Trad Just Another Manic Tuesday

TRAD JUST ANOTHER MANIC TUESDAY

F rom: Trixie

Date: Sat, 17 Apr 1999 10:22:47 GMT

Subject: REPOST "Just Another Manic Tuesday" (1/2)

*ahem*

Apparently, I wasn't clear when I informed my computer if it screwed up

what I was doing one more time I was going to have to hurt it.

*sigh*

Technology sucks, don't it? Thanks to all the very nice people who let

me know part one never made it through - I don't check the newsgroup

anywhere near as often as I should and might never have known if not for

them. :)

Title: Just Another Manic Tuesday

Author: Trixie

Email:

Classification: S, MSR, MulderAngst

Rating: NC-17

Spoilers: Monday, Arcadia, tiny one for Triangle

Archive: Go for it! Just lemme know where it's goin' . . .

Summary: First, let's all pretend Arcadia REALLY happened when it was

slated to - before Monday. Once you believe that with me, I can tell

you this is a Post-Monday story. I hate summarizing my own work, I

hate summarizing my own work, I hate summarizing my own work . . .

Scully wants more. There. That's the best I can do.

Disclaimer: What, are you high? I can't SUMMARIZE and you think I

might OWN them? Pishaw, right.

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Just Another Manic Tuesday

TRAD & ADATT:Anasilv ago 03

XXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Cazzo.

Dannatissimo giorno fottuto d’inferno.

Come se ieri non fosse bastato:come se il mio materasso ad acqua non avesse fatto un lago,come se non fossi stato ostaggio durante una rapina in banca,e fossi quasi MORTO x quella che non credo fosse la prima volta,no,quel giorno non è bastato.

Oh,no;oggi è molto,MOLTO peggio.

Come diavolo lavora lo schema cosmico delle cose, se questo martedì è peggio di lunedì?

Dove è scritto che Fox Mulder non può aver una bella giornata?

Chi ha decretato che non debbo aver pace?

Anche Dio si è riposato il dannato settimo giorno!

Sospiro,passandomi una mano sul viso.

Non che questo mi compari a dio;non ho un Ego ‘così ‘enorme..

Se fossi Dio,Lunedì non sarebbe mai venuto e Martedì ,sicuro come l’inferno, che non avrei fatto quello che ho fatto.

Se CI fosse un dio, non avrebbe permesso che ci fossero questi 2 giorni nella mia vita.

Scully pensa che io sia matto.

Lo so,non è esattamente una notizia fresca.Lei pensa che io sia matto, fin dal nostro primo caso insieme.

Diavolo,probabilmente ha ragione lei.Ma non è il fatto che lei mi ritenga matto a colpirmi,è il ‘motivo’ x cui mi ritiene matto,a colpirmi,proprio adesso.

E io sapevo che lei voleva,insisteva che le parlassi della mia intera grande ‘teoria’(giuro su Dio che è salita nelle mie quotazioni,quando si è riferita alle MIE teorie),riguardante cosa fosse accaduto lunedì.

Le ho detto , come facevo a sapere che Pam fosse lì fuori ,e xkè sapevo che Edgar avesse la bomba.Le ho spiegato che la frase ’ha una bomba’,mi correva nel cervello ,mentre ero nel mezzo di quella banca. Le ho detto che avevo del flash del suo volto,abbassato sul mio ,spaventata,preoccupata,mentre urlava che mi avrebbe portato fuori di lì.

Le ho detto del dolore fantasma che mi sentivo nel petto,a volte simile ad un attacco di cuore,ma molto + simile a quella volta, in cui lei mi sparò x fermarmi.

Finalmente,le ho detto del mio materasso ad acqua ;su come SAPESSI che il mio padrone di casa mi avrebbe telefonato e mi avrebbe fatto pagare x i danni,e come avessi il + stupefacente senso di deja-vù.

