SHABBAT BEHAR 14 MAGGIO 2011 | MILANO 19.37 21.33 | FIRENZE 20.12 21.18 | VENEZIA 20.12 21.18 | ROMA 20.03 21.07

TEDDY RENO ITALIA DAFDAF ANTEPRIME EBRAICA ANCORA VOGLIA DI CANTARE Il giornale Alla scoperta di Voci dalle per i bimbi Howard Jacobson “Il debutto in carcere comunità. Fra problemi, Dal picnic di Yom e della sua spietata mi ha consentito cronache, HaAtzmaut al ironia contro di sfuggire ad voglia di futuro. verde del Carmel. i progressisti Auschwitz. / P05-07 / inserto centrale / inserto centrale di maniera. / P32-33

5771 אייר | n. 5 - maggio 2011 il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 3 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale euro 3,00 Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 Comma 1, DCB MILANO | Distribuzione: Pieroni distribuzione - v.le Vittorio Veneto, 28 - 20124 Milano - Tel. +39 02 632461

ú– ITALIA EBRAICA Dare voce Mille pagine, un appello al lettore alle comunità lettori di questo numero I conti in regola, per un giornale, non sono solo questione di bilancio, ma soprattutto la capacità Idel giornale troveranno, assieme ai consueti servizi di di sviluppare un rapporto vivo e diretto, mai passivo, da costruire con il proprio pubblico Pagine Ebraiche, una nuova testata giornalistica, Italia Ebraica - Voci dalle comu- agine Ebraiche è un giornale mentre si moltiplicano le iniziative (al nità, che nasce con l’intento fortunato. Nella prima fase della traguardo delle mille pagine realizzate di raccontare la vita e le cro- sua esistenza, grazie all’appog- in pochi mesi, la nascita di una nuova GENOVA: IL PRESIDENTE SUONA IL ROCK nache delle comunità ebrai- P che italiane, in particolare gio dell’Unione delle Comunità Ebrai- testata dedicata alle cronache comuni- delle 19 città dove ha sede che Italiane, che ne è l’editore, ha po- tarie allegata a questo numero ne offre una realtà ebraica conside- rata, a torto o a ragione, tuto diffondere di mese in mese una testimonianza), è anche neces- “piccola”. Le comunità mi- decine di migliaia di copie sario garantire un futuro in cre- nori, tutte, per intenderci, aprendo un nuovo spazio di scita al giornale dell’ebraismo ita- oltre a Roma e Milano, meri- tano di essere conosciute confronto e di conoscenza al- liano. A costo di disturbare chi fin per l’immenso patrimonio di l’interno del mondo degli ebrei qui ci ha seguiti con interesse e con esperienze e di dialogo, di italiani e gettando un ponte solido affetto rivolgiamo dunque un ap- storia e di cultura di cui sono depositarie. La redazione si è fra gli ebrei italiani e le compo- pello ai lettori, a tutti i lettori, e data il compito di raccon- nenti della società civile che li sollecitiamo a una scelta perché tarne mese per mese so- guardano con interesse alla realtà sottoscrivano subito un abbona- prattutto le attività, i ebraica. Il destino di un giornale che mento ordinario (a 20 euro l’anno) o problemi, vuole crescere e spera di essere cre- sostenitore (a 100 euro). I conti in re- le spe- dibile e autorevole non è di ripetere gola, per un giornale, non sono solo ranze, la vita. E’ un passivamente la propria formula, ma questione di bilancio, ma soprattutto servizio deve essere quello di aprire costante- di un rapporto vivo e diretto, mai pas- doveroso mente nuovi orizzonti. Per questo, sivo, da costruire con i propri lettori. nei con- fronti di presenze che sono componente integrante e L’Unità e l’amara eclissi insostituibile della società italiana, soprattutto per le difficoltà di tenere viva la del nostro comune sentire tradizione ebraica là dove i numeri e i mezzi sono spesso esigui. Ma è soprat- ú–– David Bidussa con una realtà che ha scarsamente de- tutto un contributo da of- storico sociale delle idee finito la presenza e i diritti delle mino- frire a tutta la popolazione italiana, perché comprenda ranze, anche se ne garantisce la libera come il piccolo microcosmo Indubbiamente la questione del Risor- espressione, l’organizzazione, la salva- ebraico, ricco delle sue espe- gimento riguarda il mondo ebraico da guardia e il mantenimento delle pro- rienze plurimillenarie e delle Suona la chitarra. Non è una star dal rock (almeno per il momento) ma differenze che contraddi- vicino. Ci riguarda come cittadini prie tradizioni. qualche soddisfazione con il suo complesso Babilonia Ethnic Band riesce stinguono le sue compo- di una realtà in cui la dimensio- Detto questo, tuttavia, ci sono dei comunque a togliersela. Si chiama Amnon Cohen, viene da Tel Aviv ed è nenti, possa costituire il mo- ne nazionale è scarsa; dov’è problemi generali che riguarda- musicista a tempo perso. A tempo pieno fa invece il primario in pediatria dello di una società plurale, all’ospedale San Paolo di Savona. Di riconosciute capacità e competenze aperta, tollerante e costrut- abbastanza delineata quel- no la fisionomia e il profilo del- mediche che lo hanno portato tra le altre cose alla presidenza della sezione tiva. Proprio quella cui molti la dello Stato; dov’è preva- l’Italia nei cui confronti chiun- ligure della Società di Pediatria, Cohen ha da poco assunto una nuova italiani non vogliono rinun- lente quella del Paese. É que non può assumere un atteg- responsabilità. Gli ebrei di Genova lo hanno infatti voluto alla guida della ciare. Proprio quella che Comunità ligure eleggendo al suo fianco alcuni autorevoli esponenti della tutti noi vogliamo conti- importante avere chiara questa giamento indifferente, oppure società civile. Avvicinare lontani e giovani: questi gli obiettivi prioritari di nuare a costruire. –ú distinzione (Nazione, Stato, Paese). rivendicare solo il proprio particolare. Cohen. Che pur essendo israeliano di nascita è ormai un ligure doc. “Le Ci tornerò tra poco. Significa che noi In una realtà dove si ha diritto di voto, trofie al pesto? Buone, come i falafel”. Renzo Gattegna ci troviamo ancora a dover fare i conti dove si ha pratica / segue a P27

ABBONARSI è importante: Un giornale libero e autorevole può vivere solo grazie al sostegno dei suoi lettori. La minoranza ebraica in Italia apre il confronto con la società, si racconta e offre al lettore un giornale diverso dagli altri. Gli abbonamenti (ordinario 20 euro o sostenitore 100 euro) possono essere avviati mediante versamento su conto corrente, bonifico, carta di credito o Paypal. Tutte le informazioni sul sito www.paginebraiche.it

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UN GIORNALE PER IL FUTURO

Pagine Ebraiche chiama a raccolta i suoi lettori: abbonatevi per sostenere e far crescere questo spazio di conoscenza e di dibattito

ú–– Rossella Tercatin pa del numero di febbraio 2010. Do- der ebraici italiani insieme ai giornali cora una volta Pagine Ebraiche, con no e nella società civile un intenso menica 17 gennaio Benedetto XVI del mattino del 18 gennaio. diverse pagine dedicate alla lettura, dibattito: l’uscita de Il cimitero di Pra- agine Ebraiche rivolge un ap- compì la sua storica visita al Tempio E così ancora una volta tutti i prati- venne distribuito a tutti i visitatori. ga di Umberto Eco, la trasmissione pello ai suoi lettori: abbonatevi Maggiore di Roma. Pagine Ebraiche canti arrivarono a Milano in serata Con una novità in più, HaTikwa, il della fiction Rai Sotto il cielo di Roma P per poter continuare a ricevere aveva seguito intensamente la prepa- per ripartire all’alba con il primo tre- giornale dell’Unione giovani ebrei dedicata alla controversa figura di Pio il giornale dell’ebraismo italiano e per razione dell’evento nei mesi prece- no. Io invece continuai il mio giro in d’Italia, nato da pochi mesi grazie a XII, la pubblicazione del nuovo libro consentire alla redazione di continua- denti. macchina per la città raggiungendo una sinergia tra la struttura di Pagine di Alessandro Piperno Persecuzione. re a crescere. Questo è un giornale I disegni di Giorgio Albertini e la vi- la Comunità, l’Ufficio rabbinico, il Ebraiche e il consiglio Ugei. Il dossier Comics and Jews, che ap- giovane. Ma in archivio ci sono già gnetta di Enea Riboldi in cui David Centro di documentazione ebraica In estate, tempo di dichiarazioni dei profondisce il rapporto tra fumetto e diciannove copertine. E dietro a (così chiamiamo affettuosamente il contemporanea. redditi, sul giornale dell’ebraismo ita- mondo ebraico, viene presentato al ognuna un’emozione. bambino protagonista di tutte le vi- Alle otto del mattino il numero di liano si parla di Otto per Mille, del Lucca Comics and Games 2010. Come quella che ho provato nella gnette) accoglieva il papa in equilibrio febbraio, che oltre all’approfondimen- ruolo dei rabbini e del loro rapporto Nei primi mesi del 2011 la discussio- primavera del 2009, quando il diret- su una corda tesa sul Tevere, erano to sulla visita di Benedetto XVI par- con le Comunità, delle conversioni. ne si concentra sulle novità che il tore, Guido Vitale, mi mandò alla stati ripresi da numerosi giornali ita- lava di Memoria e conteneva un’in- In settembre l’inizio dell’anno 5770 Congresso UCEI di dicembre ha scoperta di un piccolo caffè di Tel liani, tra cui il Corriere della Sera. tervista a Radu Mihaileanu, il regista viene festeggiato con la nascita di una portato con sé, sul significato che Aviv per scrivere un articolo e scat- Anche il 17 gennaio, la redazione se- di Train de vie e de Il Concerto, era nuova testata dedicata ai più piccoli: l’Unità d’Italia e il suo centocinquan- tare alcune foto. Che, alcune settima- guì l’avvenimento per il giornale che su tutti i tavoli previsti. arriva DafDaf, il giornale ebraico dei tesimo anniversario assumono per gli ne dopo, ritrovai sulla carta stampata sarebbe andato in stampa di lì a po- Nei numeri successivi sul giornale si bambini. Progetto cui sono legata da ebrei italiani, sul ruolo del Giorno di quello che oggi chiamiamo il nu- che ore. La grande sfida per tutti noi sviluppò il dibattito circa la riforma un affetto particolare, essendone io della Memoria. mero zero di Pagine Ebraiche, distri- era quella di far interpretare a Pagine dello Statuto UCEI e sull’ora di reli- la redattrice. In questo numero di maggio arriva buito in centomila copie alla Fiera Ebraiche il ruolo di quotidiano per gione nelle scuole pubbliche. Pochi Tra novembre e dicembre 2010 Pa- un altro risultato importante nella di- del Libro di Torino. una notte. Per farlo era necessario mesi dopo arrivò una nuova edizione gine Ebraiche segue poi alcuni eventi rezione di avvicinare il giornale ai Da allora di momenti speciali in re- che raggiungesse le scrivanie dei lea- della Fiera del Libro di Torino. An- che susciteranno nell’ebraismo italia- suoi lettori, la nascita delle pagine lo- dazione ce ne sono stati molti. Quello della notte della stampa del primo numero, fissata alle quattro del mat- tino del 15 ottobre 2009, per esempio. Quando noi giornalisti praticanti ar- “Perché siamo con voi”, parlano gli abbonati rivammo alla periferia di Milano per ricevere le primissime copie del gior- Un giorno hanno scoperto un giornale. nale, le rotative non erano ancora in Lo hanno sfogliato e trovato interes- azione, eppure io di emozioni ne ave- sante. Così hanno deciso di sottoscri- vo già provate tante. vere un abbonamento. E hanno pre- Chi mi conosce sa che guidare non ferito l’abbonamento sostenitori a 100 è la mia attività preferita (per usare euro l’anno a quello ordinario a 20 eu- un eufemismo), figuriamoci farlo di ro per dare il proprio contributo a un notte fuori città e con una macchina progetto che ritengono meriti soste- carica di colleghi, tutti giovanissimi gno. Quando Pagine Ebraiche raggiun- e arrivati da tante città diverse. Ne ge alcuni dei suoi lettori più affezio- valse la pena. nati, gli abbonati sostenitori, i loro Su quel numero si parlava di scuole racconti hanno questo concetto come ma all’ultima pagina”, spiega. Arrivata gati attraverso un giornale sia un’ini- riso come una matta su Pagine Ebbrai- ebraiche, del graphic novel Maus, del punto di partenza. in Italia durante le persecuzioni spa- ziativa importantissima: come prose- che”, dice facendo riferimento al dos- Museo dell’ebraismo italiano e della A partire da Michela Ghiorzi (nella fo- gnole del XVI secolo la famiglia della guire con i mezzi di comunicazione mo- sier dedicato all’umorismo e al witz Shoah di Ferrara. A sfogliarlo di nuo- to), milanese, che fu la prima ad ab- signora Ghiorzi, pur avendo subìto una derni un discorso iniziato migliaia di pubblicato nel marzo del 2011 in oc- vo oggi, tirandone giù una copia dal bonarsi nel novembre del 2009, quando conversione forzata al cattolicesimo, anni fa. Pagine Ebraiche mi ricorda i casione di Purim. Come ci aveva già polveroso archivio dei numeri di Pa- Pagine Ebraiche uscì con il suo primo non perse il legame con la tradizione giornali che vengono pubblicati negli confessato durante il primo incontro gine Ebraiche che ho messo insieme numero. Un abbonamento regolarmen- ebraica. Tanto che in lei, dopo secoli, Stati Uniti”. Tra ciò che del mensile un anno e mezzo fa, se deve indicare nello studio di casa, con grande gioia te rinnovato alla scadenza nell’ottobre l’attaccamento a questa cultura è an- dell’ebraismo italiano le piace parti- qualche argomento che Pagine Ebrai- dei miei genitori, sembra passato un del 2010. Sempre con il piano sosteni- cora vivo e forte. “Sono sempre stata colarmente, questa lettrice annovera che dovrebbe approfondire maggior- secolo. tori. “Pagine Ebraiche è divenuta per interessata alla cultura ebraica. Penso l’informazione su Israele e quella sugli mente la lettrice sceglie la cucina Indimenticabile è stata anche la stam- me una lettura irrinunciabile, dalla pri- che discutere di tutti i temi a essa le- eventi culturali. “Recentemente poi ho ebraica, sua grande passione, e la cro-

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Appello ai lettori

Il bambino protagonista delle impareggiabili vignette di Enea Riboldi questo mese veste i Orizzonte Sud, Anno 5769, Bioe- panni dello strillone per tica, Memoria, Barack Obama, chiamare a raccolta tutti i Musei, Libri, Marrani di ieri e di oggi, Orizzonte Est, Livorno, An- lettori del giornale no 5770, I falsi dell’odio, Talmud, dell’ebraismo italiano. Solo Storia e Memoria, “Pagine Eb- raccogliendo un consistente braiche”, Leggere per crescere. numero di abbonati Pagine In ogni numero tornano gli ap- Ebraiche potrà conquistare la puntamenti fissi con l’informazio- ne su Israele, attraverso le pagine propria indipendenza di Eretz e gli editoriali, l’economia, economica e continuare a cali sulla vita delle singole Comunità, gli esteri, lo sport, e naturalmente la svolgere il suo ruolo di spazio contenute nell’inserto Italia Ebraica. cultura ebraica nel senso più tradi- dedicato al confronto e alla Perché, al di là delle emozioni che zionale. Tutto questo attraverso le conoscenza per le decine di proviamo noi che scriviamo sul gior- tante voci che rappresentano il plu- migliaia di lettori ebrei e non nale, l’interesse che veramente conta ralismo che l’ebraismo italiano espri- è quello del lettore. me, da Anna Foa a Sergio Della Per- ebrei conquistati in questi In 18 mesi Pagine Ebraiche si è sfor- gola, da Ugo Volli a David Bidussa, mesi. Qui sotto i lettori che zato di affrontare argomenti e pro- poi ancora rav Riccardo Di segni, rav vogliono sottoscrivere un blematiche legati alla cultura ebraica Roberto Della Rocca, rav Alberto So- abbonamento trovano tutte le in tutti i suoi risvolti. Ha intervistato mekh. informazioni pratiche per farlo Giovanni Maria Vian, Paolo Mieli, Nella vignetta di questo mese David Giuliano Amato, Sergio Minerbi, chiama dunque a raccolta i lettori in- senza difficoltà. Un giornale Giovanni Maria Flick, Arnoldo Foà, vitando a sottoscrivere un abbona- che spera di essere libero e Luca Cavalli Sforza, Elio Toaff, Lia mento a Pagine Ebraiche. autorevole deve Addadi, Daniel Glatman, Margherita In questo anno e mezzo Pagine contare sul Hack, Gabriele Segre, Predag Mat- Ebraiche ha rappresentato, mese do- sostegno dei propri vejevic, Umberto Eco, Arrigo Levi, po mese, un grande laboratorio di

ENEA RIBOLDI lettori. È il Renzo Gattegna, Boris Pahor, Tullia confronto. Quasi mille pagine e una Zevi, Elizabeth Shachter. sfida da raccogliere, con il sostegno momento di Ha approfondito moltissimi temi di di tutti voi, per guardare con fiducia scegliere e di agire. attualità o cultura nei suoi dossier: al futuro.

ABBONARSI A PAGINE EBRAICHE È FACILE ED ECONOMICO Gli abbonamenti (Italia ed estero) possono essere sottoscritti versando 20 euro (abbonamento annuale ordinario) o 100 euro (abbonamento annuale sostenitore) con queste modalità:

• Versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a: UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 naca delle Comunità, specialmente un aiuto”. Anche questo lettore ha sot- quelle più piccole e magari con una toscritto l’abbonamento sostenitori. • Bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 lunghissima storia alle spalle. “Mi era E, se per ora segue con interesse le intestato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 piaciuto moltissimo il servizio realiz- notizie sul Museo dell’ebraismo italia- zato sull’ebraismo in Puglia, su Trani no e della Shoah che sorgerà a Ferrara, • Addebito di carta di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay su server ad alta si- e San Nicandro” sottolinea. Ma in que- in futuro non gli dispiacerebbe sco- curezza PayPal dal sito www.paginebraiche.it sto numero la signora Ghiorzi troverà prire su Pagine Ebraiche qualcosa di una sorpresa: nel laboratorio di Pagine più della storia ebraica della Repub- Tutte le informazioni sul sito www.paginebraiche.it o scrivendo all’indirizzo [email protected] Ebraiche nasce Italia Ebraica, un gior- blica di San Marino, dove vive da quan- nale dedicato alla cronaca delle Comu- do era bambino dopo essersi trasferito nità ebraiche italiane. con la famiglia dalla Francia, dove è nezia ho sempre ricevuto il giornale vocato indica la rubrica Donne da vi- pagine di Italia Ebraica, oltre alla cro- Bruno Mussoni, invece, di Pagine Ebrai- nato. Nella foto del lettore che pub- a casa - evidenzia - Mi sembrava giusto cino e il dibattito sulle conversioni. naca dalla sua Venezia, torna infatti che ama particolarmente le pagine de- blichiamo appare sullo sfondo la rocca fare qualcosa per dare il mio contri- “Ho apprezzato molto anche l’inizia- anche HaTikwa. dicate all’economia, probabilmente del monte Titano, simbolo della più buto. A me piace molto seguire la tiva del giornale per bambini DafDaf Pagine Ebraiche continua a crescere per l’influenza del suo mestiere di antica repubblica d’Europa. stampa ebraica, anche il Bollettino di - spiega l’avvocato - mio figlio di dieci per offrire ai suoi lettori nuovi spunti commerciante. “Non ricordo esatta- Mese dopo mese il numero degli ab- Milano e Shalom di Roma. Di Pagine anni lo legge e so che lo utilizzano al e motivi di interesse. Per affrontare mente quando ho avuto in mano Pa- bonati a Pagine Ebraiche è aumentato. Ebraiche apprezzo la possibilità di ave- Talmud Torah. E ho seguito con inte- il futuro ha ora bisogno di lettori at- gine Ebraiche per la prima volta - ha Uno degli ultimi a sottoscrivere il pia- re una visione completa dell’ebraismo resse anche HaTikwa, il giornale del- tenti e consapevoli. Perché un giornale raccontato - Però mi piace molto leg- no sostenitori è stata l’avvocato Bar- italiano”. l’Unione giovani ebrei d’Italia”. Anche libero e autorevole può vivere solo gere e così ho pensato che questo pro- bara Bottecchia, veneziana. “Come Dovendo scegliere i contenuti che tro- questa lettrice in queste pagine tro- grazie al sostegno attivo dei suoi let- getto che stava nascendo meritasse iscritta alla Comunità ebraica di Ve- va particolarmente interessanti, l’av- verà nuove ragioni di interesse. Nelle tori.

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La riforma è promossa Qui Roma - Progetti al futuro romossa a pieni vo- ti. Senza escludere A colloquio con Riccardo Pacifici, riconfermato alla guida della Comunità ebraica della Capitale P la possibilità di ul- teriori perfezionamenti, i n governo di coalizione a Una maggioranza più ampia può es- padri dello Statuto del- condizione che i consiglieri sere raggiunta solo uscendo dalla vec- l’ebraismo italiano varato U di minoranza accettino di chia logica della spartizione degli in- all’ultimo Congresso UCEI aprire un dialogo fra le persone e non carichi, ma confrontandosi sui fatti e esprimono un parere posi- fra le formazioni politiche; la distri- sui programmi”. tivo sulla riforma e sul ban- buzione di responsabilità e incarichi Ma la strategia del riconfermato pre- co di prova del voto roma- (a cominciare dalla vicepresidenza) a sidente non ruota tutta attorno alla no, il primo ad attuare il tutti i consiglieri disposti a rifiutare la nuova formazione di Consiglio. “Il meccanismo proporzionale, logica della spartizione per quote; una ruolo dei giovani – aggiunge – dovrà il voto per lista, il premio migliore integrazione del lavoro con essere nei prossimi mesi sempre più di maggioranza e l’elezione i componenti della Consulta anche incisivo. Per questo abbiamo visto con diretta del presidente indi- attraverso il loro coinvolgimento nel favore la formazione di due diverse cato dalla lista che supera lavoro di Commissione; interventi ur- liste di candidati per la Consulta, una la soglia del 45 per cento genti sul fronte dell’emergenza sociale, delle quali composta esclusivamente dei consensi. Autorevoli, ri- ma anche della cultura e dello sport. da giovani e mirata a far crescere una spettati, appartenenti ad Alla vigilia di Pesach l’agenda di Ric- generazione di leader abituati a en- aree differenti ma sempre cardo Pacifici, da poco riconfermato trare nel vivo dei problemi e del la- gelosi della propria auto- alla guida della Comunità ebraica di voro”. Oltre a costituire una specie di nomia, Valerio Di Porto e Roma, è densa di impegni, di scaden- FOTO: ARIEL NACAMULLI governo ombra delle nuove genera- Leone Paserman, che della ze, ma anche di spunti di riflessione Stanco, ma visibilmente soddisfatto, sione”. Forte del 47,05 per cento dei zioni questi giovani dovrebbero anche riforma sono stati fra gli ar- da maturare nel corso delle feste. commentando l’esito decisamente fa- consensi e 15 consiglieri, Per Israele essere i protagonisti di una intensa tefici, ne commentano ora Quando negli ultimi giorni di aprile vorevole alla sua formazione, Per gode di una maggioranza assoluta in cooperazione con il nuovo Consiglio, gli esiti. “La riforma – com- Pacifici aprirà i lavori del Consiglio Israele, Pacifici si lascia andare a una Consiglio che si regge sulla prevalenza a cominciare dal loro coinvolgimento menta Di Porto, che è con- proponendo la sua formazione di go- confessione e allude agli effetti delle di un numero e dovrà confrontarsi nel lavoro delle commissioni che lo sigliere UCEI – costituisce verno avrà dalla sua non solo la ri- dimissioni dal passato Consiglio dei con le formazioni Hazak (leader Vic- stesso Consiglio metterà all’opera. Fra senz’altro un successo del- conferma del suo incarico alla guida componenti di minoranza: “Se la pre- tor Magiar, 30,72 per cento e otto le altre novità in vista, nei programmi l’ingegneria istituzionale. della maggiore Comunità ebraica cedente consiliatura si fosse conclusa consiglieri) e Efshar (leader Raffaele di Pacifici la realizzazione in tempi Non è automatico invece d’Italia, ma soprattutto la prima ele- in un clima sereno forse non mi sarei Sassun, 22,23 per cento e cinque con- brei del Centro sportivo nella zona che possa rappresentare al- zione direttamente determinata dal- ripresentato. Ma in generale con que- siglieri). “Le scelte condivise – riba- di ponte Marconi (“Un’iniziativa da trettanto un successo della l’elettorato e una migliore governa- sto ultimo successo mi sento alla con- disce il presidente – sono certamente avviare nei prossimi due semestri per politica, sia all’interno della bilità favorita dallo scatto del premio clusione della mia esperienza comu- le migliori, ma non ad ogni costo. dare alla Comunità un nuovo centro realtà romana, sia più in ge- di maggioranza che viene attribuito nitaria e credo di aver conquistato di attività e di ritrovo e offrire ai ra- nerale nei rapporti fra Co- alla lista capace di raccogliere oltre il molte esperienze e molti ruoli offren- gazzi vita sociale lontano dai luoghi munità o con l’Unione del- 45 per cento dei consensi. do alle nostra istituzioni energia e pas- malsani delle periferie”), l’apertura le Comunità. Ma si tratta di un nuovo centro culturale nel- di un prezzo da pagare, di l’edificio noto come Sant’Ambro- una sfida da affrontare in gio, alle spalle del quartiere ebraico vista di una maggiore rap- Tempo di numeri e bilanci (“Da dedicare in particolare a una presentatività, di una forte scuola di arti espressive e ai gruppi legittimazione degli eletti”. “Sono fiducioso. È iniziato un tempo in cui non si può più il 53 per cento dei di teatro dialettale che in questi an- “Riccardo Pacifici – aggiun- sfuggire dalle responsabilità e dai numeri, quelli del voto e voti) siano poste in ni stanno rivelando un incredibile quelli dei bilanci”. Victor Magiar, leader della seconda for- condizione di mino- ge Leone Paserman, che fermento”), ma soprattutto una mazione che entra nel Consiglio della Comunità di Roma e ranza. Ritengo invece sia con il leader ebraico roma- consigliere UCEI offre una valutazione incoraggiante del un utile elemento di chiarezza, che non solo ci evita un nuova strategia per affrontare l’emer- no fu presidente nello stes- nuovo meccanismo elettorale. “Per più di 15 anni nel Con- inutile braccio di ferro sulla leadership della Comunità, ma genza sociale. “Serve – spiega Pacifici so Consiglio fino a tre anni siglio della Comunità di Roma si sono confrontate solo due soprattutto responsabilizza il maggior gruppo di minoranza – una pianificazione capillare che fa – può vantare un succes- liste, minoritarie ma consistenti, ovvero gli unici gruppi or- a assumere scelte meditate. È infatti questa una maggio- comprenda i motivi del disagio sociale so significativo, ma non tra- ganizzati che con il vecchio sistema elettorale del panachage ranza che, pur nella condizione tecnica di amministrare la ed economico delle famiglie. Ma serve volgente, e il risultato del riuscivano a far eleggere i propri candidati. Il 10 aprile 2011 Comunità in solitudine, dovrà assumersi la responsabilità anche una programmazione che co- voto proporzionale mette si è votato per la prima volta con un nuovo sistema eletto- di optare o no per una scelta politica e culturale di fondo: nosca il territorio e cerchi di favore ora a nudo anche la sua rale proporzionale e, finalmente, ha potuto accedere un collaborare o no”. la concentrazione di nuclei ebraici terzo gruppo. Basterebbe questo fatto a permetterci di dire “La lista Efshar – afferma Raffaele Sassun – ha una sua precisa forza reale, le dimensioni compatti in modo da favorire la di- che l’esperimento è riuscito”. visione per raggiungere la nostra mission. Abbiamo dato la del suo fenomeno. Ma “Da oggi due fattori oggettivi ci costringeranno a considerare nostra completa disponibilità al presidente Pacifici per con- stribuzione dei servizi e degli aiuti”. quello che più conta è la diversamente sia la realtà romana che le nostre responsa- tribuire al raggiungimento di traguardi che sappiamo essere “Anche quando ci si trova ad affron- chiarezza dei ruoli. La go- bilità: il primo è che i consiglieri eletti, comuni. Non ci interessano né giochi di tare una crisi professionale – aggiunge vernabilità garantita, la pos- nel loro insieme, raccolgono il consenso potere, né poltrone, né discussioni sterili. – le organizzazioni di assistenza de- sibilità di vedere la coope- di appena il 32 per cento degli aventi di- Siamo entrati in campo per lavorare bene vono sviluppare una strategia attiva, razione come un dato au- ritto al voto; il secondo è che finalmente per il bene di tutti”. Sassun, leader della che tenga sotto tutela le persone coin- spicabile, ma non obbliga- conosciamo il peso reale delle tre liste terza lista che entra in Consiglio, commen- volte e le aiuti a intraprendere nuove (minoritarie) che pretendono la rappre- tando i risultati riferisce anche della prima torio”. Punti deboli? “Certo esperienze di lavoro anche attraverso sentanza dell’antica comunità: la lista Per riunione di Consiglio: “Posso confermare – prosegue Paserman – sia- Israele con il 47 per cento, la lista Hazak! che ci sono tutti i presupposti per una periodi di formazione pianificata”. Pa- mo destinati ad assistere a con il 31 per cento, la lista Efshar con il 22 per cento. Queste proficua collaborazione”. “Durante la campagna elettorale radossalmente proprio il nuovo mec- una radicalizzazione delle osservazioni impongono una presa di coscienza: la collabo- – aggiunge – ho sentito critiche per non poter esprimere canismo elettorale uscito dalla riforma posizioni, questo meccani- razione fra tutti è necessaria sia per poter realmente am- preferenze su liste diverse, in quanto vi appaiono nomi di e collaudato con il suo successo è smo incentiva forse le con- ministrare l’istituzione, sia per rappresentarne tutte le anime candidati ritenuti validi e capaci. Ma ho avuto anche riscontri quello che meno convince Pacifici: “Il flittualità ideologiche. Ma dell’ebraismo romano, sia per iniziare un proficuo lavoro di positivi da tante persone su questo nuovo sistema di voto, nostro gruppo – spiega – è sempre c’è poca ragione di lamen- coinvolgimento di quel 68 per cento di ebrei che non parte- perché finalmente gli iscritti possono riconoscersi in un’idea, stato socialmente e culturalmente tarsi, sappiamo tutti benis- cipano alla vita comunitaria e che con il loro astensionismo in un programma di lavoro”. “Grazie al nuovo meccanismo – molto trasversale, la nostra è la lista non ne riconosco la rappresentatività”. conclude – finalmente siedono nel Consiglio della Comunità simo che la stagione delle più trasversale e rappresentativa, non “Altra novità – prosegue Magiar – l’introduzione del cosid- tre liste diverse. Voglio sperare che nel futuro questo numero conduzioni comunitarie fa- detto premio di maggioranza per la lista che avesse superato aumenti ancora perché sono convinto che con più liste sugli la più compatta ideologicamente”, miliari, unitarie e anti ideo- la soglia del 45 per cento dei consensi, norma questa che argomenti cruciali per il futuro della nostra agguerrita ma conclude facendo trasparire una sorta logiche di una volta ha fat- ha permesso alla lista Per Israele di avere una maggioranza purtroppo sempre piccola Comunità, la discussione e la con- di nostalgia per il vecchio sistema elet- to il suo tempo”. di 15 consiglieri su 28. È questo un aspetto criticato da molti vergenza verso soluzioni condivise non possano far altro torale in cui l’elettore sceglieva libe- che considerano il fatto che le restanti liste (che raccolgono che migliorare”. ramente fra i nomi dei candidati.

www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 POLITICA / SOCIETÀ / P5 Teddy Reno: “Ero braccato, la voce mi ha salvato la vita” Conquista il successo negli anni della Ricostruzione. Grazie a una voglia di cantare scoperta a un soffio dalla morte

ú–– Guido Vitale ta, affrontando un incre- dibile decennio di am- na chiamata fuori dalla cella Nato a Trieste da famiglia ebraica, sfugge alla ministrazione angloa- poteva essere il segno della deportazione nascondendosi in Emilia. mericana e tornava ad U fine. Fuggito nel Ferrarese Esordisce a Radio Trieste durante essere un vulcano, un dalla sua città, braccato come ebreo, l'amministrazione angloamericana della città e luogo di incontro di rinchiuso nel penitenziario di Codi- genti diverse e ricche di goro nel dicembre del 1944, la con- diventa uno fra i più popolari cantanti del progetti. Ma soprattutto fusione dei mesi che precedettero lo dopoguerra raggiungendo notorietà i militari inglesi e ame- sfondamento da parte degli Alleati internazionale. Nel ‘69 sposa Rita Pavone, altra GIORGIO ALBERTINI ricani con le loro band della linea Gotica aveva fatto finire star di quegli anni. E’ anche attore, showman, portavano fra la gioven- quel ragazzo alla soglia dei 18 anni tù un nuovo modo di fra i detenuti comuni. Ma quanto sa- industriale discografico e scopritore di talenti. vedere la musica e il di- rebbe durata? In quel giorno freddo vertimento. e cupo la differenza fra la vita e la morte era un soffio e infatti si rivelò Cosa si prova a passare dal terrore rire e attendere. Mia madre, ebrea, Teddy Reno natural- tale. Spinto nei corridoi dai brigatisti alla salvezza? era ammalata e miracolosamente mente è un nome d’arte neri, cacciato in uno stanzone, quel Evidentemente sollievo – risponde scampò alle ricerche. Mio padre e che nacque in quegli an- ragazzo capì allora che cantare può serio – ma vorrei dire che in quei io infine fummo tratti in arresto co- ni. Qual’è il suo vero no- segnare una vita e anche salvarla. Su giorni vidi giovani della mia età cui me sospetti. I brigatisti neri mi co- me? un palcoscenico improvvisato e ma- vennero da un momento all’altro i strinsero a cantare quello che pote- Da bambino il mio no- lamente illuminato gli dissero di in- capelli bianchi. Eravamo ricercati, vano ascoltare i giovani nella Re- me era Ferruccio Merk, tonare qualcosa. Di fronte a lui gio- sfuggiti da Trieste e rifugiati in cam- pubblica sociale, Lili Marlene, Ca- libero. Quando vennero a prenderci poi il cognome divenne Ricordi. Oggi vani feroci e disperati, ormai consa- pagna grazie alle conoscenze di mio merata Richard, Vento portami via ero riuscito per miracolo a far sparire sono Ferruccio Merk-Ricordi. pevoli di come sarebbe finita la guer- padre, l’ingegner Giorgio Merk, di- con te. Ero terrorizzato, non so dove tutti i miei appunti sugli orari dei pro- ra sbagliata che avevano combattuto rettore generale delle industrie Arri- ho trovato le forze. Il mio debutto fu grammi preferiti. Perché questa mutazione? e di come molti sarebbero stati chia- goni che da quelle parti avevano uno la mia salvezza, mi salvò la vita. E da E in carcere gli altri detenuti, molti Il fascismo decise, ancora prima di mati a pagare per i crimini commessi dei tanti stabilimenti. In quei mesi allora salire su una scena non mi ha erano dei semplici delinquenti comu- varare le leggi razziste del 1938, di sulla popolazione civile. terribili si doveva solo spa- più fatto paura. ni fra i quali cercavamo di mimetiz- italianizzare il cognome dei cittadini Se siamo qui a parlarne, sospesi zarci, mi battevano le mani. Pochi che portavano cognomi di origine quasi settant’anni dopo nella Perché le chiesero di can- giorni dopo eravamo miracolosa- non italiana. La famiglia di mio padre luce sfavillante del monte tare? mente liberi, nella confusione gene- proveniva da un’antica stirpe dell’im- Generoso e della valle di Mi avevano sentito rale eravamo riusciti a tornare nel pero austroungarico. Da Merk il co- Muggio, in un sereno rifu- durante l’ora d’aria, nostro rifugio in campagna. Tornai gnome fu tradotto in Ricordi. Mia gio elvetico arrampicato quando i detenuti po- a cantare solo quando vidi il primo madre, Paola Sanguinetti, veniva da sopra Chiasso, subito al di tevano allontanarsi un soldato inglese. una famiglia ebraica romana di in- là del confine con l’Italia, è minimo dalla cella. Can- La fine della guerra offrì ai soprav- dustriali che possedevano le fabbriche perché quella di Teddy Re- tavo per ingannare il tem- vissuti l’occasione di partecipare a di conserve alimentari Arrigoni, dove no, divo degli anni ruggenti po, per non impazzire. Mi una stagione densa di speranze. mio padre lavorava come direttore. della ricostruzione, cantan- mancava da morire la radio Finito il conflitto rientrammo a Trie- Il cognome originario è tornato alla te, industriale discografico clandestina che usavo per ste. La città che aveva lungamente luce quando nel e scopritore di talenti, fu imparare l’inglese e per sape- sofferto ed era rimasta sotto la diretta 1968 mi sono tra- una storia a lieto fine. GIORGIO ALBERTINI re cosa accadeva nel mondo dominazione tedesca tornava alla vi- / segue a P06

ú– L’INCONTRO Quella mitica Jaguar rosa donata a Rita corre ancora

La mitica Jaguar E Type di 007 e a un più classico rosso fiamma) nel casa di due artisti (le immagini che ha lanciato verso il successo, da a un caffè e qualche biscotto. “Po- di Diabolik, regalo di compleanno giardino della villa di Rita e Ted- ritraggono i momenti belli accanto Lelio Luttazzi a Johnny Dorelli, da demo parlar triestin?”, domanda in versione personalizzata tutta ro- dy. Il cantante mi accoglie appog- a Frank Sinatra e a innumerevoli Claudio Baglioni a Renato Zero), tornando con il pensiero alla sua sa a una Rita Pavone poco più che giato alla carrozzeria che brilla al altri divi, i ricordi dei colleghi che poi il colloquio all’aperto, davanti città lasciata a vent’anni e mai di- ventenne, fece sognare le ragazzine sole (“Fila ancora che è una mera- menticata. “Trieste è lontana”, gli italiane, ma era un bolide piuttosto viglia”, commenta come se questi rispondo. Ma non serve, perché al- pericoloso. Fra gli addetti ai lavori quarant’anni non fossero mai tra- la fine i conti tornano. si racconta che Teddy Reno prima scorsi). “Mio figlio Alex, giornalista a Lu- di comprarla per quella sua fiam- Il tempo sembra sospeso per questo gano, è fidanzato con Silvia Stern, ma tutta pepe contrattò in segreto ottantacinquenne che si sente an- una ragazza di Trieste. Una ‘mula’ con l’importatore italiano Bepi Ko- cora ragazzino, se ne ha voglia reg- come diciamo noi”. E il racconto elliker un depotenziamento del mo- ge ancora la scena per un paio prosegue. Fra un episodio, una tore che la rendesse un po’ meno d’ore, ed è disposto a raccontare canzone intonata assieme e qualche scattante. L’auto è ancora al suo pazientemente vita, vicende e per- risata, passato e presente si confon-

posto (il colore è cambiato da quel- sonaggi incontrati durante un’esi- GIORGIO ALBERTINI dono senza mai perdere il gusto la tinta che riproduceva la tonalità stenza lunga e felice. Una visita al- della vita. della sottoveste di Gian Burrasca le testimonianze che affollano la g.v.

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/ segue da P05 riale ereditato dalla famiglia e anche sferito in Svizzera. Le autorità elve- una certa attenzione per quello che tiche hanno voluto vedere tutti i do- avveniva oltre le frontiere. u A sinistra il padre, Giorgio cumenti e hanno cancellato gli effetti Quando i dazi tenevano ferme an- Merk, la madre Paola San- di quel provvedimento che negli an- che per anni le novità discografiche guinetti e un ritratto all’età ni Trenta ci aveva tolto il nostro vero americane noi eravamo rapidissimi di tre anni. A destra i tre cognome. a lanciare l’edizione pubblicata in figli: Franco, Alex e Giorgio Italia delle stesse canzoni. Cui ag- Lei da oltre quarant’anni risiede in giungevamo composizioni nostre e svizzera. Perché? di nostri amici e repertorio tradizio- Sono arrivato in Svizzera mentre in- nale italiano. furiavano le polemiche per la mia relazione con Rita Pavone. Lei era Com’era l’industria musicale di allo- fidenziale con canzoni di grande suc- ce na chitarra e o’ poco e’ luna, Chella tore musicale di origine ungherese molto più giovane di me e io ero già ra? cesso come Addormentarmi così, lla, Piccolissima serenata. Nacquero Ladislao Sugar e innumerevoli altri sposato. Volevo sposarmi nuova- Fra il 1948 e il 1961 mi sono affer- Trieste mia, Muleta mia, Aggio per- nuove amicizie, alleanze con perso- protagonisti di allora. Mia madre, sul- mente con Rita e a Lugano è stato mato come interprete del genere con- duto o’ suonno, Accarezzame, Na vo- naggi straordinari, come l’imprendi- le prime disperata di avere un figlio possibile. Da allora ci siamo fermati in Canton Ticino, un luogo pieno di fascino e di tranquillità, solo a un passo dal confine con l’Italia. Qui sono nati i nostri figli Alex, giorna- lista radiofonico alla Radio della Svizzera italiana e Giorgio, musicista (dal matrimonio con la mia prima moglie Vania Protti era nato prece- dentemente l’altro mio figlio, l’attore e regista Franco Ricordi).

