SUV. L’INVENZIONE Anno 111 - n. 6 - PIÙ GENIALE DEL 1974. LA SECONDA È STATA IL CUBO DI RUBIK. 2020 Giugno La

Rivista Giugno 2020 • Anno 111 - n. 6 • Giugno

PER IL FUTURO L’ECONOMIA SI

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EDITORIALE di Giangi Cretti

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era un prima. È una rinnovata consapevolezza verso i problemi ambientali. Neppure molto tempo fa. Che nell’opinione pubblica sta raggiungendo livelli inimmagi- Pertanto, ancora perfettamente (?) nitido nella nabili. C nostra memoria: in fattezze e contorni. Forse perché affrontare con decisione la crisi climatica non è Cavalcava un’onda.’ Verde. Almeno così mi pare (perfettamen- più solo una necessità, ma è diventata un‘urgenza. Che induce te?) di ricordare. a sviluppare modelli di sviluppo ecosostenibili. In grado di ga- Che colorava il dibattito politico. Intenzionata a condizionare rantire un futuro più sano, sicuro, civile e, perché no, gentile. le scelte istituzionali. Alimentata, con costanza, da lungimirante A maggior ragione oggi, quando sembra che si stia radicando la entusiasmo e comprensibile preoccupazione giovanile. convinzione che la sostenibilità ambientale, sin qui ritenuta un Che si accingeva a cancellare la becera convinzione di chi la ostacolo alla crescita economica, in realtà, per quest’ultima, sia subiva come un’espressione di smidollato sentimentalismo. un’irrinunciabile opportunità. Certa di riuscire ad archiviare la saccenza di coloro che ne ne- Si rincorrono, quasi facendo a gara a superarsi, i cosiddetti gre- gavano la fondatezza. en new deal (nuovi accordi verdi varrebbe lo stesso?) che tingo- C’è stato (?) un durante. no di verde (quasi) tutti i settori dell’economia. Nel quale, complice la pandemia, abbiamo, chi più chi meno, sperimentato una diffusa, va da sé variamente graduata, sen- Autorevoli rapporti, studi** e ricerche lo attestano: la green eco- sazione di sofferenza collettiva. Declinata, a seconda dei casi, nomy (se noi italofoni la chiamassimo economia verde appa- in legittima preoccupazione per la dimensione sanitaria, o in riremmo più provinciali?) rende più competitive le imprese e irritante fastidio per la spregiudicata superficialità ostentataurbi produce posti di lavoro. Come non bastasse lo fa, e questo è et orbi da alcuni capi di stato o di governo. davvero seducente, affondando le radici, spesso secolari, in un C’è (?), sicuramente ci sarà, un dopo. modo di produrre legato alla qualità, alla bellezza, all’efficien- Nel quale, quell’onda, anche se forse ancora non ne abbiamo za, alla storia delle città, alle esperienze positive di comunità e verificata testimonianza, si è ritirata. Per tornare ad allungarsi territori. Fa della coesione sociale un fattore produttivo. Coniu- con maggiorato vigore. Clamorosamente smentendo chi, in re- ga empatia e tecnologia. altà temendola, la voleva liquidare, banalizzandola, come una Larga parte della nostra economia dipende da questo. debolezza sentimentale. Un’onda capace di imporre, rafforzandola, una visione olistica *Dal 1990 circa 420 milioni di ettari di foresta sono andati per- del futuro. duti a causa della conversione del suolo ad altri usi, mentre la Perché tutto si tiene. Perché, confrontati nostro malgrado, con Valutazione delle Risorse Forestali Mondiali 2020 della Fao, ha la sofferenza e la paura abbiamo cominciato a dubitare delle rivelato che ogni anno vanno persi circa 10 milioni di ettari a nostre certezze. A lasciare che si insinuasse il dubbio, che, no- causa della conversione all'agricoltura e ad altri tipi di sfrutta- nostante le immagini che puntualmente rimbalzano dall’Amaz- mento delle terre. zonia cadenzate sulle dichiarazioni del presidente Bolsonaro, non siano panzane quelle che ci rendono attenti al fatto che la ** Uno studio recentissimo dell'Università di Oxford svolto da deforestazione*, oltre ad essere concausa del surriscaldamen- un team di esperti di fama internazionale, tra cui il premio Nobel to climatico, ci esponga ad un rischio epidemico sempre più Joseph Stiglitz e l'economista del clima Lord Nicholas Stern della elevato, in quanto "scoperchia" un serbatoio immenso di virus London School of economics, pubblicato sull'Oxford Review of sconosciuti, il cui vettore sono specie animali in buona parte Economic Policy, è il primo studio che valuta i benefici della lot- sconosciute anch'esse. Improvvisamente, ma forse non più di tanto, non ci appare balza- ta contro i cambiamenti climatici insieme alla ripresa economica na (un cedimento al sentimento?) l’idea che il rispetto degli ecosi- post-coronavirus. stemi possa essere non solo una nobile (?) enunciazione. Perché, Giunge alla conclusione che risollevare le economie piegate dal come annota qualcuno sorprendentemente illuminato, "la natura Covid-19 con politiche "green", ovvero che riducono le emis- è un esperimento scientifico che dura da quattro miliardi di anni". sioni di gas a effetto serra con investimenti a favore delle energie Che, noi, in quanto evoluti e presunti sapienti, dobbiamo studia- pulite, non solo rallenta il riscaldamento globale ma è vantaggio- re. Per conoscere e doverosamente, appunto, rispettare. so proprio dal punto di vista economico: crea più posti di lavo- Era diffusa anche prima. L’impressione è che sia andata con- ro, offre maggiori rendimenti nel breve termine per ogni dollaro solidandosi durante. Fortemente si spera che sappia esprimersi speso e consente maggiori risparmi sul lungo termine, rispetto compiutamente dopo. agli stimoli fiscali tradizionali. 2 La Rivista • Giugno 2020

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039_562012_Anzeige_LaRivista_Quadrifoglio_430x280_RZ.indd 1 14.05.2020 12:08:12 4 La Rivista • Giugno 2020 SOMMARIO

01 Editoriale

04 Sommario

22 PRIMO PIANO Uscire dalla pandemia con un nuovo green deal per l’Italia 17 Tutto ciò che devi sapere sulla tecnologia 5G

20 In risposta alle crisi l’economia si tinge di verde

Uscire dalla pandemia con un nuovo green deal per l’Italia 22 Le imprese italiane sottoscrivono un Manifesto

28 23 “Fast fashion” e le nuove politiche di riciclo Quello che fa bene al cuore fa bene anche al cervello» INCONTRI

Intervista con Pascal Freudenreich, CEO della Carbon-Connect 24 Obiettivo: riduzione di CO2 nel mondo

«Quello che fa bene al cuore fa bene anche al cervello» 28 Antonella Santuccione Chadha: “Donna dell’Anno 2019” in Svizzera

50 Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera Criticare, giusto per criticare, non serve a niente 34 Nel 2019 sono stati prestati 7,9 miliardi di ore di lavoro

CULTURA

The Films After Tomorrow: il primo progetto 48 di Locarno 2020 premia il futuro

"Criticare, giusto per criticare, non serve a niente" 50 I “due romani” di Berna 54 Tutti i colori del Gallo Nero La Rivista • Giugno 2020 5

DOLCE VITA Editore - Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

Tutti i colori del Gallo Nero Direttore - Giangi CRETTI 54 Chianti Classico Collection 2020 Art Director - Marco DE STEFANO 60 La Seppia, Bontà mediterranea che ama il “nero” Collaboratori C. PORRO, G. CANTONI, M. CARACCIOLO DI BRIENZA, Jeep Compass e Renegade 4xe Plug-in Hybrid First Edition V. CESARI LUSSO, M. CIPOLLONE, 66 P. COMUZZI, D. COSENTINO, L. D’ALESSANDRO, R. DE ROSA, F.DOZIO, M. FORMENTI, P. FUSO, T. GAUDIMONTE, Le vendite di Volvo nei primi quattro mesi dell’anno R. GEISER, T. GATANI, G. GUERRA, M. 68 LENTO, R. LETTIERI, F.MACRÌ, G. MERZ, S. MIGNANO, A. ORSI, V. PANSA, C. IL MONDO IN CAMERA RINALDI, G. SORGE, N. TANZI, I. WEDEL La Rivista Redazione e Pubblicità Natascia CASCONE, Andrea LOTTI Si riparte con una nuova piattaforma online 69 Seestrasse 123 - Cas. post. 1836 -- di servizi alle imprese 8027 Zurigo Tel. +41(0)44 2892326 #Iobevoitaliano Fax +41(0)44 2015357 70 Il MESE DEL VINO ITALIANO in Svizzera [email protected], www.larivista.ch

Contatti Commerciali Pubblicità 72 Benvenuto nuovi soci Camera di Commercio Italiana per la Svizzera Seestrasse 123 - CP - 8027 Zurigo Tel. 0041(0)44 2892326 Fax 0041(0)44 2015357 E-mail: [email protected] RUBRICHE Abbonamento annuo Fr. 60.- Estero: 50 euro Gratuito per i soci CCIS Le opinioni espresse negli articoli non In breve L’elefante invisibile impegnano la CCIS. La riproduzione 06 42 degli articoli è consentita con la Italiche Il gatto mango citazione della fonte. Periodico iscritto 09 45 all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana). Aderente alla FUSIE Elvetiche La lingua batte dove… (Federazione Unitaria Stampa Italiana 11 46 all’Estero) Appare 11 volte l’anno. Europee Scaffale 13 47 Stampa e confezione Nastro & Nastro srl Internazionali Diapason 21010 Germignaga (Va) - Italy 15 53 Tel. +39 0332 531463 Benchmark Pane al pane Fax +39 0332 510715 16 58 www.nastroenastro.it Cultura d’impresa Convivio La testata riceve il contributo per la stampa 33 60 italiana diffusa all’estero erogati dal Dipartimento editoria della Presidenza del La dieta rivista 35 Di lavoro e dintorni 63 Consiglio dei Ministri 36 Burocratiche 64 Motori 39 Angolo Fiscale 66 Automotonews 41 Angolo legale Svizzera 69 Mondo in camera In copertina: per il futuro del pianeta l’economia si tinge di verde 6 La Rivista • Giugno 2020

IN BREVE

Scenari dell’evoluzione gli 11,4 milioni di persone nel 2050. Uno svizzero su dodici Lo scenario «basso», con un saldo migra- demografica della torio un po’ più basso, una fecondità in invecchia solo e senza figli lieve diminuzione e una speranza di vita Svizzera e dei Cantoni: che aumenta ma in modo più lento, con- 2020-2050 durrà a un numero di residenti permanen- ti nel 2050 pari a 9,5 milioni di persone. La pandemia di coronavirus ha messo in Tra il 2020 e il 2030, l’aumento della luce la situazione delle pensionate e dei popolazione di età pari o superiore ai 65 anni sarà molto forte, con una cresci- pensionati in Svizzera che invecchiano soli La popolazione della Svizzera passerà da ta di quasi il 30%. In questo decennio, e senza figli. Secondo l’Ufficio federale di 8,6 milioni di residenti permanenti alla infatti, le generazioni più numerose del statistica essi rappresentano l’8%, equiva- fine del 2019 a 10,4 milioni nel 2050. baby-boom raggiungeranno progressiva- lente a circa 100.000 persone. Il fenome- È quanto si evince dallo scenario di ri- mente la terza età. Tra il 2018 e il 2050 no riguarda maggiormente la popolazione ferimento elaborato dall’Ufficio federale la crescita della popolazione di età pari o femminile: il 43% delle donne di età com- di statistica (UST). L’aumento sarà prin- superiore ai 65 anni ammonterà a circa il presa tra 70 e 80 anni vive senza partner, cipalmente da imputare alle migrazioni. 70%. Questo aumento di persone in età mentre per gli uomini questa percentuale La sua portata dipenderà dall’andamento di pensionamento sarà dovuto non solo a è del 20%. Uno studio recente del Percen- del contesto socioeconomico e politi- un numero sempre più elevato di residen- to culturale Migros analizza come invec- co della Svizzera. Tra il 2020 e il 2030 ti permanenti che raggiungono e supera- chiano le persone senza familiari. l’invecchiamento della popolazione sarà no i 65 anni, ma anche all’aumento della rapido, per poi rallentare un po’, pur sen- speranza di vita. La Svizzera del 2050, Una persona su cinque in Svizzera trascorre za fermarsi. La crescita demografica sarà secondo lo scenario di riferimento, con- la vecchiaia senza figli e una su dodici non più marcata intorno a Zurigo e Ginevra. terà 2,7 milioni di persone di 65 anni o ha un partner. Lo rivelano le cifre dell’Uffi- più, contro 1,6 milioni alla fine del 2019. cio federale di statistica, che la Scuola uni- Se lo scenario di riferimento si verifi- Secondo lo scenario di riferimento, nei casse, il numero di residenti permanenti prossimi tre decenni le popolazioni dei versitaria professionale della Svizzera nor- in Svizzera passerebbe da 8,5 milioni di Cantoni di Ginevra, Argovia, Zugo, Vaud, doccidentale ha analizzato su incarico di persone nel 2018 a 9,4 milioni nel 2030 Zurigo, Sciaffusa e San Gallo aumen- Cornelia Hürzeler, responsabile del progetto e a 10,4 milioni nel 2050, con una cresci- teranno di oltre il 25%, a fronte di una Affari sociali del Percento culturale Migros. ta annua media dello 0,6%. Il 75% della crescita del 20% circa considerando i «Il Percento culturale Migros – ha spiegato crescita sarebbe dovuta alle migrazioni. Cantoni nel loro insieme. La popolazio- la signora Hürzeler - vuole rafforzare la co- Secondo lo scenario «alto», che pre- ne della Svizzera continuerà a essere esione sociale. La vita delle persone anziane suppone un saldo migratorio più ele- concentrata attorno all’agglomerato di senza familiari non è ancora stata oggetto vato, un aumento della fecondità più Zurigo e nell’Arc lémanique. Il Ticino e i di studi approfonditi. A noi interessa sapere forte e una progressione della speran- Grigioni saranno gli unici Cantoni a regi- za di vita un po’ più rapida, la popola- a chi possono appoggiarsi queste persone. strare una leggera decrescita demografi- Così facendo acquisiremo nuove conoscen- zione aumenterà fino a raggiungere ca, pari a circa il 5%. ze per il nostro lavoro.» La Rivista • Giugno 2020 7

lettrificazione dei trasporti e degli edifici l’occasione per definire il quadro neces- e la graduale eliminazione dell’energia sario per il raggiungimento dell’obiettivo nucleare creeranno un’ulteriore doman- di un saldo netto pari a zero, aggiunge da di elettricità locale, secondo Felix Ni- la SES. Secondo Nipkow, lo sviluppo delle pkow, responsabile delle energie rinnova- energie rinnovabili è la più semplice delle bili della SES, citato nel comunicato. misure di protezione del clima. «Usiamo La revisione parziale della legge sull’e- quello che abbiamo: sole, vento, acqua e nergia, posta in consultazione in aprile, è la nostra testa», conclude.

Energia eolica e solare, Basta anglicismi nel linguaggio istituzionale: Svizzera in netto ritardo Viva l'italiano #litalianoviva

La Svizzera è fra Paesi europei con i peg- giori risultati in termini di produzione di energia solare ed eolica. Lo sostiene la Fondazione svizzera per l’energia (SES), secondo cui è necessario agire con ur- genza per raggiungere l’obiettivo di un saldo netto delle emissioni pari a zero entro il 2050. L’anno scorso la fondazione ha con- frontato la produzione di elettricità in Una petizione indirizzata al Presidente italiana e anche al patrimonio linguistico Svizzera e nei 28 Stati membri dell’U- Sergio Mattarella è stata promossa da un che in questo modo si svilisce. nione Europea. Con 284 kWh pro capite, gruppo di cittadini preoccupati e infastidi- rispetto ai 250 dell’anno precedente, la ti dall'abuso di parole inglesi che si river- Informazioni dettagliate sugli obiettivi Confederazione è salita di una posizione, della petizione si trovano a questo indi- sano in ogni ambito, sempre più numerose raggiungendo la 24esima. Solo la Repub- rizzo: blica Ceca, l’Ungheria, la Slovenia, la Slo- e frequenti specialmente nel linguaggio vacchia e la Lettonia fanno meno bene, dei mezzi di informazione, del lavoro, della https://www.change.org/p/sergio-matta- afferma la SES in una nota. politica e dell'istruzione. Ognuno è libero rella-basta-anglicismi-nel-linguaggio-i- La Svizzera copre solo il 4,2% del suo di parlare come crede, naturalmente, ma stituzionale-viva-l-italiano-litalianoviva fabbisogno con elettricità proveniente chi si rivolge a tutti dovrebbe essere con- dal vento o dal sole, rispetto a più del sapevole della propria responsabilità, del Chi lo desidera può sottoscrivere questo 50% per la Danimarca e al 33% per la proprio ruolo nella diffusione dell'italiano appello rivolto al Presidente Mattarella. Germania. Se si considera solo l’elettri- e nell'impronta che contribuisce a dargli cità fotovoltaica, la Confederazione si nella sua evoluzione verso la modernità. I classifica settima (267 kWh pro capite). promotori ritengono inaccettabile che le Per la SES, «la Svizzera farebbe bene a re- parole inglesi vengano utilizzate soprat- cuperare il ritardo». Il settore dell’energia tutto nel linguaggio istituzionale, ammi- elettrica sta diventando sempre più im- nistrativo e politico, per la trasparenza e portante per la protezione del clima. L’e- il rispetto che si deve ai cittadini di lingua 100% BASILICO ITALIANO

Genovese_Adaption_215x280mm.indd 1 13.01.20 15:16 La Rivista • Giugno 2020 9

ITALICHE di Corrado Bianchi Porro

CRISI ITALIANE A CONFRONTO

Delle dieci maggiori contrazioni del Prodotto Interno Lordo (Pil) ita- sono coperti dal dispositivo Cassa integra- liano, ben sei fanno riferimento a periodi bellici o post bellici, mentre zione guadagni ordinaria per una durata quella attuale rappresenta l’effetto previsto (al -9%, secondo la Banca massima di 24 mesi, un dispositivo allagato d’Italia) dalla crisi del Covit-19. per 9 settimane ad una platea più vasta di beneficiari. Confindustria stima in marzo Ai primi tre posti troviamo i tre anni tragici della seconda guerra mon- ed aprile una caduta significativa dell’atti- diale con in testa il 1944 (un calo stimato al 19,3%) seguito da quella vità manifatturiera pari rispettivamente al dell’anno precedente, 1943 (-15,2%) e successivo (1945: -10,3%). -25,4% e -26,1%. Il coronavirus si trova al quarto posto della “top ten” e merita la meda- glia di legno. Precede di qualche incollatura la crisi del 1867: per conte- La ripresa si annuncia ora graduale e su di stualizzare, in quell’anno Carlo Marx dava alle stampe la prima edizione essa pesano gli alti livelli di stock accumu- del Capitale, Alfred Nobel inventava la dinamite, l’Alaska veniva ceduta lati, la prudenza dei consumatori e investi- dalla Russia agli Stati Uniti e in Italia si registrava la fuga di Garibaldi tori come le misure di pulizia e distanza per da Caprera per raggiungere Roma e il Lazio che comunque restarono i luoghi di lavoro che confermano per l’an- agli Stati Pontifici fino al 1870. In quell’anno il Pil delle neonata nazio- no una possibile caduta del Pil fino al 10%. ne subì una contrazione del 7,8%. Dall’altro canto è necessario stimare pure il deficit di bilancio previsto per il 2020. Tut- Tra le dieci maggiori crisi solo a questo punto entrano in scena gli anni tavia, non va dimenticato, secondo Carlo della fine della prima guerra mondiale (1919) con un calo del Pil del Cottarelli, ex direttore del FMI, che la BCE 5,7%, quando il rapporto debito/Pil del Paese variava tra il 140 e il aumenterà probabilmente quest’anno il 160%, mentre invece negli anni tragici della seconda guerra mondiale portafoglio di titoli di Stato italiani di 170 e successivi si arrivò sotto al 40%. Passano alcuni anni prima che nella miliardi, cioè il 10% del PIL italiano. classifica trovino posto le crisi per antonomasia del 2009 (a seguito di quella dei subprime americani) e quella ancor più mitica del 1929, L’Italia non è sola e a questo si aggiungo- arrivata in Europa nel 1930. Queste due crisi determinarono rispettiva- no il PEPP (Pandemic emergency purchase mente un calo del Pil italiano del -5,5% e -4,7%, poco più della metà programme), il programma di acquisti per di quella attuale. l’emergenza da Covid, strumento ben più flessibile del PSPP Public( sector purchage Tutto ciò la dice lunga sulla gravità e ampiezza della paralisi attuale, programme) nonché le varie misure di flessi- bilità previste dagli organismi internazionali. in Italia come in Europa e nel mondo determinata dal lockdown e dal blocco dei commerci mondiali, con una perdita di posti di lavoro arriva- ta al 14% negli Stati Uniti, mentre quella del 2008 superò di poco il 6%. Comunque i dati sono in fieri e da verificare nel corso dell’anno, mentre l’Italia esce dalla chiusura e affronta la fase della ripresa produttiva.

La prima stima del Pil per il periodo gennaio-marzo secondo l’Istat te- stimonia un ribasso dell’attività del 4,7%. Esso è determinato sia dal calo della domanda interna che estera, partendo da un tasso di disoc- cupazione del 9,3% in febbraio. Nel mese di marzo 8 milioni di salariati EFFICIENTE

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ELVETICHE di Fabio Dozio

MEMORIE DAL CONFINAMENTO

AAA mascherine cercasi. All’inizio della pandemia tutti a dire che non zera, applica il lockdown su consiglio dei erano necessarie. Poi abbiamo scoperto che il problema era un altro: medici ticinesi. non ce n’erano a sufficienza. Il “Piano svizzero per pandemia” racco- manda solo genericamente di preparare le scorte. Ora le mascherine ci Più divieti o più responsabilità? Se ogni sono, si producono anche in Svizzera, e quindi i medici le consigliano. cittadino è responsabile e si comporta se- Le scorte di disinfettante sono state vendute quando la Regia federale condo le consegne necessarie per evitare degli alcol è stata privatizzata. la trasmissione del virus, i divieti sono su- perflui. Le due variabili si bilanciano, se la Anziani. La Confederazione, le autorità e i medici esperti hanno insisti- responsabilità individuale scarseggia, au- to, al limite della psicosi, nel voler proteggere gli ultrasessantacinquen- mentano i divieti imposti dall’alto. Dipende ni, confinati in casa, invitati a isolarsi e ad andare in letargo. In verità la dalla qualità dell’informazione, dalla matu- fascia più fragile della popolazione è quella che supera gli ottant’anni rità della popolazione e dal grado di civiltà. e che vive nelle case di riposo, luoghi dove non si è applicata la neces- saria solerzia per prevenire i contagi. Poche mascherine, promiscuità Scuola. La scuola a distanza non è una tra malati e non. In Svizzera più della metà dei decessi si registra negli scuola. È stato un esperimento interes- istituti per anziani. sante, ma deve rimanere un’emergenza. Almeno per la scuola dell’obbligo. Per le Camminare. Mai vista tanta gente a spasso nei boschi attorno alle superiori e per l’Università si può studia- città o nelle campagne. Un’abitudine da mantenere anche in futuro. re anche senza professori. I bambini e i Meno percorsi in auto e più movimento a piedi o anche in bici. Sarebbe ragazzi dell’obbligo devono condividere finalmente il caso di dare una forte spinta alla costruzione di ciclopiste. l’apprendimento e confrontarsi tra di loro in un ambito, l’aula, che garantisca uguali Disoccupazione. I problemi nel campo dell’occupazione sono solo condizioni ad allievi diversi. all’inizio. La Confederazione è intervenuta celermente. I sussidi per l’orario ridotto hanno tamponato la crisi. Il Parlamento ha però deciso Stato. I nipotini di Thatcher e Reagan dove che si possono distribuire dividendi anche dopo aver ottenuto i soste- sono finiti? Di fronte alla crisi invoca un gni statali: privatizzare i profitti e socializzare le perdite! I prossimi ruolo attivo dello Stato anche chi lo voleva mesi saranno fatali per tanti lavoratori: artigiani, piccoli commer- leggero o svanito. La Svizzera ha ampi mar- cianti, ma anche dipendenti di aziende industriali e commerciali e del gini di spesa, perché il rapporto debito pub- settore turistico. blico/PIL è basso, 39% (Italia 134; Giappo- ne 237). Non saranno necessarie politiche Infermieri. Grazie per gli applausi e per gli striscioni che inneggiano di austerità. Che si farà in futuro? Sgravi a un futuro radioso. Coreografie per tranquillizzare le coscienze. Ora, fiscali, più tasse per i ricchi, micro tassa però, si faccia qualcosa di concreto: per esempio sostenere l’iniziativa sulle transazioni? Il dibattito è aperto. che chiede migliori condizioni di lavoro e di retribuzione per il perso- nale infermieristico. Telelavoro. Il coronavirus ha fatto scoprire il telelavoro, o homeoffice. Meno auto per Mister Coronavirus. Il dottor Koch, pensionato ma riassunto in qua- strada, meno stress fra chi deve spostar- lità di esperto, non ha dimostrato doti di lungimiranza. Il 24 gennaio, si rispettando orari e, a volte, attività più quando veniva scoperti i primi casi di contagiati in Francia e Germania, razionale grazie ai mezzi informatici. Pro- dichiara a Berna: “Per l’Europa al momento non c’è nessun pericolo, o babilmente qualcosa resterà. Almeno una minimo”. L’11 marzo visita il Ticino e impone al Consiglio di stato di parte della settimana, uno, due o tre giorni, mantenere aperte le scuole. Due giorni dopo il Cantone, primo in Sviz- potrà essere svolta lavorando da casa. Noi festeggiamo, voi vincete!

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EUROPEE di Viviana Pansa

PROVE DI RIPARTENZA

Mentre si cerca faticosamente di recuperare un po’ di normalità, a bre- tazione del piano da parte di Von der Leyen ve distanza dal virus, il Governo italiano non ha ancora chiarito cosa in- all’Europarlamento, era giunto a sorpresa tende fare a proposito del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), mol- l’annuncio dell’intesa franco-tedesca su un to contestato - anche all’interno dello stesso esecutivo - per il timore Recovery Fund da 500 miliardi di euro da che l’utilizzo dei fondi concessi in questo tempo di emergenza possa distribuire agli Stati più colpiti dalla crisi. essere condizionato da organismi sovranazionali, così come avvenuto L’obiettivo del presidente francese Emma- con la gestione della crisi greca del 2009. L’Eurogruppo, riunito a metà nuel Macron e della cancelliera tedesca maggio per mettere a punto gli interventi anticrisi, ha precisato tutta- Angela Merkel era quello di favorire una via che si tratta di uno strumento innovativo, istituito in tempi record, mediazione tra i Paesi dell’Europa meridio- per finanziare le spese connesse all’emergenza sanitaria. Il Commissario nale e Paesi come Svezia, Austria, Olanda, europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato invece come non Danimarca e Finlandia, che chiedevano che vi siano meccanismi di supervisione non esplicitati nei documenti, per il pacchetto europeo di aiuti non superasse sgombrare il campo ad ulteriori possibili diffidenze. La linea di credito i 350 miliardi di euro. che viene concessa equivale al 2% del Pil dei singoli Stati membri a fine 2019. Per l’Italia, quindi, sarebbero immediatamente disponibili circa Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia 36 miliardi di euro, da restituire in 10 anni, con un tasso di interesse e Cipro auspicavano invece di raggiunge- allo 0,1% e una commissione iniziale dello 0,25%; l’unica condizione è re quota 1000 miliardi – in una recente che il prestito venga utilizzato per le spese sanitarie, dirette e indirette. intervista al Corriere della Sera, la stessa presidente della Banca centrale europea, A fine maggio, poi, la presidente della Commissione europea, Ursula Christine Lagarde aveva quantificato tra i von der Leyen ha annunciato all’Europarlamento il piano “Next Gene- 1000 e i 1500 miliardi di euro il fabbiso- ration Eu”, ossia il Recovery Instrument, legato al bilancio dell’Unione gno di finanziamento supplementare degli 2021-27, che prevede 750 miliardi di euro a sostegno dei Paesi più Stati generato da questa crisi. La proposta colpiti dalla pandemia – 500 miliardi di stanziamenti a fondo perduto franco-tedesca aveva ricevuto il plauso di e 250 miliardi in forma di prestiti. Essendo legato al negoziato sul bi- Lagarde, che l’aveva giudicata “ambiziosa, lancio, attualmente in corso, non è certo che il programma di aiuti sarà mirata e benvenuta”, specie per l’apertura reso disponibile già da quest’anno. È certo invece che richiederà quale all’emissione di un debito a lungo termine condizione un utilizzo dei fondi allineato con le politiche dell’Unione da parte della Commissione europea. – neutralità climatica, digitalizzazione e resilienza. Tre gli ambiti in cui si mira ad intervenire: il sostegno alla ripresa degli Stati; l’aiuto agli in- La corsa in avanti di Francia e Germania vestimenti privati e la preparazione ad affrontare nuove crisi. Per l’Italia potrebbe però nuocere alla coesione auspi- la quota dei fondi stimata è di circa 172 miliardi di euro, 81 dei quali cata e il piano annunciato dovrà ora con- versati a fondo perduto. Seguono la Spagna – cui dovrebbero spettare frontarsi con l’ostilità di alcuni dei partner 140 miliardi di euro – e la Francia. europei non consultati in precedenza e con il dibattito già largamente aperto sugli Mentre gli Stati membri apparivano come di consueto divisi sull’entità “obiettivi di riforma” che condizioneranno delle risorse da destinare a questa iniziativa, poco prima della presen- lo stanziamento dei fondi. Elegantemente versatile.

