STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

I N D I C E

Premessa

1. Quadro normativo di riferimento Pag. 1

2. Inquadramento territoriale e amministrativo Pag. 2

3. Geomorfologia, idrografia e clima Pag. 4

4. Strumenti di pianificazione urbanistica ed ambientale Pag. 6

5. Analisi del sistema agricolo Pag. 12

6. Statistica agraria Pag. 15

7. Analisi dei dati Pag. 17

8. Analisi economica e redditività Pag. 31

9. Classificazione dei suoli Pag. 39

10. Analisi SWOT Pag. 40

11. Conclusioni Pag. 43

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Relazione Agronomica

Premessa Lo scrivente Dott. Agronomo Angelo Iride, con studio tecnico in Cerreto Sannita (BN) alla Via Felice Cavallotti, 32, regolarmente iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Benevento al n. 221, quale componente della R.T.P. con capogruppo Arch. Pio Castiello, incaricata con convenzione del 10/10/2014 della redazione del Piano Urbanistico Comunale del di , redige la seguente relazione agronomica a supporto agli studi ed alle indagini del PUC e la relativa carta d’uso agricolo del suolo allagata alla presente.

1. Quadro normativo di riferimento Il Piano Urbanistico Comunale – PUC è lo strumento urbanistico generale del comune e disciplina la tutela dell’ambiente, le trasformazioni urbanistiche ed edilizie dell’intero territorio comunale. La prima Legge Regionale riguardante la pianificazione del territorio fu la n.14 del 20/03/1982 che dettava gli indirizzi programmatici e le direttive fondamentali per l’esercizio delle funzioni in materia urbanistica. Detta legge prevedeva che, tra gli altri elaborati tecnici di ogni strumento urbanistico, fosse compresa anche la carta dell’utilizzazione dei territori ai fini agricoli e forestali, con specificazione delle colture in atto (titolo II, n. 3/d). La L.R. 2/87 (Modificazione alla L.R. 14/82) ha integrato e rinnovato le disposizioni stabilite nella precedente L.R. 14/82. Non appare superfluo rammentare la notevole importanza che la carta in argomento assume nella pianificazione territoriale. Essa, infatti, è considerata dalla L.R. 14/82 e soprattutto dalla L.R. 16/04 un presupposto giuridico per la scelta delle aree destinate all’espansione abitato ed agli impianti produttivi, tanto che la stessa L.R. 16/04 all’art. 23 (Piano Urbanistico Comunale) recita testualmente: Il PUC in coerenza con le disposizioni del PTR e del PTCP ………………… b) definisce gli elementi del territorio urbano ed extraurbano raccordando la previsione di interventi di trasformazione con le esigenze di salvaguardia delle risorse naturali, paesaggistico- ambientali, agro-silvo-pastorali e storico-culturali disponibili, nonché i criteri per la valutazione degli effetti ambientali degli interventi stessi; …………………. h) tutela e valorizza il paesaggio agrario attraverso la classificazione dei terreni agricoli, anche vietando l’utilizzo ai fini edilizi delle aree agricole particolarmente produttive fatti salvi gli interventi realizzati dai coltivatori diretti o dagli imprenditori agricoli;

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 1 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

L’importanza della carta d’uso agricolo-forestale, nonché delle attività colturali e silvo-pastorali in atto è stata in ultimo ribadita dalla D.G.R. 834/07 pubblicata sul BURC n. 33 del 18/06/2007. La presente relazione illustra, nel senso voluto dalle citate leggi, in modo dettagliato le caratteristiche e l’uso ai fini agricoli del territorio del Comune di Pignataro Maggiore (CE) per una corretta lettura della cartografia a cui è allegata. Il lavoro esposto è stato redatto a seguito di accurati sopralluoghi, accertamenti ed indagini che hanno interessato tutta la superficie comunale, allo scopo di acquisire tutti gli elementi di natura agronomica ed economica che hanno permesso la realizzazione della carta e la stesura della presente relazione. Le linee di tendenza dell’agricoltura locale sono state valutate partendo dai dati relativi ai censimenti ISTAT dell’agricoltura.

2. Inquadramento territoriale e amministrativo Il Comune di Pignataro Maggiore si estende per una superficie complessiva di 32,38 kmq, nell’area Sud dell'Alto Casertano ed è situato a circa 27 km in direzione Nord-Ovest rispetto alla città di , capoluogo di provincia. L’area urbana sorge ai piedi dei e si sviluppa tra le pendici della collina di San Pasquale e la Strada Statale Appia, abbracciando un territorio cruciale per lo sviluppo economico di tutta la Terra di Lavoro. Il punto più alto del perimetro urbano è il Convento di Santa Croce, posto sulla collina di San Pasquale, a circa 170 m s.l.m., mentre il centro abitato ha un’ altitudine media di 93 m s.l.m. L’agro comunale di Pignataro Maggiore confina a Nord-Ovest e ad Ovest con , a Sud- Ovest con e , a Sud con , a Sud-Est con , ad Est con e a Nord-Est con (Fig. 1), ed è compreso tra le coordinate terrestri 41° 08’ 03” - 41° 11’ 32’’ di latitudine Nord e 2° 82’ 25” - 2° 79’ 17” di longitudine Est dal Meridiano di Monte Mario in Roma. Cartograficamente ricade nei seguenti Fogli IGM in scala 1:25000:  Foglio n. 172 Tav. IV – SE (PIGNATARO MAGGIORE) anno 1946;  Foglio n. 172 Tav. III – NE (GRAZZANISE) anno 1957.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 2 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Fig. 1 - Inquadramento territoriale del Comune di Pignataro Maggiore (CE) La popolazione residente è pari a 6.273 abitanti (Censimento dell’ISTAT 2011), per una densità abitativa media di circa 194 ab/kmq. Unità di Indicatore Fonte Valore Misura

Superficie ISTAT kmq 32,38

Densità demografica Elaborazione ab/kmq 193,73

Altitudine minima ISTAT m. s.l.m. 51

Altitudine massima ISTAT m. s.l.m. 170

Il Comune di Pignataro Maggiore presenta sul proprio territorio una zona industriale denominata, dalla Provincia di Caserta, ASI Volturno Nord, che ha sede nel Comune di Pignataro Maggiore ma abbraccia anche i comuni di Pastorano, Calvi Risorta e Sparanise. Tante sono le industrie presenti, dalla produzione di accessori per automobili all'industria caseario- alimentare, dalla produzione di elettrodomestici alla logistica e trasporti. L'ASI è posta in una zona cruciale per lo sviluppo economico sia comunale che provinciale, infatti essa è contigua alla S.S. Appia e al casello autostradale di della A1. Il territorio di Pignataro Maggiore risulta essere servito da diverse infrastrutture di servizio e di collegamento. E’ presente la stazione ferroviaria “Pignataro Maggiore”, lungo la Strada Statale n.6 - Casilina, a circa 3 km dal centro abitato, da cui è possibile usufruire di due linee ferroviarie sulla

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 3 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

“Napoli – Roma”, via Cassino, e della linea ferroviaria ad alta velocità. La gestione della linea ferroviaria è in capo a Trenitalia SpA e RFI Rete Ferroviaria Italia. La rete viaria, invece, si impernia lungo tre direttrici principali, due di gestione ANAS, ossia la Strada Statale n.6 – Casilina, che collega Pignataro Maggiore con gli altri comuni dell’Alto Casertano e la Strada Statale n.7 – Appia, che collega Pignataro Maggiore con il capoluogo di provincia Caserta e con l’ “Milano – Napoli”, il cui casello più vicino dista a circa 5 km dal centro abitato. Pignataro Maggiore si trova a una distanza di circa 45 km dall’aeroporto più vicino (Capodichino di Napoli), mentre l’aeroporto intercontinentale di Roma Fiumicino dista circa 200 km. Il trasporto pubblico per il collegamento verso il capoluogo di provincia è assicurato mediante servizio di trasporto pubblico provinciale ACMS.

3. Geomorfologia, idrografia e clima

Pignataro Maggiore sorge in una zona precollinare, di struttura geologicamente composita, con tufiti piroclastiche sovrapposte e formazioni calcaree preappenniniche. Alle spalle della cittadina si innalzano da Ovest verso Est, il Monte Morata (301 m), il Monte Pozzo (419 m), il Monte Trone (350 m) e il Monte S.Angelo (278 m), che fanno parte del massiccio dei Monti Trebulani. Il territorio si estende dal preappennino fino alla pianura Campana, delimitato a Nord dal Vulcano spento di e a Sud dal fiume Volturno. Il territorio pignatarese è attraversato da un solo corso d'acqua di una certa importanza, il torrente Rio Lanzi, che si sviluppa nell'Agro Caleno, con un percorso di 14,5 km dalla sorgente fino alla confluenza col torrente Savone. La sorgente del Rio Lanzi si trova ai piedi dei Monti Trebulani ad un'altezza di 86 m s.l.m., nel Comune di Calvi Risorta. Prosegue per circa 5 km demarcando il confine fra Calvi Risorta e Pignataro Maggiore e, dopo aver attraversato questi comuni, il torrente arriva a Sparanise, dove si canalizza fino a Sant'Andrea del Pizzone, una frazione del Comune di Francolise, nel quale sfocia il vecchio torrente Savone proveniente da . L'attuale percorso del Rio Lanzi prosegue nei comuni di , e , ove, dopo aver attraversato la Strada Statale Domitiana, sfocia direttamente nel Mar Tirreno. Dalle medie termiche sotto riportate si evince che il clima di Pignataro Maggiore, secondo la classificazione di Köppen, rientra nel cosiddetto clima temperato mediterraneo d'altitudine (Csb); quest'ultimo è comune alle aree collinari e pedocollinari delle regioni del centro Italia, della , della Basilicata e alle zone di bassa montagna di Sardegna e Sicilia.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 4 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

I dati sotto riportati fanno riferimento alla stazione meteorologica del servizio idrografico del Ministero del LL PP situata nel Comune di Vitulazio, confinante con il Comune di Pignataro Maggiore.

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno

Temperatura Max (C°) 13 14 16 18 23 26 29 30 27 22 17 14 20,8

Temperatura Min (C°) 3 4 5 7 11 15 17 17 15 12 7 5 9,8

Temperatura Med (C°) 8 9 10,5 12,5 16 20,5 23 23,5 21 16 12 9,5 15,2

Volendoci soffermare sui dati rilevati, si può notare come le temperature medie alte occorrono nei mesi di luglio - agosto (23-23,5 °C), mentre le temperature medie basse occorrono nei mesi di gennaio - febbraio (8-9 °C). La differenza tra la media mensile del mese più caldo (agosto) e quella del mese più freddo (gennaio) è di 15,5 °C. Il regime pluviometrico prevede piovosità e precipitazioni concentrate nei periodi autunnali e invernali con una media annua di circa 899 mm. Le scarse precipitazioni primaverili ed estive presentano spesso carattere temporalesco frammisto a grandine, mentre le precipitazioni nevose rappresentano degli eventi eccezionali. Nel periodo estivo, caratterizzato da scarse precipitazioni meteoriche e quindi scarsi apporti idrici, l’esercizio dell’agricoltura intensiva, ove praticato, è reso possibile ricorrendo all’irrigazione che avviene per emungimento da pozzi artesiani. Nel periodo autunnale e primaverile sono frequenti nebbie mattutine e gelate che sono spesso causa di danni alle colture arboree soprattutto quando le stesse si verificano tardivamente. La tabella seguente riporta i dati pluviometrici e la distribuzione nei diversi mesi dell’anno.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Precipitazione 104 81 72 69 44 28 19 47 78 118 136 103 (mm)

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 5 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

4. Strumenti di pianificazione urbanistica ed ambientale La regolamentazione urbanistica dell’intero territorio comunale di Pignataro Maggiore è costituita dal Piano Regolatore Generale. Il PRG è stato approvato con Decreto del Presidente di Giunta Regionale n. 962 del 17/11/1983. Allo stato attuale il comune, inoltre, è dotato:  Piano d'azione per l'energia sostenibile approvato con delibera di C.C. n. 5 del 14/03/2014;  Piano comunale di Protezione Civile;  Piano di zona;  Piano comunale per gli incendi di interfaccia urbano – rurale approvato con delibera di G.C. n. 43 del 27/03/2008. Il Piano Regolatore Generale, orientato agli obiettivi che all’epoca della redazione costituivano delle priorità imprescindibili, alla luce di nuove norme ed esigenze di tutela paesaggistico/ambientali sopravvenute risulta oramai inadeguato e non in linea con le gli indirizzi di sviluppo e tutela del territorio assunti come prioritari anche dai piani sovraordinati. Di qui la decisione condivisa dall’intera amministrazione comunale di procedere alla formazione di un nuovo strumento urbanistico comunale che tenga conto soprattutto dei nuovi vincoli imposti dagli strumenti di pianificazione sovracomunali (Autorità di Bacino) e che sia in linea con la politica di sviluppo territoriale dettate dal Piano Territoriale Regionale e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Dal punto di vista ambientale, si può evidenziare come il territorio di Pignataro Maggiore non sia caratterizzato dalla presenza aree tutelate (Fig. 2). Infatti nel territorio pignaratese non ricadono né aree protette (parchi e riserve nazionali e regionali) definite dalla Legge Quadro 394/91, né territori preservati ai sensi dalla Direttiva 92/43/CEE "Habitat", che introduce le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) costituite dai Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli", abrogata e sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 6 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Fig. 2 -Delimitazione del Comune di Pignataro Maggiore rispetto alle Aree di tutela (Parchi Regionali o Nazionali, SIC, ZPS) - Fonte SIT Campania Inoltre, il territorio di Pignataro Maggiore non è interessato da Vincoli Paesistici che in base a quanto stabilito dal DLgs 42/04, sono strumenti previsti dalla legislazione statale per la tutela delle aree di maggiore pregio paesistico, con la finalità di mitigare l'inserimento nel paesaggio di opere edilizie ed infrastrutture nonché di rendere il più possibile compatibili le attività a forte impatto visivo (Fig. 3).

