GIORNALINO SCOLASTICO DEL LICEO VERONESE MARZO-APRILE NUMERO 5

Francesco Gerbase e Martina Bresolin: I prof si raccontano

Dante compie 700 anni “L’amor che move il sole e l’altre stelle” non si spegne

Dalla festa della donna a quella del papà: occasioni per pensare INTRODUZIONE Ed eccoci arrivati al quinto numero (tre della redazione al completo, uno sul covid e uno speciale della quarta F) del giornalino scolastico “Scripta manent 2.0”, realizzato da alunni di classi, indirizzi ed età diverse, di conseguenza con passioni e interessi lontani tra loro. In questa quinta edizione i ragazzi hanno trattato argomenti che hanno suscitato clamore tra cui il festival di Sanremo che ha aperto il mese di marzo molto atteso dagli amanti della musica italiana, e l’intervista al principe Harry e alla moglie Meghan. Tra i vari temi troviamo poi la festa del papà e quella della donna, due ricorrenze fondamentali per ricordare la loro importanza a volte data per scontata. A proposito di donne troviamo anche un articolo sull’ideale di bellezza che varia nel tempo, e uno che parla del libro di Michelle Obama, ex first lady, donna forte e intraprendente. Inoltre nel nostro giornalino scolastico onoriamo il grande poeta Dante Alighieri scomparso 700 anni fa, ma sempre più fondamentale per la letteratura italiana. Non perdetevi poi le interviste ai nostri prof: questa volta tocca alla prof Martina Bresolin e al prof Francesco Gerbase. Queste sono solo alcune curiosità trattate dagli studenti, e come si può vedere non si parla solo di temi inerenti alla scuola ma si spazia in qualunque ambito. E per tutti coloro che attendevano il ritorno alla sede centrale possiamo finalmente dire che i lavori sono ricominciati… sperando che il rientro si avvicini sempre di più! Letizia Modini e Giorgia Fabbian, 4^B INDICE

3. La situazione delle carceri italiane 4. Attualità: I grandi invasori della privacy: gli hacker 5. Riparte il cantiere della succursale del Veronese 6. Latif dalla Turchia alla nostra scuola 7. Festa della donna: Il percorso in salita del gentil sesso 8. Festa della donna:La bellezza da Venere a Marilyn 9. Festa della donna: Per cosa lottano le donne oggi 10. Festa del papà: Il cambiamento del ruolo del padre 11. Il festival di Sanremo 12. Il festival di Sanremo 13. Il festival di Sanremo 14. Il festival di Sanremo 15. Serie tv: Self-made: La vita di Madam C.J.Walker 16. Serie tv: Lupin e Becoming, la storia di Michelle Obama 17. Lettura e Scrittura: La vita in un foglio 18. Lettura e Scrittura: La vita in un foglio 19. Speciale Dantedì 20. Speciale Dantedì 21. Gossip: Harry e Meghan scuotono la famiglia reale 22. Intervista alla psicologoa Mirti Agostinetto 23. Intervista al professore Francesco Gerbase 24. Intervista al professore Francesco Gerbase 25. Intervista alla professoressa Martina Bresolin 26. Intervista alla professoressa Martina Bresolin 27. Immaginando: “A Firenze “ci” ho lasciato il cuore 28. Immaginando: Sognando l’estate in zona rossa Coordinamento: Laura Bon Impaginazione: Francesca Battilana, Elisa Banchieri

Il progetto Comunicazione comprende anche la Radio d’Istituto, coordinata dal professore Alessandro Rossi. Attualità

LA SITUAZIONE DELLE CARCERI ITALIANE: PARLA MARCO DI BENEDETTO Un incontro volto a informare i giovani sul sistema penitenziario del nostro paese

“La giustizia è un qualcosa per cui noi combattiamo ogni giorno”. Queste sono le parole di Marco Di Benedetto, un insegnante di religione che ha tenuto un incontro per gli studenti di quarta superiore sul sistema delle carceri italiane e sui diritti dei detenuti. Come non molti sanno la pena inflitta a chi commette dei reati non deve essere una punizione volta a danneggiare la persona, bensì deve essere volta alla sua rieducazione e reinserimento all’interno della società. Tuttavia, come ha voluto sottolineare il professore, spesso i carcerati vengono abbandonati a loro stessi: infatti il numero di psicologi per i carcerati al giorno d’oggi non è sufficiente e ciò non permette il Nemmeno le condizioni dei luoghi in cui recupero dei detenuti, i quali sono scontano la pena sono d’aiuto: un spinti, una volta usciti, a commettere esempio citato da Marco di Benedetto è il nuovi reati, anche a causa dei contatti carcere di Rebibbia a Roma, in cui che hanno all’interno dei penitenziari. quindici carcerati dormivano su dei materassi disposti sul pavimento all’interno di una stanza provvista di un solo bagno. È stata fatta un’ulteriore riflessione sulle carceri minorili: molto spesso si evita che i ragazzi entrino nei penitenziari, inserendoli all’interno di centri di recupero in cui molto spesso si creano ambienti positivi dove i giovani vengono seguiti e si cerca di portarli verso la retta via. Come conclusione dell’incontro, oltre a parlarci delle carceri, Di Benedetto ha affrontato anche il tema della giustizia e della pena di morte in relazione alla Costituzione Italiana, soffermandosi su come la pena di morte “non può andare di pari passo con la dignità della persona”.

Laura Zanellato, Martina Poggi, 4^F

Pag. 3 Attualità I GRANDI INVASORI DELLA PRIVACY: GLI HACKER Sfera privata sempre più tormentata sul web

La lotta sfrenata contro i pirati informatici non si ferma: furti e diffusione non autorizzata di dati personali sono ormai all’ordine del giorno e molte sono le misure adottate per difendersi dal pericolo che rappresentano. Ma non sempre ci si riesce a proteggere dalle loro attività, persino le precauzioni più studiate possono rivelarsi del tutto inutili di fronte al “piano d’attacco” di questi criminali. Si tratta di persone che sfruttano le loro avanzate conoscenze informatiche per ottenere slealmente dei vantaggi rispetto agli altri. Le vittime dunque, non sanno come reagire di fronte alle minacce degli hacker che risultano ogni volta un passo avanti, esattamente come dimostrato dai recenti casi. È stato provato Essendo questa la dura realtà, non è quindi che esiste una correlazione tra l’arrivo del possibile avere la certezza di possedere il COVID-19 e la crescita di questi fenomeni, pieno controllo della propria privacy, perciò in parte dovuta all’incremento dello smart sarà inevitabile che si produca una sensazione working. Infatti, nel secondo trimestre del d’angoscia che deriva dal costante 2020, l’Osservatorio Cybersecurity di presentimento di non essere al sicuro, Exprivia ha registrato un forte aumento di indipendentemente dalla presenza o meno crimini informatici in Italia di ben oltre il della minaccia temuta. Il potenziale pericolo 250% rispetto all’inizio dell’anno e tuttora il rappresentato dagli hacker si sta trasformando problema persiste. Ma il fatto più nell’incubo peggiore per chi accede preoccupante, insieme alla loro scarsa quotidianamente a videoconferenze online. Del tracciabilità, è che molto spesso il tutto resto, chi può assicurare ai partecipanti che avviene senza che le vittime ne siano qualche estraneo non stia ascoltando le loro effettivamente a conoscenza. conversazioni private in un dato momento? La conseguenza è che molte persone non si sentono più libere su Internet, nel dubbio di essere spiate in silenzio da degli “occhi invisibili”. Purtroppo anche i social network vengono altrettanto presi di mira dagli hacker: qui qualsiasi persona poco rispettosa della dignità della riservatezza dell’individuo riuscirebbe a rubare informazioni private e condividerle con altri a insaputa dell’utente interessato. A questo proposito, si spera che la privacy venga tutelata non solo dalla Legge, ma anche da una presa di coscienza generale che contrasti il fenomeno dell’hackeraggio.

Manuela Miotto, 4^B

Pag. 4 Attualità RIPARTE IL CANTIERE DELLA SUCCURSALE DEL VERONESE In settembre tutti gli alunni potrebbero tornare in sede

Ieri mattina, è ripartito il cantiere volto a ristrutturare e adeguare dal punto di vista sismico la succursale del liceo Angela Veronese. E ci sono tutti i presupposti perché, con l'inizio del nuovo anno scolastico, anche tale ala dell'istituto possa nuovamente accogliere gli studenti, attualmente distribuiti in ben tre sedi. L'avvio del cantiere, avvenuto in linea teorica alla fine del 2019, aveva infatti reso inevitabile, già dall'anno scolastico 2019/2020, la chiusura dello stabile retrostante la sede centrale con trasferimento di varie classi all'oratorio e in un paio alla scuola media Papa Giovanni. Solo una parte delle classi era quindi rimasta in viale Della Vittoria, 34. La lieta novella è legata al fatto che la ditta dei fratelli Bordignon (la stessa che ha ristrutturato, ad esempio, la barchessa Manin e Villa Pisani) ha accettato di accollarsi il lavoro. Questo, teoricamente, era stato avviato da un'altra ditta che si era aggiudicata l'appalto per l'intervento, indetto dalla Provincia. In verità, però, per oltre un anno il lavoro non è, nella sostanza andato avanti tanto da indurre l'ente appaltatore a risolvere il "Il nostro obiettivo -dice ora Gianantonio contratto. E' per questo che la palla è passata Bordignon, uno dei titolari- è quello di alla ditta Bordignon, giunta seconda. La consegnare la scuola per l'inizio di stessa, pur non essendo formalmente settembre. Probabilmente, per quella obbligata ad accettare, lo ha fatto sulla spinta data mancherà l'intervento sulla della fiducia dimostrata da tutte le parti palestra, che verrà sopraelevata". La coinvolte. positiva evoluzione della questione è frutto dell'impegno congiunto della scuola, della Provincia e del Comune. "Abbiamo unito le forze e alla fine ce l'abbiamo fatta -afferma la dirigente scolastica Rosita De Bortoli- La situazione è stata molto travagliata e il risultato raggiunto è frutto della collaborazione di tutti. Ringraziamo la Provincia, in particolare il direttore generale Carlo Rapicavoli e l'ingegner Marina Coghetto, l'assessore all'istruzione Claudio Borgia e la ditta Bordignon per aver preso in mano il cantiere e attendiamo fiduciosi che passino questi mesi nella speranza di poter ritrovarci, con il nuovo anno scolastico, tutti riuniti nella nostra scuola". Pag.5 Attualità LATIF DALLA TURCHIA ALLA NOSTRA SCUOLA Lo studente sedicenne frequenta la 2^E

