l’avvocato per antonomasia, quello con la “A” maiu- scola, anche se la professione non la esercitò mai: Gianni Agnelli. E’ il primo protagonista di “Italiani”, la serie di Rai Cultura con Paolo Mieli, in onda con un appuntamento speciale ogni sabato alle 23.30 su Rai1 dal 13 giugno. Un viaggio per conoscere i personaggiÈ che hanno segnato la nostra Storia, in particolare quella del Novecento, attraverso il racconto di testimoni, di fil- mati di repertorio, di documenti inediti. “E’ un’occasione – dice Paolo Mieli – per ripassare la nostra Sto- ria e rileggere ciò che siamo oggi e ciò che è il nostro Paese facendoci “aiutare” da quanti hanno lasciato la propria impron- ta nella memoria collettiva. E’ un viaggio in Italia in cui alla geografia dei luoghi proviamo a sostituire una geografia del pensiero, nella politica, nella religione, nell’arte, nell’industria”. Sfilano così, puntata dopo puntata, personaggi come Gianni Agnelli, Marcello Mastroianni e Miriam Mafai; i tre papi, Gio- vanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo I; e politici di un passato remoto o più prossimo come e Giorgio La Pira, Giovanni Spadolini e , e Palmiro Togliatti. Nella prima puntata – sabato 13 giugno - la vicenda di Agnelli viene raccontata anche attraverso le fasi storiche dello sviluppo di Torino e del Paese, analizzando come l’Avvocato abbia vissuto il suo ruolo di “principe ereditario”, cercando sempre una me- diazione tra gli interessi del paese e quello delle sue aziende. La crescita all’ombra di Vittorio Valletta, la dolce vita negli anni ’50 prima di diventare Presidente della Fiat nel 1966, le vertenze degli anni 70, la marcia dei quarantamila, la sua visione del mondo alla fine degli anni 80. Il documentario racconta anche i lati più estroversi e brillanti del personaggio Agnelli, le sue passioni sportive, i suoi incontri coi grandi del mondo, il rapporto con i suoi collaboratori, le vicende, alcu- ne luttuose, della sua famiglia. Sullo sfondo, c’è la Torino che cambia, che si specchia nella vita del suo cittadino più celebre. A ricordarlo, l’ex Amministratore Delegato della Fiat, Cesare Romiti, a lungo suo stretto col- laboratore, Aldo Cazzullo, giorna- lista del , e Dino Zoff, per anni portiere della Juventus.

2 GLI ALTRI “ITALIANI” Sabato 20 giugno GIOVANNI SPADOLINI - AL SERVIZIO PER UN’ITALIA MIGLIORE di Enrico Salvatori La parabola politica e istituzionale del senatore Giovanni Spadolini, un ritratto inedito tramite le sue parole e le sue idee, sullo sfondo dell’Italia degli anni 80 e 90, vissuta anche attraverso le stanze e i corridoi della sua “casa dei libri” a Pian Dei Giullari, sopra Firenze. A ricordarne i passaggi cruciali, le difficili scelte, il significato e l’eredità delle sue azioni, interne vengono Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Nuova Antologia “Giovanni Spadolini”, e Stefano Folli, che ha condiviso l’impegno politico di Giovanni Spadolini in qualità di portavoce dei due governi (1981-82) e di direttore de La voce repubblicana dal 1979 al 1987, gli anni della segreteria del PRI del Senatore fiorentino.

Sabato 27 giugno ALCIDE DE GASPERI – L’UOMO DEL DESTINO di Chiara Giuditta Alla fine della seconda guerra mondiale i giornali pubblicano le durissime condizioni del Trattato di Pace imposte all’Italia: ingenti riparazioni economiche, limitazione delle forze armate, estromissioni territoriali. L’Italia deve scontare la complicità col fascismo; agli occhi delle potenze vincitrici è l’incarnazione del nemico. E quando la Delegazione Italiana viene convocata alla Conferenza di Pace, può solo esporre le proprie ragioni con pochissimi margini di trattativa. Chi si fa carico di questo compito così gravoso e delicato è il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Chiamato a governare da pochi mesi, ritenuto da alcuni come l’ennesimo uomo di passaggio, De Gasperi vive profonde preoccupazioni per il suo Paese già ridotto alla fame e alla disoccupazione.Attraverso le immagini d’epoca, gli appunti autografi del Presidente, il commento di Giuseppe Sangiorgi, Segretario Generale dell’Istituto Luigi Sturzo e dell’esperta di comunicazione Flavia Trupia, ricostruiamo le emozioni di quei giorni a Parigi: l’attesa, la convocazione ufficiale alla Conferenza che sembra non arrivare mai, la ricerca accurata delle parole più opportune da utilizzare.

3 Sabato 4 luglio GIOVANNI PAOLO I di Antonia Pillosio

Trentatré giorni di pontificato che hanno contribuito a cambiare la Chiesa. Chi è stato Albino Luciani? Il docu- mentario è realizzato con materiali delle Teche RAI , sulla base di spunti biografici suggeriti dal vaticanista Andrea Tornielli.

