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STEFANO ZERBETTO EDITORE Comune NOTIZIARIO COMUNALE e di Territorio Ponte San Nicolò www.comune.pontesannicolo.pd.it APRILE 2013 Numero 10

PONTE SAN NICOLÒ FESTEGGIA IL CENTENARIO DEL SUO PONTE

Centenario del ponte: occasione per valorizzare il nostro passato e la nostra identità • Una festa per la comunità Sannicolese • Sotto il ponte c’è un tesoro • La favola del ponte Programma ed eventi del centenario • L’importanza oggi del ponte • La settima arte celebra il ponte • L’arazzo del centenario • Tracciato vecchio e nuovo a confronto • Amico ponte PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 2

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STEFANO ZERBETTO EDITORE Comune NOTIZIARIO COMUNALE PONTE e di 3 Territorio Ponte San Nicolò SAN NICOLÒ www.comune.pontesannicolo.pd.it APRILE 2013 Numero 10

IL SINDACO ENRICO RINUNCINI “SPIEGA” L’EVENTO Centenario del ponte: occasione per valorizzare il nostro passato e la nostra identità 4

COMITATO DEL CENTENARIO Centenario del ponte: festa della comunità PONTE SAN NICOLÒ FESTEGGIA pontesannicolese 5 IL CENTENARIO DEL SUO PONTE CONTRIBUTI CULTURALI DEL CENTENARIO “Ponte San Nicolò, storie di uomini, terre, chiese,

acque, mulini nel centenario della costruzione Centenario del ponte: occasione per valorizzare il nostro passato e la nostra identità • Una festa per la comunità Sannicolese • Sotto il ponte c’è un tesoro • La favola del ponte Programma ed eventi del centenario • L’importanza oggi del ponte • La settima arte celebra il del ponte, 1913-2013” 6 ponte • L’arazzo del centenario • Tracciato vecchio e nuovo a confronto • Amico ponte Sotto il ponte c’è un tesoro 8 Comune e Territorio SAGGIO DI SANTE BORTOLAMI PONTE SAN NICOLÒ La favola del ponte 10 Periodico di informazione a cura dell’Amministrazione comunale TUTTO IL CENTENARIO di Ponte San Nicolò Programma delle celebrazioni per il centenario APRILE 2013 del ponte (1913-2013) 14 Direttore editoriale Calendario degli eventi celebrativi del centenario Enrico Rinuncini del ponte 15 Direttore responsabile I prossimi eventi in programma 15 Stefano Zerbetto Responsabile di Redazione IL CENTENARIO PER L’ISTITUTO COMPRENSIVO Francesco Sturaro DI PONTE SAN NICOLÒ Segreteria di Redazione Centenario del ponte: occasione per conoscere Palazzo Municipale storia e ambiente del proprio territorio 16 Viale del Lavoro, 1 Ufficio Segreteria PRO LOCO DI PONTE SAN NICOLÒ 35020 Ponte San Nicolò (PD) Tel. 049.8968631 L’importanza attuale del ponte per l’identità e la valorizzazione del territorio 18 Realizzazione Stefano Zerbetto Editore Piazza XX Settembre, 7/C ASSOCIAZIONE CORTI A PONTE Tel. 0429 72232 “Il volo del pulcino”: la settima arte celebra [email protected] il ponte 19 35043 (PD) Impaginazione ASSOCIAZIONE DOLCI RICAMI Graficompos snc L’arazzo del centenario 20 Via Negrelli, 21/C Tel. 0429 783722 APPROFONDIMENTI 35043 Monselice (PD) Tracciato vecchio e nuovo a confronto 21 Stampa Stampe Violato snc UN PONTE... CONTEMPORANEO Viale dell’Industria, IVª Strada, 13 Tel. 049 9535267 Il ponte riprodotto in scala 22 35023 (PD) Registrazione POESIA DEL CENTENARIO Trib. di PD n. 1438 del 22.12.1994 Amico ponte 22 Iscr. al Reg. Naz. della Stampa 6340 Copia omaggio e non in vendita CARNEVALE E IL PONTE I cento anni del ponte festeggiati anche Per la vostra pubblicità a Carnevale 0429.72232 - 335.8395090 22 In copertina: il ponte sannicolese proposto in alcune COMUNI: UNA PAGINA DI STORIA immagini d’epoca e contemporanee. Quando i Comuni nascevano 23 PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 4

PONTE 4 SAN NICOLÒ CENTENARIO DEL PONTE: OCCASIONE PER VALORIZZARE IL NOSTRO PASSATO E LA NOSTRA IDENTITÀ

La sede municipale e un primo piano del ponte. In alto, il sindaco di Ponte San Nicolò, Enrico Rinuncini.

l ponte nuovo è veramente bello, potesse essere una bella opportunità per bizione degli alunni della scuola ele- “Igrandioso ed elegante, e sorge a la nostra comunità. Ho così costituito un mentare Giuliani, alle 21 concerto del pochi metri lontano dal ponte demolito, comitato del centenario, che ringrazio per Centenario; e a quanto si dice, è il secondo in Italia di la disponibilità, composto dal cavalier - domenica 26 maggio, grazie alla colla- tal forma; il primo sarebbe in Roma sul Giovanni Bezzon, già sindaco di Ponte borazione della Pro Loco di Ponte San Tevere, che principalmente serve pel San Nicolò dal 1961 al 1970, presidente Nicolò e di quella di Correzzola, gior- Tramvia che va a San Pietro. Esso è di del comitato, affiancato dalla professo- nata dedicata al passato con mestieri di forma semi-parabolica, e poggia sopra ressa Daniela Borgato, dal professor una volta, matrimonio d’altri tempi e due grandi piloni ai lati veramente co- Adriano Smonker, dalla dirigente dell’I- giochi del passato per bambini e ra- lossali. È lungo 65 metri, non ha nel stituto Comprensivo Anna Pizzoccaro, gazzi ed esposizione di quadri di artisti mezzo nessun sostegno, nel culmine del dal presidente della Pro Loco Leone Ba- locali. suo arco, nel quale sta quasi tutta la sua rison, dall’assessore alla Cultura Bertilla Qualcuno si potrebbe domandare: ma forza, è alto metri 7 e 75 centimetri, è Schiavon, con l’ausilio dei collaboratori ha senso festeggiare un ponte? Credo largo parimenti metri 7, e dal livello or- comunali Maurizio Pengo e Doriana Ran- proprio di sì! Spesso si rischia di confon- dinario dell’acque in altezza misura 8 zato. Il comitato, a sua volta, ha coinvolto dere Ponte San Nicolò con Padova vista metri, è tutto di ferro fuso con bella rin- le associazioni del territorio e l’Istituto la continuità residenziale e territoriale o ghiera, e costò la somma di Lire Italiane Comprensivo e, grazie alla fantasia di qualcuno la può immaginare come sem- circa 120.000. É opera dell’Ing. del genio ognuno, siamo riusciti a studiare un pro- plice periferia. Invece, la volontà con Civile Cav. Egidio Birindelli, gli impre- gramma di iniziative, alcune delle quali questi festeggiamenti è quella di recupe- sari furono i Costantini Andrea e Com- già in essere, che ci accompagneranno rare il nostro passato e la nostra identità, pagni di Sandrigo Vicentino, e uscì dalla per tutto il 2013, e che culmineranno il per vivere al meglio il nostro presente e fonderia di Savigliano Torinese (...) 24, 25 e 26 maggio come da programma per costruire nel migliore dei modi il fu- Opera più utile e vantaggiosa non si po- che trovate nell’inserto al centro del No- turo per noi e per i nostri figli. È con que- teva fare in queste parti!”. tiziario. Tre giorni di intense emozioni sto auspicio che abbiamo pensato di de- È con queste parole che Fortunato Gia- che si possono così riassumere: dicare questo numero del Notiziario ad comello, vicario perpetuo di e - pubblicazione di un libro su Ponte San uno speciale per il centenario del ponte. A vicario foraneo descrive il ponte di Ponte Nicolò scritto da Daniela Borgato e tal proposito non posso dimenticare di ri- San Nicolò nella sua pubblicazione: Adriano Smonker, che verrà presentato cordare il professor Sante Bortolami, che Ponte San Nicolò il suo comune e la sua venerdì 24 maggio alle ore 21 nella già in passato aveva dato il suo contributo chiesa: cenni storici editi per l’occasione Sala Civica Unione Europea; al Notiziario con dei saggi sulla storia di dell’inaugurazione del nuovo ponte di - sabato 25 maggio cerimonia del cente- Ponte San Nicolò, parte dei quali ripro- ferro il 25.05.1913. nario: alle ore 9 Santa Messa presso poniamo in questo numero, ricordandolo 25 maggio 1913?!? È così che per caso l’antica Parrocchiale di Ponte San Ni- con profondo e sincero affetto. mi sono imbattuto in questa data ed ho colò, alle 10 discorsi, benedizione e ta- scoperto questo importante anniversario, glio del nastro sopra il ponte con rela- Il Sindaco ed ho pensato che il centenario del ponte tiva chiusura della statale e alle 11 esi- Enrico Rinuncini PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 5

PONTE 5 SAN NICOLÒ CENTENARIO DEL PONTE: FESTA DELLA COMUNITÀ PONTESANNICOLESE L’intervento dell’ex sindaco cavalier Giovanni Bezzon, presidente del Comitato del centenario.

Particolare del ponte. A lato, “foto di gruppo” dei sindaci di Ponte San Nicolò; da sinistra: Italo Schiavolin, Mariano Schiavon, Ferdinando Callegari, Enrico Rinuncini, Giovanni Bezzon, Gaetano Calore, Giulio Righetti, Giovanni Gasparin (foto di Pietro Genesini). resto del territorio comunale: Ronca- glia, Rio, Roncajette, San Leopoldo. In cento anni il nostro ponte non ha sem- plicemente unito due sponde del Ron- cajette, ma ha unito la cittadinanza fisi- camente e idealmente. Se vogliamo, il centenario del ponte può essere consi- stato per me motivo di orgoglio la nostra comunità si è unita per allestire derato un pretesto per festeggiare noi Èpoter presiedere il Comitato per il le tante iniziative volte a festeggiare al cittadini di Ponte San Nicolò, per stare Centenario, organismo istituito dal- meglio il compleanno di quello che è a insieme, per condividere la gioia di es- l’Amministrazione Comunale per coor- tutti gli effetti il simbolo del nostro sere comunità. dinare le varie iniziative promosse da paese: il Ponte. Il 25 maggio questa in- Prima di concludere vorrei porgere i Comune, enti e associazioni locali per frastruttura così importante per la vita miei ringraziamenti al sindaco Enrico celebrare i cento anni del nostro ponte. sociale ed economica del nostro Co- Rinuncini, all’Amministrazione comu- In questi mesi di febbrile lavoro orga- mune compie i suoi primi Cento anni. nale e a tutte le persone con cui ho col- nizzativo, sono stati coinvolti nei pre- In questo secolo il ponte è stato attra- laborato, a vario titolo, in questi mesi parativi numerose realtà associazioni- versato in entrambe le direzioni da cen- per organizzare al meglio i festeggia- stiche e molti cittadini: dagli anziani, tinaia di migliaia di persone e di veicoli, menti per i cento anni del nostro ponte. agli adulti sino ai ragazzi e ai bambini ha congiunto la al Padovano, Grazie a tutti. del nostro Istituto Comprensivo. Tutta ma soprattutto Ponte San Nicolò al Giovanni Bezzon CARROZZERIA - CENTRO SERVIZI AUTOVEICOLI