Con intercultura in Italia, nonostante il Covid. Latif è originario di Eskisehir, una città storica della Turchia che si trova vicino alla capitale Ankara. Ha sedici anni ed è un ragazzo molto intelligente. Da qualche mese, sta frequentando, purtroppo in buona parte a distanza, il liceo Veronese. “Ho sempre desiderato studiare all’estero -racconta- per imparare lingue diverse, per incontrare nuove persone oppure per conoscere culture diverse dalla mia”. Inizialmente la sua decisione era di andare in Spagna ma la sua agenzia (AFS) gli ha consigliato l’Italia. Così è partito con altri quindici ragazzi e, dopo due settimane di quarantena, ha conosciuto la sua famiglia ospitante a Povegliano. “Con loro mi sono trovato da subito molto bene e sono riuscito fin da subito ad integrarmi”. Purtroppo poco tempo dopo, però, ha dovuto cambiare famiglia ed ora abita a Valdobbiadene. Della sua vera famiglia invece non sente ancora la mancanza visto che quasi ogni giorno sente al telefono i suoi genitori e il suo fratellino di nove anni. “L’Italia mi ha fatto subito sentire accolto - prosegue- in quanto tutti si sono rivelati gentili e Del resto stava già svolgendo gli disponibili con me”. Ha trovato dei nuovi amici e argomenti di quinta superiore di ha capito in fretta il sistema scolastico italiano matematica. che ritiene molto più semplice di quello turco! “In Latif ha un’ottima opinione anche dei Turchia -dice ancora- facevo nove ore di lezione nostri prof che cercano sempre di al giorno e quando tornavo a casa studiavo e integrarlo nelle attività il più possibile. La facevo i compiti con il tempo che mi rimaneva”. sua materia preferita è la storia ma anche in matematica se la cava molto bene! “La mia più grande passione è il Basket - dice ancora- In Turchia giocavo nella squadra scolastica e mi allenavo anche privatamente. È questa la cosa che mi manca di più e purtroppo ora non riesco ad allenarmi quanto vorrei”. A parte il Basket, Latif sta amando la sua esperienza qui e dice che il tempo sta passando troppo in fretta soprattutto perché non si può andare a scuola, è proprio un peccato che abbia fatto questa esperienza in un anno così difficile ma lui di certo non si scoraggia.

Emma Feltrin, 2^E Pag.6 Festa della donna

IL PERCORSO IN SALITA DEL GENTIL SESSO Dalla lotta alla celebrazione: viaggio nella storia dell’8 marzo

Marzo è il mese della primavera, della rigenerazione e dei desideri, nonostante il fatto che, più di un secolo fa, le donne avevano ben poco in cui sperare, perché dovevano affrontare ogni giorno una situazione sociale a dir poco difficile, soprattutto in campo lavorativo. Proprio per questo fattore nel 1909 si verificò “lo sciopero delle camiciaie di New York” e in Russia la manifestazione del movimento operaio, composto interamente da donne, contro il regime zarista, l’otto marzo del 1917. Già dalla fine dell’ottocento le donne cercarono di farsi spazio nella società passo dopo passo, rivendicando in primis una parità di salario con l’uomo, per poi procedere verso la richiesta del suffragio universale. Da questo momento Per di più, grazie ai frequenti flussi nacque una prima idea di festa nazionale migratori del periodo e al “via vai” di dedicata interamente alla donna, che verrà poi gente, la festività si è trasmessa anche fissata, a partire dal 1921, l’otto marzo, preso in molti altri paesi, tra cui l’Europa, come giorno per riassumere tutti gli sforzi diventando una vera e propria delle donne per un cambiamento nella celebrazione internazionale. In Italia società. venne festeggiata per la prima volta nel Anche se in realtà la motivazione della nascita 1922, dove alla giornata venne di questa festa, nel pensiero popolare, è associato anche un fiore: la mimosa, associata ad un altro fatto storico, cioè pianta tipica del mese di marzo. Da una l’incendio della fabbrica tessile Triangle, dove parte questa pianta anticipa la persero la vita molte donne. primavera e ricorda come le donne abbiano dovuto lottare prima di guadagnarsi la conquista di una vita migliore. Dall’altra parte con la sua delicatezza richiama la femminilità. Nonostante le donne abbiano dovuto lottare per arrivare alla loro posizione di oggi, c’è ancora molta strada da percorrere. Ma i tempi e gli ideali cambiano in fretta e già si intravede un orizzonte più promettente, a cui tutte le donne guardano nella loro “corsa all’oro” verso l’uguaglianza.

Giorgia Callegari, Irene Marcon, 4^F

Pag.7 Festa della donna

LA BELLEZZA DA VENERE A MARILYN Ma un libro non si giudica dalla copertina

Potrebbe sembrare strano, ma in tutte le epoche si può rilevare attraverso l’arte il ruolo che la donna occupa nella società. Già nella preistoria, rudimentali forme di scultura rappresentavano figure femminili un po’curvy, parliamo delle Veneri, come quella famosa di Willendorf: donne anonime, senza particolari distintivi nel volto. Ciò che importava di più erano le forme, che significavano la buona salute e quindi la fertilità. Il ruolo della donna come madre è un aspetto che si è prolungato nei millenni, ma che è stato integrato con molte altre sfaccettature, nonostante il fatto che di donna curvy non se ne parlerà più. Ad esempio al tempo dei Greci, i soggetti scultorei femminili, non erano più donne del popolo, ma dee, venerate da tutti coloro che cercavano l’ispirazione. Le pose rigide e schematiche riprodotte in precedenza lasciarono il posto alla Ma questo canone estetico si è forse naturalezza, abbandonando una visione stilizzata fermato con Botticelli? La risposta è no. del corpo, per promuoverne una più realistica. La Basti pensare a Marilyn Monroe, bellezza, la sinuosità e le vesti di queste dee e biondissima, con occhi azzurri e pelle muse avevano lo scopo di infondere ispirazione e chiara, definita la donna più bella del dirigere le persone verso il divino, ma certo non mondo e raffigurata in molte opere di erano l’esatto calco delle donne del popolo. Pop Art di Andy Warhol. Questo tema come donna-musa ispiratrice è Al giorno d’oggi questi “dogmi della proseguito anche nel Medioevo e ha subito vari bellezza” si sono decisamente smorzati, cambiamenti di prospettiva: da una parte un ma comunque attraverso i social, le amore che conduce alla divinità con Dante e pubblicità, la televisione… vengono dall’altra un sentimento contrastato dal senso di continuamente proposti modelli di fede di Petrarca. Tuttavia c’è un aspetto che fascino da seguire: una ragazza “sempre accomuna entrambi gli autori, ovvero lo stereotipo giovane”, alta, slanciata, magra, bella… di bellezza femminile: occhi azzurri, pelle chiara e Per millenni, quindi, lo stereotipo di capelli dorati. Ma non è finita qui, perché neanche donna è sempre stato paragonato a con Botticelli le donne con i capelli scuri hanno Venere, dea dell’amore e della bellezza, speranza di essere le protagoniste, infatti si può considerata anche come angelo. Cosa notare nel famoso dipinto “la Nascita di Venere”, che si può notare anche oggi, basti come le figure femminili rappresentate ricalchino pensare ai cosiddetti “angeli di Victoria’s lo stesso ideale di bellezza fisico. Inoltre viene Secret”. Un po’ demoralizzante per ripreso quel tema della divinità greca, in coloro che non rientrano nei canoni di particolare Venere, che per alcuni secoli era stato bellezza proposti, ma coraggio ragazze, archiviato, ma che da questo momento in poi sappiamo tutti che un libro non si giudica viene periodicamente ripescato da grandi artisti dalla copertina! Anche se non saremo le come Canova, nella seconda metà del prossime muse ispiratrici di un futuro diciottesimo secolo. Botticelli, possiamo sempre contare su di noi e il nostro aspetto interiore.

