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Valutazione ambientale s trategica – Rapporto ambientale

Documento elaborato dal Gruppo di Lavoro del Autorità procedente: Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura Comune di Tertenia dell'Università degli Studi di : Sindaco Ing. Luciano Loddo Dott. Nat. Stefano Corrias Responsabile del procedimento: Ing. Sebastiano Curreli Ing. Alessandro Ghiani Dott. Geol. Francesco Dessì Ing. Roberta Floris Autorità competente: Ing. Federica Isola Provincia dell’Ogliastra, Ing. Sabrina Lai Servizio urbanistica, governo del territorio Ing. Federica Leone Responsabile del Servizio : Ing. Cheti Pira Arch. Maria Laura Del Rio Responsabile scientifico: Prof. Ing. Corrado Zoppi Responsabile del procedimento: Dott. Antioco Corona

Comune di Tertenia PianoUrbanistico Comunale VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Indice

Indice ...... 1 Premessa ...... 5 Riferimenti bibliografici ...... 7 Lista degli acronimi ...... 8 1 La Valutazione ambientale strategica ...... 9 1.1 Il quadro normativo...... 9 1.1.1 La Direttiva Europea 2001/42/CE ...... 9 1.1.2 Il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e ss.mm.ii ...... 9 1.1.3 La normativa regionale, le Linee guida (LG) per la VAS dei PUC ...... 9 1.2 Le finalità e i contenuti della VAS ...... 10 1.3 Il processo di VAS ...... 11 1.3.1 La verifica di assoggettabilità ...... 12 1.3.2 L’elaborazione del RA ...... 13 1.3.3 Le consultazioni ...... 13 1.3.4 La valutazione del RA e degli esiti delle consultazioni ...... 14 1.3.5 L’informazione sulla decisione ...... 14 1.3.6 Il monitoraggio ...... 14 1.4 La VAS nel processo di costruzione dei PUC e dei PUL ...... 15 1.5 La partecipazione e la comunicazione ...... 16 2 La metodologia di valutazione per la VAS del PUC e del PUL del Comune di Tertenia ...... 17 2.1 La definizione dell’ambito territoriale di riferimento ...... 17 2.2 La definizione degli obiettivi generali ...... 17 2.3 L’individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale ...... 17 2.4 L’individuazione del quadro programmatico e pianificatorio di riferimento ...... 18 2.5 L’analisi ambientale e l’individuazione di un primo insieme di obiettivi ...... 18 2.5.1 La definizione degli indicatori ...... 18 2.5.2 L’analisi SWOT e l’individuazione di un primo insieme di obiettivi di piano ...... 19 2.6 L’analisi di coerenza esterna e il completamento dell’insieme degli obiettivi ...... 19 2.7 L’analisi di coerenza interna ...... 20 2.8 La definizione e la valutazione delle alternative ...... 20 2.9 La stima degli effetti ambientali ...... 20 2.10 La definizione del sistema di monitoraggio ...... 20 2.11 La sintesi non tecnica ...... 21 3 La VAS del PUC e del PUL di Tertenia: il Rapporto Ambientale ...... 22

1 RAPPORTO AMBIENTALE

3.1 L’individuazione del quadro programmatico e pianificatorio di riferimento ...... 22 3.1.1 Piano paesaggistico regionale ...... 22 3.1.2 Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico ...... 24 3.1.3 Piano stralcio delle fasce fluviali ...... 26 3.1.4 Piano di gestione del distretto idrografico ...... 27 3.1.5 Piano stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle risorse idriche - Sardegna ... 29 3.1.6 Piano d’ambito ...... 29 3.1.7 Piano di tutela delle acque ...... 30 3.1.8 Piano regolatore generale degli acquedotti della Sardegna - Revisione 2006 ...... 31 3.1.9 Piano forestale ambientale regionale ...... 32 3.1.10 Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente in Sardegna ...... 33 3.1.11 Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione dei rifiuti urbani ...... 35 3.1.12 Piano regionale dei rifiuti speciali ...... 36 3.1.13 Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica ..... 37 3.1.14 Piano di bonifica dei siti inquinati ...... 37 3.1.15 Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ...... 38 3.1.16 Piano faunistico venatorio provinciale 2011-2015 ...... 39 3.1.17 Piano regionale dei trasporti ...... 40 3.1.18 Piano energetico ambientale regionale ...... 40 3.1.19 Piano regionale per le attività estrattive ...... 42 3.1.20 Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile ...... 43 3.1.21 Piano turistico regionale “Cornice e strategia di contesto” ...... 44 3.1.22 Piano regionale per il benessere e la protezione degli animali da reddito ...... 46 3.1.23 Piano urbanistico provinciale di ...... 46 3.1.24 Programma Azione Coste ...... 47 3.1.25 Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna ...... 49 3.2 L’analisi ambientale: schede e individuazione di un primo insieme di obiettivi ...... 51 3.2.1 Componente ambientale n. 1 – Aria ...... 52 3.2.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua ...... 66 3.2.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti ...... 77 3.2.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo ...... 87 3.2.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità ...... 98 3.2.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale ...... 105 3.2.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico ...... 111 3.2.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico-produttivo ...... 127

2 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti ...... 132 3.2.10 Componente ambientale n. 10 – Energia ...... 136 3.2.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore ...... 141 3.2.12 Componente ambientale n. 12 – Clima ...... 144 3.2.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero ...... 147 3.3 L’analisi di coerenza esterna e il completamento dell’insieme degli obiettivi ...... 156 3.3.1 Obiettivi risultanti dall’analisi del quadro pianificatorio di riferimento...... 156 3.3.2 Obiettivi risultanti dalla contestualizzazione dei dieci criteri di sostenibilità ...... 159 3.3.3 Obiettivi propri del Piano urbanistico comunale ...... 162 1. Il percorso metodologico per la preparazione del PUC ...... 162 2. Il PUC ...... 164 3. Il Piano d’azione per l’economia sostenibile ...... 165 4. La qualità dell'abitare: indirizzi per le norme di disciplina del PUC ..... 167 5. L’applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica ...... 169 6. Il Master Plan ...... 171 3.3.4 La coerenza interna: il quadro logico complessivo degli obiettivi del PUC, integrato dall’analisi della coerenza esterna ...... 174 1. Componente ambientale n. 1 – Aria ...... 177 2. Componente ambientale n. 2 – Acqua ...... 178 3. Componente ambientale n. 3 – Rifiuti ...... 181 4. Componente ambientale n. 4 – Suolo ...... 182 5. Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità ...... 184 6. Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale 187 7. Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico ...... 188 8. Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo ...... 191 9. Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti ...... 193 10. Componente ambientale n. 10 – Energia ...... 195 11. Componente ambientale n. 11 – Rumore ...... 196 12. Componente ambientale n. 12 – Clima ...... 197 13. Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero ...... 198 3.4 La stima degli effetti ambientali e gli indicatori per il monitoraggio ambientale ...... 203 3.4.1 Componente ambientale n. 1 – Aria ...... 204 3.4.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua ...... 208 3.4.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti ...... 216 3.4.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo ...... 218 3.4.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità ...... 223 3.4.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale ...... 233

3 RAPPORTO AMBIENTALE

3.4.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico ...... 236 3.4.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo ...... 244 3.4.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti ...... 249 3.4.10 Componente ambientale n. 10 – Energia ...... 253 3.4.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore ...... 256 3.4.12 Componente ambientale n. 12 – Clima ...... 258 3.4.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero ...... 265 3.5 La definizione e la valutazione delle alternative ...... 273 3.5.1 Componente ambientale n. 1 – Aria ...... 274 3.5.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua ...... 276 3.5.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti ...... 278 3.5.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo ...... 278 3.5.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità ...... 279 3.5.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale ...... 283 3.5.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico ...... 284 3.5.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo ...... 287 3.5.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti ...... 287 3.5.10 Componente ambientale n. 10 – Energia ...... 288 3.5.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore ...... 288 3.5.12 Componente ambientale n. 12 – Clima ...... 289 3.5.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero ...... 290 3.6 La definizione del sistema di monitoraggio ...... 292 4 L’adeguamento del PUC al PPR e al PAI e il PUL ...... 293 4.1 Gli indirizzi regionali per l’adeguamento del PUC al PPR e al PAI ...... 293 4.1.1 Il PUC in adeguamento al PPR ...... 294 4.1.2 Il PUC in adeguamento al PAI...... 295 4.2 Gli indirizzi regionali per la stesura dei PUL ...... 296 5. Allegati ...... 298 5.1. Allegato 1: elenco dei soggetti aventi competenza in materia ambientale ...... 298 5.2. Allegato 2: verbali dei momenti partecipativi ...... 305 5.2.1. Osservazioni presentate durante l’incontro di scoping ...... 305 5.2.2. Osservazioni pervenute in seguito ...... 306 1. Osservazioni dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della R.A.S...... 306 2. Osservazioni dell’Assessorato dei Trasporti della R.A.S...... 313 3. Osservazione del Servizio Tutela dell’Atmosfera e del Territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della R.A.S...... 316

4 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

PREMESSA

I concetti di sviluppo sostenibile e di sostenibilità, sistematizzati in maniera efficace nel “Rapporto Brundtland” 1, intesi come una sorta di rivoluzione copernicana per la definizione e l’attuazione delle politiche pubbliche, ed in particolare di quelle della pianificazione del territorio, hanno portato alla ribalta interessanti problematiche non solo di indubbia rilevanza teorica e speculativa, ma anche significative ed importanti per la prassi. Questo va sottolineato perché il carattere di generalità che questi concetti sottendono alimenta dubbi circa la loro effettiva operatività (Mininni, Migliaccio, 2011). La sostenibilità dello sviluppo che, per Zamagni (1995), è un problema di definizione di diritti per le generazioni future, riguarda, oltre la dimensione giuridico-ambientale, anche quelle economica e sociale. Da narrativa complessiva e globale, quindi, il paradigma della sostenibilità assume, nelle scienze e nelle culture del territorio, un significato eminentemente pratico, che implica la necessità di sue interpretazioni in situatione , quale criterio informatore generale per le decisioni e l’attuazione concernenti le politiche di intervento, quindi per la governance del territorio (Gambino, 2005). La Valutazione ambientale strategica (VAS) si può definire come un processo formale, sistematico e comprensivo di valutazione degli impatti ambientali di una politica, di un piano o programma, e delle sue alternative, che include la preparazione di un report scritto, i cui risultati devono essere resi pubblici e integrati nel processo decisionale (Thérivel et al. , 1992). In questo quadro concettuale, la VAS si pone non solo, e non tanto, come una semplicistica e settoriale analisi descrittiva di impatti sulle risorse ambientali del sistema di azioni, e di trasformazioni, che costituiscono l’attuazione di un piano, quanto, piuttosto, come un processo che accompagna, fin quasi all’identificazione, il processo decisionale ed attuativo del piano, quindi la sua dimensione strategica (Brown, Thérivel, 2000; Kørnøv, Thissen, 2000). La VAS non è, quindi, ontologicamente legata ad un assessment dell’esito del processo decisionale in relazione al suo impatto sull’ambiente, quanto, piuttosto, al processo di definizione della decisione, in cui gli obiettivi di sostenibilità devono integrarsi, fin dalle prime fasi del processo stesso, con quelli di sviluppo economico e sociale. (Kørnøv, Thissen, 2000). La VAS è, quindi, intrinsecamente legata al paradigma della sostenibilità, in quanto si pone come piano della sostenibilità, rappresentato dagli obiettivi della tutela dell’ambiente, che diventa momento e parte del processo di piano. La VAS di un piano urbanistico, ad esempio di un piano urbanistico comunale generale, consiste, dunque, nella continua verifica, nel processo decisionale, della rispondenza del piano ad obiettivi di tutela che non sono, o non dovrebbero essere, altri rispetto a quelli di sviluppo economico e sociale, quasi che la tutela costituisca un freno allo sviluppo locale, un male necessario. La VAS si configura come una sorta di coscienza critica fondata sulla sostenibilità delle azioni di piano, che si esplicita in una parte del sistema degli obiettivi del piano. La Direttiva 42/2001/CE (da qui in avanti indicata come “Direttiva”) rappresenta, dal punto di vista normativo, una fondamentale formalizzazione del piano urbanistico orientata al paradigma della sostenibilità, in cui una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per l’efficacia della VAS si individua con la sua identificazione con il processo di piano, cioè con la sua endoprocedimentalità (Castiglioni, De Marchi, 2007).

1 United Nations World Commission on Environment and Development, 1987.

5 RAPPORTO AMBIENTALE

Il processo, attualmente avviato in Sardegna, di attuazione del D.Lgs. n. 152/2006 che recepisce la Direttiva nella legislazione italiana, pone una grande attenzione, nel disegno della valutazione, alla definizione inclusiva ed incrementale degli obiettivi delle politiche che devono essere valutate, ed alla partecipazione reale di tutti gli attori-chiave al processo, che riguarda sia la valutazione ex ante che quella in itinere. Un momento molto importante della prassi connessa a questo processo è rappresentato dai molteplici processi di VAS che sono in atto per quanto riguarda l’adeguamento dei Piani urbanistici comunali (PUC) dei Comuni della Sardegna al Piano paesaggistico regionale (PPR) 2. Ancorché, infatti, l’adeguamento dei PUC comporti un periodo di tempo decisamente più lungo rispetto a quello previsto nelle norme di attuazione del PPR (si veda la Nota 2 infra ), questo processo si caratterizza vieppiù, in termini maieutici, come un autentico percorso di maturazione, per i Comuni (“Autorità procedenti” per il PUC secondo il D.Lgs. 152/2006), le Province (“Autorità competenti” per il PUC secondo il combinato disposto del D.Lgs. 152/2006 e della Legge Regionale n. 9/2006), e la Regione, che entra nel processo di VAS come soggetto avente competenza in materia ambientale, soprattutto in relazione alle competenze attribuite alle Regioni in materia di tutela del paesaggio dal D.Lgs. n. 42/2004, che si pronuncia sulle istanze di autorizzazione paesaggistica una volta acquisito il parere vincolante del Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici, storici artistici ed etnoantropologici (art. 146). In questo Rapporto Ambientale (RA) si descrive e si discute, con riferimento all’adeguamento del PUC di Tertenia al PPR, questo percorso di apprendimento, da parte dell’ amministrazione comunale, e delle comunità locali, della prassi della VAS come processo che si identifica con la formazione del PUC, nel senso che ne orienta le azioni e le trasformazioni previste, alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile, recependo e cercando di mettere in atto la lettera e lo spirito della Direttiva: “La presente direttiva ha l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai sensi della presente direttiva, venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente” (art. 1). Questo percorso si individua in due momenti altrettanto importanti, anche se uno caratterizzato dall’acerbità dell’approccio alla VAS, il momento della definizione del rapporto di scoping, e l’altro, decisamente più maturo e significativo per l’efficacia della VAS, il momento della produzione del RA. Il punto di riferimento fondamentale dal punto di vista normativo è costituito dalla Delibera della Giunta Regionale n. 44/51 del 14 Dicembre 2010, cui sono allegate le “Linee Guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali” (da qui in avanti indicate come “LG”). Le LG non solo indicano, in termini formali, le tappe della VAS come processo inclusivo ed incrementale di produzione del piano, ma, soprattutto, ne definiscono i contenuti, offrendo, quindi, un supporto fondamentale a Province, Comuni, pianificatori e valutatori. In altre parole, le LG scandiscono il processo di apprendimento collettivo, o di comunità, in cui il PUC nasce e si sviluppa all’interno del processo valutativo. È da richiamare che questo carattere endoprocedimentale della VAS rispetto al PUC costituisce il riferimento culturale e pratico primario della Direttiva del 2001, che venne preceduta da un ampio e sistematico studio finanziato dalla Commissione Europea e pubblicato, in quattro volumi, col titolo,

2 Le Norme tecniche di attuazione del PPR (NTA) (art. 107) prevedono che i Comuni adeguino i PUC al PPR entro un anno dalla sua approvazione, già avvenuta da oltre cinque anni e mezzo. L’adeguamento comporta il pieno recepimento dei contenuti descrittivi, prescrittivi e propositivi relativi all’assetto ambientale, storico-culturale ed insediativo, e di quanto indicato nelle schede tecniche redatte per ogni ambito di paesaggio, per ora con riferimento ai soli ambiti di paesaggio costieri.

6 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA evocativo, “SEA and Integration of the Environment into Strategic Decision-Making” (Sheate et al. , 2001), che sottende l’idea regolativa, poi sviluppata, nei quattro volumi, con riferimento a molteplici situazioni emblematiche di processi valutativi del panorama internazionale della fine degli anni novanta, secondo la quale la VAS acquista senso pieno ed efficace solo nel processo, strategico- decisionale, della definizione ed attuazione dei piani. É in questa prospettiva che, secondo alcuni studiosi, la VAS deve essere considerata, nella pianificazione, come fondamentalmente orientata a migliorare qualitativamente e a rendere efficaci i processi di governance territoriale (Zoppi, 2008; 2012). I progressi nel processo di apprendimento caratterizzano, a nostro avviso, la VAS del PUC di Tertenia in adeguamento al PPR come esempio di buona pratica in itinere per l’attuazione di processi efficaci di valutazione-pianificazione-governance.

Riferimenti bibliografici

Brown A., Thérivel R. (2000), Principles to Guide the Development of Strategic Environmental Assessment Methodology. Impact Assessment and Project Appraisal , 18, 3: 183-189. http://dx.doi.org/10.3152/147154600781767385 Castiglioni B., De Marchi M. (a cura di) (2007), Paesaggio, sostenibilità, valutazione. Padova: Università di Padova, Quaderni del Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova n. 24. (http://wug.cab.unipd.it:8080/DigLib/DataBase/ repository/ 1181806398/Quaderno_di_Geografia_24.pdf - ultimo accesso Febbraio 2013). Gambino R. (2005), Prefazione. In: Minucci F. (a cura di), L'evoluzione del governo del territorio e dell'ambiente. Torino: UTET Libreria. Kørnøv L., Thissen W. (2000), Rationality in Decision - and Policy- Making: Implications for Strategic Environmental Assessment. Impact Assessment and Project Appraisal , 18, 3: 191- 200. http://dx.doi.org/10.3152/147154600781767402. Mininni M., Migliaccio A. (2011), Sostenibilità e ambiente. In: Todros A., Vitale Brovarone E. (a cura di), Abitare l’Italia. Territori economie e disuguaglianze . Torino: Società Italiana degli Urbanisti. 79-81. Sheate W., Dagg S., Richardson J., Aschemann R., Palerm J., Steen U. (2001), SEA and Integration of the Environment into Strategic Decision-making, Final Report , Volumes 1, 2, 3 . Londra, Regno Unito: ICON. Thérivel R., Wilson E., Thompson S., Heany D., Pritchard D. (1992), Strategic Environmental Assessment . Londra: Earthscan. United Nations World Commission on Environment and Development – WCED (1987), Our Common Future . Oxford: Oxford University Press. Zamagni S. (1995), Esternalità intertemporali, tasso sociale di sconto e sviluppo sostenibile. In: Tiezzi E. (a cura di), Ecologia e… , Bari: Laterza. 205-228. Zoppi C. (2008), Introduzione. Governance, pianificazione, valutazione. In: Zoppi C. (a cura di), Governance, pianificazione e valutazione strategica - Sviluppo sostenibile e governance nella pianificazione urbanistica . Roma: Gangemi. 21-46. Zoppi C. (2012), Valutazione come sostegno all’efficacia del piano. In: Zoppi C. (a cura di), Valutazione e pianificazione delle trasformazioni territoriali nei processi di governance ed e-governance – Sostenibilità ed e- governance nella pianificazione del territorio . Milano: FrancoAngeli. 13-33.

7 RAPPORTO AMBIENTALE

LISTA DEGLI ACRONIMI

Piano paesaggistico regionale (PPR) Piano stralcio di bacino per l’ assetto idrogeologico (PAI) Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF) Piano di gestione del distretto idrografico (PGDI) Piano stralcio di bacino regionale per l’ utilizzo delle risorse idriche (PSURI) Piano d’ ambito (PA) Piano di tutela delle acque (PTA) Piano regolatore generale degli acquedotti della Sardegna - Revisione 2006 (PRGAS) Piano forestale ambientale regionale (PFAR) Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente (PPCRA) Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione dei rifiuti urbani (PRGRU) Piano regionale dei rifiuti speciali (PRGRS) Pr ogramma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica (PrRRB) Piano di bonifica dei siti inquinati (PBSI) Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (PRPPI) Piano faunistico venatorio provinciale 2011-2015 (PFVP) Piano regionale dei trasporti (PRT) Piano energetico ambientale regionale (PEAR) Piano regionale per le attività estrattive (PRAE) Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile (PRSTS) Piano turistico regionale “Cornice e strategia di contesto” (PTR) Piano regionale per il benessere e la protezione degli animali da reddito (PRBAR) Piano urbanistico provinciale di Nuoro (PUP) Pr ogramma Azione Coste (PAC) Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna (SRS)

8 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

1.1 Il quadro normativo

La VAS è un processo sistematico di valutazione delle conseguenze ambientali di proposte pianificatorie, finalizzato ad assicurare che queste vengano incluse in modo completo e considerate in modo appropriato, alla pari degli elementi economici e sociali, all’interno dei modelli di sviluppo sostenibile, a partire già dalle prime fasi del processo decisionale.

1.1.1 La Direttiva Europea 2001/42/CE

La Direttiva 2001/42/CE ha introdotto un cambiamento di prospettiva nell’approccio alla pianificazione territoriale, che vede nella VAS uno strumento flessibile, trasparente, partecipato e sistemico nella costruzione di conoscenza. La base giuridica è il Trattato della Comunità Europea firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992, da cui derivano i suoi principi ispiratori, in particolare quello della tutela ambientale, che deve essere integrato nella definizione delle politiche. L’art. 174 del Trattato, infatti, ripreso nel preambolo della Direttiva 2001/42/CE, stabilisce che la politica della Comunità Europea in materia ambientale contribuisca, tra l’altro, a perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, della protezione della salute umana e dell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali. La Direttiva stabilisce obiettivi, ambito di applicazione, soggetti coinvolti e documenti da produrre all’interno della procedura. Si sottolinea che la VAS e i suoi risultati devono essere considerati nella preparazione ed adozione di piani e programmi; questo aspetto definisce la differenza sostanziale con la Valutazione di impatto ambientale, introdotta dalla Direttiva 337/85/CE, che invece si concentra su problemi specifici in relazione al progetto proposto e quindi su una valutazione più puntuale a livello progettuale.

1.1.2 Il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006

In Italia la Direttiva è stata recepita con la parte seconda del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, recante “Norme in materia ambientale,” modificata e integrata dal D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008, recante “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale,” entrato in vigore il 13 marzo 2008. Il D.lgs.152/06 è stato ulteriormente modificato dal D.Lgs. n. 128 del 29 giugno 2010, recante “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’art. 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69.”

1.1.3 La normativa regionale, le Linee guida (LG) per la VAS dei PUC

La Regione Sardegna non si è ancora dotata di una legge regionale in materia di VAS, ma con diversi strumenti normativi ha comunque definito competenze e modalità applicative. Con il D.P.G.R. n. 66 del 28 aprile 2005 recante “Ridefinizione dei Servizi delle Direzioni generali della Presidenza della Regione e degli Assessorati, loro denominazione, compiti e dipendenza funzionale”, la competenza in materia di VAS è stata assegnata al Servizio della Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. Successivamente, la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 38/32 del 2 agosto 2005, ha attribuito al predetto Servizio funzioni di coordinamento per l’’espletamento della VAS di piani e programmi.

9 RAPPORTO AMBIENTALE

Inoltre, con la L.R. n. 9 del 12 giugno 2006, concernente il conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, sono state attribuite alla Regione le funzioni amministrative relative alla valutazione di piani e programmi di livello regionale o provinciale quando non ritenute di livello nazionale (art. 48), e alle province quelle relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale e sub- provinciale (art. 49). A seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008 la Giunta Regionale con Deliberazione n. 24/23del 23 aprile 2008, ha altresì approvato le “Direttive per lo svolgimento delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di VAS.” Con la suddetta Deliberazione si sono sostituiti gli allegati della Deliberazione n. 5/11 del 15 febbraio 2005 contenente “Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale - VIA. La Deliberazione n. 34/33del 7 agosto 2012 recante “Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale” sostituisce integralmente la 24/23 del 23 aprile 2008 e detta le procedure per la VIA e la VAS. Per quanto riguarda nello specifico la VAS, negli allegati della stessa Deliberazione sono definiti:  la procedura di verifica e di valutazione (Allegato C);  i criteri per la verifica di assoggettabilità (Allegato C1);  i contenuti del RA (Allegato C2);  i contenuti della dichiarazione di sintesi (Allegato C3). Ai sensi dell’art. 6 del D.lgs. 152/2006, devono essere sottoposti a VAS, in generale, tutti i piani e i programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente e, in particolare, quelli che appartengono a specifici settori, tra i quali è incluso quello della pianificazione territoriale. L’entrata in vigore del PPR con Deliberazione della Giunta Regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006 - BURAS n. 30, Parte I e II dell’’8 settembre 2006, ha previsto che i Comuni provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici comunali alle disposizioni del PPR coerentemente con i principi che stanno alla base dello stesso. I nuovi PUC che saranno elaborati in conformità alle disposizioni del PPR e/o quelli che per adeguarsi a tali disposizioni dovranno essere revisionati dovranno, pertanto, essere sottoposti a VAS. A tale fine a maggio del 2007 il servizio SAVI, in affiancamento e ad integrazione delle linee guida elaborate dall’Assessorato dell’Urbanistica per l’adeguamento dei PUC al PPR, ha elaborato le “Linee guida per la VAS dei piani urbanistici comunali”; La prima stesura è stata più volte modificata e integrata fino all’ultima versione, approvata con Deliberazione della Giunta Regionale n. 44/51 del 14 dicembre 2010, recante “Approvazione delle Linee guida per la Valutazione ambientale strategica dei piani urbanistici comunali.” Nelle LG regionali si è cercato di integrare il processo di piano stabilito dalla L.R. n. 45 del 22 Dicembre 1989, recante “Norme per l’uso e la tutela del territorio”, con la procedura di VAS disposta dalla parte seconda del D.Lgs. n. 152/2006, affrontando specificatamente l’applicazione della procedura all’interno del processo di adeguamento del piano.

1.2 Le finalità e i contenuti della VAS

La VAS nasce dall’esigenza, sempre più radicata sia a livello comunitario sia nei singoli Stati membri, secondo cui nella promozione di politiche, piani e programmi, destinati a fornire il quadro di riferimento di attività di pianificazione, insieme agli aspetti sociali ed economici, vengano considerati anche gli effetti ambientali. La tematica ambientale assume così un valore primario e un carattere di assoluta trasversalità nei diversi settori oggetto dei piani, con il preciso intento di definire strategie settoriali e territoriali capaci di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile.

10 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Prima ancora dell’entrata in vigore della Direttiva comunitaria, si parlava di valutazione ambientale dei piani, anche sulla base delle criticità emerse dalla valutazione ambientale dei progetti: applicazione a valle del processo decisionale e dalla maggiore attenzione alla compatibilità ambientale delle scelte di progetto piuttosto che alla loro sostenibilità. 3 Già nel 1992 Thérivel definisce la VAS come un “formale, sistematico e comprensivo processo di valutazione degli impatti ambientali di una politica, di un piano o programma e delle sue alternative, che include la preparazione di un report scritto, i cui risultati devono essere resi pubblici e integrati nel processo decisionale” mettendone così in evidenza i suoi elementi più importanti. 4 La VAS mira a definire un insieme molto più ampio di prospettive, obiettivi e vincoli di quelli inizialmente individuati dal proponente 5 di un piano o di un programma e in questo, l’aspetto partecipativo non è meno importante della fase di individuazione degli impatti. 6 La dottrina più recente pone l’accento sul fatto che la VAS deve andare oltre la semplice analisi degli effetti ambientali: l’oggetto della valutazione non è la decisione, che è solo il risultato da conseguire, bensì il processo che porta a essa. 7

1.3 Il processo di VAS

Il D.Lgs. 152/2006 articola il processo di VAS nei seguenti momenti fondamentali:  la verifica di assoggettabilità (art.12);  l’elaborazione del RA (art. 13);  lo svolgimento delle consultazioni (art.14);  la valutazione del RA e degli esiti della consultazione (art. 15);  la decisione (art.16);  l’informazione della decisione (art.17);  il monitoraggio (art.18). La VAS è avviata dall’autorità procedente 8contestualmente al processo di formazione del piano o del programma. L’autorità competente 9, al fine di promuovere l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nelle politiche settoriali ed il rispetto degli obiettivi, dei piani e dei programmi ambientali, nazionali ed europei:

3 La definizione più diffusa è quella fornita nel 1987 dalla Commissione Indipendente sull’’Ambiente e lo Sviluppo (World Commission on Environment and Development), presieduta da Gro Harlem Brundtland, secondo la quale: “L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro. ” 4R. Thérivel, E. Wilson, S. Thompson, D. Heany e D. Pritchard (1992), Strategic Environmental Assessment , Earthscan, Londra. 5A. Brown (1998), "The environmental overview as a realistic approach to strategic environmental assessment in developing countries", in: A. Porter e J. Fittipaldi, a cura di, Environmental Methods Review: Retooling Impact Assessment for the New Century , Army Environmental Policy Institute and International Association for Impact Assessment, Atlanta, pp. 127-134. 6M. Eggenberger, M.R. Partidário, (2000), "Development of a framework to assist the integration of environmental, social and economic issues in spatial planning", Impact Assessment and Project Appraisal , 18, pp. 201-207. 7L. Kørnøv, W. Thissen (2000), “Rationality in Decision- and Policy-Making: Implications for Strategic Environmental Assessment” Impact Assessment and Project Appraisal , 18, pp. 191- 200. 8 La pubblica amministrazione che elabora il piano o il programma, ovvero nel caso in cui il soggetto che predisponga il piano, programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta oapprova il piano o programma (D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii art. 5, comma 1 lettera q). 9 La pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità e l’elaborazione del parere motivato (D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii art. 5, comma 1 lettera p).

11 RAPPORTO AMBIENTALE

 esprime il proprio parere sull’assoggettabilità delle proposte di piano o di programma alla VAS nei casi previsti dal comma 3 dell’art. 6 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii;  collabora con l’autorità proponente al fine di definire le forme ed i soggetti della consultazione pubblica, nonché l’impostazione ed i contenuti del RA e le modalità di monitoraggio;  esprime, tenendo conto della consultazione pubblica, dei pareri dei soggetti competenti in materia ambientale, un proprio parere motivato sulla proposta di piano e di programma e sul RA, nonché sull’adeguatezza del piano di monitoraggio e con riferimento alla sussistenza delle risorse finanziarie. La fase di valutazione è effettuata anteriormente all’approvazione del piano o del programma, ovvero all’avvio della relativa procedura legislativa, e comunque durante la fase di predisposizione dello stesso. Essa è preordinata a garantire che gli impatti significativi sull’ambiente, derivanti dall’attuazione di detti piani e programmi, siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione. La VAS viene effettuata ai vari livelli istituzionali tenendo conto dell’esigenza di razionalizzare i procedimenti e di evitare duplicazioni nelle valutazioni. Costituisce, per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni della parte seconda del D.Lgs. 152/2006, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa VAS, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.

1.3.1 La verifica di assoggettabilità

Nel caso di piani e programmi di cui all’art. 6, commi 3 e 3-bis, del D.Lgs. 152/2006 l’autorità procedente trasmette all’autorità competente, su supporto informatico ovvero, nei casi di particolare difficoltà di ordine tecnico, anche su supporto cartaceo, un rapporto preliminare (Documento di scoping, DS) comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente, dell’attuazione del piano o programma, facendo riferimento ai criteri dell’allegato I dello stesso decreto. L’autorità competente in collaborazione con l’autorità procedente, individua i soggetti competenti in materia ambientale 10 da consultare e a cui trasmettere il documento preliminare per acquisirne il parere, che dovrà essere inviato entro trenta giorni all’autorità competente ed all’autorità procedente. Salvo quanto diversamente concordato dall’autorità competente con l’autorità procedente, l’autorità competente, sulla base degli elementi emersi dal rapporto preliminare e tenuto conto delle osservazioni pervenute, verifica se il piano o programma possa avere impatti significativi sull’ambiente. L’autorità competente, sentita l’autorità procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione della documentazione sopra descritta, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma dalla valutazione, e, se nel caso, definendo le necessarie prescrizioni. Il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, deve essere reso pubblico .

10 Le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione dei piani, programmi o progetti (D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii art. 5, comma 1 lettera s).

12 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

1.3.2 L’elaborazione del RA

Sulla base di un rapporto preliminare (DS) sui possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione del piano o programma, sin dai momenti preliminari dell’attività di elaborazione di piani e programmi, il proponente e/o l’autorità procedente entrano in consultazione con l’autorità competente e gli altri soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel RA (scoping o fase di orientamento). La consultazione, salvo quanto diversamente concordato, si conclude entro novanta giorni dall’invio del DS. La redazione del rapporto ambientale spetta al proponente o all’autorità procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il RA costituisce parte integrante del piano o del programma e ne accompagna l’intero processo di elaborazione ed approvazione. Nel RA debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l’attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del programma stesso. Il RA dà atto della consultazione di cui alla fase di orientamento ed evidenzia come siano stati presi in considerazione i contributi pervenuti. Per evitare duplicazioni della valutazione, possono essere utilizzati, se pertinenti, approfondimenti già effettuati ed informazioni ottenute nell’ambito di altri livelli decisionali o altrimenti acquisite in attuazione di altre disposizioni normative. La proposta di piano o di programma è comunicata, anche secondo modalità concordate, all’autorità competente. La comunicazione comprende il RA e una sintesi non tecnica dello stesso. La proposta di piano o programma ed il RA sono altresì messi a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico interessato 11 affinché abbiano l’opportunità di esprimersi. A tal fine, la documentazione è depositata presso gli uffici dell’autorità competente e presso gli uffici delle regioni e delle province il cui territorio risulti anche solo parzialmente interessato dal piano o programma o dagli impatti della sua attuazione.

1.3.3 Le consultazioni

Contestualmente alla comunicazione di cui alla sezione precedente, l’autorità procedente cura la pubblicazione di un avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana o nel Bollettino Ufficiale della regione o provincia autonoma interessata. L’avviso deve contenere: il titolo della proposta di piano o di programma, il proponente, l’autorità procedente, l’indicazione delle sedi ove può essere presa visione del piano o programma e del RA e delle sedi dove si può consultare la sintesi non tecnica. L’autorità competente e l’autorità procedente mettono, altresì, a disposizione del pubblico la proposta di piano o programma ed il RA mediante il deposito presso i propri uffici e la pubblicazione sul proprio sito web. Entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione dell’avviso di cui al punto precedente, chiunque può prendere visione della proposta di piano o programma e del relativo RA e presentare proprie osservazioni in forma scritta, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi.

11 Il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente e che soddisfino i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, nonché le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono considerate come aventi interesse (D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii art. 5, comma 1 lettera v).

13 RAPPORTO AMBIENTALE

1.3.4 La valutazione del RA e degli esiti delle consultazioni

L’autorità competente, in collaborazione con l’autorità procedente, svolge le attività tecnico- istruttorie, acquisisce e valuta tutta la documentazione presentata, nonché le osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati ed esprime il proprio parere motivato entro il termine di novanta giorni a decorrere dalla scadenza di tutti i termini visti. L’autorità procedente, in collaborazione con l’autorità competente, provvede, prima della presentazione del piano o programma per l’approvazione e tenendo conto delle risultanze del parere motivato, alle opportune revisioni del piano o programma. La decisione sul piano o programma ed il rapporto ambientale, insieme con il parere motivato e la documentazione acquisita nell’ambito della consultazione, sono trasmessi all’organo competente all’adozione o approvazione del piano o programma.

1.3.5 L’informazione sulla decisione

La decisione finale è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale o nel Bollettino Ufficiale della regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del piano o programma adottato e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria. Sono inoltre rese pubbliche, anche attraverso la pubblicazione sui siti web della autorità interessate:  il parere motivato espresso dall’autorità competente;  una dichiarazione di sintesi in cui si illustri in che modo le considerazioni ambientali siano state integrate nel piano o programma e come si sia tenuto conto del RA e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali sia stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate;  le misure adottate in merito al monitoraggio.

1.3.6 Il monitoraggio

Il monitoraggio assicura il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione dei piani e dei programmi approvati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive. Il monitoraggio è effettuato dall’autorità procedente in collaborazione con l’autorità competente anche avvalendosi del sistema delle Agenzie ambientali e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il piano o programma individua le responsabilità e la sussistenza delle le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. Delle modalità di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive adottate è data adeguata informazione attraverso i siti web dell’autorità competente, dell’autorità procedente e delle Agenzie interessate. Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al piano o programma e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione.

14 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

1.4 La VAS nel processo di costruzione dei PUC e dei PUL

Nella definizione del processo di VAS, specificatamente riferito al caso dei PUC, le LG regionali, come già detto, hanno integrato il processo di piano stabilito dalla L.R. n. 45 del 22 dicembre 1989, recante “Norme per l’uso e la tutela del territorio” con la procedura di VAS disposta dalla parte seconda del D.Lgs. n. 152/2006. La tabella a seguire illustra sinteticamente il percorso definito dalle LG (pp. 12-13), articolato per fasi ed attività, che verrà illustrato con maggiore dettaglio nel capitolo successivo del presente documento, con specifico riferimento alla metodologia di valutazione che verrà adottata per la VAS del PUC e del PUL del Comune di Tertenia.

Fase del piano Processo di redazione del PUC

 Avviso di inizio delle procedure per la redazione del PUC e della VAS  Affidamento incarico per la stesura PUC, per la redazione del RA (compresa la Fase 0 sintesi non tecnica) e/o per la predisposizione dello studio preliminare ai fini Preparazione della eventuale verifica di assoggettabilità  Definizione degli obiettivi generali del PUC  Individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale

 Definizione dell’ambito di influenza del PUC, della portata e del livello di dettaglio delle informazioni da includere nel RA (scoping) da effettuarsi con i soggetti competenti in materia ambientale  Analisi ambientale  Individuazione del quadro pianificatorio di riferimento e degli obiettivi/criteri di Fase 1 sostenibilità ambientale Orientamento  Individuazione di obiettivi ambientali da inserire nel piano (Scoping)  Identificazione dei dati e delle informazioni disponibili sul territorio  Organizzazione della struttura dei dati (conversione dei formati)  Definizione dei livelli di approfondimento delle informazioni territoriali e uniformazione delle legende  Aggiornamento informativo

 Rilettura unitaria del territorio PARTECIPAZIONE  Prime ipotesi di messa in valore delle caratteristiche/opportunità presenti sul territorio e contestuali proposte di mitigazione delle criticità  Individuazione degli ambiti locali (per comuni inseriti in PPR)  Prime bozze alternative di progetto del PUC  Definizione degli obiettivi specifici e delle linee d’azione e costruzione delle Fase 2 alternative Redazione  Analisi di coerenza esterna con riferimento ai piani sovraordinati  Analisi di coerenza con gli obiettivi/criteri di sostenibilità ambientale  Stima degli effetti ambientali  Confronto e selezione delle alternative  Analisi di coerenza interna  Progettazione del sistema di monitoraggio  Redazione del PUC, del RA e della Sintesi non tecnica

Tabella 1: “La procedura di VAS per i PUC” (adattamento da “LG per la VAS dei PUC, pp. 12-13)

15 RAPPORTO AMBIENTALE

1.5 La partecipazione e la comunicazione

Come si può notare nello schema rappresentato nella pagina precedente, la partecipazione è un elemento presente in tutte le attività e in tutte le fasi del processo di VAS. Il principio della condivisione di responsabilità tra i diversi attori della pianificazione territoriale è sempre di più richiamato a livello internazionale, in numerosi trattati e accordi. Durante la Conferenza di Rio, la partecipazione è identificata come un elemento vitale per lo sviluppo sostenibile e nel documento di Agenda 21 12 si sostiene che lo sviluppo sostenibile potrà essere raggiunto solo attraverso un processo democratico, partecipativo e pianificato e una pianificazione attiva a tutti i livelli di governo da quello internazionale a quello locale. In tal senso, il diritto alla partecipazione, da parte dei cittadini, alle scelte pubbliche in materia ambientale deve trovare applicazione in occasione delle fasi attraverso cui si articola il processo di assunzione delle decisioni. Anche nella Convenzione Europea sul paesaggio 13 si sottolinea l’importanza della partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella definizione e nella realizzazione delle politiche territoriali. Si riconosce la rilevanza del ruolo delle percezioni e delle attese dei cittadini nell’attribuzione del valore alle risorse, da cui consegue che l’aspetto partecipativo sia fortemente legato all’ambito locale. In particolare, nella VAS, intesa come strumento di pianificazione, ma anche di governance, imperniata sul concetto della sostenibilità, la partecipazione è elemento essenziale per una maggiore efficacia dell’applicazione della Direttiva 42/2001/CE. In tal senso è necessario definire in maniera rigorosa come essa si strutturi e si sviluppi, facendo in modo, come affermato da Davoudi, 14 che il pubblico veda riconosciuto il proprio contributo e ne sperimenti l’efficacia.

12 Documento contenente principi, obiettivi e azioni a cui devono orientarsi le politiche a livello globale, nazionale e locale, per la promozione di uno sviluppo più equilibrato per il Ventunesimo secolo, sottoscritto durante il Summit delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo svoltosi a Rio de Janeiro nel 1992. 13 Documento adottato dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa il 19 luglio 2000. 14 S. Davoudi, (2003): “ La partecipazione nella pianificazione per la sostenibilità,” Urbanistica , 55(120), pp. 119-129.

16 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

2 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE PER LA VAS DEL PUC E DEL PUL DEL COMUNE DI TERTENIA

Come introdotto nel primo capitolo, con le LG regionali è stato integrato il processo di piano stabilito dalla L.R. 45/89 con la procedura di VAS, individuando una serie di attività che, con particolare riferimento alla redazione della VAS del PUC e del PUL del Comune di Tertenia, sono riconducibili ai seguenti punti.

2.1 La definizione dell’ambito territoriale di riferimento

Il Comune di Tertenia è situato nella costa sud-orientale della Sardegna, nella valle compresa tra il Monte Ferru e il tacco di Monte Arbu, e si estende per una superficie complessiva di circa 117 km 2. Ricade nella Provincia dell’Ogliastra e confina con i Comuni di Gairo, Gardedu; , e , a nord e ovest, e con le isole amministrative di Osini, e a sud. Tertenia è ricompreso all’interno degli Ambiti di Paesaggio del PPR n. 23 “Ogliastra” e n. 24 “Salto di Quirra”. Il suo territorio è prevalentemente montuoso, dominato dagli altipiani di Taccu Mannu e Tacchixèddu; mentre la fascia costiera, caratterizzata dall’alternanza di tratti sabbiosi e scogliere, si estende per circa 10 km. Inoltre, il Comune di Tertenia occupa un’area di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico; infatti al suo interno è presente un sito appartenente alla Rete Natura 2000, denominato “Area del Monte Ferru di Tertenia”, e importanti siti archeologici e numerosi nuraghi. Il centro abitato è situato lungo la strada statale 125 e la sua attuale conformazione deriva dalla struttura e configurazione stessa del territorio di Tertenia che si sviluppa in una vallata delimitata ad est dalla catena “Serra de Mari”. La fascia costiera, denominata Sarrala, è caratterizzata dalla presenza di insediamenti residenziali, alcuni dei quali abusivi, e da insediamenti turistici localizzati lungo gli assi viari.

2.2 La definizione degli obiettivi generali

Il sistema di obiettivi, sintetizzati nel quadro logico della VAS del PUC, integra gli obiettivi derivanti dal quadro programmatico e pianificatorio, quelli derivanti dall’analisi ambientale e dalla contestualizzazione dei criteri di sostenibilità in relazione alle componenti ambientali e quelli del PUC, al fine di internalizzare tutti gli obiettivi in un’unica cornice di relazioni concettuali. In riferimento alla definizione puntuale dei vari obiettivi si rimanda al paragrafo 3.3.

2.3 L’individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale

L’individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale (v. Allegato 1), da parte delle Amministrazioni comunale e provinciale, è finalizzata all’ottenimento di osservazioni e suggerimenti relativi al processo di VAS, nonché di proposte di integrazione, correzione e modifica del DS preliminare. La figura dei soggetti competenti è enfatizzata nella procedura di VAS, quale soggetto fortemente interessato al processo, attraverso il quale si concretizza la componente concettuale legata al modello partecipativo nel processo stesso. Essi, insieme alle Amministrazioni e al pubblico interessato, sono i diretti protagonisti della fase di consultazione. Il coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale, nella VAS del PUC e del PUL di Tertenia, avverrà

17 RAPPORTO AMBIENTALE attraverso alcuni incontri finalizzati alla presentazione del Documento preliminare di scoping, nei quali poter discutere i contenuti dello stesso e presentare, nel caso occorresse, osservazioni che l’autorità procedente provvederà a recepire nel DS finale. Nella fase di redazione del RA saranno parte attiva nelle fasi di consultazione e valutazione del Piano (D.G.R. n. 34/33 del 2012, Allegato C, art.13, comma 2).

2.4 L’individuazione del quadro programmatico e pianificatorio di riferimento

L’insieme dei piani e programmi che governano il territorio, a cui i piani soggetti a valutazione fanno riferimento, costituisce il quadro pianificatorio e programmatico dello stesso. Nel capitolo terzo del presente Documento con riferimento alla pianificazione e programmazione riferite all’ambito regionale, sono analizzati piani e programmi con i quali il PUC e il PUL di Tertenia potrebbero avere delle interazioni (di livello regionale, provinciale e comunale) funzionalmente alla successiva definizione, nell’analisi di coerenza esterna, di obiettivi di piano coesi con le indicazioni e gli orientamenti in essi contenuti. In particolare, in tale fase di analisi, per ciascun piano sono individuati contenuti, finalità e strategie.

2.5 L’analisi ambientale e l’individuazione di un primo insieme di obiettivi

L’analisi ambientale rappresenta l’atto preliminare della valutazione ambientale di un piano. Essa descrive la diagnosi della situazione ambientale del territorio comunale e consiste nell’esaminare lo stato qualitativo di una serie di componenti ambientali. L’ottenimento di una base conoscitiva dello stato dell’ambiente del territorio interessato dall’attuazione del PUC e del PUL di Tertenia consentirà lo svolgimento delle successive valutazioni sugli effetti, che l’attuazione degli stessi piani, potrebbe determinare sull’ambiente. L’analisi ambientale, pertanto, consiste nel rilevare e combinare una serie di informazioni inerenti lo stato delle risorse naturali e le relative pressioni esercitate su queste da fattori antropici e/o produttivi, al fine di rilevare eventuali criticità ambientali che potrebbero essere condizionate dall’attuazione del piano e di evidenziare peculiarità del territorio che in esso possono essere esaltate. La raccolta delle informazioni utili per l’analisi ambientale potrà essere integrata, secondo quanto indicato dalle LG, all’interno del processo di adeguamento del PUC al PPR e al Piano di assetto idrogeologico (PAI), e di redazione del PUL, nella fase di analisi territoriale e di riordino delle conoscenze. Nel paragrafo 3.2 del presente Documento, sono state individuate e analizzate, attraverso la definizione di singole schede, le tematiche individuate per l’analisi ambientale del PUC e del PUL di Tertenia.

2.5.1 La definizione degli indicatori

La definizione degli indicatori rappresenta una fase fondamentale dell’analisi ambientale. Con il termine indicatore si identifica uno strumento in grado di fornire informazioni in forma sintetica, di un fenomeno più complesso e con significato più ampio; uno strumento in grado di rendere visibile un andamento o un fenomeno che non è immediatamente percepibile. 15 La definizione degli

15 È quanto affermato da Gabriele Bollini, in un documento disponibile in Internet all’indirizzo http: //www.comune.alghero.ss.it/progetti_programmi/agenda_locale/documenti/indicatori.pdf [ultimo accesso: 10 aprile

18 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA indicatori nella VAS, risulta di rilevante importanza, per l’analisi ambientale e per la successiva fase di monitoraggio, nonché per la messa a punto di sistemi informativi e per la costruzione di modelli ambientali. Tutti gli indicatori utilizzati nella VAS del PUC e del PUL di Tertenia, sono stati individuati e analizzati in modo da interpretare al meglio lo stato di fatto delle componenti ambientali su cui le azioni del PUC e del PUL andranno a incidere, funzionalmente al processo decisionale. Si è scelto di usare, come base, gli indicatori definiti nelle LG a cui ne sono stati aggiunti degli altri, in funzione di una maggiore rappresentatività della situazione attuale del territorio in esame. Si è usato, come modello descrittivo delle interazioni tra i sistemi economici, politici e sociali con le componenti ambientali, secondo una sequenza pressione-stato che fa riferimento al modello DPSIR (Driving Forces, Pressures, States, Impacts and Responses [Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto e Risposte]), proposto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente nel 1995. Secondo tale modello, gli sviluppi di natura economica e sociale (determinanti) esercitano pressioni, che producono alterazioni sulla qualità e quantità (stato) dell’ambiente e delle risorse naturali. L’alterazione delle condizioni ambientali determina degli impatti sulla salute umana, sugli ecosistemi e sull’economia, che richiedono risposte da parte della società. In senso più generale, i vari elementi del modello costituiscono i nodi di un percorso circolare di politica ambientale che comprende la percezione dei problemi, la formulazione dei provvedimenti politici, il monitoraggio dell’ambiente e la valutazione dell’efficacia dei provvedimenti adottati.

2.5.2 L’analisi SWOT e l’individuazione di un primo insieme di obiettivi di piano

Al fine di rappresentare in maniera sintetica i risultati dell’analisi ambientale, si è ritenuto utile applicare la metodologia di analisi SWOT (Strengths [punti di forza], Weaknesses [punti di debolezza], Opportunities [opportunità], Threats [minacce]). La SWOT è un’analisi ragionata del contesto territoriale in cui si intendono realizzare i piani, avente il principale scopo di individuarne le opportunità di sviluppo al fine della valorizzazione dei punti di forza e del contenimento dei punti di debolezza, alla luce del quadro di opportunità e rischi che, di norma, deriva dalle azioni previste da un piano. Con particolare riferimento alla VAS del PUC e del PUL di Tertenia, l’analisi SWOT si pone come valido strumento di supporto alle decisioni, per l’individuazione delle strategie di sviluppo del territorio in relazione ad un obiettivo globale di sviluppo sostenibile. Sulla base dell’analisi SWOT, sono contestualizzati rispetto al territorio di Tertenia dieci criteri proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea” come indicato nelle LG (p. 17). Tali criteri, utili per la definizione di obiettivi di piano maggiormente orientati alla protezione ambientale contestualizzati all’ambito territoriale di riferimento, andranno a costituire un primo insieme di obiettivi di piano.

2.6 L’analisi di coerenza esterna e il completamento dell’insieme degli obiettivi

Le LG (p. 5) definiscono la coerenza esterna, come l’analisi finalizzata a verificare se gli obiettivi di piano scelti siano coerenti con le strategie individuate dai piani e programmi di riferimento. In questa attività, per ogni piano analizzato nel paragrafo 3.1 verranno individuati gli obiettivi che andranno a completare l’insieme di obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia.

2013].

19 RAPPORTO AMBIENTALE

2.7 L’analisi di coerenza interna

L’analisi di coerenza interna è definita dalle LG (p. 5), come l’analisi finalizzata a verificare se gli obiettivi del piano che si sta valutando, siano coerenti tra loro. Tale attività per la VAS del PUC e il PUL di Tertenia sarà svolta in fase di redazione del RA.

2.8 La definizione e la valutazione delle alternative

Le LG indicano che nella fase di redazione del RA, contestualmente alla formulazione degli obiettivi e delle linee d’azione dovranno essere definite una o più alternative possibili per lo sviluppo del territorio comunale (p.16). La definizione delle alternative si basa sulle questioni specifiche del piano, rispetto alle quali è possibile formulare scelte differenti da quelle intraprese nella fase iniziale di formulazione degli obiettivi. Nel caso del PUC e del PUL di Tertenia, andranno definite, partendo dalle problematiche presenti sul territorio, strategie alternative di sviluppo. Alcune delle tematiche che si prestano a una possibile definizione di alternative, sono riconducibili ad esempio: alla soluzione del problema dell’abusivismo edilizio, alla riorganizzazione delle zone di espansione a ridosso del centro urbano, ai territori interessati dagli studi di disciplina delle zone F. Per la valutazione delle alternative di piano, nella VAS del PUC e del PUL di Tertenia, le stesse saranno comparate rispetto agli obiettivi formulati nella fase di scoping, e ognuna sarà oggetto di discussione nella fase decisionale di redazione del piano.

2.9 La stima degli effetti ambientali

L’individuazione e la valutazione degli effetti ambientali di un piano rappresenta una fase molto importante della redazione del RA, funzionale sia ad una eventuale ridefinizione di obiettivi che presentano particolari effetti sull’ambiente, sia per la definizione del sistema di monitoraggio da implementare in fase di attuazione del piano. Gli effetti di un piano possono essere definiti come le conseguenze riguardanti l’attuazione dello stesso. In particolare, nella redazione del RA della VAS del PUC e del PUL di Tertenia, gli effetti sull’ambiente saranno valutati su tutte le componenti esaminate nell’analisi ambientale iniziale. La stima sarà basata sull’utilizzo di matrici di correlazione tra le azioni di piano e le componenti ambientali utile all’individuazione dei potenziali effetti che ogni azione potrebbe determinare sulle diverse componenti. Il criterio di valutazione degli effetti, verrà deciso in fase di redazione del RA.

2.10 La definizione del sistema di monitoraggio

Il processo di VAS non si conclude con l’adozione definitiva del piano che si sta valutando e del RA, ma prosegue con le attività di monitoraggio, finalizzate a tenere sotto controllo l’evoluzione degli effetti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del Piano, in modo da poter intervenire tempestivamente attraverso opportune misure correttive (pp. 42-43). Dal punto di vista metodologico, le LG (pp. 42-43) descrivono il monitoraggio come un processo suddiviso in tre fasi che affianca e accompagna il processo di attuazione del Piano e i cui risultati debbano essere inseriti in opportuni report periodici:

20 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 fase 1 “analisi”: consiste nell’acquisizione delle informazioni, nel calcolo degli indicatori e nel confronto con gli andamenti previsti per verificare se vi siano scostamenti rispetto alle aspettative;  fase 2 “diagnosi”: consiste nell’identificazione e nella descrizione delle cause degli eventuali scostamenti registrati rispetto alle aspettative, ascrivibili sia a cambiamenti intervenuti sul contesto ambientale che a problemi nell’attuazione del piano;  fase 3: “terapia”: individua se e quali azioni di riorientamento del Piano sia necessario intraprendere (tali azioni possono riguardare la riformulazione di obiettivi, la modifica di azioni previste dal piano o l’individuazione di ulteriori azioni, la ridefinizione delle condizioni per l’attuazione del piano, i tempi di attuazione, ecc.). L’insieme degli indicatori da utilizzare nell’ambito del monitoraggio, dovrebbe rispettare i seguenti requisiti e mostrare le seguenti proprietà:  essere rappresentativi dei temi e delle aree considerate;  essere non ridondanti e completi, per evitare duplicazioni (indicatori diversi che descrivono il medesimo obiettivo) e intercettare tutti i possibili effetti negativi del piano;  essere semplici da interpretare;  mostrare gli sviluppi in un arco di tempo rilevante;  essere comparabili con gli indicatori che descrivono aree, settori o attività simili;  essere scientificamente fondati e basati su statistiche attendibili;  essere accompagnati da valori di riferimento per confrontare l’evoluzione temporale e, nel caso del monitoraggio del contesto, dall’interpretazione dei risultati, da svilupparsi durante la fase di diagnosi del monitoraggio;  suggerire eventuali azioni da proporre nel corso della fase di terapia del monitoraggio. In definitiva, il sistema di monitoraggio dovrebbe definire, secondo le LG :  gli elementi da monitorare (componenti ambientali, attuazione delle azioni di piano, ecc.);  gli indicatori da utilizzare;  la fonte di reperimento dei dati, le modalità e la periodicità di aggiornamento;  le soglie critiche in base alle quali procedere ad attivare misure di riorientamento del piano;  le modalità di implementazione del sistema di monitoraggio (soggetti responsabili del monitoraggio, fonti finanziarie per l’attuazione del sistema, etc.). Nella definizione del sistema di monitoraggio del PUC e del PUL di Tertenia si presterà particolare attenzione agli indicatori di risposta che, secondo il metodo DPSIR precedentemente richiamato, riassumono la capacità e l’efficienza delle azioni intraprese per il conseguimento degli obiettivi assunti.

2.11 La sintesi non tecnica

Al fine di favorire la più ampia partecipazione, le LG indicano (p. 17) che il RA deve essere affiancato da una “sintesi non tecnica” contenente tutte le informazioni presenti nel RA in forma comprensibile anche per i “non addetti ai lavori”.

21 RAPPORTO AMBIENTALE

3 LA VAS DEL PUC E DEL PUL DI TERTENIA : IL RAPPORTO AMBIENTALE

3.1 L’individuazione del quadro programmatico e pianificatorio di riferimento

L’individuazione del quadro programmatico e pianificatorio di riferimento è finalizzata all’identificazione degli obiettivi contenuti negli strumenti di pianificazione e programmazione economica, sociale e territoriale, piani rilevanti per il PUC ed il PUL. Il PUC ed il PUL dovranno includere, quindi, nel proprio sistema di obiettivi, cioè nella propria strategia, questi obiettivi, che provengono dal quadro programmatico e pianificatorio di riferimento. L’analisi è strutturata considerando, per ciascun piano o programma, i contenuti, le finalità e le strategie, mettendo in evidenza l’eventuale rilevanza per il sistema degli obiettivi del PUC e del PUL.

3.1.1 Piano paesaggistico regionale

Il Piano paesaggistico regionale (PPR) è stato elaborato come risposta ad un lungo periodo di vuoto legislativo derivante dall’annullamento degli strumenti di programmazione urbanistica territoriale, i cosiddetti PTP. Con la Legge regionale n. 8 del 2004, recante “Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale”, si prevede l’adozione di un piano paesaggistico regionale come principale strumento della pianificazione territoriale riguardante la regione Sardegna. Inoltre, tale Piano è stato elaborato in ottemperanza a quanto stabilito dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, più comunemente noto come “Codice Urbani”. Il PPR ha rappresentato una svolta nella coordinazione della procedura operativa urbanistica, fino ad allora connessa sostanzialmente alla zonizzazione del territorio. Infatti interpreta e analizza il territorio regionale in riferimento a tre assetti: ambientale, storico-culturale e insediativo. Per ciascuno di essi, vengono individuati i beni paesaggistici, i beni identitari e le componenti di paesaggio, con i relativi indirizzi e prescrizioni. In base a tale cornice concettuale, il PPR ha inoltre l’intento di rilanciare l’attività turistica e ricettiva dei centri urbani situati nella fascia costiera, mediante la valorizzazione dei centri storici, delle tradizioni culturali e agroalimentari a servizio del turismo, per evitare un eccessivo consumo del territorio costiero. Rappresenta quindi uno strumento di governo del territorio finalizzato a preservare, tutelare e valorizzare l’identità ambientale, storica, culturale e insediativa del territorio regionale, promuovendo forme di sviluppo sostenibile. L’ambito di influenza del piano riguarda i centri matrici e la fascia costiera, la quale è stata suddivisa in 27 ambiti di paesaggio definiti, in base alle caratteristiche ambientali, storico - culturali e insediative proprie dei territori. La fascia costiera è infatti identificata come risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo. La necessità di apportare alcune revisioni al PPR ha avuto inizio, a livello legislativo, con la L.R. n. 13/2008, poi con la L.R. n. 4/2009 e con la L.R. n. 21/2011. Nello specifico, la prima ha definito una specifica disciplina sui beni paesaggistici, intendendo quelli vincolati per legge, quelli con provvedimento amministrativo e quelli individuati nei piano paesaggistici. La legge 23 ottobre 2009, n. 4 prevede nell’art. 11 un processo di revisione, con periodicità biennale, del Piano paesaggistico regionale. A tal fine, nel giugno 2010, ha avuto inizio il processo partecipativo “Sardegna Nuove Idee”. Successivamente in attuazione alla L.R. 21/2011, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato le Linee Guida relative all’aggiornamento e revisione del PPR. Il nuovo piano

22 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA denominato, Piano Paesaggistico Sardegna (PPS), è stato approvato in via preliminare dalla Giunta regionale con atto n. 45/2 il 25 ottobre 2013. Allo stato attuale, il quadro pianificatorio e programmatico regionale deve garantire la doppia conformità al PPR e al PPS. Obiettivi del Piano Gli obiettivi sono quindi orientati a realizzare una sinergia fra i valori culturali e identitari, bisogni locali e sviluppo regionale, puntando alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale. In particolare, gli obiettivi generali possono essere così riassunti:  salvaguardia dell’intero patrimonio ambientale e paesistico della Sardegna, sia della fascia costiera che delle zone più interne; tutela, riqualificazione e riuso del patrimonio abitativo esistente con lo scopo di rafforzare il valore dei centri urbani, anche attraverso un efficiente utilizzo delle risorse naturali, nell’ottica della sostenibilità ambientale in linea con le priorità stabilite dalla Commissione Europea nella strategia “Europa 2020”;  interventi edilizi e politiche urbanistiche ed infrastrutturali orientate alla qualità attraverso interventi integrati tra pubblico e privato;  ricostruzione e risanamento dei luoghi delle grandi e piccole trasformazioni in atto, recuperando il degrado che ne è conseguito sia per abbandono sia per sovra-utilizzo;  capacità di generare reddito e lavoro in maniera permanente, garantendo un uso razionale ed efficiente delle risorse, con particolare attenzione verso l’impiego di quelle non rinnovabili;  valorizzazione del “sistema delle differenze” nelle relazioni tra comunità e paesaggi, rispettando ed incentivando la diversità dei paesaggi insulari in relazione alla natura ambientale;  valorizzazione e conservazione della stratificazione storica e delle tracce che testimoniano l’origine storica degli insediamenti;  connessione e ripristino del paesaggio sardo ormai frammentato, attraverso la ricostituzione delle relazioni tra gli elementi della rete ecologica, e tra quelli dei sistemi naturali, agricoli ed insediativi;  perseguimento di nuove forme di sviluppo turistico, basata sulla rivalorizzazione dei tessuti urbani consolidati, alleggerendo l’eccessiva pressione urbanistica nelle zone costiere, derivante dagli effetti devastanti della proliferazione delle seconde case e dei villaggi turistici isolati. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo ai temi ambientali, insediativi e storico culturali nel comune di Tertenia, gli obiettivi che seguono risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia:  Obiettivi del Piano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC Il comune di Tertenia presenta una netta distinzione, dal punto di vista fisico, tra il centro urbano e la zona costiera, anch’essa caratterizzata da un tessuto ormai consolidato. Tale impedimento è rappresentato dalla catena “Serra de Mari”. In relazione a tale considerazione sarebbe opportuno prendere in considerazione il seguente obiettivo: o riqualificazione del sistema delle connessioni ambientali e viarie tra i nuclei insediativi e la piana costiera, anche in riferimento alla conservazione dei rapporti percettivi e funzionali tra sistema orografico montano e del sistema marino-litoraneo. L’insediamento costiero del comune di Tertenia presenta i caratteri tipici di aree in cui l’assenza di una pianificazione urbanistica ha lasciato spazio alla proliferazione di fenomeni di

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abusivismo, che ha comportato una segmentazione del tessuto edilizio costiero. In relazione a tale considerazione sarebbe opportuno prendere in considerazione i seguenti obiettivi: o riqualificazione dell’insediamento costiero, attraverso il rafforzamento delle connessioni con la valle del Rio Quirra e con il centro di Tertenia, ed il sostegno della complementarietà e della specializzazione dei servizi ricettivi e della fruizione del paesaggio; o previsione di linee di sviluppo compatibili con i valori paesaggistici riconosciuti e tali da non diminuire il pregio paesaggistico del territorio, con particolare attenzione alla salvaguardia delle aree agricole ed al principio della minimizzazione del consumo del suolo; o recupero di tutti gli elementi del sistema insediativo, naturali e artificiali, al fine di caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica; o miglioramento dell’insediamento rurale diffuso nella valle del Rio Quirra, integrando le attività agricole con funzioni di servizio alla fruizione del paesaggio, quali ricettività diffusa e infrastrutture leggere per l’accessibilità ai luoghi. La zona turistica del Comune, come in tutta la Regione, è rappresentata dalla fascia costiera. Tuttavia, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile, sarebbe opportuno integrare anche il centro urbano all’interno dell’offerta ricettiva. In relazione a tale considerazione sarebbe opportuno prendere in considerazione il seguente obiettivo: o riqualificazione del centro urbano, mediante il rafforzamento dei servizi per l’ospitalità e per la ricettività, in un’ottica di rete territoriale con i centri dell’interno, dell’Ogliastra costiera e del Sarrabus, ed il contenimento delle espansioni con politiche di recupero dell’edificato storico, mantenendone i valori costitutivi e tenendo conto delle tipologie architettoniche, nonché delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali, nell’ottica della promozione della qualità urbanistica e architettonica.  Obiettivi del Piano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUL Il comune di Tertenia è legato sicuramente al turismo e quindi alla fascia costiera che però necessita una regolamentazione che in realtà è ora assente. In relazione a tale considerazione sarebbe opportuno prendere in considerazione i seguenti obiettivi: o orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a fruizione turistica al mantenimento o al miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico, attraverso la regolamentazione dell’accessibilità e della fruizione, che devono essere compatibili con la conservazione delle risorse naturali; o riprogettazione degli insediamenti, anche per parti, e dello spazio pubblico, ed incremento dell’offerta di servizi necessari per elevare la qualità dell’offerta turistica e per favorire l’allargamento della stagione turistica; o integrazione plurifunzionale dei servizi e delle attrezzature collettive, mediante la verifica dell’offerta ed il suo potenziamento quali-quantitativo.

3.1.2 Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico

Il Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico del bacino unico della Regione Sardegna è redatto, adottato e approvato ai sensi:  della legge 18.5.1989, n. 183, “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, ed in particolare dei suoi articoli 3, 17, 18, 20, 21 e 22;  dell’articolo 1, commi 1, 4, 5 e 5-bis, del decreto legge 11.6.1998, n. 180, “Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania”, convertito con modificazioni dalla legge 3.8.1998, n. 267;

24 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 dell’articolo 1-bis, commi 1-4, del decreto legge 12.10.2000, n. 279, "Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali", convertito con modificazioni dalla legge 11.12.2000, n. 365;  del D.P.C.M. 29 settembre 1998, “Atto di indirizzo e coordinamento per l’individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all’art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180”; e. della legge della Regione Sardegna 22.12.1989, n. 45, “Norme per l’uso e la tutela del territorio regionale”, tra cui quelle della legge regionale 15.2.1996, n.9. Il PAI ha valore di piano territoriale di settore e, in quanto dispone finalità di salvaguardia di persone, beni, ed attività dai pericoli e dai rischi idrogeologici, prevale sui piani e programmi di settore di livello regionale. All’interno della documentazione di Piano sono contenuti i seguenti studi:  l’elaborazione di una base informativa indispensabile per le politiche e le iniziative regionali in materia di delocalizzazioni e di verifiche tecniche da condurre sul rischio specifico esistente a carico di infrastrutture, impianti o insediamenti;  l’individuazione e la delimitazione delle aree con pericolosità idraulica e con pericolosità da frana molto elevata, elevata, media e moderata;  la rilevazione degli insediamenti, dei beni, degli interessi e delle attività vulnerabili nelle aree pericolose allo scopo di valutarne le specifiche condizioni di rischio;  l’individuazione e la delimitazione delle aree a rischio idraulico e a rischio da frana molto elevato, elevato, medio e moderato;  le norme di attuazione orientate sia verso la disciplina di politiche di prevenzione nelle aree di pericolosità idrogeologica allo scopo di bloccare la nascita di nuove situazioni di rischio sia verso la disciplina del controllo delle situazioni di rischio esistenti nelle stesse aree pericolose allo scopo di non consentire l’incremento del rischio specifico fino all’eliminazione o alla riduzione delle condizioni di rischio attuali;  lo sviluppo tipologico, la programmazione e la specificazione degli interventi di mitigazione dei rischi accertati o di motivata inevitabile rilocalizzazione di elementi a rischio più alto;  le nuove opere e misure non strutturali per la regolazione dei corsi d’acqua del reticolo principale e secondario, per il controllo delle piene, per la migliore gestione degli invasi, puntando contestualmente alla valorizzazione della naturalità delle regioni fluviali;  le nuove opere e misure non strutturali per la sistemazione dei versanti dissestati e instabili privilegiando modalità di intervento finalizzate alla conservazione e al recupero delle caratteristiche naturali dei terreni;  il tracciamento di programmi di manutenzione dei sistemi di difesa esistenti e di monitoraggio per controllare l’evoluzione dei dissesti. Obiettivi del Piano Nelle aree di pericolosità idraulica e di pericolosità da frana il PAI ha le finalità di:  garantire nel territorio della Regione Sardegna adeguati livelli di sicurezza di fronte al verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare quindi le attività umane, i beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti a potenziali danni;  inibire attività ed interventi capaci di ostacolare il processo verso un adeguato assetto idrogeologico di tutti i sottobacini oggetto del piano;  costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto;  stabilire disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal piano;

25 RAPPORTO AMBIENTALE

 impedire l’aumento delle situazioni di pericolo e delle condizioni di rischio idrogeologico esistenti alla data di approvazione del piano;  evitare la creazione di nuove situazioni di rischio attraverso prescrizioni finalizzate a prevenire effetti negativi di attività antropiche sull’equilibrio idrogeologico dato, rendendo compatibili gli usi attuali o programmati del territorio e delle risorse con le situazioni di pericolosità idraulica e da frana individuate dal piano;  rendere armonico l’inserimento del PAI nel quadro della legislazione, della programmazione e della pianificazione della Regione Sardegna attraverso opportune previsioni di coordinamento;  offrire alla pianificazione regionale di protezione civile le informazioni necessarie sulle condizioni di rischio esistenti;  individuare e sviluppare il sistema degli interventi per ridurre o eliminare le situazioni di pericolo e le condizioni di rischio, anche allo scopo di costituire il riferimento per i programmi triennali di attuazione del PAI;  creare la base informativa indispensabile per le politiche e le iniziative regionali in materia di delocalizzazioni e di verifiche tecniche da condurre sul rischio specifico esistente a carico di infrastrutture, impianti o insediamenti. Analisi di coerenza esterna Il comune di Tertenia fa parte del Sub Bacino Sud-Orientale (n. 6). All’interno del territorio comunale il PAI individua e perimetra delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e stila un elenco dettagliato delle misure di salvaguardia, degli interventi di mitigazione e delle stime relative ai costi nelle aree a rischio idraulico. Con riferimento al comune di Tertenia vengono individuate nello specifico:  aree a pericolosità di esondazione;  aree a rischio Idraulico;  aree a pericolosità di frana. L’obiettivo ritenuto pertinente con il PUC e il PUL è la “definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano”. La questione di ulteriori obiettivi del PAI da includere nel PUC e nel PUL verrà approfondita nell’analisi SWOT per la componente ambientale “Acqua”, “Suolo” e “Sistema costiero”, nel quadro del RA.

3.1.3 Piano stralcio delle fasce fluviali

Il Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF) costituisce un approfondimento ed integrazione necessaria al PAI in quanto è lo strumento per la delimitazione delle regioni fluviali, funzionale a consentire, attraverso la programmazione di azioni (opere, vincoli, direttive), il conseguimento di un assetto fisico del corso d’acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l’uso della risorsa idrica, l’uso del suolo (ai fini insediativi, agricoli ed industriali) e la salvaguardia delle componenti naturali ed ambientali. Obiettivi del Piano Il Piano persegue gli obiettivi di settore, ai sensi dell’art. 3 e dell’art. 17 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PAI. In particolare gli obiettivi del Piano sono quelli che seguono:  garantire nel territorio della Regione Sardegna adeguati livelli di sicurezza di fronte al verificarsi di eventi idrogeologici e tutelare quindi le attività umane, i beni economici ed il patrimonio ambientale e culturale esposti a potenziali danni;

26 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 inibire attività ed interventi capaci di ostacolare il processo verso un adeguato assetto idrogeologico di tutti i sottobacini oggetto del piano;  costituire condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto;  individuare e sviluppare il sistema degli interventi per ridurre o eliminare le situazioni di pericolo e le condizioni di rischio, anche allo scopo di costituire il riferimento per i programmi triennali di attuazione del PAI;  creare la base informativa indispensabile per le politiche e le iniziative regionali in materia di delocalizzazioni e di verifiche tecniche da condurre sul rischio specifico esistente a carico di infrastrutture, impianti o insediamenti. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo al tema dello sviluppo nel comune di Tertenia, i seguenti obiettivi, definiti da tale Piano, risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia:  messa in atto di condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto;  individuazione e sviluppo di un sistema di interventi per ridurre o eliminare le situazioni di pericolo e le condizioni di rischio, anche allo scopo di costituire il riferimento per i programmi triennali di attuazione del PAI. Analogamente a quanto su riportato riguardo l’analisi del PAI, l’individuazione di ulteriori obiettivi del PSFF da includere nel PUC e nel PUL verrà approfondita nell’analisi SWOT per le componenti ambientali “Acqua”, “Suolo” e “Sistema costiero” nel quadro del RA.

3.1.4 Piano di gestione del distretto idrografico

Il Piano di gestione del distretto idrografico riprende gli obiettivi della Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE. Inoltre, individua l’obiettivo fondamentale della Direttiva di raggiungere lo stato “buono” per tutti i corpi idrici entro il 2015, presentandosi quale strumento per la pianificazione, l’attuazione e il monitoraggio delle attività e delle misure necessarie per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità nell’uso delle risorse idriche. Poiché le tempistiche di adozione e approvazione del piano di gestione, come previste dalla L n. 13 del 2009 non sarebbero coincise con le tempistiche e modalità previste dalla L.R. n. 19 del 2006, la RAS, con L.R. n. 1 del 2009 art. 4 comma 31, ha previsto che “Al fine di consentire il rispetto delle scadenze previste dall’articolo1, comma 3 bis, della legge n. 13 del 27 febbraio 2009, (Conversione in legge del D.L. n. 208 del 30 dicembre 2008, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente), in deroga a quanto previsto dall’art. 16, comma 2, della L.R. n. 19 del 2006, il Piano di gestione del distretto idrografico della Sardegna, di cui al medesimo art. 16 e di cui all’art.13 della direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000, è approvato dal comitato istituzionale dell’Autorità di bacino di cui all’art.7 della L.R. n.19 del 2006.” Obiettivi del Piano Per quanto riguarda gli obiettivi di qualità dei corpi idrici, la Direttiva istituisce un quadro per la protezione delle acque superficiali, sotterranee e le aree protette volto a:  impedire il deterioramento, proteggere, migliorare e ripristinare lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico;

27 RAPPORTO AMBIENTALE

 agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; alla protezione rafforzata e al miglioramento dell’ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l’arresto, o la graduale eliminazione, degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie;  invertire le tendenze significative all’aumento della concentrazione di qualsiasi inquinante derivante dall’impatto dell’attività umana per assicurare la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee;  contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità. Il quadro degli obiettivi generali si concretizza attraverso la definizione degli obiettivi ambientali per tutte le categorie di corpi idrici; ed in particolare per le acque superficiali:  prevenire il deterioramento nello stato dei corpi idrici;  raggiungere un buono stato ecologico e chimico entro il 2015, per tutti i corpi idrici del distretto;  raggiungere un buon potenziale ecologico al 2015, per i corpi idrici che sono stati designati come artificiali o fortemente modificati;  ridurre progressivamente l’inquinamento causato dalla sostanze pericolose prioritarie e l’arrestare o eliminare gradualmente le emissioni, gli scarichi e perdite di sostanze pericolose prioritarie;  conformarsi agli obiettivi per le aree protette. Inoltre il Piano, riguardo gli obiettivi ambientali per le acque sotterranee e gli obiettivi specifici per i corpi idrici, richiama gli obiettivi del PTA. Infatti, in riferimento al territorio di Tertenia, per il corpo idrico Flumini Durci viene indicato come obiettivo specifico il conseguimento dello stato ambientale di “sufficiente” al 2008 e di “buono” al 2016. Si possono trovare dati riguardanti  stazioni di monitoraggio operanti sui corsi d’acqua;  classificazione dei corsi d’acqua sulla base dello Stato Ecologico;  stazioni di monitoraggio operanti su laghi e invasi;  classificazione dei laghi e invasi sulla base dello Stato Ecologico;  corpi idrici fluviali: tipizzazione, caratterizzazione del rischio e analisi delle pressioni. Analisi di coerenza esterna Con riferimento all’analisi di contesto del territorio di Tertenia l’obiettivo che risulta pertinente alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL è la “protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili e miglioramento della qualità delle acque, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose”. L’obiettivo è riferito al fatto che la maggior parte del patrimonio edilizio abitativo sparso non è collegato direttamente alla rete idrica di adduzione ma bensì son presenti dei pozzi e le fosse settiche per lo smaltimento delle acque nere. Essendo molte delle abitazioni di non recente costruzione i reflui dalla fossa settica vanno poi a disperdersi nel drenaggio e quindi nel terreno. Ecco perché sarebbe opportuno eliminare gradualmente questi sistemi di scarico normativamente non conformi e obsoleti. Inoltre, l’individuazione di ulteriori obiettivi da includere nel PUC e nel PUL verrà approfondita nell’analisi SWOT per la componente ambientale “Acqua” e “Suolo”, nel quadro del RA.

28 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.1.5 Piano stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle risorse idriche - Sardegna

Il Piano è stato redatto in ottemperanza della legge n.183 del 1989 che ha introdotto per la prima volta criteri di pianificazione generale a difesa del suolo con lo scopo di assicurarne la difesa, il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, la tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi. Le finalità generali del piano di bacino sono fissate dalla legge n.183 del 1989 (art. 1, comma 1) e sono:  tutelare l’integrità fisica e la stabilità del territorio, rispetto alle quali va condizionata ogni possibile scelta di trasformazione del territorio sardo;  difendere il suolo dalle acque e da ogni altro fenomeno di degrado, del risanamento delle acque, della fruizione e della gestione del patrimonio idrico, per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, e della tutela degli aspetti ambientali connessi. Obiettivi del Piano Gli obiettivi generali riguardano le disfunzioni di fondo che caratterizzano il bacino e le modalità con cui si sono sviluppate le attività e gli insediamenti umani nel territorio. In particolare:  costituzione di avanzati sistemi di conoscenza e di monitoraggio dei fenomeni e dei processi naturali e determinati dall’azione dell’uomo;  recupero della funzionalità dei sistemi naturali, riduzione dell’artificialità del bacino, tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesistici;  tutela e recupero della qualità dei corpi idrici del bacino e del mare in quanto ricettore finale;  sostenibilità delle utilizzazioni del territorio e delle risorse naturali;  razionalizzazione e ottimizzazione dei servizi con valenza ambientale e delle relative infrastrutture e inserimento degli stessi nelle logiche di mercato;  crescita strutturale e funzionale degli organismi pubblici permanenti che operano nel bacino. Nel piano vengono anche individuati quattro obiettivi di settore qui sotto riportati:  difesa idrogeologica e della rete idrografica;  tutela della qualità dei corpi idrici;  razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche;  regolamentazione dell’uso del territorio. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo al tema dell’utilizzo delle risorse idriche nel comune di Tertenia, i seguenti obiettivi, definiti dal Piano, risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia:  difesa idrogeologica e della rete idrografica;  razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche.

3.1.6 Piano d’ambito

I contenuti e le finalità del Piano d’ambito sono contenute nell’art. 11, comma 3 della Legge n. 36 del 5 gennaio 1994, recante “Disposizioni in materia di risorse idriche”. Tale legge è stata recepita dalla Regione Sardegna con la L. R. n.29 del 17 ottobre 1997, “Istituzione del Servizio Idrico Integrato, individuazione e organizzazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36”, modificata con la L.R. n. 15 del 7 maggio 1999, la quale prevede l’istituzione di un solo ambito territoriale per l’intera Regione. Il Piano d’ambito è stato approvato

29 RAPPORTO AMBIENTALE dal Commissario Governativo per l’emergenza idrica in Sardegna con Ordinanza n. 321 del 30 settembre 2002. Il Piano d’ambito è lo strumento di regolazione tecnica ed economica di cui si è dotata l’Autorità d’ambito per riorganizzare, a livello di Ambito territoriale ottimale (ATO), il servizio idrico integrato ovvero l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue (L. 36/94).Fornisce inoltre un quadro tecnico ed organizzativo, riferito allo stato attuale, del sistema idrico integrato nel territorio di competenza, per il quale fissa i livelli di servizio da conseguire e individua le linee di azione e gli interventi infrastrutturali e gestionali. Obiettivi del Piano Gli obiettivi sono orientati allo sviluppo di un processo di investimenti in grado di migliorare la qualità del sistema, nonché l’adeguamento delle tariffe per conseguire l’equilibrio economico e finanziario che è stato imposto dalla Legge n. 36 del 1994. In particolare, il Piano individua i seguenti tre obiettivi:  aggredire immediatamente tutti i fattori di inefficienza per recuperare il massimo di risorse finanziarie e creare le basi per un sistema efficace di conoscenza e monitoraggio di tutti i parametri fisici ed economici del sistema;  attuare nei primi anni, contestualmente al periodo di programmazione delle risorse finanziarie del QCS, un massiccio programma di investimenti mirati ad elevare quanto più possibile (compatibilmente con il vincolo tariffario) lo stock di capitale infrastrutturale;  proseguire, nella fase successiva, nell’adeguamento infrastrutturale, previa un’attenta valutazione degli effetti conseguiti nella prima fase ed il rigoroso riscontro delle effettive ulteriori necessità in rapporto alle informazioni derivanti dal sistema di monitoraggio e controllo realizzato nella stessa prima fase, privilegiando soprattutto gli investimenti di mantenimento. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo al tema delle risorse idriche nel comune di Tertenia, gli obiettivi definiti da tale Piano non risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. Una loro possibile futura inclusione è rimandata ai risultati dell’analisi SWOT.

