REPUBBLICA ITALIANA

Regione Siciliana

ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE COMANDO DEL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA

SERVIZIO 15 - ISPETTORATO RIPARTIMENTALE DELLE FORESTE

Programma Provinciale A.I.B.

Anno 2020

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Indice

Premessa pag. 4 Il Territorio provinciale pag. 5 Quadro Riepilogativo interventi 2019 pag. 8 Le aree a rischio incendi e i punti sensibili pag. 14 Struttura Provinciale pag. 16 Ricognizione e individuazione degli interventi di prevenzione diretta pag. 17 Interventi di prevenzione diretta programmati dall’IRF di Siracusa pag. 18 Dislocazione Strutture (postazioni/uomini/mezzi) pag. 19 Procedure Operative per le fasi di lotta attiva pag. 26 Ricognizione e individuazione degli interventi di prevenzione indiretta pag. 34 Conclusioni pag. 35

Appendice I I consigli della Forestale Appendice II Rubrica telefonica strutture di protezione civile Comunali e di altri Enti in provincia di Siracusa Appendice III Nota prot. n. 037220 del 08/05/2020 Nota prot. n. 046586 del 09/06/2020

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PREMESSA

Il presente Documento, predisposto ai sensi del comma 4 dell’art. 34 della L.R. 16/96 e ss. mm. e ii., descrive le linee del Programma annuale di intervento in attuazione del Piano Operativo provinciale per le attività antincendio 2020.

A tale scopo sono stati interpellati con nota prot. n.037220 del 08 maggio 2020, gli enti competenti ai fini della ricognizione e individuazione degli interventi di prevenzione diretta: 1) Dipartimento regionale dello sviluppo rurale – Servizio 15 Servizio per il territorio di Siracusa; 2) Gli Enti gestori delle riserve naturali istituite nel territorio delle provincia di Siracusa; 3) Il Libero Consorzio Comunale e tutti i Comuni della provincia di Siracusa;

Riguardo agli interventi di prevenzione diretta programmati da questo Ispettorato Ripartimentale delle Foreste sono riportati: le Torrette di avvistamento attive, i mezzi e le squadre antincendio che si prevede di utilizzare nell’anno, nonché, la localizzazione dei punti d’acqua e delle altre fonti di approvvigionamento idrico disponibili e lo schieramento dei mezzi aerei della flotta del C.F.R.S.. A seguire sono riportati gli esiti della ricognizione delle risorse disponibili, in caso di necessità, da parte del Libero Consorzio Comunale e dai 21 Comuni della provincia di Siracusa. Per finire sono individuati gli interventi di prevenzione indiretta che saranno attivati nell’anno.

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La provincia di Siracusa estesa su un territorio di Ha 210,865 è coperta da boschi e aree assimilate per circa 20.720,00 Ha. La vegetazione combustibile si estende su larga parte del territorio 5

provinciale (oltre il 70% del totale); sono escluse dal rischio di incendio boschivo o di vegetazione solo le aree urbanizzate, industriali e quelle interessate da colture agricole. Da questa rapida analisi emerge un’elevata vulnerabilità del territorio provinciale nei confronti degli incendi boschivi e di vegetazione che si verificano soprattutto nel periodo estivo. La vulnerabilità del territorio è aggravata anche dalla sua orografia, prevalentemente accidentata, e collinare, nonché dal ridotto livello di manutenzione che caratterizza larga parte delle aree extraurbane, dove i fenomeni di degrado e di abbandono incrementano sensibilmente il rischio di incendio. La provincia di Siracusa è costituita da ventuno comuni (Augusta, , , , Canicattini B., , , , , , , , , , Palazzolo A., Portopalo di C.P., Priolo G., , Siracusa, , ). La superficie sottoposta a vincolo idrogeologico, previsto dal R.D.L. 30/12/1923 n. 3267, si estende per complessivi Ha 51.272,26.

Elenco delle Riserve naturali e delle Aree protette provinciali (2019) Tipo Denominazione Sup. Ha Comuni Interessati Ente Gestore Dip. Reg.le Sviluppo R.N.O. Oasi Faunistica di Vendicari 1335,62 Noto Rurale e Territoriale Dip. Reg.le Sviluppo R.N.O. Cavagrande del 2696,49 Noto - Avola - Siracusa Rurale e Territoriale R.N.O. Ciane e Saline di Siracusa 316,680 Siracusa Provincia Regionale R.N.O. Saline di Priolo 54,5 LIPU Pantalica, Valle dell' e Sortino,Ferla,Cassaro, Buscemi e Dip. Reg.le Sviluppo R.N.O. Torrente Cava Grande 3712,07 Palazzolo A. Rurale e Territoriale Complesso Speleologico R.N.I. Villasmundo"S.Alfio" 71,6 Melilli Cutgana R.N.I. Grotta Monello 59,00 Siracusa Cutgana R.N.I. Grotta Palombara 95,00 Melilli Cutgana Sommano ettari 8.339,80 Area Marina Protetta Plemmirio 2600,00 Siracusa Consorzio Plemmirio

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IL PATRIMONIO BOSCHIVO

Estensione delle macrocategorie inventariali Bosco e Altre terre boscate Bosco Altre terre boscate Superficie forestale totale ettari % ettari % ettari % 12.888 16,9 7.832 21,6 20.720 13,2 (Fonte: Corpo Forestale dello Stato – Inventario Forestale Nazionale)

Superficie boscata del Demanio Forestale Regionale (copertura territoriale in ettari) distinto per grado di copertura Grado di Grado di Grado di Superficie Demaniale Grado di copertura copertura copertura Totale Sup. Regionale (ha) copertura <20% boscata 20 – 50% 51 – 80% > 80% 12.261 2.487 1.865 2.690 2.190 9.232

Su Ha 12.261 di superficie boscata provinciale il “demanio forestale” è di Ha 11.794. In esecuzione al D.A. n. 2478 del 07/12/1995, la provincia di Siracusa è suddivisa in due distretti: Distretto SR1 “ – Noto Antica”, di Ha 128.204,08 (comuni di Avola, Buccheri, Buscemi, , Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo A., Portopalo di C.P., Rosolini e Siracusa). Distretto SR2 “Giarranauti”, di Ha 82.087,3 (comuni di Augusta, Carlentini, Cassaro, Ferla, Lentini, Melilli, Priolo Gargallo, Solarino e Sortino). Il Demanio Forestale Regionale è così ripartito:

Comune Superficie demaniale (Ha)

1. Avola 433,00 2. Augusta 60,00 3. Buccheri 1754,00 4. Buscemi 813,00 5. Carlentini 1185,00 6. Cassaro 451,00 7. Ferla 408,00 8. Francofonte 33,00 9. Melilli 1125,00 10. Noto 2.652,00 11. Siracusa 2,00 12. 182,00 13. Sortino 3.163,00

Totale 12.261,00

L’80% dei boschi della provincia appartiene al demanio della Regione Siciliana; il 7,5% ai Comuni ed il rimanente 12,5% è di proprietà privata. 7

Quadro Riepilogativo Interventi - Anno 2019

TOTALE Gennai Febbrai Marzo Aprile Maggi Giugno Luglio Agosto Settembr Ottobre Novembr Dicem o o o e e bre Falsa 136 1 13 44 45 28 5 Segnalazione

Incendio 2 1 1 boschivo Incendio di 11 2 9 interfaccia urbano/forest ale Abbruciament 34 1 1 1 6 5 18 2 o Residui vegetali Incendio di 13 2 7 3 1 altro tipo Incendio di 559 1 2 101 190 200 54 11 vegetazione Interventi 619 1 3 1 104 206 218 73 13

Stima Sup. 252,66 0,01 182,60 53,05 2,00 15,00 Bosc. HA Stima Sup.Non 2045,34 6,00 0,00 422,48 898,31 672,72 38,01 7,83 Bosc. HA Stima Sup. 2297,99 0,01 6,00 0,00 422,48 1080,91 725,77 40,01 22,83 Totale HA Squadre 966 124 341 389 91 21

Operai 4691 550 1661 1936 456 88

CFRS 160 2 3 2 22 59 61 6 5 Personale Altro 1193 12 168 389 577 37 10

Autobotti 959 1 152 333 367 89 17

CFRS 126 1 3 2 16 34 60 5 5

Altro 444 4 61 142 224 9 4 Mezzi Regionali 28 6 19 2 1

N.Lanci 726 150 527 29 20

Naz. 49 1 9 26 12 1

N.Lanci 579 3 128 306 130 12 Velivoli Durata evento 1320:45:0 3:04:0 7:51:0 1:26:0 224:40: 454:48:0 534:32:0 76:27:00 17:57:0 HH:mm 0 0 0 0 00 0 0 0 Media evento 2:08:01 3:04:0 2:37:0 1:26:0 2:09:37 2:12:28 2:27:07 1:02:50 1:22:51 HH:mm 0 0 0

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Rappresentazione del totale punti fuoco anno 2019

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Comparazione dati punti fuoco 2017 – 2019

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Numero di interventi per territorio Comunale

Numero di interventi (scala dx) 300 244 250 200 150 89 100 65 49 46 44 38 32 20 22 20 33 50 10 1 2 11 15 2 11 4 4 0 Numero di interventi (scala dx) … Ferla Noto Avola Melilli Lentini Sortino Floridia Cassaro Rosolini Pachino Augusta Solarino Siracusa Buscemi Buccheri Carlentini Francofonte Priolo Gargallo Canicattini Bagni Palazzolo Acreide Palazzolo Portopalo di Capo Capo di Portopalo

