DI CARLAZZO PROVINCIA DI

Piano della performance Giugno/Dicembre 2016

Sommario

Presentazione del Piano ...... 2 1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni ...... 4 2. Identità...... 13 3. Analisi del contesto ...... 16 4. Obiettivi operativi...... 29 5. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance ...... 30 6. Allegati tecnici...... 31

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Presentazione del Piano

Il Piano della Performance è lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance (art. 4 del D. Lgs. n.150/2009). È un documento programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori e i target. Secondo quanto previsto dall’articolo 10, c. 1, del D. Lgs. 150/2009, il Piano è redatto con lo scopo di assicurare “la qualità, comprensibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance”. Si tratta di un documento programmatico triennale che contiene le informazioni necessarie affinché i cittadini e tutti i soggetti interessati possano verificare in modo semplice e chiaro la quantità e la qualità delle attività svolte e dei servizi garantiti o offerti.[…]. La legge n. 213/2012, all’art.3, c. 1, lett. g-bis) ha modificato l’art. 169, c. 3-bis, del D. Lgs. n. 267/2000 prevedendo che al fine di semplificare i processi di pianificazione gestionale dell'ente, il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, c. 1, del D. Lgs. n.267/2000 e il piano della performance di cui all'art. 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel piano esecutivo di gestione. Il D. Lgs. n. 150/2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" costituisce il vertice del processo di cambiamento avviato nella Pubblica Amministrazione e alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo attraverso l’introduzione del ciclo generale di gestione della performance che, basandosi sui modelli aziendalistici della direzione per obiettivi, intende assicurare elevati standard qualitativi ed economici proprio attraverso le fasi della pianificazione, della gestione, della misurazione, della valutazione e della rendicontazione della performance organizzativa e individuale. Un cambiamento forse epocale ma che offre alle amministrazioni pubbliche un quadro di azione che realizza il passaggio dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed outcome). Per facilitare questo passaggio, il decreto definisce le seguenti azioni: 1. le amministrazioni redigono un Piano di performance, nel quale vengono elencati gli obiettivi strategici e quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’obbligo di fissare obiettivi misurabili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza, customer satisfaction, modernizzazione, qualità delle relazioni con i cittadini), costituisce una delle sfide della riforma, perché mette il cittadino al centro della programmazione (customer satisfaction) e della rendicontazione (trasparenza); 2. le amministrazioni annualmente presentano una relazione sui risultati conseguiti, evidenziando gli obiettivi raggiunti e motivando gli scostamenti, il tutto nel rispetto del principio di trasparenza che implica il coinvolgimento di cittadini e stakeholders nelle modalità e nelle forme definite dall’amministrazione. I momenti salienti di questo ciclo sono dati dalla definizione e dall’assegnazione degli obiettivi in armonia con quanto definito dall’amministrazione nei propri documenti di pianificazione strategica ovvero le linee programmatiche di mandato, la relazione previsionale e programmatica, il Piano Esecutivo di Gestione e il Piano degli Obiettivi. La misurazione e la valutazione della performance costituiscono due fasi distintive dell’intero ciclo in quanto sono finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi offerti, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.

2 La misurazione e la valutazione delle performance deve avvenire con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo quanto previsto dall’art.9 del decreto. Il rispetto delle disposizioni in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance è condizione necessaria per l'erogazione di premi legati al merito ed alla performance. Costituiscono principi cardine nella formulazione del Piano e nella rappresentazione della performance dell’ente: a) la qualità ovvero nel Piano devono essere esplicitati il processo e la modalità con cui si è arrivati a formulare gli obiettivi dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi; b) la comprensibilità ovvero il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’amministrazione; c) l’attendibilità ovvero la rappresentazione della performance è attendibile solo se è verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, target), attraverso l’adozione e l’applicazione di un rigoroso sistema di misurazione e di valutazione della performance, ai sensi dell’art.7 del Decreto, in grado di rilevare le dinamiche gestionali delle amministrazione. La gradualità nell’adeguamento ai principi descritti dal Decreto e il miglioramento continuo costituiscono però due anelli importanti della catena che porta all’adeguamento complessivo dell’amministrazione alle logiche del contenute nel Titolo II dello stesso Decreto, in quanto il livello di evoluzione dei sistemi di gestione della performance è molto diversificato tra le amministrazioni e soprattutto il livello di maturità della pianificazione della performance concretamente riscontrabile in una data amministrazione si discosta notevolmente dall’impianto dato dal legislatore. Di conseguenza, le amministrazioni si adeguano agli indirizzi proposti secondo una logica di gradualità e miglioramento continuo.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi

(M. Proust)

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1. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder esterni 1.1 - Chi siamo 1.1.1 – Carta d’identità Scheda Servizi Sede municipio: via Provinciale 2452 Stazione ferroviaria: Como o Lugano (Svizzera) Superficie: 12,69 Km2 Aeroporto: Milano Malpensa, Milano Linate, Orio al Altezza s.l.m.: min. 276m –max. 1.510m Serio o Agno (Svizzera) Abitanti: (al 31.12.2015) 3.103 Farmacia/dispensario: in fraz. Piano e in Densità: 244,52 ab/Km2 Carlazzo capoluogo Latitudine: 46° 2’ 56, 40” Ospedale: Ospedale Erba-Renaldi di (CO) Longitudine: 9° 9’ 38, 16” E Carabinieri: Comando di Menaggio (CO) Prefisso telefonico: 0344 Guardia di finanza: Compagnia di Menaggio (CO) C.A.P.: 22010 Vigili del fuoco: Distaccamento provinciale di Codice ISTAT: 013047 Menaggio (CO) Codice catasto: B785 Corpo Forestale dello Stato: via val , Codice Fiscale/Partita IVA: 00660580135 Carlazzo Gemellaggi: = Tribunale: Como Comunità Montana: Valli del Lario e del Ceresio, Corte d'Appello: Milano con sede in ed Uniti

1.1.2 - Descrizione sulle origini del Comune Carlazzo fu per secoli un comune della provincia di Milano, inserito per la prima volta nella provincia di Como nel 1786 a titolo provvisorio, e definitivamente nel 1801. Il primo Consiglio comunale fu eletto nel 1821. Al Comune era aggregata la frazione di San Pietro Sovera con una propria individualità datale dalla sua separata parrocchia. Il Comune cambiò nome in Carlazzo nel 1861 e tornò alla denominazione originale nel 1928 quando annesse Gottro e Piano Porlezza riproponendo un analogo provvedimento già emanato ai tempi di Napoleone ma poi annullato dagli austriaci.

1.2 - Cosa facciamo 1.2.1 - Chi è l’ente locale Il comune di Carlazzo, ai sensi dell’art.3 del D. Lgs. n.267/2000, è un ente locale che, godendo di autonomia statutaria, normativa, organizzativa, amministrativa, impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo e il pluralismo civile, sociale, politico, economico, educativo, culturale e informativo. Cura e tutela inoltre il patrimonio storico, artistico, culturale, linguistico, ecologico, paesaggistico, urbanistico e strutturale in cui gli abitanti di Carlazzo vivono e lavorano. Promuove il miglioramento costante delle condizioni di vita della comunità in termini di salute, pace e sicurezza. Per conto dello Stato il Comune gestisce i servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica. Titolare di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà, esercita pertanto, ai sensi dell’art.13 del citato decreto, tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale.