Fig. 3 - Delimitazione del Comune di Pignataro Maggiore rispetto ai Vincoli Pesistici vigenti - DLgl 42/04 - Fonte SIT Campania Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 7 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

L’intero territorio comunale ricade nell’area di bacino dei fiumi Liri - Garigliano - Volturno ed è pertanto assoggettato alle Norme del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale con delibera n. 1 del 05/04/2006 dell’autorità di Bacino Liri - Garigliano - Volturno, ufficialmente in vigore in Campania dal 14/08/2006 (data di pubblicazione sul BURC n. 37 del 14/08/2006).

Fig. 4 - Delimitazione del Comune di Pignataro Maggiore rispetto Aree di Pericolosità - Fonte SIT Campania Il piano persegue l’obiettivo di garantire al territorio del bacino un livello di sicurezza adeguato rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico in atto e potenziali (Fig. 4). Infine si evidenzia come parte del territorio comunale sia sottoposta a Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23 (Fig. 5). Tale vincolo, istituito con il R.D. 30 dicembre 1923 n. 3267 e il successivo regolamento di attuazione R.D. 1126/1926, ha come scopo principale quello di preservare l’ambiente fisico e quindi di impedire forme di utilizzazione del territorio che possano determinare denudazione, innesco di fenomeni erosivi, perdita di stabilità, turbamento del regime delle acque ecc, con possibilità di danno pubblico. L’art. 7 del R.D. 3267 postula un divieto di effettuare le seguenti attività: 1. trasformazione dei boschi in altre qualità di coltura; 2. trasformazione dei terreni saldi in terreni soggetti a periodica lavorazione. Partendo da questi presupposti, detto Vincolo, in generale, non preclude la possibilità di intervenire sul territorio. In particolare l’art. 23 della L.R. n. 11 del 7 maggio 1996 disciplina le modalità per la trasformazione ed il mutamento di destinazione dei boschi e dei terreni sottoposti a vincolo

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 8 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride idrogeologico realizzabili attraverso il rilascio di autorizzazioni da parte del Presidente dell' Amministrazione Provinciale, previa acquisizione del parere espresso dalla competente Area Generale di Coordinamento Sviluppo Attività Settore Primario - Settori Tecnico Amministrativi Provinciali Foreste.

Fig. 5 - Delimitazione del Comune di Pignataro Maggiore rispetto Aree Vincolo Idrogeologico - Fonte SIT Campania I nuovi strumenti di pianificazione territoriale devono infine attenersi alle linee di sviluppo dettate dal Piano Territoriale Regionale (PTR) approvato con L.R. n. 13/08 e dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Caserta (PTCP) approvato con Delibera di Consiglio Provinciale n. 26 del 26/04/2012. Attraverso il PTR la Regione, nel rispetto degli obiettivi generali di promozione dello sviluppo sostenibile e di tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio ed in coordinamento con gli indirizzi di salvaguardia già definiti dalle amministrazioni statali competenti e con le direttive contenute nei vigenti piani di settore statali, individua:  gli obiettivi di assetto e le linee principali di organizzazione del territorio regionale, le strategie e le azioni volte alla loro realizzazione;  i sistemi infrastrutturali e le attrezzature di rilevanza sovraregionale e regionale, gli impianti e gli interventi pubblici dichiarati di rilevanza regionale;

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 9 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

 gli indirizzi e i criteri per la elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale provinciale e per la cooperazione istituzionale. Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta (PTCP), strumento di disciplina per la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione del territorio, è costituito da un insieme di atti, documenti, cartografie e norme che riguardano i diversi aspetti del territorio. In esso sono contenuti i criteri per l'elaborazione sia dei piani comunali sia degli strumenti per la programmazione concertata dello sviluppo locale. Per quanto riguarda la trasformabilità del territorio rurale il PTCP disciplina che: Articolo 37 Edificabilità del territorio rurale e aperto 1. I PUC prevedono che l’edificabilità del territorio rurale e aperto sia strettamente funzionale all’attività agricola multifunzionale, come definita dall’articolo 2 della legge regionale 6 novembre 2008, n. 15, “Disciplina per l’attività di agriturismo”, sia esercitata da imprenditori agricoli professionali definiti ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99 (“Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura”) e nel rispetto del principio del previo riuso dei manufatti esistenti. 2. L’edificabilità rurale comprende: − manufatti a uso abitativo per gli addetti all’agricoltura; − annessi agricoli; − annessi relativi alle attività agrituristiche e agricole multifunzionali. 3. I PUC subordinano la nuova edificabilità del territorio rurale e aperto, ai sensi dei precedenti commi 1 e 2, alle disposizioni di un piano di sviluppo aziendale (PSA). 4. I PUC dettano una specifica disciplina per il patrimonio edilizio esistente nel territorio rurale e aperto, prevedendo esclusivamente interventi di restauro conservativo, manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione e sostituzione edilizia con fedele ricostruzione. Possono prevedere inoltre interventi di ristrutturazione urbanistica senza aumento di volume. Articolo 38 Criteri e modalità dell’edificabilità nel territorio rurale e aperto 1. I PUC prevedono che la nuova edificazione di manufatti a uso abitativo, ove consentita, avvenga a condizione che, nell'insieme dei fondi rustici dell'azienda agricola interessata, la somma delle superfici fondiarie mantenute in produzione, anche secondo diverse qualità colturali, consenta l'edificazione di unità a uso abitativo ciascuna per una superficie lorda di pavimento non inferiore a 160 metri quadrati, in base agli indici di utilizzazione fondiaria rapportati alle qualità delle singole colture, indicati negli articoli del relativo sottosistema del territorio rurale.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 10 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

2. Il PSA, di cui al precedente articolo, , obbligatorio per l’imprenditore agricolo professionale, contiene: − la descrizione della situazione attuale dell’azienda; − la descrizione degli interventi programmati per lo svolgimento dell’attività agricola e/o delle attività connesse nonché degli altri interventi previsti per la tutela e la gestione degli elementi di naturalità e biodiversità (boschi aziendali, filari arborei, siepi, alberi isolati), delle consociazioni tradizionali, delle sistemazioni agrarie (terrazzamenti, ciglionamenti), anche con riferimento al Codice di buona pratica agricola e alle misure silvoambientali e agroambientali contenuti nel piano di sviluppo rurale; − la descrizione dettagliata degli interventi edilizi necessari a migliorare le condizioni di vita e di lavoro agricolo degli aventi titolo, nonché all’adeguamento delle strutture produttive; − l’individuazione dei fabbricati esistenti e da realizzare e dei relativi fondi collegati agli stessi; − la definizione dei tempi e le fasi di realizzazione del programma stesso. 3. L’approvazione del PSA, da parte del Comune, costituisce condizione preliminare per il rilascio del permesso di costruzione. 4. La realizzazione del PSA è garantita da una apposita convenzione, da registrare e trascrivere a spese e a cura del richiedente, che stabilisca in particolare l’obbligo per il richiedente: − di effettuare gli interventi previsti dal piano di sviluppo aziendale, in relazione ai quali e’ richiesta la realizzazione di nuove costruzioni rurali; − di non modificare la destinazione d’uso agricola delle costruzioni esistenti o recuperate necessarie allo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse per il periodo di 20 anni; − di non modificare la destinazione d’uso agricola delle nuove costruzioni rurali eventualmente da realizzare, per almeno 20 anni dall’ultimazione della costruzione; − di non alienare separatamente dalle costruzioni il fondo alla cui capacità produttiva sono riferite le stesse; − di rimuovere gli annessi agricoli al termine della validità del piano di sviluppo aziendale, in mancanza di sue proroghe o dell’inserimento degli annessi in un nuovo piano di sviluppo aziendale. 5. I PUC prevedono che, in assenza di PSA, la realizzazione di annessi agricoli, se non diversamente disposto dalle norme specifiche di ciascuna articolazione del territorio rurale e aperto, avvenga nel rispetto delle seguenti superfici massime, detratte le superfici esistenti: − 20 mq/ha per i primi 3 ettari di superficie fondiaria mantenuta in produzione; − 10 mq/ha per gli ulteriori 3 ettari di superficie fondiaria mantenuta in produzione; − 5 mq/ha per gli ulteriori ettari di superficie fondiaria mantenuta in produzione.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 11 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

6. I PUC prevedono che la nuova edificazione e la riedificazione di serre fisse, cioè a ciclo ininterrotto, ovvero con ripetizione della stessa specie di prodotto senza soluzione di continuità, se consentita dalle norme specifiche di ciascuna articolazione del territorio rurale e aperto, avvenga con estensione non superiore al 60 per cento della superficie agricola totale (SAT). 7. I PUC prevedono che la necessità di annessi agricoli in quantità maggiori di quelle indicate al comma 5 sia dimostrata da un piano di sviluppo aziendale (PSA) di cui ai commi precedenti. 8. I PUC prevedono che gli annessi relativi alle attività agrituristiche, da parte di imprenditori agricoli professionali, se consentiti dalle norme specifiche di ciascuna articolazione del territorio rurale e aperto, siano consentiti con riferimento al numero massimo di 20 posti letto per esercizio, nel rispetto di ogni altra norma vigente in materia.

5. Analisi del sistema agricolo Il settore agricolo negli ultimi decenni è stato oggetto di una serie di trasformazioni sostanziali dovute ad alcuni fattori legati principalmente all’ampliamento del mercato agricolo internazionale, all’evoluzione della meccanizzazione ed all’aumentata disponibilità dei prodotti fitosanitari e fertilizzanti. Questo sviluppo del settore ha generato una serie di effetti quali: • la diffusione dell’agricoltura intensiva; l’abbandono dei terreni cosiddetti marginali nei territori più svantaggiati, come alta collina e montagna; la contrazione del numero di addetti nel settore agricolo; l’accorpamento aziendale; la nascita di allevamenti industriali, che concentrano numeri elevati di capi in aziende con una limitata estensione di territorio. L’Agricoltura riveste un’importanza fondamentale nell’economia della Regione Campania infatti, l’incidenza del Valore Aggiunto del settore agricolo campano (pari al 3,1% del totale) risulta superiore all’incidenza del Valore Aggiunto dell’agricoltura relativo al settore agricolo nazionale (2,5% del totale). Per quanto riguarda il Comune di Pignataro Maggiore il comparto economico prevalente è ancora oggi rappresentato dal settore agricolo, seguito da quello industriale, commerciale ed artigianale. Il Comune di Pignataro Maggiore rientra nella Zona Agraria n.7 della Provincia di Caserta comprendente i comuni di Bellona, Calvi Risorta, Cancello Arnone, Carinola, Castelvolturno, Falciano del Massico, Francolise, Grazzanise, Mondragone, Pastorano, Pignataro Maggiore, Sparanise, Villa

Literno e Vitulazio. I Valori Agricoli Medi (VAM) per tale zona sono stati approvati con Decreto

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 12 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Dirigenziale n. 53 del 28/04/2015, pubblicato sul BURC n. 34 del 01 /06/2015 e vengono di seguito riportati. VAM 2015 ZONA AGRARIA N. 7 Bellona, Calvi Risorta, Cancello Arnone, Carinola, Castelvolturno, Falciano del Massico, Francolise, Grazzanise,

Mondragone, Pastorano, Pignataro Maggiore, Sparanise, e Vitulazio.

