Il Forno e la pasticceria Il Forno e la pasticceria PROGETTO Il Forno VERDE e la di Papa Michele l’incontro Realizzazione e pasticceria periodico del manutenzione di Bianchi Francesca circolo culturale aree verdi Filottrano filottrano news Filottrano - Via Fonte Giulia, 2/h Via Cesare Battisti, 42 Tel. 071 7223378 - 329 9658200 w w w . l i n c o n t r o filottrano.it email [email protected] Tel. 071 7220358 www.giardiniereancona.com Appuntamento trimestrale con il Territorio Filottranese N° 38 {25 Settembre 2017} Aut. Trib. Ancona n. 17/06 Reg. periodici Trib. di Ancona | Direttore responsabile Paola Ponzetti | reDazione Via Oberdan, 57 - Filottrano (AN) A tutte le famiglie Grafica &impaGinazione puntoevirgolacomunicazione.com Jesi | stampa Tecnoprint new srl ancona e agli operatori economici UN NUMERO dEdicatO iN bUONa paRtE all’aqUila di filOttRaNO: i ciNqUE MEsi dalla scOMpaRsa NON haNNO aNcORa avUtO il tEMpO di tRasfORMaRE il dOlORE E lO sMaRRiMENtO iN chi l’ha cONOsciUtO pROfEssiONalMENtE E UMaNaMENtE Speciale di Giuseppe ciccarelli di alessandra de stefano (inviato speciale Rai Sport) n anno fa scrissi un pezzo per un consuntivo della stagione ago- ’assenza non si racconta, è Unistica di Michele Scarponi. Allora le parole scorrevano veloce- Luno stato dell’anima che do- mente, sulla scia dell’entusiasmo per le imprese del nostro campione, vrebbe, con il tempo, prendere quanto oggi riesce difficile perché “come il bosco ammutolisce quando forme diverse. Il condizionale è l’aquila si alza in volo, così nei nostri cuori, ora che Michele è salito in cielo, d’obbligo. Non esistono scaden- regna un silenzio assordante!”. ze per sistemare l’anima, rimette- Silenzio che esprime l’incredulità per quanto è accaduto, sgomen- re a posto i cassetti del dolore, le to per questo incomprensibile destino. Silenzio per il dolore che la scatole della memoria. A Michele ferita profonda inferta, con inaudita crudeltà, continua a procurare. voglio bene. Chi non gliene vole- Assordante come attestato dagli sguardi abbassati, di tutti quelli che va... E rivendico il tempo presen- incontravi per strada in quei giorni. Assordante per tutte le straordinarie te perché il mio è un sentimento che non passa. manifestazioni di affetto che, ininterrottamente, continuano a ricor- Mi ricordo benissimo la prima volta che l’ho incontrato a Lisbona dare il nostro amico, che procurano un enorme baccano nell’animo. al Campionato del Mondo del 2001... Sì, quello del pasticciaccio di Dopo aver ascoltato la canzone La carezza dell’Aquila che il gran- Lanfranchi e Simoni. Antonio D’Aniello, Manuel Quinziato e Michele de Marino Bartoletti ha scritto insieme a Roberto Molinelli (direttore Scarponi erano stati convocati da Franco Ballerini per disputare la crono dell’orchestra sinfonica Rossini di Pesaro), ho scritto a Marino “Grazie nella categoria degli Under 23. Ho sempre voluto conoscere le ragazze per farmi piangere, ancora!”. Mi ha risposto: “Caro Giuseppe, sai bene che e i ragazzi che indossavano la maglia azzurra. L’ho fatto fino allo scorso Michele non vorrebbe. Proviamo ad abbracciarci anno a Doha. Quel giorno di sedici anni fa, ed a sorridere con lui e per lui!”. in una sala anonima dell’albergo che ospi- La canzone parla di un’aquila che plana ver- tava le squadre degli azzurri, lo vidi per la so chi fatica su una bici, consola e saluta, quasi prima volta. Una massa di capelli biondi sorridendo rialzandosi in volo, quei compagni stile fungo, colore indefinibile e consisten- della sua prima vita. Ecco, proviamo a lasciare za da nuvoletta disegnata dai bambini. da parte la tristezza per dare spazio ai messaggi Alto, sottile, con le gambe da giunco e il positivi che il modo di Michele di intendere lo sorriso a catturare chiunque gli capitasse sport, forse la vita tutta, ha lasciato a tutti gli davanti... “Io So’ Scarponi... Michele... vengo appassionati, gli amici, sportivi e non. da Filottrano... Alessa’, tu ce sei mai stata a Per prima cosa vorrei sottolineare il lega- Filottrano... è il posto più bello del mondo!” me profondo con la sua terra, l’orgoglio delle Colpita e affondata dalla sua simpatia sue origini, da cui scaturiva l’umiltà che lo ha per sempre. Ricordo tutto di quel momen- sempre contraddistinto. Trattava tutti, cam- to, soprattutto le sue parole che mi hanno pioni e gregari, uomini importanti e semplici tormentato il cuore in un sabato irreale di tifosi, con la stessa attenzione. Anche dopo aprile mentre in macchina, guidando ver- l’articolo dello scorso anno su questo giorna- so quella piccola meraviglia delle Marche, lino, lui che era abituato a ben altri autori ed pensavo che aveva ragione, la sua Filottra- altre testate, mi ha mandato un messaggio: no è davvero un posto bellissimo. “Oh... “Ciao boss, ho letto il pezzo che hai fatto su di mi hai guardato... hai visto che ho fatto al me. Davvero bello, grazie!!!”. Trentino? Dai che al Giro ci divertiamo...”.

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Speciale Michele Scarponi > segue dalla prima paginasegue dalla prima pagina > c u L t u r a & t e r r i t o r i o {3}

di Giuseppe ciccarelli di alessandra de stefano (inviato speciale Rai Sport) Alessandra De Stefano, nota conduttrice di trasmissioni televisive sul Queste sono le ultime parole che ci siamo scambiati al telefono “Perché non adottiamo ciclismo, ricordava che quando domandava a questo giovane corridore, qualche giorno prima. Con Michele chiamarsi era una costante... non ancora conosciuto, da dove venisse, lui rispondeva fiero: ”Sono di Al Giro durante, prima e dopo, così come al Tour, mentre il rito Filottrano, tu devi venire a Filottrano!”. “Era meglio non fossi mai venuta a Fi- alle classiche era la chiacchierata prima della Liegi, tè per me e lottrano”, le ripetevo quando piangeva, accanto a noi, durante le esequie. cioccolatino che mi teneva da parte perché Michele era un ragaz- Umiltà e determinazione: il 6 gennaio di quest’anno aveva nevicato, zo che sapeva osservare e ricordare. Tutto. Tante parole velocissi- un’opera d’arte?” faceva un freddo siberiano e sulle strade tanto ghiaccio da far difficoltà a me e quante risate ci siamo fatti. Zero filtri e le verità affidate con to di RR. PP. Cappuccini. Il dipinto, che stare in piedi, quando, incredulo, vedo un ciclista con i colori dell’Asta- leggerezza, anche quelle più pesanti. Michele era unico nel suo di Mario filippi na provenire da Via San Giobbe. A trentasette anni, con l’obiettivo di far modo unico di far apparire tutto bello. Era una virgola dove serve, abbisogna di un repentino restauro, olio da gregario ad Aru alla centesima edizione del Giro d’Italia. Un piccolo, un punto fermo per i capitani che su di lui potevano contare e l giorno d’oggi è sempre più diffuso su tela di cm 224x150, raffigura la Madon- grande esempio per dimostrare come il talento non basta e chi lo pos- non avevano bisogno di strategie di ripiego. Ail recupero e la salvaguardia di opere na con Gesù Bambino benedicente e ai siede ha il dovere di non trascurare nessun particolare per sfruttarlo al Le sue arrabbiature le tengo per me, così come le foto, ma il resto d’arte, siano dipinti, affreschi, reperti ar- piedi sulla sinistra di chi guarda il dipinto meglio. Semplicità e spontaneità: aveva una parola per tutti, ed a me mi piacerebbe condividerlo con voi che lo avete amato e non smette- cheologici o quant’altro. Alcuni anni or è raffigurato San Giuseppe da Leonessa, risulta ancora incredibile come riuscisse a chiamare tutte quelle persone rete di farlo. Il suo numero è nel mio telefono e non lo cancello. Lo sono, precisamente nell’anno 2010, venni sul lato opposto è Beato Bernardo da Cor- per nome; quanto avremmo bisogno, in ogni campo, di questi fonda- cerco in gruppo in salita. Dio quanto mi è mancato al Processo... per interpellato per un recupero di un’opera leone. mentali valori. non parlare delle volte che gli hanno impedito di venire... “Te pare pittorica, l’invito mi era stato proposto Del dipinto (grazie a Padre Renato Raf- Lealtà: una miriade le occasioni in cui ha dimostrato la sua generosità che nun verrei...? Starei lì da te tutti i giorni...”. Eh sì, lo so, non c’era dall’avv. Lauretta Giulioni, oggi Sindaco faele Lupi che nel 2007 ha scritto la storia ed affidabilità. Mi piace ricordare quanto accaduto al campionato del bisogno di girare intorno, diretto, sincero, intelligente, fino. Super- di Filottrano, allora Presidente del Rotary dei Cappuccini a Filottrano) oggi cono- mondo di Firenze, dopo la caduta che aveva attardato Nibali, quando flue le strette di mano. Bastava sapere che c’eravamo, io al posto mio, Club di Osimo. Le suggerii di far restaurare sciamo il nome e cognome dell’artista: si avrebbe avuto la possibilità di giocarsela lui stesso, invece fece fino in lui al suo e in mezzo tutto quello che di bello può dare il ciclismo. un dipinto, olio su tela raffigurante la Fa- chiamava Prospero Polimanti, si dice della fondo il suo lavoro per il capitano. Più recentemente, al Giro d’Italia Super Michele sempre, come una sera al Tour del del miglia Fabiani, dipinto eseguito nel 1789 provincia fermana, come ebbe modo di dello scorso anno, quando dopo essere transitato con tanti minuti di 2014, quello vinto da Nibali grazie al suo straordinario lavoro. dal pittore osimano Antonio Cappannari scrivere l’architetto Giambattista Carducci, vantaggio sulla , con la concreta possibilità di conquistare Era il giorno di riposo, ma con lo squalo in giallo e un documen- anche lui fermano, il quale così scrisse: “Si una prestigiosissima vittoria, si è fermato per aspettare il capitano, sen- tario da realizzare avevo un lavoro mostruoso ed ero piuttosto fi- (1753-1807). sa per certo che operò nella metà del Settecen- za che nessuno dall’ammiraglia glielo avesse ordinato. nita. È bastato uno sguardo per capire. È andato a cena per primo Il dipinto era archiviato a nome del- sopra, Filottrano, foto del 1900 che ci evidenzia to, molto nei conventi dei Cappuccini delle Eppure qualche anno prima, stessa situazione a parti invertite, un mangiando da solo in meno di dieci minuti per non farci aspet- la Casa di Riposo della nostra città, ma come era l’altare della chiesa dei RR.PP. suo famoso gregario, tirò dritto cercando un risultato peraltro non rag- tare per le interviste. Delicatezze che non si dimenticano. Non lo il buonsenso dell’allora Presidente sig. Marche, dei tanti conventi si sa che operò in Cappuccini a Filottrano, dove oggi ha sede la giunto, senza considerare che Michele era quarto in classifica ed il suo fa nessuno. Lui sì, per questo e mille altre cose era diverso. Unico, Franco Curini fece sì che il dipinto veniva Ascoli e Filottrano”. Fondazione Il Chiostro Casa di Riposo. compagno avrebbe potuto aiutarlo a conquistare il podio. Ciò anche a sì, unico. In questi mesi mille aneddoti mi sono stati raccontati. ceduto alla Comunità di