Quad. Bot. Ambientale Appl., 31 (2020): 03-14. Pubblicato online: 01/10/2020 http://www.centroplantapalermo.org

L'uso tradizionale delle piante nella comunità rurale di Chiusa Sclafani ()

GIUSEPPE CERTA Via Sebastiano La Franca 112 – 90127 Palermo

ABSTRACT.–The traditional use of plants in the rural community of Chiusa Sclafani (Palermo) – Following similar surveys conduct- ed by other authors in many rural communities in , the results of a study on the traditional uses of the plants of the local flora in the territory of the municipality of Chiusa Sclafani (Palermo province), are reported. The study made it possible to identify 72 specific and infraspecific taxa belonging to 40 families. Among all the Asteraceae with 14 taxa prevail, then the Brassicaceae and Lamiaceae respectively with 6, the Poaceae with 4, the Rosaceae with 3. All the other families appear with 1 or 2 taxa. Of the plants surveyed, 20 have a medicinal use, 39 food and partly medicinal use, 13 artisanal and various uses.

Key words: Ethnobotany, plant uses, native flora, Sicily.

INTRODUZIONE primo casale e la prima Chiesa furono costruiti nella contra- da Barrere, l’attuale quartiere S. Salvatore. Nella stessa loca- Le tradizioni popolari legate alle piante, e specialmente a lità Giovanni Antonio Sclafani iniziò a costruire il suo castel- quelle spontanee, fanno parte di un patrimonio culturale che lo. oggi, sfortunatamente, tende a perdersi. Il primo gruppo di case di Chiusa sorse in questa località I depositari di queste conoscenze sono pochi anziani, che e Matteo Sclafani che successe nel 1320, continuò a costrui- lo hanno ereditato dalle precedenti generazioni. re il castello, nei pressi del quale cominciarono a costruirsi le Per il territorio siciliano sono numerosi i contributi pub- case dei sudditi. Alcuni secoli dopo Chiusa Sclafani è dive- blicati a partire da RAIMONDO (1979) e successivamente dallo nuto un crocevia culturale, insieme a Giuliana e , la stesso e co llaboratori a Paler mo ( RAIMONDO & L ENTINI, cui importanza si diffondeva in tutta la Sicilia occidentale. Il 1990; LENTINI & RAIMONDO, 1990). I dati disponibili sono secolo scorso è stato un secolo di declino con crescente emi- stati recentemente sintetizzati e rielaborati da LENTINI & grazione, non solo in Italia, ma anche all’estero raggiungen- VENZA (2007) e recentemente da GUARINO & al. (2020). do una popolazione attuale di 2766 abitanti attuali, contro Questo contributo è finalizzato alla conoscenza delle spe- 7105 del 1901. cie vegetali spontanee o di antica coltivazione nel territorio Il territorio di Chiusa Sclafani (Fig. 1) si estende tra la del comune di Chiusa Sclafani − un piccolo comune della Valle del fiume Belice e quella del fiume Sosio. provincia di Palermo, posto al margine sud-occidentale dei E’ situato a 658 m s.l.m. su di un pendio delimitato in monti Sicani − che trovano un uso nell’ambito alimentare, parte dalla Serra dell’Omo Morto, ed è posto al margine sud- artigianale, medicinale e veterinario. occidentale dei Monti Sicani, nel Corleonese. Confina a nord Esso si inserisce nell’ambito di un più vasto programma di con , a sud con Burgio, ad est con Palazzo ricerche condotte in diverse comunità della regione siciliana Adriano e ad ovest con Giuliana. Ha una superficie territo- 2 avviato dal Dipartimento di Scienze Botaniche riale di 5755 km con un’altitudine che va dai 172 m del dell’Università degli Studi di Palermo e, con la disattivazio- mulino di S. Carlo ai 1197 m di monte Colomba. Da segna- ne dello stesso, proseguito poi nelle nuove strutture diparti- lare i rilievi di Omo Morto (905 m) e monte Lucerto (739 m) mentali della stessa Università. (Fig. 2). Il territorio di Chiusa comprende la frazione di S. Carlo. La cittadina di Chiusa Sclafani presenta un’economia CENNI STORICI E LI NEAMENTI FISIOGRAFICI strettamente legata alle tradizionali attività agricole, quali la coltura del ciliegio e dell’ulivo. Degna di nota è la pastorizia La storia di Chiusa Sclafani è legata al susseguirsi delle che permette di vivere ad alcune famiglie. Il clima è mite famiglie f eudali che l’ hanno d ominata: d agli S clafani ai d’estate e freddo d’inverno; in questa stagione non sono Peralta, dai Cardona ai Giorni e ai Colonna. Il territorio di assenti brevi periodi d’innevamento. La comunità è com- Chiusa Sclafani apparteneva alla Chiesa di Agrigento prima posta soprattutto da addetti ad attività terziaria e da una che Ruggero II lo concedesse a Giovanni Antonio Sclafani. Il larga fascia di pensionati. Fig. 1 - Panoramica dell’abitato di Chiusa Sclafani (Palermo).

Fig. 2 - Veduta del Monte Lucerto, rilievo ricadente nel territorio di Chiusa Sclafani. 4 METODOLOGIA Habitat: incolti aridi, bordo di strada e tra i coltivi.