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INTERNAZIONALI di Michele Caracciolo di Brienza

ELOGIO DEL DECLUTTER

In questi tempi di pandemia la nostra capacità di spesa si è notevol- queste penne di aziende che non esistono mente ridotta se non altro perché tutti i negozi sono stati chiusi tranne neanche più. Si fa una foto e poi si butta- appunto le farmacie e i supermercati. Adesso si è ripartiti. Si ricomincia. no. Questo vale anche con certe relazioni Ci sarà una seconda ondata? Staremo a vedere. Sta di fatto che questo e con certi ricordi. Se non hai piacere ad virus non è sincronizzato in tutti i paesi e c’è chi tra i medici dice che avere contatti con una persona, perché mai starà in circolazione un paio d’anni. su Facebook dovrei dare l’amicizia a vecchi Per via della limitazione di movimento e di spesa si è potuto comunque amici che non lo sono più? Si ritrovano nel acquistare attraverso internet. Ma non è la stessa cosa. Chi scrive ha proprio cammino di vita soltanto grazie ad sperimentato la piacevole sensazione della sobrietà e del risparmio che una piattaforma bizzarra che ci fa ricorda- sono virtù e non difetti degenerati in avarizia. La sobrietà e il declutter re dopo anni senza alcun senso. Se avevi implicano circondarsi solo degli oggetti che utilizziamo correntemen- perso quella persona forse ci sarà stato un te. L’opposto di questo circolo virtuoso è l’accumulazione patologica. motivo, no? Declutter indica infatti in inglese la pratica di liberarsi degli oggetti vecchi o inutili. I benefici deldeclutter sono appunto leg- Una cosa è un archivio e la conservazione di oggetti che hanno un va- gerezza, serenità, spazio per nuove idee, lore perché sono antichi e una cosa invece sono gli oggetti inutili. Pen- pulizia della casa, forza d’animo. Uno dei siamo oggi alle proprie case in cui si accumulano prodotti che spesso consigli che si può dare in questo periodo e volentieri non sono necessari a farci sentire più contenti. Un aspetto in cui molte persone lavorano ancora da buono della pandemia è stato quello di darci appunto l’opportunità casa è di fare una selezione, ringraziare gli di ridurre i nostri consumi obbligatoriamente. Nonostante ciò ci sono oggetti che si non si usano e regalarli, but- stati misteriosi casi di accumulazione di carta igienica. La ricerca di si- tarli, insomma sbarazzarsene. curezza e di comfort si ottiene benissimo applicando il minimalismo. Il I libri meritano un discorso a parte. È un che non vuol dire avere attorno a sé oggetti di scarsa qualità ma avere peccato vederli nei cassonetti della carta pochi oggetti che utilizziamo sovente ma belli e di ottima qualità. An- ed essere destinati al macero. Alcune ini- ziché avere tanti maglioni scarsi e a buon mercato meglio averne pochi ziative che sono nate anni fa in Germa- e di ottima qualità. È una libera scelta. Ognuno di noi è circondato nia e che sempre di più si vedono anche nelle proprie case da circa diecimila oggetti. Se si riuscissero a ridurre i in Svizzera prevedono la trasformazione consumi e a valorizzare gli oggetti che si hanno, ad aggiustarli e a man- delle cabine telefoniche in piccole librerie tenerli ci sarebbe anche un vantaggio nella riduzione dell’inquinamento di economia circolare in cui i libri sono de- e del ritmo di produzione. Quest’atteggiamento si applica a tutto: ai positati per essere presi gratuitamente da vestiti, agli oggetti di uso quotidiano, ed è semplicemente bello. chiunque. Chi vuole va e li prende. È una I benefici mentali e spirituali di questo modo di vita sono innumerevoli bella iniziativa che permette di alleggerire e immediati. Il primo che chi scrive ha sperimentato è che si ha un sen- so di leggerezza e comodità nel trovare gli oggetti di cui si ha bisogno le case e non vede dei libri buttati e persi. in un momento. Si fa spazio e si conservano soltanto cose che sono Il declutter, la sobrietà, l’essenzialità di utili, uniche e che hanno un valore intrinseco. Si elimina tutto ciò che vita sono degli atteggiamenti mentali e non ha alcun valore di per sé ma che ha solo un valore sentimentale di comportamento che hanno come con- spesso eccessivo. Non è necessario accumulare. È necessario avere a seguenza la chiarezza di pensiero, la leg- portata di mano quegli oggetti che si usano con frequenza. Basta avere gerezza nello stato d’animo e soprattutto tre o quattro penne che scrivono e che sono belle, anziché mille penne una grande felicità. vecchie di anni che non scrivono e che sono tenute lì a prender polve- re soltanto come ricordo di un tempo passato. Si può fare una foto a [email protected] 16 La Rivista • Giugno 2020

BENCHMARK di Nico Tanzi

Dalla Baia dei Porci alla globalizzazione “cinese”. Le crisi planetarie e le lezioni del virus

Avevo poco più di un anno la prima volta che l’umanità si è tro- Non fu però una crisi culturale, ma solo vata di fronte a una minaccia concreta per la sua stessa soprav- economica – purtroppo. Ci avrebbe fat- vivenza. Era il 1962. I sovietici avevano piazzato dei missili a to bene mettere in discussione gli ec- Cuba; gli americani, che l’anno prima avevano fallito l’invasione cessi neoliberisti che avevano portato alla Baia dei Porci, reagirono facendo la voce grossa. Il capo di alla catastrofe: ma lo hanno fatto in po- stato maggiore dell'aviazione USA era dell’idea di bombardare chi. Con la conseguenza che l’occiden- l’isola. Il rischio di una guerra nucleare era concreto. Poi la ra- te, dopo essersi assuefatto alla crescita gione prevalse, e l’allarme rientrò. delle diseguaglianze, comincia a spe- Di grandi crisi, dopo di allora, ce ne sono state altre; ma nessuna rimentarne i costi sulla propria pelle, di esse avrebbe più comportato un rischio globale così elevato. alimentando l’incertezza e la sfiducia Nel 1973, durante la guerra del Kippur, la decisione dei paesi nelle istituzioni, Europa in testa, da cui arabi di alzare il prezzo del petrolio per punire gli Stati uniti e ci si aspetta un aiuto concreto a miglio- gli altri stati filoisraeliani diede il via ad una crisi energetica che rare la qualità della vita. certamente lasciò il segno; ma l’austerità colpì soprattutto l’Eu- Intanto la globalizzazione assume sem- ropa occidentale. Ed ebbe anche effetti positivi: per esempio, si pre più fattezze orientali. E proprio dal- cominciò a pensare a fonti energetiche alternative al petrolio. E la Cina ci arriva il Covid 19. L’ultimo noi ragazzini nelle domeniche senz’auto riscoprimmo il piacere flagello. Ma stavolta a finire in ginoc- di giocare a pallone per le strade, e di lanciare le bici a tutta ve- chio non è solo l’economia. Il virus ha locità sulle statali deserte. una carica archetipica così potente, ed Nel 1980, e poi quattro anni dopo, Usa e Urss si boicottarono effetti così dirompenti sulla vita di tutti, a vicenda le rispettive olimpiadi. Sullo sfondo, le tensioni legate da destabilizzarci sia in quanto società all’invasione dell’Afghanistan, allora filoamericano. Ma la crisi che in quanto individui. Ci costringe non venne percepita come un rischio per il mondo. Sarebbe ri- a reinventare, letteralmente, le mo- entrata di lì a poco, quando Gorbaciov decise che era ora di dalità di gestione del quotidiano: nei abbattere la cortina di ferro. rapporti interpersonali e in quelli affet- I decenni successivi volarono sull’onda dell’euforia neoliberista. tivi, in famiglia e al lavoro, e in tutte E poi arrivò la prima sberla. Quell’11 settembre che segnò la fine le dimensioni della vita sociale. Ogni del “secolo breve” e sembrò dare ragione a Samuel Huntington, rito collettivo viene sospeso, e il cam- profeta dello “scontro di civiltà”. Il terrorismo fondamentalista biamento nelle modalità di interazione innescò una crisi dolorosa, rivelando sfilacciature sociali, eco- è affidato – al di là delle regole, mai nomiche e culturali che fino ad allora ci aveva fatto comodo così provvisorie – alla volontà e all’a- ignorare. La caduta del comunismo non sarebbe stata la “fine zione dei singoli. Intanto si scopre che della storia”: lo scontro, semplicemente, si spostava dall’asse l’unico baluardo contro il nuovo nemi- est-ovest a quello, ancora più simbolico, della difesa del nostro co, la pandemia, è uno stato forte: con “way of life” minacciato da un’entità oscura semplicisticamente buona pace della pletora dei tifosi del identificata con un vessillo religioso. Riassorbito il crollo delle “meno stato”, improvvisamente scom- borse però, e al di là di singoli momenti di sbandamento, la vita parsi dall’orizzonte. L’individuo e la continuò più o meno come prima. Con meno viaggi esotici e più società, la dimensione privata e quella vacanze a Rimini, magari. collettiva, riacquistano un senso che Ben più devastante sotto il profilo finanziario fu la crisi del 2008, sembravano aver smarrito. Chissà, forse quella dei mutui subprime, dei titoli spazzatura, con il crollo del dal coronavirus – passato lo spavento e mercato immobiliare USA. L’effetto domino innescò una reces- seppelliti i morti – riusciremo ad impa- sione mondiale da cui solo di recente sembravamo essere usciti. rare anche qualche lezione utile. La Rivista • Giugno 2020 17

di Marina Bottinelli Tutto ciò che devi sapere sulla tecnologia 5G Il 5G è la rete mobile di quinta generazione. Si tratta di un nuovo standard wireless globale che viene dopo le reti 1G, 2G, 3G e 4G. Il 5G offre un nuovo tipo di rete progettata per collegare praticamente tutti e tutto, comprese macchine, oggetti e dispositivi.

a tecnologia wireless 5G è destinata a fornire che saranno definite anche in futuro. Solo il tempo una maggiore velocità di picco di dati multi- ci dirà quale sarà il totale "effetto 5G" sull'economia. Gbps, una latenza ultra bassa, una maggiore affidabilità, una capacità di rete importante, Che impatto avrà il 5G su di me? Luna maggiore disponibilità e un'esperienza utente più uniforme, per un numero maggiore di utenti. Il 5G è progettato per fare una varietà di cose che Prestazioni più elevate e maggiore efficienza consen- possono trasformare la nostra vita, tra cui una mag- tono di offrire nuove esperienze utente e di collegare giore velocità di download, una bassa latenza e nuovi settori industriali. una maggiore capacità e connettività per miliardi Il 5G è un'interfaccia aerea unificata e più potente. di dispositivi, soprattutto nei settori della realtà vir- È stata progettata con una capacità estesa per con- tuale (VR), dell'internet delle cose (IoT) e dell'intel- sentire esperienze utente di nuova generazione, po- ligenza artificiale (AI). tenziare nuovi modelli di implementazione e fornire nuovi servizi. Ad esempio, con il 5G, è possibile accedere a nuo- ve e migliori esperienze, tra cui l'accesso quasi Con velocità elevate, affidabilità superiore e latenza istantaneo ai servizi cloud, il cloud gaming multi- trascurabile, il 5G espanderà l'ecosistema mobile in player, lo shopping con la realtà aumentata (AR), nuovi ambiti. Il 5G avrà un impatto su ogni settore, la traduzione e la collaborazione video in tempo rendendo più sicuri i trasporti, la sanità a distanza, reale e altro ancora. l'agricoltura di precisione, la logistica digitalizzata e altro ancora. Quali sono le applicazioni d’uso del 5G?

Come e quando il 5G impatterà sull'economia In generale, il 5G viene utilizzato per tre tipi prin- globale? cipali di servizi connessi, tra cui la banda larga mobile potenziata, le comunicazioni mission-cri- Uno studio di riferimento sull'economia 5G prevede che il 5G avrà la capacità di creare 22 milioni di posti tical e l'Internet delle cose. di lavoro, produrre fino a 12,3 trilioni di dollari in Una caratteristica che definisce la capacità del 5G beni e servizi entro il 2035. è la sua progettazione finalizzata alla compatibili- Questo impatto è molto maggiore rispetto a quanto tà futura, ossia: la capacità di supportare in modo generato dalle generazioni di rete precedenti. Le esi- flessibile i servizi futuri che oggi sono sconosciuti. genze di sviluppo della nuova rete 5G si stanno inol- tre espandendo oltre i tradizionali operatori di rete Banda larga mobile potenziata mobile, verso settori come l'industria automobilistica. Oltre a rendere i nostri smartphone migliori, la Lo studio ha anche rivelato che la catena del valo- tecnologia mobile 5G può inaugurare nuove espe- re 5G (inclusi OEM, operatori, creatori di contenuti, rienze coinvolgenti come realtà virtuale (VR) e re- sviluppatori di app e consumatori) potrebbe da sola altà aumentata (AR) con velocità di trasmissione sostenere fino a 22,3 milioni di posti di lavoro. Pare dati più veloci e uniformi, minore latenza e minor ci siano inoltre molte applicazioni emergenti e nuove costo per bit. 18 La Rivista • Giugno 2020

Comunicazioni mission-critical net industriale al fine di aumentare la produttività operativa e la precisione. Il 5G può abilitare nuovi servizi in grado di trasforma- re le industrie con collegamenti ultra affidabili, dispo- Come verrà utilizzato il 5G nelle città? nibili e a bassa latenza, come il controllo remoto di infrastrutture critiche, veicoli e procedure mediche. Le smart city potrebbero utilizzare il 5G in diversi modi per trasformare la vita delle persone che vi IoT di massa abitano - principalmente fornendo una maggiore efficienza, come una maggiore connettività tra le Il 5G è destinato a collegare senza soluzione di con- persone e le cose, una maggiore velocità dei dati tinuità un numero enorme di sensori incorporati in e una minore latenza rispetto al passato in aree praticamente tutto, grazie alla capacità di ridurre la come la sicurezza automobilistica, le infrastruttu- velocità dei dati, la potenza e la mobilità, fornendo re, la VR e l'intrattenimento. soluzioni di connettività estremamente snelle e a bas- so costo. Il 5G cambierà il mio servizio internet a casa?

Come verrà utilizzato il 5G dai consumatori? Il 5G può cambiare il servizio internet da casa for- nendo un modem wireless alternativo ai cavi esi- Si prevede che il consumatore medio passerà dall'es- stenti. Gli Internet Service Provider (ISP) possono sere in grado di consumare oggi 2,3 GB di dati al ora servire i clienti che utilizzano l'infrastruttura mese a quasi 11 GB, sul proprio smartphone entro il 5G, rendendo la copertura, le prestazioni e la fles- 2022. Ciò è dovuto alla crescita esplosiva del traffi- sibilità di implementazione del 5G un'alternativa co video, dato che il mobile sta diventando sempre convincente per il backhaul (canale di comunica- più la fonte di media e intrattenimento, oltre che alla zione dedicato tra le unità router mesh) in fibra, massiccia crescita del cloud computing e delle espe- DSL o soluzioni cablate. rienze sempre più connesse. Il 5G è già disponibile? Il 4G ha cambiato completamente il modo in cui consumiamo le informazioni. Nell'ultimo decennio Sì, il 5G è già disponibile e gli operatori globali abbiamo assistito a passi da gigante nel settore delle hanno iniziato a lanciare nuove reti 5G all'inizio applicazioni mobili intorno a servizi come lo strea- del 2019. Si prevede che le reti mobili 5G saranno ming video, la condivisione delle corse, la consegna fruibili a livello nazionale in molti Paesi entro il di cibo e altro ancora. 2020. Inoltre, tutti i principali produttori di telefoni Il 5G espanderà l'ecosistema mobile a nuovi settori. Android stanno commercializzando i telefoni 5G Ciò contribuirà a creare esperienze utente all'avan- e presto un numero ancora maggiore di persone guardia come la realtà estrema senza confini (XR), le potrebbe essere in grado di accedere al 5G. capacità dell'internet delle cose (IoT) senza soluzione Il 5G è stato distribuito in più di 20 paesi e non di continuità, le nuove applicazioni aziendali, i con- solo. Stiamo assistendo a una diffusione e a un'a- tenuti interattivi locali e l'accesso istantaneo al cloud, per citarne solo alcuni. dozione molto più rapida rispetto al 4G. I consu- matori sono molto entusiasti delle alte velocità e In che modo le aziende utilizzeranno il 5G? delle basse latenze. Ma il 5G va oltre questi - taggi, fornendo anche la capacità per i servizi mis- Grazie all'elevata velocità dei dati e alla superiore sion-critical, la banda larga mobile potenziata e affidabilità della rete, il 5G avrà un impatto enorme l'internet delle cose. Anche se è difficile prevedere sulle aziende. I vantaggi del 5G aumenteranno l'effi- quando tutti avranno accesso al 5G, abbiamo as- cienza delle aziende e al tempo stesso offriranno agli sistito a un grande sprint del lancio del 5G nel suo utenti un accesso più rapido a un maggior numero di primo anno e mi aspetto che altri paesi adotteran- informazioni. no le loro reti 5G nel corso del 2020 e anche oltre.

A seconda del settore, alcune aziende potranno sfrut- Il 5G produrrà effetti negativi sulla nostra salute? tare appieno le capacità del 5G, soprattutto quelle che necessitano dell'alta velocità, della bassa latenza Il concetto: «il 5G è una pericolosa escalation della e della capacità di rete che il 5G è stato progettato per tecnologia cellulare tradizionale, un'escalation ric- fornire. Ad esempio, le fabbriche intelligenti (smart ca di radiazioni ad alta energia che produce poten- factory) potrebbero utilizzare il 5G per gestire l'Ether- ziali effetti dannosi per gli esseri umani.» La Rivista • Giugno 2020 19

Alcuni teorici della cospirazione 5G sostengono che Il riscaldamento dei tessuti è il principale mecca- la nuova rete sia in grado di generare radiazioni a nismo di interazione tra i campi di radiofrequenza radiofrequenza che possono danneggiare il DNA e e il corpo umano. I livelli di esposizione alle radio- portare quindi al cancro, causare danni ossidativi che frequenze delle attuali tecnologie comportano un indurrebbero l’invecchiamento precoce, l’interruzio- aumento trascurabile della temperatura nel corpo ne del metabolismo cellulare e potenzialmente l’atti- umano. vazione di altre malattie attraverso la generazione di proteine da stress. Con l'aumento della frequenza, si ha una minore penetrazione nei tessuti del corpo e l'assorbimento Secondo l’OMS, «ad oggi e dopo molte ricerche ef- dell'energia diventa più limitato alla superficie del fettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato corpo (pelle e occhi). A condizione che l'esposi- collegato in modo causale con l'esposizione alle tec- zione complessiva rimanga al di sotto delle linee nologie wireless. Le conclusioni relative alla salute guida internazionali, non si prevedono conseguen- sono tratte da studi effettuati su tutto lo spettro radio ze per la salute pubblica.» ma, finora, solo pochi studi sono stati effettuati sulle frequenze da utilizzare da 5G. Il dibattito circa gli effetti negativi che il 5G potreb- be causare alla nostra salute è quanto mai aperto e molto vivace. Al momento una risposta certa non c’è e nel frattempo l’adozione del 5G nel frattem- po prosegue. LaRi-01

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In risposta alle crisi l’economia si tinge di verde

La green economy è stata, in questi tempi difficili, la n occasione dei suoi dieci anni, il Rapporto Gre- enItaly della Fondazione Symbola e di migliore risposta alla crisi. Una strada che guarda Unioncamere, che misura e pesa la forza della avanti e affronta le sfide del futuro, incrociando la green economy nazionale, alla fine dello scorso Ianno rilevava una accelerazione verso il green del si- natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali stema imprenditoriale italiano con uno studio su oltre 300 storie di economia circolare. Record di eco inve- alleate dell’uso efficiente di energia e materia, stimenti nel 2019, anno in cui la quota raggiunge un dell’innovazione, dell’high-tech. valore pari a 21,5%, corrispondente a un valore asso- luto di quasi 300 mila imprese e di 7,2 punti superiore Una coraggiosa e vincente evoluzione di sistema a quanto registrato nel 2011. Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria avviata ‘dal basso’, che si basa su investimenti e e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel produce lavoro, sostiene la coesione delle comunità e periodo 2015-2018, o prevedevano di farlo entro la si intreccia con il territorio. fine del 2019 in prodotti e tecnologie green per ridur- re l’impatto ambientale, risparmiare energia e conte- nere le emissioni di CO2. In pratica quasi un’azienda italiana su tre, il 31,2% dell’intera imprenditoria ex- tra-agricola. E nel manifatturiero sono più di una su tre (35,8%). Solo quest’anno, quasi 300 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sul- la sostenibilità e l’efficienza. La Rivista • Giugno 2020 21

“La generazione Greta ha bisogno di risposte più vani imprenditori: tra le imprese guidate da under che di carezze. Molto sta cambiando anche se trop- 35, il 47% ha fatto eco-investimenti, contro il 23 po lentamente. Quando 10 anni fa pubblicavamo delle over 35. Green economy significa anche cura il primo GreenItaly - afferma il presidente della sociale: il 56% delle imprese green sono imprese Fondazione Symbola Ermete Realacci – nel mondo coesive, che investono cioè nel benessere economi- c’erano 25 GW di fotovoltaico installato: oggi i GW co e sociale dei propri lavoratori e della comunità sono diventati 660. La tecnologia ha compiuto enor- di appartenenza relazionandosi con gli attori del mi progressi e in questi 10 anni il costo dell’elettrici- territorio (altre imprese, stakeholder, organizzazioni tà da fotovoltaico, dice l’Unep, è crollato dell’81%, non profit, ecc.); tra le imprese che non fanno inve- e quello dell’eolico del 46%. È già oggi in campo stimenti green, invece, le coesive sono il 48%. un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e Leadership europea nelle performance ambientali coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e Le imprese di GreenItaly, incluse le PMI, hanno bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Un model- spinto l’intero sistema produttivo nazionale e il Pa- lo produttivo e sociale che offre al nostro Paese la ese verso una leadership europea nelle performan- possibilità di avere un rilevante ruolo internaziona- ce ambientali. Leadership che fa il paio coi nostri le: già oggi l’Italia è la superpotenza europea nell’e- primati internazionali nella competitività. Queste conomia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati oltre 430 mila imprese hanno dato all’Italia una le- a riciclo e presenta un’incidenza ben superiore ri- adership nella sostenibilità che possiamo misurare spetto a tutti gli altri grandi Paesi europei: la Francia constatando che il nostro sistema industriale, con è al 55%, il Regno Unito al 49%, la Germania al 14,8 tonnellate equivalenti di petrolio per milione 43%. La green economy italiana è la frontiera più di euro prodotto, è il secondo tra quelli dei grandi avanzata per cogliere queste opportunità. È un’Italia UE per input energetici per unità di prodotto: die- che fa l’Italia, che non perde la propria anima ed è tro alla Gran Bretagna (13,7, che ha però un’eco- insieme innovativa e in grado di affrontare le sfide del nomia guidata dalla finanza) ma davanti a Francia futuro, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare (15,6), Spagna (17,3) e Germania (17,8). Stesso di- solo nessuno”. scorso per gli input di materia: con 285,9 tonnel- late per milione di euro prodotto siamo dietro alla GreenItaly Gran Bretagna (240,1) ma davanti a Francia (340,5), Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinami- Spagna (355,3) e Germania (399,1). Siamo i più ef- smo sui mercati esteri nettamente superiore al resto ficienti nella riduzione di rifiuti: le nostre imprese del sistema produttivo italiano: con specifico riferi- ne producono 43,2 tonnellate per milione di euro, mento alle imprese manifatturiere (5–499 addetti), il quelle spagnole 54,7, quelle britanniche 63,7, le 51% delle eco-investitrici ha segnalato un aumento tedesche 67,4 e le francesi 77,4. Oltre ai rifiuti le dell’export nel 2018, contro il più ridotto 38% di emissioni climalteranti: con 97,3 tonnellate di CO quelle che non hanno investito. Queste imprese in- equivalenti ogni milione di euro, fanno meglio di novano più delle altre: il 79% ha sviluppato attività noi Francia (80,9, forte del nucleare) e Regno unito₂ di innovazione, contro il 61% delle non investitri- (95,1) mentre distanziamo Spagna (125,5) e soprat- ci. Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: tutto Germania (127,8). L’attenzione delle imprese mentre tra le imprese eco-investitrici il 36% ha già all’ambiente si legge anche nella crescita dei bre- adottato o sta portando avanti progetti per attivare vetti green in Italia: complessivamente 3.500 (10% misure legate al programma Impresa 4.0, quelle dei brevetti europei). Con un aumento del 22% nel non investitrici sono al 18%. periodo 2006-2015, e una dinamica in controten- denza rispetto ai brevetti in generale. L’Italia è il Green Jobs: occupazione e innovazione terzo Paese al mondo, dopo Cina e Giappone e da- Nel 2018 il numero dei green jobs in Italia ha su- vanti a Spagna, Germania, Francia ma anche Usa, perato la soglia dei 3 milioni: 3.100.000 unità, il per numero di certificazioni 14001. 13,4% del totale dell’occupazione complessiva (nel 2017 era il 13,0%). L’occupazione green nel 2018 è cresciuta rispetto al 2017 di oltre 100 mila uni- tà, con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali. La green economy è anche una questione anagrafica. Una importan- te spinta al nostro sistema manifatturiero verso la sostenibilità ambientale, infatti, è impressa dai gio- 22 La Rivista • Aprile 2020