Filottrano con la Oggi il Presidente della Fondazione Il nota. I Cappuccini nel corso della loro presenza dimostrazione del suo acume tattico e grande intelligenza. Sacrificare Ogni persona che ho incontrato, giuro, mi ha parlato di Michele. clausola di essere esposto permenente nel- Chiostro Casa di Riposo è il prof. Dario Pa- a Filottrano ebbero tre sedi: la prima nel 1571 un obiettivo personale per un traguardo superiore dimostra intelligenza L’assenza ti lascia un dolore sottile, una fitta che ti attraversa la sala grande del Municipio; al restauro e squini, già Sindaco di Filottrano per ben presso l’attuale Villa Buschi vicino alla Chiesa e non comune. Quella sua scelta risultò poi fondamentale per far vincere ogni qualvolta realizzi ciò che oggi e tra cento anni per tutti noi alla pubblicazione di un volumetto pensò tre legislature, uomo di lettere e sensibile Santuario della Beata Vergine di Tornazzano; il al suo compagno il secondo Giro d’Italia consecutivo. Quante riflessio- sarà irrealizzabile. Lui non c’è. Ammiro le persone che hanno per le spese il Rotary Club di Osimo. agli avvenimenti culturali; mi auguro di secondo convento lo costruirono nel 1614 dove ni potremmo fare in merito a questa, apparentemente semplice, regola. fede. A loro va il mio profondo rispetto. Ma non riesco a non Nell’archivio della Casa di Riposo, oggi cuore che prenda l’iniziativa di promuo- oggi troviamo l’Ospedale Civile G.G. Gentiloni (i Ecco, pensando a queste cose risulta chiaro tutto l’affetto di cui era ed pensare ad Anna, a Giacomo, Tommaso, a Silvia dalla dolcezza denominata Fondazione Il Chiostro Casa di vere una campagna provvida nel reperire quadri del Polimanti vennero eseguiti per questo è ancora circondato Michele Scarponi. Tutte quelle presenze, illustri e infinita, al dolore struggente di mamma Flavia, di papà Giacomo, Riposo, vi sono depositati altri tre dipinti di fondi per il restauro dell’opera; già un pre- Convento); il terzo Convento lo costruirono dove non, il venticinque aprile. Molte testimonianze di persone che volevano alla poesia del ricordo che le parole di suo fratello Marco han- soggetto religioso, giacché facevano parte ventivo era stato fatto dalla ditta Camera oggi troviamo la Casa di Riposo, era l’anno 1886. esserci non perché dovevano ma perché volevano: il ct della nazionale no inciso nel mio cuore... “Guardategli le gambe... c’è incisa una dell’Altare maggiore della chiesa e conven- Picta e la somma necessaria si aggirava sui Davide Cassani era in piedi, non aveva nemmeno pensato che ci doves- storia di famiglia”. Nei giorni di Filottrano li ho guardati a distan- 5.000 Euro. se essere un posto assegnato a lui, finché non lo abbiamo accompagna- za. Stringendoli a me ogni istante, perché come si fa a trovare le Bibliografia: Padre Renato Raffaele Lupi, I Cappuccini a Filottano, Tecnostampa to; il presidente della Regione Marche che ha rinunciato all’intervento parole giuste? Come si può parlare di posto migliore, paradiso, In basso, al centro, dipinto olio su tela di cm 224x150 con cornice, Loreto 2007; Mario Filippi, Dipinti ritrovati di Antonio Cappannari 1753-1807, già programmato, il campione del mondo , insieme a tantis- cielo, mare o montagna che sia, là dove le anime si ritrovano? Madonna in trono con Gesù Bambino benedicente e San Giuseppe pittore osimano, Rotary Club Osimo, stampa Marco Binci Osimo 2010. simi altri famosi ciclisti di oggi e di ieri, arrivati senza nessun preavviso. Michele sarebbe stato bene qui con noi, quello era il suo posto. da Leonessa (1556- Credo che tantissime persone, oltre Filottrano intera, debbano essere Con Anna, con i gemelli. A tavola con i suoi. Al bar con gli amici. 1612) con i simboli grate a Michele Scarponi per i suoi insegnamenti oltre che le sue impre- Con i ragazzi del fan club. Con Marco a farsi due risate. In gruppo degli aguzzi ferri della se sportive. Ciao Campione, ci manchi! Ma anche grazie, caro amico. a pedalare e faticare. Con i compagni di squadra. Al sole, al mare, tortura impartitigli nella sua amata Livigno con Anna a passeggiare. A giocare con i dal Sultano di “Sei un’aquila che vola su un traguardo e plana e si rialza e ti accompagna, bimbi. A sorridere alla vita come sapeva fare come nessuno. Costantinopoli. Ai lati vedi, tu vedi quegli occhi assieme alla fierezza, Non le trovo le parole di conforto, non ce l’ho e non immagi- di questo dipinto vi sono nate quanto le ho cercate. Sono giunta alla terribile conclusione il lampo di un tacito sorriso sembra quasi che su quella montagna, altre due opere sempre che non le avrò mai, Michele mi manca ogni istante, per questo lo dello stesso Prospero voglia, voglia asciugare il sudore dal tuo viso! cerco in gara. Vorrei saperlo da qualche parte a pedalare e forse un Polimanti, ma a sinistra Lei non vuole che tu ti senta solo posto tutto suo lo deve aver trovato. Siamo tanti a condividere la da chi osserva l’altare lei era al tuo fianco e ci è rimasta ancora, sua assenza. Facciamoci compagnia per affrontare questa notte che raffigura l’Immacolata non può più incontrare il giorno. Filottrano e Michele sono nel libera, sfacciata e generosa, sfacciata e generosa! con i Santi Giovanni mio cuore e non andranno mai via. Luogo uno e bellezza l’altro, Battista e Francesco di ti guarda e ti protegge da lontano, pasta di un amore infinito, quello della gente comune fatto di mi- Assisi; l’altro raffigura ti ha dato un bacio e riguadagna il cielo gliaia di volti e migliaia di storie tutte accomunate da un ricordo da è bella, è bella e fiera, ora torna a Filottrano! consegnare a chi verrà dopo di noi. Ti voglio bene Michele e non so il Redentore con San Pietro Apostolo e Lei non vuole che tu ti senta solo...” se ho messo tutto sulla carta, probabilmente no, ma una cosa certa la so: in ogni parola, in ogni piccola espressione, ti ho messo tra le Papa Clemente VII: (La carezza dell’Aquila righe e ti ho visto ridere e ti ho sentito dire “Ma dai, ma che tutte ‘ste anche queste due tele di Marino Bartoletti e Roberto Molinelli) cose me dici Alessa’... ti voglio bene pure io”. Ma io di più amico mio... necessitano di un adeguato restauro. Lo speciaLe MicheLe scarponi e cicLisMo continua a pag. 12 {4} c u L t u r a & a t t usegue a L dallai t Àprima pagina > c u L t u r a & a t t u a L i t À {5} 8 lUGliO 2006 Salvatore D’Addario Museo della Battaglia 8 lUGliO 2017 in mostra a Filottrano iNaUGURata la NUOva sEdE NEl palaZZO accORREtti dOpO il dEbUttO a caMERaNO, l’EspOsiZiONE itiNERaNtE faRà tappa di Giovanni santarelli Museo, confesso che mi si stringeva il cuore; dal 10 al 15 OttObRE pREssO i lOcali dEll’EX NEGOZiO caMpOdONicO undici anni di dedizione volontaria alla bene- er una strana coincidenza, le due date 8 lu- merita istituzione non passano invano. Pecca- di piaZZa GaRibaldi N. 9 (aNGOlO cORsO dEl pOpOlO N. 2) Pglio 2006 e 8 luglio 2017 indicano lo stes- to, solo, che l’Espositore, vero memorial del so evento. Nel 2006, sotto l’Amministrazione Museo, sia rimasto lassù insieme ai miei sol- i svolgerà a Filottrano dal 10 al 15 Otto- «Il suo motore metafisico – ha Ballante, alla presenza del Prefetto di allora, fu dati, cioè i manichini, che non hanno trovato Sbre (all’interno della Giornata del Con- spiegato il critico letterario inaugurata la Mostra-Museo comunale di cimeli posto nella nuova struttura. temporaneo AMACI) la seconda tappa della – nasceva dalla consapevolez- della Seconda Guerra Mondiale, memorial della L’idea di rifare il Museo risale a qualche Mostra itinerante L’Evolversi del Segno di za che “la natura ci ha dato battaglia. Lo scorso 8 luglio, sotto l’Ammini- anno fa, ma l’attuale Amministrazione ha Salvatore D’Addario, reduce dall’ottimo ri- il bisogno di essere felici senza strazione Giulioni, alla presenza del Sottose- preso a cuore l’istituzione e ha dato incarico scontro di partecipazione ricevuto a Came- la possibilità di realizzarlo”; di gretario al Ministero della Difesa e del Prefetto all’avv. Marco Cercaci, pratico di tali opere, rano dal 10 agosto al 24 settembre scorsi, qui l’itinerario che lo condurrà in carica, è stato inaugurato il nuovo Museo, il di progettarne e realizzarne uno tutto nuovo, presso la Chiesa di San Francesco, periodo all’informale astratto. [...] La cui logo è Filottrano 1944. finanziandolo con apposite donazioni deri- concomitante con la ricorrenza del primo sua è tensione all’essenza delle C’è una enorme differenza tra le due istitu- vanti dalla Fondazione Filottrano e da un lascito anno dalla prematura scomparsa dell’Arti- cose, così il suo segno sorpren- zioni: ambientale, scenografica, iconografica della sig.ra Margherita Giaccone, benefattrice sta naturalizzato cameranese. de perché tanto più veritiero e storico-culturale. Tuttavia, nello stanzone milanese del nostro Museo. A Filottrano la mostra si terrà presso i lo- quanto meno realistico. L’ef- del Palazzo ex Orland, afoso d’estate e gelido L’avv. Cercaci, avvalendosi di una ditta cali dell’ex negozio Campodonico in Piazza fetto è di assoluto rigore. Non d’inverno, io, Giuliano Evangelisti e il M.llo esterna per l’installazione delle strutture por- Garibaldi n. 9 (angolo Corso del Popolo è difficile intravedervi la lezio- Telloni, fondatori e curatori del Museo, come tanti, e grazie all’esperto di Militaria Francesco n. 2) a cura di Olga Lidia Priel Herrena ed ne sofferta e coraggiosa del suo correntemente lo chiamavamo, aperto solo il Giovagnoli e al graphic designer Marco Astra- Andrea e Luigi D’Addario ed organizzata riconosciuto maestro, Edgardo sabato mattina o su prenotazione, abbiamo cedi, nonché alla collaborazione mia, di Mi- liani prima, durante e dopo la Seconda Guerra dell’associazione culturale Para un Principe Mannucci. Che è insieme sta- accolto più di tremila visitatori, come si evi- chele Giampieri e all’interessamento di Mau- Mondiale, ma il centro e il cuore del Museo è Enano, con il patrocinio della Regione Mar- to per lui anche un modello uma- denzia dal Registro delle Presenze. Qualcuno, ro Piccioni per l’ANPDI, ha portato a termine Filottrano, la celebre battaglia ivi combattuta, che e dei Comuni che ospitano l’Evento. no. Esempio di umiltà interrogativa apponendo la sua firma, scriveva anche frasi l’impresa lo scorso 8 luglio, dopo non poche i suoi protagonisti, i suoi Caduti, i Caduti civi- Si tratta di un percorso emozionale ed di fronte al mondo, alla sua fatale come queste: “Una raccolta stupenda, le parole difficoltà per il reperimento della nuova sede. li, i ricordi dei reduci e della gente comune in emozionante attraverso le testimonianze inesplicabilità». non bastano”; “Sincera e profonda gratitudine per Alla fine si è optato per il piano terra di quei giorni tragici ed eroici. artistiche del M° D’Addario, le collabora- «Nostro padre è stato un arti- questo Museo, ricchezza dell’anima per le nuove Palazzo Accorretti, luogo prestigioso per