Lo studio è stato condotto secondo il programma di inda- gini etnobotaniche condotte in passato dal Laboratorio di Sistematica Fitogeografia ed Ecologia Vegetale dell’Università degli Studi di Palermo. Esso si è potuto rea- lizzare anche grazie all’aiuto di alcuni agricoltori e conosci- tori degli usi delle piante selvatiche, che hanno comunicato verbalmente le notizie accompagnandole con campioni delle specie da loro stessi raccolti e successivamente deter- minati e depositati presso l’Erbario del SIMUA (PAL). Per i taxa, citati alfabeticamente per famiglia, la nomenclatura usata è quella di PIGNATTI (2017-19) Per ogni taxon viene riportato il nome locale, il nome volgare italiano e l’uso locale, al fine di confermare i dati conosciuti per altre comu- nità ed evidenziare quelli nuovi o inediti.

APIACEAE RISULTATI Ferula communis L. Nome volgare italiano: Ferula comune Le piante utilizzate tradizionalmente nella comunità Nome locale: Ferla rurale di Chiusa Sclafani sono in massima parte riferite alle Magnoliophyta. Sono presenti principalmente specie Usi locali: dal fusto della pianta, raccolto in estate, si della flora spontanea nativa e qualche specie della flora preparano degli sgabelli, detti “firlizzi”. Essi sono costi- coltivata. Gli usi relativi ai vari taxa specifici e infraspe- tuiti da tanti segmenti di eguale lunghezza, legati tra loro cifici vengono di seguito riportati, per famiglie disposte da verghe di olivastro (Olea europea. sylvestris). Inoltre alfabeticamente. era usanza dei pastori fare un’ingessatura con i fusti della ferla, i quali venivano tagliati in due longitudinal- ACANTHACEAE mente, e legati insieme da uno pezzo di stoffa intrisa di Acanthus mollis L. farina, bagnata, che asciugando e indurendo simulava Nome volgare italiano: Acanto comune un’ingessatura. Nome locale: Grancarussina Habitat: garighe, incolti, pascoli aridi. Usi locali: le foglie di grancarussina insieme a quella del cavolo bollite e messe in un sacchetto venivano applica- Foeniculum vulgare Miller subsp. piperitum (Ucria) te su di un arto gonfio, questo con il calore riassorbiva il Bég. gonfiore guarendo pure l’ infezione. Nome volgare italiano: Finocchio comune Nome locale: Finucchiu d’asinu Habitat: incolti aridi, cespuglieti. Usi locali: secondo la tradizione popolare il succo della AGAVACEAE pianta fresca macerata, posto nella parte dolorante in Agave americana L. seguito alla puntura di insetti (zanzare, api, ecc.) ne Nome volgare italiano: Agave accelera la guarigione. Nome locale: Zabbara Habitat: incolti aridi, coltivi. Usi locali: le foglie, nel dopoguerra, venivano utilizzate per estrarne la fibra per fare i legacci. Foeniculum vulgare Miller subsp. vulgare Nome volgare italiano: Finocchio comune Habitat: incolti, siepi, bordi di vie, uliveti, coltivata e Nome locale: Finocchiu naturalizzata. Usi locali: i giovani e teneri getti basali vengono utilizzati in ANACARDIACEAE cucina per la preparazione della pasta con le sarde, mentre i Rhus coriaria L. semi servono ad aromatizzare le salsicce. E’ tradizione loca- Nome volgare italiano: Sommacco siciliano le preparare la farinata con il finocchietto. La dose consi- Nome locale: Summaccu gliata è di 200 g. di finocchietto per mezzo chilo di farina normale. Per prima cosa occorre pulire il finocchietto, spez- Usi locali: i rami di sommacco venivano raccolti dagli agri- zettarlo, lessarlo e, a fine cottura, scolarlo. Successivamente coltori e portati nell’aia dove i muli calpestandoli ripetuta- occorre versare la farina in una pentola acqua tiepida (2 litri) mente facevano staccare le foglie dai rami. Le stesse veni- e mescolare, a questo punto aggiungere i finocchietti conti- vano vendute a dei commercianti perché contenenti sostan- nuando a mescolare. Dopo 5 minuti la farinata è pronta. ze coloranti e tannini. Inoltre le foglie di sommacco fresche si mettevano tra le calze come antisudorifero e per contene- Habitat: incolti aridi, coltivi. re il cattivo odore dei piedi. 5 Helosciadium nodiflorum (L.) W.D.D Koch subsp. Habitat: pascoli xerofili e sassosi. nodiflorum Nome volgare italiano: Sedano d’acqua Nome locale: Scavuni J.

Usi locali: si utilizzano le foglie giovani e i gambi tene- ri, raccolti dall’autunno alla primavera, prima che spun- tano i fiori. Si consumano crudi, conditi con olio, sale e limone, in insalata insieme ad altri ortaggi o cotti insie- me ad alcune verdure spontanee.

Habitat: bordi dei ruscelli e altri luoghi umidi, come fossi, acquitrini o stagni poco profondi.

ARECACEAE Chamaerops humilis L. Nome volgare italiano: Palma nana Asphodelus ramosus L. subsp. ramosus var. ramosus Nome locale: Scupazzu Nome volgare italiano: Porraccio Nome locale: Purrazzi Usi locali: è pianta artigianale; le foglie di questa pianta intrecciate costituivano materia per realizzare scope, “coffe” Usi locali: è una pianta officinale. Le radici tuberose pestate in un mortaio, si applicavano sulle parti contuse e doloranti del (impiegate nei frantoi) e “zimmili” (capienti contenitori di corpo dell’animale, ottenendone in poco tempo la guarigione. prodotti agricoli). Habitat: Incolti aridi, pascoli, garighe. Habitat: macchie e boscaglie termofile sempreverdi.

