in diocesi www.romasette.it Il Santo Padre ha nominato don Mancini prelato segretario del Vicariato di Roma

on Paolo Mancini, parroco del Romano Maggiore, dove è entrato nel San Giuseppe da Copertino, nel quar- Preziosissimo Sangue di No- 1984 dopo tre anni di studi alla Fa- tiere della Cecchignola. Dal 2002 al Dstro Signore Gesù Cristo a Col- coltà di Medicina della Sapienza. A- 2008 è stato padre spirituale del Se- lina Fleming, è il nuovo prelato se- lunno della pontificia Università Gre- minario degli Oblati del Divino A- gretario del Vicariato di Roma. La no- goriana, ha conseguito la licenza in more. Sempre nel 2008 è stato no- mina del Papa è stata teologia con la spe- minato alla guida della parrocchia del annunciata alle 12 di cializzazione in Teo- Preziosissimo Sangue. venerdì 12 febbraio, logia morale. Ordi- Nell’annunciare la nomina il cardi- dal cardinale vicario nato presbitero per nale Vallini ha sottolineato la soddi- ai la diocesi di Roma sfazione per la scelta di un parroco parroci prefetti della nel 1990, è stato vi- per l’incarico di prelato segretario che, diocesi, ai direttori cario parrocchiale al ha detto, «è un po’ il governatore del degli Uffici e ai di- Preziosissimo San- Vicariato, è il moderatore della Curia, pendenti del Vicaria- gue per un anno. una Curia "speciale" perché ha rap- to, nel Palazzo Late- Dal 1991 al 1997 è porti con tante istituzioni, anche na- ranense. stato assistente-edu- zionali». A don Mancini ha chiesto Anno XXXVII • Numero 7 • Domenica 14 febbraio 2010 Nato a Roma il 7 catore nel Seminario «impegno e capacità di accoglienza». maggio 1962, don Maggiore. Per quat- Ringraziando per la fiducia riposta nei Mancini ha frequen- tro anni ha diretto suoi confronti, il nuovo Prelato Se- Supplemento di Avvenire, - Responsabile: Angelo Zema C Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa tato il liceo classico l’Ufficio catechistico gretario del Vicariato ha citato una let- Coordinamento redazionale: Claudio Tanturri Ufficio commerciale - Via della Pigna 13a - 00186 Roma - San Leone Magno ed diocesano, per poi tera di Madre Teresa di Calcutta scrit- Sede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a, 00184 Roma; Tel-fax 066790295 - [email protected] è stato alunno del guidare per sette an- ta a un sacerdote: «Hai detto di sì a Ge- [email protected] - Tel.: 06 6988.6150/6478 Pubblicità: Publicinque Roma- Cecilia Longo pontificio Seminario ni la comunità di sù e Lui ti ha preso in parola». Abbonamento annuo euro 48.00 (Edizione domenicale) (06.37222871 / 392.1456835)

Questa mattina, alle 10, nell’Anno europeo di lotta alla povertà, la visita alla struttura della Caritas, in via Marsala, che comprende l’ostello, la mensa e il poliambulatorio Il Papa tra i più poveri

DI ALBERTO COLAIACOMO percepisco che la più grande povertà è quella del cuore, quella della un’emozione unica, di quelle solitudine, il non sentirsi considerati che non pensavo più di poter nella dignità di persona». La visita del «Èvivere». Angelo si commuove Santo Padre è stata preceduta, lo quando i volontari Caritas gli dicono scorso 11 febbraio, da una conferenza che sarà uno degli ospiti dell’ostello stampa in cui il cardinale Vallini e il Don Luigi Di Liegro che direttore della Caritas, monsignor incontreranno il Santo Padre nella , hanno illustrato visita di questa mattina. Aveva perso l’iniziativa e il contesto internazionale ogni speranza quando, lo scorso in cui si colloca. Per il cardinale «la ottobre, era uscito dal carcere di visita del Santo Padre, con la Rebibbia dopo sette anni di delicatezza, la paternità, la carità e detenzione e si era ritrovato da solo l’amore grande che il Papa Benedetto sulla strada, a 72 anni e con un ha verso ogni persona, ci invita a farci delicato intervento al cuore cui doveva prossimi come il Samaritano, con un urgentemente sottoporsi. Si è rivolto atteggiamento di maggiore sensibilità così alla Caritas a via Marsala e da quel verso ogni uomo che soffre». giorno è ospite dell’ostello in attesa di Monsignor Enrico Feroci ha parlato un posto in una casa di cura o in un dell’ostello e degli altri servizi alla centro riabilitativo. Angelo, insieme a Stazione Termini come di «un polo un ristretto gruppo di ospiti, saluterà integrato di accoglienza e contrasto personalmente Benedetto XVI all’emarginazione che la Chiesa di rappresentando non soltanto i 200 Roma ha costituito in un luogo compagni che condividono con lui la simbolo della città». Il direttore ha poi solitarietà dei volontari dell’ostello, spiegato che in questi luoghi «l’opera ma incarnando per un giorno i poveri dei volontari, fatta con attenzione e di tutta Europa. La visita del Santo sensibilità, fa sì che per la Chiesa di Padre ai servizi diocesani della Caritas Roma il povero sia veramente presenza nei pressi della Stazione Termini di Cristo». Quella odierna è la terza (ostello, mensa e poliambulatorio) è visita di un Pontefice ai servizi della infatti l’inizio ufficiale della campagna Caritas diocesana di Roma, di sensibilizzazione «Zero Poverty» l’organismo pastorale del quale ricorre organizzata dalle Caritas diocesane di quest’anno il trentennale. La prima fu il segno 47 Paesi europei nell’ambito dell’Anno nel dicembre del 1992 quando di lotta alla povertà ed esclusione Giovanni Paolo II visitò la mensa di Il crocifisso di Onna è il dono al Santo Padre Polo integrato di accoglienza sociale indetto dall’Unione europea. Colle Oppio e si sedette a tavola con Sull’esempio del vescovo di Roma, un senza fissa dimora e con l’allora pezzato in più parti, sporco, trovato sotto le macerie e riposto in- servizi della Caritas diocesana alla l’erogazione dei pasti, nella mensa si tutto l’episcopato del vecchio direttore della Caritas, il compianto Ssieme ad altre opere anche più preziose in un magazzino dell’A- IStazione Termini sono un polo in- svolge un lavoro di promozione so- continente visiterà simbolicamente i monsignor Luigi Di Liegro. Nel quila. Oggi, dopo un’accurata opera di restauro, torna a nuova vita. tegrato di accoglienza e contrasto al- ciale in grado di restituire alla perso- servizi caritativi nelle rispettive diocesi gennaio del 2007 è stato Benedetto La rinascita, intesa sia come vita nuova che come riscatto, è ancora l’emarginazione; sorgono in locali na dignità e capacità progettuale. come segno di adesione a tale XVI a recarsi in visita sempre a Colle una volta simboleggiata dal crocifisso. Quello che gli ospiti dell’ostel- messi a disposizione dalle Ferrovie del- Vi è infine il poliambulatorio che in- iniziativa. Cosí l’abbraccio di Oppio per intitolare la mensa al suo lo e i volontari della Caritas doneranno a Benedetto XVI. È il crocifis- lo Stato e svolgono la propria attività tegra al suo interno i servizi di medi- Benedetto XVI agli ospiti dell’ostello predecessore. Ad accoglierlo fu so trovato tra le macerie della chiesa di Onna, il paese più colpito in convenzione con gli Enti locali. cina generale e specialistica, la far- sarà anche il segno di prossimità della monsignor Guerino Di Tora, dal terremoto dell’aprile 2009, fatto restaurare dalla Caritas e simbo- L’ostello Don Luigi Di Liegro ospita o- macia e il centro studi sulla salute di Chiesa a quanti soffrono e sono succeduto nella direzione a don Di licamente donato al Santo Padre. «Il crocifisso distrutto dal terremo- gni notte 188 senza dimora. Vi opera- immigrati e rom. Nell’ambito del cen- emarginati in un continente in cui Liegro prima di diventare vescovo to simboleggia l’uomo in difficoltà - afferma il direttore della Caritas no professionisti, operatori sociali e tro viene inoltre offerta assistenza in- convivono ricchezza e povertà estrema, ausiliare del settore Nord. Il testimone monsignor Enrico Feroci -. Il Cristo restaurato che presentiamo al volontari. In questi anni ha accolto ol- fermieristica, assistenza diagnostica e sviluppo e disperazione, un processo sarà raccolto oggi da monsignor Santo Padre vuole essere il sim- tre 10mila senza dimora che, oltre al- terapeutica (erogazione diretta di far- di integrazione economica e il rischio Enrico Feroci, da settembre direttore bolo dell’opera della Caritas per l’assistenza immediata - un letto, la maci), consulenza e orientamento giu- di esclusione per quanti vivono delle della Caritas, che proprio in questa la ricostruzione dell’uomo amato doccia, il pasto, un cambio di vestiti - ridico-legale. Destinatari del servizio difficoltà. Una povertà che non è visita vede una continuità nell’opera da Dio». Un dono che il Santo Pa- hanno incontrato persone disposte ad sono le persone escluse dal sistema soltanto economica ma è «bisogno di iniziata da don Luigi Di Liegro nel dre restituirà alla chiesa di Onna ascoltarli, a dare una parola di confor- pubblico di assistenza perché caratte- essere ascoltati, di ricevere accoglienza, 1979: «La visita del Pontefice quando rinascerà dalle macerie, to e, quando possibile, a trovar loro u- rizzate da un’appartenenza sociale e di trovare umanità». Così il cardinale sottolinea il lavoro e l’impegno di a conclusione del percorso di na sistemazione non temporanea. La culturale disomogenea. Solo nel cor- vicario Agostino Vallini definisce il tante e tante persone che si sono condivisione e vicinanza che ve- mensa sociale offre 500 pasti caldi so del 2008 sono state erogate oltre disagio dei nostri giorni. «Girando succedute in questi trent’anni della de Roma al fianco della popola- giornalieri ed è l’unica tra le mense ro- 20mila prestazioni sanitarie a più di nelle parrocchie - dice il porporato - nostra meravigliosa storia». zione abruzzese. (Alb. Col.) mane a fare servizio serale. Oltre al- 5mila pazienti. (Alb. Col.)