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“PONTE SAN NICOLÒ, STORIE DI UOMINI, TERRE, CHIESE, MULINI NEL CENTENARIO DELLA COSTRUZIONE DEL PONTE, 1913 – 2013” È questo il titolo del volume scritto da Daniela Borgato e da Adriano Smonker, voluto dall’amministrazione comunale per celebrare il centenario del ponte, di cui l’autrice ci offre un breve assaggio. l 25 maggio 2013 il ponte di ferro Idi San Nicolò, che unisce le due rive del fiume Bacchiglione, detto anche a sud-est di Padova, Canale Roncajette, compie 100 anni. L’inaugurazione del manufatto, av- venuta il 25 maggio 1913, con l’inter- vento del prefetto Alessandro Bru- nialti, dell’onorevole Giacomo Miari de’ Cumani, del vescovo Luigi Pel- lizzo, del sindaco Crescente e di molte autorità civili, tra cui il cavalier Tu- razza e l’ingegner Papete in rappre- sentanza della Deputazione provin- ciale, fu un evento memorabile. Fin dalle primissime ore – riporta un giornale dell’epoca – il paese è straor- dinariamente animato. Con la tramvia elettrica, con le biciclette, con tutti i mezzi di trasporto possibili e immagi- nabili è giunta qui molta gente. A fare gli onori di casa sono il sindaco Ce- sare Crescente, gli assessori Schiavon sione col vescovo Luigi Pellizzo che tempo: Il ponte nuovo è veramente Luigi, Schiavon Gaetano, Trento Gio- impartisce al ponte la solenne benedi- bello, grandioso ed elegante, sorge vanni, il segretario comunale Mar- zione. Seguono i discorsi delle auto- pochi metri lontano dal ponte demo- concini. Arriva il commendator Ravà rità e, infine, il prefetto, a nome di Sua lito e a quanto si dice è il secondo in del Regio Magistrato alle acque con Maestà il Re, dichiara il ponte inaugu- Italia di tal forma. Esso è di forma l’ingegner Vlacovich e l’ingegner Bi- rato. I festeggiamenti, costati al Co- semi-parabolica e poggia sopra due rindelli del Genio Civile. Alle note mune 200 lire, continuano con una grandi piloni ai lati veramente colos- della banda del Patronato del Santo si grande festa per tutto il paese e con un sali. È lungo 65 metri, non ha nel forma un corteo che dal municipio si delizioso banchetto, per oltre 80 invi- mezzo nessun sostegno, nel culmine incammina festoso verso il ponte im- tati nella sala municipale, a cura del del suo arco, nel quale sta quasi tutta bandierato. Sono presenti anche molte bravo cuoco Bortolo Callegari del ri- la sua forza, è alto metri 7 e 75 centi- signore di San Nicolò i cui nomi ven- storante “Monti Vecchi”. Il prefetto metri, è largo parimenti metri 7, dal gono ripresi sulle pagine della cronaca conclude i numerosi brindisi con un livello ordinario dell’acqua, in altezza cittadina: la contessa Gaudio, la nobile saluto ai valorosi che combattono in misura 8 metri, è tutto di ferro fuso Nordio con le figlie, le signore Bor- Libia e inneggiando al Re. con bella ringhiera, e costò la somma gato, Rigon, Cattaneo, consorte del Don Fortunato Giacomello, vicario di Lire italiane circa 120.000. medico condotto, la sorella del sin- perpetuo di Legnaro e appassionato Oggi noi ricordiamo con orgoglio i daco Amelia Crescente, moglie e figlie storico, così descrisse all’epoca la cento anni di vita del ponte di San Ni- del segretario comunale e del maestro nuova modernissima infrastruttura, colò, un manufatto che ha sostituito il Toto. Dalla chiesa muove la proces- opera della più ardita ingegneria del vecchio ponte di pietra, da secoli PSNicolo? spec apr13:Layout 1 26-04-2013 10:17 Pagina 7

la possibilità, a nostra volta, di “co- struire” altri ponti ideali: rivolti verso la nostra storia passata, proiettati Stampe d’epoca della verso il domani. Per il Centenario si è Collezione Zanellato costituito un apposito comitato che ha che ritraggono il coinvolto associazioni, gruppi, scuole, ponte e scorci di mondo della cultura delle arti e dello Ponte San Nicolò. sport, realtà presenti ed attive sul ter- A lato, e nell’altra ritorio. Dal desiderio di ritrovare la pagina, due vedute storia della vita che si è snodata at- attuali del ponte torno al nostro ponte, è nata una mi- (ph. Daniela Borgato). riade di iniziative, il vecchio ponte in metallo ha generato magicamente altri ponti invisibili, ma non meno solidi tra generazioni diverse, passato e pre- posto al crocevia di due elementi de- alla ribalta della storia, non riveste un sente, mondi e culture differenti. cisivi per lo sviluppo del territorio: la interesse più rilevante di Roncaglia o In quest’ottica è da leggere anche la strada pubblica realizzata agli inizi del della più decentrata Rio, o dello stesso realizzazione del volume “Ponte San Duecento per congiungere Padova capoluogo Ponte San Nicolò; ognuna Nicolò, storie di uomini, terre, chiese, con il Piovado di Sacco, e il fiume delle nostre comunità, come amava mulini, nel centenario della costru- Bacchiglione, in passato via di comu- spesso sottolineare il compianto pro- zione del ponte 1913 - 2013” di cui nicazione privilegiata tra la città e il fessor Sante Bortolami, possiede una sono autore con Adriano Smonker. La litorale . Lo ricordiamo con or- sua specifica identità, ma insieme ricerca racconta non solo delle tra- goglio, perché proprio attorno al ponte hanno un unico denominatore comune sformazioni che hanno segnato il ter- e ai mulini natanti si sviluppò pian costituito da fatiche, coraggio, sudore, ritorio, ma anche delle fatiche e del- piano il paese, si radicò e organizzò la battaglie combattute per sconfiggere l’operosità delle donne e degli uomini comunità. Lungo il Bacchiglione, fame, miseria, malattie, analfabeti- che ci hanno preceduti, siano stati chiamato anche, nel nostro territorio, smo. Le nostre campagne sono nate semplici lavoratori dei campi, mae- canale di Roncajette, prese forma e si dai boschi e sono state costruite ordi- stre/i elementari in lotta contro l’anal- definì un paesaggio che, fino alla metà natamente grazie a un lavoro umile, fabetismo, piccoli artigiani, osti, bot- del Novecento, è stato più o meno lo fatto con le mani e i cuori di tanti uo- tegai, parroci e curati, medici, leva- stesso: campagne ben coltivate deli- mini e donne che, generazione dopo trici, borghesi, impiegati, amministra- mitate da fossi e segnate dalla pre- generazione, hanno lavorato “in- tori e sindaci. Piace pensare che senza di insediamenti civili, piccoli sieme” per costruire questa terra. ognuno di loro, vivendo e lavorando villaggi, chiese parrocchiali, edifici Il centenario della costruzione del in questo nostro paese, abbia contri- rurali, casoni, corti monastiche, case ponte di San Nicolò è un evento me- buito, in qualche modo, a tesserne un padronali, villeggiature signorili. Le morabile, perché ci dà l’opportunità di pezzetto di storia. Una storia che, data sponde del fiume, certo, non ospitano fermarci e riflettere sul fatto che il no- la totale distruzione dell’archivio sto- le sontuose ville e le eleganti architet- stro paese lo abbiamo ricevuto in dono rico comunale incendiato nel 1944, si ture che contraddistinguono la Riviera e dobbiamo conservarlo con amore- è cercato di ricostruire con pazienza del Brenta, ma conservano altre e non vole cura. Si tratta di un regalo pre- raccogliendo insieme, non senza dif- meno significative tracce che ci par- zioso, ma anche molto fragile, che ab- ficoltà, tanti piccoli tasselli di vita co- lano della nostra storia, della vita delle biamo il dovere di preservare con at- mune, civile e religiosa, frammenti comunità che, da almeno mille anni, tenzione per poterlo consegnare in- preziosi conservati in biblioteche e ar- qui si sono insediate, hanno lottato per tatto ai figli e ai nipoti perché, consa- chivi diversi e rimessi insieme come la sopravvivenza, hanno lavorato du- pevoli delle proprie origini e del pa- in un affresco dedicato idealmente a ramente, hanno fatto fronte con tena- trimonio ambientale e culturale che ci tutti i cittadini di Ponte San Nicolò, cia ad eserciti, alluvioni, carestie. contraddistingue, possano a loro volta Rio, Roncajette, Roncaglia, special- Se guardiamo agli eventi trascorsi goderne e tramandarlo con rispetto mente agli anziani che custodiscono con quest’ottica, avremo chiara la alle generazioni che verranno. tante memorie e ai più giovani, con la consapevolezza che non esiste un Questa bella occasione del Centena- speranza che conoscere le proprie ori- paese più importante o più significa- rio del Ponte, ideata dal sindaco En- gini li aiuti a costruire un futuro mi- tivo di un altro. In altre parole Ron- rico Rinuncini con l’assessore alla gliore. cajette, che è il primo ad affacciarsi Cultura Bertilla Schiavon, ci ha dato Daniela Borgato PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 8

PONTE 8 SAN NICOLÒ Adriano Smonker SOTTO IL PONTE C'È UN TESORO Proponiamo di seguito la descrizione della “riscoperta”, ad opera del professor Adriano Smonker, dell’antica lapide posta sotto il vecchio ponte e scolpita più di quattro secoli fa a ricordo della sua costruzione, (Romanzo storico sul ponte di S. Nicolò e altri racconti) tratta dal romanzo “Il nonno di mio nonno” dello stesso Smonker.

i sono imbattuto per caso in questa carsi, per anni è vissuto in simbiosi con lei, Mavventura, tra barriere pungenti di nascondendola sì ma anche, a modo suo, ortiche e strati secolari di muschio spu- proteggendola, avviluppato com'è a mo' di gnoso. Un cenno da parte di un amico, una coperta. Procedo sempre più cautamente, voce sussurrata, una indicazione frettolosa. cercando di liberare con la punta della sag- Vado a casa incuriosito e sfoglio su internet gina solo l'essenziale; sarà necessario un alla ricerca del sito comunale di Ponte San ben più accurato restauro, penso fra me, e Nicolò. Tra le foto storiche ce n'è una che non è certo questo il momento. Alla fine, dice: stemmi nobiliari sotto il ponte e mo- soddisfatto del mio lavoro, prendo la mac- stra una vecchia lapide, pressoché irrico- china fotografica e immortalo ciò che resta noscibile. Nient'altro. Ci siamo, dico io, di questa vecchia lapide, scolpita più di chiudo di botto il sito e parto. Parto in bi- quattro secoli fa a ricordo della costruzione cicletta da solo, in un assolato pomeriggio del ponte. d'estate, ad esplorare, armato di una sem- Ingrandendo le foto sullo schermo del a cavallo, (di cui si intravede solo la zampa plice scopa. Pedalo velocemente passando computer mi appare, in alto, la data in ca- anteriore alzata), in atto di donare il man- dietro al campanile, imbocco il nuovo ratteri latini: MDLXXXXI (1591), ed è già tello all'ignudo, appartiene senz'altro alla ponte pedonale in cemento, arranco un po' un primo passo. Sotto di essa, con fatica, Magnifica Comunità di . sulla salita, col fiatone svicolo a sinistra, riesco a decifrare un nome: PANDOLFO Quello sulla destra, invece, è del podestà attento a che la scopa, nella curva a go- e, ancora più in basso, il cognome, MALA Malatesta il quale, come probabile discen- mito, non mi sia d'intralcio e mi tradisca. - TESTA, suddiviso in due parti sovrappo- dente della ben nota famiglia dei signori di Poche decine di metri ancora lungo l'argine ste. Ricordo questo personaggio per aver Rimini, porta nel primo quarto di scudo le ed eccomi già nelle vicinanze del mio consultato il sito del Comune di Piove di famose tre teste malatestiane (i tre figli di sito... archeologico. Scendo emozionato le Sacco dove si dice che, sulla piazzetta an- Pandolfo III?), di cui a malapena si indo- scalette sconnesse della riva destra del tistante il Municipio, vi è un antico cippo vinano i rilievi, con bande scaccate ai lati, fiume, quelle che, a lato, portano il segnale marmoreo che funge da portabandiera e ripetute nel quarto opposto. Proprio come altimetrico delle piene e mi avvicino titu- che porta ai quattro lati, oltre allo stemma risulta dal confronto con i già menzionati bante, facendomi largo tra i rovi, attento a della Magnifica Comunità, anche quello di due stemmi scolpiti sul piedestallo del por- non inciampare e cadere nell'acqua. Basta un tal Pandolfo Malatesta, podestà nel- tabandiera davanti al Palazzo Municipale uno sguardo un po' attento per scorgere su- l’anno 1591. Scorro il Codice Diplomatico di Piove di Sacco, recanti la stessa data bito, sull'umida parete nascosta tra le Saccense del Pinton, una vera miniera di 1591. Resta insoluto il terzo stemma in fronde, una macchia biancastra con strane notizie e di documenti storici, e non tardo basso, con l'immagine di un animale protuberanze in rilievo. Da quella posi- a trovare questo nome nella lista dei pode- (Lupo? Volpe?), attribuibile al Gerolamo zione non mi vede nessuno, penso, e potrò stà di Piove di Sacco, nel biennio che va de Bolis “Deputato”. Questo termine non lavorare indisturbato. Sento soltanto il ru- dal 1590 al 1592, tra un Marco Antonio ci deve trarre in inganno, poiché esso non more monotono delle auto sopra la mia Zorzi (1589-90) prima, e un Gaspare Sala- riveste più il significato dei giorni nostri, testa e i camion che fanno tremare il ponte mon (1592-94), dopo. Di due anni in due anche se l’etimo è il medesimo. A tal pro- in ferro. Nient'altro. Così, in tutta tranquil- anni, dunque, tanto duravano in carica que- posito il Pinton, in un documento del 14 lità, posso partire a... rispolverare la storia. sti nobili, per la maggior parte veneziani. febbraio 1549, n.788, parla di una “No- Nel vero senso della parola. Mi avvicino Davvero saggi i nostri avi! Non volevano mina Deputatorum ad faciendum focos cautamente, badando bene a dove mettere certo che i loro amministratori si attaccas- novos, (assessori all’edilizia per nuove i piedi lungo la scarpata scoscesa, cer- sero alla poltrona. E quel nome GERO- case), in Castra Plebissaccij in Salla Con- cando, mano a mano che avanzo, di LEMO DE BOLIS che appare abbastanza silii”. E cita anche la costruzione di altri crearmi un gradino di appoggio nella terra distintamente ai lati del terzo stemma? Al- ponti che si dovevano costruire in quegli molle. Poi afferro delicatamente la scopa, l'Archivio di Stato mi viene incontro il Sa- anni, “Licentia construendi pontem”, in quasi timoroso di rompere un incantesimo lomonio, Giacomo Salomonio, un Maestro quel di Corte e in quel di . Infine, che dura da secoli e d'istinto trattengo il re- dell'Ordine dei Frati Predicatori, vissuto a in un documento del 1595, n.720, troviamo spiro per non risvegliare, di brutto, un es- Padova nel '600, col suo libro provviden- di nuovo il nome del de Bolis: AULA sere a lungo sopito, con la paura di poter- ziale: “Inscriptiones Sacrae et Prophanae CONSILII Petro Zara Syndico Communi- gli far male. Mi protendo verso la parete e Agri Patavini”. Dentro a questa enorme tatis, Hieronymo Bolis Syndico (Deputato) incomincio il lavoro di ripulitura, con gra- raccolta, precisamente a pagina 405, si Potestariae. Anno Domini 1595, mense de- zia, passo passo, come si fa quando si ac- trova anche l’iscrizione che fa al caso no- cembris. Il Bolis quindi, nel nostro caso, compagna sottobraccio una persona an- stro: ”Ad pontem fluminis inter imaginem era stato deputato al controllo per la co- ziana, carica di anni e di acciacchi. E pian S.(ancti) Mart.(ini) et Stemma Praet(orio) struzione del ponte, una specie di assessore piano si svela il mistero, appaiono delle fi- Sacen(sis) MDLXXXXI PANDULFO ai Lavori Pubblici in piena regola. Ed è per gure informi che richiamano alla mente le MALATESTA Potestate Pleb(is).Sacc(i). questo che anche il suo nome meritava di maschere greche, poi ecco delle lettere Deputati GEROLIMO de BOLIS”. essere inciso sulla pietra, a imperitura me- sconnesse qua e là, delle date in latino, dei E così ecco la soluzione certa dei primi moria. nomi al momento indecifrabili ma pieni di due stemmi, ormai quasi indecifrabili, Tratto dal romanzo vita. Lo spesso strato di muschio spu- abrasi come sono dal tempo e dalle piene: “Il nonno di mio nonno” di Adriano gnoso, abbarbicato alla pietra, fatica a stac- quello a sinistra in alto, con il San Martino Smonker, Tracciati editore, 2009 PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 9 PROSSIMA APERTURA Quartiere di San Leopoldo