ASPARAGACEAE Asparagus acutifolius L. Nome volgare italiano: Asparago pungente Nome locale: Sparaciu

Usi locali: i turioni sono commestibili; emergono da fine inverno-inizio primavera, grossomodo nel periodo che coincide con la Pasqua; hanno un sapore leggermente amarognolo, si consumano cotti, conditi con olio e limo- ne, in minestre di pasta e risotti, ma più frequentemente vengono utilizzati per preparare la frittata. Il brodo di cottura viene bevuto la mattina nei casi di ipertensione e quello delle radici fa bene alla vescica, migliorando il funzionamento dell’apparato urinario. ASPLENIACEAE Ceterach officinarum DC. Habitat: macchie, leccete, boschi caducifogli, siepi. Nome volgare italiano: Cedracca comune Nome locale: Spaccapetri Asparagus albus L. Nome volgare italiano: Asparago bianco Usi locali: la pianta intera viene utilizzata per preparare un Nome locale: Sparaciu biancu decotto che, bevuto 2-3 volte al giorno, serve a espellere i calcoli renali. Tuttavia si sa che è irritante e non se ne può Usi locali: anche questo asparago presenta turioni com- fare un uso prolungato. mestibili, che vengono cucinati come la specie di aspa- rago precedente. Habitat: fessure delle rocce e vecchi muri.

Habitat: pendii aridi, garighe, rupi, muri, siepi. ASTERACEAE Artemisia arborescens L. ASPHODELACEAE Nome volgare italiano: Assenzio arbustivo Asphodeline lutea (L.) Rchb. Nome locale: Erva bianca Nome volgare italiano: Asfodelo giallo Usi locali: la pianta viene usata per lenire il dolore provoca- Nome locale: Garufi to dall’herpes (fuoco di S. Antonio); per far ciò occorre prendere delle foglie, bollirle in un litro d’acqua per un Usi locali: è una pianta alimentare. Si deve raccogliere quarto d’ora circa. Dopo con una garza sterile, imbevuta di prima della fioritura e, ripulita delle foglie e dello strato quest’acqua si fanno dei lavaggi sulla zona del corpo dolo- esterno, viene utilizzata, dopo sbollentatura in acqua, per rante. Inoltre la pianta cura le emorroidi, per tale scopo si fare delle ottime frittate o con il sugo come gli asparagi. 6 prendono dei rametti muniti di foglie, si mettono a bollire in il fusto e i carciofini, privi delle spine è un ottimo digestivo almeno due litri d’acqua. Con il liquido filtrato vengono Viene consigliato per chi soffre di diabete. praticati dei lavaggi, ricevendo dei benefici. Inoltre, i ramet- ti secchi venivano utilizzati come sigari per fumarli. Habitat: pascoli, incolti.

Habitat: rupi calcaree, tufi, vecchi muri. Dittrichia viscosa (L.) Greuter Nome volgare italiano: Prucara Carlina gummifera (L.) Less. Nome locale: Vrucale Nome volgare italiano: Masticogna laticifera Nome locale: Masticogna Usi locali: dalle foglie verdi si ricava una poltiglia, che applicata sulle ferite, sia di uomini che di animali, ne favo- Usi locali: con le grosse radici si prepara un attrezzo, il risce i processi di cicatrizzazione. cosiddetto “zubbu”, adoperato nella preparazione della ricotta, questo, secondo una opinione diffusa tra gli alleva- Habitat: bordi di strada, ruderi, incolti umidi. tori, dà dei sapori molto graditi alla ricotta. Helminthotheca echioides (L.) Holub Habitat: garighe e luoghi aridi sassosi. Nome volgare italiano: Aspraggine volgare Nome locale: Spiredda Centaurea calcitrapa L. Nome volgare italiano: Calcatreppola Usi locali: le foglie della pianta ridotte in poltiglia e poste Nome locale: Aprocchiu sulle ferite sono un ottimo cicatrizzante sia per l’uomo che Usi locali: le rosette fogliari si bolliscono, si fanno saltare in per gli animali. padella con olio d’oliva e poco aglio e si consumano assie- me alla ricotta di pecora per condire la pasta. Viene consi- Habitat: bordi di vie, pascoli aridi, ruderi. gliata per i diabetici perché amara. Matricaria chamomilla L. Habitat: incolti aridi, prati, vigneti e lungo i sentieri. Nome volgare italiano: Camomilla comune Nome locale: Camumidda

Usi locali: i fiori raccolti ed essiccati all’ombra, sono utiliz- zati per preparare decotti da bere la sera quando c’è inson- nia.

Habitat: bordi di strada.

Onopordum illyricum L. Nome volgare italiano: Onopordo maggiore Nome locale: Munaceddi

Usi locali: è una pianta alimentare. Per prima cosa si tol- gono le spine dai teneri fusti, poi si bollisce con acqua, bicarbonato e limone. Una volta cotto si condisce con olio Cichorium intybus L. e limone, oppure si consuma fritti con olio d’oliva, passa- Nome volgare italiano: Cicoria comune ti in farina, assieme alla frittura di sarde. A Chiusa Sclafani Nome locale: Cicoria è tradizione raccogliere la pianta insieme ai cardi per S. Giuseppe, il 19 marzo. Ha riconosciute proprietà diureti- Usi locali: le foglie tenere possono essere consumate sia che e depurative per il fegato. crude che cotte, ed è preferibile che la loro raccolta avven- ga prima della fioritura da ottobre ad aprile. Generalmente Habitat: incolti, macerie, presso le stalle. si consumano bollite, e condite con olio d’oliva. Dal punto di vista officinale è utile per i benefici che apporta nei casi d’infiammazione a carico dell’apparato digerente e urinario.

Habitat: campi coltivati e incolti lungo i sentieri e i viottoli di montagna.