un Per tutto quanto sopra, il nuovo Museo, del zioni, i contributi critici, i legami culturali, sta di grande cultura – ha avuto generazioni”. Museo. Il complesso è scenograficamente quale mi onorano ancora di esserne il curato- le opere, le riflessioni aforistiche sull’Arte modo di spiegare Luigi D’Adda- Quando gli operai lo stavano svuotando bello, con grandi pannelli che riproducono e re, merita di essere visitato, valorizzato e soste- e sulla Vita, percorso raccolto anche in rio, che insieme al fratello An- di quasi tutti i reperti per portarli nel nuovo descrivono in generale come vivevano gli ita- nuto, ad onore e vanto della nostra città. un prezioso catalogo legato alla Mostra drea e ad Olga Lidia Priel Herrera ha curato e che ne vuole valorizzare e sottolineare la Mostra –, un puro che non è mai sceso a me culturale, nato come condivisione di affinità l’essenza dell’Uomo e l’Artista. All’inter- compromessi dentro una realtà artistica attuale artistiche e poi cresciuto nel tempo in una af- no della pubblicazione sono presenti an- dove vive di tutto e di più, ma non certamente fiatata collaborazione, per cui è stato un dovere che testimonianze di autorevoli critici che di purezza e di verità... Uomo silenzioso e di mettere in piedi questa mostra, che successiva- La mano tesa di Nazareno Rocchetti hanno proposto interessanti contributi poche parole – continua –, metodico, dotato di mente proseguirà anche a Jesi nella primavera interpretativi del M° D’Addario, della sua una innata capacità di iniziativa ed ingegno». del prossimo anno». (p.p.) “ llunga la mano ad uno che ha bisogno. Babbo! Ma siamo noi che abbiamo bisogno! Tu non ti preoccupa- produzione artistica e della sua capacità di «L’Associazione culturale Para un Princi- L’EVOLVERSI del SEGNO • Salvatore D’Addario Are, la mano ce l’hai... allungala e vedrai che c’è qualcuno che ha più bisogno di te”. Il dialogo tra padre innovare percorsi e visioni. Tra questi, il pe Enano che rappresento – conclude Olga e figlio (Vitaliano e Nazareno) è stato il filo conduttore della bella serata dello scorso 18 maggio, al prof. Fabio Ciceroni, che ben ne ha deli- Lidia Priel Herrera – ha sviluppato nel corso Info 349 4259155, emaIl [email protected] Teatro Torquis di Filottrano, in occasione della presentazione del libro su Nazareno Rocchetti. neato i tratti artistici nel corso degli anni. degli anni con il M° D’Addario un solido lega- facebook Para un Principe Enano La serata, brillantemente condotta da Paolo Notari, ha visto la partecipazione sul palco ed in pla- tea di tanti amici di Nazareno che, tra ironia, emozioni, canzoni e buon umore, hanno raccontato alcuni passaggi del libro e di vita. Marco Santini (musicista), Marino Severini (musicista), Giovanna Trillini (sportiva), Agnese Testadiferro (giornalista), Renato Barchiesi (editore) si sono alternati nel dialogo con Rocchetti citando a volte parti del libro ed altre esperienze personali dando vita a spunti di riflessione che hanno coinvolto il pubblico ed anche l’amministrazione di Filottrano che, con il lavorazione di tubi in rame Sindaco Lauretta Giulioni, ha ospitato l’iniziativa e dato il benvenuto alla platea. Il libro è una monografia che “traccia una linea e crea un bilancio” nella vita dell’artista Nazareno Rocchetti attraverso altre persone che parlano di lui, in occasione dei suoi 70 anni, a partire dal testo e alluminio conto terzi critico dall’autore Armando Ginesi, dalla simpatica e illustre introduzione di Neri Marcorè seguita dagli autorevoli testi di Mons. Claudio Giuliodori e di Agnese Testadiferro che precedono le due pre- ziose testimonianze di altrettanti campioni olimpici: Gelindo Bordin e Giovanna Trillini. Tantissime le fotografie di Paolo Cudini, Eugenio Gibertini, Giovanna Gori, Guido Picchio, Gianni Ugolini e LCM srl • Via Schiavoni, 20/A • Filottrano (AN) Massimo Zanconi nelle oltre 200 pagine in due lingue del libro. (Bio-Bibliografia di Valentina Ruani; Traduzione BBC Langauage & Training; RB_Edizioni 2017) Tel. 071 7221489 • Fax 071 7220658 • [email protected] {6} p e r s o n a g g i & M e M o r i a s t o r i c a p e r s o n a g g i & M e M o r i a s t o r i c a {7} I Baristi di Sant’Ignazio Il Marinaio di Filottrano di Giuseppe tarabelli ce la facevano li salutavano passadoli per le armi. Si cammina verso l’Ungheria, Austria, infine iccardo Lampa, classe 1921, si è arruola- Germania, come si suol dire a spaccare le pietre, OvvERO Gli “spacciatORi” Rto volontario nella reggia Marina i primi lavoro durissimo anche perché avevamo poche mesi del 1940 alla giovane età di diciannove forze, uomini di 20/25 anni pesavano sotto i cin- di Giuseppe tarabelli mico degli anni Cinquanta si anni. Dopo 12 mesi di addestramento nella quanta chili, il mangiare era una brodaglia fatta sviluppò nella società italiana caserma Duca degli Abruzzi alla Spezia, viene con verdure. Cercavo di fare la coda due volte per ine anno 2016, è stata premiata con del dopoguerra, aiutato dal imbarcato sull’incrociatore Bolzano. Direzione prendere il rancio con tanto rischio. Pensavo sem- Fla civica benemerenza Emilia Carletti buon governo di quel periodo. Livorno. Da Livorno a Carbonia inaugurazio- pre a come far deragliare i carrelli che dalla cava che in questo periodo è proprietaria del Giuseppe Saraceni era co- ne della nuova Città mineraria, presente il portavano la pietra in un piazzale dove si lavorava bar di Sant’Ignazio. adiuvato dalla sua consorte capo del governo Benito Mussolini (che ve- per farli diventare sampietrini. Emilia è barman professionale dietro il Palmina Cingolani; i due pro- diamo nella foto sul ponte del Bolzano foto- Il giorno addetto al trasporto, naturalmente con volta spose madri Giuliana, brava operaia tes- banco a servire la sua clientela da 45 anni, prietari gestivano con passione grafato con i marinai, al rientro da Carbonia il solito tedesco, si parte dalla cava con i dieci car- sile, Cesarina imprenditrice tessile fabbrican- con sorriso e rispetto reciproco. Con il suo e profitto (uspaciù), ben vo- a Livorno). Svolte le varie funzioni di riforni- relli pieni, i binari erano in discesa, non frenai do pantaloni ed abiti per molti filottranesi e consorte Enrico acquista il bar-tabacchi- luti da tutti nella frazione di mento, dopo qualche mese il Bolzano riprende del tutto, così prese velocità, a fine corsa frenai non solo, alimentari nell’anno 1972. Sant’Ignazio. I prodotti acqui- il largo, raggirando la penisola va ad unirsi con tutta la forza fino all’ultima tacca, ma tutti Questo racconto è stato elaborato rileggen- Lo storico bar tabacchi alimentari di stati erano pagati a fine-mese con il resto della flotta italiana al largo della i carrelli deragliarono, la colpa era della guardia do e molte parti ricopiate direttamente dal sant’ Ignazio è stato creato da Giuseppe e spesso quando i contadini Calabria. È qui che avviene il fattaccio, un si- perché il mio freno era a posto. Prima di ripristi- diario di Riccado Lampa, trascritto nel suo Saraceni con genio imprenditoriale. Nel vendevano il grano, addirittu- luro della flotta Inglese colpisce il Bolzano nel nare il trenino si perdeva anche quattro o cinque quaderno in dotazione dall’esercito Italiano, 1949 inizia con un ape-car girando per le ra con scambio merce pagando con sacchi queste donne valorose. Era aiutata dal suo reparto caldaie e muoiono circa settanta ma- ore, così il riposo era assicurato. Voglio aggiungere foderina color tabacco, pagine interne a righe campagne vendendo sale, riso, zucchero, di grano, patate, vino etc. Negli anni a se- simpatico figlio Cesarì, giudicato da tutti rinai. Riccardo, anche lui addetto alle caldaie, che non era difficile imbrogliare le nostre guardie su carta color paglierino. baccalà, i maccarelli di sgombro, tonno, guire crescono i figli Maria, Elisa e Filip- noi frequentatori il barman più giovane si salva per miracolo, l’incrociatore imbarca tedesche. Un bel giorno li vediamo scappare tutti i sotto, Mussolini (nel cerchio) tra i marinai sardine e mortadella. Nel 1952 con sacri- po (Guerrino) che un periodo passato in d’Italia: ricordo che Cesarì a nove/dieci acqua, si piega da un lato. Il Bolzano a fatica, nostri guadiani, dopo qualche ora di esitazione ci del regio incrociatore Bolzano durante il ficio, come quasi tutti gli italiani in quei seminario collabora con i genitori. Inizia anni era sempre in mezzo a noi giovani rimorchiato, raggiunge la costa messinese a spostiamo a gruppi di dieci nei paesi vicini. Con viaggio di ritorno dalla Sardegna tempi, costruisce una casa ad un piano ed l’attività commerciale con il vecchio Ape ventenni e non esitavamo a portarlo al ci- circa un miglio / un miglio e mezzo, il capita- il mio gruppo si incontra un prete cristiano evan- apre l’osteria tabacchi alimentari. Qualche girando nelle campagne. Poi nel 1960 nema oppure a ballare rientrando all’una no decide di alleggerire la nave, ordina ai ma- gelista che ci dice che anno dopo aggiunge la distribuzione di Guerrino acquista la o le due dopo la mezza rinai di buttarsi in mare. L’ottanta per cento la guerra era finita, ci carburanti. drogheria-macelleria-ali- notte. Bianchina era ad dell’equipaggio (circa novecento marinai dei fa sapere che Hitler era Per la zona di Sant’Ignazio è stato molto mentari di Guido de Mo- aspettarci un po’ preoc- mille e cento presenti sul Bolzano), anche se morto, si poteva ritornare importante (un toccasana) perché il bar è scolò, Moscoloni in Corso cupata ma sorridente, erano muniti di salvagente, non sapeva nuota- in Italia, arriviamo nella diventato il punto d’incontro e di ritrovo del Popolo a Filottrano, diceva sempre a Cesarì re. Racconta Riccardo Lampa: “Sono stato fortu- prima stazione ai confini per tutti noi, giovani ed anziani, ragazzi e creando il mini-market “non ci andrai più con nato, sapendo nuotare con poco tempo sono arriva- con l’Austria, lì troviamo ragazze. Il carburante è servito per riempi- con il marchio Vegè, loro”. to a riva, molti marinai non ce l’hanno fatta, così tanti altri Italiani ex pri- re i serbatoi delle moto ed auto che negli un’innovazione impor- Come già detto all’ini- la nave più leggera raggiunge il porto di Messina. gionieri nei vagoni stivati anni Cinquanta entrava in tutte le famiglie tante in quanto Vegè era zio di questi semplici Da Messina alcuni di noi si sono imbarcati sul come bestiame, ma non di contadini ed operai, il progresso econo- già un marchio europeo e piacevoli ricordi, nel Cavour e sbarcati in una delle isole egee, lì trovai importava, era una festa come oggi. 1972 subentrano ed ac- il mio amico e compaesano Raniero Ciuciuvè. si ritornava a casa”. Giuseppe e Palmina quistano l’attività Enri- Dopo l’armistizio i tedeschi già presenti da quel- Riccardo Lampa, continuano l’attività a co Starnari e la moglie le parti ci fecero prigionieri, ci caricarono in una ritornato alla vita