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Fratelli Galleazzo Fratelli dal 1978 PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 10

Una veduta del ponte in occasione degli ultimi lavori di manutenzione (fonte: Archivio Storico Comunale).

ponti, tra cui quelli del Bassanello e dei Graizi), era perfettamente funzio- LA FAVOLA DEL PONTE nante. Se si pensa che le più antiche crona- (SAGGIO DI SANTE BORTOLAMI) che padovane medioevali ci hanno tra- mandato il ricordo dell’esecuzione di Di seguito riportiamo il saggio scritto dal compianto professor Sante Bortolami e altri ponti giusto in quel torno di anni - quello di Meianiga nel 1184, di Ponte apparso sul notiziario comunale di Ponte San Nicolò (anno secondo, numero 4 di Brenta nel 1191, di Pontevigodar- del 1985). Si tratta di un doveroso omaggio ad un nostro concittadino, conosciuto zere nel 1202, di nel 1217 - si intuisce che anche il nostro nasceva e apprezzato studioso, che con passione si è dedicato anche alla valorizzazione nel contesto di un grande fervore di della storia e delle tradizioni del nostro territorio. opere pubbliche volte a rendere più agevole il movimento di uomini e he Ponte San Nicolò richiami dicata a San Nicolò esisteva, come si è merci, più sicure le strade, più inte- Csubito alla mente... un ponte è visto, solo sulla sponda del fiume ri- grata la vita di interi paesi in tutto il perfino ovvio. volta verso la città; al di là del Bacchi- territorio padovano. E si può altresì Il ponte è lì tuttora: robusta strettoia glione, nelle campagne selvatiche che comprendere tutta l’importanza, stra- di ferro familiare a migliaia di persone sconfinavano verso Legnaro, solo ca- tegica oltre che economica, che il neo- che in ogni momento della giornata vi sère sparse con larghi recinti per i nato ponte di San Nicolò rivestiva agli transitano sopra frettolosamente. Ma maiali, abitate per lo più da cacciatori occhi del comune di Padova, interes- si tratta, com’è noto, di un’opera re- e pastori. Fu appunto la necessità di sato in quel momento ad estendere con cente, realizzata dopo il 1907, quando trovare un collegamento più rapido fra decisione il suo dominio politico nel una piena rovinosa spazzò via le tre Padova e tutto il settore della provincia contado. possenti arcate del preesistente ponte che gravitava intorno a Piove di Sacco Una speciale legge emanata all’in- di pietra. Di quest’ultimo vecchio (quello che all’epoca si chiamava Pio- domani della costruzione del “ponte ponte restano solamente alcuni mesti vado o Saccisica) che determinò quasi fatto tra San Nicolò e Roncajette” avanzi che affiorano dall’acqua, as- certamente la costruzione di un’opera (come precisano gli statuti di Padova) sieme a quelli della suggestiva serie di stabile e sufficientemente larga di con- prevedeva infatti che la manutenzione mulini che vi erano collegati. Qualche giunzione tra le due rive del fiume lad- di esso fosse direttamente a carico del bella foto d’epoca, tuttavia, ce lo mo- dove funzionavano già dei mulini con comune cittadino. Nessun edificio da stra ancora nella sua integrità. Ma si tutta probabilità anche un traghetto. In guerra (domus a batalia) doveva essere sbaglierebbe a credere che esso fosse tal modo si poteva evitare di ricorrere innalzato nel raggio di un miglio, men- quello originario. Dalla primitiva ese- al passo, meglio attrezzato ma piutto- tre in testa ad esso, sulla riva del fiume cuzione che decise per sempre il nome sto eccentrico, di Roncajette. Tanto più opposta alla Città, erano costruite delle del nostro paese, infatti, il ponte fu che già nel 1215 si ha notizia di un case di proprietà comunale i cui inqui- materialmente sistemato, allargato o “porto di San Nicolò”, segno che in lini godevano di particolari privilegi e rifatto più volte. quel tratto del fiume già s’era creato dalle quali erano severamente tenuti Sulla base delle fonti a nostra dispo- un nodo di transito fluviale non di- lontani masnadieri o vassalli di chic- sizione possiamo ritenere che ponte e sprezzabile. chessia. Si voleva insomma affidare il paese siano nati insieme nel periodo Sta di fatto che già prima del 1236 il controllo di una struttura di così vitale tra il 1205 e 1212, quando i governanti ponte, costruito verosimilmente in interesse pubblico a persone fidate, del comune di Padova stabilirono di legno con una gran carreggiata di ta- evitando che potesse cadere sotto il costruire l’attuale strada che da Ponte- vole piane di rovere, com’era costume controllo anche indiretto di qualche po- corvo conduce a Piove di Sacco con per i ponti dei dintorni di Padova al- tente personaggio del mondo feudale. un percorso quasi rettilineo. Prima di lora (solo verso la fine del Duecento si Era l’embrione del futuro paese di allora, un paesino con una chiesa de- cominciarono a costruire in pietra vari Ponte San Nicolò. PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 11 PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 12

un fondo nell’acqua del fiume presso Ponte San Nicolò (allora il paese si preferiva chiamarlo “Fossa di Ponte San Nicolò) per costruirvi un mulino. Nella contrada di Scorzarolo di Ponte San Nicolò il monastero padovano di San Benedetto aveva una tenuta di ben 124 campi che producevano in abbon- danza frumento, spelta, miglio, sorgo, fagioli, fava, ceci e vino, ma a ponte San Nicolò nel medioevo costituì delle proprietà ad esempio anche il mona- stero di San Vito di Piove di Sacco. Il nostro paese era insomma una cerniera fra Padova e il Piovese. E il ponte? Il ponte continuò a rimanere il vero cuore della vita locale nel quotidiano transitare di barcaioli e carrettieri e nell’avvicendarsi di particolari indi- menticabili eventi, belli e brutti. Già il 19 giugno del 1256 esso do- vette assistere all’avanzata dell’eser- cito di crociati padovani, veneziani, ferraresi, rodigini che sotto il comando del battagliero arcivescovo di Ravenna Nel corso del Duecento il piccolo svariati motivi, ma sappiamo anche di Filippo Fontana e al canto del Vexilla centro ebbe modo di svilupparsi con non pochi cittadini che possedevano regis si apprestavano a sottrarre Pa- una propria identità legata in parte ai nel villaggio terreni e case in proprietà. dova dalle mani di Ezzelino da Ro- lavori agricoli e in parte alle varie op- Oltre ai canonici della cattedrale, pos- mano. Lo storico Rolandino, che fu portunità di lavoro offerte da un cro- siamo ricordare i Murfi, gli Zacchi e probabilmente testimone oculare dei cicchio sempre più vivace di uomini e soprattutto i Capodivacca, ricchissima fatti, narra che gli abitanti del paese si di interessi, con osterie, mulini, un ca- famiglia di Padova medioevale che an- accingevano a distruggere il ponte, ma sello daziario, un porto. Se ancora nel cora alla fine del ‘500 vantava parti- senza troppa convinzione: enorme era 1231 si parla semplicemente della colari diritti sulla chiesa parrocchiale l’opera da abbattere, ma più forte forse “case del ponte di San Nicolò” di Ponte San Nicolò. Un ricco notabile era la volontà di favorire anziché ral- (Domus a ponte Sancti Nicolai) per in- che verso la fine del Duecento posse- lentare l’avanzata di chi veniva a libe- dicare un insediamento ancora mode- deva anche un palazzo in città nel rare la città da una signoria malsop- sto, già nel 1277 l’aggregato umano borgo di Santa Sofia, tale Donato di portata troppo a lungo. E lo stesso cro- era cresciuto a tal punto da aver dato Salomone, in prossimità di Ponte San nista annota che non fu grande im- vita da tempo a un vero e proprio co- Nicolò possedeva una gran fattoria, presa superare l’ostacolo, dal mo- mune (comune et homines Pontis dove usualmente abitava assieme alla mento che lo sciocco luogotenente di Sancti Nicolai). Le necessità della vita moglie Maza e a due servi (un oriundo Ezzelino, Ansedisio Guidotti, aveva collettiva, e prima di tutto quelle reli- chiamato Rizzo di Lanzarotto e un ti- addirittura fatto prosciugare le acque giose, indussero ben presto anche a co- rolese di nome Enrico) e parecchie ce- del fiume! struire una chiesa (nel medioevo essa sure con casoni nelle vicine contrade All’epoca delle guerre fra Padovani serviva benissimo a ospitare riunioni di Ponte Ordano, Moiese, Scandalò. E e Scaligeri che si accesero nel primo di ogni sorta, comprese quelle ammi- addirittura teneva in affitto dal comune Trecento intorno al ponte, punto d’ac- nistrative, dal momento che tutta la di Padova altri quattro lotti di terra cesso obbligato a Padova per chi pro- gente del paese si accollava l’onere del sulla strada, accanto al ponte. veniva da sudest si rinnovarono gli suo mantenimento). Ce ne parla per la Nonostante egli fosse un ‘cittadino’ episodi d’arme. Proprio in testa al prima volta un documento del 1291, a tutti gli effetti, era anche affettiva- ponte, sulla riva esterna del fiume sap- che rammenta anche il nome di coloro mente legato al nostro paese più di piamo infatti che Cangrande fissò per che vi officiavano: il prete Pietro e il quanto si possa immaginare, diversa- parecchio tempo il suo accampamento, chierico Michele. A differenza dell’o- mente non avrebbe destinato nel mo- dopo aver scartato il passaggio più dierna parrocchiale di Ponte San Ni- mento estremo della vita una bella munito e arduo di Roncajette. Da que- colò, essa era intitolata alla Vergine e somma per acquistare un panno d’al- sta testa di ponte tra la fine del 1317 e non doveva all’epoca esistere da tare e un libro liturgico proprio per la il 1318 egli da un lato operava sac- molto, tant’è che negli anni immedia- cappella rurale di Santa Maria di Ponte cheggi e requisizioni nei paesi del Pio- tamente successivi la si chiama anche San Nicolò, nella quale convenivano vese, dall’altro si spingeva con rapide “ecclesia nova Sancte Marie in capite ogni domenica tanti fedeli di più umile incursioni fin sotto le mura della città, pontis Sancti Nicolai”. Il paese, in- condizione di cui conosciamo appena giungendo in qualche caso ad “aggan- vece, continuò a designarsi secondo la i nomi: Andrea, Benedetto Ravanella, ciare” qualche malcapitato cavaliere denominazione della più vecchia cap- Giovanni Boaro, Albertino Zoioso, della retroguardia padovana, come pellina posta sull’altra sponda del Basilio, Tommaso detto Cipolla, Mor- quel Rodolfino da Villata che per un fiume, che forse inizialmente la gente gante. Ma anche più tardi, nel Tre e soffio non fu acciuffato prima di rien- poté frequentare proprio grazie al Quattrocento, Ponte San Nicolò ri- trare a Padova dalla porta di Ognis- ponte. mase una specie di ‘succursale’ della santi. In quell’occasione il ponte sop- Per la speciale posizione di cui go- città in direzione delle campagne del portò silenzioso per giorni e giorni deva, è naturale che il ponte mante- Piovese. l’andirivieni di cavalieri e fanti vero- nesse con la città e i suoi abitanti con- Nel 1402, poco prima della conqui- nesi, vicentini, goriziani, piacentini, tinui e stretti rapporti nei due sensi. Di- sta di Padova da parte dei veneziani, milanesi, toscani, perfino catalani au- versi documenti ci mostrano già dal ad esempio, il signore di Padova Fran- striaci e tedeschi, tutti inquadrati in Duecento parecchi paesani di Ponte cesco da Carrara concedeva a un suo quella potente macchina da guerra che San Nicolò presenti in città per i più fedele, il dottore Jacopo dalle Crosare, era l’esercito scaligero. PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 13