Non mancano immagini, fotografie e spezzoni cinemato- grafici provenienti dallo stesso archivio dell’Archivio Dio- cesano di Vittorio Veneto, del Centro Papa Luciani, della Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo e degli Amici di Papa Luciani.

Il tutto è letto attraverso contributi in video dei cardinali Beniamino Stella e Paul Poupard e di Monsignor Enrico Dal Covolo, postulatore della Causa di beatificazione e del rabbino Abramo Alberto Piattelli.

Sabato 11 luglio GIORGIO LA PIRA – IL SINDACO DELLA PACE di Antonia Pillosio

Il 29 giugno 1955 il quotidiano francese Le Monde scrive : “Giorgio La Pira: chi non conosce oggi questo piccolo uomo vivace e dolce, questo ‘cristiano da choc’, che si è lanciato nella vita pubblica senza nulla concedere alla potenza del denaro, né perdere nulla del suo temperamento d’asceta?

Giorgio La Pira, nasce a Pozzallo, in provincia di Ragusa, il 9 gennaio del 1904. Nel 1946 viene eletto Deputato alla Costituente, formula con Moro, Dossetti, Calamandrei e Togliatti, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana affermando le libertà civili e religiose, il diritto al lavoro, il valore della persona umana.

Oltre a rivivere i momenti cruciali della sua vita la puntata propone le testimonianze di Ettore Bernabei (suo amico e collaboratore), , Amintore Fanfani, e Vittorio Citterich, Ugo De Siervo (Presidente della Corte Costituzionale suo allievo), Matteo Primicerio (Pres. Fondazione La Pira Firenze).

4 Sabato 18 luglio SANDRO PERTINI - IL RIBELLE PRESIDENTE di Giuliana Mancini Pertini “parla” attraverso lettere, interviste, documenti ufficiali e le immagini di un luogo emblematico come il carcere di Santo Stefano. Combattente della Grande Guerra, medaglia d’argento al valor militare, partigiano, parlamentare socialista e membro della Costituente, presidente della Camera e figura capace di reinterpretare il ruolo del Capo dello Stato. Sandro Pertini è stato tutto questo, ma anche tanto altro. Con le te- stimonianze del maggior studioso dei suoi scritti, il Professor Stefano Caretti, quella del giornalista che lo ha seguito nei suoi viaggi durante il “settennato”, Claudio Angelini; e di due giovani scrittori - uno ricevuto da bambino al Quirinale e l’altro nato nell’anno della sua elezione a Presidente - ricorderemo Sandro Pertini il ribelle.

Sabato 25 luglio PAOLO VI, UN PAPA AUDACE di Antonia Pillosio Paolo VI, eletto il 21 giugno 1963 e beatificato il 19 ottobre 2014, è il primo Papa moderno e appassionato dell’umanità. Famose queste sue parole: “Se il mondo si sente straniero al cristianesimo, il cristianesimo non si sente straniero al mon- do”.Da Arcivescovo di Milano è stato sempre molto vicino al mondo del lavoro, andando nelle fabbriche e stando vicino a quelli che lottavano per la tutela del posto del lavoro.

Ma nella storia della Chiesa Paolo VI rimarrà come il Papa del Concilio Vaticano II perché se Giovanni XXIII è stato il pontefice che lo ha iniziato, lui Papa Montini è stato quello che lo ha guidato e portato a termine, modificando tanti aspetti della vita della Chiesa. Grazie a testimoni particolari come il vaticanista Andrea Tornielli de La Stampa, il direttore de L’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian e i Cardinali Roberto Tucci, Paul Poupard e Gianfranco Ravasi vengono rivissuti i momenti salienti della sua vita e del suo pontificato. Al documentario ha collaborato il Centro studi dell’Istituto Paolo VI mettendo a disposizione diverso materiale preso dai suoi archivi.

5 Sabato 1 agosto MIRIAM MAFAI - NATA SOTTO IL SEGNO FELICE DEL DISORDINE di Guendalina Biuso Miriam Mafai classe 1926, nasce a Firenze in una famiglia di artisti. Cresce, insieme alle due sorelle Simona e Giulia, in un contesto “felicemente disordinato”, come lei ama raccontare, e fuori dalle regole dove la pittura, la scultura, la musica e l’antifascismo sono il pane quotidiano. La promulgazione delle leggi razziali nel ’38 costringono la famiglia Mafai a la- sciare improvvisamente Roma. Le ingiustizie, la tragedia della guerra saranno la spinta determinante verso le future scelte politiche di Miriam: da staffetta partigiana durante la libera- zione di Roma a funzionario del partito comunista impegnata affianco dei contadini nelle lotte per la conquista delle terre. Un’osservatrice attenta della realtà, ma soprattutto una libera pensatrice, da Vie Nuove fino a Repubblica, passando per L’U- nità, Paese Sera, Noi Donne, oltre ad una serie di libri custodi di memoria, solo per citare alcuni, come Pane Nero, Botteghe Oscure Addio, Dimenticare Berlinguer, Diario Italiano, il Lun- go Freddo e Una Vita Quasi Due, autobiografia non terminata a causa della morte, il 9 Aprile del 2012.