nor- Sant’Ignazio per qualche Emilia Carletti negli carretta e ci portarono in Jugoslavia, poi a piedi male nella sua casa in anno, nel 1961 vende a anni Settanta/Ottanta, giorno e notte, settimane dopo settimane, con po- Via San Giobbe, dopo Dignani Armando e sua migliorando molto l’at- che ore di riposo al giorno, è qui che Raniero cade qualche anno si sposa moglie Palmira, per cinque anni gestito tività, ben supportati anche dalle brave a terra privo di forze, lo supplicai di alzarsi, me lo con Maria Bernabei, ha da Palmira con passione e capacità ed è lì figlie Mariola e Daniela, che dopo le otto misi in spalla, perché i tedeschi a quelli che non avuto due figlie e a loro che cresce i suoi figli Oreste, Alvise e Can- ore di fabbrica, la sera aiutavano a servi- dida. Anche Dignani vende e si trasferisce re la clientela attirando tanta gioventù, in a Filottrano. quel periodo era il bar più frequentato di Nel 1966 arriva il nuovo gestore, una fa- Filottrano. migliola da Passatempo di Osimo, Uberti- Infine diventa proprietario Tarcisio aiu- ni Vittorio e sua moglie Fiorella che si era tato dalla brava mamma Emilia. Lo rinno- inserita con bravura nella zona. Tutt’ora va molto bene costruendo una bella casa; Fiorella è considerata come di Sant’ Igna- come si suol dire, casa e bottega. Tanti zio, gestirà l’attività fino al 1969, poi su- auguri e lunga continuazione d’attività, bentra la famiglia Olivo Paolucci e sua Tarcisio! moglie Bianchina Pasquini, anche lei molto brava, sempre sorridente, serviva la sua clientela con piacere e gioia, donava a Dall’alto, Bianchina Pasquini; quI sopra, tutti iniezioni di ottimismo, entusiasmo e Cesarì; a sInIstra, Giuseppe Saraceni voglia di vivere; credo che oggi manchino e la consorte Palmina Cingolani. {8} c u L t u r a & a t t u a L i t À c u L t u r a & a t t u a L i t À {9}

musicale è stata curata dal Coro della Parrocchia e i trascorsi storici, così che, in occasione del ricordo l’Etape e tra i gruppi folkloristici Quelli dell’Ara e dal Gruppo giovanile della Akkordeon Orchester di della Battaglia di Filottrano, non sono mai mancate Les Troubadours de Beauregard. Kuppenheim. Emozionante è stato l’assolo della nel corso degli anni delegazioni tedesche, venute per Questo sta già dando i primi risultati: un tour 10° Gemellaggio Direttrice della Harmonie di Raon eseguito con la ricordare quei momenti di sofferenza e condividere il musicale per il Corpo Bandistico di Filottrano sua tromba. La giornata è proseguita con il pran- dolore che hanno interessato entrambe le popolazio- a Raon ed altre attività con la Banda musicale zo presso lo stand dell’Associazione dello Stivale e ni”. I Sindaci di Raon e di Kuppenheim hanno di Kuppenheim. La serata si è conclusa con un filOttRaNO, 2-3-4 GiUGNO 2017 con la cerimonia ufficiale sul palco allestito in messo in risalto come tutti ci siamo ritrovati at- grande spettacolo di musica e danze da parte dei Piazza Garibaldi. torno all’ideale europeo e “possiamo sentirci fie- Troubadours, Quelli ell’Ara e i Fiji di Ottrano. di Nazzareno cionco rimonia hanno siglato un patto di Nell’attesa l’Harmonie di Raon ha allietato il ri poiché il gemellaggio tra i nostri tre Comuni ha Si poteva fare meglio? Sicuramente sì! Ma stata una bella celebrazione del 10° anni- gemellaggio tra le loro associazioni, Corso del Popolo con esibizioni improvvisa- contribuito a fortificare l’Europa a partire dalla base, Giulia Accorroni, Assessore alla cultura dell’at- Èversario del gemellaggio con le città di Raon hanno allietato le giornate di sabato te che hanno coinvolto i cittadini, ma durante cioè dalle persone”. Dopo lo scambio dei doni per tuale Amministrazione Comunale, ha lavorato l’Etape e di Kuppenheim. Gli amici francesi sono e di domenica con le loro esibizioni la cerimonia la Banda Municipale e l’Harmonie i Comuni e per i Comitati per il Gemellaggio, moltissimo e con l’aiuto del Comitato per il Ge- venuti con due autobus portando una giovane sia presso la Casa di Riposo che per hanno eseguito insieme e alternativamente gli il Sindaco Lauretta Giulioni ha conferito la Cit- mellaggio è riuscita, nello spazio temporale di rappresentanza della Banda Harmonie di Raon le strade di Filottrano o sul palco al- inni nazionali e brani musicali famosi che han- tadinanza Onoraria ai Sindaci di Raon, Benoit un anno, a portare due autobus di Filottranesi a con la loro Direttrice Aline Perrin ed il gruppo lestito in Piazza Garibaldi. I ragazzi no entusiasmato il numeroso pubblico. Pierrat, e di Kuppenheim, Karsten Mussler. Raon in occasione del loro 30° anniversario del folkloristico Les Troubadours de Beauregard, un del Collège, insieme ai loro coetanei I Sindaci prima di firmare l’atto ufficiale han- Il rapporto di amicizia si è rafforzato con la gemellaggio con Kuppenheim ed a far pervenire gruppo di studenti del Collège L. Pasteur, oltre dell’Istituto Comprensivo, hanno no evidenziato la collaborazione che c’è tra le tre firma del Patto di Gemellaggio tra il Corpo Ban- dalle città gemellate circa duecento persone. A naturalmente al Sindaco Benoit Pierrat, l’Asses- preso parte ai giochi studenteschi città e come “l’amicizia ha consentito di superare distico Città di Filottrano e la Harmonie di Raon noi sembra abbastanza... sore alla Cultura Marie Vicent ed altri rappresen- del gemellaggio nel nuovo comples- tanti della municipalità raonnese e cittadini di so sportivo antistante la Scuola Me- Raon. Dalla Germania sono venuti con un au- dia Beltrami, inaugurato dal Sindaco momenti di quel tobus doppio ed alcune auto. Tra i partecipanti Lauretta Giulioni qualche minuto prima, alla pre- Comitato per il Gemellaggio di Filottrano, dopo “Filottrano: Dio, storia e natura” tragico episodio. naturalmente il Sindaco Karsten Mussler, alcuni senza della delegazione francese, con il Sindaco aver dato il benvenuto agli Ospiti, ha lanciato La natura di Fi- rappresentati della municipalità ed un piccolo in testa e dalla dott.ssa Michelangela Ionna coor- un’idea agli Amministratori chiedendo loro di l’iNtERvENtO di UN lEttORE aRGENtiNO di lottrano è sempli- gruppo di giovani membri della Akkordeon Or- dinatrice dell’Ufficio Scolastico Regionale Marche operare nelle rispettive città per coinvolgere i ORiGiNi filOttRaNEsi tORNatO iN città cemente bella. Ho chester di Kuppenheim. per l’attività di Educazione Fisica. propri concittadini a dare la loro disponibilità ono Manuel Albiñana di Cordoba, in lottrano Dio è presente in ogni momento apprezzato molto Circa duecento persone sono venute da Raon Nei momenti non ufficiali, sia i Francesi che i per organizzare, a turno nei prossimi anni, una SArgentina. Sono arrivato a Filottrano e in tutti i luoghi. Sia la parrocchia Santa i paesaggi colorati l’Etape e da Kuppenheim per partecipare in prima Tedeschi hanno colto l’occasione per scoprire il fiera di prodotti tipici locali così che ci possano in un soleggiato giovedì 8 Giugno con Maria Assunta che Santa Chiara mi hanno che costituisco- persona alle manifestazioni. Molti di loro sono territorio e fare visita a Jesi, Senigallia, Ancona e essere anche degli scambi commerciali oltre a l'intenzione di stabilirmi qui il tempo ne- abbagliato per la loro bellezza. Il suono no le colline della stati ospitati da famiglie filottranesi, la maggior gustare frutti di mare sulla spiaggia di Numana quelli culturali già esistenti. cessario per elaborare la cittadinanza ita- dei campanili come le messe quotidiane zona e la varietà parte in strutture alberghiere locali. I gruppi folk- e ne hanno approfittato per fare anche il primo I Sindaci rispondendo al saluto hanno preso in liana. Essendo i miei nipoti materni italia- segnano il ritmo della vita e hanno fatto degli alberi che loristici ed i gruppi bandistici, che durante la ce- bagno in Adriatico. Le serate, allietate da gruppi considerazione l’idea anche se hanno subito vo- ni (sono andati in Argentina alla fine del lo stesso con me. La Storia cammina per le vale la pena di ve- musicali e folkloristici, sono luto mettere in risalto le difficoltà cui si andrebbe XIX secolo come immigrati), questo mi ha strade. Il mio soggiorno è coinciso con il dere. Il Mare Adria- terminate con la cena nello incontro, prima fra tutte la distanza con Filot- concesso il diritto (la Legge italiana così festival Sulle orme del Cusanino. Questo mi tico arricchisce stand organizzato dall’Asso- trano. Di seguito ci si è trasferiti nella Piazza del dice) di richiedere tale cittadinanza. ha permesso di conoscere la Villa Spada con il colore blu le vedute della città. Le ciazione dello Stivale o nei ri- Comune dove la Soc. Coop. Il Biroccio ha offerto Alla stazione ferroviaria di Jesi ero in Lavinj (dove ho assistito a un bel concer- località che circondano il villaggio sono storanti e bar locali. Sabato a tutti gli ospiti stranieri una colazione a base di attesa di Romano (cugino di Nazareno to), il Palazzo Accorretti e il Palazzo Gen- altrettanto attraenti: Cingoli e le sue fore- pomeriggio, in collaborazio- caffè e prodotti tipici di loro produzione. Nella che conosco). Mi ha accompagnato con il tiloni, ho potuto sentire la fase nobiliare ste, Loreto e l'onnipresenza della Vergine, ne con la Pro Loco, ha avuto sala consiliare del Municipio è stata scoperta una suo amico Gino all'Ufficio Anagrafe del- della gente vicino. Allo stesso modo, la Porto Recanati e le sue spiagge, campagne buon successo l’iniziativa lapide in marmo, dono dello scultore Augusto la città, dove il dott. Alessandro ed i suoi mia permanenza ha coinciso con la cele- agricole ecc. Apertivi regionali Italiani. Canulli, con sopra raffigurati gli stemmi delle tre assistenti, con molta diligenza, hanno ri- brazione della Contesa delo Stivale; qui la Infine, i Filottranesi: qui trovo difficoltà La cerimonia ufficiale ha città gemellate. Nella piazza Cavour, invece, sotto cevuto la documentazione e hanno inizia- storia mi ha portato al periodo medioeva- a trovare parole per descrivere ciò che ho avuto luogo domenica 4 Giu- la torre dell’acquedotto, è stata scoperta la nuova to l’iter e dopo 2 mesi la cittadinanza era le con i suoi costumi, abiti, rituali ecc. Ho sperimentato, sempre a portata di mano gno ed è iniziata con un bre- segnaletica indicante la direzione e le distanze di pronta. visitato anche il Museo della Battaglia di per aiutare, con pazienza, con un sorriso ve incontro tra i Sindaci e le Raon l’Etape e Kuppenheim. Alle 11.00 l’appunta- Durante questi due mesi che ho vissuto Filottrano, avvenuta nel luglio 1944 du- sulla bocca e il cuore in mano. Mi hanno delegazioni dei tre Comuni mento era nella Chiesa delle Pieve dove il parroco qui ho potuto sapere, anche se approssi- rante la seconda guerra mondiale. Questo fatto sentire come famiglia e a casa, grazie nella sala consiliare del Mu- Don Carlo ha concelebrato con il parroco di Kup- mativamente, la cultura filottranese. A Fi- museo ricrea in modo interattivo i grandi infinite! nicipio, dove il Presidente del penheim Rev. Martin Sauer la SS. Messa. La parte CommerCio materiale da reCupero