solidarietà l’appuntamento Celebrazione per Haiti «Gli ammalati, protagonisti di speranza» Il Pontefice incontra a S. Maria Maggiore il clero romano La celebrazione presieduta giovedì ragan, e oggi dal nuovo presidente monsi- tutti i sofferenti - ha proseguito - sono nella artedì 16, alle ore 18, nella gnor Zygmunt Zimowski, si è rivolto anche Chiesa non solo destinatari di attenzione e ome ormai tradizione, anche basilica di Santa Maria da Benedetto XVI in San Pietro, alle associazioni che si dedicano ai malati, di cura, ma protagonisti del pellegrinaggio quest’anno il primo giovedì di MMaggiore, il cardinale Angelo nella Giornata mondiale e nel 25° l’Unitalsi, Opera romana pellegrinaggi e al- della fede e della speranza, testimoni dei CQuaresima il Santo Padre riceve Sodano, decano del Sacro Collegio, tre, oltre che alle migliaia di volontari e am- prodigi dell’amore, della gioia pasquale che in udienza i sacerdoti che svolgono il presiederà la concelebrazione eucaristica del Pontificio Consiglio malati in collegamento radio e televisivo fiorisce dalla Croce e dalla Risurrezione di loro ministero pastorale nella diocesi di in suffragio delle vittime del terremoto della pastorale della salute dai santuari di Lourdes, Fatima, Czesto- Cristo». Il Papa ha quindi sottolineato il Roma. L’appuntamento è per giovedì 18 di Haiti. Durante la liturgia, che si terrà chowa. Il Papa ha quindi sviluppato la me- «ruolo attivo» che hanno i malati nella febbraio alle 11 in Vaticano, nella Sala nel trigesimo del drammatico evento, ditazione sul rapporto tra soffe- Chiesa «nel "provocare" la Clementina. «Nell’Anno sacerdotale verranno ricordati in particolare il vangelizzazione e cura dei malati renza e fede in Dio, richiaman- preghiera fatta con fede». l’incontro con il nostro vescovo assume defunto arcivescovo di Port-au-Prince, nel corpo e nello spirito»: sono le do il ruolo della Chiesa. «Essa - Ed ha concluso: «In questo un carattere del tutto speciale», scrive monsignor Joseph Serge Miot, e tutti i «Edue «opere essenziali» svolte dalla ha affermato - come Maria, cu- Anno sacerdotale, mi piace nella lettera indirizzata ai presbiteri sacerdoti, i religiosi e le religiose Chiesa, «cui è affidato il compito di prolun- stodisce dentro di sé i drammi anche sottolineare il lega- romani il cardinale Agostino Vallini. deceduti nel sisma. gare nello spazio e nel tempo la missione di dell’uomo e la consolazione di me tra i malati e i sacerdo- Infatti, «seguendo i suggerimenti del All’iniziativa di preghiera, promossa dal Cristo». Lo ha detto Benedetto XVI, giovedì Dio, li tiene insieme, lungo il ti, una specie di alleanza, Consiglio dei Prefetti, il Santo Padre ha cardinale Bernard Francis Law, arciprete scorso, memoria della Beata Vergine Maria pellegrinaggio della storia. Attra- di "complicità" evangelica. accolto la richiesta di tenere una lectio della basilica, e dal Capitolo Liberiano, di Lourdes, nell’omelia della celebrazione verso i secoli, la Chiesa mostra i Entrambi hanno un com- divina sul sacerdozio». Si rinnova sono invitati a partecipare i sacerdoti, che ha presieduto in San Pietro per la Gior- segni dell’amore di Dio, che pito: il malato deve "chia- quindi l’incontro tra il vescovo di Roma tutte le componenti della vita consacrata nata del Malato e in occasione del XXV del continua ad operare cose grandi mare" i presbiteri, e questi e il «suo» clero, al quale Benedetto XVI e i fedeli della diocesi di Roma. Agli pontificio Consiglio per la pastorale della nelle persone umili e semplici. devono rispondere, per at- offrirà quest anno una meditazione ecclesiastici che vorranno concelebrare salute, istituito da Giovanni Paolo II. Dopo La sofferenza accettata e offerta, tirare sull’esperienza della «che ci aiuterà a penetrare sempre la sagrestia della basilica fornirà gli abiti aver espresso parole di ringraziamento per il la condivisione sincera e gratui- malattia la presenza e l’a- meglio nel mistero della nostra identità liturgici. servizio svolto dai presidenti cardinale Fio- ta, non sono forse miracoli zione del Risorto e del suo sacerdotale e della nostra missione». renzo Angelini, cardinale Javier Lozano Bar- dell’amore?». «In questo modo Spirito». (Agenzia Sir) Domenica 2 14 febbraio 2010

Al via il corso per animatori della cultura Mercoledì delle Ceneri con il Pontefice: Nuovo sito dell’Ufficio comunicazioni sociali la celebrazione alle 17 a Santa Sabina l prossimo 17 febbraio, Mercoledì delle Ceneri e giorno d’inizio rande partecipazione, mercoledì scorso, al cattolici, oltre alla modulistica per riprese e concerti Idella Quaresima, il Papa presiederà la liturgia stazionale. Come primo incontro del corso di formazione nelle chiese. Aprendo il corso al Seminario Maggiore vuole la tradizione la celebrazione si aprirà nella chiesa di G«Nuovi media e parrocchia», organizzato - dopo l’introduzione di Angelo Zema, incaricato Sant’Anselmo all’Aventino. Alla processione prenderanno parte i dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi in dell’Ufficio comunicazioni sociali -, monsignor cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci benedettini di collaborazione con il Servizio diocesano per la Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico Sant’Anselmo, i padri domenicani di Santa Sabina e i fedeli. Alle pastorale giovanile, l’Azione cattolica di Roma, il diocesano, ha sostenuto che al di là dei tradizionali 16.30 è previsto un momento di preghiera a cui seguirà la Progetto Portaparola di Avvenire e l’Unione cattolica compiti della Chiesa relativi alla liturgia, alla carità e processione penitenziale verso la basilica di Santa Sabina. Qui avrà stampa italiana (Ucsi) del Lazio. All’iniziativa hanno alla parola c’è da considerare l’ambito culturale e luogo la Messa con la aderito oltre cento tra catechisti, animatori della sociale, laddove i media sono protagonisti benedizione e comunicazione, religiose, seminaristi e parroci. incontrastati. In questo campo la Chiesa dovrebbe l’imposizione delle L’obiettivo comune: coniugare la pastorale in poter esprimere tutta la sua creatività, unendo logos e ceneri. Il rito aprirà parrocchia con le nuove tecnologie informatiche. Il agape, insegnamento e testimonianza, per poter l’itinerario di L’incontro corso ha preso il via in contemporanea con trasmettere appieno la bontà, la bellezza e le ragioni celebrazioni inaugurale l’apertura del nuovo sito dell’Ufficio comunicazioni della fede. Il comunicare, del resto, non è qualcosa quotidiane nelle del corso per sociali. All’indirizzo www.ucsroma.it si potrà trovare di accessorio, ha sottolineato Paola Springhetti, chiese stazionali che animatori della uno strumento utile per le iniziative di formazione giornalista e membro del direttivo nazionale proseguirà fino alla comunicazione degli animatori della comunicazione e della cultura, dell’Ucsi: «Una persona, una società, una parrocchia seconda domenica di al Maggiore: per consultare documenti riguardanti gli ambiti che non comunica - ha concluso - non cresce, non Pasqua. La settimana sopra, da sinistra, propri delle comunicazioni sociali, come i messaggi crea relazioni. Servono strumenti, un linguaggio, prossima avrà il Paola Springhetti, del Papa in occasione delle Giornate mondiali, o il una certa professionalità che si concretizzano anche seguente calendario: monsignor Direttorio della Chiesa italiana sulla comunicazione. nella capacità di ascolto dei destinatari dei nostri giovedì 18, alle 17, si Andrea Lonardo, Disponibili anche link di particolare interesse, a messaggi». svolgerà a San Giorgio Angelo Zema partire da quello a Romasette.it e agli altri media Francesco Indelicato al Velabro; venerdì 19, alle 17, ai Santi Giovanni e Paolo al Celio; sabato 20, alle L’intervento del presidente del Comitato per 17, a Sant’Agostino in Campo Marzio; il Progetto culturale al primo degli «Incontri domenica 21, alle 16.45, a San Giovanni in cattedrale» sull’enciclica «Caritas in veritate» in Laterano. Il cardinale Ruini: «Testimoniare la centralità della persona»

DI ANGELO ZEMA del suo valore a tutto il resto della natura. Il contenuto di n appello che ha questo appello è orientare a alla base, insieme favore dell’uomo la nuova fase «Ualla centralità del che si sta aprendo per il fatto soggetto umano e alla sua che l’uomo sta diventando dignità inviolabile, il legame capace di modificare inscindibile tra carità e verità, fisicamente se stesso: è questo con la conseguenza che un infatti il cuore della nuova cristianesimo di carità senza “questione antropologica”». verità diventa fatalmente Due, secondo il presidente del marginale nel divenire Comitato per il Progetto concreto della storia». È culturale, le condizioni l’appello che scaturisce essenziali «perché un tale dall’enciclica Caritas in veritate appello possa essere accolto e di Benedetto XVI secondo la avere una reale efficacia riflessione che ha proposto storica». La prima è legata alla lunedì sera (8 febbraio 2010), globalizzazione in atto, in un nella basilica di San Giovanni contesto in cui «stanno in Laterano, il cardinale riemergendo e assumendo un Camillo Ruini al primo degli peso sempre maggiore alcune «Incontri in cattedrale» grandi nazioni e civiltà che organizzati dalla diocesi di negli ultimi secoli erano state Roma sul documento del sovrastate dall’Occidente». Papa. In un’appassionata e Sono però i popoli eredi delle analitica relazione (il testo «culture che hanno la loro integrale alle pagine 3 e 4) il matrice nel cristianesimo», ha presidente del Comitato della sottolineato il cardinale Ruini, Cei per il Progetto culturale, ad avere per primi «la vicario di Roma per 17 anni, responsabilità e il compito di si è soffermato sui fondamenti mantenere e far fruttificare la antropologici della terza centralità dell’uomo nella enciclica di Benedetto XVI. nuova fase storica che si apre «Un documento organico di davanti a noi, pur cercando, analisi e di progetto per un come è doveroso e necessario, mondo nuovo - ha detto di sollecitare anche le altre introducendo la serata il nazioni e civiltà ad un cardinale vicario Agostino impegno convergente». Un Vallini -; un manuale etico per ruolo peculiare spetta l’economia e, anche, una all’Italia, «ruolo fortemente guida alla politica, intesa in sottolineato da Giovanni I cardinali Agostino Vallini e Camillo Ruini durante l’«Incontro in cattedrale» di lunedì scorso (foto Cristian Gennari) senso alto. Insomma un testo Paolo II, ad esempio nella di ampio respiro e speranza» lettera ai vescovi italiani del 6 che «vuole anche rendere gennaio 1994 e da Benedetto l’umanità sta acquistando di ad ogni persona che pensa e interessi economici che spesso in agenda omaggio al grande pontefice XVI nel discorso alla Chiesa modificare fisicamente se agisce, perché la cultura reale stanno dietro al lavoro degli Paolo VI, a poco più di italiana tenuto a Verona il 19 stessa, per orientare questo di un popolo è fatta dalle scienziati e dei tecnici: anche I prossimi due appuntamenti quarant’anni dalla ottobre 2006». La seconda potere a favore dell’uomo, convinzioni e dalle scelte che qui le scelte quotidiane delle pubblicazione della Populorum condizione per accogliere considerato in ogni singola tutti compiono ogni giorno. persone e delle famiglie l ciclo di approfondimento promosso dalla progressio». L’enciclica Caritas in l’appello contenuto persona e in ogni fase della Grandi sono, inoltre, le hanno però, in concreto, un Idiocesi sulla «Caritas in veritate» a San Giovanni veritate, ha affermato il nell’enciclica, ha osservato il vita sempre come fine e mai responsabilità dei politici, peso non trascurabile». Ma in Laterano proseguirà il 22 febbraio, sempre alle cardinale Ruini, «costituisce cardinale, «riguarda ognuno come mezzo». «Responsabilità legislatori e amministratori e «una specifica responsabilità 20, con l’intervento di Mario Monti, presidente un grande appello anzitutto ai di noi. Siamo infatti tutti e impegno - ha proseguito - di ogni cittadino chiamato a riguarda noi sacerdoti e dell’Università Bocconi di Milano, su «Gli attori e le credenti in Cristo, ma anche a corresponsabili perché la sono richiesti agli scienziati, ai compiere le proprie scelte vescovi, i religiosi e le cause dello sviluppo umano integrale». Ultimo tutti coloro che condividono centralità del soggetto umano medici e agli altri operatori politiche. E ancora molto - ha religiose, ciascun credente che incontro lunedì 8 marzo, stesso orario, sul tema la centralità della persona assuma un rilievo forte e sanitari, ma ugualmente agli detto il cardinale Ruini - intende essere testimone e «Sviluppo economico e società civile». Relatore: umana e l’assoluta non concreto, capace di incidere uomini della cultura e della dipende da chi può guidare o missionario della fede nel Dio l’economista Stefano Zamagni. riducibilità del suo essere e sul crescente potere che comunicazione sociale, anzi, condizionare gli enormi amico dell’uomo». Don , fiamma ardente per il dialogo