E Teddy Reno? Teddy Reno è nato quando dopo la guerra ho cominciato a cantare nei locali e a Radio Trieste. Avevo ormai u A Vienna con il mitico Anton Karas (il suonatore di zither nel Terzo uomo di Orson Welles) e Renata Tebaldi, al primo provino diJohnny deciso di fare il cantante e il musi- Dorelli, con Kim Novak e, in centro al gruppo, con Dorelli, Domenico Modugno, Miranda Martino, Gloria Christian, Nilla Pizzi, Gino Latilla e cista. Ma la vera svolta è stata quan- Claudio Villa al Festival di Sanremo del 1959. In quella edizione Teddy Reno si piazzò terzo con “Conoscerti”. do sono riuscito a convincere Lelio Luttazzi a venire a Milano con me per fondare assieme una casa disco- grafica. Lo conoscevo appena e lui mi rispose semplicemente: “Sì, an- Il giorno che incontrai Hitler demo”. Era il 1947, avevamo appena vent’anni e tutti ci presero per matti. Il dittatore, i primi amori e gli insulti razzisti fra i ricordi di un divo

E a Milano come andò? 1932 1937 della sua precedente appartenenza hoch (“In alto la bandiera”). Pochi gior- Quando prendemmo un ufficio nella Trieste. Poco prima del classico “pri- Berlino, settembre. Arrivo alla stazio- ad una famiglia italiana ebraica. E an- ni dopo dalla tribuna diplomatica dove mitica Galleria del Corso, dove ave- mo giorno” di scuola, di cui vi rispar- ne di Berlino assieme alla mia gover- zi: parlava, con apparente ammirazio- l’impareggiabile zietta era riuscita a vano sede tutte le case musicali di mio la deamicisiana descrizione, un nante Palmira ed ecco che ci viene in- ne, delle eccellenti realizzazioni in po- farci, non so come, entrare, vedo per allora, credevano che fossimo due decreto-legge ordina l’“italianizzazio- contro una gioviale signora, dall’ac- chi anni della Germania nazista, quali la prima volta da vicino il Duce, che ragazzini allo sbaraglio. Ma la Com- ne” di tutti i nomi dei triestini di ori- cento italiano un po’ buffo, che so es- il successo delle Olimpiadi 1936, le au- restituiva la visita fatta da Hitler a Ve- pagnia Generale del Disco che ave- gine austriaca e slava, cosicché da sere zia Maria, la sorella di mia madre, tostrade, l’esercito, ecc. ecc... Fisica- nezia anni prima. Me lo godo tutto “Ferruccio Merk” divento “Ferruccio la quale, dopo aver sposato un ricco mente mi ricorda tanto la mamma, mentre arringa la folla in un tedesco vo fondato con pochi accorgimenti Ricordi”. dirigente industriale tedesco che non così l’abbraccio e mi ci affeziono al- dal forte accento romagnolo e l’av- divenne in breve uno dei protago- Perché “Ricordi”? Perché, in tedesco, aveva gradito molto l’avvento al po- l’istante. All’uscita, un drappello di al- vince con il suo ormai classico atteg- nisti del mercato discografico italia- il verbo “bemerken” significa “osser- tere, nel 1933, del Cancelliere Hitler, legri giovani in uniforme della Hitler giamento con le mani sui fianchi. Tut- no. Mi aiutò lo spirito imprendito- vare”, “ricordare”. era riuscita a far sparire ogni traccia Jugend intona l’inno nazista Die Fahne tavia ancor più mi incuriosisce quel

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Oltre ai successi personali e in se- avvio la Festa di Gian Burrasca. Io Alla soglia degli 85 anni, ha ancora guito a quello, travolgente, di Rita sto lavorando anche su “Forza can- voglia di cantare? Pavone lanciata da un concorso zone d’Italia nel mondo”, un tour di Altro che. Anzi, non so come, ma per voci nuove inventato da Teddy 20 capitali mondiali per trovare nel mi sembra che mi sia anche miglio- Reno, lei ha messo assieme una fol- mondo dei milioni di italiani che vi- rata la voce. gorante carriera di attore, di show- vono all’estero l’ispirazione che fac- man radiofonico e televisivo con- cia rinascere la grande musica leg- E alla festa del Libro ebraico di Fer- centrandosi infine sulla sua sulla gera italiana. rara, dove il 9 maggio è ospite d’ono- capacità di scoprire i talenti dei più re assieme all’attore Arnoldo Foà, giovani. La musica italiana è in crisi? canterà? Una passione che dura ancora oggi. Chi si trova all’estero e accende una Se mi hanno invitato forse se l’aspet- cantante di musica leggera, fu infine Sia Rita che io stiamo organizzando radio può facilmente constatare che tano. Cantare mi ha salvato la vita, conquistata dalla fama che mi ero iniziative che rilancino la canzone oltre il 90 per cento della musica ita- mi ha aiutato a superare gli anni dif- VANESSA BELARDO guadagnato e a un certo punto l’ho italiana. liana trasmessa risale a molti anni ficili della mia gioventù, mi ha rega- ú colta vantarsi con qualche amica: “So- Fra pochi giorni, all’inizio di maggio, fa. Evidentemente abbiamo perso lato il successo. Perché mai dovrei – DONNE DA VICINO no la mamma di Teddy Reno”. in migliaia di scuole italiane prende terreno. farne a meno? Roberta Roberta Capua, Miss Italia 1986, seconda classificata l’anno succes- sivo al concorso internazionale Miss Universo, fotomodella e indossa- trice, vanta un primato speciale: è figlia di Marisa Iossa, anche lei Miss Italia nel 1959. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, inizia la sua bril- lante carriera sfilando per molti nomi prestigiosi della moda nazio- nale e internazionale. Il passo suc- cessivo è il lavoro in televisione dove conduce per due anni Non solo moda e in seguito altre trasmissioni u Con un giovanissimo Claudio Baglioni e con Rita molto apprezzate dal grande pub- Pavone nel 1967 alla Festa degli sconosciuti. Con blico come Tappeto volante, con Lu- Frank Sinatra a Genova nel 1953, con Gina ciano Rispoli, Fantastica italiana, in Lollobrigida nel 1957, con Delia Scala nel 1958 e, a coppia con Giancarlo Magalli, In fa- sinistra in basso, al momento di imbarcarsi per una miglia, Uno mattina, Buona Dome- tournée negli Usa salutato dall’amico di sempre Lelio nica con Maurizio Costanzo e Sei Luttazzi. A destra finalmente fidanzato ufficiale, nel un mito. 1967, con Rita Pavone, dietro al sipario del Cantagiro di quell’anno. ú–– Claudia De Benedetti vicepresidente tipo coi baffetti, in divisa con una sva- sforzi, non riesco a vedere Dio, che sicale e mondano cui partecipò il “tout cemente ma con tutto l’amore di cui dell’Unione stica al braccio, quell’Hitler, di cui ave- continuo ad immaginare con la ben Trieste”. Le signore in particolare si ero capace “Ciao Mary!”. E lei, colta delle Comunità vo tanto sentito parlare, con timore, nota michelangiolesca fluente barba, mangiavano con gli occhi l’affascinan- di sorpresa, mi rispose: “Fery!»” Do- Ebraiche Italiane in famiglia, che, passando progressi- tuttavia il miracolo si è ripetuto come te uomo dalla folta chioma che riu- podiché l’istinto ci avrebbe sicura- vamente dai toni gravi a quelli più stri- quello di San Gennaro con risultati sod- sciva a trarre dall’orchestra, grazie mente portato ad un plateale grande duli e gutturali, in un crescente “ros- disfacenti. Evviva! Evviva!... alla sapiente e personale gestualità abbraccio se il padre non avesse im- Grande cuoca e appassionata di ri- siniano” sostenuto da ritmici gesti del- delle braccia, stupende sonorità e me- mediatamente gettato acqua sul fuo- cette, la sua specialità è il ragù alla le braccia, delle mani e del viso com- Trieste. Al ritorno in patria Il mio letto ravigliosi chiaroscuri nelle varie in- co salutandomi con un freddo “Salve napoletana di cui non ha intenzione parabili a quelli di un “direttore d’or- scricchiola maledettamente e mamma terpretazioni di Ciaikovskij, Verdi, Ra- Ricordi”. di rivelare il segreto a nessuno. chestra”, riusciva a far scattare all’uni- Paola si accorge di qualche cosa. Apri- vel, ecc. Pochi preziosi minuti che ci consen- Mamma da tre anni di Leonardo, sono l’immensa folla nel grido “Sieg ti cielo! “Ferruccio... sei impazzito... Concerto questo — il primo del dopo- tirono di dirci “tante” cose, di capirne vive a Bologna, dove sta per sposare Heil”. (“vittoria, vittoria”). cosa fai?!” mi urla. “Niente, mamma” guerra — oltretutto per me doppia- tante altre anche senza parole e di il suo amato compagno Stefano. L’indomani, al mattino, i miei zii per rispondo «cerco solo di vedere Dio, mente indimenticabile perché mi fornì darci soprattutto appuntamento ai Roberta è una Vip con un grande poco muoiono dalle risate quando, in ma non ci riesco mai. . . “. “Vergogna!” la tanto attesa occasione di ripren- primi di gennaio, al mio ritorno dalle cuore. Dietro al glamour si na- cucina, mi esibisco in una azzeccata incalza lei “Non sai che così ti fai ve- dere il dialogo interrotto due anni mie già programmate vacanze inver- sconde una persona vera e tenace imitazione di Mussolini e di Hitler, ma nire la tubercolosi?!”. prima con la mia Ma- nali. Un tenerissimo furtivo bacio non cresciuta nella bambagia. Te- mi consigliano: “Quella di Hitler non Oh! Dio!... Morirò di tu- riuccia. Vederla nelle d’addio in mezzo alla folla del bar sug- stimonial d’eccezione di eventi, dal- farla però mai fra i tedeschi”... Al po- bercolosi! Decido di prime file dopo tanto gellò nel migliore dei modi quell’in- l’alto contenuto sociale e meriggio, Gertrud, una ragazzina del consultare il dott. Levi tempo dal palco do- contro da me tanto desiderato, che, piano di sopra, più grande ed esperta al secondo piano. “Che v’ero ospite deve aver senza che Mariuccia se ne potesse in umanitario, ha conquistato il ruolo di me, mi invita a salire per giocare vuoi giovanotto?”, chie- messo a dura prova le seguito mai rendere conto completa- inedito e meritorio di ambasciatrice insieme... “agli esploratori” in una spe- de il medico. “Niente, mie giovanili coronarie mente, sarebbe risultato un giorno della serata di gala per l’apertura cie di tenda-capanna eretta in corri- dottore, credo di avere perché, per una frazio- determinante sia per la mia vita che della raccolta fondi 2011 del Keren doio, in assenza dei suoi genitori, pie- la tubercolosi. . . “. E giù ne di secondo, mi sen- per la mia carriera artistica. Tornai a Hayesod di Roma. Spiega con sem- na di cose e aggeggi vari da mini-ba- a confessargli i miei tii mancare per l’emo- casa, quella notte, ballando e cantan- plicità: “Le mie ragioni per amare zar medio-orientale. Senza mezzi ter- “peccati” con Gertrud e zione. Mi trovavo in li- do, da solo, per le vie di Trieste [...] Israele sono dettate dal sentimento, mini, mi ordina “Kiss mich” (“Baciami”), le reazioni fisiche a lei nea d’aria a pochi me- un sentimento sincero. Non sono di cosa che non mi riesce difficile, dota- legate... Lo vedo sorri- tri dalla ragazza che 1946 religione ebraica, anche se di ebrai- ta, com’era, di due splendide e soffici dere e, per tutta rispo- era stata, durante la Trieste. Non sapevo per quale o quali smo so ormai tante cose e questo è labbra. Ed ecco che i due “esploratori” sta, alzare il telefono e guerra, oggetto dei ragioni il padre di Mariuccia non mi accaduto perché la mia storia perso- cominciano ad esplorare i loro corpi... far scendere giù mia mamma cui dice: miei costanti pensieri per due anni e potesse soffrire sino a quando un nale mi ha avvicinato sempre più le sue lievi manine diventano padrone “Signora, io non voglio subentrare nei la guardavo estasiato senza che lei giorno, in un bar, mi apostrofò tra il agli ebrei e all’ebraismo e, quindi, a del campo... è la prima volta.., non ca- suoi metodi educativi, ma desidero potesse accorgersi di me. Era più bella serio ed il faceto: “Mia figlia è abitua- Israele. Il connubio ebrei - Israele è pisco più niente... mi sembra di sve- rassicurare sia lei che suo figlio che ed interessante che mai, ingentilita ta ad un tenore di vita che tu difficil- stato una scoperta. Sì, perché, per nire dall’emozione... “Vedi”, conclude questi giochetti sono ben lungi dal da una bellissima chioma d’oro che mente potresti darle... e poi io non me che non sapevo molto, che m’in- metaforicamente Gertrud ”ti ho fatto causare la tubercolosi, che è tutt’altra metteva ancor più in risalto, nella pe- acconsentirei mai a dare la mano di formavo come tanti su giornali e te- vedere... Dio, d’ora innanzi lo potrai cosa”. nombra, il suo viso fine, il profilo bel- mia figlia a un giapponese!”. «Ma che legiornali, l’ebraismo era scindibile vedere anche da solo ogni volta che lissimo, due occhi dallo sguardo par- c’entra il giapponese?», chiesi incu- dallo Stato d’Israele. Oggi non lo mi penserai...”. 1945 ticolare ed un sorriso impagabile, riosito. “Tu sei ebreo e appartieni a penso più e anzi sono convinta, Tre giorni dopo Gertrud ha dovuto se- Trieste, dicembre. Il debutto dell’al- quello stesso sorriso che si aprì al una razza che è lontana da me più di grazie a ciò che mi hanno trasmesso guire i genitori a Stoccarda, così la lora giovane ma già famoso direttore massimo quando, nell’intervallo, seppi quella giapponese”. (…) Me ne andai, alcuni favolosi amici come Jacov e prendo in parola, la “penso”... forte- d’orchestra Herbert von Karajan alla provocare con abilità un fortuito in- incavolato come una belva. Barbara, che un ebreo non possa mente. Aveva ragione lei... Per la ve- testa dell’orchestra stabile del Teatro contro in mezzo alla calca che girava esistere senza lo Stato d’Israele”. rità, nonostante i miei più che diligenti Verdi fu un “evento” ad un tempo mu- a stento nel foyer, dicendole sempli- (Da Ricordi, Teddy Reno, Gremese editore)

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IL COMMENTO SE HAMAS E HEZBOLLAH STANNO A GUARDARE

FEDERICO STEINHAUS insieme di relazioni economiche e politiche. ressi, personali o nazionali. lah e Hamas, gettando una inquietante Le domande che ognuno di noi si pone sono Non è certo uno spettacolo edificante e non ombra su quanto avviene. Domande senza risposta. Anzi, domande le medesime, cariche di preoccupazione e ci conforta per il futuro. I regimi cadranno, Tra il momento in cui scrivo queste rifles- con una miriade di risposte diverse. gravate da una quantità di variabili che con- forse, come nel domino, ma chi li sostituirà? sioni e la loro pubblicazione passeranno al- L’inferno che si è scatenato in quasi tutto il tagiano perfino i più ottimisti. Altri regimi? Al Qaeda? Oppure, un’ipotesi cune settimane: come sarà il Mediterraneo mondo arabo, e su cui sono puntati da mesi Nessuno sa che cosa potrà succedere domani avanzata da molti per l’Egitto, i Fratelli quando le leggerete? In realtà non sono i riflettori di tutti i media internazionali, o fra una settimana, men che meno fra sei Musulmani? comparabili sulla base di cause ed obiettivi sconvolge scenari geopolitici consolidati da mesi; di conseguenza tutti si gettano all’ar- La Repubblica islamica dell’Iran intanto le “rivoluzioni” egiziana, tunisina e libica, decenni e ritenuti oramai parte stabile di un rembaggio cercando di tutelare i propri inte- tace e osserva, insieme ai suoi sodali Hezbol- né esse potranno condurre a esiti con analo- Crimini di guerra? Scusate, ci siamo sbagliati Goldstone ritratta il suo rapporto e un’altra indagine delle Nazioni Unite getta nuova luce su Piombo Fuso

ú–– Anna Momigliano parte investigasse, con trasparenza che Israele ha fatto tutto questo in il rapporto Goldstone come “di par- alle sue ricerche, accusa che ribadi- e buona fede, sugli incidenti riportati misura significativa; Hamas non ha te”. Dal canto suo, il giudice suda- sce a tutt’oggi. Anche se si difende icordiamo tutti il polverone nel nostro report.” E aggiunge, terra fatto nulla.” fricano rimprovera a Israele di non dalle accuse sostenendo di avere frat- mediatico e le innumerevoli a terra: “McGowan Davis ha trovato Fin dall’inizio Israele aveva descritto avere collaborato sufficientemente to il possibile per combattere i pre- R proteste anti-israeliane in- nescati dal rapporto Goldstone. Ov- vero il dossier, approvato dalle Na- zioni Unite e redatto da una squadra LUI: RICHARD GOLDSTONE investigativa guidata dal giudice su- Nato nel 1938 a Boksburg, in Sudafrica, da una famiglia ebraica di origine lituana e dafricano Richard Goldstone, che britannica, Richard Goldstone si laurea in Legge nel 1962 e durante il periodo univer- accusava lo Stato di Israele e Hamas sitario frequenta alcuni gruppi anti-apartheid. Dopo la laurea intraprende la carriera di “potenziali crimini di guerra” du- rante gli scontri dell’inverno 2008- di avvocato e nel 1980 diventa giudice della Corte Suprema del Transvaal e successi- 2009. Ebbene, a due anni di distanza, vamente della Corte Suprema del Sudafrica. Nel 1994 è stato membro dei due Tribunali Richard Goldstone ha ritrattato mol- internazionali creati dall’Onu per i crimini di guerra nell’ex Yugoslavia e in Ruanda e te delle conclusioni contenute nel dieci anni dopo ha preso parte alla commissione Onu per investigare sull’Oil for Food suo stesso Rapporto. “Se avessi sa- puto allora quello che so oggi, il rap- Programme. Goldstone è finito su tutti i giornali nel 2009, quando il suo rapporto su porto Goldstone sarebbe stato un “potenziali crimini di guerra” commessi da Israele e Hamas durante il conflitto di Gaza documento molto diverso,” scrive lo ha portato a una risoluzione del Consiglio dei Diritti Umani che condannava Israele ma stesso autore del dossier in un edi- non Hamas. Goldstone ha immediatamente preso distanze dalla risoluzione anti-israe- toriale pubblicato sul Washington Post. Il suo verdetto adesso sarebbe liana, che a suo avviso non rispettava il suo dossier, e più recentemente ha ritrattato assai diverso: mentre Hamas “ha pubblicamente alcune delle conclusioni contenute nel suo Rapporto. bersagliato intenzionalmente e indi- scriminatamente obiettivi civili,” suc- cessivi rapporti Onu dimostrano che dal punto di vista israeliano “colpire ROTHSCHILD BOULEVARD intenzionalmente i civili non era una politica”, anche se si sono verificati casi individuali di violazioni. Già, perché nel frattempo c’è stata E adesso anche la Fox va a caccia di idee un’altra investigazione, condotta da una squadra di esperti indipendenti In principio era Be’Tipul, adesso an- parlano sedute in uno studio, in altre delle Nazioni Unite guidata dalla che due altre serie televisive israe- parole una serie di sedute psicoana- giudice newyorchese Mary McGo- liane, Ramzor e Hatufim, sbarcheran- litiche. I costi erano ridotti all’osso, wan Davis. no negli Stati Uniti. Cominciamo da tutto si giocava sulle doti degli attori La commissione guidata da Davis si Be’Tipul, la serie drammatica (e a e degli autori. è occupata prevalentemente di ve- bassissimo costo) che nella seconda Nel caso israeliano, a reggere lo rificare che le “raccomandazioni” metà degli anni Duemila ha stregato show erano soprattutto Assi Dayan, contenute nel rapporto Goldstone Israele. E che nel 2008 l’americana nipote del più celebre generale Mo- fossero messe in pratica dalle due Hbo, sinonimo di serie tv di qualità she, e l’onnipresente Gila Almagor: parti coinvolte nel conflitto, nonché e non banali, ha acquistato, prima due mostri sacri della cinematografia nelle accuse di “potenziali violazioni sottotitolando l’originale israeliano made in Tel Aviv. La versione ameri- dei diritti umani,” ossia lo Stato di e poi trasponendo il format in un cana è praticamente un one man Israele e Hamas. contesto statunitense. show dell’atto- Ebbene, la squadra guidata dalla Del caso Pagine re irlandese McGowan Davis ha concluso che Ebraiche si Gabriel Byrne “Israele ha dedicato risorse signifi- era già inte- (I soliti sospet- cative a investigare le oltre 400 ac- ressato in ti, Il Senso di cuse di cattiva condotta operativa a passato, in- Smilla per la u Il cast di Ramzor, la serie israeliana appena acquistata dal colosso ameri- Gaza,” mentre la “autorità di fatto a tervistando il produttore Hagai Neve), anche se ha il cano Fox (Photo: Eldad Refaeli) Gaza (ovvero Hamas) non ha con- Levi. Il titolo americano, In Treat- pregio di avere lanciato dotto alcuna investigazione sul lan- ment, altro non era che la traduzione la bravissima Mia Wasi- ci anni or sono, in Mulholland Drive. to un successone. Tanto che adesso cio dei razzi e di colpi di artiglieria dell’originale in ebraico (Be’Tipul, ap- kowska, australiana, (che poi sarebbe In molti all’inizio erano piuttosto l’Hbo si è ritrovata a doversi inven- contro Israele.” punto, “in trattamento,” nell’imma- diventata l’Alice di Tim Burton) e di scettici sulla possibilità di vendere tare da zero una terza stagione, vi- Goldstone ricorda bene che, nel suo gine qui a fianco vedete il loro logo). avere recuperato dalla semi-oscurità un formato tanto israeliano, e dicia- sto che la serie israeliana di stagioni rapporto di due anni fa, “le principali Il format era semplicissimo, forse Melissa Suzanne George, pure lei au- molo pure un tantino vecchia Mitte- ne aveva due. raccomandazioni erano che ogni troppo semplice: due persone che straliana, che avevamo già visto, die- leuropa. E invece In Treatment è sta- In principio, si diceva, era Be’Tipul e

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gie politiche ed istituzionali marcate. magmatica che potrà rivelarsi produttiva di Da un lato onora ed esalta i terroristi più consegnare una targa onoraria alla famiglia A maggior ragione sono capitoli a sé stanti effetti positivi per la pace oppure tali da ren- spietati e sanguinari: non ultimo Abbas Al- del terrorista. la Siria, lo Yemen, il Bahrein (per tacere dere inevitabile una nuova tremenda guerra Sayid che nel 2002 uccise 30 persone riunite Eppure, dall’altro lato, Abu Mazen impegna della Giordania), che ci inducono a tifare per di sopravvivenza; difficilmente, è questa per il Seder di Pesach a Natanya. Al-Sayid, al contempo la propria parola nella ricerca i despoti al potere, i quali, con una constata- l’unica previsione che si può ragionevol- che pianificò a tavolino l’attentato del Park della pace. E, a complicare ulteriormente le zione amara, sono l’unica barriera in grado mente fare, le cose rimarranno com’erano Hotel, ora è rinchuiso in un carcere israe- cose, strizza l’occhio a Hamas nella spe- di impedire la presa del potere da parte del- solo poche settimane fa. liano con una condanna trentennale. ranza di una pacificazione interna che con- l’islamismo e del terrorismo. L’Autorità Nazionale Palestinese sembra Ma questo non ha impedito al ministro per senta al Fatah di perpetuare il proprio Israele è dunque contornato da una realtà intanto non recedere dalla sua doppiezza. gli Affari dei Prigionieri, Issa Karake , di predominio.

concetti del Consiglio per i diritti dstone, di parte o meno, era stato e “sostenere” il rapporto Goldstone. Tirando le somme, Goldstone, che Così Carlo Strenger, editorialista di umani Onu contro Israele: “Ho in- mistificato fin dall’inizio. Cioè da Lo stesso Goldstone fu il primo a fin dall’inizio aveva sostenuto che il Haaretz (intervistato da Pagine sistito per cambiare l’originale man- quando era finito sul tavolo del Con- disconoscere la risoluzione appro- suo rapporto era stato male inter- Ebraiche qualche numero addietro) dato adottato dal Consiglio per i di- siglio per i diritti umani, che aveva vata ieri dal Consiglio per i diritti pretato dalla risoluzione Onu che il quale non ha mai nascosto le sue ritti umani, che era prevenuto nei approvato una risoluzione contro umani: “Sono molto dispiaciuto”, ne era conseguita, adesso ritratta simpatie a sinistra ma neppure fatto confronti di Israele. Sono sempre Israele, ma non contro Hamas. L’Ita- disse allora il giudice sudafricano ai apertamente una buona parte di es- sconti ai pregiudizi contro Israele stato chiaro sul fatto che Israele, co- lia fu tra i pochi membri del Consi- microfoni di France Press. “Nel testo so: “Se avessi saputo allora quello che tanto vanno di moda negli am- me ogni altro Stato sovrano, ha il glio a bocciare il testo della risolu- della risoluzione non c’è una sola che so oggi, il rapporto Goldstone bienti progressisti, ha commentato diritto e il dovere di difendere se zione, che è stata approvata con 25 frase di condanna nei confronti di sarebbe stato un documento molto la ritrattazione del giudice sudafri- stesso e i suoi cittadini.” voti favorevoli, 6 contrari e 11 aste- Hamas, cosa che io invece avevo in- diverso,” come si diceva. E non è cano: nel suo dossier del 2009 Gol- Il problema è che il rapporto Gol- nuti, e che sosteneva di “approvare” serito nel mio report”. un’ammissione da poco. dstone “ha creato l’impressione che Israele abbia agito crudelmente in modo intenzionale, senza offrire una fotografia accurata di che cosa si- LEI: MARY MCGOWAN DAVIS gnifica affrontare un nemico privo Mary McGowan Davis, americana, è un giudice in pensione che ha ricoperto posizioni di ogni considerazione umanitaria di rilievo nella Corte Suprema dello Stato di New York e come assistente del procuratore anche verso la sua stessa popolazio- ne.” generale del Distretto orientale di New York. Ad oggi è attiva in numerose organizzazioni Ne consegue, scrive Strenger, che che si occupano di diritti umani e giustizia transnazionale. In Mongolia ha lavorato “la ritrattazione da parte di Goldsto- con le autorità locali nella lotta contro il traffico di esseri umani, grazie a un programma ne è immensamente importante.” sponsorizzato dalla Asia Foundation. In Afghanistan ha lavorato alla formazione di av- Perché “mentre è legittimo criticare le politiche israeliane, la sistematica vocati difensori di giustizia penale, in programma della International Legal Foundation. offensiva di Hamas contro i civili e Ha partecipato a seminari per la formazione di giudici e avvocati nell’Iraq del dopo il tentativo da parte di Israele di neu- Saddam ed è stata consulente del Tribunale internazionale per i crimini in Ruanda. Più tralizzare l’infrastruttura militare di recentemente è stata a capo di una commissione Onu stabilita dopo la presentazione Hamas appartengono a due universi morali completamente differenti.” del Rapporto Goldstone su Gaza per verificare che le parti in causa si fossero attenute Ovvero: “Israele cerca di difendersi alle raccomandazioni. La commissione presieduta da McGowan Davis ha presentato un nel contesto delle leggi internazio- rapporto preliminare nel settembre del 2010 e un altro, definitivo, nel marzo del 2011. nali, Hamas sfrutta cinicamente la sofferenza per i suoi scopi”.

ú– KOL HA-ITALKIM in Israele La tragica fine ricana si chiamerà Homeland e avrà di un’illusione DIZIONARIO MINIMO come protagonisti degli agenti della Cia. Poi c’è la Fox, che ha già acqui- Giuliano Mer Khamis attore e regista era figlio di un’ebrea e di un arabo, un stato il format di una sit-com che ha personaggio vivace e imprevedibile spesso al centro di polemiche, amava enor- -RAMZOR avuto molto successo in Israele, Ram- memente il teatro a cui aveva dedicato tutta la vita. Era riuscito con un’im רמזור Il semaforo, in ebraico ramzor, è uno dei punti nevralgici della zor (semaforo), che negli Usa si chia- portante offerta proveniente dalla Norvegia a creare un teatro a Jenin che vita quotidiana in Israele, almeno per chi vive in una grande merà Traffic Light. aveva chiamato Il teatro della libertà dove recitavano soprattutto giovani tolti dalla strada e quindi sottratti dai reclutatori ter- città come Tel Aviv o Gerusalemme, dove il traffico la fa da pa- Resta da chiedersi come mai Fox, roristi, per i quali aveva aperto anche una scuola. drone. Se a questo si aggiunge che gli israeliani non sono certo Hbo e altre grandi case di produzione Qui oltre che a recitare, Mer insegnava loro a vadano proprio in Israele, un Paese un modello di educazione civica quando si parla di guida, si può esprimere le proprie idee. Malgrado vivesse a che dopo tutto ha poco più di sette bene immaginare a quali scene capiti di assistere davanti a un Jenin e si occupasse soprattutto di giovani palesti- milioni di abitanti, per trovare nuove semaforo nell’ora di punta. Sarà forse per questo che l’emittente nesi, Giuliano Mer aveva recitato anche al teatro idee. Una possibile risposta la forni- Keshet ha intitolto una sua serie di successo Ramzor, anche se Habima insieme a Ghila Almagor e aveva parteci- in questo caso il “semaforo” cui si riferisce il titolo è rappresen- sce, in un’intervista a The Wall Street pato come attore a film importanti sotto la regia tato dai tre colori che rispecchiano le personalità dei protagonisti Journal, Avi Nir, amministratore de- di Amos Gitai.Per gli israeliani era un attore con- in base alla loro vita di coppia: Itzko “il rosso”, sposato con figli; legato dell’emittente israeliana Ke- troverso e difficile da gestire seppure di talento. Amir “il giallo” che convive con la sua ragazza; e Hefer “il verde,” shet: “A livello sociale, gli israeliani Poi, un giorno, all’uscita dal suo teatro a Jenin lo single impenitente. sono molto esigenti. Vengono scar- ha aspettato il suo assassino che malgrado la pre- tati subito i programmi mediocri, senza del figlio di sei anni, lo ha ucciso sparandogli da distanza ravvicinata obbligando i network a ritirarli o a senza lasciargli scampo. É stato ucciso da qualcuno che lo considerava troppo il successo dell’Hbo. Il risultato è che time, che sta lavorando all’adatta- proporre qualcos’altro. O si vince il pericoloso per la causa palestinese, troppo liberale, forse anche il fatto di avere adesso altre case di produzione ame- mento americano della serie israe- jackpot o si è fuori del gioco”. Come avuto una madre ebrea non lo deve avere aiutato troppo. Tuttavia, Giuliano ricane stanno andando a caccia di liana Hatufim: letteralmente “rapiti”, dire: se un formato ha già superato Mer ha ottenuto una cosa che certamente non si sarebbe aspettato e tanto idee in Israele. Hatufim racconta il dramma di alcuni il test del pubblico israeliano, Hbo e meno augurato: i servizi segreti palestinesi e israeliani stanno collaborando Qualcuna ha già trovato quello che soldati tenuti prigionieri in Siria e compagnia sanno di essere già a me- intensamente per mettere le mani sui suoi assassini. stava cercando. Per esempio Show- delle loro famiglie. La versione ame- tà strada. Miriam Della Pergola

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IL COMMENTO INVESTIMENTI ESTERI TRA ALTI E BASSI

ANNA KAMINSKI zare le esportazioni. Da qui il paradosso, che tutti i numeri per continuarlo a essere. milioni di dollari: una cifra davvero irrisoria non riguarda solamente Israele: gli investi- Nel breve termine, tuttavia, si è registrata una se la si paragona ai 2,6 miliardi dollari inve- In queste pagine e nell’edizione precedente di menti stranieri portano liquidità (un bene), inversione di marcia, che gli esperti attribui- stiti in gennaio. Pagine Ebraiche abbiamo messo in guardia il ma talvolta creano una catena di eventi che scono alle recenti tensioni nella regione medio- La Banca Centrale ha notato che la diminu- lettore rispetto al potenziale effetto negativo penalizza l’export (un male). rientale. In aprile la Banca di Israele ha zione drastica degli investimenti rappresenta della crescita degli investimenti esteri in Queste considerazioni riguardavano soprat- registrato un “netto calo” degli investimenti una “fuga da Israele” dovuta al caos nei vicini Israele. In poche parole: più crescono gli inve- tutto il destino a lungo e medio termine del- esteri nelle compagnie israeliane. Stando a Paesi arabi. Tuttavia la Banca spera anche che stimenti esteri, più la moneta locale (in questo l’economia israeliana. Un’economia che in quanto riportato dal Yediot Ahronot, gli inve- il fenomeno dimostri l’efficacia delle politiche caso lo shekel) tende ad apprezzarsi. E una passato si è dimostrata molto (fin troppo?) at- stimenti lordi dei cittadini stranieri in obbli- contro gli speculatori recentemente annun- moneta eccessivamente forte tende a penaliz- traente per gli investitori stranieri, e che ha gazioni israeliane si aggirano intorno ai 430 ciate dal governatore. Con le risorse naturali a rischio la competitività La scoperta dei nuovi giacimenti di gas aiuterà Israele, ma attenzione a non indebolire industria e high-tech

siva perdita di competitività degli Tamar ALTURE ú–– Aviram Levy DEL GOLAN u La mappa dei giacimenti di gas a esportatori e una graduale ma ine- economista largo delle coste israeliane: i due sorabile deindustrializzazione del principali sono Tamar e Leviathan, Dalit paese. ma ne esistono altri tre “minori”. Come evitare che nei prossimi anni le esportazioni di gas di Israele pos- Leviathan ISRAELE LEVIATHAN: scoperto nel 2010, do- sano ritorcersi contro le altre indu- vrebbe diventare operativo nel strie esportatrici? La soluzione pre- egli ultimi due anni sono prossimo decennio. Finora è il giaci- figurata dalle autorità israeliane è stati scoperti degli impor- mento più grande mai trovato a l’istituzione di un fondo d’investi- tanti giacimenti di gas na- WEST largo delle coste israeliane. mento sovrano (sovereign wealth N BANK Mari turale al largo delle coste israeliane: Noa fund), secondo il modello adottato nel 2009 il giacimento Tamar che, TAMAR: scoperto nel gennaio 2009, da numerosi paesi esportatori di pe- una volta iniziata la produzione dovrebbe essere operativo nel 2015 trolio. Tale fondo raccoglierebbe il Gerusalemme (2015), dovrebbe coprire i consumi e si stima che potrebbe coprire i gettito fiscale delle esportazioni di interni del paese per circa trent’anni; consumi interni per circa 30 anni. gas e lo investirebbe all’estero, in at- nel 2010 è stato scoperto il giaci- STRISCIA tività finanziarie e reali (imprese, im- mento Leviathan, di maggiori di- DI GAZA DALIT: anch’esso scoperto nel 2009. mobili, etc.), consentendo di rag- mensioni, il quale dovrebbe consen- giungere numerosi e importanti tire a Israele, quando sarà operativo NOA e MARI: due giacimenti minori, obiettivi: in primo luogo, quello di a fine decennio, di diventare un pae- la scoperta risale al 2000. prevenire un apprezzamento dello se esportatore di gas naturale. shekel, grazie al fatto che i proventi Sebbene ci vorranno alcuni anni pri- lizzano le imprese estrattrici (opzio- decennio, quando diverrà operativo lato nell’arco di alcuni anni, com- delle esportazioni verrebbero dirot- ma che inizi l’estrazione su larga sca- ne preferita nei paesi in via di svi- il secondo giacimento. porterebbe gravi perdite di compe- tati all’estero prima ancora di essere la, le autorità israeliane stanno già luppo negli anni ‘60 e ‘70). La solu- La seconda importante decisione titività per gli esportatori di manu- convertiti in shekel. valutando gli effetti che la scoperta zione alternativa è quella di lasciare che dovranno prendere le autorità fatti (compresi quelli del settore In secondo luogo, si isolerebbe l’eco- avrà sull’economia del paese e stan- il settore in mano ai privati, che dan- riguarda i modi con cui impedire high-tech). Peraltro negli ultimi tre, nomia israeliana dalle oscillazioni no decidendo come affrontare due no maggiori garanzie di efficienza e che le esportazioni di gas, che po- quattro anni lo shekel ha già subito del prezzo internazionale delle ma- questioni particolarmente delicate: rapidità, ma di sottoporli a un’ade- trebbero iniziare a fine decennio, un marcato apprezzamento reale terie prime energetiche che, tipica- la tassazione dei proventi del gas e guata tassazione. Quest’ultima è stata provochino un apprezzamento ec- (dell’ordine del 20 per cento), a cui mente, provocano nei paesi produt- gli effetti sul tasso di cambio dello la soluzione adottata in Israele: nelle cessivo dello shekel. Alcune stime nell’ultimo anno ha contribuito la tori un’alternanza di boom e reces- shekel. scorse settimane una commissione effettuate dalla banca centrale israe- scoperta dei giacimenti di gas. In sioni. In terzo luogo, ma non meno Nell’esperienza storica si osservano di esperti presieduta da Eytan She- liana mostrano che l’avvio di tali particolare, le autorità israeliane te- importante, si garantirebbe una re- diverse modalità di incamerare tali shinski ha raccomandato al governo esportazioni e il conseguente miglio- mono che l’economia israeliana con- distribuzione della ricchezza deri- proventi. Una soluzione è quella del- di imporre una tassa sugli utili extra ramento della bilancia commerciale tragga la cosiddetta “sindrome olan- vante dalle scoperte dei giacimenti lo “Stato imprenditore”: si affida delle imprese estrattrici: si stima che provocherebbe, in assenza di inter- dese” (Dutch disease): negli anni ‘60 anche a favore delle generazioni fu- l’estrazione a imprese statali (questa l’introito per lo Stato sarà pari, a par- venti correttivi, un apprezzamento l’Olanda scoprì importanti giacimen- ture, evitando ad esempio che tale era stata la scelta dell’Italia con l’Eni) tire dal 2015, allo 0,5 per cento del reale (ossia al netto dei differenziali ti di gas naturale e il marcato e per- ricchezza venga dilapidata in pochi oppure, qualora i giacimenti siano Pil ogni anno, una “manna dal cielo” di inflazione) dello shekel di alcuni sistente apprezzamento del fiorino anni da una classe politica poco lun- stati scoperti da privati, si naziona- che aumenterà ulteriormente a fine punti percentuali l’anno che, cumu- che ne seguì provocò una progres- gimirante.

Start-up nation

Avete presente quelle scene, comunis- i tremila marcatori polimorfi, ossia le sime nelle serie poliziesche americane Se CSI diventa (quasi) realtà “lettere” che costituiscono il Dna. Un come CSI, NCIS o Bones (giusto per ci- bel passo avanti se si tiene conto che tarne alcune), in cui il poliziotto di ai criminali di farla franca. In Israele, ciante della presenza di un dato indi- Gerusalemme, Ariel Darvasi, e di un le tecniche comunemente in uso si fo- turno, partendo da un campione di Paese che pure è all’avanguardia in viduo sulla scena del crimine solo tecnico del laboratorio di biologia fo- calizzano solo su alcuni marcatori po- Dna, aspetta che il computer individui materia di ricerca forense, l’analisi del quando proviene da una fonte unica: rense della polizia israeliana, Lev Vo- limorfi. I risultati della ricerca firmata una “corrispondenza” e poi inchioda Dna è utilizzata per risolvere meno ossia, quando il Dna rintracciato pro- skoboinik. Insieme Darvasi e Voskoboi- Darvasi e Voskoboinik sono stati re- nel giro di pochi minuti l’autore di dell’un per cento dei casi, nonostante viene da fonti multiple non è utilizza- nik hanno studiato un sistema che per- centemente pubblicati nella prestigio- qualche crimine efferato? Ebbene, sia uno strumento estremamente utile bile, cosa che accade nove volte su mette di estrapolare tracce che pos- sa rivista scientifica Foresic Science molti antropologi forensi potranno per incastrare gli autori dei delitti più dieci, stando ai dati delle forze del- sono ricondurre a un singolo individuo International: Genetics. Ci vorrà anco- confermarvi che questo avviene, ap- odiosi, come lo stupro e l’omicidio. l’ordine israeliane. anche quando il Dna ritrovato sulla ra del tempo prima che possano essere punto, quasi solo nelle serie televisive. Uno dei problemi principali consiste Adesso però le cose potrebbero cam- scena del crimine è “misto”. Il metodo utilizzati sul campo dalla polizia, ma La realtà, ahinoi, è assai più complessa, nel fatto che le tracce di Dna possono biare. Grazie al lavoro congiunto di un recentemente testato dai due si basa forse la fantascienza alla CSI non è più cosa che purtroppo talvolta permette essere utilizzate come prova schiac- professore dell’Università ebraica di sul principio di “leggere” tra i mille e così lontana.

