Residenza Botteghe - Milano 2 20090 Segrate - tel. +39 02 21711302 Si ringraziano a vario titolo, per la collaborazione data, tutti coloro che hanno reso possibile questa mostra.

In copertina: Senza titolo 1959

Progetto grafico: Cristina Liscaio, Patrizia dell’Acqua La Fotolito Castelnovo Sotto (RE)

Fotografie: Andrea Valentini

Finito di Stampare nel mese di Maggio 2007 da Arti Grafiche De Pietri Castelnovo di Sotto (RE) MIMMO ROTELLA il grande alchimista

In collaborazione con: l’Artista nel suo studio Milano 2002 Quando ero bambino i miei compagni di scuola mi guardavano sorpresi perché ero sempre pensieroso e distratto. Disegnavo spesso ed ero concentrato su ciò che stavo facendo. Qualche tempo fa ho riflettuto molto su tutto ciò. Ho pensato che quel fatto di meditazione e concentrazione mi ha portato alla creatività, che poi è seguita dall'intuizione che un vero artista deve possedere. In genere l'intuizione viene seguita, se si è "puri di spirito", dall'illuminazione. Fenomeno molto difficile è un elemento questo quasi miracoloso. Si dice che Leonardo da Vinci dopo aver raggiunto la "super illuminazione" parlasse con Dio. Un famoso filosofo cinese di cultura Zen diceva spesso che i pittori, i musicisti ed i poeti sono come i funghi, solo uno su dieci è buono. Mimmo Rotella e Martina Corgnati Novembre 2003

8 Spetta a l'invenzione del neologismo "rotellizzare", "rotellizzazione". Il critico francese, il più importante, precoce e lungimirante estimatore e studioso del lavoro di Mimmo Rotella, che ha seguito con attenzione ininterrotta dal 1958 fino alla prematura scomparsa, significava così quel complicato e originale processo di appropriazione e di trasformazione dei segni che ha caratterizzato il lavoro dell'artista fin dagli esordi, nei primi anni Cinquanta. Un processo, diceva il critico, di "perenne modernità", perché fondato non tanto e non solo su un formulario espressivo autoreferenziale, benché brillante e pertinente, quanto su uno sguardo sensibile, attento ed aderente alla pelle mutevole della realtà. Pelle: superficie tesa fra il corpo ottuso e sordo delle cose e i processi dinamici che continuamente lo investono e lo plasmano; sistema di segni, o meglio luogo dove gli oggetti si codificano in segni e, in quanto tali, diventano davvero visibili, parlabili, comprensibili (Lacan: l'inconscio è il linguaggio...). È nella pelle, allora, che va ricercato il senso, perché è quello lo strato dove ha luogo il linguaggio, visivo o verbale che sia. E Rotella si occupa da sempre di linguaggio, di segni, di rappresentazioni epocali, dove precipita il senso comune, il senso condiviso per esempio di una città, una collettività, una generazione o un momento storico. Dal suo punto di vista, il corpo è la parete, la pelle ciò che la riveste, palinsesto dei messaggi e delle informazioni che la cultura urbana continuamente si scambia. L'artista intende inizialmente tutto questo come "rumore" di fondo: non a caso le sue prime esperienze di analisi e di intervento sulla dimensione- città, negli anni Cinquanta, si indirizzano verso la poesia sonora, l'elaborazione vocale e rumoristica di materiale tratto dalle strade di tutti i giorni. Una scelta decisamente d'avanguardia, del tutto inusuale in Italia e prossima invece alle performances lettriste e agli esperimenti di poesia fonetica di area tedesca, mitteleuropea e slava (ma ben fa Restany a ricordare il rumorismo futurista, di cui Rotella coglie il valore quando in Italia del futurismo compromesso con Mussolini non parlava nessuno). Sin dall'inizio l'artista è di fatto un isolato a Roma (con

9 l'eccezione di Emilio Villa, a sua volta un'eccezione nella cultura italiana), anche se è proprio questa particolare città a ispirare per la prima volta l'atto del , forse proprio nel suo essere ridondante, calda nella luce, eccessiva nell'appagamento visivo, confusiva nei segni, nei movimenti, nei trasporti e nello stile di vita, che allora era quello della "dolce vita". ll messaggio urbano dunque non è chiaro, non è completo, oppure è provvisorio, si innesta su altri messaggi e da altri ancora è disturbato, come da interferenze, in un continuo flusso di interferenze. Nessuno si occupava di questo, l'arte italiana era dominata dall'informale, che ne costituiva la parte migliore e più promettente, più prodiga di sviluppi. E ad un primo sguardo, i décollages di Rotella non mancano di In una galleria d’arte a Roma, anni ‘50 assonanze formali (si perdoni il gioco di parole) con un certo informale di segno e di materia. Sono, gli uni e l'altro, meditati campi di imprecisione e di espressività: fra l'altro, a Roma c'è Burri che utilizza il , proprio come l'artista calabrese, e preleva oggetti dai residui e dagli scarti che la città continuamente produce. Ma, come ha già osservato Restany, l'operazione è un'altra: Burri e con lui tutto l'informale, puntano al "corpo", ad una densità materica e pulsionale che si immagina ancora raggiungibile, cui la fenomenologia aveva conferito uno straordinario potere di attrazione. Rotella invece punta alla pelle, all'impero dei segni, riprendendo in considerazione la prassi duchampiana

10 del ready made, ma facendone un uso improprio e originale. I primi manifesti vengono strappati dai muri e riportati su tela, poi strappati ancora, alla ricerca di un equilibrio compositivo e di un effetto che non è improprio definire estetico. L'artista è attratto da tutto, tutte le immagini che fioriscono nel quadro urbano: reclames di prodotti vari, affiches cinematografìche, teatrali, colori e soggetti kitsch. I giovani italiani del secondo dopoguerra sono innamorati del cinema, l'ultimo nato nella famiglia dei linguaggi visuali, la lanterna magica alla cui luce i sogni del Novecento prendono vita. Rotella racconta la loro storia, che è anche la sua. Invoca la concentrazione, facendo riferimento ad un'attitudine caratteriale che gli è connaturata sin dall'infanzia calabrese e poi dalla giovinezza romana; e che si è sostanziata in seguito attraverso un lungo approfondimento delle discipline orientali. In quel momento, concentrazione vuoi dire guardare i muri, Un’esposizione a Roma,1955 accorgersi del paesaggio, dove trova rappresentazione il grande gioco di una società che sta diventando sempre più società dell'immagine. Poi viene il controllo, lo strappo successivo, l'intervento pianificato a tavolino, che io intendo come una raffinata ed intelligente forma di corteggiamento nei confronti della pittura, divenuta improvvisamente impossibile di fronte al prendere quota di un potere e di una suggestione nuova, quella mediatica. Il fascino dell'immagine è moltiplicato dallo iato, dalla pausa visiva che lo strappo produce. L'occhio, nell'occultamento, assapora delizie che forse non ci sono e non vedrà mai, come più tardi, teorizzerà Lamberto Pignotti, poeta e semiologo (non a caso). L'interruzione si assapora come un afrodisiaco. Così, mentre intensifica il potere seduttivo dei segni