Stampe d’epoca della Collezione Zanellato del ponte e del territorio Sannicolese. Nell’altra pagina, l’inaugurazione del ponte avvenuta nel 1913 (Archivio Toffanin Daniele). Ma tante altre giornate luttuose si sa- gune, era fatale che pagasse periodica- richa turba dele arte bagordanti, vestiti rebbero succedute a quelle a rompere mente lo scotto del suo speciale ruolo tuty de zendado a più riche devixe la- il tranquillo fluire della vita intorno al nel sistema delle comunicazioni terri- vorate... Rimaxa madona Bellafiore, si ponte. toriali. Quel che si verificò per molti revestì in dosso una richa vestimenta, Durante la guerra per i confini scop- ponti e la popolazione circostante la quale era tuto el canpo di perlle piata fra Padova e Venezia nel 1372- anche durante le recenti guerre. bianchissime tonde e grose, intro qual 73, le armate della Serenissima si spin- Ma nella fase più antica della sua canpo era carri rossi picoly de co- sero nuovamente “perfino al Ponte di esistenza il ponte assistette anche ad rallo..., sopra la treza avea un rico zer- San Nicolò”, saccheggiando e bru- episodi ugualmente indimenticabili, chiello d’oro cun multe priete precioxe ciando ogni cosa. Nel novembre del ma tutt’altro che luttuosi. Ne stral- e di grande valuta. Vestita nel modo 1388, durante l’ultima fase del con- ciamo uno, riguardante l’anno 1403, realle, montò sopra uno nobelle et alto flitto tra Carraresi e la lega Veneto-Vi- dalla colorita cronaca dei padovani palafreno; coverto tuto de una porpora scontea, passarono affannati e lagri- Galeazzo e Bartolomeo Gatari. bianca, lavorata a oro e a carri vermi- manti sul ponte quasi tutti i contadini Madonna Bellafiore, figlia del mar- gly... e sopra la testa ala donna fu por- del Piovese col loro bestiame, “per chese Gentile da Camerino, è pro- tato uno rico badachino di panno d’oro muodo ch’era una pietà a rivedere le messa sposa a Giacomo, figlio del si- fodrato d’armelini, da oto famosissimi poverete persone fugitive intrà nela gnore di Padova, Francesco da Car- doctori zitadini..., i quali dotori tuti fu- cità”. Lo spettacolo doloroso si rin- rara. Una qualificata comitiva di gen- rono vestiti di porpore bianche fodrate novò nel dicembre del 1404, quando il tiluomini, professori e ambasciatori di vari. E cun questo onore arivò sula comandante delle milizie padovane Fi- padovani affronta il lungo viaggio piaza dala corte dî signori, dove ivi era lippo da Pisa “si venne ragunando per- nelle Marche a bordo di una galea per tue le arte e zitadini, che festegiando fino al ponte de San Nicollò” per co- contrarre il matrimonio e scortare la bagordava. Intrò madona Ballafiore in prire come poteva le spalle “alle puo- sposa. “Dopo la spoxacione, monta- la corte, dove sotto i puozuolly di- vere gente” che trovavano scampo in rono in navillio, et cun buono et pro- smontò del cavallo, e fu dal signore città, mentre l’esercito veneziano de- peroxo vento arivàno nel porto della misser Francesco da Carara suo rubava e straziava il Piovese, “granaro cità de Chioza, dove lì era ad aspetarla suoxero e da madona Tadia mar- di Lombardia”, e “i pianti, i stridi misser Francesto Terzo da Carara e’l chexana sua suoxera cun gran dolceza ‘delle griature picholine e delle donne marchese Nicollò da Ferara cun multa tra le braze teneramente ricievuta. s’udivano da lonzi: ch’a tutto il mondo nobelle conpania. E dismontata ma- Dopo questo fu fato el rico disnare; e ne saria venudo piatà”. dona Bellafiore di navilio, fu per i dopo el disnare le gran feste de balli e E non era finita. Nel 1509, quando, suoy chugnadi tra le braza ricievuda... de strumenti in quantità. La note si co- durante la guerra di Cambrai, Padova Nella citade de Chioza si ripossò per leghò il spoxo e la bella spoxa, pi- fu assediata dall’imperatore Massimi- quello dì, e la note si partirono in gliando l’uno cun l’altro gli amoroxi liano d’Asburgo, il nostro ponte fu an- nave, e vene suso per lo fiume vechio diletti cun effetto. L’altro giorno fu cora nel fuoco delle operazioni mili- da astel Carro e da Buvolenta perfino fatto el gran torniero de i signori e de tari e per necessità strategiche fu com- al ponte de San Nicollò, dove lì de- i cavalieri..., puo’ fu fate più giostre... pletamente rovinato. Solo dopo tali smontarono tuta la nobelle conpagnia e finita la gracioxa e magna festa, la fatti sarebbe stato costruito il vecchio de nave, e montò madonna Bellafiore quale durò per quindexe zorny, cha- ponte in pietra di cui abbiamo detto. in careta con madona Ziliuola da Ca- dauno signore retornò a suo paesse Il ponte, insomma, questo crocevia rara marchexana e madona Alda da cun buona ventura”, sopra e sotto il quale scorrevano ogni Gonzaga, sue cugnade, le quale gli era Sembra una favola. Invece è una sto- giorno fiumi di mercanzie, questo andate in contro cun Ubertino e Mar- ria vera. Una di quelle che forse tante “posto di blocco” per la città su cui i silio de Carara, fratelli del suo spoxo. vecchie nonne di Ponte San Nicolò governi di Padova continuarono sem- E fatosi tra l’uno e l’altro amorosis- hanno continuato a raccontare ai nipo- pre a vegliare con attenzione, questa simi ricietti, e per simelle cun cha- tini inquieti durante le calde serate d’e- “finestra” aperta a controllare i movi- dauno signore, cun tale e sì onorata state, guardando la luna specchiarsi menti di una ricca e popolosa regione cunpagnia vene la caretta fino ala nell’acqua. come la Saccisica e delle confinanti la- porta de Ponte Corbo, dove ivi era tuta Sante Bortolami PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 14

Una veduta del ponte sannicolese. Sotto, i lavori manutentivi del 2003. Nell’altra pagina, stampa d’epoca della Collezione Zanellato. PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DEL PONTE (1913-2013) Il 25 maggio ricorre il centenario dell’inaugurazione del ponte. Un anniversario che sarà celebrato con una serie di iniziative che si svilupperanno in tre giorni. • Ore 10.15 arrivo del corteo e a seguire: • Ore 20.45 nella Sala Civica Mario Ri- Venerdì 24 maggio 2013 - Intervento del sindaco Enrico Rinun- goni Stern, rassegna “Note di Prima- Alle ore 21 la Sala Civica Mario Ri- cini; vera” del Coro Sol La Re, dedicata al goni Stern e l’atrio del centro culturale - Saluto del Presidente del Comitato Centenario del Ponte. ospitano tre eventi: del Centenario Giovanni Bezzon; • presentazione del libro sulla storia di - Intervento di illustrazione storica del Domenica 26 maggio 2013 Ponte San Nicolò, scritto da Daniela Ponte; Borgato e Adriano Smonker; - Presentazione e omaggio al cittadino • Dalle ore 10 in piazza Liberazione • presentazione del plastico “I ponti di che nel 2013 compie 100 anni; “Mestieri di una volta” a cura della Pro Ponte”, realizzato da Stefano Polenta- - Benedizione del ponte; Loco di Correzzola. rutti “La fabbrica di Gulliver” e della - Taglio del nastro; • Esposizione del gruppo artisti Arte la riproduzione in ferro del ponte, opera - Inno suonato dalla Banda Supersonic Ragnatela. di Ferruccio Trolese; Band di Tombelle. • Esposizione delle attività delle associa- • presentazione di “L’arazzo del cetena- • Dopo aver attraversato il ponte e rag- zioni del territorio. rio”, realizzato dall’Associazione Dolci giunto il Parco Vita, gli studenti delle • Mercato straordinario AgriPonte in Ricami. scuole pontesannicolesi eseguiranno piazza Don Orione. cinque canti significativi, uno per cia- • Ore 12 Matrimonio d’altri tempi: pro- scun ventennio a partire dal 1910 (in cessione nuziale da piazza Liberazione Sabato 25 maggio 2013 caso di maltempo l’iniziativa avrà alla chiesa di Ponte San Nicolò, a cura luogo presso lo stand della Polisportiva della Pro Loco di Correzzola. Anniversario dell’inaugurazione Colombo). • Ore 12.30 Pranzo del centenario presso del ponte • Buffet al Parco Vita a cura dell’Asso- lo stand della Polisportiva Colombo. ciazione Amici del Mondo (in caso di • Dalle ore 16 in via Giorato e in piazza • Alle ore 9.00 Santa Messa celebrata al- maltempo presso lo stand della Poli- Liberazione: l’aperto presso la chiesetta di San Ni- sportiva Colombo). - giochi del passato, curati dall’Asso- colò (via Sant’Urbano). • Dalle ore 9.00 e per tutta la durata ciazione Sphera; • Ore 10.00 Partenza del corteo che dalla della cerimonia: rievocazione storica - passeggiate in carrozza con Pasquale chiesa di San Nicolò si snoderà lungo del “lavoro dei cariolanti” lungo l’ar- Salmaso; via Vespucci per fermarsi in via Gio- gine, a cura della Pro Loco di Correz- - zucchero filato e popcorn, distribuiti rato, ai piedi del ponte. zola. dalla Pro Loco. PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 15