Le imprese italiane sottoscrivono un Manifesto Uscire dalla pandemia con un nuovo green deal per l’Italia

l mondo delle imprese italiane, pesantemente colpito delle imprese. Tutto ciò è possibile solo a patto di ave- dalla pandemia del Covid-19, prende un’iniziativa per re un’adeguata consapevolezza, una visione condivisa, rilanciare l’economia in chiave green. Sono 110, finora scelte chiare per un progetto di sviluppo all’altezza delle gli esponenti di importanti imprese e organizzazioni di sfide della nostra epoca. Iimprese che hanno sottoscritto il Manifesto “Uscire dalla pan- Mentre rispondiamo all’emergenza, attuando le misure demia con un nuovo Green Deal per l’Italia”. necessarie per rendere le nostre società, i nostri sistemi sa- Il Manifesto interviene nel dibattito in corso, a livello nazio- nitari e la nostra economia più resilienti nei confronti delle nale ed europeo, sulle misure per il rilancio dell’economia, pandemie, non dobbiamo lasciare crescere altre minacce pesantemente colpita dalla pandemia da Covid19, solleci- per il nostro futuro: innanzitutto la grande crisi climatica, tando un progetto di sviluppo all’altezza delle sfide della no- alimentata da un modello di economia lineare ad elevato stra epoca. I pacchetti di stimolo all’economia non devono consumo di energia fossile e spreco di risorse naturali. Lo aumentare le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali, sforzo straordinario che ci è richiesto deve puntare su un trasferendo ulteriori costi sul nostro futuro. I firmatari del Ma- progetto di sviluppo durevole, in grado di assicurare mag- nifesto, sono convinti che un nuovo Green Deal sia la via giore occupazione, un benessere più esteso ed equamen- innovativa da percorrere per la rinascita dell’Italia. te distribuito, che può essere basato solo su un’economia decarbonizzata e circolare. Il Recovery Plan europeo – che punta ad attivare con- sistenti finanziamenti comunitari con un ruolo più attivo della Banca Europea degli Investimenti, con un incremen- to del bilancio europeo, con nuovi strumenti finanziari co- muni in grado di raccogliere anche risorse aggiuntive dal mercato – dovrebbe, nelle nuove e ben più gravi condi- zioni generate dalla pandemia, rifondare e rilanciare, con un nuovo Green Deal, l’ambizioso progetto europeo per un’economia avanzata, decarbonizzata e circolare. Siamo convinti che un nuovo Green Deal sia la via da seguire per una più forte e duratura ripresa perché valo- rizza le migliori potenzialità dell’Italia: quelle legate alle produzioni di qualità, sempre più green, inscindibili dai cambiamenti verso la decarbonizzazione e la circolari- tà dei modelli di produzione, distribuzione e consumo; quelle in cui ha raggiunto livelli di eccellenza, come il rici- clo dei rifiuti, pilastro dell’economia circolare, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia strategiche nella Il Manifesto si propone di richiamare l’attenzione, dei deci- transizione energetica verso un’economia climaticamente sori politici e dei media, sull’importanza che nel pacchetto di neutrale; quelle del nostro modello di agricoltura sosteni- misure per la ripresa dell’economia quelle green non siano bile, necessaria per la sicurezza alimentare, e delle altre marginalizzate, ma siano invece pienamente valorizzate per attività della bioeconomia rigenerativa in grado rivitaliz- le loro grandi potenzialità. Di seguito il testo del Manifesto. zare aree marginali e siti dismessi; quelle delle città, da ri- «La pandemia del nuovo coronavirus, che sta sconvolgendo lanciare con un vasto programma di rigenerazione urbana abitudini e modi di vivere di miliardi di persone causando in chiave green; quelle dell’importante capitale naturale, numerose vittime e ingenti danni economici, ha mostrato necessario per numerosi servizi ecosistemici e per il rilan- quanto possiamo essere vulnerabili, quanto bisogno abbia- cio di diverse attività economiche come il turismo; quelle mo di essere più preparati e resilienti di fronte a simili rischi: della transizione a basse emissioni e con carburanti alter- in altre parole ci ha insegnato ad avere maggior cura del no- nativi verso la mobilità decarbonizzata, elettrica e condi- stro futuro. visa; quelle dell’innovazione digitale, che può contribuire Riteniamo che, per affrontare una crisi distruttiva come a migliorare il lavoro, lo studio e la cura della nostra salute questa e aprire concrete possibilità di un futuro migliore, riducendo la nostra impronta ecologica. servano politiche e misure innovative di vasta portata: un I pacchetti di stimolo all’economia non devono aumenta- intervento pubblico – nazionale ed europeo – di dimensioni re le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali, trasfe- mai viste prima e un impegno straordinario dei cittadini e rendo ulteriori costi sul nostro futuro.» La Rivista • Giugno 2020 23

“Fast fashion” e le nuove politiche di riciclo di Valerio Rossi

rgomento al centro di molte polemi- che, il fast fashion e la sua grande e continua produzione sono stati re- centemente chiamati in causa dal re Adella moda, Giorgio Armani, come grosse falle dell'intera industria. È proprio grazie al periodo di quarantena appena trascorso che molti stilisti han- no notato quanto l'evoluzione della moda e le collezioni lanciate ogni stagione abbiano trasfor- mato ciò che era, ed è tutt'oggi, uno dei più grandi mercati mondiali. È evidente un cambiamento nella produzione e forme e funzioni e stimolare la nostra creatività. nella clientela: il così detto “su misura” era rivolto Perché la moda è anche questo: espressione della maggiormente ad una classe elitaria per la quale propria personalità, del proprio carattere e del pro- venivano realizzati capi unici. prio stato d'animo quando una mattina preferiamo A partire dall’800 le figure degli stilisti riuscirono indossare un nero piuttosto che un corallo. Questo a capovolgere il rapporto con i clienti, che non li settore gioca un ruolo importante, specialmente se commissionavano più ma iniziarono a dipendere abbinato alla nostra creatività e vita sociale attra- dalle loro idee, attraverso la realizzazione di capi verso la comunicazione e lo scambio di idee. Pro- già pronti. Così facendo, gli atelier acquisirono viamo a voltare un momento le spalle al presente maggiore notorietà. Successivamente, con la ri- e fare un salto nel passato: sono stati molti i casi voluzione industriale, l’invenzione di macchine di riutilizzo di fonti e materiali da cui ricavare in- in grado di tessere, tagliare e cucire aumentò la dumenti a partire dagli anni ’30 del ‘900. Per via mole di produzione di stoffa avvicinandosi in que- della scarsità di risorse e della povertà dovute alla sto modo alle masse popolari. Il “ready to wear”, Crisi del 1929, ad esempio i sacchi della farina che si è evoluto da questi presupposti storici, ha venivano convertiti in vestiti dalle donne nel loro sì reso accessibile la moda a persone provenien- tempo libero, al punto che arrivavano a competere ti da qualsiasi scenario economico e sociale, ma privatamente tra di loro. contribuisce ad incrementare il livello di consumi Molte fabbriche quindi, iniziarono a produrre e sprechi. Un esempio eclatante sono le continue questi sacchi con sopra diverse stampe in modo proposte delle fashion week che non lasciano ne- che potessero essere ritagliate al fine di creare abi- anche tempo ad una blouse o una gonna di essere ti maggiormente pittoreschi. Questo è solo uno il capo più alla moda del momento, che subito ne dei tanti esempi che si possono trovare nella storia arriva un altro a prenderne il posto. della moda del secolo passato per quanto riguarda Siamo abituati a vedere continui cambi di forme, l’impegno e il sostegno al riciclo e all’eco-sosteni- materiali e colori dovuti proprio all’incessante bilità: l’abolizione di pellicce con la sostituzione evoluzione del settore. In risposta a questo proces- di quelle ecologiche, come avvenuto con Versace, so di produzione, si sta diffondendo la politica del e l’utilizzo di stoffe provenienti da materiali rici- riciclo: sono molte le riviste di moda che consi- clati quali la plastica, hanno contribuito alla causa gliano metodi e tecniche utilizzabili per rinnovare ambientalista riducendo l’inquinamento e soste- i molteplici capi del nostro guardaroba con nuove nendo la salvaguardia dell’ambiente. 24 La Rivista • Giugno 2020

Piante destinate al rimboscamento in Senegal Intervista con Pascal Freudenreich, CEO della Carbon-Connect Obiettivo: riduzione di CO2 nel mondo di Letizia Chiappetta

Pascal Freudenreich è co-fondatore dell’azienda svizzera Carbon-Connect AG e che dal 2013 è impegnato nella lotta per la riduzione di CO2 nel mondo.

abbiamo incon- vora per ridurre le emissioni di ingresso in questo settore poteva

trato, prima che CO2. Quali prospettive e quali apparire alquanto ingenuo per scoppiasse la obiettivi si era prefissato quan- certi versi, avevo in mente un pandemia, per do l’ha fondata? obiettivo molto chiaro: affermar- L'farci raccontare i suoi progetti e Quando ho fondato la mia mi tra i più grandi imprenditori le sue idee in merito all’ondata azienda nel 2013 arrivavo da dei settori quali turismo, eventi e di protesta verde degli ultimi tutt’altro settore lavorativo. La motorsport. mesi, offrendoci una visione mia ambizione iniziale era rea- molto realistica di questo trend... lizzare un’azienda diversa dalle La sua azienda si chiama - altre già avviate in Svizzera, che bon-Connect. Quale messaggio Pascal, la sua è una delle azien- avesse una filosofia imprendi- veicolano queste due parole? de entrate recentemente sullo toriale basata sulla semplicità. Con i due termini inglesi “car- scenario imprenditoriale che la- E, anche se ammetto che il mio bon” e “connect” volevo da un La Rivista • Giugno 2020 25

Sul sito internet della sua azien- da troviamo un motto in cui af- fermate di “trasformare le emis-

sioni di CO2 in alberi”. È una fra- se che racchiude non solo una delle sfide più difficili del nostro tempo, ma anche una delle mi- sure più efficaci per frenare il cambiamento climatico ed il ri- scaldamento della terra. Stanno davvero così le cose? In realtà, la misura più efficace sarebbe di ridurre le emissioni di

CO2 con una maggiore velocità, ma vediamo che i dati ci negano questo quadro, poiché ad esse- re veloci al momento sono solo

le emissioni di CO2 che conti- nuano a salire sempre di più. Quindi, non credo che saremo Pascal Freudenreich in grado di ridurre le emissioni

di CO2 così rapidamente come lato riprendere il concetto di gura-simbolo della protesta cli- pensiamo. Possiamo certamente “carbon-trading” che indica il matica, ma anche uno stimolo cominciare a contrastare questo mercato delle emissioni, dall’al- per un risveglio politico. Nono- fenomeno a partire dalle risorse tro lato invece, volevo riunire – stante ciò, nei giornali leggiamo che abbiamo. Il bosco, da que- da qui “connect” – tutte le per- che Greta sia una figura che su- sto punto di vista, rappresenta sone che nutrono il comune in- scita inutilmente panico. Qual è per noi il secondo polmone più teresse per la riduzione di CO2. il suo pensiero in merito a que- grande di CO2 subito dopo quel- sta protesta giovanile di massa? lo costituito dagli oceani. È per Entriamo ora nel merito della Da un lato sono contento che i questo che sono convinto che questione. Sono moltissimi i gio- giovani vadano sulle strade a re- l’attività di rimboscamento, ov- vani attivisti scesi nelle piazze e clamare i loro diritti – diritti da vero della piantagione di alberi sulle strade di tutto il mondo per cittadini del mondo. È sicura- su suoli disboscati o desertifi- renderci attenti sul mutamento mente un’iniziativa che va sot- cati, sia una soluzione efficace, climatico. Secondo lei, è possi- toscritta. Ma ritengo che diffon- ma non solo. Infatti, i progetti bile affermare che ci troviamo dere panico non sia la soluzione di rimboscamento comportano definitivamente in una nuova giusta. Secondo me, Greta non anche tutta un’altra serie di be- fase epocale e di fronte ad una esprime panico, ma è senz’al- nefici: combattono la povertà svolta energetica? tro una figura che vuole sensi- aumentando il lavoro, garanti- Sono assolutamente d’accordo e bilizzare l’opinione pubblica scono il raffreddamento del no- aggiungo; non solo l’argomento su questo argomento. Infatti, la stro pianeta, mantengono integra incontra il trend del momento, sensibilizzazione è la strada da la biodiversità, regolano il ciclo ma tutto ciò che riguarda i temi intraprendere per aprire gli occhi dell’acqua e molto altro. Si tratta della natura ed è a favore della alle persone e soltanto quando nella sostanza di un’operazione sostenibilità non può più essere attiveremo tutto un processo di meravigliosa che l’uomo può ignorato. Le aziende in primis pensiero sulla questione climati- fare senza spendere grandi cifre. devono affrontare le richieste dei ca potremo iniziare veramente a Lo spazio per realizzare i proget- consumatori i quali oggi preten- cambiare le cose. Dall’altro lato ti di rimboscamento non manca dono delle risposte chiare sulle penso invece, e questa è una mia e può essere trovato in Russia, modalità con cui si intende far opinione personale, che l’uo- Africa, Sudamerica, America fronte all’emergenza climatica. mo inizi a mutare atteggiamen- Centrale, Asia ecc. In Europa to solo quando inizia a sentire non fa molto senso perché i co- La mia generazione trova in male, e intendo male dal punto sti sono elevati; in Svizzera non Greta-Thunberg non solo una fi- di vista finanziario. fa proprio senso, perché i costi 26 La Rivista • Giugno 2020

È giovane ma crescerà, l’attività di rimboscamento è una soluzione efficace, comporta tutta un’altra serie di benefici: combatte la povertà aumentando il lavoro, garantisce il raffreddamento del nostro pianeta, mantiene integra la biodiversità, regola il ciclo dell’acqua e molto altro ancora…

sono ancor più elevati rispetto al vestiamo molto in progetti per la perdono l’acqua, significa che resto d’Europa. Al di là dei costi salvaguardia dell’ambiente, poi- perdono il loro bene più prezio- però, penso che non abbia molto ché i costi sono rimasti altissimi. so, e, di conseguenza, saranno senso farlo da noi in Occidente Quindi, tirando le somme, se la costretti a dover prevedere come anche perché, fortunatamente, i stessa quantità di denaro neces- unica soluzione di sopravviven- boschi trovano stabilità e conti- saria per realizzare i progetti di za quella dell’emigrazione verso nuità di crescita. salvaguardia dell’ambiente qui l’Europa. I nostri sforzi comuni, in Europa sarebbe sufficiente per invece, dovrebbero essere rivol- I progetti sulla protezione rimboscare un intero paese all’e- ti, affinché queste popolazioni dell’ambiente che lei porta avan- stero, tanto vale allora investire possano continuare a svilupparsi ti si trovano in Svizzera, Germa- all’estero. e a vivere bene nei loro territori. nia, Austria, ma anche nei paesi dell’emisfero sud e dell’emisfero Quali regioni rischiano seria- Come sono stati accolti questi nord della terra come Brasile, mente la desertificazione oggi? progetti dagli abitanti del luogo? Honduras, Venezuela, Uruguay Con l’aumentare della tempera- I progetti che realizziamo o e Taiwan. Quali ostacoli ha in- tura terrestre il problema della portiamo avanti vengono svol- contrato in questi paesi, anche desertificazione sarà mondia- ti sempre con il consenso della dal punto legislativo, per realiz- le e anche in questo caso non popolazione locale. Questo per zare i suoi progetti? bisogna andare molto lontani noi è un presupposto indispen- I progetti in questione, ci tengo geograficamente per trovare de- sabile per riuscire nei progetti – a a precisare, non sono esclusi- gli esempi. In Germania, infat- prescindere dalla scelta dei luo- vamente dalla Carbon-Connect, ti, questo fenomeno si è già in ghi da rimboscare o dagli aiuti ma in collaborazione con altre parte manifestato l’estate scor- umanitari che vogliamo offrire. fondazioni. Sarebbe impossibile sa, con la riduzione del livello I progetti all’estero funzionano pensare come azienda di poter dell’acqua e che da allora non soltanto quando la popolazione dirigere i lavori noi da soli in si è più ripreso. Per fare un altro locale viene resa partecipe delle questi paesi. D’altra parte, è ri- esempio, questa volta più distan- idee che noi intendiamo portare. saputo che l’iniziativa nel pro- te da noi, quando nel 2016 mi È un’esperienza che abbiamo muovere la tutela dell’ambiente recai in Zimbabwe per una mis- fatto durante la missione in Zim- all’estero è partita dall’ONU e sione, vidi personalmente come babwe, quando, in collaborazio- dall’entrata in vigore del Proto- dalle Cascate di Victoria l’acqua ne con la fondazione World Vi- collo di Kyoto, occasione in cui scorreva ancora in abbondanza. sion, abbiamo voluto realizzare fu detto che i paesi industria- Già in quell’occasione, però, gli un progetto umanitario destinato lizzati avrebbero dovuto impe- abitanti di Zimbabwe avevano ai bambini dei villaggi, metten-

gnarsi nell’azzeramento di CO2, lamentato seri problemi nell’a- do loro a disposizione delle bici- e, per farlo, avrebbero trovato gricoltura locale. Oggi invece clette per evitare loro due ore e agevolazioni nei paesi ancora vediamo che le Cascate di Vic- mezzo di cammino fino a scuo- in via di sviluppo industriale. toria si sono quasi prosciugate. la. Anche in quell’occasione è Ecco, perché in Europa non in- Se gli abitanti di questi territori stato molto importante ricevere La Rivista • Giugno 2020 27

il consenso dall’anziano del vil- chine con motore a carburante il tema principale su cui discu- laggio e dal resto degli abitanti; e fossile, poiché il vero problema teremo sarà il lavoro e non più solamente così il progetto ha po- continuerebbe a persistere. l’ambiente. Ad ogni modo, non tuto funzionare. Pensare di poter credo che l’attenzione generale imporre progetti dall’alto verso il Dovendo scegliere tra alberi e svanirà così velocemente come basso non porta a nulla. macchine-elettriche, quale tra avvenne negli anni ‘80. questi sceglierebbe per rendere Passiamo ad un altro settore in le nostre città più ecosostenibili? Giungendo a conclusione di cui siete attivi. Uno dei suoi par- Una mistione di entrambi, ma quest’intervista, dal suo punto tner è Alfa Romeo Sauber F1, un principalmente gli alberi, anche di vista, quali sono i prossimi marchio che tra i fan appassio- perché non credo se ne possa far passi per andare avanti? Il conto nati di motori è molto famoso. ameno. Gli alberi abbelliscono alla rovescia fino al 2050 in fon- Cosa significa per un amante le città, ma dovremmo apprez- do è già partito… delle macchine da corsa conver- zarli ancor di più per la funzione Ottima domanda. Al momento tirsi alla neutralizzazione delle che svolgono come la purifica- credo che sia necessario porsi emissioni di CO2? zione dell’aria oppure semplice- degli obiettivi realistici sul pro- Purtroppo la Formula 1 ha come mente per il riparo che ci offrono blema. Le iniziative sui ghiac- unico problema quello di esse- dal sole nelle giornate di calura. ciai o le strategie energetiche, re uno sport che emette tantis- Alcuni segnali, però, sul fatto così come i provvedimenti per simo CO2 e questo è senz’altro che le città stiano mutando in rendere la Svizzera neutrale al un danno per la sua immagine. seguito del problema climatico CO2, sono bellissime visioni per Al momento, però, ha difficoltà sono già visibili, seppur esigui: il futuro e ai quali è senz’altro anche a reperire sponsor; infat- a Los Angeles, in California, ad possibile ambire, ma la doman- ti, non si trova più una grande esempio, è già in corso un pro- da è come e con quali risorse azienda svizzera pronta ad in- getto per dipingere le strade di finanziare? Ad esempio, come vestire nello sport delle corse bianco con una pittura speciale, faranno la Svizzera e gli altri pa- automobilistiche. Il settore del per evitare che i raggi del sole esi dell’OCSE a sostituire il car- motorsport non è più in grado riflettano sull’asfalto – proprio burante fossile - tenendo presen- di raccogliere consenso tra i pia- come avviene per le case im- te l’alto consumo energetico che ni alti dell’economia. Bisogna biancate nei paesi del sud. ciascuno di questi paesi conti- poi anche considerare un altro nua a produrre? Credo proprio dato: dai bilanci che facciamo Pensa che i riflettori sull’emer- che manchi un piano realistico ogni anno sulle emissioni di CO2 genza ambiente si spegneranno in proposito. Per quanto riguarda solo l’1% è causato dalle gare e quindi piuttosto che frenare i miei prossimi passi, prossima- di Formula 1. Al contrario, ciò il cambiamento climatico verrà mente mi recherò in Indonesia, che maggiormente produce CO2 frenata la protesta verde? dove insieme ad una fondazio- nella Formula 1 è tutta la parte Non credo, almeno (emergen- ne di Zurigo collaboriamo ad logistica: per fare un esempio, za a parte – ndr) fino a quan- un progetto di rimboscamento, l’azienda Sauber da sola traspor- do nelle nostre regioni staremo e dove l’obiettivo non è solo la ta per via aerea – quindi non bene economicamente. Non c’è bonifica del suolo, ma anche la via mare - una quantità di ma- dubbio che il tema sia un trend protezione della specie animale teriale logistico pari a cinquanta del momento, ma la vera spin- degli orangotanghi, i quali senza tonnellate: con ciò mi riferisco ta data a questa problematica alberi, lo sappiamo, non potreb- non solo alle auto da corsa ma proviene dalle leggi approvate bero sopravvivere. anche a tutti i computer, alle at- e che impongono severamente trezzature, al personale, ecc. È a tutte le industrie di riconside- E allora potremo intitolare questa dunque la forma di “cor- rare in modo serio la loro impo- quest’intervista con “avanti”? sa” estremamente dannosa per stazione imprenditoriale: in altre Certamente. Avanti…! il nostro pianeta cui dovremmo parole, le aziende non possono porre attenzione, poiché pro- più disinteressarsene, poiché i voca un consumo energetico consumatori vogliono informa- altamente inquinante. Di fronte zioni ben precise su come si a questi dati, diviene irrilevante intende procedere. Forse, quan- allora il discorso, se propendere do le cose andranno peggio dal per macchine-E oppure per mac- punto di vista economico, allora 28 La Rivista • Giugno 2020

Antonella Santuccione Chadha: “Donna dell’Anno 2019” in Svizzera «QUELLO CHE FA BENE AL CUORE FA BENE ANCHE AL CERVELLO» di Letizia Chiappetta

“Perché bisogna capire, che tutto è fattibile” (A. Santuccione Chadha, 25 marzo 2020)

lasse 1974, figlia della generazione Erasmus e una carriera tutta in ascesa. Antonella Santuccione Chadha, neu- roscienziata e patologa presso Cl’istituto di ricerca “Roche Diagnostics” di Basilea, è un’eccellenza italiana che raggiunge il primo tra- guardo professionale a livello mondiale con la fondazione di Women’s Brain Project. Un progetto dedicato soprattutto alle donne, che getta nuova luce e nuove speranze sulla cura di serie malattie cerebrali. Nominata tra le 100 donne TOP, viene insignita per questa sua missione di un importante premio nel 2019 dalla rivista Women in Business in Svizzera, la cui eco, appena giunta nella reda- zione della RIVISTA, stimola l’urgenza di incon- trarla e conoscerla, per quanto possibile, da vicino.

Per il tuo impegno nella ricerca scientifica sul cervello umano hai ricevuto un riconoscimento importante in Svizzera come “Donna dell’Anno 2019”. Te lo aspettavi? No, non me l’aspettavo di ricevere un riconosci- mento così importante. Men che meno, di ricevere così tanti voti. Infatti, si è trattata principalmente di una votazione da parte dei lettori della rivista Wo- men in Business e dei colleghi. Quando ho appre- so la notizia mi sono sentita onorata e felicissima, anche se il titolo mi ha da subito messo di fronte a delle grandi responsabilità, come ad esempio, La Rivista • Giugno 2020 29

il fatto di utilizzare al meglio questa opportunità Mi rivolsi nuovamente al prof. Aguzzi, che mi in- per la nostra organizzazione. Senza il supporto del dirizzò a collaborare con la prof.ssa Silvia Marino team di Women’s Brain Project e senza tutto ed il dell’Università di Zurigo, la quale si occupava di grande impegno nel lavoro che faccio non sarei tumori cerebrali nei bambini. È da qui, in ultimo, mai riuscita a raggiungere questo traguardo che che ho compiuto quel passo che dall’ospedale psi- condivido con loro. chiatrico di Zurigo mi ha portato a fondare la mia organizzazione Women’s Brain Project nel 2016. Tu hai origini abruzzesi. Ti va di raccontarci i passi che dall’università italiana ti hanno portata fin qui E una volta arrivata qui hai avuto difficoltà ad am- in Svizzera? bientarti? A venticinque anni e mezzo mi sono laureata in In realtà no, perché provenivo da tre anni di cultu- Abruzzo presso l’Università degli Studi “G. d’An- ra tedescofona in Germania. Quando però un gio- nunzio” di Chieti e dopo quest’esperienza acca- vane va all’estero per imparare e lavorare, metten- demica, durante al quale ho studiato molto inten- dosi umilmente a disposizione di un sistema che ti samente, avevo già in mente il percorso che avrei dà una grande opportunità – sia perché ti ospita sia fatto. Il primo passo che ho compiuto in tal senso perché ti offre la possibilità di fare carriera – allora però è stato all’età di ventitré anni, quando dalla penso che le vere difficoltà siano altre. Il tedesco mia università sono partita come prima studentes- “medico”, ad esempio, quello sì che mi ha messo sa Erasmus per il Belgio, dove dopo la mia laurea, duramente alla prova: avevo trentadue anni quan- ho effettuato uno stage presso la Commissione Eu- do ho iniziato ad impararlo e ancora oggi mi dà un ropea nell’ambito Health & Consumer Protection. po’ di filo da torcere. Su un totale di 11’000 candidati sono riuscita ad entrare tra i 600 selezionati. Ero inoltre l’unico me- Prima di entrare nel merito dei tuoi studi, qua- dico rispetto agli altri stagisti, che invece proveni- le risonanza ha ricevuto la tua organizzazione in vano da altri indirizzi di studio come economia e Italia e nel resto del mondo in seguito a questo legge. Ricordo ancora che, mentre loro racconta- riconoscimento? vano di avere avuto una fanciullezza trascorsa in Women’s Brain Project è un’associazione non-pro- Paesi stranieri con precedenti esperienze in conte- fit che è stata fondata da me insieme alla dott.ssa sti internazionali, io raccontavo della mia infanzia Maria Teresa Ferretti, neuroimmunologa, ed alla bucolica vissuta in Abruzzo insieme ai nonni in dott.ssa Annemarie Schumacher Dimech, psicolo- campagna; fui perciò soprannominata la “Heidi” ga e presidente dell’organizzazione. La decisione del gruppo (sorride). di fondarla è nata durante una passeggiata pome- In seguito alla laurea la prima domanda di lavoro ridiana al lago di Zurigo con i nostri rispettivi figli, che ho fatto è stata proprio a Zurigo perché vole- che ci tiravano annoiati a destra e a sinistra. È nato vo lavorare presso il laboratorio del prof. Adriano quindi come un esercizio piccolo che però poi è Aguzzi, un neuropatologo molto importante di esploso ed ha ricevuto una risonanza mondiale. Zurigo che io conobbi a Bruxelles, dove lui era Lavoriamo pro bono nei fine settimana o, fino a consulente per la task force che si occupava della tarda sera, dopo il lavoro. Però il tema ci appassio- encefalopatia spongiforme bovina (mad cow di- na ed il supporto più grande arriva dalla comunità sease). La congiuntura però non fu favorevole in scientifica e dai pazienti. Anche grazie a questo quel momento. Mi chiamò invece una professo- oggi siamo diventate un’organizzazione con una ressa in Germania, dove poi decisi di fare il post- rilevanza globale. Siamo partite facendoci cono- doc presso il Centro di Neurobiologia Molecolare scere prima negli Stati Uniti, Canada ed India per dell’Università di Eppendorf ad Amburgo. È stata poi approdare anche in Svizzera, in Italia e nelle un’esperienza bellissima ed appassionante, che altre realtà più vicine in Europa. Per esempio, at- ad oggi definisco come il mio “servizio militare”, tualmente siamo diretti consulenti per un’iniziativa perché mi sono immersa completamente nel lavo- sulla medicina di precisione presso il Brigham and ro di laboratorio, lavorando tantissimo e facendo Women Hospital dell’Università di Harvard negli incessantemente esperimenti con un gruppo di Stati Uniti. scienziati di diverse nazionalità. Ho imparato il rigore, la disciplina, il rispetto per le varie culture Vogliamo entrare nel merito del tuo progetto? Tu e il fuoco sacro che alimenta la scienza ed il sape- studi il cervello umano, ma in particolar modo ti re. Rientrata poi brevemente in Italia a Siena per occupi di trovare la cura per le malattie neurode- continuare i miei studi ho capito che volevo met- generative. Quali in particolare? termi a confronto con un laboratorio importante. Sì, è così. Mi sono occupata tutta la vita di malattie 30 La Rivista • Aprile 2020

del cervello e della mente, ma il mio punto di for- za è l’Alzheimer. La nostra organizzazione si oc- cupa di capire come le differenze di sesso – cioè il nostro DNA – e di genere – cioè i determinati ruoli che la società ci fa assumere all’interno di essa – possano avere un’incidenza sull’insorgenza, sulla diagnosi, sulla progressione e sulla terapia delle malattie cerebrali. L’Alzheimer è appunto una di queste malattie.