11 Senza titolo, 1954 décollage - cm 40 x 53

12 13 di cui si serve. Mimmo Rotella non cessa di aggirarsi nei dintorni più prossimi della "grande assente", la pittura. E continua a farlo anche quando, fra Roma e Parigi, la tecnica si raffredda ed assume la fotografia come lo strumento di transizione fra l'immagine originale e "l'elaborato" che è l'opera. Il riporto fotografico, dice Restany, salda la cesura fra Nouveau Rèalisme e Mec Art. relazione col presente non si articola più soltanto nei termini e al livello dell'icona, dell'immagine ma anche, più strutturalmente, a quello del linguaggio, del codice. Il corpo tende a farsi impossibile, la fisicità si allontana; e la fotografìa, l'emulsione, la serigrafia e le varie tecniche di replicazione e di moltiplicazione dell'immagine si pongono come filtro adeguato fra sguardo e realtà, anzi forma linguistica di una comunicazione che produce nuovo senso, nuova realtà. Naturalmente è la a portare questo atteggiamento alle estreme conseguenze, "iconizzando" fino in fondo e senza rimpianti il prodotto di consumo, l'eroe mediatico della società di massa; e contemporaneamente togliendo di mezzo manualità e soggettività del discorso dell'arte, in nome dell'identificazione quanto più perfetta possibile con gli strumenti e le forme della comunicazione contemporanea. Rotella ha ben presente tutto questo ma la sua posizione è significativamente differente, potrei dire più "classica". Non tutto è assunto, infatti, non tutto è assumibile dall'artista ma soltanto prodotti e oggetti giunti già allo stadio di segni, elementi integrati ad un'estetica ben precisa di cui si fanno portatori. L'immagine di Rotella è più complessa di quella genericamente sviluppata e prediletta dagli artisti americani della Pop, il suo "messaggio" non è altrettanto univoco e chiaro, appunto "iconico", perché non c'è chiarezza e univocità A Roma, anni ‘50 nelle cose della strada, nella pelle di un tempo in cui convivono tante cose e una specie di imprevista bellezza si annida a volte nei puntini di sospensione, negli iati, nelle pause del percepire. Confrontiamo per esempio le

14 Marylin di Warhol a quelle di Rotella: le prime sono tutte uguali, un fantasma che cambia colore, inesorabilmente fisso e immoto nell'incolmabile distanza del mito. Le Marylin di Rotella, invece, sono sempre diverse, seguono il gusto nelle sue trasformazioni e sfumature, incarnano le sfaccettature di un desiderio capriccioso che ricrea continuamente i propri stereotipi; sono divinità giovanili, disturbate da continue interferenze cromatiche, da strappi, segni ed elementi che non centrano niente e che, pur senza questionare la loro identità e i loro valore iconico, ne abbassano e rendono precario il potere di significazione. In altre parole: l'artista rende sempre conto di complessità e compresenze tipicamente europee senza fare sconti nè a sé stesso nè al proprio pubblico. Prendiamo ancora i Blanks, questi spazi visivi sottratti alla comunicazione, parzialmente o del tutto. Accade in effetti, come ricorda Restany, accade ai manifesti alla scadenza del contratto di affissione, ma qui c'è dell'altro: c'è, per esempio, una rinnovata, e imprevista, riflessione sul monocromo, sul "pieno" di colore che corrisponde al "vuoto" di significazione. I Blanks sono spazi invalicabili, stagliati di fronte allo sguardo come muraglie, dal sapore quasi metafisico. Risultato di straordinaria profondità e pregnanza se si pensa che l'artista non "fa" nulla, si limita a raccogliere un accaduto, un microscopico evento urbano, incollando coerentemente con sé stesso un foglio di carta colorata sull'altro, concedendosi talvolta un gioco di interferenze e di trasparenze, ma più spesso innalzando il vuoto come soglia di un indicibile che tutte le società producono, parte integrante della condizione umana, fatta di vita e di morte, di parola e di silenzio. Da sempre. Praiano, anni ‘70 Straordinario Rotella ad aver ritrovato traccia di questa irresolubile dicotomia negli spazi umili delle affissioni, fra le pieghe dei rumori della città. Una scoperta che altera in quel modo il suo linguaggio, riduce l'intervento dello strappo, porta l'artista ad

15 Senza titolo, 1959 décollage - cm 45 x 55

16 17 organizzare spazi più ordinati e compatti, sotto il segno di una possibile, atavica aspirazione alla geometria ma soprattutto al monocromo come "grado minimo" della pittura. Non è sempre così, anche i Blanks sono una stagione e non un punto d'arrivo per l'artista che nel frattempo, o immediatamente dopo, scopre ed esplora altre declinazioni dell'immagine: in particolare gli interventi graffiti, tags e dipinti sui muri da un'altra generazione di artisti urbani, armati di bomboletta e di una nuova, originale forma di antagonismo sociale. È grazie a loro forse, forse cavalcando invece il diffuso ritorno a forme di espressione tradizionali e pittoriche, o forse semplicemente perché i tempi "interni" sono ormai maturi, che Rotella si riappropria decisamente del segno pittorico, intervenendo sull'immagine ready- made, sul manifesto strappato (prevalgono i soggetti cinematografici) con il collage di carte colorate in forme semplici, e soprattutto nitide profilature di colore puro. Novità significativa: dopo aver corteggiato la pittura per tanto tempo, l'artista se ne riappropria con forza, nobilitando così le immagini trash per conferire loro un valore diverso, più "iconico". Sono le Nuove Icone che avevano suscitato l'entusiasmo di Pierre Restany. Niente di eccessivamente complicato: l'intervento pittorico asseconda quasi sempre l'immagine esistente, insistendo sui contorni e le profilature, sottolineando per esempio una mano, una scollatura, una ciocca di capelli. Anche questo, inevitabilmente, occulta o confonde o nega. Il segno spesso del pennello non si preoccupa del dettaglio fotografico, elidendo l'espressività originaria dell'immagine. Come in un rayogramme o in una solarizzazione alla Man Ray, l'immagine subisce una specie di "viraggio" che ne altera irrimediabilmente i connotati. Niente di nuovo, fin qui; ma per la prima volta, si può dire, nel lungo percorso di Rotella, l'appropriazione non è più soltanto concettuale, è fisica, corporea, diretta; e la pittura affiora alla superficie come lo strumento che conferisce senso. Altre volte, e sono i casi più affascinanti, il segno pittorico procede addirittura per conto proprio, scalzando i limiti spaziali e semantici dell'immagine sottostante e spalancando il campo a nuove risonanze espressive, in una vera e propria ri-creazione, in

18 un'epifania del tutto imprevista. (...) E' l'opera che racconta del suo autore, è il demiurgo che, in un altro lavoro, approfittando dell'immagine di una mano che traccia segni sulla superficie delle affìches strappate, le inventa un viso sotto le dita, due occhi, due sopracciglia e uno sguardo intento, "atto primo"dell'esserci come artista. È ancora una volta l'antica operazione di una pittura che vuole chiamarsi "realista", fare il mondo a partire da un gesto demiurgico, il sogno dell'arte da Apelle a Pigmalione a Douane Hanson. (...) E in questa evocazione si annida una specie di intimità, una sensibilità particolare, che dopo tanti anni attraversati esclusivamente sulla pelle dei segni, riportano improvvisamente l'accento sul corpo e sull'uomo.

Martina Corgnati

19 Super concentrato, 1970 Retro d’affiche - cm 54 x 43

20 21 Tufi, 1972 Artypo - cm 100 x 140

22 23 Floreale, 1972 Artypo - cm 70 x 43,5

24 25 Curve su retta, 1981 Blank - cm 50,5 x 40

26 27 Domatrice, 1986 décollage - cm 58 x 69

28 29 Lutzowplatz, 1989 décollage e sovrapittura - cm 100 x 104

30 31 Leda, 1990 décollage e sovrapittura - cm 90 x 60

32 33 Stupore (Marilyn), 2002 décollage - cm 121 x 70

34 35 Marilyn adorabile, 2003 décollage - cm 96 x 60

36 37 Invito al cinema, 2004 décollage - cm 101 x 71

38 39 Con il critico d’arte Pierre Restany a Milano, anni ‘90

"TOROMACHIA", FRA TRADIZIONE E ENERGIA VITALE La "toromachia" si inserisce nel cuore più ardente della tradizione spagnola. La corrida è il luogo più potente e immediato dello scontro fra l'uomo e l'animale mitico di combattimento: il toro. La piazza del toro fa parte integrante della struttura cittadina e ancora oggi malgrado l'offensiva ecologica dei verdi benpensanti è rimasta il cuore pulsante di ogni città spagnola degna di questo nome. Il manifesto tiene un ruolo importante nella storia e nella cultura della "toromachia" con la sua tipografia e i suoi elementi specifici di composizione visiva: era naturale che un giorno Mimmo Rotella andasse a strapparli sulla pelle dei muri di Spagna.