Nicoletti Giancarlo Contrada S. Lorenzo, 5c/5e - Filottrano (AN) Tel. 071 7221474 - 337 636352 - 337 646693 - email [email protected] c u L t u r a & p e r s o n a g g i {11}

{10} i n o s t r i p o e t i ( 7 ) p e r s o n a g g i & c u L t u r a {11} onosco Alberto Giovagnini da quando si era Cancora ragazzi. Poi, come quasi sempre succe- de, il corso della vita ci portò ognuno per la pro- Alberto pria strada, finché un giorno, lui tecnico geometra I pilastri della del Comune di Filottrano, io impiegato ammini- strativo dell’Ospedale, mi donò in amicizia, ina- spettatamente, un foglio dov’erano scritte alcune sue poesie. Apprezzai moltissimo quelle delicate società filottranese 1900 composizioni poetiche e da allora ho continuato Giovagnini Monsignor 2ª puntata a seguire Alberto nel suo percorso di poeta fino a cura di Giovanni santoni augusto BaLDini alla pubblicazione dei suoi versi, che la critica spe- a cura di Giovanni santarelli ontinuando il discorso iniziato nel preceden- dell’organetto; invece verso coloro che seguivano buono e fedele, cializzata definisce “essenza di una parola poetica di pubblicate su libri, giornali e riviste. Nella sua prima pub- Cte numero, cioè la rassegna dei personaggi di certe idee politiche non di orientamento cristia- entra nel gaudio coinvolgente trasparenza”. Oggi, come curatore su blicazione Dipingere il cielo, Montedit, Melegnano 2010, quel periodo meritevoli di essere ricordati, il mio no, era implacabile e gridava loro, dal pulpito: del tuo Signore”. questo giornalino della rubrica I nostri poeti, lo an- ha dedicato i suoi versi ai suoi cari, alla natura, ai suoi pensiero va a questo eccezionale prelato. Nacque “Siete pupi o somari?” definendo queste tendenze Alla sua scompar- novero con piacere tra i verseggiatori filottranesi. pensieri, ai suoi sogni. A mia scelta, liberamente, ne ho il 9 Aprile 1889 da una numerosa famiglia di ar- addirittura “peccato mortale”. Tutto questo in chie- sa, a conferma della Alberto Giovagnini ha ottenuto diversi riconosci- tratto questo florilegio. L’opera è consultabile presso la tigiani la quale aveva anche l’incarico di custodi- sa, ma al di fuori di quelle sacre mura salutava benevolenza ricevuta menti in concorsi letterari e le sue poesie sono state nostra Biblioteca Comunale. re la chiesa di S. Maria Degli Angeli, detta anche bonariamente tutti allo stesso modo. dai suoi parrocchiani e Chiesa Nuova. In quel periodo era molto in uso Voglio anche precisare che in quel periodo le non solo, nel retro del il costume che alcune chiese venissero date in cu- celebrazioni domenicali venivano effettuate tutte ricordino distribuito ai stodia a qualcuno, magari una famiglia profonda- la mattina. La prima verso le sei o sette, seguivano fedeli, qualcuno scrisse mente religiosa come in questo caso. Augusto fin poi alle nove o nove e trenta e ultima alle undici, le seguenti frasi, elo- I colori Torneranno da piccolo dimostrò di essere un ragazzino dota- undici e trenta, a seconda del periodo, estate o quenti e delicatamen- Ho dipinto il cielo Torneranno le rondini, to di intelligenza superiore alla media e di avere inverno. A proposito delle due ultime dicevamo te poetiche: “Schivo di rosso, torneranno numerose, una forte simpatia verso il sacerdozio così, dopo la messa dei contadini e la messa dei signori, sempli- d’onori profuse alto sapere e in civili mansioni larga aver frequentato per un certo periodo l’Istituto Sa- cemente per il fatto che noi contadini dovendo saggezza. Povero alleviò i bisognosi, puro sradicò le e le case una, cento, mille. lesiano a Jesi, seguendo la chiamata del Signore, tornare a casa per il pranzo, a piedi o in bicicletta, passioni. Sofferente nella carne e nel cuore corse pres- tutte gialle; fu inviato prima al Seminario Vescovile di Osimo eravamo obbligati a partecipare alla prima. so ogni dolore. Dal pulpito tonando rischiarò la notte le farfalle di azzurro. Torneranno e infine in quello regionale di Fano. Finalmente, Come se non bastasse l’enorme impegno ne- degli errori. Amò i giovani cuori e accarezzò le gote in- nelle culle i bambini. nel 1913, venne ordinato sacerdote. cessario a gestire una parrocchia con un gran nu- nocenti. Si chinò sui fiori dei campi e sui volti morenti Il verde Durante la prima guerra mondiale, per ben tre mero di anime in un periodo non facile, arrivò per la patria. Instancabile corse pei nostri pendii con le dei tuoi occhi Tornerà la pace anni fu cappellano militare confinato in Albania anche la seconda guerra mondiale che martirizzò membra consumate dal male… l’ho tenuto per me. e la guerra dormirà e in Grecia. Alcuni documenti di allora dicono la nostra amata Filottrano. Il nostro caro prevosto Un’ultima considerazione mi viene sponta- sotto il monte. che il nostro Don Augusto si distinse per l’eroico con questa nuova sciagura non si perse d’animo nea pensando al fatto che le sue spoglie mortali Io camminerei volentieri altruismo nella cura ai feriti ed agli ammalati. Ap- prodigandosi maggiormente per consolare e aiu- riposano al cimitero nella cappella di una delle Io camminerei volentieri Torneranno le api pena tornato dalla guerra, non contento dei suoi tare tutti, durante il conflitto e subito dopo. famiglie più importanti di Filottrano, i Gentiloni piano piano e la regina darà studi effettuati, si iscrisse all’Università di Bolo- Non posso fare a meno di aggiungere una cu- Bourbon Del Monte, segno evidente dell’attenzione ai margini mille soldati gna laureandosi in Lettere nel 1920. riosità; era il 1952 quando uscì nelle sale cinema- e rispetto nei suoi confronti. Nel 1926 il vescovo di Osimo e Cingoli, pre- tografiche il film Don Camillo, della confusione del mondo. miando i suoi meriti, lo nominò Priore a S. Cri- ispirato al personaggio del li- Torneranno a volare stoforo, appena sei mesi dopo venne nominato bro di Giovannino Guareschi, Pace le rondini, Prevosto in S. Maria Assunta dove restò fino alla il simpatico e guerrigliero prete I figli obbediscono, una, cento, mille. morte avvenuta nel 1959. Sacerdote veramente interpretato da Fernandel. Vuoi i giovani si baciano, sincero e puro di cuore, intelligente e attivo più di per la vaga somiglianza fisica, gli sposi s’accarezzano. I bambini… le api… ogni altro, fu un vero maestro per tutta la comu- vuoi per il vigore col quale af- Dappertutto è pace… i soldati… nità filottranese. frontava le pecorelle smarrite da Torneranno. Infatti, dopo la dura esperienza degli anni pas- riportare all’ovile, fummo in Scusate: sati tra le atrocità e le sofferenze della guerra, le parecchi ad esclamare: “Assomi- stavo solo sognando. priorità nei suoi 46 anni di sacerdozio furono la glia al nostro prevosto!”. dedizione ai più bisognosi e il cercare di corregge- In occasione del suo ven- re i peccatori, richiamandoli con le sue prediche ticinquesimo a pastore della albo cooperative Società cooperativa agricola brevi ma energiche. Lo ricordo ancora durante le parrocchia di S. Maria Assunta mutualità prevalente celebrazioni, al momento della predica, dirigersi distribuì ai parrocchiani un fo- nr. a107219 con passo veloce verso il pulpito della Preposi- glietto con il seguente messag- tura, dal quale, con voce forte e persuasiva e con gio: Parrocchiani, per venticinque linguaggio spesso anche molto colorito ma com- anni vi ho invitato ogni ora a la- prensibilissimo a tutti, si faceva veramente sentire. vorare nella vigna del Signore ed sopra, Mons. Don Augusto Baldini, uffici, panificio, paSticceria punto vendita A proposito delle sue famose prediche… soprat- avete ben corrisposto. Per venticinque anni vi ho gui- tutto nei periodi di particolare penitenza come dato al pascolo e menato all’Ovile. Si sarà perduta, o Prevosto di Santa Maria Assunta dal e punto vendita Via Tornazzano, 122 l’Avvento e la Quaresima, richiamava coloro che, smarrita qualche pecorella per colpa mia? Pregate per- 1926 al 1959, e (sotto) il pulpito Via Oberdan, 63/a Filottrano | Tel. 071 7221877 secondo lui, non osservavano certi rigori cristia- ché all’ultima ora, come a voi, il Padrone del campo e della stessa chiesa, dal quale amava Filottrano | Tel 071 7222790 www.ilbiroccio.com | [email protected] ni magari organizzando qualche svago al suono della vigna ripeta anche a me le soavi parole: ”Servo fare le sue tonanti prediche. {12} M i c h e L e scarponi L’a Q u i L a D i F i L o t t r a n o M i c h e L e scarponi L’a Q u i L a D i F i L o t t r a n o {13} “ciaO MichElE” lle 8.45 di sabato 22 aprile 2017 mi telefo- Anò da Porto Recanati l’amico ciclista Fer- nando Senigagliesi il quale, con voce concitata, Speciale Michele Scarponi mi disse di aprire la televisione sulle ultime no- tizie, poiché stavano trasmettendo un notiziario sul tragico incidente stradale in cui aveva perso la vita il mio compaesano e campione ciclistico Michele Scarponi. Come lui, rimasi sconcertato della ferale notizia e cambiai immediatamente il canale che stavo guardando. Il cronista di An- cona, che s’era precipitato sul luogo, riferiva il fatto e trasmetteva le prime immagini di Filot- trano e della strada provinciale per Jesi in cui era avvenuto il sinistro. Appena uscito dal paese, in allenamento col fedele pappagallo Frankie, Michele Scarponi era tour des Alpes. Tornato il giorno prima vincitore allo sfortunato compagno di tante fatiche per le stato investito da un imprudente automobilista dall’Austria, Scarpa quel mattino si stava già al- strade d’Italia, d’Europa e dell’intero universo. che gli aveva tagliato la strada, a suo dire ab- lenando coscienziosamente nelle strade di casa, Con indosso la maglia rosa e quella tricolore “MichElE NON passa più...” bagliato dal sole nascente. Il suo corpo giaceva in vista dell’imminente Giro d’Italia del cente- sulla bara, il Michele riposa presso la tomba di uando, il 25 Aprile u.s., dopo i so- chilometri di salita, il cui ultimo tratto ser- ancora sull’asfalto, semicoperto da un pietoso nario, che si accingeva a disputare quale capita- famiglia, nel cimitero di Filottrano. Qlenni funerali al Campo Sportivo, il peggiava tra due muri di neve. lenzuolo, con il casco ancora calzato ed il pap- no dell’Astana, avendo Nibali cambiato casacca Sono le 16.30 di martedì 23 maggio 2017 e feretro di Michele Scarponi è passato da- Se ci fosse stato Mario Ferretti (1917- pagallo appollaiato sopra una vicina insegna e lui, suo malgrado, era rimasto fedele alla vec- sto seguendo alla televisione le ultime fasi del- vanti a casa mia tra due ali di folla attonita 1977), l’indimenticato radiocronista della stradale. Non potevo credere ai miei occhi: il chia squadra che tanto gli aveva dato. Ma non la 16ª tappa del Giro d’Italia. Siamo sulle Alpi e commossa, mi venne in mente, non so RAI, forse