoi integrati nel popolo A far conoscere quest’appas- nuova religione tra le persone Nel 1936 il gruppo conta una ni. Il nuovo rabbino di Roma, un documento in cui si dichia- d’Israele. Con una cerimonia sionante vicenda sono stati più vicine: la moglie, il fratel- cinquantina di convertiti, Davide Prato, cerca di rispar- rano ebrei, protestano con il collettiva si celebra la conver- due libri molto diversi: il ro- lo, le cugine, gli amici. Dalle compresi i bambini, e di tanto miare loro molte difficoltà ri- rabbino e si professano di re- sione del gruppo. L’immersio- manzo di Phinn E. Lapide, case si eliminano le immagini, in tanto riceve la visita di badendo “non siete ebrei per- ligione ebraica anche davanti ne rituale avviene nelle acque “Mosè in Puglia” , (Longanesi, ci si riunisce il venerdì sera e ebrei “nati nella Legge” men- ché non siete nati ebrei, e alle autorità. dell’Adriatico. Due anni dopo, 1958) e, con altro spessore si rispetta il Sabato. Si cele- tre i contatti con Roma si fan- d’altra parte la vostra conver- Queste ultime sembrano di- una seconda tornata di con- storico, “San Nicandro. Un brano le feste, si studia la Bib- no via via più stabili. La pro- sione non è mai stata legaliz- menticarsi di loro, forse an- versioni. Solo allora il mondo, paese del Gargano si converte bia e s’impartiscono nomi mulgazione delle leggi razzia- zata”. Ma i “Fedeli di Levi”, co- che grazie alla fittissima rete e gli stessi paesani, scoprono all’ebraismo” (Corbaccio, ebraici ai nuovi nati. li, due anni più tardi, non ne me li chiamano i paesani, non di parentele e solidarietà che quest’affascinante vicenda 1995) della studiosa francese Solo un anno dopo Donato scalfisce affatto le convinzio- ci stanno. Firmano in massa lega tra loro gli abitanti del grazie ai riflettori dei media. Elena Cassin.

www.moked.it / P21 u Da sinistra Maria, u Grazia Gualano u Sannicandro - u Ester Lucia, Patrizia e nella sinagoga l’interno della e Eliezer Sara Leone sinagoga Tritto

niamo dalle stesse origini, siamo la stessa cosa”. Per tutti quella di Do- nato Manduzio è storia di ieri, che ormai si tinge delle sfumature del mi- Il mulo di Eliezer Il coro to, ma in cui ci si continua a ricono- Un bracciante a fianco di un mulo ornato da un Maghen David. Quella scere con fierezza: a venti come a Inni, stornelli, recitazioni. Uno dei frutti più sin- a fianco è una delle foto simbolo della storia ebraica di Sannicandro. A ottant’anni. A tavola le ragazze ascol- golari della conversione di Donato Manduzio e comporre l’emblema è stato Eliezer Tritto. “Allora avevo sette anni ed tano affascinate i ricordi di Ester, del suo gruppo ero molto bravo a disegnare – ricorda – Un giorno feci un Maghen istruita da bambina nella casa di è un vasto re- David e mi venne la fantasia di inserirne un altro all’interno su un pertorio di Manduzio. E lei racconta delle sue fondo scuro. Uno dei conoscenti di mio padre lo vide, gli piacque e lezioni che per tenere desta l’atten- canti che cele- portò a riprodurre il tutto dal lattoniere”. Fu così che il Maghen brano le di- zione alternavano alla Bibbia brani David, trasformato in medaglione con tanto di campanelli, planò sul verse occasioni di romanzo, parla delle recite di Pu- muso di un mulo a significare il profondo legame con l’ebraismo della gente di Sannicandro. E, ri- rituali e le fe- rim con i costumi di carta colorata, prodotta nel libro di Elena Cassin, quell’immagine fece il giro del mondo. stività. Sono della paziente moglie Emanuela. Ma canzoni in un i nipoti, che d’italiano conoscono a italiano nobile, stento qualche parola, scalpitano. che riecheggia le cadenze bibliche, innestato su “Canta nonna, canta Gerusalemme”, Quel diario prezioso melodie che in parte derivano dalla devozione cat- implorano. E senza fasi pregare trop- tolica e dalla tradizione delle processioni. Ad ana- “Qui ci narra una piccola lucita storia e come da una via tenebrosa po Ester intona con voce ancora si- lizzarle, nella genesi e nella struttura, è da poco è uscita una luce. Luce che riluce nelle tenebre ombra di morte”. Si cura una scarna melodia. E’ uno degli uscito “Fonte di ogni bene” (127 pag, Editrice apre così il diario in cui Donato Manduzio ripercorre gli avveni- inni scritti ai tempi di Manduzio. Pa- Rotas) di Francesco Lotoro e Paolo Candido con menti che negli anni Trenta lo portarono alla religione ebraica in- role desuete che raccontano di Ge- prefazione di Pasquale Troìa che ne ripropone sieme alla moglie e a un gruppo di cittadini di Sannicandro. Il rusalemme e della Terra promessa, una selezione in un cd. A intonare i canti compo- diario è oggi uno dei cimeli più preziosi del gruppo ebraico locale. Si compone di alcuni quaderni legati da lei cantate infinite volte nella sua sti a Sannicandro tra il 1930 e il 1945 sono, con insieme e ricoperti da una sdrucita carta da pacco. Le pagine a righe, quelle in uso un tempo nelle no- infanzia e nella nuova casa in Israele. entusiasmo e calore, le donne del gruppo che oggi stre scuole, recano le tracce del tempo. La grafia è marcata e a tratti incerta, le pagine assottigliate e Le donne si uniscono al canto. Elie- si riconosce nell’ebraismo. Per loro gli inni del ingiallite dalle tante mani che negli anni le hanno sfiorate. Ma la suggestione che ne promana è sem- zer nonno ed Eliezer nipote le se- tempo di Manduzio sono infatti ancor oggi un re- pre viva. E’ custodito oggi da privati ma potrebbe divenire l’embrione di un museo dell’ebraismo san- pertorio vivo e vitale che s’intona volentieri in guono a mezza voce. E per un atti- nicandrese attualmente in progetto. mo, in un dolce pomeriggio di set- coro nelle feste e nelle occasioni speciali. tembre a Sannicandro, la Storia sem- bra chiudersi in un cerchio magico.

www.elal.com

In collaborazione con 3 giorni di autonoleggio gratuito Offerta valida con l’acquisto on-line di almeno 2 biglietti aerei da Milano e/o Roma per Tel Aviv,

a partire da € 329,00 effettuato tra il 05 Ottobre 2009 e 20 Novembre 2009, per voli aerei da effettuarsi a partire dal 01 Novembre 2009 fino al 19 Dicembre 2009. EL AL ISRAEL AIRLINES LTD Offerta non è cumulabile con altre promozioni in vigore al momento della prenotazione. ROMA 00187 - Via S. N. da Tolentino, 18 MILANO 20122 - Via P.da Cannobio, 8 Per la regolamentazione completa vi rimandiamo ai termini e condizioni presenti sul ns. sito www.elal.com Prenotazioni Tel 0642020310 Prenotazioni Tel 02-72000212 Se desiderate ricevere le offerte promozionali EL AL via e-mail o sms, indirizzate una richiesta Vendite Tel 06-42130260 Fax 06-4872205 Vendite Tel 02-72000656 Fax 02-72000848 con i vostri contatti al seguente indirizzo: [email protected] acconsentendo al trattamento dei dati personali.

www.moked.it / P22

DOSSIER/Sud EBREI PER SCELTA Così fiorisce la rinascita di Trani tra antichi simboli e nuove alleanze Nell’epicentro della ripresa ebraica pugliese, dove la sinagoga ha un campanile, ma con tanto di Maghen David

ú–– Daniela Gross realtà con l’affetto e il sostegno della Comunità ebraica di Napoli, di cui n campanile su cui svetta “Fin dal principio la gente ha siamo una sezione, e del rav Shalom un discreto ma evidente vissuto con grande Bahbout che fin dal principio è stato U Maghen David. E’ l’emble- naturalezza la nostra al nostro fianco”. ma più éclatante del risveglio del- presenza. La città sembrava Gli ebrei in Puglia oggi sono pochi, l’ebraismo in atto nel Mezzogiorno una cinquantina appena in tutta la d’Italia. Il campanile in questione è riappropriarsi di una parte regione. Tra di loro ve ne sono pa- quello della Scolanova di Trani, epi- della sua identità. Chi ci recchi che si sono trasferiti qui per centro di una rinascita culturale che vedeva con la kippah in testa lavorare nelle basi militari di Brin- in questi ultimi anni vede il suo sce- ci accoglieva con un caloroso disi, Gioia del Colle, Foggia e Ta- nario principale proprio nelle Puglie. ‘bentornati’. Non benvenuti, ranto. Molti sono israeliani, qual- Utilizzato in origine come sinagoga, bentornati” Quasi che il cuno arriva dalla Bielorussia, qual- il piccolo edificio immerso nell’in- cun altro dall’Iran. Insomma, un mi- trico degli antichi vicoli dopo la cac- nostro essere qui andasse a crocosmo cosmopolita che nel ri- ciata degli ebrei dal Meridione è sta- riparare una storia spezzatasi conoscimento identitario si salda to infatti trasformato in chiesa per secoli fa”. alla realtà, per tanti versi ancora sco- divenire poi, in tempi più vicini, cen- nosciuta, dei marrani. Uomini e tro culturale. Poi, quattro anni fa, donne lontani discendenti di ebrei l’ultima decisiva metamorfosi. convertiti che - come racconta Su richiesta del gruppo ebraico pu- in altre realtà”, spiega Francesco Lo- tornati’. Non benvenuti, bentornati. Trani per lo Shabbat o le festività. Abraham Zecchillo, a cui oggi sono gliese il Comune, guidato dal sinda- toro. Quarantacinque anni, pianista Quasi che il nostro essere qui andas- Sono aiuti che possono sembrare in- affidate le cure della Scolanova e co Giuseppe Tarantini, sancisce la e docente di pianoforte, Francesco se a riparare una storia spezzatasi genui a chi vive in Comunità dove della kasherut - dopo moltissimi an- restituzione della Scolanova all’ebrai- è uno degli artefici della rinascita pu- secoli fa”. l’osservanza si fonda su un sistema ni hanno fatto ritorno alle radici smo. Una serie di pronunciamenti gliese in cui profonde lo stesso en- comunitario rodato da secoli. Ma ebraiche. Nipoti e pronipoti di fa- tra Soprintendenza alle Belle arti e tusiasmo e la stessa caparbia energia óúúúó che hanno grande importanza, an- miglie che nel chiuso delle case per Beth Din israeliano sbloccano la spi- che da anni lo guidano in un’altra che morale, per un gruppo che con secoli hanno mantenuto usanze e nosa questione di una Madonnina impresa ai limiti dell’impossibile. grande impegno e fatica va costruen- tradizioni ebraiche: la preparazione posta in una nicchia che potrebbe Quella di riportare alla vita la musica L’accoglienza tranese non si è però do una sua fisionomia e un’organiz- delle azzime a Pesach, l’accensione ostacolare la ripresa del culto (il tutto composta nei campi di concentra- esaurita nel garbo di un saluto. O zazione stabile. delle candele di Shabbat, la prepa- si risolve con un’halakhica aliena- mento attraverso un’opera certosina nello scambio di visite e auguri. Ma Ancor più centrale, in questo lavoro, razione delle challot al venerdì. zione di quella parte dell’edificio e di raccolta, recupero e poi esecuzio- si è tradotta subito in un supporto il rapporto con il mondo ebraico. la discrezione di un velame a celarla). ne. Un lavoro immane che ha tro- pratico prezioso. Il ristoratore dietro “La nostra storia – ricorda Francesco óúúúó E la candida Scolanova torna al rito vato forma nell’Enciclopedia disco- la Scolanova ha aperto le cucine al – inizia nel 2004 quando con alcuni e alla cultura ebraici come segnalato grafica Kz musik di cui già sono stati masghiach per la preparazione di ebrei della regione abbiamo deciso da quella scenografica Stella di Da- incisi alcuni cd. pasti kasher acconsentendo a tenere di dare vita a un gruppo. Il primo Il composito gruppo pugliese po- vide che, dopo qualche mese, è issata “Fin dal principio – racconta – la le luci accese di Shabbat. La barista appuntamento è stata la Giornata trebbe crescere a breve , sostiene – con effetto invero un po’ surreale gente ha vissuto con grande natu- ha messo il suo bagno a disposizione della cultura ebraica, organizzata in Francesco, anche sull’onda di una - in cima alla torre campanaria. ralezza la rinnovata presenza ebraica. dei frequentatori della sinagoga (do- poche settimane”. “Poi – continua - crescente notorietà. “Dopo ogni La città sembrava infatti riappro- ve solo da poco ne è stato possibile abbiamo cominciato a darci da fare evento pubblico ci contatta qualcuno óúúúó priarsi di una parte della sua identità. realizzarne uno). Il gestore del bed per ottenere l’utilizzo della Scolano- che racconta di essere ebreo o di Chi ci vedeva con la kippah in testa and breakfast pratica sconti notevoli va. Da allora stiamo lavorando di avere origini ebraiche e chiede di es- ci accoglieva con un caloroso ‘ben- a chi dal resto delle Puglie giunge a cemento per consolidare la nostra sere coinvolto”. Intanto si tratta di La storia della rinascita del Mezzo- animare una realtà che ha i suoi li- giorno ebraico è d’altronde tutta tra- miti principali proprio nell’esiguità mata di simboli che raccontano di e nella dispersione. un rapporto strettissimo con la realtà A queste condizioni realizzare lezio- circostante, ebraica e no. Il primo ni e occasioni culturali è infatti una Kippur celebrato in compagnia di questione improba. Anche un sem- un gruppo di ebrei tripolini tra le plice Shabbat con dieci uomini per mura di un ex monastero. La Ha- il minian è iniziativa che richiede nukkiah gigante accesa sul fortino grande attenzione per coordinare le che s’affaccia sul centralissimo porto. persone, organizzare pernottamenti Il Sefer Torah che nella Giornata e pasti. Per questo gli ebrei di Trani, della cultura ebraica fa il giro dei vi- oltre a coltivare con dedizione gli coli accompagnato da una grande amici delle altre Comunità ebraiche, partecipazione di folla. stanno cercando una sinergia con il “In una situazione come la nostra, gruppo di Sannicandro. Per ora in cui stiamo cercando di riaccen- A sinistra Abraham Zecchillo che apre il portone della Scolanova. Originario di Trani, Zecchillo è tornato ad abitarvi l’obiettivo è uno Shabbat al mese dere i motori dell’osservanza, il rap- attratto dal rinnovamento in atto in Puglia. Oltre ad occuparsi della sinagoga e delle visite segue alcune questioni legate tutti insieme. Ma per il futuro il pro- porto e il dialogo con il mondo non alla kasherut. A destra Francesco Lotoro fotografato all’interno della Scolanova, per lungo tempo utilizzata come chiesa gramma promette di essere assai più ebraico sono essenziali, forse più che e poi come centro culturale, che quattro anni fa l’amministrazione comunale ha restituito al culto ebraico. ambizioso.

www.moked.it EDITORIALI / COMMENTI / LETTERE / P23 OPINIONI A CONFRONTO Nel silenzio d’Israele si alimentano le falsità

Christine Chinkin, aveva pubblicato tiva. Quegli stessi altri, mai hanno controbattere con maggiore efficacia La tattica seguita da Israele di “non ú–– Sergio una lettera al direttore di un quoti- pensato di sindacare se stessi, vuoi alle accuse quando queste sono in- giocare” non paga in questa era Della Pergola diano in cui negava il diritto di auto- perché nella cultura politica dei paesi giustificate. Israele non dispone di super comunicativa. demografo, difesa di Israele. islamici il concetto di autocritica non un’agenzia di stampa statale, mentre È importante dire tutta la verità e Università ebraica Il rapporto Goldstone va ad aggiun- esiste, vuoi per l’imperante ipocrisia tutte le altre controparti dispongono spiegarne bene i difficili contesti. di Gerusalemme gersi alle centinaia di risoluzioni dei loro fiancheggiatori. di un portavoce che mette in circolo Israele avrebbe dovuto preparare e unilaterali di condanna di Israele ap- È giusto e importante da parte israe- la loro versione ufficiale dei fatti. La far circolare in simultanea un rap- provate annualmente come atto do- liana non perdere mai il senso dei proverbiale libertà di stampa in porto alternativo a quello di Gol- ettant’anni fa fu l’Inghilterra vuto dall’Onu e da altre valori etici ebraici, anche quando la Israele lascia ampio spazio alle voci dstone, altrettanto dettagliato, a dichiarare guerra alla Ger- organizzazioni pubbliche e private. realpolitik impone decisioni difficili, di dissidenti che in altre culture ven- narrando tutta la propria verità. S mania (che aveva aperto il L’impatto operativo di questi sforzi anche nel pieno delle operazioni mili- gono acquistati, azzittiti o semplice- Altrimenti resta solamente tutta la fuoco contro la Polonia), aprendo retorici dalle sembianze giuridiche è tari. Ma sarebbe anche necessario mente soppressi. falsità. cosí ufficialmente le ostilità in uno quasi nullo. Ma non si può negare dei più sanguinosi conflitti della sto- che l’accumularsi di questa massa ria. La responsabilità di avere messo cartacea e delle sue indelebili tracce in movimento la valanga del con- in internet, finisca per inquinare flitto nel quale perirono 70 milioni di gravemente la banca dati su cui le Benedetto XVI con gli ebrei persone, fra cui sei milioni di ebrei future generazioni si formeranno vittime della ritorsione tedesca, fu un’opinione. Non meno inquietante dunque degli Inglesi. L’Organizza- è il fatto che oggi ambienti culturali zione delle Nazioni Unite, se fosse e politici non sospetti di pregiudizio Visita di cuore e di ragione esistita, al termine della seconda tendono se non ad accreditare, per lo guerra mondiale avrebbe potuto no- meno a prendere nota dell’esistenza minare una commissione d’inchiesta di queste versioni distorte. Da qui che provocarono disordini e mi- tedesco”, e quindi a Yad Vashem. per valutare i danni causati alle po- nasce la vocazione all’equidistanza ú–– Giovanni sure repressive delle autorità. Fu E ancora una volta il vescovo di polazioni civili delle due parti. E se nota anche come equivicinanza. Maria Vian questo nella città imperiale il Roma entrerà in una sinagoga, ri- gli Inglesi si fossero rifiutati di colla- Equivicinanza fra due sofferenze direttore primo episodio conosciuto di una petendo un gesto semplice, già borare all’esercizio di equidistanza, umane in fondo simili fra loro, ma de L’Osservatore storia lunghissima di prossimità e compiuto da papa a Colonia, sede la commissione avrebbe potuto sti- anche fra due concetti diametral- Romano divaricazione, che comunque non della più antica comunità ebraica lare un volume di 575 pagine con mente opposti dell’etica politica e del ha mai cancellato né oscurato in territorio germanico, quattro 1223 note stigmatizzando le perdite rispetto per la vita umana: l’uno l’ineliminabile comunanza tra mesi dopo l’elezione a successore inflitte ai civili tedeschi senza una condiviso da Israele e dalla civiltà oc- cristiani ed ebrei. E nonostante di Pietro, e a New York, alla vigi- parola su ciò che fu perpetrato dalla cidentale, l’altro in totale vilipendio arà una visita del cuore e rivalità, incomprensioni, intolle- lia delle festività pasquali. Germania nazista. ad esso. Equivicinanza, in Occi- della ragione quella di Be- ranze, violenze, nessuno è riu- Papa Ratzinger avanza così nel Quello che potrebbe sembrare un de- dente, significa inevitabilmente par- S nedetto XVI ai luoghi più scito mai a strappare questa santa lungo cammino di riconciliazione menziale e inutile esercizio di sofi- ziale negazione della propria carichi di significato della comu- radice comune, la cui ramifica- tra cattolici ed ebrei che nella se- stica, descrive filosofia, della nità ebraica di Roma, cioè il Tem- zione, proiettata nel futuro degli conda metà del Novecento è stato invece esatta- propria ragione pio Maggiore e l’antico ghetto. ultimi tempi, fu intravista e de- percorso dai suoi predecessori con mente la meto- di essere. Di ciò L’avvenimento, non comune, è scritta da Paolo al tempo di Ne- passi sempre più decisi. Passi “la dologia del bisognerebbe es- tuttavia anche naturale. E questo rone proprio nella lettera alla cui condivisione e promozione fin documento che sere più consape- perché alla maturazione positiva comunità cristiana di Roma, dove dall’inizio era stato un obiettivo Richard Gol- voli. che, in modo irreversibile, caratte- l’apostolo sarebbe giunto qualche del mio personale lavoro teolo- dstone ha stilato In questi fran- rizza i rapporti tra cattolici ed anno più tardi. gico”, come Benedetto XVI ha ri- per conto del genti Israele non ebrei almeno dalla metà del Nove- Il veleno dell’avversione antie- vendicato – con doloroso stupore Consiglio sui di- fa praticamente cento in buona misura ha contri- braica, già diffusa nell’antichità di fronte a insostenibili accuse di ritti umani sta- nulla. E’ uno dei buito e sta contribuendo Joseph pagana, ha inquinato durante i antisemitismo – nella lettera bilito dalla pochi paesi al Ratzinger: negli anni passati secoli anche i rapporti tra cri- scritta ai vescovi cattolici dopo la missione del- mondo in cui come teologo e poi come cardinale stiani ed ebrei, mescolandosi al- revoca della scomunica ai vescovi l’Onu per accer- esiste una forte responsabile dell’ortodossia della l’originaria rivalità religiosa e lefebvriani, uno dei quali a insa- tare i fatti del capacità autocri- Chiesa, e ora come papa. Ma si teologica. Fino al crescere in età puta del papa si era reso respon- conflitto di Gaza. Goldstone, un tica nei confronti delle operazioni di tratta anche di un gesto emblema- moderna e contemporanea di un sabile di ignobili affermazioni ebreo sud-africano coadiuvato da tre governo. Il Controllore dello Stato è tico di vicinanza e di amicizia del razzismo del tutto nuovo, ancora negazioniste della Shoah. commissari, ha ritenuto onesto e in- un’istituzione di provata indipen- vescovo di Roma nei confronti una volta pagano, nei confronti L’incontro di Benedetto XVI con telligente pubblicare un rapporto denza che non esita a esporre episodi della più antica comunità ebraica del popolo ebraico, sfociato nel gli ebrei romani esprimerà dun- d’inchiesta in cui è stata sentita sola- di incapacità e corruttela. E cosí il d’Occidente, la stessa alla quale mostruoso sterminio della Shoah, que quell’affetto dichiarato con mente una delle parti interessate, Consigliere giuridico del governo che negli anni Quaranta del primo se- vera e propria ora delle tenebre solennità durante la messa inau- Hamas, e non la parte israeliana non ha esitato a rimandare a giudi- colo – durante il regno di Clau- che ha segnato in modo indelebile gurale del suo pontificato ai “fra- coinvolta nel conflitto in un arco ter- zio un presidente della Repubblica e dio, prima dell’arrivo di Pietro e il Novecento europeo e di fronte telli del popolo ebraico, cui siamo ritoriale profondo 40 km., ampia- un primo ministro. In ripetute occa- di Paolo nella capitale dell’impero alla quale la Chiesa di Roma ha legati da un grande patrimonio mente superiore a quello dell’intera sioni Israele ha avuto il coraggio di – inizialmente si rivolsero i primi cercato di opporsi con un’opera di spirituale comune, che affonda le striscia di Gaza. Com’era facile pre- nominare commissioni di inchiesta discepoli di Gesù venuti da Geru- carità – incoraggiata e sostenuta sue radici nelle irrevocabili pro- vedere, il documento è un atto di ac- interne che hanno impietosamente salemme. Che ad Antiochia, più o in ogni modo da Pio XII, poi dive- messe di Dio”. Un patrimonio cusa nei confronti dell’esercito e del svelato errori di pianificazione e di meno negli stessi anni, già erano nuto segno di contraddizione – che, nelle differenze, ha bisogno di governo israeliano: documento pro- conduzione pubbliche. conosciuti con il nome di cri- che ha salvato moltissime vite dal- essere riscoperto in continuazione lisso, unilaterale, abbondante di in- Il paradosso è che lo stato d’Israele sa stiani, termine greco che significa l’atroce persecuzione. Anche per superare diffidenze, ignoranze venzioni, imprecisioni e illazioni non mettere se stesso sotto accusa, con seguaci del Messia. nell’antico ghetto romano Bene- e rivalità reciproche – tra fratelli, confermate da testimonianze incro- gli abbondanti strumenti costituzio- Dalla vicinanza, dalla differenza e detto XVI rievocherà la memoria si sa, queste non sono infrequenti ciate. Dal canto suo, Israele aveva ri- nali di cui dispone, e allo stesso dalla competizione anche a Roma delle vittime della Shoah e ren- – e per ritrovarsi, alla fine. Non si fiutato di collaborare con la tempo viene messo sotto accusa da nacquero – come già era avvenuto derà loro onore, come ha fatto in sa quando e non sarà facile, pro- commissione Goldstone dopo che altri, sulla base di patetiche dicerie, a Gerusalemme e in altre comu- più occasioni, soprattutto ad Au- babilmente, ma certo ne vale la uno dei membri, la giurista inglese falsificazioni di dati, o pura invet- nità della diaspora – contrasti, schwitz, “come figlio del popolo pena.