3.1.7 Piano di tutela delle acque

Il Piano di tutela delle acque (PTA) è stato redatto ai sensi dell’art. 44 del D.Lgs. n. 152 dell’11 maggio 1999. Il PTA contiene disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepisce la Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane e la direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Il PTA, ai sensi dell’art. 17, comma 6-ter, della Legge n. 183 del 18 maggio 1989, recante ”Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, è, inoltre, un piano stralcio di settore del Piano di bacino regionale della Sardegna. Tra gli obiettivi del PTA vi è il tener conto di quanto previsto dalla Direttiva n. 2000/60/CE riguardo al Piano di gestione del bacino idrografico. Da questo punto di vista, il PTA tiene conto delle prescrizioni dettate dalla Direttiva n. 2000/60/CE nel disciplinare la redazione del Piano di Gestione del Bacino Idrografico, in quanto il D.Lgs. n. 152 del 1999, anticipando in larga parte il contenuto della Direttiva che, all’epoca dell’emanazione dello stesso era in avanzata fase di definizione, ha individuato nel PTA uno strumento già in larga parte rispondente al Piano di Gestione.

30 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Il Piano regionale del distretto idrografico si fonda su un quadro conoscitivo delle risorse idriche principalmente basato sui contenuti del PTA. Il territorio del comune di Tertenia è inserito nell’Unità Idrografica Omogenea n. 14 “Flumini Durci”. Obiettivi del Piano Gli obiettivi fondamentali che il Piano si prefigge di conseguire possono essere così sintetizzati:  raggiungimento o mantenimento degli obiettivi di qualità fissati dal D.Lgs. n. 152 del 1999 e suoi collegati per i diversi corpi idrici;  recupero e salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente per lo sviluppo delle attività produttive, specialmente di quelle turistiche. Tale obiettivo dovrà essere perseguito con maggiore attenzione e con strumenti adeguati in particolare nelle aree costiere, in quanto rappresentativi di potenzialità economiche di fondamentale importanza per lo sviluppo regionale;  raggiungimento dell’equilibrio tra fabbisogni idrici e disponibilità, per garantire un uso sostenibile della risorsa idrica, compatibilmente con le differenti destinazioni d’uso;  promozione di misure finalizzate all’accrescimento delle disponibilità idriche ossia alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche;  mitigazione degli effetti della siccità e lotta alla desertificazione. Con particolare riferimento al territorio di Tertenia, per il corpo idrico “Flumini Durci”, in località “Cuile Orru”, si riporta, come obiettivo specifico il conseguimento dello stato ambientale di “sufficiente” al 2008 e di “buono” al 2016. L’unico inquinante che presenta una criticità significativa, da attribuire in prevalenza ai comparti civile e zootecnico, è il COD. Analisi di coerenza esterna Si ritiene che l’obiettivo “recupero e salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente per lo sviluppo delle attività produttive, specialmente di quelle turistiche” debba essere assunto nel PUC e nel PUL di Tertenia. La questione degli obiettivi del PTA da includere nel PUC e nel PUL verrà approfondita nell’analisi SWOT per la componente ambientale “Acqua” e “Sistema costiero”, nel quadro del RA.

3.1.8 Piano regolatore generale degli acquedotti della Sardegna - Revisione 2006

Il Piano regolatore generale degli acquedotti (PRGA) è stato approvato con Deliberazione n. 32/2 del 21 luglio 2006. Nell’ambito degli strumenti di pianificazione delle risorse idriche, il PRGA disciplina l’uso della risorsa destinata al soddisfacimento del fabbisogno idropotabile e la realizzazione delle necessarie infrastrutture di potabilizzazione, trasporto e distribuzione delle risorse idriche. In particolare il PRGA deve recepire l’evoluzione di tutti quei parametri che contribuiscono a definire la domanda di risorsa idropotabile del territorio e contemperarla con l’offerta della stessa risorsa, in rapporto al grado di realizzazione delle opere previste. Il nuovo Piano introduce significative innovazioni rispetto all’edizione del 1983, definendo in dettaglio la consistenza delle infrastrutture esistenti, evidenziando le criticità del sistema e tracciando la soluzione ingegneristica. Obiettivi del Piano Di seguito obiettivi e linee strategiche del PRGA:  definizione dello stato di conservazione delle opere di captazione, adduzione e di distribuzione delle risorse idriche attualmente in esercizio;

31 RAPPORTO AMBIENTALE

 individuazione delle tendenze evolutive e delle tendenze demografiche del territorio quanto alla popolazione residente e alla popolazione fluttuante stagionale nella sua distribuzione territoriale;  rideterminazione delle dotazioni idropotabili, dei coefficienti di punta, delle capacità dei serbatoi urbani di regolazione e compenso;  determinazione dei fabbisogni in funzione delle grandezze di cui ai punti precedenti e la verifica degli schemi idropotabili con determinazione degli “indici di sete” caratterizzanti le criticità dei diversi centri;  verifica quali-quantitativa delle risorse idriche attualmente in uso e lo studio delle problematiche inerenti la qualità delle acque destinate alla produzione di acqua potabile e dei trattamenti di potabilizzazione;  verifica delle previsioni degli altri piani regionali concernenti l’uso ed il risanamento delle risorse idriche e la programmazione di futuro impiego di risorse affidabili anche in presenza di annate siccitose quali quelle verificatesi nel recente passato;  simulazione idraulica dei nuovi schemi, il dimensionamento di larga massima delle nuove opere, il piano pluriennale degli investimenti necessari per l’attuazione del Piano esteso all’intero arco temporale di validità dello stesso;  realizzazione di un sistema informatizzato GIS. Analisi di coerenza esterna Considerata l’importanza che la popolazione fluttuante riveste nelle dinamiche insediative ed economiche del comune di Tertenia si ritiene che l’obiettivo volto “all’individuazione delle tendenze evolutive e delle tendenze demografiche del territorio quanto alla popolazione residente e alla popolazione fluttuante stagionale nella sua distribuzione territoriale” debba essere assunto tra gli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. Si dovrà inoltre avere cura di ulteriori obiettivi derivati dal PRGA da includere nel PUC e nel PUL alla luce degli approfondimenti in ordine alle componenti ambientali “Acqua” e “Sistema costiero”.

3.1.9 Piano forestale ambientale regionale

Redatto ai sensi del D.Lgs. n. 227 del 2001”, recante "Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell’art. 7 della legge n. 57 del 5 marzo 2001", il Piano forestale ambientale regionale (PFAR) è stato approvato con D.G.R. 53/9 del 27 dicembre 2007. Il PFAR è uno strumento quadro di indirizzo, finalizzato alla pianificazione, programmazione e gestione del territorio forestale e agroforestale regionale, per il perseguimento degli obiettivi di tutela dell’ambiente e di sviluppo sostenibile dell’economia rurale della Sardegna. Il Piano propone una pianificazione orientata alla multifunzionalità delle foreste, che analizza i sistemi forestali quali parte integrante e compositiva degli ecosistemi territoriali. Promuove la multifunzionalità dei boschi attraverso la pianificazione, analizzando il contesto forestale territoriale per derivarne le valenze, presenti e potenziali, di tipo naturalistico, ecologico, protettivo e produttivo. Il PFAR, dunque, si fonda su un approccio sistemico, sul riconoscimento della multifunzionalità dei sistemi forestali, sulla necessità di salvaguardare tutte le componenti degli ecosistemi e le loro articolate interconnessioni. Con particolare riferimento al territorio comunale di Tertenia, individuato nel PFAR all’interno del sistema forestale n. 8 “Ogliastra,” manca il dato sulla percentuale di territorio pubblico comunale rispetto al territorio provinciale (presente invece per gli altri comuni della provincia). È, invece, indicata la presenza di un’area forestale demaniale a Tacchixeddu.

32 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi del Piano In sintesi, gli obiettivi si focalizzano intorno ai grandi temi di interesse generale, ossia la protezione dell’ambiente forestale, lo sviluppo economico del settore forestale, l’informazione e l’educazione ambientale, il potenziamento degli strumenti conoscitivi, la ricerca applicata e la sperimentazione, e possono essere così sintetizzati:  contenimento dei processi di dissesto del suolo e di desertificazione attraverso lo studio dell’assetto idrogeologico e la tutela delle acque;  miglioramento della funzionalità e della vitalità dei sistemi forestali esistenti con particolare attenzione alla tutela dei contesti forestali e pre-forestali litoranei, dunali e montani;  conservazione dei sistemi forestali e agro-silvo-pastorali nelle aree a vocazione naturalistico- paesaggistica;  valorizzazione economica dei contesti forestali esistenti sia con riferimento a finalità turistico- ricreative sia per l’utilizzo della biomassa forestale in processi di vario genere (compreso quello per produzione energetica);  potenziamento delle azioni di informazione ed animazione territoriale, potenziamento e integrazione, nel sistema regionale, dell’educazione ambientale sulle tematiche forestali.  predisposizione di inventari e cartografia forestale. Analisi di coerenza esterna Si ritiene, essendo il comune di Tertenia interessato dalla presenta di un’area forestale demaniale, che l’obiettivo del PFAR “conservazione dei sistemi forestali e agro-silvo-pastorali nelle aree a vocazione naturalistico-paesaggistica” sia assumibile come obiettivo del PUC.

3.1.10 Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente in Sardegna

Il Piano regionale di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente è stato approvato con delibera della Giunta Regionale n. 55/6 del 29 novembre 2005. Esso è stato predisposto in riferimento ai contenuti del D.P.R. n. 23 del 24 maggio 1988, che attribuisce alle Regioni la competenza relativa alla tutela della qualità dell’aria impegnandole, attraverso la predisposizione di opportuni piani regionali, a provvedere ad individuare le zone e gli agglomerati del proprio territorio per i quali è opportuno procedere al raggiungimento degli obiettivi di qualità. Le procedure per la valutazione della qualità dell’aria ambiente sono definite nell’art. 6 del D.Lgs. n. 351 del 4 agosto 1999, attuativo della direttiva 96/62/CE del 27 settembre 1996 in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente; mentre il D.M. Ambiente n. 261 del 1 ottobre 2002 stabilisce le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell’aria ambiente ed i criteri per l’elaborazione dei piani e dei programmi di azione contenenti le misure da attuare nel breve periodo, affinché sia ridotto il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme, ovvero di mantenimento della qualità dell’aria, al fine di conservare i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite. Obiettivi del Piano Il lavoro di redazione del Piano regionale di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente è stato articolato in tre fasi. Una prima fase ha riguardato la realizzazione dell’inventario regionale delle sorgenti di emissione in atmosfera; la seconda ha riguardato una prima valutazione della qualità dell’aria ambiente e l’individuazione delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e gli ecosistemi, fornendo una proposta preliminare di zonizzazione; la terza fase ha visto l’approfondimento dei risultati della fase precedente ed ha fornito una valutazione conclusiva della qualità dell’aria ambiente, una proposta definitiva di zonizzazione e

33 RAPPORTO AMBIENTALE l’individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento di cui al D.Lgs. n. 351 del 1999. Ragionando su base comunale, la valutazione preliminare è stata effettuata considerando le criticità ambientali del territorio, a loro volta determinate a partire dall’analisi di variabili inerenti lo stato di qualità dell’aria, la vulnerabilità ambientale (intesa in relazione alla presenza di recettori sensibili) e le pressioni sul territorio, prime tra tutte le sorgenti di emissione. Tra gli elementi giudicati importanti a tale fine ci sono anche l’orografia, le condizioni meteorologiche, l’uso del suolo, la distribuzione demografica, la presenza di aree particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico, la presenza di specie animali e vegetali protette, la presenza di beni ambientali. Attraverso la definizione di indicatori di criticità ambientale si è poi arrivati a misurare per ogni territorio comunale due soli indici di vulnerabilità, uno per la salute umana e uno per la vegetazione, con valori compresi tra 0 (minima vulnerabilità) e 100 (massima vulnerabilità), che hanno consentito di inquadrare le aree da risanare, quelle da porre sotto controllo e quelle nei quali attualmente i fenomeni di inquinamento atmosferico non sono rilevanti. Alla luce di queste considerazioni, si può affermare che gli obiettivi del Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente sono quelli definiti già nel D.Lgs. n. 351 del 1999, in particolare:  risanamento delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e per gli ecosistemi in relazione alle emissioni di inquinanti in atmosfera;  monitoraggio delle aree da tenere sotto controllo mediante una dislocazione ottimale dei sistemi di controllo della concentrazione degli inquinanti nell’aria;  mantenimento della qualità dell’aria ambiente laddove è buona e suo miglioramento negli altri casi;  promozione di interventi atti a ridurre le emissioni di gas serra;  adeguamento tecnologico degli impianti, in particolare di quelli a maggiore emissioni di inquinanti atmosferici. Essi andranno ovviamente contestualizzati al territorio in esame con riferimento ai principali processi attraverso cui avvengono i fenomeni di emissione di inquinanti in atmosfera tra cui:  combustione nella produzione di energia, nei processi industriali, nei trasporti, nel riscaldamento domestico e commerciale, nel trattamento dei rifiuti (anche agricoli), negli incendi naturali;  evaporazione e volatilizzazione dai processi chimici, dall’uso di prodotti di consumo, dai combustibili dei veicoli, dai rifiuti, dai prodotti chimici utilizzati in agricoltura, dalle sorgenti naturali;  corrosione e distacco per logorio e rottura di materiali e strutture durante le attività industriali, durante l’estrazione di minerali, il trasporto, la coltivazione e attraverso il fenomeno dell’erosione naturale;  emissione fisica di materiali in aria soprattutto attraverso processi artificiali quali l’estrazione e le operazioni minerarie e le attività agricole o i rilasci accidentali nei processi industriali. Analisi di coerenza esterna Considerando una prima analisi del contesto ambientale di Tertenia e le criticità ambientali legate al territorio e inerenti lo stato di qualità dell’aria, è possibile affermare che le pressioni esercitate nel territorio, in cui l’attività agricola è un elemento trainante, sono la possibile evaporazione e volatilizzazione dovuta all’uso di prodotti chimici utilizzati in agricoltura, oltre all’antropizzazione del sistema costiero nel periodo estivo.

34 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Alla luce di queste considerazioni, si può affermare che l’obiettivo del Piano, assumibile come obiettivo del PUC è il “risanamento delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e per gli ecosistemi in relazione alle emissioni di inquinanti in atmosfera”.

3.1.11 Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione dei rifiuti urbani

Il Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione dei rifiuti urbani, è stato approvato con D.G.R. n. 73/7 del 20 dicembre 2008. Il Piano è impostato sul concetto di gestione integrata dei rifiuti, posto a fondamento della Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 2008/98/CE. Il Piano è articolato in diverse parti. Si fa innanzitutto un esame del contesto attuale e dell’evoluzione storica della gestione dei rifiuti in Sardegna; si individuano le caratteristiche quali- quantitative dei rifiuti urbani, tenendo conto dell’attivazione dei sistemi di raccolta differenziata; si definiscono obiettivi misurabili per le varie fasi della gestione integrata; si analizzano i sistemi di raccolta e si individuano le caratteristiche tecniche generali delle principali tipologie impiantistiche inerenti la gestione dei rifiuti urbani; si studia l’evoluzione delle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti negli scenari futuri in funzione degli obiettivi; si individuano i costi del ciclo completo di gestione dei rifiuti, tenuto conto del panorama impiantistico; si costruiscono gli scenari futuri e le possibili articolazioni degli ATO, fino all’individuazione della forma ottimale, tenuto conto dell’efficienza, efficacia ed economicità delle gestioni e della realtà gestionale in essere al momento della stesura del Piano. Con particolare riferimento a Tertenia, il Piano definisce la sua amministrazione come “un Comune virtuoso” per i buoni risultati raggiunti per la raccolta differenziata nell’anno 2006. Obiettivi del Piano Il Piano si pone come obiettivo generale il perfezionamento del coordinamento tra i diversi livelli territoriali e istituzionali per superare la frammentazione delle gestioni, onde garantire al cittadino un servizio che risponda alle esigenze di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza. Gli obiettivi specifici che il Piano si prefigge si possono ripartire in strategico-gestionali e ambientali, e possono essere così sintetizzati:  delineare un sistema gestionale che dia garanzia di sostanziale autosufficienza;  garantire una gestione il più possibile unitaria del ciclo dei rifiuti;  attuare politiche di pianificazione e strategie programmatorie coordinate e corresponsabili per una gestione sostenibile dei rifiuti;  attuare campagne di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sulla gestione sostenibile dei rifiuti;  migliorare la qualità, efficienza, efficacia e trasparenza dei servizi;  migliorare le prestazioni ambientali del sistema di gestione dei rifiuti;  ridurre la produzione di rifiuti e la loro pericolosità, anche mediante lo sviluppo di azioni tese alla ottimizzazione dei processi produttivi al fine di prevenire la produzione e/o la minimizzazione dei rifiuti;  implementare la raccolta differenziata;  implementare il recupero dei rifiuti;  valorizzare la produzione energetica riciclabile dai rifiuti non riciclabili;  ridurre il flusso di rifiuti indifferenziati allo smaltimento in discarica;  minimizzare la presenza sul territorio regionale di impianti di termovalorizzazione e di discariche;

35 RAPPORTO AMBIENTALE

 individuare localizzazioni e accorgimenti che consentano il contenimento delle ricadute ambientali delle azioni del Piano, con conseguente distribuzione dei carichi ambientali;  sviluppare azioni tendenti al recupero o riutilizzo dei rifiuti, sia all’interno dei processo produttivo che tramite interconnessione con altre attività economiche in grado di provvedere al recupero o riutilizzo di rifiuti di terzi. Analisi di coerenza esterna Gli obiettivi del Piano, molto settoriali, dovranno essere analizzati a seguito dei risultati dell’analisi dei dati sulla gestione dei rifiuti riferita al Comune di Tertenia. Si ritiene, sulla base di tale motivazione, che non debbano concorrere alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL in questa prima fase. L’esame delle componenti ambientali “Rifiuti” e “Sistema costiero”, che verrà sviluppata nel RA, e la successiva analisi SWOT, consentiranno di capire se alcuni degli obiettivi di questo Piano andranno inseriti tra gli obiettivi del PUC o del PUL.

3.1.12 Piano regionale dei rifiuti speciali

Il Piano regionale dei rifiuti speciali è stato approvato con D.G.R. n. 50/17 del 21 dicembre 2012. Il Piano costituisce un significativo aggiornamento del documento “Sezione Rifiuti speciali” approvato con la D.G.R. n. 13/34 del 30 aprile 2002, ed è frutto di un’approfondita analisi dell’attuale situazione impiantistica e logistica del sistema regionale di trattamento di questa categoria di rifiuti. Il Piano è mirato, soprattutto, a una nuova determinazione dei fabbisogni impiantistici e ad una incentivo forte spinta al recupero, in ottemperanza agli obiettivi generali fissati dalla normativa comunitaria e nazionale. Obiettivi del Piano Gli obiettivi fondamentali che il Piano si prefigge possono essere così sintetizzati:  ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti speciali;  massimizzare l’invio a recupero e la reimmissione della maggior parte dei rifiuti nel ciclo economico, favorendo in particolare il recupero di energia dal riutilizzo dei rifiuti (olii esausti, biogas, ecc.) e minimizzando lo smaltimento in discarica;  promuovere il riutilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale;  favorire la realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di ottemperare al principio di prossimità, ovvero garantire il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali, per quanto tecnicamente ed economicamente possibile, in prossimità dei luoghi di produzione;  assicurare che i rifiuti destinati allo smaltimento finale siano ridotti e smaltiti in maniera sicura;  perseguire l’integrazione con le politiche per lo sviluppo sostenibile, al fine di contrastare il fenomeno dei cambiamenti climatici, favorendo la riduzione delle emissioni climalteranti;  promuovere, per quanto di competenza, lo sviluppo di una “green economy” regionale, fornendo impulso al sistema economico produttivo per il superamento dell’attuale situazione di crisi, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, all’insegna dell’innovazione e della modernizzazione;  assicurare le massime garanzie di tutela dell’ambiente e della salute, nonché di salvaguardia dei valori naturali e paesaggistici e delle risorse presenti nel territorio regionale. Analisi di coerenza esterna Si ritiene che gli obiettivi elaborati dal Piano non debbano concorrere alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL in questa prima fase. L’esame delle componenti ambientali “Rifiuti” e

36 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

“Sistema costiero”, che verrà sviluppata nel RA, e la successiva analisi SWOT, consentiranno di capire se alcuni degli obiettivi di questo Piano andranno inseriti tra gli obiettivi del PUC o del PUL.

3.1.13 Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica

Il Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica è stato redatto in attuazione all’art. 5 del D.Lgs. n. 36 del 2003, il quale recepiva la Direttiva 1999/31/CE relativa al tema delle discariche controllate. Rappresenta uno strumento di indirizzo ed è stato elaborato dal Servizio della Gestione dei rifiuti e bonifica siti inquinati dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente. Come suggerito dal suo titolo, il programma mira alla riduzione dei rifiuti biodegradabili da destinare a discarica, ponendosi dei limiti, espressi in kg/anno per abitante, riferiti agli anni 2008, 2011 e 2018. Obiettivi del Piano Gli obiettivi sono orientati alla promozione del trattamento biologico finalizzato alla riduzione degli suoi effetti negativi sull’ambiente e sulle sue componenti e al miglioramento ecologico. Quest’ultimo non dovrà comportare alcun danno per gli esseri umani e per il mondo animale e vegetale. In particolare, si possono individuare i seguenti obiettivi:  miglioramento della qualità dei suoli mediante l’apporto di sostanza organica in modo tale da garantire il mantenimento o il ripristino delle proprietà chimiche, fisiche e biologiche che determinano la fertilità;  trattamento e l’utilizzo dei rifiuti biodegradabili deve essere finalizzato al recupero di prodotti fertilizzanti/ammendanti e di energia, nell’ordine prioritario indicato, e comunque non deve essere inteso come una via di smaltimento rifiuti presidiato;  sviluppo del compostaggio domestico soprattutto nei contesti rurali;  adozione della tariffa comunale a copertura dei costi del servizio di gestione rifiuti commisurata, per la parte variabile, alla produzione della quantità di secco residuo non riciclabile;  adozione a livello comunale delle raccolte integrate di tipo secco-umido;  adozione a livello comunale di sistemi di tipo domiciliare dedicati alla raccolta delle varie tipologie di rifiuti, cercando di eliminare, dove possibile, il cassonetto stradale. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo al tema dei rifiuti nel comune di Tertenia, gli obiettivi definiti da tale Piano non risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. Una loro possibile futura inclusione è rimandata ai risultati dell’analisi SWOT.

3.1.14 Piano di bonifica dei siti inquinati

L’obiettivo principale del Piano di bonifica dei siti inquinati è il risanamento ambientale di aree del territorio regionale che sono state inquinate da una non corretta attività industriale e civile, che presentano situazioni di rischio sia sanitario che ambientale. Il Piano pone le sue basi sul precedente strumento di pianificazione elaborato negli anni 93-94, ed è stato pensato in funzione all’ottenimento di una strutturazione organica dei molteplici dati presenti, relativi ai siti da bonificare, alla luce delle direttive normative emanate e costituite principalmente dall’art.17 del D.Lgs. n. 22 del 1997 e dal regolamento di attuazione D.M. Ambiente n. 471 del 1999.

37 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi del Piano Il Piano si pone i seguenti obiettivi:  la realizzazione di bonifiche o messa in sicurezza secondo le priorità di intervento individuate nel piano medesimo;  il risanamento delle zone contaminate sia di proprietà privata che pubblica;  lo sviluppo dell’attività di prevenzione;  la realizzazione di un sistema informativo sui siti contaminati attraverso la predisposizione dell’Anagrafe dei siti inquinati;  il miglioramento delle conoscenze territoriali e lo sviluppo della ricerca di eventuali nuovi siti contaminati con adeguamento in progress del piano regionale, anche in funzione dell’attività dell’Agenzia Regionale per l’Ambientale in corso di costituzione. Analisi di coerenza esterna Nel territorio di Tertenia il Piano individua un sito inquinato da attività di smaltimento di rifiuti solidi urbani o assimilabili in località “Cuile Sa Sedda Su Accu”, per il quale è stata definita una priorità di intervento a lungo termine. Alla luce di queste considerazioni si può affermare che gli obiettivi del Piano non risultano utili alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia in questa prima fase. Si rimanda, eventualmente, una loro successiva inclusione nell’insieme degli obiettivi del PUC e del PUL, sulla base dei risultati dell’analisi SWOT relativa all’analisi della componente ambientale “Suolo”.

3.1.15 Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

La Giunta regionale ha approvato con Delibera n. 27/14 del 1 giugno 2011, la revisione annuale del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi valido per il triennio 2011–2013. Piano regionale antincendi (PRAI), è stato redatto in conformità a quanto sancito dalla legge quadro nazionale in materia di incendi boschivi (L. n. 353/2000) e alle relative linee guida emanate dal Ministro Delegato per il Coordinamento della Protezione Civile (D.M. 20 dicembre 2001). In attesa di una normativa regionale di recepimento, la materia è disciplinata, anche in Sardegna, dalla citata legge quadro n. 353 del 2000. Il Piano è volto a programmare e coordinare l’attività antincendio degli Enti Pubblici e di tutti gli altri Soggetti concorrenti. In questa prospettiva il PRAI ha assunto una maggiore articolazione e una strutturazione più vicina alla complessità della realtà che deve rappresentare e coordinare. Il Piano contiene il quadro delle conoscenze tematiche appositamente elaborate al fine di pianificare al meglio le attività di prevenzione e lotta attiva. Il modello organizzativo generale è costituito dalla pluralità di soggetti istituzionali e non, che concorrono in forme e ambiti diversi al perseguimento degli obiettivi del Piano. L’allegato cartografico contiene la sintesi dell’attività di pianificazione sia in termini di previsione del rischio di incendio boschivo che in termini di ottimizzazione delle risorse disponibili per le attività di lotta attiva. Obiettivi del Piano Di seguito obiettivi e linee strategiche del PRAI:  disporre, secondo uno schema coordinato, il complesso delle attività operative per un armonizzato e sinergico intervento di prevenzione e soccorso in emergenza a favore del territorio e delle popolazioni esposte ad eventi calamitosi.

38 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Analisi di coerenza esterna Non si ritiene opportuno in questa fase l’inserimento degli obiettivi del PRAI nel set di obiettivi del PUC e del PUL, considerato che l’obbligo, in capo ai Comuni, di garantire attività di prevenzione (piani di protezione civile) rientra già tra i dettami delle Prescrizioni regionali antincendi, e nulla sotto questo punto di vista potrebbe aggiungere uno strumento di pianificazione al pari di un PUC o di un PUL.

3.1.16 Piano faunistico venatorio provinciale 2011-2015

Il Piano faunistico venatorio provinciale è stato adottato il 3 agosto 2013 dal Consiglio Provinciale dell’Ogliastra. L’obbligo di una corretta ed equilibrata gestione della fauna selvatica è stato definito dalla Legge n. 157 dell’11 febbraio 1992, recante “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Inoltre, trova fondamento nella L.R. n. 23 del 29 luglio 1998, recante “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna”. Il Piano rappresenta quindi uno strumento di programmazione delle azioni necessarie per il miglioramento ambientale nelle zone di ripopolamento e per garantire la conservazione del patrimonio faunistico. Il piano è strutturato in due parti: una analitica, la quale prevede la determinazione della superficie utilizzabile ai fini della gestione faunistico-venatoria, nonché la delimitazione degli ambiti territoriali di caccia, ed una seconda più nettamente programmatica. Obiettivi del Piano Gli obiettivi principali del Piano faunistico venatorio sono orientati alla conservazione e gestione della fauna selvatica. In particolare, gli obiettivi generali possono essere così riassunti:  favorire la riproduzione della fauna selvatica e la sua cattura nei tempi ottimali per permettere la ricostruzione della densità faunistica ottimale, attraverso l’individuazione degli ambiti territoriali di caccia e delle zone di protezione e rifugio della fauna selvatica nonché delle zone di ripopolamento e cattura;  favorire e promuovere la gestione delle zone e dei periodi di addestramento, allenamento nonché delle gare dei cani;  favorire il risarcimento in favore di conduttori dei fondi rustici a seguito dei danni arrecati dalla fauna selvatica attraverso la definizione dei criteri necessari per la determinazione dei danni;  tutelare e ripristinare gli habitat naturali e permettere l’incremento della fauna selvatica nelle zone destinate ad oasi di protezione o a ripopolamento e cattura, definendo dei criteri per la corresponsione degli incentivi a favore dei proprietari o conduttori di fondi rustici;  favorire il miglioramento ambientale nelle zone di ripopolamento e cattura anche in previsione della reintroduzione e dell’immissione di alcune specie. Analisi di coerenza esterna In riferimento ad una prima analisi del contesto relativo al tema del patrimonio faunistico e venatorio nel comune di Tertenia, gli obiettivi definiti da tale Piano non risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. Una loro possibile futura inclusione è rimandata ai risultati dell’analisi SWOT.

39 RAPPORTO AMBIENTALE

3.1.17 Piano regionale dei trasporti

Il Piano regionale dei trasporti (PRT) la cui proposta definitiva è stata approvata dalla Giunta Regionale con Delibera n. 66/23 del 27 novembre 2008 rappresenta lo strumento di pianificazione di medio e lungo termine della politica regionale nei settori della mobilità aerea, marittima, viaria e ferroviaria e costituisce uno dei presupposti essenziali per una programmazione ed organizzazione unitaria del sistema dei trasporti della Regione Sardegna. La logica dello strumento è riportato nella figura nella quale si osserva l’interazione con il Piano generale dei trasporti e della logistica (approvato nel 2001) di livello nazionale che costituisce lo strumento di definizione delle priorità d’intervento sul sistema nazionale dei trasporti. Obiettivi del Piano Di seguito obiettivi e linee strategiche del PRT:  garantire il diritto universale alla mobilità delle persone e delle merci sulle relazioni sia interregionali (Sardegna/Continente/Mondo) che intra-regionali;  assicurare elevati livelli di accessibilità per conseguire ricadute: o di natura economica (migliorare la competitività delle imprese); o di natura territoriale (attrattività insediativa, riequilibrio verso l’interno, integrazione aree interne e versante costiero); o di natura sociale (coesione, superamento dell’isolamento geografico dovuto all’insularità e dello spopolamento delle aree interne);  rendere più accessibile il sistema a tutte le categorie fisiche e sociali, ed in particolare alle fasce più deboli e marginali in qualsiasi parte del territorio siano localizzate;  assicurare elevata affidabilità e sicurezza al sistema;  assicurare lo sviluppo sostenibile del sistema dei trasporti: o riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti in coerenza con il Piano energetico ambientale regionale; o riduzione dell’impatti sul territorio specie in quei contesti di particolare pregio, paesistico ed ambientale e storico - architettonico (aree costiere e aree montane interne) previsto nel PPR e nel Piano regionale del turismo sostenibile; o contribuire a governare le trasformazioni legate al riassetto territoriale, intervenendo, in combinazione con altre iniziative, sui fenomeni di migrazione insediativa. Analisi di coerenza esterna Considerata l’importanza strategica degli spostamenti e delle connessioni tra l’antico centro urbano di Tertenia e i più recenti insediamenti lungo la costa si ritiene che l’obiettivo volto ad “assicurare elevati livelli di accessibilità”, debba essere assunto tra gli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia.

3.1.18 Piano energetico ambientale regionale

Il Piano energetico ambientale regionale (PEAR) è stato adottato dalla Giunta Regionale con delibera n. 34/13 del 2 agosto 2006 ed ha lo scopo di prevedere lo sviluppo del sistema energetico in condizioni dinamiche: infatti le norme dell’Unione Europea e del Governo italiano sono in continuo cambiamento, così pure le condizioni economiche internazionali nel determinare la dinamica dei prezzi, evoluzione da tenere in considerazione nel momento della programmazione. La peculiarità della Regione Sardegna, sistema semi-chiuso, non dotato del metano e delle grandi infrastrutture energetiche, con la necessità di una riserva dell’80% della potenza di punta, comporta un tempo di assestamento lungo per arrivare allo stato di sistema energetico equilibrato.

40 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Date queste specificità, il Piano è uno strumento flessibile che definisce priorità e ipotizza scenari nuovi in materia di compatibilità ambientale degli impianti energetici basati sulla utilizzazione delle migliori tecnologie e sulle possibili evoluzioni del contesto normativo nazionale e europeo. Atti amministrativi regionali e normativa vigente: D.G.R. n. 12/21 del 20 marzo 2012. D.G.R. n. 31/43 del 2011. D.G.R. n. 43/31 del 6 dicembre 2010. D.G.R. n 10/3 del 12 marzo 2010, n. 25/40 del 1 luglio 2010 e 27/16 del 1 luglio 2011. D.G.R. n. 17/31 del 27 aprile 2010 (Sardegna CO2.0 e Smart City). D.Lgs. n. 28 del 3 marzo 2011 recante attuazione della Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle Direttive 2001/77/CE E 2003/30/CE. Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio Ue 2010/31/Ue Direttiva EPBD - Prestazione energetica nell’edilizia. D.P.R. 59 del 2009 e D.M. 26 giugno 09 (modifica del D.Lgs. n. 192 del 2005). Riferimento normativo nazionale in vigore in materia di risparmio energetico, ma superato dalla normativa regionale in materia. In particolare art. 6 della L.R. n. 3 7 agosto 2009, recante “Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale”. Obiettivi del Piano Di seguito obiettivi e linee strategiche del PEAR:  gli interventi e le azioni del Sistema energetico regionale devono essere concepite in modo da minimizzare l’alterazione ambientale. Nel rispetto della direttiva della UE sulla VAS, la Sardegna si propone di contribuire all’attuazione dei programmi di riduzione delle emissioni nocive secondo i Protocolli di Montreal, di Kyoto, di Goteborg;  favorire la stabilità e sicurezza della rete attraverso il rafforzamento delle infrastrutture energetiche della Sardegna;  stimare il fabbisogno energetico regionale in base all’evoluzione storica del quadro energetico- ambientale e agli scenari possibili di sviluppo urbano (sotto il profilo economico, demografico, territoriale, ambientale, paesaggistico, ecc.) ;  rendere il Sistema Energetico funzionale all’apparato produttivo: la struttura produttiva di base esistente in Sardegna deve essere preservata e migliorata sia per le implicazioni ambientali sia per le prospettive dei posti di lavoro;  ricostruire il sistema energetico-ambientale-territoriale tenendo conto delle infrastrutture già presenti nel territorio regionale;  valutare sia il risparmio di energia potenzialmente ottenibile mediante un’accurata gestione della domanda e dell’offerta di energia, sia l’incremento di produzione di energia attraverso una differenziazione delle diverse fonti di energia comprese quelle rinnovabili;  redigere un bilancio energetico che tenga conto della valutazione degli effetti ambientali e paesaggistici associati allo sfruttamento di diverse fonti primarie e dei differenti usi finali dell’energia;  costruire un Piano d’azione, ovvero una pianificazione strategica della sostenibilità energetica che indichi le modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile, le linee di sviluppo ed implementazione dei progetti relativi alle energie rinnovabili (biomasse, solare, eolico, ecc.), la valutazione economica delle azioni di intervento e degli eventuali ostacoli all’attuazione del Piano d’azione.

41 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi di coerenza esterna Considerata la necessità di garantire un approvvigionamento energetico non necessariamente legato a nuove costose e impattanti infrastrutturazioni (specie nelle aree più sensibili sotto il profilo naturalistico e ambientale) si ritiene che l’obiettivo volto a “favorire l’implementazione dei progetti relativi alle energie rinnovabili” debba essere assunto tra gli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. I restanti obiettivi del PEAR andrebbero comunque tenuti in considerazione anche se definirebbero meglio un intervento normativo di natura più settoriale (Piano energetico comunale o Piano di azione per le energie sostenibili). Alla luce degli approfondimenti in ordine alla componente ambientale “Energia” si valuterà l’opportunità di integrare il set di obiettivi del PEAR da inserire nel PUC e nel PUL.

3.1.19 Piano regionale per le attività estrattive

Il Piano regionale delle attività estrattive è stato previsto limitatamente ai materiali di cava, come strumento di programmazione e pianificazione di settore dall’art. 6 della L.R. n. 30 del 7 giugno 1989. Precedentemente all’approvazione del PPR l’esercizio dell’attività estrattiva di cava era regolamentato, sotto il profilo pianificatorio, dal Piano stralcio regionale delle attività estrattive di cava, approvato dal Consiglio regionale in data 30 giugno 1993. Tale piano ha però perso la sua efficacia al momento dell’approvazione del PPR; si è resa necessaria l’elaborazione di un nuovo piano che potesse recepire il quadro di prescrizioni ed indirizzi e di definizione ed individuazione dei relativi ambiti territoriali, posto dal PPR e dalla normativa regionale, statale e comunitaria in tema di tutela ambientale e paesaggistica. Quello estrattivo è infatti un settore che sfrutta risorse non rinnovabili e la cui estrazione produce inevitabili impatti ambientali. Esso però tratta prodotti indispensabili per la costruzione di edifici e infrastrutture e per l’approvvigionamento delle materie prime necessarie al sistema produttivo che soddisfa i nostri quotidiani bisogni. Gli atti d’indirizzo programmatico per il settore estrattivo in Sardegna posti alla base dell’elaborazione del Piano sono stati approvati con Deliberazione n. 37/14 del 25 settembre 2007. Sulla base di tale documento oggetto del Piano sono le attività di ricerca e di coltivazione di sostanze minerali e per lo sfruttamento energetico del sottosuolo, industrialmente utilizzabili, sotto qualsiasi forma o condizione fisica, distinte nelle due categorie: prima categoria (miniere) e seconda categoria (cave), queste ultime ulteriormente classificate in rocce ornamentali, materiali per usi industriali e materiali per costruzioni ed opere civili. Gli ambiti territoriali estrattivi individuati dal Piano regionale coincidono, in via preliminare e alla scala territoriale regionale del piano, con le aree delle concessioni minerarie, le aree di autorizzazione delle cave, le aree estrattive delle cave in istruttoria così come rilevate all’anno 2006. Obiettivi del Piano Obiettivo generale del Piano regionale delle attività estrattive è, in coerenza con il PPR, il corretto uso delle risorse estrattive in un quadro di salvaguardia dell’ambiente e del territorio, al fine di soddisfare il fabbisogno regionale di materiali di cava per uso civile e industriale e valorizzare le risorse minerarie e i lapidei di pregio. In altre parole, il Piano persegue il conseguimento nel breve medio periodo di un migliore livello di sostenibilità ambientale sociale ed economica dell’attività estrattiva. Il Piano è fondamentalmente uno strumento di tipo regolativo rivolto agli operatori del settore ed agli enti competenti nelle funzioni di programmazione, governo e controllo delle attività estrattive di

42 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA prima e seconda categoria. Come tale esso contiene prescrizioni ed indirizzi finalizzati a conseguire i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile del settore estrattivo, in particolare:  improntare ai criteri della sostenibilità gli iter autorizzativi per il rilascio di concessioni per l’apertura di nuove miniere e per l’autorizzazione di nuove cave;  limitare l’apertura di nuove cave o miniere per l’estrazione di materiali il cui approvvigionamento sia assicurato dalle attività estrattive in esercizio nel rispetto dei vincoli di mercato, e di sostenibilità dei flussi di trasporto;  privilegiare nei procedimenti autorizzativi il completamento e l’ampliamento delle attività esistenti rispetto all’apertura di nuove attività estrattive  incrementare il numero e la qualità degli interventi di recupero ambientale delle cave dismesse e non recuperate;  incrementare nell’esercizio delle attività estrattive il ricorso alle buone pratiche di coltivazione mineraria e di recupero ambientale;  incentivare il ricorso alle certificazioni ambientali delle attività estrattive;  migliorare il livello qualitativo della progettazione degli interventi di carattere estrattivo e degli interventi di recupero ambientale o di riqualificazione delle aree estrattive dismesse;  razionalizzare i procedimenti autorizzativi e di controllo delle attività estrattive;  incentivare il riutilizzo dei residui delle attività estrattive e assimilabili con prescrizioni nei capitolati di lavori pubblici e nelle valutazione di impatto ambientale di opere pubbliche;  promuovere nel settore estrattivo lo sviluppo economico di filiere. Analisi di coerenza esterna Per quanto concerne il territorio di Tertenia, non risultano attualmente attività estrattive presenti, mentre in passato è stata praticata l’estrazione di vari minerali dalle cave di Bau Arenas e Corongiu, trasportati e caricati al porto di Santoru, ancora in parte esistente, situato alla fine della Marina in direzione Sud al Salto di Quirra. Le concessioni minerarie archiviate e in chiusura sono incluse nel Pubblico registro dei titoli minerari (L.R. n. 15 del 7 maggio 1957, art. 22), pubblicato nel Piano regionale per le attività estrattive. Alla luce di queste considerazioni si può affermare che gli obiettivi del Piano non risultano utili alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia in questa prima fase. Si rimanda, eventualmente, una loro inclusione nell’insieme degli obiettivi, sulla base dei risultati dell’analisi SWOT relativa all’analisi delle componenti ambientali “Suolo” e “Sistema economico produttivo”.

3.1.20 Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile

Il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile (PRSTS) è stato istituito con D.G.R. n. 39/15 del 5 agosto 2005 e mette in evidenza la necessità di ripensare le politiche di sviluppo turistico e le politiche territoriali ad esse associate. Il Piano recepisce le indicazioni emerse dal dibattito internazionale sulla sostenibilità (Prima conferenza mondiale sul turismo sostenibile tenutasi a Lanzarote, 1995) e adotta una definizione che tiene in considerazione la particolare congiuntura del mercato. La dinamica recente del fenomeno turistico mostra che, all’interno della domanda complessiva, cresce costantemente la quota di quella che premia la qualità ambientale. La qualità è un fattore competitivo sempre più importante e determina differenziali consistenti nell’offerta turistica globale, intesa come integrazioni di tutte le componenti del viaggio (attrazioni, ricettività, servizi, trasporti). Il Piano mette l’accento su come un’offerta ricettiva che rispetti la qualità ambientale può generare nel medio-lungo periodo più reddito, e dunque crescita, di quanto possano fare alternative a più

43 RAPPORTO AMBIENTALE alto impatto. In questo senso si pone come strumento per una programmazione più attenta alle diverse relazioni che il settore del turismo determina con gli altri settori produttivi, con la popolazione e con il paesaggio. La necessità di questo piano è stata imposta dal fatto che la sostenibilità non si genera da sola: in presenza di risorse esauribili quali quelle ambientali, un processo di sviluppo lasciato alla sola iniziativa dei singoli attori comporta disomogeneità di intervento che danno luogo ad uno sfruttamento eccessivo, non sostenibile, delle risorse ambientali. Obiettivi del Piano Gli obiettivi generali ruotano intorno alla visione strategica di incrementare la quota di prodotto delle attività turistiche rispetto al complesso delle attività economiche, attraverso scelte di governo volte alla soluzione dei problemi che limitano le possibilità di sviluppo turistico della regione e al rafforzamento della competitività di medio lungo periodo del sistema turistico sardo, nel rispetto della sostenibilità ambientale allo sviluppo di un processo di investimenti in grado di migliorare la qualità del sistema, nonché l’adeguamento delle tariffe per conseguire l’equilibrio economico e finanziario che è stato imposto dalla Legge n. 36 del 1994. In particolare, il Piano individua i seguenti obiettivi:  colmare le lacune conoscitive relativamente ad aspetti specifici del fenomeno turistico in Sardegna;  definire gli strumenti di valutazione ex ante ed ex post della sostenibilità ambientale ed economica di interventi sull’offerta turistica;  ridurre la concentrazione nel tempo e nello spazio della domanda turistica;  incrementare il livello di spesa turistica e gli effetti moltiplicativi sugli altri settori economici. Analisi di coerenza esterna L’incremento della presenza di turisti provenienti da mercati con elevata capacità di spesa, della diffusione e della visibilità delle produzioni locali di qualità sul mercato turistico impatta a più livelli sul sistema economico, generando una creazione di valore aggiunto che è funzione diretta del numero di presenze e della spesa media pro-capite effettuata. Questo gioca un ruolo molto importante nella definizione degli obiettivi del PUC e del PUL, visto che un settore turistico sviluppato secondo criteri di rispetto ambientale genera un incremento degli introiti soprattutto in un comune costiero quale è quello di Tertenia. Alla luce di queste considerazioni si può affermare che gli obiettivi del Piano non risultano utili alla formulazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia in questa prima fase. Si rimanda, eventualmente, una loro successiva inclusione nell’insieme degli obiettivi del PUC e del PUL, sulla base dei risultati dell’analisi SWOT relativa all’analisi della componente ambientale “Sistema economico produttivo” e “Sistema costiero”.

3.1.21 Piano turistico regionale “Cornice e strategia di contesto”

Il Piano turistico regionale viene inteso come strumento processuale iterativo di indirizzo, coordinamento e verifica delle attività di ricerca, intervento e gestione funzionale al governo complessivo dello sviluppo del settore. Il documento individua le linee programmatiche per una politica del turismo orientata all’attivazione di processi di produzione e fruizione turistica sostenibili ed integrati.

44 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi del Piano Gli obiettivi sono orientati alla valorizzazione delle risorse territoriali tenendo conto delle esigenze dei flussi turistici, nonché delle peculiarità naturali e antropiche del territorio, affinché venga garantito un coerente sviluppo socio-economico e culturale e venga assicurata contestualmente la preservazione delle risorse presenti. Il piano propone la promozione turistica adattata agli obiettivi generali della programmazione di settore nel rispetto dei principi di sostenibilità. In questa logica il piano considera una stretta circolarità tra comparto turistico e sviluppo endogeno integrato in cui le strategie si traducono in interventi sul territorio che rispecchiano nel loro insieme gli obiettivi di sviluppo, valorizzando le vocazioni turistiche delle diverse aree nel rispetto dei vincoli che il territorio impone allo sviluppo delle attività ricettive e ricreative. In particolare, si possono individuare i seguenti obiettivi:  diversificare e arricchire la proposta turistica, nel breve periodo, attraverso la predisposizione e la promozione in ambito nazionale ed internazionale di una offerta complementare incentrata sulla valorizzazione innovativa delle risorse ambientali e culturali, rivolta prevalentemente ad un incremento dei flussi nei periodi di bassa stagione;  riqualificare e integrare, nel medio-lungo periodo, il sistema ricettivo attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incrementarne la capacità soprattutto nelle aree interne;  mantenere un’ elevata qualità ambientale;  integrare il sistema costa e le aree interne, associando il prodotto turistico balneare, il patrimonio ambientale e culturale localizzato nell’entroterra;  favorire, disciplinare e adeguare forme di ospitalità diffusa;  attivare collegamenti stabili, frequenti e poco costosi tra la Sardegna e i principali mercati generatori di domanda;  ristrutturare le linee esistenti su ferro e su gomma che, supportando una politica di diversificazione dei bacini di attrazione della domanda;  riorganizzare gli itinerari turistici integrati, programmati ed in corso di realizzazione, sostenere l’accesso ai marchi territoriali e promuovere la realizzazione di sistemi editoriali e multimediali per una loro promozione, individuando una serie di offerte costituite dall’insieme delle risorse territoriali, ambientali, culturali, artigianali ed enogastronomiche. Analisi di coerenza esterna In riferimento all’analisi di contesto relativo al turismo nel comune di Tertenia, tra gli obiettivi definiti da tale Piano quelli che risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL sono i seguenti:  mantenimento un’elevata qualità ambientale;  sviluppo di forme di ospitalità diffusa;  riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incremento della loro capacità interna ricettiva, con particolare riferimento alle localizzazioni non costiere. Un’offerta turistica che sfrutti tutte le potenzialità del territorio, integrando saggiamente le risorse ambientali, senza limitarsi all’ ambito marino costiero, con le particolarità culturali del territorio di Tertenia, permetterebbe che il PUC e il PUL divengano strumenti che integrano la pianificazione territoriale con la pianificazione turistica. Al fine di garantire uno sviluppo sostenibile, sarebbe opportuno integrare anche il centro urbano all’interno dell’offerta ricettiva. Ecco perché la riqualificazione dell’edilizia esistente, verso strutture ricettive, a supporto delle attività turistiche, nonché il rafforzamento dei collegamenti viari esistenti,

45 RAPPORTO AMBIENTALE rappresenterebbe per il settore dell’edilizia, consistente fetta dell’economia comunale, una possibilità di ripresa dalla crisi odierna.

3.1.22 Piano regionale per il benessere e la protezione degli animali da reddito

La Regione Sardegna ha approvato il primo Piano regionale per il benessere e la protezione degli animali da reddito – anno 2010, con Determinazione n. 311 del 16 aprile 2010, con la finalità di:  programmare l’attività di controllo ufficiale del benessere degli animali negli allevamenti; durante il trasporto su automezzi e nelle operazioni connesse agli abbattimenti presso i macelli;  programmare la formazione continua dei medici veterinari, dei proprietari e di tutto il personale addetto alla custodia degli animali allevati, dei conducenti e dei guardiani e del personale addetto agli abbattimenti ed alle operazioni correlate;  standardizzare e informatizzare i flussi informativi. Il Piano nasce dall’esigenza di ottemperare alle disposizioni previste dalle norme comunitarie, nazionali e dal Piano Nazionale per il benessere degli animali. Obiettivi del Piano Gli obiettivi sono quindi orientati alla salvaguardia e alla tutela degli animali da allevamento nonché alla continua formazione del personale addetto alla loro cura. In particolare, gli obiettivi generali possono essere così sintetizzati:  monitoraggio dei livelli di benessere degli animali negli allevamenti con il fine ultimo di incrementare, attraverso l’applicazione della normativa e della formazione continua rivolta agli allevatori, il rispetto nei confronti delle loro esigenze biologiche e comportamentali e quindi, in generale, del loro benessere;  controllo del benessere animale nei trasporti su automezzi al fine di verificare il rispetto delle norme vigenti;  controllo delle operazioni connesse agli abbattimenti per verificarne la conformità alle norme vigenti;  formazione continua dei medici veterinari, dei proprietari e di tutto il personale addetto alla custodia degli animali allevati, dei conducenti e dei guardiani e del personale addetto agli abbattimenti ed alle operazioni correlate (macellazioni, focolai di malattia infettive, “spopolamento”, ecc) sulle tematiche relative alla protezione ed al benessere degli animali da reddito;  programmazione annuale dei controlli sulla base della valutazione del rischio (regolamento CE n. 882/2004 e decisione n. 778/2006/CE) e del Piano nazionale del benessere animale;  standardizzazione ed informatizzazione dei flussi informativi. Analisi di coerenza esterna In riferimento all’analisi del contesto relativo al tema del patrimonio faunistico nel comune di Tertenia, gli obiettivi definiti da tale Piano non risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia. Una loro possibile futura inclusione è rimandata ai risultati dell’analisi SWOT.

3.1.23 Piano urbanistico provinciale di Nuoro

La Provincia dell’Ogliastra non ha approvato un Piano territoriale di coordinamento provinciale/Piano urbanistico provinciale ai sensi della normativa nazionale (D.Lgs. n. 267 del 18

46 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA agosto 2000) e della legislazione regionale (L.R. n. 45 del 22 dicembre 1989), per cui per la presente analisi di fa riferimento ai contenuti del Piano urbanistico provinciale (PUP) di Nuoro. Gli obiettivi generali del piano sono i seguenti.  indirizzare il governo provinciale verso lo sviluppo sostenibile del territorio, la riqualificazione dei centri urbani, la tutela dei beni culturali ed ambientali nonché la valorizzazione delle identità locali;  tracciare le direttrici dello sviluppo socio - economico tramite una politica d’assetto del territorio flessibile condotta con il coinvolgimento delle Amministrazioni locali;  individuare ed elaborare, in concorso con gli enti locali, programmi pluriennali di carattere generale e settoriale espletando un ruolo di coordinamento dell’attività programmatoria;  attuare politiche di valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali compatibili con le esigenze di sviluppo economico - produttivo della collettività provinciale. Il PUP individua, inoltre, alcuni obiettivi strategici:  razionalizzare e riqualificare le aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di attrezzature e servizi necessari sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana;  includere le zone interne in una logica di sviluppo compatibile con l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, valorizzando le risorse con interventi che consentano di esprimere una reciproca sinergia tra territori aventi caratteristiche e vocazioni diverse;  potenziare, sviluppare e dare efficacia al sistema della mobilità e del trasporto, puntando sull’accessibilità come condizione strategica per migliorare la qualità della vita urbana dei residenti e per favorire forme nuove e alternative di sviluppo turistico. Analisi di coerenza esterna In riferimento al comune di Tertenia, tra gli obiettivi definiti dal PUP, considerata la bellezza del sistema costiero e lo sviluppo in esso di insediamenti residenziali e turistici, risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC i seguenti obiettivi:  tutelare i beni culturali ed ambientali e valorizzare le identità locali;  riqualificare le aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di servizi e attrezzature necessarie sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana;  potenziare, sviluppare e dare efficacia al sistema della mobilità e del trasporto, puntando sull’accessibilità come condizione strategica per migliorare la qualità della vita urbana dei residenti e per favorire forme nuove e alternative di sviluppo turistico.

3.1.24 Programma Azione Coste

La Giunta Regionale, con deliberazioni DGR 34/60 del 20.7.2009 e DGR 15-23 del 13.04.2010; ha stabilito la necessità di redigere uno strumento snello in ordine al quale individuare pragmaticamente linee programmatiche per le aree costiere a maggiore criticità di dissesto ed erosione e indirizzi applicativi di gestione costiera integrata. L’impulso maggiore a tale programma è stato dato dalle necessità connesse all’attuazione della Linea di Attività 4.1.1B del POR FESR Sardegna 2007-2013 “Attività di Tutela, prevenzione e difesa delle fasce costiere e litoranee dal rischio dei fenomeni di erosione, dissesto, ingressione marina nonché interventi finalizzati alla gestione integrata delle zone costiere”. L’elaborazione del Programma d’Azione Coste (PAC) ha evidenziato fin dalle prime battute la necessità di pervenire ad una impostazione metodologica di portata generale che affrontasse nelle

47 RAPPORTO AMBIENTALE sue diverse sfaccettature una materia complessa e delicata come quella della tutela e difesa costiera. Ala luce di queste premesse il PAC ha realizzato la classificazione delle aree costiere a maggiore criticità geomorfologico-ambientale e ha posto le basi affinché le problematiche della tutela, salvaguardia e difesa dei litorali vengano inquadrati all’interno di una impostazione complessiva di gestione costiera integrata, mediante interventi organici non solo di tipo strutturale ma anche a finalità di regolamentazione e gestione. Obiettivi del Programma La necessità di elaborare il PAC è data dal fatto che la Sardegna, con i suoi oltre 2.000 km di costa, è caratterizzata da un patrimonio geo-ambientale di grande rilevanza e consistenza e che si contraddistingue per l’elevato livello di naturalità dei litorali, benché siano evidenti i segni delle modificazioni conseguenti ad una infrastrutturazione urbanistico-edilizia turistica che si è sviluppata con forte impulso a partire dagli anni ’50 del secolo scorso e che è ancora oggi in espansione. Ciò è avvenuto spesso a spese di ambienti delicati e fragili, governati da equilibri effimeri, facilmente perturbabili in modo irreversibile. Un sistema costiero costituisce un ambito territoriale molto complesso per le molteplici variabili che vi agiscono e che derivano dal mutuo intreccio di dinamiche e processi naturali e antropici. Le spiagge costituiscono la prima difesa costiera dall’ingressione marina, insieme alle dune e alle aree umide sono ciclicamente esposte a fenomeni di erosione, degrado, ripristino ed avanzamento. L’obiettivo principale del PAC è rappresentato dalla necessità di tutelare l’assetto geomorfologico della fascia costiero-litoranea attraverso uno strumento organico e funzionale. Il PAC descrive e classifica le evidenze fenomenologiche di arretramento della linea di costa regionale connesse a processi erosivi di litorali sabbiosi e di dissesto franoso di tratti rocciosi. Nell’ambito programmatico gli obiettivi generali del PAC sono i seguenti:  individuazione delle aree costiere a maggiore criticità, nelle due distinte categorie “spiagge” e “coste rocciose”, prioritarie rispetto a scenari di indirizzo programmatico;  individuazione di progetti di valenza strategica regionale e di sinergia per l’ambito della difesa costiera. Nell’ambito metodologico è stato costruito un quadro classificatorio di base dell’ambito costiero in unità fisiche omogenee con gli obiettivi di:  fornire una definizione di unità fisiografiche (UF) omogenea e dei criteri metodologici atti alla sua individuazione;  individuare cartograficamente le unità omogenee. Analisi di coerenza esterna In riferimento all’analisi del contesto relativo al tema del patrimonio faunistico nel comune di Tertenia, l’obiettivo definito da tale che risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia è il seguente:  individuazione delle aree costiere a maggiore criticità, nelle due distinte categorie “spiagge” e “coste rocciose”, prioritarie rispetto a scenari di indirizzo programmatico. Il sistema costiero infatti rappresenta una componente fondamentale del territorio terteniese. E’ importante quindi una profonda conoscenza della geomorfologia di quest’area per poterne determinare i fattori che determinano problematiche quali l’avanzamento o l’arretramento della linea di riva, ed eventualmente prevedere, qualora fossero necessari, interventi di protezione e riqualificazione del compendio dunale e di spiaggia. All’interno del PAC, si possono trovare dei riferimenti utili per completare il quadro conoscitivo sul territorio di Tertenia. Nello specifico, il Comune viene individuato come facente parte dell’UF

48 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA omogenea 10, che ha uno sviluppo lineare N-S tra Capo Ferrato e Capo Bellavista. Nel settore centro-settentrionale dell’UF si localizza il sistema costiero roccioso di Costa de Su Franzesu impostato su litologie scistose paleozoiche, che definisce il limite fisico dei processi evolutivi della piana costiera del Rio di Quirra da quelli delle foci del Flumendosa a sud. Più a nord si osservano le foci del Rio Quirra-Flumini Durci e del Flumini Pisale, che danno origine al vasto sistema umido litoraneo degli stagni di Flumini Durci e Longu Flumini e al lido sabbioso di Murtas, chiuso a sud dal promontorio di Capo San Lorenzo, la cui valenza ambientale ed ecologica ha portato alla istituzione del SIC “Stagni di Murtas e S'Acqua Durci”. In tale settore l'insediamento turistico costiero è limitato a pochi nuclei sparsi sulla costa di Tertenia. Tale settore costiero include anche l’area SIC “Area del Monte Ferru di Tertenia”. All’interno di tale UF sono stati classificati anche i tratti franosi e tabellati. Nello specifico, per Tertenia si possono trovare i seguenti dati significativi:  lo sviluppo lineare della costa comunale: 12.485 (m)  il numero dei tratti franosi identificati nel settore costiero comunale: 2  lo sviluppo lineare dei tratti franosi: 6.177 (m)  la percentuale di costa franosa rispetto allo sviluppo costiero totale: 49%  il numero dei tratti ad alta criticità:0  l’elenco dei toponimi rappresentativi dei tratti alta criticità: nessuno  lo sviluppo lineare dei tratti alta criticità: 0

3.1.25 Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna

Il Documento Strategico Unitario della Regione Sardegna (DSU), che delinea, in prima approssimazione, la Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna, è stato approvato con la DGR n. 37/5 del 12 Settembre 2013 recante “Documento Strategico Unitario e delle priorità di finanziamento della Regione Sardegna per il ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi UE ricompresi nel Quadro Strategico Comune”. La Strategia Regionale, che verrà attuata con i programmi relativi ai fondi della politica di coesione dell’Unione Europea per il settennio 2014-2020, il “Fondo di Sviluppo e Coesione” dello Stato e i fondi del bilancio regionale, fa riferimento agli obiettivi specifici (o risultati attesi) che l’Unione Europea associa ad 11 obiettivi tematici definiti dall’art. 9 del Regolamento n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 “recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca”. Questa associazione è stata definita nell’Accordo di Partenariato, definito ed adottato ai sensi degli artt. 14-17 del Regolamento UE 1303/2013. Obiettivi della Strategia Gli undici obiettivi tematici della Strategia Regionale sono i seguenti: 1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 2. migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime; 3. promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP); 4. sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5. promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;

49 RAPPORTO AMBIENTALE

6. preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; 7. promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8. promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9. promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; 10. investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente; 11. rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente. Nel paragrafo seguente si indicano gli obiettivi specifici rilevanti per il PUC di Tertenia. Analisi di coerenza esterna In riferimento al comune di Tertenia, tra gli obiettivi specifici associati agli undici obiettivi tematici della Strategia Regionale, risultano rilevanti per l’individuazione degli obiettivi del PUC i seguenti obiettivi (si indica tra parentesi un riferimento, “x.y”, che ha il seguente significato: x: numero che identifica l’obiettivo tematico, uno degli undici elencati sopra; y: numero che identifica, ai sensi dell’Accordo di Partenariato, il numero d’ordine dell’obiettivo specifico associato all’obiettivo tematico x):  rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo (3.1);  sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive (3.2);  consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali (3.3);  diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale (3.7);  riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili (4.1);  riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili (4.2);  incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti (4.3);  Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia (4.4);  aumento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie (4.5);  aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane (4.6);  riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera (5.1);  riduzione del rischio di desertificazione (5.2);  riduzione del rischio incendi e del rischio sismico (5.3);  ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria (6.1);  restituzione all'uso produttivo di aree inquinate (6.2);  miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto (6.3);  mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici (6.4);  contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi eco-sistemici (6.5);  miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale (6.6);  miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione culturale (6.7);  riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche (6.8);

50 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali (9.3);  riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo (9.4);  riduzione della marginalità estrema e interventi di inclusione a favore delle persone senza dimora e delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti (9.5).

3.2 L’analisi ambientale: schede e individuazione di un primo insieme di obiettivi

L’analisi ambientale, come visto nel capitolo secondo, descrive la diagnosi della situazione ambientale del territorio comunale e consiste nell’esaminare lo stato qualitativo di una serie di componenti ambientali rappresentative del territorio in esame. Per ogni componente ambientale è stata costruita una scheda che prevede una parte descrittiva dello stato dell’ambiente e un’altra relativa all’analisi quantitativa e qualitativa dello stesso. A seguito dell’analisi SWOT si definiscono obiettivi del PUC e del PUL, particolarmente riferiti alla tutela ambientale, tramite la contestualizzazione per il territorio comunale di Tertenia dei dieci criteri proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di sviluppo regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”. In questa fase preliminare, le schede sono state definite dal punto di vista dei contenuti da inserire e nella definizione degli indicatori da popolare. Le componenti ambientali proposte per l’analisi ambientale del territorio di Tertenia sono: 1. qualità dell’aria; 2. acqua; 3. rifiuti; 4. suolo; 5. flora fauna e biodiversità; 6. paesaggio e assetto storico-culturale; 7. assetto insediativo e demografico; 8. sistema economico produttivo; 9. mobilità e trasporti; 10. energia; 11. rumore; 12. clima; 13. sistema costiero. Le prime 11 componenti sono state scelte considerando le indicazioni delle LG regionali (pp. 54- 80), mentre le componenti n.12 e n.13, sono state introdotte, perché meglio rappresentative del territorio comunale ai fini dell’individuazione di obiettivi di tutela ambientale con particolare riferimento al PUL. Di seguito verranno riportate le singole schede.

51 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.1 Componente ambientale n. 1 – Aria

Scheda n. 1: Qualità dell’aria

Stato della qualità dell’aria La qualità dell’aria viene monitorata attraverso una rete costituita da 44 centraline automatiche, dislocate nel territorio regionale. In particolare, nella provincia dell’Ogliastra è presente un’unica centralina, posizionata nella zona industriale Tortolì e Arbatax. Di conseguenza i dati di seguito riportati, non fanno riferimento al territorio specifico di Tertenia. Tuttavia, nonostante ciò, abbiamo pensato che fosse ugualmente utile riportarli. Inoltre la centralina in questione, è predisposta per rilevare esclusivamente le

concentrazioni di biossido di zolfo (SO 2) e materiale particolato PM10. I valori, riferiti all’anno 2012, risultano entro i limiti stabiliti per legge. Infatti, per quanto riguarda il PM10 sono previsti i seguenti limiti: − media giornaliera = 50 µg/m 3 valore limite per la protezione della salute umana, da non superare più di 35 volte per anno civile; − media annua = 40 µg/m 3 valore limite per la protezione della salute umana.

In riferimento al SO2 abbiamo invece: − media oraria = 350 µg/m 3 valore limite per la protezione della salute umana, da non superare più di 24 volte per anno civile; − media oraria = 500 µg/m 3 soglia di allarme da non superare per più di due ore consecutive; − media giornaliera = 125 µg/m 3 valore limite per la protezione della salute umana, da non superare più di 3 volte per anno civile; − media annua = 20 µg/m 3 livello critico annuale per la protezione della vegetazione; − media invernale = 20 µg/m 3 livello critico invernale per la protezione della vegetazione. I dati a nostra disposizione evidenziano che nel caso del PM10, non sono stati superati i limiti di legge anche se la media giornaliera ha superato durante dieci giorni il valore di 50 µg/m 3 e più precisamente il 18 giugno, il 4 settembre, il 9 ottobre, il 27 novembre e il 3, 7, 9, 10, 11 e 12 dicembre. Per quanto riguarda la media annua, pari a 21,65, risulta nettamente al di sotto dei valori imposti dalla normativa.

Le concentrazioni di SO 2 risultano nettamente al di sotto dei valori limite; infatti i dati a nostra disposizione non evidenziano alcun superamento dei suddetti valori durante l’intero anno.

Aspetto: Inquadramento da ossidi di zolfo [SO 2]

 Indicatore: Concentrazione SO 2  U.M. − Vedi Tabella 1.1  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

 Indicatore: Emissioni SO 2  U.M. − t/a = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS

Aspetto: Inquinamento da ossidi di azoto [NO x]

 Indicatore: Concentrazione NO x  U.M. − µg/m 3 = Non popolabile  Fonte:

52 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

- Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

 Indicatore: Emissioni NO x  U.M. − t/a = Non popolabile  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

Aspetto: Inquinamento da particolato [PM10]

 Indicatore: Concentrazione PM10  U.M. − Vedi Tabella 1.2  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

 Indicatore: Emissioni PM10  U.M. − t/a = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS

Aspetto: Inquinamento da monossido di carbonio [CO]

 Indicatore: Concentrazione CO  U.M. − µg/m 3 = Non popolabile  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

 Indicatore: Emissioni CO  U.M. − t/a = Non popolabile  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

Aspetto: Inquinamento da ozono [O 3]

 Indicatore: Concentrazione O3  U.M. − µg/m 3 = Non popolabile  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

Aspetto: Inquinamento da benzene [C 6H6]

 Indicatore: Emissioni C6H6  U.M. − t/a = Non popolabile

53 RAPPORTO AMBIENTALE

 Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

 Indicatore: Emissioni C6H6  U.M. − t/a = Non popolabile  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dalla rete del sistema informativo nazionale ambientale, scaricabili dal sito http: //www.brace.sinanet.apat.it/web/struttura.html;

Aspetto: Superamenti dei limiti di legge dei parametri di qualità dell’aria, ai sensi della normativa vigente

 Indicatore: Superamenti  U.M. − n. = 10 per PM10

− n. = 0 per SO 2  Fonte: − “Relazione annuale sulla qualità dell’aria in Sardegna per l’anno 2012” – Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS Sistema di rilevamento della qualità dell’aria La stazione in oggetto è situata ad Arbatax, nell’area residenziale a sud della zona industriale del porto. La percentuale di funzionamento della strumentazione è pari al 94% nel caso del PM10 e al 95% nel caso

del SO 2. La strumentazione utilizzata per il campionamento del PM10 è costituita da 9 campionatori sequenziali TCR Tecora, modello SKYPOST PM HV. In realtà, in ciascun sito sono presenti solo 3 campionatori; infatti ciascuna campagna prevede il posizionamento di 3 campionatori in 3 siti differenti. Ciascun sito è interessato da 4 campagne di campionamento annuali (una per ogni stagione) per un totale di 60 giorni.

Aspetto: Efficienza del sistema di rilevamento della qualità dell’aria

 Indicatore: Stazioni di rilevamento  U.M. − n. = 1 centralina  Fonte: - ARPAS, dato visionabile sul sito http: //www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=611&s=21&v=9&c=5012&es=4272&na=1&n=10

 Indicatore: Localizzazione delle centraline  U.M. − Vedi Figura 1.1  Fonte: − “Relazione annuale sulla qualità dell’aria in Sardegna per l’anno 2012” – Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS

 Indicatore: Dotazione di rilevatori per ciascuna centralina  U.M. − n. = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS

54 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Tabelle:

 Tabella 1.1 – Andamento della media giornaliera di concentrazioni di SO 2 nel 2012

GENNAIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.01.2012 0,42 12.01.2012 0,69 23.01.2012 0,62 02.01.2012 0,55 13.01.2012 0,50 24.01.2012 0,62 03.01.2012 0,40 14.01.2012 0,64 25.01.2012 0,49 04.01.2012 0,44 15.01.2012 0,20 26.01.2012 0,23 05.01.2012 0,38 16.01.2012 0,28 27.01.2012 0,44 06.01.2012 0,46 17.01.2012 0,21 28.01.2012 0,73 07.01.2012 0,33 18.01.2012 0,77 29.01.2012 0,82 08.01.2012 0,48 19.01.2012 0,68 30.01.2012 0,79 09.01.2012 0,42 20.01.2012 0,61 31.01.2012 0,95 10.01.2012 0,83 21.01.2012 0,43 11.01.2012 0,47 22.01.2012 0,25 FEBBRAIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.02.2012 0,44 11.02.2012 0,69 21.02.2012 0,55 02.02.2012 0,70 12.02.2012 0,48 22.02.2012 0,79 03.02.2012 0,43 13.02.2012 0,60 23.02.2012 0,30 04.02.2012 0,49 14.02.2012 0,46 24.02.2012 0,86 05.02.2012 0,79 15.02.2012 0,22 25.02.2012 0,45 06.02.2012 0,53 16.02.2012 0,89 26.02.2012 0,40 07.02.2012 1,21 17.02.2012 0,44 27.02.2012 0,65 08.02.2012 1,08 18.02.2012 0,44 28.02.2012 0,30 09.02.2012 0,95 19.02.2012 0,74 29.02.2012 0,32 10.02.2012 0,70 20.02.2012 0,57 MARZO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.03.2012 0,30 12.03.2012 0,53 23.03.2012 0,69 02.03.2012 0,32 13.03.2012 0,37 24.03.2012 0,57 03.03.2012 0,27 14.03.2012 0,62 25.03.2012 0,35

55 RAPPORTO AMBIENTALE

04.03.2012 0,47 15.03.2012 0,39 26.03.2012 0,84 05.03.2012 0,75 16.03.2012 0,34 27.03.2012 0,76 06.03.2012 0,50 17.03.2012 0,76 28.03.2012 0,55 07.03.2012 0,52 18.03.2012 0,34 29.03.2012 0,38 08.03.2012 0,24 19.03.2012 0,89 30.03.2012 0,29 09.03.2012 0,84 20.03.2012 0,58 31.03.2012 0,79 10.03.2012 0,61 21.03.2012 0,61 11.03.2012 0,39 22.03.2012 0,81 APRILE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.04.2012 0,54 11.04.2012 0,58 21.04.2012 0,44 02.04.2012 0,22 12.04.2012 0,39 22.04.2012 0,15 03.04.2012 0,40 13.04.2012 0,32 23.04.2012 0,49 04.04.2012 0,64 14.04.2012 0,79 24.04.2012 0,26 05.04.2012 1,24 15.04.2012 0,42 25.04.2012 0,28 06.04.2012 0,82 16.04.2012 0,32 26.04.2012 0,37 07.04.2012 0,82 17.04.2012 0,35 27.04.2012 0,44 08.04.2012 0,64 18.04.2012 0,74 28.04.2012 0,42 09.04.2012 0,32 19.04.2012 0,29 29.04.2012 0,57 10.04.2012 0,55 20.04.2012 0,43 30.04.2012 0,37 MAGGIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.05.2012 0,43 12.05.2012 0,42 23.05.2012 0,71 02.05.2012 0,69 13.05.2012 0,59 24.05.2012 0,34 03.05.2012 0,48 14.05.2012 0,57 25.05.2012 0,26 04.05.2012 0,74 15.05.2012 0,37 26.05.2012 0,95 05.05.2012 0,67 16.05.2012 0,34 27.05.2012 0,40 06.05.2012 0,45 17.05.2012 0,76 28.05.2012 0,15 07.05.2012 0,38 18.05.2012 1,73 29.05.2012 0,49 08.05.2012 0,42 19.05.2012 0,97 30.05.2012 0,24 09.05.2012 0,33 20.05.2012 0,79 31.05.2012 0,30 10.05.2012 0,36 21.05.2012 0,71 11.05.2012 0,42 22.05.2012 0,49

56 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

GIUGNO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.06.2012 0,78 11.06.2012 0,75 21.06.2012 0,52 02.06.2012 0,56 12.06.2012 0,66 22.06.2012 0,73 03.06.2012 0,53 13.06.2012 0,96 23.06.2012 0,93 04.06.2012 0,37 14.06.2012 0,68 24.06.2012 0,87 05.06.2012 0,66 15.06.2012 0,65 25.06.2012 0,68 06.06.2012 0,44 16.06.2012 0,59 26.06.2012 0,77 07.06.2012 0,75 17.06.2012 0,37 27.06.2012 0,42 08.06.2012 0,95 18.06.2012 0,43 28.06.2012 0,62 09.06.2012 0,55 19.06.2012 0,40 29.06.2012 0,95 10.06.2012 0,49 20.06.2012 0,50 30.06.2012 1,01 LUGLIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.07.2012 0,39 12.07.2012 0,28 23.07.2012 0,40 02.07.2012 0,66 13.07.2012 0,62 24.07.2012 0,36 03.07.2012 0,58 14.07.2012 1,05 25.07.2012 0,57 04.07.2012 0,40 15.07.2012 0,38 26.07.2012 0,75 05.07.2012 0,54 16.07.2012 1,40 27.07.2012 0,38 06.07.2012 0,89 17.07.2012 0,63 28.07.2012 0,36 07.07.2012 0,25 18.07.2012 0,79 29.07.2012 0,25 08.07.2012 0,37 19.07.2012 0,67 30.07.2012 0,26 09.07.2012 0,28 20.07.2012 0,77 31.07.2012 0,79 10.07.2012 0,55 21.07.2012 0,62 11.07.2012 0,91 22.07.2012 0,47 AGOSTO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.08.2012 0,78 12.08.2012 0,57 23.08.2012 0,65 02.08.2012 0,43 13.08.2012 0,49 24.08.2012 0,68 03.08.2012 0,50 14.08.2012 0,41 25.08.2012 0,82 04.08.2012 0,25 15.08.2012 0,34 26.08.2012 0,54 05.08.2012 0,68 16.08.2012 0,35 27.08.2012 0,72 06.08.2012 0,59 17.08.2012 0,40 28.08.2012 0,56

57 RAPPORTO AMBIENTALE

07.08.2012 0,54 18.08.2012 0,71 29.08.2012 0,33 08.08.2012 0,55 19.08.2012 0,27 30.08.2012 0,28 09.08.2012 0,44 20.08.2012 0,81 31.08.2012 0,42 10.08.2012 0,26 21.08.2012 0,45 11.08.2012 0,45 22.08.2012 0,93 SETTEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.09.2012 0,86 11.09.2012 0,33 21.09.2012 0,42 02.09.2012 0,49 12.09.2012 0,27 22.09.2012 0,50 03.09.2012 0,37 13.09.2012 0,67 23.09.2012 0,60 04.09.2012 0,81 14.09.2012 1,00 24.09.2012 0,45 05.09.2012 0,58 15.09.2012 0,73 25.09.2012 0,44 06.09.2012 0,82 16.09.2012 0,57 26.09.2012 0,57 07.09.2012 0,71 17.09.2012 0,23 27.09.2012 0,92 08.09.2012 0,64 18.09.2012 0,65 28.09.2012 0,22 09.09.2012 0,94 19.09.2012 0,34 29.09.2012 0,32 10.09.2012 0,88 20.09.2012 0,43 30.09.2012 0,41 OTTOBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.10.2012 0,23 12.10.2012 0,52 23.10.2012 1,02 02.10.2012 0,95 13.10.2012 0,82 24.10.2012 0,87 03.10.2012 1,16 14.10.2012 1,09 25.10.2012 0,47 04.10.2012 0,55 15.10.2012 1,16 26.10.2012 0,65 05.10.2012 0,64 16.10.2012 0,88 27.10.2012 0,52 06.10.2012 0,45 17.10.2012 0,72 28.10.2012 0,89 07.10.2012 0,39 18.10.2012 0,57 29.10.2012 0,74 08.10.2012 0,27 19.10.2012 0,30 30.10.2012 0,52 09.10.2012 0,59 20.10.2012 0,44 31.10.2012 0,18 10.10.2012 0,59 21.10.2012 0,42 11.10.2012 0,86 22.10.2012 0,83 NOVEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.11.2012 1,04 11.11.2012 0,69 21.11.2012 1,33

58 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

02.11.2012 0,46 12.11.2012 0,60 22.11.2012 0,56 03.11.2012 0,43 13.11.2012 0,52 23.11.2012 0,35 04.11.2012 0,22 14.11.2012 0,43 24.11.2012 0,54 05.11.2012 0,48 15.11.2012 0,38 25.11.2012 0,44 06.11.2012 1,03 16.11.2012 0,96 26.11.2012 0,85 07.11.2012 1,00 17.11.2012 0,53 27.11.2012 0,90 08.11.2012 0,46 18.11.2012 0,53 28.11.2012 0,30 09.11.2012 0,34 19.11.2012 0,59 29.11.2012 0,45 10.11.2012 0,42 20.11.2012 0,83 30.11.2012 0,69 DICEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.12.2012 0,57 12.12.2012 0,61 22.12.2012 0,56 02.12.2012 0,30 13.12.2012 1,11 23.12.2012 0,56 04.12.2012 0,52 14.12.2012 0,66 24.12.2012 0,33 05.12.2012 0,26 15.12.2012 0,35 25.12.2012 0,36 06.12.2012 0,74 16.12.2012 0,16 26.12.2012 2,47 07.12.2012 1,05 17.12.2012 0,65 27.12.2012 0,83 08.12.2012 0,81 18.12.2012 0,66 28.12.2012 0,51 09.12.2012 0,51 19.12.2012 0,51 29.12.2012 0,33 10.12.2012 0,38 20.12.2012 0,75 30.12.2012 0,54 11.12.2012 0,50 21.12.2012 0,81 31.12.2012 0,65  Tabella 1.2 – Andamento della media giornaliera di concentrazioni di PM10 nel 2012

GENNAIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.01.2012 19,90 12.01.2012 4,31 23.01.2012 6,06 02.01.2012 10,26 13.01.2012 9,20 24.01.2012 11,25 03.01.2012 7,02 14.01.2012 11,07 25.01.2012 7,37 04.01.2012 3,38 15.01.2012 10,05 26.01.2012 7,14 05.01.2012 7,16 16.01.2012 5,66 27.01.2012 10,44 06.01.2012 13,49 17.01.2012 5,43 28.01.2012 8,91 07.01.2012 6,61 18.01.2012 6,13 29.01.2012 9,87 08.01.2012 15,24 19.01.2012 11,07 30.01.2012 5,03 09.01.2012 22,06 20.01.2012 9,10 31.01.2012 12,03 10.01.2012 7,31 21.01.2012 7,81

59 RAPPORTO AMBIENTALE

11.01.2012 6,31 22.01.2012 25,23 FEBBRAIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.02.2012 4,90 11.02.2012 8,49 21.02.2012 10,28 02.02.2012 7,53 12.02.2012 9,18 22.02.2012 8,32 03.02.2012 5,76 13.02.2012 7,31 23.02.2012 15,49 04.02.2012 12,07 14.02.2012 11,42 24.02.2012 15,59 05.02.2012 5,66 15.02.2012 4,97 25.02.2012 12,64 06.02.2012 3,64 16.02.2012 13,90 26.02.2012 5,43 07.02.2012 6,37 17.02.2012 17,72 27.02.2012 6,43 08.02.2012 13,53 18.02.2012 11,54 28.02.2012 8,81 09.02.2012 26,37 19.02.2012 10,70 29.02.2012 11,19 10.02.2012 15,10 20.02.2012 8,36 MARZO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.03.2012 11,78 12.03.2012 13,39 23.03.2012 22,63 02.03.2012 16,79 13.03.2012 12,39 24.03.2012 21,45 03.03.2012 9,95 14.03.2012 7,75 25.03.2012 11,40 04.03.2012 8,79 15.03.2012 11,60 26.03.2012 19,60 05.03.2012 8,75 16.03.2012 12,39 27.03.2012 20,35 06.03.2012 7,94 17.03.2012 20,88 28.03.2012 12,47 07.03.2012 4,80 18.03.2012 19,13 29.03.2012 10,09 08.03.2012 5,33 19.03.2012 17,52 30.03.2012 15,26 09.03.2012 12,9 20.03.2012 12,03 31.03.2012 11,99 10.03.2012 14,2 21.03.2012 10,42 11.03.2012 17,18 22.03.2012 14,14 APRILE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.04.2012 10,85 11.04.2012 3,46 21.04.2012 1,87 02.04.2012 7,20 12.04.2012 5,96 22.04.2012 2,34 03.04.2012 10,07 13.04.2012 3,79 23.04.2012 2,24 04.04.2012 26,21 14.04.2012 1,61 24.04.2012 4,76 05.04.2012 36,77 15.04.2012 1,63 25.04.2012 3,70

60 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

06.04.2012 20,47 16.04.2012 6,25 26.04.2012 11,13 07.04.2012 5,45 17.04.2012 6,39 27.04.2012 12,94 08.04.2012 2,06 18.04.2012 1,51 28.04.2012 6,06 09.04.2012 2,60 19.04.2012 2,50 29.04.2012 8,14 10.04.2012 1,98 20.04.2012 2,00 30.04.2012 8,45 MAGGIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.05.2012 11,28 12.05.2012 19,54 23.05.2012 1,99 02.05.2012 4,52 13.05.2012 11,68 24.05.2012 4,17 03.05.2012 1,95 14.05.2012 19,50 25.05.2012 6,17 04.05.2012 3,54 15.05.2012 9,50 26.05.2012 4,27 05.05.2012 8,06 16.05.2012 51,65 27.05.2012 2,52 06.05.2012 4,17 17.05.2012 15,26 28.05.2012 3,32 07.05.2012 1,67 18.05.2012 4,22 29.05.2012 4,13 08.05.2012 2,24 19.05.2012 20,92 30.05.2012 5,17 09.05.2012 3,91 20.05.2012 28,54 31.05.2012 5,74 10.05.2012 3,83 21.05.2012 6,37 11.05.2012 8,22 22.05.2012 1,42 GIUGNO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.06.2012 2,60 11.06.2012 18,56 23.06.2012 29,32 02.06.2012 10,01 12.06.2012 10,54 24.06.2012 32,76 03.06.2012 10,42 13.06.2012 6,35 25.06.2012 37,69 04.06.2012 13,88 14.06.2012 6,27 26.06.2012 34,66 05.06.2012 4,29 15.06.2012 7,71 27.06.2012 21,79 06.06.2012 6,27 18.06.2012 52,5 28.06.2012 29,98 07.06.2012 6,06 19.06.2012 37,17 29.06.2012 24,60 08.06.2012 16,99 20.06.2012 25,34 30.06.2012 30,22 09.06.2012 34,68 21.06.2012 41,80 10.06.2012 34,53 22.06.2012 25,82

61 RAPPORTO AMBIENTALE

LUGLIO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.07.2012 33,52 11.07.2012 31,77 21.07.2012 24,07 02.07.2012 37,97 12.07.2012 30,77 22.07.2012 28,77 03.07.2012 37,97 13.07.2012 39,19 23.07.2012 20,17 04.07.2012 39,42 14.07.2012 37,75 25.07.2012 13,15 05.07.2012 24,97 15.07.2012 22,63 26.07.2012 16,38 06.07.2012 43,26 16.07.2012 22,55 27.07.2012 22,71 07.07.2012 37,26 17.07.2012 31,87 28.07.2012 21,41 08.07.2012 24,01 18.07.2012 36,94 29.07.2012 35,00 09.07.2012 41,82 19.07.2012 36,63 30.07.2012 38,01 10.07.2012 33,13 20.07.2012 30,93 31.07.2012 36,57 AGOSTO

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.08.2012 40,44 12.08.2012 21,14 23.08.2012 32,36 02.08.2012 42,80 13.08.2012 26,86 24.08.2012 40,94 03.08.2012 38,12 14.08.2012 29,41 25.08.2012 43,57 04.08.2012 34,8 15.08.2012 23,50 26.08.2012 34,86 05.08.2012 29,83 16.08.2012 26,56 27.08.2012 27,39 06.08.2012 44,85 17.08.2012 30,77 28.08.2012 25,78 07.08.2012 34,72 18.08.2012 37,20 29.08.2012 32,38 08.08.2012 29,00 19.08.2012 29,59 30.08.2012 38,97 09.08.2012 23,85 20.08.2012 32,62 31.08.2012 25,64 10.08.2012 40,86 21.08.2012 39,15 11.08.2012 40,21 22.08.2012 35,29 SETTEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.09.2012 18,66 09.09.2012 29,77 17.09.2012 36,59 02.09.2012 46,83 10.09.2012 20,72 18.09.2012 30,42 03.09.2012 37,16 11.09.2012 30,06 19.09.2012 20,98 04.09.2012 51,32 12.09.2012 38,77 20.09.2012 32,70 05.09.2012 36,12 13.09.2012 41,13 21.09.2012 22,85 06.09.2012 43,16 14.09.2012 38,42 22.09.2012 5,49

62 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

07.09.2012 30,71 15.09.2012 36,37 08.09.2012 28,88 16.09.2012 30,10 OTTOBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.10.2012 37,06 10.10.201 26,52 23.10.2012 43,69 02.10.2012 20,41 11.10.2012 35,71 24.10.2012 44,63 03.10.2012 26,05 12.10.2012 32,01 25.10.2012 32,56 04.10.2012 24,34 13.10.2012 25,11 26.10.2012 43,33 05.10.2012 31,36 14.10.2012 18,34 27.10.2012 37,61 06.10.2012 27,74 15.10.2012 21,88 28.10.2012 30,73 07.10.2012 41,47 16.10.2012 31,26 29.10.2012 29,39 08.10.2012 48,15 17.10.2012 22,26 30.10.2012 43,35 09.10.2012 53,07 18.10.2012 33,15 NOVEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 16.11.2012 49,94 21.11.2012 37,93 26.11.2012 40,54 17.11.2012 48,42 22.11.2012 37,79 27.11.2012 82,50 18.11.2012 34,96 23.11.2012 44,81 28.11.2012 32,48 19.11.2012 40,48 24.11.2012 44,06 29.11.2012 21,12 20.11.2012 32,17 25.11.2012 45,22 30.11.2012 29,13 DICEMBRE

GIORNO VALORE GIORNO VALORE GIORNO VALORE (µg/m 3) (µg/m 3) (µg/m 3) 01.12.2012 32,6 12.12.2012 58,32 23.12.2012 13,00 02.12.2012 38,85 13.12.2012 20,25 24.12.2012 15,67 03.12.2012 103,05 14.12.2012 20,96 25.12.2012 34,21 04.12.2012 42,86 15.12.2012 18,58 26.12.2012 16,16 05.12.2012 23,06 16.12.2012 16,54 27.12.2012 18,56 06.12.2012 34,23 17.12.2012 13,78 28.12.2012 27,59 07.12.2012 54,52 18.12.2012 14,94 29.12.2012 17,34 08.12.2012 24,66 19.12.2012 13,47 30.12.2012 20,57 09.12.2012 54,54 20.12.2012 21,57 31.12.2012 11,76 10.12.2012 60,85 21.12.2012 23,54 11.12.2012 54,07 22.12.2012 20,53

63 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 1.1 – Localizzazione delle centraline

64 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Analisi SWOT Scheda n. 1: Qualità dell’aria

Strengths (Punti di forza):

− Livelli di concentrazione di PM10 al di sotto del valori limite per la protezione della salute umana

− Livelli di concentrazione di SO 2 al di sotto del valori limite per la protezione della salute umana − La presenza di una buona copertura boschiva contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria

Weaknesses (Punti di debolezza)

Opportunities (Opportunità)

Threats (Rischi)

− La centralina non è posizionata all’interno del territorio di Tertenia

− La centralina monitora esclusivamente i valori del PM10 e del SO 2

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 1: Qualità dell’aria

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 1: Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale • Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Criterio n. 8: Protezione dell’atmosfera Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale

65 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua

Scheda n. 2: Acqua

Tutela della risorsa idrica L’aspetto della tutela quali-quantitativa delle acque assume una grande importanza in una regione come la Sardegna. La conoscenza dello stato dei corpi idrici permette la loro classificazione e di conseguenza la definizione, se necessario, di tutte quelle misure atte al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale. All’interno di questa macro tematica è possibile identificare due diversi temi all’interno dell’aspetto “Consumo idrico”. Il primo riguarda il corpo idrico utilizzato per l’approvvigionamento. Infatti possiamo avere: acque sotterranee (sorgente e pozzo), acque superficiali (corso d’acqua, lago naturale, bacino artificiale), acque marine o salmastre. L’85,6% del prelievo nazionale di acqua a uso potabile deriva da acque sotterranee, il 14,3% da acque superficiali e lo 0,1% da acque marine o salmastre. In Sardegna, nel 2008 del totale di 297.898 Mm 3/a prelevati il 4,50 % proviene da sorgente, l’11,50 % da pozzo, lo 0,40 % da corso d’acqua e l’83,6 % da bacino artificiale (2012, Istat. Giornata mondiale dell’acqua. Disponibile su http: //www.istat.it/it/archivio/19455 ). In particolare, il territorio del comune di Tertenia non ha un contratto di allaccio con Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna, ma risulta servito da sorgente, la quale soddisfa il fabbisogno idrico di tutto il centro abitato mentre nella fascia costiera serve esclusivamente i locali pubblici. I restanti edifici sono approvvigionati da pozzi privati, i quali servono circa il 100% delle abitazioni situate nella fascia costiera. La seconda micro tematica riguarda il fabbisogno idrico ossia il volume di acqua necessario al soddisfacimento idrico di una singola utenza. Il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti prevedeva nel 2006 che nel 2016 il fabbisogno idrico annuo per uso civile sarebbe dovuto essere pari a 251,7 Mm 3/a. In realtà il comune di Tertenia supera tale valore.