avrebbe rispolverato quella sua nostro amato campione, così pieno di vita e aveva fatto i conti con il fato crudele che gli ave- Orobiche. I corridori hanno già scalato il terribi- perché, quella vecchia canzone degli anni celebre frase riservata solo a : d’allegria, giaceva inerte sulla strada, che mille va strappato la vita! A trentasette anni. le Mortirolo ed il Monno che, ad un mese esatto ’60 che cominciava così: “Non passa più per “Un solo corridore è al comando della corsa, la volte aveva percorso, a causa dell’imprudenza Venne allestita la camera ardente al palazzet- dalla sua tragica morte, il ciclismo mondiale ha la mia stessa via…”. sua maglia è… celeste, il suo nome è... Miche- di un automobilista. Una piccola folla si era già to dello sport, dove gli resero l’omaggio miglia- voluto dedicare al compianto Michele Scarponi. Quante volte, dalla finestra o dal giardi- le Scarponi”. radunata sul luogo, dove i carabinieri e i vigili ia di paesani, amici e tifosi marchigiani, italiani Ora i girini stanno arrancando sulla vetta dello no, avevo visto Michele sfrecciare veloce Che emozione vedere Michele pedalare urbani stavano eseguendo i primi rilievi tecni- e stranieri: Filottrano divenne allora città inter- Stelvio, la cima Coppi, mt. 2758, ammantata di lungo la Provinciale, lì davanti, con la sua tutto solo su quella cima prestigiosa! Spet- ci dell’incidente. La moglie Anna abbracciava il nazionale, sotto i riflettori di tutto il mondo neve scintillante al sole, per disputarsi il gran fida bici. Ormai popolarissimo, risponde- tacolo da tramandarsi insieme al ricordo corpo inerte, quasi in un vano tentativo di ria- sportivo e non. La fedele moglie Anna sempre premio della montagna e forse anche la vittoria va sempre al saluto di chi, riconosciutolo, dei suoi giorni più belli. nimarlo: una scena straziante. Poco dopo vidi accanto all’amato, assieme ai teneri gemellini di finale. Il gotha della classifica generale è in testa lo salutava. Raccolto nella sua tuta da al- Ma gli eventi di quella giornata strepito- l’eliambulanza volteggiare nel cielo ed atterrare cinque anni Giacomo e Tommaso, i quali lan- alla corsa, intento a sfilare la maglia rosa a Du- lenamento, era diretto a macinare chilo- sa non finirono sulla cima dell’Agnello. In nel campo vicino. I barellieri raccolsero delica- ciavano innocenti baci all’amato genitore, che moulin che è staccato di un minuto e mezzo. È metri di strada o in procinto di rientrare discesa Michele fu raggiunto da una comu- tamente Michele e lo trasportarono all’ospedale chiamava amorevolmente “i miei scarponcini”. Il in fuga lo scalatore , inseguito da a casa, distante qualche centinaio di metri nicazione radio della sua ammiraglia che regionale delle Torrette, dove i medici ne con- Comune espose la bandiera a mezz’asta in se- , , Pinot, Zaka- dalla mia. Io non appartenevo al suo Fan in sintesi diceva così: “Michi, tu puoi vincere statarono purtroppo la morte. gno di lutto. rin e Mollema. Nella discesa verso la Svizzera club, ma ero un suo tifoso, come tutti a Fi- la tappa, ma Vincenzo (Nibali) può vincere il (1) Tutto il paese rimase sbalordito ed attonito Parlarono di Scarponi, per diversi giorni, tutti Nibali, scendendo a precipizio, raggiunge Lan- lottrano. Giro. Che facciamo?”. alla ferale notizia. Michele era il nostro campio- i giornali, radio e televisioni, con ampi e toc- da ed assieme si presentano al traguardo di Bor- Ho conosciuto da vicino Michele nel Non c’era nessuna costrizione in quella ne, era un nostro simpatico amico, era la nostra canti notiziari. Domenica 23 aprile, la Gazzetta mio. Vince il siciliano la volata per un soffio, 2004, quando il Sindaco Ivana Ballan- comunicazione, che lasciava a Michele la bandiera in Italia e nel mondo, dove si era fatto dello Sport di Milano dedicò a Michele la prima che guadagna il podio della classifica generale. te, nel salone del Consiglio Comunale, libertà di scegliere. Ma Michele, con la le- apprezzare per la sua serietà, la sua simpatia ed pagina ed altri cinque fogli del quotidiano, esal- È l’apoteosi dei tifosi italiani che affollano la insignì entrambi dell’Ottrano d’Argento altà che lo ha sempre contraddistinto, ha il suo altruismo, in vent’anni di ciclismo ai mas- tandone le doti sportive ed umane di corridore località alpina. nominandoci Ambasciatori ideali della no- smesso di spingere, si è rialzato e ha atteso simi livelli. Da tutti era amato e rispettato per le e di uomo: reportages carichi di pathos, di sti- Nel suo mondo Michele Scarponi era tal- stra città, io per i miei scritti, lui per le sue il suo capitano. Lo stesso Nibali ha poi rac- sue innate doti sportive ed umane, poiché egli ma, d’affetto, d’amore per l’Aquila di Filottrano mente amato che le strade del Giro sono state imprese sportive. Ci siamo stretti la mano contato: “Ho ancora davanti ai miei occhi il tutti amava e rispettava. che era volata in cielo. tappezzate di scritte e striscioni in onore dello complimentandoci a vicenda e ricordo che suo volto sorridente e divertito che mi diceva: (2) Michele era nato a Filottrano nel 1979 ed era Il suo funerale fu celebrato dall’arcivescovo sfortunato ciclista marchigiano, al quale più di gli augurai le migliori fortune. Mai augurio Squalo, mettiti dietro che si va a vincere!”. vissuto nella frazione preappenninica di Canta- di Ancona, cardinale Edoardo Menichelli, nel un corridore ha dedicato la vittoria di tappa. e onorificenza furono più profetici. Anche questo era Michele Scarponi, e lupo, dove aveva incominciato a pedalare sulle campo sportivo della cittadina, gremito all’in- Mi piace pensare che dal Paradiso dei ciclisti, Michele allora aveva 25 anni, era già un questa è un’altra perla da aggiungere al suo nostre colline e le vicine montagne, con serietà, verosimile di autorità, tutti i diecimila compae- dove il buon Dio l’avrà certamente accolto, Mi- campione, avendo al suo attivo numero- bagaglio di atleta e di uomo. impegno e dedizione assoluta. Allievo, dilettan- sani, sportivi, giornalisti e tifosi dall’Italia e dal chele Scarponi stia seguendo con alata passione si successi, ma non era ancora l’Aquila di Mentre passava per il suo ultimo viaggio te e quindi professionista con la Androni Gio- mondo. Nel giro di tre km, sulle strade d’accesso la corsa, assieme a , a Fausto Cop- Filottrano, come di lì a poco lo avrebbero davanti a casa mia, parafrasando quella cattoli, poi con la Lampre ed alfine con l’Astana era impossibile posteggiare le auto ed i pullman. pi, a , , Learco Guer- chiamato. Poi ha spiccato il volo verso le vecchia canzone, lo salutai così: “Addio Mi- di Vincenzo Nibali, che aveva fraternamente Tutti i corridori ciclisti, in attività e non, erano ra, e gli altri campioni del alte vette della fama nazionale e interna- chele, da oggi non passi più, non passerai mai supportato ed aiutato a vincere giri d’Italia e presenti alla cerimonia: c’erano i dirigenti del ciclismo, tutti assunti in cielo, con i loro caschi zionale. Non starò qui a descrivere le sue più”. . ciclismo, c’era la squadra dell’Astana al comple- e le loro biciclette, per altissimi meriti umani e imprese, ma per me la più memorabile re- Giovanni Santarelli Buon passista e grande scalatore, nella lunga to, c’era il campione italiano Vincenzo Nibali, sportivi e di immane fatica. sta quella sul Colle dell’Agnello, m. 2744, carriera Michele Scarponi aveva vinto molte cor- c’era il campione del mondo Peter Sagan, c’era Ciao Michele, ciao Campione, ciao Aquila di Cima Coppi del Giro d’Italia 2016. Michele, se ciclistiche, dal giro del Trentino alla Tirreno- l’amico jesino Roberto Mancini e tanti altri atleti Filottrano. in fuga con altri corridori, partì alle prime 1 Quotidiano Avvenire, 4 maggio 2017, pag. 29. Adriatico, dal Giro d’Italia del 2011 all’ultimo italiani e stranieri, per rendere l’ultimo omaggio Pietro Albanesi rampe della montagna e scalò da solo i 21 2 Ibidem. p e r s o n a g g i & c u L t u r a {13}

{14} M i c h e L e scarponi L’a Q u i L a D i F i L o t t r a n o M i c h e L e scarponi L’a Q u i L a D i F i L o t t r a n o {15}

e che avevo scritto appositamente la poesia in occasione della sua straordinaria ed indimen- il salUtO dEl c.t. “ciaO caMpiONE” ticabile vittoria. Con tono gioioso gli dissi o sentito parlare di Michele Scarponi impresa, si era tolto la sua più bella e grande anche che doveva impararla a memoria, ma dElla NaZiONalE Hper la prima volta una decina di anni fa, soddisfazione che un ciclista professionista lui mi rispose sorridendo: “Io faccio il ciclista, davidE cassaNi quando un giorno dialogando con un mio possa desiderare ed io per il lieto evento avevo non sono capace di memorizzare testi letterari e amico appassionato di ciclismo mi parlava di scritto di getto una poesia su di lui. ichele, come vedi siamo poi non avrei tempo in quanto ho altro per la testa in questo stadio che è di- un ragazzo di Filottrano che da qualche anno Dopo qualche mese, Michele fu invitato ad da pensare”. Negli anni che seguirono, ci siamo M aveva intrapreso la carriera ciclistica. Io, igna- una manifestazione a lui dedicata organizza- ventato una grande chiesa, che sporadicamente incontrati e salutati per le vie è l’unico posto dove potevamo ro della materia, ascoltavo attentamente le pa- ta dal Comune di Filottrano e presentata con del paese. role del mio amico. Da quel momento iniziai bravura dal mio caro amico Luca Natalucci, al starci tutti quanti e sembra Quello che mi mancherà di lui è il suo carat- quasi piccolo ora questo cam- a seguire con un certo interesse le gare ciclisti- quale poco prima dello spettacolo delegai la tere sempre vivace e solare nello stare in mezzo che trasmesse in diretta dalla televisione e nel consegna del mio manoscritto al neo-campio- po, sopra abbiamo il cielo azzurro e le nuvole alla gente nella semplicità più assoluta e questo sono lontane perché vogliono illuminarti in seguire sullo schermo Michele Scarponi cor- ne, che dopo averlo ricevuto lesse allegramen- secondo me gli fa onore, non solo come cam- rere sulla sua amata ed inseparabile bicicletta te il testo e mi ringraziò esortandomi a salire questa giornata importante per tutti quan- pione sportivo, ma come campione di vita. ti. Ieri sono venuto a trovarti e ho visto che facevo il tifo per lui. sul palco; ma io rimasi composto in platea Ciao Campione, che la tua breve ma intensa Anche se lo conoscevo solo di vista, era per senza dire una parola e lasciando il campione c’era quella maglia di campione italiano che vita sia da monito alle nuove generazioni, che hai vinto nel ‘97, quanto io ero ragazzino, sul me un immenso piacere vedere tutte le tap- da solo, accompagnato dal suo solito sorriso comprendano a pieno il vero significato della pe del Giro d’Italia nella speranza che prima ironico. Poi in seguito accadde il nostro stori- Castello di Caneva e quel giorno hai battuto parola