Per intenderci, che cos’è una “malattia neurode- generativa”? Una malattia neurodegenerativa è una malattia in- sidiosa che va ad intaccare le nostre funzioni neu- ronali. Il cervello è la centrale di comando da cui dipendono le funzioni principali del nostro orga- nismo. Ed è proprio dal centro di comando che le malattie neurodegenerative aggrediscono il nostro corpo nella maniera più subdola, poiché comin- ciano a svilupparsi già decenni prima che la pato- logia divenga manifesta e continuando a progredi- re nel tempo fino a quando i sintomi raggiungono uno stadio ormai irreversibile. Per questo serve una medicina che blocchi questi eventi all’inizio, ovvero, nell’età in cui sappiamo che questi mecca- nismi cominciano ad innescarsi.

Qual è stata la tua intuizione iniziale e perché è tanto innovativa la ricerca scientifica di cui ti stai occupando? Avevamo avuto una conversazione con delle donne americane non-scienziate che facevano prevalen- temente advocacy o awareness. Loro iniziarono a dire che l’Alzheimer è una patologia che colpisce prevalentemente le donne. Prima d’allora, da scien- ziate non ci eravamo mai poste questo problema. Da lì è nato l’interesse concreto a capire se quest’af- fermazione sulle donne fosse vera e cosa potesse significare in termini di “differenza”. Facendo una vasta revisione della letteratura scientifica, abbia- Perché ci è voluta una donna ed un progetto chia- mo capito che l’Alzheimer differisce non soltanto mato “Women’s Brain Project” per far posto a in termini di numeri – i quali ci indicano che sono questa verità? maggiormente le donne confrontate con la malattia Questo non me lo ha chiesto ancora nessuno... rispetto agli uomini – ma che anche i sintomi sono (sorride). Perché ci è voluta una donna, o me- diversi, così come la progressione della malattia e glio, perché ci sono volute delle donne...? Proba- l’espressione di certi biomarcatori della patologia. bilmente perché noi esseri umani siamo così. Ci Questo è stato il nostro punto di partenza. In se- prendiamo a cuore un problema solo quando ci guito, ci siamo interessati a valutare l’efficacia delle colpisce al centro e ci interessa veramente. Basta analisi su altre patologie quali l’emicrania, la de- osservare come le nostre mamme, le nostre zie e pressione e l’ansietà, e di nuovo abbiamo notato le mie pazienti siano maggiormente confrontate che ci sono differenze di sesso e di genere anche in con questa malattia: sono spesso le donne che si alcune malattie del movimento come il Parkinson, prendono maggiormente cura delle persone mala- che invece colpisce maggiormente gli uomini. In al- te in famiglia. Quindi ci sono volute le donne forse tre parole, la medicina di precisione sull’Alzheimer anche per questo motivo. E c’è voluto un progetto è estendibile anche ad altre patologie. come Women’s Brain Project per dire che il proble- La Rivista • Aprile 2020 31

che si basa sui fatti e che mette gli scienziati di fronte all’evidenza, che queste differenze non solo esistono ma sono anche importanti. Infatti, gli stu- di sulle differenze di sesso e di genere permettono poi, a prescindere, di creare delle medicine che potrebbero essere più efficaci e con un profilo far- macocinetico più specifico: non soltanto per la donna ma anche per il maschio. In questo senso, Women’s Brain Project è un’organizzazione che promuove la medicina sostenibile.

Come potrebbe, ad esempio, la neurolinguistica abbracciare o supportare la ricerca sulle malattie in questione? O meglio, esistono studi che si oc- cupano del rapporto tra lingua e cervello che fino ad oggi si sono rivelati efficaci in relazione alle cure neurodegenerative? Noi pensiamo che i disturbi della parola così come anche del linguaggio siano parte della patologia di tipo neurodegenerativo. Nel caso specifico, va precisato che le donne compensano, nel senso che la loro fluidità nel parlare maschera per un certo periodo di tempo i sintomi. Motivo per cui, quando arrivano all’osservazione del medico, la situazione dentro la loro testa è seriamente critica perché la patologia ha già fatto molti danni. Ecco allora un altro elemento di differenza di sesso e di genere nelle patologie neurodegenerative ovvero nella demenza. Per far fronte a questo fenomeno si stanno utilizzando delle tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale, grazie a cui è possi- bile capire se in base ai disturbi ed alle anomalie del linguaggio sia possibile riconoscere le patolo- gie neurodegenerative già in atto. Di questo aspetto se ne stanno occupando diverse start-up, con cui la mia organizzazione si mantie- ne regolarmente in contatto.

Il patologo o lo psichiatra è paragonabile al de- ma non è limitato alle lacune presenti negli studi tective che investiga e si mette sulle tracce del sull’Alzheimer ma coinvolge l’attuale impostazio- male nascosto. Se la pista che state seguendo è ne di tutta la medicina, proprio perché le donne quella giusta cosa bisogna fare ancora per sensibi- sono meno rappresentate negli studi clinici e so- lizzare l’opinione pubblica? prattutto perché anche il sesso dei modelli animali Mio padre era investigatore di polizia e molto pro- sperimentali spesso non viene considerato a suffi- babilmente ho ereditato da lui la passione per la cienza. Di fronte a tale evidenza, abbiamo allora ricerca. Per sensibilizzare maggiormente il pubbli- preso la decisione di supplire a questa falla. Era co sulla nostra ricerca, stiamo cercando di creare una questione di responsabilità: quando ti rendi un linguaggio scientifico il più semplice possibile, conto che c’è un problema, devi porci le mani e affinché la problematica possa essere capita, me- cercare di risolverlo. tabolizzata e poi applicata nella vita quotidiana da ciascuno di noi. Solo così si inducono le persone I tempi erano anche quelli giusti forse... al cambiamento. Amplificare, trasmettere e mante- Sì probabilmente sì. Inoltre, c’era il movimento nere alta l’attenzione su questi dati è la strada per me-too anche se, per chiarire, non siamo un’as- continuare a sensibilizzare le persone, le quali poi sociazione femminista, bensì un’organizzazione passano queste pillole di saggezza ad altre persone. 32 La Rivista • Giugno 2020

A proposito di pillole di saggezza... gli esperti ci do una tavolozza di colori a disposizione. Credo dicono di seguire un’alimentazione corretta op- però anche fortemente nei contatti tra le persone pure di praticare sport per il benessere fisico. Per che non avvengono mai per caso, perché la vita prenderci cura del nostro cervello, di quali buone ti conduce ad incontrare le persone giuste, quelle abitudini dovremmo armarci tutti, sia uomini sia che poi ti portano avanti nei tuoi progetti e che ti donne? aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi o a realizzare Curare l’alimentazione e tenere sotto controllo l’o- i tuoi sogni. besità sono due aspetti fondamentali per il nostro cervello, così come praticare sport e soprattutto Quando i tuoi figli ti chiedono del tuo lavoro, da coltivare scopi e obiettivi nella società. Ma la ri- mamma, come racconti loro questo universo in- sposta alla tua domanda si può trovare semplice- spiegabile che è il cervello umano? mente in questo pensiero: che quello che fa bene Ai miei bambini non perdo mai occasione di dire al cuore fa bene anche al cervello. che il cervello è il bene più prezioso che abbiamo. Il cervello è come una macchina: se smettiamo di Usciamo dall’ambito dei tuoi studi e torniamo di prendercene cura, smettiamo di funzionare. L’au- nuovo a te. Grazie al titolo che hai ricevuto sei gurio più grande che ho per loro è che non smetta- divenuta simbolo della donna che ce l’ha fatta. Se- no mai di averne riguardo. condo te, quali ostacoli affronta la donna in Italia o nel mondo ancora oggi per affermarsi nella car- Sappiamo che sei legata anche all’India per amo- riera professionale? Sono forse ostacoli di natura re, ma quale altro fascino ha avuto su di te questa sociale o diversamente è mancanza di modelli? terra? E se dovessi scegliere tra le bellezze che of- Ho avuto grandi modelli nella mia vita, prevalen- fre l’India, tra la Valle dei fiori di Uttarakhand o, temente donne, e mi sono sempre lasciata ispirare il Taj Mahal, simbolo dell’amore, quale tra questi da figure di donne scienziate importanti. Anche in preferiresti? famiglia sono sempre stata educata al sacrificio e Sì, è così sono letteralmente affascinata dall’India alla volontà d’impegno e questo grazie soprattutto e dalla cultura indiana. Le somiglianze tra i valo- a ruoli di donne molto forti: ad esempio, sia mia ri culturali dell’India e quelli italiani sono tante, madre, sia mia nonna lavoravano tutti i giorni spes- altro motivo per cui amo tantissimo questo Pae- so fino a tarda sera, trasmettendomi così una solida se. Se dovessi scegliere però tra i luoghi più belli etica del lavoro e della perseveranza. Quando mi che mi affascinano dell’India, allora sicuramente sono trovata in difficoltà come donna, invece, ho il Golden Temple, il Tempio d’Oro nella città di sempre cercato di circumnavigare o di trovare una Amritsar. È meraviglioso e ritorno sempre di nuovo soluzione al problema. Perché bisogna capire che a visitarlo. tutto è fattibile. È importante far capire alle donne che tutto quanto noi facciamo nel quotidiano va Per concludere, qual è il fiore che ami di più? preso con naturalezza; bisogna far divenire natu- La rosa rimane per me simbolica, ma in realtà amo rali le nostre abitudini soprattutto quelle che appe- tutti i fiori. Se però devo fare una distinzione, allo- santiscono il nostro stato psico-fisico, perché det- ra solo in merito al colore: amo il giallo e quando tate dal pregiudizio. Infatti, i pregiudizi sono muri regalo fiori alle mie amiche allora scelgo sempre che vanno abbattuti e ai quali non possiamo per- fiori di colore giallo o, come diciamo in Abruzzo, mettere di farci retrocedere nella vita. Dobbiamo del sole e dell’amicizia. dire più spesso a noi stesse di non prendercela per le cose che non vanno nel verso che vogliamo o nel verso che gli altri si aspettano da noi, ma pren- dere gli eventi e i compiti del quotidiano come la normalità. Ad esempio, io ho avuto il privilegio di allattare entrambi i miei figli e questo accadeva tranquillamente nel laboratorio di ricerca dove mi venivano portati ogni pomeriggio dalla babysitter.

Tu credi nel destino? Bella domanda... (sorride). In realtà, credo nel destino ma forse non in maniera tradizionale. Mi piace pensare che ciascuno di noi possa dipingere la propria vita con i colori che preferisce, aven- La Rivista • Giugno 2020 33

CULTURA D’IMPRESA di Enrico Perversi

EMPATIA ORGANIZZATIVA Cogliere l’invisibile sistema nervoso di connessioni ed influenze in azienda

Ho terminato da poco un percorso di coaching in cui il mio learning avendo chiara la conformazione del territo- partner (definisco così i miei clienti per evidenziare l’arricchimento che rio e delle strade esistenti consci del fatto ricavo dal lavoro che facciamo insieme) era entrato da poco in una azien- che qualche volta è necessario tracciarne da complessa con un ruolo di guida del rinnovamento della strategia. una nuova e che ciò richiede fatica. Alla dimensione multinazionale si sommava la presenza di molti brand Ma la considerazione più interessante che è e la conseguente organizzazione a matrice che creava un vero e proprio scaturita è che tutto questo processo è ba- reticolo di relazioni. Il tema che abbiamo affrontato è stato quello di sato sulla consapevolezza di sé, dei propri un inserimento efficace sia dal punto di vista della capacità di incidere, pensieri, delle proprie emozioni, delle proprie avviando in breve tempo i cambiamenti richiesti, che da quello di evitare azioni. Questo è il reale punto di partenza, un rigetto da parte di una cultura strutturata e vincente da molti anni. la consapevolezza di sé per arrivare alla Consolidando gli apprendimenti del percorso attraverso una rivisitazione consapevolezza politica tipica di un sistema delle tappe percorse il mio learning partner ha evidenziato quattro passi complesso. Daniel Goleman la descrive come fondamentali: il primo è consistito nel delineare una mappa del territorio, empatia non solo a livello interpersonale ma definendo non solo quali parti della struttura nazionale e internazionale anche di organizzazione, cioè quella che ci avessero una rilevanza ma anche quali gruppi, team o comitati era op- rende in grado di coglierne l’invisibile siste- portuno tenere in considerazione ai fini di definire dove intessere relazio- ma nervoso di connessioni ed influenze. ni utili. Questo esercizio, apparentemente banale all’inizio, ha richiesto Il conflitto non necessariamente nasce dal molta attenzione e tempo. Il secondo passo è stato quello di definire fatto che una delle due parti sbaglia, pos- strade e sentieri nel territorio, cioè capire le reti di influenza ed i pro- sono esserci priorità diverse, dati diversi per cessi decisionali reali: si tratta di andare oltre l’organizzazione formale giudicare la situazione, obiettivi divergenti, capendo chi conta davvero, quando e come si decide avendo chiaro non riuscire a comprendere queste dinamiche è solo chi firma ma anche chi viene consultato e chi suggerisce. Questa è una chiave di successo. forse la cosa più complicata da fare perché avviene attraverso l’esperien- za diretta che richiede tempo mentre contemporaneamente è necessa- L’inserimento in azienda del mio cliente è rio accreditarsi e gestire la pressione verso i risultati. È necessaria molta stato positivo, nonostante la crisi sanitaria sensibilità e calma. sono stati avviati cambiamenti importanti, il suo ruolo è riconosciuto e ci sono prospet- Il terzo passo è quello più importante perché consiste nel decidere la de- tive molto favorevoli per un buon lavoro. stinazione facendo una chiara distinzione tra i propri interessi personali, Dopo l’ultima sessione l’ho ringraziato per quelli del proprio team o funzione e quelli dell’organizzazione. Cosa è quello che avevo imparato, con stupore mi importante ai tre diversi livelli citati? Quali sono gli interessi contrastanti ha chiesto cosa fosse. Molte cose, ma so- in gioco? Ma soprattutto: cosa voglio privilegiare? La risposta a queste prattutto lo splendido modello in quattro domande determina le scelte concrete, anche quelle quotidiane appa- passi che aveva utilizzato per fare una effi- rentemente banali e di routine. Il passo finale consiste nellascelta di un cace sintesi di tutti i temi discussi nei mesi percorso a partire dalla comprensione profonda del proprio ruolo e delle di lavoro insieme. proprie responsabilità per inquadrarli nella rete di relazioni esistente. Si tratta di raggiungere la destinazione finale partendo da dove ci si trova [email protected] 34 La Rivista • Giugno 2020

RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO IN SVIZZERA NEL 2019 SONO STATI PRESTATI 7,9 MILIARDI DI ORE DI LAVORO

Nel 2019 sono stati contabilizzati 7,929 miliardi di ore di lavoro settimanale contrattuale di lavoro (–1 minuto, a 41 ore e 52 minuti), a una contrazione della durata settimanale in ambito professionale. Nel periodo 2014–2011, la durata dello straordinario (–8 minuti, a 50 minuti) e a un aumen- settimanale effettiva di lavoro delle persone dipendenti a tempo to della durata settimanale delle assenze (+6 minuti, a 1 pieno è diminuita mediamente di 15 minuti, attestandosi a 41 ore e ora e 41 minuti). 2 minuti. Nello stesso lasso di tempo, è proseguita la progressione costante del numero annuale di settimane di ferie, che ammonta Il numero di settimane di ferie ha continuato a salire rego- a 5,2 settimane. È quanto emerge dagli ultimi risultati dell’Ufficio larmente (+0,3 giorni), passando da 5,1 a 5,2 settimane all’anno tra il 2014 e il 2019. Le persone dipendenti tra i federale di statistica (UST). 20 e i 49 anni dispongono di 4,9 settimane di ferie contro le 5,4 delle persone dipendenti tra i 15 e i 19 anni e le 5,6 di quelle tra i 50 e i 64 anni.

Settore primario: oltre 45 ore settimanali Le persone dipendenti a tempo pieno del settore primario presentano il carico di lavoro settimanale più elevato (du- rata effettiva di 47 ore e 28 minuti nel 2019). Seguono nell’ordine i rami «Attività finanziarie e assicurative» (41 ore e 55 minuti), «Attività professionali, scientifiche e tec- niche» (41 ore e 46 minuti) e «Altre attività di servizi» (41 ore e 32 minuti).

Raffronti internazionali molto diversi Per poter effettuare raffronti sul piano internazionale, il metodo di calcolo della durata di lavoro deve essere lie- vemente adeguato (v. allegato metodologico). Calcolata in questo senso, la durata effettiva di lavoro delle persone risultati del presente comunicato stampa si riferiscono dipendenti a tempo pieno ammonta in Svizzera a 42 ore alle ore di lavoro rilevate nel 2019. Gli effetti della e 24 minuti, collocandola in testa rispetto ai Paesi pandemia di coronavirus (COVID-19) sui risultati del dell’UE28/AELS, davanti all’Islanda (42 ore e 6 minuti). La primo semestre del 2020 saranno analizzati non appe- Danimarca, la Francia e la Norvegia registrano la durata Ina i dati saranno disponibili. L’UST prevede di diramare meno elevata (37 ore e 30 minuti). La media dell’UE28 si un comunicato stampa nel settembre 2020. attestava a 39 ore e 12 minuti. Secondo la statistica del volume di lavoro (SVOL), nel 2019 il numero di ore lavorate da tutte le persone occu- Tuttavia, considerando l’insieme delle persone occupate, pate in Svizzera è aumentato dello 0,5% rispetto all’anno la Svizzera (35 ore e 36 minuti) si colloca tra i Paesi con precedente. L’aumento è dovuto principalmente all’incre- le durate di lavoro settimanali effettive più basse del 2019. mento del numero di addetti (+1,0%) compensato in Ciò è riconducibile all’elevata percentuale di persone oc- parte da un calo della durata annua effettiva del lavoro cupate a tempo parziale. La durata più elevata e quella per addetto (–0,5%). Al pari della durata annua, la durata più bassa sono state osservate rispettivamente in Grecia settimanale effettiva del lavoro per addetto è diminuita (40 ore e 18 minuti) e nei Paesi Bassi (31 ore e 36 minuti), dello 0,5%. Il calo è effettivo, poiché calcolato al netto di per una media in seno all’UE28 di 36 ore e 18 minuti.

ripercussioni dovute a giorni festivi tra il 2018 e il 2019; Infine, mettendo a confronto il volume complessivo di ore infatti nei due anni il numero di giorni festivi coincidenti di lavoro settimanali rispetto all’insieme della popolazione con giorni feriali era uguale. di 15 anni e più, l’Islanda (30 ore e 12 minuti) e la Svizzera Calo della durata effettiva di lavoro dei dipendenti (23 ore e 12 minuti), sono di nuovo ai vertici della classifica Nel periodo 2014–2019, la durata effettiva della settima- dei Paesi dell’UE28/AELS. Questo dipende dall’elevata na lavorativa delle persone dipendenti a tempo pieno quota di persone che partecipano al mercato del lavoro (escl. le persone dipendenti proprietarie della loro impre- svizzero. Le durate meno elevate sono state registrate in sa) è diminuita di 15 minuti, attestandosi a 41 ore e 2 Italia (16 ore e 24 minuti) e in Grecia (17 ore e 18 minuti). minuti nel 2019. Questo è dovuto a un calo della durata La media dell’UE si attestava a 19 ore e 48 minuti. La Rivista • Giugno 2020 35

DI LAVORO E DINTORNI di Paola Fuso Cappellania

LO STATUTO DEI LAVORATORI COMPIE 50 ANNI: RICORDI E SFIDE DEL DIRITTO DEL LAVORO

Il 1970 è stato l’anno zero del diritto del lavoro; esattamente 50 anni fa il corso messo in crisi dalle moderne tecnologie; l’arti- delle Relazioni Industriali mutò profondamente. colo 13 (Mansioni del lavoratore) rendendo più Lo Statuto dei Lavoratori viene, infatti, subito dopo l’autunno caldo del 1969, flessibile loius variandi del datore di lavoro onde stagione d’intense lotte sindacali, e ne raccoglie le principali istanze. Da una consentire una maggiore mobilità del personale parte stabilisce tutele individuali: garantisce l’esercizio delle libertà di opinione in nell’azienda che cambia. fabbrica, limita rigorosamente le perquisizioni, vieta le schedature dei dipendenti, Infine, è mutato l’articolo 18 (Reintegrazione nel fino allora usuali in molte aziende, vieta atti discriminatori, rafforza le garanzie posto di lavoro) in tema di disciplina dei licen- contro i licenziamenti immotivati con l’art. 18 e la tutela reintegratoria. Dall’altra ziamenti ingiustificati, ormai definitivamente sostiene questi diritti promuovendo l’attività sindacale in ogni luogo di lavoro, novellato dalla legge n.92/2012. tenuto conto che in precedenza essa aveva incontrato ostacoli di ogni tipo dove Il fatto è che quella legge, non è mai stata la sola non prevista da contratti collettivi. “casa” del contratto di lavoro: dalla seconda metà Tuttavia, nonostante sia una legge del secolo scorso, lo Statuto era ed è rimasto degli anni ’70 in poi la produzione legislativa è di- un testo esemplare per chiarezza e semplicità, quindi per efficacia: 41 articoli ventata sempre più ipertrofica, illeggibile, volatile brevi, immediatamente leggibili e comprensibili da chiunque. e quindi inaffidabile. L’esigenza di proseguire nel- L’eccezionalità di quella legge, aldilà della statura di coloro che la vollero e ne fu- la semplificazione avviata col Jobs Act è ancora rono ispiratori, risiedeva nell’essere una legge che riconosceva dei diritti fonda- attualissima. Il fatto è che la fiducia nella con- mentali ai lavoratori, ma lo faceva attraverso il sindacato con norme definite trattazione presuppone che sia ben regolata la allora ‘’promozionali’’. rappresentanza, per evitare che cresca una “finta In questo modo e grazie a quella legge, l’ordinamento sindacale acquisiva un contrattazione”, fatta di accordi pirata, con sin- organico profilo giuridico dato dal reciproco riconoscimento delle parti e della dacati gialli o fantasma e organizzazioni datoriali libertà di organizzazione. inconsistenti. La seconda è che la contrattazione Visti i tempi, quella legge aveva fatto propria una strategia di protezione inte- di secondo livello sia estesa il più possibile. Ma ramente centrata sulla tutela degli interessi della persona nel rapporto, trascu- il Diritto del Lavoro e delle Relazioni Industriali rando del tutto i servizi nel mercato del lavoro. Ad oggi, quella caratteristica si è molto altro e poichè come nessun altro ramo è trasformata in debolezza perchè la sicurezza economica e professionale delle del diritto deve essere attuale, si impone un persone può essere data soltanto da una rete capillare ed efficiente di servizi cambiamento culturale che se deve coinvolgere di informazione, orientamento, formazione, assistenza alla mobilità. Ragionando maggiormente i lavoratori alla vita delle imprese, per assiomi poter vantare una “formazione efficace” rappresenta, come sostiene necessita di allargarsi al mondo. Pensiamo solo Ichino, il vero “articolo 18” del XXI secolo. a quanta legislazione proviene oggi da fonte comunitaria, e di quanta altra ne verrà in un’U- Ma lo Statuto dei Lavoratori non è nuovo alle critiche: a partire dal 1970 nione Europea che si spera maggiormente inte- quando il PCI si astenne nella votazione finale sulla Legge n. 300 del 1970, rea grata. Così pure è sempre più evidente che – in di escludere dalle tutele i lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti. un mondo nel quale le supply chain, le catene di Successivamente le sue norme sono state sottoposte a referendum abrogativo; è produzione e valore che si sono create a livello stato messo in discussione da uno Statuto dei lavori mai arrivato, senza contare internazionale, acquistano sempre maggiore im- il jobs act. Con quest’ultima legge sono state modificate alcune disposizioni di- portanza – cresca la necessità di una regolazione venute obsolete: l’articolo 4 (Impianti audiovisivi) riferito ai controlli a distanza, omogenea anche in materia di lavoro. 36 La Rivista • Giugno 2020

BUROCRATICHE di Manuela Cipollone

LE NOVITÀ IN GAZZETTA UFFICIALE

Nel mese in cui anche l’Italia è entrata nella tanto attesa “fase 2”, le misure per contrastare gli effetti del coronavirus sia sulla salute che sull’economia continuano a monopolizzare il dibattito politico, il lavoro parlamentare e, quindi, le pagine della Gazzetta Ufficiale.

Decreto Rilancio ni a regioni, province autonome ed enti locali, che si Occhi puntati soprattutto sul Decreto Rilancio, cioè il trovino in uno stato di carenza di liquidità, al fine di pacchetto di misure da 55 miliardi (che diventano 155 far fronte al pagamento dei propri debiti di carattere quanto a impatto sul bilancio dello Stato) varato dal commerciale certi, liquidi ed esigibili. Governo per sostenere la ripresa del Paese. Un provvedimento straordinario, dunque: “parliamo di Fondo per il trasferimento tecnologico 55 miliardi pari a due manovre, due leggi di bilancio” ha Al Ministero dello sviluppo economico, invece, verrà detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte pre- istituito il Fondo per il trasferimento tecnologico che sentando alla stampa il decreto con cui si interviene nasce per promuovere iniziative e investimenti utili alla per rinforzare i settori salute e sicurezza, sostenere le valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca imprese, i redditi da lavoro, il turismo e la cultura. E si presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con pongono le basi per la ripresa del Paese, anche con la particolare riferimento alle start-up innovative. Smar- cancellazione delle clausole di salvaguardia, eliminando t&Start Italia è il nome dato alle norme che intendono così gli aumenti di Iva e accise previsti a partire dal rafforzare il sostegno pubblico alla nascita e allo svi- 2021. luppo delle start-up innovative, agendo nell’ambito di In più di 250 articoli, il decreto contiene, in diversa mi- questa misura pensata per la crescita delle imprese. sura, interventi per le imprese in tutte le categorie pro- Il Dl Rilancio prevede poi che regioni e provincie au- duttive, per i lavoratori - contrattualizzati o meno – per tonome, gli altri enti territoriali e anche le Camere di i cittadini e le famiglie. commercio possano adottare misure di aiuto dirette, a Nel capitolo “Sostegno alle imprese”, il Decreto – si leg- valere sulle proprie risorse, fino a un importo di 800.000 ge nel report del Mef – impegna quasi 100 miliardi di euro per impresa, concesse sotto forma di sovvenzioni euro, per garantire liquidità, per assicurarne la tenuta dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre nel periodo dell’emergenza e favorirne il rilancio nel forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e momento della ripresa. partecipazioni. Si va dai contributi a fondo perduto al rafforzamento Viene creato, poi, uno strumento di “riassicurazione” di patrimoniale, in base al fatturato delle imprese, fino alla Stato: con uno stanziamento a favore delle imprese di ricapitalizzazione. Tra le agevolazioni, la cancellazione assicurazione dei crediti commerciali a breve termine, del saldo e acconto dell’Irap e un credito di imposta pari il Governo vuole evitare che le perdite attese a seguito al 60% dell’affitto sostenuto; nello stato di previsione dello shock da Covid-19 portino a una notevole contra- del Mef viene istituito un fondo, con una dotazione di zione delle linee di credito commerciale in favore delle 12 miliardi di euro, destinato a concedere anticipazio- imprese e garantite dalle compagnie di assicurazioni, La Rivista • Giugno 2020 37

che ora potranno accedere allo strumento di garanzia per fini statistici e di studi scientifici svolti nell’interesse previsto a beneficio di chi ha contratto la polizza cre- pubblico nel settore della sanità pubblica, nell’ambito di dito (il fornitore) e dei relativi clienti (le imprese della un’indagine di sieroprevalenza condotta dai competenti filiera debitrici). uffici del Ministero della salute insieme all’Istat in qua- lità di titolari del trattamento e ognuno per i profili di Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi propria competenza”. Ha una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020 il Obiettivi dell’indagine – che, viene precisato, sarà svol- Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi (settore ta nel rispetto di ciò che è stato stabilito dal protocollo agricolo, della pesca, dell’acquacoltura e zootecnico). approvato dal Comitato tecnico scientifico costituito Tra i settori più colpiti, quello del turismo, una delle presso la Protezione civile, nonché nel rispetto delle re- “risorse dell’economia italiana”, sottolinea il Mef intro- gole deontologiche allegate al codice per la protezione ducendo le “importanti risorse” contenute nel decreto, dei dati personali – saranno l'acquisizione di un qua- cioè un Tax credit vacanze – una sorta di buono per dro di dati sullo "stato immunitario" della popolazione le famiglie da spendere per le vacanze in Italia entro e sulla diffusione del virus, superando le difficoltà di dicembre – l’esenzione dall’IMU per il settore, l’esone- valutazione relative alla quota di soggetti che abbiano ro dal pagamento per l’occupazione del suolo pubblico contratto l'infezione senza sintomi o con scarsi sinto- e un Fondo Turismo con una dotazione di 50 milioni mi; la conseguente acquisizione di informazioni sulle di euro il 2020, “finalizzato alla sottoscrizione di quo- caratteristiche epidemiologiche, cliniche e sierologiche te o azioni di organismi di investimento collettivo del del virus (compreso il tasso di letalità); con la conse- risparmio e fondi di investimento, gestiti da società di guente la possibilità di adeguare, sulla base dei dati gestione del risparmio, in funzione di acquisto, ristruttu- che emergeranno, le misure di profilassi e di conteni- razione e valorizzazione di immobili destinati ad attività mento e le decisioni strategiche nel settore sanitario e turistico-ricettive”. socio-sanitario. I dati saranno gestiti attraverso una piattaforma tecno- Fondo per la promozione del turismo in Italia logica istituita presso il Ministero della salute. Altri 30 milioni saranno destinati al “Fondo per la pro- L’indagine sarà condotta presso un “campione” di cit- mozione del turismo in Italia” pensato per favorire la tadini che saranno scelti dall’Istat tra "individui, unità ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale; di 50 economiche, luoghi e tematico del lavoro" presenti nei milioni, invece, la dotazione di un altro fondo, che in suoi registri statistici. sostanza parteciperà alle spese affrontate dalle imprese turistiche e ricettive per la sanificazione. Per assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura, tenuto conto delle mancate entrate cau- sate dall’emergenza, il decreto autorizza la spesa di 100 milioni di euro per il 2020. Sul fronte della salute e della sicurezza dei cittadini, inizia il suo iter parlamentare mentre scriviamo il de- creto legge in materia di “studi epidemiologici e stati- stiche sul SARS-COV-2”.