Giorgia Callegari, Irene Marcon, 4^F

Pag.8 Festa della donna “Maschiacci, per cosa lottano le donne oggi?” Il podcast debutto di in vetta alle classifiche

“Cantante o cantautrice?”, Francesca Michielin ha spiegato come più volte negli articoli di numerose riviste sia stata definita semplicemente come interprete, nonostante a tutti gli effetti sia lei stessa a comporre e scrivere le sue canzoni. Ciò ha “screditato” in qualche modo la sua professione e come lei ha denunciato poi sul suo profilo Instagram: “Sembra quasi che una donna non sia mai autonoma nella scrittura dei suoi testi, ma abbia sempre bisogno di un aiuto alle spalle”. Questa è una discriminazione, che come ha fatto notare Recentemente, un suo post senza filtri ha per gli artisti uomini non accade quasi mai ed è acceso una discussione in Rete, stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e denunciando il fatto che le donne, soprattutto l’ha spinta a realizzare il suo ultimo progetto, nel mondo dello spettacolo, siano costrette a ovvero il podcast evento “Maschiacci, per cosa coprire le proprie imperfezioni e a ricevere lottano le donne oggi?”. È debuttato il giorno del una costante pressione riguardo all’aspetto suo ventiseiesimo compleanno, il 25 febbraio e esteriore. “Una mattina sono stata sul set per da subito ha riscontrato un grande successo. ore a coprire i brufoli – racconta Matilda – Ho Attraverso le opinioni differenti di uomini e pianto tanto e la cosa che mi dispiace è che donne, Michielin affronta il problema della a un certo punto, presa dallo sconforto, ho disparità di genere e del concetto di femminilità e detto ad alta voce che sono troppo brutta per mascolinità tossici imposti dalla società e si pone fare l’attrice. E invece avrei dovuto dire, al l’obiettivo di cercare di capire perché nel tempo massimo, che non sono abbastanza brava. si è creata questa linea di confine tra ciò che una Mi sono spaventata di quello che stavo donna o un uomo possono fare a seconda del pensando e ho fatto questo post per genere. ricordare a me stessa che questo non deve La giovane artista, che quest’anno ha succedere”. partecipato tra l’altro al Festival di Sanremo in Tra momenti di dibattito e riflessione, ma compagnia del rapper Fedez, nella prima anche di gioco, ispirati ai quiz dei teen puntata ha voluto coinvolgere un’altra giovane magazine e di leggerezza, con la riscrittura musicista, Matilda De Angelis, promettente della favola di Cenerentola in chiave attrice di film e serie come “The Undoing- le moderna, le due arrivano a trattare temi verità non dette”. Per sciogliere il ghiaccio, sempre più combattuti, tra cui la disparità di l’episodio si è aperto con le presentazioni, in cui stipendio tra uomo e donna nel mondo del Matilda ha spiegato come si sia avvicinata quasi lavoro e gli stereotipi a cui sin da piccole le per caso al mondo della recitazione, di come donne sono abituate a sentire. Alla fine della subito non fosse convinta di aver dato una puntata si arriva a rispondere alla domanda buona impressione ai provini e della sua decisa centrale che fa anche da titolo al presa di posizione nei confronti di tematiche programma: come il body shaming. “Le donne lottano per andare contro gli schemi preposti riguardo al concetto di femminilità. Da piccola cercavo di nasconderla in ogni modo, rasandomi i capelli e vestendomi male!”, risponde Matilda, “Mentre la società ci impone i suoi canoni solo per risultare piacevoli allo sguardo, per me è femminile la donna che ha dei contenuti”. Greta Bianchin, 3^E Pag.9 Festa del papà IL CAMBIAMENTO DEL RUOLO DEL PADRE Dal Medioevo ad oggi lo stesso nome, una “sostanza” diversa

In molti paesi del mondo il 19 marzo è la festa del papà, che ha lo scopo di celebrare la figura paterna. Negli anni però, questo ruolo non è sempre stato lo stesso e si è evoluto, dalla figura più tradizionale ed autoritaria a quella più moderna, aperta al confronto con la madre ma comunque capace di accompagnare il figlio nella crescita e saper dire dei “no”. Col trascorrere delle epoche, infatti, questa figura si è adattata acquisendo vari obblighi e doveri: dal capo famiglia che caccia il cibo e protegge il nucleo familiare, al padre anaffettivo e distaccato della Grecia antica, al donnaiolo costantemente fuori di casa del Medioevo, al militare novecentesco disposto a perdere la vita Infatti, nonostante le lotte quotidiane, nella per la patria, fino ad oggi. maggior parte dei paesi una coppia L’etimologia della parola deriva da svariate omosessuale non si può sposare, e anche ipotesi, essendo presente in tutte le lingue negli Stati dove è possibile farlo, si assiste indoeuropee. Potremmo sintetizzare i numerosi quotidianamente a notizie dove il prete si pensieri definendolo come un gestore oppone a unire la coppia nel sacro vincolo. dell’autorità, un procreatore o anche un Anche nell’adozione di bambini persiste lo protettore della famiglia. stesso problema, nonostante il gesto in sé e Possiamo dunque dedurre che quella del papà per sé sia ammirevole. sia una figura dalle mille sfaccettature, alcune Se questi per molti sono problemi la cui delle quali non sono però ancora accettate dalla soluzione andrebbe trovata il prima società. Sembrerà strano, considerando che gli possibile, per altri è motivo di orgoglio poter uomini nella storia hanno avuto la possibilità di affermare che il loro governo vieti queste esprimersi più liberamente rispetto alle donne, azioni. che invece avevano meno privilegi. Tuttavia, Esiste anche un altro punto di vista, che ancora ad oggi questa figura è circoscritta in afferma con convinzione che l’amore possa alcuni ambiti dentro dei canoni rigidi, ovviamente essere gay, ma le famiglie no. Seguendo non prescritti da tutta la popolazione, ma dalla questa linea di pensiero, è giusto che due sua maggior parte. uomini si amino, ed anzi si è pronti a combattere contro chi non concorda, ma sulla famiglia non si discute. La famiglia deve essere composta da uomo e donna, e tutto ciò che si differenzia è sbagliato, e nuocerebbe alla psiche dei bambini. Concludendo, le opinioni sono tante e differenti tra loro: non ne esiste ancora una giusta e una sbagliata. Sta al singolo individuo scegliere da che parte stare e decidere per chi o per cosa vale veramente la pena lottare. Jacopo Torresan, 1^ E

Pag.10 Festival di Sanremo IL FESTIVAL “GIOVANE” REGALA SORPRESE Dai Maneskin ad Achille Lauro l’invito a non stare “

Nelle. giornate dal 2 al 6 Marzo si è svolta la 71esima edizione del Festival di Sanremo, che, a causa della sua lunga durata trascinata ancora di più dalle esibizioni oramai non più divertenti dei presentatori Amadeus e Fiorello, ha fatto anche da 72esima. Questa edizione si è particolarmente distinta dalle altre grazie alla presenza di artisti sempre più giovani tra i big; sono loro a portare messaggi innovativi e diversi dalle classiche canzoni che siamo abituati a sentire a Sanremo. Tra questi sicuramente spiccano i vincitori: sono i Maneskin, una band romana tra i 18 e i 22 anni. A Sfortunato, è stato Irama, che non si è differenza degli altri ragazzi si distinguono per il potuto esibire in live per colpa del Covid loro stile rock ed anticonformista. Con la loro “Zitti che ha colpito un membro del suo staff e Buoni” i vincitori si sono lasciati alle spalle tutti rubandogli la possibilità di esibirsi in uno gli altri concorrenti come, ad esempio, Orietta dei palchi più importanti d'Italia. Tutto il Berti che nonostante la sua grande esperienza e male non vien per nuocere però, perché l'apprezzamento del web si è posizionata ai piedi nella sua sfortuna non ha dovuto lottare della top ten, forse anche a causa del suo stile un contro l'ansia riuscendo ad arrivare in po' superato; o come che fino quinta posizione. all'ultima serata si credeva il vincitore ma che si è Due performance che hanno fatto classificato solamente terzo. impazzire il pubblico e tutto il web sono In ordine, al secondo posto, inaspettatamente indubbiamente quelle di Elodie e di Achille sono giunti Fedez e Francesca Michielin, i quali Lauro, super ospite di tutte le serate. hanno fatto parlare molto di sé sia per una gaffe Elodie ha fatto da spalla ad Amadeus da parte del rapper milanese che, prima dell'inizio solamente nella seconda serata, del Festival, ha pubblicato un piccolo spoiler nelle spiccando non solo per i suoi sue instastories sia per la denuncia da parte del elegantissimi look, ma anche grazie alle Codacons che riteneva inopportuna la loro sue esibizioni. La cantante romana, infatti, posizione nella classifica a causa del supporto di ha impressionato tutti con un medley dei Chiara Ferragni, nota imprenditrice digitale, che li suoi successi e di quelli del festival ha fatti volare dal misero 17esimo posto al podio. accompagnata da sensuali ballerine Nonostante ciò, il loro pezzo “Chiamami per trasformando così l'esibizione in un vero e nome” è diventato uno dei più ascoltati del festival proprio show. insieme a “Voce” di Madame e “Musica Achille Lauro ha scioccato tutti nel bene e Leggerissima” di Colapesce e Di Martino che, nel male, generando, come ogni anno un oltre ad aver ricevuto il premio “Lucio Dalla”, è divario tra chi lo sostiene e chi lo critica. In oggetto di moltissimi meme nei social. ogni serata di questo festival, grazie ai suoi look ha voluto impersonare diversi generi musicali. Nelle prime quattro serate del Festival sono, in ordine, il Glam Rock , il Rock N' Roll, il Pop e il Punk Rock. Nella sua ultima esibizione, Achille ha voluto chiudere, con un messaggio molto forte, ovvero il lasciarsi alle spalle i giudizi negativi della gente continuando per la propria strada ed arrivando in alto come ha fatto lui.