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IL COMMENTO DALL’EGITTO UN SEGNALE INCORAGGIANTE

ANNA MOMIGLIANO alquanto diffusa anche in Israele. Così quando militare, Muhammad Anwar al-Sadat. Pro- temendo che un cambio di guardia al Cairo po- il popolo egiziano si è ribellato contro il suo prio per avere firmato la pace con il “nemico tesse mettere a repentaglio i buoni rapporti Un segnale incoraggiante arriva dall’Egitto. dittatore, la domanda che più ha rimbalzato sionista” Sadat fu assassinato nel 1981 da un con l’Egitto. A quanto pare, però, la maggio- Da anni, gli scettici non perdono occasione di tra Gerusalemme e Tel Aviv era: “Senza più estremista islamico. Gli succedette, appunto, il ranza degli egiziani vuole la pace con Israele. ricordarci che “gli arabi non sono compatibili Mubarak, l’Egitto ‘democratico’ sarà in grado suo “vice” Hosni Mubarak. Che, da allora, è O così sembra, in base a un recente sondaggio con la democrazia”. Per anni la scusa è valsa a di mantenere il suo Trattato di pace con sempre stato al potere, fino alla rivolta popo- pubblicato dal Wall Street Journal secondo cui sostenere una serie di regimi autoritari, che Israele?”. lare dello scorso febbraio. il 60 per cento dei cittadini egiziani è favore- però avrebbero garantito una presunta stabi- Quest’ultimo, lo ricordiamo, risale alla fine “Mubarak è un dittatore, ma almeno siamo si- vole al trattato di pace, purché a fianco dello lità e tenuto lontano il fondamentalismo isla- degli anni Settanta: a quei tempi, l’Egitto era curi che vuole mantenere il trattato di pace fir- Stato israeliano ne sorga uno palestinese. mico. Una teoria, comprensibilmente, guidato da un altro dittatore di stampo laico- mato da Sadat”, si dicevano molti israeliani, Non è molto, certo, ma è qualcosa. Il senso dell’etica ebraica per le relazioni internazionali Il nuovo libro di Roberto Toscano, già ambasciatore a Teheran e Nuova Delhi n diplomatico che crede an- IL PROFILO NEWS cora che etica e coerenza val- GIAPPONE U gano più della Realpolitik do- Nato a Parma nel 1943, dopo la laurea in Legge e un master in Relazioni in- minante. Un uomo che per anni ha ge- ternazionali alla School of Advanced International Studies di Washington, Ro- Una gara di solidarietà stito i rapporti tra Italia e Repubblica berto Toscano ha intrapreso la carriera diplomatica nel 1969. Il suo primo per le vittime dello tsunami islamica dell’Iran, ma che dichiara, e impiego all’estero è stato in Cile, dove ha as- sistito al colpo di Stato di Pinochet, cui sono Lo Stato di Israele e le comunità ebraiche americane sono in con fierezza, di avere pensatori ebrei prima linea per alleviare le sofferenze della popolazione come punti di riferimento: Martin Bu- seguiti incarichi in Unione Sovietica, Spagna e giapponese, colpita da un terribile terremoto e tsunami lo ber, Emmanuel Levinas Isaiah Berlin e Stati Uniti. Dal 2000 al 2003 è stato visiting scorso 11 marzo e per di più esposta ai rischi sanitari relativi Hanna Arendt. Oggi Roberto Toscano professor di relazioni internazionali presso il alle centrali nucleari coinvolte nei cataclismi. ha concluso la sua carriera, ultra-qua- Dipartimento di Scienze Politiche dell’Univer- Le forze armate israeliane hanno inviato una delegazione di sità Luiss di Roma. Tra il 2003 e il 2008 è stato 50 persone, tra medici, infermieri, soldati ed esperti di logi- rantennale, nella diplomazia e si dedica stica, in una delle aree più colpite dal disastro naturale: Mi- alla ricerca alla Woodrow Wilson In- ambasciatore a Teheran e tra il 2008 e il 2010 namisanriku, nella prefettura di Miyagi, dove metà dei 17 ternational Center for Scholars, di Wa- è stato ambasciatore a Nuova Delhi. Andato mila abitanti hanno perso la vita nello tsunami. Inoltre le shington. In questa conversa- in pensione, oggi è Public Policy autorità di Gerusalemme hanno inviato anche una squadra zione con Pagine Ebraiche ci Scholar alla Woodrow Wilson Inter- di tecnici dell’Agenzia atomica israeliana per collaborare al national Center for Scholars di Wa- contenimento dei danni radioattivi. Il comandante della de- offre una breve riflessione su legazione medica Ofir Cohen-Marom ha osservato che, ini- etica ebraica, relazioni interna- shington, e ha pubblicato un sag- zialmente, la popolazione zionali e pacifismo. Ricordando, gio sul principio di “guerra giusta,” colpita e traumatizzata per esempio, quando Gandhi La violenza, le regole, edito da Einaudi. É anche autore di un trat- era reticente a farsi visi- scrisse alla comunità tedesca in- tato, pubblicato sulla International Review of Sociology, intitolato tare da dottori stranieri. Jewishness and Ethics. Ma il problema si è risolto vitandola alla resistenza non quando il sindaco della cit- violenta. tadina giapponese, che è vremmo, in diplomazia, mento. In che modo questi pensatori - rimasto ferito al petto, ha Decisamente in controtendenza puntare verso un difficile tra l’altro tutti appartenenti a una Mit- dato il buon esempio fa- con la Realpolitik dominante, lei ma necessario “realismo teluropa ebraica cancellata dalla Storia cendosi visitare dallo stesso Cohen-Marom. non si è mai vergognato di par- - hanno influenzato il suo lavoro e le sue etico”, anche perché l’etica Dal canto loro varie organizzazioni ebraiche nordamericane lare ripetutamente di etica e di- della politica, anche quella decisioni? hanno raccolto, nel solo primo mese di mobilitazione, oltre plomazia. Qual è, a suo avviso, oggi il internazionale, è etica della responsabi- Anch’io mi sono posto la domanda sul due milioni di dollari, di cui uno e mezzo raccolto intera- rapporto tra relazioni internazionali ed lità e non quella della convinzione. Sia- perché, non essendo né ebreo né esperto mente dalla American Jewish Joint Distribution Committee, etica e quale dovrebbe essere? mo responsabili dei risultati della nostra di ebraismo, praticamente tutti gli autori 680 mila dollari da federazioni locali e 187 mila dalla Jewish Federation of North America, un’associazione a ombrello É curioso, credo, che mentre si ricono- azione, per quanto ispirata eticamente. da cui ho tratto la mia ispirazione per che unisce diverse comunità negli Usa. Da sole le comunità sce che esiste una dimensione etica in una riflessione sull’etica siano pensatori di Chicago e New York hanno raccolti oltre 125 mila dollari. tutte le professioni (il medico, l’uomo Una volta ha detto che è necessario “es- ebrei. Una volta ho anche pubblicato Quella di Toronto, in Canada, ne ha raccolto 100 mila. d’affari, il militare) per il diplomatico si sere pacifici senza essere pacifisti,” ep- una breve nota su una rivista interna- pure l’ho sentita citare abbastanza spes- concepisca una sorta di esonero, dato zionale di sociologia, con il titolo Jewi- ZIMBABWE che deve operare nell’interesse dello Sta- so Gandhi. shness and Ethics. to. Quando nel 2000 ho pubblicato un Credo che tutti possano/debbano essere In sintesi, ho scritto che il pensiero ebrai- Un rabbino e le sue matzot libro su Etica e relazioni internazionali pacifici, ma che essere pacifisti in modo co si distingue per alcune importanti ca- nel cuore dell’Africa non sono stati pochi i colleghi diploma- integrale e coerente richieda una disci- ratteristiche: la permanente ricerca di Rav Moshe Silberhaft, direttore esecutivo dell’African Je- tici che hanno reagito fra lo stupito e il plina e una disponibilità al sacrificio per- verità attraverso il dibattito (il Talmud wish Congress, ha avuto una disavventura che rischiava di divertito, come se si trattasse di un’idea sonale che non si può esigere da nessu- è più dialettico che dogmatico, vista la trasformarsi in tragedia mentre viaggiava per lo Zimbabwe bizzarra. no. La domanda drammatica è che fare varietà di opinioni), la non territorialità onde distribuire matzot alla piccola comunità che abita L’etica non può coincidere con la poli- di fronte a una violenza barbara e in- prodotta dall’esilio del popolo ebraico, nella nazione africana. Ad oggi nella capitale Harare vivono circa 190 ebrei e sono attive due sinagoghe, una di rito se- tica, né quella interna né quella interna- giusta. Gandhi, coerente fino in fondo, e quindi l’esposizione costante alla di- fardita e l’altra di rito ashkenazita. Ebbene, mentre rav Sil- zionale. Ma ogni azione politica dovreb- inviò alla fine degli anni Trenta una let- versità, ma più di ogni altro aspetto, for- berhaft si spostava dall’una all’altra sinagoga... è stato be essere sottoposta a un vaglio etico, tera alla comunità ebraica in Germania se, vi è la centralità del rifiuto dell’ido- attaccato da uno sciame di api, peraltro appartenenti a una soprattutto per ricavarne quei limiti che esortandola a non abbandonare il prin- latria. L’idolatria nella Bibbia non è tanto sottospecie assai pericolosa, sostengono fonti locali. Il rab- scaturiscono dal riconoscimento di prin- cipio della non violenza anche di fronte l’adorazione di un falso Dio quanto bino ha riportato diverse punture e ha rischiato uno choc anafilattico. Se a questo si aggiunge che i soccorsi medici cipi di comune umanità al di là di tutte alla persecuzione nazista. Sono posizioni l’adorazione di qualsiasi aspetto della hanno tardato parecchio (lo Zimbabwe del resto non è parti- le pur reali differenze. che possiamo certo rispettare, ma che realtà, anche positivo, come se fosse Dio, colarmente celebre per il servizio sanitario), il rabbino se l’è Realismo e etica sono due dimensioni risulta difficile condividere. e dietro il non riconoscimento del do- vista davvero brutta. Ma alla fine se l’è cavata. Al suo ri- che si collocano in una sorte di tensione vere morale vi è sempre l’elevazione di torno al quartiere generale dell’African Jewish Congress, a permanente, ma non possiamo certo eli- Parlando di etica, lei ha citato Martin Bu- una particolarità, di un’identità, di un Johannesburg in Sudafrica, Silberhaft ha commentato: “L’Africa non è un posto per signorine.” Forse, ma per rab- minare né l’uno né l’altra. Forse, come ber, Emmanuel Levinas, Isaiah Berlin e interesse, di una passione, al di sopra di bini sì. ha scritto uno studioso americano, do- Hanna Arendt come suoi punti di riferi- tutto. Appunto, come se fosse Dio.

www.moked.it / P12 n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche Oil. Le nuove frontiere dell’energia “Reputazione, Regole, Diritti, Rispetto”. Le protagoniste della sostenibilità che aiuteranno il mondo

“fantastic four” è il titolo del sostenibilità diventano pro- del Paese in vista del ruolo di vista di Peter Voser, am- vento dell’ Ad di Eni, Paolo nuovo numero di Oil legato tagoniste delle nuove pagine che esso può svolgere nel ministratore delegato di Ro- Scaroni, che ricorda le ini- ai temi trattati dal XXI Con- Oil che analizzano questa contesto energetico interna- yal Dutch Shell, che nel suo ziative dell’azienda per pro- gresso Mondiale dell’ Ener- fase di cambiamento del zionale, sottolineando la ne- intervento sottolinea le po- muovere l’autosufficienza gia organizzato dal World mondo dell’energia. Apre il cessità di ragionare su scelte tenzialità, ancora non sfrut- energetica degli Stati pro- Energy Council 2010 a numero in uscita l’intervento strategiche con una visione tate, del gas naturale. Una duttori, mentre il preside del Montreal. Reputazione, Re- del Governatore della Banca di lungo periodo basate su nota incoraggiante in uno St. Antony’s College di Ox- gole, Diritti, Rispetto: le d’Italia Mario Draghi, che cultura e innovazione. Di scenario di grandi preoccu- ford, Margaret Macmillan, “fantastiche quattro R” della mette a fuoco la situazione particolare prestigio, il punto pazioni, alla quale si affian- raccomanda l’impegno per cano le indicazioni fornite la crescita culturale delle po- dal Ministro algerino del- polazioni. l’Energia, Youcef Yousfi il Proprio sulle “fantastiche quale assicura la stabilità del- quattro R”, con lo stile ormai le forniture di petrolio e gas collaudato di Oil, si confron- dell’Algeria, pur di fronte al- tano massimi esperti del set- la difficile situazione che tore quali Moisés Naím, tocca l’intero Nord Africa. scrittore ed editorialista, Il tema dei rapporti di col- Claudio Descalzi, direttore laborazione con i Paesi for- generale di Eni Divisione nitori è al centro dell’inter- Exploration & Production,

Un magazine autorevole Oil è il periodico edito da Eni, sul l’efficienza energetica, dalla salute al- sapevolezza energetica per un pub- mondo energetico, ma non solo: tra l’innovazione tecnologica, alle dina- blico ampio e di divenire una fonte gli argomenti affrontati dalla rivista miche finanziarie. Oil si pone come autorevole di confronto, capace di trovano ampio spazio le grandi que- tavolo di dibattito imparziale e au- smontare i diffusi pregiudizi quando stioni sociali, culturali, economiche torevole sulle tematiche in materia si affrontano tematiche ambientali e che agitano la società internazionale, di energia. Scopo della rivista è quello di proporsi, a sua volta, come punto dalla salvaguardia dell’ambiente al- di promuovere la sensibilità e la con- di riferimento per l’industria energe-

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il premio Pulitzer Daniel role chiave che caratterizza- dizione essenziale per l’evo- ratori sul coinvolgimento dei le parole di Cherie Blair, av- Yergin, Gary Hart già mem- no il numero: “Reputazio- luzione. Paesi produttori, in un rap- vocato e fondatrice della bro del Senato americano. ne”, è intesa come credibilità Le “Regole”, sono alla base porto di operosa partner- Foundation for Women, che Esaminando le quattro pa- di un’azienda, e come con- della competenza degli ope- ship. indica nell’emancipazione I “Diritti”, sono visti come sociale ed economica delle accesso ai benefici finanziari donne la chiave per un e alla crescita economica e mondo più sostenibile, di- sociale per i popoli detentori chiarando che le donne pos- delle risorse energetiche. In- sono essere la vera forza fine il “Rispetto”, è rivolto motrice per la ripresa eco- verso le nuove generazioni nomica dei loro paesi, of- che in futuro saranno “vitti- frendo un valido contributo me”, delle politiche di oggi. alla soluzione della crisi di In questo contesto, contri- leadership internazionale de- buiscono infine a caratteriz- nunciata da molti osserva- zare questo nuovo numero tori.

tica nel suo complesso. Trimestrale, internazionale ampliando, in ma- ordinato da Lucia Annunziata, pre- il giornalista e scrittore Moisés stampato su carta ecologica nella niera significativa, la propria diffu- stigiosa firma del giornalismo con Naìm, l’economista ed ex ministro doppia versione, italiana e inglese, sione nel mondo con una tiratura grande esperienza internazionale. Alberto Clò, il rettore della Cà Fo- Oil si rivolge ad un target selezio- di 60mila copie di cui 40mila al- Del gruppo di lavoro fanno parte scari di Vanezia Carlo Carraro, e i nato di opinion leader ed è in ven- l’estero, soprattutto negli Usa. Sotto studiosi ed esperti fra cui il premio giornalisti Guido Gentili, Mario Pi- dita nei più importanti circuiti librari la guida di Gianni Di Giovanni, di- Nobel per la Chimica Harold W. rani, Federico Rampini, Carlo Ros- italiani. rettore responsabile, e Stefano Luc- Kroto, l’ex portavoce del Vaticano sella, Giuseppe Turani. Oil offre più A quasi quattro anni dal suo esordio chini, direttore editoriale, la rivista Joaquin Navarro Valls, il senatore prodotti editoriali ed è presente an- Oil ha incrementato il suo prestigio si avvale del contributo di un Co- Gary Hart, il Direttore della rivista che in versione online, all’indirizzo e ha potenziato la sua vocazione mitato Editoriale di eccellenza, co- Foreign Affairs James Fulton Hoge, web: www.oilonline.it

www.moked.it / P14 CULTURA EBRAICA n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche ú– LUNARIO Un’attesa ardente u IYAR È l’ottavo mese del calendario ebraico, il nono negli anni embolismici. Quest’anno Il 6 Iyar, martedì 10 maggio, cade Yom HaAtzmaut, la Festa dell’indipendenza ú–– rav Aharon Adolfo Locci Questo precetto si doveva compiere periodo) dell’Omer. che ricorda la nascita dello Stato d’Israele. Il giorno prima si celebra Yom rabbino capo di Padova il secondo giorno di Pesach, perché il Per la prima esecuzione di questa mitz- HaZikaron, la Festa della memoria dedicata ai caduti nelle guerre. primo era sovraccarico di obblighi le- vah non è prevista la benedizione di arla ai figli d’Israele e dì loro: gati al sacrificio pasquale e alla cele- Shecheianu. Secondo l’opinione di ú “P quando sarete arrivati alla terra brazione del Seder. Rabbi David ibn Zimrà e dell’Avudha- – PAROLE che Io sto per darvi e ne mieterete i Il rituale del sacerdote comprendeva ram, la recitazione di questa berachah u prodotti del campo, porterete l’Omer, l’atto che la Torah chiama Anafà, agi- dopo il Kiddush della sera di Shavuot, MEGHILLAH la primizia della vostra mietitura, al sa- tazione. Quest’azione consisteva nel vale anche per il computo dell’Omer, La parola di questo mese si collega a quelle dei due mesi precedenti, Sèfer cerdote. E agiterà l’Omer davanti al Si- sollevare l’Omer di farina d’orzo se- considerato come periodo di prepa- (libro) e Pèsach (Pasqua). Meghillàh (pl. meghillòt) vuol dire rotolo e dalla stessa gnore per il vostro gradimento, nel gior- condo un ordine ben preciso: avanti razione alla festa. Secondo Rabbi radice derivano le parole galgàl (ruota) e agòl (rotondo). Nell’accezione più co- no successivo a quello della cessazione e indietro, in alto e in basso. Il Talmud Shim’on ben Adderet o Adrat, detto mune, soprattutto quando la parola meghillà è usata da sola, indica la Meghillàt dal lavoro”. (Levitico 23, 10 e 11) babilonese spiega così questi movi- Rashbà, la benedizione di Shecheianu Estèr, il libro biblico che si legge nella festa di Purìm, una festa concettualmente “E conterete per voi all’indomani della menti: disse Rabbi Hijà bar Abba a si può recitare solo in occasione di e temporalmente collegata in modo stretto con Pesach. Entrambe le feste, cessazione, dal giorno in cui porterete nome di Rabbi Jochanan: avanti e in- mitzvot in cui ci sia gioia e giovamento infatti, commemorano la salvezza, raggiunta dopo dure persecuzioni e un l’Omer dell’agitazione, sette settimane dietro verso chi è padrone dei venti, tra le quali, ad esempio, leggere la Me- tentativo di “soluzione finale”. Ed entrambe capitano a metà del mese, Adàr complete. Fino al giorno dopo la set- in alto e in basso verso chi è padrone ghillah, suonare lo Shofar, riscattare il per Purim e Nisàn per Pesach, due mesi consecutivi. Quando si aggiunge un tima cessazione, conterete cinquanta del cielo e della terra. “Bemaaravà” (in primogenito. La Sefirat ha-Omer ci ri- secondo mese di Adar, con lo scopo di mettere in fase l’anno lunare con quello giorni e quindi offrirete una nuova of- occidente; l’Israele di allora, cioè l’oc- corda il Santuario distrutto e noi non solare, la festa di Purim cade sempre nel secondo Adar proprio per accostarla ferta farinacea al Signore”. (Levitico cidente di Babilonia) insegnano così: possiamo gioire né di questo né del- a Pesach. Come il Sefer, anche la Meghillah è scritta a mano su pergamena da 23, 15 e 16) avanti e indietro per fermare i venti l’offerta del manipolo d’orzo che un sofer, lo scriba specializzato. A differenza del Sefer, però, la Meghillah, che L’offerta dell’Omer è un precetto po- malvagi, in alto e in basso per fermare avremmo portato se il Bet ha-Mikdash è un testo relativamente corto, è costituita da un rotolo a un braccio solo, sitivo che, come scritto in Levitico 23, le rugiade malvagie. fosse ancora edificato. non due. La Meghillat Ester non è l’unica meghillah, ne esistono altre quattro: 10 e 11, è legato ad Eretz Israel e al Con l’Anafà si ufficializzava la presen- Un’altra spiegazione viene da Rabbi Shir ha-Shirìm (il Cantico dei Cantici), che si legge a Pesach; Ruth, che si legge Bet haMikdash. La parola Omer com- tazione dell’offerta dell’Omer di orzo. Biniamin ben Rabbi Avraham ha-Rofè. a Shavuòt, la festa delle settimane che cade il 50° giorno dopo Pesach (sette pare per quattordici volte nel Tanach, Essa era l’atto con il quale, secondo il Egli sostiene che l’uso di non recitare settimane più uno, da cui il nome Pentecoste); Echà (Lamentazioni), che si undici volte nella Torah e tre volte nei trattato talmudico di Rosh haShanah, anche la Birchat haZeman è perché il legge nel digiuno del 9 di Av, a ricordo della distruzione del Primo e del Secondo Chetuvim. Due sono i significati che si richiedeva la benedizione divina sul computo dell’Omer dipende dalla fis- Tempio di Gerusalemme per mano, rispettivamente, dei babilonesi e dei romani; si ricavano dai versi biblici: un insieme nuovo prodotto affinché concludesse sazione di Pesach, quindi, basterebbe e infine Kohèlet (Ecclesiaste), che si legge a Sukkòt, la festa autunnale delle di spighe d’orzo legate, un covone; senza danni la sua maturazione. la benedizione detta nel Kiddush della capanne. Nelle sinagoghe ashkenazite doc tutte le meghillot si leggono su un’unità di misura: un Omer è “un Il Levitico 23, 15 e 16, ci insegna il sera di festa. Dopo ogni conteggio pergamena; nelle sinagoghe sefardite e italiane, invece, l’uso comune è di leg- decimo di Efà” e corrisponde a circa precetto della Sefirat haOmer, conteg- usiamo recitare una formula particolare gere su pergamena solo la Meghillat Ester. Nell’ebraico idiomatico moderno quattro litri. gio che si deve effettuare dal secondo la cui traduzione è: sia gradito dinanzi l’espressione “scrivere una meghillah” ha assunto il significato di scrivere un Al tempo delle peregrinazioni dei giorno di Pesach alla a Te o Signore nostro D-o e D-o dei testo molto lungo e prolisso, corrispondente all’italiano “scrivere un papiro”. figli d’Israele nel deserto, il Signore vigilia di Shavuot, il nostri Padri, che farai tornare il culto provvedeva al loro man- giorno del Matan To- del Santuario al suo luogo, presto nei rav Gianfranco Di Segni tenimento con un Omer rah. La stessa mitz- nostri giorni e concedi a noi la nostra Collegio Rabbinico Italiano di manna a testa al giorno. vah è esposta parte nella Tua Torah. Questo cibo, di cui non co- in forma diver- Questa frase ci rammenta che, quando ú– PERCHÉ noscevano né la costituzione sa in Deutero- esisteva il Santuario e si presentava né la provenienza, era nomio 16, 9: l’offerta dell’Omer, anche il conteggio u LE DONNE DEVONO STUDIARE il segno tangibile della sette settimane dei giorni fino a Shavuot era una mitz- Nel Talmud si riporta una discussione tra i Maestri riguardo al precetto di in- hashgacà temidit, la pro- conterai per te, vah middeoraità – precetto della To- segnare Ghemarah - le lunghe discussioni tra i Dottori - anche alle donne. Ben tezione costante di D-o dal momento in rah; ora la mitzvah del computo non Azài ritiene necessario insegnare alle femmine ogni materia mentre Rabbi sul Suo popolo. Per cui metterai la è altro che zecher lamikdash, ricordo Elièzer reputa un’inutile perdita di tempo e forse addirittura un divieto (Sotà gli ebrei stessi era falce nelle messi del Tempio, quindi una mitzvah mid- 20 a) spiegare alle donne la Torah orale. Probabilmente l’opinione di Rabbi anche una sorta di inizierai a con- derabanan – precetto dei rabbini. Ri- Eliezer risiede nel fatto che la Torah fu data per essere messa in pratica e per- prova da superare, tare. I nostri volgere per quarantanove giorni questa tanto le donne dovrebbero attenersi esclusivamente allo studio delle sole una “misura” per far chachamim z.l. supplica vuol dire auspicare ardente- norme che riguardano le azioni che esse sono tenute a compiere. Non potendo “misurare” il proprio spiegano: non mente alla ricostruzione del Santuario poi ricoprire incarichi rabbinici, non avrebbe gran senso impartire a delle livello di fedeltà alle leggere Bakamà e alla ricostituzione del culto al suo signore, anche se colte e interessate, le varie opinioni espresse nella Ghemarah leggi divine. – nelle messi – interno, quindi mettere in pratica que- o nella Mishnah la cui conoscenza è necessaria per stabilire la norma pratica Forse proprio in ricor- bensì Bekumà sta mitzvah, non più come un ricordo, anche in momenti particolari. Nei legislatori medioevali, ad esempio nell’opera do dell’Omer di – stando in ma di nuovo come un precetto mid- del Maimonide (Regole dello studio cap.1) l’opinione di Rabbi Eliezer fu indub- manna, fu comandato piedi. Imparia- deoraità. biamente quella più seguita e ancora oggi in molte scuole lo studio della Ghe- al popolo d’Israele, nel Le- mo che la mitzvah Rabbi Izchak Aramà, scrive nel suo li- marà è precluso al pubblico femminile. vitico, di portare l’Omer Seorim, una del conteggio va eseguita stando in bro Akedat Izchak: le sette settimane Qual è l’opinione dei Maestri moderni a riguardo? Rabbì Moshè Feinshtein, misura d’orzo, che non solo doveva piedi. dell’Omer sono come i sette giorni che ritiene che l’opinione di Rabbì Elièzer vada rivista alla luce dei tempi moderni. considerarsi un ringraziamento al Si- È interessante notare che, nonostante separano la donna dalla Tevilah per Una volta alle donne non era richiesta una gran cultura in nessun campo ma gnore per la protezione concessa in il criterio del conteggio sia uguale, esi- rendersi pura e unirsi il marito. oggi le cose son cambiate. La conoscenza di concetti filosofici e matematici, passato, ma anche costituire una forma ste una differenza sostanziale tra il È possibile considerare tutto questo se non accompagna anche a uno studio serio e metodico di Ghemarah e Mi- di preghiera e di lode per la continua- computo che va da Pesach a Shavuot periodo come una costante salita verso shnah può portare la donna lentamente all’assimilazione perciò è bene e ad- zione del Suo gradimento nel presente e quello che separa un giubileo dall’al- l’alto, il mezzo attraverso il quale è sta- dirittura doveroso insegnare alle femmine ogni aspetto della Torah orale. Prima e nel futuro. L’ipotesi è appoggiata dal tro. Il comandamento del giubileo è to possibile per i figli d’Israele risalire di rav Feinshtein, lo stesso pensiero fu espresso dal grande Meir Hacohen di Talmud: rabbi Jehudah riferì a nome enunciato così: conterai per te sette in santità e giungere puri al grande ap- Radin, noto come: Mishnah Berurà o Chafetz Chaim, che nel suo commento di Rabbi Akivah: perché la Torah ha settimane di anni, sette anni per sette puntamento del Maamad har Sinai. al trattato di Sotà Likutè Halachòt, consiglia caldamente di insegnare anche la detto: portate l’Omer a Pesach? Perché volte, saranno così queste sette setti- Per ogni ebreo di oggi e di domani de- Torah orale alle donne per evitare loro un possibile allontanamento dalla cultura Pesach è il tempo del giudizio sul rac- mane di anni, quarantanove anni. ve essere la stessa cosa. Se ognuno di ebraica e dalla pratica dei precetti. colto. Disse il Santo Benedetto Egli Per l’Omer è scritto conterete per voi, noi la sera del Seder deve considerarsi Rabbi Chaim Halevi, già rabbino capo sefardita di Tel Aviv, e rav Eliezer Wal- sia: portatemi dinanzi l’Omer a Pesach per lo Jovel conterai per te; ciò vuol come se lui stesso fosse uscito dal- demberg, entrambi autori di volumi di responsa, permettono anch’essi alle affinché sia benedetto a voi il prodotto significare che il computo del Giubileo l’Egitto, il computo dell’Omer deve donne lo studio della Ghemarah. Waldemberg, però, per non abbandonare dei campi. In che cosa consisteva la era di competenza del Sinedrio, men- essere la nostra preparazione spirituale del tutto l’opinione dei legislatori medioevali, ritiene che, se non proprio vietato, Hakravat ha-Omer? Quando esisteva tre il computo dell’Omer era una mitz- al ricevimento della Torah. sia da considerarsi però inutile l’insegnamento metodico di interi passi talmudici il Santuario, alla fine del primo giorno vah prevista per tutto il popolo. Il Maharal di Praga, alla domanda sul con lunghe discussioni prive di conclusione finale. Rav Josef Dov Soloveitchik, di Pesach, si potevano mietere le prime Spetta a ognuno di noi contare giorno perché fu comandato ai figli d’Israele al contrario, non mette alcun limite allo studio della Torah orale. Nel libro Shul- spighe d’orzo del nuovo prodotto. La per giorno, anelando ardentemente, di contare ogni giorno dalla presenta- chan Arukh Harav, si fa giustamente notare che oggi, diversamente da un tem- notte del 16 di Nissan si cuoceva l’orzo durante tutto questo periodo, fino al zione dell’omer di farina d’orzo fino a po, molte donne ricoprono incarichi di insegnamento di Torah a bambini e a e si macinava per trasformarlo in farina momento in cui il Signore ci conce- Shavuot rispose: questa mitzvah ci in- volte anche ad adulti perciò è bene che la loro preparazione sia completa per che, alla fine, era setacciata con tredici derà il dono della Torah. segna che è fondamentale la commi- non impartire errate nozioni o regole sbagliate ai propri allievi. Inoltre, scrive setacci. La mattina seguente, la farina Il momento dell’esecuzione della mitz- stione tra farina e Torah. Come disse rav Linkeshtein, al giorno d’oggi non dobbiamo dimenticare che ormai da veniva offerta al sacerdote nella misura vah è la sera, dall’uscita delle stelle fino Rabbi Elazar ben Azariah im en ke- tempo l’educazione ebraica dei figli, una volta compito inderogabile dei padri, di un decimo di Efà ed egli la mesco- all’alba del giorno dopo; si recita un’ap- mach en Torah, im en Torah en ke- è sempre più spesso portata avanti dalle madri e che anche per questo esse lava con olio e olibano. Dopo l’Anafà posita benedizione, benedetto sii Tu mach, se non c’è la farina non c’è To- devono studiare anche la Torah orale in tutte le sue forme. (agitazione, v. avanti) se ne prendeva o Signore nostro D-o Re del mondo, rah, se non c’è Torah non c’è farina. un pugno e si bruciava sull’altare, men- che ci hai santificato con tuoi precetti rav Roberto Colombo Estratto della lezione tenuta a Venezia tre il resto era consumato dai sacerdoti. e ci hai comandato il conteggio (del nella giornata di studio del Progetto Mizrach (1999). docente a Roma e Milano www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 / P15 DOSSIER/Pagine e incontri YOSEF HAYIM SUSANNA ZEVI DA FERRARA YERUSHALMI MARCO VIGEVANI A TORINO Torna il libreria Zakhor - Due grandi agenti Doppio Storia e memoria ebraica letterari raccontano appuntamento uno dei testi fondamentali il loro rapporto con i libri con gli autori del grande storico / P23 e la scrittura. / P16-17 e le novità. /P19 Appuntamenti in primavera. Per il gusto di leggere

C’è un doppio appuntamento che attende, questa anno, sarà ospitata sotto le volte del Chiostro di San quale Zakhor, il fondamentale testo dello storico primavera, gli appassionati di libri e lettura. Il Paolo. E dopo Ferrara Torino, con la ventiquattresima Yosef Haim Yerushalmi ormai introvabile che torna in calendario si apre con la Festa del libro ebraico di edizione del Salone internazionale del libro che si libreria grazie a Giuntina e riscuote, trent’anni dopo Ferrara che da sabato 7 a lunedì 9 maggio propone un tiene dal 12 al 16 maggio. Il tema di quest’anno, che la prima edizione, un ritorno d’interesse davvero calendario fitto di incontri, mostre e dibattiti vede come paese ospite la Russia, è di sapore straordinario con incontri e convegni a tema. E a dedicati alle migliori novità legate all’ebraismo. I straordinariamente ebraico: La memoria, il seme del ricordarci, al di là delle classifiche di vendita, il valore filoni da seguire sono molti: dalle iniziative legate ai futuro. Saranno molti, come sempre, gli autori autentico del libro è la scoperta della piccola 150 anni dell’Unità d’Italia alla filosofia ebraica, d’interesse presenti alla manifestazione. Per capire biblioteca creata per i ragazzi ebrei che a Villa Emma dall’Inquisizione alla storia. Senza dimenticare il come nasce il prodotto libro e quali sono oggi i a Nonantola, in provincia, trovarono rifugio dalle gustoso incontro fra un mito del teatro quale meccanismi che generano un successo editoriale persecuzione nazista. Sono ottantadue volumi, tra cui Arnoldo Foà e un cantante di successo quale Teddy siamo andati dunque a sentire due noti agenti tanti classici e alcuni libri umoristici, che in quei mesi Reno che si raccontano in un’autobiografia a due voci letterari, Susanna Zevi e Marco Vigevani. Ma in questa di terrore furono alimento per il cuore e lo spirito e o la grande libreria a tema che, come già lo scorso primavera di libri c’è spazio anche per un long seller seppero rappresentare una speranza di futuro.

IL COMMENTO Una città capitale di cultura Libri smarriti, libri ritrovati per il nuovo Museo dell’ebraismo La biblioteca di Villa Emma per i ragazzi ebrei in fuga dalla Shoah

ú–– Reuven Ravenna

ulle prime ho provato un naturale compiacimento, per amore del ú–– Alberto Cavaglion neva l’elenco di quei libri di cui si Fra i libri ritrovati nella soffitta di S“loco natio”, nell’apprendere del progetto di istituire il Museo possiede solo notizia, ma nessun Nonantola una parte non piccola ap- dell’ebraismo italiano e della Shoah a Ferrara. Poi, riflettendo, mi uando uno vuole rilassarsi, esemplare (tutt’al più copie uniche, partiene al mondo della scuola; pen- sono domandato se non sarebbe stato più naturale che una così rile- Q insegna Anatole France, non difficilmente accessibili o addirittura so ai dizionari di H. Michaelis, Nuo- vante iniziativa fosse da riservarsi ad altre “capitali”, o meglio, a dirla vi è lettura più adatta che un fantomatiche). Il margine fra esisten- vo dizionario tascabile italiano-te- ebraicamente, “a città madri in Israele” della penisola? Non mi soffermo catalogo di libri antichi. A Nonan- za e non-esistenza, desco, 1920; di F. Köhlers, Fran- sulle ragioni che hanno indotto gli ideatori della proposta, a quanto tola, non lontano dalla Modena di quando si parla di libri zösich-Deutsches und mi dicono in occasione di un incontro conviviale. Spaziando sto- Formiggini, nel solaio di una maestra “perduti”, è sempre te- Deutsch- Französiches ricamente lungo la secolare vicenda della mia Comunità, ho con- elementare, si sono salvati 82 libri. nue. Accanto alla trage- Taschen-Wörterbuch, statato come in periodi cruciali della storia degli ebrei di Erano chiusi in uno scatolone, una dia dei libri bruciati nei 1921; di H. Lindemann, Italia, Ferrara sia stata al centro di manifestazioni che piccola ghenizà. Facevano parte della roghi nazisti o dei libri Taschenwörterbuch der hanno trasceso i limiti della città estense. Ricordo il biblioteca costituita per i ragazzi semplicemente andati englischen und deut- Congresso rabbinico del 1554, all’indomani dei roghi ebrei in fuga attraverso la Jugoslavia, perduti esiste la storia schen Sprache – Zweiter del Talmud, vero e proprio meeting d’emergenza per l’Italia e poi la Svizzera. Il catalogo a lieto fine dei libri non Teil: Deutsch-Englisch, far fronte a una situazione che si stava deteriorando, di questo anomalo fondo librario sa- sommersi ma salvati. 1911; penso a due clas- in cui 14 rappresentanti delle comunità della Re- rà presto pubblicato dalla Fonda- Non si sono salvate le sici per l’insegnamento pubblica veneta, di Roma, Bologna, Modena e zione Villa Emma e costituirà un due valigie di carte che della lingua ebraica: M. Reggio, Mantova e Ferrara stessa emanarono re- capitolo della storia affascinante dei Walter Benjamin por- Rath, Lehrbuch der He- gole vincolanti in materia di pubblicazioni di libri libri perduti (o salvati). Quella dei tava con sé nella sua bräischen Sprache für ebraici, da autorizzare previo esame da parte di tre ragazzi di Villa Emma non fuga senza fine attra- Schul - und Selbstunter- rabbini. Si confermò l’autorità dei rabbini delle singole è una biblioteca come le al- verso l’Europa. Per cercare di recu- richt, 1920; M. Rath, A Comunità, per evitare l’intromissione di altri hacha- tre. Gli 82 libri sopravvissuti perarle, si muoverà dopo la fine della Hebrew grammar and reader for mim. Si rafforzò il Jus Chazakah, il possesso de facto alla catastrofe della Shoah guerra anche Gershom Scholem, schools and selfinstruction, 1921. degli immobili nei ghetto da parte dei residenti ebrei, sono esemplari a modo lo- purtroppo senza risultato. È andato Penso soprattutto ai volumi di di- si regolarizzarono i fondamenti del diritto personale ro unici. Salvare un libro è perduto per le strade di Roma il ma- vulgazione di racconti biblici, su cui e si vietarono banchi feneratizi clandestini. Tutto questo quasi cone salvare una vita noscritto del libro su Alessandro si era formata larga parte della gio- nell’epoca d’oro della Comunità ferrarese, uno dei centri umana. Abbiamo davanti a noi una Manzoni al quale Leone Ginzburg ventù ebraica di lingua tedesca, al- della tipografia ebraica, rifugio degli esuli dalla Penisola libresca Schindler’s List. aveva a lungo lavorato durante il l’inizio del Novecento: M. H. Levy, iberica, accanto ai correligionari di origine italiana e Nel 1872 un fantasioso storico fran- confino a Pizzoli. I manoscritti, ta- Biblische Geschichte e il prezioso askenazita. Tre e più secoli dopo, all’indomani dell’Unità cese, Joseph-Marie Quérard, aveva lora, invece, si salvano. La loro storia, volume Zweimal zweiundfünfzig bi- d’Italia, nel maggio del 1863, si tenne a Ferrara il primo pubblicato un catalogo: Livres per- la storia della biblioteca di Villa Em- blische Geschichten für Schulen und Congresso ebraico del nuovo Regno, uscito dall’unione di dus et exemplaires uniques. Conte- ma è parte della Resistenza dei libri. Familien del 1906. / segue a P26 stati e staterelli, nei quali gli ebrei erano stati sottoposti a legislature varie, al fine di uniformare la vita di Israele in una visione Tra il ‘42 e il ‘42, grazie alla solidarietà finalmente conglobante a livello nazionale i problemi delle singole degli abitanti della zona, trovano ri- entità comunitarie. I giornali e i documenti d’archivio ci fanno rivivere paro a Villa Emma a Nonantola (Mo- le discussioni di questo Consesso, nel quale si distinse la comunità dena), una settantina di ragazzi ebrei ospitante, che contava 1500 componenti, accogliendo personalità di in fuga dalla Germania e dalla Dalma- primo piano dell’Israelitismo, sotto la presidenza del professor Giu- zia. È un esempio luminoso di corag- seppe Levi di Vercelli, uno dei redattori dell’Educatore israelitico, gio civile nello scenario del secondo coadiuvati dai due segretari ferraresi, il dottor Moisé / segue a P26 conflitto mondiale.

www.moked.it / P16 n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche DOSSIER/Pagine e incontri Il lavoro con i libri? Un’avventura senza tregua La tentazione di scrivere (inesistente), il dialogo con gli autori e il grande I. B. Singer raccontati da Susanna Zevi

nata e cresciuta in un mondo Leggere i classici fin da bambini im sità di una nostra lettura e dunque Senz’altro. È stato Isaac Bashevis di libri, temprata, fin dalla effetti può essere un buon freno ini- li inoltriamo agli editori nostri clienti. Singer, con la sua opera gigantesca, È più tenera età, a una severa bitore. La letteratura ha invece sempre bi- a far nascere in me il desiderio di pratica di buone letture. Bando alle In un certo senso è stato così. Anche sogno di un’occhiata. conoscere meglio il mondo ebraico. storie da ragazzine e largo a Edgar se di tanti libri letti in quegli anni Se dovessi scegliere un libro da por- Allan Poe, Kafka, Proust, Dickens e capivo ben poco. Devo dire che mi Quali sono gli autori da lei rappre- tare su un’isola deserta ne sceglierei quant’altro poteva pescare dalla bi- sono rifatta dopo il matrimonio, sentati di cui è particolarmente fie- uno qualunque dei suoi. blioteca di casa. Una biblioteca for- quando mi sono data a letture più ra? nitissima e di ottima qualità, grazie leggere: sempre di nascosto dai miei, Tra gli scrittori di cui sono contenta Che ruolo ha la letteratura ebraica a due genitori d’eccezione: il papà s’intende. ci sono Mauro Corona, Cristina Co- e israeliana nel suo lavoro? Alberto, matematico e inventore, co- mencini e Erri De Luca. Il mio interesse per l’ebraismo ha fondatore con l’amico d’infanzia Lu- Il lavoro di scrittore esercita un fa- senz’altro contribuito a rendermi più ciano Foà della casa editrice Adelphi scino notevole, forse quello del- E la cultura ebraica? Che ruolo ha vicina a questi autori. e la mamma, Bianca Candian, di l’agente letterario ha meno appeal La sua agenzia riceve ogni giorno giocato nella sua formazione? Per anni ho rappresentato David professione medico oculista avvezza sull’immaginario collettivo. decine di libri, manoscritti e propo- Sono cresciuta in Grossman mentre ora nel catalogo a dedicare il tempo libero alla diffi- È invece un’attività appassionante, ste. Come fa a scegliere? un ambiente del della mia agenzia vi sono autori cile alchimia della traduzione lette- perché si rinnova senza tregua. È Guardo tutto ciò che arriva. Per mol- tutto laico, in cui israeliani quali Meir Shalev, Lizzie rarie. Nulla di strano dunque se a un’avventura quotidiana in cui non tissimi testi, ad esempio la erano forti la consa- Doron, Sarah Shilo o Batya Gur. metà degli anni Settanta Susanna c’è mai il senso della ripetizione. pevolezza e la fierezza Rappresentiamo poi Haim Baharier Zevi, allora studentessa universitaria, Gli autori sono personaggi di essere ebrei ma l’ebraismo e Moshe Idel. imbocca, quasi per caso, la via dei creativi, interessanti, mu- non era presente come pratica. libri. Per ritrovarsi subito, grazie alla tevoli. E il libro non è un Esisteva invece quale interesse Come vede il boom della letteratura rete di frequentazioni familiari, sulla prodotto come gli altri: culturale, al pari di altre reli- israeliana in Italia? strada maestra. Entra infatti nel- ognuno è una storia a gioni che studiavamo. Da un certo punto di vista è molto l’Agenzia letteraria internazionale, sé. Il mio percorso di avvicina- divertente. Più gli italiani diventano con Erich Linder, mitico agente let- Proprio per questo il mento è avvenuto molto più anti Israele più sembrano amarne gli terario che nel suo carnet d’autori dialogo che s’intreccia con tardi, a metà degli anni No- scrittori. ha annoverato nomi sacri quali Ezra gli autori e con gli editori ogni vanta, quando ho seguito al- Basti pensare a quanto è accaduto Pound, James Joyce, Kafka e Philip volta comporta un impegno diver- cuni lezioni di Haim Baharier al Salone del libro di Torino l’anno Roth. so. Ed è il bello di questo lavo- e approfondito molti aspetti in cui venne scelto Israele come pae- È la nascita di una vocazione che ro. della tradizione e del pensiero. se ospite. Per mesi ci si mobilitò a nel giro di qualche decennio fa di Certo, è un’attività che ha anche In quegli anni ho iniziato a ri- favore del boicottaggio e alla fine si Susanna Zevi un agente letterario di una parte molto noiosa, soprattutto spettare lo Shabbat e le feste. registrò un numero di presenze così fama. Tra i suoi autori, uno scrittore di carattere amministrativo. Ma nel elevato da non trovare eguali negli al top delle classifiche di vendita qua- complesso comporta un tasso note- saggistica che arriva da prestigiose La letteratura ebraica ha avuto un anni successivi. le Erri De Luca e, in campo ebraico, vole di creatività e personalità. case editrici straniere, non c’è neces- ruolo in questo senso? Daniela Gross Meir Shalev, Haim Baharier e il grande Moshe Idel. Quest’ultimo pubblicato proprio da Adelphi: la casa fondata dal padre Alberto dove oggi a governare il settore dell’ebrai- stica è la sorella di Susanna, Elisa- In quella silenziosa biblioteca di Heidelberg betta.