Coltura Valore fondiario medio (euro/ha)

Seminativo 28.569,00 Seminativo irriguo 45.715,00 Seminativo arborato 35.434,00 Seminativo arborato irriguo 38.977,00 Prato 20.001,00 Prato Irriguo 30.865,00 Pascolo 10.293,00 Orto irriguo 49.857,00 Agrumeto 46,297,00 Vigneto 30.805,00 Frutteto 50.284,00 Frutteto irriguo 51.427,00 Oliveto 21.820,00 Noccioleto 28.212,00 Bosco alto fusto 10.402,00 Bosco alto ceduo 7.205,00 Incolto produttivo 6.514,00 Incolto sterile 3.888,00

La produttività dei suoli risulta fortemente condizionata dalle tecniche di fertilizzazione degli stessi. Tra queste lo spandimento degli effluenti provenienti dalle aziende zootecniche e dalle piccole aziende agroalimentari, se non effettuati correttamente, può concorrere in maniera significativa all’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali. Di tale tematica si occupa la Direttiva 91/676/CEE (c.d. Direttiva “Nitrati”), recepita dal DLgs 152/1999 e dal DM 7 aprile 2006 e che prevede:  una designazione di Zone Vulnerabili da Nitrati di Origine Agricola (ZVNOA), nelle quali vi è il divieto di spargimento dei reflui degli allevamenti e di quelli provenienti dalle piccole aziende agroalimentari, fino un limite massimo annuo di 170 kg di azoto per ettaro;  la regolamentazione dell’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e dei reflui aziendali, con definizione dei Programmi d’Azione, che ne stabiliscono le modalità e le quantità di spandimento.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 13 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

In Campania le ZVNOA sono state approvate con Deliberazione n. 700 del 18 febbraio 2003 (BURC n. 12 del 17 marzo 2003) e sono state delimitate utilizzando specifica documentazione tecnica (carte dei suoli, carta delle pendenze, carte dell’uso agricolo del suolo, dati della rete di monitoraggio delle acque dell’ARPAC, dati e cartografie delle Autorità di Bacino) e riportate su apposita cartografia in scala 1:25.000. Il territorio di Pignataro Maggiore non risulta compreso, neppure parzialmente, in una ZVNOA, che nella provincia di Caserta interessa 31 comuni (243 in Campania) (Fig. 6).

Fig. 6 - Delimitazione del Comune di Pignataro Maggiore rispetto alle ZVNOA - Fonte SIT Campania

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 14 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

6. Statistica agraria Di seguito vengono analizzati nel dettaglio i dati statistici relativi al 6° Censimento Generale dell’Agricoltura registrati nel Comune di Pignataro Maggiore. Per una più corretta analisi i dati del 6° Censimento sono confrontati con i dati del 5° Censimento (anno 2000). Dai dati pubblicati dall’ISTAT, relativi al 6° Censimento Generale dell’Agricoltura, si evidenzia in tutta la Campania una drastica riduzione delle aziende agricole che sono passate da 234.335 unità censite nel 2000 a 136.872 unità censite nel 2010. La diminuzione del numero di aziende del 41,6% rispetto al 2000 ha determinato anche una riduzione della Superficie Agricola Utilizzata - SAU, seppur di soli 6,3 punti percentuali. Questo dato induce a riflettere che, con buone probabilità a scomparire nell’ultimo decennio siano state in prevalenza le micro aziende agricole, ossia quelle con superficie aziendale inferiore ad un ettaro. Il linea con quanto accaduto a livello regionale, anche nel Comune di Pignataro Maggiore, nel periodo compreso tra i due rilevamenti statistici (2000 – 2010), si è avuta una diminuzione del numero delle aziende, che sono passate da 340 a 311 aziende attive nel settore agricolo. In controtendenza è il dato relativo alla Superficie Agricola Utilizzata – SAU, infatti, mentre a livello regionale tale dato è in calo, nel Comune di Pignataro Maggiore si è avuto un incremento della SAU di circa 640 ha, 1.390,73 ha nel 2000 e 2.030,85 ha nel 2010, pari a 46 punti percentuali. Di seguito vengono riportati nelle relative tabelle i dati statistici relativi al settore agricolo del Comune di Pignataro Maggiore, i quali saranno analizzati nel successivo paragrafo.

Statistica Agraria – Comune di Pignataro Maggiore

Anno SAT (ha) SAU (ha) Aziende

2000 1.504,16 1.390,73 340

2010 2.141,98 2.030,85 311

Fonte ISTAT.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 15 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Boschi Superficie Arboricoltura annessi ad Altra Superficie Agraria Utilizzata (SAU) Agraria non SAT (Ha) da legno (Ha) Aziende Superficie Utilizzata Agricole (Ha)

Seminativi 1.518,60

Colture 1.167,96 legnose 1.951,6 4,00 10,30 31,43 65,40 2.141,98 Prati e 64,48 pascolo

Orti Familiari 4,49

Fonte ISTAT.

Aziende per forma di conduzione Conduzione diretta del Conduzione con Anno Altre forme di conduzione Totale generale coltivatore salariati

2000 335 5 0 340

2010 294 16 1 311

Fonte ISTAT.

Aziende per classe di superficie (Ha)

Anno <1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 >100 Tot

2000 146 53 81 36 14 4 6 0 340 2010 73 60 71 55 35 12 3 2 311 Fonte ISTAT.

Aziende per forma giuridica

Azienda Società Altra società Società di Società Ente privato Anno individuale semplice di persone capitale cooperativa senza fine di TOTALE lucro 2000 337 0 0 1 2 0 340 2010 299 3 1 4 3 1 311 Fonte ISTAT.

te ISTAT.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 16 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Aziende con seminativi e relativa superficie per le principali coltivazioni praticate (in Ha)

Cereali Coltivazioni

Altri cereali Coltivazioni Ortive Foraggere Anno Totale Totale Frumento Avvicendate Aziende Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie

2000 98 98 288,82 16 22,88 116 265,94 82 60,29 77 441,7

2010 36 36 152,51 8 42,63 53 148,5 41 87,5 78 839,17 Fonte ISTAT.

Aziende con coltivazioni legnose agrarie e relativa superficie per le principali coltivazioni praticate (Ha)

Totale Vite Olivo Agrumi Fruttiferi Anno aziende Aziende Superfici Aziende Superfici Aziende Superficie Aziende Superficie 2000 250 136 33,31 177 69,23 11 2,44 143 639,48 2010 233 53 22,15 154 111,68 3 0,59 186 1.026,22 Fonte ISTAT.

Aziende con allevamenti e relativo numero di capi

Bovini Bufalini Ovini Equini Anno Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi 2000 16 599 22 2.763 2 352 4 22 2010 11 385 22 4.628 1 98 2 67 Fonte ISTAT.

7. Analisi dei dati La dinamica delle aziende agricole della zona segue la tendenza di quanto accaduto a livello regionale negli ultimi decenni, con una diminuzione complessiva del numero di aziende agricole. Valutando i dati relativi agli ultimi censimenti, si può notare come nel Comune di Pignataro Maggiore, le aziende agricole siano diminuite del 8,53 % dal 2000 al 2010 (29 in valore assoluto), mentre, in controtendenza con i dati nazionali e regionali si ha contestuale aumento della SAU di circa 640 ha (46%). L’aumento della SAU evidenzia certamente un ritorno al settore agricolo con coltivazione di suoli parzialmente in stato di abbandono dall’epoca del precedente censimento. Per quanto attiene la forma di conduzione, predominante risulta essere ancora quella diretto- coltivatrice, seppur con un lieve decremento, che nell’arco temporale 2000-2010 è di circa il 12,24%. Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 17 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Le aziende diretto-coltivatrici rappresentano oggi circa il 95% delle aziende agricole dell’area, la parte restante si avvale dell’uso di salariati. Queste ultime sono passate da sole 5 aziende nel 2000 a 16 aziende nel 2010 con un aumento del 220% rispetto al periodo precedente. La struttura fondiaria presenta una lieve diminuzione delle aziende di piccola o piccolissima dimensione che, però, presentano ancora un’incidenza eccessiva. Il 66% circa delle aziende, infatti, ha una superficie inferiore ai 5 ha ed l’ 83% non supera i 10 ha. D’altro canto si registra un forte incremento del numero di aziende con classi di ampiezza comprese fra i 10-50 ha (da 18 a 47) e la contemporanea riduzione delle aziende con ampiezza tra 50-100 (da 6 a 3). Nell’ultimo censimento è stata inoltre registrata la presenza sul territorio di 2 nuove aziende con superficie maggiore di 100 ha. La superficie media per azienda agricola dimostra il grado di polverizzazione esistente nel comune, fattore che influisce negativamente sulla competitività del sistema agricolo comunale. Infine risulta importante evidenziare anche le variazioni registratesi nel decennio 2000-2010 riguardo alla classificazione delle aziende per forma giuridica. Si registra una diminuzione dell’11,28% dell’ Azienda Individuale a favore di Società Semplice (da 0 a 3), Società di Capitale (da 1 a 4) e Società Cooperativa, Ente Privato senza fine di lucro e altra Società di Persona (da 3 a 7). Dall’analisi delle aziende agricole del comprensorio comunale emergono due comparti predominanti nell’economia locale:  Comparto frutticolo;  Comparto zootecnico; e altri tre comparti secondari:  Comparto orticolo;  Comparto olivicolo;  Comparto vitivinicolo. Ai comparti elencati segue il Comparto cerealicolo – foraggero, che è del tutto marginale e legato in prevalenza al comparto zootecnico, mentre non rilevante risulta il Comparto forestale che si estende per soli 10,83 ha.

Comparto frutticolo Nel territorio di Pignataro Maggiore il comparto frutticolo ha visto una progressiva ed esponenziale crescita, con un aumento sia del numero di aziende operanti nel settore, sia dei terreni investiti a frutteti. In particolare, nel periodo compreso tra le ultime due rilevazioni statistiche, 2000 - 2010, si

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 18 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

è passati da una superfice di 334,45 ha a 535,17 ha, con un aumento percentuale della SAU investita nel settore del 60,05 %. All’aumento della superficie corrisponde un contemporaneo aumento del numero di aziende attive nel settore, che passano da 143 nel 2000 a 186 nel 2010, per un aumento percentuale del 23,12 %. Emerge dai dati rilevati la presenza di un buon numero di aziende di media – grande dimensione, con una conduzione di tipo imprenditoriale. Gran parte del territorio di Pignataro Maggiore è destinato ai frutteti specializzati, con produzione prevalente di pesche, pesche nettarine, kiwi, nocciole e mele (IGP "Melannurca Campana"). Oltre a queste che sono le coltivazioni prevalenti e che rappresentano una fonte di reddito e di occupazione incidente per locale realtà, trovano spazio anche alcune coltivazioni arboree di secondaria importanza nella realtà agraria locale quali albicocco, pero, susino, ciliegio. Di seguito si riporta la suddivisione della superficie comunale destinata ai frutteti, ci si soffermerà poi sulle colture più redditizie e di maggior pregio, (pesche, pesche nettarine, kiwi e nocciole) e in particolare sui meleti caratterizzati dall’ IGP "Melannurca Campana". Superficie Frutteti Aziende (Ha)

Pesche 316,93 89 Pesche nettarine

Kiwi 97,60 7 Mele 23,18 17

Nocciole 32,33 23

Atri frutteti 65,13 41 (albicocco, pero, susino, ciliegio,ecc)