Plaza de toros, 2000 Pierre Restany décollage - cm 165 x 80 Milano, 31 Gennaio 2002

40 41 Plaza de toros Sevilla, 1992 décollage - cm 89 x 48,5

42 43 Antonete, 1979 - 2000 décollage - cm 100 x 52

44 45 Fiesta, 2000 décollage - cm 104,50 x 52

46 47 Fermata d’autobus, décollage - cm 62 x 93

48 49 Il dolore di Sofia, 2004 décollage - cm 99 x 64

50 51 Ieri oggi e domani, 2005 décollage - cm 140 x 98

52 53 Brera, 1998 décollage - Ø cm 20

54 55 Rotella, Inna e il testimone Pierre Restany al mattrimonio a Milano, maggio 1991

56 Mimmo Rotella in Sila, 2002

57 Mimmo Rotella con il critico d’arte Pierre Restany

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Biografia di Mimmo Rotella

1918 Mimmo Rotella nasce a il 7 ottobre.

1941-45 Si reca a Napoli per studiare all'Accademia di Belle Arti, dove si diploma nel 1944. Nel 1945 si trasferisce a Roma e lavora come disegnatore presso il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, dove era stato assunto nel 1941.

1945-50 A Roma, dipinge quadri figurativi e astratto-geometrici. Partecipa al Salon des Réalités Nouvelles di Parigi. Nel 1949 inventa la poesia "epistaltica'; di cui scrive un Manifesto, pubblicato nel 1955 dal poeta Leonardo Sinisgalli A Colonia con il pittore Wostell, anni ‘50 nella rivista "Civiltà delle Macchine", dove teorizza la lacerazione delle parole. 1953 1958 1950 Dopo un periodo di crisi, durante il A partire da questo momento, fino Partecipa alla mostra "Arte Astratta e quale interrompe la sua attività alla metà degli anni Sessanta circa, si Concreta" a Roma. artistica, 'scopre' il manifesto dedica al décollage figurativo. pubblicitario, la carta come materiale Comincia la serie di Cinecittà usando 1951-52 espressivo, e realizza i primi i manifesti cinematografici, e Prima personale alla Galleria décollages. conosce Pierre Restany a Roma; Chiurazzi di Roma. Ottiene una borsa Usando immagini pubblicitarie e sceglie Marilyn Monroe come suo di studio della Fulbright Foundation, manifesti del cinema, prosegue nel principale soggetto femminile con la quale va per un anno linguaggio dell'astrazione fino al 1960, contribuendo a cristallizzarne il mito all'Università di Kansas City, in creando un gesto e una maniera. e facendone un'icona della sua opera. Missouri, prima come studente e poi Partecipa a una mostra nella come artist in residence; all'università 1955 Winterbottom One Wall Gallery dipinge un pannello murale nell'aula Espone la prima volta a Roma L'Affìche di New York e all'esposizione di geografìa. Lacérée nella mostra "Sei Pittori sul "Italian Drawnings" al Whitney Espone alla Rockhill Nelson Gallery di Tevere". Giorgio Franchetti acquista i Museum. Kansas City e realizza una primi décollages. performance di poesia fonetica alla Prima esposizione come décollagista 1959 Harvard University di Boston; alla Galleria del Naviglio di Milano. Sulla rivista "Azimuth", fondata da incide qualche esempio di poema Castellani e Manzoni, viene riprodotta epistaltico per la Biblioteca del 1957 una sua opera. Con mostre a Zurigo, Congresso di Washington. Hains,Villeglé e Dufrêne presentano Parigi, Londra, New York, Lima, Tokyo, In agosto torna in Italia e va ad abitare per la prima volta le loro lacerazioni comincia a costruire la sua notorietà. a Roma, vicino a piazza del Popolo. alla Galerie Colette Allendy di Parigi.

61 1965 A Parigi, prima esposizione di tele emulsionate nella mostra " il Vaticano" alla Galerie J., Restany organizza una collettiva nella stessa galleria, "Homage a Nicéphore Niépce",con artisti che usano diversi metodi fotografici: solarizzazione, ingrandimenti, fotomontaggi. Otto Hahn e Pierre Restany battezzano questa tendenza "Mec-Art"(Mechanic Art).

1966 Realizza una serie di fotoreportages sul tema dell'automobile, che espone alla Galleria del Naviglio di Milano. Espone primi artypo al Salone del Teatro la Fenice di Venezia e nella A Roma con amici e con i pittori Victor Brauner e Buggiani, anni ‘50 mostra "Donner a Voire" alla Galerie Zunini di Parigi, consacrata alla Mec- 1961 1963 Art. A New York la Syney Janis Gallery II critico Pierre Restany lo invita ad Comincia ad elaborare un lo invita a partecipare a "Erotic Art aderire al gruppo del "Nouveau procedimento di produzione seriale, '66". Realisme", fondato dallo stesso usando immagini in negativo su tela Restany nel 1960. emulsionata. 1967 Espone alla Galerie J. di Parigi, al La Galleria Apollinaire di Milano gli Nella sua camera del Chelsea Hotel di Festival du Nouveau Réalisme e alla consacra una mostra importante, New York comincia una serie di Galerie Muratore di Nizza. Partecipa accompagnata da un saggio di Pierre ritratti Polaroid che riporta poi su tela, alla grande esposizione "The Art of Restany dal titolo Rotella: dal décollage nei toni del blu. Allo Stedekijk Van Assemblage" al MOMA di New York. alla nuova immagine. Espone allo Abbe Museum di Eindhoven, Jan Con la Galleria Schwartz di Milano Stedelijk Museum di Amsterdam con Leering organizza una mostra intitolata progetta Piccolo Monumento a Rotella, la mostra "L'Art et l'Ecriture", alla "Artypo", dedicata alle commistioni ready-made realizzato con una latta Biennale di Tokyo, a San Marino, a tra arte e metodi tipografici e di olio su piedistallo. San Paolo del Brasile, al "Grand fotografici. Rotella battezza i suoi Festival du Nouveau Realisme" a artypo in questa occasione. 1962 Monaco. Personale alla Galerie J. di Parigi sul 1968 tema Cinecittà: in questa occasione 1964 Nel febbraio viene invitato dal direttore conosce il collezionista Tarica, che lo Lascia Roma per trasferirsi a Parigi. della Scuola di Arti Visive di New York introduce ad altri collezionisti e viene La XXXII Biennale di Venezia gli dedica a fare una conferenza sulla sua tecnica proclamato migliore "affichista". una sala; viene invitato alla mostra creativa. Il critico d'arte Presenta il suo lavoro alla Sydney "50 ans de Collage" (Parigi e Saint- gli presenta l'editore Harry Abrams, Janis Gallery di New York in una Etienne); partecipa all'esposizione che gli commissiona un ritratto. collettiva sui "Nuovi Realisti" "Figuration et Défiguration dans l'Art" Partecipa alla esposizione "Pittura Esposizioni personali: Seven Arts al museo di Gand e a una grande Italiana Contemporanea" al Jewish Gallery, Londra; Galeria Bonino, mostra itinerante su "Pop Art e Nuovo Museum. A dicembre si trasferisce Buenos Aires; Galleria del Leone, Realismo". definitivamente a Parigi, dove ritrova Venezia; Galerie Anne Abeis, Colonia. i suoi amici: il poeta Heisieck, gli artisti Jaquet, Leroy, Cèsar, Calle, Miceli.