Superficie percorsa dal fuoco per territorio Comunale

Superficie Ha 350 300,2061 283,9 281,54 300 229,1795 250 217,43 167,81 200 144,2 119 115 118 150 92,474 100 71,4 39,2225,13 33,46 39,3 50 2 5 7 0,56,19 0 Superficie Ha … Ferla Noto Avola Melilli Lentini Sortino Floridia Cassaro Rosolini Pachino Augusta Solarino Siracusa Buscemi Buccheri Carlentini Francofonte Priolo Gargallo Canicattini Bagni Palazzolo Acreide Palazzolo Portopalo di Capo Capo di Portopalo

Distribuzione temporale degli incendi I dati di cui si dispone indicano che gli incendi si concentrano quasi interamente nel “periodo estivo”, cioè quello compreso tra maggio - ottobre. Dall’esame degli eventi risalta naturalmente come il fenomeno degli incendi boschivi sia strettamente legato alla quantità di umidità presente nel bosco, per cui risulta una maggiore concentrazione degli incendi nei mesi e nelle ore più calde e secche. In riferimento all’orario di inizio, gli incendi si manifestano prevalentemente tra le ore 11 e le ore 17, con punte massime tra le ore 13 e le ore 15; durante le altre ore del giorno si prospettano valori minimi. Inoltre nello stesso periodo la distribuzione settimanale degli incendi evidenzia una punta nella giornata di domenica, a seguire poi mercoledì, martedì, sabato, lunedì, venerdì e giovedì. 11

AREE PERIMETRATE E CENSITE NEL S.I.F.

SIF - Sistema Informativo Forestale Aree percorse da fuoco perimetrate anno 2019

Boscata legno Rilievi Totale Boscata forestali Non Costo estinz. Costo Altre superfici Arboricoltura da Arboricoltura Superfici forestali Danno Ambientale Danno

Distaccamento For.le di

Buccheri 11 278,08 27,94 201,15 76,89 48,96 € 244.097,35 € 145.568,62

Noto 14 156,41 4,82 129,05 27,35 22,52 € 162.940,81 € 36.749,73

Siracusa 4 55,15 40,15 15,01 15,01 € 102.121,77 € 8.249,26

Sortino 8 485,16 8,6 393,5 91,66 83,06 € 97.010,75 € 82.339,70

Totale Provincia 37 974,8 41,36 763,85 210,91 169,55 € 606.170,68 € 272.907,31

Territorio Comunale di Augusta € - € - Avola 5 57,4 49,44 7,96 7,96 € 78.899,87 € 10.323,22 Buccheri 2 27,18 4,83 19,73 7,45 2,62 € 18.084,35 € 9.919,82 Buscemi 4 119,13 16,46 82,02 37,09 20,63 € 118.686,69 € 87.148,07 Canicattini Bagni € - € - Carlentini 1 118,67 118,67 € 35.178,31 € - Cassaro 2 10,41 5,52 4,88 5,52 € 18.449,35 € 4.396,98 Ferla 2 68,28 2,13 41,58 26,69 24,56 € 28.545,68 € 42.912,31 Floridia € - € - Francofonte € - € - Lentini 1 19,85 19,85 € 7.353,06 € - Melilli 2 348,76 0,63 266,52 82,24 81,61 € 17.030,93 € 68.845,26 Noto 9 92,3 4,82 71 21,28 16,45 € 93.725,44 € 26.861,57 Pachino 1 8,67 8,61 0,07 0,07 € 7.782,72 € 113,31 Palazzolo Acreide 3 46,33 6,65 38,53 7,79 1,15 € 78.033,12 € 7.207,69 Portopalo di Capo Passero € - € - Priolo Gargallo 1 50,31 38,82 11,5 11,5 € 75.684,46 € 7.267,39 Rosolini € - € - Siracusa 2 2,88 1,33 1,55 1,55 € 8.970,09 € 433,50 Solarino € - € - Sortino 2 4,63 0,32 2,87 1,77 1,45 € 19.746,61 € 7.478,19

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Di seguito la collocazione geografica delle aree perimetrate

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Le Aree a rischio di incendio ed i punti sensibili

Le cause degli incendi sono da imputare, come si è detto, quasi totalmente all’azione dell’uomo, sia colposa che dolosa. Le eccezioni sono limitate a cause sconosciute, forse naturali (per esempio fulmini) per quanto poco probabili e, in ogni caso, non facilmente verificabili. E' necessario approfondire la natura delle cause che stanno alla base del fenomeno, in particolare per quanto riguarda gli aspetti del comportamento umano in contesti socio-economici e culturali anche molto differenti tra loro: l'azione involontaria viene infatti considerata nelle statistiche come sinonimo di evento colposo, mentre l'azione volontaria può essere dolosa oppure colposa in senso preterintenzionale, soprattutto nel caso in cui il fenomeno è conseguente a gesti di disattenzione, negligenza, imprudenza o semplice ignoranza nel controllo del fuoco intenzionalmente acceso. Spesso, comunque, risulta difficile verificare le reali motivazioni che stanno alla base del singolo gesto o dei comportamenti e i responsabili raramente vengono individuati. La causa più frequente appare legata all'innesco volontario del fuoco che si propaga alle aree forestali in maniera colposa per irresponsabilità. Molte persone, anche se appaiono consapevoli del pericolo che l'uso del fuoco comporta per sé stessi e per gli altri, non si rendono conto delle alterazioni che possono provocare all'ambiente quando, ad esempio, incendiano i pascoli per "rinnovarli e migliorarli" o lasciano bruciare senza controllo stoppie o sarmenti. Il fenomeno incendi presenta una certa incidenza anche nei periodi di "riordino" delle colture agro-pastorali quando vengono bruciati gli scarti o i residui secondo metodi ancora radicati nelle tradizioni rurali non rispettosi delle norme contenute nelle Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale e, più in generale, nei Codici Civile e Penale. Un aspetto da tenere in considerazione riguarda la correlazione diretta tra viabilità e localizzazione degli incendi. La rete viaria, infatti, rappresenta un mezzo importante per la diffusione di focolai d’incendio in termini di facilitazione nelle modalità d’innesco del fuoco e di possibilità di accesso alle aree forestali. L'elevata frequenza di incendi lungo le strade di maggior frequentazione, soprattutto nei periodi più caldi e siccitosi dell'anno, sembra avere tra le possibili cause di innesco i mozziconi di sigarette gettati dai veicoli in transito. Le zone più esposte al pericolo incendio, valutate in base al tipo di vegetazione, l'esposizione del versante, l'altitudine sul livello del mare, sono quelle individuate a livello sia provinciale che comunale, nell'ambito del Piano Regionale di protezione delle foreste contro gli incendi. Nello stesso Piano sono stati anche indicati il livello di vulnerabilità, valutato sulla base della frequenza di accadimento e sulla localizzazione territoriale degli incendi degli ultimi anni. Dall'incrocio della mappa di pericolosità con quella di vulnerabilità sono state ricavate le mappe di rischio degli incendi boschivi e sulla scorta di tali elaborazioni sono stati individuate aree a particolare suscettibilità per rischio di innesco incendi; conseguentemente gli interventi previsti nel presente Piano provinciale sono indirizzati prioritariamente alla salvaguardia delle aree suddette che rilevano anche per la valenza ecologica per essere SIC (Siti di Importanza Comunitaria), Riserve Naturali o boschi demaniali, costituiti in prevalenza da rimboschimenti di conifere, e privati. • R.N.O. Oasi Faunistica di Vendicari; • R.N.O. Cavagrande del Cassibile; • R.N.O. Pantalica, Valle dell’Anapo; • R.N.O. Fiume Ciane e Saline di Siracusa; • R.N.O. Saline di Priolo; • Demanio Forestale Noto Antica; 14

• Demanio Forestale Cugni in agro del di Sortino; • Demanio Forestale Filipporto del Comune di Sortino; • Demanio Forestale Pantalica in agro del Comune di Sortino; • Località Siringo in agro del Comune di Melilli, • Località Terre Bianche in agro del Comune di Melilli; • Località Montegrosso e Mandradonne in agro del Comune di Palazzolo Acreide; • Località Baulì in agro del Comune di Noto; • Demanio Forestale Monte Mazzarino in agro del Comune di Buccheri • Demanio Forestale Contessa in agro del Comune di Buscami; • Demanio Forestale Uzzo in agro del Comune di Avola; • Demanio Forestale Mezzocane in agro del Comune di Avola.