Indagine sullo "stato immunitario" della popolazione Il testo, considerata la necessità di disporre con ur- genza di studi epidemiologici e statistiche affidabili e complete sullo stato immunitario della popolazione, indispensabili per garantire la protezione dall’e- pidemia in atto, “prevede l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, re- lativi alla salute e al corredo genetico, 38 La Rivista • Giugno 2020 MONDO IN CAMERA SERVIZI ALLE IMPRESE La Camera di Commercio Italiana ha sviluppato una serie di servizi dedicati alle imprese per supportarle dal punto di vista fiscale per regolarizzare la loro posizione fiscale in Svizzera ed in Italia ed a ottenere il rimborso dell’iva locale nei casi previsti dalla legge. I principali servizi offerti sono:

Rappresentanza fiscale in Svizzera Le imprese con sede all’estero, che realizzano un fatturato mondiale (quindi non solo in Svizzera) annuo di almeno CHF 100’000, dal 1°gennaio 2018 saranno assoggettate all’IVA partire dal primo franco di fatturato realizzato in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, richiedendo un numero IVA. Questo richiede la nomina di un rappresentante fiscale. La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera offre per imprese italiane coinvolte in tali forniture ed interessate ad agire nel rispetto delle leggi elvetiche, la possibilità di registrarsi presso l’ufficio IVA di Berna creando presso la nostra struttura una propria rappresentanza fiscale. Rappresentanza fiscale in Italia La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, grazie ai propri partner sul territorio italiano, offre alle imprese svizzere la possibilità di aprire una posizione fiscale in Italia per poter regolarizzare le compravendite che esse realizzano nel territorio della Unione Europea. Recupero Iva Italiana Recupero Iva Svizzera Il servizio, offerto a condizioni molto vantaggiose, è rivol- Grazie agli accordi di reciprocità tra Italia e Svizzera la legisla- to sia imprese svizzere che recuperano l’IVA pagata in Italia, zione svizzera consente agli imprenditori italiani il rimborso dell’IVA alle imprese italiane che recuperano l’IVA pagata in Svizzera svizzera. La CCIS: ed alle imprese svizzere che recuperano l’IVA in Germania. Grazie agli accordi di reciprocità tra l’Italia e la Svizzera, la leg- • fornisce un servizio di informazione e prima consulenza; islazione italiana consente agli imprenditori svizzeri di ottenere • diventa il Vostro rappresentate fiscale; il rimborso dell’IVA italiana. La CCIS: • esamina la completezza della Vostra documentazione; • invia la documentazione alle autorità svizzere e segue l’iter • fornisce la necessaria documentazione; della vostra pratica. • esamina la documentazione compilata; • recapita l’istanza di rimborso in Italia all’ Autorità fiscale competente; • avvia e controlla l’iter della Vostra pratica tramite il suo ufficio di Pescara; • fornisce assistenza legale. Recupero Iva Tedesca Grazie agli accordi di reciprocità tra la Germania e la Svizzera, la Siamo a vostra completa disposizione per legislazione tedesca consente agli imprenditori svizzeri di ottenere ottenere maggiori informazioni e richiedere la il rimborso dell’IVA tedesca. La CCIS: documentazione sul servizio per il rimborso dell’IVA italiana, tedesca e/o di quella svizzera. • fornisce la necessaria documentazione; • esamina la documentazione compilata; Per maggiori informazioni o chiarimenti contatta: • recapita l’istanza di rimborso in Germania all’ Autorità Alessandro Babini fiscale competente; [email protected] - Tel. +41 (0)44 289 23 24 • avvia e controlla l’iter della Vostra pratica; • fornisce assistenza legale. La Rivista • Giugno 2020 39

ANGOLO FISCALE di Tiziana Marenco

L'AMMINISTRAZIONE EFFETTIVA DELLA SOCIETÀ DI CAPITALI: RINNOVATA ATTUALITÀ GRAZIE ALL'HOME OFFICE

Si moltiplicano davanti al Tribunale Federale Svizzero le vertenze intercantonali employees a lavorare in altro cantone su un pro- riguardanti l'appartenenza fiscale illimitata delle persone giuridiche (società di getto e da li di fatto si gestisce anche la società, capitali, SA, sagl) a causa del prevalere del luogo dell'amministrazione effettiva significa che esiste un assogettamento nell'altro nei confronti della sede sociale iscritta a registro di commercio. cantone? Se i key employees e direttori dopo Sinora la maggior parte dei casi riguardava società con sede sociale priva di per- aver scoperto i vantaggi dell'home office grazie sonale e uffici dove non si poteva dimostrate atto di gestione effettiva e per le alla pandemia continuano a lavorare da cantoni quali l'assoggettamento fiscale era facilmente riconducibile ad altri cantoni con fuori sede e il genere del loro lavoro e della ge- allocazione effettiva sensibilmente maggiore di uffici e personale, ma grazie a stione permette lo svolgimento via home office, recenti sviluppi della giurisprudenza federale si dovrà prestare attenzione a tutti i significa che è necessario determinare il luogo casi di decentralizzazione del lavoro con presenza fisica, che ricordiamo costituire dal quale hanno lavorato? Se una società ha sede anche un punto essenziale per le assicurazioni sociali, in particolare nelle co- in un cantone e per caso tutti i direttori hanno stellazioni di lavoro in co-working e shared office oppure di home office e simili. domicilio in un altro cantone e fino a fine 2020 lavoreranno nel cantone di domicilio, oltre alle In data 1° febbraio 2019 il Tribunale Federale Svizzero TF (2C_627/2017) ha ri- eccezioni stabilite dalle autorità fiscali per il pe- lasciato una sentenza dove, in un caso considerato dalla dottrina prevalente un riodo di lockdown che, beninteso, sarà ignorato cambiamento di prassi non dichiarato, il luogo dell'amministrazione effettiva ufficialmente per motivi fiscali come già comu- della società sembra esser stato contrapposto alla sede iscritta a registro di com- nicato dalle autorità, significa che si farà i conti mercio a par diritto, quindi non come si riteneva sinora quale luogo ausiliare di alla fine dell'anno e la società potrebbe, fiscal- assoggettamento per il caso in cui il luogo della sede iscritta a registro di com- mente parlando, esser dipendente dal domicilio mercio risultasse più o meno vuoto o comunque insignificante rispetto all'altro dei collaboratori? luogo. Se cosi fosse, anche in futuro, per ogni e qualsiasi società iscritta a registro di commercio in Svizzera e che riceve all'inizio dell'anno dal Cantone di sede i for- Si tratta solo di un paio di esempi condotti all'e- mulari di dichiarazione e inoltra tale dichiarazione, in sede di tassazione sarebbe stremo, ma, se davvero l'amministrazione effet- necessario stabilire in primis dove si trovi l'amministrazione effettiva della società tiva dovesse esser parificata alla sede sociale e non semplicemente esaminare se eventualmente il luogo di sede registrata sia anche non in presenza di casi di abuso (società più o meno fittizio ragion per cui si rende necessario determinare un altro luogo di domicilio in primis), ciò porterebbe di fatto dove si svolge la gestione effettiva della società. Di fatto la "nuova giurispruden- ad un obbligo di pianificazione di reclutamento za" federale, se cosi mantenuta, delocalizzerebbe il domicilio fiscale delle società, che non potrebbe prescindere dal domicilio dei con significante pregiudizio per la sicurezza giuridica. lavoratori. Insomma, una vera e propria assurdi- tà. Per il momento l'unica certezza riguarda le L'amministrazione effettiva di una società va localizzata secondo la prassi conso- società di domicilio che solo in presenza di altri lidata e ricorrente dove vengono svolte le azioni di gestione corrente. Al contrario stabili permanenti, locali o providers fissi nel- non determinanti o comunque meno decisive secondo le regole generali della lo stesso cantone sono ancora sostenibili quale prassi sono le attività di amministrazione della società e il luogo dove si tengono sede fiscale nei confronti di altri cantoni con l'assemblea generale ecc. Ricordiamo tra l'altro che il TF nello scorso novembre presenza fissa dimostrata. con riferimento a società immobiliari, anche qui in rapporti intercantonali, aveva Il tutto senza voler entrare nel merito della cre- dato la prevalenza al luogo di domicilio dell'amministratore della società a sca- azione di stabili permanenti (domicili secondari) pito del cantone dove si trovava il fondo e, con lo stesso, anche un ufficio fisico via home office da determinare e delimitare a (Angolo Marzo 2020). scapito della sede principale. Si ricade quindi di fatto anche a livello intercantonale nel gioco internaziona- le dell'OCSE: Se una società di consulenza manda per oltre 6 mesi tutti i key [email protected] La Svizzera prima della Svizzera Non si può parlare di Storia della Svizzera senza conoscere gli avvenimenti che precedettero la forma- zione del primo nucleo della Confederazione Elvetica, nel lontano 1291. Bisogna, infatti, avere un quadro, anche se solo per sommi capi, di quei fatti che furono all’origine del lungo e difficile percorso che, dopo oltre cinque secoli, avrebbe portato all’unità geografica e politica di questo Paese nei suoi confini attuali. Storia molto complessa e ancora più affascinante, se si considera che il suo territorio non ha costituito «mai un’unità né politica né linguistica», né «culturale o economica». C’è dunque una Storia della Svizzera prima della Svizzera, che bisogna conoscere per capire a fondo gli avvenimenti che hanno portato poi alla formazione e al duraturo mantenimento, nei secoli, della Confederazione Elvetica. Tindaro Gatani, nostro prezioso collaboratore, ricercatore e appassionato studioso dei rapporti ita- lo-svizzeri, ha raccolto l’invito di realizzare una sintesi della storia di questo Paese dalle origini alla fondazione della Confederazione. Il risultato di questo lavoro sono le 13 puntate apparse sulla Rivista da gennaio 2012 a febbraio 2014, che, dopo un’attenta revisione, rispondendo anche alla richiesta di molti lettori, vedono la luce sotto forma di un volume.

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La Svizzera: da Morgarten (1315) a Marignano (1515) Le puntate apparse su «La Rivista», dal marzo 2014 a settembre 2015, sono state adesso raccolte in un volume curato dallo stesso autore, Tindaro Gatani, con il titolo La Svizzera: da Morgarten (1315) a Marignano (1515), nel quale si narrano gli avvenimenti di quei duecento anni che videro la Nazione elvetica diventare la più grande potenza militare europea. La pubblicazione si aggiunge al primo volume La Svizzera prima della Svizzera, edito sempre dalla Camera di Commercio Italiana di Zurigo.

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I TRE VOLUMI 50 CHF.-

Dalla Svizzera degli Stati a quella federale Con questo terzo volume, che segue La Svizzera prima della Svizzera e La Svizzera da Morgarten (1315) a Marignano (1515), il nostro collaboratore Tindaro Gatani termina la ricostruzione delle fasi salienti degli avvenimenti storici di questo Paese dalle origini fino all’entrata in vigore della Costituzione federale del 1848.

È un lungo lavoro che inquadra la storia particolare della Svizzera in quella più vasta dell’Europa, con la quale ha condiviso sempre, attraverso i secoli, tradizioni e cultura.

Chi fosse interessato può richiedere copia del volume al prezzo di Fr. 25.— (+ costi di spedizione) inviando una mail a: [email protected] oppure telefonando allo 044 289 23 26 La Rivista • Giugno 2020 41

ANGOLO LEGALE SVIZZERA di Riccardo Geiser

GLI ACCORDI VERTICALI IN MATERIA DI CONCORRENZA Una panoramica delle questioni di antitrust relative agli accordi tra imprese che operano a livelli di mercato diversi.d'impresa, in particolare per piccole e medie imprese (PMI).

Per impedire gli effetti nocivi dovuti alle limitazioni della concorrenza – La presunzione può essere confutata con la nell'interesse di un'economia di libero mercato – la Legge federale svizzera prova che, nonostante l'accordo, vi è un livello sui cartelli ('LCart') predispone tre strumenti: (i) il divieto di accordi illeciti sufficiente di concorrenzaintrabrand (tra for- in materia di concorrenza, (ii) il divieto di comportamenti illeciti da parte di nitori dello stesso prodotto) o interbrand (tra società che dominano il mercato, e (iii) il controllo preventivo delle fusioni. fornitori di prodotti uguali, ma di marchi diver- Questo articolo si focalizza sul divieto di accordi illeciti in materia di concor- si) sul mercato determinante. renza, più precisamente sugli accordi verticali. Nonostante un'eventuale confutazione della A titolo d'introduzione, stando alla lettera della LCart, per "accordi in materia presunzione, l'accordo verticale in questio- di concorrenza si intendono le convenzioni […] nonché le pratiche concordate ne è considerato quale intralcio notevole alla da imprese di livello economico identico o diverso, nella misura in cui si prefig- concorrenza. Se invece non dovesse ricadere gono o provocano una limitazione della concorrenza" – se le imprese coinvol- nelle fattispecie di presunzione della LCart, la te operano allo stesso livello di mercato (situazione di concorrenza diretta), notabilità dell'intralcio va esaminata tenendo si tratta di accordi orizzontali; se invece il livello di mercato delle imprese è conto sia di criteri qualitativi che quantitati- diverso (ad es. il fabbricante e il suo rivenditore), si tratta di accordi verticali. vi, ponderando tali criteri in una valutazione Sono considerati illeciti tutti gli accordi che (i) sopprimono la concorrenza globale. La Segreteria ha rilasciato una comu- efficace sul mercato in questione, o (ii) pur non sopprimendo la concorrenza nicazione sugli accordi verticali, nella quale efficace sul mercato, la intralciano notevolmente e non sono giustificati da sono fra l'altro elencati gli accordi considerati motivi di efficienza economica (ad es. la riduzione dei costi di produzione o qualitativamente gravi. di distribuzione). Qualora un intralcio alla concorrenza causato In linea di massima, qualora un'impresa che partecipa ad un accordo do- da un accordo verticale dovesse risultare note- vesse essere oggetto di un'investigazione condotta dalla Segreteria della vole, va esaminato se vi sono dei motivi di ef- Commissione della concorrenza svizzera (COMCO), la Segreteria innanzi- ficienza economica che lo giustificano. Gene- tutto definisce il mercato determinante (in termini di materia e di territo- ralmente, la COMCO parte dal presupposto che rio) e, in seguito, analizza l'impatto dell'accordo sulla situazione concor- gli accordi verticali siano idonei ad ottimizzare renziale nel mercato determinante. la produzione o la distribuzione, laddove nes- Tuttavia, la LCart presume la soppressione della concorrenza efficace per suna impresa coinvolta controlli una quota di diversi tipi di accordi. Nel particolare, per quanto riguarda gli accordi ver- mercato superiore al 30% e non si tratti di un ticali, la presunzione attiene ad accordi che prevedono prezzi minimi o accordo qualitativamente grave. fissi (in altre parole l'imposizione di prezzi di rivendita), oppure ad accordi Se invece non possono essere constatati tali che prevedono la protezione territoriale assoluta, ossia qualora un accordo motivi di efficienza, l’accordo è illecito alla di distribuzione non permettesse al distributore di vendere la merce ad luce della LCart e le imprese coinvolte sono acquirenti al di fuori di un determinato territorio, nemmeno nel caso in cui passibili di sanzioni. il sollecito di vendita provenisse dal rivenditore o dal consumatore (cosid- detto divieto di vendite passive). [email protected] 42 La Rivista • Giugno 2020

L’ELEFANTE INVISIBILE1 di Vittoria Cesari Lusso

A MARGINE DELLA CRISI…

Niente paura, non intendo soffermarmi sugli aspet- tinaia di esempi possibili: «Il comune saluta la fine del ti drammatici (sanitari, economici, politici, culturali…) lockdown»; «La chiave è il droplet (sic!) per contrastare della crisi che stiamo tutti vivendo. Per questo mi fanno il Coronavirus». certamente difetto le competenze e, a dire il vero, an- che la motivazione. Ho infatti la sensazione che siano È mai possibile che per leggere un quotidiano in lingua tutti un po’ saturi, a torto o a ragione, dei dibattiti in italiana occorra consultare un dizionario inglese-italia- materia. A quale crisi mi riferisco non vi è nemmeno bi- no? È mai possibile che il Bel Paese debba ricorrere a sogno di precisarlo, tanto per tutti è facile immaginare «plagi linguistici» - oltretutto spesso impiegati impro- di cosa sto parlando. priamente - invece di usare le proprie risorse culturali, persino in questo caso in cui la penisola ha “bruciato Mi limito ad evocare tre questioni più aneddotiche e sui tempi” il mondo anglosassone? È mai possibile che meno evidenti, poiché fuori dai consueti tormentoni del media e politici italofoni non tengano conto che nelle pervadente concerto mediatico (elefanti perciò relativa- attuali drammatiche circostanze è fondamentale far- mente invisibili). si capire da tutti? Mi chiedo che cosa spiega questo fenomeno: semplice pigrizia mentale? Conformismo e Il primo elefante è di natura linguistica e riguarda l’u- asservimento culturale? Sfoggio di termini stranieri per so di tre termini che vanno per la maggiore in questi coprire le carenze nella madrelingua? mesi: distanza sociale, lockdown, droplet. Non so chi sia stata la prima persona a usare l’aggettivo sociale per Il secondo elefante riguarda in particolare una cate- indicare la distanza fisica di sicurezza da mantenere tra goria di persone per la quale faccio spudoratamente il gli individui in tempi di pandemia. A quella persona e tifo (visto che vi appartengo) : gli ultrasessantenni. A alle centinaia di migliaia di imitatori che le hanno fatto forza di parlarne negli ultimi mesi come gruppo a rischio da megafono vorrei dire: non è stata una buona idea. si è creato un amalgama insostenibile tra individui in Non lo dico solo io ma anche, per fortuna, il Ministero condizioni fisiche, psicologiche, familiari, culturali, abi- italiano della salute, che parla di distanza interperso- tative ecc… che più diverse non si può. Una larga fascia nale: espressione più trasparente e comprensibile e per di tale “categoria”, quella dei 60-80enni contribuiva, in giunta non calcata sul linguaggio in uso da decenni in modo discreto ma sostanziale, al benessere della col- sociologia, dove per distanza sociale si intende la di- lettività in varie forme: accudimento dei nipoti (pasti, stanza tra gruppi sociali diversi per classe, sesso, cul- taxi, doposcuola, intrattenimento…), sostegno ai gio- tura, ecc. I termini inglesi lockdown e droplet dal canto vani genitori (lavanderia, stireria, piatti da asporto…), loro stanno avendo un successo spettacolare nei titoli assistenza agli anziani in condizioni di fragilità, nonché dei vari media italiani. Eccone un paio scelti tra le cen- volontariato sociale e culturale e prestazioni di vario tipo. Ebbene, da un giorno all’altro tali persone si sono ritrovate etichettate come individui a rischio, tenuti ad osservare una quarantena particolarmente rigida, per- 1 Una vecchia leggenda indiana narra di un elefante che pur muov- sino insultati e multati se osavano mostrarsi in strada. endosi tra la folla con la sua imponente mole passava comunque Intere famiglie sono state così messe in crisi. Per schiere inosservato. Come se fosse invisibile ... di giovani papà e mamme le fonti di stress si sono in- fatti moltiplicate: il telelavoro, la precarietà finanziaria, La Rivista • Giugno 2020 43

l’incertezza professionale, i figli a casa da scuola, la vita ben cinque piani di scale a piedi, invece di condivide- 24 ore su 24 in spazi ristretti e, non da ultimo, un nuovo re l’aria in tale spazio ristretto, in preda al timore che dovere, ossia quello di fare la spesa e le commissioni per gli altri “passeggeri” starnutiscano oppure che abbiano la generazione dei nonni (che poi magari si permettono frequentato persone infette. pure di criticare gli acquisti fatti!) Per inciso, mi piace sottolineare che fare la spesa è un’arte che richiede di Antonio, appassionato escursionista, racconta dal canto saper scegliere tenendo conto di molti parametri! Un suo di essersi reso conto di come sia cambiata la sua pomodoro, un formaggio, o un detersivo non si prendo- percezione degli sconosciuti che incontra sui sentieri di no a caso da uno scaffale, ma ogni persona li visiona e montagna. Prima della maledetta pandemia salutando- li seleziona facendo riferimento a gusti, preferenze, va- li provava una certa complicità (ecco un’altra persona lutazioni spesso implicite e assai personali. Dimmi cosa che come me ama i paesaggi alpini) e facilmente si sof- compri e ti dirò chi sei? fermava a scambiare un paio di commenti sui percorsi. Oggi, quando percepisce una sagoma umana che si av- Il terzo elefante concerne i rapporti con il prossimo. vicina, si discosta dal sentiero per non incrociarla. Ciò È possibile che il nostro modo di percepire il prossimo non solo per conformarsi alle disposizioni delle autorità, subisca subdole distorsioni innescate dalla paura, che ma perché lui stesso comincia a guardare agli altri in- inducono a vedere nell’altro anzitutto una possibile dividui con una malcelata diffidenza, specie se vanno di fonte di contagio. Faccio due esempi. Una collega, chia- corsa sparando goccioline (pardon, droplets) di saliva ad miamola Vanda, mi confida che ormai non prende più ogni espirazione. l’ascensore con i vicini di casa. Prima trovava simpati- co scambiare con loro qualche commento sul tempo e Si sta forse delineando il pericolo di una pandemia pa- sui figli durante il tragitto. Oggigiorno preferisce fare rallela da fobie sociali? © Inter IKEA Systems B.V. 2020 © Inter IKEA Systems B.V.

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IL GATTO MANGO di Silvio Mignano

IL GENTILE IMPRENDITORE.

/R AFFAELLO, 3

Di Raffaello Giorgio Vasari scrisse nel 1568 nelle sue Vite de’ più eccel- bastate dieci vite a ciascuno di questi pit- lenti pittori, scultori e architettori: “Quanto largo e benigno si dimostri tori per completare opere di quelle dimen- talora il cielo nell’accumulare in una persona sola l’infinite richezze de’ sioni. Tuttavia fino ad allora si era sempre suoi tesori e tutte quelle grazie e’ più rari doni che in lungo spazio di trattato di botteghe piuttosto disarticolate tempo suol compartire fra molti individui, chiaramente poté vedersi nel e soprattutto composte da meri esecutori non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbino. Il quale fu privi di spiccato talento individuale. dalla natura dotato di tutta quella modestia e bontà che suole alcuna volta vedersi in coloro che più degl’altri hanno a una certa umanità di Raffaello invece diede alla propria bottega natura gentile aggiunto un ornamento bellissimo d’una graziata affabi- la struttura di una moderna impresa, pri- lità, che sempre suol mostrarsi dolce e piacevole con ogni sorte di perso- vilegiando l’eccellenza del risultato rispet- ne et in qualunche maniera di cose”. to alla propria unicità di autore e dunque circondandosi di specialisti di alta qualità, Il testo vasariano contribuì a diffondere il mito di un Raffaello gentile, raccolti tra i migliori presenti sul mercato, dall’animo nobile e dai modi dolci. È probabile che vi fosse molta verità come farebbe oggi il presidente di una po- nelle parole di Vasari, scritte solo mezzo secolo dopo la morte del ge- tente squadra di calcio. Nella Villa Farne- nio urbinate. La fama della gentilezza di Raffaello in qualche modo ha sina a Roma, di proprietà del ricchissimo condizionato anche la lettura che nel tempo si è dato delle sue opere, banchiere senese Agostino Chigi, Raffaello delle quali si tende sempre a sottolineare la purezza e la grazia, dimen- affidò ad esempio le decorazioni grotte- ticando quanto vi fosse anche di potente, moderno e rivoluzionario. E lo spunto per comprendere una delle più grandi innovazioni di Raffa- sche, ispirate allo stile degli affreschi ro- ello l’offre lo stesso Vasari quasi in chiusura del capitolo a lui dedicato, mani, a Giovanni da Udine, specializzato in raccontando della generosità dell’artista nel raccogliere attorno a sé – quel settore, e ad altri la raffigurazione di ancorché ancora così giovane – una vasta scuola di allievi e assistenti: piante e frutti. Vi era perfino il jolly, Giovan “lavorando ne l’opere in compagnia di Raffaello stavano uniti e di con- Francesco Penni, dotato di una spiccata ca- cordia tale che tutti i mali umori nel veder lui si amorzavano et ogni vile pacità di imitare lo stile del maestro. e basso pensiero cadeva loro di mente”. La costruzione dell’atelier si accompa- Al di là della lettura idilliaca che ne dà il Vasari (quella di una felice gnava a un intenso lavoro di promozione compagnia nella quale si apprendevano i segreti dell’arte e si viveva in e di ricerca di mercato, volto a ottenere le concordia e buon umore), in questo passo si cela una delle più grandi migliori commissioni. Non vi è dubbio che innovazioni di Raffaello: la creazione di una gestione moderna e im- Raffaello brillasse per generosità nei con- prenditoriale della produzione artistica. fronti dei propri assistenti, impegnandosi molto nell’insegnamento dei segreti del Da sempre i grandi artisti avevano lavorato con squadre di assisten- mestiere e nella valorizzazione delle singo- ti. Nessuno, oso sperare, crederà ancora che tutte le pennellate che le doti, lanciando ad esempio Giulio Roma- compongono la volta della Sistina siano della mano di Michelangelo, o no verso una carriera luminosa; ma ciò non del Pinturicchio quelle della Libreria Piccolomini di Siena, o ancora di toglie che vi fosse in lui anche una visione Giotto quelle della Basilica di San Francesco ad Assisi. Non sarebbero imprenditoriale sofisticata e matura. 46 La Rivista • Giugno 2020