sacrificio praticando con lealtà, serietà tutti quanti e grazie anche a quel campionato o poi lo vincesse. Finalmente nel maggio del co incontro che avvenne per puro caso in una ed umiltà questo sport che, dopo la famiglia, 2011 avvenne il miracolo, Michele Scarponi pizzeria del luogo, mi presentai senza timore italiano hai avuto l’onore di indossare la tua era tutta la tua vita. prima maglia azzurra a San Sebastian, ha vinto aveva compiuto meritatamente la sua storica dicendogli che ero un suo grande ammiratore Simone Angeletti un tuo compagno di squadra, poi sei passato il gregario. È bello quando metti te stesso al ser- ho detto: “Se ti senti pronto un mese prima delle dilettante, hai continuato a vincere, ti ho in- vizio degli altri. Ma la cosa incredibile è che sei Olimpiadi dimmelo”. Non mi hai detto nulla tervistato la prima volta nel 2001, quando ti morto da Capitano, come lo sei sempre stato, perché non ti sentivi pronto. E ti avevo anche hanno convocato per i campionati del mondo perché quando Nibali l’anno scorso ha vinto il detto se volevi venire al Campionato Europeo a Lisbona e sei arrivato ottavo. Poi sei passato Giro, c’era la tua firma. Io nel mio computer ho perché era giusto, era un percorso giusto per te professionista, hai vinto una corsa, ma la cosa due filmati, quello di Cipollini nel 2002 per di- e tu venti giorni prima mi hai chiamato e mi “cUORE d’ORO E importante è che ti sei messo al servizio del mostrare la forza della squadra e di quando tu hai detto: “Guarda, non sono pronto, non riesco tuo capitano, nonostante eri a lavorare per lui l’anno scorso ti sei fermato, hai messo il piede ad essere utile alla Nazionale”. GaMbE d’acciaiO” sei arrivato diciottesimo, l’anno dopo sei arri- a terra ed hai aspettato Nibali, sei traghettato Venerdì ci siamo parlati, ad un certo punto ho vato quindicesimo, hai cominciato a vincere. prima sul Colle dell’Agnello [applausi] e l’hai sentito una mano agganciarsi alla mia portiera, l ragazzo dal cuore d’oro e dalle gambe Ricordiamo benissimo, lo seguivamo con il battesimo sempre nella chiesina di S. Ignazio Quando hai vinto la Tirreno-Adriatico eri fe- aspettato. Tu pensa che Valverde era lì a pochi faceva caldo come oggi, e hai cominciato a par- Id’acciao che sapeva volare in alto, veniva al grande passione, perché lui, proprio lui, sarebbe celebrato sempre da Don Pierluigi Pesaresi. lice. Ieri quando sono venuto a trovarti c’era il secondi e per colpa tua non è rientrato e non è larmi e mi hai detto: “Cassa, ma per quanti anni mondo per grazia di Dio il 25 Settembre 1979, poi diventato L’Aquila di Filottrano, era sempre La sua vita è stata coronata da tantissimi trofeo della Tirreno-Adriatico, hai vinto sulle riuscito a vincere il Giro. Valverde, due giorni devo correre ancora?”, ed io ti ho detto: “Guarda, creceva in età e in sapienza, lo vedevi sempre tra i primi regalando ai suoi fans grandi emo- successi salendo nei gradini piu alti del podio, tue strade, eri felice perché finalmente eri uno fa, ha vinto la Liegi-Bastogne-Liegi, te la ricor- c’è un Campionato del Mondo l’anno prossimo. A più allegro e scherzoso e sempre in compagnia zioni, gareggiando con tanta passione, tanta un grandissimo campione a livello mondiale dei più forti, dei più bravi, partivi nel finale e di... Perché tu quando avevi 22 anni sei arrivato vincerlo è durissima e ho bisogno di un uomo come di amici. Organizzò insieme a me il canto delle determinazione e rispetto per chi gli era accan- che la nostra terra non aveva mai avuto. Però riuscivi a vincere ed eri felice. quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi, eri un ragazzi- te!”. Ti sei messo a ridere. Ed era quasi un sì, Pasquelle, Passione e Cantamaggio. Tantissime to, diventando anno dopo anno uno dei piu più che un campione rimarrà sempre nella sto- Hai vinto anche a casa mia, a Faenza... Hai no. Valverde l’altro giorno, nonostante non sia voleva dire sì. “Io fino all’anno prossimo ci arrivo”. feste allegre con Babbo Natale. Pian piano ve- grandi campioni del ciclismo, nessuno avrebbe ria come un grande uomo, gentile, generoso, vinto tante belle corse. Mi ricordo anche quan- mai stato tuo compagno di squadra, ma un tuo E poi hai cominciato a parlare del Giro d’Italia. niva maturando la passione per la bici, che gli mai immaginato il piccolo Michele così grande! educato, attaccato alla famiglia e un gran la- do nel 2011 sei caduto nella Milano-Sanremo e rivale e non gli hai fatto vincere il Giro d’Italia, Eri contento, eri felice. Perché avevi vinto. venne ragalata poi il giorno della prima comu- Era sempre accompagnato da una grande fede voratore, con grande impegno e dedizione al ti ho commentato in una rimonta incredibile, la prima cosa che ha fatto dopo la vittoria, ha Io ti saluto come ti salutano tutti, sono io nione e proprio da lì iniziò la carriera ciclistica in Dio Creatore, aveva una grandezza d’animo suo lavoro. Sapeva comunicare, incoraggiare, non so come tu abbia fatto a guadagnare un pensato a te e ha pianto, perché gli mancavi. che parlo a nome del Gruppo. Abbiamo perso con le prime gare con la Pieralisi. come pochi, umile e pieno di amore, era sem- sempre ottimista e premuroso, uomo che tutti minuto sulla Cipressa e arrivare sesto. Se quel E manchi a tutti quanti. Qua ci sono tutti, c’è un uomo della nostra famiglia e forse abbia- pre pronto ad aiutare chi noi vogliamo e dobbiamo imitare e che ora il giorno non fossi caduto probabilmente avresti anche Sagan campione del mondo ma non è mo perso il migliore, perché hai sempre avu- Michele Scarponi nel giorno della sua prima Comunione era nel bisogno, e al via di mondo intero piange. vinto quella corsa. Poi il Giro d’Italia... Sei sem- qua perché campione del mondo ma perché to come arma vincente il sorriso, hai sempre ogni gara sempre un bel- Tante volte Michele ha alzato le mani al cielo pre stato un capitano, hai vinto un Giro anche uno del gruppo, un tuo amico, come tutti gli sdrammatizzato, anche quella volta che hai lissimo segno della croce in segno di vittoria, l’ultimo regalo l’hai siglato se non lo sentivi il tuo, perché hai sempre detto altri. [Applausi] perso la Tirreno-Adriatico per la somma dei chiedendo al Signore di 5 giorni prima di quel mattino del 22 Aprile... “Sì, io l’ho vinto ma il premio non me l’avete dato”. Anche perché poi tra l’altro io e te abbiamo piazzamenti... [Applausi] Sei e resterai sempre dargli la forza. quando sei volato tra le braccia misericordiose Però la maglia rosa l’anno dopo te l’hanno data cominciato un discorso venerdì. Io non ti ho il nostro Capitano! E per quel discorso che Ricordiamo con emo- del Padre nostro che è nei cieli, quell’abbraccio in Danimarca nel 2012 e l’hai indossata. Hai mai dato la maglia azzurra, la maglia azzurra abbiamo fatto, io ti porto la maglia azzurra, zione il giorno del suo affettuoso e amoroso che non avrà mai fine. vinto a Mayrhofen, mi ricordo quando sei parti- te l’ha data Ballerini nel 2009, te l’ha data Bet- che non è un regalo... [Applausi] è un ricono- matrimonio con Anna nel- Non voglio commentare ma solo pregare, ora to, a 70/80 km dall’arrivo ho detto: “Quello non tini... E tu eri felicissimo di quella maglia az- scimento per tutto quello che hai fatto. Tu hai la parrocchia più bella del in quella dimensione di amore, luce e gioia, lo prendono più, Scarponi non lo prendono più”... zurra. Subito dopo il Mondiale, Bettini mi ha vinto l’ultima corsa da dove partirà e dove ter- mondo, tra il verde delle irradia ai tuoi cari giorni di pace e serenità. E hai vinto anche a Benevento, hai vinto anche detto che sei andato da lui e l’hai ringraziato ed minerà il Campionato del Mondo dell’anno sue colline, alla chiesina Grazie Michele per quello che sei stato, per l’anno dopo sulla Aprica, quando sei arrivato eri onorato per l’Italia... E per pochi metri non prossimo, tu sarai uno dei nostri. Un’ultima di S. Ignazio, nella sem- quello che ci hai regalato e per quello che ora con Nibali e Basso e per pochi secondi non sei sei riuscito a stare con Nibali, non sei riuscito cosa: ieri mi ha chiamato , per sa- plicità una grande festa, sei, Dio ti doni tutto il suo amore. riuscito ad arrivare sul Podio. Era il 2010. a stare col primo, ma hai fatto un Campionato lutarti e per fare le condoglianze ai familiari. con parenti e amici. Arri- Sandrino Tittarelli Con Nibali hai avuto tante sfide, c’era talmen- del Mondo straordinario. Abbiamo parlato io Tu non hai vinto come Eddy Merckx; ma come vò poi la vittoria più bella te tanta rivalità tra voi due che poi sei diventato e te alla fine del Giro d’Italia dell’anno scorso e generosità, attaccamento alla famiglia e al la- con l’arrivo di 2 gemellini, un suo gregario. La gente non lo sa che essere tu mi hai detto: “Cassa, tienimi in considerazione voro sei stato come Eddi Merx. Alcune delle immagini di queste pagine sono Giacomo e Tommaso che gregari è un privilegio, perché lavori anche per per le Olimpiadi”. Io ti ho tenuto in conside- Davide Cassani tratte dal sito ufficiale www.michelescarponi.it. la sua Anna gli regalò. Poi gli altri, te lo dice uno che l’ha fatto per una vita razione, ti ho messo nella lista dei dieci. Io ti [intervento ai funerali del 25 aprile 2017] {16} s p o r t & p e r s o n a g g i s p o r t & p e r s o n a g g i {17} dilEttaNti E Campioni del Ciclismo filottranese pROfEssiONisti Minardi etc. Cominciava a preoccuparsi. Sul si iscrisse in una società bresciana allenan- di Giuseppe tarabelli Fausto Montesi 1938 ca. Olivo Lancioni 1960 ca. Turchino va in crisi e viene raggiunto. dosi pochissimo nelle ore della libera uscita ilottrano: nel lontano 1921 nasce la so- Molte di queste storie mi sono state rac- all’insaputa del colonnello comandante del Fcietà sportiva Victoria, questa società rac- contate dal mio amico Guerrino Stacchiotti, battaglione. La prima gara a fine-aprile fini- coglieva molte discipline sportive, atletica, anche lui bravo corridore, fine anni Trenta, è ta con fatica, la domenica successiva con il maratoneti, lotta greco romana, calcio e ci- stato selezionato per le Olimpiadi e il Cam- permesso si presentò in sede della società, clismo. Così sono nati molti bravi atleti. Nel pionato Italiano dilettanti su pista. La pre- si va in macchina a correre a Bergamo piaz- ciclismo dilettantistico uno di questi, Giu- parazione è avvenuta a L’Aquila in una pista zandosi quinto. Lo riporta il giornale loca- seppe Zepponi, nel 1927 vince il campiona- da poco costruita; mi raccontò che è stato un le che naturalmente ha letto il colonnello, to regionale su pista e tante altre vittorie su mese a L’Aquila spesato dall’associazione ci- lo richiama all’ordine dicendogli: “Fai gare strada; nel 1950 gli viene intestata la società clistica nazionale. Su strada si allenava con il in bicicletta senza il mio permesso e sei andato ciclistica Zepponi conosciuta in tutta Italia. forte Fausto