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La Struttura Provinciale

Suddivisione per Struttura Unità Specializzato PG/PS Addetto ai servizi Qualifica DOS Ausiliari

Dirigenti IRF 2 0 0 0 IRF 1 1 1 0 NOP 1 1 1 0 Commissari DISTACCAMENTI 0 0 0 0 COP 0 0 0 0 IRF 6 2 6 3 NOP 2 1 2 0 Ispettori DISTACCAMENTI 11 7 11 0 COP 2 2 2 0 SEZ. P.G. PROC. 1 1 1 Collaboratore Forestale IRF 1 0 0 1 Perito Forestale DISTAC. 1 1 0 0 Funzionario Dir.Tec. IRF 3 0 0 0 Forestale Totale 29 16 24 4

Articolazioni - Distaccamenti:

Distaccamento Forestale GIURIDISDIZIONE Giurisdizione (ha) Sup. Forestale (ha) Buccheri Palazzolo A., Lentini, Francofonte, Buccheri, 52.013 2.800 N° 2 Ispettori Forestali Buscemi,Ferla,Carlentini. N° 1 Operaio LTI Siracusa Siracusa, Floridia, Noto, Priolo G., Avola, 49.992 568 N° 3 Ispettori Forestali Canicattini B., Solarino, Palazzolo A., Melilli. Sortino Augusta, Carlentini, Melilli, Ferla, Sortino, 46.399 5.596 N° 2 Ispettori Forestali Cassaro. N° 4 Operai LTI Noto Rosolini, Pachino, Portopalo C.P., Palazzolo A., 50.300 2800 N° 4 Ispettori Forestali Noto, Avola. N° 1 unità tecnica N° 2 Operai LTI

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Ricognizione e individuazione degli interventi di prevenzione diretta

Il principale attore provinciale nella prevenzione diretta degli incendi boschivi è il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale che per il tramite del Servizio 15 – Servizio per il territorio di Siracusa ha previsto i seguenti interventi di prevenzione diretta degli incendi boschivi e di vegetazione inseriti nel “PROGRAMMA REGIONALE DEGLI INTERVENTI SELVICOLTURALI E INFRASTRUTTURALI” per l’anno 2020. Il Programma è stato approvato con DDG n. 185 del 05 marzo 2020 ed è pubblicato nel sito istituzionale della Regione Siciliana. Con Decreto interassessoriale n. 37 del 23/04/2020 è stato approvato un accordo valido per la campagna AIB 2020, fra il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale e il Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, per la realizzazione degli interventi di prevenzione e difesa passiva degli incendi boschivi presso le aree del demanio forestale regionale. Costituiscono oggetto dell’accordo i seguenti interventi: a) L’efficientamento dei viali frangiafuoco attraverso l’eliminazione della vegetazione spontanea mediante l’utilizzo di mezzi meccanivi; b) L’attivazione della tecnica del fuoco prescritto; c) L’impiego dei lavoratori forestali a tempo indeterminato (LTI) gestiti dal DRST in attività di sorveglianza passiva.

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Interventi di prevenzione diretta programmati dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Siracusa L’I.R.F. di Siracusa, comprende le seguenti strutture operative: 1) n. 1 Centro Operativo Provinciale 2) n. 1 Nucleo Operativo Provinciale 3) n. 4 Distaccamenti Forestali Centro Operativo Provinciale (C.O.P.) Il C.O.P. è ubicato presso la sede dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, che costituisce il "Servizio" periferico del Comando Regionale del Corpo Forestale e rappresenta il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Esso si identifica con le Sala Operativa Provinciale e funziona con servizio continuativo 24 ore su 24 per l’intero anno solare. E’ in collegamento radio-telefonico con tutta la struttura operativa provinciale di antincendio boschivo ed il C.O.R. L’attività dei COP viene disimpegnata da personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana e da lavoratori a tempo indeterminato in possesso di specifica qualifica, con turnazione h 24. In particolare il C.O.P.: Coordina in ambito provinciale l’attività di lotta attiva contro gli incendi boschivi; Attiva e coordina a livello provinciale lo spostamento dei mezzi antincendio e delle squadre di intervento addette allo spegnimento degli incendi; Richiede al C.O.R., su specifica segnalazione del Direttore delle operazioni di spegnimento, l’intervento dei mezzi aerei regionali o statali; Richiede la collaborazione dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate; Effettua il monitoraggio sulla presenza e lo stato degli incendi boschivi su tutto il territorio provinciale; Mantiene il rapporto con il C.O.R.; Riceve dal C.O.R. le segnalazioni di incendi pervenute al numero 1515; Riceve dal C.O.R. le segnalazioni in caso di fattori climatici a rischio. E’ composto da n. 1 Responsabile (Commissario Sup. Forestale) e n. 8 addetti (Ispettori Sup. Forestali) oltre a n. 6 operai a tempo indeterminato. Nucleo Operativo Provinciale (NOP) Il N.O.P. è una struttura specializzata nelle indagini di polizia giudiziaria per la ricerca degli autori e il contrasto ai reati d’incendio boschivo, fermo restando la possibilità di un loro impiego, in caso di necessità, anche nel coordinamento delle attività di spegnimento. E’ composto da n. 1 Comandante (Commissario Sup. Forestale) e n. 2 addetti (Ispettori Sup. Forestali).

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DISLOCAZIONE STRUTTURE UOMINI E MEZZI PER LA PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA DISLOCAZIONE STRUTTURE (Punti acqua/Postazioni/Uomini/Mezzi terrestri e aerei)

Punti di approvvigionamento idrico Di seguito sono elencati i serbatoi idrici all’interno dei complessi boscati demaniali realizzati in passato dall’Amministrazione forestale. I serbatoi sono stati realizzati, in opera o prefabbricati per consentire l’allaccio delle autobotti e dei moduli antincendio, ma non tutti consentono il pescaggio dell’acqua agli elicotteri. Sono inseriti in elenco tre bacini artificiali di proprietà dell’Enel (Cozzo Santa Maria - Diddino e Cugno Mirio) presso i quali molto spesso si riforniscono gli elicotteri sia della flotta regionale e nazionale. Si segnala inoltre la possibilità di approvvigionamento idrico da parte di elicotteri presso il cosiddetto “Lago di Lentini” gestito dal Consorzio di Bonifica 10 Siracusa-Lentini. Altre fonti di approvvigionamento sono rappresentati dai serbatoi idrici mobili con capacità dagli 8.000 ai 30.000 litri, adatti allo scopo.

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Torrette di Avvistamento Incendi I punti di avvistamento sono posizionati in punti strategici, a protezione delle aree boscate e delle aree naturalistica di particolare valenza. L’azione di avvistamento degli incendi boschivi ha lo scopo di individuare e localizzare i focolai sul loro nascere, segnalandoli tempestivamente alla struttura di competenza, che è il C.O.P., per l’organizzazione del successivo intervento. I punti di avvistamento, fissi, sono previsti per la provincia in numero di quindici, dislocati nelle varie contrade in punti particolarmente strategici ove ampia risulta la visuale dei boschi. Detta attività conta, altresì, sulla collaborazione di ogni singolo cittadino e sul contributo che può essere dato, contestualmente, dalle unità che sono impegnate nello svolgimento di altre attività correlate al servizio antincendio. È importante che all’avvistamento segua immediatamente la segnalazione al Centro Operativo Provinciale o al servizio di emergenza SOS 1515, in modo che possano essere attivate le unità di intervento. Si prevede per l’anno in corso, sulla base delle risorse umane e finanziarie disponibili, di attivare dodici punti di avvistamento fissi dei quindici disponibili per la provincia dislocati nelle varie contrade in punti particolarmente strategici ove ampia risulta la visuale dei boschi. Di quelle elencate nel sottostante riquadro rimarranno inattive le strutture di Monte Mazzarino in agro di Buccheri, Serra Casale in agro di Buscemi, Cuppodia in agro di Carlentini, Ciaramiro e Oliva a in agro di Noto.

Postazioni antincendio provinciali

Per la campagna AIB 2020 sono stati assunti complessivamente n. 394 operai a tempo determinato di cui n. 310 101^ e n. 84 151^ così distinti per qualifica: Addetti alle squadre di pronto intervento n. 241; Addetti alla guida di autobotti e mezzi speciali per il trasporto delle squadre di pronto intervento n. 72; Addetti alle torrette di avvistamento ed alle sale operative n. 81. Le squadre di pronto intervento e le autobotti sono posizionate strategicamente sul territorio in prossimità o all’interno delle aree boscate. Ciascuna squadra è, in genere, composta da sette unità compreso il conduttore del mezzo, di operai assunti a tempo determinato. L’automezzo di trasporto è dotato delle attrezzature elementari da utilizzare per lo spegnimento del fuoco ed è dotato di modulo antincendio in modo da potere mettere in condizioni la stessa squadra, una volta raggiunta la zona dell’incendio, di effettuare l’intervento con l’immediata disponibilità di acqua, nell’attesa dell’arrivo dell’autobotte. Gli automezzi rappresentano gli elementi strutturali mediante i quali possono intraprendersi con efficacia le azioni di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi. Per il contrasto degli incendi boschivi si utilizzano automezzi fuoristrada a quattro ruote motrici, generalmente dotati di gruppo motopompa e serbatoio idrico di diversa capacità, in grado di percorrere ad alta velocità le strade ordinarie e penetrare, ove possibile, in qualsiasi terreno, superando le limitazioni della pendenza e dell’aderenza. Detti mezzi vengono utilizzati dalla struttura operativa in relazione alle proprie necessità e funzioni.

SCHIERAMENTO PREVISTO

La disposizione sul territorio per il 2020 prevede lo schema di seguito riportato, precisando che detta distribuzione di uomini e mezzi è da considerarsi uno strumento operativo di pianificazione e di programmazione “dinamico” concepito per essere adattabile all’insorgere di mutate esigenze di servizio che dovessero emergere nel corso dei mesi di Campagna AIB. Pertanto, la dislocazione delle postazioni sul territorio, la composizione delle squadre ed i turni di lavoro (H12, H18 e H24) potranno essere modificate nel corso della stagione per meglio garantire, con le forze a disposizione, la salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale.