Sup. Tot. 535,17 108

Di cui irrigata 491,05 78

La coltivazione di pesche e pesche nettarine interessa una superficie di 316,93 ha con 89 aziende agricole attive nel settore. Le pesche e le pesche nettarine sono riconosciute come il frutto più amato dell'estate con la loro ricchezza nutrizionale e l'Italia è il primo produttore d'Europa con 1,41 milioni di tonnellate, seguono Spagna (830.000 tonnellate), Francia (305.000) e Grecia (290.000). Sulla base dell'ultimo aggiornamento, secondo il Cso (Centro servizi ortofrutticoli), in Italia l'offerta 2015 di pesche da consumo fresco ha superato di poco le 579.000 tonnellate (+4% sul 2014), mentre le nettarine su 760.000 tonnellate (-1%). Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 19 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

A livello locale si stima una produzione totale di pesche e pesche nettar ine di circa 62.600 quintali con un volume d’affari di circa 3.585.000 euro di cui 3.135.000 euro di pesche e 450.000 euro di pesche nettarine. Altra produzione importante nel comparto frutticolo pignaratese è rappresentata dal kiwi. Tale coltivazione occupa una superficie di 97,60 Ha con 7 aziende agricole attive nel settore. L’Italia produce il 70% dei kiwi dell’Emisfero Nord, risultando paese leader mondiale nella produzione del frutto. Una produzione in crescita negli ultimi anni, con circa 25.000 ha coltivati nel 2015 e 538.000 tonnellate prodotte, dato in continua ascesa e che consente esportazioni fino al 75% della produzione totale. A livello regionale, predominano Piemonte (4.569 ha), Veneto (3.424 ha) ed Emilia Romagna (3.591) che però fanno segnare un calo del 3-4% rispetto al 2014, stabile il Lazio (7.292 ha), in aumento le aree a Sud, soprattutto in Calabria e Campania. Nel Comune di Pignataro Maggiore, si stima una produzione di 24.000 quintali con un volume d’affari di circa 2.200.000 euro. Alla coltivazione di pesche, pesche nettarine e kiwi, si affianca la produzione di nocciole. Nel Comune di Pignataro Maggiore risultano attive nel settore 23 aziende con 32,23 ha di superficie investiti. Detta coltura presenta un interesse crescente, dovuto soprattutto all’industria dolciaria, sia in Italia che a livello mondiale con una produzione che negli ultimi quindici anni ha visto un incremento del 35%. L’Italia con circa 71.000 ha, dislocati tra Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, e con produzioni oscillanti tra 100.000 e 130.000 tonnellate all’anno, è il primo produttore di nocciole europeo. L’offerta interna è insufficiente e di conseguenza c'è un incremento delle importazioni dall’estero (circa 95.000 t/anno di nocciole). I dati medi delle scorse stagioni mostrano un trend positivo per produzione e prezzi. Nel Comune di Pignataro Maggiore, si stima una produzione di 780 quintali annui di nocciole con un volume d’affari di circa 180.000 euro all’anno. Per un rafforzamento di tutti gli anelli della filiera occorre una maggior integrazione contrattuale tra fase agricola-industria di prima trasformazione e industria dolciaria ed un impegno costante nella ricerca, nello sviluppo di nuove tecnologie di conservazione e di nuovi prodotti che apportino innovazioni nei consumi. L’obbiettivo da raggiungere è la riduzione dei costi di produzione e il mantenimento degli standard qualitativi e ambientali seguendo le indicazioni provenienti dall’Unione Europea, le cui politiche

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 20 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride agricole sono sempre più indirizzate alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia della salute umana. Una nota a parte merita certamente la produzione di mele, che nel Comune di Pignataro Maggiore si riferisce ad una delle varietà italiane di melo più conosciute e più apprezzate in assoluto dai consumatori, l'Annurca. L'IGP "Melannurca Campana" è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 2081/92, con Regolamento (CE) n. 417/2006 (pubblicato sulla GUCE n. L 72 dell'11 marzo 2006). L'iscrizione al registro nazionale delle denominazioni e delle indicazioni geografiche protette è avvenuta con provvedimento ministeriale del 30/03/06, pubblicato sulla GURI n. 82 del 07/04/04, unitamente al Disciplinare di produzione e alla Scheda riepilogativa (già pubblicata sulla GUCE unitamente al predetto Reg. 417/06). Il "Consorzio di tutela Melannurca campana IGP", costituito nel 2005, è stato riconosciuto dal MIPAAF con DM 18 aprile 2007 (pubblicato sulla G.U. n. 100 del 2.05.2007) in base all'art. 14 della legge 526/99 per la tutela, vigilanza e valorizzazione del prodotto. Nel Comune di Pignataro Maggiore, sono attive nel settore 17 aziende con 23,18 ha destinati alla coltivazione del prodotto, dato in crescita nel periodo di rilevazione ISTAT 2000-2010 di circa 20 punti percentuali. L'Annurca, prodotto di eccellenza nel territorio è definita la "regina delle mele", infatti, è da sempre conosciuta soprattutto per la spiccata qualità dei suoi frutti, dalla polpa croccante, compatta, bianca, gradevolmente acidula e succosa, con aroma caratteristico e profumo finissimo, una vera delizia per gli intenditori. Il frutto è medio-piccolo, di forma appiattita-rotondeggiante, leggermente asimmetrica, con picciolo corto e debole. La buccia, liscia, cerosa, mediamente rugginosa nella cavità peduncolare, è di colore giallo-verde, con striature di rosso su circa il 60-70% della superficie a completa maturazione, percentuale di sovraccolore che raggiunge l'80-90% dopo il periodo di arrossamento a terra. La "Melannurca Campana" IGP rivendica da sempre virtù salutari: altamente nutritiva per l'alto contenuto in vitamine (B1, B2, PP e C) e minerali (potassio, ferro, fosforo, manganese), ricca di fibre, regola le funzioni intestinali, è diuretica, particolarmente adatta ai bambini ed agli anziani, è indicata spesso nelle diete ai malati e in particolare ai diabetici. Anche per l'eccezionale rapporto acidi/zuccheri, le sue qualità organolettiche non trovano riscontro in altre varietà di mele. Una recente ricerca del Dipartimento di scienza degli alimenti dell'Universià di Napoli Federico II ha dimostrato che la mela Annurca dimezza i danni ossidativi alle cellule epiteliali gastriche. La sua azione gastroprotettiva dipende dalla ricchezza in composti fenolici, che sono in grado di prevenire così i danni ossidativi dell'apparato gastrico e aiutando a combattere le malattie gastriche

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 21 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride legate all'azione di radicali . Uno degli elementi di tipicità che certamente caratterizzano la "Melannurca Campana" IGP è l'arrossamento a terra delle mele nei cosiddetti "melai". Essi sono costituiti da piccoli appezzamenti di terreno, sistemati adeguatamente in modo da evitare ristagni idrici, di larghezza non superiore a metri 1,50 su cui sono stesi strati di materiale soffice vario: un tempo si utilizzava la canapa, oggi sostituita da aghi di pino, trucioli di legna o altro materiale vegetale. Per la protezione dall'eccessivo irraggiamento solare i melai sono protetti da apprestamenti di varia natura. Durante la permanenza nei melai i frutti sono disposti su file esponendo alla luce la parte meno arrossata, vengono poi periodicamente rigirati ed accuratamente scelti, scartando quelli intaccati o marciti. E' proprio questa pratica, volta a completare la maturazione dei frutti adottando metodi tradizionali e procedure effettuate tutte a mano, ad esaltare le caratteristiche qualitative della "Melannurca Campana" IGP, conferendogli quei valori di tipicità che nessun altra mela può vantare. Due gli ecotipi previsti dal disciplinare di produzione, con due distinte indicazioni varietali in etichetta: l' "Annurca" classica e la diretta discendente "Annurca Rossa del Sud", suo mutante naturale, diffuso nell'area di produzione da oltre un ventennio, che ha il pregio di produrre frutti a buccia rossa già sulla pianta. I frutti di maggior pregio, soprattutto dal punto di vista organolettico, a detta degli esperti sono quelli provenienti da piante innestate su franco, allevate a pieno vento e con scarsi apporti irrigui. Le indubbie caratteristiche organolettiche di questa mela, finora apprezzate soprattutto dai consumatori meridionali, stanno progressivamente conquistando anche altri mercati, grazie anche al riconoscimento del marchio di tutela e all'ingresso nei canali della grande distribuzione organizzata. Accanto ai succhi, di grande valore nutritivo, ottimi sono anche i liquori ottenuti dalle annurche, così come i dolci (crostate e sfogliatelle su tutti, ma anche le mitiche e tradizionali "mele cotte" al forno). La zona di produzione della "Melannurca Campana" IGP comprende ben 137 comuni appartenenti a tutte le province campane. Le aree ove si concentra la maggior parte della produzione sono la Giuglianese-Flegrea nel napoletano, la Maddalonese, l'Aversana e l'Alto Casertano nel casertano, la Valle Caudina-Telesina e il Taburno nel beneventano e l'Irno e i Picentini nel salernitano. Con una produzione di poco più di 60.000 tonnellate medie annue, la "Melannurca Campana" IGP rappresenta l'80% circa della produzione campana di mele e il 5% circa di quella nazionale, per un valore complessivo stimato in oltre 40 milioni di euro. Attualmente la "Melannurca Campana" IGP è per circa 2/3 assorbita dai mercati regionali di Campania e Lazio, mentre circa un 20% raggiunge i mercati di Lombardia, Piemonte e Toscana. La tutela della mela Annurca si aggiunge a quelle già accordate alle mele Val di Non DOP e Alto Adige IGP, garantendo a più della metà del raccolto nazionale la protezione comunitaria di qualità certificata. Pur contando su una superficie di oltre 4.000 ha (80% del totale Campania), la superficie iscritta al sistema di certificazione dell'IGP è di

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 22 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

288 ha, per un totale di 86 aziende agricole produttrici iscritte al registro. La produzione certificata è stata di 25.000 quintali circa, commercializzata da 4 delle 8 ditte confezionatrici iscritte al sistema IGP.