4 Nell’ambito delle funzioni attribuite agli enti locali, questi definiscono mediante atti organizzativi e secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, ampia flessibilità. Gli organi di governo sono preposti alle funzioni di indirizzo politico-amministrativo, attraverso la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ai Responsabili spetta l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Nella propria azione, il Comune si conforma ai seguenti principi e criteri: a) agire in base a processi di pianificazione, programmazione, realizzazione e controllo distinguendo con chiarezza il ruolo di indirizzo, controllo e governo degli organi politici dal ruolo di gestione della dirigenza; b) garantire legittimità, regolarità, efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, nonché la congruenza tra risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti dagli organi politici; c) favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e amministrative, garantire il pluralismo e i diritti delle minoranze;

d) garantire la trasparenza e l'imparzialità dell'Amministrazione e dell'informazione dei cittadini sul suo funzionamento; e) riconoscere e promuovere i diritti dei cittadini-utenti, anche attraverso adeguate politiche di snellimento dell'attività amministrativa; f) cooperare con soggetti privati nell'esercizio di servizi e per lo svolgimento di attività economiche e sociali, garantendo al Comune adeguati strumenti di indirizzo e di controllo e favorendo il principio di sussidiarietà;

g) cooperare con gli altri enti pubblici, anche appartenenti ad altri Stati, per l'esercizio di funzioni e servizi, mediante tutti gli strumenti previsti dalla normativa italiana, comunitaria e internazionale.

1.2.2 – Il ciclo di governo Il ciclo di governo è proiettato a: a) analizzare il contesto territoriale per valorizzare il sistema di governo territoriale; b) identificare gli interessi del sistema socio-territoriale, i bisogni da soddisfare e il valore pubblico da generare; c) identificare i differenti stakeholders e le reti relazionali; d) programmare le strategie definendo priorità e quadri di riferimento; e) definire le modalità e gli strumenti di governance territoriale; f) attrarre risorse e competenze; g) valutare gli effetti delle politiche sul sistema territoriale; h) sviluppare un modello sussidiario e di integrazione dei cittadini e dei differenti stakeholders.

5 Il ciclo di gestione della performance, invece, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, sviluppa in modo sinergico quanto definito dal ciclo di governo e nell’ambito del processo di concertazione tra gli organi di indirizzo politico- amministrativo, i vertici dell'amministrazione e il personale. Deve essere articolato nelle seguenti fasi: a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Sia il ciclo di governo che il ciclo di gestione della performance di una pubblica amministrazione hanno un motivo conduttore unitario: la risposta che sono in grado di dare alle domande emergenti dal contesto socio-economico e territoriale per il quale il sistema delle autonomie locali è chiamato ad operare. Due termini possono essere utilizzati come icone di tale riflessione: la ragione d’essere dell’ente locale, il motivo ispiratore degli intenti strategici e ciò che l’ente intende diventare per il sistema territoriale di riferimento. Sfide straordinarie che richiedono una azione sinergica, integrata e collaborativa tra le due anime dell’organizzazione pubblica locale: l’organo politico e l’organo tecnico.

1.2.3 – Lo stemma Simbolo cardine posto al centro dello stemma del comune di Carlazzo è la rosa dei venti a quattro punte rappresentante le quattro frazioni: Carlazzo, Gottro, Piano Porlezza e San Pietro Sovera; essa è poggiata su quattro foglie recise di quercia, legate alla base da un nastro rosso svolazzante, con scritto MCMXXVIII XII V (1928), anno di costituzione del Comune di Carlazzo; come sfondo un paesaggio montuoso, con due laghi sulla destra, raffiguranti il Lago di Piano e il Lago Ceresio.

6 1.2.4 – Organigramma

1.2.5 – Le politiche

Linee strategiche 1. Vivere Carlazzo: un comune attento al buon abitare 2. Vivere Carlazzo: un comune attento alla formazione e al turismo 3. Vivere Carlazzo: un comune attento alla sicurezza 4. Vivere Carlazzo: un comune attento alla persona 5. Vivere Carlazzo: un comune attento allo sport e ai giovani 6. Vivere Carlazzo: un comune attento alla qualità e alla integrità

1.2.6 - Matrice funzioni e centri di responsabilità

1 MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione Unità organizzativa 1 Organi istituzionali Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 Segreteria generale Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione, Area Economico Finanziaria provveditorato 4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Area Servizi al Patrimonio 6 Ufficio tecnico Area Servizi al Patrimonio

7 7 Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 8 Statistica e sistemi informativi Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali === 10 Risorse umane Area Servizi al Personale 11 Altri servizi generali Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 MISSIONE 2 – Giustizia --- === 3 MISSIONE 3 - Ordine pubblico e sicurezza 1 Polizia locale e amministrativa Area Vigilanza 2 Sistema integrato di sicurezza urbana Area Vigilanza 4 MISSIONE 4 - Istruzione e diritto allo studio 1 Istruzione prescolastica Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 Altri ordini di istruzione Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 6 Servizi ausiliari all’istruzione Area Servizi Amministrativi e al Cittadino Area Economico Finanziaria 7 Diritto allo studio Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 5 MISSIONE 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Area Servizi al Patrimonio 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 6 MISSIONE 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 1 Sport e tempo libero Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 Giovani Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 7 MISSIONE 7 - Turismo 1 Sviluppo e la valorizzazione del turismo Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 8 MISSIONE 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1 Urbanistica e assetto del territorio Area Edilizia e Urbanistica 2 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia Area Edilizia e Urbanistica economico-popolare 9 MISSIONE 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 1 Difesa del suolo Area Servizi al Patrimonio 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Area Servizi al Patrimonio 3 Rifiuti Area Servizi al Patrimonio 4 Servizio idrico integrato Area Servizi al Patrimonio Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e Area Servizi al Patrimonio forestazione 6 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Area Servizi al Patrimonio 7 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni Area Servizi al Patrimonio 8 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento Area Servizi al Patrimonio 10 MISSIONE 10 - Trasporti e diritto alla mobilità 5 Viabilità e infrastrutture stradali Area Servizi al Patrimonio 11 MISSIONE 11 - Soccorso civile 1 Sistema di protezione civile Area Servizi al Patrimonio 2 Interventi a seguito di calamità naturali Area Servizi al Patrimonio 12 MISSIONE 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 1 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 Interventi per la disabilità Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 3 Interventi per gli anziani Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 4 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 5 Interventi per le famiglie Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 6 Interventi per il diritto alla casa Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 7 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e Area Servizi Amministrativi e al Cittadino

8 sociali 8 Cooperazione e associazionismo Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 9 Servizio necroscopico e cimiteriale Area Servizi Amministrativi e al Cittadino Area Servizi al Patrimonio 13 MISSIONE 13 - Tutela della salute -- 14 MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività 1 Industria, PMI e Artigianato Area Edilizia e Urbanistica 2 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori Area Edilizia e Urbanistica 4 Reti e altri servizi di pubblica utilità Area Servizi al Patrimonio 15 MISSIONE 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale 1 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 2 Formazione professionale Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 3 Sostegno all'occupazione Area Servizi Amministrativi e al Cittadino 16 MISSIONE 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare Area Edilizia e Urbanistica 17 MISSIONE 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 1 Fonti energetiche Area Servizi al Patrimonio 18 MISSIONE 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 1 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali Area Economico Finanziaria 19 MISSIONE 19 - Relazioni internazionali --