Le due celebrazioni romane dal sacerdote dal 1981 al 1993), presieduta tornare in quelle Terre dove il cristianesimo «Fondava la sua spiritualità sulla Bibbia – ha dal vescovo Guerino Di Tora. Monsignor era nato, ma dove di cristiani ce n’erano sottolineato – e tutto quello che operava in memoria del sacerdote Marciante ha parlato del martirio di don pochissimi». Monsignor Marciante ha trovava origine nella Parola di Dio. Andrea Santoro ricordando quello di Sant’Agata, quindi spronato i fedeli a raccoglierne ha iniziato il suo itinerario da dove era ucciso in Turchia 4 anni fa che si festeggia, appunto, il 4 febbraio. «C’è l’eredità, «per accendere tante luci nel Medio partito anche Abramo. Le prime Chiese un forte legame tra il sacrificio di Cristo e Oriente». Ci prova l’associazione «Finestra cristiane sorgevano proprio in Turchia e lui na fiamma ardente, che ha quello dei martiri – ha detto –. Don Andrea, per il Medio Oriente», fondata proprio da lì ritrovava un passato importante, illuminato il dialogo fra cristiani come Abramo, ha sentito una chiamata; era don Santoro, a nome della quale Giulia lavorando in silenzio. Alcuni sacerdoti Uebrei e musulmani. Un martire, che animato da un fuoco interiore: la Parola di Pezone è intervenuta sottolineando «la romani non capivano questa sua missione con il suo sacrificio ci ha permesso di Dio vissuta nella Terra del Signore». Il volontà ferma di don Andrea di essere fidei ma lui è rimasto sempre fedele alla sua guardare con uno sguardo nuovo la realtà vescovo ha poi ricordato il periodo in cui donum della diocesi di Roma per la diocesi chiamata, e questa sua fedeltà deve essere del Medio Oriente. Così è stato definito don conobbe don Santoro, quando quest’ultimo di Anatolia: essere cioè presenza cristiana sprone alla nostra. La finestra che lui ha Andrea Santoro, sacerdote fidei donum aveva chiesto all’allora cardinale vicario per quella terra di Turchia e anche per la sua aperto deve rimanere fonte di dialogo e ucciso a Trabzon, in Turchia, il 5 febbraio Camillo Ruini di poter trascorrere un anno Chiesa di provenienza, che ha bisogno della conoscenza». Proprio come lo stesso don del 2006. Nel quarto anniversario della sua in Terra Santa. «Era un sogno – ha testimonianza e della spiritualità di quelle Santoro amava ripetere: «Questa “Finestra scomparsa due i momenti di preghiera: una sottolineato – che nutriva da tanti anni. terre». Di don Andrea come profeta ha per il Medio Oriente” è una finestra a due veglia di preghiera guidata dal vescovo Don Andrea era un uomo caparbio, nel parlato anche monsignor Di Tora nella maniglie, una di qua (Turchia) e una di là Giuseppe Marciante il 4 febbraio nella senso che andava fino in fondo per Messa del 5 febbraio. Amico di don (l’Italia), che deve essere aperta in entrambe parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio (di realizzare i suoi sogni. Presentava in sé sia i Santoro, il vescovo ne ha ricordato anzitutto le direzioni per permettere un reale scambio cui don Santoro fu parroco fino al 2000), e tratti del missionario che quelli dell’eremita la perseveranza nel portare avanti un di doni spirituali». La Messa per don Santoro a Gesù di Nazareth una Messa il 5 a Gesù di Nazareth (guidata e coltivava un desiderio molto forte di dialogo tra le tre religioni monoteiste. Ilaria Sarra Domenica 3 14 febbraio 2010 «Carità e verità insieme per il bene dell’uomo»