LA LINGUA BATTE DOVE... di Raffaele De Rosa

DIVAGAZIONI ETIMOLOGICHE IN TEMPO DI PANDEMIA

Ho sempre cercato di avere un atteggiamento piuttosto aperto verso le Per home schooling si potrebbe dire “lezio- innovazioni lessicali e sono convinto che le lingue si evolvano attraverso ni, attività scolastiche da casa”. La parola il contatto tra persone di lingue e culture diverse. I vocabolari sono pieni inglese school deriva dal latino schŏla a di prestiti di ogni tipo che testimoniano le influenze straniere sul modo di sua volta un prestito dal greco skholé. Se- parlare delle persone di un determinato Paese. La stessa parola pandemia condo me non c’è alcun motivo di tradurre è di origine greca e significa letteralmente “di tutto il popolo (della Terra)” l’italiano scuola con l’inglese school vista e integra epidemia “sopra il popolo (di un determinato territorio)”. Certe l’origine comune. malattie, purtroppo, possono essere prima epidemiche e poi pandemiche. E home office non è altro che “lavoro da Qualche volta diventano anche endemiche cioè molto frequenti “in una casa (che diventa un ufficio)”. Spesso viene popolazione (determinata)”. La parola greca demos significa “popolo” ed utilizzata anche l’espressione smart working è alla base della parola democrazia “governo del popolo”. “il lavoro intelligente, furbo”. Per alcuni può Insomma, non mi sento certo un purista delle lingue, però di fronte a certi effettivamente esserlo, per altri è invece una fenomeni rimango sempre un po’ perplesso. In un giornale italiano, per vera seccatura. esempio, ho letto questo piccolo testo: Con distanziamento sociale si cerca di ren- Il governo ha creato una task force per studiare l’allentamento delle misu- dere l’espressione social distancing. Per me re di lockdown, nel frattempo si continua a raccomandare l’home schoo- la distanza sociale è quella che distingue un ling, l’home office e il distanziamento sociale. I runner non possono uscire, miliardario di una villa in collina da un bar- i rider sì. bone sotto il ponte del centro città. E se si Testi di questo genere sono ampiamente presenti anche nella stampa di dicesse, invece, “distanza fisica tra persone” lingua tedesca. (2 metri)? Il termine rider può essere tradotto con La base linguistica del testo è italiana ma è chiaro l’inserimento di “fattorino in bicicletta/in motorino”. Il verbo espressioni di origine inglese. Lo so, sull’uso (o abuso) della lingua inglese inglese to ride è etimologicamente imparen- nella lingua italiana si dibatte da tantissimi anni e ognuno si è fatto una tato con il tedesco reiten “andare a cavallo”. propria opinione a tale riguardo. Personalmente sono convinto che la In tedesco il Ritter è un “cavaliere” e i fat- comunicazione divulgativa (come quella dei giornali) debba essere com- torini che fanno le loro consegne in questi presa da tutti, anche dai milioni di persone che in Italia (e in altri Paesi giorni difficili potrebbero essere considerati non anglofoni) non hanno mai voluto/potuto/dovuto imparare l’inglese. romanticamente proprio come dei cavalieri Sarebbe quindi auspicabile che i professionisti della comunicazione fa- senza macchia e senza paura. E infine c’è il cessero uno sforzo maggiore nel cercare altre espressioni magari attin- runner, che una volta si chiamava jogger, ma gendo dal patrimonio lessicale comune della propria lingua, invece che in italiano rimane un semplice “podista”. accettare acriticamente (e pigramente) espressioni tecniche che lasciano Personalmente avrei scritto il testo in que- interdetti chi le legge o le sente alla radio o in TV. sto modo: il governo ha creato un gruppo Task force può essere reso con “gruppo di lavoro”. Da notare che sia task di lavoro per studiare l’allentamento delle che force sono prestiti rispettivamente dal francese antico tasque “onere, misure di chiusura generale, nel frattempo fardello, lavoro” e force “forza”. Il termine francese, a sua volta, deriva dal si continua a raccomandare lo svolgimento latino taxare “caricare, stimare”. delle lezioni scolastiche e del lavoro da casa Lockdown può essere tradotto con “chiusura, serrata (generale)”. Interes- nonché il mantenimento della distanza fisi- sante è notare la parentela etimologica tra italiano lucchetto (dal fran- ca tra persone. I podisti non possono uscire, cese antico luquet) e inglese lock (padlock “lucchetto”), quindi il richiamo i fattorini sì. dei lucchetti delle saracinesche abbassate è molto pertinente. Chiaro, no? La Rivista • Giugno 2020 47

SCAFFALE

Marinella Savino Andrea Vitali Ilaria Capua La sartoria di via Chiatamone Un uomo in mutande. I casi del maresciallo Il dopo. Il virus che ci ha costretto a Nutrimenti edizione pp. 176; € 16,00 Ernesto Maccadò cambiare mappa mentale Garzanti pp. 320; € 18,60 Mondadori pp 144; € 17,00

È il 5 maggio del 1938. I vicoli di Napoli sono gremiti di curiosi. In piazza del Ple- 12 aprile 1929. È la volta buona. Capita di In un momento imprecisato del 2019 si è biscito sventolano maestosi stendardi na- rado, ma quando è il momento l'appun- verificato un evento biologico di eccezio- zisti. Una folla elettrizzata attende l’arrivo tato Misfatti si fa trovare sempre pronto. nale rarità: un virus animale ha fatto un della berlina reale su cui viaggia Hitler. Tra Dipende dall'uzzolo della moglie, che sta- salto di specie arrivando nell’uomo. Dalla file di braccia sollevate in saluto romano sera va per il verso giusto. E così, nel piatto metropoli cinese di Wuhan, il SARS-CoV-2 e grida entusiastiche, Carolina è la sola a del carabiniere cala una porzione abbon- si è diffuso rapidamente in oltre duecento scorgere nella solennità di quella parata il dante di frittata di cipolle. Poi un'altra, e paesi. È ciò che gli esperti chiamano «pan- preludio della catastrofe. Abile sarta, ricca una fetta ancora, e della frittata resta solo demia». Nell’attesa di soluzioni e strategie d’inventiva, non indugia un secondo: un ir- l'odore. Che non è buona cosa, soprattut- per la crisi sanitaria, economica e finan- riducibile attaccamento alla vita e un con- to perché ha impregnato la divisa, e chi ci ziaria in corso, Ilaria Capua, una delle voci naturato senso di libertà la guidano nell’o- va adesso a fare rapporto al maresciallo più autorevoli della virologia internazio- biettivo di proteggere quanto più possibile Ernesto Maccadò diffondendo folate di nale, prova a buttare cuore e sguardo ol- i suoi cari dalla fame e dalla devastazione soffritto? Per dirgli cosa poi?, che durante tre questo tempo di mezzo e a mettere a preconizzate. Allora cuce, giorno e notte, la notte appena trascorsa è stato trovato fuoco sia le cause sia le opportunità che il povero Salvatore Chitantolo mentre va- e accumula con perseveranza, lira su lira, esso nasconde. Secondo l’autrice, infatti, gava per le contrade mezzo sanguinante e per comprare e stipare nella sua cantina si può considerare la comparsa del SARS- intontito, dicendo di aver visto un uomo in immani quantità d’ogni genere comme- CoV-2 uno stress test, in grado di misura- mutande correre via per di là? Sì, vabbe', stibile. La sartoria, insieme alla cantina, re le fragilità del nostro sistema. Uno dei un'altra delle sue fantasie. motti di Ilaria Capua è: « si erge così ad arca della salvezza per la Every cloud has a In ogni caso la divisa ha bisogno di una silver lining», ogni nuvola ha una cornice famiglia e gli amici che Carolina, non sen- ripulita. Ma proprio energica. Come quella d’argento. Se è vero anche una pandemia, za innumerevoli difficoltà, ospiterà sotto di cui avrebbero bisogno certe malelin- mentre ci scuote dalle radici, ha qualcosa il suo tetto lungo gli estenuanti anni di gue, che non perderebbero l'occasione di da insegnarci. Per esempio, che dobbiamo guerra, fino alle quattro giornate di Napoli. infierire sullo sfortunato Salvatore ven- modificare il nostro atteggiamento nei Un racconto in cui, come in un film, si in- tilando l'idea di rinchiuderlo in un mani- confronti della natura e della biodiversità, trecciano storia universale e personale, in comio. Anche il Comune, guarda un po', ponendoci come guardiani anziché inva- una vicenda resa vivida dalla commistione sta progettando una grande operazione sori. Che la tecnologia, se riusciamo a non sapiente di italiano e dialetto. Un esordio di pulizia, una «redenzione igienica» che esserne schiavi, può essere lo strumento che ci regala una nuova voce letteraria, doti Bellano delle stesse infrastrutture che straordinario che ci permette di difendere capace di emozionare e coinvolgere. vantano già altri paesi del lago, più pro- la socialità anche in tempi di distanzia- Marinella Savino è nata a Napoli e vive grediti nella civiltà e nel decoro. Ma, un mento fisico. Che, se vogliamo una società a Roma. La sartoria di via Chiatamone è momento, che ci faceva esattamente un informata, matura, la scienza non può es- il suo primo romanzo, finalista al Premio uomo in mutande, in piena notte, per le sere messa all’angolo, ma deve tornare ad Calvino 2018. vie del paese? E perché correva? avere un ruolo centrale nella conoscenza. 48 La Rivista • Giugno 2020

The Films After Tomorrow: il primo progetto di Locarno 2020 premia il futuro

Locarno 2020 – For the Future of Films The Films After Tomorrow, primo progetto in quest’anno speciale per il Festival, la cui 73esima edizione è stata annullata nella sua forma fisica. Il progetto iniziale di Locarno 2020 è dedicato al supporto del cinema indipendente e investirà una parte delle finanze destinate ai premi per i lungometraggi in produzioni che hanno dovuto interrompere la loro lavorazione a causa dell’emergenza sanitaria. Tra queste 10 produzioni internazionali e 10 nazionali selezionate dalla Direzione artistica, due giurie decreteranno i vincitori di due Pardo 2020 e di altri premi che saranno annunciati nelle prossime settimane. Un progetto rivolto anche al pubblico, che potrà scoprire un percorso nella storia del Locarno Film Festival attraverso alcuni film scelti dei 20 registi selezionati. La Rivista • Giugno 2020 49

n conformità con quanto anticipato a fine il prossimo 25 giugno e che saranno poi giudicati aprile il Locarno Film Festival ha annunciato dalle due giurie internazionali di The Films After l’avvio di The Films After Tomorrow, nuovo Tomorrow. La parte del concorso The Films After progetto di Locarno 2020 – For the Future Tomorrow dedicata alle produzioni svizzere, la cui Iof Films attraverso il quale la manifestazione inten- selezione dei 10 progetti in concorso sarà a discre- de ridefinire, insieme ai suoi partner, il proprio zione della Direzione artistica, sarà organizzata e ruolo nel contesto dell’emergenza sanitaria globa- promossa in collaborazione con SWISS FILMS. le causata dal Covid-19, dopo aver dovuto rinunciare alla sua tradizionale configurazione di La Direttrice artistica Lili Hinstin ha così commen- evento dal vivo. Per continuare a perseguire la pro- tato il progetto: “In questo momento di difficoltà, pria visione in questo scenario inedito e a tener abbiamo cercato d’immaginare un progetto che fede all’impegno assunto con il pubblico e i part- potesse dare un aiuto a quei film d’autore – sem- ner, il Locarno Film Festival lancia come primo pre più difficili da produrre – che sono alla base progetto un fondo di sostegno per la produzione del nostro programma. I Pardi 2020 sono solo un cinematografica, congelata in una situazione di piccolo incentivo per far sentire la nostra vicinan- incertezza che sta mettendo a repentaglio la pos- za al settore. Insieme agli autori scelti costruiremo sibilità per molti film di vedere la luce. per il pubblico una mappa del nostro Festival con i film che ancora oggi influenzano il grande cine- Lavorazioni interrotte, riprese in attesa di montag- ma. Stiamo ancora lavorando sugli altri progetti di gio, professionisti e autori che potrebbero vedere Locarno2020 e cercheremo di concepirli là dove ci vanificato il frutto di un lungo lavoro: sono questi sembra che siamo in grado di essere più utili.” i punti sensibili su cui il Locarno Film Festival ha scelto di intervenire, per dare un segno di vici- La community nanza a chi lavora nel settore e garantire al The Films After Tomorrow sarà un’iniziativa rivolta proprio pubblico la visione di cinema di qualità anche al pubblico, che avrà modo di partecipare anche nel futuro. al Locarno Film Festival in una forma nuova. I 20 registi selezionati contribuiranno infatti a costruire Il Concorso un vero e proprio programma di visioni, incontri The Films After Tomorrow si svilupperà come un e masterclass, fruibile su diverse piattaforme. A concorso destinato a 10 produzioni internaziona- ciascuno di loro spetterà in particolare il compito li e 10 produzioni svizzere, la cui lavorazione ha di scegliere un film della storia del Locarno Film subìto un’interruzione a causa dell’emergenza sa- Festival, per comporre un viaggio soggettivo nella nitaria. I registi dei 20 film selezionati si presente- storia della manifestazione che sarà visibile online. ranno al pubblico dal 5 al 15 agosto, online, con- The Films After Tomorrow è il primo dei progetti dividendo il proprio sguardo attraverso un viaggio di Locarno 2020 – For the Future of Films, un’e- all’interno della storia del Locarno Film Festival, dizione che continuerà a svelarsi e raccontarsi al presentando ciascuno un film che lo ha influenza- pubblico e ai professionisti nel corso delle prossi- to. Parallelamente le due giurie internazionali, che me settimane. saranno scelte dalla Direzione artistica, valuteran- no i 20 film in gara assegnando sabato 15 agosto alcuni premi, tra cui due Pardo 2020 dal valore di 70.000 franchi ciascuno. Un riconoscimento tangibile, concreto, che potrà consentire a questi film di raggiungere la loro naturale meta: le sale cinematografiche.

Saranno ammessi alla fase di selezione i lungome- traggi (della durata minima di 70 minuti) destinati a una distribuzione nelle sale cinematografiche, che hanno dovuto essere sospesi immediatamente prima dell’inizio delle riprese, durante le riprese o durante il montaggio, a causa del confinamento. Spetterà alla Direzione artistica del Locarno Film Festival la selezione dei 10 progetti internazionali e dei 10 progetti svizzeri che saranno annunciati 50 La Rivista • Giugno 2020

I “due romani” di Berna "Criticare, giusto per criticare, non serve a niente" Testo di Salvatore Pinto e Luca D'Alessandro Foto: Salvatore Pinto

I fratelli Samuele e Mattia Zanella, nome d'arte he Two Romans in questi giorni pubblicano il loro al- bum di debutto "Everything.Now!". La Rivista ha avuto "The Two Romans", di origine romana e residenti l'occasione di dialogare con Samuele, cantante. in Svizzera nel Cantone di Berna, perseguono uno stile indipendente e riconoscibile nella loro T Samuele Zanella, il vostro debutto è in uscita in questo musica, che ha sede nell'area dell'IndiePop e non momento di crisi, in cui il coronavirus determina tutto. fa a meno delle moderne sonorità chitarristiche. Everything.Now!, in italiano "tutto adesso", ha a che fare con la situazione attuale? No, l'uscita del disco è stata pianificata un anno e mezzo fa. L'idea del disco è piuttosto una critica alla nostra società che vuole sempre tutto e subito. Non si è disposti ad aspettare. Noi come gruppo proviamo a pazientare e ad accettare il lento pro- cesso di una crescita sana. Dobbiamo imparare anche noi. Non ci viene sempre facile. Lungo un cammino ci sono molte cose fantastiche da scoprire. La gioia e la felicità si trovano durante il percorso e non nel breve momento della soddisfazione.

Anche voi avete svolto un percorso: Everything.Now! è stato anticipato da tre EP. I tre EP Waves, Forest e Sun rappresentano i tre pilastri della no- stra band: l'energia, l'unità e la speranza. Quindi: l'energia delle onde, l'unità degli alberi e la speranza del sole.

Il vostro messaggio dunque non è solo fatto di critica. Hai accennato alla speranza Criticare, giusto per criticare, non serve a niente. Critichiamo con l'intento di cercare di migliorare qualcosa, di motivare a trovare soluzioni alle sfide del nostro tempo.

Che cosa vi ha portato all'album? Da tempo per noi era chiaro di voler fare l'album. Dopo che ci eravamo messi insieme come gruppo, dovevamo concordare gli obiettivi da raggiungere. C'era da trovare la nostra identità musicale. Inizialmente, invece di chiuderci nel bandroom, spe- rimentavamo con il folk. Dopo varie esperienze fatte sul palco abbiamo capito che il nostro sound si piazza tra l'indierock e la musica pop. Era chiaro che volevamo seguire questa strada, svi- lupparci e di far culminare tutto in un album. Ci siamo riusciti.

La produzione è stata curata da personaggi illustri. Oh, sì. Julian Emery, produttore dei Nothing But Thieves, una band rock britannica, era presente alla pre-produzione delle canzoni Sky’s On Fire e Someone Else, mentre Adrian Break- spear, produttore australiano – che in passato aveva collaborato La Rivista • Giugno 2020 51

tra l'altro con Gang of Youths e Pharrell Williams – ha A volte hai l'impressione che tutto ti stia cadendo addosso prodotto l'album completo. e che tutto stia in fiamme. Eppure, in tutto quello riesci a trovare pace e calma. La domanda che si pone è: dove la Come mai avete scelto di cantare in inglese? trovi la pace? Hai un posto oppure una persona che ti può Il rapporto che abbiamo con l'inglese è cominciato già pre- dare questo sentimento di pace e calma? E se non l'hai, sto. I miei veri amici in Italia erano tutti americani. E poi cercala. Perché è importante. l'America per me era un sogno. Adesso invece, se consi- deri la politica ... lasciamo perdere. Per tornare all'ingle- Una tematica importante soprattutto in questo se: il sound e l'espressione della lingua sono fantastici. Sta momento di crisi. benissimo con la musica rock. E poi bisogna ammettere Assolutamente! Quando esco e vado a fare la spesa, in- che – se canti in inglese – si aprono nuovi orizzonti. Se ti contro molte persone agitate. Il coronavirus determina la metti a cantare in tedesco bernese, ti ascoltano in Svizzera nostra vita quotidiana. Quindi, ripeto: è fondamentale tedesca, se canti in italiano, vieni apprezzato in Italia e in avere a disposizione una sorta di rifugio. Svizzera Italiana. L'inglese invece è universale. In Svizzera hai trovato un rifugio artistico. Per quale Siete universali anche voi: avete partecipato a vari motivo hai lasciato Roma? festival, tra l'altro al Gurtenfestival, per citare uno dei A sedici anni mi sono accorto che a Roma non avrei avu- più importanti sul territorio svizzero. to delle prospettative per il futuro. Ho avuto la possibilità Sì. Abbiamo anche avuto la possibilità di fare un tour eu- di recarmi in Svizzera, dove ho imparato la lingua e fatto ropeo con una band americana nel 2017 come support l'apprendistato. In Svizzera ho iniziato a far musica. act. Sei paesi, quindici concerti... sono andati benissimo. In Italia purtroppo, non si ha la possibilità di andare a Come mai? suonare se non si è conosciuti. Il profeta non viene rico- Ho notato che alla gente piaceva il mio modo di cantare. nosciuto in patria. Mi dispiace questo fatto, perché ovvia- Soprattutto alle ragazze (ride). Concluso l'apprendistato mente ne soffre la cultura del paese. mi sono recato in Australia dove ho frequentato un anno di scuola di musica. In quell'ambiente ho avuto la pos- Non hai mai pensato di scrivere in italiano? sibilità di emergere. Tornato in Svizzera, mio fratello ed Non lo faccio perché uscirebbero soltanto delle canzoni io abbiamo iniziato a scrivere canzoni e a sviluppare il d'amore. Io invece prediligo il rock (ride). format del nostro gruppo che oggi si compone da persone provenienti principalmente dalla Germania. Siamo una Una curiosità: per caso il brano Sky's on fire (il cielo band multinazionale, con sede in Svizzera. è in fiamme) si basa sul brano dei Deep Purple Smoke on the water? Quel brano che racconta un episodio Come vi trovate? realmente accaduto a Montreux nel 1971, quando Bene. Ovviamente dobbiamo sempre vedere di trovare verso la fine di un concerto di Frank Zappa and the degli accordi. Ad esempio: tra me e mio fratello Mattia Mothers of Invention uno spettatore ha sparato un c'è una collaborazione molto stretta e produttiva. Di ca- razzo segnaletico che ha incendiato il Casinò? rattere Mattia è molto più calmo di me. Io invece sono No. Mi fa piacere che la canzone prenda una propria stra- energico, a volte troppo, quindi ci compensiamo a per- da dopo aver colpito gli ascoltatori. Anzi: a te dico: "sì, è fezione. Sono certo che riusciremo a portare avanti tanti proprio quell'idea!" La cosa bella è che tu come composi- altri progetti ... tore ti fai un'idea, la realizzi e ti metti in gioco. Il pubblico poi si fa le sue connessioni, e si fa propria la canzone. ... che sicuramente esporrete in vari concerti. Date in vista? Quindi che cosa c'è effettivamente dietro il titolo? Sì, ma al momento non si può essere certi se potremo Ha a che fare con la situazione nella quale viviamo oggi. recarci sul palco. La situazione al momento is on fire.

Album The Two Romans – Everything.Now!

Concerti previsti (date da confermare) 25.06.2020: Restaurant Schüür, Steffisburg (Full Band Acoustic – entrata libera) ​24.10.2020: Mascotte, Zürich (Duo – Supporting Kensington) 25.10.2020: Bierhübeli, Bern (Duo – Supporting Kensington) www.thetworomans.com www.larivista.ch

LA RIVISTA È ONLINE

Il magazine per chi e di chi ama l’Italia, la Svizzera e l’italiano raddoppia.

Accanto alla sua ormai storica versione cartacea, si presenta ora anche in quella digitale.

Un modo nuovo, spigliato e puntuale di raccontare e raccontarsi con passione, condividendo emozioni ed esperienze, accomunati dal piacere del confronto franco, che rispetta la pluralità dei pareri.

www.larivista.ch La Rivista • Giugno 2020 53 DIAPASON di Luca D’Alessandro

Gaia Genesi (Sony) Gaia Gozzi, in arte Gaia, presenta il suo disco d'esordio dal titolo Genesi, che a causa del lockdown avvenuto in Italia è stato pubblicato in formato digitale. È un mix di sfumature e di lingue diverse, un laboratorio acustico che si basa principalmente sul pop, ma ammet- te anche influenze provenienti dal mondo della musica elettronica e del latin. Sono brani scritti dalla stessa Gaia: "Il disco è una sorta di rinascita personale", spiega la ventitreenne in un'intervista rilasciata in rete. Gaia al momento gode di grande attenzione da parte dei media. In fin dei conti,Genesi è il primo lavoro sostanziale dopo la pubblicazione dell'ex- tended play New Dawns, realizzato in seguito alla partecipazione a X Factor nel 2016.

Pinguini Tattici Nucleari Fuori Dall'Hype / Ringo Starr (RCA) La prima edizione del disco Fuori Dall'Hype dei Pinguini Tattici Nucleari – progetto del compositore, autore e cantante Riccardo Zanotti (classe 1994), accompagnato da Elio Biffi, Nicola Buttafuoco, Matteo Locati, Simone e Lorenzo Pasini – risale ad aprile del 2019. Quest'anno, in seguito alla particolare presentazione a Sanremo 2020 il gruppo ha riproposto il prodotto, in versione estesa, o meglio, ampliata di due brani live e due inediti, tra i quali – ovviamente – il tormentone Ringo Starr, un omaggio al batterista dei Beatles. Secondo il gruppo "Ringo Starr è una canzone che parla di debolezza e fragilità."

Aldo Bagnoni The Connection (Alfamusic) Il batterista Aldo Bagnoni si esprime sul concetto della connessione, "una pratica necessa- ria, irrinunciabile per l’essere umano. È fondamentale, per quegli animali sociali che siamo, secondo Aristotele, potersi trasmettere esperienze e sentimenti, e non si può farlo restando distanti." È quindi evidente che, in base a questa dichiarazione, l'ultimo lavoro del jazzista s'intitoli The Connection. Riflette lo spirito dei nostri tempi: comprende brani armonici, con una linea melodica determinata, occasionalmente interrotti con sequenze d'improvvisazio- ne. Un disco completo, studiato ed arrangiato a fondo, creato insieme al sassofonista Ema- nuele Coluccia, il tastierista Mauro Tre e il bassista Giampaolo Laurentaci.

Ghali DNA (Warner) DNA è il secondo album in studio di Ghali. Segue Album che ha ottenuto il triplo disco di platino in Italia. Non si tratta di una semplice biografia musicale, ma un concetto, che svela una visione fantastica del mondo, nel quale il rapper milanese con radici arabe vive e si muove. DNA ha riscontrato un grande successo arrivando in vetta alle classifiche italiane e attirando l'attenzione anche in Nord Europa. Hanno collaborato vari artisti del beat italiano. Sull'elenco figurano Mace, Mamakass, Merk & Kremont, AVA, Sick Luke, Canova. Il sound è un mélange tra rap, musica elettronica e suoni orientali. I testi variano tra italiano, inglese ed arabo. 54 La Rivista • Giugno 2020

Chianti Classico Collection 2020 Tutti i colori del Gallo Nero

di Rocco Lettieri

Alla Stazione Leopolda di Firenze presentate a stampa e addetti ai lavori le ultime annate del Gallo Nero nelle tre tipologie: Annata, Riserva e Gran Selezione.