Susanna Zevi, ha scelto molto presto a tu per tu con i libri sopravvissuti ai roghi di lavorare con i libri ma non ne ha mai scritti. Per quale motivo? La scelta di lavorare nell’editoria è ú–– Donatella Di Cesare teneva nell’aula magna capo di Amburgo che, insieme a stata del tutto naturale. Avevo un’in- dell’università. Il legno dei banchi gran parte della sua famiglia, fu clinazione per la lettura che fin da Prima avevano trovato posto, e delle pareti era cupo e fosco; ucciso dai nazisti nella foresta di piccola è sempre stata incoraggiata stretti l’uno all’altro, in due stanze portava incisi gli eventi indelebili Bikernikie con un colpo alla e certo ha giocato un notevole in- al pian terreno di una villetta degli anni Trenta e Quaranta. tempia. Julius si era salvato flusso l’ambiente in cui sono cresciu- liberty, appartata e quasi solitaria, Strideva con la spensierata allegria partendo con un treno carico di ta. Mio padre era editore, mia madre nel cuore della città antica. Su quel dei tanti ricercatori cinesi, bambini, il cosiddetto una donna molto colta, autrice di fondo di libri fu edificata a americani, australiani. Mi Kindertransport, che lasciò la traduzioni pubblicate da Adelphi che Heidelberg la Scuola superiore di aggiravo disorientata. D’un tratto Germania nel 1938 in direzione ancora oggi sono in circolazione. A studi ebraici. Era il 1979. A quei vidi una kippah nera. Aguzzai lo dell’Inghilterra. casa nostra s’incontravano scrittori tempi in Germania si parlava a sguardo per metterla a fuoco. Era Il mattino successivo spinsi con e intellettuali. Erich Linder, per dirne stento di ciò che era accaduto – a già scomparsa, come un abbaglio. fatica il pesante portone. Mi una, era una presenza consueta. stento, con sforzo e a bassa voce. Mentre pensavo di essermi parlare. Con tono deciso mi accolse Dorith, la bibliotecaria Forse proprio per questo non ho mai La colpa cancellava il ricordo. Ma sbagliata, la barba bianca e austera sollecitò ad andare il giorno dopo israeliana. Subito dopo si presentò voluto scrivere ma ho optato per un le comunità ebraiche cominciavano di Julius Carlebach era accanto a alla Scuola superiore di cui, in Daniel Krochmalnik che insegnava mestiere più umile. Abituata a una a rinascere. me. “Israele?” – mi chiese quegli anni, era rettore. “Ci sarà filosofia ebraica. Mi indicarono qualità di scrittura eccellente ed es- Quando arrivai a Heidelberg, nella accennando al cartellino che qualcuno ad aspettarla in dapprima lo scaffale di giornale e sendo così vicina ai libri non ho vo- primavera del 1996, fui invitata a doveva indicare il paese di biblioteca”. riviste dove, accanto alla Jüdische luto essere così presuntuosa da scri- una riunione dei borsisti che si provenienza. Cominciammo a Carlebach era il figlio del rabbino Allgemeine, comparivano Haaretz verne.

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ú–– Daniela Gross burg, edito da Mondadori nel ‘99, che su incarico del Comitato anti- l prossimo grande romanzo Come sarà il nuovo grande fascista ebraico documenta, attra- ebraico italiano? Non giungerà verso una serie di testimonianze, i I dal mondo che abbiamo impa- crimini di guerra perpetrati dai na- rato a conoscere dalle pagine di romanzo ebraico italiano zisti e dai loro alleati nel territorio , di dell’Unione sovietica. La sua pub- o di Alberto Vigevani. Ma si alimen- blicazione venne bloccata dalle au- terà della nuova linfa portata dalle Un pronostico (e qualche prezioso suggerimento) da Marco Vigevani torità sovietiche con l’ondata anti- immigrazioni. E dunque sgorgherà semita e il libro vide la luce nel ‘94, dalla penna di un ebreo libanese o con cinquant’anni di ritardo, in persiano o tripolino, da quel gusto un’edizione a cura di Arno Lustiger. della vita che si alimenta negli in- zione nostalgica provvede una piog- rare insieme a mio padre, libraio an- croci e scontri tra mondi e culture gia battente di telefonate, messaggi tiquario e fondatore della Polifilo, Un successo? diverse, da quel tratto cosmopolita e mail che parlano di libri, diritti, casa editrice che propone grandi Rivendico sempre di aver acquistato che contrassegna i nostri tempi. nuovi autori, fiere internazionali, ae- classici e libri antichi. Così ho tro- i diritti del Libro nero del comuni- Il pronostico è prezioso, perché vie- rei da prendere e appuntamenti ur- vato un posto nella segreteria edi- smo, anch’esso pubblicato da Mon- ne da Marco Vigevani, figlio di genti. toriale di Mario Spagnol alla Lon- dadori. Un libro francese, una raccolta quell’Alberto che nei suoi romanzi ganesi e vi sono rimasto fino al 2000 di saggi sugli Stati comunisti, che se- raccontò l’ebraismo italiano e agente Marco Vigevani, sembra un lavoro quando sono passato alla Monda- condo me era molto importante. Pur- letterario di collaudata esperienza. tanto divertente … dori dove ho lavorato a lungo come troppo ebbe però in Italia una lettura Uno che prima di passare a questo È un lavoro molto vario, che però editor, occupandomi soprattutto del- molto strumentale tanto da venire mestiere, dieci anni fa, si è impadro- rimane ancora abbastanza artigiana- la scelta degli autori stranieri. usato per sdoganare il fascismo. nito dei delicati meccanismi edito- le. E in questo sta la sua bellezza. I riali, prima da Longanesi e poi alla libri consentono di confrontarsi con Com’è maturata la scelta di lavorare Dunque è una specie di vocazione Un incidente di percorso? Mondadori occupandosi di narrativa mondi diversi, la storia, la narrativa, con i libri? familiare. Il caso di Binjamin Wilkomirski che e saggistica imparando, in qualità di l’arte o la scienza e, a differenza di È iniziato tutto per caso. Dopo la Da un certo punto di vista sì. Da ra- in Fragments: Memories of a War- editor, a riconoscere le impalpabili quanto accade con la tivù o con il laurea in filosofia non sapevo bene gazzino mio padre mi dava da leg- time Childhood aveva narrato la qualità del libro che funziona. cinema, sono sempre dei piccoli pro- che strada scegliere. Sapevo però gere e verificare i suoi testi, quindi sua infanzia di sopravvissuto alla Uno che ha seguito Vedi alla voce totipi che vanno messi a pun- che non volevo lavo- Shoah. Il libro aveva un valore let- amore di David Grossman, il libro to per poi trovare un’ampia terario e perciò fu scelto per la pub- che in Italia diede il via al boom del- diffusione. blicazione italiana con il titolo di la letteratura israeliana, il Libro nero Il brutto è che si legge Frammenti. Fu un successo, finché di Grossman e Erenburg o il Libro troppo. Mi piacerebbe un giornalista svizzero scoprì che nero del comunismo e oggi rappre- trovare il tempo di leg- Wilkomirski si era inventato senta autori di gran successo quali gere per me stesso anzi- tutto. Giorgio Bocca, Mario Pirani o Paolo ché dedicarmi solo ai libri Rumiz. di lavoro, ma è un’impresa Le è mai capitato di rifiutare La sua agenzia letteraria si trova nel quasi impossibile. Di gior- un libro che poi ha avuto for- cuore chic di Milano, a due passi da no c’è da mandare avanti tuna? Sant’Ambrogio. È un angolo di pace, il lavoro di routine, per la All’inizio della mia carriera di affacciato sul verde di un bel cortile, lettura non rimangono agente mi è capitato con Antonia stipato di libri ben allineati sugli scaf- dunque che le sere e i Arslan, autrice de La masserie delle fali lucidi. Ma a fugare ogni tenta- week end. allodole, un libro che è diventato un mi sono preparato fin da giovanis- best seller al punto che ne è stato simo al lavoro di editor. Ma mi sono tratto anche un film. sempre occupato di libri commer- ciali e per questo mio padre mi ha Parliamo di letteratura israeliana. sempre preso in giro. Perché è così amata in Italia? È la terza grande ondata della let- Come avviene la scelta dei libri da teratura ebraica, dopo quella yiddish proporre alle case editrici? e quella americana. Forse in Italia è Gli autori ormai si sono resi conto apprezzata, oltre che per le sue no- che rivolgersi per conto proprio agli tevoli qualità, perché amiamo gli au- editori è molto difficile. tori da cui possiamo farci impartire accessibili in trama del silenzio che regnava Le richieste dunque sono molte, lezioni di morale. Non a caso gli internet. produttivo tra i fitti scaffali. ogni giorno ne riceviamo sei o sette. scrittori più giovani e irriverenti, pen- Provammo con Ma Krochmalnik alzò un dito. Tirò L’esperienza ci consente di fare su- so ad esempio a Edgar Keret, da noi “Judaism”. fuori un mazzo di chiavi. C’era bito una prima scrematura: elimi- non hanno particolare successo. L’articolo che ancora qualcosa che non avevo niamo quelli che chiamiamo i ma- cercavo era già visto. “Nu!” – si rivolse a Dorith noscrittori, i fanatici della scrittura E la letteratura ebraica italiana? dietro lo schermo; che prese il telefono. Dalle scale di che ci subissano di testi mai pubbli- Abbiamo storici e saggisti di qualità sarebbe bastato legno scese Carlebach; si diresse cati. Alcune proposte le dirottiamo ma il mondo letterario ebraico negli solo stamparlo. Fui senza esitazione verso un cancello a lettori professionisti per avere un ultimi cinquant’anni ha subito una presa dall’entusiasmo. chiuso che fino allora mi era loro parere mentre altre che ci sem- cesura. Il mondo di Bassani, della e il giornale della comunità scritto Krochmalnik mi lanciò un’occhiata sfuggito. Krochmalnik cominciò ad brano interessanti possiamo deci- Ginzburg e di mio padre è scom- nelle lettere cirilliche del russo. di condivisione. Lo seguii, quindi, aprire il pesante lucchetto. dere di rappresentarle. Se si tratta parso. Quella storia è finita e il ro- Nell’andirivieni degli studenti mi per vedere i nuovi acquisti: lunghe Entrambi si comportavano con invece di autori già conosciuti cer- manzesco si è spostato. resi presto conto che, fra le tante fila di libri americani e francesi. I una ritualità che mi ricordò i loro chiamo di valutare le opportunità Per scrivere un romanzo davvero in- lingue, a dominare era proprio il bordi bianchissimi sorridevano tra movimenti in sinagoga. Dietro il insieme a loro. teressante ci vorrebbe un ebreo per- russo. le copertine dai colori forti. Chiesi cancello comparve un’altra siano, tripolino, libanese che ha spe- Dorith mi spiegò che la biblioteca di metterne qualcuno da parte. Ero biblioteca, nascosta e protetta. C’è un libro che ha seguito di cui è rimentato l’emigrazione, il confronto era abbonata a quasi tutte le riviste certa: avrei passato lì la giornata. Volumi di ogni dimensione e particolarmente fiero? con una nuova cultura e vive in quel- importanti e gli articoli erano Vivacità e raccoglimento erano la spessore gremivano due stanze. Senz’altro il Libro nero di Vasilij la dimensione cosmopolita che or- Grossman e Il’ja Grigor’evicˇ Eren- mai segna il contemporaneo.

www.moked.it / P18 n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche DOSSIER/Pagine e incontri Italiani insieme agli altri. La nostra Resistenza Testimonianze e documenti raccontano di ebrei piemontesi che parteciparono alla lotta di Liberazione

APPUNTAMENTI FERRARA oi c’eravamo. Nonostante FESTA DEL LIBRO EBRAICO IN ITALIA che nel raccontare i momenti sto libro – aggiunge – è anche un 8 MAGGIO le persecuzioni e il terrore. Mattinata con l’autrice più drammatici”), di Luisa, ni- atto di giustizia verso tutti coloro Sfidando la TORINO pote del leader socialista Claudio che offrirono la propria testimonian- N SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO deportazione e la mi- PRESENTAZIONI 15 MAGGIO Treves e sorella del pittore Carlo za. Non volevo confinarli in un sag- naccia di distruzione ASTI ORE 11.30 Levi, che a 98 anni parla dalla gio storico, ma documentare rigo- AL DIAVOLO ROSSO di ogni valore uma- 14 MAGGIO Casa di riposo ebraica di Torino, rosamente le loro vicende perché si no, gli ebrei italiani ORE 18.30 documenta- della moglie del magistrato Emilio sappia che nell’ora più difficile gli CASALE MONFERRATO sono stati protagoni- COMUNITÀ EBRAICA zione ebrai- Sacerdote e dell’impiegata Carmela ebrei non restarono inerti”. Un mo- sti della Resistenza e 29 MAGGIO ca contem- Mayo, che a Pasqua portava uova saico prezioso per raccontare quante della guerra di Libe- ORE 17.00 poranea di colorate a tutti i combattenti e az- differenze e quante speranze rac- razione assieme e al Milano, oggi zime ai partigiani ebrei. “Un pano- chiuda la vicenda degli ebrei italiani. pari di tanti altri cittadini che vollero Segretario generale dell’Unione delle rama quanto mai complesso – spiega ebraici, dal senso civico o anche E per ricordare che a tenere alto lasciarci un’Italia migliore. La par- Comunità Ebraiche Italiane). Assie- Gloria Arbib – per raccontare le vi- semplicemente dalle persecuzioni l’onore dell’Italia nell’ora più difficile, tecipazione ebraica alla lotta di Li- me a quella di tanti comuni cittadini, cende di persone diverse, spinte ad che non lasciarono scelta neppure a nonostante il dolore, per eroismo o berazione, a lungo trascurata dagli torna la voce di (“Anti- accettare la sfida dalla passione ideo- quegli ebrei italiani che ingenuamen- per destino gli ebrei fecero la loro storici ufficiali, spesso messa in om- retorico – commenta l’autrice – an- logica, dai casi della vita, dai valori te confidarono nel fascismo”. “Que- parte. bra dalla tragedia delle deportazioni, torna ora alla luce con la pubblica- zione di un libro di Gloria Arbib (Ita- liani insieme agli altri. Ebrei nella Il magistrato che credeva nella Giustizia e nella Libertà Resistenza in Piemonte 1943-1945, Zamorani editore nella collana del- Magistrato calabrese, nato nel 1893 a Monteleone condurre la moglie e la figlia a Lanzo per cercare fu condotto alle carceri di Torino e quindi l’Archivio Terracini di Torino) scritto (l’odierna Vibo Valentia), nel 1938, a Milano dove un luogo dove farle nascondere. Ricevute rinchiuso nel Lager di Gries presso Bolzano. Della assieme al giornalista Giorgio Secchi, da tempo si era trasferito, il Sostituto procuratore informazioni sulla mancanza di pericoli lungo la pesantezza del suo lavoro “di pala e di picco” resta che rappresenta la conclusione di un del Re Emilio Sacerdote fu offeso durante una strada per la cittadina, s’incamminò con la traccia in alcune lettere che riuscì scambiare lungo itinerario di impegno e che fi- pubblica udienza in quanto ebreo. Amareggiato, famiglia. Qualcuno però aveva fatto la spia e sulla clandestinamente con i suoi familiari. La sua gura, a Ferrara e a Torino, fra le no- abbandonò la magistratura prima di essere radiato strada tra Villa e Viù vennero fermati da una condizione di ebreo venne nel frattempo scoperta vità di questa stagione. Centosettan- dall’Albo degli avvocati in seguito alle leggi macchina con a bordo dei nazifascisti. Appena per la denuncia dello stesso delatore. Fu Dote ad taquattro voci, un centinaio di inter- antiebraiche. Dopo l’8 settembre, Emilio avverte il rumore dell’automobile egli ha fulminea annunciare con una lettera a casa la sua partenza viste ai testimoni, le storie di tanti decise di opporsi all’occupazione la visione di quanto ci aspetta. Ci rincuora come per il Lager, di cui certo ignorava gli obiettivi di ebrei piemontesi che in un modo o nazifascista. Nel gennaio ‘44 entrò a far può e mi passa velocemente quel poco di denaro che annientamento. La sua destinazione fu nell’altro si gettarono nel combatti- parte delle Formazioni Autonome delle gli resta, perché sa che è lui il ricercato e che lui ci Flossenbürg, in Germania, dove riuscì a mento, furono trascinati dagli Valli di Lanzo a Viù, dove rimase fino al dovrà lasciare. Invece siamo caricati tutti e tre sopravvivere quasi fino alla conclusione della eventi sempre più drammatici 10 aprile dello stesso anno, con nome di sulla macchina. Con abile manovra si libera, dopo guerra. Di qui venne trasferito a Bergen Belsen, che seguirono l’8 settembre, battaglia di Dote. Per la sua alta averli ridotti a pezzettini, delle carte come risulta da una Transportliste dell’8 marzo spesso pagarono il prezzo più formazione giuridica fu subito nominato compromettenti che ha addosso. E poi, con volto 1945. Questo documento precedente di due mesi alto, talvolta riuscirono a so- Presidente del locale Tribunale sereno, lui, magistrato, che crede ancora nella alla fine del conflitto è l’ultima traccia di vita che pravvivere, a essere prota- Partigiano della Formazione Autonoma. legalità, mi sussurra che gli sarà facile difendersi. abbiamo di lui. Nel campo di sterminio fu gonisti della ricostruzione Passò in seguito alla XIX (...) La macchina ci deposita a Lanzo, nel cortile del riconosciuto da un giovane deportato, Nello Bretto e della democrazia. Un pa- Brigata “Giambone” della II Divisione Collegio Don Bosco, adibito a Tribunale, a prigione che, sopravvisse e dopo la guerra andò a cercare la ziente lavoro di ascolto e Garibaldi ma nello stesso tempo fu nominato (...) famiglia Sacerdote per informarli della morte di documentazione intra- dal comandante Laghi48 della IV Divisione Alle prime luci dell’alba, otto gendarmi tedeschi dell’avvocato avvenuta il 19 marzo 1945. preso agli inizi degli anni Alpina Giustizia e Libertà, ufficiale dì battono alla porta e ci ingiungono di vestirci, ‘80, nato dalla base della tesi collegamento della Brigata Susa con la Valle mentre uno requisisce tutto ciò che c’è nelle nostre (da Italiani insieme agli altri. Ebrei nella di laurea dell’autrice (allora di Viù. Fu una classica delazione a tradirlo borsette. La famiglia Sacerdote venne tenuta Resistenza in Piemonte 1943-1945 di Gloria Arbib ricercatrice al Centro di il 30 settembre 1944: aveva deciso di separata dieci giorni a Lanzo; poi l’avvocato Emilio e Giorgio Secchi, Zamorani editore)

Nella biblioteca di Heidelberg, a tu per tu con i libri sopravvissuti ai roghi

/ segue da P17 Erano rilegati in trarre dai ripiani qualche libro. Li 10 maggio del 1933, erano stati storia, la cancellazione del ricordo. cuoio scuro. prendeva come si prendono le mani accesi nelle piazze delle Erano i resti dell’ebraismo tedesco: Ai titoli in ebraico si alternavano di bambini rimasti soli – con il università tedesche. “Mai antiche parole ebraiche, ripensate e quelli in gotico tedesco, la timore di ferirli ancora di più. nessuna università – mormorò interpretate in modo arduo e calligrafia in uso in Germania fino «Questo può interessarle» – e Carlebach – si oppose a quelle audace, trascritte in gotico tedesco. agli anni Trenta. La fragranza cominciò a sfogliare il commento di orge di distruzione che preludevano I giovani russi non lo consueta delle pagine antiche era Benno Jakob a Bereshit. all’annientamento degli ebrei leggevano. In attesa di coperta da un odore penetrante che Aggiunse il piccolo saggio di d’Europa”. Fu allora che l’urlo nuove edizioni, si doveva non avevo mai sentito. Cenere? Landauer su Buber e la Filosofia nazista esplose feroce contro la riprendere da lì, dalle voci di L’impulso fu di andar via. dell’ebraismo di Guttmann. Pur se parola scritta, contro le pagine dei roghi, salvati autori non dimenticati, voci Feci alcuni passi indietro alludendo sapientemente restaurate, le pagine libri, contro il popolo del Libro e dei miracolosamente, che si erano levate sulla fenice alla pila di libri americani che mi portavano squarci e ferite. Erano libri. forse con un estremo nazista e attendevano di essere aspettavano. Carlebach inarcò state strappate con violenza prima Non avevo mai avuto tra le mani atto furtivo, dalla cenere in cui si ascoltate. Mi lasciarono sola, severo le sopracciglia. Cominciò a di essere gettate nei roghi che, dal libri sopravvissuti, scampati ai era consumata l’estinzione della socchiudendo appena il cancello.

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ADACHIARA ZEVI ARNOLDO FOÀ MOSTRA È il nuovo consulente Autobiografia a due voci In esposizione i 52 progetti scientifico del Meis. per il popolare attore che hanno partecipato al Organizzerà la delicata che a Ferrara si concorso internazionale per fase di avvio della racconta con Teddy il Museo dell’ebraismo e struttura. / P20 Reno. / P22 della Shoah /P21 Torna a Ferrara la gran Festa del libro ebraico Incontri con gli autori, mostre e musica nella seconda edizione della manifestazione organizzata dal Meis

ú–– Daniela Gross a cura di Francesco Scafuri offrirà quindi l’opportunità di conoscere la ncontri con gli autori, mostre, vi- storia della Ferrara ebraica. Il per- site guidate, musica e soprattutto corso troverà il suo punto d’arrivo Iun mare di libri. Questi gli ingre- a Palazzo dei Diamanti, dove i par- dienti della Festa del libro ebraico tecipanti, assaggiando specialità ko- in Italia che torna, da sabato 7 a lu- sher, potranno assistere alla lettura nedì 9 maggio, nella suggestiva cor- di alcune poesie, diari e lettere pri- nice di Ferrara. Giunta alla seconda vate di ebrei risorgimentali, animate edizione la manifestazione, promossa dal Laboratorio teatrale Fonema di- dal Meis-Museo nazionale dell’ebrai- retto da Rosanna Ansani. smo italiano e della Shoah con il Palazzo dei Diamanti sarà anche la supporto organizzativo di Ferrara sede della mostra Meis: architetture Fiere, proporrà ai visitatori una serie per un museo, in cui saranno esposti d’iniziative di grande appeal che i progetti vincitori e le proposte pro- consentiranno di approfondire alcu- gettuali per il Meis. Un’altra mostra, ne tematiche emergenti nel mondo al Museo di storia naturale, intitolata ebraiche e di riflettere sul passato. Ebrei erranti alla scoperta di nuovi La Festa - realizzata con il patrocinio mondi. Le esplorazioni di Elia Rossi, del ministero per i Beni e le attività Angelo Castelbolognesi ed Enea Ca- culturali, Regione Emilia - Romagna, valieri consentirà di approfondire la Provincia e Comune di Ferrara, Uni- figura di questi tre esploratori israeliti versità degli Studi di Ferrara, Unione ferraresi ottocenteschi attraverso i delle Comunità Ebraiche Italiane, loro doni alla città. Unione Giovani Ebrei d’Italia, Co- Nei giorni della festa, a vivacizzare munità Ebraica di Ferrara e con il il dialogo con il pubblico saranno sostegno della Fondazione Cassa di coinvolti scrittori, filosofi, storici, Risparmio di Ferrara – prende il via giornalisti, architetti, i componenti con la prima notte bianca ebraica dell’Ugei-Unione giovani ebrei d’Ita- d’Italia intitolata “E fu sera … e fu la prima di questo genere realizzata l’inaugurazione della mostra Ebrei campagne risorgimentali, e la loro lia, ma anche grandi volti dello spet- mattina …”. I visitatori saranno coin- in Italia - propone una storia d’Italia & Risorgimento a cura di Silvia Vil- successiva integrazione nel tessuto tacolo italiano. Manuel De Sica e Li- volti, fino dal crepuscolo, in iniziative vista e raccontata attraverso l’occhio lani. L’esposizione, ulteriore contri- sociale del nuovo stato, si pone per- no Capolicchio presenteranno il film culturali e d’intrattenimento. non convenzionale dei giornali ebrai- buto alle celebrazioni per i 150 anni tanto come una testimonianza della Il Giardino dei Finzi Contini. Lunedì, Nell’occasione al Salone d’onore del ci. La scelta ragionata degli articoli dell’Unità d’Italia, presenta in forma volontà di contribuire incisivamente alle 18, in un incontro pubblico Ar- municipio di Ferrara s’inaugura la mette in evidenza la prospettiva e la schematica gli snodi epocali che alla trasformazione, in chiave demo- noldo Foà e Teddy Reno racconte- mostra Una storia di carattere. 150 percezione ebraica dei momenti più hanno segnato il percorso di eman- cratica, dell’Italia, per consolidare ranno, attraverso le loro biografie, il anni di stampa ebraica in Italia a cura significativi nella storia del nostro cipazione e integrazione sociale degli definitivamente i diritti acquisiti. loro percorso umano e professionale della Fondazione Cdec di Milano paese. Insieme agli articoli saranno ebrei nel nuovo Stato unitario. Il A concludere la serata, lo spettacolo a partire dalle comuni origini ebrai- che, attraverso l’esposizione di riviste esposte le più preziose e rilevanti ri- connubio tra ebrei e Risorgimento di Francesco Socal Klezmer Sextet che. Sarà un incontro dai toni inediti, e giornali, illustrerà idee, opinioni, viste dell’800 e del ‘900. appare imprescindibile, poiché che, con la Compagnia stabile La condotto dal coordinatore del Meis problemi degli ebrei d’Italia e il loro Al Chiostro di San Paolo si apre in- l’emancipazione va di pari passo con Stanza, diretta da Giovanna Cordo- Gaetano Sateriale, che accosterà la contributo alla storia del paese. Rea- vece la grande libreria che rimarrà la formazione di una coscienza na- va, proporrà uno spettacolo capace voce di una figura mitica del teatro lizzata in occasione delle celebrazio- aperta al pubblico per l’intera durata zionale, favorendo così un senso di di trasmettere emozioni che riscal- italiano (cui Pagine Ebraiche aveva ni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, della Festa, in cui si potranno acqui- unità nella popolazione che però deranno il cuore degli spettatori. dedicato un’intervista nel marzo la rassegna - curata da Laura Brazzo, stare testi contemporanei di autori non cancella l’identità ebraica. La Da Palazzo San Crispino in Piazza 2010) e un cantante che ha fatto Liliana Picciotto e Michele Sarfatti, ebrei o con temi ebraici. A seguire partecipazione attiva degli ebrei alle Trento Trieste, un percorso guidato epoca.

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“Un momento di gioia. Al di là dei pregiudizi” La Festa del libro ebraico è un’occasione per dialogare e superare i luoghi comuni, dice Riccardo Calimani

n questa seconda edizione po ebraico italiano un elemento cul- a tema per coinvolgere i visitatori zione degli ebrei italiani, non esclude della Festa del Libro Ebrai- turale di gioia e di fierezza, una vi- dal tramonto a sera inoltrata. momenti di carattere più popolare “I co in Italia vogliamo tra- sibilità che non si leghi allo stereo- “Quest’anno abbiamo ridotto un po’ quale l’incontro tra Arnoldo Foà e smettere l’importanza del Museo tipo ma sia un confrontarsi con que- la durata della manifestazione e il Teddy Reno”. dell’ebraismo italiano e della Shoah sto grande fenomeno che è il libro numero degli incontri, ma propo- Il desiderio di parlare a un pubblico che in pochi anni sarà realtà e che di argomento ebraico in Italia per niamo argomenti di grande interesse: ampio, al di là degli steccati specia- ha l’obiettivo di diventare centro di poi passare al dibattito su idee, in- la filosofia ebraica, il rapporto tra gli listici, è d’altronde la cifra del nuovo studio, formazione e ricerca di storia, contri con autori non ebrei che si ebrei e il fascismo, tra gli ebrei e l’In- Meis che, dopo la designazione a fi- tradizione, testimonianza ebraica, la sono occupati di temi ebraici”. quisizione. ne gennaio del progetto architetto- più varia e di respiro internazionale”. L’anno scorso, racconta, il riscontro Abbiamo cercato di toccare temi dal nico vincitore del concorso interna- Riccardo Calimani, presidente del del pubblico è stato molto positivo. grande valore simbolico con uno zionale, si avvia ormai alla fase ese- Meis, delinea così i significati Quest’anno dunque si replica, par- prima notte ebraica italiana con in- spettro d’interventi assai ampio che, cutiva sia dal punto di vista della della manifestazione che tendo con una nuova iniziativa: la contri, mostre, musica e passeggiate per trasmettere il senso dell’integra- struttura sia per ciò che riguarda i nel primo fine week end di maggio darà vita a Ferrara a una vera full immersion nel mondo culturale. “Si tratta Meis, un nuovo consulente scientifico di un’oc- casione si- L’incarico a Adachiara Zevi, architetto e storica dell’arte, che organizzerà la fase d’avvio gnificativa per aggregare interesse e attenzione intorno al Meis – spiega – In questi a costruzione del nuovo dazione Meis a Adachiara Zevi, ar- Adachiara Zevi. “Il compito che mi giorni si vendono tan- Meis avanza a ritmi soste- chitetto e storica dell’arte, nonché viene affidato è davvero impegnativo tissimi libri di argo- L nuti. E non solo sul versante presidente della Fondazione Bruno – continua – Si tratta infatti di se- mento ebraico, ci so- architettonico. Dopo la scelta, a fine Zevi, che da tempo si occupa dei te- guire l’avvio dell’intervento di ristrut- no incontri, dibattiti gennaio, del progetto vincitore del mi della Memoria. Sua ad esempio turazione che ora è nella fase di pro- e concerti. La città è molto coinvolta concorso internazionale per la rea- Arte in memoria, biennale d’arte gettazione esecutiva, curando al tem- nella manifestazione ed è molto im- lizzazione del Museo dell’ebraismo contemporanea che tra le rovine del- po stesso l’impostazione del futuro portante che la Festa divenga un ap- italiano e della Shoah, aggiudicato la Sinagoga più antica d’Europa, museo secondo quanto già elaborato puntamento anche per i giovani al team guidato dallo Studio Arco quella di Ostia Antica chiama a rac- dal comitato scientifico”. ebrei italiani, come avviene quest’an- di Bologna con gli architetti romani colta artisti internazionali perché In base a quanto già stabilito si la- no con la partecipazione dell’Ugei”. di Scape, lo staff si arricchisce ora creino dei lavori proprio per quel vorerà dunque su due aspetti prin- Per Calimani, che ha fortemente vo- di un consulente scientifico incari- luogo. Sua l’iniziativa di importare cipali, il percorso d’introduzione al- luto la manifestazione (“è un’idea in cato di organizzare la prossima de- in Italia gli Stolpersteine, le pietre deportati razziali, politici e militari. l’ebraismo e la storia degli ebrei d’Ita- cui ho creduto moltissimo”) è una licata fase di avvio. d’inciampo che secondo il progetto “La nomina a consulente scientifica lia, perni da cui si articoleranno gli bella soddisfazione. “Siamo partiti L’incarico è stato affidato dal Con- dell’artista tedesco Gunter Demnig del Meis era davvero inaspettata ed altri elementi: le mostre temporanee, dall’idea che si possa offrire al grup- siglio d’amministrazione della Fon- vengono poste davanti alle case dei è per me un grande onore”, dice il laboratorio didattico, il museo dei

u GLI ARTEFICI DEL PROGETTO VINCITORE: A fianco i quattro architetti dello studio Scape di Roma (da sin.) Paolo Mezzalama, Ludovica Di Falco, Alessandro Cambi e Francesco Marinelli. A destra l’architetto Kulapat Yantrasast e l’ingegnere Mauro Checcoli dello Studio Arco di Bologna che ha coordinato il team.

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MOSTRE A FERRARA

Una storia di carattere 150 anni di stampa ebraica in Italia Palazzo Municipale - Salone d’Onore Dall’ 8 al 22 maggio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 tutti i giorni compresi sabato e domenica In occasione delle celebrazioni per i 150 contenuti. come chi vive in una piccola realtà anni dell’Unità d’Italia, la Fondazione “Il museo sta facendo grandi passi ha fame di confronti e incontri. Centro di documentazione ebraica con- avanti. Mentre procedono le atti- “Gli ebrei delle grandi Comunità temporanea Cdec di Milano presenta una vità progettuali prenderà il via a possono invece, in occasioni co- mostra dedicata alla stampa periodica breve una mappatura su scala na- me questa, cogliere l’opportunità ebraica pubblicata in Italia dal Risorgi- zionale per individuare i materiali di mettere da parte la vita co- ancora la manifestazione dedicata mento ai giorni nostri. L’esposizione pro- destinati all’esposizione, poiché il munitaria con tutte le sue pro- ai libri. L’ipotesi potrebbe essere pone una storia d’Italia vista e raccontata Meis non possiede una sua colle- blematiche spostando sul ter- quella di coinvolgere, accanto agli attraverso l’occhio non convenzionale zione. E in parallelo si lavorerà reno della musica, della lettera- autori italiani, anche autori stra- dei giornali ebraici. per definire i percorsi espositivi, tura e del dibattito culturale ri- nieri. gli allestimenti e i laboratori di- cevendone nuovi stimoli”. Ma un’altra direzione di sviluppo dattici. Spetterà alla nuova con- E che tutto ciò accada nella città riguarda la progettualità della Fe- Ebrei e Risorgimento sulente scientifica, Adachiara Zevi, estense non è affatto casuale. sta. “Mi auguro che altri s’inna- Chiostro di San Paolo organizzare il gruppo di lavoro e “Ferrara è un luogo molto sim- morino di quest’idea e lavorino Dall’ 8 al 9 maggio avviare queste attività”. bolico, è il mondo che abbia- per renderla sempre più solida e dalle ore 10.00 alle ore 24.00 Ferrara con le attività del Meis, mo imparato ad amare dai importante, mettendo a frutto le La mostra si propone come contributo dice Riccardo Calimani, può di- libri di Giorgio Bassani, è esperienze maturate finora”. alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità venire un vero laboratorio di ri- una realtà particolare che in que- La speranza è che siano le giovani d’Italia presentando in forma schematica flessioni e di attività tra Comunità sti anni ha mostrato di condivi- della Festa del libro ebraico”. Ora, generazioni a raccogliere il testi- gli snodi epocali che hanno segnato il ebraiche. dere e di sentire come propria sia in attesa veda la luce il nuovo mu- mone e rilanciare la grande festa percorso di emancipazione e integrazione La Festa del libro mostra infatti la prospettiva del Meis sia la realtà seo, la prospettiva è di far crescere ebraica dei libri e della cultura. sociale degli ebrei nel nuovo stato uni- tario.

Ebrei erranti alla scoperta IL PROFILO di nuovi mondi Nata a Roma, Adachiara Zevi compie studi classici, si laurea Le esplorazioni di Elia Rossi, Angelo Ca- in Architettura alla Sapienza, consegue il diploma di perfe- stelbolognesi ed Enea Cavalieri zionamento in Storia dell’arte contemporanea all’università a cura di Silvia Villani (Ferrara) ed in col- di Bologna e amplia la sua formazione storico-artistica al- laborazione con il Museo Civico di Storia l’Università Internazionale dell’arte di Firenze diretta da Carlo Naturale, i Musei Civici di Arte Antica e Ludovico Ragghianti. Tra il 1987 e il 1988 è a New York per la Biblioteca Comunale Ariostea (Ferrara) Museo Civico di Storia Naturale una borsa di studio Fulbright alla Columbia University. Dal Dall’ 8 al 22 maggio 1976 insegna Storia dell’Arte nelle accademie di belle arti di dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Macerata, Firenze, Bologna, Milano, Palermo e Napoli. la collezione, dal martedì alla domenica All’attività accademica affianca da sempre l’impegno storico dall’altro a valutare il materiale sto- Una mostra documentaria che consente e critico seguendo il lavoro di artisti come Enrico Castellani, bambini, rico e illustrativo necessario a docu- di approfondire la figura di tre esplora- Jannis Kounellis, Dan Graham, Sol Lewitt, di cui cura mostre, il centro studi e mentare i singoli periodi storici. tori israeliti ferraresi ottocenteschi che cataloghi e studi monografici. Nel 2000 pubblica Arte USA ulteriori servizi. “Parto molto avvan- Spetterà poi a esperti di allestimenti, a varie riprese nell’arco del XIX secolo del Novecento (Carocci Editore, Roma). Dal 2002 cura la bien- taggiata – spiega Adachiara Zevi – comunicazione e didattica proporre donarono alla città di Ferrara oggetti na- perché non inizio affatto da zero ma il modo migliore per rendere questo nale internazionale Arteinmemoria nelle rovine della sinagoga turalistici, antichità egizie, collezioni et- da un progetto su cui si è lavorato materiale di facile presa sul pubbli- di Ostia Antica. Nel 2006 pubblica Peripezie del dopoguerra nografiche, volumi e codici antichi come per tre anni e con l’aiuto di persone co”. nell’arte italiana (Einaudi, Torino). Dal 2002 è presidente della gesto di riconoscenza verso la città na- di grande qualità ed esperienza. La A differenza di altri musei il Meis di Fondazione Bruno Zevi per cui realizza convegni, mostre, tale e con l’orgoglio civico di accrescere prossima tappa è ora quella di or- Ferrara non dispone infatti di una pubblicazioni e cura il premio annuale, riservato ai dottorandi, il patrimonio pubblico con la propria ganizzare un gruppo di lavoro che, collezione ma dovrà di volta in volta per un saggio storico-critico sull’architettura. Dallo scorso munificenza. da un lato inizi a mappare gli oggetti identificare gli oggetti più significa- anno in occasione del Giorno della Memoria cura a Roma il che possono entrare a fare parte del- tivi, dal punto di / segue a P26 progetto Memorie d’inciampo.

MEIS: ARCHITETTURE PER UN MUSEO a cura di Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna Palazzo dei Diamanti Dall’ 8 maggio al 12 giugno dalle ore 10.00 alle ore 18.00 dal martedì alla domenica, lunedì 9 maggio e giovedì 2 giugno aperto

In mostra le cinquantadue proposte pervenute da gruppi di progettisti di tutto il mondo, al concorso internazionale per il nuovo Meis - Museo del- l’ebraismo italiano e della Shoah. Si potranno ammirare opere di architetti di fama e approfondire i contenuti del progetto vincitore di cui a fianco riproduciamo alcune immagini. www.moked.it / P22 n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche DOSSIER/Pagine e incontri Programma Festa del libro ebraico Ferrara

SHABBAT > ore 01.30: Palazzo dei Diamanti > ore 18.00: Palazzo dei Diamanti, Letture animate di poesie, diari Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara VENERDì 6 MAGGIO 2011 e lettere private di Ebrei Risorgimentali Presentazione dell’opera > ore 20.00: Comunità Ebraica di Ferrara a cura del Laboratorio Teatrale Fonema (Ferrara) Aron Di Leone Leoni, La Nazione Ebraica Shabbat assieme... diretto da Rosanna Ansani. Spagnola e Portoghese di Ferrara Sinagoga Tedesca: Funzione religiosa Kabalat Shabat con la parteci- pazione dei membri dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. > ore 02.00: Palazzo dei Diamanti (1492-1559). (Olschki, Firenze, 2011) Assaggio gastronomico kosher a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara > ore 21.30: Chiostro di S. Paolo Intervengono: Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore di Pisa); Incontri e sapori kosher Gherardo Ortalli (Università Ca’ Foscari di Venezia); Gianni Venturi DOMENICA 8 MAGGIO 2011 (Presidente Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara) SABATO 7 MAGGIO 2011 > ore 19.00: Chiostro di S. Paolo > ore 10.00: Comunità Ebraica di Ferrara > ore 10.00: Museo Civico di Storia Naturale Shabbat assieme... Inaugurazione della mostra Sapori di un aperitivo e di una cena kosher Sinagoga Tedesca: Funzione religiosa Shachrit con la partecipa- Ebrei erranti alla scoperta > ore 21.00: Cinema Boldini zione dei membri dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. di nuovi mondi. Dal libro al cinema > ore 19.00: Chiostro di S. Paolo Le esplorazioni di Elia Rossi, Ogni cosa è illuminata Sapori di una cena kosher Angelo Castelbolognesi Regia di Liev Schreiber, 2005 ed Enea Cavalieri > ore 21.30: Chiostro di S. Paolo a cura di Silvia Villani (Ferrara) ed in collaborazione con il Museo Ci- SABATO 7 MAGGIO 2011 vico di Storia Naturale, i Musei Civici di Arte Antica e la Biblioteca Il tempo perduto e il tempo salvato: Comunale Ariostea (Ferrara) la vita sospesa fra due mondi di Mario “E fu sera …. E fu mattina ….” Dall’ 8 al 22 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Castelnuovo-Tedesco Prima Notte Bianca Ebraica d’Italia dal martedì alla domenica (Firenze, 1895 - Los Angeles, 1968) Saluto delle autorità. Concerto di SoloDuo. Con questa mostra documentaria ci si propone di approfondire la Matteo Mela & Lorenzo Micheli (chitarre) > ore 22.00: Palazzo Municipale - Salone d’Onore figura di tre esploratori israeliti ferraresi ottocenteschi che a varie Inaugurazione della mostra riprese nell’arco del XIX secolo donarono alla città di Ferrara og- (In caso di maltempo il concerto avrà luogo presso la Sala Estense). Una storia di carattere getti naturalistici, antichità egizie, collezioni etnografiche, volumi e codici antichi come gesto di riconoscenza verso la città natale e 150 anni di stampa ebraica in Italia con l’orgoglio civico di accrescere il patrimonio pubblico con la a cura della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Con- propria munificenza. LUNEDÌ 9 MAGGIO 2011 temporanea (Milano) Al di là della preziosità degli oggetti inviati, è importante eviden- ziare il valore simbolico del dono alla città per rinsaldare quel > ore 10.00: Chiostro di S.Paolo Dall’ 8 al 22 maggio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 senso di appartenenza civica e fratellanza universale che doveva Ebrei e Sant’Uffizio tutti i giorni compresi sabato e domenica legare idealmente tutti i cittadini una volta conquistate le libertà Tavola rotonda sul “Dizionario storico dell’Inquisizione” diretto da democratiche. Pur assecondando le proprie curiosità e spinte cen- Adriano Prosperi con la collaborazione di Vincenzo Lavenia e John In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la trifughe verso nuovi mondi, i tre israeliti non dimenticano il radica- Tedeschi. Coordinatore: Serena Di Nepi (Università “La Sapienza” - Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea mento alla loro città che vogliono contribuire ad elevare Roma - Collaboratrice Fondazione MEIS). Intervengono: Marina Caf- CDEC di Milano presenta una mostra dedicata alla stampa periodica culturalmente per colmare quel divario che anni bui di oppres- fiero (Università “La Sapienza” - Roma); Andrea Del Col (Università ebraica pubblicata in Italia dal Risorgimento ai giorni nostri. L’espo- sione politica avevano determinato. di Trieste); Pier Cesare Ioly Zorattini (Università di Udine); Vincenzo sizione propone una storia d’Italia vista e raccontata attraverso l’oc- Lavenia (Università di Macerata). chio non convenzionale dei giornali ebraici. La scelta ragionata > ore 11.00: Palazzo dei Diamanti degli articoli mette in evidenza la prospettiva e la percezione Inaugurazione della mostra > ore 12.30: Chiostro di S. Paolo ebraica dei momenti più significativi della storia del nostro paese. MEIS: architetture per un museo Insieme agli articoli sono esposte le più preziose e rilevanti riviste Sapori di un pranzo kosher a cura di Carla Di Francesco (Direttore Regionale per i Beni Culturali dell’ ‘800 e del ‘900. La mostra, la prima di questo genere realizzata e Paesaggistici dell’Emilia - Romagna) in Italia, è curata da Laura Brazzo, Liliana Picciotto e Michele Sarfatti. > ore 16.00: Chiostro di S.Paolo Esiste una filosofia ebraica? Dall’ 8 maggio al 12 giugno dalle ore 10.00 alle ore 18.00 > ore 22.30: Chiostro di S. Paolo Coordinatore: Massimo Giuliani (Università di Trento - Comitato dal martedì alla domenica Scientifico Fondazione MEIS). Intervengono: Haim Baharier (Diret- Visita alla libreria della Festa lunedì 9 maggio e giovedì 2 giugno aperto tore Centro Binah - Milano); rav Roberto Della Rocca (Direttore DEC-UCEI; Comitato Scientifico MEIS); Donatella Ester Di Cesare > ore 23.00: Chiostro di S. Paolo Nell’aprile 2010 la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesag- (Università “La Sapienza” - Roma). Inaugurazione della mostra gistici dell’Emilia Romagna d’intesa con il Comune di Ferrara e la Fondazione MEIS ha bandito il Concorso Internazionale volto all’in- Ebrei & Risorgimento > ore 18.00: Chiostro di S.Paolo a cura di Silvia Villani (Ferrara) dividuazione del miglior progetto per il Museo Nazionale del- Dall’ 8 al 9 maggio dalle ore 10.00 alle ore 24.00 l’Ebraismo Italiano e della Shoah. Storie d’autore: La giuria del concorso ha concluso i suoi lavori nel gennaio 2011, vi- Arnoldo Foà e Teddy Reno si raccontano sionando ben cinquantadue proposte fatte pervenire da gruppi di La mostra si propone come contributo alle celebrazioni per i 150 Coordinatore: Gaetano Sateriale (Coordinatore Fondazione MEIS). progettisti di tutto il mondo. anni dell’Unità d’Italia presentando in forma schematica gli snodi Intervengono: Arnoldo Foà (Attore, regista e scrittore, Roma); Il tema del concorso era di per sé delicato per la richiesta dell’Ente epocali che hanno segnato il percorso di emancipazione e integra- Teddy Reno (nome d’arte di Ferruccio Merk Ricordi. Cantante, pro- banditore di trasformare l’ex complesso delle carceri di via Piangi- zione sociale degli ebrei nel nuovo stato unitario. Imprescindibile duttore discografico, attore e scrittore, Svizzera). Accompagna- pane in un luogo aperto alla città, reinserendo nella nuova confi- appare il connubio tra ebrei e Risorgimento perché l’emancipa- mento musicale a cura di Sylvia Pagni (Direttrice della Nuova gurazione architettonica almeno una porzione significativa zione va di pari passo con la formazione di una coscienza nazio- Orchestra Abruzzese). nale, favorendo un senso di unità nella popolazione che però non dell’edificio preesistente. Il compito dei concorrenti, dunque, era quello di pensare una cancella l’identità ebraica. La partecipazione attiva degli ebrei alle > ore 19.30: Chiostro di S. Paolo campagne risorgimentali e la loro successiva integrazione nel tes- struttura in grado di trasformarsi in museo e centro di produzione Sapori di un aperitivo suto sociale del nuovo stato è testimonianza della volontà di con- culturale dedicato alla storia ed all’attualità dell’Ebraismo in Italia, tribuire incisivamente alla trasformazione in chiave democratica nell’ambito di un dialogo tra antico e nuovo che si è rivelato il vero e di una cena kosher con l’autore dell’Italia per consolidare definitivamente i diritti acquisiti. punto focale delle proposte. Daniel Vogelmann, Le mie migliori barzellette Ne scaturisce un variegato e significativo panorama di soluzioni ebraiche. Giuntina, Firenze, 2010. Ne parlano: Daniel Vogelmann > ore 23.30: Chiostro di S. Paolo progettuali, a testimonianza dell’interesse suscitato dal tema. Pa- (Editore Giuntina, Firenze) e Bruno Gambarotta (Scrittore, giornali- lazzo dei Diamanti ospiterà dall’8 maggio i cinquantadue progetti sta, conduttore televisivo e radiofonico, attore, Torino). La memoria ritrovata esaminati, permettendo nel contempo di comprendere il contesto Spettacolo di Francesco Socal Klezmer Sextet con la Compagnia urbano di riferimento e di approfondire le peculiarità dell’architet- > ore 21.00: Cinema Boldini Stabile “La Stanza” diretta da Giovanna Cordova tura scelta per il futuro Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e (In caso di maltempo il concerto avrà luogo presso la Sala Estense) della Shoah. Dal libro al cinema Il responsabile delle risorse umane > ore 23.30: Piazza Trento Trieste - Palazzo S. Crispino > ore 13.00: Chiostro di S. Paolo Regia di Eran Riklis, 2010 Percorso guidato nella Ferrara Ebraica Sapori di un aperitivo a cura di Francesco Scafuri (Responsabile Ufficio e di un pranzo kosher > ore 21.30: Chiostro di S. Paolo Ricerche Storiche - Comune di Ferrara) Variazioni sul tema della vita.