comportano assai pesanti il saluto Il testo dell’intervento del costi umani e sociali (n.28). Benedetto XVI cardinale Camillo Ruini mette quindi la Caritas in agli «Incontri in cattedrale» veritate in stretto rapporto L’introduzione del cardinale Vallini non solo con la Populorum di lunedì a San Giovanni progressio ma anche con uonasera. E grazie per aver accettato l’invito a parte- magistero in campo sociale, l’enciclica Popolorum pro- l’Humanae vitae (oltre che Bcipare a questi Incontri in Cattedrale, che la diocesi gressio del 1967. con la Evangelium vitae), organizza da vari anni. L’incontro di questa sera si soffermerà sui fondamenti an- sottolineando il legame Un’iniziativa culturale offerta alla città che - come è noto tropologici dello sviluppo umano integrale. È un tema ne- ell’Enciclica sociale di Benedetto XVI, che unisce queste due - è stata pensata e voluta da Sua Eminenza il Cardinale Rui- cessario per comprendere sia l’impianto che le applica- dedicata, nel 40° della Populorum Encicliche di Paolo VI e ni, e questa sera, avendolo tra di noi, desi- zioni politiche ed economiche del docu- Nprogressio, alla questione sociale più in generale l’etica deriamo ringraziarlo anche per questo. mento. Vale a dire, per Papa Benedetto nell’era della globalizzazione, spicca sociale e l’etica della vita. Quest’anno abbiamo pensato di scegliere nessuna questione che interessa l’uomo - un’affermazione collocata verso la fine e Infatti, come afferma la un solo tema e di trattarlo in più serate. È dunque anche quella sociale - può pre- sottolineata: «La questione sociale è Evangelium vitae (n.101), un tema importante e insieme complesso. scindere dal rinvio ai fondamenti. Cioè non diventata radicalmente questione non può «avere solide Vogliamo riflettere sulla Caritas in veritate, è possibile parlare di «sviluppo» cui non antropologica» (n.75). Segue subito la basi una società che - la recente enciclica del Santo Padre. sia sottesa una visione antropologica ed e- motivazione: «Essa implica il modo stesso di mentre afferma valori Come sappiamo, è la terza Enciclica di Pa- tica. Se infatti cambia il concetto di uomo concepire, ma anche di manipolare la vita, quali la dignità della pa Benedetto XVI, pubblicata il 29 giugno e il modo con cui si interpreta la relazio- sempre più posta dalle biotecnologie nelle persona, la giustizia e la dell’anno scorso, dopo la Deus caritas est ne che sussiste tra uomo e natura, uomo mani dell’uomo», e poco dopo: «Qui pace - si contraddice (2005) e la Spe salvi (2007). e libertà, uomo e lavoro, uomo ed econo- l’assolutizzazione della tecnica trova la sua radicalmente accettando e La «Caritas in veritate» ha suscitato grande mia, cambiano conseguentemente il con- massima espressione». È più che giusto, tollerando le più diverse interesse ed è stata accolta con favore non cetto di società, lo scopo del processo eco- dunque, dedicare ai «fondamenti forme di disistima e solo nei mezzi di comunicazione sociale con nomico, le regole e gli obiettivi dello svi- antropologici» uno dei tre incontri su questa violazione della vita interventi di vario spessore e commenti, ma luppo. Enciclica. Per comprendere meglio, nelle sue umana, soprattutto se nelle sedi più diverse, da quelle scientifiche A parlare di questo tema abbiamo invita- motivazioni e implicazioni, la portata di debole ed emarginata» e culturali a quelle religiose, politiche, economiche e del- to il Cardinale Ruini, che naturalmente non ha bisogno di quella forte affermazione, è bene vedere (n.15). l’alta finanza, in un momento in cui a livello mondiale si presentazione. Lo conosciamo tutti, lo stimiamo come anzitutto come essa si colleghi ai contenuti Leggendo queste pagine sono registrati cambiamenti radicali dalle prospettive im- teologo, come maestro e come pastore. dell’Enciclica e ne riassuma il più profondo della Caritas in veritate mi prevedibili, che domandano un ripensamento generale La diocesi di Roma in particolare deve molto a Sua Emi- significato: naturalmente ciò non significa sono ricordato di un dei valori di riferimento su cui costruire la civiltà e l’eco- nenza, che ha donato senza risparmio le sue energie di che la questione sociale non continui ad discorso di Benedetto XVI nomia mondiale. mente e di cuore per 17 anni come Vicario del Santo Pa- avere le altre importantissime dimensioni ai Vescovi della Svizzera Nel mezzo di questa grande sfida per l’umanità, con la «Ca- dre. Ma deve molto anche la Chiesa italiana, che nel Car- che l’hanno caratterizzata negli ultimi secoli. del 9 novembre 2006, che ritas in veritate», il Papa ha offerto alla Chiesa e a tutti gli dinale Ruini ha trovato una guida intelligente, saggia e lun- Poi cercheremo di collocare quella stessa denunciava la uomini di buona volontà una riflessione di grande impe- gimirante. È mia opinione personale - ma credo larga- affermazione nella dinamica della fase divaricazione nella gno argomentativo sullo sviluppo umano, un documento mente condivisa - che quando si farà la storia della Chie- attuale della storia della famiglia umana. sensibilità morale, organico di analisi e di progetto per un mondo nuovo; po- sa italiana degli ultimi 20 anni, e non solo della Chiesa, Fin dall’inizio l’Enciclica mette l’accento sul specialmente dell’odierno tremmo dire: un manuale etico per l’economia, e anche molti meriti dovranno essere ascritti alla persona del Car- legame intrinseco tra carità e verità, Occidente: da una parte, - in un certo senso - una guida alla politica, intesa in sen- dinale Ruini. E tra questi meriti certamente è da annove- affermando tra l’altro che «senza verità, la le tematiche della pace e so alto. Insomma un testo di ampio respiro e di speranza. rare il Progetto culturale, di cui Sua Eminenza è presi- carità scivola nel sentimentalismo» e che un della giustizia per tutti, La «Caritas in veritate» vuole anche rendere omaggio al dente. cristianesimo di carità senza verità diventa che appartengono grande Pontefice Paolo VI, a poco più di quarant’anni dal- Eminenza carissima, la ringraziamo di cuore per aver ac- facilmente marginale, fermo restando, profondamente alla la pubblicazione di un altro importante documento del cettato il nostro invito e La ascoltiamo volentieri. reciprocamente, che «la verità va cercata, tradizione cristiana, trovata ed espressa nell’"economia" della stanno diventando un carità» (cfr nn.2-4). Pertanto, la dottrina insieme etico che ha sociale della Chiesa è «"caritas in veritate in re grande forza, ma che però «costituisce per trascendenza». La globalizzazione, pertanto, dove andare e non riesce nemmeno a sociali": annuncio della verità di Cristo nella molti la sostituzione o la successione della «a priori… né buona né cattiva, …sarà ciò comprendere chi egli sia» (n.78). Viene società» (n.5). È questa la premessa, e la religione»; dall’altra parte la morale della che le persone ne faranno» (n.42). Quando riproposto così il pensiero di Paolo VI nella convinzione di fondo, in base alla quale la vita e della famiglia è oggi assai controversa invece lo sviluppo tecnologico viene Populorum progressio, secondo il quale l’uomo questione antropologica assume e l’annuncio della Chiesa in questo ambito ritenuto autosufficiente e la tecnica, non è in grado di gestire da solo il proprio nell’Enciclica un rilievo centrale: questa «si scontra con una consapevolezza contraria abbandonando il suo «originario alveo progresso, perché non può fondare su se questione riguarda infatti la verità della società». Occorre dunque, concludeva umanistico», diventa una nuova ideologia, stesso un vero umanesimo. Solo se dell’uomo, da riconoscersi ma anche da Benedetto XVI, superare questa l’uomo perde il suo rapporto con l’essere e riteniamo di essere chiamati a far parte della attuarsi nella realtà sociale. divaricazione, riconducendo entrambe le con il vero, e finalmente la sua libertà: allora famiglia di Dio come suoi figli, saremo in In concreto, la verità dell’uomo si esprime presunte alternative all’unità originaria uno sviluppo autentico diviene impossibile grado di produrre un nuovo pensiero e di anzitutto nella centralità della persona dell’amore, che ha la sua sorgente in Dio e (cfr nn.70-71). Proprio qui emerge più esprimere nuove energie a servizio di un umana che l’Enciclica, dedicata come la che deve trovare in noi piena e indivisa chiaramente come quella della centralità vero umanesimo integrale. Al contrario, sia Populorum progressio al grande tema dello risposta. Il grande consenso con cui è stata della persona umana non sia affatto una le chiusure ideologiche a Dio sia l’ateismo sviluppo integrale e planetario, considera accolta nel mondo la Caritas in veritate fa questione soltanto teorica e «di principio», dell’indifferenza, che dimenticano il come il principio chiave di una corretta e sperare che l’Enciclica abbia reso più vicino ma costituisca invece l’elemento chiave per il Creatore e rischiano di dimenticare anche i feconda attuazione dello sviluppo. È la un simile obiettivo: uno sguardo corso effettivo della globalizzazione e valori umani, sono oggi tra i maggiori persona, infatti, il soggetto che deve quindi per il futuro concreto del nostro ostacoli dello sviluppo (n.70: cfr nn.16 e assumersi primariamente il dovere dello mondo. 52). sviluppo (n.47) ed è la persona la risorsa Alla base dell’orientamento etico dello La Caritas in veritate non teme di rendere fondamentale che rende possibile lo La centralità della persona sviluppo sta il riferimento alla natura sia espliciti implicazioni e presupposti di sviluppo (n.58), il primo capitale da dell’uomo sia delle realtà infra-umane e questo approccio antropologico e teologico. salvaguardare in vista dello sviluppo stesso umana elemento chiave quindi alla «legge naturale». L’ambiente Sottolinea quindi espressamente che la (n.25). per la globalizzazione naturale reca infatti in sé una «grammatica» dottrina sociale della Chiesa, nella sua La prospettiva nella quale l’Enciclica afferma che indica finalità e criteri per il suo utilizzo. dimensione interdisciplinare, ha a che fare la centralità del soggetto umano non è però e per il futuro del mondo Soprattutto la natura dell’uomo, «costituita non solo con la fede, la teologia e le scienze, soltanto «funzionale» alla questione dello non solo di materia ma anche di spirito, è ma anche con la metafisica. Supera quindi sviluppo. Al contrario, la centralità ricca di significati e di fini trascendenti ed ha «la chiusura delle scienze umane alla appartiene di per sé alla persona, in virtù del un carattere normativo anche per la cultura, metafisica» e richiede l’«allargamento del suo essere, e si esprime e si manifesta a disincantato a certe posizioni che vengono attraverso la quale l’uomo interpreta e nostro concetto di ragione e dell’uso di essa» proposito dello sviluppo come in altre continuamente proclamate e rivendicate modella l’ambiente naturale» (n.48). In (n.31, citazione del celebre discorso di tematiche affrontate nella Caritas in veritate. sembrerebbe mostrare che si tratta di una concreto, contrariamente alle attuali Benedetto XVI all’Università di Regensburg). In particolare, riguardo alle problematiche speranza vana, ma personalmente ritengo tendenze a separare la cultura dalla natura In particolare, nella dottrina sociale e nelle ecologiche e al rapporto uomo-natura, viene che, con questa Enciclica, un importante (cfr n.26), la natura, «specialmente nella tematiche concrete della globalizzazione e sottolineato in primo luogo che sia l’uomo passo avanti in tale direzione sia stato nostra epoca, è talmente integrata nelle dello sviluppo gioca un ruolo fondamentale sia la natura non sono il frutto del caso o del comunque compiuto. dinamiche sociali e culturali da non la categoria di relazione, che non può essere determinismo evolutivo, ma dell’intervento Alla luce della centralità del soggetto costituire quasi più una variabile approfondita criticamente dalle sole scienze creativo di Dio (n.48): l’essere infatti non umano, la stessa globalizzazione non va indipendente» (n.51). Perciò il problema sociali, senza l’apporto della metafisica e può provenire dal nulla e l’intelligenza non intesa come un processo fatale, anonimo e decisivo, anche per la salvaguardia del della teologia, specialmente attraverso una può essere nata dal caso (n.74). impersonale, sottratto alla nostra volontà e creato, è «la complessiva tenuta morale concezione metafisica, e non soltanto Nella medesima linea, l’Enciclica capovolge responsabilità, ma al contrario è un processo dell’umanità» e il rispetto integrale del empirica, delle relazioni interpersonali, la tesi, da tempo diffusa, che l’eccessivo storico pluridimensionale e pienamente soggetto umano e della sua vita - l’«ecologia concezione che riceve una luce decisiva dal incremento demografico sia all’origine del umano, con evidenti fattori tecnologici e umana» - reca vantaggio anche all’ecologia rapporto tra le Persone della Trinità sottosviluppo, o almeno dei ritardi dello dimensioni socio-economiche, ma con ambientale. È evidente, quindi, la nell’unica Sostanza divina, dove le tre sviluppo. È piuttosto la denatalità a rivelarsi altrettanto essenziali aspetti culturali ed responsabilità anche pubblica della Chiesa, Persone sono relazionalità pura e proprio oggi causa di incertezza e anche di declino etici. Essa pertanto può e deve essere custode di una fede che ha una essenziale così costituiscono una perfetta e assoluta in nazioni economicamente sviluppate, orientata dalle grandi scelte che vengono dimensione etica e antropologica, sui grandi unità. Questo «divino modello» ci fa mentre l’apertura moralmente responsabile compiute dagli uomini e dai popoli: «La temi dello sviluppo e dell’ecologia. comprendere che anche a livello umano la alla vita rappresenta una ricchezza sociale ed verità della globalizzazione come processo e Quando si ha a che fare con la centralità vera apertura reciproca non significa economica (n.44). Pertanto, il rispetto per la il suo criterio etico fondamentale sono dati dell’uomo, con l’etica e con la legge dispersione e perdita d’identità, ma vita e l’apertura alla vita sono al centro del dall’unità della famiglia umana e dal suo naturale, non è possibile evitare la domanda approfondimento e arricchimento di noi vero sviluppo, mentre la mentalità sviluppo nel bene». In concreto, decisivo è su Dio. La «Conclusione» dell’Enciclica si stessi, come risulta dalla comune esperienza antinatalista e le legislazioni contrarie alla che essa venga orientata in senso apre perciò con un’affermazione forte, che umana di comunione nell’amore e nella vita, come le pratiche di controllo autenticamente umanistico, ossia riprende l’istanza centrale del magistero di verità (cfr nn.53-55). demografico imposte dai governi, «personalista e comunitario, aperto alla Benedetto XVI: «Senza Dio l’uomo non sa Segue a pagina 4 INCONTRI IN CATTEDRALE Domenica 4 14 febbraio 2010