COMPOSIZIONE E DISLOCAZIONE SQUADRE E AUTOBOTTI

N° Marca Mod. Targa Sigla Dislocazione Turno Tipologia Cap. n. unità Botte lt. impiegat e (Aut. + Aspi) 1 IVECO 55SD-17 EW 267FR Siracusa 20 RNO Cava Grande Pronto 1000 Monzello di Pietre - Avola H 24 Intervento 24 (serbatoio comunale) 2 IVECO 80 PA B14389 Siracusa 21 RNO Cava Grande 3000 Monzello di Pietre - Avola H 16 4 (serbatoio comunale) Autobotte 3 LAND DEFENDER ZB 229AC Noto 20 Sede Distaccamento Pronto 400 H 16 4 ROVER 90 Noto Intervento 4 IVECO Magirus DV 685 RF Noto 21 RNO Vendicari Pronto 700 H 24 28 40E12W Intervento 5 IVECO 80 DA 383 EJ Noto 22 Dem. F.le Oliva 3000 H 24 Autobotte 8 6 IVECO DAILY 55S18 EW 268FR Noto 23 Dem. F.le Noto Antica – Pronto 1000 H 24 24 D W S. Calogero Intervento

7 IVECO Magirus BR 546 XT Noto 24 Sede Distaccamento Pronto 1000 40E12W Noto H 16 Intervento 6

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8 SCAM SM 55D/4 DB 423 MS Buccheri 21 Dem.F.le Contessa Pronto 1000 H 16 14 Intervento

9 BREMACH TGR45-US BY 884 BN Buccheri 22 Sede Protezione Civile Pronto 400 Buccheri – Piana Sop. H 24 Intervento 28 10 MERCEDES ACTROS MB CF407ZM Buccheri 23 Sede Protezione Civile 7500 1843 Buccheri – Piana Sop. H 16 5 Autobotte 11 IVECO DAILY AV 243 JC Buccheri 24 Loc. S. Andrea Pronto H 24 12 Intervento 12 BREMACH TGR45-US BL 970 MP Sortino 20 Dem. F.le Pronto 400 Giarranauti/Cugnarelli H 16 Intervento 10 13 BREMACH TGR45-US BS 687 LX Sortino 21 Loc. Giambra Pronto 15 H 24 15 Intervento 14 IVECO DAILY Sortino 22 Dem.F.le Calcinara Pronto H 24 28 Intervento

15 IVECO 40 -10 PA B59591 Sortino 23 Dem.F.le Carruba Loc. Pronto 1000 Borgo Rizzo H 24 Intervento 16 16 IVECO DAILY 55S18 DV 292 RF Sortino 24 Loc. Pedagaggi Dem.F.le Pronto 1000 H 16 14 D W Timpe Nere Intervento 17 IVECO DAILY 55S18 DV 684 RF Sortino 25 Loc. Fusco – Pronto 1000 H 24 27 D W RNO V.Anapo Intervento 18 IVECO 80 PA B66195 Sortino 26 Loc. Albinelli 3000 H 24 Autobotte 8

19 IVECO 80 AJ 211 GW Sortino 27 Loc. Giambra - R.N.O. 1 turno Autobotte 3000 4 Valle dell'Anapo giornaliero 20 MERCEDES ATEGO MB CL 891 GH Sortino 28 Dem.F.le M.Bongiovanni 4000 H 24 12 1328 Autobotte 21 BREMACH TGR45-US BL 971 MP Sortino 29 Dem.F.le Costa Marzulla Pronto trasporto H 16 18 Intervento persone 22 IVECO 40 -10 PA B59582 Sede Distaccamento Riserva 1000 Noto 23 IVECO DAILY PA B40759 Sede Distaccamento trasporto

Noto Riserva persone 24 IVECO DAILY AJ 728 GH Sede Distaccamento trasporto

Noto Riserva persone

Mezzi a disposizione delle autopattuglie C.F.R.S. dotate di modulo antincendio N° Marca Mod. Targa Dislocazione Cap. botte lt. Cap.trasp. persone 1 Nissan PICK-UP 2,5TD CF426PA Dist. Sortino 400 5 2 Nissan PICK-UP 2,5TD CF427PA Dist. Siracusa 400 5 3 Land Rover DEFENDER 90 CF906PA Dist. Buccheri 400 2 4 Mitsubishi L 200 CF518PA Dist. Buccheri 400 5 5 Mitsubishi L 200 DV238DM Dist. Sortino 400 5 6 Nissan PICK-UP 2,5TD CF459PA Dist. Buccheri 400 5 7 Nissan PICK-UP 2,5TD CF428PA Dist. Noto 400 5 8 Land Rover DEFENDER 90 CF894PA Dist. Noto 400 2 9 Land Rover DEFENDER 90 CF889PA Dist. Sortino 400 2

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Il nuovo assetto organizzativo per le squadre a terra prevede la costituzione dei Gruppi di Attacco AIB essi avranno la seguente dislocazione nel territorio provinciale.

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Disponibilità Mezzi Aerei È opportuno ricordare che, come previsto dalla legge quadro in materia di incendi boschivi, in caso di incendio le prime ad intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni e composte da personale regionale o, sulla base di specifici accordi, da personale del Corpo Forestale, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco delle Forze Armate, delle Forze di Polizia dello Stato e dai volontari antincendio boschivo. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, il DOS può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione. Se questi non sono a loro volta sufficienti la Regione richiede l’intervento dei mezzi aerei, (Canadair o Elicotteri) della flotta aerea dello Stato, al Centro operativo aereo unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile, che assicura un’equa e razionale dislocazione dei mezzi antincendio su tutto il territorio nazionale. L’impiego di elicotteri regionali per lo svolgimento dell’attività di prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi è attivo dalla campagna antincendio del 1993. Per assicurare una buona copertura del territorio sono state previste delle basi di stazionamento site in località ricadenti all’interno del demanio forestale. L’approntamento di tali basi, rivisitate nel tempo, è stato realizzato in modo da assicurare, con una serie di interventi successivi, le migliori condizioni di operatività. Come comunicato dal Servizio 4 Antincendio Boschivo del Comando del Corpo Forestale R.S. le basi operative per la campagna AIB 2020 sono le seguenti:

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“PROCEDURE OPERATIVE PER LE FASI DELLA LOTTA ATTIVA” - Applicativo ASTUTO “Astuto” è il sistema di gestione delle procedure di emergenza nelle Sale Operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Esso consente la gestione degli eventi (incendi, calamità naturali, illeciti, ecc...), delle risorse disponibili dislocate e geolocalizzate sul territorio (personale, squadre, presidi, mezzi terrestri e aerei, ...) in tempo reale. Grazie a questa visione unitaria il sistema permette di individuare, anche da aree limitrofe, le risorse più idonee da inviare prontamente sul luogo dell’emergenza, così da ridurre i tempi di reazione limitando l’impatto dell’evento, ambientale ed economico. La piena integrazione con il Sistema Informativo Forestale (SIF) consente al Corpo Forestale di verificare l’attuazione del Piano Antincendio Boschivo della Regione Siciliana, nonché l’analisi del costo di estinzione e il danno ambientale avvenuti sul territorio a seguito degli incendi. L’interfaccia di Astuto si integra con il sistema di fonia VoIP anch’esso realizzato all’interno del progetto, così da consentire una completa gestione delle chiamate al 1515. L’integrazione del sistema consente di gestire le richieste di intervento aereo (RIA) e di interloquire con TERNA per il distacco delle linee elettriche di alta tensione durante gli incendi. Astuto è anche predittivo, grazie all’integrazione con le basi dati e i dati meteorologici della Regione, il sistema consente di visualizzare le relative elaborazioni delle mappe di previsione rischio incendio, e quindi permette di poter dispiegare le forze sul territorio, sulla base del rischio. Il sistema consente di visualizzare: - carte topografiche di tutto il territorio provinciale (digitali e cartacee); - elenco delle strutture e infrastrutture antincendio; - elenco delle risorse disponibili sul territorio, Enti, Altre Forze di Polizia, Volontariato; - rubrica telefonica completa relativa a tutte le strutture/soggetti antincendio ed alle strutture/soggetti esterni da attivare o attivabili per esigenze logistiche e particolari tipi di evento.

Segnalazione d’incendio Il Centro Operativo Provinciale è competente a ricevere e gestire le segnalazioni d’incendio. La sala operativa (COP) registra nel sistema ASTUTO: - la data e l’ora della segnalazione; - il nominativo della struttura e/o soggetto segnalante; - Il comune e la località in cui è segnalato il presunto evento d’incendio; Il COP, compila per ogni segnalazione l’apposita “Scheda evento” annotandovi tutte le informazioni relative alla segnalazione, alla sua eventuale verifica, alla classificazione dell’evento ed alla gestione dei relativi interventi disposti. Nel registro di sala sono annotate cronologicamente e sinteticamente le successive attività di rilevanza esterna (richiesta o attivazione strutture AIB, comunicazioni a soggetti esterni quali i VVF, Prefettura, Polizie statali e locali, Comuni, etc.).