00 le aziende del Gallo Nero Iscritte all’ultima edizione della Chianti Classico Collection. Per 2l’occasione, si festeggiano i 20 anni della DOP dell’olio Chianti Classi- co. Per la seconda volta, Giovanni Manetti ha fatto gli onori di casa ed ha dato il benvenuto agli ospiti in qualità di Presidente del Consorzio. Due gli ambasciatori ad honorem del Chianti Classico nominati nell’ambito dell’evento, due i semi- nari dedicati agli altri prodotti di eccellenza del territorio chiantigia- no, l’olio DOP e il Vin Santo DOC. Con questa edizione siamo arrivati alla ventisettesima puntata della pre- sentazione in anteprima dei vini del Gallo Nero, con 740 etichette in de- gustazione. Un totale di circa 10.000 bottiglie aperte e servite diretta- mente dai produttori e da una squadra di 50 sommelier a oltre 330 giornalisti provenienti da 30 diversi paesi del mondo e alcune migliaia di operatori del settore, italiani e stranieri. 56 le anteprime da botte, in degu- stazione, dell’annata 2019 e 127 le etichette della tipologia premium, il Chianti Classico Gran Selezione. Ma unico e solo a troneggiare su tutto è stato ancora lui: Il Gallo Nero, mar- chio e simbolo della denominazio- ne, che si è presentato in una veste inusuale, colorandosi di varie tinte. Il claim dell’evento, giocando con un ossimoro, recitava “Tutti i colo- ri del Gallo Nero”: a rappresentare non solo i colori del vino, il rosso La Rivista • Giugno 2020 55

rubino, il viola dell’uva, il verde delle vigne, ma Giocando in casa, partiamo dall’Italia. La curiosità anche le tonalità dei marroni dei suoli e le sfu- per il vino di Daniele Cernilli nasce incredibilmen- mature azzurre dei cieli del Chianti. I vari colori te da un’altra sua passione, quella per la geografia: intendevano anche simboleggiare la varietà del “Amando la geografia -afferma il Doctorwine – ho mondo del Gallo Nero, come le diverse annate presto scoperto che c’è anche un altro tipo di geo- e le varie tipologie della denominazione ma an- grafia molto interessante, quella dei profumi e dei che i diversi caratteri dei viticoltori che ogni anno sapori dei vini che contraddistinguono e identifica- danno un’impronta unica e personale ai loro vini. no regioni e paesi diversi. Da ventenne, ho comin- Insomma, alla Chianti Classico Collection 2020 se ciato ad approfondire questa mia curiosità, e lavo- ne sono viste di tutti i colori…. rando da studente in una nota enoteca romana, mi è capitato di visitare, in qualità di garzone di botte- “Partecipo alla Collection dalla sua prima edizione ga, la festa del vino a Greve in Chianti (quell’Expo ma ogni anno è un’emozione nuova – ha affermato del Chianti Classico che quest’anno festeggerà il Giovanni Manetti -. In questi giorni avremo modo di suo cinquantesimo anniversario). Era il lontano presentare a un pubblico estremamente qualifica- 1979 o forse il 1980: e già in quel momento alcu- to il risultato del nostro lavoro. Lo facciamo sempre ne etichette di Chianti Classico hanno conquistato con grande entusiasmo, e con sempre più coesione, il mio palato e anche il mio cuore. Oggi credo di visto il numero sempre più grande si aziende che essere uno dei più grandi estimatori del Sangiove- partecipano all’evento. Siamo consapevoli infatti se coltivato nelle colline chiantigiane e del lavoro che la strada della qualità e del rispetto del territorio dei tanti viticoltori e winemakers del Gallo Nero”. che ci è stato affidato, sia l’unica possibile, non solo Coinvolto da tempo nell’Associazione Sommelier per ottenere grandi vini e i risultati straordinari che della capitale, nel 1986 Daniele fonda con Stefano pubblico e critica ci attribuiscono ormai da molti Bonilli il Gambero Rosso e inizia a curare la pub- anni, ma anche per trarre la massima soddisfazio- blicazione della Guida Vini d’Italia, la cui prima ne da quello che facciamo ogni giorno. Quindi è edizione vede appunto la luce nel 1987. Da allora con grande piacere che darò il benvenuto a tutti gli Daniele ha continuato – ogni anno - a degustare ospiti della Chianti Classico Collection, un evento i vini del Gallo Nero, anche quando ha deciso di che cresce ogni anno, non solo in termini di rappre- lasciare il Gambero per dedicarsi a nuovi progetti sentanza delle aziende partecipanti, ma anche nei editoriali. numeri e nella professionalità dei suoi ospiti”. Passando alla Germania, Jens Priewe dopo la lau- Due nuovi ambasciatori ad honorem del rea, negli anni Settanta comincia la sua attività di Chianti Classico giornalista: scrive di economia e di politica su im- portanti testate tedesche come Der Spiegel e Stern. Per il secondo anno consecutivo, il consumatore Poi nel 1977 nella carriera di Jens, accade un inci- finale ha potuto accedere durante un intero pome- dente di percorso, se così lo si può definire: viene riggio acquistando un biglietto di 40€. Per queste inviato in Italia, in Toscana, nel Chianti Classico persone quest’anno c’è stata una novità: una volta con l’obiettivo di scrivere un pezzo di costume, all’interno della Leopolda potevano partecipare a più “leggero”, che ruoti intorno al vino, per lettori mini-degustazioni guidate da esperti e giornalisti di che sono stanchi di leggere solo le notizie nega- settore, come il primo sommelier d’Italia, Valentino tive della politica. Jens protesta: “Ma non so nul- Tesi, il noto critico eno-gastronomico, Leonardo Ro- la di vino!” Gli viene risposto che è proprio per manelli, e il comunicatore: Filippo Bartolotta, che questo che ha ricevuto l’incarico. Si richiede un ha presentato un seminario sulla DOC Vin Santo del articolo di colore, fresco, da neofita del vino. Jens Chianti Classico. non parla l’italiano e arriva nelle colline del Gal- lo Nero non preparato. Il lavoro di raccolta dati Giustamente l’evento clou è stata l’elezione dei due non è semplice e alla fine viene fuori un artico- nuovi ambasciatori ad honorem del Chianti Classi- lo che non soddisfa le aspettative della testata (o co, il Doctorwine Daniele Cernilli (Italia) e il Doktor forse, più verosimilmente, dello stesso Jens….!). E Jens Priewe (Germania). Il primo laureato in Filoso- qui scatta la scintilla. Ispirato dalla sua visita nel fia Teoretica, il secondo in Economia e Scienze Poli- Chianti Classico, Jens decide di scrivere di vino. tiche, entrambi quindi ben lontani, per formazione, Addirittura pianifica di scrivere un libro sui vini dall’universo-vino, ma hanno avuto un’esperienza italiani! Si trasferisce a Firenze, si mette a studia- di vita, una scintilla rivelatrice, che li ha indissolu- re l’italiano (che oggi parla perfettamente), passa bilmente legati all’affascinante mondo della critica tutte le sue vacanze in Toscana. Nel corso degli enologica e in particolare al mondo del Gallo Nero. anni Ottanta si rivolge anche al Consorzio del Gal- 56 La Rivista • Giugno 2020

Il presidente del Consorzio Giovanni Manetti (al centro) con Jens Priewe (Germania) e Daniele Cernilli (Italia) i due nuovi ambasciatori ad honorem

lo Nero per un supporto alle sue ricerche. E visita propri mercati di riferimento attraverso un proget- anche altre zone vitivinicole d’Italia. Dopo dieci to a loro dedicato, nella speranza che nei prossimi anni, nel 1987, esce il suo primo libro su I Grandi anni la squadra degli Ambassador si faccia sempre Vini d’Italia in tedesco e per il mercato tedesco. più numerosa”. Oggi Jens Priewe vive a Monaco ed è editorialista fisso della rivista mensileFeinschmecker (e altre). I numeri del Chianti Classico DOCG Dal 2010 gestisce la propria piattaforma Internet www.weinkenner.de. Come ogni anno diamo un po’ di numeri per me- glio inquadrare la denominazione. Il 2019 si è Occorre sottolineare che I riconoscimenti conse- chiuso con ottimi risultati per i vini del Gallo Nero. gnati alla Leopolda si inseriscono in un progetto E il 2020 era partito sotto ottimi auspici (virus a più ampio, denominato Chianti Classico Ambassa- parte!), cominciando proprio dalla riuscita dell’ul- dor. Si tratta di un’attività finalizzata alla creazione tima vendemmia: un’annata classica, con una di una rete di Ambasciatori del Gallo Nero nei suoi produzione leggermente sopra la media annuale, principali mercati, lanciata dal Consorzio in Cana- grazie all’andamento stagionale molto regolare. I da nel 2017 e ripetuta nel 2018 negli Stati Uniti. vini in cantina, destinati a diventare Chianti Clas- In questo caso i candidati, non ad honorem, han- sico 2019, promettono già eccellenza qualitativa: no dovuto dimostrare attraverso un vero e proprio freschi ed equilibrati grazie al buon rapporto fra concorso la loro conoscenza della denominazio- acidità e tannini, con una giusta concentrazione e ne. A breve, la prossima puntata del progetto che un ottimo profilo aromatico. A livello economico, eleggerà l’ambasciatore del Chianti Classico in un il 2019 si può definire un anno molto positivo per i mercato storico per i vini del Gallo Nero sarà la vini della denominazione. Il bilancio dello scorso Germania. Come per il Canada e gli Stati Uniti, anno si chiude infatti con le vendite del prodotto il concorso sarà aperto a wine educator di scuole ancora in leggera crescita rispetto all’anno prece- di formazione alberghiera/enologica, sommelier, dente, trend confermato anche nel primo mese del responsabili vini in canali HoReCa, agenzie di co- 2020 (+10% rispetto al gennaio 2019). In gene- municazione specializzate e centri di formazione rale, aumenta il valore globale della denomina- sul vino. zione, anche a partire dalle uve: la quotazione al quintale della vendemmia 2019 è stata più alta del “Presidiando ogni anno i mercati del vino interna- 10% rispetto all’anno precedente, offrendo una zionali ci siamo resi conto di quanta conoscenza maggiore remuneratività anche alle aziende che e affetto ci siano verso le nostre etichette da parte non imbottigliano. Per quel che riguarda il prodot- di un pubblico esperto e qualificato – ha affermato to imbottigliato, si conferma la tendenza alla cre- Giovanni Manetti - Abbiamo voluto rendere merito scita del peso - in volumi venduti e in valore - delle a questi professionisti e al tempo stesso legittimarli tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva a portare in alto la bandiera del Gallo Nero nei e Gran Selezione. Nel 2019 le due tipologie hanno La Rivista • Giugno 2020 57

rappresentato, congiuntamente, il 42% della pro- giche circolanti sull’origine del nome Vin Santo duzione e il 55% del fatturato (fonte Maxidata). In sono le più varie: dal periodo della vinificazione particolare, è da sottolineare l’exploit della Gran che veniva eseguita, secondo alcuni, all’inizio di Selezione, il cui fatturato cresce del 15% rispet- novembre, nel giorno di Tutti i Santi, secondo al- to all’anno precedente. “Siamo molto soddisfatti tri molto dopo, addirittura nella Settimana Santa, dell’affermazione del Chianti Classico sui mercati periodo nel quale fonti diverse sostengono che il internazionali – ha dichiarato Giovanni Manetti - e, vino vada imbottigliato. Poi ci sono, ovviamente, in particolare, del trend positivo degli Stati Uniti e i legami con gli uomini della Chiesa, il vino infatti del Canada e della tenuta di tutti gli altri mercati veniva usato durante la Santa Messa. Sopravvive storici per i vini del Gallo Nero”. anche la leggenda di un frate senese che compì miracoli di guarigione durante la peste del 1348, Infine, non è da dimenticare che il Consorzio Vino facendo bere agli ammalati questa specialità. Chianti Classico è l’associazione di produttori più antica d’Italia, vantando ormai 96 anni di vita, ed Il disciplinare della DOC Vin Santo del Chianti è fra le più attive nel panorama nazionale e in- Classico, diventato legge nel 1995, vincola la pro- ternazionale: i suoi soci sono attualmente 515, di duzione di Vin Santo a rigorosi standard qualita- cui 354 sono le aziende che presentano le proprie tivi, in parte resi ancora più selettivi negli ultimi etichette sul mercato. Il fatturato globale stimabile anni. Le regole di produzione prevedono l’utiliz- nel territorio del Chianti Classico è di circa 800 zo di Trebbiano e Malvasia in larga maggioranza milioni di euro e il valore della produzione vinico- (minimo 60%) tra le uve del disciplinare (ma c’è la imbottigliata è di oltre 400 milioni di euro. anche la tipologia Occhio di Pernice, chiamata così per il suo colore scuro e intenso, da ottenersi Il lato dolce del Gallo Nero con un minimo del 80% di Sangiovese); basse rese delle viti in campo e bassissime quelle dell’uva di- “Quelle offerte dalle colline del Chianti Classico ventata vino; limiti di tempo per vinificare e per sono “situazioni ideali per la produzione del Vin vendere (non prima di tre anni a partire da quello Santo, un passito di natura ossidativa che si nutre di produzione delle uve), ma anche i limiti di ca- delle condizioni microclimatiche del sottotetto per pacità per le botticelle da affinamento (massimo 3 la sua evoluzione, sia nella fase di appassimento ettolitri, e devono essere di legno, chiamati in loco delle uve, sia soprattutto nel cruciale processo di “caratelli”). fermentazione e maturazione all’interno dei cara- telli”. Così scrive Massimo Zanichelli nella prefa- Tuttavia questi dettami non esauriscono il raccon- zione al capitolo sul Vin Santo del Chianti Clas- to, e nei fatti, il prodotto esprime una personali- sico, nel suo Grande Libro dei Vini Dolci d’Italia. tà eccezionale, variabile di fattoria in fattoria e di anno in anno. Vino da sorseggiarne a temperature Il Vin Santo del Chianti Classico, come tutte le al- più basse, come aperitivo, e da centellinare fuori tre produzioni del territorio del Gallo Nero, è un pasto come eccellente “compagno” da medita- prodotto unico, proprio perché nasce e modella zione. “È simbolo di civiltà ed ospitalità e nasce le proprie caratteristiche organolettiche in luoghi seguendo soltanto le regole della natura anziché e microclimi esclusivi e incomparabili. Simbolo quelle dell’uomo – ha commentato Filippo Barto- dell’ospitalità per eccellenza il Vin Santo da sem- lotta, che ha guidato il seminario sul Vin Santo di pre, in Chianti e non solo, allieta i brindisi delle martedì 18 febbraio - Una girandola di colori, un occasioni speciali. Il Vin Santo del Chianti Clas- caleidoscopio di profumi e un mare di sapori che sico è forse la più verace espressione della tradi- virano dal secco al dolce a seconda dell’annata, zione vinicola chiantigiana, che porta con sé un delle vigne e dello stile di ciascuna azienda. Le re- bagaglio ricco di storie, rituali e suggestioni. Le gole severe del Vin Santo DOC del Chianti Classico uve messe “scenograficamente” ad appassire ne- fanno nascere necessariamente solo vini di altissi- gli appositi locali, le piccole di botti di legno che ma qualità che meritano uno spazio più importan- accompagnano il vino nella sua maturazione, i te tra i grandi vini dolci del mondo”. profumi e le sfumature di colore che illuminano i bicchieri dopo tanti anni di attesa rappresentano Motivi di salute personale mi hanno impedito di un prodotto davvero unico e particolare. partecipare alle degustazioni. Sotto esami per “an- zianità” ho dovuto fare a meno della più grande Se la prima menzione ufficiale è databile con cer- degustazione che si tiene al mondo. Il coronavirus tezza al 1773 nelle pagine del trattato di Enologia era già nell’aria e per fortuna io non sono stato toscana del Villafranchi, le spiegazioni etimolo- coinvolto e sino ad oggi va tutto bene. 58 La Rivista • Giugno 2020

PANE AL PANE di Rocco Lettieri

I pani gentili del Molise Nel Molise, regione autonoma solo dal 1963, gli abitanti fieri della propria identità sanno difendere le più antiche tradizioni culinarie conservando con orgoglio le ricette dei secoli più lontani.

ono sapori decisi, aromi vivi. La cucina dei mo- celebrata in modo pittoresco nel giorno dei santi Pietro e lisani ha i suoi punti di forza nella semplicità Paolo. La fiera è antichissima, fu il conte Ruggero di Ce- delle preparazioni e nella genuinità degli in- lano a istituirla nel 1254, e c’è credenza popolare che le gredienti. Netta tuttavia è la differenza tra i cipolle acquistate a Isernia in quest’occasione siano più Spiatti che si preparano nelle zone interne, a base di pasta buone e abbiano grandi poteri medicinali. fatta in casa e carni prevalentemente di capretto o agnello, e quelli confezionati lungo la ristretta fascia co- Fatta questa presentazione regionale della cucina pas- stiera, dove predomina il pesce. Qui gli ovini siamo al tema Pane, che vede i molisani virtuosi artigiani signoreggiano tra i piatti di carne (oltre a offrire la possi- che, con lavoro paziente e con grande consapevolezza, bilità di ottimi formaggi). La tradizione bucolica indica riescono a produrre con metodi sostenibili atti a recupe- l’arrosto come modalità di cottura privilegiata, ma la ru- rare sapori e saperi tradizionali atti a tutelare la biodiver- stica fantasia dei cuochi locali fornisce tutta una serie di sità e la sicurezza alimentare. A Matrice (provincia di CB) invitanti suggerimenti. Nelle trattorie dell'interno è pos- in occasione dell’evento Grani Antichi. Dal campo alla ta- sibile imbattersi nell'antica ricetta della “pecora alla vola, organizzato con maestria dalla Condotta Slow Food brigante”, uno spiedo insaporito da molte erbe aromati- Galdina, si è svolto tra farine e macchinari del Molino che. Altro piatto tipico della società pastorale sono i Cofelice, un molino artigianale composto da macine a “torcinelli”, involtini fatti con le budella dell'agnello far- pietra, una interessante presentazione di cereali antichi cite con fegato, animelle e uova sode. Ancora oggi locali, contribuendo al loro recupero ed utilizzo. Un mo- diverse famiglie molisane allevano almeno un suino, al mento per spiegare a imprenditori del settore dell’agroa- quale dedicano cure per ricavarne saporiti prosciutti ed limentare e ai cittadini molisani, il perché dell’importan- eccellenti salumi. Assolutamente originale è la “pampa- za della riscoperta di cereali e grani antichi del territorio, rella”, pancetta di maiale seccata con abbondante aprendo un dibattito sulla necessità di consumare cibo peperoncino, fatta rinvenire in vino bianco (o rosso) e in modo più consapevole e di produrre secondo natura, tagliata a pezzetti, per poi essere messa nel sugo per in- senza l’utilizzo di sostanze chimiche. saporirlo. Molti gli ortaggi quasi onnipresenti in questa cucina come il pomodoro, fresco o conservato, i peperoni, Tra i grani duri trasformati in farina il Senatore Cappelli i broccoli, i sedani e i finocchi, spesso causa di autentiche e il Saragolla, un grano originale e simile a quello che è lotte di campanile. La polemica più aspra e più antica è diventato noto come kamuth, termine quest’ultimo che quella che divide (e in un certo senso affratella) Boiano e indica semplicemente il marchio registrato di una tipolo- Acquaviva Collecroce: ciascuno di questi due paesi so- gia di cereale, il grano Khorasan. stiene di avere nei propri orti fertilissimi, i migliori finocchi e i più gustosi e giganteschi sedani bianchi. Fra Tra i grani teneri il Gentil Rosso e la Solina, e poi, tra le feste in onore delle verdure, famosissima è quella di le varietà di cereali antichi locali il granone Agostinello. Isernia dedicata alle cipolle e a tutti i prodotti della terra, “Questo tipo di cereale, tipico del Molise – ha spiegato La Rivista • Giugno 2020 59

Cofelice - stava scomparendo. Era già presente nelle no- i giochi e si sarebbero concentrati solo su di esso. Pur- stre zone. Poi negli ultimi anni non se ne trovava più. Di troppo per loro, però, la produzione di queste pagnotte qui la ricerca, in collaborazione con l’agronomo Michele di grano duro è avvenuta in epoca più recente e a loro, Tanno, su diversi tipi di grano e la riscoperta dell’Agosti- dunque, non è rimasto altro che sfogarsi con belve e i nello, il più antico, che presenta un colore che va dall’a- gladiatori al Colosseo. Noi oggi, invece, possiamo gustar- rancio chiaro all’arancio più forte”. Una riscoperta da cui lo. Una delle ricette più antiche della tradizione molisana sono nate specifiche farine, che poi in altri laboratori ed abruzzese è il Fiadone, solitamente preparato in oc- artigianali si trasformano in pane e pasta, attraverso un casione delle festività pasquali. Si tratta di una sfoglia a percorso totalmente trasparente che permette al consu- base di farina, uova, olio, vino bianco e ripiena di formag- matore di conoscere l’origine del grano, il luogo in cui si gio, nella versione più classica, tipica delle aree litoranee. producono le farine, i posti in cui queste diventano pasta Ma non è raro trovarlo anche nella variante dolce, con e pane. In un sistema alimentare in cui aumentano le uvetta e canditi, più diffusa nell'entroterra. Per quanto intolleranze, le produzioni artigianali del territorio diven- riguarda il formaggio, si utilizza il Pecorino o la ricotta, tano così elementi di salubrità del cibo e di sicurezza ali- che vengono amalgamati con uova e spezie e racchiusi mentare. Dunque perché prediligere grani antichi? E quali nella sfoglia dalla forma tonda. Il profumo del pane mo- sono i metodi di coltivazione? “I grani antichi sono più lisano è qualcosa che ti resta nel cuore, la sua fragranza sani perché non hanno bisogno di concimi, né di diserbo suggella lo stretto legame tra i panificatori e la cultura di con sostanze chimiche. Garantiscono, inoltre, un reddito uno dei mestieri più nobili. Nel Molise si può affermare maggiore agli agricoltori che scelgono di fare biologico. che al centro di tutto c’è il pane, con le sue tradizioni, le Sono nati quando pesticidi e diserbanti non c’erano. E al tipicità, la sua storia, le sue qualità e, soprattutto, le sue nostro Molino – ha ancora affermato Cofelice - vengono caratteristiche nutrizionali. trasformati grazie alle macine a pietra, che funzionano tramite energia pulita, proveniente da pannelli fotovol- taici, dunque senza consumi d’acqua”. Sempre a Matrice ogni anno si svolge la manifestazione Premio Roma-Pa- ne, concorso riservato ai panificatori di tutta Italia, nella sezione “Pani prodotti con lievito madre”. Due panifici locali sono sempre ai primi posti: il Panificio Petrella Lau- rino e il Panificio Merirose di Rosa Maria Vittoria. Non perdetevi il famoso pane con le patate.

“Populus duas tantum res anxius optat: panem et circen- ses” scrisse Giovenale nelle sue Satire, circa 2000 anni fa. “Il popolo due sole cose ansiosamente desidera: pane e i giochi circensi”. Ma un accurato studio condotto da al- cuni filologi dell’Università di Brema, intorno al 1950, ha confermato che se i romani avessero potuto assaggiare il molisano Pane di Matrice avrebbero lasciato da parte

PANI DEL MOLISE Freselle integrali Pane a fette essiccato Il Pane di Matrice Pane a lievitazione naturale adatto anche per persone diabetiche Krese di San Felice Schiacciata preparata a San Giuseppe, condita con cipolle fritte e alici Molisano Cercepiccola Vero pane per la naturalezza e la purezza dei suoi ingredienti Pane con le patate Pane realizzata con farina, lievito, acqua e patate lesse Pane di cappella Filoncini di grano duro a lunga conservazione Pane spiga Filoni intagliati in superficie a forma di spiga Pizza assettata Senza lievito e quindi seduta. Aromatizzata con semi di finocchio e peperoncino Pizza coi cicoli Pizza con i ciccioli di maiale Scrippelle di Belmonte Striscioline di pasta di pane fritte, croccanti e dorate, con zucchero o sale 60 La Rivista • Giugno 2020

CONVIVIO di Domenico Cosentino

La Seppia, Bontà mediterranea che ama il “nero”

ormalmente, la pesca della seppia si svolge forma di zuppa - con i primi piselli primaverili, come le principalmente tra il mese di marzo e preparano in Calabria. maggio, periodo in cui entrano in tutto il Mediterraneo per riprodursi e deporre le …ma anche con le nasse in sospensione Nuova e tra luglio e settembre, quando le giovani seppio- A differenza della pesca su larga scala, quella con le line (che sono le più pregiate!) riprendono la strada del nasse in sospensione, che è una tecnica antica praticata mare aperto. Quest’anno, non sappiamo perché (forse, in particolare nelle marinerie del Sud Italia per la cat- anche questo mistero è da attribuire al Coronavirus!) la tura di cefalopodi o crostacei, mantiene invece in vita seppia, mollusco marino cefalopode, appartenente alla il pescato, non lo riempie di sabbia, preservandone in famiglia delle seplidae e che hanno dimensioni variabili pieno la qualità, senza richiedere trattamenti che ne di- dai pochi centimetri a mezzo metro, per un peso che può sperdono i sapori. Ne sapeva qualcosa quel lupo di mare superare anche i 10 chili, si sono presentate, principal- di mio padre che era un vero nassarolo: le nasse per le mente sull’Adriatico e Mare Jonio, in anticipo: già dai seppie, di solito più piccole di quelle dei crostacei, e che primi giorni di febbraio, nelle pescherie e i sui banchi dei sono in pratica delle trappole che attirano all’interno di mercati di tutta Italia si trovavano in abbondanza. esse le prede, le preparava personalmente a mano con il giunco, una pianta abbastanza duttile e facilmente la- Pesca amatoriale o su larga scala… vorabile soprattutto per gli intrecci. E l’esca era di solito A parte la pesca amatoriale che normalmente si pratica un fascio di rami di mirtillo (un “letto”) che permetteva dalla barca con la lenza e il guadino o con le lampare, alla femmina in periodo riproduttivo di poter depositare la pesca su larga scala prevede l’utilizzo di nasse o reti all’interno le uova a forma di grappolo, che lui chiamava con ramponi a strascico. Notevole è la differenza tra le “Uva di mare”. Nasse o trappole che mio padre calava in seppie pescate con o senza l’utilizzo di reti a strascico coppia in mare, sotto costa, spostandole a seconda della le quali, lavorando sul fondo, provocano la morte del zona di pesca, sempre al tramonto per poi ripescarle al pescato che dovrà essere accuratamente lavato per ri- levar del sole con il suo pescato: la seppia, un mollu- pulirlo dalla sabbia. Così le seppie vengono a perdere le sco affascinante e di grande intelligenza, che riesce a loro interiora che le rende succulente al palato una vol- mimetizzarsi in un lasso di tempo rapidissimo e, se in ta cucinate: in tecia con il nero (come le preparano nel pericolo, libera da una sacca l’inchiostro per confondere Veneto), fritte, arrostite sulla griglia o abbinate – sotto il predatore e scappare. La Rivista • Giugno 2020 61

seppioline con il suo nero con polentina e coste seppioline in umido alla luciana e crostone di pane

Un tempo usata in medicina Chef veneti prepararlo, secondo la tradizione lagunare: Soffermarsi a descrivere nei minimi particolari la seppia pesce in saor, seppie in tecia con il suo nero, polipetti, è inutile. Tutti la conoscono benissimo: è un mollusco moleche in insalata o gran fritto di scampi e altro e, con dal corpo allungato, appiattito, largo e munito di due l’aiuto di alcuni volontari, portare i piatti così pronti a pinne laterali. Possiede 10 tentacoli, 8 dei quali corti e domicilio: A tutte quelle famiglie, che negli ultimi mesi, fornite da 5 o 6 file d ventose. Nel mantello si trova il son dovute restare chiuse in casa. Il ricavato, natural- tipico osso di seppia o seppione. Per amor di precisione mente, sarà devoluto alla Protezione Civile e Operatori voglio solo aggiungere che un tempo la seppia era mol- della Sanità veneta, che sono stati sempre in prima fila to usata nella medicina tradizionale, da cui il nome se- nella battaglia contro il Coronavirus”. pia officinalis. L’osso, ad esempio, veniva tritato e usato per la preparazione di dentifrici. Mentre il suo nero, l’in- La seppia in nero vuole la polenta chiostro atramentum (ater = fosco, scuro) è stato usato E sono state in molte le organizzazioni del volontariato sia prima che dopo l’invenzione della stampa. a rispondere all’appello (Croce Rossa, Alpini, Salesiani Caritas, AVIS, Auser) dei pescatori di Chioggia, pronti Seppie in tecia per raccolta fondi a confezionare buste, pacchetti e vaschette contenen- L’iniziativa “Sanocomeunpesce” per i “IoRestoinCasa” ai ti i piatti preparati a più mani dagli chef che si alter- tempi della Coronavirus, é stata lanciata in occasione navano in cucina. Poi simili a tanti Rider in bicicletta, della Festa della Liberazione (25 aprile) dalla Coopera- mascherina e guanti pronti a distribuire il cibo Porta a tiva dei pescatori di Chioggia, piccolo abitato che sorge Porta. Molti i piatti preparati! Tra questi, la seppia in all’estremità della Laguna, in collaborazione con l’As- nero l’ha fatta da padrone, accompagnata spesso con sociazione dei Ristoranti della Buona accoglienza, un polenta gialla; un’eccezione nella cucina veneziana che gruppo di locali veneti che promuove e sostiene la cu- richiede normalmente con il pesce la più delicata po- cina di mare e legata al territorio lagunare, per reagire lenta bianca. in modo propositivo all’allarme legato alla diffusione mondiale del Covid-19 e del suo riflesso sui mercati e Paccheri al ragù di totanetti e “O Bella Ciao, Bella consumi, in special modo dopo due lunghi mesi di iso- Ciao…” lamento forzato (Lockdown). “I frigo dei nostri pesca- l’iniziativa dei pescatori di Chioggia, però, non è rimasta tori sono pieni, perché molto prodotto (la maggior parte isolata. Al contrario ha “contagiato” altre regioni ita- molluschi) è rimasta invenduta. Chiusi i ristoranti, hotel, liane: da Bolzano fino ad ogni angolo remoto d’Italia, trattorie e osterie, negli ultimi due mesi le vendite hanno una moltitudine di chef stellati, hanno messo il pro- avuto un calo del 90%”, ha detto Emanuele Mazzaro, prio sapere a favore delle cucine popolari gestite dal- presidente dell’Associazione pescatori e direttore del le parrocchie, preparando, in un solo giorno, più di 56 Mercato Ittico di Chioggia. “Sanocomeunpesce”, dun- mila pasti da servire a domicilio agli italiani impoveriti que – ha concluso il Presidente Mazzaro – intende recu- e fiaccati dal virus. A Verona, il isottor all’amarone, a perare il pesce invenduto e, in collaborazione con alcuni Genova, I Calamaretti Ripieni accompagnati da una sal- 62 La Rivista • Giugno 2020

La Ricetta

SEPPIA ALLA GRIGLIA CON LA SUA “CITRONETTE”

Ingredienti per 4 persone: 16 seppioline (di circa 80 g ciascuna) pulite, 1 dl. di olio extravergine d’oliva, 1 limone, una manciata di erbe aromatiche (prezzemolo, basilico, timo, cerfoglio e dragoncello), 1 peperoncino poco piccante, sale.