62 Alain Tarica lo contatta per acquistare inaugurata una grande retrospettiva artistique en France de 1960 à 1972", un décollage per Madame Pompidou. sul "Nuovo Realismo" e, per al Grand Palais di Parigi. l'occasione, interviene su un muro di piazza Formentini con i manifesti 1973 lacerati. La Galerie Marquet di Parigi mette in In seguito a questo evento Piero Fedeli mostra "Erotellique" Le sue opere acquista delle sue opere e Mathias raggiungono buone quotazioni nelle Fels gli propone una retrospettiva per aste di Druot e Galéria. l'anno successivo. Dopo la morte del padre e un viaggio Di ritorno a Parigi, comincia a lavorare nello Sri Lanka, Piero Fedeli diventa agli effaçages e ai frottages. un suo affezionato collezionista e gli propone di lavorare a una serie di 1971 opere: Rotella realizza Gigantea, un Esposizione alla Galerie Mathias ready-made accompagnato da un Fels di Parigi, "Rotella, Décollages, libretto che recita: "Rotella Gigantea, Mec-Art, Artypo" Al ritorno da viaggi Classe: gastéro-podes. Famiglia: ad Haiti e a Guadalupa prepara una Umbodini. Genere: Rotella". serie di artypo plastificati che introducono il lavoro "tecnico- 1974 “Piccolo monumento a Rotella”, pubblicitario" degli anni Ottanta. "La Révolution plastique de Rotella" oggetto 1960 è il titolo della mostra esposta nella 1972 Galerie Inter Arts di Lione, dove si 1969 Pubblica per la casa editrice Sugar di presentano gli Artypo plastiques. In marzo si reca a Bruxelles per una Milano Autorotella, la sua prima L'editore Giampaolo Prearo pubblica retrospettiva alla Galerie Fitzroy e, a autobiografia. Espone allo Studio la prima monografia su Rotella a cura maggio, Renato Cardazzo lo invita ad Bellini di Milano e, a maggio, partecipa di Tommaso Trini. esporre dei ritratti nella Galleria del con sei opere alla mostra "La création Naviglio di Milano. Rotella opta per quelli di César, Restany, Cardazzo, Milena Milani,Oldenburg, Lichtenstein, Ballo e per un suo autoritratto. A novembre lo Studio Santandrea di Milano gli dedica una retrospettiva con opere dal 1954 al 1969.

1970 Compie diversi viaggi. India, Tunisia e nel sud della Francia, dove soggiorna nella villa di Philippe Durand Ruel. Registra il poema fonetico Carnevale. Ospite di César in Camargue e poi di a Nizza, conosce il gallerista Alexandre de la Salle. Per l'inaugurazione di un nuovo drugstore a Parigi, realizza, su richiesta del decoratore Alain Demachy, Les Matignons, una tela emulsionata seppiata con immagini lacerate dei membri della famiglia Matignon. II 25 novembre, a Milano, viene In una galleria d’arte a Roma, anni ‘60

63 1981 Presenta i blanks alla Galerie Denise René di Parigi e alla Galleria Marconi di Milano. Partecipa a una mostra sull'arte italiana al museo di Fort Lauderdale in Florida.

1982 Esposizione sul "Nuovo Realismo" presso il Musée d'Art Moderne et Contemporain di Nizza.

1984 Comincia a elaborare il secondo ciclo dedicato al cinema, "Cinecittà 2", pitture acriliche su carta che vengono esposte alla Galleria Marconi di Milano. Partecipa alla collettiva "Ecriture dans la peinture" a Villa Arson, Nizza.

1986 Partecipa alle collettive "Les Nouveaux Réalistes", Musée d'Art Moderne de la Ville de , e "Arte italiana degli anni settanta nelle collezioni della Galleria Civica d'Arte Moderna" al Castello di Rivoli di Torino. Invitato a Cuba dal Ministero della Cultura per una performance in occasione della II Biennale di l'Avana, espone il suo lavoro alla Università di l'Avana. La casa editrice Electa di Milano pubblica Rotella décollages: 1954-1964. A Parigi con una sua modella, anni ‘70 1987 Realizza le prime "sovrapitture", 1975 di Annick Lemoine a Parigi. Partecipa trovando ispirazione dal graffìtismo, II Comune di Milano gli consacra una alla collettiva "Beautés volées" al usando manifesti lacerati e incollati retrospettiva alla Rotonda della Besana Museé de L'Art et de l'Industrie di su supporti in lamiera. Partecipa a e registra un LP che riunisce i suoi Saint-Etienne. Espone alla Biennale Nymes all'esposizione "Italie hors poemi fonetici dal 1949 al 1975. dell'Arte di Venezia. d'Italie" e presenta alcune opere Nascono le plastiforme, manifesti storiche al "FIAC'87" di Parigi. strappati e montati su un supporto di 1979-1980 poliuretano. Lascia Parigi per trasferirsi 1989 definitivamente a Milano. Elabora il Alla Royal Academy of Arts di Londra, 1976-78 blank (copertura), manifesti Rotella è presente nella mostra "Italian Performance di poesia fonetica che si pubblicitari strappati e ricoperti con Art in the 20th Century-Painting and svolge per diverse serate nello studio strisce monocrome di carta. Sculpture 1900-1988". Espone a Parigi,

64 nella Galerie Krief, in occasione della Beaubourg di Parigi. Partecipa a due all'esposizione "Pop Art" alla Royal mostra "Mec-Art-Techno-Pub" e a grandi esposizioni: "Art et pub", al Academy di Londra. Si sposa con Inna Marsiglia, al Musée de la Vieille Centre Georges Pompidou, e "High Agarounova. Charité, in "Peinture, Cinéma, and Low",al MOMA di New York. Peinture". Realizza i Replicanti, sculture di 1992 porcellana prodotte in serie. Riceve il titolo di "Officiel des Arts et 1990 La sua autobiografìa viene tradotta in des Lettres"dal ministro della cultura Approfondisce il tema della francese dalla casa editrice Hernés di francese Jack Lang. tridimensionalità, incastrando due o Parigi. più sovrapitture l'una nell'altra per 1993 ottenere opere che chiama 1991 Nasce la figlia Asya. Per tre mesi è "sculturaarchitettura". Presenta le Presenta i Replicanti alla Galleria artiste en residence all'Ecole nuove creazioni alla Galerie Cinquetti di Verona e partecipa Nationale des Beaux-Arts di Digione. Alla fine del soggiorno, L'Ecole e il FRAC presentano una serie di sovrapitture su manifesti pubblicitari recuperati nei magazzini della società “Affichages Giraudy”.

1994 Partecipa a "Italian Metamorphosis" al Guggenheim Museum di New York. Sempre a New York, in occasione del lancio degli orologi Swatch prodotti con due sue immagini, espone in una personale.

1995 A Palazzo dei Diamanti di Ferrara partecipa alla collettiva "Roma 1950- 1959".

1996 Le sue opere sono presenti nelle esposizioni "Hall of Mirrors”. Art and Film since 1945" del Museum of Contemporary Art di Los Angeles, e "Face a l'Histoire" del Centre Georges Pompidou di Parigi.

1997 Realizza una mostra-performance intitolata "II Muro" alla Galleria Senza Zucchero di Milano. La casa editrice parigina Fall pubblica Mimmo Rotella di Giovanni Joppolo. Partecipa all'esposizione "Les Affichistes" al Centro Europeo di Arte Contemporanea di Vallauris. A Parigi, anni ‘70

65 2001 costruzione della "Casa della Prende parte con una sala personale,in memoria", la casa-museo dove verrà qualità di maestro storico,alla Biennale esposto un nucleo storico di opere in di Venezia "Platea dell'Umanità','curata possesso della Fondazione Mimmo da Harald Szeemann. Rotella. Il Maestro disegna per Venini alcune lampade che vengono 2002 presentate al Salone del Mobile a II 19 aprile, su proposta del ministro Milano. per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Tiziana Giglioni, Enrico Rava e Giorgio Urbani, riceve la medaglia d'oro per Gaslini registrano un disco jazz con i le arti visive dal presidente della suoi poemi fonetici. Espone in una Repubblica Italiana Carlo Azeglio personale all'Accademia Centrale di Ciampi. Il Consiglio Regionale della Belle Arti di Pechino e alla Galleria Calabria gli dedica una mostra d'Arte Moderna di Jinan. personale nella sua sede, a Reggio Il 29 maggio a Parigi scompare Pierre Calabria. Restany. Rotella perde così l'amico e La Giunta Regionale calabrese lo compagno di una vita, oltre che un nomina "Ambasciatoredella Calabria importante sostenitore della sua opera nel mondo". Una sua opera, Caltiki, il artistica. mostro immortale, viene comprata Al castello di Zavattarello si inaugura A Parigi, anni ‘70 all'asta di Sotheby's a Londra per in luglio una personale su schizzi e 212.000 euro. A settembre viene disegni inediti a partire dagli anni 1998 istituito a Milano, in via Sangallo 10, Quaranta del Novecento. Dedica un ciclo di opere, intitolato l'Archivio della Fondazione Mimmo A Cortina riceve il premio «artista Felliniana, al regista e Rotella, il cui curatore è Germano dell'anno» e Renato Barilli cura una le espone alla Galleria Fabjbasaglia di Celant. mostra antologica che si svolge tra Rimini. Partecipa alla collettiva "Zero Cortina e Belluno. Sempre durante et Paris, 1960 et Aujour-d'hui" (Nizza, 2003 l'estate, in Calabria.alla Fortezza Museé d'Art Moderne et A Catanzaro iniziano i lavori per la aragonese di Le Castella, si inaugura Contemporain) e alla mostra itinerante "Collection nomade les oeuvres du FRAC France-Comté au Maroc" (Kenitra, Casablanca, Meknés, Fés).