Comparto zootecnico L'importanza economica del settore zootecnico, che rappresenta a livello regionale circa il 25% della PLV agricola, trascende il valore della materia prima perché coinvolge anche l'industria dei derivati (latticini, carni insaccate o conservate, pelle e cuoio), in particolare quella casearia. La consistenza del patrimonio zootecnico del Comune di Pignataro Maggiore rilevato dal censimento generale dell'agricoltura dell'anno 2010 è quantificata in 5.178 capi, di cui 4.628 capi bufalini, pari all’ 89% dell’intero patrimonio zootecnico comunale e 385 capi bovini, pari al 7,5% dell’intero patrimonio zootecnico comunale. Di minore importanza è l’allevamento degli ovini, una sola azienda con 98 capi, e l’allevamento degli equini, due aziende e 67 capi. Il numero dei capi di altre specie di bestiame quali, caprini, suini, conigli e animali da bassa corte è trascurabile e legato esclusivamente all'autoconsumo familiare. Con riferimento ai bovini, la consistenza media è di 35 capi per azienda, in calo rispetto al 2000, quando la consistenza media era di 38 capi per azienda, la presenza di bovini sembra quindi essere dedicata ad un mercato strettamente locale. La maggior parte dei bovini allevati appartiene alle razze “Frisona” e “Bruna” con attitudine prevalentemente lattifera, le poche aziende che si dedicano all’allevamento di bovini da carne sono orientate sull’allevamento di razze quali “Marchigiana” e meticce. Una nota a parte merita certamente il comparto bufalino grazie alla presenza di due importanti DOP di carattere extraregionale quale la Mozzarella di bufala campana DOP e Ricotta di bufala campana DOP. Questo comparto rappresenta oggi una vera ricchezza per tutti i territori della Provincia di Caserta, grazie all’assenza di barriere all’entrata (mancanza di quote latte), e nel Comune di Pignataro Maggiore una importante fonte di reddito e di occupazione, con una consistenza di 210 capi allevati per azienda e 22 aziende che operano nel settore. Seppur il numero delle aziende risulta stabile rispetto al 2000, si registra un aumento del 41,30 % del numero di capi allevati nell’ultimo decennio. Tale dato conferma la continua e progressiva crescita del settore, che permette alla bufala campana di ritagliarsi una sempre più importante fetta sul mercato sia nazionale che internazionale. Gli elementi di tipicità della mozzarella di bufala campana, sono soprattutto costituiti dalla materia prima impiegata (il latte fresco di bufala, particolarmente ricco in grasso e proteine) e dalla filatura.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 23 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Operazione, quest'ultima, consistente nel lavorare a mano la pasta del formaggio a fine maturazione con acqua bollente fino a farla "filare", in modo da ottenere la particolare consistenza del prodotto finale ed il caratteristico "bouquet", determinato dalla microflora particolare che si sviluppa durante le varie fasi della lavorazione. La filatura si avvale di un mestolo e di un bastone, entrambi in legno, sollevando e tirando continuamente la pasta fusa fino ad ottenere un impasto omogeneo. Segue poi la formatura, che in molti caseifici si esegue ancora a mano con la tradizionale "mozzatura", che il casaro effettua con il pollice e l'indice della mano. Le mozzarelle così prodotte vengono poi lasciate raffreddare in vasche contenenti acqua fredda e infine salate. La crosta è sottilissima e di colore bianco porcellanato, mentre la pasta non presenta occhiature ed è leggermente elastica nelle prime otto-dieci ore dalla produzione, e poi sempre più fondente. Il disciplinare, oltre alle classiche forme tondeggianti, prevede altre tipologie commerciali: i bocconcini, le ciliegine, le perline, i nodini, gli ovolini e le famosissime "trecce". Il peso varia secondo la forma, da 10 a 800 grammi (3 kg per le trecce). E' ammessa anche l'affumicatura, un antico e tradizionale processo naturale di lavorazione, ma in tal caso la denominazione di origine deve essere seguita dalla dicitura "affumicata". Mediamente occorrono 4,2 litri di latte di bufala per produrre un chilogrammo di mozzarella. Negli ultimi decenni il patrimonio bufalino, nell'areale di produzione della mozzarella DOP, è notevolmente aumentato, inversamente alla riduzione numerica della popolazione bovina. Questo processo, intensificatosi negli ultimi 15-20 anni, ha favorito lo sviluppo dell'intera filiera, cui sono impegnati oltre 2.000 imprenditori e 250 caseifici (anche se i caseifici iscritti alla DOP sono 128), e che a sua volta alimenta un indotto che oggi vede impegnati nell'area DOP oltre 20.000 addetti. Attualmente il patrimonio bufalino si aggira intorno a 250.000 capi, distribuiti in 1850 allevamenti, di cui circa 130.000 bufale in lattazione. L'80% è distribuito nell'ambito del territorio campano, il restante 20% è dislocato nel basso Lazio, in Puglia e in Molise. Mediamente si producono circa 33.000 tonnellate di Mozzarella di bufala campana DOP all'anno, con un incremento medio costante nell'ultimo decennio. Il fatturato espresso dal comparto si aggira intorno ai 400 milioni di euro, con un aumento del 5% annuo delle esportazioni. La percentuale di mozzarella DOP venduta all'estero è di circa il 18% del totale formaggi italiani. Il consumo presenta un trend positivo con un incremento annuo pari a circa il 10%. La denominazione "Mozzarella di Bufala Campana" è stata riconosciuta con Regolamento CE n. 1107/96 (pubblicato sulla GUCE L 148/96 del 21 giugno 1996) che fa seguito al riconoscimento nazionale del 1993, DPR 10 maggio 1993 (pubblicato sulla GU del 17 settembre 1993) unitamente al Disciplinare di produzione. Precedentemente al Reg. CE n. 2081/92, la denominazione di origine era già stata riconosciuta a livello nazionale con il DPR 15 settembre 1988 (pubblicato sulla GU n. 44 del 22 febbraio 1989). Successivamente, con Decreto ministeriale del 7 aprile 1998, il MiPAF ha

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 24 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride determinato gli elementi di etichettatura per la denominazione registrata, mentre con successivo Decreto del 21 luglio 1998 ha stabilito i criteri per l'utilizzo dei termini di designazione del prodotto. Con successivo regolamento CE n. 103/2008 (pubblicato sulla GUCE L31 del 5 febbraio 2008) sono state approvate alcune modifiche al disciplinare di produzione in ordine alla disciplina produttiva e all'ampliamento dell'area di produzione (le modifiche al disciplinare sono state pubblicate sulla GU n. 47 del 25.02.2008, pag. 36). Il Consorzio per la tutela del formaggio "Mozzarella di Bufala Campana" è stato riconosciuto dal MIPAF con DM 24 aprile 2002 (pubblicato sulla G.U. 134 del 10.06.2002) in base all'art. 14 della legge 526/99 per la tutela, vigilanza e valorizzazione del prodotto. In tutte le aree di produzione della mozzarella di bufala campana, quindi le province di Salerno, Caserta, Napoli, Benevento e altre ricadenti nell'area della DOP "Mozzarella di bufala Campana", dalla lavorazione del siero della mozzarella si ricava anche la ricotta, che può essere consumata fresca o sottoposta a essiccamento. La ricotta di bufala fresca ha un colore latteo e consistenza morbida e si ottiene riscaldando il siero derivante dalla lavorazione del latte crudo per la produzione di mozzarella di bufala fino alla temperatura di circa 90 gradi. Al siero viene poi aggiunto sale quanto basta per ottenere la giusta sapidità del prodotto. Per ottenere, invece, la ricotta essiccata di bufala, che è a pasta compatta, è necessario che le forme stagionino in cella per circa 10 giorni e poi vengano lasciate per lo meno un mese a essiccare. Vengono poi tolte dai contenitori e lasciate stagionare altri 30 giorni, fino a essere ripulite dalle muffe, private della scorza sottile e messe sotto vuoto. La Denominazione di Origine Protetta (DOP) Ricotta di bufala campana è stata riconosciuta, ai sensi del Reg. CE n. 634/10.

Comparto orticolo Nel settore vi è stato nel decennio di riferimento (2000 – 2010) una netta diminuzione del numero di aziende, che si sono dimezzare passando da 82 a 41 aziende, a cui però non corrisponde una diminuzione della superficie investita, che anzi, è passata da 60,29 ha a 87,50 ha, ciò lascia presumere che come già evidenziato nei dati precedenti, che a sparire siano state le aziende di piccole o piccolissime dimensioni. Le colture orticole prevalenti coltivate nel Comune di Pignataro Maggiore sono pomodoro, peperone, melanzana, melone, zucchino, fragola e asparago. È da notare che in zona, grazie alla elevata fertilità dei suoli, è diffusa la pratica delle superfici ripetute che incrementa notevolmente la redditività dei suoli. Su tali appezzamenti, vengono coltivati, in secondo raccolto, brassicacee (cavolo, broccolo e verza) o ortaggi da foglia quali lattuga, lattughino e indivia. Inoltre sono

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 25 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride presenti anche diversi apprestamenti protettivi (serre) di una certa rilevanza, per la coltivazione intensiva di ortaggi fuori stagione. Tali apprestamenti sono per la maggioranza costituiti da tunnel, serre tunnel o serre in acciaio e plastica. Queste ultime a carattere semipermanente sono state appositamente evidenziate in cartografia.

Comparto olivicolo L'olivicoltura nella zona ha radici antichissime. Infatti, ha da sempre caratterizzato il paesaggio rurale, costituendo la principale fonte di reddito per le popolazioni locali. Il comparto olivicolo, seppur importante (154 aziende attive nel settore su 311 totali), risulta secondario rispetto agli altri comparti, soprattutto in considerazione del minor reddito economico ritraibile. La superficie investita ad oliveti è passata da 69,23 ha nel 2000 a 111,68 ha nel 2010, con un incremento percentuale, in termini di rapporto con la SAU, del 5,8 % in più. Il settore che ha vissuto una crisi profonda nei decenni precedenti soprattutto a causa di una situazione internazionale che è radicalmente mutata e promette in futuro ulteriori cambiamenti, sia in una situazione interna strutturale. L'UE da decenni è risultato il primo produttore mondiale di olio di oliva con un contributo pressochè esclusivo di Spagna, Italia e Grecia. L’Italia ha progressivamente perso il suo ruolo trainante in Europa a causa delle crescenti produzioni spagnole. Il progressivo rafforzamento della posizione spagnola, di tipo ormai strutturale, all'interno dell'UE sta modificando gli equilibri di mercato in termini di gestione dello stesso (OCM) ed in termini competitivi. Inoltre, la crescita delle produzioni extraeuropee, come Turchia, Siria e Marocco, che sono in grado di competere tranquillamente sul prezzo (dovuto per lo più a minori costi della manodopera) con l'olio italiano, ha creato ulteriori difficoltà al settore. Unico vantaggio in controtendenza è il continuo crescente favore incontrato dalla dieta mediterranea, che ha come base proprio l'olio di oliva e che ha permesso quindi puntare sul made in . Per quanto riguarda la situazione strutturale interna, i problemi che toccano maggiormente la filiera olivicola italiana, ed in particolare quella del Comune di Pignataro Maggiore, sono diversi: - un'eccessiva frammentazione delle aziende olivicole, con una superficie piccola o addirittura piccolissima (la media aziendale è di circa 70 are); che rende del tutto inadeguati i costi di produzione (la raccolta viene effettuata per lo più a mano, quindi a costi elevati) e preclude le opportunità offerte dalla meccanizzazione; - oliveti con forme di allevamento tradizionali e poco inclini alla raccolta meccanica;

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 26 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

- bassa produttività unitaria, dovuta a impianti vetusti con basso rapporto tra ramificazioni e legno, investimenti radi e cultivars a bassa resa in olio; - alternanza di produzione; - competizione con impianti di innovativa concezione, irrigui, con elevate densità, con varietà autofertili e adatti alla raccolta meccanica. Il punto di debolezza forte di tale comparto è legato alla mancata introduzione del Comune di Pignataro Maggiore nell’areale di produzione DOP dell’olio di oliva “Terre Aurunche”, che penalizza fortemente l’immissione di prodotto trasformato sui mercati regionali e nazionali.

Comparto vitivinicolo Nel territorio di Pignataro Maggiore la superficie viticola ha visto tra il 2000 e il 2010 una progressiva decrescita, passando dai 33,31 ha del 2000 ai circa 22,15 ha del 2010. In rapporto alla SAU la superficie destinata ai vigneti è pari nel 2010 all’ 1,3% del totale, con il numero delle aziende attive nel settore che è passato da 136 a 53. L’attività viticola risulta marginale rispetto agli altri comparti, in particolare rispetto al comparto frutticolo e la maggior parte delle aziende presenti sul territorio svolgono l’attività a carattere prettamente familiare con produzioni destinate all’autoconsumo. La quasi totalità dell’uva prodotta all’interno del comprensorio comunale viene impiegata come materia prima per la produzione di vino, la quota destinata alla produzione di uva da tavola è sostanzialmente irrilevante. La viticoltura italiana è da tempo in fase recessiva e registra, in modo speculare, le difficoltà connesse alla diminuzione di consumo del vino. Dal 1979 sia la CEE che lo Stato Italiano si adoperarono per contenere il settore attraverso una serie di provvedimenti (Reg. CEE 337/79 – 454/80 – 456/80) volti sostanzialmente a ridurre le superfici vitate. A seguito di questi interventi (premi all’estirpazione - Reg. CEE 1442/88), le superfici vitate destinata alla produzione di vino hanno continuato a contrarsi. A livello regionale, va detto che la viticoltura campana soffre, anche in questo caso, di difficoltà legate alle dimensioni aziendali, generalmente piccole o medio piccole (< 4 Ha). Anche la filiera vitivinicola del Comune di Pignataro Maggiore si inserisce in questo contesto ed è caratterizzata da micro e piccole imprese e produzioni autoctone in grado di qualificare l'offerta agricola regionale nel suo complesso. Non grandi numeri, ma una offerta diversificata di produzioni qualitative contenute in termini quantitativi. La stessa Commissione Europea definisce le produzioni di nicchia come «quelle legate al territorio, con caratteristiche tipiche e tradizionali, destinate a soddisfare le esigenze qualitative di specifiche