Marta Guizzo 4F, Luca Pasquetti 4^B Pag.11 Festival di Sanremo

LA NUOVA GENERAZIONE CONQUISTA L’ARISTON

Amadeus, il noto conduttore in compagnia del suo Non mancano però tra quest’ultimi fidato compagno Fiorello, quest’anno si è circondato nominati anche i vincitori del Festival: di un cast molto giovane rispetto alle precedenti ovvero la band romana dei edizioni, aprendosi soprattutto alle nuove “Måneskin”, diventata famosa per la generazioni. sua partecipazione al talent “X- Tra i musicisti debuttanti quelli che spiccano sono: Factor” nel 2017; un gruppo legato Madame, considerata da molti la ragazza prodigio sul palco, così come nella vita reale: il del rap italiano, che ha colpito anche Cristiano frontman Damiano David, di 22 anni, Ronaldo, che ha voluto accompagnare il suo profilo Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Instagram con la sua canzone “Sciccherie” e che a Ethan Torchio di 20 anni hanno soli 19 anni ha vinto il rinomato premio “Sergio scalato la classifica, arrivando in vetta Bardotti” per il miglior testo con la canzone al podio con il loro singolo rock “Zitti e presentata in gara “Voce”; Random, rapper buoni”, candidato all’Eurovision. napoletano, classe 2001, che sul palco ha esordito Singolo, che come spiegano i con il brano “Torno da Te”, facendoci ballare come componenti della band, vuole con altre sue hit molto note, tra cui “Rossetto”, rappresentare il cammino del gruppo “Chiasso” e la più recente: “Sono un bravo ragazzo in quanto musicisti e la grande un po’ fuori di testa” e Gaia, di 23 anni, uscita passione, che li ha spinti a diventarlo. vincitrice l’anno scorso dal programma “Amici” e che ha presentato la canzone “Cuore Amaro”, Greta Bianchin, 3^E piazzandosi in buona posizione nella classifica.

LE SERATE NELLA LINGUA DEI SEGNI

L’anno scorso il festival di Sanremo ha Questo rende l’evento che molti di noi aggiunto una nuovissima iniziativa volta aspettano ogni anno un motivo di svago e all'inclusività delle persone sorde; infatti dal gioia anche per le persone sorde oppure 2020 sulla piattaforma streaming “Raiplay” per gli appassionati di questa lingua è possibile vedere in contemporanea alla completamente diversa dall’italiano diretta di RAI la versione interpretata in lis parlato ma che emoziona per la sua (lingua italiana dei segni). Vengono espressività e particolarità. interpretate canzoni, monologhi e qualsiasi Un esempio di performer durante il festival cosa venga detta durante la diretta. Il lis è Massimiliano Mondello nato a progetto vede coinvolti artisti figli e fratelli Messina ha ricoperto il ruolo di alter ego di sordi, artisti che si sono avvicinati alla del conduttore udente Amedeo Sebastiani Lingua dei Segni semplicemente per l’edizione 2020 e per l’edizione 2021 ritenendola un efficace e utile strumento comunicativo, ma anche artisti sordi, in una Emanuele Colucci, 2^E totale inclusione. Le emozionanti prove dei performer si svolgono per settimane prima dell'inizio del grande evento, così come la costruzione di tutti gli elementi che fanno parte del processo realizzativo di un vero e proprio programma: scenografia, sigla, costumi, regia.

Pag.12 Festival di Sanremo

SANREMO COME IL MET GALA: I look che hanno fatto impazzire gli Italiani

Quasi come al Met Gala per gli Americani, gli abiti dei concorrenti in gara fanno scalpore e suscitano critiche di tutti i tipi. Già dal primo giorno infatti, molti del look hanno lasciato il segno. A partire da quello di Arisa, vestita in un completo rosso che le donava moltissimo…peccato, però, che quando si girava sembrava avesse una sorta di rotolo della carta igienica rimasto attaccato ai capelli, non molto carino da vedere. A lasciarci delusi, insieme a lei, anche Francesca Michielin vestita in MiuMiu e Prada; la cantante portava dei pantaloni neri semplici con abbinata una maglia a maniche lunghe in paillettes da cui, sfortunatamente, si intravedeva il reggiseno e questo spiacevole tocco, insieme all’acconciatura semi-bagnata che ha continuato a portare per il resto delle serate, ha lasciato a bocca aperta gli spettatori più ‘’fashion’’. In coppia con lei A salvare la situazione per fortuna c’erano Fedez che, indossando Versace, ha lanciato Noemi ed Elodie. La prima ha fatto un piccolo ‘’spoiler’’ cucendo nella camicia le moltissimo parlare di sé in quanto si è iniziali di tutti i membri della sua famiglia, tra presentata all’Ariston con una faccia cui anche la sua futura figlia V facendo completamente nuova e luminosa dopo impazzire tutto il web. aver passato un bruttissimo periodo ed essere dimagrita molti chili. Splendido il suo vestito argentato di Dolce e Gabbana che ha lasciato tutti a bocca aperta. Elodie, invece, in quanto ospite è stata la più apprezzata sfoggiando bellissimi abiti di Versace, splendide scarpe ed orecchini di Bulgari da 45mila euro che, sbadatamente, scendendo dalla scalinata ha perso.. Molti altri artisti si sono distinti per il loro outfit un po’ fuori dal comune. Come Madame che, vestita da Dior, è salita senza scarpe sul palco e in bianco indossando un velo con su scritto il titolo della sua canzone. E come lei anche La rappresentante di lista e poi Achille Lauro che sembravano i protagonisti di un matrimonio. Infine i vincitori, i Maneskin in Etro, hanno sempre indossato vestiti coordinati e tutti uguali senza mai risultare noiosi ma originali nel loro stile non lasciando niente all’immaginazione.

Luca Pasquetti 4B, Marta Guizzo, 4F Pag.13 Festival di Sanremo UN EVENTO CHE TRASFORMA LA SOCIETÀ Dai cantanti agli sportivi : la kermesse racconta il cambiamento

“Ma…che senso ha? Volere sempre troppo, pagare tutto il doppio e godere la metà”, questo è una parte significativa del testo della canzone che ha portato lo Stato Sociale al festival di Sanremo 2021. Non si può parlare di tematiche sociali senza nominare questo gruppo musicale, che già dal nome spera di portare un cambiamento nella società odierna. Con questo scopo esordì con Una vita in vacanza sul palco dell’Ariston già nel 2018, parlando di una tematica importante per svegliare le coscienze. Ma ritornando a quest’ultima edizione, la canzone Combat pop ha riscosso molto successo anche o soprattutto per il messaggio che ha trasmesso al pubblico: infatti racconta la contraddizione che tutti noi viviamo nella tensione tra il mondo che Sempre rimanendo nel mondo dello sport, vogliamo e l’impostazione di un modello di società è stato invitato sul palco dell’Ariston anche immutabile. Alex Schwazer. “Nessuno mi ridarà quello Di sicuro, sia sul palco che dietro le quinte, con i che mi hanno tolto ma quello che non si suoi 195 centimetri, non è passato inosservato può fare è perdere altre gare. Ho tanta Zlatan Ibrahimovic che ha fatto sia ridere che determinazione a chiudere questo cerchio, infuriare gli spettatori con la sua personalità perché io sono uno sportivo, e ho vinto in egocentrica e le sue entrate spettacolari, sia tribunale ma voglio tornare a vincere sul contro che accanto al primo conduttore Amadeus. campo”. Queste le parole del campione di Ma per smentire l’opinione pubblica si può marcia accusato ingiustamente di aver spezzare una lancia a favore di questo campione: assunto sostanza dopanti per la seconda dietro a questo personaggio, all’apparenza volta, a ridosso delle olimpiadi di Rio 2016. vanitoso e narcisista, si nasconde un grande Un’accusa assolta dal tribunale, e che ha cuore. Infatti il calciatore ha donato in beneficenza permesso al marciatore di portare la sua il ricavato della sua esperienza a Sanremo e ha storia per raccontare la verità a milioni di mostrato il suo lato sensibile, commuovendosi italiani. durante l’intervista a Sinisa Mihajlovic, ex insomma, possiamo dire che il Coronavirus calciatore, allenatore che ha da poco vinto la sua non è di certo riuscito a fermare il festival di battaglia contro la leucemia. Sanremo, che si è distinto sia per aver registrato un nuovo record di share, superando quello dell’anno precedente sia per l’originalità con cui è riuscito a presentare innumerevoli tematiche portate dai vari ospiti, entrando nel cuore degli italiani.