> ore 23.30: Cinema Boldini > ore 16.00: Chiostro di S. Paolo Musiche tradizionali strumentali Dal libro al cinema Ebrei e fascismo degli ebrei ucraini Il Giardino dei Finzi Contini Coordinatore: Simon Levis Sullam (Università “Ca’ Foscari”, Vene- Concerto di Klezmerata Fiorentina. zia). Intervengono: Mario Avagliano (Membro IRSIFAR, Roma); Al- Igor Polesitsky (violino); Riccardo Crocilla (clarinetto); Francesco Regia di Vittorio De Sica, 1970. berto Burgio (Università di Bologna); Valerio De Cesaris (Università Furlanich (fisarmonica); Riccardo Donati (contrabbasso). Intervengono: Manuel De Sica (Presidente Associazione Amici di per Stranieri di Perugia); Giorgio Israel (Università “La Sapienza” - Vittorio De Sica, Roma); Lino Capolicchio (Attore e regista, Roma) Roma) (In caso di maltempo il concerto avrà luogo presso la Sala Estense). www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 / P23

Leggere e rileggere la Storia con Yerushalmi

Torna in libreria uno dei testi fondamentali della storiografia ebraica, Zakhor - Storia ebraica e memoria ebraica di Yosef Haim Yerushalmi. Ormai introvabile, il testo che nella prima edizione era stato pubblicato da Pratiche, viene riproposto da Giuntina arricchito da un’introduzione di Harold Bloom, uno dei più influenti critici letterari statunitensi (di cui pubblichiamo uno stralcio) e da Riflessioni sull’oblio, saggio scritto dallo stesso Yerushalmi alla fine degli anni Ottanta. In Zakhor, testo che ha segnato una svolta e che oggi vive uno straordinario ritorno d’interesse, Yerushalmi risponde a una domanda decisiva: che cosa gli ebrei hanno scelto di ricordare del loro passato e in che modo lo hanno, di volta in volta, preservato, trasmesso e rivissuto. Una riflessione di stretta attualità La generazione che scoprì Zakhor

ú–– Anna Foa storica ú–– David Bidussa storico sociale delle idee

La scomparsa nel 2009 di Yosef Hayim Yerushalmi, uno dei maggiori Che cosa gli ebrei hanno scelto di ricordare del loro passato e in storici della nostra epoca e uno dei più importanti fra gli storici che modo lo hanno, di volta in volta, preservato, trasmesso e rivissuto. degli ebrei, prestigioso docente di storia ebraica alla Columbia Il tema di lavoro e la domanda di Yerushalmi stanno essenzialmente University di New York, continua a sollecitare riflessioni, con- tutti radunati intorno a queste due questioni. La storia al passato è vegni, riedizioni e traduzioni delle sue opere. Mentre il 21 dunque soggettiva, e riguarda contemporaneamente la messa in or- aprile andrà in libreria, ripubblicata da Giuntina, una delle sue dine del passato e la costruzione del profilo culturale, emozionale opere più significative e conosciute, Zakhor - Storia ebraica e memoria ebraica, un e identitario nel proprio presente. libro ormai introvabile nella sua prima edizione per Pratiche del 1982, in Francia la Ma il tema che sta dentro a Zakhor e le sollecitazioni che suscita non sono destinate ad casa editrice Allia fa uscire la traduzione di una sua importante conferenza del 1993 esaurirsi in un saggio magistrale. Perché proprio quelle domande e il loro senso obbligano sul pensiero politico ebraico sotto il titolo Serviteurs des rois et non serviteurs des a domandarsi, in questi giorni in cui questo testo esile, ma denso, torna in libreria (ri- serviteurs, un tema arendtiano classico che suscita tuttora vivaci discussioni fra gli stampato oggi da Giuntina, e arricchito di una introduzione di Harold Bloom e da Ri- storici (e non solo) e che Yerushalmi rivisita in questo breve testo con la consueta flessioni sull’oblio, un saggio che Yerushalmi scrive alla fine degli anni ‘80 e che op- finezza. Ancora, il numero di dicembre di Critique riporta tre interventi su Yeru- portunamente è riproposto in questa nuova edizione) non solo perché rileggerlo o shalmi sotto il titolo Yerushalmi, historien de la mémoire et de l’oubli. Pochi giorni leggerlo, ma che cosa ha significato trovarselo davanti, trenta anni fa, improvvisa- fa, inoltre, si è tenuto a Parigi, al Musée d’art et d’histoire du Judaïsme, un colloquio mente. Tanti ne sono passati da quando uscì la prima edizione per una piccola organizzato dalla storica Sylvie Anne Goldberg sotto il patrocinio dall’Ecole des casa editrice (Pratiche di Parma). Yerushalmi era allora uno sconosciuto nel pa- hautes études en Sciences Sociales, dalla Fondation Maison des sciences de l’homme, norama degli studi storici in Italia e soprattutto occuparsi del mondo ebraico (altri, dal Centre des Recherches Historiques e dalla Fondation du Judaïsme Français, dove all’inizio degli anni ‘90 avrebbero parlato di “società ebraiche”) significava indagare studiosi di vari paesi si sono confrontati sulle tematiche affrontate da Yerushalmi, sul una storia dell’antisemitismo. Era il 1983. Oggi quel testo è percepito come un contributo da lui dato non solo alla storia degli ebrei ma alla disciplina storica tutta e classico, ma allora il testo di Yerushalmi costituiva una novità in un panorama sulla recezione delle sue opere nei vari paesi europei e negli Stati Uniti. Tre i principali culturale che ancora non aveva chiaro che cosa dovesse intendersi per storia filoni d’indagine e di discussione di un colloquio denso e decisamente riuscito. Nel ebraica o per storia degli ebrei. La “seconda vita” di questo testo in Italia probabil- primo, quello sugli studi sui conversos e i marrani, a cui Yerushalmi ha dato un contributo mente seguirà un percorso suo, ma non è improprio e forse può essere utile capire fondamentale con il suo libro Dalla corte al ghetto. La vita, le opere, le peregrinazioni che cosa era il panorama trent’anni fa. In ogni caso serve per comprendere il peso del marrano Cardoso nell’Europa del Seicento (apparso nel 1971 e tradotto da Garzanti del testo di Yerushalmi. nel 1991), Yosef Kaplan e Nathan Wachtel, tra i principali studiosi di / segue a P24 Dunque prima di tutto la storia degli ebrei. Pochi mesi prima / segue a P25

L’obbligo di ricordare. Per agire APPUNTAMENTI FERRARA ú–– FESTA DEL LIBRO EBRAICO IN ITALIA Harold Bloom evidente della questione umana in quanto 8 MAGGIO Yerushalmi, il successore di Salo questione sociale o politica. Esaminando la ORE 14.30 Baron alla Columbia University, Leo Strauss, filosofo politico e maestro ebreo di saggezza, tradizione della critica della religione, all’inizio ROMA è uomo di vasta e profonda CENTRO BIBLIOGRAFICO UCEI scrisse, nel 1962, una lunga prefazione alla traduzione inglese del suo libro su Spinoza, Strauss osservava 9 MAGGIO erudizione per tutto quello che del suo La critica della religione di Spinoza. Meditando sulla sulla visione epicurea della storia: Epicuro non ORE 15.30 riguarda la storia ebraica, ma in genesi del suo libro quasi trentacinque anni dopo la sua presta alcuna attenzione ai dolori passati. particolare sui marrani (gli ebrei stesura, Strauss fu spinto a scrivere la sua personale elegia Ricorda il suo passato solo in quanto esso è sefarditi che, nel XV secolo, furono costretti a intellettuale per l’ebraismo tedesco. In un certo senso, quella stato piacevole. È il carattere distintivo convertirsi al cristianesimo ma continuarono a prefazione è un classico saggio sulla “storia e la memoria dell’epicureo il fatto che sia incapace di soffrire condurre segretamente una vita ebraica), ebraica”, ovvero quello che è anche il sottotitolo del libro per il suo passato. Niente potrebbe essere più sull’Inquisizione e, in pratica, su tutto l’ebraismo inquietante ed eloquente di Yosef Hayim Yerushalmi. non ebraico, e ancora una volta si comprende perché i sefardita. L’origine di Zakhor è in un suo saggio precedente, Zakhor, il titolo, è il verbo usato in tutta la Bibbia ebraica grandi rabbini usassero il termine “epicureo” come Clio and the Jews, di cui importanti sezioni sono state poi da ogni volta che Israele viene ammonito: “Ricorda!”. un termine fortemente offensivo. L’atteggiamento lui inserite nel nuovo lavoro. Leggendo i suoi libri precedenti, Strauss, in modo appena più implicito della Bibbia, ci ha epicureo nei confronti della memoria è antitetico troviamo quel modello speculativo che lo ha portato a Zakhor. anch’egli ammonito a ricordare: la creazione dello Stato a quello ebraico. Yosef Hayim Yerushalmi è un Dalla corte al ghetto narra la carriera di Yitzchak [Jitzhaq] d’Israele è la modificazione più profonda che sia esemplare storico ebreo della storia ebraica, e con Cardoso, un marrano del XVII secolo, medico e difensore accaduta della Galut [la diaspora, o esilio], ma non è la Zakhor diventa un teorico esemplare della dell’ebraismo. Il nucleo di Zakhor è già presente quando fine della Galut: in senso religioso, e forse non solo rottura preoccupante e probabilmente Yerushalmi medita sul trauma dell’espulsione degli ebrei dalla in questo senso, lo Stato d’Israele è una irreconciliabile tra la memoria ebraica e la Spagna nel 1492: ... aveva sollevato l’eterno problema parte della Galut. Le questioni finite, storiografia ebraica. Zakhor è un libro di dell’esilio e della sofferenza ebraici a un nuovo livello di relative possono essere risolte; le questioni piccole dimensioni, ciò nonostante è anche urgenza. Gli ebrei nel XVI secolo avevano cercato a tentoni infinite, assolute non trovano soluzione un contributo permanente al pensiero una nuova comprensione degli antichi enigmi, e avevano ... è come se il popolo ebraico fosse il ebraico sui dilemmi dell’ebraicità, e in risposto con nuovi orientamenti nella storiografia, nella popolo eletto almeno nel senso che la quanto tale può unirsi al canone della mistica e nel messianismo. Nel XVII secolo la passione questione ebraica è il simbolo più letteratura sapienziale ebraica. messianica stimolata precedentemente dal / segue a P24

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ANNA FOA da P23 / prevalente l’ingiunzione a ricordare è sentita come questo campo ormai divenuto un già nel comandamento religioso per un intero popolo”. campo autonomo di studi, hanno periodo Ma c’è in questo una peculiare o particolare messo in luce le caratteristiche fon- ellenistico, e psicologia ebraica della memoria? Il primo libro damentali dell’approccio di Yeru- ha la sua citato nelle note da Yerushalmi è Memory and shalmi alla questione marrana: l’at- attinenza Tradition in Israel di Brevard S. Childs (London tenzione costante al rapporto con la contemporanea, 1962), che si pronuncia contro l’idea di un modo modernità, la sottolineatura della a sostegno della della memoria unicamente ebraico, mentre svolta rappresentata dal fenomeno quale egli cita il controverso secondo tuttavia insiste che zakhor, come parola, ha una del marranesimo nella storia degli capitolo delle Origini del totalitarismo più vasta gamma di significati del remember ebrei e in quella più ampia dell’Eu- di Hannah Arendt, “Gli ebrei e la inglese, poiché in ebraico ricordare è anche agire ropa del Cinque-Seicento, la discus- HAROLD BLOOM / segue da P23 società”. Sebbene egli non lo abbia (troviamo un parallelo nella parola ebraica davar, sione del ruolo di Spinoza nella lai- diffondersi della Cabbalà luriana detto, presumo che Yerushalmi tradotta come logos ma che significa “azione”, cizzazione della storia ebraica, tutte sarebbe infine esplosa in quella iniziasse a vedere in questo “cosa” e anche “parola”). Yerushalmi abilmente suggestioni che hanno introdotto conflagra- zione mondiale del infelice modello un primo enfatizza la natura unicamente selettiva della nuovi campi di ricerca e che hanno movimento sabbatiano, con i suoi esempio di come la memoria e memoria ebraica, che richiede un particolare tipo rinnovato profondamente la storio- concomitanti elementi antinomici. In la storia ebraica non riuscissero di azione piuttosto che una sorta di curiosità per grafia ebraica. Strettamente collegato quel suo vasto “panorama in a comunicare fra di loro. In Tra il passato: “A Israele viene detto soltanto che a queste tematiche è il secondo tema facsimile di cinque secoli passato e futuro, la Arendt fece dovrà essere un regno di sacerdoti e un trattato dal colloquio di Parigi, quello dell’Haggadà a stampa”, che è la più utile distinzione che popolo santo; non accade mai che lo si di Yerushalmi storico di Freud e del Haggadah and History, Yerushalmi io abbia mai trovato tra il inviti a diventare una nazione di suo mondo nel suo ultimo, straor- nega che la celebrazione della Pasqua concetto greco di storia e il storici”. I singoli eroi o perfino le dinario libro del 1991 Il Mosè di ebraica sia semplicemente uno rifiuto ebraico di un tale imprese nazionali non contano, e Freud - Giudaismo terminabile e in- studio delle nostalgie ebraiche e concetto. La storiografia greca, Yerushalmi nota che molte terminabile (tradotto in Italia da Ei- sostiene, invece, una sorta di unione tra la come del resto la poesia greca, è interessata alla narrazioni bibliche sono naudi nel 1996). memoria ebraica e la storia ebraica: per quanto grandezza: “Attraverso la storia gli uomini scandali o episodi Il terzo tema è quello appunto sulle tenuemente percepite, alla fine si tratta niente diventavano quasi uguali alla natura, e solo vergognosi se giudicati novità introdotte da Yerushalmi nel meno dell’esperienza ebraica e della concezione quegli eventi, quelle imprese, o sfida all’universo sulla base del loro campo della storiografia ebraica, no- della storia che vengono qui celebrate… Perché la naturale erano ciò che definiremmo storici”. probabile effetto vità di cui egli stesso era perfetta- Pasqua è soprattutto il grande evento storico del Contro questa storiografia era la memoria ebraica sull’orgoglio nazionale. Le mente consapevole se in Zakhor nel popolo ebraico, e l’Haggadà è il suo libro di basata “sull’insegnamento completamente azioni di Dio e la risposta 1982 poteva scrivere che “è proprio ricordo e di redenzione. Qui la memoria della diverso degli ebrei, che hanno sempre ritenuto che d’Israele sono ciò che conta, la natura stessa dei miei studi, e il nazione viene ogni anno rinnovata e ricostituita, la vita stessa è sacra, più sacra di ogni altra cosa niente altro. Se questo è ciò metodo in cui li affronto - se voglia- e la speranza collettiva viene rafforzata. La al mondo, e che l’uomo è l’essere supremo sulla che conta, allora sacerdoti mo, ciò che insegno e quel che scri- memoria e la storia ebraica non sembrano avere terra”. La memoria, come la Arendt teorizzava e profeti diventano i vo – che rappresenta un fenomeno qui alcuna relazione complicata, ma il lettore può altrove, può essere un potente modo di signori della memoria e gli del tutto nuovo. Paradossalmente, scoprire che la questione si fa oscura in conoscenza, e con questo insegnamento si può storici diventano figure ironicamente, sono consapevole che quell’opera di Yerushalmi, sinistramente iniziare a leggere Zakhor di Yerushalmi. Zakhor è improbabili. E, tuttavia, il modo in cui cerco di immergermi impressionante, che è The Lisbon Massacre of diviso in quattro capitoli, che seguono a turno le tanta parte della Bibbia è nella storia ebraica equivale a una 1506. L’argomento di questa eccezionale vicende della memoria e della storia ebraica nelle chiara narrazione storica, narrazione che è rottura decisiva con quella storia” monografia è l’infelice dialettica dell’esistenza loro origini bibliche e rabbiniche, nel Medioevo, umana nella dimensione, concreta nei fatti e nei (p. 113 dell’edizione Giuntina 2011). ebraica con la quale gli ebrei della diaspora hanno sulla scia dell’espulsione dalla Spagna, e ai nostri dettagli, principalmente cronologica e, Un tema storiografico che riporta al cercato, perennemente e ovunque, un’alleanza giorni. Tutti e quattro i capitoli sono pregevoli, raramente, fittizia o leggendaria come può ruolo determinante giocato dall’ap- con i poteri dominanti, provocando così ma ritengo il primo il più memorabile. sembrare. Questo paradosso sollecita una delle parizione di Zakhor sulla scena cul- ulteriormente l’odio di masse già pericolose. Yerushalmi inizia ponendo l’accento sul fatto che formulazioni fondamentali di Yerushalmi: ... il turale europea, che introduce quindi Come Yerushalmi osserva, questo modello è “Soltanto presso Israele, e non altrove, significato degli avvenimenti storici, il ricordo del il tema della recezione: perché la grande fortuna di questo piccolo te- sto, in che modo esso ha finito per rappresentare qualcosa di più simile a un manifesto che a un libro? Esso introduce, evidentemente anche altri mita a proporre una visione rivista americana Jewish Quarterly l’oblio tenutosi nel 1987 a Royau- due problemi importantissimi: da della memoria ebraica co- Review, fitto di suggestioni e di sti- mont, e poi divenuto una postfazio- una parte, il rapporto tra la storio- me nettamente opposta moli per una riconsiderazione della ne all’edizione americana del 1996 grafia ebraica di Yerushalmi e la sto- alla storia ebraica, con storia e della storiografia degli ebrei. (e opportunamente presente nell’edi- riografia tout court. una struttura e una In realtà, da una parte la memoria zione che Giuntina sta ripubblican- Yerushalmi è storico, punto. I suoi funzione cioè radical- di cui Yerushalmi deplora la perdita do), riaffermando invece la dignità libri sono opere di storiografia, senza mente diverse, ma storiciz- non è la memoria della Shoah, ma essenziale della vocazione storica. aggettivi o limitazioni. Dalla finestra za tanto la nascita della memoria semmai quella della tra- Un semaforo verde a quanti, come della storia ebraica, lo storico si af- che quella della storiografia, aprendo dizione, cioè una ri- me oggi, se non allora, hanno inter- faccia sul mondo intero, un’ottica così la strada a tutte le riflessioni di petizione rituale pretato il libro più come una riaffer- questa che è stata presente in tutti “storia della memoria” che nel corso fuori dal tempo at- mazione della storia che come una gli interventi del colloquio parigino. degli ultimi anni hanno contestua- traverso cui il pas- sua negazione, e hanno scoperto in Dall’altra, il tema del rapporto tra lizzato la nascita della memoria sulla perdita sato può diventare quelle pagine il valore rivoluzionario memoria e storia ebraica, un tema ebraica, ne hanno seguito il percorso della memoria presente, la struttura dell’irruzione della storia nel campo che è alla base della riflessione di nel tempo. ebraica rispetto al cre- entro la quale la cultura della cultura e delle modalità di pen- Zakhor e che ha avviato mutamenti Il tema è evidentemente collegato a scente sviluppo della storiografia ebraica tradizionale ha or- siero dell’ebraismo. Il fatto che Ye- radicali sia nel campo della storio- quello della memoria della Shoah, ebraica. Una sorta di profezia man- ganizzato e tenuto sotto controllo il rushalmi sia stato essenzialmente, grafia ebraica, e vorrei sottolinearlo che prendeva slancio proprio in que- cata, questa, che è stata rimproverata suo passato. Dall’altra, lo stesso Ye- come è stato detto, uno “storico del- della storiografia tout court, che in sto periodo, all’inizio degli anni Ot- allo storico in anni recenti, in parti- rushalmi rispondeva a quanti aveva- le rotture”, non è certo il minore dei quelli della storia della memoria. Per- tanta, e di cui Yerushalmi non parla colare nel corso di un importante no interpretato il suo libro come un motivi della sua attrazione per gli ché in Zakhor Yerushalmi non si li- quasi, concentrato invece a riflettere dibattito a lui dedicato nel 2007 dalla rifiuto della storia nel colloquio sul- storici di oggi e per il semplice let-

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IL PROFILO pi che sono presenti sul territorio, noscono Yerushalmi alla fine degli di come questi si confrontino e an- anni ‘70, non è un prodotto improv- che si scontrino nei processi di co- viso. Yerushalmi, infatti, ha alle spalle Yosef Haim Yerushalmi (1932 - 2009) è nato a New York in una famiglia originaria struzione delle storie nazionali. vari studi che in un qualche modo della Russia. Il padre era un insegnante di ebraico. Diplomatosi alla Yeshiva University, È evidente tuttavia che occorra an- alludono a quel laboratorio: una lun- nel 1966 conseguì il dottorato alla Columbia University. Insegnò Storia ebraica a che dotarsi di domande che riguar- ga monografia (From Spanish Court Harvard e poi, dal 1980 al 2008, fu docente alla Columbia di Storia e cultura ebraica. dano il metodo. In breve non basta to Italian Ghetto, pubblicata nel In questo ruolo successe a Salo Baron, che era lo aveva seguito nella sua tesi di dot- accumulare, oppure collazionare 1971; un’edizione italiana esce nel torato. Tra i suoi lavori più importanti si segnalano History and Jewish Memory del commenti, confrontare storie. Oc- 1991 per Garzanti) e alcuni studi 1996; Freud’s Moses: corre anche avere delle chiavi inter- specifici. Ha già avviato da tempo Judaism Terminable pretative storiografiche. Ovvero del- le sue ricerche sulle persecuzioni and Interminable del le domande sul senso della storia, e nella penisola iberica tra ‘400 e ‘500 1993; Haggadah and History del 1975 e sul modo di costruirla, e sulla fiso- (il suo saggio fondamentale sul mas- From Spanish Court to Italian Ghetto del nomia nel tempo di una coscienza sacro di Lisbona del 1506 è del 1971. Un volume di grande importanza, storica. L’incontro con Zakhor ha 1976), e ha già aperto il laboratorio quest’ultimo, dedicato alla vicenda dei questo valore. di ricerca sulla comparabilità tra an- marrani e dei conversos. Da Giuntina, ac- Dunque se vogliamo capire qualcosa tigiudaismo iberico e antisemitismo canto alla riedizione di Zakhor, è anche di- di più quel testo (anche in relazione nazista che poi si concretizzerà nella sponibile Assimilazione e atisemitismo raz- alla funzione che svolse trent’anni sua lectio magistralis al Leo Baeck ziale: i modelli iberico e tedesco. fa) da quelle questioni occorre pren- Institut del 1982 (la traduzione ita- dere le mosse. liana è comparsa nel 2010 per Giun- tina con il titolo Assimilazione e an- passato e la scrittura della storia non sono affatto dell’era volgare, furono ignorate dagli ebrei. tisemitismo razziale: i modelli ibe- la stessa cosa: nella Bibbia, certo, questi tre Yerushalmi nota che «sarebbero passati quasi rico e tedesco). Quando dunque elementi sono legati l’uno all’altro, e tendono a quindici secoli prima che un altro ebreo si esce Zakhor la proposta di Yeru- confondersi nei momenti critici, tanto che, in definisse “storiografo”». I rabbini che fondarono shalmi è quella di riprendere il ma- generale, è meglio considerarli insieme, l’ebraismo che conosciamo, la religione di Akiba, no quel dossier all’interno di una rete di sottili equilibri e persero ogni interesse nella storia mondana. di storia. reciproche intersezioni; in epoca postbiblica, come Avevano la legge scritta e quella orale, e Il significa- si vedrà, cominceranno invece a separarsi l’uno avevano fiducia nel patto, che assicurava loro to e la rile- dall’altro. il futuro. La storia romana, la storia dei Parti, vanza di Zakhor Già nella Bibbia, peraltro, la storiografia appare perfino la storia ebraica contemporanea degli non sta solo lì. solo come uno dei mezzi destinati a esprimere il Asmonei e della dinastia di Erode, erano Quelle pagi- senso della storia e la necessità di ricordare, e non scarsamente degne dell’analisi rabbinica. Quando ne attraggo- certo come mezzo privilegiato o condizionante: il il grande Akiba, da vecchio, proclamò Messia Bar no una ge- primo infatti viene esplorato più a fondo e Kochbà, favorendo in qualche modo i grandi nerazione direttamente nei testi profetici che in quelli massacri da parte dei romani, la calamità ebraica che è in storici, e la memoria collettiva viene trasmessa in del II secolo e.v., egli dette ai suoi colleghi rabbini cerca di un modo più efficace dal rituale che dalle cronache. I l’ultima spinta di cui avele vano bisogno per senso storico e profeti e i sacerdoti trattano la storia sacra, e dimenticare per sempre la storia contemporanea. allo stesso tempo quando il canone della Bibbia fu portato a Dopo di ciò, come Yerushalmi afferma con forza, i ha un rapporto inquie- termine dai rabbini, intorno all’anno 100 dell’era rabbini “evidentemente sapevano di avere a to con la propria identità volgare, sembra che dal quel momento gli ebrei disposizione tutta la storia di cui c’era bisogno”. ebraica. abbiano smesso di scrivere perfino la storia sacra. Forse in questo caso, più che in al- Le opere di Giuseppe Flavio, scritte tra la fine Dall’introduzione di a Zakhor - Storia e memoria tri, è vero che un testo ha “letto una degli anni 70 e i primi anni 90 del primo secolo ebraica (Giuntina, 182 pp.). generazione” piuttosto che non il Una per tutte: la memoria non è so- contrario. Zakhor è un testo che lo un costrutto, è anche una proce- coinvolge in prima persona una ge- dura e riguarda i meccanismi e le nerazione che ha il problema di ri- pratiche mentali con cui si pensa il pensare la propria storia e che non presente in relazione a un passato riduca la storia ebraica a antisemi- tore. Come si vede, nonostante quasi DAVID BIDUSSA da P23 / acquisisce anche le sue pratiche e e in riferimento a un’idea di futuro tismo. trent’anni siano passati dal momento dell’arrivo in libreria del testi di Ye- le sue scadenze, per esempio le Con- che si ha in testa. Peraltro, si potrebbe osservare come dell’apparizione di Zakhor, le tema- rushalmi (novembre 1983) in pri- ferenze internazionali di Italia Judai- Yerushalmi ci arriva per due vie: da il tema di un rapporto con la propria tiche affrontate da Yerushalmi non mavera di quello stesso anno Sofia ca. Il mondo ebraico in Italia cessa una parte perché lo studio sulla me- storia che non passi per la vicenda hanno perso nulla della loro novità Boesch Gajano e Michele Luzzati di essere la storia dei ricorsi e inizia moria significa per lui riprendere in dell’antisemitismo era stato posto e della loro incisività. Sono ancora curano il numero di Quaderni storici a presentarsi non solo come un mano le pagine di un sociologo da dalla storiografia ebraica già all’inizio vive e presenti, sia fra gli addetti ai dedicato alla presenza ebraica in Ita- mondo complicato, ma anche “esi- tempo dimenticato, Maurice Hal- del Novecento da Salo Baron (il suo lavori che fra i lettori comuni, in ciò lia (Ebrei in Italia, Quaderni storici, gente”, ovvero un mondo che per bwachs (in Italia inizierà a circolare saggio sul profilo dell’identità ebraica che si scrive, si dibatte, in ciò su cui XVIII, 1983, n. 54) e ancora intorno essere indagato chiede che si abbia solo alla fine degli anni ‘80). e della storia degli ebrei che non si ci si interroga. a quegli anni escono le prime inda- la pazienza di raccogliere, ordinare In particolare le pagine de I quadri schiacci sull’esperienza del ghetto e Il 19 maggio, l’Unione delle Comu- gini sulla presenza ebraica in Italia e interpretare serie ordinate di dati. sociali della memoria, dove Hal- sulla persecuzione - Ghetto and nità Ebraiche e la Giuntina daranno condotte su una ricognizione siste- E dunque: spoglio di fonti seriali bwachs, studia che cosa accada a Emancipation: Shall We Revise the vita, al Centro bibliografico del- matica degli archivi italiani. (protocolli notarili, estimi, catasti,...) quei gruppi umani, e che cosa sia e Traditional View - è del 1928). Non l’UCEI, a un nuovo dibattito, signi- È Shlomo Simonsohn ad aprire la che mettono costantemente in re- rappresenti per loro la memoria, al- è su questo che Yerushalmi vuole ficativamente intitolato Rileggere serie con la sue ricerche su Mantova, lazione ebrei e non ebrei; scavo in- lorché si produce una traumatica invitare a riflettere. Zakhor. Una rilettura che è sempre lo seguirà poi Renata Segre sugli torno ai conflitti interni, agli scontri cesura storica nella loro vita quoti- Sono le fonti, il loro uso e soprat- nuova, offre sempre nuove possibilità ebrei in Piemonte. Nello stesso pe- interni, tanto sul piano delle identità diana. Dall’altra parte abbandonan- tutto le suggestioni che Zakhor pro- all’interpretazione, come succede riodo inizia la sua avventura edito- culturali fondate sulle rispettive do il modello proposto da Scholem pone, (per esempio il concetto di con i libri che risvegliano davvero riale Beniamino Carucci. esperienze, quanto su quello sociale intorno alla nascita delle correnti spazio e/tempo) che costituiscono la nostra mente e danno via libera Pur con differenza di qualità, si apre ed economico; analisi del rapporto mistiche nel mondo ebraico moder- la forza di quel testo. al nostro pensiero. un campo di indagine che presto tra storia nazionale e storie dei grup- no. Zakhor, per quei pochi che co- E anche il fatto / segue a P26

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VILLA EMMA / segue da P15 Ci sono ex libris di persone i cui no- Una città ricca di storia per il nuovo Museo dell’ebraismo mi ci sono famigliari per gli ottimi studi su Villa Emma di Klaus Voigt. segue da P15 Finzi e l’avvocato Leone Ravenna. delle comunità e nella rappresentanza dell’Alliance Dove i libri venissero acquistati lo Esaminando i temi del Convegno, tocchiamo con Israelite, il primo, nell’Unione delle Comunità, il apprendiamo da un timbro a inchio- mano, per così dire, i termini di una nuova realtà secondo. Nel gennaio del 1904, Felice di Leone, stro: “Biblioteca circolante poliglotta emergente. Si discusse dell’opportunità di sov- tra i primissimi aderenti del movimento sionista, Gerco, Genova, via XX Settembre venzioni governative ai municipi per finanziare accolse nella sua casa Teodoro Herzl, per poi ac- 10, rimpetto Mercato Orientale”. il culto israelitico, chiedendo, nel contempo, ga- compagnarlo negli storici incontri romani con A Genova aveva sede la Delasem, ranzie contro le conversioni forzate (era fresco Vittorio Emanuele Terzo e Pio X. Nei decenni che evidentemente non si curava l’affare del bambino Mortara nella Roma ancora successivi i sionisti ferraresi furono tra i più attivi, soltanto della sopravvivenza fisica sotto il potere pontificio). e molti di loro compirono l’aliyah ancora prima die ragazzi. A una prima osserva- Il dibattito al proposito di un Collegio rabbinico della Shoah. zione le colonne portanti su cui si unico, evidenzia le passioni degli interessati, che Guardando al presente, la Comunità padana, or- regge la piccola biblioteca sono date intendevano salvaguardare gli istituti preesistenti mai ridotta in numero, non cessa di attirare l’at- dai libri che riguardano i problemi a Padova e a Livorno. Rilevante la mozione sulla tenzione al di fuori delle sue mura. Il Romanzo educativi e dai libri di letteratura te- salvaguardia di capisaldi del diritto ebraico in di Ferrara bassaniano è il memento più che let- desca: A.Döblin, Der schwarze Vor- vista della formulazione di un codice civile italiano mandati all’esame di commissioni per ulteriori terario nel mondo di una collettività passata, nelle hang, il saggio di P. Friedrich, Frank e, con una certa piccanteria di posteri, riviviamo deliberazioni. Ferrara ebraica, in seguito, fu un sue luci e anche nelle sue ombre, tramite rievo- Wedekind; G. Hauptmann, Die In- la discussione circa il finanziamento per le co- baricentro della vita ebraica, comunitaria nazio- cazioni indimenticabili. L’augurio di un figlio è sel der Grossen Mutter, S. Fischer, munità di Terra Santa da trasmettere direttamente nale e sionistica. Leone e il figlio Felice Ravenna, che l’istituendo museo, con le manifestazioni già Berlin 1925. Alcune presenze sono o da consegnare ai “Missionari”(Shelihim) che prima a livello locale e, successivamente, nazio- in atto della Fondazione Meis, segni un’ulteriore scontate: T. Mann, Buddenbrook, visitavano regolarmente le nostre kehillot. Niente nale, ricoprirono cariche al vertice dell’organiz- tappa di un percorso da continuare con la con- le opere di Tolstoi e, naturalmente, di nuovo sotto il sole…Temi scottanti furono de- zazione della collettività ebraica, nel Consorzio sapevolezza di un passato di tutto rispetto. S. Zweig, la cui memoria è qui affi- data però a due opere non fra le maggiori: Amok e Triumph und INTERVISTA AD ADACHIARA ZEVI / segue da P21 dovrebbero prendere il via l’anno prossimo, ma non si BIDUSSA / segue da P25 Tragik des Erasmus von Rotterdam. vista religioso e artistico, per il percorso espositivo. Una dovrà attendere fino ad allora per toccare con mano la che ci sia una generazione accultu- Nella biblioteca di Nonantola la sal- situazione per molti versi singolare, che le nuove tecno- qualità della proposta. “A novembre – spiega Adachiara rata che torna a interrogarsi sulla vazione del ridere era tutelata da logie promettono di rendere molto interessante. Zevi – dovrebbe essere ultimata la palazzina d’ingresso propria identità e sui percorsi cul- un saggio su Sterne di E. Marriot “L’ipotesi – dice infatti Adachiara Zevi – può essere quella che potrà dunque diventare una prima sede d’iniziative turali, politici, esistenziali della pro- del 1908, ma soprattutto dalla ori- di rappresentare gli aspetti più importanti del percorso che dovranno essere molto significative sia per il mondo pria esperienza storica. ginale antologia di Mohlgesülltes sull’ebraismo e sugli ebrei italiani attraverso alcuni oggetti ebraico sia per Ferrara, città che sente profondamente In questo senso è un libro genera- Schatzkästlein deutschen Scherzes molto eloquenti, con un criterio dunque più selettivo che suo questo museo”. zionale, ma è anche una riserva di und Humors (1911). enciclopedico, rinviando ulteriori approfondimenti e con- L’idea è di rendere attivi gli spazi via via che si rendano fonti metodologiche e di letture che Salvare un libro, nella tradizione sultazioni alla multimedialità”. L’allestimento (“scientifi- agibili evitando gli eventi effimeri che oggi affollano il riguardano la sociologia degli intel- ebraica, è un dovere. Occorrerebbe camente ineccepibile in una struttura moderna, sofisticata calendario culturale e puntando piuttosto su manifesta- lettuali e delle culture. adesso istituire uno speciale Tribu- e attraente”) promette dunque un bel connubio di tradi- zioni di qualità e di grande importanza simbolica, capaci Le prospettive di apertura che Za- nale biblioteconomico per i Giusti zione e contemporaneità anche con l’obiettivo di attrarre di raccontare idee e valori centrali dell’ebraismo che pos- khor prefigura riguardano una pos- che hanno salvato un libro. Un libro i giovani che rappresentano un interlocutore privilegiato sano diventare parte integrante del museo a lavori ulti- sibile scrittura della storia degli ebrei è come una semente, scriveva An- per il nascituro Meis. D’altronde, chiarisce Zevi, “il museo mati. A completare il quadro, un bel tocco d’internazio- che non risiede nei processi migra- gelo Fortunato Formiggini nel 1909: è oggi un luogo d’informazione e un luogo visivo: deve nalità. Un elemento su cui Adachiara Zevi promette in- tori o nella produzione testuale o “Da un granello trovato in una pi- avere un impatto molto forte, attrarre le persone, indurle fatti di impegnarsi è quello del progressivo inserimento nella discussione, ma nel riordino ramide egiziaca potrebbe anche oggi a un confronto con alcune questioni e lasciarle andare del Meis nella rete internazionale dei musei ebraici così del tempo storico, e dunque non nel rinascere una fiorente messe bion- con il desiderio di approfondirle”. da costruire scambi proficui di materiali, collezioni, oc- dizionario ovvero nell’accumulo nel deggiante”. I lavori per il Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah casioni di studio ed esposizioni d’arte. tempo di significati, nella definizione di un’enciclopedia (ovvero di un co- L’ILLUSTRATORE strutto gerarchico, orientato e so- prattutto soggettivo) di un sapere. Un sapere dunque che si costruisce Stefano Gioda nel tempo, attraverso salti di discon- tinuità, e nella ricostruzione artifi- Il disegnatore Stefano Gioda, 23 anni, firma illustre illustratore e i suoi disegni. Chi vi scrive ciale di continuità. In breve nel co- i disegni di questo dossier. Ecco un suo ri- è il fortunato possessore di una bellissima me una generazione prova a ripen- tratto e una testimonianza del creativo Guido opera fatta da Gioda e in parte anche noleg- sare e riscrivere, consapevolmente, Avigdor. giatore del Gioda stesso che è approdato ad ciò che eredita dal passato. Partorito nella fredda notte del 3 gennaio Eggers 2.0 a lavorare con il sottoscritto quasi Non solo. Chiedendosi e indagando 1988, cresciuto con le storie popolari pie- un anno fa e si è fatto scoprire come talento anche ciò che nel passato è stato montesi che hanno arricchito la sua folle im- quasi forzandogli la mano, quasi obbligandolo espulso. Un tema che, per esempio, maginazione. Incompreso dal mondo decide ad aprire un taccuino pieno di meraviglie che riguarda la lunga ricerca che conte- di affrontare l’avventura del cor- lui teneva accuratamente nascosto. Non cer- stualmente in quegli anni avvia Na- so di laurea in Graphic and Vir- to la strategia più efficace per emergere nel than Wachtel sulla memoria ebraica tual Design al Politecnico di To- mondo dell’arte, ma di certo la più vicina al e che poi sbocca nell’indagine sul rino, non ancora conclusa ed carattere schivo ed onesto di Stefano. Se po- mondo dei marrani, soprattutto entra a far parte della fac- mai più. (www.stetocefalo.com) tessi pubblicherei un intero libro dedicato nell’America iberica. tory creativa Eggers 2.0. Stefano Gioda a vederlo di profilo sembra alle sue fantasie di matita o gli organizzerei Una storia degli ebrei che spesso è Porta sempre con sé il uscito dalla sua stessa penna. E a ben pen- una personale in una qualche galleria del rimasta sottotraccia e che ha una suo quadernino nero sarci, da qualsiasi lato lo si osservi, Stefano, mondo, ma sono certo che non sarà neces- profonda connessione con le prati- sul quale rappresenta il assomiglia ad uno dei suoi surreali disegni. E sario attendere molto per scoprire che qual- che delle memorie di gruppo, le bestiario della sua immagi- viceversa. Perché visti da lontano, sia il dise- cuno lo ha fatto per me. A voi consiglio per molte fisionomie delle identità e la nazione. La sua ultima gnatore che il disegnato, appaiono normali, il momento di non perdere l’occasione di se- costruzione di una ragione delle ambizione è trasforma- rassicuranti, semplici. Ma a una più appro- guire le sue poetiche tracce. Grazie per l’at- molte storie che quella vicenda at- re questo mondo fan- fondita conoscenza si scopre una personalità tenzione. traversano e che ancora costituisco- tastico in digitale, appro- forte, distintiva, inaspettata e incantevole. E Guido Avigdor, creativo pubblicitario e partner di no un enorme campo di ricerca e darci per poi non tornare qui finiscono i parallelismi tra il non ancora Eggers 2.0 (http://eggduepuntozero.com/eggdue/) di indagine sugli ebrei moderni.