Aspetto: Consumo idrico

 Indicatore: Fabbisogno idrico per uso civile da sorgente  U.M. − Mm 3/a = 386,259  Fonte: − Comune

 Indicatore: Percentuale di abitazioni servite da pozzi rispetto al totale  U.M. − % = 5 (centro abitato e periferie) − % = 98,8 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Fabbisogno idrico per uso irriguo  U.M. − Mm 3/a = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − Comune

 Indicatore: Fabbisogno idrico per uso industriale  U.M. − Mm 3/a = 14,269

66 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Fonte: − Comune

Qualità delle acque Il tema della qualità delle acque di balneazione riveste una fondamentale importanza sia dal punto di vista sanitario, come economico e naturalistico. La Sardegna rappresenta la regione che ha il maggior numero di km di costa e la maggior percentuale di costa balneabile. A tal fine, dal 1985 è stata istituita una rete regionale di monitoraggio delle acque destinate alla balneazione costituita da 663 punti di controllo che vengono monitorati dal 1 aprile al 30 settembre. Del totale di circa 2.245 km di costa, nel 2010: − 869 km sono monitorati; − 356 km risultano interdetti permanentemente alla balneazione a causa della presenza di zone militari, portuali, industriali e zone destinate alla riserva integrale delle aree marine protette; − 72 km è interdetta alla balneazione per potenziale inquinamento; − 947 km non è monitorabile a causa di difficoltà oggettive nell’accedervi dovute per esempio all’altezza di costa o isole disabitate. Le acque di balneazione sono monitorate secondo le disposizioni del D.Lgs. 116/08 il quale recepisce la Direttiva 2006/7/CE. Tale decreto classifica le acque destinate alla balneazione in 4 livelli di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Tale livello viene attribuito in funzione di due parametri microbiologici: Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Entrambi rappresentano degli indicatori d’inquinamento fecale i cui valori in relazione al livello di rischio sono riassunti nella tabella sottostante. Parametri Qualità Eccellente Buona Sufficiente Scarsa Enterococchi intestinali (ufc/100 ml) 100 200 185 > 185 Escherichia coli (ufc/100 ml) 250 500 500 >500 Nel caso di inquinamento microbiologico l’area di balneazione (o la porzione di questa interessata) viene interdetta alla balneazione e tale divieto potrà essere revocato a fronte di un primo esito analitico favorevole. Il territorio del comune di Tertenia non presenta problemi per la balneazione infatti tutte le sue spiagge nel 2013 sono state definite di livello eccellente.

Aspetto: Qualità delle acque di balneazione

 Indicatore: Tratto di costa interdetta temporaneamente alla balneazione  U.M. − km = 0  Fonte: - Comune

 Indicatore: % di costa interdetta temporaneamente alla balneazione  U.M. − % = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Tratto di costa interdetta permanentemente alla balneazione per motivi di inquinamento  U.M. − km = 0  Fonte: − Comune

67 RAPPORTO AMBIENTALE

 Indicatore: % di costa interdetta permanentemente alla balneazione per motivi di inquinamento  U.M. − % = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Enterococchi intestinali ufc/100 ml  U.M. − Vedi Tabella 2.1  Fonte: − Direzione Generale dell’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna – Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità, 2012. Report Acque di Balneazione. Allegato B – Tabella 4 – Risultati del monitoraggio delle acque di balneazione. Disponibile su: http: //www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=1481&s=215909&v=2&c=8254&idsito=39

 Indicatore: Escherichia coli  U.M. − Vedi Tabella 2.1  Fonte: − Direzione Generale dell’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna – Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità, 2012. Report Acque di Balneazione. Allegato A – Classificazione dello stato qualitativo delle acque di balneazione. Disponibile su: http: //www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=1481&s=215909&v=2&c=8254&idsito=39

 Indicatore: Livello di qualità (D.Lgs. 116/08)  U.M. − Vedi Tabella 2.2  Fonte: − Direzione Generale dell’agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna – Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità, 2012. Report Acque di Balneazione. Allegato B – Tabella 2 – Risultati del monitoraggio delle acque di balneazione. Disponibile su: http: //www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=1481&s=215909&v=2&c=8254&idsito=39

68 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Tabelle  Tabella 2.1 – Concentrazioni di Enterococchi intestinali e Escherichia coli, anno 2013

Concentrazione Concentrazione Data del Spiaggia Enterococchi intestinali Escherichia coli campionamento (ufc/ml) (ufc/ml) 17/04/2013 0 10 13/05/2013 0 10 04/06/2013 0 10 Foxi Manna 26/06/2013 0 10 23/07/2013 17 10 12/08/2013 1 10 04/09/2013 2 10 17/04/2013 0 10 13/05/2013 0 10 04/06/2013 0 10 Spiaggia Sarrala 26/06/2013 0 10 23/07/2013 12 10 12/08/2013 0 10 04/09/2013 4 10 17/04/2013 0 10 13/05/2013 1 10 04/06/2013 0 10 Murtegu 26/06/2013 0 10 23/07/2013 8 10 12/08/2013 5 10 04/09/2013 6 10 17/04/2013 0 10 13/05/2013 16 10 04/06/2013 0 10 Barisoni 26/06/2013 0 10 23/07/2013 0 10 12/08/2013 4 10 04/09/2013 8 10 17/04/2013 0 10 13/05/2013 0 10 04/06/2013 0 10 Sferra Cavallo 26/06/2013 3 10 23/07/2013 10 10 12/08/2013 0 10 04/09/2013 13 10 17/04/2013 0 20 13/05/2013 0 20 04/06/2013 0 10 S’Abba Urce 26/06/2013 0 10 23/07/2013 0 10 12/08/2013 5 10 04/09/2013 7 31

69 RAPPORTO AMBIENTALE

 Tabella 2.2 – Livello di qualità delle acque di balneazione secondo il D.Lgs. 81/2008, anno 2013

Spiaggia Livello di qualità Foxi Manna Eccellente Spiaggia Sarrala Eccellente Murtegu Eccellente Barisoni Eccellente Sferra Cavallo Eccellente S’Abba Urci Eccellente

Inquinamento delle acque Il BOD (Biological Oxygen) e il COD (Chemical Oxygen Demand) rappresentano i parametri più comunemente utilizzati per misurare il carico inquinante di un refluo organico. Il BOD è la quantità di ossigeno impiegata dai microrganismi per metabolizzare, parzialmente o totalmente, i composti organici presenti nei reflui. Il valore di COD esprime la misura dell’ossigeno utilizzato per l’ossidazione chimica, anch’essa parzialmente o totalmente, di alcuni o di tutti i contaminanti presenti nei reflui. L’azoto e il fosforo sono invece utili per la crescita della cellula e vengono impiegati nel processo di biodegradazione, durante il quale le tracce di composti inorganici possono essere parzialmente rimosse dai reflui per adsorbimento della superficie esterna della cellula. In Sardegna, secondo il Piano di Azione Ambientale Regionale (PAAR) 2009-2013 i carichi potenziali ammontano a: − BOD = 260.565 t/a; − COD = 506.412 t/a; − N = 100.770 t/a; − P = 30.930 t/a. In tale scenario, il comparto agricolo e zootecnico rappresenta la componente preponderante per tutti i parametri considerati. Nel caso del comune di Tertenia, i carichi potenziali di maggiore entità si hanno dalle attività industriali, ad esclusione dei carichi potenziali di azoto. Tuttavia la mancanza del dato relativo ad attività agricole non permette di effettuare un’analisi completa del fenomeno. Inoltre i carichi potenziali di BOD, COD, azoto e fosforo presentano dei valori largamente al di sotto dei limiti stabiliti per legge (allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152 del 3 aprile 2006). Infatti, considerando che il bacino totale sotteso è di 143 km 2 e ammettendo la proporzionalità dei deflussi rispetto alle aree contribuenti, il valore di deflusso medio annuo per tale area sarà di 51,5 Mm 3. A questo punto otterremo le seguenti concentrazioni espresse in mg/l:

Carico potenziale Destinazione Valori (mg/l) Centro abitato = 1,27 Civili BOD Marina di Tertenia = 0,2 Industriali Centro abitato = 5,6 Centro abitato = 2,12 Civili COD Marina di Tertenia = 0,26 Industriali Centro abitato = 4,2 Centro abitato = 0,28 Civili Azoto Marina di Tertenia = 0,04 Industriali Centro abitato = 0,17 Centro abitato = 0,06 Civili Fosforo Marina di Tertenia = 0,009 Industriali Centro abitato = 0,08

70 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Aspetto: Carico inquinamento potenziale

 Indicatore: Carichi potenziali di BOD da attività civili  U.M. − t/a = 65,70 (centro abitato) − t/a = 9,995 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di BOD da attività industriali  U.M. − t/a = 288 (centro abitato)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di COD da attività civili  U.M. − t/a = 109,50 (centro abitato) − t/a = 16,345 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di COD da attività industriali  U.M. − t/a = 216 (centro abitato)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di azoto da attività civili  U.M. − t/a = 14,23 (centro abitato) − t/a = 2,16 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di azoto da attività industriali  U.M. − t/a = 8,6 (centro abitato)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di azoto da attività agricole  U.M. − t/a = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di fosforo da attività civili  U.M. − t/a = 3,28 (centro abitato) − t/a = 0,495 (Marina di Tertenia)  Fonte:

71 RAPPORTO AMBIENTALE

− Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di fosforo da attività industriali  U.M. − t/a = 4,13 (centro abitato)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Carichi potenziali di fosforo da attività agricole  U.M. − t/a = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − Comune, Regione

Sistema di trattamento delle acque Oggigiorno, le differenti attività presenti nei territori comunali richiedono ed utilizzano una grande quantità di acqua, producendo scarichi che, per poter essere restituiti all’ambiente, devono essere sottoposti a trattamenti depurativi. Dal punto di vista normativo, il D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152 e recependo la direttiva comunitaria 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane, ha fornito un programma completo di tutela dei corpi idrici dall’inquinamento. Successivamente, il D.M. 18 settembre 2002, n. 198 ha previsto che le regioni trasmettano all’APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) i dati conoscitivi, le informazioni e relazioni sullo stato di qualità delle acque, secondo le modalità e gli standard informativi specificati dal Decreto entro un determinato periodo temporale. Un impianto di depurazione è costituito da una serie di trattamenti che possono essere distinti in tre macro tipologie: − trattamenti meccanici o forze meccaniche; − trattamenti biologici, basati sull’azione di microrganismi; − trattamenti chimici o chimico-fisici, basati sulla rimozione degli inquinanti grazie a reazioni chimiche. In particolare nel comune di Tertenia, sono presenti due impianti di depurazione, entrambi comunali, uno in località Is Erriolus e uno in località Sarrala (SardegnaCedoc: http: //82.85.20.58/sardegna/webapp/index.php?admp=consultazioneReport&sub=anagrafiche_depuratori ). Inoltre, differenti tipologie di trattamento vengono utilizzate negli impianti di depurazione tra i quali: grigliatura, dissabbiatura, equalizzazione, sedimentazione primaria (2 vasche IMHOFF), ossidazione biologica (2 filtri percolatori), sedimentazione secondaria (2 vasche IMHOFF), disinfestazione, essiccamento su 12 letti e ossidazione a fanghi attivi. − La grigliatura è un trattamento di tipo meccanico, normalmente utilizzato a monte degli altri trattamenti al fine di eliminare i corpi e gli oggetti grossolani. Tale trattamento prevede il passaggio dell’acqua attraverso una griglia, con aperture di diverse dimensioni che determinano il livello di grigliatura. − La dissabbiatura è anch’essa un trattamento preliminare di tipo meccanico che ha lo scopo di rimuovere sabbie e solidi inerti che vengono poi avviate a discarica. − L’equalizzazione è un trattamento preliminare anch’esso di natura meccanica che permette di minimizzare o controllare le fluttuazioni di portata che possono verificarsi in uno scarico, attraverso delle vasche di equalizzazione. − La sedimentazione primaria ha lo scopo di provvedere alla rimozione delle particelle facilmente sedimentabili. Ha effetto principalmente sui solidi sospesi ma non interviene sulla componente colloidale o disciolta. − L’ossidazione biologica prevede la biodegradazione da parte di microrganismi di tutte le sostanze organiche presenti nelle acque da depurare fino a trasformarle in composti molto semplici ed innocui dal punto di vista ambientale. − La sedimentazione secondaria ha lo scopo di separare i fanghi biologici dal resto del refluo trattato attraverso un opportuno tempo di permanenza nella vasca di ossidazione.

72 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

− La disinfestazione consiste nell’abbattere la presenza di tutti i patogeni presenti nell’effluente depurato. − L’essiccamento riduce il tenore di acqua presente nei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione al fine di rendere più economiche e facili le successivi operazioni di trattamento e smaltimento. − L’ossidazione a fanghi attivi rientra all’interno dei trattamenti ossidativi biologici. Inoltre, all’interno del comune di Tertenia, come nel caso della rete idrica, la rete fognaria serve il centro abitato mentre gran parte degli edifici presenti nella fascia costiera sono serviti da pozzi privati.

Aspetto: Trattamento delle acque reflue

 Indicatore: Tipologie di trattamenti previsti degli impianti di depurazione  U.M. − Centro abitato: Grigliatura, dissabbiatura, equalizzazione, sedimentazione primaria (2 vasche IMHOFF), ossidazione biologica (2 filtri percolatori), sedimentazione secondaria (2 vasche IMHOFF), disinfestazione, essiccamento su 12 letti; − Marina di Tertenia: ossidazione a fanghi attivi.  Fonte: − Comune

Aspetto: Efficienza del sistema di gestione delle acque reflue

 Indicatore: Popolazione servita dall’impianto di depurazione  U.M. − % = 95 (Centro abitato) − % = 15 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Popolazione servita dalla rete fognaria  U.M. − % = 15 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Comune

 Indicatore: Capacità di trattamento dell’impianto di depurazione: potenzialità impianto (in ab. Equivalenti) rispetto alla popolazione servita (in ab. Equivalenti) della zona servita, compresa la popolazione fluttuante  U.M. − % = 90 (Centro abitato); − % = 10 – inverno, 60 – estate (Marina di Tertenia);  Fonte: − Comune

 Indicatore: Numero di campionamenti dei reflui in uscita dell’impianto di depurazione non conformi  U.M. − n. = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Seconde case servite dalla rete fognaria rispetto al totale di quelle servite  U.M. − % = 90 (Centro abitato);

73 RAPPORTO AMBIENTALE

− % = 10 (Marina di Tertenia);  Fonte: − Comune

Pianificazione di settore Adeguamento alle previsioni del Piano di tutela delle acque

Analisi SWOT Scheda n. 2: Acqua

Strengths (Punti di forza):

− Buono stato qualitativo delle acque marine − Presenza di acque idonee alla balneazione con livello eccellente − Presenza di tratti di costa importanti in termini di qualità delle acque marino-costiere − Presenza di un impianto di depurazione in grado di servire la quasi totalità della popolazione nel centro urbano − Disponibilità di acque reflue in uscita dall’impianto di depurazione funzionali agli usi irrigui − Alta capacità di trattamento dell’impianto di depurazione nel centro urbano

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Eccessivi emungimenti non disciplinati dalle falde sotterranee − Presenza di un impianto di depurazione in grado di servire solamente il 15 % della popolazione nella fascia costiera − La gran parte della popolazione nella fascia costiera non è servita dalla rete fognaria − Bassa capacità di trattamento dell’impianto di depurazione nella fascia costiera

Opportunities (Opportunità)

− Presenza di impianto di depurazione nel quale vengono utilizzate differenti tipologie di trattamento delle acque reflue

Threats (Rischi)

− Impoverimento della falda sotterranea

74 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 2: Acqua

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 3: Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei • Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine paesaggi Criterio n. 5: Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi  Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale Criterio n. 5: Conservare e delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e migliorare la qualità dei suoli e veicolari e i relativi servizi delle risorse idriche Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 5: Conservare e migliorare la qualità dei suoli e  Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con delle risorse idriche particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 3: Uso e gestione  Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo corretta, dal punto di vista particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti ambientale, delle sostanze e dei dalla rete fognaria rifiuti pericolosi/inquinanti Criterio n. 4: Conservare e

75 RAPPORTO AMBIENTALE

migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi Criterio n. 5: Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 3: Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e  Favorire elevate capacità di trattamento di depurazione in tutto il flora selvatiche, degli habitat e dei territorio comunale paesaggi Criterio n. 5: Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

76 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti

Scheda n. 3: Rifiuti

La presente scheda tratta il tema della gestione dei rifiuti con riferimento al contesto territoriale di Tertenia. La questione dei rifiuti è definita dalla Parte IV del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006. Per “rifiuto” si intende qualsiasi sostanza od oggetto (che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A del Decreto) di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi; (art. 183, lettera a). I rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi. Sono rifiuti urbani (art. 184 comma 2):  i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;  i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui al punto 1, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità;  i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;  i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;  i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;  i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui ai punti 2 e 5. Il D.Lgs.. 152 definisce la gestione dei rifiuti come attività di pubblico interesse e prescrive che i rifiuti debbano essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e al paesaggio. La scheda riporta, con particolare riferimento al territorio di Tertenia, gli aspetti principali della filiera dei rifiuti urbani, in termini descrittivi e di indicatori secondo le seguenti tematiche:  la produzione dei rifiuti;  la raccolta dei rifiuti;  il trattamento dei rifiuti;  i costi. Produzione di rifiuti La stima della produzione totale dei rifiuti urbani, viene condotta calcolando la somma delle quantità provenienti dalla raccolta differenziata, nelle sue diverse frazioni, a cui si aggiungono i rifiuti destinati allo smaltimento. Questi ultimi sono costituiti dall’insieme dei rifiuti urbani indifferenziati, ossia avviati alla filiere del trattamento del secco residuo non riciclabile, provenienti dallo spazzamento stradale e dagli ingombranti non avviati al recupero. Per questi ultimi si analizza il secco residuo prodotto dai residenti ma anche dalla popolazione fluttuante, che nei comuni turistici come Tertenia, incide sulla variabilità stagionale del dato.

Aspetto: Produzione di rifiuti

 Indicatore: Produzione rifiuti urbani indifferenziati destinati allo smaltimento (su base annuale) da abitanti residenti Anno 2013  U.M.: - t/anno = 311,8 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 308,8

77 RAPPORTO AMBIENTALE

Anno 2011  U.M.: - t/anno = 332,97 Anno 2010  U.M.: - t/anno = 374,91 Anno 2009  U.M.: - t/anno = 340,800 Anno 2008  U.M.: - t/anno =360,267 Anno 2007  U.M.: - t/anno =351,40

 Grafico 3.1 – Produzione rifiuti urbani indifferenziati destinati allo smaltimento (su base annuale) da abitanti residenti dal 2007 al 2013

 Fonti : - Comune (per gli anni 2013, 2012) - “Tredicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS - “Dodicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2010” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS. - “Undicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2009” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - "Decimo- Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2008” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS

78 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

- “Nono Rapporto annuale di gestione dei rifiuti in Sardegna- Anno 2007” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS

Note: L’impianto di destinazione del rifiuto indifferenziato è quello di (Località Tossilo)

 Indicatore: Produzione rifiuti urbani indifferenziati (su base annuale e/o mensile) da abitanti fluttuanti Anno 2013  U.M.: - t/anno = 61,2 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 58,8 Anno 2011  U.M.: - t/anno = 66,30 Anno 2010  U.M.: - t/anno = 30,59 Anno 2009  U.M.: - t/anno = 79,28 Anno 2008  U.M.: - t/anno = 53,473 Anno 2007  U.M.: - t/anno =73,60

 Grafico 3.2 – Produzione rifiuti urbani indifferenziati destinati allo smaltimento (su base annuale e/o mensile) da abitanti fluttuanti dal 2007 al 2013

79 RAPPORTO AMBIENTALE

Produzione rifiuti urbani indifferenziati destinati allo smaltimento (su base annuale e/o mensile) da abitanti fluttuanti

90 80 70 60 50 40 t/anno 30 20 10 0 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007

 Fonti: - Comune (per gli anni 2013, 2012) - “Tredicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS - “Dodicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2010” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - Undicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2009” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - "Decimo- Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2008” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - “Nono Rapporto annuale di gestione dei rifiuti in Sardegna- Anno 2007” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS  Indicatore: Rifiuti da raccolta differenziata Anno 2013  U.M.: - t/anno = 786,55 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 785,94 Anno 2011  U.M.: - t/anno = 702,10 Anno 2010  U.M.: - t/anno = 686,00 Anno 2009  U.M.: - t/anno =748,57

80 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Anno 2008 - t/anno = 627,32 Anno 2007  U.M.: - t/anno =580,74

 Grafico 3.3 – Rifiuti da raccolta differenziata dal 2007 al 2013

Rifiuti da raccolta differenziata 900

800

700

600

500

400 t/anno

300

200

100

0 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007

 Fonti: - Comune (per gli anni 2013, 2012) - “Tredicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS - “Dodicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2010” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - “Undicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2009” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - "Decimo- Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2008” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - “Nono Rapporto annuale di gestione dei rifiuti in Sardegna- Anno 2007” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS

Raccolta dei rifiuti

Il D.Lgs. n. 205 del 2010, definisce la “raccolta differenziata” la raccolta di cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento. Le frazioni merceologiche che concorrono alla raccolta differenziata sono: la frazione organica, i rifiuti da imballaggio (vetro, carta e cartone, plastiche e imballaggi in plastica, imballaggi in metallo, legno e imballaggi in legno), i rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i rifiuti pericolosi (batterie, pile e accumulatori, farmaci, oli e grassi, contenitori in T/F), altri materiali al recupero. Nel territorio comunale di Tertenia sono presenti, attualmente in esercizio, due centri di raccolta dei rifiuti provvisori (indicati con il numero 1 in Figura 3.1) nella Marina di Tertenia e un centro a servizio del centro abitato (indicato con il numero 2 in Figura 3.1). É inoltre individuato un sito (indicato con il numero 3 in

81 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 3.1), denominato zona G “ecocentro” in fase di realizzazione, che servirà da centro di raccolta dei rifiuti di tutta la zona di Sarrala.

Figura 3.1 – Localizzazione dei centri di raccolta dei rifiuti presenti nel territorio di Tertenia

Aspetto: Raccolta rifiuti

 Indicatore: Sistema di raccolta nelle aree urbane - Porta a porta  Fonte - Comune

 Indicatore: Sistema di raccolta nel centro abitato e nelle periferie - Porta a porta  Fonte - Comune  Indicatore: Sistema di raccolta nella Marina di Tertenia - Cassonetti  Fonte

82 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

- Comune

 Indicatore: Presenza di stazioni ecologiche - Si  Fonte : - Comune

 Indicatore: Capacità di ricezione delle stazioni ecologiche  U.M.: - t/a = 1000  Fonte: - Comune

Aspetto: Trattamento dei rifiuti

 Indicatore: Rifiuti destinati ad impianti di recupero Anno 2013  U.M.: - t/anno = 786,55 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 785,94 Anno 2011  U.M.: - t/anno = 778,15  Fonte : - Comune

 Indicatore: Rifiuti destinati ad impianti di smaltimento Anno 2013  U.M.: - t/anno = 373,00 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 367,67 Anno 2011  U.M.: - t/anno = 399.3  Fonte - Comune

 Indicatore: Impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti nel centro urbano e nelle periferie  U.M.: - n. = 1 - t/anno = 0  Fonte : - Comune  Indicatore: Impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti

83 RAPPORTO AMBIENTALE

Non sono presenti impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti, bensì isole ecologiche, i cui dati di riferimento sono riportati qui di seguito.  U.M.: - n. = 3 - t/anno = 129,39  Fonte : - Comune

Aspetto: Costi

 Indicatore: Costo pro-capite totale della raccolta e del trasporto Anno 2013  U.M.: - Euro/ab/anno= 114.44 Anno 2012  U.M.: Euro/ab/anno= 117.36 Anno 2011  U.M.: - Euro/ab/anno= 109,18 Anno 2010  U.M.: - Euro/ab/anno= 107,0 Anno 2009  U.M.: - Euro/ab/anno= 92,0 Anno 2008 - Euro/ab/anno= 88,07 Anno 2007  U.M.: - Euro/ab/anno= 99,09

 Fonti: - Comune (per gli anni 2013, 2012) - Tredicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS - “Dodicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2010” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - “Undicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2009” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - "Decimo- Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2008” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - “Nono Rapporto annuale di gestione dei rifiuti in Sardegna- Anno 2007” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS Note: Si evidenzia l’aumento dei costi della raccolta e del trasporto negli ultimi tre anni

84 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Indicatore: Costo pro-capite totale della raccolta, del trasporto e dello smaltimento Anno 2013  U.M.: - Euro/ab/anno= 143.17 Anno 2012  U.M.: Euro/ab/anno= 146.84 Anno 2011  U.M.: - Euro/ab/anno= 131,54 Anno 2010  U.M.: - Euro/ab/anno= 131,54 Anno 2009  U.M.: - Euro/ab/anno= 107,01 Anno 2008 - Euro/ab/anno= 104,5 Anno 2007  U.M.: - Euro/ab/anno= 116,03

 Fonti: - Comune (per gli anni 2013, 2012) − “Tredicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2011” - Regione Autonoma della Sardegna - ARPAS − “Dodicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2010” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS − “Undicesimo Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2009” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS - "Decimo- Rapporto annuale di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna – Anno 2008” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS − “Nono Rapporto annuale di gestione dei rifiuti in Sardegna- Anno 2007” - Regione Autonoma della Sardegna – ARPAS Pianificazione di settore Adeguamento alle previsioni del Piano di gestione dei rifiuti

85 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n. 3: Rifiuti

Strengths (Punti di forza):

− Presenza nella Marina di Tertenia di stazioni ecologiche sovradimensionate

Weaknesses (Punti di debolezza)

Opportunities (Opportunità)

Threats (Rischi)

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 3: Rifiuti

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n.3 Uso e gestione corretta,  Migliorare il sistema di gestione dei rifiuti del Comune di dal punto di vista ambientale, delle Tertenia sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti

 Ottimizzare la localizzazione spaziale delle aree per la raccolta Criterio n.7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente dei rifiuti locale

86 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo

Scheda n. 4: Suolo

È necessario soffermarsi sull'analisi della componente "suolo" le cui caratteristiche sono di fondamentale importanza per la redazione del rapporto ambientale. I dati sull’uso del suolo, sulla copertura vegetale e sulla transizione tra le diverse categorie d’uso figurano tra le informazioni più importanti per la formulazione di strategie di gestione sostenibile del patrimonio paesistico-ambientale e per controllare e verificare l’efficacia delle politiche ambientali e l’integrazione delle istanze ambientali nelle politiche settoriali, quali agricoltura, industria e nel caso di Tertenia turismo. Ciascuno di questi fattori comporta pressioni trasversali sull’ambiente determinando, nella maggior parte dei casi, la perdita, permanente e irreversibile, di suolo fertile, e causando ulteriori impatti negativi, quali frammentazione del territorio, riduzione della biodiversità, alterazioni del ciclo idrogeologico e modificazioni microclimatiche. Inoltre la crescita e la diffusione delle aree urbane e delle relative infrastrutture determinano impatti significativi sulla altre componenti quali ad esempio l’aumento del fabbisogno di trasporto e del consumo di energia, con conseguente aumento dell’inquinamento acustico, delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra. Essendo Tertenia un comune appartenente all’ambito costiero regionale, Un’ulteriore menzione va fatta alle trasformazioni del territorio non direttamente legate all’azione dell’uomo come la riduzione delle aree costiere vulnerabili e delle piane fluviali ad esse associate dovuta all’innalzamento del livello del mare, a sua volta conseguenza dei cambiamenti climatici in corso. Di seguito ci si limiterà a descrivere la componente ambientale tramite tematismi attinenti: gli uso del suolo e sua classificazione, il rischio idrogeologico, le attività estrattive, la presenza di siti contaminati ed l’eventuale attuazione di interventi di bonifica.

Uso del suolo L’analisi delle trasformazioni d’uso del suolo e della copertura vegetazionale viene descritta nella seguente scheda a più livelli. Il primo aspetto analizzato riguarda la capacità dell’uso dei suoli, con la quale viene identificato il rapporto tra le superfici appartenenti alle zone E, suddivise nelle classi di classificazione Corine Land Cover della capacità di uso del suolo delle zone agricole, e l’a superficie del territorio comunale. L’spetto insediativo gioca un ruolo molto importante nella definizione degli usi e consumi di suolo e verrà preso in considerazione rapportando l’espansione dagli anni ’50 a oggi con le diverse classi d’uso dei suoli agricoli e l’intera superficie comunale.

Aspetto: Capacità dell’uso dei suoli

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe I (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 2,04 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe II (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 2,14 Fonte: - Comune

87 RAPPORTO AMBIENTALE

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe III (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 4,54 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe IV (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 16,42 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe V (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 1,76 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe VI (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 19,20 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe VII (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 42,43 Fonte: - Comune

Indicatore: Rapporto tra la superficie appartenente alla classe VIII (secondo la classificazione della capacità d’uso dei suoli delle zone agricole – zone E) e la superficie comunale U.M.: - % = 7,83 Fonte: - Comune

Aspetto: Uso del suolo

Indicatore: Superficie urbanizzata: rapporto tra la superficie appartenente alla classe 1 (aree artificiali) e la superficie comunale U.M.: - % = 4,66 Fonte : - Comune

88 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Indicatore: Superficie destinata a uso agricolo: rapporto tra la superficie appartenente alla classe 2 (aree agricole) e la superficie comunale U.M.: - % = 24,55 Fonte: - Comune

Indicatore: Superficie occupata da boschi e aree seminaturali: rapporto tra la superficie appartenente alla classe 3 (aree boschive e seminaturali) e la superficie comunale U.M.: - % = 71,05 Fonte: - Comune

Indicatore: Superficie destinata a verde urbano: rapporto tra la superficie a verde urbano esistente e la popolazione residente U.M.: - m2/ab = Richiesto al Comune e non reso disponibile Fonte: - Comune

Aspetto: Consumo di suolo: suolo occupato nell’espansione dagli anni ’50 a oggi relativamente alle diverse classi d’uso dei suoli

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe I: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe I e la superficie comunale U.M.: - % = 0,03 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe II: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe II e la superficie comunale U.M.: - % = 0,07 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe III: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe III e la superficie comunale U.M.: - % = 0,10 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe IV: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe II e la superficie comunale

89 RAPPORTO AMBIENTALE

U.M.: - % = 0,13 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe II: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe V e la superficie comunale U.M.: - % = 0,01 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VI: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe II e la superficie comunale U.M.: - % = 0,03 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VII: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe II e la superficie comunale U.M.: - % = 0,13 Fonte: - Comune/PPR

Indicatore: Superficie occupata nell’espansione dagli anni ’50 a oggi appartenente alla classe VIII: rapporto tra la superficie interessata dall’espansione e appartenente alla classe II e la superficie comunale U.M.: - % = 0,03 Fonte: - Comune/PPR

Erosione e desertificazione La desertificazione ed il rischio di erosione costiera interessano con intensità differenti ed estensione diverse aree del territorio di Tertenia. In particolare, la desertificazione riguarda le aree esposte a stress di natura climatica ed alla pressione, spesso non sostenibile, delle attività umane sull’ambiente. Le aree soggette alla desertificazione sono caratterizzate dalla presenza di ecosistemi fragili dal punto di vista ecologico, molto sensibili ad incontrollati sfruttamenti delle risorse idriche e hanno bisogno di interventi specifici per la conservazione dei suoli. Gli indicatori sotto riportati sono tratti dall’applicazione della metodologia nota come ESAs (Environmentally Sensitive Areas) che ha lo scopo di individuare le aree sensibili alla desertificazione. In particolare sono state individuate tre classi di sensibilità alla desertificazione - Non soggette: Aree non soggette e non sensibili. - Potenziale: Aree a rischio di desertificazione qualora si verificassero condizioni climatiche estreme o drastici cambiamenti nell’uso del suolo. Si tratta di terre abbandonate gestite in modo non corretto nel passato. - Fragile: Aree limite, in cui qualsiasi alterazione degli equilibri tra risorse ambientali e attività umane

90 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

può portare alla progressiva desertificazione del territorio. Ad esempio, il prolungarsi delle condizioni di siccità può portare alla riduzione della copertura vegetale e a successivi fenomeni di erosione. - Critica: Aree altamente degradate, caratterizzate da ingenti perdite di materiale sedimentario e in cui i fenomeni di erosione sono evidenti

Aspetto: Rischio di erosione costiera

Indicatore: Lunghezza dei litorali a rischio erosione U.M.: - km = Richiesto al Comune e non reso disponibile Fonte: - ARPAS, Geoportale Nazionale - “Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione” – anno 2007 - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Aspetto: Rischio di desertificazione

Indicatore: Aree potenziali (Indice ESAs = 1.17 – 1.22) U.M.: - km 2 = 1,32 Fonte: - ARPAS, Geoportale Nazionale - “Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione” – anno 2007 - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Indicatore: Aree fragili (Indice ESAs= 1.23 – 1.37) U.M.: - km 2 = 28,55 Fonte: - ARPAS, Geoportale Nazionale - “Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione” – anno 2007 - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Indicatore: Aree critiche (Indice ESAs = 1.38 – 1.41) U.M.: - km 2 = 83,75 Fonte: - ARPAS, Geoportale Nazionale - Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione” – anno 2007 - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Note: Per il Comune di Tertenia si considera la mappatura dell’aspetto Rischio di desertificazione come mostrato nella figura sottostante.

91 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 4.1 – Classificazione delle aree a rischio di desertificazione per il territorio di Tertenia Rischio idrogeologico La sensibilità del territorio al dissesto idrogeologico è determinata principalmente dalle condizioni morfologiche e acclivometriche. Le aree soggette a pericolosità idraulica e da frana sono state illustrate nel Piano per l’assetto idrogeologico (PAI) e rivisitate nel Piano stralcio fasce fluviali (PSFF), Ai fenomeni censiti è stata attribuita una pericolosità graduata su quattro livelli definiti in base alla tipologia del fenomeno e al relativo stato di attività. A tali aree a pericolosità idrogeologica è stato, poi, attribuito un livello di rischio, anche esso articolato in 4 classi e riferito agli elementi esposti.

Aspetto: Pericolosità da frane

Indicatore: Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Hg1 U.M.: - km 2 = 27,71 Fonte: - Tavole PUC

Indicatore: Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Hg2 U.M.: - km 2 = 15,46 Fonte: - Tavole PUC

92 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Indicatore: Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Hg3 U.M.: - km 2 = 42,67 Fonte: - Tavole PUC

Indicatore: Aree a pericolosità da frana ricadenti in classe Hg4 U.M.: - km 2 = 0,71 Fonte: - Tavole PUC

Aspetto: Pericolosità idraulica

Indicatore: Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi1 U.M.: - km 2 = 3,67 Fonte: - Tavole PUC

Indicatore: Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi2 U.M.: - km 2 = 0,088 Fonte: - Tavole PUC

Indicatore: Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi3 U.M.: - km 2 = 0,095 Fonte: - Tavole PUC

Indicatore: Aree a pericolosità idraulica ricadenti in classe Hi4 U.M.: - km 2 = 1,89 Fonte: - Tavole PUC

Presenza di cave e miniere Nel territorio del comune di Tertenia sono presenti alcune aree astrattive di seconda categoria, tra cui due attive e una dismessa.

Aspetto: Cave e miniere

Indicatore: Tipologia di cave/miniere. Sono presenti aree estrattive di seconda categoria (cave) U.M.: - n. = 3 - km 2 = 1,25 Fonte: - Comune/ PPR

93 RAPPORTO AMBIENTALE

Indicatore: Aree occupate da cave/miniere attive U.M.: - km 2 = 0,93 Fonte: - Comune/ PPR

Indicatore: Aree occupate da cave/miniere dismesse U.M.: - km 2 = 0,32 Fonte: - Comune/ PPR

Contaminazione del suolo La contaminazione del suolo è un fenomeno di alterazione della composizione chimica naturale del terreno causato dall'attività umana. Questo tipo di inquinamento porta all'alterazione dell'equilibrio chimico-fisico e biologico del suolo. In questa sessione sono state prese in considerazione una serie di fonti di contaminazione riferibili a precise attività antropiche. Tra i contaminanti del suolo sono riportati nello specifico i siti contaminati da discariche incontrollate, le attività commerciali e industriali, e i siti caratterizzati dalla presenza di amianto.

Aspetto: Siti contaminati

Indicatore: Siti contaminati da discariche non controllate Presenza di discarica comunale dismessa di RSU di Sa Sedda e su Accu U.M.: - m2 = - n. = 1 Fonte: - SIRA Note: La discarica presente nel territorio di Tertenia e specificate nel seguente indicatore derivano da attività di gestione dei rifiuti. Essa ricade in una porzione di suolo a prevalente destinazione d’uso agricolo.

Indicatore: Siti contaminati da attività commerciali Presenza di Distributore di carburanti ancora in attività proprietà della Esso ITALIANA s.r.l. U.M.: - m2 = - n. = 1 Fonte: - SIRA

Indicatore: Siti contaminati da attività industriali U.M.: - m2 = 0 - n. = 0 Fonte: - Comune

94 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Indicatore: Siti contaminati da amianto U.M.: - m2 = 0 - n. = 0 Fonte: - Comune

Aspetto: Bonifica dei siti contaminati

Indicatore: Progetti di bonifica U.M.: - n. = 0 Fonte: - SIRA

Indicatore: Interventi di bonifica avviati U.M.: - n. = 2 Fonte: - Comune

Indicatore: Interventi di messa in sicurezza di emergenza U.M.: - n. = 0 Fonte: - SIRA

Indicatore: Siti bonificati U.M.: - n. = 2 Fonte: - Comune Note: Il sito bonificato nello specifico riguarda discarica comunale dismessa di RSU di Sa Sedda e su Accu Riguardo il distributore di carburanti il progetto di bonifica viene ritenuto non necessario. Si tratta infatti della rimozione dei serbatoi. Cartografia: Elenco esemplificativo e non esaustivo:  Carta geo-litologica in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 5 “Carta geolitologica” (scala 1:20.000).  Carta delle acclività in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 6 “Carta delle acclività” (scala 1:20.000).  Carta dell’uso del suolo in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 7 “Carta dell’uso e copertura dei suoli” (scala 1:20.000).  Carta geomorfologica in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 8 “Carta geomorfologica” (scala 1:20.000).  Carta idrogeologica in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 9 “Carta idrogeologica e della permeabilità dei suoli” (scala 1:20.000).  Carta della unità delle terre in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 20 “Carta di unità terre” (scala 1:20.000).  Carta della capacità d’uso dei suoli in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 21 “Carta della capacità d'uso dei suoli” (scala 1:20.000).  Carta della suscettività d’uso dei suoli in scala 1:10.000: vedi tavole del PUC n. 22a “Carta della suscettività d'uso agricolo dei suoli” (scala 1:20.000) e n. 22b “Carta della suscettività d’uso a pascolo

95 RAPPORTO AMBIENTALE

dei suoli” (scala 1:20.000).  Carta della copertura vegetale in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 23 “Carta della copertura vegetale” (scala 1:20.000). Pianificazione dei settore Adeguamento alle previsioni del Piano di assetto idrogeologico e Piano stralcio fasce fluviali

Analisi SWOT Scheda n. 4: Suolo

Strengths (Punti di forza):

− Rilevante presenza di aree agricole − Forte presenza di aree boschive e seminaturali − Bassa densità insediativa

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Discreta percentuale di aree classificate come ricadenti in classe Hg3 (rischio frana) − Presenza di aree classificate come ricadenti in classe Hi4 (pericolosità idraulica)

Opportunities (Opportunità)

− Contenimento dei processi di desertificazione (per le aree classificate come critiche) − Non sono presenti siti contaminati da attività industriali e dalla presenza di amianto − Elevata presenza di aree seminaturali e boschive

Threats (Rischi)

− Elevata percentuale di aree a rischio desertificazione, classificate come “critiche” − Presenza di aree a rischio frana − Presenza di aree a elevata pericolosità idraulica

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 4: Suolo

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

 Definizione di disposizioni generali per il controllo della Criterio n. 5: Conservare e pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate migliorare la qualità dei suoli e direttamente dal Piano delle risorse idriche

96 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Difesa idrogeologica e della rete idrografica (in coerenza con il PAI, il PSFF e la SRS)  Contenimento dei processi di dissesto del suolo e di desertificazione attraverso lo studio dell’assetto idrogeologico e la tutela delle acque (in coerenza con il PFAR e la SRS)

 Inclusione delle zone interne in una logica di sviluppo compatibile con l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, valorizzando le risorse con interventi che consentano di esprimere una reciproca sinergia tra territori aventi caratteristiche e vocazioni diverse (in coerenza con il PUP)  Prevenzione e mitigazione dei fenomeni di degrado del suolo, recupero dei contesti degradati, attuazione dei piani di Criterio n.7: Conservare e prevenzione dei rischi sia di origine antropica che naturale (in migliorare la qualità dell’ambiente coerenza con la SRS) locale  Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi eco-sistemici (in coerenza con la SRS)  Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale (in coerenza con la SRS)

97 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità

Scheda n. 5: Flora, fauna e biodiversità

Circa il 14% del territorio comunale è interessato dalla presenza di un sito appartenente alla Rete Natura 2000, ovvero la rete di siti individuati e istituiti nell’Unione Europea a tutela della biodiversità, per assicurare il mantenimento (o il ripristino) di habitat e specie rappresentativi e/o minacciati in uno stato di conservazione soddisfacente. Nella fattispecie, si tratta del SIC ITB020015 “Area del Monte Ferru di Tertenia”. Tra gli habitat la cui presenza nel SIC ITB020015 è individuata dal formulario standard (aggiornamento ottobre 2013), si segnalano, nel territorio comunale, l’habitat prioritario *6220 (Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea ) e gli habitat 1170 (Scogliere), 1240 (Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici), 5210 (Matorral arborescenti di Juniperus spp.), 5330 (Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici), 5430 (Frigane endemiche dell’ Euphorbio-Verbascion ), 9320 (Foreste di Olea e Ceratonia ), 9340 (Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia ), 3290 (Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo-Agrostidion ), 8330 (Grotte marine sommerse o semisommerse) e 92D0 (Gallerie e forteti ripari meridionali ( Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae )). Nella porzione marina del SIC si rileva inoltre una piccola superficie occupata dall’habitat prioritario *1120 (Praterie di Posidonia ( Posidonion oceanicae )) e estensioni più ampie interessate dall’habitat 1110 (Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina). Il formulario standard segnala inoltre la presenza, nel sito, degli habitat 1160 e 1210 che, però, non sono cartografati nell’ultimo monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria presenti nei siti della rete Natura 2000 in Sardegna. Le specie di avifauna elencate nell’Allegato I della Direttiva Uccelli (versione codificata: Direttiva 2009/147/CE), cioè specie per le quali, ai sensi dell’articolo 4 della Direttiva, sono previste misure di conservazione finalizzate a garantirne la sopravvivenza e la riproduzione presenti nel SIC sono, secondo il formulario standard, le seguenti: Accipiter gentilis arrigonii (astore sardo), Alectoris barbara (pernice sarda), Aquila chrysaetos (aquila reale), Calonectris diomed ea (berta maggiore), Falco eleonorae (falco della regina), Falco peregrinus (falco pellegrino), Lanius collurio (avèrla piccola), Larus audouinii (gabbiano corso), Lullula arborea (tottavilla), Phalacrocorax aristotelis desmarestii (marangone dal ciuffo), Sylvia sarda (magnanina sarda) e Sylvia undata (magnanina). Ad esse si sommano numerose specie di avifauna di interesse conservazionistico in quanto elencate nella lista rossa e/o tutelate da convenzioni internazionali (Accipiter nisus, Apus apus, Buteo buteo, Carduelis carduelis, Chloris chloris, Columba palumbus, Corvus corax, Delichon urbica, Emberiza calandra, Emberiza cirlus, Falco tinnunculus, Fringilla coelebs, Gallinago gallinago, Lanius senator, Larus cachinnans, Luscinia megarhynchos, Monticola solitarius, Parus major, Regulus ignicapillus, Saxicola torquatus, Scolopax rusticola, Streptopelia turtur, Sylvia atricapilla, Sylvia melanocephala, Tachymarptis melba, Troglodytes troglodytes, Turdus iliacus, Turdus merula, Turdus philomelos ). Tra le specie di fauna elencate nell’Allegato II della Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE), cioè specie (non di avifauna) la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione, sono segnalati nel SIC i mammiferi Ovis gmelini musimon (muflone) e Miniopterus schreibersii (miniottero), gli anfibi Discoglossus sardus (discoglosso sardo) e Speleomantes imperialis (geotritone imperiale) e i rettili Caretta caretta (tartaruga marina comune), Emys orbicularis (testuggine palustre europea) e Euleptes europaea (tarantolino). Sono inoltre segnalate, sempre nel formulario standard del SIC, diverse altre specie importanti in quanto incluse in Allegato IV della Direttiva Habitat (ovvero, specie per le quali gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari atti ad istituire un regime di rigorosa tutela delle specie) e/o elencate nella lista rossa e/o specie endemiche e/o tutelate da convenzioni internazionali. Rientrano in queste categorie i mammiferi Eliomys quercinus sardus, Mustela nivalis boccamela, Myotis punicus ; gli anfibi Bufo viridis, Euproctus platycephalus, Hyla sarda ; gli invertebrati Coenonympha corinna, Corallium rubrum , Pinna nobilis (questi ultimi due, marini) e infine i rettili Algyroides fitzingeri, Chalcides ocellatus, Hemorrhois hippocrepis, Hierophis viridiflavus, Natrix natrix cetti, Podarcis sicula, Podarcis tiliguerta .

Aspetto: Aree sottoposte a tutela

 Indicatore: Aree protette nazionali  U.M.: - n. = 0 - km 2= 0

98 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Fonte : - Elenco ufficiale delle aree naturali protette (versione attualmente in vigore: 6° aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009, Decreto del MATTM 27.04.2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31.05.2010)

 Indicatore: Aree protette regionali  U.M. - n. = 0 - km 2= 0  Fonti - L.R. n. 31 del 1989 - Perimetrazione delle aree identificate ai sensi della LR 31/1989 disponibile sul Geoportale della Regione Sardegna (http://webgis.regione.sardegna.it/scaricocartografiaETL/PPR/sistemaRegionaleParchi.zip [accesso: 31/07/2014; dato aggiornato al 01/12/2005]). Note: La L.R. n. 31 del 1989, recante “Norme per l’istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica ed ambientale”, includeva nel piano delle riserve l’area denominata “Monte Ferru di Tertenia” (estensione: 976 ha, quasi completamente inclusa nel SIC ITB020015 “Area del Monte Ferru di Tertenia”). La riserva non è ad oggi istituita: sarebbe stata necessaria, ai sensi dell’art. 20 della LR 31/1989 citata, apposita legge regionale istitutiva.

 Indicatore: Aree SIC  U.M.: - n. = 1 - km 2 = 16,39 (sup. del SICITB020015 ricadente nel Comune di Tertenia) - km 2 = 26,25 (sup. totale del SIC ITB020015) - km 2 = 0,82 (sup. marina del SIC ITB020015)  Fonti: - Decisione di esecuzione della Commissione 2013/739/EU del 7 novembre 2013, che adotta un settimo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L350 del 21 dicembre 2013 - Decreto del MATTM 2 aprile 2014 “Abrogazione dei decreti del 31 gennaio 2013 recanti il sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria (SIC) relativi alla regione alpina, continentale e mediterranea”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2014, con il quale si dichiara immediatamente efficace la Decisione 2013/738/EU che adotta il settimo elenco - Agenzia Europea dell’Ambiente (“Natura 2000 Viewer”: http://natura2000.eea.europa.eu/#) - Geoportale nazionale (“Progetto Natura”: http://www.pcn.minambiente.it/viewer/index.php?project =natura) - Perimetrazione del SIC disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ftp://ftp.dpn.minambiente.it/Natura2000/TrasmissioneCE_2013/ [accesso: 31/07/2014; dato aggiornato al 12/11/2013])

 Indicatore: Aree ZPS  U.M.: - n. = 0 - km 2 = 0  Fonti: - Decreto del MATTM 19 giugno 2009, “Elenco delle ZPS classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 157 del 09.07.2009 - Agenzia Europea dell’Ambiente (“Natura 2000 Viewer”: http://natura2000.eea.europa.eu/#) - Geoportale nazionale (“Progetto Natura”: http://www.pcn.minambiente.it/viewer/index.php? project = natura)

99 RAPPORTO AMBIENTALE

 Indicatore: Zone umide d’importanza internazionale (Ramsar)  U.M.: - n. = 0 - km 2 = 0  Fonti: - Elenco delle Zone umide di importanza internazionale disponibile sul sito del MATTM (http://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=argomenti.html| Aree_naturali_protette.html|aree_naturali_p.html|Zone_umide_di_importanza_internazionale.html) - Agenzia Europea dell’Ambiente (“Natura 2000 Viewer”: http://natura2000.eea.europa.eu/#)

 Indicatore: Oasi di protezione faunistica  U.M.: - n. = 0 - km 2 = 0  Fonte: - Piano faunistico venatorio provinciale della Provincia dell’Ogliastra 2011 - 2015, adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 39 del 03 agosto 2011 e disponibile all’indirizzo http://www.provinciaogliastra.gov.it/provincia/attachments/article/1016/039%20ALL.%20Piano%20 Faunistico.pdf [accesso: 31/07/2014]

Aspetto: Misure di gestione per la tutela di flora fauna e habitat

Note: Non è possibile fornire una descrizione degli interventi previsti nei piani di gestione delle aree sottoposte a tutela in quanto il SIC ITB020015 non è dotato di piano di gestione approvato. Il Comune di Tertenia aveva partecipato, insieme agli altri Comuni il cui territorio è interessato dalla presenza del SIC ITB020015 (Osini, e Gairo), ad un bando sulla misura 1.5 del POR Sardegna 2000-2006 finalizzato a finanziare la redazione dei Piani di gestione dei SIC, ma il piano prodotto non è stato approvato con Decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna (come previsto dalla DGR del 2 agosto 2007 n. 30/41, “Approvazione dei Piani di Gestione dei SIC e ZPS predisposti dagli Enti Locali in attuazione del bando ai sensi del POR Misura 1.5 - Rete ecologica regionale”) perché privo delle approvazioni da parte di tutti gli Enti proponenti.

Aspetto: Presenza di specie floro-faunistiche

 Indicatore: Analisi della composizione floro-faunistica e di habitat presenti nel territorio comunale  Fonti: - Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento ottobre 2013 - Studi per la predisposizione del piano di gestione del SIC ITB020015 ed eventuali altri studi messi a disposizione dal Comune di Tertenia - Assessorato Difesa Ambiente, 2008-2009. Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Difesa Ambiente, 2012. Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria presenti nei siti della rete Natura 2000 in Sardegna

 Indicatore: Vicinanza ad aree di tutela naturalistica  U.M.: - km = 0 Note: L’indicatore, come definito dalle “Linee Guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali”, rappresenta la distanza dalla più vicina area naturalistica rispetto ai confini del territorio comunale. Il suo valore è pertanto nullo, dal momento che un’area di tutela naturalistica (il SIC ITB020015) è parzialmente ricompresa nel territorio del Comune.

100 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Aspetto: Foreste

 Indicatore: Superficie forestale  U.M.: - km 2 = 57,72 così suddivisi: - boschi naturali: km 2 = 43,92 - boschi artificiali: km2 = 10,1 - aree forestali temporaneamente prive di copertura: km 2 = 3,70  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Aspetto: Minaccia delle specie animali e vegetali

 Indicatore: Specie di fauna minacciate  U.M.: - n. = 27 secondo la più recente lista rossa IUCN, di cui o 4 classificate come “minacciate” (EN) ( Caretta caretta, Emys orbicularis, Euproctus platycephalus, Lanius senator ) o 8 classificate come “vulnerabili” (VU) (Discoglossus sardus, Falco eleonorae, Lanius collurio, Sylvia undata, Miniopterus schreibersii, Saxicola torquatus, Myotis punicus, Natrix natrix cetti) o 9 classificate come “quasi minacciate” (NT) ( Speleomantes imperialis, Aquila chrysaetos, Larus audouinii, Carduelis carduelis, Chloris chloris, Delichon urbica, Eliomys quercinus sardus, Hemorrhois hippocrepis, Podarcis tiliguerta ) o 6 classificate come “minor preoccupazione” (LC) ( Calonectris diomedea, Falco peregrinus, Lullula arborea, Sylvia sarda, Phalacrocorax aristotelis desmarestii, Accipiter gentilis arrigonii ) - tipologia: 3 anfibi, 5 rettili, 16 uccelli, 3 mammiferi  Fonti: - Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento ottobre 2013 - Assessorato Difesa Ambiente, 2008-2009. Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna - Studi per la predisposizione del piano di gestione del SIC ITB020015 messi a disposizione dal Comune di Tertenia - Liste Rosse IUCN Comitato italiano (http://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php)  Indicatore: Specie di flora minacciate  U.M.: - n. 0 - tipologia  Fonti: - Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento ottobre 2013 - Liste Rosse IUCN Comitato italiano (http://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php)  Indicatore: Presenza di habitat particolarmente sensibili  U.M.: - tipologia  1210 - Vegetazione annua delle linee di deposito marine  1170 - Scogliere  1240 - Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici  5210 - Matorral arborescenti di Juniperus spp.  3290 - Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il Paspalo-Agrostidion  5330 - Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici  5430 - Frigane endemiche dell’ Euphorbio-Verbascion  *6220 - Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea  8330 - Grotte marine sommerse o semisommerse

101 RAPPORTO AMBIENTALE

 9320 - Foreste di Olea e Ceratonia  9340 - Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia  92D0 - Gallerie e forteti ripari meridionali ( Nerio-Tamaricetea e Securinegion tinctoriae )  1110 - Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina [porzione marina del SIC]  *1120 - Praterie di Posidonia ( Posidonion oceanicae ) [porzione marina del SIC]  1160 - Grandi cale e baie poco profonde [porzione marina del SIC]  Fonti: - Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento ottobre 2013 - Assessorato Difesa Ambiente, 2008-2009. Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Difesa Ambiente, 2012. Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria presenti nei siti della rete Natura 2000 in Sardegna - Studi per la predisposizione del piano di gestione del SIC ITB020015 messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Aspetto: Accessibilità relativa alle zone protette

 Indicatore: Indice di frammentazione da strade  U.M.: - km/km 2 = 2,38  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia Note: L’indice di frammentazione esprime il rapporto tra lunghezza della viabilità che attraversa la porzione del SIC ITB020015 ricadente nel territorio di Tertenia e la superficie di tale porzione.

 Indicatore: Livello di impermeabilizzazione Note: Il livello di impermeabilizzazione è definito come la percentuale di strade impermeabilizzate rispetto al totale delle strade presenti all’interno del SIC ITB020015. Poiché non si dispone di informazioni circa il fondo della viabilità minore che attraversa il SIC ITB020015 nel territorio di Tertenia, l’indicatore non è popolabile.

Cartografia:  Carta della copertura vegetale in scala 1:10.000: vedi tavola del PUC n. 23 “Carta della copertura vegetale” (scala 1:20.000).

102 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Analisi SWOT Scheda n. 5: Flora, fauna e biodiversità

Strengths (Punti di forza):

- Ricchezza di biodiversità, e in particolare modo presenza di un elevato numero di specie ornitiche ed endemiche - Patrimonio boschivo con grado di conservazione classificato “buono”

Weaknesses (Punti di debolezza)

- Ridotta conoscenza delle opportunità offerte dalla presenza di un sito Natura 2000 - Presenza di aree sottoposte a fenomeni erosivi dovuti ad erosione idrica incanalata, con conseguenti ripercussioni sulla copertura vegetazionale

Opportunities (Opportunità)

- Accesso ai finanziamenti comunitari per la realizzazione degli interventi di tutela e valorizzazione previsti nel Piano di gestione qualora esso fosse approvato - Previsione di istituti faunistici nel Piano Provinciale dell’Ogliastra - Presenza del Complesso Forestale Tacchixeddu, gestito dall’Ente Foreste della Sardegna, nel quale sono praticate azioni di gestione sostenibile delle foreste (particolarmente le leccete in località “Fustiraxili” e “Cobingius”) - Domanda crescente di forme di turismo compatibile con le esigenze ecologiche (es. turismo ambientale e culturale, ecoturismo)

Threats (Rischi)

- Perdita di biodiversità per effetto di azioni fuori dal controllo del Piano (es. incendi, mancata vigilanza) - Possibilità di disturbo per le specie faunistiche derivante da turismo concentrato spazialmente (sulle aree costiere) e/o temporalmente (nei mesi estivi)

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 5: Flora, fauna e biodiversità

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 2: Impiego delle  Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di risorse rinnovabili nei limiti della habitat ed ecosistemi capacità di rigenerazione Criterio n. 4: Conservare e

103 RAPPORTO AMBIENTALE

migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi  Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale

Criterio n. 2: Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione  Mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei  Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di paesaggi forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze Criterio n. 9: Sensibilizzare ecologiche di habitat e specie presenti maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale

104 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale

Scheda n. 6: Paesaggio e assetto storico-culturale

Il territorio di Tertenia, prevalentemente montuoso, occupa la parte meridionale dell’Ogliastra e costeggia il mare con spiagge e scogliere che si alternano per circa 10 km di costa. Il centro abitato è esteso sia nella parte più interna dell’intero territorio comunale e sia sulla fascia costiera, nella quale negli ultimi anni sono sorte numerose attività legate prevalentemente al turismo come alberghi, ristoranti e camping. Il centro abitato di Tertenia è situato lungo la strada statale 125 e si adagia alle pendici del Monte Giulea; si estende lungo il rio Quirra ed è fiancheggiato dalla lunga catena montuosa di Serramari. Nel Comune di Tertenia sono presenti importanti siti archeologici e numerosi nuraghi, in particolare nella zona di Sarrala. Il territorio è anche ricco di Domus de janas e Tombe di giganti e secondo alcuni studi, sarebbe stato inizialmente una base cartaginese e successivamente una colonia militare e agricola romana. La vicinanza di Tertenia alla costa ha esposto per secoli queste terre alle incursioni dei popoli invasori; anticamente il paese era situato in costa e una volta distrutto forse dai vandali o dai pirati, gli abitanti trovarono maggiormente sicuro costruire le loro abitazioni nei territori interni alle pendici del Monte Giulea. Il paese fu costruito quindi nella mezza costa del monte, avendo per centro, l’attuale chiesa di Santa Sofia. A seguito di una impetuosa alluvione, seguita da frane, che distrusse in parte il paese e le coltivazioni, gli abitanti furono costretti a cercare un luogo più sicuro nella vallata. Il nucleo originario sorse in località Funtana Manna nella parte alta del paese. Tra il 1678 e il 1698 Tertenia era un piccolo villaggio con una popolazione di circa 400 abitanti, mentre nel 1881 contava circa 1400 abitanti e l’attività economica prevalente era quella agro-pastorale. Il paese era adagiato sul colle ed era cresciuto in maniera spontanea con una tipologia edilizia che rispondeva ad una logica abitativa legata all’attività economica prevalente. Nel 1900 il centro abitato si espanse e vi furono importanti interventi relativi alla realizzazione di opere pubbliche, quali la realizzazione dell’acquedotto nel 1921 e degli impianti fognari nel 1927. Nel 1950 vi fu un ulteriore sviluppo urbano lungo la SS. 125, che divenne il nuovo centro commerciale del paese. Lo sviluppo turistico nella zona costiera di Sarrala risale agli anni Sessanta, unito allo sviluppo del terziario e all’incremento delle attività commerciali. Lo sviluppo economico favorì la trasformazione morfologica del centro abitato e la crescente richiesta di spazi più ampi portò al conseguente abbandono del nucleo storico per l’edificazione, non controllata, nelle aree periferiche.

Aspetto: Caratteristiche del paesaggio

 Indicatore: Percentuale di area antropizzata rispetto all’estensione totale del territorio comunale  U.M.: - % = 0,29  Fonte: - PPR  Indicatore: Percentuale di aree naturali e subnaturali rispetto all’estensione totale del territorio comunale  U.M. - % = 57,14  Fonti - PPR  Indicatore: Percentuale di aree seminaturali rispetto all’estensione totale del territorio comunale  U.M.: - % = 26,50  Fonti: - PPR  Indicatore: Percentuale di area ad uso agroforestale rispetto all’estensione totale del territorio

105 RAPPORTO AMBIENTALE

comunale  U.M.: - % = 41,87  Fonti - PPR

Beni di interesse storico-culturale

Aspetto: Beni paesaggistici e identitari

 Indicatore: Riportare su base cartografica la rappresentazione di tutti i beni paesaggistici e identitari così come definiti dal PPR e alla luce delle disposizioni della LR 13/2008.  Fonte: - Carta dei beni paesaggistici e identitari in scala 1:10.000: vedi tavole del PUC n. 26a “Carta dei Beni paesaggistici con valenza ambientale” (scala 1:20.000), n. 26b “Catalogo e Database dei Beni ambientali”, n.28 “Carta dei beni paesaggistici con valenza storico insediativa”, n. 29a “Carta dei beni storico culturali su copertura vegetale” (scala 1:20.000), n. 29b “Carta dei beni storico culturali su ortofoto 2010” (scala 1:20.000) e n. 29c “Carta dei beni storico culturali su zonizzazione” (scala 1:20.000). Aspetto: Beni archeologici e architettonici

 Indicatore: Riportare su base cartografica i beni in oggetto  Fonte: - Carta dei beni paesaggistici e identitari in scala 1:10.000: vedi tavole del PUC n. 29a “Carta dei beni storico culturali su copertura vegetale” (scala 1:20.000), n. 29b “Carta dei beni storico culturali su ortofoto 2010” (scala 1:20.000) e n. 29c “Carta dei beni storico culturali su zonizzazione” (scala 1:20.000). Aspetto: Centri di antica e prima formazione

 Indicatore: Provvedere alla perimetrazione del centro di antica e prima formazione di cui alla lett. a) dell’art. 51 delle NTA del PPR, relativo all’abitato del comune su carta in scala non inferiore all’1: 2000. Appartiene a questa categoria ogni altra struttura insediativa, anche extra urbana, che costituisca eredità significativa di storia locale.  Fonti: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

106 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Note: Il Comune di Tertenia ha già provveduto alla nuova delimitazione del centro di antica e prima formazione nei termini indicati nella Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 03.04.2007 e riportata nella cartografia seguente (vedi Figura 6.1) Figura 6.1 – Individuazione del Centro di antica e prima formazione

Aspetto: Qualità del patrimonio abitativo esistente

 Indicatore: Volumi non utilizzati negli insediamenti storici del centro abitato  U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune  Indicatore: Volumi non utilizzati nel Centro Storico  U.M.: - % = 7,3  Fonte: - Comune Note: L’indicatore si riferisce alle unità abitative della Zona A, suddivisa nelle sub zone A1 e A2 dal Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune di Tertenia approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 e n.26 del 07/08/2006. Aspetto: Stato di degrado degli edifici nel Centro abitato

 Indicatore: Edifici in stato di conservazione buono  U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune  Indicatore: Edifici in stato di conservazione medio  U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

107 RAPPORTO AMBIENTALE

 Indicatore: Edifici in stato di conservazione scarso  U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune Aspetto: Stato di degrado degli edifici nel Centro Storico

 Indicatore: Edifici in stato di conservazione buono  U.M.: - % = 36,8  Fonte: - Comune Note: L’indicatore si riferisce alle unità abitative della Zona A, suddivisa nelle sub zone A1 e A2 dal Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune di Tertenia approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 e n. 26 del 07/08/2006.  Indicatore: Edifici in stato di conservazione medio  U.M.: - % = 43,85  Fonte: - Comune Note: L’indicatore si riferisce alle unità abitative della Zona A, suddivisa nelle sub zone A1 e A2 dal Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune di Tertenia approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 e n. 26 del 07/08/2006.  Indicatore: Edifici in stato di conservazione scarso  U.M.: - % = 19,67  Fonte: - Comune Note: L’indicatore si riferisce alle unità abitative della Zona A, suddivisa nelle sub zone A1 e A2 dal Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune di Tertenia approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 e n. 26 del 07/08/2006. Cartografia:  Carta dei beni paesaggistici e identitari in scala 1:10.000: vedi tavole del PUC n. 26a “Carta dei Beni paesaggistici con valenza ambientale” (scala 1:20.000), n. 29a “Carta dei beni storico culturali su copertura vegetale” (scala 1:20.000), n. 29b “Carta dei beni storico culturali su ortofoto 2010” (scala 1:20.000) e n. 29c “Carta dei beni storico culturali su zonizzazione” (scala 1:20.000).  Carta dell’insediamento urbano e delle frazioni in scala 1:2.000: vedi tavola del PUC n.28 “Carta dei beni paesaggistici con valenza storico insediativa” (scala 1:20.000).  Carta con rappresentazione del centro storico in scala 1:5.000: vedi tavola del PUC n.28 “Carta dei beni paesaggistici con valenza storico insediativa” (scala 1:20.000).

108 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Analisi SWOT Scheda n. 6: Paesaggio e assetto storico-culturale

Strengths (Punti di forza):

- Presenza di elementi paesaggistici di notevole interesse pubblico - Presenza di numerosi siti storici e archeologici

Weaknesses (Punti di debolezza)

- Qualità medio - bassa del patrimonio edilizio esistente - Presenza di volumi non utilizzati nel Centro Storico

Opportunities (Opportunità)

- Presenza di volumi non utilizzati nel Centro Storico

Threats (Rischi)

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 6: Paesaggio e assetto storico-culturale

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea” Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei  Valorizzazione della componente paesaggistica paesaggi Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 6: Conservare e  Salvaguardia e valorizzazione dei siti storico-archeologici migliorare la qualità delle risorse presenti nel Territorio di Tertenia storiche e culturali

Criterio n. 7: Conservare e  Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente migliorare la qualità dell’ambiente locale

109 RAPPORTO AMBIENTALE

Criterio n. 7: Conservare e  Riqualificazione e recupero degli edifici abbandonati del Centro migliorare la qualità dell’ambiente Storico locale

110 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico

Scheda n. 7: Assetto insediativo-demografico

Paesaggio Il comune di Tertenia sorge nella valle compresa tra il Monte Ferru e il tacco di Monte Arbu. Il suo nucleo originario si è sviluppato nelle vicinanze del Rio Quirra. Le successive espansioni fino agli anni ’50 si sono sviluppate lungo la direttrice Nord – Sud costeggiando sia ad Ovest che ad Est la strada principale del paese, che poi si ricollega alla SS 125, conferendo allo stesso l’odierna conformazione. I successivi sviluppi all’interno dell’edificato urbano, definite dal PPR come espansioni recenti, ossia porzioni di edificato successive al 1950 che non presentano un disegno urbano riconoscibile e unitario, hanno continuato ad occupare porzioni di territorio lungo la via principale conferendo al comune sempre più una conformazione allungata in direzione Nord – Sud, assumendo una forma ben definita in direzione Nord; mentre nella parte a Sud assume una configurazione più frastagliata, dovuta anche alla presenza di un’area militare. Tale forma è derivata dalla struttura e configurazione stessa del territorio di Tertenia, che come detto precedentemente si sviluppa in una vallata delimitata ad est dalla catena “Serra de Mari”. Tuttavia, parte di queste nuove espansioni si sono sviluppate lungo la SS 125 e lungo la strada che porta alla zona costiera. Non è invece presente un edificato diffuso sia in zona urbana che extra urbana; mentre gran parte dell’edificato sparso in zona agricola si è sviluppato lungo la SS 125 e nella fascia costiera, sempre lungo gli assi viari. La fascia costiera è caratterizzata dalla presenza di insediamenti residenziali, alcuni dei quali abusivi, e da insediamenti turistici localizzati lungo gli assi viari. Non sono invece presenti aree destinate alla grande distribuzione commerciale.

Aspetto: Edificato urbano

 Indicatore: Individuare i centri di antica e prima formazione − Vedi Figura 7.1;  Fonti: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

 Indicatore: Individuare le aree edificate relative all’espansione fino agli anni ‘50 − Vedi Figura 7.2;  Fonti: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

 Indicatore: Individuare le aree edificate relative a espansioni recenti (successive agli anni ’50) − Vedi Figura 7.3;  Fonti: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Aspetto: Edificato diffuso

 Indicatore: Individuare le aree relative all’edificato urbano diffuso − Non presente;  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Aspetto: Edificato in zona extra urbana

111 RAPPORTO AMBIENTALE

 Indicatore: Individuare le aree relative all’edificato urbano diffuso − Non presente;  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

 Indicatore: Individuare le aree relative all’edificato in zona agricola (edificato sparso) − Vedi Figura 7.4;  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Aspetto: Insediamenti turistici

 Indicatore: Individuare le aree interessate dalla presenza di insediamenti turistici − Vedi Figura 7.5;  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Aspetto: Grande distribuzione commerciale

 Indicatore: Individuare le aree destinate alla grande distribuzione commerciale − Non presente;  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Aspetto: Aree speciali

 Indicatore: Individuare le aree destinate a grandi attrezzature di servizio pubblico per istruzione, sanità, ricerca e sport e aree militari − Vedi Figura 7.6;  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune;

Demografia Il comune di Tertenia si estende su un territorio di circa 117 km 2 con una popolazione residente al 1 Gennaio 2013 pari a 3.841 unità. L’andamento della popolazione dal 2000 al 2013 ha presentato una prima fase di crescita e poi un periodo caratterizzato da flessioni nel 2002 e nel 2004 per poi proseguire con una crescita progressiva e costante fino al 2010, per poi decrescere fino al 2012. La struttura della popolazione è composta per il 53 % da residenti che non hanno ancora compiuto i 45 anni, di cui circa il 47,4 % risulta al di sotto dei 25 anni. I residenti con più di 65 anni rappresentano il 19 % della popolazione totale. Infatti il rapporto tra popolazione anziana e popolazione attiva è abbastanza basso pari allo 0,29 %. Mentre la popolazione inattiva rappresenta quasi la metà di quella attiva. Il saldo migratorio negli anni dal 2000 al 2013 mostra un andamento abbastanza altalenante con dei valori negativi nel 2002 e nel 2004 e un picco nel 2013. Lo stesso discorso vale per la costituzione di nuove famiglie e per le nascite. In particolare, quest’ultime hanno avuto un primo periodo di diminuzione dal 200 al 2003 per poi raggiungere un valore di massimo nel 2004. Il periodo dal 2005 al 2011 presenta una certa discontinuità.