CALENDARIO DEGLI EVENTI CELEBRATIVI DEL CENTENARIO DEL PONTE

ell’anno del Centenario del Centenario del Ponte, curato dall’I- zione e creatività è riuscito a svi- Nponte, simbolo della comunità stituto Comprensivo e dal Comune. luppare il tema del centenario del pontesannicolese, l’Amministrazione • Il 13 gennaio, in occasione della ponte. Comunale e varie realtà associazioni- grande Festa della Pro Loco, è stato • 15 febbraio, in occasione dell’ini- stiche paesane hanno voluto festeggiare aperto ufficialmente l’anno del Cen- ziativa “M’illumino di meno”, gior- l’evento, promuovendo varie iniziative tenario del Ponte con il discorso del nata del risparmio energetico, il che, partite nel mese di gennaio prose- Presidente del Comitato per il Cen- Gruppo Donne di Ponte San Nicolò guiranno sino a dicembre, con il clou tenario, Giovanni Bezzon. ha organizzato “La cena del Cente- rappresentato dalle celebrazioni del 24- • Dal 19 gennaio al 16 marzo si è nario”. 25 e 26 maggio, coinvolgendo tutta la svolta la rassegna teatrale “PonTea- cittadinanza. tro”, anch’essa dedicata al Centena- Prima di elencare gli eventi in pro- rio del Ponte. Marzo gramma dalla primavera al prossimo in- • L’8 Marzo il Gruppo Donne ha pro- verno, riassumiamo brevemente quelli mosso un incontro sul tema “Scola- che si sono già tenuti nei mesi scorsi. Febbraio rizzazione delle donne nel primo • Il 3 febbraio si è tenuta la kermesse ‘900”. carnevalesca “Carnevale in piazza”. • Il 24 marzo l’associazione Boome- Gennaio Quest’anno la manifestazione ha ri- rang Runners ha organizzato la corsa • Tra dicembre 2012 e gennaio 2013 è servato un premio speciale al carro del Centenario e la corsa dei Sindaci stato distribuito il Calendario del allegorico che con fantasia, innova- attraverso il ponte. I PROSSIMI EVENTI IN PROGRAMMA Nei prossimi mesi sono in programma varie manifestazioni che avranno come filo conduttore il centenario del ponte. Di seguito presentiamo le principali iniziative. Aprile • Dal 22 aprile al 7 maggio presso l’atrio del municipio sarà visitabile la mostra, curata dalle scuole materne, dal titolo “ABC della mia città”. Maggio • Il 1° maggio è in programma la Festa del Lavoro, che come ogni anno pre- vede varie iniziative rivolte a tutta la cittadinanza. • Dall’11 al 26 maggio sarà allestita al centro “Mario Rigoni Stern” la mostra rica del lavoro dei cariolanti; Settembre fotografica “Padova e provincia a ini- - ore 10.00 sul ponte: taglio del nastro, • L’ultima domenica di settembre si svol- zio ‘900”, a cura del Centro Studi Ono- intervento musicale della Banda Su- gerà la Festa dei nonni, dedicata al revole Sebastiano Schiavon. personic band di Tombelle, canti del- Centenario del Ponte a cura dell’asses- • Il 15-16-17-18 maggio si terrà la nuova l’inizio ‘900 a cura delle scuole, buf- sorato alle Politiche Sociali e dell’as- edizione del concorso “Corti a Ponte”, fet; sociazione Pino Verde. con temi dedicati al Centenario del - ore 21 Rassegna Note di primavera Ponte. del Coro Sol La Re. • Il 24-25-26 maggio si terranno le cele- - 26 maggio: Matrimonio d’altri tempi e Ottobre e Novembre brazioni del centenario del ponte: Mestieri di una volta a cura della Pro • Venerdì 4 ottobre si terrà la serata di - 24 maggio: Presentazione del libro Loco di Correzzola; lettura e musica dedicata a Mario Ri- sulla storia di Ponte San Nicolò di Da- - Giochi del passato; goni Stern a cura dell’associazione niela Borgato e Adriano Smonker; - Passeggiate in carrozza; Nordic Walking. - Presentazione del plastico “I ponti di - Pranzo del centenario. • In autunno sono anche in programma Ponte” realizzato da Stefano Polen- alcune conferenze sulla storia dei ponti tarutti “La fabbrica di Gulliver” e • Dal 24 maggio all’8 giugno l’atrio del e sulla storia urbanistica del Comune di della riproduzione in ferro del ponte municipio ospiterà la mostra dal titolo Ponte San Nicolò. di Ferruccio Trolese; "Il ponte, il fiume e gli argini", con di- • Dal 26 ottobre al 10 novembre sarà vi- - Presentazione di “L’arazzo del cen- segni e fotografie degli alunni della sitabile la mostra fotografica “Come tenario”, realizzato dall’associazione scuola media di Roncaglia. eravamo” a cura di Ilario Zulian e An- Dolci Ricami. drea Varotto, allestita al centro parroc- - 25 maggio: celebrazione del centenario Giugno chiale di Rio. del ponte: • Il 2 giugno si terrà la caccia al tesoro - ore 9.00 Santa Messa presso la chie- della Repubblica in bicicletta, nel Cen- Dicembre setta di San Nicolò (Via Sant’Ur- tenario del Ponte, a cura dell’assesso- • L’8 dicembre si terrà la Festa finale del bano); rato all’Ambiente e dell’associazione Centenario del Ponte, a cura della Pro - in contemporanea rievocazione sto- Amici della Bicicletta; Loco. PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 16

Il carro del Centenario allestito dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Ponte San Nicolò. Sotto, un momento della presentazione del calendario del Centenario.

Barichea, dei Cueata, dei Sapeti e Sape- toni, dei Stropei, dei Beria, dei Catarin, dei Risi e Risoni, dei Ciurlin, dei Granee e dei Grin ecc… hanno scoperto le loro radici, così come gli alunni che abitano ora nel territorio di Ponte San Nicolò, ma vengono da altri paesi italiani e stranieri, hanno avuto la possibilità di avere una chiave di lettura diversa per meglio comprendere la realtà in cui vivono. Il calendario del cen- tenario è stato accolto dai cittadini di Ponte San Nicolò con grande entusiasmo e in molti sono stati lieti di poterlo avere nelle proprie case o di donarlo ad un amico. CENTENARIO DEL PONTE: OCCASIONE Lungo il filo del ricordo, infatti, si è svi- luppato anche il desiderio nelle famiglie di riprendere in mano scorci di un tempo che PER CONOSCERE STORIA E AMBIENTE non torna, ma che fa parte di noi. Le iniziative della scuola non si sono DEL PROPRIO TERRITORIO fermate al calendario, infatti, sempre gli alunni della scuola Giuliani, in collabora- L’anniversario dei cento anni del ponte sta coinvolgendo anche i ragazzi dell’Isti- zione con gli Amici del carro, hanno fe- steggiato il Carnevale trasformandosi in tuto comprensivo di Ponte San Nicolò, impegnati in varie iniziative volte a cele- 100 candeline (anche qualcuna in più) per brare lo storico manufatto e a riscoprire storia e tradizioni del paese. la torta di compleanno del ponte: un modo creativo per ricordare un evento storico e dare ”un’anima” ad un’opera che tanto ha festeggiamenti per il centenario del proverbi e le poesie che hanno narrato gli anziani del paese. Il 13 dicembre, in sala vissuto e visto, ma soprattutto un modo per Iponte sono, per gli alunni di Ponte San stare insieme e fare gruppo. Infatti, un Nicolò, un’occasione per ritornare alla sco- civica, anziani e bambini, davanti alle au- torità e a tanti cittadini hanno presentato il gruppo di genitori della scuola Giuliani in- perta delle proprie radici lungo cent’anni sieme all’insegnante Catia Zoppello e agli di storia locale e, ancora più in là, per com- calendario del centenario. Quante notizie abbiamo appreso dagli anziani che hanno Amici del Carro hanno lavorato strenua- prendere come si svolgeva la vita nel no- mente per allestire la sfilata e il carro del stro comune nei primi del Novecento. È via via commentato le foto del calendario! Gli alunni delle classi quarte, coordinati centenario e i premi non si sono fatti at- stato facile per i bambini scoprire come il tendere: Primo premio per il carro più fiume abbia avuto per Ponte San Nicolò dalla maestra Marina Bortolami, hanno, in- fatti, per ogni mese proposto in rima o con bello, primo premio speciale centenario, una funzione molto importante, legata alla primo premio per la maschera più piccina. vita quotidiana nei campi e alla stagiona- “e fregoete” frammenti delle abitudini di un tempo. Gli anziani presenti: Vittorio ed Sempre gli alunni della scuola Giuliani il lità, perché ogni angolo del nostro territo- 25 maggio seguiranno il corteo che, gui- rio richiama all’acqua, alla terra e al lavoro Alessandra Brugnolo, Clemente Masiero, Nereo Dainese, Giuseppe e Maria Luisa dato dal sindaco giungerà al parco vita e lì di uomini e donne, che hanno dato la loro eseguiranno cinque canti (un canto signi- impronta creando argini, ponti e canali. Nardo, Zita Salmaso, Giovanni Bezzon, e Pietro Zanetti hanno raccontato dei tempi ficativo per ciascun ventennio a partire dal Dalla ricerca svolta dai ragazzi delle classi 1910). Molte altre classi, in modi diversi, quarte di Ponte San Nicolò è nata una rac- in cui il ponte era nuovo, ma non c’era l’e- lettricità nelle case, ci si scaldava con la stanno seguendo percorsi didattici finaliz- colta di proverbi, poesie, modi di dire in zati alla conoscenza del ponte e dei tempi dialetto ed è venuta alla luce la storia di “munega” nel letto e in stalla con gli ani- mali; hanno parlato di un ponte in cui tran- in cui era ”il ponte nuovo”: alcune classi vite vissute attorno ad un fiume e al suo delle scuole primarie di Rio stanno impa- ponte. Vecchie fotografie, che ritraggono il sitavano biciclette e carri, e dello stesso ponte che ha vissuto alluvioni e bombar- rando le danze popolari che un tempo si fa- ponte vecchio e il “Ponte nuovo” e altre cevano sull’aia, altre svolgono ricerche, che hanno fermato momenti di vita conta- damenti. In sala civica il 13 dicembre scorso si è dato vita ad una sorta di filò, in altre ancora si cimentano in canzoni che dina e i volti sorridenti di chi ha abitato parlano di ponti che uniscono luoghi e per- negli anni il nostro paese, sono state rac- cui i membri di una comunità si sono stretti per accogliere il presente e il passato. Ri- sone. Un gruppo di alunni, con alcuni in- colte e presentate in un calendario che gli segnanti, sta elaborando una canzone per alunni hanno arricchito con il contenuto cordando i vecchi soprannomi che ancora resistono nel tempo… i nipoti dei Fain, dei il ponte. I ragazzi della scuola secondaria della loro ricerca storica e i modi di dire, i di Roncaglia hanno un programma di la- voro davvero articolato: ricerca di ricordi e testimonianze riguardo al ponte (il mate- riale raccolto in schede diventerà un libro impaginato e rilegato a mano o un’anima- zione da vedere su monitor); ricerca foto- grafica dal titolo ”Il ponte, il fiume e gli ar- gini”; una riproduzione del ponte con il programma di costruzione 3D Sketch up; disegni liberi sul tema del ponte. Tutto il materiale darà vita ad un’esposizione dei lavori prodotti, allestita a partire dal 25 maggio in atrio del Municipio. Anna Pizzoccaro Dirigente scolastico Istituto Comprensivo di Ponte San Nicolò PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 17

Il CVS pronto ad applicare in tariffa quanto sancito dal referendum 2011 Facendo seguito a quanto stabilito dal referendum del giugno 2011, Centro Veneto Servizi restituirà, tramite bolletta, la re- munerazione del capitale investito dall’ente gestore del sistema idrico integrato e versato dal cittadino-utente anche dopo la pubblicazione dell’esito del quesito referendario.

todo tariffario transitorio da applicarsi per il biennio 2012- 2013, il recupero della quota parte della remunerazione del capitale investito, versata dagli utenti nel periodo 21 lu- glio 2011 – 31 dicembre 2011. È di pochi giorni fa, la Deliberazione con cui l’A.E.E.G. ha approvato uno specifico provvedimento per definire i criteri di calcolo degli importi da restituire agli utenti. La decisione arriva al- l'indomani del parere reso dal Consiglio di Stato il quale, su richiesta della stessa A.E.E.G, precisa l’esatta de- correnza temporale del recu- pero. Nello specifico la Deli- berazione dell’Autorità avvia il procedimento per la deter- minazione delle modalità e degli strumenti operativi con uone notizie per i citta- quanto sancito dal referen- i quali assicurare concreta- Bdini sul fronte tariffa- dum, perché la tariffa è rego- mente la restituzione e le zione. Entro l’estate, infatti, lata dall’Autorità per l’Energia modalità di verifica e appro- con la bolletta di Centro Ve- Elettrica e il Gas, l’A.E.E.G.”. vazione delle determinazioni neto Servizi sarà restituita Mentre la gestione del ser- degli Enti d'Ambito. L’Autorità alle famiglie la quota parte vizio idrico integrato è affi- ha fissato in 120 giorni, de- della remunerazione del ca- data ad apposite società, correnti dalla data di pubbli- Per gli utenti, una buona notizia. pitale, investito dal gestore come CVS, la regolamenta- cazione della predetta Deli- Il presidente del CVS Giuseppe del sistema idrico integrato, e zione e il controllo dello bera, il termine di durata del Mossa e foto di repertorio. versata dagli utenti con le fat- stesso servizio idrico inte- procedimento. Considerati i ture posteriori alla pubblica- grato sono di competenza tempi stabiliti dall’A.E.E.G. zione nella Gazzetta Ufficiale dell’Autorità per l’Energia per la chiusura del procedi- decretando la fine delle di- dell’esito del quesito referen- Elettrica e il Gas (A.E.E.G.) la mento, ossia entro il 31 mag- sparità di bollette tra zone dario. quale, lo scorso 12 luglio gio 2013, è prevedibile che anche contermini. “Attual- La decisione fa seguito al 2012, ha emanato il Docu- con la prima fatturazione dei mente il territorio di compe- risultato decretato dal refe- mento di Consultazione n. consumi successiva a tale tenza di CVS è penalizzato da rendum popolare del 12 e 13 290/2012 con il quale fissa, data, CVS, assieme a tutti gli una tariffa molto alta – pre- giugno 2011, con cui è stato fra gli obiettivi del nuovo me- Enti gestori nazionali del ser- cisa il presidente Mossa – abrogato parzialmente l’art. vizio idrico integrato, prov- perché siamo costretti a po- 154, comma 1 del D.Lgs. veda alla restituzione ai citta- tabilizzare l’acqua, mentre 152/2006, nella parte in cui dini delle somme pagate in altri territori, che hanno la includeva, tra i criteri per la più rispetto l’esito referenda- fortuna di avere al loro in- determinazione della tariffa rio. Centro Veneto Servizi si è terno acqua di fonte, pagano del servizio idrico integrato, organizzato e sarà pronto, meno, perché, appunto, non appunto la componente della come dichiarato a suo tempo devono provvedere al proce- “remunerazione del capitale a utenti e Comitati referen- dimento che porta a rendere investito”. “CVS si è organiz- dari, ad applicare immediata- l’acqua potabile. Adesso, zato per tempo ed è pronto a mente il rimborso tariffario ai però, l’A.E.E.G. ha deciso di rispondere a quanto previsto cittadini. uniformare il tutto, togliendo dalla normativa – afferma il Altra nota lieta per le fami- questa disparità tra le zone presidente del Centro Veneto glie viene dalla decisione ‘fortunate’ per la presenza di Servizi, Giuseppe Mossa – sempre dell’Autorità di av- fonti e tutte le altre aree. stiamo aspettando le disposi- viare il procedimento che Quando questa decisione di- zioni tecniche su come agire porterà progressivamente venterà operativa, la tariffa per rendere il tutto opera- alla tariffa unica per il servi- potrà subire un calo, e co- tivo. Finora come CVS non zio idrico integrato. In so- munque non andare incon- avevamo la possibilità di av- stanza la tariffazione sarà tro ad aumenti per un bel