Cynara cardunculus L. subsp. cardunculus Nome volgare italiano: Carciofo selvatico Nome locale: Carcocciulu

Usi locali: è una pianta alimentare. Si raccoglie a marzo e si utilizzano i teneri steli lessi; essi si consumano con olio d’o- liva e limone oppure fritti con la farina e le uova in abbon- dante olio di oliva. Inoltre l’acqua dove si mettono a bollire

7 Reichardia picroides (L.) Roth Nome locale: Cardedda

Nome volgare italiano: Caccialepre Usi locali: è una pianta alimentare. Tutta la pianta, prima Nome locale: Caccialepre della fioritura, si consuma bollita e condita con olio d’oliva.

Usi locali: si utilizzano le foglie basali (rosetta), prima Habitat: vigne e colture concimate, bordi delle vie di cam- della fioritura, raccolte nel periodo novembre-maggio. pagna. Le foglie tenere conferiscono gradevole gusto nelle misticanze. BORAGINACEAE Borago officinalis L. Habitat: incolti aridi, muri, lungo le vie. Nome volgare italiano: Borragine Nome locale: Burrania Scolymus grandiflorus Desf. Nome volgare: Cardogna maggiore Usi locali: è una pianta alimentare. Con le parti tenere e le foglie, Nome locale: Scoddu ricche di mucillagine, raccolte dall’autunno alla primavera, si preparano minestroni o si consumano lessati conditi con olio e Usi locali: è una pianta alimentare della quale si utiliz- limone. Inoltre le stesse parti lessate si possono consumare sal- zano sia il fusto che le foglie in rosetta basale private tate in padella con pangrattato, aglio e olio d’oliva. delle spine, crude in insalata condite con olio d’oliva e limone. Inoltre si tramanda che le foglie fossero consu- Habitat: incolti, ruderi e coltivi, bordi di strada, ma più fre- mate dalle donne durante l’allattamento. quentemente negli orti.

Habitat: incolti, lungo le vie, ruderi. Cerinthe major L. Nome volgare italiano: Erba vajola Silybum marianum (L.) Gaertner Nome locale: Pappameli Nome volgare italiano: Cardo mariano Nome locale: – Usi locali: i fiori della pianta venivano raccolti per suc- chiarne il nettare depositato alla base della corolla. Usi locali: i germogli centrali, molto teneri ricchi di vitami- ne e sali minerali, possono essere aggiunti alle minestre e Habitat: incolti e bordi di strada. alle zuppe; si possono anche mangiare crudi o in insalata, così come le foglie giovani. I ricettacoli dei fiori lessati si Echium italicum L. subsp. siculum (Lacaita) cucinano come i carciofi. Nome volgare: Viperina maggiore Nome locale: – Habitat: ruderi, siepi, lungo le vie. Usi locali: un mazzetto della pianta in fiore si appendeva capo- volto alla soffitta al centro della stanza come un lampadario e serviva ad attirare le mosche.

Habitat: incolti e pascoli aridi.

Sonchus asper (L.) Hill Nome volgare italiano: Grespino spinoso Nome locale: Cardedda

Usi locali: è una pianta alimentare. Da sempre le sue foglie vengono consumate in insalata, cotte in minestre per accom- BRASSICACEAE pagnare le fave per preparare minestre, semplicemente bol- Brassica rapa L. subsp. sylvestris (L.) Janch lite e condite con olio d’oliva, oppure insieme alla pasta. Nome volgare italiano: Cavolo rapa Nome locale: Qualazzi Habitat: colture sarchiate, orti, vigne. Usi locali: è una pianta alimentare. Raccolta allo stadio di roset- Sonchus oleraceus L. ta basale, viene bollita e condita con olio e limone o consumata Nome volgare italiano: Grespino comune a frittata con la mollica. 8 Habitat: coltivi e incolti. conditi con olio e limone.

Diplotaxis erucoides (L.) DC. Habitat: rupi e muri. Nome volgare italiano: Ruchetta violacea Nome locale: Ruca CAPRIFOLIACEAE Sambucus nigra L. Usi locali: si bolliscono i giovani getti, chiamati “spicunedda”, Nome volgare italiano: Sambuco comune e si condiscono con olio d’oliva e limone. Inoltre possono esse- Nome locale: Savucu re consumati, passati in padella con olio d’oliva e pangrattato. Usi locali: con i rami si fabbricava la “cannedda” della Habitat: orti, campi coltivati e incolti. botte. Inoltre con i rami si costruiva un giocattolo “u Scricchialoru”. Questo oggetto consisteva in un segmento di Isatis tinctoria L. ramo di 10-15 cm di lunghezza, dal quale con un pezzo di Nome volgare italiano: Glasto comune fil di ferro caldo si estraeva il midollo centrale. Nome locale: – Successivamente si intagliava un legno con cui venivano spinte delle pallottoline costituite da ceci, trasformandola in Usi locali: dai fiori gialli si ricavava un colorante per i tessuti. una piccola arma ad aria compressa. Inoltre dalla parte basa- le del tronco si ricavavano manici per le scope, mentre le Habitat: incolti aridi. foglie servivano a colorare la corda bianca nuova. L’infiorescenza matura si metteva sulle tabische (delle Lobularia maritima (L.) Desv. schiacciate), quando s’infornavano. Nome volgare italiano: Filigrana comune Nome locale: Erba della suocera Habitat: schiarite e siepi.

Usi locali: qualche piantina della filigrana comune messa in tasca favorisce, secondo la tradizione popolare, la guarigio- ne dalle emorroidi per il forte odore che emana.

Habitat: incolti aridi, rupi, muri.