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 27 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride fasce di consumatori». Ben si capisce, allora, come l'enologia campana possa - a pieno titolo - connaturarsi come filiera a forte valenza di tipicità autoctone, espressioni secolari di territori e di cultura contadina tramandata sino ad oggi. Ogni provincia campana si caratterizza per le sue produzioni enologiche autoctone, il territorio stesso diventa, quindi, elemento fondante di questa tipicità attribuendo al prodotto un valore di differenziazione collegato alla qualità e all'origine. Il Comune di Pignataro Maggiore ricade nella zona di raccolta delle uve per l’ottenimento di vini atti ad essere designati con indicazione geografica tipica. In particolare nel territorio Comunale è possibile ottenere le seguenti produzioni a IGT :  INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA (IGT) TERRE DEL VOLTURNO  INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA (IGT) CAMPANIA

IGT TERRE DEL VOLTURNO Tipologia: La IGT “Terre del Volturno” è riservata ai seguenti vini: bianco, bianco amabile, bianco frizzante ,bianco passito, rosso, rosso amabile, rosso frizzante, rosso passito, rosso novello, rosato, rosato amabile, rosato frizzante. I vini ad IGT “Terre del Volturno” bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione per le province di Caserta e Napoli ed iscritti nel Registro Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, approvato con DM 7 maggio 2004 e successivi aggiornamenti, riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare. I vini ad IGT “Terre del Volturno” con la specificazione di uno dei seguenti vitigni: Aglianico, Asprinio, Casavecchia, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Greco, Pallagrello bianco, Pallagrello nero, Piedirosso, Primitivo, Sciascinoso, Casavecchia è riservata ai vini ottenuti da uve a bacca di colore analogo provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione per le province di Caserta e Napoli, fino ad un massimo del 15%, idonei alla coltivazione per i rispettivi bacini viticoli e unità amministrative della regione Campania. I vini ad IGT “Terre del Volturno” con la specificazione del vitigno Asprinio possono essere prodotti anche nella tipologia frizzante. Zona di produzione: comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Capriati al Volturno, Gallo, , , , , , S. Gregorio Matese, , , , S. Angelo Alife , , Castello Matese, San Potito

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 28 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Sannitico, Baia Latina, Alife, , , , Liberi, , , , Piana di Monteverna, , , , Giano Vetusto, Pignataro Maggiore, Pastorano, , Vitulazio, Bellona, , Capua, Grazzanise, , Cancello Arnone, Castelvolturno, Villa Literno, , , , , , , , , S. Nicola la Strada, , , Caserta, , , Cervino, , , S. Felice a Cancello, Curti, , S. Cipriano d’, , , , , , , , , S. Marcellino, , , Aversa, , S. Arpino, , S. Marco Evangelista in provincia di Caserta e l’intero territorio amministrativo dei comuni di Giugliano, Qualiano, Sant’Antimo in provincia di Napoli. IGT CAMPANIA Tipologie: La indicazione geografica tipica «Campania» e' riservata ai seguenti vini: a) bianchi, anche nelle tipologie frizzante e passito; b) rossi, anche nelle tipologie frizzante, passito, novello e liquoroso; c) rosati, anche nelle tipologie frizzante, passito, novello e liquoroso. I vini ad indicazione geografica tipica «Campania» bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni inclusi tra quelli idonei alla coltivazione per i rispettivi bacini viticoli e unità amministrative della regione Campania iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino approvato con DM 7 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 242 del 14 ottobre 2004, e successivi aggiornamenti, riportati nell’allegato 1 del presente disciplinare. La indicazione geografica tipica «Campania» con la specificazione di uno dei seguenti vitigni, Aglianico, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Greco, Moscato, Piedirosso, Primitivo, Sciascinoso è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, per almeno l'85% dai corrispondenti vitigni. Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, inclusi tra quelli idonei alla coltivazione per i rispettivi bacini viticoli e unità amministrative della regione Campania, fino ad un massimo del 15%. Zona di produzione: comprende l’intero territorio amministrativo della regione Campania.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 29 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Comparto cerealicolo-foraggero Nel territorio comunale di Pignataro Maggiore il comparto cerealicolo - foraggero riveste un ruolo del tutto secondario rispetto agli altri comparti finora analizzati. Gran parte della superficie coltivata è destinata al reimpiego zootecnico (839,17 ha) mentre solo una piccola parte risulta destinata all’alimentazione umana (152,51 ha). Analizzando i dati ISTAT del 6° Censimento dell’Agricoltura 2010 e confrontandoli con quelli della precendente rilevazione (2000), si può constatare come le coltivazioni foraggere siano cresciute, per ettari di superficie dedicata, in maniera proporzionale alla crescita del bestiame, con una superficie che è passata da 441,70 ha coltivati nel 2000 a 839,17 ettari nel 2010, mentre il numero di aziende resta pressoché costante, passando da 77 a 78. La foraggicoltura nel Comune di Pignataro Maggiore è incentrata sulla coltivazione di mais da insilato (550,98 ha), erbai monofiti di cereali (l’avena con 38,62 ha e il frumento con 42,63 ha), e tra le leguminose erba medica (119,55 ha), tutte destinate ai reimpieghi in zootecnia. Queste colture, su tutte il mais, rappresentano la base della razione alimentare di bufalini e bovini allevati nel territorio comunale. Diversamente la superficie destinata alla produzione per l’alimentazione umana ha avuto una drastica riduzione, con una diminuzione percentuale di 47,2 punti e superficie coltivata che è passata da 288,82 ha nel 2000 a 152,51 ha nel 2010 con solo 36 aziende annesse rispetto alle 98 del periodo precedente. Tra le colture più diffuse si annoverano frumento duro (38,57 ha), mais (32,41 ha) e avena (38,62 ha). I pascoli rilevati nel comune si estendono per una superficie di 64,48 ha, ma risultano sono poco produttivi e spesso con tara >50%, rappresentati in massima parte da roccia nuda affiorante.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 30 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

8. Analisi economica e redditività L’analisi delle caratteristiche strutturali delle aziende agricole e dei loro risultati economici illustrata nel presente paragrafo consiste in una classificazione uniforme delle aziende ed utilizza i dati più recenti (anno 2013) forniti dalla rete d’informazione contabile agricola (RICA) riferiti all’intero territorio regionale. Tali dati possono essere di supporto alla redazione del piano di sviluppo aziendale previsto dal PTR (paragrafo 6.3.1 lettera f) e dal PTCT della Provincia di Caserta (art. 37 comma 3 NTA). La tipologia di classificazione è fondata sulla dimensione economica e sull’orientamento tecnico - economico, determinati sulla base dei fattori economici propri delle aziende agricole. Per ogni coltura/allevamento presenti nel territorio vengono riportati i dati relativi alla Produzione Lorda Vendibile - PLV standard ed ai costi standard sostenuti dall’azienda.

REPORT: INDICI TECNICI STRATIFICAZIONE: Dimensione Economica RISULTATI: Riportati all'universo ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania Dimensione Indice Definizione UM Piccole Medio Piccole Medie Medio Grandi Grandi Media Aziende rappresentate numero 46296 9224 5341 3634 255 64750 SAU/ULT Intensità del lavoro ettari 5,87 9,35 10,03 8,43 5,38 6,85 SAUIR/SAU Incidenza della SAU irrigata % 14,35 21,17 22,89 58,96 101,04 18,87 SAU_P/SAU Incidenza della SAU in proprietà % 50,20 47,29 49,15 45,57 42,92 49,41 UBA/ULT Grado intensità zootecnica uba 1,29 4,93 8,30 19,19 36,63 3,53 UBA/SAU Carico bestiame uba 0,22 0,53 0,83 2,28 6,81 0,45 ULF/ULT Incidenza manodopera familiare % 92,90 81,96 73,18 47,51 13,92 86,86 KW/SAU Grado di meccanizzazione dei terreni kw 9,86 6,59 6,10 6,74 5,43 8,89 KW/ULT Intensità di meccanizzazione kw 57,83 61,67 61,17 56,81 29,22 58,48 GG/SAU Intensità del lavoro aziendale giorni 50 30 26 25 22 44 OreAvv/OreTot Incidenza del lavoro stagionale % 7,02 17,64 26,05 47,97 70,29 12,65 OreCont/OreTot Incidenza del contoterzismo % 0,72 0,19 0,38 0,36 0,28 0,59

Fonte: AREA RICA

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 31 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Colture Arboree – Olivo e vite

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Viticoltura e olivicoltura [In pieno campo]

Viticoltura e olivicoltura campo

campo

campo campo campo

pieno

pieno

In

pieno pieno In pieno

In In In

DOCG

e olio tavola

tavola da da

comune DOC

da

olive olive

uva vino vino

per per

per per per

Olivo Olivo Vite Vite Coltura UM Vite DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 189 * * 61 31 Superficie coltura ha 458,23 * * 33,61 240,33 Incidenza Superficie irrigata % 8,57 * * 4,61 0,67 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 35 * * 93 116 Prezzo prodotto principale €/q.le 57 * * 49 45 PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 1751 * * 4667 5668 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 941 * * 3580 1839 PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 809 * * 1087 3829 CS ‐ Costi Specifici €/ha 357 * * 970 1265 ML ‐ Margine Lordo €/ha 1394 * * 3697 4403

Fonte: AREA RICA

REPORT: ANALISI SETTORIALE PRODOTTI TRASFORMATI ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania DOC

Indicatore UM Olio Vino Vino DIMENSIONI DELLE INFORMAZIONI Osservazioni nr 141 41 17 Superficie coltura ha 276 13 194 INDICI Produzione materia prima q.li/ha 41,41 83,84 117,76 di cui trasformata % 74,21 63,77 80,16 Valore materia prima trasformata €/q.le 43,71 53,22 51,65 Quantità materia prima acquistata q.li/ha 0,00 0,00 1,80 Valore materia prima acquistata €/q.le 0,00 0,00 80,00 Produzione prodotto principale q.li/ha 5,38 34,15 65,22 Prodotto principale acquistato q.li/ha 0,09 0,00 0,00 Valore prodotto acquistato €/q.le 400,00 0,00 0,00 PLT prodotto principale aziendale €/q.le 581,97 168,35 307,41 Spese trasformazione su prodotto principale €/q.le 47,41 6,53 40,24 Margine lordo €/q.le 284,80 78,50 192,42 Prezzo medio vendita €/q.le 585,03 299,29 308,74

Fonte: AREA RICA

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 32 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Colture Arboree – altri fruttiferi

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Frutticole e agrumi [In pieno campo] campo

pieno campo

campo

campo

campo In

campo

campo campo

campo

pieno pieno

pieno

pieno In

In pieno

In

genere pieno

pieno

pieno In

In in

In

In

In

Albicocco Ciliegio Castagno Frutta Nocciolo Melo Noce Pesco Coltura UM Susino DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 22 27 11 5 18 24 8 40 19 Superficie coltura ha 51,13 279,93 13,16 1,92 31,79 146,92 12,26 296,00 26,05 Incidenza Superficie irrigata % 91,43 7,61 0,00 36,46 74,02 4,44 4,08 100,00 76,28 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 14611501112052317256171 Prezzo prodotto principale €/q.le 44 205 121 99 47 203 201 42 46 PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 6366 2195 6065 10984 9669 4577 3344 10854 7891 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 6366 2195 6065 10984 9669 4577 3344 10854 7891 PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 000000000 CS ‐ Costi Specifici €/ha 1174 263 942 510 2661 610 363 2952 1156 ML ‐ Margine Lordo €/ha 5191 1933 5123 10474 7008 3967 2981 7902 6735

Fonte: AREA RICA

Colture Erbacee

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Cereali e leguminose da granella [In pieno campo] campo

campo

campo pieno

pieno campo

In campo

In

campo pieno

pieno In

pieno

In campo

granella

In

favetta pieno campo

e da

In

tenero duro

pieno

pieno

In

favino ibrido nostrano In

cereali

Coltura UM Orzo Mais Mais Frumento Frumento Fava, Avena Altri DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 36492211838431255 Superficie coltura ha 195,44 167,82 76,94 1.161,10 200,70 216,39 79,31 148,53 Incidenza Superficie irrigata % 0,00 0,00 0,00 2,26 0,00 56,28 85,36 0,00 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 31262334457110236 Prezzo prodotto principale €/q.le 24 22 24 27 23 22 20 22 PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 676 569 527 974 1061 1475 1993 849 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 372 311 363 938 1051 759 1899 571 PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 304 258 164 36 10 716 94 278 CS ‐ Costi Specifici €/ha 236 164 239 345 318 494 703 337 ML ‐ Margine Lordo €/ha 440 405 288 629 744 980 1289 512