1.3 - Come operiamo 1.3.1 - Articolazione dei servizi e modalità di gestione Economia diretta = ED Convenzione = C Appalto o affini = A Forma mista = M

Funzione Servizio Modalità di gestione 01 Funzioni 1 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento ED generali di amministrazione, 2 Segreteria generale, personale, organizzazione e programmazione ED di gestione e di controllo 3 Gestione economica, finanziaria, provveditorato e controllo di gestione ED 4 Gestione delle Entrate tributarie e servizi fiscali M 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali ED 6 Ufficio tecnico ED 7 Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva e Servizio statistico ED 8 Altri Servizi generali ED 03 Funzioni di 1 Polizia Municipale ED Polizia Locale 2 Polizia Commerciale ED 3 Polizia Amministrativa ED 04 Funzioni di 1 Scuola materna --- Istruzione 2 Istruzione elementare -- pubblica 3 Istruzione media -- 4 Istruzione secondaria superiore -- 5 Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi M

05 Funzioni 1 Biblioteche, Musei e Pinacoteche ED relative alla cultura ed ai beni 2 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale ED culturali 06 Funzioni nel 1 Piscine comunali --- settore sportivo e 2 Stadio comunale, Palazzo dello Sport ed altri impianti M

9 ricreativo 3 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo ED 07 Funzioni nel 1 Servizi turistici -- campo turistico 2 Manifestazioni turistiche ED 08 Funzioni nel 1 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi ED campo della 2 Illuminazione pubblica e servizi connessi ED viabilità e dei 3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi -- trasporti 09 Funzioni 1 Urbanistica e gestione del territorio ED riguardanti la 2 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico- ED gestione del popolare territorio e dell'ambiente 3 Servizi di protezione civile C 4 Servizio idrico integrato M 5 Servizio smaltimento rifiuti A 6 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al M territorio ed all'ambiente 10 Funzioni nel 1 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori Az. Sociale settore sociale 2 Servizi di prevenzione e riabilitazione Az. Sociale 3 Strutture residenziali e di ricovero per anziani --- 4 Assistenza, beneficienza pubblica e servizi diversi alla persona Az. Sociale 5 Servizio necroscopico e cimiteriale A 11 Funzioni nel 1 Affissioni e Pubblicità A campo dello 2 Fiere, mercati e servizi connessi ED sviluppo 3 Mattatoio e servizi connessi --- economico 4 Servizi relativi all'Industria -- 5 Servizi relativi al Commercio ED 6 Servizi relativi all'Artigianato ED 7 Servizi relativi all'Agricoltura ED 12 Funzioni 1 Distribuzione Gas --- relative a servizi 2 Centrale del latte --- produttivi 3 Distribuzione energia elettrica --- 4 Teleriscaldamento --- 5 Farmacie --- 6 Altri servizi produttivi ---

1.3.2 - I servizi e il portafoglio dei servizi Ogni servizio è stato mappato per rilevare la qualità effettiva dei servizi nel rispetto di quanto previsto dall’art. 3 del D. Lgs. n.150/2009. La prima azione ha riguardato l’esatta individuazione dei prodotti e delle prestazione erogati. Per ogni servizio del Comune di Carlazzo sono stati analizzati: a) l’anagrafica organizzativa, gestionale e strutturale del servizio; b) il contesto organizzativo; c) le dimensioni della qualità effettiva dei servizi. Le dimensioni della qualità effettiva dei servizi prese in considerazione sono: a) Accessibilità fisica: accessibilità a servizi/prestazioni erogate presso sedi/uffici dislocati sul territorio; b) Tempestività: tempo che intercorre dal momento della richiesta al momento dell’erogazione del servizio, della prestazione o del procedimento; c) Trasparenza: disponibilità/diffusione di un insieme predefinito di informazioni che consentono, a colui che richiede il servizio o la prestazione, di conoscere chiaramente a chi, come, che cosa richiedere e in quanto tempo ed eventualmente con quali spese ottenerlo; d) Efficacia: rispondenza del servizio o della prestazione alle esigenze del richiedente. Ne sono sottodimensioni la:

10 a. Conformità: corrispondenza del servizio o della prestazione erogata con le specifiche regolamentate o formalmente previste nelle procedure standard dell'ufficio; b. Affidabilità: coerenza del servizio o della prestazione erogata con le specificità programmate o dichiarate al cliente/fruitore; c. Compiutezza: esaustività del servizio o della prestazione erogata rispetto alle esigenze finali del cliente/fruitore.

Sono stati quindi elaborati per ogni servizio gli indicatori per la misurazione del livello di qualità dei servizi erogati. Gli indicatori rappresentano compiutamente le dimensioni della qualità effettiva e sono stati selezionati in modo da fornire informazioni distintive, rilevanti, significative e tali da rendere espliciti i livelli della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate. Pertanto, nel corso del secondo semestre dell’anno corrente saranno rilevate le “misure” per costruire una banca dati per definire i valori di partenza, in occasione del ciclo di gestione relativo al prossimo anno di esercizio, per la pianificazione operativo-gestionale.

1.3.3 – Organismi gestionali e partecipazioni DENOMINAZIONE QUOTA 100% STATO: CPT- Consorzio Pubblici Trasporti S.p.a. 22.182,00 0,49 attiva Azienda Sociale Centro Lario e Valli 7.801,00 7,80 attiva Acqua Servizi Idrici Integrati s.r.l. 2.755,00 5,93 attiva

La Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio È stata costituita con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 6501 il 26/6/2009, ha un proprio statuto e un proprio gonfalone. Fanno parte del suo territorio 30 comuni: , Carlazzo, Cavargna, Corrido, , , , Dongo, , , , , , Livo, Menaggio, , Musso, Peglio, , Plesso, Porlezza, S. Bartolomeo V.C., S. Nazzaro V.C., San Siro, , , , , Valsolda, .

1.3.4 - La compagine amministrativa Il Sindaco Bonardi Mauro è stato eletto nella lista civica “Vivere Carlazzo”. Ha prestato giuramento in data 18.06.2016, contestualmente alla seduta di insediamento del Consiglio Comunale. La GIUNTA COMUNALE è composta da n. 3 Assessori (compreso il Sindaco), tutti facenti parte del Consiglio Comunale:

Nome Carica Contatti Bonardi Mauro Presidente del Consiglio Indirizzo: sede municipio Comunale Tel.: 0344 70123 int. 2 e-mail: [email protected] Mazza Piera Antonella Consigliere comunale Indirizzo: sede municipio Tel.: 0344 70123 int. 2 Vice Sindaco e-mail: [email protected] Assessore ai servizi sociali, istruzione, cultura e personale dipendente Andreoli Consigliere comunale Indirizzo: sede municipio Matteo Tel.: 0344 70123 int. 2 Assessore al bilancio, e-mail: commercio e tributi [email protected]

11 Il Consiglio Comunale è composto da n. 11 membri: Bonardi Mauro, Mazza Piera Antonella, Spiatta Gaia, Andreoli Matteo, Zanotta Mauro, Isella Marinella, Giovio Luciano, Mazza Piergiuseppe, Cerrano Giuliano, Grassi Alberto, Bassi Alba Rita.