Segnalazione d’incendio da Torretta di avvistamento incendio Il torrettista riferisce al COP i seguenti dati, utili, a descrivere l’incendio: - localizzazione del punto di avvistamento; - tipologia dell’incendio (strato di combustibile interessato e tipo di vegetazione); - colore del fumo, fase di evoluzione dell’incendio e velocità di espansione; - superficie bruciata, numero e lunghezza del/i fronte fuoco; - esposizione, pendenza, morfologia e collocazione area dell’incendio; - presenza, velocità e direzione del vento; - accessi da terra;

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- presenza di ostacoli (elettrodotti, fili a sbalzo, ecc.); - presenza di infrastrutture, abitazioni, agglomerati abitativi, beni, rischi a persone; - possibile evoluzione dell’incendio rispetto ai livelli di rischio.

Segnalazione d’incendio da altre strutture dell’organizzazione AIB Se si tratta di segnalazione a seguito di diretto avvistamento della struttura (squadra di pronto intervento, pattuglia Distaccamento Forestale) il COP acquisisce tutti i dati idonei a classificare l’evento segnalato che siano direttamente rilevabili dalla struttura stessa, prendendo a riferimento i dati normalmente forniti dagli addetti ai servizi di avvistamento di cui al paragrafo precedente. L’acquisizione delle informazioni deve essere mirata a determinare se l’evento è, con certezza, un incendio boschivo o di vegetazione oppure se sussiste una condizione di incertezza. Se trattasi di comunicazione di una segnalazione pervenuta da altro soggetto (es. chiamata telefonica al Distaccamento Forestale) il COP acquisisce tutti i dati utili a individuare e classificare l’evento e almeno i seguenti : - nome, cognome e recapito telefonico del segnalante; - località, comune e provincia della segnalazione; - descrizione dell’evento in atto; - valutazione effettuata dalla struttura AIB in base alla propria conoscenza del territorio; - Interventi già eventualmente predisposti o attivati (invio pattuglia, attivazione squadra pronto intervento, etc.).

Segnalazione d’incendio da parte del Comando Prov.le VV.F. Il COP acquisisce tutti i dati utili a individuare e classificare l’evento e almeno i seguenti : - nome, cognome e recapito telefonico del segnalante; - località, comune e provincia dell’evento segnalato; - descrizione dell’evento in atto; - eventuali squadre dei VVF già inviate o destinate al luogo della segnalazione. L’acquisizione delle informazioni deve essere mirata a determinare se l’evento è, con certezza, un incendio boschivo o di vegetazione oppure se sussiste una condizione di incertezza. Nel caso in cui sul luogo dell’incendio si trovino già squadre dei VVF cercare di ottenere contatto diretto per dettagliare informazioni operative.

Segnalazione d’incendio da privati cittadini La segnalazione d’incendio da parte di cittadini può pervenire al COP, tramite il numero verde di emergenza ambientale 1515, gestito dalla SOR, o altri numeri telefonici. In tutti i casi devono essere acquisiti i almeno i seguenti dati: - nome, cognome e recapito telefonico del segnalante; - località, comune e provincia dell’evento segnalato; - descrizione dell’evento in atto. Il personale che riceve la segnalazione deve cercare di ottenere dal cittadino ogni altra notizia utile alla localizzazione del luogo del presunto incendio e alla descrizione e valutazione dell’evento in atto. Il COP che riceva la segnalazione da altre strutture contatta in genere direttamente il segnalante al fine di acquisire direttamente eventuali ulteriori notizie, anche relative all’eventuale evoluzione dell’evento segnalato. In ogni caso il COP si accerterà se la stessa segnalazione sia già pervenuta anche al Comando dei VVF, se lo stesso abbia già disposto l’invio di proprie squadre e abbia notizie utili alla più precisa classificazione dell’evento.

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Segnalazione d’incendio da altri Enti/Organi/Soggetti Pubblici Qualora la segnalazione provenga da soggetti non professionalmente qualificati in materia di incendi e non competenti a svolgere alcuna funzione nell’ambito delle azioni di lotta all’incendio stesso o di tutela della pubblica incolumità, la procedura da applicare è uguale a quella indicata per i privati cittadini. Per contro se la segnalazione perviene da soggetto competente, anche potenzialmente, ad agire nell’ambito dell’azione di lotta all’incendio, di tutela della pubblica incolumità, di protezione civile (es. comune, polizie locali, forze dell’ordine) il COP potrà richiedere la collaborazione di detto soggetto per approfondimenti sulla segnalazione stessa e la classificazione dell’evento, nonché, se del caso, per l’eventuale presidio dell’area fino all’arrivo delle forze d’intervento per l’estinzione, ai fini di prevenire rischi per la pubblica incolumità e di acquisire notizie sull’evoluzione dell’evento segnalato.

Verifica segnalazione e classificazione evento Il COP ricevuta la segnalazione d’incendio valuta la sua attendibilità e completezza ai fini della classificazione e gestione dell’evento segnalato. La fase di verifica e classificazione deve tuttavia essere estremamente tempestiva e non ostacolare il rapido intervento delle strutture operative AIB. In altri termini la fase di verifica della segnalazione e di classificazione dell’evento ha lo scopo di determinare la migliore e più efficace gestione degli eventi segnalati, anche in rapporto all’attivazione di soggetti esterni all’organizzazione AIB, ma non deve rappresentare un ostacolo all’immediata mobilitazione delle prime forze d’intervento quando i dati ricevuti in fase di segnalazione rendano comunque plausibile la presenza di un incendio o di un principio d’incendio. I dati di maggiore dettaglio successivamente acquisiti consentiranno di meglio dimensionare la mobilitazione delle strutture operative AIB e di attivare i soggetti esterni con competenze esclusive o concorrenti in alcune tipologie d’incendio. Le segnalazioni che pervengono dalle torrette di avvistamento sono certo le più attendibili. Gli elementi descrittivi dell’evento (presenza di persone, caratteristiche delle fiamme, caratteristiche delle colonne di fumo, aree già percorse dal fuoco, vegetazione in combustione e minacciata dal fuoco, presenza di vento, morfologia dell’area di prevedibile espansione del fuoco, presenza di abitati, fabbricati isolati, infrastrutture) indicati nelle specifiche procedure operative di struttura (Torrette di avvistamento) costituiscono nella gran parte dei casi la base per l’immediata valutazione della segnalazione. Tuttavia, non sempre dal punto di avvistamento è possibile acquisire il quadro completo delle suddette informazioni, visto che l’approfondimento e la certezza dei dati rilevabili dall’addetto al servizio possono essere diversi con il variare della posizione dell’evento nel territorio (distanza dalla torretta dell’evento rilevato - area a visione diretta o indiretta) e con l’ora di avvistamento (evento diurno o notturno). Spesso al COP possono comunque pervenire più segnalazioni, da torrette diverse, che riguardano lo stesso evento. Il COP utilizza in modo integrato le informazioni pervenute dai diversi operatori per meglio determinare la localizzazione, le caratteristiche dell’evento e la sua classificazione. In alcuni casi la segnalazione può pervenire indirettamente tramite altro COP competete per territorio perché la torretta che osserva l’evento può trovarsi al di fuori del territorio provinciale. Ove il COP abbia conoscenza della presenza di torrette al di fuori del territorio provinciale in grado di fornire informazioni su eventi segnalati, lo stesso può sollecitare il corrispondente COP ad acquisire e riferire notizie da tale postazione di avvistamento. In ogni caso il COP può avvalersi degli avvistatori richiedendo specifici approfondimenti o osservazioni circa l’evoluzione degli eventi segnalati. Buona attendibilità hanno in genere anche le segnalazioni che pervengono da altre strutture dell’organizzazione AIB. Tuttavia tali segnalazioni sono confrontate e verificate con quelle eventualmente pervenute dalle torrette di avvistamento, sollecitando semmai le stesse ad un’attenta verifica del territorio di competenza al fine di localizzare e classificare con maggiore precisione l’evento, specie nel caso in cui le postazioni d’avvistamento non abbiano ancora segnalato l’evento stesso. 28

In tutti i casi in cui la segnalazione pervenga da soggetti diversi dalle strutture AIB, il COP allerta comunque il sistema di avvistamento per cercare di verificare e classificare l’evento tramite gli addetti ai servizi di avvistamento e le pattuglie attive sul territorio. Nel caso in cui la posizione in cui si colloca l’evento non consenta di classificare con certezza l’evento e di impostarne la corretta gestione tramite le informazioni fornite dalle torrette di avvistamento il COP si avvale per la verifica delle segnalazioni delle squadre di pronto intervento e delle pattuglie dei Distaccamenti Forestali purché le stesse abbiano un ridotto TSI sul luogo in cui l’evento è segnalato. Nel caso in cui la verifica da terra non possa essere eseguita rapidamente il COP può richiedere alla SOR l’impiego di un elicottero del servizio regionale, anche con l’opzione di esecuzione, se necessario, di un eventuale intervento di rapido contenimento, specie se l’evento può interessare aree ad alto rischio e nei casi in cui si abbiano ripetute segnalazioni che lascino prefigurare trattarsi di un incendio di interfaccia. A seguito della verifica della segnalazione il COP deve essere in grado di classificare l’evento segnalato in una delle seguenti categorie: - falsa segnalazione; - abbruciamento di residui vegetali; - incendio boschivo; - incendio di vegetazione; - incendio di interfaccia urbano/forestale-rurale; - incendio di altro tipo. False Segnalazioni Sono le segnalazioni per le quali a seguito delle verifiche eseguite dalle strutture antincendio non siano stati rilevati incendi o fuochi attivi sul territorio. Si tratta per lo più di segnalazioni che pervengono da cittadini o da strutture esterne all’organizzazione AIB. La verifica, comunque, non dimostra che il segnalante non abbia effettivamente rilevato al momento della segnalazione un fuoco attivo nel territorio; specie nelle ore notturne, possono essere rilevati fuochi dovuti ad abbruciamenti di residui vegetali che si esauriscono prima della successiva verifica delle strutture AIB. Tale circostanza consiglia di allertare comunque le strutture di avvistamento e/o le pattuglie per il mantenimento di un maggiore controllo sull’area oggetto di segnalazione perché un eventuale abbruciamento di residui vegetali, pur momentaneamente spento, può non essere stato messo in sicurezza e generare successive riprese di fuoco e pericoli per lo sviluppo di incendi.