Fonte: AREA RICA

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 33 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Foraggere [In pieno campo]

Foraggere cam po

cam po cam po

cam po

cam po

pieno

pieno pieno

In pieno

In In cam po cam po

In pieno cam po

cam po

cam po In cam po

cam po

cam po

cerosa pieno pieno

pieno cam po In

In

pieno

pieno In pieno cam po

pieno

pieno permanenti le g u m in o se

produttivi In cam po

In In

In

e

In

pieno pieno In alessandrino

pieno in co lti

maturazione pascoli

In

ita lico

pascolo gram inacee fo ragge re le g u m in o se specie

a In e medica

miscugli

Pascoli Mais Loglio T rifo g lio Gram inacee Sulla Prato Prati Erba Avena Altre Altre Triticale Altre Altre Coltura UM Altri DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 1420798970532190292867165 Superficie coltura ha 122,21 1.140,80 39,70 88,26 267,69 119,19 654,36 572,55 1.016,70 2.135,20 1.316,39 1.215,15 105,50 181,71 158,03 100,64 Incidenza Superficie irrigata % 4,91 98,33 0,76 20,39 1,12 5,87 31,84 3,84 56,53 99,08 0,00 0,00 0,00 0,00 7,59 58,13 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 65 130 76 68 64 185 112 65 102 546 21 51 20 122 70 322 Prezzo prodotto principale €/q.le 9 37691212812 4 47121083 PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 484 1019 492 476 239 1743 1143 494 804 2246 37 273 104 1226 517 1104 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 369 413 240 71 56 314 219 362 18 722 1 15 11 386 250 297

PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 116 606 252 405 183 1429 925 131 786 1524 36 258 92 840 267 808 CS ‐ Costi Specifici €/ha 140 321 133 156 29 612 330 121 284 725 3 10 49 419 147 535 ML ‐ Margine Lordo €/ha 344 697 359 321 210 1131 813 372 519 1521 35 263 55 806 370 569

Fonte: AREA RICA

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Fiori e ortaggi [In pieno campo] campo

pieno

campo

In

campo

campo

campo

campo

pieno

campo campo

pieno In

pieno

pieno

In pieno

campo In

campo

In campo

campo campo mangiatutto pieno

In

campo pieno

campo

In In

rapa pieno industria mensa

pieno

pieno

pieno anguria pieno

di

In pieno

In

pieno da da

fagiuoli In o

In popone In

In o

In

lattuga o

comune

ortive

Melone Insalata Melanzana Finocchio Patata Fagiolini Cavolfiore Cocomero Carciofo Zucchine Broccoletto Pomodoro Altre Pomodoro Coltura UM Peperone DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 921 517 7 81023 91033112647 8 Superficie coltura ha 3,79 120,13 12,00 123,15 103,50 43,35 16,77 79,04 11,03 110,75 146,07 15,50 208,58 102,87 3,51 Incidenza Superficie irrigata % 88,13 90,84 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,72 100,00 100,00 99,79 100,00 97,53 94,60 94,30 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 109 123 21458 223 537 54 251 303 409 381 391 322 652 643 280 Prezzo prodotto principale €/q.le 186 16 0 37 17 110 32 30 33 26 21 37 11 22 50

PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 19921 2035 7992 8338 9146 5927 7913 9230 13601 10098 8205 11912 7423 13979 13920 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 19921 2035 7992 8338 9146 5927 7913 9230 13601 10098 8205 11912 7420 13949 13920 PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 0000000000003290 CS ‐ Costi Specifici €/ha 1730 272 793 1668 2224 827 3607 2753 4123 2111 2028 4021 2608 4293 4346 ML ‐ Margine Lordo €/ha 18191 1763 7199 6670 6922 5100 4306 6476 9478 7987 6178 7891 4815 9685 9574

Fonte: AREA RICA

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 34 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

REPORT: ANALISI SETTORIALE COLTURE ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ COLTURA: Fiori e ortaggi [In serra (sotto copertura)] ) ertura p co

copertura) sotto

(

copertura)

copertura)

copertura)

copertura) (sotto copertura) serra

copertura)

copertura)

In (sotto

(sotto

serra (sotto

(sotto (sotto

In (sotto serra

(sotto

mensa serra

In serra

serra serra In

da

serra In

serra

In In

lattuga In

In riccia

fiori

Coltura UM Altri Rucola Zucchine Fragola Indivia Peperone Melanzana Insalata Pomodoro DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 5651271512610 Superficie coltura ha 2,00 8,23 26,00 232,20 4,08 17,81 57,00 26,80 7,06 Incidenza Superficie irrigata % 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 INDICI Resa prodotto principale q.li/ha 1724 396 323 432 451 644 423 437 367 Prezzo prodotto principale €/q.le 27 116 51 27 43 45 35 65 56 PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/ha 47189 46101 16565 11879 19485 29079 14847 28629 20603 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/ha 47189 46101 16565 11879 19485 29079 14847 28629 20603

PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/ha 000000000 CS ‐ Costi Specifici €/ha 14427 15436 2495 1316 4146 8100 2586 1730 6724 ML ‐ Margine Lordo €/ha 32763 30665 14071 10563 15339 20979 12262 26898 13880

Fonte: AREA RICA

Allevamenti

REPORT: ANALISI SETTORIALE ALLEVAMENTI ANNO: 2013 ‐ TERRITORIO: Campania ‐ ALLEVAMENTI: Bovini, Bufalini, Equini, Ovini

Allevamento UM Bovini Bufalini Equini Ovini DIMENSIONI DEL PROCESSO Osservazioni nr 113 69 * 49 Unità Bovina Adulta (UBA) nr 6353 22348 * 967 Consistenza capi nr 8264 27436 * 10049 di cui capi da latte nr 3633 16639 * 4195 INDICI PLT ‐ Produzione Lorda Totale €/UBA 1317 1403 * 883 PLV ‐ Produzione Lorda Vendibile €/UBA 910 1149 * 94 PRT ‐ Produzione Reimpiegata/Trasformata €/UBA 55 46 * 134 ULS ‐ Utile Lordo di Stalla €/UBA 352 207 * 655 CS ‐ Costi Specifici €/UBA 653 668 * 368 ML ‐ Margine Lordo €/UBA 640 701 * 491

Fonte: AREA RICA

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 35 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Si è proceduto dunque al calcolo della PLV comunale, moltiplicando le rispettive PLV Medie dei vari comparti, descritti nei precedenti paragrafi e nelle precedenti tavole, per la superficie occupata dall’ordinamento produttivo in ambito comunale. Il valore così calcolato rappresenta quindi l’attivo della produzione agrozootecnica, ed è un indicatore di ricchezza realizzata o realizzabile dal settore primario comunale. Nelle tabelle che seguono si riportano i valori per il calcolo della PLV complessiva comunale che, pertanto, è comprensiva degli ordinamenti colturali prevalenti e distinti in colture arboree, erbacee e produzioni ottenute dagli allevamenti zootecnici. Nel calcolo della PLV delle colture arboree sono comprese le classi frutteti, oliveti, vigneti quest’ultima inclusiva della quota di vigneti per la produzione di uva comune. PLV colture arboree Coltura SAU PLV media PLV Comunale Oliveti 111,68€ 941,00 € 105.090,88 Frutteti 1026,22€ 6.883,83 € 7.064.324,02 Vigneti 22,15€ 2.709,43 € 60.013,89 Totale PLV comunale € 7.229.428,80 Nel calcolo della PLV per le colture erbacee viene considerata solo la quota derivante da colture orticole e cerealicole. La componente foraggera non è stata inclusa nel computo della PLV poiché la produzione è reimpiegate interamente nel comparto zootecnico.

PLV colture erbacce Coltura SAU PLV media PLV Comunale Cereali 153€ 783,00 € 119.799,00 Ortaggi 87,5€ 14.600,00 € 1.277.500,00 Totale PLV comunale € 1.397.299,00 Per l’ordinamento forestale non si è proceduto all’analisi economica, poiché il comparto forestale risulta, sia in termini di superficie sia per numero di aziende attive nel settore, poco significativo e di scarsa incidenza sul valore complessivo della PLV comunale. Per la PLV derivante dagli allevamenti si è provveduto a convertire il numero di capi allevati nel Comune di Pignataro Maggiore in Unità di Bestiame Adulto - UBA, utilizzando un coefficiente calcolato per ogni categoria su una media regionale. Le UBA totali del Comune risultano dalla tabella che segue.

Categoria Bovini Bufalini Ovini Coeff. UBA 0,77 0,81 0,10 N. di Capi 130 2424 1144 UBA comune 100 1974 110

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 36 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

La PLV media regionale degli allevamenti zootecnici è stata calcolata in base ai dati forniti dalla rete d’informazione RICA riferiti alle medie regionali e successivamente si è ricavata la PLV totale nella tabella seguente.

PLV allevamenti UBA totali PLV media/UBA PLV Comunale Allevamenti 2.184€ 718,00 € 1.568.112,00 Totale PLV comunale € 1.568.112,00 In conclusione la produzione vendibile totale annua del settore agrozootecnico per il territorio comunale di Pignataro Maggiore è pari a € 10.194.839,80. Considerando la sola produzione da colture agrarie si avrebbe un valore pari a € 8.626.727,80 dalla quale deriva una PLV media di € 4.027,45 €/ha di SAT e di 4.247,85 €/ha di SAU. Il Reg. Ce n. 1248/2008 introduce una nuova classificazione economica non più basata sul Reddito Lordo Standard (RLS) ma bensì sulla Produzione Standard (PS) o Standard Output (OS). In altri termini, si fa riferimento alla sola produzione lorda, senza includere i sussidi legati al prodotto e senza considerare la parte relativa ai costi variabili. A titolo esemplificativo vengono riportati i dati di PS forniti da RICA e relativi al 2010. Nella tabella vengono evidenziate le colture principali presenti sul territorio comunale. CRA‐INEA Produzioni Standard (PS) ‐ 2010 CAMPANIA

Rubrica Descrizione UM euro

D01 Frumento tenero Ha 773 D02 Frumento duro Ha 926 D03 Segale Ha 273 D04 Orzo Ha 719 D05 Avena Ha 642 D06 Mais Ha 1.203 D07 Riso Ha 1.619 D08 Altri cereali da granella (sorgo, miglio, panico, farro, ecc.) Ha 893 D09 Legumi secchi (fava, favette, cece, fagiolo, lenticchia, ecc.) Ha 1.511 D9A Piselli, fave, favette e lupini dolci Ha 1.648 D9B Legumi diversi da piselli, fave, favette e lupini dolci Ha 1.374 D10 Patate (comprese le patate primaticce e da semina) Ha 9.583 D11 Barbabietola da zucchero (escluse le sementi) Ha 2.475 D12 Sarchiate da foraggio (bietola da foraggio, ecc.) Ha 2.020 D23 Tabacco Ha 11.993 D24 Luppolo Ha 13.600 D26 Colza e ravizzone Ha 393 D27 Girasole Ha 547 D28 Soia Ha 777 D29 Semi di lino (per olio di lino) Ha 1.129 Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 37 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