Sono presenti n. 2 gruppi consiliari, di cui per la lista della maggioranza è capogruppo il consigliere Isella Marinella e per la lista della minoranza è capogruppo il consigliere Grassi Alberto.

1.3.5 – La compagine burocratica Nome Area di diretta Atto di nomina Contatti responsabilità Ciraulo Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio dott.ssa Maria Servizi al 15 del 11.07.2016 Tel.: 0344 70123 Segretario Personale e-mail: [email protected] Comunale Maggi Maria Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio Luisa Economico 7 del 10.06.2016, Tel.: 0344 70123 int. 7-8 Finanziaria prot. 4708 e-mail: [email protected] [email protected] Corradini Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio Maria Grazia Servizi 14 del 11.07.2016 Tel.: 0344 70123 int. 1 Amministrativi e al e-mail: [email protected] Cittadino La Camera Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio Massimiliano Edilizia e 8 del 10.06.2016, Tel.: 0344 70123 int. 5 Urbanistica prot. 4709 e-mail: [email protected]

Radici Sergio Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio Servizi al 6 del 10.06.2016, Tel.: 0344 70123 int. 6 Patrimonio prot. 4707 e-mail: [email protected] Bonardi Area Decreto sindacale n. Indirizzo: sede municipio Mauro Vigilanza 9 del 10.06.2016, Tel.: 0344 70123 int. 4 (Sindaco) prot. 4710 e-mail: [email protected] Deliberazione di Giunta Comunale n. 86/2016

12 2. Identità

2.1 - Mandato istituzionale e Missione Come affermato dalla deliberazione n. 112/2010 – “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150)” della CiVIT, il “mandato istituzionale” definisce il perimetro nel quale l’amministrazione può e deve operare sulla base delle sue attribuzioni/competenze istituzionali. Definire il mandato istituzionale significa anche chiarire il ruolo degli altri attori (pubblici e privati) che si collocano nello stesso contesto istituzionale, ossia che intervengono sulla medesima politica pubblica.

La mission esprime quindi la ragion d’essere dell’Ente locale, ma anche i suoi tratti distintivi, specificando in che modo potrà realizzare la propria vision, attraverso una chiara dichiarazione di intenti strategici. La definizione della mission implica l’individuazione dei bisogni da soddisfare, delle risposte da offrire e delle relative modalità di attuazione. Alla mission dell’ente si correlano quelle delle funzioni e dei servizi in cui l’ente è impegnato. Il mission statement (manifesto della missione), definendo i motivi di esistenza dell’ente e gli obiettivi traguardati a medio termine, dovrebbe essere tale da ispirare sostegno e consenso da parte dei suoi interlocutori esterni, nonché partecipazione e motivazione da parte di coloro che operano in, con e per l’ente. Le domande a cui rispondere sarebbero: “chi siamo?”, “dove siamo?”, “perché ci siamo?”, “che cosa vogliamo fare?”” (Guida agli Enti locali n. 6/2007)

Il Comune intende quindi muovere i passi con l’intento di voler imprimere sull’organizzazione una nuova cultura del servizio pubblico e del lavoro pubblico che si fonda sul miglioramento continuo e sul coinvolgimento diretto delle risorse umane e dei diversi interlocutori che direttamente e/o indirettamente interagiscono con il sistema territoriale locale.

Nella certezza che questi impegni caratterizzeranno l’azione dell’anno corrente e non solo, possiamo credere che, in modo chiaro e sintetico, la ragion d’essere del Comune possa essere la seguente: La nostra missione: la persona al centro di ogni azione o intervento; la sicurezza ed il benessere di ogni individuo; il senso civico, l’assunzione di responsabilità e la solidarietà come principi etici inderogabili alla base di ogni comportamento. La nostra idea di città: una città, un territorio paesaggisticamente, culturalmente ed economicamente integrato che sappia “aprirsi all’esterno e al futuro”; spazi visibili “a misura di famiglia e di persona”; servizi pubblici sempre più rispondenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo alle domande e alle aspettative degli utenti. La nostra filosofia: l’ascolto e la partecipazione come strumenti democratici fondamentali per consolidare il rapporto Cittadini – Istituzioni locali e per porre l’attività politico – amministrativa a servizio della comunità e dei bisogni della gente.

13 Di seguito riportiamo l’albero della performance del Comune di Carlazzo ovvero il perimetro entro il quale l’amministrazione, sulla base delle attribuzioni e delle competenze istituzionali, definisce la propria attività di pianificazione strategica e operativa:

Linee strategiche Azioni strategiche 1 Vivere Carlazzo: un comune attento al buon abitare 1.1 Garantire una qualità ambientale 1.2 Valorizzare e recuperare il patrimonio esistente 1.3 Favorire politiche per il recupero del centro storico 2 Vivere Carlazzo: un comune attento alla formazione 2.1 Valorizzare le strutture per la formazione e al turismo 2.2 Migliorare i servizi ausiliari alla formazione promuovendo la persona e la famiglia 2.3 Riqualificare, valorizzare e promuovere il patrimonio naturalistico e storico 3 Vivere Carlazzo: un comune attento alla sicurezza 3.1 Sviluppare un sistema territoriale sicuro 3.2 Rendere il territorio accessibile e funzionale 3.3 Rendere sicura la mobilità territoriale 4 Vivere Carlazzo: un comune attento alla persona 4.1 Sostenere e promuovere servizi per i cittadini più vulnerabili 4.2 Sviluppare una rete di solidarietà e assistenza alle fragilità sociali 4.3 Favorire forme di integrazione sociale 5 Vivere Carlazzo: un comune attento allo sport e ai 5.1 Sviluppare e tutelare la risorsa “tempo libero” giovani 5.2 Sostenere e promuovere reti territoriali 6 Vivere Carlazzo: un comune attento alla qualità e 6.1 Promuovere la modernizzazione e il miglioramento alla integrità qualitativo dell’organizzazione anche attraverso forme di partecipazione attiva 6.2 Potenziare l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dell’azione amministrativa, lo sviluppo e la sostenibilità dell’organizzazione “Comune” 6.3 Promuovere sinergie territoriali

2.3 - Terminologia In questa sezione si ritiene utile fornire una breve descrizione dei termini ricorrenti, che sono stati utilizzati in questo documento e in eventuali documenti citati, con lo scopo di facilitare la lettura e la comprensione del testo.  Performance: la performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita (F. Monteduro);  Ciclo di gestione della performance: il processo attraverso il quale l’amministrazione definisce gli obiettivi, i piani di attività ad essi funzionali, gli indicatori e i valori attesi e provvede alla misurazione, alla valutazione, alla premiazione e alla rendicontazione dei risultati conseguiti;  Piano della performance: è l’ambito in cui sono esplicitati gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire che nel caso di specie si riferiscono alla RPP, al PEG, al PDO e alla Mappa dei Servizi;  Misurazione della performance: è l’attività di rilevazione dei dati indicativi che rappresentano gli scostamenti tra valori attesi e valori conseguiti riferiti a obiettivi, processi o prodotti o impatti sui cittadini;  Valutazione della performance: è l’insieme delle attività collegate, utili per esprimere un giudizio per un fine, sulla base della misurazione della performance organizzativa e individuale, delle aspettative e del grado di soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e degli utenti;  Rendicontazione sulla performance: la descrizione periodica delle risultanze dell’attività di misurazione e valutazione della performance indirizzata agli organi di indirizzo politico- amministrativo, ai cittadini ed agli stakeholder;