CACTACEAE Opuntia ficus-indica (L.) Miller Nome volgare italiano: Fico d’India Nome locale: Ficudinia

Usi locali: della pianta, oltre che i frutti, vengono utilizzati i fiori per preparare un decotto, utile per la diuresi; inoltre aiuta le donne in caso di mestruazioni dolorose e serve per espellere i calcoli. CARYOPHYLLACEAE Silene vulgaris (Moench) Garcke s.l. Habitat: coltivi. Nome volgare italiano: Silene rigonfia Nome locale: –

Usi locli: è una pianta alimentare. I teneri fusticini raccolti prima dell’antesi e si mangiano a pezzetti, in insalata.

Habitat: incolti, prati.

CHENOPODIACEAE Beta vulgaris L. subsp. maritima (L.) Arcang. Nome volgare italiano: Bietola comune Nome locale: Giri

Usi locali: è una pianta alimentare. Le cime dei nuovi getti e le foglie tenere si utilizzano in vari modi: lessate e condi- te con olio d’oliva e limone o aceto; saltate in padella con CAPPARIDACEAE aglio, olio e peperoncino. Inoltre sono ottime per insaporire Capparis spinosa L. minestroni, insieme ad altre erbe, o per accompagnare un Nome volgare italiano: Cappero peloso piatto di fave. Nome locale: Chiappara Habitat: campi, coltivi e terreni umidi. Usi locali: i bocciuoli fiorali immaturi si conservano in sala- moia o più raramente sott’olio o sott’aceto e si consumano

9 CRASSULACEAE Habitat: leccete, macchie e garighe. Umbilicus horizontalis (Guss.) DC. Nome volgare italiano: Ombelico di venere minore GUTTIFERAE Nome locale: Oricchione Hypericum perforatum L. Nome volgare italiano: Erba di S. Giovanni comune Usi locali: la foglia verde applicata sui calli ne favorisce Nome locale: Ogliu di Piricò l’eliminazione. Usi locali: con i fiori di questa pianta si prepara un olio da Habitat: rupi umide, muri. usare contro le scottature. Esso si prepara lasciando macerare i fiori per quaranta giorni e quaranta notti al sole e sereno in DIOSCOREACEAE un contenitore di vetro, immerse in olio di oliva. Dopo que- Tamus communis L. sto tempo si forma un liquido rosso che viene filtrato e con- Nome volgare italiano: Tamaro servato in bocce di vetro e utilizzato al bisogno. Nome locale: Sparaciu di serpa Habitat: prati aridi, boscaglie, incolti. Usi locali: nel periodo invernale e in primavera si raccolgo- no le parti tenere apicali, i cosiddetti turioni, comunemente chiamati “sparaci di serpa”. Essi si consumano, previa sbol- lentatura, come i normali asparagi, facendo delle gustose frit- tate e consumati con il sugo insieme alla pasta. Dal punto di vista officinale i semi, messi in alcool etilico a macerare, danno a questa mistura proprietà benefiche. Viene infatti, usata per guarire dall’infiammazione del nervo sciatico, ponendovi sopra un panno imbevuto di questa mistura per circa una settimana.

Habitat: boschi densi, cedui, radure, siepi.

DIPSACACEAE Sixalis atropurpurea (L.) Greuter et Burdet. Nome volgare italiano: Vedovina marittima JUGLANDACEAE Nome locale: Scuparina Juglans regia L. Nome volgare italiano: Noce comune Usi locali: i fusti si raccolgono in estate, tagliati tutti alla Nome locale: Nuci stessa altezza, vengono riuniti in mazzetti legati con foglie di disa (Ampelodesmos mauritanicus) per farne scope, usate Usi locali: oltre all’impiego alimentare del frutto secco per pulire le stalle. (gheriglio), il mallo dei frutti freschi veniva utilizzato per tingere i vestiti. Habitat: incolti aridi, spiagge, ruderi, lungo le vie. Habitat: coltivi. EUPHORBIACEAE Euphorbia characias L. JUNCACEAE Nome volgare italiano: Euforbia cespugliosa Juncus inflexus L. Nome locale: Cacamarruni Nome volgare italiano: Giunco tenace Nome locale: Juncu Usi locali: è una pianta il cui lattice tossico, serviva per la cattura delle anguille. Le piante spezzettate venivano butta- Usi locali: fino a pochi decenni fa il giunco veniva utilizzato te nelle pozze d’acqua che si formavano lungo i torrenti nel per la realizzazione di contenitori per la ricotta e il formaggio: periodo estivo. Questa pratica oggi non è più usata a causa le cosiddette “fascedde”, ormai del tutto sostituite da conte- del verificarsi di diversi casi di avvelenamento di animali. nitori in plastica. Dal punto di vista officinale la pianta, con le dovute precau- zioni, veniva usata per far maturare i foruncoli. Habitat: paludi, fossi, prati umidi.

LAMIACEAE Habitat: macchie, garighe. Calamintha foliosa Opiz Nome volgare italiano: Nepetella FABACEAE Sulla coronaria (L.) Medik. Nome locale: Nipitedda Nome volgare Italiano: Sulla comune Usi locali: le foglie giovani della nepetella, sminuzzate, Nome locale: Sudda insieme alla ricotta e alle uova sbattute si utilizzano per fare gustose frittate Inoltre viene consumata con ricotta, uova, Usi locali: prima della fioritura, le parti tenere degli scapi zucchero e mollica di pane, dando luogo al dolce detto “sal- fiorali – privati delle foglie e spellate – venivano consuma- viata”. te crude. 10 Habitat: prati aridi e incolti. contengono un olio essenziale, tannini, resine, sostanze amare, mucillagini. Origanum heracleoticum L. Nome volgare italiano: Origano meridionale Habitat: coltivato e talora spontaneo in stazioni soleggiate Nome locale: Ariganu nella zona dell’olivo.