Spazio redazionale a pagamento viare autonomamente unificata su base nazionale, po’ ”. PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 18

PONTE 18 cupa il gonfalone comunale e la Pro SAN NICOLÒ Loco non poteva non usare questo simbolo per indicare il paese, tanto sono compenetrati paese e ponte. Anche nel linguaggio familiare si usa L’IMPORTANZA ATTUALE DEL PONTE dire “sono del Ponte. Abito a Ponte. Vengo dal Ponte, El marcà del Ponte eccetera”. Il comune non si chiama PER L’IDENTITÀ E LA San Nicolò, ma semplicemente Ponte. Ponte è il sostantivo e di San Nicolò è VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO l’aggettivo qualificativo, che fra tanti ponti precisa per i “foresti” che il Il presidente della Pro Loco, Leone Barison, sottolinea l’importanza ponte è quello lì e non un altro. Nella sostanza il ponte, inteso come del ponte, vero e proprio simbolo della comunità e del suo territorio. collegamento città campagna, colle- gamento Padova Saccisica, è la no- stra identità storica economica e culturale. Il Punto dove la Saccisica diventa Padova. Se anche acca- desse che il ponte non servisse più per i trasporti, ugualmente il ponte storico andrebbe mantenuto, valo- rizzato come passeggiata sul fiume ed utilizzato all’interno del centro cittadino come luogo d’in- contro pieno di storia e di fa- scino. È, nella sostanza, la nostra Torre Eiffel o il nostro Ponte di Brooklyn. Le molte crisi attuali non de- vono far venir meno la fortuna di avere uno strumento noto da secoli per identificare il terri- torio, le sue attività e le nuove attività che si possono av- viare. Abbiamo dei prodotti tipici in campo sia agricolo sia artigianale, che ben po- trebbero fregiarsi del sim- bolo del ponte come stru- mento di identificazione del luogo. La nostra zona andava famosa per certe produzioni Una cartolina d’epoca alimentari, la macelleria equina, il di Ponte San Nicolò vino friularo, l’ortaggio fresco da ven- (collezione Daniela Borgato). dere in città coltivato nelle varie zone del padovano, il pollame, le uova fre- a geografia in ogni luogo condi- ove avveniva il cambio dei cavalli o sche, l’arte mugnaia con ben due siti Lziona l’uomo e le sue attività e dei buoi usati per trainare i barconi da storici molto importanti, il pastificio l’uomo adatta la geografia alle sue esi- trasporto, che risalivano il fiume sino nelle sue versioni di pasta fresca e genze. Il luogo che da secoli si chiama a Padova, città di acque sin dal nome. pasta secca, i maestri artigiani della Ponte San Nicolò ne è l’esempio. L’esigenza di superare il fiume ha por- calzatura specie maschile, gli artigiani A sud–est di Padova si apriva, nei tato a costruire nei secoli, e più o meno della falegnameria, il pesce di fiume, i secoli, un vasto territorio anfibio fatto nello stesso posto, vari ponti. Il ponte trasporti fluviali e lagunari, la lavora- di paludi, di acque e di terre molto fer- attuale ha 100 anni, ma necessaria- zione della carta, la coltivazione e la- tili ricche di acqua, che è stato deno- mente Ponte San Nicolò deve avere il vorazione della barbabietola da zuc- minato, da almeno mille anni, con il suo ponte. Il ponte è però un’icona, chero, la coltivazione delle fibre tes- nome di Saccisica. L’uomo ha sempre non è solo lo strumento per superare sili: il lino e la canapa, la coltivazione dovuto adattare questo territorio alle un fiume, è la metafora del nostro ter- del granoturco e la polenta bianca. sue esigenze. Regolare le acque, co- ritorio. Un paese prossimo alla città Queste sono in sintesi le nostre radici struire le strade, permettere le coltiva- che si apre alle terre bonificate e sot- e da queste radici, oggi, una nuova im- zioni ecc. Ponte San Nicolò è il posto tratte alle acque e rese fertili per l’a- prenditoria fatta di sapienza antica e ove la città di Padova si apre alla Sac- gricoltura. moderna potrebbe ricavare nuova linfa cisica, il punto di passaggio obbligato Il mutamento del paesaggio avve- per rafforzare l’economia locale, pre- tra la città e la laguna. La Saccisica, in- nuto nel Novecento, in seguito al de- vedendo forme nuove di produzione di fatti, sorgeva tra due fiumi, il Cornio clino dell’agricoltura e allo sviluppo beni e di servizi. ossia il vecchio Bacchiglione, e la dell’industria, non ha fatto venire L’importante è che si vinca ogni Brenta, il terzo lato è rappresentato meno l’importanza simbolica del soggezione e ogni complesso di infe- dalla laguna ed i suoi acquitrini. ponte di Ponte San Nicolò. Il nostro riorità. Ponte San Nicolò è un posto Il punto di passaggio obbligato, il ponte è caratteristico, posto di traverso ricco di storia, di arte, di cultura, di im- guado del fiume avveniva in prossi- perché la strada della Saccisica non è prenditoria, di solidarietà e di tradi- mità di un posto detto di San Nicolò, in asse con quella padovana, che segue zioni. ove sorgeva una piccola chiesa dedi- le tracce delle mura patavine. Ma il Leone Barison cata a questo grande santo orientale ed ponte è anche il simbolo del paese, oc- Presidente Pro Loco PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 19

PONTE 19 SAN NICOLÒ “IL VOLO DEL PULCINO”:

LA SETTIMA ARTE 35023 BAGNOLI DI SOPRA (PD) VIALE DELL'INDUSTRIA, VIª STRADA, 13 CELEBRA IL PONTE TEL. 049-9535267 - FAX 049-9535352 L’associazione Corti a Ponte ha dato il suo prezioso contributo [email protected] al programma delle iniziative celebrative del centenario del ponte, stampati pubblicitari realizzando per l’occasione un cortometraggio dal titolo “Il volo depliants • edizioni del pulcino”, che sarà proposto per la prima volta al pubblico giovedì posters • cataloghi aziendali 16 maggio 2013 nella sala civica “Unione Europea”. manifesti • packaging

inaspettato, ma con la piacevole sorpresa che il ripristino integrale della situazione di origine veniva garantito, magari prima di mezzanotte. Il film ha richiesto otto giorni di riprese a tempo pieno, dalle otto della mattina alle otto della sera, e l'im- pegno di molti attori e comparse per le scene pubbliche. Il film non è solamente una ricostru- zione di un evento storico avvenuto ef- fettivamente qui a Ponte San Nicolò, ma è principalmente una storia di legami tra generazioni, una storia di amicizie e di in- tegrazione, una storia di sentimenti. Il film è un nuovo omaggio al nostro territorio, dopo “Un fiume di storie” del Alcune fasi della lavorazione del cortometraggio “Il volo del pulcino”. 2012 dedicato alle alluvioni del 1966 e del 2010, ed agli eventi che lo caratteriz- n occasione delle celebrazioni per il Il lavoro di ricerca sui testi, sugli usi e zano, ma principalmente è dedicato alle Icentenario della costruzione del costumi dell'epoca, il 1913, sono stati af- donne e uomini che ne compongono la ponte di ferro l'Associazione Corti a frontati con impegno e le scoperte di comunità, nel bene e nel male, nelle av- Ponte ha pensato di realizzare un film parte delle radici del nostro comune versità e nei momenti di gioia, nei mo- cortometraggio, intitolato “Il volo del hanno entusiasmato tutti. Più difficile è menti di separazione ed in quelli del ri- pulcino”, che raccontasse l'importante ap- stato ritrovare i luoghi che raffigurassero trovarsi. puntamento nel linguaggio cinematogra- la geografia e l'urbanistica del tempo, ma La fase di post-produzione con il mon- fico. Il numeroso gruppo dei partecipanti grazie a fotografie d'epoca e alla possibi- taggio, gli effetti speciali, la correzione al corso-laboratorio di regia, si è quindi lità di ricreare gli “interni”, siamo riusciti colore e la colonna sonora procedono a cimentato con la “storia” da raccontare in ad effettuare una ricostruzione, che ripro- ritmo serrato per la presentazione uffi- sceneggiatura, tratta da un soggetto di pone fedelmente le situazioni della “sto- ciale di giovedì 16 maggio 2013 alle ore Alessandro Davanzo e scritta con ria” cinematografica. 21 presso la sala civica “Unione Euro- Adriano Smonker, che li ha visti prota- Un particolare ringraziamento a quelle pea”, prima delle tre serate della VI edi- gonisti attivi nella limatura dei dialoghi e persone che hanno permesso generosa- zione del Festival Internazionale di Cor- nella ricerca di un dialetto composito, che mente l'utilizzo delle loro case per le ri- tometraggi “Corti a Ponte 2013”. i nostri emigranti veneti parlavano e scri- prese, ignari che il lavoro di una troupe Sono invitati tutti i cittadini di Ponte vevano nelle poche lettere con cui man- di circa una ventina di persone comporta San Nicolò. tenevano i legami con la terra d'origine. un'invasione e il conseguente disordine Associazione Corti a Ponte PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 20

L’arazzo realizzato dall’Associazione Dolci Ricami. nualmente, il trasporto dei prodotti dei campi con il carro trainato dai buoi, le L’ARAZZO DEL CENTENARIO donne sull’uscio che cuciono e confezio- nano abiti, racchiuse nelle loro umili In occasione del centenario del ponte, l’associazione Dolci Ricami espressioni, ricche di dignità. Si rivede un ciclista dei bei tempi lungo l’argine del ha realizzato un arazzo, che raffigura alcune immagini storiche fiume, mentre si ricorda il primo volo di e momenti di vita della comunità di Ponte San Nicolò. Leonino da Zara, e l’arrivo del primo trat- tore Landini. Un’istantanea anche per i Ca- ome non accogliere l’invito del Sin- che collegava i comuni vicini fino alla città soni con il loro tetto di paglia e saggina, che Cdaco che ha voluto coinvolgere atti- di Padova, e che è stata la prima forma di riparava la povertà dei modesti contadini. vamente l’Associazione Culturale Dolci comunicazione veloce pubblica, la quale se- Scorre lo sguardo sul fiume con le lavan- Ricami per il Centenario del Ponte? È nata gnava il passaggio dal birroccio al trasporto daie protese a lavare i panni, nei loro vestiti così l’idea di ricamare le immagini più si- su rotaia lungo i tracciati principali della colorati fatti di strati e strati di grembiuli. gnificative dei primi del ’900. citta e delle sue periferie. Ancora ci ven- Sono i ricordi dei nostri nonni, un ponte di Senza indugi le socie si sono prodigate a gono in mente le immagini dei mulini, te- immagini che continua nel tempo, semplici dare il massimo e così abbiamo realizzato stimonianza del lavoro ecosostenibile, privo gesti per raccontare la quotidianità ormai un magnifico arazzo composto da tanti di forme di inquinamento, rispettoso della desueta, rimpiazzata dalla fretta e dalla pezzi di vita. Sono le immagini che accom- natura matrigna. C’è anche la vita della fat- preoccupazione del tempo che, tiranno, pagnano i nostri ricordi, quelle della Veneta, toria, con la raccolta del grano fatta ma- sembra non bastare più per realizzare gli obbiettivi che ci prefiggiamo. Una realtà che ci costringe a comprimere i nostri sogni e guardare avanti, a volte senza curarsi di vedere attorno a noi e riflettere sul mondo che abbiamo ereditato dai nostri nonni, un mondo che ci è stato dato con affetto, ma che noi stiamo logorando senza pensare che esso non ci appartiene, ma è un “testimone” della staffetta della vita, che dovremo pas- sare ai nostri figli senza farlo cadere. La Presidente dell’Associazione Paola Cellini, ringrazia la grande disponibilità e generosità delle socie, che hanno contri- buito alla realizzazione di quest’opera, do- nata all’Amministrazione comunale e che verrà esposta perennemente nell’atrio del Municipio. Le socie: Adriana Fauliri, Anna Maria Giordano Bruno, Cristina Ruzza, Daniela Bettio, Emanuela Vomiero, Flavia Bordin, Francesca Sguotti, Marisa Peppato, Marta Rampazzo, Nives Giacon. VANZO di S. PIETRO VIMINARIO - Strada Monselice- - Tel. 0429 719043 - Fax 0429 719759 Paola Cellini E-mail: [email protected] - www.minellearredamenti.it Associazione Dolci Ricami PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:15 Pagina 21