Come la preparo: Mescolo gli ingredienti per la citronette e insaporo con sale e peperoncino. Spennello le seppioline con un filo d’olio e le metto a grigliare per due minuti per parte. Servo con la salsa preparata a parte. sa verde; a Macerata l’Insalata sabbiosa di seppioline; a Vico Equense, Napoli, i Paccheri con un ragù di totanetti; Il vino consigliato: Le orecchiette con fave e seppioline a Brindisi; e se a So- Verdicchio di Matelica Bianco. verato hanno cucinato un pentolone di piselli e seppio- line, a Mazzara del Vallo, invece, seppie alla griglia su caponata siciliana e in Sardegna un enorme tegame di Fregola con arselle e molluschi. Cibo distribuito da una cinquantina di ragazzi volontari, soprattutto nella gior- nata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, quando gli Italiani, non potendo partecipare a cortei o manifesta- zioni di piazza, son stati costretti a chiudersi nelle pro- prie abitazioni, dove, in attesa che arrivassero le seppie grigliate, quelle con piselli o in Tecia con il nero, con il Tricolore esposto sui balconi, finestre e terrazze, tutti insieme, ma distanziati, accompagnati da più diversi strumenti intonavano: “Una Mattina mi son svegliato O Bella Ciao, Bella Ciao, Bella Ciao…” La Rivista • Giugno 2020 63

LA DIETA RIVISTA di Tatiana Gaudimonte

BRINDIAMO ALLA VITA, MA CON MODERAZIONE

Il rifugio nell’alcol per sfuggire allo stress da coronavirus può essere un grave rischio per la salute della popolazione.

Scrivo queste righe nel giorno del mio compleanno: a cau- d’ansia, la depressione e altri disturbi mentali, che posso- sa del distanziamento sociale, posso solo brindare virtual- no quindi sfociare, tra l’altro, in un aumento del rischio di mente con i miei amici, il che, lo confesso, è un po’ triste. violenza domestica. Del resto, riterrei molto più triste aprire una bottiglia da sola, quindi va bene così. È importante, ancora di più ora, mantenersi sobri in tutti i sensi. Bere un bicchiere di vino a pasto può sì risollevare lo Tuttavia, l’Istituto Superiore di Sanità ha diramato un bol- spirito e fa parte della nostra cultura conviviale, ma è bene lettino secondo il quale il consumo di alcolici è cresciuto, ricordare i limitai consumo, indicati dall’Organizzazione in Italia, fino al 180%. Mondiale della Sanità:

Questo aumento dei consumi è stato causato, in larga par- • sotto i 18 anni qualunque consumo deve essere te, dagli effetti psicologici, anche pesanti, che il lockdown evitato ha causato su molti e per i quali l’Organizzazione Mondiale • per le donne adulte e gli anziani (sopra i 65 della Sanità, ma anche diverse associazioni di professioni- anni) il consumo giornaliero non deve superare 1 sti della salute, si stanno attivando. unità (= 125 mL di vino, 330 mL di birra) • per gli uomini adulti il consumo giornaliero non Un contributo consistente all’aumento di alcolici è però deve superare le 2 unità dovuto dalla diffusione di fake news secondo le quali il • é importante precisare che secondo l’evidenza consumo di bevande ad alta gradazione avesse un effetto scientifica, non esiste un “consumo sicuro”, nel protettivo dall’infezione del virus di Covid-19. senso che i rischi di danni alla salute aumentano all’aumentare delle bevande alcoliche Tipo: fare gargarismo con superalcolici “disinfetta”; man- consumate, dove il rischio di danni alla salute è tenere un certo livello di alcol nel sangue “indebolisce” il nullo solo in assenza di consumo. virus e via di questo passo.

Fake-news, appunto, perché l’alcol non solo non ha alcuna Un saluto analcolico funzione protettiva, ma anzi: un consumo eccessivo mina dalla vostra consulente nutrizionale la funzionalità del sistema immunitario e può rendere Tatiana Gaudimonte quindi più vulnerabili alle infezioni, soprattutto quelle del- [email protected] le vie respiratorie; inoltre, può favorire anche l’insorgenza o l’aggravamento di malattie non trasmissibili, come pato- logie cardiovascolari e diabete.

Infine, bere alcol non è una buona strategia per gestire lo Fonte: EpiCentro ISS, Alcol e Covid-19 https://www. stress, in quanto aumenta i sintomi da panico e i disturbi epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-stili-vita-alcol 64 La Rivista • Giugno 2020

MOTORI di Graziano Guerra

Nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio MY2020 Bellezze italiane senza tempo

ono salito a bordo delle gati all’Italia. In attesa di potersi sedere nuove Alfa Romeo Giulia e al volante di vetture progettate intorno Stelvio Quadrifoglio con al posto di guida e per il piacere di gui- Kimi Raikkonen, gran te- dare, la Marca ha raccontato le novità Sstimone di bellezze italiane senza tem- attraverso una conferenza stampa vir- po, ma, solo virtualmente, dati i tempi. tuale. Alfa Romeo, che quest’anno ce- Massima espressione del patrimonio lebra i 110 anni dalla fondazione, si è tecnico di Alfa Romeo, “Quadrifoglio” è sempre distinta per la capacità di pri- quasi una marca nella marca, sempre in meggiare sia in pista, sia sulle passerelle lotta con il cronometro che non mente dei concorsi di bellezza. mai. I nuovi colori sono fortemente le- I 510 cavalli del 2.9 V6 Bi-Turbo di Giu- La Rivista • Giugno 2020 65

lia e Stelvio Quadrifoglio scalpitano, per mostrarsi in una veste nuova che arricchisce prestazioni da supercar con inediti contenuti dedicati e molteplici upgrade in termini di tecnologia, con- nettività e sicurezza. Le versioni top di Giulia e Stelvio si rinnovano con guida L’8 rapporti autonoma di livello 2. Le prestazioni “ sono assicurate dal potente propulsore automatico è realizzato interamente in alluminio e calibrato per capace di sprigionare 510 CV e 600 Nm di coppia massima a 2.500 giri/minu- ottimizzare to, scaricati a terra dal sistema AlfaTM fluidità, comfort Active Torque Vectoring coadiuvato, su e facilità di Stelvio Quadrifoglio, dalla trazione inte- grale Q4. guida i L’8 rapporti automatico è calibrato per ottimizzare fluidità, comfort e facilità di guida in tutti gli ambiti di utilizzo, ma è in modalità RACE che esprime tutto il suo potenziale, con cambiate fulmi- nee in soli 150 millisecondi. Numerosi sistemi equipaggiano ogni Quadrifoglio: le sospensioni attive AlfaTM, il seletto- re AlfaTM DNA Pro con modalità RACE, l’AlfaTM Active Aero splitter su Giulia, coordinati e adattati in tempo reale dall’unità di controllo AlfaTM Chassis Domain Control, che consente di avere sempre le condizioni ideali per sfruttare appieno le eccezionali prestazioni. Dal MY20, è data la possibilità di equi- paggiare le due top con nuovi scarichi Akrapovič in titanio con codini in car- bonio e dalla timbrica più ricercata. Il nuovo design della consolle centrale è di grande impatto, e offre più spazio. Sono nuovi: volante, leva del cambio, cintu- re di sicurezza, ora disponibili anche in rosso o verde e – nuova opzione - il rivestimento dei sedili sportivi elettrici ad alto contenimento in pelle traforata. Sempre disponibili i sedili sportivi con guscio in carbonio by . Le Quadrifoglio sono disponibili in Sviz- zera nei nuovi colori Oldtimer, come il raffinato Rosso 6C Villa d’Este, l’emozio- nante Ocra GT Junior e il nuovo Verde Montreal, con prezzi a partire da CHF 96'900, Giulia e CHF 109'900, Stelvio. 66 La Rivista • Giugno 2020

JEEP COMPASS E RENEGADE 4XE PLUG-IN HYBRID FIRST EDITION

Fedele alla sua storica peculiarità di percorrere nuove stra- de e superare ogni confine, Jeep approda nel futuro della mobilità con l’evoluzione elettrica dei suoi SUV. L’esclu- siva “First Edition” rappresenta il primo passo dei nuovi modelli dotati di tecnologia ibrida plug-in, che si integra con l’impareggiabile layout tecnico di ogni SUV Jeep, e che rende Renegade e Compass veicoli di libertà totale. Con l’esclusivo sticker “First Edition”, le nuove 4xe sfoggiano le modalità di guida Ibrido, Full Electric, E-save e funzio- nalità specifiche per la guida elettrificata come lo Sport Mode, l’Eco coaching e lo Smart Charging, grazie alle quali sarà possibile gestire le modalità di ricarica sia dalla radio Uconnect del veicolo sia dal proprio smartphone.

4x4 sempre disponibile con un basso impatto ambientale Fino a 50 km l’autonomia puramente elettrica. First Edition include una ricca dotazione di accessori tecnologici e di ausilio alla guida, oltre a un pacchetto di soluzioni di ricarica domestica e pubblica. La potenza complessiva è di 240 CV, con un incremento di coppia fino al 50% (rispetto alla versione Trailhawk con motore diesel da 170 CV), disponibile grazie alla presenza del motore turbo a benzina da 1,3 litri che agisce sull’asse anteriore, che opera in sinergia con il motore elettrico che aziona le ruote posteriori. L’unità elettrica è alimen- tata da una batteria ricaricabile durante la guida o mediante una presa di corrente esterna: a casa, attraverso una presa domestica e il cavo in dotazione, o da un punto di ricarica pubblica tramite il cavo specifico fornito nel pacchetto First Edition. La combinazione tra il propulsore a combustione interna e il motore elettrico garantisce prestazioni e piacere di guida straordinari: l’accelerazione da 0 a 100 km/h è dichiarata in circa sette secondi, le emissioni di CO2 sono inferiori a 50 g/km (NEDC2) e la velocità massima è pari a 130 km/h in modalità solo elettrica e 200 km/h in modalità Hybrid. Il prezzo in Svizzera sarà di CHF 44'900 per Renegade e di CHF 49'900 per Compass, con garanzia Jeep di cinque anni e di otto sulle batterie.

FIAT D-FENCE SELEZIONATO MOPAR

L’interessante pacchetto D-Fence selezionato da Mopar deve il suo nome dall’unione della lettera “D” che sta per “Drive” con “Fence” che, in inglese, significa “recinto”. Di- sponibile sull’intera gamma , risponde alla più attuale necessità dell’automobilista di prestare attenzione, in ma- niera attiva e in ogni situazione, al proprio benessere. Il pacchetto aiuta a igienizzare l’abitacolo. È composto da tre dispositivi selezionati da Mopar - brand dedicato a ricambi e supporto al cliente per i veicoli FCA - che nel loro utilizzo combinato aiutano a mantenere l’igiene nell’abitacolo. Il primo è il filtro ad alta pressione e che aiuta a trattenere le impurità provenienti dall’esterno: blocca il particolato e il 100% degli allergeni, oltre a ridurre del 98% la formazione di muffe e batteri. Posto tra la presa d’aria e l’abitacolo, il dispositivo filtra l’aria esterna che viene utilizzata dal sistema di condizionamento e ventilazione. Il secondo dispositivo è un purificatore d’aria, da installare all’interno dell’auto, ma che può essere anche asportato e usato in casa, dotato di filtro HEPA che purifica l’aria filtrando e trattenendo le microparticelle, quali polline e batteri. Il terzo elemento D-Fence include una piccola, ma efficace lampada a raggi UV che elimina i batteri e aiuta a igienizzare volante, cambio, sedili. La Rivista • Giugno 2020 67

ACQUISTI OGGI E PAGHI LA PRIMA RATA NEL 2021

I concessionari di FCA Switzerland SA attendono i clienti con interessanti iniziative commerciali „Acquista oggi e paga la prima rata nel 2021” è la linea guida di rivoluzionarie e innovative condizioni commerciali messe in atto per affrontare la ripresa delle attività. Infatti, è possibile acquistare un’auto a un prezzo inferiore rispetto a un biglietto multi-zona giornaliero dei trasporti pubbli- ci svizzeri. Continua l’attività car@home: gli interessati ai modelli FCA stanno apprezzando questo innovativo e alter- nativo sistema di comunicazione.

Più sereni con Fiat, , Alfa Romeo e Jeep Per tutti i veicoli FCA selezionati e già disponibili a stock, i clienti possono beneficiare di un leasing di 48 mesi a un tasso d'interesse particolarmente vantaggioso, senza an- ticipo obbligatorio e con la possibilità di avviare il paga- mento rateale a partire dal 2021, grazie alle interessanti soluzioni offerte da FCA Capital Suisse SA. Per celebrare l’icona Fiat 500, le tariffe di leasing sono dello 0,500%, valida per l'intera gamma di modelli Fiat, dello 0,695% per le Abarth e dello 0,44% per tutti i modelli Alfa Romeo e Jeep che in Svizzera rappresentano oltre il 90% di veicoli 4X4 di FCA. Un esempio concreto: acquistando una Fiat 500 Star com- pletamente accessoriata si pagheranno 8 CHF al giorno a partire dal 2021 senza anticipo. L’innovativa formula di leasing offre anche protezione assicurativa contro la perdita del lavoro o la disabilità fisica al lavoro.

IL MITO ALFA ROMEO IN GERMANIA

A 2 ore e mezzo di strada da Zurigo sorge, vicino a Stoccarda, il Technik-Museum di Sinsheim, dove fino al prossimo autunno è in cartellone l’esposizione speciale “Mythos Alfa Romeo”. Su circa 3000 metri quadrati vi sono esposte leggen- darie auto da corsa, pezzi rari da esposizione, veicoli in produzione, modelli e display tecnologici sui 110 anni di storia del marchio. Le vetture esposte, che cambiano regolarmente, sono in prestito da collezionisti privati e dal museo Alfa Romeo "La Macchina del Tempo" di Arese. 68 La Rivista • Giugno 2020

LE VENDITE DI VOLVO CARS NEI PRIMI QUATTRO MESI DELL’ANNO

Il calo in aprile è stato del 43,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, a causa della pandemia da coronavirus. Nel frattempo, in Cina l’andamento è tornato positivo grazie a un graduale ritorno alla normalità. Nel periodo da gennaio ad aprile, le vendite globali di Volvo Cars hanno raggiunto le 163.649 unità, attestandosi in un calo del 24,9% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

Recharge di Volvo Cars raddoppia La percentuale di vendite attribuibile alla gamma Recharge di Volvo Cars è raddoppiata nei primi quattro mesi dell’anno ri- spetto allo stesso periodo del 2019, passando dal 7% al 14%. ‘Recharge’ è il nome utilizzato per tutte le Volvo ricaricabili, con propulsore elettrico al 100% o ibrido plug-in. Le vendite in Cina si sono attestate a 14.724 unità in aprile, in aumento del 20,8% rispetto ad aprile 2019. Nei primi quattro mesi del 2020 le vendite si sono ridotte del 15,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le vendite negli USA di aprile hanno registrato un calo del 53,8% e si sono limitate a un totale di 3.866 esemplari. Fra gennaio e aprile, le vendite negli Stati Uniti sono calate del 23,3% rispetto ai primi quattro mesi del 2019, arrivando a 23.351 vetture. Le unità Volvo Cars vendute in Europa sono state 9.283 in aprile, in calo del 66,8% rispetto al 2019. Nei primi quattro mesi del 2020 la Casa ha registrato una diminuzione delle vendite anno su anno del 30,3%. In aprile, i risultati di vendita europei hanno risentito notevolmente delle limitazioni imposte. In aprile, il SUV medio XC60 è stato il modello più venduto della Casa, seguito dal compatto XC40 e dal big-SUV XC90. I SUV hanno costituito il 66,3% delle vendite complessive di Volvo, in aumento del 62,4% rispetto ad aprile 2019.

ABITI SU MISURA PER GIULIA GTA

Il progetto è stato concepito per offrire il piacere di guida Alfa Romeo nella sua espressione più alta, e un livello di per- sonalizzazione unico ed esclusivo. Per fare in modo che l’esperienza estetica eguagli quella tecnica, il Centro Stile Alfa Romeo ha sviluppato livree dedicate alle GTA, che richiamano la storia e che esaltano il meglio delle vittorie e dell’unica e inimitabile iconografia di Alfa Romeo. Scegliendo GTA si schiudono quindi le porte di un’esperienza dedicata, un progetto che ricerca le nicchie del collezionismo così come i punti di corda in pista. Giulia GTA è proposta in Svizzera a un prezzo a partire da CHF 188.000 mentre Giulia GTAm è offerta a partire da CHF 193.000 (IVA inclusa). La Rivista • Giugno 2020 69 MONDO IN CAMERA

SI RIPARTE CON UNA NUOVA PIATTAFORMA ONLINE DI SERVIZI ALLE IMPRESE

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera si sta affermando come fornitore di servizi di alto valore aggiunto per le imprese italiane che desiderano avviare un proprio business in Svizzera. Già da qualche anno infatti, grazie anche al supporto di consulenti specializzati è in grado di fornire supporto amministrativo burocratico a quelle aziende che vedono nella Svizzera un mercato interessante per i propri prodotti e servizi. Questi servizi sempre più richiesti da parte delle imprese italiane e dai tanti connazionali presenti in Svizzera ci ha portato a fare una attenta riflessione a come dare un maggiore spazio a questi servizi e come ampliare la visibilità degli stessi. Il periodo di lockdown dovuto all’e- pidemia che ha portato ad un brusco crollo della nostra attività è stato comunque un momento utile per fare mente locale e sviluppare una strategia di promozione e comunicazione per i servizi in questione. Grazie al supporto del reparto comunicazione prenderà vita a partire da giugno la nostra nuova piattaforma online dedicata al supporto delle imprese italiane in Svizzera.

Il sito www.servizialleimprese.ch si rivolge in prima istanza alle imprese italiane che hanno già attività sul mercato sviz- zero che però cercano di avere un supporto affidabile e sicuro per poter affrontare al meglio le sfide del mercato svizzero e le difficoltà legate comunque ad un mercato che seppur molto vicino all’Italia ha delle sue peculiarità anche normative a cui bisogna prestare particolare attenzione. È strutturato in 8 aree che racchiudono gli 8 servizi principali che possiamo offrire alle ditte dal punto di vista di supporto amministrativo-burocratico e sono i seguenti: - Costituzione di una società in Svizzera; - Rappresentanza fiscale in Svizzera; - Rimborso iva estera; - Distacco di lavoratori in Svizzera; - Domiciliazione societaria; - Dogana e merci; - Consulenza legale; - Recupero crediti

Questi settori sono tutti coperti dal nostro team che da anni si sta dedicando con passione e successo al supporto delle imprese. Il nostro team è composto dai seguenti collaboratori: Martina Marizza Lia Vasta Lysiane Bennato Fabio Franceschini Monica Chialvo Alessandro Babini

La nostra struttura basata sui tre uffici di Zurigo, Lugano e Ginevra ci permette inoltre di coprire le tre aree linguistiche della Svizzera e la stessa qualità del servizio può essere perciò ritrovata in ogni ufficio, dal momento che il nostro gruppo lavora in maniera univoca e molto affiatata, pur avendo ogni collaboratore campi e settore in cui è più specializzato. Infatti, le colleghe Martina Marizza, Monica Chialvo e Lysiane Bennato si occupano maggiormente di problematiche legate al distacco di lavoratori, alla rappresentanza fiscale e al rimborso iva estera, mentre Lia Vasta copre le aree legali e del recupero crediti. Fabio Franceschini copre trasversalmente tutti i campi come Alessandro Babini. 70 La Rivista • Giugno 2020 MONDO IN CAMERA

IL MESE DEL VINO ITALIANO IN SVIZZERA #iOBEVOITALIANO

Quello italiano è il vino più importato in Svizzera, davanti a quello francese, sia per quantità che per valore. Per sostenere le nostre quote di export, la CCIS propone «IL MESE DEL VINO ITALIANO»: un piano di attività, che tiene conto dell’esigenza di «social distancing» determinata dell’emergenza coronavirus, e include anche una serie di interazioni digitali con importatori elvetici, concentrato nel corso del mese di ottobre 2020 su Zurigo, Basilea, Ginevra, Losanna, Lugano. Previsti: 1. Wine tasting agendati o virtuali 2. Webinar sul mercato del vino 3. Virtual wine Masterclass 4. Servizio di E-Buyer

WINE TASTING AGENDATI O VIRTUALI La CCIS organizzerà nelle piazze principali svizzere 3 WINE TASTING ciascuno con la propria specificità e focus settoriale, ma accomunati dalla medesima formula di approccio al mercato B2B con agendamento di incontri, che consente di svolgere una ricerca più mirata della controparte commerciale e di conseguenza un B2B di qualità della durata di 4 ore (dalle ore 14.00 alle 18.00): • Numero limitato di cantine (10 – 12) per garantire le misure appropriate di distanziamento e di igiene • Minimo di 5 incontri garantiti per ogni cantina di 25 minuti ciascuno • Elaborazione di agende di incontri che vengono consegnate il giorno prima dell’evento al buyer e alla cantina • Target: IMPORTATORI (dettaglianti e HORECA solo se hanno il permesso d’importazione e hanno volumi interessanti)

WINE TASTING CON B2B AGENDATO IN PRESENZA (VARIANTE A) 1.Taste of Italy (TOI), 6 ottobre, Ginevra È l’evento rivolto sia alle cantine italiane alla ricerca di importatori per aprire nuovi sbocchi commerciali che a quelle già presenti con i propri vini in Svizzera ma con necessità di ampliare le quote di mercato. Costo di partecipazione: CHF 1700.- (+ 7,7% IVA) + costi di spedizione 2. Green Wine (GW), 19 ottobre, Zurigo In risposta alla crescente domanda in Svizzera, e in particolar modo nell’area di lingua tedesca, di consumo di Green wine (bio, vegan, biodinamici) è l’evento annuale rivolto alle cantine italiane di questo settore alla ricerca di importatori elvetici. Costo di partecipazione: CHF 1700.- (+ 7,7% IVA) + costi di spedizione

3. BtoB NOW (Natural and Organic Wine), 13 ottobre, Lugano È l’evento rivolto alle cantine italiane che producono VINI NATURALI e ORANGE WINE In linea con la crescente domanda sul mercato di questi prodotti, In Vino Veritas è l’evento annuale B2B e B2C dedicato ai vini naturali, biodinamici, e macerati in presenza di circa 30 cantine italiane. Costo di partecipazione: CHF 1000.- (+ 7,7% IVA) + costi di spedizione

VIRTUAL B2B WINE TASTING IN DIGITALE (VARIANTE B) Nel caso in cui la propagazione del virus ritorni a livelli tali da non consentire l’incontro fisico, la CCIS propone l’organizzazione di un’agenda di incontri B2B virtuali. Per ognuno dei 3 Wine Tasting è previsto:

• Massimo 10 cantine divise su due giornate di incontri B2B • Minimo 3 incontri garantiti per ogni cantina di 25 minuti ciascuno • Elaborazione di agende di incontri che vengono consegnate il giorno prima • Target: IMPORTATORI su tutto il territorio elvetico (dettaglianti e HORECA solo se hanno il permesso d’importazione e hanno volumi interessanti)

Tutto il lavoro legato all’organizzazione della logistica sarà gestito dal personale CCIS. La Rivista • Giugno 2020 71

Taste of Italy: 6-7 ottobre Green Event: 19-20 ottobre Costo: FEE a cantina CHF 1’500.- + 7,7% IVA + spedizione merce

BtoB NOW (Natural and Organic Wine): 13 ottobre Costo: FEE a cantina CHF 800.- + 7,7% IVA + spedizione merce

VIRTUAL B2B WINE MASTERCLASS È una formula che si rivolge principalmente ai Consorzi o alle grandi cantine che ha un triplice fine: formativo, promozionale e commerciale. La Masterclass si rivolge ad un pubblico selezionato di B2B, sommelier, influencer e stampa di settore che riceverà a casa la selezione di vini da degustare e del materiale informativo sulla Masterclass (video, slide). Il numero dei professionisti sarà circoscritto per gestire al meglio la logistica e i quantitativi di merce inviati dall’Italia. Il giorno della Masterclass il rappresentante del Consorzio, affiancato da un esperto sommelier, si collegherà su una piattaforma digitale per presentare il territorio e i vini ai professionisti registrati all’incontro. Durata: max 1h30 tra presentazione / degustazione / Q&A Costi: Fee CCIS: CHF 2’500.- + costi di spedizione Target: 15-20 professionisti elvetici

SERVIZIO DI “E-BUYER”

Servizio a distanza di accompagnamento individuale sul Incontri b2b in videoconferenza mercato: Invio della campionatura da parte dell’azienda italiana (qualora le dimensioni del prodotto lo consentano); Analisi di mercato Videoconferenza di presentazione dell’azienda e del Analisi dell’andamento e dei dati di mercato attraverso incontri prodotto/servizio e interviste da remoto con operatori del settore; http://www.ccis.ch/it/servizi_digitali.aspx Ricerche partner digitali Informazioni: [email protected] – www.ccis.ch Business Promotion dell’azienda italiana presso interlocutori svizzeri in target e verifica dell’interesse ad un incontro;

WEBINAR il mercato svizzero del vino

Webinar di introduzione al mercato svizzero dedicato agli Quando: 9 giugno - Ore: 11.00 operatori vitivinicoli italiani ed altri esperti del settore per Costo: CHF 100.- a cantina avere concrete indicazioni sul funzionamento del mercato GRATUITO per le cantine che aderiscono al programma elvetico, conoscere le sue peculiarità, potenzialità, nonché del MESE DEL VINO ITALIANO in Svizzera. le barriere economiche. Info: [email protected] Il Webinar è condotto da un esperto CCIS del mondo del vino e da un importatore svizzero allo scopo di preparano le cantine da un punto di vista tecnico e commerciale per approcciare il mercato svizzero in modo efficace. La partecipazione al webinar è aperto a tutto gli interessati e particolarmente consigliata alle cantine che intendono aderire al programma di attività che si svolgerà ad ottobre nel corso del mese del vino. 72 La Rivista • Giugno 2020 CONTATTI COMMERCIALI

DAL MERCATO ITALIANO General Contractor DAL MERCATO SVIZZERO F.G.R. Engineering Srl Produzione e distribuzione di prodotti Viale dell’Artigianato 16 Prestazioni odontoiatriche agroalimentari IT – 35013 Cittadella (PD) Dr. med. dent. SSO Francesco Tortorella Agro T18 Italia Srl Tel. +39 049 940 1597 Beethovenstrasse 7 c/o C.A.A.T. Strada del Portone, 30 [email protected] CH – 8002 Zürich IT- 10095 Grugliasco (TO) www.fgrengineering.it Tel: +41 (0)44 201 75 31 Tel. +39 011 3493988 [email protected] [email protected] Installazione e manutenzione di impianti www.tortorella-zahnarzt.ch www.t18.it di refrigerazione industriale, elettrici, idrosanitari, elettronici e antincendio Commercio e distribuzione di prodotti Consulenza commerciale e tecnica nel Frigoveneta Spa agroalimentari, bevande, vini, birra e liquori settore dell’arredamento Via Caduti del lavoro 5 Foodelux Srl Borzi Contract Srl IT – 37049 Villa Bartolomea (VR) c/o DOM Zürich GmbH Via Francesco Beretta 21 Tel. +39 0442 659030 Max-Högger-Strasse 6 IT – 33050 Pavia di Udine (UD) [email protected] CH – 8048 Zürich Tel. +39 339 7079787 www.frigoveneta.it Tel: +39 0522 1841710 [email protected] [email protected] Produzione e distribuzione di macchinari www.foodelux.it Produzione equipaggiamento elettrico per agricoli, edili e compattatori di rifiuti industriali quadri elettrici e impianti di bordo macchina Irsara Srl Camar Srl Zona Artigianale 30 PER LE RICHIESTE DI CUI SOPRA Strada Borrana, 32/B IT – 39040 Varna (BZ) RIVOLGERSI A: IT- 47899 Serravalle (Repubblica di San Marino) Tel: +39 0472 832046 Camera di Commercio Italiana per la Tel. +39 0549 871811 [email protected] Svizzera [email protected] www.irsara.it Seestrasse 123, 8027 Zurigo www.camarsma.sm Tel. 044/289 23 23, Fax 044/201 53 57 Costruzione e montaggio di impianti industriali [email protected] - www.ccis.ch Produzione fiocchi di cellulosa per isolamento MEG Srl edifici, ecologico ed ecosostenibile Via Rometta, 13/G Enerpaper Srl IT – 35018 San Martino di Lupari (PD) C.so Castelfidardo 30/a Tel: +39 049 9461 165 IT – 10129 Torino [email protected] [email protected] www.meg.it www.enerpaper.com

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