Usi locali: è una pianta aromatica utilizzata in cucina per LILIACEAE condire pizza, insalata di pomodoro, pesce, ecc. inoltre un Allium porrum L. rametto di origano passato sulle gengive doloranti, pare che Nome volgare italiano: Porro porti beneficio al dente malato. Nome locale: Purretti Usi locali: è una pianta alimentare. Si consuma in vari modi: Habitat: boscaglie rade, cespuglieti. il bulbo, bollito, infarinato e fritto anche con le uova con abbondante olio d’oliva. Il bulbo, per il suo caratteristico Origanum majorana L. aroma agliaceo è adoperato anche per condire minestre, Nome volgare italiano: Maggiorana sughi e per insaporire il brodo. Nome locale: Maiurana Habitat: campi arati, coltivi, soprattutto, vigneti, più rara- Usi locali: è una pianta aromatica che si usa come condi- mente negli incolti. mento in cucina. A Chiusa Sclafani si prepara una focaccia, detta “Ranza e Sciura” i cui condimenti principali sono: MALVACEAE farina, lievito, cipolla, pecorino, acciughe, maggiorana, ecc. Malva sylvestris L. Nome volgare italiano: Malva selvatica Habitat: incolti, bordi di vie. Nome locale: Marva

Rosmarinus officinalis L. Usi locali: con le foglie e con i fiori si prepara un decotto Nome volgare italiano: Rosmarino che, bevuto per due volte al giorno, allevia l’infiammazione Nome locale: Rosamarina intestinale e migliora il funzionamento dell’apparato urina- rio. Con le foglie fresche ridotte in poltiglia, applicate ester- Usi locali: i rametti di “rosamarina” si utilizzano per aro- namente nei casi di mal di denti servono a contenere il dolo- matizzare diverse pietanze. re e per fare maturare gli ascessi dentari con rapidità. Habitat: incolti, luoghi calpestati, accumuli di detriti ed Habitat: coltivato comunemente e spontaneo nella macchia immondizie. e gariga. MORACEAE Salvia officinalis L. Ficus carica L. var. caprificus L. Nome volgare italiano: Salvia domestica Nome volgare italiano: Fico comune Nome locale: Sarvia Nome locale: Ficu

Usi locali: le foglie sono adoperate per aromatizzare alcune Usi locali: il latice della pianta è un rimedio contro le pun- pietanze. ture d’insetti. Inoltre viene usato quando si è feriti da ogget- ti con ruggine. Habitat: coltivata comunemente e spontanea nelle rupi aride e pietrose. Habitat: coltivi e spontaneo nelle rupi e muri. OLEACEAE Thymbra capitata (L.) Cav. Olea europaea L. Nome volgare italiano: Timo arbustivo Nome volgare italiano: Olivo Nome locale: Timu Nome volgare locale: Olivu

Usi locali: le foglie di questa pianta si impiegano per aro- Usi locali: oltre alle olive e all’olio che se ne ricava, la pian- matizzare alcune pietanze. ta è importante per le proprietà officinali in modo particola- re per la cura delle emorroidi. Occorre fare bollire in un litro Habitat: garighe, pendii aridi. d’acqua 500 gr di foglie d’ulivo ridotte a pezzetti Si deve ridurre l’acqua a metà, filtrare e bere una tazzina di caffè al LAURACEAE giorno per 3-4 mattine. Laurus nobilis L. Nome volgare italiano: Alloro Habitat: spontaneo e coltivato in tutta l’area mediterranea. Nome locale: Addavuru Olea europaea L. var. sylvestris (Mill.) Hegi Nome volgare italiano: Oleastro Usi locali: le foglie dell’alloro vengono utilizzate sia in Nome locale: Agliastru cucina per aromatizzare gli arrosti e alcune pietanze, sia in medicina nei casi di indigestione. Si fanno bollire delle Usi locali: dall’ “agliastru” si tagliano i giovani polloni foglie di alloro e poi se ne beve l’infuso caldo. Sono note dalla ceppaglia; essi privati delle foglie, vengono impiegati le proprietà antisettiche, diaforetiche delle foglie, che quasi sempre intrecciati con canne e verghe di salici, per 11 realizzare contenitori come ceste e panieri. tagliando un tratto di culmo, comprensivo di nodo e internodo si costruivano dei fischietti lunghi, i “friscaletti”, strumenti Habitat: spontaneo lungo le coste. musicali arcaici impiegati per allietare le serate di festa nelle case di campagna. OXALIDACEAE Oxalis pes-caprae L. Habitat: coltivi, anche spontaneizzata. Nome volgare italiano: Acetosella gialla Nome locale: Aghireddu Avena barbata Potter ex Link Nome volgare italiano: Avena barbata Usi locali: la pianta quando è adulta ha uno stelo che ha un Nome locale: Ina gusto acido, rinfresca la bocca e si può mangiare. Inoltre si mangiavano i fiori e i tuberetti crudi. Ingerita dagli animali Usi locali: dal culmo dell’avena barbata, comprensivo di un può causare gonfiore della regione addominale e condurre il nodo e di un internodo, praticando un piccolo taglio si rica- bestiame alla morte per complicanze intestinali e respiratorie. vava una specie di fischetto, detto “Sampugna” con il quale, soffiando su di esso, produceva un piccolo suono. Habitat: incolti, orti, campi. Habitat: prati, incolti e siepi. PLANTAGINACEAE Plantago lanceolata L. Cynodon dactylon (L.) Pers. Nome volgare italiano: Lingua di cane Nome volgare italiano: Gramigna rampicante Nome volgare locale: – Nome locale: Gramigna

Usi locali: secondo la tradizione la foglia ridotta in poltiglia Usi locali: con i rizomi si prepara un decotto che viene uti- si pone su un foruncolo, una ferita infiammata ottenendone lizzato nei casi di infiammazione dell’apparato urinario e una rapida guarigione. per facilitare l’espulsione dei calcoli.