1999 Partecipa, alla Galleria Civica di , a "Figuration défiguration" II Museé d'Art Moderne et Contemporain di Nizza gli dedica una retrospettiva.

2000 II 25 marzo viene costituita, per volontà dell'artista, la Fondazione Mimmo Rotella, con l'obiettivo di raccogliere, catalogare e conservare opere, documenti, testimonianze della vita artistica del Maestro.

A Parigi Galleria Craven con un’ammiratrice, 1974

66 una mostra di opere grafiche. A Venezia, nell'ambito degli eventi culturali realizzati in occasione della Mostra del Cinema, Rotella espone un omaggio a Marilyn Monroe nei saloni di palazzo Benzon sul Canal Grande. L'attore Johnny Depp, al festival per la prima del film Once upon a Time in Mexico di Rodriguez, interviene al vernissage della mostra per conoscere il Maestro del quale possiede un quadro. La Fondazione Mimmo Rotella premia con l'«0pen 2003-Fondazione Mimmo Rotella» Takeshi Kitano per il suo film Zatoichi. L'Istituto Italiano di Cultura di Zagabria accoglie Rotella per una personale antologica che il maestro inaugura il 16 settembre. Nel mese di ottobre è a Città del Messico presso il Museo del Carmen con “Rotella. Amor al cine”. Termina l’anno esponendo presso la Galleria San Carlo una nuova serie di Nel suo studio di Milano, anni ‘70 opere, a cui lavorava da gennaio, denominate da Pierre Restany “Nuove Icone”, che uniscono alla tecnica delle 2005 ESPOSIZIONI PERSONALI coperture quella della sovrapittura. In marzo partecipa alla “XIV Quadriennale di Roma. Fuori tema/ 2004 Italian Feeling” con “Penelope 1951 L’attività espositiva dell’anno è Classica”, in occasione della quale gli Galleria Chiurazzi, Roma. caratterizzata da numerose mostre sia viene consegnata la medaglia d’oro personali che collettive . alla carriera da parte di Pio Baldi. 1952 Nel mese di maggio riceve la Laurea In Marzo si inaugura a Catanzaro la Rockhill Nelson Gallery, honoris causa in Architettura presso “Casa della Memoria”. Kansas City. l’Università di . Alla fine di agosto è a Venezia alla Durante l’estate trascorre le vacanze “62a Mostra Internazionale d’Arte 1955 tra la Sila, Nizza e Cortina d’Ampezzo. Cinematografica” come presidente Galleria II Naviglio, Milano, In settembre alla “61a Mostra della giuria internazionale per la "Décollages". Internazionale d’Arte Cinematografica sezione “Orizzonti”, chiamata a fare il di Venezia” viene presentato il punto sulle nuove tendenze del 1957 documentario “L’ora della lucertola” cinema contemporaneo. Galleria Beno,Zurich. con la regia di Mimmo Calopresti in In autunno Germano Celant cura Galleria del Cavallino, Venezia. collaborazione con la Fondazione l’esposizione “Mimmo Rotella. Avenue Galleria II Naviglio, Milano. Mimmo Rotella. Rotella” presso il Museum Tinguely Galleria Selecta, Roma. In autunno in occasione delle di Basilea . manifestazioni per “Genova 04 1958 Capitale Europea della cultura” esegue 2006 Wittenborn One Wall Gallery, il rito della lacerazione in una Mimmo Rotella scompare a Milano New York. performance pubblica in Piazza De l’8 gennaio 2006. Ferrari.

67 1967 1971 Galerie 20, Amsterdam. Galerie Mathias Fels, Paris, "Rétrospective Rotella, Décollage, Mec 1969 Art, Artypo". Galerie Fitzroy, Bruxelles. Galleria Arco D'Alibert, Roma. 1972 Galleria II Naviglio, Milano, Galleria Arte Verso, Genova. Ritratti, Studio Santandrea, Milano. Galleria Centro D.Napoli. Studio Bellini, Milano, “Plastiche" 1970 Studio Piattelli, Roma. Galleria Apollinaire, Milano. Galleria del Cortile, Roma.

In Florida con i pittori Santomaso e Bonalumi, anni ‘80

1959 Galleria La Salita, Roma

1961 Galleria dell'Oca,Roma. Galleria La Salita, Roma.

1962 Galerie Anne Abels, Kholn. Galerie Bonino, Buenos Aires. Galleria del Leone, Venezia.

Galerie J, Paris, "Cinecittà, Ville Ouverte". Seven Arts Gallery, .

1963 Galerie Passepartout, Copenhagen. Galleria Apollinaire, Milano.

1965 Galerie J, Paris,"Vaticano", Galleria La Tartaruga, Roma.

1966 Galerie Zunini, Paris. Galleria II Naviglio, Milano. Galleria II Punto, Torino. Galleria La Tartaruga, Roma. Saloni del Teatro La Fenice, Venezia. Calabria, anni ‘80

68 1973 Galerie Marquet, Paris, "Erotellique". Galleria Christian Stein, Torino.

1974 Galerie Craven, Paris. Galerie Inter Arts, Lione, “La Révolution plastique de Rotella" Galerie Jean Ferrero, Nice. Galleria Ariete, Milano. Galleria G7, Bologna. Galleria II Segnapassi, Pesaro.

1975 Galerie des Deux Rues, Saint Tropez. Galleria Leonardo, Bolzano. Galleria Plura, Milano "Plastiforme", Rotonda della Besana, Milano. Durante una performance di Milano Poesia, 1989 "Retrospettiva" 1983 1985 1976 Galerie Ka De Wa, Berlin. Galerie Reckermann, Kholn. Galleria II Conformista, Roma. Galleria Arte Duchamp, Cagliari. Mulinova Wyatt Gallery, New York. Galleria II Quadrifoglio, Milano. Galleria Colonne, Brescia. Studio Bonifacio, Genova.

1977 1984 1986 Galleria Ariete, Milano. Centro d'arte Telamone, Lecce. II Biennale dell'Avana, Cuba. Galleria II Collezionista, Roma. Galleria II Millennio, Roma. Studio d'Arte Niccoli, Parma. Galleria Santoro, Roma. Studio Marconi, Milano, Studio Grafichart,Verona. "Cinecittà 2". Studio Marconi, Milano. 1978 Galleria Barozzi, Venezia. Galleria Civica di Arte Moderna, Portofìno e Galleria Romana 19, Milano “Mimmo Rotella-Décollage, Collage, Artypo, Frottage" Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara.