14  Sistema di misurazione e valutazione della performance: il complesso dei criteri che definiscono gli ambiti, le metodologie, le fasi, i tempi ed il ruolo dei singoli soggetti coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance;  Obiettivo: definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione o l’unità organizzativa si prefigge di raggiungere in determinato arco temporale per realizzare con successo gli indirizzi programmatici;  Risultato: è l’effetto oggettivo e/o tangibile che l’obiettivo si prefigge di raggiungere affinché questo possa dirsi realizzato;  Indicatore: aspetto o caratteristica dell’obiettivo, del processo o del prodotto, misurabile, che fornisce informazioni significative sull’efficacia, l’efficienza, l’economicità o la qualità dell’attività svolta e sul grado di raggiungimento dell’obiettivo;  Target: valore desiderato che un’entità si prefigge di ottenere rispetto ad un dato indicatore;  Stakeholder: qualsiasi gruppo qualificato di individui, formalizzato o no, che può essere influenzato direttamente o indirettamente dall’ottenimento degli obiettivi dell’amministrazione o comunque dalla sua azione;  Outcome: impatto, effetto o risultato ultimo di un’azione; nella misurazione della performance ci si riferisce agli outcome per indicare la conseguenza di un’attività o processo dal punto di vista dell’utente del servizio e, più in generale, degli stakeholder.

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3. Analisi del contesto 3.1 - Analisi del contesto esterno 3.1.1 – Il territorio in sintesi: l’ambiente fisico Carlazzo è una piccola cittadina, composta da quattro frazioni (Carlazzo capoluogo, Gottro, Piano Porlezza e San Pietro Sovera) e situata tra il Lago di Como e il Lago di Lugano. È circondata da verdi montagne che sono meta di escursioni e passeggiate. Infatti, c’è la bellissima Riserva Naturale “Lago di Piano” che, sebbene non molto grande, ospita una grande varietà di flora e fauna. C’è anche l’interessante “Museo del Latte” dedicato all’antica tradizione della lavorazione del formaggio. Inoltre, Carlazzo ha chiese di notevole importanza: la parrocchia dei Santi Giacomo e Fedele nella frazione di Carlazzo e, nella frazione di Gottro, la chiesa di San Giorgio con i suoi affreschi antichi e la chiesa di Santo Stefano, dove si trova il bellissimo organo seicentesco in legno Serassi. Anticamente era un borgo fortificato di cui rimangono pochi resti delle mura del castello. La zona è di vivo interesse geologico ed è sita in posizione geografica privilegiata allo sbocco della valle del Cuccio. Da Carlazzo si può seguire un tratto della Via del Ferro, un itinerario tematico che ripercorre i tracciati storici che collegavano le valli Cavargna e Albano e Morobbia attraverso il Motto della Tappa e i loro siti minerari siderurgici. In un'ora e trenta si può raggiungere Ponte Dovia un piccolo nucleo edificato su un pianoro sul torrente Cuccio seguendo l'antica mulattiera di collegamento Carlazzo – Cavargna. L’attuale struttura del territorio urbanizzato di Carlazzo è il risultato di processi insediativi fortemente influenzati dalla struttura geomorfologica del territorio, dal sistema infrastrutturale e da avvenimenti storici che hanno portato in epoche passate all’ampliamento dei limiti amministrativi del comune. Nato dalla fusione di più comuni, Carlazzo è oggi caratterizzato dalla presenza di più di un nucleo storico. Oltre al centro di Carlazzo sono infatti riconoscibili gli aggregati urbani storici di Gottro, San Pietro Sovera, Calventina, Romazza e Scarpugnana e i nuclei sparsi di Maglio, Maggione, Case Bilate, S. Agata, Cezza, Gnallo, Cadreglio, Molinazzo e Castello Carlazzo. Dalle indagini storiche effettuate è emersa la presenza di nuclei montani di impianto storico già presenti nelle mappe del Catasto Teresiano: Le Torri, Ponte Dovia e Monti di Gottro. La Strada Statale n° 340 “Regina”, che delimita il territorio pianeggiante da quello montano, si configura come elemento ordinatore dell’edificazione, tanto che nel corso del tempo è andata a formarsi una conurbazione di tipo lineare riconosciuta anche all’interno del Piano Territoriale Paesistico regionale. Lungo la strada “Regina” si sono insediate le principali attività industriali, artigianali e commerciali di Carlazzo che, insieme a Porlezza e a Grandola ed Uniti, è stata riconosciuto all’interno del PTCP quale comune polo commerciale per la ricca struttura di vendita. Carlazzo mantiene a tutt’oggi una forte integrità dal punto di vista ambientale, sia per la presenza della tutela derivante dall’istituzione della Riserva Naturale “Lago di Piano” che per le aree montane che occupando una ampia porzione della superficie del territorio comunale garantisce elevati livelli di naturalità.

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico. In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Carlazzo, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Lombardia del 7 novembre 2003 n. 14964.

16 Zona sismica Zona con pericolosità sismica molto bassa. 4 È la zona meno pericolosa dove le possibilità di danni sismici sono basse.

È stata ulteriormente differita al 10 aprile 2016 l'entrata in vigore della nuova classificazione sismica dei comuni lombardi approvata con D.G.R. 11 luglio 2014 n.2129. Lo ha stabilito la Giunta regionale con la Delibera dell’8 ottobre 2015 n. X/4144, la quale dispone inoltre che nei comuni riclassificati dalla zona 4 alla zona 3 e dalla zona 3 alla zona 2, tutti i nuovi progetti dovranno seguire le norme tecniche vigenti per le nuove zone assegnate. La nuova classificazione sismica non prevede variazioni per il comune di Carlazzo. I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell'accelerazione orizzontale massima (ag) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.

Zona Fenomeni riscontrati Accelerazione con sismica probabilità di superamento del 10% in 50 anni 1 Zona con pericolosità sismica alta, ag ≥ 0,25 g zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti. 2 Zona con pericolosità sismica media, 0,15 ≤ ag < 0,25 g dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 3 Zona con pericolosità sismica bassa, 0,05 ≤ ag < 0,15 g che può essere soggetta a scuotimenti modesti. 4 Zona con pericolosità sismica molto bassa. ag <0,05 g È la zona meno pericolosa, dove le possibilità di danni sismici sono basse.

La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia. In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Carlazzo, assegnata con Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993 e successivi aggiornamenti fino al 31 ottobre 2009.

Zona climatica Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere) E salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. Gradi-giorno Il grado-giorno (GG) di una località è l’unità di misura che stima il fabbisogno energetico 2.753 necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la soglia d 20 ° C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l’impianto termico.

Il territorio italiano è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche che variano in funzione dei gradi- giorno indipendentemente dall'ubicazione geografica.