www.moked.it / P24 EDITORIALI / COMMENTI / LETTERE [email protected] - www.moked.it ú– LETTERE COMMENTI EDITORIALI &

Ho sentito dire che in Israele non è previsto il matrimonio civile e che molte coppie L’ora di religione a scuola per questo celebrano le nozze all’estero. Ma in che modo si può sciogliere questo legame fra due israeliani ebrei? e le tutele della società laica Ottavio Bianchini, Milano

a prima scossa che turbò gli ebrei d’Italia... fu data dalla condo la donna il Tribunale rabbinico senz’altro contrario alla halakhah. Per Riforma Scolastica che va sotto il nome di Riforma ú–– Alfredo aveva permesso alle parti di sposarsi sciogliere il vincolo non sarà dunque Gentile”, presentata nel 1924-25, “per una svolta tanto Mordechai perché non aveva dato valore al matri- necessario un ghet: lo scioglimento del inattesa quanto inesplicabile” del fascismo “ la Scuola Rabello monio civile svoltosi a Cipro e non matrimonio civile si effettuerà in base “Litaliana da laica diventava cattolica” scrive Rav Prato (z.l.) nella prefazione giurista aveva motivato lo scioglimento di que- alla sentenza del Tribunale rabbinico, al volume “Dal pergamo della Comunità di Roma” (5711-1950). sto matrimonio. La donna consegna secondo l’uso accolto dai diritti di mol- Affrontando questo argomento con ottica non tanto benevola verso quella inoltre a Bagaz un documento dell’Uf- tissimi paesi, senza bisogno – lo ripe- scuola laica della quale “avevano particolarmente approfittato gli ebrei di ficio centrale di statistica da cui risulta tiamo - di ghet. Roma noncuranti di educare e d’istruire i loro figliuoli nella lingua, nella storia, nella disciplina dei doveri ebraici”, la nascita all’epoca di scuole econdo il professor Shifman ta- che nel 2000 si sono sposati all’estero Questa soluzione è basata in principal ebraiche gli appare quindi la miglior risposta. L’idea di scuola delineata da le legame può essere sciolto 5 mila 600 abitanti di Israele, in prati- modo sull’opinione del rav I. Rozin Prato riflette la preminenza dell’educazione ebraica, a noi assai cara, e S unicamente se un tribunale ca il 7% di tutti gli israeliani che si so- (soprannominato Rugaciover, 1858- propone concetti che oggi probabilmente sarebbero espressione di rabbinico dichiara che i due israeliani no sposati in quell’anno. Una parte si 1936) autore dell’opera Responsa zfa- opposte posizioni. “Gli ebrei come i valdesi come i mussulmani che sono liberi di sposarsi di nuovo senza è sposata con matrimonio religioso nat paneach. Secondo tale autore an- vogliono mantenere pura, secondo il loro modo di vedere, la coscienza dei bisogno di ghet (documento di divor- mentre 1.381 coppie israeliane si sono che se nella rivelazione sul Sinai i figli loro figli - scrive - si aprano Scuole per conto loro; lo Stato, perché è suo zio): in un certo senso la sentenza del sposate a Cipro, fra cui 735 coppie di Israel hanno ricevuto regole partico- diritto, ne sorveglierà il funzionamento senza incidere nello spirito tribunale rabbinico viene a sciogliere il considerate ebree da ambo le parti. lari sul matrimonio e divorzio, conti- dell’insegnamento fino a quando esso non presenti un pericolo per l’ordine legame. Coppie di ebrei preferiscono talvolta il nuano a rimanere in vigore anche le pubblico e, ove occorra, le sovvenzionerà come Scuole a sgravio”. A Ma iniziamo dal racconto dei fatti matrimonio civile all’estero non per- regole valide per i bené Noach (noachi- questa visione, coerente con un concetto di società aperta, ne affianca poi principali, come appaiono nella sen- ché sia difficile sposarsi ebraicamente, di o figli di Noè), cioè per l’Umanità un’opposta quando dice di “non disapprovare l’attuale indirizzo religioso tenza 4276/63 del Tribunale rabbinico ma a causa delle difficoltà del divorzio intera, e si può quindi comprendere il delle Scuole dello Stato in cui domina una religione alla quale appartiene il supremo (11/11/2003): un ebreo ed ebraico, con le sue cause di divorzio e minhag dei Tribunali rabbinici in 99 e mezzo per cento della popolazione”, dicotomia evidentemente figlia un’ebrea, entrambi cittadini d’Israele e la posizione preminente del marito. Israele di sciogliere con una sentenza di quel tempo. Riguardo la situazione attuale che, a “giustificazione” della qui residenti, si sposano civilmente a Alla domanda secondo quale diritto il matrimonio civile. I bené Israel han- presenza dell’ora di religione nella scuola pubblica (a carico della Cipro il 17 ottobre del 1987. Conse- deve giudicare il Tribunale rabbinico, no infatti kiddushin (consacrazione) collettività intera) adduce invece la “superiorità” di una religione, anche Rav Prato però probabilmente condividerebbe lo sconcerto per posizioni gnano l’attestato al ministero degli In- la Corte Suprema ha più volte risposto che sono loro propri, e nisuim che sono che sembrano predicare una divisione dei cittadini tra “tolleranti” e terni che li ha registrati come sposati e che il Tribunale rabbinico deve giudi- comuni all’umanità intera (bené No- “tollerati”, ad onta della Costituzione che ci vuole tutti uguali dinanzi allo dalla loro unione nasce una bambina. care negli affari di matrimonio e divor- ach): per questo matrimonio (noachi- Stato. Apparrebbe invece particolarmente consona alla nostra società in Vari anni dopo i rapporti fra i due si zio esclusivamente secondo il din To- de) è sufficiente il desiderio di divor- trasformazione un’impostazione, della scuola come dello Stato tutto, che incrinano e le parti iniziano procedure rah senza che vi debba essere una sot- ziare dell’uno o dell’altra per sciogliere invece di difendere privilegi dia pari opportunità ai diversi credenti e ai l’una contro l’altra, sia al Tribunale tomissione al diritto internazionale il vincolo e la sentenza del tribunale “senza fede”, così da dare forma a una società realmente laica e capace di rabbinico, sia in quello di famiglia. A privato o ad un altro diritto. viene a dare vigore a questa volontà, garantire la libertà di tutti nel rispetto tra tutti e verso tutti. un certo punto l’uomo chiede al Tri- Alla luce di tale considerazione il pre- come avviene nella maggior parte dei Gadi Polacco bunale rabbinico di emettere una sen- sidente del Tribunale rabbinico supre- diritti moderni dell’umanità. Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane tenza dichiarativa per cui le parti non mo, il dayan Dichowski, ha osservato Con la sua sentenza il tribunale rabbi- sono sposate secondo il diritto ebraico che esiste una divergenza di opinioni nico viene quindi a togliere il vigore (letteralmente: kedat Moshé veIsrael) fra i poskim a proposito del valore ha- del matrimonio civile da ora in avanti o, alternativamente, una richiesta di lachico di un matrimonio civile. Da (ex nunc) ma viene anche a decidere se divorzio. un lato il matrimonio non è stato in- per lo scioglimento di quel determina- pagine ebraiche Il Tribunale rabbinico locale emette fatti celebrato kedat Moshé veIsrael. to matrimonio civile venga richiesto, o Unione delle Comunità Ebraiche Italiane una sentenza secondo cui le parti non Dall’altro possiamo supporre che le meno, il ghet. Nel caso specifico che sono sposate kedat Moshé veIsrael, parti si siano sentite come vincolate abbiamo riportato all’inizio dell’artico- Pagine Ebraiche – il giornale dell’ebraismo italiano Pubblicazione mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane stabilendo che sia l’uomo sia la donna matrimonialmente anche secondo la lo il Tribunale rabbinico ha stabilito Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 – Codice ISSN 2037-1543 possono sposare chi vogliono trovan- halakhah e abbiano considerato i loro che il motivo del divorzio vada ricerca-

Direttore editoriale: Renzo Gattegna Direttore responsabile: Guido Vitale dosi nella condizione di non-sposati. rapporti come normali rapporti fra to nell’assoluta impossibilità di vita Tale sentenza, che non aveva tenuto marito e moglie, per creare una fami- matrimoniale fra le parti e che non sia REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE conto del matrimonio civile, viene glia. In questo caso normalmente vie- necessario il ghet, sciogliendo così con cambiata dal Tribunale rabbinico su- ne ritenuto necessario il ghet, almeno la sua sentenza il matrimonio civile. Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 “Pagine ebraiche” aderisce al progetto del Portale dell’ebraismo ita- telefono +39 06 45542210 - fax +39 06 5899569 liano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione in- premo e permette alle parti di sposarsi, lechumra, cioè per essere sicuri che Ecco una decisione del Tribunale rab- [email protected] - www.paginebraiche.it forma”. Il sito della testata è integrato nella rete del Portale. senza però addurre ulteriori motiva- non veniamo a dichiarare permessa binico supremo e della Corte suprema ABBONAMENTI E PREZZO DI COPERTINA zioni. per un altro matrimonio una donna israeliana sul matrimonio civile ed un

[email protected] Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati versando euro La donna si rivolge allora alla Corte che invece dovrebbe essere considerata invito a studiare anche per noi Ebrei le www.moked.it/paginebraiche/abbonamenti 20 (abbonamento ordinario) o euro 100 (abbonamento sostenitore) con le se- guenti modalità: suprema israeliana nella sua funzione sposata e quindi avrebbe dovuto essere mizvot dei bené Noach. • versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a UCEI – Prezzo di copertina: una copia euro 3 Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 Abbonamento annuale ordinario • bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 inte- di Bagaz (Corte suprema di giustizia; divorziata con un ghet. Italia o estero (12 numeri): euro 20 stato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 • addebito di carta di credito su server ad alta sicurezza PayPal la propria carta sull’ordinamento giudiziario si può È differente il caso in cui la coppia Per un approfondimento: Abbonamento annuale sostenitore di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay seguendo le indica- Italia o estero (12 numeri): euro 100 zioni che si trovano sul sito www.paginebraiche.it vedere Groppi-Ottolenghi-Rabello, Il vuole creare espressamente un vincolo A. M. Rabello, Introduzione al Diritto sistema costituzionale dello Stato di non secondo dat Moshé veIsrael. In tal Ebraico: Fonti, Matrimonio e Divor- PUBBLICITÀ DISTRIBUZIONE Israele, Torino, 2006, pp. 227 ss.). Se- caso il matrimonio è considerato zio, Bioetica, Torino, 2002) [email protected] Pieroni distribuzione - viale Vittorio Veneto 28 Milano 20124 www.moked.it/paginebraiche/marketing telefono: +39 02 632461 - fax +39 02 63246232 [email protected] - www.pieronitalia.it

PROGETTO GRAFICO E LAYOUT STAMPA u LA LEGGE

SGE Giandomenico Pozzi Stem Editoriale - via Brescia 22 www.sgegrafica.it 22063 Cernusco sul Naviglio (Mi) Può essere utile al lettore prendere visione di alcuni articoli della legge israeliana sulla competenza dei Tribunali rabbinici in materia di matrimonio e divorzio, 5713 – 1953: QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI ■ Competenza per le questioni relative a matrimoni e divorzi: le questioni relative a matrimoni e divorzi di ebrei in Israele, sia Carlo Ambrosini, Daniele Ascarelli, Paolo Bacilieri, rav Scialom Bahbout, David Bidussa, Michael Calimani, Alberto Cavaglion, cittadini che residenti, sono di competenza esclusiva dei Tribunali rabbinici. rav Roberto Colombo, Claudia De Bendetti, Sergio Della Pergola, rav Roberto Della Rocca, Donatella Di Cesare, rav Gianfranco Di Segni, rav Riccardo Di Segni, Manuel Disegni, Piergiorgio Donatelli, Lucilla Efrati, Sira Fatucci, Anna Foa, ■ Celebrazione di matrimoni ed effettuazione di divorzi: matrimoni e divorzi tra ebrei verranno effettuati in Israele secondo Rocco Giansante, Sandro Gerbi, Andrea Grilli, Daniela Gross, Riccardo Hoffman, Viviana Kasam, Cinzia Leone, Aviram Levi, Victor Magiar, Valerio Mieli, Anna Momigliano, Gadi Polacco, Alberto Ponticelli, Alfredo Mordechai Rabello, Daniel Reichel, le norme della Torah. Franca Rodrigues Garcia, Maurizio Rosenzweig, Giorgio Sacerdoti, Vittorio Dan Segre, Adam Smulevich, Federico Steinhaus, ■ Rossella Tercatin, Ada Treves, Giovanni Maria Vian, Ugo Volli, Tobia Zevi. Competenza nel corso di un divorzio: qualora sia stata presentata al Tribunale rabbinico una richiesta di divorzio tra ebrei sia da parte della moglie che del marito, il Tribunale rabbinico avrà competenza esclusiva per ogni questione connessa con la I disegni e gli appunti grafici che accompagnano l’intervista alle pagine 6 e 7 e le pagine degli editoriali e dei commenti sono di Giorgio Albertini richiesta di divorzio, inclusi gli alimenti alla moglie e ai figli della coppia.