Continua da pagina 3 un «oggetto», come tale conoscibile e infatti che questa razionalità prescinde, per il dunque i popoli eredi di tali culture quelli che Molto esplicita è anche l’affermazione della «misurabile» attraverso le forme dell’indagine suo stesso impianto metodologico, dai per primi hanno la responsabilità e il compito «consistenza ontologica dell’anima umana», sperimentale. Tutto ciò è certamente lecito, problemi del significato e dei fini della nostra di mantenere e far fruttificare la centralità alla quale è strettamente collegato il problema anzi indispensabile per il progresso scientifico esistenza. Inoltre, e più concretamente, questa dell’uomo nella nuova fase storica che si apre dell’autentico sviluppo, che richiede una e tecnologico, con i grandi benefici che esso razionalità si incarna nell’insieme degli davanti a noi, pur cercando, come è doveroso crescita spirituale e non solo materiale. Senza apporta, ad esempio nella cura delle malattie. uomini e delle donne che fanno ricerca e e necessario, di sollecitare anche le altre la consistenza dell’anima, infatti, l’interiorità Altra cosa è però dare spazio ad una specie di interagisce sempre più intensamente con tutti nazioni e civiltà ad un impegno convergente. dell’uomo viene considerata soltanto da un «scientismo di ritorno», che consideri questa gli enormi interessi economici, politici, e In particolare l’Italia ha a questo fine un ruolo punto di vista psicologico e si arriva fino al come l’unica forma razionalmente valida di anche ideologici, che sono collegati con i peculiare tra le stesse nazioni europee, ruolo «riduzionismo neurologico», dove il soggetto conoscenza del nostro essere, negando o grandi e rapidissimi sviluppi scientifico- fortemente sottolineato da Giovanni Paolo II, umano è appiattito e risolto nel dimenticando che l’uomo è anzitutto e tecnologici. Per assumere la guida di tali ad esempio nella Lettera ai Vescovi italiani del funzionamento dell’organo cerebrale (n.76). irriducibilmente «soggetto», il quale, proprio 6 gennaio 1994, dove scriveva: «All’Italia, in Ne consegue, riguardo all’uomo come nella sua soggettività, non può mai essere conformità alla sua storia, è affidato in modo riguardo a Dio, una radicale chiusura alla totalmente oggettivato e adeguatamente speciale il compito di difendere per tutta trascendenza, che non percepisce più conosciuto attraverso le scienze empiriche. Con l’applicazione l’Europa il patrimonio religioso e culturale l’impossibilità di pensare che dal nulla sia Un secondo e assai rilevante presupposto è innestato a Roma dagli Apostoli Pietro e scaturito l’essere e dal caso sia nata quell’interpretazione del grande fenomeno all’uomo delle biotecnologie Paolo». Con uguale vigore Benedetto XVI, nel l’intelligenza (n.74). dell’evoluzione, cosmica e biologica, che la una fase nuova della nostra discorso alla Chiesa italiana tenuto a Verona il Tutto ciò ha un riscontro molto concreto sul traspone dall’ambito scientifico che le è 19 ottobre 2006, sottolineava che, attraverso piano della realtà storica. Come già indicava proprio ad un livello surrettiziamente esistenza nel mondo un atteggiamento dinamico e non Paolo VI nella Populorum progressio, lo filosofico e metafisico, facendo della teoria rinunciatario, «la Chiesa in Italia renderà un sviluppo, umanamente e cristianamente dell’evoluzione una visione e spiegazione grande servizio non solo a questa nazione, ma inteso, è il cuore del messaggio sociale almeno potenzialmente universale di tutta la anche all’Europa e al mondo, perché è cristiano e reciprocamente il Vangelo ha realtà, che non lascerebbe spazio ad ulteriori processi appare dunque necessaria un’etica presente ovunque l’insidia del secolarismo e un’importanza imprescindibile per la domande, riconducendo tutto alle «forte», che però è assai difficile costruire sulla altrettanto universale è la necessità di una fede costruzione della società secondo libertà e trasformazioni della materia-energia. premessa della totale riconduzione dell’uomo vissuta in rapporto alle sfide del nostro giustizia (n.13). Pertanto, l’annuncio di Cristo Un terzo presupposto è la cosiddetta «fine al macro-processo evolutivo, riconduzione che tempo». Di questo compito e servizio noi non è soltanto indispensabile per suscitare e della metafisica», che ha avuto tanto rilievo fa venir meno le nostre specifiche capacità di italiani dobbiamo essere assai più convinti e incrementare la fede, ma «è il primo e nel pensiero filosofico del Novecento: essa di conoscere la realtà e di compiere scelte etiche consapevoli. principale fattore di sviluppo» anche umano e fatto ha portato con sé la negazione della davvero libere e responsabili. La seconda condizione per accogliere sul serio sociale (n.8). Tra evangelizzazione e trascendenza, cioè in concreto anzitutto della Questa e altre possibili domande non devono l’appello contenuto nella Caritas in veritate promozione dell’uomo esistono dunque realtà del Dio personale distinto dal mondo, tuttavia farci perdere di vista un dato di fondo: riguarda ognuno di noi, all’interno della legami intimi e profondi e la testimonianza ma anche, e in stretto rapporto con ciò, di rimane vero che è incominciata, con situazione che ciascuno si trova a vivere. della carità di Cristo attraverso opere di ogni dimensione dell’uomo che sia davvero l’applicazione all’uomo delle biotecnologie e Siamo infatti tutti corresponsabili perché la con tutti gli altri sviluppi tecnologici connessi, centralità del soggetto umano assuma un una fase nuova della nostra esistenza nel rilievo forte e concreto, capace di incidere sul mondo, della quale siamo solo agli inizi e che crescente potere che l’umanità sta acquistando appare destinata ad accelerarsi e a produrre di modificare fisicamente se stessa, per effetti estremamente rilevanti e orientare questo potere a favore dell’uomo, potenzialmente pervasivi di ogni dimensione considerato in ogni singola persona e in ogni della nostra umanità, effetti che oggi è ben fase della vita sempre come fine e mai come difficile, per non dire impossibile, prevedere mezzo. In pratica, responsabilità e impegno nei loro concreti esiti e sviluppi. È ugualmente sono richiesti agli scienziati, ai medici e agli vero che questa nuova fase non appare altri operatori sanitari, ma ugualmente agli arrestabile. Anzi, essa, per quanto impegnativa uomini della cultura e della comunicazione e carica di rischi, va sinceramente favorita e sociale, anzi, ad ogni persona che pensa e promossa, perché rappresenta uno sviluppo di agisce, perché la cultura reale di un popolo è quelle potenzialità che sono intrinseche fatta dalle convinzioni e dalle scelte che tutti all’uomo, creato a immagine di Dio. compiono ogni giorno. Grandi sono, inoltre, Dobbiamo liberarci però da una visione le responsabilità dei politici, legislatori e deterministica degli sviluppi che ci attendono: amministratori, ma di nuovo, in un Paese in quanto opera dell’uomo, e non democratico, anche di ogni cittadino astrattamente delle tecnologie, essi possono e chiamato a compiere le proprie scelte devono essere orientati in modo che vadano a politiche. E ancora molto dipende da chi può favore, e non a detrimento, dell’uomo stesso. guidare o condizionare gli enormi interessi Siamo rimandati così al senso della parola economici che spesso stanno dietro al lavoro «uomo», al valore che attribuiamo al soggetto degli scienziati e dei tecnici: anche qui le scelte umano, in noi e nel nostro prossimo, al modo quotidiane delle persone e delle famiglie in cui viviamo e all’uso che facciamo della hanno però, in concreto, un peso non nostra libertà. Per orientare a favore dell’uomo trascurabile. Finalmente, una specifica la nuova fase che si sta aprendo, è dunque responsabilità riguarda noi sacerdoti e vescovi, molto importante quale immagine, quale i religiosi e le religiose, ciascun credente che giustizia, pace e sviluppo fa parte della stessa trascendente rispetto alla natura. ideale e quale esperienza vissuta dell’uomo intende essere testimone e missionario della evangelizzazione (n.15). L’esperienza sul Nello stesso tempo la «radicale riduzione portano con sé quanti lavorano direttamente fede nel Dio amico dell’uomo. campo dei missionari che hanno speso e dell’uomo, considerato un semplice prodotto nel campo delle biotecnologie e negli ambiti Pertanto, come ha scritto il filosofo francese continuano a spendere la vita nei diversi della natura» produce, come ha detto scientifici ad esse collegati, ma alla fine è Jean-Michel Besnier in un’intervista rilasciata continenti conferma la realtà di questi legami Benedetto XVI al Convegno di Verona il 19 ancora più importante l’immagine e ad Avvenire il 1° ottobre 2009, «è necessaria e la rilevanza decisiva della verità dell’uomo, ottobre 2006, «un autentico capovolgimento l’esperienza dell’uomo che prevale nello una massiccia presa di coscienza da parte della che si rivela pienamente nella luce di Cristo, del punto di partenza» della cultura moderna, spazio complessivo della cultura e della per il superamento di quei pregiudizi e di «che era una rivendicazione della centralità società, a livello di una nazione, di una civiltà quelle restrizioni di orizzonti culturali e dell’uomo e della sua libertà». Proprio mentre e ormai sempre più dell’intera umanità. antropologici che in tante aree del mondo si assiste alla radicalizzazione ed L’Enciclica Caritas in veritate costituisce «Un cristianesimo di carità hanno frenato per secoli lo sviluppo dei estremizzazione delle istanze, in sé legittime, dunque, in questa prospettiva, un grande popoli. della libertà personale, vengono infatti privati appello anzitutto ai credenti in Cristo, ma senza verità diventa Dopo aver dato uno sguardo ai modi in cui del loro fondamento, e quindi della loro anche a tutti coloro che condividono la marginale nel divenire l’Enciclica Caritas in veritate sviluppa plausibilità, quel ruolo centrale e quella centralità della persona umana e l’assoluta l’affermazione di fondo che «la questione dignità specifica del soggetto umano - da non riducibilità del suo essere e del suo valore concreto della storia» sociale è diventata radicalmente questione considerare sempre come un fine e mai come a tutto il resto della natura. Un appello che ha antropologica», cerchiamo ora di collocare un mezzo, secondo la nota formula di Kant - alla base, insieme alla centralità del soggetto questa medesima affermazione all’interno che costituiscono il punto di riferimento umano e alla sua dignità inviolabile, il legame della fase storica che stiamo attraversando. È decisivo della nostra civiltà, sul piano inscindibile tra carità e verità, con la popolazione. Il fascino per le tecniche è il un tema, questo, che mi attrae e mi preoccupa filosofico ed etico, ma anche giuridico e conseguenza che un cristianesimo di carità rovescio della medaglia di una disistima di sé da più di otto anni, esattamente dalla politico, esistenziale e persino estetico. È senza verità diventa fatalmente marginale nel e dell’umanità. Non si sopportano più la prolusione al IV Forum del Progetto culturale questo uno degli aspetti più problematici del divenire concreto della storia. vecchiaia, la malattia e la morte, e tantomeno che ho svolto il 30 novembre 2001. In seguito passaggio che stiamo vivendo dalla modernità Il contenuto di questo appello è orientare a la casualità della nascita. Riconciliarci con la non ho mai smesso di occuparmene, perché alla cosiddetta «postmodernità». favore dell’uomo la nuova fase che si sta nostra finitudine, accettare le nostre lo ritengo un tema decisivo per il nostro La spinta di fondo della nuova questione aprendo per il fatto che l’uomo sta diventando debolezze… è il prerequisito per salvare presente e il nostro futuro. Come l’Enciclica antropologica sembra dunque essere quella di capace di modificare fisicamente se stesso: è l’umanità». osserva puntualmente, l’elemento nuovo e ricondurre integralmente il soggetto umano - questo infatti il cuore della nuova «questione Sarei grato al Signore se questo nostro specifico che è all’origine dell’attuale ma nel linguaggio dei biologi si parla antropologica». incontro potesse essere un sia pur minimo questione antropologica è costituito dai piuttosto della specie homo sapiens sapiens - Vorrei terminare individuando due condizioni contributo a far crescere in noi la conoscenza recenti sviluppi scientifici e tecnologici che all’interno del macroprocesso evolutivo, con essenziali perché un tale appello possa essere della grande sfida che la nuova questione hanno dato all’uomo un nuovo potere di la tendenza a considerare decisiva la accolto e avere una reale efficacia storica. La antropologica ci pone davanti e la volontà di intervento su se stesso. Parafrasando la celebre continuità del processo stesso rispetto alle prima di esse ha a che fare con il processo di far fronte a questa sfida con sollecitudine e XI tesi di Marx su Feuerbach, si può dire che differenze che si generano al suo interno. Così globalizzazione e con i mutamenti in corso concretezza, in ogni occasione che la vita ci non si tratta più soltanto di interpretare i caratteri propri della nostra specie, in ultima nei grandi equilibri geo-economici e geo- offre. Si tratta certo di una sfida molto difficile, l’uomo, ma soprattutto di trasformarlo. analisi l’intelligenza e la libertà, vengono politici, ma anche e inevitabilmente geo- perché le tendenze culturali e gli interessi Questa nuova trasformazione non avviene considerati semplicemente sviluppi e culturali. Di fatto, oggi stanno riemergendo e pratici che spingono in direzione contraria però, come pensava Marx, modificando i affinamenti ulteriori di capacità cerebrali assumendo un peso sempre maggiore alcune appaiono umanamente preponderanti, per il rapporti sociali ed economici, bensì incidendo evolutesi progressivamente. Nella stessa grandi nazioni e civiltà che negli ultimi secoli saldarsi di una cultura incentrata sui desideri direttamente sulla realtà fisica e biologica del definizione classica dell’uomo come animal erano state sovrastate dall’Occidente. Queste dei singoli individui con le possibilità sempre nostro essere, attraverso le tecnologie che rationale, la differenza specifica rationale finisce nazioni e civiltà non hanno quella matrice nuove offerte dalle biotecnologie. Sappiamo stanno progressivamente appropriandosi perciò con il perdere quel rilievo di cristiana che, malgrado tutte le infedeltà però che in questa sfida l’umanità non è sola, dell’insieme del nostro corpo e in particolare insormontabile differenziale ontologico che le storiche e, oggi, malgrado i processi di ma è sorretta dalla mano amica di Colui che ci dei processi della generazione umana, ma è appartenuto nella nostra civiltà, anche per secolarizzazione, appartiene al DNA ha fatto a sua immagine e, per primo, anche del funzionamento del nostro cervello: influsso della concezione cristiana dell’uomo dell’Europa, delle due Americhe e di altre considera ciascuno di noi come un fine, anzi assai indicative sono, in questo ambito, le come immagine di Dio. considerevoli parti del mondo. La centralità come un figlio, e non semplicemente come un direzioni delle ricerche sui rapporti mente- Esiste però un altro aspetto, o tendenza, che della persona umana si è però affermata pezzetto di natura o come un essere privo di cervello, sulle questioni della coscienza e sta emergendo in questi ultimi anni. Se storicamente proprio in quelle culture che senso. dell’autocoscienza, come anche sul linguaggio guardiamo infatti non al passato ma al hanno la loro matrice nel cristianesimo. Sono Cardinale Camillo Ruini umano, messo a confronto con i linguaggi presente e al futuro, l’accento si sposta di attribuiti ad altri animali. È chiaro a tutti che nuovo su ciò che appartiene all’uomo in in questi campi siamo solo all’inizio di esclusiva, nel senso che le capacità scientifico- sviluppi dei quali è assai difficile prevedere il tecnologiche da lui acquisite sono giunte limite. Da tutto ciò sembrano ricavare un ormai ad una fase del loro sviluppo che nuovo e più efficace supporto e quasi una parrebbe consentire un potenziamento definitiva conferma, apparentemente radicale della nostra specie, il suo «scientifica», quelle filosofie della mente che, miglioramento e anche il suo superamento, in riprendendo in realtà ipotesi ormai antiche, un processo evolutivo il cui propulsore non ritengono di poter ricondurre integralmente la risiederebbe più nella natura ma nostra intelligenza e la nostra libertà al nell’intelligenza umana, più precisamente funzionamento dell’organo cerebrale. nell’intelligenza scientifico-tecnologica, e i cui È chiara l’interpretazione dell’uomo sottesa a ritmi di sviluppo sarebbero per conseguenza queste filosofie: non si tratta soltanto del non quelli lentissimi della natura ma quelli rifiuto di quel dualismo antropologico che rapidissimi della tecnologia. Così proprio concepisce l’uomo come costituito da due quell’intelligenza che viene considerata frutto sostanze, l’anima e il corpo, unite tra loro in dell’evoluzione cosmica e poi biologica si forma solo accidentale. L’unità del nostro sostituirebbe in certo modo alla natura stessa, essere è qui affermata infatti in una maniera affermando un suo totale primato e dominio radicale e riduzionista, in quanto l’uomo sull’evoluzione futura, il cui esito positivo e stesso viene ricondotto alla sua sola non distruttivo resterebbe affidato, in ultima dimensione corporea, in quella prospettiva analisi, soltanto a un uso corretto e naturalistica che il Concilio Vaticano II aveva ragionevole della nostra libertà. In questo già individuato riferendosi a coloro che modo il soggetto umano riacquista, in forma considerano l’uomo «soltanto una particella nuova e profondamente diversa, una sua della natura» (GS 14). concreta centralità. Una simile interpretazione ha dei precisi A questo punto nasce però una grande presupposti, che non hanno alcun rapporto domanda che riguarda le capacità della necessario con gli sviluppi delle scienze. Il razionalità scientifica e tecnologica di primo di essi può individuarsi nella tendenza, assumere la guida dei processi di questa sì insita nel dinamismo delle scienze trasformazione dell’uomo e di assicurarne esiti empiriche, a considerare anche l’uomo come positivi e benefici. Non si può dimenticare INCONTRI IN CATTEDRALE Domenica 5 14 febbraio 2010 Emozione per la nuova chiesa a Valle Muricana