Note: Struttura della popolazione: i dati si riferiscono al 1 Gennaio 2013; Densità demografica: i dati si riferiscono al 1 Gennaio 2013; Indice di vecchiaia: i dati si riferiscono al 1 Gennaio 2013; Indice di dipendenza totale: i dati si riferiscono al 1 Gennaio 2013;

112 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Saldo naturale: tale indicatore si riferisce agli anni 2010, 2011, 2012 e 2013; Saldo migratorio totale: tale indicatore si riferisce agli anni 2010, 2011, 2012 e 2013; Andamento della popolazione residente: i dati riferiti all’anno 2011 riguardano il periodo che va dal 1 Gennaio all’8 Ottobre; Aspetto: Struttura della popolazione

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età “meno di 1 anno”  U.M. − Ab = 32 − % = 0,83  Fonte: - ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 1 – 4 anni  U.M. − Ab = 125 − % = 3,25  Fonte: − ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 5 – 9 anni  U.M. − Ab = 185 − % = 4,81  Fonte: − ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 10 – 14  U.M. − Ab = 211 − % = 5,49  Fonte: − ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 15 – 24  U.M. − Ab = 413 − % = 10,75  Fonte: − ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 25 – 44  U.M. − Ab = 1072 − % = 27,91  Fonte: − ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età 45 – 64  U.M. − Ab = 1071 − % = 27,9  Fonte:

113 RAPPORTO AMBIENTALE

− ISTAT

 Indicatore: Popolazione residente appartenente alla fascia di età “65 e più”  U.M. − Ab = 732 − % = 19,06  Fonte: − ISTAT

Aspetto: Densità demografica

 Indicatore: Rapporto tra popolazione residente e superficie territoriale  U.M. − n. ab./km 2 = 32,8  Fonte: − ISTAT Aspetto: Indice di vecchiaia

 Indicatore: Rapporto tra anziani (popolazione appartenente alla fascia di età “65 e più”) e popolazione attiva (popolazione appartenente alla fascia di età 15 – 64 anni)  U.M. − % = 0,29  Fonte: − ISTAT Aspetto: Indice di dipendenza totale

 Indicatore: Rapporto popolazione inattiva (popolazione appartenente alla fascia di età “65 e più” popolazione appartenente alla fascia di età “fino a 14 anni) rispetto alla popolazione attiva (popolazione appartenente alla fascia 15 – 64anni)  U.M. − % = 0,50  Fonte: − ISTAT Aspetto: Saldo naturale

 Indicatore: Differenza tra il numero dei nati vivi e il numero dei morti per anno solare  U.M. − Ab. nel 2010 = 6 − Ab. nel 2011 = -9 − Ab. nel 2012 = -6 − Ab. nel 2013 = 0  Fonte: − ISTAT

Aspetto: Saldo migratorio totale

 Indicatore: Differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei residenti  U.M. − Ab. nel 2010 = 20 − Ab. nel 2011 = 20 − Ab. nel 2012 = 34

114 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

− Ab. nel 2013 = 53  Fonte: − ISTAT

Aspetto: Numero nuclei familiari

 Indicatore: Numero di famiglie al 31 Dicembre 2013  U.M. − n. = 1.807  Fonte: − ISTAT

Aspetto: Andamento della popolazione residente

 Indicatore: Trend della popolazione residente negli ultimi 12 anni

 Grafico 7.1 – Andamento della popolazione residente dal 2000 al 2013

  Fonte: − Elaborazione su dati scaricati dal sito dell’ISTAT;

Aspetto: Saldo migratorio

 Indicatore: Trend negli ultimi 13 anni  Grafico 7.2 – Saldo migratorio dal 2000 al 2013

115 RAPPORTO AMBIENTALE

 Fonte: − Elaborazione su dati scaricati dal sito dell’ISTAT;

Aspetto: Natalità

 Indicatore: Trend negli ultimi 13 anni  Grafico 7.3 – Numero di nascite dal 2000 al 2013

 Fonte: − Elaborazione su dati scaricati dal sito dell’ISTAT;

116 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Aspetto: Nuove famiglie

 Indicatore: Trend negli ultimi 12 anni

 Grafico 7.4 – Costituzione di nuove famiglie dal 2001 al 2012

 Fonte: − Elaborazione su dati scaricati dal sito dell’ISTAT;

117 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 7.1 – Centri di antica e prima formazione

118 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Figura 7.2 – Espansioni fino agli anni ‘50

119 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 7.3 – Aree edificate relative a espansioni recenti

120 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Figura 7.4 – Aree relative all’edificato in zona agricola (edificato sparso)

121 RAPPORTO AMBIENTALE

Figura 7.5 – Aree interessate dalla presenza di insediamenti turistici

122 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Figura 7.6 – Aree destinate a grandi attrezzature di servizio pubblico per istruzione, sanità, ricerca e sport e aree militari

123 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n. 7: Assetto insediativo-demografico

Strengths (Punti di forza):

− Presenza di un elevato patrimonio insediativo (prevalentemente seconde case) che favorisce un turismo di tipo residenziale − Presenza di percorsi costieri di valenza paesaggistica − Presenza di due impianti di depurazione − Presenza di un patrimonio insediativo che integra strutture residenziali e ricettive − Presenza di percorsi montani ad elevata valenza paesaggistica − Densità insediativa abbastanza modesta

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Carenza di aree attrezzate destinate a servizi pubblici per le popolazioni residenti e turistiche − Presenza di strutture ricettive solo nella fascia costiera − Carenza di una pianificazione urbanistica che ha favorito fenomeni di abusivismo − Processi di parcellizzazione della trama insediativa nella fascia costiera − Presenza di processi di dispersione insediativa, legati principalmente ad una edificazione residenziale e turistica in assenza di servizi e infrastrutture dedicate − Insediamenti turistici e residenziali scarsamente integrati con il contesto paesaggistico di riferimento − Processi di dispersione insediativa e di organizzazione spontanea nella fascia costiera − Processi di crescita del tessuto urbano per nuclei insediativi autonomi, spesso non organici e integrati con il contesto urbano

Opportunities (Opportunità)

− Presenza di un elevato patrimonio insediativo (prevalentemente seconde case) che favorisce un turismo di tipo residenziale − Circa un quarto della popolazione non ha ancora compiuto 25 anni − Basso valore del rapporto tra anziani e popolazione attiva − Progressivo aumento della popolazione residente

Threats (Rischi)

− La conformazione geografica del territorio comporta una netta separazione fisica tra centro urbano e fascia costiera − Tendente diminuzione di nuove famiglie negli ultimi 10 anni − Altalenante andamento del saldo migratorio

124 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 7: Assetto insediativo-demografico

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e • Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, flora selvatiche, degli habitat e dei migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggi paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici Criterio n, 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n, 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale  Regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura Criterio n. 9: Sensibilizzare edificatoria esistente maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare istruzione e la formazione in campo ambientale

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e  Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca flora selvatiche, degli habitat e dei l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggi paesaggio circostante; Criterio n, 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi Criterio n, 7: Conservare e  Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del migliorare la qualità dell’ambiente complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e locale delle diverse modalità di fruizione del territorio Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare istruzione e la formazione in campo ambientale

 Qualificazione delle aree interessate dai processi di Criterio n. 2: Impiego delle

125 RAPPORTO AMBIENTALE

parcellizzazione e dispersione insediativa risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione Criterio n, 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

126 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico-produttivo

Scheda n. 8: Sistema economico produttivo

L’analisi del tessuto produttivo si basa sulla descrizione generale del sistema produttivo del territorio terteniese, analizzando i settori trainanti dell’economia locale, per giungere all’individuazione dei diversi comparti di specializzazione che caratterizzano la zona. Il livello di sviluppo ed efficienza di tali comparti e del relativo sistema economico riflette il livello di sviluppo del comune stesso. Il set di indicatori proposti riguarda tanto gli aspetti più strettamente dimensionali della struttura produttiva locale, quanto le sue caratteristiche tipologiche: essi sono degli indicatori sintetici che fa riferimento alla composizione del tessuto delle imprese nel territorio terteniese. Gli indicatori scelti, nello specifico, riguardano il comparto turistico ricettivo e quello industriale, oltre ad approfondimenti specifici su settori di interesse. All’interno dell’analisi delle attività produttive sono presenti due focus. Il primo, all’interno della sezione “Attività turistiche”, è riferito al settore turistico, considerato uno dei principali settori trainanti dell’economia di Tertenia, essendo un comune appartenente alla fascia costiera con affaccio diretto al mare. Il secondo è riferito invece all’industria. Inoltre, essendo Tertenia un Comune ad elevata vocazione agricola e pastorale, tale diviene un elemento trainante per l’economia del territorio.

Attività turistiche Nell’analizzare il settore produttivo terteniese è emerso come quello turistico sia uno dei trainanti dell’economia locale. L’analisi ha riguardato l’osservazione dei dati sulle imprese che operano nel settore economico “alberghi e ristoranti” secondo la classificazione ATECO dell’ISTAT, i quali rappresentano solo una parte del settore turistico nel suo complesso. Per questo sono stati tenuti in considerazione anche gli agriturismi, tipologia di esercizio ricettivo generalmente non rilevata in quanto le strutture agrituristiche sono considerate imprese agricole. Viene inoltre data una quantificazione dei posti letto.

Aspetto: Infrastrutture turistiche

 Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio: Punti di ristoro  U.M.: − Numero 2  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Hotel  U.M.: − Numero 2  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Campeggi  U.M.: − Numero 1  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Ristoranti  U.M.: − Numero 4  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Pizzerie  U.M.: − Numero 10  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Chioschi  U.M.: − Numero 4  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Bed and Breakfast  U.M.:

127 RAPPORTO AMBIENTALE

− Numero 4  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Bar  U.M.: − Numero 14  Indicatore: N. di esercizi ricettivi per tipologia di esercizio- Agriturismo  U.M.: − Numero 2  Fonte: − Comune

 Indicatore: Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia di esercizio - Punti ristoro  U.M.: − Posti letto= 13  Indicatore: Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia di esercizio - Hotel  U.M.: − Posti letto= 118  Indicatore: Capacità degli esercizi ricettivi per tipologia di esercizio - Campeggi  U.M.: − Posti letto= 242  Fonte: − Comune

 Indicatore: Popolazione fluttuante  U.M.: - Ab. = 5128  Fonte: − Comune − QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2010: elaborazioni del Servizio della statistica regionale su dati raccolti dalle Amministrazioni Provinciali Note: Il numero degli abitanti fluttuanti deriva dal calcolo della produzione di rifiuti indifferenziati per abitanti fluttuanti equivalenti sulla base della popolazione residente (ISTAT 2009). In particolare il numero su riportato è riferito al mese di picco, Agosto.

Attività produttive e industriali In questa sezione devono essere inserite le informazioni utili alla descrizione del paesaggio caratteristico del territorio comunale, al fine di evitare che le trasformazioni urbanistiche previste dal PUC possano

Aspetto: Presenza di aree produttive (PIP, NI, ASI, ZIR )

 Indicatore: PIP: Tipologia di attività presenti  U.M.: - n. = 1  Fonte: − Comune

 Indicatore: NI: Tipologia di attività presenti  U.M.: - n. = 0  Fonte:

128 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

− Comune

 Indicatore: ASI: Tipologia di attività presenti  U.M.: - n. = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: ZIR: Tipologia di attività presenti  U.M.: - n. = 0  Fonte: − Comune

Aspetto: Rischio industriale

 Indicatore: Impianti a rischio di incidente rilevante (stabilimenti soggetti agli obblighi previsti dagli artt. 6/7 e 8 del D.Lgs. 334/99 suddivisi per tipologia di attività)  U.M.: - n. = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Autorizzazione Integrata Ambientale (impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (D.Lgs.. 59/05), suddivisi per tipologia di attività)  U.M.: - n. = 0  Fonte: − Comune

Aspetto: Gestione ambientale

 Indicatore: N. imprese dotate di sistema di gestione ambientale certificato (EMAS e/o ISO 14001)  U.M.: - n. = 0  Fonte: − Comune

Cartografia:  Carta con la rappresentazione delle aree produttive presenti: vedi tavola del PUC n.28 “Carta dei beni paesaggistici con valenza storico insediativa” (scala 1:20.000).

129 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n.8: Sistema economico produttivo

Strengths (Punti di forza):

− Presenza di un’area industriale (zona PIP) − Presenza di varie tipologie di strutture ricettive − Sistema economico caratterizzato fortemente dall’attività agricola e dal settore barino-balneare

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Turismo stagionale, concentrato solo nei tre mesi estivi, con picco nel mese di Agosto − Bassa presenza di strutture ricettive

Opportunities (Opportunità)

− Incremento dell’offerta ricettiva orientata a forme di turismo diffuso − Connessioni tra area costiera e patrimonio culturale localizzato nell’entroterra − Opportunità di sviluppo economico sostenibile − Modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi locali

Threats (Rischi)

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 8: Sistema economico produttivo

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n.5: Conservare e  Tutela del territorio rurale (in coerenza con il PSR) migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche

 Riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incremento della loro capacità interna ricettiva, con Criterio n.7: Conservare e particolare riferimento alle localizzazioni non costiere (in migliorare la qualità dell’ambiente coerenza con il PRSTS e il PTR) locale  Riqualificazione delle aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di servizi e attrezzature necessarie sia

130 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana (in coerenza con il PUP)  Rilancio degli investimenti nel sistema produttivo mediante consolidamento, modernizzazione e diversificazione di quello esistente (in coerenza con il SRS)

 Sviluppo di forme di ospitalità diffusa (in coerenza con il PRSTS e il PTR)

 Integrazione del sistema costa con le aree interne, associando il Criterio n.9: Sensibilizzare prodotto turistico balneare, il patrimonio ambientale e culturale maggiormente alla problematiche localizzato nell’entroterra (in coerenza con il PRSTS e il PTR) ambientali, sviluppare l’istruzione  Inclusione delle zone interne in una logica di sviluppo compatibile e la formazione in campo con l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, valorizzando le ambientale risorse con interventi che consentano di esprimere una reciproca sinergia tra territori aventi caratteristiche e vocazioni diverse (in coerenza con il PUP)

131 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti

Scheda n. 9: Mobilità e trasporti

L’analisi di questa componente è finalizzata all’individuazione di quegli indicatori che meglio descrivano la realtà dei luoghi, analizzando quali siano gli strumenti di pianificazione adottati per la regolamentazione del traffico, in un comune in cui l’intensità veicolare non risulta alta. Una caratteristica importante dell’impatto ambientale del settore dei trasporti è quella di alterare l’ambiente o minarne l’integrità alle differenti scale geografiche. La relazione tra l’ambiente è il settore dei trasporti è multidimensionale: è’ dunque necessaria l’analisi di questa componente adottando una visione sistemica che consideri non solo gli effetti dei singoli inquinanti derivanti dai mezzi di trasporto su un determinato ecosistema, ma anche le loro relazioni e l’impatto complessivo a livello globale.

La mobilità Analizzando in generale il sistema degli spostamenti nel territorio di Tertenia emerge come la maggior parte di essi avvenga per lo più in ambito intra-comunale. I maggiori flussi che si generano all’interno del territorio sono dovuti ad utenze che si spostano per motivi occupazionali e scolastici verso i comuni di Lanusei e Tortoli. Nello specifico, la maglia viaria del tessuto urbano del comune di Tertenia si presenta pressoché irregolare, con strade che divengono più strette all’interno del centro di prima formazione. Per quanto riguarda invece le aree antropizzate che delimitano la marina, la maglia viaria cambia totalmente, trasformandosi in un percorso, per alcuni tratti, privo di manto stradale.

Aspetto: Utilizzo del mezzo pubblico

 Indicatore: Tasso di utilizzo del mezzo pubblico  U.M.: − % = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − Comune

 Indicatore: Numero di corse offerte dal mezzo pubblico al giorno  U.M.: - numero = 6 (fer); 3 (fest) – tratta Villagrande - Lanusei – Tortoli – Jerzu – Tertenia – Muravera – Cagliari - numero = 9 (fer); 2 (scol) – tratta Tertenia – Jerzu - Lanusei  Fonte: − ARST - TRASPORTI REGIONALI DELLA SARDEGNA

 Indicatore: Numero di fermate del trasporto pubblico comunale  U.M.: - numero = 2  Fonte: − ARST - TRASPORTI REGIONALI DELLA SARDEGNA

 Indicatore: Interventi finalizzati al miglioramento del sistema infrastrutture del trasporto pubblico  U.M.: - numero = 0  Fonte: − Comune

132 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Indicatore: Capacità dei parcheggi di interscambio  U.M.: - numero = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Rinnovo parco autobus ecocompatibili  U.M.: - numero = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Imprese turistiche accessibili con i trasporti pubblici  U.M.: - numero = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Traffico natanti nell’area portuale  U.M.: - numero = 0  Fonte: − Comune

Aspetto: Alternative all’utilizzo del mezzo pubblico

 Indicatore: Sviluppo di piste ciclabili  U.M.: - km = 0  Fonte: − Comune

 Indicatore: Aree chiuse al traffico  U.M.: - m2 = 0  Fonte: − Comune

Aspetto: Strumenti di pianificazione dei trasporti

 Indicatore: Piano urbano del traffico e della mobilità  U.M.: - SI/NO = SI  Fonte: − Comune

133 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n. 9: Mobilità e trasporti

Strengths (Punti di forza):

− Facilità di spostamenti verso i paesi limitrofi − Territorio servito dalle corse del mezzo pubblico

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Assenza di mezzi ecocompatibili per il trasporto pubblico − Mancanza di percorsi ciclabili a supporto di una mobilità sostenibile − Assenza di manto stradale nell’area della marina − Collegamento tra area urbana e area costiera disagevoli

Opportunities (Opportunità)

− Rafforzare le connessioni tra centro urbano e aree costiere − Creazione di nuove forme di mobilità sostenibile

Threats (Rischi)

− Isolamento dell’area della marina

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 9: Mobilità e trasporti

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

 Assicurare lo sviluppo sostenibile del sistema dei trasporti (in Criterio n. 1: Ridurre al minimo coerenza con il Piano regionale dei trasporti e il Piano del l’impiego delle risorse energetiche turismo regionale) non rinnovabili

 Potenziamento e sviluppo della mobilità e del trasporto, puntando sull’accessibilità come condizione strategica per migliorare la qualità della vita urbana dei residenti e per favorire Criterio n. 7: Conservare e forme nuove e alternative di sviluppo turistico (in coerenza con il migliorare la qualità dell’ambiente PUP) locale  Assicurare elevati livelli di accessibilità  Integrazione del sistema costa e delle aree interne tramite la

134 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

riqualificazione del sistema dei trasporti esistente

 Riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti Criterio n. 8: Protezione (in coerenza con il Piano energetico ambientale regionale ) dell’atmosfera

Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alla problematiche  Promozione di nuove forme di trasporto sostenibile alternativo al ambientali, sviluppare l’istruzione mezzo pubblico e al mezzo privato a motore e la formazione in campo ambientale

135 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.10 Componente ambientale n. 10 – Energia

Scheda n. 10: Energia

La scheda analizza la situazione dei consumi energetici (energia elettrica e termica) e della produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito del territorio comunale di Tertenia.

Il parco di generazione dell’Energia Elettrica della Sardegna al 2009 (fonte dati Terna – Bilancio dell’Energia Elettrica in Sardegna) è caratterizzato da una potenza lorda di 14.199 GWh di cui 12.709,4 provenienti da impianti di generazione termoelettrici, 748,3 GWh provenienti da impianti idroelettrici, 710,8 GWh provenienti da impianti eolici ed 31,2 GWh provenienti da impianti fotovoltaici. I dati relativi agli usi finali di Energia elettrica denotano nell’ultimo triennio un leggero decremento della domanda, con valori che variano da 11.935,1 GWh/a nel 2008 a 11.173,8 nel 2010. Il settore manifatturiero abbia un’incidenza di oltre il 40% sul totale dei consumi. Il settore domestico ha invece un’incidenza di quasi il 20% mentre il terziario del 21%. Per quanto riguarda l’agricoltura, i consumi rappresentano solo l’1,8% rispetto al totale. Nella Provincia d’Ogliastra, il consumo di energia elettrica è aumentato nel periodo 2010-2011 del 3,6%, passando da 162,3 mln KWh a 168,1 mln KWh. In particolare, si evidenzia un trend negativo per i settori Agricoltura e Industria mentre risultano in crescita – e dominanti – i consumi relativi al Terziario e al Domestico (che ricoprono circa l’80% dei consumi totali di energia). Rispetto alla media regionale (13%), risulta molto bassa l’incidenza dei consumi nel settore “Energia ed acqua” che si attestano al 7%. Viceversa, risulta più elevata, rispetto all’ambito regionale, l’incidenza dei consumi nel settore domestico (40%), nel terziario (40%) e nel settore agricolo (4%). In base ai dati forniti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), al 13.12 2012 risultano in esercizio nel Comune di Tertenia 149 impianti fotovoltaici ammessi all’incentivazione in conto energia, per una potenza complessivamente di circa 3000 kW. Tertenia possiede circa il 10% degli impianti in esercizio in Ogliastra. In ambito comunale, l’impianto fotovoltaico più grande in esercizio ha una potenza nominale pari a 950 kW. Sono 4 quelli di potenza superiore ai 100 kW. Rispetto al dato medio regionale, pari al 64%, il Comune di Tertenia si contraddistingue per una incidenza maggiore di impianti appartenenti alla classe di potenza inferiore a 5 kW: ben 106 su 149, pari al 71%; per le classi di potenza superiori, l’incidenza di impianti fotovoltaici installati con potenza superiore ai 200 kW è superiore rispetto al dato medio provinciale e regionale. La potenza media degli impianti fotovoltaici in esercizio a Tertenia risulta pari a 20.22 kW, quasi doppio rispetto alla media provinciale e di poco inferiore alla media regionale; ciò è dovuto al fatto che Tertenia ospita tre dei dieci impianti più potenti dell’intera provincia.

Aspetto: Produzione energia da FER • Indicatore : Produzione di energia da FER/consumo interno lordo • U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte : - ENEA, GSE, ENEL, Fonti regionali su richiesta dell’Amministrazione comunale • Indicatore: Produzione di energia elettrica da FER/produzione lorda di energia elettrica totale • U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Terna su richiesta dell’Amministrazione comunale

• Indicatore: Potenza installata da FER • U.M.: - kW = Richiesto al Comune e non reso disponibile

136 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

• Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Impianti solare termico • U.M.: - numero = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Edifici comunali destinati a impianti di produzione da FER • U.M.: - Copertura impianti in mq = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

Aspetto: Risparmio energetico

• Indicatore: Quantità di energia primaria risparmiata mediante la realizzazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica • U.M.: - Numero nuovi edifici certificati in Classe A sul totale nuovi edifici realizzati = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Abitazioni con certificazione energetica • U.M.: - Numero di edifici con certificazione energetica = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Consumi finali di energia per settore • U.M.: - MWh = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - ENEA su richiesta dell’Amministrazione comunale

• Indicatore: Interventi di adeguamento centrali termiche in edifici pubblici • U.M.: - numero = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

Aspetto: Energia elettrica

• Indicatore: Consumi di energia elettrica • U.M.: - MWh/anno = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - GSE, Agenzie regionali su richiesta dell’Amministrazione comunale

• Indicatore: Produzione di energia elettrica • U.M.: - MWh/anno = Richiesto al Comune e non reso disponibile

137 RAPPORTO AMBIENTALE

• Fonte: - GSE – Agenzie regionali su richiesta dell’Amministrazione comunale

• Indicatore: Consumo pro-capite di energia elettrica • U.M.: - KWh/ab = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - GSE, Agenzie regionali su richiesta dell’Amministrazione comunale

Aspetto: Strumenti di pianificazione

• Indicatore: Piano di illuminazione pubblica • U.M.: - Adozione o Approvazione del piano/programma/regolamento = Assente • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Tratti di impianto IP oggetto di interventi di efficientamento • U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

• Indicatore: Allegato energetico al Regolamento edilizio • U.M.: - Adozione o Approvazione del piano/programma/regolamento = Assente • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia

Aspetto: Sensibilizzazione su tematiche energetiche

• Indicatore: ESCo operanti nel territorio comunale e provinciale • U.M.: - Numero di società = 0 • Fonte: - Camera di commercio

• Indicatore: Corsi di sensibilizzazione nelle scuole e nella PA • U.M.: - Numero di eventi = 0 • Fonte: - ESCo e Agenzie formative

Aspetto: Emissioni gas serra

• Indicatore: Riduzione emissioni di CO 2 • U.M.: - % = Richiesto al Comune e non reso disponibile • Fonte: - Stima tramite fattori di conversione a partire dai dati sui consumi di energia elettrica e termica a disposizione dell’Amministrazione comunale di Tertenia

138 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Analisi SWOT Scheda n. 10: Energia

Strengths (Punti di forza):

− Presenza di linee di indirizzo a livello comunale su introduzione di adeguati strumenti di pianificazione energetica − Concentrazione della produzione di energia da fonti rinnovabili sul fotovoltaico (FV) − Considerevole patrimonio di impianti fotovoltaici (10% della provincia) − Disponibilità di superfici idonee all’installazione di FV sugli edifici comunali − Alta percentuale (rispetto alla media provinciale e regionale) di impianti FV con potenza inferiore a 5 kW (impianti di piccola taglia per uso domestico)

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Parco edilizio datato ed energeticamente poco efficiente − Standard edilizi precedenti all’introduzione di elementi normativi per il contenimento energetico − Assenza di adeguati strumenti di pianificazione energetica a livello comunale − Edifici comunali inefficienti sotto il profilo energetico − Risorse umane limitate (per azioni di politica energetica a livello comunale) − Scarsa consapevolezza dei cittadini sulle opportunità legate al risparmio energetico

Opportunities (Opportunità)

− Sensibilità dell’amministrazione regionale ai temi del risparmio energetico e uso di FER. − Crescente sensibilità sulle tematiche del risparmio energetico ad integrazione dei piani regolatori comunali. − Risorse regionali e comunitarie per interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici e privati. − Modesta taglia demografica e conseguente possibilità di promozione e diffusione della conoscenza dei temi del risparmio energetico ed efficientamento. − Atto di indirizzo provinciale per supporto ai Comuni dell’Ogliastra per le attività del Patto dei Sindaci. − Misure di intervento POR FSE 2007-2013 Asse III - Energia

Threats (Rischi)

− Basso livello di infrastrutturazione del territorio sotto il profilo energetico − Lentezze negli iter autorizzativi delle opere previste (pubbliche e private) − Abitudini sulla mobilità poco sostenibili − Vetustà del parco mezzi comunale − Riduzione delle risorse finanziarie disponibili e vincoli di spesa per i comuni (Patto di stabilità) − Riduzione degli incentivi con i recenti decreti in materia energetica (V° conto energia) − Criticità tecniche nella rete elettrica per la connessione di impianti per la produzione da FER − Mancanza di professionalità tecniche e manodopera qualificata nei servizi legati alle FER e al risparmio energetico − Difficoltà di accesso al credito per l’attuazione di interventi sia nel settore privato che pubblico − Eccessivo frazionamento degli insediamenti abitativi (fascia costiera)

139 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 10: Energia

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 1: Ridurre al minimo  Definizione di strumenti di pianificazione comunale e l’impegno delle risorse sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento energetiche non rinnovabili di energia rinnovabile, indichino linee di sviluppo ed implementazione dei progetti relativi alle FER con relativa Criterio n. 2: Impiego delle valutazione economica delle azioni di intervento risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione

Criterio n. 9: Sensibilizzare alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la  Promozione del risparmio energetico diffondendo strumenti di formazione in campo ambientale diagnosi e certificazione per edifici pubblici e privati (riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020) Criterio n. 10: Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile  Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti Criterio n. 8: Protezione climatici (CO2, CH3, N2O e Cfc) dell’atmosfera

140 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore

Scheda n. 11: Rumore

Il Comune di Tertenia adotta, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 447 del 26.10.1995, ed in conformità alle direttive di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 62/9 del 14.11.2008, il Piano di Classificazione e Zonizzazione Acustica. L'individuazione delle zone appartenenti alla classe I (aree ospedaliere e scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ) è stata resa attraverso lo studio della cartografia senza l’ausilio di misurazioni. Sono state identificate in classe I le aree di superficie coperte dai ricettori sensibili scuole, asili e strutture sanitarie. Dalla classe I risultano escluse le aree all’interno del paese urbanizzato dedicate a verde e aree sportive, per le quali la quiete sonica non è da ritenersi un elemento strettamente indispensabile per la loro fruizione. Per quanto concerne l’attribuzione della classe V (aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni ) e della classe VI (aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi ), dal Piano si evince l’attribuzione della sola classe V nelle zone artigianali previste al di fuori del centro urbano. Per quanto riguarda i territori urbanizzati, il Piano colloca in classe II (aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali ) tutte le aree del comune che meritano una particolare attenzione dal punto di vista acustico. Risultano in classe II le aree del centro storico. Il resto del territorio comunale è stato classificato in classe III (aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici ). Le aree agricole in cui è presente una effettiva attività agricola e l’utilizzo di macchine operatrici, sono state classificate in classe III, mentre per le aree indicate a destinazione agricola dal Piano Urbanistico, ma non realmente sfruttate come tali, e per le zone soggette a particolari vincoli ambientali e paesistici, si è proceduto alla loro classificazione in classe II. Le aree a destinazione urbanistica industriale-artigianale nelle quali non è stato riscontrato lo sviluppo preventivato dal Piano Urbanistico e che non si ritengono suscettibili di sviluppo a breve termine, sono state classificate nella classe IV (aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie ). Aspetto: Strumenti di pianificazione • Indicatore: Piano di zonizzazione acustica • U.M.: - Adozione o Approvazione del piano/programma/regolamento = Piano adottato • Fonte: - Amministrazione comunale di Tertenia Aspetto: Classificazione acustica del territorio

• Indicatore: Percentuale di territorio ricadente in Zona A e B di cui al D.M. 1444/68 • U.M.: - 0,56% • Fonte: - PUC di Tertenia • Indicatore: Percentuale di territorio ricadente in Zona classificata come “esclusivamente industriale” Classe V • U.M.: 0,22% • Fonte: - Piano di zonizzazione acustica di Tertenia

141 RAPPORTO AMBIENTALE

Cartografia:  Carta con la rappresentazione della classificazione acustica: vedi tavole del Piano di classificazione – zonizzazione acustica n.1A “Piano urbanistico comunale” (scala 1:25.000), n.1B “Unità acusticamente omogenee (scala 1:25.000), n.2A “Fasce acustiche di pertinenza stradale (scala 1:25.000), n.2B “Rappresentazione metodo qualitativo” (scala 1:25.000), n.2C “Rappresentazione metodo quantitativo generale” (scala 1:50.000), n.2D “Rappresentazione metodo quantitativo urbano (scala 1:5.000), n.3 “Classificazione acustica area urbana” (scala 1:4.000), n.4A “Classificazione acustica area extra-urbana - ovest” (scala 1:10.000) e n.4B “Classificazione acustica area extra- urbana – est” (scala 1:10.000)

Analisi SWOT Scheda n. 11: Rumore

Strengths (Punti di forza):

− La tipologia dei servizi turistico/ricreativi esistenti non prevede attività con sorgenti di rumore significative − Le principali e più impattanti attività produttive (industriali e artigianali) sono localizzate in ambito extra urbano − Presenza del Piano di zonizzazione acustica

Weaknesses (Punti di debolezza)

− Consistente flusso di traffico stradale in prossimità di ricettori sensibili (residenze in zone limitrofe SS125) − Consistente flusso di traffico sulla principale arteria di collegamento con la marina (mezzi privati concentrati nel periodo estivo) − Assenza di centraline di monitoraggio del rumore e di campagne per il monitoraggio acustico − Presenza, in prossimità del centro abitato, di piccole attività artigianali e di deposito, che causano inquinamento acustico

Opportunities (Opportunità)

− Diversificate possibilità per futura localizzazione delle attività industriali e artigianali − In generale buona qualità del clima acustico nel territorio comunale per la scarsa presenza di sorgenti particolarmente impattanti

Threats (Rischi)

− Capacità attrattiva degli spostamenti esercitata da insediamento costiero della marina di Tertenia.

142 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 11: Rumore

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

 Configurazione del sistema viabilistico e della mobilità locale Criterio n. 7: Conservare e ricercando soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e migliorare la qualità dell’ambiente della vita urbana (collegamenti costa – entroterra) locale

 Trasferimento delle attività artigianali e di deposito che Criterio n. 7: Conservare e presentano rischi di inquinamento acustico in aree migliorare la qualità dell’ambiente sufficientemente distanti dal centro abitato locale

Criterio n. 7: Conservare e  Configurazione di un sistema di monitoraggio acustico migliorare la qualità dell’ambiente locale

143 RAPPORTO AMBIENTALE

3.2.12 Componente ambientale n. 12 – Clima

Scheda n. 12: Clima

I dati relativi alle precipitazioni medie annuali si riferiscono alla Provincia di Nuoro per il periodo 2000-2009. Inoltre, la media annua per tale periodo risulta pari a 499 mm, leggermente superiore alla media annua regionale, pari a 494 mm. Gli altri dati non sono al momento disponibili, nonostante siano stati richiesti dal Comune di Tertenia all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Sardegna (ARPAS) già nel 2013.

Aspetto: Condizioni anemometriche

 Indicatore: Direzione del vento  U.M. − Gradi (°) =Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS - Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

 Indicatore: Intensità  U.M. − m/s = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

 Indicatore: Frequenza  U.M. − n. giorni/ anno= Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

Aspetto: Precipitazioni

 Indicatore: Precipitazioni medie annuali  U.M. − Vedi Grafico 12.1  Fonte: - ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

 Indicatore: Intensità massima in 60 minuti (precipitazione massima)  U.M. − mm = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

Aspetto: Temperatura superficiale del suolo

 Indicatore: Temperatura superficiale del suolo  U.M. − Gradi (°) = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

 Indicatore: Temperatura media del terreno a 10 cm di profondità

144 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 U.M. − Gradi (°) =Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − ARPAS – Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico

 Grafico 12.1 – Andamento delle precipitazioni medie annuali (mm) dal 2000 al 2009

800

700

600

500

400

300

200

100

0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

145 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n. 12: Clima

Strengths (Punti di forza):

Weaknesses (Punti di debolezza)

Opportunities (Opportunità)

Threats (Rischi)

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 12: Clima

Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale Criterio n. 8: Protezione dell’atmosfera • Mantenimento della situazione attuale del clima Criterio n. 9: Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale

146 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.2.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero

Scheda n. 13: Sistema costiero

La componente sistema costiero è stata creata in funzione dell’analisi ambientale relativa al Piano di utilizzo dei litorali. Si è pensato di strutturarla considerando gli aspetti generali legati agli aspetti climatici, all’acqua, al suolo, al paesaggio, agli aspetti socio-economici, al fattore energetico, alla mobilità e alla gestione dei rifiuti.

Acque marino-costiere La Sardegna rappresenta la regione che ha il maggior numero di km di costa e la maggior percentuale di costa balneabile. A tal fine, dal 1985 è stata istituita una rete regionale di monitoraggio delle acque destinate alla balneazione costituita da 663 punti di controllo che vengono monitorati dal 1 aprile al 30 settembre. Le acque di balneazione sono monitorate secondo le disposizioni del D.Lgs. 116/08 il quale recepisce la Direttiva 2006/7/CE. In particolare, il territorio del comune di Tertenia non presenta problemi per la balneazione infatti tutte le sue spiagge nel 2012 sono state definite di livello eccellente e di conseguenza nessun tratto di costa è stato interdetto alla balneazione. Inoltre, uno dei due impianti di depurazione è situato nella fascia costiera e serve la totalità delle attività turistico – alberghiere.

Aspetto: Stato qualitativo delle acque di balneazione

 Indicatore: Tratto di costa interdetta temporaneamente alla balneazione  U.M. - Km = 0 - % = 0  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Tratto di costa interdetta permanentemente alla balneazione per motivi di inquinamento  U.M. - Km = 0 - % = 0  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Aspetto: Consumo idrico in costa

 Indicatore: Percentuale di abitazioni servite da pozzi rispetto al totale  U.M. − % = 98,8 (Marina di Tertenia)  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Aspetto: Trattamento delle acque reflue in costa

 Indicatore: Tipologie di trattamenti previsti degli impianti di depurazione  U.M. − Ossidazione a fanghi attivi (Marina di Tertenia)  Fonte:

147 RAPPORTO AMBIENTALE

− Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Aspetto: Efficienza del sistema di gestione delle acque reflue in costa

 Indicatore: Popolazione servita dall’impianto di depurazione  U.M. − % = 15 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Attività turistico-alberghiere servite da impianto di depurazione  U.M. - % = 100  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Popolazione servita dalla rete fognaria  U.M. − % = 15 (Marina di Tertenia)  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Capacità di trattamento dell’impianto di depurazione: potenzialità impianto (in ab. equivalenti) rispetto alla popolazione servita (in ab. equivalenti) della zona servita, compresa la popolazione fluttuante  U.M. − % = 10 – inverno, 60 – estate (Marina di Tertenia);  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Seconde case servite dalla rete fognaria rispetto al totale di quelle servite  U.M. − % = 10 (Marina di Tertenia);  Fonte: − Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Suolo

Aspetto: Inquadramento geomorfologico area costiera

 Indicatore: Arretramento/avanzamento della linea di riva  U.M.: - m = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

 Indicatore: Caratteri sedimentologici della spiaggia emersa e sommersa  U.M.: - m = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

148 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Aspetto: Il litorale di Tertenia

 Indicatore: Estensione della superficie di spiaggia fruibile  U.M.: - m2 = 73.949  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Numero di interventi di protezione e riqualificazione del compendio dunale e di spiaggia  U.M.: - n. = 4 (Località Foxi Manna) 3 (Località Foxi Murdegu) - Tipologia = Interventi su passerelle per la discesa al mare  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

Flora, fauna e biodiversità

Aspetto: Presenza di specie floro-faunistiche

 Indicatore: Distribuzione della prateria di Posidonia nel SIC ITB020015 “Area del Monte Ferru di Tertenia” (vedi Figura 13.1)

Figura 13.1 – Distribuzione della prateria di Posidonia nel SIC ITB020015 “Area del Monte Ferru di Tertenia”

Habitat tutelati dalla Direttiva 42/93/CEE

1120* Praterie di Posidonia ( Posidonion oceanicae )

1110 Banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina

1170 Scogliere

149 RAPPORTO AMBIENTALE

 Fonte: - Assessorato Difesa Ambiente, 2012. Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria presenti nei siti della rete Natura 2000 in Sardegna

 Indicatore: Presenza specie faunistico-marine di interesse comunitario (All. II e IV Dir. Habitat)  U.M.: − n. = 3 ( Caretta caretta; Pinna nobilis; Corallium rubrum )  Fonti: − Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento Ottobre 2013 − Studi per la predisposizione del piano di gestione del SIC ITB020015 ed eventuali altri studi messi a disposizione dal Comune di Tertenia − Assessorato Difesa Ambiente, 2008-2009. Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna

 Indicatore: Presenza specie uccelli marini di interesse comunitario (All. I Dir. Uccelli)  U.M.: − n. = 5 ( Calonectris diomedea; Falco eleonorae; Falco peregrinus; Larus audouinii; Phalacrocorax aristotelis desmarestii )  Fonti: − Formulario standard “Natura 2000” per il SIC ITB020015 - aggiornamento Ottobre 2013 − Studi per la predisposizione del piano di gestione del SIC ITB020015 ed eventuali altri studi messi a disposizione dal Comune di Tertenia − Assessorato Difesa Ambiente, 2008-2009. Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna

Paesaggio, patrimonio storico, architettonico e archeologico

Aspetto: Diffusione edilizia sulla costa

 Indicatore: Numero di abitazioni con residenti rispetto alle abitazioni totali  U.M.: - n./n. = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

Aspetto: Livelli di tutela operanti sul territorio costiero

 Indicatore: Estensione delle aree degradate che necessitano di interventi di riqualificazione e recupero ambientale  U.M.: - m2 = 0  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Estensione delle aree soggette ad interventi di riqualificazione e recupero ambientale  U.M.: - m2 = 0  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

150 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Sistema economico produttivo

Aspetto: Turismo

 Indicatore: Presenza turistica  U.M.: - n.= Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

 Indicatore: Offerta ricettiva  U.M.: - n.= 43 Strutture ricettive e di servizio per i turisti  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Tipologia dell’offerta ricettiva  U.M.: - Numero per tipologia:  Punti di ristoro = 2;  Hotel = 2;  Campeggi = 1;  Ristoranti = 4;  Pizzerie = 10;  Chioschi = 4;  B&B = 4;  Bar = 14;  Agriturismi = 2.  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Capacità ricettiva: Posti letto nelle strutture ricettive  U.M.: - Numero per tipologia:  B&B = 13;  Hotel = 118;  Campeggi = 242.  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Capacità ricettiva derivante da altro tipo di alloggi  U.M.: - n. = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

Aspetto: Lo stato attuale delle concessioni sul litorale

 Indicatore: Numero di concessioni  U.M.: - n.= 35  Fonte: - Comune

151 RAPPORTO AMBIENTALE

 Indicatore: Manufatti destinati a servizi e ristorazione  U.M.: - n.=35  Fonte: - Comune

La gestione dei rifiuti

Aspetto: Metodologia di raccolta dei rifiuti

 Indicatore: Caratteristiche specifiche relative alla metodologia di raccolta dei rifiuti, con particolare riferimento all’arenile - Presenza di isole ecologiche  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Numero delle isole ecologiche presenti sul territorio costiero  U.M.: - n. = 2  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

 Indicatore: Massima capacità di ricezione delle stazioni ecologiche del comune di Tertenia  U.M.: - t/a = 1000  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia Note: Il limite quantitativo è riferito alla capacità ricettiva annuale dei box

 Indicatore: Produzione rifiuti urbani indifferenziati da abitanti fluttuanti Anno 2013  U.M.: - t/anno = 61,2 Anno 2012  U.M.: - t/anno = 58,8 Anno 2011  U.M.: - t/anno = 66,30  Fonte: - Per la fonte si veda quanto indicato a questo proposito nel sottoparagrafo 3.2.3.

Mobilità

Aspetto: Strumenti di pianificazione dei trasporti

 Indicatore: Linee di collegamento tra il centro abitato e il mare  U.M.: - n. = 1  Fonte:

152 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

- Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia Note: È attivo a Tertenia un unico servizio di trasporto privato

Aspetto: Accessibilità

 Indicatore: Numero di accessi al mare  U.M.: - n. = 27  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia .  Indicatore: Aree di sosta  U.M.: - n.= Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: - Comune

Aspetto: Interventi di riqualificazione

 Indicatore: Numero di interventi di riqualificazione realizzati delle aree sosta e della viabilità esistente  U.M.: - n. = Richiesto al Comune e non reso disponibile  Fonte: − Comune

Energia

Aspetto: Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

 Indicatore: Numero di concessioni turistico-ricreative dotate di impianti per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili  U.M.: - n. = 0  Fonte: - Elaborazione su dati messi a disposizione dal Comune di Tertenia

153 RAPPORTO AMBIENTALE

Analisi SWOT Scheda n. 13: Sistema costiero

Strengths (Punti di forza):

− Acque idonee alla balneazione − Ottima qualità delle acque marino-costiere − Presenza di un sistema costiero di elevata valenza paesaggistica e ambientale − Presenza di biodiversità marina

Weaknesses (Punti di debolezza)

- Insufficienti interventi di protezione e riqualificazione del compendio dunale e di spiaggia - Concentrazione della domanda turistica nel periodo estivo e conseguente sottoutilizzo delle strutture ricettive e delle attività economiche ad esse connesse nei restanti periodi dell’anno - Scarsa qualità dei servizi di collegamento tra il centro abitato e la costa

Opportunities (Opportunità)

- Presenza di biodiversità marina - Presenza di strutture architettoniche di presidio storico costiero

Threats (Rischi)

- Incremento del fabbisogno idrico nel periodo estivo - Bassa percentuale di popolazione servita dall’impianto di depurazione - Bassa percentuale di popolazione servita dalla rete fognaria - Ampia diffusione edilizia sulla costa

Obiettivi di sostenibilità ambientale Scheda n. 13: Sistema costiero

Riferimento ai 10 Criteri di Sostenibilità proposti dal “Manuale per la valutazione Obiettivo ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”

Criterio n. 5: Conservare e  Realizzazione della rete idrica nella Marina di Tertenia migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche

Criterio n. 5: Conservare e  Realizzazione e adeguamento della rete fognaria migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche  Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia Criterio n. 4: Conservare e

154 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei Paesaggi

Criterio n. 4: Conservare e  Valorizzazione della componente paesaggistico – marina migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei Paesaggi

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei  Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (legalmente Paesaggi realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 6: Conservare e  Valorizzazione del patrimonio architettonico costiero migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali

Criterio n. 4: Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei  Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici Paesaggi Criterio n. 7: Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 7: Conservare e  Riorganizzazione delle aree destinate a concessione demaniale migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 7: Conservare e  Riorganizzazione delle aree di sosta migliorare la qualità dell’ambiente locale

Criterio n. 7: Conservare e  Potenziamento dei servizi di collegamento tra il centro abitato e migliorare la qualità dell’ambiente la costa locale

155 RAPPORTO AMBIENTALE

3.3 L’analisi di coerenza esterna e il completamento dell’insieme degli obiettivi

Il completamento dell’insieme degli obiettivi del PUC e del PUL di Tertenia, al termine della fase di scoping, secondo la metodologia illustrata nel capitolo secondo, risulterà dall’integrazione di tre diversi insiemi di obiettivi: 1. gli obiettivi, rilevanti per il PUC e per il PUL, risultanti dall’analisi del quadro pianificatorio di riferimento; 2. gli obiettivi, rilevanti per il PUC e per il PUL, risultanti dalla contestualizzazione per il territorio comunale di Tertenia dei dieci criteri proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”, a seguito degli esiti dell’analisi ambientale, rappresentata in maniera sintetica con l’analisi SWOT per ciascuna componente ambientale; 3. gli obiettivi che derivano dalle istanze espresse dall’Amministrazione comunale a completamento degli obiettivi dei due punti precedenti. Nei paragrafi successivi sono elencati i tre insiemi di obiettivi.

3.3.1 Obiettivi risultanti dall’analisi del quadro pianificatorio di riferimento

 Piano paesaggistico regionale Obiettivi rilevanti per il PUC: o riqualificazione del sistema delle connessioni ambientali e viarie tra i nuclei insediativi e la piana costiera, anche in riferimento alla conservazione dei rapporti percettivi e funzionali tra sistema orografico montano e sistema marino-litoraneo; o riqualificazione dell’insediamento costiero, attraverso il rafforzamento delle connessioni con la valle del Rio Quirra e con il centro di Tertenia, ed il sostegno della complementarietà e della specializzazione dei servizi ricettivi e della fruizione del paesaggio; o previsione di linee di sviluppo compatibili con i valori paesaggistici riconosciuti e tali da non diminuire il pregio paesaggistico del territorio, con particolare attenzione alla salvaguardia delle aree agricole ed al principio della minimizzazione del consumo del suolo; o recupero di tutti gli elementi del sistema insediativo, naturali e artificiali, al fine di caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica; o riqualificazione del centro urbano, mediante il rafforzamento dei servizi per l’ospitalità e per la ricettività, in un’ottica di rete territoriale con i centri dell’interno, dell’Ogliastra costiera e del Sarrabus, ed il contenimento delle espansioni con politiche di recupero dell’edificato storico, mantenendone i valori costitutivi e tenendo conto delle tipologie architettoniche, nonché delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali, nell’ottica della promozione della qualità urbanistica e architettonica; o miglioramento dell’insediamento rurale diffuso nella valle del Rio Quirra, integrando le attività agricole con funzioni di servizio alla fruizione del paesaggio, quali ricettività diffusa e infrastrutture leggere per l’accessibilità ai luoghi. Obiettivi rilevanti sia per il PUC che per il PUL: o orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a fruizione turistica al mantenimento o al miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico, attraverso la regolamentazione dell’accessibilità e della fruizione, che devono essere compatibili con la conservazione delle risorse naturali;

156 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

o riprogettazione degli insediamenti, anche per parti, e dello spazio pubblico, ed incremento dell’offerta di servizi necessari per elevare la qualità dell’offerta turistica e per favorire l’allargamento della stagione turistica; o integrazione plurifunzionale dei servizi e delle attrezzature collettive, mediante la verifica dell’offerta ed il suo potenziamento quali-quantitativo.  Piano di assetto idrogeologico (PAI). Obiettivo rilevante sia per il PUC che per il PUL: o definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano.  Piano stralcio delle fasce fluviali. Obiettivi rilevanti sia per il PUC che per il PUL: o messa in atto di condizioni di base per avviare azioni di riqualificazione degli ambienti fluviali e di riqualificazione naturalistica o strutturale dei versanti in dissesto; o individuazione e sviluppo di un sistema di interventi per ridurre o eliminare le situazioni di pericolo e le condizioni di rischio, anche allo scopo di costituire il riferimento per i programmi triennali di attuazione del PAI.  Piano di gestione del distretto idrografico. Obiettivi rilevanti sia per il PUC che per il PUL: o protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili e miglioramento della qualità delle acque, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose.  Piano stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle risorse idriche - Sardegna Obiettivi coerenti sia per il PUC che per il PUL: o difesa idrogeologica e della rete idrografica; o razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche.  Piano di tutela della acque Obiettivo rilevante sia per il PUC che per il PUL: o recupero e salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente per lo sviluppo delle attività produttive, specialmente di quelle turistiche.  Piano regolatore generale degli acquedotti della Sardegna - revisione 2006 Obiettivo rilevante per il PUC: o individuazione delle tendenze evolutive e delle tendenze demografiche del territorio quanto alla popolazione residente e alla popolazione fluttuante stagionale nella sua distribuzione territoriale.  Piano forestale ambientale regionale. Obiettivo rilevante per il PUC: o conservazione dei sistemi forestali e agro-silvo-pastorali nelle aree a vocazione naturalistico-paesaggistica.

157 RAPPORTO AMBIENTALE

 Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente in Sardegna Obiettivo rilevante per il PUC: o risanamento delle aree potenzialmente critiche per la salute umana e per gli ecosistemi in relazione alle emissioni di inquinanti in atmosfera.  Piano regionale dei trasporti Obiettivo rilevante sia per il PUC che per il PUL: o assicurare elevati livelli di accessibilità.  Piano energetico ambientale regionale Obiettivo rilevante per il PUC: o favorire l’implementazione dei progetti relativi alle energie rinnovabili.  Piano turistico regionale “Cornice e strategia di contesto”. Obiettivi rilevanti sia per il PUC che per il PUL: o mantenimento di un’elevata qualità ambientale; o sviluppo di forme di ospitalità diffusa; o riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incremento della loro capacità interna ricettiva, con particolare riferimento alle localizzazioni non costiere.  Piano urbanistico provinciale di Nuoro Obiettivi rilevanti per il PUC: o tutelare i beni culturali ed ambientali e valorizzare le identità locali; o riqualificare le aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di attrezzature e servizi necessari sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana; o potenziare, sviluppare e dare efficacia al sistema della mobilità e del trasporto, puntando sull’accessibilità come condizione strategica per migliorare la qualità della vita urbana dei residenti e per favorire forme nuove e alternative di sviluppo turistico.  Programma Azione Coste Obiettivo rilevante sia per il PUC che per il PUL: o individuazione delle aree costiere a maggiore criticità, nelle due distinte categorie “spiagge” e “coste rocciose”, prioritarie rispetto a scenari di indirizzo programmatico.  Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna Obiettivi rilevanti per il PUC: o rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo; o sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive; o consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali; o diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale; o riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili;

158 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

o riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili; o incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti; o incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia; o aumento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie; o restituzione all'uso produttivo di aree inquinate; o miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione culturale; o aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali; o riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo; o riduzione della marginalità estrema e interventi di inclusione a favore delle persone senza dimora e delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti. Obiettivi rilevanti sia per il PUC che per il PUL: o aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane; o riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera; o riduzione del rischio di desertificazione; o riduzione del rischio incendi e del rischio sismico; o ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria; o miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto; o mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici; o contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi eco-sistemici; o miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale; o riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche.

3.3.2 Obiettivi risultanti dalla contestualizzazione dei dieci criteri di sostenibilità

Gli obiettivi, rilevanti per il PUC e per il PUL, risultanti dalla contestualizzazione per il territorio comunale di Tertenia dei dieci criteri proposti dal “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione Europea”, a seguito degli esiti dell’analisi ambientale sono a seguire riportati per ciascuna componente ambientale.  Aria: o mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria.  Acqua: o conservazione dello stato qualitativo delle acque marine; o qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi;

159 RAPPORTO AMBIENTALE

o salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse; o tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria; o favorire elevate capacità di trattamento di depurazione in tutto il territorio comunale.  Rifiuti: o miglioramento delle prestazioni ambientali del sistema di gestione dei rifiuti; o individuazione delle localizzazioni e degli accorgimenti che consentano il contenimento delle ricadute ambientali delle azioni del Piano, con conseguente distribuzione dei carichi ambientali.  Suolo: o definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano; o difesa idrogeologica e della rete idrografica; o contenimento dei processi di dissesto del suolo e di desertificazione attraverso lo studio dell’assetto idrogeologico e la tutela delle acque; o tutela del territorio rurale; o inclusione delle zone interne in una logica di sviluppo compatibile con l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, valorizzando le risorse con interventi che consentano di esprimere una reciproca sinergia tra territori aventi caratteristiche e vocazioni diverse; o prevenzione e mitigazione dei fenomeni di degrado del suolo, recupero dei contesti degradati, attuazione dei piani di prevenzione dei rischi sia di origine antropica che naturale.  Flora, fauna e biodiversità: o promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi; o tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico; o mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile; o valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti.  Paesaggio e assetto storico-culturale: o valorizzazione della componente paesaggistica; o salvaguardia e valorizzazione dei siti storico-archeologici presenti nel Territorio di Tertenia; o riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; o riqualificazione e recupero degli edifici abbandonati del Centro Storico.  Assetto insediativo-demografico: o qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; o regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura edificatoria esistente; o valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; o implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio;

160 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

o qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa.  Sistema economico produttivo: o tutela del territorio rurale; o riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incremento della loro capacità interna ricettiva, con particolare riferimento alle localizzazioni non costiere; o riqualificazione delle aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di servizi e attrezzature necessarie sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana; o sviluppo di forme di ospitalità diffusa; o integrazione del sistema costa e delle aree interne, associando il prodotto turistico balneare, il patrimonio ambientale e culturale localizzato nell’entroterra; o inclusione delle zone interne in una logica di sviluppo compatibile con l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, valorizzando le risorse con interventi che consentano di esprimere una reciproca sinergia tra territori aventi caratteristiche e vocazioni diverse; o promozione di opportunità di sviluppo economico sostenibile.  Mobilità e trasporti: o assicurare lo sviluppo sostenibile del sistema dei trasporti; o potenziamento e sviluppo del sistema della mobilità e del trasporto, puntando sull’accessibilità come condizione strategica per migliorare la qualità della vita urbana dei residenti e per favorire forme nuove e alternative di sviluppo turistico (in coerenza con il PUP); o assicurare elevati livelli di accessibilità; o integrazione del sistema costa e delle aree interne tramite la riqualificazione del sistema dei trasporti esistente; o riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti; o promozione di nuove forme di trasporto sostenibile alternativo al mezzo pubblico e al mezzo privato a motore.  Energia: o definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile, che indichino linee di sviluppo ed implementazione dei progetti relativi alle FER con relativa valutazione economica delle azioni di intervento; o promozione del risparmio energetico diffondendo strumenti di diagnosi e certificazione per edifici pubblici e privati (riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020); o limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento

globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC).  Rumore: o configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra); o configurazione delle attività artigianali e di deposito che presentano rischi di inquinamento acustico in aree sufficientemente distanti dal centro abitato; o configurazione di un sistema di monitoraggio acustico.

161 RAPPORTO AMBIENTALE

 Sistema costiero: o realizzazione della rete idrica nella Marina di Tertenia; o realizzazione e adeguamento della rete fognaria; o miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia; o valorizzazione della componente paesaggistico -marina; o valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo); o valorizzazione del patrimonio architettonico costiero; o valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici; o riorganizzazione delle aree destinate a concessione demaniale; o riorganizzazione delle aree di sosta; o potenziamento dei servizi di collegamento tra il centro abitato e la costa.

3.3.3 Obiettivi propri del Piano urbanistico comunale

1. Il percorso metodologico per la preparazione del PUC

Il Comune di Tertenia ha pubblicato l’avviso relativo all’“Avvio del procedimento di VAS del PUC e del PUL” (prot. N. 2144 del 14 marzo 2013). In questo avviso si definiscono, in forma di “obiettivi”, alcuni intenti che dovranno poi contribuire a formare l’insieme degli obiettivi operativi del PUC e del PUL, insieme di cui faranno parte integrante gli obiettivi definiti attraverso l’analisi di coerenza esterna, cioè attraverso l’esame dei sistemi degli obiettivi delle pianificazioni in corso a livello regionale, provinciale, locale e di settore, e gli obiettivi derivanti dall’analisi ambientale e dalle relative analisi SWOT concernenti le componenti ambientali (analizzate attraverso le schede) e dalla conseguente contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale (v. quanto discusso terzo capitolo). È da sottolineare che questi intenti si potrebbero classificare come obiettivi generali del PUC e del PUL, che andranno, nel prosieguo della VAS, cioè in sede di redazione ed adozione del PUC e del PUL, strutturati e specificati opportunamente in termini di obiettivi operativi. Questi intenti sono i seguenti:  il PUC dovrà essere espressione e forma del Piano di sviluppo locale, che si sta elaborando parallelamente allo strumento urbanistico, con alto valore paesaggistico-ecologico e particolarmente attento ai nuovi equilibri energetici nelle aree urbane, periurbane e agricole;  il Piano di sviluppo locale si caratterizza come strumento di integrazione tra i settori economico-produttivi del territorio terteniese e terrà conto degli indirizzi regionali, nazionali e della nuova programmazione europea 2014-2020;  il PUC provvederà ad individuare criteri di intervento e norme attrattive e/o progetti di nuova realizzazione, recupero e riqualificazione urbanistica in ambito residenziale, turistico e produttivo in linea con la normativa, gli strumenti sovraordinati e le LG regionali in materia paesaggistica urbanistica ed energetica, anche mediante l’uso della perequazione;  il PUL dovrà migliorare e regolare l’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico;  il PUL dovrà potenziare gli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari;  il PUL dovrà disciplinare l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali. Il quadro strategico del PUC e del PUL, un quadro strategico che integra, nel quadro degli obiettivi già definito in larga parte nelle analisi dei capitoli secondo e terzo, quelli, ancora da definire, che fanno riferimento ai sei intenti sopra richiamati, andrà ulteriormente integrato, e discusso in termini

162 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA di VAS nel RA, anche con riferimento ai temi strategici proposti dal recente studio redatto da Maurizio Imperio e Manlio Vendittelli, per il Comune di Tertenia, e fatto proprio dal Comune, per una “Consulenza tecnico-scientifica finalizzata all’individuazione di soluzioni atte alla riqualificazione dei territori comunali interessati da edilizia spontanea e/o abusiva”, consegnato nel luglio 2012. Si ritiene opportuno citare, in questa sede, una parte importante del documento: È fondamentale porre la massima attenzione al rapporto tra valore quantitativo della crescita di un settore e valore qualitativo del sistema perché è proprio sulla positività di entrambi che sarà possibile, per gli estensori del futuro Piano Urbanistico Comunale, redigere l’ipotesi della valutazione strategica, del piano di sviluppo sistemico e di conseguenza delle linee programmatiche e attuative del PUC e dell’adeguamento al PAI. Spesso gli interventi di settore o puntiformi trovano la loro principale o unica giustificazione nelle leggi del mercato, nell’arroganza delle azioni che con troppa ambiguità e mal celata acquiescenza chiamiamo spontanee. A Tertenia sono mancati i grandi interventi ma si è dato troppo spazio al piccolo mercato locale, attento a soddisfare antiche aspirazioni di promozione sociale, disinteressato ai servizi e alla qualità. L’analisi delle tipologie edilizie e il rapporto abitazioni–servizi ne sono l’espressione. Corredare il proprio piccolo lotto con una residenza da usare occasionalmente, viverla nel periodo estivo o in altri momenti canonici dell’anno come raggiungimento dell’obiettivo di poter passare il tempo libero nella propria proprietà, soddisfaceva il desiderio di bene individuale da viversi nell’individualità. La diminuzione di valore della rendita agricola completava la trasformazione del lotto in rendita urbana. L’edificazione realizzata risponde più a un mercato di consumatori locali che non a una richiesta imprenditoriale. Si è realizzata nella mancanza di un progetto generale che dia forma e sostanza al territorio, che indichi i vantaggi che si potrebbero avere nella realizzazione organica e sistemica delle opere, che contrapponga i piccoli vantaggi individuali agli svantaggi ambientali e sociali (e quindi anche degli individui) che si avrebbero nell’attuazione dei principi sistemici che animano un piano organico. Nel nostro Comune comunque, e proprio per la sostanziale dissimilitudine con il modello Sardegna, si è contenuto in poche aree lo sprawl mantenendo integre gran parte delle risorse strutturali (culturali, naturali e sociali) del territorio e non compromettendo un possibile e futuro sviluppo sistemico e locale. L’attività dell’edilizia abusiva, spesso in simbiosi con troppe concessioni edilizie date in assenza di piani sistemici e particolareggiati, ha compromesso singole specificità territoriali, mantenendo su valori soddisfacenti l’intero sistema territoriale. Anche l’equilibrio ambientale risulta soddisfacente, mentre è insoddisfacente il valore paesaggistico, in alcune aree dovuto soprattutto alla frammentarietà degli interventi ma anche alla loro bassissima qualità tipologica. Purtroppo questa negatività è espressa soprattutto nell’area costiera in cui questo valore ha grande importanza per lo sviluppo locale. Proprio nelle aree costiere il disvalore del paesaggio, unito alla mancanza di servizi, fa sì che la costa, senza l’opportuna riqualificazione, risulti inidonea a ospitare un turismo marino capace di coprire una pluristagionalità e misurato sui nuovi standards che il settore richiede. Spesso la responsabilità dell’edificazione di opere che deturpano il paesaggio diminuendo il valore qualitativo dell’area ricade anche sulle amministrazioni locali. Queste troppo spesso accondiscendono al laissez-faire (condizionati dalle pressioni della comunità) e alla gestione di strumenti urbanistici e pianificatori volti solo a soddisfare esigenze di breve periodo, dimentichi delle prospettive a lungo termine.

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Il nostro principio, quello basato sulla qualità dello sviluppo locale, cerca di favorire gli investimenti locali come investimenti imprenditoriali e non solo di consumi per le popolazioni locali e inoltre, qualora possibile, attrarre risorse dall’esterno ma nel quadro chiaro della valutazione strategica e quindi di indicatori capaci di misurare e garantire la sostenibilità ambientale e sociale. È su questi principi che potranno essere valutati gli investimenti nelle aree di pregio salvaguardando i valori ambientali e garantendo il valore sistemico dell’economia territoriale, il valore sociale delle reti, la crescita delle filiere di produzione e di consumo.

Non è chi non veda, dunque, come una delle tematiche fondamentali che andranno attentamente indirizzate nel quadro strategico del PUC e del PUL sia la riqualificazione dei territori comunali interessati da edilizia spontanea e/o abusiva, che qui si propone di trattare sulla base di valori ambientali definiti dagli obiettivi di tutela che vengono dalla concettualizzazione dell’analisi ambientale basata, come discusso nel capitolo secondo e terzo, sulle schede delle componenti ambientali, le relative analisi SWOT, la contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale, e gli obiettivi derivanti dall’analisi delle pianificazioni regionale, provinciale, locale e di settore. Questo quadro strategico consentirà di definire, per tutto il territorio comunale, ed in particolare per le aree più o meno intensamente interessate dal fenomeno dell’abusivismo edilizio, una mappa della trasformabilità, o della suscettività alla trasformazione, e, conseguentemente, una tassonomia dell’impatto negativo che, in rapporto a questa mappa, è ascrivibile all’abusivismo. È cura del PUC, e, nel quadro del PUC, delle norme di attuazione, definire dettagliatamente la casistica del fenomeno abusivo, e le prescrizioni relative all’eventuale risanamento o demolizione, e, soprattutto, agli oneri di finanziari che il risanamento implicherà, in modo da internalizzare le esternalità negative, in massima parte legate al danno ambientale, connesse agli abusi. La situazione, che riveste indubbiamente caratteri di drammaticità, ed il suo superamento tramite l’attuazione del PUC e del PUL, implica un’attenta gestione del processo partecipativo della VAS, soprattutto nel periodo che trascorrerà tra la prima adozione del PUC, del PUL e del RA della VAS del PUC e del PUL, la messa a disposizione delle informazioni sugli strumenti, inclusa la sintesi non tecnica, e l’invio all’Autorità Competente, cioè la Provincia, per il rilascio del parere motivato. Al di là, infatti, del riconoscere che la partecipazione è una condizione necessaria della sostenibilità dei processi di VAS, e, più in generale, di tutti i processi di pianificazione e valutazione orientati dal paradigma dello sviluppo sostenibile, in questo caso specifico - data la delicatezza della situazione sociale, resa esplosiva dal fatto che il fenomeno abusivo, e le ordinanze di demolizione, già in parte attuate per iniziativa della Procura della Repubblica - la partecipazione si identifica come lo strumento più importante, tra quelli che caratterizzano la VAS, per far sì che le tensioni che attraversano e lacerano la società locale terteniese trovino una sintesi che consenta di superare il conflitto e di operativizzare l’attuazione del PUC e del PUL, che, altrimenti, potrebbe risultare quasi impossibile, perpetuando una situazione di diffusa sofferenza sociale, ed insofferenza riguardo alle capacità della pubblica amministrazione di indirizzare efficacemente i problemi reali della comunità locale.

2. Il PUC

Una prima definizione del quadro degli obiettivi del PUC viene definito nel Master Plan approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 17 del 30 Luglio 2013. Questo quadro è stato ripreso ed integrato nel quadro complessivo degli obiettivi del PUC proposto nella Relazione Generale (RG) del PUC resa disponibile alla consultazione nel sito Internet istituzionale del Comune di Tertenia nel Maggio 2014, insieme alle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) ed alla cartografia.

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Nei capitoli dal 2 al 5 della RG si riconoscono quattro sistemi di obiettivi, che, in rapporto al quadro logico riportato nel Master Plan e ripreso nel capitolo 5 della RG, sono riconducibili ad obiettivi specifici.

3. Il Piano d’azione per l’economia sostenibile

Nel capitolo 2 e nell’Appendice 1, recanti “Il Piano d’azione per l’economia sostenibile”, sono individuati i seguenti obiettivi, articolati per ambito e con l’indicazione di massima delle azioni di piano. Ambito 1  Permanenza degli abitanti e contrasto a fenomeni di abbandono, soprattutto giovanili: una zona senza abitanti, senza giovani, non ha bisogno di un piano di sviluppo economico-sociale e la permanenza degli abitanti richiede un ambiente integrato e funzionale - Qualità della vita: l’indicatore principe della qualità della vita è il reddito reale (non solo monetario) e l’occupazione qualificata, ma l’abitare nel Comune è una scelta che non riguarda soltanto il reddito e i servizi ma anche la natura, la cultura e le tradizioni. Obiettivi rilevanti per il PUC:  permanenza degli abitanti e contrasto a fenomeni di abbandono, soprattutto giovanili;  qualità della vita;  consolidare l’identità storica di Tertenia con la rigenerazione del Centro Storico e dei “nuclei” attraverso l’incentivazione alla residenza, il riuso (in chiave turistica) di abitazioni il cui standard prestazionale, oggi, risulti inferiore a quello residenziale;  porre le condizioni generali di trasformabilità e uso della città e del territorio con particolare attenzione alla creazione dei servizi per i residenti e all’offerta residenziale per le fasce sociali più deboli della popolazione;  riqualificare e integrare gli spazi e i servizi pubblici con il miglioramento dell’accessibilità in riferimento al contesto territoriale-paesaggistico;  rivitalizzare la qualità urbana e le espansioni residenziali soprattutto recenti con completamento dei servizi pubblici e privati (azioni di piano: recupero e riqualificazione e rigenerazione dei centri storici, dei nuclei abitati, degli spazi pubblici e degli insediamenti rurali. Azioni di piano: recupero del Centro Storico, degli spazi pubblici urbani e dell’edilizia storico- testimoniale; educazione all’estetica ed etica ambientale negli insediamenti umani (urbani e rurali): costruire e recuperare con tecniche dell’ingegneria naturalistica e con i materiali locali (promuovere costituzione consorzi di produttori artigianali del legno, ceramica, ferro battuto, pietra e altri materiali locali); costituzione di una rete di servizi per la comunità (mobilità e trasporti, sanità, cultura, sport ed altre attività ricreative); creazione del polo della cultura (arte e musica, ecc.). Ambito 2  Innovazione e crescita socio-culturale: il PUC come occasione di cultura per gli abitanti e per la collettività in senso più ampio, dall’aumento della scolarizzazione, alla creazione di occasioni formative, ricreative e culturali che ridiano vita al territorio e lo rendano un laboratorio per gli abitanti e studiosi Obiettivi rilevanti per il PUC:  innovazione e crescita socio-culturale;  caratterizzare le centralità dei luoghi della vita urbana e degli ambiti di trasformazione urbanistica;  superare il ciclo dell’edilizia inteso quale unico motore dello sviluppo economico e del territorio;  potenziare le condizioni per incentivare le attività di arti e mestieri per valorizzare ulteriormente le produzioni agricole locali e coniugandole con le potenzialità dell’eventuale porto nella zona;

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 incentivare e qualificare la dotazione degli standard urbanistici esistenti con particolare attenzione ai servizi socialmente utili, favorendo quelli connessi alle nuove esigenze collettive, migliorandone e ampliandone la distribuzione e la diffusione (anche con forme di compensazione pubblico-privato) come l’incentivazione del trasporto pubblico e un sistema di percorsi ciclopedonali;  migliorare qualitativamente e potenziare i servizi a scala di quartiere, in particolare quelli di utilità sociale, riqualificare la linea di costa e aumentare l'accessibilità agli spazi marini. Azioni di piano: localizzazione di attività ad alto valore aggiunto e basso impatto ambientale quali alta formazione e ricerca scientifica (Polo di Innovazione Tecnologica realizzato nella Casa Passiva, edificio a basso o nullo consumo energetico e a rifiuti zero, Fab Lab e Centro del Riuso); promozione di consorzi di produttori artigianali del legno, ceramica, ferro battuto, pietra e altri materiali locali. Ambito 3  Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio comune per uno sviluppo durevole: comprende la natura e i saperi ed è legato alla qualità della vita, dove salvaguardia implica tutela, protezione e valorizzazione. Obiettivi rilevanti per il PUC:  salvaguardia e valorizzazione del patrimonio comune per uno sviluppo durevole;  azione sul territorio con un disegno di infrastruttura ecologico-ambientale e di strutturazione dello spazio urbanizzato, anche con forme di collaborazione con le amministrazione limitrofe (dove necessita);  tutela e valorizzazione del sistema-territorio e in particolare dei luoghi dell’interfaccia del sistema insediativo e costiero (utilizzando anche l’idea del parco naturale da realizzare);  difesa del paesaggio agrario e riconoscimento del parco agricolo quale elemento qualitativo e distintivo del territorio;  integrazione dello sviluppo delle attività del porto con interventi di riequilibrio territoriale e funzionale in relazione anche alle aree limitrofe;  configurazione del sistema della mobilità ricercando soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e dell’abitare, agevolando ove possibile la “mobilità dolce”;  accompagnamento dei processi di manutenzione, rinnovo e completamento edilizio in atto, finalizzandoli alla riorganizzazione dei tessuti esistenti secondo criteri d’omogeneità d’ambito e di tessuto, nonché quelli di ristrutturazione urbanistica per i quali saranno applicati gli stessi criteri di omogeneità morfologica ai tessuti di appartenenza. Azioni di piano: promozione di eco-turismo, che ha la capacità di attirare numeri ragionevoli di turisti a misura dell’offerta che l’ambiente può fornire senza essere danneggiato, con il recupero di siti e percorsi da valorizzare come attrattori; marchi di qualità e difesa della tipicità per la filiera agro-alimentare, che codifichino le attività tipiche attuando anche un cambiamento culturale del senso del produrre, del guadagnare e del cooperare; recupero dei saperi e dei sapori tradizionali e proiettarli nel futuro attraverso la promozione di filiere produttive intersettoriali agroforestali e silvo pastorali; valorizzazione dei materiali e dei talenti locali in armonia con la natura; costruire e recuperare con tecniche dell’ingegneria naturalistica e i materiali locali. Ambito 4  Gestione partecipata del territorio. Obiettivi rilevanti per il PUC:  gestione partecipata del territorio del Comune;  coinvolgimento fin dall’inizio della pianificazione, già in atto, ma da potenziare grazie alla individuazione di spazi fisici, funzionalmente organizzati per svolgere il ruolo di Laboratorio territoriale di Municipio o (Urban Center), dove la popolazione possa trovare e ricevere

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informazioni generali e tecniche e possa contribuire all’ individuazione e progettazione di interventi di sviluppo e governo del territorio, contribuendo alla formazione di una visione dello sviluppo di Tertenia condivisa;  assunzione, da parte degli abitanti, di un ruolo importante nell’attuazione degli obiettivi ed vengono coinvolti nelle azioni di gestione del Piano. Si trova, anche in questo caso, una perfetta corrispondenza nel PUC con l’evidente approccio partecipativo e di condivisione già messo in atto. Azioni di piano: realizzazione del Laboratorio territoriale del Municipio; promozione dell’Osservatorio per lo Sviluppo Sostenibile di Tertenia.

4. La qualità dell'abitare: indirizzi per le norme di disciplina del PUC

Nel capitolo 3, recante “La qualità dell'abitare: indirizzi per le norme di disciplina del PUC”, sono individuati i seguenti obiettivi:  elevata sostenibilità ambientale e territoriale degli interventi, con incremento della dotazione di verde pubblico e nuovi servizi e spazi pubblici;  valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e paesaggistico con innalzamento della qualità dell’immagine del territorio;  garanzia dell’equità di trattamento per i cittadini attraverso il ricorso perequativo-urbanistico all’interno delle aree di trasformazione e riqualificazione territoriale;  incentivazione dei comportamenti virtuosi dei cittadini rispetto alla sostenibilità ambientale ed energetica degli interventi edilizi e di trasformazione (ad esempio, tramite i programmi complessi), individuando forme per migliorare la qualità architettonica, urbanistica e ambientale del tessuto urbano e del territorio (leggi specifiche aree dei nuclei da disciplinare);  individuazione di forme di co-pianificazione con i comuni limitrofi e gli enti sovraordinati per le tematiche di interesse di grande scala (l’attuazione del parco, lo sviluppo del porto, le altre infrastrutture di interesse sovracomunale, l’insediamento di servizi particolari che possono avere significato di area vasta);  utilizzo adeguato delle risorse naturali, in via di diminuzione a fronte dell’aumento della popolazione, attraverso l’arte del riuso, della riduzione e del riciclo;  generare attrattività nei singoli nuclei urbani;  valorizzare e integrare soluzioni tecniche e progettuali basate sui criteri della sostenibilità ambientale ed energetica, che risultino compatibili con l’ambiente e che siano capaci di assicurare il risparmio delle risorse. A questi obiettivi sono correlate azioni di piano articolate per il tessuto insediativo consolidato e per l’area vasta. Per il tessuto urbano consolidato si identificano le seguenti azioni di piano:  salvaguardare il patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) con il potenziamento degli standard urbanistici primari e secondari, tramite l’integrazione e la continuità dell’edificato, la storia dei luoghi e i fattori identitari locali;  razionalizzare i tessuti esistenti, dotandoli di servizi e attrezzature necessari al fine di restituire ai nuclei il proprio carattere identitario;  armonizzare l’edificato con il paesaggio;  rinnovare sul piano energetico il Centro Storico: le tipologie esistenti sono riviste e trasformate in funzione delle nuove potenzialità;  adattare le funzioni degli edifici a possibili variazioni della destinazione d’uso;

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 migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico, per esempio attraverso la riprogettazione della sezione stradale (inserimento pista ciclabile, nuova illuminazione, marciapiede, ed elementi di arredo verde);  porre una maggiore attenzione alla valorizzazione dell’identità, della memoria e dei valori culturali delle architetture, attraverso l’utilizzo di materiali, di tecnologie appropriate sia tradizionali sia avanzate, in base a un programma finalizzato alla costruzione di un nuovo “manuale d’uso”, fondato sulla qualità, sulle caratteristiche e sull’architettura del manufatto o del luogo;  introdurre infrastrutture sostenibili, quali reti di approvvigionamento secondo dei parametri nuovi e integrati. Per l’area vasta si individuano le seguenti azioni di piano:  composizione di nuove centralità urbane, attraverso la realizzazione di un sistema tra la rete degli spazi pubblici e l’architettura degli edifici; il tessuto storico deve convivere con il “nuovo” valorizzandone le risorse esistenti e le azioni future;  riqualificazione di “luoghi” per il recupero della memoria storica a forte identità come le aree della filiera delle miniere. In queste ultime in particolare vanno attuati interventi di grande sapienza ambientale articolati esclusivamente sui criteri dell’ingegneria naturalistica. La stessa area delle miniere, che per sua vocazione fisica potrebbe trasformarsi in un bacino idrico per mantenere in modo soddisfacente il quotidiano fabbisogno idrico, dovrà essere progettata con la leggerezza delle aree fragili e con i parametri del progetto sistemico. È un criterio diverso rispetto a quello che prevede un invaso che occupa un fondo valle cambiando radicalmente le caratteristiche del luogo senza proporne di nuove, utili e finalizzate a un’economia integrata capace di coniugare i valori dell’acqua con quelli del paesaggio e delle attività turistiche lacustri;  recupero architettonico degli edifici, che permetterebbe di trasformare il disvalore di un paesaggio diruto e marginale in un luogo della memoria idoneo a una nuova economia della qualità e dell’integrazione sistemica;  potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque e delle risorse idriche territoriali con criteri di sostenibilità; oltre all’elemento citato va attuato un recupero minuto di tutti i potenziali bacini di raccolta che con poche opere di ingegneria naturalistica possono non solo garantire l’approvvigionamento idrico alla pianura di Sarrala ma anche l’avvio di una serie di attività turistiche di contorno e di maggiore valorizzazione degli sbocchi dei rii al mare;  realizzazione di un parco fluviale come correlazione sociale, agricola e urbana. Il parco urbano fluviale nel suo insieme costituisce una risorsa ambientale sovracomunale, capace di innescare processi di riqualificazione e rivitalizzazione di un ambito fluviale ampio. Il “Verde Pubblico” di Tertenia dovrebbe e potrebbe cominciare proprio dalla sponda del Fiume Rio Quirra innescando così un circuito ecologico con la realizzazione di un mega-parco. Tutto ciò dovrebbe portare alla riqualificazione delle aree degradate con l’obiettivo di tutela e fruizione pubblica con la conseguenza di creare/potenziare l’attività di “turismo ambientale”;  individuazione di un sistema di servizi che non sia solo il soddisfacimento di standard, ma anche elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero. Nel tratto costiero terteniese è infatti ancora presente un forte rapporto di continuità tra l’ambiente costiero e quello agricolo. Il progetto deve mirare al recupero e alla rivitalizzazione dei vuoti urbani in modo da creare una connessione tra la campagna e la costa, tale da mettere in relazione le aree urbane. E’ indubbio che a Tertenia manca una passeggiata sul mare capace di innescare piccole economie di intrattenimento, spazi per attività ricreative e di lettura. Nel piano dei servizi non va dimenticato il valore del parco botanico che con opportuni innesti architettonici potrebbe ospitare attività di studio e di

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workshop sui temi dei parchi e dei giardini, nonché aumentare il richiamo turistico che già per altro esercita;  realizzazione del nuovo porto;  riorganizzazione e miglioramento degli standard urbanistici finalizzati a soddisfare le esigenze della vita nel centro urbano, nell’area di frangia e nelle aree da riqualificare.

5. L’applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica

Nel capitolo 4, recante “L’applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica”, sono individuati i seguenti obiettivi generali:  obiettivi di natura tecnico-funzionale (per esempio, opere di ingegneria naturalistica volte a contrastare l’erosione ed a consolidare una sponda o una scarpata stradale);  obiettivi naturalistici, quali la ricostruzione o l’innesco di ecosistemi paranaturali mediante impiego di specie autoctone;  obiettivi paesaggistici, di ricucitura al paesaggio naturale circostante;  obiettivi economici, in quanto strutture competitive e alternative ad opere tradizionali (ad esempio, muri di controripa sostituiti da palificate vive). Gli obiettivi generali si articolano nei seguenti obiettivi specifici:  progettazione del sistema verde (leggi: eco-sistemi filtro);  sistemazione idrogeologica e consolidamento del territorio (realizzazione di un parco fluviale urbano ed extraurbano);  recupero paesaggistico-ambientale di luoghi e infrastrutture (tramite la mobilità dolce e la sentieristica);  favorire la ricomposizione della qualità del paesaggio agrario-marino;  promuovere attraverso infrastrutturazione ecologica il recupero del patrimonio faunistico e del settore agro-silvo-pastorale;  messa in sicurezza di alcuni ambiti territoriali per favorire lo sviluppo di attività ecocompatibili nelle aree interne e collinari. Si individuano i seguenti ambiti di applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica:  il Rio Quirra;  il territorio collinare;  la vallata;  la Pianura agricola;  il sistema infrastrutturale;  i luoghi di produzione storiche o minerarie (Miniera Baccu Talentinu - Bau Arenas)  il litorale che è in gran parte roccioso e alto, con andamento molto sinuoso, dove si intercala il litorale sabbioso. Qui di seguito si riporta l’indicazione, contenuta nella RG, di alcune azioni di piano per l’applicazione delle tecniche di ingegneria naturalistica agli ambirti di cui sopra.  Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa. La viabilità fondativa individua le strade storiche, il cui tracciato risulta ancora sostanzialmente coerente a quello originario, ed i tratti di interesse paesistico, evidenziando quelli di particolare pregio e rilievo per panoramicità, dei quali si auspica la tutela e la valorizzazione tramite il mantenimento delle principali caratteristiche tipologiche (sezione, tipo di selciato, presenza o integrazione di elementi di arredo vegetale, ecc.) nonché le modalità architettoniche per tutti gli elementi relazionati alla strada, quali ad esempio la cartellonistica.

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 Realizzazione di una mobilità dolce e sostenibile. Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi.  Riqualificazione linea di crinale. Creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare e la promozione dello “spuntino” come risorsa turistica-antropologica.  Rinaturalizzazione e riqualificazione del Rio Quirra. Interventi di mitigazione e di salvaguardia all’interno degli ambiti territoriali classificati nel PAI come aree a rischio di classe Hi4, ossia ad alto rischio di pericolo piena e aree a rischio Hg (1- 4), ossia a pericolo di frana. Nello specifico, per la realizzazione di un parco fluviale urbano ed extra-urbano nelle aree limitrofe e nell’alveo del corso d’acqua Rio Quirra gli interventi di ingegneria naturalistica da attuare saranno definiti a seguito di valutazione di accertamento dello stato del fiume; si segnala, comunque, che i canonici interventi sui corsi d’acqua possono essere distinti in due grandi categorie (Kockelman, 1977): o interventi strutturali: azioni strutturali sulla rete idrografica, invasi di regolazione, scolmatori, arginature, protezioni spondali, opere trasversali, miglioramento delle condizioni di deflusso degli alvei, azioni strutturali sui versanti, opere di stabilizzazione dei pendii, controllo dell’erosione superficiale; o interventi non strutturali: conversione delle attività presenti in aree a rischio, trasferimento o conversione degli attuali insediamenti, provvedimenti di carattere legislativo miranti a dissuadere dall’edificare nelle aree a rischio, segnalazione dei fatti dannosi verificatisi nel passato, segnalazione di allarme, attività legislativa preventiva che agisca attraverso la proibizione della costruzione e la regolamentazione delle modalità di costruzione laddove ciò sia ritenuto possibile.  Miglioramento della qualità paesistica e della fruizione naturalistica. Migliorare l’accessibilità in alcune aree, attraverso percorsi, arredi, strumenti didattici, ecc., al fine anche di sensibilizzare la popolazione al riguardo dell’ambiente. Il coinvolgimento del cittadino fruitore potrà essere favorito con scelte orientate ad una maggiore qualità del territorio (ad esempio sostituzione della recinzione metallica con una semplice staccionata in legno e siepe sempre verde).  Realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili. Confronto con il progetto per la realizzazione del nuovo porto.  Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero. Interventi di consolidamento e messa in sicurezza per un miglioramento della fruizione dei versanti rocciosi caratterizzanti il litorale terteniese.  Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale.