Elena Dalla Riva 4^B; Martina Poggi, 4^F

Pag.14 Parliamo di serie TV

SELF-MADE: LA VITA DI MADAM C.J. WALKER Su Netflix la storia di una ”imprenditrice” modello in tutti i sensi

Self-made, una miniserie televisiva pubblicata il 20 marzo 2020 su Netflix, basata sulla biografia On Her Own Ground scritta da A’Lelia Bundles, tratta la storia vera dell’enorme determinazione di una donna nera a fine 800, Sarah Breedlove Walker, conosciuta anche come: Madam C. J Walker; un simbolo per tutte le donne che ogni giorno cercano coraggiosamente di far valere i loro diritti, usandoli per avverare i loro sogni. Madam, nata in una piantagione di cotone nel sud degli Stati Uniti, lavorava inizialmente come lavandaia, consumandosi le mani tutti i Sarah scopre di saper vendere bene e giorni cercando di portare a casa i per inizia la sua carriera regalando servizi e mantenere la famiglia; rimasta vedova, era prodotti per strada, promettendo risultati e riuscita a ritrovare l’amore con un uomo che incoraggiando le donne a vedersi sempre l'amava e le dava grande sostegno. Sarah belle e non trascurate. però, era stanca e demotivata a causa del suo Il suo prodotto comincia a diventare lavoro e, per il troppo stress, inizia a perdere i popolare, e Madam si rende conto di capelli. doversi spostare in un posto molto più Per fortuna riesce a trovare un aiuto da parte grande, creando un salone tutto suo e di Addie, una donna per cui lavorava, che le aumentando la produzione della formula di propose di testare sui suoi capelli le formule bellezza. Il desiderio più grande rimaneva che creava per la sua azienda. I benefici quello di aprire una fabbrica, ma ciò non arrivarono molto presto e presa veniva concesso senza prima l’appoggio dall’entusiasmo Madam cerca di aiutare Addie dei più importanti imprenditori e Sarah così a vendere alcuni vasetti del suo prodotto per cerca in tutti i modi di attirare la loro provarle di essere una brava venditrice e attenzione. socia; o così pensava. Infatti dopo essere Nonostante gli ostacoli iniziali, riesce a stata umiliata da quella che credeva un’amica, realizzare il suo sogno, e verrà riconosciuta decide di studiare la formula del prodotto di come la prima donna afroamericana ad Addie in autonomia, adattandolo sempre alle essere diventata milionaria portando avanti esigenze dei capelli afro della sua comunità, le sue idee, senza l’aiuto di nessuno. che avevano bisogno di specifiche e accurate Madam, nell’ultimo periodo della sua vita, in cure. cui stava affrontando un periodo buio a causa del rapporto col marito, decide di allontanarsi con la figlia e continuare con la fabbrica. Morì il 25 maggio 1919, all’età di 51 anni per complicazioni dovute all’ipertensione, lasciando la figlia a capo della presidenza della Madam C. J. Walker Manufacturing Company. L’azienda rimase attiva fino al 1981, ma nel 2016 i marchi Sundial crearono una collaborazione speciale con i suoi prodotti, rivendendoli in tutto il paese nello store di Sephora.

Federica Camerini, 3^ A Pag.15 Parliamo di serie TV LUPIN SPOPOLA SU NETFLIX La nuova uscita prende spunto dal cartone del 1984

Prende spunto dal cartone del 1984, la nuova serie televisiva che ha come protagonista un abile ladro francese, Assane Diop, conosciuto da tutti come Lupin, il protagonista interpretato dall’attore francese di origini senegalesi Omar Sy, diventato famoso per film come “Quasi amici”. La serie parla di un ragazzo parigino di quattordici anni rimasto orfano dopo il suicidio del padre accusato di un furto. Una volta cresciuto, Assane scoprirà, grazie all’aiuto di alcuni indizi lasciati dal padre prima di morire, alcuni spiacevoli dettagli sulla storia del genitore deceduto che lo spingeranno ad indagare ulteriormente. Fra la top 10 delle serie tv, è considerato un must per gli amanti dei gialli, ricco di colpi di scena e momenti di suspence, fa innamorare dal primo episodio, e lascia tutti a bocca aperta. L’ultimo episodio lascia la serie piena di punti di domanda, per questo gli spettatori sono impazienti di vedere la seconda stagione e sperano che arrivi il prima possibile. Jacopo Torresan, Rachele Pacheco, 1^E

BECOMING-LA STORIA DI MICHELLE OBAMA chi siamo e chi vogliamo diventare?

Il libro di Michelle Obama, dal titolo Becoming-la mia storia, è uscito il 13 novembre 2018 e nel giro di pochi mesi ha un avuto grande successo apparendo tra la top 10 dei libri più letti del 2019. Qui l’ex first lady scrive della sua infanzia, di come è passata dal vivere in un piccolo paesino del South Side di Chicago a studiare nelle aule di Princeton, dove ha imparato cosa si prova ad e ci offre inoltre, con grazia e senso essere l’unica donna nera in una stanza, fino a dell’umorismo, un dietro le quinte dei diventare un grande avvocato di successo e a trascorsi alla Casa Bianca, durante i lavorare per importanti uffici dove ha conosciuto un quali ha conosciuto meglio il suo paese giovane ragazzo che sarebbe diventato suo marito ma soprattutto se stessa. Questo libro nonché futuro presidente degli Stati Uniti, Barack ha ispirato molti a dare il meglio di se Obama. Racconta anche di come è stata dura stessi e a dare il massimo in ogni cosa, essere la first lady americana, di come è stato perché ognuno è capace di cose difficile trovare un equilibrio tra la carriera, la inimmaginabili, da qualunque punto famiglia e la rapida ascesa politica del marito parta. Rachele Santos Pacheco, 1^E

Pag.16 Lettura e scrittura LA VITA IN UN FOGLIO Da Dante a Manzoni, da Verga a Calvino : vi spiego perché amo i libri

L’umanità possiede un dono più grande di ogni tesoro materiale, tale dono è la scrittura. Un insieme di segni che diventano un significato; una frase che diventa il volto di un giovane, le vie di una città, i paesaggi di una terra; semplici segni che fanno la storia. Così un uomo prese in mano la penna ed un foglio di carta e lo riempì di parole, di significati e di ideali; quel foglio passò nelle mani di chi lo lesse, e così si giunge alla lettura. Ora si associa a questo termine il libro di testo che, tra una seria lettura e molte distrazioni, si studia prima Nel conoscere vi è un’intima emozione di della verifica; oppure il libretto di istruzioni orgoglio, di gioia nel sapere ed intuire i per montare un mobile o i cartelli processi della storia. Basterebbe tale motivo pubblicitari. Ma la lettura è certamente per leggere, ma andrò oltre. qualcosa di più complesso e profondo, di Altro aspetto della letteratura, a voi intimo. Come prima cosa, il saper leggere è certamente più familiare, è l’acquisire potere, è non farsi ingannare e maggior fantasia. La letteratura porta alla comprendere le notizie dei giornali che ci mente del lettore nuovi luoghi, nuovi volti; troviamo sotto mano, è poter essere dotati come se trasportasse chi legge in nuovi di conoscenza, è poter farsi un’idea propria luoghi, in altri tempi. Leggere è far parte di del mondo e della storia della quale nuove avventure, essere a fianco del facciamo parte. Ecco la principale virtù del protagonista nelle sue vicende e conoscere saper leggere: poter conoscere. Dai libri ci la sua storia, le sue azioni. E’ rendersi sono giunte le conoscenze degli antichi, le emotivamente partecipi delle vicende dei parole dei Greci e dei Romani, le personaggi. Leggere è lasciarsi coinvolgere, conosciamo grazie al lavoro dei monaci ispirare, lasciare che la storia dei personaggi amanuensi, che nel corso del Medioevo divenga la propria storia, lasciar che le (epoca molto più luminosa di quanto ci viene emozioni dei personaggi divengano le fatto credere) li copiarono con gran proprie emozioni. La letteratura lega, dona attenzione. Poter leggere il Simposio di amicizie, dà tormenti ed offre pensieri. Platone e l’Eneide di Virgilio è conoscere, è Rimane un ultimo punto per spiegare le virtù riconoscere le nostre origini. Nella cultura (e della lettura: la consolazione. Questo punto di conseguenza nella lettura), oltre è strettamente legato ai due precedenti. all’aspetto oggettivo delle date e dei versi Leggere consola perché tra le pagine di un esametri o endecasillabi, vi è anche libro si può trovare la conferma delle proprie qualcosa di più intimo e soggettivo. idee, un rifugio ed il sostegno silenzioso Quest’ultimo aspetto è stabilire un rapporto dello scrittore, si può “prendersi una pausa” con l’autore. Quante volte, leggendo la dalla vita quotidiana e trovar sollievo nel Divina Commedia, ho scorto tra le strofe piacere della lettura. Dai tempi dei Romani ben stampate il Dante uomo, oltre al dante gli uomini ricchi si fanno costruire ville poeta. Nel conoscere. Dato dalla lettura e lontane dalla città e dai doveri cittadini dove dall’insegnamento dei professori (hanno tengono, tra le altre cose, una biblioteca. In nelle loro mani il futuro del nostro Paese, quelle ville trovavano il sollievo anche, e perché un buon futuro è dato dalla soprattutto, parlando e discutendo di conoscenza; tutti, tra le poche paci ed filosofia. Ora questa consolazione è a equilibri politici, sono nate grazie al talento portata di tutti (o quasi) ed anche gratuita (le ed alla determinazione di uomini colti). biblioteche), Pag.17