La ‘certezza’ che fosse tutto già accaduto prima ,che sarebbe accaduto di nuovo e come fossimo senza potere ,nel fermare la catena di eventi ,fin quando non avremmo strappato la catena stessa.

E alla fine, le ho detto che la morte di Pam aveva rotto la catena, finalmente.

Ero seduto nel nostro ufficio,finalmente libero da tutte le cose di Spender e Diana,in attesa di una qualche sorta di reazione da parte della mia collega.Le avevo raccontato una diavolo di storia ,comunque nei miei standard.

Lei batteva le palpebre.Null’altro;solo batteva le palpebre.

Sollevai il mio sopracciglio in risposta e lei ingoiò.

La vidi leccarsi le labbra.La guardai sollevare le spalle e sedersi un po’ + dritta sulla sedia dietro la mia scrivania.

Poi,ci si lanciò dentro.

“Non puoi crederci davvero..Siccome io sono incline a credere,le basi scientifiche..eravamo stati troppo presi,,sei probabilmente solo stanco..Vai a casa,dormi ,e ci vedremo domani..”

Questo e basta.

Mi ha scaricato.

Non che non avessi ascoltato molte delle sue spiegazioni sul xkè fossi insano ,stavolta.

Le avevo ascoltate tutte,prima.

Stare lì,fatte da Scully.Xkè non possiamo …entrambi non capiamo che non andremo mai d’accordo?

Xkè costantemente vorrei che mi credesse,almeno una VOLTA?

Xkè lei mai assumerà ,un giorno ,che io vedo le sue ragioni,la sua fede ,dietro le risposte scentificamente date alle cose che vediamo?

Trasportato da questo treno di pensieri,sono arrivato a casa.

Mi sono tolto le scarpe,i miei vestiti da lavoro e mi sono immerso in una doccia bollente.

15 minuti dopo,ero vestito , jeans e t-shirt grigia con il collo a v,spalmato sul mio divano,facendo zapping tra History Channel,Animal Planet e ‘L’attacco dei pomodori assassini’.

Stavo appena cullandomi in uno stato di sonno,quando il telefono ha squillato.

Mentalmente,ho cercato di ignorarlo x un po’.

Chiunque fosse,avrebbe lasciato andare e mi avrebbe richiamato l’indomani.

E, x come stava andando la mia settimana,mercoledì sarebbe stato il giorno delle locuste.

Al 5° squillo,sollevai il ricevitore e mormorai ‘Mulder’, non molto entusiasticamente.

Alla frase familiare’Mulder,sono io’,mi sedetti un po’ + dritto sul divano ,inconsciamente adottando una posa interessata ,al solo suono della voce di lei.

La conversazione fu breve e arrivò al punto:avevamo bisogno di parlare e lei stava x arrivare.

Sarebbe stata da me entro 20 minuti.

Questo accadeva 60 minuti fa e io stò temendo il momento in cui arriverà.

Non che non voglia vederla,lo voglio.

È sempre un piacere la compagnia di Scully,anche quando mi fa impazzire.

È solo che ho intuito qualcosa di decisamente malevolo nel modo in cui ha detto:’ dobbiamo parlare’.

Se avessimo una storia,sarei certo che verrebbe qui x rompere con me,o a suggerire di uscire con altre persone,o ,dio non voglia,il ’rimaniamo amici’.

È ironico ,visto lo stato della nostra relazione fisica (o la sua mancanza tra noi),che il pensiero che lei dia voce alla frase’’rimaniamo amici e basta,Mulder’, mandi uno spiacevole brivido attraverso il mio corpo.

Vorrei passare piacevolmente il resto della mia vita ad esser null’altro che suo amico.Il suo migliore amico ,ma il suo amico ,non di meno.

Questo non mi infastidirebbe molto,+ di quanto non sia adesso;ho imparato nella mia vita che c’è una distanza breve tra questo mondo e il sesso.