170 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

6. Il Master Plan

Nel capitolo 5, recante “Il Master Plan”, sono individuati i seguenti obiettivi generali:  il PUC si configura come strumento per la realizzazione del progetto sociale e territoriale di riqualificazione economico-strutturale, ecologico-ambientale, insediativa, studiato sugli indicatori delle qualità strutturali e ambientali;  il PUC è strumento per la messa prima in sicurezza, e poi a norma, del territorio mediante progetti di consolidamento e di mitigazione delle fragilità e dei rischi ambientali e idrogeologici;  il PUC è piano ambientale oltre che progetto territoriale e si porrà in linea con gli strumenti urbanistici sovraordinati e le Linee Guida regionali; sarà garante dei valori paesaggistici (come sintesi degli equilibri naturali e presupposto per lo sviluppo turistico dell’area) nonché dell’equilibrio tra le fragilità ambientali e le necessità insediative trovando l’equilibrio sistemico tra naturalità, cultura locale e insediamenti residenziali e produttivi;  il PUC è presupposto per costruire un piano energetico basato sulla messa a profitto delle risorse locali, sulla capacità occupazionale offerta dalle economie locali basate sull’integrazione tra settori produttivi e con il sistema residenziale e turistico;  il PUC è presupposto per annullare l’abuso del suolo e contenerne l’uso per attività non direttamente legate alla riqualificazione sua (messa a norma del territorio), delle attività turistiche, agricole e sociali. A questi obiettivi generali fa riscontro il sistema degli obiettivi specifici, che sono quelli che il PUC assume come quadro di sfondo strategico per l’articolazione delle azioni di piano, come segue (le azioni di piano, indicate quali “obiettivi operativi” nella RG, sono indicate tra parentesi):  promuovere la valorizzazione degli elementi di forte identità del territorio terteniese e conseguente riorganizzazione delle attività su tali risorse territoriali (realizzazione di un polo tecnologico con il rafforzamento dell’area industriale e artigianale; realizzazione di un polo culturale);  promuovere il recupero e la rivitalizzazione del centro urbano (promozione di un sistema di albergo diffuso; riutilizzazione degli spazi vuoti o non utilizzati nonché introduzione di nuovi spazi per servizi con slarghi, piazze, aree attrezzate per il gioco dei bambini e la socializzazione di giovani e anziani);  favorire la salvaguardia del patrimonio edilizio esistente, legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo (individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti: agricoli, agricolo-residenziali e turistico-residenziali);  favorire la ricomposizione della qualità del paesaggio agrario-marino per un turismo di qualità (costruzione di itinerari turistici: circuito ovili e circuito nuraghi; strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce);  promuovere la valorizzazione del settore agro-silvo-pastorale (realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile);  favorire l’integrazione intersettoriale per la promozione turistica e la gestione dei servizi di accoglienza diffusi (realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato);  favorire lo sviluppo di attività eco-compatibili nelle aree interne e collinari (realizzazione di un programma di job creation che partendo dalle tradizioni studi nuovi modi e criteri di formazione della ricchezza e del prodotto; le due aree, tecnopolo e marketing, risulteranno determinanti nel processo di formazione e di organizzazione);  promuovere la valorizzazione delle fonti energetiche locali per la creazione di smart grid (realizzazione di isole energetiche; ottimizzazione ed efficientamento energetico dei depuratori; introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani);

171 RAPPORTO AMBIENTALE

 promuovere il miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico e della qualità dell’offerta turistica della fascia costiera (regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico; ottimizzazione e definizione di una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali; potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari);  promuovere il potenziamento e l’adeguamento di servizi e infrastrutture, cioè opere di urbanizzazione primaria e secondaria (individuazione e potenziamento dei servizi per l’istruzione; realizzazione di un centro polifunzionale per l’aggregazione sociale per giovani, anziani, diversamente abili; realizzazione della cittadella sportiva; realizzazione di un parco urbano attrezzato; realizzazione di un parco fluviale urbano ed extraurbano; miglioramento della viabilità interna e collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala; costruzione di una rete di mobilità dolce e sostenibile; potenziamento dei parcheggi; potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless; realizzazione della rete idrica a Sarrala: approvvigionamento e distribuzione idrica; realizzazione e adeguamento fognature acque bianche e nere; ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui). Alle azioni di piano collegate agli obiettivi specifici di cui sopra, si aggiungono quelle definite per le unità di paesaggio del territorio terteniese (che vengono indicate, nella RG, come “obiettivi del Piano nelle diverse unità di paesaggio”), come segue. Unità di paesaggio n. 1: “Paesaggi collinari della fascia interna”. Si individuano le seguenti azioni di piano:  gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio;  gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico;  individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali. Unità di paesaggio n. 2: “Paesaggi vallivi della fascia interna”. Si individuano le seguenti azioni di piano:  riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia);  riqualificazione degli accessi urbani con due “porte” in entrata e in uscita dalla vecchia SS125, di cui la prima a sud è rappresentata da un polo culturale e la seconda, a nord, da un polo tecnologico: ambedue le strutture saranno corredate da norme dettagliate per garantire il loro inserimento paesaggistico; il polo culturale, oltre a promuovere il territorio nei suoi valori estetico-formali (sentieristica, ecc.) e ospitare mostre reali e virtuali di arte e di prodotti, comprende attività rivolte alla memoria e alla storia dei luoghi, nonché alla ricerca, formazione e job-creation; il polo tecnologico comprende sia i servizi di assistenza alla produzione e marketing e relativi servizi amministrativi sia le aree artigianali e industriali, comunque legate alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti;  riqualificazione del centro urbano attraverso: la ricomposizione dei tessuti con verifica della possibilità di isole pedonali (verde, pensiline fotovoltaiche, ecc.); i completamenti e/o la riqualificazione dei vuoti urbani e la valorizzazione e il potenziamento dei servizi (creazione di un albergo diffuso, attività commerciali/artigianali, creazione di percorsi tematici, ecc.); il completamento dei servizi sociali e sportivi;

172 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 costituzione di un parco fluviale con riqualificazione e messa in sicurezza degli argini, interventi di ingegneria naturalistica volti alla salvaguardia e al miglioramento del paesaggio, creazione di verde attrezzato (laghetti, attività sportive e ricreative correlate, ecc.). Unità di paesaggio n. 3: “Paesaggi collinari della fascia intermedia (Versante est)”. Si individuano le seguenti azioni di piano:  gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio;  gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico;  individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali;  creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica, caccia didattica e fotografica. Unità di paesaggio n. 4: “Linea di crinale del Paesaggio collinare della fascia intermedia”. Si individua la seguente azione di piano:  creazione di un sistema di aree attrezzate, collegate da una potenziata rete sentieristica, con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare e la promozione dello “spuntino” come risorsa turistico-antropologica. Unità di paesaggio n. 5: “Paesaggi collinari della fascia intermedia (Versante ovest)”. Si individuano le seguenti azioni di piano:  gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio;  gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico;  individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali;  creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica, caccia didattica e fotografica;  individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali. Unità di paesaggio n. 6: “Paesaggi pianurali con rilievi collinari costieri”. Considerata la delicatezza dell’area, la pressione sociale ed economica sulla stessa, la consolidata fragilità ambientale, il valore paesaggistico e quindi economico per l’intera comunità, e seguendo il valore sociale ed estetico espresso nella carta degli ecotopi, si propone come azione di piano complessa:  il potenziamento del paesaggio (marino, agrario, pianurale e collinare) secondo le caratteristiche proprie delle sottozone così come di seguito descritte attraverso la tipizzazione dei nuclei: o nuclei agricoli (sottozone E4: aree che, caratterizzate dalla presenza di preesistenze insediative, sono utilizzabili per l’organizzazione di centri rurali); o nuclei agricolo-residenziali (sottozone E3: aree che, caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario, sono contemporaneamente utilizzabili per scopi agricolo- produttivi e per scopi residenziali); o nuclei residenziali e/o turistico-residenziali (zone F).

173 RAPPORTO AMBIENTALE

I nuclei agricoli, agricolo-residenziali residenziali e turistico-residenziali, (e in generale le trasformazioni che hanno compromesso il valore paesaggistico dei luoghi) saranno sottoposti a programmi di riqualificazione e recupero, verificati con modalità partecipative nell’interesse dell’equilibrio sistemico e degli interessi collettivi. Vengono inoltre individuate le sottozone a forte caratterizzazione agricola di tipo E1 (aree caratterizzate da una produzione agricola tipica e specializzata), di tipo E2 (aree di primaria importanza per la funzione agricolo-produttiva, anche in relazione all’estensione, composizione e localizzazione dei terreni) e di tipo E5 (aree marginali per attività agricola nelle quali viene ravvisata l’esigenza di garantire condizioni adeguate di stabilità ambientale). A loro volta queste vengono classificate secondo lo stato di salute (buono-medio-scarso) che definisce la correttezza conduttiva e aggregativa all’interno dei nuclei stessi. Altro aspetto fondamentale è il miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico e della qualità dell’offerta turistica della fascia costiera.

3.3.4 La coerenza interna: il quadro logico complessivo degli obiettivi del PUC, integrato dall’analisi della coerenza esterna

A questo punto, definito il sistema degli obiettivi di riferimento per la definizione e l’attuazione del PUC, si definisce il quadro logico per la VAS del PUC, che è costituito dalla definizione delle relazioni tra gli obiettivi di riferimento che viene schematizzata nella rappresentazione dell’albero degli obiettivi. La coerenza interna viene definita dall’individuazione del sistema delle relazioni, concettualmente rappresentato dal quadro logico della VAS, in cui si riconoscono e si integrano, in termini tecnico- applicativi, gli obiettivi derivanti dal quadro programmatico e pianificatorio (sezioni 3.1 e 3.3.1), quelli derivanti dall’analisi ambientale, cioè dalla contestualizzazione, con riferimento al compendio comunale di Tertenia, dei criteri di sostenibilità riferiti alle componenti ambientali (sezioni 3.2 e 3.3.2), e quelli del PUC (sezione 3.3). In altre parole, il quadro logico integra i risultati dell’analisi della coerenza esterna, dell’analisi ambientale e della contestualizzazione dei criteri di sostenibilità, e del PUC, in un unico sistema di obiettivi, in cui quelli del PUC sono il riferimento per definire una coerenza complessiva che internalizzi tutti gli obiettivi in un'unica cornice di relazioni concettuali. L’impostazione concettuale del quadro logico segue l’impostazione descritta qui di seguito. Il sistema degli obiettivi si radica, quindi riconosce la genesi del suo quadro logico, o, in altre parole, i suoi obiettivi generali, negli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti nella sezione 3.2 e richiamati nella sezione 3.3.2, che contestualizzano i dieci criteri di sostenibilità. Questi obiettivi di sostenibilità ambientale sono articolati per componente ambientale. Sempre in termini di obiettivi complessivi, il secondo livello del quadro logico, rappresentato dal secondo livello dell’albero degli obiettivi, è costituito dagli obiettivi del quadro programmatico e pianificatorio che perseguono gli obiettivi di sostenibilità ambientale, cioè che orientano il quadro programmatico e pianificatorio al miglioramento della qualità ambientale. Questi obiettivi, riconosciuti e definiti nelle sezioni 3.1 e 3.3.1, rafforzano e specificano la contestualizzazione dei criteri di sostenibilità ambientale, e costituiscono punti di forza, per la definizione e l’attuazione del PUC, rispetto all’integrazione al suo interno “di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile” (art. 1 della Direttiva 42/2001/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente), tenendo conto che “La valutazione ambientale […] deve essere effettuata durante

174 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all'avvio della relativa procedura legislativa” (art. 4, comma 1, della stessa Direttiva). Il terzo livello del quadro logico è rappresentato dagli obiettivi del PUC, da considerarsi come specifici in relazione a ciascun obiettivo di sostenibilità ambientale (I livello del quadro logico), ed a ciascun gruppo di obiettivi derivanti dal quadro programmatico e pianificatorio (II livello del quadro logico). Gli obiettivi del PUC, legati ai primi due livelli del quadro logico, ne costituiscono o l’attuazione o un ostacolo all’attuazione, a seconda che siano con essi coerenti o in potenziale conflitto. Per comprendere la relazione di coerenza o di potenziale conflitto, è necessario prendere in considerazione l’ultimo livello del quadro, il quarto livello, costituito dalle azioni di piano che attuano gli obiettivi del terzo livello oppure che ne costituiscono un potenziale ostacolo. È evidente come la definizione e l’interpretazione del legame concettuale tra azioni di piano e primi tre livelli del quadro logico costituiscono il fulcro del RA e della VAS, cioè l’individuazione dell’impatto, positivo o negativo, del PUC in relazione alla tutela delle risorse ambientali ed al paradigma dello sviluppo sostenibile, che, nel contesto strategico delineato dai quattro livelli del quadro logico qui definito, sono rappresentati dalla contestualizzazione, con riferimento al territorio di Tertenia, dei criteri di sostenibilità tramite gli obiettivi di sostenibilità identificati per componente ambientale.

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico 1 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo coerenza Obiettivo specifico 2 … … esterna 1 Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico i … …

Obiettivo di Azione n Azione n sostenibilità Azione 1 Azione 1 ambientale 1 Obiettivo specifico 1 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo coerenza Obiettivo specifico 2 … … esterna k Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico j … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico 1 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo coerenza Obiettivo di Obiettivo specifico 2 … … sostenibilità esterna 1 ambientale 2 Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico i … … Azione n Azione n Obiettivo coerenza Obiettivo specifico 1 Azione 1 Azione 1

175 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli esterna k … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico 2 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico j … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico 1 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo coerenza esterna 1 Obiettivo specifico 2 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico i … … Azione n Azione n Obiettivo di sostenibilità Azione 1 Azione 1 ambientale n Obiettivo specifico 1 … … Azione n Azione n Azione 1 Azione 1

Obiettivo coerenza … … Obiettivo specifico 2 esterna k Azione n Azione n Azione 1 Azione 1 Azione 1 Azione 1 Obiettivo specifico j … … Azione n Azione n Nel prosieguo di questa sezione del RA, articolata per sottosezioni, si rappresenta l’articolazione del quadro logico complessivo degli obiettivi del PUC articolato per componente ambientale, cioè per obiettivi di sostenibilità ambientale. Il quadro logico è articolato secondo lo schema sopra riportato. Nelle due sezioni successive, si definiscono, in relazione al quadro logico del RA: 1. nella prima, la stima degli effetti ambientali del PUC per componente ambientale, con riferimento ad indicatori ambientali che rappresentino in maniera adeguata l’impatto delle azioni di piano sulla componente ambientale: per ogni indicatore sono riportati fonte per il popolamento, baseline e benchmark (valore-obiettivo) previsto in seguito all’attuazione del PUC, cioè a dieci anni dalla sua approvazione; 2. nella seconda, una serie di misure (azioni di piano) alternative per migliorare l’efficacia del PUC in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, anche queste articolate per componente ambientale: il miglioramento si esprime tramite il confronto tra i valori-obiettivo degli indicatori che definiscono gli obiettivi di sostenibilità ambientale nel caso le azioni di piano restino quelle attualmente previste e quelli che sono ragionevolmente prevedibili nel caso dell’attuazione delle misure alternative.

176 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Il sistema degli indicatori articolati per componente ambientale costituisce, anche, la base del sistema di monitoraggio, definito nella successiva sezione, per la VAS in itinere del PUC di Tertenia.

1. Componente ambientale n. 1 – Aria

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Costituzione di un parco

fluviale Progettazione del Ricostruzione di un sistema verde ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale Introduzione di impianti Realizzazione del di fitodepurazione nei nuovo porto nuclei extraurbani Risanamento delle aree Ottimizzazione dei potenzialmente critiche servizi relativi alle per la salute umana e attività indotte dal Strutturazione di una per gli ecosistemi in porto, in fase di rete sentieristica per la relazione alle emissioni progettazione, e mobilità dolce di inquinanti in Recupero potenziamento dei atmosfera (PFAR) paesaggistico- collegamenti con i ambientale di luoghi e comuni costieri contigui infrastrutture Gestione dei boschi: Individuazione di aree recupero della loro per la trasformazione integrità strutturale e di prodotti, per servizi, conseguente residenze e turismo Mantenimento di valorizzazione del legato alle attività silvo- adeguati livelli della paesaggio pastorali qualità dell’aria Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Potenziamento, adeguamento ed Realizzazione di isole ottimizzazione delle reti Promuovere la energetiche dell’illuminazione valorizzazione delle fonti pubblica e telefonica: energetiche locali per la ADSL e wireless creazione di smart grid Ottimizzazione ed efficientamento Favorire energetico dei l’implementazione dei depuratori progetti relativi alle energie rinnovabili Valorizzare e integrare (PEAR) soluzioni tecniche e progettuali basate sui criteri della sostenibilità Rinnovare sul piano Recupero ambientale ed energetico il Centro architettonico degli energetica, che risultino Storico edifici compatibili con l’ambiente e che siano capaci di assicurare il risparmio delle risorse

177 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Localizzazione di attività ad alto valore aggiunto e basso impatto Incentivazione dei ambientale quali alta comportamenti virtuosi formazione e ricerca dei cittadini rispetto alla scientifica (Polo di sostenibilità ambientale Innovazione ed energetica degli Tecnologica realizzato interventi edilizi e di nella Casa Passiva, trasformazione (ad edificio a basso o nullo esempio, tramite i consumo energetico e a programmi complessi), rifiuti zero, Fab Lab e individuando forme per Centro del Riuso) migliorare la qualità Costruzione di un nuovo architettonica, “manuale d’uso”, urbanistica e ambientale fondato sulla qualità,

Mantenimento di del tessuto urbano e del sulle caratteristiche e un’elevata qualità territorio (leggi sull’architettura del ambientale (PTR) specifiche aree dei manufatto o del luogo nuclei da disciplinare) Promozione dell’Osservatorio per lo

Sviluppo Sostenibile di Tertenia Ottimizzazione dei servizi relativi alle Configurazione del attività indotte dal sistema della mobilità Realizzazione di nuove porto, in fase di ricercando soluzioni infrastrutture sostenibili progettazione, e sostenibili rispetto alla potenziamento dei qualità ambientale e collegamenti con i dell’abitare, agevolando comuni costieri contigui ove possibile la “mobilità dolce” Costruzione di una rete Riqualificazione dei di mobilità dolce e collegamenti con la SS sostenibile 125 (nuova e vecchia)

2. Componente ambientale n. 2 – Acqua

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Recupero e miglioramento Realizzazione del qualitativo del tratto nuovo porto Salvaguardia e Mantenimento di costiero valorizzazione del un’elevata qualità patrimonio comune per Il potenziamento del Potenziamento degli ambientale (PTR) uno sviluppo durevole paesaggio (marino, spazi destinati ai agrario, pianurale e parcheggi e ai servizi collinare) secondo le direttamente legati alle caratteristiche proprie attività balneari Conservazione dello Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli stato qualitativo delle Realizzazione del nuclei insediativi e del acque marine nuovo porto Recupero e litorale, garantendone salvaguardia delle Favorire la l’uso pubblico risorse naturali e ricomposizione della Individuazione di aree dell’ambiente per lo qualità del paesaggio idonee, sviluppo delle attività agrario-marino per un Realizzazione di piani di paesaggisticamente produttive, specialmente turismo di qualità promozione e gestione rilevanti e di quelle turistiche (PTA) dell’offerta e dei servizi ambientalmente per il turismo integrato sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali.

178 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Ottimizzazione dei servizi relativi alle Integrazione dello attività indotte dal porto, sviluppo delle attività del in fase di progettazione, porto con interventi di e potenziamento dei riequilibrio territoriale e collegamenti con i funzionale in relazione comuni costieri contigui anche alle aree limitrofe Realizzazione di nuove

infrastrutture sostenibili Migliorare l’accessibilità Potenziamento degli e fruibilità dei singoli spazi destinati ai nuclei insediativi e del parcheggi e ai servizi litorale, garantendone direttamente legati alle l’uso pubblico attività balneari Riqualificare e integrare Migliorare l’accessibilità gli spazi e i servizi in alcune aree, pubblici con il attraverso percorsi, Orientamento della miglioramento arredi, strumenti gestione e della dell’accessibilità in didattici, ecc disciplina d’uso delle riferimento al contesto dune e dei litorali territoriale-paesaggistico Regolarizzazione e sabbiosi soggetti a definizione di una fruizione turistica al disciplina per

mantenimento o al l’accessibilità alle miglioramento spiagge, garantendone dell’attuale assetto l’uso pubblico ecologico e paesaggistico, Individuazione di un attraverso la sistema di servizi, Qualificazione della elemento strutturante regolamentazione Realizzazione del fruizione, dei servizi e delle funzioni urbane dell’accessibilità e della nuovo porto del carico relativo alle Migliorare fondato sul sistema utenze balneari con fruizione, che devono qualitativamente e essere compatibili con la viabilistico e sul sistema particolare attenzione potenziare i servizi a costiero al sistema ambientale conservazione delle scala di quartiere, in Ottimizzazione dei delle spiagge, risorse naturali (PPR) particolare quelli di utilità servizi relativi alle organizzando il sociale, riqualificare la attività indotte dal sistema degli accessi linea di costa e Recupero e porto, in fase di pedonali e veicolari e i aumentare l'accessibilità miglioramento progettazione, e relativi servizi agli spazi marini qualitativo del tratto potenziamento dei costiero collegamenti con i comuni costieri contigui Ottimizzazione e definizione di una Realizzazione del disciplina per l’uso delle nuovo porto aree da destinare alle Integrazione Promuovere il concessioni demaniali plurifunzionale dei miglioramento Realizzazione di piani di servizi e delle dell’assetto eco- promozione e gestione attrezzature collettive, paesaggistico e della dell’offerta e dei servizi mediante la verifica qualità dell’offerta per il turismo integrato dell’offerta ed il suo turistica della fascia potenziamento quali- Potenziamento, costiera quantitativo (PPR) adeguamento ed ottimizzazione delle reti

dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless Individuazione di aree Razionalizzazione Potenziamento del per la trasformazione Salvaguardia della dell’uso delle risorse Utilizzo adeguato delle sistema di raccolta e di prodotti, per servizi, qualità delle acque idriche (PSURI) risorse naturali, in via di riuso delle acque e delle residenze e turismo delle falde sotterranee diminuzione a fronte risorse idriche territoriali legato alle attività con particolare Miglioramento del dell’aumento della silvo-pastorali attenzione ai prelievi servizio idrico integrato popolazione, attraverso Individuazione e Individuazione di aree non regolamentati per usi civili e riduzione l’arte del riuso, della definizione di piani idonee, delle stesse delle perdite di rete di riduzione e del riciclo attuativi di paesaggisticamente acquedotto (SRS) riqualificazione dei rilevanti e nuclei esistenti ambientalmente

179 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali Individuazione delle Realizzazione della rete tendenze evolutive e idrica a Sarrala:

delle tendenze approvvigionamento e demografiche del distribuzione idrica territorio quanto alla popolazione residente e Promuovere il alla popolazione potenziamento e fluttuante stagionale l’adeguamento di servizi nella sua distribuzione e infrastrutture, cioè Razionalizzare i tessuti territoriale (PRGAS) opere di urbanizzazione esistenti, dotandoli di primaria e secondaria servizi e attrezzature necessari Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici (SRS) Individuazione di aree Razionalizzare i tessuti per la trasformazione esistenti, dotandoli di di prodotti, per servizi, servizi e attrezzature residenze e turismo Utilizzo adeguato delle Protezione a lungo necessari legato alle attività risorse naturali, in via di silvo-pastorali termine delle risorse diminuzione a fronte idriche disponibili e Individuazione di aree Tutela e salvaguardia dell’aumento della miglioramento della idonee, del patrimonio popolazione, attraverso qualità delle acque, Potenziamento del paesaggisticamente ambientale ponendo l’arte del riuso, della anche attraverso misure sistema di raccolta e rilevanti e particolare attenzione riduzione e del riciclo specifiche per la riuso delle acque e delle ambientalmente ai reflui prodotti dagli graduale riduzione degli risorse idriche territoriali sostenibili, per ospitare edifici non serviti dalla scarichi, delle emissioni attività turistiche e rete fognaria e delle perdite di residenziali sostanze pericolose Promuovere il (PGDI) potenziamento e Realizzazione e l’adeguamento di servizi adeguamento fognature e infrastrutture, cioè acque bianche e nere opere di urbanizzazione primaria e secondaria Protezione a lungo Ottimizzazione ed termine delle risorse efficientamento

idriche disponibili e energetico dei miglioramento della depuratori Favorire elevate qualità delle acque, Promuovere la capacità di trattamento anche attraverso misure valorizzazione delle fonti di depurazione in tutto specifiche per la energetiche locali per la il territorio comunale graduale riduzione degli creazione di smart grid Introduzione di impianti scarichi, delle emissioni di fitodepurazione nei e delle perdite di nuclei extraurbani sostanze pericolose (PGDI)

180 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3. Componente ambientale n. 3 – Rifiuti

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Individuazione di forme Migliorare le prestazioni di co-pianificazione con ambientali del sistema i comuni limitrofi e gli di gestione dei rifiuti enti sovraordinati per le (PRGRU) tematiche di interesse di grande scala Migliorare il sistema di Individuazione di aree gestione dei rifiuti del Assicurare la tutela Promuovere il idonee, Comune di Tertenia dell’ambiente e della miglioramento paesaggisticamente salute, nonché la dell’assetto eco- rilevanti e salvaguardia dei valori paesaggistico e della ambientalmente naturali e paesaggistici qualità dell’offerta sostenibili, per ospitare e delle risorse presenti turistica della fascia attività turistiche e nel territorio (PRGRS) costiera residenziali Individuare localizzazioni delle aree per la raccolta dei rifiuti che consentano il contenimento delle

ricadute ambientali delle azioni del PUC, con conseguente distribuzione dei carichi ambientali (PRGRU) Localizzazione di attività ad alto valore aggiunto e Salvaguardare l’intero Ottimizzare la basso impatto ambientale patrimonio ambientale e localizzazione quali alta formazione e paesistico della spaziale delle aree per Innovazione e crescita ricerca scientifica: Polo di Sardegna, con la raccolta dei rifiuti socio-culturale Innovazione Tecnologica riferimento al territorio realizzato nella Casa comunale di Tertenia Passiva, edificio a basso (PPR) o nullo consumo energetico e a rifiuti zero Individuazione di aree Assicurare la la tutela Promuovere il idonee, dell’ambiente e della miglioramento paesaggisticamente salute, nonché la dell’assetto eco- rilevanti e salvaguardia dei valori paesaggistico e della ambientalmente naturali e paesaggistici qualità dell’offerta sostenibili, per ospitare e delle risorse presenti turistica della fascia attività turistiche e nel territorio (PRGRS) costiera residenziali

181 RAPPORTO AMBIENTALE

4. Componente ambientale n. 4 – Suolo

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Realizzazione di un parco fluviale urbano ed extra-urbano nelle

Sistemazione aree limitrofe e Definizione di idrogeologica e nell’alveo del corso disposizioni generali per Definizione di interventi consolidamento del d’acqua Rio Quirra il controllo della di difesa idrogeologica e territorio Recupero e pericolosità idrogeologica della rete idrografica e miglioramento

diffusa in aree non miglioramento dei corpi qualitativo del tratto perimetrate direttamente idrici (PAI, PSFF e SRS) costiero dal Piano Ricostruzione o innesco di ecosistemi Rinaturalizzazione e paranaturali mediante riqualificazione del Rio impiego di specie Quirra autoctone Contribuire ad arrestare Ricostruzione di un la perdita di biodiversità Salvaguardia e ambiente naturale che terrestre e marina, anche valorizzazione del superi il degrado Realizzazione del legata al paesaggio patrimonio comune per attraverso l’impiego nuovo porto rurale e mantenendo e uno sviluppo durevole della vegetazione ripristinando i servizi locale eco-sistemici (SRS) Promozione del miglioramento Recupero e dell’assetto eco- Contenimento dei miglioramento Realizzazione del paesaggistico e della processi di dissesto del qualitativo del tratto nuovo porto qualità dell’offerta suolo e di marino costiero desertificazione turistica della fascia attraverso lo studio costiera Prevenire e limitare i dell’assetto Ricostruzione o innesco fenomeni di idrogeologico e la tutela di ecosistemi para- Rinaturalizzazione e desertificazione e delle acque (PFAR) naturali mediante riqualificazione del Rio degrado del territorio impiego di specie Quirra tramite studi di assetto autoctone idrogeologico Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

Prevenzione e conseguente mitigazione dei fenomeni Difesa del paesaggio valorizzazione del di degrado del suolo, agrario e paesaggio recupero dei contesti riconoscimento del Gestione delle radure: degradati, attuazione dei parco agricolo quale dimensionamento nel piani di prevenzione dei elemento qualitativo e rispetto della capacità rischi sia di origine distintivo del territorio di carico per l’uso antropica che naturale zootecnico (PFAR) Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Inclusione delle zone Migliorare interne in una logica di l’accessibilità in alcune sviluppo compatibile con aree, attraverso Integrare le zone interne l’ambiente ed integrata percorsi, arredi, nell’ottica di una alle aree “forti”, Miglioramento della strumenti didattici, pianificazione di sviluppo valorizzando le risorse qualità paesistica e ecc., al fine anche di e di valorizzazione dei con interventi che della fruizione sensibilizzare la territori aventi vocazioni consentano di esprimere naturalistica popolazione al diverse una reciproca sinergia riguardo dell’ambiente tra territori aventi Realizzazione di nuove caratteristiche e vocazioni diverse (PUP); infrastrutture sostenibili

182 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Miglioramento Potenziamento degli dell’assetto eco- Recupero e spazi destinati ai paesaggistico e della miglioramento parcheggi e ai servizi qualità dell’offerta qualitativo del tratto direttamente legati turistica della fascia costiero alle attività balneari costiera Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado Realizzazione del Promuovere attraverso attraverso l’impiego nuovo porto infrastrutturazione della vegetazione Prevenzione e ecologica il recupero del locale mitigazione dei fenomeni patrimonio faunistico e Recupero della viabilità Recupero dei contesti di degrado del suolo, del settore agro-silvo- interpoderale, dei degradati, attuazione dei recupero dei contesti pastorale vecchi sentieri e piani di prevenzione dei degradati, attuazione dei “tratturi” e dei rischi sia di origine piani di prevenzione dei collegamenti antropica che naturale rischi sia di origine significativi antropica che naturale (PFAR e PSFF) Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e Difesa del paesaggio agrario e conseguente riconoscimento del valorizzazione del parco agricolo quale paesaggio elemento qualitativo e Realizzazione di un distintivo del territorio e parco fluviale urbano consolidamento del ed extra-urbano nelle

territorio aree limitrofe e nell’alveo del corso d’acqua Rio Quirra Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

conseguente Difesa del paesaggio valorizzazione del agrario e paesaggio Miglioramento delle riconoscimento del Gestione delle radure: condizioni e degli parco agricolo quale dimensionamento nel standard di offerta e elemento qualitativo e rispetto della capacità Tutela del territorio rurale fruizione del patrimonio distintivo del territorio di carico per l’uso nelle aree di attrazione zootecnico naturale (SRS) Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Promozione di filiere Valorizzazione del produttive intersettoriali settore agro-silvo- agroforestali e silvo pastorale pastorali

183 RAPPORTO AMBIENTALE

5. Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Salvaguardia e valorizzazione del Contribuire ad arrestare patrimonio comune per Ricostruzione di un la perdita di biodiversità uno sviluppo durevole ambiente naturale che terrestre e marina, anche superi il degrado Realizzazione del legata al paesaggio Promuovere attraverso attraverso l’impiego nuovo porto rurale e mantenendo e infrastrutturazione della vegetazione ripristinando i servizi ecologica il recupero del locale eco-sistemici (SRS) patrimonio faunistico e del settore agro-silvo- pastorale Orientamento della Regolarizzazione e Miglioramento Riqualificazione della gestione e della definizione di una dell’accessibilità e linea di costa e disciplina d’uso delle disciplina per fruibilità dei singoli miglioramento dune e dei litorali l’accessibilità alle nuclei insediativi e del dell'accessibilità agli sabbiosi soggetti a spiagge, garantendone litorale, garantendone spazi marini fruizione turistica al l’uso pubblico l’uso pubblico mantenimento o al Recupero e Riorganizzazione e miglioramento miglioramento miglioramento degli dell’attuale assetto Promozione del qualitativo del tratto standard urbanistici ecologico e miglioramento costiero paesaggistico, attraverso dell’assetto eco- Ottimizzazione e la regolamentazione paesaggistico e della Potenziamento degli definizione di una dell’accessibilità e della qualità dell’offerta spazi destinati ai disciplina per l’uso fruizione, che devono turistica della fascia parcheggi e ai servizi delle aree da destinare essere compatibili con la costiera direttamente legati alle concessioni conservazione delle alle attività balneari risorse naturali (PPR) demaniali Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

Conservazione dei Difesa del paesaggio conseguente Promozione di interventi sistemi forestali e agro- agrario e valorizzazione del di tutela materiale ed silvo-pastorali nelle aree riconoscimento del paesaggio immateriale di habitat ed a vocazione parco agricolo quale Gestione delle radure: ecosistemi naturalistico- elemento qualitativo e paesaggistica (PFAR) distintivo del territorio dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico Realizzazione di un parco fluviale come

Sistemazione correlazione sociale, Messa in atto di idrogeologica e agricola e urbana condizioni di base per consolidamento del avviare di azioni di Recupero e territorio miglioramento riqualificazione degli ambienti fluviali e di qualitativo del tratto riqualificazione costiero naturalistica o strutturale Ricostruzione o innesco dei versanti in dissesto di ecosistemi Rinaturalizzazione e Realizzazione di piani (PAI e PSFF) paranaturali mediante riqualificazione del Rio di gestione forestale impiego di specie Quirra sostenibile autoctone Miglioramento della Realizzazione della qualità delle acque, rete idrica a Sarrala: anche attraverso misure approvvigionamento e specifiche per la Potenziamento e Introduzione di impianti distribuzione idrica e graduale riduzione degli adeguamento di servizi di fitodepurazione nei realizzazione e scarichi, delle emissioni e infrastrutture nuclei extraurbani adeguamento e delle perdite di fognature acque sostanze pericolose bianche e nere (PGDI) Salvaguardia e Riduzione del rischio valorizzazione del incendi e del rischio patrimonio comune per sismico (SRS) uno sviluppo durevole

184 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Salvaguardia e valorizzazione del Contribuire ad arrestare patrimonio comune per Ricostruzione di un la perdita di biodiversità uno sviluppo durevole ambiente naturale che terrestre e marina, anche superi il degrado Realizzazione del legata al paesaggio Promuovere attraverso attraverso l’impiego nuovo porto rurale e mantenendo e infrastrutturazione della vegetazione ripristinando i servizi ecologica il recupero del locale eco-sistemici (SRS) patrimonio faunistico e del settore agro-silvo- pastorale Miglioramento della qualità delle acque, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni Potenziamento e Introduzione di impianti e delle perdite di adeguamento di servizi di fitodepurazione nei sostanze pericolose e infrastrutture nuclei extraurbani Tutela delle specie in (PGDI) stato di conservazione Mantenimento e sfavorevole, e/o miglioramento della minacciate, e/o di qualità dei corpi idrici interesse (SRS) conservazionistico Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

conseguente Conservazione dei Difesa del paesaggio valorizzazione del sistemi forestali e agro- agrario e paesaggio silvo-pastorali nelle aree riconoscimento del Gestione delle radure: a vocazione parco agricolo quale dimensionamento nel naturalistico- elemento qualitativo e rispetto della capacità paesaggistica (PFAR) distintivo del territorio di carico per l’uso zootecnico Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Salvaguardia e Riduzione del rischio valorizzazione del incendi e del rischio patrimonio comune per sismico (SRS) uno sviluppo durevole Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

conseguente Difesa del paesaggio valorizzazione del agrario e paesaggio Conservazione dei riconoscimento del Gestione delle radure: Mantenimento e sistemi forestali e agro- parco agricolo quale dimensionamento nel potenziamento delle silvo-pastorali nelle aree elemento qualitativo e rispetto della capacità attività di gestione a vocazione distintivo del territorio di carico per l’uso forestale sostenibile naturalistico- zootecnico paesaggistica (PFAR) Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Promozione di filiere Valorizzazione del produttive intersettoriali settore agro-silvo- agroforestali e silvo pastorale pastorali

185 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a Riqualificare la linea di fruizione turistica al costa e aumentare Regolarizzazione e Migliorare mantenimento o al l'accessibilità agli spazi definizione di una l’accessibilità e miglioramento marini disciplina per fruibilità dei singoli dell’attuale assetto l’accessibilità alle nuclei insediativi e del ecologico e Migliorare e regolare spiagge, garantendone litorale, garantendone paesaggistico, attraverso l’accessibilità alle l’uso pubblico l’uso pubblico la regolamentazione spiagge, garantendone dell’accessibilità e della l’uso pubblico fruizione, che devono essere compatibili con la conservazione delle risorse naturali (PPR) Creazione di un sistema di aree Valorizzazione del sito attrezzate collegate da Natura 2000 attraverso la una rete sentieristica

promozione di forme di con balconi belvedere fruizione leggere e Riqualificare la linea di per la fruizione compatibili con le costa e aumentare paesaggistica della esigenze ecologiche di l'accessibilità agli spazi risorsa mare marini habitat e specie presenti Miglioramento dell’accessibilità in alcune aree, attraverso Recupero e salvaguardia percorsi, arredi, delle risorse naturali e strumenti didattici, ecc dell’ambiente per lo Recupero della sviluppo delle attività viabilità interpoderale, produttive, specialmente Strutturazione di una dei vecchi sentieri e di quelle turistiche (PTA) rete sentieristica per la “tratturi” e dei mobilità dolce collegamenti significativi Potenziamento e Valorizzazione e adeguamento di servizi recupero della viabilità e infrastrutture fondativa Creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica Miglioramento delle Regolarizzazione e condizioni e degli Migliorare e regolare definizione di una standard di offerta e l’accessibilità alle disciplina per

fruizione del patrimonio spiagge, garantendone l’accessibilità alle nelle aree di attrazione l’uso pubblico spiagge, garantendone naturale (SRS) l’uso pubblico

186 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

6. Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Riqualificazione del sistema delle connessioni ambientali e viarie tra i nuclei insediativi e la piana costiera, anche in riferimento alla conservazione dei Valorizzazione del rapporti percettivi e patrimonio storico, funzionali tra sistema archeologico e Armonizzare l’edificato orografico montano e paesaggistico con con il paesaggio del sistema marino- innalzamento della litoraneo (PPR) qualità dell’immagine del territorio Recupero di tutti gli elementi del sistema Valorizzazione della insediativo, naturali e componente artificiali, al fine di paesaggistica caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica (PPR)

Previsione di linee di Potenziamento del paesaggio (marino, sviluppo compatibili con Realizzazione del i valori paesaggistici agrario, pianurale e Promuovere la nuovo porto riconosciuti e tali da non collinare) secondo le valorizzazione degli diminuire il pregio caratteristiche proprie elementi di forte identità paesaggistico del del territorio terteniese e territorio, con particolare Individuazione di aree conseguente attenzione alla idonee, riorganizzazione delle salvaguardia delle aree paesaggisticamente attività su tali risorse rilevanti e agricole ed al principio territoriali della minimizzazione del ambientalmente consumo del suolo sostenibili, per ospitare (PPR) attività turistiche e residenziali Contenimento delle espansioni con politiche di recupero dell’edificato storico, mantenendone i Recupero architettonico valori costitutivi e tenendo conto delle degli edifici Valorizzazione del tipologie architettoniche, Salvaguardia e patrimonio storico, nonché delle tecniche e valorizzazione dei siti archeologico e dei materiali costruttivi storico-archeologici paesaggistico con tradizionali, nell’ottica presenti nel territorio di innalzamento della della promozione della Tertenia qualità dell’immagine del qualità urbanistica e Riqualificazione di territorio architettonica (PPR) “luoghi” per il recupero della memoria storica a

Tutelare i beni culturali forte identità come le ed ambientali e aree della filiera delle valorizzare le identità miniere locali (PUP) Valorizzare e integrare Recupero architettonico

soluzioni tecniche e degli edifici Recupero di tutti gli progettuali basate sui Salvaguardare il elementi del sistema criteri della sostenibilità patrimonio edilizio Riqualificazione del insediativo, naturali e ambientale ed esistente (legalmente patrimonio edilizio artificiali, al fine di energetica, che risultino realizzato e/o esistente caratterizzarne la qualità compatibili con parzialmente o insediativa e l’ambiente e che siano totalmente abusivo) con paesaggistica (PPR) capaci di assicurare il il potenziamento degli risparmio delle risorse standard urbanistici

187 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Razionalizzare i tessuti esistenti dotandoli di servizi e attrezzature necessari al fine di restituire ai nuclei il proprio carattere identitario Costruzione di un nuovo “manuale d’uso”, fondato sulla qualità,

sulle caratteristiche e sull’architettura del manufatto o del luogo Riqualificazione del

centro urbano Contenimento delle Consolidare l’identità Recupero del Centro espansioni con politiche storica di Tertenia con la Storico, degli spazi di recupero dell’edificato rigenerazione del Centro pubblici urbani e storico, mantenendone i Storico e dei “nuclei” dell’edilizia storico- valori costitutivi e Riqualificazione e attraverso testimoniale tenendo conto delle recupero degli edifici l’incentivazione alla tipologie architettoniche, Rinnovare sul piano abbandonati del residenza, il riuso (in nonché delle tecniche e energetico il Centro Centro Storico chiave turistica) di dei materiali costruttivi Storico abitazioni il cui standard tradizionali, nell’ottica Adattare le funzioni degli prestazionale, oggi, della promozione della edifici a possibili risulti inferiore a quello qualità urbanistica e variazioni della residenziale architettonica (PPR) destinazione d’uso

7. Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Regolarizzazione e Migliorare definizione di una qualitativamente e disciplina per Riprogettazione degli potenziare i servizi a l’accessibilità alle insediamenti, anche per scala di quartiere, in spiagge particolare quelli di utilità parti, e dello spazio Potenziamento degli pubblico, ed incremento sociale, riqualificare la linea di costa e spazi destinati ai Qualificazione degli dell’offerta di servizi aumentare l'accessibilità parcheggi e ai servizi insediamenti turistico- necessari per elevare la agli spazi marini direttamente legati alle residenziali costieri, qualità dell’offerta attività balneari migliorando la loro turistica e per favorire Favorire la Costruzione di itinerari Realizzazione del integrazione con il l’allargamento della ricomposizione della turistici nuovo porto contesto e con il stagione turistica (PPR) qualità del paesaggio patrimonio Strutturazione di una agrario-marino per un paesaggistico di rete sentieristica per la turismo di qualità riferimento in termini mobilità dolce qualitativi e Riqualificazione Individuazione di aree idonee, potenziando dell’insediamento Miglioramento della contestualmente i paesaggisticamente costiero, attraverso il Promuovere il viabilità interna e servizi turistici rafforzamento delle rilevanti e potenziamento e collegamento del centro connessioni con la valle ambientalmente l’adeguamento di servizi urbano di Tertenia con del Rio Quirra e con il sostenibili, per ospitare e infrastrutture, cioè Sarrala centro di Tertenia, ed il attività turistiche e opere di urbanizzazione sostegno della residenziali primaria e secondaria complementarietà e Costruzione di una rete Realizzazione del della specializzazione di mobilità dolce e nuovo porto dei servizi ricettivi e sostenibile

188 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli della fruizione del Ottimizzazione dei paesaggio (PPR) servizi relativi alle attività indotte dal Potenziamento dei porto, in fase di parcheggi progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui Accompagnamento dei Riutilizzazione degli processi di spazi vuoti o non Individuazione di aree manutenzione, rinnovo e utilizzati nonché idonee, completamento edilizio introduzione di nuovi paesaggisticamente in atto, finalizzandoli alla spazi per servizi con rilevanti e riorganizzazione dei slarghi, piazze, aree ambientalmente Previsione di linee di tessuti esistenti secondo attrezzate per il gioco sostenibili, per ospitare sviluppo compatibili con criteri d’omogeneità dei bambini e la attività turistiche e i valori paesaggistici Regolamentazione dei d’ambito e di tessuto, socializzazione di residenziali riconosciuti e tali da non nuovi insediamenti sia nonché quelli di giovani e anziani diminuire il pregio nel centro urbano che ristrutturazione paesaggistico del nella fascia costiera, urbanistica per i quali territorio, con particolare Realizzazione di un con particolare saranno applicati gli attenzione alla sistema tra la rete degli attenzione alla stessi criteri di salvaguardia delle aree spazi pubblici e struttura edificatoria omogeneità morfologica agricole ed al principio l’architettura degli edifici esistente ai tessuti di della minimizzazione del appartenenza consumo del suolo Individuazione e (PPR) Favorire la salvaguardia definizione di piani del patrimonio edilizio attuativi di esistente, legalmente riqualificazione dei realizzato e/o nuclei esistenti parzialmente o Recupero architettonico totalmente abusivo degli edifici Individuazione di aree idonee, Promozione di un paesaggisticamente sistema di albergo rilevanti e Riqualificazione del diffuso ambientalmente centro urbano, mediante sostenibili, per ospitare attività turistiche e il rafforzamento dei Promuovere il recupero residenziali servizi per l’ospitalità e e la rivitalizzazione del per la ricettività, in centro urbano Riqualificazione del un’ottica di rete territoriale con i centri centro urbano dell’interno, dell’Ogliastra costiera e Rinnovare sul piano del Sarrabus, ed il energetico il Centro contenimento delle Storico Valorizzazione del espansioni con politiche patrimonio edilizio di recupero dell’edificato Individuazione di aree esistente che storico, mantenendone i idonee, favorisca valori costitutivi e Realizzazione di piani di paesaggisticamente l’integrazione con un tenendo conto delle promozione e gestione rilevanti e turismo di tipo tipologie architettoniche, dell’offerta e dei servizi ambientalmente residenziale e con il nonché delle tecniche e Favorire l’integrazione per il turismo integrato sostenibili, per ospitare paesaggio circostante dei materiali costruttivi intersettoriale per la attività turistiche e tradizionali, nell’ottica promozione turistica e la residenziali della promozione della gestione dei servizi di Individuazione di un qualità urbanistica e accoglienza diffusi sistema di servizi quale architettonica (PPR) elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero Riqualificazione e Individuazione di aree miglioramento, nel Adattare le funzioni degli idonee, medio-lungo periodo, Generare attrattività nei edifici a possibili paesaggisticamente delle strutture ricettive singoli nuclei urbani variazioni della rilevanti e attraverso destinazione d’uso ambientalmente l’adeguamento delle sostenibili, per ospitare

189 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli strutture edilizie esistenti attività turistiche e e l’incremento della loro residenziali capacità interna Individuazione di aree ricettiva, con particolare Razionalizzare i tessuti per la trasformazione riferimento alle esistenti, dotandoli di di prodotti, per servizi, localizzazioni non servizi e attrezzature residenze e turismo costiere (PTR) necessari legato alle attività silvo- pastorali. Creazione di un sistema di aree attrezzate Miglioramento della collegate da una rete viabilità interna e Promuovere attraverso sentieristica con balconi collegamento del infrastrutturazione belvedere per la centro urbano di ecologica il recupero del fruizione paesaggistica Tertenia con Sarrala Riqualificazione del patrimonio faunistico e della risorsa mare sistema delle del settore agro-silvo- Migliorare l’accessibilità Implementazione della connessioni ambientali e pastorale in alcune aree, fruizione turistico- viarie tra i nuclei attraverso percorsi, naturalistica del insediativi e la piana arredi, strumenti complesso ambientale costiera, anche in didattici, ecc., attraverso il recupero riferimento alla Recupero della viabilità della sentieristica e conservazione dei interpoderale, dei vecchi Riqualificazione dei delle diverse modalità rapporti percettivi e sentieri e “tratturi” e dei collegamenti con la SS di fruizione del funzionali tra sistema collegamenti 125 (nuova e vecchia) territorio orografico montano e significativi. Recupero sistema marino-litoraneo Ottimizzazione dei (PPR) paesaggistico- ambientale di luoghi e servizi relativi alle attività indotte dal infrastrutture Valorizzazione e porto, in fase di recupero della viabilità progettazione, e fondativa. potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui Realizzazione di piani di promozione e gestione

Favorire l’integrazione dell’offerta e dei servizi intersettoriale per la per il turismo integrato promozione turistica e la gestione dei servizi di Razionalizzare i tessuti esistenti, dotandoli di accoglienza diffusi servizi e attrezzature Miglioramento necessari dell’insediamento rurale Individuazione di aree diffuso nella valle del per la trasformazione Rio Quirra, integrando le Armonizzare l’edificato di prodotti, per servizi, attività agricole con con il paesaggio residenze e turismo funzioni di servizio alla legato alle attività silvo- fruizione del paesaggio, pastorali. quali ricettività diffusa e Favorire la Costruzione di itinerari infrastrutture leggere per ricomposizione della Qualificazione delle turistici l’accessibilità ai luoghi qualità del paesaggio aree interessate dai (PPR) agrario-marino per un Individuazione di aree processi di turismo di qualità idonee, parcellizzazione e paesaggisticamente dispersione insediativa rilevanti e

ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali Potenziare, sviluppare e Ottimizzazione dei servizi relativi alle dare efficacia al sistema Migliorare l’accessibilità attività indotte dal della mobilità e del Riqualificare e integrare e fruibilità dei singoli porto, in fase di trasporto, puntando gli spazi e i servizi nuclei insediativi e del progettazione, e sull’accessibilità come pubblici con il litorale, garantendone potenziamento dei condizione strategica miglioramento l’uso pubblico per migliorare la qualità dell’accessibilità in collegamenti con i della vita urbana dei riferimento al contesto comuni costieri contigui residenti e per favorire territoriale-paesaggistico Miglioramento della forme nuove e viabilità interna e alternative di sviluppo collegamento del centro

190 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli turistico (PUP) urbano di Tertenia con Sarrala Configurazione del Riqualificazione dei Realizzazione di nuove sistema della mobilità collegamenti con la SS infrastrutture sostenibili ricercando soluzioni 125 (nuova e vecchia) sostenibili rispetto alla qualità ambientale e Costruzione di una rete dell’abitare, agevolando di mobilità dolce e ove possibile la mobilità sostenibile dolce

8. Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e

Difesa del paesaggio conseguente agrario e valorizzazione del riconoscimento del paesaggio parco agricolo quale Gestione delle radure: elemento qualitativo e dimensionamento nel distintivo del territorio e rispetto della capacità consolidamento del di carico per l’uso territorio zootecnico Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Promuovere il Recupero e miglioramento miglioramento Realizzazione del dell’assetto eco- qualitativo del tratto nuovo porto paesaggistico e della marino costiero qualità dell’offerta Potenziamento degli turistica nella fascia spazi destinati ai Miglioramento delle costiera parcheggi condizioni e degli Promozione di filiere standard di offerta e Valorizzazione del Tutela del territorio rurale produttive intersettoriali fruizione del patrimonio settore agro-silvo- agroforestali e silvo- nelle aree di attrazione pastorale naturale (SRS) pastorali Realizzazione di un parco fluviale urbano ed extra-urbano nelle

Sistemazione aree limitrofe e idrogeologica e nell’alveo del corso consolidamento del d’acqua Rio Quirra territorio Recupero e miglioramento

qualitativo del tratto costiero Realizzazione di Riqualificazione e provvedimenti di Messa in sicurezza di messa in sicurezza carattere legislativo alcuni ambiti territoriali degli argini del Rio miranti a dissuadere per favorire lo sviluppo Quirra dall’edificare nelle di attività ecocompatibili aree a rischio nelle aree interne e Realizzazione di un collinari parco fluviale come

correlazione sociale, agricola e urbana Riqualificazione delle Sviluppo di forme di Promuovere il recupero Promozione di un aree turistiche ospitalità diffusa (PRSTS e la rivitalizzazione del sistema di albergo sviluppate, prevedendo e e PTR) centro urbano diffuso

191 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli promuovendo dotazioni Riutilizzazione degli di servizi e attrezzature spazi vuoti o non necessarie sia agli utilizzati nonché insediamenti residenziali introduzione di nuovi sia a quelli turistici, allo spazi per servizi scopo di elevare il livello (slarghi, piazze, aree della qualità urbana attrezzate per il gioco dei bambini e la socialità degli anziani) Riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive Riqualificazione e attraverso sviluppo, nel medio- l’adeguamento delle Promuovere il recupero Promozione di un lungo periodo, delle strutture edilizie esistenti e la rivitalizzazione del sistema di albergo strutture ricettive tramite e l’incremento della loro centro urbano diffuso il recupero dell’edilizia capacità interna ricettiva, esistente con particolare riferimento alle localizzazioni non costiere (PRSTS) Promozione di Miglioramento delle opportunità di sviluppo condizioni e degli Promozione di filiere Valorizzazione del economico sostenibile standard di offerta e produttive intersettoriali settore agro-silvo- basato sulla fruizione del patrimonio agroforestali e silvo pastorale valorizzazione di settori nelle aree di attrazione pastorali economici esistenti naturale (SRS) Promozione di un sistema di albergo diffuso Riutilizzazione degli Incremento del settore Sviluppo di forme di Promuovere il recupero spazi vuoti o non ricettivo basato su forme ospitalità diffusa (PRSTS e la rivitalizzazione del utilizzati nonché di ospitalità diffusa e PTR) centro urbano introduzione di nuovi spazi per servizi (slarghi, piazze, aree attrezzate per il gioco dei bambini e la socialità degli anziani) Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e

“tratturi” e dei collegamenti significativi Migliorare Integrazione del sistema Configurazione del l’accessibilità in alcune costa con le aree sistema della mobilità aree, attraverso interne, associando il ricercando soluzioni percorsi, arredi, prodotto turistico sostenibili rispetto alla strumenti didattici, ecc Integrare le zone interne balneare, il patrimonio qualità ambientale e Creazione di rete nell’ottica di una ambientale e culturale dell’abitare, agevolando localizzato nell’entroterra ove possibile la sentieristica in ascesa pianificazione di sviluppo verso il crinale con e di valorizzazione dei (PUP, PRSTS e PTR) “mobilità dolce” attività di ricerca territori aventi vocazioni floristica e faunistica, diverse caccia didattica e fotografica Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa Riqualificazione delle Favorire l’integrazione Realizzazione di piani aree turistiche intersettoriale per la di promozione e sviluppate, prevedendo e promozione turistica e la gestione dell’offerta promuovendo dotazioni gestione dei servizi di turistica e dei servizi di servizi e attrezzature accoglienza diffusi per il turismo integrato necessarie sia agli

192 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli insediamenti residenziali Promuovere il sia a quelli turistici, allo miglioramento Regolarizzazione scopo di elevare il livello dell’assetto eco- dell’accessibilità alle della qualità urbana paesaggistico e della spiagge, garantendone (PUP) qualità dell’offerta l’uso pubblico turistica nella fascia costiera Miglioramento della Promuovere il viabilità interna e potenziamento e collegamento del l’adeguamento di servizi centro urbano di di infrastrutture Tertenia con Sarrala

9. Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici del sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e

Configurazione del “tratturi” e dei sistema della mobilità collegamenti ricercando soluzioni significativi sostenibili rispetto alla qualità ambientale e Creazione di rete dell’abitare, agevolando sentieristica in ascesa ove possibile la verso il crinale con “mobilità dolce attività di ricerca floristica e faunistica, Assicurare lo sviluppo caccia didattica e sostenibile del sistema fotografica dei trasporti (PRT e Promuovere il PTR) miglioramento Regolarizzazione dell’assetto eco- Garantire lo sviluppo dell’accessibilità alle Realizzazione del paesaggistico e della sostenibile del sistema spiagge, garantendone nuovo porto qualità dell’offerta trasportistico del comune l’uso pubblico turistica nella fascia di Tertenia, riducendo al costiera minimo l’impiego delle risorse energetiche non Messa in sicurezza di Realizzazione di rinnovabili alcuni ambiti territoriali Recupero e provvedimenti di per favorire lo sviluppo miglioramento carattere legislativo di attività ecocompatibili qualitativo del tratto miranti a dissuadere nelle aree interne e costiero dall’edificare nelle aree collinari a rischio Inclusione delle zone Valorizzazione e interne in una logica di recupero della viabilità sviluppo compatibile con fondativa l’ambiente ed integrata alle aree “forti”, Miglioramento della valorizzando le risorse qualità paesistica e con interventi che della fruizione Recupero e consentano di esprimere naturalistica miglioramento

una reciproca sinergia qualitativo del tratto tra territori aventi costiero caratteristiche e vocazioni diverse (PUP) Garantire elevati livelli di Migliorare Miglioramento della Realizzazione del porto accessibilità per il Assicurare elevati livelli l’accessibilità in alcune qualità paesistica e e ottimizzazione dei comune di Tertenia e di accessibilità (PUP e aree, attraverso della fruizione servizi relativi alle migliorare le connessioni PRT) percorsi, arredi, naturalistica attività indotte da esso con i paesi limitrofi strumenti didattici, ecc

193 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici del sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Riqualificazione degli accessi urbani con due “porte” in entrata e in Miglioramento della uscita dalla vecchia viabilità interna e Promuovere il SS125, di cui la prima collegamento del potenziamento e a sud è rappresentata centro urbano di l’adeguamento di servizi da un polo culturale e Tertenia con Sarrala e infrastrutture la seconda, a nord, da un polo tecnologico Potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e

“tratturi” e dei collegamenti significativi Creazione di un sistema di aree Configurazione del attrezzate collegate da una rete sentieristica sistema della mobilità ricercando soluzioni con balconi belvedere sostenibili rispetto alla per la fruizione qualità ambientale e paesaggistica della dell’abitare, agevolando risorsa mare Favorire lo sviluppo di Promozione di nuove ove possibile la Creazione di rete nuove forme di traporto forme di trasporto “mobilità dolce sentieristica in ascesa sostenibili che sostenibile alternativo al verso il crinale con salvaguardino e mezzo pubblico e al attività di ricerca valorizzino le peculiarità mezzo privato a (PRT) floristica e faunistica, del territorio terneniese caccia didattica e fotografica Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa Regolarizzazione Promuovere il dell’accessibilità alle Realizzazione del porto miglioramento spiagge, garantendone dell’assetto eco- l’uso pubblico paesaggistico e della qualità dell’offerta Potenziamento degli turistica nella fascia spazi destinati ai costiera parcheggi

Individuazione di un sistema di servizi che Promuovere il non sia solo il miglioramento soddisfacimento di dell’assetto eco- standard, ma anche paesaggistico e della Potenziamento e elemento strutturante qualità dell’offerta sviluppo della mobilità e delle funzioni urbane turistica nella fascia del trasporto, puntando fondato sul sistema costiera sull’accessibilità come viabilistico e sul Migliorare le connessioni condizione strategica per sistema costiero del comune di Tertenia migliorare la qualità della con le aree co stiere e vita urbana dei residenti Potenziamento dei con i paesi limitrofi e per favorire forme collegamenti con i assicurando elevati livelli nuove e alternative di Promuovere il comuni costieri contigui di qualità ambientale sviluppo turistico (PUP) potenziamento e l’adeguamento di servizi Miglioramento della e infrastrutture viabilità interna e collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala Integrazione del sistema Favorire la Costruzione di itinerari costa e delle aree ricomposizione del turistici (circuito ovili, interne tramite la paesaggi agrario-marino circuito nuraghe)

194 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici del sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli riqualificazione del per un turismo di qualità Strutturazione di una sistema dei trasporti rete sentieristica per la esistente (PUP, PRT) mobilità dolce

10. Componente ambientale n. 10 – Energia

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Rinnovamento e innovazione del Centro Incentivazione dei Storico sul piano comportamenti virtuosi energetico dei cittadini rispetto alla sostenibilità ambientale Costruzione di un nuovo Definizione di strumenti di ed energetica degli “manuale d’uso”, fondato pianificazione comunale e interventi edilizi e di sulla qualità, sulle sovracomunale che trasformazione caratteristiche e prescrivano modalità di sull’architettura del approvvigionamento di Implementazione dei manufatto o del luogo energia rinnovabile, progetti relativi alle Realizzazione di isole indichino linee di sviluppo energie rinnovabili energetiche ed implementazione dei (PEARS) progetti relativi alle FER Ottimizzazione ed con relativa valutazione efficientamento Promozione e energetico dei depuratori economica delle azioni di valorizzazione delle fonti intervento energetiche locali per la Introduzione di impianti creazione di smart grid di fitodepurazione nei nuclei extraurbani Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Redazione di un bilancio Promozione del risparmio energetico che tenga energetico diffondendo conto della valutazione strumenti di diagnosi e degli effetti ambientali e Edificio a basso o nullo certificazione per edifici Valorizzazione delle fonti paesaggistici associati consumo energetico e a pubblici e privati (riduzione energetiche rinnovabili allo sfruttamento di rifiuti zero dei consumi di energia diverse fonti primarie e primaria del 20% entro il dei differenti usi finali 2020) dell’energia (PEARS) Valutazione sul risparmio di energia Valorizzazione e potenzialmente ottenibile integrazione di soluzioni mediante un’accurata tecniche e progettuali gestione della domanda basate sui criteri della Edificio a basso o nullo e dell’offerta di energia; sostenibilità ambientale consumo energetico e a incremento di produzione ed energetica, che rifiuti zero di energia attraverso una risultino compatibili con differenziazione delle l’ambiente e che siano diverse fonti di energia capaci di assicurare il Limitazione delle emissioni comprese quelle risparmio delle risorse di gas a effetto serra che rinnovabili (PEARS) contribuiscono al Potenziamento riscaldamento globale e ai degli spazi cambiamenti climatici destinati ai (CO , CH , N O e CFC). Costruzione di una rete 2 3 2 parcheggi e ai di mobilità dolce e Riduzione del consumo servizi sostenibile energetico e delle direttamente emissioni inquinanti in Qualità della vita legati alle attività coerenza con il Piano balneari energetico ambientale regionale (PEARS) Costituzione di una rete di servizi per la comunità (mobilità e trasporti, sanità, cultura, sport ed altre attività ricreative)

195 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Configurazione del sistema della mobilità Valorizzazione e ricercando soluzioni Realizzazione del recupero della viabilità sostenibili rispetto alla nuovo porto fondativa qualità ambientale e dell’abitare Recupero della viabilità Potenziamento e interpoderale, dei vecchi adeguamento di servizi sentieri e “tratturi” e dei e infrastrutture collegamenti significativi

11. Componente ambientale n. 11 – Rumore

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici del sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Configurazione delle Rivitalizzazione della attività artigianali e di qualità urbana e delle Realizzazione di un polo deposito che presentano espansioni residenziali tecnologico con il rischi di inquinamento soprattutto recenti con rafforzamento dell’area acustico in aree completamento dei industriale e artigianale sufficientemente distanti servizi pubblici e privati dal centro abitato Costruzione di un nuovo “manuale d’uso”, fondato Configurazione di un sulla qualità, sulle sistema di monitoraggio caratteristiche e acustico. sull’architettura del manufatto o del luogo Recupero della viabilità Riduzione dell’impatti sul Valorizzazione e interpoderale, dei vecchi territorio specie in quei integrazione di soluzioni sentieri e “tratturi” e dei contesti di particolare tecniche e progettuali collegamenti significativi pregio, paesistico ed basate sui criteri della Costruzione di una rete ambientale e storico - sostenibilità ambientale di mobilità dolce e architettonico (aree ed energetica, che sostenibile costiere e aree montane risultino compatibili con Riqualificazione degli interne) previsto nel PPR l’ambiente e che siano accessi urbani con due e nel Piano regionale del capaci di assicurare il “porte” in entrata e in turismo sostenibile (PRT) risparmio delle risorse uscita dalla vecchia SS125 Riduzione della concentrazione nel Potenziamento e Configurazione di un tempo e nello spazio adeguamento di servizi e sistema viabilistico e della domanda turistica infrastrutture della mobilità locale che (PRT) ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla Riqualificazione dei qualità ambientale e della collegamenti con la SS vita urbana (collegamenti 125 (nuova e vecchia) costa – entroterra) Potenziamento degli spazi Costituzione di una rete Qualità della vita destinati ai di servizi per la comunità parcheggi e ai Consumo energetico e (mobilità e trasporti, servizi delle emissioni inquinanti sanità, cultura, sport ed direttamente legati in coerenza con il Piano altre attività ricreative) alle attività energetico ambientale balneari regionale (PRT) Migliorare Configurazione del l’accessibilità e sistema della mobilità Valorizzazione e fruibilità dei singoli ricercando soluzioni recupero della viabilità nuclei insediativi e sostenibili rispetto alla fondativa del litorale, qualità ambientale e garantendone dell’abitare. l’uso pubblico

196 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici del sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Riqualificazione del centro urbano attraverso: la ricomposizione dei

tessuti con verifica della possibilità di isole pedonali

12. Componente ambientale n. 12 – Clima

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di 16 Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Costituzione di un parco

fluviale Progettazione del Ricostruzione di un sistema verde ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale Introduzione di impianti Realizzazione del di fitodepurazione nei nuovo porto nuclei extraurbani Risanamento delle aree Ottimizzazione dei potenzialmente critiche servizi relativi alle per la salute umana e attività indotte dal Strutturazione di una per gli ecosistemi in porto, in fase di rete sentieristica per la relazione alle emissioni progettazione, e mobilità dolce di inquinanti in Recupero potenziamento dei atmosfera (PPCRA) paesaggistico- collegamenti con i ambientale di luoghi e comuni costieri contigui Mantenimento della infrastrutture situazione attuale del Gestione dei boschi: Individuazione di aree clima recupero della loro per la trasformazione integrità strutturale e di prodotti, per servizi, conseguente residenze e turismo valorizzazione del legato alle attività silvo- paesaggio pastorali Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Ottimizzazione dei servizi relativi alle Configurazione del attività indotte dal sistema della mobilità Realizzazione di nuove porto, in fase di

ricercando soluzioni infrastrutture sostenibili progettazione, e sostenibili rispetto alla potenziamento dei qualità ambientale e collegamenti con i dell’abitare, agevolando comuni costieri contigui ove possibile la “mobilità dolce” Costruzione di una rete Riqualificazione dei di mobilità dolce e collegamenti con la SS sostenibile 125 (nuova e vecchia)

16 All’interno della Strategia Regionale 2014-2020 della Regione Sardegna ci sono altri obiettivi riferiti all’utilizzo delle energie rinnovabili e sono: 1) riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili; 2) riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili; 3) incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti; 4) incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia; 5) aumento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie. Qui si inserisce solo quello del PEAR perché li ricomprende tutti.

197 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di 16 Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Potenziamento, adeguamento ed Realizzazione di isole ottimizzazione delle reti Favorire Promuovere la energetiche dell’illuminazione l’implementazione dei valorizzazione delle fonti pubblica e telefonica: progetti relativi alle energetiche locali per la ADSL e wireless energie rinnovabili creazione di smart grid (PEAR) Ottimizzazione ed efficientamento

energetico del depuratori Valorizzare e integrare soluzioni tecniche e Rinnovare sul piano progettuali basate sui energetico il Centro criteri della sostenibilità Storico ambientale ed

energetica, che risultino compatibili con Recupero architettonico l’ambiente e che siano capaci di assicurare il degli edifici risparmio delle risorse

13. Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Individuazione delle tendenze evolutive e delle tendenze demografiche del territorio quanto alla popolazione residente e alla popolazione fluttuante stagionale nella sua distribuzione Promuovere il territoriale. (PRGAS) potenziamento e Realizzazione della rete l’adeguamento di servizi idrica a Sarrala:

Riqualificare le aree e infrastrutture, cioè approvvigionamento e turistiche sviluppate, opere di urbanizzazione distribuzione idrica prevedendo e primaria e secondaria promuovendo dotazioni Realizzazione della di attrezzature e servizi rete idrica nella Marina necessari sia agli di Tertenia insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana (PUP) Valorizzare e integrare soluzioni tecniche e progettuali basate sui criteri della sostenibilità Potenziamento del Razionalizzazione ambientale ed sistema di raccolta e dell’uso delle risorse energetica, che risultino riuso delle acque e delle idriche (PSURI) compatibili con risorse idriche territoriali l’ambiente e che siano capaci di assicurare il risparmio delle risorse

198 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli Valorizzare e integrare Integrazione soluzioni tecniche e plurifunzionale dei progettuali basate sui Migliorare l’accessibilità servizi e delle criteri della sostenibilità e fruibilità dei singoli attrezzature collettive, ambientale ed nuclei insediativi e del mediante la verifica energetica, che risultino litorale garantendone dell’offerta ed il suo compatibili con l’uso pubblico potenziamento quali- l’ambiente e che siano quantitativo (PPR) capaci di assicurare il Realizzazione e risparmio delle risorse adeguamento della Riqualificare le aree rete fognaria turistiche sviluppate, prevedendo e Promuovere il promuovendo dotazioni potenziamento e di attrezzature e servizi Realizzazione e l’adeguamento di servizi necessari sia agli adeguamento fognature e infrastrutture quali insediamenti residenziali acque bianche e nere opere di urbanizzazione sia a quelli turistici, allo primaria e secondaria scopo di elevare il livello della qualità urbana (PUP) Riqualificazione del sistema delle connessioni ambientali e viarie tra i nuclei insediativi e la piana Promuovere il Regolarizzazione e Ricostruzione di un costiera, anche in miglioramento definizione di una ambiente naturale che riferimento alla dell’assetto eco- disciplina per superi il degrado conservazione dei paesaggistico e della l’accessibilità alle attraverso l’impiego rapporti percettivi e qualità dell’offerta spiagge garantendone della vegetazione funzionali tra sistema turistica della fascia l’uso pubblico locale orografico montano e costiera sistema marino-litoraneo (PPR)

Orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a fruizione turistica al mantenimento o al Creazione di un sistema Miglioramento miglioramento di aree attrezzate Favorire la dell’accessibilità al dell’attuale assetto collegate da una rete ricomposizione della Realizzazione del sistema spiaggia ecologico e sentieristica con balconi qualità del paesaggio nuovo porto paesaggistico, belvedere per la agrario-marino attraverso la fruizione paesaggistica regolamentazione della risorsa mare dell’accessibilità e della fruizione, che devono essere compatibili con la conservazione delle risorse naturali (PPR) Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli Integrazione nuclei insediativi e del plurifunzionale dei Elevata sostenibilità litorale, garantendone servizi e delle ambientale e territoriale l’uso pubblico attrezzature collettive, degli interventi, con mediante la verifica incremento della Individuazione di un dell’offerta ed il suo dotazione di verde sistema di servizi quale potenziamento quali- pubblico e nuovi servizi elemento strutturante quantitativo (PPR) e spazi pubblici delle funzioni urbane fondato sul sistema

viabilistico e sul sistema costiero Riqualificazione del Valorizzare e integrare Valorizzazione della sistema delle soluzioni tecniche e Armonizzare l’edificato componente connessioni ambientali e progettuali basate sui con il paesaggio paesaggistico –marina viarie tra i nuclei criteri della sostenibilità insediativi e la piana ambientale ed

199 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli costiera, anche in energetica, che risultino riferimento alla compatibili con conservazione dei l’ambiente e che siano rapporti percettivi e capaci di assicurare il funzionali tra sistema risparmio delle risorse orografico montano e sistema marino-litoraneo (PPR) Orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a fruizione turistica al mantenimento o al miglioramento Favorire la Recupero e dell’attuale assetto ricomposizione della miglioramento Realizzazione del ecologico e qualità del paesaggio qualitativo del tratto nuovo porto paesaggistico, agrario-marino costiero attraverso la regolamentazione dell’accessibilità e della fruizione, che devono essere compatibili con la conservazione delle risorse naturali (PPR) Incentivazione dei Salvaguardare il comportamenti virtuosi patrimonio edilizio dei cittadini rispetto alla esistente (legalmente sostenibilità ambientale realizzato e/o

ed energetica degli parzialmente o interventi edilizi e di totalmente abusivo) con Riprogettazione degli trasformazione (ad il potenziamento degli insediamenti, anche per esempio tramite i standard urbanistici Valorizzazione del parti, e dello spazio programmi complessi), patrimonio edilizio pubblico con incremento individuando forme per esistente (legalmente dell’offerta di servizi migliorare la qualità realizzato e/o necessari per elevare la Recupero architettonico architettonica, parzialmente o qualità dell’offerta urbanistica e ambientale degli edifici totalmente abusivo) turistica e per favorire del tessuto urbano e del l’allargamento della territorio stagione turistica (PPR) Favorire la salvaguardia Individuazione e del patrimonio edilizio definizione di piani esistente, legalmente attuativi di

realizzato e/o riqualificazione dei parzialmente o nuclei esistenti turistico- totalmente abusivo residenziali Valorizzare e integrare soluzioni tecniche e Recupero di tutti gli Recupero architettonico progettuali basate sui elementi del sistema degli edifici criteri della sostenibilità Valorizzazione del insediativo, naturali e ambientale ed patrimonio artificiali, al fine di energetica, che risultino architettonico costiero caratterizzarne la qualità compatibili con insediativa e l’ambiente e che siano Armonizzare l’edificato paesaggistica (PPR) capaci di assicurare il con il paesaggio risparmio delle risorse Promuovere il Riprogettazione degli Ricostruzione di un miglioramento insediamenti, anche per Potenziamento dei ambiente naturale che dell’assetto eco- parti, e dello spazio servizi direttamente superi il degrado paesaggistico e della pubblico con incremento legati alle attività attraverso l’impiego qualità dell’offerta dell’offerta di servizi balneari della vegetazione Valorizzazione del turistica della fascia necessari per elevare la locale potenziamento dei qualità dell’offerta costiera servizi turistici turistica e per favorire Favorire la l’allargamento della ricomposizione della Costruzione di itinerari stagione turistica (PPR) qualità del paesaggio turistici agrario-marino per un Integrazione turismo di qualità

200 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli plurifunzionale dei servizi e delle Favorire la salvaguardia Individuazione e del patrimonio edilizio definizione di piani attrezzature collettive, esistente, legalmente attuativi di mediante la verifica dell’offerta ed il suo realizzato e/o riqualificazione dei potenziamento quali- parzialmente o nuclei esistenti turistico- quantitativo (PPR) totalmente abusivo residenziali

Riqualificazione e miglioramento, nel Realizzazione di piani di promozione e gestione medio-lungo periodo, delle strutture ricettive dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato attraverso Favorire l’integrazione l’adeguamento delle intersettoriale per la strutture edilizie esistenti promozione turistica e la e l’incremento della loro Individuazione di aree gestione dei servizi di idonee, capacità interna ricettiva accoglienza diffusi (PTR) paesaggisticamente rilevanti e

ambientalmente Riqualificare le aree sostenibili, per ospitare turistiche sviluppate attività turistiche e prevedendo e residenziali promuovendo dotazioni di attrezzature e servizi Valorizzare e integrare necessari sia agli soluzioni tecniche e insediamenti residenziali progettuali basate sui sia a quelli turistici, allo criteri della sostenibilità Potenziamento del ambientale ed sistema di raccolta e scopo di elevare il livello della qualità urbana energetica, che risultino riuso delle acque e delle (PUP) compatibili con risorse idriche territoriali l’ambiente e che siano capaci di assicurare il Riposizionamento risparmio delle risorse competitivo delle destinazioni turistiche Individuazione di un sistema di servizi che (SRS) Elevata sostenibilità non sia solo il ambientale e territoriale soddisfacimento di degli interventi, con standard, ma anche incremento della elemento strutturante dotazione di verde delle funzioni urbane pubblico e nuovi servizi fondato sul sistema e spazi pubblici viabilistico e sul sistema costiero Orientamento della gestione e della disciplina d’uso delle dune e dei litorali sabbiosi soggetti a fruizione turistica al mantenimento o al miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico, Promuovere il attraverso la miglioramento Ottimizzazione e Riorganizzazione delle regolamentazione dell’assetto eco- definizione di una aree destinate a dell’accessibilità e della paesaggistico e della disciplina per l’uso delle concessione fruizione, che devono qualità dell’offerta aree da destinare alle demaniale essere compatibili con la turistica della fascia concessioni demaniali conservazione delle costiera risorse naturali (PPR)

Integrazione plurifunzionale dei servizi e delle attrezzature collettive, mediante la verifica dell’offerta ed il suo potenziamento quali- quantitativo (PPR)

201 RAPPORTO AMBIENTALE

Obiettivi di Obiettivi derivanti Azioni del PUC Obiettivi specifici sostenibilità dall’analisi di Potenzialmente del PUC Favorevoli ambientale coerenza esterna sfavorevoli

Riqualificazione e miglioramento, nel medio-lungo periodo, delle strutture ricettive attraverso l’adeguamento delle strutture edilizie esistenti e l’incremento della loro capacità interna ricettiva (PTR) Riprogettazione degli insediamenti, anche per parti, e dello spazio Promuovere il Ricostruzione di un pubblico con incremento miglioramento Potenziamento degli ambiente naturale che dell’offerta di servizi dell’assetto eco- spazi destinati ai superi il degrado necessari per elevare la paesaggistico e della parcheggi e ai servizi attraverso l’impiego qualità dell’offerta qualità dell’offerta direttamente legati alle della vegetazione turistica e per favorire turistica della fascia attività balneari locale l’allargamento della costiera stagione turistica (PPR)

Riorganizzazione delle aree di sosta Potenziare, sviluppare e dare efficacia al sistema della mobilità e del trasporto, puntando Creazione di un sistema di aree attrezzate sull’accessibilità come Favorire la collegate da una rete condizione strategica ricomposizione della sentieristica con balconi per migliorare la qualità qualità del paesaggio belvedere per la della vita urbana dei agrario-marino residenti e per favorire fruizione paesaggistica forme nuove e della risorsa mare alternative di sviluppo turistico (PUP) Assicurare elevati livelli Promuovere il di accessibilità (PRT) Miglioramento della potenziamento e viabilità interna e l’adeguamento di servizi Potenziare, sviluppare e collegamento del centro e infrastrutture quali dare efficacia al sistema urbano di Tertenia con opere di urbanizzazione della mobilità e del Sarrala Potenziamento dei primaria e secondaria servizi di collegamento trasporto, puntando sull’accessibilità come tra il centro abitato e la Riqualificare e integrare condizione strategica Costituzione di una rete costa gli spazi e i servizi per migliorare la qualità di servizi per la pubblici con il della vita urbana dei comunità (mobilità e miglioramento residenti e per favorire trasporti, sanità, cultura, dell’accessibilità in forme nuove e sport ed altre attività riferimento al contesto alternative di sviluppo ricreative) turistico (PUP) territoriale-paesaggistico

202 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.4 La stima degli effetti ambientali e gli indicatori per il monitoraggio ambientale

Un effetto ambientale si identifica come una variazione dello stato di una componente ambientale riconducibile all’attuazione di un’azione di piano. Un effetto ambientale si individua, quindi, come variazione di un indicatore di stato relativo ad una componente ambientale, e può essere positivo, negativo o neutro, a seconda che sia legato ad un miglioramento, ad un peggioramento o ad un mantenimento dello stato della componente ambientale. In questo paragrafo della terza sezione del RA si propone e si attua, quindi, un percorso metodologico per l’individuazione degli effetti ambientali che si sviluppa secondo i seguenti passaggi: 1. definizione di uno o più indicatori di stato per ognuna delle 13 componenti ambientali; 2. definizione dell’unità di misura degli indicatori; 3. individuazione delle fonti per il popolamento degli indicatori; 4. individuazione dei valori di base (baseline) degli indicatori; 5. individuazione dei valori di riferimento (benchmark) degli indicatori per il termine del periodo dell’attuazione del PUC e del PUL; 6. valutazione quali-quantitativa degli effetti ambientali delle azioni del PUC e del PUL sulle componenti ambientali e, quindi, in relazione al raggiungimento dei benchmark. Nei sottoparagrafi che seguono, uno per ognuna delle 13 componenti ambientali, vengono proposte 13 tabelle con il layout qui sotto riportato che fanno riferimento ai punti da 1 a 5, e che costituiscono la base informativa per la valutazione degli effetti ambientali. Di seguito, in relazione a quanto riportato nelle tredici tabelle dei sottoparagrafi 3.3.4…, si discutono gli impatti, su ciascuno degli obiettivi di sostenibilità ambientale, favorevoli o potenzialmente sfavorevoli, delle azioni di piano, e si formula, in termini quali-quantitativi, una previsione in relazione al benchmark. Il sistema degli indicatori costituisce il sistema del monitoraggio per l’attuazione, di cui al successivo paragrafo 3.6. La discussione proposta nei sottoparagrafi che seguono costituisce la base per la discussione delle alternative di cui al successivo paragrafo 3.5.

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento)

Indicatore Unità di Baseline 11 (anno Fonte 11 Benchmark 11 11 misura 11 di riferimento 1)

Obiettivo di sostenibilità ambientale 1

Unità di Baseline1k (anno Indicatore 1k Fonte 1k Benchmark 1k misura 1k di riferimento 1k) Indicatore Unità di Baseline 21 (anno Fonte 21 Benchmark 21 Obiettivo di 21 misura 21 di riferimento 1) sostenibilità ambientale 2

203 RAPPORTO AMBIENTALE

Unità di Baseline 2k (anno Indicatore 2k Fonte 2k Benchmark 2k misura 2k di riferimento 2k) Unità di Baseline j1 (anno Indicatore j1 Fonte j1 Benchmark j1 misura j1 di riferimento j1)

Obiettivo di sostenibilità ambientale j

Unità di Baseline jk (anno Indicatore jk Fonte jk Benchmark jk misura jk di riferimento jk)

3.4.1 Componente ambientale n. 1 – Aria

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Media annua = Media annua < 0,6 µg/m 3 Concentrazione 3 0,57 µg/m (2012) Media giornaliera < 2,5 SO (media ISPRA; 2 µg/m 3 Media giornaliera µg/m 3 (i valori di baseline annua e media ARPAS 3 < 2,47 µg/m vanno bene, quindi si giornaliera) (2012) propone di mantenerli) Mantenimento di Media annua = adeguati livelli della 3 21,65 µg/m qualità dell’aria Concentrazione 3 (2012) Media annua < 22 µg/m PM10 (media ISPRA; µg/m 3 Media giornaliera Media giornaliera < 50 giornaliera e ARPAS 3 3 < 50 µg/m per µg/m media annua) 17 356 all’anno (2012)

Effetti ambientali delle azioni di piano Costituzione di un parco fluviale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La costituzione di un parco fluviale con la conseguente piantumazione di specie vegetali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, le piante sono in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità.

17 La legge italiana prevede che il valore di 50 non possa essere superato per più di 35 volte all’anno in quanto arrecherebbe danno alla salute umana. Per cui, 356 è scaturito dal fatto che durante il 2012, tale valore è stato superato 10 volte e contando che si trattava di un anno bisestile, il numero di giorni in cui tale valore è stato al di sotto di 50 µg/m 3 è pari a 356.

204 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, le piante sono in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità.

Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Gli impianti di fitodepurazione comportano un impatto ambientale molto limitato, consumi di energia elettrica ridotti rispetto a un depuratore tradizionale e l’assenza di apparecchiature elettromeccaniche. Inoltre, essendo un sistema di depurazione naturale delle acque reflue che utilizza piante acquatiche, quest’ultime oltre a fornire l’ossigeno necessario alle reazioni biochimiche di degradazione delle sostanze inquinanti, svolgerebbero anche un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria.

Strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria.

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La gestione dei boschi potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Innanzitutto, una gestione appropriata comporterebbe il recupero dell’integrità strutturale della vegetazione, la quale è in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità. In secondo luogo, una gestione adeguata dei boschi comporterebbe una serie di opere ascrivibili alla cosiddetta rete di mobilità dolce e sostenibile che promuoverebbe forme di turismo non convenzionali attraverso l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione di piani gestione forestale sostenibile potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Innanzitutto, una gestione appropriata consentirebbe di mantenere la biodiversità e la capacità di rinnovamento senza comportare dei danni agli ecosistemi e recuperando l’integrità strutturale della vegetazione, la quale è in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità.

205 RAPPORTO AMBIENTALE

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria, derivanti dalla sua costruzione stessa, dal traffico veicolare aggiuntivo, dalle emissioni delle imbarcazioni e dalle normali attività umane svolte a sostegno dell’utilizzo e della fruizione del porto. Innanzitutto, la costruzione di un porto necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti, così come il traffico veicolare e le imbarcazioni che usufruiranno di tale infrastruttura. Inoltre, la costruzione di un porto, seppur turistico, comporterebbe la realizzazione di una serie di servizi e attività aggiuntive che contribuirebbe ad aumentare le emissioni di inquinanti in atmosfera.

Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria, derivanti dal potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui con il conseguente ulteriore traffico veicolare che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti. Inoltre, l’ottimizzazione dei servizi, comporterebbe la realizzazione di una serie di attività aggiuntive che contribuirebbe ad aumentare le emissioni di inquinanti in atmosfera.

Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’identificazione di nuove aree legate alla trasformazione di prodotti, servizi, residenze e turismo potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria. Infatti, comporterebbe la realizzazione di nuove strutture che per la costruzione necessitano l’utilizzo di mezzi pesanti e la lavorazione di materiali che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti, così come il traffico veicolare derivante da tali attività e/o servizi.

Realizzazione di isole energetiche – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione di isole energetiche potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, il concetto stesso di isola suggerisce la realizzazione di un ambiente in grado di autosostenersi, abbattendo gli sprechi energetici, riducendo i consumi e quindi anche le emissioni derivanti dall’utilizzo di fonte energetiche tradizionali.

Ottimizzazione ed efficientamento energetico dei depuratori – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’efficientamento energetico dei depuratori potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria, riducendo i consumi di energia elettrica e di conseguenza le emissioni di inquinanti in atmosfera.

206 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Il potenziamento delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria. Innanzitutto, l’implementazione delle reti presuppone l’emissione di inquinanti derivanti dalla loro costruzione. In secondo luogo, le reti di illuminazione pubbliche, a seconda di come sono progettate e realizzate, comportano un aumento dei consumi energetici.

Rinnovare sul piano energetico il Centro Storico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Il rinnovamento energetico degli edifici del Centro Storico potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, se da un lato, le misure attive come l’utilizzo di fonti rinnovabili potrebbe ridurre i consumi e di conseguenza le emissioni di inquinanti in atmosfera, d’altro canto, anche le misure passive, come la migliore impermeabilizzazione dell’involucro edilizio, comporterebbe una riduzione dei consumi derivanti dal riscaldamento e dal raffrescamento delle strutture.

Recupero architettonico degli edifici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Il recupero architettonico degli edifici potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria, se non orientato e guidato da un rinnovamento energetico degli stessi. Infatti, l’utilizzo di materiali e/o tecniche non appropriate, dal punto di vista energetico, potrebbe non garantire un taglio dei consumi energetici stessi e quindi delle emissioni in atmosfera.

Localizzazione di attività ad alto valore aggiunto e basso impatto ambientale quali alta formazione e ricerca scientifica (Polo di Innovazione Tecnologica realizzato nella Casa Passiva, edificio a basso o nullo consumo energetico e a rifiuti zero, Fab Lab e Centro del Riuso) – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione di un edificio a consumo energetico nullo e a rifiuti zero potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria, non comportando ulteriori emissioni in atmosfera e in secondo luogo, sensibilizzando la comunità locale sull’importanza dell’efficientamento energetico e sulla costruzione di nuove strutture con un basso impatto ambientale.

Costruzione di un nuovo “manuale d’uso”, fondato sulla qualità, sulle caratteristiche e sull’architettura del manufatto o del luogo – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione di un nuovo manuale d’uso potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, oltre a definire una serie di norme e tecniche di “buona regola” che potrebbero attenuare l’impatto umano sull’ambiente, sensibilizzerebbe la comunità locale sulle gravi conseguenze dovute all’inquinamento, sul rispetto dell’ambiente e sull’assunzione di comportamenti responsabili.

Promozione dell’Osservatorio per lo Sviluppo Sostenibile di Tertenia – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La promozione di un Osservatorio per lo Sviluppo Sostenibile potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, oltre a favorire e incoraggiare un’azione di controllo sullo

207 RAPPORTO AMBIENTALE sviluppo del paese, promuovendo anche idee innovative basate sull’efficientamento energetico del tessuto urbano, sensibilizzerebbero la comunità locale sulle gravi conseguenze dovute all’inquinamento, sul rispetto dell’ambiente e sull’assunzione di comportamenti responsabili.

Realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria.

Costruzione di una rete di mobilità dolce e sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La costruzione di una rete di mobilità dolce e sostenibile comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria.

Riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia) – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria La riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria, derivanti dalla riqualificazione stessa e dal traffico veicolare aggiuntivo. Infatti, la riqualificazione di questi collegamenti stradali necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti, così come il traffico veicolare generato da tale collegamento.

3.4.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Livello di qualità delle Direzione Generale Eccellente (i valori di Conservazione dello acque di dell’agenzia regionale baseline vanno bene, stato qualitativo delle livello Eccellente (2013) balneazione del distretto idrografico quindi si propone di acque marine (D.Lgs. della Sardegna mantenerli) 116/08) Qualificazione della Numero di Accessi al fruizione, dei servizi e accessi al Comune 27 (2014) 30 mare del carico relativo alle mare utenze balneari con particolare attenzione Estensione al sistema delle aree degradate che ambientale delle 0 (i valori di baseline necessitano di 2 spiagge, m Comune 0 (2013) vanno bene, quindi si interventi di organizzando il propone di mantenerli) sistema degli accessi riqualificazione pedonali e veicolari e e recupero i relativi servizi ambientale Salvaguardia della qualità delle acque Percentuale di Centro abitato = Centro abitato < 5% (i delle falde abitazioni 5% (2012) valori di baseline vanno sotterranee con servite da % Comune Marina di bene, quindi si propone particolare attenzione pozzi rispetto Tertenia = 98,8% di mantenerli) ai prelievi non al totale (2012) Marina di Tertenia < 30% regolamentati delle stesse

208 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Attività civili: Centro abitato < 66 t/a Attività civili: Marina di Tertenia < 10 Centro abitato = t/a 65,70 t/a (2012) Carichi (i valori di baseline vanno Marina di potenziali di bene, quindi si propone Tertenia = 9,995 BOD da attività t/a Comune di mantenerli) civili e t/a (2012) Attività industriali: industriali Attività industriali: Centro abitato < 288 t/a Centro abitato = 288 t/a (2012) (i valori di baseline vanno bene, quindi si propone di mantenerli) Attività civili: Centro abitato < 110 t/a Attività civili: Marina di Tertenia < 16 Tutela e salvaguardia Centro abitato = del patrimonio t/a Carichi 109,50 t/a (2012) ambientale ponendo (i valori di baseline vanno potenziali di Marina di particolare attenzione bene, quindi si propone COD da t/a Comune Tertenia = 16,345 ai reflui prodotti dagli di mantenerli) attività civili e t/a (2012) edifici non serviti industriali Attività industriali: dalla rete fognaria Attività industriali: Centro abitato < 216 t/a Centro abitato = 216 t/a (2012) (i valori di baseline vanno bene, quindi si propone di mantenerli) Attività civili: Attività civili: Centro abitato < 14 t/a Centro abitato = Marina di Tertenia < 2 t/a Carichi 14,23 t/a (2012) (i valori di baseline vanno potenziali di Marina di bene, quindi si propone azoto da t/a Comune Tertenia = 2,16 di mantenerli) t/a (2012) attività civili e Attività industriali: industriali Attività industriali: Centro abitato < 9 t/a Centro abitato = (i valori di baseline vanno 8,6 t/a (2012) bene, quindi si propone di mantenerli) % - Popolazione Favorire elevate servita Centro abitato = Centro abitato > 95% Popolazione capacità di dall’impianto 95% (2012) (i valori di baseline vanno servita trattamento di di Comune Marina di bene, quindi si propone dall’impianto di depurazione in tutto il depurazione Tertenia = 15% di mantenerli) depurazione territorio comunale. rispetto alla (2012) Marina di Tertenia > 70% popolazione totale % - potenzialità impianto di depurazione (in ab. Centro abitato = Equivalenti) Centro abitato > 90% Capacità di rispetto alla 90% (2012) (i valori di baseline vanno trattamento popolazione Marina di Comune bene, quindi si propone dell’impianto di servita (in Tertenia = 10% di mantenerli) depurazione ab. (inverno); 60% Marina di Tertenia > 80% Equivalenti) (estate) (2012) nella zona servita, compresa la popolazione fluttuante

Effetti ambientali delle azioni di piano Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Il recupero del tratto costiero potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, preservando e valorizzando il patrimonio comune. Infatti, il degrado del territorio

209 RAPPORTO AMBIENTALE costiero potrebbe rappresentare un ulteriore fattore di rischio per la qualità delle acque marine, introducendo rifiuti nella risorsa idrica o alterando l’ecosistema. Il potenziamento del paesaggio (marino, agrario, pianurale e collinare) secondo le caratteristiche proprie – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Una pianificazione del paesaggio marino, orientata al rispetto delle caratteristiche proprie del paesaggio stesso potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, preservando e valorizzando il patrimonio comune. Infatti, un uso incontrollato del territorio o un carico antropico eccessivo comporterebbe un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine La realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine. Innanzitutto, la modifica dell’ambiente, con l’introduzione di un’opera come il porto, potrebbe determinare un deterioramento dei litorali sabbiosi, a causa dell’alterazione delle correnti o delle biocenosi. In secondo luogo, potrebbe comportare un ulteriore degrado a causa dei rifiuti e degli scarichi provenienti dalle imbarcazioni, che oltre a determinare l’introduzione di sostanze inquinanti nel mare causerebbe anche una contaminazione del tratto costiero dovuto al trasporto di tali inquinanti a riva a causa del moto ondoso. Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Il potenziamento dei parcheggi e dei servizi connessi con le attività balneari potrebbe comportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme potrebbero comportare un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Una migliore accessibilità potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale attraverso la ricomposizione della qualità del paesaggio marino orientata ad un turismo di qualità e non di quantità. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Una migliore gestione dell’offerta turistica potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale attraverso la ricomposizione della qualità del paesaggio marino orientata ad un turismo di qualità e non di quantità. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere.

210 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Una migliore gestione delle attività legate al porto potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale attraverso l’integrazione tra lo sviluppo dei servizi, di cui il porto ha necessità, e gli interventi di riequilibrio territoriale. Infatti, una gestione non appropriata potrebbe comportare un eccessivo carico antropico con conseguente compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine La realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delle acque marine, favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale attraverso interventi di riequilibrio territoriale finalizzati alla ricomposizione della qualità del paesaggio marino per un turismo di qualità e non di quantità. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine L’individuazione di nuove aree atte ad ospitare attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine; non favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia delle aree costiere. Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Una migliore accessibilità e fruibilità del litorale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico. Migliorare l’accessibilità in alcune aree, attraverso percorsi, arredi, strumenti didattici, ecc – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Una migliore accessibilità attraverso arredi e strumenti didattici potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico.

211 RAPPORTO AMBIENTALE

Regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi La definizione di una disciplina per l’accessibilità delle spiagge potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico. Individuazione di un sistema di servizi, elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi L’individuazione di un sistema di servizi fondato sul sistema costiero potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la riqualificazione del tratto costiero. Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Il recupero qualitativo del tratto costiero potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi comporterebbe contemporaneamente una migliore accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico. Ottimizzazione e definizione di una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi La definizione di una disciplina per le concessioni demaniali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico. Realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi La realizzazione di piani relativi alla gestione dell’offerta turistica potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione dei servizi favorirebbe un turismo di

212 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il potenziamento dell’offerta turistica e il miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico. Potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi L’adeguamento delle reti dell’illuminazione e telefonica potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, se il potenziamento fosse orientato all’efficientamento energetico potrebbe favorire l’integrazione tra il potenziamento dell’offerta turistica e il miglioramento dell’assetto eco- paesaggistico. Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Il potenziamento dei parcheggi potrebbe comportare degli effetti negativi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero sicuramente una maggiore fruizione del tratto costiero ma non una qualificazione dello stesso con il conseguente miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico. Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi L’ottimizzazione delle attività indotte dal porto potrebbe comportare degli effetti negativi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbe sicuramente una maggiore fruizione del tratto costiero ma non una qualificazione dello stesso con il conseguente miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico. Potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque e delle risorse idriche territoriali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse Il potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. L’utilizzo di un sistema di raccolta e riciclo delle acque potrebbe comportare una riduzione dell’emungimento di acqua dalle falde sotterranee con conseguente diminuzione del sovraccarico della rete fognaria. Infatti, l’acqua derivante dal processo di raccolta potrebbe essere utilizzato per usi irrigui e per quelli domestici. Individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse La definizione di piani attuativi per la riqualificazione dei nuclei esistenti potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, quasi il 99% delle abitazioni nella zona costiera non è servita dalla rete idrica comunale ma bensì da pozzi. Questi ultimi di fatto non sono soggetti ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, quindi una

213 RAPPORTO AMBIENTALE riqualificazione dei nuclei esistenti, in particolare quelli nella fascia costiera, potrebbe prevedere un’implementazione della rete idrica in modo da ridurre gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Realizzazione della rete idrica a Sarrala: approvvigionamento e distribuzione idrica – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse La realizzazione della rete idrica a Sarrala potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, quasi il 99% delle abitazioni nella zona costiera non è servita dalla rete idrica comunale ma bensì da pozzi. Questi ultimi di fatto non sono soggetti ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, quindi l’implementazione della rete idrica potrebbe ridurre gli emungimenti dalle falde sotterranee, anche in riferimento ai prelievi non regolamentati. Razionalizzare i tessuti esistenti, dotandoli di servizi e attrezzature necessari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse La razionalizzazione dei tessuti esistenti potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, quasi il 99% delle abitazioni nella zona costiera non è servita dalla rete idrica comunale ma bensì da pozzi. Questi ultimi di fatto non sono soggetti ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, quindi una razionalizzazione dei nuclei esistenti, in particolare quelli nella fascia costiera, potrebbe prevedere un’implementazione della rete idrica in modo da ridurre gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse L’identificazione di nuove aree destinate a servizi, residenze e attività turistiche potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse L’identificazione di nuove aree destinate ad attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Razionalizzare i tessuti esistenti, dotandoli di servizi e attrezzature necessari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria La razionalizzazione dei tessuti esistenti potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dalla rete fognaria comunale mentre il restante 85% da fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Di conseguenza, una razionalizzazione dei nuclei esistenti, in particolare quelli nella fascia

214 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA costiera, potrebbe prevedere un’implementazione della rete fognaria e diminuire il numero delle abitazioni non servite dalla rete fognaria. Potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque e delle risorse idriche territoriali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria Il potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. L’utilizzo di un sistema di raccolta e riciclo delle acque potrebbe comportare una riduzione dell’emungimento di acqua dalle falde sotterranee con conseguente diminuzione del sovraccarico della rete fognaria. Realizzazione e adeguamento fognature acque bianche e nere – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria La realizzazione della rete fognaria a Sarrala potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dalla rete fognaria comunale mentre il restante 85% da fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Di conseguenza, un’implementazione della rete fognaria diminuirebbe il numero delle abitazioni non servite dalla rete fognaria. Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria L’identificazione di nuove aree destinate a servizi, residenze e attività turistiche potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria L’identificazione di nuove aree destinate ad attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Ottimizzazione ed efficientamento energetico dei depuratori – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Favorire elevate capacità di trattamento di depurazione in tutto il territorio comunale L’ottimizzazione con conseguente efficientamento energetico dei depuratori potrebbe apportare degli effetti positivi sulla capacità di trattamento degli stessi. Infatti, solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dall’impianto di depurazione. Inoltre, la capacità di trattamento dell’impianto di depurazione è pari al 10% in inverno e al 60% in estate, sempre nella zona

215 RAPPORTO AMBIENTALE costiera. Di conseguenza, un’ottimizzazione permetterebbe di aumentare la capacità di trattamento. Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Favorire elevate capacità di trattamento di depurazione in tutto il territorio comunale L’inserimento di impianti di fitodepurazione potrebbe apportare degli effetti positivi sulla capacità di trattamento degli stessi. Infatti, solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dall’impianto di depurazione. Inoltre, la capacità di trattamento dell’impianto di depurazione è pari al 10% in inverno e al 60% in estate, sempre nella zona costiera. Di conseguenza, l’installazione di tali impianti, soprattutto nei nuclei extraurbani permetterebbe di aumentare la capacità di trattamento e la popolazione servita dagli stessi.

3.4.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Produzione rifiuti urbani indifferenziati destinati allo Comune t/anno = 311,8 smaltimento t/anno t/anno<= 308,8 18 ARPAS (2013) (su base annuale) da abitanti Migliorare il sistema di residenti gestione dei rifiuti del Produzione Comune di Tertenia rifiuti urbani indifferenziati Comune t/anno = 61,2 (su base t/anno t/anno <= 30,59 19 annuale) da ARPAS (2013) abitanti fluttuanti Rifiuti da Comune t/anno = 786,55 raccolta t/anno t/anno >= 786,55 ARPAS (2013) differenziata Rifiuti da Comune t/anno = 786,55 raccolta t/anno t/anno >= 786,55 ARPAS (2013) Ottimizzare la differenziata localizzazione spaziale delle aree Presenza di per la raccolta dei centri di rifiuti raccolta nel n. Comune n = 3 (2013) n = 4 territorio comunale

18 Si propone il valore più basso tra i valori di produzione registrati negli ultimi cinque anni rispetto al momento in cui si redige il presente documento. 19 Si propone il valore più basso tra i valori di produzione registrati negli ultimi cinque anni rispetto al momento in cui si redige il presente documento.

216 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Effetti ambientali delle azioni di piano

Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Migliorare il sistema di gestione dei rifiuti del Comune di Tertenia L’azione ha un effetto potenzialmente negativo sul raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità ambientale. In particolare, essa potrebbe concorrere a determinare delle variazioni negative sui valori di baseline degli indicatori ai quali si lega, in quanto la realizzazione di nuove aree per attività turistiche e residenziali potrebbe portare, come effetto indiretto, l’aumento, in termini di t/a, della produzione di rifiuti, sia da abitanti residenti che da abitanti fluttuanti. Tuttavia, è possibile la mitigazione dell’effetto negativo grazie a condizioni esterne all’attuazione del PUC. Nello specifico, con una politica di incentivazione, da parte dell’amministrazione comunale, diretta al perseguimento di buone pratiche di raccolta differenziata. Queste buone pratiche permetterebbero, con riferimento ai tre indicatori legati all’obiettivo di sostenibilità, di non scostarsi di molto rispetto ai valori di benchmark al 2025.

Localizzazione di attività ad alto valore aggiunto e basso impatto ambientale quali alta formazione e ricerca scientifica: Polo di Innovazione Tecnologica realizzato nella Casa Passiva, edificio a basso o nullo consumo energetico e a rifiuti zero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Ottimizzare la localizzazione spaziale delle aree per la raccolta dei rifiuti L’azione ha un effetto potenzialmente positivo sul raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità ambientale. In particolare, non concorre a generare variazioni dei valori di baseline degli indicatori ai quali si lega, essendo il previsto Polo di Innovazione Tecnologica a produzione zero di rifiuti.

Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Ottimizzare la localizzazione spaziale delle aree per la raccolta dei rifiuti L’azione non ha effetti ritenuti rilevanti sul raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità ambientale. In particolare essa non concorre a determinare delle variazioni sui valori di baseline degli indicatori ai quali si lega. In particolare:  la localizzazione di nuove aree turistiche e residenziali può portare a variazioni del valore dell’indicatore ““Rifiuti da raccolta differenziata”: la natura positiva o negativa della variazione dipende da condizioni esterne all’attuazione del PUC, e, nello specifico, dalle politiche di incentivazione, da parte dell’amministrazione comunale, dirette al perseguimento di buone pratiche di raccolta differenziata, e, anche in conseguenza dell’attuazione di queste buone pratiche, dal comportamento virtuoso della popolazione locale; questo scenario positivo porterebbe l’indicatore a non scostarsi di molto rispetto valore di benchmark al 2025;  la localizzazione di nuove aree turistiche non può portare a scostamenti del valore di benchmark al 2025 dell’indicatore “Presenza di centri di raccolta nel territorio comunale”: infatti, rispetto ai tre centri di raccolta presenti nel territorio comunale (valore di baseline), l’amministrazione comunale ha già previsto la realizzazione di un quarto centro di raccolta che servirà tutta la zona di Sarrala.

217 RAPPORTO AMBIENTALE

3.4.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Superficie occupata dal parco fluviale km 2 Comune di Tertenia 0 (2014) >3 urbano ed extra- urbano 12,30 (2007) (il Tratto marino Definizione di valore di baseline costiero disposizioni generali si riferisce al recuperato per il controllo della tratto di costa (Rapporto tra il pericolosità attualmente valore del tratto % Geoportale Nazionale -30% (12,30 – 4,10) idrogeologica diffusa classificato come costiero in aree non critico e recuperato e il perimetrate rappresenta il totale da direttamente dal 100% recuperare) Piano dell’indicatore) Superficie fluviale rinaturalizzata km 2 Comune di Tertenia 0 (2014) >15 tramite l’impiego di specie autoctone Aree a rischio <82 (la diminuzione di erosione queste aree si intende classificate km 2 Geoportale Nazionale 83,75 (2007) come riferita ad una critiche (Indice diminuzione del rischio di ESAs = 1.38 – erosione) 1.41) Aree a rischio <27 (la diminuzione di erosione queste aree si intende classificate fragili km 2 Geoportale Nazionale 28,55 (2007) come riferita ad una (Indice ESAs = diminuzione del rischio di 1.23 – 1.37) erosione) Aree a rischio <1.32 (la diminuzione di erosione queste aree si intende classificate km 2 Geoportale Nazionale 1,32 (2007) come riferita ad una potenziali (Indice diminuzione del rischio di ESAs = 1.17 – erosione) 1.22) Superficie occupata da Prevenire e limitare i boschi e aree fenomeni di semi-naturali: desertificazione e rapporto tra la degrado del territorio superficie + 40% del valore attuale % Comune di Tertenia 71,05 (2014) tramite studi si appartenente alla (70,05 + 28,42) assetto idrogeologico classe 3 (aree boschive e seminaturali) e la superficie comunale Superficie fluviale rinaturalizzata km 2 Comune di Tertenia 0 (2014) >15 tramite l’impiego di specie autoctone Superficie destinata a uso agricolo: rapporto tra la superficie appartenente alla % Comune di Tertenia 24,55 (2014) >25 classe 2 (aree agricole) e la superficie comunale

218 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Il valore baseline non è attualmente Il valore di benchmark disponibile (il non è attualmente popolamento disponibile (il dell'indicatore e la popolamento Piani di gestione numero Comune di Tertenia rilevazione dell'indicatore e la forestale dell'indicatore rilevazione dell'indicatore saranno di saranno di competenza competenza del del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC Il valore baseline non è attualmente Il valore di benchmark disponibile (il non è attualmente popolamento disponibile (il Superficie dell'indicatore e la popolamento occupata dalla km 2 Comune di Tertenia rilevazione dell'indicatore e la radure dell'indicatore rilevazione dell'indicatore saranno di saranno di competenza competenza del del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC) Il valore baseline non è attualmente Il valore di benchmark Superficie disponibile (il non è attualmente destinata a verde popolamento disponibile (il urbano: rapporto Integrare le zone dell'indicatore e la popolamento tra la superficie a 2 interne nell’ottica di m /ab Comune di Tertenia rilevazione dell'indicatore e la verde urbano una pianificazione di dell'indicatore rilevazione dell'indicatore esistente e la sviluppo e di saranno di saranno di competenza popolazione valorizzazione dei competenza del del Comune durante residente territori aventi Comune durante l'attuazione del PUC) vocazioni diverse l'attuazione del PUC) Infrastrutture sostenibili numero Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 realizzate (2007) 12,30 km Tratto marino (il valore di costiero baseline si recuperato riferisce al tratto (Rapporto tra il di costa valore del tratto % Geoportale Nazionale attualmente -30% (12,30 – 4,10) costiero classificato come recuperato e il critico e totale da rappresenta il Recupero dei contesti recuperare) 100% degradati, attuazione dell’indicatore) dei piani di Interventi di prevenzione dei rischi rinaturalizzazione sia di origine e di recupero antropica che delle aree naturale numero Comune di Tertenia 0 (2014) >5 degradata tramite l’impiego della vegetazione locale Tratti di viabilità poderale e sentieri dei km Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 vecchi tratturi recuperati

219 RAPPORTO AMBIENTALE

Superficie occupata da boschi e aree semi-naturali: rapporto tra la superficie + 40% del valore attuale % Comune di Tertenia 71,05 (2014) appartenente alla (70,05 + 28,42) classe 3 (aree boschive e seminaturali) e la superficie comunale Superficie occupata dal parco fluviale km 2 Comune di Tertenia 0 (2014) >3 urbano ed extra- urbano Superficie occupata da boschi e aree semi-naturali: rapporto tra la superficie + 40% del valore attuale % Comune di Tertenia 71,05 (2014) appartenente alla (70,05 + 28,42) classe 3 (aree boschive e seminaturali) e la superficie comunale Il valore baseline non è attualmente Il valore di benchmark Tutela del territorio disponibile (il non è attualmente rurale popolamento disponibile (il dell'indicatore e la popolamento Piani di gestione numero Comune di Tertenia rilevazione dell'indicatore e la forestale dell'indicatore rilevazione dell'indicatore saranno di saranno di competenza competenza del del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC Interventi di promozione di filiere produttive numero Comune di Tertenia 0 (2014) >1 intersettoriali agroforestali e silvo pastorali

Effetti ambientali delle azioni di piano

Realizzazione di un parco fluviale urbano ed extra-urbano nelle aree limitrofe e nell’alveo del corso d’acqua Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano La seguente azione prevede la realizzazione di un parco fluviale e la riqualificazione e messa in sicurezza degli argini del Rio Quirra attraverso tecniche di ingegneria naturalistica attente alla salvaguardia paesaggistica. Tale azione da un lato potrebbe garantire un “polmone verde” al comune di Tertenia, andando ad aumentare quello che è l’attuale verde urbano presente nonché le aree occupate da boschi e aree seminaturali. Dall’altro invece fa sì che sia messo in sicurezza l’alveo del corso del fiume, soprattutto in sponda sinistra rispetto al quale sono locati gli insediamenti, garantendo la protezione dell’abitato.

220 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano Tale intervento consiste in una serie di azioni di consolidamento e messa in sicurezza dei tratti costieri fortemente esposti al fenomeno erosivo. In un contesto nel quale la forte pressione antropica sulla fascia costiera ha costituito la principale causa del suo depauperamento, gli interventi previsti potrebbero stabilizzare la linea di costa e arrestarne il degrado. Tali azioni richiedono particolare attenzione in modo da garantire effetti trascurabili sull’ambiente e la buona fruibilità balneare. Rinaturalizzazione e riqualificazione del Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di disposizioni generali per il controllo della pericolosità idrogeologica diffusa in aree non perimetrate direttamente dal Piano Tale azione consiste nel consolidamento delle sponde del Rio Quirra. Un simile intervento di ingegneria naturalistica, come si evince dalla Relazione Generale del PUC, potrà avere effetti positivi non soltanto dal punto di vista della protezione territoriale dal rischio idrogeologico, ma anche dal punto di vista paesaggistico, attraverso il recupero delle superfici degradate prospicenti il Rio Quirra, e gli argini del fiume stesso.

Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico L’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente in esame, non solo per la conservazione del suolo, ma anche nell’ecologia del paesaggio e nella conservazione della biodiversità. I maggiori benefici sono legati in particolare alla prevenzione e alla mitigazione dei processi di desertificazione, rappresentando una prospettiva multifunzionale di miglioramento ambientale.

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto marino costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico Tale intervento consiste in una serie di azioni di consolidamento e messa in sicurezza dei tratti costieri fortemente esposti al fenomeno erosivo. In un contesto nel quale la forte pressione antropica sulla fascia costiera ha costituito la principale causa del suo depauperamento, gli interventi previsti potrebbero stabilizzare la linea di costa e arrestarne il degrado. Tali azioni richiedono particolare attenzione in modo da garantire effetti trascurabili sull’ambiente e la buona fruibilità balneare.

Rinaturalizzazione e riqualificazione del Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico Tale azione consiste nel consolidamento delle sponde del Rio Quirra. Un simile intervento di ingegneria naturalistica, come si evince dalla Relazione Generale del PUC, potrà avere effetti positivi non soltanto dal punto di vista della protezione territoriale dal rischio idrogeologico, ma anche dal punto di vista paesaggistico, attraverso il recupero delle superfici degradate prospicenti il Rio Quirra, e gli argini del fiume stesso.

221 RAPPORTO AMBIENTALE

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico La seguente azione potrebbe contribuire alla mitigazione dei fenomeni erosivi, alla difesa della biodiversità, al mantenimento o miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio. Inoltre, dal punto di vista produttivo tale pianificazione potrebbe in tempi medio-lunghi rappresentare una risorsa economica per le aree rurali in particolare per quelle aree con minore acclività e caratterizzate da una maggiore potenzialità dei suoli rispetto al territorio circostante.

Gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico Tale azione interesserà, secondo quanto riportato nelle NTA del PUC il versante Est e il versante Ovest del territorio, ripristinando i paesaggi collinari. Con la seguente l’intento è quello di incentivare i territori agro-silvo-pastorali, riconquistando campi e pascoli abbandonati, nonché tutti gli elementi del paesaggio collinare.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi si assetto idrogeologico La seguente azione, se correttamente gestita ed indirizzata, rappresenta un’opportunità per il territorio terteniese. Una corretta gestione forestale potrebbe contribuire alla mitigazione dei fenomeni erosivi, alla difesa della biodiversità, al mantenimento o miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio. Inoltre, dal punto di vista produttivo tale pianificazione potrebbe in tempi medio-lunghi rappresentare una risorsa economica per le aree rurali in particolare per quelle aree con minore acclività e caratterizzate da una maggiore potenzialità dei suoli rispetto al territorio circostante.

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi di assetto idrogeologico Tale azione viene identificata come potenzialmente sfavorevole in quanto potrebbe avere degli effetti negativi su tale componente. In primo luogo la sua realizzazione causerebbe un ulteriore deterioramento del litorale sabbioso, intensificando il fenomeno erosivo, la compattazione (con conseguente impermeabilizzazione) e la contaminazione del substrato. In secondo luogo, per fare in modo che l’infrastruttura portuale sia funzionale e integrata nel tessuto urbano, è necessario realizzare delle strutture di supporto e servizi a terra nonché potenziare il tessuto viario esistente, scarsamente efficiente nella zona della marina terteniese, creando un raccordo diretto con l’infrastruttura stessa, il che comporterebbe un notevole consumo di suolo e la trasformazione di aree semi naturali in urbanizzate.

222 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

3.4.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Presenza di Formulario standard habitat Numero “Natura 2000” per il SIC 15 (2013) ≥15 particolarmente Promozione di ITB020015 interventi di tutela sensibili materiale ed Iniziative di tutela immateriale di materiali e habitat ed ecosistemi immateriali di Numero Comune di Tertenia 0 8 habitat ed ecosistemi Formulario standard Specie di fauna Numero “Natura 2000” per il SIC 27 (2013) 27 minacciate Tutela delle specie in ITB020015 stato di Formulario standard conservazione Specie di flora Numero “Natura 2000” per il SIC 0 (2013) 0 sfavorevole, e/o minacciate minacciate, e/o di ITB020015 interesse Specie di Formulario standard conservazionistico interesse Numero “Natura 2000” per il SIC 64 (2013) ≥64 comunitario e/o ITB020015 conservazionistico Mantenimento e potenziamento delle Superficie km 2 Comune di Tertenia 57,72 (2013) ≥58 attività di gestione forestale forestale sostenibile Iniziative di fruizione leggere Numero Comune di Tertenia 0 7 e compatibili Indice di frammentazione km/km 2 Comune di Tertenia 2,38 (2013) ≤2,38 da strade nel SIC Valorizzazione del % superficie sito Natura 2000 occupata da attraverso la habitat di promozione di forme interesse comunitario con di fruizione leggere e Formulario standard grado di compatibili con le % “Natura 2000” per il SIC 83,48% (2013) ≥83,5% conservazione esigenze ecologiche ITB020015 di habitat e specie eccellente (A) o presenti buono (B) rispetto alla superficie totale occupata da habitat Specie con grado Formulario standard di conservazione Numero “Natura 2000” per il SIC 1 (2013) ≤1 limitato o ridotto ITB020015 (C)

Effetti ambientali delle azioni di piano

Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente in esame, a condizione non solo che le essenze vengano scelte tra quelle locali, ma anche che si utilizzi materiale di propagazione certificato, con germoplasma autoctono. Se tale condizione risultasse soddisfatta, l’intervento in sé costituirebbe un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi presenti nel territorio comunale di Tertenia, e, qualora fossero accuratamente valutati tempi e modalità di realizzazione, non ingenererebbe una diminuzione del numero o dell’estensione degli habitat sensibili presenti nel SIC.

223 RAPPORTO AMBIENTALE

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi La realizzazione del nuovo porto, per la cui localizzazione è stata individuata un’area contigua al SIC e per la quale il PUC prevede una porzione di area dedicata ai servizi all’interno del SIC stesso, è suscettibile di interferire negativamente con gli obiettivi di tutela degli habitat di interesse comunitario e in particolare con gli habitat prioritari *1120 per la parte a mare e *6220 per la parte a terra, e dunque di determinare una riduzione dell’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre è ininfluente rispetto all’indicatore “iniziative di tutela materiali e immateriali di habitat ed ecosistemi”.

Regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi La definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge potrebbe contribuire alla tutela degli ecosistemi dunali presenti esternamente al SIC, a condizione che i percorsi siano correttamente individuati e progettati. Se tale condizione risultasse soddisfatta, l’intervento in sé costituirebbe un’iniziativa di tutela materiale di habitat ed ecosistemi presenti nel territorio comunale di Tertenia, e, qualora fossero accuratamente valutati tempi e modalità di realizzazione, contribuirebbe al mantenimento degli habitat sensibili già presenti.

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’intervento, secondo la descrizione contenuta nella Relazione del PUC, consiste in azioni di consolidamento e messa in sicurezza dei versanti rocciosi. In considerazione del fatto che tali versanti rocciosi caratterizzano la parte meridionale del SIC (ovvero la porzione che ricade nel territorio del comune di Tertenia) e che essi quale ospitano habitat di interesse comunitario (ad esempio 1240 “Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici”), l’intervento, se correttamente progettato ed eseguito, costituisce esso stesso un’iniziativa di tutela materiale di habitat ed ecosistemi e contribuisce al mantenimento degli habitat particolarmente sensibili attualmente presenti.

Ottimizzazione e definizione di una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi La definizione di una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali che contenga indicazioni ambientalmente compatibili e riferite ad elementi essenziali quali: localizzazione ed estensione delle superfici assentibili, modalità di approvvigionamento e smaltimento idrico, eventuale allaccio elettrico o produzione di energia da fonte rinnovabile (es. pannelli fotovoltaici in copertura), modalità di carico e scarico merci e attrezzature, modalità di pulizia del tratto di spiaggia interessato dalla concessione, tempistica e modalità di rimozione dei manufatti stagionali, può contribuire alla tutela degli habitat dunali presenti esternamente al SIC. L’azione è ininfluente rispetto all’indicatore “iniziative di tutela materiali e immateriali di habitat ed ecosistemi”.

224 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi Il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, per il quale la Relazione del PUC ipotizza azioni quali la riprogettazione della sezione stradale con l’inserimento di una pista ciclabile, nuova illuminazione, marciapiede, inserimento di elementi di arredo verde, se realizzato anche all’interno del SIC potrebbe ingenerare sugli habitat effetti di sottrazione della risorsa, frammentazione e inquinamento genetico a causa della potenziale introduzione di specie vegetali non autoctone, e pertanto potrebbe determinare una riduzione dell’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”. L’intervento non avrebbe invece effetti sull’indicatore “iniziative di tutela materiale di habitat ed ecosistemi”.

Riorganizzazione e miglioramento degli standard urbanistici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’intervento di riorganizzazione e miglioramento degli standard urbanistici è, secondo la Relazione del PUC, finalizzato a soddisfare le esigenze connesse all’abitare non solo nel centro urbano, ma anche nelle aree di frangia e nelle aree da riqualificare. In considerazione del fatto che la porzione meridionale del SIC nella zona di Sarrala è interessata da edificazione sparsa già realizzata e da piani di lottizzazione turistica già convenzionati20, è decisamente possibile che l’azione interessi aree interne o limitrofe al SIC, con potenziali effetti di riduzione della copertura degli habitat (in particolare dell’habitat prioritario *6220) e di loro frammentazione, e pertanto potrebbe determinare una riduzione dell’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”. L’intervento non ha invece effetti sull’indicatore “iniziative di tutela materiale di habitat ed ecosistemi”.

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi Il potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari può avere effetti ambivalenti rispetto alla tutela degli habitat ed ecosistemi. Se, da un lato, potrebbe servire, tramite idonei sistemi di delimitazione e dissuasione, a disincentivare il parcheggio in aree sensibili (e dunque contribuirebbe alla conservazione di eventuali habitat attualmente presenti), dall’altro potrebbe comportare una sottrazione di superfici ad oggi non artificiali, con conseguente perdita di copertura vegetazionale e di eventuali habitat al momento presenti. L’effetto sull’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili” potrebbe pertanto essere positivo o negativo, in funzione dell’ubicazione degli spazi e delle modalità di realizzazione dell’azione. L’intervento non avrebbe invece effetti sull’indicatore “iniziative di tutela materiale di habitat ed ecosistemi”.

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio 21 (Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est, Paesaggi collinari della fascia interna), e dunque, almeno

20 Cfr Tavola 35a del PUC, “Carta della disciplina urbanistica”. 21 Come individuate nella Tavola 1 del PUC, “Carta delle unità di paesaggio”.

225 RAPPORTO AMBIENTALE potenzialmente, anche l’area SIC, che ricade parzialmente nelle prime due unità sopraindicate, e per la quale è stata individuata la presenza di habitat forestali (9320 e 9340). Il recupero strutturale dei boschi esistenti pertanto può contribuire al mantenimento della presenza di habitat particolarmente sensibili e può costituire esso stesso un’iniziativa di tutela materiale di habitat ed ecosistemi.

Gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio (Paesaggi collinari della fascia interna, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est) e dunque, almeno potenzialmente, anche l’area SIC, per la quale gli studi condotti del PUC 22 nell’ambito del riordino delle conoscenze hanno evidenziato la necessità di una regolamentazione del pascolamento. Se correttamente eseguita, pertanto, l’azione potrebbe contribuire al mantenimento degli habitat particolarmente sensibili e potrebbe costituire essa stessa un’iniziativa di tutela materiale di habitat ed ecosistemi presenti nel SIC.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi I piani di gestione forestale sono strumenti finalizzati alla gestione produttiva del patrimonio forestale, che generalmente suddividono la superficie interessata dal piano in particelle forestali, definendo per ciascuna di esse gli interventi selvicolturali (principalmente i tagli produttivi) da attuarsi, cercando nel contempo di conservare la capacità di rigenerazione del bosco. L’azione potrebbe interessare anche l’area SIC, per la quale è stata individuata la presenza di habitat forestali di interesse comunitario (9320 e 9340). Se l’intervento venisse attuato nel SIC, pertanto, esso potrebbe determinare una riduzione della presenza di habitat particolarmente sensibili, mentre sarebbe ininfluente rispetto all’indicatore “Iniziative di tutela materiali e immateriali di habitat ed ecosistemi”.

Realizzazione di un parco fluviale come correlazione sociale, agricola e urbana – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione prevede la costituzione di un parco fluviale con riqualificazione e messa in sicurezza degli argini tramite tecniche di ingegneria naturalistica per la salvaguardia e il miglioramento del paesaggio, con contestuale creazione di verde attrezzato (laghetti, attività sportive e ricreative correlate, ecc.). In considerazione del fatto che la localizzazione è prossima al centro abitato 23 , l’intervento non dovrebbe avere effetti su specie e habitat presenti nel SIC, e dunque dovrebbe essere ininfluente rispetto all’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre potrebbe costituire esso stesso un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi fluviali.

22 Tavola 20 del PUC, “Carta di Unità delle terre”. 23 Come da Tavola 35a del PUC, “Carta della disciplina urbanistica”.

226 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Rinaturalizzazione e riqualificazione del Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione consiste in interventi di mitigazione e di salvaguardia all’interno degli ambiti territoriali classificati ad alta pericolosità idrogeologica con utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica. In considerazione del fatto che l’intervento è localizzato lungo l’alveo del Rio Quirra, esso non dovrebbe avere effetti su specie e habitat presenti nel SIC, e dunque dovrebbe essere ininfluente rispetto all’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre potrebbe costituire in sé un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi fluviali.

Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione, finalizzata a risolvere l’attuale problema del mancato trattamento dei carichi inquinanti nei nuclei extraurbani, non avrebbe effetti su specie e habitat presenti nel SIC se venisse realizzata esternamente al SIC e a valle di esso. Se tale condizione fosse realizzata, l’azione sarebbe ininfluente rispetto all’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre potrebbe costituire essa stessa un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi grazie all’abbattimento dei carichi inquinanti attualmente non trattati, suscettibili di impattare sulle componenti suolo e acque e dunque, indirettamente, sugli ecosistemi presenti. In caso contrario, cioè se la localizzazione degli impianti fosse tale da interferire con il SIC, si potrebbero configurare effetti negativi dovute alla sottrazione delle risorsa suolo (e di conseguenza di eventuali habitat in essa presenti), all’introduzione di specie vegetali non autoctone, e al disturbo e/o sostituzione degli habitat attualmente presenti.

Realizzazione della rete idrica a Sarrala: approvvigionamento e distribuzione idrica e realizzazione e adeguamento fognature acque bianche e nere – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi L’azione, finalizzata a risolvere l’attuale problema del mancato trattamento dei carichi inquinanti nei nuclei extraurbani, non avrebbe effetti su specie e habitat presenti nel SIC se tutte le opere venissero realizzate esternamente al SIC. Se tale condizione fosse realizzata, l’azione sarebbe ininfluente rispetto all’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre potrebbe costituire essa stessa un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi grazie all’abbattimento dei carichi inquinanti attualmente non trattati, suscettibili di impattare sulle componenti suolo e acque e dunque, indirettamente, sugli ecosistemi presenti. In caso contrario, cioè se la localizzazione degli impianti fosse tale da interferire con il SIC, si potrebbero configurare effetti negativi dovute alla sottrazione di habitat sensibili e/o di interesse comunitario attualmente presenti.

Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico L’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente in esame, a condizione non solo che le essenze vengano scelte tra quelle locali, ma anche che si utilizzi materiale di propagazione certificato, con germoplasma autoctono e che si valutino accuratamente tempi e modalità di realizzazione. Se tale condizione risultasse soddisfatta, l’intervento non ingenererebbe disturbi a carico delle specie di fauna minacciate o delle specie di interesse comunitario e/o conservazionistico presenti nel sito Natura 2000.

227 RAPPORTO AMBIENTALE

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico La realizzazione del nuovo porto, per la cui localizzazione è stata individuata un’area contigua al SIC e per la quale il PUC prevede una porzione di area dedicata ai servizi all’interno del SIC stesso, è suscettibile di arrecare disturbo alle specie faunistiche presenti, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio, e dunque di determinare una riduzione degli indicatori “Specie di fauna minacciate”, e “Specie di interesse comunitario e/o conservazionistico”.

Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico L’azione, finalizzata a risolvere l’attuale problema del mancato trattamento dei carichi inquinanti nei nuclei extraurbani, non avrebbe effetti su specie e habitat presenti nel SIC se venisse realizzata esternamente al SIC e a valle di esso. In caso contrario, cioè se la localizzazione degli impianti fosse tale da interferire con il SIC, si potrebbero configurare effetti negativi dovute alla sottrazione delle risorsa suolo (e di conseguenza di eventuali habitat in essa presenti), all’introduzione di specie vegetali non autoctone, e pertanto al disturbo e sostituzione degli habitat delle specie di fauna minacciate o delle specie di interesse comunitario e/o conservazionistico presenti nel sito Natura 2000.

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio 24 (Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est, Paesaggi collinari della fascia interna), e dunque, almeno potenzialmente, anche l’area SIC, che ricade parzialmente nelle prime due unità sopraindicate, e per la quale è stata individuata la presenza di specie legate agli habitat forestali (ad esempio la specie Eliomys quercinus sardus - Quercino -, specie classificata NT nella Lista Rossa italiana dello IUCN, per la quale le segnalazioni di presenza di popolazioni insulari sono sempre più rare, e che risulta particolarmente minacciata dalla cattiva gestione forestale 25 ). Il recupero strutturale dei boschi esistenti pertanto può contribuire al mantenimento di specie di fauna minacciate e di specie di interesse comunitario e/o conservazionistico, mentre è ininfluente rispetto all’indicatore “Specie di flora minacciate”, in quanto tali specie non sono presenti.

Gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio (Paesaggi collinari della fascia interna, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est) e dunque, almeno potenzialmente, anche l’area SIC, per la quale gli studi condotti del PUC 26 nell’ambito del riordino delle conoscenze hanno evidenziato la necessità di una regolamentazione del pascolamento. Se

24 Come individuate nella Tavola 1 del PUC, “Carta delle unità di paesaggio”. 25 IUCN (International Union for the Conservation of Nature - Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), Comitato Italiano. http://www.iucn.it/scheda.php?id=973228378 [consultato il 9 settembre 2014]. 26 Tavola 20 del PUC, “Carta di Unità delle terre”.

228 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA correttamente eseguita, pertanto, l’azione potrebbe contribuire al mantenimento degli habitat delle specie animali minacciate e delle specie interesse comunitario e/o conservazionistico presenti nel SIC.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico I piani di gestione forestale sono strumenti finalizzati alla gestione produttiva del patrimonio forestale, che generalmente suddividono la superficie interessata dal piano in particelle forestali, definendo per ciascuna di esse gli interventi selvicolturali (principalmente tagli produttivi) da attuarsi, cercando nel contempo di conservare la capacità di rigenerazione del bosco. L’azione potrebbe interessare anche l’area SIC, per la quale è stata individuata la presenza di habitat forestali di interesse comunitario (9320 e 9340). Se l’intervento venisse attuato nel SIC, pertanto, esso potrebbe determinare una riduzione della superficie attualmente occupata dagli habitat delle specie animali minacciate e delle specie interesse comunitario e/o conservazionistico presenti nel SIC.

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio 27 (Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est, Paesaggi collinari della fascia interna), e dovrebbe contribuire almeno al mantenimento della superficie forestale attualmente esistente e, ragionevolmente, al suo incremento.

Gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa tre unità di paesaggio (Paesaggi collinari della fascia interna, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest, Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est). Se correttamente eseguita, pertanto, l’azione potrebbe contribuire al mantenimento della superficie forestale attualmente esistente.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile I piani di gestione forestale sono strumenti finalizzati alla gestione produttiva del patrimonio forestale, che generalmente suddividono la superficie interessata dal piano in particelle forestali, definendo per ciascuna di esse gli interventi selvicolturali (principalmente tagli produttivi) da attuarsi, cercando nel contempo di conservare la capacità di rigenerazione del bosco. Se il prelievo di massa legnosa venisse correttamente eseguito, nel rispetto cioè della capacità di rigenerazione, l’azione potrebbe contribuire al mantenimento della superficie forestale attualmente esistente.

27 Come individuate nella Tavola 1 del PUC, “Carta delle unità di paesaggio”.

229 RAPPORTO AMBIENTALE

Promozione di filiere produttive intersettoriali agroforestali e silvo pastorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento e potenziamento delle attività di gestione forestale sostenibile Le filiere produttive legate alla silvicoltura, quali la filiera foresta-legno e la filiera foresta-energia, prevedono il ciclo completo dal taglio boschivo sino alla produzione di falegnameria industriale o artigianale nel primo caso, e sino alla produzione e distribuzione energetica da impianto a biomassa nel secondo. L’intervento potrebbe contribuire al mantenimento della superficie forestale attualmente presente solo a condizione che la gestione dei tagli sia eseguita nel pieno rispetto della capacità di rigenerazione del bosco.

Regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti La definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge dovrebbe ricomprendere anche la corretta individuazione e progettazione dei percorsi fruibili e degli opportuni sistemi di dissuasione finalizzati a disincentivare la percorrenza libera e i conseguenti effetti di frammentazione della copertura vegetazionale dovuti all’apertura di stradelli da calpestio ripetuto. Se tale condizione risultasse soddisfatta, l’intervento in sé costituirebbe un’iniziativa di fruizione leggera e compatibile, e potrebbe contribuire al mantenimento dell’indicatore relativo alla percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione A o B. L’azione non avrebbe effetti sull’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC” nella misura in cui non dovesse determinare apertura di nuove strade all’interno del SIC o chiusura di strade già esistenti e non dovrebbe avere effetti sull’indicatore “Specie con grado di conservazione C” a condizione che non si realizzino nuove strade all’interno del SIC, che potrebbero minacciare l’habitat del tarantolino ( Euleptes europaea ), unica specie attualmente presente per la quale è stato individuato un grado di conservazione limitato.

Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti Il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, per il quale la relazione del PUC ipotizza azioni quali la riprogettazione della sezione stradale con l’inserimento di una pista ciclabile, nuova illuminazione, marciapiede, ed elementi di arredo verde, se realizzato anche all’interno del SIC potrebbe ingenerare sugli habitat effetti di sottrazione della risorsa, frammentazione e inquinamento genetico dovuto all’introduzione di specie vegetali estranee, e pertanto potrebbe determinare una riduzione dell’indicatore “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono” e un aumento dell’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”. Inoltre, la maggiore accessibilità e fruibilità del sito, se non accuratamente disciplinata, potrebbe ingenerare, sulle specie faunistiche presenti, un disturbo antropico tale da aumentare il numero di specie con grado di conservazione limitato o ridotto (C). L’intervento non avrebbe invece effetti sull’indicatore “Iniziative di fruizione leggere e compatibili”.

230 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti L’azione, se realizzata all’interno del SIC, dovrebbe essere accuratamente progettata con riferimento alla localizzazione delle aree attrezzate, alle modalità di realizzazione e alla tempistica delle attività di cantiere, in modo da non creare disturbo alle specie faunistiche e perturbazione degli habitat presenti e dovrebbe essere inoltre accompagnata da una disciplina delle attività di fruizione. Se tali condizioni fossero rispettate, l’azione, che in sé costituirebbe un’iniziativa di fruizione leggera e compatibile, non influirebbe negativamente sul grado di conservazione di habitat e specie e pertanto non darebbe luogo a variazioni degli indicatori “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono” e “specie con grado di conservazione limitato o ridotto”. Inoltre, l’azione non contribuirebbe a incrementare l’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”.

Miglioramento dell’accessibilità in alcune aree, attraverso percorsi, arredi, strumenti didattici, ecc – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti L’azione, secondo la Relazione del PUC, è finalizzata a sensibilizzare la popolazione al rispetto alle tematiche ambientali, favorendo il coinvolgimento dei fruitori “con scelte orientate ad una maggiore qualità del territorio” (si propone, ad esempio, la sostituzione di recinzioni metalliche con staccionate in legno e siepi sempre verde). Pertanto l’azione, che in sé costituirebbe un’iniziativa di valorizzazione del SIC leggera e compatibile, non darebbe luogo a variazioni degli indicatori “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono”, “specie con grado di conservazione limitato o ridotto” e “indice di frammentazione da strade nel SIC”.

Strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti L’azione, che secondo la Relazione del PUC è finalizzata a “favorire la ricomposizione della qualità del paesaggio agrario-marino per un turismo di qualità”, per eventuali interventi interni al SIC dovrebbe essere limitata alla sola riorganizzazione e sistemazione di sentieri già esistenti, senza apertura di nuovi sentieri, e senza variazioni significative delle sezioni trasversali, in modo da evitare che gli interventi determinino sottrazione degli habitat presenti. Sarebbe inoltre opportuno porre attenzione alle modalità di realizzazione e alla tempistica delle attività di cantiere, in modo da non creare disturbo alle specie faunistiche e perturbazione degli habitat presenti, e sarebbe altrettanto opportuno che l’attuazione dell’azione prevedesse anche la predisposizione di una disciplina delle attività di fruizione. Se tali condizioni fossero rispettate, l’azione, che in sé costituirebbe un’iniziativa di fruizione leggera e compatibile, non influirebbe negativamente sul grado di conservazione di habitat e specie e pertanto non darebbe luogo a variazioni degli indicatori “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono” e “specie con grado di conservazione limitato o ridotto”. Inoltre, l’azione non contribuirebbe a incrementare l’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”.

231 RAPPORTO AMBIENTALE

Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti Il recupero di vecchi sentieri, tratturi e collegamenti, probabilmente non più percorsi e quindi in parte chiusi dalla ricrescita della vegetazione, necessiterebbe di interventi preliminari di pulitura e taglio della vegetazione. Pertanto, eventuali interventi interni al SIC determinerebbero sottrazione e/o perturbazione e/o frammentazione degli habitat presenti, con conseguente riduzione del loro grado di conservazione e dunque una probabile riduzione dell’indicatore “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono”. Se gli habitat interessati fossero habitat di specie, inoltre, l’azione potrebbe anche avere effetti sul grado di conservazione delle specie faunistiche di interesse comunitario presenti e di conseguenza potrebbe determinare un aumento dell’indicatore “specie con grado di conservazione limitato o ridotto”. Inoltre, in funzione delle modalità di recupero dei “tratturi” e collegamenti significativi, l’azione potrebbe incrementare il valore dell’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”, mentre sarebbe ininfluente rispetto all’indicatore “iniziative di fruizione leggere e compatibili”.

Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti Secondo la Relazione del PUC, l’intervento consiste in un recupero della viabilità storica, ovvero di quegli elementi della viabilità esistente il cui tracciato risulta ancora “coerente a quello originario” e di interesse paesistico, per le caratteristiche di panoramicità; di tali elementi si prevede la tutela e la valorizzazione tramite il mantenimento delle principali caratteristiche tipologiche (sezione, tipo di selciato, presenza o integrazione di elementi di arredo vegetale, ecc.). Poiché l’azione interessa strade già esistenti, quand’anche interessasse il territorio del sito Natura 2000, essa non contribuirebbe a incrementare l’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”. Inoltre, a condizione che si pongano in atto tutte le opportune cautele (es. relativamente alle modalità di realizzazione e alla tempistica delle attività di cantiere) per evitare disturbo alle specie faunistiche e perturbazione degli habitat presenti, l’azione non influirebbe negativamente sul grado di conservazione di habitat e specie e pertanto non darebbe luogo a variazioni degli indicatori “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono” e “specie con grado di conservazione limitato o ridotto”. Infine l’azione in sé potrebbe costituire un’iniziativa di fruizione leggera e compatibile.

Creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti L’azione, secondo la descrizione della Relazione e delle NTA del PUC, interessa due unità di paesaggio 28 (Paesaggi collinari della fascia intermedia versante ovest e Paesaggi collinari della fascia intermedia versante est), e dunque, almeno potenzialmente, anche l’area SIC, che parzialmente ricade in tali due unità. Per eventuali interventi interni al SIC l’azione dovrebbe essere limitata alla sola riorganizzazione e sistemazione di sentieri già esistenti, senza apertura di nuovi sentieri, e senza variazioni significative delle sezioni trasversali, in modo da evitare che gli interventi determinino sottrazione degli habitat presenti, e dovrebbe essere accompagnata da una

28 Come individuate nella Tavola 1 del PUC, “Carta delle unità di paesaggio”.

232 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA regolamentazione finalizzata a garantire la compatibilità delle attività di ricerca floristica e faunistica con gli obiettivi di tutela di habitat e specie delle direttive comunitarie 92/43/CEE (c.d. “direttiva Habitat”) e 2009/147/CE (c.d. “direttiva Uccelli”), che sono il fondamento delle norme e politiche in materia di biodiversità e i presupposti stessi dell’istituzione del sito Natura 2000 ITB020015 “Area del Monte Ferru di Tertenia”. Se tali condizioni fossero rispettate, l’azione, che in sé costituirebbe un’iniziativa di fruizione leggera e compatibile, non influirebbe negativamente sul grado di conservazione di habitat e specie e pertanto non darebbe luogo a variazioni degli indicatori “percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono” e “specie con grado di conservazione limitato o ridotto”. Inoltre, l’azione non contribuirebbe a incrementare l’indicatore “indice di frammentazione da strade nel SIC”.

3.4.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale

Baseline (tra Obiettivo di Unità di Fonte per il parentesi sostenibilità Indicatore Benchmark (al 2025) misura popolamento l’anno di ambientale riferimento) Percentuale di area antropizzata rispetto = 0,29 % % PPR = 0,31 all’estensione totale del (2014) territorio comunale Percentuale di aree naturali e subnaturali >= 57,14 (Si propone = 57,14 % rispetto all’estensione % PPR la permanenza del (2014) totale del territorio valore di baseline) Valorizzazione comunale della componente Percentuale di aree paesaggistica >= 26,50 (Si propone seminaturali rispetto = 26,50 % % PPR la permanenza del all’estensione totale del (2014) valore di baseline) territorio comunale Percentuale di area ad uso agroforestale >= 41,87 (Si propone = 41,87 % rispetto all’estensione % PPR la permanenza del (2014) totale del territorio valore di baseline) comunale Il valore di benchmark non è attualmente Salvaguardia e Numero di siti disponibile (il valorizzazione dei storico – popolamento siti storico- Siti storico –archeologici archeologici dell'indicatore e la archeologici salvaguardati e salvaguardati Comune di Tertenia - rilevazione presenti nel valorizzati e valorizzati dell'indicatore saranno territorio di tra il 2015 ed il di competenza del Tertenia 2025 Comune durante l'attuazione del PUC) Numero di Il valore di benchmark concessioni non è attualmente edilizie volte disponibile (il Interventi edilizi volti al alla popolamento Riqualificazione recupero e riuso del riqualificazione dell'indicatore e la del patrimonio Comune di Tertenia - patrimonio edilizio del patrimonio rilevazione edilizio esistente tradizionale esistente edilizio dell'indicatore saranno esistente tra il di competenza del 2015 ed il Comune durante 2025 l'attuazione del PUC) Volumi non utilizzati nel % Comune di Tertenia = 7,3 % (2014) < = 5 % Centro Storico Riqualificazione e Edifici nel Centro Storico recupero degli = 36,8 % in stato di % Comune di Tertenia = 50 % edifici (2014) abbandonati del conservazione buono Edifici nel Centro Storico Centro Storico = 43,85 % in stato di % Comune di Tertenia = 50 % (2014) conservazione medio

233 RAPPORTO AMBIENTALE

Edifici nel Centro Storico = 19,67 % in stato di % Comune di Tertenia = 10 % (2014) conservazione scarso

Effetti ambientali delle azioni di piano

Armonizzare l’edificato con il paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistica Armonizzare l’edificazione al contesto paesaggistico potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo del paesaggio funzionalmente all’obiettivo di valorizzazione della componente paesaggistica. Le tecnologie dell’architettura possono rappresentare lo strumento principale del progetto di trasformazione. La qualità ambientale rappresenta un elemento fondamentale nella trasformazione dello spazio abitato secondo obiettivi e politiche di sostenibilità urbana, sia nella nuova edificazione e sia nella riqualificazione del patrimonio architettonico esistente.

Potenziamento del paesaggio (marino, agrario, pianurale e collinare) secondo le caratteristiche proprie – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistica Il paesaggio urbano terteniese si presenta dominato da condizioni ambientali insostenibili: consumo di suolo, abusivismo, aumento della densità abitativa su territori che spesso non sono in grado di supportare la capacità di carico e di mantenere le qualità e neppure le quantità richieste dagli standard urbanistici. Nella zona periurbana la struttura insediativa nonostante abbia avuto un carattere prevalentemente diffuso non ha trasformato in modo radicale il paesaggio tradizionale, mantenendo quasi inalterata l’immagine di paesaggio agro-pastorale. Al contrario, i paesaggi pianurali con rilievi collinari costieri rappresentano l’area più interessata dall’attività fondiaria. Rispetto a queste considerazioni il potenziamento del paesaggio risulta fondamentale e per questo si propone la permanenza dei valori di baseline relativamente alla percentuale di superfici di tali aree.

Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistica L’individuazione di aree idonee ad ospitare attività turistiche e residenziali potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo del paesaggio soprattutto nelle parti maggiormente degradate. Funzionalmente all’obiettivo di sostenibilità e alla possibilità di sviluppo economico del territorio sarà necessaria una pianificazione sostenibile che cerchi di mantenere, per quanto possibile, inalterate le caratteristiche peculiari del territorio in modo da permettere la permanenza dei valori di baseline relativamente alla percentuale di superfici di tali aree.

Recupero architettonico degli edifici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia e valorizzazione dei siti storico-archeologici presenti nel territorio di Tertenia Il recupero architettonico degli edifici permetterebbe di trasformare il disvalore di un paesaggio in rovina e marginale in un luogo della memoria idoneo a una nuova economia della qualità e dell’integrazione sistemica. Ecco perché si propone che siano attivate azioni di salvaguardia e valorizzazione dei siti storico–archeologici per i quali in termini di indicatori attualmente non è disponibile un valore di baseline ma il cui popolamento e rilevazione dell'indicatore risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

234 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Riqualificazione di “luoghi” per il recupero della memoria storica a forte identità come le aree della filiera delle miniere – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Salvaguardia e valorizzazione dei siti storico-archeologici presenti nel territorio di Tertenia Il recupero architettonico degli edifici permetterebbe di trasformare il disvalore di un paesaggio in rovina e marginale in un luogo della memoria idoneo a una nuova economia della qualità e dell’integrazione sistemica. Ecco perché si propone che siano attivate azioni di salvaguardia e valorizzazione dei siti storico –archeologici per i quali in termini di indicatori attualmente non è disponibile un valore di baseline ma il cui popolamento e rilevazione dell'indicatore risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Recupero architettonico degli edifici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente Il recupero architettonico degli elementi del sistema insediativo, al fine di caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica, potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità del patrimonio edilizio esistente. Gli interventi edilizi dovranno essere volti al recupero e riuso del patrimonio architettonico tradizionale esistente. Attualmente non è disponibile un valore di baseline rispetto a questo indicatore, ma il popolamento e rilevazione dello stesso risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Salvaguardare il patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) con il potenziamento degli standard urbanistici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente Potenziare e migliorare gli standard urbanistici funzionalmente alle esigenze della vita nel centro urbano, nell’area di frangia e nelle aree da riqualificare potrebbe apportare degli effetti positivi sul patrimonio edilizio esistente. Infatti, una loro riorganizzazione potrebbe incentivare gli interventi volti alla riqualificazione del esistente. Attualmente non è disponibile un valore di baseline rispetto a questo indicatore, ma il popolamento e rilevazione dello stesso risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Razionalizzare i tessuti esistenti dotandoli di servizi e attrezzature necessari al fine di restituire ai nuclei il proprio carattere identitario – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente Considerando l’obiettivo relativo alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, la razionalizzazione dei tessuti esistenti potrebbe avere potenziali effetti positivi anche funzionalmente alle diverse tipologie insediative presenti a Tertenia quali: il nucleo urbano, i nuclei rurali e i nuclei rurali-marini, che attualmente risultano carenti di qualità architettoniche, sia quantitative (dotazioni standard urbanistici) sia in termini di integrazione paesaggistica.

Costruzione di un nuovo “manuale d’uso”, fondato sulla qualità, sulle caratteristiche e sull’architettura del manufatto o del luogo – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente Funzionalmente all’obiettivo riguardante la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, la costruzione di un “nuovo manuale d’uso” potrebbe avere potenziali effetti positivi in quanto permetterebbe di porre una maggiore attenzione alla valorizzazione dell’identità, della memoria e dei valori culturali delle architetture, attraverso l’utilizzo di materiali e di tecnologie appropriate sia tradizionali e sia avanzate.

235 RAPPORTO AMBIENTALE

Riqualificazione del centro urbano – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente La riqualificazione del centro urbano potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità del patrimonio edilizio esistenze attraverso interventi edilizi volti al recupero e riuso del patrimonio architettonico quali: la ricomposizione dei tessuti, i completamenti e/o la riqualificazione dei vuoti urbani, la valorizzazione e il potenziamento dei servizi, il completamento dei servizi sociali e sportivi, etc. Attualmente non è disponibile un valore di baseline rispetto a questo indicatore, ma il popolamento e rilevazione dello stesso risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Recupero del Centro Storico, degli spazi pubblici urbani e dell’edilizia storico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione e recupero degli edifici abbandonati del Centro Storico Il recupero del Centro Storico rappresenta un elemento fondamentale in termini di pianificazione del territorio e potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente abitativa e sociale attraverso l’incentivazione alla residenza, il riuso (in chiave turistica) di abitazioni il cui standard prestazionale, oggi, risulta inferiore a quello residenziale. La percentuale attuale di volumi non utilizzati nel Centro potrebbe in questo modo raggiungere valori di benchmark di circa il 5%, modificando quindi l’attuale tendenza all’abbandono degli edifici presenti nel Centro Storico.

Rinnovare sul piano energetico il Centro Storico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione e recupero degli edifici abbandonati del Centro Storico Rinnovare gli edifici del Centro Storico dal punto di vista energetico mediante l’applicazione di criteri di bio-architettura potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente insediativa. Le tipologie esistenti dovranno quindi essere reinterpretate e trasformate in funzione delle nuove potenzialità previste nel PUC.

Adattare le funzioni degli edifici a possibili variazioni della destinazione d’uso – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione e recupero degli edifici abbandonati del Centro Storico Adattare le funzioni degli edifici a possibili variazioni della destinazione d’uso potrebbe apportare degli effetti positivi relativi alla componente insediativa. In tal modo, andrebbero a modificarsi i valori di baseline relativi agli indicatori sullo stato di conservazione degli edifici nel Centro Storico.

3.4.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Qualificazione degli insediamenti Numero di turistico-residenziali Il valore di benchmark Interventi volti concessioni costieri, migliorando non è attualmente alla tra il 2015 ed il la loro integrazione disponibile (il riqualificazione 2025 per la con il contesto e con popolamento del patrimonio riqualificazione il patrimonio Comune di Tertenia - dell'indicatore e la edilizio del patrimonio paesaggistico di rilevazione dell'indicatore esistente nella edilizio riferimento in termini saranno di competenza Marina di esistente nella qualitativi e del Comune durante Tertenia Marina di potenziando l'attuazione del PUC) Tertenia contestualmente i servizi turistici

236 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Regolamentazione Il valore di benchmark Numero di dei nuovi non è attualmente concessioni insediamenti sia nel Interventi di disponibile (il per edilizia centro urbano che nuova popolamento residenziale di nella fascia costiera costruzione Comune di Tertenia - dell'indicatore e la nuova con particolare per edilizia rilevazione dell'indicatore costruzione tra attenzione alla residenziale saranno di competenza il 2015 ed il struttura edificatoria del Comune durante 2025 esistente l'attuazione del PUC) Valorizzazione del Il valore di benchmark patrimonio edilizio Numero di non è attualmente esistente che Interventi volti concessioni disponibile (il favorisca alla tra il 2015 ed il popolamento l’integrazione con un riqualificazione 2025 per la Comune di Tertenia - dell'indicatore e la turismo di tipo del patrimonio riqualificazione rilevazione dell'indicatore residenziale e con il architettonico del patrimonio saranno di competenza paesaggio architettonico del Comune durante circostante l'attuazione del PUC) km di Implementazione interventi di Il valore di benchmark della fruizione Interventi di nuova non è attualmente turistico-naturalistica nuova realizzazione disponibile (il del complesso realizzazione e/o popolamento ambientale e/o riqualificazione Comune di Tertenia - dell'indicatore e la attraverso il recupero riqualificazione di sentieri rilevazione dell'indicatore della sentieristica e di sentieri pedonali e saranno di competenza delle diverse pedonali e piste ciclabili del Comune durante modalità di fruizione piste ciclabili tra il 2015 ed il l'attuazione del PUC) del territorio 2025 % - Popolazione Centro abitato > 95% Centro abitato = Popolazione servita (i valori di baseline 95% (2012) servita dall’impianto di vanno bene, quindi si Comune di Tertenia Marina di dall’impianto di depurazione propone di mantenerli) Tertenia = 15% depurazione rispetto alla Marina di Tertenia > (2012) popolazione 70% totale Qualificazione delle % - aree interessate dai potenzialità processi di impianto di parcellizzazione e depurazione (in ab. dispersione Centro abitato = Centro abitato > 90% Equivalenti) insediativa Capacità di 90% (2012) (i valori di baseline rispetto alla trattamento Marina di vanno bene, quindi si popolazione Comune di Tertenia dell’impianto di Tertenia = 100% propone di mantenerli) servita (in ab. depurazione (inverno); 60% Equivalenti) Marina di Tertenia > (estate) (2012) nella zona 80% (Estate) servita, compresa la popolazione fluttuante

Effetti ambientali delle azioni di piano

Regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità delle spiagge – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici L’efficacia dei servizi turistici sarebbe certamente migliorata qualora si tenesse conto della capacità di carico delle spiagge, il cui accesso regolamentato ne consentirebbe anche una fruizione non invasiva in termini di qualità delle acque marine e di smaltimento dei rifiuti prodotti dai bagnanti.

237 RAPPORTO AMBIENTALE

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione degli insediamenti turistico- residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici Un ordinato e regolamentato accesso comporta la disponibilità di un’adeguata dotazione di aree per la sosta dei fruitori delle spiagge, da dimensionare in base all’afflusso massimo riferito alla capacità di carico. La disponibilità di aree di sosta è senza dubbio più efficace, per favorire la qualità della fruizione delle spiagge, se integrata da un’adeguata dotazione di servizi legati alle attività balneari. Costruzione di itinerari turistici, creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare, recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri, tratturi ecc., e valorizzazione e recupero della viabilità fondativa – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 3) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Gli itinerari turistici costituiscono una fondamentale funzione complementare al miglioramento della qualità della fruizione delle zone costiere e dell’entroterra da parte dei turisti, consentono di aumentare l’attrattività del territorio, valorizzandone anche le risorse naturalistiche e paesaggistiche, e mitigano gli effetti negativi del fenomeno della dispersione degli insediamenti, nelle aree costiere e nell’agro.

Strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce e sostenibile, creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare, realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili, e miglioramento dell’accessibilità in alcune aree attraverso percorsi, arredi, strumenti didattici ecc. – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 3) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Gli itinerari ciclabili e pedonali costituiscono, quali itinerari offerti ai turisti ed alle comunità locali, una fondamentale azione che svolge una funzione complementare della qualità della fruizione, e, ancora di più delle azioni del punto precedente, accrescono l’attrattività del territorio comunale, promuovendone una fruizione turistica diversificata, anche in termini di destagionalizzazione dei flussi.

238 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Azioni di piano relative alla viabilità interna ed esterna: a) miglioramento della viabilità interna e del collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala; b) riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (vecchia e nuova) – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa La qualità della vita urbana e la fruizione della zona costiera comporta la disponibilità di un’adeguata ed efficiente rete di collegamento stradale fra il centro urbano di Tertenia e Sarrala, e di un sistema di strade locali che renda scorrevole il traffico ed accessibili le zone residenziali del tessuto urbano consolidato del comune, nonché un’efficiente rete di collegamenti con le principali strade extraurbane (SS 125 vecchia e nuova). Il traffico tra centro e costa ed internamente al comune diminuisce l’inquinamento atmosferico generato dai veicoli e consente il controllo dell’accesso alle spiagge, che necessita di una regolamentazione definita in base alla capacità di carico. Non vi è dubbio, d’altronde, che interventi significativi e diffusi sulla rete stradale implichino un aumento del consumo di suolo, ed un impatto generalizzato sulle risorse naturali e sul paesaggio.

Realizzazione del nuovo porto e ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 3) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa La realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine. Innanzitutto, la modifica dell’ambiente, con l’introduzione di un’opera come il porto, potrebbe determinare un deterioramento dei litorali sabbiosi, a causa dell’alterazione delle correnti o delle biocenosi. In secondo luogo, potrebbe comportare un ulteriore degrado a causa dei rifiuti e degli scarichi provenienti dalle imbarcazioni, che oltre a determinare l’introduzione di sostanze inquinanti nel mare causerebbe anche una contaminazione del tratto costiero dovuto al trasporto di tali inquinanti a riva a causa del moto ondoso. La qualità della fruizione delle spiagge potrebbe risultarne evidentemente, fortemente compromessa. Inoltre, la realizzazione del porto comporta notevoli disagi, in termini di fruizione delle spiagge, durante la fase di cantiere, e la necessità di collegare la nuova infrastruttura con i comuni limitrofi, con un potenziamento della rete stradale provinciale che, necessariamente, implicherà un aumento del consumo di suolo in aree naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti, nonché una tendenza all’aumento della parcellizzazione insediativa che ne acuirà i problemi di qualificazione.

239 RAPPORTO AMBIENTALE

Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali, e armonizzare l’edificato con il paesaggio – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico- residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura edificatoria esistente; 3) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante Gli effetti di quest’azione sono molteplici, sia favorevoli che potenzialmente sfavorevoli. Sono stati già sottolineati in altre parti di questo paragrafo 3.4. Tutti questi sono da richiamare qui e, per comodità di lettura si riportano di seguito.  L’individuazione di nuove aree atte ad ospitare attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine; non favorendo il recupero e la salvaguardia della risorsa naturale. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia degli ambienti costieri.  L’identificazione di nuove aree destinate ad attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee.  L’identificazione di nuove aree destinate ad attività turistiche e residenziali potrebbe comportare degli effetti negativi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee.  L’azione potrebbe concorrere a determinare delle variazioni negative sui valori di baseline degli indicatori ai quali si lega, in quanto la realizzazione di nuove aree per attività turistiche e residenziali potrebbe portare, come effetto indiretto, l’aumento, in termini di t/a, della produzione di rifiuti, sia da abitanti residenti che da abitanti fluttuanti. Tuttavia, è possibile la mitigazione dell’effetto negativo grazie a condizioni esterne all’attuazione del PUC. Nello specifico, con una politica di incentivazione, da parte dell’amministrazione comunale, diretta al perseguimento di buone pratiche di raccolta differenziata. Queste buone pratiche permetterebbero, con riferimento ai tre indicatori legati all’obiettivo di sostenibilità, di non scostarsi di molto rispetto ai valori di benchmark al 2025.  L’individuazione di aree idonee ad ospitare attività turistiche e residenziali potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo del paesaggio soprattutto nelle parti maggiormente degradate. Funzionalmente all’obiettivo di sostenibilità e alla possibilità di sviluppo economico del territorio sarà necessaria una pianificazione sostenibile che cerchi di mantenere, per quanto possibile, inalterate le caratteristiche peculiari del territorio in modo da permettere la permanenza dei valori di baseline relativamente alla percentuale di superfici di tali aree.  L’individuazione di aree per ospitare attività turistiche potrebbe apportare degli effetti positivi per una migliore fruizione della componente costiera. Il territorio terteniese offre scenari ambientali di particolare pregio, anche se attualmente si presenta dominato da condizioni ambientali insostenibili quali il consumo di suolo, abusivismo, aumento della densità abitativa su parti di territorio che spesso non sono in grado di supportare la capacità di carico e di mantenere le qualità e neppure le quantità richieste dagli standard urbanistici. In tal senso,

240 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

ipotizzare un’individuazione di nuove aree dovrà avvenire attraverso l’integrazione di soluzioni tecniche e progettuali basate sui criteri della sostenibilità ambientale ed energetica, che risultino compatibili con l’ambiente e che siano capaci di assicurare il risparmio delle risorse.

Riutilizzazione degli spazi vuoti o non utilizzati nonché introduzione di nuovi spazi per servizi con slarghi, piazze, aree attrezzate per il gioco dei bambini e la socializzazione di giovani e anziani, anche attraverso l’individuazione e la definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti, anche per armonizzare l’edificato con il paesaggio – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura edificatoria esistente; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Si tratta di azioni finalizzate a rafforzare e valorizzare il paesaggio urbano, mitigando, con la riutilizzazione degli spazi del suolo pubblico già urbanizzato, il consumo di suolo, accompagnando i processi di manutenzione, rinnovo e completamento edilizio, favorendone l’omogeneità morfologica e la riconoscibilità tipologica. Realizzazione di un sistema tra la rete degli spazi pubblici e l’architettura degli edifici e recupero architettonico degli edifici e riqualificazione del centro urbano, armonizzando l’edificato con il paesaggio, anche attraverso l’individuazione e la definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti e adattando le funzioni degli edifici a possibili variazioni delle destinazioni d’uso – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura edificatoria esistente; 2) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; 3) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Si tratta di azioni, complementari a quelle del punto precedente, finalizzate ad interventi di riqualificazione sull’edificato esistente, pubblico e privato, anche in agro, basate su manutenzione, rinnovo e completamento edilizio, per favorirne l’omogeneità morfologica e la riconoscibilità tipologica, e l’integrazione con gli spazi pubblici all’aperto di cui al punto precedente.

Promozione di un sistema di albergo diffuso – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante La realizzazione di un sistema di albergo diffuso è una tipologia di azione che costituisce un caso particolare delle due che precedono, ed ai benefici sul paesaggio urbano che, ragionevolmente, ne deriveranno, in quanto le strutture ricettive saranno fondamentalmente corpi di fabbricati riqualificati e adattati alle funzioni ricettive, aggiunge l’opportunità dell’attuazione di processi di sviluppo locale, fondati sul turismo, caratterizzati da un miglioramento dello stato dell’ambiente urbano, quindi assolutamente non invasivi e non generanti un aumento del consumo di suolo.

Rinnovare sul piano energetico il Centro Storico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante Come già sottolineato in questo paragrafo 3.4, rinnovare gli edifici del Centro Storico dal punto di vista energetico mediante l’applicazione di criteri di bio-architettura potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente insediativa. Le tipologie esistenti dovranno quindi essere reinterpretate e trasformate in funzione delle nuove potenzialità previste nel PUC.

241 RAPPORTO AMBIENTALE

Realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Una migliore gestione dell’offerta turistica potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo dell’edificato e dell’ambiente naturale, sia costiero che dell’entroterra, favorendone il recupero, la salvaguardia e la mitigazione degli effetti di consumo di suolo derivanti dalla dispersione degli insediamenti, attraverso la ricomposizione della qualità del paesaggio costiero e dell’entroterra, per favorire uno sviluppo locale fondato sul turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il potenziamento dell’offerta turistica e il miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico. Infatti, un eccessivo carico antropico e/o una pianificazione non conforme comporterebbero un degrado del territorio con conseguente grave compromissione dell’ecologia, specialmente delle aree costiere.

Individuazione di un sistema di servizi quale elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero, anche attraverso la razionalizzazione dei tessuti esistenti attuata dotandoli di servizi e attrezzature necessari – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa L’individuazione di un sistema di servizi potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero e dell’entroterra. Nel tratto costiero terteniese è infatti ancora presente un forte rapporto di continuità tra l’ambiente costiero e quello agricolo. Il progetto di Piano dovrà mirare al recupero e alla rivitalizzazione di tali aree in modo da creare una connessione tra la campagna e la costa capace di innescare piccole economie di intrattenimento e spazi per attività ricreative e di lettura. Come già sottolineato in questo paragrafo 3.4, inoltre:  la razionalizzazione dei tessuti esistenti potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, quasi il 99% delle abitazioni nella zona costiera non è servita dalla rete idrica comunale ma bensì da pozzi. Questi ultimi di fatto non sono soggetti ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, quindi una razionalizzazione dei nuclei esistenti, in particolare quelli nella fascia costiera, potrebbe prevedere un’implementazione della rete idrica in modo da ridurre gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee;  la razionalizzazione dei tessuti esistenti potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dalla rete fognaria comunale mentre il restante 85% da fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Di conseguenza, una razionalizzazione dei nuclei esistenti, in particolare quelli nella fascia costiera, potrebbe prevedere un’implementazione della rete fognaria e diminuire il numero delle abitazioni non servite dalla rete fognaria.

242 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Si ribadisce quanto già sottolineato in questo paragrafo 3.4. L’identificazione di nuove aree destinate a servizi, residenze e attività turistiche potrebbe comportare effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. L’identificazione di queste nuove aree potrebbe, inoltre, comportare degli effetti negativi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Gli effetti positivi relativi ai due obiettivi di sostenibilità ambientale potrebbero, quindi, essere diminuiti, o, addirittura, capovolti, generando un acuirsi delle problematiche relative all’integrazione delle destinazioni turistico-ricettive con quelle residenziali e della dispersione insediativa.

Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Si ribadisce quanto già sottolineato in questo paragrafo 3.4. Una migliore accessibilità e fruibilità del litorale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, una corretta pianificazione degli spazi favorirebbe un turismo di qualità e non di quantità finalizzato all’integrazione tra il miglioramento dell’accessibilità e la salvaguardia del contesto territoriale-paesaggistico.