www.moked.it EDITORIALI / COMMENTI / LETTERE / P25 Al di là del mito. A chi appartiene Edith Stein

eclatante dal momento che fu la quando, per studiare filosofia, si re- ta di “festa in costume”, come com- ú–– Donatella stessa Stein, tra il 1933 e il 1938, a cò a Friburgo dove perfino la sua menta con dolore Anders. Di Cesare chiedere più volte udienza a Pio XII padrona di casa ricordava quella Alla ricerca di mezzi per emendare filosofa per sollecitarlo a condannare la poli- giovane promettente filosofa, assi- il suo errore, per aggirare il suo tica antiebraica di Hitler, udienza stente del famoso Edmund Husserl. scacco, la Chiesa ha trovato una sempre negata per “il numero ecces- Ma nel frattempo Edith Stein aveva candidata ideale, ha optato per sivo di visitatori”. Alla Stein va ri- già lasciato Friburgo e, alla dispera- un’ebrea, la cui glorificazione per- conosciuto il merito di aver fatto un ta ricerca di un’assimilazione nega- mettesse la propria autoglorificazio- e si dà un’occhiata ai pro- tentativo. Ma a che titolo giudicano ta, si era messa a scrivere di mistica, ne. Libro dopo libro, viene suggerita grammi dei corsi di filosofia questa donna, a che titolo la glorifi- diventando cattolica, tomista e per- la versione di una “martire cristia- S e teologia delle università cano, quelli che allora hanno sba- fino carmelitana. na”, come se il suo incenerimento cattoliche, colpisce la presenza im- gliato? La sua fuga assurda la portò nella dovesse avere qualcosa di diverso ri- ponente di Edith Stein. E colpisce “Non posso non sospettare che il clausura di un convento, una picco- spetto a quello degli altri milioni anche la quantità di pubblicazioni. Vaticano prenda in considerazione la gabbia nella grande gabbia della sterminati con lei. Nel 2009 sono usciti tre libri, e così seriamente la canonizzazione di Germania di allora. Lei stessa la Vero è che Edith Stein è morta per- ancor di più nel 2008, oltre a una Edith solo perché sente l’urgenza di racconta nella sua autobiografia ché era ebrea. Vero è che quando fu gran quantità di saggi, convegni, procurarsi un alibi”, denunciava il (Storia di una famiglia ebraica, arrestata, disse di voler condividere opere in musica e film. filosofo Günther Anders (alias Roma 1992), scritta prima dell’ulti- il destino del “suo popolo”. E vero è La rete di metafore altisonanti – Stern) nel suo taccuino di un viag- mo viaggio, che la riportò in un tre- anche che nessuno può dire che sia dalla “luce nella notte di Au- gio ad Auschwitz del 1966 (ora in no blindato nell’Alta Slesia, ad Au- morta come cattolica, perché nulla schwitz” all’”angelo di Husserl” – italiano: Discesa all’Ade. Au- schwitz, un viaggio che forse fu per si sa delle ultimissime ore. Dopo e che si va infittendo, sembra preclu- schwitz e Breslavia 1966, Milano da Breslavia, la città nell’Alta Slesia lei ancora più straziante. Perché oltre il chiasso della glorificazione, dere una riflessione sulla sua vita, 2008). Anders conosceva Edith così importante per l’ebraismo tede- ebrea tra gli ebrei interpretò la parte tutto questo dovrà essere meditato una fuga assurda, forse la più as- Stein perché entrambi provenivano sco. Si imbatté poi nelle sue tracce della suora carmelitana, in una sor- criticamente. surda tra le tante che ci furono al- lora, terminata ad Auschwitz il 9 agosto del 1942. Il fiume straripante di pubblicazioni sembra non avere altro scopo che cancellare il cancel- Vent’anni per un’Intesa d’attualità labile, gli ultimi resti ebraici di Edith Stein, per imporre, con ripeti- zione ossessiva, la figura di suor Te- stessa della vita comunitaria. E, all’esterno, un inte- consenso degli iscritti, offrendo servizi di qualità. E resa Benedetta della Croce, monaca ú–– Giorgio Sacerdoti resse sempre più forte a conoscerci e, finalmente, a l’adesione nel 1996 al meccanismo dell’Otto per mille carmelitana, martire, già beata e presidente Fondazione CDEC comprendere le ragioni di Israele. Un’attenzione sen- ha avuto anche un inatteso impatto organizzativo, santa – ci dicono – nonché patrona za corrispondenza con i numeri della nostra presenza rafforzando l’UCEI nel suo ruolo guida delle Comu- d’Europa. o il peso elettorale in cui ha giocato un ruolo impor- nità a livello nazionale. Ma soprattutto, l’Intesa ha Da parte ebraica le prese di posizio- tante anche l’apertura della Chiesa. portato al pieno riconoscimento della libertà indivi- ne non sono certo altrettante. Non Dopo vent’anni è tempo di bilanci. E’ il momento duale di praticare la propria religione, con il diritto di perché, come qualcuno ha insinuato, d’interrogarsi sulla correlazione tra quest’esplosione rispettare il sabato e le feste ebraiche nel mondo del Edith Stein sia fonte di imbarazzo. ono passati vent’anni dall’approvazione del- culturale e la svolta legislativa del 1987-89, tema cui lavoro e delle attività collettive. Ma perché la fonte di imbarazzo è il l’Intesa che archiviava definitivamente il regio è dedicato un importante convegno di studi, promos- Una piena uguaglianza cui si saldano altre impor- modo in cui la Chiesa ha usato e usa S decreto del 1930 con cui le comunità “israeli- so dall’università di Roma e dalla Fondazione Cdec tantissime conquiste tra cui l’abolizione della diversi- Edith Stein. tiche” avevano funzionato durante il fascismo e negli con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebrai- tà di tutela penale delle religioni, l’impegno contro Gli ebrei non possono rallegrarsi del anni della prima Repubblica. Per il piccolo ebraismo che Italiane, che il 9 novembre vedrà riuniti nell’aula l’antisemitismo e la tutela dei beni culturali ebraici. fatto che questa potente istituzione, italiano, che allora approvava anche il suo primo sta- magna della facoltà di Giurisprudenza numerosi Davanti al razzismo, alle chiusure verso il diverso, al che non ebbe il coraggio di chiamare tuto interno all’insegna della nuova piena autono- esperti. rifiuto del multiculturalismo, al ritorno di influenze gli sterminatori con il loro nome da- mia, si apriva così una situazione inedita, tra rischi L’approvazione dell’Intesa ha messo in crisi tante improprie del cattolicesimo ufficiale su scelte anzitut- vanti al mondo, si sia appropriata di di disintegrazione e opportunità di rilancio. vecchie certezze. La piena eguaglianza e libertà han- to di coscienza individuale, la lezione e le conquiste quella ebrea che forse non sarebbe Pochi avrebbero scommesso su quanto poi è accadu- no imposto la necessità di attivarsi per mantenere dell’Intesa di vent’anni fa non vanno dimenticate. Ci stata ridotta al silenzio se la Chiesa to: l’inattesa fioritura culturale, la ripresa dell’osser- l’identità culturale religiosa, la coesione e un’orga- ricordano tuttora chi siamo e le nostre responsabilità non avesse taciuto. Il che è tanto più vanza, la fine del tradizionale ripiegamento su se nizzazione unitaria e rappresentativa riscuotendo il nell’Italia di oggi. Quello sguardo democratico delle minoranze

gili sul mondo. E’ una verità conosciu- strano e controcorrente, mentre le opi- ebrei ai neri, dalle donne ai gay, è stata di vivere con gli altri in modi che sono ú–– Piergiorgio ta da chiunque abbia mai affrontato la nioni della maggioranza tendono a im- la scoperta interna a gruppi determi- sempre aperti alla novità e alla speri- Donatelli vita con serietà e dedizione. Ogni lavo- porsi per una forza che non è loro spe- nati di persone di lotte e di un linguag- mentazione. La democrazia vive su docente di bioetica, ro, ogni ricerca, intellettuale, spirituale, cifica, ma quella della massa di persone gio che hanno trasformato la percezione questa tensione, poiché ha bisogno di La Sapienza morale e politica, ha bisogno di un’at- che vi aderiscono e tendono a respinge- di sé e l’hanno messa in circolazione. una cultura costituzionale condivisa, di Roma mosfera di libertà e di indipendenza a re idee diverse. Come ha mostrato in modo emblema- fondata sui diritti e sulle libertà come cui sono nemici il bisogno di compiace- L’essere minoranza ha però anche un tico l’esperienza ebraica nel Novecento, base ultima e irrinunciabile della con- re gli altri e l’attrazione verso i gusti e altro significato poiché, se il luogo dove c’è una difficoltà a trovare le parole che vivenza civile (qualcosa che nel nostro na buona società non può vi- le opinioni diffuse. Non importa che la fiorisce una credenza e un ideale è la danno voce alla propria esperienza e a paese chiamiamo anche laicità), ma non vere senza minoranze, reli- maggioranza sia quella che si crea in propria interiorità, lo spazio più largo è renderla una fonte viva per tutti: il può permettersi di lasciare che le sue U giose, culturali, sessuali, po- regimi dove vige la libertà di opinione, invece quello di pratiche di vita ed espe- passaggio dalla vergogna di ciò che si è, basi diventino acquisite e ovvie. Ha bi- litiche. Le credenze e le condotte mag- che è il pericolo che avevano intravisto rienze condivise. I grandi passi nel pro- intessuta della percezione e del giudizio sogno che siano sempre da conquistare gioritarie hanno un potenziale di verità con grande acutezza i teorici liberali ot- gresso morale e civile nelle nostre degli altri, alla riscoperta di sé che rove- e da difendere, ma anche da ripensare e e di autenticità solo nei limiti in cui di- tocenteschi, come John Stuart Mill, o società sono stati conquistati da alcuni scia questa percezione in motivo di or- da riscoprire. Ha bisogno di una conti- ventano minoritarie, nei limiti in cui si sia quella imposta da un’autorità di- gruppi di persone, tesaurizzati dalla goglio e in modello per tutti. nua sperimentazione delle sue basi e liberano della presunzione di parlare spotica nei regimi totalitari. La ricerca loro esperienza condivisa in pratiche di I diritti, quelli liberali e costituzionali, delle sue forme, e sono gli individui e le per tutti e sono riconquistate da ciascu- della verità ha bisogno di apprezzare lotta e di rivendicazione di sé. La libe- consolidano in modo fisso questa realtà minoranze a rendere possibile questa no come sguardi inusuali, nuovi e fra- ciò che è nuovo ed eccentrico, ciò che è razione di vari gruppi oppressi, dagli mobile, la possibilità di essere se stessi e vita democratica.

www.moked.it / P26 EDITORIALI / COMMENTI / LETTERE Anniversario con polemiche Dove si celano per celebrare l’unità d’Italia le idolatrie

parlare di Vittorio Emanuele II. Ma Pio IX e Vittorio Emanuele II. pretenziosa e attira invidia e antago- ú–– Anna Foa tutta quest’agiografia era naturalmen- Eppure a volte mi domando se non ab- ú–– Vittorio nismo? Mi sembra vero il contrario storica te problematica. Infatti, era l’eredità biamo, con il nazionalismo, buttato Dan Segre proprio a causa dell’ossessione non solo del processo risorgimentale via anche il patriottismo, l’identifica- pensionato ebraica per l’idolatria che non è solo stesso, ma anche del fascismo, frutto zione con lo Stato italiano. Oggi pochi un dovere ma ragione d’esistere. del suo nazionalismo e della sua esal- studenti conoscono la storia del Risor- Quest’opposizione costante, inflessi- tazione della romanità. gimento italiano. Nessuno sa più bile dell’ebraismo contro tutte le Per questo, noi della generazione del quante furono le guerre di Indipen- forme di paganesimo, diventa indi- ervono le polemiche sulle cele- dopoguerra trattavamo sia Roma che denza, che cosa rappresentò il 20 set- os’è l’identità? Secondo il spensabile in un’epoca in cui assi- brazioni nel 2011 del 150° an- il Risorgimento con una certa suffi- tembre del 1870, figuriamoci l’Eman- dizionario, a livello indivi- stiamo al rifiorire del politeismo e del F niversario dell’unità d’Italia. cienza. Le guerre del Risorgimento cipazione di ebrei e valdesi nel 1848! C duale esprime un “rapporto paganesimo. Polemiche che sono arrivate a mettere non ci piacevano, a Mazzini preferiva- Invece di una revisione ciò che si è de- di esatta uguaglianza o coinciden- Le star di celluloide non sono meno in discussione l’oggetto stesso da cele- mo Pisacane, a Cavour Cattaneo, a terminato è stata una cancellazione za”. A livello collettivo rappresenta influenzanti delle stelle o del sole. La brare, lo Stato Italiano. Mentre la Le- Crispi gli insorti di Bronte. Comincia- dalla memoria e dalla storia. Nelle la “coscienza della propria indivi- lotta contro l’idolatria non è soltanto ga alza proclami separatisti ed esalta i va in quegli anni la revisione in chiave scuole, lo studio del Risorgimento è dualità e personalità”. In altre parole un dovere per l’ebraismo. E’ la sua dialetti e i campanili, si possono trova- antirisorgi- stato sostitui- è ciò che ci fa sentire parte di qualche ragione di esistenza. Monoteismo re sui giornali articoli titolati “Abbas- mentale di to dallo studio cosa: della famiglia, sia essa di san- ebraico significa combattere, testimo- so il Risorgimento” che ci presentano quella storia. del Novecento gue o mafiosa, dell’ideologia - di na- niare contro la deificazione delle cose, come una seria revisione storiografica Ricordo un e, se prima zione, di classe o di una struttura del possesso, del potere, delle ideolo- il passatismo più bieco e l’elogio dello libro giorna- non si arriva- umana a cui si attribuiscono spirito e gie. E’ combattere contro il dualismo, Stato della Chiesa e del regno borboni- listico di va oltre la pri- regole particolari come lo spirito del l’attribuzione di potere supremo al co. Dobbiamo forse dedurne che l’uni- Alianello, La ma guerra corpo medico o del reggimento, per male, contro il panteismo che consi- tà d’Italia non sia più un dato sconta- conquista del mondiale, non parlare di quel “freddo mostro” dera divina la totalità delle cose, giu- to e irreversibile? Sud, che al- adesso si salta che per Hobbes è lo stato. stificando un relativismo che rende Proviamo a fare una sommaria rifles- lora mi sem- completamen- Per l’ebraismo in tutte queste identi- impossibile la distinzione fra il bene e sione sul modo in cui il Risorgimento brò illumi- te o quasi tà si nasconde il pericolo idolatria. La il male. Non è solo una lotta contro italiano è stato nel corso degli anni ri- nante: erava- l’Ottocento e differenza fra il profano – quel che qualche cosa ma anche per qualche cordato ed interpretato, sull’immagine mo dalla si comincia sta al di qua del fano, della soglia del cosa. Attraverso questa lotta infatti, che ne è stata tramandata nelle scuole parte dei dal 1914. Si è tempio - e quello che sta al di là del il monoteismo ebraico ha proclamato e nell’opinione comune. Non è, questo perseguitati, eliminata la fano, è il tipo di sacro. Laico come il la fratellanza degli esseri umani, la della memoria del Risorgimento, un e la guerra retorica, ma Pantheon di Parigi o religioso come protezione degli animali, l’unità tema molto dibattuto, nemmeno nel del brigan- anche la me- nel Tempio di Gerusalemme. Il ter- dell’universo molto prima che i verdi mondo ebraico, che pure ha ottenuto taggio ci moria storica. mine ebraico di sacro, kadosh, non si- e gli scienziati la scoprissero, difeso l’Emancipazione attraverso il Risorgi- sembrava Che fare, allo- gnifica santo ma sacro, ciò che sta al- l’unità della storia. Per molti è duro mento e che si è identificato, nell’Otto- una batta- ra? Credo che l’interno della casa della divinità. ammettere questa preminenza. cento, con la formazione dello Stato glia per la ritornare a Che può essere un idolo o, come nel Con quali strumenti l’ebraismo mo- nazionale come condizione stessa della giustizia. studiare il Ri- caso ebraico, l’idea dell’En Sof, del rale elitista ha condotto la lotta con- parità dei diritti e del raggiungimento L’aspetto borghese del Risorgimento ci sorgimento non basti. Il processo deve “senza fine” di un Nome, impronun- tro l’idolatria e il paganesimo? della piena uguaglianza politica e so- irritava quanto la sua retorica nazio- essere più ampio e profondo: dobbiamo ciabile che è la Havaya, l’essenza Opponendo il metodo al sistema. Un ciale. nalista. Ma tutto questo senza intac- ricostituire la memoria collettiva della inarrivabile coi sensi e la mente. sistema è uno strumento d’analisi Per la mia generazione, il Risorgi- care ciò che allora sembrava a tutti, costruzione dell’Italia in quanto Stato, Nel passato, con idee del genere il che si completa in se stesso, una mento italiano era il tema centrale del qualsiasi fosse il punto di vista, un da- affondare in quel processo le nostre ra- monoteismo ebraico poteva apparire mappa intellettuale utile, a condi- programma scolastico di storia con- to di fatto scontato: l’unità d’Italia. Si dici identitarie. Occorre, dopo tanti unico, rivoluzionario, in totale con- zione non si trasformi in illusione di temporanea, come la storia romana era poteva rivedere la retorica, valutare anni e tante crisi della nostra identità trasto con l’etica e le religioni del suo realtà. Il metodo invece – shita in quello centrale della storia antica. Sa- criticamente le modalità della costru- nazionale, ricreare una memoria che tempo. Ma oggi insistere sul valore ebraico - è un procedimento logico pevamo a menadito tutte le battaglie zione nazionale, ma il Risorgimento sia senza censure e senza retorica, ma del particolarismo monoteistico con cui un problema viene impostato delle guerre del Risorgimento, aveva- non era messo in discussione. Se si anche senza nostalgie retrograde dei ebraico non è una pretesa elitista, un ed eventualmente, ma non sempre, mo una frequentazione stretta con Ca- parlava di conflitto, era di quello tra secoli privi di libertà, di uguaglianze, volere marcare una distinzione ar- risolto. Opera, indaga, immagina, re- vour, Garibaldi e Mazzini, per non Cavour e Mazzini, non di quello tra di Stato. caica che per molti, anche ebrei, è stando sempre legato a un fatto con- creto. E’ lo strumento di ricerca talmudico par exellence, il pilpul, che non crea mappe ma partendo da qualcosa di concreto permette infi- Così i giovani si preparano al futuro nite estensioni e applicazioni senza mai cadere nella tentazione del- vi leader comunitari. Una priorità assoluta, pensia- nizzazioni ebraiche e coinvolgiamo docenti universi- l’idolo. Il sistema rischia invece di di- ú–– Tobia Zevi mo, perché conosciamo le difficoltà sempre maggiori tari autorevoli, ebrei e non ebrei, che accettano di in- staccarsi dalla realtà. Tanto più un Associazione di cultura ebraica nel gestire una keillah, soprattutto se piccola o me- segnare gratuitamente. Ed eccoci qua, alla partenza. sistema - marxista, democratico, giu- Hans Jonas dio-piccola. Siamo stati insieme nei movimenti gio- L’11 novembre Hans Jonas viene presentata con il ridico, politico - è elegante, intellet- vanili, abbiamo lavorato nel Consiglio dell’Ugei. convegno Democrazia, laicità, diversità alla Camera tualmente soddisfacente, tanto più Adesso vorremmo creare uno strumento di crescita dei deputati, con gli interventi, oltre al presidente rischia di trasformarsi in un idolo comune, ebraica, rivolta al futuro. E dopo parecchi dell’UCEI Renzo Gattegna, di Piero Fassino, Giorgia con una conseguenza non piccola: il mesi e alcuni tentativi costituiamo l’Associazione di Meloni, Mario Marazziti e Nicola Zingaretti, mode- problema di cosa fare delle eccezioni uando il 22 novembre partirà, finalmente, cultura ebraica Hans Jonas, in onore del grande filo- rati dalla neodirettrice del Tg3 Bianca Berlinguer. A alle sue regole. E’ il problema del la prima edizione del Master Hans Jonas sofo tedesco del Novecento, con un’assemblea fatta di seguire l’inizio del master, saranno 20-25 giovani sarto che per quanto abile nel ta- Q (www.hansjonas.it), proverò una gioia in- ragazze e ragazzi da molte parti d’Italia. Ci riuscia- ebrei da tutta Italia. Siamo solo al primo passo. Il cor- gliare non può evitare di creare tensa. Perché a questo traguardo abbiamo lavorato mo grazie ad amici nelle varie Comunità che credono so andrà ripetuto. Dovremo riuscire a finanziare scampoli. E’ il problema molto più tantissimo, con Saul Meghnagi e altri, incerti sino nel nostro progetto e ci aiutano. Il Joint Distribution un’attività di ricerca sull’ebraismo italiano. Dovre- serio della scelta fra il male maggiore alla fine sull’esito finale. Tutto comincia con l’ultimo Committee (JDC), attraverso il programma Leatid, ci mo stare nel dibattito pubblico, mostrando la ricchez- e il male minore. Per risolvere la que- Congresso dell’UCEI, quando l’Unione giovani ebrei mette a disposizione dei docenti e organizza la parte za delle Comunità di tutta Italia e un volto aperto, stione degli scampoli si usano le pat- d’Italia, insieme agli altri gruppi giovanili, fa appro- del primo master che insegna ai ragazzi gli aspetti dialogante, non strumentale dell’ebraismo. Una sfida tumiere. Gli istituti psichiatrici e dai vare unanimemente una mozione che chiede ai consi- più pratici della leadership comunitaria. Stabiliamo ambiziosa. É per il nostro futuro che vale la pena di campi di sterminio per chi non si glieri entranti di occuparsi della formazione dei nuo- alcuni importanti contatti internazionali con orga- provarci. conforma col sistema.

www.moked.it CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P27

“Non copiare nessuno, ridi se ti copiano”! - Angelo Fortunato Formiggini pagine ebraiche

u /P28-29 u /P30-31 u /P32-33 u /P34-35 u /P36-37 u /P38 u /P39 UMORISMO MUSICA LETTERATURA COMIX SPORT MUSEI RITRATTO Eugenio Colorni, ebreo controvoglia

Le veline del fascismo, il linciaggio della stampa, il tradimento degli amici: così l’antisemitismo svegliò l’identità di un grande intellettuale progressista e assimilato. A Milano un convegno ne ricostruisce il doloroso percorso