PONTE 21 metrie dell'epoca, effettuata presso l'Ar- SAN NICOLÒ chivio di Stato. In questo tipo di ricer- che si scoprono sempre cose nuove, e attraverso una pianta storica, sono riu- scito a capire dove fosse il vecchio trac- TRACCIATO VECCHIO E NUOVO ciato del precedente ponte e la posi- zione dei famosi mulini per la macina delle granaglie. Erano cose che sapevo, A CONFRONTO ma che non avevo mai potuto verificare e approfondire in modo preciso. Stefano Polentarutti, esperto di modellismo, ha realizzato un plastico La possibilità di approfondire le mie del vecchio e del nuovo ponte. Il suo modello consente di rendersi conoscenze è avvenuta con la visione della planimetria catastale del 1910, in conto dei tracciati dei manufatti nelle varie epoche. cui sono riportate in modo dettagliato le posizioni e i rilievi topografici della situazione dell’epoca antecedente l’in- tervento. Sono indicati anche i nomi dei proprietari dei territori coinvolti e le vie dell’epoca. Ma la cosa più interessante è che vi è riportata anche la variante, tracciata in rosso, che delinea la costru- zione dell’attuale ponte. Grazie a que- sto documento, ho sviluppato l'idea di costruire un plastico fedele in tutti i mi- nimi particolari alla planimetria stessa. Così ho messo a frutto le mie cono- scenze tecniche e ho realizzato un piano trasparente dove si rendono visi- bili le due versioni del tracciato, il “prima” e il “dopo” su due lastre di plexiglass. La scelta di questo materiale mi ha dato la possibilità di creare un og- getto innovativo per un momento sto- rico così importante, un modo alterna- tivo per far riflettere l’osservatore sulla storia del nostro territorio in corrispon- Il vecchio e il nuovo ponte in una stampa d’epoca (Archivio Storico Comunale). denza di tutta l’area interessata dall’in- tervento. In questo modo sarà subito i chiamo Stefano e sono “Citta- tasi nelle sale del Centro Civico Mario evidente il tracciato originale fino al Mdino” di Ponte San Nicolò da Rigoni Stern, mi è stata proposta diret- 1910 e il successivo intervento dopo la quasi trent’ anni. Mi occupo di modelli- tamente dal nostro sindaco Enrico Ri- realizzazione del ponte, costruito tra il smo e per questo ho fondato "La fab- nuncini, l'opportunità di lasciare al Co- 1912 e il 1913. brica di Gulliver", un'attività che mi mune un mio elaborato in ricordo del A questo punto posso dire che sono consente di ampliare le mie conoscenze centenario del Ponte e l'idea di traman- felice di aver contribuito attivamente al umane, tecniche e tecnologiche in que- dare ai posteri una mia opera mi ha cat- centenario del Ponte, sottolineando il sto settore. turato particolarmente. mio affetto al territorio di Ponte San Ni- A settembre durante la mostra di ri- La realizzazione del progetto è stata colò. camo e modellismo navale, realizzata preceduta da una ricerca storica attra- “La Fabbrica di Gulliver” con l'Associazione Dolci Ricami, tenu- verso il recupero di documenti e plani- di Stefano Polentarutti

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Poesia di Ferruccio Trolese dedicata al ponte di Ponte San Nicolò. AMICO PONTE Quanti anni son passati Quanta acqua è fluita sotto di te, quante disgrazie hai visto, quanti danni hai subito. Ma tu ferreo, inattaccabile, sempre silente, là te ne stai. Un secolo è trascorso da quando, mani poderose posero la prima pietra, su queste due sponde che solo con la tua posa, potean unire questo piccolo paese. Quanti cambiamenti son stati fatti, dalle carrozze e carretti, fino ad oggi, con potenti mezzi che passando, tremar ti fanno, amico ponte. Meno male che la tua presenza è sempre lì A dimostrarci la tua fedeltà. Sii sempre forte, è unisci questo Bel paese che è cresciuto assai. Noi tutti ti Auguriamo ancora tanti lustri Il sindaco Enrico Rinuncini con Ferruccio Trolese, da trascorrere e aiutare i autore della riproduzione in scala del ponte sotto raffigurata. Pontesannicolesi e tanti altri. A lato, Alessandro Borgato e Paolo Ziglio nelle vesti Grazie Amico Ponte del progettista del ponte e della rispettiva consorte Ferruccio Trolese in occasione dell’ultima edizione del Carnevale in Piazza. IL PONTE RIPRODOTTO IN SCALA erruccio Trolese ha realizzato un modellino dell’attuale Fponte, inaugurato il 25 maggio 1913. L’opera, costruita a mano è tutta in ferro; è lunga 85 centimetri e larga 40 centi- metri, mentre l’altezza delle arcate è di 35 centimetri. Il mo- dellino metallico, verniciato a forno, ha un peso di circa 45 chi- logrammi. Il suo autore ha impiegato 75 ore per costruirlo, con l’aiuto della moglie. Ferruccio Trolese oltre a ricostruire in scala il ponte ha dedicato al manufatto anche una poesia, inti- tolata “Amico Ponte”, che riportiamo. I 100 ANNI DEL PONTE FESTEGGIATI ANCHE A CARNEVALE I simpatici Alessandro Borgato e Paolo Ziglio hanno voluto rendere omaggio ai cento anni del ponte, personificando in maniera scherzosa, in occasione dell’ultima edizione del carnevale in piazza (3 febbraio), rispettivamente il progettista del ponte, l’ingegner Egidio Birindelli, e la sua gentile consorte.

ll’ottava edizione del “Carnevale in Piazza” facevamo trezzi per la lavorazione degli argini. C’era anche appeso un Aparte della categoria “piccoli gruppi”. Il nostro gruppo pollo (di plastica) con rosmarino, che rappresentava il paga- aveva come denominazione “Ingegner del Ponte con consorte” mento in natura del progetto come si usava una volta. Davanti ed era composto da 2 elementi: alla bici era esposto un cartello con scritto “quella volta c’ero - l’ingegnere era rappresentato da un personaggio ultracentena- anch’io” e dietro un altro cartello con la data della posa della rio con il particolare predominante rappresentato da un note- prima pietra (8-12-1911) e il giorno dell’inaugurazione del Ponte vole cappello, che riproduceva il “Ponte”; (25-5-1915). - la consorte era vestita con abbigliamento primi ‘900, con ca- Pensiamo che l’ingegner Birindelli e consorte non avrebbero pelli lunghi e biondi tenuti da un cerchiello, che riproduceva mai immaginato di essere rappresentati così allegramente, ma in miniatura il ”Ponte”. con molta riconoscenza per quanto fatto, in una giornata gioiosa, L’ingegnere portava a mano una bicicletta centenaria con cas- quale è stata la manifestazione carnevalesca. sette di legno davanti e dietro, contenenti i vari progetti rifiutati, appesa a lato c’era la cazzuola d’argento con la quale il monsi- Alessandro Borgato (ingegner Birindelli) gnor Vescovo Pellizzo posò la prima pietra del ponte e altri at- Paolo Ziglio (consorte) PSNicolo? spec apr13:Layout 1 24-04-2013 17:16 Pagina 23

La chiesa di Roncajette e quella di Rio.

creazioni puramente burocratiche, ma sono invece, ancor più di province e re- gioni, prodotti di un processo storico vivo, che muove dal basso. E il loro stesso nome è rivelatore di ciò. Basta una semplice constatazione per convincersene. Alla fine del 1980 erano registrati in Italia non meno di 8085 co- muni, dei quali ben 582 nel solo Veneto. Questi ultimi, oltre che dai sette capo- luoghi di provincia e da un certo numero di cittadine e borghi, sono costituiti da una miriade di paesi e frazioni, alcuni QUANDO I COMUNI NASCEVANO dei quali esplosi demograficamente e urbanisticamente solo con la più recente (SAGGIO DI SANTE BORTOLAMI) industrializzazione. Ebbene, forse non tutti sanno (né i libri di scuola dedicano Dal notiziario del Comune di Ponte San Nicolò anno II, n. 1, 1985. solitamente al fatto l’attenzione dovuta) che questo sistema comunale di base ha orse non ci si è mai pensato: da un riosamente al mutare dei regimi politici, cominciato a formarsi mediante una Fsecolo a questa parte ribattez- di mode culturali, di provvedimenti am- lenta incubazione circa mille anni fa, nel ziamo le nostre piazze e le nostre strade ministrativi. pieno di quel medioevo troppo spesso e dedicandole a Mazzini e a Garibaldi o, Non che i comuni e i loro nomi ap- a torto bollato come “buio” e “oscuran- nei tempi più recenti, a Gramsci, a Mat- partengano a una specie di storia immo- tista”. Nel corso dell’età moderna e con- teotti, a Papa Giovanni. Ma non ci si so- bile, separata dalla “grande” storia ap- temporanea tale sistema ha subito alte- gnerebbe di cambiare i nomi dei comuni presa sui libri di scuola. Si intende piut- razioni, adattamenti e anche un indub- e dei paesi. Questi in Italia hanno per la tosto dire che la vitalità odierna dei co- bio svuotamento dei poteri, ma si può maggior parte una storia quasi millena- muni, anche minuscoli, corrisponde in dire che esso sia rimasto ciò nonostante ria, così profondamente radicata nella notevole misura alla forza di una tradi- sostanzialmente quello originario. Così coscienza collettiva della popolazione zione secolare e tenace; che, in altre pa- come d’altronde per la grandissima che li ha creati in modo assolutamente role, questi piccoli enti in cui si articola maggioranza dei nuclei abitati della pro- spontaneo e originale, da resistere vitto- il nostro territorio nazionale non sono vincia veneta si è mantenuto nel tempo

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rali (stando al censimento di uno storico dell’agricoltura, Emilio Sereni, ne sa- rebbero sorti non meno di 3062 nella nostra penisola nello stesso periodo). Ma più eloquenti ancora sono i nomi. A saperli leggere alla luce delle vicende storiche, essi mostrano di avere in qual- che modo fissato tutta la ricchezza di una silenziosa e portentosa epopea che nel giro di alcune generazioni riuscì a trasformare ettari ed ettari di lande sel- vagge, fitte di paludi e foreste, in un paesaggio fertile e popoloso, dove il di- segno complessivo degli abitanti, delle vie e dei canali sarebbe durato fino ai nostri giorni. Se Rio, sta a sottolineare l’importanza che l’attuale Cornio e più in generale i corsi d’acqua piccoli e grandi ebbero nel passato e fino a non molto tempo fa per Il municipio e in basso la chiesa di Roncaglia. Nell’altra pagina, la chiesa di Ponte San Nicolò. la vita economica e sociale (i più anziani hanno certamente memoria degli ormai quella denominazione che fu coniata Padova fa menzione per la prima volta patetici barconi che solcavano le acque proprio durante la prima fioritura dei co- di Roncalia, che nel 1055 è espressa- interne di Padova anche in quest’ultimo muni da quei nostri progenitori che ne mente definita villa, cioè villaggio. Una dopoguerra), Ponte San Nicolò indica furono gli artefici. chiesa intitolata a San Nicolò, in prossi- da un lato il ruolo decisivo svolto nel Anche Ponte San Nicolò, Rio, Ronca- mità dell’attuale ponte sul Roncajette medioevo dalle chiese come elementi glia e Roncajette stanno a testimoniare sappiamo che esisteva almeno dal 1130 aggreganti della popolazione contadina efficacemente nei loro nomi e nell’e- e appena otto anni più tardi anche qui ri- (si pensi, per avere un’idea della vastità poca della loro nascita la verità secondo sulta già costituito un piccolo villaggio. del fenomeno, ai paesi della provincia cui l’origine dei comuni italiani fu per Quanto a Rio, il paese sembra si sia co- di Padova che rispondono ai nomi di dirla con le parole di un grande storico, stituito un po’ più tardi, certo prima del , San Michele Gioacchino Volpe, “una grande, larga, 1209, quando in un elenco di località a delle Badesse, , profonda e pur pacifica rivoluzione che Sud-Est di Padova è ricordata appunto, Sant’Angelo di Piove, San Pietro in Vi- in tre secoli, attorno al Mille, cambiò assieme a Salboro, a Pozzoveggiani e ad minario, Sant’Elena, San Pelagio, e via l’aspetto delle campagne italiane”. In altre, anche Rivus. dicendo); dall’altro esso mostra, as- tutti e quattro i casi, infatti, si tratta di Si può insomma tranquillamente ac- sieme ai vari Ponterotto, Ponte di centri sorti per l’iniziativa e con il la- cettare che l’atto, per cosi dire, ufficiale Brenta, Ponte , Pontecasale, voro di forze diverse interessate a valo- di battesimo di questi come di numerosi Pontemanco, la tendenza rizzare le enormi risorse di un territorio altri paesi del Padovano risalga intorno assai diffusa a sviluppare i nuovi abitati che ancora all’alba di questo millennio agli inizi del nostro millennio, a un’e- intorno a quei nodi vitali del sistema dei appariva in gran parte incolto e spopo- poca in cui, dopo secoli di depressione, traffici fluviali e viari che erano, ap- lato. si verificò non solo in Italia ma in tutta punto, i ponti. Basta che si faccia caso alla cronolo- Europa una straordinaria ripresa demo- Roncaglia e Roncajette presentano gia. Se di Roncajette (detta all’epoca grafica (si valuta che tra l’XI e il XIV forse un etimo meno immediatamente Roncoliutari) è memoria fin dall’anno secolo la popolazione italiana sia cre- percepibile, ma basterà ricordare che 918, non molto più tardi, nel 1027, un sciuta da 4,5 a 11 milioni di abitanti), essi si rapportano direttamente al verbo privilegio dell’imperatore Corrado II una generale espansione agricola e uno “roncare”, cioè “disboscare, dissodare”, concesso ai canonici della cattedrale di sviluppo capillare degli insediamenti ru- o a voci dell’attuale italiano più note e