Quello che Scully e io abbiamo fatto ,tanto,è stato rimanere dietro a ciò,come detta il clichè.

Siamo colleghi,ci fidiamo l’uno del’altra,abbiamo una profonda amicizia.

Siamo come la maggior parte delle coppie sposate, che non possono arrivare + da nessuna parte;siamo partners.

Lei è la mia partner ,in ogni maniera,e io lo sono x lei, in ogni modo in cui mi permette di esserlo.

Abbiamo l’amore,l’amore platonico ,si ,ma amore,comunque.

È quel tipo di amore che dura una vita;quello che sopravvive ai millenni.

Lei mi completa e non penso di avere sufficienti parole x dirle come ,esattamente.

Quindi non ci provo;ho smesso di provare da tanto tempo.

Ogni cosa che potrei dire, sarebbe totalmente inadeguata all’impresa di spiegarmi.

Riuscire a dire cosa Dana Scully significhi x la mia vita.

Lei E’ la mia vita.

Lei è arrivata ,inesorabilmente, a intrecciarsi con ogni respiro che prendo,ogni pensiero che penso,ogni motivo che ho di esistere.Il mio lavoro,la mia anima,la mia vita sono avvinghiate così intricatamente attorno alla sua, che fermamente credo che se lei morisse,il mio cuore cesserebbe di battere assieme al suo.

Ancora non provo a portare la nostra relazione ad un livello sessuale ed intimo.

Non lo faccio oltrepassare a lei,non provo a baciarla.L’ho fatto una volta,e guarda che è successo?

Siamo quasi morti tutti e 2.Se questo non è un segno,non so cosa possa esserlo.

Lei lo evita meglio di me,comunque,

Se ciò non accadesse ,a causa mia,x le scelte che ho fatto nella mia vita,lei probabilmente sarebbe a capo della Divisione Patologia forense adesso,e sua sorella sarebbe viva e in salute.

Non le dico che la amo,l’ho fatto una volta,ciò non ha incontrato qualcosa che io posso chiamare gioia.

So che ha creduto che fossi sotto effetto di calmanti;so che non normalmente lei non ricambierebbe il sentimento,sopratutto facilmente come l’ho detto io,quando, finalmente,

ho avuto i nervi a posto.

So anche che le parole non sono state seguite da null’altro che un ovvio bacio.

Non vorremmo scambiarci tali parole,condividere il loro intendimento,e andare avanti;continuare come facciamo,x sempre nel perseguitamento di ogni elusiva verità.

E se giaccio insonne, qualche notte ,giurando di udire il suo respiro ,se almeno MAI coscientemente,non fantasticassi su di lei ..ma i miei sogni sono riempiti da Scullysudore e Scullypelle;se almeno non ascoltassi cosa dice in certe occasioni, xkè sono troppo affaccendato a fissarle la bocca ,è questo una sorta di peccato contro la nostra relazione di colleghi?

Ciò stà cambiando la pura ,cosa perfetta tra noi,il volerLA?

Aver BISOGNO di lei in modo fisico è sbagliato?

Lascio un respiro che non mi ero accorto di mantenere ,quando ascolto un leggero bussare alla mia porta.

Il fottuto bussare di Scully non somiglia a nessu altro rumore.

Quanto patetico è tutto ciò? So che il suo bussare mi piace.

“Mulder,”la sua voce mi chiama piano.

Chiudo gli occhi e voglio che i pensieri vadano via dai miei sensi ,pervasi da essi.

Non posso pensare nulla di non professionale ,mentre lei è nella stanza;questo modo di fare mi condurrà alla follia.

“E’ aperto,”rispondo,facendo tacere la tv su ‘La storia del popolo Inca’.

Lei entra e la vedo ;pantaloni neri ,felpa color vino ,il mio stesso stile casual,ma tagliato in modo da seguire il modo in cui il suo corpo si curva nei punti giusti.

Ha i capelli raccolti e mi ritrovo ad avere un blocco mentale, x mentenermi dal dire questo ad alta voce.