1979 Galleria Giuli, Lecco.

1980 Galleria Interarte, Milano.

1981 Galerie Denise René, Paris, “Rotella, la nouvelle image" Studio Marconi, Milano.

Con la figlia Asya in Svizzera, anni ‘90

69 1987 1992 Galerie Art-Cologne, Kholn. Galerie Reckermann, Kholn. Galerie Lavignes-Bastille, Parigi, Galleria per Mari e Monti, Macerata. "Mimmo Rotella, Oeuvres de Museo Civico di Piacenza, Piacenza. 1965 a 1987". Studio Oggetto, Caserta. Galleria Mara Coccia, Roma, Design Art Gallery, Venezia. “Rotella anni'80" Galleria Prati, Palermo. 1993 Pascal de Sarthe Gallery, San Ècole National des Beaux-Arts, Dijon. Francisco. Fonds Régional d'Art Contemporain, Dijon. 1988 Galleria Ammiraglio Acton, Milano. Galerie Keeser-Bhobot, Hamburg. Galleria La Borgognona, Roma. Galerie 44, Dusseldorf. Galleria Fontanella Borghese, Roma. Studio Ghiglione, Genova. Studio Marconi, Milano, 1994 “Lamiere 87’”. Galleria Marconi, Milano. Grand Central Station, New York. La figlia Asya a Nizza, anni ‘90 1989 Museo Bandera, Busto Arsizio Filiale Castelli e Torre dell'Oro, Napoli. ,Koln. "Mimmo Rotella". Galerie Daad,Berlin. Passage du Ritz, Paris, Wurttembergischer Kunstverein, Galerie Reckermann, Koln. “, Dijon, New York”; Stockard, “Retrospektive Mimmo Rotella". 1990 1995 Caffè Florian, Venezia. Galerie Beatrice Wassermann, 1999 Galerie Artcade, Nice. Munchen. Complesso Monumentale del San Galerie Beaubourg, Paris, Giovanni, Catanzaro. “Rotella, Sovrapittura". 1996 Gallerie Ernst Hilger,Wien, "Flashion". Galerie Sonia Zannettacci, Génève. Galerie Dionne,Paris. Galleria Marconi, Milano. Galerie Tornvall, Stokolm. Marisa del Re Gallery, New York. Musée d'Art Moderne et Galleria Arco d'Alibert, Roma. Museo Civico Palazzo Zagarese, Rende. Contemporain, Nice. Galleria Borghese, Roma, “Mimmo Rotella" 1997 2000 Galleria Elleni, Bergamo. Galerie Boycot, Bruxelles. Charles Cowles Gallery, New York. Galleria Millenium, Milano. Galeria George Fall, Paris. Espace Ernest Hilger, Paris. Galleria Nanni Esposito, Bari. Galleria Excalibur,Stresa. Guy Pieters Galerie, Knokke Zut. Galleria Peccolo, Livorno. Galleria Senza Zucchero, Milano. Palazzo Lanfranchi,Pisa, Studio Ghiglione, Genova. "Mimmo Rotella. 1998 Antologica 1949-2000". 1991 Galerie Le Chanjour, Nice. Galleria San Carlo, antologica Rotella, Espace Forum, Nice. Galleria Cannaviello, Milano. FIAC, Parigi. Galerie Thorigny, Paris. Galleria Dina Carola, Napoli. Galleria d'Arte Moderna Galleria Fabjbasaglia, Rimini, 2001 Ricci-Oddi, Piacenza. "Flowers and fruits". Charles Cowles Gallery, New York. Galleria Cinquetti, Verona. Galleria Fabjbasaglia, Rimini, Galerie Binz Kramer, Koln. Galleria Salvatore Ala, New York. "Sfigurabile /Disfigurabile". Galerie Fish Platz,Ulm. Palazzo Massari, Ferrara. Galleria Maniero, Roma e Galerie Galleria Spaziotempo, Firenze. Studio Marconi, Milano. George Fall, Paris, "A Federico Fellini". Galleria San Carlo, mostra personale Galleria Fumagalli, Bergamo. Rotella "Tauromachia", ARCO 01, Museo di Baviera, Zurich, Madrid.

70 2002 2005 “Premio Graziano". Galleria Zonca&Zonca, Milano, Palazzo Inghirami, Sansepolcro: "Rotella e il Cinema". “Effaçage”. 1956 Museo d'Arte Contemporanea, Galleria Melesi, Lecco: Galleria Selecta, Roma: Genova, "Mimmo Rotella”. “Décollages 1954-1963”. “Dorazio, Perilli, Rotella, Sanfìlippo, Palazzo del Consiglio Regionale, Museum Tinguely, Basilea: Fasola”. Reggio Calabria, “Avenue Rotella”. “Antologica 1949-2000" . Galleria Borghese, Roma. 1957 “Décollages 1959-2000”. Institute Contemporary Art, London. 2003 Palais des Nations, Ginevra: Accademia Centrale di Belle Arti, “Avenue Rotella”. 1958 Pechino e Galleria d'Arte Moderna, Galleria Il Prisma, Cuneo: Galleria San Marco, Roma. Jinan, “Rotella: China Exhibition”. “Testimone di un’epoca”. New York, "Contemporary Italian Castello di Zavattarello, Zavattarello, Drawings ;'esposizione «Schizzi e Disegni. Mimmo Rotella 2006 itinerante dell'American 1940-1990». Galleria d’arte L’Incontro, Chiari. Federation of Art. Fortezza aragonese, Le Castella. “Effaçages 1972-1975”. Obelisk Gallery, London. Isola di Capo Rizzuto. Loggiato San Bartolomeo, Palermo: Roma, “Nuove tendenze dell'arte Galleria Civica, Cortina d'Ampezzo. “Effaçages e lamiere” italiana" Galleria Cà di Fra, Milano. Whitney Museum ofAmerican Art, Galleria Tega, Milano. 2007 NewYork”ltalian Drawings". Museo do Carmo, Mexico City. Galleria EMMEDUE, Milano 2, Padiglione di Arte di Zagabria, “Il grande Alchimista” 1959 «Mimmo Rotella u Zagrebu». Galerie Souza, Mexico City, Palazzo Benzon, Venezia, "Arte Contemporanea Italiana" «Mimmo Rotella. Galleria II Giorno, Milano, "Giovani Omaggio a Marilyn». ESPOSIZIONI COLLETTIVE artisti italiani" Palazzo Crepadona, Belluno. Galleria La Medusa, Roma. Galleria San Carlo, Milano. Galleria La Salita, Roma. 1947 Lima, “Pittura Italiana 2004 Palazzo Venezia, Roma, Contemporanea" Centro Municipal de Expositiones, "Sindacale di Arti Figurative". Lublijana,“Biennale Internazionale Montevideo: “ Amor al cine”. di Arti Grafiche" Forum Kunst, Rottweil e Castello Sasso 1949 Tokyo, “Italian Painting of Today". Corsaro, Bellinzona:” Mimmo Rotella Galerie Souza, Mexico City. 1949-2004”. Galleria Nazionale di Arte Moderna, 1960 Montecarlo Art Gallery, Montecarlo: Roma, “IlI Mostra Annuale dell'Art Berta Schaefer Gallery, New York, “Rotella e il Cinema”. Club". "Six Techniques-Six Nationalities". Palazzo della Triennale, Milano: Palazzo Carignano, Torino, Galleria II Canale, Venezia “Vanity Fair”. "lll Mostra Annuale dell'Art Club" “Gruppo Crack". Accademia dei Concordi, Rovigo: Paris, "Salon des Réalités Nouvelles". Galleria La Salita, Roma. “Artypo”. Paris “Festival d'Avant Garde". Guy Pietyers Gallery, Knotte-Heist. 1950 “Mimmo Rotella”. Roma, "Arte Astratta e Concreta". 1961 Darga & Lansberg Galerie, Parigi: Brooks Street Gallery, New York, “Le Cirque. 1954 "Aspect of Collage". Centro Exposiciones y Congresos, Roma, "Sei pittori sul Tevere". Carnegie Institute, Pittsburgh, Saragoza: “Mimmo Rotella”. "The 1961 Pittsburgh Exhibition of Centro Italiano di Cultura, Caracas: 1955 Contemporary paintings and “Mimmo Rotella”. Galleria II Naviglio, Milano sculptures".