www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 EDITORIALI / P27 OPINIONI A CONFRONTO Medio Oriente: le rivoluzioni mancate e i silenzi

crisi dei regimi dei paesi musulma- Gheddafi, se l’Occidente ha parlato, derno che hanno a lungo configura- regimi, le conseguenze per Israele ú–– Sergio ni, e anzi ha preso decisioni assolu- ne è uscita un’orrenda cacofonia. to le dittature del Medio oriente. dovrebbero essere le stesse, ossia fare Della Pergola tamemte incoerenti nei confronti dei La pretesa democrazia dei paesi ara- Per saperne di più, consultiamo an- concessioni. Pochi analisti hanno Università diversi fronti geografici della ribel- bi è tutta da dimostrare empirica- che la voce “Iran” per vedere se do- avuto la lucidità e la correttezza di Ebraica lione. mente. Aspettiamo almeno di vedere po l’estromissione con infamia del- riconoscere che il problema dello di Gerusalemme La pretesa supremazia ideale dei va- come vanno a finire le prime elezio- l’ignobile tiranno, lo Shah, nasce stallo in Medio Oriente derivava lori occidentali – democrazia, giu- ni che si terranno quando la situa- una democrazia oppure rischia di non poco da quel tipo di regimi che stizia sociale, pluralismo delle idee, zione di disordine pubblico si stabi- emergere un’ancora più oscuranti- oggi si vorrebbe rinnovare, e rimossi Giorni fa a un simposio internazio- società civile – è scomparsa, anzi lizzerà. Capiremo allora meglio se la sta e violenta dittatura capeggiata i quali dovrebbe essere rimossa an- nale su Europa e Medio Oriente te- non si è nemmeno presentata al via rivolta dei cellulari e di Facebook è da anziani funzionari della religione che la causa maggiore dello stallo. nutosi nella sede della rappresen- di fronte all’esigenza di tutelare in- un dato di facciata dietro al quale si di Stato. O forse no, perché come già notato, tanza della Commissione europea a teressi economici-energetici a breve nascondono masse di musulmani Chi invita Israele a parlare, ossia in per le potenze occidentali gli inte- Roma, il professor Luigi Ferrari termine e anche di evitare l’inonda- integralisti ispirate dai Fratelli mu- definitiva a fare concessioni politi- ressi economico-politici reali sono Bravo, vice presidente del Sioi e uno zione dell’immigrazione dalla spon- sulmani, o se finirà per prevalere la che, sa bene di aver sempre appog- più forti degli ideali sociali e umani- dei massimi esperti di diritto inter- da dirimpettaia. Durissimo di fronte volontà popolare di cambiare model- giato come legittimi quei regimi dit- tari proclamati. nazionale, si interrogava sul “silen- a Mubarak, ammiccante verso As- lo, di divenire “come voi”, come tatoriali, ora estromessi o sulla via In questo contesto, la parte palesti- zio assordante di Israele” di fronte sad, commercialmente disponibile hanno detto tante voci davanti alle dell’estromissione, ai quali Israele nese si trova in un certo imbarazzo. agli ultimi sviluppi in Medio verso Ahmedinejad, al limite del telecamere delle televisioni occiden- rifiutava di fare concessioni, atti- Una parte dei suoi grandi e potenti Oriente e in Nord Africa. Poco dopo servilismo e comunqure assoluta- tali. Ossia, di non essere più quella randosi così le critiche degli osser- sostenitori arabi sembra essere in l’eurodeputato Pino Arlacchi, noto mente incoerente nei confronti di caricatura dello stato nazionale mo- vatori. Ora che (forse) cambiano i equilibrio precario, / segue a P28 esperto di problemi della sicurezza, affermava che “ormai acquisita la democrazia nei paesi mediorientali” era giunto il momento di guardare a L’Unità e l’eclissi del nostro comune sentire nuove iniziative politiche. Al convegno erano presenti espo- si voleva comunicare una identità Qui credo che sia radicato profonda- dobbiamo concentrare l’attenzione nenti israeliani e palestinesi che, ú–– David Bidussa nazionale occorreva improvvisa- mente un mito che riguarda l’idea sulle ideologie o le identità, ma sulle pur non ricoprendo cariche ufficiali storico sociale mente adottare i simboli classici del- delle origini e della perpetuità nel pratiche e ancora di più sui modi di nei rispettivi paesi, erano in grado delle idee l’essere nazione. E così sono com- tempo di un gruppo umano che non viverle. É una condizione che ci ac- di articolare un colloquio se non in- parse le bandiere e l’inno nazionale accetta di cambiare e che vive il comuna tutti. Vale per le credenze, telligente, per lo meno autentico sui è stato improvvisamente adottato cambiamento con angoscia – al di là per le pratiche religiose, per il rap- modi e sui tempi possibili di una ne- come una canzone di massa. Ma è della retorica del nuovismo o del porto con la politica. goziazione fra Israele e Autorità pa- durata poco. L’unità d’Italia è spari- rinnovamento. Non so se esista una Il dato di fondo è la crisi e l’assenza lestinese sul futuro della pace. / segue da P01 ta prima ancora che dalle pagine dei nazione italiana. Credo invece che di un’idea condivisa del passato. Queste conversazioni con gli euro- giornali, dai comportamenti pubbli- esista un set di simboli, oggetti, pra- Forse l’insieme dei rituali che si so- pei, da un lato, e coi palestinesi, dal- consueta e regolata con istanze rap- ci e dal senso di responsabilità. tiche, credenze che formano e danno no visti il 17 marzo voleva anche ri- l’altro, fanno pensare a come siano presentative, non è possibile chia- Semmai ci fosse uno storico in gra- un volto al “Paese Italia”. Un paese chiamare la necessità di un sentire strani e confusi i concetti di “vici- marsi fuori. Si vive e si condivide il do di misurarsi con la rapidità dei è un insieme di elementi forse più comune. Che comunque le scene in no” e “lontano”. Con gli europei si malessere. Dunque quel 17 marzo sentimenti, sarà sufficiente inanel- “modesti” di quelli molto spesso im- Parlamento hanno dimostrato am- parla la stessa lingua e spesso si non ci è estraneo. Non per opportu- lare alcune scene: quelle del 17 mar- maginari che si attribuiscono alla piamente che ciò al più costituisce ama riferirsi ai valori condivisi, ma nità, né per privilegio: perché abbia- zo; il disastro delle scene in Parla- Nazione, ma a mio avviso più con- un vago sogno. L’unità d’Italia è in realtà al livello delle percezioni mo deciso di continuare a vivere mento, una classe politica che discu- creti: il mangiare e il bere, il credere sparita prima ancora che dalle pagi- cognitive sembra a volte di stare su qui. Ma perché anche noi siamo uno te di marginalità, o di affari propri, religioso e magico; la lingua e i dia- ne dei giornali, dai comportamenti due pianeti differenti. Con i palesti- specchio dei malesseri che qui stan- mentre fuori nel mondo cam- letti; le usanze e i giochi; l’organiz- pubblici e dal senso di responsabilità nesi, siamo decisamente sullo stesso no. E che riguardano anche il mon- bia la carta geografica. zazione del tempo libero, le letture, che si è smarrito. Qualcuno potreb- pianeta e possiamo capire senza dif- do ebraico. Vado diritto alla questio- Così il giorno dopo rima- i sentimenti. É in questo - ed altro be dire che questo è un quadro a tin- ficoltà e all’istante le stesse cose, ne. Nella realtà attuale l’operazione nevano i problemi ancora - che te fosche. É vero. Non che sia insen- salvo poi trovarsi a trarre le conclu- sul 150° anniversario dell’Unità di lungo pe- consiste un sibile alla riflessione a cui ha invita- sioni opposte un attimo dopo. d’Italia voleva dire provare a fonda- riodo. E i Paese. Per to Anna Foa nell’editoriale del nu- La teoria del supposto silenzio israe- re una identità condivisa e una me- proble- questo pen- mero scorso, ma perché una volta liano di fronte alla serie concatenata moria comune in una realtà che da mi non so che sia constatata la forza di coagulo che si di sommosse in Tunisia, Egitto, Ye- dieci anni, anche in conseguenza sono l’as- da respingere è espressa il 17 marzo, è giusto e op- men, Libia, Bahrein, Iran, Siria, della crisi politica non ha più una setto istitu- l’idea che si portuno non dimenticare il paese Arabia Saudita, Oman e altrove, di- versione unificata del proprio passa- zionale possa suddi- reale che abbiamo di fronte e in cui mostra che molte persone vedono to. Una versione unificata che le dello Stato – videre l’Italia siamo immersi. Dismessi i panni del Israele come il vero perno attorno al leggi memoriali alla fine non hanno qualcuno ha più GIORGIO ALBERTINI tra una por- cittadino carico di senso civico, tor- quale ruota tutto il disordine nel consentito di costruire. sentito in giro la pa- zione a voca- nando a casa e riprendendo la pro- Medio Oriente e di conseguenza nel Il problema non è mai il bicchiere, rola federalismo? – ma la fisiono- zione “europea” pria giornata, si tratta di misurare mondo. Come se a dover parlare fos- ma il suo contenuto. Così è stato per mia della società. Non quella della e perciò a priori “moderna”, e una tutte le cose della nostra quotidiani- se soprattutto Israele e non l’Occi- il 17 marzo, ovvero per l’anniversa- nazione italiana, ma quella più con- “mediterranea” e perciò “non mo- tà e sapere che occorre intrattenere dente che in quei paesi un tempo de- rio che celebrava ufficialmente i 150 creta dell’Italia come Paese. derna”. Oppure una continentale e con la realtà un rapporto analogo a teneva il potere coloniale, e che dopo anni dell’Italia unita. In Italia il problema non riguarda una marittima; una di “tradizione quello che un analista economico de- la decolonializzazione ha continuato É probabile che senza coloro che solo la forza politica che con mag- italiana” e una di “nuova identità ve avere con la scienza economica a detenervi potenti interessi econo- contestavano il contenuto non si sa- gior insistenza ha espresso il suo italiana”. Insomma da una parte così come la predicava un grande li- mici e significativi controlli politici. rebbe prodotta una “passione per il malumore, ovvero la Lega nord. Ri- “italiani antichi”, dall’altra quelli berale italiano, Luigi Einaudi. E L’Occidente, invece, è letteralmente contenitore”. Detto altrimenti: sen- guarda anche tutte quei settori della arrivati da una generazione senza cioè prendere in carico categorie per scoppiato fra la strategia tentennan- za i critici del processo risorgimen- società civile che a diverso titolo nu- dimenticare quelli “arrivati ora”. osservare i fatti, al netto delle sim- te dell’aministrazione Obama-Clin- tale non si sarebbe prodotta passio- trono malessere nei confronti del L’ Italia è un paese che ha forti trat- patie politiche o delle passioni che ton e un’Europa spaccata tra vec- ne. Quella passione ha provocato processo risorgimentale. Un proces- ti di omogeneità - senza peraltro ta- ciascuno può avere, e che anche io chie e nuove alleanze, non è riuscito nell’opinione pubblica la sensazione so che interpretano come uno stra- cere anche delle accentuate differen- ho, come giusto che sia. Ma che qui a far udire una voce unita, pacata e di essere in minoranza. Forse, persi- volgimento di ciò che c’era prima, ze - che si esprimono in un linguag- non devono entrare e che, comun- autorevole di fronte alla prolungata no di non sapere chi si era. Perciò se compresa la loro identità culturale. gio unificato. Per individuarle non que, non sono richieste.

www.moked.it / P28 EDITORIALI n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche [email protected] - www.moked.it ú– LETTERE EDITORIALI &COMMENTI

Dal punto di vista etico uno dei temi più complessi della nostra epoca riguarda le possibilità offerte dalla fecondazione artificiale e le prospettive della clonazione. Quale lettura si può L’anomalia di Torino dare da un punto di vista ebraico a questi aspetti? Rosa Berga, Roma In questi giorni Torino, prima capitale d’Italia, trabocca di turisti come non mai e le vie cittadine sono rallegrate dai tricolori che sventolano da molti balconi, tra cui il mio. Le strade imbandierate mi trasmettono un senso di scoperta di dati esistenti nella natu- che secondo la concezione ebraica la allegria, come se ogni giorno fosse festa. Ogni tanto, però, quando esco sul ú–– Alfredo ra della Creazione e non si tratta as- via principale e indiscussa per met- balcone a verificare che “la mia bandiera” sia ancora al suo posto, mi viene Mordechai solutamente di una nuova creazione. tere al mondo figli sia l’unione fra in mente di colpo che “La nostra bandiera” era il nome di un giornale ebraico, Rabello Solo il Creatore del mondo è capace marito e moglie, con la partecipazio- torinese e fascista, nome usato talvolta, quasi sempre a sproposito, come ter- giurista, di creare il mondo dal nulla. Vi è ne divina ed è prevedibile che questa mine di paragone per denigrare questo o quel gruppo di ebrei di oggi, in Università Eb. nella tecnologia di clonazione di es- rimanga la strada maestra anche in particolare torinesi. Forse, però, non tutti ricordano perché proprio a Torino di Gerusalemme seri umani qualche proibizione hala- un mondo in cui vi sarà la possibili- si sentisse così forte la necessità di ribadire la lealtà degli ebrei verso il regime: khico-concettuale all’intervento ne- tà di effettuare la clonazione. Anche Arresti di ebrei antifascisti è il titolo che si legge sulla prima pagina della Qualora non si possa avere un figlio gativo nella creazione? R: La rispo- nella procedura di clonazione gli es- Stampa il 31 marzo 1934; pochi giorni prima, l’11 marzo, a Ponte Tresa, sul nella maniera normale, attraverso sta di principio è negativa, anche se seri umani dovrebbero venire forma- lago di Lugano, un giovane ebreo torinese, Sion Segre, era stato arrestato l’unione di un uomo ed una donna, vi possono essere nella fase di realiz- ti da materiale genetico di uomo e mentre cercava di far entrare in Italia dalla Svizzera riviste e volantini di con la partecipazione del Creatore, zazione possibili situazioni negative. donna e da sostanza umano-respira- Giustizia e Libertà. Per caso, aveva in tasca una circolare di un gruppo gio- vengono offerti oggi metodi supplet- L’intervento nell’opera della Crea- toria che proviene dal Santo e Bene- vanile ebraico, Onegh Shabbat (La gioia del Sabato), che svolgeva attività tivi, fra cui la clonazione in cui zione è permesso qualora ricorrano detto; un punto di vantaggio verreb- ricreative e culturali; capita così che, oltre agli ebrei che effettivamente “l’ovulo denucleato della madre vie- tutte e tre le seguenti condizioni: be offerto del fatto che nella clona- avevano svolto attività antifascista, ne siano stati arrestati altri perché i loro ne fuso al nucleo di un’altra cellula, non vi sia un espresso divieto; non zione non è necessaria l’uscita di se- nomi si trovano nella lista. A fine marzo si scatena una pesante campagna che può derivare dalla madre stessa vi sia un risultato necessario proibi- me da parte del donatore di seme. antisemita; era la sera di Pesach e Il Tevere titolava, con tono canzonatorio o anche da un’altra persona (uomo o to a cui non si possa trovare un ri- Segue una discussione per respinge- L’anno prossimo a Gerusalemme, quest’anno al Tribunale Speciale. donna). Il figlio potrebbe quindi ad- medio; vi sia un vantaggio per gli re l’opinione di coloro che vedono Che nel movimento Giustizia e Libertà a Torino militassero molti ebrei (pen- dirittura non avere un padre - nean- uomini superiore al danno. Viene l’operazione proibita in quanto con- siamo per esempio a Leone Ginzburg, Carlo Levi, Vittorio Foa) è un dato che un padre sconosciuto - qualora quindi spiegato come non si leda il trastante al divieto di kishuf (magia, di fatto; però è curioso pensare al coinvolgimento in questa vicenda di ebrei sia il nucleo, sia l’ovulo denucleato, divieto di kishuf (magia, stregone- stregoneria); in particolare viene ri- che fino a quel momento non erano stati attivamente antifascisti. É anche provenissero dalla madre…”. ria), trattandosi di un processo portata l’opinione dell’Hameiri che interessante notare che alcuni degli arrestati (per esempio Leo Levi) sono Proponiamo qui, in breve, alcune ri- scientifico naturale, che non com- così si esprime “Tutto quello che chiamati a discolparsi per il loro sionismo, che appariva (e in effetti lo era) sposte date dal rav professor Avra- porta un intervento negativo nel- viene fatto con operazione naturale, come una sorta di presa di distanza dal regime. Un’anomalia che nasce come ham Steinberg, autore di un’impor- l’opera della Creazione (v. infra), e non rientra fra i kishufim. Perfino se reazione a un’altra anomalia, nata in parte per caso: una vicenda che non si tante Encyclopedia of Jewish Medi- non venga creato un essere che non sapessero creare belle creature non presta a interpretazioni troppo schematiche. Ebrei torinesi troppo compiacenti cal Ethics, tratte da un suo suo arti- esiste nel creato, non ledendo così la attraverso l’unione sessuale, come con il potente di turno? Troppo sovversivi? Possiamo essere “interpretati” in colo. Dopo aver spiegato i vantaggi proibizione di kilaim (miscuglio di sappiamo dai libri di scienze natura- vari modi; così come la bandiera bianca, rossa e verde, che poteva essere medici e i pericoli di una tale tecnica due specie diverse). Vi è per gli uo- li che la cosa non è impossibile, po- negli anni ‘30 simbolo di lealtà verso un regime dittatoriale e oggi è festeggiata dal punto di vista scientifico, rav mini un giovamento superiore agli tranno farlo, dato che tutto ciò che è come simbolo della democrazia. Steinberg esamina la problematica effetti negativi? R: Qui la risposta naturale non rientra nel kishuf; ed è Anna Segre dal punto di vista ebraico-halakhico, non è ancora sicura, vi è il pericolo simile a ciò che hanno detto (i Saggi, insegnante Liceo Alfieri di Torino con alcune domande e relative rispo- di gravi danni, onde non si può an- T.B. Shabbat 67b) che tutto ciò che ste. Vi è nello sviluppo di tecniche di cora dare un permesso generale e bi- riguarda la medicina non rientra nel clonazione di essere umani qualche sogna cercare di arrivare ad un equi- divieto di seguire le strade dell’Emo- possibile offesa alla fede nel Creatore librio. Vi è in questa tecnica la vio- reo”. Tuttavia allo stato attuale del- del mondo? R: Non vi è dubbio che lazione di un sostanziale divieto ha- la ricerca viene consigliato di non la risposta sia negativa; si tratta di lakhico? R: Non vi è alcun dubbio permettere la clonazione umana.

DELLA PERGOLA da P27 / Pagine Ebraiche – il giornale dell’ebraismo italiano simposio di Roma, non riescono a li- ta concessa ad un altro per un senso Pubblicazione mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 – Codice ISSN 2037-1543 causando un indebolimento delle berarsi completamente da questo di benevola ospitalità, ma non in posizioni dell’Olp e di Hamas. impasse. Israele viene sì riconosciu- forza a un diritto inerente di pro- Direttore editoriale: Renzo Gattegna Direttore responsabile: Guido Vitale Un’altra parte dei regimi sostenitori to, ma non come Stato ebraico. prietà dell’altro. REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE uscirà probabilmente non solamente Israele dovrebbe assorbire il rientro Vi è poi chi, lontano e all’opposto rafforzata ma anzi radicalizzata dal- dei profughi palestinesi del 1948 e dei moderati, pensa di poter tirare Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 “Pagine Ebraiche” aderisce al progetto del Portale dell’ebraismo ita- telefono +39 06 45542210 - fax +39 06 5899569 liano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione in- la presente tenzone. dei loro discendenti che ammontano un missile anti-tank contro un au- [email protected] - www.paginebraiche.it forma”. Il sito della testata è integrato nella rete del Portale. La doppia natura della narrativa pa- oggi a quattro o cinque milioni. tobus scolastico, di quelli gialli, ben ABBONAMENTI E PREZZO DI COPERTINA lestinese ne esce drammaticamente Qual è d’altra parte l’aliquota di visibili a distanza, come è successo [email protected] Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati versando euro www.moked.it/paginebraiche/abbonamenti 20 (abbonamento ordinario) o euro 100 (abbonamento sostenitore) con le se- evidenziata. Il dilemma di fondo, ebrei che potrebbero vivere nel futu- subito fuori Gaza nella zona del kib- guenti modalità: • versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a UCEI – acora irrisolto, è se riconoscere l’esi- ro Stato palestinese? Secondo queste butz Saad. Sull’autobus viaggiava- Prezzo di copertina: una copia euro 3 Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 Abbonamento annuale ordinario • bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 inte- stenza della controparte israeliana voci moderate, probabilmente no solo due persone che sono rima- Italia o estero (12 numeri): euro 20 stato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 • addebito su carta di credito con server ad alta sicurezza PayPal utilizando la Abbonamento annuale sostenitore propria carta di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay e se- per quello che realmente è, e che un’aliquota nulla. L’area sacra a ste ferite. Se fossero state cinquanta Italia o estero (12 numeri): euro 100 guendo le indicazioni che si trovano sul sito www.paginebraiche.it unicamente può essere: lo stato na- Gerusalemme della spianata delle e vi fossero state altrettante vittime, PUBBLICITÀ DISTRIBUZIONE zionale rappresentativo del popolo Moschee e del Tempio non è nego- la reazione israeliana sarebbe stata [email protected] Pieroni distribuzione - viale Vittorio Veneto 28 Milano 20124 ebraico. ziabile – sostiene la parte palestinese diversa da quella piuttosto limitata www.moked.it/paginebraiche/marketing telefono: +39 02 632461 - fax +39 02 63246232 [email protected] - www.pieronitalia.it A partire dalla risoluzione 181 – e questo sarebbe perfino accettabi- che c’è stata. E una seconda campa- PROGETTO GRAFICO E LAYOUT STAMPA dell’Onu del novembre 1947 di le da parte di Israele che fin dai tem- gna di Gaza sarebbe iniziata a due

SGE Giandomenico Pozzi NUOVA SEBE S.p.A. - Stabilimento di Via Brescia n. 22 spartire la Palestina fra uno Stato pi di Moshe Dayan ha lasciato l’am- anni dalla precedente, con grande www.sgegrafica.it 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) arabo e uno Stato ebraico, la contro- ministrazione dell’area nelle mani gioia delle commissioni d’inchiesta QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI parte di Israele – fino al 1967 araba, del Waqf musulmamo. Ma in cam- dell’Onu.

Mario Avagliano, Guido Avigdor, David Bidussa, Michael Calimani, Alberto Cavaglion, Rav Roberto Colombo, Ferruccio D’Angeli, in seguito palestinese – ha opposto bio può la parte ebraica dichiarare Tutto questo impone a Israele per lo Claudia De Benedetti, Miriam Della Pergola, Sergio Della Pergola, Rav Roberto Della Rocca, Tommaso De Pas, Rav, Donatella Di Cesare, Gianfranco Di Segni, Rav Riccardo Di Segni, Manuel Disegni, Lucilla Efrati, Claudio Ernè, Anna Foa, Anna Kaminski, un sistematico rifiuto non tanto po- non negoziabile un’altra, altrettanto meno un periodo di cauta prudenza, Cinzia Leone, Aviram Levy, Rav Aharon Adolfo Locci, Gadi Luzzatto Voghera, Valerio Mieli, Sergio Minerbi, Anna Momigliano, Gadi Polacco, Alfredo Mordechai Rabello, Reuven Ravenna, Daniel Reichel, Stefano Salmi, Susanna Scafuri, Anna Segre, Adam litico quanto identitario. Si può for- piccola parte del territorio di Geru- anche se contemporaneamente sa- Smulevich, Rav Amodeo Spagnoletto, Federico Steinhaus, Rossella Tercatin, Ada Treves, Ugo Volli, Liliana Weinberg. se riconoscere Israele ma non come salemme, come la spianata del Muro rebbe più che necessario procedere a I disegni che accompagnano l’intervista e le pagine degli editoriali sono di Giorgio Albertini. I disegni del dossier sono opera Stato degli ebrei, fermo restando che del pianto/il Kotel haMaraví? Pro- sviluppare nuove idee e iniziative di Stefano Gioda, i ritratti in pagina 7 e 38 di Vanessa Belardo. La vignetta in pagina 3 è di Enea Riboldi. la Palestina deve essere lo Stato dei babilmente no, perché il concetto do- politiche nell’ipotesi che il dopo-crisi “PAGINE EBRAICHE” É STAMPATO SU CARTA PRODOTTA CON IL 100 % DI CARTA DA MACERO SENZA USO DI CLORO E DI IMBIANCANTI OTTICI. QUESTO TIPO DI CARTA È STATA FREGIATA CON IL MARCHIO “ECOLABEL”, CHE L’ UNIONE EUROPEA RILASCIA AI PRODOTTI “AMICI DELL’AMBIENTE”, palestinesi. Anche le voci più mode- minante è quello di una proprietà offra nuove opportunità di pacifico e PERCHÈ REALIZZATA CON BASSO CONSUMO ENERGETICO E CON MINIMO INQUINAMENTO DI ARIA E ACQUA. IL MINISTERO DELL’AMBIENTE TEDESCO HA CONFERITO IL MARCHIO “DER BLAUE ENGEL” PER L’ALTO LIVELLO DI ECOSOSTENIBILITÀ, PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E STANDARD DI SICUREZZA. rate, come quelle udite al recente assoluta araba che può essere talvol- costruttivo negoziato.

www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 EDITORIALI / P29 Quello spartiacque nella storia degli ebrei d’Italia

frutto di una ricerca lunga e equivoche: quando scrivo che è im- ú–– Gadi Luzzatto puntigliosa condotta su uno possibile fare una storia unitaria Voghera spettro di fonti significativo, dell’emancipazione ebraica in Italia Boston University che merita di essere presentato lo faccio lavorando su una cronolo- al pubblico italiano e discusso gia differente e precedente a quella dalla comunità scientifica. Non su cui si sviluppa la ricerca della sono molti, infatti, gli studiosi Schächter. Il mio libro si ferma al non italiani che si sono dedicati 1848, mentre lei prende le mosse a questo tema (penso ad esem- proprio da lì per spingersi nell’Italia Quando uno studioso scrive un te- pio a Andrew Canepa, Lois Du- liberale: la geografia è la stessa, il sto frutto di anni di ricerca lo fa in bin e allo stesso George Mosse contesto storico è decisamente diver- genere per due motivi: mettere a di- che però non studiò nello speci- so. Ripetutamente poi, anche negli sposizione del pubblico i risultati fico il caso italiano, utilizzan- articoli discussi da questo nuovo vo- del suo lavoro e confrontare le sue dolo come pietra di paragone lume, sostengo con convinzione ipotesi con quelle di altri colleghi, con altre realtà europee), e lo proprio l’esistenza di tendenze del che spesso sono anche amici con i studio della Schächter aggiunge tutto omogenee agli ebrei dell’intera quali si attiva un percorso di con- un tassello importante e apre penisola, che vanno tuttavia valuta- fronto di documentazione e di pro- spazi di dialogo e confronto. Le te tenendo conto delle differenti getti. In questi ultimi vent’anni questioni da discutere sono mol- esperienze locali e – soprattutto – questo modello di produzione storio- te e di grande interesse: è giusti- della disomogeneità sociale e cultu- grafica è stato particolarmente in- ficata la periodizzazione 1848- rale delle comunità ebraiche in Ita- tenso in Italia nel campo della ricer- 1915? Fino a che punto si può in- buendomi lia. Ben venga quindi il confronto ca sui percorsi dell’emancipazione e sistere sul ruolo dell’antisemiti- nell’intro- storiografico, e speriamo vivamente dell’integrazione ebraica in Italia smo italiano (precedente alle leggi duzione del che il lavoro della Schächter trovi nei secoli XIX e XX. L’idea che la razziali) nel determinare il percorso cipazione, sacrificando le specificità suo volume e oggi anche in una bel- presto un editore italiano disposto a storia degli ebrei della penisola po- di integrazione e nazionalizzazione delle singole comunità israelitiche? la intervista a Pagine Ebraiche una tradurla a beneficio dei lettori no- tesse considerarsi conclusa con la fi- dell’ebraismo italiano? É possibile Su quest’ultimo punto Elisabeth posizione che tuttavia non mi ap- strani, ma se dibattito deve essere, ne dell’età dei ghetti cominciava a ricostruire una storia unitaria del- Schächter sembra voler gettare le partiene. Per essere chiari, e per av- che si fondi su elementi certi e con- stare stretta, e prendendo lo spunto l’ebraismo italiano e della sua eman- fondamenta del suo lavoro, attri- viare una riflessione su basi non divisi. da ottime ricerche che erano state prodotte sulla Germania soprattutto dagli storici che ruotavano attorno al Leo Baeck Institute si è avviato un intenso lavoro portato avanti da Dialogo, il passo avanti di Benedetto XVI una giovane generazione di studiosi che hanno potuto produrre interes- de passo avanti per la comprensione to: ‘Il suo sangue ricada su di noi e i scritti in greco letterario lancia santi monografie e un numero con- ú–– Sergio Minerbi reciproca fra ebrei e cattolici. La di- nostri figli’, il Cristiano ricorderà un’ombra di dubbio sull’idea che sistente di articoli. Questa produ- diplomatico chiarazione venne dopo secoli di che il sangue di Gesù parla un’altra fossero scritti da ebrei della Galilea zione è stata peraltro accompagnata dottrina antisemita le cui innume- lingua rispetto a quello di Abele: che conobbero Gesù vivente. da numerosi seminari e convegni revoli conseguenze devastanti cul- non chiede vendetta e punizione, ma Il papa e la Chiesa adottano una che hanno fatto sì che si giungesse minarono nell’ideologia nazista e è riconciliazione. Non è maledizio- cronologia diversa ed attribuiscono all’appuntamento delle celebrazioni nella Shoah. Ma i leader ebrei che ne, ma redenzione, salvezza”. ai 12 apostoli la filosofia del Nuovo dell’Unità d’Italia piuttosto prepa- definirono Nostra Aetate un esone- Questo nuovo punto di vista del pa- Testamento ed un messaggio che è rati e con le idee chiare. Impossibile ro completo, o non avevano letto il pa è molto importante poichè tratta appena politico ed ancora meno fare nomi, perché sarebbero troppi e Nel suo recente libro Gesù di Naza- testo o preferivano sminuire il suo una questione che ha avvelenato per ebraico. si rischierebbe di commettere ingiu- ret, che è la seconda parte di una significato. secoli le relazioni tra ebrei e cristia- Ciò nonostante non c’è dubbio che stizie, ma si tratta senza dubbio di trilogia, papa Benedetto XVI tratta Adesso papa Benedetto XVI ha ni. I suoi scritti comportano un pro- un ostacolo enorme sia stato rimos- un bell’esempio di produzione cul- la questione del preteso deicidio da compiuto un grande passo innanzi. gresso significativo anche se alcuni so sul percorso di una comprensione turale di alto livello, che non ha parte degli ebrei. Appena furono Egli riconosce che nel Vangelo se- critici sostengono che sia inappro- fra ebrei e cattolici. Le nuove idee purtroppo ricevuto se non margina- pubblicati i primi estratti, una pa- condo Giovanni, chi ha insistito per priato attribuire agli ebrei contem- papali non sono ancora divenute li riconoscimenti dal mondo accade- rente di Miami mi scrisse: “A pro- la condanna di Gesù a morte sono poranei di Gesù un’ideologia cri- dottrina ufficiale cattolica come fu mico. É noto purtroppo il deficit di posito dell’esonero papale degli ebrei semplicemente i “Giudei”. Ma que- stiana che verrà solo più tardi. Nostra Aetate a suo tempo. Ciò no- attenzione che l’Università italiana per l’uccisione di Gesù, credevo che sta espressione in Giovanni non in- La cronologia papale sembra talvol- nostante tutti i cattolici rispetteran- dedica alla storia degli ebrei, ed è un fossimo stati completamente esone- dica affatto il popolo d’Israele come ta strana per i non cristiani. Studio- no delle idee che vengono da tale fatto che molti degli studiosi impe- rati anni fa”. Molti leader ebrei ave- tale, ancor meno essa ha un caratte- si ebrei come David Flusser vedono pulpito. gnati in questo lavoro ricoprono in- vano pensato e detto la stessa cosa. re “razzista”. Gesù come un buon ebreo la cui Gli israeliani invece non devono carichi marginali e spesso precari. Ma questo non era esatto. Il passag- In Giovanni tale espressione “desi- dottrina fu influenzata dai rabbini farsi illusioni per quanto concerne Nonostante il lavoro sia stato com- gio rilevante nella dichiarazione gna l’aristocrazia del tempio”. In del suo tempo. le relazioni fra Santa Sede e Stato piuto soprattutto in Italia, non sono Nostra Aetate, pubblicata nel 1965 Marco nel contesto dell’amnistia Quarant’anni dopo la morte di Ge- d’Israele. Anzi paradossalmente si mancati numerosi appuntamenti di dal Concilio Vaticano II, che offriva pasquale compare l’Ochlos (la mas- sù i romani distrussero il Tempio a può affermare che quanto più è con- confronto con altre esperienze euro- una revisione della dottrina cattoli- sa) che opta per il rilascio di Barab- Gerusalemme e i Vangeli, che de- ciliatoria la posizione verso gli pee e alcuni interventi in occasione ca sugli ebrei, diceva: “E se autorità ba. In ogni caso con ciò non è indi- scrivono così accuratamente la sua ebrei, tanto più è ostile il Vaticano di convegni internazionali organiz- ebraiche con i propri seguaci si sono cato “il popolo” degli ebrei come ta- distruzione, saranno stati scritti più nei riguardi di Israele. Per esempio zati in Israele e negli Stati Uniti, adoperate per la morte di Cristo, le. tardi del 70 d.C., probabilmente nel maggio 2008 ricevendo le lettere sicché si può affermare che le ricer- tuttavia quanto è stato commesso Matteo scrive: “e tutto il popolo, ri- verso la fine del primo secolo o l’ini- di accreditamento del nuovo amba- che svolte fino ad oggi sono ampia- durante la sua passione, non può es- spondendo disse: il suo sangue sia zio del secondo. sciatore israeliano presso la Santa mente note all’intera comunità sere imputato né indistintamente a sopra a noi e sopra ai nostri figlio- Inoltre c’erano circa 300 Vangeli Sede, Mordechai Lewy, Benedetto scientifica che si occupa di storia tutti gli Ebrei allora viventi, né agli li”. Ratzinger commenta: “Come con descrizioni molto diverse degli XVI colse l’occasione per un’ enne- ebraica. In questo contesto è confor- Ebrei del nostro tempo”. avrebbe potuto essere presente in ta- avvenimenti principali. sima critica ad Israele. Più tardi nel tante e per certi versi era attesa la In altre parole il Concilio Vaticano le momento tutto il popolo e chiede- Per esempio il Vangelo copto di gennaio 2009 egli fu aspramente pubblicazione in inglese di una pri- II modificò solo il numero degli re la morte di Gesù? Il vero gruppo Giuda, ritrovato circa tre anni fa, critico dell’operazione militare ma, originale e importante mono- ebrei colpevoli, ma non la colpa stes- degli accusatori sono i circoli con- descrive Giuda Iscariota come il mi- Piombo fuso a Gaza. Inoltre nel re- grafia dedicata all’emancipazione sa. Non tutti gli ebrei del tempo di temporanei del tempio, e si associa glior amico di Gesù ed afferma che cente Sinodo del Medio Oriente nel- ebraica in Italia (Elisabeth Schä- Gesù né quelli che vivono oggi sono ad essi la ‘massa dei sostenitori di Gesù chiese a Giuda di andare a de- l’ottobre 2010, il messaggio conclu- chter, The Jews of 1848-1915, colpevoli, ma alcuni ebrei di quel- Barabba’”. nunciarlo ai Romani affinché potes- sivo ha chiesto all’Onu di porre fine Vallentine Mitchell, London 2011). l’epoca lo furono. Senza dubbio la Ratzinger continua: “se secondo se compiere la sua missione divina. all’occupazione israeliana nei terri- Uno studio molto documentato, Nostra Aetate rappresentò un gran- Matteo ‘tutto il popolo’ avesse det- Anche il fatto che i Vangeli sono tori palestinesi.

www.moked.it / P30 EDITORIALI n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche La teoria e la pratica. Cosa insegnamo ai nostri figli

chio, dente per dente”): “educazione Lo studio della Torah è sempre stato il senso. Si inizia a capire che tutti gazzi che frequentano per anni le ú–– Rav Roberto ebraica” significa in questo caso far considerato fondamento dell’esisten- abbiamo gli stessi diritti e doveri e i istituzioni socio-educative ebraiche Della Rocca conoscere le fonti rabbiniche, quelle za ebraica: uno studio non fine a se rabbini si devono distinguere so- e poi repentinamente si allontanano. direttore insegnate dai tanto deprecati Fari- stesso, ma teso ad apprendere gli in- prattutto come Maestri, il cui ruolo Non siamo abbastanza consci del- del Dipartimento sei, che alla ritorsione sostituiscono segnamenti di vita e le norme da ap- primario è aiutare e promuovere la l’inadeguatezza dell’educazione Educazione il risarcimento di lucro cessante, plicare. La Torah non è solo la sede sempre più diffusa riscoperta di vita ebraica, dovuta soprattutto alla e Cultura UCEI danno emergente, permanente e fi- del messaggio di Dio all’uomo, ma il e cultura ebraica. mancanza di un obiettivo definito siognomico, secoli prima che in Eu- più importante testo di formazione. Non possiamo individuare nella tra- che riguarda il tipo di ebreo che vo- Alcuni giorni fa ho partecipato alla ropa ci si occupasse del problema. Non vi è esposta una teoria pedago- dizione italiana un valore assoluto, gliamo aiutare a formarsi. Affinché Tefillah del mattino nella scuola ele- Un altro insegnamento si può trarre gica sistematica, ma gli esempi, le al solo scopo di crearci un alibi per l’ebraismo sia considerato impor- mentare della Comunità ebraica di dalle dispute fra Maestri, che termi- parole, le vicende in essa narrate so- la mancanza di studio. Quello ita- tante nella vita dei nostri figli, esso Torino. Sono rimasto colpito nel ve- nano decidendo a maggioranza qua- no fonte di principi e istruzione. liano si è ridotto a un ebraismo deve comprendere una sincera di- dere come molti bambini non ebrei, le sia la norma da rispettare. Ma ci- Il sistema educativo ebraico non è troppo etico e storico, ma privo del mensione di contenuti maturi e non regolarmente iscritti alla scuola tando nel verbale anche l’opinione dunque un sistema legame con i suoi testi rimanere a un livello infantile. ebraica, fossero coinvolti nella Tefil- di minoranza, esempio di correttez- basato sul passaggio originari. Su questo si Quando la cultura ebraica resta lah. Non ho potuto fare a meno di za e di democrazia. dalla teoria alla pra- gioca il confronto tra passiva, non frequentemente vissu- pensare a quanti bambini ebrei, so- È tuttavia sufficiente questo per tica, ma funziona l’ebraismo italiano at- ta, o un semplice processo di cono- prattutto nelle scuole ebraiche di parlare di educazione ebraica? Il nella direzione oppo- tuale e gli altri ebrai- scenza, finisce col divenire irrile- Roma e di Milano, rifiutano invece, processo educativo non può esaurir- sta, dalla pratica alla smi del mondo. Nel vante, perfino banale, se paragonata talvolta con sussiego, l’invito a par- si solo nella trasmissione di nozioni, teoria, senza il pre- pianeta dei media è im- alla cultura dominante in cui vivia- tecipare alle Tefillot. sensazioni interiori e storia passata. valere di un aspetto pensabile l’isolamento, mo. Il problema nasce, secondo me, Questa particolare esperienza - To- Alle strutture educative e al rabbi- sull’altro. sarebbe un atto di pre- dal fatto che la nostra concezione rino non è un caso unico perché an- nato spesso le famiglie delegano tut- Oggi assistiamo allo sunzione che potrebbe dell’educazione ebraica la considera che nella scuola ebraica di Trieste ta la responsabilità dell’educazione sviluppo di nuove comportare l’emargina- troppo spesso un complemento rele- avviene la stessa cosa - mi ha fatto dei loro figli, esentandosi così dal forme di consapevo- zione. gato nei ritagli di tempo. riflettere su cosa intendiamo in Ita- compito di educatori in prima per- lezza e di conseguen- L’ebraismo italiano è in È un approccio di natura letteraria, lia quando parliamo di educazione sona. za a inevitabili lace- gran parte assimilato, romanzesca, alla propria identità, ebraica. Ha senso offrirla a chi ebreo Così, il Maestro/Rabbino è spesso razioni. Rispetto alle ma soprattutto igno- che genera una visione della vita non è? raffigurato come quel limite estremo generazioni prece- rante, pur con varie di- ebraica quasi fosse una realtà vir- Dipende, evidentemente, dall’obiet- di ebraismo da cui apprendere cul- denti, oggi abbiamo stinzioni, dei propri tuale, una gloria del passato. Dob- tivo che ci si pone. Se lo scopo è tura, senza tuttavia cercare di imi- l’opzione della liber- fondamenti culturali e biamo iniziare a sviluppare una vi- quello di allevare un certo numero tarne il modello di vita. tà: dalla costrizione, religiosi, con un’identi- sione dell’identità ebraica attuale e di giovani a vivere da ebrei, la rispo- Questo atteggiamento non è solo il dalle persecuzioni e tà mascherata, che vive autonoma, una concezione qualitati- sta non può essere che negativa: si fallimento di una struttura educati- dalla omogeneizzazio- nel compromesso tra va, che sostituisca quella che la rischierebbe di assumere una posi- va, ma quello di una Comunità che ne culturale. Siamo ebrei che hanno un’ortodossia di facciata e un rifor- pressione sociale esercitata dalla re- zione di presunta superiorità e di non riesce a trasmettere l’ebraismo scelto coscientemente di trasmettere mismo di prassi, tra un conservato- altà circostante propone, o talvolta colonialismo culturale che sono come cultura quotidiana che si l’identità ebraica. È finito il tempo rismo di idee e una sostanza evane- impone, una diversa idea dell’esi- estranei al nostro modo di relazio- esprime attraverso le azioni. in cui lo studio e l’osservanza erano scente. stenza meglio confacente alle esi- narci con chi ebreo non è. Le scuole ebraiche sono oggi scuole scaricati a un gruppetto, al “clero”. Non si è mai affrontata cultural- genze della vita ebraica. Ma se lo scopo è quello di fornire ebraiche, scuole degli ebrei o scuole Non siamo più testimoni di quella mente e concettualmente in maniera Fare educazione significa lavorare anche ai non ebrei elementi di cultu- per ebrei? I nostri istituti sono stati separazione che vedeva disgiunti e seria questa questione, lasciando che sulle proprie rappresentazioni di sé ra ebraica che possano allargare la e continuano a essere uno spazio di incompatibili il raggiungimento di l’ebraismo italiano mostrasse così e del mondo: qual è l’immagine cul- cerchia di coloro che desiderano co- approfondimento e di confronto fra traguardi nella vita politica e cultu- un volto diverso da quello vero. turale ebraica che vogliamo acquisi- noscerci, allora credo che non solo diversi modelli di vita ebraica, nel rale della società dai compiti “reli- Siamo o non siamo “ortodossi”? re e comunicare? Questo è il quesito sia lecito, ma addirittura doveroso rispetto delle varie sensibilità. An- giosi” delegati a coloro che ricopri- Cosa intendiamo quando parliamo che dobbiamo porci e le risposte che farlo. Per esempio, consideriamo la che se nella maggior parte dei casi a vano un ruolo cui non veniva rico- di Torah: cultura, etica, norma op- daremo saranno decisive per le no- leggenda della crudeltà del Dio degli importare è più una formazione eti- nosciuto alcun valore e in cui la pure quello che gli “ortodossi” chia- stre scelte e tali da misurare il valo- ebrei, che ci avrebbe prescritto la ca e storica che la condivisione di pratica dell’ebraismo sembrava il re- mano Torah? re che ha per noi tutti l’educazione legge del taglione (“occhio per oc- una fede e di una prassi. siduo di un passato di cui sfuggiva Siamo testimoni del fenomeno di ra- ebraica dei nostri figli.