Habitat: incolti, lungo le vie, campi, vigne, generalmente Habitat: incolti, siepi, terreni calpestati e di qui infestante i sinantropica. coltivi.

POACEAE. PORTULACACEAE Ampelodesmos mauritanicus (Poir.) T. Durand et Schinz Portulaca oleracea L. Nome volgare italiano: Tagliamani Nome volgare italiano: Porcellana comune Nome locale: Disa Nome locale: Purciddana

Usi locali: con tale pianta si preparano legacci, “ligame”, Usi locali: è una pianta alimentare che fiorisce d’estate e che usate nel passato in agricoltura, per legare i covoni di grano. si mangia prima di fiorire in insalata con olio d’oliva e limo- Inoltre con le “ligame” si preparava u zubbu per preparare ne. Inoltre ha una funzione officinale in quanto se si bolli- la ricotta. sce, l’acqua intrisa di questa pianta data ai bambini, nonché ai vitelli che hanno la diarrea, li porta alla guarigione. Habitat: pendii argillosi. Habitat: campi, orti incolti.

RANUNCULACEAE Clematis vitalba L. Nome volgare italiano: Vitalba Nome locale: Mitarba

Usi locali: i tralci secchi venivano fumati come surrogato dei sigari.

Habitat: boschi caducifogli submediterranei, siepi.

ROSACEAE Crataegus monogyna Jacq. Nome volgare italiano: Biancospino comune Arundo donax L. Nome locale: Brizzulinu Nome volgare italiano: Canna domestica Nome locale: Canna Usi locali: dal fusto legnoso del biancospino si ricavano ottimi bastoni su cui appoggiarsi e corte e resistenti verghe Usi locali: i culmi delle canne, anticamente, venivano tagliati in di legno per battere i frutti dagli alberi. parti, usate nell’edilizia per costruire i solai, situate perpendico- larmente alle travi di sostegno; inoltre servivano per fare dei Habitat: cespuglieti, siepi, boschi xerofili degradati. contenitori per il trasporto di prodotti agricoli “i carteddi” e “i cannizzi” per seccare i fichi e per contenere il frumento. Infine

12 Prunus spinosa L. Nome volgare italiano: Prugnolo Nome locale: Brignole

Usi locali: serve come portainnesto del susino. I frutti molto maturi si riescono a mangiare.

Habitat: boschi cedui, cespuglieti, siepi, muretti.

Rubus ulmifolius Schott Nome volgare italiano: Rovo comune Nome locale: Ruettu

Usi locali: è una pianta che produce le more e allo stes- so tempo è officinale. Le foglie, ridotte in poltiglia, ser- SOLANACEAE vono per cicatrizzare le ferite degli animali e degli uomi- Solanum melongena L. ni e guarire dai foruncoli. Inoltre le more servivano a tin- Nome volgare italiano: Melanzana gere i vestiti. Nome locale: Milinciana

Habitat: siepi, incolti, cedui. Usi locali: viene anche utilizzata come pianta medicina- le ed è un buon rimedio contro le verruche. Si taglia la RUSCACEAE melanzana a fette e si cosparge di sale. L’acqua che cola Ruscus aculeatus L. dalle fette si passa sulle verruche. Dopo 3-4 giorni si ha Nome volgare italiano: Ruscolo pungitopo la guarigione. Nome locale: Sparaciu di tronu Habitat: orti. Usi locali: i turioni vengono cucinati come i comuni aspara- gi in gustose frittate e con il sugo insieme alla pasta. URTICACEAE Urtica membranacea Poiret ex Savigny Habitat: leccete, boschi caducifogli termofili. Nome volgare italiano: Ortica membranosa Nome locale: Ardicula

RUTACEAE Usi locali: l’acqua della bollitura delle ortiche si impiegava Ruta chalepensis L. come shampoo per prevenire la caduta dei capelli rinvigo- Nome volgare italiano: Ruta d’Aleppo rendoli attraverso frizioni del cuoio capelluto. Era consuetu- Nome locale: Ruta dine tra gli agricoltori dare alle galline in pasto le ortiche perchè si riteneva che stimolassero la produzione delle Usi locali: è una pianta officinale che viene usata contro uova. L’ortica è anche pianta alimentare. Cotta si impiega i parassiti intestinali dei bambini, ponendola sotto il per la preparazione di vari piatti. cuscino durante la notte. Lasciando seccare la pianta all’ombra parte di essa si usa in cucina come condimen- Habitat: rudereti e ambienti mitrofili. to per marinare la carne. VALERIANACEAE Habitat: rupi, muri prati aridi, garighe, macchie. Fedia graciliflora Fisch et C. A. Mey subsp. graciliflora Nome volgare italiano: Lattughella SCROPHULARIACEAE Nome locale: Lattuchedda di vigna Verbascum sinuatum L. Nome volgare italiano: Verbasco sinuoso Usi locali: tra la fine dell’inverno e la primavera si raccol- Nome locale: Tassu barbassu gono le foglie giovani, che si consumano crude in insalata o in misticanza con altre verdure. Usi locali: le foglie seccate del tassu barbassu vengono adoperate per la cura dei geloni. Si prendono alcune Habitat: incolti, lungo le vie e negli orti. foglie e si bolliscono in almeno due litri di latte e un pò di sale e si lasciano macerare. Il latte impregnato delle sostanze essenziali della pianta, si versa in una bacinella e si fa un pediluvio almeno tre volte al giorno. Inoltre le foglie, pulite dalla polvere, bollite in acqua servono per la cura delle emorroidi, attraverso delle fumigazioni. Infine con i rami secchi della pianta venivano fatte delle scope per pulire le stalle.