Sabato 8 agosto AMINTORE FANFANI - L’ORIZZONTE DEL POTERE di Alessandro Chiappetta La parabola politica di Amintore Fanfani è stata un susse- guirsi di eventi, incarichi e responsabilità, che hanno portato lo statista toscano al centro della storia italiana. Economi- sta raffinato, cattolico intransigente, uomo politico astuto e ambizioso, Fanfani ha attraversato per quarant’anni la scena politica italiana, con ruoli da protagonista: cinque volte presi- dente del consiglio, tre volte presidente del Senato, più volte ministro, due volte segretario della Dc. Caustico, irriverente, visionario, pittore amatoriale, ma anche uomo permaloso e diffidente, Fanfani è stato protagonista del primo embrione di centrosinistra, dell’apertura politica ai mercati orientali, uomo chiave di vicende diplomatiche. Il racconto della sua vita po- litica è quello dei suoi successi, ma anche degli insuccessi, primo tra tutti la mancata elezione al Quirinale del 1971. A raccontare il Fanfani politico e uomo, la figlia Marina Fanfani, lo storico Pietro Craveri, il giornalista del Corriere della Sera Francesco Verderami, e l’ex dg Rai, Ettore Bernabei.

6 Sabato 15 agosto MARCELLO MASTROIANNI, IL MAGICO PARADISO di Riccardo Mazzon

E’ stato ed è ancora oggi il più importante e conosciuto attore italiano nel mondo, eppure non ha mai voluto imparare l’inglese. Ha rappresentato l’icona assoluta dell’irresistibile seduttore, ma nei film veniva sempre sconfitto dalle donne. Aveva una recitazione apparentemente distratta e indolente, sembrava sempre essere lì per caso e dicono di lui che non leggesse i copioni ma quando entrava in scena sembrava aver provato cento volte. Un popolano che si muoveva da aristocratico, classicissimo e sperimentatore, schivo e amico della gente, antieroe e burlone, melodrammatico e comico, amato dal cinema più popolare e da quello più intellettuale.

A ragionare del suo percorso umano e artistico Andrea Borini, scrittore e biografo di Mastroianni, e Fabrizio Gifuni, un attore cresciuto nel mito di Mastroianni.

Sabato 22 agosto PALMIRO TOGLIATTI – UN EROE PRUDENTE di Enrico Salvatori Un eroe prudente, il leader storico del comunismo italiano Palmiro Togliatti. Prudente nelle svolte che dà al partito che guida per quasi quarant’anni - dal 1926 al 1964 – senza mai troppo allontanarsi dalla politica del Cremlino; prudente - nei tre anni di governi CLN (1944-1947), in cui ricopre incarichi ministeriali - nella pregiudiziale monarchica, nell’epurazione post fascista e nel voto dell’articolo 7 – che mantiene i Patti Lateranensi nella Costituzione della Repubblica Italiana; pru- dente nel guidare il dialogo con le forze avversarie, special- mente con l’altro partito-chiesa, la Democrazia Cristiana di De Gasperi. Prudente nel non condannare i crimini staliniani del Grande Terrore del 1937/38 e l’invasione sovietica in Ungheria nell’autunno 1956. Nella puntata, le tappe più importanti della vita di Togliatti si snodano attraverso racconti e documenti ec- cezionali. Tra gli altri, un’esclusiva intervista alla figlia adottiva Marisa Malagoli Togliatti; una rara testimonianza di Nilde Iotti, tratta da un documentario Rai del 1974, che rievoca le fasi dell’ultimo viaggio del “Migliore” in Unione Sovietica; un audio inedito, reso disponibile dalla Fondazione Gramsci, registrato durante una riunione del Comitato Centrale del Partito Comu- nista Italiano del 1961, in cui Togliatti sembra giustificarsi per quello che furono le purghe staliniane.

7 Sabato 29 agosto GIOVANNI XXIII – IL PARROCO DEL MONDO di Antonia Pillosio A 50 anni dalla morte di Papa Giovanni XXIII, il documentario ripercorrere la storia di mons. Angelo Roncalli durante il suo servizio in Bulgaria, Turchia, Grecia, Francia e la sua azione in- ternazionale da Pontefice mostra cosa significa nel Novecento lavorare da diplomatico e operare per la pace sui piccoli e grandi scenari del mondo. Angelo Roncalli, oggi Santo per la Chiesa cattolica, è stato un uomo dell’incontro e un diplomatico alla ricerca della pace. Il racconto è costruito sulla base di spunti biografici inediti suggeriti da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII; dal cardinale L.oris Francesco Capovilla, suo segretario personale; dallo studioso Marco Roncalli, pronipote di Papa Giovanni XXIII; e dal Card Paul Poupard, testimone di quei momenti. Arricchiscono la puntata immagini, fotografie e spezzoni cinematografici provenienti dall’archivio della Fondazione Giovanni XXIII e dalle Teche Rai.