www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P31

Qui degli umili sento in compagnia / il mio pensiero farsi più puro / dove più turpe è la via (Umberto Saba, “Città Vecchia”) pagine ebraiche u /P32-33 u /P34-35 u /P36 u /P37 u /P38 u /P39 LETTERATURA STORIA PORTFOLIO MEDIA RITRATTO SPORT Ghetto distrutto, ghetto ritrovato A Trieste il popoloso quartiere fu abbattuto alla vigilia delle leggi razziste. Un libro ne ricostruisce la storia

In questo stralcio dell’intervista cu- Il libro musicale e molto stra- rata da Mauro Tabor, assessore alla APPUNTAMENTI na, una specie di dia- Cultura della Comunità ebraica di Il Ghetto ebraico di Trieste, abbattuto alla vigilia delle leggi raz- FERRARA letto pugliese che gli ziste dallo sventramento edilizio fascista, torna a noi per la FESTA DEL LIBRO EBRAICO IN ITALIA Trieste, tratta da Memorie di pietra, prima volta in tutta la sua complessità nel libro “Memorie di Pie- 9 MAGGIO ebrei corfioti hanno Diamantina Vivante Salonichio, oggi tra – Il Ghetto ebraico, Città vecchia e il piccone risanatore. Trie- ORE 14.00 conservato nei secoli ottantatreenne, ripercorre gli anni ste 1934-1938” (Comunicarte edizioni, 208 pp., 29 euro). di presenza sull’isola dell’infanzia trascorsa nel cuore del Realizzato dalla Comunità ebraica di Trieste con il sostegno della greca. Mi ricordo ancora la melodia Provincia, il volume ripercorre la vicenda del popoloso quartiere Ghetto di Trieste e l’abbattimento del fino al violento impatto dell’intervento che tra il 1934 e il 1938 di quella lingua, la parlavano anche quartiere. Fino al tragico epilogo che vede la demolizione di quasi duecento case e due edifici di culto alcune altre persone qui in città. In la vede, sedicenne, deportata a Ber- tra cui una sinagoga. L’opera – con prefazioni di Anna Foa, del via di Riborgo non servivano i tele- gen Belsen con la madre, i fratelli e presidente UCEI Renzo Gattegna e del presidente della Comunità foni, le donne parlavano da un piano ebraica triestina e consigliere UCEI Andrea Mariani – è frutto di le sorelle. Diamantina è l’unica a fare accurate ricerche d’archivio e propone quasi duecento immagini all’altro fuori dalle finestre: “come ti ritorno. d’epoca, illustrazioni e mappe, in gran parte inedite. Si articola sono venute le frosette?” (crocchette in tre saggi di Diana De Rosa, Mauro Tabor e Claudio Ernè. ndr) e l’altra che rispondeva: “Ho miei genitori sono entrambi ar- buttato via tutto perchè le patate rivati a Trieste all’inizio del se- hanno buttato fuori troppa acqua”... I colo scorso dall’isola di Corfù a oggi, con le vasche e con l’acqua cal- ria. […] Beh, tornando allo Shabbat diversi da quelli della settimana, tutto insomma l’atmosfera era questa. A seguito della famigerata ghezerà (il da... tutto veniva fatto in cucina, una e all’atmosfera di casa mia, ricordo doveva essere a suo modo speciale. Pesach poi tutto veniva amplificato, pogrom del 1891 ndr) che ne ha di- grande tinozza, acqua scaldata sul che i vestiti di ogni giorno venivano […] A casa mia si parlava in dialetto sempre da una finestra all’altra le sperso la popolazione ebraica. Mio fuoco e tanto buon sapone che pro- sostituiti da quelli puliti delle feste. triestino, ogni tanto qualche parola donne si chiedevano a che punto padre Zaccaria era piccolo e i suoi fumava la casa. Ovviamente noi ra- Ricordo ancora come fosse oggi al- greca ma l’accento corfioto faceva fosse l’altra famiglia con le pulizie; due fratelli gemelli erano in fasce. gazze facevamo a gara a chi faceva cuni degli abiti di mia madre e delle decisamente da padrone. Anche un era come una gara tra amici. […] Trovarono casa in via delle Scuole per prima il bagno e spesso ne usciva mie sorelle. Sulla tavola veniva stesa altro idioma era presente in famiglia, Mi ricordo l’interno della nostra Sco- israelitiche, nel cuore dell’ex Ghetto qualche piccola lite. Mio padre aveva una tovaglia pulitissima, era bianca era una specie di lingua magica per la, la Scola Piccola di via delle Bec- di Trieste. Una volta sposato con un negozio di mobili usati in via del- candida. Ogni Shabbat in mezzo alla noi bambini perché non la capiva- cherie 19 era come una miniatura mia madre si spostarono di pochi le Beccherie assieme a suo fratello tavola c’era sempre un vaso con i mo. Mio padre si rivolgeva spesso a preziosa. I canti di Corfù venivano metri ed affittarono una casa al ci- Samuele, ora si direbbe una rigatte- fiori, non mancava mai. I cibi erano sua madre in Purghissu, una lingua intonati dalle voci dei chazzanim. vico 33 di via di Riborgo proprio so- […] Noi dovemmo lasciare la nostra pra a quello che oggi è il Teatro Ro- casa nel 1936. Quando la vedemmo mano. crollare sotto i colpi degli abbattitori Ho dei ricordi molto vivi di quella i nostri cuori si riempirono di tri- casa. È stata per me la casa della mia stezza, adoravamo quella casa. Fum- infanzia, un’infanzia non ricca ma mo obbligati a trovare un altro al- felice, piena di gioia e amore. In loggio; ci trasferimmo quindi in via quella casa siamo nati tutti noi, pri- di Cavana dove dividevamo l’appar- ma mia sorella Giulia nel 1916 poi tamento con un’altra famiglia ebraica Enrichetta nel ‘18 ed Ester nel ‘21 che era stata sfrattata da uno stabile e, dopo tre femmine, nel 1925 mio di via di Riborgo. Quando penso a fratello Moise, e ultima io nel 1928. quest’ultima casa, tranne pochissimi L’appartamento era al terzo piano ricordi belli dei primi anni, ho solo di una vecchia casa abitata solamen- in mente lacrime e paura; la mia in- te da famiglie ebraiche. Le condi- fanzia è finita in via di Riborgo 33. zioni di vita era buone, la casa era […] Pochi anni dopo la Scola Pic- luminosa e soleggiata. Mi ricordo cola veniva abbattuta a sua volta per che tutte le stanze erano comuni- lasciare posto al “nuovo” che avan- canti e che mia madre, in occasione zava. Ricordo che molti digiunarono delle grandi feste spalancava tutte le in occasione dell’abbattimento, ve- porte per accogliere tutta la famiglia dere abbattere una sinagoga, la no- e l’allegria invadeva la casa. stra sinagoga, è una cosa che non si La nonna e anche i miei genitori vi- può dimenticare. Nel settembre ‘38 gilavano molto sulle tradizioni e sul anche noi eravamo tra la folla che rispetto delle regole ebraiche. Lo ascoltava le parole di Mussolini in Shabbat era veramente una giornata piazza Grande (piazza dell’Unità particolare, noi lo aspettavamo per d’Italia), in quel momento capimmo tutta la settimana, i preparativi ini- che le cose per noi si mettevano ve- ziavano già due giorni prima. ramente male. […] Prima della guer- Tutta la casa doveva essere pulita e u Dall’alto in senso orario: un gruppo di bambini in un varco aperto dalle demolizioni del ‘34. Via delle Beccherie all’an- ra eravamo in otto in casa ora, grazie pronta per la festa. Noi bambini a golo con la piazzetta delle Scuole Israelitiche, al pianterreno della Scola Piccola si vedono le rigatterie, ritratte anche ai miei figli siamo nuovamente in turno facevamo il bagno, non come nell’immagine successiva. Nella foto di Claudio Ernè Tina Vivante Salonichio e la sua famiglia oggi. © 2011, COMUNICARTE EDIZIONI, TRIESTE otto.

www.moked.it / P32 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche

ú– ANTEPRIMA - L’ENIGMA DI FINKLER Howard Jacobson ci regala un best seller da premio

Vincitore del Man Booker Prize 2010, oltre 450 di spiccata personalità e umorismo tagliente, superare le difficoltà in amore, Hegel diventa suo amico ma anche suo opposto: sentimen- mila copie vendute nella sola Inghilterra, nei Samuel Finkler è un personaggio televisivo, fi- essenziale nei preparativi per le vacanze e il tale e scialbo, vittima del “complesso di Ofe- top ten delle classifiche inglesi per 24 setti- losofo pop e autore di best seller quali L’esi- Tractatus di Wittgenstein svela il segreto per lia” (non fa che immaginarsi mentre stringe mane, a partire dal 4 maggio esce anche in stenzialista ai fornelli e Il palpeggio socratico: memorizzare in meno di un’ora più di cento tra le braccia la donna amata morente), che Italia per Cargo il bestseller di Howard Jacob- come migliorare la vostra vita sessuale grazie codici pin. nella sua vita non è mai riuscito a combinare son: L’enigma di Finkler, tradotto da Milena al metodo maieutico. Samuel Finkler è indubitabilmente un uomo di granché. Infatti sbarca il lunario facendo il Zemira Cicimarra. E così Finkler tra una battuta e l’altra tra- successo. Ma è anche l’incarnazione e pro- sosia di celebrità ai party di gente altolocata. Marito distratto e insaziabile infedele, uomo sforma Schopenhauer in un manualetto per toipo dell’ebreo… almeno per Julian Treslove, I due sono amici sin dai tempi della scuola, ma

ú–– Ugo Volli i ivrì?”, chi è ebreo?: Chiedimi cos’è un ebreo una classica domanda “Mdella legge ebraica, che da un secolo o due ha preso più Chi lo è? E chi non può dirsi tale? Lo scrittore inglese Howard Jacobson risponde importanza del solito e risposte più diversificate, per via dei matrimoni a quest’eterno quesito nel suo ultimo libro. Con una vena d’ironia folgorante misti, delle persecuzioni, dell’immi- grazione in Israele, tutti assieme. Ma nome personale per gli ebrei. E in manzo, dall’innamoramento di Tre- è assai parziale, non ha natura reli- yiddish nei rapporti familiari, nei c’è un’altra domanda simile, che ci effetti la questione in cui si dibatte slove per l’identità ebraica (e per un giosa o di pensiero ma è sociale, fa- giorni di festa mangia aringa e ge- si pone di solito molto meno: “Mah il romanzo non è tanto quella di un paio di donne che ai suoi occhi sem- miliare, linguistica, comportamenta- fillte fish, che è fatta di grandi fami- ivri?”, che cos’è un ebreo?, qual è il eventuale segreto di Finkler – il più brano rappresentarla) al fallimento le, perfino erotica (e giustamente Se- glie provenienti dalla Germania o senso e l’essenza dell’identità perso- superficiale e banale dei personaggi finale della sua folle identificazione, vik a un certo punto gli dice che c’è dalla Boemia. Molto diverso, natu- nale ebraica, se ce n’è davvero una? del romanzo – quanto quello della passando per la morte delle mogli dell’antisemitismo inconscio nella ralmente, dall’ebraismo israeliano, É una domanda che di solito gli sfida dell’ebraicità, l’enigma “dei” dei due altri personaggi, per la mi- sua passione). Inoltre, anche sul pia- ma anche francese o italiano, più si- ebrei non si pongono volentieri, ben Finkler. litanza antisionista di Finkler, per no sociale, è un tipo assai particolare mile a Woody Allen, che viene su- consapevoli della grande complessità Finkler e Treslove hanno avuto un una strana aggressione “antisemita” di ebraismo, un po’ esotico per noi: bito in mente - tanto il libro è diver- e frammentazione della vita ebraica, professore, ebreo anche lui, Libor subita da Treslove, per il suo amore quello della piccola o media borghe- tente -, insieme al Lamento di Por- addestrati anche dalla loro cultura a Sevik, che è diventato loro amico; per una lontana parente di Sevik, per sia askenazita immigrata in Inghil- tnoy e alla Versione di Barney, i riconoscere personalità diversissime ed è nei rapporti fra i tre uomini e il suicidio di costui. terra due o tre ge- grandi romanzi nelle loro narrazioni: eroi e poeti, in quelli di ciascuno di loro con le Naturalmente l’ebraicità o piuttosto nerazioni fa, che an- vittime e combattenti, mistici e sabra, donne che si dipana la trama del ro- la finklerità che interessa a Treslove cora usa termini APPUNTAMENTI commercianti e studiosi. E inoltre TORINO SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO gli ebrei sono immersi da sempre in 12-16 MAGGIO Presentazione in anteprima un pensiero antiessenzialista, che la- Sconto speciale per i lettori scia questo tipo di domande ai greci: di Pagine Ebraiche Appuntamento al Groucho Club MANTOVA “tì esti?” E però è una domanda, anzi FESTIVAL DELLA LETTERATURA 7-11 SETTEMBRE un “enigma” che torna qualche volta Ospite d’onore nelle conversazioni con amici di altra per chi si vergogna di Israele provenienza o negli sguardi che uno si sente addosso, e magari nei suoi Anticipiamo qui sotto un estratto per cui c’era sempre ai margini del chiunque altro, rappresentava un dubbi e nelle sue certezze più intime: del romanzo L’enigma di Finkler movimento un certo grado di in- ma Finkler mise a crimine contro (tratto dal capitolo 1 della se- esiste un Dna ebraico (non razziale, conda parte), in cui si descrivono soddisfazione per il nome che si tacere quei so- l’umanità. beninteso, ma culturale, esistenziale, le improbabili riunioni degli ASHa- erano scelti. Non sarebbe spetti sottoline- E se uno o due umano...), c’è qualcosa per cui non med Jews, ovvero quelli che “ci stato meglio chiamarsi ASHamed ando che, ASHamed Jews ci conosciamo, forse, ma ci ricono- vergogniamo del sionismo, ma Zionists? Questo nome non malgrado loro pensarono che solo in quanto ebrei”. sciamo sempre? avrebbe descritto in maniera più non avessero Finkler preten- accurata le origini e la natura della alcun monopolio sulla vergogna, e desse di stare con un piede in due É questa la questione cui prova a ri- Howard Jacobson spondere un libro inglese di grande loro vergogna? sebbene fossero chiaramente aperti scarpe – facendo di un’offesa perso- Per ragioni di eufonia, Finkler non all’idea di fare causa comune con nale una virtù e poi condannando successo. E dato che “è nel racconto Ogni mercoledì, festività permet- condivideva. E per ragioni di lo- altre persone che si vergognassero la cosa – preferirono tenerlo per sé. che affiora l’inconscio; è raccontando tendo, Finkler si incontrava con i gica, era assolutamente contrario. delle stesse cose di cui si vergogna- Forse perché anche per loro la ver- agli altri e a noi stessi che diamo or- membri degli ASHamed Jews al “Se vi chiamaste ASHamed Zio- vano loro – personalmente era fa- gogna era e non era un accidente dine all’esperienza” (Rosamaria Lo- Groucho Club a Soho. Non tutti nists,” diceva “vi precludereste au- vorevole a un certo grado di biografico, era e non era un mor- retelli), non si tratta di un saggio, ma sognavano di prendere il padre a tomaticamente l’adesione di chi ecumenismo – tuttavia solo gli morio del cuore, era e non era pa- pugni nello stomaco. Alcuni prova- di un romanzo di un autore ebreo come me non è mai stato ebrei potevano vergognarsi da trimonio di tutti, e la sua vano ancora un tenero attacca- britannico molto noto, Howard Ja- sionista. E soprattutto allarghere- ebrei. E dunque solo loro potevano fondatezza era sensibile ora alla ra- mento per la fede in cui erano stati cobson, intitolato L’enigma di Fin- ste la partecipazione al gruppo manifestare, dall’interno, un senso gione, ora al sentimento. allevati – di qui il loro bisogno di kler (Cargo editore, 400 pp.) - ma anche ai non ebrei, considerato che di tradimento. Fu stabilito, almeno provvisoria- giustificarsi quando una delle se- in inglese il titolo è più intrigante: al mondo le persone che, per ra- Questo scatenò in breve un’ulte- mente, che a quei membri che solo rate in cui gli ASHamed Jews si The Finkler Question, dove non solo gioni di umanità, si vergognano riore discussione: in tal caso, il in parte si vergognavano – vale a riunivano coincideva con quelle ri- una questione è sempre più ambigua del sionismo sono tante. Noi però nome migliore per loro non sarebbe dire che si vergognavano, in correnze che si sentivano ancora e sfumata e perenne di un enigma, ce ne vergogniamo sì per umanità, stato Betrayed Jews, ebrei traditi? quanto ebrei, del sionismo, ma non, abbastanza ebrei da chiamare Yom ma la parola Finkler può essere in- ma solo in quanto ebrei. Ed è que- Ma di nuovo Finkler la spuntò, ar- in quanto ebrei, di essere ebrei – Tov: Rosh Hashanah, Yom Kippur, tesa grammaticalmente sia al singo- sta la nostra peculiarità, credo”. gomentando che “tradimento” era era consentito sospendere la loro Succot, Simchat Torah, Shavuot, lare che al plurale. Ora per il prota- Uno o due membri del gruppo ave- un termine troppo astioso per is- mortificazione in occasione di Rosh Purim, Pesach, Chanukkah. “E gonista Julian Treslove, uno strano vano l’impressione che quel ragio- sarlo a vessillo della loro causa, in Hashanah, Yom Kippur, Chanuk- compagnia bella,” come diceva Fin- namento sottintendesse un certo quanto implicava che fossero con- kah e via dicendo, e riprenderla una gentile malinconico e riflessivo, Sam kler. razzismo, come se alla vergogna tro il sionismo solo perché se ne volta terminati i giorni santi. Finkler al singolare è il compagno ASHamed Jews come questi si ver- degli ebrei si dovesse attribuire un sentivano in qualche modo esclusi Quanto agli altri, erano liberi di di scuola ebreo che gli induce invidia gognavano non tanto degli altri più elevato valore che a quella di o abbandonati, e non perché esso fare come volevano. Il gruppo era non confessata e evidente insicurez- ebrei, quanto dei sionisti. Ragion za, ma “i Finkler” al plurale è il suo

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LE ALTRE OPERE Tra le opere di Howard Ja- cobson si ricordano Un amore perfetto (The act of love), descritto come “Un romanzo sull’amore e sul sesso. E sulla paura degli uomini verso ciò che rap- Treslove ha sempre avuto con guito a un banale incidente, presenta per loro il più grande mistero: la donna”. Finkler un rapporto ambiva- una forma di ossessione, una Inoltre L’Imbattibile Walzer, che racconta di Oliver, lente, fatto di ammirazione, sorta di “giudaite” che lo por- un ragazzo chiuso in bagno dedito “a lunghe sessioni competizione, invidia e so- terà a contatto con un di amore solitario”. Finché il padre non lo obbliga a prattutto curiosità per mondo fatto dei personaggi uscire e a frequentare il circolo dove il giovane Oli- quell’universo “altro” e sco- più improbabili: da sette “ricostruire” il prepuzio, a ver si dedicherà allo sport preferito, il ping pong. Ed eccolo trasformarsi nell’imbattibile Walzer. nosciuto che è l’ebraismo. ebrei pentiti che vogliono ri- esperti di svastiche nostalgici Infine si ricorda Kalooki Nights, che è valso all’autore i titoli di “Philip Roth inglese” e “Woody Tanto da sviluppare, in se- correre alla chirugia per farsi del Reich. Allen di Manchester”. dell’ebraicità anglosassone, non a ca- cercare di cancellare la circoncisione, so tutti comici con un fondo di co- u L’AUTORE: Howard Jacobson (Man- sforzandosi di allungare di nuovo il smica tristezza e impotenza. chester, 24 agosto 1942) è uno scrit- prepuzio con elastici, pinze e altri Il libro è molto divertente, ma pro- tore, romanziere e umorista mezzi meccanici. britannico, conosciuto specialmente prio per questo riesce a rivelare ve- nei paesi anglofoni come saggista, Se i non ebrei in questo libro sono rità di solito non dette su alcune giornalista e conduttore televisivo. affascinati dall’ebraismo, buona parte questioni decisive. Il primo è l’im- Particolarmente noto per lo stile degli ebrei vorrebbero evaderne, per magine che dell’ebraismo si fanno umoristico e la vena comica dei suoi le pretese eccessive sulla loro vita romanzi, che hanno spesso come sog- talvolta i gentili, antisemiti come fi- getto storie di ebrei inglesi, Jacobson cui vorrebbero sfuggire, o perché ap- losemiti (e l’immagine che gli ebrei è autore di dieci romanzi e quattro plicano proprio quelle pretese ec- si fanno di quest’immagine): un’idea saggi. Kalooki Nights, il suo primo cessive al comportamento dello Sta- eccessiva in cui i singoli tratti sono libro tradotto in italiano (Kalooki to di Israele. Nights, Cargo, 2008), ha vinto il Je- esagerati con un effetto caricaturale, wish Quarterly nel 2007. Il tema del romanzo è dunque sì il a cui soprattutto sfugge la banalità L’ultimo suo romanzo, L’Enigma di fascino dell’ebraismo, ma anche la della maggior parte delle vite ebrai- Finkler, pure esso edito in Italia da potenza angosciosa dell’antisemiti- che. C’è una battuta nel libro parti- Cargo, ha ottenuto invece il presti- smo dentro e fuori dall’anima ebrai- gioso Booker Prize. colarmente rivelatrice: per Jacobson, ca. Un libro che dunque si può leg- ancor più che per i suoi personaggi, tempi buoni sono quelli in cui prov- simo, anche da noi non raro soprat- le, ma in realtà anche del loro ebrai- gere sì per divertirsi – ed è impos- i non ebrei si dividono fra quelli che visoriamente prevalgono i primi.” tutto fra gli intellettuali. Finkler, tron- smo: non ci sono fra loro solo le vi- sibile non sorridere quasi a ogni pa- in fondo vorrebbero diventare ebrei Un altro punto decisivo è l’analisi di fia celebrità televisiva, fonda un cir- rago che paragonano l’”occupazio- gina; ma anche un libro per pensare, e quelli che in fondo vorrebbero ster- quell’atteggiamento antisionista che colo di “ebrei che si vergognano”, ne” al nazismo, magari per assolvere uno specchio parecchio deformante minarli (magari senza che i due at- di solito si capisce come “odio di sé” naturalmente degli “orrendi crimini” il nazismo da ogni colpa, ma anche che riflette la nostra identità in ma- teggiamenti siano incompatibili). “I ebraico: in Gran Bretagna diffusis- che attribuiscono allo Stato di Israe- tipi folli che passano la giornata a niera impensata e sorprendente. anzitutto eterogeneo. Includeva rinegoziato la dedizione alle sue di essere un ebreo che si vergo- la sua autorità estendersi ben più al commensali che lavoravano nell’in- ebrei come Finkler, la cui vergogna origini. Nato ebreo di lunedì, si era gnava di essere ebreo. Il loro obiet- di là della filosofia. dustria musicale e indossavano abbracciava il consesso degli ebrei iscritto agli ASHamed Jews di mer- tivo era proprio quello di farsi Dopo la morte di Tyler, sebbene ci braccialetti di spago rosso del Cen- al completo e a cui non importava coledì e il sabato successivo era vedere da tutti. si potesse aspettare che, non più tro della Kabbalah, avuto sentore un accidenti delle festività mag- stato visto inneggiare “Siamo tutti L’opinione di Tyler era che per suo soggetto al caustico giudizio della delle questioni trattate dagli ASHa- giori, ed ebrei che dell’ebraismo non Hezbollah” fuori dall’ambasciata marito essere un ASHamed Jew moglie, Finkler ne avrebbe approfit- med Jews, cercarono di farli espel- ne sapevano un corno, che erano israeliana. fosse tutt’uno con il trovarsi sotto tato per manifestare un ancor più lere dal club come antisemiti. stati cresciuti come marxisti e atei, Era stato Finkler a suggerire il le sfavillanti luci della ribalta. Le sfrenato compiacimento, aveva al Ne derivò un’animosa lite nel corso da genitori che avevano cambiato Groucho Club come luogo di ri- era capitato di accompagnarlo al contrario mitigato il suo contegno. della quale il comico Ivo Cohen finì nome e si erano trasferiti nelle cam- trovo per le riunioni, quando gli Groucho Club in passato, in epoca Lo doveva alla memoria della mo- al tappeto per la seconda volta nella pagne del Berkshire per allevare ca- ASHamed Jews lo pre-ASHamed Jews, glie, pensava. Il suo decoro era una sua veste di ASHamed Jew (il valli, e che si erano assunti l’onere avevano cooptato e aveva visto come sorta di epitaffio nei suoi confronti. primo knockout era avvenuto in oc- delle loro origini ebraiche solo per alla loro causa. si comportava – Certo, Tyler avrebbe preferito che casione di una dimostrazione a potersene sbarazzare. Fino ad allora, i l’ostentazione con lui abbandonasse del tutto gli Trafalgar Square, durante uno La logica che impediva a coloro che mortificati an- cui dispensava ele- ASHamed Jews, ne era consape- scontro con un gruppo che si chia- non erano mai stati sionisti di chia- cora in fase em- mosine ai barboni di- vole. Ma non poteva arrivare a mava Cristiani per Israele). marsi ASHamed Zionists non si brionale si erano screti e ai venditori tanto. Il movimento aveva bisogno “Bell’esempio di spiritualità estendeva anche agli ebrei che non visti a casa della “Big Issue” che di lui. I palestinesi avevano bisogno ebraica!” sbottò sistemandosi la ca- erano mai stati ebrei. Per essere dell’uno si raccoglievano in di lui. Il Groucho Club aveva biso- micia nei pantaloni, riecheggiando uno degli ASHamed Jews non c’era o dell’altro strada fuori dal lo- gno di lui. le parole “Bell’esempio di spiritua- bisogno di essere stato per tutta la membro a Bel- cale, l’affettazione Non sempre filava tutto liscio. lità cristiana!” con le quali aveva vita un ebreo consapevole. Anzi, size Park e con cui apponeva la Nelle serate tranquille un tavolo sfidato i suoi aggressori a Trafalgar uno di loro aveva scoperto di essere Primrose Hill, firma nel libro dei d’angolo nel ristorante dava loro, Square. Era un uomo basso e bene ebreo solo partecipando a una tra- ma Finkler so- membri, le chiacchiere nella giusta misura, quel senso di in carne che non ci metteva molto a smissione televisiva nel corso della steneva che ciò scambiate con il per- apertura “verso l’esterno” di cui cadere. E poiché i suoi numeri ap- quale era stato messo faccia a faccia addomesticasse sonale che lo ricom- avevano bisogno, ma quando il club partenevano al genere noto come dalle telecamere con chi realmente la loro lotta e le pensava pronuncian- era affollato altri avventori pote- farsa alla Marx (Karl, non Grou- fosse. Nell’ultima sequenza della conferisse un do il suo nome in tono vano cogliere i loro discorsi e a cho), che richiedeva che cascasse a puntata lo si vedeva ad Auschwitz, carattere isolazionistico. A co- mellifluo, il piacere che volte si sentivano autorizzati ogni piè sospinto, nessuno prese mentre piangeva davanti a un mo- loro che apparivano riluttanti a di- provava nel socializzare con registi a intromettersi. l’incidente troppo sul serio. Ma al numento commemorativo per ante- scutere questioni di tale impellenza e studiosi dei mezzi di comunica- Ciò era tollerabile finché quegli in- club non erano disposti a permet- nati che fino a quel momento non in un luogo di alcol e divertimento zione al bar. terventi non sollecitati erano favo- tere che si verificassero ancora epi- aveva mai saputo di avere. “Questo (che per di più portava il nome di E ora che faceva anche il pezzo revoli e non eccessivamente sodi del genere e insistettero che potrebbe spiegare da dove ho preso un ebreo che raccontava barzellette grosso con i suoi ASHamed Jews, chiassosi, ma eventuali divergenze ogni ulteriore incontro degli la mia vena comica” dichiarò du- sugli ebrei) mise in evidenza i van- Tyler sapeva esattamente come do- di opinioni rischiavano di sfuggire ASHamed Jews avesse luogo al- rante un’intervista per un quoti- taggi della pubblicità. veva sentirsi trionfante, l’immode- di mano, come quella volta in cui trove o in una saletta privata al se- diano, anche se ormai aveva già Non aveva alcun senso vergognarsi sto godimento che provava a vedere un gruppo di condo piano.

© 2010, HOWARD JACOBSON

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ú– STORIA Nelle lettere ritrovate di Suzette la storia commovente di un salvataggio Una busta ingiallita finisce nelle mani di un collezionista. E grazie all’impegno di un cronista del Mattino riemerge la vicenda di una giovane napoletana scampata per miracolo alla deportazione

ú–– Mario Avagliano mato negli anni un poderoso archi- cerata. nuti pericolosi. Per effetto di questa italiani. Il provvedimento colpisce vio che va dal ‘500 a oggi), e grazie L’ingresso in guerra dell’Italia, nel decisione vengono internati oltre 6 anche Suzette, nata dalla relazione na lettera indirizzata ad alle ricerche appassionate di un cro- giugno del 1940, ha avuto come ef- mila ebrei stranieri e circa 400 ebrei tra il napoletano Alfredo Tartarone “Alfredo Tartarone, presso nista de Il Mattino Paolo Barbuto, fetto l’aggravarsi delle misure e un’ebrea francese, anche se la ra- U famiglia Cirino, via Roma con il concorso dell’assessore comu- persecutorie nei confronti u Paolo Barbuto, il cronista de il gazza è cresciuta a Napoli con il pa- 109 Napoli”, con quattro timbri, uno nale al patrimonio, Marcello degli ebrei. Il regime fa- Mattino, le cui ricerche appassio- dre. Nella primavera del 1941 viene circolare in alto a sinistra con l’in- D’Aponte, nipote di Suzette che, let- scista, infatti, decide l’in- nate hanno contribuito a ripor- destinata al campo di Pollenza, ubi- dicazione “Campo concentramento to il primo articolo dello stesso Bar- ternamento in campi di tare alla luce la storia di cato in una ex villa patrizia, Villa Pollenza” e uno stemma al centro, buto, lo ha aiutato a ricostruire la concentramento o in luo- Suzette Tartarone, ebrea napo- Lauri, di proprietà degli eredi del uno rettangolare “Verificato per cen- vicenda della zia. ghi di confino degli ebrei letana internata a Pol- marchese Carlo Costa. È internata sura”, gli altri due degli uffici postali 21 dicembre 1941, mancano pochi stranieri o apolidi lenza, vicino a lì assieme a circa cinquanta donne di Pollenza (Macerata) e di Napoli, giorni a Natale. “Babbo Amatissimo e degli ebrei Macerata, slave, greche, francesi, polacche e di con le date del dicembre 1941. La – esordisce Suzette – (…) l’anno italiani rite- nella prima- altre nazionalità, la maggior parte di storia dimenticata dell’ebrea napo- nuovo cominciato in cattività mi vera del origine ebraica. letana Suzette Tartarone è rispuntata sembra di cattivo augurio e mi sento 1941. Su- Nelle tre facciate della lettera di Su- così, grazie a una busta ingiallita fi- molto avvilita, molto stanca di que- zette fu zette, le annotazioni familiari fanno nita tra le mani di Gaetano Bonelli, sta vita infamante…”. La ragazza salvata da commuovere. La giovane napoleta- un collezionista napoletano cultore scrive al padre dal campo di con- uno zio te- na è legata al padre da un affetto im- della memoria cittadina (che ha for- centramento di Pollenza, vicino Ma- desco. menso: “Ti ho spedito un piccolo

ella mole di opere storiche e letterarie che si affollano L’intensa saga della famiglia Rizzini Nsui banconi delle librerie in questo 150° anniversario dell’Unità, il romanzo di Silvia Mori si colloca, Proprietari terrieri veneti, sono ritratti da Silvia Mori tra romanzo e memorialistica a volergli trovare una casella specifica, a metà fra romanzo e memorialistica, l’armistizio che pose termine alla II Rizzini, e in particolare a quella del Una borghesia illuminata, volta al Al centro del romanzo è in realtà tutto fondato com’è sulla documen- guerra d’Indipendenza lasciando il giovane Gaetano, che raggiunge Ve- progresso sociale e allo sviluppo e una figura femminile, Rosa, che ve- tazione di epoca risorgimentale tro- Veneto all’Austria. Il tempo, il periodo nezia sotto assedio nel 1848 e par- determinata a raggiungerlo nella li- diamo adolescente nel 1820 andar vata negli archivi della sua famiglia che va dal 1820 al 1866, e in parti- teciperà poi alla spedizio- bertà politica che si op- sposa a uno appunto dei Rizzini e paterna, i Rizzini, e al tempo stesso colare il periodo risorgimentale vero ne dei Mille, altre figure pone a un regime ormai attraverso i cui figli, fratelli, nipoti si scritto e pensato come un romanzo, e proprio, agli anni cioè tra il 1848 minori ma assai caratteri- solo più oppressivo e au- dipana la storia famigliare: una bella una rielaborazione letteraria e imma- e il 1866. stiche del clima politico e toritario, che governa figura di donna forte, intelligente, di ginosa di carte, documenti, lettere. Perché questa saga famigliare, quella culturale del Veneto di con il carcere, le torture, valore, la quadrisavola dell’autrice. Lo spazio del romanzo è il Veneto, dei Rizzini, una famiglia di proprietari quegli anni: personaggi le esecuzioni capitali, co- Le carte di famiglia che l’autrice usa più in particolare Verona, Villafranca, terrieri della borghesia veneta, pro- ostili all’Austria che ne ral- me a Belfiore. Un Veneto con intelligenza, senza lasciarsene Custoza, poste al centro del famoso babilmente una famiglia ebraica con- lenta e compromette non oppresso, che anela alla troppo condizionare ma anche senza quadrilatero delle fortezze austriache vertitasi all’inizio del Settecento, è solo le possibilità di libertà liberazione dall’Austria, troppo allontanarsi dalla storia o dalla sede delle battaglie risorgimentali, da anche e soprattutto una saga politica, politica ma anche quelle che la deve tuttavia at- verosimiglianza, consentono così Custoza dove gli austriaci sconfissero quella di una famiglia di liberali e de- di sviluppo economico, impegnati in tendere a lungo, nonostante la par- l’emergere di un’immagine al tempo ben due volte le truppe sabaude, a mocratici che cospira e combatte per maniera maggiore o minore nella co- tecipazione alle guerre di tanti dei stesso collettiva e individuale di que- Villafranca, dove nel 1859 fu firmato l’unità italiana. Intorno alle figure dei spirazione e spesso obbligati all’esilio. suoi figli. ste vicende. La grande politica, le

Il 20 dicembre 2010 è stato presentato a Li- l’Estado Novo di Getulio Vargas. Sono libri sbona, con una manifestazione organizzata Il Brasile dei pregiudizi frutto di ricerche effettuate su varie fonti pri- dalla Associazione portoghese di studi ebraici marie in Brasile e in Portogallo, cosa che ci alla presenza di molti autorevoli esponenti permette di ricordare sempre l’importanza e della comunità ebraica locale, il libro della vio delle immagini, attualmente coordina il Vargas, nel frattempo, il Ministro Aranha, im- la necessità di accesso a tutti i documenti di- professoressa Maria Luiza Tucci Carneiro inti- PROIN (Progetto Integrato della Università di poneva il rispetto e l’attuazione di circolari se- sponibili perché sia efficace il diritto alla me- tolato: “Cidadao do mundo: O Brasil diante do Sao Paulo/Arquivio Publico do Estado de Sao grete che limitavano, fra vari altri gruppi, moria. La Tucci Carneiro ci racconta, nella sua Holocausto e do nazifascismo”. La Tucci Car- Paulo). Si tratta di un centro di ricerca unico anche l’entrata di ebrei in Brasile. E tutto que- introduzione al libro, un esempio delle restri- neiro è una dei massimi storici brasiliani e si- nel panorama brasiliano e forse sudamericano sto succedeva in un periodo drammatico di zioni che ha sofferto la ricerca: aveva già co- curamente uno dei principali studiosi che permette a vari ricercatori e studiosi di ef- guerra, persecuzione e genocidio in Europa. minciato la consultazione dei documenti dell’antisemitismo in Brasile. La conosco per- fettuare le ricerche, a contatto diretto con le Pochi diplomatici brasiliani reagirono alle dell’Archivio storico nell’antico palazzo del Mi- sonalmente, da tempo, sia per le collabora- fonti della polizia brasiliana. Nel suo fonda- norme segrete, Souza Dantas fu un’eccezione. nistero degli Esteri di Itamaraty, nel 1984, zioni scientifiche e accademiche che portiamo mentale libro: “O antisemitismo na Era Vargas: Nel suo ultimo lavoro: “Cidadao do mundo: o quando una nuova direzione impose che solo avanti da più di una decade, sia attraverso l’at- Fantasmas de uma geraçào (1930-45)”, di cui Brasil diante do Holocausto e do nazifasci- la “documentazione evidente” poteva essere tenta lettura dei suoi libri. Ho potuto verifi- parlerò più avanti dettagliatamente, la Tucci smo”, presentato per la prima volta in Europa consultata. Il risultato? […] “due funzionari care come sia rigoroso il suo metodo di ricerca Carneiro ha demistificato la figura di Oswaldo a Lisbona nel dicembre scorso, la Tucci Car- senza nessuna formazione accademica selezio- e di scrittura e come sia notevole la sua im- Aranha, riconosciuto a suo tempo in Israele neiro tratta dell’immenso lavoro svolto in fa- narono sia i ‘documenti evidenti’ sia quelli suc- mensa capacità di lavoro. Insieme al marito, come un’importante personaggio per il contri- vore degli ebrei europei da Souza Dantas, e cessivamente ritenuti confidenziali, e le l’architetto Boris Kossoy, noto artista fotogra- buto dato alla creazione dello stato israeliano della questione dell’antisemitismo in Brasile e pagine proibite furono coperte da un foglio di fico di origine ebraica che si occupa dell’archi- attraverso l’Onu. Durante il governo di Getulio della sua persistenza anche dopo la fine del- carta di notevole spessore di colore azzurro, www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P35