Montesi, mi dice Stacchiotti che fuori presidio, verrai punito con cinque giorni di Andiamo agli anni Trenta con i tanti al- si partiva da Filottrano, poi Jesi su fino ad Al- c.p.r. che sconterai dopo i diciotto mesi alla fine tri bravi dilettanti, tra cui Armando Falcetta, bacina per prendere la salita della Porcarella, del servizio militare”. Così finisce la carriera ci- Placido Litargini, Antonio Zepponi fratello 18/20 tornanti, ritorno giù per la strada ver- clistica del sig. Nevio Montesi, rimane sem- del forte Giuseppe, Guerrino Stacchiotti, so Jesi, poi Filottrano, o facendo altre strade pre appassionato al ciclismo, grande tifoso Fausto Montesi etc. Ad oggi Filottrano ha in sali-scendi per Apiro, Cingoli, Filottrano. di Michele Scarponi. Questo racconto l’ho avuto tre professionisti nel ciclismo. Il pri- Naturalmente strade imbrecciate e polvero- avuto in occasione di una visita alla tomba mo, Fausto Montesi, nato nel 1912 e residen- se. Di lui mi disse che era un playboy e aveva di Michele, da alcuni cicloamatori partiti te nella frazione di Ponte Musone: dal 1934 tante ragazze, la celebrità paga in fondo. addirittura da Torino, Nevio e la sua signora al 1935 dilettante, ha vinto 20 gare e 9 se- Nel 1949/50 come già detto nasce la fa- presenti anche loro partiti da Roma in mac- condi posti e con vari piazzamenti; nel 1935 mosa Zepponi, società filottranese storica, china per non mancare all’appuntamento. passa professionista, in una delle prime gare, molto importante, ha fatto partecipare i suoi Parliamo della famiglia Lancioni, quattro giunto si ritirava e prendeva la strada di casa. partecipa al Giro Svizzera e della Germania, la Milano-Sanremo, passa primo sul Turchi- atleti a gare in tutta Italia, creando un buon fratelli tutti corridori: il più grande, Leandro, Olivo, un campione, qualche vittoria da ju- Olivo ottimo gregario. Il capitano era il gran- no e si piazza nei primi dieci al Giro d’Italia. guppo di allievi e dilettanti, vedi Gino Pier- anche lui molto bravo, lo vediamo vittorioso con una forza nelle gambe da spezzare la ca- niores. Da dilettante vince tante gare, 27 in de campione abruzzese di Fossacesia, Ales- È arrivato fra i primi 15 nel 1936 al Giro e camilli, vincitore di molte gare staccando nella foto del 1951, arrivo a metà Corso di Fi- tena, ha vinto diverse gare, vittorioso a Filot- totale, e tutte per distacco in tutte le regioni sandro Fantini molto forte in volata. Olivo, ottiene due ottimi piazzamenti su due tappe tutti. Un aneddoto raccontato da un nipote: lottrano. Nevio Montesi, classe 1934, nella sua trano in una gara con arrivo al campo spor- italiane, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo compagno di stanza, nel giro della Germania nel ‘37 ancora al Giro d’Italia. Come indi- trascurò la mietitura del grano per allenarsi breve carriera di cinque anni vince cinque gare tivo l’8 maggio staccando tutti, con la ruota ed Emilia Romagna, Lazio e nelle città di Co- quarta tappa, arrivò in volata a venti metri dal pendente è 9° in classifica generale, corre da altrimenti avrebbe perso la cosiddetta forma di cui una a Castelfidardo ma viene retrocesso anteriore bucata. Una leggera pioggerellina senza e di Barletta. Nell’ultima gara di prepa- traguardo, Fantini già avanti, il suo avversario professionista fino alla fine del ‘39. Casarola Vittorio (Vitto de Cesta), vittorioso perché ha cambiato la ruota anteriore forata, il faceva sì che le ruote sprofondassero nella razione alle olimpiadi del 1960 ha avuto la in volata lo aggancia con la ruota anteriore Ci racconta il nipote Nevio Montesi: “Mio di molte gare soprattutto in volata (vedi foto), regolamento non lo prevedeva. strada melmosa. Superato il traguardo, la soddisfazione di entrare per primo nella pista nel cambio, la bici si impenna all’indietro, il zio era molto forte fisicamente ma distribuiva si attorcigliava tutto sulla sua bici Frejus, lo Nevio racconta anche come venivano bici viene fatta volare sotto il greppo e pochi olimpica. Al traguardo, primo Franco Magani povero Fantini picchia la testa nella caduta, male le sue forze”, da indipendente ha ottenuto ricordo vittorioso a Sant’Ignazio, una vola- esposti i premi nel manifesto d’invito, c’era minuti dopo va a riprenderla. Ricordo che la secondo Olivo Lancioni, poi invitato alle gare la notte muore in ospedale. molte soddisfazioni, ha partecipato come già ta di duecento metri strepitosa, correndo in un tetto per gli allievi di lire 20mila, un tetto asciugava con uno straccetto con molta cura. olimpiche, Quartetto cronometro e la gara su Olivo, scioccato e distrutto come tutta la detto al Giro d’Italia. Classificato 4° alla Mi- casa, ricordo che è stato molto festeggiato. per i dilettanti 40 mila, il premio distribuito Almo Lancioni anche lui ha partecipato a strada, ma purtroppo Olivo non poté parteci- squadra presente della Gazzola, si ritira in lano-Torino. In una Milano-Sanremo, pronti- La società Zepponi nel 1950 aveva organiz- fino al quindicesimo. Nel 1955, chiamato delle gare, partiva a tutta, staccava tutti alla pare, era in ospedale per un piccolo interven- toto, per Olivo è stato un brutto colpo che via, lui va in fuga e dà molti minuti al gruppo, zato una bella squadretta di dilettanti ed anche al servizio militare obbligatorio a Brescia, partenza anche di diversi minuti, prendeva i to chirurgico in seguito ad una caduta. ha inciso sul suo rendimento stagionale an- i vari campioni presenti Magni, Bartali, Leoni, di allievi, uno era il nipote di Fausto Montesi, si fece inviare i documenti dalla Zepponi, vari traguardi a premio, quando veniva rag- Nel 1961 passa professionista alla Gazzola, che se ha comunque ottenuto degli ottimi piazzamenti in gare importanti. Olivo passa diversi anni al Nord per lavoro, al ritorno a Filottrano lo chiama la Pieralisi per seguire i giovani. In quel gruppo di allievi c’era Miche- le, mi dice Olivo: “Michele sempre attento ascol- tava tutti i miei consigli, mai una risposta fuori posto, era sempre allegro, sdrammatizzava anche quando non tutto andava bene”. Il quarto fratello, Alvaro, non era continuo ad allenarsi, però voglio raccontare di una gara per allievi a Casine di Paterno (An); par- te da Filottrano con il suo compagno della società Zepponi, Romano Paesani, si va con il guzzino, Romano alla guida, Alvaro una bici per spalla più la borsa degli indumenti, arri- vo due ore prima circa per la preparazione, massaggi alle gambe, messa a punto della bici, così arriva il momento della partenza, ci si accorda con Romano per prendere il traguardo posto ad Agugliano di lire duemi- la per coprire le spese, Alvaro dice “Io parto a Giuseppe Zepponi 1926 ca. Vittorio Casarola 1949 ca. Nevio Montesi 1951 ca. {18} S P O R T & PERSONAGGI M i c h e L e scarponi L’a Q u i L a D i F i L o t t r a n o {19} tutta, di siguro nessuno mi segue”, il direttore vincitori del campionato regionale allievi, sente quando, ad un chilometro dall’arrivo, Una realtà unica di gara dà il via. Alvaro scatta in piedi sui pe- Isidoro Trovarelli, Aurelio Angeletti, Giu- scatto di Barbara, un’atleta russa la spinge dali e va, prende subito trenta secondi circa, liano Severini, Luca Rossi campione regio- sul marciapiede, strisciando rompe un peda- dice Alvaro, l’autoparlante annuncia il novel- nale allievi e da juniores Raffaello Falappa le e addio sogno di vittoria. All’arrivo Barba- lo Lancioni in fuga, alla vista del traguardo le ha vinto circa 25 gare in tutte le categorie ra era molto triste anche perché l’atleta russa gambe iniziano a tremare, a cento metri dal giovanili, tre da juniores, da dilettante solo che la stringe sul marciapiede era una sua nel nostro territorio traguardo gli si annebbiano gli ochi, le gambe piazzamenti, per due anni è stato nella stes- compagna di squadra nella società bergama- non giravano più, il fiato corto, si appoggia sa società di Michele Scarponi, attualmente è sca dove le due militavano e si allenavano alla cunetta e sente il cigolìo delle gomme e il meccanico in una squadra americana la Team insieme. Barbara continuò a correre e vinse vento del gruppo che passa... Dietro al grup- Novo Nordisk, speriamo di vederlo direttore cinque maratone delle Dolomiti in sette pre- Prodotti e servizi integrati po passa Romano, si ferma, gli dice “Per cento sportivo di qualche società professionistica. senze e tante altre gare in tutta italia. metri non ce l’hai fatta, peccato!”. Corrado Lampa, campione regionale allievi Infine Michele Scarponi: non ci sono aggetti- Queste righe vanno in onore del mio juniores, convocato due volte nella Nazionale vi per quello che hai dato a Filottrano, non so se per l’efficienza amico Alvaro, che ha lasciato la vita terrena Juniores, due vittorie di cui una importante, la abbiamo ricambiato, mi è rimasta in mente una qualche mese fa. Filottrano negli anni ‘60 Lugo-San Marino, da dilettante molti piazza- frase detta da un amico in una intervista il gior- /’70 ha avuto diversi altri ottimi dilettanti, menti e cinque secondi posti, gli ultimi due no della tragedia: “Era un gioiello, ma non solo energetica di casa vedi Remo Trovarelli con cinque vittorie in anni ha corso con una società lussemburghese. era un FIGLIO, un PADRE, un MARITO: era un carriera e molti piazzamenti sempre nei pri- Matteo Chiari, anche lui campione regio- CAMPIONE, un uomo nello sport che non si troverà e impresa mi cinque, Sergio Donati con alcune vittorie nale, ha ottenuto diverse vittorie, una giova- con tanta facilità”. Noi non lo dimenticheremo da allievo e molte da dilettante, quando era ne promessa che purtroppo in seguito ad un mai e sarà sempre nei nostri cuori e ricordi, con- alla Pieralisi aveva come compagno il forte incidente ha dovuto abbandonare la carriera tinuerà a vivere in ognuno di noi. Michele era Polidori da Sassoferrato, Franco Storani spe- ciclistica. Ancora un Lancioni amante dello anche un socio del nostro Circolo L’Incontro, cialità velocista da allievo ha vinto molte sport in bici, allievo poi juniores molto bra- sempre presente ai nostri avvenimenti. gare sempre in volata, da dilettante alcune vo, mi dice Barbara: Barbara Lancioni, una Alcune notizie sono state estrapolate dai vittorie, avrei giurato su di lui una carriera da campionessa che ha vinto molto. Da Èlite a libri Come naque e fiorì l’Unione Sportiva Vic- professionista, anche lui rimane appassiona- diciotto anni fa parte della Nazionale, parte- toria di Filottrano di Luigi Giapponesi, da Le to al ciclismo, lo ricordo presente all’inaugu- cipa a tre campionati europei, ero con Mario Glorie dello Sport Provinciale (Adriatica Editri- razione del Club Michele Scarponi. alla gara nei Colli Romani, l’anno dopo a ce) e da Filottrano Storia per Immagini di Ma- Aggiungo alcuni nomi di atleti filottranesi Bergamo nel famoso circuito mi trovavo pre- rio Filippi.

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