Questa è una delle centinaia di cose che i partner platonici non vorrebbero supporre di dirsi l’un l’altro?

Scully chiude la porta piano, dietro di lei ,e si sposta verso il divano,sistemando la borsa sul tavolinetto ,mentre si siede accanto a me.

“ Cosa guardi?”mi domanda lieve,i suoi occhi vanno alle immagini di una antica civiltà sulla mia tv.

“Nulla,”rispondo,spegnendo con il movimento del mio polso.

Il silenzio incombe su di noi, x un minuto,trattenendoci insieme come una coperta soffocante.

“Allora,che succede?”domando,dopo aver notato che spontaneamente non mi dà informazioni.

La sua lingua esce fuori x leccare il suo labbro inferiore ,e mi ritrovo affascinato dal gesto.

Beccandomi in un pensiero lussurioso,torno a controllarmi,spostando le spalle nella scomodità del momento:sono troppo vicino alla tana del coniglio stasera ,le mie emozioni vicine troppo alla superficie,x condividere un tranquillo divano con Dana Scully.

“Dio ,non sapevo come farlo,”mormora lei e questo mi riporta a lei ,lontano dai miei pensieri.

“Ho fatto pratica in auto x tutto il tragitto,odio le persone che fanno così,”si confida con me,la sua voce secca,in un tono di rimprovero verso sé stessa,un tono che non ho udito spesso.

“Scully,qualunque cosa sia,puoi dirmelo,”mormoro dolce,la timidezza e ..la paura?arrivano da lei ad ondate.

“Lo so,”risponde,dandomi il + tenero dei sorrisi che abbia mai ricevuto.

“lo so,”ripete ancora,”è solo che non so come dirti questa cosa particolare.”

Faccio il broncio con le labbra,x un istante,pensandoci su.

Non penso che lei sia qui x dirmi che lascia il Bureau,il suo spirito è troppo alto x questo.

Se non la conoscessi bene,penserei che sia un po’ ubriaca.

È definitivamente legata;qualcosa la trattiene ,quasi avvampandola,e mi ricordo il suo splendere ,quando rimanemmo nel mezzo di un un cimitero, sotto la pioggia fitta, ridendo a crepapelle.La parte neurotica della mia personalità ancora mi avverte di diffidare.

Ciò porta a un centinaio di scenari che possono distruggermi,il peggiore è che lei si vede con qualcuno.

Qualcuno, cui lei permetterà di essere + di un amico.

Il mio stomaco si tende al pensiero.Ancora,voglio darle il miglior avvertimento che posso.

“Ho scoperto nella mia esperienza che è meglio tirar fuori tutto e presto,”mi offro,provando a suonare imparziale,benchè sappia che ciò che dirà lei sarà fondamentale, come il mio prossimo respiro.

“Tirar fuori e basta?”domanda,un sopracciglio sollevato,un lato della bocca piegato appena,x mostrare il suo divertimento.

Non posso evitare di sorriderle di rimando,lo stesso curvare ha effetto sulla mia bocca.

“Sputa fuori e basta,Scully,”confermo .

Annuisce lentamente.

“Ok,”accetta.

Non sono confortato quando ascolto un ‘l’hai chiesto tu’,brontolare sotto il suo respiro.

Lei mi guarda,le mani unite in grembo e mi fissa con lo sguardo + serio e intenso che abbia mai visto sul suo volto.

“Ti amo,”mi dice piano,la sua voce tradisce,x un istante, le emozioni che prova.

La conosco,xkè ho ascoltato questo tono di voce prima,quando mi disse che sapeva che suo padre era fiero di lei.

“Questo amore non è esclusivamente quello x un amico e x un collega,benchè tali aspetti siano compresi in esso.Ti amo,”ripete e posso vedere quanto difficile sia questo x lei,come duro sia ,aprirsi su una cosa così.