ú–– Sandro Gerbi stroncata dalla vigile azione del- la polizia (Corriere della Sera). ai primi anni Trenta (...) Eugenio Colorni diventa EUGENIO OLORNI nacque a Milano nel 1909, da una famiglia ebraica. Una volta stabilita la linea di Si laureò in Lettere con una tesi su Leibniz e collaborò con alcune ri- Dun «ebreo suo malgra- viste filosofiche. Nel 1935 entrò a far parte del “Centro interno so- condotta, si era deciso di ren- do». Nel senso che tale «appar- cialista”, organismo di collegamento dei socialisti in Italia. Arrestato dere di pubblico dominio l’even- nel 1938 dalla polizia fascista, fu condannato a cinque anni di confino tenenza» gli verrà imputata a Ventotene. Evaso dal confino nel maggio 1943, si trasferì a Roma, to, evidentemente per alimen- dall’esterno, come una colpa, dove venne ucciso dai fascisti un anno dopo. tare la campagna antiebraica, in almeno due circostanze. ormai entrata nel vivo. Il MANIFESTO DI VENTOTENE - Durante il confino a Ventotene, Colorni La prima coinvolge colui che fi- aiutò Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nella stesura di un manifesto Poco importava che il distacco no a quel momento era stato “Per un’Europa libera e unita”, di cui scrisse la prefazione e che pub- di Colorni dall’ebraismo e dal uno dei suoi migliori amici, lo blicò clandestinamente nel 1944. Ancora oggi il Manifesto di Vento- sionismo fosse a tutta prova. È tene, che propone l’unificazione di un Europa in senso federale in scrittore Guido Piovene. Questi, nome degli ideali kantiani, conserva la sua attualità e resta un do- vero che molte persone della a partire dal 1° giugno del ‘31, cumento di riferimento per molti europeisti. sua cerchia erano ebrei (anche cominciò a pubblicare sull’Am- se per lo più «laicizzanti» come brosiano una rubrica quotidiana lui) e che nel censimento del 22 intitolata “Biglietto del mattino”, agosto 1938 egli figurava ancora con una cinquantina di rapide ritiene lecito vivere di rendita. no Philipson, a Firenze) veniva del Fascismo. E questo stato d’animo iscritto alla Comunità israelitica puntate. Piovene immaginava (...) Era il rigore morale di data dai quotidiani, cui era derivava loro dall’essere senza patria di Trieste. di scrivere dei messaggi a «Franz» a irritare Piovene. giunta una velina del Mincul- e senza una dottrina. Ma il problema ebraico era or- un’ipotetica signora ebrea, Ed- «Io credo che quest’ambizione pop, che recitava: «I giornali Il Regime è stato sempre longanime, mai completamente assente dal- vige Salomon di Amburgo (che di scegliere la religione, la pa- commentino il comunicato Ste- e infatti non ha colpito che i casi le sue riflessioni. Eppure, in ha «l’enfasi patetica della sua tria, la condizione sociale, e di fani sull’arresto del prof. Colorni estremi di ebraismo antifascista. Ora, quei giorni, questo diventava razza»), informandola sarcasti- ricominciare faticosamente il ponendo in rilievo che le attività l’attività contro il Fascismo di questi un particolare irrilevante, poi- camente sugli amici, sugli am- mondo in noi, e di patire e di svolte da lui e dagli altri rimon- gruppi di ebrei, si può dire ch’è nata ché faceva comodo al regime bienti milanesi da lui frequen- spremere la nostra partecipa- tano ad un periodo antecedente con il Fascismo. Quanto al giudeo mettere in piazza l’ovvia equa- tati, sulle proprie avventure e zione ai nostri atti, paia eroica a quello nel quale fu agitato in Colorni, specificamente, si sa che zione: ebreo, per di più ricco, disavventure, vere o fasulle. Il soltanto per una finzione del- Italia il problema della razza. Il agiva contro l’Italia già da parecchio uguale antifascista. Laddove lui tutto a comporre un vivace fe- l’egoismo e della pigrizia». Le al- Colorni e gli altri non meritano tempo. È giunta l’ora della puni- certamente avrebbe preferito es- uilletton, non sempre felice nello lusioni erano trasparenti. (...) quindi alcuna pietà». zione. (...) sere considerato più una vittima stile, ma curioso, e soprattutto La seconda circostanza è stret- dell’illiberalismo fascista che malizioso. Perché, come sempre, tamente legata alla campagna óúúúó L’indomani, 18 ottobre 1938, i non delle leggi razziali. Piovene traeva ispirazione da antisemita, iniziata in Italia nei giornali si scatenavano con ar- realtà a lui ben conosciute, al- primi mesi del 1938. L’8 set- ticoli violenti e grossi titoli in óúúúó terando solo qualche dettaglio tembre Colorni veniva arrestato, Già nel pomeriggio del 17 otto- sintonia con le direttive ricevute: per fuorviare gli ignari lettori. dopo mesi che l’Ovra era sulle bre, L’Ambrosiano pubblicava Agli imbecilli (Farinacci su Il Re- Ma non le persone interessate, sue tracce, in seguito alle con- la notizia, seguita da un corsivo gime Fascista); La doppia vita Il «veleno» di «una fede feroce», come Eugenio Colorni. fidenze di due delatori mai iden- che trasudava odio: del professor Colorni (Il Piccolo per dirla con Montale, obbligava tificati, uno a Parigi e uno a Gli annali dell’ebraismo possono di Trieste); Ebrei antifascisti ar- dunque Colorni a diventare un óúúúó Trieste. (...) Solo il 17 ottobre, dirsi ricchi di casi come il presente. restati e deferiti al Tribunale «ebreo suo malgrado». (...) Un però, la notizia del suo arresto Gli ebrei, fatte poche eccezioni, sono Speciale (Il Popolo d’Italia); La destino all’epoca inevitabile, co- (assieme a quella dell’ebreo Di- sempre stati o indifferenti o nemici trama giudaico-antifascista me sanno tutti coloro che du- Si legga il primo di questi Bi- rante la «persecuzione dei dirit- glietti del mattino. ti», e ancor più durante la «per- SANDRO GERBI, giornalista e storico, ha dedicato molti studi a Eugenio Colorni e il volume Lo scrittore immaginava di in- “Tempi di malafede - Una storia italiana tra fascismo e dopoguerra” (Einaudi), incentrato sul secuzione delle vite» (dopo l’8 contrare in una biblioteca tal rapporto fra Colorni e Guido Piovene. La sua relazione dedicata a Colorni e il mondo ebraico settembre), sperimentarono sul- «Franz» (alias Colorni), cono- di cui riportiamo uno stralcio è uno dei numerosi contributi del convegno su Eugenio Colorni la propria pelle il brusco richia- e la cultura italiana fra le due guerre, organizzato a metà ottobre all’Università di Milano dal- scente della signora Salomon. l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale per mo ad ascendenze cosciente- Con sorpresa, lo trovava «vesti- le ricerche con l’alto patronato del Presidente della Repubblica e il sostegno di molti enti, fra mente rimosse. to, in quel luogo, d’una casacca cui il Centro di judaica Goren Goldstein. Fra gli interventi, “Eugenio Colorni, Umberto Saba e la Oggi Eugenio riposa nella tom- psicoanalisi” (Alberto Cavaglion), “L’apocalisse della modernità continua: la crisi della civiltà turchina e di calzoni color kaki, nell’epoca dei totalitarismi” (Emilio Gentile), “Eugenio Colorni e l’ambiente ebraico triestino ba di famiglia, al Cimitero israe- come usano i vostri uomini negli anni Trenta” (Tullia Catalan), “La presenza di Eugenio Colorni nelle riviste del primo do- litico di Milano, a destra rispetto quando si mettono in viaggio». poguerra” (Mario Quaranta), “Colorni e Croce” (Stefano Miccolis), “Colorni lettore di Leibniz” all’ingresso principale del «Mo- (Geri Cerchiai), “Colorni e la cultura scientifica del suo tempo” (Luca Guzzardi), “Colorni e il Sio- «Franz» spiega che non ha il de- nismo socialista” (Maurizio Torrini e Marco Cuzzi), “Colorni e la tradizione federalista di Catta- numentale», accanto a tutti i naro per comprarsi un altro ve- neo” (Carlo Lacaiata), “Antifascismo tra i giovani: il caso di ‘Pietre’” (Amedeo Vigorelli), “Borgese suoi cari: questo, sì, l’avrebbe stito, e non vuole chiedere aiuto e Colorni: il comune impegno antifascista in nome dell’autonomia della cultura” (Alceo Riosa). desiderato, ma non di morire a al pur ricco padre, perché non soli trentacinque anni.

www.moked.it / P28 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO

ú– UMORISMO Ci vorrebbe una Casa del Ridere Il sogno irrealizzato di Formiggini L’editore modenese che diffuse l’umorismo ebraico in Italia voleva costruire un museo della risata

ú–– Alberto Cavaglion u Nel 1926 Formiggini inventò le riodo di lavoro a Genova avrebbe “Cartoline Parlanti” che avevano lo dovuto intitolarsi L’Uovo di Colombo, ella storia dei musei una scopo di comprendere nello spazio dopo il trasferimento nell’Urbe si mu- parte importante giocano di una cartolina l’immagine di tò in l’Ombelico (una specie di Sele- N i progetti non attuati, i so- un’opera d’arte con sotto una zione comica) . gni irrealizzati. Arcangelo Ghisleri, descrizione storico-artistica I progetti di Museo non sperimentati il geografo maestro di Salvemini, ave- attraente. In una di queste hanno un fascino inconfondibile, che va raccolto a materiale per Formiggini lancia un messaggio i fasti dei musei faraonici non pos- un Museo dell’Esule che non trovò ironico: “Non copiare nessuno, ridi seggono. Il fascino si confonde con mai le risorse necessarie per essere se ti copiano”! il desiderio di riparare a un torto. Se inaugurato. Sempre all’inizio del No- cautamente avanzo l’idea di attuare vecento l’editore modenese Angelo oggi il sogno di Formaggini è perché Fortunato Formiggini voleva donare sono convinto che la Casa del Ridere ai suoi concittadini un museo che per l’ebraismo italiano rappresenti avrebbe potuto essere utile non sol- una specie di passaggio obbligato. tanto a Modena: la Casa del Ridere. Quella casa potrebbe ben dirsi una Nell’Italia di oggi questi due musei “schola”. A chi mi chiedesse se, nel- sarebbero necessari come l’aria che tato per sua volontà alla Biblioteca (dimmi di che dere abbia avuto inizio pro- l’età dell’emancipazione, vi siano luo- si respira. Estense. cosa ridi e ti di- prio con i documenti satirici ghi culturali dove il deposito della Il ruolo che la casa editrice Formig- Rimane, in primo luogo, la passione rò chi sei), forse e umoristici dei soldati della fede dei padri, il “moral deposit of faith” gini ha avuto nella cultura italiana per l’arte del comico, che lo accom- anche il tessuto Grande Guerra. Non l’eroi- di cui parlano gli inglesi, si sia sedi- del Novecento è, non da molto, ac- pagnò per tutta la vita e persino nel- connettivo più te- smo bellicista lo attraeva, né mentato, non avrei esitazione a ri- quisito: le sue collane, le sue riviste, l’ultimo viaggio verso la morte (si ve- nace e il più attivo il vittimismo dolente, ma un’an- spondere, tracciando sulla carta geo- le sue iniziative editoriali (la Treccani da l’importante libretto postumo Pa- propulsore della sim- tieroismo umano. Al pari di Ben- grafica una linea tra Modena e Man- che Gentile gli rubò!) sono state esa- role in libertà). Fin dai tempi della patia umana”. jamin, Formiggini vedeva nel colle- tova, dove il deposito fu eminente- minate con la dovuta cura. E’ stato seconda tesi di laurea, nel 1907, a Come questo progetto si sia attuato zionista l’uomo della vita che racco- mente uno “humoristic deposit of faith”. però necessario del tempo prima che in Filosofia morale (sei anni nella fortunata collana dei Classici glie le cose morte per farle rinascere. Nel fazzoletto di terra che si estende ci si accorgesse di lui e dell’assurdità prima s’era laureato in Legge con un del Ridere, dove nel 1918 Marienbad Sperava di trovare per la sua casa intorno al tvajol ed Furmajin , pochis- della sua morte. Soltanto nel 1988 il confronto fra la donna nella Torà e di Shalom Alechem troverà spazio una sede idonea a Modena. Nessuno simi chilometri quadrati, potremo re- Comune di Modena ha posto una nel Manava-Dharma Sastra) la “filo- accanto a Boccaccio, Belli e Porta, è lo ascoltò. perire l’occorrente per dare sostanza lapide: da allora ogni dieci anni ci si sofia del ridere” è una passione pre- cosa nota. Quelle sue carte, “gioconde” e “biz- al sogno di cent’anni fa. ritrova a commemorarlo nel tvajol dominante. Dirà in una famosa pa- zarre” (aggettivi formigginiani per ed Furmajin, il cantone sotto la Ghir- gina autobiografica: “Nel periodo del- IL PROGETTO eccellenza) vengono spesso confuse NON SOLO FORMIGGINI landina, dove si uccise il 29 novem- la mia vita che dedicai agli studi, la DEL COLLEZIONISTA con l’officina del fabbricatore di libri, Debbo, per necessità, limitarmi agli bre 1938. Si rischia però di commet- sola cosa, forse, a cui volsi l’animo Meno noto è il lavoro di collezioni- quando invece da questa si discosta- estremi geografici di un triangolo che tere un errore fatale se si lega la me- particolarmente fu il ridere, e mi par- sta. Che Formiggini avviò a partire no come la realtà si distingue dal- fu della vita e non della morte. In- moria di Formiggini al volo suicida ve che esso, oltre ad essere la più dal 1918 affiancandolo al mestiere di l’utopia di una umanità più libera. La sieme alla Modena di Formiggini, gli dalla torre della Ghirlandina. Riman- emergente caratteristica dell’umanità editore. E’ da sottolineare che la rac- Casa del Ridere è tutta da immagi- altri due vertici sono: 1) Pompone- gono, per nostra fortuna, le carte del è il più specifico elemento diagno- colta di carte volanti, giornali, disegni nare e così il giornale umoristico che sco, a due passi da Mantova, dove suo archivio: un vero tesoro deposi- stico del carattere degli individui da esporre nella futura Casa del Ri- avrebbe desiderato fondare: nel pe- visse e operò Alberto Cantoni (1841- L’incontro he cosa accomuna George Simenon a Agatha braico sia radicato nella letteratura, e non solo in quella Christie? La risposta più ovvia non è quella cor- “sospetta”. Ne segue una riflessione su come il riso può C retta. Anche se sono entrambi grandi autori di essere utilizzato per descrivere l’ebreo a tinte fosche, dal Satira, Talmud libri gialli, l’elemento che li accomuna è altrove; siamo grottesco al ridicolo, come potente arma dell’antisemi- a Bari, in Puglia, al culmine delle manifestazioni che si tismo. E pensare che l’umorismo è una componente im- sono tenute durante il Festival di cultura ebraica Negba. portante non solo nella cultura, ma anche nella religione e antisemitismo La sala è grande, accogliente nel suo rigore, al muro “All ebraica. Infatti in un Midrash viene spiegato chi può Bands”, una straordinaria pittura murale di Sol LeWitt, avere parte nell’Olam ha-baà, il mondo a venire, un pri- solo in parte nascosta dallo schermo su cui presto ver- vilegio enorme: con nostra sorpresa, scopriamo che tra Un convegno a Bari, nel quadro del festival ranno proiettate graffianti, preoccupanti, inquietanti dia- i tanti passanti che affollano un mercato, il profeta Elia Negba, sui due volti della comicità: positive. L’argomento dell’affollato incontro è “Satira, indica in due badranim coloro che avranno posto nel un valore spirituale, ma talvolta anche un’arma umorismo e antisemitismo”. Luciano Canfora introduce mondo a venire. a disposizione dei razzisti l’argomento, con letture tratte da Simeon e dalla Christie, Badranim sono i buotemponi, coloro che amano divertire ma anche anche da Tacito e Shakespeare. Già dalle prime gli altri in particolare le persone tristi, e mettere la pace frasi emerge fra le righe (anche senza voler cercare troppo tra quelli che sono in lite tra loro. Una conclusione piut- in profondità) chiaro e forte come il pregiudizio antie- tosto inaspettata e che è servita da spunto anche per

www.moked.it CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P29

Angelo Fortunato Formiggini

Modena, 21 giugno 1878 Modena, 29 novembre 1938

Appassionato di Legge, arte e Storia del- le religioni, Formigli fondò l’omonima casa editrice nel 1908. Le prime opere pubblicate furono una raccolta di so- netti di e una mo- nografia su Botticelli. Ciò che contrad- u La peggiore compagnia del mondo, al completo: Karol Contes (al cen- distingue lo stile di Formigli è la fasci- tro) con i suoi due soci, Moshe e Latzi, e il figlio Regev (a destra) nazione per la “filosofia del ridere”, tan- to che nel 1912 creò la collana “I Classici del Ridere”, la sua preferita. Nel 1938 fu duramente attaccato dalla propaganda antisemita e morì suicida. Poveri in canna

gono i numerosi porci che la cir- condano – quasi un migliaio – per ma divertenti la grande estensione che ha preso l’industria del latte. Sia benedetto Umorismo e senso del dovere. Mosé che li ha proibiti. Difatti i L’impiego come “missione”, qua- nostri contadini ne hanno uno per si nel senso weberiano del ter- (e divertiti)un ottimo senso famiglia e noi nessuno”. mine, unito al non prendersi dell’umorismo”. Un tratto di fa- troppo sul serio e all’apprezzare miglia, si direbbe: “Mia nonna è NELLE TERRE le piccole gioie quotidiane. Que- stata internata ad Auschwitz e DEL LAMBRUSCO sta è la singolare ricetta del do- mi risulta che raccontasse bar- In mezzo alle reclamizzate e supe- cumentario israeliano Ha Hevrà zellette persino lì”. raffollate autostrade del lambrusco, Achì Gru’a BaOlam (ovvero, la Eppure, nel ritratto affettuoso che il riso ebraico ha una tradizione di- peggiore compagnia al mondo, ne fa il regista, quella di Contes gnitosa, da contrapporre alla memo- distribuito anche con il titolo in- e soci è anche la migliore com- ria poco kasher del culatello o della glese The Worst Company in the pagnia che si possa immaginare: salsiccia, che pure, come è giusto, World), già uscito nelle sale di “Mio padre e i suoi colleghi mi 1904), il re umo- hanno avuto i loro storici e dispon- Gerusalemme e Tel Aviv e ora hanno insegnato a ridere”, rac- rista che ispirò losofia della sim- gono di musei. L’umorismo ebrai- in cerca di distribuzione anche conta il giovane. Infatti tutto il Luigi Pirandello patia” di Ludo- co-italiano ha qui la sua sorgente. in Europa. suo documentario è intriso di un (a lui è dedicato Il vico Limentani, Nulla a che vedere con il Witz mit- Il regista Regev Contes, 33 anni, umorismo nostalgico, kafkiana- fu Mattia Pascal, da cui Formig- teleuropeo e freudiano dei triestini ha seguito per un anno la com- mente mitteleuropeo: una rara da lui lo scrittore gini deriva il (Svevo, per intenderci), nessuna cu- pagnia di assicurazioni di suo pa- miscela tra il culto per la buro- siciliano prese concetto di ginanza con Woody Allen o Grou- dre Karol, un simpatico sessan- crazia, l’umorismo dell’assurdo, l’idea dell’umori- comico come cho Marx o con l’ironia un po’ lom- tenne di origine ceca che sembra ma anche una grande tenerezza smo come senti- ideale di af- brosiano-cartesiana dei piemontesi portato per tutto fuorché per gli e il rispetto per i rapporti umani. mento del doppio); fratellamento (Primo Levi, per intenderci). affari. Ma che si ostina, nono- Prima ancora di essere impiegati 2) Belfiore, dove e solidarietà Fra Mantova e Modena il comico si stante tutto, a pro- per vocazione, e nacque e visse a lun- fra gli esseri nutre di cascami del latte, di nebbia seguire a ogni co- prima ancora di go Tullo Massarani umani. e di afa, s’intreccia con i versi della sto sulla sua strada: “Ho pensato che al essere negati per (1826-1905), l’eroe del Il tour operator è avvisato. C’è Secchia rapita, il do di petto del Don fare l’assicuratore è pubblico avrebbe fatto gli affari, Karol Risorgimento, autore di un trattato una nuova Italia ebraica da scoprire, Carlos e non dimentica la saggezza la missione di Ka- piacere vedere tre Contes e i suoi in tre tomi, Storia e fisiologia dell’arte proprio nel cuore di una regione in del rabbino Marco Mortara. Per co- rol Contes, discen- persone che sono due improbabili del ridere, uscito nel 1900-1902, con cui, mentre Cantoni scriveva e For- glierne l’armonia bisognerà sedersi dente da una fami- soci sono soprat- pagine importanti su Cantoni che miggini sognava la Casa del Ridere, “in quella punta della provincia di glia di ebrei di Pra- contente di non tutto tre amici, Formiggini utilizzerà nella sua tesi di i nuovi caseifici mantenevano coi ca- Mantova”, dove il Po, scriveva Can- ga che vanta 500 combinare nulla dalla tre uomini matu- laurea. scami del latte una gran quantità di toni, “raccolte dalla opposta riva le anni di tradizione mattina alla sera” ri che non si ver- Senza Cantoni la Casa del Ridere maiali: “Pomponesco”, scrive Can- torbide acque dell’Enza, si getta a impiegatizia. Il de- gognano di mo- non starà su dritta, senza Massarani toni, “è sotto Mantova e come tutta un tratto verso settentrione, l’ultimo stino va seguito no- strare l’affetto re- è una dimora senza tetto. Ai colori la provincia è compreso nella zona addio che il regal fiume volge repen- nostante tutte le “avversità... e a ciproco e di sostenersi nelle gran- filosofici delle pareti provvede la “fi- malarica, purtroppo. Ora si aggiun- tinamente alla catena delle Alpi”. anche volte in barba all’evidenza di e piccole avversità quotidiane: e al più comune buon senso: già un divorzio, la scoperta di un perché né Karol Contes, né tanto cancro, la morte del gatto, e na- meno i due amici squinternati turalmente una serie inenarrabile l’intervento di David Meghnagi: da un lato la risata unico obiettivo. che gli fanno da soci, sanno fare di fallimenti finanziari. Per Regev può risanare e portare davvero shalom - nel senso di Se gli ebrei ridono soprattutto di loro stessi, delle loro gli assicuratori. Tanto che la loro Contes, quella di suo padre è una completezza - ma dall’altro, in contesti diversi, può an- sofferenze e disgrazie, dei loro difetti e anche della loro azienda è in passivo da ormai lezione“ di vita: “Prima di girare che diventare estremamente aggressiva e distruttiva. E storia, per quanto tragica possa essere, è una risata che tempo immemore. Per l’appunto, il documentario ero il classico gli esempi fioccano come neve d’inverno. ha origini ben radicate e antiche, e lo sottolinea nel è “la peggiore compagnia del giovane rampante, abituato ad L’ebraismo nel quale ci guida è quello della Torah: un suo intervento il rabbino Benedetto Carucci: da Abramo mondo”. avere tutto e a non rilassarsi mai. ebraismo che tra la morte e la vita sceglie la vita, che e Sara che ridono dell’idea di avere un figlio alla loro “C’è una dimensione tipicamente Oggi invece ho molti meno soldi costruisce in modo positivo, anche in condizioni di sof- veneranda età, a Dio stesso, che, in un altro racconto ebraica in tutto questo”, racconta ma sono anche più rilassato e ferenza, magari attraverso la battuta pronta; un ebraismo talmudico, sorride e dice “i miei figli mi hanno superato, il giovane regista. “Mio padre ha contento”, racconta. “Ormai sia- che non rinuncia alla propria identità. E forse è proprio i miei figli mi hanno superato”. deciso di lavorare nelle assicura- mo tutti abituati a correre dietro a causa di questa identità forte che l’ebreo, purtroppo, E di fronte a un Dio che sorride, sintesi estrema del zioni, anche se sapeva che non alla nostra carriera e al denaro, spesso diviene oggetto di scherno e dileggio. Le vignette pensiero anti-idolatrico, non ci resta che constatare che ne sarebbe mai stato capace, solo così ho pensato che al pubblico satiriche che Meghnagi proietta sono colme dei peggiori l’umorismo, come una coincidenza, può essere un altro per fare piacere a sua madre. Un avrebbe fatto piacere vedere tre stereotipi antisemiti. Disegni e didascalie in cui si rin- di quei piccoli miracoli in cui Dio vuole mantenere senso del dovere atavico”, pro- persone che sono contente di corrono come cani feroci l’aggressione, la menzogna, l’anonimato. segue. “E adesso, per quanto sia non combinare nulla dalla mat- la derisione, la calunnia e la violenza, e tutto con un Sira Fatucci al verde, continua a mantenere tina alla sera”.