DI EMANUELA MICUCCI sportivi e un salone», le fa eco Guerino di Tora, ausiliare per il perché ci fa suo corpo, perché la Valerio, 9 anni, uno dei 200 ragazzi settore Nord. Sull’altare anche il Parola ci cambia il cuore, perché Lui ppena fuori dalla chiesa, dove della catechesi. «La realizzazione del parroco don Tomas Alvarez Sanchez, ci dà la forza dello Spirito Santo». fino a 3 anni fa c’era solo tanta nuovo complesso ha visto partecipe il suo predecessore don Stanislao L’invito allora è a inginocchiarsi Aterra, due anziani signori la comunità parrocchiale. Molte cose Alonso e i sacerdoti della XIII spesso in adorazione ai piedi del parlano del nuovo edificio. «È all’interno della chiesa sono frutto Prefettura. Benedetti con l’acqua i tabernacolo, cuore della chiesa, dove un’emozione unica - sottolinea del lavoro di imprese artigiane del fedeli, le pareti e l’altare, il cardinale in processione viene reposto per la Giacinto -. Oggi inauguriamo la luogo», afferma il vescovo Ernesto consegna il lezionario dove viene prima volta il Santissimo nuova chiesa dopo un’attesa di 30 Mandara, direttore dell’Ufficio letta la Scrittura. «La chiesa è il Sacramento. «Veniamo qui per dire: anni». Si tratta del nuovo complesso diocesano per l’edilizia di culto, luogo dove ascoltiamo la Parola di Signore, da solo non ce la faccio, parrocchiale dei Santi Elisabetta e consegnando la struttura al Dio - afferma il presule -. cambia il mio cuore, facci Chiesa e Zaccaria, a Valle Muricana (Prima cardinale vicario Agostino Vallini Dedichiamo un luogo, l’ambone, poi mandami per le strade del Porta), dedicato sabato 6 febbraio all’inizio della Messa di dedicazione. solo alla Parola di Dio perché Dio mondo a dire con la testimonianza dal cardinale Agostino Vallini. Un rito antico e solenne con cui un parla, ha parlato e continua a della vita che è possibile costruire la «Prima eravamo in un garage - semplice edificio di mattoni rossi parlare attraverso le Scritture e civiltà dell’amore». Un invito, La nuova chiesa dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Prima Porta ricorda Silvana, una delle catechiste diventa luogo sacro, casa in cui Dio attraverso di noi». Quindi unge con questo, raccolto anzitutto dal -. Abbiamo sofferto per la mancanza e l’uomo si incontrano. «Qui si il crisma l’altare e lo incensa. «La parroco, che lo sintetizza in un di spazio per le celebrazioni e per le compie il mistero della Chiesa, il Chiesa - prosegue il cardinale Vallini unico, grande obiettivo: «Operare La dedicazione dei Santi Elisabetta e Zaccaria attività pastorali: siamo 15mila mistero della presenza di Dio. Da - è il luogo dove Dio è presente in per diventare una parrocchia di parrocchiani e molti erano costretti stasera questa chiesa diventa un mezzo alle nostre case, in mezzo alla famiglie e sacerdoti santi», afferma presieduta sabato 6 dal cardinale vicario dopo a seguire la Messa dall’esterno». luogo santo», spiega il cardinale vita della gente. Ecco la benedizione: don Tomas. E in questo impegno un’attesa durata trent’anni. «Qui si compie Adesso insieme alla chiesa ci presiedendo la Messa, concelabrata il Signore che resta con noi nel concreto c’è già il programma di il mistero della Chiesa, della presenza di Dio» saranno anche «due campetti con i vescovi Ernesto Mandara e tempio dove siamo il tempio di Dio, un’intera comunità in cammino.

La Messa celebrata domenica nella chiesa di Santa Maria in Traspontina. All’Angelus il «grazie» del Papa, che ringrazia la diocesi per la settimana dedicata alla vita e alla famiglia la celebrazione. L’appello del cardinale Agostino Vallini Documento a tutela della maternità La «Carta di Roma» dagli atenei capitolini «Difendere la vita li aborti, sia legali che clandestini, aumentano. Le donne durante la Gmaternità non vengono tutelate abbastanza, soprattutto professionalmente. E in più, le attuali condizioni di disagio economico di molte famiglie, in particolare dei gruppi etnici immigrati, spesso impediscono di vivere la è il segno della civiltà» gravidanza in modo sereno. «La maternità nell’Italia del III millennio» - titolo del convegno che si è tenuto sabato 6 al Campus Bio-Medico, in occasione della 32ª Giornata per l’azione di chi si muove e opera perché la vita - ha bisogno di maggiori garanzie. Così i chiunque possa essere accolto, responsabili delle Scuole di Ostetricia e riconosciuto, garantito?». Un impegno, ginecologia delle università romane (Campus questo, che può e deve nascere grazie al Bio-Medico, Cattolica, Sapienza, Tor Vergata) dono della fede. Alla Messa, animata hanno messo nero su bianco le loro richieste dalle cappellanie delle facoltà di alle forze politiche in un documento congiunto, Medicina e chirurgia delle università di la Carta di Roma, per sollecitare misure concrete Roma, erano presenti numerosi di sostegno a livello sociale, politico e sanitario. ginecologi degli atenei capitolini. E A promuovere il dibattito, nella Settimana delle proprio a loro il cardinale ha rivolto un scienze biomediche, le facoltà di Medicina e ringraziamento per aver elaborato la chirurgia degli atenei romani, in collaborazione Carta di Roma, «un testo nel quale gli con l’Ufficio diocesano per la pastorale specialisti e gli operatori per la vita universitaria. «Nel nostro Paese - ha spiegato hanno sentito il bisogno di esprimere Roberto Angioli, direttore del dipartimento di con chiarezza questo diritto Ostetricia e ginecologia del Campus Bio-Medico fondamentale che va sempre difeso». Al - nel 2006 sono stati registrati 560.010 nati». termine della celebrazione poi Cioè poco più della metà dei nati del 1964, l’assemblea si è ritrovata nella vicina «anno del massimo storico». Dopo 30 anni di piazza San Pietro, colorata di verde dai calo delle nascite, «un segnale di speranza ci palloncini del Movimento per la vita viene dalla costante ripresa del tasso di romano, per partecipare alla preghiera natalità».Grazie anche alle nascite di bimbi dell’Angelus con il Santo Padre. E stranieri. Nel 2009 per esempio, ha rilevato Pier proprio ai «molti fedeli di Roma guidati Luigi Benedetti Panici (Sapienza) citando il dal cardinale vicario e da alcuni vescovi Registro nascite del Policlinico Umberto I, «su ausiliari» si è rivolto il Papa, ricordando 1.790 parti, il 68,5 per cento sono di donne che «la diocesi di Roma dedica speciale italiane mentre 31,5 su cento sono le mamme attenzione alla Giornata per la Vita e la straniere». Un dato positivo, che però si prolunga nella "Settimana della vita e accompagna all’invecchiamento delle madri, della famiglia"». Benedetto XVI ha messo in rilievo da Massimo Moscarini incoraggiato «l’attività dei consultori, (Sapienza). Secondo i dati del ministero della delle associazioni e dei movimenti, Salute infatti «nel 2006 il 61 per cento dell’età come pure dei docenti universitari, materna al parto è compresa tra i 30 e i 39 impegnati a sostegno della vita e della anni». Con conseguenze pure sul tasso di famiglia». Nell’attuale periodo di abortività, che, ha ricordato Donatella Caserta difficoltà economica, ha sottolineato, (Sapienza), «passa dal 10 per cento in donne La celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Vallini nella chiesa della Traspontina in occasione della Giornata per la vita «diventano ancora più drammatici quei con meno di 30 anni al 34 per cento in quelle di meccanismi che, producendo povertà e 40». E su quello di infertilità, problema per il creando forti disuguaglianze sociali, quale ogni anno «circa 50mila coppie si DI GRAZIELLA MELINA fedeli che affollavano la chiesa di Santa nascere un bambino. «Conosco donne, feriscono e offendono la vita». Di qui rivolgono a operatori sanitari». Per Giovanni Maria in Traspontina per la giovani, sole, immigrate, senza nessuna l’invito a impegnarsi nella promozione Scambia (Cattolica), occorrere ripartire dai a vita è un «dono, immenso, celebrazione della Messa, ha rivolto un garanzia - ha raccontato -, che di «uno sviluppo umano integrale per giovani, «educandoli a una sessualità grande» e «noi dovremmo fremere invito che è anche una preghiera: addirittura di fronte all’incentivo a superare l’indigenza e il bisogno». responsabile». Non sono mancate nemmeno le Ldi fronte a ogni bambino che «Vivere il dono della vita» e imparare a liberarsi del loro bambino hanno detto Ricordando che «il fine dell’uomo non riflessioni sulla medicina prenatale. «Oggi - ha muore prima di nascere», perché «un «trasmetterne la difesa, e la no». Ma la difesa della vita deve essere è il benessere ma Dio stesso» e che rimarcato Angioli - si tende a considerare la popolo che non ha il coraggio di promozione, in tutte le sue un compito di tutti i cristiani. Tutti, ha «l’esistenza umana va difesa e favorita maternità come un evento riguardante trovare la forza e gli strumenti a difesa espressioni». Il messaggio della proseguito il cardinale, «dobbiamo in ogni suo stadio. Nessuno infatti - ha esclusivamente la donna, trascurando della vita è un popolo che dovrebbe a Conferenza dei vescovi, quest’anno, ha diventare i segni di Dio, perché l’uomo concluso il Papa - è padrone della completamente l’individuo-nascituro». Ossia il lungo meditare sul suo concetto di per titolo: «La forza della vita una sfida possa essere riconosciuto, rispettato. propria vita, ma tutti siamo chiamati a feto, che invece, ha ribadito Domenico Arduini civiltà». Domenica scorsa, in occasione nella povertà». E il cardinale è partito Anche il più piccolo dei piccoli». E custodirla e rispettarla, dal momento (Tor Vergata), «è un nostro paziente e deve avere della 32ª Giornata per la vita, il proprio dalla crisi economica attuale come è possibile che chi non è ancora del concepimento fino al suo spegnersi la nostra protezione». (Gra. Mel.) cardinale vicario Agostino Vallini, ai per ribadire che è sempre possibile far nato abbia voce, «se non attraverso naturale». Divino Amore, la «lectio divina» nelle case

pastorale degli Oblati figli della Madonna del della catechesi sacramentale a quello del post La parrocchia-santuario visitata Divino Amore, infatti, la comunità parrocchiale è cresima; dagli scout che ogni quarto sabato del ieri dal cardinale vicario. In atto stata suddivisa in tre aree, con tre luoghi sussidiari mese si ritrovano per preparare pasti caldi per i di culto: la Cappella Molino, la Cappella Beato poveri della stazione Ostiense al gruppo di un decentramento operativo per Zeffirino Gimènez Malla e la Cappella S.A.C.R.I, preghiera di Padre Pio, che si riunisce il 23 di affidate ognuna ad un vice parroco che celebra la ogni mese. Hanno cadenza settimanale, invece, soddisfare le esigenze pastorali Messa e cura le attività di catechesi. Ma quella del gli incontri del gruppo di adorazione notturna: Divino Amore è una comunità che vive anche dalle 21 alle 6 del mattino, tutti i giovedì nelle case, dove si svolgono gli incontri di lectio nell’antico santuario. E proprio al santuario è i chiama «decentramento operativo» la sfida divina guidati dai laici che si formano in collegato il seminario Madonna del Divino accolta e vinta dalla comunità parrocchiale parrocchia alla Scuola della Parola con Maria. E Amore, così come la casa madre delle suore Figlie accoglienza e di solidarietà, per bambini, anziani Sdel Divino Amore, sulla via Ardeatina, che dove arriva in pellegrinaggio l’icona mariana che della Madonna del Divino Amore. Seminaristi e e disabili. Tutti i gruppi sono coinvolti: le ieri ha accolto il cardinale vicario Agostino Vallini «visita» le case radunando intorno a sé le famiglie suore, sottolinea monsignor Silla, collaborano Comunità ecclesiali di base e il Movimento e il vescovo ausiliare del settore sud Paolo per la recita del Rosario. Un’iniziativa curata da alle attivamente attività pastorali. «Tra la dell’amore familiare, le Operatrici mariane e il Schiavon in un consiglio pastorale allargato a 18 gruppi, con la partecipazione di 270 famiglie. parrocchia e il santuario - osserva - c’è distinzione Rinnovamento carismatico, la Schola Cantorum e tutti gli operatori. A definirla così è il parroco, Ancora, viene stampato mensilmente un ma non separazione». E ricorda i numerosi i giovani della Compagnia del Rosone. «Tutti - monsignor Pasquale Silla, che è anche rettore del bollettino del santuario, che accompagna il sito pellegrini che arrivano al santuario accolti dai osserva il rettore - da oggi ripartiremo nel nostro santuario alla cui ombra la parrocchia vive, da www.santuariodivinoamore.it nell’obiettivo di gruppi parrocchiali. Una sorta di «missione cammino facendo tesoro delle indicazioni del sempre molto caro ai romani. Data la grande mantenere vivo il collegamento tra le diverse permanente», che nel complesso del Divino nostro pastore. Portando avanti la nostra opera estensione del territorio affidato alla cura realtà della comunità parrocchiale. Dai gruppi Amore prende corpo in diverse strutture di con nuovo slancio». (Ant. Nuc.) Domenica 6 14 febbraio 2010 libri Un saggio per un nuovo umanesimo arte

ià nella prima metà provvisorietà lo strumento più stimolante dello quali i grandi teologi erano anche poeti e dell’800 Soren sviluppo». Questo è il punto di partenza del componevano inni»: Ignazio di Antiochia, GKierkegaard l’aveva nuovo saggio di Giuliano Ladolfi, quasi un Metodio d’Olimpo, Adamo di San Vittore, profetizzato: siamo «manifesto» come da tempo non se ne vedevano, Bonaventura, Tommaso D’Aquino e altri ancora. passeggeri di una nave e la per un causa impegnativa, nobile, indicata È un testo quindi molto ponderoso (mai voce che si sente dall’altisonante titolo: Per un nuovo umanesimo pedante, sempre stimolante) pur nella sua dall’altoparlante non è più letterario. Ladolfi, che è preside di scuola nella brevità, questo «manifesto» per una nuova quella del capitano che detta provincia di Novara, direttore di Atelier, preziosa rinascita umanistica, di cui Ladolfi avverte la rotta, ma quella del cuoco e prestigiosa rivista di poesia, è però innanzitutto l’urgente bisogno, perché non si rassegna a vivere l medico che sor- che ci informa sul menù del poeta. Per lui la poesia è ciò che c’è innanzi- nell’asfittica condizione che scaturisce dai cocci Iregge il malato di giorno. È un quadro che si tutto, perché almeno in Occidente ogni tipo di spezzati con l’avvento del Decadentismo e la Aids, i bambini che attaglia perfettamente (e dolentemente) alla concettualizzazione (religiosa, filosofica, civile, definitiva separazione avviata già dai tempi di giocano nel mare del situazione della contemporaneità che il sociale, letteraria) ha trovato nella parola poetica Cartesio, tra «ordo rerum» e «ordo idearum». Si Borneo, lo stress di un sociologo Zygmunt Bauman ha definito «il suo centro ipostatico e ispiratore». Per Ladolfi, avverte ogni tanto la puntura del sentimento agente di borsa. C’è «liquida», con tutti i rischi intrinseci a questa quindi, la poesia è qualcosa di molto serio, della nostalgia e anche dello sdegno ma, tutto «Il Nostro Mon- condizione (precarietà, frantumazione dell’io e anche perché accetta la tesi di Friedrich Schlegel soprattutto, una grande fiducia nella letteratura do» nei 91 scatti dei di ogni certezza, relativismo, angoscia…), una secondo cui «la storia della letteratura è la che, come afferma Todorov nella citazione posta fotografi del National situazione pericolosa quindi ma anche, osserva somma manifestazione dello spirito umano nel in esergo al saggio, «apre all’infinito la possibilità Geographic nella mo- Giuliano Ladolfi, «decisamente nuova: occorre suo divenire» e quindi è e vuole essere d’interazione con gli altri e ci arricchisce, perciò, stra, a ingresso gra- infatti, individuare percorsi originali per innanzitutto poeta, così come lo erano i filosofi infinitamente». tuito, al Palazzo del- In mostra gli scatti costruire una nuova sintesi conoscitiva, mai pre-socratici o come alcuni antichi teologi, quelli Andrea Monda le Esposizioni. Fino al definitiva per altro, superando la tentazione di ad esempio di cui parlava con delicata nostalgia «Per un nuovo umanesimo letterario», di Giuliano 2 maggio 2010. del «Nostro Mondo» ancorarsi a salde certezze, anzi facendo della Karl Rahner quando si riferiva «ai bei tempi nei Ladolfi, Interlinea, Novara 2009, pagg. 95, 15 euro

Sabato la celebrazione dell’elezione dei catecumeni - Pellegrinaggio della croce negli atenei - Veglia per le vocazioni le sale Agnese Moro a S. Francesca Cabrini - Tavola rotonda sulla «Caritas in veritate» - Corso biblico - Ciclo su S. Bonaventura della comunità LECTIO DIVINA CON IL SALESIANO DON il vescovo Mario Toso, segretario del ENRICO DAL COVOLO. Martedì 16 alle 19.30, Pontificio Consiglio Giustizia e pace, e DELLE PROVINCIE Da mer. 17 a dom. 21 nella rettoria di Sant’Ivo alla Sapienza, don Paola Vacchina, vice presidente nazionale V. Delle Provincie, 41 Sherlock Holmes Oggi la Festa Enrico dal Covolo terrà una lectio divina delle Acli. tel. 06.44236021 Ore 15-17.30-20-22.30 su «Marta e Maria di Betania». CARAVAGGIO Da ven. 19 a dom. 21 della famiglia CONFRONTO TRA RELIGIONI MONOTEISTICHE V. Paisiello, 24 A serious man PELLEGRINAGGIO DELLA CROCE NEGLI ATENEI A «LA CIVILTÀ CATTOLICA». Appuntamento tel. 06.8554210 Ore 16-18.10-20.20-22.30 er il sesto anno consecutivo il San- ROMANI. Al via mercoledì 17 dalla cappella sabato 20, alle 18, a La Civiltà cattolica DON BOSCO Gio. 18 e ven. 19 tuario del Divino Amore torna ad della Sapienza il tradizionale (via di Porta Pinciana 1) con una tavola V. Publio Valerio, 63 Il mio amico Eric P tel. 06.71587612 Ore 18-21 animarsi di giochi e spettacoli per la Fe- pellegrinaggio della Croce negli atenei rotonda su «Avere successo nella vita. Un Un impiegato delle Poste britanniche vede la sua sta diocesana della famiglia. Genitori e MERCOLEDÌ 17 romani, che si concluderà il 25 marzo in confronto tra le grandi religioni vita andare sempre peggio. Ha lasciato da trent’anni Lily, suo unico e vero amore. Ora vive bambini saranno accolti, oggi, dai clown Alle 8, nella basilica di San Giovanni in piazza San Pietro. monoteiste». Intervengono il direttore con i due figliastri lasciatigli da una donna che e dagli sbandieratori, a partire dalle 10. Laterano, presiede la Messa con delle scuole ebraiche di Roma, Benedetto non c’è e con uno dei quali ha un pessimo rapporto. Eric, che cerca di non ricordare il Alle 11 si ritroveranno poi tutti insieme l’imposizione delle Ceneri. Le udienze GRUPPO ROMANO MEIC: RIFLESSIONE CON Carucci Viterbi, Shahrzad Houshmand, passato, ha un solo rifugio in cui cercare un po’ di per la Messa, momento centrale della ai sacerdoti iniziano alle ore 9.30. ANDREA FAVARO. Il Meic propone per docente di Studi coranici alla Gregoriana, e consolazione: il tifo per il Manchester e la venerazione per quello che nel passato è stato il suo Festa, che sarà presieduta dal vicege- giovedì 18 alle 18 un incontro presso la il padre gesuita Jean Louis Ska, biblista. più grande campione, Eric Cantona. Ora però Eric rente Luigi Moretti. Quindi le famiglie Alle 16.30 partecipa alla stazione cappella della Sapienza su «Azione politica ha un nuovo e per lui non secondario problema: la avranno la possibilità di scegliere tra le quaresimale presieduta dal Santo e azione cattolica». Interviene Andrea INTERVENTO EDUCATIVO TRA I ROM: figlia che aveva abbandonato ancora in fasce, ma che non ha mai avuto un cattivo rapporto con lui, diverse attività proposte, dai giochi or- Padre a Santa Sabina. Favaro, dell’Università di Padova. DIBATTITO AL SACRO CUORE. Nell’ambito gli chiede il favore di occuparsi per un’ora al ganizzati dal Csi alla lettura delle favo- del corso organizzato dal Movimento giorno della bambina che ha avuto, in modo da poter completare in pochi mesi gli studi... le. Nei locali del Santuario, inoltre, spa- GIOVEDÌ 18 SERMONE SUI MARTIRI DEI PRIMI SECOLI giovanile salesiano, sabato 20, dalle 16.30, Sab. 20, ore 18-21, zio ai 25 stand di associazioni, e alle Alle 11 accompagna il clero di Roma ALLA CHIESA NUOVA. È in programma per all’istituto Sacro Cuore (via Marsala 42) è e dom. 21, ore 16-18.15 Sherlock Holmes

due mostre «La famiglia e la domenica», in udienza da Benedetto XVI. giovedì 18, alle 18.30, nella sala San in programma l’incontro su «Progettazione cinema con i lavori dei ragazzi delle scuole e Filippo in via del Governo Vecchio 134, il intervento educativo tra i rom». della parrocchie che hanno partecipa- SABATO 20 sermone su «Testimoni della fede nei to al concorso in- Alle 16.30 incontra il consiglio primi secoli. Da Decio alla pace AGNESE MORO A SANTA FRANCESCA CABRINI. teatro detto dal Centro pastorale e celebra la Messa presso la costantiniana». L’Azione cattolica di Roma organizza per diocesano per la parrocchia della Trasfigurazione. domenica 21, alle ore 17.30, un incontro pastorale familia- GRUPPO GIOVANI DI SAN MARCO CON FRA con Agnese Moro, figlia dello statista «L’impresario delle Smirne» re; e «Family DOMENICA 21 CIAMEI. Fra Alessandro Ciamei terrà un ucciso nel 1978, sul tema «È tempo di Days», sulla vita Alle 10.30 incontra il consiglio incontro su «Oltre lo specchio», giovedì 18 perdono: un incontro atteso». all’Argentina fino al 21 dei genitori roma- pastorale e celebra la Messa presso la alle ore 20.30, nella Cappella della Appuntamento a Santa Francesca Cabrini ni, promossa dalle parrocchia di Nostra Signora di Madonnella (ingresso da piazza Venezia), (piazza Massa Carrara). Parlavamo di un Carlo Goldoni «sociologo» per Acli provinciali di Bonaria. per i giovani di San Marco al Campidoglio. l’acutezza con cui ha raffigurato i contemporanei Roma. borghesi patiti per la villeggiatura. Analisi altret- I VESCOVI INCONTRANO GLI UNIVERSITARI. «Il formazione tanto minuziosa, ironica e divertente, è quella giovane universitario evangelizza il suo che dedica ad altri del suo tempo, la gente di tea- coetaneo». Questo il tema della riflessione AL VIA DOMANI IL CORSO BIBLICO CON PADRE tro, che conosceva assai bene: ne nacque una CATECUMENI: IL RITO DELL’ELEZIONE E proposta agli studenti da monsignor GIOVANNI ODASSO. Prende il via domani commedia a lungo trascurata, «L’impresario delle Vicariato DELL’ISCRIZIONE DEL NOME. Sabato 20 alle Giuseppe Marciante, vescovo del settore l’iniziativa di formazione biblica promossa Smirne», in scena all’Argentina fino a domenica 16 a San Giovanni in Laterano, Est, nel primo di una serie di incontri degli dal Cibes, ogni lunedì dalle 18 alle 19.40 21, in una rielaborazione del regista Luca De Fu- MERCOLEDÌ DELLE CENERI: ALLE ORE 9 celebrazione del rito dell’elezione e universitari con i vescovi ausiliari. Il primo fino al 26 aprile, alla casa di spiritualità sco. All’origine il copione goldoniano coglieva i L’APERTURA DEGLI UFFICI. In occasione dell’iscrizione del nome per i catecumeni appuntamento è per venerdì 19 alle 21 San Raffaele Maria (via XX Settembre 65b). malvezzi di una compagnia di guitti settecente- della celebrazione delle Ceneri, mercoledì della diocesi. nella parrocchia Dio Padre Misericordioso Il biblista padre Giovanni Odasso tratterà schi alla ricerca spasmodica di una scrittura. L’oc- 17 gli uffici della diocesi nel palazzo del (largo Terzo Millennio 8-9). de «Le lettere di San Paolo e il loro casione sembra arrivare da un impresario turco, Vicariato apriranno alle 9. messaggio». che però, assediato dai comici, si dilegua risarcen- incontri CHIESA NUOVA: CATECHESI CON PADRE do i disperati. Per uno storico allestimento di Lu- BOTTA. Continuano gli incontri promossi CICLO DI STUDI SULL’«ITINERARIUM MENTIS chino Visconti Nino Rota, il musicista di Fellini, a- celebrazioni «SINE DOMINICA NON POSSUMUS»: INCONTRI dalla Congregazione dell’oratorio di San IN DEUM» DI SAN BONAVENTURA. Al via da veva composto musiche usate anche nel cinema. SULL’EUCARISTIA. Nuovo appuntamento Filippo Neri. Nuovo appuntamento giovedì 18 nella Scuola superiore di studi Di questi motivi degli anni ’50, e di altri di Rota, VEGLIA PER LE VOCAZIONI CON IL oggi alle 11 nella parrocchia di Santa Maria venerdì 19 alle ore 21. Il tema: «Un passo medievali e francescani dell’Antonianum De Fusco ha fatto l’asse portante del suo spetta- VICEGERENTE MORETTI. Il Movimento in Portico in Campitelli per il ciclo su «La nella Notte». (via Merulana 124) il ciclo di lezioni colo, ambientando in quegli anni la vicenda e tra- dell’amore familiare, in collaborazione testimonianza della carità sgorga pubbliche dedicate alle opere di sformando i personaggi in un gruppo di pittore- con il Servizio diocesano per le vocazioni, dall’Eucaristia». S. MARIA MADDALENA DE’ PAZZI: TAVOLA Bonaventura da Bagnoregio, nel 150° schi attori alle prese con l’allestimento di uno organizza una veglia di preghiera per le ROTONDA SULLA «CARITAS IN VERITATE». anniversario dell’«Itinerarium mentis in spettacolo di varietà in stile settecentesco da vocazioni, venerdì 19 alle 21 nella basilica SI PARLA DI ECUMENISMO A SAN GIUSEPPE AL «Fraternità, sviluppo economico e società Deum». Appuntamento anche il 25 rappresentare a Smirne. Nella baraonda che ne di Santa Croce in Gerusalemme. Presiede TRIONFALE. Oggi alle 16, presso la civile»: questo il tema della tavola rotonda febbraio e il 4, 11, 18 e 25 marzo, alle 17. consegue domina il turco interpretato da Eros l’arcivescovo Luigi Moretti, vicegerente parrocchia di via Telesio, incontro sui di venerdì 19 alle 21 nella parrocchia di Coordina Barbara Faes (Consiglio Pagni sul filo di una irresistibile verve. della diocesi. principi cattolici dell’ecumenismo. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. Relatori: nazionale delle ricerche). Toni Colotta