243 RAPPORTO AMBIENTALE

3.4.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Superficie occupata da boschi e aree semi-naturali: rapporto tra la superficie % Comune di Tertenia 71,05 (2014) >72 appartenente alla classe 3 (aree boschive e seminaturali) e la superficie comunale Il valore baseline non è attualmente disponibile (il Il valore di benchmark non popolamento è attualmente disponibile dell'indicatore e la (il popolamento Piani di rilevazione dell'indicatore e la gestione numero Comune di Tertenia dell'indicatore rilevazione dell'indicatore forestale saranno di saranno di competenza competenza del del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) Tutela del territorio l'attuazione del rurale PUC 12,30 (2007) (il Tratto marino valore di baseline costiero si riferisce al tratto recuperato di costa (Rapporto tra il attualmente valore del % Geoportale Nazionale -30% (12,30 – 4,10) classificato come tratto costiero critico e recuperato e il rappresenta il totale da 100% recuperare) dell’indicatore) Numero delle iniziative volte alla promozione numero Comune di Tertenia 0 (2014) >2 delle filiere produttive intersettoriali Superficie occupata dal parco fluviale km 2 Comune di Tertenia 0 (2014) > 3 urbano ed extra-urbano Riqualificazione delle Il valore baseline aree turistiche non è attualmente sviluppate, disponibile (il Il valore di benchmark non prevedendo e popolamento è attualmente disponibile promuovendo Superfice dell'indicatore e la (il popolamento dotazioni di servizi e occupata da rilevazione dell'indicatore e la mq Comune di Tertenia attrezzature servizi alla dell'indicatore rilevazione dell'indicatore necessarie sia agli popolazione saranno di saranno di competenza insediamenti competenza del del Comune durante residenziali sia a Comune durante l'attuazione del PUC) quelli turistici, allo l'attuazione del scopo di elevare il PUC

244 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

livello della qualità Numero di urbana concessioni edilizie rilasciate all’anno per la numero riqualificazione (fino al Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 di immobili 2015) esistenti da trasformare in strutture ricettive diffuse 266 (Il valore di benchmark è riferito al Numero di progetto preliminare del posti barca numero Comune di Tertenia 0 (2014) porto turistico, di cui alla disponibili Delibera di G.C. n° 40 del 07/05/2010 approvata dal Comune di Tertenia) Numero di concessioni edilizie Riqualificazione e rilasciate sviluppo, nel medio- all’anno per la numero lungo periodo, delle riqualificazione (fino al Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 strutture ricettive di immobili 2015) tramite il recupero esistenti da dell’edilizia esistente trasformare in strutture ricettive diffuse Promozione di Numero delle opportunità di iniziative volte sviluppo economico alla sostenibile basato promozione numero Comune di Tertenia 0 (2014) >1 sulla valorizzazione di delle filiere settori economici produttive esistenti intersettoriali Numero di concessioni edilizie rilasciate all’anno per la numero riqualificazione (fino al Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 di immobili 2015) esistenti da trasformare in strutture Incremento del ricettive settore ricettivo diffuse basato su forme di Il valore baseline ospitalità diffusa non è attualmente disponibile (il Il valore di benchmark non popolamento è attualmente disponibile Superfice dell'indicatore e la (il popolamento occupata da 2 rilevazione dell'indicatore e la km Comune di Tertenia servizi alla dell'indicatore rilevazione dell'indicatore popolazione saranno di saranno di competenza competenza del del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC Integrare le zone Tratti di interne nell’ottica di viabilità una pianificazione di poderale e km Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 sviluppo e di sentieri dei valorizzazione dei vecchi tratturi territori aventi recuperati

245 RAPPORTO AMBIENTALE

vocazioni diverse Iniziative di promozione dell’offerta turistica del numero Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 territorio e dei servizi connessi Tratti di sentiero in km Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 ascesa verso il crinale creati Numero di accessi al numero Comune di Tertenia 27 (2014) > 28 mare

Effetti ambientali delle azioni di piano

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale Dal punto di vista produttivo tale azione potrebbe, in tempi medio-lunghi, rappresentare una risorsa economica per le aree rurali, in particolare per quelle aree con minore acclività e caratterizzate da una maggiore potenzialità dei suoli rispetto al territorio circostante. Inoltre la gestione dei boschi potrebbe contribuire alla mitigazione dei fenomeni erosivi, alla difesa della biodiversità, al mantenimento o miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio.

Gestione delle radure: dimensionamento nel rispetto della capacità di carico per l’uso zootecnico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale Tale azione interesserà, secondo quanto riportato nelle NTA del PUC, il versante Est e il versante Ovest del territorio, con l’intento di ripristinare i paesaggi collinari ed incentivare i territori agro- silvo-pastorali, riconquistando campi e pascoli abbandonati, nonché tutti gli elementi del paesaggio collinare, a beneficio delle attività ricadenti nel settore primario e secondario e caratterizzanti una grossa fetta dell’economia del territorio terteniese.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale La seguente azione, se correttamente gestita ed indirizzata, rappresenta un’opportunità per il territorio terteniese. Una corretta gestione forestale potrebbe contribuire alla mitigazione dei fenomeni erosivi, alla difesa della biodiversità, al mantenimento o miglioramento dell’assetto idrogeologico del territorio. Inoltre, dal punto di vista produttivo tale pianificazione potrebbe in tempi medio-lunghi rappresentare una risorsa economica per le aree rurali in particolare per quelle aree con minore acclività e caratterizzate da una maggiore potenzialità dei suoli rispetto al territorio circostante.

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto marino costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale La difesa e la riqualificazione del tratto marino costiero potrebbe avere delle conseguenze positive su tale componente. Infatti, il miglioramento e la salvaguardia di tali aree ne permetterebbero una corretta gestione dal punto di vista turistico, consentendo ai visitatori di accedere alle aree della marina e godere delle bellezze che tale litorale offre, generando sicuramente degli introiti per tale settore. E’ doveroso notare che per apprezzare i significativi effetti di tale azione sul sistema economico-turistico, occorre che quest’ultima non rimanga isolata ma venga attuata in maniera sinergica con altre azioni ce prevedano, per esempio, il miglioramento della sentieristica o dell’accessibilità alle aree marino-balneari.

246 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale Tale azione viene identificata come potenzialmente sfavorevole in quanto potrebbe avere degli effetti negativi su tale componente. In primo luogo la sua realizzazione comporta sicuramente dei costi notevoli sia per quanto riguarda le fasi di accantieramento dell’opera che della sua realizzazione. In secondo luogo, per fare in modo che l’infrastruttura portuale sia funzionale e integrata nel tessuto urbano, è necessario realizzare delle strutture di supporto e servizi a terra nonché potenziare il tessuto viario esistente, scarsamente efficiente nella zona della marina terteniese, creando un raccordo diretto con l’infrastruttura stessa, il che comporterebbe un ulteriore dispendio di risorse economiche.

Potenziamento degli spazi destinati a parcheggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale La seguente azione potrebbe rivelarsi potenzialmente sfavorevole in quanto comporterebbe la realizzazione di nuove opere destinate ad ospitare le auto in sosta. Di tali opere si dovrà studiare il disegno architettonico e andranno adeguatamente dimensionate; ciò comporterebbe l’espropriazione di diverse aree che potrebbero invece essere destinate ad attività agricole o pastorizia.

Promozione di filiere produttive intersettoriali agroforestali e silvo-pastorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale La promozione di filiere produttive agroforestali e silvo-pastorali apporterà notevoli benefici al settore economico produttivo di Tertenia. Infatti, in un contesto economico basato principalmente sul settore agricolo e pastorale, il coinvolgimento o la creazione di aziende agricole e pastorali legate alla gestione della proprietà privata inquadrate in una nuova rete produttiva sinergica, potrebbe rappresentare un nuovo modello di sviluppo imprenditoriale locale. Tali nuovi modelli si inseriranno in una logica di miglioramento della competitività territoriale e di filiera, garantendo una costante fornitura di beni pubblici e servizi alla popolazione, anche attraverso un’adeguata formazione degli addetti. Realizzazione di un parco fluviale urbano ed extra-urbano nelle aree limitrofe e nell’alveo del corso d’acqua Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale La seguente azione prevede la realizzazione di un parco fluviale e la riqualificazione e messa in sicurezza degli argini del Rio Quirra, attraverso tecniche di ingegneria naturalistica attente alla salvaguardia paesaggistica. L’azione in esame ha l’obiettivo di tutela e fruizione pubblica con la conseguenza di potenziare l’attività di turismo ambientale, che andrebbe ad incrementare gli introiti provenienti da tale settore.

Realizzazione di provvedimenti di carattere legislativo miranti a dissuadere dall’edificare nelle aree a rischio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale Tale azione di piano comporterebbe sicuramente degli effetti positivi dal punto di vista della salvaguardia ambientale, ma lo stesso non si può dire per questa componente. Infatti, uno dei settori trainanti dell’economia terteniese è proprio quello edilizio, orientato alle nuove edificazioni: il divieto o la limitazione di tale attività comporterebbe una crisi delle imprese edili locali.

247 RAPPORTO AMBIENTALE

Promozione di un sistema di albergo diffuso - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione delle aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di servizi e attrezzature necessarie sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana L’introduzione di un’innovazione quale il sistema di albergo diffuso comporterebbe effetti positivi per il settore turistico e quindi per l’economia locale, oggi affetta da una forte stagionalità. Ciò significherebbe recuperare complessi edilizi esistenti ed in disuso, e adibirli a struttura ricettiva. In questo modo si avrebbe da un lato la riqualificazione del patrimonio immobiliare e dall’altro l’incremento delle strutture ricettive esistenti sul territorio di Tertenia.

Riutilizzazione degli spazi vuoti o non utilizzati nonché introduzione di nuovi spazi per servizi (slarghi, piazze, aree attrezzate per il gioco dei bambini e la socialità degli anziani) - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riqualificazione delle aree turistiche sviluppate, prevedendo e promuovendo dotazioni di servizi e attrezzature necessarie sia agli insediamenti residenziali sia a quelli turistici, allo scopo di elevare il livello della qualità urbana All’interno delle strategie individuate dal PUC, tale azione di configura decisamente positiva. La realizzazione di nuovi spazi per la socialità e la riqualificazione degli spazi vuoti esistenti è un’azione fondamentale per migliorare la qualità del centro abitato e rappresenta, all’interno di un sistema di azioni progettuali ecocompatibili, un volano decisivo per rendere fattibile e credibile qualsiasi ipotesi di sviluppo economico locale.

Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Integrare le zone interne nell’ottica di una pianificazione di sviluppo e di valorizzazione dei territori aventi vocazioni diverse. Tale azione, secondo le NTA del PUC, viene inserita all’interno di un insieme di accorgimenti rispettosi della qualità ambientale, per la promozione e realizzazione di forme di eco-turismo nel territorio. I sentieri dei tratturi, così valorizzati, si configurano come una risorsa ambientale che ha la capacità di attirare numeri ragionati di turisti a misura dell’offerta che l’ambiente può fornire senza esserne danneggiato, incrementando gli introiti derivanti da questo settore.

Creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica, caccia didattica e fotografica - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Integrare le zone interne nell’ottica di una pianificazione di sviluppo e di valorizzazione dei territori aventi vocazioni diverse. Secondo le NTA del PUC, tale azione segue la strategie di riqualificazione della linea del crinale, costituente la fascia territoriale intermedia del territorio di Tertenia, e si articola nella creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica, con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare e della risorsa paesaggio locale. Tale azione risulta fondamentale per migliorare la qualità del territorio terteniese e rappresenta, all’interno di un sistema di azioni progettuali ecocompatibili, un volano decisivo per rendere fattibile e credibile qualsiasi ipotesi di sviluppo economico locale.

Realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta turistica e dei servizi per il turismo integrato - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Integrare le zone interne nell’ottica di una pianificazione di sviluppo e di valorizzazione dei territori aventi vocazioni diverse. Tale azione, secondo le NTA del PUC, mira alla creazione delle condizioni per il rilancio del turismo, proponendo i luoghi come sistemi equilibrati di costruito e naturalità, compatibili con le

248 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA richieste di fruizione turistica. Dal punto di vista produttivo una corretta gestione dell’offerta turistica potrebbe rappresentare in tempi medio-lunghi una risorsa economica sia per le aree marino- balneari che per quelle ad alta valenza paesaggistica, contribuendo ad incrementare gli introiti derivanti da questo settore.

Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Integrare le zone interne nell’ottica di una pianificazione di sviluppo e di valorizzazione dei territori aventi vocazioni diverse. Il recupero della viabilità fondativa azione viene inserita all’interno di un insieme di accorgimenti rispettosi della qualità ambientale, per la promozione e realizzazione di forme di eco-turismo nel territorio. I sentieri dei tratturi, così valorizzati, si configurano come una risorsa ambientale che ha la capacità di attirare numeri ragionati di turisti a misura dell’offerta che l’ambiente può fornire senza esserne danneggiato, incrementando gli introiti derivanti da questo settore.

Miglioramento della viabilità interna e collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala - Obiettivo di sostenibilità ambientale: Integrare le zone interne nell’ottica di una pianificazione di sviluppo e di valorizzazione dei territori aventi vocazioni diverse. Dal punto di vista produttivo, tale azione va ad integrarsi con quella che auspica una corretta gestione dell’offerta turistica tramite piani di promozione, e potrebbe rappresentare in tempi medio- lunghi una risorsa economica sia per le aree marino-balneari che per quelle ad alta valenza paesaggistica, contribuendo ad incrementare gli introiti derivanti da questo settore.

3.4.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti

Obiettivo di Unità Baseline (tra sostenibilità Indicatore di Fonte per il popolamento parentesi l’anno Benchmark (al 2025) ambientale misura di riferimento) Tratti di viabilità poderale e km Comune di Tertenia 0 (2014) 5 sentieri dei vecchi tratturi recuperati Tratti di sentiero in ascesa verso km Comune di Tertenia 0 (2014) 5 il crinale Garantire lo sviluppo realizzati sostenibile del Numero di sistema trasportistico accessi al numero Comune di Tertenia 27 (2014) > 28 del comune di mare Tertenia, riducendo al 12,30 (2007) (il Tratto marino minimo l’impiego valore di baseline costiero delle risorse si riferisce al tratto recuperato energetiche non di costa (Rapporto tra rinnovabili attualmente il valore del % Geoportale Nazionale -30% (12,30 – 4,10) classificato come tratto costiero critico e recuperato e il rappresenta il totale da 100% recuperare) dell’indicatore) Tratti di viabilità fondativa km Comune di Tertenia 0 (2013) 5 recuperati e valorizzati

249 RAPPORTO AMBIENTALE

> 5 (Tale benchmark tiene conto non soltanto Numero di dell’innalzamento degli interventi di argini qualora ce ne fosse messa in bisogno, ma anche di sicurezza numero Comune di Tertenia 0 (2014) provvedimenti quali la degli argini del riqualificazione e la messa Rio Quirra in sicurezza della approvati sentieristica limitrofa agli argini e a strutture quali ponti) Numero di provvedimenti legislativi per regolamentare numero Comune di Tertenia 0 (2014) > 1 l’edificazione in aree a rischio idraulico. Numero di accessi alla numero Comune di Tertenia 27 (2014) >28 Garantire elevati spiaggia creati livelli di accessibilità Numero di per il comune di accessi urbani numero Comune di Tertenia 0 (2014) 2 Tertenia e migliorare riqualificati le connessioni con i paesi limitrofi Tratto stradale riqualificato e km Comune di Tertenia 0 (2014) > 20 adeguato Tratti di viabilità poderale e km Comune di Tertenia 0 (2013) 5 sentieri dei vecchi tratturi recuperati Numero di aree attrezzate numero Comune di Tertenia 0 (2013) > 6 create lungo i sentieri belvedere Favorire lo sviluppo di Tratti di nuove forme di sentiero in km Comune di Tertenia 0 (2013) 5 traporto sostenibili ascesa verso che salvaguardino e il crinale creati valorizzino le peculiarità del Tratti di viabilità territorio terneniese km Comune di Tertenia 0 (2013) > 1 fondativa recuperati Numero di accessi alla numero Comune di Tertenia 27 (2013) > 28 spiaggia > 750 (Il bencmark è stato Superfici calcolato tenendo in destinate a 0 (2013) Il dato considerazione la parcheggio mq Comune di Tertenia non è stato reso superficie di un create disponibile parcheggio disabili delle nell’area della dimensioni di 2,00 mt x marina 4,50 mt) Superficie destinata a servizi della km 2 Comune di Tertenia 0 (2013) >1 Migliorare le aree costiere connessioni del creata comune di Tertenia Numero dei con le aree costiere e circuiti turistici numero Comune di Tertenia 0 (2013) 5 con i paesi limitrofi creati assicurando elevati livelli di qualità Tratto della ambientale viabilità litoranea km Comune di Tertenia 0 (2013) > 10 riqualificato e adeguato

250 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Numero di sentieri per la numero Comune di Tertenia 0 (2013) 5 mobilità dolce creati Tratto della rete viaria Tertenia- km Comune di Tertenia 0 (2013) >6 Sarrala adeguato

Effetti ambientali delle azioni di piano

Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Questa azione del PUC mira alla riqualificazione dei percorsi antichi del territorio terteniese, che si inseriscono nel circuito della viabilità alternativa e sostenibile. Tali sentieri costituiscono una risorsa, non soltanto dal punto di vista paesaggistico ma anche dal punto di vista della mobilità dolce in quanto potrebbero essere facilmente percorsi sia a piedi che in mountain bike, rappresentando una valida alternativa all’auto e ai motocicli. Creazione di rete sentieristica in ascesa verso il crinale con attività di ricerca floristica e faunistica, caccia didattica e fotografica – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili La creazione di una rete sentieristica in ascesa verso i paesaggi collinari della fascia collinare intermedia, costituente il versante Ovest del territorio si configura come un’azione certamente positiva per tale componente. L’azione è inserita in un circuito di recupero dei vecchi tratti stradali e nella realizzazione di una nuova sentieristica fortemente orientata alla realizzazione di episodi di mobilità dolce sul territorio, includendo la sostenibilità quale fattore prioritario per i trasporti. Tali sentieri potrebbero non soltanto essere percorsi a piedi e divenire luogo escursionistico per diverse tipologie di turisti, ma anche con mezzi alternativi alle auto e i motocicli.

Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Secondo le NTA del PUC questa azione, così come la riqualificazione dei vecchi percorsi dei tratturi del territorio terteniese, si inserisce nel circuito della viabilità alternativa e sostenibile. Tali sentieri costituiscono una risorsa, non soltanto dal punto di vista paesaggistico ma anche dal punto di vista della mobilità dolce, in quanto potrebbero essere facilmente percorsi sia a piedi che in mountain bike, rappresentando una valida alternativa all’auto e ai motocicli.

Regolarizzazione dell’accessibilità alle spiagge, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili La seguente azione del PUC intende rendere accessibili le spiagge non soltanto tramite l’eliminazione delle barriere architettoniche e il miglioramento della pedonalità in certe aree e la realizzazione di una segnaletica che identifichi i luoghi in maniera riconoscibile, ma anche sviluppando un “accessibilità verticale” (così definita nella relazione generale del PUC) con interventi ed azioni mirate ad avvicinare la zona costiera alle zone prevalentemente localizzate in collina, introducendo sistemi di bus navetta, bus a chiamata o car pooling.

251 RAPPORTO AMBIENTALE

Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili In riferimento alla componente mobilità e trasporti, sicuramente la realizzazione del porto turistico comporterebbe un miglioramento nella logistica generale del territorio e nell’incremento dell’accessibilità includendo quella via mare. Malgrado ciò, in riferimento all’obiettivo di sostenibilità ambientale cui l’azione fa riferimento, la realizzazione di un porto, se non adeguatamente studiata, potrebbe comportare degli impatti negativi. Per far fronte a questa problematica si potrebbe optare per la realizzazione di nuovo porto turistico inserito in una logica di bioedilizia. Questo concerne l’utilizzo di tecnologie di risparmio energetico capaci di garantire standard illuminotecnici molto elevati, gestione sostenibile del parco mezzi, capacità di far fronte a una corretta gestione dei sedimenti contaminati, e sistemi di recupero energetico. Un porto turistico di questo tipo, può dotarsi ad esempio di tecnologie per il ritiro delle acque nere e di sentina, oppure di torri a led per l’illuminazione e così via, mentre nell’area dedicata al servizio a terra per i passeggeri, potrebbe investire in energie rinnovabili e, in generale, a utilizzare i criteri della bioedilizia. Questo comporterebbe una notevole riduzione dei costi di manutenzione della struttura stessa e un abbattimento degli impatti ambientale generati dalla mole di tale infrastruttura.

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Tale azione di piano mira ad incrementare l’accessibilità di diverse aree dislocate sul territorio terteniese in termini in termini di aree di sosta. Lo stesso discorso vale anche per le aree della Marina. L’incremento delle aree di sosta apporterà notevoli benefici alla viabilità, vista la riduzione delle auto in sosta in aree non consone.

Realizzazione di provvedimenti di carattere legislativo miranti a dissuadere dall’edificare nelle aree a rischio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Per la componente in esame tale azione di piano viene considerata potenzialmente favorevole, in quanto tali provvedimenti legislativi dovrebbero regolamentare l’approvazione di nuove lottizzazioni in aree classificate a rischio idraulico. Questo implica la regolamentazione dell’attività edificatoria di residenze e opere di urbanizzazione primaria.

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili La difesa e la riqualificazione del tratto marino costiero potrebbe avere delle conseguenze positive su tale componente. Infatti, il miglioramento e la salvaguardia di tali aree ne permetterebbero una corretta gestione dal punto dell’accessibilità, consentendo ai visitatori di raggiungere le aree garantendo la migliore fruizione sociale e turistica dei luoghi. Il miglioramento della sentieristica e dell’accessibilità alle aree marino-balneari rappresenta l’introduzione di sistemi di mobilità dolce sul territorio.

252 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Riqualificazione e messa in sicurezza degli argini del Rio Quirra – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili Per la componente in esame la riqualificazione degli argini del Rio Quirra si configura come un’azione positiva. Il benchmark tiene conto non soltanto dell’innalzamento degli argini qualora ce ne fosse bisogno, ma anche di provvedimenti quali la riqualificazione e la messa in sicurezza della sentieristica limitrofa agli argini e a strutture di attraversamento del Rio quali ponti.

3.4.10 Componente ambientale n. 10 – Energia

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Definizione di Allegato strumenti di energetico al Valore che sarà definito in - Comune di Tertenia Assente (2014) pianificazione regolamento un Allegato al RE del PUC comunale e edilizio (RE) sovracomunale che prescrivano modalità di Piano di approvvigionamento illuminazione - Comune di Tertenia Assente (2014) Contenuto nel PUC di energia pubblica rinnovabile.

Consumi (2010). Il valore di baseline non è attualmente disponibile (il Riduzione del 20% dei valore è stato consumi. richiesto al Il valore di benchmark non Consumi di Comune che non è attualmente disponibile energia lo ha reso (il popolamento primaria per MWh Comune di Tertenia disponibile): il dell'indicatore e la settore popolamento rilevazione dell'indicatore pubblico dell'indicatore e la saranno di competenza del Promozione del rilevazione Comune durante risparmio energetico dell'indicatore l'attuazione del PUC) diffondendo strumenti saranno di di diagnosi e competenza del certificazione per Comune durante edifici pubblici e l'attuazione del privati. PUC) Sostituzione di tutte le centrali termiche a bassa efficienza. Adeguamento Il valore di benchmark non Numero di centrali è attualmente disponibile interventi termiche negli Comune di Tertenia - (il popolamento tra il 2015 edifici dell'indicatore e la ed il 2025 comunali rilevazione dell'indicatore saranno di competenza del Comune durante l'attuazione del PUC)

253 RAPPORTO AMBIENTALE

Emissioni CO 2 anno base (2010). Il valore di baseline non è attualmente disponibile (il Riduzione del 20% dei valore è stato consumi. richiesto al Il valore di benchmark non Emissioni Comune che non è attualmente disponibile Limitazione delle CO 2 per lo ha reso (il popolamento tCO /anno Comune di Tertenia emissioni di gas a settore 2 disponibile): il dell'indicatore e la effetto serra che pubblico popolamento rilevazione dell'indicatore contribuiscono al dell'indicatore e la saranno di competenza del riscaldamento globale rilevazione Comune durante e ai cambiamenti dell'indicatore l'attuazione del PUC) climatici (CO 2, CH 3, saranno di N2O e CFC). competenza del Comune durante l'attuazione del PUC) Piano di Piano che verrà approvato azione per le con regolari revisioni energie - Comune di Tertenia Assente (2014) biennali a partire dalla sostenibili prima approvazione (PAES)

Effetti ambientali delle azioni di piano

Rinnovamento e innovazione del Centro Storico sul piano energetico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile. La riqualificazione del Centro Storico sul piano energetico condurrebbe ad ampliare le potenzialità d’uso di una dotazione abitativa spesso non sfruttata anche a causa degli eccessivi vincoli posti alla trasformazione del patrimonio abitativo storico anche in chiave impiantistica. Il rinnovamento energetico degli edifici del Centro Storico potrebbe apportare degli effetti positivi poiché alle misure attive (utilizzo di fonti rinnovabili) che riducono i consumi e di conseguenza le emissioni di inquinanti in atmosfera si aggiungono le misure passive, come la migliore impermeabilizzazione dell’involucro edilizio che porta una riduzione dei consumi derivanti dal riscaldamento e dal raffrescamento delle strutture. Particolarmente attenzione dovrà esser posta ai nuovi equilibri energetici nelle aree urbane, e tra esse e le zone periurbane e agricole.

Realizzazione di isole energetiche – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile. La realizzazione di isole energetiche potrebbe apportare degli effetti positivi in relazione al risparmio energetico ad esse connesso. Infatti, il concetto stesso di isola suggerisce la realizzazione di un ambiente in grado di auto-sostenersi, abbattendo gli sprechi energetici, riducendo i consumi e quindi anche le emissioni derivanti dall’utilizzo di fonti energetiche tradizionali. La presenza di isole energetiche ridurrebbe inoltre il ricorso a nuove infrastrutture e reti elettrificate sia interrate che aeree necessarie all’approvvigionamento elettrico di aree periferiche o comunque non servite dalla rete esistente.

Ottimizzazione ed efficientamento energetico dei depuratori – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile. Il consumo specifico di energia elettrica negli impianti di depurazione è influenzato da diversi fattori, quali localizzazione e dimensione dell’impianto, origine e caratteristiche quali-quantitative

254 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA delle acque reflue in ingresso, condizioni idrauliche, configurazione della filiera di depurazione, età e stato di manutenzione dell’impianto, efficienza energetica dei dispositivi installati. Fatte salve le condizioni localizzative e di taglia dell’impianto (difficilmente modificabili) e considerato che circa il 30% dei costi gestionali è imputabile ai consumi energetici, un intervento atto ad incrementare l’uso di FER per la produzione di energia necessaria garantirebbe ampi margini in termini di riduzioni dei consumi nell’impianto.

Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile. La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche. Il bassissimo fabbisogno energetico per l’intero processo permette un’ottima integrazione tra fabbisogno di energia e approvvigionamento della stessa da FER.

Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Definizione di strumenti di pianificazione comunale e sovracomunale che prescrivano modalità di approvvigionamento di energia rinnovabile. La realizzazione di piani gestione forestale sostenibile potrebbe apportare degli effetti positivi garantendo, grazie alla pulizia dei boschi, un approvvigionamento di biomassa utile ad alimentare piccole centrali ad uso pubblico o privato. Inoltre la cura e la manutenzione dei boschi e della macchia mediterranea ridurrebbero il rischio di incendi.

Edificio a basso o nullo consumo energetico e a rifiuti zero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC). Un aumento significativo della produzione di energia da FER ha un ruolo chiave per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2. Il peso del comparto edilizio in termini di carichi ambientali prodotti è noto. Il passo culturale e tecnico che condurrà agli edifici a zero emissioni permetterà di chiudere il ciclo di produzione, installazione e smaltimento dei materiali da costruzione rendendo energeticamente sostenibili gli interventi sul patrimonio edilizio esistente e di nuova realizzazione.

Costruzione di una rete di mobilità dolce e sostenibile – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC). La strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di favorire la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra.

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC). Il potenziamento previsto dall’azione di piano porta con sé potenziali effetti negativi; in relazione alla componente energia, il consumo di suolo (con conseguente perdita di suolo agricolo/prato)

255 RAPPORTO AMBIENTALE potrebbe incrementare sensibilmente i flussi di traffico veicolare con conseguente incremento di consumi ed emissioni.

Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC). La valorizzazione e il recupero della viabilità fondativa comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati da potenziali nuove infrastrutturazioni viarie. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Si avrebbe anche una consistente riduzione dei costi derivanti dalla realizzazione di nuove infrastrutture. Realizzazione del nuovo porto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC). Innanzitutto, la costruzione di un porto necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporta consumi energetici elevatissimi, così come il traffico veicolare e le imbarcazioni che usufruiscono di tale infrastruttura. Inoltre, va tenuto presente che la costruzione di un porto, seppure turistico, comporta la realizzazione di una serie di servizi e attività aggiuntive che contribuirebbero ad incrementare domanda e consumi di energia.

3.4.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Configurazione delle attività artigianali e di deposito che presentano rischi di Piano di Amministrazione inquinamento zonizzazione Assente (2014) Piano approvato comunale acustico in aree acustica sufficientemente distanti dal centro abitato Configurazione di un Piano di sistema di Amministrazione monitoraggio Assente (2014) Piano approvato monitoraggio comunale acustico acustico. Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale Criticità 0% di popolazione % di che ricerchi soluzioni acustica esposta valori LAeq d > popolazione sostenibili rispetto determinata Elaborazione ISPRA su 65 dBA (i valori di esposta a 0% (2014) alla qualità dalle dati ARPA baseline vanno bene, valori LAeq ambientale e della infrastrutture quindi si propone di d > 65 dBA vita urbana stradali mantenerli) (collegamenti costa – entroterra)

256 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Effetti ambientali delle azioni di piano

Realizzazione di un polo tecnologico con il rafforzamento dell’area industriale e artigianale – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione delle attività artigianali e di deposito che presentano rischi di inquinamento acustico in aree sufficientemente distanti dal centro abitato La realizzazione di un polo tecnologico con il rafforzamento dell’area industriale e artigianale contestualmente all’approvazione e attuazione del Piano di zonizzazione acustica permetterebbe una corretta armonizzazione tra scelte localizzative e delocalizzative, finalizzate a ridurre il numero di persone esposte a livelli di rumore superiori ai limiti evitando la localizzazione di nuove sorgenti di rumore puntuali in prossimità di recettori.

Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). Il recupero della viabilità interpoderale limiterebbe il ricorso a nuove infrastrutture viarie riducendo costi derivanti da nuove realizzazioni. Monitorare le reti infrastrutturali di mobilità e trasporto, ottimizzandone l’utilizzo (rivitalizzando alcune modalità), riduce anche il rischio che percentuali significative della popolazione siano esposte a livelli di pressione sonora eccessivi.

Riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia) e riqualificazione degli accessi urbani con due “porte” in entrata e in uscita dalla vecchia SS125 – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). A partire dagli strumenti di pianificazione acustica (in particolare la zonizzazione e la mappatura acustica), saranno riqualificati gli accessi urbani al centro abitato. Sono auspicabili opere mirate alla mitigazione e compensazione degli effetti conseguenti alla presenza di infrastrutture viarie quali le arterie stradali statali.

Costituzione di una rete di servizi per la comunità (mobilità e trasporti) – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). L’introduzione di soluzioni alternative alla mobilità intesa in termini classici consente anche di migliorare la situazione ambientale relativa alla qualità dell’aria, rumore ed emissioni di gas serra, e di conseguenza ha effetti positivi sulla qualità della vita dei cittadini. La costituzione di una rete di servizi per la comunità che investa sulla mobilità sostenibile rappresenta un fattore di qualificazione sociale anche perché induce l’istaurarsi di processi virtuosi che portano alla riduzione del traffico e all’aumento della sicurezza stradale.

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). Il potenziamento previsto dalla presente azione di piano porta con sé potenziali effetti negativi; in relazione alla componente rumore, l’incremento del consumo di suolo aumenterebbe

257 RAPPORTO AMBIENTALE sensibilmente l’utilizzo di aree ampliando i flussi di traffico veicolare con conseguente crescita dell’inquinamento acustico e della percentuale di popolazione esposta al rumore.

Valorizzazione e recupero della viabilità fondativa – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). La conservazione dell’assetto viario principale del territorio comunale, potrebbe evitare la collocazione di nuovi insediamenti in localizzazioni che inducano nuova viabilità veicolare con accesso diretto sui principali tracciati viari. Qualora vi sia la necessità di realizzare nuovi tratti questi dovrebbero essere di limitata estensione e comunque finalizzati alla connessione tra gli itinerari principali, indicati dalla trama dei collegamenti del sistema storico ambientale. Ciò ridurrebbe il rischio di avere nuove impattanti infrastrutturazioni e conseguente incremento dell’inquinamento acustico e della percentuale di popolazione esposta al rumore.

Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). La costruzione e l’esercizio di infrastrutture provoca una serie di pesanti impatti sugli ecosistemi e sulla biodiversità. Nel caso della presente azione di piano tali impatti si amplificano, a causa dell’estensione di territorio interessato e dell’elevato flusso di veicoli che tali connessioni genererebbe. Gli effetti ecologici non sono limitati all’area realmente occupata dall’infrastruttura e dalle relative pertinenze. Certamente con l’incremento di flussi di traffico veicolare si avrebbe un incremento dell’inquinamento acustico e della percentuale di popolazione esposta al rumore.

Riqualificazione del centro urbano attraverso la ricomposizione dei tessuti con verifica della possibilità di isole pedonali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra). La ricomposizione dei tessuti urbani con ricerca di nuove soluzioni sostenibili garantirebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico apportando significativi effetti positivi sulla qualità della vita.

3.4.12 Componente ambientale n. 12 – Clima

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Il valore di Il valore baseline non benchmark non è è attualmente attualmente disponibile (il disponibile (il popolamento popolamento Mantenimento della ARPAS – Dipartimento dell'indicatore e la dell'indicatore e la Precipitazioni V. Grafico situazione attuale del specialistico regionale rilevazione rilevazione medie annuali 12.1 clima idrometeoclimatico dell'indicatore dell'indicatore saranno di saranno di competenza del competenza del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC)

258 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Il valore di Il valore baseline non benchmark non è è attualmente attualmente disponibile (il disponibile (il Intensità popolamento popolamento massima in 60 ARPAS – Dipartimento dell'indicatore e la dell'indicatore e la minuti mm specialistico regionale rilevazione rilevazione (precipitazione idrometeoclimatico dell'indicatore dell'indicatore massima) saranno di saranno di competenza del competenza del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC) Il valore di Il valore baseline non benchmark non è è attualmente attualmente disponibile (il disponibile (il popolamento popolamento Temperatura ARPAS – Dipartimento dell'indicatore e la dell'indicatore e la superficiale Gradi (°) specialistico regionale rilevazione rilevazione del suolo idrometeoclimatico dell'indicatore dell'indicatore saranno di saranno di competenza del competenza del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC) Il valore di Il valore baseline non benchmark non è è attualmente attualmente disponibile (il disponibile (il Temperatura popolamento popolamento media del ARPAS – Dipartimento dell'indicatore e la dell'indicatore e la terreno a 10 Gradi (°) specialistico regionale rilevazione rilevazione cm di idrometeoclimatico dell'indicatore dell'indicatore profondità saranno di saranno di competenza del competenza del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC)

Effetti ambientali delle azioni di piano Si pone in evidenza che gli effetti ambientali delle azioni di piano sono riferiti sempre all’unico Obiettivo di sostenibilità ambientale “Mantenimento della situazione attuale del clima”.

Costituzione di un parco fluviale Come sottolineato nella Relazione del Piano del Maggio 2014, il parco urbano fluviale nel suo insieme costituisce una risorsa ambientale sovracomunale, capace di innescare processi di riqualificazione e rivitalizzazione di un ambito fluviale ampio. Il “Verde Pubblico” di Tertenia dovrebbe e potrebbe cominciare proprio dalla sponda del Fiume Rio Quirra innescando così un circuito ecologico con la realizzazione di un mega-parco. Tutto ciò dovrebbe portare alla riqualificazione delle aree degradate con l’obiettivo di tutela e fruizione pubblica con la conseguenza di creare/potenziare l’attività di “turismo ambientale”. Già si è sottolineato, in questo paragrafo 3.4, a proposito della qualità dell’aria, come la costituzione di un parco fluviale con la conseguente piantumazione di specie vegetali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, le piante sono in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità. Inoltre, a proposito della componente “Flora, fauna e biodiversità”, si è posto in evidenza che l’azione prevede la riqualificazione e la messa in sicurezza degli argini tramite tecniche di ingegneria naturalistica per la salvaguardia e il miglioramento del paesaggio, con contestuale

259 RAPPORTO AMBIENTALE creazione di verde attrezzato (laghetti, attività sportive e ricreative correlate, ecc.). In considerazione del fatto che la localizzazione è prossima al centro abitato, l’intervento potrebbe costituire un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi fluviali. Gli effetti positivi su queste due componenti ambientali potrebbero incidere positivamente sul mantenimento delle condizioni attuali del microclima. Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale

Già si è sottolineato, in questo paragrafo 3.4, a proposito della qualità dell’aria, come l’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, le piante sono in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità. Inoltre, a proposito della componente “Flora, fauna e biodiversità”, si è posto in evidenza che l’utilizzo della vegetazione per la ricostruzione di un ambiente naturale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente in esame, a condizione non solo che le essenze vengano scelte tra quelle locali, ma anche che si utilizzi materiale di propagazione certificato, con germoplasma autoctono. Se tale condizione risultasse soddisfatta, l’intervento in sé costituirebbe un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi presenti nel territorio comunale di Tertenia, e, qualora fossero accuratamente valutati tempi e modalità di realizzazione, non ingenererebbe una diminuzione del numero o dell’estensione degli habitat sensibili, né disturbi a carico delle specie di fauna minacciate o delle specie di interesse comunitario e/o conservazionistico presenti nel sito Natura 2000. Come nel caso dell’azione precedente, gli effetti positivi su queste due componenti ambientali potrebbero incidere positivamente sul mantenimento delle condizioni attuali del microclima.

Introduzione di impianti di fitodepurazione nei nuclei extraurbani Già si è sottolineato, in questo paragrafo 3.4, a proposito della qualità dell’aria, come gli impianti di fitodepurazione comportino un impatto ambientale molto limitato, consumi di energia elettrica ridotti rispetto a un depuratore tradizionale e l’assenza di apparecchiature elettromeccaniche. Inoltre, essendo un sistema di depurazione naturale delle acque reflue che utilizza piante acquatiche, quest’ultime oltre a fornire l’ossigeno necessario alle reazioni biochimiche di degradazione delle sostanze inquinanti, svolgerebbero anche un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Inoltre, a proposito della componente “Flora, fauna e biodiversità”, si è evidenziato che l’azione, finalizzata a risolvere l’attuale problema del mancato trattamento dei carichi inquinanti nei nuclei extraurbani, potrebbe costituire un’iniziativa di tutela materiale degli ecosistemi grazie all’abbattimento dei carichi inquinanti attualmente non trattati, suscettibili di impattare sulle componenti suolo e acque e dunque, indirettamente, sugli ecosistemi presenti. Infine, con riferimento alla componente “Energia”, si è fatto notare che la fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche. Il bassissimo fabbisogno energetico per l’intero processo permette un’ottima integrazione tra fabbisogno di energia e approvvigionamento della stessa da FER.

260 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Gli effetti positivi su queste tre componenti ambientali potrebbero incidere positivamente sul mantenimento delle condizioni attuali del microclima.

Strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce e sostenibile / Realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili In questo paragrafo 3.4, si è già osservato, per la qualità dell’aria, come la strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, apportando degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. A proposito della componente “Assetto insediativo-demografico”, si è posto in evidenza come gli itinerari ciclabili e pedonali costituiscano, quali itinerari offerti ai turisti ed alle comunità locali, una fondamentale azione che svolge una funzione complementare della qualità della fruizione, e, ancora di più delle azioni del punto precedente, accrescono l’attrattività del territorio comunale, promuovendone una fruizione turistica diversificata, anche in termini di destagionalizzazione dei flussi. Inoltre, per la componente “Energia”, si è sottolineato come La strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce comporterebbe una diminuzione degli impatti ambientali generati dai veicoli motorizzati. In particolare, favorirebbe e promuoverebbe l’utilizzo di modalità di spostamento alternative in grado di favorire la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra. Infine, con riferimento alla componente “Sistema costiero”, si è visto che la realizzazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera. L’organizzazione e regolarizzazione del sistema di queste aree è funzionale oltre al miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico anche alla qualità dell’offerta turistica della fascia costiera in termini di accessibilità nel paesaggio per la quale è possibile prevedere un incremento dei valori di baseline per il 2025 rispetto al numero di interventi di riqualificazione di aree di sosta e della viabilità esistente compresa la sentieristica per la mobilità dolce. Quindi, la strutturazione di una rete sentieristica per la mobilità dolce e la realizzazione di nuove infrastrutture sostenibili generano una serie di effetti positivi sulle componenti ambientali che dovrebbero, indirettamente, avere conseguenze positive in rapporto al mantenimento della situazione attuale del clima.

Gestione dei boschi: recupero della loro integrità strutturale e conseguente valorizzazione del paesaggio / Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile Si è notato, in questo paragrafo 3.4, a proposito della componente “Flora, fauna e biodiversità”, come i piani di gestione forestale siano strumenti finalizzati alla gestione produttiva del patrimonio forestale, che generalmente suddividono la superficie interessata dal piano in particelle forestali, definendo per ciascuna di esse gli interventi selvicolturali (principalmente i tagli produttivi) da attuarsi, cercando nel contempo di conservare la capacità di rigenerazione del bosco. Per la qualità dell’aria, si è posto in evidenza quanto segue. In primo luogo, la gestione dei boschi potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Innanzitutto, una gestione appropriata comporterebbe il recupero dell’integrità strutturale della vegetazione, la quale è in grado di svolgere un’azione filtrante nei confronti dei maggiori inquinanti gassosi, tra cui il biossido di zolfo

SO 2 e del particolato atmosferico, tra cui il PM10, rimuovendone grandi quantità. Una gestione

261 RAPPORTO AMBIENTALE forestale appropriata consentirebbe, inoltre, di mantenere la biodiversità e la capacità di rinnovamento. La corretta gestione dei boschi, anche attraverso la realizzazione di piani forestali adeguati, genera un mantenimento o un miglioramento dello stato di conservazione e di vitalità degli ecosistemi e, quindi, indirettamente, esercita un effetto positivo sul mantenimento del clima.

Realizzazione di isole energetiche Si è già notato, in questo paragrafo 3.4, per la qualità dell’aria, come la realizzazione di isole energetiche potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, il concetto stesso di isola suggerisce la realizzazione di un ambiente in grado di autosostenersi, abbattendo gli sprechi energetici, riducendo i consumi e quindi anche le emissioni derivanti dall’utilizzo di fonte energetiche tradizionali. A proposito della componente “Energia”, si è posto in evidenza che la realizzazione di isole energetiche potrebbe apportare degli effetti positivi in relazione al risparmio energetico ad esse connesso. La presenza di isole energetiche ridurrebbe inoltre il ricorso a nuove infrastrutture e reti elettrificate sia interrate che aeree necessarie all’approvvigionamento elettrico di aree periferiche o comunque non servite dalla rete esistente. Il ricorso alle isole energetiche potrebbe, quindi, complessivamente avere un effetto positivo sul mantenimento del clima.

Ottimizzazione ed efficientamento energetico dei depuratori Si è già notato, in questo paragrafo 3.4, per la qualità dell’aria, come l’efficientamento energetico dei depuratori potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria, riducendo i consumi di energia elettrica e di conseguenza le emissioni di inquinanti in atmosfera. A proposito della componente “Energia”, si è posto in evidenza che il consumo specifico di energia elettrica negli impianti di depurazione è influenzato da diversi fattori, quali localizzazione e dimensione dell’impianto, origine e caratteristiche quali-quantitative delle acque reflue in ingresso, condizioni idrauliche, configurazione della filiera di depurazione, età e stato di manutenzione dell’impianto, efficienza energetica dei dispositivi installati. Fatte salve le condizioni localizzative e di taglia dell’impianto (difficilmente modificabili) e considerato che circa il 30% dei costi gestionali è imputabile ai consumi energetici, un intervento atto ad incrementare l’uso di FER per la produzione di energia necessaria garantirebbe ampi margini in termini di riduzioni dei consumi nell’impianto. L’ottimizzazione e l’efficientamento energetico dei depuratori potrebbero, quindi, complessivamente contribuire positivamente al mantenimento del clima.

Rinnovare sul piano energetico il Centro Storico / Recupero architettonico degli edifici Si è già notato, in questo paragrafo 3.4, per la qualità dell’aria, come il rinnovamento energetico degli edifici del Centro Storico potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Infatti, se da un lato, le misure attive come l’utilizzo di fonti rinnovabili potrebbe ridurre i consumi e di conseguenza le emissioni di inquinanti in atmosfera, d’altro canto, anche le misure passive, come la migliore impermeabilizzazione dell’involucro edilizio, comporterebbe una riduzione dei consumi derivanti dal riscaldamento e dal raffrescamento delle strutture A proposito della componente “Asseto insediativo-demografico”, si è visto come rinnovare gli edifici del Centro Storico dal punto di vista energetico mediante l’applicazione di criteri di bio-architettura potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente insediativa. Le tipologie esistenti

262 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA dovranno quindi essere reinterpretate e trasformate in funzione delle nuove potenzialità previste nel PUC. Per la componente “Energia”, si è posto in evidenza come la riqualificazione del Centro Storico sul piano energetico condurrebbe ad ampliare le potenzialità d’uso di una dotazione abitativa spesso non sfruttata anche a causa degli eccessivi vincoli posti alla trasformazione del patrimonio abitativo storico anche in chiave impiantistica. Quindi, l’ottimizzazione e l’efficientamento energetico degli edifici del Centro Storico potrebbero complessivamente contribuire positivamente al mantenimento del clima.

Realizzazione del nuovo porto e ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui Gli effetti negativi, già sottolineati, a proposito della realizzazione del nuovo porto, in questo paragrafo 3.4, sono molteplici, e vengono, qui di seguito, richiamati. A proposito della qualità dell’aria, si nota come la realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi, derivanti dalla sua costruzione stessa, dal traffico veicolare aggiuntivo, dalle emissioni delle imbarcazioni e dalle normali attività umane svolte a sostegno dell’utilizzo e della fruizione del porto. Innanzitutto, la costruzione di un porto necessita l’utilizzo di mezzi pesanti e la lavorazione di materiali che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti, così come il traffico veicolare e le imbarcazioni che usufruiranno di tale infrastruttura. Inoltre, la costruzione di un porto, seppur turistico, comporterebbe la realizzazione di una serie di servizi e attività aggiuntive che contribuirebbe ad aumentare le emissioni di inquinanti in atmosfera. Inoltre, l’ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sulla qualità dell’aria derivanti dal potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui con il conseguente ulteriore traffico veicolare che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti. Inoltre, l’ottimizzazione dei servizi, comporterebbe la realizzazione di una serie di attività aggiuntive che contribuirebbe ad aumentare le emissioni di inquinanti in atmosfera. Per la componente “Acqua”, si rileva che la realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine. Innanzitutto, la modifica dell’ambiente, con l’introduzione di un’opera come il porto, potrebbe determinare un deterioramento dei litorali sabbiosi, a causa dell’alterazione delle correnti o delle biocenosi. In secondo luogo, potrebbe comportare un ulteriore degrado a causa dei rifiuti e degli scarichi provenienti dalle imbarcazioni, che, oltre a determinare l’introduzione di sostanze inquinanti nel mare, causerebbe anche una contaminazione del tratto costiero dovuto al trasporto di tali inquinanti a riva a causa del moto ondoso. Per la componente “Assetto insediativo-demografico”, la realizzazione del nuovo porto potrebbe apportare degli effetti negativi sullo stato qualitativo delle acque marine. Innanzitutto, la modifica dell’ambiente, con l’introduzione di un’opera come il porto, potrebbe determinare un deterioramento dei litorali sabbiosi, a causa dell’alterazione delle correnti o delle biocenosi. In secondo luogo, potrebbe comportare un ulteriore degrado a causa dei rifiuti e degli scarichi provenienti dalle imbarcazioni, che oltre a determinare l’introduzione di sostanze inquinanti nel mare causerebbe anche una contaminazione del tratto costiero dovuto al trasporto di tali inquinanti a riva a causa del moto ondoso. La qualità della fruizione delle spiagge potrebbe risultarne evidentemente, fortemente compromessa. Inoltre, la realizzazione del porto comporta notevoli disagi, in termini di fruizione delle spiagge, durante la fase di cantiere, e la necessità di collegare la nuova infrastruttura con i comuni limitrofi, con un potenziamento della rete stradale provinciale che,

263 RAPPORTO AMBIENTALE necessariamente, implicherà un aumento del consumo di suolo in aree naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti. Con riferimento alla componente “Flora, fauna e biodiversità”, la realizzazione del nuovo porto, per la cui localizzazione è stata individuata un’area contigua al SIC e per la quale il PUC prevede una porzione di area dedicata ai servizi all’interno del SIC stesso, è suscettibile di interferire negativamente con gli obiettivi di tutela degli habitat di interesse comunitario e in particolare con gli habitat prioritari *1120 per la parte a mare e *6220 per la parte a terra, e dunque di determinare una riduzione dell’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”, mentre è ininfluente rispetto all’indicatore “iniziative di tutela materiali e immateriali di habitat ed ecosistemi”. Per quanto riguarda la componente “Energia”, va notato come, innanzitutto, la costruzione di un porto necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporta consumi energetici elevatissimi, così come il traffico veicolare e le imbarcazioni che usufruiscono di tale infrastruttura. Inoltre, va tenuto presente che la costruzione di un porto, seppure turistico, comporta la realizzazione di una serie di servizi e attività aggiuntive che contribuiscono ad incrementare domanda e consumi di energia. I molteplici effetti evidenziati potrebbero ripercuotersi molto negativamente sul clima, pregiudicandone il mantenimento delle condizioni attuali. Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali Si ribadisce quanto già sottolineato in questo paragrafo 3.4. L’identificazione di nuove aree destinate a servizi, residenze e attività turistiche potrebbe comportare effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. L’identificazione di queste nuove aree potrebbe, inoltre, comportare degli effetti negativi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento ai reflui. Infatti, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Questi effetti negativi potrebbero avere ripercussioni problematiche anche sul mantenimento delle condizioni attuali del clima.

Riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia) Si è già notato, in questo paragrafo 3.4, per la qualità dell’aria, come la riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 potrebbe apportare degli effetti negativi, derivanti dalla riqualificazione stessa e dal traffico veicolare aggiuntivo. Infatti, la riqualificazione di questi collegamenti stradali necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporterebbe l’emissione in atmosfera di ulteriori inquinanti, così come il traffico veicolare generato da tale collegamento. La riqualificazione di questi collegamenti potrebbe esercitare, indirettamente, un effetto negativo sulle condizioni climatiche.

264 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless Si è già notato, in questo paragrafo 3.4, per la qualità dell’aria, come il potenziamento delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica potrebbe apportare degli effetti negativi. Innanzitutto, l’implementazione delle reti presuppone l’emissione di inquinanti derivanti dalla loro costruzione. In secondo luogo, le reti dell’illuminazione pubblica, a seconda di come sono progettate e realizzate, comportano un aumento dei consumi energetici. Invece, a proposito della componente “Acqua”, si evidenzia come l’adeguamento delle reti dell’illuminazione e telefonica potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge. Infatti, se il potenziamento fosse orientato all’efficientamento energetico potrebbe favorire l’integrazione tra il potenziamento dell’offerta turistica e il miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico. Certamente, se questa tipologia di azioni venisse attuata secondo buone pratiche e con le dovute cautele, soprattutto in termini di riduzione al minimo delle emissioni di inquinanti in atmosfera e di efficientamento energetico, si potrebbe considerare come complessivamente favorevole al mantenimento del clima.

3.4.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero

Obiettivo di Baseline (tra Unità di Fonte per il sostenibilità Indicatore parentesi l’anno Benchmark (al 2025) misura popolamento ambientale di riferimento) Percentuale di abitazioni servite da pozzi rispetto % Comune di Tertenia = 98,8 % (2013) = 50 % al totale nella Marina di Tertenia Realizzazione della % - rete idrica nella Popolazione Marina di Tertenia Popolazione servita servita dall’impianto di dall’impianto di depurazione Comune di Tertenia = 15 % (2013) = 50% depurazione rispetto alla nella Marina di popolazione Tertenia totale nella Marina di Tertenia % - Popolazione Popolazione servita dalla Realizzazione e servita dalla rete fognaria adeguamento della rete fognaria rispetto alla Comune di Tertenia = 15 % (2013) = 50% rete fognaria nella nella Marina di popolazione Marina di Tertenia Tertenia totale nella Marina di Tertenia Interventi su 4 passerelle per la Interventi su 5 Interventi per discesa al mare passerelle per la anno di in località Foxi discesa al mare in protezione e Manna (2014) località Foxi Manna riqualificazione Numero/anno Comune di Tertenia Miglioramento Interventi su 3 Interventi su 4 del compendio dell’accessibilità al passerelle per la passerelle per la dunale e di sistema spiaggia discesa al mare discesa al mare in spiaggia in località Foxi località Foxi Murdegu Murdegu (2014) Accessi al Numero Comune di Tertenia = 27 (2013) = 30 mare

265 RAPPORTO AMBIENTALE

Il valore di benchmark non è attualmente Interventi di disponibile (il riqualificazione Numero di popolamento del sistema interventi tra il dell'indicatore e la Comune di Tertenia - della viabilità 2015 ed il rilevazione nella Marina di 2025 dell'indicatore saranno Tertenia di competenza del Comune durante l'attuazione del PUC) Estensione delle aree degradate che necessitano di = 0 (i valori di baseline interventi di mq Comune di Tertenia = 0 (2013) vanno bene, quindi si riqualificazione propone di mantenerli) e recupero ambientale Valorizzazione della nella Marina di componente Tertenia paesaggistico – Interventi su 4 marina passerelle per la Interventi su 5 Interventi per discesa al mare passerelle per la anno di in località Foxi discesa al mare in protezione e Manna (2014) località Foxi Manna riqualificazione numero/anno Comune di Tertenia Interventi su 3 Interventi su 4 del compendio passerelle per la passerelle per la dunale e di discesa al mare discesa al mare in spiaggia in località Foxi località Foxi Murdegu Murdegu (2014) Numero di Il valore di benchmark Interventi volti concessioni non è attualmente Valorizzazione del alla tra il 2015 ed il disponibile (il patrimonio edilizio riqualificazione 2025 volte alla popolamento esistente del patrimonio riqualificazione dell'indicatore e la (legalmente Comune di Tertenia - edilizio del patrimonio rilevazione realizzato e/o esistente nella edilizio dell'indicatore saranno parzialmente o Marina di esistente nella di competenza del totalmente abusivo) Tertenia Marina di Comune durante Tertenia l'attuazione del PUC) Numero di Il valore di benchmark concessioni non è attualmente Interventi volti tra il 2015 ed il disponibile (il Valorizzazione del alla 2025 volte alla popolamento patrimonio valorizzazione valorizzazione dell'indicatore e la Comune di Tertenia - architettonico del patrimonio del patrimonio rilevazione costiero architettonico edilizio dell'indicatore saranno costiero esistente nella di competenza del Marina di Comune durante Tertenia l'attuazione del PUC) Offerta Numero di ricettiva nella strutture Comune di Tertenia = 43 (2013) = 50 Marina di ricettive Tertenia Numero di - B&B = 13 (2013); posti-letto - B&B = 16 Capacità nelle strutture - Hotel = 118 Comune di Tertenia - Hotel = 121; ricettiva ricettive della (2013); - Campeggi = 243 Marina di - Campeggi = Tertenia 242 (2013) Valorizzazione del Il valore baseline potenziamento dei non è Il valore di benchmark servizi turistici attualmente Superfici non è attualmente disponibile (il destinate ad disponibile (il popolamento attività popolamento dell'indicatore e la turistico- dell'indicatore e la mq Comune di Tertenia rilevazione commerciali rilevazione dell'indicatore lungo le aree dell'indicatore saranno saranno di limitrofe al di competenza del competenza del litorale Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) l'attuazione del PUC)

266 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Il valore di benchmark non è attualmente disponibile (il Numero di Riorganizzazione Concessioni popolamento concessioni delle aree destinate demaniali dell'indicatore e la demaniali tra il Comune di Tertenia - a concessione nella Marina di rilevazione 2015 ed il demaniale Tertenia dell'indicatore saranno 2025 di competenza del Comune durante l'attuazione del PUC) Il valore baseline non è Il valore di benchmark attualmente non è attualmente disponibile (il disponibile (il popolamento Numero di popolamento Aree di sosta dell'indicatore e la aree di sosta dell'indicatore e la nella Marina di Comune di Tertenia rilevazione nella Marina di rilevazione Tertenia dell'indicatore Tertenia dell'indicatore saranno saranno di di competenza del competenza del Comune durante Comune durante l'attuazione del PUC) Riorganizzazione l'attuazione del delle aree di sosta PUC e del PUL) Numero di Il valore di benchmark Numero di interventi di non è attualmente interventi di riqualificazione disponibile (il riqualificazione delle aree di popolamento realizzati delle sosta e della dell'indicatore e la aree sosta e viabilità Comune di Tertenia - rilevazione della viabilità esistente nella dell'indicatore saranno esistente nella Marina di di competenza del Marina di Tertenia tra il Comune durante Tertenia 2015 ed il l'attuazione del PUC) 2025 Numero di Potenziamento dei Linee di linee di servizi di collegamento collegamento collegamento tra il tra il centro Comune di Tertenia 1 (2013) 3 tra il centro centro abitato e la abitato e il abitato e il costa mare mare

Effetti ambientali delle azioni di piano

Realizzazione della rete idrica a Sarrala: approvvigionamento e distribuzione idrica – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Realizzazione della rete idrica nella Marina di Tertenia La realizzazione della rete idrica a Sarrala potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo della componente costiera. Promuovendo il potenziamento e l’adeguamento del servizio idrico in costa si avrà infatti una variazione della percentuale di abitazioni servite attualmente esclusivamente da pozzi che, al 2025, potrebbero risultare in gran parte servite dalla rete

Potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque e delle risorse idriche territoriali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Realizzazione della rete idrica nella Marina di Tertenia Il potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero. L’utilizzo di un sistema di raccolta e riciclo delle acque potrebbe comportare una riduzione dell’emungimento di acqua dalle falde sotterranee con conseguente diminuzione degli impatti relativi al sistema ambientale.

Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Realizzazione e adeguamento della rete fognaria nella Marina di Tertenia Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero. L’adeguamento e realizzazione

267 RAPPORTO AMBIENTALE della rete fognaria è in tal senso uno degli obiettivi fondamentali in funzione di un miglioramento delle condizioni di accessibilità e vivibilità dei luoghi. Attualmente solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dalla rete fognaria comunale mentre il restante 85% da fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, comportando a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. La realizzazione della rete fognaria permetterebbe una variazione in percentuale della popolazione servita attualmente da un valore del 15% ad un valore ipotetico di benchmark pari al 50% nel 2025.

Realizzazione e adeguamento fognature acque bianche e nere – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Realizzazione e adeguamento della rete fognaria nella Marina di Tertenia La realizzazione e adeguamento delle fognature potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale con riferimento al sistema costiero. Attualmente solo il 15% della popolazione nella zona costiera è servita dalla rete fognaria comunale mentre il restante 85% da fosse settiche. La realizzazione della rete fognaria permetterebbe una variazione in percentuale della popolazione servita attualmente da un valore del 15% ad un valore ipotetico di benchmark pari al 50% nel 2025.

Regolarizzazione e definizione di una disciplina per l’accessibilità alle spiagge garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia La definizione di una disciplina per l’accessibilità agli spazi marini potrebbe essere un’azione potenzialmente positiva in termini di fruibilità della componente costiera. Il PUC, ma più in particolare il PUL, dovrà prevedere una norma relativa agli interventi possibili in tali aree volti alla protezione e riqualificazione del compendio dunale e di spiaggia oltre alla riqualificazione e riorganizzazione del sistema di accessi al mare. Per questi interventi si propongono valori di benchmark che prevedono un aumento della dotazione di sistemi di accesso e discesa al mare.

Creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia Funzionalmente all’obiettivo di miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia e considerando valori di benchmark per gli interventi di riqualificazione e recupero ambientale tali da prevedere un aumento della dotazione di sistemi di accesso e discesa al mare, è possibile affermare che la creazione di aree attrezzate per una migliore fruizione della risorsa mare può avere degli effetti positivi sulla componente. In particolare si rende necessaria l’applicazione di tecniche di intervento di ingegneria naturalistica in alcuni ambiti compatibilmente con un corretto inserimento nel contesto territoriale-paesaggistico, per la difesa del suolo e degli ecosistemi presenti

Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero. Oltre all’adeguamento e realizzazione di sistemi di accesso e discesa al mare per i quali si propongono valori di benchmark che prevedono un aumento della dotazione degli stessi, le condizioni di accessibilità e vivibilità dei luoghi potrebbero migliorare attraverso la riprogettazione del sistema della viabilità ossia con l’inserimento di piste ciclabili, nuova illuminazione, marciapiedi ed elementi di arredo verde. Per

268 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA questi ultimi interventi il valore baseline non è attualmente disponibile, il popolamento dell'indicatore e la rilevazione dell'indicatore saranno di competenza del Comune durante l'attuazione del PUC e del PUL.

Individuazione di un sistema di servizi quale elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia L’individuazione di un sistema di servizi potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero. Nel tratto costiero terteniese è infatti ancora presente un forte rapporto di continuità tra l’ambiente costiero e quello agricolo. Il progetto di Piano dovrà mirare al recupero e alla rivitalizzazione di tali aree in modo da creare una connessione tra la campagna e la costa capace di innescare piccole economie di intrattenimento e spazi per attività ricreative e di lettura.

Armonizzare l’edificato con il paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistico–marina Armonizzare l’edificazione al contesto paesaggistico-marino potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo del paesaggio funzionalmente all’obiettivo di valorizzazione della componente costiera. Le tecnologie dell’architettura possono rappresentare lo strumento principale del progetto di trasformazione. La qualità ambientale rappresenta infatti un elemento fondamentale nella trasformazione dello spazio abitato secondo obiettivi e politiche di sostenibilità urbana, sia nella nuova edificazione e sia nella riqualificazione del patrimonio architettonico esistente in costa.

Recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistico –marina Il recupero e miglioramento qualitativo del tratto costiero potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo delIa componente costiera. La qualità ambientale del tratto costiero terteniese rappresenta un elemento cardine tale che, per i valori di benchmark relativi all’estensione delle aree degradate, si propone di mantenere gli stessi valori di baseline. Gli interventi che si propongono rispetto a questa azione di piano verteranno quindi sul consolidamento e messa in sicurezza per un miglioramento della fruizione dei versanti rocciosi caratterizzanti il litorale terteniese.

Salvaguardare il patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) con il potenziamento degli standard urbanistici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) Potenziare e migliorare gli standard urbanistici funzionalmente alle esigenze abitative nel tratto costiero potrebbe apportare degli effetti positivi sul patrimonio edilizio esistente nel litorale terteniese. Infatti, una loro riorganizzazione potrebbe incentivare gli interventi e quindi le richieste di concessioni edilizie per la riqualificazione degli stessi. Attualmente non è disponibile un valore di baseline rispetto a questo indicatore, ma il popolamento e rilevazione dello stesso risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

269 RAPPORTO AMBIENTALE

Recupero architettonico degli edifici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) Il recupero architettonico degli elementi del sistema insediativo presente nel litorale terteniese, al fine di caratterizzarne la qualità insediativa e paesaggistica, potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità del patrimonio edilizio esistente. Gli interventi edilizi dovranno essere volti al recupero e riuso del patrimonio architettonico tradizionale esistente. Attualmente non è disponibile un valore di baseline relativo al numero di concessioni edilizie per anno volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio, ma il popolamento e rilevazione dello stesso risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti turistico- residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (legalmente realizzato e/o parzialmente o totalmente abusivo) L’individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti turistico- residenziali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità del patrimonio edilizio turistico- residenziale in costa. Si tratterebbe di sperimentare una modalità di pianificazione di iniziativa pubblica o privata volta alla riqualificazione e alla valorizzazione delle nuclei esistenti tale da creare nuove polarità urbane e la valorizzazione della particolare collocazione paesaggistica degli stessi.

Recupero architettonico degli edifici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio architettonico costiero Il recupero architettonico degli edifici presenti nell’ambito costiero permetterebbe di trasformare il disvalore di un paesaggio in rovina e marginale in un luogo della memoria idoneo a una nuova economia della qualità e dell’integrazione sistemica. Il diffondersi del principio della qualità architettonica e funzionale dello spazio costruito deve quindi essere considerata una delle linee di azione prioritarie all’interno degli strumenti urbanistici comunali attuativi. Si propone quindi l’attuazione di interventi volti alla riqualificazione di tale patrimonio per i quali, in termini di indicatori, attualmente non è disponibile un valore di baseline ma il cui popolamento e rilevazione risultano fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Armonizzare l’edificato con il paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del patrimonio architettonico costiero Armonizzare l’edificazione al contesto paesaggistico-marino potrebbe apportare degli effetti positivi sullo stato qualitativo del paesaggio funzionalmente all’obiettivo di valorizzazione del patrimonio architettonico costiero. L’analisi storica del tessuto urbano di Tertenia ha posto in evidenza come alla forte crescita quantitativa dell’urbanizzazione non è sempre corrisposta un’analoga crescita qualitativa, portando a una standardizzazione dell’edificazione e un progressivo impoverimento del paesaggio. Le tecnologie dell’architettura possono rappresentare in tal senso lo strumento principale del progetto di trasformazione. La qualità ambientale rappresenta un elemento fondamentale nella trasformazione dello spazio abitato secondo obiettivi e politiche di sostenibilità urbana, sia nella nuova edificazione e sia nella riqualificazione del patrimonio architettonico esistente in costa.

270 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Potenziamento dei servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici Il potenziamento dei servizi direttamente legati alle attività balneari potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera in termini di sviluppo economico legato al turismo. Uno degli elementi che maggiormente ne descrive tale potenziamento è l’incremento dell’offerta ricettiva per la quale si prevede un aumento in percentuale per il 2025. Tale incremento potrà realizzarsi attraverso il consolidamento del sistema di ospitalità diffusa e attraverso la riqualificazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare presente, nonché con il recupero e la riqualificazione degli immobili e delle aree dismesse di valenza ambientale. Altro elemento funzionale al potenziamento dei servizi è rappresentato dalla possibilità di inserimento di superfici commerciali lungo le aree limitrofe al litorale, data la valenza del commercio come funzione animatrice del territorio e data la rilevata assenza del settore commerciale. Per tale indicatore attualmente non è disponibile un valore di baseline ma il popolamento e la rilevazione potrebbero risultare fondamentali durante l'attuazione del PUC.

Costruzione di itinerari turistici – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici La costruzione di itinerari turistici potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera. Funzionalmente al potenziamento dei servizi turistici si rende necessaria una riorganizzazione dei percorsi turistici che sappiano combinare vari aspetti quali la cultura, la natura, le attività sportive e che colleghino in maniera sistemica le parti più significative del territorio.

Individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti turistico- residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici L’individuazione e definizione di piani attuativi di riqualificazione dei nuclei esistenti turistico- residenziali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla qualità del patrimonio edilizio turistico- residenziale in costa. Si tratterebbe di sperimentare una modalità di pianificazione di iniziativa pubblica o privata volta alla riqualificazione e alla valorizzazione delle nuclei esistenti tale da creare nuove polarità urbane e la valorizzazione della particolare collocazione paesaggistica degli stessi.

Realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici La realizzazione di piani di promozione e gestione dell’offerta e dei servizi per il turismo integrato potrebbe apportare degli effetti positivi per una migliore fruizione della componente costiera. Il presupposto affinché tali piani possano effettivamente risultare attuativi è legato ad una visione del territorio non più pensato per parti ma fortemente interconnesso, dove frammentazione e complessità devono essere ricollocate in un progetto unitario. In questo caso la progettazione sistemica risulterà essere uno strumento culturale e normativo tale che la costruzione delle connessioni degli elementi territoriali deve perdere il carattere dell’occasionalità localizzativa per diventare presupposto di organizzazione delle forme e delle risorse.

271 RAPPORTO AMBIENTALE

Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici L’individuazione di aree per ospitare attività turistiche potrebbe apportare degli effetti positivi per una migliore fruizione della componente costiera. Il territorio terteniese offre scenari ambientali di particolare pregio, anche se attualmente si presenta dominato da condizioni ambientali insostenibili quali il consumo di suolo, abusivismo, aumento della densità abitativa su parti di territorio che spesso non sono in grado di supportare la capacità di carico e di mantenere le qualità e neppure le quantità richieste dagli standard urbanistici. In tal senso, ipotizzare un’individuazione di nuove aree dovrà avvenire attraverso l’integrazione di soluzioni tecniche e progettuali basate sui criteri della sostenibilità ambientale ed energetica, che risultino compatibili con l’ambiente e che siano capaci di assicurare il risparmio delle risorse.

Potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque e delle risorse idriche territoriali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici Il potenziamento del sistema di raccolta e riuso delle acque potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee presenti sul sistema costiero. L’utilizzo di un sistema di raccolta e riciclo delle acque potrebbe comportare una riduzione dell’emungimento di acqua dalle falde sotterranee. L’acqua derivante dal processo di raccolta potrebbe essere utilizzato per usi irrigui, per quelli domestici e per quelli relativi ai servizi turistici.

Individuazione di un sistema di servizi che non sia solo il soddisfacimento di standard, ma anche elemento strutturante delle funzioni urbane fondato sul sistema viabilistico e sul sistema costiero – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione del potenziamento dei servizi turistici L’individuazione di un sistema di servizi potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela del patrimonio ambientale costiero. Nel tratto costiero terteniese è infatti ancora presente un forte rapporto di continuità tra l’ambiente costiero e quello agricolo. Il progetto di Piano dovrà mirare al recupero e alla rivitalizzazione di tali aree garantendone l’uso pubblico anche attraverso la riprogettazione del sistema viabilistico (inserimento di piste ciclabili, progettazione della nuova illuminazione, marciapiedi ed elementi di arredo verde) in modo da creare una connessione tra la campagna e la costa capace di innescare piccole economie di intrattenimento e spazi per attività ricreative e di lettura.

Ottimizzazione e definizione di una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riorganizzazione delle aree destinate a concessione demaniale Ottimizzare e definire una disciplina per l’uso delle aree da destinare alle concessioni demaniali potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela e fruibilità del patrimonio ambientale costiero. Il PUL in tal senso, dovrà prevedere una disciplina per l’utilizzo di tali aree con finalità turistico- ricreative, l’organizzazione del litorale in relazione al territorio immediatamente contiguo, ivi compresa la regolamentazione dell’accessibilità viaria e pedonale, insieme al garantire la conservazione e la tutela dell’ecosistema costiero. Attraverso una migliore organizzazione di tali aree è possibile prevedere un incremento dei valori di baseline relativi al numero di concessioni demaniali per il 2025.

272 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riorganizzazione delle aree di sosta Il potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari potrebbe apportare degli effetti positivi sulla tutela e fruibilità del patrimonio ambientale costiero. La regolarizzazione e riorganizzazione delle aree di sosta è funzionale oltre al miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico anche alla qualità dell’offerta turistica della fascia costiera in termini di accessibilità. Attraverso una migliore organizzazione di tali aree è possibile prevedere un incremento dei valori di baseline per il 2025 rispetto al numero delle aree di sosta e al numero di interventi di riqualificazione delle stesse e della viabilità esistente. I valori di baseline non sono attualmente disponibili, ma il loro popolamento e rilevazione potrebbero risultare fondamentali durante l'attuazione del PUC e del PUL.

Creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riorganizzazione delle aree di sosta La creazione di un sistema di aree attrezzate collegate da una rete sentieristica con balconi belvedere per la fruizione paesaggistica della risorsa mare potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera. L’organizzazione e regolarizzazione del sistema di queste aree è funzionale oltre al miglioramento dell’assetto eco-paesaggistico anche alla qualità dell’offerta turistica della fascia costiera in termini di accessibilità nel paesaggio per la quale è possibile prevedere un incremento dei valori di baseline per il 2025 rispetto al numero di interventi di riqualificazione di aree di sosta e della viabilità esistente compresa la sentieristica per la mobilità dolce. Il valore di baseline non è attualmente disponibile, ma il popolamento e la rilevazione potrebbero risultare fondamentali durante l'attuazione del PUC e del PUL.

Miglioramento della viabilità interna e collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Potenziamento dei servizi di collegamento tra il centro abitato e la costa Il miglioramento della viabilità interna e collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera in termini di fruibilità e accessibilità del territorio. Funzionalmente all’obiettivo di potenziamento dei servizi di collegamento si propone per il 2025 un aumento dei valori di baseline relativamente alle linee di collegamento tra il centro abitato e Sarrala.

Costituzione di una rete di servizi per la comunità (mobilità e trasporti, sanità, cultura, sport ed altre attività ricreative) – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Potenziamento dei servizi di collegamento tra il centro abitato e la costa La costituzione di una rete di servizi per la comunità potrebbe apportare degli effetti positivi sulla componente costiera in termini di fruibilità e accessibilità del territorio costiero. In tal senso, si rende necessaria una pianificazione intersettoriale per la creazione e la gestione di servizi secondo obiettivi e politiche di sostenibilità urbana e tutela delle risorse e del paesaggio.

3.5 La definizione e la valutazione delle alternative

Le alternative di piano che qui si definiscono e valutano sono riferite alle azioni di piano che si ritiene possano essere sostituite o integrate con altre azioni di piano in modo da contribuire in maniera più adeguata al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale nell’anno di riferimento.

273 RAPPORTO AMBIENTALE

È evidente come le alternative di piano non possano che essere riferite, anche se non esclusivamente, a quelle azioni di piano che, nei sottopragrafi 3.3.4… e 3.4…, sono identificate e discusse come potenzialmente sfavorevoli nei confronti degli obiettivi di sostenibilità ambientale cui si legano. Lo scopo di definire queste alternative è duplice. In primo luogo, in questa fase di adozione ed approvazione del PUC e del PUL, la proposta di alternative può indicare la strada per un affinamento, in maniera tale da rendere in partenza il PUC ed il PUL più adeguati nell’integrare, nel dispositivo di piano, un orientamento forte e riconoscibile alla tutela delle risorse ambientali ed al paradigma dello sviluppo sostenibile, nello spirito e nella lettera dell’art. 1 della Direttiva n. 42/2001/CE. In secondo luogo, le alternative saranno un serbatoio di azioni di piano utili alla mitigazione di situazioni negative impreviste durante l’attuazione del PUC e del PUL, segnalate, nel sistema di monitoraggio, da più o meno drammatici allontanamenti dei valori degli indicatori dai relativi benchmark al 2025. Le alternative vengono definite, nei sottoparagrafi che seguono, per ogni componente ambientale, con riferimento alle azioni di piano rispetto alle quali si ritiene le alternative debbano essere proposte.

3.5.1 Componente ambientale n. 1 – Aria

Alternativa alle Azioni “Realizzazione del nuovo porto” e “Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui”: Soppressione o individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Va attentamente considerata, tramite una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in termini ex-ante, l’impatto sulla qualità dell’aria, con riferimento all’aumento della concentrazione di

SO 2 e PM10. Qualora si preveda che questo impatto possa generare una diminuzione dei livelli di qualità dell’aria rispetto alla situazione di baseline, si dovrà attentamente valutare se una gestione particolarmente oculata della biodiversità e della capacità di rinnovamento degli ecosistemi, nei quali l’integrità strutturale della vegetazione gioca un ruolo particolarmente importante in termini di filtro nei confronti degli inquinanti gassosi, potrà efficacemente mitigare l’impatto negativo. Se l’impatto negativo venisse valutato come non adeguatamente mitigabile, bisognerà prendere in seria considerazione l’ipotesi di non realizzare l’opera. L’andamento degli indicatori per il monitoraggio della qualità dell’aria andrà valutato con attenzione, e, se in fase di attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere il livello di baseline della qualità dell’aria, bisognerà prevedere sospensioni temporanee dell’attività del nuovo porto o della sua costruzione, fino a quando il livello della qualità dell’aria non ritornerà al livello di baseline.

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’impatto di quest’azione è, qualitativamente, simile, ma quantitativamente decisamente inferiore, a quello dell’azione precedente. Comunque, come nel caso precedente, si dovrà attentamente valutare se una gestione particolarmente oculata della biodiversità e della capacità di

274 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA rinnovamento degli ecosistemi, nei quali l’integrità strutturale della vegetazione gioca un ruolo particolarmente importante in termini di filtro nei confronti degli inquinanti gassosi, potrà efficacemente mitigare l’impatto negativo. L’andamento degli indicatori per il monitoraggio della qualità dell’aria andrà valutato con attenzione, e, se in fase di attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere il livello di baseline della qualità dell’aria, bisognerà prevedere sospensioni temporanee delle attività manifatturiere in atto, fino a quando il livello della qualità dell’aria non ritornerà al livello di baseline.

Alternativa all’Azione “Potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonia ADSL e wireless”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Ancorché, sia in fase di costruzione che in fase di esercizio, come già visto nel paragrafo 3.4, queste azioni comportino un effetto negativo sulla qualità dell’aria, tuttavia si ritiene che un maggiore efficientamento energetico, che costituisce il naturale risultato dello sviluppo tecnologico in atto, potrebbe efficacemente mitigare questo effetto, consentendo abbastanza agevolmente, di mantenere il livello di baseline della qualità dell’aria, con riferimento ai due indicatori individuati.

Alternativa all’Azione “Recupero architettonico degli edifici”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria Come si è sottolineato nel paragrafo 3.4, un recupero architettonico degli edifici che comporti l’utilizzo di materiali e/o tecniche non appropriate, dal punto di vista energetico, potrebbe non garantire un taglio dei consumi energetici stessi e quindi delle emissioni in atmosfera. È evidente, quindi, che l’azione dovrà accompagnarsi una progettazione architettonica, strutturale ed impiantistica fondata sulle best practice in termini risparmio ed efficientamento energetici. Questo consentirebbe certamente di mantenere il livello di baseline della qualità dell’aria, con riferimento ai due indicatori individuati.

Alternativa all’Azione “Riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia)”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Mantenimento di adeguati livelli della qualità dell’aria L’impatto di quest’azione è, qualitativamente, simile, ma quantitativamente decisamente inferiore, a quello dell’azione “Costruzione di un nuovo porto”. Comunque, come nel caso citato, si dovrà attentamente valutare se una gestione particolarmente oculata della biodiversità e della capacità di rinnovamento degli ecosistemi, nei quali l’integrità strutturale della vegetazione gioca un ruolo particolarmente importante in termini di filtro nei confronti degli inquinanti gassosi, potrà efficacemente mitigare l’impatto negativo. L’andamento degli indicatori per il monitoraggio della qualità dell’aria andrà valutato con attenzione, e, se in fase di attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere il livello di baseline della qualità dell’aria, bisognerà prevedere un utilizzo controllato, dal punto di vista quantitativo, dei tratti di strada riqualificati, fino a quando i livello della qualità dell’aria non ritornerà al livello di baseline.

275 RAPPORTO AMBIENTALE

3.5.2 Componente ambientale n. 2 – Acqua

Alternativa alle Azioni “Realizzazione del nuovo porto” e “Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui”: Soppressione o Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine; 2) Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Va attentamente considerata, tramite una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in termini ex-ante, l’impatto sulla conservazione dello stato qualitativo delle acque marine, con riferimento agli standard previsti dal D.Lgs. 116/08. Inoltre, come messo in evidenza nel sottoparagrafo 3.4.2, la realizzazione del nuovo porto e l’ottimizzazione delle attività indotte dal porto potrebbero comportare effetti negativi sulla qualificazione della fruizione balneare orientata alla salvaguardia del sistema ambientale delle spiagge dovuti ad un eccessivo carico antropico e/o ad una pianificazione non conforme, che comporterebbero sicuramente una maggiore fruizione del tratto costiero ma non una qualificazione dello stesso con il conseguente miglioramento dell’attuale assetto ecologico e paesaggistico. Qualora si preveda che questi impatti possano generare una diminuzione dei livelli di qualità delle acque marine rispetto alla situazione di baseline e/o un degrado ambientale più o meno diffuso, si dovrà attentamente valutare se sia o no adeguatamente mitigabile, e proporre adeguate misure progettuali di mitigazione, o, in alternativa, considerare l’ipotesi di non realizzare l’opera. La qualità delle acque marine ed il degrado ambientale andranno valutati con attenzione, e se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultassero impatti negativi rispetto all’obiettivo di mantenere i livelli di baseline, bisognerà prevedere sospensioni temporanee dell’attività del nuovo porto o della sua costruzione, fino a quando la qualità delle acque marine non ritornerà al livello di baseline, e scompariranno i fenomeni di degrado ambientale.

Alternativa alle Azioni “Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari” e “Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali”: Attività di controllo dell’accesso alle spiagge onde evitare un eccessivo carico antropico – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Conservazione dello stato qualitativo delle acque marine Come evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.2, l’aumento della disponibilità di parcheggi e di servizi direttamente legati alle attività balneari, come, anche, l’individuazione di nuove aree atte ad ospitare attività turistiche e residenziali, potrebbero provocare un aumento della presenza di bagnanti, quindi del carico antropico, che potrebbe provocare un danno in termini di conservazione dello stato qualitativo delle acque marine, con riferimento agli standard previsti dal D.Lgs. 116/08. Va messa in atto, quindi, un’attività di controllo dell’accesso alle spiagge che ne impedisca una fruizione da parte di un numero di bagnanti superiore alla capacità di carico. La qualità delle acque marine andrà valutata con attenzione, e se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere il livello di baseline, bisognerà prevedere limitazioni o sospensioni temporanee dell’accesso dei bagnanti ai tratti di spiaggia in cui si riscontrano le maggiori quantità del carico antropico.