Zona Gradi-giorno Periodo Numero di ore climatica A Comuni con GG ≤ 600 1 dicembre – 15 marzo 6 ore giornaliere B 600 < comuni con GG ≤ 1.400 1 dicembre – 31 marzo 8 ore giornaliere C 900 < comuni con GG ≤ 1.400 15 novembre – 31 marzo 10 ore giornaliere D 1.400 < comuni con GG ≤ 2.100 1 novembre – 15 aprile 12 ore giornaliere E 2.100 < comuni con GG ≤ 3.000 1 ottobre – 15 aprile 12 ore giornaliere F Comuni con GG > 3.000 Tutto l’anno nessuna limitazione

3.1.2 - L’ambiente socio-economico (informazioni tratte dai documenti di Pianificazione territoriale) La storia dell’economia di Carlazzo è strettamente legata alla risorse naturali del luogo, in particolare lo sfruttamento dei giacimenti ferriferi e la lavorazione del materiale estratto costituisce

17 uno degli aspetti più rilevanti degli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Nel 1785 in località Mulino venne costruita una fucina. Purtroppo l’eccessivo costo del legname e le problematiche e i costi legati al trasporto del materiale ferroso furono le principali cause della cessazione nel 1830 dell’attività siderurgica. Solo mezzo secolo, precisamente nel 1885, entrò in servizio la ferrovia che collegava Menaggio con Porlezza. A Piano Porlezza, oggi frazione di Carlazzo, ma a quell’epoca comune autonomo, era collocata una stazione. La ferrovia portò benessere a tutto il territorio che attraversava, fino al 1939 quando uscì di servizio. Il Lago di Piano è stato sempre utilizzato nel tempo sia per la pesca, per la conservazione dei cibi nelle ghiacciaie, alimentate dal suo ghiaccio in inverno, oltre che per la navigazione. Divenne, successivamente, punto di attrazione turistica unito al Lago di Lugano.

3.1.3 - Potenzialità e criticità del contesto (informazioni tratte dai documenti di Pianificazione territoriale)

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19 3.1.4 - I servizi Da CARLAZZO verso PORLEZZA a) Polo scolastico: scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado b) Azienda ospedaliera “ S. Anna”, AVIS, ASL, Croce Azzurra, ambulatorio veterinario, casa di riposo, ACI, Sindacato CGIL e CISL, Camera confederale del lavoro, Associazione provinciale artigiani, Lega italiana lotta contro i tumori c) Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio d) Consorzio agrario interprovinciale Como e Sondrio e) Caserma Carabinieri f) Direzione didattica scuole di stato g) Servizio taxi h) Onoranze funebri i) Raccolta rifiuti ingombranti per grandi quantitativi j) Raccolta rifiuti vegetali

Da CARLAZZO verso MENAGGIO a) Scuola materna, media e superiore, asilo nido b) Sindacato CISL, CAF e pensionati italiani , INPS c) Unione provinciale commercio e turismo e servizi d) Agenzia delle entrate e) Associazione CAI f) Azienda Socio Sanitaria Territoriale Valtellina e Alto Lario (Ospedale Erba-Renaldi), ASL, Croce Rossa Italiana, Ambulatorio veterinario g) Consorzio del Lario e dei Laghi Minori h) Guardia di finanza i) Caserma dei Carabinieri j) Corpo Forestale dello Stato k) Vigili del Fuoco l) Servizio taxi

DA CARLAZZO verso CORRIDO e da CORRIDO verso CARLAZZO a) Scuola dell’infanzia b) Scuola primaria

Da CARLAZZO verso GRANDOLA ED UNITI a) Scuola primaria e dell’infanzia b) Circolo golf Menaggio – Cadenabbia c) Raccolta rifiuti vegetali

Da BENE LARIO verso CARLAZZO a) Depuratore consortile

DA CUSINO verso CARLAZZO a) Scuola elementare

Da GRANDOLA ED UNITI verso CARLAZZO a) Depuratore consortile b) Scuola elementare

20 La dotazione totale di servizi attuale del comune di Carlazzo è la seguente: Strutture per l’istruzione mq. 6.193,81 Strutture sanitarie mq. 5.135,70 Interesse comune mq. 5.493,48 Attrezzature sportive mq. 11.019,99 Parcheggi mq. 7.790,72 Attrezzature religiose mq. 8.583,40 Cimiteri mq. 4.401,48 Standard tecnologici mq. 6.953,19 Verde mq. 8.967,35 Ambito riserva Lago di Piano mq. 988.946 (superficie a lago mq. 652.583) Riserva Lago di Piano e area di rispetto mq. 1.471.968 (superficie a lago mq. 652.583) Bosco Impero mq. 56.667

3.1.3 – Aree di interesse naturalistico  Riserva Naturale Lago di Piano – sito di interesse comunitario (SIC – Dir. 92/43/UE)  Bosco Impero

3.1.4 – Viabilità di interesse sovracomunale, storico e ambientale  Sentiero delle Quattro Valli  Via del Ferro  Via per Monti di Gottro  Sentieri di interesse storico e paesaggistico  Viabilità provinciale: strada statale regina con previsione provinciale di riqualifica

3.1.5. - Enti e associazioni

Denominazione Sede Parrocchia di Piano e San Pietro Fr. Piano Porlezza e San Pietro Sovera Parrocchia di Carlazzo e Gottro Fr. Carlazzo capoluogo e Gottro Corpo musicale di Carlazzo Via L. M. Travella Croce azzurra Porlezza Croce Rossa Italiana Menaggio Gruppo Alpini monte Galbiga San Pietro Sovera Gruppo Alpini monte Pidaggia Carlazzo

Istituto Comprensivo Statale Porlezza

Associazione Polisportiva Piano e Valli Piano Porlezza Soc. Bocciofila Carlazzese Carlazzo Amici di Piano Piano Porlezza Pro Loco Carlazzo San Pietro Sovera ASD Valli del Ceresio San Pietro Sovera

3.1.6 - Attrezzature sportive Campo da calcio: Piano Porlezza - Gottro – San Pietro Sovera Bocciodromo: San Pietro Sovera Campo pallavolo: Carlazzo

3.1.7 – Parcheggi Maggione (1), Carlazzo (3), Gottro (2), Calventina (1), Piano Porlezza ( 3), Scarpugnana ( 2) , Sant’Agata (1), San Pietro Sovera (1).

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3.1.8 - Attrezzature Religiose - Cimiteri a) Chiesa di San Nazario e Celso (Piano Porlezza) b) Chiesa di San Pietro e Paolo (San Pietro Sovera) c) Chiesa di San Giacomo e Fedele (Carlazzo) d) Chiesa di Santo Stefano (Gottro) e) Chiesa di San Giorgio (Gottro) f) Chiesa di Sant’Agata (Piano Porlezza) g) Chiesa di Sant’Antonio (Carlazzo) h) Chiesa di Maria Assunta (Monti di Gottro) i) Oratori parrocchiali: San Pietro Sovera, Piano Porlezza, Carlazzo j) Cimiteri: Carlazzo, San Giorgio, San Pietro Sovera, Piano Porlezza

3.1.9 - Standard tecnologici  Piazzola ecologica: Carlazzo (3), San Pietro Sovera (3), Piano Porlezza (6). Gottro (1)  Depuratore consortile: Sant’Agata  Punti di captazione acquedotto da sorgenti e da pompaggio  Stazione di pompaggio: Maggione

3.1.10 Servizi svolti in forma associata:  Segreteria Comunale con i Comuni di Bene Lario, Corrido, Cusino e Valsolda.

3.1.11 - La popolazione in sintesi Popolazione totale 2013 2014 2015 Maschi 1.496 1.520 1.500 Femmine 1.588 1.610 1.603 Totale 3.084 3.130 3.103

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Evoluzione della popolazione 2013 2014 2015 Nati 29 31 29 Deceduti 24 18 25 Saldo naturale 5 13 4 Immigrati 134 150 112 Emigrati 75 117 143 Saldo migratorio 59 33 - 31 Totale popolazione 3.084 3.130 3.103

Di seguito si riporta l’indice di anzianità della popolazione residente, ovvero il rapporto fra la popolazione di 65 anni e oltre e quella tra 0 e 14 anni, che permette di valutare l’incidenza della popolazione “anziana” su quella giovane.