Lettura e scrittura Sarebbe buona cosa se tutti si avvicinassero all’arte del leggere, del conoscere. Con questi tre punti spero di aver risposto a due importanti domande: Perché leggere? Qual è l’importanza della lettura? Anche se per darne degna risposta un saggio non basterebbe. Io che dico questo, come è facile comprendere, nutro un grande interesse verso la cultura ed in particolare verso la letteratura. Non mi ricordo perché cominciai a leggere, fin dalla più tenera età penso che a spingermi a farlo fu la voglia di conoscere, di sapere. Mi ricordo che in prima elementare, quando avevo circa cinque anni (sono nata a novembre), attendevo l’ultima ora di scuola Tra i miei autori favoriti vi sono due uomini del venerdì perché la maestra leggeva alla che fecero l’Italia, che al contrario di altri classe dei miti della cultura greca arcaica. Poi, paesi non è stata fatta da guerre ed dato che nessuno me li leggeva più, ho accordi, ma dalla cultura. Questi cominciato a leggerli da sola. Così sono grandissimi autori sono Dante Alighieri ed arrivata all’età dei tredici anni, quando, con Alessandro Manzoni, per il quali nutro una l’estate, il tempo libero non si è più riempito totale stima ed ammirazione. Consiglio a dei giuochi con mia sorella minore, ma di voi alcuni libri che amo particolarmente. letture e scritti sempre più complessi. Fino ad Come prima cosa consiglio il realismo di ora, che di anni ne ho appena quattordici, che Giovanni Verga, autore del quale ho già passo il tempo libero a studiare. Non perché letto l’opera “Mastro -don Gesualdo”; devo, ma perché lo studio delle arti e della appassionante e scorrevole è la trilogia “I storia è la mia più grande passione. Proprio nostri antenati” di Italo Calvino. Poi ci sono grazie a questi miei studi (detto con tutta gli svariati saggi e raccolte di disegni ed l’umiltà dovuta, dato che studiare è osa sì opere d’arte che tengo per gli studi e per grande), mi si è aperta la strada che è stata mio piacere, però non me la sento di tracciata per la mia vita. Così come ho iniziato consigliarveli, dato che si sceglie un saggio a leggere ho iniziato a scrivere, per passare il selettivamente e secondo i propri interessi. tempo ed immaginare, per scrivere storie non Vi è poi un libro che considero un ancora narrate. Io leggo perché per me la capolavoro del romanzo di formazione, che cultura è più vitale del cibo, io per consiglio ai vostri fratelli della scuola media, conoscere e per far conoscere la cultura e la per chi ne ha, ed è “I ragazzi della via splendida bellezza della mia Patria, della Paal”, scritto nello scorso secolo dallo civiltà greca ed italiana. Leggo perché la scrittore ungherese Ferenc Molnàr. cultura è ciò che rende liberi, consapevoli del Termino questo mio primo articolo col dire proprio essere. Leggo perché voglio servire la che i libri sono grandi maestri, che gli autori mia Patria con la cultura, perché solo con la sono grandi compagni che accompagnano cultura vi potrà essere un nuovo l’adolescente alla vita adulta, l’uomo alla Rinascimento. Voglio divenire pittrice e completa conoscenza di sé e del suo scrittrice, e per fare ciò dovrò essere una Paese. Vale certamente la pena saper persona colta, e quindi leggere. Tutto ciò l’ho leggere veramente, perché ci permette di appreso dal vivere e dai libri, perché proprio i non essere solo persone, ma essere uomini libri sono i primi insegnanti, con i quali ci si e donne, ognuno con il proprio nome e la può confortare con silenziosa calma. Questi propria identità culturale. libri che mi hanno insegnato molto, insieme ai “Interrogato su quale differenza ci sia tra gli loro autori, sono tra i miei favoriti. Per iniziare, uomini colti e gli incolti, disse:- La stessa prediligo autori italiani non contemporanei (più differenza che c’è tra i vivi e i morti-“ leggo alcune pagine dei libri che legge mia (Aristotele, cit. in DIOGENE LAERZIO, Vite madre, più mi convinco che solo chi ha talento dei filosofi) debba pubblicare i suoi scritti). Miriam Flora, 1^H Pag.18. Speciale Dantedì

DANTE: ORGOGLIO ITALIANO Il migliore autore del nostro paese morì 700 anni fa

La Divina Commedia: un’opera che forse molti ragazzi di oggi si scocciano a studiare. Solo sentire il nome fa sbadigliare alcuni, ma questo poema di Dante è in realtà molto importante, come ci viene detto e ridetto dai nostri professori. Il libro del resto non è solo un'intrinseca allegoria religiosa e il viaggio di un celebre poeta che visita l’Inferno, scala il monte del Purgatorio e infine sale in Paradiso, ma anche un ricco commentario sulla politica e la L’ambientazione qui sembra direttamente società italiana di allora che, per certi aspetti, presa da un racconto fantasy: il carro, infatti, ricorda quella di oggi. Dante critica i mali che si trasforma in un mostro dalle sette teste e affliggono il suo tempo, tra cui la corruzione, il un drago si conficca in mezzo di esso. nepotismo e la simonia, facendo in questo All’interno del carro siede una meretrice che modo sì che sia essenziale conoscere i suoi rappresenta la Chiesa: il termine colorito con lavori se si vuole parlare di vari eventi storici del il quale Dante la definisce mostra Trecento. Come si può, infatti, non menzionare perfettamente il modo in cui l’autore cambia Dante quando si parla del conflitto tra guelfi linguaggio a seconda della situazione. neri e guelfi bianchi, o del regno di Alberto Inoltre, anche se forse molti studenti di oggi d’Asburgo? Inoltre, i temi principali della sua non lo sanno, Dante ha inventato molte opera (ovvero il peccato, la redenzione e espressioni che usiamo ancora al giorno l'amore) verranno ripresi in futuro da molti altri d’oggi tra cui la celebre “Galeotto fu …”, autori, i quali si ispireranno a Dante, pioniere proveniente dal quinto canto dell’Inferno, un dell’epoca. Ma egli non ha solo posto le basi preferito di molti studenti delle superiori, e per gli scrittori che l’avrebbe succeduto: ha “Non ragioniam di loro, ma guarda e passa”, anche creato le fondamenta dell’italiano! frase suggestiva che Dante usa per parlare Chiunque, se interrogato sull’origine della degli ignavi, gruppo di persone che nostra lingua come la conosciamo oggi, disprezza particolarmente. Un altro esempio menzionerebbe la Divina Commedia e il suo è “fa tremar le vene e i polsi”, citazione plurilinguismo, il quale spesso porta a situazioni sempre dell’Inferno che viene utilizzata per interessanti. parlare di qualcosa di estremamente Dante, infatti, non è sempre così noioso. Molte spaventoso. volte in classe ci capita di leggere i suoi canti e Tanti sono dunque gli aspetti ai quali Dante di venire incontro nel corso della lettura a ha contribuito, arricchendo la cultura del termini molto bassi, che fanno scappare una nostro amato paese. Nonostante la sua risata sia a noi alunni che ai nostri insegnanti. Il enigmaticità e la difficoltà dei suoi testi, del poeta, incredibile ma vero, sa quindi anche resto, Dante è considerato il migliore autore essere divertente e tutto ciò è grazie al italiano anche oggi. E non è forse lui il nostro plurilinguismo, ovvero l’uso di diversi registri più grande orgoglio nazionale dal punto di linguistici che cambiano a seconda dei vista letterario? Insieme ad artisti come personaggi e l’ambiente. Infatti se un Leonardo, Michelangelo, Raffaello, personaggio non gli sta particolarmente Caravaggio e scrittori come D’Annunzio, simpatico il suo tono cambia automaticamente Pirandello, Leopardi e Petrarca, Dante siede e i termini che usa sono grossolani, volgari non ancora, 700 anni dopo la sua morte, nella tanto nella loro forma ma nel loro significato. Hall of Fame. Nel trentaduesimo canto del Purgatorio, ad esempio, Dante critica la Chiesa e mette in Imane Grimeh, Elisa Zanchetta, 4F evidenza la sua rovina. Pag.19 Speciale Dantedì

BEATRICE: MUSA ISPIRATRICE O MAMMA SEVERA? Alla scoperta della donna più importante della Divina Commedia

Il 25 Marzo è il DanteDì, giornata dedicata al poeta Dante che proprio questo giorno, 700 anni fa, iniziava il suo viaggio attraverso i tre regni ultraterreni narrati nella Divina Commedia, l’opera più rinomata dello scrittore fiorentino. Come ci racconta lui stesso, questo suo viaggio è stato voluto da Beatrice, la sua donna amata, che è stata fonte di ispirazione fin dalla tenera età di 9 nove anni, quando la incontrò per la prima volta vestita da un abito rosso fiammante, colore della passione amorosa e della carità, immagine che viene ripresa nella prima apparizione della donna nel Purgatorio. Beatrice oltre a essere la guida di Dante nel paradiso, è stata anche protagonista di molte poesie stilnovistiche di Dante, raccolte nella Vita Nova e nelle Rime. La donna in queste opere viene vista come un stimolo verso l’amore, la maturazione letteraria e spirituale del poeta; Beatrice non raffigura solo un angelo, classico stereotipo della poesia di quei tempi, ovvero capelli biondi, occhi azzurri e pelle chiara, ma incarna la teologia, che è in grado di condurre il poeta fiorentino alla salvezza eterna. Quindi Beatrice non viene vista solo come una dolce e bella figura da contemplare e amare, ma anche come mezzo per arrivare alla libertà dello spirito e come purificazione umana e morale. Tutti noi potremmo fantasticare su Beatrice e paragonarla a una figura adorabile e modesta, dai gesti gentili; ma una volta giunti nel giardino terrestre Beatrice sorprende tutti dimostrandosi con atteggiamento superbo e rigido nei confronti del povero Dante, modi di fare tipici di una mamma severa che fa piangere il figlio. Possiamo quindi dire che non è tutto oro ciò che luccica, infatti anche le donne più belle e considerate meraviglia per l’uomo, riservano dentro loro un carattere forte e autoritario, in grado di imporsi e di affrontare qualsiasi ostacolo.