71 Seven Arts Gallery, London. GrésGallery,Chicago. Sidney Janis Gallery, New York, Musée des Arts Décoratifs, Paris e "New Réalism". Musée d'Art et Industrie, Stedelijk Museum, Amsterdam, Saint Etienne,"50 Ans de Collage". "Shrift en beeld". Musée des Beaux-Arts. Valdagno, Premio Marzotto, Gand, "Figuration et Défìguration Venezia Premio Apollinaire. dans l'art". Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, "Pop 1963 Art, Nouveau Realismo, etc" Biennale Internazionale di San Marino. XXXII Biennale Internazionale di Biennale Internazionale di San Paolo. Venezia, Venezia. Biennale Internazionale di Tokyo. Forum G., Bruxelles. 1965 Museo di Arte Moderna, Rio de Cannes,"Peinture Italienne Janeiro. Contemporaine". Neue Galerie im Kunstler-Haus, Bruxelles,"Hommage a Munchen, "Neue Realisten". Nicephore Niepce". Stedelijk Museum, Amsterdam, Galleria d'Arte Moderna, Roma. "L'Art et l'Ecriture". 1966 La figlia Asya 1964 Galerie Ad Libitum, Anversa, Academie der Kunste, Berlin, "Décollages, Dufréne, Rotella, Villeglé". Galerie J, Paris “A 40' au Dessus de "Neue Realisten und Pop Art". Galerie Zunini, Paris “Donnér à voir". ". Galleria Arco d'Alibert, Roma. Galleria Blu, Milano, "Mec Art". Galerie Muratore, Nice Geementemuseum, Galleria Schwartz, Milano, “Festival du Nouveau Réalisme". L'Aja e Museum des 20. "Movimento Dada". Galleria La Salita, Roma, Jarhunderts,Wien, Sidney Janis Gallery, New York, "Collage e costruzioni tridimensionali". "Nieuwe Realisten Pop Art". "EroticArt'66". Galleria La Tartaruga, Roma, “Il piccolo formato". Galleria Schwarz, Milano. MoMA, New York, "Thè Art of Assemblage". Salon des Comparaisons; Musée d'Art Moderne, Paris. Trabia Gallery, NewYork, “Three Roman Artists".

1962 Bologna, “Nuove prospettive della pittura italiana". Dublin, “Contemporary Italian Art" Dublin, “Living Art". Galerie du Cercle, Paris, "Collage et objet". Galerie Creuze, Paris, "Donnés à voir". L'Aquila, “Alternative attuali". Salon des Comparaisons; Musée d'Art Moderne, Paris. Con la famiglia a Venezia, anni ‘90

72 1978 Galleria Zamboulakis, Atene, “Nuovi Realisti".

1979 Galerie Denise René, Paris, "Sei artisti italiani a Parigi".

1981 Galerie Mathias Fels, Paris, "Commémoration de la Loi du 28.07.1881". Messehallen, Koln "Westkunst. Zeitgenossische Kunst seit 1939". Museum of , Fort Lauderdale, “Contemporary Italian Art". Palazzo delle Esposizioni, Roma, "Linea della ricerca artistica italiana 1960-1980". In un ristorante di New York per l’esposizione della Swatch, anni ‘90 1982 anti-arte 1910-1970». Galleria d'Arte Moderna, Bologna, 1967 Palazzo Reale, Milano. "Registrazione di frequenze”. Sidney Janis Gallery, New York Hayward Gallery, London, "Homage à Marilyn". 1973 "Contemporary Italian Art". Stedelijk Van Abbe Museum, Kunsthalle,Tubinga,"Europaische Libreria Domus Universitaria, Cosenza, Eindhoven, “Artypo". Avantgarde 1950-1970". "La città infelice... e l'immaginario". Musée des Arts Décoratifs, Paris, Musée d'Art Contemporain, Nice, "Les 1968 "Domus; 45 Ans d'Architecture, Nouveaux Réalistes". Dekorationskunst Museum, Zurich, Dessin et Art". "Collage". Palazzo Reale, Torino, 1984 Jewish Museum, New York. "Combattimento per un'Immagine". Galerie Reckermann, Koln, "Pittura Italiana Contemporanea". "Décollagistes". 1974 Villa Arson, Nice, 1970 Galerie Calatchi, Paris. “Ecritures dans la peinture". Galerie Mathias Fels, Paris, "Nouveau Réalisme". 1975 1986 Rotonda della Besana, Milano Musée Reattu,Arles,"Art Contemporaine Castello di Gennazzano, "Festival del Nuovo Realismo". et Photographie". Gennazzano, "Sogno Italiano". Castello di Rivoli, Rivoli, "Arte italiana 1971 1976 degli anni sessanta nella collezione Staat Gallerie, ,"Décollage". Galerie Beaubourg, Paris, della Galleria Civica di Arte Moderna". Walter Art Gallery, Liverpool, "Nouveaux Réalistes". Di Laurenti Gallery, New York, “New Italian Art". Musée de l'Art et de l'Industrie, "Arte italiana oggi". Saint-Etienne, "Beautés volées". Institute of Contemporary Art, 1972 Boston,"Dissent". Boymans van Beuningen, Rotterdam. 1977 Musée d'Art Moderne de la Ville de Grand Palais, Paris, "La Création Centre Georges Pompidou, Paris, Paris, Paris, "1960, Les Nouveaux Artistique en France 1960-72". "Tre città, tre collezioni". Réalistes". Milano, Bruxelles, Berlin, Basilea, Galerie Lara Vincy, Paris, "Agence Ravenna, "Arte santa". "La Metamorfosi dell'oggetto-arte e Argillia-Presse".

73 Royal Academy of Arts, London, Museum Ludwig, Koln e Museo Reina Sofia, Madrid,"Pop Art". The Art Institute, Chicago e Museum of Contemporary Art, Los Angeles, “High and Low".

1992 Castello di Rivara, Rivara, "ll gioco del Pensiero". Galerie Art-cade, Nice, "Cadeaux intelligents". Galerie Le Chanjour, Nice, "Affiches et graffìtis politiques". Musée des Beaux-Arts, Montreal, "Pop Art".

1993 Atelier de la Rue,Coblence,"CRS SS". Galerie Gmurzynska, Koln "Cherchez la Femme". Galerie Inge Baecker, Koln, "Lothar Wolleh-KunstlerbiIdnisse- Kunstobjekte-Photographie".

1994 Galerie Beaubourg,Vence, Rotella mentre firma autografi in una galleria di Parigi, anni ‘90 "Portraits de Femmes". Galerie Enrico Navarra, Paris, "23 1987 Museum Ludwig, Koln, "Biderstreit". artistes pour Médecin du Monde". Galerie Le Chanjour, Nice, "Segnismes". Royal Academy of Arts, London, Galerie Art et Essai, Musée des Beaux- Galleria d'Arte Moderna, Palermo, "Arte italiana del XX secolo. Arts, e FRAC Bretagne, "Per amor del cielo". Pittura e scultura 1900-1988”. "Murmures des rues". Musée des Beaux-Arts, Nimes, Sala Consiliare, Monte Argentario, Guggenheim Museum, New York e "Italie hors d'Italie". "Idee per una collezione". Museum Ludwig, Koln, Koln, Art-Koln. Studio Marconi, Milano, "ltalian Metamorphosis". Moscow, “Contemporary Italian Artists" "Avanguardia '60". Paris, FRAC '87. 1995 Palazzo della Prefettura, Catanzaro, 1990 Biennale Internazionale di Venezia, "L'identità rintracciata". Centro George Pompidou, Venezia. Paris, "Art et pub". Hotel de Région, Musée Sainte Croix, 1988 MoMA, NewYork, “High and Low". Poiters,"Collection,fin XXeme Galerie Zabriskie, Paris, VIII Biennale Internazionale (12 ans d'acquisitions d'art "Affiches, collages, décollages". di Sidney, "The ready-made contemporain en Poitou Charente)". boomerang". Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1989 Zabriskie Gallery, New York, "Roma 1950-1959". Aosta, "Cro-mantica". "Décollage, les affìchistes". San Marino, "Titanica". Galerie Le Chanjour, Nice e Galerie Krief,Paris,"Mec-Art-Techno-Pub". 1991 1996 Musée Cantini, Marseille."Peinture, Galerie Michael e Kunsthandel, Centro Georges Pompidou, Paris, Cinema, Peinture". Da rmstadt, "Décollages". "Face à l'histoire".

