CHIESA MADONNA di CASTELLO TORRE NORMANNA L’Amministrazione Comunale, dopo anni di impegno Chiesa della S.S. Vergine delle Grazie morale e politico, è riuscita a dare nuovo lustro a questo CHIESA MADONNA (popolarmente chiamata Madonna di Castello). sito che ha vissuto secoli di abbandono lo ha ridonato al di CASTELLO di CASTELLO popolo di Roccaromana e a tutti coloro che amano Chiesa edificata intorno al 1190 con rivivere momenti di storia attraverso testimonianze annessa casa dell’eremita. Struttura storiche e culturali ancora esistenti. risalente al periodo in cui i Duchi di Il sito storico è sul Monte Castello, nella frazione di Grazie a risorse della Comunità Europea, dopo 6 anni di Benevento, prima, e i Principi di Statigliano, territorio del di Roccaromana, a lavori, si è giunti alla completa restaurazione della Torre , poi, ai quali era assoggettato 450 slm. Alcuni studi riportano che da questo luogo si e della Chiesa, monumenti storici del più ampio anche Roccaromana, cedettero i loro sia sviluppato il centro abitato, ai piedi del monte e su territorio roccaromanese nonché interessanti risorse possedimenti alle Baronie Normanne. entrambi i versanti. La baronia di Roccaromana fu con- culturali per ricercatori e studiosi universitari. Dedicata alla S.S. Vergine delle quistata, resa gloriosa ma anche assoggettata, da diverse Nella Torre è stata allestita anche una sala per Grazie, venerata dalle popolazioni circostanti come popolazioni, sanniti e romani, longobardi e normanni ed matrimoni civili mentre nella Chiesa della S.S, Vergine è Madonna di Castello, in riferimento ai possedimenti infine nel XIV e XV secolo, dinastie angioine. Fino al possibile celebrare matrimonio religioso. delle baronie che in questo luogo hanno preso dimora. 1326 c.a, la dinastia normanna portò lustro e potere a

La chiesa di forma rettangolare, semplice, quasi a Roccaromana, il feudo della famiglia de Roccaromana Roccaromana 20 Maggio 2016 ricordare una cappella gentilizia, presenta un’abside con includeva , , San Felice ma due dipinti, una Madonna con Bambino risalente al XVI nel periodo angioino, con la famiglia de Marzano e il L’Amministrazione Comunale 2004-2016 secolo e, dietro la sinistra, coperto da una succes- Duca di Sessa, il territorio di Roccaromana fu parte del siva muratura, San Giovanni Battista, risalente al XVI feudo di Baia e di Latina. Diverse le appartenenze, fino secolo. Entrambi riemersi durante gli ultimi lavori di alla fine del Medio Evo e del periodo feudale. ristrutturazione (nel 2016), parte di un trittico al cui centro è ritratta la S.S. Vergine con Bambino. La pavi- mentazione originale dell’edificio religioso doveva risalire all’età romano-imperiale, testimonianza ne sono le tessere di marmo osservabili nel lacerto pavimentale in situ, conservato all’interno dell’abside. Quest’ultimo è articolato in due registri divisi da una fascia in tessere rettangolari: sul lato sinistro si susseguono 11 fasce di tessere triangolari alternate a tessere quadrangolari; sul lato destro invece, i sectilia di taglio romboidale de-