Laura Zanellato e Beatrice Guarnier, 4^F Pag.20 Gossip HARRY E MEGHAN SCUOTONO LA FAMIGLIA REALE Vi raccontiamo le rivelazioni che scottano

Nelle ultime settimane, le confessioni che riguardano la famiglia reale inglese, svelate dal duca e dalla duchessa di Sussex durante l’esplosiva intervista condotta dalla regina della Tv statunitense, Oprah Winfrey, sulla Cbs, stanno suscitando particolare interesse nell’opinione pubblica. Il 19 maggio 2018 Harry, il nipote della regina Elisabetta II d’Inghilterra, e Meghan Markle, famosa attrice americana, sono convolati a nozze, ma il lieto fine con la casa reale non c’è stato. Nel gennaio del 2020, infatti, la novella coppia rinuncia Kate si è resa conto del proprio errore ufficialmente al proprio titolo nobiliare, e si è scusata mandandole un mazzo di trasferendosi, addirittura, in America. Sembra che fiori e un biglietto, ma pubblicamente la famiglia reale e i protocolli richiesti non abbiano nessuna smentita. Harry, invece, permesso alla giovane sposa di vivere racconta alla conduttrice e a tutti gli serenamente la sua favola con il suo principe e il spettatori la sua attuale relazione con il piccolo Archie, nato dopo un anno. La coppia reale, padre Carlo, spiegando che dopo la a inizio marzo 2021, rilascia un’intervista esclusiva rinuncia ai suoi doveri da reale, Carlo all’amica e conduttrice televisiva Oprah in cui non ha più risposto più alle sue vengono alla luce alcuni disagi che ha dovuto telefonate e ha aggiunto “mi sento affrontare durante la permanenza a Londra. Ciò davvero amareggiato perché lui ha già che ha provocato più scalpore è l’allusione a una passato qualcosa di simile. Sa cosa si forma di razzismo di un non precisato membro della prova”. Il duca fa esplicito riferimento Royal Family, escludendo comunque la Regina e il alle difficoltà e dolori vissuti dalla madre Re Filippo. Meghan racconta un episodio in cui Lady Diana, e afferma che nonostante Harry, durante una conversazione, ha colto le tutto lo amerà per sempre. Anche il preoccupazioni riguardanti il colore della pelle del rapporto di Harry con suo fratello bambino in arrivo e quali conseguenze avrebbe William traballa, dato che viene definito comportato. Nel momento in cui la conduttrice “in pausa”, e dichiara che anche per lui televisiva chiede all’attrice con chi ha avuto la proverà sempre un . conversazione Harry, lei non fa alcun nome, ma si Quindi Harry conclude che si sono limita a rispondere con “Penso che sarebbe molto allontanati dalla Famiglia e da Londra dannoso per loro”. Ha aggiunto inoltre che a suo spiegando che “Non potevo permettere figlio non sarebbe spettato nessun titolo né che la storia si ripetesse” facendo di garantita la sicurezza. Rivelazione questa che ha nuovo riferimento all’amata madre scioccato non solo l’intervistatrice, ma anche i Diana. Oprah chiede ad Harry come telespettatori, i social, i media…Meghan sostiene Diana avrebbe reagito a tutta questa inoltre che non si sentiva protetta da “The situazione ed egli dichiara “Sarebbe Istitution”, una prova lo sono le continue accuse e molto arrabbiata e triste per come è notizie fasulle riportate dai giornali. Per esempio la andato a finire tutto, ma vorrebbe che famosa discussione con la cognata Kate Middleton fossimo felici”. che è avvenuta a causa di una piccola divergenza Tra tutte queste cattive notizie, Harry e riguardante gli abiti da damigella della figlia Meghan annunciano con gioia che a Charlotte. L’attrice dichiara: “i giornali mi breve la famiglia si allargherà con accusarono di aver fatto piangere mia cognata l’arrivo di una bambina. E la loro favola Kate, in realtà è stato il contrario” continua…

Enrica Baseggio,4^B Pag.22 Francesca Battocchio 4^B Intervista alla psicologa Mirti Agostinetto

PARLIAMO DI SOGNI Un tuffo nell’inconscio per comprendere il nostro io

D: È vero che sogniamo ogni notte? Perché molto spesso non ci ricordiamo i sogni che facciamo? R: Noi, in quanto esseri umani, sogniamo ogni notte durante la fase REM. Questo processo rielabora ciò che è accaduto durante la giornata. I sogni hanno come funzione quella di farci riposare. Questi avvengono sotto coscienza permettendo una non vigilanza, in sostanza questa non vigilanza ci permette di dormire bene, ecco perché non li ricordiamo.

D: Cosa ci spinge a sognare? R: Non c’è nulla che ci spinge a sognare in quanto è un processo puramente innato e D: Perché alcuni sogni risultano fisiologico con funzione istintuale premonitori? R: I sogni premonitori secondo uno studio D: Su quale base si interpretano i sogni? psicoanalitico sono un veicolo di grande R: Interpretare i sogni prima dell’avvento contatto con la parte più irrazionale della della psicoanalisi freudiana avveniva nostra mente. È un processo di autoriflessione, attraverso la ‘magia’, un metodo non il quale differisce dal processo di meditazione, attendibile in quanto non calcolava questa circa finalità e scopi differenti materia seriamente; ci si muoveva senza una visione scientifica non dandole la giusta D: Perché quando abbiamo gli incubi ci importanza. Per riuscire ad interpretare i svegliamo di colpo? sogni il percorso da seguire è clinico, basato R: Il sogno è un qualcosa di tranquillo che si su diversi modelli che danno una crea nella mente come una visione con gli spiegazione logica a secondo scopi sopra citati, l’incubo invece è formato da dell’orientamento teorico. Interpretare i sogni emozioni negative molto potenti che proprio non è da sottovalutare, fanno parte del per quest’ultima caratteristica la nostra parte percorso individuale di un soggetto o sono irrazionale non è capace di mantenere sotto legati alla fase della vita che sta vivendo e coscienza, di conseguenza giungono alla possono rivelare delle risposte utili per il coscienza che porta a svegliarsi di soprassalto miglioramento della vita

Francesca Battocchio, Elena Dalla Riva, 4^B

Pag.21 La parola ai Prof “NAPOLI E MONTEBELLUNA: DUE MONDI LONTANISSIMI” Francesco Gerbase, insegnante di scienze motorie, si racconta

Da quest’anno, nella nostra scuola c’è un nuovo giovane insegnante di scienze motorie: egli è poco conosciuto e quando gira nei corridoi ha l’aria misteriosa, perciò noi, un po’ incuriosite da lui, abbiamo deciso di rivolgergli alcune domande per conoscerlo meglio. D: Nome e Cognome? Età? Da dove viene? R: “Mi chiamo Francesco Gerbase, ho 35 anni e vengo da Napoli.” D: Da quanti anni pratica l’insegnamento? R: “Dopo molti anni di scuola e tirocini, sono diventato effettivamente insegnante otto anni fa.” D: Da dove è nata la passione per l’insegnamento dell’educazione fisica? R: “Quando giunse il momento di scegliere la scuola superiore, mi orientai sul liceo classico perché pensai che all’università avrei frequentato la facoltà di scienze storiche; poi, grazie alla preparazione offertami dalla scuola, per un lungo periodo lavorai come radiofonico e D: In quante scuole ha insegnato? conseguì il patentino da giornalista, che mi R: “Nei miei otto anni di permise di scrivere per un giornale riguardante insegnamento, in totale ho lavorato in la squadra del Napoli. Ad un certo punto però quattro scuole diverse.” capii che in futuro non avrei voluto essere un D: Qual è il suo metodo di giornalista, allora mi orientai diversamente e insegnamento e di approccio con i quando lo feci, la mia passione per lo sport suoi alunni? crebbe ancora di più. L’insieme di tutte queste R: “Partirei dicendo che spesso mi cose mi portò a decidere di frequentare per tre definisco “amico” dei miei alunni e con anni la facoltà di scienze motorie e sportive e ognuno di loro cerco di instaurare un successivamente, come specializzazione, rapporto, appunto, di “amicizia”; decisi di fare due anni di management sportivo. questo, però, lo metto tra virgolette Poi, il destino mi portò a diventare insegnante e perché ovviamente rimango un non avrei potuto desiderare lavoro migliore.” insegnante e i ragazzi non devono mancarmi di rispetto e lo stesso io con loro. Successivamente, facendo così, ho imparato che i miei studenti si fidano di me e automaticamente creano un dialogo con l’insegnante, cosa che ritengo essenziale nelle mie ore. Oltre ad aver visto che i ragazzi lavorano meglio con questo rapporto di feedback, ho notato che apprezzano anche un insegnante dinamico e quindi, cerco di mettermi sempre alla prova con loro e oltre a coinvolgere tutti, coinvolgo anche me stesso nelle partite e nelle sfide”.