74 Fort Beauregard, Musée des Beaux-Arts, Besançon. Galerie de l'Atelier, Villeneuve d'Ascq, "Hains, Rotella, Villeglé". Musée des Beaux-Arts, Dóle, "Nouvelles acquisitions du FRAC Franche-Comté. L'Art qui ne rate personne, 1984-1995: 11 ans d'acquisitions du FRAC Franche- Comté". Los Angeles, “Art and Films since 1945- Halls of Mirrors". Museum of Contemporary Art, Los Angeles, “Hall of Mirrors. Art and Film since 1945".

1997 Casino du Luxemburg, Luxemburg, "Affinités électives. Peintures européennes en dialogue". Centro Européen d'Art Contemporain, Vallauris, “Les Affichistes". Fondation France Libertés, Paris, "Memoire de la Liberté". Galerie L'Atelier, Pignans, "Presence et Liberté". Galerie Beaubourg, Paris, “La Modernité après 1958, les Nouveaux Réalistes". Galerie George-Philippe et Nathalie Vallois, Paris, “Nouveau Realisme". Galleria d'Arte Moderna, Bologna, "Arte A Milano, 1994 italiana, ultimi quarant'anni. Materiali anomali". Contemporaine, Nice, “Zero et Paris 2002 Galleria Fonte d'Abisso, Milano, 1960. Et Aujour-d'hui". Centro per l'Arte Contemporanea Luigi "Nouveaux-Réalistes anni '60”. Pecci, Prato, "Arte in Toscana, 1990-2000 Kunstmuseum, Heidenheim, 1999 e collezionismo del contemporaneo in "0nly Paper?". Castello di Villeneuve, Vence. Toscana". Museum Ludwig, Koln, Galleria Civica, Bolzano, “Figurazione Galerie Andy Jllien, Zurich,"Mimmo “Sechziger Jahre. Die neuen Abenteuer Defigurazione = Figuration défìguration" Rotella and 20 other important artists". der Objekte". MOMA, New York, "Pop Art Museo Archeologico Regionale, Aosta, Villa Merkel, Esslingen. Europe/USA". “L'arte del gioco, da Klee a Boetti". "Zero und Paris 1960. Und Heute". Museo del Corso, Roma, 2001 "La famiglia nell'arte". 1998 Biennale di Venezia, Venezia (sala Museo di Groeninger, Groeninger. Galerie Enrico Navarra, Paris, personale). "80 artistes autour du Mondial". Centro Georges Pompidou, Paris, 2003 Institut Francais di Rabat, Kenitra, "Les Années Pop". Palazzo dei Convegni, Jesi, Casablanca.Meknés e Fés, Museum of Contemporany Art of "De tè fabula. "Collection nomade, les oeuvres du Tokio “Una storia dell'arte in Italia". L'autoritratto contemporaneo". FRAC Franche-Comté au Maroc". Palazzo Durini, Milano, "Color Blues". Musée d'Art Moderne et Macerata, Pinacoteca civica e Palazzo

75 Galeotti. New York, , News", New York, giugno-agosto. County Hall Gallery, London; “Hollywood to the Street: Leonardo Sinisgalli, Le carte strappate València, Drassanes de València; From the Poster to Graffiti”. di Rotella, in "Civiltà delle macchine", Madrid, Centro de cultura de la Villa de Roma. Madrid: 2005 Leonardo Sinisgalli, presentazione della "Marilyn Monroe: Life of a Legend". Roma, Galleria Nazionale d’Arte mostra personale. València, Centre Cultural Bancaixa Moderna, XIV Quadriennale di Roma, Galleria II Naviglio, Milano, 30 “La ciudad radiante”. “Fuori tema / Italian feeling”. novembre-9 dicembre. Milano, Società per le belle Arti ed Milano, Palazzo Reale, “Anni Cinquanta. Emilio Villa, Esposizione d'arte esposizione permanente, La nascita della creatività italiana”. attuale, catalogo della mostra, “Nella materia. Rovereto, Museo di Arte Moderna e Roma. Dal futurismo a Kiefer. Contemporanea di e Rovereto, Emilio Villa, Décollage di Rotella, in "Arti Alfabeti nell’arte del novecento”. “Arte Italiana. Un secolo di arte Italiana. visive'; Roma. “Da Burri a Kounellis metalli e Lo sguardo del collezionista. ossidazioni”. Opere della Fondazione VAF - 1957 Padova, Palazzo della ragione, Italienische Kunst. Ein jahrhundett Charles Delloye, Mimmo Rotella, in “La grande svolta, anni 60”. italienischer Kunst. Der Blick des "Architecture d'aujourd'hui", Paris. Roma, Villa Medici, “Incontri... Sammiers. Werke der VAF-Stiftung”. Mimmo Rotella, Galleria II Naviglio, Dalla collezione di Graziella Lonardi Hiroshima, Hiroshima City Museum of Milano. Buontempo”. Contemporany Art, “Pop Art & Co”. Tristan Sawage, Pittura italiana del Montrèal, Musée des Beaux-Arts Ginevra, Office des Nations Unies, dopoguerra 1945-57, Schwarz, Milano. “Global village: the 1960s”. “Exposition Internationale d’art Cesare Vivaldi, Rotella, in "I 4 Soli", Dallas, Museum of Arts. Contemporain”. Torino. , Museum Moderner Kunst 2004 Stiftung Ludwig Wien, 1958 Buenos Aires, Centro Cultural Borges, “Noveau Réalisme”. OyvincI Fahistrom, Konstrevy, “italiani da sette generazioni. New York, Andrea Rosen Gallery, Stoccolma. 1980 - 2004. Un profilo di pittura “Looking at Works on Paper”. Nello Ponente, Mimmo Rotella, italiana”. presentazione della mostra, Galleria Genève, Musées d’Art et d’Histoire, II Naviglio, Milano, 8-17 marzo. “Cléopâtre dans le miroir de l’art Valerio Santini, Décollage di Rotella, in occidental”. BIBLIOGRAFIA "Evento delle arti", Venezia. Roma, Chiostro del Bramante, Marco Valsecchi, Si ritoma ai “Arte e Sport nel ‘900 italiano”. collages, in "Il Giorno", Milano, 12 Genova, Palazzo Ducale, 1951 marzo. “Arti & architettura 1900/2000”. Toni Bonavita, Astratto di Rotella, in "II , New Trendes in Tokyo, Bunkamura Museum, Popolo di Roma", Roma, 23 marzo. Italìan Modern Art Today, Roma-New “Pop Art & Co, The Berardo Collection”. Luciano Budigna, La gioventù del York Art Foundation, Roma. Sintra, . Babbuino, in "La settimana INCOM", Osaka, Daimaru Museum. Roma, 24 marzo. 1959 Gunma, Museum of Modern Art. Pierre Denivelle, Ritmo e calore nella Kochi, Museum of Art. 1952 pittura di Rotella, in "Arte Oggi", Roma, Hiroshima, Hiroshima City Museum of Paul Garener, First american Exhibition 15 giugno. Contemporany Art. of Painting and Drawings by Mimmo Giovanni Galtieri, Rotella alla Salita, in Genova, Museo D’Arte Contemporanea Rotella, presentazione della mostra, "Avanti!”, Roma, 21 giugno. di Villa Croce, “Attraversare Genova. Rockhill Nelson Gallery, Kansas City, 9- Emilio Villa, Rotella, presentazione della Percorsi e linguaggi internazionali del 30 marzo. mostra personale. contemporaneo, Anni ‘60 - ’70”. Galleria La Salita, Roma, giugno. Milano, Fondazione Marconi, 1955 “Autobiografia di una galleria. Milton Gendel, Summer events: 1960 Lo Studio Marconi 1965/1992”. (The Tiber Goup), in "Art Emilio Villa, Rotella, in "Appia", Roma.

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82 Rotella, la moglie Inna e la figlia Asya a Nizza, estate 2005

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