La torre, risalente intorno al 1100, è a pianta cilindrica, ha un diametro interno di 9 m mentre quello esterno mi- Orario di apertura sura 13 m. La struttura è circondata da un’imponente Sabato e Domennica scarpa alta oltre 6 m e di quasi 2 m. di spessore. La sua 16.30-19.30 altezza complessiva è di circa 18 m. Ristrutturata solo nel 2016 sulle rovine della Torre Per info: Comune di Roccaromana (CE) originale, proprietà del Comune di Roccaromana dal 0823986119 2005. scrivono un classico modello a spina di pesce orga- o Associazioni locali Possedimento longobardo (prima dell’anno 1000) e dei nizzato in 6 fasce. www.comuneroccaromana.gov.it Normanni, dopo (1100 in poi), secondo fonti storiche, questa fortezza è stata ricostruita nel periodo Normanno, Ristrutturata nel 2016 dopo oltre 60 anni di abbandono, di proprietà del Comune di Roccaromana. in forma circolare su una precedente struttura quadrata, molto probabilmente del periodo longobardo. Torre mastia. Piano terra A destra dell’ingresso si trova invece il vano scala che con- Un’attenta osservazione del paesaggio circostante fa rilevare Cisterna con accesso alla torre. sentiva di raggiungere il piano superiore. Restano visibili la funzione strategica della Torre per il controllo totale di La cisterna era in origine completamente chiusa, quindi alcuni gradini della scala a chiocciola. tutto il territorio che va dall’Alto, al Medio e al Basso sprovvista dell’ingresso attuale. Tutti questi servizi sono Volturno, attraverso le uniche e possibili vie di accesso per A pianta rettangolare e rivestita realizzati nello spessore raggiungere il sito sul Monte Castello: internamente con malta idraulica. della murature portanti. A Nord - Est , attraverso l’attuale strada provinciale Oltrepassato l’attuale ingresso, è Per motivi di sicurezza non Statigliano/, esisteva solo questa strada di visibile, in alto, l’imboccatura del erano previste aperture per accesso, allora chiamata “varco di Sprecamugliere”, che pozzo che consentiva di preleva- la luce ma solo alcune stret- dai territori del Medio Volturno potesse portare fino alla re acqua dai piani superiori. te feritoie. roccaforte di Statigliano. A Sud-Est, attraverso, l’attuale strada rurale Profeti- Torre mastia. Secondo piano Roccaromana, esisteva solo una mulattiera che congiunge- va Roccaromana a e ai territori del Medio e Basso Anche questo piano doveva avere una funzione residenziale. Volturno (Liberi, , , Capua); La canna fumaria dal piano sottostante A Ovest, con ampia visibilità, tutta la Valle dei territori di riscaldava l’ambiente. Inoltre è ben visibile Pietramelara, e parte di ; il pozzo per l’approvvigionamento d’acqua A Nord, si apre un varco visivo che va oltre il monte Costa, Sulla parete di fondo si dalla cisterna. che permette la visuale del territorio Santangiolese e, mol- apre una piccola nicchia all’interno della quale si trova un to probabilmente, permetteva la comunicazione con la condotto. Esso poteva fungere da “troppo pieno” per il Lungo il perimetro si aprono alcune grandi Torre di Sant’Angelo d’Alife. Questo permetteva il con- livello dell’acqua o da canaletta per la raccolta delle ac- finestre con arco a tutto sesto che trollo anche dalla Valle Telesina fino a quella dell’Alto que piovane. Ricavata dalla roccia di cui ne rimane visi- consentivano l’illuminazione naturale. Volturno. bile una parte all’inizio dei gradini di legno. I due piani residenziali non conservano più Oggi di quella funzione difensiva, la Torretta è non solo Sulla sinistra della cisterna si nota un imponente muro il pavimento originale ma le tracce una testimonianza storica ma anche sito di un panorama che fungeva probabilmente da contrafforte. Il muro della lasciate lungo il perimetro suggeriscono storico-culturale e , in particolare, naturalistico che ancora cisterna, infatti, doveva reggere il solaio (ricostruito sulla la presenza di ampie travi lignee che alcun pittore è riuscito ad esprimere. base delle buche pontaie lasciate dalle travi). sorreggevano forse un assito in legno o in lastre di pietra.

Torre mastia. Primo piano Torre mastia. Torretta panoramica L’accesso alla torre, costituito da due stipiti in blocchi La Terrazza-Torretta è il livello superiore finale. calcarei con scanalature, avveniva al primo piano, attra- Da questa posizione si possono osservare tutti i territori verso il portale Ovest, forse provvisto di porta a saracine- circostanti per un raggio di oltre 40 Km. sca. Per raggiungere l’ingresso è probabile che davanti Tale livello era un tempo molto più elevato, (la memoria alla torre ci fosse una piattaforma con ponte levatoio. Il orale riporta che la Torre era formata da ben 8 gironi che primo piano aveva funzione residenziale. andavano a restringersi man mano a forma di imbuto) ad A sinistra dell’ingresso sono visibili: il camino, la cui oggi, ne restano recuperati, sulle rovine esistenti, appena due canna fumaria raggiungeva anche il piano superiore, fino relativi al primo e al secondo piano. all’uscita sulla sommità della Torre, il canale del pozzo Dalla Torretta, con vista panoramica indescrivibile, sono per la raccolta dell’acqua dalla cisterna; la latrina ed il visibili i territori dei comuni di Pietramelara, Riardo, Teano, forno da pane la Sant’Angelo d’Alife, Baia e cui volta è ancora Latina, e originale con . calotta rivestita Le montagne e le vallate da laterizi posti circostanti dipingono un di taglio, in mista paesaggio di forte interesse malta. naturalistico e geomorfologico.