Abbruciamento di residui vegetali controllato o incustodito ma in condizioni di sicurezza Se dalla verifica il COP accerta che la segnalazione riguarda un fuoco derivante da abbruciamento di residui vegetali, controllato o non controllato, ma che non è suscettibile di espandersi (es. all’interno di area agricola con terreno arato) chiude la scheda di segnalazione e dispone l’eventuale rientro delle squadre che nel frattempo siano state mobilitate. Il COP verifica comunque che l’evento sia a conoscenza del Distaccamento Forestale competente per l’accertamento delle, eventuali, violazioni amministrative e/o penali connesse all’attività di abbruciamento in corso. Nel caso in cui la segnalazione sia pervenuta tramite od anche al Comando VVF il COP comunica allo stesso l’esito della verifica.

Abbruciamento di residui vegetali controllato o incustodito con condizioni di rischio di propagazione d’incendio Quando la segnalazione riguarda un fuoco derivante da abbruciamento di residui vegetali, controllato o non controllato, da cui sia possibile la propagazione di un incendio alla vegetazione circostante 29

(presenza di vento, persone o mezzi insufficienti per il controllo, vicinanza a bosco o altra vegetazione infiammabile, etc.) il COP dispone l’invio sul luogo di una pattuglia del Distaccamento Forestale competente al fine di accertare eventuali violazioni amministrative e/o penali connesse all’attività di abbruciamento in corso e ordinare l’estinzione e la messa in sicurezza dell’area ai conduttori dell’abbruciamento. Il COP dispone anche l’intervento di una squadra di pronto intervento, o autobotte, per garantire la messa in sicurezza e l’eventuale successivo controllo dell’area, specie nel caso in cui l’abbruciamento non risulti controllato. Nel caso in cui la segnalazione sia pervenuta tramite od anche al Comando VVF il COP comunica allo stesso l’esito della verifica.

Incendio Boschivo Il principio di base della lotta attiva agli incendi boschivi e quello di “ridurre al minimo possibile i tempi di intervento e di spegnimento” perché ciò consente di : - affrontare incendi di minore estensione, intensità e velocità di propagazione; - ridurre i rischi di ogni natura connessi all’incendio; - ridurre i danni al bosco; - rendere nuovamente disponibili per altri interventi uomini e mezzi; - contenere, generalmente, i costi d’intervento. In linea con il principio di “tempestività dell’intervento”, nei casi in cui i primi elementi oggetto di segnalazione o di verifica da parte delle postazioni di avvistamento siano sufficienti a far classificare con buon grado di probabilità l’evento come incendio boschivo il COP allerta immediatamente e dispone l’intervento del Distaccamento Forestale competente nonché della squadra di pronto intervento e dell’autobotte aventi il più breve TSI rispetto al luogo dell’incendio. Il successo del primo attacco all’incendio dipende infatti da molti fattori ma è legato sostanzialmente al rapporto di forza tra le capacità operative di uomini e mezzi inviati sul luogo dell’incendio e le caratteristiche dell’incendio stesso. Pertanto se è vero che vi è una stretta correlazione tra la tempestività e la facilità di estinzione, in quanto più si è tempestivi e minori sono le capacità operative richieste per l’estinzione o il contenimento dell’incendio, è altrettanto vero che, ai fini del risultato, è determinante il corretto dimensionamento del primo intervento. In tal senso si deve tener conto che quando il primo intervento da terra non può avvenire in tempi brevissimi in rapporto alla capacità espansiva dell’incendio, oppure l’intervento stesso può essere di limitata efficacia per la scarsa accessibilità del luogo, o per l’elevata intensità del fronte d’incendio, diventa determinante il rapido impiego di mezzi aerei in grado di contenere la fase di espansione dell’incendio. In linea con tali principi il COP, sulla scorta delle valutazioni del DOS, richiede alla SOR l’immediato intervento di un elicottero del servizio regionale per una missione di “Rapido contenimento” nei casi di incendi che siano valutati ad elevato rischio per il tipo di vegetazione interessata, per la rapida espansione del fronte d’incendio, per la presenza di rischi per persone e beni, per la morfologia dell’area incendiata e per le difficoltà di accesso da terra, per il valore ambientale dell’area oggetto d’incendio. Il DOS e gli altri soggetti che operano sull’incendio svolgono le proprie mansioni con le specifiche procedure e i criteri tecnico-operativi indicati in precedenza. In particolare, anche, nel caso di interventi di estinzione in presenza di elettrodotti devono essere osservate le procedure e i criteri operativi previsti in merito. Il DOS in particolare comunica ed aggiorna il COP sulle caratteristiche e sui rischi connessi all’incendio e alla sua possibile espansione, richiede l’intervento anche delle forze a terra più idonee alle condizioni operative dell’area minacciata dal fuoco nonché dei supporti necessari per rendere efficaci i rifornimenti 30

idrici (vasche, autobotti da rifornimento), per operare attacchi indiretti (macchine movimento terra, squadre per taglio vegetazione) e per il supporto logistico al personale (acqua , viveri) in rapporto alla prevedibile durata delle operazioni di spegnimento. In base alla prevedibile durata delle operazioni di spegnimento il DOS in accordo con il COP valuta le esigenze di turnazione sia dei velivoli sia del personale a terra al fine di attivare tempestivamente le necessarie verifiche di disponibilità, le richieste e i trasferimenti di tali risorse operative. Per l’estinzione dell’incendio possono comunque essere attuate diverse tecniche di attacco del fuoco, dall’attacco diretto delle fiamme, per il soffocamento o raffreddamento della combustione, all’attacco indiretto, cioè facendo estinguere le fiamme in corrispondenza di un’area priva di combustibile. Per la scelta della tecnica di attacco dell’incendio, specie quando lo stesso abbia già assunto apprezzabili dimensioni, si dovranno valutare e tenere presenti principalmente i seguenti elementi, valutati all’attualità e nelle condizioni di possibile variazione nel tempo e con l’espansione dei fronti d’incendio: 1) Caratteristiche dell’incendio - lunghezza delle fiamme, cioè intensità del fronte; - velocità di avanzamento; - estensione dei fronti dell’incendio; 2) Accessibilità e condizioni strutturali dell’area 3) Condizioni meteo 4) Tempo a disposizione ( es. ore residue di luce) 5) Forze disponibili Quando le fiamme siano spente lungo tutto il perimetro dell’incendio il DOS comunica al COP lo spegnimento dell’incendio e l’inizio delle operazioni di bonifica, fatto salvo che la bonifica dei fronti sia già stata attuata parallelamente all’attività di estinzione. Contemporaneamente il DOS indica al COP quali mezzi e squadre siano liberabili dalla zona di intervento e quali altri mezzi e squadre siano eventualmente necessari per la bonifica del perimetro dell’incendio. Accertato il completamento delle operazioni di bonifica il DOS comunica al COP la fine dell’intervento. Il DOS comunica altresì al COP se in alcune zone del perimetro non è stato possibile eseguire efficacemente la bonifica (es. zone non accessibili da, zone con roccia affiorante, etc.) e le eventuali esigenze di controllo dell’area incendiata al fine di evitare riprese d’incendio. A tal fine il DOS può lasciare un presidio sul posto comunicando al COP le squadre AIB lasciate attive sul posto per presidiare l’incendio, indicando l’ora prevista di fine intervento delle squadre stesse e l’eventuale necessità di turnazione.

Incendio Boschivo con rischi per la pubblica incolumità Al di fuori delle casistiche di incendi di interfaccia urbano/forestale-rurale gli incendi boschivi che minaccino l’incolumità di persone o il danneggiamento di beni ( insediamenti civili, industriali, infrastrutture, persone comunque presenti nell’area di espansione dell’incendio, etc.), in linea anche con le disposizioni di cui all’art. 33 legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, sono affrontati con le stesse procedure e criteri di intervento indicati al paragrafo precedente, in cui si è già evidenziato che tale tipologia d’incendio sia da considerare sempre ad elevato rischio e richieda sempre l’immediata applicazione del principio di tempestiva concentrazione di tutte le forze aeree e terrestri ai fini del rapido contenimento ed estinzione. In termini procedurali la gestione di questo tipo di eventi presenta tuttavia i seguenti aspetti e adempimenti specifici: il COP allerta il Comando provinciale dei VVF e mantiene con lo stesso uno stretto coordinamento operativo. Il COP informa la Prefettura dell’evento d’incendio anche ai fini dell’eventuale richiesta di intervento di Forze di Polizia dello Stato per attività connesse alla tutela della pubblica incolumità (evacuazione di persone, interdizione all’accesso di determinate aree e viabilità, creazione di posti di blocco o controllo, 31

etc.) Il DOS si rapporta con il Responsabile VVF eventualmente presente sul luogo dell’incendio al fine di concordare le strategie e le modalità di attacco dell’incendio, in conformità agli eventuali accordi stipulati tra Regione Siciliana e Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e comunque in linea con i seguenti principi: - mantenimento dell’autonomia operativa e dell’ambito di competenza delle strutture (in particolare le squadre del servizio antincendio boschivo possono operare solo per l’estinzione di incendi di vegetazione boschiva e non boschiva mentre è escluso ogni altro intervento su altri combustibili o in ambienti di diversa natura per i quali il personale non è addestrato né posto in sicurezza). Perseguimento di obiettivi comuni secondo le seguenti priorità: - difesa dell’incolumità delle persone; -difesa dei beni; -difesa del bosco. In linea con i suddetti principi le strutture operative AIB intervengono in genere prioritariamente per l’estinzione dei fronti dell’incendio boschivo o di altra vegetazione ritenuti più a rischio per l’incolumità delle persone e per la propagazione del fuoco ai beni presenti nell’area di possibile espansione dell’incendio.