www.moked.it מוקד/ P30 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO moked / ú– MUSICA

i hanno paragonati a Jeff Buckley, a distribuzione europea con la casa discografica Macy Gray e persino a Janis Joplin. Sony Columbia – la stessa che fu di Leonard LAsaf Avidan & the Mojos sono uno Il nuovo folk blues Cohen e di Bob Dylan, due punti di riferimen- dei pochi, anzi dei pochissimi gruppi israeliani to per l’artista. E pensare che fino a un anno che sono riusciti a sbarcare nel mondo della fa Avidan era un perfetto sconosciuto anche musica leggera internazionale. Il fatto che can- per gli israeliani, uno studente dell’accademia in inglese certo ha aiutato, ma ancora di viene da Gerusalemme di belle arti di Bezalel, a Gerusalemme. Nel più ha aiutato uno stile unico e accattivante: 2008 si è autoprodotto il suo primo album, un sound che per convenzione è stato collo- Assaf Avidan & The Mojos, rivelazione della musica leggera israeliana, “The Reckoning”, da cui è stato rilasciato il cato nel “folk rock” (definizione, peraltro, che sbarcano in Europa: “Ho ascoltato i Nirvana e la mia vita è cambiata” singolo “Weak”, con un video girato da due loro dicono di non potere sopportare), ma racconta il cantante. “Poi ho scoperto Bob Dylan e Leonard Cohen” suoi compagni di corso: “Lo abbiamo creato che dimostra fortissime influenze blues, talvolta per la nostra tesina finale”, raccontano Elyashiv strizzando l’occhio al soul e all’indie rock. Per Levine e Hadar Landsberg sul loro canale di ora restano un fenomeno di nicchia, osservato Youtube. Nel giro di poche settimane “Weak” con grande interesse dagli addetti ai lavori ma ha scalato le classifiche israeliane. Nel dicem- ancora sconosciuto tra il grande pubblico. La bre dello stesso anno Rolling Stones ha distri- loro musica, troppo energica, ricercata e in- buito “The Reckoning” nella sua edizione che dividuale per rimanere confinata nel piccolo viene venduta in Germania, Olanda, Belgio e mondo dei cantautori made in Israel, ha già Svizzera: “E’ un grande onore”, aveva com- stregato prestigiosi critici musicali internazio- mentato il giovane artista. “Speriamo sia anche nali. In particolare il cantante del gruppo, Asaf il segnale di un buon inizio per il 2009”. Un Avidan, nato a Gerusalemme nel 1980, è stato augurio che si è trasformato in realtà, visto definito “un genio” dalla rivista Rolling Stone: che quest’anno hanno tenuto due concerti a “Una voce genuina e potente, qualcuno che Londra e firmato il contratto discografico che sa cantare, urlare, sussurrare e sorprendere”, potrebbe rivoluzionerà la sua carriera. In vista al punto da “farti pensare di stare ascoltando della distribuzione europea, Avidan si racconta Janis Joplin”. Il successo commerciale ora però a Pagine Ebraiche. sembra a portata di mano. Avidan e la sua band hanno appena firmato un contratto di Anna Momigliano

L’INTERVISTA

Il tuo sound è davvero unico per gli Sei cresciuto in Giamaica, come ti ha crede veramente in ogni suono che io non sono il tipo che ama guardare a Janis Joplin. Ora ti senti sotto pres- standard israeliani. Da dove viene? influenzato? vocalizza. E’ un dono che in pochi le persone dal basso in alto, e nem- sione? Sono cresciuto con la collezione di La Giamaica mi ha dato molto, ma hanno, specie nel mondo musicale meno dall’alto in basso. Rispetto la Beh, è un gran bel complimento. Ma vinili dei miei genitori. Loro si sono non nel senso che ci si potrebbe di oggi. loro arte, il talento, la creatività, ma non mi preoccupo troppo di quello incontrati a New York negli anni Set- aspettare. Non ascolto musica reg- non credo che una persona possa che la gente scrive o non scrive di tanta, quindi c’era un’abbondanza gae, a parte Bob Marley, che non è Quali artisti contemporanei ammiri essere l’idolo di qualcuno solo per me e della band. L’unica pressione dei grandi nomi del rock’n’roll, del proprio un artista reggae in senso di più? una canzone che ha scritto. Penso che sento è quella di essere soddi- blues e delle leggende del jazz. Non stretto, visto che mischia elementi Là fuori ci sono un paio di band ve- che dovremmo conservare l’ammi- sfatto del mio lavoro, e da parte della mi sono interessato molto a questo rock e soul. Ma Marley ha qualcosa ramente spettacolari: i Radiohead, razione per i medici, gli insegnanti, cerchia ristretta degli amici. Certo genere di musica fino a 13 anni, che ho capito essere l’in- White Stripes, i Raconteurs, Kings i difensori degli animali e per il vo- adesso ci sono molte aspettative su quando si è forma- grediente chiave in tutte of Leon (ma non l’ultimo album), lontariato. di noi. Ma io cerco di non pensarci to il nuovo le arti: l’onestà. Credi a Cold War Kids, Fiona Apple. Però e di concentrarmi sulle cose impor- rock anni No- ogni parola, perché lui non mi piace il termine ammirare: I critici musicali ti hanno paragonato tanti, nella vita e nell’arte. vanta. Ho ascoltato i Nir- Parliamo del contratto con la Sony vana per la pri- Columbia. Che effetto fa questo suc- ma volta, e la cesso improvviso? mia vita è cam- Io non la vedo come un successo biata per sempre. improvviso. Certamente non il con- tratto con Columbia-Sony. Alla fin Quali sono le altre fine l’unica cosa che è successo è un tue influenze musi- po’ di inchiostro su un pezzo di car- cali? ta. Il duro lavoro per la band e per Poco dopo ho cominciato a scoprire chi lavora con noi continua, come chi aveva influenzato questo nuovo è continuato per gli ultimi tre anni. rock: i Led Zeppelin, i Doors, Janis Siamo cresciuti lentamente, ma con Joplin, Jimi Hendrix. Poi sono andato le unghie e con i denti, abbiamo la- ancora indietro e ho scoperto il vorato sodo per essere arrivati dove Blues. E’ cominciato tutto da lì: John siamo ora. Lee Hooker, Muddy Waters, Robert Johnson, una volta che si ascolta Non ci dirai che non siete contenti... questa musica non si torna più in- Ma no, non ci lamentiamo per niente: dietro. Aggiungici i testi di Bob Dy- stiamo facendo quello che amiamo, e lan e Leonard Cohen e avrai il ca- il fatto che il nostro lavoro sia notato vallo vincente. Non so se il “folk” ci dà grandi soddisfazioni. La gente faccia davvero parte della mia in- di Sony/Columbia è diventata parte fluenza, perché non sono un artista della “famiglia Mojo” e noi la siamo folk in nessun modo. Scrivo di me dei loro. Ormai siamo degli amici e e solamente di me, non ho le pretese penso che stiamo costruendo un bel di mettere i pensieri e i sentimenti rapporto. Però la firma di un contratto della gente nelle mie canzoni. Sono attira la stampa, ma non vuol dire di la voce dei miei sentimenti ed espe- per sé un successo. Non è un risultato, rienze, il fatto che così tanta gente ma solo l’inizio di un cammino per si possa riconoscere nelle mie parole diffondere l’arte che pensiamo valga un po’ mi sorprende. la pena di essere diffusa.

www.moked.it CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P31 ú– MUSICA & FICTION Le mitiche sorelle dello swing Al via una fiction su Raiuno, a firma di Gabriele Eschenazi, dedicata al Trio Lescano

ú–– Manuel Disegni molto interessato ai temi storici: “È u Gabriele Eschenazi cariche fasci- 1943 furono ar- iniziato tutto circa tre anni fa – rac- ste e la casa restate dalla Ge- asta chiedere “Maramao per- conta – quando un articolo di Re- tutti i parenti, sono reale: pare stapo durante ché sei morto”. Tutti sanno pubblica ha catturato la mia atten- riuscito a ricostruire anche il duce un concerto a Bche “pane e vin non gli man- zione: era stato reperito un docu- il destino del ramo fosse loro Genova. L’accu- cava”. Il Trio Lescano fa parte della mento in cui le famose cantanti sup- materno della fami- ammiratore sa era assurda: la memoria nazional popolare italiana, plicavano alte cariche fasciste di sal- glia, quello ebraico. Sono finiti quasi e furono in- canzone “Tuli- le loro canzoni sono quelle che can- vare la loro madre dalla deportazio- tutti ad Auschwitz.” vitate a corte Tuli-Tulipan” tano nonni e nipoti insieme. Ecco ne. Allora non sapevo neanche che La vicenda delle sorelle Leschan è dal principe avrebbe contenu- perché Rai Uno ha deciso di mandare fossero ebree.” misteriosa e intricata, nella versione Umberto per una festa di carnevale. to messaggi in in onda, il prossimo febbraio, una fic- Un po’ per mestiere, un po’ per pas- rivista per la fiction diventa un thril- Il loro fu visto come un tollerabile codice per gli Alleati: “Spionaggio tion in due puntate dedicate a loro. sione, Eschenazi si è spesso imbar- ler politico. Arrivarono in Italia a tentativo di italianizzare un genere internazionale”, sorride amaramente Protagoniste sono Alexandra, Judith cato in ricerche storico-giornalisti- portare un tocco di colore e di eso- musicale – il jazz – bandito in quanto Eschenazi. “Ma se neanche le scri- e Ketty Leschan, tre sorelle ebree che. Per esempio con Ebrei invisibili, tismo, al tempo in cui Louis Ar- “musica negro-semita”. Ottennero, vevano loro le canzoni... è ovvio che olandesi nate nel secondo decennio uno studio dei rapporti degli ebrei mstrong veniva chiamato, con poco straniere e per giunta ebree, la cit- non sta in piedi”. Le tre sorelle so- del secolo scorso. Meglio conosciute, sopravvissuti alla Shoah con il co- senso del ridicolo, Luigi Braccioforte. tadinanza italiana durante le leggi pravvissero alla carcerazione. Dopo da questa parte delle Alpi, come San- munismo stalinista. Questa volta il Coi loro ritornelli spensierati, con- razziali, con inconsueta facilità. Pare la guerra Caterinetta, la più giovane, dra, Giuditta e Caterinetta. lavoro di ricerca si tradurrà nella fic- seguirono presto un grande successo. che Tommaso Filippo Marinetti si lasciò il trio che continuò a cantare tion Le Ragazze dello swing e in un fosse sbilanciato fino a dire che “rea- con una giovane cantante di Chi- óúúúó libro, prossimo alla pubblicazione. óúúúó lizzano in terra il mistero della trinità vasso, Maria Bria. Fu quest’ultima a “Cominciata la ricerca sul Trio Le- celeste”. riportare all’attenzione pubblica la scano, mi sono accorto che c’era una Poi, all’improvviso, tutto cambiò. Da storia del trio partecipando negli an- Musica rimasta nel cuore del nostro grossa lacuna”, racconta. “Così ho Guadagnavano mille lire al giorno un giorno all’altro si ritrovarono ni Novanta a una trasmissione tele- Paese, ma che riporta alla memoria deciso di colmarla. Ho raccolto vec- quando si cantava “se potessi avere escluse dalla programmazione del- visiva condotta da Paolo Limiti in un periodo buio: il Trio Lescano chi articoli di giornale e molte testi- mille lire al mese”. Riuscirono nel l’Eiar, costrette a esibirsi solo nei tea- cui ripercorse la singolare vicenda spopolava mentre il regime fascista monianze. In Olanda ho contattato frattempo anche a ingraziarsi alte tri, e neanche per molto tempo. Nel delle ragazze dello swing. promulgava le leggi razziali e si pre- parava a entrare in guerra. Rappre- e sorelle Alexandrina “Sandra” Evelina Leschan (Gouda, 29 luglio 1910 – Salsomaggiore Terme, 1 febbraio 1987), Judith Leschan (L’Aia, 3 agosto senta però il ricordo di un’altra faccia L1913 – 2007) e Katharina “Kitty” Matje Leschan (L’Aia, 23 novembre 1919 dell’Italia: la grande popolarità con- – Caracas, 1965). Italianizzarono i loro nomi in Alessandra, Giuditta e Cateri- sentì loro di non piegarsi alla pro- netta (Caterina) Lescano e formarono insieme il celebre Trio Lescano, un trio paganda. Poterono irrompere con il vocale molto popolare in Italia a cavallo tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta loro sound americaneggiante – fatto del XX secolo. di raffinati virtuosismi vocali, armo- LE CANZONI DEL TRIO LESCANO nizzazioni jazz e swing - nel grigio Accanto al Pianoforte (1942) Io conosco un bar (1937) palinsesto dell’Eiar. Anna (1936) Non me ne importa niente (1938) L’idea della fiction è nata da una Camminando sotto la pioggia (1942) Ohi mammà (1939) La Canzone delle mosche (1936) Oi Marì, oi Marì (1942) chiacchierata tra due amici: Maurizio C’è un’orchestra sincopata (1941) Piccolo naviglio (1938) Zaccaro, regista, e Gabriele Esche- Ciribiribin (1942) Senza parlar (1937) nazi, coautore. Scrittore e giornalista Colei che debbo amare (1938) Topolino al mercato (1936) Come l’ombra (1942) Tornerai (1937) milanese, laureato a Gerusalemme, Contemplazione (1936) Le Tristezze di San Luigi (1942) ex leader dell’Hashomer Hatzair, Dove e quando (1938) Tulilem blem blu (1937) movimento giovanile sionista e so- È quel fox-trot (1938) Tulipan (1939) Forse tu (1941) Ultimissime (1938) cialista, Eschenazi è un professionista La Gelosia non è più di moda (1939) Valzer della fisarmonica (1936)

Commovente, caustico, spassoso… L’imbattibile Walzer è uno di quei libri che ti cambia la vita. «The Observer»

La comicità di Jacobson è spudoratamente feroce e le sue battute taglienti come una lama di coltello: un umorismo al vetriolo degno di un grande comico. «Express»

pp. 448 euro 19,50 isbn 978-88-6005-028-1 Jacobson è uno scrittore brillante, un fine osservatore della realtà ebraica: arguto e profondo al tempo stesso. in libreria dal 21 ottobre Elena Loewenthal, «TTL» C’è chi a leggerlo ride e c’è chi piange, c’è chi lo considera un libro comico, chi una tragedia. E forse hanno tutti ragione. Giulio Busi, «Il Sole 24 Ore»

Una forza vitale che lo rende originale in un modo a dir poco struggente. Alessandro Piperno, «Corriere della Sera»

www.edizionicargo.it pp. 640 euro 20,00 isbn 978-88-6005-017-5

www.moked.it / P32 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO

ú– LETTERATURA / CINEMA Due voci al femminile “Scrivere contro il razzismo, scrivere per la Memoria”

Nadine Gordimer, sudafricana, premio Nobel per la letteratura, è stata una delle t Nadine t Denise Gordimer, Epstein, più feroci e coraggiose critiche dell’apartheid nel suo Paese. Denise Epstein, nata Scrivere Survivre nel 1929 in Francia, è divenuta famosa al grande pubblico dopo aver acconsentito a è vivere et vivre pubblicare Suite francaise, forse il capolavoro di sua madre, la scrittrice Irène Némirovsky, morta di tifo ad Auschwitz. Entrambe sono da lungo tempo impegnate sul fronte dei diritti umani, contro l’intolleranza e la discriminazione. Una battaglia che, dicono, si può e si deve combattere anche sul fronte della cultura e dei libri. Per aiutare le nuove generazioni a comprendere le tragedie del passato evitando alle vittime di sprofondare nell’oblio. E per denunciare i tanti crimini commessi contro l’umanità. Nella speranza di riuscire prima o poi a sconfiggere il pregiudizio.