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L’indice di anzianità per l’anno 2015: 1,31

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Carlazzo per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2015. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

La distribuzione della popolazione di Carlazzo per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2015. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l'anno scolastico 2015/2016 le scuole di Carlazzo, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

24 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Gli stranieri residenti a Carlazzo al 1° gennaio 2016 sono 202 e rappresentano il 6,5% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Turchia con il 27,23% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (21,29%) e dalla Germania (12,37%).

25 3.1.12 – Gli stakeholders Stakeholder Cittadinanza nel suo complesso: anziani, giovani, famiglie, bambini, donne, immigrati, portatori di handicap, persone con fragilità, soggetti multiproblematici Il tessuto economico industriale: PMI (piccole e medie imprese) , commercianti, artigiani, agricoltura, lavoratori occupati, persone in cerca di occupazione, banche, istituti di credito Associazionismo – Religioni: Istituzioni religiose Visitatori: Turisti Stakeholder interni: Personale del comune; consiglieri comunali

3.2 - Analisi del contesto interno 3.2.1 - Indicatori di salute economico-finanziaria 2013 2014 2015 Risultato di amministrazione/impegni di spesa 0,06 0,29 0,49 Entità del risultato di correnti e per rimborso mutui e prestiti a R1 amministrazione medio-lungo termine impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4 ,5) Residui attivi in conto residui delle entrate Qualità del risultato di 5,87 1,03 0,58 R2 proprie (titolo I + titolo III)/valore assoluto del amministrazione risultato di amministrazione Residui attivi in conto residui entrate titolo I Crediti su entrate 0,45 0,33 0,30 R3 + titolo III)/entrate di competenza accertate proprie oltre 12 mesi titolo I + titolo III Accertamenti entrate correnti (titolo I + titolo 0,74 0,92 0,95 III)/impegni di spesa corrente e per rimborso Equilibrio strutturale R4 mutui e prestiti a medio-lungo termine di parte corrente impegnati (titolo I + titolo III solo interventi 3,4,5) Impegni di spesa personale (titolo I interventi Rigidità della spesa 0,34 0,26 0,26 R5 1)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + causata dal personale III) Interessi passivi (titolo I intervento Saturazione dei limiti 0,01 0,01 0,01 R6 6)/accertamenti entrate correnti (titolo I + II + di indebitamento III) Debiti di finanziamento a fine anno/spese per 9,47 8,18 8,76 Tempi di estinzione rimborsi di quota capitale di mutui e prestiti a R7 debiti di finanziamento medio-lungo termine impegnati (titolo III solo interventi 3,4,5) Anticipazioni di tesoreria accertate (entrate Utilizzo anticipazioni 0 0 0 R8 titolo V categoria 1)/entrate correnti accertate si tesoreria (titoli I + II + III) Anticipazioni di Residui passivi anticipazioni di tesoreria 0 0 0 R9 tesoreria non (spese titolo III interventi 1)/entrate correnti rimborsate accertate (titolo I + II+ III) Residui passivi totali (in conto competenza e 0,27 0,21 0,19 Residui passivi delle in conto residui) relativi alle spese correnti R10 spese correnti (residui totali delle spese titolo I)/spese correnti impegnate (spese titolo I) Velocità di riscossione Riscossione Titolo I e III entrate/Accertamenti R11 0,74 0,79 1,02 delle entrate proprie Titolo I e III entrate R12 Autonomia finanziaria Titolo I e III entrate accertate/Totale entrate 0,45 0,63 0,52 R13 Autonomia impositiva Titolo I accertate/Totale entrate 0,31 0,48 0,37 R14 Pressione tributaria Titolo I entrate accertate/abitanti 356,16 450,62 440,41 Pressione extra- R15 Titolo III entrate accertate/abitanti 157,55 145,81 178,98 tributaria R16 Pressione finanziaria Titolo I e III entrate accertate/abitanti 513,71 596,42 619,39 Incidenza spese Funzioni generali di amministrazione di 0,38 0,41 0,41 R17 generali di gestione e di controllo/Spese correnti amministrazione e impegnate

26 gestione in relazione alle spese correnti Debiti finanziamento R18 Debiti finanziamento fine anno/abitanti 271,70 238,54 224,63 pro-capite Spesa in c/capitale in Spesa impegnata in c/capitale/spese corrente 0,60 0,24 0,61 R19 relazione alla spesa impegnata corrente Spesa in c/capitale in Spesa impegnata in c/capitale/spese generale 0,35 0,19 0,37 R20 relazione alla spesa impegnata (escluso Tit. IV) generale Incidenza della spesa 0,26 0,26 0,28 del personale in Spesa personale (ai sensi dell’art.1, comma R21 relazione alla spesa 557 della L. n.296/2006)/Spesa corrente corrente Il Comune ha Sì Si Si rispettato i parametri SI/NO di deficitarietà strutturale? Il Comune ha Sì Si Si rispettato il patto di SI/NO stabilità negli ultimi 3 anni?

3.2.2 - Indicatori di salute organizzativa 1 Analisi caratteri qualitativi/quantitativi Indicatori 2014 2015 Età media del personale (anni) 46,8 47,8 Età media dei dirigenti (anni) 46,25 47,25 Tasso di crescita di personale 0 0 % di dipendenti in possesso di laurea 21,43 % 21,43 % % di dirigenti in possesso di laurea (Responsabili dei Servizi) 25 % 25 % Ore di formazione (media per dipendente) 6 5 Turnover del personale 0 0 Costi di formazione/spese del personale N. di revisioni della struttura organizzativa negli ultimi 3 anni 1 1 Propensione all’innovazione (n. iniziative di sviluppo organizzativo attivate negli 0 0 ultimi 3 anni) N. di personal computer/N. dipendenti 15/15 15/15 N. di postazioni dotate di accesso a Internet/N. postazioni 15/15 15/15 E-mail certificata 1 1 N. dipendenti dotati di firma digitale/N. totale aventi diritto 5/5 5/5 N. abitanti/N. dipendenti 208,66 206,86

2 Analisi Benessere organizzativo Indicatori 2014 2015 Tasso di assenze 21,30 22,05 Tasso di dimissioni premature 0 0 Tasso di richieste trasferimento 0 0 Tasso di infortuni 1 0 Stipendio medio percepito dai dipendenti 1.779,40 1.800,56 % assunzioni a tempo indeterminato 100% 100% % assunzioni art.36, comma 2 D. Lgs. n.165/2001 0 0 N. di procedimenti disciplinari attivati 0 0 N. procedimenti disciplinari conclusi 0 0 3 Analisi di genere Indicatori 2014 2015 % responsabili uffici e servizi donne (Segretario C. escluso) 25% 25% % di donne dipendenti rispetto al totale del personale 50% 50% % di personale donna assunto a tempo indeterminato 50% 50% Età media del personale femminile (distinto per personale dirigente e non) 49-41 50-42 % di personale donna laureato rispetto al totale personale femminile 28,57% 28,57% Ore di formazione femminile (media per dipendente di sesso femminile) 5 8