Incendio di vegetazione non boschiva La gestione degli incendi di vegetazione non boschiva, in linea anche con le disposizioni di cui all’art. 33 legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, avviene con gli stessi criteri e procedure previste per l’incendio boschivo, vista la diffusa presenza di elevati rischi di propagazione del fuoco dalla vegetazione non boschiva a quella boschiva circostante. In questi casi tuttavia, per la competenza concorrente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in materia di incendi che non siano classificabili come “incendio boschivo”, il COP si rapporta con il Comando Provinciale dei VVF. Il COP comunica al Comando Provinciale dei VVF la segnalazione dell’incendio di vegetazione non boschiva e le attività già disposte e in corso per lo spegnimento, affinché il Comando stesso possa, ove lo ritenga opportuno, inviare proprie squadre e assumere per competenza la direzione delle operazioni di spegnimento. Nel caso in cui l’incendio di vegetazione non boschiva presenti anche rischi per l’incolumità di persone o il danneggiamento di beni si farà riferimento agli eventuali accordi stipulati tra Regione Siciliana e Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

Incendio di interfaccia Urbano/Rurale/Forestale Per quanto riguarda gli incendi di interfaccia rurale si rimanda alle specifiche direttive emanate dal Dipartimento della Protezione Civile, nell’ambito dell’ Ordinanza del PCM 3606/2007. Lo stesso D.P.C. ha predisposto (ottobre 2007) un apposito “Manuale Operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di protezione civile”, che fornisce indicazioni riguardo ai principali obiettivi ed alla metodologia per l’analisi del rischio ai fini della redazione dei suddetti piani d’emergenza, nonché riguardo all’individuazione della catena di comando e controllo in fase di emergenza. In base al suddetto manuale del D.P.C. : Per “interfaccia urbano-rurale” si definiscono quelle zone, aree o fasce, nelle quali l’interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta; cioè sono quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio d’incendio di interfaccia, potendo venire rapidamente in contatto con la possibile origine sia in prossimità dell’insediamento (ad es. dovuto all’abbruciamento di residui vegetali o all’accensione di fuochi durane attività ricreative in parchi urbani e/o periurbani, ecc.) sia come incendio propriamente boschivo per poi interessare le zone di interfaccia. 32

Anche nei casi di incendi di interfaccia urbano/rurale e forestale le strutture di coordinamento, le strutture operative a terra e la flotta aerea antincendio del Corpo Forestale sono preposte alla direzione e all’attuazione delle attività di controllo, contenimento e spegnimento dell’incendio boschivo o di vegetazione fermo restando il coordinamento operativo con l’attività di controllo e spegnimento dell’incendio nelle strette vicinanze di strutture abitative, sociali e industriali, nonché di infrastrutture strategiche e critiche di competenza del Corpo nazionale dei VV.F. Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS), tramite ed in collaborazione con il COP, assicura il flusso di informazioni necessarie alla determinazione dei livelli di allerta per gli incendi di interfaccia e in particolare segnala: I casi d’incendio boschivo o di vegetazione che possono propagarsi verso la fascia perimetrale di 200 metri attorno ad un’area di interfaccia urbana I casi d’incendio boschivo o di vegetazione che andranno sicuramente ad interessare la fascia perimetrale di 200 metri attorno ad un’area di interfaccia urbana, stimando i tempi di interessamento previsti e le zone della fascia perimetrale di probabile contatto I casi d’incendio boschivo o di vegetazione già in atto all’interno della fascia perimetrale di 200 metri attorno ad un’area di interfaccia urbana, specificando la porzione di fascia già interessata dall’incendio e le eventuali azioni di estinzione o di presidio già in atto da parte dei VV.F. Le strutture del Corpo Forestale, ferme restando le attività di competenza per il contenimento e l’estinzione dell’incendio boschivo o di vegetazione necessarie alla messa in sicurezza dell’area d’interfaccia, assicurano comunque il concorso con le strutture della Protezione Civile ai fini dell’evacuazione e della messa in sicurezza della popolazione.

Incendio di altro tipo Se a seguito della verifica della segnalazione si accerta che l’evento d’incendio riguarda insediamenti civili o industriali, annessi agricoli, discariche, cassonetti, automezzi, infrastrutture, etc., la segnalazione viene trasferita per competenza al Comando provinciale VV.F. Nel caso in cui tali incendi siano suscettibili, comunque, di propagarsi a limitrofe aree boscate il COP dispone l’intervento del Distaccamento Forestale competente e della squadra di pronto intervento, o autobotte, per presidiare tale area ed impedire la propagazione di eventuali principi d’incendio innescati nella vegetazione.”

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Ricognizione e individuazione degli interventi di prevenzione indiretta Il fenomeno degli incendi boschivi ha assunto, da diversi decenni, proporzioni di un vero e proprio flagello con momenti di estrema drammaticità, che hanno messo in serio pericolo i già precari equilibri ecologici regionali. La nostra società ha subito nel corso dell’ultimo trentennio una profonda trasformazione di costume, che ha portato all’abbandono repentino di molte delle attività agricole e di quelle selvicolturali ed ha fatto si che i boschi diventassero sempre più vulnerabili nei confronti del fuoco. Al fine di contrastare tutti quei comportamenti che possono divenire occasione d’incendio si potenzierà, così come previsto dalla L. 353/2000, l’attività informativa, svolta in ambito provinciale da personale del C.F.R.S. adeguatamente formato in educazione ambientale, quale attività preventiva diretta da una parte alla scuola, di ogni ordine e grado e dall’altra, alla famiglia, investendo in tal modo l’intera collettività. Il messaggio informativo da divulgare si concentrerà sui problemi prioritari, quali: 1. I periodi di massima pericolosità e le prescrizioni previste per la limitazione delle cause d’innesco d’incendio; 2. I vincoli , i divieti e le relative sanzioni; 3. I danni e le conseguenze, dirette ed indirette, causate dall’innescarsi di un incendio; 4. La conoscenza di norme comportamentali e di autoprotezione da assumere nel caso di un incendio boschivo; 5. Il numero telefonico “1515” al quale i cittadini possono comunicare situazioni a rischio o incendi avvistati.

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CONCLUSIONI

La pianificazione di emergenza A.I.B. si propone la distribuzione e l’impiego razionale di risorse, uomini e mezzi, quasi sempre limitate per far fronte ad esigenze che sono assai variabili, secondo le caratteristiche fisiche, economiche e sociali del territorio, le condizioni meteorologiche e i comportamenti umani. In ogni caso vi sono alcuni principi assoluti da seguire nella pianificazione della lotta contro il fuoco. Sono essenziali l’efficienza del sistema di comunicazione e il costante controllo del territorio mediante una buona opera di previsione e prevenzione con la disponibilità di risorse adeguate sia economiche che di mezzi e attrezzature. I principali OBIETTIVI STRATEGICI che si intendono realizzare nell’anno 2019 sono quelli di migliorare l’organizzazione e potenziare tutte quelle azioni mirate al primo intervento e che possono essere individuate nei seguenti punti: - Messa in esercizio della Sala operativa Integrata per il coordinamento delle attività A.I.B. con il concorso del Corpo Forestale R.S., i VV.F. e il Dipartimento Regionale della Protezione Civile per la collaborazione delle organizzazioni di volontariato; - promozione, organizzazione, addestramento e impiego del personale addetto e del Volontariato; - ottimizzazione dell’integrazione delle risorse disponibili sul territorio; - integrazione e potenziamento dei sistemi informativi per un maggiore controllo del territorio; - miglioramento e potenziamento di tutte le componenti organizzative e operative del Servizio AIB.

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Appendice I

I consigli della Forestale sui comportamenti da tenere per evitare di dare origine ad incendi boschivi e limitarne la propagazione e danni ulteriori a cose e persone.

COME PREVENIRE GLI INCENDI BOSCHIVI Non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi. Non accendere mai fuochi nel bosco, se non in aree a ciò destinate. Non parcheggiare mai l’auto sopra erba o foglie secche. Non abbandonare mai rifiuti nel bosco e/o fuori dalle regolari discariche. Non bruciare mai stoppie, paglia o altri residui agricoli vicino al bosco o ad altre aree incolte.