ú–– Adam Smulevich Qual è il vostro legame con l’ebraismo? fricani, angosciati dal rimorso per le no il dovere di cercare di parlare per Eppure, soprattutto per i giovani, le Denise Epstein: Ho un approccio di- schifezze compiute dai loro parenti. conto di chi non ce l’ha fatta. Non moderne tecnologie sembrano ave- La Francia durante l’occupazione na- staccato nei confronti della religione, Credo che sia comunque fondamen- bisogna far sì che queste persone re molto più fascino dei libri zista e il Sudafrica dell’apartheid, due quasi un “rapporto di buon vicinato”, tale chiedersi che cosa sia davvero sprofondino nell’oblio, sarebbe come Nadine Gordimer: Una volta, insieme momenti storici in cui follia e razzi- sicuramente frutto dell’educazione questo disagio, se un semplice sen- farle morire due volte.Spero inoltre ad un ricco filantropo, mi recai in smo hanno avuto la meglio su ra- laica che ho ricevuto in famiglia. È timentalismo oppure uno stimolo per di poter aiutare le nuove generazioni un villaggio del Mali per donare al- gione ed umanità. Cosa fare perché stato solo quando mi fu cucita sugli cercare di costruire una società dove a capire cosa è stato quel periodo cuni computer alla popolazione lo- queste tragedie non si ripetano più? abiti una stella gialla che mi resi ve- gli uomini siano tutti uguali. La que- affinché crescano senza pregiudizi. cale, che ci accolse con calore ed Denise Epstein: Ricordare. È anche ramente conto di essere diversa dagli stione del “senso di colpa”, tra l’altro, Nadine Gordimer: Per denunciare i entusiasmo. per questo motivo, oltre che per altri. Non credo in Dio, anche se ov- è attuale non solo nella società su- crimini che venivano commessi in Quando ci fu fatto notare che nel onorare la memoria di mia madre, viamente rispetto chi lo fa, perché dafricana, ma anche in quella tedesca, Sudafrica. Un impegno che ho por- villaggio non c’era energia elettrica, che ho deciso di pubblicare “Suite se ci credessi sarei molto arrabbiata che non ha ancora rimosso comple- tato avanti per tutta la mia vita. Mol- capimmo che non avremmo potuto Francaise”, un volume che raccoglie con lui. Spesso, inoltre, avverto un tamente il trauma delle persecuzioni ti dei libri che ho scritto in pieno ripagare la loro commovente acco- alcune sue riflessioni sugli anni tra- “senso di colpa” per essere soprav- e dello sterminio degli ebrei. apartheid sono ancora attuali, a te- glienza: i nostri doni erano inutiliz- gici della presenza nazista in Francia; vissuta alle persecuzioni. Perché io stimonianza del fatto che bisogna zabili. parole scritte da una persona con- sì e tantissimi altri no? Perché avete sentito l’esigenza di ancora lavorare molto affinché il Su- Invece dei computer, avremmo do- sapevole che non sarebbe soprav- Nadine Gordimer: Mi considero scrivere? dafrica diventi una vera democrazia. vuto regalare loro dei libri, che han- vissuta al dramma delle persecuzioni un’ebrea assimilata. A proposito del Denise Epstein: Ho sempre conside- L’impegno di chi scrive deve essere no la fortuna di non avere bisogno razziali. “senso di colpa”, vorrei dire che que- rato fondamentale lavorare per la inoltre quello di opporsi ai modelli né di una spina né di un caricatore Un libro che non ho avuto il corag- sto sentimento è molto forte nelle trasmissione della memoria. Credo negativi che alcuni media e politici per “funzionare”! Ecco come i libri gio di leggere per decenni, rimasto nuove generazioni di bianchi suda- che i sopravvissuti alla Shoah abbia- propongono ai più giovani. sono eterni ed insostituibili. per molto tempo chiuso in una va- ligia, affidatami da mio padre per cu- Premio ADEI stodire gelosamente questa straor- dinaria testimonianza. Nadine Gordimer: Non bisogna fare Lizzie Doron, Un’amicizia l’errore, soprattutto in Sudafrica, di parlare del problema del razzismo come se appartenesse esclusivamen- le ferite della Shoah spezzata dall’odio te al passato. I discendenti dei colo- nialisti bianchi hanno infatti ancora narrate con dolcezza il sopravvento sui neri, molti dei qua- Il Canto delle Spose racconta le vite li possono rivendicare il possesso di casa sua, lo ammette con un di due ragazzine a Tunisi durante un solo piccolissimo pezzetto di ter- sorriso, ci sono due cucine e tre l’occupazione nazista e la genesi ra: la propria tomba. Afrigoriferi. E’ un esorcismo della irrestitibile del sospetto Oltre che per i neri, la vita in Suda- fantasia, un tentativo di attrezzarsi in frica si è fatta difficile anche per gli caso di fame, guerra e terrore. Tutte ebrei, soprattutto a causa dell’ina- eventualità che Lizzie Doron, figlia di sprimento del conflitto israeliano – una sopravvissuta ad Auschwitz, cono- un film sulla nascita del so- instaura tra le palestinese. sce bene dalle parole della madre. Pro- spetto, dell’odio, del razzi- adolescenti. Conflitto che ha attirato l’astio di prio a partire dall’esperienza materna È smo. Un film splendido, de- Myriam e una parte consistente della popola- Lizzie ha saputo costruire, nel libro licato, intimista, in cui la Storia non Nour vivono zione nei loro confronti, attraverso “Perché non sei venuta prima della irrompe, ma si infiltra – dalla radio, nello stesso il solito meccanismo per il quale guerra?” (La Giuntina, 139 pagine, 12 dalle finestre delle case, nei cortili, riad a Tunisi ogni ebreo diventa automaticamente euro), un racconto che si avvicina alla attraverso il passaparola, e cambia nel 1942, sono entrambe povere e responsabile per le azioni dei vari Shoah con tenera delicatezza, narran- la vita. E’ uno di quei film che tutti le loro famiglie condividono mo- governi israeliani. Adesso, grazie al- done le ferite e i fantasmi più che gli dovrebbero vedere, che andrebbe menti di gioia e di fatica, si scam- l’intervento in prima persona del neo accadimenti in modo diretto. Un approccio nuovo che è valso all’autrice proiettato nelle scuole, e invece pro- biano visite e doni per le feste. Ma presidente Jacob Zuma, un perso- il nono premio letterario Adei Wizo intitolato ad Adelina Della Pergola. babilmente in Italia finirà nei circuiti Myriam è ebrea, figlia di una sarta naggio comunque molto discutibile, L’importante riconoscimento, frutto del giudizio della giuria delle dei film d’autore, dei festival di nic- vedova, interpretata dalla regista qualcosa sta cambiando. È in atto lettrici, è stato assegnato in una cerimonia pubblica a Trieste. Il secondo chia. stessa, e Nour è musulmana, fidan- un tentativo di ridare dignità alle va- premio è andato a David Grossman per il suo romanzo A un cerbiatto Lo ha girato una regista ebrea di ori- zata a Khaled di cui è innamoratis- rie minoranze del paese, tra cui gli somiglia il mio amore” (Mondadori, 281 pagine, 22 euro). Il terzo è gine tunisine, Karin Albou, e raccon- sima ma che non può sposare per- ebrei, che passa attraverso il ricono- andato invece a Boris Zaidman per Hemingway e la pioggia di uccelli ta la storia di due ragazzine sedicen- ché lui non trova lavoro. Nell’esi- scimento del loro contributo allo svi- morti (Il Saggiatore, 192 pagine, 16 euro). ni, amiche di quella amicizia totale, stenza tranquilla e ripetitiva di questa luppo del Sudafrica. quasi velata di omosessualità, che si piccola comunità che si rispetta e si

www.moked.it CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P33 Scuole Lebanon, ú– CINEMA DA WOODY ALLEN AL GIARDINO DEI FINZI CONTINI Beit Zvi Che cos’è un film ebraico? cattura

ú–– Rocco Giansante citamente della condizione dell’ebreo così lontani nello spazio e nel tem- il Leone nella diaspora: Comme un juif en po? Possiamo individuare dei punti he cos’è un film ebraico? di Yves Jeuland e Me Ivan in comune: gli outsider come pro- Che cosa lo caratterizza? you Abraham di Yolande Zuberman. tagonisti, l’attenzione ai problemi la versione israeliana di C Un autore ebreo? Il cast? I film sulla Shoah citati sono tanti: sociali, la commedia come resisten- Saranno famosi. Si chia- La lingua, ebraico oppure yiddish? The pawnbroker di Sidney Lumet, za e una certa sensibilità per le vi- Èma Beit Zvi ed è la più Il fatto che sia girato in Israele? Pro- The last stage di Wanda Jabukowska, cende umane. Gli emarginati, i po- grande e prestigiosa accade- dotto ad Hollywood? Magari i suoi Birthplace di Pawel Lozinski, Europa veri, gli immigrati, i diversi, con il mia di arti dello spettacolo riferimenti culturali? Il contenuto? Europa di Agnieszka Holland, Il loro desiderio d’integrarsi e miglio- del paese. Nelle sue aule si so- La Sensibilità? Rispondere non è fa- giardino dei Finzi Contini di Vittorio rare la loro condizione, sono al no succeduti insegnanti di fa- cile, perché ogni spettatore ha una De Sica. E non mancano quelli su centro del lavoro di molti cineasti ma tra cui lo scrittore Yeoho- sua idea in proposito. Moment, una Israele: Valzer con Bashir di Ari Fol- (von Stroheim, Wilder…). shua Kenaz. Nel suo board vi rivista di intellettuali ebrei americani, man, Zero degrees of separation di Le storie sono inserite nel loro sono alcuni degli attori più ha recentemente pubblicato un’in- Elle Flanders, Local angel di Udi contesto sociale: mentre la società protagonista alcolizzato interpre- noti, tra cui Ghila Almagor. E chiesta sui grandi film ebraici, firmata Aloni e l’intramontabile Exodus di condiziona gli individui, le azioni dei tato da Frank Sinatra). La commedia proprio qui ha compiuto i da Maxine Springer. La giornalista Otto Preminger. personaggi hanno conseguenze che è uno dei capitoli principali della sto- suoi studi di cinematografia ha chiesto a un gruppo di critici e Subito notiamo che i film sono rag- vanno ben al di là del loro gruppo. ria del cinema ebraico. Il suo uso co- Samuel Maoz, il regista di Le- studiosi di cinema (tra i quali Lisa gruppati in categorie (commedia, Importante diventa, quindi, descri- me critica sociale e lotta al sistema banon che quest’anno ha Schwarzbaum, Patricia Erens, David Olocausto, Israele…) che corrispon- vere i problemi sociali per affrontarli è vecchio come il mondo: Mel Bro- spuntato il Leone d’oro al Fe- Essers, Ben Furnish e Steve Carr) di dono alle sezioni della maggior parte e risolverli (basta pensare per esem- oks, per esempio, ne La Pazza storia stival di Venezia. Sostenuta nominare i loro cinque film ebraici dei festival del cinema ebraico nel pio ai film di Otto Preminger – come del mondo racconta la tormentata dal ministero dell’Istruzione preferiti. mondo. Che cosa lega questi film L’Uomo dal braccio d’oro e il suo storia degli ebrei con degli sketch e dal Comune I film scelti vanno da Io e Annie di facendoci ridere dell’Inquisizione ma di Ramat Gan, Woody Allen a Shoah di Claude anche di Mosé. la scuola Beit Lanzmann, da Dirty dancing di Emi- u Una scena del Zvi, che da le Ardolino a Funny girl di William film Animal óúúúó maggio è af- Wyler. Fiddler on the roof di Nor- Crackers dei fidata alla man Jewison è nominato più volte fratelli Marx direzione di insieme a capolavori del cinema Yid- (1930). Un Quello della sensibilità è un discorso Micah Le- dish come Green fields di Peretz logorroico più complicato: è il tocco di Ernst wensohn, Hirshbein e Tevya di Maurice Groucho Marx Lubitsch, è la tenerezza di Billy Wil- già presti- Schwarz. Le commedie dei Fratelli interpreta il der. Nei film ebraici si sente la pre- gioso di- Marx (Animal crackers) e quelle di personaggio di senza del cineasta: anche se è dietro rettore dell’Israel festival, Mel Brooks (The producers, Blazing un eccentrico la macchina da presa, nella maniera propone agli studenti una for- saddles) sono preferite da molti. Poi esploratore. in cui i personaggi sono presentati mazione professionale e arti- vi sono vari film che trattano espli- e raccontati, si rivela la sua parteci- stica a tutto campo. I ragazzi, pazione sincera alla loro vicenda. In che vi accedono, dopo un esa- Two lovers di James Gray, per esem- me che verifica i loro talenti pio, l’amore e l’attenzione che cir- nella recitazione, nella danza aiuta a vicenda, irrompe l’occupa- sono riprese separatamente, in o trasmessi alla radio. La radio, che condano il protagonista Leonard e nel canto, si confrontano in- zione tedesca e la propaganda an- mondi che non comunicano più. le due famiglie condividono nel riad, Kraditor provengono anche dal mo- fatti con un’ampia gamma di tisemita: “La guerra è vissuta da un “Ognuna viene gettata suo malgra- resta sempre accesa, ed è tramite di do in cui la macchina da presa lo stili e di approcci teatrali. Do- punto di vista femminile, percepita do nella propria identità, costretta essa che la violenza che si verifica segue e lo guida attraverso la storia po il primo anno una commis- dall’interno delle case”, spiega la re- a vivere il destino della propria co- nel mondo s’infiltra nella vita quo- verso il lieto fine. sione valuta le capacità dei gista. Sono “frammenti di parole e munità”, spiega la regista. Entrambe tidiana. Tutto ciò che nel film si sen- I film ebraici nella loro varietà riflet- candidati per decidere, insie- immagini, annunci radio, le voci dei vittime della storia: Myriam costret- te alla radio è tratto da testi storici tono le molteplici forme dell’identità me a loro, se sono più o meno soldati, il rumore dei loro stivali che ta a sposare un giovane medico ric- dell’epoca”. ebraica. Se è vero, come dice il detto, adatti. si avvicinano, gli spari, il rombo sor- co, che non le piace, per salvare la La dimensione più interessante è che ci sono tre opinioni ogni due Gli studi durano tre anni, in do e remoto delle bombe che ca- pelle; Nour a rinunciare all’amica proprio la genesi dell’odio. Come il ebrei altrettanto possiamo dire dei cui i ragazzi imparano a strut- dono”. per salvare il rapporto con il ragaz- sospetto si infiltra impercettibilmente film ebraici. In Monsieur Klein, Jo- turare il loro talento, a svi- La propaganda tedesca, che dappri- zo che ama. nelle coscienze di persone che prima seph Losey mette in scena la storia luppare tecniche di espressio- ma impone pesanti tasse agli ebrei, si stimavano; come gli stessi gesti, di Robert Klein (Alain Delon), ricco ne personale, a lavorare con poi li accusa di essere complici dei óúúúó che una volta apparivano innocui, antiquario gentile che nella Parigi gli altri. Si studiano canto e francesi e infine li deporta, fa nascere assumano attraverso la calunnia, va- occupata dai nazisti è scambiato per danza, pantomima e acroba- nella piccola comunità di Myriam e lenze inquietanti; e come l’odio spin- un altro Robert Klein, ebreo. Biso- zie, scherma e tip tap. S’im- Nour il sospetto reciproco, il silenzio, Il film, che uscirà finalmente in Italia ga alla ricerca delle proprie radici, gnoso di provare la sua “arianità” e provvisano rappresentazioni l’odio. Khaled, il fidanzato di Nour, ai primi di febbraio, distribuito dalla alla riscoperta della propria tradizio- insicuro della sua identità, Klein va e si approfondisce il musical. trova infine lavoro con i tedeschi, benemerita Archibald di Vania Tra- ne e religione, spezzando un percor- alla ricerca del misterioso Klein Senza trascurare la storia del ed è la prima vittima della loro cru- xler Protti, può essere letto su molti so di tolleranza. ebreo, sempre più attratto da questo teatro. Ogni anno gli alunni dele propaganda antisemita. La ra- piani: la condizione femminile, il Come è successo in Jugoslavia, in personaggio sfuggente che porta il della Beit Zvi realizzano una gazzina, controvoglia dapprima, poi percorso identitario, l’esplorazione Israele, e continua a succedere quo- suo stesso nome. ventina di produzione, rap- sempre più convinta, si stacca dal- della sensualità al suo nascere (in- tidianamente in Africa causando Si ritrova così a seguirlo al Velodro- presentate in parte davanti a l’amica, ed è un distacco lancinante dimenticabili le scene del bagno tur- tragedie collettive e drammi privati. me d’Hiver e da lì fino ai campi di un pubblico pagante. Una ve- per entrambe, che la regista riesce a co e della depilazione delle spose), Karin Albou riesce a raccontare tut- sterminio. Come in un romanzo di trina d’eccezione per i talent comunicare fisicamente attraverso e anche la storia poco raccontata to questo in modo mai scontato, Kafka, il Klein gentile impara a co- scout in caccia dei talenti che le immagini. Mentre all’inizio del dei rapporti tra ebrei e arabi in Me- mai didascalico, con una raffinata noscere se stesso attraverso l’altro, di tanto in tanto alimenta pe- film le due protagoniste (entrambe dio Oriente prima e durante la se- ricerca di immagini, una colonna il Klein ebreo. Capovolgendo la teo- rò le proteste dei ragazzi: belle di una bellezza naturale, vera, conda guerra mondiale. “Sono ri- sonora perfetta e un cast di attori ria kafkiana, possiamo dire che i film troppo lavoro e poco studio, senza orpelli) appaiono sempre in- masta sgomenta - dice Karin Albou sensazionale. ebraici sono quelli nei quali ritrovia- dicono. sieme nelle inquadrature, così vicine - dalla violenza dei discorsi antise- mo, da spettatori, la nostra identità Daniel Reichel da sfiorarsi, letteralmente fuse, ora miti pubblicati all’epoca dai giornali Viviana Kasam ebraica.

www.moked.it מוקד/ P34 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO moked /

ú– FUMETTO Maus ha cambiato il nostro sguardo Quattro matite per Art Spiegelman

un autore cult, che ha stre- York? Nella sua arte Spiegelman di Linus, la prima a pubblicare Maus gato le due sponde del- esprime una profondissima nostalgia in Italia, nel lontano 1983. “Appena È l’Atlantico. Ma soprattutto per una Mitteleuropa ebraica che mi presentarono l’opera capii subito Art Spiegelman è un grande narra- non esiste più”. E non si tratta sola- che si trattava di un romanzo vero tore di questo secolo. Con il suo ca- mente di Maus, precisa: “Prendiamo e proprio, di altissimo spessore, an- polavoro Maus, graphic novel ante Wild party, con il suo tratto così raf- che se allora il concetto di graphic litteram dedicata all’esperienza dei finato e così retro’, che conserva bene novel non esisteva”, racconta. Infatti suoi genitori nei lager nazisti, ha rac- la memoria dell’espressionismo te- Maus fu pubblicato su Linus a pun- contato gli orrori dell’Olocausto, e desco”. L’autrice considera Spiegel- tate, proprio come i romanzi di ap- vinto il premio Pulitzer nel 1992. man uno scrittore paragonabile a pendice nell’Ottocento, e così come Con il più recente L’Ombra delle Philip Roth, altro premio Pulitzer l’autore lo pubblicò per la prima vol- torri, ha ripercorso la molto amato in Italia: ta negli Stati Uniti con la rivista tragedia delle Twin to- “Spiegelman è il grande d’avanguardia Raw. wers e l’aria cupa che si cronista di un secolo. respirava dopo l’Undici Racconta la Storia, prima óúúúó Settembre. Con le sue attraverso la storia di suo numerose copertine del padre, e poi con la sua. New Yorker, ha tracciato Ripercorre gli eventi più “Rimasi immediatamente colpita dal- molti affreschi dell’Ame- traumatici di questo se- la sua capacità straordinaria di rac- rica contemporanea. Ogni colo, la Shoah e l’Undici contare una storia vera, con tutte le volta raccontando la gran- settembre, attraverso storie dolenti che si celano dietro, il de Storia attraverso le pic- elementi autobiografici”. Proprio suo utilizzo degli animali per creare cole storie, spesso autobiografiche: come Roth, “scatta una fotografia una simbologia profondamente “All’inizio in molti hanno accolto bruciante e polemica della Storia”. umana”, ricorda Serra. “Mi sono resa con scetticismo la mia decisione di Tra Spiegelman e Roth esiste però conto che Maus era il diario di trattare dei temi simili con il linguag- una differenza: quest’ultimo utilizza un’esperienza traumatica, un dolo- gio del fumetto”, racconta l’autore un solo linguaggio, mentre Spiegel- roso scavare nel passato, tanto che a “pagine ebraiche”. “A volte mi man ne utilizza due contemporanea- l’autore dovette ricorrere a uno psi- chiedevo persino se sarei stato preso mente, la scrittura e il disegno. “Per canalista”, prosegue. “Quello che ne sul serio. Ma poi quello che conta è esperienza, posso dire che scrivere e emerge è una Memoria profonda, che sapevo di meritarmi di essere disegnare è molto più difficile che ripiegata, accartocciata, che poi rie- preso sul serio, e questo mi bastava”. scrivere e basta”, conclude Leone. u PAOLO BACILIERI merge all’improvviso. Una concetto Sarà anche per questo che Spiegel- La potenza dell’opera di Spiegelman molto ebraico della Memoria, che man, disegnatore e autore newyor- ruota attorno al concetto di Memo- I suoi primi lavori a fumetti risalgono al 1982. Tra le sue opere principali, ri- si può riassumere in una domanda. chese, gode di un enorme successo ria e all’immediatezza del linguaggio, cordiamo Durasagra-Venezia über alles, The Supermaso attitude, Napoleo- Nel chiedersi il perché”. tra il pubblico italiano. Ed è per que- dice Fulvia Serra, la storica direttrice ne, Jan Dix, il ciclo di avventure di Zeno Porno e Canzoni in A4. a.m. sto che il giornale dell’ebraismo ita- liano ha deciso di dedicargli un tri- buto d’eccezione: quattro tavole ori- ginali siglate da altrettanti grandi fir- Ritratto due chiacchiere con il compagno di scuola me del fumetto italiano. Quando Bob Kane (che sarà uno dei creatori di Spiegelman è stato a Milano per pre- di Will Eisner, Batman), entra a lavorare nella rivista sentare una mostra di suoi lavori che inventò Wow Magazine. Lì conosce Jerry Iger, (schizzi preparatori, tavole a china il graphic novel con cui nel 1937 fonda lo studio Eisner e matita), tremila persone si sono & Iger. Da quell’anno inizia l’avventura accalcate per vederlo e oltre un cen- professionale di Eisner che lo porterà tinaio delle sue opere, tra volumi e nel 1940 a fondare uno studio proprio stampe, sono state vendute: “E non Il dibbuk e l’arte e creare il personaggio “The spirit”, una è stata una sorpresa”, commenta Cri- specie di dibbuk, anche se l’eroe è vivo, stina Taverna della galleria d’arte nei panni di Danny Colt. Nuages, che ha organizzato la mo- della manutenzione The spirit diventa la serie più famosa stra. “Quando Spiegelman è venuto di quegli anni a tal punto che quando l’autore viene chiamato nel 2003 per presentare il suo volu- della motocicletta per il servizio militare, seguirà lo stesso la produzione della me ‘Baci da New York’ è successa serie dalle varie basi militare dove viene trasferito. In realtà la stessa cosa. La sua intelligenza, il Eisner ha l’occasione di avviare una nuova attività creativa suo impegno, la sua onestà sono tut- ú–– Andrea Grilli che porterà avanti fino al 1972. In quegli emerge la necessità te cose che passano attraverso la sua di produrre materiale per insegnare la manutenzione dei nuovi arte”. E il pubblico italiano lo ap- on è facile raccontare un autore considerato, a ra- mezzi motorizzati dell’esercito statunitense. prezza. Ma non è questa l’unica ra- gione, il maestro da moltissimi fumettisti. Will Eisner Così nasce Army motors durante la Seconda guerra mondiale, gione che fa di Spiegelman un autore N ha attraversato dal 1937 al 2005 la storia del fumetto, seguito da P.S. Magazine durante le guerre della Corea e del tanto apprezzato nel nostro Paese. intervenendo più volte con soluzioni innovative, geniali che Vietnam. L’autore di Brooklyn gira tra le truppe per imparare “E’ un autore europeo tanto quanto hanno fatto esplodere l’emozione dei lettori, ispirato futuri come si “arrangiano” nel mantenere i mezzi, ma nello stesso è americano”, racconta la scrittrice fumettisti, educato milioni di americani e formato migliaia di tempo spiega anche le indicazioni ufficiali per la manutenzione. e disegnatrice Cinzia Leone, autrice soldati. L’innovazione fu tale che furono fatte delle ricerche per veri- di Liberabile, storia di un uomo qua- William Eisner nasce nel 1917 a Brooklyn, New York, da una ficare l’efficacia della proposta editoriale/educativa di Eisner, lunque. “In fondo chi c’è di più eu- famiglia di ebrei emigranti. Nel 1937, dopo aver scambiato e i classici manuali pieni zeppi di spiegazioni, indicazioni, frasi ropeo di un ebreo che vive a New