276 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Alternativa all’Azione “Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari”: Controllo dell’assetto ecologico e paesaggistico delle spiagge durante l’attuazione del PUC – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Qualificazione della fruizione, dei servizi e del carico relativo alle utenze balneari con particolare attenzione al sistema ambientale delle spiagge, organizzando il sistema degli accessi pedonali e veicolari e i relativi servizi Come evidenziato nel paragrafo 3.4.2, l’aumento del carico antropico sulle spiagge potrebbe aumentarne il degrado ambientale, attualmente assente. Il controllo dell’assetto ecologico e paesaggistico durante l’attuazione del PUC potrebbe facilmente evitare che si sviluppino fenomeni più o meno estesi di degrado ambientale. Se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere assente il degrado dell’assetto ecologico e paesaggistico delle spiagge, bisognerà prevedere limitazioni o sospensioni temporanee dell’accesso dei bagnanti ai tratti di spiaggia in cui si riscontrano le maggiori quantità del carico antropico.

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenza e turismo legato alle attività silvo-pastorali”: Estensione della rete idrica e della rete fognaria – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse; 2) Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria Come evidenziato nel paragrafo 3.4.2, l’identificazione di nuove aree destinate a servizi, residenze e attività turistiche potrebbe comportare effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee in quanto le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Inoltre, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, il che comporta, a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere costanti i carichi potenziali di BOD, COD e azoto da attività civili e industriali ai valori di baseline, e non si verificasse un sostanziale aumento, in ragione di circa il 6% annuo tra il 2015 ed il 2025, delle abitazioni della Marina di Tertenia raggiunte dalla rete idrica, bisognerà accelerare gli interventi relativi all’ampliamento della rete idrica e della rete fognaria, potenziando, inoltre, i servizi di approvvigionamento idrico tramite autobotte e di controllo sullo spurgo delle fosse settiche.

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali”: Estensione della rete idrica, soprattutto nella Marina di Tertenia, e della rete fognaria – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Salvaguardia della qualità delle acque delle falde sotterranee con particolare attenzione ai prelievi non regolamentati delle stesse; 2) Tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale ponendo particolare attenzione ai reflui prodotti dagli edifici non serviti dalla rete fognaria Quanto osservato a proposito dell’azione di cui al punto precedente, vale anche in questo caso. Nel caso precedente, le attività in crescita sono legate prevalentemente all’entroterra, mentre, in questo caso, si riferiscono soprattutto alle zone costiere.

277 RAPPORTO AMBIENTALE

Gli impatti negativi e, di conseguenza, le attività alternative complementari, di monitoraggio e di eventuale mitigazione durante l’attuazione del PUC vanno considerati cumulativamente. Quindi valgono le considerazioni di prima, come segue. Se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere costanti i carichi potenziali di BOD, COD e azoto da attività civili e industriali ai valori di baseline, e non si verificasse un sostanziale aumento, in ragione di circa il 6% annuo tra il 2015 ed il 2025, delle abitazioni della Marina di Tertenia raggiunte dalla rete idrica, bisognerà accelerare gli interventi relativi all’ampliamento della rete idrica e della rete fognaria, potenziando, inoltre, i servizi di approvvigionamento idrico tramite autobotte e di controllo sullo spurgo delle fosse settiche.

3.5.3 Componente ambientale n. 3 – Rifiuti

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali”: Individuazione di misure di mitigazione per la componente rifiuti e incentivazione di buone pratiche per la gestione sostenibile dei rifiuti del Comune di Tertenia – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Migliorare il sistema di gestione dei rifiuti del Comune di Tertenia In riferimento alla componente rifiuti, l’azione “Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali” ha un effetto potenzialmente negativo sul raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità ambientale. In particolare, essa potrebbe concorrere a determinare delle variazioni negative sui valori di baseline degli indicatori ai quali si lega, in quanto la realizzazione di nuove aree per attività turistiche e residenziali potrebbe portare, come effetto indiretto, l’aumento, in termini di t/a, della produzione di rifiuti, sia da abitanti residenti che da abitanti fluttuanti. Tuttavia è possibile la mitigazione dell’effetto negativo grazie a condizioni esterne all’attuazione del PUC. Nello specifico, con una politica di incentivazione, da parte dell’amministrazione comunale, diretta al perseguimento di buone pratiche di raccolta differenziata. Queste buone pratiche permetterebbero, con riferimento ai tre indicatori legati all’obiettivo di sostenibilità, di non scostarsi di molto rispetto ai valori di benchmark al 2025. Si sottolinea a tal proposito che, la crescita dei quantitativi dei rifiuti prodotti e più in generale il sistema di gestione complessiva dei rifiuti comporta fondamentalmente un cambiamento non solo dell'attuale modello di produzione e di consumo, ipotesi per molti aspetti di non facile ed immediata attuazione, ma anche di convinti orientamenti culturali i cui obiettivi strategici fondamentali si possono riassumere in azioni di prevenzione (diminuzione della quantità e della pericolosità), di valorizzazione (recupero di energia e risorse dai rifiuti) e di corretto smaltimento (tecnologie compatibili). In tal senso si propone, qualora si proceda con opportune misure di mitigazione dell’azione per la componente rifiuti, l’incentivazione da parte dell’amministrazione comunale di buone pratiche per la gestione sostenibile dei rifiuti del Comune di Tertenia.

3.5.4 Componente ambientale n. 4 – Suolo

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Soppressione e realizzazione di interventi di difesa dei litorali – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Prevenire e limitare i fenomeni di desertificazione e degrado del territorio tramite studi di assetto idrogeologico La realizzazione di opere di difesa, essenzialmente opere parallele a riva o ortogonali, costruite utilizzando materiale di apporto di origine terrestre o marina, ha lo scopo, soprattutto meccanico, di difesa dalle ondazioni, fermando l'erosione per la riduzione delle caratteristiche del moto ondoso e ottenendo avanzamenti della linea di battigia per modifiche del campo delle correnti ingenerate dal

278 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA moto ondoso stesso. In questo modo si potrebbe porre un freno al deterioramento del litorale sabbioso e al fenomeno erosivo, riducendo i rischi per il substrato (Tratto marino costiero recuperato: rapporto tra il valore del tratto costiero recuperato e il totale da recuperare).

3.5.5 Componente ambientale n. 5 – Flora, fauna e biodiversità

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Soppressione o Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” In ragione della localizzazione del nuovo porto, in un’area immediatamente limitrofa al SIC, e della previsione di aree dedicate a servizi di interesse generale all’interno del SIC stesso contenuta negli elaborati cartografici del PUC, è necessario analizzare preventivamente, tramite apposita Valutazione di Incidenza integrata nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), gli impatti dovuti alla realizzazione dell’azione sia in fase di cantiere che in fase di esercizio. È infatti possibile che la realizzazione del porto, l’edificazione dei volumi di servizio e le attività che a regime si andranno a insediare sul porto stesso incidano negativamente e in maniera significativa sugli habitat di interesse comunitario presenti, in particolare per ciò che riguarda gli habitat prioritari *1120 per la parte a mare e *6220 per la parte a terra. A tal fine, sarà particolarmente importante che, in fase di progetto definitivo, lo Studio di Incidenza del progetto valuti preventivamente eventuali riduzioni della copertura degli habitat o possibili peggioramenti del loro grado di conservazione. Qualora si preveda che tali impatti compromettano l’integrità del sito e non siano adeguatamente mitigabili, si dovrà prendere in seria considerazione l’ipotesi di non realizzare l’opera. Ai sensi dell’art. 6 comma 10 del D.P.R. n. 357 del 1997, infatti, poiché nel sito in questione ricadono habitat naturali prioritari, un intervento di cui si sia valutata l’incidenza negativa sul sito di importanza comunitaria “può essere realizzato soltanto con riferimento ad esigenze connesse alla salute dell'uomo e alla sicurezza pubblica o ad esigenze di primaria importanza per l'ambiente, ovvero, previo parere della Commissione europea, per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”.

Alternativa all’Azione “Miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico”: Soppressione laddove incida su habitat sensibili e individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” Occorre anzitutto premettere che l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della sua localizzazione. Va preventivamente analizzato, tramite apposita Valutazione di Incidenza, il potenziale impatto (in fase di cantiere e di esercizio) derivante dall’attuazione dell’azione sugli habitat di interesse comunitario presenti nel SIC; all’interno della suddetta valutazione occorre inoltre individuare le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla presenza di habitat particolarmente sensibili, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione, e la distribuzione degli habitat in riferimento ai tracciati da sistemare. Per minimizzare i potenziali effetti di sottrazione della risorsa e di frammentazione, è preferibile che per eventuali azioni all’interno del SIC si opti per la sistemazione di tracciati esistenti piuttosto che per l’apertura di nuovi tracciati, avendo cura di evitare o ridurre al minimo l’allargamento delle sezioni trasversali, laddove esso fosse necessario. È inoltre necessario porre particolare attenzione alla scelta delle essenze da utilizzare onde evitare inquinamento genetico delle specie vegetali presenti. Sarebbe anche opportuno, per evitare fenomeni di calpestio e conseguente compattazione dei suoli, prevedere apposita pannellistica di segnalazione dei comportamenti

279 RAPPORTO AMBIENTALE virtuosi da tenere all’interno del sito di interesse comunitario (ad esempio, al fine di scoraggiare eventuali attività ciclabili fuori pista). Se l’incidenza negativa sugli habitat venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC.

Alternativa all’Azione “Riorganizzazione e miglioramento degli standard urbanistici”: Soppressione laddove incida su habitat sensibili e individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” Come evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.5, l’intervento di riorganizzazione e miglioramento degli standard urbanistici, finalizzato a soddisfare le esigenze connesse all’abitare anche nelle aree di frangia e nelle aree da riqualificare, potrebbe essere attuato nelle aree interessate da edificazione sparsa già realizzate e da piani di lottizzazione turistica già convenzionati in aree interne o limitrofe al SIC. In conseguenza della prevedibile riduzione della copertura degli habitat (in particolare dell’habitat prioritario *6220) e del loro disturbo e frammentazione derivanti dall’attuazione dell’intervento, è necessario che esso sia sottoposto a preventiva Valutazione di Incidenza, che valuterà l’impatto (in fase di cantiere e di esercizio) derivante dall’attuazione dell’azione sugli habitat di interesse comunitario presenti nel SIC e individuerà, in caso di significativa incidenza negativa, le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla presenza di habitat particolarmente sensibili, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione, la loro distribuzione e stato di conservazione. Se l’incidenza negativa sugli habitat venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC e in quelle aree esterne per le quali l’attuazione dell’intervento potrebbe comunque ingenerare impatti sugli habitat di interesse comunitario.

Alternativa all’Azione “Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari”: Soppressione laddove incida su habitat sensibili e individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” Occorre anzitutto premettere che l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della sua localizzazione. L’azione, come evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.5, potrebbe comportare una sottrazione di superfici ad oggi non artificiali, con conseguente perdita di copertura vegetazionale e di eventuali habitat di interesse comunitario al momento presenti; ulteriori incidenze negative potrebbero verificarsi a seguito dell’aumento del numero di fruitori indotto dalla maggiore disponibilità di stalli per auto. È pertanto necessario che l’azione sia sottoposta a preventiva Valutazione di Incidenza, che ne valuterà l’impatto (in fase di cantiere e di esercizio) sugli habitat di interesse comunitario presenti nel SIC e individuerà, in caso di significativa incidenza negativa, le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla presenza di habitat particolarmente sensibili, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione. Se l’incidenza negativa sugli habitat venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC e nelle aree esterne per le quali l’attuazione dell’intervento potrebbe comunque ingenerare impatti sugli habitat di interesse comunitario.

280 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Alternativa all’Azione “Realizzazione di piani di gestione forestale sostenibile”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” Come evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.5, l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della tipologia e localizzazione degli interventi previsti nel piano di gestione forestale. Poiché in area SIC è stata individuata la presenza di habitat forestali di interesse comunitario (9320 e 9340), è opportuno che all’interno del sito ci si orienti verso il mantenimento delle condizioni di naturalità. In subordine, e previa apposita verifica di assoggettabilità a Valutazione di Incidenza, si ritiene preferibile un governo a fustaia piuttosto che a ceduo; tale tipologia gestionale contribuirebbe infatti al mantenimento della presenza di habitat particolarmente sensibili, contrariamente alla gestione a ceduo che molto probabilmente determinerebbe una riduzione degli habitat forestali interessati da eventuali tagli produttivi.

Alternativa all’Azione “Realizzazione della rete idrica a Sarrala: approvvigionamento e distribuzione idrica e realizzazione e adeguamento fognature acque bianche e nere”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Promozione di interventi di tutela materiale ed immateriale di habitat ed ecosistemi” Come evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.5, l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della localizzazione degli interventi e degli impianti. È pertanto necessario che, qualora (per motivi legati alla localizzazione) non si possano escludere a priori tali impatti, l’azione sia sottoposta a preventiva Valutazione di Incidenza, che ne valuterà eventuali incidenze negative (in fase di cantiere e di esercizio) sugli habitat di interesse comunitario presenti nel SIC e individuerà le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla presenza di habitat particolarmente sensibili, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione. Se l’incidenza negativa sugli habitat venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC e nelle aree esterne per le quali l’attuazione dell’intervento potrebbe comunque ingenerare impatti sugli habitat di interesse comunitario.

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Soppressione o Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Tutela delle specie in stato di conservazione sfavorevole, e/o minacciate, e/o di interesse conservazionistico” In ragione della localizzazione del nuovo porto, in un’area immediatamente limitrofa al SIC, e della previsione di aree dedicate a servizi di interesse generale all’interno del SIC stesso contenuta negli elaborati cartografici del PUC, è necessario analizzare preventivamente, tramite apposita Valutazione di Incidenza integrata nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), gli impatti dovuti alla realizzazione dell’azione sia in fase di cantiere che in fase di esercizio. È infatti possibile che la realizzazione del porto, l’edificazione dei volumi di servizio e le attività che a regime si andranno a insediare sul porto stesso incidano negativamente sulle specie faunistiche di interesse comunitario presenti. A tal fine, sarà particolarmente importante che, in fase di progetto definitivo, lo Studio di Incidenza del progetto valuti preventivamente eventuali disturbi a carico della fauna presente, ivi inclusi possibili peggioramenti del grado di conservazione. Qualora si preveda che tali impatti compromettano l’integrità del sito e non siano adeguatamente mitigabili, si dovrà prendere in seria considerazione l’ipotesi di non realizzare l’opera. Ai sensi dell’art. 6 comma 10

281 RAPPORTO AMBIENTALE del D.P.R. n. 357 del 1997, infatti, poiché nel sito in questione ricadono habitat naturali prioritari, un intervento di cui si sia valutata l’incidenza negativa sul sito di importanza comunitaria “può essere realizzato soltanto con riferimento ad esigenze connesse alla salute dell'uomo e alla sicurezza pubblica o ad esigenze di primaria importanza per l'ambiente, ovvero, previo parere della Commissione europea, per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”.

Alternativa all’Azione “Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti” Occorre anzitutto premettere che l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della sua localizzazione. Va preventivamente analizzato, tramite apposita Valutazione di Incidenza, il potenziale impatto (in fase di cantiere e di esercizio) derivante dall’attuazione dell’azione su habitat e specie interesse comunitario presenti nel SIC, al fine di evitare di incidere negativamente sulle loro esigenze ecologiche; all’interno della suddetta valutazione occorre inoltre individuare le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione, e degli indicatori relativi al numero di specie con grado di conservazione limitato o ridotto e all’indice di frammentazione da strade nel SIC, i cui valori potrebbero invece aumentare. Per minimizzare i potenziali effetti negativi è preferibile che per eventuali azioni all’interno del SIC si opti per la sistemazione di tracciati esistenti piuttosto che per l’apertura di nuovi tracciati, avendo cura di evitare o ridurre al minimo l’allargamento delle sezioni trasversali, laddove esso fosse necessario. È inoltre necessario porre particolare attenzione alla tempistica di realizzazione degli interventi, per evitare disturbo alle specie animali presenti nel sito, nonché alla scelta delle essenze da utilizzare onde evitare inquinamento genetico delle specie vegetali presenti. Sarebbe inoltre opportuno, per evitare fenomeni di calpestio e conseguente compattazione dei suoli, prevedere apposita pannellistica di segnalazione dei comportamenti virtuosi da tenere all’interno del sito di interesse comunitario (ad esempio, al fine di scoraggiare eventuali attività ciclabili fuori pista). Se l’incidenza negativa sugli habitat e sulle specie venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC.

Alternativa all’Azione “Recupero della viabilità interpoderale, dei vecchi sentieri e “tratturi” e dei collegamenti significativi”: Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti – Obiettivo di sostenibilità ambientale: “Valorizzazione del sito Natura 2000 attraverso la promozione di forme di fruizione leggere e compatibili con le esigenze ecologiche di habitat e specie presenti” Occorre anzitutto premettere che l’azione può o meno determinare impatti sugli habitat di interesse comunitario in ragione della sua localizzazione. I possibili impatti derivanti dall’attuazione di questa azione sono simili, benché probabilmente quantitativamente inferiori, a quelli derivanti dall’azione precedente. Analogamente, dunque, occorre analizzare preventivamente, tramite apposita Valutazione di Incidenza, il potenziale impatto (in fase di cantiere e di esercizio) derivante dall’attuazione dell’azione su habitat e specie interesse comunitario presenti nel SIC, e occorre inoltre individuare le eventuali opportune misure di mitigazione da porre in essere. A tal fine sarà necessario valutare con attenzione l’andamento dell’indicatore relativo alla percentuale di superficie occupata da habitat di interesse comunitario con grado di conservazione eccellente o buono, il cui valore potrebbe diminuire a seguito dell’attuazione dell’azione, e degli indicatori

282 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA relativi al numero di specie con grado di conservazione limitato o ridotto e all’indice di frammentazione da strade nel SIC, i cui valori potrebbero invece aumentare. È necessario porre particolare attenzione alla tempistica di realizzazione degli interventi, per evitare disturbo alle specie animali presenti nel sito. Sarebbe inoltre opportuno, per evitare fenomeni di calpestio e conseguente compattazione dei suoli, prevedere apposita pannellistica di segnalazione dei comportamenti virtuosi da tenere all’interno del sito di interesse comunitario (ad esempio, al fine di scoraggiare eventuali attività ciclabili fuori pista). Se l’incidenza negativa sugli habitat venisse valutata come significativa e non adeguatamente mitigabile, sarà necessario non attuare l’azione all’interno del SIC.

3.5.6 Componente ambientale n. 6 – Paesaggio e assetto storico-culturale

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Soppressione o individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti sul paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistica Negli ultimi anni l’area costiera di Tertenia è stata interessata da rilevanti trasformazioni e in particolare da un forte sviluppo residenziale, in gran parte abusivo, caratterizzato da degrado architettonico (scarsa qualità e precarietà dei materiali impiegati) ed urbanistico (assenza o insufficienza delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria). La previsione di un nuovo porto potrebbe rappresentare per queste aree da una parte un’opportunità di razionalizzazione e potenziamento delle vocazioni del territorio, dall’altra un elemento di impatto di notevoli dimensioni in particolar modo sulla componente paesaggistica. Si ritiene opportuno quindi che, attraverso le analisi per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) necessaria per questa azione di Piano, sia possibile definire gli impatti che l’opera avrà sull'ambiente sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio. Dalle analisi sui possibili effetti ambientali relativi alle componenti esaminate nei paragrafi precedenti si evince che la realizzazione di un nuovo porto potrebbe avere forti ripercussioni negative sul sistema ambientale, come nel caso degli aspetti legati alla componente suolo. Rispetto a questa componente infatti, la sua realizzazione causerebbe un ulteriore deterioramento del litorale sabbioso, intensificando il fenomeno erosivo. Inoltre, affinché l’infrastruttura portuale sia funzionale e integrata nel tessuto urbano è necessario realizzare delle strutture di supporto e servizi a terra nonché potenziare il tessuto viario esistente, scarsamente efficiente nella zona della marina terteniese, creando un raccordo diretto con l’infrastruttura stessa, il che comporterebbe un notevole consumo di suolo e la trasformazione di aree attualmente non urbanizzate con un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere inalterato il livello di baseline per le superfici delle aree semi naturali, naturali, sub naturali e agroforestali, come indicato nelle previsioni per il 2025 (Si veda a tal proposito la tabella al paragrafo 3.4.6). Qualora quindi si proceda con opportune misure di mitigazione di questi possibili impatti sul paesaggio, la realizzazione di un nuovo porto potrebbe in tal senso non comportare effetti totalmente sfavorevoli ma piuttosto conferire all'area una diversa valenza territoriale e una nuova "centralità" connessa alla localizzazione di infrastrutture e servizi per la nautica, il turismo, il ristoro, soprattutto in relazione all’obiettivo di sostenibilità ambientale “Valorizzazione della componente paesaggistica”. Qualora invece ciò non sia possibile, sarà necessario prendere in considerazione l’ipotesi di non realizzare l’opera.

283 RAPPORTO AMBIENTALE

3.5.7 Componente ambientale n. 7 – Assetto insediativo-demografico

Alternativa alle Azioni “Realizzazione del nuovo porto” e “Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui”: Soppressione o Individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti e Rafforzamento della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione esistente e/o Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 3) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Va attentamente considerata, tramite una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in termini ex-ante, l’impatto sull’assetto ambientale della realizzazione e dell’entrata a regime del nuovo porto e dei servizi relativi alle attività da esso indotte. In particolare, il Comune dovrà definire, come indicato nella tabella degli indicatori relativi al primo dei tre obiettivi di sostenibilità ambientale di riferimento, se la domanda di qualificazione degli insediamenti costieri, espressa in termini di concessioni per interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio costiero, vada nella direzione definita dal valore di benchmark al 2015. Se, infatti, la qualità dell’assetto ambientale venisse più o meno significativamente diminuita, ciò andrebbe a detrimento della domanda di riqualificazione del patrimonio architettonico stesso. Una diminuita qualità ambientale genererebbe anche un declino della domanda di fruizione turistica, che potrebbe causare la perdita di interesse per il recupero della sentieristica e di altre modalità di fruizione del territorio, e, quindi, del raggiungimento del benchmark al 2015 dell’indicatore rappresentato dalla lunghezza complessiva degli interventi di nuova realizzazione e/o riqualificazione di sentieri pedonali e piste ciclabili. Infine, l’acuirsi dei fenomeni della parcellizzazione e della dispersione insediativa potrebbe comportare effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee in quanto le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Inoltre, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Queste ultime di fatto non sono soggette ai controlli a cui invece è soggetta la rete comunale, il che comporta, a volte, se non opportunamente verificate e ispezionate, un inquinamento delle falde sotterranee. Qualora si preveda che questi impatti generino, anche in presenza di interventi di mitigazione, una diminuzione della qualità ambientale tale da impedire in termini decisivi il raggiungimento dei benchmark definiti per gli obiettivi di sostenibilità ambientale di riferimento, il giudizio di compatibilità ambientale potrebbe indicare che l’opera non venga realizzata. Il degrado ambientale, secondo gli indicatori di riferimento per gli obiettivi di sostenibilità ambientale qui richiamati, andranno valutati con attenzione, e se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultassero impatti negativi rispetto all’obiettivo del raggiungimento dei benchmark al 2015, bisognerà prevedere sospensioni temporanee dell’attività del nuovo porto o della sua costruzione. Inoltre, in relazione agli impatti negativi sull’obiettivo di sostenibilità ambientale “Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa”, se, in fase di monitoraggio, non si verificasse un sostanziale aumento, in ragione di circa il 2% annuo tra il 2015 ed il 2025, della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione per la Marina di Tertenia e/o

284 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA un aumento di circa il 5% annuo della popolazione servita, nella Marina di Tertenia, dall’impianto di depurazione, bisognerà realizzare un ulteriore impianto di depurazione e/o aumentare la capacità di trattamento di quello esistente, con costi aggiuntivi piuttosto significativi, che andranno considerati in una valutazione della fattibilità economica del progetto del potenziamento delle infrastrutture stradali.

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree idonee, paesaggisticamente rilevanti e ambientalmente sostenibili, per ospitare attività turistiche e residenziali”: Progettazione architettonica e paesaggistica di qualità – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Qualificazione degli insediamenti turistico-residenziali costieri, migliorando la loro integrazione con il contesto e con il patrimonio paesaggistico di riferimento in termini qualitativi e potenziando contestualmente i servizi turistici; 2) Regolamentazione dei nuovi insediamenti sia nel centro urbano che nella fascia costiera, con particolare attenzione alla struttura edificatoria esistente; 3) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante Come messo in evidenza nel sottoparagrafo 3.4.7, sono molteplici gli impatti negativi potenzialmente legati a questa tipologia di azioni di piano: sulla qualità delle acque marine, sulla qualità delle acque di falda, sullo smaltimento dei reflui fognari e sull’efficienza e l’efficacia della depurazione, e sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Anche in questo caso, inoltre, come nel caso della precedente vanno valutati impatti negativi sulla qualità dell’assetto ambientale, che potrebbe venire più o meno significativamente diminuita, a detrimento della domanda di riqualificazione del patrimonio architettonico, sia degli insediamenti costieri che dell’entroterra. Appare, quindi, evidente, come una buona progettazione architettonica e paesaggistica per le trasformazioni territoriali legate alle attività turistiche e residenziali siano strumenti fondamentali per limitare o eliminare questo genere di impatti.

Alternativa all’Azione “Individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali”: Progettazione architettonica e paesaggistica di qualità e Rafforzamento della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione esistente e/o Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Valorizzazione del patrimonio edilizio esistente che favorisca l’integrazione con un turismo di tipo residenziale e con il paesaggio circostante; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Si è posto in evidenza, nel paragrafo 3.4.7, come gli impatti negativi siano riconducibili, in questo caso, fondamentalmente:  alla diminuzione della qualità delle acque delle falde sotterranee, in quanto le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee;  allo smaltimento dei reflui fognari, poiché le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche e l’inquinamento delle falde sotterranee. Anche in questo caso, inoltre, vanno valutati impatti negativi sulla qualità dell’assetto ambientale, che potrebbe venire più o meno significativamente diminuita, a detrimento della domanda di riqualificazione del patrimonio architettonico.

285 RAPPORTO AMBIENTALE

Anche in questo caso, dunque, si pone in evidenza come una buona progettazione architettonica e paesaggistica per le trasformazioni territoriali legate alle attività silvo-pastorali siano strumenti fondamentali per limitare o eliminare questo genere di impatti. Inoltre, come già sottolineato in precedenza a proposito di impatti negativi sull’obiettivo di sostenibilità ambientale “Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa”, se, in fase di monitoraggio, non si verificasse un sostanziale aumento, in ragione di circa il 2% annuo tra il 2015 ed il 2025, della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione per la Marina di Tertenia e/o un aumento di circa il 5% annuo della popolazione servita, nella Marina di Tertenia, dall’impianto di depurazione, bisognerà realizzare un ulteriore impianto di depurazione e/o aumentare la capacità di trattamento di quello esistente.

Alternativa alle Azioni di piano relative alla viabilità interna ed esterna: “a) miglioramento della viabilità interna e del collegamento del centro urbano di Tertenia con Sarrala; b) riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (vecchia e nuova)”: Interventi di rafforzamento della rete sentieristica esistente e Rafforzamento della capacità di trattamento dell’impianto di depurazione esistente e/o Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione – Obiettivi di sostenibilità ambientale: 1) Implementazione della fruizione turistico-naturalistica del complesso ambientale attraverso il recupero della sentieristica e delle diverse modalità di fruizione del territorio; 2) Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa Come sottolineato nel sottoparagrafo 3.4.7, questa tipologia di azioni può generare un aumento del consumo di suolo ed un conseguente decremento della qualità ambientale, sia nell’entroterra che in relazione alle aree costiere. Un rafforzamento della rete dei collegamenti stradali tra il centro urbano e gli insediamenti costieri, inoltre, potrebbe consolidare l’armatura urbana dell’insediamento diffuso e favorire la parcellizzazione e la dispersione insediativa. Una diminuita qualità ambientale potrebbe generare, quindi, un declino della domanda di fruizione turistica, che potrebbe causare la perdita di interesse per il recupero della sentieristica e di altre modalità di fruizione del territorio, e, quindi, del raggiungimento del benchmark al 2015 dell’indicatore rappresentato dalla lunghezza complessiva degli interventi di nuova realizzazione e/o riqualificazione di sentieri pedonali e piste ciclabili. Inoltre, l’acuirsi dei fenomeni della parcellizzazione e della dispersione insediativa potrebbe comportare effetti negativi sulla tutela della qualità delle acque delle falde sotterranee in quanto le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete idrica comunale, andando ad aumentare il numero di pozzi e quindi gli emungimenti non regolamentati dalle falde sotterranee. Inoltre, le nuove strutture potrebbero non essere raggiunte dalla rete fognaria comunale, andando ad aumentare il numero delle fosse settiche. Andrà attentamente valutato, in particolare, il degrado ambientale, secondo gli indicatori di riferimento per gli obiettivi di sostenibilità ambientale qui richiamati. In particolare, andranno valutati con attenzione gli interventi di nuova realizzazione e/o riqualificazione di sentieri pedonali e piste ciclabili, e se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultassero impatti negativi rispetto all’obiettivo del raggiungimento dei benchmark al 2015, bisognerà prevedere, attraverso interventi pubblici in parte sostitutivi di quelli di iniziativa privata, di realizzare nuovi sentieri di penetrazione ciclopedonale e/o di riqualificare la rete sentieristica esistente. Inoltre, come già sottolineato in precedenza a proposito di impatti negativi sull’obiettivo di sostenibilità ambientale “Qualificazione delle aree interessate dai processi di parcellizzazione e dispersione insediativa”, se, in fase di monitoraggio, non si verificasse un sostanziale aumento, in ragione di circa il 2% annuo tra il 2015 ed il 2025, della capacità di trattamento dell’impianto di

286 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA depurazione per la Marina di Tertenia e/o un aumento di circa il 5% annuo della popolazione servita, nella Marina di Tertenia, dall’impianto di depurazione, bisognerà realizzare un ulteriore impianto di depurazione e/o aumentare la capacità di trattamento di quello esistente.

3.5.8 Componente ambientale n. 8 – Sistema economico produttivo

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Realizzazione del nuovo porto “marina green” – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Tutela del territorio rurale Il nuovo porto turistico potrebbe essere realizzato in una logica di riduzione dell’impatto ambientale sfruttando le tecnologie e la bioedilizia. Questo concerne tecnologie di risparmio energetico capaci di garantire standard illuminotecnici molto elevati, gestione sostenibile del parco mezzi, capacità di far fronte a una corretta gestione dei sedimenti contaminati, e sistemi di recupero energetico. Un porto turistico di questo tipo, può dotarsi ad esempio di tecnologie per il ritiro delle acque nere e di sentina, oppure di torri a led per l’illuminazione e così via, mentre nell’area dedicata al servizio a terra per i passeggeri, potrebbe investire in energie rinnovabili e, in generale, a utilizzare i criteri della bioedilizia. Questo comporterebbe una notevole riduzione dei costi di gestione della struttura stessa.

3.5.9 Componente ambientale n. 9 – Mobilità e trasporti

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Realizzazione del nuovo porto “marina green” – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Garantire lo sviluppo sostenibile del sistema trasportistico del comune di Tertenia, riducendo al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili In riferimento alla componente mobilità e trasporti, sicuramente la realizzazione del porto turistico comporterebbe un miglioramento nella logistica generale del territorio e nell’incremento dell’accessibilità includendo quella via mare. Malgrado ciò in riferimento all’obiettivo di sostenibilità ambientale cui l’azione fa riferimento, la realizzazione di un porto, se non adeguatamente studiata, potrebbe comportare degli impatti negativi. Per far fronte a questa problematica si potrebbe optare per la realizzazione di nuovo porto turistico inserito in una logica di bioedilizia. Questo concerne l’utilizzo di tecnologie di risparmio energetico capaci di garantire standard illuminotecnici molto elevati, gestione sostenibile del parco mezzi, capacità di far fronte a una corretta gestione dei sedimenti contaminati, e sistemi di recupero energetico. Un porto turistico di questo tipo, può dotarsi ad esempio di tecnologie per il ritiro delle acque nere e di sentina, oppure di torri a led per l’illuminazione e così via, mentre nell’area dedicata al servizio a terra per i passeggeri, potrebbe investire in energie rinnovabili e, in generale, a utilizzare i criteri della bioedilizia. Questo comporterebbe una notevole riduzione dei costi di manutenzione della struttura stessa e un abbattimento degli impatti ambientale generati dalla mole di tale infrastruttura.

287 RAPPORTO AMBIENTALE

3.5.10 Componente ambientale n. 10 – Energia

Alternativa all’Azione “Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari”: Adeguamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari limitando il consumo di suolo e le percorrenze dei veicoli a motore – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC) L’azione alternativa tende all’adeguamento degli spazi già destinati a parcheggio piuttosto che un ampliamento degli stessi. Qualora si ravvisi la necessità di una dotazione aggiuntiva di parcheggi si potrebbe optare per la realizzazione di parcheggi di scambio e di collegamenti con le spiagge alternativi all’utilizzo di auto e mezzi privati in maniera da liberare le aree litoranee prospicienti la fascia costiera . Una scelta in tal senso permetterebbe un nuovo bilanciamento del carico del traffico in ingresso alle aree balneari e una contestuale riduzione del consumo di suolo in un’area già sufficientemente compromessa dall’intervento umano. Con ciò andrebbero a ridursi le emissioni di gas climalteranti. Se, in fase di monitoraggio, nell’attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di limitare le emissioni di gas climalteranti, bisognerà prevedere limitazioni o sospensioni temporanee dell’accesso ai tratti di spiaggia in cui si riscontrano le maggiori quantità del carico antropico.

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Realizzazione di punti di ormeggio dotati di strutture che non prevedano impianti di difficile rimozione, destinati all’ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Limitazione delle emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici (CO 2, CH 3, N 2O e CFC) L’alternativa alla realizzazione del porto turistico che prevede una meno impattante dotazione di punti di ormeggio tutela maggiormente il territorio di Tertenia soprattutto in considerazione del fatto che il nuovo porto avrebbe limitate (o nulle) interazioni con il centro abitato. L’intervento in alternativa al porto si inquadra in una strategia di rete della portualità fondata sulle piccole dimensioni a basso impatto ambientale, con un forte legame con il livello locale che verrebbe eccessivamente gravato dalla costruzione di un porto turistico di medie o grandi dimensioni. Qualora in fase di attuazione del PUC, risultasse un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere il livello di baseline su emissioni di gas climalteranti, bisognerà prevedere sospensioni temporanee dell’attività del nuovo porto o della sua costruzione, fino a quando il livello di emissioni non ritornerà al livello di baseline.

3.5.11 Componente ambientale n. 11 – Rumore

Alternativa all’Azione “Potenziamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari”: Adeguamento degli spazi destinati ai parcheggi e ai servizi direttamente legati alle attività balneari limitando il consumo di suolo e le percorrenze dei veicoli a motore – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra) L’azione alternativa tende all’adeguamento degli spazi già destinati a parcheggio piuttosto che un ampliamento degli stessi. Qualora si ravvisi la necessità di una dotazione aggiuntiva di parcheggi

288 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA si potrebbe optare per la realizzazione di parcheggi di scambio e di collegamenti con le spiagge alternativi all’utilizzo di auto e mezzi privati in maniera da liberare le aree litoranee prospicienti la fascia costiera. Una scelta in tal senso permetterebbe un nuovo bilanciamento del carico del traffico in ingresso alle aree balneari e una contestuale riduzione del consumo di suolo in un’area già sufficientemente compromessa dall’intervento umano. Con ciò andrebbero a ridursi le emissioni sonore dovute al traffico veicolare e quindi una limitazione della percentuale di popolazione esposta al rumore. Ad ogni modo qualora si preveda che questi impatti possano generare un aumento dei livelli di carico sonoro rispetto alla situazione di baseline, si dovrà attentamente valutare se sia o no adeguatamente mitigabile, e proporre adeguate misure progettuali di mitigazione.

Alternativa all’Azione “Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale, garantendone l’uso pubblico”: Migliorare l’accessibilità e fruibilità dei singoli nuclei insediativi e del litorale (garantendone l’uso pubblico) ricorrendo a soluzioni di mobilità sostenibile che tendano a ridurre l’ampliamento della rete viaria e l’utilizzo di mezzi di trasporto a motore – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Configurazione di un sistema viabilistico e della mobilità locale che ricerchi soluzioni sostenibili rispetto alla qualità ambientale e della vita urbana (collegamenti costa – entroterra) L’integrazione proposta all’azione di piano tende sostanzialmente agli stessi obiettivi dell’alternativa proposta alla realizzazione di nuove aree di parcheggio. In particolare la finalità principale è quella di promuovere all’interno del territorio comunale un sistema di mobilità alternativa che, riducendo l’utilizzo di mezzi a motore, sfrutti principalmente un insieme di infrastrutture secondario o collegamenti costa – entroterra alternativi a quelli esistenti. La proposta alternativa all’azione di piano si adatta particolarmente alle esigenze portate dal diffondersi del turismo sostenibile.

3.5.12 Componente ambientale n. 12 – Clima

Per quanto riguarda la componente “Clima”, nel sottoparagrafo 3.4.12 si è sottolineato come impatti climalteranti siano, potenzialmente ascrivibili alle seguente tipologie di azioni:  realizzazione del nuovo porto e Ottimizzazione dei servizi relativi alle attività indotte dal porto, in fase di progettazione, e potenziamento dei collegamenti con i comuni costieri contigui;  individuazione di aree per la trasformazione di prodotti, per servizi, residenze e turismo legato alle attività silvo-pastorali;  riqualificazione dei collegamenti con la SS 125 (nuova e vecchia);  potenziamento, adeguamento ed ottimizzazione delle reti dell’illuminazione pubblica e telefonica: ADSL e wireless. Pur non essendo scientificamente corretto definire potenziali nessi di causalità tra queste tipologie d’azioni ed impatti climalteranti, tuttavia si ritiene, come già evidenziato nel sottoparagrafo 3.4.12, che gli effetti negativi cumulati di queste azioni sulle componenti ambientali, evidenziati in tutti i sottoparagrafi di questo paragrafo 3.5, configurino delle possibili minacce per l’obiettivo di sostenibilità ambientale definito per la componente “Clima”. In fase di monitoraggio, gli indicatori relativi al clima andranno sempre controllati e, qualora si rilevassero peggioramenti, bisognerà attentamente valutare, con indagini ad hoc, quali siano le cause imputabili allo stato di attuazione del PUC.

289 RAPPORTO AMBIENTALE

Va, inoltre, posta in evidenza con forza la grave carenza informativa circa il popolamento di tre dei quattro indicatori per il monitoraggio del clima, richiesti dal Comune di Tertenia all’ARPAS con nota del 28 Maggio 2013 ed ancora non resi disponibili.

3.5.13 Componente ambientale n. 13 – Sistema costiero

Alternativa all’Azione “Realizzazione del nuovo porto”: Soppressione o individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti sul paesaggio – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Valorizzazione della componente paesaggistico – marina e Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia Come specificato nelle alternative di progetto per la componente Paesaggio e assetto storico- culturale, relativamente all’obiettivo di sostenibilità di “Valorizzazione della componente paesaggistico – marina” e al “miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia”, le possibili alternative all’azione di “Realizzazione del nuovo porto” consistono nell’individuazione di opportune misure di mitigazione degli impatti sul paesaggio o eventualmente la soppressione dell’azione. Si ritiene opportuno quindi che attraverso le analisi per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) necessaria per questa azione di Piano, sia possibile definire gli impatti che l’opera avrà sull'ambiente sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio. Infatti, esaminando le possibili ripercussioni rispetto agli aspetti analizzati per la Componente ambientale “Sistema costiero”, la realizzazione di un nuovo porto potrebbe comportare impatti fortemente negativi sul territorio. Considerando gli aspetti legati allo stato qualitativo delle acque marine, l’introduzione di un’opera come il porto, potrebbe determinare un deterioramento dei litorali sabbiosi, a causa dell’alterazione delle correnti o delle biocenosi. In secondo luogo, potrebbe comportare un ulteriore degrado a causa dei rifiuti e degli scarichi provenienti dalle imbarcazioni, che, oltre a determinare l’introduzione di sostanze inquinanti nel mare, causerebbe anche una contaminazione del tratto costiero dovuto al trasporto di tali inquinanti a riva a causa del moto ondoso. Si avrebbero di conseguenza effetti sulla qualità della fruizione delle spiagge che potrebbe risultare evidentemente, fortemente compromessa. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla componente suolo, la sua realizzazione intensificherebbe il fenomeno erosivo e affinché l’infrastruttura portuale sia funzionale e integrata nel tessuto urbano è necessario realizzare delle strutture di supporto e servizi a terra nonché potenziare il tessuto viario esistente creando un raccordo diretto con l’infrastruttura stessa, il che comporterebbe un notevole consumo di suolo e la trasformazione di aree attualmente non urbanizzate con un impatto negativo rispetto all’obiettivo di mantenere inalterato il livello di baseline per le superfici delle aree semi naturali, naturali, sub naturali e agroforestali, come indicato nelle previsioni per il 2025 (Si veda a tal proposito la tabella al paragrafo 3.4.6). Per quanto concerne gli aspetti legati alla qualità dell’aria, gli effetti negativi potrebbero derivare dalla sua costruzione stessa, dal traffico veicolare aggiuntivo, dalle emissioni delle imbarcazioni e dalle normali attività umane svolte a sostegno dell’utilizzo e della fruizione del porto. Con riferimento agli aspetti legati alla flora, alla fauna e alla biodiversità, la realizzazione del nuovo porto, per la cui localizzazione è stata individuata un’area contigua al SIC e per la quale il PUC prevede una porzione di area dedicata ai servizi all’interno del SIC stesso, è suscettibile di interferire negativamente con gli obiettivi di tutela degli habitat di interesse comunitario e in particolare con gli habitat prioritari (*1120) per la parte a mare e per la parte a terra (*6220), e dunque di determinare una riduzione dell’indicatore “presenza di habitat particolarmente sensibili”. L’azione inoltre è suscettibile di arrecare disturbo alle specie faunistiche presenti, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio, e dunque di determinare una riduzione degli indicatori “Specie di fauna minacciate”, e “Specie di interesse comunitario e/o conservazionistico”. Infine dal punto di vista energetico la costruzione di un porto necessita dell’utilizzo di mezzi pesanti e della lavorazione di materiali che comporta consumi energetici elevatissimi, così come il traffico

290 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA veicolare e le imbarcazioni che usufruiscono di tale infrastruttura. Inoltre, va tenuto presente che la costruzione di un porto, seppure turistico, comporta la realizzazione di una serie di servizi e attività aggiuntive che contribuiscono ad incrementare domanda e consumi di energia. Qualora quindi si proceda con opportune misure di mitigazione di questi possibili impatti sul sistema costiero, la realizzazione di un nuovo porto potrebbe in tal senso non comportare effetti totalmente sfavorevoli ma piuttosto conferire all'area una diversa valenza territoriale in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale “Valorizzazione della componente paesaggistico - marina” e “Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia”. Qualora invece ciò non sia possibile, sarà necessario prendere in considerazione l’ipotesi di non realizzare l’opera.

Alternativa all’Azione “Ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale”: Ricostruzione di un ambiente naturale attraverso tecniche sia di ingegneria naturalistica che di ingegneria classica – Obiettivo di sostenibilità ambientale: Riorganizzazione delle aree di sosta e Miglioramento dell’accessibilità al sistema spiaggia Come alternativa all’azione di ricostruzione di un ambiente naturale che superi il degrado attraverso l’impiego della vegetazione locale si è pensato di proporre che questa azione sia integrata con la proposta di utilizzo oltre che delle tecniche di ingegneria naturalistica anche di quelle di ingegneria classica. Gli obiettivi di mitigazione pervisti nel PUC sono riassumibili nella progettazione del sistema verde, nella creazione e ricostruzione dell’ambiente naturale degradato, nella sistemazione idrogeologica e consolidamento del territorio (sono un esempio la proposta di realizzazione del un parco fluviale urbano ed extraurbano), nel recupero ambientale paesaggistico di luoghi e infrastrutture (tramite la mobilità dolce e la sentieristica), nella ricomposizione della qualità del paesaggio agrario-marino e nella messa in sicurezza di alcuni ambiti territoriali per favorire lo sviluppo di attività ecocompatibili nelle aree interne e collinari. Le tecniche di ingegneria naturalistica prevedono l'utilizzo di materiali costruttivi vivi, da soli o in combinazione con materiali inerti, in genere per la realizzazione di sistemazioni a difesa del territorio. Va sottolineato però come non sempre sia possibile applicare le tecniche dell’ingegneria naturalistica, in quanto oltre alle scelte progettuali, che si devono fondare su una analisi dettagliata sia del contesto sia delle tecniche, è importante conoscere alcune specifiche che limitano gli interventi soprattutto per gli aspetti biologici. In quest'ottica tutti gli interventi devono mirare a ristabilire il naturale assetto dell'ecosistema o comunque a favorire il ritorno, nei tempi più brevi possibili ed in funzione degli obiettivi prestabiliti, dell'equilibrio ambientale tipico dei luoghi. Solitamente infatti, i lavori di ingegneria naturalistica devono essere realizzati nelle stagioni in cui il materiale vegetale è allo stadio vegetativo adatto e/o nelle stagioni in cui le caratteristiche climatiche locali sono favorevoli all’attecchimento della vegetazione, in modo tale da poter essere seguiti nel modo migliore. Poiché gli interventi di Ingegneria naturalistica non sono di immediato effetto e prevedono l’uso di specie vegetali, essi richiedono momenti di controllo, di verifica e manutenzione per un certo periodo di tempo dopo la loro realizzazione. Rispetto a tali necessità si rende necessario coadiuvare l’utilizzo di queste tecniche assieme a quelle di ingegneria classica a basso impatto ambientale, attraverso le quali è possibile ottenere comunque risultati ecocompatibili. Attraverso l’utilizzo di tali tecniche sarà quindi possibile apportare degli effetti positivi sulla tutela e fruibilità del patrimonio ambientale, in particolare di quello costiero, superando l’attuale degrado e quindi di un miglioramento del livelli qualitativi dell’assetto paesaggistico in termini di accessibilità.

291 RAPPORTO AMBIENTALE

3.6 La definizione del sistema di monitoraggio

Il monitoraggio dell’attuazione del PUC e del PUL avviene con riferimento agli indicatori riportati nei 13 sottoparagrafi del paragrafo 3.4, uno per ogni componente ambientale. Gli indicatori delle tabelle consentono di tenere sotto controllo l’attuazione del PUC e del PUL, e vanno rilevati almeno quattro volte durante la sua attuazione: la prima dopo due anni dalla data di approvazione, la seconda dopo cinque anni, la terza dopo otto anni e la quarta dopo dieci anni. Il monitoraggio ha lo scopo di evidenziare situazioni di emergenza, cioè di largo scostamento dei valori degli indicatori da quelli di benchmark, e di indicare, in “tempo reale”, la necessità di un intervento, di minima o più larga portata, per riportare gli effetti ambientali del PUC e del PUL, come segnalati dagli indicatori, a quanto previsto nella valutazione ex-ante. Qualora si verifichino situazioni di questo genere, il Comune potrà intervenire, individuando le probabili cause degli scostamenti in relazione alle azioni di piano, utilizzando le due seguenti modalità, che potrebbero essere opportunamente integrate: 1. ridefinendo, in tutto o in parte, l’attuazione di una o più azioni di piano, valutando, con un approccio “ad hoc”, l’entità della ridefinizione in relazione all’effetto di mitigazione ragionevolmente prevedibile; 2. valutando se, ed in quali termini, sostituire o integrare una o più azioni di piano con azioni di piano alternative, sulla base di quelle individuate nei 13 sottoparagrafi del paragrafo 3.5. I quattro monitoraggi previsti comporteranno, da parte del Comune, la redazione di un rapporto di monitoraggio che avrà, almeno, i seguenti contenuti: 1. le 13 tabelle di cui ai sottoparagrafi del paragrafo 3.4; 2. per ognuna delle 13 componenti ambientali, una discussione della situazione, con riferimento a quanto riportato nelle tabelle di cui al punto precedente, e l’eventuale individuazione di situazioni di emergenza, cioè di largo scostamento dei valori degli indicatori da quelli di benchmark; 3. qualora si verifichino situazioni di emergenza, l’indicazione e discussione delle misure di mitigazione che il Comune intende mettere in atto, in termini di ridefinizione delle azioni pianificate e/o di loro integrazione o sostituzione con azioni alternative definite in base a quelle individuate nei 13 sottoparagrafi del paragrafo 3.5. I rapporti di monitoraggio verranno trasmessi, nelle scadenze previste per la loro redazione, all’Autorità Competente per la VAS del PUC e del PUL di Tertenia, e resi disponibili alla consultazione, entro le stesse scadenze, nel Sito Internet del Comune di Tertenia. Qualora al momento dell’approvazione del PUC e del PUL il sistema degli indicatori, individuato nelle tabelle dei 13 sottoparagrafi del paragrafo 3.4, non fosse completamente popolato, il Comune di Tertenia si impegna: 1. a mettere in atto le opportune misure per il suo completo popolamento e si impegna, altresì, a renderlo completamente popolato per la redazione del primo, e, poi, dei successivi tre rapporti di monitoraggio di cui sopra; 2. oppure, rilevata l’impossibilità del popolamento di alcuni degli indicatori, a ridefinire il sistema degli indicatori per il monitoraggio, di concerto con l’Autorità Competente per la VAS del PUC e del PUL di Tertenia, prima della redazione del primo rapporto di monitoraggio e di dare conto di questa ridefinizione nel primo rapporto di monitoraggio.

292 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

4 L’ADEGUAMENTO DEL PUC AL PPR E AL PAI E IL PUL

4.1 Gli indirizzi regionali per l’adeguamento del PUC al PPR e al PAI

In Sardegna la L.R. n. 45 del 1989, recante “Norme per l’uso e la tutela del territorio regionale” rappresenta il principale riferimento nel quadro normativo in materia di pianificazione comunale. In particolare l’art. 4 definisce gli Ambiti di competenza degli strumenti di governo del territorio stabilendo i compiti in capo all’Amministrazione comunale. Il quadro di competenze a livello comunale è integrato successivamente dalla L.R. n. 9 del 2006, recante il Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali con la quale la Regione disciplina - nell’esercizio della propria potestà legislativa in materia di Ordinamento degli enti locali e relative circoscrizioni, di cui alla lettera b) dell’articolo 3 dello Statuto speciale - il conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi agli enti locali in attuazione del D.Lgs. n. 234 del 17 aprile 2001. La Legge agisce in coerenza con i principi sanciti agli artt. 118 e 119 della Costituzione, nonché con l’art. 10 della L.C.n. 3 del 18 ottobre 2001 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione). Il più recente e importante provvedimento di pianificazione regionale è rappresentato dal PPR. Il Piano, approvato con Delibera G.R. n. 36/7 del 5 settembre 2006, è entrato in vigore con la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna avvenuta l’8 settembre 2006. Si giunge alla definizione del PPR sardo dopo un lungo processo che ha avuto inizio il 10 agosto 2004 con la Delibera G.R. n. 33/A recante “Provvedimenti cautelari e d’urgenza per la salvaguardia e la tutela del paesaggio e dell’ambiente in Sardegna”. Il provvedimento si rese necessario a causa del vuoto normativo seguito all’annullamento dei Piani territoriali paesistici (avvenuto in due momenti nel 1998 e nel 2006). Il percorso avviato si concretizza con la L.R. n. 8 del 2004, (divenuta nota come legge salvacoste) che mantenne fino all’approvazione del PPR un vincolo di inedificabilità nei territori costieri compresi nella fascia entro i 2.000 metri dalla linea di battigia marina (art. 3, comma 1, lett. a, LR 8/2004). Il PPR rappresenta il quadro di riferimento e di coordinamento per gli atti di programmazione e di pianificazione regionale, provinciale e locale e per lo sviluppo sostenibile del territorio. Le Norme tecniche di attuazione (NTA) all’articolo 3, stabiliscono che i principi contenuti nel PPR rappresentano “il quadro di riferimento e di coordinamento per lo sviluppo sostenibile del territorio regionale, fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente, in coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio e con lo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo”. Con la Delibera G.R. n. 22/3 del 24 maggio 2006, la Giunta regionale adotta il PPR relativamente al primo ambito territoriale omogeneo, comprendente l’intera fascia costiera della Sardegna. L’esame del Piano paesaggistico passa quindi alla Commissione regionale urbanistica che formulerà un parere nei tre mesi successivi all’adozione dello strumento pianificatorio. A partire dalla data di pubblicazione (8 settembre 2006) le Province entro sei mesi di tempo avrebbero dovuto adeguare ai contenuti del PPR la loro disciplina urbanistica; dodici invece i mesi di tempo a disposizione dei comuni per l’adeguamento dei propri PUC (rispettivamente art. 106 e art. 107 delle NTA del PPR). A partire dal 2007 la Regione Sardegna elabora le LG per l’adeguamento dei PUC al PPR e al PAI approvato con Delibera G.R. n. 67 del 10 luglio 2006 ai sensi della L.R. 4 del 2006 art. 21 comma 4; il PAI è redatto ai sensi della L n. 183 del 1989 e del decreto-legge n. 180 del 1998, con le

293 RAPPORTO AMBIENTALE relative fonti normative di conversione, modifica e integrazione. Le LG regionali sono redatte con l’intento di fornire una cornice di riferimento delle attività di assistenza tecnica prevedendo la trattazione delle diverse problematiche connesse all’elaborazione dei PUC. L’adeguamento dei PUC prevede per gli ambiti territoriali comunali il pieno recepimento dei contenuti descrittivi, prescrittivi e propositivi del PPR, delle sue norme generali e di quanto specificamente prescritto per gli ambiti costieri relativamente agli indirizzi riguardanti “conservazione e tutela, mantenimento, miglioramento o ripristino dei valori paesaggistici riconosciuti all’interno degli ambiti di paesaggio” (NTA, art. 7, comma 1). Il PPR conferisce alla pianificazione urbanistica comunale contenuti di valenza paesaggistica. I comuni, con gli strumenti urbanistici di propria competenza, provvedono a “individuare i caratteri connotativi della propria identità e delle peculiarità paesaggistiche, determinando le proposte di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni urbanistiche in considerazione dei valori paesaggistici riconosciuti nel territorio comunale” (LG, Principi e obiettivi, pag. 3). Ciò si perseguirà analizzando le interazioni tra gli aspetti storico-culturali dell’ambiente naturale e antropizzato e promuovendone il mantenimento e la valorizzazione nel tentativo di definire le condizioni di assetto necessarie per realizzare un sistema di sviluppo sostenibile a livello locale. In riferimento ai caratteri paesaggistici individuati dal PPR, i comuni devono stabilire le modalità per la valorizzazione ambientale e paesaggistica del proprio territorio, “individuare i fattori di rischio e gli elementi di vulnerabilità del paesaggio, determinare le proposte di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni urbanistiche”, coerentemente con il quadro delle azioni strategiche promosse dal PPR (LG, Principi e obiettivi, pag. 4). Al fine di ottimizzare e mitigare la pressione del sistema insediativo sull’ambiente naturale e di migliorare la qualità dell’ambiente urbano e dei valori paesaggistici riconosciuti, il PPR traccia alcuni obiettivi e orientamenti progettuali, quale riferimento per la pianificazione comunale, volti a limitare il consumo delle risorse, la salvaguardia delle morfologie, degli elementi costitutivi e dei materiali costruttivi tipici. Il PPR persegue obiettivi di riequilibrio ed di mitigazione degli impatti negativi dell’attività antropica, valorizzando il potenziamento delle infrastrutture e delle dotazioni ecologiche ambientali che concorrono a migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Le indicazioni del PPR hanno carattere prescrittivo per gli strumenti urbanistici dei comuni e sono immediatamente prevalenti su eventuali disposizioni difformi contenute nei redigendi strumenti urbanistici. L’ambito di applicazione del PPR riguarda l’intero territorio regionale sebbene l’attuale livello di elaborazione del piano riguardi il primo ambito territoriale omogeneo, fascia costiera, così come individuata dagli Ambiti di paesaggio costieri e classificata come bene paesaggistico d’insieme.

4.1.1 Il PUC in adeguamento al PPR

Il PUC nasce attraverso un processo condiviso e concertato con gli altri livelli della pianificazione a cominciare dalle linee di indirizzo del PPR. Sardegna Nuove Idee è il processo partecipativo di revisione del PPR avviato nel 2009 e promosso dall’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica; attraverso il processo partecipativo ci si è posti l’obiettivo di costruire scenari condivisi e relative linee strategiche di intervento. Il processo si strutturò al suo avvio attraverso l’organizzazione di momenti di carattere operativo denominati Laboratori del paesaggio che ridisegnarono la geografia dei 27 Ambiti di Paesaggio propri della prima versione del PPR. Il Laboratorio svoltosi presso la sala comunale di Tertenia il 18 giugno 2010, diede il via al primo ciclo dei tavoli del paesaggio nell’ambito del suddetto processo partecipativo. Il laboratorio 13 interessò l’Ambito di paesaggio n. 24 che include il Comune di Tertenia. Il progetto dell’Ambito assunse il rapporto tra l’insediamento e il paesaggio naturale e rurale, come guida per la

294 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA valorizzazione della valle del Rio Quirra (matrice dell’identità paesaggistica) e promuovendo modalità di fruizione innovative ed integrative all’azione di attraversamento della valle. Le azioni progettuali individuate nel PPR che mostrano attinenza con l’ambito comunale di Tertenia sono sostanzialmente riassumibili nei tre punti seguenti (Scheda d’Ambito n. 24, Salto di Quirra ; pag. 10).  Riqualificare e migliorare gli habitat vegetazionali al fine di creare un sistema interconnesso e collegato sia con le formazioni boschive contigue, sia con la vegetazione dei sistemi ripariali dei corsi d’acqua. La riqualificazione è orientata al ripristino naturalistico e paesaggistico (connessione ecologica tra nodi, creazione o conservazione di corridoi o di limiti), coerentemente con le esigenze produttive e di difesa del suolo, il mantenimento della qualità delle acque, del riconoscimento dei caratteri strutturali del paesaggio.  Qualificare il centro urbano di Tertenia, rafforzando i servizi per l’ospitalità e ricettività in un ottica di rete territoriale con i centri dell’interno (), dell’Ogliastra costiera e del Sarrabus, contenendo le espansioni con politiche di recupero dell’edificato storico.  Riqualificare l’insediamento costiero, rafforzando le connessioni con la valle del Rio Quirra e con il centro di Tertenia, sostenendo la complementarietà e la specializzazione dei servizi ricettivi e la fruizione del paesaggio. A partire dal processo di condivisione maturato nella stesura delle schede d’ambito, il lavoro dei Tavoli di paesaggio è stato finalizzato alla costruzione ed elaborazione di un quadro conoscitivo di sintesi che rappresenta una base in vista della più completa e accurata ricognizione delle risorse ambientali, storiche, sociali, culturali, economiche che riguarderà la stesura del nuovo PUC. L’attività di analisi a cura dei progettisti del piano completerà, dato il maggiore livello di dettaglio, gli analoghi studi compiuti all’interno del PPR; essa verrà finalizzata alla costruzione di una sintesi valutativa in grado di individuare dimensioni e modalità di attuazione delle trasformazioni, verificando caso per caso l’attitudine a determinate modificazioni in virtù di una lettura delle scelte in chiave di sviluppo sostenibile.

4.1.2 Il PUC in adeguamento al PAI

Il PAI è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa ed alla valorizzazione del suolo, alla prevenzione del rischio idrogeologico, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato. Esso ha valore di piano territoriale di settore e prevale sui piani e programmi di settore di livello regionale provinciale e comunale in quanto finalizzato alla salvaguardia di persone, beni, ed attività dai pericoli e dai rischi idrogeologici (Norme di Attuazione – NA – del PAI, Art. 4, comma 4). Nel caso di sovrapposizione delle discipline del PAI e del PPR per le aree a pericolosità idrogeologica si applicano quelle più restrittive (NTA del PPR, Art. 44). Le NA del PAI prescrivono che i comuni e le altre amministrazioni interessate, provvedano a riportare alla scala grafica della strumentazione urbanistica vigente i perimetri delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e delle aree a pericolosità idraulica (Hi) e geomorfologica (Hg), e ad adeguare contestualmente le norme dello strumento urbanistico (NA del PAI, Art. 4, comma 5). Prevedono inoltre che nell’adeguamento della pianificazione comunale vengano delimitate le aree di significativa pericolosità idraulica e geomorfologica non perimetrate in precedenza dal PAI (NA, Art. 26). Al fine di rendere compatibili le trasformazioni territoriali connesse al rilascio delle concessioni e delle autorizzazioni comunali con la disciplina del PAI e il PPR, i comuni dovranno riportare alla scala locale le aree di pericolosità e di rischio idrogeologico e rapportare a queste gli studi e le

295 RAPPORTO AMBIENTALE istruttorie e gli atti di pianificazione, nonché recepire nelle norme di attuazione del PUC le prescrizioni e i vincoli imposti dai suddetti piani territoriali. Nella fase di recepimento del PAI negli strumenti urbanistici a scala locale (NA, Art.4, comma 5) gli enti dovranno acquisire comunque apposito parere da parte della Autorità Idraulica competente per territorio che valuterà se le eventuali modifiche alle perimetrazione possano ascriversi a mero adattamento cartografico ovvero configurarsi come variante al PAI per la quale saranno attivate le procedure di cui all’art. 37 delle NA. Nel caso specifico il PAI individua (revisione risalente al 2009 riguardante il Sub-bacino 6 Sud-Orientale ) il Comune di Tertenia tra i Comuni con criticità di natura idraulica motivando tale inserimento con i seguenti rilievi.  Tratto compreso fra il ponte sulla SS125 ubicato a 2 km a nord dell’abitato e la confluenza col Corongiu. Sul lato destro, la piena del Quirra, che ha un forte trasporto solido, si espande sino a ridosso delle abitazioni edificate in prossimità della strada per Sarrala.  Tratto compreso fra il ponte sulla SS125 a sud dell’abitato e la confluenza col rio San Giorgio. Il rio prosegue in direzione nord-sud, con alveo di magra intrecciato, sempre con elevato trasporto solido; il ramo di destra rasenta la SS125 in particolare fra il Km 93 e 95 per cui quando è in piena è possibile l’interruzione della circolazione per allagamento della strada.

4.2 Gli indirizzi regionali per la stesura dei PUL

La citata L.R. n. 9 del 2006, recante il “Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali ”, all’art. 40 assegna alla Regione il compito di adottare atti regionali di indirizzo per la redazione dei PUL e il rilascio delle concessioni demaniali, mentre ai comuni spetterà il compito della elaborazione e approvazione dei PUL (Art. 41 della stessa Legge). Nel dicembre 2007 la Giunta Regionale ha provveduto ad approvare le “Direttive per la redazione del Piano di Utilizzo dei Litorali e l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale”. Le LG sono state riviste successivamente in applicazione della Delibera G.R. n. 25/42 del 1 luglio 2010 e ultimamente integrate con Delibera G.R. n. 5/1 del 29 gennaio 2013. Le direttive disciplinano l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo destinato ad uso turistico-ricreativo e costituiscono atto generale di indirizzo per la redazione dello strumento di pianificazione comunale concernente l’utilizzo e fruizione dei litorali (PUL). I Piani, oltre alla disciplina delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, regolamentano l’organizzazione dei litorali anche in relazione al territorio immediatamente attiguo, ivi compresa la regolamentazione dell’accessibilità viaria e pedonale delle aree nel loro complesso e dei singoli siti ai sensi dell’art. 29 L.R. n. 23/1985 (Art. 2, LG). I PUL costituiscono parte integrante e sostanziale della pianificazione comunale prevista nei PUC e pertanto devono essere redatti contestualmente all’adeguamento dei PUC stessi nei tempi dettati dal PPR. I compiti e le funzioni delegate agli EE.LL. sul Demanio Marittimo sono trasferite esclusivamente ai comuni che avranno approvato il PUL. La redazione del PUL si configura sostanzialmente in due fasi. Nella prima fase, inerente lo Stato Attuale, occorre acquisire le informazioni di carattere naturale, infrastrutturale ed antropico allo scopo di approfondire la conoscenza del contesto ambientale del Comune entro la fascia costiera. Le informazioni raccolte andranno strutturate al fine di consentirne l’archiviazione nel SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale) che consentirà la gestione integrata e informatizzata delle concessioni demaniali dal punto di vista tecnico ed amministrativo. Nella seconda fase, relativa allo stato di progetto, tutte le informazioni raccolte nello stato attuale si dovranno articolare in vista di azioni orientate complessivamente all’attenuazione degli impatti attualmente in atto.

296 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Le Direttive regionali hanno sostanzialmente contenuto propositivo e prescrittivo; in particolare all’art. 19 (Contenuti prescrittivi ) vengono individuate le porzioni di litorale per le quali non possono essere rilasciate concessioni demaniali e il cui utilizzo rimane legato alla fruizione pubblica. L’art. 20 disciplina la redazione del PUL che dovrà essere composto su carte tecniche regionali e corredato da elaborati di tipo conoscitivo e progettuale. Il PUL è approvato secondo le procedure previste dall’art. 20 e 21 della L.R. n. 45 del 1989 ed è soggetto al parere di cui all’art.9 L.R. n. 28 del 1998 (Art. 22, LG). L’art. 23 (Disposizioni sulle tipologie di concessioni demaniali marittime pianificabili in relazione alla natura e morfologia della spiaggia ) regola, in relazione alla natura e alla morfologia della spiaggia e alla sua dislocazione territoriale, le tipologie e le superfici destinate alle concessioni che dovranno essere pianificate attenendosi ad una serie di criteri di dimensionamento. L’art. 25 regolamenta, tramite una serie di disposizioni propositive e prescrittive, l’utilizzo di attrezzature e manufatti finalizzati allo svolgimento delle attività ed erogazione di servizi turistico ricreativi (tra le disposizioni si elencano: materiali utilizzabili nella realizzazione dei manufatti, colorazioni, recinzioni, parcheggi e percorsi). Con la norma finale all’art. 28 cessano la loro efficacia le direttive (in materia di redazione dei PUL, di rilascio, ampliamento o proroga di concessioni, di gestione dei beni del demanio marittimo, di rilascio di autorizzazioni temporanee in assenza del PUL) accompagnate alle seguenti Deliberazioni della Giunta regionale:  Delibera n. 50/21 del 5 dicembre 2006;  Delibera n. 29/15 del 22 maggio 2008;  Delibera n. 24/24 del 19 maggio 2009;  Delibera n. 47/44 del 20 ottobre 2009;  Delibera n. 25/17 del 26 maggio 2009;  Delibera n. 53/66 del 4 dicembre 2009;  Delibera n. 17/2 del 27 aprile 2010. L’ultimo pronunciamento in ordine di tempo relativo alla disciplina trattata riguarda la Delibera G.R. n. 5/1 del 29 gennaio 2013; in delibera l’assessore competente fa osservare che a fronte dell’obbligo di redigere i PUL entro la data del 31 ottobre 2012 la quasi totalità dei comuni, pur trovandosi in una fase procedurale avanzata, non ha conseguito l’obiettivo del rispetto del termine assegnato. Viene quindi richiamata in tale sede l’opportunità di accordare un’ulteriore proroga, al fine di consentire alle amministrazioni comunali di portare a compimento l’iter procedurale avviato e di evitare la massiva applicazione degli interventi sostitutivi di cui all’art. 9 della L.R. n. 9 del 2006. Si decide quindi di differire il termine per l’approvazione dei PUL, di cui all’art. 26 delle LG approvate con la deliberazione n. 25/42 del 2010, al 31 dicembre 2013.

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5. ALLEGATI

5.1. Allegato 1: elenco dei soggetti aventi competenza in materia ambientale

 Provincia dell’Ogliastra: o Assessorato all’Ambiente e Protezione Civile − Servizio Urbanistica Governo del Territorio, Informatizzazione, Ambiente, Rifiuti ed Energia Via Pietro Pistis - 08045 Lanusei Fax 0782 41053 [email protected] − Assessorato all’Ambiente e Protezione Civile Servizio Protezione Civile, Caccia, Pesca e Sicurezza [D.Lgs. 21/2008] Via Pietro Pistis 08045 Lanusei Fax 0782 41053 [email protected] o Assessorato ai Lavori Pubblici ed Urbanistica − Servizio Urbanistica e Governo del Territorio Via Pietro Pistis - 08045 Lanusei Fax 0782 41053 [email protected] − Servizio Viabilità, Trasporti e Infrastrutture Via Pietro Pistis - 08045 Lanusei Fax 0782 41053 [email protected] o Assessorato all’Agricoltura e Attività produttive Via Cedrino, 24 - 08048 Tortolì Fax 0782 660 000 [email protected] o Assessorato al Turismo Servizio Turismo, Politiche Sociali e del Lavoro Via Cedrino, 24 - 08048 Tortolì Fax 0782 660 000 [email protected]  Regione Autonoma della Sardegna

298 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA o Assessorato della Difesa dell’Ambiente − Direzione generale della difesa dell’ambiente Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070 6066697 [email protected] − Servizio della Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e sistemi informativi ambientali Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070 6067578 [email protected] − Servizio Tutela della natura Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070 6066705 [email protected] − Servizio Tutela dell’atmosfera e del territorio • Settore Gestione dei rifiuti Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070 6067578 [email protected]

• Settore antinquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico e aree a rischio di crisi ambientale Via Roma, 80 - 09123 Cagliari Fax 070 6066721 [email protected] − Servizio Tutela del suolo e politiche forestali Via Roma, 253 - 09123 Cagliari Fax 070 6062765 [email protected] − Direzione generale del corpo forestale e di vigilanza ambientale Via Biasi, 7 - 09131 Cagliari Fax 070 6066568 [email protected] − Servizio Territoriale dell’ispettorato ripartimentale di Lanusei Via - 08045 Lanusei Fax 0782 473973

299 RAPPORTO AMBIENTALE

[email protected] o Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica − Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari Fax 070 6064319 [email protected] − Servizio pianificazione paesaggistica e urbanistica Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari Fax 070 6064311 [email protected] − Servizio tutela paesaggistica per le province di Nuoro e dell’Ogliastra Viale del Lavoro, 19 - 08100 Nuoro Fax 0784 239420 – 3420 [email protected] − Servizio centrale demanio e patrimonio Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari Fax 070 6064230 [email protected] o Assessorato dei Lavori Pubblici − Direzione generale dei lavori pubblici V.le Trento, 69 - 09123 Cagliari Fax 070 6062060 [email protected] − Servizio interventi nel territorio Settore delle opere idrauliche di difesa del suolo Viale Trento, 69 -09123 Cagliari Fax 070 6062100 [email protected] − Servizio edilizia residenziale Via S. Simone, 60 - 09100 Cagliari Fax 070 6066970 [email protected] − Servizio viabilità e infrastrutture di trasporto Settore della viabilità locale e infrastrutture di trasporto

300 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

V.le Trento, 69 - 09123 Cagliari Fax 070 6062098 [email protected] − Servizio del Genio Civile di Nuoro Via Dalmazia, 2- 08100 Nuoro Fax 0784 232580 [email protected] o Assessorato Agricoltura e Riforma Agropastorale: − Direzione generale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale Via Pessagno, 4 - 09126 Cagliari Fax 070 6066250 [email protected] − Servizio Territorio Rurale Ambiente e Infrastrutture Via Pessagno, 4 - 09126 Cagliari Fax 070 6066212 [email protected] o Assessorato Industria Direzione generale dell’industria Viale Trento, 69 - 09123 Cagliari Fax 070 6062074 - 070 6062338 [email protected] o Assessorato dei trasporti Direzione generale dei trasporti Via Caprera, 15 - 09123 Cagliari Fax 070 6067309 [email protected] o Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio Direzione generale del turismo, artigianato e commercio Viale Trieste, 105 - 09123 Cagliari Fax 070 6067271 [email protected] o Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport Viale Trieste, 186 - 09123 Cagliari Fax 070 6065001

301 RAPPORTO AMBIENTALE

[email protected] o Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio Centro Regionale di Programmazione Nucleo regionale di valutazione degli investimenti pubblici Via Cesare Battisti - 09123 Cagliari Fax 070 6067016 [email protected] o Autorità di Bacino − Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna: • Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione della siccità Via Mameli, 88 - 09123 Cagliari Fax 070 6066391 [email protected] • Servizio difesa del suolo, assetto idrogeologico e gestione del rischio alluvioni Viale Mameli, 88 - 09123 Cagliari Fax 070 6062560 [email protected] o Ente Foreste Sardegna − Direzione Generale Viale Merello, 86 - 09123 Cagliari Fax 070 272086 [email protected] − Servizio Territoriale di Lanusei Via Piscinas, 5 - 08045 Lanusei (OG) Fax 0782 40052 [email protected] o A.R.P.A.S − Direzione tecnico-scientifica Via Contivecchi, 7 - Cagliari Fax 070 67121133 [email protected] − Dipartimento di Nuoro Ogliastra Via Roma 85 - Nuoro Fax 070 30411

302 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

[email protected] o Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna Via Mameli 96 - 09123 Fax 4509707 [email protected] o LAORE - Sardegna Direzione Generale Via Caprera, 8 - Cagliari Fax 070 6026 2180 o Autorità d’Ambito della Sardegna Via Cesare Battisti, 14 - 09123 Cagliari Fax: 070.4600621 [email protected]  ABBANOA S.p.A. (ex E.S.A.F.) Distretto 8 Via Venezia, 9 - 08045 Lanusei Fax 0782 42044 [email protected]  Ministero per i Beni e le Attività Culturali o Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna Via dei Salinieri- 20-24 - 09126 Cagliari Fax: 070 3428209 [email protected] o Soprintendenza per i beni Architettonici, Paesaggistici Storici, Artistici ed antropologici di Sassari e Nuoro Via Monte Grappa, 24 - 07100 Sassari Fax: 079 2112925 [email protected] o Soprintendenza per i beni Archeologici, per le provincie di Sassari e Nuoro Piazza San’Agostino, 2 - 07100 - Sassari Fax: 079 232666 [email protected]  Azienda Sanitaria Locale di Lanusei Dipartimento di Prevenzione Via Repubblica, 47 - 08045 Lanusei

303 RAPPORTO AMBIENTALE

Fax 0782 41003 [email protected]  Agenzia del Demanio Direzione regionale Via Lo Frasso, 2 - 19127 Cagliari Fax 070 6402510 [email protected]  ARST – Trasporti regionali della Sardegna Direzione Generale Via Zagabria, 54 - 09129 Cagliari Fax 0704098328 [email protected]  Capitaneria di Porto Ufficio Circondariale marittimo di Arbatax Via Tirreno,1/A - 08041 Tortolì Fax 0782 667093 [email protected]  Agenzia delle Dogane Ufficio Dogane di Cagliari Via R. di Ponente s.c. - 09123 Cagliari Fax 070 663043 [email protected]  Consorzio di Bonifica d’Ogliastra Via Pirastu,23 - 08048 Tortolì Fax 0782 623943 [email protected]  Unione dei Comuni - Valle del Pardu e dei Tacchi dell’Ogliastra meridionale Sede legale Comune di Osini (OG) Vico III Dante, n. 7 - 08040 Osini Fax 0782 215146 [email protected]  Comune di Gairo Via della Libertà, 7 - 08040 Gairo (OG) Fax 0782 73420 [email protected]

304 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

 Comune di Cardedu Via Municipio 5, 08040 Cardedu (OG) Fax 0782 769031 [email protected]  Comune di Osini Piazza Europa, 1 - 08040 Osini (OG) Fax 0782 787004 [email protected]  Comune di Ierzu Via Vittorio Emanuele, 160 - 08044 Jerzu (OG) Fax 0782 70681 [email protected]  Comune di Ulassai Via Garibaldi, 41 - 08040 Ulassai (OG) Fax 0782 787142 [email protected]  Comune di Loceri Via Roma, 18 - 08040 Loceri (OG) Fax 0782 77382 [email protected]  Comune di Lanusei Via Roma, 98 - 08040 Lanusei (OG) Fax 0782-40168 [email protected]

5.2. Allegato 2: verbali dei momenti partecipativi

5.2.1. Osservazioni presentate durante l’incontro di scoping

Le osservazioni al documento preliminare di scoping, presentato in una seduta pubblica presso il Comune di Tertenia nel pomeriggio del 6 Maggio 2013 in parte sono state espresse durante l’incontro, ed in parte sono pervenute in seguito da parte di alcuni dei soggetti aventi competenza in materia ambientale. Nel seguito si discutono prima le osservazioni espresse durante l’incontro di scoping e, successivamente, quelle inviate successivamente. Durante l’incontro di scoping del 6 Maggio l’Arch. Maria Laura Del Rio, Responsabile del Servizio Urbanistica, Governo del Territorio, Informatizzazione Ambiente, Rifiuti ed Energia della Provincia dell’Ogliastra, Autorità Competente per la VAS del PUC e del PUL di Tertenia, segnala che:

305 RAPPORTO AMBIENTALE a. il gruppo di lavoro della VAS si presenta, nella sua attuale configurazione, come mono- disciplinare e suggerisce di inserire figure professionali diverse dagli ingegneri; b. è necessario individuare un sistema di indicatori per la fase di monitoraggio facilmente gestibile del punto di vista dei costi che il Comune dovrà prevedere. Gli indicatori per il monitoraggio devono essere efficaci nel tenere sotto controllo gli impatti ambientali, e popolabili con continuità nel tempo; c. con riferimento alla scheda “Rifiuti” del Documento Preliminare di Scoping, è necessario, oltre che individuare il numero delle isole ecologiche stagionali, includere un indicatore riferito alla capacità delle isole ecologiche di assolvere alle loro funzioni. La prima delle tre osservazioni è stata recepita con l’inclusione di un Dottore Naturalista e di un Dottore Geologo nel gruppo di lavoro. La seconda osservazione viene recepita, a questo punto del processo di VAS, in termini di impegno per la definizione, nel Rapporto Ambientale, di un sistema di indicatori degli impatti sulle componenti ambientali nella fase attuativa del PUC e del PUL che risponda ai requisiti indicati dall’Arch. Del Rio. La terza osservazione è stata recepita con l’inclusione di due indicatori riferiti alla capacità delle isole ecologiche di assolvere alle loro funzioni. I nuovi indicatori inseriti sono i seguenti: “Produzione di rifiuti differenziati nel territorio costiero” e “Capacità di ricezione della stazione ecologica” (si veda la componente ambientale “Sistema costiero”). Il Dott. Antioco Corona del Servizio Urbanistica, Governo del Territorio, Informatizzazione Ambiente, Rifiuti ed Energia della Provincia dell’Ogliastra fa notare come rispetto all’analisi di coerenza esterna del “Piano stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle risorse idriche - Sardegna” è senz’altro opportuno individuare alcuni obiettivi contenuti in questo piano come rilevanti per il PUC, viste alcune problematiche del territorio del Comune di Tertenia quali il depauperamento delle falde acquifere la salinizzazione delle acque di falda. Obiettivi rilevanti potrebbero essere per esempio “difesa idrogeologica e della rete idrografica” e “razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche”. Quest’osservazione è stata recepita in questo Documento (si veda il paragrafo 3.1.5). Nella discussione dell’incontro di scoping era, inoltre, emersa l’esigenza di includere, tra gli atti di pianificazione e programmazione per l’individuazione degli obiettivi rilevanti per il PUC ed il PUL, lo stralcio del Piano Urbanistico Provinciale (PUP) della Provincia di Nuoro (Piano Territoriale di Coordinamento della provincia di Nuoro) che riguarda la Provincia dell’Ogliastra. Quando, infatti, il PUP di Nuoro venne approvato, la Provincia dell’Ogliastra non era stata ancora istituita, ed il PUP fu redatto anche con riferimento al territorio dell’istituenda Provincia, che non ha mai, successivamente, portato a compimento l’iter di approvazione di un suo PUP. Questa esigenza è stata recepita ed il paragrafo 3.1.23 di questo Documento contiene l’analisi del PUP di Nuoro e la definizione degli obiettivi rilevanti per il PUC e per il PUL di Tertenia.

5.2.2. Osservazioni pervenute in seguito

1. Osservazioni dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della R.A.S.

Nelle pagine seguenti si riportano le osservazioni. Tutte le osservazioni sono condivisibili e pertinenti alla redazione del PUC. Le osservazioni sono state trasmesse, a cura dell’Autorità Procedente, cioè del Comune di Tertenia, al gruppo di lavoro per la progettazione del PUC, che ne terrà conto nella sua stesura.

306 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO URBANISTICO COMUNALE DI TERTENIA

Per quanto riguarda l’indicatore suggerito (penultimo capoverso della prima delle cinque pagine delle osservazioni), si è aggiunto l’indicatore (rapporto tra numero di abitazioni occupate da residenti e numero totale di abitazioni nella zona costiera, sia attuale che previsto dal PUC) a quelli già indicati per la componente ambientale “Sistema costiero” di cui alla Scheda n. 13 (sottoparagrafo 3.2.13).

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2. Osservazioni dell’Assessorato dei Trasporti della R.A.S.

Nelle pagine seguenti si riportano le osservazioni. Come suggerito, nelle Schede n. 9 “Mobilità e Trasporti” e 13 “Sistema Costiero” sono stati aggiunti gli indicatori indicati, per i quali, in sede di redazione del Rapporto Ambientale, si verificherà la popolabilità, con opportuni contatti con il Comune e con l’ARST, ad eccezione dell’ultimo (“Traffico di natanti nell’area portuale”).

L’esclusione di questo indicatore è dovuta ai seguenti motivi. Nell’area costiera di Tertenia il traffico di natanti è relativo esclusivamente alla presenza di uno scivolo a mare nella zona di “Foggi Manna” (area a nord), probabilmente per piccoli natanti che, una volta utilizzati, vengono messi a dimora sulla terraferma: non vi sono registrazioni ufficiali relative al numero di natanti che utilizzano lo scivolo, e, tuttavia, è ragionevole ritenere che il loro impatto ambientale, per l’esigua quantità e la piccola dimensione, sia del tutto trascurabile.

313 RAPPORTO AMBIENTALE

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3. Osservazione del Servizio Tutela dell’Atmosfera e del Territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della R.A.S.

Nella pagina seguente si riporta l’osservazione. L’osservazione è pienamente condivisibile. Il Comune, Autorità Procedente della VAS, dovrà far precedere la prima adozione del PUC, del Rapporto Ambientale della VAS e della Sintesi Non Tecnica dall’approvazione del Piano della Classificazione Acustica del territorio comunale, rispetto al quale, nel Rapporto Ambientale, sarà valutata la coerenza.

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