Pag.23 D: Quali sono le differenze tra le scuole di Napoli e di Montebelluna? R: “Bella domanda! Quando sono arrivato nelle prime scuole in Veneto, era tutto nuovo per me e nella maggior parte delle classi in cui entravo gli altri professori mi avvisavano sempre sulla vivacità degli studenti, ma non appena ci lavoravo insieme, li trovavo “normali” e pensavo: ”Se questi insegnanti lavorano in una scuola a Napoli, schiattano!”. Cioè, mi spiego meglio, partiamo subito dal presupposto che Napoli non è Gomorra, ma quando lavorai lì, vidi comunque dei contesti sociali molto diversi rispetto a qui: ad esempio quando feci il Questa fu la goccia che fece traboccare il tirocinio in alcune scuole nel triangolo della vaso e mi spinse ad andarmene. morte (Secondigliano, Scampia e San Dicendovi questi piccoli aneddoti, voglio Giovanni), vidi degli studenti che spacciavano farvi capire quanto Montebelluna e Napoli negli spogliatoi oppure si toglievano le armi di siano mondi diversi: se però se non dosso quando si cambiavano per fare le mie avessi frequentato Napoli, sicuramente ore. Tutto questo era la normalità in quelle zone ora non sarei l’insegnante che sono e dopo un po’ ci feci nemmeno più caso, però diventato. un giorno tutto cambiò: una mattina corse da D: Pratica sport? Se sì, quale? me un altro insegnante preoccupato e mi disse: R: “Fin da giovane ho sempre praticato ”Francesco, in questa classe c’è il figlio del sport e tuttora lo pratico, infatti ogni tanto boss e va assolutamente trattato in modo gioco a calcio a 5 o a 11, però preferisco diverso, sennò ci troviamo fuori la famiglia con di gran lunga giocare a beachvolley e ogni le armi”. Dopo aver sentito quelle parole, in me volta che mi offrono di fare una partita provai un misto tra rabbia e schifo. colgo letteralmente la palla al balzo”. D: Ha una squadra del cuore? R: “Sì, è la Juventus.” D: Nel suo cuore, oltre alla Juventus, c’è anche una ragazza? R: “Si certo, sono fidanzato con una ragazza bellissima da cinque anni e convivo con lei da tre”. Rossella Bittante, Angelica Filippin, 4^F

Pag.24 La parola al Prof

“I NOSTRI DESIDERI CI VENGONO SEMPRE A BUSSARE” La professoressa Martina Bresolin a ruota libera

D: Come e quando ha deciso di appassionarsi alla professione di insegnante ? R: Questa decisione è’ nata in modo un po’ inconscio, perché inizialmente avevo intrapreso un percorso scientifico secondo il quale sarei dovuta diventare un tecnico. Questo però non mi rendeva completamente felice, perché quello che sentivo di voler fare era un lavoro a contatto con le persone, che mettesse in gioco me e anche l’altro, sentivo fortemente il desiderio di donarsi all’altro e questo lo vedevo nell’insegnamento.

D: Perché ha scelto proprio religione come disciplina da insegnare? R: Alle superiori non ho avuto anni facili e ho affinato una serie di ideali e valori che mi hanno portato a pensare di voler rendere la scuola, un’esperienza più bella e appassionante per coloro che non l'avessero vissuta in modo piu entusiasmante. Questa D: Cambierebbe lavoro? consapevolezza e anche la passione della R: No, non cambierei il mio lavoro . Prima teologia,e alla psicologia mi hanno portato a di tutto perchè trovo la disciplina utile per voler insegnare religione . trasmettere delle conoscenze riguardo tutte le religioni esistenti, inoltre dà agli D: Spesso la sua materia viene sminuita studenti l’occasione di confrontarsi su varie rispetto alle altre, come reagisce a questa tematiche attraverso la condivisione delle credenza? riflessioni. R: È vero, religione non è una materia come le altre (non fa media, gli alunni non sono D: La maggior parte degli alunni delle obbligati a svolgere l’ora, i contenuti che si sue classi partecipa alle sue lezioni o trasmettono non sono tanti quanti quelle delle sono per lo più atei o di religione altre materie) ma in tutte le realtà in cui sono diversa? stata ho capito che la differenza la fa il modo R: La percentuale di coloro che si in cui tu ti poni come insegnante. avvalgono dell'ora di religione è molto alta. C'è una regola che mi impongo, anche se Nelle mie classi a volte chiedo a livello non riesco sempre a metterla in atto, che è anonimo ai ragazzi se sono credenti ma dare il meglio di me ai ragazzi e ai colleghi, spesso parlando me lo dicono cercare di ascoltarli, di essere presente e esplicitamente loro: la maggioranza è di fornire momenti di riflessione che possano far estrazione cattolica, anche se ogni tanto crescere; a volte, quando alunni o colleghi si c'è qualche alunno musulmano, ortodosso confidano con me, sento di avere un ruolo o ateo che comunque vuole confrontarsi e privilegiato perché posso, nel mio piccolo, conoscere determinati aspetti. aiutare.

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D: Come descrive il suo rapporto con D: Andando un po’ più nella sfera gli alunni ? privata, qual’è un suo punto debole e R: Lo considero positivo; oltre ad una quale un suo punto di forza? relazione educativa con alla base il R: Il mio punto debole coincide anche con rispetto reciproco, ci sono anche una il punto di forza, ovvero tenerci alle cose, certa confidenza, e un'attenzione perché a mio parere è un arma a doppio particolare allo studente, che non vuol dire taglio. Quando una persona mi chiede dargli sempre ragione ma semplicemente qualsiasi tipologia di aiuto e vedo che non ascoltarlo. è soddisfatto , ci rimango male perchè vorrei dare il massimo agli altri Questo mi D: Quale consiglio avrebbe da dare ai porta a conoscere meglio me stessa e a suoi ragazzi ? migliorarmi. R: Il mio consiglio è quello di fare qualcosa che davvero vi piaccia, che vi D: Ha qualche hobby nel tempo libero? faccia sentire ispirati, realizzati e cercate R: Si, adoro camminare e l'escursionismo di soddisfare quelle che sono le vostre in montagna; in questo periodo spesso mi aspettative, non quelle degli altri, senza muovo nei colli Asolani, mi piacciono sottovalutarsi ma neanche molto. Inoltre mi appassiona la musica, sovrastimandosi troppo. Impegnatevi per sia farla che ascoltarla: suono la chitarra i vostri desideri: anche se non verranno da più di 20 anni, sono nel coro della realizzati, l'averci provato è già parrocchia e ne ho anche gestito uno. fondamentale. Spesso quando non si Mi piace molto anche leggere e scrivere. ascoltano i propri bisogni questi vengono a bussarci alla porta finché non li D: E’ fidanzata? Se sì, da quanto ? ascoltiamo, è successo anche a me. R: Io sono sposata da quasi cinque anni ,dopo un lunghissimo fidanzamento , dato che mio marito l'ho conosciuto all’università quando facevo ingegneria.

Francesca Battilana, Elisa Banchieri 4^A

Pag.26 Immaginando... “A FIRENZE “CI” HO LASCIATO IL CUORE”

È sorprendente come in una situazione come questa, in cui siamo costretti a stare tra le mura domestiche, una semplice lezione di storia dell’arte su una città come Firenze sia bastata a riportare alla mente e al cuore emozioni vissute in un viaggio di anni fa. Mi viene da sorridere al pensiero che, prima di visitare Firenze, non credevo alla gente che diceva che una volta messo piede nel capoluogo toscano era impossibile non innamorarsene. Eppure appena scesa dalla macchina in quel giorno di novembre del 2019, poco prima della catastrofe che stiamo ancora vivendo, con la prima boccata d’aria di quella meravigliosa città mi sono sentita rinascere. So che può sembrare esagerato, ma fidatevi che la gente non mentiva affatto. Non ero ancora stata nella piazza mozzafiato del duomo che già stavo Camminando per quelle vie piene di negozietti fantasticando su come sarebbe stato bello di moda, artigianato e antiquariato avevo già gli tornare lì tra quelle vie che un po’ assomigliano occhi lucidi pieni di gioia. È difficile da spiegare, a quelle di Roma (anche se in realtà sono molto perché in realtà non c’era niente di troppo più tranquille). È stato come innamorarsi per la straordinario che mi suscitava questa prima volta di una persona di cui non conosci emozione, se non l’atmosfera di una città altro che il nome. elegante e quasi incantata. Inutile dire che appena ho intravisto l’inizio del battistero di San Giovanni e dietro la sagoma del Duomo stavo per piangere dalla felicità. Mi sono messa subito a scattare delle foto anche se ero cosciente del fatto che non sarei riuscita ad avere un’immagine neanche minimamente migliore di quella che vedevo con i miei occhi. Eppure credetemi, le foto che ho fatto a Firenze con il mio umile Iphone 6 sono probabilmente le migliori che abbia mai scattato; e per questo ribadisco che Firenze è proprio magica! L’unico rimorso che ho è quello di aver visitato la Galleria degli Uffizi senza conoscere gran parte delle opere, che ho avuto modo di studiare quest’anno e che mi hanno lasciata a dir poco incantata. Non si sa ancora quando sarà possibile tornare alla “normalità”, ma io sono sicura che una delle prime cose che farò sarà tornare in quella splendida città per vederla con nuovi occhi. Probabilmente dopo essere stati segregati in casa per così tanto tempo, anche le città già splendide potrebbero apparirci addirittura paradisiache…chissà! Beatrice Merlo, 4F Pag.27 Immaginando... SOGNANDO L’ESTATE...IN ZONA ROSSA Per i pensieri non ci sono limiti né restrizioni

Cosa possiamo fare per sentirci libere in questa zona rossa? Beh… noi sogniamo e sogniamo l’estate. Un’estate spensierata che cancelli come per magia questi ultimi mesi dipinti di diversi colori che variano tra il rosso, l’arancione e il giallo. Sogniamo un’estate di spensieratezza, di libertà, di risate, di divertimento. Sogniamo il mare che con le sue onde rende l’atmosfera quasi paradisiaca, il Sole che rende la nostra pelle dorata e ci rende tutti più carini. Sogniamo un’estate di viaggi, di meraviglia e di stupore: un’estate che ci restituisca quello che abbiamo perso in questi ultimi mesi. Un estate libera senza essere vincolate da mille restrizioni. Un’estate di assembramenti, senza avere Un’estate piena d’amore, perché si sa, gli amori la paura costante di poter contrarre quel estivi sono sempre i piu’ belli perché spontanei, maledetto virus. Sogniamo di poter innocenti e, anche se durano come un soffio di passare le serate a cantare il karaoke con vento, lasciano dentro qualcosa di magico. i nostri amici, facendoci trascinare dalle melodie dei classici tormentoni tipici di questa stagione. Un’ estate di abbracci e di gesti spontanei perché a volte bisogna solo imparare a cogliere l’attimo.

Angelica Beltrame, Margherita Contini; 4^A

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