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3.2.3 - Personale in servizio e articolazione per categorie e assegnazione

AREA RESPONSABILE DIPENDENTI ASSEGNATI Economico Finanziaria Maggi Maria Luisa D3 Schenini Micaela C5 Daniele Elisa B3 Servizi Amministrativi e al Corradini Maria Grazia C1 Radici Luisa C3 Cittadino Ciardullo Rosanna B4 Servizi al Personale Ciraulo Maria * Segretario Comunale Edilizia ed Urbanistica La Camera C1 Invernizzi Raffaella (15%) B5 Massimiliano B5

Servizi al Patrimonio Radici Sergio C4 Invernizzi Raffaella (75%) B5 Amati Ivo Antonio B3 Castelli Gualtiero B3 Mambretti Antonio B3 Vigilanza Bonardi Mauro Patellaro Benedetto D1 Sindaco Bari Mauro Francesco C5 * si avvale del personale assegnato all’area economico finanziaria

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4. Obiettivi operativi

Bisogno Stakeholders Prospettiva di outcome Linea Obiettivo strategica e azione 2016 2017 2018 strategica Necessità di Cittadini anche Garantire una maggiore 6.2 Riordinare locali e faldoni archivio favorire una più qualificati, efficienza organizzativa comunale agevole dipendenti e consultazione amministratori degli atti Soddisfare Imprese e Garantire una maggiore 6.2 Dematerializzazione atti contabili disposizioni consulenti efficienza organizzativa (mandati/reversali) normative Soddisfare un Dipendenti, Garantire una maggiore 6.1- 6.2 Redazione e approvazione del nuovo obbligo amministratori, trasparenza e veridicità sistema di misurazione e valutazione normativo enti vari e della performance della performance cittadini individuale e di gruppo Soddisfare il Cittadini Garantire una maggiore 6.1-6.2 Aree divenute edificabili a seguito di principio di efficienza organizzativa e variante di P.G.T. (censo di Carlazzo) equità fiscale operativa Necessità di Cittadini, Garantire una più efficace 3.2 Riordino della toponomastica e della riordino della imprese e regolazione del territorio numerazione civica viabilità del amministratori territorio Soddisfare la Cittadini Garantire una più efficace 1.1-1.2-1.3 Approvazione variante puntuale di necessità di una regolazione del territorio PGT regolazione territoriale Soddisfare la Cittadini Garantire una più efficace 1.1-1.2 Inoltro osservazioni variante alle necessità di una regolazione del territorio norme di attuazione del Piano per regolazione l’Assetto Idrogeologico -PAI territoriale Soddisfare il Cittadini Garantire un più efficace 3.1-3.3 Monitoraggio delle frazioni e di tutto bisogno di controllo del territorio il territorio comunale sicurezza Soddisfare il Cittadini e Garantire un più efficace 3.1 Controlli periodici in cantiere e bisogno di imprese controllo del territorio verifiche in collaborazione con sicurezza l’Ufficio Tecnico Soddisfare il Cittadini e Garantire maggiore 3.1-3.2-3.3 Ripristino della segnaletica stradale bisogno di imprese sicurezza nella mobilità sicurezza sul territorio Soddisfare il Cittadini e Garantire maggiore 1.1- 1.2 Monitoraggio e manutenzione bacini bisogno di imprese sicurezza nei bacini e alla e rete acquedotto comunale sicurezza e rete idrica qualità dei servizi Aggiornare la Cittadini, Garantire una efficace 3.2 Posa cartelli stradali con nomi delle segnaletica a imprese e organizzazione del vie comunali seguito di nuova amministratori territorio numerazione civica Sistemare una Cittadini e Offrire al 1.2-1.3 Ripristino sala civica presso la ex sala pubblica amministratori cittadino/amministrazione latteria di Carlazzo una sala multiuso

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5. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance

5.1 - Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano

Anno 2016 Attori Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov

Definizione albero Giunta e della performance Struttura tecnica

Programmazione Giunta operativa Comunale Mappatura dei servizi e Struttura tecnica definizione indicatori di e Giunta qualità Comunale Approvazione Piano Giunta della performance e Comunale aggiornamento

5.2 - Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio... I controlli interni del Comune di Carlazzo sono ordinati secondo il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione. L’attività di controllo e di valutazione della gestione operativa dell’Ente è volta ad assicurare il monitoraggio permanente e la verifica costante della realizzazione degli obiettivi e della corretta, tempestiva, efficace, economica ed efficiente gestione delle risorse, nonché, in generale, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa, con particolare riferimento all’attività assolta dagli organi tecnici, da attuarsi mediante apprezzamenti comparativi dei costi e dei rendimenti. Rientrano nell’oggetto del controllo valutativo anche le disposizioni assunte dalla funzione dirigenziale in merito alla gestione ed all’organizzazione delle risorse umane, anche con riguardo all’impiego delle risorse finanziare destinate all’incentivazione del personale ed alla remunerazione accessoria delle relative responsabilità, della qualità delle prestazioni e della produttività, collettiva ed individuale.

Il sistema di controllo interno è strutturato in modo integrato e deve:  garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile del Segretario, dei Responsabili con funzione dirigenziale e del responsabile di procedimento e del Responsabile del servizio finanziario ciascuno per il proprio ambito, la legittimità, la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa;  verificare, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati;  valutare, attraverso il controllo della Giunta, del Segretario e dei Responsabili con funzione dirigenziale e il Nucleo di Valutazione ciascuno per il proprio ambito, l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti;  garantire il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica di cui al patto di stabilità interno, mediante un'assidua attività di

30 coordinamento e di vigilanza da parte del responsabile del servizio finanziario e comunque il contributo da parte di tutti i responsabili dei servizi;  valutare le prestazioni dei Responsabili con funzione dirigenziale e del Segretario.

5.3 e con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio… Il Comune di Carlazzo ha articolato la programmazione finanziaria secondo quanto previsto dalla norme sulla programmazione economico-finanziaria agganciando gli obiettivi operativi alle linee strategiche e alle azioni strategiche.

5.4 - Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione della performance a) Definizione sempre più puntuale del ciclo di gestione e di programmazione del bilancio integrato al ciclo di governo; b) Definizione degli indicatori di outcome per la verifica degli impatti prodotti dalle politiche amministrativo-gestionali; c) Definizione di una banca dati e di una anagrafica di riferimento degli indicatori di performance; d) Diffusione della cultura della qualità e della trasparenza dei servizi; e) Sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione; f) Avvio di un controllo di gestione quale servizio preordinato a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.

6. Allegati tecnici 6.1 - Portafoglio dei servizi (giugno/dicembre 2016) 6.2 - Piano degli obiettivi operativi (giugno/dicembre 2016) 6.3 - Elenco procedimenti amministrativi 6.4 – Piano delle risorse finanziarie assegnate – P.E.G. e integrazioni

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