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comprensibili, quali “roncola” o “ron- enti locali contro certo statalismo morti- chetto”. E anche in tal caso, se si ha la ficante e opaco: “Il comune - egli diceva pazienza di sfogliare un codice di av- - è un ente naturale e non artificiale, an- viamento postale o di dare uno sguardo teriore allo stato nella sua genesi” il a una carta geografica, non sfuggirà quale è provvisto “di diritti inalienabili, come essi pure appartengano a una fa- sboccianti dai bisogni collettivi dei mi- miglia di toponimi assai diffusa in tutta nori organismi conviventi in un unico l’Italia centrosettentrionale: da Roncon territorio”. di a Ronchi di Casalse- D’altro canto vi è chi non veda come rugo, a Ronchi di Campanile, per restare certa mania celebrativa “di campanile”, nella nostra provincia; ai vari Roncade angusta e approssimativa, finisca oggi nel Trevigiano, Roncoi nel Bellunese, per produrre troppi opuscoli e libretti Ronco nel Veronese, Ronchi dei Legio- dove la storia dei rispettivi comuni nari nel Friuli, fino a quel Roncaglia manca della necessaria serietà e smarri- presso Piacenza divenutoci familiare fin sce il senso della profonda unità di lotte, dai tempi della scuola per le celebri as- di speranze e di destini che accomuna semblee, o diete, che vi tenne l’impera- gli uomini, al di là dell’appartenenza a tore Federico Barbarossa durante il suo tale o talaltro comune. formidabile scontro coi comuni italiani. in apparenza poco significativi che ha Perciò si è ritenuto opportuno iniziare Tutti questi centri abitati, nati spesso dal portato alla formazione degli attuali co- da questo foglio, diretto a tutti gli abi- nulla ai margini o nel bel mezzo di bo- muni è, e non solo a Ponte San Nicolò, tanti di Ponte San Nicolò, una serie di schi e sodaglie a prezzo di fatiche mai una pagina di storia sommersa che me- brevi ma possibilmente durevoli rifles- abbastanza dette e scritte, sorsero ap- rita d’essere scoperta. Purtroppo per sioni su aspetti e momenti della lunga punto cementando quello spirito di so- sdegnosa sufficienza verso tutto ciò che vicenda storica del comune. Il criterio lidarietà fra gli individui e quel comune sa di locale o per disattenzione non fondamentale che s’intende seguire è viscerale rapporto di amore al piccolo pochi libri di storia continuano a igno- quello di corrispondere alle esigenze di territorio in cui si viveva e si lavorava rarla, dimenticando la verità di afferma- una larga divulgazione, ma senza tradire che furono all’origine dei nostri comuni. zioni come quella che faceva al princi- lo scrupolo della preliminare ricerca Al di là della nostra corta memoria e pio di questo secolo Gaetano Salvemini: delle fonti e della puntualità di esposi- delle nostre impazienze, insomma, il “Se il tronco della nostra civiltà verdeg- zione. vecchio nome dei nostri paesi continua gia e fiorisce nei grandi centri abitati, la L’augurio è che anche per questa mo- a rammentarci il faticoso cammino com- linfa che nutre l’albero è succhiata quasi desta via si possa tutti crescere un po’ di piuto e da compiere anche nel buon go- tutta a stilla a stilla dalla campagna”; o più in una convinta e responsabile di- verno locale. ancora scordando i giudizi con cui don mensione di cittadini di questo comune Perciò quella “rivoluzione” pacifica e Sturzo conduceva negli stessi anni la e/o del mondo. frammentata in una quantità di episodi sua appassionata battaglia a favore degli Sante Bortolami

Giuseppe Bettella fisioterapista CENTRO FISIOTERAPICO VISITE FISIATRICHE TECARTERAPIA SERVIZIO DI ECOGRAFIA LASERTERAPIA ARTICOLAZIONE DELL’ANCA E DELLA CAVIGLIA LINFODRENAGGIO CIRCUITO RIABILITATIVO DEL GINOCCHIO: MAGNETOTERAPIA KINETEC - LEG. EXTENSION - LEG.CURL - LEG.PRESS. TAPIS ROULANT - CYCLETTE ELETTRONICA MASSOTERAPIA COMPEX (TERAPIA ANTALGICA - DECONTRATTURANTE MOBILIZZAZIONE COLONNA VERTEBRALE RINFORZO MUSCOLARE) (MANIPOLAZIONI) ELETTROTERAPIA ANTALGICA (c.d. - c. int. - c. galv. - tens) OZONOTERAPIA ESERCIZI POSTURALI PROPRIOCETTIVI RIEDUCAZIONE FUNZIONALE ATT./PASS. COLLETTIVI ED INDIVIDUALI PER PATOLOGIA COMPLESSA ESERCIZI RESPIRATORI COLLETTIVI ED INDIVIDUALI RIEDUCAZIONE MOTORIA GINOCCHIO, RACHIDE SPALLA, GOMITO, MANO, PIEDE INFILTRAZIONI TRAINING DEAMBULATORIO IPERTERMIA TRAZIONI CERVICALI JONOFORESI ULTRASUONI AD IMMERSIONE E MANUALI 35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (Padova) Via Marconi, 97 - c/o Palestra Concordia - Tel. 049.8961029 PSNicolo? spec apr13:Layout 1 26-04-2013 10:22 Pagina 26

SALUTE Apparato digerente in salute con la prevenzione e l’educazione alimentare I disturbi gastrointestinali sono la causa più frequente per cui le persone ricorrono al medico. Eppure, una corretta educazione alimentare e alcune altre semplici misure di prevenzione potrebbero ridurre drasticamente le più diffuse patologie, anche quelle più gravi. Ne parliamo con il dottor Stefano Realdon, gastroenterologo presso l’Istituto Oncologico Veneto di Padova e in Euromedic International presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice.

in Euromedic International tologie dei vari organi che presso il Poliambulatorio appartengono all’apparato Delta Medica di Monselice. digerente, ossia esofago, Dottor Realdon, quale stomaco, intestino tenue, iter formativo ha seguito colon, pancreas, vie biliari e per diventare gastroentero- fegato. In una visione un po’ logo e dove ha svolto e meno ‘riduzionista’ però svolge la sua professione? credo sia giusto dire che il “Mi sono specializzato in gastroenterologo si debba Gastroenterologia ed Endo- occupare anche (e direi so- scopia digestiva presso l’U- prattutto) di prevenzione niversità di Padova, dove ho delle patologie dell’appa- anche conseguito il titolo di rato digerente e di educa- Dottore di Ricerca, occupan- zione a uno stile di vita che domi in particolar modo preservi la salute di tale ap- della diagnosi e del tratta- parato e con esso di altri ap- mento delle malattie del fe- parati (cuore, cervello, pol- gato. moni eccetera) il cui stretto Ho in seguito lavorato per legame con le funzioni ga- alcuni anni presso l’Ospe- strointestinali è spesso sot- dale Cà Foncello di Treviso e tovalutato”. quindi presso l’Azienda È possibile fare preven- Ospedaliero-Universitaria di zione delle malattie dell’ap- Udine dove ho potuto am- parato digerente? pliare la mia esperienza “Non solo si può, ma si nella diagnosi e cura delle DEVE fare prevenzione! più importanti patologie Stiamo parlando di malattie dell’apparato digerente. Dal che sono tra le principali 2010 sono Dirigente Medico cause di mortalità e morbi- presso l’Istituto Oncologico lità nelle civiltà occidentali, Veneto di Padova dove mi e sono in continuo au- occupo in particolare della mento. I disturbi gastrointe- diagnosi precoce e del trat- stinali possono essere sin- tamento delle patologie tu- tomi, spesso sottovalutati, morali e pre-tumorali del- di gravi malattie, anche tu- l’apparato digerente. morali che, se diagnosticate La mia attività di ricerca e trattate in fase precoce, presso lo IOV, recentemente possono essere guarite in finanziata da un consistente maniera definitiva. Nella grant da parte della Comu- maggior parte dei casi tutta- nità Europea, è finalizzata al- via, per fortuna, si tratta di l’individuazione di nuove disturbi prettamente ‘fun- strategie per la diagnosi pre- zionali’ come l'intestino irri- n apparato digerente spepsia non ulcerosa ecce- coce e la prevenzione delle tabile e la malattia da re- Usano è alla base di tera. Tali problemi, anche se principali neoplasie dell’ap- flusso gastroesofageo che il una vita efficiente e in sa- meno gravi, affliggono quasi parato digerente. Un più delle volte sono, però, lute. la metà delle persone, nelle aspetto interessante di tali dovuti a sbagliate abitudini - I disturbi gastrointestinali quali riducono in modo si- ricerche è l’individuazione soprattutto alimentari - che sono la più frequente causa gnificativo la qualità di vita e dei meccanismi attraverso i devono essere corrette per per cui le persone si rivol- il più delle volte sono dovuti quali l’obesità e il diabete in- poter prevenire problemi gono a un medico. In alcuni a sbagliate abitudini di vita dotti da una cattiva alimen- più gravi non solo per l’ap- casi possono essere sintomi, (soprattutto alimentari!) che tazione, possono favorire lo parato digerente ma anche, spesso sottovalutati, di gravi devono essere corrette per sviluppo di vari tipi di tumori ad esempio, per il cuore”. malattie, anche tumorali ma poter prevenire problemi dell’apparato gastroente- Quali esami si possono nella maggior parte dei casi più importanti. Ne parliamo rico”. fare per identificare le pa- tali disturbi sono sintomi di con il dottor Stefano Real- Esattamente di cosa si oc- tologie? problemi prettamente "fun- don, specialista in Gastroen- cupa la gastroenterologia? “Prima di qualsiasi esame zionali" come l'intestino irri- terologia ed Endoscopia di- “Si occupa tradizional- è necessaria un’accurata vi- tabile, la malattia da re- gestiva presso l’Istituto On- mente della diagnosi e della sita medica da parte di un gastroenterologo qualifi- flusso gastroesofageo, la di- cologico Veneto di Padova e terapia delle principali pa- Spazio redazionale a pagamento PSNicolo? spec apr13:Layout 1 26-04-2013 10:17 Pagina 27

SALUTE dovrebbe essere uno dei penso che la maggior parte suno oggi ci fornisce!) per compiti più importanti di delle diete oggi ‘alla moda’ poter scegliere il cibo che ogni medico. Purtroppo per siano fatte ad uso e con- gli fa bene ed evitare il cibo molto tempo noi medici ab- sumo di chi le propone e di che gli fa male; per qual- biamo dimenticato o igno- chi ci guadagna vendendole! cuno può anche voler dire rato uno dei più importanti I risultati possono anche es- imparare (o re-imparare) a insegnamenti del padre sere (assai raramente) ‘mi- cucinare. Ebbene sì, è un della medicina moderna, Ip- racolosi’, ma quasi sempre percorso di ‘trasforma- pocrate: ‘Fa che il cibo sia la sono solo momentanei. zione’ delle proprie abitu- tua medicina e che la medi- Educazione alimentare dini che può costare più fa- cina sia il tuo cibo’. Questo vuol dire, invece, intrapren- tica e tempo rispetto all’ul- ha fatto sì che oggi le per- dere un percorso, accompa- tima dieta ‘7 chili in 7 sone siano troppo spesso gnati da un medico qualifi- giorni’ proposta dalla tele- preda di ciarlatani che pro- cato, che possa portare cia- visione, ma è l’unico per- pongono diete più o meno scuno a imparare a cono- corso che può portare a dei miracolose e fantasiose. scere e a scegliere ciò che risultati duraturi per il be- Sarò ancora più esplicito: io mangia, a possedere gli nessere nostro e della no- non credo nella ‘dieta’ e strumenti (che quasi nes- stra famiglia”.

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