LETTERATURA pacco che, voglio sperare, non ti sembrerà troppo meschino. Metamorfosi della fuga È un piccolo regalino per te”. E dalle sue parole traspare, no- nostante tutto, la forte voglia Omaggio a Nelly Sachs di vivere. Come quando chiede notizie del matrimonio della pa- etamorfosi della fuga, naturalistici, caratterizzati da una rente Amina, oppure quando La ricerca dell’assoluto preminente nostalgia del divino e scrive “Sarò lieta di ricevere il Mnella lirica di Nelly da uno struggente riferimento ad pacco dalle dolci cose che mi Sachsn (pubblicato da Unipress aspetti della Shoah. fanno venire l’acquolina in bocca di Padova) riporta alla luce la fi- Nel Deutsches Literaturarchiv di solo a pensarci”. gura della grande poetessa tede- Marbach e nelle biblioteche di La missiva si conclude con il ti- sca. Si tratta della tesi di dottorato Monaco di Baviera, Chiara Con- more del futuro e una citazione di ricerca presentata da Chiara terno trova materiale edito e ine- dantesca: “Credo che non uscirò Conterno al dipartimento di Lin- dito, liriche, lettere, drammi; ana- più di quel ginepraio sul portone gue e letterature anglo – germa- lizza “tutto”, approfondisce motivi del quale dovrebbe essere scritto in niche e slave dell’Università di Pa- religiosi, storici, cabbalistici, le loro lettere di fuoco: voi che entrate qui, dova e alla Ludwig relazioni, e le com- lasciate ogni speranza”. E un ultimo – Maximilians – plesse interazioni saluto al babbo: “Ti bacio con una Universität di Mo- con il pensiero e le tenerezza infinita. Figliola Suzette. naco di Baviera nel opere di Martin Buon anno!”. lo scorso anno. Buber, Gershom La vicenda di Suzette è a lieto fine, In prima e quarta Scholem, Friedrich per fortuna. Il nipote Marcello della copertina Hölderlin, Jakob D’Aponte racconta che dopo circa bianca, due farfalle Böhme, Simone due anni e mezzo di internamento – simbolo di meta- Weil, Novalis (Ge- a Pollenza, fu salvata dallo zio Carlo morfosi biologica e org Friedrich Phi- Borntraeger, che aveva sposato in spirituale. lipp Freiherr von seconde nozze la sorella di papà Al- Sulla scorta di una Hardenberg). fredo. All’epoca Borntraeger, figlio sterminata biblio- La tesi di dottorato di un docente tedesco di Wiesbaden grafia, prevalente- presenta in italiano trasferitosi a Portici per insegnare sta. Dopo l’armistizio del settembre store di Torino. In questo ruolo, tut- mente di lingua te- la parte espositiva e alla facoltà di Agraria, era generale 1943 aderì alla Repubblica Sociale tavia, aiutò molti antifascisti ed ebrei desca, Chiara Conterno ana- in lingua originale di corpo d’armata e convinto fasci- e Mussolini lo fece nominare que- a sottrarsi alla cattura dei tedeschi, lizza vita e opere di Nelly Sachs, tedesca liriche e frammenti di let- come è testimoniato dalle lettere di premio Nobel per la letteratura tere e di drammi; ognuno corre- ringraziamento conservate gelosa- congiuntamente a Shemuel Jo- dato da esaurienti commenti e pa- mente dalla nipote Elvira Carleo. seph Agnon nel 1966. rafrasi in italiano. Il libro si legge u SILVIA MORI Le circostanze del salvataggio di Su- Nelly Sachs (Berlino 1891 – Stoc- come un romanzo, nel quale fon- CONTRA’ DI MEZZO zette non sono state ancora chiarite, colma 1970) è figlia unica di ebrei damentali richiami di mistica, so- edizioni Tufani ma grazie allo zio la giovane ebrea berlinesi, benestanti e assimilati. lidarietà, fede, sono espressi in un 2010 napoletana, all’indomani dell’armi- Affascinata dalla cultura e dalla dialogo ideale con gli autori messi pagine 337 stizio dell’8 settembre del 1943, a poesia tedesca, esordisce preco- a confronto. euro 13 differenza della maggior parte delle cemente con scritti poetici, bio- Il lettore italiano che desideri au- altre “ospiti” del campo di Pollenza grafici e fantastici, cui seguono li- mentare la conoscenza dei con- non salì sui treni piombati diretti nei riche, lettere e altro, che testimo- tenuti delle liriche, può attingere lager del Terzo Reich. Nel dopoguer- niano una forte presa di coscienza a sillogi già pubblicate (Al di là ne i vuoti lasciati nelle carte, i sen- ra tornò a Napoli, dove morì alla di se stessa, come ebrea sempre della polvere, a cura di Ida Porena, timenti che non hanno trovato fine degli anni Settanta. più oltraggiata dal crescente an- Torino, Einaudi, 1966; Poesie, tra- espressione. Seleziona, riordina, in- Una storia ritrovata. Ma chi sa quan- tisemitismo. Nel 1940, per la per- duzione e cura di Ida Porena, To- venta, come in ogni romanzo che te sono ancora le lettere di ebrei ita- secuzione nazista fugge dalla sua rino, Einaudi, 1971 e 2006). Nella si rispetti. E il lettore vede emergere liani scritte in quel terribile periodo città; con la madre, Margarete, brevità con cui Nelly Sachs con- in queste pagine, attraverso storie della persecuzione dei diritti e delle raggiunge Stoccolma, non facile, centra il suo pensiero, si può dire battaglie, le cospirazioni assumono particolari che in qualche modo gli vite e dimenticate in bauli o in vec- non del tutto amorevole seconda che Metamorfosi della fuga è di- evidenza nelle vicende quotidiane, assomigliano, la grande storia, quella chie scatole. Lettere come quella di patria. Fuga, esilio, lutti, conoscen- sperazione, nostalgia di Assoluto, le nascite, le morti, le passioni, le delle battaglie e della politica. Quasi Suzette, che potrebbero raccontarci za della tragica sorte dell’ebraismo colpi di luce, marcia con i calpe- emozioni. L’autrice restituisce le vo- a sottolineare che si tratta di due una pagina nera della storia d’Italia europeo, la trasportano in un stati verso un cielo nero, pieno di ci occultate, quelle che non si sono facce di una stessa medaglia. troppo sbrigativamente archiviata mondo di inquietudine, che lei stelle. espresse, colma con l’immaginazio- a.f. oppure derubricata ad appendice mi- riempie di elementi mistici, storici, Ferruccio D’Angeli nore della tragedia della Shoah.

dove a sua volta una graffetta prendeva al suo e straordinariamente ben documentata, siva, con allegata la lettera scritta dalla sigr. il caso di Olga Benario e di tante altre persone. interno il documento. E cosi si chiuse una giunta alla terza edizione. Oltre le fonti che ri- Cora Mayer dove si richiede un permesso di in- Stando così le cose, l’immissione di stranieri in parte della storia….” (pag. 22). guardano le pubblicazioni dell’epoca, l’autrice gresso in Brasile. Purtroppo mi è del tutto im- Brasile non aveva bisogno di nessun rito spe- Le autorità sapevano quello che facevano, na- ha scandagliato gli archivi ufficiali governativi possibile espletare la richiesta della sigr. ciale. Il risultato di tutto questo antisemitismo turalmente. E continuano a farlo, come si è specialmente del Ministero degli Esteri nello Mayer, perché sono assolutamente tassative le fu la morte di migliaia di persone innocenti visto recentemente nell’Archivio nazionale in storico palazzo di Itamaraty. Ha trovato una nostre leggi e normative riguardo l’entrata di che cercavano nel Brasile un rifugio che fu Portogallo. L’articolazione della memoria e la vasta raccolta di documenti di tutte le specie, stranieri in Brasile soprattutto d’origine euro- loro negato per preconcetto dei governanti. Il sua divulgazione sono cose necessarie per una dove risulta un forte antisemitismo nei pen- pea. E poi attualmente la questione dipende libro della Tucci Carneiro non si limita solo resistenza efficace. Per questo motivo il la- sieri e negli atti, di importanti esponenti go- esclusivamente dal Ministero della Giustizia”. all’analisi delle fonti del Brasile ufficiale, ma voro dello storico è essenzialmente politico, vernativi varguisti. Cosi attraverso i Questa lettera di Oswaldo Aranha porta l’at- analizza pure, con grande ricchezza di dettagli perché lavora con le attribuzioni di nuovi si- documenti, ben analizzati, possiamo venire a tenzione su alcuni fatti: non impiega mai e includendo un’eccellente iconografia, l’anti- gnificati, rispetto alle varie interpretazioni co- conoscenza della pubblicazione di vari decreti l’espressione “ebreo”, ma fa riferimento a una semitismo esistente in Brasile. Ancora oggi im- muni dei fatti. Chi ancora ha dei dubbi sulla segreti che limitavano notevolmente le con- scusa infondata, cioè l’esistenza di una gene- pressiona il preconcetto razziale esistente vera natura del regime politico brasiliano tra cessioni di visti per gli ebrei. Ci sono istruzioni rica restrizione all’ingresso di europei in Bra- rispetto gli ebrei. Se oggi si facesse contro gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso inviate da diplomatici brasiliani che spiegano sile. All’epoca, poi, (siamo nel 1942) il Brasile qualche tipo di etnia o gruppo di persone un dovrebbe leggere l’opera della Tucci Carneiro come “riconoscere” ebrei, nel migliore stile non aveva una vera e propria costituzione e il millesimo di quello che succedeva nell’era Var- menzionata in precedenza: “O antisemitismo della Germania nazista. Il libro riproduce dittatore Getulio Vargas e i suoi adepti pote- gas, il ministero pubblico brasiliano avrebbe na Era Vargas: Fantasmas de uma gera- anche un messaggio scritto dal cancelliere vano tutto. Si deportava infine arbitraria- da svolgere un lavoro interminabile. çào/1930-45” della Editora Perspectiva, 2001, Oswaldo Aranha e indirizzato a sua madre, ne- mente, anche se il destino della vittima era un Sao Paulo. Si tratta di un’opera fondamentale gandole una richiesta: “Ho ricevuto la sua mis- campo di concentramento o la morte, come fu Stefano Salmi www.moked.it / P36 PORTFOLIO n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche

Il profilo

Ziv Koren nasce a Tel Aviv nel 1970. Inizia la sua carriera israelo-palestinese, il tema della povertà, in gine di un autobus israeliano esploso a causa nell’esercito israeliano dove matura la volontà di di- ultimo il terremoto di Haiti. I suoi lavori sono di un attentato è stata scelta nel 2000 come ventare un fotoreporter. In seguito diviene fotografo apparsi in diverse pubblicazioni come Time una tra le 200 più importanti immagini della ufficiale dell’ufficio stampa del primo ministro. Lavora Magazine, Newsweek, Stern, Der Spiegel, Pa- storia degli ultimi 45 anni per il World Press poi come reporter e photo editor nel quotidiano Ye- ris Match, Le Figaro, Il Corriere della Sera Photo. Oltre a mostre personali e collettive dioth Aharonot. Interessato da sempre alle tematiche Magazine. Free lance fino al 1998, attual- tra Spagna e Giappone è stato scelto nel 2008 sociali ha documentato, tra i tanti reportage, il conflitto mente è affiliato all’agenzia Polaris. L’imma- come ambasciatore Canon. Il reporter che narra i soldati d’Israele

ú–– Susanna Scafuri IL FILM on esco mai senza la mia fotocamera. Nean- Ziv Koren “N che quando vado a ce- na da amici. Bisogna essere sempre sullo schermo pronti, 24 ore al giorno, sette giorni su sette”. É l’imperativo categorico Non c’è fotografo più legato di Ziv Koren, uno dei più importanti alla storia recente di Israele di fotogiornalisti israeliani che da più Ziv Koren. Insieme alla moglie di vent’anni documenta la storia e Galit Gutman, modella e attrice la cronaca del suo paese. molto popolare in Israele, sono Con passione e occhio clinico do- una coppia simbolo a Tel Aviv cumenta tanto gli eventi bellici israe- tanto che il regista Solo Avital liani quanto quelli palestinesi perché nel 2006 ha voluto dedicare alla per lui è importante che ognuno si sua vita il film documentario possa fare la propria opinione. Le More than 1000 words. immagini sono spesso dirette e rea- Per due an- listiche ma con un’attenzione alla perfezione tecnica anche quando ni Avital ha trattano temi tragici. seguito la Lo scatto che lo ha reso famoso nel vita privata mondo è quello che riprendeva un e profes- autobus esploso a Tel Aviv nel 1994 sionale del

a opera di un kamikaze: un mezzo © Ziv Koren fotografo completamente scoperchiato ma an- a casa e sul cora integro nel suo scheletro me- Il progetto più ambizioso è stato do- taglione Egoz, l’addestramento dei “La parte più impegnativa è stata la terreno di tallico che intrappola corpi dilaniati. cumentare le forze di difesa israelia- cani in guerra e un capitolo dedicato marina israeliana, che ha richiesto guerra so- L’immagine è scelta dal New York ne in tutte le sue specialità. Koren alle donne soldato. In questi anni quattro anni solo per avere accesso prattutto durante alcune fasi Times e l’anno seguente vince al ha svolto il suo servizio militare già prende forma anche il toccante pro- e fotografare il commando dell’unità degli scontri con i palestinesi. World Press Photo. La dimensione con la macchina al collo come lui getto Louai Mer’I la storia di un ser- sottomarina chiamata Shayetet 13. Realizzato con un budget low fotografica è per Koren il mezzo elet- stesso ci racconta: “Ho documentato gente che ha perso gli arti durante L’unità è stata istituita 62 anni fa ma cost, ha ricevuto numerosissimi tivo per la comprensione della realtà, Tzahal durante tutta la mia carriera: la guerra in Libano e che Koren se- è la prima volta che un fotografo vi premi internazionali. Tra gli la fotografia crea un linguaggio uni- dai conflitti alle operazioni a Gaza gue dal ferimento, durante le cure ha avuto accesso”. Gli chiedo quale eventi più sorprendenti anche versale che permette a tutti di acce- e in Libano ma anche durante le fino alla riabilitazione fino a stringere argomento vuole indagare nella sua dere alla storia, in particolare per lui esercitazioni”. con il soldato un legame che va oltre prossima ricerca: “Ho un progetto la richiesta di partecipare al Fe- a quella del suo paese, un mezzo che Tutto il materiale è stato raccolto il reportage. sui ritratti di sopravvissuti alla Shoah stival di Teheran che Koren ha vale More than 1000 words, para- nel libro Brotherhood pubblicato lo Nel suo lavoro non basta solo la co- ma non voglio dire nulla, sono solo accolto con favore dichiarando frasando il titolo del film che il re- scorso anno negli Stati Uniti. Vi si stanza. “Seguire soldati professionisti all’inizio”. che è una straordinaria oppor- gista Solo Avital ha dedicato alla sua trovano immagini di tutti corpi: dal ha richiesto un grande allenamento tunità per gli iraniani vedere un vita privata e professionale (vedi battaglione ortodosso ai paracadu- fisico per riuscire a stargli dietro”, Per vedere un ricco portfolio film sulla vita in Israele. box). tisti alle forze antiguerriglia del bat- dice Koren. di immagini:www.zivkoren.com

u DALL’ESERCITO ALLA VITA DI TUTTI I GIORNI: Noto per le sue potenti im- magini dedicate a Tzahal, Ziv Koren riserva grande attenzione anche ai temi del sociale e della contempora- neità. Tra i suoi reportage si segna- lano infatti quelli dedicati ai falascia immigrati in Israele, alla vita dei ma- lati di Hiv, al quotidiano di giovani uomini e donne o ai transgender. In queste immagini l’obiettivo di Koren coglie con grande immediatezza l’umanità dei volti e l’ambiente che li circonda senza mai diventare banale. É uno sguardo folgorante e sempre carico di poesia che trova un’espres- sione particolare nel reportage dedi- cato ad Auschwitz, dove le immagini di Koren riescono a narrare in modo nuovo l’orrore della Shoah. © Ziv Koren © Ziv Koren www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 MEDIA / P37

ú– DIETRO LE PAROLE / LA DESTRA E LA SINISTRA

Spesso cose e persone si etichettano come di destra o di si- senso, fuori dal cabaret della politique politicienne euro- zioni di Netanyahu sui confini dei Territori sono più nistra, come se questa distinzione fosse oggettiva e natu- pea. In particolare si applica male al mondo ebraico e so- pragmatiche (di “sinistra”) di quelle di Rabin. La politica rale. Non lo è, è storico-culturale e anche recente, ha prattutto a Israele, nonostante i tentativi ostinati di israeliana insomma non è “andata a destra”, come dichia- meno di un secolo e mezzo, essendo stata coniata dai gior- ideologizzare la sua politica interna secondo schemi anti- rano gli ideologi di Haaretz e i loro imitatori all’estero, e nali francesi a partire dalle posizioni che prendevano i quati per demonizzarne il governo. L’opposizione vera è il governo attuale non è “il più di destra della storia di partiti politici nel parlamento della Terza Repubblica. Il fra sionisti e antisionisti, cioè sul grado in cui la difesa Israele”, almeno se si bada alle possibili concessioni ai pa- ú–– Ugo Volli Novecento ne è però stato pieno: ci sono stati pittori di dello Stato di Israele e la sua definizione territoriale è pri- lestinesi e non alla difesa del modello collettivista che pia- destra e pittori di sinistra, scrittori di questo e quello vilegiata rispetto ad altre considerazioni, ma spesso ceva ai padri fondatori. Sono i palestinesi che, seguendo semiologo schieramento, perfino indumenti (jeans di sinistra, mon- quest’aspetto viene appiattito sulla grande metaclassifica- la “politica del salame”, incassata ogni concessione ne re- cler di destra), accessori (clarks di sinistra, rayban di de- zione destra-sinistra. Si vedrà allora che i vecchi laburisti clamano una nuova, seguiti dagli ossequienti “pacifisti” stra), per non parlare di cibi, musiche, luoghi di come Ben Gurion e Golda Meir erano ben più intransi- che, da “sinistra” come loro, ritengono lo Stato ebraico villeggiatura. Oggi questa distinzione ha sempre meno genti (di “destra”) dei governanti attuali e che le posi- un incidente da superare al più presto.

er interpretare come funziona a Gaza; Financial Times: I leader mon- (e come deforma) l’informa- diali chiedono il cessate il fuoco dopo P zione sul Medio Oriente e in le morti avvenute a Gaza; Il manifesto: particolare sul conflitto fra Israele e Raid israeliani su Gaza: 12 morti; Re- palestinesi, è utile un modello propo- pubblica: Nuove bombe israeliane su sto dallo psicologo Paul Watzlawick Gaza: 9 vittime; La Stampa: Escalation nella sua celebre Pragmatica della co- a Gaza. Razzi e raid aerei: Uccisi nove municazione umana: se fra due sog- alestinesi”. Il 10 arriva Il riformista: getti A e B vi sono due azioni, una di Venti di guerra sulla Striscia di Gaza quello e una di questo, è chiaro che la Possibile una nuova ‘Piombo Fuso’. prima in ordine temporale può essere Qualcosa del genere avviene il 23 mar- considerata uno “stimolo” e la seconda zo, che fra l’altro è la giornata della una “risposta”. Ma quando le azioni bomba alla stazione degli autobus di sono una serie, quali siano gli stimoli L’Osservatore Gerusalemme. Prima però c’è un in- e quali le risposte dipende dalla “pun- cidente. Repubblica scrive “Il blitz - teggiatura” che si pone fra esse. In ge- st’ultimo ad agire come stimolo, e l’al- suoi cittadini; i palestinesi, che non ri- dozzina di terroristi. Il giorno dopo il Raid israeliano a Gaza, uccisi anche nere ogni soggetto ha la sua punteg- tro si limiterà in linea di massima a ri- conoscono il controllo israeliano sulle Corriere della sera titola (in una co- due ragazzi – È di otto morti, tra cui giatura e vede spesso il proprio com- spondere per dissipare la minaccia. “loro terre” cercano di scuoterlo con lonnina a pag. 23) Israele: razzo contro un bambino di 11 anni e un ragazzo portamento solo come risposta a quel- Se applichiamo questo schema d’ana- le armi, le bombe, i razzi e sistemi ana- bus – rappresaglia su Gaza: un titolo di 16, il bilancio dei raid israeliani di lo altrui. Questo è vero ovviamente lisi molto freddo e avalutativo al con- loghi. La conclusione di quest’analisi da cui qualunque persona normale de- ieri a Gaza. La rappresaglia dello Stato per i litigi domestici, ma spesso anche flitto fra Israele e terrorismo palesti- è che in generale, senza entrare nei durrebbe l’opposto di quel che è av- ebraico è partita dopo il lancio di razzi in forme più complesse e strutturate nese, non è difficile capire che almeno torti e nelle ragioni, per la forza delle venuto, che Israele abbia sparato un lanciati da miliziani della Jihad islamica di interazione, come quelle della po- da quando lo Stato ebraico è nato, ses- due strategie contrapposte, a iniziare razzo contro un bus a Gaza. Il Mani- e finiti nel Neghev”; Il Sole 24 ore ti- litica internazionale. Ed è certamente santatre anni fa, sono gli arabi a voler lo scambio armato sono quasi sempre festo: Grave tensione sul “confine” di tola Israele. Uccisi 8 palestinesi; La vero anche per il conflitto mediorien- rovesciare la situazione e quindi a arabi e palestinesi, e la posizione israe- Gaza. Si teme una nuova ‘Piombo fu- Stampa: Tank israeliano uccide cinque tale, per esempio nel rapporto fra at- prendere l’iniziativa dello scontro, liane è di reazione. so’, titolo da cui non si capisce nulla. civili palestinesi, che poi in seguito si tentati palestinesi, razzi lanciati da Ga- mentre Israele ha interesse a restare Se si leggono i giornali italiani ma an- Il Messaggero, con la tipica inversione vedrà non essere tanto civili. Il tutto za e altre forme di attacchi e reazioni sulla difensiva, scegliendo eventual- che stranieri, però, quest’ordine non che indicavo sopra: Ritorsione israe- senza mai riferire l’azione palestinese militari israeliane. È chiaro che si tratta mente se alleggerire la pressione riti- è quasi mai rispettato. Nella migliore liana a Gaza Muoiono cinque palesti- precedente. Israele è sempre l’autore, di sequenze di azioni e reazioni ed è randosi (come di recente ha fatto da delle ipotesi si parla di “spirale di vio- nesi. Ritorsione di che? Chi non si fos- la causa, delle azioni palestinesi non altrettanto evidente che queste sequen- Gaza e dal Libano meridionale) o an- lenza” o si usano analoghe metafore se incuriosito abbastanza da leggere si parla. ze sono punteggiate in maniera diversa ticipando il conflitto per poterne sce- senza “punteggiatura” o magari defi- le dieci righe a pagina 19, saprebbe Tant’è vero che il giorno dopo i titoli dalle due parti: Hamas spesso afferma gliere un momento tatticamente favo- nizioni ambigue; ma di solito quel che solo che gli israeliani sono pluriassas- recitano Bomba a Gerusalemme, un di “reagire” agli attacchi israeliani, i revole. È facile mostrare che questo capita è il fenomeno opposto. Si dà sini di palestinesi (naturalmente non morto (Il Sole 24 ore); In Israele torna quali sono esplicitamente definiti come schema corrisponde perfettamente agli notizia prima e con maggiore evidenza di “terroristi” o anche di “combattenti”, il terrore - Torna il terrore a Gerusa- rappresaglie. eventi: delle quattro guerre che gli Stati dell’azione israeliana per poi dire even- solo di “palestinesi”). La Repubblica lemme (Il Tempo); Bomba alla fermata In realtà, al di là delle dichiarazioni arabi intrapresero per la distruzione tualmente nel corpo dell’articolo che a pagina 24 gioca con l’ambiguità: Da del bus. A Gerusalemme torna il ter- delle parti, vi è in genere il modo di di Israele solo quella del ‘67 fu iniziata il bombardamento, o l’uccisione o gli Gaza missile su uno scuolabus – gior- rore (L’Unità). Il tutto, rigorosamente vedere dall’esterno questa dinamica e con un’azione preventiva delle forze arresti da parte israeliana sono avve- nata di guerra con Israele – Feriti un anonimo: chi produce il terrore non renderla comprensibile, soprattutto israeliane (che anticiparono di qualche nuti in reazione a una precedente azio- ragazzo e l’autista – rappresaglia sulla si sa, è lui che si muove da solo. quando i soggetti in questione non so- ora o giorno l’attacco già preparato ne palestinese. striscia: 5 morti, in cui è difficile capire Si potrebbe andare avanti a lungo. no singole persone soggette a emo- sul terreno degli eserciti arabi); le due Analizziamo qualche esempio. Il 7 chi ha mandato quel missile e da che Quel che è chiaro è che in un conflitto zioni fuori controllo, ma entità com- “intifade” o sollevamenti palestinesi aprile scorso i terroristi di Hamas han- parte stavano quei feriti. Il titolo della si può mentire o almeno deformare la plessive che cercano di seguire una furono iniziative loro, come del resto no sparato un missile guidato da laser Stampa è quasi uguale: Razzo da Gaza precezione dei fatti anche senza in- strategia per perseguire obiettivi ben i cicli di pogrom antiebraici del ‘29 e su uno scuolabus di un kibbutz nel su scuolabus - Israele bombarda la Stri- ventare nulla: semplicemente privile- definiti, com’è di solito il caso in po- del ‘36. Anche gli attacchi da Gaza Neghev occidentale. Poteva essere una scia – Grave uno studente – Cinque giando una “punteggiatura” all’altra, litica internazionale. Si tratta in questi partirono dopo il ritiro ebraico dagli strage, ma per fortuna la maggior parte morti nei raid aerei di rappresaglia. nominando uno dei due responsabili casi di vedere chi ha interesse alla con- insediamenti di Gush Katif nel 2005. dei ragazzi erano scesi pochi minuti Il giorno dopo, l’8 aprile, la prevalenza e lasciando l’altro nell’ombra, slegando tinuità dello status quo e chi invece Lo stesso si può dire praticamente per prima, sicché ci sono stati solo due fe- della reazione è totale. Avvenire titola: i fatti dalle loro cause. È quel che la ha intenzione di modificarlo per rom- tutti gli episodi di terrorismo e scontro riti gravi, fra cui un ragazzo. Israele ha Non si ferma la rappresaglia: raid di stampa italiana e in genere quella eu- pere gli equilibri esistenti. Non è dif- armato: Israele ha evidente interesse reagito nei giorni successivi con una Israele, 9 morti a Gaza; Le Figaro: ropea fa ogni giorno sul conflitto me- ficile capire che in genere sarà que- alla tranquillità del suo territorio e dei serie di attacchi che hanno ucciso una Israele pensa ad una nuova incursione diorientale. u.v.

ú– COVER TO COVER di Cinzia Leone

t THE ECONOMIST t THE NATION t TIME Lungo la linea dell’orizzonte di un deserto Il pericoloso gioco degli Usa in Yemen. Un Un leader travolto da una rivolta di popolo e incantato a sorgere è una falce di luna e titolo prudente accanto all’immagine barricato nel suo bunker, avvolto in un abito una stella, simbolo del mondo arabo. Sulla minacciosa di una mano macchiata di d’oro come un faraone o come nella carta cresta di una duna la silhouette in sangue. Una contraddizione voluta che stagnola di un cioccolatino. Cosa succede se se controluce di un uomo solo e armato che lascia all’occhio di chi guarda di fare la ne va? recita il titolo. Time tra centinaia di solleva una nuvola di sabbia. “L’islam e le mediazione, o di scegliere il campo. Di fotoritratti del leader, ha scelto l’immagine di rivoluzioni arabe” titola The Economist. fronte al sangue versato la prudenza è un uomo stanco, imprigionato in una smorfia L’immagine rimane sospesa e non sceglie: d’obbligo, ma l’esitazione può essere stolida e vuota. Sono tutti così i leader all’apice più incanto o più paura? colpevole. della parabola, quando si avvicina il precipizio? Voto: 7 Voto: 4 Voto: 10 www.moked.it / P38 RITRATTO n. 5 | maggio 2011 pagine ebraiche La biografia L’intenso dialogo con la nipote Nathania

Tullia Calabi Zevi (Milano, 2 febbraio 1919 – iniziò la sua professione di giornalista. Dopo Nel 2007, insieme alla nipote Na- intreccia con la Storia, con le sue Roma, 22 gennaio 2011) è stata presidente la fine della guerra tornò in Italia insieme al thania Zevi, scrisse la propria contraddizioni e i suoi protagoni- dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane marito, l’architetto e critico d’arte Bruno biografia, intitolata Ti racconto sti. Da Frank Sinatra a re Hussein tra il 1983 e il 1998, nonché una nota scrit- Zevi. Per più di trent’anni – dal 1960 al 1993 la mia storia. Dialogo tra nonna di Giordania, nella sua biografia- trice e giornalista. – lavorò come corrispondente per il giornale e nipote sull’ebraismo, pubbli- dialogo Tullia Zevi ripercorre un Studiò filosofia all’Università di Milano e israeliano Maariv, un’attività durante la cata da Rizzoli. secolo intero con ironia e legge- frequentò il Conservatorio cittadino. quale scrisse anche sul processo di Ei- Sedute l’una di fronte all’altra, rezza, ma anche profondità. Quando in Italia furono promulgate le leggi chmann a Gerusalemme. abbandonata la diffidenza che Ora anche il nipote Tobia Zevi, fra- razziali, era in vacanza in Svizzera con la fa- Nel 1992 l’allora Presidente della Repub- separa generazioni tanto di- tello di Nathania, ricorda e rende miglia, da lì si trasferì in Francia e successi- blica, Oscar Luigi Scalfaro, le assegnò il ti- stanti, nonna e nipote riscoprono il omaggio alla figura della nonna in vamente negli Stati Uniti. A New York, dove tolo di Cavaliere di Gran Croce, la massima valore di un dialogo che non si limita alle re- un suo articolo per i lettori di Pagine Ebrai- frequentava i circoli antifascisti, Tullia Zevi onorificenza italiana. gole intime di un lessico famigliare, ma si che che appare in questa pagina. Questo mi ha insegnato mia nonna La lezione di Tullia Zevi: accettare la vita, fare del proprio meglio. E soprattutto rispettare l’Altro

ú–– Tobia Zevi do, e con attenzione ancora mag- la mia richiesta di privacy, sebbene italiana, figlia di una tradizione mil- rile contrapposizione tra Comunità giore chi invece ci appare più umi- la dovesse ritenere un po’ ridicola. lenaria snodatasi nella sua famiglia più popolose e più piccole. Era certa as Vegas, 1999. Quell’estate le. A distanza di tanti anni, questo epi- tra Ferrara, Milano, Roma, Ancona. che si trattasse di un organismo, al mio padre aveva organizzato Quando usciva dal suo ufficio al- sodio ha acquisito per me un altro Non è un caso che abbia voluto quale ogni membro era indispensa- Lun lungo viaggio sulla West l’Unione delle Comunità Ebraiche, significato: bisogna rispettare tutti, esporre questa ricchezza, di cui si bile. Sentendosi completamente coast degli Stati Uniti con cugini e mia nonna passava davanti alla mia anche quando alcune esigenze pos- sentiva testimone, proprio a New ebrea – curiosa fino all’ultimo delle amici di varie età. Mia nonna Tullia scuola, mentre stavo per salire sul sono sembrare risibili o ingiuste, in York, la città che l’aveva accolta da novità letterarie, culturali, artistiche era l’unica donna adulta in un fur- pulmino che mi avrebbe portato a particolare coloro che sono meno esule, organizzando nel 1990 una degli ebrei nel mondo – non ha mai goncino carico di adolescenti chias- casa. Ho già raccontato questo epi- in grado di imporsi come, in questo grande esposizione sull’ebraismo ita- perso la curiosità verso l’Altro. Ho sosi ed eccitatissimi dalla scoperta sodio – credo che fosse nel periodo caso, un bambino. Mia nonna era liano. Una risposta indiretta a quanti, ammirato in lei l’intransigenza chia- del nuovo mondo. Appena entrati in cui frequentavo la prima elemen- certamente un’ebrea italiana. Nata a al suo arrivo in America, le avevano ra, semplice, per certi aspetti ana- nell’albergo, noi ragazzini proget- tare – al suo funerale. Mi stampava Milano, ha vissuto la maggior parte detto: “Do you speak Yiddish? No? cronistica. Il rifiuto tout court di ogni tammo un furto di un oggetto par- subito un bacio sulla guancia. Un della sua vita a Roma, per molti anni Then you’re not a Jew!”. O a quelli forma di intolleranza, di razzismo, ticolarmente prezioso: l’accappatoio rito per me imbarazzante, probabil- nell’antico Ghetto, prima che fosse che, al momento di affittare una ca- di ingiustizia. Mi è capitato, qualche bianco e morbidissimo custodito nel- mente per una malintesa, puerile, vi- riscoperto dal mercato immobiliare. sa, le avevano chiesto: “Madame, are volta, di chiederle un aiuto per qual- l’armadio, con il marchio della ca- rilità. Glielo confessai, temendo che Credo che non si sia mai sentita del you Jewish or Gentile?”. cuno in difficoltà. Disponibilissima. tena ben impresso sul bavero. Credo si sarebbe offesa. Non fece una piega tutto romana, come certamente non Di questo grande patrimonio storico Se però si rendeva conto, anche im- che quell’azione fosse un’emulazione e da quel giorno, se ci incontravamo, era più milanese. Quando viaggiava, e culturale mia nonna ha sempre plicitamente, che l’obiettivo era una di qualche film. L’operazione doveva da lontano mi strizzava l’oc- penso che si considerasse continuato a sottolineare l’impor- segnalazione o un favore... bastava essere condotta nella più assoluta ri- chio e mi salutava con appunto un’ebrea tanza, sottraendosi a qualunque ste- uno sguardo: quelle cose non face- servatezza. Ingenuamente, pensam- la mano, sem- vano per lei. Un comportamento che mo di confessare il proposito illegale pre rispet- oggi sembra da marziano. Dallo stile alla nonna, che ci appariva un’ottima tando di una persona si può apprezzare la complice. Errore. Prima di tutto ci sua sostanza e, nel caso di chi rico- spiegò che non aveva mai fatto cose pre degli incarichi, anche quella di del genere in vita sua, e che non in- chi rappresenta. Essere il presidente tendeva cominciare con noi. Poi si degli ebrei italiani, per mia nonna, offrì – mortificandoci un po’ – di voleva dire essere integerrima, inap- comprare per noi l’oggetto tanto puntabile, al di sopra di qualunque anelato. Infine, gettando uno sguardo sospetto e di qualunque ombra. al bagno non proprio in ordine, di- “L’Unione è un ente morale” ripe- chiarò pacatamente: “Le persone si teva, calcando un aggettivo molto riconoscono da come lasciano il pro- sbandierato e, generalmente, poco prio bagno e il pigiama”. Poche pa- praticato. Nel Talmud è scritto, sag- role che descrivono bene Tullia Zevi. giamente, “Non farti tanto piccolo Nella concezione ebraica dell’esi- perché non sei tanto grande”. Non stenza non c’è separazione netta tra bisogna esagerare. pubblico e privato. Si deve osser- Quando Benedetto XVI visitò la si- vare tra le mura domestiche un nagoga di Roma nel gennaio 2011 comportamento coerente con il u FRANK SINATRA E NON SOLO: ero consigliere della Comunità e ho volto che si mostra all’esterno. Durante il suo lavoro di presidente assistito alla lotta per i posti: chiun- Un’idea molto distante dai mo- dell’Unione delle Comunità Ebraiche que chiamava rivendicando questa Italiane, Tullia Zevi ha incontrato delli proposti ai giorni nostri. molte figure chiave della storia o quella postazione. Mia nonna te- Se penso a mia nonna, e a cosa la italiana contemporanea. Nella foto lefonò al centralino per chiedere se mia generazione dovrebbe impara- sopra, la si vede insieme all’ex era possibile prenotare, stupendo gli re, questo è forse il primo messag- presidente del Consiglio Bettino Craxi addetti all’organizzazione. “Signora gio che mi viene in mente. Oc- al momento della firma dell’Intesa tra Zevi, ma lei hai il posto riservato”. Stato e UCEI. Sotto con Massimo corre vigilare sulle proprie azio- Cacciari, sindaco di Venezia. Durante la “Davvero?” rispose semplicemente. ni senza creare una gerarchia sua permanenza a New York, Tullia “Beh, allora grazie mille!”. Ne fu mol- di situazioni: è importante Zevi, che suonava l’arpa, ha fatto la to contenta. Accettare la vita, essere essere all’altezza tanto nei conoscenza di Leonard Bernstein e se stessi, fare del proprio meglio. Frank Sinatra. Nonostante la fama, momenti solenni quanto nei si è sempre contraddistinta per la Questo mi ha insegnato mia nonna piccoli gesti quotidiani; trattare sua umiltà, e soprattutto per il suo in anni di succulenti pranzi tête-à- VANESSA BELARDO con rispetto le persone di riguar- rispetto verso gli altri. tête.

www.moked.it pagine ebraiche n. 5 | maggio 2011 SPORT / P39

EUROLEGA NEWS L’Eurolega, o Euroleague (ufficialmente Turkish Airlines Euroleague Basketball per ragioni pubblicitarie), è la massima Trent’anni competizione europea per club di pallacanestro maschili. Ad essa prendono parte società provenienti da 18 differenti nazioni europee o facenti parte dell FIBA Europe. Il vincitore si fregia del titolo di campione d’Europa. L’attuale detentore di Hall of Fame del trofeo è il Barcellona, mentre la società con il maggior numero di vittorie della competizione è il Real Madrid Baloncesto. A luglio saranno trent’anni. La manifestazione è curata dalla ULEB (Union of European Leagues of Basketball). Sei lustri di attività e onori- ficenze che hanno visto la Jewish Sport Hall of Fame in prima linea sul fronte della memoria. Inaugurata a Neta- nya il 7 luglio 1981, la JSHF è Maccabi e Siena inseguono l’Eurolega tra i massimi enti interna- zionali dedicati allo sport ebraico. Celebra atleti e diri- genti che hanno scritto pa- Tra sudore e lacrime, la squadra di Tel Aviv e il Montepaschi approdano ai quarti di finale gine uniche in questo ambito. Dal calcio all’atle- tica, dalla pallacanestro al ú–– Adam Smulevich rozzeria a disposizione è indubbia- prudenza ma in realtà aspirano al che se in quella occasione a passare baseball: la lista di merite- mente rodata. Con piatto forte due top. Per il Maccabi questa incerta il turno furono esclusivamente gli voli riconosciuti ha recente- mente superato quota 300 ei quarti di finale hanno ta- talenti sopraffini col marchio degli Final Four offre la chance di arric- israeliani. In attesa di scorrazzare sul unità. La componente mag- gliato come burro avversa- States: Jeremy Pargo e il rinato Mar- chire uno strepitoso curriculum che parquet iberico il Maccabi una vit- gioritaria è costituita da rie di spessore nonostante co Jaric. Saranno loro i punti di ri- annovera la bellezza di cinque Eu- toria significativa l’ha comunque già statunitensi ma non man- N cano numerosi europei e il fattore campo sfavorevole rischias- ferimento dei rispettivi collettivi. In roleghe e una coppa intercontinen- ottenuta in altra sede. Inizialmente israe- se di tarparne inesorabilmente le am- attesa di vederli uno contro l’altro tale. Per la Montepaschi invece la prevista per le 21.00 la finalissima è liani. L’Italia bizioni. Con gioco di squadra e bril- in quel di Barcellona restano da su- concreta possibilità del primo sigillo stata anticipata su pressione della di- ebraica è lanti intuizioni dei singoli sono riu- perare le pratiche (si fa per dire) Real continentale patinato senza pensieri rigenza israeliana alle 16.30 per evi- rappre- scite a riemergere da frustrazioni e e Panathinaikos. Che poi altro non rivolti altrove considerato il dominio tare coincidenze con Yom Hazika- sentata da due fi- oblio dopo alcune stagioni piuttosto sono che il club più titolato d’Europa incontrastato in patria. Ultimo in- ron, ricorrenza luttuosa in cui Israele gure anonime che le avevano relegate ai e i vincitori della penultima edizione. contro tra i due team nella Top 16 e tutto l’ebraismo diasporico ricor- straordi- margini. E adesso possono nuova- Blatt e Pianegiani, coach delle due della stagione 2009-2010. Le stati- dano i soldati uccisi e le vittime del narie: Massimo mente sognare in grande. Outsider ex belle addormentate, predicano stiche dicono una vittoria a testa an- terrorismo. Della Pergola (nella foto), di lusso accomunate da una voglia giornalista triestino che nei irrefrenabile di rivincita, Maccabi Tel mesi trascorsi nel campo di internamento di Pont de la Aviv e Montepaschi Siena stanno Morge in Svizzera trovò la meditando l’ultimo piano d’azione forza di ideare due concorsi per riappropriarsi della ribalta. Una – Totocalcio e Totip – che avrebbero segnato indelebil- strada di sofferenza e riscatto quella mente la storia dello sport intrapresa da queste due squadre che italiano, e Leone Efrati, pu- potrebbe presto farle trovare di fron- gile romano di talento e pro- spettiva che fu ucciso ad te per un posto nel gotha del basket Auschwitz. europeo. Questione di feeling con il termo- metro delle proprie emozioni che verrà saggiato dal sei all’otto maggio sul caldo parquet di Barcellona. In palio per chi saprà tenere nervi saldi MACCABI TEL AVIV MONTEPASCHI SIENA oltre a mani e gambe agili c’è l’Eu- Quando il gioco si fa duro entrano in campo i duri. L’impresa in fondo è già esserci. Dopo alcune sta- rolega, Coppa Campioni della pal- Il Maccabi Tel Aviv rilancia le sue ambizioni di trion- gioni europee in chiaroscuro, il Montepaschi torna lacanestro che in Catalogna vivrà la fo continentale grazie a un collettivo che ha tutti tra le fabulous four nonostante le previsioni dei sua fase conclusiva. Maccabi e Mon- i requisiti per ricalcare le gesta del quintetto che bookmaker che la davano spacciata nel precedente tepaschi, squadre differenti per mo- nel 2004 e 2005 fu autore di una straordinaria dop- turno eliminatorio contro i campioni in carica dalità di gioco e pesantezza del pal- pietta in Eurolega. Con questa partecipazione il te- dell’Olimpiacos. Da vittima sacrificale a outsider u Leo Rodak e Leone Efrati mares, sono sorteggiate ai lati op- am israeliano consolida la sua posizione ai vertici: con ambizioni di vittoria: per gli uomini di mister in un incontro del 1938 posti del tabellone delle semifinali: otto infatti le Final Four disputate negli ultimi 12 Pianegiani la possibilità di dimostrare che il basket da una parte Maccabi versus Real anni. Numeri da capogiro che rendono bene l’idea italiano non ha alzato bandiera bianca. O almeno Madrid, dall’altra Siena contro Pa- dell’altissimo spessore tecnico della squadra. non l’ha ancora fatto del tutto. Dal Superbowl nathinaikos. Sfide di gran fascino in cui è arduo fare pronostici anche se a Broadway logica vorrebbe israeliani e greci con Un musical che racconta di qualche chance in più dei loro rivali. una leggenda del football Ma almeno nella prima fase non va americano, che ha parteci- sottovalutato il peso specifico della pato al mitico Superbowl (la superfinalissima seguita da torcida catalana che potrebbe avver- un numero impressionante sare pesantemente il Panathinaikos. di americani) e che poi ha ri- Il motivo di tale supporto? Gli elle- scoperto la sua fede ebraica. La trama è quanto meno in- nici sono colpevoli di aver eliminato solita e, quel che più conta, nei quarti il Barcellona campione in è una storia vera: lo show in- carica della manifestazione e per i titolato Lombardi racconta, tra le altre cose, anche la vi- senesi si profila quindi la possibilità cenda di Alan Veingrad. Vein- di giocare su un campo amico. Stes- grad, che ha partecipato e so discorso per gli israeliani che dal vinto la ventisettesima edi- zione del Superbowl, ha gio- canto loro sono pronti a sfruttare PANATHINAIKOS REAL MADRID cato per squadre di primo l’eterna rivalità tra Barca e Real per Nell’ultimo decennio ha segnato la storia di questo Ha interrotto la macumba che lo teneva lontano piano come i Green Bay Pac- carpire il probabile sostegno del pa- torneo portandosi a casa la bellezza di quattro dalle Final Four di Eurolega da un quindicennio. ker e i Dallas Cowboy. Ora in- dossa la kippah e porta la lazzetto. Ma aldilà delle boutade del coppe (che salgono a cinque se il conteggio si fa Adesso il Real Madrid torna finalmente ad affac- barba lunga. Dopo avere ab- tifo resta comunque il fatto che a partire dal 1996). Sbarazzatosi nei quarti di finale ciarsi nel salotto buono del basket. È un ambiente bandonato la sua attività scendere in campo saranno atleti in del Barcellona finalista della scorsa edizione, il che gli appartiene a pieno titolo. Club più vincente agonistica, infatti, Veingrad è diventato praticante. In carne e ossa. Ed è questo indiscuti- temibile Panathinaikos sembra avere dalla sua i d’Europa con otto Coppe Campioni in saccoccia, particolare, si è avvicinato al bile principio a regalare ottimismo favori degli addetti ai lavori. Anche se proprio in il Real punta all’alloro continentale sotto la con- hassidismo. Oggi descrive la sia a Maccabi che Montepaschi. ragione dell’eliminazione del Barca in marzo ri- duzione di un coach italiano: il veneziano Ema- sua storia come una “storia di orgoglio ebraico, nel più Perché hai voglia a considerarle out- schia di alienarsi le simpatie del pubblico di casa. nuele Molin, subentrato a inizio primavera al di- improbabile dei modi”. sider dell’edizione 2011 ma la car- E questo fattore nel basket conta moltissimo. missionario Ettore Messina.

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