www.moked.it CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P35 מוקד/ moked

u CARLO AMBROSINI

Ha inziato a disegnare racconti di guerra e quindi a collaborare con Sergio Bonelli Editore disegnando Ken Parker, Dylan Dog, la testata Napoleone e Jan Dix.

Il Maus di Art Spiegelman assieme a Città di Vetro di Auster- Mazzucchelli, sono due capolavori della contemporaneità ( non sono i soli per la verità , ma per me fra i più significativi). Due capolavori a fumetto. Due grandi fumetti. E basterebbero da soli a significare come l’espressione a fumetti debba smettere di essere intesa (con buona pace anche degli intellettuali più snobistici e svagati) come riduttiva. Al centro del capolavoro di Spiegelman, oltre alla straordinaria vicenda biografica sua e della sua famiglia ( così altamente destabilizzante per la coscienza occidentale), al di là della narrazione e della tematica, c’è l’utilizzo di un sistema espressivo del quale lui è un vero e indiscutibile maestro. In Maus l’oggetto ancor prima della Shoah è proprio il fumetto, una forma di espressione auto-poietica, una sorta di “alchimia semantica” attraverso la quale vicende così tristemente note prendono sostanza insediandosi inde- lebilmente nel tessuto connettivo. L’ironia e la leggerezza che contraddistinguono anche graficamente il trattamento delle vicende e la caratterizzazione dei personaggi in Maus, restituiscono tutta la drammatica epicità di quell’abnorme cortocircuito della mente umana, aggirando le trappole di una rappresentazione retorica celebrativa commemorativa. Questo grande fumetto rende attraverso la sua peculiarità, il quoti- diano pulsare del mostruoso attorno, accanto, e dentro di noi; con apparente frugalità u ma con la spietata precisione quale altri sistemi della rappresentazione quali il cinema, ALBERTO PONTICELLI il teatro o la letteratura si vedono spesso negata per eccesso di sovrastrutture formali. Ha esordito con il Sentimetal Hacker Superhero Videomax. Nel 1995 incontra gli esordienti dello Shok Studio e con loro disegna Egon pubblica- u MAURIZIO ROSENZWEIG to anche negli States dalla Dark Horse Comics. Art Spiegelman Inizia a lavorare nel campo della pubblicità Segue il progetto Dead or Alive, cyberpunk we- Art Spiegelman e esordisce nel fumetto con la fanzine stern. (Stoccolma, “Macchia”. La sua prima pubblicazione 1948) è un au- professionale avviene su “Fumo di China”. Lo confesso: di Spiegelman ho letto solo Maus, o tore di fumetti E’ autore della serie autobiografica meglio, ho spulciato altre sue opere ma non le ho statunitense. “Davide Golia” composta di tre volumi e trovate così illuminanti; ho una soglia d’atten- Spiegelman è codirettore disegnatore della serie “John Doe”. zione molto bassa, ho mollato il resto delle let- della rivista di fumetti e ture per andare a bere con amici e conoscere grafica Raw, di cui è stato Spiegelman è la dimostrazione che per nuovi livelli di verità indotti dall’alcool. uno dei fondatori, ed è tra fare questo lavoro non bisogna sapere Però Maus, è un capolavoro di onestà intellet- gli artisti che hanno compi- disegnare, ma essere intelligenti e aperti a tuale e tocca tutte le corde della sensibilità lato e illustrato grafica- ogni tipo di linguaggio. Kurtzman, Segar e umana, dalla rabbia alla commozione. È una sto- mente i lemmi del Futuro dizionario Crumb sono disegnatori di tutt’altra ria vera, basata su traumi reali: il fallimento del- d’America. pasta, ma Spiegelman ha avuto dalla sua l’uomo, animale superiore che crolla nel Ha pubblicato svariati lavori su riviste statu- altri elementi necessari: capacità comuni- contrasto. Maus commuove, parla di famiglia: nitensi come New York Times, Village Voice e cativa e fortuna. Spiegelman può essere un usa la guerra e intesse una relazione padre-figlio New Yorker. modello, ma l’underground come ogni cor- in cui ti ritrovi e ti fa capire l’orrore e il meravi- Attualmente insegna alla School of Visual rente culturale fortemente connotata, trae glioso di una vita che viene privata della sua Arts di New York. la propria forza dai propri limiti. normalità. Spiegelman, per questo, è il Fumetto.

ufficiali e parole spesso incomprensibili. L’autore ricorda che per evolvere il modo di raccontare le storie. La sintassi si ar- mini normali che vivono, sentimenti, attraverso la plasticità all’epoca della Seconda guerra mondiale poteva capitare di ticola, i personaggi acquistano profondità non solo nelle parole, della linea, l’espressività dei movimenti che rendono vivi quegli incontrare anche intere compagnie di analfabeti. Il manuale ma anche nelle espressioni corporee, la loro relazione, il ritmo uomini comuni, emigranti dall’Est Europa, cantanti fallite, bar- visuale – che oggi, nella cultura delle immagini in cui viviamo, narrativo si esprimono secondo un percorso, una trama, che boni, bambini, lavoratori. In più di un romanzo viene raccontata potrebbe sembrare una banalità – allora risultò efficace e ha origine nei classici della letteratura. Il dramma, la tragedia la storia di New York e della sua comunità ebraica, ma so- molto innovativo. Ecco perché quando si parla di Eisner i acquistano figura, immagine. prattutto la storia delle famiglie, dei loro legami e relazioni commenti positivi sono sempre riduttivi. Hanno un volto i personaggi del Don Chisciotte di Cervantes, anche nella storia. Un lavoro da Storico sociale. Da roman- Fino al 1972 si dedica all’attività didattica e professionale, poi in una memorabile interpretazione di Eisner. Il fumetto diventa ziere. eccolo di nuovo tornare nel mondo del fumetto: già, perché arte, viene sdoganato, almeno negli Stati Uniti e in altri Paesi, In Contratto con Dio Will Eisner esplora il rapporto tra uomo dopo la chiusura di The spirit, la maggiore attività è quella molto meno da noi soggetti a una arretratezza culturale e so- e Dio. Mentre le storie successive ci raccontano il tentativo imprenditoriale nel settore della grafica. Spinto dalla moglie ciale di stampo crociano. degli uomini di superare il loro stato di insoddisfazione e mi- e dal buon esito della ristampe delle storie dell’investigatore Le storie dei graphic novel di Eisner toccano vite comuni, uo- gliorare. Eisner ha anche scritto due importanti studi sulla Denny Colt per conto della Kitchen Sink, Ei- comprensione dell’arte del fumetto, così come sner lavora a un nuovo modo di fare fumetto, ha dedicato parte della sua vita alla formazione l’idea è quella di avvicinarsi al romanzo, ma di nuovi autori. Negli ultimi anni aveva riscritto disegnando quanto uno scrittore scriverebbe. la storia dei Protocolli dei savi di Sion, realiz- Nasce il graphic novel. Che sarà poi tradotto zando uno strumento contro l’antisemitismo in Italia in romanzo a fumetti. Il primo è il di straordinaria efficacia. Contratto con Dio. Poi seguono, per citarne L’importanza di Will Eisner nella storia del solo alcuni, Dropsie avenue, Il palazzo, Gente fumetto è tale che forse ci vorranno anni per invisibile, Il sognatore e l’ultimo Il complotto, capire e comprendere il suo contributo. Per la ricostruzione della vergognosa falsità dei chi ama solo leggere i fumetti esistono decine Protocolli dei savi di Sion. di volumi pubblicati che prendono posto af- Rispetto ai comic book che all’epoca venivano fianco al grande romanzo mondiale, non ne venduti nelle edicole, il cambiamento è fon- ce ne vorrà il buon Peter Parker, ma la storia damentale, epocale. Eisner concentra l’espe- di Frimme Hersh ha reso il fumetto un arte rienza didattica iniziata con le riviste militari matura, non certo le sue ragnatele.

www.moked.it / P36 SPORT

Yuri Foreman ú– LA SCHEDA

Nome Yuri Foreman

Luogo di nascita Gomel, Bielorussa Data di nascita 5 agosto 1980 Categoria pesi medi

Incontri 28 Vittorie 27 (1 no contest) Sconfitte 0 Vittorie per KO 8

Nome Dmitriy Salita

Luogo di nascita Odessa, Ucraina Data di nascita 4 aprile 1982 Categoria superleggeri Incontri 31 Vittorie 30 (1 pareggio) Sconfitte 0 Vittorie per KO 16 Torah e pugni stretti Yuri Foreman e Dimitriy Salita vivono a Brooklyn, sono ebrei osservanti e non combattono di Shabbat. Ottimi amici, sono entrambi in lizza per il titolo di campione del mondo, nelle categorie pesi medi e superleggeri

ú–– Anna Momigliano allo stesso livello nello stesso mo- ro mondo della boxe sia poco adatto immigrati, nei bassifondi di New gilato ebraico-americano fu tra gli mento”, ha commentato recente- agli ebrei ortodossi, i due rispondono York che ospitano gli esuli dall’ex anni Venti e Trenta, quando molti ono entrambi ebrei osservanti, mente Salita. “Spero che ce la faremo che invece non c’è alcuna contrad- Unione sovietica, e la fame di riscat- immigrati arrivarono negli Stati Uniti entrambi sono pugili e vengo- tutti e due”. dizione. Anzi, per loro la fede è mol- to. Salita è nato a Odessa, in Ucraina: dai ghetti dell’Europa orientale, con Sno da Brooklyn, New York. Ma to importante anche sul ring. “Molte si è trasferito con la famiglia a Broo- tanta voglia di costruirsi un futuro c’è anche un altro elemento che ac- óúúúó persone hanno questo pregiudizio, klyn verso la metà degli anni Novan- migliore anche a costo di sputare comuna Yuri Foreman, 29 anni, e pensano che se sei un pugile non ta. Foreman invece è nato a Gomel, sangue: tra questi si ricorda Benny Dmitriy Salita, 27: tutti e due aspi- puoi fare nulla di spirituale”, dice Fo- in Bielorussia, ed era immigrato in Bass, nato a Kiev in Ucraina, cam- rano al titolo di campione del mon- Della loro fede e della loro osservan- reman. “Ma invece l’Ebraismo mi Israele dopo la caduta del Muro di pione del mondo dei pesi piuma tra do. E presto potrebbero avverare il za dei precetti, i due boxer di Broo- aiuta molto nella boxe, mi aiuta a te- Berlino. il 1927 e il 1928, nonché medaglia loro sogno, nelle rispettive categorie. klyn non fanno alcun mistero: si ri- nere i piedi per terra, perché non d’oro alle Olimpiadi del 1920. Op- Foreman è un peso medio, finora im- fiutano di combattere durante lo posso dimenticare chi sono e da do- óúúúó pure Louis Kaplan, anche lui un na- battuto: il prossimo 14 novembre sfi- Shabbat, mangiano solamente cibo ve vengo.” tivo di Kiev e campione mondiale derà a Las Vegas il campione Daniel kasher e studiano la Torah nel tempo Anche Salita è della stessa opinione: dei pesi piuma. Santos. Per Salita, anche lui imbat- libero. Foreman ha già preso una de- “A modo mio, sto facendo conoscere Si è trasferito a New York, dieci anni Ora che una nuova ondata di immi- tuto, l’appuntamento invece è il 5 di- cisione per quando la sua carriera l’ebraismo”, racconta. Ma poi aggiun- fa, proprio per realizzare la sua car- grati dall’Europa dell’Est sta salendo cembre per il titolo dei pesi super- atletica sarà conclusa: farà il rabbino, ge: “Non so se consiglierei al figlio riera nella boxe: “Molti dei grandi sui ring d’America, la storia potrebbe leggeri, contro l’attuale campione racconta, e sta già studiando per di- di un rabbino di diventare un pugile, campioni di pugilato del passato era- ripetersi. Salita è d’accordo: “Essere Amir Khan. E, come se non bastasse, ventarlo. Salita invece frequenta re- però per me la boxe sta funzionando no immigrati - dice Foreman - credo un immigrato oggi è una situazione i due pugili newyorchesi sono anche golarmente una yeshiva, o scuola re- bene”. Che cosa ha spinto questi due si abbia bisogno di questa qualità par- molto dura - dice - Combattere sul buoni amici: “E’ davvero incredibile ligiosa, gestita dal gruppo Chabad. ragazzi a scegliere proprio il pugilato? ticolare, di questa fame”. ring è il mio modo di inseguire il so- pensare che Yuri e io siamo arrivati A chi si sorprende e pensa che il du- La risposta è semplice: una vita da Non a caso il periodo d’oro del pu- gno americano”.

Dmitriy Salita Dmitriy Salita Yuri Foreman

www.moked.it SPORT / P37 News Un israeliano all’Nba ROMA GIOVANI Sport e quaderni dopo la scuola Omri Casspi, la stella della squadra di basket Maccabi Tel Aviv, Sport e doposcuola. Una navetta dal Palazzo della cultura del Ghetto per sbarca nel campionato americano con i Sacramento Kings andare a fare sport e completare assieme i compiti scolastici. Mentre a Roma la stagione dei tornei di calcio e calcetto deve ancora entrare nel vivo, la prima comunità ebraica italiana pensa a importanti novità per i alafel, humus e pallacanestro. propri giovani. In attesa del termine dei lavori nel nuovo centro sportivo In una classifica delle cose a Ponte Marconi, è stata siglata una convenzione con un Centro sportivo che fanno impazzire mag- che permetterà lo svolgimento di diverse attività, fra le quali corsi di F tennis, ginnastica e pattinaggio L’organizzazione Maccabi organizza inoltre giormente gli israeliani, questa sa- la tradizionale scuola calcio per i ragazzi dai 5 ai 14 anni. rebbe probabilmente la composizio- Daniele Ascarelli ne del podio ideale. Una passione, quella per il basket, paragonabile al sentimento che gli italiani provano BASKET per il calcio (nel nostro paese si parla di “sessanta milioni di allenatori”) e L’addio di Tamir Goodman rafforzata dagli eccellenti risultati A scuola lo chiamavano “the Jewish Jordan”, il Michael Jordan ebreo. Ma raggiunti dalla pallacanestro israe- Tamir Goodman si è ritirato, a soli 27 anni, dopo una brillante carriera liana negli ultimi anni, grazie soprat- con i Maryland Nighthawks (Stati Uniti) e i Maccabi Haifa Heat (Israele). tutto alle spettacolari affermazioni Nel 2007 Goodman aveva riportato gravi danni ai legamenti, da cui non in campo europeo del Maccabi Tel si è mai del tutto ripreso. Per due anni ha tentato di mantenere gli altri Aviv. standard di gioco che lo hanno contraddistinto. Ma poi, un recente incidente sul campo di gioco, lo ha convinto a riti- rarsi. Così, lo scorso 10 settembre, ha annunciato il suo addio alla pal- óúúúó lacanestro: “Fisicamente, non sono più in grado di giocare come vorrei. Mi sono ripreso da tre incidenti gravi, ma quest’ultimo ha posto fine alla mia carriera”, ha detto. Poi Goodman, che è religioso, ha aggiunto: I gialloblù (chiamati così per il colore “Amo il basket, ma Dio ha un altro piano per me”. L’ex giocatore, che della maglia da gioco) hanno scritto u Durante il Draft dell’Nba vive a Cleveland, si dedicherà alla beneficenza. alcune memorabili pagine della sto- ria di questo sport. Dalla conquista amatoriali o esteri), ma non confer- dio al Maccabi, la squadra che lo ha di cinque Coppe Eurolega, il più im- mati per il campionato vero e pro- lanciato nel basket che conta nel MACCABIADI portante torneo cestistico europeo, prio. 2005 e che non voleva privarsi del La sorpresa è il Venezuela alla vittoria contro i Toronto Raptors Tre sono le caratteristiche di Casspi suo prezioso apporto. nel 2005, prima squadra europea a che hanno impressionato maggior- Apparentemente, comunque, Omri Non sono mancate le sorprese all’ultima edizione delle Maccabiadi, le riuscire nell’impresa di battere una mente i dirigenti americani: carisma, affronta con distacco le insidie poste “olimpiadi ebraiche”, che si sono svolte questa estate in Israele. Come squadra della Nba, il prestigiosissimo impegno agonistico e forza fisica. davanti al suo cammino: “Voglio so- sempre, il medagliere è stato dominato da Israele (691) e Stati Uniti (292). Ma in questa edizione si sono distinte anche alcune delegazioni campionato statunitense. Tal Brody, lamente giocare, divertirmi e fare di- che provengono da Paesi dove le comunità ebraiche non sono partico- Oded Katash e Anthony Parker (da óúúúó vertire. Il resto non conta”. La sta- larmente numerose. non confondere con il suo omoni- gione ufficiale dei Kings comincia a La sorpresa dell’anno è stato però il Venezuela, che si è aggiudicato 17 me- mo, marito di Eva Longoria), sono fine ottobre: adesso Casspi può di- daglie, quasi quanto il Sudafrica (19). Oltre le aspettative è andato il solo alcuni dei “mostri sacri” che E’ un mix indispensabile per rico- mostrare quanto vale. risultato della squadra finlandese (5 medaglie) e di quella cilena (4). Per la prima volta, inoltre, anche l’India e il Costa Rica hanno vinto una medaglia. hanno calcato l’infuocato palcosce- prire al meglio un ruolo difficile, nico dello Yad Eliyahu, lo stadio che quello di ala piccola, il più versatile a.s. ospita le partite casalinghe dei gial- del quintetto di base delle squadre loblù. di basket. Difficoltà che aumentano Clima bollente che si respira anche considerevolmente se gli avversari durante i match della squadra na- si chiamano Kobe Bryant o Dwight zionale, quando le giovani speranze Howard. Ma giocare in Nba è sem- pagine ebraiche israeliane (la maggior parte degli pre stato il chiodo fisso di Casspi ed atleti hanno meno di venticinque an- è perciò comprensibile che il talento Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ni) si esibiscono sul campo da gioco. israeliano non abbia avuto alcun Punto di riferimento della nazionale dubbio su quale fosse la scelta mi- È IN DISTRIBUZIONE NELLE PRINCIPALI EDICOLE E LIBRERIE ITALIANE sono gli oltre due metri di altezza gliore per la sua carriera : “Ho sem- di Omri Casspi, probabilmente il pre sognato di giocare in America maggior talento dell’ultima genera- e, nonostante alcuni importanti club zione di “ragazzi terribili”. Ed è pro- europei mi abbiano cercato, non ho ma... ABBONARSI a pagine ebraiche è importante: prio Omri che sta per compiere un avuto dubbi e sono venuto qua”. In un giornale libero e autorevole può vivere solo grazie al sostegno dei suoi lettori passo memorabile per il movimento ogni caso non avrà di che lamentarsi cestistico del suo paese. visto che il contratto triennale ap- pena firmato (con opzione per altri ABBONARSI a pagine ebraiche è utile: óúúúó due anni) gli garantirà più di tre mi- la minoranza ebraica in Italia apre il confronto con la società, lioni di dollari di stipendio all’anno. si racconta e offre al lettore un giornale diverso dagli altri Non sono tutte rose e fiori, comun- Il ragazzone di Yavne, dopo quattro que. I ritmi di gioco asfissianti e anni di intense soddisfazioni sportive completamente differenti da quelli ABBONARSI A PAGINE EBRAICHE È FACILE ED ECONOMICO: con il Maccabi, ha deciso di spiccare europei, le grandi aspettative riposte il volo, firmando un contratto con i da parte dei tifosi (i Kings, dopo le Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati versando 20 euro (abbonamento californiani dei Sacramento Kings, ultime stagioni insoddisfacenti, stan- ordinario) o 100 euro (abbonamento sostenitore) con queste modalità: con i quali avrà la possibilità di di- no puntando molto sui giovani ta- • Versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a: ventare il primo israeliano a giocare lenti), la responsabilità di essere “am- UCEI –Pagine Ebraiche –Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 nella mitica Nba. Traguardo al quale basciatore del basket israeliano” negli si erano già avvicinati nel passato States, sono fattori che richiedono • Bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 Doron Sheffer, Yotam Halperin e una determinazione e una serenità intestato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 Lior Eliyahu, selezionati per il Draft interiore notevole da parte di Casspi. • Addebito di carta di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay su server ad alta si- (la fase nella quale i team rinforzano Dulcis in fundo, a complicargli ul- curezza PayPal seguendo le indicazioni che si trovano sul sito www.paginebraiche.it i propri organici con giocatori pro- teriormente la vita, i velenosi stra- venienti dai campionati universitari, scichi polemici successivi al suo ad-