Habitat: incolti aridi e sabbiosi, lungo le vie.

13 TAB. 1 - DISTRIBUZIONE DELLE SPECIE IMPIEGATE PER FAMIGLIA RINGRAZIAMENTI

ACANTHACEAE 1 Per la realizzazione di questo contributo hanno collaborato: AGAVACEAE 1 Zito Antonino per le foto, inoltre per le altre notizie fornitemi ANACARDIACE 1 i signori: Bondì Antonino, Cascio Ingurgio Giovanni, Coscino ARECACEAE 1 Ciro, Coscino Salvatore, Coscino Vincenzo, Ferina Francesco, ASPARAGACEAE 2 Gatto Domenico, Giaccone Giuseppe, Napoli Giuseppe, ASPLENIACEAE 1 Perricone Michele, Rizzuto Emanuele, Giaccone Gioacchino, ASPHODELACEAE 2 Pizzolato Nicolò, Ragusa Giuseppe; a tutti loro un sentito rin- ASTERACEAE 14 graziamento. Inoltre si desidera ringraziare il prof. Melchiorre BORAGINACEAE 3 per i consigli e gli indirizzi delle persone da intervi- BRASSICACEAE 6 stare forniti. CACTACEAE 1 CAPRIFOLIACEAE 1 BIBLIOGRAFIA CARYOPHYLLACEAE 1 CHENOPODIACEAE 1 ANELLO V., 1995 – Chiusa Sclafani, appunti sul centro sto- CRASSULACEAE 1 rico.– Comune di Chiusa Sclafani, Grafiche Renna DIOSCOREACEAE 1 S.p.A., Palermo. Pp. 141. DIPSACACEAE 1 LENTINI F., RAIMONDO F.M., 1990 – Indagini etnobotaniche in EUPHORBIACEAE 1 Sicilia. IV. L’uso tradizionale delle piante nel territorio FABACEAE 1 di Mistretta (Messina). – Quad. Bot. Amb. Appl. GUTTIFERAE 1 1(1990): 103-117. JUGLANDACEAE 1 LENTINI F.,VENZA F., 2007 – Wild food plant of popular use in JUNCACEAE 1 Sicily. – J. Ethnobiol. Ethnomed. 3:15. doi: LAMIACEAE 6 10.1186/1746-4269-3-15. LAURACEAE 1 PASTA S., LA ROSA A., GARFÌ G., MARCENO C., GRISTINA A.S., LILIACEAE 1 CARIMI F., GUARINO R., 2020 – An Updated Checklist MALVACEAE 1 of the Sicilian Native Edible Plants: Preserving the MORACEAE 1 Traditional Ecological Knowledge of Century-Old OLEACEAE 2 Agro-Pastoral Landscapes. – Frontiers in Plant OXALIDACEAE 1 Science, 3:15. Pp.12. PLANTAGINACEAE 1 PIGNATTI S., 2017-2019 – Flora d’Italia 1-4. – Edagricole, POACEAE 4 Milano. PORTULACACEAE 1 RAIMONDO F.M., 1980 – Le piante della flora locale nella tra- RANUNCULACEAE 1 dizione popolare delle Madonie. – Giorn. Bot. ROSACEAE 3 Ital.114(3-4): 142. RUSCACEAE 1 RAIMONDO F.M., LENTINI F., 1990 – Indagini etnobotaniche in RUTACEAE 1 Sicilia. I. Le piante della flora locale nella tradizione SCROPHULARIACEAE 1 popolare delle Madonie (Palermo). – Naturalista Sicil. SOLANACEAE 1 s. 4, (3-4): 77-99. URTICACEAE 1 VALERIANACEAE 1 RIASSUNTO – Facendo seguito ad analoghe indagini con- TOTALE taxa specifici e infraspecifici 73 dotte da altri autori in molte comunità rurali della Sicilia, vengono riportati i risultati di uno studio sugli usi tradizio- nali delle piante della flora locale nel territorio del comune CONCLUSIONI di Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo. Lo studio ha Le indagini sugli usi tradizionali delle piante della consentito di individuare 72 taxa specifici e infraspecifici flora spontanea e coltivata della comunità rurale di appartenenti a 40 famiglie. Fra tutte prevalgono le Chiusa Sclafani in provincia di Palermo ha consentito di Asteraceae con 14 taxa, quindi le Brassicaceae e le individuare 72 taxa specifici e infraspecifici appartenen- Lamiaceae rispettivamente con 6, le Poaceae con 4, le ti a 40 famiglie. Di queste, come si vede dalla tab. 1, le Rosaceae con 3. Tutte le altre famiglie figurano con 1 o 2 più rappresentate sono le Asteraceae con 14 taxa, le taxa. Delle piante censite 20 risultano avere un uso medici- Brassicaceae con 6, le Lamiaceae con 6, le Poaceae con nale, 39 uso alimentare e in parte medicinale, 13 uso arti- 4, le Rosaceae con 3. Le altre famiglie sono costituite da gianale e vario. 1 o 2 taxa al massimo. Dei taxa censiti 20 risultano avere un uso medicinale, 39 con uso alimentare e in parte medicinale, 13 sono di uso artigianale e vario.

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