D30 Altre oleaginose erbacee Ha 3.196 D31 Lino Ha 1.135 D32 Canapa Ha 795 D33 Altre colture tessili Ha 1.135 D34 Piante aromatiche, medicinali e spezie Ha 20.000 D35 Altre piante industriali Ha 1.200 D14A Ortaggi freschi in pieno campo Ha 14.326 D14B Ortaggi freschi in orto industriale Ha 12.113 D15 Ortaggi freschi in serra Ha 41.452 D16 Fiori e piante ornamentali in piena campo Ha 44.000 D17 Fiori e piante ornamentali in serra Ha 132.300 D18A Prati avvicendati (medica, sulla, trifoglio, lupinella, ecc.) Ha 804 D18C Erbaio di mais da foraggio Ha 992 D18D Erbaio di leguminose da foraggio Ha 695 D18B Erbai di altri cereali da foraggio diversi da mais da foraggio Ha 964 D19 Sementi e piantine per seminativi (sementi da prato, ecc.) Ha 6.000 D20 Altri colture per seminativi (compresi affitti sotto l’anno) Ha 994 D21 Terreni a riposo senza aiuto Ha 0 F01 Prati permanenti e pascoli Ha 627 F02 Pascoli magri Ha 188 G01A Frutta fresca di origine temperata Ha 9.786 G01B Frutta di origine subtropicale Ha 12.047 G01D Piccoli frutti Ha 14.131 G01C Frutta per frutta a guscio Ha 6.614 G02 Agrumeti Ha 7.149 G03A Oliveti per olive da tavola Ha 2.813 G03B Oliveti per olive da olio Ha 2.170 G04A Vigneti per uva da vino di qualità (DOP e IGP) Ha 12.887 G04B Vigneti per uva da vino comune Ha 6.517 G04C Vigneti per uva da tavola Ha 4.616 G04D Vigneti per uva passita Ha 10.500 G05 Vivai (semenzai e piantonai) Ha 55.084 G06 Altre colture permanenti Ha 1.524 G07 Colture permanenti in serra (frutteti sotto serra, ecc.) Ha 23.200 I02 Funghi coltivati sotto copertura (superficie di base) 100 mq 4.808 J01 Equini in complesso (di tutte le età) Nr capi 621 J02 Bovini maschi e femmine meno di 1 anno Nr capi 999 J03 Bovini maschi da 1 a meno di 2 anni Nr capi 544 J04 Bovini femmine da 1 a meno di 2 anni Nr capi 433 J05 Bovini maschi di 2 anni e più Nr capi 390 J06 Giovenche di 2 anni e più Nr capi 422 J07 Vacche lattifere Nr capi 916 J08 Altre vacche (vacche nutrici, vacche da riforma) Nr capi 593 J09A Pecore Nr capi 259 J09B Altri ovini (arieti, agnelli) Nr capi 169 J10A Capre Nr capi 191 J10B Altri caprini Nr capi 80 J11 Lattonzoli < 20 Kg Nr capi 353

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 38 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

J12 Scrofe da riproduzione > 50 Kg Nr capi 1.971 J13 Altri suini (verri e suini da ingrasso > 20 Kg) Nr capi 581 J14 Polli da carne – broilers centinaia capi 2.371 J15 Galline ovaiole centinaia capi 3.393 J16A Tacchini centinaia capi 6.777 J16B Anatre centinaia capi 1.678 J16B Oche centinaia capi 1.678 J16C Struzzi centinaia capi 1.295 J16D Altro pollame (faraone, ecc.) centinaia capi 1.295 J17 Coniglie fattrici Nr capi 75 J18 Api Nr Alveari 44

9. Classificazione dei suoli In linea con la normativa di riferimento, ed in particolare con le Leggi Regionali n° 14/82 e 16/04 nonché con la DGR n. 834/07 si è proceduto alla classificazione dell’uso agricolo dei suoli del comprensorio comunale di seguito riportata. Il territorio comunale è suddivisibile, in base all’uso agricolo del suolo, nei seguenti raggruppamenti:

RAGGRUPPAMENTO A  uso naturalistico o silvo pastorale Il raggruppamento include le superfici boscate e le aree con vegetazione rada (tara > 50%). Le superfici boscate, di limitatissima estensione, si sviluppano nella parte Nord-Ovest del Comune di Pignataro Maggiore, in particolare si identificano due formazioni boscate, una individuata al confine con il Comune di Giano Vetusto ed un’altra piccola lingua lungo il confine Ovest con il Comune di Calvi Risorta e in prossimità del Rio Lanzi. Dove il suolo è meno profondo e emergono affioramenti rocciosi, il bosco lascia spazio ad aree di vegetazione rada e poco produttiva che si estendono per quasi tutta l’area a Nord del centro abitato fino ad un’altitudine di circa 350 m slm. In dette aree sono state individuate anche delle aree di cava appositamente evidenziate in cartografia.

RAGGRUPPAMENTO B  uso agricolo estensivo Il raggruppamento include gli oliveti, i vigneti, le colture arboree specializzate, i seminativi (compresi i seminativi intensivi), le colture in serra e le coltivazioni vivaistiche.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 39 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Oliveti e vigneti sono individuabili soprattutto nella porzione a Nord dell’asse Autostradale che percorre trasversalmente il territorio di Pignataro Maggiore. Oliveti di una certa importanza economica si rinvengono fino al limite settentrionale della Zona ASI. Tra l’asse Autostradale ed il limite settentrionale della Zona ASI prevalgono frutteti specializzati, costituiti in gran parte da coltivazioni arboree di pesche, pesche nettarine e mele. A sud della Zona ASI e fino all’area individuata come località Ciccotito, il territorio comunale dal punto di vista agrario può essere suddiviso in due porzioni pressoché uguali. La parte occidentale, fino ai confini con Calvi Risorta e Sparanise è prevalentemente interessata da coltivazioni di frutteti specializzati, soprattutto kiwi, pesche, pesche nettarine e mele. La parte orientale, invece, fino ai confini con Pastorano e Vitulazio, è prevalentemente interessata da colture di ortaggi in piena aria e da altri seminativi destinati al reimpiego zootecnico. Queste colture sono classificate in cartografia come “seminativi”. Entro questa fascia sono state altresì censite un’azienda vivaistica e numerose serre a carattere semipermanente. Proseguendo verso sud, dalla cosiddetta località Ciccotito e fino ai confini Sud di Francolise, Grazzanise e Vitulazio, il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di aziende zootecniche, a cui sono annesse coltivazioni estensive di seminativi da foraggio (mais su tutti). Tutto il territorio comunale a Sud della Zona ASI è stato classificato come zona agricola particolarmente produttiva oggetto di salvaguardia ai sensi dell’art. 23 della L.R. 16/2004.

10. Analisi SWOT Il settore agricolo comprende: le attività agricole propriamente dette, la silvicoltura e lo sfruttamento del sottobosco e la zootecnia. Di seguito si riportano i fenomeni in atto all’interno del sistema economico, che possono condizionare l’evoluzione del settore ed al tempo stesso rappresentare opportunità o minacce per le attività economiche legate al settore agricolo del Comune di Pignataro Maggiore.

Opportunità

 Evoluzione degli stili di vita. Il cambiamento in atto negli stili di vita della popolazione volta alla riscoperta di valori quali naturalità, alimentazione sana e abitudini di consumo che tendono a privilegiare la qualità rispetto alla quantità, ha sviluppato un ampio e ricettivo mercato per le produzioni agricole di nicchia e biologiche.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 40 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

 Tipicizzazione del prodotto. Da alcuni anni è in forte crescita la domanda di prodotti tipici, garantiti da disciplinari di produzione e con un contenuto aggiuntivo di genuinità e valori culturali legati alle tradizioni di particolari aree geografiche.  Progresso tecnologico. In alcuni settori, l’introduzione di nuove attrezzature, in particolare, macchine agevolatrici, rende più conveniente alcune tipologie di colture, riducendo la componente di costo legata al lavoro manuale.  PAC. La Politica Agricola Comunitaria rappresenta certamente una opportunità per tutte quelle aziende agricole che voglio investire in innovazione e diversificazione. Molte misure del vecchio PSR 2007/2013 sono state confermate per il nuovo periodo di programmazione 2014/2020 con addirittura incremento delle percentuali di cofinanziamento comunitario. Lo sviluppo e l’ammodernamento delle aziende agricole non può prescindere da questa grande opportunità che l’Europa mette loro a disposizione.

Minacce

 Concorrenza estera. L’economia agricola italiana si trova spesso a competere con paesi che hanno condizioni climatiche analoghe e che di conseguenza presentano una gamma di prodotti agricoli simili a costi notevolmente inferiori dovuti al minore costo del lavoro. Questa minaccia, ha già dispiegato i suoi effetti nell’ultimo decennio, provocando il crollo dei prezzi di alcuni prodotti agricoli, come l’olio extravergine d’oliva, tuttavia le conseguenze nel prossimo futuro potrebbero essere ancora peggiori tenuto conto della crescente globalizzazione;  Vincoli burocratici. L’evoluzione normativa, occorsa nell’ultimo decennio ed in particolare una notevole produzione di regolamenti CEE in materia agricola hanno prodotto crescenti vincoli all’operatività delle imprese;  Abbandono. L’abbandono delle attività agricole presenta una minaccia non solo per il settore agricolo ma per l’intero territorio. Redditi non adeguati alla mole di lavoro richiesta, prezzi delle materie prime stabilite da logiche finanziarie sui mercati internazionali, hanno contribuito a favorire il fenomeno dell’abbandono dell’attività agricola soprattutto nelle aree più marginali. La conseguenza di ciò si riflette negativamente sull’intero territorio oltre che direttamente sui suoli incolti causando fenomeni di dissento idrogeologico dei quali, purtroppo, sentiamo sempre più spesso parlare non appena si verifica un evento meteorico anche di poco superiore alla norma.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 41 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

Punti di forza

 Ubicazione. Il territorio del Comune di Pignataro Maggiore dal punto di vista logistico è servito da importanti vie di comunicazione, l’autostrada A1 “Milano – Napoli”, la SS 7 - Appia e la SS 6 – Casilina e la rete ferroviaria. Le diverse infrastrutture, viarie e ferroviarie, rappresentano un importante punto di forza per tutta l’economia locale e dunque anche per quella legata al settore agricolo.  Agricoltura locale. Nel comune si riscontra la presenza prevalente di colture agrarie ad alto reddito (frutteti specializzati, orticole) oltre a prodotti trasformati già affermati sui mercati nazionali ed internazionali (mozzarella di bufala).  Presenza di marchi D.O. La presenza di marchi di qualità per le produzioni lattiero casearie e per la mela annurca rappresentano un punto di forza di notevole rilevanza economica da potenziare ulteriormente per rilanciare l’economia del comune.  Multifunzionalità. Le politiche comunitarie puntano molto sulla creazione di imprese agricole multifunzionali in cui il reddito agricolo è determinato dalla concorrenza di più fattori legati direttamente o indirettamente (agriturismo, fattorie didattiche e sociali) al mondo agricolo.

Punti di debolezza

 Dimensione aziendale. Nonostante la superficie media per azienda sia già a livelli più alti rispetto a realtà simili della Regione, la dimensione delle aziende rappresenta un punto di debolezza rilevante per la competizione sul mercato nazionale ed internazionale.  Ricambio generazionale. Il mancato interesse verso l’agricoltura da parte delle nuove generazioni potrà essere superato con lo sviluppo di una cultura imprenditoriale agricola, basata su una crescente professionalità degli operatori e con politiche di sviluppo volte ad un reale accrescimento del reddito degli operatori agricoli.  Associativismo. Le politiche associative e cooperative che potrebbero favorire lo sviluppo di filiere agroalimentari, sono ancora troppo limitate. Seppur parte degli imprenditori ha sposato questa politica, un’altra parte non è ancora in grado si sfruttare al meglio i benefici ritraibili da una integrazione orizzontale (associazionismo e cooperativismo) e verticale (accordi interprofessionali) che potrebbero accrescerne il potenziale competitivo.

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 42 STUDIO TECNICO Dott. Agr. Angelo Iride

11. Conclusioni

Il presente elaborato rappresenta solo una parte della corposa analisi realizzata per la stesura del PUC del Comune di Pignataro Maggiore. In esso sono stati analizzati gli aspetti territoriali, produttivi ed economici del settore agricolo che hanno permesso la stesura dell’allegata cartografia in scala 1:10.000 relativa all’uso agricolo dei suoli del territorio comunale secondo quanto disposto dalle leggi regionali vigenti in materia di urbanistica. E’ stata dunque effettuata una approfondita analisi dei dati statistici disponibili in base ai quali è stato possibile giungere alla determinazione della PLV comunale. Inoltre è stato introdotto il nuovo concetto economico di Produzione Standard introdotto dal Reg. CE 1248/2008, utilizzato dalle strutture del MIPAF anche per gli interventi di sviluppo rurale cofinanziati dal FEARS. Infine è stata condotta una analisi SWOT dell’economia agricola locale che è posta come base per lo sviluppo sostenibile del territorio rurale. Tanto dovevasi.

Il Tecnico

______(Dott. Agr. Angelo Iride)

Via Felice Cavallotti, 32 – 82032 – Cerreto Sannita Tel. 0824/816302 Fax 0824/607554 Cell. 3209491644 Mail: [email protected] 43