IN CASO DI AVVISTAMENTO DI UN INCENDIO Avvisare subito il Corpo forestale della R.S. telefonando al numero 1515 o agli altri numeri di pronto intervento. Segnalare il luogo dove si scorge il fumo o si vedono le fiamme, comunicando località e Comune. Non riagganciare fino a che l’operatore non abbia dato conferma. Non avere timore a fornire il proprio nome, cognome e telefono; si tratta di informazioni riservate, che non saranno comunicate a estranei, necessarie a chiedere ulteriori dettagli e a scoraggiare le chiamate di disturbo. Se possibile, fornire ulteriori informazioni: entità e descrizione del fumo (colonna di fumo bianco leggero oppure colonna di fumo nero, colonna di fumo isolata oppure più colonne allineate); presenza di abitazioni, elettrodotti, strade e ferrovie; tipo di vegetazione e bosco (incolti, pascoli, pinete, querceti, macchia mediterranea, ecc.).

COMPORTAMENTI DA TENERE IN CASO DI INCENDIO Assicurarsi una via di fuga considerando il percorso stradale in relazione alla direzione dell’incendio. Non allontanarsi dal veicolo che garantisce una buona possibilità di sopravvivenza durante il passaggio del fuoco; fermare il veicolo in zone aperte e prive di vegetazione; mantenere le luci accese, chiudere i finestrini e le prese d’aria. Non sostare in zone sovrastanti l’incendio o sottovento. Non fermarsi a osservare l’incendio lungo la strada; se la strada è chiusa, non accodarsi ma tornare indietro. Facilitare l’intervento dei mezzi di soccorso, non ingombrando la strada con l’autovettura. Non lasciare parti del corpo scoperte. Non fuggire in preda al panico, cercare un punto in cui sia possibile attraversare il fuoco e portarsi senza esitazione né ripensamenti sulla zona già bruciata. Seguire sempre le indicazioni date dal personale o dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.)

Appendice II - RUBRICA TELEFONICA STRUTTURE COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA DI SIRACUSA - 2020 ENTE COGMOME NOME INCARICO TELEF. FAX CELL. EMAIL ALTRI RECAPITI LIBERO CONSORZIO MAMMINO GIUSEPPE DIRETTORE R.N.O. 3356983518 [email protected] PERSONALE VIGILANZA COMUNALE DI FIUME CIANE E CAMPISI CORRADO 3355279263 GREPPI ANTONIO 3355449974 SIRACUSA (EX SALINE DI SIRACUSA LOMBARDI MASSIMO 3355450084 PROVINCIA) SCIVOLETTO ANTONIO 3356433368 GRIMALDI GIOVANNI RESP. P.C. 0931412412 093139643 3355450095 AUGUSTA COMANDO VIGILI URBANI 0931512288 0931513374 [email protected] ISP. BAUDO MIRCO 331424944 PEDALINO EDOARDO RESP. P.C. 0931980371 0931511178 3316831450 [email protected] AVOLA ROMANO ANTONINO RESP. P.C. 0931583273 3406147941 - [email protected] - 3294167185 [email protected] BUCCHERI PUPILLO GIUSEPPE RESP. P.C. 0931880359 0931880559 3356674124 BUSCEMI LA PIRA ROSSELLA SINDACO 0931878911 0931878476 3381044543 [email protected] GERVASI SALVATORE RESP. P.C. 0931878911 0931878476 3276928906 [email protected]

CANICATTINI BAGNI DI.MA. CASELLA GIUSEPPE RESP. P.C. COM. 0931945131 0931946877 3343475475 - [email protected] - SINDACO 3467275420 3519394277 [email protected] SEDE GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI P.C. CON REP. H24 0931945551 0931945551 CARLENTINI INGALISI FRANCESCO RESP. P.C. COM. 0957858248 (diretto) tel/fax 3284166090 [email protected] - - 095993045 [email protected] - 095990167(Uff.P.C.) [email protected] - CASSARO GARRO MICHELA SINDACO 0931877602 3384848188 [email protected] [email protected] SALAMONE ANGELO ASSESSORE P.C. 3357354728 BONFIGLIO CARMELO RESP.P.C.ISP. DI P.M. 0931877609 0931877609 3316874145 3385338689 FERLA FIORE GIANCARLO RESP. P.C. 0931870136 0931870137 3387827024 [email protected] - ARCH. DI [email protected] - MAURO 3666876698 [email protected] GIUSEPPE FLORIDIA PAPARELLA DOMENICO RESP. P.C. 0931920508 3356567284/ [email protected] - [email protected] 0931920508 [email protected] - [email protected] FRANCOFONTE ARCH. INSERRA DANIELE RESP. P.C.0956143594 095940852 3334547757 [email protected] Volontario 3318658791 [email protected] Tornello [email protected] Vincenzo [email protected] Volontario 3713090023 Centocinque Michael LENTINI GEOM. MACI CARLO RESP. P.C. COM. 095900520 (ore 0957835584 3345838080 [email protected] Comandante p.m. SINDACO BOSCO ufficio) INCONTRO MELANIA 3934412047 SALA OPERATIVA VOLONTARI P.C. ORE POMERIDIANE 095900900 - 095900500 3389685114 MELILLI ALBANESE GAETANO RESP. P.C. 0931551785 0931550015 3316481421 [email protected] [email protected] FAZIO SANDRA COMANDANTE P.M. 0931552188 - 0931552130 3387876225 [email protected] [email protected] 0931552129 NOTO LA SITA LEONARDO RESP. SETTORE VI 0931896418 0931896415 3202989870 [email protected] [email protected], LUNETTA ROSARIO RESP. P.C. 335390680/ [email protected] 3382425026 PACHINO CONTI DOMENICO RESP. P.C. COM. 0931596317 - 0931803600 3356268083 [email protected] CUSTODE 3383070487 0931803606/612 STADIO GIARDINA GIUSEPPE UFFICIO P.C. 0931596317 0931803600 3355986230 [email protected] 0931803606/612 GIAMBLANCO SALVATORE COORD. GRUPPO COMUNALE 3356267498 PALAZZOLO ACREIDE ISP. SUP. P.M. SALVATORE RESP. P.C. 0931881549 0931883809 3924672900 [email protected] - ISP. SUP. P.M. Comandante P.M. CALIGIORE [email protected] ROCCUZZO 3924796211 t VINCENZO PORTOPALO C.P. POIDOMANI MARIO RESP. P.C. 0931848022 0931842879 3287169873 [email protected]

PRIOLO GARGALLO DI.MA. ATTARD GIOVANNI RESP. P.C. 0931779242 0931769155 3357352098 [email protected] ISPETTORE SALVATOE GRUPPO P.C. CAVALIERE MAROTTA SANTO 0931779266 0931769155 3383137036 [email protected] 3385444450/3920189409/335544984 .it ROSOLINI SPERANZA SALVATORE RESP. P.C. 3382173475 [email protected] DI RAIMONDO 3939909274 PIETRO SIRACUSA FAZIO PIETRO RESP. P.C. 0931449211 0931468832 3492657854 [email protected] [email protected] SOLARINO GEOM. ROMANO GIUSEPPE RESP. P.C. COM. 0931921329 0931921253 3346033449 [email protected] SORTINO MIGNOSA GIOVANNI RESP. P.C. COM./COM.0931917435 P.M. 3384302608 [email protected] DI MAURO FRANCESCA COLLABORATORE 0931917422 DIPARTIMENTO REG.LE P.C. VECCHIO ALBERTO CAPO SERVIZIO 093121594 0931463224 093164508 S. 07 VOLONTARIATO 093164623 R.S. P.C. SERV. 05 BELLASAI BIAGIO CAPO SERVIZIO 093121594 0931463224 093164508 3357602867 [email protected] RISCHI ANTROPICO E 093164623 AMBIENTALE SERVIZIO 16 SVILUPPO PERROTTA GIANCARLO CAPO SERVIZIO 093167450 3204686677 [email protected] RURALE E TERR. VIGILI DEL FUOCO BURGIO MICHELE COMANDANTE PROV.LE 0931481901 093168111 [email protected] (sala operativa) 0931462223 [email protected] PREFETTURA AREA V SINDONA GIUSEPPE DIRIGENTE RESP. AREA 0931729408 - [email protected] [email protected] PROTEZIONE CIVILE V - P.C. 0931729111 [email protected] QUESTURA IOPPOLO GABRIELLA QUESTORE 0931495111 0931495777 [email protected] POLFER PALERMO 0917571411 POLFER CATANIA PER SEGNALAZIONI SU TRATTA LENTINI - CATANIA 0957349511 POLFER SIRACUSA PER SEGNALAZIONI SU TRATTA ROSOLINI-LENTINI 093165871 POLSTRADA SIRACUSA CAPODICASA ANTONIO 0931409311 [email protected] POLSTRADA LENTINI 0957834182 095902727 POLSTRADA NOTO 0931571281 POLIZIA PROVINCIALE ANGELOTTI SERGIO COMANDANTE 3355450082 TELECOM PER SEGNALAZIONI GRANDE EMERGENZA 800415042 ENEL PRONTO INTERVENTO PER SEGNALAZIONI GUASTI 095347330 RFI RETE FERROVIARIA TRISCHITTA DOMENICO DIRETTORE ESECUZIONE 3138086689 [email protected] [email protected] ITALIANA COCO SALVATORE RESP. U.O.TEC.GEST.LAV. 3138096411 957468350 [email protected]