www.moked.it / P38 IDENTITÀ E MEMORIA

Nato a Venezia nel 1946, Riccardo Calimani ha dedicato numerosi lavori alla storia dell’ebraismo italiano ed europeo. Laureato in ingegneria elettronica a Padova e in filosofia della scienza all’università di Venezia, Calimani è stato re- sponsabile del settore programmi televisivi della sede regionale Rai veneta che ha diretto dal ‘94 al ‘98. Tra i suoi libri, quasi tutti editi da Mondadori, si ricordano il Dialogo sull’ebraismo; I destini e le avventure dell’intellettuale ebreo; Gesù ebreo; Storia del ghetto di Venezia; Ebrei e pregiudizio; Storia dell’ebreo errante; Ebrei eterni inquieti. A coronare questo appassionato impegno in campo ebraico, nel gennaio dello scorso anno, la nomina a presidente della Fondazione per il Museo dell’ebraismo e della Shoah. Così a troverà voce e racconto la millenaria cultura degli ebrei italiani

Riccardo Calimani, lei ha dedicato della popolazione. ziativa? gran parte dei suoi studi al mondo Vogliamo raccontare la nostra storia, Riccardo Calimani, tra i più noti scrittori e E’ una città che ha il grande vantag- ebraico. Cosa prova a presiedere il lunga e ricca di significati. E per farlo storici dell’ebraismo italiano ed europeo, gio di trovarsi in una posizione ba- Consiglio di amministrazione di un al meglio abbiamo bisogno della non ha bisogno di grandi presentazioni. ricentrica, che la rende facilmente ente che ha la grande responsabilità dell’aiuto di tutti. Molti dei suoi scritti hanno avuto e conti- raggiungibile dalle principali città nuano ad avere ampio riscontro. Vicepresi- di realizzare un museo che racconti dell’Italia centrale e settentrionale, dente della Comunità ebraica di Venezia e approfonditamente la storia degli La storia degli ebrei italiani è fatta luoghi dove l’interesse verso l’ebrai- ambasciatore onorario di Svizzera nella Se- ebrei italiani? di momenti belli e, molto spesso, di renissima, Calimani ricopre oggi l’impor- smo è molto forte. Non bisogna di- Un grande orgoglio, penso sia na- periodi difficili. Parlando di questi tante incarico di presidente della menticare, poi, che a Ferrara il gran- turale. Ma tale orgoglio sarà real- ultimi, quanta parte del racconto Fondazione Museo nazionale dell’ebraismo de scrittore Giorgio Bassani trascor- mente giustificato solo se riuscirò a museale sarà riservata alla Shoah? italiano e della Shoah di Ferrara. Un pro- se l’infanzia e ambientò “Il Giardino trasmettere agli ebrei italiani questo Vi dedicheremo uno spazio impor- getto di grande portata e rilevanza che va dei Finzi Contini”, la sua opera più messaggio: il museo è una sfida mol- tante, senza però focalizzarci esclu- prendendo corpo proprio in questi mesi e, celebre ed amata. Una grande spinta to importante per tutti noi, da af- sivamente su quel buio momento secondo le previsioni, è destinato a dive- affinchè il museo venisse realizzato frontare e vincere assieme. Penso in- storico. Le leggi razziali e le perse- nire realtà nel 2011. nella città estense, inoltre, l’ha data fatti a questa iniziativa come a un cuzioni nazifasciste, pur nella loro Vittorio Sgarbi, fino a non molto laboratorio culturale dinamico, aper- immensa tragicità, rappresentano in- tempo fa sottosegretario ai Beni cul- to a chiunque voglia dare il proprio fatti un fenomeno piuttosto ristretto elementi di spicco del mondo ebrai- alla base della scelta di questo luogo. turali. Un ferrarese doc cui stava contributo. Per questo spero in una temporalmente. co italiano (tra cui Renzo Gattegna, Si tratta di un’area dismessa, molto molto a cuore che questo progetto grande partecipazione degli ebrei L’obiettivo che ci siamo prefissi, in- presidente dell’Unione delle Comu- vasta e dal grande potenziale, che lo potesse trovare applicazione concre- italiani, sia come singoli sia attraver- vece, è quello di abbracciare oltre nità Ebraiche Italiane), si sta riunen- Stato e gli enti locali avevano inten- ta nella sua città natale. so le Comunità presenti sul territo- due millenni di storia. do a cadenze regolari, deliberando zione di riqualificare. Impossibile, rio. È una straordinaria opportunità sui diversi ordini del giorno. In pa- comunque, non notare la forte sim- Quanti visitatori annui vi aspettate? da cogliere al volo, senza esitazioni Il museo sorgerà al posto dell’ex car- rallelo all’operato del Cda, procede bolicità di una metamorfosi di questo Non sono in grado di effettuare delle e tentennamenti. Un lavoro ben fatto cere di via Piangipane, un edificio l’importante lavoro svolto dal Co- genere. Un carcere, ove tra l’altro previsioni definitive, almeno per il potrà accrescere ancora di più l’in- per lungo tempo abbandonato. mitato scientifico, organismo di cui molti ebrei ed antifascisti furono rin- momento. Naturalmente ci aspettia- teresse che già circonda questa stra- Quando inizieranno i lavori di riqua- fanno parte ottimi elementi, che ha chiusi durante la seconda guerra mo risultati molto significativi, te- ordinaria minoranza culturale e re- lificazione dell’area? lavorato e lavora tuttora al progetto mondiale, che diventa “anticarcere”. nendo conto che l’interesse del mon- ligiosa, da duemiladuecento anni in Entro la fine del mese lanceremo il da portare in Soprintendenza. Da luogo di segregazione e oppres- do esterno nei nostri confronti è for- Italia. Siamo arrivati in questo paese bando per il restauro del sito. Per il sione a simbolo di libertà. te e crescente. con oltre due secoli di anticipo ri- momento stiamo andando avanti Un carcere che diventa un museo. spetto ai cristiani e siamo ancora qui, con la fase progettuale. Il Consiglio E’ una trasformazione curiosa. Perché è stata scelta Ferrara per Accanto al nuovo museo sono in apprezzati e stimati da buona parte di amministrazione, composto da Non c’è una motivazione particolare ospitare questa importantissima ini- cantiere altre iniziative e manifesta- zioni per soddisfare questo interes- se? Uno dei progetti più significativi cui stiamo lavorando è una manifesta- zione dedicata al rapporto speciale che gli ebrei hanno con i libri. Una full immersion alla scoperta del “po- polo del libro”, della durata di una settimana, dieci giorni al massimo.

L’iniziativa avrà luogo a Ferrara? Sì, anche se ovviamente non avrebbe senso limitarci l’orizzonte. Se anche altre città italiane fossero interessate In via Piangipane, nel carcere dove fu recluso Bassani a collaborare con noi, ne saremmo ben lieti. Vorrei però aggiungere un L’ex carcere giudiziario di via Piangipane a Fer- per i Beni e le attività culturali, il Comune di dato. Per trent’anni ho segnalato e rara, dove vedrà la luce il Museo nazionale del- Ferrara, il Centro di documentazione ebraica recensito testi scritti da ebrei italiani l’ebraismo italiano e della Shoah, risale al 1912. contemporanea e l’UCEI. Del Cda, presieduto da su Shalom, il mensile della comunità In quest’enorme struttura di 13 mila metri qua- Riccardo Calimani, fanno parte Cesare De Seta, ebraica di Roma. I libri di cui ho par- dri furono incarcerati antifascisti ed ebrei. Fra Bruno De Santis, Renzo Gattegna, Gad Lerner, lato sono molte centinaia, se non i detenuti, nel 1943, anche lo scrittore Giorgio Saul Meghnagi, Antonio Paolucci, Paolo , migliaia. Un fatto straordinario, se Bassani. In questa sede emblematica il Museo, Michele Sacerdoti. Il Museo può contare su uno pensiamo alla esiguità numerica, al- istituito nel 2003, diverrà il luogo privilegiato stanziamento iniziale di 15 milioni di euro più meno in Italia, di questa acculturata in cui conoscere la storia, il pensiero e la cultura un milione annuo per il funzionamento. L’aper- minoranza. Pochi ma buoni, è pro- dell’ebraismo italiano. Una sezione sarà dedicata tura è prevista per il 2011 in concomitanza con prio il caso di dirlo. alle testimonianze della Shoah in Italia. La Fon- le celebrazioni per i 150 anni dell’unificazione dazione che lo gestirà vede in campo il ministero d’Italia. Adam Smulevich

www.moked.it RITRATTO / P39 Giorgio Israel, tra scienza e storia un matematico nella sfida dei tempi

ú–– Ugo Volli

n realtà Giorgio Israel è una per- Giorgio Israel è professore sona dal tratto garbatamente iro- ordinario di Matematiche Inico e signorile, al polo opposto complementari all’Univer- dall’immagine arrogante del “pupa- sità di Roma La Sapienza. ro” con cui di recente è stato eti- Dopo un periodo di ricer- chettato. E ha una storia e una per- che matematiche, si è de- sonalità complessa e problematica, amante della provocazione intellet- dicato alla storia della tuale e del sarcasmo rispetto alle idee scienza e della matema- dominanti, che lo allontana radical- tica, con particolare atten- mente da qualunque forma di inte- zione alla storia della gralismo. matematizzazione delle Giorgio è figlio di Saul Israel, medi- scienze biologiche ed eco- co, intellettuale e romanziere, nato a Salonicco in una grande famiglia nomico-sociali. Da tempo è ebraica e approdato dopo la prima impegnato nella divulga- guerra mondiale in una Roma ricca zione scientifica e nell’in- di fermenti intellettuali soprattutto segnamento ma esercita nel mondo cattolico, con cui intrat- anche l’attività di opinioni- tenne un dialogo fitto trasmesso in sta firmando su numerosi eredità al figlio. Quest’ultimo si for- giornali e sul Portale del- ma politicamente come uomo di si- nistra e scientificamente come ma- l’ebraismo italiano tematico, nell’ambito più astratto e www.moked.it puro del pensiero scientifico. Diventa Figlio del medico, insigne professore universitario di Geometria studioso e letterato Saul Non è facile essere un’intellettuale ebreo, neppure nell’Italia di oggi che si professa esente algebrica, ma gradualmente i suoi Israel, Giorgio Israel cita interessi di docente e studioso pas- dall’antisemitismo. Non è facile soprattutto se si evita di pagare il tributo verbale che viene fra le sue letture preferite sano dalla teoria matematica pura regolarmente richiesto dai media agli ebrei per il loro accesso allo spazio pubblico, che si La Divina Commedia, I De- alle applicazioni nei modelli econo- tratti di arte o di cinema, di letteratura o di scienza, e cioè la dissociazione da Israele e dalle moni e L’Idiota di Dostoev- mici e biologici e poi alla storia della sue scelte difensive contro il terrorismo e l’adesione al linguaggio della sinistra. Gli matematica, cioè alle complesse in- skij, Vita e destino di Vasilij terazioni che legano la scienza alla intellettuali ebrei devono essere “progressisti” o tacere. E’ per questa ragione, per il rifiuto Grossman, Don Quijote, A vita materiale e sociale. di adeguarsi al politicamente corretto nel campo della politica interna come in quello degli la recherche du temps affari esteri, che Giorgio Israel è stato oggetto di pesanti attacchi personali negli ultimi perdu e i libri Jules Verne. óúúúó mesi: minacciosamente paragonato a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dai terroristi Fra i film che ha più amato rossi, definito “puparo ebreo” del Ministro della pubblica istruzione, boicottato anche nella Intrigo internazionale e la sua attività pubblicistica in quanto “integralista”. Parallelamente sviluppa un impegno, serie della Pantera rosa. spesso polemico, sui temi della di- dattica scolastica e universitaria, sulle riforme che si succedono e sul loro sostanziale fallimento. I problemi i danni. Israel ha invece sostenuto quella della sinistra politica, Israel è per un confronto fra diversi. scientismo e il relativismo, la “tec- della scuola italiana e dell’università coerentemente una visione dell’uni- stato sempre un critico molto aspro Non bisogna pensare però a un per- noscienza” e l’”odio di sé” degli ebrei sono uno dei grandi temi del suo versità come luogo d’alta formazione della deriva antisraeliana di partiti e corso tutto politico e polemico. Isra- nemici di Israele. impegno civile, quello per cui è stato capace di selezione e produzione intellettuali di sinistra. Si è anche el è un intellettuale fine e sensibile, Non è facile essere intellettuali ebrei più attaccato di recente. In un mon- culturale. schierato con forza a favore del dia- dalle molte curiosità. oggi, sentirsi eredi di una grandissi- do dominato dalle corporazioni sin- L’altro grande tema di intervento logo del mondo ebraico con la Chie- Ha scritto di Kabbalah, della politica ma tradizione di pensiero senza ri- dacali, in cui si sono succeduti in- polemico di Israel sono le questioni sa, soprattutto con gli ultimi due razziale del fascismo, di filosofia della chiudersi nel folklore o nella tauto- terventi disordinati e ideologici, in dell’ebraismo e della difesa di Israele. pontefici, contro le tentazioni verso scienza, di medicina e di complessità. logia, e impegnarsi nel mondo con genere intellettuali e docenti hanno Fra i più impegnati nel contrastare l’arroccamento che ogni tanto si fan- Parlando con lui, escono citazioni il rigore e la lucidità che tale tradi- evitato di esporsi, rassegnati al peg- l’antisionismo dominante nella cul- no sentire nell’ebraismo italiano e di Popper e di Scholem, spunti po- zione impone. Israel è fra i pochi che gio o al più impegnati a minimizzare tura politica da cui pure proviene, contro ogni sincretismo religioso, lemici altrettanto forti contro lo in questa Italia ci riescono davvero. In libreria

ai modelli matematici, al centro del t MODELLI t CHI SONO t IL MONDO suo ultimo lavoro, alla questione MATEMATICI I NEMICI COME GIOCO DELLA SCIENZA MATEMATICO Ddella razza nell’Italia fascista al raz- Introduzione zismo contemporaneo. Dal delicato rap- alla matematica Riflessioni su un La vita e le idee applicata (2009) disastro educa- di John von Neu- porto tra scienza e storia alla kabbalah. tivo e culturale e mann Nelle opere di Giorgio Israel il filone scien- 160 pagine documenti di Muzzio editore malascienza 273 pagine tifico lascia periodicamente spazio a si- 13, 50 euro (2008) Bollati Boringhieri gnificative inserzioni che approfondiscono editore questioni legate all’ebraismo. Affrontate 352 pagine 22 euro Lindau editore sempre con grande rigore e con una pro- 21, 50 euro fonda vocazione laica.

www.moked.it Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah è stato istituito a Ferrara in base alla legge 296 del 27 dicembre 2006. La decisione riconosce e valorizza la eccezionale continuità della più che bimillenaria presenza ebraica nella Penisola. Gli ebrei rappresentano un riferimento indi- Lo scopo del Museo spensabile per comprendere la Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah storia e la civiltà italiane. Straordinario è stato l’apporto cul- è di diventare un'istituzione di turale arrecato dagli ebrei italiani riferimento per tutti gli ebrei tanto all’ebraismo nel suo insieme, del nostro paese. È un'occa- sione irripetibile e un'impresa quanto alla civiltà del nostro ingente che va sostenuta con Paese. Nel corso dei secoli essi interesse e collaborazione. hanno contribuito a instaurare Senza sottrarre spazio a realtà numerosi rapporti tra l’Italia, locali, il Museo è chiamato a diventare un polo di attrazione l’Europa e le altre sponde del comune per l'Italia ebraica e Mediterraneo. Alla minoranza non ebraica». ebraica va perciò ascritta una pre- ziosa funzione di collegamento tra culture e civiltà. Infine, vanno presi in considerazione i modi in cui, dall’esterno, si è guardato agli ebrei. In questo campo ci furono e ci sono scambi fecondi; tuttavia è anche attestata la presenza di un’ostilità di lunga durata sfociata negli avvenimenti estremi posti al centro del Novecento. Il sito individuato come sede del MEIS è costituito dall’ampio com- Cariche e organi della Fondazione MEIS plesso delle ex carceri cittadine. L’edificio, inaugurato nel 1912, fu PRESIDENTE: Riccardo Calimani. SEGRETARIO GENERALE: Roberto Finardi. dismesso nel 1992. Attraverso CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: qualificati interventi urbanistici e Bruno De Santis, Cesare De Seta, Renzo Gattegna, Gad Lerner, architettonici, si tratta ora di recu- Saul Meghnagi, Antonio Paolucci, perare per la città un luogo di Paolo Ravenna, Michele Sacerdoti. DIRETTORE SCIENTIFICO: Piero Stefani. segregazione e di esclusione. In tal COMITATO SCIENTIFICO: Roberto Della modo si renderà aperto e frequen- Rocca, Daniela Di Castro, Massimo Giuliani, Michele Luzzati, tato uno spazio di emarginazione Michele Sarfatti. (e in seguito di fatiscente abban- Fondazione MEIS dono) collocato in pieno centro piazza del Municipio 2 44100 Ferrara. urbano, a breve distanza dall’area Tel 0532.419583; fax 0532.419501 dell’ex ghetto dove si trovano, tut- e-mail [email protected] tora, le storiche sinagoghe e altri importanti segni del celebre pas- sato ebraico di Ferrara. . Al fine di procedere all’attuazione del progetto museale, con la parte- cipazione del Ministero dei Beni culturali, dell’Unione delle Comunità Ex carceri di via Piangipane (Ferrara), prima dei Ebraiche Italiane e degli Enti locali, lavori di recupero (2006) - © Comune di Ferrara si è costituita un’apposita Fondazione. La legge prevede inol- tre la collaborazione scientifica del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano.