Covid-19 e Cina, la chimera che ha cambiato il mondo

Un interessante volume di Joseph Tritto

Joseph Tritto è presidente del WABT-World Academy of Biomedical Sciences and Technologies) con sede a Parigi, istituzione non governativa fondata sotto l’egida dell’Unesco nel 1997. E’ un medico specializzato in urologia, andrologia, microchirurgia dell’infertilità, professore di microtecnologie e nanotecnologia (Regno Unito e India). Visiting Professor e direttore di Nano Medicina alla Amity University di New Delhi (India), questo in estrema sintesi.

La prima parte del volume tratta in forma divulgativa, nel quadro dei virus nella biosfera, della biologia sintetica, dei ricombinanti genetici, e dei virus chimera: chi li produce, dove vengono prodotti, cosa stanno producendo.

La seconda parte è dedicata alla ricostruzione dei fatti in Cina e all’emergenza Covid-19, e quindi a:

 Origine del virus. Tritto esclude dal punto di vista scientifico il fatto che il virus sia di origine naturale, e spiega infatti come sia certo che Covid- 19 sia frutto di una ingegnerizzazione avvenuta nel laboratorio di .  Laboratorio biosicurezza 4 di Wuhan, e ai principali attori: la prof.ssa Shi Zheng Li, il prof. Deyin Guo, il generale Chen Wei, il prof. , il prof. Li Lanjuan).

Tritto spiega come il virus è stato creato nel laboratorio di Wuhan con il metodo Gain of Function e la tecnica CRISP/cas9 ricombinante, usando come Backbone Dna di adenovirus influenzale umano molto contagioso per creare un bio-weapon con latenza variabile. Spiega inoltre come il Covid-19 abbia delle somiglianze inquietanti con il virus Hiv-1 per ciò che concerne gli spike proteici con i quali si “attacca” alle cellule umane. Nello specifico sono stati trovati 4 inserimenti negli spuntoni glicoproteici “spike glycoprotein” (S) che sono unici per il Covid-19 e non sono presenti in altri coronavirus. È importante sottolineare che i residui di aminoacidi in tutti e 4 aminoacidi inserti hanno identità o somiglianza con quelli dell’Hiv-1 gp120 o dell’Hiv-1 Gag. È interessante notare che, nonostante gli inserti siano discontinui sulla sequenza primaria di aminoacidi, la modellazione 3D del Covid-19 suggerisce che convergono per costituire il sito di legame del recettore. La scoperta di 4 aminoacidi unici inserti nel nCoV-19, tutti identici / somiglianti ad aminoacidi presenti nelle proteine dell’Hiv-1 è improbabile che sia di natura casuale.

Tutto ciò naturalmente è documentato. In sintesi, l’origine del Covid-19 risale già al 2002-2004, durante l’epidemia di Sars, in seguito ad alcuni esperimenti compiuti all’Istituto di virologia di Pechino dalla prof.ssa Shi Zheng Li su coronavirus di una specie di pipistrelli con lo scopo di preparare un vaccino contro la Sars: tale vaccino non avrebbe mai visto la luce. Per preparare un vaccino contro la Sars la prof.ssa Shi Zheng Li combinò a un coronavirus alcuni elementi di Rns del virus Hiv. Successivamente la Shi Zheng Li viene nominata direttrice del laboratorio biosicurezza 4 di Wuhan ed è lì che continua i suoi esperimenti sul vaccino dove arriva a creare, tramite il virus innocuo di un pangolino, il Covid-19.

Non conosciamo lo scopo delle ricerche di Shi Zheng Li su questo secondo virus chimera. Certamente, quando da Pechino è passata a Wuhan, le sue ricerche sono andate in questa direzione. Quello di Wuhan attualmente è il più importante laboratorio in Cina per la ricerca virologica, è un livello P4. Negli ultimi 5 anni ha ricevuto i più grossi fondi per la ricerca virologica di tutta la Cina, ed è diventato un laboratorio di ricerca molto avanzata, che l’Accademia delle Scienze, e lo stesso governo cinese, hanno sottoposto al loro diretto controllo.

A capo dell’Istituto di virologia di Wuhan è stato nominato il generale maggiore dell’esercito popolare cinese, Cheng Wei, esperto di armi biochimiche per la difesa. Il suo è un curriculum sul bioterrorismo, sulla difesa, una carriera fatta nel partito. L’Istituto di virologia di Wuhan è stato praticamente commissariato dal governo cinese e messo sotto l’egida dei militari. Perché questo? Perché con le accuse mosse dagli americani, dagli inglesi e le varie interrogazioni ufficiali degli esperti dei diversi Paesi occidentali il governo cinese ha chiaramente assunto una linea di difesa.

Il libro affronta la sequenza temporale dei primi casi e del contagio a Wuhan: il virus compare per la prima volta a Pechino (1 caso, subito isolato), successivamente a Wuhan (novembre 2019). I ritardi di comunicazione da parte delle autorità locali alle autorità del governo centrale cinese sono conclamati: tutto è iniziato a fine settembre/ottobre 2019; a novembre/dicembre si registrano i primi casi ancora sporadici; a gennaio assistiamo ad un aggravarsi della situazione con il ricovero di pazienti in gravi condizioni che hanno bisogno della terapia intensiva. A gennaio scatta così l’allarme delle autorità centrali che inviano gli ispettori a Wuhan. La prima misura presa dall’autorità centrale su informativa degli ispettori è quella appunto di circoscrivere la zona, comunicando poi all’Oms che si trattava di una malattia epidemica di tipo para influenzale e che la situazione era sotto controllo e non destava preoccupazioni. L’Oms trasmette queste informazioni a tutti i Paesi ma decide di non inviare immediatamente una sua equipe in loco per verificare le informazioni ricevute dal governo cinese. Perché? Perché l’Oms ha deciso di non inviare immediatamente i suoi ispettori per verificare cosa stava accadendo in Cina?

Segue la descrizione della diffusione del virus, coi suoi diversi ceppi, accompagnata dalle misure di protezione della salute della popolazione: controllo della popolazione, strategie di contenimento, di prevenzione e di cura.

Il Prof Joseph Tritto, oltre a ricostruire dal punto di vista storico la dinamica che ha portato alla creazione della chimera ricombinante Covid-19, attribuendo la responsabilità ad attori che vengono identificati indicando il ruolo che gli stessi hanno avuto in questa vicenda, fa importanti e inedite rivelazioni su:

 i rapporti tra OMS e Cina;

 i ritardi e le inadempienze dell’OMS;

 La difficile trattativa tra i “Five eyes” (Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone) che hanno le prove della responsabilità Cinese, la Francia che svolge un ruolo di mediazione e la Cina;

 I farmaci e il vaccino universale (assolutamente impossibile da sviluppare se la Cina non consegna il Virus madre/matrice);

 Le caratteristiche del virus (ceppi e mutazioni) taciute dalla stampa soprattutto italiana ma documentate scientificamente dal mondo della ricerca internazionale;

 La strategia geopolitica della Cina;

 La necessità di regolamentare a livello internazionale la ricerca sulle Chimere ricombinati, il funzionamento dei laboratori a sicurezza P4, i rapporti di scambio campioni tra i laboratori a sicurezza P3 (zootecnici) e a sicurezza P4, I rapporti tra laboratori militari e civili, la necessità di obbligare la Cina ed altri paesi a sottoscrivere la Convention on Biological Weapons (BWC) – o Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche – Biological and Toxin Weapons Convention (BTWC)

Joseph Tritto Cina Covid 19. La Chimera che ha cambiato il Mondo. Ed. Cantagalli Pagine 272 euro 20, in libreria il 4 Agosto

Lug 31, 2020 https://www.centrostudilivatino.it/covid-19-e-cina-la-chimera-che-ha- cambiato-il-mondo/